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LUNEDI

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Notiziario Marketpress di Lunedì 25 Settembre 2006
ANNO POSITIVO PER IL BILANCIO DELL’UE PRESENTATA LA RELAZIONE SULLA RIPARTIZIONE DELLE SPESE UE DEL 2005  
 
 Bruxelles, 25 settembre 2006 - Il bilancio dell’Unione europea è aumentato nel 2005 dello 0,01% del reddito nazionale lordo dell’Ue, e del 4,7% rispetto al bilancio del 2004. L’impatto relativo dei trasferimenti finanziari per i dieci nuovi Stati membri sta diventando sempre più importante, raggiungendo il 9,5% del totale Ue nel 2005, contro il 6,6% del 2004. I pagamenti eseguiti hanno rappresentato lo 0,97% del reddito nazionale lordo dell’Ue, pari a 104,8 miliardi di euro. Queste le principali conclusioni della Relazione sulla ripartizione delle spese Ue del 2005 per Stato membro presentata a Bruxelles dal commissario europeo al bilancio e alla programmazione finanziaria, Dalia Grybauskaité. “E’ stato un anno positivo per il bilancio dell’Ue – ha commentato il commissario - il tasso di esecuzione del bilancio è aumentato rispetto agli anni scorsi grazie a una migliore programmazione a monte e a un migliore controllo esercitato durante l’anno; siamo riusciti a destinare più risorse per competitività, ricerca, crescita e occupazione”. Ciò nonostante, ha aggiunto Grybauskaité “i progressi sul piano economico vanno ulteriormente incrementati. Una profonda riforma delle finanze europee tra il 2008 e il 2009 rimane assolutamente necessaria”. Ad aggiudicarsi i 2/3 della dotazione globale disponibile sono stati i paesi più grandi e popolosi, secondo uno schema simile a quello dell’anno scorso. Al primo posto la Spagna (14,8 miliardi di euro) seguita da Francia (13,6 miliardi di euro), Germania (12,3 miliardi di euro), Italia (10,7 miliardi) e Regno Unito (8,7 miliardi). La Spagna è stato anche il paese che ha maggiormente beneficiato dei fondi strutturali (con circa il 25% del totale) seguita da Germania, Italia e Regno Unito (che ha registrato il maggior aumento di fondi ricevuti, pari a 1,2 miliardi di euro, per un totale di 3,4 miliardi). Per ogni 5 euro di spesa per l’agricoltura, un euro è andato alla Francia. A seguire Germania e Spagna, attorno al 13%, Italia 11,4%, e il Regno Unito 9%. La Polonia è all’ottavo posto (3,2%) con un incremento nella spesa per l’agricoltura di 1,2 miliardi di euro. In generale, la dotazione disponibile per i paesi che sono entrati nell’Ue nel 2004 è passata dai 6,1 miliardi del 2004 ai 9,1 miliardi del 2005 (+9,5%). La Polonia è diventato l’ottavo beneficiario della spesa europea complessiva (l’anno scorso era il decimo) mentre l’Ungheria è balzata in quindicesima posizione, seguita dalla Repubblica Ceca, al diciottesimo posto. Come ha sottolineato il commissario Grybauskaité “rispetto all’anno scorso, tutti i nuovi Stati membri hanno ricevuto più fondi dal bilancio Ue. Tutti loro hanno la possibilità di fare meglio quest’anno, specialmente nel campo della politica di coesione. Nel 2007, per la prima volta, le risorse non spese dai nuovi Stati membri saranno disimpegnate secondo la regola n+2”, in virtù della quale i finanziamenti per i fondi strutturali che non sono spesi entro due anni vengono automaticamente cancellati. Il Lussemburgo mantiene il primato come beneficiario in termini relativi (% del reddito nazionale lordo) con una dotazione di spesa totale pari al 4,5 del Rnl - di cui il 4% destinato ai pagamenti amministrativi per le istituzioni europee dislocate sul suo territorio. La Lituania, con una dotazione di spesa totale pari al 3,29% del Rnl, è quest’anno il primo paese beneficiario tra i 14 paesi interessati dalla politica di coesione, seguita dalla Grecia (3,15% del Rnl). Come nel 2004, i quattro paesi più grandi sono quelli che hanno maggiormente contribuito al bilancio dell’Ue in termini assoluti. Germania, Francia, Italia e Regno Unito hanno finanziato, infatti, circa i 2/3 del totale. In sintesi, i contributi nazionali (compresi quelli basati sull’Iva e sul Rnl) hanno raggiunto 86,75 miliardi di euro nel 2005 e rappresentano la principale fonte di entrate per il bilancio dell’Ue. Il resto delle entrate proviene dalle risorse proprie tradizionali raccolte dagli Stati a nome dell’Ue (dazi doganali, diritti agricoli e contributi nel settore dello zucchero, pari a 14 miliardi di euro), da altre entrate (3 miliardi), dall’eccedenza di bilancio per il 2004 (2,7 miliardi) e dall’eccedenza proveniente dal Fondo di garanzia per le azioni esterne (0,5 miliardi). .  
   
   
ANTEPRIMA DEL 25-28 SETTEMBRE 2006, STRASBURGO I PUNTI FORTI DELLA SESSIONE: INQUINAMENTO ATMOSFERICO, NANOSCIENZE E LE NANOTECNOLOGIE  
 
Strasburgo, 25 settembre 2006 - Lunedì 25 settembre La qualità dell´aria e l´inquinamento atmosferico saranno oggetto di un ampio dibattito in Aula. Sarà infatti analizzata la direttiva sulla qualità dell’aria, riguardo alla quale i deputati, pur chiedendo obiettivi generalmente più ambiziosi, auspicano maggiore flessibilità per venire incontro agli Stati membri che hanno difficoltà a rispettare una legislazione più severa. Con un´altra relazione sull´inquinamento atmosferico, chiedono di subordinare le sovvenzioni agricole al rispetto di criteri rigorosi in materia di emissioni di ammoniaca ed esortano lo sviluppo dell´agricoltura biologica. Sollecitano anche la definizione della norma Euro 6 per le auto e vedono con favore una tassa sulla congestione del traffico e gli incentivi alla rottamazione. Infine, la relazione sulla Strategia Tematica per l´Ambiente Urbano chiede la creazione di spazi verdi e la promozione di trasporti pubblici e mezzi più ecologici, anche attraverso disincentivi all´uso di vetture private. I deputati sollecitano poi la tutela e il recupero dei centri storici, il rinnovo delle reti idriche e un aumento del rendimento ambientale degli edifici (relazioni Khramer, Corbey e Hegyi). L´aula esaminerà una relazione che, nel sostenere il discarico del bilancio 2004, riserva un´attenzione particolare alla politica immobiliare del Parlamento, affronta anche il tema del fondo pensionistico integrativo dei deputati e chiede la definizione di uno statuto degli assistenti parlamentari. Sul caso dei canoni d´affitto, la relazione non rileva atti illeciti, ma sottolinea il comportamento «inelegante» della Città di Strasburgo e approva l´acquisto degli edifici nella capitale alsaziana (relazione Ferber). Sono ben quattro le relazioni in materia di istruzione e formazione che saranno esaminate dalla Plenaria. La prima appoggia la definizione di un Quadro europeo delle qualifiche professionali e ne sostiene gli obiettivi, ma chiede che tale sistema sia raccordato meglio al mercato del lavoro. Un´altra approva la "Carta europea di qualità per la mobilità", proponendo alcuni emendamenti che insistono sulla necessità di una migliore informazione dei cittadini in merito alle opportunità offerte e sottolineano l´importanza delle competenze linguistiche. Una relazione sull´apprendimento permanente chiede agli Stati membri di garantire sistemi di istruzione e formazione in grado di far fronte all´analfabetismo, di promuovere la parità uomo-donna e di favorire il reinserimento professionale. Infine, l´ultima relazione sollecita l´introduzione di una dimensione europea nei sistemi di istruzione, promuovendo l´accesso alle informazioni sulle istituzioni, sui metodi e sulle iniziative dell´Ue, nonché la conoscenza della storia comune e del patrimonio culturale europeo. (Relazioni Mann, Prets, Trüpel, Beazley). Martedì 26 settembre - Una relazione all´esame della Plenaria chiede alla Turchia ulteriori riforme in vista della sua adesione all´Ue. Il sistema giudiziario, la tortura, il ruolo dei militari, la negazione dei diritti delle donne e le restrizioni alla libertà di culto, infatti, destano ancora molta preoccupazione. Ma, per i deputati, occorre anche valutare la capacità di assorbimento dell´Unione. La Turchia, inoltre, deve riconoscere il genocidio armeno e normalizzare le proprie relazioni con Cipro e Grecia (relazione Eurling). La Commissione europea illustrerà all´Aula i contenuti della relazione intermedia - approvata lo stesso giorno - in merito ai progressi di Bulgaria e Romania sulla via dell´adesione all´Unione europea. I capigruppo avranno quindi l´occasione di esprimere la loro posizione al riguardo. I servizi d´interesse generale sono importanti per la coesione sociale ed economica e contribuiscono in modo notevole alla competitività dell´Ue. Una relazione all´esame dell´Aula chiede però che siano chiariti diversi problemi legati al completamento del mercato interno e all´applicazione del diritto sulla concorrenza. I deputati, al contempo, chiedono sia garantita la sussidiarietà, evitando quindi armonizzazioni incompatibili con le situazioni molto diverse presenti negli Stati membri (relazione Rapkay). Mercoledì 27 settembre - Sulla base di un´interrogazione al Consiglio e di una dichiarazione della Commissione, si svolgerà in Aula un ampio dibattito sul futuro dello spazio di libertà, sicurezza e giustizia. I deputati, reclamando maggiori poteri per il Parlamento, chiedono di garantire i diritti fondamentali nella lotta al terrorismo. Sarà anche affrontata la questione delle carceri Cia in Europa. E´ poi sollecitata una politica europea in materia di immigrazione legale e una direttiva sul rimpatrio dei clandestini. Giovedì 28 settembre - L´aula esaminerà una relazione che sottoscrive il piano d´azione della Commissione volto a promuovere le nanoscienze e le nanotecnologie in Europa. Sottolineando i vantaggi della loro applicazione, i deputati chiedono finanziamenti e infrastrutture adeguati e un rafforzamento della formazione scientifica. Ma sollecitano anche la protezione della proprietà intellettuale e nuove norme sui brevetti. Sottolineano poi l´importanza di uno sviluppo responsabile e etico di queste tecnologie. .  
   
   
PER GLI EUROPEI IL MERCATO UNICO È UNO STRUMENTO ESSENZIALE MA VA RAFFORZATO PUBBLICATI I RISULTATI DELLA CONSULTAZIONE AVVIATA IN APRILE  
 
 Bruxelles, 25 settembre 2006 - I cittadini, le imprese e i governi dell’Ue ritengono che il mercato unico svolga un ruolo cruciale per affrontare le sfide odierne, ma anche che ci sia bisogno di miglioramenti e di maggiore chiarezza sulle prospettive future. E’ quanto emerge dai risultati della pubblica consultazione della Commissione europea sul futuro della politica per il mercato unico, avviata nell’aprile del 2006. Il Commissario responsabile per il mercato interno e i servizi, Charlie Mccreevy ha dichiarato: “I risultati di questa consultazione forniscono ampio materiale di riflessione. E’ evidente che esiste un forte sostegno a favore del mercato interno, ma è anche evidente che esiste un ampio margine di miglioramento. In alcuni settori vi sono lacune da colmare. Ma anche quando la legislazione esiste, non è sempre applicata al meglio. Le risposte ricevute rappresentano una sfida per la Commissione. L’europa ha bisogno di un mercato unico che risponda alle esigenze dei cittadini, che sia incentrato sulle imprese e favorevole all’innovazione e che rifletta le nuove realtà mondiali. Sono grato a tutti coloro che hanno partecipato a questa consultazione”. La scopo della consultazione pubblica, che ha ricevuto 1514 risposte, era quello di promuovere un dibattito pubblico sul mercato unico e incoraggiare tutte le parti interessate a condividere opinioni ed esperienze. Le informazioni emerse saranno tenute in considerazione nel corso della stesura del rapporto della Commissione dal titolo “Mercato unico nel 21° secolo”, che sarà presentato al Consiglio europeo nel 2007. Il documento di consultazione forniva una prima valutazione del settore, mettendo in luce cinque particolari questioni su cui focalizzare l’attenzione in futuro: facilitare l’accesso al mercato e favorire l’innovazione, migliorare la legislazione, migliorare l’attuazione e il controllo sull’applicazione delle norme, tenere maggiormente conto del contesto internazionale, rafforzare l’informazione e la comunicazione. La relazione pubblicata oggi dalla Commissione riassume i punti di vista espressi da coloro che hanno partecipato alla consultazione. Gli elementi di maggior interesse sono i seguenti: Il mercato unico è considerato uno strumento essenziale per l’Europa, ma non completo e lacunoso in alcune aree come la proprietà intellettuale, i servizi, i servizi finanziari al dettaglio, i trasporti e l’energia. La Commissione è stata invitata a sviluppare una visione chiara e globale sul futuro del mercato unico. Perché il mercato unico possa continuare a mantenere le sue promesse economiche, molte risposte sottolineano che esso dovrebbe essere più aperto all’innovazione, che dovrebbe fare attenzione alla situazione e ai bisogni delle piccole imprese e che dovrebbe prendere in considerazione le sfide della globalizzazione. Bruxelles dovrebbe avvalersi di altri strumenti oltre a quelli tradizionali, al fine di creare mercati più integrati e sviluppare maggiori sinergie con le altre politiche (come la politica di concorrenza). Gli sforzi della Commissione per il miglioramento delle regole sono largamente apprezzati. I consumatori e i sindacati chiedono, inoltre, di essere maggiormente coinvolti nella messa a punto delle politiche. L’attuazione e il controllo sull’applicazione delle norme sono considerati fondamentali e molte risposte sottolineano che Stati membri e Commissione dovrebbero condividere questa responsabilità. Inoltre la Commissione è invitata, soprattutto dai rappresentanti delle imprese, a fornire linee guida e a prendere iniziative in questo settore. Maggiori sforzi di informazione e comunicazione - sopratutto a livello nazionale e locale – risultano necessari. .  
   
   
COMMISSIONE EUROPEA, CONVEGNO: "LINGUE E CITTADINANZA EUROPEA"  
 
Roma, 25 settembre 2006 - "Le lingue come elemento vivo della cittadinanza europea" è uno dei temi al centro del convegno internazionale che si terrà a Roma, nell´Aula Magna della Università "La Sapienza", dal 25 al 27 settembre, in occasione della giornata europea delle lingue. La conferenza, aperta al pubblico, è stata realizzata grazie alla cooperazione tra il Dipartimento di Lingue per le Politiche Pubbliche dell´Università "La Sapienza", l´Ufficio d´informazione per l´Italia del Parlamento europeo e la Rappresentanza in Italia della Commissione europea, in collaborazione con l´associazione Eurolinguistica Sud, l´associazione Lend, gli studenti di Scienze politiche della università "La Sapienza", e con il patrocinio del Comune di Roma. Numerosi i rappresentanti delle istituzioni europee e nazionali, della cultura e del mondo accademico che discuteranno per tre giorni sul futuro delle lingue nell´Unione europea, sulle opportunità legate all´apprendimento delle lingue e sull´importanza delle conoscenze linguistiche per il dialogo tra i popoli e le culture. Il convegno sarà anche l´occasione per presentare le ultime decisioni della Commissione e del Parlamento europeo sul multilinguismo e per far conoscere una serie di iniziative e progetti di successo co-finanziati dall´Ue e dall´Italia. L´ufficio per l´Italia del Parlamento europeo e la Rappresentanza in Italia della Commissione europea hanno pubblicato una serie di pagine di approfondimento sul multilinguismo sui siti: www. Europarl. It e ec. Europa. Eu/italia/news/353741. Html .  
   
   
XVII CONGRESSO OPCE: PIÙ GRANDE EUROPA, PIÙ GRANDE MEDITERRANEO. GLI IMPRENDITORI DELLE CAPITALI EUROPEE PER UN MEGA-MERCATO INTEGRATO  
 
Roma, 25 settembre 2006 - Il Xvii Congresso dell’Opce (Associazione tra le Organizzazioni Imprenditoriali delle Capitali Europee), che l’Unione degli Industriali e delle imprese di Roma torna ad ospitare, è dedicato all’approfondimento delle relazioni con i Paesi contigui all’U. E. Poiché, allo stato attuale, nulla di rilevante esiste su un piano di un trilateralismo tra la Russia, la Grande Europa ed il Mediterraneo, questa è l’ipotesi su cui ci si intende soffermare nel corso del Convegno, partendo dal contributo che al tema possono fornire le associazioni di imprenditori delle Città Capitali, veri e propri motori - nelle tre aree considerate - delle dinamiche economiche e dei meccanismi virtuosi che ne possono scaturire. Nel seminario pomeridiano, verranno invece discussi alcuni riusciti esempi europei di clusters che favoriscono lo sviluppo di imprese dinamiche e innovative. Workshop I Clusters dell’innovazione: esperienze europee a confronto. “Più grande Europa, più grande Mediterraneo. Gli imprenditori delle Capitali Europee per un mega-mercato integrato” Relatori: Luigi Abete Presidente Uir; Gerardo Dìaz Ferràn Presidente dell’Opce; Umberto La Rocca Presidente della Sioi - Soc. Italiana per l’Organizzazione Internazionale; Indirizzi di saluto Mariapia Garavaglia Vice Sindaco di Roma; Enrico Gasbarra Presidente della Provincia di Roma; Piero Marrazzo Presidente della Regione Lazio; Vittorio Michele Craxi Sottosegretario Ministero degli Affari Esteri; Dibattito; Chiude i lavori Franco Frattini Vice Presidente Commissione Europea. Partecipano Emilia Gangemi Presidente Gruppo Giovani Imprenditori Uir; Catharina Roos Chairman Co-drivers; Annibale Chiriaco Vicepresidente “Yes For Europe” Confederazione Europea dei Giovani Imprenditori; Thierry Jacquillat Presidente “Paris-lle de France Capitale Economique;” Giampaolo Russo Sviluppo Italia Spa; Ignacio Niòo Agenzia de Desarrollo del Ayuntamiento de Madrid. Ore 9. 30 venerdì 29 settembre 2006 Unione degli Industriali e delle imprese di Roma tel. 0684499. 452 – 337 e-mail: opcecongress@unioneindustriali. Roma. It .  
   
   
L´EUROPA DELLA MOBILITÀ: VIVERE E LAVORARE IN UNA SOCIETÀ DEI SAPERI  
 
 Udine, 25 settembre 2006 - La costruzione di uno spazio europeo dell´istruzione, della ricerca, del lavoro, ma anche della formazione lungo l´arco della vita, e, in senso più ampio, della cittadinanza, al centro del convegno internazionale "L´europa della mobilità: vivere e lavorare in una società dei saperi", svoltosi il 21 settembre, organizzato dall´Erdisu di Udine, con un´attenzione alla mobilità studentesca, intesa come capacità di promuovere le esperienze verso altri Paesi europei e di attrarre nei nostri atenei studenti e docenti da fuori, guardando ai soggetti, agli strumenti, alle modalità della mobilità. Un campo in cui il Friuli Venezia Giulia vanta una lunga esperienza di partecipazione che affonda le sue radici nella storia stessa della Regione e che - ha detto il presidente del Consiglio regionale Alessandro Tesini nell´intervento di saluto - ci ha visto attraversare tutti i progetti e programmi e renderci ancora oggi protagonisti del nuovo orizzonte del regionalismo europeo. Un impegno per l´Europa e l´Unione europea che anche il Capo dello Stato ha apertamente apprezzato - ha sottolineato ancora Tesini facendo anche riferimento sia allo stato di attuazione degli accordi tesi alle costituzione dell´Euroregione che alle iniziative che lo stesso Consiglio mette in campo, compreso un programma indirizzato specificatamente alle scuole superiori "per promuovere un sentire davvero europeo e non semplicemente europeista". Prassi consolidata quella di una progettualità pensata e realizzata a dimensione europea anche grazie al Fondo sociale europeo e ai programmi comunitari che hanno abituato a ragionare in questi termini - ha detto ancora il presidente sototlinenando che anche convegni come questo possono aiutare a qualificare ulteriormente comportamenti e relazioni che già costituiscono il tratto comune e distintivo di realtà di eccellenza. L´assessore regionale al lavoro, formazione, università e ricerca Roberto Cosolini, parlando del ruolo della Regione, ha ricordato leggi come quelle sull´innovazione, sui fattori di competitività, sul lavoro per far convivere flessibilità e stabilità, sull´immigrazione, sul welfare, e ha posto l´accento sul concetto di innovazione e conoscenza che va oltre l´accezione tecnologica per qualificarsi come metodologia che consente alla pubblica amministrazione e alla società civile di cogliere tutte le sfide dell´economia e della società globale, della competitività e della solidarietà, dello sviluppo economico e della coesione sociale. La mobilità costituisce un´opportunità di crescita per la generalità degli studenti - ha affermato il presidente dell´Erdisu Ferdinando Milano, parlando anche delle politiche di accoglienza poiché le condizioni di studio si intrecciano sempre più con le condizioni di vita nei luoghi in cui si studia. Quanto ai risultati, significativi i dati relativi ai programmi Socrates/erasmus per la mobilità degli studenti italiani in uscita, passati dai 220 del 1987 ai 16. 415 nell´anno 2004-2005, mentre per quanto concerne l´ateneo di Udine, in 17 anni la crescita è stata di 300 volte: il primo anno gli studenti coinvolti erano stati 9. .  
   
   
FRANCO FRATTINI, V.PRESIDENTE DELLA COMMISSIONE EUROPEA, RESPONSABILE GIUSTIZIA, LIBERTÀ E SICUREZZA INAUGURA I LAVORI DEL GRUPPO DI ESPERTI SULLA RADICALIZZAZIONE VIOLENTA  
 
 Bruxelles, 25 settembre 2006 - Franco Frattini, Vice Presidente della Commissione Europea, ha inaugurato il 19 settembre i lavori del Gruppo di Esperti sulla radicalizzazione violenta costituito dalla Commissione dopo gli attentati di Londra dello scorso anno, e dopo la pubblicazione di una Comunicazione (settembre 2005) sull´analisi dei fattori che contribuiscono al reclutamento dei terroristi. Nell´aprire i lavori del Gruppo Frattini ha sottolineato la necessità di un attento e continuo contributo all´analisi del fenomeno della radicalizzazione - rammentando come giovani, nati ed educati in Europa, abbiano recentemente abbracciato la causa dei terroristi: in Gran Bretagna, in Belgio e nei Paesi Bassi - soprattutto di fronte alla crisi dei modelli di integrazione che ha recentemente colpito alcuni Paesi europei. Il Vice Presidente della Commissione ha poi invitato gli esperti a soffermarsi sui recenti episodi di strumentalizzazione che hanno innescato spirali di violenza: dalle vignette satiriche in Danimarca alla manipolazione del discorso del Papa, la lezione tenuta dal santo Padre presso l ´Università di Ratisbona sul tema dei rapporti tra fede e ragione nell´ambito del dialogo interreligioso. Il Gruppo di Esperti è presieduto dal professor Fernando Reinares, dell´Università Juan Carlos di Madrid, il quale ha ringraziato il Vice Presidente per l´iniziativa assunta ed ha assicurato l´impegno del Gruppo a contribuire, in piena indipendenza, ad una riflessione che possa arricchire la conoscenza e la consapevolezza del mondo istituzionale europeo impegnato a promuovere un rinnovato processo di integrazione. .  
   
   
CARTA EUROPEA PER L´UGUAGLIANZA A FINE NOVEMBRE SI TERRANNO IN TOSCANA GLI STATI GENERALI DELLE PARI OPPORTUNITÀ  
 
Firenze, 25 settembre 2005 - Introdurre la parità di genere nella vita quotidiana. E´ l´obiettivo che si prefigge la ´Carta Europea per l´uguaglianza fra donne e uomini nella vita locale e regionale´, firmata dall´assessore alle pari opportunità Susanna Cenni, su mandato della giunta e su proposta della Federazione Toscana dell´Aiccre (Associazione italiana per il Consiglio dei Comuni e delle Regioni d´Europa). La Carta, elaborata dal Consiglio dei Comuni e delle Regioni d´Europa il 12 maggio scorso, nell´ambito di un progetto sostenuto dalla Commissione Europea, ha come ambizioso obiettivo quello di introdurre la parità di genere nella vita di tutti i giorni in ambito locale. Parità che non deve costituire soltanto un principio astratto, ma deve poter essere concretamente esercitata a tutti i livelli: politico, economico, sociale e culturale. Con la firma della Carta, la Regione Toscana si fa carico di un impegno preciso: redigere, entro due anni, un piano di azione per la parità, corredato di un calendario di attuazione che fissi le priorità, le risorse (umane e finanziarie) e le azioni per la sua realizzazione; e, prima di adottarlo, promuovere un´ampia consultazione. L´impegno successivo è la partecipazione al sistema di valutazione che sarà adottato e la collaborazione con tutte le istituzioni e organizzazioni del territorio per promuovere concretamente l´instaurarsi di una vera uguaglianza. "Il governo regionale – dice l´assessore Susanna Cenni - ha compiuto una scelta forte, puntando sulle donne: ´La sfida del futuro: puntare sui giovani e sulle donne´ è uno dei punti del nuovo Prs, e ora sui vari atti è intenzionato a misurarne la coerenza assumendo la differenza di genere come fattore di evoluzione complessiva della società". La firma della Carta Europea si inserisce in un percorso intrapreso da tempo dalla Regione Toscana, nella direzione dell´integrazione della dimensione di genere in tutte le attività e politiche di settore (gender mainstreaming). Percorso che ha compreso, tra l´altro, il conferimento di un incarico di consulenza per l´analisi in un´ottica di genere delle politiche regionali, e che ha portato alla modulazione, sempre in un´ottica di genere, dei contenuti del nuovo Programma Regionale di Sviluppo 2006-2010, e all´approvazione (nel luglio scorso) di una delibera di giunta che include i parametri di genere nei bandi regionali. E per la fine di novembre, è intenzione dell´assessore Cenni organizzare gli "stati generali delle pari opportunità" in Toscana, come momento di confronto e di scambio tra tutti i soggetti istituzionali, per condividere le rispettive esperienze e concertare una politica coerente ed efficace. .  
   
   
IL PRESIDENTE DELLA REGIONE FVG ILLY ILLUSTRA PROGETTO EUROREGIONE  
 
Trieste, 25 settembre 2006 - L´euroregione è una grande opportunità di sviluppo e di collaborazione. Il collante è dato dalla presenza reciproca di minoranze linguistiche e dalla volontà di dare qualcosa di più ai cittadini, alle imprese, alle stesse istituzioni, di migliorare i servizi e di abbatterne i costi, di favorire la cooperazione in ogni campo tra chi vi parteciperà e le rispettive popolazioni. E´ questo il senso dell´intervento del presidente della Regione Riccardo Illy, che ha riferito in Commissione consiliare V sullo stato di avanzamento del progetto Euroregione. Progetto concreto, che parte da lontano, dall´esperienza di Alpe-adria, che è maturato grazie a un impegno che va al di là degli schieramenti, con Isidoro Gottardo al Comitato delle Regioni e con Roberto Antonione sottosegretario agli esteri e che oggi vede finalmente atti concreti in grado di portarlo a compimento. Un progetto confortato da tanti positivi esempi di Euroregioni che funzionano da anni, ha puntualizzato Antonio Martini (Margh), presidente della Commissione. Se l´uso di lingue così diverse, derivanti da culture quali la latina, la slava e la teutonica, potrebbe essere un problema di comunicazione, bisognerà allora che tutti si impegnino affinché questo ostacolo venga subito superato. Euroregione è un termine che deve diventare comune a tutti, al quale legare fatti concreti e per questo Illy ha voluto specificare almeno alcuni degli obiettivi che vengono posti, precisando che però le possibilità sono talmente tante, che coglierle al meglio sarà la sfida finale. La salute e la protezione sociale sono in cima alla lista: gestire questa partita in modo più efficace e conveniente darà ai cittadini maggiori opportunità, migliori servizi, minori costi. Opportunità, servizi, costi: sono queste le constanti che vanno abbinate anche al resto, a quei servizi gestiti dagli enti locali come elettricità, gas, acqua, smaltimento rifiuti, trasporto pubblico locale, ma anche agli aspetti culturali, con una rete di teatri, musei, biblioteche che sappia favorire il confronto e lo scambio culturale. Potrà beneficiarne l´economia, con imprese che avranno un mercato a cui rivolgersi in modo nuovo e che magari, prima di delocalizzare altrove, potranno pensare di insediarsi all´interno di questa nuova area. Euroregione è tutto questo, ma non solo. E´ anche un salto di qualità nei rapporti che consentirà di mettere in armonia un territorio che ha alle spalle una storia difficile, travagliata. Ecco allora che fare massa critica, affrontare la sfida della globalizzazione non sembrano più parole astratte, ma acquistano un significato vero, reale. Ovviamente, la relazione ha toccato ogni aspetto. Illy ha ricordato le radici di questa idea, ha definito - tecnicamente - l´Euroregione come una struttura di cooperazione transnazionale che interviene fra due o più territori collocati in diversi Paesi dell´Unione europea o del continente in genere. Una forma di collaborazione che, nel rispetto delle normative dei diversi livelli istituzionali, permette di contribuire allo sviluppo economico e sociale delle aree coinvolte e alla crescita della competitività territoriale, avviando un processo orientato alla costruzione di un nuovo soggetto dotato di personalità giuridica, quale appunto l´Euroregione. Illy ha ribadito le finalità, ha richiamato i fondamenti giuridici, ha ricordato i soggetti che quasi un anno fa, il 17 ottobre 2005, hanno sottoscritto la bozza di dichiarazione di intenti per avviare una forma di collaborazione che avvii il processo volto alla costituzione di un´Euroregione (Repubblica di Slovenia, Contea dell´Istria, Contea Litorenao-montana della Repubblica di Croazia, Land della Carinzia, Regione Veneto, Regione Friuli Venezia Giulia) e che saranno chiamati a breve a confermare questo loro impegno. La Commissione europea, ha concluso Illy, ha deciso di includere nella riforma della politica regionale un nuovo strumento di cooperazione a livello comunitario per razionalizzare e semplificare le procedure: il Gruppo Europeo di Cooperazione Transfrontaliera (Gect), dotato di personalità giuridica, che ha come finalità quella di facilitare e promuovere la cooperazione transfrontaliera, transnazionale e interregionale tra gli Stati membri, le collettività regionali e locali. Il Regolamento dell´Ue che disciplina la composizione, l´istituzione, l´organizzazione e il funzionamento di un Gect è stato varato lo scorso 5 luglio. Un ultimo appunto prima di lasciar spazio agli interventi dei consiglieri: Euroregione è termine generico, bisognerà trovare un nome adeguato per la nostra. L´invito è di pensarci e fare delle proposte. .  
   
   
COME PARTECIPARE AGLI INVITI A PRESENTARE PROPOSTE DEL 7PQ  
 
 Bruxelles, 25 settembre 2006 - Cea, un´organizzazione di ricerca tecnologica francese finanziata dal governo, ha organizzato una giornata di formazione con lo scopo di rispondere alla domanda "Come partecipare agli inviti a presentare proposte del 7Pq?", che si terrà a Bourget du Lac il 10 e 11 ottobre. Obiettivo del corso è individuare i meccanismi di finanziamento per ricerca, sviluppo e innovazione (Rsi), presentare le più importanti istituzioni europee e le modalità di collaborazione più efficaci, individuare le fasi principali, gli elementi essenziali, le difficoltà e gli ostacoli nella stesura e nella gestione di proposte competitive e professionali nell´ambito del Settimo programma quadro (7Pq) e istituire adeguati partenariati transnazionali. La manifestazione comprenderà lezioni, dibattiti e studi di casi interattivi alla presenza di esperti in progetti europei di ricerca e di formatori professionisti. I partecipanti dovranno effettuare lavori preparatori. Per ulteriori informazioni visitare: http://www. Institut-solaire. Com/plan_acces. Htm .  
   
   
NASCE IL NUOVO PATTO PER LA SALUTE: RIFORME E PIU´EFFICIENZA PER SERVIZI MIGLIORI. SPESA SANITARIA STABILIZZATA DAL 2007  
 
 Roma, 25 settembre 2006 - E´ stata raggiunta il 22 settembre al Ministero dell´Economia e delle Finanze un´intesa tra Governo e Regioni relativa a un nuovo ´Patto per la Salute´ di valenza triennale. Il Patto si compone di un aspetto finanziario e di un accordo normativo e programmatico. Il nuovo Patto avvia concreti provvedimenti di riforma destinati a conseguire, già nel breve periodo, sia l´efficientamento del sistema sia il miglioramento delle prestazioni ai cittadini, grazie anche a una maggiore responsabilizzazione di bilancio delle Regioni e alle nuove basi di collaborazione instaurate tra queste Istituzioni e il Governo. Le principali linee di riforma indicate dal Patto troveranno applicazione nella Legge Finanziaria per il 2007, coerentemente agli orientamenti espressi nel Documento di programmazione economica e finanziaria (Dpef 2007-2011) approvato all´inizio di luglio. Il Ministro dell´Economia e delle Finanze Tommaso Padoa-schioppa, il Ministro della Salute Livia Turco e il presidente della Conferenza dei Presidenti delle Regioni Vasco Errani esprimono soddisfazione per l´accordo raggiunto oggi. L´accordo finanziario. Gli elementi essenziali dell´accordo finanziario possono essere così sintetizzati: le risorse messe a disposizione dallo Stato centrale saliranno da 91. 2 miliardi nel 2006 a 97 miliardi nel 2007, comprensivi di un fondo di accompagnamento di 1 miliardo per sostenere il risanamento delle Regioni attualmente non in linea con i livelli di spesa concordati; la spesa sanitaria complessiva si attesterà nel 2007 a 101. 3 miliardi, registrando così sia una diminuizione di 2. 4 miliardi rispetto al tendenziale del 2007 (pari a 103. 7 miliardi) sia una leggera flessione rispetto al livello previsto nel 2006 (pari a 102 miliardi). Dopo essere cresciuta in media del 7. 8% annuo nel periodo 2000-2006, la spesa sanitaria viene così sostanzialmente stabilizzata a partire dal 2007; questo risultato verrà ottenuto attraverso misure di riorganizzazione e qualificazione della spesa, con l´obiettivo di assicurare un contenimento generale dei costi, una rigorosa eliminazione di sprechi ed inefficienze, la ricerca della massima appropriatezza clinica e organizzativa, il miglioramento dei servizi sanitari ai cittadini, salvaguardando e aggiornando i Livelli essenziali di assistenza (Lea). Per le Regioni che non raggiungeranno gli obiettivi di spesa concordati verranno confermati i meccanismi di piena responsabilizzazione finanziaria come le misure di affiancamento e gli "automatismi fiscali" (aumento delle aliquote regionali dell´addizionale Irpef e dell´Irap); il Governo svolgerà azioni di contenimento della spesa - tra cui quella farmaceutica - di riorganizzazione dei dispositivi medici e di omogeneizzazione di forme di partecipazione alla spesa. L´effetto atteso è pari a 2 miliardi di euro; negli anni successivi al 2007, il Governo continuerà a dare certezza riguardo alle risorse finanziarie messe a disposizione delle Regioni per il Ssn, garantendo per conto dello Stato centrale un livello di finanziamento adeguato verificando i costi reali dei Lea in condizioni di efficienza ed appropriatezza. Nel complesso, il contributo netto del settore sanitario alla manovra di finanza pubblica per il 2007 sarà pari a 3 miliardi di euro. Governo e Regioni convengono di istituire una sede di confronto sulle risultanze del 2006 per cercare una soluzione adeguata ai problemi posti dalla misura del finanziamento prevista dalla Legge finanziaria 2006. Andamento della spesa sanitaria (in mld euro)
2006 2007 2008 2009
tendenziale 102. 0 103. 7 107. 1 111. 1
programmatico 101. 3 104. 3 107. 5
contributo Stato centrale 91. 2 97. 0* 99. 9 102. 9
* comprensivo del fondo di accompagnamento di 1 miliardo Il risanamento delle Regioni con disavanzi elevati Un significativo sforzo iniziale di contenimento dei costi verrà chiesto alle Regioni che presentano elevati disavanzi. Tali regioni saranno sostenute con un ‘fondo transitorio´ che consenta loro un rientro progressivo e con misure di ‘affiancamento´ da parte del Governo per l´attuazione delle misure di razionalizzazione necessarie. Verrà attivato inoltre un gruppo di lavoro composto da esperti del Ministero della Salute e da esperti regionali che accompagni e sostenga l´azione di risanamento delle autorità regionali e che promuova accordi tra Regioni per la diffusione delle migliori pratiche. L´accordo normativo e programmatico L´accordo è stato definito nelle sue linee di indirizzo e nei suoi contenuti essenziali e verrà redatto in forma definitiva nei prossimi giorni. Esso è finalizzato a migliorare la qualità dei servizi, a promuovere l´appropriatezza delle prestazioni e a garantire l´unitarietà del sistema. Esso comprende i seguenti elementi principali: - adeguamento dello stanziamento pluriennale ex art. 20 della legge 67/88 per il cofinanziamento degli investimenti nel Ssn in modo da consentire la definizione di nuovi accordi di programma per la qualificazione delle strutture sanitarie, l´innovazione tecnologica e il superamento del divario Nord-sud con particolare riferimento all´assistenza oncologica e alle malattie rare; inserimento della tematica "sanità-sviluppo economico" tra le finalità per l´utilizzo dei fondi strutturali dell´Unione Europea 2007-2013 - aggiornamento dei Lea ai nuovi bisogni di assistenza; revisione e ampliamento dei 43 Drg ad alto rischio di inappropriatezza, analisi dei costi delle prestazioni ricomprese nei Lea, assumendo come riferimento i costi delle pratiche più efficienti - attivazione di un sistema di monitoraggio basato su un "pacchetto" adeguato di indicatori, concordato tra Ministeri della salute, dell´economia e finanze e Regioni - promozione e valorizzazione delle risorse umane del Ssn e partecipazione del personale medico e delle altre professioni sanitarie al governo del sistema - riorganizzazione e potenziamento della rete delle cure primarie promuovendo forme evolute di associazionismo tra i medici di medicina generale e di integrazione con l´attività dei distretti sanitari; sviluppo dell´integrazione socio-sanitaria a partire dall´assistenza alle persone non autosufficienti; messa in rete e monitoraggio dell´attività prescrittiva dei medici di medicina generale - riorganizzazione e umanizzazione della rete ospedaliera, finalizzata anche al recupero di maggiore efficienza nell´utilizzo delle risorse nelle Regioni che hanno fatto registrare elevati disavanzi; razionalizzazione dei sistemi di acquisto di beni e servizi attraverso modalità di esercizio sovraziendale e di centralizzazione degli acquisti - programma per la promozione permanente della qualità del Servizio sanitario nazionale che faccia perno su: l´attuazione di forme costanti e strutturate di monitoraggio del gradimento dei servizi da parte dei cittadini-utenti; il potenziamento del Nuovo Sistema Informativo Sanitario. .
 
   
   
EMISSIONE BOT  
 
Roma, 25 settembre 2006 - Il Mef ha disposto per il giorno 26 settembre 2006, con regolamento 29 settembre 2006, un´asta di Bot:
importo (in milioni di euro) scadenza giorni
Semestrali 8. 500 30. 03. 2007 182
E´ da tener presente che il 29 settembre 2006 vengono a scadere Bot per 8. 500 milioni di euro. I Bot sono posti all´asta con il sistema di collocamento dell´asta competitiva e senza l´indicazione del prezzo base da parte del Tesoro. I buoni possono essere sottoscritti per un importo minimo di mille euro. I prezzi indicati dagli operatori partecipanti alle aste dei Bot, espressi in termini percentuali, possono variare di un millesimo di punto percentuale o multiplo di tale cifra. Non sono ammesse all´asta richieste senza indicazione di prezzo. L´importo di ciascuna richiesta non può essere inferiore ad un milione e mezzo di euro. Il collocamento dei Bot verrà effettuato nei confronti degli operatori indicati nel decreto di emissione. In attuazione di quanto disposto nella Sez. Ii - Tit. V del decreto legislativo 24 giugno 1998, n. 213, e relative norme di attuazione, in relazione alla dematerializzazione dei titoli di Stato, i buoni ordinari del Tesoro sono rappresentati da iscrizioni contabili a favore degli aventi diritto. La Banca d´Italia provvede a inserire in via automatica le partite dei Bot sottoscritti in asta da regolare nel servizio di compensazione e liquidazione avente a oggetto strumenti finanziari con valuta pari a quella di regolamento. Sulla base delle assegnazioni, gli intermediari aggiudicatari accreditano i relativi importi sui conti intrattenuti con i sottoscrittori. Le richieste di acquisto - con un massimo di tre - dovranno pervenire alla Banca d´Italia, esclusivamente tramite la rete nazionale interbancaria, entro e non oltre le ore 11 del giorno 26 settembre 2006, con l´osservanza delle modalità stabilite nel decreto di emissione. Si ricorda che in caso di malfunzionamento delle apparecchiature che non consenta l´immissione dei messaggi nella rete, le richieste di partecipazione all´asta debbono essere inviate con modulo trasmesso via fax. Le richieste non pervenute entro il termine stabilito dal decreto di emissione non vengono prese in considerazione. Eventuali richieste sostitutive di quelle corrispondenti già pervenute sono prese in considerazione solo se giunte entro il termine di cui sopra. Le richieste non possono essere più ritirate dopo il termine suddetto . Qualora le richieste di ciascun operatore, anche complessivamente, superino l´importo offerto dal Tesoro, esse verranno prese in considerazione a partire da quella a prezzo più alto, fino a concorrenza dell´importo offerto, salvo quanto diversamente stabilito nel decreto di emissione. Gli operatori "specialisti in titoli di Stato" hanno facoltà di partecipare al collocamento supplementare dei Bot semestrali previsto in via automatica per il giorno 27 settembre 2006. L´offerta della tranche supplementare è stabilita nella misura del 10% dell´ammontare nominale offerto nell´asta ordinaria. Il Tesoro, comunque, si riserva di aumentare detta percentuale dopo la chiusura dell´asta medesima. In tale evenienza sarà emesso un comunicato stampa al riguardo. Gli "specialisti" che non hanno partecipato all´asta ordinaria non sono ammessi al collocamento supplementare. L´assegnazione avrà luogo al prezzo medio ponderato determinato nell´asta ordinaria. La procedura di collocamento supplementare seguirà le disposizioni contenute nel decreto di emissione. In particolare, le richieste di acquisto dovranno pervenire entro e non oltre le ore 15. 30 del 27 settembre 2006. La circolazione dei Bot al 15 settembre 2006 era pari a 135. 282,5 milioni di euro, di cui 2. 500 milioni di euro a 243 giorni, 54. 282,5 milioni di euro semestrali e 78. 500 milioni di euro annuali. .
 
   
   
EMISSIONE DI CTZ  
 
Roma, 25 settembre 2006 - Il Mef dispone, per il giorno 26 settembre 2006, con regolamento 29 settembre 2006, l´emissione dei seguenti certificati di credito del Tesoro "zero coupon": Ctz 24 mesi: decorrenza : 28 aprile 2006; undicesima tranche; scadenza : 30 maggio 2008; importo nominale dell´emissione : 1. 500 milioni di euro. I certificati suddetti, il cui importo minimo sottoscrivibile è di mille euro, sono emessi con il sistema dell´asta marginale riferita al prezzo, senza indicazione di prezzo base di collocamento ed escludendo le richieste effettuate a prezzi inferiori al "prezzo di esclusione"; ai fini della determinazione di quest´ultimo, non verranno prese in considerazione le offerte presentate a prezzi superiori al "prezzo massimo accoglibile", calcolato con le modalità riportate nel decreto di emissione. Sono ammesse a partecipare all´asta le banche italiane, comunitarie ed extracomunitarie, nonché le società di intermediazione mobiliare e le imprese di investimento comunitarie ed extra comunitarie indicate nei decreti recanti l´emissione dei suddetti titoli. Detti operatori partecipano in proprio e per conto terzi. Le domande di partecipazione devono essere inoltrate con indicazione, per ogni richiesta, del relativo prezzo offerto. Ciascun operatore può formulare sino ad un massimo di tre offerte, ciascuna ad un prezzo diverso e per un importo non inferiore a 500. 000 euro di capitale nominale; eventuali offerte di importo inferiore non verranno prese in considerazione. Ciascuna offerta non deve essere superiore all´importo in emissione; eventuali offerte di ammontare superiore verranno accettate limitatamente all´importo medesimo. I prezzi indicati varieranno dell´importo minimo di un centesimo di euro; eventuali variazioni di importo diverso vengono arrotondate per eccesso. Le domande di partecipazione degli operatori devono essere avanzate - entro le ore 11 del giorno sottoindicato - mediante trasmissione di richiesta telematica da indirizzare alla Banca d´Italia tramite Rete Nazionale Interbancaria con le modalità tecniche stabilite dalla Banca d´Italia medesima e conosciute dagli operatori. L´assegnazione dei certificati verrà effettuata, nella giornata in cui si perfezioneranno le operazioni d´asta, al prezzo meno elevato tra quelli offerti dai concorrenti rimasti aggiudicatari. Nel caso che le offerte al prezzo marginale non possano essere totalmente accolte, si procede al riparto pro-quota, con i necessari arrotondamenti. Il prezzo di aggiudicazione ed il prezzo di esclusione saranno resi noti mediante comunicato stampa, nel quale verranno pure indicati gli importi attribuiti agli "specialisti" nelle ultime tre aste. Gli operatori partecipanti all´asta provvederanno ad attribuire ai sottoscrittori i certificati assegnati, senza alcun onere aggiuntivo rispetto al prezzo di aggiudicazione. Il regolamento dei certificati assegnati, da parte degli operatori, verrà effettuato al prezzo di aggiudicazione. Agli operatori viene riconosciuta, quale compenso dell´impegno assunto di raccogliere le prenotazioni del pubblico, una provvigione - commisurata all´ammontare nominale dei certificati assegnati - pari allo 0,20%. Il pubblico potrà prenotare i certificati presso le suddette categorie di operatori nel giorno sottoindicato; gli intermediari potranno richiedere, a garanzia del buon fine della sottoscrizione, l´eventuale versamento di un acconto sull´importo nominale prenotato. Alla data prevista per il regolamento, il sottoscrittore verserà l´importo corrispondente ai certificati assegnati, sulla base del prezzo di aggiudicazione; a fronte di tale versamento, gli verrà rilasciata apposita ricevuta. Il calendario delle operazioni di sottoscrizione è il seguente: - prenotazione da parte del pubblico: entro il giorno 25 settembre 2006; - presentazione domande in asta: entro le ore 11,00del giorno 26 settembre 2006; - regolamento sottoscrizione: il giorno 29 settembre 2006. Gli operatori "specialisti in titoli di Stato" hanno facoltà di partecipare ai collocamenti di titoli di Stato, previsti automaticamente, in via supplementare alle aste di emissione. L´importo della tranche supplementare è stabilito nella misura massima del 10% dell´ammontare nominale offerto. Gli "specialisti" che non hanno partecipato all´asta di emissione non sono ammessi al collocamento supplementare. L´assegnazione supplementare avrà luogo al prezzo di aggiudicazione determinato nell´asta relativa alla presente emissione. Le modalità e le condizioni per la partecipazione degli "specialisti" all´assegnazione supplementare vengono indicate nel decreto recante l´emissione dei relativi titoli. .  
   
   
EMISSIONE DI CCT E BTP  
 
 Roma, 25 settembre 2006 - Il Mef dispone, per il giorno 28 settembre 2006, con regolamento 2 ottobre 2006, l´emissione di titoli di Stato, rappresentati dai seguenti prestiti: Certificati di Credito del Tesoro: settennali - decorrenza : 1° luglio 2006; terza tranche; scadenza : 1° luglio 2013, tasso d´interesse semestrale lordo : pari al tasso di rendimento semestrale dei Bot a sei mesi relativo all´asta tenutasi alla fine del mese precedente la decorrenza della semestralità, maggiorato di uno spread di 0,15 punti percentuali; la cedola in corso, di scadenza 1° gennaio 2007, è risultata pari a 1,71%. Buoni del Tesoro Poliennali: triennali - decorrenza : 15 giugno 2006; settima tranche, scadenza : 15 giugno 2009, tasso d´interesse annuo lordo : 3,75%. Decennali - decorrenza : 1° febbraio 2006; quindicesima tranche, scadenza : 1° agosto 2016, tasso d´interesse annuo lordo : 3,75%. Tutti i titoli suddetti, il cui importo minimo sottoscrivibile è di mille euro, sono emessi con il sistema dell´asta marginale riferita al prezzo, senza indicazione di prezzo base di collocamento ed escludendo le richieste effettuate a prezzi inferiori al "prezzo di esclusione"; ai fini della determinazione di quest´ultimo, non verranno prese in considerazione le offerte presentate a prezzi superiori al "prezzo massimo accoglibile", calcolato con le modalità riportate nei relativi decreti di emissione. Sono ammesse a partecipare all´asta le banche italiane, comunitarie ed extracomunitarie, nonchè le società di intermediazione mobiliare e le imprese di investimento comunitarie ed extracomunitarie indicate nei decreti recanti l´emissione dei suddetti titoli. Detti operatori partecipano in proprio e per conto terzi. Le domande di partecipazione devono essere inoltrate con indicazione, per ogni richiesta, del relativo prezzo offerto. Ciascun operatore può formulare sino ad un massimo di tre offerte, ciascuna ad un prezzo diverso e per un importo non inferiore a 500. 000 euro di capitale nominale; eventuali offerte di importo inferiore non verranno prese in considerazione. Ciascuna offerta non deve essere superiore all´importo in emissione; eventuali offerte di ammontare superiore verranno accettate limitatamente all´importo medesimo. I prezzi indicati varieranno di un importo minimo di un centesimo di euro; eventuali variazioni di importo diverso vengono arrotondate per eccesso. Le domande di partecipazione degli operatori devono essere avanzate - nel termine previsto dal sottoindicato calendario - mediante trasmissione di richiesta telematica da indirizzare alla Banca d´Italia tramite Rete Nazionale Interbancaria con le modalità tecniche stabilite dalla Banca d´Italia medesima e conosciute dagli operatori. L´assegnazione dei titoli verrà effettuata, nella giornata in cui si perfezioneranno le operazioni d´asta, al prezzo meno elevato tra quelli offerti dai concorrenti rimasti aggiudicatari. Nel caso che le offerte al prezzo marginale non possano essere totalmente accolte, si procede al riparto pro-quota, con i necessari arrotondamenti. Il prezzo di aggiudicazione ed il prezzo di esclusione saranno resi noti mediante comunicato stampa, nel quale verranno pure indicati gli importi attribuiti agli "specialisti" nelle ultime tre aste. Gli operatori partecipanti all´asta provvederanno ad attribuire ai sottoscrittori i titoli assegnati, senza alcun onere aggiuntivo rispetto al prezzo di aggiudicazione. Il regolamento dei titoli assegnati, da parte degli operatori, verrà effettuato al prezzo di aggiudicazione e con corresponsione dei dietimi d´interesse dal giorno successivo alla data di godimento dei titoli al giorno del regolamentoPer i Btp decennali, per i quali il 1° agosto u. S. È scaduta la prima cedola, i sottoscrittori dovranno corrispondere dietimi d´interesse per 62 giorni. Agli operatori viene riconosciuta, quale compenso dell´impegno assunto di raccogliere le prenotazioni del pubblico, una provvigione - commisurata all´ammontare nominale dei titoli assegnati - pari allo: - 0,30% per i Cct settennali - 0,20% per i Btp triennali - 0,40% per i Btp decennali. Il pubblico potrà prenotare i titoli presso le suddette categorie di operatori nel termine previsto dal sottoindicato calendario; gli intermediari potranno richiedere, a garanzia del buon fine della sottoscrizione, l´eventuale versamento di un acconto sull´importo nominale prenotato. Alla data prevista per il regolamento, il sottoscrittore verserà l´importo corrispondente ai titoli assegnati, sulla base del prezzo di aggiudicazione, nonché ai dietimi d´interesse dovuti; a fronte di tale versamento, gli verrà rilasciata apposita ricevuta. Il calendario delle operazioni di sottoscrizione è il seguente:
Cct Btp triennali Btp decennali
Prenotazione da parte del pubblico entro il 27 settembre 2006 27 settembre 2006 27 settembre 2006
Presentazione domande in asta: entro le ore 11,00 del 28 settembre 2006 28 settembre 2006 28 settembre 2006
Regolamento sottoscrizioni 2 ottobre 2006 2 ottobre 2006 2 ottobre 2006
Dietimi d´interesse da corrispondere 93 giorni 109 giorni 62 giorni
Gli operatori "specialisti in titoli di Stato" hanno facoltà di partecipare ai collocamenti dei titoli di Stato, previsti automaticamente, in via supplementare alle aste di emissione. L´offerta della tranche supplementare è stabilita, per ogni emissione, per un importo massimo non superiore al 10% dell´ammontare nominale. Gli "specialisti" che non hanno partecipato all´asta di emissione non sono ammessi al collocamento supplementare. L´assegnazione supplementare avrà luogo al prezzo di aggiudicazione determinato nell´asta della presente emissione. Le modalità e le condizioni per la partecipazione degli "specialisti" alle assegnazioni supplementari vengono indicate nei rispettivi decreti recanti l´emissione dei titoli suddetti. .
 
   
   
PROGRAMMA TRIMESTRALE DI EMISSIONE IV TRIMESTRE 2006  
 
Roma, 21 settembre 2006 - Titoli nominali Nel corso del quarto trimestre del 2006, il Ministero dell´Economia e delle Finanze, Dipartimento del Tesoro, offrirà ulteriori tranche dei seguenti titoli: Btp 15 giugno 2006 - 2009 cedola 3,75 %; Btp 15 settembre 2006 - 2011 cedola 3,75 %; Btp 1° febbraio 2006 - 1° agosto 2016 cedola 3,75 %; Cct 1° luglio 2006 – 2013; Ctz 28 aprile 2006 - 30 maggio 2008. Inoltre, in relazione alla domanda espressa dal mercato, potranno essere offerte ulteriori tranche dei titoli in corso di emissione con scadenza superiore ai 10 anni. Il Ministero dell´Economia e delle Finanze, sulla base delle condizioni dei mercati finanziari, si riserva altresì la facoltà di offrire nuovi titoli benchmark. Titoli reali - Nel corso del quarto trimestre del 2006 potranno essere emesse ulteriori tranche dei titoli in corso di emissione. In caso di collocamento tramite asta, i Btp€isaranno offerti il giorno lavorativo antecedente l´asta di medio lungo termine di fine mese. Il Mef darà comunicazione dei titoli in emissione e dei quantitativi massimi che saranno offerti quattro giorni lavorativi prima dell´asta, contestualmente al primo comunicato delle aste di fine mese dei titoli a medio-lungo termine. .  
   
   
COLLOCAMENTO TRAMITE ASTA DEL BTP€I 2035 INDICIZZATO ALL´INFLAZIONE DELL´AREA EURO  
 
 Roma, 25 settembre 2006 - Il Mef comunica che in data 27 settembre 2006, con regolamento 29 settembre 2006, sarà emessa tramite asta la tredicesima tranche del Btp€i con decorrenza 15 settembre 2004 e scadenza 15 settembre 2035, fino ad un importo massimo di 500 milioni di euro. Il meccanismo di collocamento utilizzato sarà quello dell´asta marginale con determinazione discrezionale del prezzo di aggiudicazione e della quantità emessa. L´ammontare collocato sarà determinato escludendo le offerte formulate a prezzi ritenuti non convenienti sulla base delle condizioni di mercato, con la stessa metodologia adottata per i titoli venduti nelle aste di concambio. Per il resto, la procedura di collocamento si svolgerà seguendo le modalità tecniche e le convenzioni utilizzate nel collocamento dei Btp nominali. Il pubblico potrà prenotare i buoni entro il 26 settembre 2006. Ogni operatore, entro le ore 11,00 del 27 settembre 2006, potrà sottoporre attraverso la Rete Nazionale Interbancaria, fino ad un massimo di tre offerte, ciascuna di importo reale (non rivalutato sulla base del Coefficiente di Indicizzazione) non inferiore a 500. 000 euro. I prezzi offerti, anche essi formulati in termini reali, dovranno differire tra loro per almeno un centesimo di euro. La Banca d´Italia, sulla base del Coefficiente di Indicizzazione riferito al giorno di regolamento, provvederà ad effettuare il calcolo dei controvalori relativi al capitale sottoscritto e ai dietimi da versare per il regolamento dei buoni sottoscritti in asta. Il regolamento avverrà con valuta due giorni lavorativi successivi al giorno di svolgimento dell´asta (T+2), il 29 settembre 2006. Per i suddetti Btp€i, per i quali il 15 settembre u. S. È pervenuta a scadenza la quarta cedola, i sottoscrittori dovranno corrispondere dietimi di interesse per 14 giorni. Agli operatori viene riconosciuta, quale compenso dell´impegno assunto di raccogliere le prenotazioni del pubblico, una provvigione - commisurata all´ammontare nominale dei buoni assegnati - pari allo 0,40%. Gli operatori Specialisti in titoli di Stato avranno la facoltà di partecipare al collocamento supplementare, il cui importo massimo sarà pari al 10% del quantitativo offerto in asta, facendo pervenire le domande di sottoscrizione entro le ore 15,30 del giorno 28 settembre 2006. L´importo spettante di diritto a ciascuno Specialista sarà pari al rapporto fra il valore dei Buoni di cui lo Specialista è risultato aggiudicatario nelle ultime tre aste «ordinarie» dei Btp€i trentennali (inclusa quella di cui all´oggetto del presente comunicato), e il totale complessivamente assegnato, nelle medesime aste, agli operatori ammessi a partecipare al collocamento supplementare. Le richieste saranno soddisfatte assegnando prioritariamente a ciascuno Specialista il minore tra l´importo richiesto e quello spettante di diritto. Si ricorda che, al fine della valutazione degli Specialisti, le quote di sottoscrizione in asta dei titoli indicizzati sono incluse nel calcolo della quota di primario con un peso uguale a quello previsto per i Btp nominali di analoga scadenza. .  
   
   
FIRMATO L’ACCORDO SULLA CO-GESTIONE DELLA FUTURA ALLIANZ S.E. SI APRE LA STRADA PER LA TRASFORMAZIONE IN SOCIETÀ EUROPEA (SOCIETAS EUROPAEA)  
 
Monaco, Germania e Milano, Italia 25 settembre 2006 - In relazione alla fusione di Ras Holding S. Pa. (“Ras Holding”) ed Allianz Ag (“Allianz”) ed alla trasformazione di Allianz in una Societas Europaea (Se), le due società ed i rappresentanti dei dipendenti hanno raggiunto un’intesa sulla futura struttura della co-gestione societaria e gestionale di Allianz Se, che prevede la partecipazione di sei rappresentanti dei dipendenti nel Consiglio di Sorveglianza di Allianz Se composto da dodici membri. Un accordo in tal senso è stato firmato ieri a Monaco dalla Delegazione Speciale di Negoziazione, in rappresentanza dei dipendenti, e dal management di Allianz e Ras Holding. L’accordo sulla co-gestione costituiva l’ultimo ostacolo di rilievo sulla strada della fusione transfrontaliera e della costituzione di una Se. Ultimate le procedure della fusione in Italia ed in Germania, probabilmente intorno alla metà di ottobre, Allianz assumerà la veste giuridica di una società europea (Societas Europaea). .  
   
   
FONDIARIA-SAI ACQUISICE IL CONTROLLO DI BANCA GESFID S.A.  
 
Milano, 25 settembre 2006 - Fondiaria-sai S. P. A. E Meliorbanca S. P. A. Comunicano di aver raggiunto in data 22 settembre un accordo avente ad oggetto la vendita a Fondiaria-sai S. P. A. Del 60% del capitale di Banca Gesfid S. A. (“Gesfid” o la “Banca”), banca svizzera interamente controllata da Rinascita Holding S. A. , holding di partecipazioni facente interamente capo a Meliorbanca S. P. A. L’accordo prevede, in particolare, l’impegno di Meliorbanca S. P. A. A far sì che Rinascita Holding S. A. Sottoscriva con Fondiaria-sai S. P. A. , o società direttamente od indirettamente controllata dalla medesima, un contratto di compravendita avente ad oggetto la cessione del 60% del capitale della Banca al prezzo di Franchi Svizzeri 54 milioni da corrispondersi al closing dell’operazione, che – previo ottenimento delle necessarie autorizzazioni da parte delle competenti Autorità italiane ed elvetiche – dovrebbe svolgersi entro la fine del corrente anno. L’accordo prevede altresì un diritto di opzione reciproco relativo, rispettivamente, all’acquisto ed alla vendita del restante 40% del capitale della Banca, da esercitarsi nel periodo compreso fra il 1° novembre e il 31 dicembre 2008, ad un prezzo di esercizio che terrà conto prevalentemente dell’evoluzione patrimoniale di Gesfid. Il prezzo di esercizio verrà corrisposto da Fondiaria-sai S. P. A. Contestualmente al trasferimento del 40% del capitale di Gesfid, che dovrà avvenire entro 30 giorni dalla data di approvazione del bilancio di esercizio 2008 della Banca. Banca Gesfid S. A. , ha sede in Lugano ed è specializzata nel private banking offrendo ai propri clienti gestioni patrimoniali altamente specializzate e personalizzate. Le masse complessive ammontavano, al 31 dicembre 2005 a 3,2 miliardi di Franchi Svizzeri. La Banca ha chiuso l’esercizio 2005 con un utile netto pari a Franchi Svizzeri 8,6 milioni. L’operazione per Fondiaria-sai S. P. A. S’inquadra nel processo di riorganizzazione delle proprie attività di asset management in Svizzera e rappresenta un ulteriore contributo allo sviluppo del business risparmio gestito del gruppo che, con l’acquisizione di Gesfid, triplica i propri asset under control raggiungendo il 40% circa degli obiettivi di crescita previsti dal piano industriale per l’anno 2008. Fondiaria-sai S. P. A. Ribadisce - anche nel business del risparmio gestito - il proprio modello di crescita basato sia su linee interne che su linee esterne, confermando la volontà, dimostrata nelle varie operazioni di acquisizione realizzate negli ultimi anni, di valorizzare anche questa nuova realtà nel rispetto delle singole autonomie e delle professionalità che entreranno a far parte del gruppo. L’operazione per Meliorbanca S. P. A. Rientra nel piano strategico già annunciato al mercato che prevede la concentrazione dell’attività sul mercato domestico, dove si intende sviluppare - anche attraverso acquisizioni - l’area dell’Investment banking e del Private banking (l’obiettivo è quello di triplicare le masse gestite entro il 2008). La cessione, sulla base dei valori contabili al 30 giugno 2006, genererà una plusvalenza lorda di 22,5 milioni di franchi svizzeri sul bilancio della controllata Rinascita S. A. Mentre non avrà effetti di rilievo sul bilancio consolidato del Gruppo Meliorbanca. .  
   
   
GENERALI: OK DALL’ISVAP PER ACQUISIZIONE TORO  
 
Trieste, 25 settembre 2006 – l’ Isvap ha autorizzato il 22 settembre Assicurazioni Generali ad assumere il controllo di Toro Assicurazioni e delle imprese da questa controllate. . .  
   
   
BANCA POPOLARE DI INTRA: NON ANCORA ESAMINATO IL CONTENUTO OFFERTE  
 
Verbania Intra, 25 settembre 2006 - In merito alle notizie apparse in questi giorni sulla stampa quotidiana in ordine alle offerte pervenute dalle tre Banche (Banca Popolare di Vicenza, Credito Valtellinese e Veneto Banca), Banca Popolare di Intra rende noto che, allo stato attuale, il Consiglio di Amministrazione di questa Banca non ha ancora esaminato il contenuto delle stesse. Dette offerte saranno, pertanto, esaminate dalla Banca in una prossima riunione Consiliare, non appena terminato il lavoro dall’Advisor Mediobanca e, comunque, entro il 30 settembre p. V. Inoltre isulta pervenuta, da parte di Banca Carige, un’offerta di natura non vincolante, di cui pure, allo stato attuale, non sono stati esaminati i contenuti. Il Consiglio di Amministrazione dell’ Istituto si riserva di esaminare quest’ultima offerta solo nella misura in cui Banca Carige confermi, prima delle prossime riunioni del Consiglio di Amministrazione, la vincolarietà della stessa e, comunque, solo nell’ipotesi in cui nessuna delle tre precedenti offerte dovesse essere valutata adeguata. . .  
   
   
IN CINA SENZA PROBLEMI CON BPM E SOPAF ASIA TRA I SERVIZI OFFERTI: UTILIZZO DEGLI UFFICI DI HONG KONG E SHANGHAI, ASSISTENZA COMMERCIALE E LEGALE, RICERCA DI PARTNER LOCALI, CONSULENZA PER L’AVVIO DI JOINT VENTURE E INSEDIAMENTI PRODUTTIVI  
 
Milano, 25 settembre 2006 - La Banca Popolare di Milano (Bpm) ha sottoscritto un accordo di collaborazione con Sopaf per offrire ai propri clienti assistenza diretta sul mercato cinese. I piccoli e medi imprenditori che operano con Bpm saranno assistiti dal management di Sopaf Asia, controllata del Gruppo Sopaf, per lo sviluppo di nuove opportunità commerciali in Cina e a Hong Kong, la ricerca di partner commerciali e industriali, la costituzione di nuove iniziative imprenditoriali locali. In particolare, i clienti Bpm potranno utilizzare gli uffici Sopaf di Hong Kong e Shanghai, farsi accompagnare in viaggi esplorativi e visite ad aziende cinesi, ottenere assistenza commerciale e legale e consulenza qualificata per individuare la migliore strategia d’investimento nell’area, per esempio attraverso accordi di distribuzione, costituzione di joint venture, realizzazione di impianti produttivi, reclutamento di personale locale, riorganizzazioni aziendali. Sopaf Asia è attiva prevalentemente nel settore degli investimenti di private equity in Cina, attraverso professionisti italiani e cinesi basati nei due uffici di Hong Kong e Shanghai. La stessa infatti opera come management company del fondo “China Opportunity S. A. Sicar”, che ha recentemente raccolto € 35 milioni per investimenti in imprese cinesi di media dimensione con elevate possibilità di sviluppo internazionale. Per Bpm, questo accordo consente di caratterizzare la presenza della banca in Cina in un’ottica totalmente commerciale e focalizzata sulle possibilità di business e di sviluppo internazionale delle piccole e medie imprese italiane. In Cina senza problemi con Bpm e Sopaf Asia Tra i servizi offerti: utilizzo degli uffici di Hong Kong e Shanghai, assistenza commerciale e legale, ricerca di partner locali, consulenza per l’avvio di joint venture e insediamenti produttivi Milano, 225 settembre 2006 - La Banca Popolare di Milano (Bpm) ha sottoscritto un accordo di collaborazione con Sopaf per offrire ai propri clienti assistenza diretta sul mercato cinese. I piccoli e medi imprenditori che operano con Bpm saranno assistiti dal management di Sopaf Asia, controllata del Gruppo Sopaf, per lo sviluppo di nuove opportunità commerciali in Cina e a Hong Kong, la ricerca di partner commerciali e industriali, la costituzione di nuove iniziative imprenditoriali locali. In particolare, i clienti Bpm potranno utilizzare gli uffici Sopaf di Hong Kong e Shanghai, farsi accompagnare in viaggi esplorativi e visite ad aziende cinesi, ottenere assistenza commerciale e legale e consulenza qualificata per individuare la migliore strategia d’investimento nell’area, per esempio attraverso accordi di distribuzione, costituzione di joint venture, realizzazione di impianti produttivi, reclutamento di personale locale, riorganizzazioni aziendali. Sopaf Asia è attiva prevalentemente nel settore degli investimenti di private equity in Cina, attraverso professionisti italiani e cinesi basati nei due uffici di Hong Kong e Shanghai. La stessa infatti opera come management company del fondo “China Opportunity S. A. Sicar”, che ha recentemente raccolto € 35 milioni per investimenti in imprese cinesi di media dimensione con elevate possibilità di sviluppo internazionale. Per Bpm, questo accordo consente di caratterizzare la presenza della banca in Cina in un’ottica totalmente commerciale e focalizzata sulle possibilità di business e di sviluppo internazionale delle piccole e medie imprese italiane. . .  
   
   
RELAZIONI TOSCANA-CINA, LA GRANDE OCCASIONE  
 
Firenze, 25 settembre 2006 - Nell´anno dell´Italia in Cina, la Toscana ha scelto di giocare fino in fondo la carta dello sviluppo di forti relazioni con il grande paese asiatico. Quattro mesi di eventi – convegni culturali, mostre, partecipazioni a fiere, workshop – che si dipanano da settembre a dicembre (ma con alcune iniziative che arriveranno fino al febbraio 2007) per creare nuove opportunità economiche per le aziende e i distretti toscani, per sviluppare i rapporti di collaborazione tra le università, per consolidare gli interventi commerciali esistenti allargando la rete della nostra offerta. Momento cruciale di questa forte iniziativa è il viaggio in Cina di una delegazione toscana ai massimi livelli guidata dal presidente della Regione Toscana, Claudio Martini. La missione, che è composta da 22 imprese (per la prima volta ci saranno anche grandi aziende come Piaggio e Ansaldo Breda) e 10 tra Province e Comuni, si svilupperà per una settimana, con un fitto calendario di impegni, a partire da domenica prossima. Si tratta della prima iniziativa di una regione italiana dopo la missione del governo nazionale guidata dal presidente Prodi e quindi anche l´occasione per verificare ´sul campo´ i nuovi rapporti instaurati con il grande Paese asiatico. Il viaggio toccherà sei città: Chongquing (una delle quattro aree metropolitane più grandi della Cina con 32 milioni di abitanti), Shangai, Pechino, Hangzhou, Changzhou, Wenzhou. Nel corso del tour saranno firmati protocolli d´intesa, organizzati incontri tra imprenditori e operatori locali, presentate iniziative di promozione di vari settori della nostra economia. Tra i settori al centro dell´attenzione, quello dei sistemi di trasporto (l´Italia si è proposta come porta dell´Europa per l´export cinese, e il sistema portuale toscano si candiderà a cogliere questa opportunità sia attraverso i suoi porti sia attraverso il sistema della logistica e le grandi imprese del settore), il turismo (proprio la settimana prossima verrà trasmesso in prime time sulla principale tv cinese il film ´Tuscany dream´ promosso anche dalla Regione), l´enogastronomia (a Shangai prestigiosi ristoranti organizzeranno la settimana enogastronomica toscana), la cultura. Il rientro è previsto per domenica 1 ottobre. .  
   
   
IMMSI NULLA OSTA PROSPETTO INFORMATIVO PER AUMENTO CAPITALE IN OPZIONE  
 
 Milano, 21 settembre 2006 – Immsi S. P. A. Ha ricevuto, il 21 settembre da Consob il nulla osta alla pubblicazione del prospetto informativo relativo all’aumento di capitale in opzione, deliberato dal Consiglio di Amministrazione in data 24 marzo 2006, con emissione di massime n° 57. 200. 000 nuove azioni. L’operazione sarà eseguita con l’emissione di 1 nuova azione ogni 5 possedute, da nominali € 0,52 e con sovrapprezzo unitario di € 0,88, per cui ogni azione verrà emessa al prezzo complessivo di € 1,40. L’offerta inizierà il prossimo 25 settembre 2006 e terminerà il 13 ottobre 2006. I diritti di opzione dovranno essere esercitati dal 25 settembre 2006 al 13 ottobre 2006 compresi e saranno negoziabili in Borsa dal 25 settembre 2006 al 6 ottobre 2006 compresi. I diritti di opzione non esercitati entro il 13 ottobre 2006 saranno offerti in Borsa dalla Società per almeno 5 giorni di mercato aperto ai sensi dell’art. 2441, terzo comma, del Codice Civile. Gli azionisti di controllo dell’Emittente, Omniapartecipazioni S. P. A. E Omniainvest S. P. A. , si sono impegnati a esercitare integralmente i diritti di opzione loro spettanti, in proporzione alle rispettive partecipazioni detenute nella Società, pari complessivamente al 54,804% del capitale sociale. Per la restante quota dell’aumento di capitale l’Offerta è assistita da un consorzio di garanzia promosso da Capitalia S. P. A. Il prospetto sarà pubblicato in data 22 settembre 2006 e messo a disposizione presso la sede legale della società in Mantova, Piazza Pareto n. 3, Borsa Italiana S. P. A. In Milano, Piazza degli Affari n. 6, nonché sul sito internet della società www. Immsi. It .  
   
   
BENI STABILI S.P.A: DELIBERATA L’EMISSIONE DI UN PRESTITO OBBLIGAZIONARIO PER UN AMMONTARE DI EURO 500.000.000,00  
 
Roma, 25 settembre 2006 - 20 settembre 2006 – Il Consiglio di Amministrazione di Beni Stabili S. P. A. Riunitosi il 20 settembre ha deliberato l’emissione di un prestito obbligazionario per un ammontare nominale massimo fino ad Euro 500. 000. 000,00, da offrire in opzione ai soci, convertibile in azioni ordinarie di nuova emissione della Società ed ha inoltre deliberato l’importo massimo dell’aumento di capitale sociale, scindibile, a servizio del medesimo prestito obbligazionario, pari a nominali € 62. 000. 000,00. L´importo definitivo del prestito, il tasso di interesse (che sarà in misura fissa) ed il valore nominale di ciascuna delle obbligazioni convertibili saranno stabiliti, insieme alla determinazione dell’importo effettivo dell’aumento di capitale e del numero delle azioni di nuova emissione al servizio della conversione, in una successiva riunione di Consiglio, in prossimità dell’avvio dell’offerta in opzione. In particolare, il valore nominale di ciascuna obbligazione verrà determinato sulla base del prezzo di mercato delle azioni ordinarie di Beni Stabili in prossimità dell´avvio dell´offerta, dedotto da tale prezzo il valore teorico del diritto di opzione relativo alla sottoscrizione delle obbligazioni convertibili, ed applicando un premio di conversione compreso tra un minimo del 10% ed un massimo del 20%. Le obbligazioni saranno emesse alla pari e saranno convertibili in azioni ordinarie di Beni Stabili nel rapporto di un´azione per ogni obbligazione posseduta. Il tasso d´interesse sarà determinato in base all´andamento dei tassi di interesse al momento dell´offerta, del credit spread specifico della Società e dei livelli di volatilità delle azioni di Beni Stabili. Il prestito obbligazionario convertibile avrà una durata di 5 anni e, subordinatamente all´ottenimento delle necessarie autorizzazioni, sarà quotato nel Mta gestito da Borsa Italiana S. P. A. Le condizioni definitive del prestito saranno pubblicate prima dell’inizio del periodo di offerta, del quale si prevede l´avvio nel prossimo mese di ottobre in funzione delle condizioni di mercato e, in ogni caso, prima della fine dell´anno. .  
   
   
SONAE SIERRA REGISTRA UN UTILE NETTO PARI A €87,4 MILIONI NEI PRIMI SEI MESI DEL 2006 CRESCITA DEL 118% RISPETTO ALLO STESSO PERIODO DELL’ANNO SCORSO  
 
Milano, 25 settembre 2006 - Sonae Sierra, Società internazionale specializzata in centri commerciali e ricreativi, ha registrato un utile netto pari a €87,4 milioni nei primi sei mesi del 2006. Questo dato rappresenta un incremento del 118% rispetto allo stesso periodo del 2005. Sonae Sierra ha chiuso i primi sei mesi del 2006 con ricavi diretti pari a €41,3 milioni, registrando quindi un incremento del 51% rispetto ai primi sei mesi del 2005. I ricavi indiretti sono pari a €98,9 milioni, con un incremento del 118% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso. L’ebitda ha raggiunto €73,9 milioni nella prima metà del 2006 rispetto ai €56,7 milioni nella prima metà del 2005, dato che rappresenta un incremento del 30,4%. Il Nav per azione (“Net Asset Value”) al 30 giugno 2006 era pari a €41,72 milioni (€38,90 al 31/12/2005), un incremento del 7,3% durante i primi sei mesi del 2006. Come nel 2005, i risultati consolidati di Sonae Sierra sono stati fortemente influenzati dalle inaugurazioni e acquisizioni di nuovi centri commerciali e dall’incremento del valore degli asset già in proprietà. Nel corso dei primi sei mesi del 2006 c’è stata una forte crescita nelle attività di Sonae Sierra dovuta principalmente all’inaugurazione nel 2005 dei centri Plaza Éboli (Madrid, Spagna), Loureshopping (Loures, Portogallo), Serra Shopping (Covilhã, Portogallo) e Mediterranean Cosmos (Thessaloniki, Grecia) e la recente inaugurazione di Riosul (Seixal, Portogallo). L’attività è stata inoltre influenzata dalle acquisizioni di Valecenter (Marcon, Italia), Airone (Monselice, Italia) e Plaza Sul (San Paolo, Brasile). Progetti in fase di sviluppo - Sonae Sierra continua a perseguire una strategia di espansione, sviluppando progetti in diversi stadi di sviluppo, a cui poter aggiungere nuove opportunità, nei mercati in cui la Società è già presente, ma anche in nuovi mercati. Tra i numerosi progetti in fase di sviluppo è importante sottolineare il “Viii Avenida Shopping” (São João da Madeira) in Portogallo, con apertura prevista in autunno 2007 con un investimento pari a €48,5 milioni e il “Évora shopping and leisure centre”, progetto di espansione del centro Modelo con un investimento pari a €60 milioni. Nel 2007 è inoltre prevista l’apertura del centro “Lima Retail Park” (Viana do Castelo), progetto sviluppato in partnership con Miller Developments (50/50). In Spagna, Sonae Sierra sta sviluppando “Plaza Mayor Shopping” (Málaga), in partnership con Castle City (75/25) e “El Rosal” (Ponferrada) con Mall Group (70/30). In Italia, Sonae Sierra ha attualmente tre progetti in fase di realizzazione: “Freccia Rossa” (Brescia), in fase di costruzione, un centro commerciale a Biella, sviluppato in partnership con Novacoop; e un centro commerciale a La Spezia, con apertura prevista nella primavera 2008. Nel corso del primo semestre 2006, Sonae Sierra ha deciso di abbandonare il progetto “Caselle”. Questa decisione è dovuta al fatto che l’accordo intrapreso tra Sonae Sierra e i venditori del terreno sul quale sarebbe dovuto sorgere il centro, non può più essere eseguito secondo i tempi previsti. Anche se il progetto ha ottenuto l’approvazione del Pos (Piano di Occupazione del Suolo), alcune terze parti hanno contestato questa approvazione presentando dei reclami che hanno messo a rischio la tempistica dello sviluppo del progetto e, di conseguenza, anche il raggiungimento di un accordo con i venditori. Sonae Sierra sta monitorando attentamente la situazione per avere un aggiornamento costante sulla possibilità di stabile un nuovo accordo. In Germania, i progetti in fase di sviluppo sono “Alexa” (Berlino), attualmente in fase di costruzione e commercializzazione realizzato in partnership con Foncière Euris (50/50), “3Do” (Dortmund), di cui Sonae Sierra è proprietaria al 100% e “Weiterstadt” (Francoforte), risultato di un’acquisizione di terreno già edificabile. In Grecia, Sonae Sierra ha vinto una concessione di 40 anni per sviluppare, in partnership (50/50) con Acropole Charagionis il “Galatsi Olympic Hall” (Atene) – una delle aree delle Olimpiadi 2004 – ed utilizzarlo come centro commerciale e ricreativo. In Brasile, Sierra Enplanta sta ultimando la costruzione di “Shopping Campo Limpo” (San Paolo) in partnership con Tivoli Ep, che verrà completato entro la fine dell’anno. .  
   
   
SABAF: APPROVATI I RISULTATI AL 30 GIUGNO 2006 PROPOSTO ALL´ASSEMBLEA UN DIVIDENDO STRAORDINARIO DI 1,00 EURO  
 
Ospitaletto, 25 settembre 2006 - Il Consiglio di Amministrazione di Sabaf S. P. A. Si è riunito il 21 settembre a Ospitaletto per approvare la relazione semestrale al 30 giugno 2006. Il Consiglio di Amministrazione ha inoltre convocato l´Assemblea degli azionisti per deliberare la distribuzione di un dividendo straordinario. Risultati del primo semestre 2006 Nel corso del primo semestre del 2006 il Gruppo Sabaf ha registrato un significativo aumento dei ricavi delle vendite (+17,9% rispetto allo stesso periodo dell´anno precedente). Gli sviluppi commerciali verso nuovi clienti e mercati e l´introduzione di prodotti innovativi sono stati accompagnati dalla positiva evoluzione congiunturale del mercato di riferimento. Il buon andamento delle vendite, l´ottimizzazione del portafoglio clienti e il successo riscontrato dai nuovi prodotti hanno contribuito al miglioramento della redditività, sia rispetto allo stesso periodo dell´esercizio precedente, sia rispetto all´intero 2005. Nel periodo, i ricavi di vendita sono stati pari a 69,9 milioni di euro, rispetto ai 59,3 milioni del primo semestre 2005 (+17,9%). Tutti i principali mercati europei, ad eccezione della Polonia, hanno presentato miglioramenti. Una posizione primaria è stata rivestita dalla Turchia (+61% a 5,4 milioni di euro), mercato di rilevanza strategica nel medio termine. E´ confermata una maggiore internazionalizzazione delle vendite: i ricavi sui mercati extraeuropei passano dai 9 milioni di euro del primo semestre 2005 ai 13,8 milioni del primo semestre 2006 (+52%). Si sottolineano i dati particolarmente positivi in Nord America, Africa e la significativa ripresa delle vendite in Asia. In questa ultima area geografica si evidenziano il parziale recupero dei mercati coreano e cinese e gli sviluppi sui mercati mediorientali. Tutte le famiglie di prodotto hanno contribuito alla crescita, con un incremento superiore per quelle dei rubinetti semplici e delle cerniere, per effetto dei nuovi prodotti. I prezzi medi di vendita non hanno subito significative variazioni rispetto al 2005. L´ebitda del primo semestre 2006 è stato di 20,3 milioni di euro (pari al 29,0% del fatturato, in miglioramento del 21,8% rispetto allo stesso periodo del 2005) e l´Ebit ha raggiunto i 14,9 milioni di euro (21,4% delle vendite, con un incremento del 30,6% rispetto agli 11,4 milioni di euro del primo semestre 2005, quando aveva rappresentato il 19,3% delle vendite). Il risultato netto è stato pari a 8,5 milioni di euro (+22,7% rispetto al primo semestre 2005). Gli incrementi nei costi delle principali materie prime (ottone e leghe di alluminio) sono stati in gran parte attenuati dalle coperture poste in essere, mentre i maggiori livelli di attività hanno permesso un migliore assorbimento dei costi fissi, in particolare degli ammortamenti. Al 30 giugno 2006 la situazione patrimoniale evidenzia un patrimonio netto consolidato di 94,3 milioni di euro e un indebitamento finanziario netto di 5,3 milioni di euro (90,8 milioni e 8,9 milioni rispettivamente al 31 dicembre 2005). Gli investimenti del primo semestre 2006 sono stati pari a circa 7,9 milioni di euro (6,8 milioni di euro nel primo semestre 2005 e 10,1 milioni nell´intero esercizio 2005). Per l´intero esercizio 2006 gli amministratori si attendono di raggiungere un incremento del fatturato tra il 12% ed il 14% e una redditività operativa (Ebit %) compresa tra il 20% ed il 21% delle vendite Tali ipotesi considerano uno scenario macroeconomico non condizionato da eventi imprevedibili. Qualora la situazione economica subisca invece significative variazioni, i valori consuntivi potrebbero discostarsi dai dati previsionali. Proposta di distribuzione di un dividendo straordinario Il Consiglio di Amministratone ha proposto la distribuzione di un dividendo straordinario di 1,00 euro per azione all´Assemblea convocata per il prossimo 25 ottobre in prima convocazione, 26 ottobre in seconda convocazione. Il dividendo, se approvato dall´Assemblea, avrà data stacco il prossimo 6 novembre, con messa in pagamento a partire dal 9 novembre 2006. La distribuzione del dividendo straordinario è resa possibile ed opportuna dall´attuale situazione patrimoniale e finanziaria de Gruppo, che al 30 giugno 2006 presentava disponibilità liquide a breve termine per 11,2 milioni di euro e un indebitamento finanziario non corrente di 16,5 milioni di euro, a fronte di un patrimonio netto consolidato di 94,3 milioni di euro. Il dividendo proposto comporterebbe un uscita di cassa di 11,5 milioni di euro. "Le prospettive di ulteriore e costante generazione di cassa rendono opportuno procedere ad un parziale ribilanciamento della struttura finanziaria per ridurre il costo medio del capitale" – ha dichiarato l´Amministratore Delegato Angelo Bettinzoli. "Il dividendo straordinario proposto non modifica in alcun modo le strategie del Gruppo, che contemplano anche ipotesi di crescita esterna". .  
   
   
PANARIAGROUP INDUSTRIE CERAMICHE S.P.A SEMESTRALE AL 30 GIUGNO 2006, RICAVI NETTI DELLE VENDITE E DELLE PRESTAZIONI CONSOLIDATI PARI A 182,3 MILIONI DI EURO (+ 46,8% RISPETTO AL 30 GIUGNO 2005). UTILE NETTO CONSOLIDATO PARI A 13,5 MILIONI DI EURO (+30.4% RISPETTO AL 30 GIUGNO 2005)  
 
Milano, 25 settembre 2006 - Il Consiglio di Amministrazione di Panariagroup Industrie Ceramiche S. P. A. , Gruppo attivo nella produzione e distribuzione di materiale ceramico per pavimenti e rivestimenti di fascia alta e lusso, ha approvato oggi la Relazione Semestrale al 30 giugno 2006, redatta secondo i principi contabili internazionali (Ifrs). A seguito dell’operazione di acquisizione degli asset di Florida Tile Industries Inc. , avvenuta a fine febbraio 2006, la Relazione Semestrale di Panariagroup include, per quattro mesi, il consolidamento integrale di Florida Tile U. S. Partecipation Vehicle Inc. (holding finanziaria che detiene la partecipazione in Florida Tile Inc. ) e Florida Tile Inc. (società operativa). Principali Indicatori Economici (valori in migliaia di Euro)
Natura 30/6/2006 30/6/2005 var%
Ricavi delle vendite e prestazioni 182. 350 124. 251 46,8%
Valore della produzione 194. 477 134. 110 45,0%
Margine Operativo Lordo 29. 771 23. 060 29,1%
Margine Operativo Netto 20. 815 16. 584 25,5%
Utile Netto Consolidato 13. 496 10. 346 30,4%
Il primo semestre 2006 si è chiuso positivamente con un utile netto consolidato pari a 13,5 milioni di Euro, in crescita del 30,4% rispetto al primo semestre 2005 (10,3 milioni di Euro al 30 giugno 2005) e con ricavi totali in crescita del 46,8% (182,4 milioni di Euro rispetto ai 124,3 milioni di Euro del primo semestre 2005). “I risultati del primo semestre 2006 sono molto positivi – ha affermato Giuliano Mussini, il Presidente di Panariagroup – evidenziando una crescita sia a livello di fatturato che di redditività e confermano la validità del processo di internazionalizzazione in atto. ” “Abbiamo avviato il piano di investimenti negli Stati Uniti , mercato che, con un peso del 23% sul fatturato totale, riveste un ruolo strategico nel processo di internazionalizzazione e di crescita del Gruppo. ” “Le previsioni per l’intero esercizio 2006 sono positive nell’ottica di un consolidamento del trend di crescita del fatturato e della redditività evidenziata nel primo semestre 2006”. Ricavi L’andamento positivo in termini di fatturato riflette il già consolidato trend di crescita evidenziato nel primo trimestre 2006. I ricavi netti delle vendite si sono attestati a 182,3 milioni di Euro, registrando una crescita di +46,8% rispetto ai 124,2 milioni di Euro del primo semestre 2005. A seguito delle ultime due acquisizioni di Novagrés in Portogallo e Florida Tile Industries negli Stati Uniti, il fatturato consolidato può essere ripartito in tre aree geografiche principali: Italia - il mercato italiano ha, al 30 giugno 2006, un’incidenza percentuale del 32% sul totale dei ricavi. Su tale mercato, nonostante una fase di sostanziale stabilità del settore ceramico, i marchi di Panariagroup hanno, nel primo semestre 2006, registrato una performance positiva con crescite superiori al 5%; si segnala come l’incidenza del 32% sul fatturato totale, rispetto all’anno precedente (44%), è esclusivamente conseguente all’effetto di diluizione generato dalle recenti acquisizioni. Usa - il mercato Usa, con l’acquisizione di Florida Tile, ha assunto un ruolo fondamentale per lo sviluppo del gruppo con un’incidenza del 23% sul fatturato complessivo. I ricavi realizzati su questo mercato sono passati dai 10,4 milioni di Euro del primo semestre 2005 ai 42,8 milioni di Euro grazie non solo alla acquisizione di Florida Tile ma anche al contributo dei marchi italiani già presenti in tale area, che hanno registrato una crescita del 20%; Europa - Il mercato europeo, ha un’incidenza percentuale superiore al 40%. Sul mercato europeo, continua la crescita grazie alle buone performance realizzate dai marchi del Gruppo su tutti i principali paesi di questa area. In particolare, Panariagroup conferma la propria leadership sul mercato portoghese con ricavi lordi passati da 7,5 milioni di Euro del primo semestre 2005 a 18,7 milioni di Euro del primo semestre 2006. Margini Reddituali - Per quanto riguarda la redditività, il Margine operativo lordo si attesta a 29,7 milioni di Euro, in crescita del + 29,1% rispetto ai 23 milioni di Euro del primo semestre 2005 e il Margine operativo netto passa da 16,5 milioni di Euro a 20,8 milioni di Euro al 30 giugno 2006, registrando una crescita del + 25,5%. Utile Netto Consolidato - L’utile al netto delle imposte passa da 10,3 milioni di Euro nel semestre 2005 a 13,4 milioni di Euro al 30 giugno 2006 con un incremento del + 30,4%. Posizione Finanziaria - La Posizione finanziaria netta del Gruppo, infine, registra un saldo passivo di 68,2 milioni di Euro al 30 giugno 2006. Tale saldo è principalmente connesso all’acquisizione di Florida Tile e agli investimenti tecnici sostenuti nel primo semestre 2006. Patrimonio Netto - Il patrimonio netto del Gruppo è pari a 147,4 milioni di Euro al 30 giugno 2006 rispetto ai 143,2 milioni di Euro al 31 dicembre 2005. Evoluzione Prevedibile Della Gestione - Alla luce dei risultati conseguiti in questi primi sei mesi, Panariagroup conferma la fiducia per il consolidamento degli obiettivi di crescita registrati nel primo semestre 2006. Fatti Di Rilievo Avvenuti Dopo La Chiusura Del Semestre - In linea con quanto previsto dal piano di investimenti sul mercato Usa, sono iniziati i lavori per la realizzazione della prima delle due nuove linee di produzione di grès porcellanato nello stabilimento di Florida Tile a Lawrenceburg-ky, prevedendo l’ultimazione dei lavori entro la prima metà del 2007. La realizzazione della seconda linea è prevista per la prima metà del 2008 e una volta a regime le due nuove linee dovrebbero garantire una produzione di grès porcellanato pari circa 3. 000. 000 di mq. Fiera Cersaie - Si segnala che Panariagroup sarà presente con sei dei suoi marchi (Panaria, Cotto d’Este, Lea, Fiordo, Margrés, Novagrés) all’edizione 2006 della fiera Cersaie di Bologna, principale appuntamento fieristico mondiale del settore, occupando una superficie espositiva totale di circa 1. 350 mq. Al Cersaie i marchi Panariagroup, presenteranno 12 nuove linee di prodotto con contenuti innovativi rivolte alla fascia di alta gamma. .
 
   
   
PIRELLI RE FACILITY MANAGEMENT (PREFM) ACQUISTA LA SOCIETÀ PER I SERVIZI DI ARCHIVIAZIONE E GESTIONE DOCUMENTALE “APONEO” PER 2,4 M€  
 
Milano, 25 settembre 2006 – Pirelli Re Facility Management (Prefm), società del Gruppo Pirelli Re focalizzata in tutti i segmenti del facility management per gli utilizzatori degli immobili, con un fatturato annuo di oltre 200 milioni di euro, ha acquisito il 100% della società di servizi Aponeo, specializzata nell’archiviazione e gestione documentale, per 2,4 milioni di euro. La società, fondata nel luglio 2000, opera prevalentemente nel mercato del Nord e Centro Italia e vanta tra i propri clienti uno dei primari istituti bancari. Con l’acquisizione di Aponeo Prefm si posiziona tra le società leader in Italia nel business della gestione documentale con un fatturato annuo di oltre 6 milioni di euro. L’acquisizione rientra nella strategia di crescita anche per linee esterne finalizzata da un lato ad ampliare l’ambito geografico - ad oggi Prefm possiede archivi a Novara, Torino, Genova, Ivrea, Milano, Roma e Bologna - e dall’altro a beneficiare di economie di scala. .  
   
   
LA JV PIRELLI RE/MORGAN STANLEY (80%) UNITAMENTE A RCS MEDIAGROUP (20%) PROMUOVE LA VALORIZZAZIONE DI UN’AREA A NORD EST DI MILANO FIRMATA DA BOERI STUDIO  
 
Milano, 25 settembre 2006 - La joint venture Pirelli Re/morgan Stanley, dedicata ad investimenti in immobili a prevalente destinazione uffici, unitamente a Rcs Mediagroup sta promuovendo la valorizzazione di un’area a nord est di Milano. Rcs detiene una quota del 20% e la jv Pirelli Re/morgan Stanley la restante quota dell’80% (la jv è partecipata al 30% da Pirelli Re e al 70% dai fondi immobiliari di Morgan Stanley –Msref). Il complesso è situato nella zona compresa tra Via Rizzoli, Via Cazzaniga e un’ampia fascia di area verde ai margini del Parco Lambro. Si tratta di una zona strategica di notevole interesse paesaggistico e nelle vicinanze è in corso di realizzazione il nuovo polo dell’ospedale San Raffaele. Vincendo un concorso internazionale, Boeri Studio - fondato da Stefano Boeri, Gianandrea Barreca e Giovanni La Varra - si aggiudicò nel 2001 l’incarico per preparare il piano di lottizzazione dell’area articolato sia in interventi di ristrutturazione, per circa 55. 000 mq, sia nella realizzazione di due nuovi edifici, per i restanti 35. 000 mq. Il progetto di riqualificazione dell’area, con una capacità edificatoria di circa 90. 000 mq, prevede tre fasi: 1) la realizzazione di un nuovo edificio per circa 22. 000 mq di cui Rcs Mediagroup sarà il tenant e la cui consegna è prevista entro la fine del 2007; 2) la ristrutturazione della sede storica di Rizzoli per circa 21. 500 mq e dove il gruppo editoriale continuerà ad essere il locatario e 3) la riqualificazione dei luoghi dove fino a pochi anni fa sorgevano le tipografie per la stampa delle testate del gruppo editoriale con la realizzazione di un nuovo edificio per un totale di circa 47. 500 mq che sarà destinato ad altri utilizzatori. Il valore stimato del complesso immobiliare finito è pari a circa 290 milioni di euro, di cui circa 60-65 milioni per il primo edificio di cui è prevista la vendita a breve ad un primario investitore istituzionale. Ieri alla presenza dell’Amministratore Delegato di Rcs Mediagroup, Antonello Perricone, del Ceo del gruppo immobiliare, Carlo Puri Negri, e dei top manager italiani di Morgan Stanley si è svolta la cosiddetta cerimonia di posa della copertura - dopo l’ultima gettata di cemento armato – dell’ultimo piano del primo edificio dell’intero complesso in corso di realizzazione e che già arricchisce lo skyline di Milano con i suoi 80 metri di altezza. In particolare, la futura nuova sede degli uffici del gruppo editoriale ha uno sviluppo planimetrico che si configura come una corte aperta, con una torre di 19 piani affiancata da un corpo basso di 5 piani fuori terra. L’intero corpo di fabbrica sarà rivestito uniformemente su tutti i lati da una doppia pelle in lastre di vetro, sostenute da appoggi puntuali in alluminio. Le lastre del rivestimento di seconda pelle saranno interessate da variazioni cromatiche ottenute attraverso strati di serigrafie, conferendo alle facciate una vibrazione cangiante a seconda del grado e intensità di incidenza solare. Analogamente la riflessione della luce sugli elementi metallici di sostegno puntuale contribuirà ad accentuare tale effetto. L’edificio ospiterà oltre 1. 000 persone, che si insedieranno in spazi interni organizzati in uffici modulari ed ambienti open space, dove sistemi flessibili e partizioni mobili definiranno i luoghi del lavoro. .  
   
   
CEMENTIR CONSOLIDA LA PRESENZA IN TURCHIA VIA LIBERA DELL’ANTITRUST ALL’ACQUISIZIONE DI ELAZIG CIMENTO L’OPERAZIONE HA UN VALORE DI 110 MILIONI DI DOLLARI  
 
Roma, 25 settembre 2006 – Via libera dell’Autorità Antitrust turca all’acquisizione della società cementiera Elazig Cimento. Il Gruppo Cementir, guidato da Francesco Caltagirone jr. , perfeziona così l’acquisizione di un sito strategico, consolidando la sua presenza in Turchia. Elazig è situata nell’Anatolia Orientale con una capacità produttiva di oltre 900. 000 tonnellate annue. Elazig Cimento al momento dell’acquisizione presenta un debito netto di circa 12 milioni di dollari; nel 2005 ha conseguito ricavi delle vendite ed un margine operativo lordo rispettivamente pari a 52 e 21,5 milioni di dollari; i dipendenti sono circa 200. L’operazione ha un valore di 110 milioni di dollari e si inquadra nel processo di internazionalizzazione della Cementir che ha visto fino ad ora investimenti in acquisizioni per oltre 1 miliardo e 100 milioni di euro. Cementir ha avviato la propria strategia di espansione all’estero proprio in Turchia nel 2001 con l’acquisizione della Cimentas, società quotata alla Borsa di Istanbul. Con questa operazione l’investimento complessivo nel paese, negli ultimi cinque anni, supera i 500 milioni di dollari, facendo di Cementir uno dei primi produttori locali. Sono quattro gli stabilimenti nel paese per la produzione di cemento con una capacità complessiva di circa 5 milioni di tonnellate annue, tutti situati in zone strategiche ad alta capacità di crescita: a Izmir, sul mar Egeo, a Kars, nella parte orientale dell’Anatolia e a Edirne, nella regione di Marmara, la più dinamica e ricca del paese, oltre a quello di Elazig. In Turchia il Gruppo, inoltre, ha vendite per circa 1,2 milioni di m3 annui di calcestruzzo. . .  
   
   
LA CASA IDEALE? CON ASILO NIDO E PALESTRA UN SONDAGGIO DI ERIF REAL ESTATE RIVELA: I RESIDENTI DELL’ASSE DEL SEMPIONE DESIDERANO VERDE, TRANQUILLITÀ, CENTRI POLIVALENTI  
 
Milano, 25 settembre 2006 - Un asilo per i bimbi, una palestra, molto verde, una rata di mutuo piuttosto contenuta. Ma anche qualità della propria residenza abbastanza alta, desideri di traslocare decisamente limitati e soddisfazione per la propria realtà abitativa. Questa è la fotografia dei residenti dell’Asse del Sempione emersa da un sondaggio realizzato dall’Ufficio Studi di Erif Real Estate, la società immobiliare di riferimento del Nordovest Lombardo, che ha preso in esame mille interviste realizzate nell’arco di due mesi (maggio/giugno) nei principali centri urbani della Ss 33: Varese, Gallarate, Busto Arsizio, Legnano e Rho. Il sondaggio è stato sottoposto ai clienti delle agenzie immobiliari di Erif Real Estate presenti su tutto il territorio, da Milano, fino a Varese. Il dato più significativo riguarda la posizione della propria casa ideale. Tre le domande inserite nel questionario: in una zona tranquilla e verde, nel centro cittadino, in collina. Il 47% degli intervistati ha risposto “in una zona tranquilla e verde” dimostrando quanto il verde urbano e la serenità siano ricercati dagli abitanti di una delle aree più urbanizzate d’Italia. Rilevante anche la percentuale di quanti hanno risposto di preferire il centro cittadino: il 30%. Marginale la percentuale degli amanti della collina (13%). La maggior parte degli intervistati, attualmente, abita in un appartamento (66%), mentre il 22% vive in una villetta. Tra i principali comuni del Sempione, quello dove le aree verdi e tranquille trova il maggiore gradimento è Gallarate con il 75% delle preferenze, seguito da Legnano (67,8%) e Busto Arsizio (65,22%). A Varese, invece, il 40% degli intervistati ha risposto sia “in centro” sia “in una zona verde e tranquilla” (il restante 20% ha risposto “in collina”). Altro dato di particolare interesse emerso dal sondaggio riguarda le strutture condominiali supplementari che i cittadini ricercano all’interno delle unità abitative. Il 44% degli intervistati ha risposto di desiderare un asilo per i propri figli; il 36% di una palestra per il tempo libero; il 19% una sala polivalente. Nel dettaglio, il comune dove è stato registrato un gradimento maggiore per asili e palestre all’interno delle unità abitative è Gallarate (rispettivamente 52,94 e 41,18%) seguito da Busto Arsizio (47,83 e 39,13 per cento). Le sale polivalenti, invece, hanno incontrato molto gradimento a Varese (37,48%), Legnano (20,69) e Rho (17,39). Alla domanda: «Qual è la sua casa ideale?», il 44% ha risposto “un quadrilocale”, il 28% “un trilocale”. Elevato anche il dato inerente il 5 locali che si è assestato al 20%. A Legnano è stata registrata la percentuale più alta di gradimento per il 4 locali (50,88%) seguita da Varese con il 48%. I 3 locali, al contrario, sono molto più ricercati a Busto Arsizio (50%) e Rho (41,67%). Parlando di 5 locali, i comuni dove trovano maggiore attenzione dai residenti sono Rho (37,50%) e Legnano (26,32%). «Siamo di fronte – spiega Luigi Barbato, presidente di Erif Real Estate – a dati di estrema importanza sia per chi, come noi, lavora nell’ambito delle costruzioni sia per i cittadini che sono alla ricerca di un’abitazione. Sapere quali sono i desideri e le richieste apre nuove frontiere al panorama dell’immobiliare. Bisogna saper sfruttare queste nuove tendenze, soprattutto in un momento di transito come questo, per avvicinarsi alle esigenze della clientela e per garantire, sempre, il massimo del comfort e degli standard qualitativi». Anche sul fronte dei mutui, i dati raccolti dall’Ufficio Studi sono di particolare interesse: la rata di spesa che oscilla tra i 500 e i 700 euro è quella preferita dalla maggioranza degli intervistati (42% e 21% rispettivamente), mentre un consistente 21% ha indicato come spesa massima 300 euro. I più “spendaccioni” (che possono permettersi una rata fino a mille euro) sono i Varesini (12%), i Bustocchi (11,76%) e i Legnanesi (11,32%). La rata “media”, che oscilla tra i 500 e i 700 euro, è preferita a Rho (oltre il 65%), seguita da Varese (64 per cento). Chiude Gallarate con il 45%. «Nonostante sia stato espresso un generale livello di soddisfazione per le proprie condizioni abitative – conclude Barbato – il sondaggio fornisce elementi ambientali di sicuro interesse che aggiungerebbero soddisfazione alla qualità della vita abitativa: verde, spazio dell’area living e servizi interni come le palestre e gli asili. Quest’ultima è una chiara indicazione che invita a investire in un segmento di mercato in crescita e poco sfruttato». .  
   
   
LO STUDIO LEGALE GOLTARA & ASSOCIATI RAFFORZA L’AREA DEL REAL ESTATE, AVVALENDOSI DELLA COLLABORAZIONE ESTERNA DEL COMMERCIALISTA ALESSANDRO DELL’ORTO.  
 
Milano, 25 settembre 2006 - Goltara & Associati, studio legale con sede a Milano Monza, che svolge la propria attività prevalentemente nell’ambito del diritto civile, commerciale e fallimentare, potenzia l’ offerta consulenziale relativa al settore del Real Estate grazie alla collaborazione esterna del commercialista, dott. Alessandro Dell’orto. G&a fornisce assistenza e consulenza principalmente a favore di imprese private, italiane e straniere. Lo studio ha all´attivo importanti operazioni di (acquisizioni, compra-vendita di edifici, property financing, cartolarizzazione, … ??) per clienti tra i quali il Gruppo Pirelli e …. Attualmente il Real Estate rappresenta, per Goltara & Associati, un’area sulla quale investire, anche in termini di risorse. Pertanto, il team di avvocati che si occupa di tale settore, verrà affiancato da Alessandro Dell’orto, che svolge l’attività di dottore commercialista a Desio (Mi). “In considerazione delle strette implicazioni dell’elemento fiscale nelle operazioni immobiliari, riteniamo fondamentale il lavoro di squadra con specialisti fiscali per garantire un servizio eccellente ai nostri clienti” afferma l’avvocato Eliano Goltara, managing partner dello studio. “Per tale motivo abbiamo chiesto al dottor Dell’orto di supportarci professionalmente in quest’ambito” continua Goltara. “Riteniamo infatti che l’approccio vincente nei confronti della clientela consista nel costituire gruppi di lavoro ad hoc per tutte le aree di attività dello studio, avvalendosi ogni volta dei professionisti più competenti”, conclude l’avvocato Goltara. .  
   
   
BTICINO: IL GRUPPO LEGRAND ANNUNCIA LA NOMINA DEL NUOVO DIRETTORE GENERALE DEL GRUPPO IN ITALIA E DEL NUOVO DIRETTORE MARKETING E COMUNICAZIONE ESTERNA DEL GRUPPO  
 
Parigi/Milano, 25 settembre 2006 - Bruno Pavesi, Amministratore Delegato e Direttore Generale di Bticino, andrà in pensione il 30 settembre. Su richiesta del Gruppo, Bruno Pavesi manterrà l’incarico di Consigliere di Amministrazione di Bticino e rappresenterà questa società negli organi direttivi delle Associazioni di Categoria (Confindustria e Anie) e presso le Università italiane. Egli sarà sostituito, con decorrenza 1° ottobre, da Paolo Perino, attualmente Direttore Marketing e Comunicazione Esterna del Gruppo Legrand, che, oltre alla funzione di Amministratore Delegato e Direttore Generale di Bticino, assumerà la responsabilità dell’insieme delle attività del Gruppo in Italia. Paolo Perino è entrato a far parte del Gruppo nel 1983, in Bticino, nel settore marketing e commerciale. Nel 1996 è stato nominato Amministratore Delegato e successivamente, nel 1998, ha assunto la Direzione operativa di Legrand Spa in Italia. Ha raggiunto la sede del Gruppo nel 2000 come Direttore Marketing e Comunicazione Esterna Gruppo. Fabrizio Fabrizi, Direttore Marketing e Sviluppo Prodotti di Bticino, e Vincenzo Scaltritti, Direttore Amministrazione, Finanza e Controllo di Bticino, saranno nominati entrambi Vice-direttore Generale di Bticino. Jean-charles Thuard, Responsabile Marketing di un’area strategica di business, assumerà la Direzione Marketing e Comunicazione Esterna del Gruppo. Prima di approdare alla Direzione Marketing nel settembre 2005, Jean-charles Thuard ha svolto gran parte della sua carriera presso la Direzione Commerciale Francia di Legrand, in seguito ha assunto la responsabilità di filiali come Singapore o successivamente come Legrand India. .  
   
   
PROVINCIA DI MILANO, COMUNE DI MODENA E COMUNE DI PADOVA RICONOSCIUTI PER IL LORO IMPEGNO A FAVORE DEL FAIRTRADE  
 
 Milano, 25 settembre 2006 - Dopo Comune di Roma, Comune di Concorezzo, Provincia di Cremona e di Ferrara, altri enti pubblici acquisiscono un riconoscimento specifico per il loro impegno a favore del commercio equo tra i cittadini e nelle scelte amministrative di ogni giorno. Si tratta dei Comuni di Modena e di Padova e della Provincia di Milano indicati come nuovi enti pubblici equosolidali dal Comitato tecnico della campagna “Città equosolidali” promossa da Agices (l’Associazione più rappresentativa delle organizzazioni di commercio equo in Italia), Fairtrade Transfair Italia (marchio di certificazione), Coordinamento Agende 21 locali italiane e Coordinamento Enti locali per la pace e i diritti umani. Dopo aver presentato formale richiesta, (documentando le attività realizzate e in programma in quest’ambito), che è stata vagliata dal Comitato tecnico della Campagna, ora i nuovi enti pubblici saranno monitorati periodicamente per verificare nel tempo il loro impegno. Ma quali sono le attività che Comuni, Province o Regioni possono attuare per diventare equosolidali? Dimostrare di aver inserito i prodotti equi nei capitolati d’appalto per le mense pubbliche o per i distributori automatici o di utilizzarli per i buffet interni; documentare di svolgere attività di informazione e di promozione del commercio equo, attivando relazioni con i soggetti locali che operano in quest’ambito; approvare una mozione di indirizzo che impegni l’amministrazione ad operare in questa direzione. Verificato questi presupposti, il conferimento del titolo avverrà attraverso una cerimonia pubblica con la consegna di un riconoscimento e l’impegno per il futuro a diffondere i materiali della campagna e ad agire sempre di più a sostegno della cooperazione allo sviluppo e del commercio equo. Gli enti pubblici rivestono infatti un ruolo chiave per la diffusione di una pratica più giusta nel commercio: basti pensare che ogni anno, in Europa, le amministrazioni pubbliche investono 1. 500 miliardi di euro in beni e servizi, pari al 16% del Pil. .  
   
   
LIBERALIZZAZIONE DELL´ENERGIA ELETTRICA E DEL GAS NATURALE  
 
 Roma, 25 settembre 2006 - Il 13 luglio scorso è stato assegnato alla X Commissione permanente (Industria, commercio, turismo) del Senato della Repubblica, in sede referente, il disegno di legge concernente "Delega al Governo per completare la liberalizzazione dei settori dell´energia elettrica e del gas naturale e per il rilancio del risparmio energetico e delle fonti rinnovabili, in attuazione delle direttive comunitarie 2003/54/Ce, 2003/55/Ce e 2004/67/Ce" (A. S. 691). Il provvedimento, approvato dal Consiglio dei Ministri il 9 giugno 2006, prevede misure per il rilancio ed il completamento del processo di liberalizzazione del settore energetico e per la razionalizzazione dell´approvvigionamento di energia sulla base del risparmio e dello sviluppo delle fonti rinnovabili. Il disegno di legge conferisce al Governo un´ampia delega a rivedere l´intera normativa sull´elettricità ed il gas, dando contestuale completa attuazione agli indirizzi europei in materia non ancora interamente recepiti. Anche le modalità di risparmio di energia e di sviluppo delle fonti rinnovabili sono affidati ad una specifica delega, che ha fra i punti qualificanti l´innalzamento degli obiettivi quantitativi attualmente previsti per il perseguimento dell´efficienza energetica, il contenimento della dispersione energetica degli edifici (anche attraverso azioni di promozione di apparecchi di uso quotidiano per i cittadini, quali condizionatori e pompe di calore, a minore consumo), un reale sviluppo dell´energia solare, incentivi per l´uso di veicoli efficienti dal punto di vista energetico e di biocarburanti, nel quadro di un´efficace sinergia con le Regioni e con gli Enti locali. Http://www. Governo. It/governoinforma/dossier/energia_gas/index. Html .  
   
   
MTS GROUP IN CINA: FATTURATO RECORD PREVISTI 110 MILIONI DI € NEL 2006 (+30%) FOCUS MTS-CINA: N° 1 (ARISTON) NEL RISCALDAMENTO DOMESTICO 1 MEGAIMPIANTO TERMOSOLARE CHE SCALDERÀ L’INTERO VILLAGGIO OLIMPIACO DI PECHINO 2008  
 
Fabriano, 25 settembre 2006 – La Cina nel 2006 genererà per Mts Group un fatturato pari a 110 milioni di euro per la maggior parte realizzato nel mercato interno, con un forte incremento (+30%) rispetto agli 85 milioni di euro realizzati nel 2005. Mts China ha 1. 500 dipendenti e 20 filiali distribuite in modo capillare in tutto il territorio cinese. Con una produzione annua nel 2006 di 1,5 milioni di pezzi, Mts China è leader con il marchio Ariston nel settore del riscaldamento domestico e di acqua sanitaria. In particolare, è per quota di mercato con Ariston il primo marchio nel settore del riscaldamento domestico. Francesco e Paolo Merloni (presidente e amministratore delegato di Mts Group) sono stati parte della delegazione ristretta della missione che il premier Romano Prodi sta svolgendo in Cina in occasione dell’“Anno italiano in Cina” (13-18 settembre). La presenza del presidente e dell’amministratore delegato di Mts Group conferma ancora una volta l’interesse con cui l’azienda italiana guarda ai nuovi mercati del Far East, che per potenziare la propria presenza ha realizzato siti produttivi in Cina, India e Vietnam. In particolare, la Cina è sempre stata considerata da Mts Group un Paese strategico nel quale investire e nel quale è presente sin dal 1986, con due stabilimenti localizzati a Wuxi – un terzo è in fase di completamento - per la produzione di scaldacqua elettrici e a gas, sistemi solari caldaie e componenti e un centro avanzato di Ricerca & Sviluppo. La presenza in Cina avviene attraverso il marchio Ariston, il brand globale del gruppo che detiene una posizione di leadership, ed Elco, che ha una riconosciuta competenza nelle tecnologie più avanzate: energie rinnovabili, solare, risparmio energetico. A conferma della forte, radicata e riconosciuta presenza di Mts Group in Cina, l’azienda italiana ha recentemente firmato un accordo con la municipalità di Pechino che prevede la progettazione e l’installazione nella capitale cinese di innovative soluzioni ecologiche in vista delle prossime Olimpiadi: il progetto prevede l’installazione di un megaimpianto a tubi solari a marchio Elco che riscalderà l’acqua dell’intero villaggio olimpico di Pechino 2008 (6. 000 mq di pannelli solari al servizio degli oltre 17. 500 atleti), in linea con le esigenze di risparmio energetico e tutela dell’ambiente conformi agli standard europei di qualità. .  
   
   
ENI PRIMO SEMESTRE 2006 CONFERMATO L’UTILE NETTO DI 5,28 MILIARDI DI EURO (+21,5%) APPROVATO ACCONTO SU DIVIDENDO 2006: 0,60 EURO PER AZIONE  
 
 Roma, 25 settembre 2006 - Il Consiglio di Amministrazione di Eni ha approvato ieri la relazione semestrale consolidata 2006 sottoposta a revisione contabile limitata in corso di completamento. Sono confermati lÕutile operativo di 10. 542 milioni di euro (+29,2%) e lÕutile netto di 5. 275 milioni di euro (+21,5%), gi. Resi noti al mercato il 28 luglio 2006 in esito allÕesame della relazione trimestrale al 30 giugno 2006. Come anticipato al mercato in tale occasione, il Consiglio di Amministrazione ha deliberato di attribuire agli azionisti un acconto sul dividendo 2006 di 0,60 euro per azione2 (+33,3% rispetto al 2005) alle azioni che risulteranno in circolazione alla data di stacco cedola (23 ottobre 2006) con messa in pagamento a partire dal 26 ottobre 2006. La Societ. Di revisione ha rilasciato il parere previsto dallÕart. 2433-bis, comma 5, del codice civile. La relazione semestrale consolidata e la situazione contabile di Eni Spa sono state messe a disposizione del Collegio Sindacale e della Societ. Di revisione. Sono allegati gli schemi riclassificati del conto economico, dello stato patrimoniale e del rendiconto finanziario di Gruppo e della capogruppo Eni Spa al 30 giugno 2006. . .  
   
   
LA GHEDDAFI DEVELOPMENT FOUNDATION, NOC ED ENI FIRMANO A TRIPOLI L’INTESA PER UN INNOVATIVO PROGRAMMA DI PROGETTI SOCIALI IN LIBIA CON UN INVESTIMENTO DI 150 MILIONI DI DOLLARI PER I PROSSIMI ANNI  
 
Tripoli, 25 settembre 2006 – La Gheddafi Development Foundation, la Compagnia di Stato Libica National Oil Corporation (Noc) ed Eni hanno firmato oggi a Tripoli, un Memorandum of Understanding per la realizzazione di un importante ed innovativo programma di progetti sociali nel Paese. L’importante Memorandum è stato firmato da Saleh Abdusalam per conto della Gheddafi Development Foundation, Shukri Ghanem Chairman della Noc e Paolo Scaroni Amministratore Delegato di Eni. Il programma, che prevede un investimento di 150 milioni di dollari nell’arco dei prossimi anni, si articola in una serie di iniziative che mirano alla formazione professionale di giovani laureati libici, alla realizzazione di strutture ospedaliere, alla conservazione e ripristino di siti archeologici, interventi in campo di edilizia scolastica ed interventi pilota in campo ambientale ed industriale. Il progetto formativo di giovani laureati libici si inquadra nella politica di valorizzazione delle risorse umane nei Paesi in cui Eni opera e prevede la formazione professionale di 150 ingegneri e laureati in discipline scientifiche e finanziarie. Al termine dei previsti due anni di training le risorse verranno inserite nel circuito internazionale di Eni. Particolare rilevanza assumono le iniziative nel campo delle strutture ospedaliere. In cooperazione con importanti Istituti sanitari italiani ed europei, Eni si impegnerà nella costruzione di una clinica multispecialistica all’avanguardia per attrezzature e sistemi di gestione. Ulteriori interventi sono poi previsti per il rimodernamento di cliniche e/o ospedali situati in località prossime ai siti produttivi Eni. Parimenti rilevante l’impegno in campo archeologico, che in stretta collaborazione con le Autorità Libiche e con il coordinamento scientifico di esperti internazionali, vedrà Eni mettere in campo le proprie tecnologie per lo studio e la valorizzazione del sito di Sabratha. Tutte le iniziative verranno progettate e coordinate congiuntamente dalla Gheddafi Development Foundation, Noc ed Eni e si accompagneranno a specifici programmi pluriennali di addestramento e formazione del personale libico che sarà chiamato a gestire le strutture realizzate nell’ottica innovativa di costruire capacità e sviluppare competenze. Eni e’ presente in Libia dal 1959 e rappresenta oggi l’operatore estero più importante del Paese per investimenti, produzione, attività e risorse umane. Con questo Memorandum of Understanding e con il piano di progetti sociali ad esso collegato, Eni e Noc sanciscono il loro comune impegno nel campo della responsabilità sociale d’impresa, contribuendo così allo sviluppo sostenibile del Paese. Eni considera infatti la sostenibilità il motore di un processo di miglioramento continuo capace di condizionare positivamente la gestione dell´azienda e le relazioni con i suoi stakeholder. L’azienda ha pertanto avviato nel 2006 il "Progetto Sostenibilità" per rafforzare il sistema di gestione e comunicazione integrata degli aspetti ambientali, sociali ed economico-finanziari e definire impegni e obiettivi specifici. Nel quadro di questa rinnovata strategia, si inseriscono le molteplici iniziative che Eni sta già sviluppando in tutto il mondo, di comune accordo con i Governi e attraverso la consultazione delle comunità locali: dalla Nigeria al Kazakhstan, dal Congo al Pakistan, la compagnia sostiene progetti di sviluppo sostenibile a livello territoriale che testimoniano l’attenzione dedicata al consolidamento di forti legami con le comunità di riferimento. .  
   
   
EDISON: IMPORTERA’ 2 MILIARDI DI METRI CUBI DI GAS ALL’ANNO DALL’ALGERIA FIRMATO UN CONTRATTO DI APPROVVIGIONAMENTO CON SONATRACH PER IL PERIODO 2008-2019. PROSEGUE IL PIANO DI CRESCITA DEL GRUPPO NEL SETTORE DEL GAS  
 
Milano, 25 settembre 2006 – Edison ha sottoscritto con l’algerina Sonatrach (ente nazionale idrocarburi) un contratto di approvvigionamento per 2 miliardi di metri cubi annui di gas naturale. La nuova capacità sarà resa disponibile attraverso il gasdotto Transmed e grazie alla prima fase del potenziamento del Ttpc (Trans Tunisian Pipeline Company) che collega l’Algeria all’Italia attraverso la Tunisia. La fornitura di gas sarà avviata tra giugno e ottobre 2008, a seconda del completamento del potenziamento, e coprirà il periodo 2008-2019. La firma dell’accordo è frutto di un rapporto di collaborazione di lunga data e rappresenta un importante passo in avanti per consolidare una relazione già molto positiva tra Edison e Sonatrach. Il contratto rafforzerà inoltre i legami fra le due società e contribuirà ad ampliare le aree di cooperazione reciproca, con lo sguardo rivolto anche all’evoluzione delle politiche energetiche dell’Unione Europea e della collaborazione tra Unione Europea e Algeria. Il settore del gas rappresenta un elemento trainante per lo sviluppo di Edison, che si è prefissata l’obiettivo di diventare il secondo operatore nazionale anche nel settore degli Idrocarburi, proponendosi anche come player di livello internazionale in questo campo Con questo contratto Edison prosegue nello sviluppo delle fonti di approvvigionamento di gas, avvicinandosi al target del piano industriale che prevede il raggiungimento di una disponibilità di gas pari a 19 miliardi di metri cubi nel 2011 e una quota di mercato di circa il 20%. Tra gli altri progetti destinati ad aumentare nel medio periodo la disponibilità di gas in Italia si ricorda la realizzazione del terminale di rigassificazione di Rovigo, l’unico attualmente in costruzione in Italia, che sarà operativo nel 2008 e che consentirà al gruppo di importare il gas naturale in forma liquefatta. Edison è inoltre impegnata nello sviluppo di un ulteriore terminale di rigassificazione in Toscana e due nuovi gasdotti, fra Algeria e Italia (Galsi) e fra Italia e Grecia (Igi). Queste infrastrutture potranno consentire a Edison e all’Italia di diversificare le fonti di approvvigionamento del gas, aumentandone al tempo stesso la sicurezza e l’economicità. Grazie a queste iniziative, in prospettiva, l’Italia potrebbe diventare uno snodo cruciale per il gas in tutta Europa ed Edison uno dei protagonisti di questo mercato in espansione. .  
   
   
CREAZIONE DI ENERGIE INVESTIMENTI, LA JOINT VENTURE DI CAMFIN E GAZ DE FRANCE NEL SETTORE DEL GAS NATURALE IN ITALIA  
 
Milano, Parigi, 25 settembre 2006 - L´accordo tra Camfin e Gaz de France per la creazione di una joint venture nel settore del gas naturale in Italia, annunciata lo scorso 19 giugno, è stato finalizzato il 21 settembre. Energie Investimenti Spa, la holding della joint venture, è detenuta al 60% da Camfin tramite una controllata al 100%, e al 40 % da Gaz de France. La nuova società ha acquisito il 100% delle attività di commercializzazione dei due gruppi in Italia (Cam Gas Spa, Arcalgas Energie Spa, Italcogim Vendite Spa e le rispettive filiali), nonchà il 20% dei diritti di voto (pari a un interesse economico del 10%) in un´altra società che raggruppa le attività di distribuzione di Alcargas e Italcogim. .  
   
   
CAMFIN E GAZ DE FRANCE: OPERATIVA ENERGIE INVESTIMENTI, LA JOINT-VENTURE NEL SETTORE DEL GAS NATURALE  
 
Milano, Parigi, 25 settembre 2006 - E´ stato perfezionato il 21 settembre l´accordo di joint­venture, annunciato lo scorso 19 giugno, tra Camfin e Gaz de France nel settore del gas naturale in Italia. A seguito di tale perfezionamento, Energie Investimenti Spa, holding di riferimento della joint-venture posseduta per il 60% da Camfin tramite società interamente controllata e per il restante 40% da Gaz de France, ha acquistato il 100% delle attività italiane di vendita di gas dei due gruppi (Cam Gas Spa, Arcalgas Energie Spa, Italcogim Vendite Spa e rispettive controllate) e il 20% delle azioni ordinarie (corrispondenti a un interesse economico del 10%) in un´altra società che raggruppa le attività di distribuzione gas di Arcalgas e Italcogim. . .  
   
   
ACCORDO ERG - ALERION  
 
Milano, 20 settembre 2006 – L’intesa raggiunta tra Alerion Industries S. P. A. Ed Erg S. P. A. – al fine di definire le linee guida per lo sviluppo congiunto delle rispettive attività nel settore eolico e disciplinare i rispettivi rapporti quali soci di Enertad – era risolutivamente condizionata all’ottenimento, entro il 20 settembre, dell’assenso da parte delle banche aderenti alla convenzione del 3 dicembre 2004 con il gruppo Tad. Alerion ed Erg comunicano che dette banche hanno espresso manifestazione positiva al riguardo. Poiché talune di tali manifestazioni richiedono un perfezionamento formale, Erg ed Alerion hanno concordato di attendere fino al prossimo 16 ottobre per procedere nell’operazione che porterà Erg ad acquistare la maggioranza del capitale sociale di Enertad dando attuazione alle intese delineate nell’accordo del 27 luglio. .  
   
   
SAIPEM SI AGGIUDICA NUOVI CONTRATTI PER 1.420 MILIONI DI DOLLARI IN ARABIA SAUDITA E PERÙ  
 
 San Donato Milanese, 25 settembre 2006 – Saipem si è aggiudicata due nuovi contratti nelle costruzioni onshore per un valore complessivo di 1. 420 milioni di dollari Usa. In Arabia Saudita Saipem, attraverso la controllata Snamprogetti, si è aggiudicata dalla compagnia Saudita Saudi Aramco il contratto Epc chiavi in mano per la realizzazione dell’impianto di separazione gas-oil (Gosp) nell’ambito del programma di sviluppo del giacimento petrolifero di Khurais, situato a circa 180 chilometri a nord est di Riyadh. Il contratto riguarda l’ingegneria, l’approvvigionamento e la costruzione di quattro treni di separazione di gas e greggio della capacità complessiva di 1. 200. 000 barili al giorno, oltre a una serie di infrastrutture di produzione. Il completamento dei lavori è previsto entro il secondo trimestre del 2009. In Perù Saipem, insieme alla società brasiliana Constructora Norberto Odebrecht (Cno) e alla società olandese Jan de Nul Group, si è aggiudicata dalla Peru Lng il contratto per la realizzazione delle infrastrutture marittime per il progetto di Gas Naturale Liquefatto (Gnl) Pampa Melchorita, situato 200 chilometri a sud di Lima. Il contratto riguarda l’ingegneria, l’approvvigionamento e la costruzione di un pontile di 1. 350 metri, delle infrastrutture di carico delle metaniere e di 800 metri di frangiflutti. Il progetto sarà realizzato in 40 mesi. .  
   
   
SOCOTHERM: FIRMATO PROTOCOLLO PER L’ACQUISIZIONE DI UNA SOCIETÀ CINESE AD HARBIN (CINA) DETENTRICE DI UNA RETE DI TELERISCALDAMENTO COMPRENDENTE DI DUE CENTRALI DI COGENERAZIONE  
 
Vicenza, 25 Settembre 2006 - Socotherm, Società quotata sul segmento Star di Borsa Italiana (Sctm. Mi), ed uno dei principali operatori mondiali nel settore dei servizi per l’estrazione ed il trasporto dell’energia, ha firmato un protocollo d’intesa per l’acquisto della maggioranza di una società Municipale di Harbin (Cina), capitale della regione di Heilongjiang proprietaria di una vasta Rete di Teleriscaldamento comprese due Centrali di Cogenerazione. Socotherm continua così nella propria strategia di penetrazione del mercato cinese nel campo del Teleriscaldamento. Tale l’accordo prevede l’acquisto di una delle società municipalizzate di Harbin, che dal 2003 ad oggi ha quasi ultimato la vasta rete di teleriscaldamento di Dauli e realizzato due centrali di cogenerazione ed ha in progetto un’ espansione a breve termine della propria rete con la costruzione di un’ ulteriore centrale di cogenerazione. , attualmente in fase di approvazione da parte delle Autorità Centrali. L’accordo prevede che Socotherm, completata la fase due diligence e finalizzati gli aspetti economici del progetto, acquisti circa l’88% della Harbin Huaneng District Heating Company per un valore di circa 30 Mln Usd. Il contratto dovrebbe essere perfezionato in circa 60-90 gg ed in caso di esito positivo sono previsti a partire dall’anno prossimo introiti per circa 50 Mln Usd che potranno superare entro pochi anni i 70 Mln Usd non appena l’espansione prevista della rete sarà realizzata. Questa nuova iniziativa si affianca a quella di Urumqi, capitale della Regione Autonoma di Xinjiang, di cui era stato firmato il Protocollo d’Intesa nell’ottobre 2005 per la concessione ventennale di una vasta rete di teleriscaldamento. I contratti di Bot e Tot sono ancora in fase di definizione date le cautele delle autorità nell’applicazione delle nuove regole su contratti di Public Utilities assegnati a società straniere. “Questo accordo – afferma l’Ing. Zeno Soave, Ceo del Gruppo Socotherm – è stato firmato dal Dr. Giovanni Pelagatti, C. O. O. Per l’area Asiapacific il 19 Settembre 2006 ad Harbin alla presenza delle autorità locali tra cui Mr. Zhang Guo Dong, Presidente e Direttore Generale del Harbin Property Management and Heat Supply Group del Governo Municipale di Harbin”. .  
   
   
ACTELIOS: MA APPROVA SEMESTRALE 2006 FORTE CRESCITA DEI RICAVI E DELLA REDDITIVITÀ NEL SEMESTRE RICAVI 47,1 MILIONI DI EURO +30%; RISULTATO OPERATIVO 16,4 MILIONI DI EURO +58%  
 
Milano, 25 settembre 2006 - Ii Consiglio di Amministrazione di Actelios Spa, società del Gruppo Falck, riunitosi il 22 settembre sotto la presidenza dell´Ing. Federico Falck, ha esaminato e approvato la relazione semestrale consolidata al 30 giugno 2006.
Dati consolidati (migliaia di euro)
al 30. 6. 2006 al 30. 6. 2005 al 31. 12. 2005
Ricavi 47. 077 36. 261 81. 939
Utile lordo industriale 21. 946 10. 289 25. 526
Utile lordo industriale / Ricavi 46,6% 28,4% 31,2%
Risultato operativo 16. 425 6. 869 18. 989
Risultato operativo/ Ricavi 34,9% 18,9% 23,2%
Risultato ante imposte 16. 952 2. 473 11. 599
Risultato netto 10. 089 215 4. 552
Risultato netto di competenza 9. 191 37 3. 588
Posizione finanziaria netta 100. 466 (174. 651) (161. 597)
di cui in Project financing (102. 209) (107. 083) (107. 878)
Ebit Adjusted 21. 998 14. 050 35. 562
Ebit Adjusted / Ricavi 46,7% 38,7% 43,4%
Nel corso del primo semestre, il Gruppo Actelios presenta un risultato netto pari a 10,1 milioni di euro, con un notevole incremento rispetto a quello registrato nell´analogo periodo del precedente esercizio. I Ricavi registrano un incremento passando dai 36,3 milioni di euro ai 47,1 milioni di euro (+30%). I risultati della gestione ordinaria mostrano un sensibile miglioramento rispetto al primo semestre del 2005: l´Utile lordo industriale ammonta a 21,9 milioni di euro, con un incremento pari a 11,7 milioni di euro. Ii Risultato operativo, pari a 16. 4 milioni di euro, risulta in crescita di 9,6 milioni di euro (+58%) e l´incidenza sui Ricavi si attesta al 34,9%, rispetto al 18,9% del primo semestre 2005. Come mostrato in tabella, anche I´ebit Adjusted, che si ottiene aggiungendo al Risultato operativo l´ammontare degli ammortamenti, presenta una notevole crescita rispetto al 2005 (+57%) con un´incidenza sui Ricavi del 46,7% contro il 38,7% del primo semestre 2005. La posizione finanziaria netta, che presenta un saldo a credito pari a 100,5 milioni di euro, registra un netto miglioramento rispetto al 31 dicembre 2005 di 262,1 milioni di euro, dovuto essenzialmente all´aumento di capitale di Actelios Spa, che ammonta a 250,4 milioni di euro e alla generazione di cassa degli impianti in esercizio. E´ da evidenziare, inoltre, che la posizione finanziaria netta è comprensiva di 102,2 milioni di euro, relativi ai project financing di Frullo Energia Ambiente Srl e di Prima Sri, rispettivamente per 42,8 milioni di euro e per 59,4 milioni di euro. A livello di area di business, preponderante risulta il contributo della produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili, pari a circa il 95% del volume complessivo dei ricavi. Progetto Sicilia - La procedura di sindacazione sui mercati internazionali si è positivamente conclusa a metà del mese di agosto. In particolare hanno aderito alla proposta di finanziamento delle iniziative siciliane formulata dalle banche arrangers Unicredito, Rbs, Banca Intesa e Cassa Depositi e Prestiti; n. 15 primarie banche nazionali ed internazionali hanno manifestato la disponibilità a finanziare integralmente il progetto. L´importo complessivo delle tre linee di credito che verrebbero messe a disposizione, inclusa la quota delle banche arrangers, è dunque pari a circa 1. 118 milioni di Euro. Si ritiene opportuno ricordare inoltre quanto segue: la realizzazione degli impianti in questione é stata programmata e inserita nel Piano Rifiuti della Regione Sicilia per risolvere la drammatica situazione di emergenza nella regione; le convenzioni con la Regione Sicilia e il Commissario Straordinario per l´Emergenza Rifiuti nella Regione Sicilia sono state stipulate nel giugno 2003; il complesso e lungo iter procedurale, durato circa tre anni, è da tempo terminato con l´ottenimento dei permessi necessari alla realizzazione e gestione dei tre sistemi integrati. Tutte le autorizzazioni e in particolare quelle relative alle emissioni in atmosfera sono state rilasciate solo a seguito di un´articolata e complessa istruttoria, nel totale rispetto delle competenze, delle procedure, dei vincoli normativi esistenti. La realizzazione degli impianti è iniziata lo scorso luglio e prosegue attivamente, anche tenuto conto dei vincoli temporali imposti in convenzione al loro esercizio per risolvere l´attuale grave emergenza. In considerazione di quanto sopra, il Consiglio di Amministrazione ha pertanto deliberato in data odierna di conferire poteri per l´assunzione da parte della Società di tutti gli impegni e obblighi che la stessa è chiamata ad assumere in relazione a tali finanziamenti nei termini previsti. In base ai risultati conseguiti nel primo semestre, si prevede per il prosieguo dell´esercizio in corso un ulteriore e significativo miglioramento dei ricavi e della redditività che dovrebbe influire positivamente anche sul risultato dell´esercizio, nonostante i costi di sviluppo e di avvio dei nuovi progetti. Ii conto economico della Capo Gruppo Actelios Spa al 30 giugno 2006 chiude con un risultato netto positivo di 8,9 milioni di euro (1,7 milioni di euro nel 2005), dovuto principalmente ai proventi da partecipazioni e ai proventi finanziari derivanti dalla liquidità disponibile, in seguito all´aumento di capitale. .
 
   
   
DUCATI ENERGIA: SIGLATO A ROMA IL PROTOCOLLO D’INTESA FRA PROVINCIA DI TRENTO E MINISTERO DELL’AMBIENTE  
 
Trento, 25 settembre 2006 – Centro ricerche Ducati atti secondo. Dopo la firma del contratto che apriva al centro ricerche del gruppo industriale Ducati, attivo in particolare nel settore dell’energia, le porte del Bic di Rovereto, è stato oggi siglato a Roma un Protocollo d’intesa fra il Ministero dell’ambiente e della tutela del territorio, la Provincia autonoma di Trento e la Ducati spa, Con questo atto si da’ il via al progetto “Scenari”, acronimo per “Sviluppo di componenti per il controllo dei motori endotermici con nuovi approcci battery-less” (ovvero senza batteria). Il Protocollo – approvato la scorsa settimana dalla Giunta provinciale con delibera proposta dall´assessore all’industria Marco Benedetti - è stato siglato dal presidente della Provincia autonoma di Trento Lorenzo Dellai, dal direttore generale della Direzione per la ricerca ambientale e lo sviluppo del Ministero Corrado Clini e dal presidente di Ducati energia spa Guidalberto Guidi. L’impegno che la Provincia autonoma e il Ministero si sono assunti è quello di cofinanziare al 50 per cento i costi della ricerca, che avrà durata triennale: in totale 3. 100. 000 euro, di cui 1. 550. 000 a carico del Ministero dell’ambiente, erogati in base alle previsioni della legge provinciale sull’economia, la n. 6 del 1999. Soddisfazione dunque per tutti gli attori coinvolti in questo progetto, che conferma la bontà delle strategie della Provincia autonoma di Trento in materia di politica industriale, basate sul sostegno all’innovazione e alla ricerca e sulla capacità di attrazione esercitata nostro territorio – attraverso realtà come il Bic di Rovereto – nei confronti di società come la Ducati, leader europeo nel settore della componentistica elettronica. Del resto la ricerca oggetto del Protocollo firmato oggi a Roma riguarda un settore – quello dei motori senza batteria – significativa non solo per le sue ricadute industriali ma anche per quelle sull’ambiente, il che spiega l’interesse del Ministero competente. L’obbiettivo è l’aumento dell’efficienza di conversione energetica nella trazione elettrica o ibrida e per il rifasamento a modulazione continua di carichi elettrici in ambiente industriale. In particolare, il Centro ricerche Ducati srl insediatosi a Rovereto studierà una soluzione per la fase, particolarmente delicata, dell’accensione dei motori senza batteria. Lo scenario generale all’interno del quale il progetto si inserisce è quello della riduzione degli sprechi a livello di distribuzione e utilizzo dell’energia elettrica nel campo dei trasporti leggeri e a livello industriale, contenendo in pari misura l’emissione di inquinanti atmosferici e gas climalteranti. .  
   
   
COSÌ IL TRENTINO AFFRONTA LA SFIDA DEL “BENE ACQUA” E DELLE RISORSE RINNOVABILI  
 
Trento, 25 settembre 2006 - Non mancano certo i motivi di interesse e curiosità attorno all’iniziativa organizzata – per festeggiare cinque anni di presenza sulla rete internet – da ambientetrentino. It, il portale del Trentino sostenibile. Questo 23 settembre pomeriggio, attorno al tema del convegno: “Acqua ed energia: facciamo luce su due grandi risorse del Trentino”, una tavola rotonda (con gli interventi di due assessori provinciali, Mauro Gilmozzi ed Ottorino Bressanini), una mostra sullo stato dei corsi d’acqua trentini ed un punto informativo sul risparmio energetico. Grande curiosità, poi, per una iniziativa che non ha precedenti in Italia: una degustazione di acque potabili del Trentino. Così come si fa con vini e spumanti degli esperti degustano otto acque potabili di diverse zone del Trentino. “Tra necessità e tutela: per un uso sostenibile della risorsa acqua”, il tema della tavola rotonda, che ha richiamato amministratori, tecnici ed esperti. L’iniziativa è frutto della collaborazione tra Ambiente Trentino, gli assessorati provinciali all´energia e all´ambiente, il Bim Sarca Mincio Garda e Trentino Servizi. Unendo “acqua ed Energia” si è voluto appunto affrontare in un solo tema due grandi risorse, il cui destino si incrocia nelle vallate alpine, producendo sviluppo e segnando fortemente il territorio. In questo senso l’intervento di Mauro Gilmozzi, assessore all’urbanistica e all’ambiente della Provincia autonoma di Trento, intende proprio fare “lo stato dell’arte” riguardo agli strumenti – prima di tutto legislativi – che ci si è dati in Trentino a tutela delle risorse idriche. “Mi pare infatti importante – dice Gilmozzi – che a fronte di legittime preoccupazioni, ci sia anche la consapevolezza che si è lavorato, e molto, in questi anni, per far sì che il bene acqua trovi difesa, valorizzazione, crescita”. L’assessore Gilmozzi ha fatto puntuale e preciso riferimento a tutta una serie di interventi, ricordando come la struttura provinciale nel suo complesso sia fortemente impegnata su questo fronte. Il riferimento in particolare è al Piano generale per l’Utilizzazione delle acque pubbliche che è lo strumento di governo delle risorse idriche che la Provincia ha adottato d’intesa con lo Stato sulla base del progetto elaborato da un Comitato paritetico composto da rappresentanti di entrambi gli enti. Equivale ad un vero e proprio Piano di Bacino di rilievo nazionale e pertanto le sue previsioni e prescrizioni costituiscono direttive nei confronti degli strumenti di pianificazione territoriale come il Piano Urbanistico Provinciale ed i Piani Regolatori Generali dei Comuni. Il piano è stato reso esecutivo dal decreto del Presidente della Repubblica del 15 febbraio 2006 ed è quindi pienamente in vigore. Raccoglie al suo interno le più aggiornate conoscenze sulla disponibilità e utilizzazione della risorsa idrica e evidenzia le dinamiche e le interrelazioni esistenti fra essa, i bisogni della popolazione, la qualità dell’ ambiente e del paesaggio. Delinea infine precisi e moderni indirizzi rivolti ai cittadini, alle strutture tecniche e amministrative della Provincia e degli Enti locali, affinché vengano adottati criteri più sostenibili nell’utilizzo di questo importante patrimonio. Infatti le Norme di attuazione del piano hanno il concreto obbiettivo di armonizzare il ciclo artificiale con il ciclo naturale delle acque, di contemperare le disponibilità e l’uso delle risorse idriche con la qualità ecologica e paesaggistica degli ambienti acquatici, di potenziare la difesa del suolo, la funzionalità idrologica e la sicurezza idraulica del territorio e di rispondere alle nuove esigenze economiche e di qualità della vita delle popolazioni trentine; il tutto secondo i principi dello sviluppo sostenibile. All’assessore all’energia e alle riforme istituzionali, Ottorino Bressanini, il compito invece di affrontare il tema dell’acqua e delle altre fonti energetiche rinnovabili. Bressanini ricorda come nel Trentino la produzione di energia idroelettrica sia una pratica diffusa, sia nel tempo (molte delle centrali presenti hanno già festeggiato il secolo dalla loro fondazione), sia sul territorio. Esistono 286 impianti di produzione idroelettrica nella nostra Provincia, 206 inferiori ai 220 Kw (con una potenza nominale complessiva di 5,2 Mw) e 80 superiori ai 220 Kw (con potenza nominale complessiva di 730 Mw). Le centrali più rilevanti sono circa 37, di cui ben 24 dell’Enel. Altri soggetti degni di nota nella produzione sono Edison, Primiero Energia e Acsm Primiero. La producibilità media degli impianti si aggira circa sui 4. 000 Gwh. Il consumo energetico complessivo dell’intera provincia di Trento è pari a circa 3/4 di quanto prodotto dai nostri impianti idroelettrici e quindi noi siamo esportatori di energia, per molto di più di ¼ residuo, in quanto utilizziamo massicciamente anche il gas metano per le nostre esigenze energetiche. Per quanto riguarda le altre fonti rinnovabili, Bressanini aggiunge che il Trentino, contando su una buona disponibilità di irradiazione, dovuta alla limpidezza dell’aria, vede molto sviluppata la risorsa solare (insieme a Bolzano siamo stati, fino a poco tempo fa, fra i territori italiani più dotati di questi sistemi). Fino al 2005 la Provincia autonoma di Trento ha finanziato circa 11. 000 impianti di solare termico, per una superficie complessiva di 65. 000 metri quadrati (pari a 15 metri quadrati ogni 100 abitanti) con un risparmio stimato di circa 8. 500. 000 litri di gasolio/anno. Per il fotovoltaico (il cui sistema è stato profondamente modificato con l’introduzione del “conto energia”, dalla fine del 2005) si sono finanziati impianti fino ad una potenza di picco pari a 1. 700 Kw (equivalente ad una piccola centrale idroelettrica). Infine le Biomasse: sono stati finanziati numerosi impianti di teleriscaldamento (ad oggi 7 sono già funzionanti) utilizzando una risorsa, la ripresa di legname annuo (circa 500. 000 mc/anno), che oltre a caratterizzare il nostro territorio (coperto di boschi per più del 50%) ben può considerarsi “pulita”, in quanto trae la propria energia dal sole e pareggia – con la fotosintesi – il bilancio di Co2 della combustione. In questo senso gli interventi degli assessori hanno confermato come nel Trentino, in particolare nei prossimi anni vedremo crescere il significato del binomio Acqua-energia, dal momento che nuove disposizioni costituzionali e di legge determineranno un aumento di responsabilità da parte della Provincia autonoma di Trento nel settore della produzione di energia idroelettrica. L’esperienza regionale, e alpina in genere, dimostra che la sostenibilità è un obiettivo ancora da raggiungere. Solo il 10% del reticolo idrografico alpino è allo stato naturale e sono per lo più i segmenti che si sviluppano a quota più elevata. Se da un lato si impone di migliorare la gestione di questa attività economica per alleggerire la pressione ambientale, da un altro lato è opportuno diffondere la consapevolezza che sono i comportamenti di tutti gli attori in gioco a svolgere un ruolo determinante nel cercare di garantire la sostenibilità del settore. Il significato della giornata di oggi, nella splendida cornice di Castel Toblino, sta dunque proprio nel tentativo di cercare punti di equilibrio in una questione complessa, offrendo uno spaccato degli approcci possibili: il valore culturale ed economico della risorsa idrica, le possibili alternative, la maestria tecnica dispiegata nella realizzazione delle centrali, lo stato dei corsi d’acqua trentini, la bontà e salubrità ecologica delle acque potabili delle nostre valli. La tavola rotonda, moderata da Enrico Franco, direttore del Corriere del Trentino, non ha visto presente, come annunciato, Luciano Barra (segreteria tecnica Direzione Energia del Ministero Attività Produttive). Ma il suo intervento, “ Strategie nazionali ed europee per lo sviluppo e la sostenibilità del settore Energia” è stato comunque diffuso. Quindi, dopo gli interventi degli assessori Gilmozzi e Bressanini, quelli di Lorenzo Cattani (responsabile Enel Unità Business Trentino-alto Adige), Enel e il territorio trentino; di Andrea Leonardi (Università degli Studi di Trento), Energia e sviluppo in Trentino; di Fulvio Forrer (urbanista), Dal degrado del reticolo idrografico alpino ai casi di innovazione; di Michele Bortoli (architetto), Il caso della Valle dei Laghi e Gianfranco Pederzolli (presidente B. I. M. Sarca Mincio Garda), Compensazione tra danni ambientali e produzione di energia. Tra gli interventi quelli di Nicola Dell’acqua (segretario Autorità di Bacino dell’Adige), Eddo Tasin (sindaco di Vezzano), Maurizio Siligardi (ecologo fluviale), Maddalena Di Tolla (presidente Legambiente Trento), Roberto Pinter (consigliere provinciale), Lorenzo Betti (presidente Unione Pescatori del Trentino), Stefano Cavagna (Associazione Italiana Naturalisti), Paolo Negri (Wwf Trentino Alto Adige), Luigi Olivieri (responsabile Ulivo politiche della montagna), Gabriele Venturini (architetto), Giuseppe Gorfer (architetto), Flavio Corradini, Gino Tomasi- Come detto, momento curioso, quello della degustazione di acque potabili del Trentino (in collaborazione con Trentino Servizi e Strada del Vino e dei Sapori “dal Lago di Garda alle Dolomiti di Brenta”). La migliore acqua da bere, è stato detto, non si trova necessariamente in una bottiglia: può scendere dal rubinetto di casa nostra. Sono molte le ragioni che dovrebbero farci preferire l’acqua dei nostri acquedotti rispetto a quella comprata in bottiglia nei supermercati. Innanzitutto l’acqua minerale non è né più pura né più sana della potabile ed è certamente molto più cara. Si pensi che un litro di acqua minerale “griffata” costa più di 1000 litri di acqua di rubinetto. Inoltre, più dell’80% delle acque minerali sono imbottigliate in contenitori di plastica (in Pet), i cui costi di smaltimento ricadono sulla comunità e sulle amministrazioni locali. L’acqua del rubinetto, dati e analisi alla mano, è buona. Tutto diventa allora solo una questione di gusto. È in quest’ottica che si è voluto organizzare una degustazione di acque potabili, la prima in Trentino, ma anche la prima in assoluto in Italia, per incoraggiare i consumatori a bere l´acqua pubblica e a "scoprirne” il gusto. Un evento del tutto inedito. La degustazione di otto diverse acque potabili trentine, per imparare a conoscerne segreti, sapori, specificità e storia. E per diffondere un messaggio naturale ed ecologico. Ricordiamo infine che nelle sale di Castel Toblino sono stati allestiti una mostra sui fiumi trentini (con il contributo del Consorzio Bim Sarca Mincio Garda) ed un punto informativo sul risparmio energetico. .  
   
   
ARTUSA: ´IN TOSCANA LA PRIMA CASA ITALIANA DELLE RINNOVABILI´ NEI PROSSIMI TRE ANNI LA REGIONE INVESTIRÀ 58 MILIONI DI EURO PER LO SVILUPPO DELLE ENERGIE VERDI  
 
Firenze, 25 settembre 2006 - Sorgerà in Toscana la prima Casa italiana delle energie rinnovabili e sarà ubicata in un edificio del passato per dimostrare che le energie rinnovabili sono compatibili con il patrimonio edilizio esistente. Un impegno che l´assessore all´ambiente della Regione, Marino Artusa, si è assunto a Bruxelles rispondendo a una richiesta del principe Laurent del Belgio, che ha accolto nella Casa belga delle energie rinnovabili - la prima in Europa inaugurata pochi mesi fa grazie alla sua iniziativa - i partecipanti al seminario sulle politiche ambientali europee delle Regioni del Centro Italia (Abruzzo, Lazio, Marche, Toscana, Umbria). Alle energie rinnovabili è stata dedicata la seconda giornata dei lavori del seminario, aperta da una relazione di Artusa, che ha illustrato le buone pratiche della Toscana per un ambiente pulito: già raggiunto con 4 anni di anticipo l´obiettivo del 12% di risorse rinnovabili sul consumo energetico totale, si punta ora al 16,8% entro il 2012. Per quanto riguarda la copertura della produzione di energia elettrica, si dovrà invece passare dall´attuale 33% al 50% entro il 2012. ´Con questa progressione – ha detto Artusa – la Toscana si avvia a diventare la Sylicon Valley delle risorse rinnovabili in Italia, il distretto energetico più avanzato a livello nazionale ed uno dei primi a livello europeo´. La parte del leone la fa la geotermia, ´il petrolio bianco della Toscana´, che copre già oggi da sola il 28% della produzione dell´energia elettrica regionale, seguita dal 4% dell´idroelettrica e dall´1% delle biomasse: una risorsa, quella geotermica, ha sottolineato Artusa, ´che progredisce solo a patto di essere sostenibile per l´ambiente e gestita in rapporto stretto con il territorio. Per questo una nuova legge regionale sancirà la liberalizzazione del settore e adotterà il sistema dei bandi per le concessioni´. La nuova sfida, ha aggiunto Artusa, è ora quella di disegnare anche ´la via toscana all´idrogeno´, partendo da esperienze di grande rilievo già esistenti sul nostro territorio, come quelle del settore orafo aretino e di aziende all´avanguardia come la Piel, in provincia di Pisa, e la Magnetek, in provincia di Arezzo. ´Chiederemo al Ministero dei trasporti l´omologazione delle auto in grado di utilizzare sia la benzina che l´idrogeno, come in Toscana è già stato sperimentato su 4 veicoli, in modo da poter diffondere su tutta la rete autostradale della regione le stazioni di rifornimento multi-energy sul modello di quella già in funzione a Collesalvetti´. Infine il capitolo delle risorse: nei prossimi tre anni la Toscana destinerà 58 milioni di euro allo sviluppo delle risorse energetiche rinnovabili. Altri 42 milioni di interventi per la tutela dell´ambiente – di cui circa la metà di contributo europeo - sono stati realizzati in Toscana grazie ai progetti Life e Life Plus: con 71 progetti approvati, di cui 23 negli ultimi 4 anni, pari al 20% del totale italiano, la Toscana è in testa alla graduatoria nazionale dell´utilizzo dei cofinanziamenti europei in questo settore. .  
   
   
AMBIENTE: MENO PROCEDIMENTI DI INFRAZIONE NEL 2005 RISPETTO AL 2004 SONO DIMINUITI DEL 14%, ITALIA IN CONTROTENDENZA  
 
 Bruxelles, 25 settembre 2006 - Una nuova relazione dimostra che nel 2005 è diminuito sensibilmente il numero di procedimenti di infrazione che la Commissione europea ha avviato per violazione del diritto ambientale dell´Ue. Questo risultato è dovuto ad una gestione più efficiente delle denunce e dei procedimenti di infrazione da parte della Commissione e ad un intervento più tempestivo degli Stati membri nell’adempiere ai propri obblighi. La Commissione ha adottato un approccio più strategico, raggruppando i casi riguardanti lo stesso problema e incentrando l’attenzione su casi generali che riguardano vari settori. La Commissione ha inoltre intensificato l’assistenza fornita agli Stati membri, organizzando un maggior numero di incontri con le autorità nazionali e fornendo loro documentazione di supporto. Alla fine del 2005 la Commissione aveva avviato 489 procedimenti di infrazione nel settore ambientale rispetto ai 570 della fine del 2004, pari ad una riduzione del 14%. Commentando la relazione, il commissario all’ambiente, Stavros Dimas, ha dichiarato: “L’adeguata attuazione della legislazione ambientale dell’Ue da parte degli Stati membri è un punto cruciale per garantire un ambiente pulito. I cittadini, del resto, lo chiedono: il 90% degli europei ritiene che i politici debbano occuparsi della questione ambientale con la stessa attenzione che dedicano ai problemi economici e sociali. Il fatto che siano stati avviati meno procedimenti nei confronti degli Stati membri è un fatto positivo, ma gli Stati membri devono nel complesso impegnarsi di più per rispettare appieno le nostre normative”. Nel 2005 il numero dei procedimenti di infrazione aperti (cioè quelli per i quali è stata inviata una lettera di diffida, che costituisce la prima fase della procedura) è sceso del 14%, passando dai 570 casi del 2004 a 489 (con 77 procedure aperte, due in più rispetto al 2004, l’Italia è il paese meno virtuoso). Se si considerano anche i casi per i quali è stata avviata un’indagine senza che sia stata trasmessa alcuna diffida, il numero sale a 798 contro le 1220 indagini registrate alla fine del 2004 (meno 35% circa). Il 22,4% di tutti i procedimenti avviati dalla Commissione riguardava la politica ambientale, rispetto al 27% del 2004. La Commissione ha inviato 141 pareri motivati (seconda fase del procedimento) e ha deferito 42 volte gli Stati membri alla Corte di giustizia europea per l’erronea attuazione della normativa ambientale comunitaria. Ha inoltre inviato 21 lettere di diffida e 11 pareri motivati agli Stati membri che non si erano conformati alle sentenze pronunciate dalla Corte di giustizia. Alla fine del 2005 risultavano aperti 77 casi per questo motivo, di cui 12 relativi all’Italia. Questa cifra relativamente elevata è ancora fonte di preoccupazione. La Commissione raggruppa casi riguardanti la stessa problematica e si incentra su casi orizzontali, che interessano vari settori d’azione (come le discariche abusive o gli impianti di trattamento delle acque reflue). L’intervento della Commissione ha inoltre incentivato gli Stati membri a porre rimedio a determinate situazioni, come è avvenuto in quasi il 90% dei 226 procedimenti che la Commissione ha deciso di archiviare nel 2005. Vari Stati membri hanno accelerato il recepimento della legislazione Ue sui rifiuti (come la direttiva sui rifiuti delle apparecchiature elettriche ed elettroniche e la direttiva sulla limitazione all´uso delle sostanze pericolose), sullo scambio delle quote di emissione di gas serra e sull’accesso alle informazioni ambientali. Le iniziative della Commissione hanno inoltre garantito una protezione molto più elevata a migliaia di ettari di torbiere vulnerabili in Irlanda e hanno fatto ritirare un progetto per la costruzione di una rete ad alta tensione in vari siti inseriti nella rete Natura 2000 in Castilla-león e nelle Asturie, in Spagna; il Portogallo ha infine adottato programmi contro l’inquinamento idrico provocato dallo scarico di sostanze pericolose. Anche se il controllo dell’applicazione delle normative è uno strumento molto efficace per obbligare gli Stati membri a rispettare il diritto ambientale dell’Ue, anche strumenti e iniziative di carattere non giuridico si rivelano estremamente utili. Per questo la Commissione ha pubblicato documenti di interpretazione e orientamento (come quello sulla direttiva riguardante i veicoli fuori uso e sui piani di assegnazione per il periodo di scambio 2008-2012 nell’ambito del sistema europeo di scambio delle quote di emissione ). La Commissione ha inoltre rafforzato la cooperazione con gli Stati membri, sia a livello bilaterale che multilaterale. La rete informale dell’Ue per l’attuazione del diritto ambientale (Impel), istituita nel 1992 per agevolare lo scambio di buone prassi, sta dando ottimi risultati. .  
   
   
“COME RAGGIUNGERE GLI OBIETTIVI DI KYOTO ENTRO IL 2012” INCONTRO-DIBATTITO SULL’EMISSION TRADING SYSTEM ORGANIZZATO DALLA RAPPRESENTANZA IN ITALIA DELLA COMMISSIONE EUROPEA E DAL WWF  
 
Roma, 25 settembre 2006 - Rendere realmente operativo il protocollo di Kyoto e gli strumenti della direttiva Europea 2003/87/Ce, analizzare gli scopi e determinare i reali benefici per l’ambiente, promuovere l’efficienza economica. Queste le più importanti problematiche sul sistema di scambio e regolamentazione delle emissioni di gas a effetto serra (European Emissions Trading Scheme, Eu Ets) nei Paesi dell’Unione Europea, con particolare riferimento al settore elettrico e al raggiungimento degli obiettivi di Kyoto entro il 2012 che saranno al centro del dibattito organizzato dalla Rappresentanza in Italia della Commissione Europea e dal Wwf. Il dibattito è finalizzato all’apertura di un confronto tra gli attori istituzionali e sociali e la voce e le esperienze europee. La tavola rotonda sarà inoltre l’occasione per offrire al mondo imprenditoriale una direzione e certezze riguardo agli investimenti. All’incontro saranno presenti, tra gli altri, Jos Delbeke, Direttore Cambiamenti Climatici e Qualità dell’Aria della Direzione Generale Ambiente della Commissione Europea, Alfonso Pecoraro Scanio, Ministro dell’Ambiente e Tutela del Territorio e del Mare, Emma Marcegaglia, Vice Presidente Energia e coordinamento politiche industriali e ambientali di Confindustria. Faranno gli onori di casa Virgilio Dastoli, Direttore della Rappresentanza in Italia della Commissione Europea, e Michele Candotti, Segretario Generale Wwf Italia. Roma, 27 settembre 2006 - ore 9. 30 /13. 30 presso il Centro nazionale di informazione e documentazione europea (Cide), in Via Iv Novembre 149. .  
   
   
A CARRARA MIGLIORANO GLI STANDARD DELL’ARIA I DATI SULLE PM10 DIFFUSI NELL’ AMBITO DI UN CONVEGNO ORGANIZZATO DA CNA NELL’AMBITO DI MOBILITY SHOW  
 
Carrara, 25 settembre 2006 - “Il futuro dei trasporti è nell’aria” è il titolo del convegno che si è svolto a Carrarafiere, organizzato da Cna di Massa Carrara venerdì 22 settembre nell’ambito di Mobility show, ma è anche l’impegno delle categorie professionali, in particolare quelle degli autotrasportatori, sensibili ai problemi dell’inquinamento. Secondo i dati relativi all’inquinamento relativi al centro di Carrara, forniti nel corso del convegno da Laura Balocchi tecnico del dipartimento Provinciale Arpat, si rileva che da Aprile 2006 il livello delle famigerate Pm10 nel cielo sopra Carrara è sensibilmente diminuito, e sono rientrati quasi completamente entro i limiti legalmente consentiti, gli “sforamenti” del tetto di 50 µ/metro cubo di cui tanto si è discusso negli ultimi mesi. Da aprile, data in cui l’amministrazione comunale ha introdotto le misure antipolveri (il lavaggio camion e la pulizia quotidiana delle strade) gli sforamenti sono stati rarissimi. Ma se a Carrara le pm10 derivanti dal trasporto del marmo sono il nemico più temuto non è così nel resto della Toscana, dove le polveri sono generate soprattutto dai gas di combustione. Nel corso del convegno, moderato dal direttore provinciale di Cna Giuliana Vatteroni, dopo i saluti del presidente Dino Sodini, sono state presentate relazioni di esperti del settore ma ci sono stati anche interventi di politici come Fabio Roggiolani presidente della Quarta Commissione Sanità del Consiglio Regionale , di amministratori come l’assessore comunale all’ambiente Massimiliano Bernardi e quello provinciale Narciso Buffoni, oltre a tecnici come Massimo Marciani di Fit Consulting, Laura Balocchi e, infine, Mario Romanelli della direzione generale del dipartimento per la qualità dell’aria della Regione Toscana. Le tematiche ambientali riguardanti la salute dell’aria sono oggi un problema fondamentale che le amministrazioni locali devono affrontare e risolvere tanto a livello nazionale quanto internazionale anche per ottemperare a normative specifiche varate per limitare le immissioni degli elementi nocivi tra i quali non ci sono solo le Pm10 ma anche, ozono, piombo e So2. La Toscana è una delle regioni più all’avanguardia nella lotta all’inquinamento atmosferico e i dati degli ultimi quattro anni evidenziano netti miglioramenti, ma la strada è ancora lunga e tutti i passi avanti fatti dall’innovazione tecnologica, basti pensare che le macchine di oggi inquinano il 95%meno di 30 anni fa, sono vanificati dall’esponenziale aumento dei mezzi in circolazione. E’ necessario svecchiare il parco mezzi, pubblici e privati, eliminare i più inquinanti e, dove possibile sostituirli con mezzi spinti da energie e carburanti alternativi intervenendo così su tutte le possibili fonti di immissione delineando politiche di sviluppo sostenibile e valutando i progetti infrastrutturali anche alla luce dei possibili impatti sulla qualità dell’aria. E’ perciò necessario evitare le misure temporanee (anche se spesso indispensabili, come blocchi o limitazioni) per avviare, come ha sottolineato Mario Romanelli, una politica di concertazione tra tutti gli enti coinvolti impegnandoli ad adottare misure strutturali per combattere l’inquinamento atmosferico. In questo senso, come ha sottolineato Franco Coppelli presidente nazionale Fitacna concludendo i lavori, il “convegno ha avuto un grande valore perché ha consentito di fare il punto della situazione relativa all’inquinamento cittadino con dati scientificamente inoppugnabili raggiunti anche grazie all’impegno di una categoria, come quella degli autotrasportatori che ha accettato di buon grado le limitazioni ed è pronta a collaborare attivamente per migliorare la situazione del traffico e preservare la qualità dell’aria, anche se le attuali normative e la situazione delle infrastrutture, soprattutto a livello nazionale, non privilegiano il trasporto alternativo”. .  
   
   
LABARILE (CONFSERVIZI LAZIO): “SIAMO FAVOREVOLI AL PIANO MARRAZZO SULL’EMERGENZA RIFIUTI”  
 
Roma, 25 settembre 2006 – “Condividiamo pienamente il programma proposto dal governo regionale e approviamo le linee-guida presenti nel piano di interventi di emergenza per lo smaltimento dei rifiuti appena illustrate da Marrazzo”. Queste le parole con le quali Giuseppe Labarile, Presidente di Confservizi Lazio, intervenuto alla Conferenza Programmatica - che ha visto coinvolti tra gli altri enti locali ed associazioni imprenditoriali pubbliche e private - ha voluto commentare i lavori della giornata e la linea adottata sulla questione dal Presidente della Regione Lazio. “Siamo favorevoli – ha proseguito Labarile – alla chiusura del ciclo dei rifiuti anche con l’utilizzo dei termovalorizzatori, purché ci si serva di tecnologie sperimentate e affidabili e, pertanto, in grado di garantire la sicurezza della salute dei cittadini. In tale contesto è ipotizzabile l’istituzione di una Commissione tecnico-scientifica di garanzia, che sia in grado di valutare, di volta in volta, l’impatto e la qualità delle tecnologie proposte”. “Quanto alla gestione degli impianti – ha proseguito Labarile – occorrerebbe privilegiare le forme di presenza pubblica, per garantire anche in questo modo una tutela al massimo livello dei profili di impatto ambientale e sanitario. Di particolare rilievo a tale proposito è la capacità di controllo sull’intero territorio regionale degli standard qualitativi dei combustibili utilizzati: deve essere data la piena garanzia di utilizzare combustibile pulito, non inquinante e non dannoso per la salute”. “Infine occorre rilanciare la raccolta differenziata, soprattutto su alcuni versanti, come quello da frazione umida e da sfalci e potature, che possono anche creare sinergie importanti con le imprese agricole della regione per lo sviluppo dell’agricoltura biologica di qualità”. A giorni il tema della riforma dei servizi pubblici locali sarà oggetto di dibattito nel corso del Convegno “La nuova regolazione dei servizi pubblici locali. Concorrenza, industrializzazione, sussidiarietà”, in programma il prossimo 27 settembre nella Capitale, presso la Facoltà di Economia “Federico Caffè” dell’Università Roma Tre. Ai lavori prenderanno parte il Ministro per gli Affari Regionali e le Autonomie Locali, Linda Lanzillotta, e gli assessori alle Politiche economiche e finanziarie di Comune, Provincia e Regione. .  
   
   
BANCA DEL VENEZIANO ESTENDE IL PLAFOND DI 2,5 MILIONI A OGNI TIPO DI CALAMITÀ NATURALE FINORA UTILIZZATI 800MILA EURO. FINANZIAMENTI DISPONIBILI ANCHE PER L´ALLUVIONE ABBATTUTASI NEI GIORNI SCORSI  
 
Mira Ve – 25 settembre 2006 - Banca del Veneziano allarga il sostegno ai disagi "climatici" della Riviera del Brenta. Il plafond di 2,5 milioni di euro messo a disposizione per gli interventi di recupero dei danni provocati dal fortunale che a fine luglio ha colpito la Riviera verrà esteso a qualsiasi tipo di calamità naturale. Il finanziamento, rivolto a privati e imprese, può essere utilizzato da chi ne fa richiesta anche per i danni provocati dall´alluvione abbattutasi nei giorni scorsi nel territorio, e che ha visto i Comuni rivieraschi tra i più colpiti. Il plafond - la cui prima tranche di 2,5 milioni potrà essere ampliata in relazione ad ulteriori richieste - si è rivelato un´iniziativa utile e uno strumento concreto di aiuto per chi ha subito i danni più consistenti, visto che sono già state 40 le richieste pervenute per i danni dello scorso luglio pari a un importo di 800mila euro. "La nostra banca non intende rimanere con le mani in mano di fronte alle conseguenze del maltempo che ha colpito la Riviera - sottolinea Amedeo Piva, presidente di Banca del Veneziano -. Dopo l´alluvione dei giorni scorsi ci sembrava doveroso estendere il plafond a tutti gli eventuali danni dovuti a manifestazioni atmosferiche straordinarie". Destinatari dei finanziamenti agevolati sono privati e imprese, a condizioni particolarmente vantaggiose. Infatti potranno accedere a prestiti fino a 72 mesi, a tasso fisso o variabile, con spread sull´Euribor a partire da 0,75 punti, con prefinanziamento in conto corrente pari al 30% del preventivo dei lavori e saldo al momento della presentazione di foto e fatture. .  
   
   
VERSO IL NUOVO PIANO TERRITORIALE DI COORDINAMENTO DEL VENETO  
 
Venezia, 25 settembre 2006 - Sta prendendo forma il nuovo Piano Territoriale Regionale di Coordinamento del Veneto. Lo stato di avanzamento della “progettazione” del nuovo Ptrc, la cui definizione è prevista per la primavera del 2007, è stato presentato dall’assessore alle politiche per il Territorio Renzo Marangon alla Seconda Commissione Consiliare, presieduta da Tiziano Zigiotto, per le prime valutazioni di carattere politico. Questo Piano – ha sottolineato Marangon – è uno degli strumenti strategici della programmazione regionale: esso dovrà delineare gli obiettivi e le linee principali di organizzazione del territorio regionale e le azioni per realizzarli, valorizzando le grandi potenzialità della nostra società nello scenario del Terzo Veneto. In un certo senso – ha spiegato – è una sorta di Piano di Attuazione Territoriale su scala regionale, che individua le scelte di prospettiva per il futuro della Regione. Questo strumento, sulla traccia già delineata dal “Documento programmatico preliminare” del 2004 e dalle “Questioni e lineamenti di progetto” del 2005, si propone dunque di riordinare lo sviluppo del territorio, in un contesto dove insediamenti abitativi, produttivi e infrastrutturali si collochino in equilibrio sostenibile con gli elementi paesaggistici, naturali e ambientali che costituiscono lo scenario in cui si inseriscono le attività umane. “La sfida che il nuovo Ptrc si pone – ha aggiunto l’assessore – è quella di una progettualità nuova, in sensibilità e strumenti, prendendo coscienza di un percorso evolutivo e delle sue logiche, per fornire risposte efficaci alle esigenze dei cittadini di domani”. I principali temi del Piano sono: il Veneto nello Spazio di Sviluppo Europeo, i territori dell’abitare, i territori del produrre, la rete della mobilità, i territori naturali e il paesaggio. .  
   
   
SEMINARIO DI TECNOLOGIA AMBIENTALE - VERSO UNA PRODUZIONE E UN CONSUMO SOSTENIBILI  
 
Bruxelles, 25 settembre 2006 - L´11 e il 12 ottobre avrà luogo a Montpellier (Francia) un seminario di tecnologia ambientale sulla produzione e il consumo sostenibili - opportunità per la ricerca. La manifestazione si prefigge i seguenti obiettivi: esame delle potenziali necessità di ricerca nel campo della tecnologia ambientale; offerta di un forum per lo scambio di esperienze, conoscenze e strumenti; vaglio della valutazione delle questioni ambientali nell´ambito del Settimo programma quadro (7Pq); studio dei rapporti esistenti tra la tecnologia e i problemi ambientali di carattere generale. Saranno affrontati i seguenti argomenti: sostegno politico e parere sul ciclo di vita; valutazione del ciclo di vita; valutazione della sostenibilità; gestione sostenibile di energia, risorse idriche, rifiuti e paesaggio. Per ulteriori informazioni visitare: http://peer2006. Teledetection. Fr .  
   
   
IL CERN SPERIMENTA IL MAGNETE CON SOLENOIDE SUPERCONDUTTORE PIÙ GRANDE DEL MONDO  
 
 Bruxelles, 25 settembre 2006 - Il Compact Muon Solenoid (Cms) del Cern, il magnete con solenoide superconduttore più grande del mondo, ha raggiunto la forza di pieno campo nelle sperimentazioni. Lo strumento fa parte del progetto Large Hadron Collider (Lhc), un acceleratore protoni-protoni, installato in una camera sotterranea gigante a Cressy, al confine tra Francia e Svizzera. L´enorme dispositivo non rappresenta solamente un esempio ragguardevole di tecnologia e ingegneria, ma anche un gigantesco apparato, dal peso di oltre 10 000 tonnellate. Il Cms è essenzialmente un rilevatore enorme, che verrà utilizzato per misurare le particelle generate nel corso delle collisioni ad alto contenuto energetico del Large Hadron Collider. Il Cms utilizza campi magnetici per rintracciare particelle subatomiche e successivamente cristalli di tungstato di piombo per scatenare uno scintillamento, che può essere catturato mediante la fotografia. Dopo la collisione, il magnete orienta le particelle subatomiche verso milioni di rivelatori al silicone al fine di individuare particelle subatomiche in maniera analoga alla luce in una macchina fotografica digitale. Poiché le particelle subatomiche sono cariche, la loro interazione con i magneti enormi del Cms genera una "forza Lorentz", che può essere "vista" da circa 80 milioni di rivelatori al silicone, consentendo ai ricercatori di dedurre il momento e la traiettoria delle particelle. Il rilevamento non si conclude qui, in quanto le particelle colpiscono poi i cristalli di tungstato di piombo all´interno del "calorimetro elettromagnetico". Le interazioni possono causare una piccola ma visibile scintilla di luce. Le foto che raffigurano tale fenomeno possono essere successivamente utilizzate per ricostruire i percorsi seguiti dalle particelle e determinarne l´energia. Il Cms verrà utilizzato per stabilire non tanto se determinate particelle abbiano o no una massa, bensì per individuarne la ragione e per capire che cosa siano realmente la materia oscura e l´energia oscura, che insieme costituiscono il 96 per cento dell´universo conosciuto. Fino a ora il Cms è stato utilizzato per monitorare i raggi cosmici ad alto contenuto energetico durante la fase di sperimentazione. "Dopo aver registrato 30 milioni di tracce lasciate dalle particelle dei raggi cosmici", ha dichiarato il portavoce del Cms Michel Della Negra, "tutti i sistemi funzionano alla perfezione, e attendiamo con impazienza le prime collisioni nell´Lhc, previste per il prossimo anno". Il magnete di Cms ha richiesto la collaborazione specializzata di esperti europei, statunitensi e russi. In fase di progettazione iniziale, il Cms era semplicemente al di là delle capacità tecniche umane. Soltanto per avvolgere la bobina solenoide di sei metri di diametro ci sono voluti cinque anni, ma il risultato è un magnete estremamente uniforme. Durante il funzionamento il Cms dovrà essere raffreddato a - 269 °Celsius, ossia solo quattro gradi al di sopra dello zero assoluto. Il solenoide genera un campo energetico di quattro tesle, pari a 100 000 volte il campo magnetico della Terra, e sufficiente a sciogliere 18 tonnellate d´oro. Il Cms concluderà la fase di sperimentazione e inizierà a essere operativo alla fine del 2007. Il progetto del Cms coinvolge 2 000 ricercatori di 155 istituti di 36 paesi, un vero e proprio modello per lo Spazio europeo della ricerca. Per ulteriori informazioni consultare: http://public. Web. Cern. Ch/public/welcome. Html .  
   
   
GRUPPO LUCCHINI E COMUNE DI PIOMBINO INSIEME PER IL PRIMO MASTER IN INGEGNERIA SIDERURGICA  
 
Piombino, 25 Settembre 2006 - Il Gruppo Lucchini. E il Comune di Piombino promuovono la realizzazione di un Master universitario in Ingegneria Siderurgica la cui organizzazione didattica sarà curata dal Politecnico di Milano e dalla Facoltà di Ingegneria dell’Università degli studi di Pisa. Il Master in Siderurgia si rivolge al personale operante nel settore siderurgico e a neolaureati interessati a ricoprire ruoli in cui sia necessario possedere competenze approfondite relative ai processi produttivi, agli aspetti impiantistici dei sistemi produttivi, alle problematiche costruttivo-strutturali proprie delle leghe ferrose, nonché alle problematiche ambientali e di sicurezza sui luoghi di lavoro. L´obiettivo prioritario si traduce quindi nel fornire una competenza integrata che permetta al fruitore di cogliere le esigenze, i vincoli e le potenzialità dei processi produttivi propri della siderurgia e di porli in rapporto con le proprietà dei prodotti, con le esigenze dei progettisti e degli utilizzatori finali. Il taglio del percorso formativo sarà pertanto di tipo spiccatamente ingegneristico in modo da rendere le competenze acquisite immediatamente trasferibili a livello industriale. I corsi avranno una durata di 12 mesi a partire da ottobre 2006 e si articoleranno in tre fasi che prevedono una introduzione generale per il livellamento delle competenze presso il Politecnico di Milano, un fase di esperienza diretta nello stabilimento Lucchini di Piombino e presso la Lucchini Sidermeccanica di Lovere e approfondimenti individuali con laboratori di studio nell’Ateneo Pisano. Direttore del Master è il Prof. Walter Nicodemi del Politecnico di Milano e vice-Direttore è il Prof. Massimo De Sanctis dell’Università di Pisa. Della Commissione che esaminerà i candidati , fanno parte Docenti dei due Atenei e Manager di Lucchini Spa. Per accedere ai 30 posti previsti è necessario avere conseguito una Laurea tra quelle in Ingegneria, Fisica, Chimica, Chimica Industriale e Scienze dei Materiali e le modalità di ammissione prevedono la valutazione del curriculum dei candidati ed un colloquio di ammissione finalizzato alla valutazione delle capacità e delle attitudini individuali e la congruenza tra gli obiettivi ed aspettative dei candidati e le finalità ed esigenze del corso. .  
   
   
"L´OFFICINA DELLO STORICO" - NUOVO LABORATORIO DI RICERCA STORICA E DI DIDATTICA DELLE FONTI DOCUMENTARIE, ARTISTICHE E DEL TERRITORIO  
 
Milano, 25 settembre 2006 - A partire dall´anno scolastico 2006-2007, e´ attivo il Laboratorio permanente di didattica "L´officina dello storico", incentrato sulla conoscenza e la divulgazione delle fonti documentarie, artistiche e del territorio. Questa nuova struttura formativa, che ha incontrato il convinto sostegno dell´Ufficio Scolastico Regionale ( http://www. Istruzione. Lombardia. It/comunic/comunic06/set06/cprot11836_06. Ht m ), e´ il frutto di un´intesa e della fattiva collaborazione tra l´Azienda di Servizi alla Persona "Golgi-redaelli", l´Istituto Regionale Ricerca Educativa (Irre) Lombardia e l´associazione Insegnamento e Ricerca Interdisciplinare di Storia (Iris). La sinergia tra Irre, Iris e Asp "Golgi-redaelli" consentira´, tra l´altro, di sviluppare in modo organico e sistematico le attivita´ di formazione e di aggiornamento rivolte agli insegnanti. Le proposte didattiche del Laboratorio spaziano in tre diversi ambiti tematici interdisciplinari: la storia della cultura sociale; la storia dell´arte; le consuetudini e le vicende storiche del territorio rurale. Nell´a. S. 2006-2007 saranno riproposti in versione aggiornata i seguenti percorsi tematici, gia´ sperimentati negli anni scolastici precedenti nell´ambito del progetto pilota "A scuola di carita´. Alle radici della solidarieta´ ambrosiana": le condizioni di vita dei minorenni disagiati a Milano tra Otto e Novecento (attraverso l´archivio dell´Istituto dei Derelitti); percorsi di vita tra Sette e Novecento (studio biografico di un nucleo selezionato di personaggi significativi legati alla storia dell´Ente). Sempre quest´anno si prevede, inoltre, l´attivazione dei seguenti nuovi temi di ricerca: storia della cultura sociale: il processo di unificazione nazionale (a partire dalla corrispondenza inedita del capitano garibaldino Franco Lavarello con il fondatore della Societa´ Umanitaria, Prospero Moise´ Loria: 1863-1873); storia dell´arte: "inventare un personaggio. I benefattori attraverso le arti visive" (analisi, riflessioni e creativita´ a partire dalla galleria dei ritratti commemorativi dei benefattori dell´Ente); consuetudini e vicende storiche del territorio rurale: la memoria del paesaggio agrario nelle carte d´archivio (la lettura del territorio attraverso la documentazione storica e i materiali iconografici prodotti dall´Ente per la gestione del proprio patrimonio rurale, situato prevalentemente nella bassa pianura milanese). L´iniziativa sara´ presentata a tutti gli insegnanti in occasione del Seminario-laboratorio Che Si Terra´ Giovedi´ 19 Ottobre 2006 Presso L´irre Lombardia (Via Leone Xiii, N. 10 - Milano ), in cui verranno illustrati in dettaglio i diversi percorsi di ricerca proposti per questo anno scolastico e le modalita´ di adesione previste. La partecipazione al seminario e´ gratuita; e´ prevista l´autorizzazione alla partecipazione in orario di servizio per il personale delle scuole di ogni ordine e grado (al termine del seminario verra´ rilasciato un attestato di frequenza). Il programma dettagliato del convegno sara´ pubblicato a breve sui siti dell´Ufficio Scolastico Regionale ( http://www. Istruzione. Lombardia. It/index. Html ) e dell´Irre Lombardia ( http://www. Irre. Lombardia. It/ ). Informazioni piu´ articolate sul Laboratorio sono disponibili sulla nostra pagina web: http://www. Golgiredaelli. It/ ( primo tra gli Eventi: http://www. Golgiredaelli. It/pagine/eventi/2006/officina/officina%20dello%20 storico. Htm ) .  
   
   
"UN ORDINE INTERNAZIONALE DEMOCRATICO?"  
 
Milano, 25 settembre 2006 – promosse dall´Ispi nei giorni 2 e 3 ottobre Sono in programma le seguenti Tavole Rotonde 2 ottobre - ore 18. 00 "Un ordine internazionale democratico?" in occasione della pubblicazione del secondo numero della rivista dell´Ispi "Quaderni di Relazioni Internazionali", edita da Egea. Intervengono: Filippo Andreatta (Università degli Studi di Bologna); Alessandro Colombo (Ispi e Università degli Studi di Milano); Alberto Martinelli (Università degli Studi di Milano). 3 ottobre - ore 18. 00 "Israele dopo la guerra" Intervengono: Vittorio Dan Segre (Istituto di Studi Mediterranei - Università della Svizzera Italiana) e Franco Zallio (Ispi). Www. Ispionline. It .