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Notiziario Marketpress di Mercoledì 26 Maggio 2010
RICERCATORI SCOPRONO UN MODO PER GENERARE NEURONI  
 
Bruxelles, 26 maggio 2010 - Ricercatori in parte finanziati dall´Ue hanno convertito le cellule gliali del cervello in due diverse classi funzionali di neuroni. I loro risultati, pubblicati sulla rivista Public Library of Science (Plos) Biology, potrebbero portare a importanti progressi nel trattamento di malattie neurodegenerative come l´Alzheimer o l´ictus. Lo studio è stato in parte finanziato dal progetto Eutracc ("European transcriptome, regulome and cellular commitment consortium"), che è sostenuto con 12 milioni di euro nell´ambito dell´area tematica "Scienze della vita, genomica e biotecnologie per la salute" del Sesto programma quadro (6° Pq). Le cellule gliali (o cellule della glia), comunemente conosciute come il collante del sistema nervoso, circondano i neuroni responsabili della trasmissione delle informazioni. Le cellule gliali forniscono sostanze nutritive e ossigeno ai neuroni, e li isolano gli uni dagli altri. Inoltre li proteggono dagli agenti patogeni e rimuovono i neuroni morti. Questo nuovo studio si è focalizzato sulle astroglia (cellule gliali a forma di stella), uno dei più comuni tipi di cellule gliali. Le astroglia hanno diverse proiezioni che fanno da impalcatura di sostegno per i neuroni. Sono inoltre strettamente legate alle cellule gliali radiali. Durante lo sviluppo embrionale del cervello, queste cellule gliali radiali o si trasformano in neuroni o fungono da impalcatura su cui eseguire la migrazione dei neuroni neonati. Mentre le astroglia normalmente non hanno il potenziale di generare neuroni, il gruppo di ricerca della professoressa Magdalena Götz e del dottor Benedikt Berninger, del Centro Helmholtz di Monaco di Baviera, in Germania, è riuscito a provocare la loro conversione in due principali classi di neuroni corticali. Più precisamente, le astroglia sono state convertite in neuroni eccitatori e inibitori che - come indica il loro nome - eccitano o inibiscono l´azione nella cellula bersaglio. Questi risultati sono stati raggiunti grazie all´espressione selettiva di specifici fattori di trascrizione, ovvero di proteine che si legano a sequenze specifiche del Dna (acido desossiribonucleico) e quindi controllano il trasferimento delle informazioni genetiche. "In questo studio siamo riusciti a riprogrammare i neuroni appena creati, rendendoli capaci di sviluppare delle sinapsi funzionanti. Queste rilasciano - a seconda del fattore di trascrizione utilizzato - sostanze neurotrasmettitrici eccitatorie o inibitorie", dice l´autore principale dello studio, il dottor Christophe Heinrichs della Ludwig Maximilians Universität (Lmu) di Monaco di Baviera (Germania). "I nostri risultati lasciano sperare che la barriera che separa le cellule neuronali e le astroglia - strettamente connesse tra loro - non sia insormontabile", aggiunge il dottor Berninger. Ciò potrebbe aprire nuove strade per la riparazione dei danni neuronali, come quelli causati dalle malattie neurodegenerative, per esempio. Al progetto Eutracc hanno collaborato 20 partner, per cercare di determinare la regolazione del genoma umano. Integrato in una rete internazionale, il progetto mira a regolamentare la mappa dei nodi e delle reti genetiche che controllano il processo di differenziazione in tipi cellulari specifici. Il progetto studia i circuiti genetici che controllano la formazione dei tessuti neurali ed il sistema sanguigno. Per ulteriori informazioni, visitare: Plos Biology http://www.Plosbiology.org/  Helmholtzzentrum München http://www.Helmholtz-muenchen.de/  Progetto Eutracc http://www.Eutracc.eu/    
   
   
UCCELLI E MAMMIFERI CONDIVIDONO CIRCUITO DEL CERVELLO PER L´APPRENDIMENTO  
 
Bruxelles, 26 maggio 2010 - Uno studio innovativo condotto da scienziati del Massachusetts Institute of Technology (Mit) negli Stati Uniti ha scoperto una connessione evolutiva tra uccelli e mammiferi. Nonostante le enormi differenze anatomiche della loro corteccia cerebrale, uccelli e mammiferi utilizzano un meccanismo comune di apprendimento. La ricerca, finanziata in parte da una sovvenzione nell´ambito del Settimo programma quadro (7° Pq) dell´Ue, avvalora l´ipotesi che tale scoperta possa dare una spinta alla biologia umana e portare a nuovi trattamenti per le malattie dell´uomo, tra cui il morbo di Parkinson. I risultati sono pubblicati nel Journal of Neuroscience. I ricercatori usano frequentemente l´apprendimento del canto degli uccelli come sistema modello per valutare i principi dell´apprendimento in generale e le azioni più complesse in particolare. Gli esperti considerano l´apprendimento del canto degli uccelli come una forma molto stereotipata di apprendimento. Ma da un punto di vista scientifico, non è mai stato facile mettere a confronto i sistemi degli uccelli e dei mammiferi a causa delle differenze rilevate nella corteccia cerebrale dei due gruppi. Grazie al loro studio, i ricercatori del Mit, insieme ai loro colleghi dell´Università ebraica di Gerusalemme (Huji) in Israele, hanno individuato specifiche classi di neuroni nel cervello degli uccelli canori e le hanno abbinate ai loro omologhi mammiferi. Questa indagine era concentrata sulla regione del cervello dei nuclei della base, una serie di strutture neurali collocate in profondità nella corteccia. Queste strutture strettamente interconnesse di cellule nervose rivestono un ruolo cruciale nella capacità di apprendimento e di formazione delle abitudini. I ricercatori hanno collegato i nuclei della base a vari disturbi, come il disturbo ossessivo compulsivo e il morbo di Parkinson. Secondo loro, il Parkinson, in particolare, è colpito da due strutture chiave: il corpo striato e il globus pallidus. Queste strutture, che si trovano all´interno dei nuclei della base, sono fondamentali per l´apprendimento della sequenza motoria. Un numero crescente di ricerche mostra che gli uccelli hanno circuiti neurali simili, che sono alla base dell´apprendimento canoro. La principale differenza, comunque, è che negli uccelli non esistono le divisioni anatomiche. Nei loro nuclei della base i tipi di cellule sono mescolati in una struttura molto piccola conosciuta come "zona X". Il dottor Jesse Goldberg e il professor Michale Fee del Mit hanno registrato l´attività elettrica di singoli neuroni nel cervello di giovani diamanti mandarini. Essi hanno posizionato gli elettrodi in particolare all´interno dell´area X con l´aiuto di un microdrive motorizzato. I pattern di attività elettrica, prodotti mentre gli uccelli cantavano, hanno permesso agli scienziati di individuare due classi distinte di neuroni, che rivelano modelli diversi di emissione. Le loro registrazioni sono state confrontate con i modelli di attività registrati in due percorsi anatomici noti nel globus pallidus delle scimmie. I ricercatori hanno scoperto che i modelli erano molto simili tra le due specie, nonostante gli uccelli abbiano tassi di emissione molto più veloci (fino a 700 picchi al secondo, che secondo gli esperti sono tra i neuroni più veloci). Il team ha anche stabilito che una delle due classi presenti negli uccelli ha lo stesso tipo di connessioni delle loro controparti di primati. "I nostri risultati suggeriscono che alla base dell´apprendimento degli uccelli e dei mammiferi ci siano gli stessi circuiti cerebrali, nonostante le evidenti differenze anatomiche", ha spiegato il dottor Goldberg, che lavora al Mcgovern Institute for Brain Research presso il Mit. "Questo circuito dev´essersi evoluto almeno 300 milioni di anni fa, prima che uccelli e mammiferi si diversificassero". Per maggiori informazioni, visitare: Journal of Neuroscience: http://www.Jneurosci.org/  Massachusetts Institute of Technology (Mit): http://web.Mit.edu/  Settimo programma quadro (7° Pq) dell´Ue: http://cordis.Europa.eu/fp7/people/home_it.html    
   
   
EMILIA ROMAGNA: L’ASSESSORE REGIONALE BORTOLAZZI INCONTRA IL MINISTRO DELLA SANITÀ DELL’ALBANIA  
 
 Bologna, 26 maggio 2010 – Costituita una commissione tecnica incaricata di redigere una proposta di programma per favorire lo studio e lo scambio di esperienze in materia di politiche sanitarie tra la Regione Emilia-romagna e la Repubblica d’Albania. A siglare l’avvio della collaborazione sono stati, ieri, l’assessore regionale alla cooperazione allo sviluppo Donatella Bortolazzi e il ministro della Sanità dell’Albania Petrit Vasili, in questi giorni in visita in Emilia-romagna. Il programma che dovrà essere messo a punto riguarderà la formazione, nel medio e lungo periodo, del personale medico, la gestione amministrativa e finanziaria degli ospedali ma anche le politiche del farmaco e i sistemi di emergenza-urgenza, di donazione del sangue e di prevenzione per della salute pubblica. L’assessore regionale Donatella Bortolazzi, oltre ad esprimere soddisfazione per l´iniziativa di collaborazione, ha evidenziato che «quando diverse comunità si confrontano si realizza sempre un arricchimento per ciascuno dei soggetti che entrano nella relazione».  
   
   
SANITA’: VENETO, GIUNTA APPROVA IL “PIANO CALDO 2010”  
 
Venezia, 26 maggio 2010 - La Giunta regionale, nella sua seduta di ieri su proposta dell’assessore alla sanità Luca Coletto, di concerto con i colleghi alle politiche sociali Remo Sernagiotto e alla protezione civile Daniele Stival, ha approvato un nuovo “Protocollo per la Prevenzione delle Patologie da Elevate Temperature nella Popolazione Anziana della Regione del Veneto”, che sostituisce quello del 2009, ed è pronto a scattare in caso di necessità. Il provvedimento è stato illustrato nel corso del consueto “punto stampa” tenutosi al termine della riunione dell’esecutivo, alla presenza del presidente Luca Zaia e degli assessori. “Si tratta – sottolinea Coletto – di una procedura definita da uno specifico gruppo di esperti regionali, che costituisce una garanzia di efficacia dell’intervento delle strutture sanitarie e sociali nell’eventualità di situazioni climatiche pericolose per l’uomo durante l’estate”. Una rete nella quale interagiscono gli uffici Regionali della Sanità, dei Servizi Sociali e della Protezione Civile, l’Arpav per gli aspetti previsionali, il Coordinamento Regionale in Emergenza - Corem, le Direzioni Generali delle Ullss, le Centrali Operative 118, le Unità Operative di Pronto Soccorso, i Distretti Sociosanitari, le Direzioni sanitarie e sociali delle Ullss, il Servizio Epidemiologico Regionale. “L’obiettivo – aggiunge Coletto – è quello di essere quanto più tempestivi possibile nell’attivazione e soprattutto nell’azione di aiuto alle persone in difficoltà e d’intervento nei casi di patologie improvvise, come i colpi di calore”. Le procedure del “Piano Caldo 2010” prevedono che sia l’Arpav ad emettere, dal 1° giugno al 15 settembre, un bollettino quotidiano (alle 14.00 anche dei giorni festivi) sullo stato climatico di 4 aree individuate (montana, pedemontana, continentale e costiera), integrando le previsioni del tempo con il monitoraggio dell’ozono, dell’indice di disagio fisico e della qualità dell’aria. Qualora il bollettino indicasse una previsione di disagio prolungato, il Coordinamento Regionale in Emergenza – Sala Operativa di Protezione Civile attiverà l’allarme climatico ai servizi sanitari (segnatamente 118, Pronto Soccorso e Distretti Sanitari) in grado di rispondere ai bisogni della popolazione e alle Direzioni Generali di riferimento. E’ anche previsto che le Ullss abbiano propri referenti aziendali ed eventuali sostituti e predispongano elenchi di referenti dei Distretti, dei Pronto Soccorso e delle Centrali 118. Il Piano ha predisposto anche un “format” contenente le informazioni standard per le Ullss da diffondere alla popolazione con ogni mezzo possibile, ed in particolare “cosa si comunica”, “chi rischia di più”, “consigli pratici”, “cosa fare in caso di colpo di calore”, “chi contattare”. Su base epidemiologica, le categorie più a rischio sono gli anziani, gli ultrasessantacinquenni con patologie croniche invalidanti, i bambini da zero a 4 anni, i diabetici, gli ipertesi, chi soffre di malattie venose e renali, le persone non autosufficienti, chi è sottoposto a trattamenti farmacologici.. Sulla base dell’indice di disagio climatico “humidex”, nel 2009 le giornate prive di disagio ambientale sono state 15; quelle con disagio ambientale moderato-elevato 66; quelle con condizioni climatiche pericolose per la salute 11.  
   
   
POTENZA: OSP. S. CARLO IN PRIMA LINEA CONTRO IL MELANOMA  
 
 Potenza, 26 maggio 2010 - In occasione della Settimana della Prevenzione del Melanoma, l´A.o.r. “San Carlo”, ha avviato, con la partnership della Roche-posay, un programma di sensibilizzazione, “Skin Check”. Da oggi, lunedì 24 maggio, per tutta la settimana, sarà presente nella hall dell’ospedale San Carlo di Potenza un punto informativo con una hostess che distribuirà brouchure e materiale vario con l´obbiettivo di creare maggiore consapevolezza sull´importanza della prevenzione ed aiutare ad individuare e tenere sotto controllo i nei del proprio corpo incentivando i cittadini-utenti a consultare il dermatologo per una diagnosi. Il programma prevede inoltre una seconda fase dedicata ai controlli in cui i medici dell´U.o. Di Dermatologia del San Carlo, diretta dal Dott. Federico Ricciuti, effettueranno visite dermatologiche gratuite da prenotare attraverso il Cup telefonando al numero 848 821 821. Le giornate dedicate ai controlli gratuiti, inizialmente programmate per il 26 e 27 maggio, sono state portate a tre visto l´alto numero di prenotazioni già ricevute; alle precedenti date si è aggiunta anche quella di lunedì 31 maggio. Tre giornate in cui sono state sospese le attività programmate per concentrarsi su questa importante attività. Ovviamente i cittadini che non potessero usufruire di questa opportunità possono comunque in qualsiasi momento prenotare una visita di controllo con le procedure ordinarie (richiesta di visita specialista del medico di base, prenotazione attraverso il Cup) Per la prima volta l´Azienda, in occasione della campagna di prevenzione, sperimenta una nuova modalità di comunicazione nella formula della media partnership, attraverso la diffusione di una serie di spot radiofonici (10 al giorno per 10 giorni) su Radio Tour, spot realizzati e trasmessi gratuitamente dall´emittente lucana grazie alla sensibilità del direttore Gianluigi Petruccio. Il melanoma, tumore maligno della pelle, registra ancora un aumento del 5/7% di malati tra le popolazioni occidentali. Il principale fattore di rischio per l´insorgere di tale patologia resta l’eccessiva esposizione solare dovuta a stili di vita, abitudini sbagliate, vincoli lavorativi. Oggi di melanoma cutaneo si può facilmente guarire, se si effettua la sua asportazione in fase precoce; una corretta informazione ed una semplice prevenzione diventano quindi basilari per governare la malattia.  
   
   
POTENZA: SI INAUGURA AL SAN CARLO LA NUOVA SALA DEL CENTRO TRAPIANTI  
 
Potenza, 26 maggio 2010 - Ieri alle ore 16, è stata inaugurata la nuova sede del centro locale di coordinamento dei trapianti, nei pressi degli ambulatori di anestesiologia e chirurgia, lungo il corridoio centrale dell’Ospedale San Carlo di Potenza. La sala, attrezzata con computer e fax e adiacente al reparto di Rianimazione, sarà utilizzata per quel momento particolarmente tragico e delicato che è il colloquio con i parenti dei pazienti per l’autorizzazione all’espianto degli organi. L’iniziativa rientra nel progetto “Una vita … per la vita” ed è l’ultima di altre 15 analoghe promosse dal Rotary International che hanno interessato Ospedali della Puglia e Basilicata. E’ stata resa possibile grazie all’intesa fra l’Azienda Ospedaliera Regionale San Carlo e i club Rotary di Potenza, Potenza Ovest e il Distretto 2120 del Rotary International, che hanno provveduto al finanziamento anche grazie a numerosi sponsor privati. Dopo una breve introduzione di Vito Scarola, coordinatore del progetto rotariano, prenderanno la parola il direttore generale Giovanni De Costanzo, il primario dell’Unità operativa complessa di Anestesia e Rianimazione, Luigi De Trana e Romano Vicario, governatore del Distretto 2120 del Rotary International.  
   
   
LIGURIA: AL VIA PERCORSO DI RIORGANIZZAZIONE ECONOMICO-SANITARIA  
 
Genova, 26 maggio 2010 - Il 24 maggio 2010 presso la Regione Liguria si è tenuta la prima riunione tra l’assessore alla salute, Claudio Montaldo e i 10 direttori generali delle aziende sanitarie e ospedaliere per discutere della situazione economica determinatasi a seguito dei tagli. In questo quadro due le decisioni assunte: le aziende presenteranno nelle prossime due settimane i piani che confluiranno nel piano strategico regionale che verrà presentato a giugno e portato all’attenzione del consiglio. I piani delle aziende conterranno sia le indicazioni di carattere economico che quelle di carattere organizzativo. Inoltre si è dato il via ad un percorso per determinare il riparto delle risorse tra le aziende di cui si riparlerà tra due settimane quando verranno discussi i provvedimenti necessari  
   
   
COTA, SOPRALLUOGO ALLE MOLINETTE PER CITTA´ DELLA SALUTE  
 
Torino, 26 maggio 2010 - Il presidente della Regione, Roberto Cota, ha effettuato ieri mattina un sopralluogo all’ospedale Molinette di Torino e alle zone limitrofe al fine di valutare insieme al rettore dell’Università, Ezio Pelizzetti, e al direttore generale delle Molinette, Giuseppe Galanzino, le potenzialità del sito in prospettiva della creazione della Città della Salute. "Sono sempre più convinto - afferma il presidente Cota - che l´idea di far qui la nuova Città della Salute sia l´idea giusta e sono contento che della stessa idea siano il sindaco di Torino Chiamparino ed il rettore Pelizzetti. Qui ci sono strutture storiche importanti, ma anche possibilità di nuove soluzioni. Inoltre si tratta di una zona molto ben servita in termini di collegamenti e quindi funzionale per i cittadini-utenti. Da questi presupposti - conclude Cota - può davvero nascere a Torino un centro medico di eccellenza non solo a livello regionale, ma anche europeo".  
   
   
SALUTE FVG: PIU´´ SORVEGLIANZA CONTRO MALATTIE CRONICHE  
 
 Udine, 26 maggio 2010 - Stimare e sorvegliare l´evoluzione dei fattori comportamentali di rischio e la diffusione delle misure di prevenzione è decisivo per combattere le malattie croniche. Per fare il punto sugli attuali sistemi di sorveglianza attivati in regione, nonché per discutere dell´introduzione di nuovi progetti, si è tenuto ieri a Udine, nella sede della Regione, il convegno "4 Passi in Friuli Venezia Giulia: i sistemi di sorveglianza per contrastare le malattie croniche", organizzato dall´Ass 4 "Medio Friuli" e al quale ha partecipato l´assessore regionale alla Salute e Protezione sociale, Vladimir Kosic. Il Piano nazionale della prevenzione 2005/2007 del ministero della Salute - è stato spiegato - ha incluso tra gli obiettivi di salute prioritari proprio la prevenzione del rischio cardiovascolare, delle complicanze del diabete e degli incidenti stradali, lo sviluppo dei programmi di screening oncologici e delle vaccinazioni, nonchè il contrasto all´obesità. Per monitorare il raggiungimento di questi obiettivi di salute, fissati anche dai Piani sanitari nazionali e regionali, è divenuto indispensabile disporre di strumenti che consentano di stimare l´evoluzione dei fattori comportamentali di rischio e la diffusione delle misure di prevenzione. Il Piano sanitario nazionale 2006-2008 ha ribadito che la prevenzione dei rischi per la salute si realizza anche attraverso la costruzione di reti di sorveglianza con nodi territoriali. Il documento citava come importante esperienza a cui fare riferimento lo studio "Passi-progressi delle aziende sanitarie per la salute in Italia". Proprio a questo sistema è stato dedicato in particolare il convegno di oggi. Passi è un sistema di sorveglianza continuo, a differenza degli altri che sono indagini biennali e quadriennali, che offre una rappresentazione dinamica degli stili di vita e dei comportamenti a rischio nella popolazione adulta (abitudini alimentari, fumo, attività fisica, alcol, vaccinazioni), dei bisogni di salute percepiti e dell´adesione dei cittadini ai programmi di prevenzione messi in campo dalle Aziende sanitarie locali e dalla Regione. "Chiunque ha responsabilità collettive, può fare qualcosa per rendere più facili le scelte salutari. I professionisti della salute, le Aziende sanitarie, la Regione, il ministero del Lavoro, Salute e Politiche sociali possono operare quali ´avvocati della salute´, fornendo un indirizzo alla popolazione", ha sottolineato Kosic. Nella prima sessione del convegno sono stati illustrati i sistemi di sorveglianza in atto. Il primo è "Okkio alla Salute", che fornisce dati su parametri antropometrici, abitudini alimentari e attività fisica di bambini di terza elementare. "Okkio" monitora indicatori per valutare le scuole, come la presenza di attività motoria curriculare, di distributori di merendine, le caratteristiche della ristorazione. Il secondo è il sistema Hbsc (Health Behaviour in School-aged Children), che fornisce il monitoraggio di fattori e processi che possono determinare effetti di salute negli adolescenti, attraverso una raccolta di dati nei ragazzi di età 11, 13 e 15 anni, sulla percezione di salute, sui comportamenti ad essa correlati e sul contesto di vita (in particolare alimentazione, attività fisica, fumo e alcool) utilizzando un questionario anonimo auto-compilato dai ragazzi a scuola, standardizzato e validato a livello internazionale. Ancora in via di introduzione in Friuli Venezia Giulia resta il sistema "Passi d´argento", una sorveglianza a cui la regione non ha ancora aderito e che ha come obiettivo fornire un quadro sui bisogni della popolazione ultra 64enne e sulla qualità del sistema integrato di servizi e interventi socio sanitari e socio assistenziali.  
   
   
LISTE DI ATTESA RISCHIANO DI AUMENTARE DOPO GLI ULTERIORI TAGLI ALLE STRUTTURE DI MEDICINA ACCREDITATE  
 
Roma, 26 maggio 2010 - Intervento della dott.Ssa Claudia Tulimiero Melis, Presidente di Ursap-federlazio (Unione Regionale Sanità Privata). “Le strutture di Medicina specialistica accreditata sono state convocate dal Presidente della Regione Lazio Renata Polverini per un ulteriore taglio del 2% al tetto di spesa in vista della scadenza del 31 maggio. Troppo poco il tempo concesso dal Governo alla Presidente della Regione Lazio appena insediata per adottare misure di contenimento della spesa e sbloccare i fondi Fas. In questa maniera si rischia di fallire ancora una volta nel piano di rientro penalizzando gli operatori del settore già in difficoltà per le tariffe ferme al 1991 e 1996. La realtà della Sanità del Lazio è molto complessa e non può assolutamente essere paragonata ai modelli di Lombardia ed Emilia Romagna. Occorre un ‘modello Lazio’ che contempli le esigenze di tutti gli operatori senza discriminazioni ma al tempo stesso assicuri al cittadino una buona sanità rispettando i canoni della prevenzione e garantendo l´assistenza alla fascia debole della popolazione, come anziani, disabili e famiglie monoreddito. Mentre si taglia alle strutture mediche specialistiche il Governo ritiene che nei farmacisti possa esserci una sorta di ‘toccasana’ dei problemi della sanità sul territorio. Il territorio è già occupato ampiamente da medici ed operatori del settore che potrebbero invece svolgere una buona sanità low cost avendone da subito le competenze. Il Governo deve concedere più tempo alla Presidente della Regione Lazio Renata Polverini perché si incontri con tutti gli operatori del settore e disegni la nuova realtà della Medicina specialistica sul territorio e non essere costretta ad adottare provvedimenti frettolosi finalizzati a sbloccare i fondi Fas, che danneggiano gli operatori del settore, colpiscono l´occupazione e alimentano le liste di attesa per il cittadino. Se le tasse aumentano non si può tagliare l´assistenza sanitaria ai cittadini”.  
   
   
VENT´ANNI DI COMICOTERAPIA IN ITALIA  
 
Roma, 26 Maggio 2010 - Giovedì 27 maggio 2010, dalle 9.30 alle 17.30, la Sala del Consiglio Provinciale di Palazzo Valentini ospita il convegno ´Vent’anni Di Comicoterapia In Italia´. L´iniziativa presentata dalla Presidenza del Consiglio Provinciale di Roma in collaborazione con la Federazione Internazionale ´Ridere Per Vivere´ e l’Istituto di Ricerca, Documentazione e Formazione ´Homo Ridens´ propone un momento di riflessione sulla gelotologia (comicoterapia) in Italia che quest´anno compie vent’anni. Il convegno si propone così di riflettere, sull’utilità della comicoterapia e della nuova figura professionale del Clown Dottore (Clown Sociosanitario), di divulgarne le esperienze, di valorizzare la rete sempre più fitta che si crea tra istituzioni e terzo settore nell’ambito della sperimentazione di nuovi modelli di rimozione del disagio sociale e scolastico e di creazione della comunità. Era il 1990 quando Sonia Fioravanti, psicoterapeuta, e Leonardo Spina, attore ed autore, introdussero in Italia la comicoterapia, mediante il loro originale metodo “Comicità è Salute ”, base per gran parte del lavoro successivamente effettuato sul campo, sia dalle molte realtà che impiegano i Clown Dottori, sia da singoli terapeuti, operatori, studiosi. Fondato su di uno studio interdisciplinare (comprendente discipline scientifiche, come la sicoNeuroendocrinoimmunologia, l’antropologia ed il mondo dell’arte) questo metodo è stato in grado, nel tempo, di sostenere indagini sociologiche e ricerche cliniche validate ed ha posto le basi per la gelotologia italiana (parola che solo ora trova posto come “voce” in alcuni dizionari ). In questi venti anni tale disciplina si è conquistata uno spazio importante nel movimento per l’umanizzazione dei luoghi di cura e nelle situazioni di difficile socialità. A partire dalle scuole, passando per i reparti pediatrici di tutta Italia, per finire all’impegno del sisma dell’Aquila, la possibilità di intervento della comicoterapia, e dei suoi operatori, i Clown Dottori (Clown sociosanitari) fanno del nostro paese una delle avanguardie mondiali in questo campo. La Provincia di Roma è stata fattiva partner negli ultimi dieci anni della diffusione della gelotologia sul suo territorio e non solo. Assieme alla Federazione Internazionale Ridere Per Vivere ed il suo Istituto di Ricerca, Documentazione e Formazione Homo Ridens, la Presidenza del Consiglio Provinciale ha maturato la convinzione che questa esperienza vada sviscerata e resa nota in tutta la sua importanza e profondità, anche nella prospettiva di impiegare questa nuova figura professionale in ambiti ancor più innovativi, come, ad esempio, il campo psichiatrico, gli hospice, le Fattorie Sociali.  
   
   
SPORT FVG: PRESENTATI ATLETI PER GIOCHI EUROPEI TRAPIANTATI  
 
Udine, 26 maggio 2010 - Dei tredici atleti italiani partecipanti alla 13.Ma edizione dei Giochi europei riservati ai pazienti operati di trapianto di cuore e polmoni, che si terrà dal 30 giugno al 4 luglio a Vaxjo in Svezia, ben sei provengono dalla regione Friuli Venezia Giuia. Gli sportivi in questione - Renato Marcolin, Mario Rapotec, Bruno Scarsi, Nevio Toneatto, Sandro Bucciol e Cristian Sugar - sono stati presentati ieri alla conferenza stampa, che si è tenuta nella sede della Regione ad Udine, alla quale ha preso parte l´assessore regionale alla Salute, Vladimir Kosic. Tale "peso" della nostra regione nell´ambito nazionale è, a parere dell´assessore Kosic, da attribuire all´ organizzazione, all´alto investimento scientifico, alle strutture ospedaliere d´eccellenza ed alla variegata rete di solidarietà presenti sul nostro territorio. Gli atleti prescelti - che si confronteranno nel ciclismo, nel tennis e nel tennistavolo, nel lancio del peso e nel nuoto - hanno partecipato attivamente ad un progetto di monitoraggio, realizzato presso il Centro di Riabilitazione del Cardiopatico dell´Ospedale Gervasutta di Udine. Successivamente, in collaborazione con la facoltà di Scienze Motorie dell´Università friulana, hanno intrapreso un programma di preparazione atletica e tecnica personalizzata. I Giochi europei, riservati ai pazienti con trapianto di cuore e polmoni, vengono organizzati ogni due anni. All´edizione del 2008, che si è tenuta a Vichy in Francia e ha visto la partecipazione di 235 atleti provenienti da 16 Paesi, i risultati sono stati di tutto rispetto: ad esempio, i 100 metri maschili sono stati percorsi in 13 secondi. Nell´odierno incontro è stato sottolineata l´importanza della donazione degli organi. In Italia ci sono attualmente 9.800 pazienti in lista d´attesa per un trapianto. La nostra regione (con 32 donatori utilizzati su 1 milione di abitanti) è a livello nazionale la prima in classifica.  
   
   
DUE GIORNI DI FORMAZIONE SU ALCOL, DROGHE, IMMIGRATI A POTENZA, NELL’AMBITO DEL PROGETTO MINISTERIALE “ALCOL, SOSTANZE STUPEFACENTI E POPOLAZIONE IMMIGRATA”  
 
 Potenza, 26 maggio 2010 - Il fenomeno dell’immigrazione, la consolidata presenza di cittadini stranieri in specifici settori quali l’agricoltura e l’assistenza alle persone, l’esistenza di persone non in regola con le norme relative all’ingresso e al soggiorno di passaggio sul territorio o impiegati nel lavoro nero, la prospettiva di una migliore integrazione tra la cultura locale e quella straniera che permetta una sintesi positiva tale da migliorare la produzione economica e la qualità della vita regionale, un futuro prossimo che vede assegnare ai figli degli immigrati un ruolo fondamentale (da Dossier Caritas, 2009), il problema della esigibilità dei diritti previsti dalle leggi. Sono i temi su cui il Dipartimento Salute, Sicurezza e Solidarietà sociale, Servizi alla persona e alla Comunità della Regione Basilicata ha promosso, tramite i Servizi per le Dipendenze delle Aziende Sanitarie provinciali, una formazione specifica con l’Università della Strada dell’Associazione Gruppo Abele. Il seminario si svolge fra ieri e oggi nella Sala Inguscio della Regione. L’attività formativa – spiegano i promotori - è rivolta a tutti gli operatori del settore come anche del volontariato accreditato e offrirà l’opportunità di riflettere sulle tematiche relative al disagio di queste fasce di popolazione connesse ai consumi problematici di alcol e sostanze stupefacenti, attraverso un percorso per meglio comprendere culture di riferimento, prospettive antropologiche nelle modalità di approccio all’uso, peculiarità dell’abuso, affiancando tali spunti teorici a significativi esempi di buone pratiche. La metodologia utilizzata durante il percorso formativo sarà caratterizzata dal coinvolgimento attivo dei partecipanti e dal recupero e elaborazione delle loro esperienze pregresse. Le esposizioni frontali, comunque interattive, saranno seguite da dibattito e supportate da simulazioni di interventi su casi specifici.  
   
   
MAT COLLISHAW OUTCASTS INSTALLAZIONE ROMA CHIOSTRO DEL COMMENDATORE 26-29 MAGGIO  
 
 Roma, 26 magio 2010 - Prosegue presso il Complesso Santo Spirito in Sassia in Roma il progetto Spirito ideato e a cura di Valentina Ciarallo e Pier Paolo Pancotto e promosso da Giubilarte Eventi che, avviato nel novembre 2008, propone alcune delle presenze più significative nel panorama creativo nazionale ed internazionale (alcune delle quali approdano per la prima volta a Roma o in Italia in forma individuale) mettendole a confronto con uno spazio espositivo eccezionale, lo storico complesso ospedaliero fondato nell’ottavo secolo d.C. E definito nel suo aspetto attuale nella seconda metà del Quattrocento sotto il pontificato di Sisto Iv. Ciascun autore è chiamato a ideare un progetto site specific variabile sotto il profilo della durata (uno o più giorni) e della natura operativa (visivo, performativo, plastico, musicale…). Il settimo appuntamento è stato affidato a Mat Collishaw (Nottingham, 1966), la cui presenza sulla scena espositiva internazionale comprende, tra l’altro, mostre personali alla Galleria d’Arte Moderna di Bologna (1997), al Museum of Contemporary Art di Varsavia (2000) e la partecipazione a Freeze, Londra, Surrey Docks, (1989); Modern Medicine, Londra, Building One (1990); Xlv Biennale di Venezia (1993); Biennale di Istanbul (1995); Sensation, Londra, Royal Accademy of Arts (1997); Biennale di Liverpool (2002); At the Foundling, Londra, Foundling Museum (2010). Per Spirito Collishaw propone Outcasts, una installazione ideata per uno spazio del complesso di Santo Spirito riservato per la prima volta all’arte contemporanea, il Chiostro del Commendatore. Collishaw, attraverso sistemi linguistici e tecnici differenti, dà vita ad un personale racconto fatto di visioni ora drammatiche ora poetiche, in grado di rileggere in maniera personale la storia dell’edificio ed il territorio ove esso ha sede, evocandone la vita e le presenze umane che per secoli l’hanno animato.  
   
   
PADOVA: IL VOLTO DELL´OTTOCENTO A PALAZZO ZABARELLA  
 
Padova, 26 maggio 2010 “Il volto dell’800” sarà la mostra che Palazzo Zabarella proporrà dal 2 ottobre al 27 febbraio. Cento ritratti, cento storie, cent’anni di straordinaria arte, da Canova a Modigliani. Il percorso espositivo vuole rappresentare un viaggio attraverso un secolo, l’Ottocento, interessato da molteplici cambiamenti politici e sociali che hanno influenzato la cultura e l’arte nel corso di cento anni. “La città si è arricchita in modo significativo – ha esordito l’assessore provinciale alla Cultura e Identità Veneta Leandro Comacchio – di uno spazio culturale che ormai contraddistingue Padova, ma che nel contempo funge da traino per tutto il territorio.” L’imponente collettiva è curata da un team felicemente collaudato: Fernando Mazzocca, Carlo Sisi, Francesco Leone e Maria Vittoria Marini Clarelli. La mostra ruota attorno al tema del ritratto, un genere artistico particolarmente affascinante che viene proposto e indagato sotto diversi aspetti con l’intenzione particolare di rivelare i mutamenti di gusto che hanno riguardato la società di allora e di prendere in esame gli scambi e i rapporti internazionali che hanno interessato gli artisti italiani e non solo. E’ in cantiere alla Fondazione Bano anche un’altra mostra dedicata all’arte italiana dell’Ottocento. Dal 2 Ottobre 2011 al 27 febbraio 2012 Palazzo Zabarella ospiterà Il Simbolismo in Italia.  
   
   
IL CAMPIONATO ITALIANO DELTAPLANI 2010 SI TERRÀ A FALZES (BOLZANO) DAL 19 AL 27 GIUGNO, ORGANIZZATO DALLA ASSOCIAZIONE DFC PFALZEN, CON LA VAL PUSTERIA COME SPLENDIDA CORNICE.  
 
 Suello (Lecco), 26 maggio 2010 - L´uomo da battere sarà l´azzurro Alex Ploner, attuale detentore del titolo italiano e campione mondiale in carica dopo la vittoria dello scorso anno in Francia. I decolli avverranno dal Plan de Corones a 2260 metri. Con buone condizioni meteo si potrà volare in mezzo alle Dolomiti, toccando verso est le Tre Cime di Lavaredo, a sud la Marmolada o Cortina d´Ampezzo, a nord Vipiteno, prima di toccare terra a Falzes (997 metri) all´atterraggio ufficiale della manifestazione. Infatti, sfruttando le correnti d´aria ascensionali, in deltaplano è possibile percorrere decine di chilometri, nel caso potrebbero superare i 150. A Suello (Lecco) il Club Scurbatt, che in dialetto significa corvo, organizzerà nei giorni 26 e 27 giugno She Fly, Raduno Nazionale Donne Parapendiste d´Italia. Il tutto si svolgerà in uno dei più rinomati ed apprezzati siti di volo italiani, quello del Monte Cornizzolo. L´iniziativa ha il dichiarato obiettivo di raggruppare il maggior numero di donne che condividono la passione per il volo in parapendio, un piccolo, ma neppure troppo, universo destinato ad ingrandirsi in uno sport prevalentemente maschile. Il programma prevede una gara di precisione in atterraggio, momenti di festa con rinfreschi e premiazioni, voli in biposto per chi vuole provare l´emozione del parapendio ed avvicinarsi a questa fantastica attività, tavole rotonde e momenti di riflessione sul volo femminile, animati da molti ospiti fra i quali Laura Mancuso della fondazione Angelo D´arrigo, autrice del recente libro "In volo senza confini". A proposito di Angelo d´Arrigo, nel comune di Letojanni (Messina) lo scorso 23 maggio una piazza è stata dedicata al celebre pilota di volo libero, scomparso nel maggio del 2006, presente la moglie Laura Mancuso che oggi anima la fondazione a lui dedicata. Non una mera commemorazione, ma una grande festa con volo di ultraleggeri, parapendio e paracadute, fra spettacoli di giocolieri, trapezisti e la partecipazione di Enrico Patuzzi, campione italiano di acrobazia in parapendio. Forte era il legame di D´arrigo con questa terra: a Letojanni aveva fondato la sua scuola di volo, facendo della cittadina un punto di riferimento per tutti gli appassionati di parapendio e deltaplano.