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Notiziario Marketpress di Lunedì 27 Aprile 2009
MEDIGITAL, L´AUDIOVISIVO PER LO SVILUPPO DEL LAZIO  
 
Roma, 27 aprile 2009 - Tre giorni di discussione, oltre 60 interventi di altrettanti esperti internazionali del settore, distribuiti in sei ´panel´ momenti di confronto sullo sviluppo dell´audiovisivo tra Europa e Mediterraneo. Questo il bilancio Medigital, prima conferenza internazionale sull´audiovisivo organizzata dalla Regione Lazio, e conclusasi il 23 aprile all´Auditorium della Conciliazione di Roma. "Noi - ha dichiarato Francesco Gesualdi, segretario generale della Regione Lazio - abbiamo voluto tracciare in questi quattro anni la strada per l´ulteriore sviluppo dell´audiovisivo che è il distretto industriale più importante della regione. Abbiamo voluto - ha aggiunto - fare uno sforzo per questo settore, in un momento di disimpegno dello Stato perché riteniamo che cinema e tv siano due asset su cui l´Italia deve puntare per rilanciarsi". E quindi Gesualdi ha lanciato un appello alle altre istituzioni locali a sostenere l´audiovisivo: "se il Lazio è un´oasi felice per l´audiovisivo speriamo che altre regioni ci imitino su questa strada". E Gesualdi in veste di presidente della Fondazione Lazio per lo sviluppo dell´audiovisivo, ha annunciato nuovi provvedimenti per il comparto. "Stiamo - ha affermato - pensando insieme alla Provincia di Roma al recupero del complesso immobiliare della ´vasca navale´, per farvi una scuola di eccellenza dell´audiovisivo, che sappia anche realizzare prodotti con sbocchi immediati ad esempio al ´Roma Fiction Fest´ e al ´Festival del Cinema di Roma´". Gesualdi ha quindi esposto i prossimi incontri organizzati dalla Regione Lazio per la promozione dei prodotti: "quest´anno presentiamo un ´Roma Fiction Fest´ dall´offerta allargata, oltre al Festival proporremo degli screenning dei prodotti italiani. E poi - ha concluso Gesauldi - il 5 e il 6 luglio partecipiamo attivamente al ´World Economic Forum´ sezione media che si terrà a Roma, e a cui parteciperanno i maggiori industriali del mondo del settore". .  
   
   
FORMAZIONE EUROPEA PER CRESCITA AUDIOVISIVO  
 
Roma, 27 aprile 2009 - Il ruolo della formazione per la crescita professionale delle nuove generazioni che si affacciano al settore audiovisivo. E´ uno degli argomenti discussi ieri pomeriggio durante la seconda giornata del ´Medigital 2009´, in corso a Roma all´Auditorium della Conciliazione e organizzato dalla Presidenza della Regione Lazio. "Quello dell´audiovisivo - ha dichiarato l´ assessore regionale alla formazione, Silvia Costa - è uno dei settori strategici della Regione Lazio, visto che raccoglie il 69% delle imprese dell´intero bacino nazionale. Il nostro obiettivo - ha aggiunto - è lavorare sia sull´offerta sia sulla domanda di formazione per fornire standard di competenze riconosciute a livello europeo". E la Regione Lazio è intervenuta inserendo tra i 13 poli formativi regionali, quello dedicato al cinema e all´audiovisivo. "Nel 2008 - ha proseguito Costa - si è avviata la sperimentazione del Polo e a maggio pensiamo di presentare i primi risultati ". Inoltre la Regione, di concerto con le organizzazioni di settore, ha lavorato sui profili professionali nel comparto. " Abbiamo definito - ha sottolineato Costa - 7 nuovi profili professionali e a breve ne avvieremo altri 6". E sulla formazione di chi si avvicina al mondo del cinema, è intervenuta Caterina D´amico, amministratore delegato di Rai Cinema e per anni formatrice nel settore. "La forza del cinema italiano - ha dichiarato - è sempre stata l´ibridazione dei generi. Io ho sempre incoraggiato i miei allievi - ha continuato - a ´giocare´ con i generi e a rovesciarli a seconda di quanto richiedeva il caso specifico". .  
   
   
PIRATERIA, ´FRENO´ ALL´AUDIOVISIVO  
 
Rom, 27 aprile 2009 - La lotta alla pirateria, specie on line, dei prodotti audiovisivi e la ricerca di una nuova politica culturale per la tutela del diritto d´autore. Questi due i temi al centro dell´ultima giornata del Medigital, appuntamento internazionale sull´audiovisivo prganizzato dalla Presidenza della Regione Lazio e conclusosi il 23 aprile all´Auditorium della Conciliazione di Roma. "Il fenomeno della pirateria - ha detto Gaetano Blandini, direttore generale del dipartimento Cinema d´Italia - è molto rilevante, come dimostrano le ultime indagini, ma purtroppo, è poco diffusa la percezione della pirateria come reato. Credo - ha sottolineato Blandini - che se il trend continuerà in modo così rilevante, tra un periodo non troppo lungo non ci sarà nulla da ´piratare´". Per questo motivo secondo Blandini è necessario prendere in breve tempo degli interventi per contrastare il fenomeno: è necessario - ha sottolineato - operare in tempi brevi e per questo motivo proporremo al Tavolo per la lotta alla pirateria presso la Presidenza del Consiglio dei ministri l´emanazione di una direttiva formale indirizzata a tutte le amministrazioni pubbliche, per mettere dei filtri ai server, in modo da non permettere di scaricare on line materiale piratato. Questo perché - ha continuato - dal Tavolo è emerso che il 30% del materiale piratato scaricato dal web nel nostro Paese avviene da postazioni di amministrazioni pubbliche". Anche Tullio Camiglieri componente del Tavolo per la lotta alla pirateria ha concordato sull´esigenza di interventi in tempi brevi: "spero - ha sottolineato - che si riesca a portare il dibattito politico verso un risultato costruttivo che tenga insieme le esigenze delle aziende e di tutti gli operatori, nell´interesse collettivo". E la pirateria on line tocca non solo i prodotti cinematografici e musicali, ma anche altri settori audiovisivi: "Uno su due dei software usati per scopi professionali - ha detto Arnaldo Borsa, manager anti-pirateria Bsa - usati in Italia è piratato, e questo avviene specie in piccole e medie aziende. Ad esempio - ha ricordato - tempo fa è stata scoperta un´azienda, che realizza progettazione anche per lo Stato, e che utilizzava un sistema software totalmente ´traccato´, con tutti i rischi che questo può comportare per le opere progettate". .  
   
   
ENAC: SERGIO BRUNO NOMINATO CONSIGLIERE PER LA COMUNICAZIONE  
 
Roma, 27 aprile 2009 - Il Consiglio di Amministrazione dell’Enac ha nominato Sergio Bruno consigliere del Presidente Vito Riggio per la comunicazione e le relazioni esterne. Sergio Bruno, 50 anni, laureato in Giurisprudenza, è giornalista professionista, con esperienza trentennale in comunicazione d’impresa e relazioni istituzionali. Prima di giungere all’Enac, è stato press & public relations manager Alitalia (a Roma e New York), poi capo ufficio stampa Iri, direttore relazioni esterne Adr, Albacom e Sviluppo Italia, infine portavoce del Ministro delle Comunicazioni e consulente aziendale. Membro della Ferpi (Federazione Relazioni Pubbliche Italiane), Bruno svolge anche libera docenza in public relations e comunicazione presso corsi post-universitari e master di specializzazione (Acri, Campus de’ Media, Lumsa). .  
   
   
LA REGISTA FRANCESCA ARCHIBUGI CON CINEFABRICA IN ABRUZZO  
 
Matera, 27 aprile 2009 - Il 24 Aprile, nella tendopoli di Acquasanta, (campo di rugby, L’aquila) l´associazione materana Cinefabrica ha proiettato, nell´ambito del progetto "Cinema ambulante" il film “Questione di Cuore” di Francesca Archibugi attualmente in programmazione nelle sale cinematografiche italiane. All´incontro con i terremotati abruzzesi sono intervenuti la regista, Archibugi, il produttore, Riccardo Tozzi per Cattleya, l’attrice protagonista del film, Micaela Ramazzotti e il materano Luca Acito, coordinatore del cinema ambulante. “Portare qui il film della Archibugi è un evento fuori dall’ordinario", racconta Luca Acito. E aggiunge: "Portare tra le tendopoli film attualmente in programmazione nelle sale è un atto concreto di attenzione e di solidarietà per gli sfollati abruzzesi che in questo modo possono ulteriormente avvicinarsi alla quotidianità. La presenza “silenziosa”, senza riflettori, della regista, del produttore e dell’attrice protagonista è un’ ulteriore conferma dell’impegno e della sensibilità del Cinema italiano verso la difficile condizione degli abruzzesi. ” La stessa Archibugi ha apprezzato l´iniziativa dell´associazione materana aggiungendo che "Un film non è solo una commedia, ha dei momenti anche drammatici che racconta una vicinanza e una solidarietà tra due persone e spero che qualcuno possa riconoscersi". Mentre Micaela Ramazzotti ha aggiunto: "Vi siamo vicini e vi voglio bene, e magari questa ora e mezza vi porta un po’ di relax per scacciare via un po’ di pensieri". Riccardo Tozzi presidente della Cattleya e presidente dell’Associazione dei Produttori Italiani ha dato la sua disponibilità concreta per dare continuità al progetto di "Cinema ambulante". "Passata questa settimana cercheremo di organizzarci per creare un impianto stabile. Il cinema vi possa accompagnare per il periodo che vi auguriamo sia il più breve possibile. Il cinema italiano vi sta vicino, vi pensa e non si ricorda di voi solo la prima settimana". L´iniziativa ha visto una folta presenza di pubblico. "Io credo - ha aggiunto Acito - che una dimostrazione di quanta poca retorica c’è in questa serata è l’assenza di telecamere e di riflettori accesi. Buon film a tutti". Cinefabrica, associazione di Matera, è una realtà impegnata nella valorizzazione e promozione della cultura cinematografica e audiovisiva sul territorio nazionale ed europeo, che offre produzioni e servizi audiovisivi attraverso la formula del viaggio e dell’indagine, il movimento e l’osservazione. Porta avanti da 4 anni il progetto Cinema Ambulante – memorie in viaggio, una struttura nomade per la fruizione di eventi cinematografici, uno strumento di indagine e diffusione dei saperi e delle memorie. Le proiezioni sono a titolo completamente gratuito sono accompagnate da un reportage realizzato in ogni paese visitato a partire da una storia locale caratterizzante. Da una settimana circa Cinefabrica si muove tra le tendopoli abruzzesi portando il cinema per i bambini e per gli adulti con proiezioni pomeridiane e serali. "Ho parlato con la protezione civile per dare continuità al progetto. A fine tour Cinefabrica stilerà un rapporto per la protezione civile per aiutare a organizzare e coordinare un progetto stabile e residenziale in molte tra le tendopoli abruzzesi". Il prossimo appuntamento con Cinefabrica è previsto per domani nel campo di Scoppito. .  
   
   
CALA IL SIPARIO SUL CAPRI ART FILM FESTIVAL  
 
Capri, 27 aprile 2009 - Cala il sipario sulla terza edizione del Capri Art Film Festival, la kermesse di cinema, muisca, teatro, scrittura e fotografia, la cui Presidente onoraria è Liliana Cavani, ha animato l´isola azzurra per l´intero week end. L´iniziativa, organizzata dall´ Assessorato al Turismo ed ai Beni Culturali della Regione Campania e dall´ Ept di Napoli, cofinanziata dall´ Unione Europea, anche quest´anno ha riscosso un enorme successo di pubblico, facendo affollare l´isola azzurra di attori, muisicisti, critici cinematrografici e registi. Il concorso di cortometraggi, dedicato ai giovani registi under 30, è stato vinto da Enrico Ranzanici con "La Pistola". Il premio di miglior regia è stato assegnato a "ogni giorno" con la regia di Francesco Felli. Il riconoscimento per la miglior scenografia è andata invece a "Limerik" di Chiara Santo. A presiedere la giuria tecnica c´erano personalità di primo livello dal produttore del capolavoro "Salvatores" Gianni Minervini a Valerio Caprara noto critico cinematografico; passando per due giornalisti: Mario Zaccaria ed Alessandro Cecchi Paone. Tra gli ospiti che hanno partecipato ai dibattiti condotti dal giornalista Giampiero Marrazzo, tanti volti noti del piccolo e del grande schermo: Arnoldo Foà, Andrea Rivera, Giulia Bevilacqua, Giulia Steigherwalt, Giulia Michelini, Federico Costantini, Camilla Filippi, Federica Citarella, Giuseppe Battiston, Monica Word e Tonino Accolla. Nel corso della quattro giorni della kermesse si sono alternatispettacoli di grandi artisti come Andrea Rivera, con il suo "sconcerto" , Leopoldo Mastelloni con "Shador", la Rino Gaetano Band in concerto nel tempio del divertimento caprese, l´ Anema e Core sino alla serata conclusiva con Vincenzo Cerami interpretare "le mille ed una notte". .  
   
   
IL SECCHIONE" DELLA SCUOLA MEDIA STATALE GIACINTO DIANO DI POZZUOLI VINCE LA IV EDIZIONE DI "CORTO IN STABIA".  
 
Castellammare, 27 aprile 2009 - Vengono da Campania, Umbria, Marche, Basilicata, Calabria, Sicilia, Piemonte, Lombardia e Spagna i vincitori della quarta edizione di “Corto in Stabia”: la rassegna internazionale di cortometraggi che dal 22 aprile ha trasformato Castellammare in una cittadella delle produzioni cinematografiche scolastiche. Circa cinquemila le presenze riscontrate durante la quattro giorni di proiezioni, workshop cinematografici, musica, spettacolo, mostre fotografiche e d´arte. Ben 12 i riconoscimenti assegnati da un’attenta giuria di esperti affiancata da una giuria ragazzi; miglior cortometraggio in assoluto “Il Secchione” realizzato dagli allievi della Scuola media Statale Giacinto Diano di Pozzuoli, che si sono accaparrati anche il premio della terza sezione del concorso. Tantissimi i temi affrontati, tra i quali spicca con forza quello sul bullismo, il tema protagonista nel cortometraggio vincitore di questa Edizione: “Il Secchione”. Ecco che “Corto in Stabia” si trasforma e si evolve, non più solo, in concorso di idee e stimolo alla creatività, ma anche occasione di denuncia e manifestazione di disagio delle giovani generazioni. Dalle sale del Cineteatro Montil di Castellammare sono giunte le denunce degli studenti che affrontano con coraggio temi di grande attualità: l’aggressività e il bisogno di dominare gli altri, l’assistere passivi alle violenze perpetrate nei confronti dei più deboli, il disagio di vivere nei territori a “sistema”camorristico, la salvaguardia dell’ambiente, la monnezza. Con le toccanti immagini sul terremoto in Abruzzo che hanno aperto la serata nel trailer realizzato dal regista Rai Onofrio Brancaccio, che ha curato anche la regia di tutta la manifestazione, la serata di chiusura del concorso ha regalato momenti di gioia e soddisfazione agli alunni vincitori delle varie sezioni. A loro è andato in premio “Lo Scugnizzo in…Azione”, la statuetta in pietra lavica realizzata dallo scultore Antonio Carotenuto, mentre le scuole, i cui corti hanno ricevuto la nomination, sono state premiate con una targa ricordo. Due i momenti di spettacolo durante la serata, nella quale è stato proiettato anche il cortometraggio in digitale “5. 8” realizzato dai ragazzi del progetto “Ciak a Scuola” che hanno lavorato sotto la guida paziente di Renato Francisci, Presidente dell’Associazione romana Ilcorto. It e di suo figlio Stefano. Presenti l’ex Assessore allo Sport e alle Politiche Giovanili della Provincia di Napoli Maria Falbo e il Funzionario Coordinatore dell’Azienda di Cura, Soggiorno e Turismo di Castellammare di Stabia Osvaldo Conte. Grande soddisfazione per la riuscita della manifestazione (patrocinata dalla Città di Castellammare di Stabia con la collaborazione ed il contributo economico dell’Assessore al Turismo Massimo De Angelis) e per l’efficienza di tutto lo staff ha espresso il Direttore Artistico Alfonso Galdi , che nelle prossime settimane renderà noto il tema della prossima Edizione a cui sta già lavorando. Elenco Completo Dei Premiati Vincitore del Concorso “Corto in Stabia” Iv Edizione 2009 Il Secchione – Scuola Media Statale “Giacinto Diano” - Pozzuoli (Na) Premio Prima Sezione “La Tecnologia” 1616 - Istituto Comprensivo “Belfiore” – Foligno (Pg). Premio Seconda Sezione: Lo Zaino – Istituto Comprensivo “Tommaso Aiello” – Bagheria (Pa). Premio Terza Sezione: Il Secchione – Scuola Media Statale “Giacinto Diano” - Pozzuoli (Na). Premio Quarta Sezione: (En)terrados/ (Sotterrati) Sui Tetti – Facultat de Comunicaziò Balnquerna – Universitat Ramon Llull – Barcelona (Spagna). Premio Miglior Sceneggiatura: Le Ombre Della Verita’ – Liceo Scientifico “E. Segrè” di Marano (Na). Premio Miglior Montaggio: Down Load – Itis “Enrico Fermi” – Frascati (Rm). Premio Miglior Interpretazione: Scherzi Del Destino – Itis “Biagio Pascal” – Romentino (No): Premio Miglior Colonna Sonora: Vite Parallele – Itis “Galileo Ferraris” – Caserta. Premio Giuria Ragazzi: Solo Fisso – Istituto Comprensivo Statale di Casperia (Ri). Premio Miglio Regia: Com’e’ Piccolo Il Mondo – Istituto Magistrale Stigliani – Matera. Premio della Critica: Il Pranzo Della Domenica – Liceo Classico “Maurolico” – Messina. .  
   
   
IL WOMEN´S FICTION FESTIVAL PREMIATO DAL MIBAC  
 
Potenza, 27 aprile 2009 - Si è svolta 23 aprile, alle ore 17. 30, nella la Chiesa di S. Marta in Roma, in occasione della Giornata Mondiale del Libro, la cerimonia ufficiale di consegna dei premi assegnati dal Mibac per la promozione del libro e della lettura, relativi agli anni 2007/2008. Per il Women´s Fiction Festival, selezionato dalla commissione giudicatrice tra altre 12 iniziative letterarie nazionali, a ritirare il premio, costituito da un pergamena simbolica e un contributo in denaro di € 8,574. 00 il socio co - fondatore del Women´s Fiction Festival, Giovanni Moliterni. I premi sono stati consegnati dal Sottosegretario di Stato, On. Francesco Maria Giro, mentre il Prof. Giovanni Solimine, Presidente della commissione giudicatrice, e la Dott. Ssa Flavia Cristiano, Direttore del Centro per il libro e la lettura, hanno illustrato i progetti premiati. E´ seguita la rappresentazione di una pièce teatrale originale scritta per l’occasione da Sandro Polci e interpretata da Neri Marcorè e Corinna Lo Castro: un omaggio divertito alla scrittura, al libro e alla sua vitalità. ‘Un foglio gualcito, forse un volantino, frammento di metropoli in ebollizione mattutina. ’ così inizia il reading dal titolo Un libro si librò (e volò), ‘perché le parole sono del vento ma a volte inciampano su pagine bianche e lo fanno per sempre’. Dalla capitale del vecchio stivale a quella di sua maestà, Elizabeth Jennings e Mariateresa Cascino hanno invece partecipato dal 20 al 22 aprile, alla Fiera del libro di Londra e hanno illustrato la formula del Wff agli editor e agli agenti internazionali che parteciperanno al prossimo appuntamento materano. Oltre che con gli addetti ai lavori, il Wff ha tessuto relazioni internazionali con i nuovi player del mercato editoriale che propongono soluzioni innovative per il consumo di libri. "Kindle, Sony Ereader, ebooks, Expresso Book Machine, Libre Digital, il mondo dell´editoria sta cambiando - afferma Elizabeth Jennings - e i nuovi dispositivi elettronici immessi sul mercato configurano nuovi modelli economici per l´industria editoriale. Oltre ai rappresentanti di Amazon, a Matera, al prossimo congresso internazionale del Wff si ospiterà infatti un panel sulla rivoluzione digitale, al quale intendono partecipare anche i referenti europei delle società americane Lightining Source, Libre Digital e Expresso Book Machine. "La Fiera - aggiunge Mariateresa Cascino - è stata utilissima per rincontrare autrici come Azar Nafisi che tornerà a Matera per presentare il suo prossimo libro (Adelphi editore; Things I´ve been Silent About, novembre 09) con il Wff, prima di natale, per illustrare allo scrittore Umberto Eco la particolare formula dell´evento materano dove gli scrittori si professionalizzano e dove si scoprono nuovi talenti per le case editrici nazionali e internazionali. Il Wff ha anche preso contatti con le Associazioni degli Editori di paesi esteri come la Finlandia, la Scandinavia, la Danimarca e le associazioni di scrittori d´oltreoceano e d´oltremanica per incentivarli a partecipare al Wff versando quote di iscrizione formulate su misura per loro. " Il prossimo incontro del Wff sarà a maggio, a Firenze, per partecipare all´appuntamento con gli scrittori inglesi in Italia (English writers in Italy). .  
   
   
AFRIKA ! AFRIKA ! UNA ESPERIENZA SENSORIALE DIVENTATA GRANDE SPETTACOLO CONQUISTA PUBBLICO E CRITICA AL PALASHARP 5 E 6 MAGGIO  
 
Milano, 27 aprile 2009 - Nella sua recensione di Afrika! Afrika!, la rivista tedesca Der Spiegel ha definito questo spettacolo “il regno degli artisti di strada e il luogo ideale dove assaporare il gusto della vita”. Con questo show, dice il canale televisivo Zdf, André Heller, il famoso artista multimediale viennese ideatore e regista del lavoro, sta facendo un grande regalo al pubblico, agli artisti e a un intero continente. Non capita spesso, ma i critici questa volta esprimono giudizi unanimi nei confronti di questa forma di teatro che somiglia molto ad un family show. Il Frankfurter Allgemeine Zeitung ha addirittura scritto: “I medici dovrebbero prescrivere Afrika! Afrika! a scopo terapeutico !”. E il consiglio in effetti sembra sia stato seguito se si pensa alle lunghe code per accaparrarsi i biglietti. Durante il tour in Germania e Austria, i calendari sono stati modificati in continuazione per soddisfare la domanda e aggiungere date dopo date è stata la regola. Dalla prima mondiale del 14 dicembre 2005, più di 3 milioni di spettatori si sono fatti scaldare dai raggi del sole a colori di Afrika! Afrika!. La sensuale scoperta dell’Africa da parte di André Heller incanta il pubblico grazie al suo ritmo, all’energia e a un gusto della vita altamente contagiosi. I visitatori vedono un’Africa molto diversa da quella stereotipata dei media. Incontrano un continente che è un inestimabile tesoro di tradizioni culturali e di creatività. La troupe ha attraversato l’Africa per due anni, dal Mali al Marocco, dall’Egitto al Sudafrica, lungo tutte le coste fino al cuore del continente, alla ricerca degli artisti e delle performance migliori. Ha inoltre reclutato oltre 160 artisti (coinvolti in due tour in contemporanea), tra funamboli, cantanti, danzatori, musicisti, tra quei discendenti della grande migrazione, la diaspora africana, che ha portato nei secoli gli africani tanto nelle Americhe che in Europa e Medioriente: praticamente un lavoro di casting planetario per trovare sempre qualcosa di veramente speciale. L’obiettivo di André Heller era di dare agli africani un palcoscenico europeo abbastanza ampio da rendere giustizia al continente e sul quale esprimere la loro arte. “La sua Africa”, ha scritto la rivista Stern, “si è concretizzata in quella che aveva immaginato: una magnifica scenografia, acrobati spettacolari e costumi ricchi di fantasia che si richiamano a mitiche creature o a divinità di mondi diversi”. André Heller vuole condurre il pubblico in questo altro mondo. Ci riesce con giocolieri e artisti che muovono i corpi come serpenti, che “interpretano” i movimenti con il rigore di grandi attori che sul palcoscenico restituiscono al verbo inglese “to play” il giusto valore semantico: recitazione e gioco, divertimento, appunto. Molti di questi artisti vengono addestrati nelle scuole africane che partecipano al progetto Afrika! Afrika!. Col supporto materiale e logistico dell’Afrikanischer Zirkus, importante istituzione afro/tedesca, gli artisti attingono alle loro culture come fonte d’ispirazione per elaborare i numeri proposti nello show. Oltre alla qualità artistica dell’intero spettacolo, maschere e costumi, musica e danze fanno di Afrika! Afrika! un’esperienza davvero magica. Alcuni elementi ci colpiscono profondamente, entrano nella mente evocando figure mitiche comuni a tutte le nazionalità e religioni, danno potere alla fantasia e segnano il puro trionfo delle emozioni. Una galleria di corpi, volti, suoni, colori per un’arte contemporanea ed insolita che ci aiuta a capire cosa realmente significhi l’Africa oggi. Una concreta forma di autoespressione che va decisamente verso la cognizione di una identità nazionale: africani, non più solo kenyoti, egiziani o congolesi. Non una idea astratta ma un vero progetto culturale da sviluppare e sostenere in modo concreto:per questo il Goethe-institut e la commissione tedesca dell’Unesco per la cultura africana ”Art in Africa”, riceveranno un euro per ogni biglietto venduto per il finanziamento di future iniziative. Afrika! Afrika! ci offre un’immagine scintillante del continente africano che va oltre stereotipi come povertà e conflitti, grazie a un autentico caleidoscopio di espressioni artistiche e culturali. Attraverso la musica e la danza, rende omaggio alla straordinaria diversità culturale dell’Africa e del nostro mondo nel suo complesso. Offre un palcoscenico sul quale artisti e creatori africani possono esprimersi pienamente e liberamente. In questo modo, Afrika! Afrika! ci invita ad affrontare con rinnovata energia e immaginazione le sfide cui il continente africano e il mondo in generale sono chiamati a sostenere. Risponde all’urgente necessità di un dialogo fra le civiltà, dimostrando che tale dialogo deve fondarsi sulla reciproca comprensione fra popoli e culture. E porta al pubblico europeo la dimensione più umana del nostro patrimonio comune. Come africano e Segretario Generale, sono orgoglioso di essere un vostro fan. .  
   
   
L’ANATRA ALL’ARANCIA DI WILLIAM DOUGLAS HOME E MARC GILBERT SAUVAJON INTERPRETATO DA CORRADO TEDESCHI DEBORA CAPRIOGLIO AL TEATRO MANZONI  
 
Milano, 27 aprile 2009 - “L’anatra all’arancia” è considerato, a ragione, un vero capolavoro del teatro cosiddetto “leggero”. Scritta da William Douglas Home e adattata poi liberamente dal celebre commediografo francese Marc Gilbert Sauvajon, ha sempre riscosso un notevole successo sia a Londra che a Parigi e, in seguito, anche nel nostro Paese. Questa edizione è prodotta da Rosario Coppolino e Antonella Piccolo per Molise Spettacoli per la regia di Ennio Coltorti, che ne ha curato la traduzione e l’adattamento insieme a Nino Marino e Antonia Piccolo. Costruita su un meccanismo comico di straordinaria efficacia che dà vita a un intreccio spassoso e frizzante e da un trentennio riscuote continui successi, “L’anatra all’arancia” continua a divertire platee teatrali e cinematografiche. Considerato un testo “sempreverde”, forse perché, oltre a essere una perfetta macchina drammaturgica, vi si ritrovano gli eterni temi dell’amore, della gelosia, della fedeltà (e dell’infedeltà) nell’ambito del nucleo familiare più antico e tradizionale: la coppia con figli. Quello però che lo distingue da altri testi simili, sta soprattutto nel modo in cui viene messa in scena la competitività nonché l’astuzia e l’energia che si è capaci di mettere in campo quando si ama e si vuol riuscire, ad ogni costo, a tenere il compagno/a accanto a sè. Quattro personaggi perfettamente scolpiti tra comicità e satira psicologica, più una divertentissima cameriera testimone dell’ipotetico e farsesco adulterio, animano una vicenda il cui esito è incerto fino alla fine della commedia. Gilberto e Lisa, due coniugi con figli, sposati da quindici anni, trascinano stancamente il loro matrimonio. Il marito trascura la moglie e lei finisce per innamorarsi di un giovane con l’aria da principe azzurro, con l’idea di rifarsi una vita. A questo punto, nel tentativo di riconquistarla, Gilberto inventa un copione esilarante: organizza un week-end pieno di sorprese invitando la sua bella segretaria e l’amante della moglie. Servendosi di una tattica apparentemente scombinata, ingaggia così, con un’avversaria al suo livello come Lisa, una pittoresca e divertentissima lotta che coinvolgerà tutti i presenti. Nel cast, oltre a Corrado Tedeschi e Debora Caprioglio, nei panni di Gilberto e Lisa Ferrari, i coniugi annoiati che il sospetto del tradimento risveglia da una vita di coppia forse un po’ troppo tranquilla, anche Mino Manni che interpreta l’affascinante Leopoldo Augusto Serravalle-scrivia, in grado di far tremare le fondamenta del matrimonio Ferrari. Inoltre troviamo Gloria Bellicchi, nel ruolo della sexy Patrizia Bertini, la segretaria ingenua e bellissima di Gilberto Ferrari, e la spumeggiante Gioietta Gentile in quello di Teresa, la colf di famiglia, impicciona e ironica. Le scene di Andrea Bianchi/forlani e i costumi di Rita Forzano rispecchiano l´eleganza e la raffinatezza che caratterizzano la commedia, e insieme alle musiche originali di Dino Scuderi sono complementari a un adattamento che mette in risalto l’aspetto umano dei personaggi più che la facile risata che il tradimento ha sempre generato. .  
   
   
IL SILENZIO DI DIO, LE PAROLE DI SILVIO D’ARZO E FËDOR DOSTOEVSKIJ IN SCENA AL CRT DI MILANO FINO AL 10 MAGGIO ACCANTO AD UN INCONTRO E DUE MOSTRE  
 
Milano, 27 aprile 2009 - Arriva a Milano, al Teatro dell’Arte dal 28 aprile al 10 maggio 2009, il progetto di Silvio Castiglioni “Il silenzio di Dio”, affiancato da 3 eventi collaterali: il 29 aprile l’incontro “Il silenzio di Dio. Dostoevskij e i fratelli Karamazov“ con Fausto Malcovati e Andrea Nanni (ore 18 presso Associazione Italia Russia Lombardia. Via Silvio Pellico, 8 Milano), per tutta la permanenza dello spettacolo la mostra di Georgia Galanti “Ore quotidiane. 200 santini rivisitati” e dal 7 al 10 maggio la mostra di Patrizio Esposito “Milano, quattro secondi. Fotografie per il sottopalco”. Che cos’è il silenzio di Dio? Quali sono le domande degli uomini che non trovano risposta? Silvio Castiglioni ha concepito un percorso artistico con una squadra di collaboratori scelti ad hoc per sviluppare un lavoro giocato sulla sottrazione, sulla purezza della parola e dell’azione. Il risultato è un’esperienza particolare ed unica per lo spettatore che può seguire d’un fiato le due parti del progetto: la prima, “Casa d’altri”, è un radiodramma teatrale tratto dall’omonimo racconto di Silvio D’arzo, la seconda, “Domani ti farò bruciare”, è un’invettiva tratta da I fratelli Karamazov di Fëdor Dostoevskij. Questo viaggio inconsueto, in cui Castiglioni accompagna lo spettatore, ha la regia di Giovanni Guerrieri, la drammaturgia di Andrea Nanni, la cura del suono di Luca Berni e Gianmaria Gamberini. “Uno stesso silenzio – il silenzio di Dio – risuona sia in Casa d’altri (tratto dal racconto di Silvio D’arzo) sia in Domani ti farò bruciare (ispirato a I fratelli Karamazov di Fëdor Dostoevskij)” si legge nelle note di drammaturgia. “Alla sommessa domanda di una vecchia che vorrebbe togliersi la vita, fa eco la furente requisitoria di un demone che vorrebbe incarnarsi. In entrambi i casi non c’è risposta, poco importa che la resa alla morte lasci il posto alla tentazione di vivere. Nel silenzio che accompagna queste figure tragiche, entrambe prive di un posto sulla terra, risuona il sibilo di una lama che separa vita e morte, umano e divino. Una lama che ci gira intorno come un satellite dall’orbita cieca, incurante del vuoto di senso che non riusciamo a colmare. E se dietro le maschere vocali di Casa d’altri non ci sono che specchi, in Domani ti farò bruciare tutto avviene oltre lo specchio, dove le forme perdono i loro contorni per bruciare in un fuoco incessante”. In Casa d’altri una donna decisa al suicidio pone le sue domande ad un prete e si spalanca l’attesa di una risposta che rimane sospesa, nel silenzio carico di una responsabilità difficile da sostenere. Capolavoro di Silvio D’arzo, “Casa d’altri” , definito da Eugenio Montale sulle pagine del Corriere della Sera un “racconto perfetto”, è trasposto in forma di radiodramma, lasciando allo spettatore la possibilità di incontrare la parola e le domande dell’anziana donna nella loro ingenua e nuda schiettezza, senza ostacoli o “distrazioni”. Violenza e malinconia si respirano in “Domani ti farò bruciare”, un “finale di partita tra un demone di mezza tacca e un Cristo consegnato al silenzio. Un interrogatorio che si rivela una confessione” come scrive Andrea Nanni, “uno specchio ustorio in cui l’aguzzino e la vittima finiscono per fondersi in un’unica figura. Se non c’è salvezza possibile, tanto vale cedere alla tentazione di vivere”. .  
   
   
AL TEATRO VENTAGLIO SMERALDO WATERWALL, 10 ANNI DI…SCROSCIANTI EMOZIONI  
 
Milano, 27 aprile 2009 - Dopo aver circuitato nei principali teatri italiani e aver entusiasmato il pubblico d’Europa, America e Asia, torna finalmente a Milano l’unico spettacolo teatrale al mondo con una dirompente cascata d’acqua in scena, con danzatori/acrobati che, incontrando la forza dell’acqua, si misurano con la sua potenza sfidando le leggi di gravità. Quest’anno, per festeggiare i 10 anni sulle scene, Waterwall e Teatro Ventaglio Smeraldo presentano al pubblico milanese un’originale iniziativa: chi desidera potrà provare le strutture scenografiche dello spettacolo e l’emozione di muoversi sotto una cascata d’acqua. Ogni sera quattro temerari spettatori, sorteggiati tra coloro che avranno compilato il modulo all’ingresso, verranno convocati sul palco a fine spettacolo. Grazie alle imbragature fornite dalla compagnia, assaporeranno l’ebbrezza di stare sul palco insieme ai fenomenali performers della Materiali Resistenti Dance Factory. I quattro volontari a fine esibizione verranno poi omaggiati con una tuta asciutta. Un’esperienza unica e irripetibile per… uno scrosciante diluvio di emozioni! Work in progress dalle possibili infinite forme, “Waterwall” di Ivan Manzoni è uno show dal forte impatto visivo, un’esperienza che ogni volta coinvolge ed emoziona il pubblico più eterogeneo. Imbragature, corde elastiche, altalene, amplificano i movimenti dei performer spingendoli ai confini dell´acrobatica. Effetti di luci e ombre modellano il flusso dell’acqua, lo mutano da velo trasparente a muro quasi impenetrabile piegandolo a una inedita spettacolarità. Ivan Manzoni ha tradotto sulla scena la volontà di superare le barriere architettoniche e linguistiche tradizionali della danza, sostituendo la ricerca drammaturgica con lo studio delle potenzialità offerte dall’incontro-scontro tra la forza dell’acqua e le dinamiche del movimento umano. Da sempre il coreografo bergamasco è stato affascinato dal possibile legame tra questo liquido primordiale e la danza. Il linguaggio del corpo si articola sulla scena nella sua disarmante semplicità, la sperimentazione non segue il percorso della ricerca coreografica, ma prende vita una performance fatta di immagini, di colori e di musica scandagliati nelle profondità dei loro poteri ipnotici. La complessità della macchina scenografica con cui i danzatori interagiscono e le infinite variazioni sul movimento che ne derivano rendono necessaria per la compagnia Materiali Resistenti Dance Factory un’accurata selezione dei performers. Per questo spettacolo gli artisti oltre a possedere ottime basi tecniche di danza e di acrobatica devono essere dotati, tra varie altre qualità, anche di una notevole resistenza fisica. .  
   
   
"APOCRIFI"-MEMORIE OLTRE I VANGELI APERTA A ILLEGIO  
 
Illegio, 27 aprile 2009 - "Apocrifi - Memorie e Leggende oltre i Vangeli", inaugurata il 24 aprile ad Illegio (Udine), riporta alla ribalta del mondo culturale italiano ed internazionale il piccolo centro carnico (a pochi chilometri da Tolmezzo) dopo le prestigiose mostre dedicate all´"Apocalisse. L´ultima rivelazione", nel 2007, e "Genesi. Il mistero delle origini", dell´anno passato. Promossa dal Comitato di San Floriano e dal suo presidente, Angelo Zanello, parroco di Tolmezzo ed Illegio, la rassegna inaugurata oggi dal presidente della Regione Renzo Tondo, con la partecipazione del cardinale Leonardo Sandri, prefetto della Congregazione per le Chiese orientali, del presidente della Provincia di Udine Pietro Fontanini, dell´assessore regionale alla Cultura Roberto Molinaro e del capo di Gabinetto del ministro Bondi, Enrico Hullwech, presenta al pubblico un´ottantina di capolavori provenienti dai maggiori musei europei sollevando il velo di mistero - così è stato sottolineato - che spesso s´immagina avvolgere gli antichi scritti "apocrifi", quelli cioè che non entrarono nel canone delle Sacre Scritture ma che lasciarono il segno in tanta parte della tradizione iconografica e della devozione cristiana. Un´ottantina di opere eccezionali, da Bruegel il Giovane al Guercino, da Albrecht Duerer a Pomponio Amalteo, giunte ad Illegio dai Musei Vaticani, dagli Uffizi di Firenze, dalla Gallerie Borghese di Roma e Tretyakov di Mosca, dai Musei Reali di Arte e Storia di Bruxelles, alle quali si aggiungerà nel primo mese di apertura lo straordinario dipinto del Caravaggio "Il riposo nella fuga in Egitto", proveniente dalla Galleria Doria Pamphilj di Roma. Un prestito "unico" se si pensa che la tela della fine ´500 esce per la quarta volta da Palazzo Doria Pamphilj, dopo le esposizioni di Londra, Parigi e Washington, e per la prima volta in Italia. Illegio e la Carnia, dunque, con quest´iniziativa culturale (curata da don Alessio Geretti), si ripropongono all´attenzione dell´Italia e dell´Europa, è stato sottolineato dal presidente della Regione nell´odierna cerimonia d´inaugurazione, mettendo al centro dell´attenzione opere (dipinti, codici, sculture, oreficeria, incisioni e disegni) che non rappresentano solo l´espressione della religiosità popolare del tempo in cui furono realizzate ma che ebbero anche un importante ruolo nella formazione della pietà popolare dei secoli successivi. La Carnia e l´intero Friuli Venezia Giulia riscoprono nuovamente oggi la propria naturale vocazione europea e la montagna friulana dimostra di non essere più né periferica né emarginata, grazie alle rassegne promosse annualmente dal Comitato di San Floriano, manifestazioni che da eventi locali si sono evoluti in mostre di respiro internazionale. Una rassegna di fede e di cultura, è stato inoltre accennato dal presidente, in grado di trasmettere saggezza e memoria, valori quali l´educazione, la formazione dei giovani, la sacralità del lavoro (inteso come impegno, sacrificio ed opportunità), fondamentali per la base di qualsiasi crescita della società: una società della comunicazione e della conoscenza ha senso solo se le sue radici trovano le proprie ragioni d´essere nella cultura delle tradizioni e nei valori fondamentali, "memorie inestimabili". Alla cerimonia sono intervenuti, tra gli altri, l´arcivescovo di Udine Pietro Brollo, il direttore generale per i Beni architettonici storico-artistici del ministero, Roberto Cecchi, l´ambasciatore d´Italia presso la Santa Sede, Antonio Zanardi Landi, e Fabrizio Magani per la Soprintendenza dei beni artistici e culturali del Friuli Venezia Giulia. La mostra resterà aperta nella Casa delle Esposizioni di Illegio sino al prossimo 4 ottobre, con orario continuato dalle 10. 00 alle 19. 00 (lunedì esclusi, ad eccezione del 27 aprile, 4 ed 11 magio, 1 giugno e 17 agosto). .