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Notiziario Marketpress di Lunedì 18 Dicembre 2006
GLI AUTOMOBILISTI CHIEDONO PIÙ SICUREZZA SENZA COSTI AGGIUNTIVI LA COMMISSIONE EUROPEA MOLTIPLICA LE INIZIATIVE DI SENSIBILIZZAZIONE  
 
Bruxelles, 18 dicembre 2006 - Secondo un recente sondaggio di Eurobarometro, gli automobilisti europei attribuiscono una grande importanza alla sicurezza nella scelta di un´auto, ma il costo dei sistemi di sicurezza intelligenti, ritenuto elevato, e la scarsa comprensione dei vantaggi che offrono continuano a rallentare il loro ingresso sul mercato. La Commissione europea è consapevole di questo problema ed ha moltiplicato le iniziative di sensibilizzazione in merito ai reali vantaggi di questi sistemi. “La tecnologia può migliorare enormemente la sicurezza stradale e prevenire gli incidenti” ha dichiarato Viviane Reding, commissaria per la società dell´informazione e i media. “In collaborazione con l´industria ci stiamo adoperando per sviluppare sistemi di sicurezza intelligenti. Gli Stati membri e le parti interessate devono provvedere affinché queste tecnologie così utili ed efficaci vengano rapidamente proposte su tutti i mercati d´Europa. I risultati del sondaggio mostrano l´importanza della questione per gli europei e la necessità di adottare insieme misure immediate”. La sicurezza stradale va sempre più orientandosi verso la prevenzione degli incidenti. Ciò comporta l´uso di tecnologie dell´informazione e delle comunicazioni (Tic) avanzate per mettere a punto sistemi di sicurezza intelligenti che possano salvare vite umane e ridurre la gravità delle lesioni. Tutti gli utenti della strada trarrebbero beneficio da una rapida introduzione e diffusione di questi sistemi. A tal fine è però necessario che tutti, e in particolare gli acquirenti di automobili, siano informati della loro esistenza e ne comprendano chiaramente i vantaggi. Nel quadro dell´iniziativa “Automobile intelligente”, lanciata nel febbraio 2006, la Commissione ha avviato due indagini per conoscere l´opinione degli automobilisti in merito a questi sistemi e il grado di conoscenza che essi hanno del loro uso e dei vantaggi che presentano. In sei paesi (Finlandia, Francia, Germania, Italia, Polonia e Regno Unito) è stata realizzata un´indagine qualitativa, mentre un´indagine quantitativa è stata condotta in tutti gli Stati membri dell´Ue-25, per un totale di quasi 25. 000 interviste. Queste indagini consentiranno alla Commissione di comprendere l´atteggiamento degli utenti nei confronti delle nuove tecnologie e di valutare il loro grado di conoscenza al fine di decidere iniziative supplementari, come l´organizzazione di manifestazioni pubbliche, eventi e campagne mediatiche. L´indagine ha mostrato che gli automobilisti attribuiscono grande importanza alla sicurezza al momento dell´acquisto di un´automobile, ma che essi non sono disposti a pagare un prezzo supplementare per i sistemi intelligenti. Ciò dipende forse dal fatto che, a loro avviso, le auto dovrebbero essere sicure anche senza di essi. Un´altra ragione è il prezzo, ritenuto elevato, per l´acquisto e la manutenzione di tali sistemi. Non sono state constatate differenze rilevanti fra i paesi o fra categorie di utenti della strada. Oltre al prezzo, i due criteri principali per la scelta di un´auto sono la sicurezza e il consumo di carburante. Oltre l´80% degli intervistati desidera che la sua prossima auto sia dotata del controllo elettronico della stabilità (Esc). L´esc è considerato un´estensione del già noto sistema Abs e gli automobilisti sono a conoscenza del suo uso e dei vantaggi che offre. Oltre il 70% degli intervistati desidera che la sua prossima auto sia dotata di un sistema per le chiamate di emergenza (eCall). Gli automobilisti sono consapevoli che l´eCall può salvare vite umane in caso di collisione. La riservatezza dei dati per l´uso dell´eCall non sembra costituire un problema: oltre il 70% degli intervistati ritiene che i problemi legati al rispetto della vita privata siano minimi o inesistenti e che comunque gli svantaggi siano inferiori ai vantaggi offerti dal sistema. L´indagine sottolinea l´importanza di sensibilizzare gli utenti: molti cittadini non conoscono a sufficienza le possibilità dei nuovi sistemi di sicurezza intelligenti per gli autoveicoli o non li considerano strumenti in grado di migliorare la sicurezza. Per questo la Commissione ha accolto favorevolmente la recente creazione della piattaforma di comunicazione fra settore pubblico e privato “eSafetyaware!”, intesa a promuovere tecnologie specifiche per mezzo di eventi e campagne con ampia copertura mediatica. .  
   
   
UN TRASPORTO MERCI PIÙ EFFICIENTE AVVIATA UN ESERCIZIO DI RILEVAMENTO DEGLI OSTACOLI ALLA CIRCOLAZIONE IN EUROPA  
 
Bruxelles, 18 dicembre 2006 - La Commissione europea ha avviato il 14 dicembre un progetto per individuare ed eliminare gli ostacoli al buon funzionamento della catena del trasporto merci in Europa. Nel quadro dell’“esercizio di rilevamento delle strozzature”, i soggetti coinvolti e le parti interessate sono invitati a fornire informazioni e dettagli sulle difficoltà di circolazione incontrate nel corso della loro attività. Per strozzatura si intende ogni ostacolo ai servizi logistici di trasporto merci, sia quelli di natura amministrativa, che operativa e legislativa, a livello locale, nazionale o europeo. Nella verifica di medio termine del Libro bianco sui trasporti del 2001, la logistica è stata considerata un aspetto centrale della mobilità sostenibile. Secondo Jacques Barrot, vicepresidente della Commissione responsabile per i trasporti, “nel processo di ottimizzazione delle condizioni di distribuzione delle merci, la logistica gioca un ruolo centrale per rendere il trasporto più efficiente, limitando al contempo gli effetti dell’inquinamento e della congestione del traffico. Per le lunghe distanze è opportuno che gli spedizionieri e i loro partner logistici - ha aggiunto il vicepresidente - prendano in considerazione, come alternativa, i servizi del trasporto ferroviario e marittimo a corto raggio. Una politica logistica europea dovrebbe mantenere il know-how e il talento in Europa e aiutare a evitare la delocalizzazione del lavoro al di fuori delle nostre frontiere”. Dall’inizio del 2006 la Commissione ha organizzato due riunioni con le parti interessate del settore della logistica. Nel giugno del 2006 è stata pubblicata una comunicazione sulla logistica del trasporto merci in Europa. Dalla comunicazione e dagli incontri è emersa la necessità di avviare un’iniziativa per individuare ed eliminare quegli ostacoli che impediscono uno sviluppo più rapido di questo settore. Di conseguenza, le parti interessate, il mondo dell’industria, le parti sociali e gli Stati membri sono state invitate a partecipare all’esercizio di rilevamento delle strozzature e a proporre delle soluzioni efficaci al problema. In futuro sarà creato, inoltre, un gruppo di punti di contatto, in rappresentanza dei differenti attori del settore. Il suo mandato consisterà soprattutto nel monitorare l’esercizio di rilevamento delle strozzature e nell’individuare il modo per rimuovere gli ostacoli per ottenere la massima efficienza della logistica dei trasporti in Europa. .  
   
   
MEF: SARÀ MERRILL LYNCH IL CONSULENTE FINANZIARIO PER LA PRIVATIZZAZIONE DI ALITALIA  
 
Roma, 18 dicembre 2006 - Il Ministero dell´Economia e delle Finanze comunica che Merrill Lynch è stata selezionata per lo svolgimento del ruolo di Consulente Finanziario nell´ambito della prevista operazione di privatizzazione di Alitalia. La decisione è stata assunta anche sulla base del parere espresso al riguardo dal Comitato Privatizzazioni, riunitosi il 14 dicembre. La nomina del Consulente Finanziario - cui seguirà a breve anche quella del Consulente Legale - costituisce il primo passaggio operativo dell´operazione di cessione, attraverso una procedura competitiva a trattativa diretta rivolta a potenziali acquirenti, di una quota del capitale di Alitalia non inferiore al 30,1%. Come già comunicato con il supporto dei propri consulenti, il Ministero provvederà in tempi brevi alla predisposizione dell´invito a manifestare interesse all´acquisto delle attività oggetto della procedura. .  
   
   
ALITALIA, FORMIGONI A PRODI:CLAUSOLE SALVAGUARDIA PER MALPENSA LE PROPOSTE IN VISTA DEL BANDO PER PRIVATIZZARE LA COMPAGNIA "GARANTIRE SERVIZI AI CITTADINI E USARE CRITERI DI EFFICIENZA"  
 
Milano, 18 dicembre 2006 - Garantire ai cittadini italiani un più adeguato servizio di trasporto aereo, assicurando e accrescendo l´accessibilità intercontinentale del Nord Italia. E´ questo, secondo il presidente della Regione Lombardia, Roberto Formigoni, il criterio che deve scandire i passi e gli atti del Governo in vista della privatizzazione del 30% di Alitalia. E´ una presa di posizione netta quella che Formigoni sta per presentare al presidente del Consiglio per correggere l´atto di indirizzo della riforma del trasporto aereo nazionale. Con quattro capisaldi, che per il presidente lombardo debbono essere "irrinunciabili" per lo hub di Malpensa: 1 - Alitalia non deve ridurre il numero di destinazioni intercontinentali e continentali attualmente servite da Malpensa; 2 - deve assegnare a Malpensa o Fiumicino le nuove destinazioni intercontinentali utilizzando come criterio il minor tempo di volo; 3 - deve assicurare che almeno il 50% dei voli da e per Malpensa siano gestititi dalla Compagnia di bandiera; 4 - le basi di armamento siano commisurate al traffico avente origine dai singoli aeroporti, in coerenza con un criterio di efficienza aziendale. Regional Competition - Ma Formigoni ha anche criticato il metodo con il quale il Governo nazionale si sta preparando a presentare il bando per la messa in vendita di una quota di Alitalia. "Da tempo Regione Lombardia - ha spiegato Formigoni il 15 dicmbre in una conferenza stampa affiancato dall´assessore alle Infrastrutture e Mobilità, Raffele Cattaneo - aveva chiesto al Governo che ci fosse un preventivo confronto con le Regioni sul futuro di Alitalia e del sistema aereo. Questo è parzialmente avvenuto in uno dei Tavoli Milano, ma riteniamo che debba essere fatto in maniera più corposa e in qualche modo definitiva prima che sia emesso il bando". Lo sviluppo di Malpensa è infatti essenziale per la competitività del Paese e per il risanamento di Alitalia "Dunque - ha detto ancora Formigoni - l´obiettivo condiviso da tutte le istituzioni milanesi è salvaguardare l´attuale livello d´accessibilità e progressivamente colmare il deficit che penalizza Milano e l´Italia settentrionale nella regional competition mondiale, nell´interesse dei propri cittadini e dell´intera nazione". Ragioni economiche e tecniche dicono infatti che Malpensa può essere il principale aeroporto hub italiano in quanto serve una delle più importanti aree socio-economiche europee, che genera il 70% del fatturato aereo nazionale ed è situato in una posizione geografica più favorevole per servire le grandi rotte intercontinentali del mercato business. Guardare Oltre Il 2015 - Da studi fatti, emerge però che il sistema aeroportuale milanese è in grado di rispondere alla naturale crescita della domanda fino al 2015, dopodiché sarà necessario adeguare sotto il profilo aeronautico l´aeroporto di Malpensa con importanti interventi sulle infrastrutture di volo (terza pista) e su quelle al servizio dei passeggeri e delle merci. "Chiediamo anche che il Governo indichi - ha aggiunto il presidente lombardo - nel mantenimento e nello sviluppo del livello di servizio offerto a Malpensa, lo strumento principale attraverso cui realizzare il risanamento di Alitalia e che acceleri il trasferimento di proprietà delle aree, attualmente del demanio militare, necessarie per lo sviluppo dell´aeroporto". "Non escludiamo - ha spiegato Formigoni - di studiare eventuali accordi societari tra Alitalia e altre compagnie aeree, partnership che però dovranno comunque salvaguardare i collegamenti intercontinentali esistenti e che dovranno contenere clausole di salvaguardia sul ruolo hub di Malpensa, anche a protezione degli ingenti investimenti effettuati direttamente e indirettamente dagli Enti Locali lombardi". L´assessore Cattaneo ha poi approndito punto per punto le quattro "clausole" di salvaguardia chieste per Malpensa. Destinazioni Da Mantenere - "Riteniamo dunque che il Governo - ha chiarito Cattaneo - debba inserire dei paletti nel bando per la privatizzazione di Alitalia: una procedura non nuova ma che ha già dimostrato il suo potenziale positivo nel processo di fusione fra Klm e Air France". Cattaneo ha spiegato che "oggi le destinazioni in una settimana media sono 175 (100 continentali e 75 intercontinentali) e 360 i voli, dimensione sotto la quale non si può scendere. Questo perché la Lombardia oggi concentra il 51% degli investimenti esteri diretti nel nostro paese e il 36% dell´import". "L´accessibilità continentale e intercontinentale diretta - ha aggiunto Cattaneo - è la chiave per mantenere e sviluppare queste performance, che sono uno degli indicatori più significativi dello sviluppo de nostro territorio". Nuove Destinazioni, Dove? - E ancora, la seconda condizione deve essere di ragionevolezza e buon senso nell´indicare dove debbano essere inserite nuove destinazioni continentali e intercontinentali. Il criterio è quello del luogo in cui occorre minor tempo per raggiungere le destinazioni. La Regola Del 50% - La terza è una condizione che riguarda tutti gli aeroporti hub, "è quella che noi chiamiamo regola del 50% - ha spiegato Cattaneo - che Alitalia continui, cioè, a rappresentare almeno il 50% dei voli su Malpensa e che permetta ad Alitalia di continuare a considerare Malpensa il proprio hub di riferimento". Alitalia su 2. 284 voli totali (in una settimana media) ne opera 1. 229 (pari al 54%) da Malpensa, su 288. 011 posti messi a disposizione 146. 793 (pari al 51%) sono da Malpensa. "Dati importanti- ha commentato Cattaneo - ma inferiori a quelli di altri hub: Lufthansa rappresenta per Francoforte il 59% dei voli e il 56% dei posti, Air France per Parigi il 57% dei voli e il 56 dei posti e Klm per Schipol il 53% dei voli. Dunque, il almeno il 50% dei voli di Alitalia devono partire da Malpensa". Basi Di Armamento - L´ultima condizione riguarda la basi di armamento che per Regione Lombardia devono essere commisurate al traffico che ha origine nei singoli aeroporti. Oggi l´80% del traffico ha origine da Malpensa dove però è collocata solamente il 20% della base di armamento, mentre a Fiumicino accade esattamente l´opposto. "Chiediamo dunque - ha concluso Cattaneo - che siano garantite la condizioni perché il bando per la privatizzazione di Alitalia non si trasformi nell´epitaffio funebre di Malpensa". . . .  
   
   
AEROPORTO DI BOLZANO: DURNWALDER E WIDMANN INCONTRANO IL MEDIATORE FALK  
 
Bolzano, 18 dicembre 2006 - Le modalità operative e le prime indicazioni che porteranno a una valutazione complessiva sull´adeguamento dell´aeroporto di Bolzano, tenuto conto delle attuali divergenti opinioni sul progetto, sono state affrontate nel tardo pomeriggio del 15 dicembre a Bolzano dal presidente della Provincia Luis Durnwalder e dall´assessore alla Mobilità Thomas Widmann nell´incontro con Gerhard Falk, l´esperto che riveste il ruolo di "mediatore". A novembre, come noto, la Giunta provinciale ha affidato al professor Gerhard Falk di Klagenfurt il compito di predisporre una valutazione sull’adeguamento dell’aeroporto di Bolzano. Al cosiddetto "mediatore" viene chiesto di valutare la situazione della viabilità dell´area tra Bolzano e la Bassa Atesina nel suo complesso. Oggi nella sede del Consiglio provinciale il presidente Durnwalder e l´assessore Widmann hanno avuto un primo scambio di vedute con Gerhard Falk, già alle prese con gli incontri con le componenti sociali ed economiche per poter ricavare un quadro complessivo della situazione e delle problematiche legate all’ampliamento della struttura aeroportuale. "È stato un primo colloquio utile e chiaro - ha spiegato il presidente Durnwalder - nel quale è stato concordato che nessun intervento verrà avviato nello scalo di Bolzano durante il lavoro di mediazione condotto dall´esperto. " Nell´incontro si è ribadito che Falk effettuerà la sua indagine su una base il più possibile ampia: "Tutte le parti interessate dovranno avere l´opportunità di esprimersi, in un clima di fiducia, e confidiamo che nella prima metà del 2007 l´impegno del mediatore possa giungere a una conclusione concreta", ha informato Durnwalder. Falk condurrà lo studio non solo sugli interventi relativi all´aeroporto ma entro un piano complessivo che comprende i problemi e i fattori ambientali dell´intera area interessata, quindi tenendo conto anche delle altre fonti di inquinamento acustico e ambientale. Un eventuale adeguamento dello scalo non dovrà portare ulteriori aggravi alla zona. "Dalla valutazione quindi si potrà capire se e come sarà possibile adeguare lo scalo con interventi a medio e lungo termine non peggiorativi per la cittadinanza", ha sintetizzato Durnwalder. .  
   
   
AUMENTO CAPITALE AEROPORTO FVG  
 
 Trieste, 18 dicembre 2006 - "In merito alle odierne notizie su un possibile aumento di capitale per il Consorzio dell´Aeroporto di Ronchi dei Legionari - osserva il 16 dicembre l´assessore regionale alle Risorse Economiche e Finanziarie Michela Del Piero - desidero far osservare che affinchè aderisca un nuovo socio occorre che gli altri partner societari rinuncino al proprio diritto di opzione all´aumento di capitale". "Sarà questa una verifica che evidentemente verrà fatta nel corso della prossima assemblea e, dunque, gli attuali soci valuteranno singolarmente ed in quella sede il proprio atteggiamento e l´eventualità di una rinuncia al diritto di opzione". "Come Regione peraltro - rileva l´assessore Del Piero - facciamo notare che già esiste un socio finanziario privato all´interno della compagine sociale del Consorzio, Friulcassa Spa, e dunque auspichiamo che sia eventualmente un socio attuale a sottoscrivere l´aumento di capitale, anche eventualmente ´inoptato´, cioè non sottoscritto dai partner oggi presenti nel capitale sociale del Consorzio". "Ci auguriamo dunque che sia proprio Friulcassa a sottoscrivere l´aumento di capitale inoptato. Non capisco il motivo per cui ci deve essere assolutamente un nuovo socio: collegialmente, nell´ambito della prevista prossima assemblea dei soci verificheremo se Friulcassa riterrà opportuno sottoscrivere tale aumento di capitale". "Infine desidero solo segnalare come l´iniezione di risorse finanziarie sarà sicuramente più efficace se effettuata in seno alla Spa che gestisce l´aeroporto piuttosto che nel Consorzio". .  
   
   
IL GRUPPO TUI ANNUNCIA LA NASCITA DELLA NUOVA COMPAGNIA AEREA TUIFLY.COM. A PARTIRE DA GENNAIO 2007, TUIFLY.COM ACCORPERÀ LE COMPAGNIE AEREE HAPAG-LLOYD EXPRESS E HAPAGFLY  
 
 Milano, 18 dicembre 2006 - Il Gruppo Tui ha annunciato che, a partire da gennaio 2007, le due compagnie aeree low cost Hapag-lloyd Express e Hapagfly (la compagnia di voli charter del gruppo Tui) si presenteranno sul mercato con il nuovo brand Tuifly. Com. Il logo della nuova compagnia sarà caratterizzato dalla scritta Tuifly in rosso, in combinazione con il giallo tipico di Hapag-lloyd Express. Il nuovo trade-mark consentirà di mantenere continuità con i precedenti brand che negli anni hanno acquisito una notevole popolarità e riconoscibilità. “La nascita del marchio Tuifly. Com rappresenta per il Gruppo Tui un’ulteriore crescita nel mercato delle compagnie aeree. Sarà senza dubbio espressione dei valori del Gruppo Tui quali affidabilità e qualità e contribuirà ad accrescerne la brand awarness. ” – afferma Roland Keppler Ceo Hlx. “Tuifly. Com rappresenta inoltre la base fondante della futura strategia internet del Gruppo. Infatti, Tuifly. Com non si posizionerà solo come una compagnia aerea internazionale, ma allo stesso tempo, come la principale piattaforma di viaggi in Europa, non solo per quanto riguarda i voli low cost, ma per tutto ciò che si riferisce all’offerta di un pacchetto turistico completo. ” Nel corso del 2007, tutti gli aeromobili della flotta (56) saranno brandizzati con i nuovi colori anche se non saranno più utilizzati gli scacchi bianchi e neri e il claim “Volare al prezzo di un taxi”. A partire dall’inizio del 2007, i brand Hlx e Hapagfly saranno sostituiti integralmente da Tuifly. Com. A metà gennaio 2007, una campagna di comunicazione sosterrà – utilizzando per la prima volta la nuova brand identity - il lancio del nuovo portale tuifly. Com che sostituirà interamente i siti hlx. Com e hapagfly. Com. Il nuovo website sarà strutturato per diventare uno dei portali online di viaggi più importanti e competitivi. Offrirà, infatti, la possibilità di acquistare non solo biglietti aerei, ma anche interi pacchetti di viaggio (hotel, noleggio auto e altri servizi turistici), avvalendosi dell’expertise del Gruppo Tui. La fusione legale delle due Società Hapag-lloyd Flug Gmbh e Hapag-lloyd Express Gmbh) è prevista per il 2008. .  
   
   
PRESENTATO AL MOTOR SHOW IL NUOVO PIANO NAZIONALE DELLA SICUREZZA STRADALE. EMANUELA BERGAMINI VEZZALI (OSSERVATORIO): "OCCORRE SVILUPPARE E DIFFONDERE TRA I GIOVANI LA CULTURA DELL´EDUCAZIONE STRADALE E DELLA SICUREZZA". IL VICE MINISTRO DE PICCOLI: "IL COSTO SOCIALE DEI MORTI E FERITI PER INCIDENTI STRADALI E´ DI 32 MILIARDI DI EURO L´ANNO"  
 
Bologna, 18 dicembre 2006 - Ogni giorno in Italia si verificano in media 617 incidenti stradali che causano la morte di 15 persone e il ferimento di altre 860. Nell´anno 2005 ne sono avvenuti oltre 225mila, in cui hanno perso la vita più di 5400 persone, mentre altre 314mila circa hanno subito lesioni di diversa gravità. Dati (la fonte è l´Istat) che forse lasciano meno l´amaro in bocca se confrontati con quelli del 2004: 229mila gli incidenti (e quindi nel 2005 sono calati a livello nazionale del 1,8%), 5700 morti (-4,7%) e 323mila feriti (- 2,7%). "C´è ancora tantissimo da fare - è il commento di Emanuela Bergamini Vezzali, presidente dell´Osservatorio per la sicurezza e l´educazione stradale della Regione Emilia-romagna - . Bisogna continuare sulla strada intrapresa per sviluppare e diffondere, in particolare tra i giovani, la cultura dell´educazione stradale e della sicurezza". E proprio di sicurezza sulle strade e di provvedimenti per arginare il dramma dei decessi e dei feriti si è parlato stamani al Motor Show durante il convegno dal titolo "Il nuovo Piano nazionale della sicurezza stradale: obiettivi e proposte", organizzato e promosso dall´Osservatorio e dal Centro Studi di Promotor International. Il Piano, finalizzato a creare le condizioni per una mobilità sicura e sostenibile, punta a ridurre il drammatico tributo di vittime della strada e gli ingenti costi sostenuti dallo Stato, dal sistema delle imprese e dalle famiglie a causa di tali incidenti. L´obiettivo di riferimento recepisce le indicazioni del secondo programma per la sicurezza stradale elaborato dalla Commissione europea: riduzione del 40% del numero di morti e feriti entro il 2010. "Nella Finanziaria ci sono circa 85milioni di euro da destinare esclusivamente a questo tema - ha sottolineato Cesare De Piccoli, vice ministro ai Trasporti con delega alla sicurezza, in conclusione del convegno - . Oltre al dramma umano, c´è anche un costo sociale dei tanti decessi per incidente stradale e degli altrettanti feriti che ammonta a circa 32 miliardi di euro l´anno. Molto di più delle morti sul lavoro di cui giustamente tanto si discute, mentre della sicurezza stradale ne parlano al massimo gli addetti ai lavori e le famiglie coinvolte. Se questo tema non diventerà per tutti noi una priorità - ha aggiunto il vice ministro - , non ci sarà mai una svolta. E se l´Europa non raggiungerà l´obiettivo auspicato, ovvero del 40% in meno dei decessi sulle strade entro il 2010, la responsabilità sarà anche dell´Italia. Occorre - ha concluso De Piccoli - lavorare nel breve periodo sui comportamenti di guida, effettuando più controlli e sanzioni". .  
   
   
MISURE DI LIMITAZIONE ALLA CIRCOLAZIONE INUTILI E PRIVE DI CAUSA-EFFETTO CONFORTATE ANCHE DAL PROF. VERONESI LE MINIME RESPONSABILITA’ DELL’AUTOMOBILE SULLE MALATTIE RESPIRATORIE  
 
Roma, 18 dicembre 2006 - E’ stato presentato il 14 dicembre a Milano lo studio del Csst (Centro Studi sui Sistemi di Trasporto) voluto dall’Unrae e dall’Anfia, con il patrocinio dell’Aci, che ha fatto chiarezza sulle reali responsabilità dell’automobile nella diffusione delle polveri sottili. Da un’interessante simulazione modellistica riferita alle diverse forme di limitazione della circolazione nella città di Milano, è emerso che le autovetture più moderne, dotate di motorizzazioni Euro 3 ed Euro 4, forniscono un contributo praticamente nullo alla diffusione del Pm10. In particolare, infatti, il divieto di circolazione per tutti i veicoli comporta una riduzione di appena il 3% delle emissioni di Pm10 da gas di scarico, rispetto al divieto di circolazione con esenzione per le Euro 3 ed Euro 4, mentre la circolazione a targhe alterne per tutti i veicoli comporta una riduzione di appena l’1% delle emissioni di Pm10 da gas di scarico, rispetto alla circolazione a targhe alterne, con esenzione per le Euro 3 ed Euro 4. Alla luce di tali risultati, ottenuti basandosi su fonti e dati istituzionalmente riconosciuti, le due Associazioni e l’Aci, hanno voluto ribadire quanto siano inutili e ingiustificate le misure di limitazione alla circolazione adottate nei centri urbani, che tendono continuamente a discriminare l’uso dell’automobile. Il Prof. Umberto Veronesi, intervenuto alla presentazione dello studio, ha voluto confortare tali risultati, confermando che le polveri sottili non sono la principale causa delle più terribili malattie dell’apparato polmonare e che l’inquinamento atmosferico ha un’incidenza percentuale solamente del 2%, preceduto da molti altri fattori di rischio, tra i quali spiccano l’alimentazione (35%) e il tabacco (30%). Quest’ultima considerazione spiega, inoltre, come mai, ad esempio, in alcuni grandi città della pianura padana, si registrino tassi più elevati di malattie polmonari rispetto alle città metropolitane. E’ ora intendimento delle Associazioni ispiratrici dello studio diffondere tali risultati, auspicando che, i provvedimenti attuati dalle amministrazioni locali in difesa dalle polveri sottili, possano trarre giovamento dalle conclusioni dello studio stesso. .  
   
   
NASCE VOLKSWAGEN GROUP ITALIA S.P.A.  
 
Verona, 18 dicembre 2006 - La nuova ragione sociale sostituirà Autogerma S. P. A. Dal 1 ° gennaio 2007. Dopo oltre cinquant´anni di attività, dal 1 ° gennaio 2007 la Autogerma cambierà la propria ragione sociale. La Consociata Italiana del Gruppo Volkswagen che distribuisce nel nostro Paese i marchi Volkswagen, koda, Audi, Seat e Volkswagen Veicoli Commerciali, assumerà una denominazione che comunica in modo forte e immediato la sua appartenenza al primo gruppo automobilistico europeo: Volkswagen Group Italia S. P. A. Questa scelta non cancellerà certo la lunga storia della Autogerma iniziata nel 1954 a Bologna, bensì renderà ancora più visibili e riconoscibili i successi ottenuti in questi anni, portando in dote all´Azienda un´identità più incisiva a livello nazionale e internazionale. Volkswagen Group Italia S. P. A. È senz´altro un nome più efficace per una società che fa parte di una multinazionale della caratura del Gruppo Volkswagen. La nuova identità farà sentire i suoi positivi effetti anche su notorietà e percezione dell´Azienda, aspetti che saranno indubbiamente favoriti da una identificazione così diretta e immediata con il ruolo di importatore e distributore delle Marche del Gruppo Volkswagen in Italia. La realtà veronese che con 5. 000 milioni di Euro di fatturato figura tra le primissime società italiane, potrà così diventare più facilmente un punto di riferimento per coloro che cercano un´esperienza lavorativa ad alto livello. Ii nome Volkswagen Group Italia S. P. A. Comunica in modo più trasparente anche le opportunità professionali che solo l´appartenenza a una multinazionale può garantire. Già oggi, tra gli oltre 900 Collaboratori della Autogerma ci sono numerosi talenti internazionali impegnati in un´esperienza di lavoro in Italia. Allo stesso modo, per i Collaboratori italiani è prevista la possibilità di mettersi alla prova professionalmente all´estero nell´ambito delle Società del Gruppo. Ii cambio della ragione sociale non comporterà alcuna variazione nell´organigramma e nell´assetto societario della Autogerma. La novità si ferma al nome quindi, che ha il compito di garantire una ribalta più luminosa a un´Azienda ricca di storia e di contenuti. .  
   
   
FIAT AUTO E TATA MOTORS ANNUNCIANO LA CREAZIONE DI UNA JOINT-VENTURE IN INDIA  
 
Torino, Mumbai, 18 dicembre, 2006 - Fiat Auto e Tata Motors annunciano insieme in data odierna l’accordo per la creazione di una joint-venture fra le due società a seguito del Memorandum of Understanding di luglio 2006. Oggetto dell’accordo sono la creazione e l’istituzione di una joint-venture industriale in India, presso lo stabilimento Fiat a Ranjangaon, nello stato di Maharashtra. Con una capacità produttiva annua a regime di oltre 100. 000 autovetture e 200. 000 motori e cambi, lo stabilimento di Ranjangaon produrrà veicoli per il mercato indiano e per l’esportazione. I veicoli Fiat e Tata saranno prodotti nello stesso stabilimento, gestito in uguale misura dai due soci azionari. Fiat Auto introdurrà le sue autovetture dei segmenti B e C, precisamente la Fiat Grande Punto e la Fiat Linea, che è stata presentata al Motorshow di Istanbul all’inizio di novembre. Una prima linea di montaggio per autovetture Fiat è già stata installata presso lo stabilimento di Ranjangaon per la produzione dei modelli Fiat Palio e Fiat Adventure e sono iniziati i collaudi. Le prime autovetture usciranno dalle linee di montaggio all’inizio del 2007. Le auto con marchio Fiat saranno distribuite da Tata attraverso la rete di vendita Tata – Fiat a seguito dell’intesa posta in essere sin da marzo 2006. La rete di vendita Tata – Fiat crescerà progressivamente fino a raggiungere 100 punti vendita per il lancio dei nuovi modelli e fino a fornire una copertura totale in tutto il paese. Attualmente, i concessionari Tata-fiat sono 42. La produzione di autovetture Tata all’interno della joint venture contribuirà ad integrare le capacità produttive dello stabilimento di auto di Tata Motors di Pune al fine di far fronte alla crescente domanda e di disporre nuovi modelli. Per quanto riguarda i motori, la produzione comprenderà il motore diesel multi-jet Fiat da 1. 3 litri, che ha già riscosso tanto successo, il motore da 1. 4 litri ed un nuovo motore a benzina da 1. 2 litri, entrambi della famiglia dei motori ‘Fire’, e cambi Fiat. L’investimento totale in questa joint-venture industriale sarà effettuato gradualmente e potrebbe superare 665 milioni di euro. La joint-venture comincerà la produzione di motori e nuove autovetture in maniera graduale dall’inizio del 2008. In attesa della formalizzazione degli accordi legali, le società daranno il via alla realizzazione dei progetti, ed intensificheranno ulteriormente le relazioni già esistenti per potenziare i rispettivi punti di forza attraverso un portafoglio prodotti comune e complementare e scambi di tecnologia. Fiat e Tata stanno inoltre continuando gli studi per la cooperazione industriale e commerciale in America Latina, sulla base di un’analisi congiunta iniziata a luglio 2006. Questi studi stanno procedendo positivamente. Sergio Marchionne, Amministratore Delegato di Fiat, ha detto: “Questo annuncio rafforza ulteriormente la nostra alleanza strategica con il Gruppo Tata e consolida le trattative che sono in corso a tutti i livelli. Con l’inizio di questo progetto a Ranjangaon daremo una spinta determinante alla presenza competitiva di Fiat in India e l’area circostante. La collaborazione industriale con Tata ci permetterà di portare il gusto e la tecnologia delle vetture e dei motori e cambi Fiat a livelli in linea con la domanda locale, traendo beneficio dalle straordinarie conoscenze di mercato e del posizionamento di Tata. L’integrazione dei prodotti di Fiat e Tata è un ulteriore passo avanti verso la creazione di un industrial player su scala globale in India. Crediamo anche che questa iniziativa darà slancio allo sviluppo economico e sociale dell’area. ” Ratan N. Tata, Presidente di Tata Motors, ha detto: “L’alleanza strategica con Fiat permette alle due società di offrire congiuntamente al mercato indiano una vasta gamma di prodotti. Consente a Tata Motors di utilizzare la tecnologia Fiat a livello internazionale nei cambi e motori per le sue autovetture di prossima generazione e allo stesso tempo amplia l’offerta di modelli nelle sue reti di vendita. Le attuali autovetture Fiat hanno uno stile accattivante e si impongono per le loro prestazioni. Sono certo che anche i clienti indiani, come è successo nei mercati dell’Europa occidentale, apprezzeranno queste vetture. ” .  
   
   
GE FLEET SERVICES LANCIA IMANAGE: UNO STRUMENTO DI SECONDA GENERAZIONE PER RIDURRE TEMPI E COSTI DI GESTIONE DEL PARCO AUTO  
 
 Roma, 18 dicembre 2006 - Quanti veicoli sono stati ordinati? Qual è il costo complessivo della mia flotta a livello europeo? Quanti veicoli avranno contratti in scadenza nei prossimi 3 mesi? In che misura è variato il consumo di carburante negli ultimi 12 mesi? A quanto ammonta l’incremento del costo del carburante in Europa negli ultimi 3 anni? E in Francia? E in Germania? A queste e ad altre domande ancora è in grado di dare una risposta iManage, il nuovo servizio on line lanciato sul mercato da Ge Fleet Services Italia per semplificare ulteriormente il monitoraggio e l’analisi nella gestione delle flotte aziendali, risparmiando tempo e denaro. Grazie a iManage è possibile osservare rapidamente gli indicatori chiave della performance della flotta, passando con soli 3 click di mouse dalla visualizzazione dei costi totali del parco auto all’analisi in dettaglio delle singole vetture. Il servizio può integrare le informazioni provenienti da 11 differenti Paesi in 8 differenti lingue, permettendo ad un cliente con più sedi in Europa di avere in un click la visione completa dei dati che altrimenti avrebbero richiesto giorni per il consolidamento. Il programma fornisce proiezioni immediate su chilometraggio e durata consentendo di identificare la frequenza di utilizzo dei veicoli in modo da poter decidere immediatamente se rinnovare o meno i contratti. Tra le funzioni offerte dal servizio anche la cronologia dettagliata degli interventi di manutenzione effettuati sui singoli veicoli. Tutti i dati forniti possono essere poi trasposti e utilizzati in formato excel. Imanage non richiede l’istallazione di alcun software ed è accessibile attraverso qualsiasi browser tramite l’inserimento da parte dell’utilizzatore di una user name e una password di riconoscimento. “iManage”, commenta Emmanuel Lufray - Direttore Commerciale di Ge Fleet Services Italia , “nasce dalla collaborazione con la nostra clientela a livello europeo e dall’analisi delle sue esigenze, con l’obiettivo di fornire uno strumento in più per semplificare i processi di gestione della flotta e agevolare il compito dei Fleet Manager”. Quattro sono i punti di forza di iManage. Risparmio di denaro. Il programma, che combina funzioni di analisi, implementazione e controllo, fornisce una descrizione dettagliata dei costi, indica se rientrano nel budget ed evidenzia le eventuali opportunità di risparmio. Offre, inoltre, la possibilità di effettuare analisi dettagliate dei costi specifici, relativi al noleggio, alla manutenzione o al carburante, semplifica il controllo delle spese previste e di quelle inattese, ottimizzando l´uso del parco auto e la gestione efficiente del budget aziendale. Risparmio di tempo. Imanage riduce i tempi di raccolta dei dati, consentendo al cliente di dedicare più attenzione e disponibilità ad attività di analisi e di implementazione. Gli studi di settore indicano che i responsabili dei parchi auto aziendali riservano generalmente il 30% del loro tempo, ossia 2 interi giorni lavorativi a settimana, all´analisi e al controllo della flotta. L´uso di iManage e delle sue funzioni di analisi e reporting consente di concentrare il lavoro di 2 giorni in meno di mezza giornata. Garanzia di rispetto della Car Policy. Imanage fornisce un´istantanea in tempo reale di ciascun veicolo e driver della flotta, indipendentemente dal fatto che si tratti di una società singola o di una multinazionale con più sedi europee. Inoltre, consente di verificare che gli ordini siano allineati con la car policy concordata. Le notifiche forniscono informazioni sulla differenza tra i costi del parco auto ed il budget, in modo tale che il cliente possa decidere e attuare in tempi rapidi la soluzione più idonea. Massima visibilità e trasparenza. Il formato grafico on line semplice e intuitivo visualizza istantaneamente tutte le informazioni necessarie su veicoli e costi, oltre a monitorare costantemente i dati critici della flotta. Tutte le analisi permettono anche di vedere i trend relativi agli anni precedenti e le proiezioni su quelli futuri. Imanage fa parte della più ampia gamma di soluzioni e-business sviluppata da Ge Fleet Services denominata ‘Online Key’, prodotti online concepiti per permettere ai clienti di gestire al meglio tutti gli aspetti che riguardano le operazioni relative alla loro flotta aziendale. Grazie a Online Key i clienti di Ge Fleet Services possono migliorare la loro produttività e rendere più efficace la loro politica di acquisto, basandosi su informazioni aggiornate in tempo reale e su operazioni di preventivo e ordine completamente informatizzate. .  
   
   
DEFINITI I PREZZI DELLA NUOVA TOUAREG  
 
 Verona, 18 dicembre 2006 - La nuova Touareg, che ha debuttato al Salone di Parigi e in questi giorni è esposta al Motor Show di Bologna, si prepara ad affrontare il mercato italiano. È stato infatti approvato il listino prezzi della Suv Volkswagen che si presenta arricchita da significativi cambiamenti. Oltre a ben 2. 300 elementi nuovi che per la maggior parte hanno ridefinito il design della vettura, con particolare riferimento alla zona anteriore, la Touareg propone una gamma con inedite opportunità per i Clienti. È il caso del nuovissimo motore 4. 2 V8 Fsi con iniezione diretta di benzina, al debutto su una Volkswagen. Rispetto al precedente 4. 2 V8 con iniezione “tradizionale”, questa unità offre una potenza maggiore – più 40 Cv, per un totale di 350 – oltre a un rendimento migliorato anche per merito dell’iniezione diretta Fsi. Grazie alle sue caratteristiche di spicco e alla temporanea uscita dal listino del 6. 0 W12, il nuovo V8 Fsi diventa la motorizzazione al top della gamma Touareg a benzina. L’altro motore disponibile è il 3. 6 V6 Fsi 280 Cv che ha definitivamente sostituito il 3. 2 V6 240 Cv. Passando a parlare di motori a gasolio, certamente i preferiti dai Clienti della Touareg, la gamma Turbodiesel rinnovata offre esclusivamente unità equipaggiate con filtro antiparticolato. Costituisce una novità la disponibilità del 3. 0 V6 Tdi 224 Cv anche in abbinamento al cambio manuale a sei rapporti, motore fin qui fornito soltanto con il Tiptronic. Per quanto riguarda i prezzi, alla base della gamma c’è la Touareg 2. 5 Tdi 174 Cv con cambio manuale a 6 rapporti offerta a 39. 950 € (42. 200 € con Tiptronic). La 2. 5 Tdi è disponibile anche in allestimento Style (45. 500 € con cambio manuale e 47. 750 € con Tiptronic) e Exclusive (47. 600 € e 49. 850 €). La Touareg 3. 0 V6 Tdi costa 49. 700 € (51. 950 € con il Tiptronic) oppure 52. 500 € se si sceglie la versione Exclusive (54. 750 € con Tiptronic). Per la 5. 0 V10 Tdi il prezzo è pari a 80. 950 €. Passando alle Touareg a benzina, per la 3. 6 V6 Fsi Tiptronic Exclusive sono necessari 55. 450 € mentre per la 4. 2 V8 Fsi Tiptronic il prezzo è di 73. 900 €. .  
   
   
IL PROGETTO XC60 - ECCO UN RIUSCITO E CARISMATICO CROSSOVER VOLVO  
 
Roma, 18 dicembre 2006 La concept car mostra che il progetto Xc60 di Volvo Cars è pronto a competere nel segmento di mercato attualmente più difficile e in più rapida crescita nel mondo dell’automobile - quello delle Small Premium Utility. Oggi esistono solo una manciata di modelli appartenenti a questo segmento, ma nei prossimi anni gli acquirenti ne avranno almeno dieci tra cui scegliere. Tra il 2007 ed il 2009, si prevede che il volume di vendita di questo segmento aumenti del 75 percento, raggiungendo 443. 000 autovetture. “Il potenziale di questo settore è altissimo, e la concept car mostra che possiamo osare, ed effettivamente osiamo, produrre auto ancora più sportive e dinamiche pur mantenendo la nostra posizione predominante in materia di sicurezza. Le soluzioni tecnologiche per ridurre la possibilità di collisioni a basse velocità rappresentano uno dei maggiori passi avanti. Abbiamo battezzato questo sistema City Safety,” spiega Fredrik Arp. Se l’auto che precede frena all’improvviso e City Safety avverte che è possibile che si verifichi una collisione, prepara i freni per aiutare il conducente ad evitare un incidente. Tuttavia, se il sistema rileva che l´urto è imminente, l´auto frenerà automaticamente. City Safety funziona fino ad una velocità di 30 Km/h. Se la differenza relativa tra la velocità dei due veicoli è inferiore a 15 Km/h il sistema può aiutare il conducente ad evitare completamente lo scontro. Tra i 15 e i 30 km/h l’obiettivo è invece ridurre il più possibile la velocità prima dell’impatto. Come per la neointrodotta Volvo C30, il progetto Xc60 di Volvo è rivolto ad un target specifico, il cui stile di vita comporta una scelta dei prodotti caratterizzata da elevate esigenze di design, valore di marca e soluzioni high-tech. Si potrebbe dire, scherzosamente, che si tratta di consumatori allevati a pane e microchip. Consumatori cresciuti in un´era in cui i prodotti elettronici hanno subito uno sviluppo inimmaginabile - che ad ogni loro compleanno hanno ricevuto apparecchi elettronici sempre più sofisticati e in pacchetti ogni volta più piccoli. Questa generazione è alla continua ricerca del gadget più innovativo, e come gruppo è diventato sempre più influente e si è costruito un potere d´acquisto in continua crescita. Quando si tratta di scegliere un’automobile, questi consumatori adottano lo stesso metro di valutazione applicato agli altri prodotti: deve rispondere a tutte le loro esigenze, e possibilmente avere un “involucro” bello e alla moda. Dal punto di vista progettuale, la Xc60 Concept è una creazione audace, una fusione dei migliori elementi di altri due tipi di auto distinte ma dinamiche. Alla base, la muscolatura inconfondibile e potente della Xc dà vigore all’auto, donandole un aspetto importante, con una notevole altezza dal suolo e su ruote larghe. Nella parte superiore, le linee armoniose tracciano il profilo ed il carisma sportivo di un’elegante coupè. Il design degli interni della Xc60 Concept è audace tanto quanto l´esterno. Questo vale soprattutto per il cruscotto e la consolle centrale, e per i sedili anteriori e posteriori sottili e visivamente mobili. “La concept car non solo lascia intravedere come sarà la Xc60, ma offre anche un indizio sulle linee dei futuri modelli Volvo. Con un look più scolpito, le nostre auto saranno più estroverse dal punto di vista estetico. Se affermate di poter distinguere una Volvo da 50 metri oggi, voglio fare in modo che in futuro la gente possa individuarla immediatamente dal doppio della distanza,” afferma Steve Mattin, direttore del design di Volvo Cars. Con la Xc60 Concept, Volvo Cars annuncia che la famiglia Xc, attualmente composta dalla Xc70 e dalla Xc90, si allargherà all’inizio del 2009. Proprio come i due veicoli che oggi fanno parte della gamma Xc, la Volvo Xc60 è basata sulla tecnologia dell´autovettura, che rende possibile combinare la robustezza ad una guida dinamica e divertente. “Vorrei sottolineare che con il progetto Xc60 così come con la C30, puntiamo più sullo stile di vita che sulla fascia di età. Stiamo ampliando la nostra gamma di modelli per attirare innanzitutto più clienti con uno stile di vita attivo ed urbano. La Xc60 sarà tanto importante quanto la C30 nell’ambito della prevista espansione dei nostri volumi di vendita,” conclude Fredrik Arp. .  
   
   
VIII GIORNATA SULLA SICUREZZA STRADALE:AMPIO RISALTO ALL´IMPORTANZA DEI PNEUMATICI!  
 
Milano, 18 dicembre 2006 - All’ Viii° Giornata di Studio e Confronto sulla Sicurezza Stradale svoltasi il 14 dicembre a Milano e organizzato dalla Provincia, è stato dato ampio risalto alla funzione del pneumatico come elemento di sicurezza attiva. Un pneumatico liscio allunga la frenata fino al 40%: se a 80 km/h l’auto si ferma in 120 mt, con i pneumatici lisci si ferma in 200 mt e questo fa la differenza tra un incidente o meno. La raccomandazione per l’automobilista è quella di effettuare con regolarità il controllo presso un gommista di fiducia che esponga l’adesivo “Pneumatici Sotto Controllo” che certifica l’impegno del gommista ad effettuare gratuitamente il controllo del pneumatico www. Pneumaticisottocontrollo. It .  
   
   
ROMA, NUOVE LICENZE TAXI: CONTROLLI SU 325 CANDIDATI PER 6 CONDUCENTI SCATTERÀ LA PROCEDURA DI RITIRO  
 
Roma, 18 dicembre 2006 - Sono 6 gli aspiranti tassisti che rischiano di vedere ritirata o non assegnata una delle nuove 300 licenze taxi previste dal bando di concorso dello scorso anno. È quanto emerso dall’esame condotto dal Vii Dipartimento sulla base dei certificati giudiziali e dei carichi pendenti ottenuti dalla Procura della Repubblica. Sul rilascio delle licenze è comunque utile ricostruire la procedura che ha portato alla verifica a tappeto disposta dal Comune: Il rilascio delle nuove 300 licenze taxi è avvenuta seguendo alla lettera le normative vigenti in materia, a partire dalla redazione del bando di concorso per finire al rilascio delle autorizzazioni. Con particolare riferimento ai requisiti morali necessari per essere ammessi al concorso, nel bando (pubblicato il 16 agosto del 2005) sono stati riportate letteralmente le disposizioni della legge regionale 58/93 La procedura di rilascio delle nuove 300 licenze è iniziata di fatto con l’approvazione della graduatoria il 29 marzo 2006 con la determinazione dirigenziale n. 585 del Vii Dipartimento e parzialmente rettificata con la determinazione dirigenziale n. 606 del Vii Dipartimento il 31 marzo 2006. Al fine di verificare la veridicità delle dichiarazioni dei candidati rese ai sensi del Dpr. 445/2000 (sull’autocertificazione sostitutiva e valida ai sensi di legge) la U. O. Tpl del Vii Dipartimento ha poi richiesto alla Procura della Repubblica il rilascio dei certificati giudiziali e dei carichi pendenti per 55 nominativi attraverso due comunicazioni inviate il 16 maggio 2006 e il 5 luglio 2006, effettuando quindi un controllo a campione come previsto dalla Legge Bassanini. Dai certificati ricevuti è emerso che due candidati risultavano avere precedenti penali non compatibili con quanto previsto dal bando di concorso e quindi dalla legge regionale 58/93. In questi due casi il rilascio della licenza non è avvenuto. A quel punto per fugare qualsiasi dubbio rispetto alla veridicità delle dichiarazioni giurate dei candidati che risultavano dalla graduatoria in posizione utile per il rilascio di una delle 300 licenze taxi, lo scorso 13 novembre il Vii Dipartimento ha inoltrato alla Procura della repubblica una richiesta di acquisizione dei certificati giudiziali e dei carichi pendenti per altri 270 nominativi, ricevendo risposta il 4 dicembre scorso. Dall’esame della documentazione ricevuta è risultato che per 227 nominativi l’autocertificazione giurata era rispondente alla realtà, mentre in 43 casi risultavano precedenti penali e/o carichi pendenti. L’u. O. Tpl del Vii Dipartimento ha quindi disposto la verifica dei 45 casi complessivi in cui si prefigurava il mancato rispetto delle disposizioni della legge regionale 58/93. Tale attività si è conclusa oggi con il seguente risultato. Sono 6 i nominativi per i quali verrà attivata la procedura di ritiro o mancato rilascio della licenza a causa della presenza di reati rientranti nella fattispecie prevista dal bando e dalla legge stessa. Tale procedura seguirà l’iter previsto dalla legge 241/90, ovvero: Avviso dell’avvio della procedura al soggetto interessato con la comunicazione dei termini entri quali poter avanzare controdeduzioni; Ricevimento delle eventuali controdeduzioni e analisi delle stesse; In caso di mancate controdeduzioni o non validità delle stesse, ritiro della licenza e segnalazione all’Autorità Giudiziaria per dichiarazione infedele ai sensi del Dpr 445/2000. In caso di accoglimento delle controdeduzioni, rilascio della licenza. “L’esito di questa indagine conferma che l’attività del Comune è stata del tutto trasparente e rispettosa delle leggi – afferma l’assessore alle Politiche della Mobilità, Mauro Calamante – Il bando di gara era ben fatto e lo conferma anche il mancato accoglimento dei ricorsi avanzati al Tar. Nel ristrettissimo arco di tempo in cui abbiamo avviato il rilascio delle licenze abbiamo posto la massima attenzione per evitare di commettere errori e il fatto che solo in sei casi abbiamo dovuto predisporre la procedura di ritiro della licenza ne è la dimostrazione. Merita invece una riflessione il fatto che all’interno dei 45 casi di candidati con precedenti penali ce ne siano alcuni riferiti a reati non contemplati dalla legge regionale 58/93. Credo che sia giunto il momento di rivedere quella legge per renderla più adeguata ed efficace al fine di garantire ai cittadini un servizio più sicuro e trasparente. .  
   
   
AUTOSTRADE S.P.A.: ASSEMBLEA DEGLI AZIONISTI, DOPO RELAZIONE AMMINISTRATORI, NON DELIBERA DISTRIBUZIONE DEL DIVIDENDO STRAORDINARIO PREVISTO NEL QUADRO DELLA FUSIONE CON ABERTIS  
 
Roma, 18 dicembre 2006 – Si è tenuta in data 13 dicembre in seconda convocazione, l’Assemblea ordinaria di Autostrade S. P. A. Per deliberare sulla proposta di distribuzione del dividendo straordinario di 3,75 euro per azione nel quadro dell’attuazione dell’operazione di fusione per incorporazione della Società in Abertis Infraestructuras S. A. L’assemblea ha preso atto che gli organi amministrativi delle due società, sono pervenuti alla comune constatazione della impossibilità di dare attuazione alla fusione, tenuto conto dell’assenza di una delle autorizzazioni alla quale è subordinata l’attuazione della fusione, nonché del mutamento dell’assetto normativo esistente alla data nella quale il progetto di fusione è stato approvato dalle rispettive assemblee. Conseguentemente, l’Assemblea ha deliberato di non assumere alcuna deliberazione sulla predetta proposta, in quanto sono sopravvenute insuperabili, allo stato, circostanze ostative all’attuazione della predetta operazione di fusione. Tenuto conto della sopravvenuta impossibilità di dare attuazione alla predetta operazione di fusione: il diritto di recesso esercitato dagli azionisti di Autostrade S. P. A. Con riferimento alla delibera dell’Assemblea straordinaria assunta lo scorso 30 giugno in merito alla predetta fusione, sospensivamente condizionato all’efficacia della fusione, sarà inefficace e pertanto le azioni Autostrade S. P. A. Per le quali tale diritto sia stato esercitato ritorneranno senza indugio nella libera disponibilità dei medesimi azionisti; e, correlativamente, le somme necessarie per il pagamento del valore di liquidazione delle azioni oggetto di recesso assegnate nell’ambito dell’offerta in opzione promossa da Autostrade ai sensi dell’art. 2437-quater, commi 1 e 2 del codice civile, saranno rimesse nella libera disponibilità degli assegnatari. .  
   
   
LOGISTICA ALTO ADRIATICO FINALMENTE SI PARTE  
 
Venezia, 18 dicembre 2006 - “Finalmente si parte. Se sulla logistica ci fossimo impegnati una quindicina di anni fa, oggi avremmo un enorme vantaggio competitivo”. Non è stato un discorso di circostanza quello pronunciato il 16 dicembre dall’assessore alle politiche della mobilità del Veneto Renato Chisso, in occasione della presentazione nel padiglione 103 del Vpt del Master Plan Piattaforma Logistica Venezia da parte di Venezia Logistic, rappresentata dal presidente Alessio Vianello. Il progetto punta, nell’arco temporale di un decennio, a costruire a Porto Marghera un sistema di servizi e infrastrutture competitivo sul mercato europeo della logistica portuale, creando una stretta integrazione tra gli scali dell’Alto Adriatico, tra i diversi soggetti imprenditoriali interessati e con le strutture interportuali e quelle di trasporto. “La Regione condivide in pieno questo obiettivo – ha aggiunto Chisso – sulla cui realizzazione c’è una visione comune. Bisogna però che siano rispettate alcune condizioni, a partire da una visione di tutti i porti dell’Alto Adriatico come una grande piattaforma logistica. Come Regione abbiamo operato per un accordo che comprende anche gli scali sloveni e croati. Serve inoltre uno sforzo per attrezzare le vie di adduzione ai nostri porti e anche da questo punto di vista siamo impegnati a superare le esternalità negative su gomma e su ferro”. C’è inoltre la questione della navigabilità dei canali portuali veneziani che – ha affermato l’assessore regionale – “non è e non sarà più un problema, nonostante qualche Ministro”. Anche l’accordo sulla chimica “dà ulteriori funzioni a quella che è l’area industriale più ampia d’Europa e che può rappresentare l’area logistica più importante del continente: oggi ci sono le condizioni perché le aree libere e liberabili vengano utilizzate a questo scopo”. Chisso ha pure sottolineato come la realizzazione di una piattaforma logistica di caratura europea oggi sia possibile anche perché c’è “una gestione illuminata del Porto, con un orizzonte che va al di là dell’Adriatico e del Mediterraneo per guardare all’intero globo”. “Noi ci crediamo e collaboriamo – ha concluso l’assessore regionale – purchè non si pensi che Venezia sia estranea al Veneto e che possa fare da sola. Tutto il Veneto è una piattaforma logistica diffusa, che si può sviluppare ancora di più utilizzando il sistema dei porti. In questa logica la scommessa può essere vinta”. .  
   
   
PAVIA, STRADE E FERROVIE PER AGGANCIARE LO SVILUPPO TAVOLO TERRITORIALE CON ASSESSORI REGIONALI ABELLI E CATTANEO FORTE CONDIVISIONE DEGLI OBIETTIVI STRATEGICI PER IL TERRITORIO  
 
Milano, 18 dicembre 2006 - Sul tema delle infrastrutture, che costituiscono primari fattori di sviluppo socio-economico del territorio pavese, si è riunita il 14 dicembre la sessione tematica del Tavolo territoriale di confronto che ha visto la partecipazione degli assessori regionali Giancarlo Abelli, in qualità di presidente dell´Accordo quadro di sviluppo territoriale e di Raffaele Cattaneo, assessore alle Infrastrutture e Mobilità, oltre a tutti i soggetti istituzionali più direttamente coinvolti. Al centro dei lavori, l´avanzamento e le prospettive dei progetti in corso, destinati a dare un forte slancio allo sviluppo della provincia pavese: naturalmente l´autostrada Broni-pavia-mortara e la variante alla Statale 35 dei Giovi, il Polo logistico di Mortara, l´Interporto di Voghera, il nuiovo ponte sul Ticino a Vigevano, la Tangenziale di Pavia. E, per le ferrovie, il raddoppio della Milano-mortara e la Gronda Sud Mortara-pavia-casalpusterlengo. "Tutto ciò che è stato deciso - ha detto nel suo intervento Abelli - nei passati tavoli di confronto e poi inserito nell´accordo quadro è stato proposto e condiviso da tutte le componenti, nessuno escluso. Questo mi pare un dato non trascurabile quando è in gioco l´interesse di un intero territorio". "Un territorio - prosegue Abelli - che vede nel potenziamento della propria rete infrastrutturale la condizione essenziale per promuovere e sostenere un adeguato e costante sviluppo. Le infrastrutture, come per altro tutte le scelte politiche e amministrative di un certo peso, richiedono - come è stato in questo caso - la capacità di superare le criticità con uno sforzo comune di analisi, di valutazione e di collaborazione stretta tra tutti i soggetti interessati". "Oggi siamo invitati - conclude Abelli - a condividere lo stato di avanzamento dei più rilevanti interventi inseriti nell´accordo quadro tenuto conto che all´interno dello stesso vi sono ulteriori situazioni dotate di maggiore rilievo strategico e ancora altri si profilano, con potenzialità e caratteristiche tali da renderli candidabili all´inserimento nello stesso accordo". Nel suo intervento Cattaneo ha ribadito che: "Non si può capire l´importanza delle infrastrutture nella provincia di Pavia se non si guarda al più vasto quadro degli assi stradali e ferroviari europei. Se è vero che la nostra Regione soffre di un deficit infrastrutturale nei confronti delle altre Regioni forti, è vero anche che la provincia pavese si trova in una posizione privilegiata all´incrocio tra il Corridoio 5 il Brennero e il Gottardo che attraversano le Alpi. Questo significa - ha proseguito l´assessore Cattaneo - che solo allacciando le nostre linee ferroviarie stradali con questi assi avremo accesso ai mercati europei e mediterranei, altrimenti ne verremo esclusi". "Da parte sua la Regione sta operando con il Governo centrale e le realtà istituzionali locali per portare a termine in tempi ragionevoli quelle che riteniamo le opere per realizzare questi collegamenti. Si tratta nel settore autostradale di portare a termine - ha concluso Cattaneo - l´autostrada regionale Broni-pavia-mortara che con la Cremona-mantova permetterà collegamenti con l´asse Genova-rotterdam e con l´asse autostradale Milano-venezia. Per i trasporti merci e passeggeri su ferrovia non si potrà prescindere dalla realizzazione della Gronda merci sud che avrà come sbocchi naturali da una parte il porto di Genova e dall´altra le ferrovie che portano al nord dell´Europa. Infine per quanto riguarda i collegamenti all´hub di Malpensa, con la realizzazione in corso della Boffalora-malpensa e delle opere complementari, verranno accelerati i tempi di percorrenza". Lo Stato Dei Progetti - Autostrada regionale Broni-pavia-mortara: nel gennaio del 2006 la Giunta regionale ha approvato lo stato di fattibilità. Il progetto preliminare è stato concluso nel settembre del 2006, preso in esame dalla Conferenza di servizi l´11 dicembre. Variante della provinciale ex statale n. 35, tra la tangenziale di Pavia ed il ponte sul Po di Bressana Bottarone. Progetto che è parte integrante dell´autostrada regionale Broni-mortara. Nell´ottobre 2006 è stato presentato in Provincia il progetto preliminare. Polo logistico di Mortara: conclusi i lavori del primo stralcio, in corso i lavori sul secondo stralcio. Conclusione della progettazione esecutiva degli altri stralci entro la fine dell´anno. Interporto di Voghera: sviluppato il progetto per una nuova piattaforma logistica a Bressana Bottarone con l´interessamento dell´Autorità portuale di Genova. Nuovo ponte sul Ticino a Vigevano: sottoscritta in ottobre 2006 la convenzione tra Provincia ed Anas. Tangenziale di Pavia: entro la fine anno verrà attivata la procedura di aggiudicazione dei lavori. Raddoppio ferroviario Milano-mortara: parte dei lavori sono stati realizzati sulle due tratte Milano/san Cristoforo-cascina Bruciata di Albairate e Mortara-parona Lomellina. Nel marzi 2006 è stato approvato dal Cipe il progetto preliminare della tratta Cascina Bruciata-parona Lomellina. Gronda ferroviaria sud Mortara-pavia-casalpusterlengo: per il nodo ferroviario di Pavia è stato affidato lo studio di fattibilità. .  
   
   
SULLE AUTOSTRADE RUSSE VIAGGIA L’INGEGNERIA VENETA LA SOCIETÀ DI ENGINEERING TREVIGIANA DBA PROGETTI VINCE LA COMMESSA PER LA PROGETTAZIONE DELLA NUOVA AUTOSTRADA MOSCA S. PIETROBURGO  
 
 Villorba (Tv) 18 dicembre 2006 - Dba Progetti, società di ingegneria controllata dalla holding Dba Group di Villorba (Tv) si è aggiudicata la gara internazionale, indetta dal governo Putin, per la progettazione della nuova autostrada a pedaggio, la prima della Federazione Russa, che collegherà Mosca a San Pietroburgo, la M10. Lo sviluppo del progetto (il cui valore è pari a 10. 5 milioni di euro per i primi due lotti) sarà gestito nell’ambito di una joint venture tra l’azienda di engineering trevigiana e la società di ingegneria russa Zao Petersburg Dorservis di S. Pietroburgo. Il contratto, recentemente firmato a Mosca, affida a Dba Progetti la progettazione di tutte le infrastrutture virtuali dell’opera: reti in fibra ottica, sistemi telematici di gestione e controllo, impianti di sicurezza e di infomobilità, sistemi di esazione dei pedaggi, centrali operative. Per quanto riguarda le opere di ingegneria civile, la commessa prevede la progettazione architettonica, strutturale ed impiantistica delle barriere e dei caselli autostradali, oltre che la consulenza tecnica e scientifica per le opere di fondazione di ponti e viadotti e per le tipologie di giunti ed appoggi. Il valore complessivo dei lavori per la realizzazione per i primi due lotti dell’infrastruttura viaria ammonta a 800 milioni di euro. Si tratta del primo grande progetto infrastrutturale russo che si realizza attraverso la formula “Ppp” (partenariato pubblico-privato), pochi mesi dopo la promulgazione della legge ad hoc che ha dato avvio alla compartecipazione tra pubblico e privato nel settore delle autostrade in concessione. I progetti per la realizzazione di infrastrutture di trasporto in Russia potranno contare su contributi di 10 miliardi di dollari l’anno da parte dello Stato e delle Regioni, che dovranno attivare investimenti annui per il doppio della cifra. “Siamo molto soddisfatti del risultato raggiunto – commenta il Presidente di Dba Group Francesco De Bettin – non solo perchè questa commessa conferma l’alto livello di specializzazione della nostra società nel campo della progettazione civile e impiantistica, ma anche perchè premia il nostro impegno in un ambito fortemente innovativo, quale l’integrazione tra i servizi di ingegneria classici e le nuove tecnologie informative digitali. La nostra esperienza nel settore della reti di tlc a banda larga fisse e mobili, nell’information and communication technology, nella realizzazione di piattaforme informative on line, ci distingue anche a livello internazionale, dove la concorrenza delle grandi società di engineering rende il mercato estremamente competitivo. L’apertura della Russia al “saper fare” straniero, dimostra l’eccellenza del know-how italiano in ambito ingegneristico”. .  
   
   
COMMISSIONE TECNICA REGIONALE APPROVA OPERE COMPLEMENTARI A28 “SACILE – CONEGLIANO” A SAN VENDEMIANO  
 
Venezia, 18 dicembre 2006 - La Commissione Tecnica Regionale, sezione Lavori Pubblici, ha approvato con prescrizioni il progetto definitivo delle opere di viabilità complementare al casello di San Vendemiano dell’autostrada A 28 “Sacile – Conegliano”, in provincia di Treviso. “E’ una tappa di particolare importanza in vista del completamento di questa incompiuta – ha commentato Chisso – e se il governo delle sinistre vuole essere iscritto nel Guinnes dei ritardi nel rispondere alle esigenze delle comunità, , la Regione vuole dare un’accelerata alla conclusione di questa vicenda contorta, tormentata e paradossale. C’è chi protesta per i ritardi nell’iter delle opere complementari, che la Regione ha finanziato con fondi del proprio bilancio, e non dice alcunchè sugli ultimi 4 km di una autostrada che attende da quasi un trentennio e il cui completamento risolverebbe tutti i problemi che stanno alla base del disagio delle comunità locali. Per quanto ci riguarda, noi andiamo avanti”. Il progetto approvato dalla Ctr prevede la sistemazione della viabilità esistente, con l’inserimento di svincoli a rotatoria e la realizzazione di alcuni tratti complementari in prossimità del casello autostradale di San Vendemiano/conegliano dell’autostrada A27, in corrispondenza del quale si innesterà l’ultimo tratto dell’autostrada A28, con conseguente aumento del traffico di scambio tra la rete autostradale e la viabilità ordinaria. Nella sua completezza, l’intervento si articola in due fasi realizzative, del quale il progetto che ha ottenuto il benestare della Commissione tecnica rappresenta la prima fase, mentre la seconda prevede la realizzazione di un parcheggio da 212 posti auto collocato nell’area ad ovest della viabilità di accesso all’attuale casello. La prevista sistemazione della viabilità riutilizza per la quasi totalità il sedime della viabilità esistente. E’ inoltre prevista la sistemazione a verde dei tratti limitrofi alla nuova viabilità con la piantumazione di alberature e siepi, la realizzazione di barriere antirumore e interventi finalizzati alla sicurezza idraulica. .  
   
   
PRESENTATI AD ASPHALTICA, IL SALONE DELLE INFRASTRUTTURE STRADALI SVOLTOSI A FIERA DI PADOVA GLI “ASFALTI TIEPIDI” CHE VENGONO STESI A TEMPERATURE INFERIORI DI 40°  
 
Padova, 18 dicembre 2006 - Cantieri infuocati addio. Presentati ad Asphaltica, il salone internazionale dell’asfalto e pavimentazioni stradali che si è chiuso venerdì 15 dicembre 2006 alla Fiera di Padova, gli asfalti tiepidi e a freddo. È la nuova frontiera del settore che nel rispetto del protocollo di Kyoto permette di ridurre i consumi energetici. I cosiddetti conglomerati a tiepido, sono del tutto simili a quelli tradizionali, che raggiungono i 120°, ma, grazie all’introduzione di alcuni additivi (cere e zeoliti) e di innovative tecniche di lavorazione, vengono stesi a temperature inferiori di 30°-40°, garantendo un risparmio energetico del 30%. Cifre importanti:basti pensare che ogni 4 camion di conglomerato bituminoso richiedono metano sufficiente a garantire il riscaldamento di un appartamento medio per un anno. Ancora più concreti e immediati i vantaggi di salute per gli operatori del comparto con un sensibile abbattimento dei fumi in fase di lavorazione e degli odori in stesa, e una riduzione del 25-30% delle emissioni di Co2. Tradotto in termini di sviluppo sostenibile, con una produzione annua di circa 40 milioni di tonnellate ( produzione media annua tedesca) si avrebbe una riduzione di circa 270. 000 tonnellate di Co2 L’italia è seconda in Europa per produzione di asfalto. Il settore con il suo indotto (costruzioni, industria petrolifera, industria meccanica, chimica e servizi) conta circa 500mila addetti ( ¼ dei lavoratori edili) e una produzione che nel 2006 si assesterà a 38milioni di tonnellate, facendo segnare un trend negativo (-10% rispetto al 2005) dopo 10 anni di grande crescita. Il numero delle imprese che partecipano a gare di appalto è pari ad almeno 4000, per la maggior parte costituite da 15 dipendenti. Complessivamente i lavoratori dell’asfalto ( che operano a diretto contatto con il prodotto finito) sono 50. 000 .  
   
   
TRENI,CATTANEO:OBIETTIVO PIENA EFFICIENZA NEL 2008 LA CABINA DI REGIA CON I VERTICI DI TRENITALIA E DELLE NORD  
 
 Milano, 18 dicembre 2006 - Si è riunita il 15 dicembre, convocata dall´assessore alle Infrastrutture e Mobilità della Regione Lombardia, Raffaele Cattaneo, la cabina di regia del Servizio ferroviario regionale, presenti i responsabili per la Lombardia di Trenitalia, Rfi, Lenord e Ferrovie Nord. All´ordine del giorno l´andamento dei servizi, il nuovo orario ferroviario invernale, lo stato dei lavori delle opere in corso di realizzazione ed una prima valutazione su future opere e nuovi servizi da introdurre. "Questi incontri ci permettono di monitorare costantemente lo stato dei servizi e delle opere sulla rete lombarda - ha commentato l´assessore Cattaneo -. I dati sulla puntualità ed affidabilità di questi ultimi mesi non ci soddisfano anche se vediamo qualche miglioramento sulle tratte più a rischio e siamo comunque su indici migliori dello scorso novembre. Per quanto riguarda l´indice ´customer satisfaction´, due terzi dei viaggiatori si dichiarano soddisfatti dei servizi, ma rimane il punto della pulizia e in tal senso ho chiesto ai gestori delle reti di attivarsi nei confronti delle imprese addette per eliminare questo disagio". Tra le opere da impostare nell´area di Milano, Trenitalia ha avanzato la fattibilità di un progetto, in fase di primo studio sui tempi ed i costi, di una nuova stazione, ´Milano Forlanini´, da costruirsi all´altezza dell´attuale ponte ferroviario sul viale omonimo che porta allo scalo di Linate. Una stazione che, oltre a servire l´attuale circonvallazione ferroviaria della città, potrà essere predisposta come punto di interscambio con la futura linea 4 della metropolitana. Al termine dell´incontro l´assessore Cattaneo ha la costituzione di un tavolo tecnico permanente per preparare in modo concreto l´obiettivo di forte sviluppo dei servizi ferroviari fissato dalla Regione per il 2008-2009. .  
   
   
FVG: VERSO UN SISTEMA INTEGRATO GOMMA-FERRO  
 
Enemonzo, 18 dicembre 2006 - La Regione Friuli Venezia Giulia si doterà di un sistema integrato gomma-ferro, la cui proposta operativa è stata approvata dalla Giunta regionale su proposta dell´assessore alla Mobilità, Lodovico Sonego. Le "Linee Guida per la Pianificazione di un sistema integrato gomma-ferro" approvate dalla Giunta regionale il 27 ottobre scorso rappresentano il primo atto formale di indirizzo nell´articolato processo di integrazione e rinnovamento dell´offerta di trasporto pubblico locale (Tpl) che, a partire dalla prossima esecutività delle competenze in materia di trasporto ferroviario, la Regione porrà in essere in maniera compiuta con la prossima gara per l´affidamento dei servizi di Tpl. All´interno delle linee guida viene individuata chiaramente la strutturazione di un nuovo assetto del Tpl in Friuli Venezia Giulia, in grado di fornire prestazioni efficienti e promuovere la concorrenza anche attraverso la realizzazione prioritaria di una gara unica gomma-ferro-marittimi o, in alternativa, la realizzazione di una gara unica sul territorio regionale per i servizi su gomma/marittimi e una per i servizi ferroviari. Il che presuppone un diverso assetto della vigente programmazione in materia. La formulazione di una proposta operativa è fondamentalmente legata alla revisione del vigente Piano Regionale per il Trasporto Pubblico Locale (Prtpl), che si inserisce all´interno della definizione del nuovo assetto del Tpl, essendo il Piano stesso lo strumento principale nel cui ambito sono definiti e articolati i vari servizi al fine di assicurare un sistema coordinato e integrato di trasporto per la mobilità delle persone. In sintesi definisce nella Regione il soggetto deputato alla revisione del Piano, nelle Province, sentiti i Comuni su cui viene effettuato servizio urbano, i soggetti proponenti e individua il livello e il tipo di confronto istituzionale, attraverso la strutturazione degli accordi di programma e la previsione del gruppo di lavoro per l´individuazione delle Unità di gestione, che ha una valenza importante all´interno di procedure di significativa modifica del Piano stesso. Il percorso di revisione del vigente Prtpl ha un duplice orizzonte temporale di riferimento: il breve e il medio periodo, per l´evidente necessità di sviluppare un´efficace ruolo di programmazione delle politiche di settore, in riferimento alle diverse tempistiche. L´efficacia di questo percorso risulta peraltro, con tutta evidenza, strettamente legato alla revisione dell´attuale normativa regionale di settore, che ne condiziona l´attuazione in funzione delle procedure attualmente fissate, che potranno essere strutturate in sede di modifica della legge stessa. La proposta operativa, pertanto, viene articolata in due fasi attuative, relative al breve e al medio periodo, che complessivamente andranno a definire la modifica del Prtpl, ferma restando l´assoluta necessità di procedere fin d´ora alla rivisitazione della normativa di settore (Lr 20/97) al fine di garantire una corretta impostazione della presente proposta operativa. Nel breve periodo (2007-2010) viene previsto: sottoscrizione con le Province (e Comuni capoluogo) di Protocolli d´intesa quale quadro di riferimento per l´aggiornamento del vigente Prtpl; costituzione di un Tavolo tecnico tra Regione e Province finalizzato alla definizione di proposte migliorative del servizio Tpl su gomma in essere, mediante un riassetto dei servizi senza oneri aggiuntivi per la Regione, da recepire come modifiche del Prtpl; strutturazione di un accordo, per la modifica contrattuale, con le Aziende concessionarie, finalizzato alla gestione dei servizi come definiti dall´ipotesi di riassetto del Piano; definizione dell´assetto del Tpl su ferro utile alla sottoscrizione di un contratto con il gestore dei servizi ferroviari di competenza regionale; strutturazione di una previsione di revisione del Prtpl, definendo in questa prima fase l´assetto del Tpl fino al 2010. Nel medio periodo (2011-2020), invece, viene previsto: strutturazione del progetto di revisione del Prtpl, definendo in questa seconda fase l´assetto del Tpl dal 2011 al 2020; redazione della proposta di un nuovo Piano relativo alla fase temporale di attuazione dal 2011 al 2020; approvazione del nuovo Prtpl con le nuove procedure fissate con la modifica della legge 20/97. .  
   
   
PORTO MARGHERA: BERSANI, FIRMATO ACCORDO DI GRANDISSIMO RILIEVO. ENTRO GENNAIO TAVOLO NAZIONALE SULLA CHIMICA  
 
 Roma, 18 dicembre 2006 - “Dall’inizio dell’attività di governo abbiamo ripreso un discorso interrotto negli ultimi anni sulle prospettive di Porto Marghera e della chimica italiana. Abbiamo dovuto reagire, nei mesi successivi, a nuove difficoltà e a notizie negative. Non abbiamo smesso di lavorare e oggi siamo in condizione di firmare un accordo di grandissimo rilievo”. Così il ministro dello Sviluppo economico, Pier Luigi Bersani, commenta il protocollo di intesa su Porto Marghera siglato il 14 dicembre nella sede del dicastero di Via Veneto dalle istituzioni venete (Regione, Provincia e Comune), dalle organizzazioni sindacali nazionali e territoriali, dalle imprese (Eni, Ineos, Sapio, Solvay, Archema) e da Unindustria Venezia. L’accordo, rileva Bersani, consente di “definire la volontà univoca di istituzioni regionali e locali, dei soggetti sociali e delle imprese, sul futuro di Porto Marghera e, quindi, anche di una parte fondamentale della chimica italiana e delle sue nuove prospettive. Questo successo ci permette di rilanciare il tavolo nazionale della chimica che convocheremo entro gennaio presso questo ministero e di lavorare con nuovo slancio al rinnovamento e allo sviluppo della chimica italiana in modo compatibile con gli interessi ambientali”. .  
   
   
SVILUPPO DISTRETTO DEL MARE  
 
Enemonzo, 18 dicembre 2006 - Occorre dare continuità e stabilità all´idea del Distretto tecnologico del Mare con nuove iniziative e l´assessore al Lavoro, Formazione, Università e Ricerca Roberto Cosolini ne ha proposto due il 15 dicembre alla Giunta, nel corso della seduta di Enemonzo. La prima è un accordo tra Regione, Fincantieri, Area Science Park, Confindustria e Friulia per dare vita ad un comitato tecnico che, anche attraverso un confronto con altre esperienze, proponga un modello organizzato di Distretto tecnologico comprendente natura, assetto giuridico, composizione, governance e sistema di relazioni. La seconda riguarda la costituzione di un comitato di detentori di interessi comuni, composto da qualificati imprenditori del settore, con l´obiettivo di individuare e di organizzare meglio la domanda, al fine di ampliarla rispetto al prodotto di Fincantieri. Sino ad oggi, ha detto Cosolini, nell´ambito del progetto sono già state realizzate varie iniziative, tra cui un polo di ricerca, operativo e finalizzato all´introduzione di nuove soluzioni tecnologiche al servizio della navalmeccanica e della nautica, ma anche programmi di formazione attraverso i percorsi di istruzione e formazione tecnica superiore, alto apprendistato, formazione continua per filiere e altro. Processi formativi cui si intende dare ora caratteristica di forte integrazione inserendoli in un unico soggetto, in modo da assicurare un miglior utilizzo dei fondi, coordinamento operativo e scambio d´esperienze. Inoltre, ha dichiarato l´assessore, è stata realizzata una rete di servizi per favorire l´accesso delle Piccole e Medie imprese alle opportunità di innovazione industriali mediante gli strumenti normativi regionali, Friulia e altro ancora. .