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Notiziario Marketpress di Lunedì 27 Aprile 2009
LA RICERCA EUROPEA SULLE TI DEVE CONTRADDISTINGUERSI PER INGEGNO E CORAGGIO, AVVERTE UNA CONFERENZA  
 
 Bruxelles, 27 aprile 2009 - L´unione europea deve incrementare la sua ingegnosa politica di ricerca nell´ambito delle tecnologie dell´informazione in modo da assumere una posizione di leadership per quanto concerne la trasformazione delle idee più eccellenti in future tecnologie, come è stato affermato in occasione della prima European Future Technologies Conference iniziata ieri. L´evento, che ha luogo dal 21 al 23 aprile a Praga (Repubblica ceca) è stato organizzato dalla Commissione europea con l´obiettivo di promuovere il dialogo su scienza d´avanguardia e sugli effetti delle future tecnologie sulla società. La conferenza ha coinciso con il lancio della nuova comunicazione dell´Unione europea sulla ricerca a "rischio elevato" nel settore delle tecnologie dell´informazione che, grazie al raddoppio degli investimenti a livello nazionale e comunitario entro il 2015 e alla promozione di una più intensa cooperazione a livello internazionale e interdisciplinare, permetterà all´Europa di guadagnare una posizione di spicco nella scienza d´avanguardia. La Commissione sarà d´esempio e entro il 2013 aumenterà del 70% i fondi destinati alla ricerca, che ammontano attualmente a 100 milioni di euro. In Europa, tuttavia, la ricerca in questo settore così come gli investimenti fatti nelle tecnologie dell´informazione e della comunicazione (Tic) sono inferiori rispetto a quelli di Stati Uniti e Giappone. Paradossalmente, l´Unione europea crea pressoché un terzo della conoscenza scientifica a livello mondiale, ma la ricerca in questo ambito corrisponde ad appena un quarto delle sue attività di ricerca complessive: una dicotomia che deve necessariamente essere superata se l´Europa desidera raggiungere una posizione di eccellenza nella ricerca sulle tecnologie dell´informazione. La conferenza ha esortato gli Stati membri a raddoppiare i propri investimenti nella ricerca a "rischio elevato" in questo ambito in modo da raggiungere Stati Uniti, Giappone e Cina che già investono ingenti somme di denaro a questo proposito. "L´europa deve utilizzare ingegno e coraggio, in particolare in tempi di crisi," ha detto Viviane Reding, commissario europeo per la Società dell´informazione e i media, in apertura della conferenza. "La ricerca richiede innovazione, un fattore chiave per la competitività europea a lungo termine. Le innovazioni scientifiche considerate rivoluzionarie costituiscono opportunità di grande valore e per realizzarne il maggior numero possibile dobbiamo riunire le menti più brillanti. Tra gli esempi di progetti di ricerca europea nel quadro delle tecnologie dell´informazione vi sono una sedia a rotelle azionabile col pensiero, che sarà in grado di interpretare i segnali cerebrali e che favorirà in modo significativo la mobilità dei cittadini europei disabili, e un computer caratterizzato da una velocità operativa superiore a quella della luce, in grado di processare quantità illimitate di dati grazie ai progressi fatti nella ricerca sulla tecnologia dei quanti, settore che già vede l´Europa in testa. Oltre a incrementare gli investimenti, la Commissione ha in programma il lancio di almeno altri due progetti di ricerca entro il 2013 in settori come quello dedicato allo sviluppo di bio-computer. Con l´aumento degli stanziamenti a loro favore queste nuove iniziative avranno numerose ripercussioni positive: aiuteranno i giovani scienziati e ricercatori a partecipare a ricerche a "rischio elevato" e permetteranno alle piccole e medie imprese che si occupano principalmente di tecnologie dell´informazione, di estendere i propri orizzonti di ricerca e di convertire in tempi rapidi i risultati ottenuti in opportunità commerciali. Il commissario Reding ha affermato: "Coniugare gli sforzi dei 27 Stati membri, così come migliorare la collaborazione con i partner internazionali, è essenziale perché l´Europa possa assumere una posizione d´eccellenza nelle future tecnologie dell´informazione, in modo da sviluppare soluzioni rivoluzionarie per i cittadini europei per quanto concerne salute, cambiamento climatico, invecchiamento della popolazione, sviluppo sostenibile e sicurezza. " Per maggiori informazioni, visitare: Conferenza europea sulle tecnologie del futuro "Science Beyond Fiction": http://ec. Europa. Eu/information_society/events/fet/2009/index_en. Htm .  
   
   
SEMINARIO SULLA GESTIONE DEI PROGETTI TIC  
 
Heidelberg, 27 aprile 2009 - Il 20 maggio il progetto Ta2 ("Together anywhere, together anytime"), finanziato dall´Ue, terrà un seminario di formazione sulla gestione dei progetti relativi alle tecnologie dell´informazione e della comunicazione (Tic) del Settimo programma quadro (7°Pq). Una buona gestione può risultare essenziale per la riuscita dei progetti riguardanti le Tic del 7°Pq. Ciò è valido per il funzionamento complessivo di un progetto in tutte le sue fasi di svolgimento: dalla proposta all´attuazione e utilizzazione pratica. Questo seminario formativo intende favorire lo scambio delle migliori pratiche, dando risalto ai progetti del 7°Pq. I contributi illustreranno esperienze pratiche del progetto Ta2 e altre esperienze dei partner del Ta2. Per ulteriori informazioni, visitare: http://www. Ta2-project. Eu/events/seminar2009. Html .  
   
   
LA TECNOLOGIA INNOVA IL SISTEMA PUBBLICO TRENTINO  
 
Trento, 27 aprile 2009 - La giunta provinciale ha approvato il 24 aprile le delibere che integra linee guida e criteri per lo sviluppo della larga banda in Trentino e fissano i criteri per un nuovo modello di sistema pubblico trentino grazie all´innovazione tecnologica. La prima delibera individua le caratteristiche delle "reti di accesso", ovvero quelle che raggiungono l’utente finale comprendo l’ultimo miglio, ma anche la concessione di contributi a Comuni, comunità ed enti pubblici strumentali per la realizzazione dell´infrastruttura. Sfruttando le potenzialità della fibra ottica, le reti di accesso contribuiscono a diffondere internet sul territorio e a portare all’utente finale (sia esso cittadino, impresa che pubblica amministrazione) un insieme di servizi che incentivino l’uso della rete. Per quanto l´innovazione tecnologica a beneficio del sistema pubblico, oggetto della seconda delibera, tra i servizi a disposizione degli enti ci sono il Voip (telefono via internet), la videoconferenza, la posta elettronica e il protocollo federato. Si tratta di processi innovativi che mirano a ridurre o eliminare lo scambio cartaceo di documenti tra uffici pubblici, e promuovere la condivisione in formato elettronico degli stessi documenti. La larga banda rappresenta per il Trentino strumento fondamentale per accrescere la competitività dell’intero sistema: enti pubblici, privati, imprese. Soprattutto in un momento di grande criticità come quello che stiamo vivendo, la Provincia autonoma di Trento ritiene che la produttività dell’intero sistema Trentino possa essere sostenuta da un uso strategico ed intensivo delle tecnologie informatiche e della comunicazione, spingendo verso un uso sempre più diffuso della rete. Negli ultimi anni, la Provincia ha investito in questa direzione, con la realizzazione di una rete in fibra ottica di oltre 750 chilometri, che si estende in tutte le vallate del Trentino, e delle rete Wifi, una delle più estese reti senza fili d’Europa. La rete wifi, con i suoi 740 impianti, garantisce una connessione veloce ad internet nell’intera provincia. La morfologia del nostro territorio rende infatti onerosa, lunga e antieconomica la copertura della popolazione da parte degli operatori di telecomunicazioni. La Provincia ha pertanto assunto un ruolo fondamentale per far diventare il Trentino un’area interessante e attraente, definendo anche gli strumenti per realizzare le reti di accesso, ovvero completare l’ultimo miglio e raggiungere così il cittadino con il segnale per navigare in internet, in qualsiasi area del Trentino. Per stimolare un uso sempre più diffuso della rete, è partita una campagna informativa sul territorio: Trentino in Rete – Trentini Connessi, con l’attivazione di un numero verde dove trovare tutte le informazioni relative a queste iniziative: 800 228040. Inoltre è stato realizzato un video sulla nuova rete wifi, attiva da fine 2008 e che copre l´intero territorio provinciale: amministrazioni e cittadini potranno beneficiare di tutte le informazioni riguardanti il nuovo servizio di collegamento ad internet senza fili grazie ad un opuscolo, realizzato sempre dalla Provincia, e che sarà distribuito sul territorio. La seconda delibera intende promuove il processo di innovazione del sistema pubblico trentino. Per coinvolgere tutti gli enti in questo processo condiviso di ammodernamento, un primo passo è stata la pubblicizzazione di Informatica Trentina, quale società di sistema la cui governance è stata allargata agli enti pubblici territoriali, e di Trentino Network, società che gestisce le reti pubbliche sul territorio. Con questa azione gli enti pubblici possono usufruire delle applicazioni derivanti dagli interventi funzionali e strategici realizzati, aventi caratteristiche di “progetti di sistema”. Ai soggetti pubblici che acquisiscono connettività alla nuova rete a banda larga, Informatica Trentina mette a disposizione servizi quali il Voip, la videoconferenza, la posta elettronica – anche certificata, e il protocollo federato, al fine di eliminare lo scambio cartaceo fra amministrazioni e promuovere la condivisione elettronica dei documenti. In questo processo di riordino ed indirizzo verso le iniziative di e-government e innovazione tecnologica che interessano il Sistema Pubblico Trentino, è stato approvato il nuovo Piano degli investimenti per il Sistema Informativo Elettronico Provinciale (S. I. E. P. ), lo strumento di programmazione settoriale. Tale Piano va a costituire e sostenere il sistema informativo allargato al complesso della pubblica amministrazione del Trentino su tutto il territorio della provincia. Gli interventi interessati dagli investimenti programmati con il S. I. E. P. Sono suddivisi in tre sezioni: progetti strutturali, progetti di sistema e progetti verticali. È stato poi ribadito il ruolo delle società di sistema Informatica Trentina e Trentino Network, soggetti chiamati a realizzare le azioni programmate; e quello dei centri di ricerca, in particolare della Fondazione Bruno Kessler, per gli interventi riconducibili all’Area di Innovazione e Miglioramento della sezione progetti di sistema. .  
   
   
TELEFONIA MOBILE. CREDITO RESIDUO NON RESTITUITO: L´ANTITRUST APRE ISTRUTTORIA SU TIM-TELECOM ITALIA  
 
Firenze, 27 aprile 2009. L´antitrust ha aperto un´istruttoria nei confronti di Telecom Italia-tim per pratica commerciale scorretta in relazione al rimborso del credito residuo per l´utente che recede dal contratto. L´istruttoria fa seguito ad una denuncia presentata dall’ Associazione per i diritti degli utenti e consumatori nel giugno 2008, in cui viene evidenziavato il mancato rispetto delle norme da parte di tutti i gestori mobili in fatto di credito residuo, un diritto dei consumatori sancito sin dal 2002, ma che tuttora i gestori nella sostanza non garantiscono. L´indagine dell´Antitrust vertera´ su tre punti: a) mancato riconoscimento del credito residuo sulle schede sim dopo la loro disattivazione (ossia, a seguito del diritto di recesso) anche ove i consumatori abbiano rispettato la procedura prescritta dalla societa´; b) imposizione di alcuni oneri, quali, a titolo esemplificativo, l´esborso di 5 euro per conseguire la restituzione del credito residuo, indicato nella "Carta Servizi Tim"; c) mancanza di adeguata informativa al cliente sui tempi entro i quali la richiesta di rimborso verra´ evasa dalla societa´. .  
   
   
IL NUOVO NUMERO DELL´ALMANACCO DELLA SCIENZA DEDICA LA SUA PARTE MONOGRAFICA, LA RUBRICA TUTTO CNR, A: IL CNR E LA COMUNICAZIONE DELLA SCIENZA  
 
Roma, 28 aprile 2009 - Il termine deriva dal latino ´communicare´, mettere in comune ed è un bisogno elementare dell´uomo. Non meno necessario è condividere e trasmettere le conoscenze scientifiche, che possono generare importanti ricadute nella società e nella vita delle persone. Questo numero dell´Almanacco della Scienza è dedicato alle varie forme di divulgazione e comunicazione attuate dal Cnr. Dall´attività dell´Ufficio stampa e delle altre strutture istituzionali ai blog e ai newsgroup creati spontaneamente dagli scienziati. Dal corso organizza! to per migliorare le capacità dei ricercatori di valorizzare i loro risultati, all´indagine svolta dall´Irea presso la rete scientifica “Cnr: comunicare, non solo ricercare” Parte essenziale del lavoro dell´Ente, questa attività impegna il Cnr attraverso una vasta pluralità di soggetti. “´Come va. La ricerca?´ A scuola di management” Innovativa iniziativa di formazione, il corso fornisce ai ricercatori gli strumenti per gestire i propri progetti e per trasferirne i risultati ai possibili destinatari. “Scienza in rete: studiosi a confronto” Dai blog ai newsgroup, i ricercatori del Cnr utilizzano spesso la rete per diffondere le loro conoscenze ! e opinioni. E per stimolare il dibattito. “Giornalisti e scienziati: un rapporto difficile” I ricercatori preferiscono parlare con studenti e pubblico generico anziché con i media. Il motivo? I giornali travisano. “Tv@area, va in onda la ricerca Cortometraggi di taglio giornalistico per illustrare al pubblico l´attività scientifica. E´ il servizio Videobroadcasting dell´Area della ricerca di Pisa La scienza? Concreta e comune” Trasferire conoscenze con applicazioni nella vita quotidiana e condivise dalla comunità scientifica. E´ l´obiettivo che i dipendenti del Cnr affidano alla comunicazione. “Storia di u! n successo dal web alla carta” Calabretta, psicologo dell´Istc, si è trasformato in abile promoter di se stesso per dare visibilità al proprio libro ´Il film delle emozioni´, a metà tra romanzo e saggio scientifico. In Primo Piano si parla di: “Il futuro dell´auto? Le tecnologie ambientali” Il rilancio dell´industria automobilistica richiede lo sviluppo di tecnologie ambientali. Ne parla il direttore dell´Im-cnr Paola Belardini. La rubrica Vetrina propone: Un´esposizione a cui restare incollati; Le altre proposte. Per la rubrica L´intervista abbiamo parlato con Arnoldo Foà. ´Gra! nde vecchio´ del nostro spettacolo, Arnoldo Foà è attore di cin ema e teatro, ma è stato anche doppiatore, pittore, scultore, scrittore e giornalista “Attori siamo tutti” L´almanacco, in Cinelab, ha visto: Earth. La nostra terra Earth. La nostra Terra, della nuova etichetta Disneynature, racconta le meraviglie del nostro pianeta, grazie a immagini straordinarie “Ciak si gira, protagonista la Terra”. E ancora le rubriche di Formazione: Ritardo mentale: caccia ai geni; Premiati i giovani giornalisti; Start Cup fa correre le nuove idee; Un master dà energia al nostro futuro. Scaffali: Per fare musica ci vogliono i numeri. Parola di Pitagora - Il suicidio dal privato al pubblico - Il Pino Loricato, simbolo del tempo. E della lotta contro i tumori infantili - Glaciazione planetaria tra scienza e fantascienza - Ucciso l´allievo di Einstein: l´Fbi indaga - Quando la vita nasce in tempo di morte - Esercizi per un´ecologia dell´educazione - Il destino di una donna - A spasso tra le pagine della Storia - Lo scienziato? Un virtuoso - La Bibbia integrale, dalle voci alle facce - La relatività per tutti infine Ricerca nel mondo: Unione felice, te lo dice l´album di famiglia - Telecomando, scettro del potere maschile - Nuovi studi sull´innalzamento del livello dei mari. .  
   
   
CONVEGNO "EDUCATION INNOVAZIONE E RICERCA" E DEL "PROGETTO ROMA CITTÀ MULTIMEDIALE".  
 
Roma, 27 aprile 2009 - Rendere Roma capitale del multimediale, avviare il primo progetto a banda larga e salvare l´Istituto di ricerca biomolecolare di Pomezia. Sono questi alcuni dei punti trattati durante la conferenza di presentazione del programma "Education innovazione e ricerca" e del "Progetto Roma città multimediale". La conferenza si è tenuta questa mattina a Roma presso la sede dell´Unione degli Industriali e delle imprese di Roma. E all´appuntamento hanno partecipato il presidente della Uir Aurelio Regina, il presidente della Regione Lazio Piero Marrazzo, il vicepresidente Uir e amministratore delegato di Medusa Film Giampaolo Letta e il vicepresidente Uir Giorgio Zappa. Il presidente della Regione ha assicurato che i principali obiettivi da raggiungere per superare la crisi saranno quattro: "la politica del credito, garantendo credito e capitalizzazione; lo sviluppo delle strutture materiali e immateriali; l´incremento dei distretti industriali e puntare sulla green economy". Per quanto riguarda il settore del multimediale Marrazzo ha ricordato che "a Roma e nel Lazio il comparto conta oltre 120mila addetti e rappresenta un distretto su cui abbiamo puntato per avere la leadership in Italia". ´´In stretta collaborazione con la presidenza del Consiglio - ha aggiunto Marrazzo - la Regione Lazio sta lavorando con il commissario straordinario della vecchia Alitalia Augusto Fantozzi per indirizzare verso il meglio le richieste di acquisto della società di manutenzione Alitalia Maintenance system". .  
   
   
TRENTO, GRADUATORIE D´ISTITUTO: E´ STATO APPROVATO IL BANDO  
 
Trento, 27 aprile 2009 - Nella seduta del 24 aprile la Giunta Provinciale ha approvato la delibera proposta dall´assessore all´istruzione e allo sport, con il Bando che fissa i termini e le modalità per la formazione delle graduatorie di istituto del personale docente in provincia di Trento per gli anni scolastici 2009/2010 e 2010/2011. Ci sono trenta giorni per presentare le domande, a partire dalla data di registrazione del Bando sul Bollettino ufficiale della Regione Trentino Alto Adige, che sarà presumibilmente l’11 maggio 2009. Con la delibera del 14 novembre 2008 la Provincia aveva disciplinato la formazione delle graduatorie provinciali per titoli per il quadriennio 2009/2013; con la decisione odierna la Giunta Provinciale ha approvato il Bando per la formazione delle nuove graduatorie di istituto per gli anni scolastici 2009/2010 e 2010/2011 (si tratta delle graduatorie dalle quali le singole scuole attingono solitamente i nominativi per le supplenze brevi e meno brevi). Sono interessati a questo Bando tutti gli insegnanti coi titoli richiesti, sia di prima che di seconda e terza fascia, anche quelli che sono già inseriti nelle attuali graduatorie d´istituto, perché non si tratta di aggiornamento di titoli, ma di formazione di graduatorie ex novo. Ci sono trenta giorni per presentare le domande, a partire dalla data di registrazione del Bando sul Bollettino ufficiale della Regione Trentino Alto Adige, che sarà presumibilmente l’11 maggio 2009 e comunque i termini precisi di scadenza verranno comunicati con tempestività. Il modulo può essere presentato a mano o spedito tramite raccomandata con avviso di ricevimento. Tutto può essere compilato in autocertificazione, senza dover consegnare subito tutta la documentazione sui titoli e servizi. Comunque, le modalità di presentazione degli allegati vengono ben specificate in dettaglio all’interno del Bando stesso. La domanda di inserimento nella Ii e Iii Fascia delle graduatorie d’istituto va consegnata presso la cosiddetta "scuola pilota" tra i quindici istituti indicati nel modulo, cioè l´istituzione scolastica presso la quale è stata affidata la gestione della domanda. Le tabelle di valutazione dei titoli sono quelle approvata con apposita delibera dalla Giunta provinciale per il precedente Bando (del. N. 721 del 5 aprile 2007). Sarà la stessa "scuola pilota" che farà la verifica e la valutazione della documentazione presentata e comunicherà ai quindici istituti indicati il punteggio finale. Ci sarà poi la pubblicazione delle graduatorie d’istituto provvisorie, i cinque giorni per eventuali reclami e poi la pubblicazione delle graduatorie d´istituto definitive. I docenti aspiranti iscritti nelle graduatorie d´istituto di Seconda e Terza fascia della provincia di Trento non possono contemporaneamente essere iscritti in graduatorie di altra provincia. Le graduatorie d´istituto hanno validità biennale, per gli anni scolastici 2009/10 - 2011/12. La delibera completa con il Bando, gli allegati ed i vari Moduli si può consultare e scaricare, da martedì 28 aprile 2009 dal Portale della scuola trentina: www. Vivoscuola. It .  
   
   
MARRAZZO FESTEGGIA 100 ANNI MONTALCINI: "GARANTIREMO LA COPERTURA FINANZIARIA ALL´ISTITUTO EBRI"  
 
Roma, 27 aprile 2009 - Lo studio del cervello da parte dei ricercatori dell´istituto Ebri (European Brain Reserach Institute) potrà andare avanti, grazie al finanziamento di 500mila euro voluto dal presidente della Regione Lazio Piero Marrazzo, che ieri sera ha organizzato un ricevimento per festeggiare i cento anni del premio Nobel Rita Levi Montalcini. "Abbiamo dato una copertura finanziaria all´Istituto di ricerca Ebri, del quale Rita Levi Montalcini è presidente, che durerà tutto l´anno e approntato una pianificazione anche per il futuro", ha detto il presidente Piero Marrazzo durante l´incontro privato con Rita Levi Montalcini a Villa Piccolomini, che ha preceduto i festeggiamenti ufficiali ai quali hanno partecipato i ricercatori del convegno "The brain in health and disease", tra i quali anche tre premi Nobel: il biochimico statunitense Stanley Cohen , l´israeliano Aaron Ciechanover e lo svedese Torsten Wiesel. "Rita Levi Montalcini - ha detto Marrazzo - ha lanciato più di una volta un grido di allarme verso un paese che sembra fermo e vecchio, ricordando che in Italia ´abbiamo un capitale umano Eccellente´ e un grado di innovazione tecnologica che non ha nulla da invidiare al resto del mondo. Io credo che ci sia un semplice segreto nella forza e nella volontà di questa grande donna: la capacità di guardare sempre al domani". "Sono l´unico Nobel che ha raggiunto i 100 anni - ha detto Levi Montalcini - e la mia è stata una vita fortunata. E´ importante lasciare degli esempi alle nuove generazioni. Nella vita sono importanti i valori e l´impegno verso ciò che si ama. Oggi sapere che la molecola che io ho scoperto è necessaria per la vita sulla terra è un miracolo". "Abbiamo accreditato nelle casse dell´Ebri - ha aggiunto l´assessore agli Affari Istituzionali, Daniele Fichera - 500mila euro per mettere in condizione l´istituto di pagare i ricercatori". Il direttore dell´Ebri, Piergiorgio Strata, ha voluto ringraziare la Regione, sottolineando che l´intervento: "Ci consentirà di andare avanti. E´ importante perché qui ci sono eccellenti ricercatori". .  
   
   
SCUOLA: INSEGNANTI E STUDENTI A LEZIONE DI ENERGIA, NUOVA MATERIA TRASVERSALE PER LE SUPERIORI IN LIGURIA TUTTI TRA I BANCHI A SCUOLA DI ENERGIA. GLI STUDENTI, MA SOPRATTUTTO GLI INSEGNANTI.  
 
 Genova, 27 Aprile 2009 - E´ il senso di un progetto pilota dell´Agenzia Regionale per l´Energia della Regione Liguria e dell´Ufficio Scolastico Regionale dedicato alle scuole secondarie di secondo grado che verrà presentato lunedì 27 aprile, alle 15,30, al Teatro della gioventù di Genova. Con "Energizziamo la scuola" - questo il nome dell´iniziativa della Regione Liguria - i temi dell´energia, le fonti, la termodinamica, i cambiamenti climatici, l´approvvigionamento, i consumi e il risparmio energetico, le leggi italiane e le norme europee diventano, in pratica, una nuova materia di insegnamento traversale per le scuole superiori. Al Teatro della Gioventù questo nuovo sussidio didattico verrà presentato attraverso numerose schede curate dalla Regione Liguria e dalla Direzione Scolastica Regionale insieme con un gruppo di scuole che formano un polo della divulgazione scientifica. Sono: l´Itis Calvino di Genova, l´Iis "De Ambrosis-natta di Sestri Levante, con la collaborazione dell´Iis "Vittorio Emanuele Ii" e "Ruffini" di Genova, Itis "Alberti" di Savona e "Capellini" della Spezia , Liceo scienfico "Nicoloso da Recco" di Recco, Liceo scientifico "Viesseux" di Imperia. Gli insegnanti e gli studenti di tutte queste scuole racconteranno le loro esperienze fatte in classe sul tema energetico e le presenteranno anche ad altre scuole invitate al Teatro della Gioventù. .  
   
   
POTENZA: IL COMUNE PRESENTA LA CARTA GIOVANI  
 
Potenza, 27 aprile 2009 - Sarà presentato oggi alle 11,00 nella Sala dell’Arco del Palazzo di Città il progetto “Carta Giovani” predisposto dall’Assessorato ai Servizi Sociali. "La Carta Giovani del Comune di Potenza – hanno detto il sindaco Vito Santarsiero e l’assessore ai Servizi sociali Francesco Casella - nasce per offrire ai giovani residenti nel Comune di Potenza o frequentanti la sede dell’Università di Basilicata e pertanto in possesso del tesserino universitario, condizioni particolari e vantaggiose per la fruizione di sconti, facilitazioni e offerte dai soggetti e dalle aziende che aderiscono alla iniziativa. La finalità del progetto – hanno aggiunto - mira ad ottenere il più ampio coinvolgimento dei giovani (di età compresa tra i 16 e i 32 anni ) nella vita della comunità locale in virtù di apposito accordo tra l’Ente Comunale, Assessorato ai Servizi Sociale, Confartigianato e Confesercenti. Il titolare di Carta Giovani potrà ottenere benefici e vantaggi offerti dal Comune di Potenza sui propri servizi, dagli esercizi commerciale e artigianali convenzionati e dagli altri partners dell’iniziativa esibendo la carta e, qualora richiesto, un documento di riconoscimento. Le offerte possono subire variazioni durante il periodo di validità della carta, che verranno adeguatamente rese note mediante informativa sul sito web del Comune. I titolari di Carta Giovani, potranno collegarsi alla pagina web del Comune Potenza relativa al Progetto “Carta Giovani”, che conterrà ogni notizia sul servizio, gli sconti praticati ai possessori di card, l’elenco aggiornato degli esercizi commerciali e artigianali convenzionati , nonché le nuove convenzioni stipulate a favore dei titolari della carta ed alle iniziative culturali del Comune di Potenza e degli altri partners. Il progetto prevede anche la destinazione dei locali in via Tirreno n. 14, di proprietà dell’Ater e in locazione all’Ente Comunale, da destinare a “Sportello Consumatori” da affidare ad un coordinamento di Associazioni operanti a Potenza iscritte al Comitato Regionale dei Consumatori. Individuare i “giovani consumatori” –hanno concluso Santarsiero e Casella- come target di riferimento per ulteriori iniziative mirate a riconoscere, nei giovani stessi, soggetti economicamente deboli, i fruitori di un ampio ventaglio di agevolazione, sconti e promozioni per acquisti e per servizi, ha l’obiettivo di promuovere l’offerta commerciale e ricreativa sul territorio cittadino, ottenere il più ampio coinvolgimento dei giovani nella vita della comunità locale in virtù di apposito accordo tra l’Ente Comunale, Assessorato ai Servizi Sociali, Confartigianato e Confesercenti. Alla conferenza stampa saranno presenti il Sindaco di Potenza, Vito Santarsiero e l’Assessore ai Servizi Sociali, Francesco Casella oltre a funzionari e dirigenti del settore in questione. .  
   
   
TRENTO: BORSE DI STUDIO PER OPERATORI SOCIO-SANITARI  
 
Trento, 27 aprile 2009 - Approvati il 24 aprile dalla Giunta provinciale, su proposta dell´assessore alla salute e politiche sociali, i criteri per la corresponsione delle borse e assegni di studio destinati agli studenti che frequentano i corsi 2008/2009 per operatore socio-sanitario. Per l´anno scolastico 2008/2009 verranno corrisposte, in relazione al numero di allievi residenti in Trentino iscritti ai corsi di operatore socio-sanitario presso le scuole gestite dall´Opera Armida Barelli di Rovereto e dall´Istituto Regionale di Studi e Ricerca sociale di Trento, 161 borse di studio per il primo anno di corso, 143 per il secondo. L´importo della borsa di studio ammonta a 1. 040 euro, somma destinata alla parziale copertura delle spese di vitto, mensa e materiale scolastico-didattico; a tale somma si aggiunge, se spettante, un contributo per le spese di trasporto fino ad un massimo di 260 euro. Tra i requisiti economici richiesti vi è la situazione economica del nucleo familiare di appartenenza, con soglie di reddito relative all´anno 2007 che variano da 14. 700 euro a circa 52. 000 euro in base al numero dei componenti il nucleo familiare. Il termine per la presentazione al Servizio Politiche sociali e abitative della domanda per la concessione della borsa di studio è il 20 maggio 2009. La stessa data vale per la presentazione delle domande degli assegni di studio riservati ai corsisti dipendenti di enti socio-assistenziali o socio-sanitari, il cui importo varia in base alle ore riservate al tirocinio pratico. Lo scorso anno la Provincia ha corrisposto per le borse di studio (nessuna domanda per assegni) una somma pari a 102. 000 euro. .  
   
   
TRENTO: COME VALUTARE GLI STUDENTI NELL’ANNO SCOLASTICO IN CORSO  
 
Trento, 27 aprile 2009 – La Giunta provinciale ha approvato nella seduta del 24 aprile la delibera proposta dall’assessore all’istruzione e allo sport, contenente il Regolamento sulla valutazione periodica e annuale degli apprendimenti e della capacità relazionale degli studenti, e le forme di raccordo con la valutazione degli studenti disciplinata dalla normativa statale per l’anno scolastico 2008/2009. Nel complesso, vengono confermate le modalità già esistenti nel sistema scolastico provinciale e, principalmente, la coerenza con il percorso formativo in atto nelle scuole. Il Regolamento approvato dalla Giunta provinciale riguarda esclusivamente la valutazione degli apprendimenti degli studenti (dalla scuola primaria alla secondaria superiore) per l’anno scolastico in corso 2008/2009; non interviene sulla valutazione degli studenti che frequentano la Formazione Professionale in Trentino; indica le forme di raccordo con la valutazione degli studenti provenienti da altre realtà territoriali e di quelli che dal Trentino si spostano in altre regioni. Sarà il Collegio dei docenti di ogni istituzione scolastica a stabilire i criteri per rendere la valutazione uniforme ed omogenea per tutti, ma anche la periodicità della valutazione stessa, partendo dal minimo di una valutazione periodica all’anno (es. Trimestre, quadrimestre ecc. ) oltre a quella finale. Così come sarà la singola istituzione scolastica a predisporre la scheda o pagella di valutazione, rispettando precisi criteri e modalità indicati dal Regolamento, e le modalità di comunicazione alle famiglie “anche in forma telematica” degli esiti della valutazione periodica, dei risultati delle verifiche, delle assenze e dell’andamento scolastico dei propri figli. Riguardo al merito specifico della valutazione periodica e annuale sia degli apprendimenti nelle discipline che della capacità relazionale degli studenti (finora indicata come condotta), il Regolamento approvato stabilisce quanto segue: Primo ciclo (scuola primaria/elementare e secondaria di primo grado/media) - Gli esiti della valutazione degli apprendimenti sono espressi nella forma di un giudizio globale e, per ogni disciplina, nella forma dei seguenti giudizi sintetici decrescenti: ottimo, distinto, buono, sufficiente, non sufficiente. La valutazione della capacità relazionale ha funzione educativa e formativa, è espressa all’interno del giudizio globale previsto, non influisce sulla valutazione degli apprendimenti e non condiziona da sola l’ammissione alla classe successiva o all’esame di stato. Secondo ciclo d’istruzione (scuola superiore) - Gli esiti della valutazione degli apprendimenti e della capacità relazionale sono espressi nella forma di voti numerici definiti in decimi usando il numero quattro come votazione più bassa. La valutazione della capacità relazionale ha funzione educativa e formativa, non influisce sulla valutazione degli apprendimenti e non condiziona da sola l’ammissione alla classe successiva o all’esame di stato. Vengono confermate le disposizioni in vigore sull’organizzazione dei corsi di recupero. Ammissione alla classe successiva ed all’Esame di Stato - Nella scuola secondaria di primo grado (scuola media) sono ammessi alla classe successiva o all’esame di stato (esame di licenza media) gli studenti che abbiano ottenuto una valutazione complessivamente sufficiente da parte del consiglio di classe. Nel secondo ciclo di istruzione (“di maturità” delle superiori): sono ammessi alla classe successiva gli studenti che abbiano ottenuto una valutazione non inferiore alla sufficienza negli apprendimenti delle discipline, fatte salve eventuali indicazioni di recupero dei debiti formativi; sono ammessi all’esame di stato gli studenti che abbiano ottenuto una valutazione complessivamente sufficiente da parte del consiglio di classe. Crediti scolastici - Ai fini del calcolo e della conseguente attribuzione allo studente del credito scolastico previsto dalla normativa statale vigente, il consiglio di classe non tiene conto del voto relativo alla valutazione della capacità relazionale (condotta). Raccordo con la normativa nazionale - Il Regolamento contiene, infine, le indicazioni per il raccordo con la valutazione disciplinata per le altre regioni dalla normativa statale ed una tabella di conversione dei giudizi sintetici in voti numerici. Tabella A Raccordo con la valutazione disciplinata dalla normativa statale (Art. 13, commi 1 e 3)
Giudizi Sintetici Voti Numerici
Non sufficiente da 1 a 5
Sufficiente 6
Buono 7
Distinto 8
Ottimo da 9 a 10
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SCUOLA, LA REGIONE TOSCANA RIFIUTA RESPONSABILITÀ SUI TAGLI RISPETTARE LA VOLONTÀ DELLE FAMIGLIE PER INFANZIA E TEMPO PIENO  
 
Firenze, 27 aprile 2009 - Sulla scuola la Regione rifiuta con decisione ogni responsabilità in merito a scelte che non ha mai condiviso. E chiede di rispettare la volontà delle famiglie che chiedono per i loro figli un posto nella scuola dell´infanzia o di usufruire del tempo pieno nella scuola primaria. E´ questa la posizione che la Regione ha comunicato alla Direzione scolastica regionale in questi giorni impegnata nella riorganizzazione prevista dal ministro Gelmini. Lo ha ricordato il 23 aprile l´assessore all´istruzione, formazione e lavoro intervenendo su questi temi alla conferenza di fine legislatura a San Giuliano Terme. Non si può chiedere alla Regione, sostiene l´assesore, di assumersi la responsabilità di scelte operate a livello nazionale che non sono state concordate e non sono condivise da istituzioni e mondo della scuola. L´assessore ha confermato la contrarietà della Regio ne rispetto ai consistenti tagli previsti per insegnanti, personale tecnico e amministrativo della scuola operati dal governo, tagli che incidono pesantemente sull´organizzazione scolastica, sulla qualità della didattica e sulla vita delle famiglie. Di questi tagli e delle possibili ricadute negative la Regione non può e non vuole avere alcuna condivisione di responsabilità. E´ questo il senso della posizione che la Regione ha manifestato alla Direzione scolastica regionale toscana, sulle due questioni del tempo pieno nella scuola primaria e della scuola dell´infanzia. Nel caso della scuola per l´infanzia, in particolare, la Regione richiama la necessità di non penalizzare il settore, ma anzi di rafforzarlo, superando le liste di attesa. Per quanto riguarda gli altri ordini di istruzione, la Regione aspetta di conoscere il quadro complessivo delle risposte elaborate dalla direzione scolastica. .  
   
   
AOSTA: CONSEGNATI GLI ATTESTI AGLI ALLIEVI DEL CORSO “GIOVANI AGRICOLTORI”  
 
Aosta, 27 aprile 2009 - L’assessorato dell’agricoltura e risorse naturali comunica che giovedì 23 aprile, nella sede dell’Institut Agricole Régional di Aosta, si è svolta la cerimonia di consegna degli attestati ai quarantatre allievi che hanno portato a termine con profitto i due corsi del progetto “Giovani agricoltori”, cofinanziato dal Fondo Sociale Europeo – obiettivo 2 – Programma Operativo Regionale “Occupazione”. Il percorso formativo per giovani agricoltori, che l’Assessorato organizzava già in precedenza, è stato riformulato, in collaborazione con la Direzione Agenzia regionale del Lavoro e con l’Institut Agricole Régional – che ne ha seguito la realizzazione come ente accreditato per la formazione della Regione Autonoma Valle d’Aosta –, al fine di renderlo adeguato alle esigenze del settore agricolo nella nuova programmazione comunitaria. Il Programma di Sviluppo Rurale 2007-2013 per la Valle d’Aosta, infatti, prevede un notevole incremento degli incentivi a favore dell’insediamento dei giovani agricoltori che, unitamente all’aumento degli aiuti per il prepensionamento degli imprenditori agricoli anziani, è finalizzato a favorire il ricambio generazionale e la conseguente modernizzazione delle aziende agricole. In quest’ottica, l’obiettivo del corso non è quello di fornire nozioni tecniche di agricoltura – in quanto si suppone che gli allievi le abbiano già acquisite in famiglia o in altri percorsi formativi –, bensì quello di impartire alle nuove leve dell’agricoltura competenze manageriali finalizzate a rendere competitiva la propria azienda. Le lezioni, quindi, vertono su valutazione economica degli investimenti, calcolo del risultato economico, programmazione dei flussi economici e finanziari, analisi di mercato e marketing, oltre ad impartire una serie di conoscenze indispensabili all’attività quali la normativa sulla sicurezza e quella igienico-sanitaria sulla trasformazione degli alimenti, nozioni base di informatica, norme sui contratti agricoli, informazioni sulla cooperazione e sull’assistenza delle associazioni di categoria. Il corso, al quale possono accedere i giovani di età compresa tra i 18 e i 40 anni, si articola in 140 ore di cui sedici di accompagnamento individuale alla costruzione del Piano aziendale, indispensabile per poter richiedere il premio di primo insediamento e accedere agli incentivi previsti dal Psr. Alle prime due edizioni appena concluse erano stati ammessi inizialmente 44 allievi su 89 domande presentate. Due allievi si sono ritirati, uno dei quali a corso appena iniziato, cosa che ne ha permesso l’immediata sostituzione con il primo escluso. La totalità dei 43 allievi rimasti, 27 maschi e 16 femmine, avendo rispettato la frequenza prevista (almeno 70% delle lezioni) e raggiunto il profitto richiesto (almeno 6/10 di media nelle sei prove di esame), ha ottenuto l’attestato di “Giovane agricoltore”, valido per rispondere a uno dei requisiti necessari per accedere alla misura 112 del Psr “Insediamento dei giovani agricoltori”. Il corso ha inoltre rilasciato agli allievi, su autorizzazione degli organismi competenti, l’attestato valido ai fini dell’idoneità sanitaria per la manipolazione degli alimenti (ex libretto sanitario) e l’idoneità per responsabile della sicurezza in azienda ai sensi del decreto legislativo n. 626/94. .  
   
   
TERREMOTO: GARANTITO TRASPORTO POMERIDIANO STUDENTI INTERESSATI DIVERSI ISTITUTI SUPERIORI DELLA REGIONE  
 
 Pescara, 27 aprile 2009 - Il servizio di trasporto pomeridiano degli studenti di alcuni Istituti superiori, dichiarati inagibili a seguito del violento sisma che ha colpito diverse zone dell´Abruzzo, sarà garantito dall´assessorato ai Trasporti ed alla Mobilità, in collaborazione con la società Arpa. A beneficiarne saranno, su richiesta delle Amministrazioni Provinciali di Pescara, Teramo e L´aquila, quegli studenti che verranno chiamati a svolgere il doppio turno di lezioni in scuole che non hanno subito danni. Gli istituti interessati sono lo Statale d´Arte "Mario de Fiori" di Penne, il Comprensivo di Carsoli ed il Liceo Scientifico Statale A. Einstein, l´Istituto di Istruzione Superiore "E. Marino" ed il Ginnasio Statale "Melchiorre Delfico", questi ultimi tre di Teramo. A tal proposito, l´assessore ai Trasporti, Giandonato Morra, ha confermato che "l´intera struttura dell´assessorato sta facendo il possibile per cercare di fornire risposte immediate ed adeguate a tutte le esigenze di trasporto ed alle emergenze causate dal sisma. Nello specifico, intendiamo evitare che i nostri ragazzi perdano anche un solo di giorno di scuola. Del resto, - ha proseguito Morra - il sistema dei trasporti rappresenta uno dei principali motori per garantire una continuità della vita sociale ed economica e soprattutto una graduale ripresa delle attività nei territori colpiti dal terremoto". .  
   
   
BOLZANO: FORMAZIONE PROFESSIONALE, PARTE UN CORSO SULLA VIRTUALIZZAZIONE  
 
Bolzano, 27 aprile 2009 - "Vmware - Virtual Infrastructure: Design, Implementation e Throubleshooting". Questo il titolo di un nuovo corso della formazione professionale in lingua italiana, che prenderà il via lunedì 27 aprile, dedicato alla virtualizzazione, ovvero alla tecnica di riduzione dei costi infrastrutturali e di gestione delle reti telematiche. "La virtualizzazione - spiega l´assessore Barbara Repetto - è una tecnologia software che sta rapidamente trasformando il panorama delle tecnologie informatiche a livello mondiale. Nel corso degli ultimi decenni, le infrastrutture aziendali hanno assunto dimensioni e livelli di complessità crescenti, e ciò ha causato, sia una crescita dei costi della gestione tecnica, sia un meno efficiente sfruttamento delle risorse. Il concetto di virtualizzazione, è stato introdotto proprio con lo scopo di semplificarne e ottimizzarne la gestione, col fine ultimo di ridurre i costi e migliorare la qualità dei servizi". L’idea di fondo su cui si base la virtualizzazione è quella di sostituire le decine di computer-server, che oggi fanno parte dell’infrastruttura It delle aziende, con meno computer, ma più potenti. Questo grazie al meccanismo delle macchine virtuali, che permette di ospitare in un unico computer (data center) tutti i sistemi operativi e le relative applicazioni prima sparse in decine e centinaia di macchine. Il tutto, ovviamente, con notevoli risparmi e in linea con la sostenibilità ambientale. Il nuovo corso organizzato dal Centro di formazione professionale per il commercio, turismo e servizi "Luigi Einaudi", in collaborazione con Education Time, è in linea con le visioni strategiche della Provincia: "Circa un terzo del mercato - sottolinea la Repetto - dipende direttamente dal settore software, e l´informatica non si limita a mantenere gli attuali livelli occupazionali, ma continua a creare nuovi posti di lavoro. Grazie alle tecnologie dell´informazione possiamo offrire ai cittadini e alle imprese i nostri servizi in maniera più snella, efficiente e veloce, garantendo un risparmio di tempo e di denaro sia ai privati che alla stessa pubblica amministrazione". Visto l’alto numero di adesioni ricevute, il Cts "Einaudi" ha deciso di proporre una seconda edizione del corso dal 29 giugno al 3 luglio 2009. Per informazioni è possibile visitare il sito internet www. Cts-einaudi. It o contattare la segreteria al numero 0471 414473. .  
   
   
LEGALITÀ, LA REGIONE LAZIO PROMUOVE LA PACE CON I PRIMI CASCHI GIALLI DEL LAZIO  
 
 Roma, 27 aprile 2009 - Oltre mille bambini hanno giurato nell´anfiteatro di Tor Tre Teste di Roma diventando così i primi caschi gialli del Lazio, addestrati per proteggere i processi di riappacificazione in situazioni conflittuali e per contrastare il bullismo. Un´iniziativa promossa dalla presidenza della Regione Lazio in collaborazione con l´assessorato alle Politiche sociali e l´assessorato all´Istruzione e alla Cooperazione tra i popoli. "L´educazione alla pace è un processo attraverso il quale i giovani acquisiscono le capacità di risolvere i potenziali conflitti cooperando affinché non ci siano ne vincitori né vinti. Il giuramento dei primi 1. 084 bambini, diventati custodi di pace, è stato un momento di grande e profondo valore". Lo ha detto l´assessore regionale alle Politiche sociali Anna Salome Coppotelli. "L´iniziativa è stata finanziata dalla Giunta regionale con 182 mila euro. Il conflitto è un fatto della vita quotidiana: conflitti interiori, interpersonali, tra gruppi e internazionali. La pace è il modo di procedere per prevenire e risolvere i conflitti - ha continuato - Il progetto, prevede la formazione di 50 operatori di prevenzione dei conflitti e di educazione alla pace presso le scuole che si candideranno". "Educare alla pace significa, anche, far acquisire ai ragazzi la capacità di percepire la violenza, di conoscere la possibilità di costruire un´alternativa ad un sistema sociale che legittima la violenza o quanto meno non si oppone con tutti i mezzi possibili". L´assessore Coppotelli ha poi rivolto un particolare ringraziamento a Padre Jonas Shamuana Mabenga, ideatore del progetto e fondatore dell´Accademia Internazionale della Pace. .  
   
   
MATERA, PRESENTATA QUINDICESIMA EDIZIONE DI TRENDEXPO  
 
Matera, 27 aprile 2009 - Il programma della 15^ edizione di Trend Expo – Salone dell’Orientamento e del Lavoro, organizzato dalla Cooperativa Educational Service, è stato presentato alla stampa, nella Sala della Giunta del Palazzo Municipale di Matera. La manifestazione, come ogni anno, si caratterizzerà con numerose novità tra cui una identità sempre più marcata verso la ricerca e la specializzazione delle tendenze del mercato del lavoro con progetti in grado di tradursi in opportunità. “Parlare del presente pensadolo Futuro. Oltre l’informazione, le soluzioni per il Lavoro”. Da quindici anni, l’ideatore di Trend Expo Enrico Sodano ci crede con fermezza e per questo - ha dichiarato – si è pensato ad un unico evento su una doppia data, dal 30 aprile al 3 maggio nell’Ipogeo di San Francesco e nell’Auditorium del Conservatorio “E. R. Duni” di Matera e dal 7 maggio al 10 maggio, alle ore 10. 00, nella Galleria Civica - Sala del Campanile di Potenza. La conferenza stampa di presentazione dell’evento si è aperta con la proiezione del trailer del Docufilm “Trend Expo. Un peccato della ‘meglio’ gioventù”. Il prodotto, ideato da Enrico Sodano e con la regia di Carmen Laurino, racconta i 15 anni della manifestazione. E’ stato possibile realizzare il Docufilm grazie all’archivio Rai di Basilicata e a quello di proprietà della Cooperativa Educational Service. Nuovo anche il logo di Trend Expo 2009: una medaglia, simbolo di un riconoscimento di eccellenza. Enrico Sodano ha spiegato alla stampa che l’impianto comunicativo e promozionale si lega bene con le scelte di innovazione effettuate per questa edizione in relazione all’utilizzo web. Un particolare ringraziamento è stato rivolto al sindaco della città di Matera Emilio Nicola Buccico per l’ospitalità dell’evento riconfermato anche per quest’anno nella città dei Sassi. Matera si è candidata a capitale della cultura europea e tutte le proposte, compresa quella di Trend Expo, valorizzano il territorio, qualificano le scelte grazie all’attento e partecipato lavoro di condivisione con le Amministrazioni comunali di Matera. “Ci siamo coinvolti nella manifestazione – ha detto il sindaco Buccico – grazie anche ai risultati positivi dell’anno scorso. Siamo sicuri che l’edizione 2009 non deluderà perché aprirà un importante confronto culturale e il pubblico attento saprà vivere queste giornate”. Il sindaco Buccico ha evidenziato anche l’adeguata scelta del luogo dell’evento nell’Ipogeo di San Francesco. “Trend Expo – ha concluso – fornirà un’occasione importante, una possibilità di creare un collegamento tra la città di Matera e la città di Potenza”. A tal proposito – il sindaco della città di Potenza Vito Santarsiero, in una videointervista, ha dichiarato che “Trend Expo è stato un percorso che ha esaltato, nel corso dei 15 anni, il protagonismo del territorio, sia attraverso l’orientamento, il lavoro e la formazione che con l’innovazione, l’incontro tra culture, tra popoli, l’arte e la cultura. Trend Expo ha, inoltre, accompagnato gli enti locali ad assumere un ruolo fondamentale nel percorso di crescita favorendo il confronto tra le varie realtà e quindi un ponte di eccellenza tra le due città, Potenza e Matera”. Alla conferenza stampa è intervenuto anche l’assessore alle Attività Produttive del Comune di Matera Nicola Rocco che ha più volte ribadito il ruolo centrale dei giovani all’interno di una manifestazione come Trend Expo. “L’amministrazione comunale di Matera – ha detto – è interessata ad ogni occasione di dialogo con i giovani per offrire un ventaglio più ampio di opportunità”. Il consigliere del Comune di Matera Nicola Di Marzio ha voluto rivolgere il suo “in bocca al lupo” alla Cooperativa Educational Service e a tutti i ragazzi che lavorano per questo Evento al quale si sente particolarmente affezionato perché, già nell’edizione dell’anno scorso, ha avuto modo di condividere un dialogo a più voci con gli organizzatori e con le Amministrazioni comunali. A margine della conferenza stampa, il presidente della Regione Basilicata Vito De Filippo ha dichiarato che “I quindici anni di Trend Expo non rappresentano solo un punto di arrivo, ma anche un nuovo punto di partenza per un cammino ancora più incisivo e determinante nella relazione sempre più complessa fra giovani e mercato del lavoro. Nella nostra regione abbiamo un altissimo numero di laureati che vogliono mettere a frutto la competenza costruita attraverso lo studio nei settori della ricerca, dell’innovazione, della creatività. La sfida che abbiamo davanti resta, quindi, quella di allargare il quadro delle occasioni di lavoro e di riequilibrare il sistema della domanda e dell’offerta di lavoro. E bene fanno gli organizzatori di Trend Expo a mettere le radici nei due capoluoghi in modo da offrire uno spazio più ampio ai giovani, al tessuto produttivo, alle istituzioni. La Regione Basilicata sta ampliando il territorio delle opportunità, soprattutto per i laureati. Ecco perché serve l’orientamento. Ecco perchè è ancora più utile Trend Expo”. .  
   
   
LA PROVINCIA DI MATERA PROMUOVE IL PROGETTO "UEXTE"  
 
Matera, 27 aprile 2009 - La Provincia di in prima linea per promuovere la cultura del voto. L’ente ha infatti aderito in qualità di partner al progetto “Uexte – L’europa delle opportunità per i giovani”, promosso dall’assessorato alle Politiche giovanili della Provincia di Matera e co-finanziato dal Ministero della Gioventù e dal Piano di Informazione 2008 della Commissione Europea congiuntamente all’Ufficio per l’Italia del Parlamento europeo e al Ministero per le Politiche europee. “Il Progetto – ha sottolineato l’assessore provinciale alle Politiche giovanili, Pasquina Bona – intende promuovere presso i giovani, proprio nel periodo che precederà le elezioni europee del 2009, la cultura e il valore del voto. Andremo per ciò nelle scuole del Materano e sensibilizzeremo la popolazione studentesca sulle politiche giovanili europee, sulla struttura dell’Europa del futuro, sui programmi europei in favore della cittadinanza attiva. I giovani rappresentano il futuro dell´Unione europea: abbiamo bisogno delle loro idee e della loro partecipazione attiva. I giovani devono sapere che la loro voce conta, e che è importante che partecipino al dibattito e si rechino a votare alle elezioni del Parlamento europeo. Riteniamo importante dare potere ai giovani, impegnarli nella costruzione del futuro. Per noi questa è una priorità. " “Nelle ultime elezioni europee la partecipazione dei giovani tra i 18 e i 24 anni è risultata bassa situandosi a circa il 40 per cento. "Uexte" offrirà ai giovani – ha concluso l’assessore provinciale alle Politiche giovanili - una piattaforma per esprimersi, per comprendere il senso e l’importanza della propria presenza il giorno delle votazioni. Ogni singolo ragazzo deve poter raccontare all´Unione europea chi è, e dirle quali sono le sue preoccupazioni, i suoi sogni, le sue obiezioni e i suoi ideali. Incoraggiare i giovani a farsi sentire sul piano politico partecipando alle elezioni di giugno del Parlamento europeo è nostro dovere e serve ad arricchire il futuro del nostro Paese". . .  
   
   
ACQUA; GRUPPO ESPERTI ACQUA DEL “G8” DAL 27 APRILE A VILLA LA COLOMBELLA DI PERUGIA  
 
Perugia, 27 aprile 2009 - Su richiesta del Ministero degli Esteri l’Umbria ospiterà dal 27 al 29 aprile, a Villa “La Colombella” di Perugia, la quarta riunione del Gruppo Esperti Acqua del “G8”. L’incontro dei referenti a livello internazionale sulle problematiche legate alle risorse idriche è propedeutico a quelli che si svolgeranno nel corso del “G8” di luglio in Italia. Il meeting di Perugia dovrebbe consentire un significativo progresso nella cooperazione tra i paesi del “G8” e quelli africani nel settore dell’Acqua. L’umbria, ha commentato l’assessore all’ambiente della Regione, torna ad essere punto di riferimento internazionale per le questioni di carattere ambientale legate alle risorse naturali ed in particolare a quelle idriche. Nell’ospitare questo meeting - ha proseguito, intendiamo sottolineare l’impegno su questo fronte, unitamente a quello del progetto “Warredoc” (Water Resources Research and Documentation Centre) dell’Università per Stranieri di Perugia che da oltre 20 anni, proprio a Villa La Colombella, svolge un’intensa attività accademico-scientifica nel settore delle risorse idriche. Tutto ciò ha portato l’Umbria ad essere scelta come sede permanente dal Segretariato del ‘Wwap’ (‘World Water Assessment Programme’, Programma mondiale di valutazione delle acque), coordinato dall’Unesco. A Colombella inoltre è stata scritta parte del rapporto sullo stato delle risorse idriche globali, il ‘World Water Development Report’, recentemente presentato a Istanbul. Anche questo frutto della collaborazione tra “Unesco”, Regione Umbria, Governo italiano e Università per Stranieri di Perugia. .  
   
   
BERGAMO, TUTELA PAESISTICA PER VALLE RIO BORGOGNA  
 
Milano, 27 aprile 2009 - Tutela paesistica per le aree verdi della valle del torrente Borgogna e della vicina val Sambuco, in provincia di Bergamo. Lo ha deciso la Giunta regionale, su proposta dell´assessore al Territorio e Urbanistica, Davide Boni. Il provvedimento riguarda porzioni di territorio montano e collinare - inserite nei comuni di Almenno S. Bartolomeo, Barzana, Caprino Bergamasco e Palazzago - e prevede una serie di criteri per la gestione di eventuali interventi che devono necessariamente tener conto del valore paesaggistico e della specificità di queste aree. Cautele particolari sono previste, ad esempio, per tutelare gli aspetti naturali del paesaggio agrario, le superfici boschive, la sentieristica e il corso del torrente Borgogna. Regole precise figurano anche per quanto riguarda la tutela dei nuclei e degli edifici rurali presenti, di interesse storico e tradizionale, e degli "aspetti percettivi" di queste zone: sono da salvaguardare - nella visuale che consentono verso i versanti collinari - le strade panoramiche da Colle Pedrino verso la cava Italcementi, la strada Barzana-palazzago e la strada Celana - Formorone, e i principali punti panoramici (Prato della Costa, monte Linzone, Carosso). Altre indicazioni e prescrizioni riguardano, invece, le eventuali nuove edificazioni, gli interventi di trasformazione degli insediamenti recenti e il recupero degli ambiti interessati da attività estrattive, in particolare per quel che riguarda cave situate in zone di "elevata naturalità" e cave dismesse. Previsioni di nuove attività estrattive, o di ampliamento di quelle esistenti, dovranno essere valutate - oltre che per la loro ammissibilità - in relazione all´inserimento nel contesto territoriale, tenendo conto in ogni caso di tutte le forme di tutela e delle successive misure di compensazione ambientale per il recupero delle aree stesse. Il provvedimento prevede, infine, che gli interventi di riqualificazione di ambiti degradati dovranno essere programmati e realizzati contestualmente a quelli di escavazione. .  
   
   
STUDIO RIVELA PROBABILE LEGAME TRA BUCO DELL´OZONO E GHIACCIO ANTARTICO IN ESPANSIONE  
 
Bruxelles, 27 aprile 2009 - Secondo una nuova ricerca britannico-statunitense, il buco nello strato dell´ozono è responsabile dell´aumento del ghiaccio marino antartico. Tuttavia, gli scienziati avvertono che nei prossimi decenni, con il ristabilirsi dello strato dell´ozono e con l´aumento delle concentrazioni di gas serra, questo effetto probabilmente diminuirà. "Capire come il ghiaccio marino polare risponde al cambiamento globale - sia quello provocato dall´uomo, che in seguito a processi naturali - è veramente importante se vogliamo compiere delle previsioni precise sul clima futuro della Terra," ha commentato il professor John Turner del British Antarctic Survey. "Questa nuova ricerca contribuisce a risolvere parte del puzzle sul perché il ghiaccio marino si stia ritirando in alcune aree e crescendo in altre. " Con il raggiungere della sua estensione massima alla fine dell´inverno australe, il ghiaccio marino antartico ricopre un area di 19 milioni di chilometri quadrati, che corrisponde a grosso modo due volte la superficie dell´Europa. Inoltre, l´estensione del ghiaccio marino è aumentata di circa 100. 000 chilometri quadrati ogni dieci anni a partire dagli anni settanta. Questo è in netto contrasto con la situazione riscontrata nell´Artide, dove il ghiaccio marino si è ridotto in maniera allarmante durante lo stesso periodo. In questo recentissimo studio, gli scienziati hanno analizzato immagini satellitari e usato modelli informatici per esaminare le cause dei cambiamenti nella calotta di ghiaccio marino in Antartide. Le loro scoperte, pubblicate nella rivista Geophysical Research Letters, rivelano che alla base della crescita del ghiaccio marino antartico ci sono i cambiamenti nei modelli climatici causati dal buco dell´ozono. L´oceano del sud è esposto ai venti e l´Antartide è regolarmente circondato da depressioni attive. Il buco dell´ozono contribuisce a rafforzare questi venti e le tempeste nella zona del Pacifico meridionale dell´Oceano del sud. Questo a sua volta accresce il flusso di aria fredda attraverso il mare di Ross nell´Antartide occidentale, portando ad un aumento della formazione di ghiaccio nella regione. "I nostri risultati mostrano la complessità dei cambiamenti climatici a livello globale," ha detto il professor Turner. "Mentre ci sono sempre più prove del fatto che la diminuzione di ghiaccio marino artico è dovuta all´attività umana, quest´ultima ha avuto un effetto contrario nella zona dell´Antartide, dove ha causato un aumento del ghiaccio. " Il buco dell´ozono è stato scoperto verso la metà degli anni ottanta. Esso è causato dall´ozono che distrugge le sostanze chimiche chiamate clorofluorocarboni (Cfc). I Paesi di tutto il mondo hanno agito prontamente nel firmare e attuare il protocollo di Montreal, che vieta l´uso dei Cfs. Tuttavia, queste sostanze chimiche rimangono nell´atmosfera per decenni e dunque lo strato dell´ozono dovrebbe ristabilirsi soltanto verso la seconda metà di questo secolo. Quando ciò accadrà, la velocità dei venti intorno al continente diminuirà e la regione non sarà più protetta dagli impatti dei cambiamenti climatici. "Anche se il buco dell´ozono sta attutendo gli effetti dell´aumento dei gas serra nell´Antartide, esso non riuscirà a farlo per sempre, visto che ci aspettiamo che i livelli di ozono si ristabiliranno entro la fine del ventunesimo secolo," ha spiegato il professor Turner. "Fino ad allora ci sarà probabilmente circa un terzo in meno di ghiaccio antartico marino. " Per maggiori informazioni, visitare: British Antarctic Survey: http://www. Antarctica. Ac. Uk Geophysical Research Letters: http://www. Agu. Org/journals/gl/ . .  
   
   
BERGAMO, TUTELA PAESISTICA PER AREA DI VIA BROSETA  
 
Milano, 27 aprile 2009 - L´area nel comune di Bergamo situata in via Broseta all´angolo con via Palma il Vecchio diventa "di notevole interesse pubblico" e quindi sarà tutelata in maniera particolare dal punto di vista paesaggistico. Lo ha deciso la Giunta regionale, su proposta dell´assessore al Territorio e Urbanistica, Davide Boni. Con questo provvedimento vengono individuati criteri e cautele specifiche per la gestione di future trasformazioni territoriali, compresi gli interventi di manutenzione, l´apposizione di apparati e impianti tecnologici e gli eventuali interventi edilizi di recupero. L´area in questione è caratterizzata dalla presenza di un fabbricato - che si affaccia sulle vie indicate - che rappresenta un segno esemplare del tessuto storico nella parte centro-occidentale della città bassa; questo fabbricato costituiva infatti, nel secolo scorso, l´ultima sosta dell´ingresso in città per i viaggiatori che provenivano dai territori lecchesi e comaschi. Gli edifici che insistono sull´area conservano caratteristiche storico-architettoniche significative, intrattenendo una relazione diretta, simbolica e visuale con il borgo storico di San Leonardo, già tutelato fin dal 1966. "Con questo provvedimento - ha detto l´assessore Boni - vengono approvati i criteri di gestione degli interventi, per assicurare maggior chiarezza e trasparenza nell´impostazione degli eventuali interventi di trasformazione, salvaguardando maggiormente quegli ambiti che definiscono la nostra regione come uno dei territori di grande pregio paesistico, in Italia e in Europa". .  
   
   
GIUNTA BASILICATA APPROVA “VIE BLU” E PIANO TRIENNALE DI FORESTAZIONE VIA LIBERA A DUE PROGETTI FONDAMENTALI PER L’AMBIENTE E L’ECONOMIA REGIONALE  
 
Potenza, 27 aprile 2009 - “Vie blu” e Piano triennale di forestazione: la Giunta regionale, su proposta dell’assessore all’Ambiente, Territorio e Politiche della sostenibilità, Vincenzo Santochirico, ha approvato due progetti fondamentali per la salvaguardia dell’ambiente, la sicurezza del territorio e la valorizzazione del sistema forestale della Basilicata. Per quanto concerne “Vie blu”, l’avvio della seconda fase del programma – che vedrà impegnati 778 lavoratori per un periodo massimo di 150 giornate lavorative - è prevista per il mese di maggio. Il loro compito sarà quello riqualificare dei corsi d’acqua, al fine di restituirli alla loro valenza storica, ambientale e paesaggistica: saranno realizzati interventi per la mitigazione del rischio idraulico, la riqualificazione della rete ecologica e dei sistemi ambientali, la tutela delle acque, la condivisione delle informazioni e la diffusione della cultura dell´acqua. L´idrologia della Basilicata, infatti, è caratterizzata da corsi d´acqua aventi un regime a carattere torrentizio con lunghi periodi di magra alternati a repentini aumenti di portata che determinano spesso esondazioni dell´alveo. Diretta conseguenza di ciò è l´elevata dinamicità dei corsi d´acqua con fenomeni di erosione, trasporto ed accumulo di inerti che determinano una continua evoluzione dello stato dell´alveo. A partire dal primo luglio prossimo, e fino al 30 settembre (periodo di massima pericolosità per gli incendi) una parte degli addetti al progetto sarà distaccata e destinata alle attività di pronto intervento antincendio. Il progetto “Vie blu” comporterà un impegno finanziario di 12,5 milioni di euro. Approvato anche il Piano triennale di forestazione 2009-2011, sul quale nei giorni scorsi è stato sottoscritto l’accordo fra Regione e organizzazioni sindacali Cgil, Cisl e Uil e con l’Unione delle Comunità montane (Uncem) e l’Unione delle Province (Upi). Il Piano riguarda 4. 200 addetti che, nell’arco di due anni, arriveranno a svolgere 151 giornate contributive l’anno. Il Piano definisce gli interventi per la gestione sostenibile del territorio, con riferimento alla sicurezza, alla prevenzione e mitigazione del dissesto idrogeologico, alla sistemazione delle aree a rischio erosione e di frane. Definiti, inoltre, gli interventi di gestione dei boschi e di miglioramento della funzione turistica e ricreativa del patrimonio forestale regionale. Il Piano triennale di forestazione – che ha una dotazione finanziaria di 140 milioni di euro, attinti da risorse della Regione, dal Programma di sviluppo rurale, dai fondi Fas e dall’accordo di programma fra Eni e Regione – passa ora all’esame del Consiglio regionale. “Le risorse territoriali e forestali – afferma l’assessore Santochirico - rivestono un ruolo strategico per l’ambiente, l’economia e le comunità della Basilicata. La Regione ha confermato tutti gli impegni assunti, tanto in relazione agli obiettivi tecnici quanto in relazione a quelli occupazionali. La sicurezza del territorio viene perseguita attraverso la regolazione del ciclo dell’acqua ed una costante e capillare azione di contrasto e mitigazione delle cause di dissesto idrogeologico; mentre l’occupazione del settore forestale pubblico assicura positivi impatti socio-economici, in particolare nel contrasto al fenomeno dell’abbandono delle aree rurali”. “La Regione – conclude Santochirico -, in un momento di grave crisi occupazionale ed economica, ha ritenuto di dover compiere uno sforzo straordinario teso al raggiungimento degli obiettivi che – con il progetto ‘Vie blu’ e con il Piano triennale di forestazione - consentono di salvaguardare l’insieme degli ecosistemi che caratterizzano il territorio lucano e, al tempo stesso, mantenere il tessuto economico e sociale della nostra regione”. .  
   
   
AMBIENTE: PIANO GESTIONE ACQUE BACINI ALPI ORIENTALI  
 
Trieste, 27 aprile 2009 - Con un Forum di informazione pubblica, in programma mercoledì prossimo 29 aprile a Legnaro (Pd), presso la Corte Benedettina, prende avvio il percorso che porterà alla redazione di un "Piano di gestione delle acque dei bacini idrografici delle Alpi Orientali". Lo rileva una nota dell´Autorità di bacino dei fiumi Isonzo, Tagliamento, Livenza, Piave, Brenta-bacchiglione e dell´Autorità di bacino del fiume Adige, che precisa come la stesura di specifici Piani di gestione delle acque nei vari distretti idrografici sia prevista da una direttiva dell´Unione europea (la 2000/60), che ha definito un quadro comunitario per la protezione e la gestione delle acque ed ha come obiettivi prioritari la riduzione dell´inquinamento, il miglioramento dell´ambiente acquatico, la promozione di un utilizzo idrico sostenibile e la mitigazione degli effetti delle inondazioni e della siccità. Tale direttiva è stata quindi recepita da una recente norma nazionale, la legge 13 del 27 febbraio 2009 che, prevedendo "Misure straordinarie in materia di risorse idriche e di protezione dell´ambiente", ha fissato al 22 dicembre di quest´anno il termine per l´adozione, da parte del comitato istituzionale delle autorità di bacino nazionali, dei diversi Piani di gestione. Parallelamente è stato fissato il termine del 30 giugno, sempre del 2009, affinché le autorità di bacino nazionale provvedano a coordinare i contenuti e gli obiettivi dei piani all´interno del rispettivo distretto idrografico di appartenenza. La direttiva 2000/60 ha altresì previsto che per ciascun distretto idrografico siano pubblicati e resi disponibili per eventuali osservazioni il calendario e il programma di lavoro, una valutazione globale provvisoria dei problemi di gestione delle acque importanti e una copia del progetto del piano di gestione. Il Forum in programma a Legnaro segna dunque l´avvio delle procedure che porteranno alla stesura del Piano che riguarda i bacini idrografici delle Alpi Orientali. Nell´occasione saranno illustrati il programma di lavoro e le misure di consultazione e di partecipazione attiva che accompagneranno tutto il processo di formazione del Piano di gestione. Tutta la documentazione in merito sarà consultabile dal prossimo 29 aprile sul sito www. Alpiorientali. It . .  
   
   
BASILICATA: ATO RIFIUTI, AVVIATE LE PROCEDURE PER L´INSEDIAMENTO  
 
Potenza, 27 aprile 2009 - Una gestione unitaria ed integrata del ciclo dei rifiuti, con un Ambito unico per tutto il territorio regionale. Dopo l’approvazione, nel novembre scorso, del disegno di legge sul ciclo dei rifiuti da parte del Consiglio regionale, la Giunta – su proposta dell’assessore all’Ambiente, Territorio e Politiche della sostenibilità, Vincenzo Santochirico - ha approvato la convenzione e lo statuto dell’Ato unico regionale dei rifiuti, che definisce il profilo giuridico dell’Ato - quale consorzio obbligatorio del quale fanno parte tutti i comuni lucani - e le sue funzioni, finalizzate a garantire una gestione efficiente, efficace ed economica. Statuto e convenzione saranno inviati alle 131 Amministrazioni comunali della Basilicata ai fini dell´adozione da parte dei Consigli. Con la sottoscrizione dei due atti da parte dei sindaci, alla presenza di un notaio, sarà formalizzata l´istituzione dell´Ato. L´assemblea di insediamento dovrà, quindi, provvedere all´elezione degli organi: il consiglio di amministrazione, il presidente ed il collegio dei revisori dei conti. L’assemblea è costituita dai sindaci dei Comuni lucani; la quota di partecipazione di ciascun Comune al patrimonio dell’Ato, nonché il diritto di voto, sono determinati in rapporto al numero di abitanti. Dell’assemblea fanno parte anche i rappresentanti delle Province di Potenza e Matera. Del Consiglio di amministrazione, oltre al presidente, fanno parte sei componenti, di cui due eletti dai Comuni con popolazione fino a 5 mila abitanti, due dai Comuni con popolazione da 5 mila a 10 mila abitanti, due dai Comuni con popolazione superiore a 10 mila abitanti, con esclusione dei Comuni di Potenza e Matera; un componente designato dal Comune di Potenza ed uno dal Comune di Matera; altri due componenti sono designati dalle Province di Potenza e di Matera. Il consiglio di amministrazione resta in carica tre anni. Statuto e Convenzione individuano Matera quale sede dell’Autorità d’ambito. Secondo l´assessore Santochirico, “pur tenendo conto del rinnovo di numerosi Consigli comunali, la Regione conta di completare tutte le procedure entro l´estate”. “L’unificazione dell’Ambito ottimale – spiega l’assessore - rappresenta una scelta virtuosa da parte della Regione Basilicata, che ha voluto tagliare i costi introducendo un unico organismo, anziché i due provinciali, con la conseguente riduzione dei consiglieri di amministrazione, che passano da 22 ad 11. Nella direzione della razionalizzazione e della più efficace gestione vanno anche la riduzione della durata degli organi, che restano in carica tre anni, e l’introduzione del Collegio dei revisori, quale garanzia di controllo e vigilanza sull’operato degli organi di amministrazione. La nuova organizzazione – conclude Santochirico – risponde all’obiettivo di fare del ciclo di gestione dei rifiuti un’occasione di modernizzazione compatibile e competitiva per la regione, all’insegna dell’innovazione, della tutela dell’ambiente e della salute”. .  
   
   
RIFIUTI: AL 45% LA RACCOLTA DIFFERENZIATA IN EMILIA-ROMAGNA.  
 
Bologna, 27 aprile 2009 - Cresce la raccolta differenziata in Emilia-romagna che nel 2008 ha toccato quota 45%, centrando appieno l’obiettivo fissato dalla legislazione nazionale e mettendo a segno un +5% rispetto all’anno precedente. Ma cresce anche – se pure in misura più contenuta - la produzione di rifiuti urbani che dal 2007 al 2008 è aumentata del 2,4%. I dati sono stati illustrati oggi a Bologna nel corso del convegno “Rifiuti l’innovazione necessaria” in cui la Regione ha presentato il proprio Piano di azione ambientale 2008-2010 che destina alla gestione dei rifiuti quasi un terzo delle proprie risorse: circa 50 milioni di euro su un totale di 150. “Questi dati - ha sottolineato l’assessore regionale all’ambiente e sviluppo sostenibile Lino Zanichelli – sono la conferma da un lato del buon lavoro svolto in questi anni, ma dall’altro ci invitano a non diminuire il nostro impegno. Questo Piano in particolare individua proprio nella prevenzione e cioè nella riduzione della produzione dei rifiuti alla fonte uno dei suoi obiettivi strategici, con iniziative come gli acquisti verdi della pubblica amministrazione, gli interventi sul ciclo di vita dei prodotti, gli accordi con la grande distribuzione”. Altro obiettivo di fondo del Piano quello della tracciabilità dei rifiuti speciali, il cui smaltimento è in capo alle imprese e avviene in un regime di mercato. “In Emilia Romagna stiamo facendo molto per aumentare la tracciabilità dei rifiuti industriali – ha sottolineato Zanichelli – ma la nostra è una regione di attraversamento. E’ necessario che il Governo adotti misure per aumentare i meccanismi di controllo su tutto il territorio nazionale”. “L’aumento della raccolta differenziata – ha spiegato Vito Belladonna, direttore tecnico di Arpa Emilia Romagna - significa anche diminuzione del ricorso alla discarica, che dal 2000 a oggi è sceso di oltre il 6% . ” Sostanzialmente stabile invece - intorno al 30% - la percentuale di rifiuti destinati all’incenerimento. Cosa prevede il Piano di Azione Ambientale: 15,5 milioni di euro per finanziare progetti degli Enti locali. Ammontano a 15,5 milioni di euro le prime risorse in arrivo, destinate a finanziare progetti degli Enti locali per ottimizzare la gestione dei rifiuti urbani. La gran parte dei progetti presentati, la cui valutazione si concluderà a breve, sono volti a migliorare le performances di raccolta differenziata attraverso, in particolare, il potenziamento e la diffusione della Stazioni Ecologiche Attrezzate (attualmente circa 355 in Emilia-romagna). Un’altra parte significativa dei progetti locali si pone invece l’obiettivo della riutilizzazione dei materiali, con centri di recupero innovativi e il coinvolgimento di gruppi sociali e, ancora, mette in campo azioni volte a prevenire la produzione di rifiuti, dalla diffusione dei distributori di prodotti “alla spina” nei punti vendita a diverse forme di riduzione dell’acqua in bottiglia, compresa l’installazione di erogatori d’acqua depurata nei centri urbani. Altri 4,5 milioni sono invece destinati a problemi specifici locali relativi soprattutto al recupero di rifiuti abbandonati e alla bonifica di discariche vecchie di oltre un quarto di secolo. In tutti e due i casi, sono stati candidati al finanziamento progetti presentati dalle Province, che hanno a loro volta raccolto le proposte di Comuni, Unioni, Comunità Montane, aziende titolari della gestione dei rifiuti urbani. Gli altri settori di intervento - Entro il 2010, la Regione attiverà le procedure di spesa in diversi altri settori: dalla “tracciabilità” alla riduzione delle emissioni di anidride carbonica (il gas principale colpevole dell´effetto serra); da progetti volti a diminuire la produzione di rifiuti a quelli per lo smaltimento dei fanghi di depurazione. Alla “tracciabilità” (o “etichettatura”) sono destinati 2 milioni. L’obiettivo è mettere a punto un sistema in grado di seguire il percorso dei rifiuti speciali a partire dal momento in cui sono prodotti e fino allo smaltimento. Si sta studiando in particolare la fattibilità di questi sistemi applicati alla filiera delle ceramiche e al comparto agroalimentare, e per realizzarli si procederà con appositi bandi. Altri 2 milioni sono destinati a ridurre le emissioni di anidride carbonica legati al ciclo e al trattamento dei rifiuti. La più classica delle soluzioni può essere quella del Ccs (Carbon capture and storage): “catturare” l´anidride carbonica che esce dagli impianti di smaltimento, comprimerla e trasportarla in siti di stoccaggio permanente e sicuro. Ammontano a 3 milioni gli stanziamenti del Piano per diminuire la produzione di rifiuti. Potrà essere ulteriormente incentivata l’azione nel settore della distribuzione e della produzione, per la diffusione di detersivi e generi alimentari alla spina. Un altro esempio di azioni concrete che potranno trovare finanziamento riguarda le mense scolastiche ed aziendali, con l’intento di sostituire ai piatti, bicchieri e posate usa e getta, stoviglie che possono essere riusate per moltissimo tempo. I rifiuti delle imprese - Sul versante del Piano che più da vicino tocca le imprese, i primi ad essere spesi – già entro la primavera 2009 – saranno i 4,1 milioni per rimuovere manufatti in amianto in matrice cementizia o resinosa, e poi per ridurre la produzione di rifiuti e l´uso di acqua negli stabilimenti. In arrivo anche i 12 milioni destinati a compiere un altro passo in avanti verso la bonifica di aree inquinate nel territorio fidentino (in particolare i siti di Carbochimica - ex Cip e San Nicomede) da riutilizzare per fini produttivi. Previsti anche impianti per il recupero dei fanghi di depurazione di acque reflue agroindustriali e urbane per un investimento pari a 5 milioni di euro.
Risorse Assegnate Alle Province Per La Riduzione Dei Rifiuti E Ottimizzazione Della Gestione Attraverso I Progetti Territoriali
Province Totale risorse da ripartire % ripartizione Importo da ripartire
Piacenza 15. 500. 000 9,75 1. 511. 250
Parma 15. 500. 000 12,24 1. 897. 200
Reggio Emilia 15. 500. 000 10,77 1. 669. 350
Modena 15. 500. 000 12,8 1. 984. 000
Bologna 15. 500. 000 16,95 2. 627. 250
Ferrara 15. 500. 000 10,66 1. 652. 300
Ravenna 15. 500. 000 9,52 1. 475. 600
Forlì-cesena 15. 500. 000 10,27 1. 591. 850
Rimini 15. 500. 000 7,04 1. 091. 200
Totale 100 15. 500. 000
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COSA DIVENTANO I NOSTRI RIFIUTI? SULLA WEB DELLA REGIONE PIEMONTE GLI ULTIMI DATI PROGETTO RECUPERO TESTIMONIA L´AUMENTO DELLA DIFFERENZIATA  
 
Torino, 23 aprile 2009 - Come e cosa diventano i tuoi rifiuti? E quanti rifiuti riciclano i Piemontesi? Le risposte sono tutte sulla home page del sito www. Regione. Piemonte. It, cliccando sul piccolo banner giallo e rosso “Rifiuti differenziati -Riciclo Garantito” . Si tratta della puntata 2009 del “Progetto Recupero” , relativa ai dati 2006, lo studio permanente, organizzato dal Settore Programmazione e Gestione Rifiuti dell’Assessorato all’Ambiente, per verificare che tutti i rifiuti delle raccolte differenziate siano effettivamente recuperati. Da oggi è in rete a disposizione di chi vuole saperne di più. Nello studio sono pubblicati i dati che smentiscono l´opinione diffusa secondo cui "i rifiuti della raccolta differenziata sono rimessi insieme e inviati in discarica", evidenziando invece come i rifiuti sono stati trasformati in preziose risorse. “Al terzo compleanno del “Progetto Recupero” - dice l’assessore all’Ambiente Nicola de Ruggiero - la bella notizia è che non ci sono sorprese: migliora sensibilmente la percentuale di rifiuti differenziati avviati al recupero, cioè a nuova vita, arrivando al 90% del totale raccolto di carta, vetro, legno, metallo, plastica e organico. Se mai ce ne fosse ancora bisogno, in Piemonte, il luogo comune che “si differenzia a casa e poi tutto finisce in discarica” è più che mai falso. I dati del monitoraggio ci confermano, ancora una volta, che il comparto produttivo piemontese, chiamato a gestire questo importante tassello di economia ambientale, funziona e funziona bene: le aziende di recupero rappresentano una filiera via via più rilevante, con potenzialità di incremento ancora spendibili. In un momento di crisi, questa è una notizia doppiamente virtuosa, tanto sul piano economico, quanto su quello ambientale. Naturalmente questo elemento va letto nel quadro globale: occorre proseguire su questa strada, differenziando di più e meglio, ma lavorando parallelamente verso la riduzione complessiva di rifiuto prodotto, soprattutto per la parte non recuperabile. Così facendo si darà nutrimento tanto al lavoro quanto all’ambiente”. .