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Notiziario Marketpress di Lunedì 02 Luglio 2012
DIALOGO UE-OPEC ENERGY, NONA RIUNIONE  
 
Bruxelles, 2 luglio 2012 - La nona riunione a livello ministeriale del dialogo energetico tra l´Unione europea (Ue) e l´Organizzazione dei Paesi esportatori di petrolio (Opec) ha avuto luogo il 28 giugno a Bruxelles. I rappresentanti dell´Ue inclusi: Günther Oettinger, commissario per l´Energia, Commissione Europea; Lidegaard Martin, Presidente del Consiglio Ue per l´energia, il Ministro del clima e dell´energia, la Danimarca, e Neoklis Sylikiotis, Presidente entrante del Consiglio Ue per l´energia, Ministro del commercio, dell´industria e del turismo, Cipro. I rappresentanti dell´Opec inclusi: He Hani Abdulaziz Hussain, ministro del Petrolio, Kuwait, capo della delegazione Opec e facente funzione di presidente della Conferenza Opec; Falah J. Alamri, governatore iracheno per l´Opec, a nome di Se Abdul-kareem Luaibi Bahedh, Presidente della Conferenza Opec, ministro del Petrolio, Iraq, e Abdalla Salem El-badri, segretario generale dell´Opec. I partecipanti hanno riconosciuto il fatto che l´incontro di quest´anno stava avvenendo sullo sfondo di molto impegnativo sviluppi economici in molte regioni del mondo, con a catena sulle implicazioni per il settore energetico mondiale e alcuni produttori di petrolio regioni. Tutto questo continua ad avere un profondo impatto sui paesi membri di entrambe le parti al dialogo. Significativa volatilità dei prezzi del petrolio, con prezzi trend più alta nel primo trimestre di quest´anno e poi ricadendo più di recente, rafforzano la necessità di un continuo monitoraggio del mercato e per una più stretta del consumatore-produttore di cooperazione nel quadro del dialogo sull´energia, come quella tra l´Ue e l´Opec. Le relazioni stabili ottenuti con questo dialogo hanno permesso di entrambe le parti a restare concentrati, soprattutto in tempi difficili, sugli scambi costruttivi per favorire la stabilità del mercato nell´interesse dei produttori e dei consumatori. Fin dalla sua nascita Energy Dialogue, sono stati compiuti progressi in molti settori per valutare i fattori di spinta dell´evoluzione del mercato del petrolio, gas e combustibili, così come previsto futuri possibili. Ciò ha comportato contatti più frequenti tra le parti; favorire una maggiore consapevolezza della responsabilità collettiva di tutte le parti interessate quando si tratta di gestire sfide in continua evoluzione del settore e le opportunità. Ciò è particolarmente importante in quanto il cambiamento dei modelli in offerta, domanda, il commercio ed i prezzi di petrolio e gas emergere. E ´essenziale per comprendere meglio le tendenze a breve, medio e lungo termine di questi fondamentali del mercato, che hanno un impatto sugli investimenti adeguati e necessari da effettuare. Durante il suo discorso introduttivo, il Commissario Ce per l´Energia, Günther Oettinger, ha sottolineato l´impatto negativo che i prezzi del petrolio molto elevati possono avere sull´economia globale, soprattutto in tempi di una ripresa fragile e messo in guardia contro gli investimenti in infrastrutture e riduzione di esplorazione e capacità di produzione che possono portare a difficoltà di approvvigionamento in futuro. Atteggiamento proattivo Il commissario ha elogiato dell´Opec nel rispondere alle esigenze del mercato e ha invitato l´Opec ad aderire all´Ue nel tentativo di valutare l´impatto dei grandi eventi e cambiamenti politici, come i recenti sviluppi delle grandi del Nord America gioca scisto, e la possibilità di questi fuoriescono ad altre regioni. Commissario Oettinger ha ulteriormente sottolineato la necessità di una maggiore trasparenza nei mercati del petrolio e del gas, la necessità di una cooperazione verso la creazione di una base di energie più ampio e il ruolo della tecnologia e la ricerca possono svolgere in questo settore come un altro di una possibile collaborazione utile comune. Hani Abdulaziz Hussain, ministro del Petrolio, Kuwait, nel suo discorso di apertura, ha sottolineato che l´incertezza in tutta l´economia mondiale, in particolare nella zona euro, insieme con l´eccessiva speculazione sui mercati finanziari mondiali, era dietro gran parte della recente volatilità dei prezzi. Ha detto che sperava che una soluzione presto per attuale difficile situazione economica della zona euro, e in termini di speculazione, egli vedeva l´ora di un rafforzamento della regolamentazione finanziaria e una maggiore vigilanza dei ´mercati di carta´. Il segretario generale dell´Opec, Abdalla Salem El-badri, ha sottolineato l´importanza di un prezzo stabile, sia per i produttori e consumatori, uno che è favorevole per la crescita economica globale e, allo stesso tempo, consente ai produttori di investire per soddisfare la futura domanda. Egli ha sottolineato che i prezzi bassi del petrolio può spezzare il ritmo degli investimenti nel settore petrolifero, e in altre forme di energia troppo. Questo ha quindi un effetto trainante sulla futura offerta aggiuntiva. Ha poi ribadito l´impegno dell´Opec a sostenere la stabilità del mercato nel rendere sicuri i consumatori hanno un approvvigionamento sicuro e stabile, ma ha sottolineato l´importanza di capire l´altro lato dell´equazione: la sicurezza della domanda. Le prospettive di mercato è stato sviluppato nella prima sessione della riunione, che ha esaminato gli sviluppi del mercato del petrolio, le politiche energetiche e prospettive a lungo termine. Una presentazione è stata data dall´Ue, fornendo una panoramica delle più recenti serie di politiche recentemente adottate dalla Commissione con un accento particolare sul mercato interno dell´energia e la tabella di marcia Energy 2050. Su quest´ultimo, la necessità di procedere verso una più ampia base energetica entro il 2050 è stato delineato, così come l´olio ruolo importante e gas continueranno a svolgere in tale contesto. Sulla base di queste politiche, le proiezioni della domanda di energia per l´Ue-27, in particolare la domanda di petrolio, sono stati presentati anche fino al 2050. Opec poi preso la parola per evidenziare i recenti sviluppi e prospettive del mercato del petrolio, che ha caratterizzato le varie incertezze, come ad esempio l´onere del debito e alta disoccupazione che ancora esistono intorno alla ripresa economica globale, anche se con effetti diversi in diverse regioni. Il rallentamento in una serie di economie è diventata più visibile con un rallentamento notevole attraverso l´attività del commercio in declino e instabilità finanziaria. È stato dimostrato che la domanda di petrolio nel mondo è impostato a testimoniare una crescita costante, trainata principalmente dai contributi dei principali paesi in via di sviluppo, anche se le politiche volte a carburanti alternativi, efficienza e maggiori tasse sono visti come un rischio forte domanda. Sul lato dell´offerta, il mercato fisico continua ad essere sostenuto da una crescita adeguata nelle principali regioni produttrici, così come i livelli di stock adeguati. Inoltre, la capacità di riserva dell´Opec rimane efficace nel ridurre le pressioni del mercato. Una presentazione da parte dell´Unione europea seguita, dando una panoramica dei recenti sviluppi economici e finanziari dell´Ue e della zona Euro-zona, sulla base delle primavera del 2012 la Commissione europea le previsioni economiche che sono state adottate in maggio. Le principali questioni affrontate sono state le tensioni globali a debito sovrano dei mercati e dei prezzi elevati del petrolio, entrambi i quali si diceva di contribuire ad una perdita di fiducia verso la fine del 2011 e la successiva contrazione della produzione dell´Ue. I progressi nel quadro istituzionale dell´Ue per contrastare tali sviluppi sono stati ugualmente coperti. Opec ha chiuso la sessione con una valutazione di prospettive a lungo termine del petrolio, che ha sottolineato che il petrolio rimarrà il tipo di carburante leader nel soddisfare il crescente fabbisogno energetico del mondo per il prossimo futuro e che le risorse sono chiaramente sufficienti. Inoltre, l´Opec sta investendo in base alla domanda percepito per il suo greggio. Tuttavia, restano grandi incertezze, compreso il percorso della ripresa economica globale; annunci politici che offrono segnali confusi per gli investitori; costi, tecnologia, industria e risorse umane. Entrambe le parti hanno convenuto sull´importanza della condivisione delle informazioni e dei dati che copra tutti i tempi, storico, la domanda attuale, così come possibile futuro e scenari di fornitura. Essi hanno inoltre ribadito i benefici della continua partecipazione alla Joint Initiative Organizzazioni dei dati, tanto più che si muove in più dati trasparenti per il gas. La seconda sessione incentrata sulle conclusioni di un recente studio congiunto, così come proposte per, e lo stato di, future attività comuni. Opec ha sottolineato le conclusioni finali di uno studio sui progressi tecnologici nel settore dei trasporti su strada. Lo studio copre le tecnologie convenzionali, tecnologie e carburanti alternativi, i possibili colli di bottiglia, i driver potenziali (quali i requisiti legislativi e alle preferenze dei consumatori) e le aspettative per entrambe le alternative che penetrano leggeri e pesanti mercati dei veicoli di servizio. La relazione ha inoltre osservato come gli impatti di questi progressi tecnologici potrebbe tradursi in cambiamenti nella domanda di petrolio, così come le differenze di potenziale tra i grandi blocchi economici e regioni. Una seconda presentazione ha fornito un aggiornamento sui preparativi per una tavola rotonda congiunta sulla sicurezza in mare aperto, che è stato organizzato per la seconda metà del 2012. Inoltre, un aggiornamento su una proposta di studio congiunto per valutare potenziali colli di bottiglia delle risorse umane nel settore petrolifero è stata avanzata, con una presentazione delle possibili condizioni di riferimento per lo studio. Dopo approfondite discussioni e una revisione dei progressi complessivi del dialogo, le due parti hanno convenuto con i seguenti congiunti Ue-opec attività proposte per la seconda metà di quest´anno e la prima metà del 2013: L´organizzazione di una tavola rotonda internazionale sulla sicurezza offshore in prospezione petrolifera e del gas e attività produttive (novembre 2012); Uno studio per valutare i potenziali colli di bottiglia della domanda di risorse umane nel settore petrolifero e una tavola rotonda (1 ° mezzo 2013); Condurre uno studio sull´efficienza energetica e il suo potenziale impatto sulla domanda. Una relazione sarà presentata alla decima riunione ministeriale, che è previsto che si terrà a Vienna, Austria, nel mese di giugno 2013.  
   
   
IL COMMISSARIO OETTINGER SI COMPIACE DELLA DECISIONE SUL GASDOTTO "NABUCCO WEST"  
 
Bruxelles, 2 luglio 2012 - Il Commissario per l´energia Günther Oettinger accoglie favorevolmente la decisione odierna del Consorzio Shah Deniz (Azerbaigian) per il "Nabucco West" pipeline. "Con questa pre-selezione, siamo un passo più vicino ad ottenere gas direttamente da Azerbaijan e in altri paesi nella regione del Caspio. Qualunque sia la decisione finale sull´intero percorso dalla parte orientale della Turchia in Europa, il gas azero è certo di venire a Europa ". "Questo è un successo per l´Europa e per la nostra sicurezza dell´approvvigionamento". Oggi, a Baku, il Shah Deniz Consortium ha annunciato che "Nabucco West" è quello di diventare un partner privilegiato per la distribuzione del gas in Europa centrale. Invece di optare per un one-step approccio, il Consorzio aveva deciso di andare avanti sulla base di una pre-selezione regionale. Queste regioni sono: Europa centrale, Europa del Sud e Turchia. Nabucco Ovest, con l´obiettivo di portare il gas dal confine occidentale turco a Baumgarten (Vienna, Austria), è stato pre-selezionato per fornire il gas alla regione dell´Europa centrale. Con questa decisione, l´offerta del concorrente South East Europe Pipeline (Seep, di proprietà della Bp) è stato abbassato. Le decisioni di "Nabucco West" e l´accordo Inter Governmental ieri sul Trans-anatolian Pipeline Gas (Tanap, gasdotto attraverso la Turchia) assicurare che le condotte, in qualsiasi configurazione finale, consegnerà in Europa.  
   
   
IL COMMISSARIO OETTINGER ACCOGLIE GLI ACCORDI DI GASDOTTI TANAP  
 
Bruxelles, 2 luglio 2012 - Commissario europeo per l´Energia Günther Oettinger ha accolto con favore la firma del 28 giugno dell´accordo di governo Inter e l´accordo governo Host per l´attuazione del Trans-anatolia Pipeline Gas (Tanap): "L´europa è oggi un passo avanti verso il suo obiettivo di ottenere il gas direttamente da Azerbaijan e gli altri paesi della regione del Caspio". Turchia e Azerbaigian comunicato oggi la firma dell´accordo Governo Inter e l´accordo Governo Host. Con questi due accordi, i governi di questi due paesi danno la società di progetto l´autorità legale per costruire il gasdotto. L´obiettivo è quello di implementare il gasdotto entro il 2018. Tanap prenderà gas dal confine orientale turco al confine occidentale turca, che prevede il transito stabile in tutto il paese. Il progetto collegherà al espanso gasdotto del Caucaso meridionale a partire in Azerbaijan e in Georgia continua e ad una varietà di proposte condotte nell´Unione europea. Per la prima volta, un collegamento diretto da parte dell´Unione europea al Mar Caspio sarà stabilito. Il corridoio meridionale del gas, che trasporta gas dal Mar Caspio e del Medio Oriente presso l´Unione europea, ha bisogno di costruire un nuovo gasdotto attraverso la Turchia, in quanto vi sono limiti di capacità esistenti in Anatolia centrale. Un nuovo oleodotto, contribuirà a Turchia e di sicurezza d´approvvigionamento dell´Ue.  
   
   
UE: COMMISSIONE ENVE APPROVA PARERE PRESENTATO DAL PRESIDENTE CAPPELLACCI SU POLITICA ENERGETICA  
 
Bruxelles, 2 luglio 2012 - "L´europa deve dare priorità alle energie rinnovabili e alle politiche per l´efficienza energetica". Lo ha dichiarato il presidente della Regione Sardegna, Ugo Cappellacci, che il 28 giugno ha presentato, in qualità di relatore, il parere approvato all´unanimità dalla Commissione Enve (Ambiente, Energia e Cambiamenti Climatici) del Comitato delle Regioni dell’Unione Europea sulla futura politica energetica comunitaria. Nel sottolineare la necessità di definire delle fasi intermedie del processo di trasformazione del sistema energetico, il governatore ha evidenziato l’importanza per le autorità territoriali di poter conoscere gli effetti della trasformazione energetica in termini sociali ed ambientali, ma anche economici. “E’ fondamentale – ha aggiunto il presidente - dedicare la massima attenzione alle esigenze delle comunità rurali e delle aree isolate, come pure le possibili ricadute della trasformazione sui settori agricoli e forestali, con conseguente necessità di adattamento delle filiere. Durante la discussione, alla quale era prresnte anche l’europarlamentare Niki Tzavela, Cappellacci ha inoltre posto l’accento sulla necessità di invitare la Commissione europea a riconsiderare l’approccio technology-neutral e a definire meglio un quadro di riferimento per gli investimenti, anche attraverso la fissazione di obiettivi nazionali, nonché la mappatura degli attori e filiere dell’efficienza energetica e delle fonti rinnovabili.  
   
   
IMPIANTO EOLICO ‘MONTE FAGGETA’: CECCARELLI, PROGETTO È ARCHIVIATO  
 
 Firenze, 2 luglio 2012 - La commissione Territorio ed ambiente ha ascoltato i comitati contrari alla realizzazione dell’impianto. Il presidente: “Se sarà presentato un nuovo progetto prenderemo in considerazione osservazioni” “Il procedimento relativo al progetto di Agsm Verona spa per la realizzazione dell’impianto eolico ‘Monte Faggeta’ nel comune di Firenzuola è archiviato. Gli uffici regionali hanno chiesto al proponente di coinvolgere la Regione Emilia Romagna nelle valutazioni, ma questa richiesta non ha avuto risposta”. Il presidente della commissione Territorio e ambiente, Vincenzo Ceccarelli (Pd), ha iniziato così le audizioni con i comitati Bruscoli-monte dei Cucchi-la Faggeta, contrari alla realizzazione dell’impianto. Accompagnati da Riccardo Panzacchi di Legambiente, Angelo Farinetti e Claudia Capanni hanno illustrato alla commissione le ragioni della loro contrarietà: ventosità della zona non documentata né provata; danni alla flora ed alla fauna; rischio di movimenti franosi vicino all’abitato di Bruscoli; nessuna ricaduta sulla occupazione e sulle attività economiche locali; nessuna valutazione preventiva sugli effetti del ‘rumore’ della pale. Per questo hanno chiesto alla commissione di intervenire per una tutela ambientale forte dell’area, quale l’istituzione di un Sic (sito di importanza comunitaria) o di una Zps (zona a protezione speciale), che si integrerebbe con le tutele in atto nel territorio emiliano. La società Agsm avrebbe già annunciato di voler presentare un altro progetto. “Se questo avverrà, la commissione terrà conto delle vostre osservazioni”, ha concluso il presidente Ceccarelli.  
   
   
PROGETTO BIO-ENAREA, CONVEGNO INTERNAZIONALE SULLE BIOMASSE  
 
Trento, 2 luglio 2012 - Si è svolto il 28 giugno, presso il Polo tecnologico di Trentino Sviluppo a Rovereto, il convegno internazionale “Partenariati locali per l’innovazione nell’utilizzo delle biomasse”, conferenza di chiusura dei sottoprogetti sviluppati nell’ambito del progetto europeo “Bio-en-area”. La dipendenza dai combustibili fossili ha spinto già da alcuni anni la nostra società a ricercare nuove fonti di energia rinnovabile e in questo ambito lo sfruttamento delle biomasse rappresenta una delle principali voci per l’approvvigionamento e la sostenibilità energetica dell’intera Europa. Il progetto europeo “Bio-en-area”, che si concluderà nella primavera del 2013, ha quindi il duplice scopo di divulgare e condividere soluzioni innovative nello sfruttamento energetico delle biomasse, viste non solo come risorsa di energia, ma anche come occasione di promozione dello sviluppo locale. Partner dei sei Paesi europei coinvolti nel progetto (Spagna, Italia, Grecia, Irlanda, Svezia ed Estonia) hanno esposto le esperienze intraprese e i risultati ottenuti nelle tematiche che riguardano i sotto-ambiti del progetto, davanti a un folto pubblico di addetti ai lavori. Si è parlato infatti di produzione, utilizzo e distribuzione di Biogas, controllo della tracciabilità e certificazione di combustibili solidi provenienti da biomasse, sfruttamento e importanza strategica delle colture energetiche e infine, nella seconda parte del convegno, di sviluppo di politiche fra governi locali per favorire lo sfruttamento energetiche delle biomasse, valutazione delle risorse bio-energetiche e sviluppo di sistemi e reti di riscaldamento. Lo sfruttamento energetico delle biomasse in Trentino, territorio ricco di boschi e legname, è una realtà consolidata da lungo tempo, ma davanti alla quale l’attenzione di aziende ed enti di ricerca è sempre molto alta. Nelle tematiche del progetto europeo sono infatti coinvolte le Fondazioni “Bruno Kessler” ed “Edmund Mach”, la prima delle quali si occupa di certificazione e tracciabilità dei combustibili da biomassa, mentre la seconda, in collaborazione con la Comunità della Valle di Non, è impegnata nello sviluppo di metodologie e tecnologie per lo sfruttamento del biogas. Il Cnr/ivalsa di San Michele all’Adige è invece impegnato nella pianificazione a livello locale, mentre “Esco Primiero” e l’omonima Comunità di Valle si occupano di politiche energetiche per le municipalità locali. Infine la Comunità della Valle di Fiemme partecipa al sostenimento delle imprese che si occupano dello sfruttamento delle biomasse. Nell’ambito dei lavori del convegno è stata allestita una mostra volta a presentare gli enti di ricerca e le aziende trentine coinvolte nello sfruttamento delle biomasse: dagli impianti per l’utilizzo energetico delle biomasse alle aziende che producono attrezzature e macchine per cantieri forestali. Si sonosvolte inoltre varie visite tecniche in cantieri forestali e incontri presso Trentino Sviluppo, Distretto Tecnologico Trentino e Manifattura Domani.  
   
   
MILANO, IMMOBILI PRODUTTIVI: LA ZONA SUD RECUPERA NONOSTANTE CRISI  
 
 Milano, 2 luglio 2012 - I valori degli immobili d’impresa della Zona Sud hanno registrato un significativo recupero negli ultimi cinque anni, in controtendenza con quanto avvenuto nel resto della Provincia di Milano: i prezzi degli uffici delle zone centrali dei comuni della Provincia restano stabili (-0,5%) mentre nella Zona Sud crescono quasi del 14%; tendenza confermata anche per le quotazioni degli uffici periferici (-2,4% in Provincia contro una crescita del 7% nella Zona Sud), dei capannoni nuovi o ristrutturati (0,8% in Provincia a fronte di un incremento del 9,9% nella Zona Sud), e vecchi (-3,6% in Provincia contro 0,6% nella Zona Sud). Nella Zona Sud il prezzo medio degli uffici nel centro dei comuni si attesta sui 1.574 € /mq, variando in cinque anni del 13,8%: boom a Melegnano (+93,8%). Gli uffici periferici, con un prezzo medio di 1.283 €/mq, crescono del 6,9% dal 2006: il loro valore aumenta soprattutto a Locate di Triulzi (+37,3%). I prezzi dei capannoni nuovi della Zona Sud crescono del 9,9% in cinque anni, attestandosi sul prezzo medio di 859 €/mq (l’incremento più rilevante a San Giuliano Milanese +46,7%), mentre quelli vecchi rimangono stabili (+0,6%) sul valore medio di 618 €/mq: bene Melegnano +33,3%. “La Camera di Commercio di Milano, per mezzo della sua Azienda Speciale Osmi Borsa Immobiliare e Assolombarda continuano la loro collaborazione realizzando il terzo Rapporto sul Mercato degli Immobili d’Impresa, incentrato sulla Zona Sud della Provincia di Milano. Si è constatato come i comuni una più importante presenza di imprese siano caratterizzati da valori immobiliari più alti, indice di maggiore attrattività, sia degli immobili produttivi che di quelli residenziali. La presenza di imprese rappresenta un fattore determinante per lo sviluppo del territorio: oltre ad attirare occupazione e residenti, favorisce l’insediamento di servizi e il miglioramento delle infrastrutture” - ha dichiarato Antonio Pastore, Presidente di Osmi Borsa Immobiliare, Azienda Speciale della Camera di Commercio di Milano. "In tempo di crisi e di grande incertezza, - ha dichiarato Alberto Cervi, Presidente Zona Sud Assolombarda, le imprese hanno un bisogno estremo di informazioni affidabili che le aiutino a orientarsi e muoversi nel contesto territoriale nel quale si trovano. Sui valori degli immobili d´impresa, poi, la mancanza di un´informazione diffusa e di dettaglio è cronica, un ulteriore freno agli investimenti sul nostro territorio. Per questo ritengo che l´intuizione di dossier periodici che mettono sotto la lente di ingrandimento questi aspetti dei territori locali, sia di grande interesse." Emerge dal terzo Rapporto sul Mercato degli Immobili d’Impresa nella Zona Sud della Provincia di Milano, collana con cui Osmi Borsa Immobiliare-fimaa Milano Monza & Brianza e Assolombarda intendono fornire un contributo per rendere più trasparente il mercato degli immobili strumentali.  
   
   
ABITARE SOCIALE: LA REGIONE SICILIA STANZIA 30 MILIONI DI EURO  
 
Palermo, 2 luglio 2012 - Trenta milioni di euro per avviare anche in Sicilia un piano di edilizia sociale. A questi se ne aggiungeranno circa 20 della Cassa Depositi e Prestiti. Attraverso l´acquisizione del valore degli immobili e l´effetto moltiplicatore che l´iniziativa avra´ sul tessuto economico regionale, saranno disponibili complessivamente di circa 80 milioni che, opportunamente investiti, potranno produrre fino a circa 800 unita´ immobiliari. Questo, quanto emerso dalla conferenza stampa di oggi cui hanno preso parte l´assessore per l´Economia, Gaetano Armao, quello per le Infrastrutture e la Mobilita´, Andrea Vecchio, e quello per il Territorio e l´Ambiente, Alessandro Arico´, "Con la legge n.1/2012, elaborata insieme al collega Piercarmelo Russo, - ha detto l´assessore Armao - la Regione si e´ dotata di nuovi strumenti per rispondere alle sempre piu´ pressanti esigenze abitative di famiglie e giovani coppie. Si tratta del superamento del tradizionale approccio dell´edilizia residenziale pubblica, attraverso un intervento, anche complesso, caratterizzato da un mix sociale di funzioni e di offerta abitativa pubblica/privata, attraverso un approccio strategico e integrato. In Italia 4,6 milioni di famiglie sono in affitto e altre 3,1 milioni abitano in case non di loro proprieta´. Crescono vertiginosamente gli sfratti. L´offerta di alloggi in locazione da persone giuridiche e´ limitata e costituita in gran parte da alloggi di edilizia residenziale pubblica (Erp)". Con la riforma si vara anche in Sicilia l´Edilizia Sociale, oltre all´edilizia sovvenzionata e la cooperazione a proprieta´ indivisa, si estende anche all´edilizia convenzionata e agevolata orientata alla vendita, anche se in parte minoritaria, e si apre contemporaneamente a nuovi modelli di partenariato pubblico-privato. "Il governo regionale - ha spiegato Armao - intende realizzare iniziative fattibili attraverso il ricorso ai fondi immobiliari e alle risorse del sistema integrato di fondi introdotto nel panorama nazionale dalla legge 133/2008 e dal Dpcm 16 luglio 2009 (Piano Nazionale di Edilizia Abitativa), art. 1 comma 1 lett. A). Si potranno cosi´ costruire case a costi accessibili, con risorse in gran parte private e modalita´ attuative privatistiche incrementando l´offerta di alloggi sociali in locazione ai canoni concordati per almeno 8 anni (ma anche fino a 25 anni) e in vendita a prezzi convenzionati, tenendo presente il vincolo di sostenibilita´ sul piano economico". "Diventa fondamentale - ha spiegato l´assessore regionale alle Infrastrutture e alla Mobilita´, Andrea Vecchio - individuare zone a basso costo in cui edificare, in modo da coniugare rivitalizzazione urbanistica, con la modifica dell´ambiente sociale, ed economicita´. I meccanismi di premialita´ previsti, e che sono relativi alla volumetria, possono d´altronde incentivare questo tipo di scelte, a cominciare dai centri storici e, piu´ in generale, dalle aree maggiormente degradate". "Il mio predecessore, l´assessore Pier Carmelo Russo - ha voluto sottolineare Vecchio - ci ha consegnato il regolamento pressoche´ completo e oggi, dopo l´ultimo passaggio in giunta, possiamo dire che il social housing in Sicilia e´, di fatto, una realta´. Contiamo di definire in un paio di settimane il bando: poi dipendera´ dai Comuni, che dovranno interloquire con i privati, accelerare i tempi per potere, cosi´, accedere al fondo di rotazione e cominciare a realizzare i primi alloggi ai quali potranno aspirare famiglie che abbiano comunque un reddito, in modo da potere onorare il mutuo agevolato che sottoscriveranno". "Di sicuro - conclude l´assessore - non appena riceveremo i progetti li esiteremo velocemente. E´ questa, infatti, l´idea che, sin dal primo momento, ho voluto trasmettere ai miei uffici: le scrivanie devono rimanere sgombre e, per riuscirci, le pratiche devono essere lavorate in pochissimo tempo". "Ci sono molte famiglie, soprattutto giovani coppie, in Sicilia con un reddito superiore a quelli fissati per potere accedere all´edilizia sociale, ma comunque insufficiente per acquistare con le loro risorse una abitazione o affittarla a prezzi di mercato. Si pensi alle famiglie appena costituite, a quelle monoreddito, agli studenti fuori sede, ai soggetti con bisogni abitativi temporanei, a quelle che comunque hanno un reddito certo: molte tra queste, se adeguatamente sostenute economicamente, potrebbero raggiungere questo obiettivo. La legge regionale n.1 del gennaio di quest´anno, intende venire incontro a queste esigenze e oggi siamo in grado di indicare un percorso certo, che consenta loro di divenire proprietari di abitazione". Cosi´ ha detto l´assessore per il Territorio e l´Ambiente, Alessandro Arico´. "Saranno privilegiati - ha proseguito - i progetti con un elevato grado di cantierabilita´, che intervengono in zone in stato di degrado sociale e si integrano con le politiche pubbliche locali e con i programmi comunali per edilizia sociale, nonche´ con i piani di valorizzazione del patrimonio pubblico. I Comuni possono incentivare la localizzazione degli interventi di edilizia sociale, mediante: la sostituzione edilizia di manufatti, l´inserimento di edifici con destinazioni connesse e complementari alla residenza, l´inserimento, accanto alle funzioni abitative, di funzioni di servizio alla persona. Abbiamo ritenuto anche di privilegiare le zone che hanno subito eventi alluvionali come quelle del messinese".  
   
   
PIANO PAESAGGISTICO, AL VIA UN TOUR DI PRESENTAZIONI PUBBLICHE IN SETTE COMUNI TOSCANI  
 
Firenze, 2 luglio 2012 – “Il ‘Tour del Paesaggio’ nasce con l’intento di avviare una discussione pubblica che mobiliti l’attenzione e la riflessione di amministratori, tecnici e cittadini sulle ragioni e sugli obiettivi del Piano paesaggistico, e sulla ‘risorsa’ di conoscenza che esso può rappresentare per le amministrazioni e le comunità locali, oltre che sui modi in cui dar vita a una rete integrata di osservatori dei paesaggi toscani”. Così l’assessore al governo del territorio Anna Marson sul tour di presentazioni pubbliche dell’impostazione e dei contenuti del Piano che la Regione sta elaborando in collaborazione con il Centro interuniversitario di Scienze del territorio, espressione della comunità scientifica delle Università toscane. Il “Tour del Paesaggio” farà tappa nell’arco del mese di luglio in sette comuni toscani, scelti in quanto rappresentativi dei valori e delle questioni in gioco per i diversi tipi di paesaggio della Toscana. Prima tappa Calenzano (Firenze) il 5 luglio e il 6 luglio Bagnone (Massa). Seguono Buti (Pisa) il 12 luglio e Ribolla-roccastrada (Grosseto) il 13, il 18 luglio Montespertoli (Firenze), poi il 21 Poppi (Arezzo), presso il convento di Camaldoli. Chiusura il 26 luglio a Rapolano (Siena). Il ‘format’ degli appuntamenti elaborato con il garante regionale per la comunicazione, Massimo Morisi, prevede un incontro introduttivo presso la sede del Comune, o in un altro luogo istituzionale, in cui l’assessore Marson e alcuni membri del gruppo tecnico della Regione illustrano ai Sindaci e ai tecnici dei Comuni l’impostazione del Piano, e il suo stato d’avanzamento. A questo segue in serata un incontro pubblico, in cui i contenuti del lavoro in corso vengono comunicati alla popolazione e alle associazioni interessate ai temi del paesaggio e del governo del territorio. “In collaborazione con la Fondazione Toscana Spettacolo – conclude Marson – abbiamo verificato la disponibilità di alcuni teatri dove dare spazio non solo a informazioni tecniche, ma anche a narrazioni per coinvolgere maggiormente l’attenzione del pubblico nei confronti del paesaggio quale comune patrimonio di cultura attiva, cui far seguire una discussione facilitata dal garante della comunicazione”. “Seguiremo, collaborando con la Regione, il lavoro sul Piano Paesaggistico – ha dichiarato Simone Gheri, responsabile urbanistica per Anci Toscana -. Per noi la salvaguardia del paesaggio è una priorità. Le istituzioni devono saper coniugare tutela e sviluppo del territorio, che è il nostro primo tesoro; al tempo stesso è necessario intervenire con coraggio e determinazione nel semplificare quelle norme che oggi non hanno più senso: dobbiamo evitare che i cittadini vivano questi provvedimenti solo come vessazioni, per colpa di prescrizioni assurde, e invece far sì che comprendano l’importanza delle leggi davvero utili per la tutela di un bene di tutta la collettività”. “Apprezziamo la discussione sul tema del paesaggio – ha aggiunto Alessio Beltrame, assessore della Provincia di Prato e coordinatore degli assessori al governo del territorio per Upi – , che è una delle risorse fondamentali del nostro territorio. Le Province si mettono fin da ora a disposizione per agevolare il confronto avviato dalla Regione Toscana e facilitare percorsi di partecipazione, aspetto questo, che rappresenta uno dei punti forti del tour”. “Consideriamo – ha detto poi Oreste Giurlani presidente di ‘Uncem – che nella compagine del Piano Paesaggistico la presenza dei territori montani ha una sua valenza significativa, visto che la montagna rappresenta il 56% della Toscana. Numerosi sono i vincoli esistenti ma ciò non toglie che ci debbano essere occasioni e possibilità di sviluppo: avere regole certe le favorirà. Il Piano Paesaggistico è un’opportunità in questo senso”. “Guardiamo con attenzione e positività l’iniziativa dell’assessore Marson – ha poi commentato Marco Gamannossi, assessore all’urbanistica della Provincia di Firenze – per l’importanza del tema e le forma utilizzata, che cerca nuovi modi. Siamo consapevoli che il paesaggio è una sfida cruciale che deve cercare un compromesso alto tra tutela e sviluppo e per questo c’è bisogno di un Piano Paesaggistico forte e di spessore. Riteniamo fondamentale l’obiettivo di una tutela e di un governo del territorio che abbiano elementi di semplificazione, il miglior modo per controllare il territorio e le sue trasformazioni”. “Apprezziamo il percorso che ci è stato proposto per definire il Piano Paesaggistico - ha osservato infine Francesco Bambini, assessore della Provincia di Lucca- con il coinvolgimento degli enti locali attraverso anche il metodo della partecipazione. Metteremo a disposizione le nostre strutture per dare il nostro contributo attivo. In linea di massima condividiamo anche le dimensioni dei nuovi ambiti proposti che sono coerenti con la nostra pianificazione provinciale. Questa è un’occasione per lavorare inseme e condividere le esperienze sul territorio”.  
   
   
SOSPESI PER TRE MESI GLI SFRATTI A FIRENZE. LO HA DECISO IL COMITATO PROVINCIALE PER L’ORDINE E LA SICUREZZA PUBBLICA. SARÀ COSTITUITO UN GRUPPO TECNICO PER INDIVIDUARE LE SITUAZIONI CON MAGGIOR CRITICITÀ  
 
Firenze, 2 luglio 2012 - Sospesi gli sfratti a Firenze per tre mesi, dal primo di luglio al 30 settembre. Lo ha stabilito il 27 giugno il Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica che si è riunito stamani a Palazzo Medici Riccardi per verificare quali soluzioni adottare per fronteggiare una situazione fortemente aggravata dagli sfratti per morosità, sempre più numerosi a causa della congiuntura economica. All’incontro, presieduto dal prefetto Luigi Varratta, hanno partecipato i responsabili provinciali delle Forze dell’ordine, l’assessore provinciale Antonella Coniglio, il vice sindaco di Firenze Dario Nardella e l’assessore Stefania Saccardi. Dopo aver esaminato la disponibilità delle strutture di accoglienza comunali che sono risultate tutte al limite della capienza e non possono dare ulteriore ricovero alle persone sfrattate, il Comitato ha disposto di sospendere per tre mesi l’esecutività degli sfratti in programma e di verificare, attraverso la costituzione di un gruppo di lavoro (di cui faranno parte Prefettura, Forze dell’ordine e Comune di Firenze) le situazioni connotate da maggior criticità economica, sia da parte degli inquilini che dei proprietari degli alloggi sotto sfratto, per l’assegnazione della quota riservata agli sfrattati degli alloggi in edilizia residenziale pubblica. “Abbiamo valutato con attenzione la situazione – ha detto il prefetto Luigi Varratta al termine della riunione – con il preciso intento di tutelare gli sfrattati ma anche i proprietari delle case, per i quali gli affitti sono spesso indispensabili fonti di reddito. La sospensione è stata decisa per consentire al nuovo gruppo di lavoro di bilanciare le esigenze di tutti"  
   
   
BOLZANO, ALLOGGI PER IL CETO MEDIO: PARTE IL MODELLO DELL´ACQUISTO RATEALE  
 
 Bolzano, 2 luglio 2012 - Con due innovative opzioni, l’affitto a rotazione decennale o l’acquisto rateale, la Giunta provinciale sostiene il ceto medio nell’acquisizione di un alloggio proprio. Dopo l´individuazione delle aree edificabili necessarie, sottolinea l´assessore provinciale all´edilizia abitativa Christian Tommasini, può ora partire la costruzione dei primi alloggi ad acquisto rateale. 60 case in affitto per il ceto medio sono già state consegnate lo scorso autunno a Bolzano, mentre a Merano, Laives, Bressanone e nel capoluogo sono stati avviati i bandi di gara per la costruzione e l´acquisto di alloggi. Grazie al nuovo programma di edilizia abitativa dedicato al ceto medio molte persone, soprattutto giovani, "potranno realizzare il sogno di una casa a condizioni sostenibili e avere una prospettiva necessaria per concretizzare il proprio progetto di vita", ricorda l’assessore Tommasini. I criteri varati dalla Giunta provinciale introducono due nuovi tipi di intervento: gli alloggi in affitto a rotazione decennale a canone calmierato e gli alloggi ad acquisto rateale tramite una forma contrattuale innovativa soprattutto per i giovani che non dispongono inizialmente di elevati capitali liquidi. Il problema principale nell´attuazione di questo programma di sostegno del ceto medio è dato dalla difficoltà di reperire aree, ma la Provincia ha lavorato a fondo e tra breve potranno partire i primi progetti del modello dell´acquisto rateale. Sono state ultimate le necessarie procedure tecnico-amministrative, i terreni sono a disposizione e ora si passa alla fase di concreta attuazione del progetto. La questione centrale resterà sempre quella della disponibilità di terreno edificabile. "Abbiamo individuato le superfici per realizzare i primi progetti, ma è essenziale che i Comuni facciano la loro parte nell’assegnazione dei terreni: rientra nelle loro competenze, la Provincia non può intervenire", ricorda Tommasini. A Bolzano a inizio luglio sarà pronta la graduatoria per i primi 50 alloggi e le cooperative potranno partire con la loro attività. Riguardano inoltre diverse zone del capoluogo altri quattro progetti per complessivi 120 appartamenti. A Castelrotto il consiglio comunale fissa in questi giorni i criteri per la graduatoria di assegnazione casa, entro agosto gli interessati potranno presentare le relative domande. Su progetto dello studio di architettura Folie & Schorn sorgeranno nella zona residenziale “Wegmacher“ sette abitazioni per il ceto medio da assegnare con il modello dell’acquisto rateale. Ad Appiano sono previsti 13 alloggi ad acquisto rateale ed è già pronto un progetto preliminare di edificio interessante e innovativo. Entro giugno è attesa l’approvazione del piano di attuazione. La graduatoria verrà aperta entro novembre. In partenza anche un intervento a Ora: già pronti il piano di attuazione e il progetto preliminare. Entro giugno gli interessati possono iscriversi nella graduatoria: una volta chiusa, la cooperativa incaricata dal Comune potrà iniziare i lavori. A Bressanone nella zona “Landwirt” sono stati inseriti nel Puc 20 alloggi, il Comune ha già acquisito il terreno necessario. Entro l’autunno si prevede l’apertura della graduatoria. Riguardo all’affitto a rotazione, sono in corso ulteriori bandi Ipes relativi ai terreni edificabili. Avviate anche le gare per i lavori di progettazione: a Merano, ad esempio, entro il 3 settembre vanno inoltrate all’Ipes le offerte per la vendita di terreno per la costruzione di 50 alloggi per il ceto medio da riservare all’affitto decennale. Anche a Brunico è in corso un bando Ipes, gli interessati hanno tempo fino all’11 settembre per offrire terreno edificabile per la costruzione di 20 abitazioni. A Laives invece si è già concluso con successo il bando per la costruzione di 30 alloggi per il ceto medio, in autunno l’Ipes metterà a gara i lavori di progettazione. Obiettivo prioritario e ambizioso della Giunta provinciale resta quello di mettere a disposizione nei prossimi anni complessivamente 1000 alloggi in tutto l’Alto Adige, confidando nel contributo dei Comuni attraverso la reperibilità delle aree necessarie. Senza dimenticare che il progetto case al ceto medio è importante anche per il settore locale delle costruzioni e per l´occupazione.  
   
   
JEREMY RIFKIN E RIGOBERTA MENCHÙ ALL‘INNOVATION FESTIVAL A BOLZANO  
 
Bolzano, 2 luglio 2012 - Il saggista americano Jeremy Rifkin, guru dell´idrogeno, e il Premio Nobel per la pace Rigoberta Menchù sono tra i diversi relatori di fama internazionale che hanno confermato la loro partecipazione all’Innovation Festival Bolzano-bozen, in programma dal 27 al 29 settembre 2012. Nelle 14 location del centro storico di Bolzano si terranno relazioni, workshop e forum di discussione che sensibilizzeranno e informeranno la popolazione su innovazione, nuove tecnologie, aspetti etici dello sviluppo e della tecnologia. "Sono molto soddisfatto e orgoglioso che a tre mesi dal Festival due relatori di altissimo profilo come Jeremy Rifkin e Rigoberta Menchù abbiamo già confermato la loro adesione all’Innovation Festival - sottolinea l´assessore provinciale all´innovazione Roberto Bizzo - che punta ad essere un festival di livello internazionale. Altri esponenti di spicco del mondo imprenditoriale e scientifico stanno confermando la loro presenza." L´obiettivo dell´Innovation Festival, ricorda Bizzo, è quello di "stimolare un dibattito pubblico tra la popolazione, le imprese e gli esperti e di far vedere che oggi per la società altoatesina investire nell’innovazione è indispensabile per mettere in sicurezza il futuro e dare nuove opportunità lavorative di qualità." Jeremy Rifkin è considerato uno dei più grandi visionari del nostro secolo. I suoi lavori si occupano della fine della società industriale e del problema dell’approvvigionamento energetico. Nel 2002 Rifkin ha fatto scalpore con il suo libro "Economia all´idrogeno. La creazione del Worldwide Energy Web e la redistribuzione del potere sulla terra" che gli ha conferito la fama di guru dell’idrogeno. A Rigoberta Menchù è stato attribuito nel 1992 il Premio Nobel per la pace per gli sforzi a favore dei diritti umani, in particolare nel suo Paese di origine, il Guatemala. Nel corso del suo intervento all’Innovation Festival Bolzano-bozen Menchù affronterà gli effetti della globalizzazione e della fame di energia sugli instabili sistemi economici dei Paesi in via di sviluppo. La prima edizione dell’Innovation Festival Bolzano-bozen dal 27 al 29 settembre è all’insegna delle "Nuove energie": nel corso delle tre giornate si parlerà di nuovi sistemi energetici e del rapporto tra innovazione e sostenibilità ambientale. Si potranno ammirare tecnologie verdi e fonti energetiche e si potranno ascoltare le idee di menti illuminate italiane e straniere. Tutto il programma del Festival punta sull’interattività e garantisce appuntamenti per diverse tipologie di pubblico. Un ulteriore momento clou del Festival sarà la Lunga Notte della Ricerca: i centri di ricerca Eurac, Libera Università di Bolzano e Tis, nonché alcune imprese, apriranno le loro porte ai cittadini per mostrare come i temi innovazione, ricerca&sviluppo possono essere entusiasmanti. Promotore dell’Innovation Festival Bolzano-bozen è la Ripartizione Innovazione della Provincia, l’organizzazione è affidata al Tis in collaborazione con gli attori economici, enti di ricerca e le associazioni economiche dell’Alto Adige. Il Festival è finanziato dalla Provincia, dalla Fondazione per l’innovazione e la ricerca scientifica, dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Bolzano, dalla Cassa di Risparmio, da Sel spa e da Azienda Energetica spa con il patrocinio del Comune di Bolzano. Per ulteriori informazioni sull’Innovation Festival Bolzano-bozen: www.Innovationfestival.bz.it    
   
   
MILANO: CONVEGNO IPALMO – CAMERA DI COMMERCIO LA SCOMMESSA DELL’ITALIA IN EUROPA: CONDIZIONI E PROPOSTE PER TORNARE A COMPETERE  
 
Milano, 2 luglio 2012 - Di fronte alla complessità della crisi in atto in Europa, Ipalmo, in collaborazione con la Camera di Commercio di Milano, ha organizzato questa conferenza dedicata ad uno dei temi più attuali: il tema decisivo della crescita e della competitività dell’Unione Europea in un contesto globale radicalmente mutato ed in continua evoluzione. Partendo dalla riflessione sui limiti e sulle conseguenze delle politiche di rigore finora adottate saranno formulate ipotesi e proposte fattibili per il rilancio della crescita, arrivando a delineare i possibili futuri scenari geopolitici e geoeconomici che si prospettano per L’eurozona. Martedì 3 Luglio 2012 Sala Consiglio – Palazzo Turati Via Meravigli 9/b Milano. Fra i partecipanti , Michel Martone, Viceministro del Lavoro e delle Politiche Sociali il sottosegretario all’Economia e alle Finanze Gianfranco Polillo, gli imprenditori Paolo Panerai e Marina Salamon, il Professore di Politica economica europea all´Università Bocconi Carlo Secchi ed il Presidente Assimpredil Ance Claudio De Albertis. E’ previsto inoltre l’intervento finale del Ministro per gli Affari Europei Enzo Moavero Milanesi. Da una indagine della Camera di commercio di Milano, l’Europa ha portato 9 miliardi di euro in più alle imprese milanesi che esportano: in vent’anni l’export verso l’Europa è quasi raddoppiato passando da 13 a 22 miliardi di euro (+131,8%), per un peso pari al 59,4% delle esportazioni mondiali (elaborazione della Camera di commercio di Milano su dati Istat al quarto trimestre 2011, 2010 e 1991). E il 28% degli italiani individua proprio nell’Unione europea l’istituzione che più efficacemente può contrastare le conseguenze della crisi finanziaria contro il 10% degli inglesi per cui è molto più decisivo l’intervento del Governo nazionale, il 18% dei francesi e il 20% dei tedeschi. Come migliorare la performance dell’economia europea? Per gli italiani le tre misure più efficaci sarebbero il miglioramento della formazione professionale (principale risposta anche per tedeschi, francesi e inglesi), il maggior investimento in ricerca e innovazione e il rendere più facile la creazione d’impresa. Come gli spagnoli, gli italiani auspicano un maggior intervento della Ue nel regolare i servizi finanziari (84%) mentre sono i tedeschi i più favorevoli all’introduzione di una tassa sui profitti delle banche e sulle transazioni finanziarie (rispettivamente 89% e 79%). Tutti concordi invece nel chiedere regole più severe in materia di evasione e paradisi fiscali con percentuali ovunque superiori al 70%. Tabelle sull’interscambio milanese nel mondo Export milanese verso il Mondo – anni 2011 e 1991 – valori in euro Milano - Europa, Africa, Asia e Oceania
europa africa america asia oceania E Altri Territori
milano* 131,8% 210,6% 211,5% 238,6% 597,5%
lombardia 194,6% 239,4% 238,5% 288,4% 422,8%
*variazione calcolata includendo le province di Lodi e Monza e Brianza Elaborazione della Camera di commercio di Milano su dati Istat al Iv trim. 2011 e 1991 Interscambio tra Milano e il Mondo - valori in euro
2011 2010 peso% 2011 var.% 2011/10
territorio mondo mondo mondo mondo
import export import export import export import export
milano 65.346.907.576 37.216.032.731 67.930.012.409 34.192.925.983 53,0% 35,7% -3,8% 8,8%
tot Lombardia 123.209.212.177 104.163.767.598 118.263.471.997 94.022.190.164 100,0% 100,0% 4,2% 10,8%
elaborazione Camera di commercio di Milano su dati Istat al quarto trimestre 2011 e 2010 Interscambio– Milano – per Principali aree del Mondo – valori in euro
Paese milano 2010 milano 2011 peso% 2011 var.% 2011/10
import export import export import export import export
Paesi europei non Ue 5.071.271.930 5.710.396.070 5.822.433.214 7.177.495.480 8,9% 19,3% 14,8% 25,7%
Africa settentrionale 990.409.016 1.651.935.673 607.650.697 1.524.326.840 0,9% 4,1% -38,6% -7,7%
Altri paesi africani 924.021.614 604.194.883 558.911.798 679.625.935 0,9% 1,8% -39,5% 12,5%
America settentrionale 2.838.402.393 2.595.818.971 3.089.420.707 2.853.187.666 4,7% 7,7% 8,8% 9,9%
America centro-meridionale 1.054.720.238 1.512.887.981 1.863.940.663 1.676.591.091 2,9% 4,5% 76,7% 10,8%
Medio Oriente 2.194.813.449 2.558.496.022 2.185.783.491 2.494.420.020 3,3% 6,7% -0,4% -2,5%
Asia centrale 870.268.224 932.379.443 1.053.043.613 801.731.468 1,6% 2,2% 21,0% -14,0%
Asia orientale 8.931.718.982 3.778.842.418 9.069.841.176 4.217.269.376 13,9% 11,3% 1,5% 11,6%
Oceania 48.701.849 392.772.030 61.700.848 478.385.582 0,1% 1,3% 26,7% 21,8%
Altri territori 0 6.065 0 16.091 0,0% 0,0% 165,3%
Altre destinazioni 2.097.786 170.354.573 695.139 374.825.766 0,0% 1,0% -66,9% 120,0%
Unione europea 27 45.003.586.928 14.284.841.854 41.033.486.230 14.938.157.416 62,8% 40,1% -8,8% 4,6%
Mondo 67.930.012.409 34.192.925.983 65.346.907.576 37.216.032.731 100,0% 100,0% -3,8% 8,8%
elaborazione Camera di commercio di Milano su dati Istat al quarto trimestre 2011 e 2010 Export Milano – Europa (primi 10 paesi per peso)
milano 2011 peso su Europa peso su mondo
svizzera 4.028.360.661 18,2% 10,8%
germania 3.372.957.226 15,3% 9,1%
francia 3.197.344.863 14,5% 8,6%
spagna 1.319.976.596 6,0% 3,5%
russia 1.204.231.403 5,4% 3,2%
turchia 1.169.584.566 5,3% 3,1%
regno Unito 1.151.504.146 5,2% 3,1%
paesi Bassi 712.019.517 3,2% 1,9%
belgio 702.375.324 3,2% 1,9%
polonia 656.514.388 3,0% 1,8%
europa 22.115.652.896 100,0% 59,4%
mondo 37.216.032.731 100,0%
elaborazione Camera di commercio di Milano su dati Istat al Iv trim. 2011 Primi dieci Stati europei per variazione in 20 anni export milanese
milano 1991 milano 2011 var.%
romania 18.871.238 338.579.331 1.694,2%
islanda 4.324.656 48.897.751 1.030,7%
polonia 67.587.313 656.514.388 871,4%
albania 3.754.639 33.484.170 791,8%
ungheria 54.095.465 366.340.444 577,2%
turchia 257.539.682 1.169.584.566 354,1%
svizzera 1.016.284.865 4.028.360.661 296,4%
cecoslovacchia 39.543.816 1.358.889.712 3.336,4%
bulgaria 30.540.657 80.597.417 163,9%
belgio e Lussemburgo 523.681.701 435.815.302 -16,8%
europa 12.841.170.873 22.115.652.896 72,2%
mondo 18.132.475.612 37.216.032.731 105,2%
elaborazione Camera di commercio di Milano su dati Istat al Iv trim. 2011
 
   
   
RICERCA: INVESTIRE PER INNOVARE, PRIMO WORKSHOP SU IMPRESE E RICERCA IN SARDEGNA  
 
Cagliari, 2 luglio 2012 - Prendere in esame la realtà imprenditoriale sarda e misurare i risultati ai quali si è giunti grazie al dialogo tra ricerca e imprese e fornire alle Istituzioni regionali elementi utili per migliorare le politiche su ricerca e innovazione. Si è tenuto il 28 giugno, al Thotel di Cagliari il primo workshop per mettere in comunicazione mondo dell’impresa, della ricerca e delle istituzioni, "Innovare si può. Buone pratiche dal mondo delle imprese che investono in ricerca per innovare", organizzato dall’Assessorato regionale della Programmazione insieme a Sardegna Ricerche. Nove le aziende che hanno portato una testimonianza importante della propria esperienza: Akhela, Applix-xorovo, Bcs biotech, Flosslab, Inpeco, La Genuina, Molinas, Primo Principio e Sesco. "A livello nazionale la tendenza generale è quella di una bassa propensione a sostenere lo sviluppo economico attraverso l’innovazione scientifica e tecnologica basata sull´attività di ricerca - sottolinea il vice presidente della Regione e assessore della Programmazione, Giorgio La Spisa - la nostra isola da alcuni anni ha scelto di andare controtendenza destinando risorse importanti, oltre 300 milioni tra fondi comunitari e regionali, per investimenti su Ricerca e Innovazione. La Sardegna è la regione italiana che in questo settore investe di più perché ha scelto di puntare in modo deciso su un modello di sviluppo che mettendo al centro la persona porti a far emergere quelle eccellenze imprenditoriali in grado di varcare i confini nazionali”. Concetto ribadito dal presidente di Sardegna Ricerche, Maria Paola Corona: "Sardegna Ricerche ha accolto con entusiasmo l’invito dell’Assessorato Regionale Programmazione ad organizzare questo workshop, nel quale sono protagoniste le Imprese ed il loro rapporto con la ricerca. Affrontare la tematica della ricerca dal punto di vista delle imprese e capire che cosa l’Assessorato Regionale Programmazione e Sardegna Ricerche possono fare per aiutare le imprese ad essere più competitive sono i due aspetti centrali di questo workshop". "Una strategia che vuole portare al superamento di un limite culturale che vede le nostre piccole e medie imprese investire troppo poco in ricerca - ha ripreso La Spisa - e, nella maggior parte dei casi, non partecipare, se non in minima parte, a gare nazionali e internazionali attraverso progetti congiunti. Appuntamenti come questo servono per confrontarsi, superare le criticità e cercare di raggiungere traguardi importanti. La stretta sinergia tra assessorato della Programmazione, Sardegna Ricerche e associazioni delle imprese, sta portando buoni risultati e rappresenta un esempio per tutti ad unire le forze in un periodo di grave crisi. La strada intrapresa è quella giusta e siamo convinti che le imprese sarde che investiranno in innovazione avranno sicuramente riscontri importanti sia in termini di miglioramento della qualità e sia di accrescimento delle proprie potenzialità di crescita".  
   
   
IMPRESE E INNOVAZIONE SOSTENIBILE: RACCOGLIAMO LA SFIDA! LE AZIENDE VENETE DIVENTANO PROTAGONISTE DEL PROGETTO CSR VENETO OGGI A FANZOLO DI VEDELAGO, TREVISO  
 
 Treviso, 2 luglio 2012 - Responsabilità sociale d’impresa, il Veneto rilancia. A sei anni dalla firma del protocollo d’intesa che ha sancito la collaborazione tra Unioncamere del Veneto e Regione Veneto su un tema ai primi posti nell’agenda dell’Unione Europea, si guarda al futuro: all’innovazione in chiave sostenibile e alla gestione aziendale trasparente. L’occasione è fornita dall’evento regionale “Imprese e innovazione sostenibile: raccogliamo la sfida!”, in programma lunedì 2 luglio, a partire dalle 9.30, nella splendida cornice di Villa Emo di Fanzolo di Vedelago (Tv). Un convegno che avrà come protagoniste le aziende che si confronteranno in quattro workshop fornendo ai partecipanti le linee guida per sviluppare le buone pratiche in tema di responsabilità sociale d’impresa (Csr) e sostenibilità. L’appuntamento vuole proporre uno sguardo sul futuro dopo l’importante lavoro di “mappatura” della Csr in Veneto e aver proposto alcuni strumenti per la sua adozione in ambito privato e pubblico. L’obiettivo è dimostrare che è possibile trovare vie innovative alla competitività conservando i valori di sostenibilità ed eticità. L’evento si sviluppa in un convegno seguito da due workshop paralleli la mattina e altri due workshop paralleli nel pomeriggio durante i quali saranno illustrate significative esperienze aziendali. L’inizio dei lavori è alle ore 9.30 con i saluti di Nicola Di Santo, presidente del Credito Trevigiano che a Villa Emo ha sede. Seguirà il convegno “Imprese e innovazione sostenibile: raccogliamo la sfida!” con le relazioni di Fabrizio Panozzo, docente all’Università Ca’ Foscari di Venezia, Santo Romano, commissario straordinario per la Formazione, l’Istruzione e il Lavoro Regione Veneto, e Gian Angelo Bellati, segretario generale Unioncamere del Veneto. I workshop della mattina (inizio ore 11.30) saranno dedicati alla green economy e alla gestione aziendale sostenibile. Il primo, “Innovazione verde: green economy e green technology”, sottolineerà le potenzialità, anche in termini di business, offerte dall’innovazione tecnologica applicata a bonifiche ambientali, gestione rifiuti, mobilità sostenibile, energie rinnovabili ed efficienti. Le testimonianze aziendali saranno di Gruppo Dani (Vicenza), Clivet (Belluno), Tecnogamma (Treviso), Mefin (Padova). Il secondo, “Gestione snella e sostenibile”, proporrà i concetti di Lean Production e sostenibilità come possibilità di innovazione per affrontare la crisi economica, con il contributo di Caron A&d (Vicenza). Nel pomeriggio i workshop si occuperanno della catena di fornitura e trasparenza del bilancio. Nel primo, “Filiera sostenibile e valore condiviso”, si sottolineerà l’importanza di una catena di fornitura sostenibile, testimonianze di Jolly Sgambaro (Treviso), Voltan (Venezia), San Matteo (Vicenza) e Gava Imballaggi (Treviso). Il secondo, “Bilancio integrato e trasparenza innovativa”, analizzerà un tema cruciale per ogni organizzazione che operi sui mercati nazionali e internazionali, perché fornire informazioni chiare anche sull’impegno assunto per uno sviluppo sostenibile è un elemento di vantaggio competitivo. Lo dimostreranno H-farm (Treviso), Vitec (Manfrotto - Vicenza), Came (Treviso) e Comitato Unicef Italia. Il Progetto Veneto Csr - La collaborazione tra Unioncamere del Veneto e Regione Veneto sul tema della responsabilità sociale d’impresa è iniziata nel 2006 con la creazione, sulla base di un protocollo d’intesa, del Forum Multistakeholder: l’obiettivo è promuovere la Csr e migliorare la sua comprensione nel mondo imprenditoriale. Tra i primi impegni quello di stabilire i requisiti minimi per definire un’impresa socialmente responsabile e la raccolta di buone pratiche già avviate nelle imprese venete, elementi che sono stati alla base del primo convegno regionale sulla Csr che si è tenuto nel 2009 e ha visto la presentazione del dossier “Veneto e imprese: un futuro responsabile”. I buoni risultati conseguiti hanno portato, nello stesso anno, a un nuovo accordo che ha determinato la nascita del Progetto Csr Veneto per il quinquennio 2009-2013, progetto foriero di altrettante importanti iniziative come la formulazione di una griglia di autovalutazione sulla Csr aziendale ma soprattutto un progetto destinato alle scuole e agli studenti del quarto anno delle superiori, ritenendo di primaria importanza sensibilizzare i giovani su queste tematiche. Tra il 2010 e il 2011, infine, si è tenuta la formazione degli imprenditori e del management di aziende pubbliche e private sulla Csr.  
   
   
VIBO VALENTIA - NUOVI GIOVANI IMPRENDITORI: PRESENTATO BANDO REGIONALE  
 
Vibo Valentia, 2 luglio 2012 - E’ stato presentato il 27 giugno alla Camera di Commercio di Vibo Valentia l’Avviso Pubblico regionale per la selezione e il finanziamento di nuove iniziative imprenditoriali promosse da Nuovi Giovani Imprenditori, predisposto dalla Regione Calabria –Assessorato alle Attività Produttive- per creare sviluppo attraverso una nuova cultura d’impresa. L’incontro rientra nelle tappe organizzate in ogni provincia calabrese per l’illustrazione tecnica della misura, già pubblicata lo scorso 1 giugno, in un confronto diretto con le parti interessate. I lavori sono stati introdotti dal Commissario dell’Ente camerale Michele Lico, e dopo l’intervento specialistico del Responsabile del Procedimento del Dipartimento Attività produttive Francesco Marano, sono stati conclusi dall’Assessore regionale al Ramo Antonio Stefano Caridi. “Un intervento importante questo– ha sottolineato il Commissario Lico- perché, promuove i giovani e le loro idee, il loro entusiasmo e la loro capacità di fare impresa, favorendo forme di autorimprenditorialità innovative e responsabili, necessarie per la competitività di una terra come la nostra, difficile, ma potenzialmente ricca di opportunità. In Calabria il tessuto imprenditoriale vede oltre 30.000 imprese costituite da giovani sotto i 35 anni di età; la nostra regione, nel sistema Paese, ha, infatti, il più alto indice di imprenditorialità giovanile con un 16,6% contro l’11,4% del dato medio nazionale. Questo vuol dire che esiste una realtà dinamica che va sostenuta con politiche serie e interventi mirati. L’assessorato regionale alle Attività Produttive, bisogna darne atto, si sta muovendo proprio in questa direzione, non ultimo con questo bando, che ha un ulteriore importante aspetto nella previsione di finanziare anche servizi e nell’affiancamento di tutor nello start up”. Il bando Nuovi Giovani Imprenditori, infatti, come ha spiegato ampiamente Francesco Marano, intende stimolare e rafforzare la capacità imprenditoriale dei neo-imprenditori, oltre che con la concessione di agevolazioni finanziarie, anche con azioni di affiancamento. I soggetti ammissibili alle agevolazioni sono le imprese giovanili di nuova costituzione che intendono realizzare Piani di Sviluppo aziendale nell’ambito delle proprie unità produttive locali, ubicate nel territorio della Regione Calabria. Sono anche ammesse imprese costituende e che si impegnino a costituirsi, iscrivendosi alla Camera di Commercio territorialmente competente, entro i termini di sottoscrizione dell’Atto di Adesione e Obbligo, pena l’esclusione dalle agevolazioni. L’ammontare complessivo delle risorse destinate al finanziamento dell’avviso Nuovi Giovani Imprenditori è pari a euro 20.000.000,00. Il bando integrale è disponibile sul sito della Regione Calabria www.Regione.calabria.it/sviluppo.  
   
   
ELETTO IL CONSIGLIO DIRETTIVO ASSOTERMICA RINNOVABILI TERMICHE PRODOTTE IN ITALIA  
 
Milano, 2 luglio  2012 – L’assemblea dei soci Assotermica ha eletto il suo nuovo Consiglio Direttivo guidato dalla Presidente Paola Ferroli. “I nomi del Consiglio Direttivo, e non solo, sono indicativi: il settore della climatizzazione invernale è un patrimonio manifatturiero di appartenenza nazionale - dichiara Paola Ferroli, Presidente Assotermica - Il Governo guardi e rifletta: far crescere le nostre tecnologie incide favorevolmente sulla bilancia commerciale del Paese. Rendiamoci conto che la meccanica italiana e l’impiantistica per la climatizzazione, con sistemi ad alta efficienza che integrano le fonti rinnovabili termiche, sono prodotte spesso dentro ai nostri confini allo stesso livello di alta gamma quali design, alimentari e moda”. Le cariche sono così suddivise: Vice Presidenti: Ing. Alberto Montanini - (Immergas Spa); Ing. Gianluigi Arici - (Fondital Spa); Tesoriere: Dott. Vittorio Carli - (Carlieuklima Spa) Consiglieri elettivi: Rag. Angelo Rigamonti - (Apen Group Spa); Dott. Flavio Borgna - (Ariston Thermo Group Spa); Ing. Emanuele Turco - (Baltur Spa); Ing. Alberto Favero - (Baxi Spa); Ing. Stefano Casandrini - (Ferroli Spa); Ing. Mario Zucco - (Imit Control Systems Srl); Ing. Sandro Panteghini -- (Global Radiatori Spa); D.ssa Laura Dalla Vecchia - (Polidoro Spa); Ing. Riccardo Rompani - (Riello Spa); Dott. Reinhold Brauch - (Robert Bosch Spa); Ing. Gianpiero Turrin - (Sit La Precisa Spa); Dott. Gherardo Magri - (Vaillant Group Italia Spa).  
   
   
SARDEGNA: DALLA REGIONE MASSIMO IMPEGNO SULLE PROBLEMATI​CHE DELLE IMPRESE  
 
Cagliari, 2 giugno 2012 - "La Regione sta mettendo il massimo impegno nella considerazione delle problematiche legate alla realtà delle imprese sarde. I ritardati pagamenti fanno certamente parte di quei fattori negativi che possono portare a situazioni insostenibili e le motivazioni, purtroppo, spesso arrivano da inefficienze del sistema pubblico che va migliorato. Lo Stato, come riconosciuto anche recentemente dalla Corte dei Conti, deve dare alla Sardegna un miliardo e 460 milioni, risorse che ci spettano e per le quali stiamo portando avanti sin dall´inizio un confronto-scontro con il Governo. I limiti del Patto di stabilità sono rigidissimi, ma anche su questo stiamo chiedendo con forza un allentamento dei vincoli in virtù della particolare situazione della nostra isola. La Legge di stabilità 2012 ha previsto per quest’anno un rilevante abbassamento dei livelli di spesa che, ai fini del rispetto del Patto, sono determinate in circa 3.474 milioni di euro per gli impegni e in circa 2.788 milioni di euro per i pagamenti. Lo scorso 8 giugno la Regione ha ufficialmente chiesto al Ministero dell’Economia che il livello dei pagamenti ammissibili ai fini del patto venga quanto meno fissato in un importo non inferiore a quello fissato per gli impegni. Ciò consentirebbe di incrementare di circa 700 milioni il livello dei pagamenti”. E’ quanto sottolineato dal vice presidente e assessore della Programmazione, Giorgio La Spisa, intervenendo al convegno di Confindustria meridionale: “I ritardati pagamenti tra allarmismi e realtà: è tutta colpa del Patto di Stabilità?" "Per velocizzare i pagamenti alle imprese da parte delle amministrazioni pubbliche - ha ripreso La Spisa - stiamo predisponendo uno strumento che favorisca la cessione del credito alle banche".  
   
   
TRIESTE: 100 INCONTRI D’AFFARI TRA IMPRESE ITALIANE E SERBE  
 
Trieste, 2 luglio 2012 - Dalla Serbia a Trieste alla ricerca del know how italiano: una delegazione di 19 imprese serbe è stata accolta il 28 giugno, grazie all’organizzazione di Aries per il sistema camerale nazionale, nella Camera di Commercio di Trieste per dedicarsi, dopo un breve seminario introduttivo, agli incontri d’affari con 30 imprese italiane, prevalentemente triestine, per sondare la possibilità di avviare nuove partnership. Non un’eventualità remota, ma un’occasione concreta, dal momento che fra gli imprenditori serbi presenti si contano aziende cardine del Paese, una su tutte la Zastava Automobili, la “Fiat serba” insediata proprio a Kragujevac, dove ha aperto il suo stabilimento anche Fiat. “La nostra azienda non si muove a caso, in situazioni puramente istituzionali o di scarse prospettive – spiega Radomir Petroviä‡, vice direttore generale Zastava -. È la mia terza volta a Trieste e vi sono tornato perché ho verificato l’effettiva opportunità di avere relazioni concrete con imprese locali. Lavoriamo già con partner del Friuli Venezia Giulia, la mia agenda di incontri bilaterali qui a Trieste è mirata e vi sono solo nomi verso cui abbiamo un reale interesse. Anche domani sarò in regione per poter approfondire gli incontri con qualche visita aziendale”. Questo incoming di imprenditori serbi ha voluto dare totale preminenza, infatti, agli incontri bilaterali, quasi 100 in totale, che hanno toccato diversi settori quali i trasporti, l’edilizia, l’agroalimentare, il metalmeccanico, e si sono svolti allo Starhotels Savoia Excelsior. “Trieste ribadisce ancora una volta il suo ruolo chiave a livello nazionale nelle relazioni con questo Paese, a sua volta “principe” nel Sud Est Europa e di cui l’Italia è il principale investitore” ha notato Walter Stanissa, componente di giunta dell’ente camerale. Alle imprese è stato inoltre presentato il portale “Forum permanente Serbia” (www.Forumserbia.eu) che racchiude tutte le opportunità economiche della Serbia per il sistema produttivo italiano, con una sezione intranet con i profili dettagliati delle imprese e le richieste di collaborazione. “La collaborazione Italia – Serbia dura ormai da una trentina d’anni, è fondata sulla fiducia e ora che l’interscambio ha raggiunto quota 3miliardi – conclude Darko Mamula, senior advisor, Camera per l’Economia della Serbia – la ricerca di partnership è diventata sempre più mirata e specifica. Ecco perché oggi siamo venuti qui a Trieste e nel Friuli Venezia Giulia”.  
   
   
SVILUPPO BASILICATA, L´OPERATIVITÀ DEI FONDI DI GARANZIA PER PMI  
 
Potenza, 2 luglio 2012 - "Due i fondi di garanzia costituiti dalla Regione Basilicata e gestiti da Sviluppo Basilicata, società in House della Regione Basilicata. Si tratta del fondo di Garanzia per il capitale circolante, operativo dal 22 agosto 2011 (con una dotazione di 10 milioni di euro) ed il fondo di Garanzia Po Fesr Basilicata 2007-2013 per gli investimenti, operativo da dicembre 2010 (con una dotazione di 35 milioni di euro). I Fondi intendono concorrere all’incremento della competitività del sistema economico lucano favorendo l’accesso al credito da parte delle imprese per realizzare investimenti capaci di dare nuova linfa alla creazione di sviluppo e lavoro in Basilicata e per rafforzarne la struttura patrimoniale e finanziaria". E´ quanto si apprende in un comunicato di Sviluppo Basilicata". “Nel corso dell’ultima settimana – si legge nel comunicato - Sviluppo Basilicata ha deliberato ulteriori 8 operazioni di ammissione ai Fondi di garanzia (5 di garanzia e 3 di controgaranzia) per un importo complessivo garantito pari ad oltre 2 milioni di euro. Dall’avvio dell’operatività dei Fondi di Garanzia Regionali sono pervenute complessivamente 45 domande di cui 19 valutate con esito positivo, 12 decadute e 14 in istruttoria. L’ammontare complessivo di garanzie richieste è pari ad oltre 15 milioni di euro. Si evidenzia che, su 45 domande, 33 sono pervenute nel corso del 2012, dimostrando il crescente interesse verso i Fondi di Garanzia da parte delle banche, dei Confidi e delle imprese, facendo prevedere un utilizzo ancora più intenso nei prossimi mesi. Tali risultati sono da valutare positivamente, anche in considerazione del particolare momento di crisi che sta attraversando l’economia nazionale e regionale. Si esplicita, inoltre, che il Fondo di Garanzia Po Fesr Basilicata è operativo dal 20 dicembre 2010 (e che nel corso del 2011 sono intervenute modifiche al regolamento che sono entrate in vigore dal 1 agosto 2011). Tutte le informazioni relative all’operatività dei fondi, alle modalità di presentazione delle domande, all’elenco delle Banche e dei Confidi convenzionati, sono disponibili sul sito di Sviluppo Basilicata ( www.Sviluppobasilicata.it ) nella sezione “opportunità per la mia impresa” fondi di garanzia”.  
   
   
FARAM: DIPENDENTI IN CASSA INTEGRAZIONE PER UN ANNO  
 
Parma, 2 luglio 2012 – Si è concluso con un accordo il tavolo amministrativo relativo all’unità locale di Parma della ditta Faram Technology System. Il documento, siglato il 28 giugno in Provincia, prevede per i 40 dipendenti la cassa integrazione guadagni straordinaria per un anno. All’incontro erano presenti il dirigente del Servizio provinciale Formazione professionale e lavoro Gabriele Marzano, Luciana Talignani della Direzione Territoriale del Lavoro, Francesco Mio, legale rappresentante dell’azienda con Mauro Ceccon di Unindustria Treviso, Davide Fellini della Fiom Cgil di Parma, Ugo Forlano, Raffaele Montemurro, Matteo Rosselli in rappresentanza delle Rsu dello stabilimento di Parma. L’accordo è il risultato finale di diverse consultazioni svolte da tempo anche nelle sedi istituzionali offerte dalla Provincia. Esso consente a tutti i lavoratori del distaccamento Faram di Parma un periodo di transizione di un anno, ancora in forza nell’ambito dell’azienda, durante il quale cercare nuove opportunità di ricollocazione lavorativa prima della definitiva chiusura del sito di Parma. A tal fine, durante il periodo di Cigs, verrà attuato, così come specificato nell’accordo, un piano articolato su diversi punti fra cui la predisposizione di un progetto di ricollocazione, supportato anche da interventi di formazione o riqualificazione, così come l’attivazione di tutti i soggetti coinvolti per favorire l’incontro tra domanda e offerta di lavoro. Si prevede inoltre la ricollocazione presso l’altra unità aziendale di Giavera del Montello (Tv) fino a 10 dipendenti con qualifiche e professionalità compatibili alle esigenze tecnico-produttive ed organizzative.  
   
   
VERTENZA UNILEVER: DUE I GRUPPI INTERESSATI ALL’ACQUISTO DELLO STABILIMENTO  
 
Cagliari, 2 luglio 2012 – Ci sono due gruppi imprenditoriali interessati allo stabilimento ex-Unilever, che potrebbero chiudere l’operazione entro il mese di luglio. Lo ha reso noto l’assessore regionale dell’Industria, Alessandra Zedda, durante un incontro tra Regione, Provincia di Cagliari, rappresentanze sindacali e lavoratori, convocati stamane in viale Trento per fare il punto della situazione sulla vertenza. Nel corso dell’incontro sono state affrontate anche le questioni legate alla mobilità ordinaria, in scadenza il prossimo mese di dicembre. L’assessore Zedda ha assicurato l’impegno della Regione a farsi garante di un accordo con la società acquirente per il reintegro dei lavoratori, una volta riavviata la produzione.  
   
   
AGENZIE DI RECAPITO PRIVATE, TOSCANA: NECESSARIO TROVARE UNA SOLUZIONE CONDIVISA  
 
Firenze, 2 luglio 2012 – In tutta Italia sono mille e cinquecento lavoratori, in Toscana una quarantina: concentrati tra Livorno, Prato e Pistoia. Sono i postini ed impiegati delle agenzie private di recapito postale, a rischio per gli appalti con Poste Italiane giunti a scadenza e che potrebbero non essere rinnovati o che potrebbero comunque essere ridotti nei numeri, con i conseguenti esuberi poi da affrontare. “E’ necessario che nella trattativa nazionale in corso tra Poste Italiane e sindacati e che riguarda il piano di riorganizzazione dell’azienda venga affrontata anche questa questione con i tempi necessari”, auspica l’assessore al lavoro della Toscana Gianfranco Simoncini: nei giorni scorsi infatti c’è stato in Regione un incontro richiesto dei rappresentanti dei lavoratori delle due agenzie private presenti in Toscana (la Espressi di Livorno e la Transystem, che opera tra Pistoia e Prato). Alla riunione ha partecipato, per la Provincia di Pistoia, anche l’assessore e vice presidente Roberto Cappellini. “Come Regione esprimiamo forte preoccupazione e ai lavoratori va tutta la nostra solidarietà”, sottolinea Simoncini. “Quella delle agenzie private è un piccolo pezzo della vertenza generale – conclude -, ma non per questo deve essere trascurata. E’ necessario che il confronto vada avanti e che venga raggiunta una soluzione condivisa tra tutte le parti. Come Regione continueremo naturalmente a seguire la vicenda con attenzione”.  
   
   
MARCHE: RAPPORTO ANNUALE 2012 DELL´OSSERVATORIO REGIONALE DEL MERCATO DEL LAVORO.  
 
Ancona, 2 luglio 2012 - “Partire da un dato purtroppo negativo – 14 mila posti di lavoro persi in un anno – per costruire opportunità e adottare percorsi e strumenti efficaci e idonei a contenere questa “emorragia” che colpisce maggiormente le fasce più deboli, giovani e donne,ma che non risparmia nessuno e in maggior parte nel lavoro dipendente.” Così l’assessore regionale al lavoro, Marco Luchetti nell’introduzione ai lavori della giornata di presentazione del Rapporto annuale 2012 dell’Osservatorio regionale sul Mercato del lavoro tenutasi il 28 giugno a Palazzo Li Madou. “E’ questo l’impegno della Regione- ha proseguito – che ha come priorità la difesa del lavoro. In considerazione della nuova riforma del mercato del lavoro che presenta luci e ombre contiamo di avviare presto una trattativa come Regioni in un tavolo con il Governo, per ripensare ad una ristrutturazione delle politiche attive e passive, ma anche in termini di orientamento e formazione, due settori che vanno maggiormente sviluppati. I dati preoccupanti che attestano la disoccupazione nelle Marche su valori mai raggiunti (8,9%) e soprattutto nelle aree meridionali della regione, ci spingono ad attivare reti di collaborazione con la Ricerca e con Istituzioni per trovare soluzioni che ci riportino a livelli accettabili di disoccupazione. Contiamo anche sull’ottima rete dei nostri Centri per l’lmpiego che offrono un servizio omogeneamente qualificato.“ Ma Luchetti ha ricordato anche le iniziative regionali positive che hanno caratterizzato un anno orribile : dal Prestito d’Onore che ha consentito di aprire 509 attività autonome agli incentivi alle assunzioni a tempo indeterminato con altri 500 posti creati. “ Faremo leva sull’apprendistato che la Riforma statale rende giustamente appetibile come strumento efficace per l’ingresso dei giovani nel mercato del lavoro. “ Fabio Montanini, dirigente regionale del Lavoro e Crisi occupazionali., ha rilevato che con la 12° edizione il rapporto annuale dell’Osservatorio, insieme ai Quaderni e alle indagini condotte, rappresenta ormai un punto di riferimento imprescindibile per tutti gli operatori del settore ed è il frutto di elaborazioni approfondite che consentono di avere indicazioni fondamentali di conoscenza, come base per costruire politiche attive del lavoro e accompagnare i settori maggiormente in difficoltà. La grave crisi economico-finanziaria che sta caratterizzando il periodo ha avuto effetti rilevanti anche sull’economia marchigiana, soprattutto nel settore del manifatturiero e della piccola impresa e di conseguenza sulle dinamiche del mercato del lavoro regionale. Occupazione – Nel 2011 l’occupazione nelle Marche registra una flessione dello 0,9% e si attesta a poco meno di 651mila unità; il tasso di occupazione 15-64 anni scende al 62,8%. Prosegue il calo dell’occupazione nell’industria manifatturiera e nelle costruzioni, mentre cresce il terziario. Nel 2011 il numero di persone in cerca di occupazione supera le 47mila unità. Questo incremento riguarda principalmente la componente femminile. Disoccupazione - ll tasso di disoccupazione sale al 6,7%, un punto percentuale in più del 2010, ma rimane al di sotto della media nazionale e a quella delle regioni del Centro. A livello provinciale le dinamiche occupazionali sono prevalentemente caratterizzate da variazioni di segno negativo, mentre si registra una crescita nella sola provincia di Ancona. Componenti- I giovani sono la componente che più preoccupa continuando a far registrare un pesante deterioramento del mercato del lavoro: il numero di occupati con età compresa tra i 15 e i 24 anni diminuisce di oltre 5mila unità e, di conseguenza, il tasso di occupazione giovanile scende al 21,1%. Al contempo, il fenomeno della disoccupazione tende ad acuirsi: i giovani in cerca di lavoro salgono a quasi diecimila, con un conseguente rialzo del tasso di disoccupazione al 23,5%, circa 8 punti percentuali in più rispetto al 2010, comunque sempre sotto la media nazionale. La domanda di lavoro - Nel 2011 la domanda di lavoro complessiva evidenzia un incremento del 2,8%, ma la domanda di lavoro dipendente è, invece, in calo. Per le Marche le variazioni tendenziali della domanda di lavoro dipendente sono più sfavorevoli rispetto alla media del Centro Nord. L’incremento della domanda di lavoro è dovuto interamente ai contratti di lavoro intermittente, al parasubordinato e al lavoro domestico. Il saldo per settori di attività economica registra un generalizzato contesto sfavorevole, fa eccezione il settore moda. La mobilità - In riferimento alla mobilità, nell’ultimo triennio le Marche registrano una dinamica migliore sia rispetto alla media delle regioni del Centro Nord che al Veneto e all’Emilia Romagna. I lavoratori collocati in mobilità nel 2011 nella nostra regione sono oltre 11mila, ottocento in meno del 2010. Un terzo dei lavoratori collocati in mobilità nel manifatturiero proviene dalle meccaniche, il doppio del tessile abbigliamento, del calzaturiero e del legno mobile. Cassa Integrazione - Le ore di cassa integrazione totali concesse nelle Marche sono oltre 15 milioni, in diminuzione rispetto al 2010 del 18,7%. La Cig straordinaria rappresenta oltre due terzi del ricorso totale nell’industria. Ancona è la provincia con il numero maggiore di ore concesse, seguita da Pesaro Urbino. La cassa integrazione in deroga è in forte calo rispetto al 2010: i lavoratori per cui viene richiesta sono circa 16mila. Il difficile contesto occupazionale del 2011 prosegue anche nei primi tre mesi del 2012. Sulla base della rilevazione Istat il periodo gennaio-marzo registra una flessione tendenziale dell’occupazione pari all’1,9% (12mila occupati in meno) e una crescita del numero di persone in cerca di occupazione (+35,8%), in linea con quanto avviene a livello nazionale e nelle circoscrizioni centro-settentrionali. Tali dinamiche negative si devono essenzialmente alla componente dipendente dell’industria e al settore delle costruzioni. Il tasso di disoccupazione complessivo sale all’8,9%, quello femminile raggiunge l’11%. Perde vigore la domanda di lavoro: nel primo trimestre dell’anno le assunzioni sono state oltre 64mila di cui poco meno di 46mila con contratti di lavoro dipendente. Nel corso dell’incontro sono intervenuti Marco Canonico che ha illustrato i dati dell’Osservatorio, oltre a Gianluca Goffi, Corrado Pacassoni, Simone Silvestrini che hanno analizzato i dati Istat e relazionato sulla congiuntura economica. Quindi Eros Moretti del Comitato tecnico scientifico dell’Osservatorio che ha svolto una relazione su mercato del lavoro e aspetto demografico.