Pubblicità | ARCHIVIO | FRASI IMPORTANTI | PICCOLO VOCABOLARIO
 







MARKETPRESS
  Notiziario
  Archivio
  Archivio Storico
  Visite a Marketpress
  Frasi importanti
  Piccolo vocabolario
  Programmi sul web




 


LUNEDI

PAGINA 1 PAGINA 2 PAGINA 3 PAGINA 4 PAGINA 5 PAGINA 6 WEB E DIRITTO PER LE NUOVE TECNOLOGIE
Notiziario Marketpress di Lunedì 19 Novembre 2012
UE: È ORMAI TEMPO DI COMPLETARE IL MERCATO INTERNO DELL´ENERGIA  
 
Bruxelles, 19 novembre 2012 - Un mercato interno europeo dell´energia efficiente, interconnesso e trasparente è in grado di offrire ai cittadini e alle imprese forniture di energia al minor costo possibile. Con la comunicazione del 15 nvoemrbe su come far funzionare il mercato interno dell´energia la Commissione esorta gli Stati membri ad accelerare i loro sforzi per recepire ed attuare l´attuale normativa dell´Ue sul mercato interno dell´energia. La Commissione intende cooperare con gli Stati membri per rafforzare la posizione dei consumatori e per ridurre gradualmente gli interventi statali che falsano i mercati. Günther Oettinger, Commissario per l´Energia, ha dichiarato: "Quando si tratta del gas e dell´energia elettrica, due cose interessano soprattutto a cittadini e imprese: sicurezza delle forniture e prezzi sostenibili. Potremo raggiungere questo risultato solo con un mercato europeo dell´energia ben funzionante." Mentre si sono compiuti progressi per quanto riguarda una maggiore capacità di scelta a disposizione dei consumatori, il contenimento dei prezzi dell´energia all´ingrosso e la garanzia di forniture sufficienti in qualsiasi momento, bisogna fare di più per sfruttare pienamente il potenziale di un mercato europeo realmente integrato. Per completare il mercato interno dell´energia dell´Ue entro il 2014, la Commissione intende prendere diverse iniziative. Tra di esse figurano le seguenti. — L´attuazione delle norme relative al mercato interno e l´applicazione delle regole di concorrenza. 20 mesi dopo il termine di recepimento del marzo 2011, alcuni Stati membri non ancora pienamente attuato il terzo pacchetto sul mercato dell´energia. La Commissione continuerà ad avviare procedimenti di infrazione al fine di garantire che le pertinenti norme europee siano correttamente applicate. Le regole di concorrenza devono essere rigorosamente rispettate per garantire pari condizioni a tutti gli attori del mercato. — Il rafforzamento della posizione dei consumatori Dagli studi condotti risulta che solo un consumatore su tre raffronta le diverse offerte di servizi. Dalle stime effettuate emerge che i consumatori dell´Ue potrebbero risparmiare fino a 13 miliardi di euro all´anno se passassero alla tariffa dell´energia elettrica più economica. La Commissione intende assicurare che i diritti dei consumatori sanciti dalla legislazione dell´Ue siano ben visibili nelle norme nazionali e vengano correttamente rispettati da tutti gli attori del mercato. Ciò include il diritto di passare da un fornitore all´altro nel giro di tre settimane senza dover sostenere degli oneri finanziari. Essa intende anche promuovere lo sviluppo di sistemi di misurazione intelligenti in grado di consentire ai consumatori di gestire i propri consumi in tempo reale e controllare meglio le proprie bollette energetiche. Un´attenzione speciale sarà riservata alla tutela dei consumatori più vulnerabili. Inoltre, la relazione dell´Ue sulla trasparenza dei mercati al dettaglio dell´energia contiene raccomandazioni ai fini di una chiara presentazione di prezzi, tariffe e offerte. Inoltre, attualmente solo 9 Stati membri (Austria, Finlandia, Germania, Lussemburgo, Paesi Bassi, Repubblica ceca, Regno Unito, Slovenia e Svezia)non hanno regolamentato i prezzi dell´energia al dettaglio in vigore. I prezzi stabiliti con intervento statale non offrono ai consumatori la soluzione migliore. Essi rischiano di dare una falsa impressione di tutela che demotiva dal cercare alternative migliori, tra le quali i servizi di efficienza energetica. Inoltre, i prezzi al consumatore finale regolamentati ostacolano gli investimenti e dissuadono le imprese dall´entrare sul mercato e investire in nuove forme di produzione. I prezzi regolamentati sottocosto portano alla creazione di debiti che in ultima analisi ricadono sui contribuenti. — La garanzia di un progetto di mercato flessibile Alcuni Stati membri prevedono di sostenere i produttori di energia elettrica affinché essi mantengano a disposizione la propria capacità di generazione per garantire che vi sia una capacità sufficiente anche quando fonti alternative di energia elettrica, come l´energia eolica e l´energia solare, non stanno producendo. Ciò si chiama meccanismo di capacità. Tuttavia, dei meccanismi di capacità introdotti prematuramente e mal congegnati, possono portare alla frammentazione del mercato interno ed a ostacolare gli investimenti. Prima di introdurre meccanismi di questo tipo gli Stati membri dovrebbero verificare se mancano investimenti a livello di generazione e per quali motivi. Prima di intervenire sul mercato a livello nazionale, gli Stati membri dovrebbero prendere in considerazione soluzioni transfrontaliere. Di solito, le soluzioni a livello europeo sono più efficienti sotto il profilo dei costi. Inoltre, la Commissione intende proporre degli orientamenti sui regimi di sostegno alle energie rinnovabili in grado di migliorare l´efficienza del mercato interno.  
   
   
ENERGIA, CAPPELLACCI: SARDEGNA DAL NO AL NUCLEARE A RIVOLUZIONE VERDE  
 
Villasor, 19 Novembre 2012 - "Poco più di un anno fa la Sardegna si è espressa due volte contro il nucleare: con il referendum regionale e con quello nazionale. Oggi possiamo dire con certezza che la decisione del popolo sardo non è stata solo il rifiuto di soluzioni calate dall’alto, contrarie ai nostri principi, ma è stata anche il punto di non ritorno di una rivoluzione economica, sociale e culturale". Lo ha dichiarato il presidente della regione, Ugo Cappellacci, intervenendo stamane alla tavola rotonda che si è tenuta a Villasor in occasione della celebrazione dell’anniversario dell’impianto fotovoltaico di Su Scioffu. "La Regione - ha aggiunto il Presidente - si è fatta interprete di questo pensiero con il progetto Sardegnaco2.zero, che è entrato nella sua fase operativa che vede, dopo la selezione delle comunità pioniere, i nostri tutor operare nei vari territori per accompagnare un processo di cambiamento che parte dalla base, dai nostri Comuni, per abbracciare l’intera Sardegna. Progetti come quello di cui parliamo oggi - prosegue Cappellacci - sono coerenti con la nostra filosofia e rappresentano la dimostrazione che un’alternativa concreta per lo sviluppo in Sardegna non solo è possibile, ma è altresì quella che meglio si conforma alle caratteristiche della nostra Isola ed è concretamente realizzabile sia mediante interventi pubblici che attraverso l’iniziativa privata. Due importanti multinazionali (una indiana ed una americana) hanno trovato in Sardegna le condizioni ideali per fare un ingente investimento "verde" di oltre 70 milioni di euro, con la creazione di 95 nuovi addetti, tutti locali, oltre l’indotto. Il progetto "Su Scioffu" dimostra due cose importanti: che la Sardegna con la sua strategia a favore della green economy è in grado di attrare investimenti privati in un periodo in cui gli investitori esteri preferiscono la "fuga" dall’Italia; che l’economia verde può diventare decisiva anche in campo agricolo, nel rispetto delle nostre tradizioni e in favore delle nostre comunità locali che trovano concrete nuove occasioni di reddito e di lavoro". "Altro tassello importante di questo nuovo mosaico - ha ricordato il Presidente - è l’avvio, proprio quest’anno, dei lavori per la conversione degli stabilimenti di Porto Torres nel più grande stabilimento d’Europa per la chimica verde. Nella stessa direzione, quella di un’economia più rispettosa dell’ambiente, vanno quei progetti innovativi avveniristici, come quello per realizzare nel Sulcis un polo di eccellenza per il carbone pulito e la sperimentazione su scala industriale di un progetto integrato miniera-centrale-cattura e stoccaggio dell’anidride carbonica, che consentirà di aprire una pagina nuova per la nostra Carbosulcis. Con queste idee, questi progetti e questi valori - ha aggiunto Cappellacci, che recentemente è stato confermato alla guida della Commissione Enve (Energia, ambiente e cambiamenti climatici) del Comitato delle Regioni Ue - la Sardegna, da destinataria di decisioni prese dall’altra parte del mare, è divenuta in Italia e in Europa protagonista, promotrice e modello delle politiche finalizzate a ridurre le emissioni climalteranti. Il patto delle isole, il programma smart city, la candidatura della Sardegna per diventare distretto nazionale della chimica verde, sono solo gli atti più importanti e i momenti più qualificanti di un lavoro costante, determinato e ispirato da una visione complessiva: non c’è vero sviluppo, se non vi è un miglioramento della qualità della vita quotidiana dei cittadini; non c’è vero sviluppo quando la nostra società si trova costretta a scegliere tra lavoro da un lato e ambiente, fruibilità del territorio, salute e sicurezza dall’altro. E’ un cambiamento innescato da scelte coraggiose, dalla consapevolezza che l’ambiente e il paesaggio della nostra isola rappresentano l’espressione più pura della nostra identità. In un momento in cui soffriamo le conseguenze della delocalizzazione dei fattori produttivi, ci difendiamo e puntiamo su quelle risorse che non possono essere delocalizzate. Per rialzarsi la Sardegna ricomincia dalla Sardegna".  
   
   
IDROGENO: VIA INNOVATIVA SOSTENUTA DALLA REGIONE PUGLIA  
 
Bari, 19 novembre 2012 - “La scelta della Regione Puglia, datata nel tempo ormai, di spingere sull´acceleratore rispetto all´uso di fonti rinnovabili di energia ha come naturale prosecuzione l´investimento che oggi presentiamo di andare oltre provando ad immaginare un futuro in cui l´uso delle fonti fossili sia solo un lontano ricordo. Per poter costruire un futuro del genere è importante costruirlo da subito attraverso una azione di formazione culturale indirizzate alla riduzione del consumo di pianeta cui assistiamo, come facili prede del capitalismo finanziario”. Così l´Assessore alla Qualità dell´Ambiente Lorenzo Nicastro alla presentazione del progetto H2m, il sistema dimostrativo mobile ad idrogeno progettato dalla Fondazione H2u in partenariato con l’Università di Bari “Aldo Moro” e finanziato dalla Regione Puglia con fondi “Carbon Tax” del Ministero dell’Ambiente. “Il valore di questo progetto – ha proseguito Nicastro – va ben oltre l´investimento economico, peraltro indirizzato proprio alla ricerca di soluzioni ´Carbon free´ per la produzione di energia, perché l´idea di un mezzo dimostrativo mobile per la produzione di energia pulita attraverso un combinato di fotovoltaico ed idrogeno ci permette di coinvolgere l´intera Puglia in una visione strategica da costruire insieme. Superare il limite della discontinuità e della non programmabilità delle fonti rinnovabili di produzione di energia combinandole con un sistema per la produzione di energia da idrogeno costituisce un elemento di riflessione utile. La Puglia è stata pioniera nel campo delle rinnovabili, con una potenza installata di circa 2900 Mw e 30mila impianti per il solo fotovoltaico, per questo riteniamo di proseguire in una visione prospettica”. “In ragione percentuale anche la Puglia consuma il pianeta – ha concluso Nicastro – e vogliamo provare a coinvolgere i pugliesi in una sfida: quella di immaginare, progettare e costruire insieme una strategia energetica che punti progressivamente ad abbandonare le fonti fossili”.  
   
   
MILANO: CASA, PARTONO I LAVORI A QUARTO OGGIARO: NEL 2014 NUOVI ALLOGGI POPOLARI PER 48 FAMIGLIE  
 
Milano, 19 novembre 2012 - Sorgeranno in via Cogne, a ridosso del Parco di Villa Scheibler, tra due scuole e la biblioteca del quartiere Quarto Oggiaro, i 48 nuovi alloggi di edilizia popolare i cui lavori sono appena partiti nell’ambito del progetto edilizio ‘Abitare a Milano’. L’assessore alla Casa, Demanio e Lavori pubblici Lucia Castellano, che il 15 novembre ha posato la prima pietra insieme al presidente del Consiglio di Zona 8 Simone Zambelli, ha dichiarato: “Sono molto contenta perché un altro importante progetto per la città si è sbloccato. Un’opera che consentirà di aumentare l’offerta abitativa con la consegna di 48 nuovi appartamenti destinati alle fasce deboli e che si affianca ad altri importanti interventi quasi giunti al termine, come via Senigallia e via Appennini”. L’intervento di via Cogne fa parte del programma di edilizia sociale ‘Abitare a Milano 2’: i lavori, per un importo di circa 4 milioni di euro, termineranno nella primavera del 2014. Il progetto pone particolare attenzione alla qualità dell’insediamento abitativo, con l’obiettivo di contrastare i fenomeni di ghettizzazione e degrado sociale che spesso hanno caratterizzato i quartieri di edilizia residenziale pubblica. Per promuovere la qualità della vita sociale, è prevista infatti l’integrazione della residenza con i servizi già esistenti nel quartiere e con quelli di nuova realizzazione; in particolare, oltre agli alloggi, 2 unità immobiliari saranno destinate all’offerta di servizi al quartiere con lo scopo di animare gli spazi pubblici. “Abbiamo ricevuto in eredità progetti bloccati e fermi da tempo, interventi già finanziati in attesa di ripartire – ha aggiunto l’assessore Castellano – e stiamo ponendo il massimo impegno per rimettere in moto la macchina dei lavori. Abbiamo già assegnato 48 nuovi alloggi in via Gonin e consegnato le chiavi di 12 nuovi appartamenti in via Magolfa, ma il piano delle nuove residenze conta circa 900 unità, tra opere in corso e progetti in via definizione”. La progettazione dell’intervento di via Cogne è stata affidata a seguito di un concorso internazionale di progettazione. Al concorso hanno partecipato ben 95 studi di architettura, centinaia di professionisti provenienti da ogni parte. I vincitori sono stati proclamati nel settembre 2005.  
   
   
PIEVE DI CENTO, PARTE IL CONCORSO DI PROGETTAZIONE FINANZIATO DALLA REGIONE PER LA VALORIZZAZIONE DEL CENTRO STORICO  
 
 Bologna, 19 novembre 2012 – “Il Comune di Pieve di Cento, nonostante il sisma ed i danni provocati al patrimonio pubblico, non si ferma e continua a perseguire alcuni obiettivi strategici del proprio mandato. Tra questi il concorso di progettazione “La Strada è di tutti! Lo spazio pubblico come pratica di costruzione dell’identità collettiva”, per la realizzazione di un catalogo di interventi sulla pavimentazione e l’arredo del centro storico e di un progetto preliminare di valorizzazione e pedonalizzazione dell’area circostante la Rocca e Porta Bologna. I progettisti avranno tempo fino al 19 gennaio 2013 per presentare gli elaborati che saranno valutati da una giuria. Al primo, al secondo e al terzo classificato sarà corrisposto, rispettivamente, un premio di 5 mila, 3 mila e 2 mila euro, mentre il quarto e il quinto avranno un riconoscimento pari a mille euro. Al vincitore potrà essere affidata la progettazione definitivo-esecutiva e la direzione lavori. Il concorso di architettura è finanziato dalla Regione Emilia-romagna grazie al bando “Concorsi di architettura per la riqualificazione urbana” di cui il Comune di Cento è una delle 19 Amministrazioni vincitrici. “La Regione sostiene l’iniziativa del Comune di Pieve di Cento, che nonostante i danni del terremoto, ed anzi con una positivo sforzo di reazione, propone un concorso di progettazione per salvaguardare e valorizzare il suo prezioso centro storico – ha commentato l’assessore regionale all’ambiente e riqualificazione urbana Sabrina Freda - L’iniziativa si colloca a pieno titolo nel programma dell’assessorato regionale all’ambiente e alla riqualificazione urbana, che proprio attraverso la promozione dei concorsi di architettura, intende richiamare le capacità e le professionalità locali, ma non solo locali, a curare e a migliorare l’ambiente urbano con un’attenzione alla bellezza e alla vivibilità dei nostri centri storici, patrimonio inalienabile e risorsa preziosa per la tutela del paesaggio e dell’ambiente.” Per il sindaco Sergio Maccagnani e l’assessore ai lavori pubblici Luca Borsari: “Pieve si è guadagnata una grande opportunità. Nonostante oggi la Rocca e Porta Bologna siano inagibili a causa del terremoto, non abbiamo voluto perdere il finanziamento della Regione e disperdere così il grande lavoro svolto in questi anni. Riteniamo infatti possibile, e lavoreremo in tal senso, che quando partiranno i lavori per la riqualificazione dell’area circostante la Rocca, si siano già sbloccate le risorse utili per il ripristino dei due edifici. Sarà comunque un percorso estremamente prezioso per il futuro del nostro bellissimo paese, perché dal concorso emergeranno proposte sulla riprogettazione di un’area centrale e strategica per Pieve e sulla riqualificazione delle vie del centro storico che nei prossimi anni potranno essere progressivamente oggetto di interventi frutto di un disegno complessivo, volto ad accrescere la qualità urbana e la bellezza dello spazio pubblico, ovvero lo spazio di tutti.”  
   
   
PROGETTO LAB.NET PLUS: PRESENTATO IL PIANO DI SVILUPPO LOCALE VALLE DEL PARDU  
 
Tertenia, 19 Novembre 2012 - Presentato ufficialmente a Tertenia dall´assessore regionale dell’Urbanistica, Nicola Rassu, il Piano di Sviluppo Locale per la Valle del Pardu alla presenza dei rappresentanti istituzionali dell’Unione dei Comuni Valle del Pardu e dell’Ogliastra meridionale e dei Sindaci dei Comuni di Gairo, Cardedu, Perdasdefogu, Tertenia, Ulassai, Osini e Jerzu. Redatto nell´ambito del progetto Lab.net plus, il Piano è un efficace prodotto nato della nuova attenzione che la Regione Sardegna sta da tempo rivolgendo a un nuovo modello di pianificazione territoriale costruita insieme alle popolazioni locali ed è in questo senso il primo Piano adottato dalle Comunità sulla base di questo metodo. Il Progetto Il Piano di Sviluppo per la Valle del Padru si articola in quattro azioni principali: La Tutela e valorizzazione con interventi di conservazione e riqualificazione paesaggistica individuando quelli capaci di riqualificare il notevole patrimonio immobiliare inutilizzato. La Promozione del territorio tramite l´identificazione di una forma associativa e la costruzione della struttura operativa per creare format comunicativi omogenei ed efficaci. Lo Sviluppo dei Prodotti Locali, creando una rete di produttori finalizzata a certificare e promuovere i prodotti locali in modo da lavorare con enti preposti per il riconoscimento di qualità e provenienza e per l’approvazione della scheda di qualità, elaborazione di disciplinari di produzione e strategie di marketing. Lo Sviluppo di Piccole Medie Imprese, Facendo ‘rete’ sia entrando in una esistente, sia creandone una nuova al fine di trovare nuovi modi e sistemi di accesso al credito e investire nell’innovazione dell’impresa. L’assessore Rassu: “Con Lab.net plus, attraverso i Laboratori territoriali, abbiamo messo in campo una strategia con la quale guardiamo al territorio e all’ambiente come a risorse di grande valore e opportunità su cui avviare percorsi condivisi di sviluppo”, ha sottolineato nel suo intervento l’assessore Rassu. "La Regione Sardegna, attuando una politica di coordinamento dei piani di sviluppo locale, ha ritenuto necessario rafforzare la capacità progettuale degli attori del territorio, con attività di supporto tecnico, promuovendo innanzitutto l’ascolto del territorio, l’animazione e la creazione di reti partenariali con altri soggetti quali: enti pubblici, autonomie locali, istituzioni universitarie, realizzando e operando fattivamente anche attraverso la rete Lab.net". "Sviluppando le sue attività con grande attenzione alle specificità del territorio e alle esigenze degli attori che lo abitano e vivono, il progetto ha rappresentato un strumento essenziale che ha dato voce al territorio. In questo modo è possibile attuare un progetto di sviluppo sostenibile che coinvolge sia i territori costieri sia quelli rurali e dell´interno, ormai caratterizzati dal grave fenomeno dello spopolamento e quindi della perdita delle loro tradizioni, della loro storia e identità". Gli Obiettivi: Il punto d’arrivo del percorso svolto è l’elaborazione di un progetto di sviluppo locale per il territorio dell’Unione dei Comuni della Valle del Pardu e dell’Ogliastra Meridionale, e che, dall’ambito montano caratterizzato dalle pendici dei costoni rocciosi noti come Tacchi, porta fino al mare.Questo percorso è stato affrontato in forma partecipata: sette amministrazioni locali per un totale di oltre venti persone coinvolte tra sindaci, assessori, tecnici e impiegati comunali, ma soprattutto oltre cinquanta portatori d’interesse espressione della società civile e dei settori produttivi ed economici suddivisi in cinque gruppi di interesse: prodotti locali; cultura e promozione; associazionismo e volontariato; imprese e turismo. L’assessore conclude evidenziando come “Al territorio rimane in dote un piano con un set di strumenti e di progetti attivabili sulle diverse fonti di finanziamento europeo, nazionale e regionale, come dimostra l’inserimento di una delle azioni del Piano, la valorizzazione di percorsi ciclabili, che collegano l’interno con la costa, candidato all’interno del progetto Lab.net Act. È un primo piccolo ma importante risultato concreto ma, voglio sottolineare che come sulla base di tale strumento la nuova e decisiva sfida che attende tutti noi è attuare questo progetto attraverso i Patti Territoriali, previsti nella nuova Programmazione europea 2014/2020 e che coinvolgono imprese, cittadini, comuni, regione nella concretizzazione delle azioni proposte all’interno del Piano di Sviluppo Locale".  
   
   
COSTRUZIONI SOCIALI IN LEGNO: ACCORDO TRA ITEA E SOCIÉTÉ D´HABITATION DU QUÉBEC  
 
Trento, 19 novembre 2012 - La presidente del consiglio d´amministrazione dell´Istituto Trentino Edilizia Abitativa (Itea), Aida Ruffini, e il presidente e direttore generale della Société d´habitation du Québec (Shq), John Mackay, hanno ratificato oggi a Roma un´importante intesa di collaborazione tecnica per la costruzione di alloggi sociali e comunitari in legno. Nell’ambito di tale intesa, saranno presto costruiti a Trento due stabili popolari di cinque piani, composti di quattordici alloggi ciascuno. Due edifici residenziali comunitari, composti a loro volta ciascuno di venti alloggi, saranno al contempo realizzati nella Cité Verte, nuovo ecoquartiere situato nel territorio della Città di Québec. “La prospettiva di lavorare assieme ad uno dei sistemi tecnologici e produttivi più avanzati al mondo quale quello del Quebec - commenta Raffaele Farella, dirigente con incarico speciale per l´internazionalizzazione e la promozione estera, presente alla firma dell´intesa per conto della Provincia autonoma di Trento - è motivo di soddisfazione e di forte incoraggiamento a continuare gli sforzi intrapresi in materia di edilizia sostenibile e nuove tecnologie di valorizzazione del legno nel campo dell’edilizia pubblica". Alle attività dello specifico gruppo di lavoro attivato dal progetto parteciperà anche il consorzio Arca al fine di valorizzare e testare i nuovi standard costruttivi anche in campo internazionale. Il progetto rappresenta un primo importante risultato del proficuo dialogo avviato da circa due anni tra i rappresentanti dei due enti di edilizia sociale e gli operatori del settore della ricerca scientifica e tecnologica del Québec e della Provincia autonoma di Trento. L’intesa oggi ratificata, il cui obiettivo è la valorizzazione delle rispettive competenze scientifiche e tecnologiche nel campo dell’edilizia in legno, coinvolgerà numerosi attori in Québec (il Bureau de l’efficacité et de l’innovation énergétiques, Cecobois, l’Office municipal d’habitation del Québec e la Città di Québec) ed in Trentino (il Centro Cnr Ivalsa per la valorizzazione del legno di Trento, l’Università degli Studi di Trento, il Consorzio Arca, il Distretto Tecnologico Trentino Energia e Ambiente-habitech). «Da anni Itea sostiene l’aumento del numero di edifici in legno rispetto alle nuove costruzioni in corso di realizzazione attraverso la valorizzazione del know-how tecnologico e della manodopera del Trentino» afferma Aida Ruffini. Per la presidente di Itea «questa convinzione si basa tra l’altro sull’opportunità di utilizzare un materiale ecologico, presente sul nostro territorio, che permette di ridurre di molto i tempi di realizzazione e che è coerente con l’approccio di edificazione sostenibile sposato dalla società». «In quest’ottica», continua Aida Ruffini, «considero l’accordo che abbiamo firmato con la Société d´habitation du Québec un’importante opportunità di confronto, di accrescimento reciproco ed di apertura all’innovazione ». «Oltre ad essere rinomati poli di ricerca nel campo della costruzione in legno, il Québec, il Trentino e l´Italia condividono il desiderio di sviluppare soluzioni abitative sostenibili per i propri progetti di abitazione abbordabile» ha dichiarato John Mackay. «Ecco perché accolgo con favore questo accordo che ci permetterà di migliorare le nostre tecniche di costruzione in legno e di massimizzare l´uso di questa risorsa rinnovabile, il cui utilizzo contribuisce in modo significativo alla lotta contro i cambiamenti climatici attraverso la riduzione delle emissioni dei gas a effetto serra». Mettere in comune l´esperienza nel settore della costruzione in legno - Con questa intesa di collaborazione, Itea e Shq s’impegnano a mettere in comune le proprie conoscenze tecniche e il proprio know-how in materia di costruzione di immobili in legno, soprattutto relativamente all’utilizzo di sistemi di costruzione che utilizzano pannelli in legno lamellare incrociato e di quelli che utilizzano un´ossatura di legno leggero di tipo piattaforma. Massimizzare l´efficienza energetica degli edifici - I due partner, oltre che sulla condivisione dei dati comparativi riguardo a queste due tecniche di costruzione, si sono trovati d’accordo anche sull’opportunità di scambiarsi conoscenze e metodologie circa le misure adottate per ridurre il consumo energetico degli edifici. Questa pratica, portata avanti sin dalla fase di progettazione, servirà ad ottimizzare i risultati in materia di efficienza energetica per tutta la durata degli edifici. Misurare l´impronta di carbonio del parco alloggi - Infine, i metodi che saranno sviluppati per misurare l´impronta di carbonio (le emissioni di anidride carbonica) e i relativi calcoli, permetteranno di confrontare tale impronta nei due sistemi di costruzione, sia per quello italiano che per quello quebecchese. L´istituto Trentino Edilizia Abitativa (Itea) - L´itea svolge un servizio pubblico nel settore dell’edilizia abitativa gestendo e incrementando la disponibilità di alloggi destinati alla locazione nel territorio della Provincia autonoma di Trento. Attualmente vengono amministrate circa 16.000 unità immobiliari. Per ulteriori informazioni sul piano di sviluppo della società si rimanda al sito www.Itea.tn.it  La Société d’habitation du Québec (Shq) - La missione della Shq è di favorire l´accesso dei cittadini a condizioni di alloggio adeguate. Ogni anno, con i suoi programmi e grazie ai suoi numerosi partner, la Shq aiuta oltre 230.000 famiglie del Québec. Per ulteriori informazioni sui suoi programmi e servizi, consultare www.Habitation.gouv.qc.ca    
   
   
MILANO: CRISI. APERTI 24 SPORTELLI ANTICRISI PER INFORMARE SU CONTRIBUTI, TIROCINI, BORSE LAVORO, FONDO AFFITTI E MICROCREDITO UN NUOVO SERVIZIO PER NON LASCIARE SOLO CHI SI TROVA IN DIFFICOLTÀ. NEL 2013 SARANNO SUPERATI I 30 MILIONI DI EURO PER IL SOSTEGNO AL REDDITO, IL DOPPIO RISPETTO AL 2011  
 
 Milano, 19 novembre 2012 - Ventiquattro nuovi sportelli anticrisi per aiutare chi ha bisogno di informazioni sui servizi del Comune, sui bandi aperti per ottenere un sostegno economico o per avviare percorsi individuali di reinserimento al lavoro. Gli sportelli sono attivi da oggi presso le 16 sedi dei Servizi sociali della famiglia, dove sarà possibile ricevere informazioni, ritirare la modulistica per i bandi e consegnare le relative domande. Sono aperti anche in altre 8 strutture dell’assessorato alle Politiche sociali per le informazioni e la modulistica (scaricabile anche dal sito internet www.Comune.milano.it nella sezione bandi). Questo nuovo servizio è stato presentato oggi dall’assessore alle Politiche sociali Pierfrancesco Majorino nella sede di uno degli sportelli in via largo Treves 1. “Non lasciare solo chi si trova in difficoltà. Questo è l’obiettivo che l’Amministrazione comunale si è posta – ha detto l’assessore Majorino – destinando nel bilancio di quest’anno 24,4 milioni di euro al sostegno al reddito suddiviso per le diverse aree di bisogno. Cinque milioni sono stati destinati agli interventi del Fondo Anticrisi e a quelli del Centro per la mediazione al lavoro. Inoltre siamo in attesa delle risorse statali destinate alla social card pari ad altri 5 milioni. Nel 2013 raddoppieremo di fatto quanto messo a disposizione fino al 2011, superando i 30 milioni di euro” “Per far conoscere ai cittadini questi contributi e per dar loro ulteriori informazioni sui servizi offerti dal Comune, ma anche di altri enti del Terzo settore come la Caritas – ha comunicato l’assessore Majorino – abbiamo aperto oggi in tutta la città 24 sportelli anticrisi. Un nuovo servizio per orientare chi si trova senza lavoro o ha bisogno di un sostegno economico per trovare un primo aiuto, sia tra quelli offerti dal Comune sia in prospettiva tra quelli offerti dalla rete del privato sociale”. I quattro interventi per i quali è possibile rivolgersi agli sportelli sono previsti nei bandi “Fondo anticrisi” e “Celav”. Il bando del Fondo Anticrisi è partito il primo giugno scorso, dopo la revisione e l’ampliamento da parte della Giunta dei criteri di partecipazione. Sta offrendo un sostegno economico a chi ha perso il lavoro (lavoratori dipendenti e autonomi) e a giovani coppie in difficoltà con il pagamento dell’affitto o con le spese di acquisto della prima casa. Finora sono stati assegnati complessivamente 1.310.000 euro, di cui 1.184.000 a disoccupati (323 italiani e 348 stranieri, con un contributo medio in due tranche da 1.764 euro) e 126.600 euro a giovani coppie (15 sposate e 15 conviventi, con un contributo di 4.220 euro in un’unica tranche). Il secondo bando “Celav”(centro di Mediazione al lavoro) pubblicato all’inizio di novembre (le prime domande stanno arrivando in questi giorni) è destinato a giovani con meno di 35 anni e adulti con più di 45, residenti a Milano, disoccupati da meno di due anni per ottenere tirocini e borse lavoro. Per chi ha meno di 35 anni il tirocinio durerà fino a 6 mesi, per chi ha più di 45 anni sarà di massimo 3 mesi; la borsa lavoro per entrambi sarà di 800 euro al mese. Il bando Celav prevede un coinvolgimento diretto delle imprese. Chi accetta di attivare un tirocinio e di assumere i candidati proposti dal Comune riceve un incentivo che varia a seconda dell’età e quindi dell’esperienza della persona assunta: per adulti con più di 45 anni 6.000 euro complessivi (500 euro al mese per 12 mesi) se il contratto è a tempo indeterminato, 3.000 euro (500 euro al mese per 6 mesi) per un contratto a tempo determinato superiore ai nove mesi. Per i giovani under 35 l’incentivo alle imprese è di 3.000 euro (500 euro al mese per 6 mesi) per contratti a tempo indeterminato e di 1.500 euro (500 euro al mese per 3 mesi) se il contratto è a tempo determinato. Allo sportello si troveranno le informazioni anche sul bando affitti del Comune e sul “Progetto Microcredito”. Il primo è aperto da oggi. A seguito dei tagli operati dal Governo e da Regione Lombardia, l’Amministrazione comunale ha deciso di destinare proprie risorse alla creazione di un apposito bando, in favore delle categorie escluse dal bando regionale (non solo famiglie, ma anche pensionati e genitori separati con figli a carico). Le risorse ammontano complessivamente a 1 milione e 860 mila euro e copriranno sia il fondo regionale, sia quello comunale. Il “Progetto Microcredito”(4,9 milioni di euro) è frutto dell’attività della Fondazione Welfare che ha riunito in un unico soggetto Comune, Provincia e Camera di Commercio di Milano e le tre organizzazioni sindacali Cgil,. Cisl e Uil. Vi partecipano quattro istituti di credito (Intesa San Paolo Banca Prossima, Banca Popolare di Milano e Banca Popolare Commercio e Industria) e la società Permicro, specializzata nell’erogazione di microcrediti a persone che hanno difficoltà ad accedere al sistema bancario tradizionale.  
   
   
EXPO. MASSACHUSSETS ´CHIAMA´ OBAMA, TERZI DARÀ APPOGGIO  
 
Milano, 19 novembre 2012 - Expo si fa sempre più credibile nel mondo. Governatore e presidenti di Camera e Senato del Massachusetts hanno portato al commissario generale Roberto Formigoni, presidente della Lombardia, la lettera a tre firme da loro appena inviata al rieletto presidente Barak Obama, con la quale caldeggiano l´adesione degli Usa all´esposizione del 2015, considerata "opportunità unica" per gli Stati Uniti della scienza e dell´innovazione in campo alimentare e ambientale. Quasi contemporaneamente il ministro italiano degli Affari esteri Giulio Terzi ha assicurato a Formigoni, con una lettera giunta oggi, la "massima disponibilità" alla collaborazione per "il pieno successo" dell´Expo. Rete Diplomatica E Documento Strategico - "Caro Presidente - scrive il ministro al commissario generale - desidero ancora una volta assicurarLe la massima disponibilità della Farnesina e della sua rete diplomatico-consolare per assicurare il pieno successo dell´Esposizione Universale di Milano". "Uno degli elementi che ne assicurerà la riuscita - sottolinea Terzi - sarà costituito dal dibattito che saremo in grado di suscitare nell´ambito della comunità internazionale sui temi al centro di Expo, così che l´Esposizione possa lasciare un´importante eredità per affrontare le sfide successive alla scadenza, nel 2015, degli Obiettivi del Millennio delle Nazioni Unite". Il ministro Terzi esprime quindi vivo apprezzamento per il Documento strategico di Expo (cioè la base di sviluppo dei contenuti culturali), che considera "un´ottima base di partenza per la Dichiarazione finale di Expo", e conferma di essere "ben lieto di mettere a disposizione la rete diplomatico-consolare per la diffusione del documento presso le autorità di accreditamento". Terzi ha già incaricato i suoi uffici di concordare le modalità con i servizi del commissario generale per l´Expo. La Lettera Al Presidente Usa - "Egregio presidente Obama, le scriviamo per raccomandare che gli Stati Uniti d´America inviino una rappresentanza all´Expo Universale 2015. L´expo offrirebbe agli Stati Uniti un´opportunità unica di esporre le proprie realizzazioni nel campo scientifico, dell´innovazione e tecnologico in tutta la nazione, nei loro rapporti con la politica alimentare e la salute pubblica". Sono queste le parole indirizzate al neo rieletto presidente americano dal governatore del Massachusetts Deval Laurdine Patrick, dal presidente del Senato Therese Murray e dallo speaker della Camera dei rappresentanti Robert Deleo, per sostenere la partecipazione degli Usa all´Esposizione milanese. Dopo le recenti manifestazioni di appoggio da parte dell´Illinois e del Texas cresce negli Stati Uniti la consapevolezza dell´importanza dell´Expo. L´incontro A Palazzo Lombardia - È stato lo stesso Deleo a presentare la missiva al presidente della Regione e commissario generale Roberto Formigoni, nel corso di un colloquio riservato svoltosi a Palazzo Lombardia: all´incontro erano presenti anche l´assessore all´Occupazione e Politiche del lavoro, Istruzione, Formazione e Cultura Valentina Aprea e il sottosegretario alla Presidenza con delega all´Attuazione del programma e all´Expo Paolo Alli. Expo Occasione Per I Governi Subnazionali - "Tramite eventi quali l´Expo universale 2015 e la manifestazione parallela del World Regions Forum - si legge nel documento - il Massachusetts individuerebbe nuovi percorsi, attraverso cui consolidare la collaborazione transnazionale con Governi animati dallo stesso spirito. Partecipando all´Expo, gli Stati Uniti sarebbero in grado di dimostrare il proprio forte supporto alle partnership subnazionali". Per questa ragione - si chiude così la lettera - "auspichiamo che questa opportunità riceva piena considerazione". Lettera Di Grandissima Importanza - "Questa lettera - ha commentato Formigoni - è di grandissima importanza e sono certo che il presidente Obama la prenderà in considerazione, sostenendo la partecipazione degli Stati Uniti all´Expo". Lo ha detto, ricordando il colloquio avuto con Hillary Clinton lo scorso maggio, nel corso del quale l´allora responsabile della diplomazia americana aveva assicurato la partecipazione degli Stati Uniti. Uniti Nella Ricerca E Nell´innovazione - Lombardia e Massachusetts sono uniti, dunque, per incrementare i rapporti bilaterali: era stato Formigoni nel 2005 a sottoscrivere l´Intesa bilaterale in occasione di una missione istituzionale. L´expo rappresenta una delle occasioni più importanti di collaborazione. Accanto a questa, tuttavia, il presidente lombardo e il governatore sono intenzionati a realizzarne molte altre: "Dobbiamo incrementare ulteriormente la nostra collaborazione" ha sottolineato Deleo a Formigoni. Il Memorandum Assobiotec-massbio - Proprio in quest´ottica, in occasione dell´incontro a Palazzo Lombardia, si è svolta la firma del Memorandum d´intesa tra l´associazione nazionale per lo sviluppo delle biotecnologie (Assobiotec, membro di Federchimica) e il Consiglio per la biotecnologia del Massachusetts (Massbio): per Assobiotec ha firmato Daniela Jabes e per Massbio Andrea Messuti. Obiettivi del Memorandum: l´assistenza a partnership imprenditoriali, la partecipazione ai rispettivi eventi nell´ambito delle biotecnologie e la segnalazione e la facilitazione a cogliere opportunità presenti nei rispettivi territori per le imprese del settore. Il Memorandum vedrà le 400 imprese biotecnologie italiane (terze per numero in Europa dopo quelle della Germania e dell´Inghilterra) cooperare con le 500 aziende del Massachusetts. 2013, Anno Della Cultura Italiana - Anche la cultura, infine, vedrà unite la Lombardia e il Massachusetts: il prossimo ottobre, infatti, prenderà avvio l´anno della cultura italiana. "La Lombardia - ha annunciato Formigoni - parteciperà a questa iniziativa: contiamo di portare in Massachusetts alcuni dei nostri più celebri capolavori dell´arte".  
   
   
UNA DELEGAZIONE RUSSA OSPITE DELLA REGIONE CALABRIA  
 
Catanzaro, 19 novembre 2012 - L’assessorato regionale all’Internazionalizzazione, in collaborazione con la Camera di Commercio Italo-russa, ospiterà, lunedì diciannove e martedì venti novembre, una delegazione di imprenditori russi in Italia. L’iniziativa segue la missione imprenditoriale svoltasi nel mese di giugno a Mosca e s’i inserisce nell’ambito del programma “Calabria Internazionale”, focalizzata sulla Russia, e si svilupperà in una serie di incontri e visite alle aziende calabresi, già avviati nel precedente viaggio di Mosca. “La missione commerciale plurisettoriale in Russia – dichiara l’assessore regionale all’Internazionalizzazione Luigi Fedele – è solo l’ultima, in ordine tempo, delle azioni promosse da questo assessorato volte a favorire la penetrazione sui mercati esteri delle imprese regionali. Le produzioni agroalimentari di qualità, l’artigianato tipico di eccellenza, l’ampia offerta turistica e ricettiva regionale sapranno con profitto raccogliere la sfida di questa ennesima iniziativa di rilancio e sostegno dell’economia regionale”. La delegazione russa in Calabria si propone, nell’ottica di un piano d’internazionalizzazione, di contribuire a rafforzare in maniera durevole la competitività del sistema produttivo regionale promuovendone l’offerta locale d’eccellenza e di alta gamma dei settori agroalimentare, arredo casa e turismo.  
   
   
MARCHE, INFO DAY ACCORDO DI PROGRAMMA: AL VIA LA FASE OPERATIVA  
 
Ancona, 19 novembre 2012 - Trentacinque milioni di euro nazionali più un cofinanziamento regionale di Marche e Umbria di 46 milioni già in fase di attuazione; 56 Comuni beneficiari nella nostra regione con identiche modalità e opportunità al fine di tutelare migliaia di lavoratori e un indotto di oltre 12mila imprese; 27 milioni di interventi già realizzati nelle Marche. Sono le importanti cifre contenute nell’Accordo di Programma per gli interventi di rilancio e reindustrializzazione delle aree colpite dalla crisi dell’ex Ardo rimodulato e sottoscritto di recente da Ministero dello Sviluppo Economico, Regioni Marche e Umbria, Invitalia e in vigore fino a marzo 2015. Le misure previste sono state illustrate il 16 novembre nel corso dell’Info day organizzato dalla Regione dal Mise e da Invitalia a Palazzo Raffaello. “La firma dell’Accordo con il Ministero – ha sottolineato il presidente della Regione Gian Mario Spacca –, per nulla scontata nell’attuale scenario di grave difficoltà della finanza pubblica, è stata per noi un punto di partenza, non di arrivo. Con questo provvedimento il Governo centrale e la Regione Marche hanno dato alla nostra comunità un tangibile segnale di solidarietà, ora però la palla passa al territorio. E’ infatti essenziale che il provvedimento abbia al più presto applicazioni concrete con iniziative imprenditoriali e dia il via ad una nuova fase di crescita e sviluppo attraverso la tutela del lavoro, il riassorbimento del maggior numero possibile di personale ex-Ardo attualmente in Cigs e il sostegno al rilancio delle Pmi dell’indotto. Ma per far sì che l’iniziativa riesca è necessario il massimo coinvolgimento e contributo di forze sociali, categorie economiche, enti locali, sistema del credito e della conoscenza. Non bastano le dichiarazioni di intenti e i decreti per creare nuove imprese e nuova occupazione. Occorre iniziativa ed intrapresa soprattutto di carattere privato. Le risorse messe a disposizione dall’Accordo sono rilevanti e l’auspicio è che vengano presentati dalle imprese progetti e investimenti per poterle utilizzare al meglio. La Regione sta facendo tutto il possibile per informare ed agevolare questo percorso che si ritiene sia di vitale importanza per la ripresa economica dell’area coinvolta”. Oltre a Spacca all’incontro hanno preso parte l’assessore alle Attività produttive Sara Giannini e i rappresentanti del Ministero dello Sviluppo Economico Andrea Felici e di Invitalia Corrado Diotallevi. “Questo Accordo – ha detto Felici – è un’opportunità e una sfida. Ci aspettiamo risposte concrete da questo territorio forte, intelligente e preparato sotto il profilo imprenditoriale. I presupposti ci sono tutti: se il progetto non dovesse riuscire qui nelle Marche, difficilmente potrà riuscire altrove”. “Dobbiamo recuperare imprenditorialità e occupazione – ha aggiunto l’assessore Giannini – Le risorse sono rilevanti e tutti i 56 Comuni interessati dall’Accordo hanno identiche possibilità. Speriamo che venga utilizzato fino all’ultimo euro. Per chi vuole investire in questo territorio ci sono le migliori opportunità per farlo e per questo la Regione sta diffondendo il più possibile le informazioni sulle misure previste anche oltre il confine italiano. Contiamo molto anche sull’azione di animazione economica da parte delle associazioni di categoria”. Diotallevi infine ha illustrato l’Accordo nei termini più tecnici. Assi E Strumenti Di Intervento L’accordo di Programma interviene attraverso misure nazionali (sviluppo e diversificazione dei sistemi produttivi regionali) e misure regionali (pacchetto indotto e sviluppo territoriale). - Le misure nazionali operano attraverso la legge n.181/89 potenziata (legge 181 “turbo”) per attrarre con maggiori benefici gli investimenti e creare occupazione. Si passa a una intensità di aiuto ai progetti del 75%, rispetto al 50% ordinario. Tale incremento richiede l’assunzione di una quota minima di lavoratori ex-Ardo. La legge 181/89 prevede un mix di interventi complementari: contributi a fondo perduto; mutui; partecipazione al capitale. Previsto anche il bonus occupazionale, attraverso il Feg, per il reimpiego di dipendenti ex-Ardo. - Il pacchetto indotto e sviluppo territoriale delle Regioni opera attraverso strumenti che per la Regione Marche sono attivi da due anni, con circa 27 milioni di euro di interventi già realizzati: fondi di garanzia e ammortizzatori sociali in deroga per le piccole imprese; aiuti alle assunzioni e progetti di formazione; sostegno alle imprese cooperative di lavoratori provenienti da aziende in crisi; supporto ai progetti di innovazione e trasferimento tecnologico; fondi Fas e Feg; ecc.. Risorse E Modalita’ Gli interventi dell’Accordo di Programma si applicano con modalità identiche in 56 Comuni delle Marche prevedono come beneficiari le Pmi (fino a 250 dipendenti, 43 meuro di attivo patrimoniale, 50 meuro di fatturato). Possono contare su una dotazione di 35 milioni di euro nazionali e il cofinanziamento di altri 46 milioni da parte delle due Regioni con misure in corso di attuazione. In base al provvedimento un imprenditore riceve sull’investimento che crea occupazione un contributo a fondo perduto del 20%, un mutuo agevolato del 50%, una partecipazione al capitale del 5%. I lavoratori in Cigs possono essere riassunti con un bonus di 5.000 euro per l’impresa o creare cooperative e altre nuove iniziative contando sul sostegno finanziario e di tutoraggio dell’Accordo. Le piccole imprese dell’indotto possono utilizzare il fondo di garanzia regionale per l’accesso al credito, realizzare progetti in rete, accedere alle stesse agevolazioni della legge 181/89 attraverso il Fas regionale. La Task Force E Il Presidio Locale La task force è costituita da Regione, Mise e Invitalia ed è a disposizione dei soggetti interessati per favorire l’animazione economica e dare informazioni sulle modalità di utilizzo dei benefici previsti dall’Accordo rispetto ai progetti presentati dalle imprese. Tra le misure vanno sottolineati: incentivi per gli investimenti (L.181/89 e Fas Marche) ; autoimpreditorialità (L.185/2000); autoimpiego (L.185/2000); garanzie sulle operazioni creditizie (Fondo Regionale di Garanzia); finanziamenti ad imprese cooperative (L.r. 5/2003); sostegno alla ricerca e innovazione (Por Marche, Fas); aiuto alle assunzioni (Feg, Fse); formazione (Fse). Ma anche: sostegno alla brevettazione (Avviso pubblico G.u. 3/8/2011); capitale di debito (D.m. 10/3/2009); capitale di rischio (D.m. 10/3/2009) fondo equity per pmi. Per quanto riguarda le risorse umane sono previsti invece: incentivi alle assunzioni (L.407/90 e236/93) incentivi all’autoimpiego (D.l.78/09); orientamento e training motivazionale (Feg); azioni di sostegno al reddito (Feg e Cig in deroga); azioni di supporto a progetti di investimento ( Feg); 5mila euro per le assunzioni ex Antonio Merloni. Già attivi anche i contatti del presidio territoriale locale: Regione Marche: Ida Prosperi; mail: adpmarche@regione.Marche.it; tel: 0732.639336; fax: 0732.2505575 Invitalia I progetti di investimento saranno valutati da Invitalia in quanto gestore della L.181/89, con il coinvolgimento di una specifica task-force istituzionale con le Regioni. Monitoraggio Previsto un monitoraggio ogni 6 mesi dei risultati conseguiti in termini occupazionali e produttivi. Invitalia e le Regioni realizzeranno incontri di animazione economica del territorio per informare sui benefici dell’Accordo di Programma. Stato Di Attuazione Dell’accordo Di Programma: 27 Milioni Di Euro Di Interventi Gia’ Realizzati Dalla Regione Marche. La Regione Marche, in questi due anni dalla firma del primo Accordo di Programma, ha impegnato a difesa del lavoro e della coesione del territorio 27 milioni di euro. Garanzie Per L’accesso Al Credito Pmi 2,1 milioni di euro del fondo regionale per favorire la liquidità delle piccole imprese, che hanno consentito 1.151 operazioni di Pmi del distretto e dell’indotto Merloni attivando 54 milioni di finanziamenti garantiti; Ammortizzatori Sociali In Deroga: 4,5 milioni di euro utilizzati per la protezione dei lavoratori delle piccole imprese sotto i 15 dipendenti; Aiuti Ai Lavoratori E Formazione: 9,3 milioni di euro gli interventi regionali specifici per lavoratori del distretto per aiuti alle assunzioni, creazione di nuove imprese, progetti e voucher formativi; Innovazione Pmi: 8,5 milioni di euro hanno agevolato progetti di investimento per trasferimento tecnologico, ricerca ed innovazione delle Pmi; Cooperazione: 2,5 milioni di euro destinati al sostegno di iniziative cooperative promosse anche da lavoratori provenienti da aziende in crisi (interventi per capitale di rischio, abbassamento interessi su prestiti, investimenti innovativi, nuove iniziative cooperative).  
   
   
NUOVA FASE DI COLLABORAZIONE ECONOMICA TRA AZIENDE DEL DISTRETTO E CINA: MERITO AL CORAGGIO DEGLI IMPRENDITORI LA PROVINCIA,DI PRATO HA FATTO DA APRIPISTA, CREANDO SOLIDE RELAZIONI CON LA PROVINCIA DI ANHUI  
 
Prato, 19 novembre 2012 - Il presidente della Provincia Lamberto Gestri commenta con soddisfazione le notizie di questi giorni sui risultati che imprenditori e artigiani pratesi hanno ottenuto in Cina. Dalla proposta cinese di un progetto industriale comune da realizzare in loco con la collaborazione di Unione industriale pratese e Confartigianato, al percorso praticamente già operativo per l´attestazione di conformità dei prodotti italiani alla dogana dello Zeijiang, a cui si aggiunge anche il patto d´intesa con la Provincia di Ahnui a cui partecipa anche il Pin nell´ambito dell´iniziativa della Regione "La via della seta". "Si apre una nuova fase ed è merito del coraggio e della concretezza degli imprenditori che oggi hanno ben chiaro l´obiettivo di valorizzare un´opportunità che il nostro territorio non deve più sottovalutare - dice Gestri - Questa nuova fase è stata in qualche modo aperta dalla Provincia che ha svolto un ruolo da apripista con le autorità e gli imprenditori cinesi. Abbiamo stabilito un rapporto positivo con la Provincia di Anhui, la cui vicepresidente ho incontrato a primavera nel corso di una missione in Cina. Nel corso della medesima visita ho incontrato l´ambasciatore Attilio Massimo Iannucci e rappresentanti del Governo di Pechino, oltre Cesare Romiti, presidente dell´Associazione Italia-cina. Sono state aperte porte importanti per un dialogo concreto e ricco di opportunità. Adesso se ne vedono i frutti". A Pechino, nel marzo del 2012, Gestri ha incontrato gli imprenditori pratesi, che partecipavano alla grande mostra del tessile Intertexile, e Iannucci, ambasciatore italiano a Pechino e profondo conoscitore delle dinamiche economiche cinesi. Il lungo confronto con l´ambasciatore ha fatto emergere l´interesse per Prato, tanto che lo stesso Iannucci in giugno, invitato a Prato dalla Provincia, ha incontrato le associazioni degli imprenditori per spiegare le dinamiche economiche cinesi e le modalità di inserimento commerciale. In quell´occasione già si è parlato della possibilità di diffondere la presenza italiana in province cinesi meno conosciute, ma non per questo meno ricche di opportunità per la nostra economia, quale quella di Anhui. Iannucci ha avuto anche modo di lanciare un appello agli imprenditori pratesi, invitandoli "a venire in Cina dalla porta principale, quella di Pechino, e ad andare insieme a parlare con le controparti cinesi".  
   
   
MARCHE, BILANCIO MISSIONE ECONOMICO-ISTITUZIONALE IN CINA  
 
Ancona, 19 novembre 2012 - “La via maestra per uscire dall’attuale crisi economica è quella di favorire le collaborazioni strumentali tra imprese e istituzioni”. Così il Governatore della Regione Marche Gian Mario Spacca, alla guida della delegazione marchigiana in Cina, è intervenuto al Forum Internazionale per la futura cooperazione economica tra Shandong e Marche, svoltosi a Jinan il 6 novembre scorso. La missione, promossa dalla Regione Marche in collaborazione con il Sistema Camerale regionale, ha visto protagonista una delle province più ricche della Cina, che vanta uno spiccato sviluppo nei settori delle nuove energie, macchinari, industria della cantieristica, elettrodomestici. L’iniziativa è stata apprezzata dalle più alte istituzioni della provincia cinese di Shandong che, dimostrando un forte spirito di amicizia e di collaborazione nei confronti dei rappresentanti marchigiani, hanno accettato l’invito del Presidente Spacca a visitare le Marche nel 2013. Una missione che ha avuto, come punto fondamentale, la creazione di nuove strategie d’internazionalizzazione per offrire opportunità alle imprese dell’eccellenza Made in Marche e allo stesso tempo per far conoscere alla Cina le qualità di un territorio unico dal punto di vista paesaggistico ed ambientale. Durante il Forum è stato sottoscritto un accordo di cooperazione tra il Presidente della Ccpit (China Council for the Promotion of International Trade), Signora Xu Qing ed il Presidente Graziano Di Battista, neoeletto Responsabile della Sezione per l’Internazionalizzazione di Unioncamere Marche nonché presidente della Camera di Commercio di Fermo. Obiettivo: rafforzare la collaborazione commerciale ed economica tra le due regioni, con scambi di informazioni sulle proposte commerciali, fiere ed altri importanti eventi che si terranno nei rispettivi territori. “Una firma che racchiude anni e anni di lavoro da parte delle istituzioni e dei nostri imprenditori – spiega il presidente Graziano Di Battista - Sono stati questi ultimi, in tempi ancora non sospetti, a prendere la valigia in mano ed iniziare a tessere, con la discrezione e la professionalità che li contraddistingue, i primi importanti legami con questa realtà. Un paese, la Cina, che prima veniva visto come ‘concorrente sleale’ ma che oggi rappresenta un amico e una grande opportunità nel processo fondamentale d’internazionalizzazione. Imprenditori che hanno dimostrato quanto la nostra regione possa offrire, in termini di qualità, tecnologia, moda, lusso ed ovviamente un’enogastronomia unica al mondo. Questa firma vuole essere un ulteriore passo avanti. Grazie agli incontri be to be, è emersa in modo chiaro la volontà di portare avanti relazioni di collaborazione costanti e durature, questo sarà possibile attraverso collegamenti telematici e le nuove tecnologie di comunicazione ”. Alla firma dell’accordo erano presenti rappresentanti istituzionali delle Camere di Commercio di Pesaro con il Vice Presidente Amerigo Varotti, di Macerata con il Presidente dell’ Azienda speciale Ex.it Luca Bartoli, di Ancona con il Consigliere dell’Azienda Speciale Marchet Luciano Brandoni. Insieme sono state concordate iniziative che il Sistema Camerale Marche porterà avanti a partire dal prossimo anno. Importanti saranno i contatti presi in occasione di eventi internazionali con imprese ed istituzioni del paese ospitante, al fine di dare continuità alle relazioni già instaurate e ai rapporti diretti con le aziende. Il tutto con la creazione di una mailing list divisa per Paese e settore merceologico, con gli indirizzi email dei vari contatti; la rubrica verrà ampliata dopo ogni iniziativa realizzata all’estero, ed utilizzata ogniqualvolta ci si reca nel paese interessato al fine di informare della presenza camerale e di tenere sempre vivi i rapporti già avviati.  
   
   
L’ANDAMENTO DELLA CONGIUNTURA IN PIEMONTE: UNIONCAMERE PIEMONTE E CONFINDUSTRIA PIEMONTE DIFFONDONO I DATI DEL III E IV TRIMESTRE 2012 CON INTESA SANPAOLO E UNICREDIT  
 
Torino, 19 novembre 2012 - Venerdì 16 novembre 2012, Unioncamere Piemonte e Confindustria Piemonte hanno diffuso insieme i risultati a consuntivo e previsionali delle rispettive indagini congiunturali, con l’obiettivo di monitorare l’andamento della congiuntura in Piemonte. Dopo i saluti del Presidente di Unioncamere Piemonte Ferruccio Dardanello, sono intervenuti il responsabile dell’Ufficio Studi e Statistica di Unioncamere Piemonte Roberto Strocco - che ha analizzato i risultati della performance congiunturale del periodo luglio-settembre 2012 - e il responsabile dell’Ufficio Studi Economici di Confindustria Piemonte Luca Pignatelli, che ha presentato le linee di sviluppo dell’industria piemontese nel Iv trimestre 2012. A commento dei dati illustrati da Unioncamere Piemonte e Confindustria, sono poi intervenuti Giovanni Foresti, Economista del Servizio Studi e Ricerche di Intesa Sanpaolo, e Zeno Rotondi, responsabile Ufficio Studi Italia Unicredit. Ha chiuso i lavori il Presidente di Confindustria Piemonte Gianfranco Carbonato. Le indagini presentate da Unioncamere Piemonte e Confindustria Piemonte confermano la gravità della fase recessiva iniziata a fine 2011. I risultati negativi registrati dall’indagine di Unioncamere Piemonte nel terzo trimestre trovano corrispondenza nelle previsioni per il quarto trimestre registrate dal sondaggio di Confindustria Piemonte: la crisi continua a mordere, seppur non si prevede un ulteriore peggioramento. La crisi colpisce in misura trasversale tutti i settori, le tipologie di impresa e le aree territoriali, sia pure con intensità lievemente diverse. “Il Piemonte continua a vivere una fase ciclica industriale fortemente negativa. Le imprese stanno soffrendo sia sul mercato interno che – seppur in forma più lieve - su quello estero. Le difficoltà delle nostre imprese si riflettono direttamente sul quadro occupazionale, generando ricadute negative sul reddito delle famiglie piemontesi e rendendo estremamente caute le loro scelte di consumo. Non abbiamo più tempo. Dobbiamo intervenire, con misure urgenti e politiche industriali efficaci così da poter aiutare le aziende a rafforzarsi soprattutto sui mercati esteri più promettenti. Dobbiamo puntare sulla competitività territoriale nell’attesa che l’intero sistema economico italiano ed europeo si rimetta in moto” ha commentato il Presidente di Unioncamere Piemonte Ferruccio Dardanello. “Le previsioni delle imprese associate confermano la gravità della attuale crisi. Il clima di fiducia rimane improntato al pessimismo, come nei mesi scorsi. Il 2012 si chiuderà con una significativa contrazione della produzione manifatturiera e del Pil regionale. Un elemento relativamente incoraggiante deriva dalla capacità delle nostre imprese di mantenere le posizioni sui mercati esteri, o addirittura di rafforzarle; ne è riprova anche il tenore meno negativo delle aspettative delle imprese più presenti all’estero. Ciò può porre le basi per trarre pieno vantaggio dalla ripresa. I prossimi mesi saranno tuttavia particolarmente delicati. Un elemento di preoccupazione riguarda in particolare la situazione finanziaria e di liquidità delle imprese. La contrazione dei margini, l’aumento dell’indebitamento, l’allungamento dei tempi di pagamento, il peggioramento delle condizioni di accesso al credito pongono crescente pressione sui conti aziendali. È indispensabile che vengano attuate misure correttive per consentire alle imprese di reperire risorse per i necessari investimenti, condizione imprescindibile per poter ‘agganciare’ la ripresa” ha dichiarato Gianfranco Carbonato, Presidente di Confindustria Piemonte. “L’analisi realizzata su più di 5.000 bilanci aziendali di imprese manifatturiere piemontesi conferma le difficoltà del momento – rileva Giovanni Foresti del Servizio Studi e Ricerche di Intesa Sanpaolo –. L’ebitda margin nel 2011 è tornato a scendere portandosi al 7,9%, un livello solo di poco superiore al punto minimo toccato nel 2009 e inferiore all’8,5% del 2008. Tuttavia, nonostante il contesto economico molto difficile, un nucleo significativo di imprese piemontesi è stato in grado di ottenere ottime performance. Oltre 500 imprese della regione, tra il 2008 e il 2011, hanno registrato un aumento del fatturato superiore al 10%, con valori dell’Ebitda margin almeno pari al 12%. Il fattore premiante è stato puntare maggiormente su innovazione, qualità e attenzione all’ambiente. Anche in prospettiva sono le strategie che faranno la differenza sui mercati internazionali. La sfida per l’economia piemontese è aumentare questi casi di successo”. “L´indicatore Unicredit-regioss (che misura il tasso di crescita tendenziale dell’attività economica a frequenza mensile) per il Piemonte segnala ancora un calo nel secondo trimestre 2012, e si attesta a giugno su una variazione del -1,3% su base annua. Rispetto alla crisi del 2008-2009, tuttavia, si osserva una sostanziale convergenza della dinamica regionale con Nord Ovest e Italia. In particolare, l´andamento dell´economia piemontese si allinea alla dinamica dell´economia lombarda. Ciò riflette la sottostante dinamica delle esportazioni: in Piemonte, nella crisi precedente il calo è stato più consistente, mentre nella fase attuale il rallentamento è più moderato rispetto alla Lombardia. La migliore performance delle esportazioni del Piemonte (in media, +6,6% nel periodo compreso tra il terzo trimestre 2011 e il Ii trimestre 2012, a fronte di un +5,8% registrato in Lombardia) è legata ad una tendenza crescente a sostituire il mercato europeo, che rimane tuttavia quello economicamente più rilevante, con quelli dei Paesi extra Ue27” ha dichiarato Zeno Rotondi, responsabile Ufficio Studi Italia Unicredit. Iii Trimestre 2012: I Dati A Consuntivo Di Unioncamere Piemonte - Nel Iii trimestre 2012 si è ulteriormente accentuata la crisi del tessuto manifatturiero piemontese. Dopo il calo registrato a partire dal Iv trimestre dello scorso anno e facendo seguito a due trimestri consecutivi caratterizzati da una flessione più intensa, nel periodo luglio-settembre 2012 la produzione industriale ha sperimentato, infatti, una variazione tendenziale grezza del -5,7%. La contrazione della produzione industriale si associa ai risultati per lo più negativi realizzati da tutti gli altri indicatori. Gli ordinativi interni diminuiscono del 7,0% rispetto al periodo luglio-settembre 2011, quelli esteri, dopo la sostanziale stabilità manifestata nel corso del trimestre precedente, subiscono una lieve flessione (-0,4%). Cala il fatturato: le imprese manifatturiere piemontesi infatti registrano, mediamente, una diminuzione tendenziale del fatturato totale pari al 5,6% e per quanto concerne quello estero una variazione negativa del 4,1%. Sono questi alcuni dei risultati emersi dalla 164ª “Indagine congiunturale sull’industria manifatturiera” realizzata da Unioncamere Piemonte in collaborazione con gli Uffici studi delle Camere di commercio provinciali. La rilevazione è stata condotta nel mese di ottobre 2012 con riferimento ai dati del periodo luglio-settembre, e ha coinvolto 1.233 imprese industriali piemontesi. Si evidenzia come, per via delle modifiche metodologiche introdotte a partire dal I trimestre 2011, i risultati successivi all’ultimo trimestre del 2010 non siano statisticamente confrontabili con quelli delle precedenti rilevazioni. L’andamento negativo della produzione dell’industria manifatturiera piemontese interessa tutti i principali comparti. Il panorama settoriale continua, infatti, ad essere costellato di segni negativi. I mezzi di trasporto, dopo la contrazione pari al 6,9% concretizzata nel corso dello scorso trimestre, continuano a sperimentare una flessione seppure di minore intensità (- 2,6%). Risultano inferiori al dato medio complessivo anche i risultati realizzati dall’industria alimentare (-2,7%) e dalle industrie meccaniche (-3,0%). Risultano, invece, in linea con il dato medio regionale le contrazioni registrate dalle industrie elettriche ed elettroniche (-5,6%) e dal comparto della chimica e delle materie plastiche (-5,8%). Appaiono più elevati i cali riscontrati negli altri settori di attività, in particolare nelle industrie dei metalli (-7,1%) e nel comparto del legno (-9,6%). Il segno negativo accomuna, inoltre, tutti territori, anche se con intensità differenti. Asti risulta la provincia con la flessione più marcata della produzione industriale (-9,6% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente). Registra una performance peggiore rispetto al dato medio regionale anche il capoluogo piemontese (-7,4%). Le province di Biella e Vercelli sperimentano entrambe una contrazione del 5,1%. La provincia di Alessandria manifesta un calo tendenziale della produzione di 4,5 punti percentuali, seguita da Cuneo con un - 4,2%. Meno intense risultano, invece, le flessioni registrate dalle altre province piemontesi: Novara manifesta una diminuzione della produzione del 2,3%, mentre il Verbano Cusio Ossola una contrazione pari all’1,9%. Iv Trimestre 2012: I Dati Previsionali Di Confindustria Piemonte - All’indagine hanno risposto circa 900 imprese di tutti i settori e dimensioni. I principali indicatori restano sostanzialmente stabili rispetto al trimestre precedente, escludendo un ulteriore peggioramento della recessione, ma confermando le difficoltà dell’attuale fase congiunturale. L’elemento di novità più interessante è il lieve “rimbalzo” degli ordini export: il saldo ottimistipessimisti ritorna positivo dopo alcuni trimestri. A conferma del ruolo importante della domanda estera emerge dall’indagine qualche significativa differenza di giudizio tra le imprese più presenti sui mercati esteri e quelle rivolte principalmente al mercato domestico. Relativamente incoraggiante è la stabilità del tasso di utilizzo della capacità produttiva (70,3%), inferiore ai livelli normali ma superiore ai valori critici della crisi 2008-2009. Un segnale cautamente confortante viene dal parziale recupero del saldo relativo agli ordini export, che guadagna circa 7 punti percentuali, passando dal -5,7% della scorsa indagine all’attuale +1,6%. Poco più di un terzo delle aziende dichiara di avere un carnet ordini inferiore ad un mese. Gli ultimi interventi della Bce hanno allentato le turbolenze dei mercati finanziari dell’Euro Area, ed hanno cercato di dare una spinta positiva alla stagnazione del credito. Tuttavia le ultime previsioni al ribasso sulle prospettive di crescita dell’Eurozona, ed in particolare dell’Italia, si riflettono negativamente sui programmi di investimento delle imprese. La nostra indagine conferma che l’attività di investimento resta molto debole. Meno del 20% delle imprese ha in programma investimenti di un certo peso; il saldo tra aziende che hanno deciso di rivedere al rialzo o viceversa al ribasso i programmi di investimento rimane sfavorevole, come nei trimestri scorsi. Dal punto di vista dell’occupazione, le prospettive si discostano poco rispetto alla precedente rilevazione (-14,8%). Aumentano lievemente le imprese che intendono ricorrere alla Cig; 31,7% rispetto al 28,1% della precedente rilevazione. Anche in questo caso, il livello, pur elevato, rimane inferiore ai picchi della crisi 2008-2009. Infine, non si riducono i tempi di pagamento. Oggi sono mediamente pari a 98 giorni; salgono a circa 163 giorni per le transazioni con gli enti pubblici. La percentuale di imprese che segnalano ritardi negli incassi (61,8%) è stabile rispetto a giugno. Il quadro occupazionale risente ovviamente della fase recessiva, il saldo ottimisti-pessimisti peggiora di due punti, attestandosi al -14,8%. Aumentano lievemente le previsioni relative al ricorso Cig, che interessa il 31,7% delle imprese a fronte del 28,1% di giugno. E’ il dato più elevato degli ultimi 24 mesi. A livello settoriale non emergono differenze significative. In particolare, le imprese metalmeccaniche e non metalmeccaniche convergono su valori simili dei principali indicatori. Le imprese di maggiori dimensioni (oltre 50 addetti) sono lievemente meno pessimiste di quelle di minori dimensioni. Determinante risulta la maggiore propensione all’export delle imprese più grandi.  
   
   
PRESENTATO IL PROGETTO CONFIDUCIA REALIZZATO DAL GRUPPO GIOVANI IMPRENDITORI DI CONFINDUSTRIA BRINDISI IN COLLABORAZIONE CON L´UNIVERSITÀ LUISS E LA FONDAZIONE BRUNO VISENTINI  
 
Brindisi, 19 Novembre 2012 – Al via l´evento di presentazione del progetto Confiducia che si è tenuto presso il Palazzo Granafei - Nervegna in Via Duomo a Brindisi. Il fulcro del progetto è mettere in evidenza le potenzialità inespresse del territorio Brindisino e di indicare alcune linee guida per favorirne la crescita economica e lo sviluppo sociale. Scopo dello studio affidato all´Università degli Studi Sociali Luiss di Roma in collaborazione con la Fondazione Bruno Visentini è individuare gli obiettivi propositivi, prevalenti rispetto a quelli meramente descrittivi, per questo si sono privilegiate le indicazioni per il futuro rispetto alle analisi dei dati storici, scegliendo spesso di addentrarsi nel campo delle previsioni, per loro stessa natura rischiose, piuttosto che rifugiarsi nella sicurezza empirica. Ciò che emerge dall´analisi dei dati è che Brindisi e la sua provincia abbiano ampie possibilità di crescita che derivano da una rilevante dotazione di infrastrutture, un apparato di produzione manifatturiera e energetica con alcuni grandi impianti tecnologicamente avanzati, un sistema della ricerca che vanta punte di eccellenza e un appeal turistico basato sulla bellezza del territorio e sulle risorse enogastronomiche. L´impressione che ne deriva è quella che vede, di contro, una scarsa propensione a mettere a sistema le proprie competenze e capacità. A questo purtroppo si aggiunge un clima istituzionale a dir poco confuso che priva gli imprenditori locali di interlocutori e delle necessarie certezza circa gli investimenti da intraprendere nel medio-lungo periodo. È da queste considerazioni che il documento si muove per presentare una serie di proposte e suggerimenti che sono prevalentemente rivolte al tessuto imprenditoriale non solo della provincia di Brindisi. Università degli Studi Sociali Luiss di Roma. È un´università autonoma, avviata tra il 1974 e il 1978 da una preesistente istituzione romana, la Pro Deo. Con i quattro Dipartimenti di Economia e Finanza, Impresa e Management, Giurisprudenza e Scienze Politiche, la Luiss offre un modello formativo avanzato orientato a trasmettere non soltanto conoscenze ma ad "allenare alla flessibilità" giovani che possano diventare protagonisti del proprio futuro. Fondazione Bruno Visentini. Obiettivo della Fondazione è la promozione della ricerca di base e applicata nel campo dell’economia delle istituzioni e del diritto, in materia sia profit che non profit, tanto a livello nazionale che europeo. La Fondazione delinea i programmi e seleziona le ricerche attraverso un Comitato Scientifico di docenti universitari che assistono il Consiglio di Amministrazione nelle convenzioni con Università e Centri di ricerca italiani e stranieri con i quali viene svolta l’attività di ricerca, per materie e in un arco temporale definito. Sono tre i principali aspetti strategici delle attività di ricerca della Fondazione Bruno Visentini: • il primo è il peso che – accanto alla ricerca applicata – ha la dimensione della ricerca pura. Questa ricerca “fondamentale” ha come obiettivo primario proprio l’avanzamento della conoscenza e la comprensione teorica delle relazioni tra le diverse variabili in gioco in determinati processi. • il secondo aspetto concerne la dimensione della ricerca comparata. Fondamentale è lo sviluppo di uno studio e di una ricerca comparati per analizzare come identici problemi siano risolti nei vari Paesi europei. • terzo aspetto è quello delle reti che interconnettono università e ricerca: una delle variabili più importanti per lo sviluppo è, infatti, nel legame tra sistema università e sistema ricerca e poi anche nel legame di questi due sistemi con il sistema delle imprese.  
   
   
INCONTRO DELL’ASSESSORE CALABRESE A S. EUFEMIA D’ASPROMONTE SULLE AZIONI PER IL SOSTEGNO ALLE IMPRESE  
 
Catanzaro, 19 novembre 2012 - L’assessore regionale alle attività produttive Antonio Caridi ha presieduto, a S. Eufemia d’Aspromonte, un incontro per promuovere le azioni attivate dalla Giunta a sostegno del sistema economico e produttivo calabrese. All’iniziativa, alla quale è intervenuto anche il sindaco Domenico Creazzo, erano presenti anche rappresentati istituzionali, di attività imprenditoriali, di associazioni e di cittadini. Prima dell’inizio dei lavori, Caridi ha avuto un confronto con l’amministrazione comunale che ha voluto esporre alcune esigenze prioritarie del territorio connesse a tematiche legate allo sviluppo nei vari settori. Nel suo intervento, l’assessore Caridi, dopo aver sottolineato che “il suo impegno è finalizzato soprattutto a colmare il gap che storicamente si è creato tra la politica ed i territori”, ha affermato “che il Dipartimento regionale sarà sempre disponibile per qualunque tipo di iniziativa relativa alla possibilità di partecipare ai bandi per le agevolazioni alle imprese di prossima pubblicazione” ed ha fornito informazioni sulla possibilità di accedere a forme di credito agevolato, attraverso alcune misure come il fondo Jeremie o il Mezzanino. L’assessore ha, poi, illustrato alcune azioni di imminente pubblicazione che interessano il settore della ristorazione, dell’’artigianato e dell’innovazione tecnologica delle imprese. “Ci saranno incentivi – ha spiegato Caridi - per l’utilizzo dei prodotti tipici calabresi, iniziative per la valorizzazione dei prodotti artigianali di qualità e per la promozione di un unico logo che dovrà identificare il ‘prodotto Calabria’. Rinnovo comunque il mio impegno – ha detto infine l’esponente regionale - di ritornare in ogni occasione utile per sostenere gli sforzi e l’impegno della civica amministrazione e dei cittadini”. Il prossimo incontro si terrà domani, venerdì 16, alle ore 17,00, a Bianco, nella sede del Consiglio comunale.  
   
   
LAVORO: MASSIMO IMPEGNO DELLA REGIONE FVG PER IDEAL STANDARD  
 
Pordenone, 19 novembre 2012 - "Nel confermare la massima attenzione per i problemi dell´Ideal Standard, la Regione ha portato a conclusione tutte le iniziative di sua competenza e previste dal protocollo d´intesa sottoscritto a suo tempo fra le parti. Oggi avrei voluto che fosse presente anche l´azienda, comunque è bene che ci confrontiamo per arrivare preparati all´incontro del 22 novembre al Ministero dello Sviluppo economico". Lo ha affermato l´assessore regionale al Lavoro, Angela Brandi, che il 15 novembre ha incontrato a Pordenone i rappresentanti dei lavoratori dell´impresa di Orcenico Inferiore, presente anche il direttore del Servizio Lavoro della Provincia, Gianfranco Marino. Brandi ha ricordato che la Regione si è attivata sostanzialmente in due settori: sui contratti di solidarietà difensivi (in particolare è stato esteso a 24 mesi il periodo consecutivo per cui può essere erogato il contributo regionale) e sul regolamento di politica attiva del lavoro, illustrando poi i contenuti dei singoli provvedimenti destinati a sostenere i lavoratori in riduzione di orario e offrendo all´azienda le condizioni migliori per un rilancio. Da parte delle organizzazioni sindacali e dei lavoratori è stata espressa preoccupazione per uno stato di fatto che vede l´azienda praticamente non rispettare né il protocollo sottoscritto né il piano industriale e ciò - è stato sottolineato - nonostante il notevole risparmio conseguito nel costo del lavoro grazie ai patti sottoscritti con i lavoratori. La situazione produttiva nello stabilimento di Orcenico Inferiore appare non in linea con le previsioni (i volumi prodotti risultano in calo rispetto a quanto sta avvenendo negli stabilimenti di Trichiana - Belluno - e di Roccasecca - Frosinone) e ciò nonostante lo stabilimento sia dotato di impianti ad alta tecnologia in grado di produrre in quantità e qualità. In definitiva per l´assessore Brandi l´incontro "è stato utile e positivo per uno scambio reciproco di informazioni che ci mettono in grado di meglio affrontare l´incontro al ministero: in quella sede bisognerà che l´azienda chiarisca definitivamente la sua posizione".  
   
   
FVG: COOPERAZIONE ALLO SVILUPPO: 600 MILA EURO A SEI PROGETTI  
 
Pordenone, 19 novembre 2012 - Su proposta dell´Assessore alle Relazioni internazionali, Elio De Anna, la Giunta regionale ha deliberato di sostenere sei programmi e progetti di cooperazione allo sviluppo, formulati nel corso del 2012, prevedendo un intervento finanziario per complessivi 600 mila euro. Gli interventi per la promozione, a livello regionale e locale, delle attività di cooperazione allo sviluppo e partenariato internazionale, sono resi possibili dalla legge 19 del 2000, che autorizza la Regione ad affiancare iniziative di Paesi in via di sviluppo, Paesi dell´Europa centrale e orientale e, più in generale, di comunità e istituzioni di Paesi terzi, realizzate da organismi pubblici e privati. Questi i progetti cui la Regione garantisce un proprio contributo. Agrowine, per la valorizzazione di specie autoctone vitivinicole ed orticole nella regione istriana e nella contea di Osijek Baranja (Croazia). Partner tecnico Informest. Bih2 - Bosnian intelligent Housing (seconda fase), per contribuire al miglioramento delle prestazioni energetiche degli edifici, nell´intento di migliorare gli standard abitativi in Bosnia-erzegovina. Partner tecnico Provincia di Gorizia. Sistema turistico integrato Fvg-montenegro, che prevede la creazione di una nuova piattaforma on-line per la comunicazione e gestione dell´offerta turistica sul territorio del Montenegro, adattando la piattaforma dell´Agenzia Turismo Fvg. Programma di cooperazione decentrata Fvg-vojvodina "Eurostart", per rafforzare, anche con l´aiuto di Informest, la collaborazione già in atto in tema di energie rinnovabili, Pmi, cultura e welfare, e favorire l´accesso ai fondi di pre-adesione dell´Unione europea. Un quinto progetto si propone di rafforzare la collaborazione in atto con la Provincia di Santa Fe in Argentina ed in particolare con la Municipalità di Avellaneda. Parallelamente intende riprendere i rapporti con la comunità di friulani che vivono a Colonia Caroya, in Provincia di Cordoba. Attraverso il trasferimento di buone pratiche si propone di favorire l´adozione di modelli di gestione del territorio e di sviluppo nel rispetto delle tradizioni e dell´ambiente. In questo caso ne è partner l´Agenzia regionale per lo Sviluppo rurale (Ersa). Infine, grazie alla collaborazione tra il Friuli Venezia Giulia e il Programma di sviluppo delle Nazioni Unite (Undp), vengono sostenuti, in Albania, un progetto di mantenimento dell´identità e del patrimonio culturale, con capofila il Centro di catalogazione e restauro di Villa Manin, ed un progetto di conservazione del patrimonio ambientale e di crescita economica e culturale tramite la valorizzazione del patrimonio architettonico rurale e montano, che possa creare le basi per l´albergo diffuso. In questo caso sono coinvolti enti locali e ancora Turismo Fvg.  
   
   
SELEX ELSAG, REGIONE TOSCANA E ISTITUZIONI SCRIVONO AI MINISTRI: “RIFINANZIARE IL PROGETTO TETRA”  
 
Firenze, 19 novembre 2012 – Mettere subito all’ordine del giorno del Cipe il rifinanziamento del programma Interpolizie, dando così corso al progetto Tetra. A chiederlo con forza sono l’assessore alle attività produttive della Regione Toscana Gianfranco Simoncini con le colleghe della Provincia di Firenze Elisa Simoni e del Comune di Firenze Stefania Saccardi, con una lettera inviata il 15 novembre ai ministri allo sviluppo economico Corrado Passera, dell’interno Anna Maria Cancellieri e della Difesa Giampaolo Di Paola. La lettera fa seguito all’incontro avuto nei giorni scorsi dalle istituzioni con le organizzazioni sindacali di Selex Elsag, l’azienda fiorentina leader in Italia per la tecnologia Tetra, adottata dall’Unione Europea come standard digitale per le comunicazioni radio sicure delle forze di polizia. “In quell’occasione – si legge nella lettera – le istituzioni avevano condiviso le preoccupazioni dei sindacati per il persistere del blocco del programma interpolizie, programma che, se completato, consentirebbe di garantire la sicurezza e l’efficienza delle forze dell’ordine, ma anche dell’intero apparato pubblico di protezione civile”. Nella lettera si ricorda ai ministri che, nel corso dell’incontro, era emerso come il completamento del programma consentirebbe di cogliere anche l’opportunità offerta dai mondiali di ciclismo, che si terranno in Toscana nel settembre 2013, fornendo un ulteriore momento di applicazione del sistema e dimostrandone le potenzialità per usci civili. Le istituzioni locali e la Regione ribadiscono quindi l’impegno e la volontà di “mantenere in Toscana le competenze e l’alto livello tecnologico di Selex Elsag, la cui storia si identifica con lo sviluppo del territorio che la ospita e le cui prospettive sono determinanti per la regione e per l’intero paese”.  
   
   
ARQUATI, PROSEGUE IL PIANO INDUSTRIALE SALA  
 
Baganza, 19 novembre 2012 – Radicamento territoriale di marchio e azienda e massima attenzione ai livelli occupazionali. E’ questa la linea che si sta portando avanti all’Arquati, un percorso che il Tavolo istituzionale aveva auspicato fin dall’inizio della vicenda legata alla crisi della storica impresa e che oggi è stata confermata nel corso dell’incontro che si è tenuto presso il municipio di Sala Baganza. Una riunione convocata da Provincia e Comune, con le parti, dedicata a proseguire il monitoraggio della situazione e verificare lo stato di avanzamento delle attività, un incontro utile e positivo secondo il vicepresidente della Provincia Pier Luigi Ferrari e il sindaco Cristina Merusi. “Abbiamo fatto il punto con i rappresentanti dei lavoratori e dell’azienda sulla situazione che si sta evolvendo come auspicato a suo tempo dal Tavolo istituzionale. E’ positivo che si stiano facendo sforzi tecnici e economici per rafforzare l’unità produttiva, pur in presenza di una crisi che sta colpendo il Paese e l’Europa – spiegano i rappresentanti di Comune e Provincia –. In sostanza si stanno perseguendo gli obiettivi del piano industriale ovvero radicamento territoriale di marchio e azienda e massima attenzione ai livelli occupazionali. Nel ringraziare tutte le parti per il senso di responsabilità e per il particolare spirito di collaborazione che ha sempre contraddistinto i nostri incontri, riconfermiamo il nostro impegno a seguire la vicenda”. All’incontro a Sala Baganza oltre al sindaco Cristina Merusi e il vicepresidente della Provincia Pier Luigi Ferrari, sono intervenuti l’Ad di Arquati Service Stefano Calza accompagnato da Aldo Costa e Marco Sciolla in rappresentanza di Cta srl e i rappresentanti sindacali Elisabetta Gattini di Fillea Cgil, Mauro Toscani di Filca Cisl e Antonio D’alessio di Feneal Uil.  
   
   
TERREMOTO/EMILIA E IMPRESE, APERTA LA PORTA INFORMATICA PER CHIEDERE I CONTRIBUTI  
 
Bologna, 19 novembre 2012 – “Da oggi, e fino al 15 maggio 2013 le imprese possono richiedere i contributi relativi a riparazione, ripristino, miglioramento sismico e ricostruzione di immobili ad uso produttivo distrutti o danneggiati, per la riparazione e l’acquisto di beni mobili strumentali all’attività, per la ricostituzione delle scorte distrutte o danneggiate, per la delocalizzazione. Le domande di contributo possono essere presentate tramite il sistema elettronico chiamato Sfinge, “porta informatica” per accedere ai fondi, come previsto dall’Ordinanza commissariale n. 57 del 12 ottobre 2012. L’obiettivo è sostenere gli interventi finalizzati alla ripresa e alla piena funzionalità dell’attività produttiva in tutte le componenti (fisse e mobili strumentali), al recupero a fini produttivi degli immobili e al mantenimento dei livelli occupazionali. Il sistema consente di richiedere i finanziamenti a fondo perduto per l’80% dei costi. Il contributo è riconosciuto sulla differenza tra i complessivi costi (sostenuti ed ammissibili) e gli indennizzi assicurativi corrisposti o da corrispondersi da parte di compagnie di assicurazioni. Le domande possono essere presentate fino al 15 maggio 2013 (come stabilito dall’Ordinanza commissariale n. 64 del 29 ottobre 2012). Ci saranno 60 giorni di tempo per concedere il contributo. Tutti gli interventi previsti dall’ordinanza devono essere conclusi entro il 31 dicembre 2015. Il fondo per la copertura del finanziamento è quello previsto dall’art.3 bis della legge 135/2012, il cosiddetto provvedimento normativo sulla spending review. Si tratta di un credito di 6 miliardi concesso alle banche dalla Cassa Depositi e Prestiti, garantito e pagato dallo Stato. Presentando il riconoscimento del contributo presso un istituto bancario sarà possibile ottenere l’apertura di un conto equivalente, a costo zero, al valore riconosciuto: la banca pagherà lo stato di avanzamento lavoro all’imprese esecutrice. Le spese sostenute per interventi iniziati o conclusi prima dell’entrata in vigore dell’ordinanza potranno essere rimborsate purché i lavori siano stati eseguiti per le finalità di ricostruzione e ripristino dei danni subiti, la domanda contenga tutte le informazioni richieste, la perizia o le perizie giurate dal progettista e dai tecnici incaricati siano state redatta con le modalità indicate dall’ordinanza stessa. L’indirizzo per accedere a Sfinge , cliccando sull’omonimo banner nel menù di sinistra, sezione “Le misure per le imprese”. Questo l’indirizzo per consultare le linee guida per la compilazione della domanda. Per informazioni sul sistema: Help desk Sfinge Dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 13 Numero verde 800969817 – telefono 05107001172. Industria, artigianato, servizi, commercio, turismo Numero verde 800407407 dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 13 E-mail ricostruzioneimprese@regione.Emilia-romagna.it  Agricoltura Segreteria Servizio aiuti alle imprese Telefono 051 527 4424 - 051 527 4319 E-mail agriterremoto@regione.Emilia-romagna.it  
   
   
ACCORDO REGIONE EMILIA ROMAGNA -FONDIR PER LA FORMAZIONE DEGLI IMPRENDITORI E DEI DIRIGENTI DEL TERZIARIO  
 
 Bologna, 19 novembre 2012 – “Sostenere con apposite risorse i piani formativi rivolti a lavoratori dipendenti, autonomi, dirigenti e imprenditori delle aziende del terziario. E’ l’obiettivo dell’accordo sottoscritto dall’assessore regionale alla Formazione professionale Patrizio Bianchi e dal presidente del Fondo Paritetico Interprofessionale Nazionale Fondir Alessandro Vecchietti. “Con questo accordo, che segue le intese siglate con Forte, Fonter e Fondoprofessioni, chiudiamo il cerchio rispetto ad un settore produttivo strategico per la nostra Regione, il terziario – ha sottolineato l’assessore Bianchi - In questo modo rispondiamo ai bisogni di formazione dei dipendenti, dei lavoratori autonomi, dei titolari di impresa e dei dirigenti di un settore produttivo che occupa 1.240.178 lavoratori tra dipendenti e indipendenti, cioè circa il 62 per cento degli occupati sul nostro territorio regionale”. Fondir è il Fondo Paritetico Interprofessionale Nazionale per la Formazione Continua dei dirigenti del terziario, nato da un accordo interconfederale sottoscritto nel 2002 da Confcommercio, Abi, Ania, Confetra, Manageritalia, Federdircredito, Fidia e Sinfub e riconosciuto dal Ministero del Lavoro. Alla formazione, finanziata dalla Regione Emilia-romagna con risorse del Fondo Sociale Europeo, potranno accedere gli imprenditori delle aziende aderenti al Fondo e i lavoratori con funzioni direttive che affiancano il titolare nella conduzione dell’azienda, e che spesso rientrano nella categoria dei lavoratori autonomi. I lavoratori indipendenti in Emilia-romagna sono circa 485 mila, in Italia 5.790 mila. “Abbiamo voluto coinvolgere le figure professionali apicali delle nostre piccole e medie aziende – spiega l’assessore Bianchi – dove solitamente si apprendono e si trasmettono i comportamenti lavorativi e le abilità in modo informale. Attraverso i percorsi formativi del management si vuole favorire l’organizzazione e la formalizzazione dei processi di apprendimento, accelerando l’impatto in termini di abilità acquisite e competenze strategiche per l’innovazione”. “Questo Accordo – ha detto il presidente Vecchietti – riveste una grande importanza per i dirigenti e per le figure direttive di centinaia di aziende in Emilia-romagna aderenti al nostro Fondo Interprofessionale. Fondir auspica che si possano creare maggiori sinergie con le Regioni nella programmazione delle risorse per i piani formativi da realizzare a livello locale”. L’integrazione tra risorse regionali, nazionali ed europee è una delle strategie messe in campo dalla Regione per garantire un’offerta formativa che sappia rispondere alle differenti esigenze di qualificazione di tutte le imprese e di tutti i lavoratori del territorio, promuovendo innovazione, valorizzando eccellenze, e al contempo, sostenendo l’adattabilità e la permanenza nel mercato dei lavoratori a rischio di esclusione. “Finanziare la formazione professionale anche per queste figure manageriali può consentire di limitare il forte calo dell’occupazione che si sta registrando su tutto il territorio nazionale e in Emilia-romagna – ha detto Roberto Breveglieri presidente regionale di Manageritalia – che ricorda che, al 30 settembre, in Emilia Romagna, i dirigenti fuoriusciti dal mercato del lavoro sono circa 700. “L’accordo tra Fondir e Regione segue quanto già di buono è stato fatto grazie allo stesso accordo siglato nel 2010 tra Fondo For.te e Regione – ha concluso il direttore generale Iscom Confcommercio Emilia-romagna Nicola Spagnuolo - Oggi possiamo dire che il ruolo del terziario come motore di sviluppo assume forza e vigore grazie all’unitarietà di intenti che consente la messa a sistema di ogni strumento dedicato allo sviluppo delle competenze del settore”.