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Notiziario Marketpress di Mercoledì 26 Maggio 2010
VARESE: I VINCITORI DI A-TUBE  
 
Varese, 26 maggio 2010 - Si è chiuso trionfalmente A - Tube, domenica 23 maggio, nella storica location del cinema Vela a Varese, nell’arco di una lunga serata che ha visto protagonista l’artista israeliano Yoni Goodman ed il suo workshop sulla tecnica di animazione per Valzer con Bashir, il toccante film di Ari Folman candidato agli Oscar 2009, proiettato a festival. Lusingante il bilancio: quasi cinquemila presenze nell’arco dei dieci giorni di manifestazione, tra anteprime e festival vero e proprio. Un successo che conferma la qualità dell’evento e l’affezione crescente del pubblico e degli specialisti del settore. Durante la cerimonia di premiazione le autorità e le giurie hanno attribuito numerosi premi, in collaborazione con la prestigiosa software house canadese Toon Boom ed il noto marchio birra Ceres. Due i concorsi principali: The Golden Storyboard e The A-tube Short Film Contest. A questi si sono aggiunti il premio della stampa ed il premio del pubblico. Elenco dei vincitori del concorso per storyboard artists: Miglior storyboard artist di lungometraggio Paolo Cubadda Italia; Miglior storyboard artist di cortometraggio Jean-christophe Lie Francia; Miglior storyboard artist di serie Tv Davide Veca Italia. Elenco dei vincitori del concorso cortometraggi: Premio del Pubblico - Ex Aequo ai film: Sbam e Sottocasa Sbam di Prencipe, Latrofa, Foglietti, Casentini, Santomauro – Italia; Sottocasa di Baiardini, Bellunato, Ciocia, Parecchini – Italia. Premio della Stampa - L’homme A La Gordini di Jean-christophe Lie – Francia; Special Mention Award - L’homme A La Gordini di Jean-christophe Lie – Francia; Best Italian Short Film - Il Re Dell’isola di Raimondo Della Calce – Italia; Jury International Award - Parade di Pierre-emmanuel Lyet – Francia.  
   
   
E’ GIANCARLA RONDINELLI LA PORTAVOCE DEL PRESIDENTE DELLA CALABRIA SCOPELLITI  
 
Catanzaro, 26 maggio 2010 - Un’altra donna nella squadra del Governatore Giuseppe Scopelliti. Si tratta della Portavoce. E’ Giancarla Rondinelli, calabrese, originaria di Catanzaro, giornalista professionista, cronista parlamentare, già redattrice dei quotidiani “Il Giornale” ed “Il Tempo“. “Rafforziamo la presenza della donne nei ruoli chiave della Presidenza. Si tratta - ha sottolineato Scopelliti - di una qualificata professionista, presto mamma, che ben conosce la realtà calabrese. Le auguro buon lavoro ben consapevole dell’importanza del ruolo che andrà a rivestire".  
   
   
PRIMO PREMIO AL FILM ‘CAMPI DI BATTAGLIA’: TANTO CINEMA NEL CONCORSO PER LE SCUOLE DEL NORD-OVEST FIORENTINO ORGANIZZATO DA 100 ITINERARI + 1. PROTAGONISTI 1100 STUDENTI ELEMENTARI, MEDI E SUPERIORI. ECCO I VINCITORI  
 
Firenze, 26 maggio 2010 – Hanno vinto gli studenti di Signa e Calenzano, e quelli di Campi Bisenzio hanno trionfato con il cortometraggio Campi di Battaglia. Tre gagliardi primi premi nelle categorie elementari, medie e superiori, in cui era diviso il concorso 100 itinerari + 1, che in questa edizione 2010 ha coinvolto i sette comuni del nord ovest fiorentino con la partecipazione di oltre 1100 ragazzi, 22 scuole e un centinaio di insegnanti. I loro lavori (tanto cinema, documentari, disegni, ricerche, guide turistiche che testimoniano impegno e capacità non comuni) sono esposti fino al 4 luglio in una bella mostra multimediale a Scandicci, Castello dell’Acciaiolo (titolo Viaggio a Nord Ovest. Oltre le mura di Firenze). Promuove, con lo stesso progetto 100 Itinerari + 1, l’Ente Cassa di Risparmio di Firenze in collaborazione con i comuni del nord ovest, Provincia, Regione e Ufficio scolastico regionale. Premiazioni in questi giorni a Firenze in due affollatissimi round al Teatro della Pergola e all’Auditorium dell’Ente Cassa. Eccoli dunque i vincitori delle rispettive categorie: la classe 2° D dell’elementare Leonardo da Vinci di Signa, le classi 3° A,b,c,d,e della media Settimello di Calenzano, la 4 B del liceo Agnoletti di Campi. Per ciascuno un contributo di 1000 euro alla scuola da destinare a un viaggio di istruzione. A ogni insegnante un buono libri da 300 euro. Le elementari dovevano produrre itinerari turistici nel proprio comune, le medie video-interviste. I lavori sono stati esaminati da una giuria composta dall’antropologo Paolo De Simonis, dallo storico del territorio Renato Stopani e dagli esperti in didattica dell’Associazione Sconfinando, coordinati da Marcella Antonini, responsabile delle Relazioni esterne dell’Ente Cassa. Per le superiori, che avevano invece il compito di produrre cortometraggi o mini-documentari, giuria cinematografico-letteraria composta dai registi David Becheri e Gianmarco d’Agostino, dallo scrittore Marco Vichi e da Giancarlo Torri, docente dell’Istituto per le Industrie Artistiche (Isia). Dei sette corti presentati la palma è andata a ‘Campi di Battaglia’, film che rievoca il tragico periodo dell’occupazione tedesca e la morte eroica del comandante partigiano Lanciotto Ballerini e di Tosca Fiesoli ((interpretati dagli studenti Lorenzo Paoli e Giulia Ballerini). In tutte le categorie sono stati premiati anche i secondi e terzi classificati. L’elenco completo si trova sul sito www.Centoitineraripiuuno.it. Gli itinerari proposti dai ragazzi saranno pubblicati in una piccola guida turistica per i bambini dal titolo Gita fuori porta, oltre le mura di Firenze - Piccole guide per grandi viaggiatori. Firmato da Rombai e Stopani è intanto uscito in libreria, per le edizioni Polistampa, il quinto volume della serie 100 Itinerari+1. Titolo: Oltre le mura di Firenze. Da contado a città metropolitana. Territorio, storia e viaggi. Il tutto dedicato a Fiesole, Sesto, Calenzano, Campi, Scandicci, Signa e Lastra a Signa, ovvero ai sette comuni che costituiscono il nord ovest fiorentino.  
   
   
“ILIBRI” IN UMBRIA: QUARTO INCONTRO GIOVEDÌ 27 MAGGIO A PALAZZO GALLENGA  
 
 Perugia, 26 maggio 2010 - Si terrà giovedì 27 maggio alle 17, nell’Aula 5 di Palazzo Gallenga, il quarto incontro della serie “iLibri. Scrittori e critici di Stilos alla Stranieri” organizzata, in collaborazione con l’Università per Stranieri di Perugia, dalla Fonoteca regionale “O. Trotta”, da “Umbrialibri” e dal magazine librario “Stilos”. Stefania Nardini presenterà, insieme a Seia Montanelli, il suo ultimo libro “Jean Claude Izzo. Storia di un marsigliese” (Perdisapop). Una appassionata e appassionante biografia, spiegano dal Servizio Attività culturali della Regione Umbria, di uno dei prosatori, poeti e sceneggiatori più amati degli ultimi anni, capostipite del “noir mediterraneo”, a dieci anni dalla sua prematura scomparsa. Jean Claude Izzo (1945-2000) nacque a Marsiglia da padre italiano e madre francese. Dopo una giovinezza percorsa dall’attivismo politico e dalla scrittura giornalistica, nel 1993 pubblicò su una rivista il racconto che farà da base a “Casino totale” (edito da Gallimard), primo romanzo della cosiddetta “trilogia marsigliese” che ha per protagonista e voce narrante Fabio Montale. Il personaggio, che caratterizza al meglio lo stile di Izzo, inizia la trilogia come poliziotto e la finisce da uomo che, pur vivendo e godendo la sua città, Marsiglia, di un amore viscerale e critico, sa guardare al mondo con una lucidità totale. Nel 1994 Izzo pubblica “Chourmo. Il cuore di Marsiglia”, secondo episodio della trilogia. Del 1997, oltre a numerosi racconti e poesie, è il romanzo “Marinai perduti”. Nel 1998 “Solea” chiude la trilogia, nonostante l’editore avrebbe voluto prolungarla. Pochi mesi prima di scomparire, Izzo dà alle stampe “Il sole dei morenti”. I suoi libri sono pubblicati in Italia dalle edizioni E/o. Stefania Nardini, giornalista e scrittrice romana, vive tra l’Umbria e la Francia. Ha pubblicato “Roma nascosta” (Newton Compton), “Matrioska” (Pironti) che è stata la prima opera di un’italiana contemporanea tradotta in ucraino, “Gli scheletri di Via Duomo” (Pironti). Ha fondato con Giulio Mozzi “Vibrisselibri” ed è redattrice del multiblog “La poesia e lo spirito”. Cura la pagina di libri “Scritture & pensieri” per il quotidiano dell’Italia centrale “Corriere nazionale”. Seia Montanelli è critica letteraria e redattrice di quotidiani e riviste come “Stilos” e il “Corriere nazionale”. È stata editor e redattore di “Origine”, ha collaborato con “La Tribuna”, “Medicine Show”, “Progetto Babele”, “No tag”, “Il sottoscritto”, “Alicudi”. Si occupa di consulenza editoriale e di editing. Cura le relazioni pubbliche di “Stilos”, oltre al blog letterario “Paese d’ottobre”. Come nei precedenti appuntamenti di “iLibri”, anche questo incontro sarà accompagnato da una colonna sonora del libro, realizzata dalla Fonoteca regionale. Si ascolteranno le musiche degli autori più cari a Izzo: Gianmaria Testa, Charles Aznavour, Leo Ferré, Nana Mouskouri, Massilia Sound System, Pietra Montecorvino. L’ingresso è libero.  
   
   
BOLOGNA: GRAVI EPISODI DI VIOLENZA CONTRO LE AUTRICI DEL LIBRO "UOMINI CHE AMANO LE DONNE"  
 
 Bologna, 26 maggio 2010 - Approvato il 24 maggio in Consiglio un ordine del giorno, presentato da Claudia Rubini (Pdl) sulle vicende accadute in occasione della preparazione e della presentazione del libro ´Uomini che amano le donne´, volume edito a scopo benefico per il restauro della Basilica di Santo Stefano. Il documento ribadisce che "la produzione di cultura in un Paese democratico deve essere indipendente, libera, plurale ed eventualmente critica ma mai deve diventare censura, né deve essere assoggettato alle esigenze di una parte politica piuttosto che di un´altra". Nel testo si sottolinea inoltre che "le istituzioni devono sempre essere da chiunque rispettate, in ogni, occasione, pur riconoscendo a tutti legittima libertà di opinione". L´odg si conclude con la ferma condanna per "i gravi episodi di violenza che sono avvenuti nei confronti di alcune giornaliste intervistatrici" e l´auspicio che "le autorità competenti facciano al più presto chiarezza sulla vile aggressione avvenuta a danno di Chiara Caliceti, presidente della Compagnia delle donne, associazione promotrice del volume, per capire se il movente di tale gesto sia collegato alla sua iniziativa editoriale o meno". Su questo ordine del giorno è stata chiesta da Daniela Vannini (Pd) la votazione per parti separate ed è stato infine approvato il testo emendato dal Consiglio (stralciato della seconda parte) con 26 voti a favore (Pdl, Pd, Idv, Lega, Udc) e 1 astenuto (Pdci/prc). La parte di testo non approvata riporta precisi riferimenti alle polemiche dei giorni scorsi sulla prefazione di Silvio Berlusconi al volume ´Uomini che amano le donne´ e alla "richiesta da parte di alcuni intervistati, fra cui il prof. Riccomini, di non vederla inserita nel libro". Stralciata anche la condanna per "il pesante clima di intolleranza che si è creato attorno a tale iniziativa benefica, clima teso solo a rinfocolare vecchi odi ideologici".  
   
   
ARTE, APERTA DA FORMIGONI MOSTRA MARINO MARINI DAL 26 MAGGIO ALL´8 AGOSTO AL PIRELLI 53 TRA INCISIONI E LITOGRAFIE FORMIGONI: ISTITUZIONI CONTRIBUISCANO A VALORIZZARE BELLEZZA  
 
 Milano, 26 maggio 2010 - Dopo il successo della mostra "Dipinti lombardi dal Rinascimento al Barocco" e dell´Artbox - che dal 3 dicembre 2009 al 25 aprile di quest´anno sono stati visitati da 12.000 persone - il Palazzo Pirelli, sede della Regione Lombardia, ospita un nuovo evento culturale. Da domani mercoledì 26 maggio a domenica 8 agosto sarà infatti allestita la mostra "Marino Marini - Segno e colore nell´opera grafica". L´esposizione, inaugurata ieri sera dal presidente della Regione Lombardia, Roberto Formigoni, insieme alla Famiglia Guastalla, proprietaria delle opere, presenta cinquantatre incisioni e litografie di Marino Marini, che testimoniano la ricca produzione dell´artista, coprendo un arco di più di trent´anni (dal 1946 al 1980). Marino Marini inizia già all´Accademia di Firenze, nei primi anni Venti, a interessarsi all´acquaforte, mostrando fin da subito quella sicurezza del segno che contraddistingue la sua opera dipinta. Ma è in Svizzera, nei primi anni ´40, rifugiato durante la guerra, che inizia a lavorare alla litografia, una tecnica nuova, in cui si dimostra capace di ottenere risultati autonomi e sorprendenti. "Vogliamo ricordare questo artista a 30 anni dalla sua scomparsa attraverso le sue opere - spiega il presidente della Regione Lombardia, Roberto Formigoni - perché crediamo che costituiscano una grande testimonianza del desiderio dell´artista, dell´uomo moderno, di andare oltre. Le sue sculture, così come le incisioni ci mostrano come la vita, attraverso la sua rappresentazione artistica, possa prendere forme infinite. E ci ricorda anche come l´opera d´arte e l´uomo coincidano, lasciando un prezioso insegnamento a tutti noi e quanti coltivano la passione per la bellezza". "La mostra di Marino Marini - sottolinea Formigoni - vuole essere il nostro omaggio di Istituzione attenta alla bellezza, componente insopprimibile dell´animo umano. Sono opere bellissime, di un grande poeta, di un grandissimo artista e sono convinto che alla mostra arriderà tutto il successo che merita". Prosegue dunque il ciclo di eventi artistici di alto profilo che Regione Lombardia porta avanti ormai da tempo, con l´obiettivo di valorizzare non solo il patrimonio d´arte che gli appartiene, (come per l´evento ´La Regione dà luce all´arte´), ma anche gli artisti che hanno scelto il nostro territorio come luogo di ricerca contribuendo a renderlo più grande, più bello. Apre cronologicamente la mostra l´acquaforte "L´impiccato" (con cui l´artista torna nel 1946 all´incisione dopo le prime esperienze giovanili degli anni ´20), un soggetto che allude esplicitamente agli orrori della guerra, dal segno "secco, arido, crepitante". Parallelamente alla scultura, è negli anni ´50 che, anche nella grafica, lo stile di Marino Marini matura e si definisce: "I cavalieri - afferma l´artista - sempre più imponenti, hanno perso il loro antico dominio sull´animale e le catastrofi che li colpiscono sono simili a quelle che distrussero Sodoma e Pompei. Io cerco dunque di simboleggiare la fase ultima della decomposizione con un mito, il mito dell´uomo eroico e vittorioso, dell´uomo di virtù degli umanisti". "Il segno così - scrive Mario De Micheli nella prefazione al catalogo ragionato della grafica - si va facendo più ricco e vario, assumendo la deformazione, talvolta fortemente espressionistica, come metodo figurale: ora tende all´essenzialità, prediligendo la linea pura, ora invece s´abbandona d´impulso all´intrico e alla macchia; sempre, comunque, con una assoluta padronanza stilistica dell´invenzione". La visione del mondo e dell´uomo di Marino Marini si fa negli anni sempre più drammatica: le linee si spezzano, i contorni si stilizzano, il segno si deforma. I Guerrieri e i Gridi degli anni ´60 sono immagini in cui cavallo e cavaliere giacciono come ridotti a fossili, senza vita. L´uomo è disarcionato, a simboleggiare la sconfitta dell´umanesimo, l´impossibilità ormai di dominare la natura. Ma accanto alle immagini tragiche, continua fino alla fine a popolare il suo mondo di pomone, di teatri, di cavalli, di maschere, di colore ed esuberanza di vita Al segno stilizzato e al bianco e nero l´artista affianca poi il colore, introdotto nella litografia in larghe campiture, pure e unite. Sono queste le opere degli anni ´70, una "sorta di crescendo - scrive ancora De Micheli - il suo segno scatta repentino, fluente e sottile, o s´arricciola, s´infittisce, s´infosca nel contrappunto di un colore che squilla di rossi, di verdi, di blu, di gialli, ma che sa trovare i suoi effetti persuasivi anche nell´oro e nell´argento, quando non si fa notturno, di un nero morbido e felpato, o di un lucido ebano. [.] Così Marino sapeva coniugare la coscienza della tragedia, della minaccia incombente, con l´incoercibile aspirazione alla felicità che vive in ogni uomo".  
   
   
PRESENTATA LA STAGIONE 2010-11 DEL TEATRO STORCHI DI MODENA. PROSEGUE IL PERCORSO NEL CONFRONTO FRA TRADIZIONE E INNOVAZIONE.MODENA SARÀ, ANCORA UNA VOLTA, PALCOSCENICO PRIVILEGIATO DI GRANDI ATTORI E REGISTI DELLA SCENA CONTEMPORANEA ITALIANA ED EUROPEA. L´ASSESSORE MEZZETTI SOTTOLINEA "IL RUOLO D´ECCELLENZA DI ERT NEL SISTEMA CULTURALE DELL´EMILIA-ROMAGNA"  
 
Modena, 26 maggio 2010 – Grandi attori e registi della scena contemporanea italiana ed europea, dal prossimo autunno, per la stagione 2010-11 del Teatro Storchi di Modena. Sul palco del teatro, in esclusiva per l’Italia, il regista francese Eric Lacascade, già ospite di Vie Scena Contemporanea Festival, presenterà Les Estivantes (I Villeggianti) di Maksim Gor´kij, autore da lui molto amato. Un cast internazionale composto da attori inglesi e italiani, caratterizza Interiors, sorprendente spettacolo diretto dal giovane Matthew Lenton tratto da “L’interieur”, del belga premio Nobel Maurice Maeterlinck, spettacolo di grande fisicità e visualità sul tema del guardare e dell’essere guardati. L’attenzione che Emilia Romagna Teatro riserva alla produzione sfocia in tre nuovi lavori i cui debutti avverranno al Teatro delle Passioni. Monica Conti è la regista di Le Mutande, testo del tedesco Carl Sternheim, autore poco conosciuto in Italia la cui grandezza in patria è considerata pari a quella di Bertolt Brecht. Il testo, pur nei toni da commedia brillante, si arricchisce di una profondità sorprendente nel delineare i soggetti protagonisti; uno storico allestimento di “Le Mutande” debuttò al Teatro Comunale di Modena, nel 1968, con la regia di Luca Ronconi. E ancora: Freddo del drammaturgo svedese Lars Norèn, nella sua prima versione italiana con la regia di Marco Plini, da anni collaboratore di Massimo Castri, che sceglie un testo di grande attualità in cui affronta il tema della tolleranza e dell’immigrazione. Beneficiano dell’attenzione che Emilia Romagna Teatro riserva ai giovani gruppi i romagnoli Menoventi con due lavori: Invisibilmente e Infesta. I tre ragazzi che ne sono il nucleo artistico nonostante la giovane età sono già capaci di curiose intuizioni che arrivano allo spettatore. La stagione è stata presentata questa mattina a Modena, nel corso di una conferenza stampa cui ha partecipato, tra gli altri, l’assessore alla Cultura della Regione Emilia-romagna, Massimo Mezzetti. “Si è avviato un lavoro per creare un sistema culturale policentrico dell’Emilia-romagna, in cui occorre che ciascuno faccia la propria parte – ha affermato l’assessore Mezzetti -. Ert, il cui lavoro sostengo e apprezzo, in questo ambito si è conquistato un ruolo chiave con una caratterizzazione d’eccellenza, creando un percorso tra innovazione e tradizione riletta in chiave contemporanea”. “Ci apprestiamo a una stagione di tagli – ha poi commentato Mezzetti -: stiamo arrivando a un limite sotto al quale c’è un deserto culturale. Perciò occorre bilanciare una controffensiva culturale, perchè il benessere non è solo il Pil, la cultura non è da considerarsi un bene immateriale ma può anzi essere un settore della nuova economia, su cui investire”. “Entro il 2012 Emilia Romagna Teatro si pone l’obiettivo di formare una compagnia stabile - ha detto il direttore di Ert Pietro Valenti - e a questo scopo sono necessari almeno altri due stabili. Siano essi pubblici o privati, che sostengano questa idea. Sarebbe politicamente opportuno che venisse stabilita una mission ben precisa pere i Teatri Stabili evitando lo spreco di risorse. Modena in questo senso può ambire a diventare un’officina del contemporaneo”. L’apertura di stagione vedrà a Modena, a pochi giorni dal debutto assoluto che si terrà a Roma, Il misantropo di Molière, nella regia di Massimo Castri, che, forte di un ottimo periodo creativo, a pochi mesi dal debutto di “Finale di Partita”, sceglie di confrontarsi con Molière, il commediografo francese per eccellenza di cui sarà protagonista un attore di razza come Massimo Popolizio. Galatea Ranzi sarà Mirandolina ne La Locandiera, che la regia di Pietro Carriglio libera dagli stereotipi del goldonismo, focalizzando l’attenzione sullo straordinario meccanismo teatrale della commedia. Sarà un Paolo Rossi in una ritrovata ottima forma il protagonista de Il Mistero Buffo di Dario Fo (Ps: nell’umile versione pop), personalissima rilettura con cui Rossi rende omaggio al maestro e al suo testo capolavoro. Alessandro Gassman segna il cartellone con un’importante doppia presenza: sarà infatti regista e protagonista di Roman e il suo cucciolo, del drammaturgo americano di nascita ma di origine cubana Reinaldo Povod, un testo che ebbe, nella Broadway degli anni Ottanta, una versione con De Niro, nel ruolo che ora è dell’attore italiano. Gassman sarà regista di Immanuel Kant di Thomas Bernhard, autore austriaco da lui prediletto, la cui parola drammaturgica, nella sua splendida ossessività, attraversa la scena europea. Protagonista della scena teatrale italiana, Franco Branciaroli sarà Edipo Re di Sofocle, in una rilettura che tiene conto dei contributi teorici di diversi studiosi tra cui quella del padre della psicanalisi Sigmund Freud e di quelle del filosofo e antropologo francese René Girard. Giovanni Testori, che di Branciaroli fu caro amico, è l’autore de I promessi sposi alla prova che porta sul palco dello Storchi un attore come Sandro Lombardi insieme alla sua compagnia, diretti da Federico Tiezzi. Il più celebre dei testi beckettiani Aspettando Godot, riporterà sul palco dello Storchi Eros Pagni e Ugo Pagliai. Marco Paolini tornerà a Modena con il nuovo spettacolo sulla figura del grande scienziato Galileo Galilei, dal titolo ancora provvisorio Itis Galileo. Ancora un grande protagonista del teatro italiano: Luca De Filippo, firma la regia di Le bugie con le gambe lunghe, commedia che Eduardo scrisse nel 1946 subito dopo il debutto napoletano di “Filumena Marturano”; la straordinaria fortuna incontrata da quel testo fece rinviar il debutto della commedia che avrà come protagonista lo stesso Luca. Bestseller del teatro americano, pluripremiato sia nella versione teatrale che in quella televisiva, Angels in America ha trionfato anche Italia nel lavoro diretto da Ferdinando Bruni ed Elio De Capitani. Epopea contemporanea divisa in due parti (Millennium Approaches e Perestroika), è un lavoro avvincente abitato da personaggi della storia recente degli Stati Uniti d’America.  
   
   
TORNANO IN SICILIA DOPO 30 ANNI GLI ARGENTI MORGANTINA  
 
Palermo, 26 maggio 2010 - Dopo oltre trent´anni e´ tornato in Sicilia il tesoro di Morgantina. Ieri all´alba e´ giunta al Porto di Palermo la nave che trasportava il prezioso carico. Sono 16 splendidi argenti, risalenti al Iii secolo avanti Cristo, che furono trafugati da tombaroli, nella cosidetta "Casa di Eupolemos" nei pressi di Aidone e trasportati clandestinamente al Metropolitan Museum di New York, dove furono casualmente rinvenuti nel 1998. Dopo un accordo con il Ministero dei Beni Culturali e l´assessorato regionale ai Beni culturali gli argenti sono stati trasferiti a Roma dove sono rimasti esposti al Museo nazionale di Palazzo Massimo. Dal 4 giugno potranno essere ammirati presso il museo archeologico Salinas di Palermo, prima di trovare definitiva collocazione a Morgantina. "Si tratta di un evento importante che si ricollega anche ad altre restituzioni - ha detto Gaetano Armao, assessore regionale ai Beni culturali e dall´identita´ siciliana - avvenute di recente, quali la Fiale di Caltavuturo e l´Afrodite di Morgantina". "Con questo ritorno aggiungiamo al nostro patrimonio - ha aggiunto l´assessore - un altro tesoro alla nostra gia´ ricca collezione ed un ulteriore motivo per turisti ed esperti a conoscere ed apprezzare quanto di buono offre la nostra regione in questo campo"  
   
   
LA MOSTRA DI LENI RIEFENSTAHL HA TRASFORMATO LA PIAZZETTA DI CAPRI IN UN MUSEO A CIELO APERTO  
 
Capri, 26 maggio 2010 - Le lunghe file di turisti, tantissimi stranieri, che, dai bar della piazzetta, si intravedono in attesa di poter entrare nella mostra, sono una novità assoluta per l’isola azzurra e la conferma dell’interesse suscitato dall’evento promosso dal Comune di Capri in collaborazione con il Centro Caprense Ignazio Cerio e curato dal professor Renato Esposito. Un percorso che ha dato la possibilità al visitatore di viaggiare in un mondo fantastico e immergersi, insieme a Leni Riefenstahl, grazie alle immagini del video “Impressionen unter Wasser” per la prima volta proiettato in Italia, nei fondali marini e negli abissi inesplorati dei mari del mondo. La mostra della grande fotografa ha fatto da volano a un doppio appello per la comunità internazionale: fermare il genocidio del popolo Nuba e difendere l’ecosistema marino come ultima possibilità per evitare la fine dell’umanità. Si registra da Londra l’intervento di Sara Fumagalli, presidente dell’Associazione “Survival” che si occupa della difesa delle minoranze etniche nel mondo che ha fatto arrivare il sostegno all’iniziativa sottolineando “il pericolo che il territorio dei Nuba nel Sudan centrale si appresta a diventare nei prossimi mesi un nuovo Darfur scomparendo in un bagno di sangue”. Horst Kettner presidente della Fondazione Riefenstahl nonché collaboratore e marito della poliedrica artista-fotografa ha confessato di essersi emozionato tantissimo nel vedere, arrivando a Capri, le gigantografie dell’artista troneggiare in piazzetta. E il sogno rivelato da Kettner è quello di ritornare il prossimo anno sull’isola e trovare un parco marino. “Sarei felice di immergermi nel mare del nuovo parco marino di Capri – ha detto Kettner - e scattare come ho fatto per quaranta anni con Leni, ‘la sinfonia di colori’ del mondo sommerso dell’isola azzurra”. La mostra di Leni Riefenstahl che resterà aperta sino al 30 maggio, con le sue straordinarie visioni marine, quindi, rilancia da Capri quale impegno prioritario la difesa del mare dell’isola specie dopo i problemi di inquinamento dell’eco-sistema sorti la scorsa estate.  
   
   
LA CULTURA E LA POESIA DELLE MARCHE DI SCENA ALL´UNESCO DI PARIGI  
 
Ancona, 26 Maggio 2010 - ´La Regione Marche e` onorata di rivestire un ruolo nella promozione e nel sostegno di festival e attivita` che, come quella dell´Unesco, valorizzano il tema della diversita` culturale, tema che tocca tutti gli aspetti sociali, economici, culturali legati alla conservazione della pace e al miglioramento della nostra societa`´. E´ questo il commento dell´assessore regionale alla Cultura, Pietro Marcolini, che partecipera` questa sera, a Parigi, alla Maison dell´Unesco, alla presentazione dell´opera di Giorgio Battistelli, ´Experimentum Mundi´, basata su testi scelti dall``Encyclopedie ou Dictionnaire raisonne` des sciences des artes et des me`tiers di Diderot. L´evento e` collegato al Festival Poiesis di Fabriano, conclusosi domenica scorsa e sostenuto dalla Regione Marche, che quest´anno e` stato scelto dall´Unesco per rappresentare l´Italia al Festival delle Diversita` Culturali, una manifestazione di prestigio che ha lo scopo di far accrescere la consapevolezza dei valori della diversita`, della liberta` e della dignita` umana. In questo ambito si inserisce la rappresentazione dell´opera di Battistelli che porta in scena per circa un``ora, sedici artigiani (piu` quattro voci femminili e percussioni) con i loro attrezzi, il loro lavoro, i loro suoni, la loro fatica, in un grande affresco scenico e musicale. Alla presenza della direttrice generale dell´Unesco, Irina Bokova, del responsabile Cultura Unesco, Philippe Ratte, dell´ambasciatore d´Italia presso l´Unesco, Luigi Serra, e di Francesca Merloni, direttore artistico di Poiesis, sara` l´occasione per far conoscere al pubblico e alla stampa parigini la Regione Marche e tutte le sue peculiarita` culturali e turistiche, nel segno del fortunato spot, che ha come protagonista Dustin Hoffman, ´Marche. Le scoprirai all´Infinito´, che verra` proiettato nel grande auditorium dell´Unesco. L´assessore Marcolini illustrera` lo spot dove si vede l´attore americano leggere una delle poesie piu` note della letteratura, l´Infinito di Giacomo Leopardi, la cui emozionalita` e` strettamente legata alle visioni, alle luci, ai colori della terra marchigiana: ´Hoffman ´ dice l´assessore alla Cultura - diventa cosi` il sublime demiurgo che interpreta e da` vita a una inedita e superiore immagine delle Marche, e` simbolo mediatico del nuovo turista, colui che cerca l´esperienza nuova, una terra da scoprire e da amare, dove la cultura e` primigenia, a monte della catena del valore perche`, essendo millenaria, e` stata interiorizzata nel modus operandi, nello stile di vita, nei prodotti finali del tessuto economico regionale. Le eccellenti produzioni marchigiane nascono infatti dalla creativita` e dall´impegno quotidiano e da una vigorosa e consolidata tradizione che ha, quale elemento di base, la ricerca del gusto e della qualita`´. Marcolini, infine, parlera` degli altri eventi culturali promossi e sostenuti in via prioritaria dalla Regione Marche nel 2010: il Centenario di Giovan Battista Pergolesi e il progetto dedicato a Padre Matteo Ricci.  
   
   
ARCHEOLOGIA, RECUPERATA NECROPOLI DI FOSSA (L´AQUILA) AL PROGETTO HANNO PARTECIPATO STUDIOSI LUCANI  
 
Potenza, 26 maggio 2010 - Nell’ambito del Primo corso di Informazione - Formazione per Operatori in emergenza per la protezione dei beni culturali. Formazione e intervento sul campo, svoltosi a Potenza il 19, 20, 21 maggio 2010, presso l’Università degli Studi della Basilicata, il Presidente regionale Basilicata, Ada Preite, e il Coordinatore Nazionale, Walter Grossi, dell’Associazione Nazionale Archeologi, principale associazione di categoria degli archeologi italiani, hanno presentato i risultati dell’ “Operazione di primo recupero della necropoli di Fossa (L’aquila)”, svolta in collaborazione con la Soprintendenza Archeologica dell´Abruzzo, l’Assessorato alla Cultura - Comune di Fossa, l’Archeoclub d´Italia sezione Aricina-nemorense e con gli archeologi volontari abruzzesi (cooperativa "Vestea"), appassionati di archeologia locali (associazione culturale "Veiove"), abitanti di Fossa e Poggio Picenze, gli studenti delle Università degli Studi di Chieti, L´aquila, Roma "La Sapienza". "L’intervento, all’indomani del sisma, può essere letto come un exemplum di quello che un´associazione può fare se mette davanti a tutto i valori della solidarietà e dell´amicizia. Un piccolo contributo di assistenza verso le popolazioni colpite dall´evento ed in favore e protezione dei beni culturali abruzzesi, in particolare archeologici. In risposta all’appello di aiuto degli archeologi aquilani e della popolazione civile, che in seguito al terremoto hanno visto la distruzione parziale di un monumento di straordinaria importanza culturale, simbolo di una comunità e della sua memoria storica, quale la necropoli protostorica di Fossa - Casale (fine Ix/inizi Viii secolo a.C. - I secolo d.C.), conosciuta come “piccola Stonehenge”, l’Associazione Nazionale Archeologi ha realizzato e coordinato il progetto di primo recupero della necropoli. Il sito si trovava completamente coperto da un folto manto erboso - spiegano Preite e Grossi - che non permetteva una facile lettura delle strutture, né per questo era possibile valutare tutti i danni. L’operazione, condotta con rigore scientifico (documentazione fotografica e grafica, schedatura delle strutture e valutazione dei danni strutturali, ecc.), ha messo in evidenza due ordini di danni: quelli dovuti ai crolli, causati dal terremoto, e quelli dovuti al vandalismo e all’incuria ante terremoto. Tra i monumenti archeologici più colpiti erano le tombe a camera, le cui coperture, prive di sostegni, erano crollate, nonché la rotazione sul proprio asse di alcune stele".  
   
   
ORCHESTRA REGIONALE TOSCANA: QUATTRO ENTI IMPEGNATI A METTERE IN SCENA MUSICA PER I GIOVANI CON GIOVANI  
 
Firenze, 26 maggio 2010 - Un progetto di qualità, nato nell´ambito della programmazione del sistema teatrale toscano voluta dalla Regione, e realizzato da una squadra di quattro soggetti – Metastasio di Prato, Orchestra regionale toscana, Scuola di musica di Fiesole, Accademia di belle arti di Firenze – che hanno costruito uno spettacolo per le giovani generazioni attraverso l´opera di altri giovani; un modo per far crescere, formandole, nuove professionalità del mondo musicale, e insieme domani forse nuovi appassionati. Questo è “L´isola dei pappagalli”, opera di con musiche di Nino Rota e testi di Sergio Tofano, idea nata a seguito del centenario del Corriere dei Piccoli due anni fa, venerdì mattina, 28 maggio, sul palcoscenico del Teatro Verdi alle 0re 10,30; giovedì, invece, prove generali a porte aperte. «Sono iniziative che fanno b ene alla cultura – ha affermato stamani l´assessore alla cultura Cristina Scaletti nel corso dell´incontro con la stampa per presentare lo spettacolo -, un lavoro di lirica per l´infanzia che si pone ai più alti livelli europei. E alla prima sarò in platea con i miei figli, a gustare insieme a loro questo richiamo nostalgico, ma attualissimo, all´epopea del Corriere dei Piccoli. Ringrazio tutti coloro che hanno partecipato alla riuscita di questa bella iniziativa, che come tutte le cose migliori fatte per l´infanzia è perfetta anche per gli adulti». Tra le giovani fasce d´età che sono state coinvolte nella realizzazione dello spettacolo, ha sottolineato Aldo Tarabella, compositore e regista dello spettacolo, che ha partecipato insieme al direttore d´orchestra Marcello Bufalini, al direttore di Fondazione Ort Marco Parri e ai rappresentanti di tutti i soggetti coinvolti, frutto di quattro laboratori: - il primo dedicato al C oro di voci bianche, della Scuola di musica di Fiesole, dove è stato aperto un nuovo Insegnamento dedicato all’Opera per ragazzi, che consentirà di estendere la forma “Opera” agli allievi della scuola; - il secondo dedicato al gruppo di giovani attori selezionati a partire dall’esperienza del Laboratorio di Prato, per indirizzarli verso il genere della commedia musicale colta; - il terzo e il quarto per gli allievi dell’Accademia di Belle Arti di Firenze, sezioni scenografia e costumi, nell’ambito dei quali, gli allievi, sotto la guida degli insegnanti hanno “materialmente” realizzato le scene ed i costumi dello spettacolo. E le realizzazioni dei giovani creatori per lo spettacolo sono esposte alla Provincia occasione di Startpoint 2010. In conclusione, una sfida per tentare di dare vita ad una proposta di un’opera lirica diversa, “leggera”, dove la collaborazione tra qualificate realt&agr ave; operative consente il contenimento dei costi rispetto alla lirica tradizionale, cercando al contempo una più ampia platea di pubblico. Grazie dell’attività della Fondazione Toscana Spettacolo “L´isola dei Pappagalli” verrà distribuita almeno in altre quattro piazze della Toscana, oltre a Firenze e Prato che ospiteranno lo spettacolo alla ripresa della programmazione autunnale.  
   
   
ROMA: "LA PROVINCIA DELLE MERAVIGLIE". ALLA SCOPERTA DEI TESORI NASCOSTI  
 
Roma, 26 maggio 2010 - Il presidente della Provincia di Roma Nicola Zingaretti ha presentato la seconda edizione de ´La Provincia delle Meraviglie. Alla scoperta dei tesori nascosti´, presso il Complesso del Vittoriano. Alla conferenza stampa hanno partecipato l´assessore alle Politiche culturali della Provincia di Roma, Cecilia D´elia, il delegato per la storia e la memoria della Provincia di Roma, Umberto Gentiloni Silveri e il presidente di Comunicare Organizzando, Alessandro Nicosia. Arte, archeologia, memoria, cultura e prodotti enogastronomici: sono questi gli elementi che compongono la seconda edizione dell’iniziativa ´La Provincia delle meraviglie´, che fino al 20 giugno proporrà una serie di manifestazioni pensate per valorizzare i tesori nascosti del territorio provinciale. Tutte le iniziative in calendario sono gratuite. La mostra, che rimarrà allestita fino al 20 giugno, offre ai visitatori oltre 100 reperti archeologici provenienti da 34 musei civici della Provincia. I reperti esposti arrivano da 35 Comuni, tra cui Tivoli, Marino, Nemi, Nettuno, Velletri, Cerveteri, Frascati, Fiumicino, Anzio, Tolfa e tanti altri. Diverse le sezioni dell´ esposizione: si va dalla ´Terra degli Etruschi´, ai ´Centri Latini attorno al Tibur´, fino a ´ Costeggiando il Tevere´ e ´ La Valle Latina´. L´esposizione, che raccoglierà documenti, foto e filmati relativi ai Comuni della Provincia nei mesi che precedettero la liberazione, è la prima tappa di un progetto tematico curato da Umberto Gentiloni Silveri, delegato provinciale alla Memoria. Dal 4 al 6 giugno invece all´Auditorium Parco della Musica andranno in scena le produzioni vitivinicole e gli oli, le aziende del territorio provinciale presenteranno i loro prodotti. Per il presidente Zingaretti: "Questa rassegna è anche una grande occasione di promozione del territorio. Alla base c’è un´idea di sviluppo, crescita e coesione sociale, fondata sulla cultura. Bisogna inoltre abbattere quella che io chiamo ´la sindrome del canguro´ ovvero quello che succede a molti turisti ma anche a molti romani: per scoprire le bellezze archeologiche saltano dalla Capitale all´Umbria, alla Toscana o direttamente all´estero, scordandosi della cintura attorno a Roma e del suo patrimonio culturale". "Si tratta della seconda edizione - ha dichiarato l´ assessore provinciale alla Cultura, Cecilia D´ Elia, - dopo il successo dell´ anno scorso con le opere del Novecento. Questa mostra porta a Roma tesori custoditi nei musei, quasi tutti civici, dei Comuni dell´ hinterland romano per far capire ai turisti, ai romani, ma soprattutto ai cittadini dei territori della provincia, il grande patrimonio che hanno in mano". I musei, le opere d’arte, i manufatti di varie tipologie, le tradizioni vitivinicole e oleicole che determinano la ricchezza della Provincia, si presentano in questa iniziativa in qualità di testimonial capaci di documentare l’affascinante realtà di un territorio dotato di un’offerta culturale e naturalistica di straordinaria varietà. Il Complesso del Vittoriano, l’Auditorium Parco della Musica, la Galleria Alberto Sordi e la Stazione Termini ma anche 5 Comuni della Provincia - Ariccia, Artena, Genzano, Genazzano, Palombara Sabina - diventeranno per l’intera durata dell’iniziativa, vetrine espositive promozionali che consentiranno ai numerosi turisti, di scoprire e conoscere le superbe ricchezze che caratterizzano i 121 comuni della Provincia.  
   
   
A DEIR MAR MUSA IN SIRIA LA PROVINCIA DI TRENTO STA ESPORTANDO IL MODELLO COOPERATIVO DA UN´ESPERIENZA DI SPIRITUALITÀ AD UN PROGETTO CONCRETO DI SVILUPPO SOCIALE  
 
 Trento, 26 maggio 2010 - In riferimento a quanto pubblicato ieri sul quotidiano l’Adige in prima pagina (“Formaggio salatissimo”) e poi a pag. 23 con l’articolo ”L’assessore Lia Beltrami aiuta l’amico missionario”, preme precisare quanto segue. Fa piacere che un giornale come l’Adige sia sensibile a quanto la Provincia sta facendo non solo per la solidarietà internazionale, ma anche per favorire il dialogo interculturale e interreligioso. Siamo pertanto lieti che sia stato dato spazio all’iniziativa che vede coinvolto il Trentino, assieme al governo italiano e alla Comunità europea, nella valorizzazione delle iniziative di carattere spirituale del monastero cattolico di Deir Mar Musa in Siria sia delle iniziative di promozione sociale ed economica delle popolazioni dedite alla pastorizia che vivono nei dintorni del medesimo monastero e che il vostro articolista abbia dato ragione con dovizia di particolari su una determina della provincia che fa decollare il progetto della cooperativa casearia. Proprio per venire incontro a questa sensibilità, l’assessore provinciale alla solidarietà internazionale e alla convivenza intende fornire ulteriori informazioni sia a completamento sia a correzione di alcuni passaggi dell’articolo in questione. “Nel monastero siriano di Deir Mar Musa, grazie anche al lavoro di padre Paolo Dall’oglio – ci ha detto l’assessore provinciale alla solidarietà internazionale e alla convivenza, – viene sperimentata la pacifica convivenza e il dialogo interculturale e interreligioso fra popoli islamici e centri spirituali cristiano-cattolici. A Deir Mar Musa, ad esempio, la Provincia autonoma di Trento ha inviato un gruppo di giovani perché facessero esperienza di questo dialogo; di Deir Mar Musa si è occupato anche il governo italiano, che con un intervento durato alcuni anni ne ha finanziato i lavori di ristrutturazione, ed anche la Comunità europea si è mossa per quel monastero, contribuendo alla riorganizzazione della sua preziosa biblioteca”. Detto questo, preme sottolineare ed evidenziare che, come spesso accade in questi "avamposti” del dialogo e delle aperture interculturali, Deir Mar Musa non è solo un monastero, non è solo spiritualità, non è solo religione. Deir Mar Musa è anche un’oasi di circa 400 ettari, protetta come bene ambientale di primaria importanza, all’interno della quale opera un piccolo caseificio che raccoglie e lavora il latte prodotto dagli animali del monastero stesso, ma anche quello dei piccoli allevatori dei dintorni. “L’intervento della Provincia, che si è concretizzato nel progetto di cui stiamo parlando – ha ancora affermato l’assessore, – intende mettere a disposizione dei gestori di quel caseificio non solo i finanziamenti per riorganizzarsi e rendere efficiente il loro apparato di raccolta, trasformazione e distribuzione dei prodotti caseari, ma anche la nostra esperienza in fatto di struttura cooperativistica, che è stata individuata come la migliore e la più idonea per quelle zone. Ecco allora che in prospettiva il caseificio di Deir Mar Musa diventerà una vera e propria piccola cooperativa casearia, un modello che noi intendiamo proporre come esempio da replicare in zona, in modo da offrire a quei piccoli allevatori una chance di sviluppo sostenibile, che nel breve diventerà sviluppo per l’autosufficienza anche economica. Tutto ciò rientra a pieno titolo in quelli che noi definiamo “progetti di sviluppo” che costituiscono l’ossatura della solidarietà internazionale e che il Trentino sta praticando da sempre in tutti i continenti della terra.” Padre Dall’oglio è già stato due volte in visita in Trentino, per carpire i “segreti” metodologici e organizzativi dei nostri piccoli caseifici sociali autosostenibili e a basso consumo energetico; i nostri tecnici sono già stati due volte a Deir Mar Musa per far decollare quell´esperienza; il prossimo luglio una ragazza che lavora nella cooperativa casearia siriana sarà per due settimane in Trentino per seguire un corso a Fondo, con l’aiuto fattivo e collaborativo della Cooperazione Trentina... Questo è il progetto “Deir Mar Musa el-Habashi”: creare un’opportunità di sviluppo compatibile, essere un esempio per le popolazioni della zona, offrire appoggio e sostegno ad un’economia che è ancora di sussistenza e che deve diventare invece autosufficiente. Un’ultima annotazione. Nell’articolo di giornale citato all’inizio la Provincia autonoma di Trento viene accusata d’aver “evaso a tempo di record la richiesta di un contributo per il caseificio siriano”, quasi come se la tempestività e l’agilità burocratica fossero all’improvviso diventate motivo di vergogna e di riprovazione. In realtà, come di frequente accade quando c’è da definire un progetto di solidarietà al quale si sta lavorando da molto tempo, se è vero che a livello formale la lettera di richiesta del contributo porta la data del 5 maggio di quest’anno e che la determina che impegna la spesa necessaria è del 12 maggio, sostanzialmente all’elaborazione del “Progetto caseificio di Deir Mar Musa” sia gli uffici della Solidarietà internazionale della Provincia, sia le organizzazioni del volontariato coinvolte hanno lavorato per quasi un anno. Quella del 5 maggio era solo la data dell’ufficializzazione di un lungo percorso che ha verificato, come del resto facciamo sempre, la fattibilità del progetto, i tempi di realizzazione, le ricadute, la congruità dei costi da sostenere, le garanzie su chi lo realizzerà concretamente: le carte, poi erano già pronte e non c´era più motivo di procrastinare ulteriormente nel tempo la decisione.