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Notiziario Marketpress di Lunedì 08 Novembre 2010
CYBER-ATTACCHI: UNA NORMATIVA EUROPEA PER DIFENDERSI DAI NUOVI CRIMINALI  
 
Bruxelles, 8 novembre 2010 - Eserciti di robot capaci di pilotare i computer di ignari cittadini. Ma anche attacchi al cuore della sicurezza nazionale: non è la trama di un film di fantascienza, ma il rischio in cui incorrono i sistemi informatici di tutta Europa. I cyber-attacchi, infatti, non colpiscono più soltanto i singoli, ma possono mirare a mandare in tilt un intero paese. La risposta dell´Europa? Sanzioni più severe e reazione rapida. Ne hanno discusso il 25 ottobre i membri della commissione Sicurezza e Difesa. Cyber-attacchi, l´inizio di un risiko online? Estonia, maggio 2007: i siti delle autorità nazionali e dei principali media sono vittime di un´aggressione cibernetica, che mette in luce una nuova forma di "guerra" virtuale. Sospettato numero uno, la Russia. Georgia, agosto 2008: alla guerra in Ossezia del Sud segue una battaglia cibernetica, e il sito del primo ministro e del governo restano inaccessibili per settimane. Nel mirino, ancora una volta la Russia. Marzo 2009: vanno in tilt i network di 103 paesi, compresi i server di governi e sistemi industriali. Sono estratti dati sensibili. I sistemi informatici mondiali mostrano la loro fragilità. Giugno 2010: scoperta di Stuxnet, un virus capace di spiare programmi industriali, diffuso soprattutto in Iran, forse voluto da Israele… Non è un gioco da ragazzi - Non solo "phising" e clonaggio di carte di credito dunque: i nuovi criminali informatici sono in grado di destabilizzare la sicurezza nazionale, e gli attacchi possono diventare armi politiche micidiali. Per questo la Commissione europea ha proposto a fine settembre due direttive mirate a contrastare gli attacchi. "I rischi sono politici, come l´hanno dimostrato i casi di Estonia e Georgia, ma anche economici" - ha spiegato il vice-presidente della commissione Sicurezza e Difesa Krzysztof Lisek, polacco del Ppe, presentando l´iniziativa il 25 ottobre. Secondo il World Economic Forum, un serio collasso dell´infrastruttura informatica potrebbe costare fino a 250 miliardi di euro, e c´è fra il 10 e il 20% di possibilità che questo accada nei prossimi 10 anni. L´europa contro i cyber criminali - Nel 2004 l´Ue ha creato l´Agenzia europea per la sicurezza delle reti e dell’informazione (Enisa), un organismo scientifico che aiuta i paesi membri a difendersi dai cyber-attacchi e l´Ue a varare leggi adeguate. Per rispondere alle nuove sfide, la Commissione oggi propone di: 1) Aumentare le sanzioni contro i cyber-criminali, che potranno andare da 2 a 5 anni. 2) Migliorare la cooperazione fra Stati Ue: un network di punti di contatto nazionali chiamati ad aiutare i paesi in difficoltà esiste dal 2005. La Commissione vorrebbe aumentarne la velocità di reazione (8 ore max). 3) Raccogliere informazioni e costruire una base di dati condivisa. 4) Rafforzare l´Enisa, permettendole di collaborare con le autorità nazionali e con società private per la messa a punto di sistemi di protezione al più alto livello. Prossimi passi - In dicembre toccherà al Consiglio Giustizia e Interni analizzare le proposte dell´esecutivo. La procedura legislativa vera e propria potrebbe cominciare all´inizio del 2011.  
   
   
AGENDA DIGITALE: 10 ANNI DI SUCCESSO PER GÉANT, LA RETE DI RICERCA AD ALTA VELOCITÀ FINANZIATA DALL´UE  
 
 Bruxelles, 8 novembre 2010 - La Commissione europea segnala il decimo anniversario di Géant, la rete di ricerca ad alta velocità finanziata dall´Ue. Géant ha permesso agli scienziati di tutta l´Europa e di tutto il mondo di lavorare insieme in tempo reale su ricerche fortemente innovative. Grazie a Géant 40 milioni di ricercatori in 40 paesi europei possono accedere alla potenza necessaria per condividere grossi volumi di dati essenziali per studiare — ad esempio — le particelle più piccole conosciute al mondo con il grande anello di collisione per adroni in Svizzera o affrontare sfide globali quali curare l´epilessia o mettere a punto sistemi di allerta precoce per i tifoni. In un contesto nel quale la tecnologia, i servizi e la capacità evolvono rapidamente, Géant resta la rete di ricerca più avanzata del mondo. Nel quadro dell´Agenda digitale europea (Digital Agenda for Europe, cfr. Ip/10/581, Memo/10/199 e Memo/10/200), la Commissione si è impegnata a supportare e a sviluppare le infrastrutture basate sulle Tic, quale appunto Géant, in modo che quantità rilevanti di informazioni digitali possano essere utilizzate a beneficio sia delle nostre economie che della società nel suo insieme. Neelie Kroes, vicepresidente della Commissione e responsabile dell´Agenda del digitale, ha dichiarato quanto segue: "La Commissione si è impegnata a promuovere a livello mondiale la cooperazione nel campo della ricerca, con l´obiettivo di affrontare alcune delle più grandi sfide alle quali siamo confrontati in settori molto diversificati, dalla medicina al cambiamento climatico. Il potenziale e il campo di applicazione di Géant assicurano che l´Europa resti un hub della ricerca e dell´istruzione, offrendo le migliori infrastrutture ai migliori cervelli del mondo.". Géant è un´autostrada paneuropea dei dati lunga 50 000 km, che collega reti nazionali di ricerca e istruzione (Nren) in tutta l´Europa. Grazie a collegamenti internet punto a punto, dedicati e ad alta velocità, tra i centri di ricerca, 40 milioni di utenti in 40 paesi possono collaborare su progetti di ricerca in tempo reale. Il progetto Géant cerca soluzioni tecnologiche per il controllo e la gestione delle reti, nonché per la fornitura dei servizi. Consente agli utenti — istituzioni, progetti o ricercatori — di accedere alle risorse di rete in maniera sicura e senza soluzione di continuità. Lavorando in tutto il mondo con reti equivalenti, Géant trasferisce ovunque dati essenziali sul clima, prestando un contributo importante agli allarmi precoci, che possono salvare vite umane. Grazie a collegamenti dedicati ad alta velocità, Géant connette radiotelescopi a distanza, fornendo ai ricercatori immagini del sistema solare in tempo reale. Mettendo a disposizione l´infrastruttura di comunicazione in rete, Géant consente la collaborazione tra medici e ricercatori scientifici, contribuendo così a nuove scoperte sui farmaci e a innovazioni in materia di cure mediche. Géant è in grado di creare contatti tra i ricercatori, guidando la cooperazione regionale in tutta l´Ue e rafforzando la ricerca nel suo insieme. Géant è anche collegata a 9 altre reti regionali di ricerca e istruzione, per un totale di circa 85 milioni di utenti in tutto il mondo. Grazie ai finanziamenti della Commissione europea e delle Nren europee, la rete Géant è stata costruita in meno di un anno, nel 2000. Oggi Géant utilizza 50 000 km di infrastrutture di rete, tra cui 12 000 km di fibra ottica in tutta l´Europa. Negli ultimi dieci anni Géant ha aumentato la propria velocità internet da 155 megabit al secondo (Mbps) a 10 gigabit al secondo (Gbps). Sono state sperimentate con successo capacità ancora più rapide, ossia 40 Gbps, per distanze fino a 750 km e sono in fase di pianificazione connessioni da 100 Gbps.  
   
   
4ª CONFERENZA INTERNAZIONALE SUI SISTEMI INFORMATIVI E L´INTELLIGENZA ECONOMICA  
 
Marrakech, 8 ottobre 2010 - La 4ª Conferenza internazionale sui sistemi informativi e l´intelligenza economica si terrà dal 17 al 19 febbraio 2011 a Marrakech, in Marocco. L´intelligenza economica utilizza la tecnologia per trovare e analizzare i dati aziendali. Funzioni comuni delle tecnologie di intelligenza aziendale sono il controllo, l´elaborazione analitica online, analisi, estrazione dei dati, gestione delle prestazioni aziendali, valutazione comparativa, estrazione di testi e analisi predittiva. La dinamica dell´intelligenza aziendale dipende dal controllo della conoscenza e richiede competenze per progettare le migliori strategie e assicurare che i responsabili politici ottengano le giuste informazioni. L´evento sarà strutturato intorno a lezioni, esercitazioni, sessioni e pannelli di esperti per individuare nuovi approcci e conoscenze nel settore dell´intelligenza economica, ricerca applicata e feedback. Argomenti specifici set che saranno affrontati: sistema informativo e intelligenza economica, recupero delle informazioni collaborativo, lingue e industrie della conoscenza, informazioni e gestione economiche, dimensioni cognitive e sociali nei processi di osservazione e di intelligenza aziendale, gestione delle informazioni e condivisione della conoscenza, e-tecnologia intelligente, governance dei sistemi informativi. Per ulteriori informazioni, visitare: http://www.Siie.fr/    
   
   
3º WORKSHOP ANNUALE SULLE TIC E LO SVILUPPO GLOBALE  
 
 St Louis, 8 novembre 2010 - Il 3º Workshop annuale sulle tecnologie dell´informazione e della comunicazione (Tic) e lo sviluppo globale avrà luogo il 12 dicembre 2010 a St Louis, negli Stati Uniti. Gran parte della popolazione mondiale vive in condizioni di povertà, ma le tecnologie dell´informazione e della comunicazione potrebbero svolgere un ruolo importante per alleviare questa situazione. Le nuove tecnologie wireless, per esempio, non richiedono grandi investimenti in infrastrutture e possono portare le comunicazioni, l´e-government e la telemedicina anche alle popolazioni più lontane e povere. A seguito di eventi precedenti, questa edizione fornirà di nuovo un forum di discussione sulle esperienze pratiche e di ricerca legate alla diffusione e all´uso delle Tic nelle regioni meno sviluppate del mondo. I temi riguarderanno tra l´altro: quadri sociali, politici e giuridici per favorire la diffusione delle Tic nelle regioni in via di sviluppo, programmi di studio nello sviluppo globale, metodi per misurare i costi e i benefici dei progetti che prevedono l´adozione delle Tic, il ruolo del capitale umano e sociale per l´accesso e l´uso efficace delle Tic, prospettive critiche e teoriche sul divario digitale e l´inclusione sociale, infrastrutture Tic scalabili ed economiche, sistemi didattici, fornitura e consegna di contenuti, politiche relative al capitale intellettuale, come l´accesso aperto e i common intellettuali, Ict a supporto delle piccole e medie imprese (Pmi), l´imprenditorialità tecnologica come via verso la prosperità. Per ulteriori informazioni, visitare: http://www.Globdev.org/?q=node/85    
   
   
BANCHE: ABI, UN CONTO SU DUE È ANCHE VIA INTERNET, CELLULARE E TELEFONO  
 
Roma, 8 novembre 2010 - Un conto corrente su due opera anche via internet, cellulare e telefono. Sono oltre 16 milioni, infatti, i conti abilitati ad almeno uno dei canali alternativi allo sportello tradizionale (50%, +10,7% rispetto al 2008). Internet è il canale preferito dalle famiglie italiane che online fanno bonifici e pagamenti, ricaricano le prepagate, comprano e vendono titoli, e così via (naviga il 48% dei conti correnti). È la fotografia Abi che emerge dal settimo rapporto su “La multicanalità delle banche”, messo a punto dal Consorzio Bancomat e presentato oggi al convegno Carte 2010. Ecco, in sintesi, i risultati dello studio condotto su un campione di 283 banche (dati al 31 dicembre 2009). Internet banking: navigano 15,5 milioni di conti - I conti correnti abilitati ad operare via internet sono 15,5 milioni, in aumento del 17,7% rispetto al 2008. Di questi, 4,2 milioni sono quasi esclusivamente online. Ogni conto effettua in media 1,4 accessi a settimana pari a circa 70 l’anno. Anche quest’anno - con 1,2 miliardi di informazioni su saldo, movimenti e condizioni di conto corrente richieste alle banche - la consultazione dell’estratto conto è l’operazione più frequente (in media 2,4 volte a settimana). Al secondo posto, invece, si confermano i bonifici: nel 2009 ne sono stati fatti 58,4 milioni via internet (pari al 47% del totale), per un valore complessivo di oltre 98 miliardi di euro. Seguono i pagamenti online (32,7 milioni per 44,8 miliardi di euro), le ricariche del cellulare (26,8 milioni per 837 milioni di euro) e le ricariche delle carte prepagate (4,9 milioni per 389 milioni di euro). 12 milioni di conti correnti rispondono anche al telefono - I conti abilitati al phone banking sono 11,8 milioni, pari al 37% del totale dei conti correnti delle famiglie, con un aumento del 26,5% rispetto al 2008. In un anno, la “banca telefonica” ha fatto registrare oltre 39 milioni di contatti complessivi per chiedere informazioni sul conto corrente (34 milioni di richieste) o sull’attività di trading (8,1 milioni). Nello stesso periodo, via telefono sono stati fatti 2,3 milioni di bonifici (per un valore complessivo di 2,6 miliardi di euro), 2 milioni di ricariche telefoniche (40 milioni di euro), 230 mila ricariche di carte prepagate (40 milioni di euro), 240 mila pagamenti (102 milioni di euro) e 800 mila operazioni in borsa (5,2 miliardi di euro). Il mobile banking cresce del 31% - I conti abilitati via “telefonino” sono 6,2 milioni, pari al 19% del totale, con una crescita del 31% rispetto al 2008. Le operazioni più frequenti via cellulare sono: le richieste di informazioni (circa 6 milioni, 130 mila delle quali relative ad operazioni di trading), le ricariche telefoniche (2,1 milioni) ed i bonifici (circa 190 mila). I conti abilitati alla compravendita di titoli via internet sono 4 milioni, stabili rispetto al 2008. Aumentano però del 9% le operazioni che raggiungono 21 milioni, grazie soprattutto al trading azionario che è cresciuto sia per numero di transazioni (19 milioni, +8,3%), sia in termini di valore (83 miliardi, +60% circa).  
   
   
BASILICATA: ANTEAS, AL VIA CORSO DI ALFABETIZZAZIONE INFORMATICA  
 
Potenza, 8 novembre 2010 - L’anteas (Associazione nazionale terza età attiva per la solidarietà) di Basilicata ha organizzato il primo corso di alfabetizzazione informatica, riservato a 60 allievi che, divisi in 4 gruppi, stanno frequentando le lezioni al Centro sociale di Malvaccaro, a Potenza, sotto la guida dei formatori esperti dello Ial Cisl. Lo scopo del corso, allestito grazie ai fondi del cinque per mille, - spiegano i promotori in una nota - è quello di avvicinare target particolari (anziani, extracomunitari, ma anche giovani) ad usare il computer, capire l’uso di Internet, la posta elettronica ed imparare ad usufruire dei principali servizi digitali presenti sulla rete. “In una società civile e moderna – spiega Vincenzo Pardi, segretario generale della Fnp Cisl, di cui l’Anteas è emanazione - tutti devono essere messi nelle condizioni di accedere agli strumenti di comunicazione e di cultura. Si è osservato tuttavia che con l’aumento della età media della popolazione esiste il rischio, per una fascia sempre più consistente di persone adulte che non hanno mai utilizzato il computer, di rimanere escluse dall’opportunità di usufruire dei servizi presenti sulla rete telematica. Questo progetto ha il merito di rivolgersi proprio a questa fascia di persone”. Il corso, dunque, è un contributo serio alla lotta al nuovo analfabetismo e contribuirà a contrastare il rischio di una spaccatura sociale e comunicativa tra giovanissimi e adulti, tra italiani e stranieri, tra chi ha accesso all’informazione e chi ne resta fuori.  
   
   
TELECOM ITALIA: RESOCONTO AL 30 SETTEMBRE 2010 UTILE NETTO CONSOLIDATO: 1.819 MILIONI DI EURO (+57,2% RISPETTO AI PRIMI NOVE MESI DEL 2009)  
 
Milano, 8 novembre 2010 - Il Consiglio di Amministrazione di Telecom Italia, riunitosi il 4 novembre sotto la presidenza di Gabriele Galateri di Genola, ha esaminato e approvato il resoconto intermedio di gestione al 30 settembre 2010. L’amministratore Delegato di Telecom Italia Franco Bernabè ha affermato: “I risultati del periodo confermano che la nostra strategia di riposizionamento nei mercati core è stata pienamente raggiunta in Brasile e che in Italia sta dando frutti tangibili sul segmento fisso mentre necessita di ulteriore tempo sul mercato mobile. Il continuo controllo dei costi, unitamente ad un’attenta gestione finanziaria, ci hanno permesso di ottenere un utile netto in forte crescita e pari a 1.819 milioni di euro e di confermare il raggiungimento degli obiettivi di Ebitda e la riduzione del debito per l’anno in corso”. “Infine, con l’acquisizione del controllo di Telecom Argentina, i cui risultati saranno consolidati a partire dal prossimo trimestre, abbiamo aggiunto un asset di grande valore in America Latina, area cruciale per la crescita del Gruppo”. Gruppo Telecom Italia Nei primi nove mesi del 2010 sono uscite dal perimetro di consolidamento: la società Hansenet Telekommunikation Gmbh (operante nelle attività broadband in Germania), già classificata come Discontinued operations (Attività cessate/Attività non correnti destinate ad essere cedute); la cessione è avvenuta il 16 febbraio 2010; la società Elettra (inclusa nella business unit Domestic – International Wholesale) ceduta il 30 settembre 2010. Al 30 settembre 2010, a seguito della decisione di procedere alla sua vendita, viene considerato quale gruppo in dismissione, ai sensi dell’Ifrs 5 (Attività non correnti possedute per la vendita e attività operative cessate), il gruppo Bbned (incluso nel settore Altre attività). Di conseguenza, le attività e passività sono state riclassificate nelle due apposite voci della Situazione patrimoniale – finanziaria al 30 settembre 2010: “Attività cessate/Attività non correnti destinate ad essere cedute” e “Passività direttamente correlate ad Attività cessate/Attività non correnti destinate ad essere cedute”; la cessione è avvenuta il 5 ottobre 2010. Nel corso del 2009 si erano verificate le seguenti principali variazioni: ingresso in data 30 dicembre 2009 dell’operatore di rete fissa brasiliano Intelig Telecomunicações Ltda, a seguito dell’acquisizione del 100% da parte di Tim Participações, consolidato nell’ambito della business unit Brasile; uscita dal perimetro di consolidamento dal 1° maggio 2009 della società Telecom Media News S.p.a., a seguito della cessione della quota del 60% della stessa da parte di Telecom Italia Media S.p.a.. I ricavi nei primi nove mesi del 2010 ammontano a 19.899 milioni di euro, con una riduzione dello 0,5% rispetto a 19.995 milioni di euro dei primi nove mesi del 2009. In termini di variazione organica la riduzione dei ricavi consolidati è stata del 4,9%. In dettaglio, la variazione organica dei ricavi è calcolata: escludendo l’effetto della variazione del perimetro di consolidamento (+190 milioni di euro riferibili all’ingresso nel perimetro di consolidamento dei primi nove mesi del 2010 di Intelig Telecomunicações Ltda nell’ambito della business unit Brasile); escludendo l’effetto delle variazioni dei cambi (+733 milioni di euro, principalmente dovuti alla variazione positiva dei cambi della business unit Brasile); 4 escludendo, nei primi nove mesi del 2009, altri ricavi non organici pari a 6 milioni di euro. L’ebitda è pari a 8.475 milioni di euro e si riduce, rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, di 51 milioni di euro (-0,6%), con un’incidenza sui ricavi del 42,6%, invariata rispetto ai primi nove mesi del 2009. In termini organici l’Ebitda si riduce dello 0,8%, mentre l’incidenza sui ricavi si incrementa di 1,9 punti percentuali (44,0% nei primi nove mesi del 2010 a fronte del 42,1% nei primi nove mesi del 2009). L’ebit è pari a 4.304 milioni di euro, con un incremento di 11 milioni di euro (+0,3%) rispetto ai primi nove mesi del 2009 e un’incidenza sui ricavi stabile (dal 21,5% dei primi nove mesi del 2009 al 21,6% dei primi nove mesi del 2010). La variazione organica dell’Ebit è positiva per 126 milioni di euro (+2,8%), mentre l’incidenza sui ricavi è cresciuta di 1,7 punti percentuali (22,9% nei primi nove mesi del 2010 rispetto a 21,2% dello stesso periodo dell’anno precedente). L’utile netto consolidato è pari a 1.819 milioni di euro, in crescita del 57,2% rispetto ai primi nove mesi del 2009 (1.157 milioni di euro). Escludendo le partite non ricorrenti - rappresentate per lo più da svalutazioni per complessivi circa 590 milioni di euro contabilizzate nel terzo trimestre 2009 e dagli accantonamenti per gli interventi sul personale pari a 240 milioni di euro contabilizzati nel terzo trimestre 2010 - la crescita dell’utile netto sarebbe pari al 14,6% rispetto ai primi nove mesi del 2009. Il flusso di cassa della gestione operativa è pari a 3.451 milioni di euro, con una riduzione di 481 milioni di euro rispetto ai primi nove mesi del 2009 principalmente per effetto dell’utilizzo dei fondi operativi accantonati in Bilancio negli esercizi precedenti legati alla vicenda Sparkle. Escludendo tale impatto la generazione di cassa operativa del periodo (3.840 milioni di euro) risulta sostanzialmente in linea con lo stesso periodo dell’esercizio precedente. L’indebitamento finanziario netto rettificato (esclusi gli effetti meramente contabili e non monetari derivanti dalla valutazione al fair value dei derivati e delle correlate attività/passività finanziarie) è pari a 32.985 milioni di euro con una riduzione di 964 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2009 (33.949 milioni di euro) e di 2,1 miliardi di euro rispetto al 30 settembre 2009. Tale riduzione è principalmente dovuta agli effetti positivi della cessione di Hansenet e di Elettra, che hanno ampiamente assorbito l’impatto negativo derivante dal pagamento di 418 milioni di euro, effettuato a luglio 2010 nell’ambito del procedimento dell’Autorità Giudiziaria nei confronti di Telecom Italia Sparkle, nonché la distribuzione di dividendi per complessivi 1.061 milioni di euro. Nel terzo trimestre 2010 l’indebitamento finanziario netto rettificato è diminuito di 594 milioni di euro rispetto ai 33.579 milioni di euro al 30 giugno 2010: al pagamento delle imposte sul reddito si è contrapposto il positivo flusso della gestione operativa. L’indebitamento finanziario netto contabile è pari a 33.773 milioni di euro e diminuisce di 974 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2009 (34.747 milioni di euro) e di 256 milioni di euro rispetto al 30 giugno 2010 (34.029 milioni di euro). Il personale del Gruppo è pari a 70.054 unità di cui 59.903 in Italia. I Risultati Delle Business Unit I dati del Gruppo Telecom Italia sono esposti nel presente comunicato stampa sulla base dei seguenti settori operativi: 4 business unit Domestic: comprende le attività domestiche dei servizi di fonia e dati su rete fissa e mobile per clienti finali (retail) ed altri operatori (wholesale), le attività del gruppo Telecom Italia Sparkle (international wholesale) nonché le relative attività di supporto; 4 business unit Brasile: comprende le attività di telecomunicazioni in Brasile; 4 business unit Media: comprende attività e gestioni di reti televisive; 4 business unit Olivetti: comprende le attività di realizzazione di sistemi digitali per la stampa, di prodotti per ufficio e di servizi per l’Information Technology; 4 Altre attività: comprendono le imprese finanziarie e le altre società minori non strettamente legate al “core business” del Gruppo Telecom Italia. A seguito della cessione nei primi nove mesi del 2010 di Hansenet, già classificata tra le discontinued operations, la business unit European Broadband non viene più esposta. Le altre società della business unit sono confluite nell’ambito delle Altre attività. A partire dall’1.1.2010 le società Shared Service Center e Hr Services, precedentemente consolidate nelle Altre attività, sono entrate a far parte del perimetro della business unit Domestic. Per omogeneità di confronto, l’informativa per settore operativo dei periodi posti a confronto è stata coerentemente rielaborata. I dati al 30 settembre 2010 di Telecom Italia Media sono stati riportati nel comunicato stampa diramato il 29 ottobre 2010, a valle del Consiglio di Amministrazione della Società che li ha approvati. Domestic 4 I ricavi Domestici, pari a 15.032 milioni di euro, si riducono del 7,4% rispetto allo stesso periodo del 2009 (16.234 milioni di euro) con una flessione in termini organici del 7,5%. Nel dettaglio: Ricavi Core Domestic I ricavi Core Domestic sono pari a 14.251 milioni di euro e si riducono del 7,6% (15.416 milioni di euro nei nove mesi 2009), con una flessione in termini organici del 7,6%. Relativamente ai segmenti di mercato si segnalano le seguenti dinamiche rispetto al corrispondente periodo del 2009:  Consumer: la flessione dei ricavi è pari a 947 milioni di euro (-11,4%), di cui 760 milioni di euro (-9,5%) relativi a ricavi da servizi e 187 milioni di euro a ricavi da vendita di prodotti. La riduzione dei ricavi da servizi è riconducibile principalmente alla diminuzione dei ricavi da servizi tradizionali voce, in particolare su fonia Fisso (-298 milioni di euro) e voce uscente Mobile (-355 milioni di euro). In risposta al posizionamento tariffario non sostenibile, dalla fine del 2009 sono state introdotte nuove offerte commerciali finalizzate a rendere più competitiva l’offerta e per effetto delle quali la contrazione della customer base si è sostanzialmente interrotta nell’ultimo trimestre, sebbene il recupero della base clienti sia stato meno rapido del previsto. Su tale dinamica incide, inoltre, l’andamento dei ricavi da terminazione (-127 milioni di euro, di cui -83 milioni di euro riconducibili all’effetto della riduzione delle tariffe) e da messaging Mobile (-67 milioni di euro). Sui servizi Internet si registra invece una variazione positiva rispetto ai primi nove mesi del 2009 grazie alla continua crescita dei servizi broadband sia sul Fisso (+50 milioni di euro), sia sul Mobile (+43 milioni di euro).  Business: il segmento presenta una contrazione dei ricavi pari a 166 milioni di euro (-5,9%), confermando tuttavia anche nel terzo trimestre 2010 una graduale ripresa rispetto ai trimestri precedenti (terzo trimestre 2010: -4,3%; secondo trimestre: -5,4%; primo trimestre: -8,0%; quarto trimestre 2009: -10,2%). Tale miglioramento è frutto delle positive politiche di commercializzazione avviate già nella seconda metà del 2009, orientate a una più efficace difesa della customer base e a una maggiore qualità dei clienti acquisiti, specie nel comparto Mobile. Nel comparto Fisso, gli Accessi Fonia presentano nel terzo trimestre 2010 una contrazione di 30.000 accessi circa, - 24.000 nel secondo trimestre, -25.000 nel primo trimestre; decrementi più contenuti di quelli dei trimestri 2009. Gli Accessi Broadband registrano una crescita di 12.000 accessi circa, inferiore rispetto alla crescita del secondo (+16.000) e del primo trimestre 2010 (+27.000). Nel comparto Mobile, l’incremento netto delle linee è pari a 40.000.  Top: il totale dei ricavi presenta una riduzione di 147 milioni di euro (-5,5%) rispetto al 8 corrispondente periodo del 2009, con un dato del terzo trimestre 2010 (-4,5%) sostanzialmente in linea con il trimestre precedente (-4,8%) e migliore del primo (-7,2%). Si registra una tenuta dei ricavi da servizi, in particolare nel comparto Fisso, anche grazie alla tenuta dei ricavi da servizi Ict. Tale risultato è stato ottenuto in un contesto nel quale si registra una costante riduzione dei Ricavi Fonia e Dati del comparto Fisso, prevalentemente per le dinamiche di prezzo tipiche dei servizi maturi. Nel comparto Mobile si conferma la dinamica di crescita dei ricavi (+7,7%) sostenuti dalla continua crescita della customer base e dei Vas (+21% circa), in particolare Interattivi (+19% circa).  National Wholesale: l’incremento dei ricavi (+66 milioni di euro; +4,5%) è generato dalla crescita della customer base degli Olo (Other Licensed Operators) sui servizi Unbundling del Local Loop, Wholesale Line Rental e Bitstream. Ricavi International Wholesale Nel corso dei primi nove mesi del 2010, International Wholesale (Gruppo Telecom Italia Sparkle) ha realizzato ricavi pari a 1.207 milioni di euro, con una flessione di 91 milioni di euro rispetto allo stesso periodo del 2009 (-7,0%), principalmente determinata dalla riduzione dei prezzi del servizio fonia (-87 milioni di euro). Oltre alla vista sintetica per segmento di mercato sopra riportata vengono di seguito fornite le informazioni commerciali articolate per tecnologia (fisso e mobile). Ricavi Telecomunicazioni Fisse Nei primi nove mesi del 2010 i ricavi sono pari a 10.516 milioni di euro e presentano una riduzione rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente di 448 milioni di euro (-4,1%). A livello organico, la variazione dei ricavi è negativa per 461 milioni di euro (-4,2%). Al 30 settembre 2010 la consistenza degli accessi retail è di 15,6 milioni (-513.000 accessi rispetto al 31 dicembre 2009); si segnala il miglioramento della riduzione delle linee rispetto ai trimestri precedenti (-263.000 nel terzo trimestre 2009; -196.000 nel primo trimestre 2010; -160.000 nel secondo trimestre 2010; -157.000 nel terzo trimestre 2010). Aumenta il portafoglio clienti wholesale che ha raggiunto circa 6,6 milioni di accessi (+423.000 accessi rispetto al 31 dicembre 2009). Il portafoglio complessivo Broadband, al 30 settembre 2010, è pari a circa 9 milioni di accessi (+292.000 accessi rispetto al 31 dicembre 2009), di cui oltre 1,8 milioni wholesale. Fonia Retail I ricavi di questa area di business, pari a 4.613 milioni di euro (-527 milioni di euro; -10,3% rispetto ai primi nove mesi del 2009), risentono su tutti i segmenti di mercato della fisiologica riduzione della base clienti, che peraltro presenta un trend in costante rallentamento, e della riduzione dei volumi di traffico, entrambe dovute al contesto competitivo in cui l’azienda opera. L’andamento dei ricavi risente inoltre della riduzione delle tariffe regolamentate di terminazione fisso-mobile. Si segnala in particolare che la contrazione dei ricavi da accesso nel comparto retail (-178 milioni di euro) è in parte compensata, nel business domestico, dallo sviluppo dei servizi Wholesale nazionali (+73 milioni di euro sulla componente dei Servizi Intermedi Regolamentati, quali Unbundling del Local Loop e Wholesale Line Rental). Internet I ricavi sono pari a 1.317 milioni di euro, in aumento di 54 milioni di euro (+4,3%) rispetto al corrispondente periodo del 2009. Il portafoglio complessivo di accessi broadband retail sul mercato domestico ha raggiunto i 7,2 milioni di accessi, con una crescita rispetto a fine 2009 di 186.000 unità; la clientela che aderisce a offerte Flat ha raggiunto un’incidenza dell’86% (83% a fine 2009), anche grazie allo sviluppo delle nuove offerte rivolte al mercato Consumer “Internet senza limiti” e “Tutto senza limiti”. Business Data I ricavi del comparto Business Data, pari a 1.146 milioni di euro, diminuiscono, rispetto al corrispondente periodo del 2009, di 76 milioni di euro (-6,2%), e riflettono sia l’attuale congiuntura economica negativa, sia la contrazione dei prezzi sui business tradizionali delle leased lines e trasmissione dati. In particolare, sul comparto Ict la riduzione dei ricavi è pari a 28 milioni di euro (-4,9%) a causa della flessione sia nelle vendite dei prodotti (-20 milioni di euro) in coerenza con la politica di focalizzazione sui ricavi a più alta marginalità, sia nei servizi (-8 milioni di euro). Wholesale Il portafoglio di clienti gestiti dalla divisione Wholesale nazionale di Telecom Italia ha raggiunto nei primi nove mesi del 2010 i 6,6 milioni di accessi per i servizi di fonia e oltre 1,8 milioni di accessi per i servizi broadband. Complessivamente, i ricavi da servizi wholesale nazionale presentano, rispetto al corrispondente periodo del 2009, una crescita di 144 milioni di euro (+6,8%). L’evoluzione dei ricavi di questo comparto è correlata allo sviluppo della base clienti degli operatori alternativi servita attraverso le diverse tipologie di accesso. I ricavi dell’intero comparto Wholesale sono pari, nei primi nove mesi del 2010, a 3.136 milioni di euro (+2,6%). Ricavi Telecomunicazioni Mobili I ricavi delle telecomunicazioni Mobili nei primi nove mesi del 2010 sono pari a 5.822 milioni di euro con una flessione di 674 milioni di euro (-10,4%) rispetto ai primi nove mesi del 2009: i ricavi da servizi registrano una riduzione dell‘8,2% e i ricavi da prodotti del 49,9%. Al 30 settembre 2010 il numero delle linee mobili di Telecom Italia è pari a circa 30,6 milioni, in crescita di 88.000 linee rispetto al secondo trimestre 2010, evidenziando un trend in miglioramento su base annua, un churn (rapporto tra il numero dei clienti cessati e la consistenza media dei clienti) in netta riduzione e una percentuale di linee attive in crescita all’85% della base clienti. Fonia uscente I ricavi sono pari a 3.069 milioni di euro e diminuiscono, rispetto allo stesso periodo del 2009, di 439 milioni di euro (-12,5%). Le politiche commerciali avviate nel quarto trimestre del 2009, indirizzate a ricondurre l’offerta su livelli maggiormente competitivi stimolando in particolare il traffico all’interno della community dei clienti Tim, non hanno ancora registrato un recupero dei volumi tale da compensare la riduzione dei prezzi. Fonia entrante I ricavi, pari a 1.047 milioni di euro, registrano una diminuzione, rispetto al corrispondente periodo del 2009, di 105 milioni di euro (-9,1%), principalmente per effetto della riduzione dei prezzi di terminazione su rete mobile. Servizi a valore aggiunto (Vas) I ricavi sono pari a 1.536 milioni di euro e registrano un incremento del 2,6% rispetto al corrispondente periodo del 2009. Tale crescita è principalmente attribuibile ai Vas interattivi, che presentano un incremento del 12,5%, grazie specialmente all’apporto dei ricavi da Browsing (+18,9%). L’incidenza dei ricavi Vas sui ricavi da servizi è pari al 27,2%. Vendita terminali I ricavi sono pari a 170 milioni di euro e diminuiscono di 169 milioni di euro (-49,9%) rispetto allo stesso periodo del 2009. Prosegue la razionalizzazione del portafoglio prodotti, più focalizzato sulla qualità (maggior incidenza di terminali evoluti e di device abilitanti al mobile internet) e sulla redditività degli stessi. L’ebitda della business unit Domestic, pari a 7.210 milioni di euro, registra una riduzione di 493 milioni di euro rispetto al corrispondente periodo del 2009 (-6,4%). L’incidenza sui ricavi è pari al 48,0%, in aumento di 0,6 punti percentuali rispetto allo stesso periodo del 2009. La contrazione dei ricavi è in parte compensata da una spesa commerciale mirata e selettiva e dal rigoroso contenimento dei costi fissi. L’ebitda in termini organici è pari a 7.482 milioni di euro. La variazione organica è negativa per 279 milioni di euro (-3,6%), con un’incidenza sui ricavi pari al 49,8%, in aumento di 2,0 punti percentuali rispetto allo stesso periodo del 2009. L’ebit della business unit Domestic è pari a 4.038 milioni di euro e registra un decremento di 259 milioni di euro (-6,0%) rispetto al corrispondente periodo del 2009, con un’incidenza sui ricavi pari al 26,9% (26,5% nei primi nove mesi 2009). L’andamento dell’Ebit è attribuibile principalmente alla riduzione degli ammortamenti per 183 milioni di euro. La variazione organica dell’Ebit è negativa per 102 milioni di euro (-2,3% rispetto al corrispondente periodo del 2009), con un‘incidenza sui ricavi pari al 28,5% (27,0% nei primi nove mesi 2009). Gli investimenti industriali sono pari a 2.153 milioni di euro, con una riduzione di 258 milioni di euro rispetto allo stesso periodo del 2009, principalmente dovuta a minori investimenti su 11 piattaforme di rete e di servizio. L’incidenza degli investimenti industriali sui ricavi è pari al 14,3% in linea con i primi nove mesi del 2009 (14,9%). Il personale è pari a 58.317 unità, in riduzione di 1.050 unità rispetto al 31 dicembre 2009. Brasile (cambio medio real/euro 2,34125) - I ricavi del Gruppo Tim Brasil nei primi nove mesi del 2010 sono pari a 10.532 milioni di reais, superiori di 804 milioni di reais (+8,3%) rispetto al corrispondente periodo del 2009, la crescita organica è del 3,5%. I ricavi da servizi dei primi nove mesi del 2010 si attestano a 9.945 milioni di reais, in crescita rispetto agli 8.939 milioni di reais dello stesso periodo nell’anno precedente (+11,3%; in termini organici la crescita è del 5,9%); i ricavi da prodotti si riducono dai 789 milioni di reais dei primi nove mesi del 2009 ai 587 milioni di reais dei primi nove mesi del 2010 (-25,6%) per effetto dello sviluppo di offerte mirate più al servizio e meno al sussidio del terminale. L’arpu, ricavo medio mensile per cliente, a settembre 2010 risulta pari a 24,1 reais contro i 26,7 reais di settembre 2009. Le linee complessive al 30 settembre 2010 sono pari a 46,9 milioni, in crescita del 18,5% rispetto al 30 settembre 2009, corrispondenti ad una market share del 24,5%. L’ebitda, pari a 2.999 milioni di reais, è superiore di 589 milioni di reais rispetto ai primi nove mesi del 2009 (+24,4%); l’incidenza sui ricavi è pari al 28,5%, in crescita di 3,7 punti percentuali rispetto allo stesso periodo del 2009. Tale risultato è stato conseguito grazie alla crescita dei ricavi, all’espansione delle direttrici di traffico “on net” che ha consentito di migliorarne il margine, e in generale al costante recupero di efficienza nelle aree di costo non correlate direttamente allo sviluppo del business. La variazione organica dell’Ebitda rispetto ai primi nove mesi del 2009 è pari a +465 milioni di reais, con un’incidenza sui ricavi del 28,5% (24,9% nei primi nove mesi del 2009). L’ebit è pari a 778 milioni di reais (+536 milioni di reais rispetto ai primi nove mesi del 2009). Tale risultato è attribuibile alla maggior contribuzione dell’Ebitda rispetto ai primi nove mesi dell’anno precedente (2.212 milioni di reais nei primi nove mesi del 2010, 2.156 milioni di reais nei primi nove mesi del 2009), in parte ridotto dalla crescita degli ammortamenti per 56 milioni di reais. La variazione organica dell’Ebit rispetto allo stesso periodo del 2009 è positiva per 503 milioni di reais, con un’incidenza sui ricavi del 7,4% (2,7% nei primi nove mesi del 2009). Gli investimenti industriali ammontano a 1.736 milioni di reais, con un aumento di 206 milioni di reais rispetto ai primi nove mesi del 2009 dovuto principalmente ai maggiori investimenti nella rete e nelle piattaforme It. Il personale è pari a 9.445 unità. Olivetti - I ricavi dei primi nove mesi del 2010 ammontano a 259 milioni di euro e registrano un incremento di 40 milioni di euro rispetto ai primi nove mesi del 2009. L’aumento risulta distribuito su tutti i canali commerciali, anche grazie ai positivi effetti del rinnovamento dell’offerta legato al riposizionamento strategico dell’azienda sul mercato dell’Information Technology. In particolare, è rilevante l’apporto delle vendite delle nuove linee di prodotti (Data Card, Net Book e Note Book) sui canali Olivetti e Telecom Italia. L’ebitda è negativo per 24 milioni di euro, in calo di 6 milioni di euro rispetto ai primi nove mesi dell’anno precedente. Il fenomeno è attribuibile da un lato alle attività necessarie per sostenere la crescita, dall’altro al fatto che la nuova offerta, pur sostenuta da volumi significativi, registra una marginalità percentuale più bassa rispetto a quella dei prodotti tradizionali in calo, la cui struttura dei costi è rimasta inalterata. L’ebit è negativo per 27 milioni di euro, in calo di 5 milioni di euro rispetto ai primi nove mesi dell’anno precedente. Gli investimenti industriali ammontano a 4 milioni di euro, in aumento di 1 milione di euro rispetto allo stesso periodo del 2009. Il personale è pari a 1.107 unità (1.018 unità in Italia e 89 unità all’estero). Evoluzione Prevedibile Della Gestione Per L’esercizio 2010 Per quanto riguarda l’andamento del Gruppo Telecom Italia per l’esercizio in corso, sulla base dei risultati dei primi nove mesi, si confermano i seguenti target per l’intero anno 2010:  Ebitda organico sostanzialmente stabile nel confronto con l’anno precedente;  Investimenti industriali pari a circa 4,3 miliardi di euro;  Indebitamento finanziario netto rettificato intorno a 32 miliardi di euro a fine 2010.  
   
   
SWISSCOM NAVIGAZIONE MOBILE ALL’ESTERO NETTAMENTE PIÙ VANTAGGIOSA: PROTEZIONE DALLE FATTURE ELEVATE GRAZIE AL LIMITE DI SPESA  
 
Berna, 8 novembre 2010 - Dal 1° dicembre Swisscom ridurrà sensibilmente i prezzi per la navigazione all’estero con il cellulare. I clienti con abbonamento potranno approfittare automaticamente di allettanti pacchetti giornalieri di 5 Mb invece di un prezzo unitario a livello mondiale. In tutta Europa, per esempio, i clienti pagheranno soltanto Chf 7 per un pacchetto dati di 5 Mb. I pacchetti giornalieri valgono per 24 ore. Con la nuova offerta Swisscom consentirà la navigazione mobile all´estero a prezzi abbordabili. Per chi naviga spesso in Internet e telefona spesso, l’opzione estero «World Option Flex» resta comunque l’offerta più conveniente. Anche l’offerta “World Option Flex” comprenderà dei pacchetti giornaliere per i clienti con abbonamento, ma con doppio volume incluso (10 Mb). Il canone mensile e le tariffe per telefonia e Sms resteranno invariati. Adeguando i prezzi, Swisscom rafforza ulteriormente la propria posizione di leader nell´ambito del roaming e ancora una volta farà beneficiare i clienti delle migliori condizioni d´acquisto. Oltre ad approfittare delle interessanti tariffe in 213 Paesi e 590 reti di partner, i clienti Swisscom usufruiscono anche della migliore copertura di roaming. Swisscom ritiene che tale adeguamento dei prezzi di roaming non avrà alcuna incidenza sul fatturato e sul risultato d’esercizio (Ebitda), perché la domanda per questi servizi continuerà a registrare una forte crescita mentre i prezzi d’acquisto scenderanno ulteriormente. In breve nuovi prezzi per la comunicazione dati all’estero:
Nuove tariffe roaming dati
Nuovo prezzo standard Nuovi prezzi di comunicazione dati della World Option Flex
Canone di base - Chf 9 / mese (solo per roaming)**
Ue/europa occidentale Chf 7/24 ore* (inclusi 5 Mb) Chf 7/24 ore* (inclusi 10 Mb)
Altri Paesi top*** Chf 14/24 ore* (inclusi 5 Mb) Chf 14/24 ore* (inclusi 10 Mb)
Resto del mondo Chf 0,30/30 Kb Chf 0,20/30 Kb
Grazie a nuove misure, Swisscom continuerà ad aumentare la trasparenza e il controllo dei costi per i suoi clienti nel roaming. A partire dalla primavera 2011, Swisscom inviarà ai suoi clienti un messaggio Sms nel caso in cui siano stati generati determinati importi per il roaming dati. Inoltre, da un certo limite di spesa, Swisscom blocca il roaming dati, in modo da proteggere i clienti da fatture Natel troppo elevate. I clienti hanno la possibilità di adeguare questo limite individualmente e in base al proprio budget. In tal modo, in qualsiasi momento è garantito il pieno controllo dei costi e gli smartphone diventeranno il compagno di viaggio ideale all´estero.
 
   
   
TELECOM ITALIA: AL VIA I NUOVI INCENTIVI GOVERNATIVI PER LA BANDA LARGA FISSA E MOBILE  
 
Roma, 9 novembre 2010 - Al via le offerte broadband di Telecom Italia con i nuovi incentivi governativi per la linea telefonica di casa e per navigare in Internet in mobilità con la chiavetta, riservate ai giovani tra i 18 e i 30 anni. Per la telefonia mobile le agevolazioni riguardano le offerte Internet Pack 40 e Internet Pack 100 pensate per i giovani e che includono chiavetta e un anno di navigazione Internet. Con Internet Pack 40 è possibile acquistare la chiavetta Internet per la connessione dati a 7,2 Megabit al costo di 49 euro (invece di 99 euro) con incluse 40 ore di navigazione al mese per un anno intero. L’internet Pack 100 a 109 euro (anziché 159 euro) offre chiavetta e 100 ore al mese di navigazione, sempre per un anno. Per l’attivazione è sufficiente recarsi in uno dei punti vendita Tim o chiamare il 119. Per la linea fissa le agevolazioni messe a disposizione del Ministero dello Sviluppo Economico riguardano le due offerte Internet Senza Limiti e Tutto Senza Limiti che beneficeranno di un bonus di 50 euro che verrà accreditato al primo conto telefonico. Il contributo governativo si aggiunge alle promozioni di Telecom Italia che rendono le due offerte ancora più convenienti. Scegliendo Internet Senza Limiti, infatti, l’abbonamento viene proposto a 17 euro al mese anziché 36 euro per 6 mesi. Con Tutto Senza Limiti, invece, la promozione prevede per 3 mesi l’abbonamento a 26 euro al mese anziché 46 euro. Per usufruire delle agevolazioni è necessario che il titolare della nuova linea telefonica abbia un’età compresa tra i 18 e i 30 anni oppure che nel nucleo familiare ci sia un componente della stessa età. Per conoscere tutti i dettagli delle offerte e richiederne l’attivazione è sufficiente contattare il Servizio Clienti 187 o visitare il sito www.Alice.it/  
   
   
SICUREZZA: 70 MILA EURO A ERDISU UDINE E TRIESTE  
 
Trieste, 8 novembre 2010 - L´obiettivo principale è migliorare la sicurezza della popolazione studentesca e dei beni che le appartengono; quello secondario, ma non meno importante dal punto di vista economico, è evitare sfregi e atti di vandalismo alle strutture che li accolgono. Per questo, in base al Programma regionale di finanziamento in materia di sicurezza, la Regione ha stanziato poco meno di 70 mila euro da suddividere tra gli Erdisu di Trieste e di Udine per l´installazione di sistemi di videosorveglianza. Gli accordi in proposito sono stati firmati oggi in piazza dell´Unità d´Italia a Trieste dall´assessore regionale alla Sicurezza, Federica Seganti, dal presidente dell´Erdisu giuliano Marco Vascotto e dalla direttrice di quello friulano, Magda Uliana, alla presenza del direttore regionale per la Sicurezza, Roberto Rossetto, che ha messo a punto il progetto. "L´idea delle telecamere viene proprio dall´Erdisu di Udine" ha detto Federica Seganti, ricordando come circa un anno fa fosse stata segnalata l´opportunità di installare forme di controllo tecnologico prevalentemente in viale Ungheria (ma alcune telecamere saranno installate anche nella sede di Gemona) in cui, ha confermato la dottoressa Uliana, si erano verificati pesanti atti di vandalismo.  
   
   
DATALOGIC: MOLTO POSITIVI I RISULTATI CONSEGUITI NEI PRIMI NOVE MESI DEL 2010:I RICAVI DI VENDITA SONO CRESCIUTI DEL 29,4% A 291,2 MILIONI DI EURO RISPETTO AI 225,1 MILIONI DI EURO REGISTRATI NEI PRIMI NOVE MESI DEL 2009.  
 
 Bologna, 8 novembre 2010 – Il Consiglio di Amministrazione di Datalogic S.p.a. Ha approvato in data 4 novembre il Resoconto intermedio di gestione al 30 settembre 2010. I risultati del periodo confermano il trend di crescita e la validità delle scelte strategiche attuate. I primi nove mesi dell’anno si chiudono con un utile netto di 14,5 milioni di Euro rispetto ad una perdita di 13,9 milioni di Euro registrata nei primi nove mesi del 2009. Il terzo trimestre evidenzia ricavi di vendita pari a 100,4 milioni di Euro (+32,1% sul terzo trimestre 2009) ed un utile netto di 3,2 milioni di Euro (0,6 milioni di Euro nel terzo trimestre 2009). L’amministratore Delegato di Datalogic S.p.a., Mauro Sacchetto, ha così commentato: “Siamo molto soddisfatti dell’andamento più che positivo di questo terzo trimestre, un periodo statisticamente caratterizzato da un cosiddetto effetto stagionalità che influenza i risultati in termini di efficienza e di generazione di cassa. Gli esiti appaiono ancora più incoraggianti se si considera che nel mese di luglio Datalogic ha portato a termine l’acquisizione di Evolution Robotics Retail, società leader nel settore delle soluzioni basate sulla innovativa tecnologia di visual pattern recognition, operazione finanziata interamente da risorse interne e i cui costi accessori sono stati totalmente spesati nel trimestre. Nonostante il contesto economico internazionale continui ad essere incerto, questo trimestre conferma ulteriormente l’efficacia delle misure intraprese e delle scelte effettuate e ci consente di guardare, con sempre più fiducia ed entusiasmo, alle sfide del prossimo futuro e a continuare nella strada intrapresa”. I ricavi di vendita consolidati dei primi nove mesi si attestano a 291,2 milioni di Euro con un incremento del 29,4% rispetto ai 225,1 milioni dello stesso periodo dell’anno precedente. A cambi Euro/dollaro costanti l’aumento rispetto all’esercizio precedente sarebbe stato inferiore di circa 2,8 punti percentuali (26,6%). Il Margine Operativo Lordo (Ebitda) del Gruppo è balzato dai 10,9 milioni di Euro dei primi nove mesi 2009 a 38,8 milioni di Euro mentre la sua incidenza sui ricavi (Ebitda margin) si è attestata al 13,3% rispetto al 4,8% dei primi nove mesi del 2009, confermandosi su valori superiori a quelli conseguiti dal Gruppo prima dell’inizio della crisi. L’ebitanr si attesta a 30,2 milioni di Euro rispetto a 0,6 milioni di Euro dei primi nove mesi del 2009. Dopo oneri finanziari sostanzialmente stabili a 4,5 milioni di Euro rispetto ai 4,7 milioni di Euro dei primi nove mesi 2009 e perdite su cambi per 0,9 milioni di Euro, l’utile netto di Gruppo cresce a 14,5 milioni di Euro rispetto alla perdita di 13,9 milioni di Euro realizzata nei primi nove mesi dell’ esercizio precedente. La posizione finanziaria netta al 30 settembre 2010 risulta negativa per 93,2 milioni di Euro ed evidenzia un miglioramento rispetto ai 100,5 milioni di Euro al 31 dicembre 2009 nonostante l’acquisizione di Evolution Robotics Retail avvenuta il primo luglio 2010 che ha comportato un esborso di cassa pari a 20,9 milioni di Euro. Il capitale circolante netto è pari a 38,6 milioni di Euro al 30 settembre 2010 in diminuzione di 4,6 milioni di Euro rispetto ai 43,2 milioni di Euro al 31 dicembre 2009. A livello trimestrale, i ricavi di vendita si confermano a 100,4 milioni di Euro (+32,1% sul terzo trimestre 2009 e sostanzialmente in linea rispetto al trimestre precedente) grazie alla strategia commerciale e alla continua innovazione di prodotto e nonostante l’effetto stagionale che penalizza solitamente tale periodo dell’anno. I costi operativi per 36,4 milioni di Euro (in crescita del 28,5% sul terzo trimestre 2009 e del 4,3% rispetto al trimestre precedente) risentono dei maggiori costi variabili conseguenti la crescita delle vendite (principalmente costituiti da spese commerciali e di marketing, bonus e commissioni) e di costi non ricorrenti relativi all’acquisizione di Evolution Robotics Retail pari a 483 mila Euro. L’ebitda si attesta quindi a 12,9 milioni di Euro (+ 82,4% rispetto al terzo trimestre 2009) ed il risultato operativo ordinario (Ebitanr † ) a 10,0 milioni di Euro (da 4,0 milioni di Euro nel terzo trimestre 2009). Da rilevare nel trimestre l’elevata generazione di cassa pari a 20,8 milioni di Euro grazie al buon andamento della redditività operativa e alla riduzione del c.D. Trade working capital pari a 6,6 milioni di Euro. Per quanto riguarda le Divisioni operative del Gruppo, tutte hanno registrato risultati di crescita molto sostenuti nei nove mesi sia in termini di ricavi di vendita che di redditività. In termini di ricavi di vendita la Divisione Datalogic Mobile, specializzata nella produzione di mobile computer ad uso professionale e che rappresenta il 22% del fatturato consolidato, continua ad evidenziare una crescita molto sostenuta pari a +36,5%. Datalogic Automation, specializzata nella produzione di sistemi di identificazione automatica barcode, Rfid e visione e che rappresenta il 22% del fatturato consolidato, ha registrato un incremento del 34,4%, mentre la Divisione Datalogic Scanning, specializzata nella produzione di lettori di codici a barre fissi per il mercato retail e di lettori manuali e che rappresenta il 47% del fatturato consolidato, è cresciuta del 27,2%. La Divisione Business Development (che include la società Informatics Inc. E la neo acquisita Evolution Robotics Retail Inc.), con un’incidenza sul fatturato consolidato del 9%, ha registrato un aumento del 14,3% a 25,6 milioni di Euro. Di seguito si forniscono le vendite (comprensive dei ricavi infrasettoriali) e i risultati di settore (prima dei costi e ricavi non ricorrenti e degli ammortamenti derivanti da acquisizioni - Ebitanr) per i primi nove mesi del 2010 delle singole Divisioni Operative. In merito alle aree geografiche, continuano ad essere particolarmente significative le crescite delle vendite destinate ai mercati emergenti nell’Asia e Sud America con un aumento rispettivamente del 59% e dell’88% nei primi nove mesi del 2010 rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente (passando da 22,9 milioni di Euro a 36,4 milioni di Euro e da 18,7 milioni di Euro a 35 milioni di Euro) grazie principalmente alla Divisione Automation in Asia e alla Divisione Mobile in Sud America. Il Nord America cresce del 18% passando da 69,8 milioni di Euro a 82,8 milioni di Euro, e l’Europa sale del 24% passando da 85,8 milioni di Euro a 106,2 milioni di Euro.  
   
   
GITAL LEARNING. SCUOLA, APPRENDIMENTO E TECNOLOGIE DIDATTICHE  
 
Milano, 8 novembre 2010 - Gioco, simulazione, performance, appropriazione, multitasking, conoscenza distribuita, intelligenza collettiva, giudizio critico, navigazione transmediale: queste le caratteristiche dei nuovi stili comunicativi, e degli stili di apprendimento dei bambini e dei preadolescenti ma anche dei teen ager di oggi. Si tratta della generazione dei “nativi digitali” che oggi popola le nostre scuole. Come è composta la “dieta mediale” dei nativi? In che modo i sistemi formativi internazionali e quello italiano, si attrezzano per risponde alle nuove domande e ai nuovi linguaggi di questa generazione digitale? Quali sono gli effetti combinati della rivoluzione dell’informazione sulle modalità e sulle forme della didattica? Se ne discute il 18 e 19 novembre nell’ambito del convegno Digital learning. Scuola, apprendimento e tecnologie didattiche organizzato dall’Università degli Studi di Milano-bicocca in collaborazione con il Comune di Cinisello Balsamo presso Villa Forno (via Martinelli, 23), sede del Centro di Alta Formazione Qua_si/universiscuola e presso la Sala Consiliare del Comune in via Xxv Aprile. Sono previsti, fra gli altri, gli interventi di: Antonio Battro, Chief Educational Officer Olpc (One Laptop per Child); Francesc Pedro, Director New Millennium Learner Project Ocse; David Cavallo, Future Learning Group Mit; Betty Manchester, Director of Maine International Center for Digital Learning; Giovanni Biondi, Capo Dipartimento Miur; Giuseppe Colosio, Direttore generale Usr Lombardia; Paolo Ferri, Università di Milano-bicocca; Sergio Saviori, Mondadori Education. Le ricerche - Nel corso del Convegno verranno presentati i dati di due ricerche condotte negli scorsi due anni dai gruppi di ricerca dell´Università Milano-bicocca che fanno riferimento al Centro di Alta Formazione Qua_si/universiscuola. La prima è la rilevazione 2010 della ricerca sulla Dieta Mediale dei giovani studenti universitari che si occupa di indagare i loro consumi culturali, osservare da vicino la familiarità degli studenti con i più innovativi strumenti tecnologici, monitorare le abitudini di consumo di contenuti e prodotti culturali, verificare la frequenza e le modalità principali con cui gli studenti si collegano a Internet, analizzare la conoscenza e l´utilizzo di piattaforme e strumenti del web 2.0. La seconda indaga il fenomeno del Cyberbullismo nelle scuole di Milano e in alcune scuole di India, Turchia, Colombia e Brasile. Il programma completo delle due giornate è consultabile sul http://numediabios.Eu/digital-learning/    
   
   
UNIVERSITÀ, REGIONE SARDEGNA: OLTRE 3 MILIONI DI CONTRIBUTI A STUDENTI PER FITTO-CASA  
 
Cagliari, 8 Novembre 2010 - Gli studenti iscritti nelle Università della penisola potranno beneficiare anche quest’anno dei contributi per il fitto-casa. Le agevolazioni erogate dall’assessorato della Pubblica Istruzione, superiori ai 3 milioni di euro, di cui oltre 2,2 milioni per la prima assegnazione, sono destinate ad abbattere i costi del canone di locazione per gli universitari che studiano esclusivamente in atenei con sede fuori dalla Sardegna, per un contributo massimo di 2.500 euro annue per studente. Potranno presentare domanda gli studenti che, nati in Sardegna o residenti nell’isola da almeno cinque anni, siano iscritti nell’anno accademico 2010/2011 a un corso di laurea, di laurea magistrale o di laurea magistrale a ciclo unico, a un corso accademico in scuole o istituti che costituiscono il Sistema dell´Alta formazione artistica, musicale e coreutica (Afam), un corso delle scuole superiori per mediatori linguistici e un corso di una qualsiasi facoltà delle università pontificie. Inoltre, i beneficiari del contributo negli anni scorsi, che nell´anno accademico 2010/11 frequentano una successiva annualità del corso universitario in atenei fuori dalla Sardegna, potranno partecipare al bando di rinnovo che prevede uno stanziamento di 885mila euro. Per entrambi i bandi, le domande di partecipazione dovranno pervenire entro il 6 dicembre 2010 all´assessorato della Pubblica istruzione, beni culturali, informazione, spettacolo e sport – Direzione generale della Pubblica istruzione – Servizio Formazione superiore e permanente e dei supporti direzionali – Ufficio Protocollo – viale Trieste n. 186 – 09123, Cagliari.  
   
   
TRENTO : RICERCA: APPROVATA LA GRADUATORIA DEL BANDO “CALL1 – POST DOC 2010 – INCOMING”  
 
Trento, 8 novembre 2010 - Su proposta del presidente Lorenzo Dellai, la giunta provinciale ha approvato il 5 novembre la graduatoria finale dei progetti di ricerca da finanziare sul bando “ Call 1 – post-doc 2010 – Incoming”. Saranno finanziati i primi 15 progetti classificati, secondo le valutazioni del Comitato tecnico-scientifico per la ricerca e l’innovazione, e le risorse messe a disposizione ammontano a 2.250.000 euro. Entro il termine di scadenza del bando erano stati presentati 66 progetti. La graduatoria è valida per trecento giorni. Dei 15 progetti finanziati ben 6 fanno capo alla Fondazione Emund Mach, 4 all’Università degli Studi di Trento, due al Museo Tridentino di Scienze Naturali e uno a testa ad Euricse (European Research Institute on Cooperative and Social Enterprises), Fondazione Bruno Kessler e Istituto di Biologia Agroambientale e Forestale del Consiglio Nazionale delle Ricerche. La legge provinciale sulla ricerca (2 agosto 2005, n. 14) prevede che la Provincia promuova lo sviluppo del sistema provinciale della ricerca anche mediante l’adozione di bandi per il finanziamento dei progetti di ricerca finalizzati a sostenere l’innovazione e lo sviluppo sociale, culturale, scientifico, tecnologico e imprenditoriale della società trentina. La programmazione di questi interventi di promozione è demandata ad un programma pluriennale della ricerca di durata massima pari a quella della legislatura. Nel 2006, la Giunta provinciale ha nominato il Comitato tecnico-scientifico per la ricerca e l’innovazione che è un organo di consulenza rinnovato, con la stessa composizione, nel 2009. I 66 progetti presentati sono stati sottoposti ad un controllo di natura amministrativa per la verifica della presenza di tutti i requisiti di ammissibilità richiesti dal bando e in seguito sono stati sottoposti alla valutazione del Comitato tecnico-scientifico per la ricerca e l’innovazione. Il Comitato ha formulato la graduatoria dei progetti giudicati ammissibili a finanziamento secondo una procedura che prevedeva la valutazione di ciascun progetto da parte di uno o più esperti esterni, e la valutazione unica da parte dello stesso Comitato. Al termine del processo di valutazione, il comitato ha formulato una proposta di graduatoria dei 40 progetti giudicati ammissibili a finanziamento. Oggi la graduatoria è stata approvata dalla Giunta provinciale. La graduatoria è valida per trecento giorni dall’approvazione e il dirigente del Servizio Università e ricerca scientifica, in caso di ulteriore disponibilità finanziaria conseguente a rinunce o revoche, può disporre il finanziamento di ulteriori progetti compatibilmente con le risorse finanziarie disponibili.  
   
   
CONVEGNO UNIVERSITA` POLITECNICA DELLE MARCHE ´SVILUPPO ECONOMICO E BENESSERE´. L´INTERVENTO PRESIDENTE REGIONE MARCHE, GIAN MARIO SPACCA.  
 
Ancona, 8 Novembre 2010 - E´ doveroso innanzitutto ringraziare l´Istao, la Facolta` di Economia, l´Universita` Politecnica delle Marche, per queste giornate in onore di Fua`. Ricordare le persone che generosamente hanno contribuito alla storia della nostra comunita` e` un dovere civile e morale, che ci aiuta ad interpretare meglio il nostro futuro. Quanto il professor Fua` abbia contribuito con il suo pensiero e la sua azione alla crescita della nostra comunita` lo dimostra la vostra generosa presenza ed il contributo autorevolissimo di riflessioni che seguiranno. Dobbiamo tantissimo a Giorgio Fua` e senza di lui probabilmente le Marche non sarebbero quello che oggi sono. Dobbiamo tantissimo a lui in prima persona. Alla facolta` di Economia ed all´Istao che volle per Ancona. Ai suoi allievi che sono diventati i protagonisti della vita sociale ed economica delle Marche. Gli dobbiamo innanzitutto la consapevolezza del nostro essere, delle nostre virtu`, costruite all´insegna della responsabilita` e della capacita` di organizzazione imprenditoriale in ogni settore di attivita`, non soltanto industriale, ma in tutte le forme d´economia. Ci ha dato la consapevolezza di appartenere a un modello che caratterizza la parte piu` efficiente del nostro Paese, il Nordest-centro. ´Un´economia senza fratture´, dove la coesione sociale e` la base della competizione economica. Un sistema capace di divenire la regione piu` manifatturiera d´Italia ed avere contemporaneamente gli indicatori di benessere tra i piu` alti del Paese e con il tasso di disoccupazione piu` basso, il 5,4%, tra tutte le regioni a statuto ordinario, in base ai dati Istat dell´ultimo trimestre. Eppoi la conoscenza di noi stessi. Il suo metodo quantitativo, la valutazione della statistica e dell´econometria, non erano applicati solo ai temi strutturali della crescita demografica, del lavoro e della tecnologia in Italia. Questo metodo si e` radicato e si e` diffuso anche nella cultura della nostra regione. Le Banche dati, i modelli costruiti dai suoi allievi, oggi sono una fonte straordinaria di conoscenza dove i policy maker regionali possono attingere informazioni fondamentali per le loro decisioni. Ed ancora il dialogo con tutti ed il rispetto di ciascuno. Il professor Fua` dialogava con tutti ed offriva il contributo del proprio pensiero: istituzioni, imprenditori, categorie sociali ed economiche, colleghi illuminati o semplici studenti. Qui mi sia consentito di portare una testimonianza personale. Il mio primo lavoro, 30 anni fa, era preparare spunti di riflessione o scalette per personaggi della nostra regione. Qualche volta il tema era piu` difficile. Ed allora mi rivolgevo a lui per avere la sicurezza delle idee che avrei scritto o nuove ispirazioni. Mai una volta ho avuto un rifiuto o un diniego, nonostante non fossi presidente di una Regione, ma solo un ghost-writer dell´Appennino marchigiano. La scuola, l´educazione, la formazione erano per lui il modo piu` significativo per dare continuita` alla storia. E la scuola era dappertutto. Era la Facolta`, l´Istao, i seminari, ma anche il ´tavolaccio´ dove ci si incontrava davanti ad un bicchiere di vino, di cui naturalmente sapeva tutto, come pure del territorio dove era stato prodotto. Il dialogo con tutti gli attori della crescita qualitativa di un sistema, pubblici o privati, capace di esprimersi su progetti concreti che il mercato potesse valutare e finanziare e la comunita` apprezzare, e` stato il suo insegnamento fondamentale. Ed ancora oggi noi tutti ci sentiamo impegnati su questo insegnamento, per offrire alle Marche uno sviluppo che, pur interpretando un cambiamento tumultuoso, abbia il minor numero di fratture. Cercando nuove idee capaci appunto di coniugare la competitivita` con la coesione sociale. Come il nostro ultimo progetto che la Regione Marche sta in questi giorni costruendo con l´Universita` Politecnica delle Marche e il Ministero della Salute. Il Network nazionale dell´invecchiamento legato alla sfida della longevita` attiva ed alla Domotica, che chiamera` tutto il sistema dei servizi pubblici regionali e le imprese produttive marchigiane in ogni settore a innovare per rispondere alle necessita` di una nuova fascia di popolazione che oggi viene considerata una malattia, ma malattia non e`: la quarta eta`. Un progetto che sono sicuro al professor Fua` sarebbe piaciuto tantissimo. Grazie nuovamente a tutti voi per averci voluto offrire questa riflessione cosi` bella in onore di Giorgio Fua`. Ed un grazie speciale va a tutti coloro che, seguendo i suoi insegnamenti all´interno della Facolta` di Economia ed all´Istao, ancora oggi per noi sono un insostituibile punto di riferimento per la costruzione delle strategie regionali. Il modo piu` giusto per onorare Giorgio Fua`, sempre, dando continuita` alla sua visione.  
   
   
UNIVERSITAS MERCATORUM, OPPORTUNITÀ DI LAUREA PER CHI LAVORA  
 
Potenza, 8 novembre 2010 - La Camera di Commercio di Potenza, con il supporto operativo dell’azienda speciale Forim, attiverà uno Sportello “Impresa-università” collegato ad Universitas Mercatorum, ateneo telematico creato 4 anni fa dal sistema camerale (e riconosciuto dal Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca) pensato con l’obiettivo di formare persone già occupate che vogliano conseguire un titolo accademico conciliando lavoro e studio, frequentando corsi di laurea di Gestione di Impresa on line. Diversi i compiti dello Sportello: promuovere le opportunità formative di Universitas Mercatorum, raccogliere i fabbisogni professionali, anche in raccordo con le Associazioni di categoria, progettare ed erogare – in partnership con Universitas – iniziative di alta formazione per target mirati. “La riforma delle Camere di Commercio ci pone in prima linea nello sperimentare e attuare qualificati percorsi di apprendimento continuo e di alternanza scuola-lavoro – ha dichiarato il presidente della Cciaa potentina, Pasquale Lamorte, presentando l’iniziativa –. In questa ottica, cercheremo di fungere da raccordo tra la necessità di sviluppo del capitale umano delle nostre Pmi e l’Ateneo del sistema camerale, intercettando l’esigenza proveniente dal sistema produttivo locale e diffondendo in maniera capillare la conoscenza di Universitas, con l’auspicio di poter alimentare il serbatoio studentesco”. 450 gli allievi attualmente iscritti all’Universistas Mercatorum, di cui 20 laureati, nel corso di laurea triennale in Gestione d’impresa che mira a fornire le conoscenze teoriche, metodologiche e tecnico-professionali necessarie per il funzionamento delle aziende e delle pubbliche amministrazioni. Due i corsi di studio: Gim (Gestione delle Imprese), dedicato a chi opera nelle aziende e vuole conoscere ed interpretarne meglio i meccanismi di funzionamento, e Amico, (Amministrazione delle Imprese pubbliche e private e Controllo delle performances) per approfondire le tematiche dell’amministrazione e del controllo di gestione. “Nonostante la modalità di apprendimento sia completamente on line – ha spiegato Monica Didò, responsabile della comunicazione del Consorzio Universitas Mercatorum -, lo studente non è mai solo. Viene infatti costantemente seguito da tutor specialistici (di materia, di percorso, tecnologico) e da docenti altamente qualificati. Il nostro studente-tipo lavora nelle Pmi, ha un’età tra i 28 e i 45 anni, non ha potuto laurearsi per motivi personali o professionali, ha voglia di mettersi in gioco, vuole rafforzare le proprie conoscenze per acquisire maggiori competenze ma non può seguire e corsi di un Ateneo tradizionale, è convinto che una laurea gli possa dare di più”. L’iscrizione all’Ateneo, effettuabile in qualsiasi periodo dell’anno, è pari a 2.000 euro annui (pagabile in due rate) oltre ad una tassa regionale di 118 euro. Sono previsti crediti formativi in funzione dell’esoperienza lavorativa e di esami già effettuati in altri Atenei, compatibili con il percorso di studi scelto. Esistono agevolazioni per i dipendenti del sistema camerale (dal 25% al 35%), i soci Aci (25%), le Associazioni di categoria e altri Enti (25%). Previste infine 100 borse di studio, grazie al contributo di Unioncamere nazionale, per dipendenti delle Camere di Commercio, dipendenti delle imprese aderenti alle associazioni di categoria, donne che lavorano, imprenditori e loro figli (anche per agevolare il passaggio generazionale), portatori di handicap (con una invalidità certificata). Ulteriori informazioni su www.Unimercatorum.it/    
   
   
NUOVO PROCESSO PRODUTTIVO PER LE PROTEINE: PER LA TERZA VOLTA PAVIA SFIDA I GRANDI ATENEI ALL’MIT DI BOSTON  
 
Pavia, 8 novembre 2010 - Con un progetto di ingegnerizzazione di un batterio capace di migliorare il processo produttivo di proteine ricombinanti l´Università di Pavia partecipa a iGem 2010 (International Genetically Engineered Machine), la student competition sulla biologia sintetica organizzata dal Mit di Boston ( www.Igem.org/ ), che lo scorso anno ha premiato Pavia come miglior progetto dell´area Food or Energy. Il concorso, alla sua settima edizione, è rivolto a studenti e ricercatori di tutte le università del mondo. Nel primo fine settimana di novembre (5-8 novembre) ogni Università dovrà presentare a Boston un progetto originale di Biologia Sintetica, la nuova scienza che si occupa di ridisegnare il materiale genetico di organismi già presenti in natura, affinché svolgano nuove funzioni prestabilite dall’uomo. La competizione, che quest´anno coinvolge circa 130 università di tutto il mondo (38 americana del nord, 38 europee, 38 asiatiche) tra cui Pavia unica Università italiana, prevede la realizzazione di un progetto originale di biologia sintetica completamente ideato dai migliori studenti di ciascun ateneo . Da marzo a novembre gli studenti lavorano intorno alla loro idea e presentano i risultati del loro lavoro di gruppo a Boston in una sorta di olimpiade del settore. Nella manifestazione finale, che lo scorso anno ha coinvolto circa 1700 persone ( http://2009.Igem.org/main_page ), e che quest’anno si terrà a partire dal 6 novembre 2010 sono previste una presentazione orale (20 min) e l´esposizione di un poster (per 3 giorni). Presentazioni e poster sono poi accessibili sul web nel sito della competizione ( http://ung.Igem.org/results?year=2009/ ), così come la documentazione dettagliata del progetto, che sarà poi oggetto di valutazione da parte di un gruppo di giudici del Mit ( http://ung.Igem.org/team_wikis?year=2010 ). Il team pavese di quest´anno è formato da 14 persone: dai professori Paolo Magni (Laboratorio di Informatica Biomedica, Dipartimento di Informatica e Sistemistica e Centro di Ingegneria Tissutale - Cit) e Maria Gabriella Cusella (Laboratorio di colture cellulari, Centro di Ingegneria Tissutale - Cit), due dottorandi (Lorenzo Pasotti e Susanna Zucca, studenti del dottorato di Bioingegneria e Bioinformatica) e da 10 studenti - Matteo Meroso, Giacomo Zambianchi, Riccardo Barini, Nicolò Politi, Alessandro Ranieri, Chiara Tassorelli della corso di Laurea in Ingegneria Biomedica e Manuel Lupotto, Sara Bisi, Federica Sampietro, Manuel Zocco dell´area biologica. Il progetto che il team dell’Università di Pavia presenterà in questi giorni a Boston ha per titolo “Proteinprogress: a cellular assembly line for protein manufacturing”. Il progetto riguarda il campo della produzione e purificazione di proteine ricombinanti su larga scala e si pone come obiettivo quella di esplorare strategie volte al miglioramento delle diverse fasi del processo produttivo. Sono state realizzate e caratterizzate parti in formato Biobrick utilizzabili dall’utente finale per la produzione e purificazione della proteina di interesse. Alcuni costrutti consentono di "avviare" la produzione della proteina di interesse in una predeterminata fase della crescita batterica, senza la necessità di aggiungere costose sostanze “induttrici” alla coltura. Tali costrutti, raccolti in una “libreria” di promotori auto-inducibili, sono stati realizzati e caratterizzati sperimentalmente, per identificare la densità cellulare a cui inducono la sintesi della proteina e il rate di produzione della stessa. Per evitare di aggiungere al terreno di coltura antibiotici e marker, sono stati messi a punto due vettori standard per integrare un qualunque Biobrick nel genoma di E. Coli e di S. Cerevisiae, rendendone così stabile l’espressione. Infine, per isolare il peptide di interesse dal resto della coltura come alternativa alla metodologia tradizionale che prevede l’utilizzo di tag di affinità con particolari resine e l’utilizzo di proteasi è stata messa a punto la seguente procedura basata sulla produzione all’interno del batterio di poli-idrossi-alcanoati (Pha): granuli di bioplastica che forniscono una superficie di attacco ideale per proteine, dette fasine, che vengono opportunamente fuse con il peptide che si vuole produrre e purificare. “Abbiamo cercato di proporre anche quest´anno un progetto competitivo e di grande interesse – dichiara il prof. Paolo Magni - Se l´anno passato abbiamo proposto un progetto focalizzato su un´applicazione specifiche che nei prossimi anni speriamo di portare sul mercato, quest´anno ci siamo concentrati a sviluppare metodologia e componenti di grande interesse e utilizzabili in numerose applicazioni. In altre parole ci siamo concentrati nel fornire alla comunità conoscenze e componenti di base (i così detti fundamental). Speriamo di ottenere anche quest´anno un buon riscontro e di far ben figurare il nostro Ateneo in questo settore, ripagando così tutti ragazzi del intenso lavoro svolto.”. Per maggiori dettagli, è possibile consultare http://2010.Igem.org/team:unipv-pavia    
   
   
REGIONE LAZIO - MIUR PER PRECARI E PIU´ SICUREZZA  
 
Roma, 8 novembre 2010 - - Dalla Regione Lazio 5 milioni di euro per i precari della scuola e 10 milioni dal Ministero dell´Istruzione, Università e Ricerca per l´edilizia scolastica, che si aggiungono ai 105 milioni di euro per l´edilizia scolastica stanziati dalla Giunta Polverini con la manovra di assestamentop di bilancio. Questo il contenuto dei due Protocolli d´intesa firmati il 5 novembre a Palazzo Chigi dalla presidente della Regione Lazio, Renata Polverini, e dal ministro dell´Istruzione, Università e Ricerca, Mariastella Gelmini. "Oggi in questa regione, anche grazie al ministro Gelmini, abbiamo ottenuto un risultato importante - ha dichiarato Polverini - Sono due intese rilevanti che guardano con attenzione da un lato alla scuola, ai bambini e alla messa in sicurezza, dall´altro lato ai lavoratori precari. E´ un risultato straordinario che toglierà tanti lavoratori da una situazione difficile. Da oggi 4000 persone, tanti sono i precari del Lazio, possono stare un po´ più tranquille". Il primo accordo prevede che il personale docente e Ata (Ausiliari, tecnici e amministrativi) che quest´anno e lo scorso non ha avuto accesso ad incarichi di supplenza annuali sia coinvolto prioritariamente in progetti di carattere educativo tesi a migliorare l´offerta formativa. La Regione Lazio si impegna a mettere in campo 5 milioni di euro; al personale impegnato negli interventi regionali è garantita un´integrazione del sussidio di disoccupazione fino a raggiungimento della retribuzione di riferimento per un periodo pari alla durata del sussidio. Il secondo protocollo, invece, stabilisce un finanziamento fino a 10 milioni di euro da parte del Ministero dell´Istruzione, Università e Ricerca per riqualificazione ed interventi di messa in sicurezza degli edifici scolastici attraverso il miglioramento dell´efficienza energetica, la messa a norma degli impianti, l´abbattimento delle barriere architettoniche e la dotazione di impianti sportivi. Le risorse vanno ad aggiungersi ai 105 milioni già messi in campo dalla Regione Lazio per l´edilizia scolastica, 70 per la sicurezza e 35 per l´installazione di pannelli fotovoltaici. "Un progetto che parte dalla manovra di assestamento e che comprende ristrutturazione, messa in sicurezza degli impianti elettrici e idrici - ha spiegato Polverini - Sistemeremo le palestre e i luoghi di aggregazione. Insomma, cerchiamo di rendere le scuole prima di tutto sicure e anche più accoglienti".  
   
   
TRENTO: EMANUELE BONAPACE PRESIDENTE DELLA CONSULTA STUDENTI ELETTO NELLA PRIMA SEDUTA IN VIA GILLI DOPO IL SALUTO DELL’ASSESSORE MARTA DALMASO  
 
 Trento, 8 novembre 2010 - "L’esperienza che farete nella Consulta vi servirà come allenamento per future responsabilità poi da cittadini”. Con queste parole l’assessore provinciale all’istruzione e allo sport, Marta Dalmaso, ha salutato gli oltre settanta studenti eletti in tutti gli istituti scolastici e centri della formazione professionale in Trentino come rappresentanti della Consulta provinciale degli studenti. Primo incontro ufficiale il 4 novembre al Palazzo dell’Istruzione, dove è stato eletto come nuovo presidente della Consulta Emanuele Bonapace, studente dell’Istituto paritario “Sacro Cuore” di Trento. Al primo appuntamento d’insediamento ufficiale dell’organismo della nuova Consulta provinciale degli studenti si sono presentati più di settanta, a votare sono stati 65, eleggendo quale presidente Emanuele Bonapace, proveniente da Pinzolo ma studente del quinto anno indirizzo grafico all’istituto “Sacro Cuore” di Trento. Vicepresidente, la studentessa del liceo classico “G. Prati” di Trento, Gaia Pedron. “Cercherò di metterci tanta voglia ed energia”, ha dichiarato il nuovo presidente subito dopo l’elezione. "A voi tutti – ha detto rivolto agli altri rappresentanti – chiedo di non aver paura a contattarmi e chiedermi qualsiasi cosa, esprimere le vostre idee e le vostre proposte”. Una mattinata intensa, nell’aula magna di via Gilli a Trento, dove i nuovi rappresentanti degli studenti di tutte le scuole trentine erano stati convocati ed accolti dalle nuove figure di riferimento in assessorato, che accompagneranno i ragazzi per l’anno scolastico 2010/2011: Alberto Conci (docente utilizzato presso il Servizio sviluppo e innovazione del Dipartimento), Clara Casagrande (segretaria particolare dell’assessore), Cristina Simonetti (del Servizio sviluppo e innovazione del Dipartimento). Sorpresa piacevole sia per il confronto molto ricco e vivace, sia per la grande disponibilità a candidarsi da parte degli studenti in tutti gli organismi proposti. Da parte sua, l’assessore Dalmaso ha prima salutato i nuovi arrivi e poi ringraziato chi aveva già fatto l’esperienza nella precedente Consulta ed ha scelto di rifarla anche per il nuovo anno scolastico. “Fare bene i rappresentanti nella Consulta richiede slancio emotivo, ma anche fatica ed a volte bisogna stringere i denti per andare avanti, l’assessore per prima, ma anche i miei collaboratori. Io son qui per aiutarvi a tenere il passo giusto, ma la Consulta è vostra e sarete voi ad organizzarvi nel modo migliore e prendere le decisioni che riterrete opportune”. In apertura, dopo la presentazione delle regole da parte di Alberto Conci, la relazione del presidente uscente. Tommaso Galli, che ha apprezzato nei nuovi rappresentanti “il fatto di essersi fatti conquistare dalla curiosità di partecipare, candidandosi”. L’altra ex-presidente, Deborah Simonazzi, ha stimolato i nuovi arrivati “a valorizzare le donne ed a fare gioco di squadra”. Subito dopo, “campagna elettorale lampo” con i sette candidati alla carica di presidente che hanno esposto brevemente le proprie idee forti, poi le proposte per i referenti dei sette distretti sul territorio e per altre cariche. Voto a scrutinio segreto, risultati e passaggio di consegne. Oltre al presidente e vicepresidente, gli studenti hanno eletto anche i due segretari, Matteo Pavesi (liceo “Prati” Trento”), Claudia Cornella (Istituto “Guetti” Tione) ed i rappresentanti di distretto: Gabriele Andreasi, Riva e Alto Garda; Katia Girardini, Giudicarie; Andrea Preti, Rotaliana, Valli Di Sole E Non; Marco Proietti, Trento; Paolo De Uffici, Vallagarina; Michele Visconella, Valli Di Fiemme E Fassa; D’agostino Rodolfo Alessandro, Valsugana E Primiero. Come membri della Consulta nel Consiglio Provinciale del Sistema Educativo sono stati eletti: Emanuele Bonapace, Gaia Pedron, Nicholas Tasin, Gianluca Ghirardini.  
   
   
MARIA MONTESSORI PROTAGONISTA DEL MESE DELLA CULTURA ITALIANA A NEW YORK - INIZIATIVA PATROCINATA DALLA REGIONE MARCHE.  
 
Ancona, 8 Novembre 2010 - La figura e l´opera di Maria Montessori saranno al centro quest´anno del Mese della Cultura italiana a New York (Italian Heritage & Culture Month), iniziativa organizzata da oltre trent´anni dall´omonimo comitato. Il Comune di Chiaravalle, citta` natale di questa educatrice e pedagogista di fama mondiale, e la Fondazione Chiaravalle Montessori sono stati invitati nella citta` statunitense dal 10 al 13 novembre, per fornire una preziosa testimonianza su Maria Montessori e per approfondire il suo pensiero e metodo educativo. In particolare, un importante contributo sara` dato nel corso del convegno ´L´importanza dell´attivita` motoria del fanciullo nella filosofia educativa di Maria Montessori´, organizzato dal Comitato delle Comunita` italiane degli Stati Uniti, insieme con la Scuola d´Italia ´G. Marconi´, il Calandra Italian American Institute e il Coni Usa. Previste anche visite a scuole newyorkesi di indirizzo montessoriano. ´E´ questa un´occasione di grande prestigio per la cultura marchigiana ´ ha detto l´assessore regionale Pietro Marcolini, intervenuto questa mattina alla presentazione dell´iniziativa ´ Maria Montessori, il cui messaggio e` di straordinaria modernita`, e` un´altra marchigiana di fama internazionale e in questo momento acquista importanza e rilievo insieme con un altro grande marchigiano, Padre Matteo Ricci, celebrato in Italia e in Cina´. Per la Regione Marche, che ha patrocinato l´iniziativa, si tratta di una vetrina importante. ´E´ un evento ´ ha spiegato il sindaco di Chiaravalle e presidente della fondazione Chiaravalle Montessori, Daniela Montali, che non riguarda solo la citta` di Chiaravalle ma tutta la comunita` regionale. Essere presenti a New York offre un´occasione di grande visibilita` per tutti noi´. ´E´ inoltre un riconoscimento ´ ha dichiarato l´assessore alla Cultura del Comune di Chiaravalle, Lorenzo Fabbri ´ per il lavoro svolto dalla Fondazione e dal Comune nella promozione della figura e del pensiero di Maria Montessori. ´Una pedagogista ´ ha continuato l´assessore regionale all´Istruzione, Marco Luchetti ´ che ha elaborato un metodo educativo apprezzato in tutto il mondo e che merita di essere ripreso dal nostro sistema scolastico, sempre piu` penalizzato dai continui tagli imposti dal Governo, affinche` si riaffermi la consapevolezza dell´istruzione intesa come momento fondamentale nella costruzione della nostra comunita`´.  
   
   
ISTRUZIONE FVG: ACCORDO PER DIFFUSIONE MUSICA NELLE SCUOLE  
 
Trieste, 8 novembre 2010 - Rilanciare l´educazione musicale nelle scuole dell´infanzia ed in quelle primarie e secondarie di primo grado, statali e paritarie, del Friuli Venezia Giulia: questo è il principale obiettivo del protocollo d´intesa sottoscritto il 4 novembre a Trieste da Regione, ministero dell´Istruzione ed associazione nazionale Bande musicali italiani autonome dell´estremo Nordest (Anbima Fvg). Il documento, siglato dall´assessore regionale all´Istruzione, Roberto Molinaro, dalla direttrice dell´ufficio Scolastico regionale, Daniela Beltrame, e dal presidente dell´Anbima Fvg, Eugenio Boldarino, stabilisce l´avvio di azioni sinergiche per sollecitare la realizzazione di nuove collaborazioni e per sostenere quelle già esistenti tra le istituzioni scolastiche ed i 97 complessi bandistici affiliati all´Anbima Fvg. In particolare, si vuole promuovere e favorire l´alfabetizzazione musicale, i laboratori di didattica musicale, l´utilizzo di pratiche musicali tra le bande e la scuola, la valorizzazione delle specificità territoriali ed il potenziamento del rapporto tra apprendimento pratico della musica e tradizioni. "Questa iniziativa è un investimento culturale sul territorio e per il territorio", ha spiegato Molinaro, aggiungendo che "ha un significato particolare perché, coinvolgendo le energie locali, sostiene fattivamente e non solo economicamente l´offerta formativa regionale rivolta in particolare ai giovani". "La musica - ha commentato la direttrisce scolastica, Beltrame - è, allo stesso tempo, un punto d´incontro e di aggregazione ed una fenomenale possibilità educativa. Faremo del nostro meglio per informare capillarmente tutte le scuole, creando anche un percorso guidato che valorizzi questo accordo". Soddifatto anche il presidente dell´Anbima, Boldarino (affiancato alla firma dal vicepresidente Daniele De Narda), che ha sottolineato come si riscopra opportunamente la funzione sociale delle bande che, nei secoli passati, esercitarono un ruolo di primissimo piano nell´ambito dell´alfabetizzazione delle masse. "Le bande regionali - ha concluso Boldarino - dimostreranno che sono in grado di creare e divulgare cultura senza preconcetti".  
   
   
PULIZIE NELLE SCUOLE, 1200 LAVORATORI A RISCHIO LA REGIONE TOSCANA SI IMPEGNA A PORRE LA QUESTIONE A LIVELLO NAZIONALE  
 
Firenze, 8 novembre 2010 - La situazione delle lavoratrici e dei lavoratori dipendenti dalle imprese che svolgono i servizi di pulizia e custodia nelle scuole toscane è stata al centro di un incontro, svoltosi oggi in Regione, su sollecitazione delle organizzazioni sindacali di categoria. Nel corso dell´incontro, al quale hanno preso parte, oltre alle tre sigle sindacali, anche alcune lavoratrici e i rappresentanti di gran parte delle Province toscane, è stato fatto il punto sulla grave situazione creatasi a seguito dei tagli del ministero dell´istruzione che hanno costretto le scuole, anche in Toscana, a ridurre drasticamente le ore di servizio. A preoccupare i lavoratori e le lavoratrici, gran parte dei quali sono già oggi in cassa integrazione in deroga con una forte decurtazione del salario, è la scadenza del 31 dicembre, quando gli appalti, anche in Toscana, andranno a scadenza. Ad oggi, hanno spiegato i sindacati, non è stato ancora reso noto se e come verranno rinnovati, con gravi rischi per il mantenimento dell´occupazione dei 1220 lavoratori presenti nelle scuole toscane (a livello nazionale sono circa 25 mila) e per la sicurezza degli alunni qualora il servizio venisse sospeso. La Regione si è impegnata a seguire la vicenda, condividendo le preoccupazioni dei lavoratori, sia sul fronte dell´occupazione che dei rischi di disservizio nelle scuole. «Porteremo rapidamente la questione - assicurano la vice presidente e assessore all´istruzione Stella Targetti e l´assessore alle attività produttive, lavoro e formazione Gianfranco Simoncini - all´attenzione della Conferenza delle Regioni, in una delle prossime sedute della Ix commissione, con l´obiettivo di farla affrontare dalla Conferenza Stato-regioni. Si tratta infatti di una vertenza che può trovare una soluzione solo a livello nazionale e con il coinvolgimento del ministero».  
   
   
PUGLIA: NUVOLE NERE ALL´ORIZZONTE PER L´ISTRUZIONE NEL NOSTRO PAESE  
 
Bari, 8 novembre 2010 - L’assessore al diritto allo studio, Alba Sasso, ha diffuso la seguente nota: "Nuvole nere si addensano all’orizzonte dell’Istruzione nel nostro Paese (in particolare con riferimento ai “Percorsi di Istruzione e Formazione Professionale”, “Diritto allo Studio, ovvero contributo per i libri di testo nella scuola dell’obbligo e contributi per il comodato per la scuola superiore” “Diritto allo Studio Universitario” e, infine, alla “Edilizia Scolastica”) La previsione si può agevolmente fare dopo l’esame del disegno di legge “Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato (legge di stabilità 2011)” Si apprende, così, che i “Percorsi di Istruzione e Formazione Professionale” finanziati dal Miur con 40 milioni di Euro/anno sino al 2008, nemmeno per il prossimo anno 2011 saranno finanziati. Sorte non migliore tocca al “Diritto allo Studio” che prevedendo, tra l’altro, il contributo per i libri di testo nella scuola dell’obbligo e contributi per il comodato per la scuola superiore, non vede assegnate le risorse che, per il corrente anno 2010, ammontavano a circa 103 milioni di Euro. Il fondo integrativo per le borse di studio universitarie che, nel 2009, era stato finanziato per circa 246 milioni di Euro, sarà ridotto nel 2011 a soli 26 milioni di Euro! Infine, dopo tanto parlare di sicurezza nelle strutture scolastiche e considerando la scadenza dei termini previsti dal D.lgs 626/94 con la conseguente necessità di dover adeguare gli edifici alle vigenti norme in materia di sicurezza, per il secondo anno consecutivo(!) la legge 23/96 che riguarda, appunto, la messa in sicurezza ed adeguamento a norma degli edifici scolastici non sarà finanziata. Non si può non essere allarmati dalla situazione che, nell’intero comparto dell’Istruzione, tali economie (ma il vero termine è: tagli) comporteranno con una ricaduta diretta sulle famiglie già ampiamente indifese e disarmate contro la già precaria situazione economica. Se l’istruzione e le conoscenze sono il fondamento di una società che vuole migliorare, non sono i tagli del governo Berlusconi a rendere possibile tale miglioramento"  
   
   
FORMAZIONE PROFESSIONALE: IMPEGNATI I FONDI MINISTERIALI PER LA RIORGANIZZAZIONE DELLE ATTIVITÀ IN SARDEGNA  
 
 Cagliari, 8 Novembre 2010 - La Regione ha impegnato, su proposta dell´assessore del Lavoro, Franco Manca, le risorse messe a disposizione dal Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali per sostenere il risanamento e l´ammodernamento degli enti di formazione e accompagnarli verso il raggiungimento di standard di qualità sempre più elevati. Per la Sardegna i fondi ammontano a un milione 519mila euro. Con la delibera del 4 novembre , la Giunta intende conseguire tre obiettivi fondamentali che, di fatto, anticipano le linee guida del disegno di legge per la riforma dell’istruzione e della formazione: incentivare l’accorpamento, e la conseguente riduzione, del numero delle Agenzie formative sarde (oggi sono 154 quelle accreditate, alle quali si aggiungono 43 enti con sede legale nella penisola) iscritte nell’elenco regionale dei soggetti abilitati a proporre e realizzare attività di formazione professionale; promuovere l’innovazione tecnologica e l’adeguamento dei sistemi informatici delle sedi formative, la costruzione e il potenziamento di reti telematiche e reti di comunicazione esterne; garantire la formazione continua ai dipendenti delle agenzie, in particolare a coloro che sono preposti all’elaborazione dei progetti in risposta a bandi ed avvisi dell’Amministrazione regionale. Quest’ultimo obiettivo è volto all’adeguamento organizzativo e professionale delle Agenzie formative, in modo da garantire l’innalzamento dei loro standard qualitativi. “Intendiamo realizzare un sistema formativo integrato tra la scuola, l´università e il settore della formazione professionale - spiega l´assessore Manca -. Vogliamo rendere più qualificata e qualificante la formazione in Sardegna, attraverso un rafforzamento delle competenze delle Agenzie. Abbiamo previsto una serie di vincoli: per esempio, ciascuna Agenzia deve avere espletato attività formativa finanziata con risorse pubbliche nel triennio dal 2007 al 2009, per un valore complessivo di almeno 500mila euro, pena l’inammissibilità della domanda. Inoltre, le Agenzie che beneficeranno dei contributi dovranno garantire la permanenza nel mercato della formazione e la conservazione dell’accreditamento per almeno due anni dalla data dell’ottenimento del finanziamento".  
   
   
PARTE PIANO EDUCAZIONE ALIMENTARE NELLE SCUOLE DELLA LOMBARDIA: AZIONE A TUTTO CAMPO PER NUTRIRSI IN SALUTE  
 
Milano, 8 novembre 2010 - Definite le azioni della Regione Lombardia sul fronte dell´educazione alimentare nelle scuole, università comprese, per l´anno 2010-2011. Le ha approvate il 5 novembre la Giunta su proposta dell´assessore all´Agricoltura, Giulio De Capitani, e di quello alla Semplificazione e Digitalizzazione, Carlo Maccari. "Il 12 maggio scorso - ha ricordato De Capitani -, insieme all´assessore regionale all´Istruzione, Formazione e Lavoro Gianni Rossoni, abbiamo siglato un protocollo di intesa con l´Unione delle Province, l´Associazione dei Comuni, l´Ufficio scolastico regionale e il Museo della Scienza e della Tecnologia, attraverso il quale la Lombardia ha aderito al programma del Ministero dell´Istruzione, dell´Università e della Ricerca ´Scuola e cibo´". "Per modificare le abitudini alimentari, per maturare una piena consapevolezza al consumo e una vera libertà di scelta - ha proseguito l´assessore - non è sufficiente informare, occorre invece educare nel senso pieno del termine, ecco perché ci rivolgiamo innanzitutto alle scuole e ai bambini. Con l´anno scolastico 2010-2011 Regione Lombardia comincia, attraverso ´Scuola e cibo´, un piano di educazione alimentare quinquennale. Obiettivi di questo programma: promuovere la conoscenza e l´importanza dell´agricoltura e dei prodotti agroalimentari, stimolare l´adozione di corretti comportamenti nella nutrizione, sostenere l´interdisciplinarietà dell´educazione alimentare, educare al gusto, a partire dalle eccellenti produzioni lombarde, voci autentiche del nostro territorio e garanzia di elevati controlli". Il tema - "Nutrire il pianeta, energia per la vita" - della grande esposizione internazionale del 2015 a Milano rappresenta uno stimolo a promuovere un´alimentazione sana, a garantire qualità e sicurezza igienica del cibo, a prevenire malattie sociali nutrendosi in modo corretto e a valorizzare i prodotti tipici. A "Scuola e cibo" si affiancherà il nuovo progetto "Verso Expo 2015 - Un percorso di educazione alimentare", che interesserà le scuole primarie in prima battuta per poi estendersi alle secondarie, agganciando quindi tutta la cittadinanza lombarda, con il coinvolgimento dei genitori oltre che degli studenti. "La tutela del consumatore - ha detto l´assessore alla Semplificazione e Digitalizzazione Carlo Maccari - occupa un posto sempre più rilevante nelle politiche regionali e si innesta perfettamente con il tema e la programmazione in vista di Expo, che va visto anche e soprattutto come un´occasione per ´fare cultura´ attraverso una tematica vitale come quella dell´alimentazione". "Con questo ciclo di azioni nelle scuole - ha sottolineato Maccari - gettiamo un ponte concreto verso l´Expo, promuovendo la conoscenza di stili di alimentazione corretta e aiutando il consumatore a riconoscere e scegliere prodotti garantiti per origine, qualità e salubrità". "Regione Lombardia - ha spiegato De Capitani - ha dedicato e dedica grande attenzione al tema dell´educazione alimentare. Tra i progetti portati avanti voglio ricordare ´Ortocircuito´, che ora confluirà nel programma ministeriale e dell´Unione europea ´Frutta nelle scuole´, e l´esperienza, sempre affascinante quanto formativa, delle Fattorie didattiche".  
   
   
ULTIMA TAPPA PER GLI STATI GENERALI DEI PARCHI LOMBARDI COLUCCI: TUTELA AREE PROTETTE PASSA DA RAFFORZAMENTO SINERGIE DE CAPITANI: LEGGE A DIFESA DEL SUOLO PER AIUTARE AGRICOLTORI  
 
Milano, 8 novembre 2010 - Il rimboschimento dei parchi metropolitani passa anche attraverso l´acquisto di alberi che compensano l´emissione dell´anidride carbonica emessa nell´atmosfera. E´ questo uno dei progetti messi a punto dal Parco Nord Milano e illustrato il 4 novembre nel corso della tappa conclusiva degli Stati generali dei Parchi dedicati alle aree verdi della cintura metropolitana (Nord Milano, Agricolo sud, Groane, Monte Netto e Bosco delle querce). All´incontro, coordinato dall´assessore ai Sistemi verdi e Paesaggio della Regione Lombardia Alessandro Colucci, ha partecipato anche l´assessore regionale all´Agricoltura Giulio De Capitani. "Ridurre le percentuali di inquinamento - ha detto Colucci - è uno degli obiettivi prioritari che vogliamo perseguire, non solo per tutelare la salute dei cittadini, ma anche per rispettare i parametri imposti dal Trattato di Kyoto". Il rafforzamento della collaborazione tra diversi Enti, la fruibilità delle aree protette della nostra regione, attraverso la iniziative che ciascun Parco sta pensando o già realizzando, sono gli altri temi trattati nel corso della mattinata. Il Parco Nord Milano, ad esempio, sta organizzando una ´Foresta di pace´, ovvero un percorso tra i bunker antiaerei costruiti nella Seconda Guerra Mondiale e l´attuale area verde. "La difesa dell´ambiente, che è una delle ricchezze della Lombardia, - ha aggiunto Colucci - è fatta anche dalla collaborazione con il settore agricolo. Regione Lombardia da tempo porta avanti questa sinergia, perché è solo lavorando insieme che si ottengono i risultati migliori per i cittadini". "Sono convinto - ha confermato l´assessore De Capitani - che il primo modo di tutelare l´ambiente sia quello di collaborare. Accanto a questo ribadisco la necessità che in Regione Lombardia si definisca una legge di tutela del suolo agricolo, con adeguate compensazioni per gli agricoltori in occasione della realizzazione di necessarie infrastrutture. Per la tutela del territorio sul fronte urbanistico abbiamo la legge 12 e credo che qualcosa di simile si possa realizzare, di concerto con l´assessore Colucci, per il suolo agricolo e che lo si possa fare definendo una soglia minima di presenza verde e agricola oltre la quale non si possa scendere".  
   
   
DAL GHIACCIAIO DELL´ORTLES INFORMAZIONI SUL RISCALDAMENTO DEL CLIMA  
 
 Bolzano, 8 novembre 2010 - Un team di ricercatori, coordinato dal Byrd Polar Research Center dell’Ohio State University di Columbus negli Usa e dall’Ufficio Idrografico della Provincia ha condotto uno studio su una calotta dell’Ortles per raccogliere le preziose informazioni climatiche ed ambientali conservate per secoli nel ghiacciaio. Lo studio è stato pubblicato di recente sulla principale rivista internazionale di glaciologia, il Journal of Glaciology. Le previsioni climatiche sono concordi nell’indicare un ulteriore significativo riscaldamento del clima sull’arco alpino nei prossimi decenni; prima che i ghiacciai comincino a ritirarsi ed eventualmente a scomparire, gli esperti hanno ritenuto opportuno prelevare dei campioni (carota di ghiaccio) per raccogliere informazioni climatiche ed ambientali. Come sottolinea Paolo Gabrielli ricercatore presso l’Ohio State University e primo autore dello studio "La neve che nel corso dei secoli si è depositata sulla cima dell’Ortles, ha conservato memoria delle caratteristiche chimico-fisiche dell’atmosfera del passato; tale naturale processo di registrazione è avvenuto in maniera regolare fino al 1980”. Il rapido riscaldamento degli ultimi 30 anni ha tuttavia causato una sempre più intensa fusione della neve superficiale che, in virtù della percolazione dell’acqua di fusione attraverso i sottostanti strati nevosi, rischia di cancellare la prima e probabilmente ultima registrazione climatica ed ambientale ottenibile dal ghiaccio sulle Alpi Orientali. "La collaborazione tra istituzioni operanti sul territorio e centri di ricerca di livello internazionale, uniti allo sfruttamento ottimale delle sinergie che ne derivano" sintetizza Hanspeter Staffler, capo della Protezione civile provinciale, "rappresenta lo strumento per conseguire risultati significativi in materie complesse ma fondamentali per la pianificazione sostenibile in un’area geografica, quale l’Alto Adige, dove i cambiamenti climatici si possono toccare con mano". I ricercatori hanno cominciato questo studio nel 2009 quando, coadiuvati dalle guide alpine di Solda, si sono recati per la prima volta sulla cima dell’Ortles a quasi 4000 metri di quota, per eseguire campionamenti e osservazioni degli strati superficiali di neve e per misurare lo spessore del ghiacciaio, risultato di circa 70 m. Gli strati di neve conservano tracce di numerose compositi chimici provenienti dalle deposizioni atmosferiche secche e da quelle umide (nevicate) e analizzandole nel ghiaccio dell’Ortles sarà possibile l’entità delle deposizioni atmosferiche e anche l’impatto dell’inquinamento alle quote più elevate delle Alpi Orientali. Ulteriori aspetti soggetti a monitoraggio, nell’ambito del progetto scientifico sull’Ortles, sono le variazioni di temperatura dell’aria, la quota minima della neve residua a fine estate, l’estensione dell’apparato glaciale, nonché le condizioni del permafrost presente nelle aree deglaciate dell’Ortles. Il programma di ricerca sull’Ortles è effettuato grazie al supporto fondamentale della Ripartizione Protezione antincendi e civile della Provincia attraverso l’ufficio Idrografico ed é il frutto della collaborazione scientifica tra il Byrd Polar Research Center dell’Università dell’Ohio (Usa), l’Istituto di Geologia e Paleontologia dell’Università di Innsbruck, l’Università di Padova (Dipartimento Territorio e Sistemi Agro - Forestali, l’Università di Pavia, l’Università e l’Idpa-del Consiglio nazionale della ricerca di Venezia, il gruppo di Remote Sensing dell’Eurac di Bolzano, la Ripartizione Foreste e l’Ufficio Geologia e prove materiali della Provincia. Il Museo Tridentino di Scienze Naturali di Trento e l’Istituto di Cultura le Marcelline di Bolzano, stanno inoltre cominciando un programma di divulgazione dei risultati delle attività di ricerca presso studenti, insegnanti e la popolazione del Trentino-alto Adige.  
   
   
CONVEGNO “ARNO LAVORI IN CORSO” NEL 44° ANNIVERSARIO DELL´ALLUVIONE «LA DIFESA DEL SUOLO SI FA COL LAVORO DI SQUADRA» IN PREPARAZIONE IL NUOVO TESTO UNICO CHE SEMPLIFICA GLI INTERVENTI  
 
Firenze, 8 novembre 2010 - “Il miglior servizio che possiamo rendere oggi alla Toscana sulla difesa del suolo è il lavoro di squadra. La sfida la vinciamo solo se la filiera istituzionale è completa”. Lo ha detto il 4 novembre l´assessore all´ambiente Anna Rita Bramerini intervenendo al convegno “Arno Lavori in corso” organizzato dall´Autorità di Bacino del fiume Arno al quale ha partecipato anche il Ministro alle infrastrutture Altero Matteoli. A 44 anni dall´alluvione del ´66 e a pochi giorni dalla tragedia di Massa che è costata la vita a tre persone, Bramerini ha messo in evidenza che le condizioni portano inevitabilmente a esprimere una valutazione complessiva di quanto è stato fatto e quanto ancora bisogna fare. “E allora dico – ha precisato - che solo la condivisione degli impegni con il territorio ci permetterà di proseguire nel migliore dei modi, tenendo presente la necessità d i velocizzare, fattore ineludibile di efficienza”. Accelerare sulle opere più importanti: il messaggio è arrivato chiaro. Un´accelerazione che più si implementa quanto più fattiva è la collaborazione tra gli enti. Lo si è visto nel caso dell´Accordo del 2005 che è potuto partire avendo a monte una progettazione condivisa tra le istituzioni. “Grazie al fatto che tutti i Piani di assetto idrogeologico allora erano approvati – ha proseguito l´assessore - abbiamo potuto individuare quegli interventi prioritari che oggi ci possono far dire che la Toscana ha una sicurezza idraulica accettabile. Non solo, quell´accordo ha permesso di istituire una cabina di regia tra Ministero, Regione e Autorità di Bacino che, che oltre a rappresentare un momento di sintesi tra le diverse realtà che gestiscono la difesa del suolo, ci ha consentito anche di individuare un set di interventi che ammontano a 200 milioni di euro di cui ad oggi ne sono stati resi disponibili 100. E infatti sono partiti i lavori della Cassa di espansione di Figline, strategica per la messa in sicurezza di Firenze e procedono quelli alla cassa di espansione di Roffia a San Miniato realizzata già per il 40%, così come quelle in Val d´Era e quelle di Fibbiana nell´empolese. Adesso ai 100 milioni già disponibili dall´accordo del 2005 si aggiungono altri 20 milioni dell´ultimissimo accordo da 126 milioni di euro (67 statali e 59 regionali) tra Regione e Ministero dell´Ambiente in via di sottoscrizione, che destina alla difesa del rischio idraulico 57 milioni di euro di cui appunto 20 saranno dedicati al bacino dell´Arno. Dopo aver ricordato che tanti sono stati negli anni gli accordi firmati con il ministero e che è impegno della Regione Toscana adesso fare il punto sullo stato di avanzamento di tutti i lavori previsti da quegli accordi, l´assessore ha sottolineato che “ades so l´importante è spendere le risorse che abbiamo”. Ma la Toscana ha in serbo un´altra carta, il Testo unico sulla difesa del suolo. “Stiamo lavorando a un testo unico – ha spiegato Bramerini - che riordini la materia, raccolga tutte le leggi vigenti e soprattutto tenga presente un concetto basilare: che l´acqua è un bene da difendere e al tempo stesso un rischio da cui difendersi. Il nuovo testo unico ci permetterà di razionalizzare le competenze, semplificare, individuare con chiarezza le responsabilità e chi fa che cosa in un contesto che andrà oltre i confini amministrativi e terrà invece presente il livello regionale. La sussidiarietà orizzontale è strategica e per questo sarà valorizzata. Ma proprio a causa della complessità di molti interventi e delle procedure autorizzative, la Regione, là dove ci fossero empasse, dovuti alle oggettive difficoltà dovute alla scarsità di mezzi con i quali le amministrazioni locali si trovano spesso a lottare, potrà fare ricorso a poteri sostitutivi con la nomina di un commissario come prevede la bozza di legge sulle opere strategiche di interesse regionale.” Bramerini ha poi affrontato lo stretto rapporto tra difesa del suolo e pianificazione territoriale che ha bisogno di una doppia attenzione: quella sulla prevenzione sul settore della difesa del suolo e quella legata alle scelte urbanistiche su un territorio, la Toscana, che sappiano fragile ma che dispone di un quadro di conoscenze utile ad evitare alcune scelte discutibili del lontano passato”.  
   
   
SERVIZIO IDRICO IN ABRUZZO: VERSO L´OBIETTIVO GESTIONE PUBBLICA  
 
L´aquila, 8 novembre 2010 - Le prospettive del servizio idrico integrato sono state al centro di un incontro tra l´Assessore ai lavori pubblici, Angelo Di Paolo e le rappresentanze sindacali di categoria di Cgil, Cisl e Uil. L´assessore ha illustrato la strategia messa in campo per pervenire, nel rispetto della normativa nazionale, al mantenimento dell´acqua in totale gestione pubblica secondo il cd. Modello in house. Alla riunione era presente anche il Commissario Unico degli Ato abruzzesi e Direttore dei Ll.pp. Della Giunta Regionale Ing. Pierluigi Caputi per trattare sulle prospettive del Servizio Idrico Integrato in Abruzzo. Le Parti Sociali hanno apprezzato e condiviso le linee di azione illustrate dall´Assessore per perseguire il fine del mantenimento dell´acqua in gestione pubblica (in house). Inoltre, è stato ribadito il sostegno al disegno di legge regionale teso all´individuazione di un "Ato" unico che assicuri quell´azione di controllo sulle attività dei soggetti gestori che è apparsa carente nel passato. Dalla riunione è anche scaturita la valutazione comune che la complessità del quadro normativo imponga una accelerazione dei tempi per l´approvazione della legge cd. ´articolo unico´. La proposta è infatti da molto tempo all´attenzione della competente Commissione Consiliare (Ii Commissione). Le stesse Organizzazioni hanno comunicato che chiederanno autonomamente, ai Presidenti di Commissioni ed ai Capigruppo Consiliari, audizione per sollecitare un immediato dibattito che conduca all´approvazione del cd. "articolo unico" in Consiglio Regionale in tempi rapidi. "E´ questo un segnale molto positivo di coesione sociale - ha detto l´assessore Di Paolo - verso l´obiettivo della gestione pubblica dell´acqua, fra l´altro, in coerenza con l´indirizzo approvato all´unanimità dal Consiglio Regionale. C´è anche la comune consapevolezza che dovranno crescere la managerialità dei soggetti gestori e l´effettivo controllo analogo sulle decisioni assunte dagli stessi". Sono questi gli elementi che abbiamo a disposizione per dare forza alla richiesta di deroga da parte dell´Autorità nazionale alla previsione, codificata da legge, di privatizzazione della gestione del ciclo idrico ed alla prosecuzione della gestione pubblica ´in house´.  
   
   
VALLE D’AOSTA: CROMO ESAVALENTE IN FALDA  
 
Aosta, 8 novembre 2010 - L’assessorato territorio e ambiente informa che in merito al monitoraggio del cromo esavalente Vi dal 2003 è attivo il controllo istituzionale Arpa di qualità della falda nelle zone limitrofe allo stabilimento Cogne Acciai Speciali. Inoltre, dal 2003 al 2008 è stato condotto uno specifico monitoraggio delle aree industriali dismesse a cura di Arpa. Nel 2006-2009 sono state poi condotte anche specifiche indagini con cadenza trimestrale sui pozzi interni all’attuale area Cogne Acciai Speciali, da parte di Arpa e Politecnico di Torino, nell’ambito dello studio conoscitivo della falda commissionato dalla Regione. La presenza di Cromo Vi in falda è verosimilmente legata – afferma Arpa - a pregresse attività siderurgiche, e in particolare alla gestione effettuata nel passato delle scorie (secondo modalità di gestione delle stesse da tempo non più in uso né permesse dallo sviluppo normativo) nelle aree attualmente occupate da Cogne Acciai Speciali e Vda Structure. In merito alle emissioni in atmosfera, al fine di evitare la produzione dell’inquinante, l’azienda ha attivato nuove tecnologie di produzione prevenendo così la formazione di cromo esavalente. A seguito della messa in attività del nuovo impianto di sodatura riducente sono state fatte da Arpa ulteriori misurazioni a camino che hanno evidenziato che non sono presenti emissioni di cromo esavalente. L’assessorato alla sanità, salute e politiche sociali, a questo proposito sottolinea che per quanto riguarda l’acqua potabile non vi è presenza di cromo Vi come documentato da controlli regolarmente eseguiti. La Regione tutti i mesi effettua un monitoraggio della falda e dell’acqua erogata al rubinetto della città di Aosta, da cui si può affermare, visto i certificati analitici, che alla data odierna non è stato rilevato nessun indice di inquinamento di carattere chimico fisico o microbiologico.  
   
   
INTERVENTI IN MATERIA DI DIFESA DEL LITORALE A SUD DI FANO. DISPONIBILI 4 MILIONI SE LO STATO TRASFERISCE I FONDI CHIESTI  
 
Ancona, 8 Novembre 2010 - L´assessore alla Difesa della costa, Sandro Donati, risponde ai ´toni accesi´ di Luca Priori, presidente del Comitato Sassonia Sud di Fano e alle accuse di ´discriminazione operata dalla Regione Marche nei confronti del territorio fanese´ avanzate dalla minoranza in Consiglio Regionale. ´Il Programma Triennale delle Opere Pubbliche 2011/2012/2013 - commenta l´assessore Sandro Donati - che comunque dovra` essere approvato dal Consiglio regionale, prevede per la difesa del centro abitato di Fano un intervento strutturale pari a 4 milioni di euro. Nel documento programmatico sono previsti 200.000 euro, gia` precedentemente indicati dall´assessore ai Lavori Pubblici Antonio Canzian, da collocare nel bilancio di previsione 2011, destinati ad affrontare i soli interventi di emergenza, e non a risolvere con un intervento strutturale la problematica della costa sud fanese. Ai molteplici interventi finalizzati alla sistemazione di quel tratto di litorale e` stato dato ampio riconoscimento, in termini di attenzione e di attuazione di un percorso risolutivo della problematica, attraverso la collocazione nel Programma Triennale delle Opere Pubbliche 2011-2013 di quei 4 milioni di euro, il cui finanziamento e` pero` subordinato al trasferimento, piu` volte sollecitato e, a oggi, non ancora avvenuto, delle risorse da parte dello Stato alle casse regionali´.  
   
   
BONIFICHE, DALLA REGIONE EMILIA ROMAGNA 3 MILIONI PER LA SICUREZZA IDRAULICA DI CENTO  
 
Bologna, 8 novembre 2010 - Tre milioni di euro dalla Regione per la messa in sicurezza della città di Cento e del suo territorio colpiti, negli ultimi anni, da diversi allagamenti. A tanto ammonta il finanziamento deciso dalla Giunta regionale, che insieme a 1,5 milioni di euro stanziati dal Ministero dell’Ambiente e a 500 mila euro messi a disposizione dal Comune, permetterà di realizzare due vasche di laminazione poste a nord dell’abitato con funzione di ricevere e trattenere le piogge di intensità superiore alle portate dei canali di bonifica. Uno di questi invasi consentirà anche la fitodepurazione delle acque. “Vogliamo contribuire – ha dichiarato l’assessore regionale all’agricoltura Tiberio Rabboni – a un nuovo assetto della rete scolante che consenta di superare i problemi idraulici, particolarmente complessi, del centro storico e del territorio centese, avviando una prima significativa tranche di lavori.” “Congiuntamente a questo cofinanziamento - ha aggiunto Rabboni - abbiamo promosso un protocollo di intesa tra Regione, Provincia, Comune, Consorzio di Bonifica, Hera ed Ato per assicurare l’integrazione tra la rete fognaria e i canali di bonifica, nonché l’individuazione condivisa degli ulteriori interventi per la completa messa in sicurezza del territorio centese”. La Regione è già intervenuta, negli ultimi anni, con alcuni finanziamenti per la manutenzione straordinaria del sistema scolante di bonifica dell’area centese, a fronte di problemi strutturali dovuti all’insufficiente dimensionamento sia della rete di bonifica sia della rete fognaria – oltretutto strettamente interconnesse tra loro – a seguito anche del notevole sviluppo urbanistico della città. Il protocollo prevede che il Comune di Cento provveda anche all’informazione della cittadinanza circa le problematiche idrauliche e i contenuti del progetto, oltre ad apportare le necessari modifiche ai propri strumenti di pianificazione per garantire una rapida realizzazione dei lavori. Sarà il Consorzio di Bonifica a redigere il progetto e a realizzare l’intervento, mentre la Provincia di Ferrara ed Hera avranno, rispettivamente, il compito di monitorare la qualità delle acque e di adeguare la rete fognaria. Ato inserirà nella prossima programmazione quinquennale – 2013-2018 – il finanziamento degli interventi per l’adeguamento delle reti fognarie del Comune  
   
   
BASILICATA, COORDINAMENTO: NO AD ACQUA POTABILE PER USI INDUSTRIALI  
 
Potenza, 8 novembre 2010 - “Nelle giornate del 1 e 2 novembre la popolazione di Paterno si è mobilitata per difendere le sorgenti presenti nel territorio del proprio comune dai prelievi di grandi quantità di acqua potabile effettuati da autobotti dell’Eni per scopi industriali legati alle attività di estrazione del petrolio. Il Direttore Generale di Acquedotto Lucano, Ing. Gerardo Marotta, ha risposto a tale iniziativa difendendo le operazioni di prelievo in quanto legittimate dalla presenza di regolari permessi”. Lo riferisce, in un comunicato stampa, il Coordinamento Regionale Acqua Pubblica di Basilicata. Nell’esprimere “il proprio sostegno al Comitato “Sor Aqua” che ha promosso la mobilitazione degli abitanti di Paterno”, il Coordinamento stigmatizza “la posizione assunta da Acquedotto Lucano ed invita tanto i suoi dirigenti quanto il presidente della Giunta regionale Vito De Filippo a rispettare ed attuare quanto affermato dallo stesso Governatore nel suo comunicato stampa dello scorso 16 settembre. In quell’occasione egli sostenne, infatti, la necessità di una complessiva riorganizzazione del Sistema Idrico Lucano finalizzata, tra l’altro, “ad utilizzare meno e meglio l’acqua”. Ciò significa anche – in modo imprescindibile – evitare che le acque potabili, ed in particolare quelle sorgive, vengano impropriamente utilizzate e sperperate per attività industriali o agricole. L’acqua potabile è un bene ormai prezioso – sostiene il Coordinamento - in quanto sempre più scarso sia nella nostra regione che in tutto il pianeta: assistiamo quotidianamente al progressivo impoverimento ed inquinamento di falde acquifere, sorgenti e corsi d’acqua ed è completamente irresponsabile che grandi quantità di acque sorgive di ottima qualità vengano utilizzate per processi industriali il cui funzionamento potrebbe essere perfettamente garantito anche dall’utilizzo di acque di qualità inferiore (depurate e simili)”. Il Coordinamento invita, dunque, “tanto il Presidente De Filippo quanto i dirigenti di Acquedotto Lucano a revocare tutti i permessi concessi in tal senso e ad avviare, in occasione della prevista costituzione del Tavolo Tecnico Interistituzionale per la riorganizzazione del Sistema Idrico Lucano, una complessiva riflessione per un uso responsabile e sostenibile del bene acqua”.  
   
   
CSV : FORMAZIONE SU “COME INDIVIDUARE E GESTIRE UNA FRANA”  
 
Potenza, 8 novembre 2010 - Il 5 novembre è iniziato il percorso formativo “Come individuare e gestire una frana” organizzato dal Csv Basilicata su proposta dell’associazione Protezione civile gruppo lucano di Pescopagano. L’idea progettuale – spiegano i promotori - nasce dal bisogno dei volontari di capire perché e come si sviluppa una frana e come gestirla, per far fronte ad eventuali emergenze. L’attività formativa sarà incentrata sui temi della nascita di una frana, dello sviluppo di una frana e dei metodi usati per gestirne una. Il percorso formativo si svolgerà presso la sede dell’associazione in Via Roma, a Pescopagano, nei giorni 5 – 6 – 13 – 19 – 20 e 27 novembre 2010.  
   
   
CHIODI, ABRUZZO A ECOMONDO: GESTIONE RIFIUTI UNA PRIORITÀ A RIMINI SI PRESENTA LA RIVISTA AMBIENTE NEWS  
 
 L’aquila, 8 novembre 2010 - "Abbiamo collocato la riforma del ciclo dei rifiuti tra le priorità del nostro programma di governo, in quanto riteniamo sia fondamentale affrontare il problema nella sua complessità auspicando una vera e propria rivoluzione culturale, che abbia come punto di partenza una corretta informazione verso i cittadini. Agire bene è possibile. Abbiamo esempi illuminanti come quello della Regione Lombardia, che è stata capace di superare già da tempo l´organizzazione basata sullo smaltimento in discarica ed ha raggiunto livelli di eccellenza sul fronte della raccolta differenziata. Possiamo fare molto anche noi, così da trasformare un´emergenza in una nuova modalità di rispetto e di tutela dell´ambiente che ci circonda". Il Presidente della Regione, Gianni Chiodi, commenta così il 4 novemrbe la partecipazione attiva e qualificata dell´Abruzzo a Ecomondo 2010, la più importante fiera internazionale dedicata ai temi ambientali del recupero di materia ed energia e dello sviluppo sostenibile, in svolgimento a Rimini. All´interno della manifestazione, la Regione Abruzzo presenta l´ultimo numero della pubblicazione "Ambiente Abruzzo News - Le istituzioni comunicano", uno strumento di informazione sulle nostre politiche ambientali che, per l´occasione, è stato interamente dedicato al tema dei rifiuti. La presentazione ha avuto luogo il 5 novembre, nell´ambito del convegno intitolato "La attività di riciclo dei rifiuti urbani: tra criticità e buone pratiche ambientali. Due regioni a confronto", organizzato in collaborazione con la Regione Marche. Per la regione Abruzzo erano presenti Franco Gerardini, dirigente del Servizio Gestione Rifiuti; Donatella Memmo, funzionario del Servizio Ambiente del Comune di Ortona e Armando Petrella, responsabile tecnico Segen Spa, Società Intercomunale per la Gestione dei Servizi Ambientali. L´obiettivo della regione è quello di adottare provvedimenti che non solo scongiurino il verificarsi di situazioni di emergenza, ma assicurino la gestione dei rifiuti in termini di efficienza ed economicità, nel rispetto dell´ambiente.  
   
   
RIFIUTI: NASCE IN CONFINDUSTRIA UNA NUOVA ASSOCIAZIONE PER IL RECUPERO DELLA GOMMA  
 
Rimini, 8 novembre 2010 – Costituire un’unica Associazione nel settore del recupero della gomma e dei pneumatici fuori uso (Pfu) in grado di sostenere un dialogo costruttivo con il sistema di gestione dei Pfu che sta per vedere la luce e che sarà gestito da produttori e importatori di pneumatici nuovi. E’ questo il principale obiettivo dell’accordo, siglato il 5 novembre a Rimini (nel corso della Fiera Ecomondo, in programma a Rimini Fiera dal 3 al 6 novembre) da Unire – Unione Imprese del Recupero di Confindustria e Assorigom – Associazione nazionale raccolta, riciclo e riutilizzo della gomma, durante del convegno “La gestione dei pneumatici fuori uso, mercato attuale e scenari futuri”, e che porterà alla costituzione nei prossimi mesi, in ambito Confindustria, dell’Associazione nazionale di settore Unirigom. La nuova associazione nasce principalmente per favorire lo sviluppo dell’industria del riciclo e del recupero, prevenendo il dumping nel settore ecologico e promuovendo il corretto uso dei materiali ottenuti dal riciclaggio della gomma; obiettivo non secondario è contrastare attivamente i sistemi di gestione illegali anche per accrescere il livello di protezione dell’ambiente e della salute. “Unirigom si propone di sviluppare un’industria del recupero e del riciclo di alta qualità”, dichiara Roberto Quaranta, Presidente di Assorigom, “rafforzando i punti di eccellenza già presenti e creando le condizioni per poter supportare l’intero comparto al fine di raggiungere livelli di performance avanzati, anche attraverso lo sviluppo di processi di ricerca e sperimentazione su materiali e nuove tecnologie, nonché mediante l’applicazione dei migliori standard affermati in ambito internazionale”. “La nuova Associazione”, commenta il Presidente di Unire, Corrado Scapino, “nasce per fronteggiare il radicale cambiamento delle condizioni di accesso al mercato che a breve incontreranno gli operatori del settore e per costruire un qualificato dialogo con il Consorzio dei costruttori di pneumatici (Ecopneus). In questo senso, intento dell’Associazione è richiedere da un lato l’utilizzo prioritario delle piattaforme esistenti, dall’altro avviare concrete iniziative necessarie per la realizzazione, anche nel nostro Paese, di un mercato del riciclo della gomma da pneumatici fuori uso, a partire dall’attuazione della normativa sugli acquisti verdi. A tale proposito l’Associazione sarà impegnata, tra l’altro, nell’accelerare i processi di diffusione e applicazione del Green Pubblic Procurement”. Nel 2009 sono stati generati circa 325.000 tonnellate di pneumatici fuori uso. Secondo gli ultimi dati forniti dal Rapporto “L’italia del Riciclo”, presentato negli scorsi giorni da Unire e Fondazione per lo Sviluppo Sostenibile, si evidenzia una corretta allocazione solo per il 74% dei Pfu generati ogni anno in Italia (compresi i flussi che vanno all’estero sotto diverse forme). Il restante 26% viene, in parte, abbandonato illegalmente sul territorio o destinato a forme di “smaltimento” non autorizzate e in parte esula i controlli e gli strumenti di tracciabilità incanalandosi in una rete capillare di destinazioni non sempre autorizzate né ambientalmente compatibili.  
   
   
IMPIANTO DEPURAZIONE CAROVIGNO: CONCLUSIONE DEI LAVORI ENTRO MARZO  
 
Bari, 8 novembre 2010 - Entro la fine del mese di marzo 2011 l’Acquedotto Pugliese e il Comune di Carovigno (Br) termineranno i lavori, secondo le rispettive competenze, sull’impianto di depurazione di Carovigno. E’ quanto è stato deciso il 5 novembre nel corso dell’incontro operativo convocato a Bari dall’assessore regionale alle Opere pubbliche e Protezione civile Fabiano Amati, al quale hanno partecipato il Sindaco di Carovigno Vittorio Zizza, rappresentanti dell’Aqp e dell’Aato e dirigenti del servizio Tutela delle Acque. L’impianto depurativo consortile prevede la depurazione dei reflui provenienti dagli abitati di Carovigno, delle Marine di Carovigno, da San Vito dei Normanni e da San Michele Salentino. “Ormai è una sceneggiatura consolidata. – ha commentato l’assessore Amati a margine dell’incontro - Se non metti intorno al tavolo tutti i protagonisti esigendo l’assunzione delle proprie responsabilità, è difficile che un’opera pubblica veda la luce. E’ quanto accaduto oggi e del risultato raggiunto sono molto soddisfatto, assegnandomi il ruolo di controllore inflessibile del rispetto degli impegni. “Il tavolo tecnico convocato oggi – ha aggiunto - aveva il preciso scopo, pienamente raggiunto, di individuare delle date precise entro cui terminare lavori e collaudi utili per poter finalmente permettere all’impianto di entrare in funzione. Oltre ad aver individuato il termine per la conclusione delle opere inoltre, abbiamo deciso che in questi mesi, fino a marzo, sarà contemporaneamente avviata un’attività coordinata tra il Comune di Carovigno e l’Acquedotto pugliese che, in qualità di prossimo gestore dell’impianto, eseguirà opere di ricognizione sui lavori eseguiti e su quelli in via di completamento. Lo scopo è sostanzialmente quello di accompagnare il comune dello svolgimento delle opere proprio allo scopo di acquisire la gestione di un impianto realmente fruibile”.  
   
   
GOMMA “IL 26% DEI PNEUMATICI FUORI USO VIENE ANCORA SMALTITO ILLEGALMENTE”  
 
Roma, 8 novembre 2010 - Nel 2009 sono stati generati circa 325.000 tonnellate di pneumatici fuori uso (Pfu). Tale dato, se confrontato con la quantità media di Pfu generati nell’ultimo decennio, pari cioè a 350.000 tonnellate/anno, conferma la flessione dei mercati dovuta al periodo di crisi economica che ha coinvolto anche l’Italia. I pneumatici usati avviati alla ricostruzione (non conteggiati nelle elaborazioni statistiche dei rifiuti in quanto esulano dalla loro gestione) sono stimati nel 2009 pari a circa 40.000 tonnellate. La flessione dei mercati globali ha portato anche nel 2009 alla riduzione del trasporto su gomma ed alla conseguente diminuzione del numero di pneumatici sottoposti a ricostruzione. L’elaborazione dei dati ottenuti da Istat, Federazione Gomma e Plastica e dalle interviste agli operatori evidenzia una corretta allocazione solo per il 74% dei Pfu generati ogni anno in Italia (compresi i flussi che vanno all’estero sotto diverse forme). Il restante 26% viene, in parte, abbandonato illegalmente sul territorio o destinato a forme di “smaltimento” non autorizzate e in parte esula i controlli e gli strumenti di tracciabilità incanalandosi in una rete capillare di destinazioni non sempre autorizzate né ambientalmente compatibili. Anche nel 2009, sono emersi svariati casi di stoccaggi illegali di grandi quantità di Pfu (fino a 60.000 tonnellate per area segnalata) che costituiscono una minaccia ambientale per la proliferazione dei parassiti e per il potenziale pericolo di incendi dolosi, oltre che per la deturpazione dell’ambiente. Per quanto riguarda le applicazioni dei materiali ottenuti dal riciclaggio di pneumatici, la destinazione predominante dei granuli è nell’impiego come materiale elastico da intaso per superfici sportive in erba artificiale: seguendo un trend globale ormai consolidato, questo mercato continua ad assorbire quantità importanti di materiale che, nonostante le molte polemiche sollevate negli ultimi anni, garantisce ottime prestazioni, lunga durata del campo da gioco e la riduzione drastica dei costi di manutenzione rispetto alle superfici in erba naturale. Anche le pubblicazioni scientifiche internazionali del 2009 hanno confermato l’assoluta non pericolosità di questa applicazione. L’impiego di polverino per la produzione di asfalti modificati continua ad essere un’applicazione in fase di sviluppo nel settore stradale, consumando quantità veramente esigue rispetto ai potenziali stimati; la quantità di gomma utilizzata nel 2009 sulle strade italiane corrisponde a circa 10 km lineari di superfici modificate. Seguendo un trend già evidenziatosi nel 2008, l’esportazione di materiale e combustibile verso i Paesi stranieri è aumentata nel 2009. L’insufficienza dei mercati interni e la presenza sempre più assidua in Italia di traders di rifiuti ha aperto canali con i mercati stranieri, alimentando un flusso sempre più importante di “Pfu e derivati” con preferenza verso i cementifici dell’Estremo oriente. È possibile quindi stimare la quantità totale di “Pfu e derivati” in uscita dal Paese pari a circa 70.000 tonnellate/anno. Tra le recenti sperimentazioni di nuovi utilizzi dei Pfu vanno ricordati: i risultati positivi di quanto realizzato dalla Provincia Autonoma di Bolzano per l’impiego di asfalti “gommati” prodotti con tecnologia “wet”, che ha portato all’inserimento di questa tecnologia tra quelle contemplate nei capitolati d’appalto per i lavori stradali in Provincia di Bolzano; il crescente interesse delle pubbliche amministrazioni verso le “pavimentazioni silenti” ovvero le pavimentazioni stradali realizzate con asfalti appositamente ingegnerizzati per ridurre il rumore generato dal traffico veicolare; infine, le possibilità di sinergia con il settore edile (es. Pannelli isolanti multistrato realizzati con Pfu e altri materiali di recupero ect.). In Provincia di Torino è stata avviata da parte del Politecnico, della Provincia, di Fise Unire, Siteb ed Ecopneus una sperimentazione per studiare e sviluppare gli asfalti gommati da impiegare invece nelle infrastrutture provinciali. Seguendo le esperienze maturate a livello internazionale, anche in Italia sono state sperimentate le superfici equestri con gomma da Pfu e i primi “galoppatoi elastomerici” hanno visto la luce nel 2009. E’ stato dimostrato che l’impiego di granuli di gomma in sostituzione alla sabbia riduce lo shock subito dalle articolazioni del cavallo e permette la riduzione dei consumi di acqua tipicamente necessari a controllare la polverosità delle pavimentazioni convenzionali in sabbia o terra battuta. Dal processo di granulazione dei Pfu si ricavano anche altri materiali da valorizzare: in particolare acciaio e tessile e altri scarti. Tali frazioni sono pari al 15% ciascuna nel Pfu da autovettura e rispettivamente al 27% (acciaio) e al 3% (tessile e altri scarti) nel Pfu da autocarro.  
   
   
IMPIANTO DEPURAZIONE MARTINA FRANCA. BILANCIARE ESIGENZE TECNICHE E PAESAGGIO  
 
Bari, 8 novembre 2010 - “Ci impegneremo affinché l’impianto di depurazione di Martina Franca possa riuscire a bilanciare le esigenze tecniche con quelle di tutela paesaggistica della Valle D’itria. Per questo siamo assolutamente disponibili a prendere in considerazione le proposte che il Comune vorrà presentarci, entro il termine perentorio del prossimo 23 novembre, per andare incontro alle esigenze e rimostranze manifestate da cittadini ed amministrazione rispetto al progetto dell’Acquedotto pugliese”: queste le parole dell’assessore Amati al termine del tavolo tecnico, conclusosi il 5 novembre a Bari, al quale hanno partecipato il Consigliere regionale Donato Pentassuglia, il Sindaco di Martina Franca Francesco Palazzo, rappresentanti dell’Aqp e dell’Aato Puglia, dirigenti del Servizio Tutela delle acque. “Nonostante il progetto attuale – ha spiegato Amati - redatto dall’Aqp sia quello tecnicamente ottimale, non possiamo ignorare il fatto che stiamo parlando di in un sito di grande importanza paesaggistica come la Valle D’itria, che necessita di tutele ed accorgimenti ulteriori. Per questo, poiché il progetto iniziale prevede la realizzazione del sito per il recapito finale, ovvero le trincee assorbenti, in una zona lontana dall’impianto di depurazione, stiamo valutando la possibilità di trovare alternative per evitare che si creino danni da un punto di vista paesaggistico. Al momento stiamo valutando un’ulteriore proposta dell’Aqp, che prevede la realizzazione delle trincee in prossimità dell’impianto stesso. In questo modo, si eviterebbe di andare ad eseguire interventi su altre aree. Siamo però assolutamente disponibili – ha specificato Amati - ad esaminare anche le proposte che ci verranno al più presto fornite dall’amministrazione comunale di Martina Franca per poter prendere una decisione condivisa ed ottimale. Siamo fermi nella volontà di avviare al più presto l’impianto, nella piena consapevolezza però che la Valle D’itria è una realtà che va difesa e tutelata”.  
   
   
RIFIUTI, CAMPANIA: NESSUN ALLARME PER I PRODOTTI ALIMENTARI  
 
Napoli, 8 novembre 2010 - L´assessore regionale all´Agricoltura della Regione Campania Vito Amendolara stigmatizza gli allarmismi sollevati dalla stampa in merito al ritrovamento, in una proprietà di Terzigno, di limoni che ricordano la fisionomia di un polpo, e di altra frutta che sarebbe “deforme”, ed esclude categoricamente ogni nesso con l´emergenza rifiuti e una possibile contaminazione dell´area. "Dai primi dati in nostro possesso - sottolinea Amendolara - possiamo escludere qualsiasi nesso tra questo fenomeno e la presenza della discarica, tra l’altro molto distante dalla proprietà in questione. Secondo i nostri esperti si tratta di una forma parassitaria, causata da un acaro eriofide, "Eriophydes sheldoni", detto delle meraviglie, che vive principalmente sulle piante di limoni, si deposita sulle gemme e provoca questo tipo di deformazioni nel frutto. "Paradossalmente questi parassiti si formano proprio nel caso di piante assolutamente non trattate, tanto che si potrebbe definire questo limone, anche se strano da vedersi, un prodotto ´biologico´. "L´osservatorio sulla sicurezza alimentare, che monitora costantemente i nostri prodotti, garantisce che non ci sono preoccupazioni. Lo stesso Arpac ha già scongiurato qualsiasi forma di contaminazione. La nostra regione è quella che, più di altre, controlla e monitora tutta la filiera agroalimentare. Le emergenze sono sotto controllo, e circoscritte, non c´è alcun allarme che, in questo momento, metta in discussione la qualità e la sicurezza dei nostri prodotti”, conclude Amendolara.  
   
   
MATERA, PRESENTAZIONE PROGETTO CONAI RACCOLTA DIFFERENZIATA  
 
Matera, 8 novembre 2010 - Contenuti, aspetti organizzativi con concreti ritorni sull’impatto ambientale e sul risparmio di risorse finanziare saranno illustrati a Matera l’8 novembre, alle ore 9.30, presso la sala convegni della Camera di commercio nel corso della presentazione del “Progetto preliminare del servizio di raccolta differenziata dei rifiuti urbani nei comuni della provincia di Matera’’. Il progetto, realizzato dal Consorzio nazionale imballaggi (Conai) rappresenta una risposta “efficace e organica’’ a un tema di stretta di attualità che coinvolge cittadini, imprese ed enti locali. Interverranno Claudio Del Lungo, coordinatore del gruppo di progettazione, Piero Capodieci presidente del comitato di Coordinamento Conai, Nicola Nascosti per l’ Associazione nazionale comuni italiani (Anci) e il presidente nazionale del Conai Piero Perron, che trarrà le conclusioni al termine del dibattito. I lavori saranno aperti dal presidente della Camera di commercio, Angelo Tortorelli, e dagli interventi dell’assessore all’Ambiente della Regione Basilicata , Agatino Mancusi, del sindaco di Matera Salvatore Adduce e del presidente dell’Amministrazione provinciale Franco Stella. Alla presentazione sono stati invitati amministratori locali, associazioni che seguono con attenzione le dinamiche dello sviluppo sostenibile, legato al territorio e al risparmio intelligente delle risorse. “ La Camera di commercio - ha detto il presidente Angelo Tortorelli- che ha sostenuto e seguito l’azione del Conai nel nostro territorio contribuisce in concreto a una iniziativa, che offre al territorio un utile e gratuito strumento di intervento in grado di dare risposte al problema rifiuti e offre la possibilità, altrettanto importante, di risparmiare preziose risorse da reinvestire per la crescita delle nostre comunità e del sistema produttivo locale. E’ la dimostrazione che la gestione corretta dei rifiuti, con il ciclo della differenziata, può essere una opportunità importante di sviluppo’’.