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Notiziario Marketpress di Martedì 07 Settembre 2004
Pagina1
LA COMMISSIONE EUROPEA INAUGURA UN NUOVO PORTALE PER CONSENTIRE A TUTTI I CITTADINI DELL'UE ALLARGATA DI ESSERE MEGLIO INFORMATI SUI LORO DIRITTI  
 
Bruxelles, 7 settembre 2004 - La Commissione europea ha inaugurato un nuovo portale "Dialogo con I cittadini" - http://europa.Eu.int/citizensrights/  - che fornisce informazioni chiare nelle 20 lingue europee sulla maniera in cui i cittadini possono esercitare i loro diritti nel mercato interno dell'Ue. Il sito contiene guide relative a dieci settori della legislazione dell'Ue e oltre 1.300 schede multilingue stampabili contenenti consigli di natura pratica. Gli utilizzatori che non trovano l'informazione di cui hanno bisogno, ovvero che hanno domande da porre su un qualsiasi aspetto della politica dell'Ue, possono telefonare o inviare un'e-mail ad altri servizi specializzati nel campo della consulenza e della soluzione dei problemi; tali servizi sono accessibili tramite il sito e forniscono un aiuto personalizzato in ciascuna delle 20 lingue. Fritz Bolkestein, Commissario responsabile per il mercato interno ha in proposito dichiarato: "Questo nuovo sito utilizza la tecnologia moderna per fornire ai cittadini informazioni precise che li aiuteranno a migliorare la loro vita consentendogli di far valere i propri diritti nel mercato interno dell'Ue; non bisogna "bombardare" i cittadini con opuscoli che non li interessano. Qualora il sito non fosse in grado di aiutarli, gli utilizzatori potranno rivolgersi ad un interlocutore che parla la loro lingua. Con ciò si dimostra che la Commissione ha tutta la volontà di aiutare coloro i quali desiderano sfruttare le possibilità che l'Ue offre". Il nuovo sito dà accesso a una serie di guide che elencano i diritti e le possibilità per i cittadini nell'insieme dell'Ue. Fra i soggetti trattati figurano i seguenti: vivere, lavorare, studiare e viaggiare in un altro paese dell'Ue; acquistare beni e servizi nell'Ue; la parità di opportunità, la protezione dei dati, la risoluzione delle controversie transfrontaliere nel settore dei servizi finanziari. È disponibile del pari un riassunto in 20 lingue delle disposizioni transitorie riguardanti la libera circolazione dei lavoratori provenienti dai nuovi Stati membri o che vi si spostano; un maggior numero di informazioni verrà quanto prima aggiunto a quelle disponibili. Al fine di fornire informazioni più precise, il sito fornisce per ciascuno dei 15 "vecchi" Stati membri, circa 1.300 "schede nazionali" in inglese, in francese, in tedesco e nella lingua dello Stato membro interessato. Gli utilizzatori selezionano un settore, come ad esempio: occupazione, protezione dei consumatori o studi in un altro paese dell'Ue e, successivamente, un soggetto più specifico come "come trovare lavoro", "aprire un conto in banca" ovvero "insegnamento superiore" e il paese cui sono interessati. Il sito fornisce informazioni sulla legislazione a livello europeo e nello Stato membro interessato, nonché consigli sulle procedure pratiche da seguire. Una serie di indirizzi, di numeri telefonici e di risorse on line utili negli Stati membri sono disponibili sul sito in maniera che gli utilizzatori possano agire rapidamente seguendo il consiglio ricevuto. Vi sono del pari link con altri servizi della Commissione, specializzati in materia di consulenza e di informazione, segnatamente: Europa Direct (Ip/03/986): questo servizio risponde a tutte le domande sull'Ue on line o via un numero telefonico verde (00 800 6789 10 11[1]) utilizzabile in tutta l'Europa; Servizio di orientamento per i cittadini (Ip/02/1110): alcuni esperti in materie giuridiche forniscono consulenze personalizzate e a titolo gratuito sui diritti pratici e indicano l'organismo cui rivolgersi al fine di ottenere il rispetto di tali diritti. Gli utilizzatori ottengono una risposta nella loro lingua entro otto giorni; Solvit (Ip/02/1110): tramite una rete di centri ubicati in ogni Stato membro, questo servizio aiuta i cittadini e le imprese a risolvere i problemi dovuti alla non corretta applicazione della legislazione dell'Ue da parte delle amministrazioni nazionali. I servizi suindicati esistono ormai nei 25 Stati membri e funzionano nelle 20 lingue ufficiali. Con il sito "Dialogo con i cittadini", essi fanno parte di un sistema integrato "a cascata" in grado di consentire agli utilizzatori di trovare rapidamente l'indirizzo preciso cui rivolgersi per porre le loro domande. Tutti i lavori volti a migliorare il nuovo Dialogo con i cittadini verranno sviluppati. In collaborazione con le autorità nazionali, verrà inoltre progressivamente sviluppata una serie di schede nazionali vertenti sui dieci nuovi Stati membri.  
   
   
LA COMMISSIONE EUROPEA INAUGURA UN NUOVO PORTALE PER CONSENTIRE A TUTTI I CITTADINI DELL'UE ALLARGATA DI ESSERE MEGLIO INFORMATI SUI LORO DIRITTI  
 
Bruxelles, 7 settembre 2004 - La Commissione europea ha inaugurato un nuovo portale "Dialogo con I cittadini" - http://europa.Eu.int/citizensrights/  - che fornisce informazioni chiare nelle 20 lingue europee sulla maniera in cui i cittadini possono esercitare i loro diritti nel mercato interno dell'Ue. Il sito contiene guide relative a dieci settori della legislazione dell'Ue e oltre 1.300 schede multilingue stampabili contenenti consigli di natura pratica. Gli utilizzatori che non trovano l'informazione di cui hanno bisogno, ovvero che hanno domande da porre su un qualsiasi aspetto della politica dell'Ue, possono telefonare o inviare un'e-mail ad altri servizi specializzati nel campo della consulenza e della soluzione dei problemi; tali servizi sono accessibili tramite il sito e forniscono un aiuto personalizzato in ciascuna delle 20 lingue. Fritz Bolkestein, Commissario responsabile per il mercato interno ha in proposito dichiarato: "Questo nuovo sito utilizza la tecnologia moderna per fornire ai cittadini informazioni precise che li aiuteranno a migliorare la loro vita consentendogli di far valere i propri diritti nel mercato interno dell'Ue; non bisogna "bombardare" i cittadini con opuscoli che non li interessano. Qualora il sito non fosse in grado di aiutarli, gli utilizzatori potranno rivolgersi ad un interlocutore che parla la loro lingua. Con ciò si dimostra che la Commissione ha tutta la volontà di aiutare coloro i quali desiderano sfruttare le possibilità che l'Ue offre". Il nuovo sito dà accesso a una serie di guide che elencano i diritti e le possibilità per i cittadini nell'insieme dell'Ue. Fra i soggetti trattati figurano i seguenti: vivere, lavorare, studiare e viaggiare in un altro paese dell'Ue; acquistare beni e servizi nell'Ue; la parità di opportunità, la protezione dei dati, la risoluzione delle controversie transfrontaliere nel settore dei servizi finanziari. È disponibile del pari un riassunto in 20 lingue delle disposizioni transitorie riguardanti la libera circolazione dei lavoratori provenienti dai nuovi Stati membri o che vi si spostano; un maggior numero di informazioni verrà quanto prima aggiunto a quelle disponibili. Al fine di fornire informazioni più precise, il sito fornisce per ciascuno dei 15 "vecchi" Stati membri, circa 1.300 "schede nazionali" in inglese, in francese, in tedesco e nella lingua dello Stato membro interessato. Gli utilizzatori selezionano un settore, come ad esempio: occupazione, protezione dei consumatori o studi in un altro paese dell'Ue e, successivamente, un soggetto più specifico come "come trovare lavoro", "aprire un conto in banca" ovvero "insegnamento superiore" e il paese cui sono interessati. Il sito fornisce informazioni sulla legislazione a livello europeo e nello Stato membro interessato, nonché consigli sulle procedure pratiche da seguire. Una serie di indirizzi, di numeri telefonici e di risorse on line utili negli Stati membri sono disponibili sul sito in maniera che gli utilizzatori possano agire rapidamente seguendo il consiglio ricevuto. Vi sono del pari link con altri servizi della Commissione, specializzati in materia di consulenza e di informazione, segnatamente: Europa Direct (Ip/03/986): questo servizio risponde a tutte le domande sull'Ue on line o via un numero telefonico verde (00 800 6789 10 11[1]) utilizzabile in tutta l'Europa; Servizio di orientamento per i cittadini (Ip/02/1110): alcuni esperti in materie giuridiche forniscono consulenze personalizzate e a titolo gratuito sui diritti pratici e indicano l'organismo cui rivolgersi al fine di ottenere il rispetto di tali diritti. Gli utilizzatori ottengono una risposta nella loro lingua entro otto giorni; Solvit (Ip/02/1110): tramite una rete di centri ubicati in ogni Stato membro, questo servizio aiuta i cittadini e le imprese a risolvere i problemi dovuti alla non corretta applicazione della legislazione dell'Ue da parte delle amministrazioni nazionali. I servizi suindicati esistono ormai nei 25 Stati membri e funzionano nelle 20 lingue ufficiali. Con il sito "Dialogo con i cittadini", essi fanno parte di un sistema integrato "a cascata" in grado di consentire agli utilizzatori di trovare rapidamente l'indirizzo preciso cui rivolgersi per porre le loro domande. Tutti i lavori volti a migliorare il nuovo Dialogo con i cittadini verranno sviluppati. In collaborazione con le autorità nazionali, verrà inoltre progressivamente sviluppata una serie di schede nazionali vertenti sui dieci nuovi Stati membri.  
   
   
BRUXELLES: COMPOSIZIONE DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI  
 
Codici delle procedure parlamentari
Serie A Relazioni e raccomandazioni
Serie B Risoluzioni e interrogazioni orali
Serie C Documenti di altre Istituzioni
* Procedura di consultazione
**I Procedura di cooperazione, prima lettura
**Ii Procedura di cooperazione, seconda lettura
*** Parere conforme
***I Procedura di codecisione, prima lettura
***Ii Procedura di codecisione, seconda lettura
***Iii Procedura di codecisione, terza lettura
Abbreviazioni - Gruppi politici: vedere pagina seguente
Be Belgio It Italia Pl Polonia
Cz Repubblica ceca Cy Cipro Pt Portogallo
Dk Danimarca Lv Lettonia Si Slovenia
De Germania Lt Lituania Sk Slovacchia
Ee Estonia Lu Lussemburgo Fi Finlandia
El Grecia Hu Ungheria Se Svezia
Es Spagna Mt Malta Uk Regno Unito
Fr Francia Nl Olanda
Ie Irlanda At Austria
Deputati al Parlamento europeo Situazione al 22.07.2004
Ppe/de Pse Alde Verdi/ale Gue/ngl Ind/dem Uen Ni Totale
Be 6 7 6 2 3 24
Cz 14 2 6 1 1 24
Dk 1 5 4 1 1 1 1 14
De 49 23 7 13 7 99
Ee 1 3 2 6
El 11 8 4 1 24
Es 24 24 2 3 1 54
Fr 17 31 11 6 3 3 7 78
Ie 5 1 1 1 1 4 13
It 24 16 12 2 7 4 9 4 78
Cy 3 1 2 6
Lv 3 1 1 4 9
Lt 2 2 7 2 13
Lu 3 1 1 1 6
Hu 13 9 2 24
Mt 2 3 5
Nl 7 7 5 4 2 2 27
At 6 7 2 3 18
Pl 19 8 4 10 7 6 54
Pt 9 12 3 24
Si 4 1 2 7
Sk 8 3 3 14
Fi 4 3 5 1 1 14
Se 5 5 3 1 2 3 19
Uk 28 19 12 5 1 11 2 78
Totale 268 200 88 42 41 37 27 29 732
Gruppi politici
Ppe/de Gruppo del Partito popolare europeo (Democratici-cristiani) e dei Democratici europei
Pse Gruppo socialista al Parlamento europeo
Alde Gruppo dell'Alleanza dei Liberali e dei Democratici per l'Europa
Verdi/ale Gruppo Verde/alleanza libera europea
Gue/ngl Gruppo confederale della Sinistra unitaria europea/Sinistra verde nordica
Ind/dem Gruppo Indipendenza e Democrazia
Uen Gruppo "Unione per l'Europa delle nazioni"
Ni Non iscritti
 
   
   
BRUXELLES: COMPOSIZIONE DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI  
 
Codici delle procedure parlamentari
Serie A Relazioni e raccomandazioni
Serie B Risoluzioni e interrogazioni orali
Serie C Documenti di altre Istituzioni
* Procedura di consultazione
**I Procedura di cooperazione, prima lettura
**Ii Procedura di cooperazione, seconda lettura
*** Parere conforme
***I Procedura di codecisione, prima lettura
***Ii Procedura di codecisione, seconda lettura
***Iii Procedura di codecisione, terza lettura
Abbreviazioni - Gruppi politici: vedere pagina seguente
Be Belgio It Italia Pl Polonia
Cz Repubblica ceca Cy Cipro Pt Portogallo
Dk Danimarca Lv Lettonia Si Slovenia
De Germania Lt Lituania Sk Slovacchia
Ee Estonia Lu Lussemburgo Fi Finlandia
El Grecia Hu Ungheria Se Svezia
Es Spagna Mt Malta Uk Regno Unito
Fr Francia Nl Olanda
Ie Irlanda At Austria
Deputati al Parlamento europeo Situazione al 22.07.2004
Ppe/de Pse Alde Verdi/ale Gue/ngl Ind/dem Uen Ni Totale
Be 6 7 6 2 3 24
Cz 14 2 6 1 1 24
Dk 1 5 4 1 1 1 1 14
De 49 23 7 13 7 99
Ee 1 3 2 6
El 11 8 4 1 24
Es 24 24 2 3 1 54
Fr 17 31 11 6 3 3 7 78
Ie 5 1 1 1 1 4 13
It 24 16 12 2 7 4 9 4 78
Cy 3 1 2 6
Lv 3 1 1 4 9
Lt 2 2 7 2 13
Lu 3 1 1 1 6
Hu 13 9 2 24
Mt 2 3 5
Nl 7 7 5 4 2 2 27
At 6 7 2 3 18
Pl 19 8 4 10 7 6 54
Pt 9 12 3 24
Si 4 1 2 7
Sk 8 3 3 14
Fi 4 3 5 1 1 14
Se 5 5 3 1 2 3 19
Uk 28 19 12 5 1 11 2 78
Totale 268 200 88 42 41 37 27 29 732
Gruppi politici
Ppe/de Gruppo del Partito popolare europeo (Democratici-cristiani) e dei Democratici europei
Pse Gruppo socialista al Parlamento europeo
Alde Gruppo dell'Alleanza dei Liberali e dei Democratici per l'Europa
Verdi/ale Gruppo Verde/alleanza libera europea
Gue/ngl Gruppo confederale della Sinistra unitaria europea/Sinistra verde nordica
Ind/dem Gruppo Indipendenza e Democrazia
Uen Gruppo "Unione per l'Europa delle nazioni"
Ni Non iscritti
 
   
   
L'UE MIGLIORA LA RETE DI RICERCA PANEUROPEA  
 
Bruxelles, 7 settembre 2004 - Il 2 settembre la Commissione europea ha annunciato che stanzierà 93 milioni di euro in quattro anni per contribuire al potenziamento di Géant, la rete di comunicazioni europea di ricerca e formazione che è leader a livello mondiale. Il progetto, ora finanziato nell'ambito del Sesto programma quadro dell'Ue, migliorerà i servizi già di alto livello, mettendo a disposizione dei ricercatori, dall'Islanda al Caucaso, una propria 'lunghezza d'onda'. Il miglioramento prevede anche la connettività da punto terminale a punto terminale, per permettere agli scienziati un accesso diretto a Géant e alle reti nazionali di ricerca in Europa, e al tempo stesso mettere a disposizione un servizio di mobilità e roaming grazie al quale gli scienziati, ovunque si trovino, potranno mantenersi collegati a Géant. 'Fornire agli scienziati in tutta Europa la più moderna architettura di comunicazione, con prestazioni nettamente superiori a quelle attualmente offerte dai provider commerciali di Internet, consente all'Ue una maggiore capacità di innovare e competere, a sua volta essenziale per la produttività e la crescita', ha detto Olli Rehn, il commissario europeo per le Imprese e la Società dell'informazione. 'Il fatto che l'industria abbia accolto con favore l'attuale architettura e filosofia progettuale di Géant è incoraggiante e comincia anche ad essere pagante. Dal primo trimestre del 2005, l'aggiornata infrastruttura di rete Géant amplierà l'offerta di servizi di comunicazione ad avanzata tecnologia, e darà il via a un'ulteriore serie d'innovazioni nella tecnologia per l'informazione e la comunicazione che permetterà di offrire ai cittadini servizi più efficienti ed economici', ha aggiunto Rehn. Géant e il suo partner Nren (National Research and Education Networks) mettono a disposizione di 34 paesi europei il backbone per le comunicazioni di ricerca, permettendo ai ricercatori di questi paesi di collaborare come mai in passato, mettendo in comune idee, dati e potenza di calcolo. Géant supporta già adesso gli strumenti di collaborazione avanzata usati dall'Esa (L'agenzia europea per lo spazio) e ha svolto un ruolo importante nello stimolare l'adozione del protocollo Internet Ipv6, che offre servizi avanzati a un numero crescente di utilizzatori. 'La rete aggiornata Géant, coordinata dalla tecnologia Dante [Delivery of Advanced Network Technology], userà un'architettura 'ibrida', che combina perfettamente le migliori tecnologie della telefonia (switching) e di Internet (routing)', ha spiegato la Commissione europea. L'apporto stimato della Commissione europea sarà inferiore al 50% del bilancio totale del progetto. La differenza sarà coperta dai paesi partecipanti. Infolink: http://www.Geant.net  
   
   
L'UE MIGLIORA LA RETE DI RICERCA PANEUROPEA  
 
Bruxelles, 7 settembre 2004 - Il 2 settembre la Commissione europea ha annunciato che stanzierà 93 milioni di euro in quattro anni per contribuire al potenziamento di Géant, la rete di comunicazioni europea di ricerca e formazione che è leader a livello mondiale. Il progetto, ora finanziato nell'ambito del Sesto programma quadro dell'Ue, migliorerà i servizi già di alto livello, mettendo a disposizione dei ricercatori, dall'Islanda al Caucaso, una propria 'lunghezza d'onda'. Il miglioramento prevede anche la connettività da punto terminale a punto terminale, per permettere agli scienziati un accesso diretto a Géant e alle reti nazionali di ricerca in Europa, e al tempo stesso mettere a disposizione un servizio di mobilità e roaming grazie al quale gli scienziati, ovunque si trovino, potranno mantenersi collegati a Géant. 'Fornire agli scienziati in tutta Europa la più moderna architettura di comunicazione, con prestazioni nettamente superiori a quelle attualmente offerte dai provider commerciali di Internet, consente all'Ue una maggiore capacità di innovare e competere, a sua volta essenziale per la produttività e la crescita', ha detto Olli Rehn, il commissario europeo per le Imprese e la Società dell'informazione. 'Il fatto che l'industria abbia accolto con favore l'attuale architettura e filosofia progettuale di Géant è incoraggiante e comincia anche ad essere pagante. Dal primo trimestre del 2005, l'aggiornata infrastruttura di rete Géant amplierà l'offerta di servizi di comunicazione ad avanzata tecnologia, e darà il via a un'ulteriore serie d'innovazioni nella tecnologia per l'informazione e la comunicazione che permetterà di offrire ai cittadini servizi più efficienti ed economici', ha aggiunto Rehn. Géant e il suo partner Nren (National Research and Education Networks) mettono a disposizione di 34 paesi europei il backbone per le comunicazioni di ricerca, permettendo ai ricercatori di questi paesi di collaborare come mai in passato, mettendo in comune idee, dati e potenza di calcolo. Géant supporta già adesso gli strumenti di collaborazione avanzata usati dall'Esa (L'agenzia europea per lo spazio) e ha svolto un ruolo importante nello stimolare l'adozione del protocollo Internet Ipv6, che offre servizi avanzati a un numero crescente di utilizzatori. 'La rete aggiornata Géant, coordinata dalla tecnologia Dante [Delivery of Advanced Network Technology], userà un'architettura 'ibrida', che combina perfettamente le migliori tecnologie della telefonia (switching) e di Internet (routing)', ha spiegato la Commissione europea. L'apporto stimato della Commissione europea sarà inferiore al 50% del bilancio totale del progetto. La differenza sarà coperta dai paesi partecipanti. Infolink: http://www.Geant.net  
   
   
FIRMATO UN PROTOCOLLO DI COLLABORAZIONE TRA MIUR, FEDERTURISMO E MUSEIMPRESA PER FAR CONOSCERE ALLE SCUOLE I MUSEI CHE RACCONTANO LA STORIA DEL LAVORO E DELL'INGEGNO DEL FARE ITALIANO  
 
Milano, 7 settembre 2004 - Museimpresa e Federturismo/confindustria hanno sottoscritto un Protocollo di collaborazione con il Miur (Ministero per l'Istruzione, l'Università e la Ricerca) con l'obiettivo di promuovere nelle scuole italiane, attraverso iniziative condivise e congiunte, la conoscenza della cultura d'impresa, di cui i musei e gli archivi storici sono viva espressione, e il turismo culturale. Il Protocollo prevede visite guidate agli oltre cento musei d'impresa, che raccogliendo prodotti, macchinari, attrezzature per produrre, fotografie, video, materiali pubblicitari costituiscono una preziosa memoria delle tradizioni produttive, dell'ingegno e del lavoro che è stato alla base del successo in tutto il mondo del "Made in Italy". Accanto alla programmazione delle visite, l'intesa prevede inoltre di: attuare un progetto di informazione/formazione dei docenti per implementarne la conoscenza del patrimonio di cultura degli archivi e dei musei d'impresa; istituire un osservatorio permanente per censire le realtà produttive del territorio nazionale e predisporre strumenti di documentazione, aggiornamento e dibattito in tema di cultura d'impresa; realizzare incontri e seminari nelle scuole o in reti di scuole su temi legati agli archivi e ai musei d'impresa; 1 · promuovere concorsi per gli studenti della scuola superiore sulle radici del saper fare che é alla base dei musei impresa e sui legami con le culture e le tradizioni locali al fine anche di segnalare realtà consistenti non ancora riconosciute; · adottare iniziative, anche multimediali, per illustrare il patrimonio culturale degli archivi e dei musei d'impresa. "Il Protocollo d'Intesa che firmiamo oggi prevede la progettazione e la realizzazione di una serie di attività volte a coniugare gli aspetti salienti della realtà imprenditoriale italiana con le espressioni più significative dell'arte, della storia e della letteratura di città e paesi italiani in cui tale realtà è maggiormente radicata", ha affermato il Ministro dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca Letizia Moratti. "Tale finalità, oltre ad assicurare la realizzazione di un efficace connubio tra mondo dell'impresa e patrimonio artistico-culturale del nostro Paese, rende possibile l'affermazione di una nuova cultura d'impresa che si apre verso orizzonti più ampi, perché sostanziata di memoria storica e al tempo stesso sorretta dalla evoluzione tecnologica e progettuale". Costanzo Jannotti Pecci, Presidente di Federturismo, la Federazione di settore di Confindustria, ha poi spiegato che: "Federturismo ha voluto questo Protocollo perché ritiene che i musei d'impresa, possano soddisfare le esigenze conoscitive, formative e di "divertimento" di un numero crescente di giovani. Nella società cresce infatti l'interesse per una conoscenza sempre più completa delle risorse del territorio, non solo quelle naturali e culturali ma anche i luoghi dove si lavora e dove nascono i prodotti e gli oggetti, che con quel mix di componenti materiali e immateriali hanno creato il sempre più apprezzato stile italiano". "Sul territorio nazionale esistono oltre 100 tra musei e archivi d'impresa", ha aggiunto Michele Perini, Presidente di Assolombarda e di Museimpresa, l'associazione nata in Assolombarda il 15 ottobre 2001 che riunisce gran parte delle principali strutture museali e archivistiche allestite in Italia. "Si tratta, di fatto, di una preziosa testimonianza delle tradizioni produttive, dell'ingegno e del lavoro che sono stati e sono alla base del successo di tanti prodotti del "Made in Italy" nel mondo. Personalmente, credo che queste strutture rappresentino una delle forme più efficaci di espressione, oltre che della cultura d'impresa tout court, del suo dinamismo. Sono certo che il Protocollo che abbiamo firmato oggi", conclude Perini, "permetterà di sensibilizzare le scuole a una riflessione sulla rilevanza che l'impresa ha rivestito e riveste come soggetto della trasformazione e della modernizzazione del Paese e avvicinerà gli studenti al mondo della produzione e alla sua cultura". Tra i musei e gli archivi che apriranno le porte ai ragazzi spiccano quelli della Pirelli, di Banca Intesa, di Barilla, della Zucchi, della Piaggio, dell'Alessi, della Ducati, della Ferragamo, della Ferrari e così via. Dettagliate informazioni su tutte le realtà associate a Museimpresa, si trovano sul sito: www.Museimpresa.com  
   
   
FIRMATO UN PROTOCOLLO DI COLLABORAZIONE TRA MIUR, FEDERTURISMO E MUSEIMPRESA PER FAR CONOSCERE ALLE SCUOLE I MUSEI CHE RACCONTANO LA STORIA DEL LAVORO E DELL'INGEGNO DEL FARE ITALIANO  
 
Milano, 7 settembre 2004 - Museimpresa e Federturismo/confindustria hanno sottoscritto un Protocollo di collaborazione con il Miur (Ministero per l'Istruzione, l'Università e la Ricerca) con l'obiettivo di promuovere nelle scuole italiane, attraverso iniziative condivise e congiunte, la conoscenza della cultura d'impresa, di cui i musei e gli archivi storici sono viva espressione, e il turismo culturale. Il Protocollo prevede visite guidate agli oltre cento musei d'impresa, che raccogliendo prodotti, macchinari, attrezzature per produrre, fotografie, video, materiali pubblicitari costituiscono una preziosa memoria delle tradizioni produttive, dell'ingegno e del lavoro che è stato alla base del successo in tutto il mondo del "Made in Italy". Accanto alla programmazione delle visite, l'intesa prevede inoltre di: attuare un progetto di informazione/formazione dei docenti per implementarne la conoscenza del patrimonio di cultura degli archivi e dei musei d'impresa; istituire un osservatorio permanente per censire le realtà produttive del territorio nazionale e predisporre strumenti di documentazione, aggiornamento e dibattito in tema di cultura d'impresa; realizzare incontri e seminari nelle scuole o in reti di scuole su temi legati agli archivi e ai musei d'impresa; 1 · promuovere concorsi per gli studenti della scuola superiore sulle radici del saper fare che é alla base dei musei impresa e sui legami con le culture e le tradizioni locali al fine anche di segnalare realtà consistenti non ancora riconosciute; · adottare iniziative, anche multimediali, per illustrare il patrimonio culturale degli archivi e dei musei d'impresa. "Il Protocollo d'Intesa che firmiamo oggi prevede la progettazione e la realizzazione di una serie di attività volte a coniugare gli aspetti salienti della realtà imprenditoriale italiana con le espressioni più significative dell'arte, della storia e della letteratura di città e paesi italiani in cui tale realtà è maggiormente radicata", ha affermato il Ministro dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca Letizia Moratti. "Tale finalità, oltre ad assicurare la realizzazione di un efficace connubio tra mondo dell'impresa e patrimonio artistico-culturale del nostro Paese, rende possibile l'affermazione di una nuova cultura d'impresa che si apre verso orizzonti più ampi, perché sostanziata di memoria storica e al tempo stesso sorretta dalla evoluzione tecnologica e progettuale". Costanzo Jannotti Pecci, Presidente di Federturismo, la Federazione di settore di Confindustria, ha poi spiegato che: "Federturismo ha voluto questo Protocollo perché ritiene che i musei d'impresa, possano soddisfare le esigenze conoscitive, formative e di "divertimento" di un numero crescente di giovani. Nella società cresce infatti l'interesse per una conoscenza sempre più completa delle risorse del territorio, non solo quelle naturali e culturali ma anche i luoghi dove si lavora e dove nascono i prodotti e gli oggetti, che con quel mix di componenti materiali e immateriali hanno creato il sempre più apprezzato stile italiano". "Sul territorio nazionale esistono oltre 100 tra musei e archivi d'impresa", ha aggiunto Michele Perini, Presidente di Assolombarda e di Museimpresa, l'associazione nata in Assolombarda il 15 ottobre 2001 che riunisce gran parte delle principali strutture museali e archivistiche allestite in Italia. "Si tratta, di fatto, di una preziosa testimonianza delle tradizioni produttive, dell'ingegno e del lavoro che sono stati e sono alla base del successo di tanti prodotti del "Made in Italy" nel mondo. Personalmente, credo che queste strutture rappresentino una delle forme più efficaci di espressione, oltre che della cultura d'impresa tout court, del suo dinamismo. Sono certo che il Protocollo che abbiamo firmato oggi", conclude Perini, "permetterà di sensibilizzare le scuole a una riflessione sulla rilevanza che l'impresa ha rivestito e riveste come soggetto della trasformazione e della modernizzazione del Paese e avvicinerà gli studenti al mondo della produzione e alla sua cultura". Tra i musei e gli archivi che apriranno le porte ai ragazzi spiccano quelli della Pirelli, di Banca Intesa, di Barilla, della Zucchi, della Piaggio, dell'Alessi, della Ducati, della Ferragamo, della Ferrari e così via. Dettagliate informazioni su tutte le realtà associate a Museimpresa, si trovano sul sito: www.Museimpresa.com  
   
   
FONDO IMMOBILI PUBBLICI: SELEZIONATA LA SGR  
 
Roma, 7 settembre 2004 - Al termine di una procedura competitiva avviata lo scorso 2 agosto, le banche arranger hanno selezionato la Società di gestione del risparmio Investire Immobiliare Sgr (gruppo Banca Finnat Euramerica) quale gestore del Fondo di investimento in immobili pubblici. Data l’ingente dimensione del portafoglio immobiliare del Fondo (con un valore di mercato atteso tra 3,5 e 4 miliardi), la Sgr incaricata ha previsto di suddividere gli immobili in 3 portafogli che presentino tra loro caratteristiche di omogeneità. A seguito delle necessarie approvazioni, Investire Immobiliare Sgr delegherà la gestione di due di essi a Bnl Fondi Immobiliari Sgr ed a Pirelli Re Sgr, entrambe individuate tra le società che hanno partecipato alla procedura competitiva.  
   
   
FONDO IMMOBILI PUBBLICI: SELEZIONATA LA SGR  
 
Roma, 7 settembre 2004 - Al termine di una procedura competitiva avviata lo scorso 2 agosto, le banche arranger hanno selezionato la Società di gestione del risparmio Investire Immobiliare Sgr (gruppo Banca Finnat Euramerica) quale gestore del Fondo di investimento in immobili pubblici. Data l’ingente dimensione del portafoglio immobiliare del Fondo (con un valore di mercato atteso tra 3,5 e 4 miliardi), la Sgr incaricata ha previsto di suddividere gli immobili in 3 portafogli che presentino tra loro caratteristiche di omogeneità. A seguito delle necessarie approvazioni, Investire Immobiliare Sgr delegherà la gestione di due di essi a Bnl Fondi Immobiliari Sgr ed a Pirelli Re Sgr, entrambe individuate tra le società che hanno partecipato alla procedura competitiva.  
   
   
UNION INVESTMENT LANCIA 5 NUOVI FONDI INDICE SUL MERCATO ITALIANO  
 
Milano, 7 settembre 2004 - La Unico Asset Management Sa, società lussemburghese interamente posseduta dal gruppo Union Investment, terzo gestore di fondi tedesco, lancia il collocamento al dettaglio di 5 fondi indice sul mercato italiano. I fondi, denominati Unico i-tracker, replicano gli indici dei principali mercati azionari internazionali: Msci World - Msci Europe - S&p 500 - Nasdaq 100 - Dax 30 I due fondi relativi agli indici Morgan Stanley Capital international, ovvero Msci World e Msci Europe, sono anche Etf(exchange Traded Fund) in quanto quotati alla Borsa di Francoforte. Su questi due indici la Union Investment ha l'esclusiva mondiale assoluta. Partner della Unico nella gestione dei trackers é State Street Global Advisors (Ssga) Londra, uno dei piú importanti gestori istituzionali a livello mondiale. I fondi i-tracker della Unico presentano interessanti vantaggi per diversi segmenti di clientela. “Gli investitori istituzionali possono allocarli nei fondi di fondi o Gpf o nei prodotti assicurativi Unit Linked, ma anche gli investitori privati hanno la possibilità di partecipare alla crescita dei mercati azionari con dei costi considerevolmente ridotti”, spiega Ralf Branda, responsabile per le attività della Union Investment in Italia. In America i fondi a gestione passiva indicizzata che replicano un indice hanno già una grande popolarità e il 40 per cento circa dei capitali investiti dagli istituzionali é a gestione indicizzata. A livello mondiale gli investimetni in Etf superano I 100 miliardi di Euro. Attualmente la massa gestita nei 5 fondi di Unin Investment è di oltre 500 milioni di Euro. I costi di gestione variano dallo 0,45 allo 0,55 per cento all'anno mentre le commissioni di entrata vanno dallo 0 al per cento, il che li rende particolarmente competitivi nei confronti dei fondi tradizionali attivi. “I partner per il collocamento al dettaglio sul mercato saranno inizialmente le Casse Raiffeisen dell'Alto Adige, le Banche di Credito Cooperativo del Friuli Venezia Giulia e la Alpenbank di Bolzano. Presto se ne aggiungeranno degli altri” prosegue Ralf Branda, “in quanto Union Inestment sta stringendo accordi commerciali di distribuzione con altre importanti realtà che operano sul mercato finanziario italiano.”  
   
   
UNION INVESTMENT LANCIA 5 NUOVI FONDI INDICE SUL MERCATO ITALIANO  
 
Milano, 7 settembre 2004 - La Unico Asset Management Sa, società lussemburghese interamente posseduta dal gruppo Union Investment, terzo gestore di fondi tedesco, lancia il collocamento al dettaglio di 5 fondi indice sul mercato italiano. I fondi, denominati Unico i-tracker, replicano gli indici dei principali mercati azionari internazionali: Msci World - Msci Europe - S&p 500 - Nasdaq 100 - Dax 30 I due fondi relativi agli indici Morgan Stanley Capital international, ovvero Msci World e Msci Europe, sono anche Etf(exchange Traded Fund) in quanto quotati alla Borsa di Francoforte. Su questi due indici la Union Investment ha l'esclusiva mondiale assoluta. Partner della Unico nella gestione dei trackers é State Street Global Advisors (Ssga) Londra, uno dei piú importanti gestori istituzionali a livello mondiale. I fondi i-tracker della Unico presentano interessanti vantaggi per diversi segmenti di clientela. “Gli investitori istituzionali possono allocarli nei fondi di fondi o Gpf o nei prodotti assicurativi Unit Linked, ma anche gli investitori privati hanno la possibilità di partecipare alla crescita dei mercati azionari con dei costi considerevolmente ridotti”, spiega Ralf Branda, responsabile per le attività della Union Investment in Italia. In America i fondi a gestione passiva indicizzata che replicano un indice hanno già una grande popolarità e il 40 per cento circa dei capitali investiti dagli istituzionali é a gestione indicizzata. A livello mondiale gli investimetni in Etf superano I 100 miliardi di Euro. Attualmente la massa gestita nei 5 fondi di Unin Investment è di oltre 500 milioni di Euro. I costi di gestione variano dallo 0,45 allo 0,55 per cento all'anno mentre le commissioni di entrata vanno dallo 0 al per cento, il che li rende particolarmente competitivi nei confronti dei fondi tradizionali attivi. “I partner per il collocamento al dettaglio sul mercato saranno inizialmente le Casse Raiffeisen dell'Alto Adige, le Banche di Credito Cooperativo del Friuli Venezia Giulia e la Alpenbank di Bolzano. Presto se ne aggiungeranno degli altri” prosegue Ralf Branda, “in quanto Union Inestment sta stringendo accordi commerciali di distribuzione con altre importanti realtà che operano sul mercato finanziario italiano.”  
   
   
CONTRATTI E ACCORDI DI CONSORZIO PER IL 6PQ  
 
Cambridge, 7 settembre 2004 - Il 12 ottobre si svolgerà a Cambridge (Regno Unito) un workshop sui contratti e gli accordi di consorzio per il Sesto programma quadro (6Pq). Il workshop si occuperà di problemi quali il trasferimento di bilancio tra i partner del consorzio, le modifiche ai programmi di lavoro, l'arrivo di nuovi partner nel corso di realizzazione del progetto e la pubblicazione degl'inviti a presentare proposte. Si occuperà inoltre di accordi di consorzio, proprietà intellettuale e responsabilità finanziaria. Infolink: http://www.Singleimage.co.uk  
   
   
CONTRATTI E ACCORDI DI CONSORZIO PER IL 6PQ  
 
Cambridge, 7 settembre 2004 - Il 12 ottobre si svolgerà a Cambridge (Regno Unito) un workshop sui contratti e gli accordi di consorzio per il Sesto programma quadro (6Pq). Il workshop si occuperà di problemi quali il trasferimento di bilancio tra i partner del consorzio, le modifiche ai programmi di lavoro, l'arrivo di nuovi partner nel corso di realizzazione del progetto e la pubblicazione degl'inviti a presentare proposte. Si occuperà inoltre di accordi di consorzio, proprietà intellettuale e responsabilità finanziaria. Infolink: http://www.Singleimage.co.uk  
   
   
CONFERENZA SUI NUOVI INVITI A PRESENTARE PROPOSTE DEL 6PQ  
 
Genova, 7 settembre 2004 - Il 24 settembre si svolgerà a Genova una conferenza sul Sesto programma quadro (6Pq) e i relativi inviti a presentare proposte. La conferenza affronterà i seguenti argomenti: i nuovi inviti a presentare proposte per le priorità: scienze della vita, genomica e biotecnologie per la salute; qualità e sicurezza alimentare; aeronautica e spazio; bando comune sulle pile a idrogeno e combustibile; cambiamento globale ed ecosistemi; risorse umane e mobilità e infrastrutture di ricerca; nanotecnologie e nanoscienze, materiali multifunzionali e nuovi processi e dispositivi di produzione; partecipazione italiana al 6Pq; presentazione del rapporto del comitato di esperti ad alto livello, presieduto dal professor Ramon Marimon, sulla valutazione dell'efficacia dei nuovi strumenti del Sesto programma quadro; piattaforme tecnologiche in Italia e in Europa. Infolink: http://www.Unige.it/ricerca/news/confsett2004.pdf  
   
   
CONFERENZA SUI NUOVI INVITI A PRESENTARE PROPOSTE DEL 6PQ  
 
Genova, 7 settembre 2004 - Il 24 settembre si svolgerà a Genova una conferenza sul Sesto programma quadro (6Pq) e i relativi inviti a presentare proposte. La conferenza affronterà i seguenti argomenti: i nuovi inviti a presentare proposte per le priorità: scienze della vita, genomica e biotecnologie per la salute; qualità e sicurezza alimentare; aeronautica e spazio; bando comune sulle pile a idrogeno e combustibile; cambiamento globale ed ecosistemi; risorse umane e mobilità e infrastrutture di ricerca; nanotecnologie e nanoscienze, materiali multifunzionali e nuovi processi e dispositivi di produzione; partecipazione italiana al 6Pq; presentazione del rapporto del comitato di esperti ad alto livello, presieduto dal professor Ramon Marimon, sulla valutazione dell'efficacia dei nuovi strumenti del Sesto programma quadro; piattaforme tecnologiche in Italia e in Europa. Infolink: http://www.Unige.it/ricerca/news/confsett2004.pdf  
   
   
CONFERENZA INTERNAZIONALE DELL'IMPRENDITORIALITÀ  
 
 Parigi, 7 settembre 2004 - Dal 22 al 24 settembre si svolgerà a Parigi la quarta conferenza internazionale dell'imprenditorialità. La conferenza includerà sessioni sui vantaggi regionali e il trasferimento delle conoscenze, l'organizzazione imprenditoriale, il processo di commercializzazione, gl'investimenti imprenditoriali e i contesti tecnologici. Infolink: http://www.Essex.ac.uk/conferences/ief    
   
   
CONFERENZA INTERNAZIONALE DELL'IMPRENDITORIALITÀ  
 
 Parigi, 7 settembre 2004 - Dal 22 al 24 settembre si svolgerà a Parigi la quarta conferenza internazionale dell'imprenditorialità. La conferenza includerà sessioni sui vantaggi regionali e il trasferimento delle conoscenze, l'organizzazione imprenditoriale, il processo di commercializzazione, gl'investimenti imprenditoriali e i contesti tecnologici. Infolink: http://www.Essex.ac.uk/conferences/ief    
   
   
BANCA INTESA: RELAZIONE SEMESTRALE CONSOLIDATA AL 30 GIUGNO 2004 UTILE NETTO CONSOLIDATO A 876 MLN. DI EURO, +23% RISPETTO AI 710 MLN. DEL PRIMO SEMESTRE 2003 UTILE DELLE ATTIVITÀ ORDINARIE A 1.341 MLN., +30% RISPETTO AI 1.030 MLN. DEL PRIMO SEMESTRE 2003  
 
Milano, 7 settembre 2004 Si è riunito ieri sotto la presidenza di Giovanni Bazoli il Consiglio di Amministrazione di Banca Intesa che ha approvato la relazione semestrale consolidata al 30 giugno 2004. I risultati del primo semestre 2004 Il conto economico consolidato del primo semestre 2004 registra un margine d’intermediazione di 4.866 milioni, in crescita del 2,1% rispetto ai 4.765 milioni del primo semestre 2003. In quest’ambito, gli interessi netti ammontano a 2.450 milioni di euro, con una flessione dell’ 1,6%, rispetto ai 2.491 milioni del primo semestre 2003, dovuta al calo dei tassi d’interesse di mercato e alla decisione di ridurre strutturalmente il portafoglio crediti con i grandissimi gruppi soprattutto internazionali (diminuito di circa 7 miliardi di euro nel periodo). Le commissioni nette registrano un incremento del 4,6%, salendo a 1.676 milioni di euro da 1.603 milioni, dovuto principalmente alla crescita della componente relativa all’attività di intermediazione e collocamento titoli (+40%), alla bancassicurazione (+29%), alle carte di pagamento (+9%) e ai conti correnti (+6%). I proventi da operazioni finanziarie segnano un aumento dell’ 8,6%, arrivando a 429 milioni dai 395 milioni del corrispondente periodo del precedente esercizio, cui ha contribuito la sostenuta dinamica dei proventi derivanti dall’offerta di obbligazioni strutturate. I costi operativi ammontano a 2.900 milioni di euro, in calo del 3,4% rispetto ai 3.002 milioni del corrispondente periodo del 2003. In quest’ambito, i costi del personale diminuiscono del 4,2% e le altre spese amministrative registrano un aumento dell’ 1,3%, dovuto alle spese pubblicitarie (+80%) e agli oneri per la formazione del personale (+42%); gli ammortamenti segnano una riduzione del 14,5%, nonostante il forte impegno negli investimenti in corso, dovuta alla razionalizzazione del patrimonio immobiliare e al completamento del periodo di ammortamento di investimenti passati. Conseguentemente, il risultato di gestione sale a 1.966 milioni di euro, in crescita dell’ 11,5% rispetto ai 1.763 milioni del primo semestre 2003, con un rilevante miglioramento del cost/income ratio, sceso al 59,6% dal 63% del corrispondente periodo del precedente esercizio. Il complesso degli accantonamenti e delle rettifiche di valore (escluso l’ammortamento del goodwill) è pari a 561 milioni, in calo del 16,1% rispetto ai 669 del primo semestre 2003, e include 28 milioni di stanziamenti effettuati a integrazione della copertura dell’esposizione Parmalat (salita così all’ 88%) in base alle ultime ipotesi di concordato elaborate dal commissario straordinario. L’utile delle attività ordinarie quindi sale a 1.341 milioni, in crescita del 30,2% rispetto ai 1.030 milioni del primo semestre 2003. Le componenti straordinarie evidenziano un saldo negativo pari a 9 milioni, rispetto al saldo positivo di 97 milioni del corrispondente periodo del precedente esercizio. L’utile netto consolidato cresce a 876 milioni di euro rispetto ai 710 milioni del primo semestre 2003 (+23,4%), con un utile netto della Capogruppo di 869 milioni di euro rispetto ai 674 milioni del corrispondente periodo del precedente esercizio. I risultati del secondo trimestre 2004 Il conto economico consolidato del secondo trimestre 2004 registra un margine d’intermediazione di 2.454 milioni, in crescita dell’ 1,7% rispetto al precedente trimestre e dell’ 1,5% rispetto al secondo trimestre 2003. In quest’ambito gli interessi netti ammontano a 1.205 milioni, mantenendosi in linea con il precedente trimestre se si esclude l’impatto stagionale (-3% circa) determinato dagli interessi passivi relativi alle operazioni strutturate su titoli azionari (cost of carry di equity swaps), che generano componenti positive di reddito contabilizzate in altre voci del conto economico e si concentrano tipicamente nel secondo trimestre dell’esercizio. Rispetto al secondo trimestre 2003 si registra una flessione dell’ 1,6%, dovuta ai fattori già citati con riferimento ai risultati semestrali, ovvero al calo dei tassi di mercato e alla riduzione del portafoglio crediti con i grandi gruppi internazionali. Le commissioni nette salgono a 856 milioni, con un incremento del 4,4% rispetto al precedente trimestre e del 3,8% rispetto al secondo trimestre 2003, determinato in particolare dalla sostenuta dinamica dell’attività di bancassicurazione (+63% rispetto al precedente trimestre e +27% rispetto al secondo trimestre 2003). I proventi da operazioni finanziarie ammontano a 209 milioni, rispetto ai 220 milioni del precedente trimestre e ai 204 milioni del secondo trimestre 2003. I costi operativi ammontano a 1.468 milioni di euro, con una crescita del 2,5% rispetto al precedente trimestre dovuta alle spese diverse da quelle per il personale, in larga misura a quelle pubblicitarie, e con un calo del 3,3% rispetto al secondo trimestre 2003, determinato da una riduzione del 3,8% dei costi del personale e del 15,9% degli ammortamenti, a fronte di un aumento dell’ 1,3% delle altre spese amministrative. Conseguentemente, il risultato di gestione ammonta a 986 milioni di euro, in crescita dello 0,6% rispetto al precedente trimestre e del 9,6% rispetto al secondo trimestre del 2003. Il complesso degli accantonamenti e delle rettifiche di valore (escluso l’ammortamento del goodwill) è pari a 301 milioni, a fronte dei 260 milioni del precedente trimestre e dei 352 milioni del secondo trimestre 2003, e include i già citati stanziamenti integrativi di 28 milioni effettuati a fronte dell’esposizione Parmalat. L’utile delle attività ordinarie ammonta a 653 milioni, rispetto ai 688 milioni del precedente trimestre e ai 516 milioni del secondo trimestre 2003 (+26,6%). Le componenti straordinarie evidenziano un saldo negativo di 13 milioni, rispetto al saldo positivo di 4 milioni del precedente trimestre e di 57 milioni del secondo trimestre 2003. L’utile netto consolidato è di 458 milioni di euro, rispetto ai 418 milioni del precedente trimestre e ai 397 milioni del secondo trimestre 2003 (+15,4%), con un utile netto della Capogruppo di 558 milioni di euro rispetto ai 311 milioni del precedente trimestre e ai 421 milioni del corrispondente periodo del precedente esercizio. Per quanto riguarda lo stato patrimoniale consolidato, al 30 giugno 2004 i crediti verso la clientela ammontano a 154 miliardi di euro, attestandosi sui livelli del 31 dicembre 2003 e registrando un calo del 4% rispetto al 30 giugno 2003 dovuto alla riduzione operata nell’esposizione verso la clientela Large Corporate, soprattutto internazionale senza rapporti con l’Italia, e alla securitisation di circa 1,5 miliardi di euro di crediti originati da contratti di leasing. I crediti in sofferenza al netto delle rettifiche di valore sono scesi a 4,3 miliardi di euro, in flessione del 5,5% rispetto al 31 dicembre 2003 e dell’11,4% rispetto al 30 giugno 2003, con un’incidenza sui crediti complessivi pari al 2,8% e un grado di copertura del 67%, pari all’obiettivo indicato nel Piano d’Impresa per il 2005. La massa amministrata per conto della clientela risulta pari a 466 miliardi, in crescita dell’ 1,8% rispetto al 31 dicembre 2003 e in linea con il 30 giugno 2003. In quest’ambito, la raccolta diretta ammonta a 179 miliardi, in aumento del 3,9% rispetto al 31 dicembre 2003 e in linea con il 30 giugno 2003, e il risparmio gestito a 118 miliardi, in flessione del 2,7% rispetto al 31 dicembre 2003 e del 4% rispetto al 30 giugno 2003. I coefficienti patrimoniali al 30 giugno 2004 risultano pari al 7,3% per il Core Tier 1 ratio (rispetto al 6,9% del 31 dicembre 2003), all’ 8,3% per il Tier 1 ratio (rispetto al 7,8%), e all’ 11,7% per il coefficiente patrimoniale totale (invariato rispetto al 31 dicembre 2003). Al 30 giugno 2004, la struttura operativa del Gruppo Intesa si articola in 3.720 sportelli bancari - di cui 3.091 in Italia e 629 all’estero - con 57.412 dipendenti, 1.987 persone in meno rispetto al 31 dicembre 2003. Nell’ambito degli oltre 100 progetti finalizzati a costituire le “piattaforme per la crescita”, nel primo semestre dell’anno sono stati proposti numerosi nuovi prodotti per la clientela famiglie, che hanno riscontrato un notevole apprezzamento, come in particolare: Conto Intesa, con oltre 170.000 conti correnti aperti nel periodo, di cui circa il 40% costituito da accensione di nuovi conti e il 60% da conversione di conti preesistenti; Carta Intesa, la carta di debito con possibilità di controllo on line delle spese, con circa 350.000 carte vendute nel periodo; Prestintesa, il prestito personale fino a 30.000 euro erogabile in 48 ore, che con 700 milioni erogati nel periodo ha raddoppiato l’ammontare di prestiti personali erogato nel primo semestre del 2003; Mutuo Protetto, il mutuo con un limite massimo al tasso variabile, che ha portato a un aumento del 19% dell’ammontare di mutui erogato nel periodo rispetto al primo semestre del 2003; le polizze vita, con Intesa Vita (la nuova compagnia pienamente operativa dal 1° gennaio di quest’anno, costituita in joint venture dal Gruppo Intesa e dal Gruppo Generali) che ha registrato nuovi premi per 2,6 miliardi nel periodo, in crescita del 47% rispetto al primo semestre del 2003. Per quanto riguarda l’attività di private banking, Banca Intesa ha acquisito il 100% della banca Crédit Agricole Indosuez Private Banking Italia. Tale struttura bancaria sarà integrata nella Direzione Private Banking della Divisione Rete e permetterà di migliorare ulteriormente i servizi resi a questo segmento di clientela e di cogliere i vantaggi delle sinergie derivanti dalla disponibilità di canali distributivi complementari e dalle interazioni tra diverse aree di business, in particolare dagli stretti rapporti intrattenuti dal Gruppo Intesa con oltre 800 mila imprese italiane. Il presidio della clientela imprese è stato rafforzato con: la costituzione della nuova Direzione Corporate, in cui sono state unificate l’ex Direzione Large Corporate e l’ex Direzione Mid Corporate, al fine di estendere il più facile accesso ai servizi ad elevato valore aggiunto, tipici della clientela di più grande dimensione, anche alle aziende di media-grande dimensione; il rafforzamento della rete dei Centri Imprese e il progressivo lancio di prodotti dedicati alle Piccole e Medie Imprese (con fatturato fino a 50 milioni) volti a sostenerne la crescita, con particolare attenzione all’innovazione e all’internazionalizzazione. E’ proseguito il costante sviluppo dell’attività della Direzione Stato e Infrastrutture, che ha registrato - in particolare - gli interventi di project finance riguardanti il passante di Mestre e il sistema di smaltimento rifiuti in Sicilia, il finanziamento per la costruzione della terza corsia del raccordo anulare di Roma, la cartolarizzazione di crediti sanitari delle regioni Lazio e Campania, la strutturazione di emissioni di Boc per comuni della provincia di Reggio Emilia e della regione Lazio, il mandato per la privatizzazione di parte del patrimonio immobiliare del comune di Roma. Per quanto riguarda l’operatività all’estero, a fronte della fine posta alla trattativa per l’acquisizione del controllo di Garanti Bank in Turchia, il Gruppo Intesa continua a perseguire la strategia di rafforzamento nei mercati dell’Europa Centro-orientale, che trova evidenza nella sostenuta crescita delle banche controllate operanti in Croazia, Slovacchia e Ungheria, favorita anche dell’ingresso di questi due ultimi Paesi nell’Unione Europea. In merito alle prospettive per l’esercizio in corso, anche alla luce dei risultati finora conseguiti si confermano gli obiettivi del Piano d’Impresa, volti a un apprezzabile aumento dell’utile netto dell’intero anno rispetto al 2003.  
   
   
BANCA INTESA: RELAZIONE SEMESTRALE CONSOLIDATA AL 30 GIUGNO 2004 UTILE NETTO CONSOLIDATO A 876 MLN. DI EURO, +23% RISPETTO AI 710 MLN. DEL PRIMO SEMESTRE 2003 UTILE DELLE ATTIVITÀ ORDINARIE A 1.341 MLN., +30% RISPETTO AI 1.030 MLN. DEL PRIMO SEMESTRE 2003  
 
Milano, 7 settembre 2004 Si è riunito ieri sotto la presidenza di Giovanni Bazoli il Consiglio di Amministrazione di Banca Intesa che ha approvato la relazione semestrale consolidata al 30 giugno 2004. I risultati del primo semestre 2004 Il conto economico consolidato del primo semestre 2004 registra un margine d’intermediazione di 4.866 milioni, in crescita del 2,1% rispetto ai 4.765 milioni del primo semestre 2003. In quest’ambito, gli interessi netti ammontano a 2.450 milioni di euro, con una flessione dell’ 1,6%, rispetto ai 2.491 milioni del primo semestre 2003, dovuta al calo dei tassi d’interesse di mercato e alla decisione di ridurre strutturalmente il portafoglio crediti con i grandissimi gruppi soprattutto internazionali (diminuito di circa 7 miliardi di euro nel periodo). Le commissioni nette registrano un incremento del 4,6%, salendo a 1.676 milioni di euro da 1.603 milioni, dovuto principalmente alla crescita della componente relativa all’attività di intermediazione e collocamento titoli (+40%), alla bancassicurazione (+29%), alle carte di pagamento (+9%) e ai conti correnti (+6%). I proventi da operazioni finanziarie segnano un aumento dell’ 8,6%, arrivando a 429 milioni dai 395 milioni del corrispondente periodo del precedente esercizio, cui ha contribuito la sostenuta dinamica dei proventi derivanti dall’offerta di obbligazioni strutturate. I costi operativi ammontano a 2.900 milioni di euro, in calo del 3,4% rispetto ai 3.002 milioni del corrispondente periodo del 2003. In quest’ambito, i costi del personale diminuiscono del 4,2% e le altre spese amministrative registrano un aumento dell’ 1,3%, dovuto alle spese pubblicitarie (+80%) e agli oneri per la formazione del personale (+42%); gli ammortamenti segnano una riduzione del 14,5%, nonostante il forte impegno negli investimenti in corso, dovuta alla razionalizzazione del patrimonio immobiliare e al completamento del periodo di ammortamento di investimenti passati. Conseguentemente, il risultato di gestione sale a 1.966 milioni di euro, in crescita dell’ 11,5% rispetto ai 1.763 milioni del primo semestre 2003, con un rilevante miglioramento del cost/income ratio, sceso al 59,6% dal 63% del corrispondente periodo del precedente esercizio. Il complesso degli accantonamenti e delle rettifiche di valore (escluso l’ammortamento del goodwill) è pari a 561 milioni, in calo del 16,1% rispetto ai 669 del primo semestre 2003, e include 28 milioni di stanziamenti effettuati a integrazione della copertura dell’esposizione Parmalat (salita così all’ 88%) in base alle ultime ipotesi di concordato elaborate dal commissario straordinario. L’utile delle attività ordinarie quindi sale a 1.341 milioni, in crescita del 30,2% rispetto ai 1.030 milioni del primo semestre 2003. Le componenti straordinarie evidenziano un saldo negativo pari a 9 milioni, rispetto al saldo positivo di 97 milioni del corrispondente periodo del precedente esercizio. L’utile netto consolidato cresce a 876 milioni di euro rispetto ai 710 milioni del primo semestre 2003 (+23,4%), con un utile netto della Capogruppo di 869 milioni di euro rispetto ai 674 milioni del corrispondente periodo del precedente esercizio. I risultati del secondo trimestre 2004 Il conto economico consolidato del secondo trimestre 2004 registra un margine d’intermediazione di 2.454 milioni, in crescita dell’ 1,7% rispetto al precedente trimestre e dell’ 1,5% rispetto al secondo trimestre 2003. In quest’ambito gli interessi netti ammontano a 1.205 milioni, mantenendosi in linea con il precedente trimestre se si esclude l’impatto stagionale (-3% circa) determinato dagli interessi passivi relativi alle operazioni strutturate su titoli azionari (cost of carry di equity swaps), che generano componenti positive di reddito contabilizzate in altre voci del conto economico e si concentrano tipicamente nel secondo trimestre dell’esercizio. Rispetto al secondo trimestre 2003 si registra una flessione dell’ 1,6%, dovuta ai fattori già citati con riferimento ai risultati semestrali, ovvero al calo dei tassi di mercato e alla riduzione del portafoglio crediti con i grandi gruppi internazionali. Le commissioni nette salgono a 856 milioni, con un incremento del 4,4% rispetto al precedente trimestre e del 3,8% rispetto al secondo trimestre 2003, determinato in particolare dalla sostenuta dinamica dell’attività di bancassicurazione (+63% rispetto al precedente trimestre e +27% rispetto al secondo trimestre 2003). I proventi da operazioni finanziarie ammontano a 209 milioni, rispetto ai 220 milioni del precedente trimestre e ai 204 milioni del secondo trimestre 2003. I costi operativi ammontano a 1.468 milioni di euro, con una crescita del 2,5% rispetto al precedente trimestre dovuta alle spese diverse da quelle per il personale, in larga misura a quelle pubblicitarie, e con un calo del 3,3% rispetto al secondo trimestre 2003, determinato da una riduzione del 3,8% dei costi del personale e del 15,9% degli ammortamenti, a fronte di un aumento dell’ 1,3% delle altre spese amministrative. Conseguentemente, il risultato di gestione ammonta a 986 milioni di euro, in crescita dello 0,6% rispetto al precedente trimestre e del 9,6% rispetto al secondo trimestre del 2003. Il complesso degli accantonamenti e delle rettifiche di valore (escluso l’ammortamento del goodwill) è pari a 301 milioni, a fronte dei 260 milioni del precedente trimestre e dei 352 milioni del secondo trimestre 2003, e include i già citati stanziamenti integrativi di 28 milioni effettuati a fronte dell’esposizione Parmalat. L’utile delle attività ordinarie ammonta a 653 milioni, rispetto ai 688 milioni del precedente trimestre e ai 516 milioni del secondo trimestre 2003 (+26,6%). Le componenti straordinarie evidenziano un saldo negativo di 13 milioni, rispetto al saldo positivo di 4 milioni del precedente trimestre e di 57 milioni del secondo trimestre 2003. L’utile netto consolidato è di 458 milioni di euro, rispetto ai 418 milioni del precedente trimestre e ai 397 milioni del secondo trimestre 2003 (+15,4%), con un utile netto della Capogruppo di 558 milioni di euro rispetto ai 311 milioni del precedente trimestre e ai 421 milioni del corrispondente periodo del precedente esercizio. Per quanto riguarda lo stato patrimoniale consolidato, al 30 giugno 2004 i crediti verso la clientela ammontano a 154 miliardi di euro, attestandosi sui livelli del 31 dicembre 2003 e registrando un calo del 4% rispetto al 30 giugno 2003 dovuto alla riduzione operata nell’esposizione verso la clientela Large Corporate, soprattutto internazionale senza rapporti con l’Italia, e alla securitisation di circa 1,5 miliardi di euro di crediti originati da contratti di leasing. I crediti in sofferenza al netto delle rettifiche di valore sono scesi a 4,3 miliardi di euro, in flessione del 5,5% rispetto al 31 dicembre 2003 e dell’11,4% rispetto al 30 giugno 2003, con un’incidenza sui crediti complessivi pari al 2,8% e un grado di copertura del 67%, pari all’obiettivo indicato nel Piano d’Impresa per il 2005. La massa amministrata per conto della clientela risulta pari a 466 miliardi, in crescita dell’ 1,8% rispetto al 31 dicembre 2003 e in linea con il 30 giugno 2003. In quest’ambito, la raccolta diretta ammonta a 179 miliardi, in aumento del 3,9% rispetto al 31 dicembre 2003 e in linea con il 30 giugno 2003, e il risparmio gestito a 118 miliardi, in flessione del 2,7% rispetto al 31 dicembre 2003 e del 4% rispetto al 30 giugno 2003. I coefficienti patrimoniali al 30 giugno 2004 risultano pari al 7,3% per il Core Tier 1 ratio (rispetto al 6,9% del 31 dicembre 2003), all’ 8,3% per il Tier 1 ratio (rispetto al 7,8%), e all’ 11,7% per il coefficiente patrimoniale totale (invariato rispetto al 31 dicembre 2003). Al 30 giugno 2004, la struttura operativa del Gruppo Intesa si articola in 3.720 sportelli bancari - di cui 3.091 in Italia e 629 all’estero - con 57.412 dipendenti, 1.987 persone in meno rispetto al 31 dicembre 2003. Nell’ambito degli oltre 100 progetti finalizzati a costituire le “piattaforme per la crescita”, nel primo semestre dell’anno sono stati proposti numerosi nuovi prodotti per la clientela famiglie, che hanno riscontrato un notevole apprezzamento, come in particolare: Conto Intesa, con oltre 170.000 conti correnti aperti nel periodo, di cui circa il 40% costituito da accensione di nuovi conti e il 60% da conversione di conti preesistenti; Carta Intesa, la carta di debito con possibilità di controllo on line delle spese, con circa 350.000 carte vendute nel periodo; Prestintesa, il prestito personale fino a 30.000 euro erogabile in 48 ore, che con 700 milioni erogati nel periodo ha raddoppiato l’ammontare di prestiti personali erogato nel primo semestre del 2003; Mutuo Protetto, il mutuo con un limite massimo al tasso variabile, che ha portato a un aumento del 19% dell’ammontare di mutui erogato nel periodo rispetto al primo semestre del 2003; le polizze vita, con Intesa Vita (la nuova compagnia pienamente operativa dal 1° gennaio di quest’anno, costituita in joint venture dal Gruppo Intesa e dal Gruppo Generali) che ha registrato nuovi premi per 2,6 miliardi nel periodo, in crescita del 47% rispetto al primo semestre del 2003. Per quanto riguarda l’attività di private banking, Banca Intesa ha acquisito il 100% della banca Crédit Agricole Indosuez Private Banking Italia. Tale struttura bancaria sarà integrata nella Direzione Private Banking della Divisione Rete e permetterà di migliorare ulteriormente i servizi resi a questo segmento di clientela e di cogliere i vantaggi delle sinergie derivanti dalla disponibilità di canali distributivi complementari e dalle interazioni tra diverse aree di business, in particolare dagli stretti rapporti intrattenuti dal Gruppo Intesa con oltre 800 mila imprese italiane. Il presidio della clientela imprese è stato rafforzato con: la costituzione della nuova Direzione Corporate, in cui sono state unificate l’ex Direzione Large Corporate e l’ex Direzione Mid Corporate, al fine di estendere il più facile accesso ai servizi ad elevato valore aggiunto, tipici della clientela di più grande dimensione, anche alle aziende di media-grande dimensione; il rafforzamento della rete dei Centri Imprese e il progressivo lancio di prodotti dedicati alle Piccole e Medie Imprese (con fatturato fino a 50 milioni) volti a sostenerne la crescita, con particolare attenzione all’innovazione e all’internazionalizzazione. E’ proseguito il costante sviluppo dell’attività della Direzione Stato e Infrastrutture, che ha registrato - in particolare - gli interventi di project finance riguardanti il passante di Mestre e il sistema di smaltimento rifiuti in Sicilia, il finanziamento per la costruzione della terza corsia del raccordo anulare di Roma, la cartolarizzazione di crediti sanitari delle regioni Lazio e Campania, la strutturazione di emissioni di Boc per comuni della provincia di Reggio Emilia e della regione Lazio, il mandato per la privatizzazione di parte del patrimonio immobiliare del comune di Roma. Per quanto riguarda l’operatività all’estero, a fronte della fine posta alla trattativa per l’acquisizione del controllo di Garanti Bank in Turchia, il Gruppo Intesa continua a perseguire la strategia di rafforzamento nei mercati dell’Europa Centro-orientale, che trova evidenza nella sostenuta crescita delle banche controllate operanti in Croazia, Slovacchia e Ungheria, favorita anche dell’ingresso di questi due ultimi Paesi nell’Unione Europea. In merito alle prospettive per l’esercizio in corso, anche alla luce dei risultati finora conseguiti si confermano gli obiettivi del Piano d’Impresa, volti a un apprezzabile aumento dell’utile netto dell’intero anno rispetto al 2003.  
   
   
CASSA DI RISPARMIO DI ASTI S.P.A.: IL 20% DEL CAPITALE SOCIALE DA DEUTSCHE BANK S.P.A. AL GRUPPO BANCA POPOLARE DI MILANO 06.09.2004  
 
Milano, 7 settembre 2004 - Banca Popolare di Milano S.c.a.r.l. E Deutsche Bank S.p.a. Ieri hanno reso noto è stato perfezionato il contratto relativo al passaggio di 5.398.600 azioni della Cassa di Risparmio di Asti S.p.a. Dalla Deutsche Bank S.p.a. Alla Banca di Legnano S.p.a., società controllata da Bpm. Le azioni oggetto dell’operazione – intervenuta dopo l’ottenimento da parte della Banca di Legnano S.p.a. Delle prescritte autorizzazioni Banca d’Italia - corrispondono al 20% del capitale sociale della Cassa di Risparmio di Asti S.p.a.; il prezzo complessivo dell’operazione è di 93 milioni di euro. Deutsche Bank S.p.a. Comunica che continueranno ad essere in vigore i rapporti di distribuzione commerciale e i relativi contratti concernenti i prodotti di risparmio gestito (quote di fondi comuni d’investimento e Sicav) del Gruppo Deutsche Bank, attualmente in essere con la Cassa di Risparmio di Asti S.p.a. Contestualmente alla conclusione del contratto definitivo sono stati perfezionati anche: Un patto parasociale tra la Banca Popolare di Milano S.c.a.r.l., la Banca di Legnano S.p.a. E la Fondazione Cassa di Risparmio di Asti – maggior azionista dell’istituto piemontese con il 51% del capitale sociale – in forza del quale due consiglieri della Cassa di Risparmio di Asti S.p.a. Saranno nominati su designazione del nuovo socio Banca di Legnano S.p.a.; in particolare, il patto prevede inoltre la concessione reciproca di un diritto di prelazione per il caso di trasferimento a terzi delle proprie, rispettive azioni nella Cassa di Risparmio di Asti S.p.a.. Un accordo commerciale di cooperazione tra la Banca Popolare di Milano S.c.a.r.l. E la stessa Cassa di Risparmio di Asti S.p.a. Tendente a definire le linee guida di una cooperazione commerciale e industriale, con l’obiettivo di sviluppare tra i due istituti un rapporto di solida collaborazione. A seguito di detta operazione, l’assetto azionario della Cassa di Risparmio di Asti S.p.a. Risulta così composto: Fondazione Cassa di Risparmio di Asti 51%; Banca di Legnano S.p.a. 20%; Altri soci 29%.  
   
   
CASSA DI RISPARMIO DI ASTI S.P.A.: IL 20% DEL CAPITALE SOCIALE DA DEUTSCHE BANK S.P.A. AL GRUPPO BANCA POPOLARE DI MILANO 06.09.2004  
 
Milano, 7 settembre 2004 - Banca Popolare di Milano S.c.a.r.l. E Deutsche Bank S.p.a. Ieri hanno reso noto è stato perfezionato il contratto relativo al passaggio di 5.398.600 azioni della Cassa di Risparmio di Asti S.p.a. Dalla Deutsche Bank S.p.a. Alla Banca di Legnano S.p.a., società controllata da Bpm. Le azioni oggetto dell’operazione – intervenuta dopo l’ottenimento da parte della Banca di Legnano S.p.a. Delle prescritte autorizzazioni Banca d’Italia - corrispondono al 20% del capitale sociale della Cassa di Risparmio di Asti S.p.a.; il prezzo complessivo dell’operazione è di 93 milioni di euro. Deutsche Bank S.p.a. Comunica che continueranno ad essere in vigore i rapporti di distribuzione commerciale e i relativi contratti concernenti i prodotti di risparmio gestito (quote di fondi comuni d’investimento e Sicav) del Gruppo Deutsche Bank, attualmente in essere con la Cassa di Risparmio di Asti S.p.a. Contestualmente alla conclusione del contratto definitivo sono stati perfezionati anche: Un patto parasociale tra la Banca Popolare di Milano S.c.a.r.l., la Banca di Legnano S.p.a. E la Fondazione Cassa di Risparmio di Asti – maggior azionista dell’istituto piemontese con il 51% del capitale sociale – in forza del quale due consiglieri della Cassa di Risparmio di Asti S.p.a. Saranno nominati su designazione del nuovo socio Banca di Legnano S.p.a.; in particolare, il patto prevede inoltre la concessione reciproca di un diritto di prelazione per il caso di trasferimento a terzi delle proprie, rispettive azioni nella Cassa di Risparmio di Asti S.p.a.. Un accordo commerciale di cooperazione tra la Banca Popolare di Milano S.c.a.r.l. E la stessa Cassa di Risparmio di Asti S.p.a. Tendente a definire le linee guida di una cooperazione commerciale e industriale, con l’obiettivo di sviluppare tra i due istituti un rapporto di solida collaborazione. A seguito di detta operazione, l’assetto azionario della Cassa di Risparmio di Asti S.p.a. Risulta così composto: Fondazione Cassa di Risparmio di Asti 51%; Banca di Legnano S.p.a. 20%; Altri soci 29%.  
   
   
BANCA FIDEURAM: RACCOLTA NETTA RISPARMIO GESTITO IN AGOSTO: € 16 MILIONI RACCOLTA NETTA TOTALE IN AGOSTO: € 30 MILIONI PREMI VITA INCASSATI IN AGOSTO: € 79 MILIONI MASSE AMMINISTRATE A FINE LUGLIO: € 58,2 MILIARDI  
 
Roma, 7 settembre 2004 – La raccolta netta di risparmio gestito del gruppo Banca Fideuram (fondi, gestioni e assicurazioni) ha registrato ad agosto un saldo positivo di € 16 milioni. In agosto, il saldo complessivo del risparmio non gestito è stato positivo per € 14 milioni. La raccolta netta totale (saldo tra risparmio gestito e non gestito) ha, pertanto, segnato un saldo positivo di € 30 milioni. All’interno del risparmio gestito, i fondi comuni e le assicurazioni vita hanno registrato una raccolta positiva rispettivamente pari a € 33 milioni e a € 38 milioni, mentre le gestioni patrimoniali hanno registrato una raccolta negativa pari a € 55 milioni. Le polizze vita hanno complessivamente incassato premi per € 79 milioni. La nuova produzione assicurativa è stata pari a € 51 milioni, interamente costituita da polizze unit linked di Banca Fideuram. Per quanto riguarda le masse totali di risparmio gestito (fondi, gestioni e assicurazioni) consolidate del gruppo Banca Fideuram, a fine luglio 2004 erano € 45,2 miliardi, mentre il totale delle masse amministrate era di € 58,2 miliardi. Al 31 agosto i private banker1 del gruppo Banca Fideuram erano 4.361 a cui vanno aggiunti 57 produttori assicurativi per un totale di 4.418 professionisti. In allegato sono riportate le tabelle relative a: raccolta netta e premi vita incassati del gruppo Banca Fideuram ad agosto 2004; dimensioni delle reti di private banker del gruppo Banca Fideuram a fine agosto 2004; asset under management del gruppo Banca Fideuram a fine luglio 2004; 1 I private banker del gruppo Banca Fideuram sono professionisti iscritti all’albo dei promotori finanziari.  
   
   
BANCA FIDEURAM: RACCOLTA NETTA RISPARMIO GESTITO IN AGOSTO: € 16 MILIONI RACCOLTA NETTA TOTALE IN AGOSTO: € 30 MILIONI PREMI VITA INCASSATI IN AGOSTO: € 79 MILIONI MASSE AMMINISTRATE A FINE LUGLIO: € 58,2 MILIARDI  
 
Roma, 7 settembre 2004 – La raccolta netta di risparmio gestito del gruppo Banca Fideuram (fondi, gestioni e assicurazioni) ha registrato ad agosto un saldo positivo di € 16 milioni. In agosto, il saldo complessivo del risparmio non gestito è stato positivo per € 14 milioni. La raccolta netta totale (saldo tra risparmio gestito e non gestito) ha, pertanto, segnato un saldo positivo di € 30 milioni. All’interno del risparmio gestito, i fondi comuni e le assicurazioni vita hanno registrato una raccolta positiva rispettivamente pari a € 33 milioni e a € 38 milioni, mentre le gestioni patrimoniali hanno registrato una raccolta negativa pari a € 55 milioni. Le polizze vita hanno complessivamente incassato premi per € 79 milioni. La nuova produzione assicurativa è stata pari a € 51 milioni, interamente costituita da polizze unit linked di Banca Fideuram. Per quanto riguarda le masse totali di risparmio gestito (fondi, gestioni e assicurazioni) consolidate del gruppo Banca Fideuram, a fine luglio 2004 erano € 45,2 miliardi, mentre il totale delle masse amministrate era di € 58,2 miliardi. Al 31 agosto i private banker1 del gruppo Banca Fideuram erano 4.361 a cui vanno aggiunti 57 produttori assicurativi per un totale di 4.418 professionisti. In allegato sono riportate le tabelle relative a: raccolta netta e premi vita incassati del gruppo Banca Fideuram ad agosto 2004; dimensioni delle reti di private banker del gruppo Banca Fideuram a fine agosto 2004; asset under management del gruppo Banca Fideuram a fine luglio 2004; 1 I private banker del gruppo Banca Fideuram sono professionisti iscritti all’albo dei promotori finanziari.  
   
   
BANCO POPOLARE DI VERONA E NOVARA: RISULTATO DELLA GESTIONE IN CRESCITA DEL 7%, UTILE NETTO + 10% E IMPIEGHI IN ACCELERAZIONE  
 
Verona, 7 settembre 2004 - Il Consiglio di Amministrazione del Banco Popolare di Verona e Novara ha approvatoli 31 agosto il bilancio semestrale consolidato del Gruppo al 30 giugno 2004. Nonostante il quadro congiunturale debole dei primi sei mesi del 2004, i risultati economici del Gruppo sono in crescita sul 2003, più che in linea con gli obiettivi del piano triennale 2004/2006. Il Banco Popolare di Verona e Novara, considerata l’imminente conclusione del processo di integrazione, sta ora focalizzando la propria strategia di crescita sull’aumento delle quote di mercato, sull’affinamento dell’attività operativa e sul costante miglioramento degli standard di efficienza interna. Conto Economico Consolidato Il risultato della gestione realizzato nel semestre è risultato pari a 463 milioni, in crescita del 7,0% rispetto ai 433 ). Il*milioni rappresentanti il dato reso omogeneo del primo semestre 2003 ( risultato positivo è il frutto delle azioni intraprese dal Gruppo sia sul fronte dello sviluppo dell’attività di intermediazione, sia sul versante del controllo dei costi. Il margine di intermediazione è risultato pari a 1.129 milioni evidenziando una crescita di 11 milioni pari all’1,0% rispetto ai 1.118 milioni del corrispondente periodo dell’esercizio precedente. L’incremento registrato deriva da una crescita del margine dei servizi (+17 milioni) e dei dividendi (+29 milioni) che compensano la flessione del margine di interesse. (-36 milioni). Il margine di interesse è risultato pari a 573 milioni, rispetto ai 608 milioni registrati lo scorso anno. In un contesto caratterizzato da una generale ulteriore diminuzione dei tassi di mercato il margine di interesse è stato penalizzato dalla riduzione della redditività, sia dell’attività di intermediazione creditizia con la clientela, sia delle attività finanziarie in cui è investito il “patrimonio libero”. Includendo i dividendi e utili da partecipazione in società valutate a patrimonio netto (in crescita da 17 a 47 milioni) il margine finanziario si attesta a 619 milioni, in calo dell’1,0% rispetto ai 625 milioni del 2003. Il margine dei servizi ha raggiunto i 510 milioni rispetto ai 493 milioni del 30 giugno 2003 grazie al maggiore apporto garantito dalle commissioni nette che sono cresciute del 13,8% passando dai 328 milioni del 30 giugno 2003 agli attuali 374 milioni. L’aumento deriva in misura significativa dall’attività di gestione ed amministrazione del risparmio con continua crescita delle commissioni di bancassurance rispetto al 2003. Tale incremento, unitamente alla crescita dell’8% degli altri proventi netti, ha più che compensato il calo dei profitti da operazioni finanziarie scesi dagli 80 milioni di euro del 30 giugno 2003 ai 45 milioni del 30 giugno 2004 (-43,7%) principalmente per effetto della contrazione della vendita di strumenti finanziari di copertura per i rischi delle imprese. I costi operativi beneficiano dei risparmi previsti dal piano di integrazione. I costi del personale (415 milioni) sono saliti dell’1,2%, le spese amministrative (195 milioni) sono scese del 9,2% e gli ammortamenti (56 milioni) sono in calo del 7,4%. I costi operativi sono quindi risultati complessivamente pari a 666 milioni ed evidenziano un calo del 2,8% rispetto ai 685 milioni del corrispondente periodo dell’esercizio precedente. Va peraltro ricordato che, al netto degli oneri non ricorrenti sostenuti nell’ambito del processo di integrazione avviato successivamente alla fusione (17 milioni nel 2003, 4,5 milioni nel 2004), i costi operativi evidenziano comunque un calo dell’1%. Il cost-income ratio (rapporto tra costi operativi e margine di intermediazione) è conseguentemente migliorato passando dal 61% del 30 giugno 2003 al 59% del 30 giugno 2004. L’utile delle attività ordinarie è risultato di 356 milioni, in crescita del 7,9% rispetto ai 330 milioni del 30 giugno 2003. Tale risultato registra un aumento del costo lordo del credito, su base annua, da 63 a 74 punti base per effetto delle rettifiche lorde che sono cresciute da 104 a 129 milioni; tale aumento è stato peraltro in gran parte compensato dall’incremento delle riprese di valore da 50 a 70 milioni che ha consentito di mantenere sostanzialmente invariato il costo netto del credito su base annua (34 punti base contro i 33 del primo semestre 2003). Gli accantonamenti per rischi ed oneri sono pari a 16 milioni (10 milioni nel 2003) mentre le rettifiche di valore sugli avviamenti sono in linea con il 2003. L’utile lordo ha registrato un incremento dell’8,5%. L’utile netto è risultato pari a 196 milioni registrando una crescita del 10,5% rispetto ai 178 milioni del corrispondente periodo dell’esercizio precedente (il decreto legge di fine luglio sull’Irap è stato pienamente recepito in semestrale ed ha comportato un aggravio delle imposte per circa 8 milioni: l’utile netto in assenza di tale provvedimento sarebbe cresciuto del 14,8%). Il Roe contabile annualizzato è dell’11,9% (11,4% nel 2003) e del 14,8% quello rettificato dall’effetto degli avviamenti al netto del carico fiscale stimato. I dati patrimoniali consolidati La raccolta diretta si è attestata a 37.263 milioni in crescita del 4,5% rispetto al 30 giugno 2003 ed in calo dello 0,9% rispetto a fine 2003. La raccolta indiretta ha raggiunto i 64.924 milioni registrando un incremento del 15,5% su giugno e dell’11,3% su dicembre, anche in relazione all’acquisizione in deposito di un elevato ammontare di fondi comuni di investimento da società esterne al Gruppo. All’interno di tale aggregato la quota del risparmio gestito è risultata pari a 30.047 milioni rispetto ai 28.782 milioni del 30 giugno 2003 (+4,4%). La crescita è del 2,8% su fine anno. La raccolta totale è pari a 102.187 milioni, in crescita dell’11,2% rispetto ai 91.880 milioni risultanti alla fine del primo semestre 2003 e del 6,5% su fine anno. Gli impieghi lordi ammontano a 35.025 milioni e registrano una crescita del 6,9% rispetto ai 32.769 milioni del 30 giugno 2003 e del 6,5% su fine 2003. Migliora la qualità del credito: l’incidenza delle sofferenze sui crediti al netto delle svalutazioni è scesa al 2,7% dal 3,0% registrato sia al 30 giugno 2003 che a fine anno. Il rapporto tra incagli e crediti netti, che era salito dal 2,2% di fine anno al 2,3% nel marzo scorso è ora sceso al 2%. Il patrimonio netto, comprensivo dell’utile del semestre, ammonta a 3.502 milioni (+6,0%) e il coefficiente Tier 1 (patrimonio di base/attività di rischio ponderate) è passato dal 7,65% del 30 giugno 2003 al 7,85% di fine 2003 al 7,70% del 30 giugno 2004 (l’acquisizione del 6,38% del Credito Bergamasco, perfezionata dopo la chiusura del semestre ed i cui effetti non sono stati inclusi nel bilancio semestrale, è destinata a riportare il Tier 1capital ratio al 7,65%). Il numero dei dipendenti del Gruppo al 30 giugno 2004 è pari a 12.521 unità con una diminuzione di n. 333 collaboratori rispetto ai 12.854 risultanti in organico al 30 giugno 2003.  
   
   
BANCO POPOLARE DI VERONA E NOVARA: RISULTATO DELLA GESTIONE IN CRESCITA DEL 7%, UTILE NETTO + 10% E IMPIEGHI IN ACCELERAZIONE  
 
Verona, 7 settembre 2004 - Il Consiglio di Amministrazione del Banco Popolare di Verona e Novara ha approvatoli 31 agosto il bilancio semestrale consolidato del Gruppo al 30 giugno 2004. Nonostante il quadro congiunturale debole dei primi sei mesi del 2004, i risultati economici del Gruppo sono in crescita sul 2003, più che in linea con gli obiettivi del piano triennale 2004/2006. Il Banco Popolare di Verona e Novara, considerata l’imminente conclusione del processo di integrazione, sta ora focalizzando la propria strategia di crescita sull’aumento delle quote di mercato, sull’affinamento dell’attività operativa e sul costante miglioramento degli standard di efficienza interna. Conto Economico Consolidato Il risultato della gestione realizzato nel semestre è risultato pari a 463 milioni, in crescita del 7,0% rispetto ai 433 ). Il*milioni rappresentanti il dato reso omogeneo del primo semestre 2003 ( risultato positivo è il frutto delle azioni intraprese dal Gruppo sia sul fronte dello sviluppo dell’attività di intermediazione, sia sul versante del controllo dei costi. Il margine di intermediazione è risultato pari a 1.129 milioni evidenziando una crescita di 11 milioni pari all’1,0% rispetto ai 1.118 milioni del corrispondente periodo dell’esercizio precedente. L’incremento registrato deriva da una crescita del margine dei servizi (+17 milioni) e dei dividendi (+29 milioni) che compensano la flessione del margine di interesse. (-36 milioni). Il margine di interesse è risultato pari a 573 milioni, rispetto ai 608 milioni registrati lo scorso anno. In un contesto caratterizzato da una generale ulteriore diminuzione dei tassi di mercato il margine di interesse è stato penalizzato dalla riduzione della redditività, sia dell’attività di intermediazione creditizia con la clientela, sia delle attività finanziarie in cui è investito il “patrimonio libero”. Includendo i dividendi e utili da partecipazione in società valutate a patrimonio netto (in crescita da 17 a 47 milioni) il margine finanziario si attesta a 619 milioni, in calo dell’1,0% rispetto ai 625 milioni del 2003. Il margine dei servizi ha raggiunto i 510 milioni rispetto ai 493 milioni del 30 giugno 2003 grazie al maggiore apporto garantito dalle commissioni nette che sono cresciute del 13,8% passando dai 328 milioni del 30 giugno 2003 agli attuali 374 milioni. L’aumento deriva in misura significativa dall’attività di gestione ed amministrazione del risparmio con continua crescita delle commissioni di bancassurance rispetto al 2003. Tale incremento, unitamente alla crescita dell’8% degli altri proventi netti, ha più che compensato il calo dei profitti da operazioni finanziarie scesi dagli 80 milioni di euro del 30 giugno 2003 ai 45 milioni del 30 giugno 2004 (-43,7%) principalmente per effetto della contrazione della vendita di strumenti finanziari di copertura per i rischi delle imprese. I costi operativi beneficiano dei risparmi previsti dal piano di integrazione. I costi del personale (415 milioni) sono saliti dell’1,2%, le spese amministrative (195 milioni) sono scese del 9,2% e gli ammortamenti (56 milioni) sono in calo del 7,4%. I costi operativi sono quindi risultati complessivamente pari a 666 milioni ed evidenziano un calo del 2,8% rispetto ai 685 milioni del corrispondente periodo dell’esercizio precedente. Va peraltro ricordato che, al netto degli oneri non ricorrenti sostenuti nell’ambito del processo di integrazione avviato successivamente alla fusione (17 milioni nel 2003, 4,5 milioni nel 2004), i costi operativi evidenziano comunque un calo dell’1%. Il cost-income ratio (rapporto tra costi operativi e margine di intermediazione) è conseguentemente migliorato passando dal 61% del 30 giugno 2003 al 59% del 30 giugno 2004. L’utile delle attività ordinarie è risultato di 356 milioni, in crescita del 7,9% rispetto ai 330 milioni del 30 giugno 2003. Tale risultato registra un aumento del costo lordo del credito, su base annua, da 63 a 74 punti base per effetto delle rettifiche lorde che sono cresciute da 104 a 129 milioni; tale aumento è stato peraltro in gran parte compensato dall’incremento delle riprese di valore da 50 a 70 milioni che ha consentito di mantenere sostanzialmente invariato il costo netto del credito su base annua (34 punti base contro i 33 del primo semestre 2003). Gli accantonamenti per rischi ed oneri sono pari a 16 milioni (10 milioni nel 2003) mentre le rettifiche di valore sugli avviamenti sono in linea con il 2003. L’utile lordo ha registrato un incremento dell’8,5%. L’utile netto è risultato pari a 196 milioni registrando una crescita del 10,5% rispetto ai 178 milioni del corrispondente periodo dell’esercizio precedente (il decreto legge di fine luglio sull’Irap è stato pienamente recepito in semestrale ed ha comportato un aggravio delle imposte per circa 8 milioni: l’utile netto in assenza di tale provvedimento sarebbe cresciuto del 14,8%). Il Roe contabile annualizzato è dell’11,9% (11,4% nel 2003) e del 14,8% quello rettificato dall’effetto degli avviamenti al netto del carico fiscale stimato. I dati patrimoniali consolidati La raccolta diretta si è attestata a 37.263 milioni in crescita del 4,5% rispetto al 30 giugno 2003 ed in calo dello 0,9% rispetto a fine 2003. La raccolta indiretta ha raggiunto i 64.924 milioni registrando un incremento del 15,5% su giugno e dell’11,3% su dicembre, anche in relazione all’acquisizione in deposito di un elevato ammontare di fondi comuni di investimento da società esterne al Gruppo. All’interno di tale aggregato la quota del risparmio gestito è risultata pari a 30.047 milioni rispetto ai 28.782 milioni del 30 giugno 2003 (+4,4%). La crescita è del 2,8% su fine anno. La raccolta totale è pari a 102.187 milioni, in crescita dell’11,2% rispetto ai 91.880 milioni risultanti alla fine del primo semestre 2003 e del 6,5% su fine anno. Gli impieghi lordi ammontano a 35.025 milioni e registrano una crescita del 6,9% rispetto ai 32.769 milioni del 30 giugno 2003 e del 6,5% su fine 2003. Migliora la qualità del credito: l’incidenza delle sofferenze sui crediti al netto delle svalutazioni è scesa al 2,7% dal 3,0% registrato sia al 30 giugno 2003 che a fine anno. Il rapporto tra incagli e crediti netti, che era salito dal 2,2% di fine anno al 2,3% nel marzo scorso è ora sceso al 2%. Il patrimonio netto, comprensivo dell’utile del semestre, ammonta a 3.502 milioni (+6,0%) e il coefficiente Tier 1 (patrimonio di base/attività di rischio ponderate) è passato dal 7,65% del 30 giugno 2003 al 7,85% di fine 2003 al 7,70% del 30 giugno 2004 (l’acquisizione del 6,38% del Credito Bergamasco, perfezionata dopo la chiusura del semestre ed i cui effetti non sono stati inclusi nel bilancio semestrale, è destinata a riportare il Tier 1capital ratio al 7,65%). Il numero dei dipendenti del Gruppo al 30 giugno 2004 è pari a 12.521 unità con una diminuzione di n. 333 collaboratori rispetto ai 12.854 risultanti in organico al 30 giugno 2003.  
   
   
BANCA ETRURIA : APPROVATI I DATI DEL SECONDO TRIMESTRE 2004: UTILE ANTE IMPOSTE A 10,8 MILIONI DI EURO RISULTATI TRIMESTRALI IN LINEA CON LE PREVISIONI DI BUDGET  
 
Arezzo, 6 settembre 2004 - La relazione trimestrale consolidata ed individuale al secondo trimestre 2004 è stata approvata il 28 agosto dal Consiglio di Amministrazione di Banca Etruria presieduto da Elio Faralli. In miglioramento i risultati del Gruppo Etruria rispetto allo stesso trimestre del 2003: il margine di intermediazione raggiunge 68,3 milioni di euro (+8%), il risultato lordo di gestione sale a 24,2 milioni di euro (+18,5%) e le rettifiche e gli accantonamenti crescono a 7,8 mln di euro (+38,6%). Anche per effetto di quest'ultimo dato, l'utile ante imposte pari a 10,8 mln di euro flette rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, esercizio nel quale si registravano proventi straordinari per oltre 19 mln di euro dovuti alla cessione della partecipazione della Banca Popolare di Roma. Da segnalare il positivo andamento delle commissioni nette che si attestano a 22,4 milioni di euro (+9%) ed il rapporto cost-income consolidato che scende al 63,9% rispetto al 69,5%. Confrontando i principali aggregati patrimoniali con i dati al 31/12/2003, gli impieghi con la clientela risultano pari a 3.690 mln di euro (+5,21%) e la raccolta diretta da clientela raggiunge 3.914 mln di euro (-2,3%). Le sofferenze, pari a 148,3 milioni di euro, si mantengono allo stesso livello raggiunto nel primo trimestre '04. A livello individuale l'utile ante imposte raggiunge 9 mln di euro a seguito di rettifiche ed accantonamenti per oltre 8 mln di euro. Tra i dati economici il margine da clientela cresce a 35 mln di euro (+6,4% sul secondo trimestre 2003) ed il margine di intermediazione si mantiene stabile a 56,7 mln di euro (-0,4%). Il livello di cost-income pari a 66,5%, segna un miglioramento rispetto alla previsione di budget del 67,7%. Rispetto alla chiusura del 2003, si segnala la performance della raccolta gestita che raggiunge 1.621 milioni di euro (+17,4%), mentre si mantiene stabile la raccolta totale a 7.223 mln di euro (+0,3%), a seguito della strategia volta a privilegiare l'efficientamento della clientela rispetto ai volumi. Gli impieghi alla clientela pari a 3.667 mln di euro confermano lo stesso risultato raggiunto al 31/12/03 (-0,2%). "Prosegue la politica di rafforzamento patrimoniale dell'azienda con rettifiche ed accantonamenti che stanno conferendo ulteriore solidità alla Banca" ha dichiarato il Direttore Generale Luca Simoni "L'andamento della redditività che non è influenzata da operazioni straordinarie si conferma in linea con le nostre previsioni di budget e con la positiva tendenza del primo trimestre dell'anno".  
   
   
BANCA ETRURIA : APPROVATI I DATI DEL SECONDO TRIMESTRE 2004: UTILE ANTE IMPOSTE A 10,8 MILIONI DI EURO RISULTATI TRIMESTRALI IN LINEA CON LE PREVISIONI DI BUDGET  
 
Arezzo, 6 settembre 2004 - La relazione trimestrale consolidata ed individuale al secondo trimestre 2004 è stata approvata il 28 agosto dal Consiglio di Amministrazione di Banca Etruria presieduto da Elio Faralli. In miglioramento i risultati del Gruppo Etruria rispetto allo stesso trimestre del 2003: il margine di intermediazione raggiunge 68,3 milioni di euro (+8%), il risultato lordo di gestione sale a 24,2 milioni di euro (+18,5%) e le rettifiche e gli accantonamenti crescono a 7,8 mln di euro (+38,6%). Anche per effetto di quest'ultimo dato, l'utile ante imposte pari a 10,8 mln di euro flette rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, esercizio nel quale si registravano proventi straordinari per oltre 19 mln di euro dovuti alla cessione della partecipazione della Banca Popolare di Roma. Da segnalare il positivo andamento delle commissioni nette che si attestano a 22,4 milioni di euro (+9%) ed il rapporto cost-income consolidato che scende al 63,9% rispetto al 69,5%. Confrontando i principali aggregati patrimoniali con i dati al 31/12/2003, gli impieghi con la clientela risultano pari a 3.690 mln di euro (+5,21%) e la raccolta diretta da clientela raggiunge 3.914 mln di euro (-2,3%). Le sofferenze, pari a 148,3 milioni di euro, si mantengono allo stesso livello raggiunto nel primo trimestre '04. A livello individuale l'utile ante imposte raggiunge 9 mln di euro a seguito di rettifiche ed accantonamenti per oltre 8 mln di euro. Tra i dati economici il margine da clientela cresce a 35 mln di euro (+6,4% sul secondo trimestre 2003) ed il margine di intermediazione si mantiene stabile a 56,7 mln di euro (-0,4%). Il livello di cost-income pari a 66,5%, segna un miglioramento rispetto alla previsione di budget del 67,7%. Rispetto alla chiusura del 2003, si segnala la performance della raccolta gestita che raggiunge 1.621 milioni di euro (+17,4%), mentre si mantiene stabile la raccolta totale a 7.223 mln di euro (+0,3%), a seguito della strategia volta a privilegiare l'efficientamento della clientela rispetto ai volumi. Gli impieghi alla clientela pari a 3.667 mln di euro confermano lo stesso risultato raggiunto al 31/12/03 (-0,2%). "Prosegue la politica di rafforzamento patrimoniale dell'azienda con rettifiche ed accantonamenti che stanno conferendo ulteriore solidità alla Banca" ha dichiarato il Direttore Generale Luca Simoni "L'andamento della redditività che non è influenzata da operazioni straordinarie si conferma in linea con le nostre previsioni di budget e con la positiva tendenza del primo trimestre dell'anno".  
   
   
LA BANCA POPOLARE DI SONDRIO HA APERTO IERI UNA FILIALE A LOMAGNA (LC)  
 
Sondrio , 7 Settembre 2004 - Nella cittadina di Lomagna, posta nella parte meridionale della provincia di Lecco, la banca è già presente dal 1998 con un proprio sportello di tesoreria comunale. La nuova unità rafforza e infittisce la presenza dell'istituto in una zona di sicuro interesse economico e, in particolare, va a costituire un'ideale linea di collegamento fra le filiali di Casatenovo e di Bernareggio, ubicate rispettivamente nelle province di Lecco e di Milano. Lomagna è un centro di natura residenziale con oltre 4.000 abitanti. Sul suo territorio sono presenti un buon numero di imprese di carattere artigiano, oltre a due insediamenti industriali di un certo rilievo. La Banca Popolare di Sondrio, che conta ora 197 filiali, prosegue quindi con determinazione il proprio sviluppo territoriale con l'obiettivo di via via intensificare il radicamento nelle aree presidiate. Una crescita che pone in primo piano le relazioni con le realtà economiche locali, lo stretto contatto con le imprese, l'offerta di servizi alle famiglie, sempre con l'obiettivo di sviluppare il binomio socio-cliente. La nuova dipendenza e l'intera struttura della banca sono naturalmente a disposizione per qualsiasi occorrenza.  
   
   
LA BANCA POPOLARE DI SONDRIO HA APERTO IERI UNA FILIALE A LOMAGNA (LC)  
 
Sondrio , 7 Settembre 2004 - Nella cittadina di Lomagna, posta nella parte meridionale della provincia di Lecco, la banca è già presente dal 1998 con un proprio sportello di tesoreria comunale. La nuova unità rafforza e infittisce la presenza dell'istituto in una zona di sicuro interesse economico e, in particolare, va a costituire un'ideale linea di collegamento fra le filiali di Casatenovo e di Bernareggio, ubicate rispettivamente nelle province di Lecco e di Milano. Lomagna è un centro di natura residenziale con oltre 4.000 abitanti. Sul suo territorio sono presenti un buon numero di imprese di carattere artigiano, oltre a due insediamenti industriali di un certo rilievo. La Banca Popolare di Sondrio, che conta ora 197 filiali, prosegue quindi con determinazione il proprio sviluppo territoriale con l'obiettivo di via via intensificare il radicamento nelle aree presidiate. Una crescita che pone in primo piano le relazioni con le realtà economiche locali, lo stretto contatto con le imprese, l'offerta di servizi alle famiglie, sempre con l'obiettivo di sviluppare il binomio socio-cliente. La nuova dipendenza e l'intera struttura della banca sono naturalmente a disposizione per qualsiasi occorrenza.  
   
   
SEMESTRE DI FORTE CRESCITA PER IL GRUPPO CATTOLICA L’UTILE NETTO CONSOLIDATO SALE A 59 MILIONI (+25%) COSTANTE LO SVILUPPO DEL FATTURATO (+8,8%) E DEI RAMI VITA (+12%)  
 
Verona, 7 settembre 2004 - Il rilevante incremento dell’utile e la crescita costante della raccolta premi, grazie a uno sviluppo mirato del core business assicurativo sostenuto dalle performance del canale agenziale e della bancassurance, confermano un trend in continua espansione per il Gruppo Cattolica. È quanto emerge dalla relazione semestrale di Cattolica Assicurazioni e dalla relazione semestrale consolidata del Gruppo al 30 giugno 2004, approvate oggi dal Consiglio di Amministrazione di Cattolica Assicurazioni, presieduto da Giuseppe Camadini. Il Gruppo Cattolica chiude il primo semestre dell’anno con un utile netto consolidato di 59 milioni, in incremento del 25,53% rispetto ai 47 milioni del primo semestre 2003, e una raccolta premi complessiva di 2.414 milioni, in crescita dell’8,8% rispetto allo stesso periodo del 2003, di cui 748 milioni nei danni e 1.666 milioni nei rami vita. La capogruppo. I risultati conseguiti hanno beneficiato del significativo apporto della Capogruppo, che evidenzia un utile netto pari a 53 milioni, con un aumento del 46,70% rispetto al corrispondente semestre 2003 e con attese di dividendo in linea con gli obiettivi di crescita prefissati. I premi complessivi raggiungono i 708 milioni, di cui 543 sono i premi del lavoro diretto del settore danni, che attesta uno sviluppo positivo, salendo del 13,89% rispetto allo stesso periodo del 2004; il risultato tecnico danni chiude con un utile in forte crescita ad oltre 39 milioni di euro (+191,5%). Nella raccolta vita, che si attesta a 142 milioni, risulta significativa la produzione del canale agenziale, la quale ha raggiunto i 58 milioni di euro con un incremento del 10,73% rispetto al primo semestre del 2003. Il gruppo. A livello consolidato è positiva la crescita del settore vita, i cui premi del lavoro diretto sono cresciuti dell’11,81%, raggiungendo i 1.666 milioni rispetto ai 1.490 milioni del giugno 2003 (mercato + 7,7% annuo, fonte Ania). Lo sviluppo conseguito è riferibile principalmente ai prodotti di Ramo Iii, che hanno registrato una crescita del 22,8% con premi per 905 milioni rispetto ai 737 milioni del primo semestre 2003 e che costituiscono il 54,32% della raccolta totale vita del lavoro diretto. Rilevante l’apporto delle joint-venture Bpv Vita e Lombarda Vita, che hanno rispettivamente raccolto premi complessivi per 689 milioni e 614 milioni. La raccolta premi vita del canale agenziale ha raggiunto i 140 milioni di euro con un incremento del 47,37% rispetto al primo semestre del 2003. Anche la nuova produzione vita ha chiuso il semestre registrando un sensibile incremento, pari al 13,1% rispetto allo stesso periodo del 2003, con una raccolta premi di 1.580 milioni. Il risultato tecnico della gestione vita si è attestato a 34 milioni di euro, in miglioramento del 3,03% dai 33 milioni del 2003. I premi del lavoro diretto rami danni salgono nel primo semestre a 726 milioni di euro, rispetto ai 705 milioni del corrispondente periodo del 2003, il 67,63% della raccolta diretta danni è rappresentato dal Ramo Auto. In miglioramento anche la gestione tecnica danni, il cui risultato è pari a 5 milioni di euro contro 1 milione al 30 giugno 2003 (nell’ambito del consolidato vengono esclusi i redditi degli investimenti allocati nel conto non tecnico). Continua a pieno ritmo lo sviluppo dell’attività di Cattolica Immobiliare secondo le linee dettate dal business plan: l’utile del semestre ha superato i 7 milioni grazie alle politiche di cessione di immobili e di porzioni condominiali non considerate adeguatamente profittevoli nell’ottica di incrementare il ritorno degli investimenti effettuati in questa importante componente dell’attivo patrimoniale del gruppo. L’ammontare delle riserve tecniche del lavoro diretto e indiretto del Gruppo Cattolica ha raggiunto i 14.432 milioni di euro, con un incremento del 7,87% rispetto al 31 dicembre 2003, di cui 2.288 milioni nei rami danni (+4%) e 12.144 milioni nei rami vita (+8,63%). Gli investimenti al 30 giugno 2004 erano pari a 14.714 milioni di euro rispetto ai 13.649 milioni al 31 dicembre 2003 (+7,8%). Al 30 giugno 2004 il patrimonio netto consolidato ammontava a 1.063 milioni di euro. Continua il potenziamento del sistema distributivo multicanale del Gruppo Cattolica. Al 30 giugno 2004 le agenzie avevano raggiunto le 1.070 unità, con una raccolta premi complessiva pari a 816 milioni di euro, in incremento del 9,83% rispetto allo stesso periodo dello scorso esercizio, e con un’incidenza sulla raccolta premi totale del 34,11%, che cresce fino al 93,11% nei rami danni. Gli sportelli bancari che distribuiscono prodotti del Gruppo Cattolica contavano al 30 giugno scorso 2.646 unità, con una raccolta premi pari a 1.499 milioni di euro. Il numero dei promotori finanziari si attesta a 1.054 e i rapporti con le società di brokeraggio a 137. Nel complesso, l’attività di vendita risulta così canalizzata: banche 62,67%, rete agenziale 34,11%, promotori 0,46%, broker 0,38%, raccolta diretta 2,38%. Il Presidente di Cattolica Giuseppe Camadini ha dichiarato che “i risultati conseguiti nella prima parte dell’esercizio confermano la bontà delle strategie poste in essere dal Gruppo Cattolica negli ultimi anni che hanno permesso alla Società di conseguire una crescita stabile ed equilibrata sia in termini di raccolta che di redditività”. Il Consiglio di Amministrazione di Cattolica Assicurazioni ha inoltre deliberato l'avvio di un progetto di progressiva integrazione delle strutture e delle attività del Gruppo nell'area strategica dell’Information Technology, finalizzato all’unificazione del presidio organizzativo e al miglioramento delle performance. A tal fine, nelle prossime settimane si provvederà alla costituzione di un apposito veicolo societario. L’obiettivo è la massimizzazione delle sinergie esistenti tramite la realizzazione di un'unica infrastruttura tecnologica che fungerà da presidio unitario per le aree vita e danni con il conseguente consolidamento dell'attuale assetto organizzativo. L’operazione si inserisce nell’ambito del più ampio processo di razionalizzazione del Gruppo che si propone di cogliere nuove opportunità tecnologiche attraverso una più forte concentrazione delle risorse al fine di valorizzare in chiave competitiva l’area delle attività It. La Società comunica infine che la relazione semestrale consolidata al 30 giugno 2004 di Cattolica Assicurazioni è a disposizione del pubblico presso la sede sociale della Società e presso Borsa Italiana s.P.a. A partire dal 13 settembre 2004.  
   
   
SEMESTRE DI FORTE CRESCITA PER IL GRUPPO CATTOLICA L’UTILE NETTO CONSOLIDATO SALE A 59 MILIONI (+25%) COSTANTE LO SVILUPPO DEL FATTURATO (+8,8%) E DEI RAMI VITA (+12%)  
 
Verona, 7 settembre 2004 - Il rilevante incremento dell’utile e la crescita costante della raccolta premi, grazie a uno sviluppo mirato del core business assicurativo sostenuto dalle performance del canale agenziale e della bancassurance, confermano un trend in continua espansione per il Gruppo Cattolica. È quanto emerge dalla relazione semestrale di Cattolica Assicurazioni e dalla relazione semestrale consolidata del Gruppo al 30 giugno 2004, approvate oggi dal Consiglio di Amministrazione di Cattolica Assicurazioni, presieduto da Giuseppe Camadini. Il Gruppo Cattolica chiude il primo semestre dell’anno con un utile netto consolidato di 59 milioni, in incremento del 25,53% rispetto ai 47 milioni del primo semestre 2003, e una raccolta premi complessiva di 2.414 milioni, in crescita dell’8,8% rispetto allo stesso periodo del 2003, di cui 748 milioni nei danni e 1.666 milioni nei rami vita. La capogruppo. I risultati conseguiti hanno beneficiato del significativo apporto della Capogruppo, che evidenzia un utile netto pari a 53 milioni, con un aumento del 46,70% rispetto al corrispondente semestre 2003 e con attese di dividendo in linea con gli obiettivi di crescita prefissati. I premi complessivi raggiungono i 708 milioni, di cui 543 sono i premi del lavoro diretto del settore danni, che attesta uno sviluppo positivo, salendo del 13,89% rispetto allo stesso periodo del 2004; il risultato tecnico danni chiude con un utile in forte crescita ad oltre 39 milioni di euro (+191,5%). Nella raccolta vita, che si attesta a 142 milioni, risulta significativa la produzione del canale agenziale, la quale ha raggiunto i 58 milioni di euro con un incremento del 10,73% rispetto al primo semestre del 2003. Il gruppo. A livello consolidato è positiva la crescita del settore vita, i cui premi del lavoro diretto sono cresciuti dell’11,81%, raggiungendo i 1.666 milioni rispetto ai 1.490 milioni del giugno 2003 (mercato + 7,7% annuo, fonte Ania). Lo sviluppo conseguito è riferibile principalmente ai prodotti di Ramo Iii, che hanno registrato una crescita del 22,8% con premi per 905 milioni rispetto ai 737 milioni del primo semestre 2003 e che costituiscono il 54,32% della raccolta totale vita del lavoro diretto. Rilevante l’apporto delle joint-venture Bpv Vita e Lombarda Vita, che hanno rispettivamente raccolto premi complessivi per 689 milioni e 614 milioni. La raccolta premi vita del canale agenziale ha raggiunto i 140 milioni di euro con un incremento del 47,37% rispetto al primo semestre del 2003. Anche la nuova produzione vita ha chiuso il semestre registrando un sensibile incremento, pari al 13,1% rispetto allo stesso periodo del 2003, con una raccolta premi di 1.580 milioni. Il risultato tecnico della gestione vita si è attestato a 34 milioni di euro, in miglioramento del 3,03% dai 33 milioni del 2003. I premi del lavoro diretto rami danni salgono nel primo semestre a 726 milioni di euro, rispetto ai 705 milioni del corrispondente periodo del 2003, il 67,63% della raccolta diretta danni è rappresentato dal Ramo Auto. In miglioramento anche la gestione tecnica danni, il cui risultato è pari a 5 milioni di euro contro 1 milione al 30 giugno 2003 (nell’ambito del consolidato vengono esclusi i redditi degli investimenti allocati nel conto non tecnico). Continua a pieno ritmo lo sviluppo dell’attività di Cattolica Immobiliare secondo le linee dettate dal business plan: l’utile del semestre ha superato i 7 milioni grazie alle politiche di cessione di immobili e di porzioni condominiali non considerate adeguatamente profittevoli nell’ottica di incrementare il ritorno degli investimenti effettuati in questa importante componente dell’attivo patrimoniale del gruppo. L’ammontare delle riserve tecniche del lavoro diretto e indiretto del Gruppo Cattolica ha raggiunto i 14.432 milioni di euro, con un incremento del 7,87% rispetto al 31 dicembre 2003, di cui 2.288 milioni nei rami danni (+4%) e 12.144 milioni nei rami vita (+8,63%). Gli investimenti al 30 giugno 2004 erano pari a 14.714 milioni di euro rispetto ai 13.649 milioni al 31 dicembre 2003 (+7,8%). Al 30 giugno 2004 il patrimonio netto consolidato ammontava a 1.063 milioni di euro. Continua il potenziamento del sistema distributivo multicanale del Gruppo Cattolica. Al 30 giugno 2004 le agenzie avevano raggiunto le 1.070 unità, con una raccolta premi complessiva pari a 816 milioni di euro, in incremento del 9,83% rispetto allo stesso periodo dello scorso esercizio, e con un’incidenza sulla raccolta premi totale del 34,11%, che cresce fino al 93,11% nei rami danni. Gli sportelli bancari che distribuiscono prodotti del Gruppo Cattolica contavano al 30 giugno scorso 2.646 unità, con una raccolta premi pari a 1.499 milioni di euro. Il numero dei promotori finanziari si attesta a 1.054 e i rapporti con le società di brokeraggio a 137. Nel complesso, l’attività di vendita risulta così canalizzata: banche 62,67%, rete agenziale 34,11%, promotori 0,46%, broker 0,38%, raccolta diretta 2,38%. Il Presidente di Cattolica Giuseppe Camadini ha dichiarato che “i risultati conseguiti nella prima parte dell’esercizio confermano la bontà delle strategie poste in essere dal Gruppo Cattolica negli ultimi anni che hanno permesso alla Società di conseguire una crescita stabile ed equilibrata sia in termini di raccolta che di redditività”. Il Consiglio di Amministrazione di Cattolica Assicurazioni ha inoltre deliberato l'avvio di un progetto di progressiva integrazione delle strutture e delle attività del Gruppo nell'area strategica dell’Information Technology, finalizzato all’unificazione del presidio organizzativo e al miglioramento delle performance. A tal fine, nelle prossime settimane si provvederà alla costituzione di un apposito veicolo societario. L’obiettivo è la massimizzazione delle sinergie esistenti tramite la realizzazione di un'unica infrastruttura tecnologica che fungerà da presidio unitario per le aree vita e danni con il conseguente consolidamento dell'attuale assetto organizzativo. L’operazione si inserisce nell’ambito del più ampio processo di razionalizzazione del Gruppo che si propone di cogliere nuove opportunità tecnologiche attraverso una più forte concentrazione delle risorse al fine di valorizzare in chiave competitiva l’area delle attività It. La Società comunica infine che la relazione semestrale consolidata al 30 giugno 2004 di Cattolica Assicurazioni è a disposizione del pubblico presso la sede sociale della Società e presso Borsa Italiana s.P.a. A partire dal 13 settembre 2004.  
   
   
GEMINA RINVIA CDA  
 
Milano, 7 settembre 2004 - Gemina S.p.a. Comunica che il Consiglio di Amministrazione per l’esame e l’approvazione della Relazione sull’andamento della gestione nel primo semestre dell’esercizio 2004 si terrà il 10 settembre 2004 in luogo del 9 settembre come precedentemente comunicato nel calendario degli eventi societari dell’anno 2004.  
   
   
GEMINA RINVIA CDA  
 
Milano, 7 settembre 2004 - Gemina S.p.a. Comunica che il Consiglio di Amministrazione per l’esame e l’approvazione della Relazione sull’andamento della gestione nel primo semestre dell’esercizio 2004 si terrà il 10 settembre 2004 in luogo del 9 settembre come precedentemente comunicato nel calendario degli eventi societari dell’anno 2004.  
   
   
GRUPPO CIR: RESI NOTI I RISULTATI DEL PRIMO SEMESTRE 2004 UTILE NETTO 89,7 MILIONI DI EURO (28,2 MILIONI NEL PRIMO SEMESTRE 2003) UTILE DELLA GESTIONE ORDINARIA 143,5 MILIONI DI EURO (+36,4%) FATTURATO IN CRESCITA DELL’11%  
 
 Milano, 7 settembre 2004 - Si è riunito ieri a Milano, sotto la presidenza dell’ing. Carlo De Benedetti, il Consiglio di Amministrazione di Cir per esaminare i risultati del Gruppo al 30 giugno 2004. Nel primo semestre dell’anno Cir ha conseguito un utile netto consolidato di 89,7 milioni di Euro, rispetto a 28,2 milioni nel corrispondente periodo del 2003 e a 62,8 milioni nell’intero esercizio 2003. Il fatturato consolidato dei primi sei mesi del 2004 è stato di 1.534,7 milioni di Euro, rispetto a 1.384 milioni nello stesso periodo del 2003 (+10,9%). Nello scorso mese di maggio il gruppo energetico austriaco Verbund, partner di Cir nel gruppo Energia fino dalla sua fondazione e già azionista della capogruppo Energia Holding, ha sottoscritto un aumento di capitale di Energia Spa di 150 milioni di Euro, diventandone azionista anche direttamente con una quota di circa il 17%. Le risorse così immesse in Energia saranno impiegate nello sviluppo dei progetti industriali della società. Dopo l’aumento di capitale, il valore implicito di Energia è pari a circa 880 milioni di Euro e la quota di controllo di Cir è del 56,5%. L’investimento netto effettuato da Cir nel gruppo Energia dalla sua costituzione, avvenuta nel 1999, è stato ad oggi di circa 65 milioni di Euro. Tale operazione ha determinato nel conto economico semestrale consolidato di Cir un provento straordinario di circa 64 milioni di Euro. Si ricorda peraltro che il risultato consolidato del primo semestre 2003 includeva una plusvalenza netta di circa 13 milioni di Euro a seguito della cessione di due immobili di proprietà di Cir Spa. L’andamento delle attività industriali del gruppo Cir nel primo semestre 2004 è stato particolarmente positivo, pur in un contesto economico che non lascia ancora intravedere segnali certi di ripresa nei principali mercati di riferimento. Nel primo periodo dell’anno in corso è stato ancora una volta conseguito l’obiettivo di una crescita consistente del volume d’affari e della redditività marginale del Gruppo, mantenendo una contenuta esposizione finanziaria, senza tuttavia diminuire gli impegni di crescita in termini di investimenti tecnici, di remunerazione degli azionisti e di sviluppo delle nuove iniziative. Media Il Gruppo Espresso, in presenza di un’importante crescita del fatturato consolidato attestatosi nel primo semestre a 545,6 milioni di Euro, rispetto a 487,8 milioni nel corrrispondente periodo del 2003 (+11,8%), ha realizzato un utile netto consolidato di 47,3 milioni di Euro, quasi raddoppiando il risultato dello stesso periodo del 2003 (25,6 milioni). Tale performance è stata conseguita grazie alla tenuta delle diffusioni delle testate del Gruppo, al perdurante successo dei prodotti editoriali venduti in abbinamento opzionale con le stesse, all’ulteriore diminuzione del prezzo delle materie prime e al sostanziale completamento dell’opera di risanamento dell’area Kataweb. Utilities Nel primo semestre 2004 il gruppo Energia ha confermato una forte dinamica di crescita, conseguendo un fatturato consolidato di 465,8 milioni di Euro, rispetto a 391,7 milioni nello stesso periodo del 2003 (+18,9%). La crescita è dovuta ancora una volta a significativi aumenti dei volumi di vendita sul mercato libero. L’utile netto del gruppo Energia al 30 giugno 2004 è stato di 8,8 milioni di Euro, rispetto a 2,4 milioni nel corrispondente periodo del 2003. Si ricorda che nei primi mesi dell’anno sono stati avviati i lavori per la costruzione della centrale termoelettrica di Termoli. Componentistica Per Autoveicoli <­<­ Nel primo semestre 2004 il gruppo Sogefi è ulteriormente cresciuto, incrementando le proprie quote di mercato nel settore del primo equipaggiamento e migliorando ancora una volta i risultati economici: il fatturato consolidato si è attestato a 495,3 milioni di Euro rispetto a 457,4 milioni del primo semestre 2003 (+8,3%), mentre l’utile netto consolidato è stato di 18,3 milioni contro 15,8 (+15,8%). I risultati economici del semestre Nel primo semestre 2004 il gruppo Cir ha realizzato un fatturato consolidato di 1.534,7 milioni di Euro, rispetto a 1.384 milioni dello stesso periodo del 2003 (+10,9%). All’incremento hanno concorso il gruppo Espresso per 57,8 milioni, il gruppo Energia per 74,1 milioni e il gruppo Sogefi per 37,9 milioni. A parità di perimetro e di cambi, il fatturato consolidato nel primo semestre 2004 è cresciuto del 12,6% rispetto al corrispondente periodo del 2003. Il risultato consolidato della gestione ordinaria è stato positivo per 143,5 milioni di Euro (9,2% del valore della produzione), rispetto a 105,7 milioni del primo semestre 2003 (7,3% del valore della produzione). Questo significativo incremento (+36,4%) è stato realizzato grazie ai perduranti benefici derivanti dalle azioni di sviluppo dei business del gruppo Cir e dalle concomitanti iniziative di contenimento dei costi operativi da tempo perseguite in modo sistematico. L’utile ante imposte e quota terzi prima dei proventi e oneri straordinari nei primi sei mesi del 2004 è stato di 133 milioni di Euro, rispetto a 90 milioni nel primo semestre 2003 (+47,8%). Ad esso concorrono, oltre al risultato della gestione ordinaria per 143,5 milioni di Euro, oneri finanziari netti e rettifiche di valore di attività finanziarie per 10,5 milioni Euro, che si confrontano con oneri netti per 15,2 milioni nel primo semestre 2003 . I proventi netti di carattere straordinario del primo semestre 2004 ammontano a 80,8 milioni di Euro (rispetto a oneri netti per 1,6 milioni del primo semestre 2003), sostanzialmente determinati dal provento di circa 88 milioni di Euro (inclusa la quota di terzi) realizzato a seguito del già citato ingresso di Verbund nella controllata Energia con una quota di circa il 17% attraverso un aumento di capitale riservato. L’ utile netto consolidato è stato di 89,7 milioni di Euro, rispetto a 28,2 milioni nel primo semestre 2003, dopo imposte per 65,5 milioni di Euro e quota di risultato di pertinenza di terzi per 58,6 milioni. Il patrimonio netto consolidato del Gruppo passa da 874,7 milioni di Euro al 31 dicembre 2003 a 933,1 milioni al 30 giugno 2004, con un incremento netto di 58,4 milioni di Euro. Il patrimonio netto totale al 30 giugno 2004 ammonta a 1.398,5 milioni di Euro, rispetto a 1.244,6 milioni al 31 dicembre 2003, con un incremento di 153,9 milioni dopo la distribuzione da parte di Cir di dividendi per 35 milioni di Euro e di complessivi 30 milioni distribuiti dalle controllate ai propri azionisti terzi. All’incremento del patrimonio netto totale concorre in particolare l’aumento di capitale effettuato dall’azionista Verbund in Energia per 150 milioni di Euro. La posizione finanziaria netta consolidata del Gruppo al 30 giugno 2004 presenta un indebitamento di 535,7 milioni di Euro (552,4 milioni al 31 dicembre 2003), determinato da 101,3 milioni di Euro relativi a Cir e società finanziarie interamente controllate (96,9 milioni al 31 dicembre 2003) e da 434,4 milioni per la totalità dei gruppi operativi (455,5 milioni al 31 dicembre 2003). Al 30 giugno 2004 il Gruppo Cir impiegava 10.360 dipendenti. La capogruppo Cir Spa ha conseguito nel primo semestre 2004 un utile netto di 89,7 milioni di Euro. Questo risultato, per effetto dell’applicazione del metodo del patrimonio netto, coincide con l’utile netto consolidato e si confronta con 28,2 milioni di utile del corrispondente periodo del 2003. Relativamente agli eventi di rilievo successivi al 30 giugno 2004, si segnala che nel mese di agosto è stato varato il decreto relativo ai cosiddetti “stranded costs”, in base al quale Tirreno Power, partecipata da Energia, riceverà circa 168 milioni di Euro a fronte di oneri sostenuti nel periodo 2000-2003, in relazione a centrali allora di proprietà Enel in regime di monopolio e considerati non più recuperabili a seguito della liberalizzazione del mercato. Il provvedimento è stato notificato come da prassi alla Commissione Europea. La tempistica e le modalità di rimborso saranno oggetto di un emanando decreto dei ministeri competenti. Per quanto riguarda le prospettive, in un contesto in cui la ripresa economica appare ancora incerta il risultato della gestione ordinaria realizzato dal Gruppo Cir nel primo semestre 2004 difficilmente potrà essere ripetuto nella seconda parte dell’anno. Il Consiglio di Amministrazione, utilizzando la delega concessa dall’Assemblea degli Azionisti del 12 maggio 2000, ha deliberato di aumentare il capitale sociale per complessivi 1.297.500 Euro, mediante emissione di n. 2.595.000 azioni al prezzo unitario di 1,56 Euro. Tale aumento di capitale è al servizio di un piano di stock options a favore dei dirigenti di Cir e della controllante Cofide.  
   
   
GRUPPO CIR: RESI NOTI I RISULTATI DEL PRIMO SEMESTRE 2004 UTILE NETTO 89,7 MILIONI DI EURO (28,2 MILIONI NEL PRIMO SEMESTRE 2003) UTILE DELLA GESTIONE ORDINARIA 143,5 MILIONI DI EURO (+36,4%) FATTURATO IN CRESCITA DELL’11%  
 
 Milano, 7 settembre 2004 - Si è riunito ieri a Milano, sotto la presidenza dell’ing. Carlo De Benedetti, il Consiglio di Amministrazione di Cir per esaminare i risultati del Gruppo al 30 giugno 2004. Nel primo semestre dell’anno Cir ha conseguito un utile netto consolidato di 89,7 milioni di Euro, rispetto a 28,2 milioni nel corrispondente periodo del 2003 e a 62,8 milioni nell’intero esercizio 2003. Il fatturato consolidato dei primi sei mesi del 2004 è stato di 1.534,7 milioni di Euro, rispetto a 1.384 milioni nello stesso periodo del 2003 (+10,9%). Nello scorso mese di maggio il gruppo energetico austriaco Verbund, partner di Cir nel gruppo Energia fino dalla sua fondazione e già azionista della capogruppo Energia Holding, ha sottoscritto un aumento di capitale di Energia Spa di 150 milioni di Euro, diventandone azionista anche direttamente con una quota di circa il 17%. Le risorse così immesse in Energia saranno impiegate nello sviluppo dei progetti industriali della società. Dopo l’aumento di capitale, il valore implicito di Energia è pari a circa 880 milioni di Euro e la quota di controllo di Cir è del 56,5%. L’investimento netto effettuato da Cir nel gruppo Energia dalla sua costituzione, avvenuta nel 1999, è stato ad oggi di circa 65 milioni di Euro. Tale operazione ha determinato nel conto economico semestrale consolidato di Cir un provento straordinario di circa 64 milioni di Euro. Si ricorda peraltro che il risultato consolidato del primo semestre 2003 includeva una plusvalenza netta di circa 13 milioni di Euro a seguito della cessione di due immobili di proprietà di Cir Spa. L’andamento delle attività industriali del gruppo Cir nel primo semestre 2004 è stato particolarmente positivo, pur in un contesto economico che non lascia ancora intravedere segnali certi di ripresa nei principali mercati di riferimento. Nel primo periodo dell’anno in corso è stato ancora una volta conseguito l’obiettivo di una crescita consistente del volume d’affari e della redditività marginale del Gruppo, mantenendo una contenuta esposizione finanziaria, senza tuttavia diminuire gli impegni di crescita in termini di investimenti tecnici, di remunerazione degli azionisti e di sviluppo delle nuove iniziative. Media Il Gruppo Espresso, in presenza di un’importante crescita del fatturato consolidato attestatosi nel primo semestre a 545,6 milioni di Euro, rispetto a 487,8 milioni nel corrrispondente periodo del 2003 (+11,8%), ha realizzato un utile netto consolidato di 47,3 milioni di Euro, quasi raddoppiando il risultato dello stesso periodo del 2003 (25,6 milioni). Tale performance è stata conseguita grazie alla tenuta delle diffusioni delle testate del Gruppo, al perdurante successo dei prodotti editoriali venduti in abbinamento opzionale con le stesse, all’ulteriore diminuzione del prezzo delle materie prime e al sostanziale completamento dell’opera di risanamento dell’area Kataweb. Utilities Nel primo semestre 2004 il gruppo Energia ha confermato una forte dinamica di crescita, conseguendo un fatturato consolidato di 465,8 milioni di Euro, rispetto a 391,7 milioni nello stesso periodo del 2003 (+18,9%). La crescita è dovuta ancora una volta a significativi aumenti dei volumi di vendita sul mercato libero. L’utile netto del gruppo Energia al 30 giugno 2004 è stato di 8,8 milioni di Euro, rispetto a 2,4 milioni nel corrispondente periodo del 2003. Si ricorda che nei primi mesi dell’anno sono stati avviati i lavori per la costruzione della centrale termoelettrica di Termoli. Componentistica Per Autoveicoli <­<­ Nel primo semestre 2004 il gruppo Sogefi è ulteriormente cresciuto, incrementando le proprie quote di mercato nel settore del primo equipaggiamento e migliorando ancora una volta i risultati economici: il fatturato consolidato si è attestato a 495,3 milioni di Euro rispetto a 457,4 milioni del primo semestre 2003 (+8,3%), mentre l’utile netto consolidato è stato di 18,3 milioni contro 15,8 (+15,8%). I risultati economici del semestre Nel primo semestre 2004 il gruppo Cir ha realizzato un fatturato consolidato di 1.534,7 milioni di Euro, rispetto a 1.384 milioni dello stesso periodo del 2003 (+10,9%). All’incremento hanno concorso il gruppo Espresso per 57,8 milioni, il gruppo Energia per 74,1 milioni e il gruppo Sogefi per 37,9 milioni. A parità di perimetro e di cambi, il fatturato consolidato nel primo semestre 2004 è cresciuto del 12,6% rispetto al corrispondente periodo del 2003. Il risultato consolidato della gestione ordinaria è stato positivo per 143,5 milioni di Euro (9,2% del valore della produzione), rispetto a 105,7 milioni del primo semestre 2003 (7,3% del valore della produzione). Questo significativo incremento (+36,4%) è stato realizzato grazie ai perduranti benefici derivanti dalle azioni di sviluppo dei business del gruppo Cir e dalle concomitanti iniziative di contenimento dei costi operativi da tempo perseguite in modo sistematico. L’utile ante imposte e quota terzi prima dei proventi e oneri straordinari nei primi sei mesi del 2004 è stato di 133 milioni di Euro, rispetto a 90 milioni nel primo semestre 2003 (+47,8%). Ad esso concorrono, oltre al risultato della gestione ordinaria per 143,5 milioni di Euro, oneri finanziari netti e rettifiche di valore di attività finanziarie per 10,5 milioni Euro, che si confrontano con oneri netti per 15,2 milioni nel primo semestre 2003 . I proventi netti di carattere straordinario del primo semestre 2004 ammontano a 80,8 milioni di Euro (rispetto a oneri netti per 1,6 milioni del primo semestre 2003), sostanzialmente determinati dal provento di circa 88 milioni di Euro (inclusa la quota di terzi) realizzato a seguito del già citato ingresso di Verbund nella controllata Energia con una quota di circa il 17% attraverso un aumento di capitale riservato. L’ utile netto consolidato è stato di 89,7 milioni di Euro, rispetto a 28,2 milioni nel primo semestre 2003, dopo imposte per 65,5 milioni di Euro e quota di risultato di pertinenza di terzi per 58,6 milioni. Il patrimonio netto consolidato del Gruppo passa da 874,7 milioni di Euro al 31 dicembre 2003 a 933,1 milioni al 30 giugno 2004, con un incremento netto di 58,4 milioni di Euro. Il patrimonio netto totale al 30 giugno 2004 ammonta a 1.398,5 milioni di Euro, rispetto a 1.244,6 milioni al 31 dicembre 2003, con un incremento di 153,9 milioni dopo la distribuzione da parte di Cir di dividendi per 35 milioni di Euro e di complessivi 30 milioni distribuiti dalle controllate ai propri azionisti terzi. All’incremento del patrimonio netto totale concorre in particolare l’aumento di capitale effettuato dall’azionista Verbund in Energia per 150 milioni di Euro. La posizione finanziaria netta consolidata del Gruppo al 30 giugno 2004 presenta un indebitamento di 535,7 milioni di Euro (552,4 milioni al 31 dicembre 2003), determinato da 101,3 milioni di Euro relativi a Cir e società finanziarie interamente controllate (96,9 milioni al 31 dicembre 2003) e da 434,4 milioni per la totalità dei gruppi operativi (455,5 milioni al 31 dicembre 2003). Al 30 giugno 2004 il Gruppo Cir impiegava 10.360 dipendenti. La capogruppo Cir Spa ha conseguito nel primo semestre 2004 un utile netto di 89,7 milioni di Euro. Questo risultato, per effetto dell’applicazione del metodo del patrimonio netto, coincide con l’utile netto consolidato e si confronta con 28,2 milioni di utile del corrispondente periodo del 2003. Relativamente agli eventi di rilievo successivi al 30 giugno 2004, si segnala che nel mese di agosto è stato varato il decreto relativo ai cosiddetti “stranded costs”, in base al quale Tirreno Power, partecipata da Energia, riceverà circa 168 milioni di Euro a fronte di oneri sostenuti nel periodo 2000-2003, in relazione a centrali allora di proprietà Enel in regime di monopolio e considerati non più recuperabili a seguito della liberalizzazione del mercato. Il provvedimento è stato notificato come da prassi alla Commissione Europea. La tempistica e le modalità di rimborso saranno oggetto di un emanando decreto dei ministeri competenti. Per quanto riguarda le prospettive, in un contesto in cui la ripresa economica appare ancora incerta il risultato della gestione ordinaria realizzato dal Gruppo Cir nel primo semestre 2004 difficilmente potrà essere ripetuto nella seconda parte dell’anno. Il Consiglio di Amministrazione, utilizzando la delega concessa dall’Assemblea degli Azionisti del 12 maggio 2000, ha deliberato di aumentare il capitale sociale per complessivi 1.297.500 Euro, mediante emissione di n. 2.595.000 azioni al prezzo unitario di 1,56 Euro. Tale aumento di capitale è al servizio di un piano di stock options a favore dei dirigenti di Cir e della controllante Cofide.  
   
   
GRUPPO ITALCEMENTI: PRIMO SEMESTRE 2004 UTILE NETTO DI COMPETENZA A 129,4 MILIONI (+21,6%) RISULTATO OPERATIVO: 348,6 MILIONI (+15,8%)  
 
 Bergamo, 7 settembre 2004 - Il Consiglio di amministrazione di Italcementi Spa ieri ha preso oggi in esame ed approvato la relazione semestrale al 30 giugno scorso. Nell’intero periodo il gruppo Italcementi ha confermato il trend positivo già emerso nel primo trimestre dell’esercizio in corso. Il miglioramento dei risultati, sostenuto anche da una crescita della domanda nei principali Paesi in cui il gruppo opera, ha comunque dovuto scontare gli effetti di un sensibile incremento dei costi operativi, in particolare di quelli energetici, solo parzialmente assorbito da un adeguamento dei prezzi di vendita in alcuni Paesi. La prima metà dell’anno, che è stata caratterizzata da un’espansione dell’economia mondiale marcata nel Nord America e in molti Paesi dell’Asia, ma ancora debole in Europa, ha registrato per il settore delle costruzioni un andamento sostenuto, fatto che tuttavia non preclude per il futuro i rischi di un possibile rallentamento. Gruppo Italcementi - Nei primi sei mesi dell’anno il gruppo Italcementi ha registrato un andamento positivo in tutti i settori di attività, con volumi di vendita in crescita del 7% per il cemento, dell’1,5% per il calcestruzzo e del 7,3% per il comparto inerti.
Vendite E Consumi Interni* Cemento E Clinker (milioni di tonnellate) Inerti ** (milioni di tonnellate) Calcestruzzo (milioni di m3)
1°sem. Var. % vs. 1° sem. 1°sem. Var. % vs. 1° sem. 1°sem. Var. % vs. 1° sem.
2004 2003 2004 2003 2004 2003
(1) (2) (1) (2) (1) (2)
Unione europea 13,1 4,1 4,1 28,5 7,2 7,6 8,9 3,3 5,1
Nord America 3,2 10,2 10,2 0,1 n.S. n.S. n.S. - -
Asia 3,9 29,7 21,7 - - - 0,4 (2,6) (2,6)
Altri Paesi emergenti 3,6 (3,1) (3,1) 1,1 19,9 19,9 1,2 (8,0) (8,0)
Trading 2,1 9,9 9,9 - - - - - -
Eliminazioni (2,0) n.S. n.S. - - - - - -
Totale 23,9 7,0 6,1 29,7 7,3 7,7 10,5 1,5 3,0
(1) storico (2) Perimetro omogeneo n.S.: non significativo * i valori espressi sono relativi alle società consolidate con il metodo integrale e, pro-quota, alle società consolidate con il metodo proporzionale; ** escluse le uscite in conto lavorazione Nel semestre il fatturato consolidato è salito a 2.262,1 milioni di euro (+6,5% rispetto ai primi sei mesi del 2003), risultato della crescita dell’attività (+8%), della componente riferita alla variazione del perimetro di consolidamento (+0,1%) e dell’impatto negativo (-1,6%) legato alle variazioni dei tassi di cambio. Alla crescita dei ricavi consolidati hanno contribuito maggiormente Francia, Italia e Nord America nell’ambito dei mercati maturi e Turchia, Bulgaria e Thailandia nei Paesi emergenti, mentre un calo si è registrato in Belgio e, in misura più contenuta e per ragioni specifiche, in Spagna e Marocco. Il margine operativo lordo, grazie al forte impulso registrato nel secondo trimestre dell’anno, è stato nel semestre pari a 538,2 milioni, con un incremento del 9,6% rispetto all’analogo periodo 2003. Il maggior contributo in valore assoluto all’incremento dei risultati è venuto dall’Unione europea, grazie soprattutto ai positivi risultati della Francia. Significativo è stato anche il progresso dei Paesi emergenti particolarmente in relazione all’andamento rilevato in Turchia, Thailandia e Bulgaria. E’ inoltre proseguito il buon recupero del Nord America, i cui risultati sono tuttavia penalizzati nella loro espressione in euro dal deprezzamento del dollaro nei confronti dell’euro. A tale proposito va rilevato che l’apprezzamento dell’euro nei confronti delle altre valute ha comportato, a livello di margine operativo lordo, un effetto negativo di conversione pari a 7,1 milioni. In presenza di un livello di ammortamenti e altre svalutazioni sostanzialmente stabile rispetto al 1° semestre 2003, il risultato operativo (348,6 milioni) ha registrato un progresso del 15,8% con un’incidenza sui ricavi cresciuta dal 14,2% al 15,4%.
Ricavi E Ricavi Margine Operativo Lordo
Risultati Operativi 1° semestre Var.% vs. 1° 1° semestre Var.% vs. 1°
(milioni di euro) 2004 sem. 2003 2004 sem. 2003
Unione europea 1.700,3 6,7 387,9 7,8
Nord America 244,5 2,8 39,4 9,9
Asia(*) 122,9 21,0 42,6 27,0
Altri Paesi emergenti 208,3 5,6 68,0 21,2
Trading e altri 105,3 7,7 0,3 n.S.
Eliminazioni per scambi tra aree (119,2) n.S. - -
Totale 2.262,1 6,5 538,2 9,6
(*) include il Kazakistan nel 2004 n.S .: non significativo Il progresso segnato nei risultati di gestione, la sensibile riduzione degli oneri finanziari netti (42,9 milioni, in calo del 28,1% rispetto al primo semestre 2003) e il maggior apporto delle società consolidate con il metodo del patrimonio netto, hanno determinato, nonostante un saldo negativo delle componenti straordinarie, un significativo miglioramento dei risultati del semestre. L’utile netto totale del periodo è stato di 178,8 milioni in aumento del 23,9%. L’utile netto di competenza del gruppo ha toccato i 129,4 milioni, superiore del 21,6% rispetto ai primi sei mesi dello scorso esercizio. Nei primi sei mesi dell’esercizio 2004 gli investimenti sono stati pari a 146,3 milioni, in calo di 67,2 milioni rispetto al primo semestre 2003 sostanzialmente per minori investimenti finanziari. Al 30 giugno 2004 l’indebitamento finanziario netto è ammontato a 1.882,2 milioni (1.919,3 milioni compresi i titoli subordinati a durata indeterminata, Tsdi) in aumento di 84,3 milioni rispetto a fine 2003, ma in calo di 300,2 milioni rispetto al 30 giugno 2003. L’incremento nel semestre è stato principalmente determinato da flussi finanziari per investimenti (146,3 milioni) e dividendi (121,0 milioni), parzialmente compensati dal totale dei flussi di gestione (177,0 milioni) che hanno scontato un appesantimento, peraltro fisiologico nel 1° semestre, del capitale d’esercizio. Il rapporto tra indebitamento finanziario netto totale (inclusi i Tsdi) e patrimonio netto al 30 giugno 2004 risultava pari al 66,0% (65,4% al 31 dicembre 2003 e 83,1% al 30 giugno 2003); il rapporto con il margine operativo lordo è passato da 1,74 a fine dicembre 2003 a 1,73 alla fine del 1° semestre 2004 (2,06 alla fine del 1° semestre 2003). Al 30 giugno 2004 il patrimonio netto totale era pari a 2.906,5 milioni, in aumento di 81,2 milioni rispetto alla fine dello scorso esercizio. Italcementi Spa - La Capogruppo Italcementi Spa ha realizzato nel periodo ricavi per 484,1 milioni, in progresso del 3,9% rispetto al 1° semestre 2003. Malgrado una flessione dei risultati operativi, che hanno risentito dell’appesantimento dei costi di gestione legati soprattutto all’incremento del costo dei combustibili, la società ha conseguito un utile netto di 83,3 milioni, superiore del 14,4% rispetto all’utile realizzato nello stesso periodo dello scorso esercizio (72,8 milioni). Sul risultato hanno influito proventi straordinari per 9,3 milioni conseguenti alla eliminazione (ai soli effetti del bilancio civilistico) delle interferenze fiscali pregresse in applicazione delle disposizione di legge (legge Vietti). Qualora non fosse stato applicato tale criterio il risultato di Italcementi Spa sarebbe stato di 75,2 milioni con un incremento del 3,4% sul primo semestre 2003. Avvenimenti Dopo La Chiusura Del Semestre - Come già noto, lo scorso 9 agosto l’Autorità Garante per la Concorrenza e del Mercato, nell’ambito di un’inchiesta nei confronti di 11 società operanti nel mercato del calcestruzzo, ha notificato alle controllate Calcestruzzi spa e Cemencal spa un’ammenda complessiva di 11.850.000 euro. Le due società del Gruppo, che hanno già comunicato l’intenzione di opporre ricorso presso il Tar del Lazio, hanno ritenuto opportuno contabilizzare già al 30 giugno scorso, per motivi di natura cautelativa e di trasparenza, un accantonamento - recepito nel bilancio consolidato - pari all’intero ammontare delle ammende. Previsioni - L’instabilità dello scenario internazionale e lo sfavorevole andamento dei prezzi delle materie prime di base (in particolare quelle energetiche), non consentono di proiettare sulla seconda parte dell’anno un trend così positivo come quello riportato nel primo semestre. Pure il settore delle costruzioni, che ha segnato un andamento favorevole (anche per ragioni contingenti quali le condizioni meteo) potrebbe registrare un rallentamento nel prosieguo dell’anno. Tenuto peraltro conto dei buoni progressi già realizzati nella prima parte dell’anno, a meno di eventi oggi non prevedibili, il risultato prima delle componenti straordinarie per l’intero esercizio 2004 dovrebbe mantenersi a un livello superiore a quello corrispondente del 2003.
 
   
   
GRUPPO ITALCEMENTI: PRIMO SEMESTRE 2004 UTILE NETTO DI COMPETENZA A 129,4 MILIONI (+21,6%) RISULTATO OPERATIVO: 348,6 MILIONI (+15,8%)  
 
 Bergamo, 7 settembre 2004 - Il Consiglio di amministrazione di Italcementi Spa ieri ha preso oggi in esame ed approvato la relazione semestrale al 30 giugno scorso. Nell’intero periodo il gruppo Italcementi ha confermato il trend positivo già emerso nel primo trimestre dell’esercizio in corso. Il miglioramento dei risultati, sostenuto anche da una crescita della domanda nei principali Paesi in cui il gruppo opera, ha comunque dovuto scontare gli effetti di un sensibile incremento dei costi operativi, in particolare di quelli energetici, solo parzialmente assorbito da un adeguamento dei prezzi di vendita in alcuni Paesi. La prima metà dell’anno, che è stata caratterizzata da un’espansione dell’economia mondiale marcata nel Nord America e in molti Paesi dell’Asia, ma ancora debole in Europa, ha registrato per il settore delle costruzioni un andamento sostenuto, fatto che tuttavia non preclude per il futuro i rischi di un possibile rallentamento. Gruppo Italcementi - Nei primi sei mesi dell’anno il gruppo Italcementi ha registrato un andamento positivo in tutti i settori di attività, con volumi di vendita in crescita del 7% per il cemento, dell’1,5% per il calcestruzzo e del 7,3% per il comparto inerti.
Vendite E Consumi Interni* Cemento E Clinker (milioni di tonnellate) Inerti ** (milioni di tonnellate) Calcestruzzo (milioni di m3)
1°sem. Var. % vs. 1° sem. 1°sem. Var. % vs. 1° sem. 1°sem. Var. % vs. 1° sem.
2004 2003 2004 2003 2004 2003
(1) (2) (1) (2) (1) (2)
Unione europea 13,1 4,1 4,1 28,5 7,2 7,6 8,9 3,3 5,1
Nord America 3,2 10,2 10,2 0,1 n.S. n.S. n.S. - -
Asia 3,9 29,7 21,7 - - - 0,4 (2,6) (2,6)
Altri Paesi emergenti 3,6 (3,1) (3,1) 1,1 19,9 19,9 1,2 (8,0) (8,0)
Trading 2,1 9,9 9,9 - - - - - -
Eliminazioni (2,0) n.S. n.S. - - - - - -
Totale 23,9 7,0 6,1 29,7 7,3 7,7 10,5 1,5 3,0
(1) storico (2) Perimetro omogeneo n.S.: non significativo * i valori espressi sono relativi alle società consolidate con il metodo integrale e, pro-quota, alle società consolidate con il metodo proporzionale; ** escluse le uscite in conto lavorazione Nel semestre il fatturato consolidato è salito a 2.262,1 milioni di euro (+6,5% rispetto ai primi sei mesi del 2003), risultato della crescita dell’attività (+8%), della componente riferita alla variazione del perimetro di consolidamento (+0,1%) e dell’impatto negativo (-1,6%) legato alle variazioni dei tassi di cambio. Alla crescita dei ricavi consolidati hanno contribuito maggiormente Francia, Italia e Nord America nell’ambito dei mercati maturi e Turchia, Bulgaria e Thailandia nei Paesi emergenti, mentre un calo si è registrato in Belgio e, in misura più contenuta e per ragioni specifiche, in Spagna e Marocco. Il margine operativo lordo, grazie al forte impulso registrato nel secondo trimestre dell’anno, è stato nel semestre pari a 538,2 milioni, con un incremento del 9,6% rispetto all’analogo periodo 2003. Il maggior contributo in valore assoluto all’incremento dei risultati è venuto dall’Unione europea, grazie soprattutto ai positivi risultati della Francia. Significativo è stato anche il progresso dei Paesi emergenti particolarmente in relazione all’andamento rilevato in Turchia, Thailandia e Bulgaria. E’ inoltre proseguito il buon recupero del Nord America, i cui risultati sono tuttavia penalizzati nella loro espressione in euro dal deprezzamento del dollaro nei confronti dell’euro. A tale proposito va rilevato che l’apprezzamento dell’euro nei confronti delle altre valute ha comportato, a livello di margine operativo lordo, un effetto negativo di conversione pari a 7,1 milioni. In presenza di un livello di ammortamenti e altre svalutazioni sostanzialmente stabile rispetto al 1° semestre 2003, il risultato operativo (348,6 milioni) ha registrato un progresso del 15,8% con un’incidenza sui ricavi cresciuta dal 14,2% al 15,4%.
Ricavi E Ricavi Margine Operativo Lordo
Risultati Operativi 1° semestre Var.% vs. 1° 1° semestre Var.% vs. 1°
(milioni di euro) 2004 sem. 2003 2004 sem. 2003
Unione europea 1.700,3 6,7 387,9 7,8
Nord America 244,5 2,8 39,4 9,9
Asia(*) 122,9 21,0 42,6 27,0
Altri Paesi emergenti 208,3 5,6 68,0 21,2
Trading e altri 105,3 7,7 0,3 n.S.
Eliminazioni per scambi tra aree (119,2) n.S. - -
Totale 2.262,1 6,5 538,2 9,6
(*) include il Kazakistan nel 2004 n.S .: non significativo Il progresso segnato nei risultati di gestione, la sensibile riduzione degli oneri finanziari netti (42,9 milioni, in calo del 28,1% rispetto al primo semestre 2003) e il maggior apporto delle società consolidate con il metodo del patrimonio netto, hanno determinato, nonostante un saldo negativo delle componenti straordinarie, un significativo miglioramento dei risultati del semestre. L’utile netto totale del periodo è stato di 178,8 milioni in aumento del 23,9%. L’utile netto di competenza del gruppo ha toccato i 129,4 milioni, superiore del 21,6% rispetto ai primi sei mesi dello scorso esercizio. Nei primi sei mesi dell’esercizio 2004 gli investimenti sono stati pari a 146,3 milioni, in calo di 67,2 milioni rispetto al primo semestre 2003 sostanzialmente per minori investimenti finanziari. Al 30 giugno 2004 l’indebitamento finanziario netto è ammontato a 1.882,2 milioni (1.919,3 milioni compresi i titoli subordinati a durata indeterminata, Tsdi) in aumento di 84,3 milioni rispetto a fine 2003, ma in calo di 300,2 milioni rispetto al 30 giugno 2003. L’incremento nel semestre è stato principalmente determinato da flussi finanziari per investimenti (146,3 milioni) e dividendi (121,0 milioni), parzialmente compensati dal totale dei flussi di gestione (177,0 milioni) che hanno scontato un appesantimento, peraltro fisiologico nel 1° semestre, del capitale d’esercizio. Il rapporto tra indebitamento finanziario netto totale (inclusi i Tsdi) e patrimonio netto al 30 giugno 2004 risultava pari al 66,0% (65,4% al 31 dicembre 2003 e 83,1% al 30 giugno 2003); il rapporto con il margine operativo lordo è passato da 1,74 a fine dicembre 2003 a 1,73 alla fine del 1° semestre 2004 (2,06 alla fine del 1° semestre 2003). Al 30 giugno 2004 il patrimonio netto totale era pari a 2.906,5 milioni, in aumento di 81,2 milioni rispetto alla fine dello scorso esercizio. Italcementi Spa - La Capogruppo Italcementi Spa ha realizzato nel periodo ricavi per 484,1 milioni, in progresso del 3,9% rispetto al 1° semestre 2003. Malgrado una flessione dei risultati operativi, che hanno risentito dell’appesantimento dei costi di gestione legati soprattutto all’incremento del costo dei combustibili, la società ha conseguito un utile netto di 83,3 milioni, superiore del 14,4% rispetto all’utile realizzato nello stesso periodo dello scorso esercizio (72,8 milioni). Sul risultato hanno influito proventi straordinari per 9,3 milioni conseguenti alla eliminazione (ai soli effetti del bilancio civilistico) delle interferenze fiscali pregresse in applicazione delle disposizione di legge (legge Vietti). Qualora non fosse stato applicato tale criterio il risultato di Italcementi Spa sarebbe stato di 75,2 milioni con un incremento del 3,4% sul primo semestre 2003. Avvenimenti Dopo La Chiusura Del Semestre - Come già noto, lo scorso 9 agosto l’Autorità Garante per la Concorrenza e del Mercato, nell’ambito di un’inchiesta nei confronti di 11 società operanti nel mercato del calcestruzzo, ha notificato alle controllate Calcestruzzi spa e Cemencal spa un’ammenda complessiva di 11.850.000 euro. Le due società del Gruppo, che hanno già comunicato l’intenzione di opporre ricorso presso il Tar del Lazio, hanno ritenuto opportuno contabilizzare già al 30 giugno scorso, per motivi di natura cautelativa e di trasparenza, un accantonamento - recepito nel bilancio consolidato - pari all’intero ammontare delle ammende. Previsioni - L’instabilità dello scenario internazionale e lo sfavorevole andamento dei prezzi delle materie prime di base (in particolare quelle energetiche), non consentono di proiettare sulla seconda parte dell’anno un trend così positivo come quello riportato nel primo semestre. Pure il settore delle costruzioni, che ha segnato un andamento favorevole (anche per ragioni contingenti quali le condizioni meteo) potrebbe registrare un rallentamento nel prosieguo dell’anno. Tenuto peraltro conto dei buoni progressi già realizzati nella prima parte dell’anno, a meno di eventi oggi non prevedibili, il risultato prima delle componenti straordinarie per l’intero esercizio 2004 dovrebbe mantenersi a un livello superiore a quello corrispondente del 2003.
 
   
   
GRUPPO IT HOLDING: IL CDA APPROVA I DATI CONSOLIDATI AL 30 GIUGNO 2004. RICAVI NETTI CONSOLIDATI A 350,6 MILIONI (+13,0% RISPETTO AL 30 GIUGNO 2003 A PERIMETRO OMOGENEO) MARGINE OPERATIVO LORDO A 44,7 MILIONI (+12,0%)  
 
Milano, 7 settembre 2004: Approvati oggi dal Consiglio di Amministrazione di It Holding i positivi risultati al 30 giugno 2004. I ricavi netti consolidati salgono a 350,6 milioni di euro, in crescita del 13,0% a perimetro omogeneo (ovvero senza considerare il fatturato 2003 della divisione profumi, ceduta nel gennaio 2004, e quello relativo ai marchi Romeo Gigli e Gentryportofino, ceduti nel mese di aprile 2004), considerando anche i cambi costanti +14,5% (+9,9% con il nuovo perimetro di consolidamento e a cambi correnti). Gli ottimi risultati del marchio Ferré testimoniano che il turnaround è completato, e l'offerta di tutti i prodotti della maison di via Pontaccio è ben accolta dal mercato. Il fatturato del semestre cresce del 16,2% a 61,9 milioni di euro. Eccellente anche l'andamento dei margini reddituali, con la crescita del Margine Operativo Lordo (+12,0%, pari a 44,7 milioni di euro), a testimonianza dei recuperi di efficienza realizzati all'interno del Gruppo. In crescita di oltre un punto percentuale anche l'incidenza del Risultato Operativo sui ricavi netti consolidati (dal 5,4% al 6,5%, pari a 22,8 milioni), grazie ai minori ammortamenti di immobilizzazioni immateriali derivanti dalle svalutazioni effettuate in sede di bilancio 2003. La sensibile riduzione degli oneri finanziari ha infine contribuito a raggiungere un risultato ante imposte superiore a 20 milioni di euro, rispetto agli 0,9 milioni del 30 giugno 2003. La posizione finanziaria consolidata — pari a 288,7 milioni — è in linea con quella al 31 marzo 2004. "I dati che abbiamo approvato ci fanno guardare con fiducia ai prossimi mesi" — ha affermato il Presidente e Amministratore Delegato Tonino Perna. "I segnali positivi sono molteplici: si rafforza la dinamica dei ricavi in tutte le aree di business e — come ci eravamo impegnati all'inizio dell'anno — i margini crescono in modo più che proporzionale dei ricavi netti, a conferma di significativi progressi in termini di efficienza e sinergie all'interno del Gruppo." "La ricerca di una più equilibrata struttura finanziaria rimane la nostra priorità" — conclude Perna — "e, dopo il riacquisto parziale dell'Eurobond Ferré Finance avvenuto nei primi mesi dell'anno, si conferma l'obiettivo di rifinanziare il debito del Gruppo entro la fine dell'anno". Gruppo It Holding: dati al 30 giugno 2004 Tabella 1. Ricavi netti suddivisi per settore di attività
30/0612004 % sui ricavi netti 30/0612003 % sui ricavi netti variazione %
(Milioni di euro)
Abbigliamento e accessori Occhiali Profumi Royalty Elisioni 303,5 44,5 - 5,0 (2,3) 86,6 12,7 n.S. 1,4 n.S. 276,2 29,1 6,9 9,5 (2,8) 86,6 9,1 2,2 3,0 n.S. 9,9 52,9 n.S. (47,4) (17,9)
Ricavi netti 350,6 100,0 318,9 100,0 9,9
n.S.: non significativo
Significativa la crescita di entrambe le aree di business. La divisione abbigliamento e accessori è cresciuta del 9,9%, anche grazie al successo delle linee Ferré. Ottima la performance della divisione occhiali: la controllata Allison ha raggiunto un fatturato netto pari a 44,5 milioni di euro, in crescita del 52,9%, grazie alle linee Ferré e al lancio di nuove collezioni. Importante l'incremento in termini assoluti e percentuali registrato dai ricavi riconducibili ai prodotti a marchio Ferré, che crescono a 61,9 milioni di euro, per un'incidenza sui ricavi netti consolidati pari al 17,7% . Tabella 2. Ricavi netti per area geografica
30/06/2004 % sui ricavi netti 30/06/2003 % sui ricavi netti variazione %
(Milioni di euro)
Italia 152,5 43,5 126,4 39,6 20,6
Europa * 121,8 34,8 115,8 36,3 5,2
America 35,6 10,2 36,3 11,4 (1,9)
Estremo Oriente e Giappone 24,7 7,0 12,5 4,0 97,6
Resto del mondo 13,1 3,7 20,8 6,4 (37,0)
Royalty 2,9 0,8 7,1 2,2 (59,2)
Ricavi netti 350,6 100,0 318,9 100,0 9,9
* Europa esclusa Italia Continua il buon andamento delle vendite nel principale mercato di riferimento - l'Italia - con un fatturato di 152,5 milioni, in crescita del 20,6% e con un'incidenza sul totale ricavi che si attesta a 43,5%. Buona la tenuta in America (-1,9%, a fronte di una svalutazione media del dollaro sull'euro dell'11,4% rispetto al 30 giugno 2003) e ottima la ripresa in Estremo Oriente e Giappone (24,7 milioni di euro, per un'incidenza che sale dal 4,0% al 7,0%). Tabella 3. Ricavi netti suddivisi per canale distributivo
30/06/2004 % sui ricavi netti 30/06/2003 % sui ricavi netti variazione %
(Milioni di euro)
Fatturato wholesale Fatturato retail diretto Royalty 325,8 21,9 2,9 92,9 6,2 0,8 292,4 19,4 7,1 91,7 6,1 2,2 11,4 12,9 (59,2)
Ricavi netti 350,6 100,0 318,9 100,0 9,9
A livello di canale distributivo, è da segnalare sia l'incremento del fatturato retail, sia del canale wholesale, a conferma dell'appeal delle collezioni del gruppo.
 
   
   
GRUPPO IT HOLDING: IL CDA APPROVA I DATI CONSOLIDATI AL 30 GIUGNO 2004. RICAVI NETTI CONSOLIDATI A 350,6 MILIONI (+13,0% RISPETTO AL 30 GIUGNO 2003 A PERIMETRO OMOGENEO) MARGINE OPERATIVO LORDO A 44,7 MILIONI (+12,0%)  
 
Milano, 7 settembre 2004: Approvati oggi dal Consiglio di Amministrazione di It Holding i positivi risultati al 30 giugno 2004. I ricavi netti consolidati salgono a 350,6 milioni di euro, in crescita del 13,0% a perimetro omogeneo (ovvero senza considerare il fatturato 2003 della divisione profumi, ceduta nel gennaio 2004, e quello relativo ai marchi Romeo Gigli e Gentryportofino, ceduti nel mese di aprile 2004), considerando anche i cambi costanti +14,5% (+9,9% con il nuovo perimetro di consolidamento e a cambi correnti). Gli ottimi risultati del marchio Ferré testimoniano che il turnaround è completato, e l'offerta di tutti i prodotti della maison di via Pontaccio è ben accolta dal mercato. Il fatturato del semestre cresce del 16,2% a 61,9 milioni di euro. Eccellente anche l'andamento dei margini reddituali, con la crescita del Margine Operativo Lordo (+12,0%, pari a 44,7 milioni di euro), a testimonianza dei recuperi di efficienza realizzati all'interno del Gruppo. In crescita di oltre un punto percentuale anche l'incidenza del Risultato Operativo sui ricavi netti consolidati (dal 5,4% al 6,5%, pari a 22,8 milioni), grazie ai minori ammortamenti di immobilizzazioni immateriali derivanti dalle svalutazioni effettuate in sede di bilancio 2003. La sensibile riduzione degli oneri finanziari ha infine contribuito a raggiungere un risultato ante imposte superiore a 20 milioni di euro, rispetto agli 0,9 milioni del 30 giugno 2003. La posizione finanziaria consolidata — pari a 288,7 milioni — è in linea con quella al 31 marzo 2004. "I dati che abbiamo approvato ci fanno guardare con fiducia ai prossimi mesi" — ha affermato il Presidente e Amministratore Delegato Tonino Perna. "I segnali positivi sono molteplici: si rafforza la dinamica dei ricavi in tutte le aree di business e — come ci eravamo impegnati all'inizio dell'anno — i margini crescono in modo più che proporzionale dei ricavi netti, a conferma di significativi progressi in termini di efficienza e sinergie all'interno del Gruppo." "La ricerca di una più equilibrata struttura finanziaria rimane la nostra priorità" — conclude Perna — "e, dopo il riacquisto parziale dell'Eurobond Ferré Finance avvenuto nei primi mesi dell'anno, si conferma l'obiettivo di rifinanziare il debito del Gruppo entro la fine dell'anno". Gruppo It Holding: dati al 30 giugno 2004 Tabella 1. Ricavi netti suddivisi per settore di attività
30/0612004 % sui ricavi netti 30/0612003 % sui ricavi netti variazione %
(Milioni di euro)
Abbigliamento e accessori Occhiali Profumi Royalty Elisioni 303,5 44,5 - 5,0 (2,3) 86,6 12,7 n.S. 1,4 n.S. 276,2 29,1 6,9 9,5 (2,8) 86,6 9,1 2,2 3,0 n.S. 9,9 52,9 n.S. (47,4) (17,9)
Ricavi netti 350,6 100,0 318,9 100,0 9,9
n.S.: non significativo
Significativa la crescita di entrambe le aree di business. La divisione abbigliamento e accessori è cresciuta del 9,9%, anche grazie al successo delle linee Ferré. Ottima la performance della divisione occhiali: la controllata Allison ha raggiunto un fatturato netto pari a 44,5 milioni di euro, in crescita del 52,9%, grazie alle linee Ferré e al lancio di nuove collezioni. Importante l'incremento in termini assoluti e percentuali registrato dai ricavi riconducibili ai prodotti a marchio Ferré, che crescono a 61,9 milioni di euro, per un'incidenza sui ricavi netti consolidati pari al 17,7% . Tabella 2. Ricavi netti per area geografica
30/06/2004 % sui ricavi netti 30/06/2003 % sui ricavi netti variazione %
(Milioni di euro)
Italia 152,5 43,5 126,4 39,6 20,6
Europa * 121,8 34,8 115,8 36,3 5,2
America 35,6 10,2 36,3 11,4 (1,9)
Estremo Oriente e Giappone 24,7 7,0 12,5 4,0 97,6
Resto del mondo 13,1 3,7 20,8 6,4 (37,0)
Royalty 2,9 0,8 7,1 2,2 (59,2)
Ricavi netti 350,6 100,0 318,9 100,0 9,9
* Europa esclusa Italia Continua il buon andamento delle vendite nel principale mercato di riferimento - l'Italia - con un fatturato di 152,5 milioni, in crescita del 20,6% e con un'incidenza sul totale ricavi che si attesta a 43,5%. Buona la tenuta in America (-1,9%, a fronte di una svalutazione media del dollaro sull'euro dell'11,4% rispetto al 30 giugno 2003) e ottima la ripresa in Estremo Oriente e Giappone (24,7 milioni di euro, per un'incidenza che sale dal 4,0% al 7,0%). Tabella 3. Ricavi netti suddivisi per canale distributivo
30/06/2004 % sui ricavi netti 30/06/2003 % sui ricavi netti variazione %
(Milioni di euro)
Fatturato wholesale Fatturato retail diretto Royalty 325,8 21,9 2,9 92,9 6,2 0,8 292,4 19,4 7,1 91,7 6,1 2,2 11,4 12,9 (59,2)
Ricavi netti 350,6 100,0 318,9 100,0 9,9
A livello di canale distributivo, è da segnalare sia l'incremento del fatturato retail, sia del canale wholesale, a conferma dell'appeal delle collezioni del gruppo.
 
   
   
MARCONI: ESTINTO IN TOTO IL DEBITO CONTRATTO ALL' EPOCA DELLA RISTRUTTURAZIONE FINANZIARIA  
 
Londra, 7 Settembre 2004 - Marconi Corporation plc ha annunciato il 2 settembre di aver completato, a soli sedici mesi dalla ristrutturazione finanziaria avvenuta il 19 maggio 2003, l'estinzione del debito pari a 1,2 miliardi di dollari Usa. Secondo i termini concordati all'epoca, il debito avrebbe dovuto essere estinto entro il 2008. L'ultima tranche di Senior Secured Notes, pari a 717 milioni di dollari Usa, e' stata estinta il primo settembre 2004, mentre 487 milioni di dollari Usa di Junior Secured Notes erano gia' stati estinti all'inizio dell'anno. Mike Parton, Chief Executive, ha commentato: "Il rilancio del Gruppo e' stato oggi completato grazie all'estinzione del debito da noi contratto a fronte della ristrutturazione finanziaria. Abbiamo cosi' eliminato l'onere di un interesse passivo pari ad oltre 100 milioni di dollari annui". "L'aver estinto il debito con cosi' largo anticipo rappresenta un eccellente risultato. Abbiamo oggi a disposizione una solida struttura finanziaria e possiamo concentrarci completamente sull'accrescimento del business".  
   
   
MARCONI: ESTINTO IN TOTO IL DEBITO CONTRATTO ALL' EPOCA DELLA RISTRUTTURAZIONE FINANZIARIA  
 
Londra, 7 Settembre 2004 - Marconi Corporation plc ha annunciato il 2 settembre di aver completato, a soli sedici mesi dalla ristrutturazione finanziaria avvenuta il 19 maggio 2003, l'estinzione del debito pari a 1,2 miliardi di dollari Usa. Secondo i termini concordati all'epoca, il debito avrebbe dovuto essere estinto entro il 2008. L'ultima tranche di Senior Secured Notes, pari a 717 milioni di dollari Usa, e' stata estinta il primo settembre 2004, mentre 487 milioni di dollari Usa di Junior Secured Notes erano gia' stati estinti all'inizio dell'anno. Mike Parton, Chief Executive, ha commentato: "Il rilancio del Gruppo e' stato oggi completato grazie all'estinzione del debito da noi contratto a fronte della ristrutturazione finanziaria. Abbiamo cosi' eliminato l'onere di un interesse passivo pari ad oltre 100 milioni di dollari annui". "L'aver estinto il debito con cosi' largo anticipo rappresenta un eccellente risultato. Abbiamo oggi a disposizione una solida struttura finanziaria e possiamo concentrarci completamente sull'accrescimento del business".  
   
   
UNA SCARSA FIDUCIA DEI CONSUMATORI AFFLIGGE L'EUROPA COME EVIDENZIA L'INDICE BLOOMBERG RETAIL PMI SCESO A 49,7 IL PRIMO BLOOMBERG RETAIL PMI - EUROZONE PUBBLICATO IERI  
 
Londra, 7 settembre - Pubblicato ufficialmente ieri, il Bloomberg Retail Purchasing Managers Index (Pmi) evidenzia una diminuzione delle vendite al dettaglio per l'area dell'euro. Il Bloomberg Retail Pmi, un barometro autorevole del settore al dettaglio nella Zona dell'euro, è diminuito di un punto e mezzo in agosto, scendendo a 49,7 dal 51,2 di luglio. I valori dell'indice superiori a 50,0 indicano un aumento delle vendite nel mese, quelli inferiori una diminuzione. L'aumento mensile delle vendite in Germania è stato controbilanciato da una caduta marginale delle vendite in Francia e da una diminuzione più marcata in Italia. A detta dei rivenditori, la diminuzione delle vendite è imputabile all'agguerrita concorrenza, alla scarsa fiducia dei consumatori ed alla riluttanza a spendere. I risultati evidenziano solamente una lieve diminuzione nella Zona dell'euro nelle vendite per tipologia rispetto all'anno precedente, nonostante una diminuzione più marcata nelle vendite annue, come risulta da un valore dell'indice di 49,0 (aumentato rispetto al 48,8 di luglio). Anche in Germania si evidenzia un calo delle vendite annue, nonostante l'indice sia salito a 48,8 dal 45,0 di luglio, il che indica un miglioramento a livello di percentuale di diminuzione. La Francia, dal canto suo, ha fatto registrare un aumento significativo delle vendite annue, con l'indice salito a 54,8. Mediamente in agosto le vendite effettive non hanno raggiunto gli obiettivi dei rivenditori. Il settore alimenti e bevande ha evidenziato la diminuzione più accentuata, mentre quello dell'abbigliamento e calzature è stato l'unico ad aver raggiunto gli obiettivi. Inoltre i rivenditori si sono mostrati pessimisti anche per quanto riguarda il probabile andamento delle vendite a settembre. I risultati odierni escono in concomitanza con la pubblicazione del Bloomberg Retail Purchasing Managers Index (Pmi), un nuovo indicatore delle condizioni economiche del settore della vendita al dettaglio nella Zona dell'euro. Si tratta del primo indicatore di questo tipo in Europa, finalizzato a fornire alle aziende, alle pubbliche amministrazioni, alle banche centrali, agli economisti ed agli analisti i dati più accurati ed aggiornati sul settore suddetto nella Zona dell'euro. Il Bloomberg Retail Pmi, compilato da Ntc Research Ltd, si basa su domande poste ad oltre 1.000 funzionari del settore in Germania, Francia e Italia, paesi che rappresentano circa il 75 % del totale delle vendite al dettaglio nella Zona dell'euro. I dati nazionali vengono ponderati sulla base del contributo dei singoli paesi al totale delle vendite al dettaglio nella Zona dell'euro e formano il Bloomberg Eurozone Retail Pmi. L'indice tiene sotto osservazione i cambiamenti a livello di vendite al dettaglio, i risultati ottenuti rispetto agli obiettivi di vendita prefissati, le scorte, i prezzi, i dati occupazionali ed altri indicatori chiave. I dati verranno pubblicati all'incirca un mese prima dei dati governativi ufficiali. Tra gli altri risultati figurano il calo per il quarto mese consecutivo nell'acquisto di prodotti da rivendere al dettaglio nei tre paesi osservati. Anche le scorte sono diminuite per il terzo mese consecutivo dato che i rivenditori hanno razionalizzato il magazzino. Gli aumenti dei prezzi delle materie prime sono stati indicati quale motivo principale della spirale dei prezzi d'acquisto. Abbinato ad un'agguerrita concorrenza, questo aspetto ha ridotto ulteriormente i margini dei rivenditori che hanno fatto registrare una marcata caduta in tutta la regione. A seguito di questi risultati piatti o negativi, i livelli occupazionali nella Zona dell'euro sono diminuiti ancora in agosto. L'indice è sceso dal 47,4 di luglio a 46,6, indicando un incremento delle perdite del posto di lavoro. Tutti e tre i paesi hanno dichiarato una riduzione dell'occupazione, più accentuata in Germania. L'indice Bloomberg Retail Pmi verrà pubblicato dapprima sul servizio Bloomberg Professional alle 09.00 Gmt e sarà seguà¬to da un comunicato stampa generale e dall'analisi sulla Bloomberg Television a partire dalle 10.00 Gmt alle date seguenti: - dati di settembre: 6 ottobre 2004; - dati di ottobre: 8 novembre 2004; - dati di novembre: 6 dicembre 2004.  
   
   
UNA SCARSA FIDUCIA DEI CONSUMATORI AFFLIGGE L'EUROPA COME EVIDENZIA L'INDICE BLOOMBERG RETAIL PMI SCESO A 49,7 IL PRIMO BLOOMBERG RETAIL PMI - EUROZONE PUBBLICATO IERI  
 
Londra, 7 settembre - Pubblicato ufficialmente ieri, il Bloomberg Retail Purchasing Managers Index (Pmi) evidenzia una diminuzione delle vendite al dettaglio per l'area dell'euro. Il Bloomberg Retail Pmi, un barometro autorevole del settore al dettaglio nella Zona dell'euro, è diminuito di un punto e mezzo in agosto, scendendo a 49,7 dal 51,2 di luglio. I valori dell'indice superiori a 50,0 indicano un aumento delle vendite nel mese, quelli inferiori una diminuzione. L'aumento mensile delle vendite in Germania è stato controbilanciato da una caduta marginale delle vendite in Francia e da una diminuzione più marcata in Italia. A detta dei rivenditori, la diminuzione delle vendite è imputabile all'agguerrita concorrenza, alla scarsa fiducia dei consumatori ed alla riluttanza a spendere. I risultati evidenziano solamente una lieve diminuzione nella Zona dell'euro nelle vendite per tipologia rispetto all'anno precedente, nonostante una diminuzione più marcata nelle vendite annue, come risulta da un valore dell'indice di 49,0 (aumentato rispetto al 48,8 di luglio). Anche in Germania si evidenzia un calo delle vendite annue, nonostante l'indice sia salito a 48,8 dal 45,0 di luglio, il che indica un miglioramento a livello di percentuale di diminuzione. La Francia, dal canto suo, ha fatto registrare un aumento significativo delle vendite annue, con l'indice salito a 54,8. Mediamente in agosto le vendite effettive non hanno raggiunto gli obiettivi dei rivenditori. Il settore alimenti e bevande ha evidenziato la diminuzione più accentuata, mentre quello dell'abbigliamento e calzature è stato l'unico ad aver raggiunto gli obiettivi. Inoltre i rivenditori si sono mostrati pessimisti anche per quanto riguarda il probabile andamento delle vendite a settembre. I risultati odierni escono in concomitanza con la pubblicazione del Bloomberg Retail Purchasing Managers Index (Pmi), un nuovo indicatore delle condizioni economiche del settore della vendita al dettaglio nella Zona dell'euro. Si tratta del primo indicatore di questo tipo in Europa, finalizzato a fornire alle aziende, alle pubbliche amministrazioni, alle banche centrali, agli economisti ed agli analisti i dati più accurati ed aggiornati sul settore suddetto nella Zona dell'euro. Il Bloomberg Retail Pmi, compilato da Ntc Research Ltd, si basa su domande poste ad oltre 1.000 funzionari del settore in Germania, Francia e Italia, paesi che rappresentano circa il 75 % del totale delle vendite al dettaglio nella Zona dell'euro. I dati nazionali vengono ponderati sulla base del contributo dei singoli paesi al totale delle vendite al dettaglio nella Zona dell'euro e formano il Bloomberg Eurozone Retail Pmi. L'indice tiene sotto osservazione i cambiamenti a livello di vendite al dettaglio, i risultati ottenuti rispetto agli obiettivi di vendita prefissati, le scorte, i prezzi, i dati occupazionali ed altri indicatori chiave. I dati verranno pubblicati all'incirca un mese prima dei dati governativi ufficiali. Tra gli altri risultati figurano il calo per il quarto mese consecutivo nell'acquisto di prodotti da rivendere al dettaglio nei tre paesi osservati. Anche le scorte sono diminuite per il terzo mese consecutivo dato che i rivenditori hanno razionalizzato il magazzino. Gli aumenti dei prezzi delle materie prime sono stati indicati quale motivo principale della spirale dei prezzi d'acquisto. Abbinato ad un'agguerrita concorrenza, questo aspetto ha ridotto ulteriormente i margini dei rivenditori che hanno fatto registrare una marcata caduta in tutta la regione. A seguito di questi risultati piatti o negativi, i livelli occupazionali nella Zona dell'euro sono diminuiti ancora in agosto. L'indice è sceso dal 47,4 di luglio a 46,6, indicando un incremento delle perdite del posto di lavoro. Tutti e tre i paesi hanno dichiarato una riduzione dell'occupazione, più accentuata in Germania. L'indice Bloomberg Retail Pmi verrà pubblicato dapprima sul servizio Bloomberg Professional alle 09.00 Gmt e sarà seguà¬to da un comunicato stampa generale e dall'analisi sulla Bloomberg Television a partire dalle 10.00 Gmt alle date seguenti: - dati di settembre: 6 ottobre 2004; - dati di ottobre: 8 novembre 2004; - dati di novembre: 6 dicembre 2004.  
   
   
MODA E DESIGN ITALIANI: ALLA CONQUISTA DELL’EST UNA MISSIONE D’AFFARI IN GIAPPONE E COREA DAL 6 AL 13 NOVEMBRE E UN SITO INTERNET A DISPOSIZIONE DELLE IMPRESE  
 
Milano, 7 settembre 2004. La moda e il design italiani piacciono in Oriente: il 33% dell’export nazionale verso Giappone e Corea del Sud è costituito da vestiti e accessori di abbigliamento (17%), articoli da viaggio e borse (5,7%), filati e tessuti (5,6%), calzature (4,8%), mobili e loro parti (3,3%). Mentre l’Italia importa soprattutto veicoli su strada (34,5%) e apparecchi per la telecomunicazione e la registrazione, riproduzione del suono (10%). E sono 12.542 le imprese impegnate in un interscambio che complessivamente nei primi tre mesi dell’anno ha superato i 3 miliardi di euro: oltre 2 miliardi e 700 milioni di euro verso il Giappone e 1 miliardo verso la Corea del Sud. Tra le regioni il posto d’onore va alla Lombardia con il 45% dell’import verso i due Paesi asiatici e il 30,2% dell’export. Bene nell’export anche Emilia Romagna (14,2%), Veneto (12,6%) e Toscana (11,2%). Nell’import Lazio (17%), Piemonte (9,6%) e Abruzzo (6,2%). Emerge da un’elaborazione della Camera di commercio di Milano su dati Istat, I trimestre 2004 e su dati del Registro delle Imprese luglio 2004. E il progetto "Design Oriente" nasce proprio per sostenere e incentivare la diffusione dei prodotti italiani che si contraddistinguono per il loro design in Giappone e Corea del Sud. Dal 23 al 25 giugno 35 aziende italiane si sono già recate a Tokyo alla fiera Interior Lifestyle. Missione imprenditoriale e incontri d'affari a Tokyo e Seoul dal 6 al 13 novembre a favore delle aziende attive nei seguenti settori: arredamento e arredobagno, illuminotecnica, beni di consumo, beni per la comunicazione e l'elettronica, beni per la produzione, beni sociali, grafica e multimedialità, design industriale, studi di design. Per supportare le aziende che aderiscono alle varie iniziative e mettere a disposizione degli operatori del settore le informazioni e i contatti raccolti, Promos, azienda speciale della Camera di commercio di Milano per le attività internazionali, ha realizzato il sito web www.Italyjapandesign.com. Il progetto “Design Oriente”, nato dall'accordo di programma tra Ministero delle Attività Produttive e Unioncamere, è realizzato da Promos/camera di commercio di Milano, Ice, Centro Estero Camere di Commercio Piemontesi, Promofirenze, Vicenza Qualità e Camera di Commercio di Campobasso. Per informazioni e adesioni, contattare Promos/camera di commercio di Milano: tel. 02.8515.5310; e-mail: ostano@mi.Camcom.it " Dati interscambio Italia – Giappone/corea per regioni. Elaborazione Camera di commercio di Milano su dati Istat. Valori in euro I trim. 04
regione corea del Sud I trim. 04 giappone I trim. 04 Tot. 2 Paesi I trim. 04 Tot. 2 Paesi I trim. 04 % su tot Corea I trim. 04 % su tot Giappone I trim. 04 % su tot. 2 Paesi I trim.04
import export import export import export import export import export import export
Piemonte 22.704.370 39.853.269 192.926.927 121.372.597 215.631.297 161.225.866 3,6% 8,9% 11,9% 11,1% 9,6% 10,5%
Valle d'Aosta 1.583.369 1.819.962 1.956.256 510.098 3.539.625 2.330.060 0,3% 0,4% 0,1% 0,0% 0,2% 0,2%
Lombardia 408.493.556 153.082.153 602.246.463 312.730.769 1.010.740.019 465.812.922 65,2% 34,0% 37,2% 28,7% 45,1% 30,2%
Liguria 6.583.591 2.666.330 12.509.102 11.319.927 19.092.693 13.986.257 1,1% 0,6% 0,8% 1,0% 0,9% 0,9%
Trentino- 2.446.290 7.651.809 16.074.984 10.667.676 18.521.274 18.319.485 0,4% 1,7% 1,0% 1,0% 0,8% 1,2%
Veneto 26.791.683 53.933.021 96.968.554 139.342.492 123.760.237 193.275.513 4,3% 12,0% 6,0% 12,8% 5,5% 12,6%
Friuli Ven. Giulia 6.365.074 7.445.344 13.586.925 13.698.228 19.951.999 21.143.572 1,0% 1,7% 0,8% 1,3% 0,9% 1,4%
Emilia Romagna 33.480.915 49.382.612 72.157.307 169.202.779 105.638.222 218.585.391 5,3% 11,0% 4,5% 15,5% 4,7% 14,2%
Toscana 13.272.696 46.861.083 80.646.754 126.011.221 93.919.450 172.872.304 2,1% 10,4% 5,0% 11,6% 4,2% 11,2%
Umbria 925.900 3.251.959 5.017.071 7.972.896 5.942.971 11.224.855 0,1% 0,7% 0,3% 0,7% 0,3% 0,7%
Marche 1.757.108 11.278.962 12.245.571 32.773.552 14.002.679 44.052.514 0,3% 2,5% 0,8% 3,0% 0,6% 2,9%
Lazio 54.444.313 25.669.427 323.868.210 35.281.232 378.312.523 60.950.659 8,7% 5,7% 20,0% 3,2% 16,9% 4,0%
Abruzzo 7.635.689 2.673.250 131.242.716 18.427.038 138.878.405 21.100.288 1,2% 0,6% 8,1% 1,7% 6,2% 1,4%
Molise 177.027 330.160 2.094.675 8.524.549 2.271.702 8.854.709 0,0% 0,1% 0,1% 0,8% 0,1% 0,6%
Campania 33.540.425 8.711.077 15.793.896 32.385.538 49.334.321 41.096.615 5,4% 1,9% 1,0% 3,0% 2,2% 2,7%
Puglia 3.792.290 9.914.915 7.024.954 13.718.923 10.817.244 23.633.838 0,6% 2,2% 0,4% 1,3% 0,5% 1,5%
Basilicata 90.122 226.433 148.939 1.994.430 239.061 2.220.863 0,0% 0,1% 0,0% 0,2% 0,0% 0,1%
Calabria 581.875 287.433 21.975.046 1.668.768 22.556.921 1.956.201 0,1% 0,1% 1,4% 0,2% 1,0% 0,1%
Sicilia 1.492.407 24.455.459 6.905.729 26.294.300 8.398.136 50.749.759 0,2% 5,4% 0,4% 2,4% 0,4% 3,3%
Sardegna 173.060 117.948 1.404.989 5.408.459 1.578.049 5.526.407 0,0% 0,0% 0,1% 0,5% 0,1% 0,4%
altro 0 149.761 0 877.778 0 1.027.539 0,0% 0,0% 0,0% 0,1% 0,0% 0,1%
Italia 626.331.760 449.762.367 1.616.795.068 1.090.183.250 2.243.126.828 1.539.945.617 100,0% 100,0% 100,0% 100,0% 100,0% 100,0%
import –export Italia – Giappone/corea del Sud per settori. I trim. 2004
Settori Tot Italia% su tot % su tot
import export import export
84-Vestiti e accessori di abbigliamento 9.253.116 261.122.826 0,4% 17,0%
78-Veicoli su strada (incl. I veicoli su cuscino d'aria) 773.654.055 111.462.611 34,5% 7,2%
74-Macchine ed apparecchi industriali per uso generale, n.C.a.; loro parti e pezzi staccati 186.775.804 91.635.314 8,3% 6,0%
83-Articoli da viaggio, borse e contenitori simili 875.250 88.147.172 0,0% 5,7%
65-Filati, tessuti, articoli tessili confezionati, n.C.a., e prodotti connessi 59.304.097 86.197.193 2,6% 5,6%
72-Macchine e apparecchi specializzati per particolari industrie 71.581.280 81.523.647 3,2% 5,3%
54-Prodotti medicinali e farmaceutici 32.455.801 74.676.251 1,4% 4,8%
85-Calzature 2.115.678 73.418.491 0,1% 4,8%
89-Manufatti diversi, n.C.a. 31.196.378 53.864.763 1,4% 3,5%
82-Mobili e loro parti; articoli da letto, materassi, cuscini e articoli similari imbottiti 433.021 50.603.433 0,0% 3,3%
77-Macchine ed apparecchi elettrici, n.C.a., e loro parti e pezzi staccati elettrici (incl. Gli equivalenti non elettrici, n.C.a. Di apparecchiature elettriche per uso domestico) 127.687.821 44.457.047 5,7% 2,9%
51-Prodotti chimici organici 64.409.399 44.858.711 2,9% 2,9%
33-Petrolio, prodotti derivati dal petrolio e prodotti connessi 76.401 34.853.894 0,0% 2,3%
66-Articoli di minerali non metallici, n.C.a. 15.768.612 32.264.734 0,7% 2,1%
88-Apparecchi e attrezzature per fotografia e ottica, n.C.a.; orologi 38.868.577 26.885.199 1,7% 1,7%
11-Bevande 78.364 26.817.219 0,0% 1,7%
05-Verdura e frutta 105.586 24.411.833 0,0% 1,6%
71-Macchine generatrici, motori e loro accessori 136.326.344 22.237.547 6,1% 1,4%
87-Strumenti ed apparecchi professionali, scientifici e di controllo, n.C.a. 40.549.845 22.196.425 1,8% 1,4%
69-Lavori di metallo, n.C.a. 24.684.117 21.824.144 1,1% 1,4%
79-Altro materiale da trasporto 55.908.578 19.780.556 2,5% 1,3%
55-Oli essenziali, resinoidi e prodotti per profumeria; preparazioni per toletta, prodotti per pulizia e detersivi 4.890.013 19.431.135 0,2% 1,3%
61-Cuoio e pelli lavorati e articoli in cuoio, n.C.a., e pellicce lavorate 443.321 19.453.464 0,0% 1,3%
04-Cereali e preparazioni a base di cereali 100.846 20.572.468 0,0% 1,3%
57-Materie plastiche sotto forme primarie 32.949.651 19.114.877 1,5% 1,2%
59-Materie e prodotti chimici, n.C.a. 31.451.821 16.896.617 1,4% 1,1%
42-Grassi e oli vegetali fissi, greggi, raffinati o frazionati 236.799 17.154.159 0,0% 1,1%
73-Macchine ed apparecchi per la lavorazione dei metalli 29.774.941 10.404.721 1,3% 0,7%
62-Articoli di gomma, n.C.a. 29.107.852 10.764.799 1,3% 0,7%
93-Transazioni speciali ed articoli speciali non classificati per categoria 2.201.811 10.917.250 0,1% 0,7%
76-Apparecchi ed attrezzature per le telecomunicazioni e la registrazione e riproduzione del suono 221.249.450 9.202.038 9,9% 0,6%
64-Carta, cartoni e lavori di pasta cellulosa, di carta o di cartone 6.237.823 9.413.013 0,3% 0,6%
02-Prodotti lattieri e uova di volatili 69.501 9.211.713 0,0% 0,6%
81-Costruzioni prefabbricate; apparecchiature idrosanitarie, di riscaldamento e di illuminazione, n.C.a. 348.175 7.927.425 0,0% 0,5%
63-Articoli in sughero e in legno (escl. I mobili) 152.797 7.455.073 0,0% 0,5%
67-Ferro ed acciaio 105.607.650 6.201.782 4,7% 0,4%
29-Materie gregge di origine animale o vegetale, n.C.a. 1.968.202 6.537.395 0,1% 0,4%
09-Prodotti e preparazioni alimentari n.C.a. 390.825 5.772.211 0,0% 0,4%
58-Materie plastiche sotto forme non primarie 15.811.590 5.098.253 0,7% 0,3%
53-Prodotti per tintura e per concia e coloranti 7.681.638 4.573.729 0,3% 0,3%
52-Prodotti chimici inorganici 3.760.311 4.354.036 0,2% 0,3%
24-Sughero e legno 0 3.956.156 0,0% 0,3%
75-Macchine ed apparecchi per ufficio o per il trattamento automatico dell'informazione 51.495.985 2.724.514 2,3% 0,2%
68-Metalli non ferrosi 5.067.576 3.628.091 0,2% 0,2%
12-Tabacchi greggi e lavorati 30.692 2.765.756 0,0% 0,2%
01-Carni e preparazioni di carne 12.860 3.532.700 0,0% 0,2%
26-Fibre tessili (escl. Nastri di lana (tops) ed altre lane pettinate) e loro cascami (non trasformati in fili o in tessuti) 7.568.969 2.011.828 0,3% 0,1%
03-Pesci (escl. I mammiferi marini), crostacei, molluschi ed altri invertebrati acquatici e loro preparazioni 2.513.475 1.763.950 0,1% 0,1%
27-Concimi greggi diversi da quelli della divisione 56, e minerali greggi (escl. Carbone, petrolio e pietre preziose) 436.027 1.981.492 0,0% 0,1%
07-caffe',te',cacao, spezie e prodotti derivati 68.777 1.909.529 0,0% 0,1%
23-Gomma greggia (incl. Quella sintetica e quella rigenerata) 8.743.012 74.722 0,4% 0,0%
28-Minerali metalliferi e cascami di metallo 358.341 338.699 0,0% 0,0%
06-Zuccheri, preparazioni a base di zucchero e miele 65.595 257.568 0,0% 0,0%
41-Oli e grassi di origine animale 63.980 16.849 0,0% 0,0%
43-Oli e grassi animali o vegetali, preparati; cere e miscugli o preparazioni non alimentari di oli o di grassi animali o vegetali, n.C.a. 49.629 52.503 0,0% 0,0%
08-Alimenti destinati agli animali (escl. I cereali non macinati) 40.534 458.700 0,0% 0,0%
56-Concimi (escl. Quelli del gruppo 272) 21.486 32.499 0,0% 0,0%
25-Pasta per carta e cascami di carta 20.318 8.022 0,0% 0,0%
00-Animali vivi, escl. I pesci della divisione 03 14.049 49.081 0,0% 0,0%
32-Carboni fossili, coke e mattonelle 6.179 0 0,0% 0,0%
34-Gas naturale e gas artificiale 3.422 0 0,0% 0,0%
21-Cuoio, pelli e pellicce, greggi 2.781 599.307 0,0% 0,0%
22-Semi e frutta oleosi 0 4.921 0,0% 0,0%
96-Monete (escl. Quelle d'oro) non aventi corso legale 0 2.626 0,0% 0,0%
97-Oro, per uso non monetario (escl. I minerali e concentrati d'oro) 0 80.936 0,0% 0,0%
Tot. Italia 2.243.126.828 1.539.945.617 100,0% 100,0%
Elaborazione Camera di commercio di Milano su dati Istat I trim. 2004. Valori in euro
 
   
   
MODA E DESIGN ITALIANI: ALLA CONQUISTA DELL’EST UNA MISSIONE D’AFFARI IN GIAPPONE E COREA DAL 6 AL 13 NOVEMBRE E UN SITO INTERNET A DISPOSIZIONE DELLE IMPRESE  
 
Milano, 7 settembre 2004. La moda e il design italiani piacciono in Oriente: il 33% dell’export nazionale verso Giappone e Corea del Sud è costituito da vestiti e accessori di abbigliamento (17%), articoli da viaggio e borse (5,7%), filati e tessuti (5,6%), calzature (4,8%), mobili e loro parti (3,3%). Mentre l’Italia importa soprattutto veicoli su strada (34,5%) e apparecchi per la telecomunicazione e la registrazione, riproduzione del suono (10%). E sono 12.542 le imprese impegnate in un interscambio che complessivamente nei primi tre mesi dell’anno ha superato i 3 miliardi di euro: oltre 2 miliardi e 700 milioni di euro verso il Giappone e 1 miliardo verso la Corea del Sud. Tra le regioni il posto d’onore va alla Lombardia con il 45% dell’import verso i due Paesi asiatici e il 30,2% dell’export. Bene nell’export anche Emilia Romagna (14,2%), Veneto (12,6%) e Toscana (11,2%). Nell’import Lazio (17%), Piemonte (9,6%) e Abruzzo (6,2%). Emerge da un’elaborazione della Camera di commercio di Milano su dati Istat, I trimestre 2004 e su dati del Registro delle Imprese luglio 2004. E il progetto "Design Oriente" nasce proprio per sostenere e incentivare la diffusione dei prodotti italiani che si contraddistinguono per il loro design in Giappone e Corea del Sud. Dal 23 al 25 giugno 35 aziende italiane si sono già recate a Tokyo alla fiera Interior Lifestyle. Missione imprenditoriale e incontri d'affari a Tokyo e Seoul dal 6 al 13 novembre a favore delle aziende attive nei seguenti settori: arredamento e arredobagno, illuminotecnica, beni di consumo, beni per la comunicazione e l'elettronica, beni per la produzione, beni sociali, grafica e multimedialità, design industriale, studi di design. Per supportare le aziende che aderiscono alle varie iniziative e mettere a disposizione degli operatori del settore le informazioni e i contatti raccolti, Promos, azienda speciale della Camera di commercio di Milano per le attività internazionali, ha realizzato il sito web www.Italyjapandesign.com. Il progetto “Design Oriente”, nato dall'accordo di programma tra Ministero delle Attività Produttive e Unioncamere, è realizzato da Promos/camera di commercio di Milano, Ice, Centro Estero Camere di Commercio Piemontesi, Promofirenze, Vicenza Qualità e Camera di Commercio di Campobasso. Per informazioni e adesioni, contattare Promos/camera di commercio di Milano: tel. 02.8515.5310; e-mail: ostano@mi.Camcom.it " Dati interscambio Italia – Giappone/corea per regioni. Elaborazione Camera di commercio di Milano su dati Istat. Valori in euro I trim. 04
regione corea del Sud I trim. 04 giappone I trim. 04 Tot. 2 Paesi I trim. 04 Tot. 2 Paesi I trim. 04 % su tot Corea I trim. 04 % su tot Giappone I trim. 04 % su tot. 2 Paesi I trim.04
import export import export import export import export import export import export
Piemonte 22.704.370 39.853.269 192.926.927 121.372.597 215.631.297 161.225.866 3,6% 8,9% 11,9% 11,1% 9,6% 10,5%
Valle d'Aosta 1.583.369 1.819.962 1.956.256 510.098 3.539.625 2.330.060 0,3% 0,4% 0,1% 0,0% 0,2% 0,2%
Lombardia 408.493.556 153.082.153 602.246.463 312.730.769 1.010.740.019 465.812.922 65,2% 34,0% 37,2% 28,7% 45,1% 30,2%
Liguria 6.583.591 2.666.330 12.509.102 11.319.927 19.092.693 13.986.257 1,1% 0,6% 0,8% 1,0% 0,9% 0,9%
Trentino- 2.446.290 7.651.809 16.074.984 10.667.676 18.521.274 18.319.485 0,4% 1,7% 1,0% 1,0% 0,8% 1,2%
Veneto 26.791.683 53.933.021 96.968.554 139.342.492 123.760.237 193.275.513 4,3% 12,0% 6,0% 12,8% 5,5% 12,6%
Friuli Ven. Giulia 6.365.074 7.445.344 13.586.925 13.698.228 19.951.999 21.143.572 1,0% 1,7% 0,8% 1,3% 0,9% 1,4%
Emilia Romagna 33.480.915 49.382.612 72.157.307 169.202.779 105.638.222 218.585.391 5,3% 11,0% 4,5% 15,5% 4,7% 14,2%
Toscana 13.272.696 46.861.083 80.646.754 126.011.221 93.919.450 172.872.304 2,1% 10,4% 5,0% 11,6% 4,2% 11,2%
Umbria 925.900 3.251.959 5.017.071 7.972.896 5.942.971 11.224.855 0,1% 0,7% 0,3% 0,7% 0,3% 0,7%
Marche 1.757.108 11.278.962 12.245.571 32.773.552 14.002.679 44.052.514 0,3% 2,5% 0,8% 3,0% 0,6% 2,9%
Lazio 54.444.313 25.669.427 323.868.210 35.281.232 378.312.523 60.950.659 8,7% 5,7% 20,0% 3,2% 16,9% 4,0%
Abruzzo 7.635.689 2.673.250 131.242.716 18.427.038 138.878.405 21.100.288 1,2% 0,6% 8,1% 1,7% 6,2% 1,4%
Molise 177.027 330.160 2.094.675 8.524.549 2.271.702 8.854.709 0,0% 0,1% 0,1% 0,8% 0,1% 0,6%
Campania 33.540.425 8.711.077 15.793.896 32.385.538 49.334.321 41.096.615 5,4% 1,9% 1,0% 3,0% 2,2% 2,7%
Puglia 3.792.290 9.914.915 7.024.954 13.718.923 10.817.244 23.633.838 0,6% 2,2% 0,4% 1,3% 0,5% 1,5%
Basilicata 90.122 226.433 148.939 1.994.430 239.061 2.220.863 0,0% 0,1% 0,0% 0,2% 0,0% 0,1%
Calabria 581.875 287.433 21.975.046 1.668.768 22.556.921 1.956.201 0,1% 0,1% 1,4% 0,2% 1,0% 0,1%
Sicilia 1.492.407 24.455.459 6.905.729 26.294.300 8.398.136 50.749.759 0,2% 5,4% 0,4% 2,4% 0,4% 3,3%
Sardegna 173.060 117.948 1.404.989 5.408.459 1.578.049 5.526.407 0,0% 0,0% 0,1% 0,5% 0,1% 0,4%
altro 0 149.761 0 877.778 0 1.027.539 0,0% 0,0% 0,0% 0,1% 0,0% 0,1%
Italia 626.331.760 449.762.367 1.616.795.068 1.090.183.250 2.243.126.828 1.539.945.617 100,0% 100,0% 100,0% 100,0% 100,0% 100,0%
import –export Italia – Giappone/corea del Sud per settori. I trim. 2004
Settori Tot Italia% su tot % su tot
import export import export
84-Vestiti e accessori di abbigliamento 9.253.116 261.122.826 0,4% 17,0%
78-Veicoli su strada (incl. I veicoli su cuscino d'aria) 773.654.055 111.462.611 34,5% 7,2%
74-Macchine ed apparecchi industriali per uso generale, n.C.a.; loro parti e pezzi staccati 186.775.804 91.635.314 8,3% 6,0%
83-Articoli da viaggio, borse e contenitori simili 875.250 88.147.172 0,0% 5,7%
65-Filati, tessuti, articoli tessili confezionati, n.C.a., e prodotti connessi 59.304.097 86.197.193 2,6% 5,6%
72-Macchine e apparecchi specializzati per particolari industrie 71.581.280 81.523.647 3,2% 5,3%
54-Prodotti medicinali e farmaceutici 32.455.801 74.676.251 1,4% 4,8%
85-Calzature 2.115.678 73.418.491 0,1% 4,8%
89-Manufatti diversi, n.C.a. 31.196.378 53.864.763 1,4% 3,5%
82-Mobili e loro parti; articoli da letto, materassi, cuscini e articoli similari imbottiti 433.021 50.603.433 0,0% 3,3%
77-Macchine ed apparecchi elettrici, n.C.a., e loro parti e pezzi staccati elettrici (incl. Gli equivalenti non elettrici, n.C.a. Di apparecchiature elettriche per uso domestico) 127.687.821 44.457.047 5,7% 2,9%
51-Prodotti chimici organici 64.409.399 44.858.711 2,9% 2,9%
33-Petrolio, prodotti derivati dal petrolio e prodotti connessi 76.401 34.853.894 0,0% 2,3%
66-Articoli di minerali non metallici, n.C.a. 15.768.612 32.264.734 0,7% 2,1%
88-Apparecchi e attrezzature per fotografia e ottica, n.C.a.; orologi 38.868.577 26.885.199 1,7% 1,7%
11-Bevande 78.364 26.817.219 0,0% 1,7%
05-Verdura e frutta 105.586 24.411.833 0,0% 1,6%
71-Macchine generatrici, motori e loro accessori 136.326.344 22.237.547 6,1% 1,4%
87-Strumenti ed apparecchi professionali, scientifici e di controllo, n.C.a. 40.549.845 22.196.425 1,8% 1,4%
69-Lavori di metallo, n.C.a. 24.684.117 21.824.144 1,1% 1,4%
79-Altro materiale da trasporto 55.908.578 19.780.556 2,5% 1,3%
55-Oli essenziali, resinoidi e prodotti per profumeria; preparazioni per toletta, prodotti per pulizia e detersivi 4.890.013 19.431.135 0,2% 1,3%
61-Cuoio e pelli lavorati e articoli in cuoio, n.C.a., e pellicce lavorate 443.321 19.453.464 0,0% 1,3%
04-Cereali e preparazioni a base di cereali 100.846 20.572.468 0,0% 1,3%
57-Materie plastiche sotto forme primarie 32.949.651 19.114.877 1,5% 1,2%
59-Materie e prodotti chimici, n.C.a. 31.451.821 16.896.617 1,4% 1,1%
42-Grassi e oli vegetali fissi, greggi, raffinati o frazionati 236.799 17.154.159 0,0% 1,1%
73-Macchine ed apparecchi per la lavorazione dei metalli 29.774.941 10.404.721 1,3% 0,7%
62-Articoli di gomma, n.C.a. 29.107.852 10.764.799 1,3% 0,7%
93-Transazioni speciali ed articoli speciali non classificati per categoria 2.201.811 10.917.250 0,1% 0,7%
76-Apparecchi ed attrezzature per le telecomunicazioni e la registrazione e riproduzione del suono 221.249.450 9.202.038 9,9% 0,6%
64-Carta, cartoni e lavori di pasta cellulosa, di carta o di cartone 6.237.823 9.413.013 0,3% 0,6%
02-Prodotti lattieri e uova di volatili 69.501 9.211.713 0,0% 0,6%
81-Costruzioni prefabbricate; apparecchiature idrosanitarie, di riscaldamento e di illuminazione, n.C.a. 348.175 7.927.425 0,0% 0,5%
63-Articoli in sughero e in legno (escl. I mobili) 152.797 7.455.073 0,0% 0,5%
67-Ferro ed acciaio 105.607.650 6.201.782 4,7% 0,4%
29-Materie gregge di origine animale o vegetale, n.C.a. 1.968.202 6.537.395 0,1% 0,4%
09-Prodotti e preparazioni alimentari n.C.a. 390.825 5.772.211 0,0% 0,4%
58-Materie plastiche sotto forme non primarie 15.811.590 5.098.253 0,7% 0,3%
53-Prodotti per tintura e per concia e coloranti 7.681.638 4.573.729 0,3% 0,3%
52-Prodotti chimici inorganici 3.760.311 4.354.036 0,2% 0,3%
24-Sughero e legno 0 3.956.156 0,0% 0,3%
75-Macchine ed apparecchi per ufficio o per il trattamento automatico dell'informazione 51.495.985 2.724.514 2,3% 0,2%
68-Metalli non ferrosi 5.067.576 3.628.091 0,2% 0,2%
12-Tabacchi greggi e lavorati 30.692 2.765.756 0,0% 0,2%
01-Carni e preparazioni di carne 12.860 3.532.700 0,0% 0,2%
26-Fibre tessili (escl. Nastri di lana (tops) ed altre lane pettinate) e loro cascami (non trasformati in fili o in tessuti) 7.568.969 2.011.828 0,3% 0,1%
03-Pesci (escl. I mammiferi marini), crostacei, molluschi ed altri invertebrati acquatici e loro preparazioni 2.513.475 1.763.950 0,1% 0,1%
27-Concimi greggi diversi da quelli della divisione 56, e minerali greggi (escl. Carbone, petrolio e pietre preziose) 436.027 1.981.492 0,0% 0,1%
07-caffe',te',cacao, spezie e prodotti derivati 68.777 1.909.529 0,0% 0,1%
23-Gomma greggia (incl. Quella sintetica e quella rigenerata) 8.743.012 74.722 0,4% 0,0%
28-Minerali metalliferi e cascami di metallo 358.341 338.699 0,0% 0,0%
06-Zuccheri, preparazioni a base di zucchero e miele 65.595 257.568 0,0% 0,0%
41-Oli e grassi di origine animale 63.980 16.849 0,0% 0,0%
43-Oli e grassi animali o vegetali, preparati; cere e miscugli o preparazioni non alimentari di oli o di grassi animali o vegetali, n.C.a. 49.629 52.503 0,0% 0,0%
08-Alimenti destinati agli animali (escl. I cereali non macinati) 40.534 458.700 0,0% 0,0%
56-Concimi (escl. Quelli del gruppo 272) 21.486 32.499 0,0% 0,0%
25-Pasta per carta e cascami di carta 20.318 8.022 0,0% 0,0%
00-Animali vivi, escl. I pesci della divisione 03 14.049 49.081 0,0% 0,0%
32-Carboni fossili, coke e mattonelle 6.179 0 0,0% 0,0%
34-Gas naturale e gas artificiale 3.422 0 0,0% 0,0%
21-Cuoio, pelli e pellicce, greggi 2.781 599.307 0,0% 0,0%
22-Semi e frutta oleosi 0 4.921 0,0% 0,0%
96-Monete (escl. Quelle d'oro) non aventi corso legale 0 2.626 0,0% 0,0%
97-Oro, per uso non monetario (escl. I minerali e concentrati d'oro) 0 80.936 0,0% 0,0%
Tot. Italia 2.243.126.828 1.539.945.617 100,0% 100,0%
Elaborazione Camera di commercio di Milano su dati Istat I trim. 2004. Valori in euro
 
   
   
QUINTIERI (ICE) : NEL PRIMO SEMESTRE L'EXPORT ITALIANO ACCELERA  
 
 Roma, 7 settembre 2004 - I dati di giugno relativi all'Unione Europea (a 25) indicano che l'accelerazione dell'interscambio, già rilevata per i paesi terzi, ha interessato anche quest'area: il valore delle esportazioni verso di essa è cresciuto del 12% rispetto allo stesso mese del 2003 (leggermente meno delle importazioni), grazie ad aumenti, in diversi casi notevoli, che hanno riguardato la maggior parte dei paesi e dei settori. Nell'intero 1° semestre le vendite di prodotti italiani nell'Ue sono salite, in termini tendenziali, del 5,5%, mostrando diminuzioni soltanto in Irlanda ed in alcuni dei nuovi paesi membri (Cipro, Malta, Estonia, Slovenia e Ungheria). Tenendo conto dell'interscambio con il resto del mondo, nel 1° semestre le esportazioni sono complessivamente cresciute più delle importazioni (5,7% contro 4,8%), e dunque il saldo mercantile totale, pur rimanendo negativo (-3,4 miliardi di euro), è migliorato di quasi 1 miliardo nel confronto con lo stesso periodo del 2003. Rispetto a quanto avvenuto nel primo trimestre dell'anno, quando le vendite all'estero erano aumentate praticamente solo nei mezzi di trasporto, nel secondo si è verificata una ripresa degli altri settori, con l'eccezione dei prodotti agricoli e, parzialmente, di quelli in cuoio (a giugno, anche questi ultimi hanno manifestato una forte variazione positiva): le ulteriori perdite di competitività legate alla persistente forza dell'euro sono in qualche misura compensate da una più vivace intonazione della domanda mondiale Dai dati sui volumi e sui valori unitari, relativi al periodo gennaio-maggio, risulta che le quantità esportate hanno avuto un incremento complessivo dell'1,8% (dell'1,2% nell'Ue e del 2,5% nel resto del mondo), un tasso in linea con le previsioni riferite all'intero anno disponibili prima dell'estate e tuttavia destinato probabilmente a salire avvicinandosi alla dinamica prevista del commercio mondiale (7%).  
   
   
QUINTIERI (ICE) : NEL PRIMO SEMESTRE L'EXPORT ITALIANO ACCELERA  
 
 Roma, 7 settembre 2004 - I dati di giugno relativi all'Unione Europea (a 25) indicano che l'accelerazione dell'interscambio, già rilevata per i paesi terzi, ha interessato anche quest'area: il valore delle esportazioni verso di essa è cresciuto del 12% rispetto allo stesso mese del 2003 (leggermente meno delle importazioni), grazie ad aumenti, in diversi casi notevoli, che hanno riguardato la maggior parte dei paesi e dei settori. Nell'intero 1° semestre le vendite di prodotti italiani nell'Ue sono salite, in termini tendenziali, del 5,5%, mostrando diminuzioni soltanto in Irlanda ed in alcuni dei nuovi paesi membri (Cipro, Malta, Estonia, Slovenia e Ungheria). Tenendo conto dell'interscambio con il resto del mondo, nel 1° semestre le esportazioni sono complessivamente cresciute più delle importazioni (5,7% contro 4,8%), e dunque il saldo mercantile totale, pur rimanendo negativo (-3,4 miliardi di euro), è migliorato di quasi 1 miliardo nel confronto con lo stesso periodo del 2003. Rispetto a quanto avvenuto nel primo trimestre dell'anno, quando le vendite all'estero erano aumentate praticamente solo nei mezzi di trasporto, nel secondo si è verificata una ripresa degli altri settori, con l'eccezione dei prodotti agricoli e, parzialmente, di quelli in cuoio (a giugno, anche questi ultimi hanno manifestato una forte variazione positiva): le ulteriori perdite di competitività legate alla persistente forza dell'euro sono in qualche misura compensate da una più vivace intonazione della domanda mondiale Dai dati sui volumi e sui valori unitari, relativi al periodo gennaio-maggio, risulta che le quantità esportate hanno avuto un incremento complessivo dell'1,8% (dell'1,2% nell'Ue e del 2,5% nel resto del mondo), un tasso in linea con le previsioni riferite all'intero anno disponibili prima dell'estate e tuttavia destinato probabilmente a salire avvicinandosi alla dinamica prevista del commercio mondiale (7%).  
   
   
RINNOVATO IL CONSIGLIO DIRETTIVO UNACOMA 2004/2006  
 
Roma, 7 settembre 2004 - A seguito dell'elezione di Massimo Goldoni a Presidente dell'Unione nazionale dei costruttori di macchine agricole Unacoma, avvenuta il 24 giugno scorso, il Consiglio Direttivo, convocato il 14 luglio, ha deliberato le seguenti nuove nomine all'interno della compagine direttiva: il dott. Enrico Storti è stato nominato Vicepresidente dell'Associazione, con la conferma degli altri due Vicepresidenti Carlo Cotogni e Carlo Tonutti; il Sig. Franco Maletti è stato nominato Presidente del Gruppo Giardinaggio in sostituzione del dimissionario Renato Cifarelli; e l'Ing. Eros Petit Bon è stato nominato Consigliere del Gruppo Maos, in sostituzione di Goldoni, divenuto Presidente dell'Associazione. Di seguito l'elenco con la composizione dell'attuale Consiglio Direttivo Unacoma. Unacoma - Consiglio Direttivo 2004/2006
Rag. Massimo Goldoni presidente Goldoni
Sig.carlo Tonutti vice presidente Tonutti
Dr.carlo Cotogni vice presidente Mascar
Dr. Enrico Storti vice presidente Storti Intl.
Dr.manlio Martilli Tr presidente Landini
Ing Federico Corradini vice presidente Cnh Italia
Sig.riccardo Bonciani consigliere Bcs
Dr.gianfranco.vajra consigliere Same Deutz Fahr
Ing Manlio Mattei Mot presidente Same Deutz Fahr
Ing Stefano Valzania vice presidente Vm Motori
Dott Gianni Borghi consigliere Lombardini
Rag Luigi Boghetto consigliere Acme
Sig Germano Facchetti Maos presidente Bcs
Dr Stefano Cesari vice presidente Fm Matras
P.i. Nello Ferraroni consigliere Yabe
Ing. Eros Petit Bon consigliere Valpadana
Arch. Luciana Breviglieri Mao presidente Breviglieri lav. Terreno
P.i. Gianfranco Pollastri vice presidente Polmac protez. Piante
Dr.augusto Gallignani consigliere Gallignani raccolta
Geom Antonio Fratus De Balestrini consigliere Irrimec irrigazione
Dr. Stefano Rosato consigliere Kuhn semina e concimaz.
Dr. Tiziano Guerzoni consigliere Manitou spost e trasporto
Dr. Enrico Storti consigliere Storti Intl. Prima lav.- allevam.
Sig. Franco Maletti Giard. Presidente Gianni Ferrari
Dr.lucio Muratori vice presidente Muratori
Sig Giacomo Ferretti consigliere Emak
Ing. Giuseppe Loppoli consigliere Seko
Dr Giuseppe Ferrulli Comamoter presid Fiat Kobelco
Dr Enrico Ton Etti vice presidente Komatsu
Comm Alois Johann Harringer consigliere Macmoter
Dr. Enrico Santini consigliere Fiori
Geom Giuseppe Barricelli Comp presidente Bondioli & Pavesi
P.i.omero Cornia vice presidente Cbm
Dr Mario Bernabai consigliere Trelleborg
Ing Donaldo Labo' consigliere Michelin
Rag. Mauro Panizza rev conti Bondioli & Pavesi
Rag.piero Zama rev conti Falc
Rag. Giovanni Dalloli rev conti Cnh
 
   
   
RINNOVATO IL CONSIGLIO DIRETTIVO UNACOMA 2004/2006  
 
Roma, 7 settembre 2004 - A seguito dell'elezione di Massimo Goldoni a Presidente dell'Unione nazionale dei costruttori di macchine agricole Unacoma, avvenuta il 24 giugno scorso, il Consiglio Direttivo, convocato il 14 luglio, ha deliberato le seguenti nuove nomine all'interno della compagine direttiva: il dott. Enrico Storti è stato nominato Vicepresidente dell'Associazione, con la conferma degli altri due Vicepresidenti Carlo Cotogni e Carlo Tonutti; il Sig. Franco Maletti è stato nominato Presidente del Gruppo Giardinaggio in sostituzione del dimissionario Renato Cifarelli; e l'Ing. Eros Petit Bon è stato nominato Consigliere del Gruppo Maos, in sostituzione di Goldoni, divenuto Presidente dell'Associazione. Di seguito l'elenco con la composizione dell'attuale Consiglio Direttivo Unacoma. Unacoma - Consiglio Direttivo 2004/2006
Rag. Massimo Goldoni presidente Goldoni
Sig.carlo Tonutti vice presidente Tonutti
Dr.carlo Cotogni vice presidente Mascar
Dr. Enrico Storti vice presidente Storti Intl.
Dr.manlio Martilli Tr presidente Landini
Ing Federico Corradini vice presidente Cnh Italia
Sig.riccardo Bonciani consigliere Bcs
Dr.gianfranco.vajra consigliere Same Deutz Fahr
Ing Manlio Mattei Mot presidente Same Deutz Fahr
Ing Stefano Valzania vice presidente Vm Motori
Dott Gianni Borghi consigliere Lombardini
Rag Luigi Boghetto consigliere Acme
Sig Germano Facchetti Maos presidente Bcs
Dr Stefano Cesari vice presidente Fm Matras
P.i. Nello Ferraroni consigliere Yabe
Ing. Eros Petit Bon consigliere Valpadana
Arch. Luciana Breviglieri Mao presidente Breviglieri lav. Terreno
P.i. Gianfranco Pollastri vice presidente Polmac protez. Piante
Dr.augusto Gallignani consigliere Gallignani raccolta
Geom Antonio Fratus De Balestrini consigliere Irrimec irrigazione
Dr. Stefano Rosato consigliere Kuhn semina e concimaz.
Dr. Tiziano Guerzoni consigliere Manitou spost e trasporto
Dr. Enrico Storti consigliere Storti Intl. Prima lav.- allevam.
Sig. Franco Maletti Giard. Presidente Gianni Ferrari
Dr.lucio Muratori vice presidente Muratori
Sig Giacomo Ferretti consigliere Emak
Ing. Giuseppe Loppoli consigliere Seko
Dr Giuseppe Ferrulli Comamoter presid Fiat Kobelco
Dr Enrico Ton Etti vice presidente Komatsu
Comm Alois Johann Harringer consigliere Macmoter
Dr. Enrico Santini consigliere Fiori
Geom Giuseppe Barricelli Comp presidente Bondioli & Pavesi
P.i.omero Cornia vice presidente Cbm
Dr Mario Bernabai consigliere Trelleborg
Ing Donaldo Labo' consigliere Michelin
Rag. Mauro Panizza rev conti Bondioli & Pavesi
Rag.piero Zama rev conti Falc
Rag. Giovanni Dalloli rev conti Cnh
 
   
   
COMMISSION DECIDES NOT TO OPPOSE RECORDED MUSIC JV BETWEEN SONY AND BERTELSMANN  
 
Brussels, 7 settembre 2004 - The European Commission has granted regulatory approval to the creation of Sony Bmg, a joint venture combining the recorded music businesses of Sony and Bertelsmann after concluding that it did not have sufficiently strong evidence to oppose the deal. The Commission will keep a close watch on the music sector as it becomes even more concentrated and would very carefully scrutinise any further major concentration in the industry. On 9 January 2004, the Commission received a notification whereby Sony Corporation and Bertelsmann Ag (Bmg) would merge their recorded music businesses into a 50/50 joint venture named Sony Bmg. The transaction comprises the companies’ activities regarding the discovery and development of artists and the recording and marketing of their music. It does not include their activities in music publishing or the manufacturing and physical distribution of records. The Commission has assessed the merger very carefully as it reduces the number of so-called music majors from five to four without, however, giving Sony Bmg the number one spot in Europe which continues to he held by Universal. Therefore, the Commission sought to establish whether the deal could create or strengthen a collectively-held dominant position between Sony Bmg, Universal, Emi and Warner Music, the other two main players in the music industry. The Commission particularly focussed its attention on the markets for recorded music. An analysis of a large amount of price data and third-party submissions in the recorded music markets of the different European Economic Area[1] countries indicated a relatively close price parallelism for Cds released by the five majors in some countries as well as certain features that could facilitate tacit collusion. On balance, however, the Commission had to conclude, taking into account a deficit in the transparency of the market, that the evidence found was not sufficient to demonstrate in a successful way that coordinated pricing behaviour existed in the past and that a reduction from five to four major recording companies would not yet create a collectively held dominant position in the national markets for recorded music in the future. The Commission also examined the merger’s impact in the emerging market for online music licences as well as online music distribution, but concluded to the absence of serious competition problems. The same goes for the examination of the vertical relationships between Sony Bmg’s recorded music and Bertelsmann’s downstream Tv and radio activities in Germany, France, Belgium, Luxembourg and the Netherlands. The Commission and the Federal Trade Commission of the United States co-operated closely in their review of the case.  
   
   
COMMISSION DECIDES NOT TO OPPOSE RECORDED MUSIC JV BETWEEN SONY AND BERTELSMANN  
 
Brussels, 7 settembre 2004 - The European Commission has granted regulatory approval to the creation of Sony Bmg, a joint venture combining the recorded music businesses of Sony and Bertelsmann after concluding that it did not have sufficiently strong evidence to oppose the deal. The Commission will keep a close watch on the music sector as it becomes even more concentrated and would very carefully scrutinise any further major concentration in the industry. On 9 January 2004, the Commission received a notification whereby Sony Corporation and Bertelsmann Ag (Bmg) would merge their recorded music businesses into a 50/50 joint venture named Sony Bmg. The transaction comprises the companies’ activities regarding the discovery and development of artists and the recording and marketing of their music. It does not include their activities in music publishing or the manufacturing and physical distribution of records. The Commission has assessed the merger very carefully as it reduces the number of so-called music majors from five to four without, however, giving Sony Bmg the number one spot in Europe which continues to he held by Universal. Therefore, the Commission sought to establish whether the deal could create or strengthen a collectively-held dominant position between Sony Bmg, Universal, Emi and Warner Music, the other two main players in the music industry. The Commission particularly focussed its attention on the markets for recorded music. An analysis of a large amount of price data and third-party submissions in the recorded music markets of the different European Economic Area[1] countries indicated a relatively close price parallelism for Cds released by the five majors in some countries as well as certain features that could facilitate tacit collusion. On balance, however, the Commission had to conclude, taking into account a deficit in the transparency of the market, that the evidence found was not sufficient to demonstrate in a successful way that coordinated pricing behaviour existed in the past and that a reduction from five to four major recording companies would not yet create a collectively held dominant position in the national markets for recorded music in the future. The Commission also examined the merger’s impact in the emerging market for online music licences as well as online music distribution, but concluded to the absence of serious competition problems. The same goes for the examination of the vertical relationships between Sony Bmg’s recorded music and Bertelsmann’s downstream Tv and radio activities in Germany, France, Belgium, Luxembourg and the Netherlands. The Commission and the Federal Trade Commission of the United States co-operated closely in their review of the case.  
   
   
BUCCI SU ALITALIA: “LE COLPE DI PRODI NON POSSONO RICADERE SUI LAVORATORI”  
 
Roma, 7 settembre 2004 - “Come prima cosa mi sento di dover esprimere tutta la mia solidarietà ai lavoratori che oggi si trovano di fronte a delle enormi difficoltà non per loro colpe, ma per una scellerata gestione che risale al periodo in cui Prodi era a capo dell’Iri, e che potrebbero trovarsi da un giorno all’altro senza lavoro", così ha commentato il Consigliere Regionale, Claudio Bucci, e vicecoordinatore provinciale (Fi), su l’attuale situazione di Alitalia. “Oggi non c’è più tempo per inutili immobilismi presi per principio. Lo stesso Ministro Maroni potrebbe agevolare l’arrivo del “Prestito ponte”, pur di agevolare una vera e seria ristrutturazione. È necessario che si faccia di tutto per salvare la compagnia di bandiera e lo scalo aeroportuale di Fiumicino, che sono legati indissolubilmente alle prospettive di sviluppo del sistema produttivo laziale – ha proseguito Bucci, presidente della commissione Turismo -. Bene ha fatto Storace a lanciare l’allarme sull’impatto sociale della crisi: se si continuerà così, si rischia di mandare in fumo un’intera economia, quella del Lazio. Sì perché a pagarne le spese non saranno solo le famiglie direttamente coinvolte, ma anche tutto l’indotto turistico che l’Alitalia alimentava. Se si fossero presi provvedimenti quando Prodi era a capo dell’Iri, oggi non ci saremmo trovati in questa situazione limite. Grazie alla scelleratezza della gestione di Prodi, il Governo, che non ha colpe, è chiamato a dare una risposta significativa”.“E per il centro-sinistra un consiglio – ha concluso Bucci – le ricette per sanare l’Alitalia non fatevele dare da Romano Prodi”.  
   
   
BUCCI SU ALITALIA: “LE COLPE DI PRODI NON POSSONO RICADERE SUI LAVORATORI”  
 
Roma, 7 settembre 2004 - “Come prima cosa mi sento di dover esprimere tutta la mia solidarietà ai lavoratori che oggi si trovano di fronte a delle enormi difficoltà non per loro colpe, ma per una scellerata gestione che risale al periodo in cui Prodi era a capo dell’Iri, e che potrebbero trovarsi da un giorno all’altro senza lavoro", così ha commentato il Consigliere Regionale, Claudio Bucci, e vicecoordinatore provinciale (Fi), su l’attuale situazione di Alitalia. “Oggi non c’è più tempo per inutili immobilismi presi per principio. Lo stesso Ministro Maroni potrebbe agevolare l’arrivo del “Prestito ponte”, pur di agevolare una vera e seria ristrutturazione. È necessario che si faccia di tutto per salvare la compagnia di bandiera e lo scalo aeroportuale di Fiumicino, che sono legati indissolubilmente alle prospettive di sviluppo del sistema produttivo laziale – ha proseguito Bucci, presidente della commissione Turismo -. Bene ha fatto Storace a lanciare l’allarme sull’impatto sociale della crisi: se si continuerà così, si rischia di mandare in fumo un’intera economia, quella del Lazio. Sì perché a pagarne le spese non saranno solo le famiglie direttamente coinvolte, ma anche tutto l’indotto turistico che l’Alitalia alimentava. Se si fossero presi provvedimenti quando Prodi era a capo dell’Iri, oggi non ci saremmo trovati in questa situazione limite. Grazie alla scelleratezza della gestione di Prodi, il Governo, che non ha colpe, è chiamato a dare una risposta significativa”.“E per il centro-sinistra un consiglio – ha concluso Bucci – le ricette per sanare l’Alitalia non fatevele dare da Romano Prodi”.  
   
   
STATISTICHE SERVIZIO CLIENTI RYANAIR AGOSTO 2004  
 
Milano, 7 settembre 2004 - Ryanair, ha diffuso ieri, 6 settembre, le statistiche relative al servizio clienti per il mese di Agosto 2004. Ryanair come previsto dalla sua carta dei servizi si impegna a pubblicare le statistiche di servizio ogni mese e questo conferma che Ryanair è anche il N.1 per il Customer Service. § Il 90% di tutti i 16.247 voli Ryanair è arrivato in orario nel mese di luglio. § Ryanair risulta essere la linea aerea N.1 per puntualità battendo Easyjet tutte le settimane nel 2003 e 35 settimane nel 2004 § I reclami registrati sono meno di uno (0.39) ogni 1000 passeggeri. § I bagagli smarriti sono meno di uno (0.78) ogni 1000 passeggeri.
Statistiche passeggeri luglio 20042003 2004
Voli in Orario* 92.04% 90.0%
Reclami per 1000 pax0.39 0.39
Bagagli smarriti per 1000 pax 0.72 0.78
Risposta ai reclami entro 7 giorni 100% 100%
*Le statistiche sulla puntualità sono verificate dalla Caa con 3 mesi in arretrato. Statistiche Mensili Ryanair comparate con L’associazione delle Linee Aeree Europee Le seguenti statistiche sono basate sui dati mensili dell’Aea comparati con i dati dei nostri principali competitor per il mese di Luglio 2004 e pubblicati sui siti di altre compagnie aeree. Ryanair la linea aerea N.1 per puntualità in Europa*
Linea Aerea Posizione %
Ryanair 1 92.0
Sas 2 87.8
Lufthansa 3 85.9
Alitalia 4 84.5
Air France 5 82.9
Austrian 6 79.4
Easyjet 7 77.0
British Airways 8 73.6
% di voli arrivati entro 15 minuti dall’orario previsto
*Fonte: Statistiche mensili Ryanair comparate con quelle dell’Aea, Aprile 2004. Le statistiche sulla puntualità sono verificate dalla Caa con 3 mesi in arretrato. Ryanair Linea Aerea N. 1 per minor numero di bagagli smarriti*
Linea Aerea Posizione Bagagli persi ogni 1000 Passeggeri
Ryanair 1 0.78
Air France 2 14.9
Austrian 3 15.1
Sas 4 15.6
Lufthansa 5 15.8
Alitalia 6 17.0
British Airways 7 22.3
Easyjet Non Pubblicato
Ryanair Linea Aerea N. 1 per minor numero di cancellazioni*
Airline Posizione % di Voli Completati
Ryanair 1 99.8
Sas 2 99.6
Austrian 3 99.3
Alitalia 4 99.3
Lufthansa 5 99.2
British Airways 6 98.2
Air France 7 98.6
Easyjet Non Pubblicato
*Fonte: Statistiche mensili Ryanair comparate con quelle dell’Aea, Aprile 2004. Ryanair / Easyjet comparate per puntualità
Puntualità
Week End Ryanair Easyjet* Posizione Ryanair
1. 04-Gen 90% 73% 1
2. 12- Gen 91% 80% 1
3. 19- Gen 95% 84% 1
4. 26- Gen 95% 89% 1
5. 01-Feb 85% 64% 1
6. 08-Feb 93% 81% 1
7. 15-Feb 95% 84% 1
8. 22-Feb 91% 84% 1
9. 29-Feb 89% 69% 1
10. 07- Mar 93% 80% 1
11. 14-Mar 93% 80% 1
12. 21-Mar 92% 82% 1
13. 28 - Mar 95% 88% 1
14 4 - Apr 94% 87% 1
15 11 - Apr 93% 88% 1
16 18 - Apr 95% 85% 1
17 25 - Apr 96% 92% 1
18 2 Mag 94% 85% 1
19 9 –Mag 93% 81% 1
20 16 Mag 95% 84% 1
21 23 Mag 94% 87% 1
22 30 Mag 94% 86% 1
23 06 Giu 80% 79% 1
24 13 Giu 91% 85% 1
25 20 Giu 96% 86% 1
26 27 Giu 93% 75% 1
27 4 Lug 93% 77% 1
28 11 Lug 91% 74% 1
29 18 Lug 94% 79% 1
30 25 Lug 89% 78% 1
31 01 Ago 92% 78% 1
32 08 Ago 88% 74% 1
33 15 Ago 86% 75% 1
34 22 Ago 91% 79% 1
35 29 Ago 91% 82% 1
Fonte: www.Ryanair.com  e il sito internet di Easyjet
 
   
   
STATISTICHE SERVIZIO CLIENTI RYANAIR AGOSTO 2004  
 
Milano, 7 settembre 2004 - Ryanair, ha diffuso ieri, 6 settembre, le statistiche relative al servizio clienti per il mese di Agosto 2004. Ryanair come previsto dalla sua carta dei servizi si impegna a pubblicare le statistiche di servizio ogni mese e questo conferma che Ryanair è anche il N.1 per il Customer Service. § Il 90% di tutti i 16.247 voli Ryanair è arrivato in orario nel mese di luglio. § Ryanair risulta essere la linea aerea N.1 per puntualità battendo Easyjet tutte le settimane nel 2003 e 35 settimane nel 2004 § I reclami registrati sono meno di uno (0.39) ogni 1000 passeggeri. § I bagagli smarriti sono meno di uno (0.78) ogni 1000 passeggeri.
Statistiche passeggeri luglio 20042003 2004
Voli in Orario* 92.04% 90.0%
Reclami per 1000 pax0.39 0.39
Bagagli smarriti per 1000 pax 0.72 0.78
Risposta ai reclami entro 7 giorni 100% 100%
*Le statistiche sulla puntualità sono verificate dalla Caa con 3 mesi in arretrato. Statistiche Mensili Ryanair comparate con L’associazione delle Linee Aeree Europee Le seguenti statistiche sono basate sui dati mensili dell’Aea comparati con i dati dei nostri principali competitor per il mese di Luglio 2004 e pubblicati sui siti di altre compagnie aeree. Ryanair la linea aerea N.1 per puntualità in Europa*
Linea Aerea Posizione %
Ryanair 1 92.0
Sas 2 87.8
Lufthansa 3 85.9
Alitalia 4 84.5
Air France 5 82.9
Austrian 6 79.4
Easyjet 7 77.0
British Airways 8 73.6
% di voli arrivati entro 15 minuti dall’orario previsto
*Fonte: Statistiche mensili Ryanair comparate con quelle dell’Aea, Aprile 2004. Le statistiche sulla puntualità sono verificate dalla Caa con 3 mesi in arretrato. Ryanair Linea Aerea N. 1 per minor numero di bagagli smarriti*
Linea Aerea Posizione Bagagli persi ogni 1000 Passeggeri
Ryanair 1 0.78
Air France 2 14.9
Austrian 3 15.1
Sas 4 15.6
Lufthansa 5 15.8
Alitalia 6 17.0
British Airways 7 22.3
Easyjet Non Pubblicato
Ryanair Linea Aerea N. 1 per minor numero di cancellazioni*
Airline Posizione % di Voli Completati
Ryanair 1 99.8
Sas 2 99.6
Austrian 3 99.3
Alitalia 4 99.3
Lufthansa 5 99.2
British Airways 6 98.2
Air France 7 98.6
Easyjet Non Pubblicato
*Fonte: Statistiche mensili Ryanair comparate con quelle dell’Aea, Aprile 2004. Ryanair / Easyjet comparate per puntualità
Puntualità
Week End Ryanair Easyjet* Posizione Ryanair
1. 04-Gen 90% 73% 1
2. 12- Gen 91% 80% 1
3. 19- Gen 95% 84% 1
4. 26- Gen 95% 89% 1
5. 01-Feb 85% 64% 1
6. 08-Feb 93% 81% 1
7. 15-Feb 95% 84% 1
8. 22-Feb 91% 84% 1
9. 29-Feb 89% 69% 1
10. 07- Mar 93% 80% 1
11. 14-Mar 93% 80% 1
12. 21-Mar 92% 82% 1
13. 28 - Mar 95% 88% 1
14 4 - Apr 94% 87% 1
15 11 - Apr 93% 88% 1
16 18 - Apr 95% 85% 1
17 25 - Apr 96% 92% 1
18 2 Mag 94% 85% 1
19 9 –Mag 93% 81% 1
20 16 Mag 95% 84% 1
21 23 Mag 94% 87% 1
22 30 Mag 94% 86% 1
23 06 Giu 80% 79% 1
24 13 Giu 91% 85% 1
25 20 Giu 96% 86% 1
26 27 Giu 93% 75% 1
27 4 Lug 93% 77% 1
28 11 Lug 91% 74% 1
29 18 Lug 94% 79% 1
30 25 Lug 89% 78% 1
31 01 Ago 92% 78% 1
32 08 Ago 88% 74% 1
33 15 Ago 86% 75% 1
34 22 Ago 91% 79% 1
35 29 Ago 91% 82% 1
Fonte: www.Ryanair.com  e il sito internet di Easyjet
 
   
   
V CONFERENZA MONDIALE SULLA TASSAZIONE AMBIENTALE PAVIA, COLLEGIO GHISLIERI, PIAZZA GHISLIERI 9, 10, 11 SETTEMBRE 2004  
 
Pavia, 7 settembre 2004 - Questo mondo è l’unico che abbiamo. Non ci sono altre vie, se non quella di salvaguardarlo. Oltre che una grossa dose di crescita culturale e di responsabilità individuale, servono strategie comuni per la tutela dell’ambiente, sia con strumenti amministrativi sia con strumenti economici. Di progetti futuri ed esperienze acquisite in questo campo si parlerà alla V Conferenza Mondiale sulla Tassazione Ambientale, che si terrà al Collegio Ghislieri di Pavia, dal 9 all’11 settembre 2004. Questa quinta edizione, organizzata dalla Scuola Europea di Studi in Gestione Integrata dell’Ambiente dell’Istituto Universitario di Studi Superiori dell’Università di Pavia, è la prima delle Conferenze che si tiene in Europa, dopo tre appuntamenti in nord America e uno in Australia. Il programma prevede più di cinquanta interventi di accademici, rappresentanti di istituzioni pubbliche e membri di associazioni non governative. Tutto è cominciato all’inizio degli anni Novanta, quando un nuovo principio si è fatto strada anche nella classe politica, sulla scorta di una lunga riflessione da parte del mondo scientifico ed economico: la tutela dell’ambiente, bene ormai riconosciuto di primaria importanza, si può perseguire non solo tramite strumenti amministrativi, ma anche e soprattutto attraverso strumenti economici. La “tassazione ambientale” è la novità di quegli anni, che certamente non incontra il favore dell’opinione pubblica, tanto che quando l’Unione Europea propone la “Carbon tax” , contemporaneamente presenta un progetto di riduzione di altre imposte. Ed ecco la chiave della questione: mantenendo invariata la pressione fiscale sui cittadini, si cambia la composizione delle tasse, facendo pagare di più le risorse scarse e sovrautilizzate (i cosiddetti bads) e meno le risorse abbondanti e di facile reperibilità (i goods). Nasce il concetto di “riforma fiscale verde”. A parità di saldo di bilancio per le casse dello Stato, la riforma fiscale verde dovrebbe consentire un doppio dividendo: il miglioramento della qualità dell’ambiente (tramite appunto le varie forme di tassazione ambientale) e l’aumento dell’occupazione, grazie agli sgravi applicabili ad altre imposte (resi possibili proprio dall’utilizzo del gettito ottenuto dalle tasse ambientali). In altre parole, si fa pagare di più l’energia o la benzina, si mette una tassa per entrare nel centro città, ma si abbattono i costi del lavoro e le spese sociali inerenti ai lavoratori: il punto di equilibrio si può trovare su scala economica nazionale e mondiale, rimanendo all’interno dell’economia di mercato, nella quale oggi, a dire il vero, certi beni di consumo sono pagati molto meno di quello che valgono in realtà. Sembra paradossale, ma quando compriamo l’automobile, paghiamo il bollo e la benzina, non paghiamo un prezzo anche per l’inquinamento che produrremo e la congestione che inevitabilmente creeremo sulle strade, soprattutto in ambito urbano Di fatto, questa risorsa che usiamo va pagata. Per riflettere e discutere su questi temi, Larry Kreiser, con alcuni altri colleghi di varie università statunitensi ed europee, organizza nel 2000 all’Università di Cleveland la prima Conferenza Mondiale sulla Tassazione Ambientale, nata proprio con l’obiettivo di promuovere tutti gli strumenti per uno sviluppo sostenibile, basati sui diversi livelli di educazione sociale e individuale, di regolamentazione amministrativa e urbanistica e di economia e mercato. Questa quinta edizione della Conferenza Mondiale sulla Tassazione Ambientale, oltre ad affrontare i temi generali della tassazione ambientale e a valutare le esperienze dei vari Paesi del mondo in questo settore, si propone di affrontare proprio il tema della “mobilità sostenibile”, in particolare nelle città. Si tratta sommariamente di questo: l’esigenza di mobilità all’interno delle città è stata soddisfatta prevalentemente con l’utilizzo di mezzi privati di trasporto, con gli effetti ambientali negativi che si conoscono, dall’inquinamento al traffico. Oggi, in molte parti del mondo, si prende atto di dover limitare l’uso di mezzi privati con l’aiuto di strumenti economici ad hoc. Ecco allora nascere gli esempi di Londra, Singapore o della Norvegia, in cui l’accesso al centro delle metropoli si paga (a Milano fu proposto ma non attuato ed oggi è in discussione anche per Roma, Venezia e Firenze). Delle opportunità e delle difficoltà presentate da questi strumenti relativi alla “mobilità sostenibile”, si parlerà nella prima sezione della Conferenza, con le relazioni di Stefen Proost e Stephen Perkins e con gli esempi portati di Australia, Repubblica Ceca e Stati Uniti. Altro grande tema trattato nella convegno di Pavia sarà quello del cosiddetto Emission Trading, cioè lo “scambio di diritti di inquinamento”, nato con il Clean Air Act in California e adottato anche in Europa dopo la recente direttiva dell’Unione. Come è noto, nel 1998 il Protocollo di Kyoto ha stabilito certi limiti ad ogni Paese aderente per l’emissione nell’atmosfera di gas (Co2) che aumentano l’effetto serra. Lo scambio di diritti di inquinamento prevede che i Paesi che si attestano sotto la soglia stabilita per loro da Kyoto possano vendere parte dei loro diritti (la “fetta” mancante, per così dire) a Paesi che invece rischiano di sforare il tetto. Sul tema specifico dei possibili sviluppi in Europa dell’Emission Trading interverrà a Pavia l’austriaco Jos Delbeke, (Direttore della divisione Qualità dell’aria, Cambiamenti climatici, Prodotti chimici e Biotecnologia, Commissione Europea, Direzione Generale Ambiente), mentre Stephen Smith porterà l’esempio dell’esperienza inglese. Durante i tre giorni della conferenza si parlerà anche di incentivi all’utilizzo di energie alternative, di gestione urbanistica e di politiche dei trasporti. A questo proposito, per concludere la Conferenza con un esempio pratico di mobilità sostenibile, i delegati e tutti i convenuti, saranno invitati ad una gita in bicicletta alla Certosa di Pavia, il prezioso monumento che dista circa cinque chilometri dalla città. Infolink: www.Unipv.it/websgia/index.htm  
   
   
V CONFERENZA MONDIALE SULLA TASSAZIONE AMBIENTALE PAVIA, COLLEGIO GHISLIERI, PIAZZA GHISLIERI 9, 10, 11 SETTEMBRE 2004  
 
Pavia, 7 settembre 2004 - Questo mondo è l’unico che abbiamo. Non ci sono altre vie, se non quella di salvaguardarlo. Oltre che una grossa dose di crescita culturale e di responsabilità individuale, servono strategie comuni per la tutela dell’ambiente, sia con strumenti amministrativi sia con strumenti economici. Di progetti futuri ed esperienze acquisite in questo campo si parlerà alla V Conferenza Mondiale sulla Tassazione Ambientale, che si terrà al Collegio Ghislieri di Pavia, dal 9 all’11 settembre 2004. Questa quinta edizione, organizzata dalla Scuola Europea di Studi in Gestione Integrata dell’Ambiente dell’Istituto Universitario di Studi Superiori dell’Università di Pavia, è la prima delle Conferenze che si tiene in Europa, dopo tre appuntamenti in nord America e uno in Australia. Il programma prevede più di cinquanta interventi di accademici, rappresentanti di istituzioni pubbliche e membri di associazioni non governative. Tutto è cominciato all’inizio degli anni Novanta, quando un nuovo principio si è fatto strada anche nella classe politica, sulla scorta di una lunga riflessione da parte del mondo scientifico ed economico: la tutela dell’ambiente, bene ormai riconosciuto di primaria importanza, si può perseguire non solo tramite strumenti amministrativi, ma anche e soprattutto attraverso strumenti economici. La “tassazione ambientale” è la novità di quegli anni, che certamente non incontra il favore dell’opinione pubblica, tanto che quando l’Unione Europea propone la “Carbon tax” , contemporaneamente presenta un progetto di riduzione di altre imposte. Ed ecco la chiave della questione: mantenendo invariata la pressione fiscale sui cittadini, si cambia la composizione delle tasse, facendo pagare di più le risorse scarse e sovrautilizzate (i cosiddetti bads) e meno le risorse abbondanti e di facile reperibilità (i goods). Nasce il concetto di “riforma fiscale verde”. A parità di saldo di bilancio per le casse dello Stato, la riforma fiscale verde dovrebbe consentire un doppio dividendo: il miglioramento della qualità dell’ambiente (tramite appunto le varie forme di tassazione ambientale) e l’aumento dell’occupazione, grazie agli sgravi applicabili ad altre imposte (resi possibili proprio dall’utilizzo del gettito ottenuto dalle tasse ambientali). In altre parole, si fa pagare di più l’energia o la benzina, si mette una tassa per entrare nel centro città, ma si abbattono i costi del lavoro e le spese sociali inerenti ai lavoratori: il punto di equilibrio si può trovare su scala economica nazionale e mondiale, rimanendo all’interno dell’economia di mercato, nella quale oggi, a dire il vero, certi beni di consumo sono pagati molto meno di quello che valgono in realtà. Sembra paradossale, ma quando compriamo l’automobile, paghiamo il bollo e la benzina, non paghiamo un prezzo anche per l’inquinamento che produrremo e la congestione che inevitabilmente creeremo sulle strade, soprattutto in ambito urbano Di fatto, questa risorsa che usiamo va pagata. Per riflettere e discutere su questi temi, Larry Kreiser, con alcuni altri colleghi di varie università statunitensi ed europee, organizza nel 2000 all’Università di Cleveland la prima Conferenza Mondiale sulla Tassazione Ambientale, nata proprio con l’obiettivo di promuovere tutti gli strumenti per uno sviluppo sostenibile, basati sui diversi livelli di educazione sociale e individuale, di regolamentazione amministrativa e urbanistica e di economia e mercato. Questa quinta edizione della Conferenza Mondiale sulla Tassazione Ambientale, oltre ad affrontare i temi generali della tassazione ambientale e a valutare le esperienze dei vari Paesi del mondo in questo settore, si propone di affrontare proprio il tema della “mobilità sostenibile”, in particolare nelle città. Si tratta sommariamente di questo: l’esigenza di mobilità all’interno delle città è stata soddisfatta prevalentemente con l’utilizzo di mezzi privati di trasporto, con gli effetti ambientali negativi che si conoscono, dall’inquinamento al traffico. Oggi, in molte parti del mondo, si prende atto di dover limitare l’uso di mezzi privati con l’aiuto di strumenti economici ad hoc. Ecco allora nascere gli esempi di Londra, Singapore o della Norvegia, in cui l’accesso al centro delle metropoli si paga (a Milano fu proposto ma non attuato ed oggi è in discussione anche per Roma, Venezia e Firenze). Delle opportunità e delle difficoltà presentate da questi strumenti relativi alla “mobilità sostenibile”, si parlerà nella prima sezione della Conferenza, con le relazioni di Stefen Proost e Stephen Perkins e con gli esempi portati di Australia, Repubblica Ceca e Stati Uniti. Altro grande tema trattato nella convegno di Pavia sarà quello del cosiddetto Emission Trading, cioè lo “scambio di diritti di inquinamento”, nato con il Clean Air Act in California e adottato anche in Europa dopo la recente direttiva dell’Unione. Come è noto, nel 1998 il Protocollo di Kyoto ha stabilito certi limiti ad ogni Paese aderente per l’emissione nell’atmosfera di gas (Co2) che aumentano l’effetto serra. Lo scambio di diritti di inquinamento prevede che i Paesi che si attestano sotto la soglia stabilita per loro da Kyoto possano vendere parte dei loro diritti (la “fetta” mancante, per così dire) a Paesi che invece rischiano di sforare il tetto. Sul tema specifico dei possibili sviluppi in Europa dell’Emission Trading interverrà a Pavia l’austriaco Jos Delbeke, (Direttore della divisione Qualità dell’aria, Cambiamenti climatici, Prodotti chimici e Biotecnologia, Commissione Europea, Direzione Generale Ambiente), mentre Stephen Smith porterà l’esempio dell’esperienza inglese. Durante i tre giorni della conferenza si parlerà anche di incentivi all’utilizzo di energie alternative, di gestione urbanistica e di politiche dei trasporti. A questo proposito, per concludere la Conferenza con un esempio pratico di mobilità sostenibile, i delegati e tutti i convenuti, saranno invitati ad una gita in bicicletta alla Certosa di Pavia, il prezioso monumento che dista circa cinque chilometri dalla città. Infolink: www.Unipv.it/websgia/index.htm  
   
   
APPLICAZIONE DELLE NORMATIVE, GOVERNANCE E COMMERCIO NEL SETTORE FORESTALE (FLEGT) – LA COMMISSIONE INTERVIENE PER COMBATTERE IL DISBOSCAMENTO ILLEGALE.  
 
Bruxelles, 7 settembre 2004 - La Commissione europea ha adottato un pacchetto di misure destinate a combattere il crescente fenomeno del disboscamento illegale e quello connesso del commercio di legname tagliato illegalmente, che sottraggono ogni anno ai governi dei paesi in via di sviluppo colpiti entrate pari a circa 10-15 miliardi di euro. Il pacchetto comprende in particolare: i) partenariati su base volontaria con i paesi produttori, duramente colpiti dal disboscamento illegale, al fine di sostenere e promuovere la riforma della governance nel settore del legname di quei paesi; ii) un regolamento che istituisce un regime di licenze giuridicamente vincolante con i paesi partner volto a garantire che solo il legname ottenuto legalmente in provenienza da tali paesi venga ammesso nell’Unione europea. Il pacchetto si basa su un’impostazione innovativa che collega l’incitamento alla buona governance nei paesi in via di sviluppo agli strumenti giuridici e all'effetto moltiplicatore offerti dal mercato interno dell'Unione europea. Poul Nielson, commissario europeo per lo sviluppo e l’aiuto umanitario, ha dichiarato: “Tutti i principali paesi importatori di legname devono riconoscere il ruolo essenziale che sono chiamati a svolgere per mettere fine al commercio internazionale di legname illegale. Oggi stiamo indicando la via da percorrere. Incoraggio vivamente altri paesi ad unirsi a noi.” Commentando gli accordi volontari che costituiscono il nucleo del pacchetto proposto, il commissario Nielson ha poi affermato: “Solo lavorando in stretta collaborazione con i paesi produttori di legname possiamo sperare di ottenere un impatto concreto. Gli accordi di partenariato forniscono ai paesi produttori gli incentivi e il sostegno necessari per svolgere un ruolo chiave nella lotta contro il disboscamento illegale." Nielson ha così concluso: “Intendiamo promuovere il disboscamento onesto come un importante contributo allo sviluppo economico e sociale dei nostri partner. E vogliamo proteggere i nostri consumatori. Alla fine, il consumatore europeo dovrebbe poter acquistare i propri mobili da giardino con la coscienza tranquilla." Margot Wallström, commissario per l’ambiente, ha dichiarato: “Combattere il disboscamento illegale e il commercio connesso è un impegno che abbiamo assunto al Vertice mondiale per lo sviluppo sostenibile di Johannesburg. Le misure decise oggi mostrano la nostra determinazione nel rispettare tale impegno.” Contesto Il disboscamento illegale e il fenomeno ad esso collegato del commercio di legname illegale provocano gravi danni ambientali nei paesi in via di sviluppo e in transizione. Il disboscamento illegale è strettamente connesso a fenomeni di corruzione e malgoverno, e provoca ogni anno per i governi dei paesi in via di sviluppo colpiti una perdita di entrate pari a circa 10-15 miliardi di euro. In tali paesi, esso determina inoltre l’impoverimento delle comunità rurali il cui sostentamento dipende dai prodotti forestali. Nell’ambito del Vertice mondiale di Johannesburg sullo sviluppo sostenibile, l’Unione europea si è impegnata a collaborare con i paesi produttori di legname nella lotta contro il fenomeno del disboscamento illegale e il commercio del legname ottenuto illegalmente. Le nuove misure destinate a combattere il disboscamento illegale fanno seguito all’impegno di lunga data della Commissione europea a favore della gestione e conservazione sostenibile delle foreste ancora esistenti nel mondo. Nel corso dell’ultimo decennio la Ce ha stanziato oltre 650 milioni di euro a favore della conservazione e della gestione sostenibile delle foreste in Asia, Africa centrale e Sudamerica.  
   
   
APPLICAZIONE DELLE NORMATIVE, GOVERNANCE E COMMERCIO NEL SETTORE FORESTALE (FLEGT) – LA COMMISSIONE INTERVIENE PER COMBATTERE IL DISBOSCAMENTO ILLEGALE.  
 
Bruxelles, 7 settembre 2004 - La Commissione europea ha adottato un pacchetto di misure destinate a combattere il crescente fenomeno del disboscamento illegale e quello connesso del commercio di legname tagliato illegalmente, che sottraggono ogni anno ai governi dei paesi in via di sviluppo colpiti entrate pari a circa 10-15 miliardi di euro. Il pacchetto comprende in particolare: i) partenariati su base volontaria con i paesi produttori, duramente colpiti dal disboscamento illegale, al fine di sostenere e promuovere la riforma della governance nel settore del legname di quei paesi; ii) un regolamento che istituisce un regime di licenze giuridicamente vincolante con i paesi partner volto a garantire che solo il legname ottenuto legalmente in provenienza da tali paesi venga ammesso nell’Unione europea. Il pacchetto si basa su un’impostazione innovativa che collega l’incitamento alla buona governance nei paesi in via di sviluppo agli strumenti giuridici e all'effetto moltiplicatore offerti dal mercato interno dell'Unione europea. Poul Nielson, commissario europeo per lo sviluppo e l’aiuto umanitario, ha dichiarato: “Tutti i principali paesi importatori di legname devono riconoscere il ruolo essenziale che sono chiamati a svolgere per mettere fine al commercio internazionale di legname illegale. Oggi stiamo indicando la via da percorrere. Incoraggio vivamente altri paesi ad unirsi a noi.” Commentando gli accordi volontari che costituiscono il nucleo del pacchetto proposto, il commissario Nielson ha poi affermato: “Solo lavorando in stretta collaborazione con i paesi produttori di legname possiamo sperare di ottenere un impatto concreto. Gli accordi di partenariato forniscono ai paesi produttori gli incentivi e il sostegno necessari per svolgere un ruolo chiave nella lotta contro il disboscamento illegale." Nielson ha così concluso: “Intendiamo promuovere il disboscamento onesto come un importante contributo allo sviluppo economico e sociale dei nostri partner. E vogliamo proteggere i nostri consumatori. Alla fine, il consumatore europeo dovrebbe poter acquistare i propri mobili da giardino con la coscienza tranquilla." Margot Wallström, commissario per l’ambiente, ha dichiarato: “Combattere il disboscamento illegale e il commercio connesso è un impegno che abbiamo assunto al Vertice mondiale per lo sviluppo sostenibile di Johannesburg. Le misure decise oggi mostrano la nostra determinazione nel rispettare tale impegno.” Contesto Il disboscamento illegale e il fenomeno ad esso collegato del commercio di legname illegale provocano gravi danni ambientali nei paesi in via di sviluppo e in transizione. Il disboscamento illegale è strettamente connesso a fenomeni di corruzione e malgoverno, e provoca ogni anno per i governi dei paesi in via di sviluppo colpiti una perdita di entrate pari a circa 10-15 miliardi di euro. In tali paesi, esso determina inoltre l’impoverimento delle comunità rurali il cui sostentamento dipende dai prodotti forestali. Nell’ambito del Vertice mondiale di Johannesburg sullo sviluppo sostenibile, l’Unione europea si è impegnata a collaborare con i paesi produttori di legname nella lotta contro il fenomeno del disboscamento illegale e il commercio del legname ottenuto illegalmente. Le nuove misure destinate a combattere il disboscamento illegale fanno seguito all’impegno di lunga data della Commissione europea a favore della gestione e conservazione sostenibile delle foreste ancora esistenti nel mondo. Nel corso dell’ultimo decennio la Ce ha stanziato oltre 650 milioni di euro a favore della conservazione e della gestione sostenibile delle foreste in Asia, Africa centrale e Sudamerica.  
   
   
L'INNOVAZIONE 'VERDE' PUÒ STIMOLARE LA COMPETITIVITÀ EUROPEA, CONCLUDE IL CONSIGLIO AMBIENTE  
 
Bruxelles, 7 settembre 2004 - L'europa può rafforzare la sua competitività e contribuire al raggiungimento dell'obiettivo di Lisbona incitando le innovazioni ecocompatibili ed adottandole, hanno concluso i ministri dell'Ambiente dell'Ue durante l'incontro informale del Consiglio Ambiente a Maastricht, nei Paesi Bassi, il 18 luglio. Il Consiglio ha convenuto che mediante l'applicazione di innovazioni 'verdi' l'Ue non solo eviterà gli alti costi sociali ed ambientali dell'inazione, ma creerà capitale dai vantaggi economici dei risparmi sui costi, creando nuovi mercati e migliorando la qualità dei prodotti, per dare all'Europa un forte aspetto competitivo. 'Questo messaggio dovrebbe essere una parte essenziale del contributo mirato e interessante del Consiglio Ambiente all'esame del processo di Lisbona', hanno affermato i ministri nelle loro conclusioni. L'ex Primo ministro olandese Wim Kok, che presiede attualmente all'esame a medio termine dell'agenda di Lisbona, era presente all'incontro per ascoltare le discussioni, insieme ai rappresentanti delle aziende e delle organizzazioni ambientali europee. Il Consiglio ha notato che l'Europa è già leader mondiale nei prodotti ecocompatibili, ma ha avvertito che 'sono ancora troppo poche le innovazioni che vengono attualmente immesse sul mercato'. Il principale ostacolo che incontrano questi prodotti è che la penetrazione di mercato delle tecnologie verdi è insufficiente, e i ministri ne hanno concluso che dovrebbero essere sviluppate misure nazionali e a livello dell'Unione per dare alle innovazioni ecocompatibili 'una prospettiva di mercato favorevole e competitiva'. Tra le misure proposte dal Consiglio Ambiente, vi sono le politiche sui pubblici acquisti destinate a stimolare il mercato per i prodotti e le tecnologie ambientali. 'Mediamente, circa il 14% delle spese degli Stati membri dell'Ue sono fatte dai governi. Per cui i governi sono partecipanti importanti del mercato e possono stimolare nuove tendenze favorevoli all'ambiente attraverso le loro politiche di spesa', hanno concluso i ministri. Il Consiglio ha citato l'esempio dei Paesi Bassi, dove per gli edifici governativi si adoperano solo vernici ad acqua, ed ha suggerito che se le autorità pubbliche acquistassero lampade a Led e schermi per Pc a Lcd, si risparmierebbe anche una quantità significativa d'energia. Tra le altre misure politiche possibili vi è l'introduzione di incentivi fiscali e criteri d'investimento verde per incoraggiare le società private a preferire i prodotti ecocompatibili. L'internalizzazione dei costi esterni per i prodotti poco validi ambientalmente e la riforma dei sussidi dannosi per l'ambiente sono anch'esse importanti per stabilire i segnali di prezzi giusti, ha aggiunto il Consiglio. Assieme a queste misure politiche, il Consiglio Ambiente ha riconosciuto che 'gli sforzi concentrati e a lungo termine di ricerca e sviluppo sono decisivi per l'avanzamento dello sviluppo di nuove innovazioni'. I ministri hanno chiesto che vengano stabiliti obiettivi a lungo termine chiari e ambiziosi, allo scopo di guidare l'innovazione. Infine i ministri dei 25 Stati membri hanno ribadito che occorre uno sforzo congiunto con il settore privato per poter pienamente cogliere i vantaggi delle innovazioni ecocompatibili. Occorre inoltre un forte sostegno delle Pmi (Piccole e medie imprese), mediante l'offerta di capitale di rischio e la creazione di infrastrutture, per cementarne il ruolo nel processo d'innovazione, mentre la proattività delle aziende andrebbe rafforzata mediante ricompense alle aziende all'avanguardia e il benchmarking dei risultati sicuri per l'ambiente.  
   
   
L'INNOVAZIONE 'VERDE' PUÒ STIMOLARE LA COMPETITIVITÀ EUROPEA, CONCLUDE IL CONSIGLIO AMBIENTE  
 
Bruxelles, 7 settembre 2004 - L'europa può rafforzare la sua competitività e contribuire al raggiungimento dell'obiettivo di Lisbona incitando le innovazioni ecocompatibili ed adottandole, hanno concluso i ministri dell'Ambiente dell'Ue durante l'incontro informale del Consiglio Ambiente a Maastricht, nei Paesi Bassi, il 18 luglio. Il Consiglio ha convenuto che mediante l'applicazione di innovazioni 'verdi' l'Ue non solo eviterà gli alti costi sociali ed ambientali dell'inazione, ma creerà capitale dai vantaggi economici dei risparmi sui costi, creando nuovi mercati e migliorando la qualità dei prodotti, per dare all'Europa un forte aspetto competitivo. 'Questo messaggio dovrebbe essere una parte essenziale del contributo mirato e interessante del Consiglio Ambiente all'esame del processo di Lisbona', hanno affermato i ministri nelle loro conclusioni. L'ex Primo ministro olandese Wim Kok, che presiede attualmente all'esame a medio termine dell'agenda di Lisbona, era presente all'incontro per ascoltare le discussioni, insieme ai rappresentanti delle aziende e delle organizzazioni ambientali europee. Il Consiglio ha notato che l'Europa è già leader mondiale nei prodotti ecocompatibili, ma ha avvertito che 'sono ancora troppo poche le innovazioni che vengono attualmente immesse sul mercato'. Il principale ostacolo che incontrano questi prodotti è che la penetrazione di mercato delle tecnologie verdi è insufficiente, e i ministri ne hanno concluso che dovrebbero essere sviluppate misure nazionali e a livello dell'Unione per dare alle innovazioni ecocompatibili 'una prospettiva di mercato favorevole e competitiva'. Tra le misure proposte dal Consiglio Ambiente, vi sono le politiche sui pubblici acquisti destinate a stimolare il mercato per i prodotti e le tecnologie ambientali. 'Mediamente, circa il 14% delle spese degli Stati membri dell'Ue sono fatte dai governi. Per cui i governi sono partecipanti importanti del mercato e possono stimolare nuove tendenze favorevoli all'ambiente attraverso le loro politiche di spesa', hanno concluso i ministri. Il Consiglio ha citato l'esempio dei Paesi Bassi, dove per gli edifici governativi si adoperano solo vernici ad acqua, ed ha suggerito che se le autorità pubbliche acquistassero lampade a Led e schermi per Pc a Lcd, si risparmierebbe anche una quantità significativa d'energia. Tra le altre misure politiche possibili vi è l'introduzione di incentivi fiscali e criteri d'investimento verde per incoraggiare le società private a preferire i prodotti ecocompatibili. L'internalizzazione dei costi esterni per i prodotti poco validi ambientalmente e la riforma dei sussidi dannosi per l'ambiente sono anch'esse importanti per stabilire i segnali di prezzi giusti, ha aggiunto il Consiglio. Assieme a queste misure politiche, il Consiglio Ambiente ha riconosciuto che 'gli sforzi concentrati e a lungo termine di ricerca e sviluppo sono decisivi per l'avanzamento dello sviluppo di nuove innovazioni'. I ministri hanno chiesto che vengano stabiliti obiettivi a lungo termine chiari e ambiziosi, allo scopo di guidare l'innovazione. Infine i ministri dei 25 Stati membri hanno ribadito che occorre uno sforzo congiunto con il settore privato per poter pienamente cogliere i vantaggi delle innovazioni ecocompatibili. Occorre inoltre un forte sostegno delle Pmi (Piccole e medie imprese), mediante l'offerta di capitale di rischio e la creazione di infrastrutture, per cementarne il ruolo nel processo d'innovazione, mentre la proattività delle aziende andrebbe rafforzata mediante ricompense alle aziende all'avanguardia e il benchmarking dei risultati sicuri per l'ambiente.  
   
   
L'ITALIA DEGLI "ANNI DI PIOMBO" RACCONTATA DALL'AMBASCIATORE AMERICANO A ROMA  
 
Milano, 7 settembre 2004 - In occasione della pubblicazione del volume "Mission: Italy" di Richard N. Gardner, Ambasciatore americano in Italia dal 1977 al 1981, il prossimo 16 settembre, alle ore 18.00, l'Ispi ospiterà una Tavola Rotonda sul tema: L'italia degli "anni di piombo" All'incontro, che sarà moderato da Boris Biancheri, Presidente Ispi, prenderanno parte, oltre all'Autore: Stefano Folli, Direttore Corriere della Sera; Roberto Mazzotta, Presidente Banca Popolare di Milano; Gian Giacomo Migone*, già Presidente Commissione Affari Esteri, Senato della Repubblica; Filippo Maria Pandolfi, già Vice Presidente Commissione Europea.  
   
   
L'ITALIA DEGLI "ANNI DI PIOMBO" RACCONTATA DALL'AMBASCIATORE AMERICANO A ROMA  
 
Milano, 7 settembre 2004 - In occasione della pubblicazione del volume "Mission: Italy" di Richard N. Gardner, Ambasciatore americano in Italia dal 1977 al 1981, il prossimo 16 settembre, alle ore 18.00, l'Ispi ospiterà una Tavola Rotonda sul tema: L'italia degli "anni di piombo" All'incontro, che sarà moderato da Boris Biancheri, Presidente Ispi, prenderanno parte, oltre all'Autore: Stefano Folli, Direttore Corriere della Sera; Roberto Mazzotta, Presidente Banca Popolare di Milano; Gian Giacomo Migone*, già Presidente Commissione Affari Esteri, Senato della Repubblica; Filippo Maria Pandolfi, già Vice Presidente Commissione Europea.  
   
   
MEDIOCRE POSIZIONE DELL'EUROPA NELLA CLASSIFICA DELLE MIGLIORI UNIVERSITÀ AL MONDO  
 
Bruxelles, 7 settembre 2004 - La Shanghai Jiao Tong University ha pubblicato la classifica internazionale annuale delle università, che quest'anno registra un lieve progresso nella posizione degli istituti europei, 36 dei quali si trovano adesso tra i primi 100 (rispetto ai 31 dell'anno scorso). Per ciascuna università la classifica tiene conto dei premi Nobel, i ricercatori citati con una certa frequenza, gli articoli pubblicati in 'Nature' o in 'Science', gli articoli inclusi nello 'science citation index-extended' o nel 'social science citation index', i risultati accademici di ciascuna facoltà. Quest'anno, per la prima volta, la classifica cerca anche di misurare la 'qualità dell'insegnamento', calcolando il numero di alunni di ciascuna istituzione che hanno ricevuto il Nobel o una Field Medal. Anche questa volta tra le prime dieci università se ne contano solo due dell'Ue, entrambe britanniche: l'università di Cambridge sale di due posizioni e passa al terzo posto, quella di Oxford sale di un posto e passa in ottava posizione. I primi posti sono dominati dagli Usa; tra le prime venti università se ne trovano solo tre non americane (le due britanniche e l'università di Tokyo). Le successive università europee nella lista sono l'Imperial College e l'University College, entrambi di Londra, che si collocano rispettivamente al 23° e al 25° posto, lo Swiss Federal Institute of Technology, al 27° posto, e l'università di Utrecht al 39°. Tra le prime cento classificate appaiono anche alcune università austriache, danesi, finlandesi, francesi, italiane, norvegesi, svedesi e tedesche. Nessuna università dei nuovi Stati membri compare tra le prime cento internazionali, o comunque tra le prime cento europee, e le università dell'Europa meridionale mostrano risultati inferiori a quelle dell'Europa settentrionale. L'italia è il solo paese mediterraneo a comparire nella lista delle prime cento università internazionali, grazie all'università di Roma che si colloca al 93° posto. I compilatori della classifica ammettono che i criteri da loro usati si basano essenzialmente sulle scienze classiche e non su quelle sociali. 'Ci abbiamo provato con impegno, ma per le scienze sociali e letterarie non siamo stati capaci di trovare criteri distintivi e dati confrontabili a livello internazionale. Molte rinomate istituzioni che brillano nelle scienze sociali e letterarie non sono incluse nella lista, o si trovano in fondo alla classifica', ammette la Shanghai Jiao Tong University. Per consultare la classifica: http://ed.Sjtu.edu.cn/ranking.htm  
   
   
MEDIOCRE POSIZIONE DELL'EUROPA NELLA CLASSIFICA DELLE MIGLIORI UNIVERSITÀ AL MONDO  
 
Bruxelles, 7 settembre 2004 - La Shanghai Jiao Tong University ha pubblicato la classifica internazionale annuale delle università, che quest'anno registra un lieve progresso nella posizione degli istituti europei, 36 dei quali si trovano adesso tra i primi 100 (rispetto ai 31 dell'anno scorso). Per ciascuna università la classifica tiene conto dei premi Nobel, i ricercatori citati con una certa frequenza, gli articoli pubblicati in 'Nature' o in 'Science', gli articoli inclusi nello 'science citation index-extended' o nel 'social science citation index', i risultati accademici di ciascuna facoltà. Quest'anno, per la prima volta, la classifica cerca anche di misurare la 'qualità dell'insegnamento', calcolando il numero di alunni di ciascuna istituzione che hanno ricevuto il Nobel o una Field Medal. Anche questa volta tra le prime dieci università se ne contano solo due dell'Ue, entrambe britanniche: l'università di Cambridge sale di due posizioni e passa al terzo posto, quella di Oxford sale di un posto e passa in ottava posizione. I primi posti sono dominati dagli Usa; tra le prime venti università se ne trovano solo tre non americane (le due britanniche e l'università di Tokyo). Le successive università europee nella lista sono l'Imperial College e l'University College, entrambi di Londra, che si collocano rispettivamente al 23° e al 25° posto, lo Swiss Federal Institute of Technology, al 27° posto, e l'università di Utrecht al 39°. Tra le prime cento classificate appaiono anche alcune università austriache, danesi, finlandesi, francesi, italiane, norvegesi, svedesi e tedesche. Nessuna università dei nuovi Stati membri compare tra le prime cento internazionali, o comunque tra le prime cento europee, e le università dell'Europa meridionale mostrano risultati inferiori a quelle dell'Europa settentrionale. L'italia è il solo paese mediterraneo a comparire nella lista delle prime cento università internazionali, grazie all'università di Roma che si colloca al 93° posto. I compilatori della classifica ammettono che i criteri da loro usati si basano essenzialmente sulle scienze classiche e non su quelle sociali. 'Ci abbiamo provato con impegno, ma per le scienze sociali e letterarie non siamo stati capaci di trovare criteri distintivi e dati confrontabili a livello internazionale. Molte rinomate istituzioni che brillano nelle scienze sociali e letterarie non sono incluse nella lista, o si trovano in fondo alla classifica', ammette la Shanghai Jiao Tong University. Per consultare la classifica: http://ed.Sjtu.edu.cn/ranking.htm  
   
   
ARETÉ PER IL MANAGEMENT: AL VIA IL QUALITY TOUR DELLA P M/A IL 21 SETTEMBRE A ROMA IL PRIMO DEI 5 CORSI DELLA P MANAGEMENT&ARETÉ  
 
Palermo, 7 settembre 2004 - Si apre a Roma il 21 settembre il primo corso di formazione manageriale su “La retorica, la comunicazione e l’impresa snella” dalla P Management&aretè, la nuova società di formazione e consulenza manageriale del fondatore del Quality College del Cnr, Mario Pagliaro. Il corso -- il primo dei cinque del “Quality Tour 2004” organizzato della P m/a -- dura due giorni ed è rivolto a imprenditori, manager, dirigenti della pubblica amministrazione e giovani laureati, con lo scopo di trasferire ai corsisti competenze strategiche al successo organizzativo e individuale nell’economia e nel mondo del lavoro globalizzato. Ricercatore chimico e formatore manageriale al Cnr, Pagliaro è l’autore di “Scenario: Qualità”, vasto e innovativo testo di management aggiornato ogni 6 mesi e in vendita esclusivamente su Internet. Editorialista economico e scientifico e autore di numerose scoperte chimiche, Pagliaro collabora con ricercatori di 9 Paesi incluso Israele, e ha fondato al Cnr di Palermo una Scuola di chimica ed una di formazione manageriale di standing internazionale: «Quello che serve alle nostre imprese è un’innovazione reale realizzata con spirito ‘antico’. Per questo nasce la P m/a: perché l’areté degli antichi Greci è, a mio parere, molto più utile delle mode e dei provincialismi pseudomanageriali come l’Iso 9000 o la qualità totale; ed è anche necessaria per realizzare quei miglioramenti della qualità dei prodotti e della produttività delle imprese che servono a fronteggiare la competizione internazionale nell’economia globalizzata. «Se è vero -- continua Pagliaro -- che siamo nell’economia ipercompetitiva in cui non ci sono vantaggi competitivi sostenibili nel tempo, quello che serve è “imparare ad imparare” adottando un approccio nuovo alla conduzione dell’impresa e di se stessi che, in realtà, è tanto antico quanto raro. Servono uomini colti e con una mente aperta, capaci di far adattare alle organizzazioni italiane innovazioni come il “pensiero snello”, Internet e la sostenibilità; e serve un pensare per forme in una società che non è più “tutta ferro e macchine”, ma è basata sulla conoscenza, la creatività, la comunicazione e il relazionarsi. E il pensiero chimico, che procede modificando forme, è particolarmente adatto a sostenere tale trasformazione». Il corso è seguito da altri 4 in programma da ottobre a novembre: sulla comunicazione individuale (19 ottobre), sulla nuova comunicazione d’impresa (21 ottobre), sullo sviluppo individuale (16 novembre) e sulla gestione del tempo (18 novembre); ed è caratterizzato da un taglio fortemente pratico e interattivo, con molteplici esempi concreti di imprese italiane che stanno realizzando trasformazioni simili a quelle discusse. «I corsi di management hanno una meritata reputazione di noiosità. Quelli del Quality Tour 2004 intendono invece costituire un occasione entusiasmante tanto di studio, quanto di lavoro e di divertimento offrendo ai corsisti l’opportunità di confrontarsi con idee nuove in una delle città più belle al mondo, fra persone provenienti da contesti professionali diversi». Per iscriversi ai corsi, che si tengono a Roma presso un qualificato Centro servizi nel cuore della capitale, è sufficiente visitare il sito web www.P-ma.net dove sono facilmente accessibili ulteriori informazioni, notizie, articoli e interviste sui temi della formazione e della consulenza offerta alle imprese dalla P m/a.  
   
   
ARETÉ PER IL MANAGEMENT: AL VIA IL QUALITY TOUR DELLA P M/A IL 21 SETTEMBRE A ROMA IL PRIMO DEI 5 CORSI DELLA P MANAGEMENT&ARETÉ  
 
Palermo, 7 settembre 2004 - Si apre a Roma il 21 settembre il primo corso di formazione manageriale su “La retorica, la comunicazione e l’impresa snella” dalla P Management&aretè, la nuova società di formazione e consulenza manageriale del fondatore del Quality College del Cnr, Mario Pagliaro. Il corso -- il primo dei cinque del “Quality Tour 2004” organizzato della P m/a -- dura due giorni ed è rivolto a imprenditori, manager, dirigenti della pubblica amministrazione e giovani laureati, con lo scopo di trasferire ai corsisti competenze strategiche al successo organizzativo e individuale nell’economia e nel mondo del lavoro globalizzato. Ricercatore chimico e formatore manageriale al Cnr, Pagliaro è l’autore di “Scenario: Qualità”, vasto e innovativo testo di management aggiornato ogni 6 mesi e in vendita esclusivamente su Internet. Editorialista economico e scientifico e autore di numerose scoperte chimiche, Pagliaro collabora con ricercatori di 9 Paesi incluso Israele, e ha fondato al Cnr di Palermo una Scuola di chimica ed una di formazione manageriale di standing internazionale: «Quello che serve alle nostre imprese è un’innovazione reale realizzata con spirito ‘antico’. Per questo nasce la P m/a: perché l’areté degli antichi Greci è, a mio parere, molto più utile delle mode e dei provincialismi pseudomanageriali come l’Iso 9000 o la qualità totale; ed è anche necessaria per realizzare quei miglioramenti della qualità dei prodotti e della produttività delle imprese che servono a fronteggiare la competizione internazionale nell’economia globalizzata. «Se è vero -- continua Pagliaro -- che siamo nell’economia ipercompetitiva in cui non ci sono vantaggi competitivi sostenibili nel tempo, quello che serve è “imparare ad imparare” adottando un approccio nuovo alla conduzione dell’impresa e di se stessi che, in realtà, è tanto antico quanto raro. Servono uomini colti e con una mente aperta, capaci di far adattare alle organizzazioni italiane innovazioni come il “pensiero snello”, Internet e la sostenibilità; e serve un pensare per forme in una società che non è più “tutta ferro e macchine”, ma è basata sulla conoscenza, la creatività, la comunicazione e il relazionarsi. E il pensiero chimico, che procede modificando forme, è particolarmente adatto a sostenere tale trasformazione». Il corso è seguito da altri 4 in programma da ottobre a novembre: sulla comunicazione individuale (19 ottobre), sulla nuova comunicazione d’impresa (21 ottobre), sullo sviluppo individuale (16 novembre) e sulla gestione del tempo (18 novembre); ed è caratterizzato da un taglio fortemente pratico e interattivo, con molteplici esempi concreti di imprese italiane che stanno realizzando trasformazioni simili a quelle discusse. «I corsi di management hanno una meritata reputazione di noiosità. Quelli del Quality Tour 2004 intendono invece costituire un occasione entusiasmante tanto di studio, quanto di lavoro e di divertimento offrendo ai corsisti l’opportunità di confrontarsi con idee nuove in una delle città più belle al mondo, fra persone provenienti da contesti professionali diversi». Per iscriversi ai corsi, che si tengono a Roma presso un qualificato Centro servizi nel cuore della capitale, è sufficiente visitare il sito web www.P-ma.net dove sono facilmente accessibili ulteriori informazioni, notizie, articoli e interviste sui temi della formazione e della consulenza offerta alle imprese dalla P m/a.  
   
   
UNIPISA: LA FONDAZIONE SAN MINIATO OFFRE DUE BORSE DI STUDIO  
 
Pisa, 7 settembre 2004 - Università di Pisa - Formazione Avanzata Economia. La Fondazione Cassa di Risparmio di San Miniato offre 2 borse di studio per il Master in Auditing e Controllo Interno orientamento Full Time Auditing & Governance per i candidati residenti nei seguenti comuni della Provincia di Pisa e di Firenze: San Miniato, Capannoli, Castelfranco di Sotto, Empoli, Fucecchio, Montopoli Val d'Arno, Ponsacco, Pontedera, S. Croce sull'Arno, S. Maria a Monte. Per informazioni: Lisa Pampana, Dipartimento di Economia Aziendale "E. Giannessi" Università di Pisa, via Cosimo Ridolfi, 10 - 56124 Pisa. Tel.: 050 598033. Fax : 050 9770067  
   
   
UNIPISA: LA FONDAZIONE SAN MINIATO OFFRE DUE BORSE DI STUDIO  
 
Pisa, 7 settembre 2004 - Università di Pisa - Formazione Avanzata Economia. La Fondazione Cassa di Risparmio di San Miniato offre 2 borse di studio per il Master in Auditing e Controllo Interno orientamento Full Time Auditing & Governance per i candidati residenti nei seguenti comuni della Provincia di Pisa e di Firenze: San Miniato, Capannoli, Castelfranco di Sotto, Empoli, Fucecchio, Montopoli Val d'Arno, Ponsacco, Pontedera, S. Croce sull'Arno, S. Maria a Monte. Per informazioni: Lisa Pampana, Dipartimento di Economia Aziendale "E. Giannessi" Università di Pisa, via Cosimo Ridolfi, 10 - 56124 Pisa. Tel.: 050 598033. Fax : 050 9770067  
   
   
I MASTER IN AUDITING E GOVERNANCE DEL DIPARTIMENTO DI ECONOMIA DI PISA TRA I TOP TEN IN EUROPA  
 
 Pisa, 7 settembre 2004 - Una ricerca presentata nei giorni scorsi ha messo in fila le migliori proposte tra i master in Europa. Una speciale graduatoria che ha preso in considerazione diversi elementi: dal grado di innovazione alle possibilità occupazionali, fino al prestigio e ai costi. I master del dipartimento di economia aziendale “E.giannessi” dell’Università di Pisa sono tra i primi dieci, dietro a Bocconi e ad altre proposte straniere. Una speciale classifica ha messo in fila le migliori proposte in materia di master post universitari. La graduatoria è stata realizzata monitorando le proposte di master in Italia e all’estero, secondo una serie di criteri cardine, importanti per testare la qualità dell’offerta formativa ed è stata pubblicata sul mensile Patrimoni. I dieci migliori master sono stati scelti considerando dunque il grado di innovazione, le prospettive occupazionali, le possibilità di stage, il prestigio, la selezione dei candidati, l’internazionalizzazione, il costo le agevolazioni, i benefit e le borse di studio. I master di Auditing e Governance del dipartimento di economia “E.giannessi” dell’Università di Pisa hanno ottenuto un ottimo punteggio, guadagnandosi il settimo posto nella graduatoria assoluta e addirittura il quarto posto, considerando i master italiani: il miglior master è quello del Politecnico di Torino, in Wireless System and related tecnologies; al secondo posto l’Mba Bocconi, al terzo Qualità alimentare e benessere dell’Università di Firenze; al quarto il master dell’Università di Pisa. Per il dipartimento di economia aziendale Giannessi di Pisa si tratta di un ottimo risultato ottenuto proprio in concomitanza della presentazione dei nuovi master che partiranno ad ottobre. Della speciale classifica fanno parte anche master dello Smurfit of Business of Dublin, dell’Eurec, del Cems e dell’I.a.e Lyon. Anche i nuovi master che partiranno ad ottobre sono caratterizzati dalla stessa, alta, quailità. L’iscrizione va fatta entro il 20 settembre. Tra gli orientamenti part time, “Enti locali e aziende pubbliche”: il corso si concentra nel periodo ottobre 2004-giugno 2005, in sedici moduli didattici in aula e 10 giornate integrative, è riservato a 25 laureati ed è adatto all’approfondimento con alto livello di qualificazione per laureati e professionisti già occupati, attraverso la verifica dei sistemi di comunicazione economico-finanziaria, l’analisi e la valutazione delle strutture organizzative, la progettazione dei sistemi di controllo di gestione e l’analisi dei costi con valutazione delle performance delle aziende pubbliche. Part time anche il master, riservato a 20 laureati, “Banche, assicurazioni e intermediari finanziari” – da ottobre 2004 a luglio 2005 - che offre la possibilità di sviluppare competenze che riguardano il bilancio, la revisione contabile e gestionale, la progettazione e il monitoraggio dei sistemi di risk management, l’analisi e la valutazione dei sistemi di controllo interno. “Auditing e controllo di gestione”, anch’esso part time, è riservato a 30 laureati e si propone di sviluppare competenze per la verifica dei sistemi di comunicazione economico-finanziaria, l’analisi e la valutazione dei sistemi di controllo interno aziendale, la progettazione dei sistemi di controllo di gestione, l’analisi dei costi e la valutazione delle performance aziendali. Full time, invece, il master “Auditing e Consulting, Auditing e Governance”, in programma da ottobre 2004 a febbraio 2005. Patrocinato dall’Aiia, Associazione italiana internal auditors, e dall’Assirevi, Associazione italiana delle società di revisione, è dedicato, principalmente, a figure professionali come il revisore contabile, l’internal auditor e il revisore consulente. Maggiori dettagli consultando il sito www.Masteraudit.it o all’indirizzo email: master.Audit@ec.unipi.ip , oppure rivolgendosi allo staff direzionale (via Cosimo Ridolfi, 10 - 56124 Pisa) tel: 0503157346.  
   
   
I MASTER IN AUDITING E GOVERNANCE DEL DIPARTIMENTO DI ECONOMIA DI PISA TRA I TOP TEN IN EUROPA  
 
 Pisa, 7 settembre 2004 - Una ricerca presentata nei giorni scorsi ha messo in fila le migliori proposte tra i master in Europa. Una speciale graduatoria che ha preso in considerazione diversi elementi: dal grado di innovazione alle possibilità occupazionali, fino al prestigio e ai costi. I master del dipartimento di economia aziendale “E.giannessi” dell’Università di Pisa sono tra i primi dieci, dietro a Bocconi e ad altre proposte straniere. Una speciale classifica ha messo in fila le migliori proposte in materia di master post universitari. La graduatoria è stata realizzata monitorando le proposte di master in Italia e all’estero, secondo una serie di criteri cardine, importanti per testare la qualità dell’offerta formativa ed è stata pubblicata sul mensile Patrimoni. I dieci migliori master sono stati scelti considerando dunque il grado di innovazione, le prospettive occupazionali, le possibilità di stage, il prestigio, la selezione dei candidati, l’internazionalizzazione, il costo le agevolazioni, i benefit e le borse di studio. I master di Auditing e Governance del dipartimento di economia “E.giannessi” dell’Università di Pisa hanno ottenuto un ottimo punteggio, guadagnandosi il settimo posto nella graduatoria assoluta e addirittura il quarto posto, considerando i master italiani: il miglior master è quello del Politecnico di Torino, in Wireless System and related tecnologies; al secondo posto l’Mba Bocconi, al terzo Qualità alimentare e benessere dell’Università di Firenze; al quarto il master dell’Università di Pisa. Per il dipartimento di economia aziendale Giannessi di Pisa si tratta di un ottimo risultato ottenuto proprio in concomitanza della presentazione dei nuovi master che partiranno ad ottobre. Della speciale classifica fanno parte anche master dello Smurfit of Business of Dublin, dell’Eurec, del Cems e dell’I.a.e Lyon. Anche i nuovi master che partiranno ad ottobre sono caratterizzati dalla stessa, alta, quailità. L’iscrizione va fatta entro il 20 settembre. Tra gli orientamenti part time, “Enti locali e aziende pubbliche”: il corso si concentra nel periodo ottobre 2004-giugno 2005, in sedici moduli didattici in aula e 10 giornate integrative, è riservato a 25 laureati ed è adatto all’approfondimento con alto livello di qualificazione per laureati e professionisti già occupati, attraverso la verifica dei sistemi di comunicazione economico-finanziaria, l’analisi e la valutazione delle strutture organizzative, la progettazione dei sistemi di controllo di gestione e l’analisi dei costi con valutazione delle performance delle aziende pubbliche. Part time anche il master, riservato a 20 laureati, “Banche, assicurazioni e intermediari finanziari” – da ottobre 2004 a luglio 2005 - che offre la possibilità di sviluppare competenze che riguardano il bilancio, la revisione contabile e gestionale, la progettazione e il monitoraggio dei sistemi di risk management, l’analisi e la valutazione dei sistemi di controllo interno. “Auditing e controllo di gestione”, anch’esso part time, è riservato a 30 laureati e si propone di sviluppare competenze per la verifica dei sistemi di comunicazione economico-finanziaria, l’analisi e la valutazione dei sistemi di controllo interno aziendale, la progettazione dei sistemi di controllo di gestione, l’analisi dei costi e la valutazione delle performance aziendali. Full time, invece, il master “Auditing e Consulting, Auditing e Governance”, in programma da ottobre 2004 a febbraio 2005. Patrocinato dall’Aiia, Associazione italiana internal auditors, e dall’Assirevi, Associazione italiana delle società di revisione, è dedicato, principalmente, a figure professionali come il revisore contabile, l’internal auditor e il revisore consulente. Maggiori dettagli consultando il sito www.Masteraudit.it o all’indirizzo email: master.Audit@ec.unipi.ip , oppure rivolgendosi allo staff direzionale (via Cosimo Ridolfi, 10 - 56124 Pisa) tel: 0503157346.  
   
   
CUOA: SELEZIONI MBAPT E NUOVI CORSI FSE  
 
Altavilla Vicentina, 7 settembre 2004 - Il prossimo 15 settembre, presso la sede della Fondazione Cuoa, si svolgeranno le selezioni per partecipare alla seconda edizione del Master of Business Administration part time (21 Ottobre 2004 - 21 Giugno 2006). Il master si rivolge a manager, professionisti e consulenti fortemente motivati a investire su se stessi per acquisire nuove competenze e diventare più competitivi nel mercato del lavoro. La domanda d'iscrizione per partecipare alle selezioni va inviata entro e non oltre il 10 settembre 2004. Per informazioni: e-mail mbapt@cuoa.It , tel. 0444 333860, fax 0444 333996. Il prossimo 21 settembre, alle ore 9.00, si svolgeranno, sempre presso la Business School del Veneto, le selezioni per partecipare ai nuovi Corsi finanziati dal Fondo sociale europeo. Per informazioni: e-mail fse@cuoa.It , tel. 0444 333706, fax 0444 333992.  
   
   
CUOA: SELEZIONI MBAPT E NUOVI CORSI FSE  
 
Altavilla Vicentina, 7 settembre 2004 - Il prossimo 15 settembre, presso la sede della Fondazione Cuoa, si svolgeranno le selezioni per partecipare alla seconda edizione del Master of Business Administration part time (21 Ottobre 2004 - 21 Giugno 2006). Il master si rivolge a manager, professionisti e consulenti fortemente motivati a investire su se stessi per acquisire nuove competenze e diventare più competitivi nel mercato del lavoro. La domanda d'iscrizione per partecipare alle selezioni va inviata entro e non oltre il 10 settembre 2004. Per informazioni: e-mail mbapt@cuoa.It , tel. 0444 333860, fax 0444 333996. Il prossimo 21 settembre, alle ore 9.00, si svolgeranno, sempre presso la Business School del Veneto, le selezioni per partecipare ai nuovi Corsi finanziati dal Fondo sociale europeo. Per informazioni: e-mail fse@cuoa.It , tel. 0444 333706, fax 0444 333992.  
   
   
CORPORATE FINANCE E OP. FIN. – OPERARE SUI MERCATI FINANZIARI DUE CORSI SERALI SDA BOCCONI PER IL SUCCESSO DELLE NUOVE INIZIATIVE FINANZIARIE  
 
Milano, 7 settembre 2004 – Gli aspetti più innovativi della Finanza Aziendale e di Mercato saranno oggetto di approfondimento nel corso di due iniziative serali promosse dall’Area Finanza Aziendale e Immobiliare della Sda Bocconi: “Corporate Finance” e “Op. Fin. - Operare sui mercati finanziari”. In tema di Finanza Aziendale, è di fondamentale importanza la capacità di prendere decisioni improntate alla creazione di valore economico per gli azionisti. Sono necessarie, dunque, competenze per assegnare le risorse agli usi più produttivi, determinando con precisione il valore di ciascuna alternativa di sviluppo dell’impresa. Per queste ragioni, il programma serale di “Corporate Finance”, che si terrà a Milano da ottobre 2004 ad aprile 2005, si pone l’obiettivo di maturare una logica critica nei confronti delle diverse problematiche finanziarie, di acquisire e utilizzare le tecniche e gli strumenti tipici della Finanza Aziendale e la capacità di analizzare le politiche finanziarie poste in essere dalle imprese. In particolare, grazie allo studio degli strumenti, delle tecniche e delle logiche interpretative a supporto delle decisioni gestionali, il corso consente di apprendere e utilizzare con successo: gli strumenti di analisi economico-finanziaria; i criteri di valutazione degli investimenti e dei finanziamenti; la pianificazione finanziaria; le metodologie di valutazione d’azienda, delle operazioni di Finanza straordinaria e delle operazioni di ristrutturazione aziendale. A completamento del programma, sono previsti tre seminari, denominati Elective, per l’approfondimento delle tematiche finanziarie di rilievo, e un Follow-up, consistente nella risoluzione di un business game sulle materie affrontate durante il corso. Maggiori dettagli sul sito: www.Sdabocconi.it/fin04/267350   Per coloro che operano o intendono operare sui mercati finanziari, si terrà da novembre 2004 ad aprile 2005 il corso serale “Op. Fin. – Operare sui Mercati Finanziari”. Il corso trasmette sia elementi di valutazione e comprensione della struttura e del funzionamento dei mercati finanziari, degli attori e delle regole che li caratterizzano, sia un approccio globale all’analisi delle performance dei titoli, con particolare riguardo al binomio rischio-rendimento. L’iniziativa, inoltre, permette di comprendere le dinamiche principali dei mercati grazie allo svolgimento un Case Study sul processo di quotazione in Borsa e di un articolato Trading Game sulla gestione di portafoglio. Maggiori dettagli sul sito: www.Sdabocconi.it/fin04/267351     Entrambe le proposte saranno arricchite dalle testimonianze di qualificati esperti dei settori di riferimento.  
   
   
CORPORATE FINANCE E OP. FIN. – OPERARE SUI MERCATI FINANZIARI DUE CORSI SERALI SDA BOCCONI PER IL SUCCESSO DELLE NUOVE INIZIATIVE FINANZIARIE  
 
Milano, 7 settembre 2004 – Gli aspetti più innovativi della Finanza Aziendale e di Mercato saranno oggetto di approfondimento nel corso di due iniziative serali promosse dall’Area Finanza Aziendale e Immobiliare della Sda Bocconi: “Corporate Finance” e “Op. Fin. - Operare sui mercati finanziari”. In tema di Finanza Aziendale, è di fondamentale importanza la capacità di prendere decisioni improntate alla creazione di valore economico per gli azionisti. Sono necessarie, dunque, competenze per assegnare le risorse agli usi più produttivi, determinando con precisione il valore di ciascuna alternativa di sviluppo dell’impresa. Per queste ragioni, il programma serale di “Corporate Finance”, che si terrà a Milano da ottobre 2004 ad aprile 2005, si pone l’obiettivo di maturare una logica critica nei confronti delle diverse problematiche finanziarie, di acquisire e utilizzare le tecniche e gli strumenti tipici della Finanza Aziendale e la capacità di analizzare le politiche finanziarie poste in essere dalle imprese. In particolare, grazie allo studio degli strumenti, delle tecniche e delle logiche interpretative a supporto delle decisioni gestionali, il corso consente di apprendere e utilizzare con successo: gli strumenti di analisi economico-finanziaria; i criteri di valutazione degli investimenti e dei finanziamenti; la pianificazione finanziaria; le metodologie di valutazione d’azienda, delle operazioni di Finanza straordinaria e delle operazioni di ristrutturazione aziendale. A completamento del programma, sono previsti tre seminari, denominati Elective, per l’approfondimento delle tematiche finanziarie di rilievo, e un Follow-up, consistente nella risoluzione di un business game sulle materie affrontate durante il corso. Maggiori dettagli sul sito: www.Sdabocconi.it/fin04/267350   Per coloro che operano o intendono operare sui mercati finanziari, si terrà da novembre 2004 ad aprile 2005 il corso serale “Op. Fin. – Operare sui Mercati Finanziari”. Il corso trasmette sia elementi di valutazione e comprensione della struttura e del funzionamento dei mercati finanziari, degli attori e delle regole che li caratterizzano, sia un approccio globale all’analisi delle performance dei titoli, con particolare riguardo al binomio rischio-rendimento. L’iniziativa, inoltre, permette di comprendere le dinamiche principali dei mercati grazie allo svolgimento un Case Study sul processo di quotazione in Borsa e di un articolato Trading Game sulla gestione di portafoglio. Maggiori dettagli sul sito: www.Sdabocconi.it/fin04/267351     Entrambe le proposte saranno arricchite dalle testimonianze di qualificati esperti dei settori di riferimento.  
   
   
DESIGNATI I VINCITORI DELLA SESSIONE ITALIANA DEL CONCORSO DI INDUSTRIAL DESIGN "DUPONT IMAGEENERING AWARDS"  
 
Milano, 7 Settembre 2004 - La giuria della sessione italiana del concorso "Dupont Imagineering Awards", riunita a Milano lo scorso 7 luglio presso la sede di Material Connexion Italia, dopo avere esaminato i 21 progetti finalisti, ha reso noti i nomi dei primi tre classificati e delle due Honourable Mentions dell'edizione 2003/04. Organizzato in Italia da Dupont Engineering Polymers, il concorso si rivolge a studenti e designer neolaureati, ed e' dedicato a promuovere la creativita' e l'innovazione applicate ai tecnopolimeri. Giunto, quest'anno, alla terza edizione internazionale, il concorso di industrial design "Dupont Imagineering Design Awards" e' stato inizialmente organizzato da Dupont in Francia nel 1988, allo scopo di favorire una maggiore convergenza fra la creativita' dei giovani progettisti, le potenzialita' e le prestazioni offerte dai nuovi materiali e lo sviluppo di tecnologie atte a supportare questa creativita'. Nel 2000, il concorso ha acquisito una dimensione europea, con lo svolgimento di sessioni nazionali in Italia, Francia, Germania, Portogallo, Regno Unito e Spagna, svoltesi in collaborazione con enti e istituti che operano nel campo del design industriale. Nel 2002, l'invito e' stato raccolto anche da studenti e da giovani designer residenti in Africa e Medio-oriente. Con l'edizione di quest'anno, "Dupont Imagineering Design Award", ha esteso la partecipazione alle regioni asiatiche, con sessioni in Cina, Taiwan e Giappone. Il tema prescelto per l'edizione 2003-2004 e' "Comfort and Functionality at Home", ossia: tutto cio' che rende la vita domestica piu' comoda, piacevole e funzionale, mediante l'elaborazione di prodotti e soluzioni innovativi che prevedono l'impiego, parziale o integrale, dei tecnopolimeri di Dupont. La sessione italiana del concorso ha fatto registrare il record di partecipanti, con 350 iscritti per 233 progetti. I 121 elaborati pervenuti, entro la scadenza prevista dal bando, sono stati sottoposti a una prima selezione, da parte di Dupont. I 21 progetti finalisti sono stati infine passati al vaglio di una giuria di esperti, composta da: Antonio Macchi Cassia (designer e consigliere della Fondazione Adi per il Design Italiano), Manuela Cifarelli (direttore di Material Connexion Italia), Angiolino Panarotto (ingegnere chimico, docente presso il Cesap e collaboratore della rivista "Macplas"), Virginio Briatore (collaboratore delle riviste "Interni", "Graphis", "Design Week", direttore del centro ricerche e del portale "Aedo-to.com"), Marina Carrara (direttore responsabile di "Casaviva", direttore editoriale di "Casafacile" e di "Flair Living"), Paolo Pedrizzetti (product-designer). E, in rappresentanza di Dupont, da: Massimo Fucci (architetto e consulente surface per Dupont Italia verso la comunita' del design), Antonio Nebel (responsabile della divisione design e sviluppo prodotti per Dupont Italia), Claudio Greco (responsabile Dupont per la comunicazione e il marketing verso il segmento consumers della regione Europa/medio Oriente/africa), Eric Gregoire (Sales Manager Dupont Italia per i tecnopolimeri e responsabile sviluppo a livello europeo). Il primo premio e' stato assegnato a Silvia Rigoni di Roma (Istituto Europeo di Design, Roma) per il progetto dello scolapasta monomaterico "Slimfast", consistente in un sottile foglio di poliestere termoplastico elastomerico Dupont Hytrel, dotato di microfori e di apposite piegature e clip, per poter essere agevolmente montato e ottenere cosi' una forma tronco-conica, che consente di assolvere in pieno alla funzione desiderata. Questo innovativo scolapasta di capienza variabile, e' pensato interamente in Hytrel per le sue caratteristiche di flessibilita' e di resistenza termica. Il secondo classificato e' Stefano Frillici di Moie di Maiolati Spontini (An), studente alla Facolta' di Architettura di Parma, con "Intelligente", una multipresa domestica posizionabile, composta da un'asta snodabile rigida, munita, alle estremita', di una spina d'alimentazione per l'inserimento nella presa a muro, e di una coppia di prese standard, con due piccoli led di posizione notturna. Il prodotto e' da realizzarsi con l'impiego prevalente di resina poliammidica Dupont Zytel, tecnopolimero scelto per la sua elevata resistenza, per la stabilita' dimensionale e la rigidita'. Al terzo posto, Romina Sita, studentessa alla Facolta' di Architettura di Modena, per il progetto "Block-wind", un dispositivo di fissaggio, di forma cilindrica, da applicare alla porte e alle ante delle finestre per bloccarle e tenerle aperte, anche in condizioni di vento forte. Il progetto prevede l'impiego di un unico materiale di elevata rigidita', resistente alle sollecitazioni e agli urti dotato di un'ottima stabilita' cromatica ad alte temperature, come la poliammide Zytel tenacizzata o la resina acetalica Dupont Delrin, e di un unico stampo per la sua fabbricazione. Oltre a decretare i tre vincitori, la giuria ha assegnato anche due Honorable Mentions: Giampaolo Cori di Frascati (Rm), con il progetto "Piastrella", sistema modulare di piastrellatura per gli ambienti cucina e bagno, facilmente installabile e totalmente rimovibile, composto da piccole guide in metallo zincato ed elementi (piastrelle di dimensioni cm 15 X 15) in tecnopolimeri di Dupont. Ogni piastrella e' composta di 3 parti: un corpo principale forato e un elemento complementare (in Dupont Rynite); un sistema di fissaggio alle guide metalliche (in Hytrel). Generoso Parmegiani di Castel Madama (Rm) , studente alla Facolta' di Architettura di Roma, per il progetto "Butterfly", un maniglia composta da due gusci, uniti da una particolare cerniera, e realizzata in un solo pezzo, utilizzando l'elastomero poliestere termoplastico Hytrel (nella sua versione piu' rigida). La maniglia, di facile applicazione, consente di avvolgere e svolgere le serrande evitando "scottature" o abrasioni derivanti dall'attrito prodotto dal contatto fra le mani e la cinghia. La vincitrice della sessione italiana concorre alla fase finale del "Dupont Imagineering Design Award", che vede la partecipazione di tutti i vincitori delle sessioni nazionali. I vincitori - designati da una giuria internazionale che si riunira' nel mese di settembre - saranno premiati nel corso della fiera internazionale delle materie plastiche K-2004 a Dusseldorf, Germania. 2003-2004 Dupont Imagineering Awards vincitori e honorable mention della sessione italiana Primo premio: "Slimfast" Progettista: Silvia Rigoni (Istituto Europeo di Design, Roma) Indirizzo: via Boccea 223 - 00167 Roma Cell. 3339241324 Email: <­masiela.Rig@email.it> Il progetto dello scolapasta "Slimfast" e' stato messo a punto dall'autrice per contribuire a risolvere un problema comune a molti ambienti adibiti a cucina, le cui dimensioni sono ridotte e necessitano percio' di uno sfruttamento razionale dello spazio, come pure di attrezzature e utensili in grado di rispondere a requisiti quali la leggerezza, la maneggevolezza, la funzionalita', l'igienicita', la semplicita' di manutenzione e la riponibilita' nel minimo ingombro. Per rispondere, dunque, a una legittima e diffusa domanda di essenzialita', Silvia Rigoni ha escogitato la soluzione rappresentata da questo scolapasta monomaterico e ultrasottile, partendo da un foglio di poliestere termoplastico elastomerico Dupont Hytrel, un tecnopolimero di Dupont, facilmente trasformabile mediante stampaggio ad iniezione, riciclabile, traslucido a bassi spessori e colorato, flessibile a temperatura ambiente e in grado di conservare le sue proprieta' anche a basse e alte temperature. Resiste inoltre all'attacco di muffe e funghi, un plus importante per l'igiene di uno scolapasta, ed e' certificato, nel rispetto di direttive europee ed extra-europee, come materiale idoneo al contatto con cibi secchi, umidi e grassi e con acqua potabile. Il foglio rettangolare, delle dimensioni di 60x30 cm, ottenibile da un unico stampo con l'impiego di Hytrel a densita' media, appare dotato di uno spessore variabile da 1,5 a 3 mm, lungo i bordi, per aumentarne la resistenza alle ripetute flessioni e sollecitazioni in corso d'uso. La superficie e' traforata per favorire il deflusso dell'acqua nelle operazioni di scolatura. Il montaggio dell'utensile e' estremamente semplice: basta fletterlo e sovrapporne i due lati minori per ottenere una forma tronco-conica rovesciata, il cui bordo inferiore, grazie ad appositi tagli e scanalature, rientrera' per induzione meccanica verso l'interno, impedendo la fuoriuscita di pasta e affini. Per bloccare il dispositivo e' sufficiente esercitare una pressione delle dita sulle clip della chiusura, ottenute per fresatura dal medesimo stampo, che consentono anche di variarne la capienza. Utilizzabile per il rito quotidiano della pasta, o anche come scolaverdure, lo scolapasta untrasottile "Slimfast", prima e dopo l'uso, puo' essere indiffentemente arrotolato o riposto, come un foglio, in ogni angolo della cucina. I numerosi vantaggi tecnico-funzionali del prodotto, la semplicita' di montaggio e d'uso, l'economicita' del processo di fabbricazione e l'universalita', ormai acquisita, del rito della pasta, confermano la qualita' del progetto e la sua validita' commerciale. Secondo premio: "Intelligente" Progettista: Stefano Frillici (Facolta' di Architettura di Parma) Indirizzo: Via Ascoli Piceno, 34 - 60030 Moie di Maiolati Spontini (An) Cell. 3332965048; Email <­stefano.Frillici@studenti.unipr.it> "Intelligente" e' il nome dato da Stefano Frillici al suo progetto, relativo a una multipresa domestica posizionabile e aerea, particolarmente utile quando si ha a che fare con prese a muro troppo basse o collocate in angoli poco accessibili della casa. Il progetto si compone di un'asta snodabile rigida dotata, a un'estremita', di una spina per l'inserimento nella presa a muro, e all'altra, di una coppia di prese standard con apertura di sicurezza "a compasso" e munite di led che ne segnalano la presenza anche al buio . Questa prolunga "intelligente" ha il vantaggio di autosostenersi e di conservare la posizione desiderata senza necessita' di fissaggi, fino a un metro da terra. Consente, soprattutto ai bambini e agli anziani, di evitare movimenti inutili e rischiosi, soprattutto quando si ha a che fare con la corrente elettrica. Ma permette anche di ovviare al problema dei cavi sparsi sul pavimento, che costituiscono un fastidioso ostacolo nelle pulizie domestiche. Il progetto prevede l'esclusivo impiego di materiali plastici e non presenta parti metalliche. Tutti i componenti, ad eccezione dei i due piccoli led di posizione notturna e delle parti interne elettriche, sono realizzabili in poliammide Pa6 e Pa66 Dupont Zytel 101L di Dupont non rinforzato (cat. V2 per autoestinguenza). In particolare, questo grado di Zytel possiede caratteristiche di rigidita', tenacita' e di resistenza a flessioni e deformazioni, oltre ad essere un ottimo isolante elettrico. I componenti in Zytel sono stampabili ad iniezione, e il loro assemblaggio e' semplificato al massimo, grazie anche all'adozione di tecniche di piegatura e di fissaggio con viterie. La finitura superficiale delle parti esterne e' liscia e lucida, con colori a tinta unita. La riduzione dei componenti e l'attento dimensionamento delle parti giocano a favore di un costo di fabbricazione piuttosto contenuto, con il valore aggiunto di un design che cattura l'attenzione e cela elegantemente la funzione dell'utensile. La stima dell'autore fissa il costo del manufatto in circa 4,5 euro, fra materiali e manodopera. Terzo premio: "Block-wind" Progettista: Romina Sita (Facolta' di Architettura di Parma) Indirizzo: via Sibelius, 20 - 41100 Modena Cell. 3471385680 Email <­romi18@libero.It> Con il suo progetto "Block-wind", Romina Sita propone di contrastare, in maniera semplice e funzionale, la fastidiosa, se non addirittura pericolosa, azione del vento e delle correnti d'aria nei confronti delle porte e delle finestre di casa. Il dispositivo messo a punto dalla giovane studentessa modenese intende porsi in alternativa ai comuni elementi di fissaggio che, per quanto riguarda le finestre, costringono le persone a sporgersi per bloccarli e sbloccarli.Invece, il sistema "Block-wind" viene applicato agevolmente al cardine di ogni anta di porte e finestre, quando queste sono aperte, fissandole stabilmente e in tutta sicurezza. Il progetto prevede un unico elemento mobile di forma cilindrica (cm 9,2 x 2,2 ø) che viene inserito nel cardine. La sua parte superiore, a differenza di quella inferiore, che ha una superficie liscia, presenta una texture rugosa, volta ad ottimizzare la presa e l'aderenza dell'oggetto. Per la realizzazione di "Block-wind", stampabile ad iniezione, l'autrice non menziona un tecnopolimero specifico, ma richiede un materiale dotato di elevata rigidita', di resistenza a sollecitazioni termiche e a urti meccanici e di stabilita' cromatica ad alte temperature. Gli esperti presenti in giuria hanno immediatamente riconosciuto la resina poliammidica Dupont Zytel (un tipo tenacizzato) e la resina acetalica Dupont Delrin , come i tecnopolimeri idonei a soddisfare questi requisiti. Trattandosi di un prodotto facilmente riproducibile in serie, e con l'ausilio di un solo stampo, "Block-wind" e' in grado di soddisfare adeguatamente il binomio qualita'-prezzo, con un occhio di riguardo alla sicurezza fra le mura domestiche. Honourable mention: "Piastrella" Progettista: Giampaolo Cori (laureato alla Facolta' di Architettura di Roma) Indirizzo: Via Enrico Fermi, 26 - 00044 Frascati (Rm) Cell. 3202936007 Email <­gpcori@libero.It> Il neolaureato Giampaolo Cori ha elaborato per questo concorso un sistema modulare di piastrellatura, particolarmente indicato per gli ambienti cucina e bagno, variabile e flessibile, personalizzabile, di facile installazione e di agevole smontaggio. I bagni e le cucine sono, infatti, tradizionalmente rivestiti in ceramica per motivi igienici e decorativi. Ma, terminata la posa in opera di queste piastrelle, ogni intervento di modifica, parziale o totale, si rivela problematico e costoso. Senza contare i lavori inerenti la muratura (nuove tracce elettriche, riparazioni idrauliche, ecc.). Con tutte le conseguenze che questa inamovibilita' comporta anche per gli arredi, vincolati da punti fissi come le prese elettriche, gli interruttori, i punti luce. La soluzione proposta da Cori e' un sistema dinamico di piastrellatura, che "consente alle pareti di venire incontro alle necessita' di chi le abita". Infatti, la nuova piastrella in tecnopolimero da lui progettata si applica al muro agganciandosi a piccole guide in metallo zincato. L'unita' base del sistema consta di due parti principali: un elemento quadrato forato e un elemento complementare intercambiabile. Sono, poi, previste piastrelle specializzate (dotate di prese elettriche e telefoniche, interruttori, punti luce, ganci, apparecchi radiofonici, diffusori acustici), nonche' elementi di chiusura superiore e inferiore, per angoli e spigoli, che consentono di realizzare varie configurazioni a misura di ogni esigenza. Il sistema e' composto da sottili guide in metallo zincato e da piastrelle (15x15cm) articolate in tre parti: un corpo principale forato e un elemento complementare, entrambi in resina poliestere Pet Dupont Rynite, piu' un dispositivo di fissaggio alle guide metalliche in Dupont Hytrel. La buona resistenza termica di Rynite consente di posizionare le piastrelle in prossimita' di fonti di calore, la resistenza elettrica rende possibile il passaggio di cavi al suo interno. Inoltre, la possibilita' di nobilitarne l'aspetto superficiale, consente a queste piastrelle in tecnopolimero di ricevere un trattamento estetico simile alla ceramica, piu' consono alla tradizione dell'abitare. Infine, le proprieta' meccaniche e l'elasticita' di Hytrel garantiscono nel tempo la tenuta del dispositivo di fissaggio delle piastrelle alle guide. Il sistema, nella sua versatilita', si rivela adatto tanto alle pareti domestiche quanto a quelle dei locali pubblici e dei luoghi di lavoro, ma anche nei settori del contract alberghiero e della ristorazione. Le piastrelle, intercambiabili, potrebbero essere realizzate e vendute come veri e propri oggetti di design. Honourable mention: "Butterfly" Progettista: Generoso Parmegiani (Facolta' di Architettura di Roma) Indirizzo: Via Empolitana, km. 3 - 00024 Castel Madama (Rm) Cell. 3494419630 Email <­generosox@libero.It> Il progetto di Generoso Parmegiani nasce dall'esigenza di migliorare il comfort e la sicurezza durante le operazioni di avvolgimento e svolgimento delle serrande di casa. Consiste essenzialmente in una maniglia in plastica che, mediante due gusci uniti da una particolare cerniera (ricavata direttamente in fase di stampaggio), consente di avvolgere, bloccare e afferrare saldamente la cinghia. Il dispositivo denominato "Butterfly" e' munito, infatti, di rinforzi trasversali che, oltre a svolgere questa importante funzione, permettono di arrestare la corsa della cinghia con una lieve pressione della mano, evitando i rischi frequenti di "scottature" e abrasioni. "Butterfly" e' dotato di un design piacevolmente anatomico vagamente assimilabile a un boomerang (lungo cm 17, largo cm 3,5 e con un'altezza, alle estremita', di cm 2,0) ed e' realizzabile in un solo pezzo stampato ad iniezione, utilizzando l'elastomero poliestere termoplastico Dupont Hytrel (nella sua versione a piu' alto coefficiente di rigidita'). Grazie alle sue proprieta' elastiche, esso consente di creare solide cerniere. Ma, soprattutto, risulta essere molto resistente all'usura causata dall'attrito del materiale con la cinghia della serranda. Il montaggio avviene semplicemente chiudendo il dispositivo attorno alla cinghia, mediante due cerniere separate da un elemento a sezione rettangolare che, elasticamente, induce il dispositivo a liberare la cinghia quando non viene sottoposto alla pressione della mano. Grazie a due dentini, situati nel guscio inferiore, che scorrono all'interno di scanalature, poste in corrispondenza del guscio superiore, la maniglia resta assicurata alla cinghia. Per tirare su la serranda, bastera' dunque stringere con la mano il dispositivo che blocchera' al suo interno la cinghia. Il basso costo di realizzazione, la novita' dell'applicazione e il design "friendly" con finitura trasparente o colorata, fanno di questo prodotto un interessante utensile di largo impiego domestico ed extra-domestico.  
   
   
DESIGNATI I VINCITORI DELLA SESSIONE ITALIANA DEL CONCORSO DI INDUSTRIAL DESIGN "DUPONT IMAGEENERING AWARDS"  
 
Milano, 7 Settembre 2004 - La giuria della sessione italiana del concorso "Dupont Imagineering Awards", riunita a Milano lo scorso 7 luglio presso la sede di Material Connexion Italia, dopo avere esaminato i 21 progetti finalisti, ha reso noti i nomi dei primi tre classificati e delle due Honourable Mentions dell'edizione 2003/04. Organizzato in Italia da Dupont Engineering Polymers, il concorso si rivolge a studenti e designer neolaureati, ed e' dedicato a promuovere la creativita' e l'innovazione applicate ai tecnopolimeri. Giunto, quest'anno, alla terza edizione internazionale, il concorso di industrial design "Dupont Imagineering Design Awards" e' stato inizialmente organizzato da Dupont in Francia nel 1988, allo scopo di favorire una maggiore convergenza fra la creativita' dei giovani progettisti, le potenzialita' e le prestazioni offerte dai nuovi materiali e lo sviluppo di tecnologie atte a supportare questa creativita'. Nel 2000, il concorso ha acquisito una dimensione europea, con lo svolgimento di sessioni nazionali in Italia, Francia, Germania, Portogallo, Regno Unito e Spagna, svoltesi in collaborazione con enti e istituti che operano nel campo del design industriale. Nel 2002, l'invito e' stato raccolto anche da studenti e da giovani designer residenti in Africa e Medio-oriente. Con l'edizione di quest'anno, "Dupont Imagineering Design Award", ha esteso la partecipazione alle regioni asiatiche, con sessioni in Cina, Taiwan e Giappone. Il tema prescelto per l'edizione 2003-2004 e' "Comfort and Functionality at Home", ossia: tutto cio' che rende la vita domestica piu' comoda, piacevole e funzionale, mediante l'elaborazione di prodotti e soluzioni innovativi che prevedono l'impiego, parziale o integrale, dei tecnopolimeri di Dupont. La sessione italiana del concorso ha fatto registrare il record di partecipanti, con 350 iscritti per 233 progetti. I 121 elaborati pervenuti, entro la scadenza prevista dal bando, sono stati sottoposti a una prima selezione, da parte di Dupont. I 21 progetti finalisti sono stati infine passati al vaglio di una giuria di esperti, composta da: Antonio Macchi Cassia (designer e consigliere della Fondazione Adi per il Design Italiano), Manuela Cifarelli (direttore di Material Connexion Italia), Angiolino Panarotto (ingegnere chimico, docente presso il Cesap e collaboratore della rivista "Macplas"), Virginio Briatore (collaboratore delle riviste "Interni", "Graphis", "Design Week", direttore del centro ricerche e del portale "Aedo-to.com"), Marina Carrara (direttore responsabile di "Casaviva", direttore editoriale di "Casafacile" e di "Flair Living"), Paolo Pedrizzetti (product-designer). E, in rappresentanza di Dupont, da: Massimo Fucci (architetto e consulente surface per Dupont Italia verso la comunita' del design), Antonio Nebel (responsabile della divisione design e sviluppo prodotti per Dupont Italia), Claudio Greco (responsabile Dupont per la comunicazione e il marketing verso il segmento consumers della regione Europa/medio Oriente/africa), Eric Gregoire (Sales Manager Dupont Italia per i tecnopolimeri e responsabile sviluppo a livello europeo). Il primo premio e' stato assegnato a Silvia Rigoni di Roma (Istituto Europeo di Design, Roma) per il progetto dello scolapasta monomaterico "Slimfast", consistente in un sottile foglio di poliestere termoplastico elastomerico Dupont Hytrel, dotato di microfori e di apposite piegature e clip, per poter essere agevolmente montato e ottenere cosi' una forma tronco-conica, che consente di assolvere in pieno alla funzione desiderata. Questo innovativo scolapasta di capienza variabile, e' pensato interamente in Hytrel per le sue caratteristiche di flessibilita' e di resistenza termica. Il secondo classificato e' Stefano Frillici di Moie di Maiolati Spontini (An), studente alla Facolta' di Architettura di Parma, con "Intelligente", una multipresa domestica posizionabile, composta da un'asta snodabile rigida, munita, alle estremita', di una spina d'alimentazione per l'inserimento nella presa a muro, e di una coppia di prese standard, con due piccoli led di posizione notturna. Il prodotto e' da realizzarsi con l'impiego prevalente di resina poliammidica Dupont Zytel, tecnopolimero scelto per la sua elevata resistenza, per la stabilita' dimensionale e la rigidita'. Al terzo posto, Romina Sita, studentessa alla Facolta' di Architettura di Modena, per il progetto "Block-wind", un dispositivo di fissaggio, di forma cilindrica, da applicare alla porte e alle ante delle finestre per bloccarle e tenerle aperte, anche in condizioni di vento forte. Il progetto prevede l'impiego di un unico materiale di elevata rigidita', resistente alle sollecitazioni e agli urti dotato di un'ottima stabilita' cromatica ad alte temperature, come la poliammide Zytel tenacizzata o la resina acetalica Dupont Delrin, e di un unico stampo per la sua fabbricazione. Oltre a decretare i tre vincitori, la giuria ha assegnato anche due Honorable Mentions: Giampaolo Cori di Frascati (Rm), con il progetto "Piastrella", sistema modulare di piastrellatura per gli ambienti cucina e bagno, facilmente installabile e totalmente rimovibile, composto da piccole guide in metallo zincato ed elementi (piastrelle di dimensioni cm 15 X 15) in tecnopolimeri di Dupont. Ogni piastrella e' composta di 3 parti: un corpo principale forato e un elemento complementare (in Dupont Rynite); un sistema di fissaggio alle guide metalliche (in Hytrel). Generoso Parmegiani di Castel Madama (Rm) , studente alla Facolta' di Architettura di Roma, per il progetto "Butterfly", un maniglia composta da due gusci, uniti da una particolare cerniera, e realizzata in un solo pezzo, utilizzando l'elastomero poliestere termoplastico Hytrel (nella sua versione piu' rigida). La maniglia, di facile applicazione, consente di avvolgere e svolgere le serrande evitando "scottature" o abrasioni derivanti dall'attrito prodotto dal contatto fra le mani e la cinghia. La vincitrice della sessione italiana concorre alla fase finale del "Dupont Imagineering Design Award", che vede la partecipazione di tutti i vincitori delle sessioni nazionali. I vincitori - designati da una giuria internazionale che si riunira' nel mese di settembre - saranno premiati nel corso della fiera internazionale delle materie plastiche K-2004 a Dusseldorf, Germania. 2003-2004 Dupont Imagineering Awards vincitori e honorable mention della sessione italiana Primo premio: "Slimfast" Progettista: Silvia Rigoni (Istituto Europeo di Design, Roma) Indirizzo: via Boccea 223 - 00167 Roma Cell. 3339241324 Email: <­masiela.Rig@email.it> Il progetto dello scolapasta "Slimfast" e' stato messo a punto dall'autrice per contribuire a risolvere un problema comune a molti ambienti adibiti a cucina, le cui dimensioni sono ridotte e necessitano percio' di uno sfruttamento razionale dello spazio, come pure di attrezzature e utensili in grado di rispondere a requisiti quali la leggerezza, la maneggevolezza, la funzionalita', l'igienicita', la semplicita' di manutenzione e la riponibilita' nel minimo ingombro. Per rispondere, dunque, a una legittima e diffusa domanda di essenzialita', Silvia Rigoni ha escogitato la soluzione rappresentata da questo scolapasta monomaterico e ultrasottile, partendo da un foglio di poliestere termoplastico elastomerico Dupont Hytrel, un tecnopolimero di Dupont, facilmente trasformabile mediante stampaggio ad iniezione, riciclabile, traslucido a bassi spessori e colorato, flessibile a temperatura ambiente e in grado di conservare le sue proprieta' anche a basse e alte temperature. Resiste inoltre all'attacco di muffe e funghi, un plus importante per l'igiene di uno scolapasta, ed e' certificato, nel rispetto di direttive europee ed extra-europee, come materiale idoneo al contatto con cibi secchi, umidi e grassi e con acqua potabile. Il foglio rettangolare, delle dimensioni di 60x30 cm, ottenibile da un unico stampo con l'impiego di Hytrel a densita' media, appare dotato di uno spessore variabile da 1,5 a 3 mm, lungo i bordi, per aumentarne la resistenza alle ripetute flessioni e sollecitazioni in corso d'uso. La superficie e' traforata per favorire il deflusso dell'acqua nelle operazioni di scolatura. Il montaggio dell'utensile e' estremamente semplice: basta fletterlo e sovrapporne i due lati minori per ottenere una forma tronco-conica rovesciata, il cui bordo inferiore, grazie ad appositi tagli e scanalature, rientrera' per induzione meccanica verso l'interno, impedendo la fuoriuscita di pasta e affini. Per bloccare il dispositivo e' sufficiente esercitare una pressione delle dita sulle clip della chiusura, ottenute per fresatura dal medesimo stampo, che consentono anche di variarne la capienza. Utilizzabile per il rito quotidiano della pasta, o anche come scolaverdure, lo scolapasta untrasottile "Slimfast", prima e dopo l'uso, puo' essere indiffentemente arrotolato o riposto, come un foglio, in ogni angolo della cucina. I numerosi vantaggi tecnico-funzionali del prodotto, la semplicita' di montaggio e d'uso, l'economicita' del processo di fabbricazione e l'universalita', ormai acquisita, del rito della pasta, confermano la qualita' del progetto e la sua validita' commerciale. Secondo premio: "Intelligente" Progettista: Stefano Frillici (Facolta' di Architettura di Parma) Indirizzo: Via Ascoli Piceno, 34 - 60030 Moie di Maiolati Spontini (An) Cell. 3332965048; Email <­stefano.Frillici@studenti.unipr.it> "Intelligente" e' il nome dato da Stefano Frillici al suo progetto, relativo a una multipresa domestica posizionabile e aerea, particolarmente utile quando si ha a che fare con prese a muro troppo basse o collocate in angoli poco accessibili della casa. Il progetto si compone di un'asta snodabile rigida dotata, a un'estremita', di una spina per l'inserimento nella presa a muro, e all'altra, di una coppia di prese standard con apertura di sicurezza "a compasso" e munite di led che ne segnalano la presenza anche al buio . Questa prolunga "intelligente" ha il vantaggio di autosostenersi e di conservare la posizione desiderata senza necessita' di fissaggi, fino a un metro da terra. Consente, soprattutto ai bambini e agli anziani, di evitare movimenti inutili e rischiosi, soprattutto quando si ha a che fare con la corrente elettrica. Ma permette anche di ovviare al problema dei cavi sparsi sul pavimento, che costituiscono un fastidioso ostacolo nelle pulizie domestiche. Il progetto prevede l'esclusivo impiego di materiali plastici e non presenta parti metalliche. Tutti i componenti, ad eccezione dei i due piccoli led di posizione notturna e delle parti interne elettriche, sono realizzabili in poliammide Pa6 e Pa66 Dupont Zytel 101L di Dupont non rinforzato (cat. V2 per autoestinguenza). In particolare, questo grado di Zytel possiede caratteristiche di rigidita', tenacita' e di resistenza a flessioni e deformazioni, oltre ad essere un ottimo isolante elettrico. I componenti in Zytel sono stampabili ad iniezione, e il loro assemblaggio e' semplificato al massimo, grazie anche all'adozione di tecniche di piegatura e di fissaggio con viterie. La finitura superficiale delle parti esterne e' liscia e lucida, con colori a tinta unita. La riduzione dei componenti e l'attento dimensionamento delle parti giocano a favore di un costo di fabbricazione piuttosto contenuto, con il valore aggiunto di un design che cattura l'attenzione e cela elegantemente la funzione dell'utensile. La stima dell'autore fissa il costo del manufatto in circa 4,5 euro, fra materiali e manodopera. Terzo premio: "Block-wind" Progettista: Romina Sita (Facolta' di Architettura di Parma) Indirizzo: via Sibelius, 20 - 41100 Modena Cell. 3471385680 Email <­romi18@libero.It> Con il suo progetto "Block-wind", Romina Sita propone di contrastare, in maniera semplice e funzionale, la fastidiosa, se non addirittura pericolosa, azione del vento e delle correnti d'aria nei confronti delle porte e delle finestre di casa. Il dispositivo messo a punto dalla giovane studentessa modenese intende porsi in alternativa ai comuni elementi di fissaggio che, per quanto riguarda le finestre, costringono le persone a sporgersi per bloccarli e sbloccarli.Invece, il sistema "Block-wind" viene applicato agevolmente al cardine di ogni anta di porte e finestre, quando queste sono aperte, fissandole stabilmente e in tutta sicurezza. Il progetto prevede un unico elemento mobile di forma cilindrica (cm 9,2 x 2,2 ø) che viene inserito nel cardine. La sua parte superiore, a differenza di quella inferiore, che ha una superficie liscia, presenta una texture rugosa, volta ad ottimizzare la presa e l'aderenza dell'oggetto. Per la realizzazione di "Block-wind", stampabile ad iniezione, l'autrice non menziona un tecnopolimero specifico, ma richiede un materiale dotato di elevata rigidita', di resistenza a sollecitazioni termiche e a urti meccanici e di stabilita' cromatica ad alte temperature. Gli esperti presenti in giuria hanno immediatamente riconosciuto la resina poliammidica Dupont Zytel (un tipo tenacizzato) e la resina acetalica Dupont Delrin , come i tecnopolimeri idonei a soddisfare questi requisiti. Trattandosi di un prodotto facilmente riproducibile in serie, e con l'ausilio di un solo stampo, "Block-wind" e' in grado di soddisfare adeguatamente il binomio qualita'-prezzo, con un occhio di riguardo alla sicurezza fra le mura domestiche. Honourable mention: "Piastrella" Progettista: Giampaolo Cori (laureato alla Facolta' di Architettura di Roma) Indirizzo: Via Enrico Fermi, 26 - 00044 Frascati (Rm) Cell. 3202936007 Email <­gpcori@libero.It> Il neolaureato Giampaolo Cori ha elaborato per questo concorso un sistema modulare di piastrellatura, particolarmente indicato per gli ambienti cucina e bagno, variabile e flessibile, personalizzabile, di facile installazione e di agevole smontaggio. I bagni e le cucine sono, infatti, tradizionalmente rivestiti in ceramica per motivi igienici e decorativi. Ma, terminata la posa in opera di queste piastrelle, ogni intervento di modifica, parziale o totale, si rivela problematico e costoso. Senza contare i lavori inerenti la muratura (nuove tracce elettriche, riparazioni idrauliche, ecc.). Con tutte le conseguenze che questa inamovibilita' comporta anche per gli arredi, vincolati da punti fissi come le prese elettriche, gli interruttori, i punti luce. La soluzione proposta da Cori e' un sistema dinamico di piastrellatura, che "consente alle pareti di venire incontro alle necessita' di chi le abita". Infatti, la nuova piastrella in tecnopolimero da lui progettata si applica al muro agganciandosi a piccole guide in metallo zincato. L'unita' base del sistema consta di due parti principali: un elemento quadrato forato e un elemento complementare intercambiabile. Sono, poi, previste piastrelle specializzate (dotate di prese elettriche e telefoniche, interruttori, punti luce, ganci, apparecchi radiofonici, diffusori acustici), nonche' elementi di chiusura superiore e inferiore, per angoli e spigoli, che consentono di realizzare varie configurazioni a misura di ogni esigenza. Il sistema e' composto da sottili guide in metallo zincato e da piastrelle (15x15cm) articolate in tre parti: un corpo principale forato e un elemento complementare, entrambi in resina poliestere Pet Dupont Rynite, piu' un dispositivo di fissaggio alle guide metalliche in Dupont Hytrel. La buona resistenza termica di Rynite consente di posizionare le piastrelle in prossimita' di fonti di calore, la resistenza elettrica rende possibile il passaggio di cavi al suo interno. Inoltre, la possibilita' di nobilitarne l'aspetto superficiale, consente a queste piastrelle in tecnopolimero di ricevere un trattamento estetico simile alla ceramica, piu' consono alla tradizione dell'abitare. Infine, le proprieta' meccaniche e l'elasticita' di Hytrel garantiscono nel tempo la tenuta del dispositivo di fissaggio delle piastrelle alle guide. Il sistema, nella sua versatilita', si rivela adatto tanto alle pareti domestiche quanto a quelle dei locali pubblici e dei luoghi di lavoro, ma anche nei settori del contract alberghiero e della ristorazione. Le piastrelle, intercambiabili, potrebbero essere realizzate e vendute come veri e propri oggetti di design. Honourable mention: "Butterfly" Progettista: Generoso Parmegiani (Facolta' di Architettura di Roma) Indirizzo: Via Empolitana, km. 3 - 00024 Castel Madama (Rm) Cell. 3494419630 Email <­generosox@libero.It> Il progetto di Generoso Parmegiani nasce dall'esigenza di migliorare il comfort e la sicurezza durante le operazioni di avvolgimento e svolgimento delle serrande di casa. Consiste essenzialmente in una maniglia in plastica che, mediante due gusci uniti da una particolare cerniera (ricavata direttamente in fase di stampaggio), consente di avvolgere, bloccare e afferrare saldamente la cinghia. Il dispositivo denominato "Butterfly" e' munito, infatti, di rinforzi trasversali che, oltre a svolgere questa importante funzione, permettono di arrestare la corsa della cinghia con una lieve pressione della mano, evitando i rischi frequenti di "scottature" e abrasioni. "Butterfly" e' dotato di un design piacevolmente anatomico vagamente assimilabile a un boomerang (lungo cm 17, largo cm 3,5 e con un'altezza, alle estremita', di cm 2,0) ed e' realizzabile in un solo pezzo stampato ad iniezione, utilizzando l'elastomero poliestere termoplastico Dupont Hytrel (nella sua versione a piu' alto coefficiente di rigidita'). Grazie alle sue proprieta' elastiche, esso consente di creare solide cerniere. Ma, soprattutto, risulta essere molto resistente all'usura causata dall'attrito del materiale con la cinghia della serranda. Il montaggio avviene semplicemente chiudendo il dispositivo attorno alla cinghia, mediante due cerniere separate da un elemento a sezione rettangolare che, elasticamente, induce il dispositivo a liberare la cinghia quando non viene sottoposto alla pressione della mano. Grazie a due dentini, situati nel guscio inferiore, che scorrono all'interno di scanalature, poste in corrispondenza del guscio superiore, la maniglia resta assicurata alla cinghia. Per tirare su la serranda, bastera' dunque stringere con la mano il dispositivo che blocchera' al suo interno la cinghia. Il basso costo di realizzazione, la novita' dell'applicazione e il design "friendly" con finitura trasparente o colorata, fanno di questo prodotto un interessante utensile di largo impiego domestico ed extra-domestico.