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GIOVEDì

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Notiziario Marketpress di Giovedì 08 Aprile 2004
Web alimentazione e benessere
I CITTADINI EUROPEI NON SI FIDANO DEI CIBI PRONTI, RIVELA UN SONDAGGIO A LIVELLO EUROPEO  
 
Il progetto dellUe "fiducia nei prodotti alimentari", finanziato sotto il sesto Programma Quadro (6Pq), ha reso noti i risultati di uno studio che evidenziano che la fiducia dei cittadini europei negli alimenti lavorati, nella carne e nei "cibi pronti" è bassa, con un solo consumatore su cinque che ha fiducia nella qualità degli hamburger degli outlet del fast food e dei pasti dei ristoranti. Daltra parte, il sondaggio svolto in sei nazioni ha indicato che i consumatori tendono a fidarsi di frutta e verdura. I livelli di fiducia nei vari alimenti variano da paese a paese, con i britannici in testa tra i consumatori più ottimisti seguiti da danesi e norvegesi. Italia e Portogallo sono risultati i paesi più diffidenti, con la Germania a seguire. 'Oggi, i consumatori vogliono cibi sani e sicuri e la domanda per conoscerne la provenienza aumenta sempre di più. Questo è il motivo per il quale stiamo mettendo a punto un nuovo approccio che porta 'dal consumatore al produttore' nei Programmi di ricerca dellUe, puntando lattenzione sugli interessi dei consumatori e sui punti di vista del cibo,' dichiara il Commissario europeo per la Ricerca Philippe Busquin. 'La produzione alimentare deve soddisfare le aspettative dei consumatori come anche gli obiettivi nel settore ambientale, sanitario e della concorrenza. Questo richiede un ambizioso programma di ricerca con una forte collaborazione pubblica e privata a livello europeo.' Lo studio ha rivelato che tra un terzo e un quarto dei consumatori avvertono che, nonostante laumento dei prezzi, il gusto e la qualità dei cibi, così come i metodi di coltivazione, alimentazione e sicurezza sono peggiorati con il passare degli anni. Gli italiani e i portoghesi sono i più pessimisti, e costituiscono fino all80 per cento di coloro che sono convinti che prezzi, gusto e qualità siano peggiorati negli ultimi 20 anni. In tutti i paesi, una bassa percentuale di consumatori tende a fidarsi dellindustria alimentare, delle catene dei supermercati o degli allevatori per dimostrare lottimismo verso i timori del cibo. I livelli di fiducia più elevati sono stati registrati presso le organizzazioni dei consumatori, esperti alimentari e strutture governative. I britannici hanno ottenuto il maggior punteggio riguardo 'allindice di fiducia alimentare' e sono i più ottimisti sul miglioramento dei prodotti alimentari nel corso degli ultimi decenni. 'Tuttavia', secondo questo resoconto, 'i livelli maggiori di fiducia riscontrati in Gran Bretagna devono essere interpretati come una risposta positiva alle misure intraprese come conseguenza dellepidemia dellEncefalopatia spongiforme bovina (la Bse, nota anche come 'Morbo della mucca pazza') e di altri allarmismi da cibo.' I consumatori portoghesi sono i più pessimisti riguardo al miglioramento della qualità alimentare negli ultimi anni, mentre il generale scetticismo dei tedeschi viene compensato dallacquisizione di strategie a favore di alimenti sicuri. La fase successiva del progetto si proporrà di analizzare il miglioramento dei prodotti e la politica del consumatore nellUe, inquadrando soprattutto linteresse del consumatore nellambito delle normative alimentari europee. Leggere il resoconto: Fiducia nei prodotti alimentari in Europa. Per unanalisi comparativa, visitare: http://www.Trustinfood.org  Infolink: http://www.Cordis.lu/food/home.html  
   
   
ALIMENTARE: SÌ ALLA SICUREZZA, MA TUTELARE I PRODOTTI TIPICI  
 
Il Parlamento è chiamato a pronunciarsi, in seconda lettura della procedura di codecisione, sul «pacchetto igiene» degli alimenti che rientra nel più ampio Piano d'azione di ristrutturazione e riordino di tutta legislazione in materia alimentare avviato dal Libro Bianco della Commissione sulla sicurezza alimentare. L'obiettivo è di organizzare la sicurezza alimentare in modo più coordinato e integrato onde raggiungere il livello più alto possibile di protezione della salute dei consumatori e, conseguentemente, contribuire a ripristinarne e a mantenerne la fiducia. E' stata quindi avviata la revisione e la modifica della normativa per renderla più coerente, completa e aggiornata. Questo processo ha già portato all'istituzione dell'Autorità europea per la sicurezza alimentare e all'adozione di diversi regolamenti di fondamentale importanza per gli operatori ed i consumatori. Su tutto il «pacchetto igiene» sono attualmente in corso negoziati con il Consiglio per giungere ad un compromesso in merito ad alcuni punti che hanno visto divergere, a turno, Parlamento, Commissione e Consiglio. Riguardo al regolamento generale sull'igiene dei prodotti alimentari, in particolare, la posizione comune del Consiglio riprende in larga parte gli emendamenti proposti in prima lettura dal Parlamento e accettati dalla Commissione e ne inserisce altri che, al contrario, non erano stati accolti dall'Esecutivo. Si tratta, segnatamente, dell'applicazione eventuale del sistema Haccp (Analisi di rischio e punti critici di controllo) alla produzione primaria, della stesura da parte della Commissione di una relazione sull'applicazione del regolamento e, in materia di potere di esecuzione, della soppressione del ricorso alla procedura dei comitati per aggiungere allegati al regolamento. La Commissione, a titolo di compromesso, ha accolto tali modifiche alla sua proposta iniziale. La relazione di Horst Schnellhardt (Ppe-de, D) ora all'esame della Plenaria, reintroduce taluni emendamenti presentati in prima lettura. Si tratta, più in particolare di modifiche che riguardano: le misure specifiche che devono adottare gli operatori del settore alimentare (mantenimento della catena del freddo, adempimento dei criteri microbiologici e di temperatura dei prodotti, prelievo di campioni e analisi, fissazione di obiettivi e norme di prestazione); la possibilità per gli Stati membri di consentire un'altra forma di presentazione della documentazione comprovante il rispetto dei principi del sistema Haccp a talune imprese (le più piccole); l'imposizione del rispetto del sistema Haccp anche agli operatori del settore impegnati a livello della produzione primaria. La relazione, inoltre, sopprime la possibilità per la Commissione, nell'ambito della procedura di comitatologia, di concedere deroghe agli allegati del regolamento che stabiliscono norme generali in materia di igiene. Una modifica all'allegato Ii prevede poi che vanno adottati provvedimenti per individuare le cause di alcune malattie che colpiscono talune persone suscettibili di venire in contatto con gli alimenti nel corso della loro attività. Nessuna modifica viene apportata all'articolo 13 che prevede la possibilità per gli Stati membri di adottare misure nazionali per adattare i requisiti dell'allegato Ii, al fine di «consentire l'utilizzazione ininterrotta di metodi tradizionali in una qualsiasi delle fasi della produzione, trasformazione o distribuzione degli alimenti» o «tener conto delle esigenze delle imprese alimentari situate in regioni soggette a particolari vincoli geografici», a condizione che ciò non comprometta il raggiungimento degli obiettivi del regolamento. Uno Stato membro che intende ricorrere a tale facoltà dovrà quindi inviare una notifica alla Commissione e agli altri Stati membri. Tale notifica dovrà fornire una descrizione particolareggiata dei requisiti che si ritiene necessario adattare e la natura di tale adattamento, nonché la descrizione dei prodotti alimentari e degli stabilimenti interessati. Inoltre, dovranno essere esposte le motivazioni dell'adattamento auspicato. Gli altri Stati membri disporranno quindi di tre mesi per inviare osservazioni scritte alla Commissione. Se così accade, la Commissione deve avviare una consultazione nell'ambito del comitato di regolamentazione, al termine della quale può decidere se le misure previste possano essere attuate o, eventualmente, se sono necessarie delle modifiche. Inoltre, le misure nazionali possono essere attuate se, un mese dopo la scadenza del periodo concesso per inoltrare osservazioni, la Commissione non ha provveduto a informare gli Stati membri di aver ricevuto osservazioni scritte o di voler proporre l'adozione di una decisione nell'ambito del comitato. Fanno parte di questo pacchetto anche due proposte che riguardano più specificatamente i prodotti di origine animale. Si tratta sempre di norme in materia di igiene, nonché delle disposizioni sanitarie per la produzione e la commercializzazione di determinati prodotti di origine animale destinati al consumo umano. Riguardo alla prima, la relazione di Horst Schnellhardt (Ppe-de, D) accoglie globalmente la posizione comune del Consiglio apportando tuttavia una serie di emendamenti in linea con quanto fatto per il regolamento generale sull'igiene dei prodotti. Sulla seconda, la raccomandazione - stilata dallo stesso relatore e adottata dalla commissione competente - accoglie senza modifiche la posizione comune del Consiglio. Infine, la relazione sul regolamento che stabilisce norme specifiche per l'organizzazione di controlli ufficiali sui prodotti di origine animale destinati al consumo umano apporta numerosi emendamenti alla posizione comune. In particolare, in caso di mancato rispetto delle norme igieniche la raccomandazione chiede, come in occasione della prima lettura, che siano introdotte «sanzioni uniformi, identiche in tutti gli Stati membri», come la chiusura dell'impresa.  
   
   
IMBALLAGGI ALIMENTARI AL PASSO COI TEMPI  
 
La qualità degli alimenti è anche garantita dall'imballaggio con cui sono confezionati. Mentre la ricerca e l'industria hanno fatto grandi progressi in questo campo, la legislazione europea non ha tenuto il passo con questi sviluppi. Peraltro, alcuni tipi di imballaggio sono tollerati da qualche Stato membro, ma non in altri. Attualmente, tale materia è disciplinata da una direttiva del 1989 che la Commissione europea ha ritenuto opportuno rivedere e aggiornare attraverso lo strumento del regolamento, piuttosto che con una nuova direttiva. Il Parlamento, in veste di colegislatore, è chiamato a contribuire alla definizione di questa nuova normativa. In tale ambito, la commissione per l'ambiente, la sanità pubblica e la politica dei consumatori ha adottato in prima lettura una relazione di Astrid Thors (Eldr, Fi) sulla proposta di regolamento relativa ai materiali e agli oggetti destinati a venire in contatto con i prodotti alimentari, ora all'esame della Plenaria. La proposta di regolamento definisce le confezioni «attive» e «intelligenti». Gli imballaggi attivi sono destinati ad interagire con gli alimenti per preservarne le qualità e prolungarne la conservazione. Gli imballaggi intelligenti sono utilizzati per controllare gli alimenti e fornire informazioni sulla loro qualità, ad esempio possono cambiare colore per far conoscere al cliente il grado di freschezza del cibo e rivelare se il cibo è scaduto per un cambiamento di temperatura durante l'immagazzinamento o per una perdita dell'imballaggio. I deputati hanno anche esaminato le disposizioni specifiche volte a garantire la rintracciabilità degli oggetti che restano in contatto con gli alimenti (una questione che finora non era disciplinata) e la loro etichettatura. D'ora innanzi, qualsiasi materiale o oggetto destinato a restare in contatto con gli alimenti dovrà essere accompagnato dalla menzione «adatto al contatto con gli alimenti» o dal simbolo corrispondente stabilito dalla direttiva 80/590/Cee. Secondo i deputati, l'informazione sul prodotto deve essere redatta in una lingua facilmente comprensibile da parte degli acquirenti, pena il divieto di commercializzare tali materiali. A questo proposito, la relazione precisa che «lo Stato membro in cui il prodotto è commercializzato può, nel rispetto delle regole del trattato, imporre nel proprio territorio che tali indicazioni dell'etichettatura siano scritte almeno in una o più lingue da esso stabilite tra le lingue ufficiali della Comunità». Riguardo alle domande di autorizzazione, il regolamento mantiene il principio attuale delle liste positive delle sostanze e dei materiali debitamente autorizzati, perciò l'assenza di un divieto esplicito non implica che l'uso del materiale sia permesso. Il regolamento stabilisce nuove procedure per la commercializzazione e la valutazione da un punto di vista sanitario e, a tale proposito, i deputati apportano talune precisazioni. Infine, sono previste delle misure di salvaguardia affinché uno Stato membro possa ritirare dal mercato delle derrate alimentari di cui si sia constatata le pericolosità per la salute umana. In proposito, i deputati richiedono delle misure specifiche di rintracciabilità per consentire reazioni più tempestive ed efficaci in casi di questo genere.  
   
   
AGRICOLTURA TRASPORTO DI ANIMALI: NORME PIÙ RIGOROSE  
 
Il trasporto degli animali è stato sempre un argomento molto controverso. Nel 2000, 12 milioni di suini, 3,5 milioni di bovini e 4,1 milioni di ovicaprini sono stati oggetto di scambi commerciali tra gli Stati membri. La maggior parte di essi sono stati trasportati su strada. Gran parte degli animali trasportati da Paesi terzi sono diretti al mattatoio nel Paese di destinazione, ma alcuni muoiono durante il viaggio a causa dello stress, della mancanza di spazio e di ventilazione. La relazione, adottata in procedura di consultazione, mette l'accento sulla necessità di limitare il trasporto degli animali che, al contrario, dovrebbero essere macellati quanto più vicino possibile al luogo di allevamento. Di conseguenza, nell'ambito della politica di sviluppo rurale, vanno sviluppati mattatoi a livello locale e l'impiego di mattatoi mobili. Per garantire il benessere degli animali, la Commissione propone che, per il trasporto su strada superiore ai 50 chilometri, sia obbligatorio fermarsi ogni 9 ore e lasciare riposare gli animali per 12 ore. Tale regolamento deve riguardare tutte le specie animali. I deputati, non giudicando percorribile tale ipotesi e preferiscono limitare la durata complessiva del viaggio a un massimo di 9 ore per gli animali destinati al macello quando il tragitto supera 100 km. Ma tale restrizione non si applicherebbe ai casi in cui non vi siano almeno due macelli disponibili in un raggio di 500 km da luogo di partenza. Gli animali diretti a spettacoli pubblici, a esposizioni o che devono partecipare a particolari allenamenti (come i cavalli da corsa), secondo i deputati, non debbono rientrare nel campo d'applicazione della nuova normativa, così come i trasporti legati alla transumanza e al pascolo tradizionali. Inoltre, gli animali che presentano lesioni o problemi fisiologici o patologie non vanno considerati idonei al trasporto e, in particolare, se si tratta di suini di meno di tre settimane (al posto delle quattro proposte dalla Commissione), ovini di meno di una settimana e bovini di meno di due settimane. Per non esporre gli animali a inutili sofferenze, i deputati chiedono che i veicoli adibiti al trasporto rispettino norme minime riguardo al numero di animali per ogni camion, alla temperatura, allo spazio disponibile per capo, al sistema di ventilazione e all'approvvigionamento di alimenti e acqua fresca. Ad esempio, i bovini dovrebbero essere trasportati in gruppi di massimo 8 adulti o 15 vitelli, i suini in gruppi di massimo 15 suini o giovani scrofe, gli ovini e i caprini in gruppi di massimo 30 animali. Il ricorso a strumenti volti ad amministrare scosse elettriche, inoltre, dev'essere vietato. Riguardo ai permessi, i deputati ritengono che siano indispensabili delle misure supplementari volte a garantire che le imprese si conformino alle nuove norme malgrado i costi elevati che possono generare talune misure ipotizzate. Un emendamento chiede che ogni Stato membro designi un'autorità nazionale responsabile della concessione dei certificati di autorizzazione dei mezzi di trasporto che rispondono alla esigenze in materia di equipaggiamento. I conducenti, inoltre, dovranno detenere un certificato specifico di formazione sul benessere degli animali se sono chiamati ad effettuare viaggi superiori a 100 km o alla due ore. In caso di violazioni colpose o deliberate che arrecano gravi sofferenze agli animali, secondo i deputati, le sanzioni debbono comportare il ritiro, per un anno, dell'autorizzazione rilasciata al trasportatore e l’obbligo di seguire una formazione adeguata per tutto il personale. Tali sanzioni, inoltre, devono includere la possibilità di una pena detentiva sino a due anni. Infine, dovranno essere rafforzate le ispezioni da parte delle autorità nazionali sulla durata e sulle condizioni dei viaggi. Secondo i deputati, almeno il 20% dei viaggi dovrebbero essere controllati, di cui almeno il 10% nell'ambito dei controlli stradali sul posto. Le esportazioni e importazioni di animali dovrebbero, infine, essere soggette alle stesse norme sul benessere degli animali e, in caso contrario, le autorità dovrebbero essere autorizzate a negare l'ingresso degli animali nel territorio comunitario.  
   
   
BLUE TONGUE: ORDINANZA MINISTRI SIRCHIA E ALEMANNO SU VACCINAZIONE  
 
Il Ministro della Salute Girolamo Sirchia di concerto con il Ministro per le Politiche agricole e forestali Giovanni Alemanno ha emanato una ordinanza che detta nuove regole in merito alla profilassi vaccinale contro la Blue Tongue, alla movimentazione degli animali e agli indennizzi da corrispondere agli allevatori per eventuali danni diretti e indiretti connessi alla vaccinazione. In particolare l’ordinanza dispone che gli animali possono essere movimentati dalle zone di protezione e di sorveglianza qualora siano stati vaccinati da almeno un mese, entro il 30 aprile prossimo, a condizione che il vaccino utilizzato copra tutti i sierotipi presenti nell’area di origine. Le Regioni e le Province autonome potranno prorogare tale termine, sulla base dei risultati della sorveglianza entomologica, delle condizioni climatiche e delle condizioni fisiologiche degli animali, al 31 maggio 2004. Sulla campagna di vaccinazione prevista per l’anno 2005 il provvedimento dispone che tutti i ruminanti allevati nei territori individuati dal Ministero della Salute sulla base delle evidenze epidemiologiche, dovranno essere sottoposti a vaccinazione inderogabilmente nel periodo compreso tra il 1 dicembre 2004 e il 30 aprile 2005. L’ordinanza stabilisce inoltre che agli allevatori vengano erogati indennizzi oltre che per gli animali abbattuti nei focolai accertati di Blue Tongue anche per eventuali aborti o mortalità determinati dalla profilassi immunizzante che siano stati rilevati, previa verifica con gli allevatori interessati, ed attestati dagli Assessorati regionali competenti e per determinati danni indiretti da vaccinazione. Gli indennizzi saranno corrisposti dalle Regioni competenti per territorio nei limiti delle risorse finanziarie trasferite dal Ministero delle Politiche agricole e forestali sentita la Conferenza Stato-regioni, a valere sulle disponibilità derivanti dalla legge  
   
   
MANGIMI: GARANTIRE SICUREZZA E TRACCIABILITÀ  
 
La commissione per l'ambiente, la sanità pubblica e la politica dei consumatori ha adottato in prima lettura della procedura di codecisione la relazione Hedwig Keppelhoff-wiechert (Ppe-de, D) sui requisiti d'igiene dei mangimi, avanzando 17 emendamenti alla proposta dell'Esecutivo. L'introduzione di un sistema obbligatorio generalizzato di responsabilità finanziaria e di garanzie finanziarie, ad esempio sotto forma di assicurazione, applicato a tutti gli operatori del settore dei mangimi, agli occhi dei deputati può non essere realizzabile o opportuna. Pertanto, la Commissione dovrebbe «esaminare questa possibilità in modo più approfondito, considerando le disposizioni legislative in vigore in materia di responsabilità in altri settori, nonché i sistemi e le prassi vigenti negli Stati membri». A tal fine, la Commissione «presenterà una relazione corredata da raccomandazioni entro 12 mesi dall'entrata in vigore del presente regolamento». Ferma restando la possibilità di attuare un sistema volontario di garanzia finanziaria. Riguardo alle disposizioni cui devono attenersi gli operatori del settore, la relazione estende anche ai quei soggetti che «producono mangimi nelle proprie aziende agricole a partire da prodotti primari» l'obbligo di rispettare i precetti dell'allegato I. Si tratta, più in particolare, degli agricoltori che miscelano ingredienti primari e composti per mangimi nella propria azienda. Inoltre, i deputati hanno soppresso la possibilità di introdurre misure nazionali che adattino le disposizioni dell'allegato Ii, ritenendo che i produttori di mangimi interessati da queste disposizioni esercitino la loro attività prevalentemente a livello trasfrontaliero. D'altra parte, i deputati hanno adottato un emendamento che intende evidenziare che, in materia di manuali di buone pratiche e per l'applicazione dei principi Haccp, la priorità spetta gli orientamenti comunitari rispetto a quelli nazionali, conservando comunque la facoltà di emanare orientamenti nazionali per tenere conto della diversità della produzione dei mangimi in Europa. Infatti, malgrado il loro carattere non vincolante, gli orientamenti comunitari contribuiscono a prevenire eventuali alterazioni della concorrenza. I deputati, inoltre, ritengono che le autorità competenti non solo debbano tenere un registro degli stabilimenti ma debbano anche pubblicarlo per dare la responsabilità ad ogni operatore del settore dei mangimi di controllare se il suo fornitore è registrato o meno, tenuto conto che la tracciabilità è uno degli obiettivi primari della proposta. La relazione, infine, introduce esplicitamente nell'articolato che anche i mangimi destinati ad essere esportati debbono soddisfare le pertinenti disposizioni della legislazione alimentare, come previsto all'articolo 12 del regolamento 178/2002.  
   
   
CASO PARMESAN: SODDISFAZIONE DEL CONSORZIO DEL PARMIGIANO-REGGIANO PER L’INVIO ALLA GERMANIA DEL “PARERE MOTIVATO” DELLA COMMISSIONE  
 
 Il Consorzio ed i produttori di Parmigiano-reggiano accolgono con favore la decisione della Commissione Europea di inviare alla Germania un “parere motivato” sul caso “parmesan” per il mancato rispetto della legislazione europea sulle Dop (Denominazioni di Origine Protetta). Questo parere rappresenta la seconda ed ultima tappa della procedura di infrazione prima del ricorso alla Corte di giustizia europea”. "Siamo molto soddisfatti di questa decisione della Commissione – ha dichiarato Leo Bertozzi, direttore del Consorzio del Formaggio Parmigiano-reggiano – poiché il persistente utilizzo del termine "parmesan" da parte di alcune imprese tedesche danneggia seriamente l’immagine e la reputazione del nostro pregiato formaggio, generando confusione nei consumatori circa l’origine e la qualità del prodotto acquistato". La Commissione ha avviato la procedura di infrazione il 16 ottobre 2003, dopo la presentazione da parte del Consorzio di una denuncia sull’impiego costante, in Germania, della denominazione "parmesan" per formaggi del tutto privi delle caratteristiche specifiche del Parmigiano-reggiano Dop e provenienti da zone assolutamente estranee a quella di origine. Nonostante il 25 giugno 2002 la Corte di giustizia europea abbia riconosciuto che il termine "parmesan" è la traduzione di “Parmigiano-reggiano”, infatti, alcune industrie casearie tedesche ricorrono abusivamente a tale denominazione. Il Parmigiano-reggiano è uno dei formaggi europei più famosi nel mondo e gode di una Denominazione di Origine Protetta (Dop) riconosciuta dalla normativa europea. L’articolo 13 del Regolamento Cee 2081/92 tutela i prodotti Dop e le relative traduzioni da qualsiasi uso ingannevole, imitazione o riferimento a tali termini nell’ambito della comunità europea. “La legislazione europea – ha concluso Bertozzi – è molto chiara in merito ai nostri diritti sul termine "parmesan". Si tratta di una denominazione riservata ai produttori italiani della zona di origine che rispettano il disciplinare di produzione di questo formaggio tipico. Pertanto, chiediamo alla Germania di porre in essere tutte le misure necessarie per far cessare l’impiego abusivo del nome “Parmigiano-reggiano” e della relativa traduzione “parmesan” sul mercato tedesco e di conformarsi a quanto disposto dalla legislazione europea.”  
   
   
MIWINE EMOTIONS, L’EVENTO DESTINATO AGLI OPERATORI E AL PUBBLICO DEGLI ENOAPPASSIONATI, ALL’INTERNO DELL’EVENTO DI MIWINE  
 
Numeri da capogiro per Miwine Emotions, il prestigioso programma di degustazioni guidate e al banco d’assaggio che si svolgeranno nei giorni della mostra in un padiglione separato, con accesso indipendente e a pagamento, aperto fino alle 22.30. Miwine Emotions è destinato agli operatori e al pubblico degli enoappassionati, che rappresentano una nuova categoria di consumatori maturi ed esigenti. Con la collaborazione di prestigiose associazioni e media del settore, Miwine Emotions organizzerà 150 degustazioni con 140 sommelier Ais al giorno addetti al servizio, per un numero massimo di 9.000 partecipanti; 2.684 bicchieri in tavola contemporaneamente per una sola degustazione; 28.000 bottiglie aperte e servite; 24.000 bicchieri utilizzati. Le degustazioni si svolgeranno dalle 14.30 alle 22.30 in nove sale di degustazione nelle due tipologie "degustazione guidata" e "banco d'assaggio" per una capienza totale, in contemporanea, di almeno 1.200 posti, con un cartellone di almeno 50 degustazioni al giorno. Un programma d’eccellenza, denso e ampiamente articolato. Per fare solo alcuni esempi, l’associazione Primum Familiae Vini, che riunisce 11 tra le più prestigiose famiglie di produttori vinicoli del mondo, organizzerà una degustazione storica: un vino a famiglia, degustato in due diverse annate, per un totale di 22 vini, presentati personalmente da un membro di ogni famiglia. Nomi di assoluto prestigio: Marchesi Antinori (Toscana-italia), Château Mouton Rothschild (Pauillac-bordeaux), Joseph Drouhin (Beaune-borgogna), Pol Roger (Epernay-champagne), Paul Jaboulet Aîné (Tain l’Hermitage -Valle del Reno), Hugel & Fils (Riquewihr-alsazia) Egon Müller Scharzhof (Saar), The Symington Family Port Companies (Vila Nova de Gaia-oporto e Douro), Miguel Torres-spain (Vilafranca del Penedes-catalogna) e Vega Sicilia (Valbuena de Duero-castilla e Leon) e Robert Mondavi (Napa Valley-california). Il più celebrato dei produttori italiani poi, Angelo Gaja, guiderà un wine tasting/conferenza per conoscere e degustare, oltre ai suoi, i vini che hanno fatto entrare nel mito alcuni dei più prestigiosi produttori del mondo. Il Gambero Rosso trasferirà per tre giorni a Miwine Emotions la Scuola del Vino della Città del Gusto, e i suoi docenti, da Daniele Cernilli a Marco Sabellico, ad Alberto Marcomini, introdurranno con riprese televisive ai segreti del vino e all’arte della degustazione con riprese televisive. E Vinum, una delle più prestigiose riviste enologiche europee (in lingua tedesca, in lingua francese e in lingua spagnola, che presenterà a Miwine la prima edizione in lingua italiana), ha messo a punto un programma di 9 degustazioni da non perdere, dalla rinascita di un fiume vinicolo, la Loira, ai terroir conosciuti e sconosciuti in Borgogna; dal vino design spagnolo al lato sconosciuto dei Bordeaux fino ai vini delle star. Pino Khail, fondatore e direttore di Civiltà del Bere, guiderà una degustazione dei vini che hanno trasformato la Maremma in uno dei territori vinicoli più prestigiosi del mondo, celebrati dagli esperti e premiati dai consumatori che non badano a spese per assicurarsi una bottiglia proveniente da questo territorio. A Miwine Emotions ritroveremo Luca Maroni, con un seminario di analisi sensoriale per apprezzare al meglio i vini di qualità, mentre i Laboratori del Gusto di Slow Food introdurranno i partecipanti ai migliori abbinamenti enogastronomici. Miwine Emotions, 1° piano Padiglione 16/2 Portello-fiera Milano, 14-16 giugno, degustazioni guidate dalle 14.30 alle 22.30, Prenotazioni: Numero verde 800.10.54.45 www.Miwine.it/emotions  
   
   
ASTA DI SOLIDARIETÀ AL MIWINE PER LA COMUNITÀ DI SAN PATRIGNANO  
 
La Comunità di San Patrignano parteciperà a Miwine: l’importante esposizione professionale del vino e dei distillati in programma a Fiera di Milano dal 14 al 16 giugno 2004. Durante la rassegna, gli organizzatori e “Primum Familiae Vini”, associazione che racchiude le undici più importanti famiglie produttrici di vino del mondo, hanno deciso di realizzare un’iniziativa benefica nei confronti della comunità: un’asta durante la quale sarà battuto un lotto, costituito da una confezione speciale di vini “Primum Familiae”, il cui ricavato sarà interamente devoluto a San Patrignano. Ed è Andrea Muccioli, responsabile della comunità, a porre in evidenza il valore di tale scelta: “Credo che all’origine della decisione di aiutarci, ci sia la comprensione profonda di cosa significa il nostro impegno in questo campo. San Patrignano è nata nel 1978 sulle vigne che la mia famiglia possedeva sulle colline di Rimini. Per questo, tra le prime cose che i ragazzi accolti a San Patrignano fecero ci fu il vino. Ancora oggi la produzione del vino, come ogni nostra attività, non è il fine, ma uno dei tanti mezzi per dimostrare che passione, impegno ed attenzione possono essere strumenti formidabili di riscatto dalla droga e dall’emarginazione. In ogni passaggio di questo lavoro, dalla vendemmia, alla vinificazione, i protagonisti di questo cammino sono i ragazzi di San Patrignano. Che diventino agronomi o tecnici di cantina, la ragione principale del loro impegno è misurarsi con la propria crescita personale, il proprio futuro, con il lavoro che svolgeranno quando si reinseriranno nella società, con il giudizio imparziale di chi assaggerà o scriverà del nostro vino. Per noi, innamorarsi della vite aiuta ad amare la vita, a tornare ad essere liberi protagonisti della propria esistenza”. San Patrignano sarà presente alla manifestazione anche con uno stand, nel quale saranno presentati i vini prodotti dalla Comunità: Avi (Sangiovese in purezza), Montepirolo (blend di Cabernet Sauvignon, Cabernet Franc e Merlot), Noi (blend di Sangiovese, Cabernet Sauvignon e Merlot) e Vintan (100% Sauvignon). Vini riconosciuti e apprezzati per la loro qualità dagli appassionati e dagli esperti di settore, che hanno raccolto, in questi anni, i riconoscimenti più prestigiosi nelle guide enologiche nazionali ed internazionali.  
   
   
LA STORICA AZIENDA FRIULANA MARCO FELLUGA GUARDA AL FUTURO: PRESENTATE AL VINITALY 2004 LE NUOVE ETICHETTE  
 
Innovazione nella tradizione: questa, in sintesi, la filosofia della Marco Felluga, storica azienda del Collio goriziano, in Friuli. Una filosofia che ha sempre impegnato l’azienda nella continua e costante ricerca di risultati sempre più soddisfacenti, ottenuti in anni di lavoro e ricerca nelle vigne e in cantina. Il “progetto Marco Felluga”, come è stato giustamente definito, ha preso il via anni fa ed ha visto coinvolte le Facoltà di Agronomia di Torino, Milano, Firenze, Udine, l’Ersa (l’Ente Regionale Sviluppo Agricoltura della Regione Friuli Venezia Giulia), vari istituti di ricerca ed ha subito negli ultimi anni una notevole accelerazione. Ora, a suggellare i primi, importanti risultati di questo lavoro e l’entrata in produzione dei nuovi vigneti impiantati e coltivati sotto la guida delle Università, la Marco Felluga ha presentato al Vinitaly 2004 le nuove etichette dei suoi vini, un cambio di immagine non solo esteriore, ma significativo di un importante traguardo raggiunto. Filo conduttore delle nuove etichette resta sempre il Leone di San Marco,omaggio alla località dove ha sede l’azienda, ovvero Gradisca, cittadina fortificata voluta dai Veneziani nel cuore della pianura friulana per contrapposizione alla minaccia dei Turchi. Un Leone che ha reso famosi i vini della Marco Felluga nel mondo, ma che ora fa da sfondo al nome dell’azienda, tratteggiato in bronzo come quello della Doc Collio, e del monovitigno, ocra per i Bianchi, bordeaux per i Rossi. Bronzo è anche la scritta dei due uvaggi portabandiera dell’azienda, il Bianco Molamatta ( che anche quest’anno ha ottenuto eccellenti piazzamenti sulle principali Guide italiane e straniere) e il Rosso Carantan. “Nessun brusco stravolgimento d’immagine, ma piuttosto continuità rispetto al passato, con etichette che riportano chiaramente alla nostra azienda di Gradisca, ma più lineari, chiare, semplificate rispetto alle precdenti” spiegano Roberto e Alessandra Felluga, figli di Marco, ora alla guida del gruppo di aziende familiari, cui fanno capo anche Russiz Superiore nel Collio, Castello di Buttrio nei Colli Orientali e San Nicolò a Pisignano nel Chianti Classico. Etichette che rispecchiano l’evoluzione costante dei vini della Marco Felluga e, in particolare, la maggiore complessità di quelli ottenuti dall’entrata in produzione delle vigne su cui l’azienda ha lavorato sotto la guida universitaria. Zonazione, analisi dei terreni, risistemazione dei sesti d’impianto, selezioni massali di vecchi vitigni, ottimizzazione del sistema d’allevamento per dare il miglior equilibrio possibile fra frutto ed apparato fogliare…: questi alcuni dei passaggi che - seguendo la logica aziendale tesa al miglioramento continuo - hanno portato ad ottenere vini veramente unici, ora rivestiti dalle nuove etichette: i bianchi Collio Molamatta (uvaggio composto da Tocai Friulano, Ribolla Gialla e Pinot Bianco), Collio Tocai Friulano, Collio Ribolla Gialla, Collio Pinot Grigio, Collio Sauvignon, Collio Chardonnay e i rossi Carantan (uvaggio composto da Cabernet Franc, Cabernet Sauvignon e Merlot), Collio Merlot, Collio Cabernet, Refosco, nonché il Moscato Rosa. Azienda marco felluga nella zona del Collio goriziano sono presenti due delle aziende della famiglia Marco Felluga, la Marco Felluga e Russiz Superiore. La Marco Felluga è all’avanguardia sia nella coltivazione dei vitigni che nella vinificazione delle uve, secondo il principio della qualità e della ricerca applicato in tutte le aziende della famiglia, portatrice di valori come tradizione, passione, conoscenza delle specificità enologiche e culturali locali, costante spinta all’innovazione. La sede principale dell’azienda è a Gradisca d’Isonzo, la caratteristica cittadella fortificata quattrocentesca voluta dalla Serenissima Repubblica di Venezia, cinta un tempo dalle mura disegnate da Leonardo da Vinci, che apre le porte al Collio goriziano. I vigneti Marco Felluga si estendono per 120 ettari (di proprietà e a conduzione) con spiccata vocazione per i vini bianchi. Il 70% della produzione è infatti dedicato alle uve bianche monovitigno di vini autoctoni e internazionali: tra i primi il Tocai Friulano e la Ribolla Gialla, tra i secondi il Pinot Grigio, il Sauvignon, lo Chardonnay. Le uve rosse sono rappresentate da Refosco, Merlot, Cabernet Franc e Cabernet Sauvignon. La stessa cura riposta nella selezione e nella coltivazione dei vitigni continua nella fase della vinificazione, durante la quale si uniscono e si fondono sapienza antica e modernissime tecniche, messe a punto dai “maestri Felluga”. Ciascun vino specie ha un proprio tempo ed un proprio luogo di fermentazione e maturazione, sempre a temperatura controllata. I vini bianchi vengono fermentati in vasche in acciaio inox e lasciati affinare per circa sei mesi prima dell’imbottigliamento. Anche per alcune uve a bacca rossa, dopo la separazione dai raspi, la macerazione avviene in grandi tini in acciaio, per un periodo variabile in funzione dell’annata. A fine fermentazione alcolica segue un processo di affinamento: per il Carantan (uvaggio di Cabernet Franc, Cabernet Sauvignon e Merlot) 18-20 mesi in piccole botti di rovere di Slavonia; per il Cabernet, Refosco e Merlot 12 mesi in grandi botti di rovere di Slavonia (con un 10% di tempo in barriques di rovere francese); per il Moscato Rosa 8-10 mesi in vasche d’acciaio. Per tutti i vini, dopo l’imbottigliamento, segue un lungo periodo di riposo, che va dai 6 mesi all’anno. La produzione Marco Felluga comprende: Collio Molamatta (Collio Bianco, plurisegnalato uvaggio composto da Tocai Friulano, Ribolla Gialla e Pinot Bianco), Collio Tocai Friulano, Collio Ribolla Gialla, Collio Pinot Grigio, Collio Sauvignon, Collio Chardonnay, Collio Merlot, Collio Cabernet, Refosco, Carantan, Moscato Rosa. L’eccellenza dei vini della famiglia Marco Felluga confermata dalle più prestigiose guide 2004 E’ l’eccezionale combinazione tra un territorio estremamente vocato alla coltivazione della vite e una strategia aziendale che contempla insieme ricerca e tradizione, che ha permesso alla famiglia Marco Felluga di confermare, anche quest’anno, l’ottima “pagella” data ai suoi vini dalle più prestigiose guide del settore. In particolare le prestigiose guide ai vini edite dal Gambero Rosso-slow Food e dall’A.i.s. Associazione Italiana Sommelier hanno decretato l’eccellenza di due etichette- simbolo, ovvero il Collio Bianco Disôre 2001 di Russiz Superiore e il Collio Bianco Molamatta 2002, ultimo uscito dalla cantina Marco Felluga. Il Collio Bianco Disôre 2001 si è meritato infatti gli ambiti 3 bicchieri del Gambero Rosso - Slow Food e i 5 grappoli dell’A.i.s. E il Collio Bianco Molamatta 2002 lo ha seguito a ruota,con 2 bicchieri e 4 grappoli. Fra i rossi, spiccano il Collio Rosso Riserva degli Orzoni 1999 di Russiz Superiore e il Carantan 2000, che si sono aggiudicati, rispettivamente, 2 bicchieri e 4 grappoli. Apprezzamenti sono giunti anche dall’Annuario dei Migliori Vini Italiani di Luca Maroni, che ha premiato con un alto punteggio (84) sia il Disôre 2001 che il Molamatta 2002. Nel Golosario di Paolo Massobrio , il Molamatta viene segnalato come il vino top della Marco Felluga e il Disôre di Russiz Superiore. La Guida ai Vini del Friuli Venezia Giulia 2004, edita dalle Camere di Commercio della Regione, dà il massimo dei voti (3 stelle) al Molamatta 2002 e alla Ribolla Gialla 2002 di Marco Felluga e due stelle al Disôre 2001. 2 stelle anche ad altre quattro etichette della cantina di Russiz Superiore (il Pinot Bianco 2002, il Sauvignon 2002 , il Cabernet Franc 2000 e il Merlot 2000) e a due della cantina Marco Felluga (il Tocai Friulano 2002 e il Merlot 2001). La guida ha segnalato Marco Felluga come azienda top nell’Albo d’oro dei vini a tre stelle 2004, nella sezione dei vini bianchi. Altri importanti riconoscimenti vengono, a livello internazionale, da Il Libro dei vini 2004 di Hugh Johnson (che segnala , in diverse voci, vini e pregi delle etichette della famiglia Marco Felluga) e da Wine Spectator, che attribuisce ottimi punteggi a ben 7 vini fra Russiz Superiore, Marco Felluga e Castello di Buttrio e considera il Disôre 2000 (con 91 punti) il migliore del Collio.  
   
   
EMANUELE RABOTTI DI MONTE ROSSA E LE MIGLIORI BOLLICINE D’ITALIA A “QUELLI CHE… IL CALCIO” SABATO 10 APRILE SU RAI 2  
 
Il sabato pasquale tra “Quelli che… il calcio” c’è anche Emanuele Rabotti con le migliori bollicine d’Italia della sua azienda Monte Rossa. La cantina di Bornato, in Franciacorta, è stata scelta infatti dalla Guida ai vini d’Italia del Gambero Rosso – Slow-food come produttrice delle migliori bollicine (metodo classico) del 2004 grazie al Franciacorta Brut Cabochon 1999. La fortunata e seguita trasmissione televisiva di calcio, condotta con spirito da Simona Ventura, che in occasione della Pasqua andrà in onda sabato 10 aprile (dalle 14 alle 17.10) ha chiamato nei suoi studi milanesi di Rai2 anche Emanuele Rabotti, come capofila dei tifosi del Brescia. A scontrarsi contro il Brescia, sul campo, la squadra del Modena. In studio, invece, il noto vignaiolo di Bornato terrà alta la bandiera dei vini franciacortini , in una amichevole disfida con le squisitezze di Rossella Giannini, titolare del ristorante “Montana”, uno dei più rinomati locali d’Italia. Una coppia di ospiti scelta non a caso, tenuto conto che se il campione del mondo di Formula 1, Michael Schumacher, chiama graziosamente “mamma” la signora Rossella sono proprio le bollicine di Monte Rossa che hanno accompagnato sul gradino più alto del podio la prima vittoria del ferrarista in Australia. Emanuele Rabotti, direttore di Monte Rossa e figlio della fondatrice dell’azienda, Paola Rovetta, commentando con Simona Ventura i risultati calcistici, spiegherà la storia più che trentennale dell’azienda, che oggi conta 32 ettari di curatissime vigne ed una nuova modernissima cantina, in fase di completamento. La tenuta Monte Rossa è stata infatti fra le prime a credere e a specializzarsi nel Franciacorta, fin dai primi Anni ’70, quando la Franciacorta è nata “enologicamente” con la prima produzione di Metodo classico. Pur con un’impostazione imprenditoriale, l’azienda conserva la cura artigianale e la ricerca appassionata e minuziosa dell’eccellenza. Per questo utilizza solo uve provenienti dai propri vigneti o da vigneti direttamente governati.  
   
   
CON LA SERENA E MACCHIALUPA CRESCE LA FAMIGLIA DI ROCCA DELLE MACÌE SI AGGIUNGONO ALTRE DUE AZIENDE VITIVINICOLE A QUELLE GIÀ DA TEMPO DISTRIBUITE DALLA RETE COMMERCIALE DELL’AZIENDA VITIVINICOLA CHIANTIGIANA DELLA FAMIGLIA ZINGARELLI  
 
Castellina in Chianti (Siena). Largo a La Serena di Montalcino e alla campana Macchialupa! È inesauribile ormai lo slancio e l’entusiasmo con cui la rete commerciale dell’azienda vitivinicola nel cuore del Chianti senese Rocca delle Macìe distribuisce, accanto alle etichette di casa, anche i vini di numerose altre aziende disseminate in tutta la penisola. Oltre alle maison che già vengono distribuite da tempo, quali la franciacortina Il Mosnel, la Fattoria La Rivolta di Benevento, il Consorzo Produttori Vini di Manduria, la toscana Tenuta I Comunali e Villa Vescovile in Trentino, si aggiungono ora queste due case vitivinicole che la rete commerciale dell’azienda della famiglia Zingarelli porterà capillarmente su tutto il territorio nazionale ed estero. “Da alcuni anni – afferma Sergio Zingarelli, Presidente di Rocca delle Macìe – l’ormai consolidata rete di vendita di Rocca delle Macìe distribuisce, accanto alle nostre etichette, anche i prodotti di piccole case vitivinicole disseminate su tutto il territorio nazionale. Riusciamo così a promuovere la conoscenza di veri gioielli dell’enologia italiana, proprio come quelli de La Serena e di Macchialupa che, grazie alla distribuzione capillare che riusciamo ad assicurare loro, da prodotti di nicchia noti solo ai più esperti e raffinati conoscitori dell’enologia, divengono di facile reperimento nelle enoteche e nei locali di Italia, e pertanto noti a un numero sempre maggiore di amanti del berebene”. La Serena è il nome con cui si indica la linea di prodotti dell’azienda agricola Rasa che si trova in una delle zone a maggior vocazione enologica del nostro Paese, la terra di re Brunello, Montalcino. Dal 1988, Andrea e Marcello Mantengoli, hanno dato inizio all’avventura di produrre vini di qualità e in pochi anni i risultati sono già tangibili; gli ettari di produzione sono oggi otto da cui si ricavano circa 11.000 bottiglie del pregiato Brunello di Montalcino e altrettante del profumato Rosso di Montalcino. Dal 1997 poi, grazie alla collabroazione con l’esperto enologo Paolo Caciorna, si sperimentano nuove tecniche di vinificazione e affinamento. L’azienda Agricola Macchialupa si trova nella Valle del Sabato, al confine tra la provincia di Avellino e quella di Benevento. È una realtà giovanissima, nata solo nel 2001 grazie all’incontro tra l’amore di un enologo, Angelo Valentino, e la passione di un viticoltore, Giuseppe Ferrara, per i vitigni autoctoni della regione. I vini prodotti sono tre; il fruttato Fiano di Avellino, lo speziato Irpinia Aglianico e l’intenso Greco di Tufo.  
   
   
PER I VINI ALTO ADIGE, IL VINITALY CONFERMA IL SUCCESSO  
 
Si chiude con un bilancio molto positivo il 38mo Vinitaly, il Salone Internazionale dei vini e dei distillati che ogni anno a Verona catalizza produttori, operatori ed enoappassionati italiani e internazionali per un appuntamento strategico sotto tutti i punti di vista. Oltre 4000 le aziende vitivinicole presenti in Fiera, affluenza record di visitatori, ricco il programma di iniziative offerte che hanno coinvolto il pubblico in degustazioni, eventi gastronomici, convegni e seminari. L’edizione 2004, tra le migliori degli ultimi anni, si è svolta in un momento difficile per il comparto vitivinicolo che ha registrato nel 2003 una flessione sia del consumo interno che delle esportazioni (-16,6% in volume). L’italia conferma la propria leadership ma deve fare i conti con una concorrenza agguerrita sia in ambito europeo che internazionale. Il settore vitivinicolo si presenta molto dinamico e legato alle scelte e tendenze del mercato, caratterizzato da una forte competizione destinata ad aumentare sempre di più e nella quale saranno determinanti il giusto rapporto qualità/prezzo e la qualità del prodotto. I Vini Alto Adige si sono presentati alla scadenza del Vinitaly forti di un 2003 vincente dal punto di vista dell’immagine e della commercializzazione e stilano in chiusura della Fiera un bilancio più che positivo. Affollatissima l’affluenza agli stand dei produttori altoatesini da parte dei compratori italiani e stranieri e degli amanti del vino di qualità attratti dalla fama di eccellenza dei bianchi e dei rossi, soprattutto autoctoni, vincitori di premi della critica specializzata e nelle maggiori competizioni, non ultimo il Concorso Enologico Internazionale del Vinitaly 2004 che ha assegnato la medaglia d’oro alla Cantina Produttori San Paolo e all’azienda Josef Neidermayr, rispettivamente con il Lagrein Dunkel Riserva Divinus 2000 e con l’Aureus passito 2002. Rispetto ad altre realtà italiane, i produttori dell’Alto Adige risentono in misura minore della crisi in atto nel comparto vino, potendo trarre frutto di una politica mirata alla qualità e al mantenimento di un ottimale rapporto qualità/prezzo e di una strategia commerciale che ha potuto contare su un’immagine dinamica, attenta al gusto del consumatore e alle tendenze in atto nel mercato e su una gamma di prodotti che marcano fortemente il territorio. Per i Vini Alto Adige la domanda è in continua espansione soprattutto sul mercato interno, forte al Nord ma in aumento anche al Centro-sud dove i produttori altoatesini stanno realizzando varie iniziative di promozione e marketing. Grande interesse per l’enologia altoatesina anche dall’estero, nonostante le difficoltà dovute alla recessione che invitano a un momento di riflessione generalizzata: al Vinitaly non sono mancati i buyers internazionali, soprattutto statunitensi, e il Prowein di quest’anno si è chiuso con un bilancio di ottimismo e di ripresa per il mercato tedesco che si conferma strategico per l’Alto Adige. Soddisfatti quindi i produttori altoatesini, che registrano vendite in aumento in Italia e un export in espansione. Per Andrea Carpi della Cantina Produttori Colterenzio, “il Vinitaly 2004 ha avuto un’affluenza di pubblico minore ma presenze più qualificate. I buyers degli Stati Uniti sono ricomparsi dopo la loro assenza dell’anno scorso e si respira un diffuso ottimismo nonostante le difficoltà del cambio dollaro/euro. Si sono fatti vivi compratori giapponesi e scandinavi e anche il mercato tedesco si profila in ripresa: per noi il Prowein 2004 si è rivelato il migliore degli ultimi 5 anni. Sul fronte interno non avvertiamo la crisi, anche se siamo consapevoli delle difficoltà del momento. Abbiamo lavorato bene in passato soprattutto per mantenere un ottimale rapporto qualità/prezzo e questo in condizioni come l’attuale risulta vincente. Stiamo raccogliendo i frutti di un’ottima strategia commerciale e il mercato italiano risponde benissimo: nel primo trimestre 2004 il nostro fatturato è aumentato del 47%”. Ottimo Vinitaly anche per Hans Terzer, celebre enologo della Cantina Produttori San Michele/appiano: “Grande affluenza di pubblico qualificato, consumatori attenti ed esigenti e molti compratori stranieri. Le nostre vendite si mantengono buone sia in Italia che all’estero grazie a una politica dei prezzi molto competitiva ed è nostra intenzione favorire le aspettative di crescita”. Confermando una tendenza in atto nel mercato, anche al Vinitaly compratori ed enoappassionati si sono dimostrati attratti soprattutto dai bianchi aromatici altoatesini – Sauvignon, Gewürztraminer e Müller Thurgau in testa – ma anche il Pinot bianco ha dimostrato di avere molte potenzialità e si sta affermando come un vino di grande prestigio. Interesse in ascesa per i rossi, che hanno qualche difficoltà in più per imporsi ma sui quali i produttori altoatesini stanno puntando molto, soprattutto il Lagrein e il Pinot nero e in parte la Schiava, un vino che ha subito negli ultimi tempi un notevole miglioramento qualitativo, può contare su un rapporto qualità/prezzo molto competitivo e si abbina ottimamente con le più svariate specialità gastronomiche regionali. Soddisfazione, bilanci positivi e vendite in aumento: i Vini Alto Adige viaggiano col vento in poppa a dispetto della crisi e possono guardare con ottimismo al futuro grazie alla coerenza e al rigore con cui hanno saputo operare sul piano della qualità.  
   
   
AL VINITALY PREMIATI CON LA MEDAGLIA D’ORO I VINI DELL’ALTO ADIGE  
 
A Verona la 38ma edizione del Vinitaly, il Salone Internazionale dei vini e dei distillati riservato agli operatori del settore e aperto anche a tutti gli amanti del bere bene é un appuntamento imprescindibile per fare il punto sulle problematiche e le tendenze dell’enologia italiana e internazionale, ma soprattutto per degustare i prodotti delle circa 4000 aziende presenti in Fiera. Forti delle proprie credenziali di eccellenza e di costanza qualitativa, oltre che di un rapporto qualità/prezzo altamente concorrenziale, dopo aver ottenuto vari premi e riconoscimenti nel corso del 2003 i produttori dell’Alto Adige inaugurano il 2004 con 2 medaglie d’oro conquistate al 12mo Concorso Enologico Internazionale che si tiene nell’ambito del Vinitaly e che vede in gara una selezione dei migliori vini del mondo per 22 categorie di prodotti. Per la categoria “Vini dolci naturali” si è aggiudicato il massimo premio l’Aureus passito 2002 della Cantina Josef Niedermayr e per la categoria “Vini rossi” il Lagrein Dunkel Riserva Divinus 2000 della Cantina Produttori di San Paolo. Un’azienda a carattere familiare la prima e una cooperativa di viticoltori la seconda situate nel cuore dell’Oltradige nei dintorni di Appiano, una zona altamente vocata che gode di un terroir eccezionale. La medaglia d’oro attribuita al Vinitaly a questi due vini di gran classe è una prova ulteriore della vitalità e dell’altissimo livello dell’enologia altoatesina, che le permette di guardare con ottimismo al futuro a fronte di un mercato non in ascesa sia in ambito nazionale che internazionale.  
   
   
PER IL “WINE DAY” LA CANTINA PRODUTTORI DI VALDOBBIADENE SI METTE IN FESTA  
 
Il prossimo 30 maggio torna “Cantine Aperte”, la rassegna organizzata dal Movimento Turismo del Vino che da 12 anni offre agli enoturisti un’occasione preziosa per conoscere il mondo del vino, il paesaggio, la cultura, l’arte e le tradizioni gastronomiche dei territori Doc d’Italia. Si prevede che saranno più di un milione gli appassionati di Bacco pronti a mettersi in viaggio per celebrare il “Wine Day”, e numerosissime le cantine che apriranno i battenti per offrire in degustazione i loro vini e dialogare in presa diretta con il pubblico. Anche nella Marca Trevigiana, terra d’elezione del Prosecco che ha trovato il suo terroir ideale sulle verdi e dolci colline tra Conegliano e Valdobbiadene disegnate dalla storia e dai vignaioli, molte sono le aziende vinicole pronte ad accogliere quanti vorranno trascorrere la giornata tra vigneti e cantine. Tra queste, la Cantina Produttori di Valdobbiadene, storica realtà cooperativa che ha oltrepassato i cinquant’anni di attività e che rappresenta un punto di riferimento fondamentale per tutto il settore vitivinicolo della zona. Con il suo marchio di punta “Val d’Oca” l’azienda di Valdobbiadene ha saputo valorizzare ed esportare nel mondo un prodotto che riassume in sé in modo unico l’anima della terra veneta, salvaguardandone la qualità, la tipicità e la genuinità. La Cantina Produttori di Valdobbiadene domenica 30 maggio inaugura il suo primo “Wine Day” con un ricchissimo carnet di attrazioni per gli amanti del vino, e delle bollicine in particolare. La Cantina celebra la “giornata del vino” offrendo una immersione totale nel Prosecco e nel territorio che è la culla di questo autoctono portabandiera del vino italiano di qualità, attraverso visite nei vigneti. Lo scopo è di far conoscere una terra dove la cultura del vino, del cibo e dell’accoglienza ha nobili e antiche tradizioni: una terra che vanta un paesaggio incontaminato e suggestivo, gioielli architettonici e artistici noti in tutto il mondo, un vino che ha conquistato milioni di consumatori e pregiate specialità gastronomiche. Il Prosecco sarà ovviamente il protagonista della giornata: gli enoturisti ospiti della Cantina Produttori di Valdobbiadene saranno coinvolti in un programma non stop di occasioni di degustazione: seminari di approfondimento sul Prosecco e il Cartizze, Laboratori del Gusto in collaborazione con Slow Food con i prodotti tipici del territorio - come il formaggio Morlacco del Grappa e il lardo affinato nelle vinacce di Prosecco –, e assaggi di alta gastronomia regionale preparati dal ristorante “La Ragnatela” di Mirano. Per chi vorrà esplorare l’entroterra e sarà curioso di vedere dove e come nasce il celebre Prosecco “Val d’Oca”, sarà possibile effettuare escursioni in jeep nei vigneti delle tenute più rinomate della zona. Il “Wine Day” della Cantina Produttori di Valdobbiadene sarà aperto a tutti, non solo agli enoappassionati ma anche ai semplici curiosi, e soprattutto ai giovani: un giorno dedicato alla conoscenza del territorio di Valdobbiadene e del suo pregiato vino-simbolo, allietato anche da musica e spettacolo, che culminerà in una recita teatrale di una pièce satirica sul mondo del vino e chiuderà in bellezza con un concerto rock. “cantine aperte” - 30 maggio 2004 programma; Ore 10.00 Visita del territorio di produzione del Prosecco e del Cartizze in jeep. Gli ospiti saranno accompagnati nel giro dagli agronomi dott. Giovanni Pascanella e Cinzia Tognon. Ore 11.00-12.30 Primo Laboratorio del Gusto curato da Slow Food: presentazione e degustazione dei formaggi della Pedemontana e dei prodotti di una salumeria di Guia di Valdobbiadene in abbinamento al Prosecco e al Cartizze. Ore 12.30-14.00 Osteria del Gusto: assaggio di piatti stagionali preparati dal ristorante “La Ragnatela” di Mirano. Costo: 15 € (sconto del 30% per i soci Slow Food). Ore 14.00 Visita del territorio di produzione del Prosecco e del Cartizze in jeep. Gli ospiti saranno accompagnati nel giro dagli agronomi dott. Giovanni Pascanella e Cinzia Tognon. Ore 15.00-16.00 Secondo Laboratorio del Gusto curato da Slow Food: presentazione e degustazione dei formaggi della Pedemontana e di una salumeria di Guia di Valdobbiadene in abbinamento al Prosecco e al Cartizze. Ore 16.00-17.00 “Vino dentro”: monologo su una passione “che danna e santifica, distrugge e rigenera” recitato da Antonio Caldonazzi, attore che collabora con il Teatro Stabile di Bolzano. Ore 18.00-19.00 Seminario sul Prosecco. Ore 20.00-21.30 Concerto rock della band “Nessun pericolo per te - Vasco Rossi Tribute”. La Cantina sarà aperta per l’occasione dalle 10.00 del mattino alle 22.00, e così anche il negozio dove si potranno acquistare i prodotti dell’azienda con uno sconto del 10%. Per informazioni e prenotazioni Tel. 0423 982070 – Fax 0423 982097 – e-mail valdoca@valdoca.Com  
   
   
NELLA COLLANA “GRANDI VINI, GRANDI CHEF” DELL’EDITORE PIEMONTESE GRIBAUDO IL NUOVO PRESTIGIOSO TITOLO “IL DESCO” DEDICATO AL RAFFINATO RISTORANTE DI VERONA  
 
Dopo i volumi “Guido da Costigliole – Tra Langa e Monferrato ” e “Arnolfo – L’arte del gusto in Toscana“, la collana “Grandi Vini, Grandi Chef” dell’editore Piemontese Gribaudo, si arricchisce di un nuovo prestigioso titolo: Il Desco. Ricco di immagini, piacevolissimo nella grafica dai tratti essenziali ed eleganti, Il Desco è un volume riccamente illustrato dalla fotografa milanese Francesca Brambilla. Il Desco rappresenta la più piacevole e raffinata esperienza gastronomica che sia possibile sperimentare a Verona. Il ristorante si trova in una casa patrizia del 1400, a pochi passi dalla medievale Piazza delle Erbe, sede di uno dei più antichi e tradizionali mercati italiani dove frutta e ortaggi fanno ancora bella mostra di sé ogni mattina. All’interno dell’antica dimora, due eleganti sale realizzano un compiuto equilibrio fra gli elementi antichi della struttura originaria e lo stile piacevolmente moderno dell’arredamento. I piatti di Elia Rizzo, chef patron premiato con due stelle dalla guida Michelin, producono emozioni. Insieme alla innovazione e alla creatività, raccontano una tradizione che non fa a meno dell’anima e dei sentimenti per potersi esprimere. Nella città di Romeo e Giulietta, lo chef elabora e propone ogni giorno la propria visione della gastronomia celebrando quella che è stata definita “la cucina dell’anima”. Elia è un personaggio di poche parole difficile da intervistare. Solo all’ora di pranzo, quando la sala si riempie e lui comincia a proporre i suoi piatti e a girare per i tavoli, solo allora Elia si scioglie, si ferma a raccontare il suo baccalà, una zuppa particolare, il perché di una cottura, di un abbinamento: “Mai più di tre ingredienti, altrimenti non si capisce più nulla”. E solo attraverso i suoi piatti prende forma la sua idea di cucina: chiara, netta, ma anche talmente intima da non poter essere facilmente descritta. Ama sottolineare di essere un autodidatta ma c’è un incontro che ha segnato una tappa fondamentale nella sua crescita professionale: tre mesi al lavoro con Gualtiero Marchesi il “gran maestro” della cucina italiana. Con Marchesi Elia ha imparato a tradurre la complessità in semplicità, a raggiungere l’equilibrio nel piatto attraverso il concorso misurato degli ingredienti, a comprendere che la rivisitazione del proprio stile doveva passare attraverso l’essenzialità e la leggerezza senza snaturare la personalità e il gusto. Da non perdere fra le proposte suggerite dalla carta il baccalà in quattro modi (marinato, in tempura su insalatina di finocchi, mantecato con riduzione d’’astice, classico alla vicentina), la torta di luccio con sarde in saor, le aringhe e polenta croccante, gli scampi e fegato d’oca in brodetto di cipolle con caramello di vino. Molto curata la selezione dei formaggi e la carta dei dolci tra cui, per i più golosi, svetta la sinfonia di cioccolato.  
   
   
WTT, PROFUMO DI PANE PER IL GRUPPO INDUSTRIALE CUCINE LUBE DI MACERATA AL SALONE DEL MOBILE - EUROCUCINA 2004  
 
Il pane come simbolo e archetipo di cultura, tradizione e internazionalità ad Eurocucina 2004 accostato alla storia e la filosofia del Gruppo Industriale Cucine Lube di Macerata La creazione di un suggestivo “percorso olfattivo e visivo” all’interno dello stand per accostare lo spazio cucina al cibo per eccellenza presente sulle tavole di tutto il mondo. Accostare la tradizione, la cultura e il significato del pane alla storia e allo stile di una tra le azienda leader in Italia nel settore delle cucine. In occasione del Salone del Mobile - Eurocucina 2004, presso la Fiera di Milano dal 14 al 19 aprile, l’agenzia di comunicazione Wtt Italia ha creato un evento che avrà come protagonista il pane, realizzando all’interno dello stand di Cucine Lube, un inedito “percorso sensoriale” che abbinerà il significato e la cultura dell’alimento principe della nostra tavola, alla storia e allo stile del suo cliente. Lo stand sarà arricchito da una serie di gigantografie “a tema” che evidenzieranno i valori che uniscono il pane alla storia e alla filosofia del cliente. Per ricreare quell’atmosfera famigliare e fortemente evocativa che si vive in cucina, in tutti gli spazi espositivi verrà diffuso un delicato profumo di pane appena sfornato, grazie ad una collaborazione con la Oikos Fragrances, società milanese specializzata in progettazione di profumazioni e di tecnologie per diffonderle. La scelta di Wtt Italia di accostare la filosofia del proprio cliente all’immagine del pane è in linea con la recente riscoperta della passione e del fascino della produzione casalinga del pane e l’altrettanto importante ritorno dello spazio cucina come luogo privilegiato della casa, nel quale vivere i momenti più sereni e significativi della giornata. Il pane e la cucina, un binomio di successo, considerati da sempre come elementi capaci di soddisfare contemporaneamente i cinque sensi e di evocare efficacemente quelli che sono i nostri più elementari bisogni. Non solo immagini e profumi. Ogni mattina, infatti, arriverà nello stand pane fresco che consentirà/permetterà differenti e fantasiose degustazioni con i prodotti tradizionali dell’Academia Barilla e una selezione dei migliori vini della Cantina Vinicola J. Hofstätter di Termeno (Bz).  
   
   
L’ECCELLENZA DI RUSTICHELLA D’ABRUZZO, LA PASTA ORIGINALE CARATTERIZZATA DA SEMOLA DI GRANO DURO DI QUALITÀ, TRAFILE DI BRONZO E BASSA TEMPERATURA DI ESSICCAZIONE  
 
L’azienda fu fondata da Gaetano Sergiacomo nel 1924 quando primo di sette fratelli mugnai decise di iniziare la produzione di pasta a Penne, in provincia di Pescara. L’attività si sviluppò gradatamente negli anni conservando comunque fino al 1980 (anno del cambio del nome in Rustichella d’Abruzzo) una lavorazione artigianale. Fino ad oggi semola di grano duro di qualità, trafile di bronzo e bassa temperatura di essiccazione sono gli elementi che da sempre contribuiscono ad ottenere un prodotto ruvido e saporito. Ruvido in quanto l’estrusione con trafile di bronzo rendono ruvida la pasta tale da trattenere bene il condimento; Saporito perché durante la lunga essiccazione fino a 56 ore a 35 gradi si manifesta un processo di fermentazione che conferisce un particolare sapore alla pasta. L’invito ai clienti è spesso quello di gustare anche con un filo d’olio extra vergine di oliva la pasta Rustichella d’Abruzzo. Dal 1980 ad oggi i passi fatti sono stati tanti. All’inizio degli anni 80 si pensò che il prodotto artigianale non poteva che essere destinato ad un pubblico di buongustai e quindi negozi specializzati e salumerie. Da allora Rustichella d’Abruzzo é presente in questa nicchia di mercato e quindi in completa assenza nella grande distribuzione o supermercati. Alle paste classiche (spaghetti, linguine, penne ecc...) prodotte con semola di grano duro ed integrale nel 1984 si aggiunsero pasta al peperoncino, funghi porcini, nero di seppia ed altri sapori e man mano che si andava avanti si cercava di anticipare le tendenze del momento: la pasta di Farro nel 1991 divenne la novità dell’anno in Italia mentre il distributore di San Francisco terminava le scorte di pasta di farro due ore dopo l’uscita di un articolo sul farro nel New York Times. In America la conoscono come la pasta più artigianale del mondo. In una cena importante alla Casa Bianca hanno chiesto le orecchiette. Si é aggiunta quindi una linea di formati tipici regionali come i paccheri, i cavatelli, i garganelli, le sagne incannulate, e dal 1998 la linea Biologica che oggi rappresenta il 10% del fatturato totale dell’azienda. Per la parte della pasta all’uovo sia per questioni di territorio che per tradizione l’incidenza di questo prodotto non è forte rispetto al fatturato. Nel periodo passato la produzione di pasta all’uovo veniva fatta nello stabilimento 2 o 3 volte l’anno. A Natale e Pasqua la pasta era un prodotto d’elite che spesse volte veniva regalato (in conf. Da Kg 5) oppure durante l’estate quando venivano i turisti a comprare la pasta e per complemento acquistavano anche quella all’uovo. Contrariamente ai pastifici romagnoli che producevano la pasta all’uovo sotto forma di nidi o matasse, Rustichella aggiungeva le uova fresche alla normale produzione di chitarra o spaghetti. La vendita veniva fatta in confezioni da Kg 5 sfusa in cartoni perché la realizzazione di una confezione da gr 500, come le altre, non era ben remunerata dai volumi produttivi. Oggi il mercato richiede la matassa e Rustichella offre questo utilizzando sempre un procedimento artigianale. La produzione è relalizzata con una quantità superiore di uova, circa 6/7 uova per Kg di semola, rispetto a molti produttori che in linea con la legge Italiana impiegano 4 uova per Kg di semola. La differenza delle uova unita a bassa temperatura di essiccazione e semola di grano duro ottima contribuiscono a dare maggior compattezza e sapore alla pasta oltre ad una crescita di volume in fase di cottura. Esiste anche una linea chiamata “gli stesi a Mano” dove le uova impiegate per Kg di semola di grano duro sono 10 senza utilizzare acqua per l’impasto. La cottura è di circa 2 minuti. Questo è un po’ il quadro pastario dell’azienda, che si serve in sinergia di altri prodotti eccellenti: l’olio extra vergine di oliva, sugo pomodoro e basilico, pesto genovese: prodotto a Sanremo nella zona tipica. Nonostante i due anni di scadenza il pesto è fresco non pastorizzato e viene realizzato attraverso un brevettato processo per la lavorazione del basilico. Tutta la gamma è sotto il marchio Rustichella d’Abruzzo Il fatturato aziendale, in crescita nel 2002 del 10% rispetto al 2001, è di circa 5.5 milioni di euro di cui il 65% realizzato all’estero in circa 40 paesi e con grande presenza negli Stati Uniti, Giappone e Germania. Nonostante una piccola flessione registrata nei mercati storici si nota in questo ultimo periodo un particolare interesse a questi prodotti da parte del mercato dell’Est Europa come Polonia e Repubblica Ceca, della Cina e di qualche paese asiatico come Tailandia e Malesia. Come per l’Italia anche all’estero i mercati di riferimento sono il punto specializzato e la ristorazione qualificata supportati da azioni mirate: degustazioni al punto vendita mediante un assaggio gratuito di pasta; serate a tema all’interno di ristoranti dove vengono spiegate ad un pubblico vasto le peculiarità del prodotto ed i metodi di lavorazione. Soprattutto si mette in risalto le differenze tra la struttura industriale che utilizza trafile di teflon (prodotto liscio) ed essiccazione ad alta temperatura (prodotto marmoreo e senza sapore) e quella di Rustichella  
   
   
LA LINGUA DELL’OSPITALITA’ LUNEDI’ 19 APRILE, QUINTO APPUNTAMENTO CON IL CICLO DI INCONTRI SUI POETI EUROPEI DEL ‘900 A CURA DI GIOVANNI RABONI  
 
E’giunto all’ Xi edizione il ciclo di incontri dedicati ai Poeti europei del ‘900 a cura di Giovanni Raboni, che quest’anno esplora la poesia come specchio di una geografia linguistica “meticcia” che l’imponente emigrazione dal sud al nord del mondo, dalle zone del sottosviluppo a quelle del benessere va disegnando in questi anni in maniera sempre più sensibile. L’iniziativa prende il titolo di “La lingua dell’ospitalità. Sette incontri per l’altrove e il futuro” e si snoda da febbraio a maggio 2004, in sette incontri realizzati con la collaborazione dell’Aicem (Associazione Istituti di Cultura Europei Milano). Spiega Raboni: “Abbiamo pensato di dedicare il nostro nuovo ciclo di letture poetiche ad alcuni autori che, arrivati più o meno di recente in Europa da altre parti del mondo, hanno ‘scelto’ di esprimersi in una delle nostre lingue. A ciascuno di essi abbiamo inoltre chiesto di indicare quale poeta della lingua ospite (nella doppia accezione, attiva e passiva, di questa parola meravigliosamente ambigua) li abbia più aiutati o influenzati o ispirati nel corso del loro viaggio al tempo stesso reale e metaforico dall’estraneità all’integrazione,da un’identità originaria a un’identità multipla, dall’altrove al futuro. Voci note e meno note della poesia europea del ‘900 si intrecceranno sul palcoscenico del Teatro Studio, dove leggeranno le proprie poesie Vénus Khoury-ghata, Doron Rabinovici, Gëzim Hajdari, Dubravko Pušek, Fabio Morábito, Moniza Alvi, Renan Demirkan, introducendo i versi dei loro “poeti guida” come Yves Bonnefoy, Robert Schindel, Dino Campana, Tommaso Landolfi, Ocatovio Paz, Stenie Smith, Erich Fried. Le letture di questi ultimi poeti sono affidate a cinque grandi attori italiani: Warner Bentivegna, Massimo Popolizio, Antonio Zanoletti, Serra Yilmaz, Fausto Russo Alesi. Il quarto appuntamento è in programma per lunedì 19 aprile al Teatro Studio, alle 17.30, con Fabio Morábito, originario di Alessandria d’Egitto, ma trasferito in Messico dall’età di quindici anni, che leggerà i propri versi e introdurrà l’opera di Octavio Paz, letto da Antonio Zanoletti. Fabio Morábito Poeta, saggista e narratore, nasce ad Alessandria d'Egitto nel 1955 da genitori italiani. Trascorre l'infanzia a Milano per poi, all'età di quindici anni, trasferirsi in Messico con la famiglia. Qui inizia la sua attività letteraria, scegliendo di scrivere in lingua spagnola. Attualmente lavora come ricercatore presso l'Istituto di Ricerca Filologica dell'Università Nazionale Autonoma del Messico. Tra le sue raccolte di poesie, ricordiamo Lotes baldíos (1985, Premio Carlos Pellicer), De lunes todo el año (1992, Premio de poesía Aguascalientes), Ocho poemas (1997), El buscador de sombra (1997), Antología, prefazione di Noé Cárdenas (edita nel 2000 e compresa nella Serie "Voz Viva de México"), Alguien de lava (2002). La vida ordenada (2000) è il suo lavoro più recente in prosa. Ha tradotto poesie, favole, racconti e saggi dall'italiano allo spagnolo. La sua ultima traduzione è l'Aminta di Torquato Tasso, pubblicata nella raccolta Nuestros Clásicos della Unam. Lavora attualmente alla traduzione dell'opera omnia di Eugenio Montale. Molti dei suoi libri sono stati tradotti in tedesco, inglese, francese e italiano. Octavio Paz Premio Nobel per la letteratura nel 1990, figura di rilievo del mondo culturale ispanoamericano contemporaneo, è scomparso nel 1998 all'età di ottantaquattro anni. Originario di Città del Messico, ha diretto numerose riviste letterarie ed è stato docente universitario. La sua poetica, tesa a concepire la poesia come atto di liberazione e autoliberazione, risente dell'influenza del surrealismo francese, dell'ambiente artistico messicano anni Trenta, ma anche di una profonda apertura alla cultura di altri Paesi. Il volume Libertà sulla parola (1949 e 1958) raccoglie tutte le sue opere in versi a partire dal 1937. Successivamente pubblica, tra l'altro, Pietra di sole (1957), Salamandra (1962), Versante Est (1969), l'antologia personale Il fuoco di ogni giorno (1976), Albero dentro (1987). Nel campo della saggistica, sono da ricordare Il labirinto della solitudine (1950), riflessione sull'identità messicana, e L'arco e la lira (1956), scritto dopo l'incontro con la cultura orientale, in seguito a un viaggio in Giappone e in India. Tra i suoi ultimi lavori vi sono La duplice fiamma. Amore ed erotismo (1993) e Visioni dell'India (1995).  
   
   
LIPOVITAN: L’ENERGY DRINK RICCO DI BENESSERE PER OGNI MOMENTO DELLA GIORNATA  
 
Per una donna in carriera, per i giovani dinamici amanti del fitness, per uomini di affari: sono tanti i modi per bere e apprezzare Lipovitan, l’energy drink che arriva dal Giappone, capostipite di tutte le bevande energetiche in commercio. La sua storia risale infatti al 1962, anno in cui Taisho, multinazionale farmaceutica del Sol Levante, decide di trasformare un tonico in fiala in un prodotto di più facile assunzione, con un maggior numero di ingredienti e maggiore concentrazione degli stessi. Nasce così Lipovitan D (dove D sta per delicious, drink and dinamic) che riscontra da subito uno straordinario successo soprattutto quando viene introdotta una seconda idea assolutamente innovativa: vendere Lipovitan sempre in farmacia ma nei frigoriferi. L’arrivo in Italia di Lipovitan risale al Febbraio 2001 con una formula simile all’originale versione giapponese: gli ingredienti base rimangono gli stessi (taurina, caffeina, inositolo, niacina e vitamine del gruppo B) ma con l’aggiunta di pappa reale e dell’aroma di Limo-lime, appositamente studiato per il nostro mercato. Ecco allora una bevanda salutistica, energetica, analcolica, particolarmente indicata nei momenti di maggiore affaticamento fisico e psico fisico che, grazie alla sua particolare composizione, migliora la capacità di reazione, di attenzione, disintossica, purifica, rivitalizza la mente e il corpo, donando un senso generale di benessere. Lipovitan unisce purezza e leggerezza a freschezza ed energia con un minimo apporto calorico (solo 107 calorie a lattina). Lipovitan è venduto in lattina da 250 ml nella grande distribuzione, nei cash and carry ed in alcune aree di servizio autostradali, ed è distribuito in Italia da Eurofood. Lattina 250 ml, € 1,40-1,50  
   
   
L’ECCELLENZA DELL’ESPRESSO ITALIANO SI REALIZZA A CASA CON LA QUALITÀ DELLA MISCELA E IL NUOVO SISTEMA LAVAZZA B.L.U.E. (BEST LAVAZZA ULTIMATE ESPRESSO)  
 
Nuova, esclusiva e soprattutto Lavazza, è nata Blue (Best Lavazza Ultimate Espresso), la nuova macchina per espresso - ma è più esatto dire “sistema” - nata dalla ricerca avanzata della maison torinese, che consente all’espresso di entrare nel futuro. Un ulteriore passo avanti nella sperimentazione: Lavazza Blue, infatti, rappresenta la nuova frontiera del caffè per l’evoluzione tecnologica e l’eccellenza qualitativa di un sistema interamente firmato Lavazza. Questo innovativo sistema è composto da una cialda monodose conservata singolarmente e da una macchina elettrica, che permette di avere sempre a disposizione il piacere di un espresso di qualità dall’aroma integro e invariato nel tempo. Blue è il risultato della sperimentazione e della competenza di Lavazza: dal sofisticato sistema di estrazione del caffè, alla tipologia di cialda, alla costanza della resa in tazza, fino all’esclusività di una macchina espresso ricercata per l’ingegneria e per il design firmato Pininfarina. Con Blue sarà possibile preparare il caffè in modo impeccabile con un semplice gesto, tazzina dopo tazzina, scegliendo tra le differenti miscele esclusive di Espresso Lavazza. Con questo sistema inoltre sarà possibile anche preparare un cappuccino a prova di intenditori. Per fornire informazioni, Lavazza ha attivato appositamente per Blue un Servizio Clienti in grado di rispondere a qualsiasi domanda e fornire informazioni per avere a casa Blue, ovvero un lusso alla portata di tutti. L’innovativo sistema chiuso Lavazza Blue, messo a punto dalla direzione tecnica Lavazza, è composto da differenti tipologie di macchina studiate per i vari mercati di utilizzo (casa, ocs — office coffee service - e vending) e da un’unica cialda monodose, auto-protetta che permetterà di avere sempre a disposizione il piacere di un espresso di qualità, perfetto per cremosità e aroma. Tutto questo, grazie ad un esclusivo sistema di erogazione che, attraverso la deformazione del fondo della cialda, ne consente la perforazione ad opera di un filtro a punte. Un sistema che con un’unica cialda, può soddisfare ogni modalità di consumo: dal vero espresso italiano, al caffè lungo, fino alle maxi dosi di caffè american style, mantenendo sempre la texture e il gusto dell’espresso. L’eccellenza e la costanza della qualità dell’espresso Lavazza sarà disponibile in ogni luogo di consumo, grazie ad una gamma di macchine che andranno a coprire i diversi segmenti: dall’uso famiglia, al settore ufficio dalle piccole alle grandi comunità attraverso il vending. Massima flessibilità quindi per soddisfare richieste di volumi diversi — dai grandi numeri del Vending, al consumo domestico — massimo rigore per garantire sempre e dovunque la costanza qualitativa, grazie al brevetto unico della cialda Lavazza Blue, che estrae il caffè attraverso un processo di preinfusione, rendendo la texture dell’espresso più rotonda, morbida e cremosa. Lavazza Blue è un progetto internazionale, che ha come obiettivo esportare la qualità dell’espresso italiano firmato Lavazza, in tutto il mondo e in tutti i luoghi di consumo; soprattutto in quei mercati dove l’espresso è un prodotto di nicchia. Nel 2004 il progetto Blue, con l’esclusiva macchina disegnata per Lavazza da Pininfarina, coprirà l’area della famiglia, degli uffici e del vending con una progressiva implementazione internazionale. Con Lavazza Blue cambia il modo di fare il caffè e sarà possibile prepararlo in modo impeccabile con un semplice gesto, tazzina dopo tazzina, scegliendo tra le differenti miscele esclusive di Blue Espresso Lavazza: Forte Aromatico, Pieno Corposo ed Espresso Decaffeinato.  
   
   
CORNETTO ALGIDA: 6 LOVE POTION PER 6 MOMENTI PARTICOLARI  
 
Cornetto Algida ha preparato sei pozioni d’amore per essere: seduttivi, romantici, sorprendenti, appassionati, intriganti Sono davvero due idee tentatrici : Cornetto love potion effetto afrodisiaco e Cornetto love potion effetto romantico da alternare sapientemente e da non perdere. Cornetto love potion n.1: gelato al gusto di cannella, ricoperto di polvere di cacao leggermente piccante, completato da gelato al gusto di tiramisù variegato al caffè: l’effetto afrodisiaco è assicurato. Il gusto e il profumo della cannella, un’ombra di paprika e il buon sapore del caffé fanno di questo Cornetto un’esperienza indimenticabile ed eccitante. Cornetto love potion n.2: irresistibilmente romantico gelato al gusto di nocciola ricoperto di cuoricini a] cacao e gelato alla stracciatella con cuoricini di cacao. Morbido abbraccio tra il gusto avvolgente del gelato alla nocciola, i cuoricini di cioccolato ammiccanti e il gelato al gusto di stracciatella. Mese dopo mese, da aprile fino a settembre, Cornetto Algida seduce con gusti particolari e con messaggi ammiccanti.  
   
   
“KAMONIO GOLD”, LA SARDEGNA VA IN TAVOLA A MILANO  
 
Una tre giorni dedicata alla riscoperta ed alla promozione del pomodoro Camone, tradizionale e genuino prodotto sardo. E’ in quest’ottica che si inquadra l’iniziativa organizzata da S&g, il marchio “orto” di Syngenta Seeds, presso il Mercato Ortofrutticolo di Milano, dove un apposito desk informativo è rimasto allestito da martedì scorso ad oggi per presentare la campagna 2004 di “Kamonio Gold, autentico Camone di Sardegna. Questo prodotto, disponibile sul mercato da un paio d’anni, ha da subito incontrato le preferenze della piazza milanese, per il suo sapore particolarmente deciso e originale, che esalta appieno la varietà d’appartenenza. Con l’iniziativa che si conclude oggi, S&g ha inteso comunicare nuovamente le peculiarità di “Kamonio Gold” presso i grossisti e commercianti al dettaglio, anche in ragione delle novità che attendono i consumatori. Ogni punto vendita selezionato riceverà infatti pieghevoli di presentazione del prodotto, con alcuni consigli per valorizzarne al meglio il gusto e le caratteristiche intrinseche. Partner di S&g in tale iniziativa sono i grossisti distributori di Kamonio Gold sul mercato di Milano: Ma.pri.fruit, Moccaldi Raffaele e Ortomundial. Nelle prossime settimane in coda all’iniziativa, le promoter S&g saranno presenti sui principali mercati rionali Milanesi con un’attività di volantinaggio allo scopo di dare indicazioni pratiche sui diversi utilizzi di “Kamonio Gold”.  
   
   
BECK’S, LA BIRRA PREMIUM INTERNAZIONALE DI ORIGINE TEDESCA, TESTIMONE DEL VALORE DELLA LIBERTÀ, PREMIA LA LIBERTA’ D’ESPRESSIONE DEI GIOVANI ARTISTI  
 
Beck’s, la birra premium internazionale di origine tedesca, da sempre testimone del valore della libertà, promuove i mondi che esprimono la massima libertà d’espressione come l’arte, la moda, il design e la cultura. Beck’s, a conferma dell’interesse per tutti i generi di espressione artistica e per dare spazio alla creatività di ogni giovane talento, ha ideato il Beck’s Prize: un concorso veicolato in Internet sui siti www.Designboom.com e www.Becks.it, rivolto a designer, fotografi, videoartisti e agli interpreti di tutte le forme d’arte. Con il tema “Esprimi la tua chiave e tutto ciò che apre” Beck’s ha invitato i giovani artisti a esprimere, attraverso un progetto creativo e innovativo, una propria interpretazione della chiave e di tutto ciò che essa possa rappresentare. Il concorso, nell’arco di soli due mesi (febbraio e marzo), ha registrato un incredibile successo: più di 2000 gli iscritti, 750.000 il totale dei contatti registrati e 1100 i progetti inviati. Tale successo è legato anche a una comunicazione capillare che ha supportato il lancio del Beck’s Prize. La pianificazione spazia da pagine stampa sulle principali testate di arte e design, alla presenza nella Guida Interni, ai banner sui siti di Mtv e All Music, alle promocard create ad hoc, alla presenza nella comunicazione di Zona Tortona (flyer d’invito, sito, navette), alla personalizzazione dei taxi. La comunicazione del Beck’s Prize si concluderà con la realizzazione di un volume, ideato da Beck’s, che raccoglierà tutti i progetti creativi pervenuti. Per ammirare i progetti di persona, Beck’s, durante la settimana del Salone Internazionale del Mobile di Milano (14-19 aprile 2004), nel circuito Zona Tortona, esporrà i migliori progetti del concorso presso Superstudio 13 (Via Forcella 13), divenuto uno dei poli del design nazionale e internazionale. Il tema del concorso come il particolare e originale allestimento dello spazio Beck’s, curato dall’architetto Luca Trazzi, prendono spunto dal simbolo di Beck’s: la chiave. La chiave, oltre a essere il simbolo della città di Brema (dove la birra viene prodotta), rappresenta la libertà di esprimersi e quindi scegliere di vivere una vita attiva o semplicemente esistere. Martedì 13 aprile, alle ore 19:00 presso Superstudio 13, Beck’s darà il via alla tradizionale quanto mondana Settimana del Salone del Mobile con un opening e la premiazione del Beck’s Prize. I cinque vincitori saranno premiati da una giuria autorevole di esperti composta da Oliviero Toscani (fotografo), Aldo Cibic (designer), Bernard Steyaert (esperto d’arte), Luca Trazzi (designer e architetto), Stanislas Gokelaere, Amministratore Delegato di Interbrew Italia. I vincitori non solo verranno premiati da personalità di primo piano nel mondo dell’arte e del design ma soprattutto avranno la straordinaria opportunità di esporre le proprie creazioni artistiche al Miart, la mostra internazionale d’arte moderna e contemporanea che si svolgerà a Milano dal 13 al 16 maggio 2004, nello spazio dedicato a Beck’s.  
   
   
CONGUSTO ANNUNCIA LE SUE ATTIVITÀ DURANTE IL SALONE DEL MOBILE  
 
Gustosa è la manifestazione dedicata a chi interpreta la cucina, il cibo, il mobile, l'elettrodomestico in modo moderno e dinamico. Dal 14 al 17 aprile 2004 / dalle 18.00 alle 22.00 Spazio Antologico / Via Mecenate 84 / Milano Club Congusto insieme a tutti i suoi partners accoglie per una meravigliosa degustazione con cucina dal vivo, lo chef star Dario Biotti e uno staff di quattro chef elaborerà tutte le sere delle meravigliose ricette italiane ed internazionali che avranno come nuovo ingrediente insosituibile 'Starfish', la nuova tendenza a tavola. I partner coinvolti : siemens elettrodomestici in cucina / lagostina non solo pentole, guy degrenne le porcellane / godiva il gusto del cioccolato, aquerello il gusto del riso / colle manora il gusto del vino, progetto michelangelo onlus il gusto della solidarietà, Sakè Time, il nuovo happy hour di Congusto, dal 14 al 16 aprile 2004 / dalle 19.00 alle 22.00, negli spazi di Via Manzoni 23, mille modi per degustare e conoscere i segreti del Sakè !!! non solo drink ma a anche stuzzicanti appetizer per il migliore degli aperitivi ... In collaborazione con Wa Sabi il gusto del sakè  
   
   
SUCCULENTI RICETTE E GUSTOSE PROPOSTE PRESSO LO SHERATON ROMA PER IL WEEKEND DI PASQUA  
 
Immerso nel verde, l'elegante albergo dell'Eur propone una tranquilla domenica di Pasqua presso il ristorante Tre Fontane, dove sia per il pranzo che per la cena, lo Chef Donato Savino porta in tavola un ricco menu tradizionale. Tra un'ampia scelta di antipasti, primi e secondi, ci si potrà deliziare passando da una colomba di sfoglia con fonduta di carciofi e salame corallina, alle pappardelle al ragù di capretto e asparagi o ancora ai cavatelli con carciofi e scampi, per poi proseguire con cosciotto di capretto alle erbe, costolette d'agnello croccanti o piccione farcito ai grani di pepe rosa. E per concludere, colomba di crema con frutti di bosco. Menu completo ? 40,00, bevande incluse. Il lunedì della Pasquetta invece, il ristorante si sposta a bordo piscina dove in compagnia di un allegro e scatenato trio jazz, lo Chef presenta un ricco buffet di affettati e gustose insalate, varietà di paste fumanti, secondi di carne e pesce alla griglia ed un goloso assortimento di dolci efrutta. Menu completo ? 42,00, bevande incluse. Per informazioni e prenotazioni: ristorante Tre Fontane tel. 06 54537055. Prenotazioni individuali: tel. 06 54537910 -fax 06 5940555; e-mail: res497.Sheraton.roma@sheraton.com  www.Sheraton.com/roma  
   
   
WINE NOT – SPAZIO POLISENSORIALE SEGNALA LE SERATE A TEMA E I CORSI PRESSO LA SUA SEDE  
 
7 Aprile (ore 19-23) Incontro con il produttore: dalle colline del Trentino i vini da agricoltura biologica. (Degustazione 5 euro, in omaggio in caso di acquisto vino proposto). Giovedì 8 Aprile Corso di degustazione Inizio corso degustazione teorico/pratico in 5 serate dalle 21 alle 23. (Lezioni e degustazioni euro 160. Solo su iscrizione. Prossimo corso inizio 13/5/04.). Venerdì 16 Aprile (ore 19-23) Degustazione di aceto balsamico di Modena. (ingresso libero). Sabato 17 Aprile: Gita nelle Langhe (minimo di 20 persone, euro 55/persona, su prenotazione). Ore 10.45: incontro davanti al museo del vetro della Diageo a Cinzano d’Alba. Dalle 11 alle 12: vista guidata alle cantine e al museo del vetro. Dalle 12 alle 13: visita guidata panoramica fino al Belvedere di La Morra. Dalle 13 alle 15: pranzo a Baudana (Serralunga d’Alba). Antipasti tipici: cotechino e fonduta, peperoni bagna cauda, carpaccio di manzo, sformatino di spinaci, vitello tonato, frittata, insalata di stagione, 2 primi piatti: agnolotti al plin, risotto al barolo, 2 secondi piatti: brasato; stufato di cinghiale, 3 dolci: bunet, charlotte alla vaniglia, torta secca e zabaione; caffé e grappa, Vini: Dolcetto, Barbera, Barolo. Il menu è variabile con la stagione. Dalle 15.30 alle 17: visita di una cantina a Serralunga con degustazioni di Barolo. Lunedì 19 Aprile (ore 21-23) Serata di approfondimento: Chianti, evoluzione di un “mito”, Mini corso e degustazione: Chianti superiore, Chianti Classico Riserva '97, Chianti Classico, Chianti Colli Senesi (Solo su iscrizione. Lezione e degustazioni euro 13. Info allo 02-36536531 dopo le ore 16). Giovedì 22 Aprile ore 19,30 Un calice di vino e violino Serata con musica dal vivo ed un calice di vino a scelta fra: Grechetto di Todi, Nero d'Avola Novello, Monteregio di Massa M., Malvasia dolce. (serata musicale e 1a consum. Euro 5, consum. Successive euro 3). Sabato 24 Aprile (ore 16-23) 10 vini a 10 euro !!! Degustazione di dieci vini italiani per tutta la giornata a 10 euro. Lunedì 26 Aprile (ore 21-23) Serata di approfondimento: Principi del Piemonte sul tema del Nebbiolo Mini corso e degustazione: 2 Barolo, Barbaresco, Nebbiolo d'Alba e Roero Rosso (Solo su iscrizione. Lezione e degustazioni euro 18. Info allo 02-36536531 dopo le ore 16). Venerdì 7 Maggio (ore 19-23) Serata dedicata ai vini del Sud Africa: Cabernet Sauvignon, Chardonnay, Lateharvest, Red Muscadel (Degustazione 5 euro, in omaggio in caso di acquisto vino proposto). Venerdì 14 Maggio (ore 19-23) Incontro con il produttore: Lambrusco frizzante dell'Emilia accompagnato da salame genuino. Assaggi di dolci e grappa di Lambrusco. (Degustazione 5 euro, in omaggio in caso di acquisto dei prodotti proposti) Wine not – spazio polisensoriale info@spaziowinenot.It  
   
   
MENÙ PASQUALE DE “IL VISCONTE AGRITURISMO DI QUALITÀ" DI GUDO VISCONTI  
 
domenica 11 e lunedì 12 a pranzo il Visconte propone: Aperitivo di Benvenuto con stuzzichino, Pecorino di visso su cipolle rosse alla granatina e spuma di sapa. Antipasto: Spiedino allo storione in crosta di sesamo con zabaione all'olio d'oliva, purè di ceci e fieno di porri. Primi Piatti: Vellutata ai cereali con quenelle d'agnello e crostini al rosmarino, Risotto agli asparagi pancetta e mandorle tostate. Secondo Piatto di Carne, Costolette d'agnello in farcia di salsiccia e tartufo nero con patate e topinambur. Dessert: Scomposizione di colomba pasquale e salsa al moscato passito, Caffé e piccola pasticceria . Vini accostati ai piatti di selezione del nostro sommelier: Spumante brut "Jeio" Az.agr.bisol, Valcalepio Adamante Vigna del Colletto Podere Cavaga, Gutturnio Sinsal Az. Torre Fornello, Moscato d'Asti Sergio Grimaldi, Il Visconte, inoltre, ricorda che dal 1° marzo è possibile cenare in agriturismo tutte le sere, con la sola esclusione del mercoledì.  
   
   
CROCIERANDO PROPONE DEGUSTAZIONI DI VINI PREGIATI E CENE DI NOVELLE CUSINE IN CROCIERA SUL FIUME IN COMPAGNIA DEI MIGLIORI CHEF E SOMMELIER DEL MONDO  
 
Crociere gastronomiche sul fiume: è questa la novità dell’anno proposta da Croisieurope, il n.1 in Europa sul mercato delle crociere fluviali. La compagnia francese, distribuita in Italia grazie a Crocierando, Gsa veneziano specializzato in ogni tipo di crociera, propone una varietà di interessanti itinerari in crociera sui fiumi più belli d’Europa: Reno, Mosella, Sarre, Rodano, Danubio, Meno, Senna, Douro, Saona, Neckar ed Elba. Un nuovo stile di vacanza che offre l’opportunità di scoprire l’Europa attraverso i fiumi, ricchissimi di paesaggi straordinari come: i vigneti del Reno e della Mosella, le colline della Provenza e il fascino della Camargue e città ricche di storia come Strasburgo, Vienna, Parigi, Praga, Budapest, Amsterdam, Venezia e Porto; ma anche di conoscere le tradizioni culinarie e i sapori dei piatti tipici di paesi con culture differenti dalla nostra. Grazie a Croisieurope si può finalmente riscoprire il piacere di viaggiare senza rinunciare alla buona tavola e soprattutto si può scegliere di partire per l’Europa anche per seguire lezioni di degustazione e provare i piatti raffinati dei migliori chef del mondo o per assaporare le specialità culinarie di altri paesi e visitare le cantine francesi nel periodo della vendemmia, imparando a conoscere i vini con la guida dei più rinomati sommelier. La compagnia ha infatti studiato delle crociere a tema proprio per gli appassionati della buona tavola e dei vini. Sarà così possibile partire per un incredibile viaggio sul fiume per gustare il menu di una delle migliori cucine francesi, quella dell’Abbazia di Collonges con il famoso chef Paul Bocuse, partecipare a cene di nouvelle cuisine preparate da una squadra di 9 chef coordinati da Alain Bohn , conoscere una delle stelle della cucina francese: Marc Haeberlin della Locanda dell’ill Illhausern o seguire le lezioni di degustazione di Paul Brunet, noto professore certificato fuoriclasse, nominato, per ben due volte, Sommelier di Francia. Una flotta di 23 navi, moderne e confortevoli, tutte con meno di 5 anni di vita, vi accompagnerà per un viaggio gastronomico attraverso l’Europa navigando sui fiumi più belli. Il comfort e la qualità di Croisieurope saranno al vostro servizio per un viaggio entusiasmante che oltre ad affascinare la vista incanterà anche il palato. Ecco in dettaglio le crociere gastronomiche: Grande Crociera Gastronomica sul Rodano e la Saona con cena all’Abbazia di Collonges con lo Chef Paul Bocuse. Ritrovo a Lione nel tardo pomeriggio. La M7n salperà in direzione Collonges-au-montd’or dove sosterà davanti al ristorante di paul Bocuse. Proseguimento con pullman fino all’Abbazia di Collonges per la cena nella sala del Grand Limonare. Si scoprirà una cucina tra le più tradizionali e rinomate di Francia, accompagnata dal suono degli organetti di Barbaria. Rientro a bordo e pernottamento in vigazione. Il 2° giorno partenza per Tournus. Pranzo a bordo. Nel pomeriggio escursione facoltativa per visitare la Borgogna: circuito sulla “ Côte de Beaune” (Pommard, Volnay, Auxey-duresse, la Rochepot, Chagny). Proseguimento per Givry, Buxy; durante questo giro degustazione e visita degli Ospizi di Bearne. Ritorno a bordo per la cena. Pernottamento a Chalon. Il giorno seguente partenza di buon mattino per Tournus e Mâcon. Sosta di ore per lo shopping. Pranzo a bordo durante la navigazione. Nel primo pomeriggio arrivo a Montmerle, e visita facoltativa. Partenza in pullman per Romaniche-thorins per una visita alla “Frazione del vino”, museo unico in Europa. Ritorno a bordo a Trevoux. Proseguimento della crociera verso Lione. Arrivo inserata e sosta per la cena e la serata di gala. L’ultimo giorno colazione a bordo e sbarco. Partenze dal 22-25 aprile, 12-15 ottobre, 11-14 novembre.Quote a partire da 594,00 Euro a persona con sistemazione in cabina doppia climatizzata e trattamento di pensione completa, cena a cura dello Chef Paul Bocuse, aperitivo di benvenuto, serata di gala, assistenza specializzata, animazione, tasse portuali, assicurazione sanitaria, bagaglio e in caso di spese di annullamento viaggio. E per gli appassionati di enologia… Crociera “Con il principe della cucina Marc Heberlin e il migliore sommelier del mondo Serge Dubs” - 4 giorni Grande crociera enogastronomica sul Reno. Si parte da Strasburgo alla volta di Rhinau risalendo il Reno in direzione di Basilea e passando per le due grandi chiuse di Neuhof e Gerstheim. Per l’occasione sarà presente a bordo una squadra di 9 chef che prepareranno le cene delle serate di gala a bordo. Arrivati a Rhinau sarà possibile prendere parte alla prima cena di gala con menù a base di: fois gras de canard en croûte d’éclats de fruits, sa figue rôtie, son caramel au vieux Porto; Coeur de cabillaud à l’huile de truffe sur une poêlée de cèpes, ses trois sauces mousseuses de légumes ; Granité de tomate au basilic ; Runsteck d’agneau aux essences de légumes relevé au romarin et son gâteau d’aubergines ; mille feuille de bleu de bresse et roquefort ; Traditionnel nougat glacé mais travaillé aux agrumes frais confits par nos soins, coulis mandarine. Il mattino successivo, dopo una rigenerante lezione di aerobica, la nave ripartirà risalendo il Reno in direzione di Vieux Brisach, per un altro pranzo di nouvelle cuisine e, a seguire, per la visita della Strada dei vini e di una cantina, con possibilità di degustazioni. In serata sarà la volta di una delle più grandi stelle della cucina francese, Marc Haeberlin della Locanda dell’Ill a Illhaeusern che preparerà una cena a sorpresa nel suo ristorante. Successivamente la nave lascerà il molo per dirigersi verso Marckolsheim. Qui, il giorno seguente, dopo una salutare corsa di footing lungo il Reno per i più coraggiosi, avrete modo di incontrare il famoso Serge Dubs, famoso enologo e miglior sommelier del mondo nel 1989 per una lezione di degustazione di vini. La nave ripartirà poi per Strasburgo, dove in occasione dell’ultima serata si svolgerà a bordo la gran serata di gala del comandante. Partenze 27-30 marzo, 16-19 ottobre, 6-9 novembre. Quote a partire da 560,00 Euro a persona con sistemazione in cabina doppia climatizzata e trattamento di pensione completa, cena di Marc Haeberlin, intervento del sommelier Serge Dubs, aperitivo di benvenuto, serata di gala, assistenza specializzata, animazione, tasse portuali, assicurazione sanitaria-bagagli e in caso di spese di annullamento viaggio.  
   
   
PROGRAMMA EVENTI GASTRONOMICI 2004 RISTORANTE AMADEUS HOTEL JOLLY DI MILANO  
 
Protagonista dell’ospitalità milanese sin dagli anni trenta, oggi il Jolly Hotel Touring, recentemente ristrutturato, combina charme e comfort moderni. Di qui il senso di cordiale accoglienza che invita gli ospiti a godersi la rilassante atmosfera dell’American Bar o della buona cucina regionale del ristorante “Amadeus”, rinomato anche tra la clientela locale. La carta offre una ampia scelta di piatti che privilegiano prodotti di stagione elaborati in modo semplice e raffinato. Le proposte innovative dello chef Sergio Corvi si adattano perfettamente ad ogni esigenza di lavoro e di festa, dal buffet più semplice alla cena di gala più importante; luogo privilegiato per colazioni e pranzi di lavoro o incontri. La cura e la professionalità dello staff del Jolly Hotel Touring sono la migliore garanzia per la perfetta riuscita di ogni evento. Da martedì 13 a domenica 25 aprile Erbe primaverili e delizie del mare. Da lunedì 3 a domenica 16 maggio La Campania golosa. Da lunedì 24 a domenica 30 maggio La cucina in fiore. Da lunedì 7 a domenica 13 giugno Gli asparagi di tutt’Italia. Da lunedì 21 a domenica 27 giugno Cucina dietetica: piaceri leggeri. Da giovedì 2 a domenica 12 settembre Nonsolofunghi. Da giovedì 23 settembre a domenica 10 ottobre I tesori del mare: pesci, crostacei, molluschi. Da lunedì 18 a domenica 24 ottobre Dedicato alla selvaggina. Da lunedì 1 a domenica 14 novembre Gusti e sapori del Friuli e della Venezia Giulia. Da lunedì 22 a domenica 28 novembre La pasta fresca.  
   
   
MOVIMENTO TURISMO DEL VINO FRIULI, AUSTRIA E SLOVENIA INSIEME SUI GREEN DEL QUARTO TROFEO INTERNAZIONALE DI GOLF “CANTINE APERTE”  
 
Il primo maggio 2004, storica giornata in cui la Repubblica di Slovenia entrerà nell’Unione Europea, insieme ad altri 9 Paesi, prende anche il via, al Golf Club di Lignano, la quarta edizione del Trofeo Internazionale di Golf “Cantine Aperte” ideato – primo in Italia - dalla Delegazione del Friuli Venezia-giulia del Movimento Turismo del Vino, brillantemente presieduta da Elda Felluga. Una data scelta non a caso considerato che la Delegazione del Friuli Venezia-giulia da anni lavora per far conoscere e dialogare popoli e culture diverse attraverso piaceri comuni come vino e sport, enoturismo e prodotti del territorio. Il Trofeo Cantine Aperte si disputa in 5 prove su alcuni dei più bei campi del Friuli Venezia-giulia, dell’Austria e della Slovenia. In particolare il calendario del Trofeo prevede, dopo la gara d’inizio di Lignano il primo maggio, altre quattro prove: a Salisburgo (Austria) il 5 giugno, a Castel D’aviano il 19 giugno, a Bled (Slovenia) il 17 luglio e il gran finale a Grado il 3 ottobre. Le gare si disputano secondo la formula 18 buche stableford hcp, 3 categorie limitate. In concomitanza con le gare vengono organizzate visite e degustazioni guidate nelle cantine associate. Il Trofeo Cantine Aperte si rivolge ai golfisti italiani e stranieri che desiderano accompagnare il piacere del gioco a quello della degustazione (e spesso della scoperta) di vini e prodotti tipici di eccellente qualità, nonché alla visita delle bellezze del Friuli Venezia Giulia. Anche al termine delle gare vengono organizzate degustazioni delle pregiate etichette delle cantine associate al Movimento Turismo del Vino, proposte e illustrate da sommelier in abbinamento a gustosi assaggi di prodotti agroalimentari della tradizione locale friulana, quali il formaggio Montasio gentilmente offerto dalle Latterie Friulane e il prosciutto offerto dal Consorzio San Daniele. La quarta edizione del Trofeo è realizzata grazie alla collaborazione con l’associazione golfistica Logos del Friuli Venezia-giulia e al supporto della Banca di Cividale. In premio ai vincitori di ogni singola gara, saranno offerti preziosi e raffinati oggetti utili per la degustazione del vino offerti da Caraiba Spiegelau e Vinobar by Schönhuber. Movimento Turismo del Vino Friuli Venezia Giulia, tel 0432.289540, fax 0432.294021 info@mtvfriulivg.It  www.Mtvfriulivg.it  
   
   
MASSAGGIO ALL’AVENA, IL CEREALE PIÙ RICCO DI PROTEINE PRESSO L’ACCADEMIA DEL BELL’ESSERE DI PAOLO GUATELLI  
 
L’accademia del Bell’essere di Paolo Guatelli ha messo a punto, con l’arrivo della stagione estiva, il massaggio all’avena, il cereale più ricco di proteine. L’avena risulta essere energetica, protettiva, lenitiva ed emolliente; essa ha un’efficace azione idratante ed è un eccezionale decongestionante naturale che dona alla pelle turgore e lucentezza. Lo staff dell’Accademia del Bell’essere Paolo Guatelli propone un piacevole percorso all’avena composto da un massaggio con la crema al burro di illipè che, unito all’avena e all’olio di rosa mosqueta, famoso per le sue proprietà antiossidanti, favorisce la rigenerazione dei tessuti e protegge il naturale rivestimento lipidico; al termine del massaggio gli ospiti potranno proseguire il relax nella Stanza del Bell’essere avvolti da una nuvola di vapore unita alla cromo-musico-aroma terapia. Infolink: www.Accademiadelbellessere.com  
   
   
IODOSAN L’ESPERTO NELL’IGIENE RALE PRESENTA IL NUOVO TRATTAMENTO SBIANCANTE BASATO SU UNA DELLE METODOLOGIE PIÙ USATE DAI DENTISTI: LE MASCHERINE ANATOMICHE  
 
Iodosan è il brand Gsk Consumer Healthcare esperto nell’igiene orale da oltre 60 anni. Presente sul mercato italiano sin dagli anni ’40, Iodosan è caratterizzato da una forte e lunga tradizione e da prodotti con elevata immagine nell’area medicata che gli hanno permesso di accreditarsi presso la classe medica, poi farmaceutica e quindi tra i consumatori italiani. La qualità e l’ampia gamma dei prodotti (dentifrici, spazzolini, collutori, fili interdentali e scovolini) accompagnano il consumatore in tutte le fasi e momenti dell’igiene orale, per tutto il giorno, tutti i giorni. Avere denti sani e bianchi sta diventando per molte persone un bisogno reale e sempre più sentito. Per sbiancare i denti in modo sicuro, con risultati visibili e duraturi, ci si può rivolgere ai trattamenti specialistici. Molte infatti le persone che, riconoscendo il ruolo e la competenza del dentista, si rivolgono a lui per ottenere denti più bianchi in completa sicurezza. Iodosan presenta un’opportunità in più per chi vuole avere denti più bianchi comodamente a casa propria: un trattamento efficace e sicuro per lo smalto dei denti che utilizza una delle metodologie più usate dai dentisti: le mascherine anatomiche che si adattano perfettamente alla forma individuale dei denti, per uno sbiancamento completo e uniforme. Iodosan Trattamento Sbiancante è la risposta professionale di Iodosan per chi vuole avere denti più bianchi, in 3 settimane, in completa sicurezza per lo smalto, a casa propria. L’effetto sbiancante di Iodosan Trattamento Sbiancante deriva dalla reazione che si sviluppa tra i principi attivi contenuti nell’acceleratore e nel gel quando entrano in contatto fra di loro sulla superficie dei denti. Questa reazione libera ossigeno attivo che ha un’azione sbiancante sulle macchie presenti sullo smalto dei denti, anche quelle causate da tè, caffè e nicotina. Grazie al gel che si stende all’interno delle due mascherine anatomiche - distribuendosi in modo completo e uniforme - Iodosan Trattamento Sbiancante garantisce uno sbiancamento uniforme, completo ed efficace su tutta l'arcata dentale (non solo sui denti anteriori), anche in caso di denti non regolari. Le mascherine anatomiche, una per l’arcata superiore e una per l’arcata inferiore, si adattano perfettamente alla forma individuale dei denti. Iodosan Trattamento Sbiancante è semplice da usare e richiede solo 10 minuti di applicazione la mattina e 10 minuti la sera per 3 settimane, con risultati che durano da 3 a 6 mesi. Il trattamento può essere ripetuto ogni 6 mesi. I primi risultati si possono verificare utilizzando la scala del bianco, inclusa nella confezione. Prima dell’inizio del trattamento, è consigliabile “segnare” sulla scala del bianco il colore di partenza, per poter seguire il progressivo sbiancamento dello smalto. A chi è consigliato Iodosan Trattamento Sbiancante è consigliato a tutti coloro che vogliono avere i denti più bianchi, con qualche limitazione: sbianca solo i denti naturali non è adatto ai portatori di dentiera o apparecchi ortodontici non è adatto ai bambini Ii kit Iodosan Trattamento Sbiancante ed è composto da : 1 dentifricio Iodosan Whitening 50 ml, 1 acceleratore liquido 6 ml, 1 gel sbiancante 50 ml, 2 mascherine anatomiche (1 per l'arcata dentale superiore e 1 per quella inferiore), 1 scala del bianco per controllare i risultati, 1 foglietto illustrativo. Iodosan Trattamento Sbiancante è disponibile in tutte le farmacie, da gennaio 2004, al prezzo di € 28,00.  
   
   
LA “CULTURA” DELL’IGIENE ORALE SOTTOLINEA L’IMPORTANZA SEMPRE MAGGIORE DELLO SPAZZOLINO DA DENTI – LE INIZIATIVE MENTADENT PER FACILITARE IL RINNOVO DELLO SPAZZOLINO  
 
La crescita d’importanza dell’igiene orale, sia in un’ottica di prevenzione, sia di rispetto e cura di sé, è una delle acquisizioni culturali degli ultimi anni. Solo da poco, infatti, si può parlare di una vera e propria “cultura” dell’igiene orale, raggiunta grazie all’informazione sempre più approfondita sugli strumenti necessari al raggiungimento della salute di bocca e denti. Tutti conoscono l’importanza delle visite di controllo dal dentista e quanto sia complementare allo spazzolamento quotidiano l’uso del filo interdentale e del colluttorio. Eppure quasi nessuno parla dello “spazzolino” che nei confronti della salute della bocca svolge un ruolo fondamentale. Mentadent si fa portavoce di questa vecchia problematica facendo informazione al riguardo e mettendo a disposizione del proprio pubblico nuovi strumenti. Lo spazzolino va cambiato ogni tre mesi e, anche se la maggior parte di noi pensa di cambiarlo effettivamente, nella realtà sono solo 1,1 gli spazzolini che all’anno ognuno di noi acquista. Complici la dimenticanza, ma anche la scarsa comunicazione circa i disagi e gli incovenienti che può arrecare uno spazzolino usurato. Il cambio dello spazzolino, pur sembrando un gesto di facile esecuzione, rappresenta un gesto fondamentale per la salute della nostra bocca. Studi clinici dimostrano che dopo tre mesi lo spazzolino perde in modo significativo la sua capacità di pulizia (fino all’85%), rimuovendo molto meno la placca ma soprattutto si potrebbe trasformare in un portatore di batteri. In effetti, anche se le setole non sembrano dare segni di “cedimento strutturale”, in conseguenza del quale si ha una loro minore azione, la carica batterica è comunque elevata. Ma è l’informazione la prima leva da attivare per la diffusione della “cultura dell’igiene orale”. Tra gli appuntamenti di Mentadent per dedicarsi alla salute della propria bocca, come il Mese della Prevenzione e il Programma Scuola si è aggiunta infatti, nei mesi di maggio e giugno, l’operazione Cambia lo Spazzolino, che è entrata a pieno diritto nelle iniziative socialmente utili in fatto di cura e prevenzione dentale. All’acquisto di due spazzolini manuali Mentadent, dopo aver inviato lo scontrino fiscale, riceverete a casa uno spazzolino Inter-act in omaggio, un carnet di buoni sconto da 8 Euro, mentre all’invio di un secondo scontrino potrete avere altri preziosi regali. Nello stesso periodo dell’operazione verrà attivato il numero verde 800 600 110, con il quale sarà possibile prenotare un colloquio con un esperto, a disposizione per rispondere a tutte le vostre domande relative all’igiene orale. Un modo per Mentadent di esservi vicino non solo con i suoi prodotti, ma con tutta la sua competenza e per affiancarvi sempre più nella vostra prevenzione dentale quotidiana.  
   
   
DALLO ZENZERO, UNA NUOVA SPERANZA PER GLI OLTRE 4 MILIONI DI ITALIANI CHE SOFFRONO DI ARTRITE - L’EFFICACIA DI ZINAXIN PRODOTTO DA NAMED PROVATA DA STUDI CLINICI DELL’UNIVERSITÀ DI MIAMI E DELLA JOHNS HOPKINS UNIVERSITY DI BALTIMORA  
 
L’osteoartrite è una condizione debilitante sia per i giovani che per gli anziani, che affligge 4 milioni di persone solo in Italia. Il dolore articolare e la perdita della mobilità non dovrebbero fare parte della vita quotidiana: oggi la natura porta una nuova speranza a chi soffre di artrite grazie ad una soluzione naturale riscoperta e potenziata dalla ricerca immunologica e clinica: Zinaxin. Zinaxin contiene un biocomplesso brevettato di estratti dello zenzero da due particolari sottospecie di zenzero asiatico, Zingiber Officinalis e Alpiniagalanga. Zinaxin ricorre inoltre ad una biotecnologia estremamente sofisticata: la tecnologia Lipocap racchiude e preserva queste sostanze farmacologicamente attive, potenziando l’assorbimento e gli effetti terapeutici di Zinaxin. Ecco perché Zinaxin è in grado di offrire un’efficacia convalidata da lavori secondo G.c.p. L’efficacia di Zinaxin nel ridurre i più significativi sintomi dell’artrite è stata evidenziata in uno studio controllato contro placebo, recentemente pubblicato dalla rivista medica “Arthritis and Rheumatism” (Altman Rd, Marcussen Kc.arthritis and Rheumatism 2001; 44/11:2531-2538). La credibilità dei risultati degli studi clinici effettuati dal Prof. R. Altman viene affidata anche agli standard usati per testare Zinaxin: per la prima volta un integratore è stato sottoposto ai protocolli normalmente usati per verificare l’efficacia dei farmaci convenzionali. Gli effetti “preventivi” di Zinaxin sui meccanismi infiammatori che accompagnano l’artrite sono stati invece evidenziati da alcune ricerche condotte dalla prestigiosa Johns Hopkins University di Baltimora. Ma cos’è Zinaxin? Una risposta Naturale alla patologia osteoarticolare: Biocomplessi derivati dallo zenzero selezionati e purificati Una soluzione efficace contro il dolore: Biocomplessi potenziati grazie alla biotecnologia delle capsule lipocap I principali effetti di Zinaxin: Significativa riduzione del dolore articolare e della rigidità Studi pre-clinici sul possibile ruolo condro-protettivo di Zìnaxin (efficacia preventiva) Dosaggio di Zinaxìn: Il primo mese: 2 capsule al giorno, 1 al mattino e 1 alla sera. Zinaxin deve essere assunto durante i pasti con un bicchiere colmo d’acqua. Zinaxin produce un misurato e benefico effetto anche sulla mucosa gastrica. Quest’effetto, che dura per un breve periodo di tempo, può essere avvertito come una sensazione di calore a livello dell’addome superiore. Trattamento a lungo termine: 1 o 2 capsule al giorno a seconda della necessità. Zinaxin può essere associato ad altri farmaci per l’artrite.  
   
   
PSORACTIVE OSMODYN SAPONE ANTIDESQUAMATIVO PER LA DETERSIONE QUOTIDIANA DI PELLI DESQUAMATE ED IPECHERATOSICHE  
 
Il sapone della linea Psoractive Osmodyn, grazie alla presenza dei sali del mar Morto, abbinati a morbide basi ipoallergeniche e vegetali, favorisce la pulizia, la compattezza ed il controllo delle imperfezioni cutanei. Gli ingredienti vegetali e la neutralità del sapone garantiscono inoltre il pieno rispetto del naturale equilibrio della pelle, coerentemente alla filosofia di non aggressività di tutti i prodotti Osmodyn L’uso di questo sapone emolliente, per pelli delicate e secche, è stato formulato senza l’aggiunta di coloranti o conservanti ed oltre a favorire la detersione fisiologica, ripristina, attraverso l’assorbimento di sali del mar Morto, il mantello lipidico, donando alla pelle una sensazione più morbida, più vellutata, più naturale. Campi d’impiego: detersione quotidiana di pelli secche, disidratate, desquamate ed ipecheratosiche. Confezione da 100 g., € 5,00  
   
   
PER LA FESTA DELLA MAMMA LE TERME BERZIERI DI SALSOMAGGIORE TERME (PR) LANCIANO LA PROPOSTA: REGALARE ALLA MAMMA UN MONDO DI BENESSERE  
 
Per una volta sarà lei, la figura che da sempre sa dispensare attenzioni e coccole con infinito amore a ricevere un dono speciale. In occasione della prossima festa della mamma del 9 maggio, le Terme Berzieri di Salsomaggiore Terme (Pr) lanciano un'idea regalo appositamente concepita per far vivere a colei che tutti amiamo una giornata di totale, gratificante relax, fra trattamenti benessere, idromassaggio, bagno turco, massaggi e coccole varie unite agli straordinari benefici dell'acqua salsobromiodica delle Terme di Salsomaggiore. Un giorno di benessere e bellezza tutto a colori, perché il colore ridona allegria, ed è un piacere per i nostri sensi. "Terme a Colori" è il pacchetto da proporre alla mamma e comprende la consulenza medica specialistica, un Bagno aromatico termale con idromassaggio/ozono, un Massaggio manuale corpo con oli essenziali (della durata di mezz'ora), un Bagno turco aromatico termale, un Fango aromatico termale pennellato, un Trattamento aromatico viso al fango termale e tisane alle erbe. Il bagno viene preparato, a temperatura corporea, con i sali estratti dall'acqua termale, una polvere finissima impregnata di preziose sostanze minerali quali lo iodio, il bromo, il calcio, il magnesio, il litio. Questi sali da bagno vengono arricchiti con altre sostanze utili alla pelle, quale l'amido di riso, la farina di tapioca, di avena, di mais per una funzione addolcente, emolliente e protettiva. Bagni profumati con oli essenziali ed effervescenti preparati con diverse colorazioni: rosa, azzurri o verdi dall'azione rilassante, disintossicante e antiage, rassodante, emolliente. L'abbinamento delle proprietà dell'acqua termale all'idromassaggio, dà sollievo alle gambe e senso di leggerezza su tutto il corpo. Il benessere prosegue, con un buon massaggio manuale agli oli essenziali, praticato su tutto il corpo, dopo una pausa di relax, avvolta in calde coperte. Il massaggio allenta le tensioni, tonifica la pelle, rilassa la muscolatura. Ancora colore col fango termale pennellato, un prodotto cosmetico preparato con argilla, sali termali, e fitoestratti, azzurro, verde o bianco dall' azione antiastenica, rassodante o anticellulite. Segue il bagno turco aromatico termale con oli essenziali di eucaalipto, un ambiente caldo dove viene nebulizzata Acqua Madre , la speciale acqua termale ricavata dalla concentrazione dell'acqua salsobromoiodica. Beneficio per la pelle e per la nostra respirazione. E per finire tante coccole al viso con una maschera al fango termale che assicura freschezza, tono e compattezza. Si esce davvero rigenerati . E la mamma non se lo merita? In più, ogni mamma che presenterà al Centro Benessere delle Terme Berzieri il coupon di questo regalo speciale, riceverà un ulteriore regalo: un kit da viaggio con un Pane di sapone dermatologico (Ph.5,5) alla malva o al fango termale (75gr), un flacone da 50ml di latte detergente e un flacone da 50ml di tonico addolcente della linea a base di acqua termale prodotta nell' officina cosmetica delle Terme, in formato mignon. Per far scoprire alle mamme i segreti del Benessere delle Terme Berzieri è sufficiente richiedere questo elegante cartoncino alle Terme di Salsomaggiore. Basta una semplice telefonata o una mail. Saprete subito quant'è semplice regalare una giornata di Benessere. Lo speciale pacchetto "Terme a colori " per la Festa della Mamma" costa 128 euro. Infolink: www.Termedisalsomaggiore.it  
   
   
MAGGIORE PRATICITÀ GRAZIE AI SACCHI CRYOVAC AD APERTURA FACILITATA PER SACCHI CON SALDATURA DI FONDO  
 
Cryovac presenta un sistema esclusivo e brevettato di apertura facilitata per i sacchi Cryovac Bb4l, Cryovac Osb3050 e Cryovac Bb325 con saldatura di fondo. Il sistema ad apertura facilitata offre i seguenti vantaggi: maggiore praticità per il consumatore finale (unità industriali e unità consumatore), maggiore sicurezza (rende superfluo l’uso di strumenti taglienti), notevole valore aggiunto, differenziazione dei marchi grazie alla stampabilità. Il sistema garantisce l’apertura facilitata per le confezioni di carni fresche e le unità industriali di carne lavorata; il sistema Cryovac si estende così alle unità consumatore di prodotti caseari con sacchi Ts a saldatura trasversale “Mickey” ed alle unità consumatore per carni lavorate e affumicate (tipo würstel) con sacchi Ts “Notch”. Nel caso dei sacchi Cryovac “Notch”, l’apertura facilitata è ottenuta con una semplice linguetta situata all’estremità del sacco e circondata da una saldatura ermetica addizionale. Il sacco viene aperto tirando la linguetta. Nel caso dei sacchi Cryovac “Mickey”, una saldatura lineare all’estremità della confezione crea un’area a tenuta d’aria che facilita la presa. Il sacco viene aperto tirando le due alette.