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Notiziario Marketpress di Mercoledì 20 Marzo 2013
UE SULLA PROTEZIONE DEI DATI: LA COMMISSIONE GIURIDICA DEL PARLAMENTO EUROPEO DEGLI AFFARI SOSTIENE L’ UNIFORMITÀ DELLE DISPOSIZIONI IN MATERIA DI PROTEZIONE DEI DATI  
 
Bruxelles, 20 marzo 2013 - La Commissione europea ha accolto con favore l´adozione di un parere da parte del Parlamento europeo, commissione giuridica (Juri) sulla proposta della Commissione di un regolamento sulla protezione dei dati di riforma della norme comunitarie in materia di tutela che risalgono al 1995 (cfr. Ip/12/46 e Ip / 13/57 ). Il parere sulla proposta di regolamento sulla protezione dei dati, elaborata dal deputato Marielle Gallo mantiene lo slancio che sta costruendo verso la rapida adozione delle nuove norme Ue in materia di protezione dei dati. La commissione Juri ha anche votato il relatore parere Axel Voss ´sulla direttiva sulla protezione dei dati per il legislazione del settore di applicazione. Le opinioni ritenute oggi sarà presentato alla commissione per le libertà civili, la giustizia e gli affari interni (Libe), che voterà le proprie relazioni nella primavera del 2013. "Voto di oggi dalla commissione giuridica del Parlamento europeo Comitato di noi fare un altro passo verso la rapida adozione di una riforma moderna protezione dei dati in Europa ", ha dichiarato la vicepresidente Viviane Reding, dell´Ue Commissario alla Giustizia. "Ringrazio la commissione Juri e, in particolare, relatori, deputati Marielle Gallo e Axel Voss, per il loro lavoro efficace. Tutti gli elementi sono in calo in atto per rendere decisivo progresso politico su questo fascicolo critico nei mesi a venire. Ciò di cui abbiamo bisogno per l´Europa è un accordo che è un bene per i cittadini e che fa bene agli affari "La riforma della protezione dei dati consentirà inoltre di migliorare la fiducia tra le autorità incaricate dell´applicazione della legge, agevolando lo scambio di dati per combattere la criminalità grave, garantendo nel contempo un elevato livello di protezione per i cittadini", il vicepresidente Reding ha aggiunto. La commissione Juri sostenuto l´architettura ed i fondamenti principali della riforma dei dati della Commissione di protezione: La necessità di sostituire l´attuale direttiva sulla protezione dei dati 1995 con una direttamente applicabile regolamento che riguarda il trattamento dei dati personali. Un unico insieme di norme in materia di protezione dei dati, validi in tutta l´Ue eliminerà inutili requisiti amministrativi per le imprese e può risparmiare alle imprese circa 2300000000 € all´anno. La necessità di mantenere una definizione ampia di "dati personali" . Ciò è in linea con l´attuale direttiva del 1995. Ciò è anche in linea con la giurisprudenza della Corte di giustizia, che ha stabilito, per esempio, che gli indirizzi Ip sono dati personali (il caso Sabam ). All´ultimo giustizia del marzo vicepresidente Reding ha chiarito che restringere questa definizione significa che alcuni dati protetti in passato, non sarebbe più coperto in futuro - che non è un risultato, la Commissione sarebbe disposta ad accettare. (Vedi Speech/13/209 ). La necessità di dare ´esplicito consenso´ , come uno dei motivi legittimi al trattamento dei dati. La direttiva precisa attuali a partire dal 1995 che il consenso deve essere ´univoca´. La proposta della Commissione prevede che, se e quando il consenso viene utilizzato come base per l´elaborazione, per questo, deve essere un consenso reale e valida: non si può presumere che quando una persona rimane in silenzio o non agire, questo significa consenso. Come vicepresidente Reding ha spiegato in un recente discorso (cfr. Speech/13/197 ), il consenso è solo una delle diverse basi che rendono il trattamento dei dati personali lecito. Quindi, in pratica, le aziende non hanno bisogno di preoccuparsi di dover adattare i modelli di business esistenti. La necessità di avere un "one-stop shop" per le imprese che operano in diversi paesi dell´Ue. La proposta della Commissione riduce la burocrazia con l´introduzione di uno sportello unico per le imprese a che fare con le autorità di regolamentazione. In futuro, le aziende saranno solo avere a che fare con le autorità di protezione dei dati nel paese dell´Unione Europea in cui hanno la sede principale: un unico interlocutore, non 27 (o più). Il campo di applicazione della direttiva sulla protezione dei dati Law Enforcement . Una nuova direttiva si applicherà i principi generali di protezione dei dati e le regole di polizia e autorità giudiziarie in materia penale. Queste regole si applicano sia per l´elaborazione interna e bonifici transfrontalieri di dati e migliorare la fiducia tra le autorità incaricate dell´applicazione della legge. Prossimi passi : Dopo il voto della commissione Juri, il Comitato Libe (che è la commissione competente) sarà poi votare le proprie relazioni sulle due proposte in primavera 2013. La Commissione europea continuerà a lavorare a stretto contatto con il Parlamento europeo e con il Consiglio a sostenere i co-legislatori nel loro sforzo di concludere i negoziati entro il mandato del Parlamento attuale. I ministri hanno discusso le proposte di norme di protezione dei dati al Consiglio Giustizia l´8 marzo, in cui il vicepresidente Reding ha sottolineato la necessità di mantenere lo slancio nel processo legislativo ( Speech/13/209 ).  
   
   
2012/11: ECONOMIA DIGITALE MOTORE DELLA CRESCITA NEL MONDO + 5,2% MA NON ITALIA: -1,8%, SENZA INTERVENTI PREVISIONE DI ULTERIORE CALO  
 
Milano 20 marzo 2013 – “Internet, il mobile, l’economia dei social network stanno velocemente trasformando il mondo, spingendo gli investimenti ad aprire nuovi orizzonti tecnologici e applicativi, generando nuove opportunità di crescita per quei paesi, quei settori economici, quelle imprese che accettano la sfida del cambiamento attraverso l’innovazione digitale. Anche in Italia la pressione dell’evoluzione tecnologica sta producendo effetti positivi sui segmenti più legati al web e al mobile. Sviluppo dei contenuti digitali e della pubblicità on line, del segmento software e nuove soluzioni Ict, della musica e dell’editoria online, il boom di smartphone, eReader e tablet e dei servizi innovativi a essi associati, dimostrano che questi segmenti non solo non risentono della crisi, ma sono già dentro l’economia italiana, crescendo mediamente del 7,5% e contribuendo a significative trasformazioni nei modelli di consumo e di business. Ma ciò sta avvenendo in un contesto nazionale ancora poco sensibile all’innovazione, in cui per un’impresa ogni nuovo investimento rappresenta un vero e proprio azzardo, così che le best practice rimangono fenomeni isolati e non acquisiscono la dimensione necessaria a incidere sui trend negativi e a compensare la crisi dell’It tradizionale. Da qui le ragioni del ritardo con cui si va affermando l’economia digitale in Italia rispetto al resto del mondo e il continuo calo di fatturato del settore It che, per il quinto anno consecutivo, chiude i conti in rosso con - 4% di calo di fatturato, spinto verso il basso dalla crisi delle componenti tradizionali, che rappresentano ancora la quota preponderante del mercato”- è quanto affermato oggi da Paolo Angelucci, presidente dell’Associazione nazionale delle imprese It, nel presentare a Milano le anticipazione del Rapporto Assinform 2013, coadiuvato da Giancarlo Capitani e Annamaria Di Ruscio, rispettivamente ad e dg di Netconsulting. “In assenza di interventi specifici tesi a cambiare questi trend - ha continuato Angelucci - le stime per il 2013 non possono non essere segnate da un profondo pessimismo: ci attendiamo, infatti, un’ulteriore discesa del Global Digital Market del -3,6%, con l’It tradizionale in caduta libera a –5,8%, fatto che avrà pesanti ricadute soprattutto sull’occupazione essendo un settore labour intensive che attualmente impiega circa 400 mila addetti. Se, al contrario, si darà avvio a un vero cambiamento del quadro di riferimento, introducendo elementi di correzione degli assetti attuali , fra i quali una forte accelerazione per il raggiungimento degli obiettivi dell’Agenda Digitale, portando il suo braccio operativo, l’Agenzia per l’Italia Digitale sotto la massima responsabilità politica, ovvero Palazzo Chigi; rendere il credito di imposta per la ricerca e l’innovazione una misura strutturale; dare una rapida ed equa soluzione al grave problema dei debiti della Pa verso le imprese, aprire linee di finanziamento alle aziende che investono in innovazione, allora si potrà iniziare a vedere una luce in fondo al tunnel della crisi e l’inizio di un’inversione di tendenza del Gdm, che stimiamo potrà attestarsi a -1,5%” . I dati emersi dall’indagine confermano che, a fronte di un’economia reale che a livello mondiale è cresciuta nel 2012 del 3,2% rispetto all’anno precedente, l’economia digitale, definita come Global Digital Market, ha marciato alla velocità di +5,2%, giungendo a coprire quasi il 6% del Pil mondiale. In Europa il tasso medio di crescita del Gdm si è attestato a +0,6%, ma il peso dell’economia digitale è giunto al 6,8% del Pil europeo. Nello stesso periodo, in Italia l’economia reale è calata del -2,4%, mentre il Global Digital Market, che rappresenta il 4,9% del Pil nazionale con un valore di 68.141 milioni di euro, ha registrato una dinamica del -1,8%. Tale trend, pur essendo in attenuazione rispetto all’anno precedente (-2,1%nel 2011/10), segnala la crisi dei servizi Ict tradizionali(-4,7%), che rappresentano in valore oltre la metà del mercato, a cui si oppone la crescita dei contenuti e pubblicità digitale (+7,2%) e del software e soluzioni Ict (+2,4%). “In Italia – ha precisato il presidente di Assinform - si va approfondendo il digital divide fra chi intraprende la strada dell’innovazione e chi, suo malgrado perché costretto dalla crisi, o per vera e propria miopia, sceglie di non scegliere, di resistere, siano essi imprese, pubbliche amministrazioni o anche famiglie e cittadini che sottovalutano i vantaggi del web. In realtà siamo a un bivio perché, data la velocità del cambiamento in atto, resistere vuol dire arretrare e zavorrare ancora di più l’economia, il Paese, su assetti ormai sterili incapaci di offrire soluzioni alla crisi e ai problemi strutturali. Al contrario, nel clima di grande incertezza in cui viviamo, l’unica certezza è che la scelta di colmare il gap d’innovazione che ci separa dalle principali economie rappresenta la vera opportunità per aprire un nuovo percorso di sviluppo”. “Dal nuovo Parlamento e dal nuovo Governo – ha concluso Angelucci - ci aspettiamo piena consapevolezza sul fatto che intraprendere questa scelta significa impegnare il Paese in uno sforzo corale, che va sostenuto sulla base di quadro di riferimento istituzionale e normativo organico e favorevole all’innovazione. Occorre creare le condizioni affinché per le imprese e le Pubbliche Amministrazioni sia possibile valorizzare tutte le novità e sfruttare le enormi potenzialità che le nuove tecnologie offrono, riorganizzare e razionalizzare i processi, innovare prodotti e servizi, dotarsi di nuove competenze, creare nuova occupazione”.  
   
   
"CONFERENZA ANNUALE SMART CITIES 2013"  
 
Budapest, 20 marzo 2013 - Il 5 e 6 giugno 2013 si terrà a Budapest, in Ungheria, una conferenza intitolata "Conferenza annuale Smart Cities 2013" (Smart Cities Annual Conference 2013). Con la crescita costante della popolazione mondiale, sempre più persone si trasferiscono nelle città ogni giorno. Il nostro pianeta sta diventando più urbano e quindi le nostre città devono diventare più intelligenti. Per gestire questa urbanizzazione su larga scala, dobbiamo trovare nuovi modi di gestire la complessità, aumentare l´efficienza, ridurre le spese e migliorare la qualità della vita. Sullo sfondo dei cambiamenti economici e tecnologici causati dalla globalizzazione e dai processi di integrazione, le città dell´Europa si trovano a dover conciliare competitività e sviluppo urbano sostenibile simultaneamente. Questa sfida avrà probabilmente un impatto su questioni di qualità della vita urbana riguardanti le abitazioni, l´economia e le condizioni culturali, sociali e ambientali. La conferenza vedrà i partecipanti incontrarsi e discutere della futura forma del panorama urbano europeo oltre alle possibilità di partecipare a vari workshop e sessioni di networking. Per ulteriori informazioni, visitare: http://eu-smartcities.Eu/content/smart-cities-annual-conference-budapest-5-6-june-2013  
   
   
"CONGRESSO MONDIALE E-ID"  
 
Nizza, 20 marzo 2013 - Il 23 e 24 settembre 2013 si terrà a Nizza, in Francia, un evento intitolato "Congresso mondiale e-Id" (World e-Id Congress). Le identità digitali o elettroniche sono elementi chiave per l´identificazione di una persona e possono basarsi su password, certificati abilitati, carte di identità e codici Pin, o altri dispositivi come telefoni cellulari. Ci sono però ancora diverse barriere che non permettono ai lavoratori di muoversi liberamente nell´Ue: per esempio, non è facile accedere ai servizi pubblici quando si lavora o si vive in un altro paese. La Commissione europea ha lanciato e implementato varie soluzioni per offrire una e-Id nell´ambito di un sistema che comprenda tutta l´Ue, per il riconoscimento e l´autenticazione delle identità elettroniche (e-Id tramite carte elettroniche o altri mezzi). Il suo scopo è permettere alle aziende e ai cittadini di usare in sicurezza le loro identità elettroniche nazionali e ricevere aiuto dalle amministrazioni pubbliche in qualsiasi Stato membro nel quale vivono o viaggiano. La conferenza si concentrerà sulle applicazioni e gli usi delle identità mobili da parte degli stati, delle imprese e delle banche. Si metterà in evidenza anche l´approccio globale sostenuto con specifiche sessioni sull´Africa e i paesi emergenti che hanno un partenariato con la Banca mondiale. Infine si discuterà anche l´eventuale armonizzazione delle politiche, le questioni transfrontaliere, i documenti di viaggio e le identità mobili con smartphone ecc. La conferenza riunirà oltre 350 manager di programmi di e-Id, funzionari amministrativi ed esperti di tecnologia coinvolti in alcuni dei principali progetti al mondo di e-Id per discutere delle tendenze politiche e delle più recenti innovazioni. Per ulteriori informazioni, visitare: http://www.Worlde-idcongress.com/  
   
   
AIUTI DI STATO: LA COMMISSIONE EUROPEA ACCOGLIE CON FAVORE SENTENZA DELLA CORTE IN MATERIA DI INTERVENTO DELLO STATO FRANCESE A FRANCE TÉLÉCOM  
 
Bruxelles, 20 marzo 2013 - La Commissione europea accoglie con favore una sentenza della Corte di giustizia dell´Unione europea nelle cause riunite C-399/10 P e C-401/10 P , in merito a una dichiarazione degli azionisti e di prestito effettuate dallo Stato francese a favore della telecomunicazione nazionale storico France Télécom. In particolare, la Corte di giustizia ha invalidato dal Tribunale (Gc) ogni dato di maggio 2010 (causa T-425/04 ), che la dichiarazione pubblica di sostegno alla France Télécom dal Ministro per gli affari economici e il prestito partecipativo successiva da parte dello Stato francese non comporta un trasferimento di risorse statali - e quindi non costituisce aiuto di Stato. La Corte di giustizia ha ritenuto che il Tribunale ha erroneamente richiesto una stretta connessione tra il beneficio e l´impegno di risorse statali. Anche se questo prestito non è stata ripresa da France Télécom, ha conferito un vantaggio concesso mediante risorse statali che potrebbero essere gravati del bilancio dello Stato. La Commissione ha quindi diritto di beneficiare di tale vantaggio come aiuti di Stato a favore di France Télécom. La sentenza chiarisce la posizione per quanto riguarda le regole comunitarie sugli aiuti di Stato di uno Stato che interviene in favore di una società di cui è anche il proprietario. Il caso è stato rinviato dinanzi al Tribunale, che dovrà pronunciarsi sugli altri aspetti del caso che non aveva affrontato quando ha annullato la decisione della Commissione.  
   
   
COMUNE DI MILANO, REGIONE LOMBARDIA E CAMERA DI COMMERCIO PUNTANO SUL DIGITALE: 3 MILIONI DI EURO PER NUOVI PROGETTI  
 
Milano, 19 marzo 2013 - Sono stati presentati oggi presso la Camera di Commercio di Milano i progetti vincitori del Bando Impresa Digitale, che ha distribuito oltre 3 milioni di euro alle imprese della Provincia di Milano nel 2012. In particolare, 1,7 milioni di euro sono stati messi a disposizione dalla Camera di Commercio, 600 mila euro dal Comune di Milano e 760 mila euro dalla Regione Lombardia. “Come Amministrazione comunale siamo orgogliosi di aver contribuito al finanziamento di questo bando, che ha portato alla realizzazione di 158 innovazioni e alla nascita di 19 start-up milanesi. Un segno concreto di vicinanza delle istituzioni alle piccole imprese innovative che operano sul territorio in un momento di forte crisi economica, cogliendo le opportunità commerciali e di mercato”, così l’assessore alle Politiche per il Lavoro, Sviluppo economico, Università e Ricerca Cristina Tajani. Tre le misure previste: quelle destinate alle microimprese (circa 700 mila euro di contributi erogati), quelle per le piccole e medie imprese (circa 1 milione di euro) e per la creazione di nuove tecnologie (1,3 milioni di euro). 158 le richieste finanziate, su un totale di 687 domande presentate, e 19 hanno riguardato start-up. Il 67% riguarda il settore dei servizi, seguito da industria (21%) e commercio (10%). Diverse le innovazioni e i progetti d’impresa finanziati dal bando: dalla mappatura di percorsi accessibili alle persone con disabilità alla cura riabilitativa e al monitoraggio da remoto di pazienti, dal telecontrollo dell’illuminazione pubblica ai sistemi tecnologici applicati alla rete idrica per la riduzione delle perdite d’acqua, dalle superfici passive in legno a quelle attive controllabili elettronicamente. Bando Impresa Digitale 2012 - top ten
Impresa Il progetto in una riga Riassunto del progetto
Biocity Services S.r.l. Tecnologie per trasformare superfici strutturali normalmente passive come il legno, in superfici attive, controllabili elettronicamente mediante un applicativo Sw. L´obiettivo del presente progetto è la realizzazione del prototipo di una “Smart Wall” ossia una parete intelligente, utilizzando delle terminazioni piezoelettriche come attuatori, in modo che superfici strutturali normalmente passive come il legno, possano diventare superfici attive, controllabili elettronicamente mediante un applicativo Sw sviluppato ad hoc. Questo nuovo prodotto, che agisce come rilevatore di dati ambientali, trova una vasta gamma di applicazioni sia relativamente allo “Smart Energy Management”, che alla “Safety” sui luoghi di lavoro.
Athenes S.r.l. Sistema automatico per il monitoraggio e la mappatura dei percorsi accessibili alle persone con disabilità Map-abile.net Sistema automatico per il monitoraggio e la mappatura dei percorsi accessibili alle persone con disabilità motorie e creazione di un servizio per la pubblicazione automatica ed il libero accesso delle mappe attraverso internet. La soluzione progettata consentirà di realizzare un servizio di mappatura del territorio estremamente veloce ed efficace, identificando in modo estremamente preciso e puntuale le caratteristiche del percorso (identificando ad esempio, salite, discese, pendenze, presenza di gradini, presenza di passaggi troppo stretti, ecc.) e riportarle immediatamente attraverso mappe pubblicate su internet e rese pubblicamente e liberamente disponibili. L’obiettivo è quello di dare la possibilità alle persone disabili di poter consultare preventivamente queste mappe in modo da avere precise informazioni relativamente ai percorsi che intendono intraprendere per raggiungere i luoghi desiderati e dar loro per esempio la possibilità immediata di valutare la possibilità di raggiungerli in autonomia o la necessità di farsi accompagnare. La soluzione realizzata consentirà di realizzare queste mappe in modo estremamente veloce e completamente automatico.
Ulisse- S.r.l. Realizzazione di una famiglia di applicazioni mobili per smartphone in grado di riconoscere, gli eventi di partenza e di sosta di un qualsiasi veicolo. Il progetto Carspotting è rivolto alla realizzazione di una famiglia di applicazioni mobili per smartphone in grado di riconoscere, senza alcun intervento manuale, gli eventi di partenza e di sosta di un qualsiasi veicolo, senza che questo debba essere dotato di specifici dispositivi di tracking, con il solo utilizzo di funzionalità normalmente disponibili su veicoli privati o acquistabili a costi estremamente contenuti (es. Auricolari Bluetooth). A partire da questa tecnologia, le applicazioni mobili permettono una serie di funzioni applicative evolute quali il ritrovamento di un veicolo parcheggiato, la comunicazione della sua posizione a dispositivi in uso ad altri utenti del medesimo veicolo, la tracciatura dello stato di utilizzo e di rilascio di un parcheggio, la tracciatura della posizione corrente di un veicolo. Il progetto si prefigge quindi lo scopo di realizzare in primo luogo un prototipo di applicazione mobile in grado di determinare con sufficiente affidabilità lo stato di utilizzo di una qualsiasi automobile, utilizzando esclusivamente tecnologia a basso costo e di facile accessibilità, e di costruire su questa tecnologia una costellazione di applicazioni, orientate all’utilizzo personale e collettivo.
B2 Sistemi S.r.l. Infrastruttura di supporto al turismo nelle città lombarde dotate di Open Data (O.d.) relativi ai punti di interesse (P.d.i.) presenti. Il progetto vuole definire un’infrastruttura di supporto al turismo nelle città lombarde dotate di Open Data (O.d.) relativi ai punti di interesse (P.d.i.) presenti. Essa sarà in grado di proporre al turista, dotato di terminale mobile, suggerimenti sui P.d.i. Censiti negli O.d. Sulla base delle sue preferenze esplicite e implicite ricavate contestualmente alla visita nel suo progredire. Il sistema fornisce all’utente suggerimenti e schede informative che lo stimolano a proseguire la visita verso P.d.i. Collegati (per tema e per contiguità) a quelli già visitati. Il terminale, mediante opportuna applicazione, invia a un sistema centrale dati di posizionamento, spostamento e sosta per quel turista. I dati raccolti serviranno, oltre alla generazione di suggerimenti, per finalità statistiche di breve e medio periodo. Nel breve un backoffice potrà individuare flussi turistici notevoli verso specifici punti di interesse (musei, mostre, piazze, monumenti, altro) che potranno essere allertati per gestire al meglio il flusso in arrivo. L’esistenza di un flusso critico influenzerà i suggerimenti rivolti ai singoli turisti. Nel medio periodo i dati raccolti potranno servire per riconfigurare i punti di interesse in modo da sfruttare al meglio i flussi turistici attesi.
Blue Gold S.r.l. Tecnologie basate sull´Iot, applicate alle reti idriche per la riduzione delle perdite d’acqua. La società Blue Gold nasce commissionando una ricerca sperimentale al Politecnico di Milano. L´obiettivo è realizzare un modello matematico che attraverso l’analisi di misure di pressione e portata di una rete, permetta di individuare le priorità d’intervento nelle reti idriche finalizzate alla riduzione delle perdite d’acqua. Abbattere le perdite idriche significa ridurre l’acqua immessa nelle reti e i consumi di energia elettrica dei gestori, e quindi le emissioni di Co2 in atmosfera, necessaria al pompaggio dell’acqua nei serbatoi cittadini, da dove, per gravità, l’acqua arriva attraverso gli acquedotti, alle utenze. Nel 2011 è partito il progetto pilota, installando nella rete gli strumenti per il monitoraggio e la registrazione della pressione e portata. Oggi le letture degli strumenti sono eseguite mensilmente sul campo, mentre per fornire il servizio real time è necessario avere le informazioni giornalmente. Obiettivo della Blue Gold con il bando Imprese digitali è testare la fattibilità della sperimentazione acquistando per un anno un servizio chiavi in mano che ci garantisca giornalmente su piattaforma web la disponibilità delle misure degli strumenti da analizzare con il nostro modello.
Allix S.r.l. Piattaforma hardware e software per il telecontrollo dell´illuminazione pubblica. Piattaforma hardware e software per il telecontrollo dell´illuminazione pubblica. Ogni punto luce è connesso algi altri tramite una rete wireless attraverso la quale vengono veicolati i comandi alle lampade e i dati dei sensori (temperatura, inclinazione, potenza assorbita, intersità della luce ecc.) L´interfaccia client sarà sviluppata in ambiente mobile (android e Apple iOs) al fine di facilitare l´utente nell´utilizzo sia all´interno degli uffici e che all´esterno.
Inkom Engineering S.r.l. Infrastruttura It per la cura riabilitativa e il monitoraggio da remoto del paziente (parametri fisiologici) e dell’ambiente (temperatura, umidità, …) in cui vive il paziente. L’obiettivo del progetto è costruire una piattaforma tecnologica che permetta ad anziani e disabili di vivere più comodamente in casa propria, migliorando la loro autonomia, facilitando le attività quotidiane, garantendo buone condizioni di sicurezza, monitorando e curando le persone malate.
Step S.r.l. Dispositivo d´illuminazione integrato da sensori di movimento che permette di valutare la luminosità e lo spazio da illuminare a seconda della presenza di persone e della quantità di luce che invade lo spazio considerato. Il progetto si inserisce nell’ambito delle Iot (Internet of Thing) e si propone di rinnovare il concetto di lampadina che sin dal 1880, anno in cui Edison la inventò, ha subito tante trasformazioni tecnologiche ma nessuna che la rendesse un oggetto quasi pensante in grado di interagire in e attraverso la rete digitale. Il dispositivo progettato che può realizzare tutto ciò è una lampadina a Led integrata da sensori di movimento e illuminazione che permette di valutare la luminosità e lo spazio da illuminare a seconda della presenza di persone e della quantità di luce che invade lo spazio considerato. Il dispositivo può esere controllato e configurato direttamente con un interruttore touch sreen o tramite tecnologia wireless utilizzando apparati mobili come tablet o smartphone. Sarà quindi possibile controllare l’illuminazione via internet e ricevere alert di controllo e verifica in caso di malfunzionamenti o irregolarità. Tale dispositivo può essere applicato in una grande varietà di aspetti della vita quotidiana: uffici, case, esterni (viabilità notturna). In una più ampia visione con valenza sociale il dispositivo può agevolare l’individuazione di percorsi in casi di urgenza, di emergenza o di persone con mobilità limitata.
Start S.r.l. Sistema innovativo per la ricostruzione 3D di elementi culturali di interesse architettonico-storico-artistico, ottimizzato per la navigazione in realtime rendering e la successiva fruizione con un elevato grado di interazione utente-ambiente. Si vuole realizzare un sistema innovativo per la ricostruzione 3D di elementi culturali di interesse architettonico-storico-artistico ottimizzato per la navigazione in realtime rendering e la successiva fruizione con un elevato grado di interazione utente-ambiente. Il sistema guiderà il turista attraverso i punti di interesse dell’itinerario di visita. I contenuti multimediali si attiveranno tramite movimenti nello spazio e speciali tag distribuiti: si potrà rivedere in realtà aumentata come in origine era un elemento che non esiste più e navigarlo interattivamente. Saranno accessibili “virtualmente” spazi oggi inaccessibili (interni di palazzi d´epoca, corti private, monumenti in restauro) grazie a dettagliatissime ricostruzioni stereoscopiche sferiche navigabili a 360° prodotte con strumenti avanzati di acquisizione multidimensionale. La sperimentazione verrà dedicata a Milano e Navigli: una città d´acqua del passato ormai cancellata che esprime al meglio le potenzialità delle moderne tecnologie di augmented&virtual reality per la ricostruzione di memoria storica e per riportare alla luce una parte della città che al grande pubblico è in larga misura sconosciuta o che non è più possibile vedere poiché vive ancora solo in archivi documentali, fotografie d’epoca o dipinti.
Visup Srl Goalshouter è la piattaforma che permette a chiunque di poter facilmente raccogliere i dati di una qualsiasi partita di calcio, e condividerli commentandoli sui social, con amici e appassionati. Si vuole continuare a migliorare i risultati ottenuti dal progetto “Visualsport self-tracking” che, anche grazie alla partecipazione al bando Ict della Camera di Commercio, è potuto crescere in qualità e quantità. Si intende cogliere l’opportunità del bando Impresa Digitale per poter ottimizzare gli investimenti necessari a realizzare una nuova iterazione con gli utenti in merito al software di raccolta dati sportivi da tutti gli stadi di calcio, grazie ad una applicazione per iOs e Android. Si intende poter lavorare alla realizzazione di un prototipo che possa utilizzare i suggerimenti degli early-adopters raccolti negli ultimi mesi in cui si è avuta l’opportunità di testare l’attuale versione dell’app con diversi utenti in Italia, Finlandia, Spagna, Inghilterra, Usa e Singapore. Tale scelta è dettata dal crescente interesse per il servizio che gli utenti stanno dimostrando, dalla rilevazione dei problemi di usabilità riscontrati in casi reali di utilizzo e dalla maggiore diffusione dei diversi devices (tablet e smartphone) presenti in tutti gli stadi. Inoltre, la presenza a livello internazionale di competitors diretti (ad esempio: Gamechanger.io) suggerisce l’opportunità di concentrare maggiormente le energie nel rendere facilissimo l’uso dell’applicazione nella raccolta dati.
 
   
   
BANDA LARGA, SIGLATA INTESA TRA UNIONCAMERE E EUTELSAT ITALIA  
 
Roma, 20 marzo 2013 - Permettere a tutte le aziende italiane operanti nei diversi ambiti del territorio nazionale di avere la stessa opportunità di accesso alla Banda Larga, elemento fondamentale per la crescita economica e l’internazionalizzazione dell’impresa. Con questo obiettivo, Unioncamere ed Eutelsat Italia hanno firmato un protocollo d’intesa triennale rivolto in particolare alle piccole e micro aziende italiane ubicate in zone remote ed ancora in Digital Divide, nell’intento di offrire una soluzione tecnologica di immediata e facile attivazione senza bisogno di effettuare scavi per il passaggio di fili. Basta installare e puntare correttamente una parabola per ottenere collegamenti veloci alla Rete, superando in modo rapido e definitivo un problema che riguarda ancora il 4,4% della popolazione italiana e centinaia di migliaia di imprese. Secondo gli ultimi dati ufficiali del Ministero dello Sviluppo Economico, le regioni maggiormente interessate dal fenomeno, anche a causa delle caratteristiche orografiche del territorio Italiano, si trovano sia al Sud (Molise, Calabria, Basilicata e Abruzzo) e sia al Nord (Valle d’Aosta, Friuli Venezia Giulia, Piemonte e Veneto). Il protocollo prevede la promozione da parte di Unioncamere di iniziative dirette alle Camere di Commercio volte a diffondere la Banda Larga satellitare, anche attraverso bandi per l’erogazione di voucher alle imprese per l’installazione dei supporti di collegamento. Questo nella logica della complementarietà e sussidiarietà con le reti terrestri nel caso di carenza di reti tradizionali qualitativamente efficienti in termini di connettività, sempre nel rispetto della neutralità tecnologica prevista dall’Agenda Digitale italiana. “L’accesso diffuso, veloce e poco costoso alle risorse informative della rete - ha detto il Presidente di Unioncamere, Ferruccio Dardanello - è ormai un asset indispensabile per competere sui mercati, soprattutto per le imprese di micro e piccole dimensioni che costituiscono la struttura portante dell’economia dei territori italiani. Questo accordo potrà favorire la riduzione del digital divide che penalizza fortemente una grande fetta del tessuto imprenditoriale italiano, dislocato nelle aree più difficili da raggiungere dalle infrastrutture terrestri necessarie alla banda larga. E potrà permettere a migliaia di micro-attività economiche di continuare ad assicurare una funzione essenziale, quella di contribuire alla tenuta sociale dei territori, garantendo una risposta capillare alla domanda di servizi”. Renato Farina, Amministratore Delegato di Eutelsat Italia, ha dichiarato: “Siamo molto orgogliosi di questo importante accordo con Unioncamere, massima espressione istituzionale dell’impresa italiana. Il protocollo conferma l’impegno del Ka-sat al servizio dello sviluppo economico del Paese, dimostrando ancora una volta che il satellite ha un ruolo basilare nel superamento di quelle barriere che ancora impediscono la connessione a Internet e di conseguenza una paritetica e democratica possibilità di espansione per molte aziende. Soprattutto per le più piccole, spesso isolate sul territorio e fonte di grande impulso creativo e innovativo, l’accesso ai servizi a Banda Larga satellitare può rappresentare una risorsa per le loro attività con sistemi agili, economici e performanti. Eutelsat si impegna a creare un profilo di servizio professionale nuovo e dedicato, con velocità di 20 Mbit/s in ricezione e di 6 Mbit/s in trasmissione, e a condizioni economiche privilegiate. Per la gestione del protocollo – che arriva dopo quello siglato recentemente da Eutelsat Italia con il Ministero dell’Università e della Ricerca, che ha permesso di cablare una ventina di istituti scolastici in Digital Divide - è previsto un ‘tavolo di indirizzo e coordinamento operativo’, con il compito di individuare altre iniziative congiunte, anche nell’ambito formativo, prevedendo il coinvolgimento diretto delle istituzioni pubbliche. Il tutto nella certezza che la Banda Larga rappresenti un fattore abilitante per l’aumento della competitività delle imprese e dei territori, stimolando una serie di vantaggi concreti come l’innovazione di prodotti e servizi, la maggiore possibilità di differenziazione e diversificazione delle attività, l’aumento delle opportunità di business, la creazione di posti di lavoro, l’attrazione di nuovi investimenti e l’avvicinamento tra cittadini, imprese e mercati. Il servizio è reso possibile grazie al rivoluzionario satellite Ka-sat con le sue elevate capacità per la trasmissione a banda larga satellitare, che Eutelsat ha sviluppato per annullare il Digital Divide in Europa. Ka-sat ha una capacità totale di 90 Gbp/s e rappresenta la pietra angolare di un’infrastruttura di comunicazione all’avanguardia che comprende una sofisticata rete di 8 gateway principali in Europa, connessi a Internet tramite una infrastruttura terrestre in fibra ottica.  
   
   
INIZIANO GLI ICT DAYS – ORIZZONTI 2015  
 
Trento, 20 marzo 2013 - Non più una sola giornata ma quattro. Non più solo in collina a Povo ma anche a Trento: nelle sedi del Dipartimento di Sociologia e Giurisprudenza, al nuovo quartiere hi-tech delle Albere, al Muse. Il programma degli Ict Days – Orizzonti 2015, la tradizionale kermesse dell’innovazione organizzata da Trento Rise in collaborazione con i suoi soci fondatori, l’Università degli Studi di Trento e la Fondazione Bruno Kessler (Fbk) si è arricchito quest’anno. Gli attori del Trentino innovativo si sono uniti per fare sistema e organizzare una quattro giorni all’insegna dell’innovazione sociale e dell’Ict: la Provincia autonoma di Trento, il Comune di Trento, Trentino Network, Trentino Sviluppo, il Muse e Informatica Trentina. La cerimonia di apertura degli Ict Days – Orizzonti 2015 è in programma mercoledì 20 marzo alle 10, nell´aula 102 di Trento Rise, in via Sommarive 18 a Povo. All’inaugurazione prenderanno parte, fra gli altri, il presidente della Provincia autonoma di Trento, Alberto Pacher, e il professor Fausto Giunchiglia, presidente di Trento Rise. Il primo appuntamento è dunque mercoledì alle 10: a dare il via all’evento saranno il presidente della Provincia autonoma di Trento, Alberto Pacher, e il professor Fausto Giunchiglia, presidente di Trento Rise. Ict e innovazione sono settori di punta per il Trentino, che non a caso investe in ricerca e sviluppo il 3% del suo Pil, ponendosi così allo stesso livello della Svizzera, la nazione più innovativa al mondo secondo il Global Innovation Index. E i risultati iniziano ad arrivare: il settore Ict, in Trentino, dà lavoro a oltre 5000 persone per un valore della produzione superiore al mezzo miliardo di euro l’anno. Seguiranno quattro giorni di appuntamenti distribuiti fra la collina hi-tech di Povo e Trento. Per citarne alcuni, mercoledì il programma prevede: un evento legato all’infrastruttura Open Data in Trentino, realizzato dalla Provincia autonoma di Trento in collaborazione con Trento Rise; l’inaugurazione della sede di Semantic Valley, il nuovo Polo della Semantica di Trento; l’incontro sull’industria dei videogiochi, dal giro di affari superiore a quello di Hollywood, al quale parteciperà anche un gruppo di studenti dell’Ateneo trentino che ha realizzato una mappa ambientata nel Polo Fabio Ferrari per il celebre videogioco Call of Duty 4. Giovedì sarà il turno del placement, occasione unica per gli studenti dell’ateneo trentino di incontrare aziende nazionali ed internazionali del calibro di Ibm, Amazon, Telecom Italia, Engineering, Alcatel. In programma anche l’evento “Piattaforma tecnologica italiana per l’internet del futuro”, che si focalizzerà sull’innovativo strumento dei bandi pre-commerciali per le Piccole e Medie Imprese, realizzato in collaborazione con Confindustria Servizi Innovativi e Tecnologici. Venerdì spazio al “Pomeriggio Startup”, approfondimento dedicato a chi vuole muovere i primi passi nella creazione di un’impresa innovativa, nonché al “Pomeriggio Smart Territory”, visione introduttiva al significato di essere territorialmente smart tra esperienze internazionali e sfide locali. Ma anche all’incontro del Laboratorio di Innovazione Sociale dedicato alle Smart City, incentrato su prospettive e progetti per una città più intelligente a tutto vantaggio della cittadinanza. Senza dimenticare Travel Next, l’appuntamento sul viaggio tra mobile e social network, particolarmente interessante se si tiene conto del fatto che il turismo rappresenta oltre il 7% del valore aggiunto territoriale del Trentino che, ogni anno, accoglie 5 milioni di visitatori. Sabato, infine, la giornata conclusiva, con: l’appuntamento dedicato al rapporto fra Ict e donne, che si propone di favorire il dibattito sulle opportunità e le sfide che questo settore presenta alle donne; la “Vetrina della scienza”, al Muse, pensata per conoscere e sperimentare da vicino la ricerca in ambito Ict; la tavola rotonda sul ruolo che le nuove tecnologie dell’informazione e della comunicazione stanno giocando nello sviluppo di Brasile e Sudafrica, due Paesi emergenti. In conclusione, sempre al Museo delle Scienze, le premiazioni ai concorsi promossi nell’ambito degli Ict Days – Orizzonti 2015 e la cerimonia di chiusura dell’evento. Non vanno dimenticati i nomi di altissimo profilo che parteciperanno alla kermesse. Primo fra tutti l’inventore del World Wide Web, Sir Tim Berners-lee, ospite d’onore di “Una finestra sul futuro”, l’evento organizzato da Trentino Network nell’ambito degli Ict Days – Orizzonti 2015.  
   
   
PER SALVARE GLI ALIMENTI DALLO SPRECO UTILIZZANDO ANCHE LE MIGLIORI TECNOLOGIE INFORMATICHE NELLA GESTIONE DELLA LOGISTICA, LA RETE BANCO ALIMENTARE SI AFFIDA ALLA SOCIETÀ INFORMATICA ITALIANA TESI  
 
Bra (Cn), 20 marzo 2013. Ma chi l’ha detto che la tecnologia è appannaggio solo del mondo delle imprese ? Banco Alimentare, una tra le organizzazioni non profit più importanti in Italia, ha infatti siglato un accordo con Tesi, impresa leader nella fornitura di soluzioni software, per aderire al portale di logistica collaborativa Tc1 Gdo dedicato alle aziende della filiera della grande distribuzione. Tc1 Gdo, letteralmente “Tesi Collaboration 1” per la Gd/do, è la piattaforma che permette di condividere in tempo reale informazioni e documenti tra i diversi attori coinvolti nei processi distributivi (produttori, operatori logistici e distributori), creando efficienza e valore per tutti. Banco Alimentare, che da più di vent’anni recupera e distribuisce le eccedenze alimentari a fini sociali, grazie alla collaborazione con Tesi potrà conoscere in tempo reale la disponibilità di eccedenze offerte da produttori o retailer e pianificarne il ritiro in tutta Italia presso i punti raccolta della sua capillare rete (21 organizzazioni dislocate su tutto il territorio italiano), sfruttando eventualmente i mezzi con ritorni a vuoto offerti dagli aderenti. “Questo accordo – spiega la Dott. Giuliana Malaguti responsabile approvvigionamenti di Banco Alimentare – ci fa fare un balzo in avanti di almeno 10 anni. Grazie a Tc1 scoprire dove sono le eccedenze alimentari sarà semplice ed altrettanto lo sarà individuare quale dei nostri affiliati è disponibile a recuperarle per poi donarle alle oltre 8.000 strutture caritative convenzionate con noi. Il guadagno di efficienza e di efficacia è evidente: basta ricerche generiche delle eccedenze e viaggi a metà carico ma ritiri puntuali e schedulati. Il tutto a fini solidaristici.” Naturalmente Banco Alimentare per rientrare in Tc1 Gdo non sborserà neanche un euro, in quanto partner non profit del programma. “Tesi ha deciso di fare la sua parte per il Terzo Settore facendo rientrare nel programma il Banco Alimentare a titolo completamente gratuito. Condividiamo la mission e la metodologia del Banco Alimentare e per questo siamo ben lieti di aiutarli, soprattutto in un momento come questo, così duro per moltissime famiglie italiane” spiega Roberto Graziotin, Business Demand Manager di Tesi e amico del Banco Alimentare.  
   
   
OGGI SMAU PREMIA I COMUNI PIU’ SOSTENIBILI, INNOVATIVI E SMART: TRA I 13 FINALISTI, ROMA CAPITALE RAPPRESENTATA DAL SINDACO GIANNI ALEMANNO  
 
Milano, 20 marzo 2013 - La quarta edizione di Smau Business Roma presenterà per la prima volta nella capitale il Premio Smart City che, mercoledì 20 marzo alle ore 12 - presso la sala 1 del padiglione 3 della Nuova Fiera di Roma - accenderà i riflettori sulle esperienze virtuose di imprese e comuni che hanno sviluppato progetti legati allo sviluppo delle città intelligenti. Il premio si inserisce all’interno dell’iniziativa Smart City Roadshow, realizzata da Smau in collaborazione con Anci, che vede come main partner Vodafone e Poste Italiane e, in qualità di partner scientifico l’Osservatorio Internet of Things della School of Management Politecnico di Milano. L’edizione romana del Premio Smart City ha raccolto nelle scorse settimane oltre 40 candidature sul sito di Smau e, tra queste, 13 hanno raggiunto la fase finale della selezione. Tra i progetti finalisti spicca anche Carta Roma, la carta prepagata ricaricabile rivolta ad 1 milione di residenti nel territorio capitolino, realizzata dall’Assessorato alle Politiche Sociali e dei Servizi alla Persona di Roma Capitale, in collaborazione con Poste Italiane, che offre, accanto ai tradizionali servizi finanziari, la possibilità di accedere ad una serie di sconti e vantaggi su un’ampia tipologia di acquisti di prodotti e servizi. Proprio per tale motivo, alla premiazione parteciperà come ospite il primo cittadino della Capitale, Gianni Alemanno. Accanto a Roma Capitale, tra le altre candidature in finale, vi saranno i comuni dell’Aquila, di Firenze, Grosseto, Livorno, Prato e Terni. Tra le altre realtà presenti, Lazio Service, Roma Tpl, la Provincia di Roma, Aequa Roma, il Ministero degli Affari Esteri e il Ministero dell’Interno. Il Premio Smart City sarà consegnato al termine di una tavola rotonda introdotta da Davide Bordoni, Assessore alle Attività Produttive di Roma Capitale Pierantonio Macola e Antonella Galdi, responsabile innovazione di Anci e moderata da Federico Pedrocchi, giornalista di Radio24. Il confronto vedrà protagonisti Paolo Testa, Direttore di Cittalia, Centro studi Anci, Alfredo Moroni, Assessore del Comune dell’Aquila, con delega alle Smart City, Dario Carrera, direttore di the Hub Roma. “Attraverso il Premio Smart City - afferma Pierantonio Macola, Amministratore Delegato di Smau - vogliamo dare visibilità agli esempi di successo che, in un momento complesso come quello che stiamo vivendo, rappresentano un’iniezione di positività, la dimostrazione concreta che investimenti corretti e mirati possono portare alla realizzazione di progetti di successo. Smau e Anci hanno selezionato quei comuni, province, enti locali e aziende che si sono impegnati per cambiare il volto del loro territorio, da una parte dando ai cittadini una migliore qualità delle vita, dall’altra aprendo nuove strade e opportunità per quelle imprese innovative in grado di cogliere le sfide legate al tema dello sviluppo di città intelligenti nei più svariati ambiti.” Il calendario delle iniziative in tema Smart City prosegue all’interno dell’Arena Smart City/cluster Tecnologici Nazionali attraverso un calendario di laboratori che vedrà protagonisti i maggiori esperti del tema, provenienti dal mondo accademico, delle istituzioni e dalle aziende del settore privato confrontarsi su temi quali i servizi smart per il turismo, la valorizzazione del patrimonio storico, artistico e culturale, l’innovazione per l´agricoltura e la cultura dell´alimentazione, l’alfabetizzazione digitale e l’e-Government, la mobilità sostenibile e la sicurezza e molto altro ancora. All’interno dell’area espositiva i visitatori potranno trovare numerosi servizi a supporto dei progetti Smart City proposti da grandi aziende come Vodafone che presenta in fiera le proprie soluzioni per le smart grid, gli ultimi strumenti per pianificare al meglio le infrastrutture ed i servizi di trasporto pubblico, per l’assistenza domiciliare ai pazienti, e tutti i servizi per la Pubblica Amministrazione e i cittadini volti a rispondere in modo innovativo alle esigenze di efficienza e di semplicità, e dalle startup, spin off, centri di ricerca e laboratori innovativi del Centro Italia presenti nell’area R2b Roadshow dedicata al mondo della Ricerca industriale, tra cui Alioth, una startup di Milano che presenta Infixit, un sistema domotico che fa dialogare la casa con la rete internet.
Il sistema si installa semplicemente sostituendo la vecchia placca luce con una placca evoluta, e si trasforma in un sistema di allarme, in un impianto di diffusione audio Wi-fi, e/o in un telecomando universale per qualunque elettrodomestico, tutto connesso alla rete e gestibile con il proprio smartphone, Buzzoole, di Napoli, presenta una piattaforma che utilizza la tecnica di Ieo (Infulence Engine Optimization) dove gli utenti possono migliorare la propria presenza online e diventare influenti nei temi e negli argomenti verso i quali sono esperti con l’obiettivo di poter utilizzare un metodo alternativo di pagamento per accedere a sconti, offerte speciali ed inviti ad eventi, Youppit è un’app gratuita, realizzata da una startup con sede a Roma, che aggrega le offerte di diversi gestori di coupon e fornisce informazioni sugli sconti attivi nelle vicinanze degli utenti, Kanito è il portale dedicato agli amanti dei cani che permette di adottare il proprio amico a quattro zampe selezionandolo tra le centinaia di schede presenti on line e di interagire con pensioni, centri di educazione, agility dog e toelette, oppure con altri utenti per scambiarsi consigli utili. Tra gli stand sono inoltre presenti l’azienda Cpu Group e Csp Piemonte, organismo di ricerca piemontese attivo nel il monitoraggio ambientale, i big data, le reti digitali, la videosorveglianza e la video promozione. La partecipazione al Premio Smart City e ai Laboratori tematici è gratuita previa iscrizione online su http://www.smau.it/  
   
   
NELLE SEDI VODAFONE DI IVREA E SAN MAURO 79 ESUBERI DI PERSONALE, MA L’AZIENDA INTENDE MINIMIZZARNE L’IMPATTO SOCIALE  
 
Torino, 20 marzo 2013 - “Il mercato delle telecomunicazioni in Italia vive una situazione molto difficile, con un calo del fatturato, per il solo settore mobile, da 22 a 17 miliardi in due anni. Da parte sua la Vodafone, pur non essendo in crisi e confermando gli investimenti in Italia, ha dovuto registrare nel nostro Paese un calo di fatturato che comporta una razionalizzazione della struttura aziendale. I vertici aziendali intendono però minimizzare l’impatto sociale del taglio dei costi del personale nelle sedi italiane, attraverso una soluzione condivisa con i sindacati”. Lo ha dichiarato oggi in Consiglio Provinciale l’Assessore al Lavoro, Carlo Chiama, intervenendo in risposta a due quesiti a risposta immediata dei gruppi del Pdl e di Fratelli d’Italia-centrodestra Nazionale. Chiama ha fatto riferimento all’incontro che, insieme al Sindaco di Ivrea, Carlo Della Pepa, ha avuto ieri con il dottor Suigo, Head of Public Affairs di Vodafone Italy. L’incontro era stato richiesto congiuntamente dall’amministrazione comunale eporediese e dalla Provincia di Torino, a seguito dell’annunciata apertura da parte di Vodafone Italia della procedura che prevede a livello nazionale 700 esuberi, di cui 78 lavoratori della sede eporediese e 1 della sede di San Mauro (sono esclusi i lavoratori del call center). “L’azienda, pur nella conferma del piano di razionalizzazione, ha manifestato la disponibilità a ricercare soluzioni non traumatiche condivise con le organizzazioni sindacali, che sono state incontrate a Roma la scorsa settimana” ha sottolineato l’Assessore Chiama, che ha aggiunto: “auspichiamo perciò che, a partire dal nuovo incontro di giovedì prossimo tra le parti, possano emergere soluzioni condivise che minimizzino l´impatto sociale e si concludano nei tempi previsti dalla procedura. Insieme alle altre istituzioni locali seguiremo con attenzione l´evolversi del confronto in sede sindacale”.  
   
   
UE, AL VIA SECONDA EDIZIONE PERCORSO FORMATIVO IN EUROPROGETTAZIONE ORGANIZZATO DA SEU–SERVIZIO EUROPA  
 
Perugia, 20 marzo 2013 - A seguito del successo riscontrato nella prima edizione, il Seu - Servizio Europa, in collaborazione con la Scuola umbra di amministrazione pubblica, ha organizzato un ulteriore percorso formativo in "europrogettazione" che si terrà a Villa Umbra di Perugia dal 4 aprile all´11 maggio 2013. "Il percorso formativo - spiega Alberto Naticchioni, amministratore del Seu e della Scuola umbra di amministrazione pubblica - è finalizzato a fornire gli strumenti di base per acquisire ed approfondire le caratteristiche e le modalità di partecipazione ed accesso ai nuovi finanziamenti europei e rafforzare le competenze per la realizzazione di progetti comunitari". L´attività presenta un´impostazione teorica volta a contestualizzare le tipologie dei finanziamenti comunitari con particolari approfondimenti alle tematiche culturali. Sono previsti, inoltre, approfondimenti ed esercitazioni rispetto a tematiche specifiche, grazie ai quali i partecipanti potranno cimentarsi, in maniera pratica, con gli strumenti finanziari dell´Unione Europea. Gli obiettivi generali del percorso, sottolineano dal "Seu", sono quelli di fornire un quadro dei canali di informazione sui finanziamenti dell´Unione Europea insieme agli strumenti necessari a conoscere e comprendere le opportunità finanziarie per individuare i canali di finanziamento più idonei rispetto agli obiettivi da realizzare. Il corso illustrerà anche come costruire e sviluppare partenariati nazionali e transnazionali ed indicherà gli elementi essenziali della europrogettazione. Docenti saranno Andrea Pignatti, Barbara Grazzini e Monica Monti, esperti in progettazione e rendicontazione comunitaria e gestione di progetti internazionali. Il corso è rivolto a operatori del settore, di enti pubblici, persone attive sul mercato del lavoro, istituti o organismi, imprese, organizzazioni no-profit e altri enti o persone interessati a conoscere le opportunità future promosse dall´Unione europea che insistono sui settori dell´ambiente, cultura, istruzione e formazione, sociale, e innovazione. I partecipanti devono essere in possesso del diploma di scuola superiore ed avere una conoscenza di base informatica e una conoscenza adeguata della lingua inglese.  
   
   
FINANZIAMENTI PER LE CL@SSI 2.0  
 
Torino, 20 marzo 2013 - Le scuole superiori paritarie e le agenzie formative hanno tempo fino al 20 aprile per partecipare al bando per lo sviluppo e l’implementazione delle classi 2.0 aperto dalla Regione con una dotazione di 700mila euro. L’azione si inserisce nel Piano nazionale Scuola digitale, siglato il 18 settembre scorso tra il Ministero dell’Istruzione, la Regione Piemonte e l’Ufficio scolastico regionale, e si aggiunge al bando per le scuole statali già lanciato nelle settimane passate dall’Usr. “Oggi la tecnologia fa parte integrante della vita professionale e privata di ognuno di noi e i giovani sono i più portati verso i nuovi strumenti di comunicazione - sottolinea Alberto Cirio, assessore regionale all’Istruzione - Quindi potenziare tra i banchi l’uso degli strumenti informatici è un modo per rendere la nostra scuola più competitiva e al passo con i tempi”. “Questo bando risponde all’esigenza di adeguare la scuola all’entrata dei nostri ragazzi nell’era digitale - osserva Claudia Porchietto, assessore regionale al Lavoro e alla Formazione professionale -. Oggi si parla spesso di digital divide, ma come è stato detto anche da autorevoli personaggi internazionali sarebbe più corretto parlare di apartheid digitale persistente. La Regione Piemonte vuole nel suo piccolo abbattere questo tipo di barriera per permettere ai nostri giovani di avere pari chance per il proprio futuro”. Il bando copre le spese relative all’acquisto di dispositivi individuali (ad esempio pc portatile o tablet) per ogni studente e docente coinvolto nel progetto e di dispositivi collettivi e attrezzature tecnologiche d’aula, oltre ai costi per la formazione specifica dei docenti e l’assistenza informatica. Ogni scuola superiore paritaria può aderire presentando la candidatura di massimo due classi scelte tra quelle del 1° e 3° anno e potrà ottenere un contributo del 50% sul valore del progetto fino ad un massimo di 14mila euro a classe. Per le agenzie formative il contributo è del 100% sul valore del progetto, fino ad un massimo di 14mila euro a classe. Anche in questo caso possono essere candidate massimo due classi ad agenzia, scelte tra la 1° del percorso biennale di qualifica con crediti in ingresso e le classi 1° e 2° del percorso triennale di qualifica. I progetti ammessi dovranno essere avviati entro l’inizio dell’anno scolastico 2013/2014 e conclusi entro e non oltre il 2014/2015.  
   
   
LINGUA INGLESE A CA’ FOSCARI: ZAIA, “SOSTENGO INIZIATIVA RETTORE CARRARO”  
 
Venezia, 20 marzo 2013 - “Sostengo appieno l’iniziativa del rettore Carraro”. Lo dice il Presidente della Giunta Regionale del Veneto, Luca Zaia, riferendosi alle polemiche che hanno accompagnato la richiesta di conoscenza della lingua inglese per i nuovi iscritti all’università di Ca’ Foscari. “Bisogna smetterla con l’ipocrisia che domina certi ambienti del mondo della scuola che trasmettono un messaggio agli studenti che equivale a dire: non studiate l’inglese – prosegue Zaia – anche perché, forse, proprio chi sostiene queste tesi è il primo a non conoscerlo”. “In un mondo globalizzato come quello in cui i nostri operatori economici e le nostre imprese si trovano a vivere, strettamente interconnesso a livello finanziario e informativo, dove con poche ore d’aereo si arriva in ogni parte del globo, è impensabile ipotizzare una formazione di alto livello per i nostri giovani senza che essa sia accompagnata dalla conoscenza dell’inglese – ha commentato Zaia – e non si venga a dire che la lingua al livello richiesto da Ca’ Foscari è roba da figli di papà: io stesso non ho studiato l’inglese andando a Cambridge coi soldi della famiglia ma approfondendolo sui libri durante i miei studi universitari e continuando a farlo tutt’ora con i corsi on line. Che sono gratis e a disposizione di tutti”.  
   
   
SARDEGNA: PIÙ TEMPO PER IL MASTER IN PIANIFICAZIONE E GESTIONE DELLE FONTI ENERGETICHE RINNOVABILI  
 
Cagliari, 20 marzo 2013 - Riaperte le iscrizioni al master universitario internazionale di Ii livello in "pianificazione e gestione delle fonti energetiche rinnovabili" (energy planning and management renewable sources), valido per l´anno accademico 2012/2013. Il master è istituito dall´Università degli studi di Cagliari con la collaborazione dell´Assessorato del Lavoro, la Rmit University di Melbourne, il Politecnico di Torino, il Crs4 e Sardegna Ricerche. Il corso durerà 15 mesi e avrà la sede amministrativa presso il Dipartimento di Ingegneria elettrica ed elettronica dell´Università di Cagliari. Nel primo e nel terzo quadrimestre, le lezioni si svolgeranno presso il Centro regionale di formazione professionale di Cagliari, in via Caravaggio snc - Mulinu Becciu, e presso i laboratori del Cluster energie rinnovabili di Sardegna Ricerche, situati nella Vi strada Ovest Z.i. Macchiareddu; nel secondo quadrimestre, invece, l´attività didattica si svolgerà presso la Rmit University di Melbourne. Potranno accedere al master non più di 25 partecipanti, almeno 20 dei quali residenti in Sardegna da almeno 3 anni, in possesso dei seguenti requisiti: - diploma di laurea specialistica o magistrale in Ingegneria, Fisica o Chimica, oppure titolo accademico equipollente conseguito all´estero; - conoscenza della lingua inglese, almeno di livello B2. L´iscrizione alla prova dovrà essere effettuata tramite la procedura online disponibile nella sezione "Iscrizioni e servizi online - Servizi online per gli studenti" del sito dell’Università di Cagliari ( https://webstudenti.Unica.it/esse3/start.do ), entro le ore 12 del 3 aprile 2013. Entro la stessa scadenza, gli interessati dovranno stampare la ricevuta comprovante l´avvenuta iscrizione e inviarla, tramite posta raccomandata con ricevuta di ritorno, a: Segreteria amministrativa del Dipartimento di Ingegneria elettrica ed elettronica dell´Università degli studi di Cagliari via Marengo, 2 09123 Cagliari La selezione dei candidati si terrà il 9 aprile 2013 dalle ore 9,30 presso il Centro Regionale di Formazione Professionale, Via Caravaggio sn, Mulinu Becciu – Cagliari Per informazioni sul master è possibile rivolgersi al prof. Alfonso Damiano, direttore del corso, all´indirizzo e-mail alfio@diee.Unica.it  o collegarsi al sito dell’università  
   
   
UNIVERSITÀ CON IL MARCHIO DI QUALITÀ.  
 
Pavia, 20 marzo 2013 - Un’università sempre più europea e pronta al cambiamento: aperta alla valutazione interna ed esterna, capace di nuovi modelli organizzativi in nome di una politica di qualità e trasparenza. Un’università “con il marchio di qualità”. A questi temi è dedicato il Xxi forum organizzato da Aicun, l’Associazione italiana Comunicatori d’Università, in programma a Roma, presso l’Università “La Sapienza” il 21 e 22 marzo 2013. Punto di partenza del convegno – che vede riuniti comunicatori, direttori generali e dirigenti delle Università italiane – è il Dm 30/01/2013 n. 47 cioè il “Decreto autovalutazione, accreditamento iniziale e periodico delle sedi e dei corsi di studio e valutazione periodica”. Un documento che completa il percorso di attuazione della Legge 240, sintetizzando le linee guida e i criteri per lavalutazione delle Università. In questa prospettiva, la comunicazione universitaria, per la sua trasversalità all’interno delle attività degli atenei, assume un ruolo fondamentalenell’individuare le strategie migliori per il pieno adeguamento al nuovo sistema e per il raggiungimento di un vero e proprio marchio di qualità degli atenei. Una certificazione così significativa e importante per il cambiamento degli Atenei italiani, che, accanto al presidente Aicun Andrea Ciani e al Rettore di Roma La Sapienza Luigi Frati, interverrà il Direttore Generale del Miur Daniele Livon, che aprirà il convegno alle ore 10 illustrando “ll Decreto su autovalutazione, accreditamento e valutazione delle Università: impatti sulla comunicazione”. Con il Direttore Generale Livon, discuteranno del nuovo modello d’Università e del ruolo della comunicazione Carlo Musto d’Amore - Direttore Generale, Sapienza, Università di Roma, Paolo Zanei - Dirigente Didattica e Servizi aglistudenti, Università di Trento, Emma Varasio - Dirigente Risorse Umane e Organizzazione, Università di Pavia. Nel pomeriggio si parlerà di “Qualità e trasparenza: il ruolo dei siti web”, con una tavola rotonda che avrà tra i protagonisti Franco Baraldi - Direttore area Supporto Strategico e Comunicazione, Sapienza Università di Roma, Brunella Marchione e Davide Bettati Settore Comunicazione, Università di Parma e Chiara Pesenti - Dirigente Comunicazione, del Politecnico di Milano; modererà Paola Scioli - Direttivo Aicun Nella giornata di venerdì, dopo l’apertura di Edoardo Teodoro Brioschi, Presidente Onorario Aicun, prenderanno il via alcuni workshop tematici, dedicati a Comunicazione interna e senso di appartenenza, La Trasparenza come veicolo di cambiamento per la comunicazione universitaria e La valutazione dell’efficacia delle azioni di orientamento universitario. Maggiori informazioni e programma completo sul sito Aicun http://www.aicun.it/  
   
   
CULTURA E TURISMO ALLEATI PER LO SVILUPPO LOCALE  
 
Trento, 20 marzo 2013 - Prenderà il via giovedì 21 marzo il percorso proposto da Tsm - Trentino School of Management, in collaborazione con la Divisione Turismo e Promozione di Trentino Sviluppo, e riservato a 25 rappresentanti del settore culturale e turistico di Trento e Rovereto. Il progetto si aprirà con la partecipazione al 3° Summit Arte e Cultura "Niente cultura, niente sviluppo" organizzato dal Sole 24 Ore a Milano. Cultura e turismo alleati per una nuova idea di sviluppo locale. Il percorso verso la realizzazione di un distretto culturale, iniziativa voluta dagli assessori alla cultura e al turismo di Trento e Rovereto, nonché da quelli provinciali Franco Panizza e Tiziano Mellarini, è proposto da Tsm - Trentino School of Management in collaborazione con la Divisione Turismo e Promozione di Trentino Sviluppo e punta a rendere più efficiente ed efficace il processo di produzione culturale e ad ottimizzare i suoi impatti economici e sociali. L´obiettivo è quello di creare in Trentino un’organizzazione coerente e integrata delle risorse e delle competenze territoriali assimilabile al concetto di “distretto culturale”, per superare l’attuale frammentazione di questo settore e un grado piuttosto basso di connessione con altri ambiti produttivi, incluso il turismo. Negli ultimi anni sono stati già realizzati alcuni tentativi per integrare maggiormente l’offerta culturale, come le card turistiche (la più ambiziosa delle quali riguarda le città di Trento e Rovereto, unite nella Trentorovereto card), che rappresentano una modalità per far dialogare i due mondi. Per favorire un´interazione ancor più profonda la Scuola di Management del Turismo coordinerà un tavolo di lavoro che riunirà alcuni rappresentanti selezionati nelle aree di Trento e Rovereto, dove si concentrano le maggiori risorse culturali, con l’obiettivo di favorire un confronto aperto su possibili progetti strategici per il territorio. Il percorso è da considerarsi un laboratorio strutturato dove i partecipanti si confronteranno portando le loro esperienze e proporranno ipotesi di potenziamento dell’alleanza tra cultura e turismo. L´itinerario si articola in otto momenti condotti da esperti con una lunga e comprovata esperienza di ricerca o gestione nell’ambito di questi due settori. I seminari forniranno un quadro teorico e presenteranno idee e “case histories” per illustrare le innovazioni riuscite nell’ambito dell’incontro tra le due realtà e nello sviluppo del distretto. Il progetto si aprirà giovedì con la partecipazione al 3° Summit Arte e Cultura "Niente cultura, niente sviluppo", organizzato dal Sole 24 Ore a Milano. L’evento ha in programma numerose testimonianze di alto livello che riguardano in particolare il legame tra cultura e impresa e le politiche che istituzioni e imprenditoria privata stanno attuando per gestire il governo dei beni culturali in una logica di sistema. Il tavolo di lavoro sarà composto da circa venticinque rappresentanti del settore culturale e turistico individuati prioritariamente tra direttori dei musei provinciali, direttori di organizzazioni responsabili di eventi culturali convenzionate con la Provincia di Trento, Dipartimento Turismo e Cultura della Provincia, responsabili di Trentino Sviluppo, direttori delle Apt di ambito, esponenti della Cooperazione trentina attivi in progetti di sviluppo locale. Informazioni sul sito internet http://www.tsm.tn.it/  
   
   
UMBRIA: INTEGRAZIONE E DIALOGO INTERRELIGIOSO, OGGI TAVOLA ROTONDA SU “ORA DI RELIGIONE. RIPENSARLA PER UNA SCUOLA PLURALE”  
 
Perugia, 20 marzo 2013 - Gli alunni che preferiscono uscire dalle classi al momento dell´ora di religione superano mediamente il 10% del totale e sono oltre il 12% in Umbria. È uno degli elementi che emergono dall´ultimo rapporto della Conferenza Episcopale Italiana e che sarà analizzato nel corso della tavola rotonda, "L´ora di religione. Ripensarla per una scuola plurale", che si terrà domani, mercoledì 20 marzo, a Terni, dalle ore 10 alle 14, all´Archivio di Stato (via Cavour 28). L´iniziativa rientra nell´ambito del progetto sul dialogo interreligioso che, supportato dalla Regione Umbria, sta realizzando "Aliseicoop" in collaborazione con il Dipartimento Uomo e Territorio dell´Università di Perugia, con un finanziamento del Fondo europeo per l´integrazione ("Fei") dell´Unione europea e del Dipartimento per le libertà civili e l´immigrazione del Ministero dell´Interno. Il fenomeno della "fuga" dall´ora di religione, sottolineano gli organizzatori della tavola rotonda, coinvolge gli studenti italiani ed immigrati, in particolare di scuole professionali ma anche di licei. Questi studenti non si avvalgono dell´ora di religione, scegliendo o l´uscita dalla scuola oppure attività didattiche alternative che spesso è difficile organizzare per diverse ragioni, non ultime quelle finanziarie. Prendendo spunto da questi dati e da una specifica indagine condotta in un campione di classi di una scuola del Ternano, nonché da incontri con famiglie, insegnanti e studenti, i partecipanti alla tavola rotonda "si interrogheranno sulla dimensione del fenomeno e sulle sue motivazioni, ma in particolare valuteranno alcune proposte per una ´ora alternativa´ che risponda alle esigenze di una società ormai multiculturale e di fatto alla presenza nelle classi di giovani immigrati che insieme ai loro coetanei italiani devono necessariamente costruire una comune cittadinanza". Alla tavola rotonda parteciperanno esperti, docenti, dirigenti scolastici, responsabili di comunità religiose, studenti italiani ed immigrati, amministratori e rappresentanti di comunità immigrate e del Terzo settore. L´iniziativa è "parte integrante di un percorso di riflessione e dialogo che vuole offrire occasioni di approfondimento sulla società plurale che è ormai diventata l´Umbria e il Paese nel suo complesso e stimolare conoscenza, partecipazione, scambi e proposte su problemi inediti con i quali è necessario confrontarsi".  
   
   
ROVERETO, NASCE A PALAZZO TODESCHI LA PRIMA AREA DI DOCUMENTAZIONE PEDAGOGICA  
 
Rovereto, 20 marzo 2013 - È la prima Area di Documentazione Pedagogica quella che viene inaugurata in Trentino, nel pomeriggio del prossimo giovedì 21 marzo 2013, a Palazzo Todeschi a Rovereto, ancora per poco sede ufficiale del Centro per la formazione permanente del personale del sistema educativo trentino e che presto diventerà la sede ufficiale del nuovo Iprase unico. Inaugurazione con un “ospite di lusso”, Steve Seidel, Direttore di Facoltà, Arts in education. Ricercatore Senior, Project Zero Harvard Graduate School of Education, che terrà una relazione nell´ambito del seminario “La visibilità dei processi di studio di apprendimento”. Ci saranno le autorità provinciali (l´assessore all´istruzione allo sport, Marta Dalmaso) e dell’amministrazione comunale di Rovereto (l´assessore Giovanna Sirotti), così come i responsabili dell’attuale Centro Formazione Insegnanti di Rovereto, che fino al 30 marzo 2013 continuèrà ad agire come sempre. Questa è una delle ultime iniziative ufficiali autonome del Centro di Rovereto, prima della “fusione” con l’Iprase del Trentino e a pochi giorni dalla nomina del nuovo comitato tecnico-scientifico e del presidente dello stesso, Italo Fiorin. http://www.formazionescuolatrentina.it/  
   
   
IL DIABETE SI IMPARA A GESTIRE ANCHE AL CAMPO SCUOLA  
 
Firenze, 20 marzo 2013 – Al campo scuola estivo per stare a contatto con la natura, fare sport e attività all’aria aperta. Ma anche per imparare, con l’aiuto di medici e psicologi, a gestire il diabete e superare i problemi connessi con la convivenza con una patologia cronica. Fin dal 2000 la Regione sostiene progetti di organizzazione di campi scuola per bambini e adolescenti con diabete, e anche per quest’anno una delibera approvata dalla giunta destina 140.000 a questo progetto. I campi scuola saranno gestiti nel corso dell’estate dal Centro regionale per il diabete dell’età evolutiva dell’azienda ospedaliero-universitaria Meyer, dalla Asl 6 di Livorno e dalla 9 di Grosseto. “La Regione Toscana è molto sensibile a questo problema e vuole fare in modo che bambini e ragazzi diabetici abbiano una vita il più normale possibile – dice l’assessore al diritto alla salute Luigi Marroni – La Regione sostiene questo progetto, in cui crede molto, dal 2000. La realizzazione di questi campi è un passaggio fondamentale nel percorso educativo dei bambini e degli adolescenti con il diabete, perché li abitua ad un’autonomia terapeutica, fornisce loro le competenze per gestire il diabete anche in assenza dei familiari, favorisce il confronto con i coetanei, impegna i ragazzi in attività ricreative e sportive, dimostrando la loro compatibilità con il diabete, sviluppa in loro autostima e responsabilizzazione”. I campi per i ragazzi più grandi (11-16 e 14-17 anni) sono rivolti ai soli ragazzi, con la partecipazione di 3-4 ragazzi di età superiore, che svolgono la funzione di “diabetico guida”, grazie alle esperienze già maturate nei precedenti campi scuola. I campi per i più piccoli sono rivolti ai gruppi familiari, e il bambino partecipa con entrambi i genitori. Ai campi sono presenti medici, infermieri, dietisti, psicologi, pediatri, preparatori atletici della facoltà di scienze motorie, personale dell’Associazione diabetici. I campi si svolgono in montagna, in agriturismo, in barca. Il diabete dell’età evolutiva colpisce in Italia circa l’1 per mille della popolazione ed è pari a circa l’8% di tutti i casi di diabete. Ogni anno nella fascia di età tra 0 e 14 anni si verificano circa 8-10 nuovi casi ogni 100.000 bambini e circa 6-7 casi nella fascia di età giovanile tra i 15 e i 29 anni. Il trend in Toscana è in aumento, pari al 3,6% all’anno. Questa patologia a carattere sociale emergente può essere affrontata con la prevenzione primaria e secondaria, ma quando essa si è ormai evidenziata, diventano fondamentali l’autocontrollo e la capacità di gestione da parte del paziente. Il campo scuola costituisce una serie di momenti di educazione e addestramento teorico-pratici all’autogestione della malattia organizzati in forma residenziale, in ambienti extraospedalieri, ai quali partecipano, in funzione di docenti, medici e infermieri qualificati, una dietista, una psicologa, un’esperta di animazione, alcuni diabetici “guida”, uno/due rappresentanti dell’associazione che collabora all’organizzazione del campo. La durata di un campo varia dai 7 ai 10 giorni e per tutto il periodo i ragazzi e i sanitari fanno vita comune. Le lezioni teoriche si alternano a esercitazioni pratiche. Ogni ragazzo è stimolato a compiere da solo i controlli e le terapie necessarie.  
   
   
ATTIVO IL SITO DEDICATO AI LABORATORI DI EDUCAZIONE AMBIENTALE (LEA).  
 
Roma, 20 marzo 2013 - Da oggi è on line il nuovo sito dei L.e.a. - Laboratori di Educazione informazione e formazione Ambientale della Provincia di Roma. I L.e.a. Rappresentano parte integrante del Sistema nazionale Infea (Informazione Educazione Ambientale) , nato su iniziativa del Ministero dell´Ambiente e che è finalizzato a diffondere sul territorio strutture di informazione, formazione e educazione ambientale. I Lea , dunque, sono strutture decentrate della Provincia di Roma, afferenti al Servizio Ambiente, istituite per promuovere e diffondere la cultura della sostenibilità. Dal 2000 i Lea – luoghi d’incontro e confronto per educare al futuro - lavorano attivamente sul territorio provinciale collaborando con una pluralità di soggetti, enti pubblici e privati, singoli e associati, agenzie educative, professionisti del settore e cittadinanza tutta. Nell’ambito dell’attività dispiegata si persegue l’obiettivo di mettere in pratica i dettami della progettazione partecipata, promuovendo e mettendo in atto progetti mirati alla conoscenza del territorio attraverso la sensibilizzazione alle problematiche legate alla sostenibilità. Per fare tutto questo si stimola un confronto continuo fra le diverse realtà operanti a livello locale, favorendone l’integrazione e contribuendo, così, a creare reti di soggetti attivi che hanno a cuore la sostenibilità e la “buona vita” nel proprio territorio. L’obiettivo di fondo è accrescere la sensibilità collettiva sui temi dell’ambiente e della cura della natura, alimentando comportamenti indispensabili per la costruzione di un orizzonte collettivo, i cui punti di forza siano la sostenibilità dello sviluppo, il corretto mantenimento delle connessioni ambientali e l’incremento di processi formativi integrati. Per conoscere il mondo dei Lea http://retelea.Provincia.roma.it/  
   
   
RISCHIO IDRAULICO, UN SITO INTERNET PER LA MESSA IN SICUREZZA DI SEI CORSI D´ACQUA IN PROVINCIA DI REGGIO EMILIA  
 
Bologna, 20 marzo 2013 - Contrastare il rischio esondazione dei corsi d’acqua mettendo in campo interventi idraulici che permettano di ricondurre il corso d’acqua ad un assetto più vicino a quello naturale. E’ questa la ricetta che la Regione Emilia-romagna sta sperimentando su sei corsi d’acqua pedecollinari della provincia di Reggio Emilia: Enzola, Bertolini, Arianna, Bottazzo, Quaresimo e Lavezza nei comuni di Albinea, Bibbiano, Quattro Castella e San Polo d’Enza, aree in cui la densità di infrastrutture e l’elevato grado di urbanizzazione determinano un alto rischio di alluvione. Il progetto che è partito a settembre e che si avvale anche di un cofinanziamento europeo di 600 mila euro nell’ambito del programma Life, potrà da oggi contare anche su un sito internet consultabile all’indirizzo: http://ambiente.Regione.emilia-romagna.it/life-rii   Proprio il sito Internet sarà il “luogo” in cui i cittadini, le istituzioni, le associazioni economiche e sociali del territorio potranno essere coinvolte nelle varie fasi di realizzazione del progetto, ricevere una newsletter, partecipare a un forum di discussione e consultare tutta la documentazione. Ma non solo: il processo partecipativo prevede anche incontri e punti di informazione che saranno allestititi nei comuni interessati. Tra i vantaggi del progetto, oltre a quello di contrastare il rischio esondazione riducendo dunque i costi per il ripristino a seguito degli eventi alluvionali, anche quello di migliorare la qualità delle acque, favorendo la naturale capacità auto depurativa dei corsi d’acqua che ricadono tutti in una zona sensibile all’ inquinamento da nitrati di origine agricola.  
   
   
DISSESTO IDROGEOLOGICO, LIGURIA: UN PIANO NAZIONALE CONTRO LE FRANE. SERVONO 10 MILIONI DI EURO  
 
Genova, 20 Marzo 2013 - Un piano nazionale straordinario contro il dissesto idrogeologico, per tutelare la fragilità della Liguria e preservarla, intervenendo sia sulle frane recenti che si sono abbattute sulla regione dalla fine del 2012 ad oggi, sia per metterla in sicurezza. Lo chiedono gli assessori all’ambiente e alle infrastrutture della Regione Liguria, Renata Briano e Raffaella Paita dopo l’ennesima emergenza maltempo che ha riversato sulla Liguria per 48 ore ininterrotte piogge torrenziali che hanno determinato smottamenti e frane in tutta la regione. “Ci siamo già riuniti con le Province e abbiamo già ricevuto segnalazioni dai Comuni per aggiornare la situazione – hanno detto i due assessori – la situazione è di forte criticità e le risorse non sono sufficienti. È un grido di dolore quello che lanciano alla Protezione civile nazionale e al futuro Governo Briano e Paita. “Noi stiamo lavorando in ogni interstizio di bilancio per cercare di capire come recuperare nuove risorse – aggiungono - ma senza nuovi trasferimenti sarà impossibile intervenire, ripristinando il territorio”. Si parla di 10 milioni di danni su tutto il territorio regionale causati dalle recenti precipitazioni. Nello specifico le situazioni prioritarie sono: nello spezzino la frana di Terrile a Borghetto Vara, Ripa a Vezzano Ligure, la Marinella a S.terenzo, Corniglia e Vernazza. Nel Genovese le frane di Lavagna e Uscio. A Savona le frane di Rialto, Calice, Finale Ligure, Vezzi, Millesimo e in provincia di Imperia a Villa Faraldi. “A queste frane – hanno concluso Briano e Paita - si devono però aggiungere ulteriori smottamenti sparsi un pò ovunque. Servono milioni di euro, frutto di una riflessione complessiva nazionale da parte della protezione civile, senza i quali è impossibile fare manutenzione e svolgere un presidio sul territorio vista la fragilità della nostra regione”.  
   
   
BOLZANO: ANALIZZATE PER LA PRIMA VOLTA TRACCE FOSSILI DI INSETTI DELLE DOLOMITI  
 
Bolzano, 20 marzo 2013 - Analizzate per la prima volta tracce fossili di insetti del periodo Permiano-triassico ritrovate in Alto Adige: è accaduto nell’ambito di un progetto di ricerca coordinato dal Museo di Scienze Naturali dell’Alto Adige cui partecipano esperti tedeschi. La ricerca potrebbe portare informazioni preziose sulla biodiversità di 250 milioni di anni orsono. Altro obiettivo del progetto, lo studio delle piste di dinosauri del Bletterbach. Per la prima volta dei ricercatori hanno analizzato tracce fossili di insetti ritrovate in territorio altoatesino: è successo nelle ultime tre settimane nell´ambito di "The Permian-triassic ecological crisis in the Dolomites: extinction and recovery dynamics in Terrestrial Ecosystems" (in italiano, "La crisi ecologica del Permiano-triassico nelle Dolomiti: dinamiche di estinzione e di recupero negli ecosistemi terrestri"), progetto di ricerca coordinato dalla paleontologa Evelyn Kustatscher del Museo di Scienze Naturali dell´Alto Adige, e al quale partecipano anche i tre esperti tedeschi Torsten Wappler (Università di Bonn), Sebastian Voigt (Geomuseo "Geoskop" di Burg Lichtenberg in Palatinato) e Hendrick Klein (Neumarkt, Germania). Sostiene finanziariamente il progetto la Ripartizione Diritto allo studio, Università e Ricerca scientifica della Provincia Autonoma di Bolzano. "Finora nelle Dolomiti non sono mai stati ritrovati insetti fossili," spiega Evelyn Kustatscher "in quanto assai fragili e delicati". Eppure anche gli insetti vissuti nei periodi Permiano e Triassico, tra 260 e 235 milioni di anni fa, hanno lasciato numerose tracce: depositando uova su foglie o fusti, formando delle galle, o cibandosi di piante in determinati modi. "La ricerca su reperti vegetali di quei periodi provenienti dalle Dolomiti, su cui sono rintracciabili tracce di pasti di insetti, è in grado di apportare informazioni dettagliate sullo sviluppo della varietà delle specie," è Torsten Wappler, uno specialista in questo campo, a parlare. Tale sviluppo sarebbe infatti in stretta relazione con le condizioni climatiche della Terra all´epoca. Il progetto di ricerca coordinato dal Museo di Scienze Naturali dell´Alto Adige si occupa tuttavia anche di piste composte da impronte fossili di dinosauri e rettili. A questo proposito, obiettivo degli scienziati coinvolti è di capire quali rettili siano riusciti a sopravvivere all´enorme estinzione di massa accaduta 250 milioni di anni fa, al limite Permiano-triassico, tanto più che essa è documentata nelle Dolomiti. Come spiega ancora Evelyn Kustatscher: "I ritrovamenti di ossa effettuati fino ad oggi nelle Alpi sono troppo pochi, ma possiamo comunque basarci sulle numerose piste di impronte fossili. Tra esse vi sono, ad esempio, quelle della Gola del Bletterbach, quelle del Piz da Peres e quelle del Passo Palade". A questo proposito, il progetto si prefigge anche di inquadrare in un contesto internazionale in particolar modo le tracce di rettili della Gola del Bletterbach. "Le impronte dei rettili delle Dolomiti potrebbero portarci a ricostruire gli avvenimenti relativi a una delle maggiori estinzioni nella storia della Terra," così l´esperto di tracce fossili Hendrik Klein. Sebastian Voigt, altro scienziato specialista del settore, precisa: "Quanto alle piste di rettili, le Dolomiti sono la chiave per comprendere lo sviluppo dei vertebrati terrestri nel passaggio dal Paleozoico al Mesozoico della Terra. In nessun altro luogo al mondo vi sono piste così numerose e così ben conservate dell´epoca immediatamente precedente la scomparsa dei dinosauri". Museo di Scienze Naturali dell´Alto Adige, via Bottai 1, Bolzano, tel. 0471/412964, web http://www.Museonatura.it/  
   
   
SETTIMANA AMBIENTE VENETO. CONVEGNO SU ATTIVITA’ DI CAVA  
 
Padova, 20 marzo 2013 - Nell’attuale situazione economica forse uno dei settori più colpiti è quello estrattivo. Pur dovendo operare in questo quadro, la giunta regionale ha deciso di avviare un significativo rinnovamento nel settore operando su tre livelli: un provvedimento legislativo di urgenza per intervenire in quegli ambiti ove la situazione era più compromessa, una revisione complessiva della legge di riferimento e la predisposizione del Piano di settore. Dell’evoluzione del settore estrattivo e del nuovo Piano regionale per le attività di cava (Prac) si è parlato oggi pomeriggio in Fiera a Padova nell’ambito della Settimana dell’Ambiente Veneto e di Sep, Salone internazionale dedicato all’ambiente, che si svolgono congiuntamente. E’ intervenuto anche l’assessore regionale alle politiche ambientali Maurizio Conte. Attualmente la prima proposta di legge (Pdl 272) è all´ordine del giorno del Consiglio regionale, mentre si sono appena avviati i lavori della commissione consiliare sulla proposta (Pdl 284) di revisione della vecchia legge regionale che regola il settore (n. 44/82). Inoltre – è stato ricordato - dopo la redazione del Rapporto Ambientale Preliminare si sta procedendo nella predisposizione del Prac, atteso da 30 anni. Le previsioni, in termini di fabbisogno, si sono notevolemente ridotte rispetto quelle formulate in occasione di una precedente proposta del 2008. Ciò non solo in relazione al diverso contesto economico, ma anche in considerazione di un approccio che porta a cercare di ridurre l’uso del territorio, ad incentivare l’utilizzo di materiali alternativi e di recupero, a considerare i volumi di materiali derivanti dai grandi progetti (pedemontana, bacini di laminazione, ecc.) che la Regione sta avviando. Nella costruzione del piano si sta applicando la Vas (valutazione ambientale strategica) passo passo in modo da far sì che le scelte siano ambientalmente corrette e compatibili. Tutto questo lavoro di pianificazione e di rinnovamento normativo – è stata la conclusione - punta quindi a trovare il giusto equilibrio per compendiare le contrapposte esigenze di incentivazione dell’attività economica e di salvaguardia dell’ambiente.  
   
   
SETTIMANA AMBIENTE VENETO. EVENTI DI MERCOLEDI’ 20 MARZO  
 
Venezia, 20 marzo 2013 - Proseguono a ritmo serrato gli eventi della manifestazione “Settimana dell’Ambiente Veneto”, promossa dalla Regione dal 16 al 24 marzo per sensibilizzare l’opinione pubblica e il mondo della scuola sulle questioni ambientali.. L’iniziativa si articola da un lato in momenti di studio e discussione attraverso una serie di convegni e tavole rotonde; dall’altro in visite guidate a impianti e siti a valenza ambientale presenti sul territorio regionale. I convegni e gli incontri pubblici riguardano i temi ambientali più attuali e rilevanti per il contesto regionale, trattati da esperti e tecnici dei vari settori. Domani, mercoledì 20 marzo, in Fiera a Padova in concomitanza con il Sep-salone Internazionale dedicato all’ambiente, al Padiglione 8 sono in programma i convegni: “Cinque anni di iniziative regionali per la tutela del mare” (ore 9.30-16.00 al 1° piano Sala 8B), a cui interverrà l’assessore regionale Maurizio Conte, e “La gestione delle emergenze ambientali: ruoli sinergie e comunicazione” (ore 9.30 Sala Agorà—stand Regione Veneto). L’assessore Conte parteciperà anche al convegno “Consorzi di bonifica: Innovazioni e Tecnologie a servizio del Territorio” (ore 10.00 - Pad. 7 1° Piano Sala 7°). Invece, al Giardino botanico litoraneo del Veneto di Rosolina (Rovigo) si svolgerà l’incontro (ore 9.00) sul tema “Specie invasive e ambienti litoranei: diffusione, impatto sugli ecosistemi e metodi di lotta”. Nell’ambito della manifestazione i siti visitabili mercoledì 20 marzo sono: • Giardino vegetazionale Astego, Onè di Crespano del Grappa (Tv) • Centro operativo polifunzionale ex vivaio Montanina di Velo d’Astico (Vi) • Bosco del Tartaro (Vr) • Oasi Lycaena di Salzano (Ve) • Risorgive Poveliano Veronese (Vr) • Oasi naturalistica Cà di Mezzo di Codevigo (Pd) • Fascia tampone boscata “Nicolas” (Tv) • Museo della bonifica di San Dona’ di Piave (Ve) • Museo regionale della bonifica Cà Vendramin di Taglio di Po (Ro) • Centrali idroelettriche e antiche prese irrigue Località San Lazzaro di Bassano del Grappa (Vi) • Museo comunale delle risorgive di San Pietro in Gu (Pd) • Centrale idroelettrica di Soverzene (Bl) • Centrale idroelettrica di Nove 25 Vittorio Veneto (Tv) • Impianto produzione forza motrice “Mulino Comirato” di Treviso • Centrale idroelettrica presso lo sbocco del canale Adige-guà nel fiume Fratta (Vr) • Centrale idroelettrica Agni (Richellere) Recoaro Terme (Vi) • Impianto incenerimento rifiuti con recupero energetico di Padova • Agripolis: Impianto aziendale di spremitura colza per produzione olio a scopo energetico Legnaro (Pd) • Impianto di potabilizzazione Cà Solaro (Ve) • Centro operativo polifunzionale Nichesola Rigo Caprino Veronese (Vr) • Museo di zoologia adriatica “Giuseppe Olivi” di Chioggia (Ve) • Impianto di depurazione di Vicenza — Località Casale • Impianto di depurazione di Conselve (Pd) • Oasi di Villaverla (Vi) • Impianto di depurazione di Arzignano (Vi).  
   
   
SEP E SETTIMANA AMBIENTE VENETO  
 
Padova, 20 marzo 2013 - “Mettere in forte relazione le istituzioni e il mondo delle imprese perché vogliamo cogliere tutte le opportunità, anche sotto il profilo dello sviluppo economico, che l’ambiente può offrire”. Lo ha detto l’assessore regionale alle politiche ambientali Maurizio Conte oggi, a chiusura del convegno “Believe in the future: invest in happiness to support economic development” organizzato dal Dipartimento di ingegneria industriale dell’Università di Padova, con cui è stata inaugurata l’edizione 2013 di Sep, il Salone internazionale dedicato all’ambiente, e che si svolge insieme alla Settimana dell’Ambiente Veneto, manifestazione promossa dalla Regione dal 16 al 24 marzo. “Settimana dell’Ambiente e Sep si svolgono in sinergia – ha detto Conte – per lanciare dal cuore del Veneto un messaggio forte di attenzione all’ambiente, in una prospettiva ampia, che rappresenta un valore aggiunto per il territorio. Basti pensare all’importanza che riveste per il turismo, per la qualità della vita ma anche alle opportunità per le imprese su cui confrontarsi”. L’assessore è intervenuto anche al convegno Conoscere la sismicità del Veneto per difendersi, a cui partecipavano numerosi ragazzi delle scuole “La grande attenzione al mondo della scuola è la novità di questa edizione della Settimana dell’Ambiente – ha detto Conte – per tenere vivo il dialogo con i ragazzi, perché siano consapevoli che l’ambiente è anche un’opportunità professionale e di lavoro”. Altri convegni in programma oggi in Fiera a Padova erano Inquinamento atmosferico e combustioni di biomassa e nel pomeriggio L’evoluzione del settore estrattivo: il nuovo Piano Regionale Regionale per le Attività di Cava (Prac). Nell’ambito della Settimana dell’Ambiente Veneto sono visitabili oltre cinquanta siti dedicati alla tutela dal rischio idrogeologico, alla gestione del patrimonio idrico o al recupero dei rifiuti. Insieme ai convegni specialistici in Fiera a Padova e in altre sedi, è stata indetta anche la prima edizione del concorso fotografico per le scuole ‘Scatta l’Ambiente’. La Settimana dell’Ambiente Veneto è realizzata dalla Regione in collaborazione con l’Ufficio Scolastico Regionale Veneto, l’Università degli Studi di Padova, l’Arpav, l’Unione Veneta Bonifiche e l’Argav (Associazione Regionale Giornalisti Agricoli del Veneto e Trentino Alto Adige).  
   
   
AMBIENTE: LA COMMISSIONE EUROPEA SOSTIENE GLI STATI MEMBRI NELLA GESTIONE SOSTENIBILE DEI RIFIUTI  
 
Bruxelles, 20 marzo 2013 - Ogni anno ogni cittadino europeo produce oltre 500 chili di rifiuti urbani, di cui un terzo finisce direttamente in discarica. Mentre alcuni Stati membri gestiscono in maniera produttiva queste risorse ricorrendo al riciclaggio o al compostaggio di circa il 60% dei rifiuti urbani, altri Stati membri non sono altrettanto virtuosi. Ieri il Commissario per l’Ambiente Janez Potočnik ha partecipato a un importante seminario a Bruxelles volto a sostenere gli Stati membri che segnano ritardi nella gestione sostenibile dei rifiuti. L’obiettivo è di contribuire a ottimizzare le politiche nazionali di gestione dei rifiuti con tabelle di marcia personalizzate e raccomandazioni pratiche incentrate su un’efficace applicazione della legislazione Ue in materia. Sono intervenute al seminario la Bulgaria, la Repubblica ceca, l’Estonia, la Grecia, l’Italia, la Lituania, la Lettonia, la Polonia, la Romania e la Slovacchia. L’agenzia europea dell’ambiente (Aea) ha inoltre pubblicato un’analisi approfondita dei traguardi raggiunti negli ultimi decenni nel quadro delle politiche di gestione dei rifiuti dell’Ue. Janez Potočnik, Commissario per l’Ambiente, ha dichiarato: “Numerosi Stati membri ricorrono ancora troppo allo smaltimento nelle discariche nonostante il nostro impegno a favore di un’Europa più efficiente sotto il profilo delle risorse. L’interramento dei rifiuti comporta un ingente spreco di materiali di grande valore. Un’occasione mancata per creare nuovi posti di lavoro, far crescere la nostra economia e ridurre gli impatti dei rifiuti sulla salute umana. Nel contesto economico attuale dobbiamo trovare soluzioni che ci consentano di migliorare la gestione dei rifiuti e di sfruttarli per creare occupazione alleviando la pressione sulle risorse naturali.” Nonostante i progressi significativi raggiunti in tutta l’Ue nella gestione dei rifiuti e nell’applicazione della legislazione in materia, in molti Stati membri, per non dire in tutti, è necessario andare oltre. Le tabelle di marcia evidenziano la necessità di usare strumenti economici per migliorare la gestione dei rifiuti urbani, ad esempio con tasse e divieti relativi allo smaltimento in discarica e all’incenerimento, sistemi di responsabilità del produttore e incentivi per la prevenzione, il riutilizzo e il riciclaggio dei rifiuti (ad es. Sistemi che adottano il principio del “paghi quanto butti”). Le tabelle di marcia raccomandano inoltre di puntare sul miglioramento del monitoraggio e delle statistiche, sull’incremento del tasso di raccolta differenziata, su una migliore governance, sull’aggiornamento delle strategie di gestione dei rifiuti e su misure volte a una maggiore sensibilizzazione dei cittadini. Nei documenti si indica inoltre che gli investimenti futuri nella gestione dei rifiuti dovrebbero dare priorità alla prevenzione, al riutilizzo, al riciclaggio e al compostaggio, ossia le opzioni più accreditate nella gerarchia dei rifiuti stabilita nel quadro della direttiva quadro sui rifiuti. La raccomandazione fa eco al quadro finanziario pluriennale (Qfp) 2014—2020, che introduce condizioni ex ante nel contesto dei fondi strutturali dell’Ue in base a cui i progetti da finanziare devono essere in linea con la gerarchia dei rifiuti e aiutare gli Stati membri a rispettare gli obiettivi giuridicamente vincolanti dell’Ue, come l’obiettivo di un tasso di riciclaggio del 50% per i rifiuti urbani. Prossime tappe - La Commissione intende organizzare ulteriori seminari sulla gestione dei rifiuti urbani negli Stati membri, in cooperazione con l’agenzia europea dell’ambiente. I piani nazionali di gestione dei rifiuti e i programmi per la prevenzione dei rifiuti, che gli Stati membri devono portare a termine e trasmettere alla Commissione entro dicembre 2013, saranno oggetto di analisi approfondite. È stato inoltre avviato un processo di riesame che riguarderà gli obiettivi giuridicamente vincolanti da raggiungere entro la fine del 2014 e previsti dalla legislazione sui rifiuti dell’Ue. Il riesame si potrà tradurre in proposte volte al consolidamento degli obiettivi già stabiliti al fine di migliorare l’efficienza delle risorse.  
   
   
UE: I RIFIUTI NON SONO UN PROBLEMA – SONO UN´OPPORTUNITÀ  
 
Bruxelles, 20 marzo 2013 – Di seguito l’intervento di ieri di Janez Potočnik Commissario europeo per l´Ambiente al Seminario per migliorare l´attuazione della normativa sui rifiuti negli Stati membri selezionati: “ Sono veramente lieto di aprire questo importante evento, e vi ringrazio per essere venuti qui a Bruxelles. Questo seminario è il cuore di due dei tre grandi priorità del mio mandato: In primo luogo, l´attuazione. Dobbiamo fare in modo che la legislazione dell´Ue - tra cui la normativa sui rifiuti - sia applicata correttamente in modo che le persone e le imprese effettivamente ottenere i benefici da esso. E in secondo luogo l´efficienza delle risorse. Se guardiamo i rifiuti attraverso gli occhi di attuazione forse lo vediamo come un problema. Ma quando i rifiuti diventano una risorsa diventa un´opportunità. L´efficienza delle risorse è un´iniziativa faro della strategia economica strutturale dell´Unione europea, l´Europa 2020. Il motivo è abbastanza semplice se si considera quattro cose: In primo luogo che la popolazione mondiale arriverà 9 miliardi nel 2050, e ci sono 3 miliardi di consumatori della classe media più entro il 2030. In secondo luogo, che questo mette a dura prova massiccio aumento della domanda di risorse primarie. Se continuiamo le nostre attuali tendenze estrazione globale di risorse aumenteranno del 75% nei prossimi 25 anni. Questo è già un conseguente aumento dei prezzi rapido fin dall´inizio di questo secolo, dopo due secoli di declino reale. In terzo luogo, l´Unione europea importa sei volte più materiali e risorse di quanto esporti. In quarto luogo, i materiali sono la quota maggiore dei costi di produzione delle imprese manifatturiere europee - al 43% in Germania, per esempio, non è un paese con manodopera a basso costo. Mi auguro che da questo è ovvio perché l´uso efficiente delle nostre risorse è essenziale per la nostra futura competitività economica. E spero che sia chiaro che seppellire i rifiuti in discarica non è solo l´ambiente cattivo, ma economicamente illogico. Eppure, dei 16 tonnellate di materiali che utilizzano le nostre economie per persona ogni anno, 6 tonnellate diventano rifiuti. E la metà di quella in discarica. Si tratta di una media europea, e non ho bisogno di spiegare qui che in alcuni Stati membri la cifra è più della metà. In effetti, questo è un po ´per questo che siamo qui oggi. Per affrontare questa sfida, dobbiamo utilizzare i rifiuti come una risorsa, per quanto possibile. Questo è uno degli obiettivi principali della tabella di marcia per un uso efficiente delle risorse in Europa e della proposta della Commissione per il 7 ° programma d´azione ambientale (Eap), che ha fissato alcuni obiettivi ambiziosi ("pietre miliari") da raggiungere entro il 2020, in linea di principio: rifiuti prodotti per abitante dovrebbe essere in declino; riciclo e riutilizzo dovrebbe essere al livello massimo; incenerimento dovrebbe essere limitato ai materiali non riciclabili; e, ultimo ma non meno importante , lo smaltimento in discarica dovrebbero essere ritirati come opzione di gestione dei rifiuti. Questi obiettivi ambiziosi guideranno la revisione degli obiettivi di gestione dei rifiuti che stiamo lanciando. Ma, ci sono già alcuni requisiti fondamentali vincolanti nella legislazione dell´Ue. In primo luogo, la prevenzione dei rifiuti è l´opzione migliore, seguita dal riutilizzo e il riciclaggio, con diritto di recupero e smaltimento in fondo. In secondo luogo, l´obiettivo di riciclaggio del 50% dei rifiuti urbani da realizzare da parte di tutti gli Stati membri entro il 2020. Purtroppo, quando abbiamo uno sguardo alle recenti statistiche Eurostat, nonché la relazione sulla gestione dei rifiuti urbani pubblicato oggi dall´Agenzia europea dell´ambiente, il quadro che emerge è piuttosto preoccupante. Lo smaltimento in discarica è la soluzione peggiore sotto la gerarchia dei rifiuti. Eppure, il 37% - più di un terzo - di tutti i rifiuti urbani nell´Ue va in discarica. E sette Stati membri stanno seppellendo oltre l´80% dei loro rifiuti, tre dei quali seppellire oltre il 90%. La notizia migliore è che ci stiamo muovendo nella giusta direzione. A soli 10 anni fa, più della metà dei rifiuti urbani - 50% - è stata in discarica. Il tasso di smaltimento in discarica ha quindi subito una riduzione del 19%. Nostra riciclaggio e compostaggio sono aumentati - dal 17% al 25% e dal 10% al 15%, rispettivamente. In effetti, quattro Stati membri - Germania, Austria Olanda e Belgio - sono il riciclaggio o il compostaggio più del 50% dei rifiuti urbani, mettendo le risorse di nuovo in uso produttivo. *** Cari partecipanti, Vorrei arrivare a una situazione in cui tutti gli Stati membri si stanno muovendo rapidamente per eliminare gradualmente discarica, fare di più il riciclaggio ed evitare che i rifiuti vengano generati in primo luogo. Sono assolutamente convinto che questo è possibile. Per questo motivo la Commissione ha lanciato un´iniziativa per contribuire ad accelerare il progresso in quegli Stati membri che hanno il più lontano per andare a fare gli obiettivi. Il punto di partenza di questo processo è stata la pubblicazione dei risultati nella gestione dei rifiuti urbani un quadro di valutazione classifica degli Stati membri ´. Questo potrebbe aver innescato un certo dibattito, ma era essenziale avere un quadro chiaro e vedere come le lacune di attuazione sono stati grandi. In ogni caso, nessuno Stato membro deve sentirsi ´stigmatizzato´. In primo luogo, la Commissione è consapevole del fatto che tutti gli Stati membri stanno compiendo notevoli sforzi per migliorare la gestione dei rifiuti urbani e che le condizioni nazionali non sono le stesse in tutta l´Ue. In secondo luogo, nessuno è perfetto. Ad esempio, alcuni Stati membri, che di solito sono considerati buone prestazioni hanno raggiunto riduzioni significative nei tassi di collocazione in discarica con la costruzione di un elevato numero di inceneritori - incenerimento creando in tal modo un eccesso di capacità, che può ostacolare lo sviluppo di opzioni di gestione dei rifiuti più. Parte di questo processo è di evitare gli errori dei primi utilizzatori. Mi rendo conto che l´attuazione della legislazione Ue sui rifiuti rimane una sfida in alcuni Stati membri. Tuttavia, ci sono anche opportunità da cogliere: migliore gestione dei rifiuti significa creare posti di lavoro e crescita economica. Solo l´attuazione della normativa in materia di rifiuti correttamente potrebbe creare 400.000 posti di lavoro nell´Unione europea. La prevenzione, il riutilizzo, il riciclaggio / compostaggio dovrebbero essere le priorità. Ciò significa che la raccolta differenziata deve essere intensificata, per quanto possibile per garantire l´alta qualità il riutilizzo e il riciclaggio / compostaggio. Questo contribuisce a creare valore per il settore privato ad investire, ma accadrà solo se gli incentivi economici sono in atto. Le tabelle di marcia che abbiamo redatto con il vostro input e le idee sono diverse raccomandazioni per creare le condizioni economiche necessarie per favorire i primi passi della gerarchia dei rifiuti, compresa la prevenzione, la realizzazione delle infrastrutture necessarie e sviluppare la raccolta differenziata. Con i giusti incentivi economici in atto, questo può essere in gran parte raggiunto attraverso investimenti privati ​​, senza aumentare l´onere dei bilanci pubblici . Le tabelle di marcia sono diverse altre raccomandazioni, quali la trasparenza e la corretta governance , mobilitando tutte le parti interessate - cittadini, industria, le Ong e le autorità pubbliche. Vorrei incoraggiarvi ad utilizzare queste tabelle di marcia come uno degli strumenti per progettare le future politiche di gestione dei rifiuti. *** Cari partecipanti, I colleghi qui della Dg Ambiente che sono stati a capo di questa iniziativa di promozione rispetto mi ha detto che i seminari dei vostri paesi sono stati un vero successo. Vorrei ringraziarvi per questo e per il follow-up si darà a questa iniziativa. Da parte nostra, entro la fine dell´anno, si procederà ad una valutazione dei piani nazionali di gestione dei rifiuti. Il nostro obiettivo è quello di verificare se le misure da attuare consentirà agli Stati membri di rispettare la gerarchia dei rifiuti e gli obiettivi attuali. Come ho detto prima, questi sono i requisiti giuridicamente vincolanti e la Commissione ha l´obbligo giuridico di controllare la loro attuazione. Vorrei anche ringraziare tutti i relatori presenti qui oggi e in particolare gli esperti di altri Stati membri che hanno accettato di condividere le loro esperienze nel risolvere problemi analoghi. Lo scambio di buone pratiche è una delle pietre angolari nella costruzione di un approccio globale, uso efficiente delle risorse di sistema di gestione dei rifiuti che porterà benefici non solo ambientali, ma anche benefici per la salute ed economici per tutti i cittadini di godere anche in futuro. Sono personalmente impegnato a migliorare la gestione delle prestazioni in Europa dei rifiuti, in particolare mentre ci muoviamo verso il 2014, che per me sarà l´anno di rifiuti. Vorrei farvi sapere che avete il mio pieno appoggio, e l´aiuto ei consigli dei colleghi della Commissione oggi, per affrontare le sfide dei rifiuti e raccogliendo le opportunità delle risorse. Vi auguro ogni successo.  
   
   
LA RACCOLTA DIFFERENZIATA SFIORA IL 50% A SUD OVEST DI MILANO NEI PRIMI DUE MESI DEL 2013 PARTE LA SECONDA FASE DELLA RACCOLTA DELL’UMIDO CON LA DISTRIBUZIONE DEI KIT E DEI CASSONETTI A 170.000 FAMIGLIE A SUD EST DELLA CITTÀ: SARÀ SERVITA OLTRE LA METÀ DEL TERRITORIO  
 
Milano, 20 marzo 2013 - Grazie ai risultati ottenuti con la raccolta dell’umido, la percentuale di raccolta differenziata nella zona sud ovest di Milano ha superato il 47%. Questo è l’importante risultato raggiunto nei primi due mesi del 2013. Ora si parte con la distribuzione dei cassonetti e dei kit per la raccolta differenziata dell’umido nella zona sud est di Milano, corrispondente all’intera Zona 4 e parte delle Zone 1, 3 e 5: Corvetto, Ticinese, Rogoredo, Ponte Lambro, Gratosoglio sono alcuni dei quartieri coinvolti, dove la raccolta differenziata della frazione umida presso le utenze domestiche partirà lunedì 24 giugno. “L’ottimo risultato raggiunto con la prima fase della raccolta dell’umido dimostra che le buone prassi e il coinvolgimento dei cittadini possono davvero contribuire a trasformare Milano in una città sostenibile. Anche la qualità del rifiuto raccolto dimostra che i milanesi hanno capito subito l’importanza e il valore ambientale di questa operazione”, ha detto l´assessore alla Mobilità e Ambiente Pierfrancesco Maran. “Affrontiamo la seconda fase del piano di estensione della raccolta dell’umido con ottimismo. I risultati che stiamo registrando nella zona sud ovest della città, dove il servizio è stato attivato lo scorso 26 novembre, sono molto positivi – ha dichiarato la Presidente di Amsa Sonia Cantoni –. Da gennaio a oggi il quantitativo medio di rifiuto umido raccolto, fra le utenze domestiche e le grandi utenze, si è attestato a circa 1,8 kg per abitante a settimana, un dato quantitativo superiore a quello stimato in fase di progetto”. Per quanto riguarda i risultati della prima fase della raccolta, le prime analisi sulla qualità del materiale, che Amsa ha affidato alla Scuola Agraria del Parco di Monza, hanno evidenziato un rifiuto organico di buona qualità e purezza. Sono stati esaminati 9 campioni, del peso medio di circa 180 kg ciascuno, prelevati da 3 aree distinte di produzione: la periferia, le case Aler e il centro città. 8 campioni su 9 si collocano, per percentuale di materiale non compostabile presente, nella migliori classi di qualità, con una presenza di frazioni estranee inferiori al 5% (per 6 campioni la percentuale è sotto il 2,5%), un dato qualitativo perfettamente compatibile con i requisiti richiesti dai successivi processi di trattamento della frazione organica. Con la nuova estensione, il servizio coprirà il 50% del territorio milanese e coinvolgerà 170 mila famiglie, oltre 9.000 numeri civici e 887 vie. Prevista anche la consegna di 12.000 cassonetti condominiali. Da lunedì 18 marzo squadre dedicate di Amsa - riconoscibili attraverso una tessera identificativa e una pettorina che riporta la scritta “Consegna contenitori per la raccolta della frazione umida” - si stanno occupando della distribuzione dei cassonetti condominiali e del kit per la raccolta differenziata destinato a ogni famiglia coinvolta nell’estensione del servizio. Amsa ha previsto di consegnare circa 170.000 kit, comprendenti un cestello aerato da 10 litri contenente le istruzioni necessarie per una corretta raccolta differenziata della frazione umida e una fornitura gratuita di sacchetti compostabili realizzati in Mater-bi, grazie a un accordo tra il Comune di Milano e la società Novamont. La particolare struttura del cestino è stata progettata per ridurre al minimo i disagi ai cittadini: favorisce l’evaporazione, limitando così la formazione di liquidi e cattivi odori. La scelta è stata dettata anche dall’esperienza: nella maggioranza dei Comuni italiani in cui si fa da tempo la raccolta differenziata dei rifiuti umidi vengono utilizzati cestelli con caratteristiche analoghe. La distribuzione è stata preannunciata con una lettera inviata a tutte le famiglie e a 700 amministratori di condominio che operano a Milano, contenente tutte le informazioni necessarie e nella quale si ricorda che gli operatori Amsa non hanno necessità di entrare nelle singole abitazioni e che non è richiesto alcun corrispettivo in denaro. Per maggiori informazioni sono a disposizione dei cittadini il sito web http://www.amsa.it/ , il numero verde gratuito 800.332299 e l´applicazione Puliamo per smartphone e tablet.