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MARTEDI

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Notiziario Marketpress di Martedì 27 Marzo 2007
AL PARLAMENTO EUROPEO SI DISCUTE DEL SEGUITO DA DARE ALLA DICHIARAZIONE DI BERLINO E SUL “FUTURO DEL CALCIO EUROPEO”  
 
 Bruxelles, 27 marzo 2007 - Anteprima del 28-29 marzo: Mercoledì 28 marzo 2007. Una dichiarazione della Cancelliera Angela Merkel aprirà un dibattito in Aula sul seguito da dare alla Dichiarazione di Berlino, firmata assieme al Presidente del Parlamento e a quello della Commissione in occasione delle celebrazioni per il cinquantenario del Trattato di Roma. L´aula terrà un dibattito sul futuro del calcio europeo. Una prima relazione, evidenziando il ruolo sociale del calcio, ammonisce che i forti interessi economici mettono a repentaglio tale sport conferendo vantaggi, anche sul campo, ai club più ricchi. Suggerisce quindi degli spunti per un quadro normativo europeo sul controllo finanziario dei club, i diritti di telediffusione e il sostegno ai vivai. La seconda relazione, legislativa, affronta il tema della lotta alla violenza negli stadi (relazioni Belet e Catania). Il Parlamento esaminerà due dei sette provvedimenti previsti dal Terzo pacchetto sulla sicurezza marittima che mira a una migliore prevenzione e a un più efficiente trattamento degli incidenti e dell’inquinamento. Una prima relazione chiede maggiore impegno agli Stati membri nell´imporre il rispetto delle norme internazionali alle navi che battono la loro bandiera. Un´altra intende chiarire e completare il regime di responsabilità incombente sugli armatori per i danni che causano (relazioni Vincenzi e Savary). Una relazione all´esame della Plenaria sostiene la proposta globale dell´inviato speciale dell´Onu in merito allo status del Kosovo. Chiede poi alla comunità internazionale e, in particolare all´Ue, di impegnarsi affinché sia trovata al più presto una soluzione in ambito Onu, nonché di continuare a garantire il sostegno al processo di stabilizzazione. Per i deputati la reintegrazione del Kosovo all´interno della Serbia è poco realistica, ma confermano la prospettiva europea di entrambi i paesi (relazione Lagendijk). L´aula esaminerà una proposta di regolamento relativa alla produzione e all´etichettatura dei prodotti biologici. I deputati propongono numerose modifiche tese ad ampliarne il campo d´applicazione, escludere la possibilità di contaminazione da parte di Ogm, nonché precisare gli obiettivi e i metodi della produzione biologica. Ma anche a rendere obbligatorio l´uso del logo Ue e l´indicazione dell´origine dei prodotti, nonché a rafforzare i controlli e a precisare le norme sui prodotti importati (relazione Aubert). I nuovi Stati membri sono stati discriminati nell´ambito della Pac. E´ quanto afferma una relazione all´esame della Plenaria sollecitandone una revisione globale, anche attraverso strumenti ad hoc e in base alla sussidiarietà. Occorre quindi prevedere il riaccoppiamento volontario degli aiuti e dotazioni finanziarie nazionali nel quadro del bilancio Ue per il vino e l´ortofrutta. Bisogna poi ridurre gli oneri amministrativi, rafforzare le norme comuni di qualità e incentivare le biomasse (relazione Tabajdi). Il Parlamento esaminerà una relazione che, evidenziando le carenze dell´attuale sistema di finanziamento dell´Ue, ne propone una riforma in due tempi. In una prima fase si tratterebbe di migliorare il regime vigente, in seguito, nel 2014, si dovrebbe giungere alla creazione di una vera e propria risorsa propria che crei un collegamento diretto tra l´Unione e i contribuenti europei. I deputati precisano però che ciò non dovrà portare in nessun modo a un aggravio del carico fiscale sui cittadini (relazione Lamassoure). Una relazione all´esame dell´Aula chiede a tutte le istituzioni Ue di mantenere i propri bilanci per il 2008 ai livelli del 2007, visto che non sono previsti né nuovi allargamenti né l´introduzione di nuove lingue. Nel sollecitare un miglioramento dei servizi ai deputati, è deplorata la dispersione geografica dei luoghi di lavoro del Parlamento. E´ poi chiesta una politica di comunicazione più coerente, che si avvicini ai cittadini, soprattutto attraverso i media regionali e locali (relazione Itälä). Giovedì 29 marzo 2007 Javier Solana aprirà un dibattito in Aula in merito alle prospettive della politica estera comune nel 2007. Sarà anche evocata la questione delle basi missilistiche che gli Usa hanno proposto di impiantare in Polonia e nella Repubblica ceca. .  
   
   
I MINISTRI DEI TRASPORTI EUROPEI CHIEDONO LA RIPRESA DEI NEGOZIATI SU GALILEO  
 
Bruxelles, 27 marzo 2007 - I ministri Ue dei Trasporti, riuniti a Bruxelles il 22 marzo, hanno chiesto al consorzio di otto società che ha presentato l´offerta per gestire il programma comunitario di navigazione satellitare Galileo di riprendere i negoziati entro e non oltre il 10 maggio. I ministri hanno dichiarato di aspettarsi «progressi significativi» dei negoziati e una «tabella di marcia credibile» entro il prossimo Vertice del Consiglio, in programma per giugno. I ministri hanno inoltre esortato la Commissione europea a elaborare entro la riunione di giugno scenari alternativi per la realizzazione di Galileo. La dichiarazione fa seguito a una lettera del 14 marzo del vicepresidente della Commissione Jacques Barrot, in cui anch´egli invitava le aziende a porre termine alla fase di stallo delle trattative. La lettera fissa la data del 10 maggio come scadenza entro cui le società dovranno istituire un assetto societario unico per Galileo e nominare l´amministratore delegato e indica il 15 settembre come data entro la quale dovrebbe avvenire la sottoscrizione ufficiale delle condizioni contrattuali. La progettazione e la prima fase dello sviluppo di Galileo sono state finanziate dall´Ue e dall´Agenzia spaziale europea. Il progetto ha già lanciato i primi quattro satelliti della costellazione. Dal 2005 sono in corso negoziati di concessione tra l´impresa comune Galileo e l´Autorità di vigilanza Gnss da una parte, e il consorzio partecipante alla gara d´appalto dall´altra. Inizialmente si era previsto che entro il 2009 la concessione privata sarebbe stata pronta ad assumersi la responsabilità della gestione del progetto, della costruzione e del lancio dei restanti 26 satelliti, nonché ad amministrare la costellazione per i successivi 20 anni. Tuttavia, nel gennaio 2007 le trattative si sono in parte interrotte a causa della ripartizione dell´onere di lavoro e della gestione interna del consorzio. Tale sospensione ha ritardato la firma dell´accordo contrattuale che era in programma per dicembre 2006. Si teme che tali contrattempi possano pregiudicare la realizzazione del progetto, previsto per il 2011 o 2012, e aumentare i costi oltre il bilancio stimato. Al consorzio che ha presentato l´offerta aderiscono alcune tra le società europee leader nel campo aerospaziale e delle telecomunicazioni: Aena, Alcatel-lucent, Eads, Finmeccanica, Hispasat, Inmarsat, Teleop, Thales Sa. .  
   
   
INAUGURATO UN NUOVO PORTALE EUROPEO INFORMATIVO SULLE ACQUE  
 
 Bruxelles, 27 marzo 2007 - La Commissione europea e l’Agenzia europea dell’Ambiente (Aea) hanno inaugurato un nuovo portale web informativo sulla gestione delle risorse idriche. Il sistema informativo sulle acque per l’Europa (Water Information System for Europe - Wise) fornisce al pubblico informazioni sulle acque e su tematiche correlate, come le acque di balneazione, la qualità dell’acqua e gli impianti di trattamento delle acque reflue urbane. Il portale è il risultato di una collaborazione tra l´Agenzia europea dell´ambiente (Aea) e il Centro comune di ricerca della Commissione europea, la direzione generale dell´Ambiente ed Eurostat. «I cittadini europei hanno il diritto di conoscere lo stato delle acque europee, come pure i risultati ottenuti dalle politiche idriche dell’Unione europea. Il nuovo sistema informativo sulle acque per l’Europa ha raccolto dati che in passato erano frammentati o non disponibili. L´inaugurazione di questo sistema rappresenta solo un inizio. Entro il 2010, infatti, ci aspettiamo che esso diventi il sistema informativo sulle acque più completo del mondo», ha affermato il direttore esecutivo dell’Agenzia europea dell’ambiente, Jacqueline Mcglade. Nel lungo periodo si prevede che il sistema aiuterà gli esperti ad accedere ai dati disponibili su questioni inerenti alle acque, che vengono forniti alle istituzioni comunitarie dagli Stati membri, e a scaricarli. L’obiettivo consiste nell’ottimizzare e ridurre l’onere di comunicazione che gli Stati membri devono sostenere per aderire alla direttiva quadro e ad altre leggi in materia di acque dell´Ue. Il sistema consentirà agli Stati membri di «fornire alla Commissione europea e ai suoi partner dati ambientali e geospaziali in modo accurato», ha dichiarato Janez Potocnik, commissario europeo per la Ricerca, il quale ha inoltre osservato che «Una scienza ben fondata è indispensabile per formulare politiche che rispettino gli interessi dei cittadini europei». Per ulteriori informazioni visitare: http://water. Europa. Eu .  
   
   
REGIONI ITALIANE SEMPRE MEGLIO IN EUROPA EMILIA, LOMBARDIA, VALLE D’AOSTA, LIGURIA, PIEMONTE, FRIULI TRA LE PRIME QUINDICI PER REDDITO PRO-CAPITE. LOMBARDIA PRIMA TRA I MOTORI  
 
Milano, 27 marzo 2007 - La regione più ricca d’Europa, in termini di reddito disponibile per abitante (calcolo basato sulla parità del potere di acquisto), é quella di Londra (con quasi 20 mila euro), seguita dall’inglese South East, dalla Île de France, dall’Emilia Romagna e dalla Lombardia. Rispetto al 2000, la Lombardia mantiene la sua posizione mentre l’Emilia Romagna perde un posto. Tra le prime 15 regioni più ricche d’Europa, ben 6 sono italiane (oltre alla Lombardia e all’Emilia Romagna, anche la Valle d’Aosta, la Liguria, il Piemonte e il Friuli Venezia Giulia). La Lombardia stacca inoltre tutti gli altri motori d’Europa, con un reddito pro-capite di 1. 000 euro superiore a quello del Baden-württemberg, di 2. 500 euro rispetto al Rhône-alpes e di oltre 3. 500 se consideriamo la Cataluña (14. 732 euro, al 55° posto). Sono questi alcuni dei dati che emergono da un’elaborazione della Camera di commercio di Milano, attraverso il Lab Mim, su dati Eurostat tratti dal rapporto “Regions: Statistical yearbook 2006. Data 1999-2004” (ottobre 2006) e relativi a 167 regioni europee (Ue12, comprese le regioni dei paesi neo-ammessi dell’Est Europa: Repubblica Ceca, Slovacchia, Polonia, Ungheria e Romania; tra le regioni italiane non ci sono i dati per il Trentino Alto Adige). In occasione del cinquantesimo anniversario della firma del Trattato di Roma festeggiato in questi giorni in tutta Europa. “La dimensione europea e internazionale – ha dichiarato Carlo Sangalli, presidente della Camera di commercio di Milano – è una solida caratteristica delle nostre imprese. L’apertura estera ha portato il made in Italy a essere conosciuto e apprezzato in tutto il mondo, a porsi come punto di riferimento ed esempio di crescita virtuosa, come notiamo anche in questi ultimi dati di confronto europeo. Un rafforzamento della nostra economia basato sulle capacità imprenditoriali, sulle caratteristiche qualitative, tecnologiche, sul design e sulla creatività legata ai nostri prodotti e servizi. Una dimensione globale ormai naturale per le imprese che deve molto alla firma del trattato di Roma cinquant’anni fa e alle ulteriori tappe del processo di unificazione, forse imprevedibili un tempo nella forma oggi realizzata, con una moneta unica ed una mentalità diffusa di cittadinanza europea a partire dalle imprese”. Reddito disponibile per abitante (basato sulla parità del potere di acquisto): la situazione in Italia
Classifica in Europa Reddito disponibile
4 Emilia-romagna 18170,9
5 Lombardia 18045
9 Valle d´Aosta 17539,4
12 Liguria 16901,8
13 Piemonte 16876,7
15 Friuli-venezia Giulia 16729,3
21 Toscana 16146,7
24 Lazio 16065,1
27 Veneto 15701,2
50 Marche 14901,9
53 Umbria 14845,7
90 Abruzzo 12627,2
94 Molise 12424,1
106 Sardegna 11736,1
112 Basilicata 10930
115 Puglia 10800,1
118 Calabria 10464,1
119 Campania 10459,9
121 Sicilia 10407,2
Media Europa
12080,5
Elaborazione Camera di commercio di Milano su dati Eurostat (2006) La ricchezza delle regioni europee. La Lombardia é la quinta regione in Europa sulla base del reddito disponibile per abitante (calcolo basato sulla parità del potere di acquisto) con oltre 18 mila euro per abitante, superiore di quasi 6 mila euro rispetto alla media europea delle regioni considerate (pari a 12 mila euro). Al primo posto in Europa spicca Londra con quasi 20 mila euro, seguita dalla regione inglese del South East (18. 985 euro), dall’Ile de France (18. 883) e dall’Emilia Romagna (18. 170 euro). Tra le prime quindici regioni europee per ricchezza, altre quattro regioni italiane: Valle d’Aosta (17. 539 euro, al 9° posto), Liguria (16. 901 euro, al 12° posto), Piemonte (16. 876 euro, al 13° posto) e Friuli Venezia Giulia (16. 729 euro, al 15° posto). Più indietro le regioni del Sud Italia: la Calabria é al 118° posto su 167 regioni (10. 464 euro), la Campania é al 119° (10. 459 euro) e la Sicilia é al 121° (10. 407 euro). Tutti I Dati Della Ricerca - Come é variata la ricchezza. Nell’arco di quattro anni (dal 2000 alla fine del 2003, ultimo dato disponibile) la ricchezza disponibile pro-capite in Lombardia é cresciuta del 3,3% (+569,5 euro). Solo il Friuli Venezia Giulia (+970 euro) e la Liguria (+815 euro) crescono di più tra le regioni italiane in valore assoluto. Segnano invece una contrazione Umbria (-87 euro), Abruzzo (-106 euro) e Basilicata (-141 euro). A livello europeo il tasso di crescita percentuale della Lombardia é al 136° posto. Prima la regione ungherese del Közép-magyarország (+27,4%), seguita dalla regione greca dell’Attiki (+19,5%) e da quella rumena del Vest (+19,2%). Tra le prime 15 regioni, ci sono anche 5 francesi e 2 spagnole. Tra le regioni italiane, la prima é il Friuli Venezia Giulia (+6,2%, al 113° posto). Se invece consideriamo la crescita in valore assoluto, la Lombardia passa al 102° posto. Prima la Île de France (+2. 494 euro), seguita dalla regione inglese dell’Eastern (+2. 416 euro) e dalla regione greca dell’Attiki (+2. 324 euro). Tra le prime quindici regioni, ben 7 sono francesi. Prima regione italiana ancora una volta il Friuli Venezia Giulia al 79° posto. Come é cambiata la classifica delle regioni italiane. Dall’inizio del 2000, la Lombardia é la sola regione italiana (assieme al Friuli Venezia Giulia e alla Liguria) che non ha visto scendere la propria posizione inclassifica in Europa per ricchezza disponibile pro-capite. La Lombardia rimane infatti stabile al 5° posto tra le regioni europee mentre la Liguria passa dal 13° al 12° posto (+1) e il Friuli Venezia Giulia sale dal 18° al 15° posto (+3 posizioni). Tra le regioni che perdono più posizioni: Marche (-20 posizioni: dal 30° al 50° posto), Abruzzo (-26 posizioni: dal 64° al 90° posto) e Umbria (-27 posizioni: dal 26° al 53° posto). La Lombardia e gli altri motori d’Europa. La Lombardia é al primo posto tra i quattro motori d’Europa (Lombardia, Baden-württemberg, Rhône-alpes e Cataluña) per ricchezza disponibile pro-capite con 18. 045 euro. Al secondo posto il Baden-württemberg (16. 954 euro, all’11° posto in Europa), al terzo il Rhône-alpes (15. 473 euro, al 32° posto) e al quarto la Cataluña (14. 732 euro, al 55° posto). Rispetto al 2000, la Lombardia rimane stabile al 5° posto, il Baden-württemberg guadagna una posizione (dal 12° all’11° posto), il Rhône-alpes undici posizioni (dal 43° al 32° posto) mentre la Cataluña perde 7 posizioni (dal 48° al 55° posto). Come tasso di crescita, in 4 anni a mostrare l’incremento più forte è stato il Rhône-alpes (+14,4%), seguito dalla Cataluña (+11,1%), dal Baden-württemberg (+4,2%) e dalla Lombardia (+3,3%). Reddito disponibile per abitante (basato sulla parità del potere di acquisto): prime 15 regioni in Europa
Paese Regione Reddito disponibile
1 Uk London 19835,1
2 Uk South East 18985,4
3 Francia Île de France 18883,4
4 Italia Emilia-romagna 18170,9
5 Italia Lombardia 18045
6 Austria Wien 18042,2
7 Uk Eastern 17968
8 Germania Bremen 17918,8
9 Italia Valle d´Aosta 17539,4
10 Germania Hamburg 17497,9
11 Germania Baden-württemberg 16954,4
12 Italia Liguria 16901,8
13 Italia Piemonte 16876,7
14 Austria Vorarlberg 16864,4
15 Italia Friuli-venezia Giulia 16729,3
Elaborazione Camera di commercio di Milano su dati Eurostat (2006) Tasso di crescita del reddito disponibile per abitante (basato sulla parità del potere di acquisto) tra il 2000 e il 2003: prime 15 regioni in Europa
Paese Regione Tasso di crescita
1 Ungheria Közép-magyarország 27,4%
2 Grecia Attiki 19,5%
3 Romania Vest 19,2%
4 Rep, Ceca Praha 18,8%
5 Francia Lorraine 18,1%
6 Romania Sud 18,0%
7 Grecia Voreia Ellada 17,6%
8 Ungheria Alföld és Észak 17,4%
9 Francia Alsace 17,3%
10 Francia Nord - Pas-de-calais 16,6%
11 Francia Franche-comté 16,5%
12 Spagna Principado de Asturias 16,5%
13 Uk East Midlands 16,4%
14 Francia Haute-normandie 16,3%
15 Spagna Ciudad Autónoma de Ceuta 16,2%
136 Italia Lombardia 3,3%
Elaborazione Camera di commercio di Milano su dati Eurostat (2006) Tasso di crescita del reddito disponibile per abitante (basato sulla parità del potere di acquisto) tra il 2000 e il 2003: Italia
Classifica in Europa Tasso di crescita
113 Friuli-venezia Giulia 6,2%
120 Liguria 5,1%
122 Sardegna 4,9%
127 Puglia 4,3%
128 Campania 4,2%
135 Lazio 3,4%
136 Lombardia 3,3%
140 Calabria 2,8%
141 Piemonte 2,7%
143 Valle d´Aosta 2,4%
145 Molise 2,2%
149 Emilia-romagna 1,9%
151 Marche 1,8%
153 Sicilia 1,7%
154 Toscana 1,7%
156 Veneto 1,5%
159 Umbria -0,6%
160 Abruzzo -0,8%
162 Basilicata -1,3%
Elaborazione Camera di commercio di Milano su dati Eurostat (2006) Crescita in valore assoluto del reddito disponibile per abitante (basato sulla parità del potere di acquisto) tra il 2000 e il 2003: prime 15 regioni in Europa
Classifica Paese Regioni Reddito disponibile 2000 Reddito disponibile 2003 Differenza in valore assoluto
1 Francia Île de France 16388,9 18883,4 2494,5
2 Uk Eastern 15551,5 17968 2416,5
3 Grecia Attiki 11919,9 14244,5 2324,6
4 Francia Alsace 13282,4 15575,9 2293,5
5 Uk South East 16702,9 18985,4 2282,5
6 Francia Lorraine 12375,8 14611,2 2235,4
7 Uk East Midlands 13254,5 15431,9 2177,4
8 Spagna Pais Vasco 14100,2 16265,5 2165,3
9 Francia Franche-comté 12790,7 14905,8 2115,1
10 Francia Haute-normandie 12794,2 14875,1 2080,9
11 Uk Scotland 13475,3 15544,7 2069,4
12 Francia Centre 13246 15299,7 2053,7
13 Uk South West 14418,8 16471,8 2053
14 Ungheria Közép-magyarország 7427,2 9460,6 2033,4
15 Francia Picardie 12592,5 14559,6 1967,1
102 Italia Lombardia 17475,5 18045 569,5
Elaborazione Camera di commercio di Milano su dati Eurostat (2006) Classifica europea del reddito disponibile per abitante (basato sulla parità del potere di acquisto) delle regioni italiane: confronto 2000- 2003
Classifica 2000 Classifica 2003 Variazione classifica 2000/03 Reddito disponibile 2000 Reddito disponibile 2003 Differenza in valore assoluto
9 13 -4 Piemonte 16430,2 16876,7 446,5
7 9 -2 Valle d´Aosta 17131,4 17539,4 408
13 12 1 Liguria 16086,2 16901,8 815,6
5 5 0 Lombardia 17475,5 18045 569,5
22 27 -5 Veneto 15472 15701,2 229,2
18 15 3 Friuli-venezia Giulia 15758,6 16729,3 970,7
3 4 -1 Emilia-romagna 17828,9 18170,9 342
16 21 -5 Toscana 15882 16146,7 264,7
26 53 -27 Umbria 14932,8 14845,7 -87,1
30 50 -20 Marche 14634,2 14901,9 267,7
21 24 -3 Lazio 15543,9 16065,1 521,2
64 90 -26 Abruzzo 12733,9 12627,2 -106,7
81 94 -13 Molise 12159,2 12424,1 264,9
114 119 -5 Campania 10037,7 10459,9 422,2
108 115 -7 Puglia 10351,4 10800,1 448,7
96 112 -16 Basilicata 11071,3 10930 -141,3
112 118 -6 Calabria 10179,6 10464,1 284,5
111 121 -10 Sicilia 10235 10407,2 172,2
92 106 -14 Sardegna 11184,2 11736,1 551,9
Elaborazione Camera di commercio di Milano su dati Eurostat (2006) Classifica europea del reddito disponibile per abitante (basato sulla parità del potere di acquisto): confronto tra i 4 motori d’Europa
Classifica reddito disponibile 2000 Classifica reddito disponibile 2003 Variazione posizione 2000/03 Reddito disponibile 2000 Reddito disponibile 2003 Tasso di crescita 2000/03 Classifica europea tasso di crescita
5 5 0 Lombardia 17475,5 18045 3,3% 136
12 11 1 Baden-württemberg 16276 16954,4 4,2% 129
43 32 11 Rhône-alpes 13525,8 15473 14,4% 39
48 55 -7 Cataluña 13262,1 14732,9 11,1% 74
Elaborazione Camera di commercio di Milano su dati Eurostat (2006) .
 
   
   
UE: ILLY, REGIONI CONTRIBUISCONO AD INTEGRAZIONE EUROPEA  
 
 Roma, 27 marzo 2007 - Il ruolo, "concreto e fondamentale", delle Regioni in Europa, anche in considerazione delle "difficoltà" che gli Stati nazionali hanno oggi nel portare avanti con successo il processo di integrazione e di coesione comunitaria, è stato sottolineato il 23 marzo dal presidente del Friuli Venezia Giulia e dell´Are (l´Assemblea delle Regioni d´Europa) Riccardo Illy alla sessione straordinaria del Comitato delle Regioni Ue, promossa a Roma a 50 anni dalla sottoscrizione del Trattato di Roma. Illy, intervenuto alla tavola rotonda dedicata a "L´europa di domani ed il contributo delle Regioni e delle Autonomie Locali", subito dopo i discorsi del presidente della Commissione Ue José Manuel Barroso e del presidente del Consiglio Romano Prodi, ha ricordato che se in 50 anni l´Europa ha ottenuto enormi risultati, quelli comunque più significativi sono giunti negli ultimi quattordici, con il Mercato Unico del 1993, gli Accordi di Schengen del ´97, l´Unione monetaria e l´allargamento a 27 membri. "Dai successi acquisiti proprio in questi ultimi 14 anni - ha indicato Illy - dobbiamo ora trovare la forza per i prossimi ulteriori progressi": condividendo infatti la volontà espressa da Prodi, il presidente Illy ha confermato l´esigenza di giungere entro il 2009 all´approvazione ed alla ratifica del nuovo Trattato costituzionale europeo. Nell´attuale testo della Carta costituzionale comunitaria, anche grazie all´attività del Comitato delle Regioni Ue, dell´Are e degli altri organismi regionali operanti a livello europeo, le realtà regionali "trovano uno spazio ed un ruolo precisi", ha aggiunto Illy. "E credo possano essere attori di rilievo - ha indicato - in particolare nell´opera di valorizzazione delle diversità linguistiche e culturali dell´Europa, che rappresentano il vero vantaggio competitivo del nostro continente rispetto a qualunque altro Paese al mondo". Il presidente ha quindi ricordato il ruolo delle Regioni nella cooperazione territoriale ed internazionale, che potrà essere senz´altro rinvigorita dalla prossima entrata in vigore del Regolamento Ue per lo sviluppo dei Gruppi europei di cooperazione/Gect: "ritengo che molte Regioni, e tra queste il Friuli Venezia Giulia, si stiano preparando ad utilizzare questo strumento per avviare la costituzione delle Euroregioni", ha affermato. "Le Euroregioni saranno infatti istituzioni fondamentali per irrobustire la collaborazione transfrontaliera tra le Regioni - ha sottolineato Illy - in grado di cementare il tessuto sociale ed economico dell´Europa e di realizzare compiutamente i principi di sussidiarietà e di solidarietà", ricordati nei loro interventi come valori definitivi per la Ue anche da Barroso e da Prodi. Il presidente del Friuli Venezia Giulia e dell´Are ha infine espresso l´auspicio che attraverso l´approvazione del Trattato costituzionale europeo le Regioni possano non solo contribuire all´integrazione europea ma anche al processo di ulteriore ampliamento della Ue. "Molti Paesi, tra cui la Croazia, gli altri Stati del Sud-est Europa, la Turchia ripongono grandi aspettative nell´Unione europea, e si aspettano di farne parte quanto prima". All´odierna cerimonia di Roma hanno anche partecipato l´assessore regionale per le Relazioni Internazionali e Comunitarie Franco Iacop, nella sua qualità di vicepresidente dell´Associazione europea delle Regioni di confine (Ageg), il presidente del Consiglio regionale Alessandro Tesini, che ha guidato la delegazione della Conferenza dei presidenti dei Consigli regionali, ed il consigliere regionale Isidoro Gottardo, capogruppo del Ppe al Comitato delle Regioni Ue. .  
   
   
SLOVENIA E BULGARIA RAFFORZANO I LORO LEGAMI SCIENTIFICI  
 
Bruxelles, 27 marzo 2007 - La Slovenia e la Bulgaria hanno sottoscritto un accordo che istituisce un quadro per la cooperazione scientifica tra i due paesi. L´accordo è stato sottoscritto a Sofia (Bulgaria), dal ministro bulgaro per l´Istruzione e la scienza, Daniel Valtchev e dal suo omologo sloveno Jure Zupan. Il ministro Valtchev ha affermato che l´accordo permetterà agli scienziati dei due paesi di cooperare in modo più stretto nell´ambito del Settimo programma quadro (7Qp) dell´Unione europea. .  
   
   
AUSTRIA, LIEVE AUMENTO DEL CAROVITA  
 
 Trieste, 27 marzo 2007 - Secondo la Statistik Austria, il tasso d´inflazione in Austria a distanza di un anno è leggermente cresciuto passando dall´1,6 all´1,7 p. C. Prima causa dell´aumento i costi dell´abitazione, acqua ed energia (+5,8 p. C. ); prodotti alimentari e bibite analcoliche (+1,9 p. C. ). Anche per la categoria beni e servizi vari si segnala un aumento medio dei prezzi del 2,2 p. C. Secondo i dati, ripresi dall´Ice, si riduce invece il costo per le categorie vestiario e scarpe (-2,0 p. C. ), tempo libero e cultura (-0,3 p. C. ) e circolazione (-0,2 p. C. ) grazie ad un calo dei costi del carburante del 6 p. C. Rispetto al 2006. L´abolizione dell´imposta ecologica e della maggiorazione sull´energia elettrica hanno attenuato l´inflazione dello 0,1 p. C. .  
   
   
BANCA CENTRALE AUSTRIACA ED EURO IN SLOVENIA  
 
Trieste, 27 marzo 2007 - La Banca Centrale Austriaca ha organizzato nei giorni scorsi un evento speciale a Graz per onorare l´adozione dell´euro da parte della Slovenia. La notizia è riportata dal sito del governo sloveno, il quale afferma che all´evento erano presenti il governatore della Banca Centrale Austriaca, Klaus Liebscher e il governatore della Banka Slovenije, Mitja Gaspari. Nel corso dell´evento, Gaspari ha presentato il percorso compiuto dalla Slovenia per l´adozione dell´euro, rilevando che l´entrata nell´Eurozona non rappresenta solo un riconoscimento dei risultati ottenuti in passato, ma anche un obbligo per il futuro. ´Le sfide future sono connesse con lo sviluppo sostenibile, l´aumento della competitività e il mantenimento della stabilità finanziaria´, ha detto Gaspari, secondo il quale le banche stanno affrontando dei rischi, dovuti all´integrazione europea. ´Questo richiede alla Banca Centrale Slovena e alla Banca Centrale Austriaca di cooperare sempre meglio´, ha concluso Gaspari. .  
   
   
STATUS SPECIALE PER SREBRENICA (BOSNIA)  
 
 Trieste, 27 marzo 2007 - L´amministrazione della Repubblica Srpska di Bosnia, il 20 marzo scorso ha promesso che la città di Srebrenica avrà lo status di area speciale di sviluppo. La notizia è stata diffusa dalla radio bosniaca Radio 1, ed è ripresa da Radio Free Europe/radio Liberty. Sulla base di un pronunciamento della Corte dell´Onu secondo il quale l´eccidio di Srebrenica nel 1995 fu un ´atto di genocidio´, alcuni leader musulmani hanno chiesto uno speciale status. Nei prossimi giorni, il governo della Repubblica Srpska garantirà lo status di sviluppo speciale alla città, come garantito dal primo ministro Milorad Dodik. In un incontro con i rappresentanti della città, il governo ha promesso fondi per 10,2 milioni di dollari, che saranno investiti nelle infrastrutture stradali e nel settore dell´energia. .  
   
   
GOVERNO IRLANDESE LANCIA UN SISTEMA DI BUONI PER L’INNOVAZIONE  
 
Bruxelles, 27 marzo 2007 - Il governo irlandese ha annunciato l’introduzione di un nuovo sistema di voucher per l’innovazione del valore di 10 Mio Eur per potenziare la capacità di conoscenza delle piccole e medie imprese (Pmi). Introdotti per la prima volta nei Paesi Bassi, i buoni consentono alle piccole imprese di utilizzare le competenze e le conoscenze disponibili negli istituti, nelle università e in altri organismi di ricerca irlandesi. Attualmente sei organismi pubblici di ricerca hanno aderito all’iniziativa. Nell’ambito di questo sistema, le imprese ammissibili riceveranno un voucher del valore di 5 000 Eur, che potrà essere utilizzato per pagare l’assistenza fornita dai ricercatori in un’ampia gamma di attività a sostegno dell’innovazione. Queste attività possono includere lo sviluppo di modelli aziendali, la prestazione di servizi e l’interfaccia clienti, lo sviluppo dei servizi e la formazione nel campo della gestione dell’innovazione. I voucher possono anche essere scambiati per progetti scientifici, tecnologici o di trasferimento delle conoscenze innovative. «I voucher per l’innovazione sono l´incentivo di cui molte piccole imprese irlandesi necessitano per definire il loro ruolo nella costruzione di un’economia basata sulla conoscenza», ha dichiarato il ministro delle Imprese, del commercio e dell´occupazione, Micheal Martin. «Questa è una grande opportunità che viene offerta alle piccole imprese, non solo per partecipare al progetto pilota irlandese di creazione dell´innovazione, ma anche per essere le prime piccole imprese in Europa ad adottare questa misura». Il ministro ha inoltre annunciato la creazione di una nuova rete di centri di competenza di tipo industriale. Nelle prime fasi questi centri si impegneranno in modo particolare a riunire le imprese con investimenti elevati nella ricerca e sviluppo (R&s) nonché ricercatori altamente qualificati per produrre nuove tecnologie. Si auspica che nel corso del loro sviluppo le piccole imprese aderiscano ai centri. «Le imprese che aderiranno ai centri trarranno vantaggi dalla condivisione della proprietà intellettuale e della ricerca prodotta, ma anche l’economia irlandese trarrà vantaggio in termini di conoscenze generate e conservate in questo paese, conoscenze che attualmente sono generate in paesi d’oltremare», ha affermato il ministro Martin. Per ulteriori informazioni visitare: http://www. Enterprise-ireland. Com/ .  
   
   
AMMONTARE DI CCT E BTP IN EMISSIONE  
 
Roma, 27 marzo 2007 - Il Mef, facendo seguito al comunicato stampa del 22 marzo, comunica l´ammontare dei Cct e dei Btp che verranno offerti nell´asta del prossimo 29 marzo Certificati di Credito del Tesoro: settennali 1° luglio 2006/2013 tredicesima tranche: 2. 000 milioni di euro. Buoni del Tesoro Poliennali: triennali 1° marzo 2007/2010 terza tranche: 3. 000 milioni di euro; decennali 1° agosto 2006/1° febbraio 2017 settima tranche: 2. 500 milioni di euro. .  
   
   
COMITATI ESECUTIVI DI ABI E ANIA APPROVANO SINERGIE POLITICO-ORGANIZZATIVE L’OBIETTIVO È REALIZZARE ENTRO UN ANNO UNA FEDERAZIONE TRA LE DUE ASSOCIAZIONI  
 
Roma, 27 marzo 2007 - Il Comitato esecutivo dell’Abi e il Comitato esecutivo dell’Ania hanno approvato all’unanimità un documento che prevede l’attivazione di una serie di sinergie politico-organizzative, con l’obiettivo di arrivare entro un anno alla creazione di una Federazione tra le due associazioni, alla luce del sempre crescente grado di integrazione tra il comparto bancario e quello assicurativo. Tali sinergie saranno stabilite in un apposito protocollo d’intesa, che gli organi esecutivi di Abi e Ania si sono impegnati a firmare. È previsto l’avvio di un processo di consultazione reciproca che, nel rispetto della sfera di intervento di ciascuna associazione, consenta di definire preventivamente strategie condivise e linee d’azione unitarie su temi di comune interesse; l’attivazione di opportune forme di interazione e di collaborazione tra gli organi di governance e le strutture operative. A tale scopo le due associazioni si impegnano ad invitare in via permanente i Presidenti alle riunioni dei rispettivi Comitati esecutivi. Inoltre saranno organizzati incontri periodici con la partecipazione dei Presidenti e dei Direttori generali, al fine di definire le linee necessarie a realizzare i collegamenti tra gli uffici sui temi di comune interesse. Il piano d’azione per i servizi finanziari, l’evoluzione degli assetti di vigilanza a livello nazionale ed europeo, la better regulation, il mercato del lavoro e le relazioni con le organizzazioni sindacali, sono le principali questioni sulle quali Abi e Ania avvieranno la collaborazione. Abi e Ania, insieme, si propongono di avviare una più stretta collaborazione con le altre associazioni imprenditoriali per trattare congiuntamente i temi di interesse comune al mondo delle imprese. .  
   
   
BANCHE: ABI FRIULI, PER IL 2007 NUOVA SPINTA AI RAPPORTI CON IMPRESE E PROFESSIONISTI  
 
 Udine, 27 marzo 2007 - Proseguire il dialogo con le imprese e gli ordini professionali sul territorio per consolidare uno spirito di sistema a livello locale e rafforzare le occasioni di crescita dell’economia regionale. Con questo obiettivo, negli scorsi giorni, si è riunita a Udine la Commissione regionale Abi Friuli Venezia Giulia, presieduta da Roberto Dal Mas, per impostare l’agenda 2007 su temi di interesse comune, in particolare con i settori produttivi: dai rapporti banche-imprese nell’ottica di Basilea2 al ruolo dei Confidi, dal nuovo diritto fallimentare all’internazionalizzazione alla nuova 488. Per Dal Mas, “si conferma l’attenzione del settore bancario verso le esigenze di sviluppo economico del territorio. In questo senso, un dialogo costante e relazioni sempre più forti con tutti i principali attori economici e sociali che operano nella regione sono fondamentali per non perdere il treno della ripresa. Le banche continueranno a fare la loro parte”. Dai dati dell’ultimo rapporto dell’Osservatorio permanente Banche-imprese (costituito da Abi e 13 associazioni imprenditoriali) emerge, infatti, che i finanziamenti bancari all’economia regionale sono ammontati a 25,8 miliardi di euro a settembre 2006 (+6,6% rispetto a settembre 2005). Complessivamente alle famiglie sono andati 7,6 miliardi (in crescita dell’8,2%), mentre le imprese hanno raccolto 15,6 miliardi per un aumento del 4,3%. In sintesi i dati per i comparti produttivi: Artigianato: 1,6 miliardi di euro (in aumento dell’5,2% tra settembre 2005 e settembre 2006); Agricoltura, silvicoltura e pesca: 909 milioni (+13,1%); Commercio e alberghiero: 2,7 miliardi (+6,8); Edilizia: 1,6 miliardi (+15,6%). .  
   
   
RICERCA DELLA MERCHANT BANK MILANESE LA COMPAGNIA FINANZIARIA FAME DI CAPITALI NELLE MEDIE IMPRESE: 1 SU 2 PENSA A BORSA O PRIVATE EQUITY  
 
Milano, 27 marzo 2007 — Torna la voglia di Borsa fra le medie imprese italiane: una su due pensa di quotarsi, anche se solo un terzo entro i prossimi due anni. Grande apertura anche all´ingresso di fondi di private equity, visti con favore da 48 imprese su 100. È quanto emerge da una ricerca della banca d´affari milanese La Compagnia Finanziaria, presentata oggi al convegno "L´ora dei Capitali", presso la Borsa Italiana. L´indagine è stata condotta fra 250 top manager di imprese italiane di media taglia (da 100 a 900 milioni di fatturato). Nel dettaglio: fra le aziende interessate alla Borsa circa un terzo pensa di quotarsi nei prossimi due anni, mentre quasi la metà (47%) si pone un orizzonte di 5 anni e un quarto non è in grado di specificarlo. Nonostante il ritrovato appeal del listino, i nuovi mercati creati da Borsa Italiana sono ancora poco noti. Solo il 30% delle imprese interpellate, infatti, dichiara di conoscere l´Expandi e il 15% il nuovissimo Mac. Ma quali vantaggi vedono le medie imprese italiane nella quotazione? Innanzi tutto l´opportunità di incrementare i mezzi propri (71%), poi la possibilità di una valorizzazione interessante della società (64%). Molto apprezzati anche le opportunità di crescita per via esterna attraverso operazioni di concambio azionario (43%) e i vantaggi derivanti da visibilità e prestigio (42%). Chi rifiuta la quotazione, invece, vede come svantaggi soprattutto la forte pressione sulle performance di breve periodo (75%), la necessità di dare frequenti e dettagliate informazioni al mercato (45%) e i costi elevati dell´operazione (42%). Ancora poco diffuso fra le medie imprese italiane il ricorso ad advisor per le operazioni di internazionalizzazione e le acquisizioni. Solo il 28% degli intervistati da La Compagnia Finanziaria ne ha già uno. Molte anche le medie aziende (48%) che pensano di valutare in futuro l´ingresso nel capitale, anche con quote di minoranza, di un fondo di private equity. I principali vantaggi? Al primo posto il capitale per realizzare la strategia di crescita (79% fra coloro ,che sono interessati al private equity). Altri elementi importanti sono il supporto nel processo di internazionalizzazione (71%) e l´impulso al miglioramento dei processi aziendali e al rafforzamento della struttura manageriale (42%) Elementi frenanti, invece, sono la limitazione dell´autonomia gestionale (36%), gli eventuali obblighi di co-vendita legati alla necessità del fondo di disinvestire a medio termine (27%) e la valutazione della società meno interessante rispetto a quella di un partner industriale (18%). "Questi dati confermano una decisa apertura al mercato dei capitali, prima sconosciuta alle medie imprese italiane!", osserva Stefano Di Tommaso, amministratore delegato de La Compagnia Finanziaria, "Le necessità segnalate dai top manager mostrano chiaramente, e finalmente, una forte tendenza all´internazionalizzazione e alla crescita dimensionale, percepita soprattutto tra le imprese che hanno subito la concorrenza più agguerrita". "L´analisi degli strumenti finanziari a disposizione delle medie imprese", aggiunge Di Tommaso, "mette in evidenza la possibilità concreta di creare maggior valore azionario, come dimostrano le ottime performance medie delle imprese che hanno già aperto il capitale al mercato". Torna la voglia di Borsa Pensate di prendere in considerazione la quotazione in Borsa?
Riposta o/o
50
No 50
per il listino progetti e medio termine Se pensate alla quotazione, entro quanto tempo?
Risposta %
Due anni 33
Cinque anni 47
Più avanti 20
nuovi mercati ancora poco conosciuti Cnnnscete le onnortunità offerte dai nuovi mercati di Borsa Italiana, Expandi e Mac?
Risposta* %
Expandi 30
Mac 15
No 65
i vantaggi della quotazione. Quali vantaggi vedete nella quotazione della vostra azienda in Borsa?
Vantaggi (fra chi ha risposto così)* o/o
Opportunità di raccogliere mezzi propri 71
Valorizzazione interessante dell´azienda 64
Opportunità di crescita per via esterna attraverso operazioni di concambio azionario 43
Maggiore visibilità e prestigio 42
Possibilità di incentivare manager e dipendenti con stock option 14
La possibilità di rendere smobilizzabile il vostro investimento 7
e gli svantaggi del listino Quali sono invece gli svantaggi che vedete nella quotazione della vostra azienda in Borsa?
Svantaggi (fra chi ha risposto così)* %
La pressione sulle performance di breve periodo 75
La necessità di continua e dettagliata informativa al mercato 45
I costi della quotazione 42
advisor cercasi Avete un advisor finanziario per operazioni di internazionalizzazione o acquisizione?
Risposta %
28
No 72
porte aperte al private equity Pensate di valutare in futuro l´ingresso nel capitale della vostra azienda, anche con quote di minoranza, di un fondo di private equity?
Risposta
48
No 52
porte aperte al private equity. Se sì, quali vantaggi vedete?
Vantaggi (fra chi ha risposto così)* %
Maggiore capitale per realizzare la strategia di crescita interna 79
e/o per acquisizioni
Supporto nel processo di internazionalizzazione 71
Impulso al miglioramento dei processi aziendali di 42
programmazione e controllo e al rafforzamento della struttura manageriale
La possibilità di incrementare il capitale senza l´ingresso di 21
partner industriali
Avere un partner per la quotazione in Borsa 12
A possibilità di disinvestire parte del capitale 10
. Ma non da tutti se no, per quali motivi?
Svantaggi (fra chi ha risposto così)* %
Limitazione dell´autonomia gestionale 36
Eventuali obblighi di co-vendita legati alla necessità del fondo di 27
disinvestire a medio termine
Obbligo di dare al nuovo socio un´informativa periodica dettagliata 9
Valutazione della società meno interessante rispetto a quella di un 18
partner industriale
.
 
   
   
RICERCA DELLA MERCHANT BANK MILANESE LA COMPAGNIA FINANZIARIA FUSIONI BANCARIE? PER 7 MEDIE IMPRESE SU 10 MIGLIORA L´OFFERTA DI CREDITO  
 
Milano, 27 marzo 2007 - Le fusioni bancarie non spaventano le medie imprese italiane, che confermano la fame di capitali per sostenere la crescita. Fra le medie imprese, 7 su 10 giudicano più propositive le banche nella concessione di crediti, negli ultimi due anni. E il 55% valuta in modo positivo il riflesso per le proprie attività delle concentrazioni bancarie. È quanto emerge da una ricerca della banca d´affari milanese La Compagnia Finanziaria, presentata oggi al convegno "L´ora dei Capitali", presso la Borsa Italiana. L´indagine è stata condotta fra 250 top manager di imprese italiane di media taglia (da 100 a 900 milioni di fatturato). I motivi del favore verso le concentrazioni bancarie? Al primo posto (67%) la maggiore disponibilità di lotti importanti di finanziamento di progetti specifici senza essere obbligati a coinvolgere altri istituti. Il 50% degli intervistati valuta poi la possibilità di ridurre gli oneri complessivi di gestione del rapporto banca/impresa. "Sembra proprio di ascoltare il "de profundis" del fido multiplo", osserva Stefano Di Tommaso, amministratore delegato de La Compagnia Finanziaria, "sul quale molte medie imprese italiane hanno fondato la propria strategia finanziaria in passato". Fra chi, invece, ha registrato effetti negativi dalle concentrazioni bancarie, prevale il timore che un doppio fido con due banche che si fondono si riduca significativamente (67%). Vengono poi segnalati il pericolo di una maggiore dipendenza da un singolo istituto (58%) e minori margini di trattativa (55%). Del resto solo un terzo (36%) delle imprese intervistate da La Compagnia Finanziaria accetterebbe di lavorare con una sola banca per oltre la metà del proprio indebitamento. "È un chiaro segnale di cautela", osserva Di Tommaso che prosegue "le medie aziende si stanno preparando a gestire attivamente i paletti più rigidi sulla concessione dei crediti imposti dalle metodologie di attribuzione del rating legate all´accordo Basilea 2". L´86% degli intervistati, infatti, ha dichiarato di conoscere i principali criteri sui quali si basa il rating bancario. Per adeguarsi a Basilea 2 le medie aziende puntano oggi su una migliore composizione dell´indebitamento con un allungamento della vita media dei prestiti (89%). Ma soprattutto dichiarano di aver decisamente aumentato la frequenza dell´informativa alle banche e migliorato la qualità della comunicazione finanziaria (72%). Solo in un terzo dei casi (36%), invece, hanno dichiarato di aver sentito la necessità di accrescere la patrimonializzazione aziendale. Discorso a parte merita l´attenzione che è derivata ai manager intervistati dal nuovo contesto della disciplina di concessione del credito il 36% degli intervistati ha preferito migliorare l´estetica del proprio bilancio con la strategia di scorporare (o cedere) i cespiti non strategici, ma sembra un dato destinato ad aumentare. Quasi tre quarti (74%) delle aziende interpellate da La Compagnia Finanziaria ha dichiarato, infatti, che gli immobili strumentali sono stati acquisiti in proprietà dall´azienda o attraverso contratti di leasing. Oltre la metà delle medie aziende (58%) pensa di scorporare gli immobili nel prossimo futuro per migliorare gli indici di bilancio. Il 42%, invece, li manterrà in azienda, per evitare il costo dell´affitto (25%) o per non peggiorare il merito di credito (17%). La cessione di crediti pro-soluto desta un crescente interesse (50%), ma una parte delle aziende (15%) lamenta di non avere ancora ricevuto proposte soddisfacenti dal sistema finanziario. "Un altro dato estremamente interessante", sottolinea Di Tommaso, "sono le operazioni di finanziamento con emissione di obbligazioni, prestito mezzanino o altri strumenti ibridi, che cominciano a diffondersi in Italia, come confermano recenti studi". Oltre la metà delle imprese intervistate (55%) si dice interessata a questi strumenti, anche se un quarto dei manager afferma di non aver ricevuto offerte o di non averle giudicate convenienti. Il maggiore freno restano i costi (45%). Migliora l´offerta delle banche Avete riscontrato da parte delle banche un atteggiamento maggiormente propositivo per la concessione del credito nel corso degli ultimi 2 anni?
Giudizio %
70
No 30
Concentrazioni bancarie positive Che riflesso hanno sulla vostra azienda le recenti operazioni di concentrazione bancaria?
Riflesso %
Positivo 55
Negativo 45
Cosa cambia con le concentrazioni bancarie Effetti per le aziende
Positivi (fra chi ha risposto così)* %
più credito per lotti importanti di finanziamento di progetti specifici 67
senza coinvolgere più istituti minori oneri di gestione dei rapporti bancari 50
opportunità di creare un rapporto di "hausbank" con un singolo 17
istituto Negativi (fra chi ha risposto così)* %
maggiore dipendenza da un singolo istituto 58
minore possibilità di trattare le condizioni con i diversi istituti 55
rischio che 1 milione di fido da due diverse banche che si fondono si 67
riduca a 1,5 milioni complessivi____________
Rapporti bancari plurimi preferiti Accettereste di lavorare con un unica banca per più della metà del vostro indebitamento?
Risposta________________________________________ %
Sì______________________________________________ 36
No 64
Rating sempre più diffusi Conoscete i principali criteri su cui si basa il rating bancario della vostra azienda?
Risposta %
86
No 14
In pista per Basilea 2 In vista di "Basilea 2" quali misure state adottando?
Misure* %
maggiore frequenza e migliore qualità dell´informazione alle banche 72
migliore composizione dell´indebitamento, con un allungamento della vita 89
media
maggiore patrimonializzazione 36
diminuzione del volume dell´attivo di bilancio, con operazioni quali 36
scorporo di specifici asset come immobili e marchi
L´immobile fa patrimonio Gli immobili della vostra azienda sono in prevalenza di proprietà e/o in leasing?
Risposta %
74
No 26
Come migliorare gli indici di bilancio State pensando di migliorare gli indici di bilancio scorporando gli immobili dall´azienda?
Risposta
58
no, perché temiamo che in tal modo diminuisca il merito di credito 17
dell´azienda
no, perché il conto economico della nostra azienda sarebbe gravato dai 25
relativi canoni di locazione
Piace la cessione crediti Siete interessati ad una cessione di crediti pro soluto?
Risposta
50
sì, ma non abbiamo ricevuto proposte soddisfacenti 15
No, perché troppo onerosa 35
Si diffonde alternativa State valutando operazioni di finanziamento mezzanino o con obbligazioni convertibili o con altri strumenti ibridi di patrimonializzazione?
Risposta
30
sì, ma non abbiamo ricevuto proposte soddisfacenti 25
No, perché troppo onerosa 45
Fonte: Ricerca "Medie imprese e finanza" - La Compagnia Finanziaria, 2007 * Il totale non è uguale a 100 poiché possibile l´opzione risposta multipla .
 
   
   
F.A.R.O. 2007: IL 30 MARZO SI APRE LA NUOVA EDIZIONE DELL’OSSERVATORIO DELLE MATERIE PRIME, MOMENTO D’INCONTRO TRA ECONOMISTI, ANALISTI, IMPRENDITORI, RESPONSABILI ACQUISTI E RAPPRESENTANTI DELLE ISTITUZIONI E LUOGO DI ECCELLENZA PER COMPRENDERE I MECCANISMI DI MERCATO  
 
Lainate (Mi), 27 marzo 2007 - I recenti movimenti delle borse mondiali (sia azionarie sia merci) hanno nuovamente affermato la necessità per le aziende industriali di seguire costantemente i mercati. La correlazione tra l’attività degli operatori finanziari (es. Hedge Fund) e gli andamenti delle materie prime è infatti sempre più elevata. Il cedimento delle borse dello scorso 27 Febbraio – con conseguenti perdite fino al 10% per Eurostoxx 50 e Dowjones nelle due settimane successive – ha immediatamente impattato sulle materie prime con massicce prese di profitto. Basti pensare al rame aumentato del 18% in tre settimane - dai 5. 660 $/mt del 21 Febbraio ai 6. 650 $/mt del 19 Marzo. L’intervento di Andrea Guarneri – Analista di Kommodities Partner Sa - , illustrerà quali sono le cause e i collegamenti di questi movimenti mettendo in evidenza i segnali da cogliere da parte degli operatori industriali. Il binomio mercati azionari e materie prime, deve sempre essere accompagnato da uno sguardo verso lo stato dell’economia mondiale. F. A. R. O. È l’unico Osservatorio in Italia ove sia possibile ascoltare la view internazionale dalla voce di Arrigo Sadun, Direttore per l’Italia del Fondo Monetario Internazionale. Fonte autorevole e di elevato livello, relatore stabile di F. A. R. O. Che, in esclusiva per la giornata del 30 Marzo, a Brescia presso il Museo della Mille Miglia venerdì 30 Marzo 2007, a partire dalle ore 14:00, illustrerà quanto emerso dal recentissimo rapporto sull’Italia redatto dal Fondo Monetario. La partecipazione di Valeria Gattai (Isesao Bocconi) e di Stefano Caldirola (Responsabile Ricerche e Seminari della Camera di Commercio Indiana per l’Italia) permetteranno ai presenti di avere un quadro esaustivo e aggiornato sullo situazione economica di Cina e India, con particolare attenzione ai comparti delle Materie Prime e alle possibilità di business con questi due paesi in costante crescita. L’intervento di Stephen Welham, Carbon Trader di Ambrian Commodities Limited illustrerà il funzionamento dello Schema Europeo di Emission Trading, il mercato legato alla vendita e all’acquisto di quote di emissione di anidride carbonica, derivante dall’applicazione del protocollo di Kyoto, che oggi coinvolge le aziende operanti nei settori energia, combustione, raffinazione, produzione di ferro e acciaio, vetro, ceramica, cemento e calce, pasta di carta, carta e cartoni. La tavola rotonda ed il successivo dibattito saranno moderati da Sissi Bellomo del Il Sole 24 Ore, specializzata sulle materie prime. Scaletta Degli Interventi - Moderati da Sissi Bellomo (Giornalista de Ilsole24ore) View Mercati Azionari e Materie Prime (Andrea Guarneri – Analista Kommodities Partners sa); Emission Trading: presentazione dello schema europeo (Stephen Welham– Carbon Trader, Ambrian Commodities Limited); Il mercato indiano nel contesto mondiale: business perspectives (Stefano Caldirola – Responsabile Seminari e Ricerche Camera di Commercio Indiana per l´Italia); Cina: quadro macroeconomico e aggiornamenti (Valeria Gattai – Ricercatrice Isesao Bocconi); Congiuntura Italiana e Internazionale (Arrigo Sadun – Direttore per l’Italia del Fondo Monetario Internazionale). F. A. R. O. 2007 gode del consolidato patrocinio di Assomet e dei nuovi di Amafond, Assites, Assofermet, Assofond; continua inoltre la collaborazione con Ilsole24ore e la piattaforma www. Metalli24. It, per la quale sarà allestita una postazione con personale specializzato de Ilsole24ore a disposizione per fornire demo e dettagli; inoltre a tutti i presenti all’incontro del 30 Marzo sarà offerta la possibilità di attivare una prova gratuita dei servizi online. La partecipazione agli incontri dell’Osservatorio F. A. R. O è riservata ai soli iscritti. Per ogni ulteriore informazione, incluse le modalità di iscrizione, la Segreteria Formazione di Kauffmann&sons è disponibile al numero 02. 9379. 7000 (formazione@kes. It). .  
   
   
MPS LEASING & FACTORING, VOLA L’UTILE NETTO 2006 (10,7 MILIONI DI EURO) MARGINE D’INTERMEDIAZIONE +16,1% RISULTATO NETTO DELLA GESTIONE FINANZIARIA +84,4%  
 
Siena, 27 marzo 2007 - Il consiglio di amministrazione di Mps Leasing & Factoring, presieduto da Massimo Bernazzi, ha approvato il progetto di bilancio al 31 dicembre 2006, presentato dal direttore generale Gianfranco Antognoli. I risultati commerciali realizzati nel corso del 2006 hanno permesso a Mps Leasing & Factoring di confermarsi come un importante operatore del mercato italiano del leasing e del factoring. Nel 2006 sono stati stipulati 8. 121 nuovi contratti di leasing per un valore complessivo di 1. 154 milioni di euro, dati che mostrano una leggera riduzione rispetto all’anno precedente, determinata dalle incertezze derivanti dalle innovazioni fiscali introdotte nel corso dell’esercizio. Relativamente al factoring, Mps L&f ha conseguito oltre 4,3 miliardi di euro di turnover nel 2006 in crescita di quasi il 6% rispetto all’anno precedente. Grazie all’attività commerciale al 31 dicembre 2006 i crediti verso clientela hanno raggiunto il valore di 4. 409 milioni di euro, in crescita del 4,2% rispetto al 2005. I risultati economici evidenziano una significativa crescita dei principali aggregati rispetto all’esercizio precedente. Il margine di interesse, pari a 90,6 milioni di euro, cresce del 10,6%, il margine di intermediazione manifesta un incremento del 16,1% attestandosi a 98,4 milioni di euro. Le rettifiche di valore sui crediti ammontano a 29 milioni di euro in decisa riduzione rispetto al 2005 (-38,4%), manifestando un miglioramento nella qualità del credito, che rappresenta uno dei principali punti di attenzione della Banca. Il rapporto tra rettifiche nette sui crediti e crediti verso clientela risulta pari a 66 bps contro i 112 bps nel 2005, la copertura dei crediti dubbi si mantiene su livelli elevati (75,03% per le sofferenze e 31,75% per gli incagli). Il risultato netto della gestione finanziaria si colloca a 69,4 milioni di euro, con una crescita di oltre l’84%. L’utile lordo è pari a 26,4 milioni di euro rispetto ai 7 milioni del 2005 (+277%), l’utile netto raggiunge 10,7 milioni di euro (234mila euro nel 2005, +4. 478%). Il cost/income ratio si colloca al 30,6%, manifestando un ragguardevole livello di efficienza operativa. Il patrimonio netto al 31/12/06, comprensivo dell’utile di esercizio, risulta pari a 279,5 milioni, con il Tier 1 ratio al 7,70% e il Total capital ratio al 10,39%. .  
   
   
MILANO ASSICURAZIONI S.P.A.: APPROVATI IL PROGETTO DI BILANCIO D’ESERCIZIO ED IL BILANCIO CONSOLIDATO DELL’ESERCIZIO 2006. PROPOSTO DIVIDENDO UNITARIO DI € 0,30 PER LE AZIONI ORDINARIE (+ 7,1%) E DI € 0,32 (+ 6,7%) PER LE AZIONI DI RISPARMIO  
 
Milano, 27 marzo 2007 - Sotto la presidenza di Fausto Marchionni si è riunito il 22 marzo il Consiglio di Amministrazione della Milano Assicurazioni S. P. A. Che ha esaminato ed approvato il progetto di bilancio 2006. Bilancio Civilistico - L’esercizio 2006 ha fatto registrare un utile netto di € mil. 195,5 (- 16,1%); da segnalare che il risultato 2005 beneficiava di un carico fiscale particolarmente ridotto a seguito del prelievo dal fondo imposte differite di € mil. 31,5, pari all’onere fiscale relativo alla parte non più imponibile della ripresa di valore effettuata nel 2004 sulle azioni Generali in portafoglio. A dati omogenei il risultato 2006 sarebbe in calo del 3%. Il risultato dell’attività ordinaria è stato pari a € mil. 286,6 (- 3,3%), con un decremento in parte dovuto ai maggiori allineamenti sul portafoglio obbligazionario effettuati nell’esercizio appena concluso. La raccolta premi ammonta complessivamente a € mil. 3. 330,1 (+ 0,8%), di cui € mil. 2. 729 (+ 1,1%) nei Rami Danni e € mil. 580 (- 2,4%) nei Rami Vita. Per ciò che concerne la raccolta del lavoro diretto nei Rami Danni, segnaliamo che il settore Auto ha totalizzato € mil. 1. 978,7 (+ 0,3%), mentre nel Non Auto sono stati raggiunti € mil. 750,4 (+ 3,2%). Complessivamente il numero dei sinistri denunciati aumenta dello 0,3%. In particolare nella Rc. Auto si evidenzia un decremento pari all’1,8%, con un aumento del costo medio dei sinistri pagati limitato al 3,4%, grazie sia al ridimensionamento del portafoglio flotte che alle azioni di risanamento effettuate nel corso dell’esercizio appena concluso. Il saldo tecnico netto dei rami Danni è stato pari a € mil. 142 (- 22,1%). Tale risultato è da un lato influenzato dal maggior peso degli oneri tecnici, come peraltro già evidenziato nei trimestri precedenti, dall’altro dall’andamento negativo registrato nell’ultimo trimestre dell’esercizio appena concluso relativamente ad alcuni settori di business del Ramo Rc. Generale. Nell’ambito del Lavoro diretto dei Rami Vita sono stati emessi premi per € mil. 580 con un decremento del 2,4%, dovuto al minor apporto delle polizze index/unit linked e di capitalizzazione (-8,4%). Da segnalare il buon incremento dei prodotti tradizionali, che fanno registrare una crescita del 2,8%. Il risultato tecnico evidenzia un utile di € mil. 52,1, in significativo aumento rispetto all’esercizio precedente (€ mil. 24,8) grazie, oltre che ai maggiori margini reddituali dovuti alla crescita del portafoglio di tipo tradizionale, al minor fabbisogno di riserve aggiuntive che hanno beneficiato della dinamica di rialzo dei tassi . Le spese di amministrazione, pari a € mil. 70, sono sostanzialmente in linea con l’esercizio precedente. L’incidenza sui premi, pari al 2,1%, è analoga a quella registrata a fine 2005. La gestione patrimoniale e finanziaria ha conseguito redditi netti pari a € mil. 323,2 (+ 12,3%). Il totale degli investimenti ha raggiunto € mld. 9,2 rispetto a € mld. 8,6 dell’esercizio 2005. Bilancio Consolidato - Il bilancio consolidato 2006, chiude con un utile netto di Gruppo di € mil. 247,9 contro € mil. 283,5 dell’esercizio precedente (- 12,6%). Nel confrontare il dato occorre considerare che l’utile dell’esercizio 2005 beneficiava di un carico fiscale particolarmente ridotto a seguito del prelievo dal fondo imposte differite di € mil. 31,5, pari all’onere fiscale relativo alla parte non più imponibile della ripresa di valore effettuata nel 2004 sulle azioni Generali in portafoglio. A dati omogenei iI risultato 2006 sarebbe in calo dell’1,7%. I principali aspetti che hanno caratterizzato il risultato conseguito nell’esercizio 2006 possono così riassumersi: La gestione assicurativa Danni chiude con un utile prima delle imposte di € mil. 292,7 (- 11,9%), riflettendo l’andamento tecnico fatto registrare dalla Capogruppo. Di conseguenza il Combined Ratio dell’esercizio 2006 risulta pari al 94,1% contro il 92,2% del precedente esercizio. Da un punto di vista strettamente industriale il Combined Ratio operativo peggiora leggermente, passando dal 90,2% al 90,8%, con un Loss Ratio che passa dal 72,3% al 72,7% ed un Expense Ratio sostanzialmente in linea con l’esercizio precedente (18,1% nel 2006 vs. 17,9% nel 2005). Il settore Vita fa emergere un utile prima delle imposte di € mil. 96,1 in significativo miglioramento rispetto al risultato 2005 (€ mil. 63. 2). Il dato comprende € mil. 9,5 relativi a Bipiemme Vita, di cui nel corso dell’esercizio la capogruppo Milano Assicurazioni ha acquisito una quota del 50%. A dati omogenei l’utile sarebbe di € mil. 86,6 comunque in netto miglioramento, grazie ai maggiori margini reddituali dovuti alla crescita del portafoglio di tipo tradizionale e al minor fabbisogno di riserve aggiuntive, che hanno beneficiato della dinamica di rialzo dei tassi. La gestione patrimoniale e finanziaria ha consentito di conseguire proventi netti da strumenti finanziari e investimenti immobiliari per € mil. 356,9 (+5,9%; + 2,1% a parità di area di consolidamento). Le imposte relative all’esercizio in corso ammontano a € mil. 142,4 e presentano una incidenza sull’utile lordo del 36,5%, superiore a quella del precedente esercizio che, come già ricordato precedentemente, era influenzato positivamente dal prelievo di € mil. 31,5 dal fondo imposte differite a fronte della parte non più imponibile della ripresa di valore operata nell’esercizio 2004 dalla capogruppo Milano Assicurazioni sulle azioni Generali in portafoglio. Il Consiglio di Amministrazione ha deliberato di proporre all’Assemblea degli Azionisti, convocata per il 24 aprile p. V. In prima convocazione alle ore 11 a Milano presso Atahotel Executive (26 aprile p. V. In seconda convocazione stessi luoghi ed orario), la distribuzione di un dividendo unitario di € 0,30 alle azioni ordinarie e di € 0,32 alle azioni di risparmio, la messa in pagamento del quale viene proposta a partire dal 10 maggio 2007 (data stacco 7 maggio 2007). Per l’esercizio 2005 erano stati distribuiti dividendi rispettivamente di € 0,28 ed € 0,30. L’assemblea è convocata anche in sede straordinaria per deliberare in ordine alla proposta di modifica dello Statuto Sociale, al fine, fra l’altro, dell’adeguamento alla c. D. “Legge sul Risparmio”. Evoluzione della gestione . Per il 2007, pur in presenza di un mercato estremamente competitivo, il Gruppo continuerà a perseguire una politica di assunzione dei rischi coerente con le linee guida contenute nel Piano Industriale del Gruppo Fondiaria-sai e volta a crescere nell´area retail del Non Auto nonché a migliorare la redditività del settore Auto. Considerato l´effetto one-off di alcuni fenomeni registrati nel corso del 2006 e alla luce dei buoni risultati ottenuti in alcune aree di business nelle quali è stata adottata una ferma politica di risanamento, riteniamo che l´evoluzione dell´anno in corso ci consentirà di migliorare gli obiettivi previsti. Il progetto di bilancio d’esercizio e di bilancio consolidato approvati oggi dal Consiglio di Amministrazione saranno messi a disposizione del pubblico nei termini previsti dalla vigente normativa presso la sede sociale e presso la Borsa Italiana S. P. A. In luogo della relazione trimestrale riferita al quarto trimestre 2006. .  
   
   
VITTORIA ASSICURAZIONI, RISULTATI 2006: UTILE CONSOLIDATO: 35,4 MILIONI DI EURO (-11,4%)  
 
 Milano, 27 marzo 2007 - Il Consiglio di Amministrazione della Vittoria Assicurazioni, riunitosi il 22 marzo sotto la presidenza del Prof. Luigi Guatri, ha esaminato i risultati relativi all’esercizio 2006. Il Consiglio proporrà all’Assemblea di aumentare per il tredicesimo anno consecutivo il dividendo mediante la distribuzione di 0,16 euro per azione (esercizio precedente 0,15 euro). Il dividendo sarà pagabile a partire dal 17 maggio 2007 con stacco cedola in data 14 maggio 2007. Bilancio Consolidato (principi contabili Ifrs) - L’utile consolidato ammonta a 35,4 milioni di euro (-11,4% sull’utile dell’esercizio precedente che ammontava a 40,0 milioni di euro), pari ad un Roe1 del 17,8% (24,2% nel 2005). Al miglioramento dei redditi del settore assicurativo cui hanno concorso per 8,1 milioni di euro i positivi risultati delle operazioni di private equity poste in essere dalle società collegate olandesi e lussemburghesi, fa riscontro una riduzione dei proventi del settore immobiliare derivante dalla diversa tipologia delle attività attualmente in corso, indirizzate prevalentemente ad operazioni di sviluppo e promozione (medio-lungo termine) piuttosto che al trading (breve termine); i relativi proventi pertanto si conseguiranno dilazionati nel tempo. La raccolta assicurativa globale al 31 dicembre 2006 ammonta a 587,5 milioni di euro (+6,6% rispetto alla raccolta dello scorso esercizio pari a 551,2 milioni di euro) e si riferisce per 570,8 milioni di euro a premi assicurativi e per 16,7 milioni di euro a contratti di investimento Index e Unit Linked e al Fondo Pensione Aperto Vittoria Formula Lavoro. I premi dei Rami Vita, lavoro diretto, ammontano a 115,0 milioni di euro con un incremento dell’1,5% rispetto all’esercizio precedente. La raccolta relativa ai contratti di investimento (polizze vita aventi natura finanziaria) è passata da 4,5 milioni di euro a 16,7 milioni di euro (+272,6%) grazie alla fattiva collaborazione della Rete Agenziale e ai buoni rendimenti dei prodotti commercializzati. I premi del lavoro diretto dei Rami Danni ammontano a 454,6 milioni di euro, con un incremento del 5,1%. I premi emessi dei Rami Auto registrano un incremento del 3,3%; in particolare il Ramo Corpi Veicoli Terrestri evidenzia un progresso del 3,7%, conseguito grazie al consolidamento degli accordi commerciali in corso e all’avvio di ulteriori accordi stipulati in questo esercizio. Il Ramo Responsabilità Civile Autoveicoli ha registrato un aumento del 5,7% dei veicoli/anno assicurati con un incremento premi pari al 3,0%. Insieme allo sviluppo cui hanno contribuito, tra l’altro, la costante attenzione dedicata agli ‘‘Affinity Groups’’ e il rafforzamento dell’organizzazione commerciale attraverso l’apertura di nuovi punti di vendita, si registra anche un miglioramento del 7,8% nella frequenza dei sinistri. I premi degli Altri Rami Danni ammontano a 130,8 milioni di euro, con un incremento del 9,8%. Il patrimonio netto di Gruppo ammonta a 226,3 milioni di euro con un incremento del 11,1%. Gli investimenti consolidati, pari a 1. 710,2 milioni di euro (+14,7%) sono riferiti per 116,1 milioni di euro (-5,5%) a investimenti con rischio a carico degli Assicurati e per 1. 594,1 milioni di euro a investimenti con rischio a carico del Gruppo (+16,6% rispetto al 31 dicembre 2005). I proventi patrimoniali netti, connessi a investimenti con rischio a carico del Gruppo, ammontano a 76,6 milioni di euro contro 96,5 milioni di euro nel precedente esercizio (-20,6%). Il risultato del settore immobiliare, al lordo delle imposte e delle elisioni intersettoriali, ammonta a 8,6 milioni di euro (45,7 milioni di euro al 31/12/2005), ed evidenzia componenti economici che, al lordo delle elisioni per operazioni infragruppo, comprendono: - margini su immobili per attività di trading (15,4 milioni di euro) e di sviluppo (0,4 milioni di euro) per un totale di 15,9 milioni di euro; - ricavi per servizi di intermediazione e gestione immobiliare per 4,1 milioni di euro e fitti attivi per 1,1 milioni di euro. Il settore immobiliare evidenzia una posizione finanziaria netta negativa pari a 48,9 milioni di euro in aumento di 32,8 milioni di euro rispetto al 31/12/2005 per effetto delle nuove iniziative di sviluppo intraprese nell’esercizio. Bilancio della capogruppo Vittoria Assicurazioni S. P. A. (principi contabili italiani) - L’utile della capogruppo Vittoria Assicurazioni S. P. A. , secondo i principi contabili italiani, ammonta a 27,4 milioni di euro, (+35,0% sull’utile dell’esercizio precedente che ammontava a 20,3 milioni di euro), pari ad un Roe del 17,1% (14,5% nel 2005). I premi emessi globali ammontano a 587,5 milioni di euro con un incremento del 6,6%. La massa gestita dei Rami Vita ammonta a 793,6 milioni di euro (+5,9%). Il rapporto sinistri a premi2 e il combined ratio3 dei Rami Danni, lavoro conservato, sono rispettivamente pari al 68,7% e al 98,1% rispetto al 67,2% e al 97,8% del precedente esercizio. I costi della struttura assicurativa diminuiscono la loro incidenza sui premi del periodo dal 9,3% al 9,1%. Il patrimonio netto della Capogruppo ammonta a 173,1 milioni con un incremento del 17,0%. Adesione al Codice di Autodisciplina delle Società quotate - Il Consiglio di Amministrazione ha deliberato di aderire alla nuova edizione del Codice di Autodisciplina delle Società Quotate nei termini e secondo le modalità di cui alla relazione sulla corporate governance che sarà presentata all’Assemblea. Convocazione Assemblea degli Azionisti e degli Obbligazionisti - L’assemblea degli Azionisti è convocata presso Palazzo Affari ai Giureconsulti, piazza Mercanti 2, Milano, venerdì 27 aprile 2007 alle ore 10. 30 in prima convocazione ed occorrendo sabato 28 aprile 2007, stessi ora e luogo, in seconda convocazione, per l’approvazione del bilancio e la nomina del Consiglio di Amministrazione e del Collegio Sindacale. L’assemblea degli Obbligazionisti è convocata a Milano, Via Caldera 21, presso la sede legale della Società, lunedì 16 aprile 2007 alle ore 15. 30 in prima convocazione ed occorrendo martedì 17 aprile 2007 stessi ora e luogo, in seconda convocazione, per deliberare sulla nomina del rappresentante comune dei portatori delle obbligazioni “Vittoria Assicurazioni S. P. A. Fixed / Floater 2001/2016 Subordinato Convertibile in Azioni Ordinarie”. .  
   
   
FITCH RATINGS: TREVI FINANCE 3 - “UPGRADE” A AAA SULLA CLASSE A E A AA- SULLA CLASSE B  
 
 Roma, 27 marzo 2007 – E’ stato reso noto il 23 marzo che l’agenzia internazionale Fitch Ratings ha migliorato i rating sulle classi A e B di Trevi Finance 3 e ha confermato i rating sulle classi B di Trevi Finance e di Trevi Finance 2. In particolare: 1. Trevi Finance Classe B è stato confermato a “Aaa”; 2. Trevi Finance 2 Classe B è stato confermato a “Aaa”: 3. Trevi Finance 3 Classe A è stato innalzato a “Aaa” dal precedente “Aa”; Classe B è stato innalzato a “Aa-” dal precedente “A”. L’aggiornamento dei rating da parte dell’Agenzia internazionale è stato determinato dall’ultimo performance report pubblicato da Capitalia Service Jv (servicer di Capitalia con rating Fitch “Rss2/css2”) sui recuperi al 31 dicembre 2006. L’innalzamento e la conferma dei rating riflettono l’andamento dei recuperi di tutte e tre le Trevi. .  
   
   
TAMBURI INVESTMENT PARTNERS S.P.A PROGETTO DI BILANCIO CIVILISTICO E CONSOLIDATO AL 31 DICEMBRE 2006 UTILE NETTO CONSOLIDATO PARI A 8,5 MLN EURO, IN AUMENTO DEL 107% RISPETTO AL 2005  
 
Milano, 27 marzo 2007 - Il Consiglio di Amministrazione di Tamburi Investment Partners S. P. A. Investment/merchant bank indipendente quotata sul mercato Expandi, organizzato e gestito da Borsa Italiana S. P. A. , riunitosi il 22 marzo 2007 a Milano, ha approvato la proposta di bilancio civilistico per l’esercizio 2006 che verrà sottoposto all’Assemblea degli azionisti convocata per il 27 aprile 2007 e il 16 maggio 2007, rispettivamente in prima e seconda convocazione, nonché il bilancio consolidato al 31 dicembre 2006. Risultati al 31 dicembre 2006 - L’utile netto consolidato 2006 è stato di 8. 566. 970 euro, in aumento del 107% rispetto ai 4. 132. 138 euro del 2005 e ciò con ricavi di investment banking che passano da 3. 403. 782 euro a 6. 571. 024 euro, con un incremento del 93% circa a fronte di costi per personale e servizi che passano da 4. 420. 008 euro a 5. 486. 046 euro, con un incremento del 24% circa e di proventi finanziari che passano da 7. 668. 650 euro a 11. 453. 242 euro, con un incremento del 49% ed imposte che passano da 637. 698 euro a 2. 132. 566 euro. L’utile netto di Tip è stato pari a 8. 032. 667 euro, in crescita del 74% rispetto al 2005. I risultati a dicembre 2006 sono la conseguenza di un notevole miglioramento in tutte le aree di attività; in particolare si è registrato un incremento del 50%, rispetto all’esercizio 2005, dei proventi finanziari che passano da 8. 124. 002 euro a 12. 188. 926 euro a fronte di costi operativi che passano da 1. 925. 734 euro a 1. 562. 421 euro. Tamburi & Associati nel corso del 2006 ha avuto ricavi in aumento del 32% a 7,4 milioni di euro ed un utile operativo in aumento del 41%, ad oltre 2,6 milioni di euro; nel corso del 2006 Tamburi & Associati, con la conclusione di 22 operazioni, è risultata al quarto posto nella classifica degli operatori di Mergers & Acquisitions in Italia, per numero di operazioni seguite. Viene proposta all’Assemblea dei soci la distribuzione di un dividendo di euro 0,050 per azione – il doppio di quanto distribuito nel 2006 – in pagamento il prossimo 10 maggio con data stacco cedola il 7 maggio nel caso in cui l’Assemblea degli azionisti si riunisca in prima convocazione e in pagamento il 24 maggio con stacco cedola il 21 maggio nel caso in cui l’Assemblea degli azionisti si riunisca in seconda convocazione. Investimenti in partecipazioni - Al 31 dicembre 2006 gli investimenti in partecipazioni a livello consolidato ammontavano a 119. 221. 636 euro, in crescita dell’86,3% rispetto ai 63. 985. 729 euro di fine 2005. Nel corso dell’esercizio sono stati effettuati 9 nuovi investimenti in società quotate e 5 investimenti in società non quotate di cui una – Arkimedica S. P. A. - ha ottenuto l’ammissione alle negoziazioni in Borsa nel mese di agosto 2006. A questi ultimi vanno aggiunti impegni ad investire ulteriori risorse nella operazione Borletti/printemps ed in una joint-venture con il gruppo Radici Finance nel settore delle energie alternative. Nel corso dell’esercizio i principali investimenti effettuati in società quotate hanno riguardato Datalogic S. P. A. , Mariella Burani Fashion Group S. P. A. , Marr S. P. A. , I. Net S. P. A. , Sol S. P. A. , Bolzoni Auramo S. P. A. , Noemalife S. P. A. E Polynt S. P. A. Nel corso dell’esercizio sono stati effettuati disinvestimenti nelle società Greenvision Ambiente S. P. A, Danieli S. P. A. , Nh Hoteles S. A. , Linificio e Canapificio Nazionale S. P. A. , Reply S. P. A. E Polynt S. P. A. Con plusvalenze complessive per 7,2 milioni di euro che, rispetto ai valori di carico, sono state del 62% circa. Globalmente nel 2006 Tip ha effettuato investimenti in partecipazioni per complessivi 59,9 milioni di euro e disinvestimenti per circa 18,9 milioni di euro. A seguito degli investimenti e dei disinvestimenti effettuati, la posizione finanziaria netta consolidata al 31 dicembre 2006 è di circa 70,5 milioni di euro, in diminuzione rispetto ai 119 milioni di euro di fine 2005. Il patrimonio netto consolidato a fine 2006 è di 197. 302. 610 euro, in crescita del 6,8% rispetto al 2005, dopo aver distribuito circa 2,7 milioni di euro di dividendi nel corso dell’esercizio. Il valore di carico delle partecipazioni in società quotate di Tip al 31 dicembre 2006 è pari a 85. 387. 608 euro, a fronte di un valore di mercato di 114. 867. 579 con una plusvalenza implicita di circa 29,5 milioni di euro. Tenuto conto che al 31 dicembre 2005 i plusvalori impliciti nelle partecipazioni quotate in portafoglio di Tip ammontavano a circa 22 milioni di euro e che nel corso del 2006 sono state realizzate plusvalenze per oltre 7,2 milioni di euro, l’incremento su base annua delle plusvalenze teoriche e realizzate – nel 2006 – di Tip è stato di oltre il 66,56% rispetto al valore di carico delle partecipazioni quotate. Alla data attuale i plusvalori impliciti nelle partecipazioni in portafoglio si sono ulteriormente incrementati. Il patrimonio netto di Tip a fine 2006 ammonta a 195. 593. 209 euro, in crescita di circa il 6,7% sul 2005. Fatti di rilievo avvenuti dopo la chiusura dell’esercizio 2006 - Il 27 febbraio 2007 è stato stipulato l’atto di fusione per incorporazione di Tamburi & Associati S. P. A. In Tamburi Investment Partners S. P. A. In pari data lo stesso atto è stato depositato dal notaio presso il Registro delle Imprese ed iscritto nel Registro stesso in data 28 febbraio 2007. Le operazioni effettuate dalla società incorporanda saranno imputate al bilancio della società incorporante a decorrere dal 1°gennaio del 2007. Ai fini fiscali gli effetti della fusione decorreranno dalla medesima data. A seguito dell´attuazione di quanto sopra Tamburi & Associati sarà una divisione di Tip e continuerà ad essere un marchio ed un logo da utilizzarsi per l´attività di investment banking. Nel periodo gennaio - marzo 2007 Tip ha acquistato ulteriori n. 199. 284 azioni di Nh Hoteles S. A. Per un esborso complessivo di circa 3,4 milioni di euro oltre a diritti di opzione per l’aumento di capitale in corso. Nel periodo gennaio – marzo 2007 Tip ha iniziato a costruire una posizione su una società italiana quotata, con un investimento di circa 3,5 milioni di euro. A valere sul piano di stock options in essere, nel corso del primo trimestre 2007 due dipendenti di Tamburi & Associati S. P. A hanno esercitato la propria tranche di opzioni, per un totale di n. 95. 000 azioni. A seguito di detto esercizio il capitale sociale della società è pari a 56. 923. 142,64 euro ed è costituito da n. 109. 467. 582 azioni. Evoluzione della gestione del 2006 - In termini di prospettive future, tra le questioni più rilevanti vi sono quella di concentrare ulteriori sforzi sulle partecipate, l’incremento delle partecipazioni in società non quotate e lo sviluppo di Secontip, società che, date le condizioni dei mercati, ha effettuato investimenti per un ammontare assai limitato. In merito all’attività di merchant banking si segnala che all’inizio del 2007 si è deciso di avviare anche un’attività di investimento azionario in ottica più tattica che di medio – lungo termine per cercare di cogliere ogni opportunità di sottovalutazione di società di piccola e media capitalizzazione e ciò indipendentemente dalla costruzione di un rapporto con il management/imprenditore secondo le tipiche linee e logiche di partnership di Tip. Allegati: sintesi di Stato Patrimoniale e Conto Economico consolidati e prospetti di Conto Economico e Stato Patrimoniale di Tip. .  
   
   
CONFERENZA SUI MOTIVI ALLA BASE DELLE SCELTE DI LOCALIZZAZIONE DELLA RICERCA DA PARTE DI MULTINAZIONALI  
 
Bruxelles, 27 marzo 2007 - Il 5 e 6 giugno si terrà ad Amburgo (Germania) una conferenza di due giorni sui motivi alla base delle scelte di localizzazione della ricerca da parte di multinazionali. La conferenza conclude Locomotive, un progetto finanziato dall´Ue volto a migliorare il dialogo tra i responsabili delle decisioni relative alla localizzazione della ricerca e sviluppo (R&s) di aziende globali, i responsabili politici regionali e i soggetti coinvolti nel trasferimento della conoscenza. Lo scopo della manifestazione è divulgare alcuni risultati del progetto al fine di favorire l´elaborazione di politiche regionali migliori che rendano l´Europa una base per la ricerca più interessante. Tra gli oratori che hanno confermato la loro partecipazione figurano dirigenti di importanti aziende globali. Per ulteriori informazioni visitare: http://www. Locomotive-project. Org/ .  
   
   
ATTO DI FUSIONE PER INCORPORAZIONE DI GIM - GENERALE INDUSTRIE METALLURGICHE S.P.A. IN INTEK S.P.A.  
 
Milano, 23 marzo 2007 – E’ stato reso noto che il 23 marzo è stato stipulato l’atto di fusione per incorporazione di Gim - Generale Industrie Metallurgiche S. P. A. (“Gim”) in Intek S. P. A. (“Intek”). La fusione, approvata dalle assemblee straordinarie degli azionisti di Intek e di Gim rispettivamente in data 17 e 16 gennaio 2007, avrà efficacia nei confronti dei terzi, ai sensi dell’art. 2504-bis c. C. , in data 31 marzo 2007. Si riassumono di seguito gli elementi principali dell’operazione di fusione per incorporazione di Gim in Intek (la “Fusione”). In esecuzione della Fusione: ai soci di Gim, portatori di azioni ordinarie, saranno assegnate n. 10 azioni ordinarie Intek di nuova emissione, del valore nominale di Euro 0,26 ogni n. 9 azioni ordinarie Gim possedute, del valore nominale di Euro 1,00; ai soci Gim, portatori di azioni di risparmio, saranno assegnate n. 10 azioni di risparmio Intek, del valore nominale di Euro 0,26 ogni n. 9 azioni di risparmio Gim possedute, del valore nominale di Euro 1,00; ai possessori di warrant Gim 2005 – 2008, saranno assegnati n. 10 warrant Intek 2005 – 2008 di nuova emissione (con un prezzo di esercizio pari a Euro 0,90) in sostituzione di n. 9 warrant Gim 2005 – 2008; saranno annullate, senza concambio, le azioni ordinarie Gim di proprietà di Intek alla data di efficacia della Fusione; saranno annullate, senza concambio, le azioni proprie che dovessero risultare detenute da Gim alla data di efficacia della Fusione; il capitale sociale di Intek sarà aumentato di nominali Euro 46. 470. 803,60, mediante emissione di n. 163. 554. 183 azioni ordinarie e di n. 15. 179. 677 azioni di risparmio non convertibili di nuova emissione del valore nominale di Euro 0,26 ciascuna, da riservare agli azionisti di Gim sulla base dei rapporti di cambio in precedenza indicati, alla data di efficacia della Fusione; il capitale sociale di Intek, sarà inoltre aumentato di un importo massimo di nominali Euro 30. 516. 803,72 mediante emissione di massime numero 117. 372. 322 azioni ordinarie del valore nominale di Euro 0,26, destinate al servizio dell’esercizio dei n. 117. 372. 322 Warrant Intek di nuova emissione; non è previsto conguaglio in denaro. Alla data di efficacia della Fusione, il capitale sociale di Intek sarà pari ad Euro 94. 360. 388,20, di cui nominali Euro 90. 413. 672,18 rappresentato da n. 347. 744. 893 azioni ordinarie del valore nominale di Euro 0,26 ciascuna e nominali Euro 3. 946. 716,02 rappresentato da n. 15. 179. 677 azioni di risparmio non convertibili del valore nominale di Euro 0,26 ciascuna, fatti salvi minimi aggiustamenti in tutti gli strumenti finanziari di cui sopra che potrebbero derivare dalla sistemazione dei resti frazionari. Le azioni Intek emesse per soddisfare il rapporto di cambio ed i Warrant Intek saranno messi a disposizione degli aventi diritto, in regime di dematerializzazione, per il tramite dei rispettivi depositari autorizzati aderenti a Monte Titoli Spa, a partire dal primo giorno di Borsa aperta successivo alla data di efficacia della fusione ovvero dal 2 aprile 2007. Agli azionisti Gim e ai possessori di Warrant Gim che, per effetto del rapporto di cambio, risultassero assegnatari di un numero non intero di azioni e di Warrant Intek, sarà assicurata, tramite l’intermediario autorizzato Euromobiliare Sim S. P. A. , un servizio per il trattamento delle frazioni senza aggravio di spese, bolli o commissioni. Si ricorda inoltre che in data 15 marzo 2007 Borsa Italiana S. P. A. Ha emesso il provvedimento di ammissione a quotazione nel Mta delle azioni di risparmio Intek e dei Warrant Intek che saranno emessi in esecuzione della Fusione. Si segnala infine che, a partire dalla data di efficacia della Fusione, sarà vigente lo Statuto Sociale adottato dall’assemblea Straordinaria di Intek in data 17 gennaio 2007. .  
   
   
PANARIAGROUP INDUSTRIE CERAMICHE S.P.A.: APPROVA IL PROGETTO DI BILANCIO AL 31 DICEMBRE 2006. RICAVI NETTI DELLE VENDITE E DELLE PRESTAZIONI CONSOLIDATI PARI A 351,6 MILIONI DI EURO (+45,4% RISPETTO ALL’ESERCIZIO 2005).  
 
Milano, 27 marzo 2007 - Il Consiglio di Amministrazione di Panariagroup Industrie Ceramiche S. P. A. , Gruppo attivo nella produzione e distribuzione di materiale ceramico per pavimenti e rivestimenti di fascia alta e lusso, ha approvato il 23 marzo il Progetto di Bilancio 31 dicembre 2006, redatto secondo i principi contabili internazionali (Ifrs). Il Consiglio di Amministrazione di Panariagroup proporrà all’Assemblea degli Azionisti che si terrà in data 27 aprile 2007, la distribuzione di un dividendo pari a 0,19 centesimi per azione ordinaria (invariato rispetto all’esercizio precedente) con stacco della cedola in data 21 maggio 2007 e in pagamento in data 24 maggio 2007. Nel 2006 è proseguita con successo l’espansione internazionale del Gruppo con l’importante acquisizione nel febbraio del 2006 della società statunitense Florida Tile e con il consolidamento progressivo della presenza su tutti i principali mercati europei. Nell’ambito del processo di razionalizzazione delle attività estere il Gruppo ha portato a termine il piano di riassetto organizzativo con la costituzione negli Stati Uniti di una holding, Panariagroup Usa Inc. , che controlla al 100% Florida Tile e Lea North America, e con l’operazione di fusione in Portogallo tra Maronagres e Novagres in un’unica società chiamata Gres Panaria Portugal S. A. Il nuovo assetto del gruppo vede la capogruppo Panariagroup Industrie Ceramiche S. P. A. , che produce e commercializza attraverso i marchi Panaria, Lea, Cotto d’Este e Fiordo, controllare integralmente Panariagroup Usa (che detiene al 100% le due società Florida Tile e Lea North America) e Gres Panaria Portugal S. A. (società di riferimento dei marchi Margres e Novagres). L’esercizio 2006 si è chiuso con il raggiungimento di importanti obiettivi di sviluppo confermati da un significativo incremento del volume d’affari e dalla realizzazione di buoni risultati reddituali. I ricavi netti totali hanno raggiunto i 351,6 milioni di Euro, con un incremento del 45,4% rispetto ai 241,7 milioni di Euro dell’esercizio 2005, il margine operativo lordo di 49,9 milioni di Euro è in crescita rispetto all’anno precedente del 14,2%, l’utile netto consolidato pari a 18,1 milioni di Euro cresce dello 0,3% rispetto all’esercizio 2005. “I buoni risultati conseguiti nel 2006 – ha affermato Giuliano Mussini, Presidente di Panariagroup – confermano la validità strategica del processo di internazionalizzazione, che ci ha permesso di incrementare sia il volume d’affari che le quote di mercato posizionando Panariagroup tra i principali operatori mondiali del settore. ” “Nel 2007 – ha concluso Mussini – proseguirà il processo di consolidamento e crescita nei mercati in cui attualmente operiamo, prestando però attenzione anche a quelli in cui si registrano importanti utilizzi di materiale ceramico. ” Ricavi - I ricavi netti delle vendite hanno registrato un crescita complessiva del 45,4% passando da 241,7 milioni di Euro realizzati nel 2005 a 351,6 milioni di Euro al 31 dicembre 2006; la variazione è riconducibile al consolidamento di Novagres e Florida Tile e alla crescita organica del Gruppo pari a 8,4 milioni di Euro (+4%). Il nuovo assetto del Gruppo conferisce un maggiore equilibrio e una migliore diversificazione del rischio su tre principali poli di riferimento: il mercato italiano, il mercato Usa e il mercato europeo. Il fatturato consolidato può essere quindi ripartito secondo queste tre principali aree geografiche: Italia - sul mercato italiano, che rimane il principale mercato di riferimento, l’incidenza sul totale dei ricavi passa dal 42% del 2005 al 30% del 2006 esclusivamente per l’effetto diluitivo generato dalle acquisizioni effettuate. In questo importante mercato Panariagroup nel 2006 è cresciuta complessivamente del +3,4%. Usa - il mercato Usa, grazie all’apporto di dieci mesi di fatturato 2006 della neo-consolidata Florida Tile, cresce in maniera rilevante con i ricavi che passano dai 24,2 milioni di Euro del 2005 ai 90,7 milioni di Euro del 2006. L’incidenza sul fatturato complessivo raggiunge così il 26%. Europa - sui mercati europei continua la crescita con un’incidenza sul fatturato complessivo pari a circa il 40%. In particolare, il Portogallo rappresenta il primo mercato europeo del Gruppo: grazie alla crescita di Margres sul mercato interno e all’acquisizione di Novagres i ricavi lordi passano da 17,1 milioni di Euro a 36,9 milioni di Euro. Eccellenti crescite sono state registrate anche sugli altri mercati europei occidentali: in tale area, sono da rimarcare la consistente ripresa del mercato tedesco, gli ottimi risultati conseguiti in Francia e il significativo sviluppo riportato in Belgio ed Olanda. Margini Reddituali - Il Margine operativo lordo si attesta a 49,9 milioni di Euro, in crescita del + 14,2% rispetto ai 43,7 milioni di Euro dell’esercizio 2005 e il Margine operativo netto passa da 29,5 milioni di Euro a 31,7 milioni di Euro al 31 dicembre 2006, registrando una crescita del + 7,2%. La diluizione della marginalità in termini relativi rispetto all’anno precedente deriva dall’inserimento nell’area di consolidamento di Florida Tile; questa società rappresenta per il Gruppo un investimento strategico per i piani di sviluppo futuri e i cui effetti positivi sono attesi in misura consistente a partire dal 2008. Utile Netto Consolidato - L’utile al netto delle imposte risulta pari a 18,1 milioni di Euro, in crescita dello 0,3% rispetto ai 18 milioni di Euro dell’esercizio 2005. Posizione Finanziaria - La Posizione finanziaria netta del Gruppo, infine, registra un saldo passivo di 66,9 milioni di Euro al 31 dicembre 2006. Patrimonio Netto - Il patrimonio netto del Gruppo è pari a 151,6 milioni di Euro al 31 dicembre 2006 rispetto ai 143,2 milioni di Euro al 31 dicembre 2005. Evoluzione Prevedibile Della Gestione Nel corso del 2007 verrà portato a termine il processo di riorganizzazione di Florida Tile già in atto attraverso una serie di interventi strategici ed organizzativi, che si prevede determineranno i primi importanti effetti positivi sul risultato economico di Florida Tile a partire dalla seconda parte del 2007. Riorganizzazione Florida Tile - Il processo di riorganizzazione di Florida Tile prevede una serie di passaggi importanti che caratterizzeranno tutto il 2007: fermata definitiva dello stabilimento di Shannon, dedicato alla produzione di pavimenti in moncottura rossa, nel mese di Febbraio 2007; partenza della nuova linea di gres porcellanato ad elevato grado tecnologico nello stabilimento di Lawrenceburg, nel mese di Giugno 2007; partenza del nuovo sistema informativo, nel mese di Marzo 2007; graduale uscita dell’attuale top management, con l’inserimento di nuovi dirigenti: tale processo, già avviato nel mese di Febbraio 2007, si completerà entro il mese di Maggio 2007. .  
   
   
INDAGINE SULLA RICCHEZZA DELLE REGIONI EUROPEE  
 
Milano, 27 marzo 2007 - La regione più ricca d’Europa, in termini di reddito disponibile per abitante (calcolo basato sulla parità del potere di acquisto), é quella di Londra (con quasi 20 mila euro), seguita dall’inglese South East, dalla Île de France, dall’Emilia Romagna e dalla Lombardia. Rispetto al 2000, la Lombardia mantiene la sua posizione mentre l’Emilia Romagna perde un posto. Tra le prime 15 regioni più ricche d’Europa, ben 6 sono italiane (oltre alla Lombardia e all’Emilia Romagna, anche la Valle d’Aosta, la Liguria, il Piemonte e il Friuli Venezia Giulia). La Lombardia stacca inoltre tutti gli altri motori d’Europa, con un reddito pro-capite di 1. 000 euro superiore a quello del Baden-württemberg, di 2. 500 euro rispetto al Rhône-alpes e di oltre 3. 500 se consideriamo la Cataluña (14. 732 euro, al 55° posto). Sono questi alcuni dei dati che emergono da un’elaborazione della Camera di commercio di Milano, attraverso il Lab Mim, su dati Eurostat tratti dal rapporto “Regions: Statistical yearbook 2006. Data 1999-2004” (ottobre 2006) e relativi a 167 regioni europee (Ue12, comprese le regioni dei paesi neo-ammessi dell’Est Europa: Repubblica Ceca, Slovacchia, Polonia, Ungheria e Romania; tra le regioni italiane non ci sono i dati per il Trentino Alto Adige). In occasione del cinquantesimo anniversario della firma del Trattato di Roma festeggiato in questi giorni in tutta Europa. “La dimensione europea e internazionale – ha dichiarato Carlo Sangalli, presidente della Camera di Commercio di Milano – è una solida caratteristica delle nostre imprese. L’apertura estera ha portato il made in Italy a essere conosciuto e apprezzato in tutto il mondo, a porsi come punto di riferimento ed esempio di crescita virtuosa, come notiamo anche in questi ultimi dati di confronto europeo. Un rafforzamento della nostra economia basato sulle capacità imprenditoriali, sulle caratteristiche qualitative, tecnologiche, sul design e sulla creatività legata ai nostri prodotti e servizi. Una dimensione globale ormai naturale per le imprese che deve molto alla firma del trattato di Roma cinquant’anni fa e alle ulteriori tappe del processo di unificazione, forse imprevedibili un tempo nella forma oggi realizzata, con una moneta unica ed una mentalità diffusa di cittadinanza europea a partire dalle imprese”. La Lombardia é la quinta regione in Europa sulla base del reddito disponibile per abitante (calcolo basato sulla parità del potere di acquisto) con oltre 18 mila euro per abitante, superiore di quasi 6 mila euro rispetto alla media europea delle regioni considerate (pari a 12 mila euro). Al primo posto in Europa spicca Londra con quasi 20 mila euro, seguita dalla regione inglese del South East (18. 985 euro), dall’Ile de France (18. 883) e dall’Emilia Romagna (18. 170 euro). Tra le prime quindici regioni europee per ricchezza, altre quattro regioni italiane: Valle d’Aosta (17. 539 euro, al 9° posto), Liguria (16. 901 euro, al 12° posto), Piemonte (16. 876 euro, al 13° posto) e Friuli Venezia Giulia (16. 729 euro, al 15° posto). Più indietro le regioni del Sud Italia: la Calabria é al 118° posto su 167 regioni (10. 464 euro), la Campania é al 119° (10. 459 euro) e la Sicilia é al 121° (10. 407 euro). . .  
   
   
NAPOLITANO A VENEZIA: LA REGIONE E LA FONDAZIONE LUIGI NONO  
 
 Venezia, 27 marzo 2007 Il Presidente della Regione del Veneto Giancarlo Galan ieri ha accompagnato il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, in visita a Venezia, negli appuntamenti pomeridiani alla Fondazione Luigi Nono e alla Fondazione Cini. Alla Giudecca è stata inaugurata, con una breve cerimonia, la nuova sede dell’Archivio che raccoglie la produzione musicale di Luigi Nono, realizzato dall’omonima Fondazione, che la Regione del Veneto ha concretamente sostenuto con consistenti finanziamenti fin dalle origini. Il corteo delle autorità si è quindi portato all’Isola di San Giorgio per una visita alla Fondazione Cini. Napolitano è stato accolto da Galan, dal Presidente della Fondazione Cini Giovanni Bazoli e dal Segretario Generale della Fondazione Pasquale Gagliardi. .  
   
   
LA GIUNTA REGIONALE PIEMONTESE INCONTRA IL MINISTRO DEL LAVORO DAMIANO  
 
Torino, 27 marzo 2007 - La situazione economica ed occupazionale del Piemonte registra nel primo trimestre del 2006 un andamento positivo, dopo ben diciassette trimestri di congiuntura negativa. La crescita produttiva, in particolare dei settori metalmeccanico, elettrico, elettronico e dei trasporti, unitamente alla riduzione del tetto di disoccupazione, passato dal 4,3 per cento del 2005 al 3,9 per cento, e all’innalzamento del tasso di occupazione femminile, che si sta avvicinando al 60 per cento previsto dalla strategia di Lisbona, sono alcuni dei dati che la presidente della Regione, Mercedes Bresso, e l’assessore al Lavoro, Angela Migliasso, hanno illustrato al ministro Cesare Damiano durante l’incontro di ieri pomeriggio con la Giunta regionale. “Resta però la preoccupazione - hanno spiegato Bresso e Migliasso - per l’elevata precarietà di un gran numero di posti di lavoro (secondo i dati dei Centri per l’impiego circa il 77% delle nuove assunzioni sono a termine e si sale al 90% tra i giovani con meno di 24 anni e all’80% per le donne, ndr), per l’aumento della cassa integrazione straordinaria e per la situazione di alcune aziende, in particolare Michelin, Alstom Ferroviaria e Bertone”. La presidente Bresso ha ricordato come “l’intervento del governo sulla vicenda Fiat, insieme al lavoro portato avanti dagli enti locali, ha consentito di ottenere la mobilità lunga a fronte dell’assunzione di giovani. Per il caso della Bertone confidiamo in una ripresa della trattativa tra l’azienda e Fiat e nella prosecuzione del tavolo per il piano di ristrutturazione industriale. Sono a rischio non solo un marchio e una produzione, ma soprattutto 1500 posti di lavoro che bisogna in ogni modo salvaguardare”. Sulla vicenda, preoccupazione è stata espressa anche dal ministro Damiano, che ha assicurato la propria disponibilità a sollecitare le parti perché il problema venga affrontato e si arrivi ad una soluzione. Con il ministro la Regione ha da poco siglato un accordo sulla cassa integrazione in deroga di 23 milioni di euro per il 2007, strumento utilizzato in attesa della riforma degli ammortizzatori sociali. .  
   
   
RAPPORTO ARTIGIANCASSA 2006: 4,5 MILIARDI AGLI ARTIGIANI DEL PIEMONTE  
 
Torino, 27 marzo 2007 - Ammonta a 4,5 miliardi il totale dei crediti destinati a imprese artigiane del Piemonte sui 54,8 miliardi complessivi concessi alle imprese artigiane italiane dal sistema bancario. Questo è il principale dato quantitativo che emerge dal “Rapporto sul credito e sulla ricchezza finanziaria delle imprese artigiane – 2006”, realizzato da Artigiancassa e giunto alla undicesima edizione. Il rapporto è stato presentato oggi nel corso di una conferenza stampa, alla presenza del Vice-presidente della Regione, Paolo Peveraro, di Roberto Genovese, direttore regionale Artigiancassa, di Silvano Berna, segretario regionale Confartigianato, di Michele Sabatino, segretario regionale Cna e di Giuliano Franzini, di Casartigiani. Dal rapporto che analizza, con dati disaggregati a livello regionale e provinciale, i principali fenomeni che caratterizzano il credito al comparto artigiano, risultano significativi dati sulla quantità e sulla qualità dei finanziamenti artigiani. La percentuale dei finanziamenti concessi alle imprese artigiane piemontesi rispetto ai finanziamenti totali, pari al 5%, risulta superiore a quella nazionale (4,4%). “La percentuale è assai diversificata per aree territoriali- rileva il Vice-presidente della Giunta, Paolo Peveraro- Infatti, la disaggregazione dei dati a livello provinciale mostra che la percentuale di finanziamenti artigiani sul totale è ad Asti del 10,4%, a Verbania del 9,3%, a Cuneo dell’8,4%, a Vercelli del 7,1%, a Biella del 6,1%, ad Alessandria del 5,9%, a Novara del 5,6%, mentre a Torino è solo del 3,2%, evidenziando quella che appare essere una maggiore attenzione del sistema del credito a livello provinciale verso il comparto artigiano. ” L’importo medio del finanziamento per singola impresa artigiana è di 37. 100 euro, con una forbice molto ampia tra Centro Nord (42. 700 euro per impresa) e Mezzogiorno (21. 100 euro, meno della metà). In Piemonte l’importo medio è di 33. 400 euro. Per quanto concerne la qualità del credito erogato alle imprese artigiane su scala nazionale, il 52,7% dei finanziamenti bancari alle imprese artigiane è a medio/lungo termine. In Piemonte, tale percentuale è leggermente inferiore e cioè pari al 51,9% pur se in alcune province ad esempio Cuneo (al 56,9%) è sensibilmente superiore. Appare quindi possibile incrementare significativamente la quota dei finanziamenti qualificati a medio/lungo termine. Sul totale del credito bancario destinato al settore artigiano a livello nazionale, la quota agevolata ammonta a 3. 250 milioni di euro, pari al 5,9% del totale. Nel Mezzogiorno questa quota sale all’11,8% a fronte del 4,9% del Centro-nord. In Piemonte la percentuale di finanziamenti artigiani agevolati è più che doppia rispetto a quella del Centro Nord e si attesta al 10,9%. Essa è determinata dall’insieme degli strumenti messi a disposizione dalla Regione sulla base della legge regionale 21/97 ( Fondo rotativo; contributi in conto capitale; agevolazioni contributi in conto interessi gestite da Artigiancassa ) In particolare, quanto alle agevolazione gestite da Artigiancassa, nel 2005 sono state 4133 le domande ammesse che hanno consentito di sviluppare finanziamenti agevolati a medio lungo termine per 203,8 mln di €. Gli interventi si sono ulteriormente incrementati nel 2006, anno in cui le domande ammesse sono state 4681 che hanno consentito di agevolare finanziamenti per complessivi 244,8 mln di euro , (+ 20% rispetto al 2005). Da ultimo, la ricchezza finanziaria delle imprese artigiane è stimata a livello Paese in 73. 900 milioni di euro. Su base territoriale peraltro, il 79,2% della ricchezza finanziaria artigiana è concentrata nel Centro-nord. In particolare in quattro regioni, Lombardia (22,1%), Veneto (10,9%), Emilia Romagna (10,4%) e Piemonte (8,3%). “Questi dati -sostiene Peveraro- sono particolarmente interessanti in quanto evidenziano l’esistenza di una significativa quota di ricchezza facente capo al sistema artigiano che, potrebbe concorrere a favorire una maggiore patrimonializzazione del sistema delle imprese. ” .  
   
   
MAZZONI-COTES: RAGGIUNTO ACCORDO; ASSESSORE GIOVANNETTI: “VIVA SODDISFAZIONE PER POSITIVA CONCLUSIONE”  
 
 Perugia, 27 marzo 2007 - Un accordo, che prevede il mantenimento in Umbria delle due imprese interessate e dei complessivi livelli occupazionali, è stato raggiunto il 23 marzo alla Regione, a conclusione della riunione del “tavolo di confronto” istituito sulla vertenza “Mazzoni–cotes”, presieduto dall’assessore regionale allo sviluppo economico Mario Giovannetti. Giovannetti (che aveva attivato il tavolo dopo l’annuncio della “Mazzoni” di un esubero di personale, a seguito del subentro della “Cotes” nella gestione degli impianti di Perugia della “Telecom”, nel quadro della nuova ripartizione nazionale degli appalti) ha espresso “viva soddisfazione” per il raggiungimento dell’accordo ed ha ringraziato le parti convenute: il dott. Andrea Boeri per la “Mazzoni Pietro spa”, il delegato della “Cotes” ing. Giuseppe Venturi, i rappresentanti delle organizzazioni sindacali (Attilio Romanelli e Alessandro Piergentili per la Fiom Cgil di Perugia e Terni, Giancarlo Monsignori per la Fistel Cisl). L’accordo – secondo il verbale firmato dalle parti - prevede il mantenimento della presenza in Umbria delle due imprese e dei complessivi livelli occupazionali; la società “Cotes” s’impegna ad assumere alle proprie dipendenze e attraverso le società dell’indotto, che per essa operano, 10 lavoratori, collocati in mobilità dalla società “Mazzoni Pietro Spa” (i nominativi dei 10 lavoratori sono stati individuati e condivisi dalla “Cotes” e dalla “Mazzoni Pietro s. P. A”; a ciascun lavoratore sarà formulata una proposta di assunzione individuale, a tempo determinato, con durata di dodici mesi, in cui saranno garantiti i trattamenti previsti dal contratto dei metalmeccanici ed i trattamenti economici già acquisiti presso la società “Mazzoni Pietro Spa”, esclusi quelli derivanti da contratti integrativi aziendali). La società “Cotes” si è impegnata fin da ora, previa verifica delle compatibilità tecnico-organizzative, a trasformare, prima della scadenza, tali assunzioni a tempo pieno ed indeterminato ed a favorire tale trasformazione anche nell’ambito delle società dell’indotto. L’accordo prevede che le organizzazioni sindacali e la società “Cotes” s’incontreranno in sede aziendale entro il 10 maggio prossimo, per una “verifica complessiva” di quanto previsto dall’accordo. .  
   
   
INNOVAZIONE: CONSEGNATI PREMI 2006 A IMPRESE ED ENTI  
 
 Udine, 27 marzo 2007 - La Lima Lto Spa di Villanova di San Daniele (Udine) per un sistema di chirurgia ortopedica assistita al computer, nella categoria imprese; il Comune di Tavagnacco, per un progetto denominato "sistema Tavagnacco", nella categoria Enti no profit e Pubbliche amministrazioni. Sono questo i vincitori della terza edizione 2006 del Premio Innovazione istituito dalla Regione, premiati oggi dal presidente Riccardo Illy in una cerimonia svoltasi nel quartiere fieristico di Udine a Torreano di Martignacco. La Regione ha indicato il Premio Innovazione come uno degli strumenti per incentivare e diffondere la cultura dell´innovazione. L´edizione 2006 presenta alcune novità rispetto alle due precedenti edizioni, a cominciare dalle differenti graduatorie tra imprese ed Enti della Pubblica amministrazione, che ha portato a stilare una doppia classifica, con premiazione distinta, di 7 imprese e di 3 Enti pubblici. Questa scelta nasce dalla considerazione che tempi, processi e modi di innovazione sono diversi nei due settori, ma anche dalla volontà di incentivare una maggiore partecipazione della Pubblica amministrazione. Tra i criteri di valutazione dell´edizione 2006 è stato introdotto anche il criterio dell´internazionalizzazione come risultato dell´innovazione. Un´altra novità riguarda la natura del premio che, al positivo impatto di immagine conseguente alla consegna del riconoscimento, affianca un concreto sostegno per procedere nelle iniziative innovative avviate dal premiato. Il Comitato Scientifico era composto da Isaac Getz (Presidente della scuola di management Escp di Parigi), Furio Honsell (rettore dell´ Università di Udine), Francesco Peroni (rettore dell´Università di Trieste, Stefano Fantoni (presidente della Sissa di Trieste), Alberto De Toni (presidente di Agemont), Valter Taranzano (presidente del Polo Tecnologico di Pordenone), Giancarlo Michellone (presidente di Area Science Park). Questi i premiati, in ordine decrescente. Per ogni premiato vengono indicati nome, località e titolo del progetto: Categoria Imprese: 1) Lima Spa, Villanova di San Daniele (Ud), Chirurgia ortopedica assistita al computer con l´ausilio di ultrasuoni; 2) Microglass Srl, San Quirino (Pn), Panini Grill; 3) A pari merito: Valcucine Spa, Pordenone, Anta riciclantica; 3) A pari merito: So. Te. Co (Società Tessuti Coagulati) Spa, Savogna d´Isonzo (Go), Sotecofoam; 4) Wolfsystems, Gabrovizza (Ts), Black Wolf Kit; 5) Claber Spa, Fiume Veneto (Pn), La conoscenza e l´innovazione al servizio del mercato e dell´ambiente; 6) Actimex Srl, Area Science Park (Ts), La tecnologia di attivazione meccano-chimica e la Propociclina Plus; 7) Wego Srl, Pordenone, Unistampa - Sistema unico di semplificazione per la Pubblica amministrazione. Categoria Enti no profit e Pubbliche amministrazioni: 1) Comune di Tavagnacco (Ud), Sistema Tavagnacco; 2) Comune di Terzo di Aquileia (Ud), Parco antropico dell´agro aquileiese, del carso e della costa slovena: un unico territorio europeo; 3) Comune di Monfalcone (Go), Open Pay. Una menzione a parte hanno ottenuto altri progetti: Categoria imprese: Riconoscimento alle imprese che stanno portando avanti progetti promossi, sostenuti e valorizzati dalla Regione: 1) Albergo diffuso altopiano di Lauco (progetto Altopiano di Lauco); 2) Bo. Di. Srl (progetto Xnotta); 3) Pasqualini Bike (progetto Ricerca veicoli a due ruote / selle). Riconoscimento alle imprese che propongono un progetto innovativo, che tuttavia è ancora in fase di realizzazione e quindi costituisce una promessa futura: 1) Heliogs (progetto Determinazione della rugosità stradale mediante misure laser aeree); 2) Ralc Italia Srl (progetto Diagnosi avanzata di processo basata sull´impiego di tecnologie knowledge based e visualizzazione 3D). Riconoscimento alle imprese che propongono dei progetti innovativi, che però non rientrano nella dimensione medio-piccola prevista tra i requisiti: 1) Galileo Avionica Spa (progetto Sistema Falco). Riconoscimento alle imprese che realizzano progetti di rilevante impegno sociale: 1) Minerva Scpa (progetto Wellness); 2) Intercontinental e Organizzazione Turismo Srl (progetto Qualità e benessere dell´organizzazione e della gestione aziendale); 3) Televita Spa (progetto Go-health). Categoria Enti no profit e pubbliche amministrazioni: 1) Consorzio per l´Area di ricerca (progetto innovare a 360 gradi) 2) Geonetlab (progetto Sisa - Sistema informativo stradale adriatico); 3) Università di Udine (progetto Aperto al pubblico); 4) Università di Trieste (progetto Co-move allestimento mobile per incontri seminariali, con interattività condivisa su oggetti multimediali); 5) Friuli Innovazione (progetto Techno Seed). .  
   
   
URBANISTICA: ILLY, NUOVA LEGGE SEMPLIFICA LA BUROCRAZIA  
 
Codroipo, 27 marzo 2007 - "Siamo la prima regione che ha adottato per la redazione del Piano energetico e di quello territoriale le procedure di Agenda 21, che prevedono ampie consultazioni. I Piani che saranno adottati tra qualche mese saranno ispirati ai principi delle leggi a cui fanno riferimento: la sussidiarietà, la semplificazione burocratica e la responsabilizzazione". Il presidente della Regione, Riccardo Illy, ricorda così alla platea di amministratori pubblici e professionisti che si sono incontrati ieri in occasione della presentazione della nuova legge di riforma urbanistica, gli elementi di innovazione e i principi ispiratori della normativa regionale. "La legge 5/2007, i Piani e i regolamenti non costituiranno delle ´tavole di roccia scolpite´ - avverte Illy, richiamando la necessità di una ´manutenzione permanente´ - ma fonti normative vive che dovranno accompagnare la vita della nostra regione, adeguandosi ai cambiamenti imposti dalle leggi nazionali o da mutate condizioni socio- economiche". Massima disponibilità, dunque, da parte dell´amministrazione regionale, a perfezionare "nel medio e breve termine questi elementi normativi e ad operare quella manutenzione futura, indispensabile per mantenerli attuali", aggiunge Illy. Coniugare lo sviluppo economico con la tutela dell´ambiente e del territorio è il grande tema sollevato dalla nuova stagione di pianificazione territoriale. E´ una sfida aperta, ma secondo Illy tra i tra i due ambiti c´è solo un´apparente, parziale conflittualità. "Un ambiente ben tutelato, infatti, ci consente di sviluppare meglio alcuni settori dell´economia. E´ normale che ci siano dei compromessi da raggiungere laddove si presentano conflitti, ma occorre tenere presente - ricorda Illy - che l´urbanistica non è una scienza esatta, ma uno strumento flessibile, nella cui applicazione dovremmo ricorrere con maggiore frequenza al buon senso". Per coadiuvare lo sviluppo della "civiltà territoriale", fondata sulla precedente legge urbanistica e che trova espressione nella nuova legge, fondamentale sarà secondo Illy l´apporto che potrà essere fornito dalle Facoltà di ingegneria e di architettura della regione. "Svilupperà una ´archicultura´, ovvero una cultura urbanistica nella nostra regione con sempre maggior coinvolgimento delle due Università regionali, oltre che mantenendo attiva la collaborazione fruttuosa con quella di Venezia". Illy ha richiamato poi un aspetto particolare che caratterizza la nuova legge urbanistica, ovvero l´informatizzazione. "Da sindaco fui il primo a mettere in rete il Piano regolatore comunale. Mi auguro - ha auspicato il presidente - che in pochi anni avremmo disponibili in rete i Piani Strutturali Comunali e i Piani Operativi Comunali, nonché le documentazioni per le varie concessioni urbanistiche. Questo permetterà di sostituire il controllo non più effettuabile dagli enti sovraordinati con un controllo diffuso da parte dei cittadini che in questo modo potranno partecipare ai processi e costiture uno stimolo per i funzionari delle pubbliche amministrazioni". Il presidente ha poi risposto ad alcune delle questioni sollevate dal presidente dell´Anci, Gianfranco Pizzolitto. "Una delle perplessità riguarda la decadenza dei vincoli. Mi pare una questione di facile soluzione giuridica: i vincoli decadono, come prevedono le legge nazionali o le sentenze del Consiglio di Stato, dopo 5 anni o 10 anni: ciò non toglie - suggerisce Illy - che le amministrazioni possano fissare altri termini. Credo che ogni amministrazione comunale avrà la saggezza, in base alla propria responsabilità, di introdurre limiti temporali nei propri strumenti urbanistici. Il principio che vige nell´ordinamento italiano prevede che laddove una legge non precisi in modo puntuale una fattispecie, si possa operare con libertà. E´ questo il principio su cui si basa anche la nuova legge urbanistica regionale", ha concluso Illy. .  
   
   
SAPONARO E FRISULLO PRESENTANO IL BILANCIO 2007 DELLA PUGLIA  
 
Bari, 27 marzo 2007 – E’ stata Presentata il 23 marzo dagli assessori al Bilancio e Sviluppo Economico Francesco Saponaro e Sandro Frisullo la manovra finanziaria 2007 che è in corso di discussione presso il Consiglio. Nell’occasione sono state puntualizzate alcune delle questioni poste dall’opposizione ieri. “Abbiamo operato una manovra di bilancio e di programmazione – ha spiegato Saponaro - di qualificazione e finalizzazione della spesa, spostando risorse dai costi amministrativi e della politica a finalità sociali come il trasporto pubblico e i servizi sociali. Mi meraviglia però che chi ha avuto per dieci lunghi anni responsabilità di governo voglia solo cincischiare manipolando le cifre senza fare proposte alternative. A questo punto mi vien da dire che l’opposizione sembra non esistere se deve diffondere notizie basate su falsità e manipolazioni”. Perché – ha detto ancora Saponaro - abbiamo raddoppiato i finanziamenti rispetto all´epoca dei bilanci di centrodestra e le cifre estratte dal bollettino ufficiale della regione Puglia relativi ai bilanci 2003-2004-2005 lo confermano”. Per la spesa sociale, secondo Saponaro “ci sono 15 milioni di euro già impegnati nel 2006 e questo fondo è stato anche aumentato di 8 milioni di euro´´. Saponaro ha ringraziato anche il Consiglio regionale che ´´ha deciso di ridurre di un milione di euro il suo bilancio´´. Senza nuove tasse ´´abbiamo realizzato un incremento della spesa ordinaria per i servizi socio-culturali e il trasporto pubblico locale con decine di milioni di euro sottratti alle spese inutili. C´è poi una grande manovra di bilancio e di programmazione che vale un miliardo e mezzo l´anno, fino al 2013, che riguarda la finanza straordinaria (come il Fas - fondo aree sottoutilizzate)´´. ´´Sommando la finanza straordinaria - ha detto - si tratta di un miliardo e mezzo l´anno per investimenti e sviluppo economico che diventano parte integrante della nostra impostazione´´. Il vicepresidente Frisullo infine ha ricordato che la Regione “sborsa 300 milioni di euro ogni anno per debiti contratti nelle precedenti gestioni. Ci portiamo dietro un macigno che ingessa la nostra attività e che abbiamo ereditato da quella che oggi è l’opposizione”. .  
   
   
OSSERVATORIO REGIONALE SULLA SICUREZZA. AGOSTINI: SOSTEGNO AGLI ENTI LOCALI PER PROGETTI TECNOLOGICAMENTE AVANZATI  
 
Ancona, 27 marzo 2007 - Piano di attivita` per il 2007-2008, progetti tecnologicamente avanzati, tematiche prioritarie da affrontare e sviluppare nel territorio, nuova organizzazione regionale in materia di sicurezza, ricerca di risorse finanziarie. Questi i temi al centro della riunione del 22 marzo dell´Osservatorio regionale per le Politiche integrate di Sicurezza, presieduto per la prima volta dal vicepresidente della giunta regionale Luciano Agostini, dopo la delega ricevuta in materia di sicurezza e polizia locale. Alla riunione, oltre a numerosi sindaci, amministratori di Enti locali e rappresentanti della Polizia locale, hanno partecipato i prefetti di Ancona, Giovanni D´onofrio, di Macerata Fernando Buffoni e il viceprefetto di Ascoli Piceno, Anna Gargiulo. Il vicepresidente Luciano Agostini ha introdotto il dibattito riferendo gli esiti della Conferenza regionale sulla sicurezza, svoltasi a fine gennaio a Senigallia. ´Un momento di riflessione profonda e di crescita per il settore della sicurezza- ha detto- che ci riempie di soddisfazione perche` e` stato apprezzato da tutti sia in termini di consenso che di partecipazione autentica e costruttiva. ´ Agostini ha anche informato l´assemblea che da un incontro a Roma con il Ministro degli Interni, Giuliano Amato, ha appreso alcuni aggiornamenti sul rinnovo dei protocolli di intesa con il Ministero. In sostanza, gli Interni stanno studiando le modalita` per costruire un accordo cornice che servira` da riferimento alle intese che si andranno a sottoscrivere con le singole Regioni. Il vicepresidente ha anche illustrato la nuova organizzazione regionale in materia di politiche integrate per la sicurezza che dal Gabinetto della Presidenza e` stata trasferita alle competenze del Dipartimento di Protezione civile, guidato da Roberto Oreficini. Il Piano di attivita` 2007-2008 che sara` portato all´esame del Consiglio regionale, e` sostenuto da risorse regionali che ammontano a 250 mila euro, di cui 180 mila da assegnare per i progetti degli Enti locali. Si conta comunque di poter aumentare questa dotazione finanziaria sia in sede di assestamento di bilancio regionale, sia con ulteriori risorse statali. E´ di pochi giorni fa la notizia- confermata anche dal prefetto D´onofrio- che il Ministro Padoa Schioppa ha emesso un decreto per l´assegnazione di fondi riferiti a progetti tecnologicamente innovativi in materia di sicurezza locale. E la Regione Marche rientra tra i destinatari anche se ancora non si conosce l´entita` delle risorse assegnate. La proposta di Piano di lavoro per le Politiche integrate di sicurezza e` stato illustrata da Riccardo Bellucci, dirigente regionale del settore Politiche integrate di sicurezza, che ha evidenziato in particolare alcune iniziative da intraprendere. Tra le altre, nell´attivita` di ricerca, un´indagine sulla ´vittimizzazione´ con l´obiettivo di approfondire il tema dell´insicurezza nei cittadini. Inoltre, il sostegno alla progettazione degli enti locali con la finalita` di promuovere una progettazione di qualita` e tecnologicamente avanzata. A questo proposito il vicepresidente Agostini, accogliendo le proposte emerse in sede di riunione, ha auspicato che i progetti degli enti locali siano elaborati sulla base di linee guida e indirizzi prioritari che potranno emergere anche dal dibattito consiliare, per seguire piu` approfonditamente alcune tematiche emergenti nei territori. Tra le altre attivita` previste dal Piano di lavoro, anche il sostegno della Regione alla realizzazione di un Master sul management delle politiche di sicurezza co-progettato dall´Universita` di Urbino e dal Forum Italiano per la sicurezza urbana, nonche` la formazione e aggiornamento del personale regionale e degli enti locali per la creazione di specifiche professionalita`. Agostini ha concluso la riunione con l´impegno ad incontrarsi di nuovo tra pochi mesi con i componenti dell´Osservatorio, chiamato a fornire pareri anche in tema di legislazione regionale, per una consultazione su una prima stesura del testo normativo che riguarda la proposta di legge in materia di polizia locale. .  
   
   
LA PIANIFICAZIONE DEL TERRITORIO STA TUTTA IN UN SIT GIÀ ANALIZZATI 350MILA METRI QUADRATI NEI CENTRI STORICI DI LAINATE  
 
Lainate (Mi), 27 marzo 2007 – Continua a pieno ritmo l’attività dell’Ufficio di Piano nell’ala settecentesca di Villa Litta. Istituito alcuni mesi fa per redigere il Piano di Governo del Territorio, si avvale della collaborazione di urbanisti, architetti, economisti e informatici. Ed è proprio di questi giorni la notizia del completamento, da parte dell’Ufficio di Piano, dei rilievi effettuati nel Centro storico di Lainate e in quello di Barbaiana. Un’analisi che ha messo sotto la lente quasi 350mila metri quadrati di superficie: in pratica 18 isolati nel cuore di Lainate ed altri 8 a Barbaiana. L’esame ha riguardato le funzioni d’uso degli edifici e il loro stato di conservazione ed è stato supportato da accurati rilevamenti fotografici. Il Piano di Governo del Territorio - che sostituisce, integrandolo, il vecchio Piano Regolatore e nasce da una legge regionale del 2005 - è lo strumento per pianificare lo sviluppo della futura Lainate tenendo bene in mente le necessità intrinseche del territorio. La città si estende su un’area di quasi 13mila metri quadrati: di questi già il 60% è urbanizzato mentre il resto è tuttora area verde o agricola. L’ufficio di Piano ha lo scopo di svolgere tutte le fasi di analisi preventiva, valutazione urbanistica ed elaborazione tecnica necessarie alla pianificazione dei futuri interventi sul territorio. Una pianificazione che deve tenere conto di molte variabili, sia di ordine ambientale sia di carattere sociale, come emerge dai suggerimenti dei cittadini. Sono stati proprio i Lainatesi, infatti, a fornire gli spunti più attuali per tracciare le linee guida del Piano di Governo del Territorio: più di 120 istanze presentate da associazioni, comunità e singoli residenti. Dal 20 gennaio tutti quei documenti sono all’esame dell’Ufficio e tra qualche mese si potranno valutare i primi risultati. Ogni dato territoriale sarà infatti recensito dal Sit, il Sistema Informativo Territoriale: uno strumento informatico innovativo, intelligente costantemente aggiornato. Il Sit diventerà la maggiore banca dati geografica di Lainate; in esso verranno inseriti tutti i dati catastali, le informazioni relative alla suddivisione stradale del comune, quelle specifiche sui vari edifici. Oggi il Sit è visibile e condiviso all’interno degli uffici comunali ma entro l’anno potrà essere messo a disposizione di tutti i cittadini e consultato anche da casa. .  
   
   
FORLÌ CESENA: IN RIPRESA IL MANIFATTURIERO A FINE 2006  
 
 Forlì-cesena, 27 marzo 2007 - Il 2006 si chiude con un bilancio sostanzialmente positivo per l´industria manifatturiera provinciale, infatti segnali di ripresa, in linea anche con l´andamento dell´economia nazionale, emergono dall´indagine sulla congiuntura provinciale curata dall´Ufficio Statistica e Studi della Camera di Commercio di Forlì Cesena. Alla rilevazione hanno partecipato 168 unità locali che, alla fine di dicembre, occupavano quasi 19. 000 addetti. Con un grado di copertura superiore al 20% delle imprese e al 50% degli addetti, si tratta di un campione largamente rappresentativo delle imprese con dimensione aziendale di 10 addetti e oltre; sono invece escluse dall´indagine le piccolissime imprese (da 1 a 9 addetti). Rispetto a quello precedente, il quarto trimestre, ha registrato un aumento sia del volume fisico della produzione (+7,5%) sia del fatturato (+10,8% a valori correnti), sostenuto da una ripresa della domanda che è risultata netta per quella interna (+6,3%) e più contenuta per quella estera (+2,6%). Nel corso di questo trimestre il numero degli addetti occupati (-0,9%) è stato un po´ più basso che nel trimestre precedente. In generale gli andamenti evidenziati dal complesso delle imprese intervistate rispetto allo stesso trimestre dello scorso anno appaiono positivi; la produzione è aumentata del 5,6% ed il fatturato, a valori correnti, dell´11,2%; gli ordinativi raccolti sui mercati italiani sono apparsi a loro volta positivi (+6,6%) come pure quelli esteri (+4,6%); fra i settori analizzati quelli che hanno riportato risultati produttivi negativi sono stati, ancora una volta, quello delle "confezioni" e quello "alimentare". Sempre rispetto allo stesso trimestre dello scorso anno il numero degli occupati ha segnato un leggero calo (-0,5%). Le performance occupazionali più positive si sono riscontrate nella "plastica e chimica" e nelle "calzature", le più negative nell´"alimentare" e nelle "confezioni". Su base annuale (media degli ultimi 12 mesi rispetto ai 12 mesi precedenti), tutti gli indicatori si attestano su livelli migliori rispetto a quelli segnalati tre mesi fa: ad un aumento della produzione del 5,7% si accompagna un aumento del fatturato (a valori correnti) del 7,8%. La domanda italiana inizia ad assumere una dinamica interessante (+4,4%) mentre quella estera appare ancor più soddisfacente (+5,9%). La percentuale media delle vendite effettuate al di fuori dell´Italia si è mantenuta attorno al 26,5% del fatturato complessivo. I settori che su base annuale hanno mediamente registrato risultati produttivi negativi sono quelli delle "confezioni" e l´"alimentare"; sono invece stati positivi i consuntivi dei settori "calzature", "legno e mobili", "metalmeccanico" e "plastica e chimica". In quest´ultimo trimestre il settore industriale del comprensorio forlivese ha segnato una performance migliore rispetto a quella del cesenate. Le prospettive espresse dagli intervistati per il primo trimestre del 2007 sono complessivamente migliori di quelle raccolte nel 2006. "In conclusione -- ha affermato Sergio Mazzi, presidente della Camera di Commercio di Forlì Cesena -- il quarto trimestre del 2006 ha rimarcato quei segnali di ripresa già emersi nelle ultime rilevazioni che ora si stanno diffondendo anche nelle imprese di dimensioni minori fra quelle considerate nell´indagine; tuttavia alle positive performance produttive, sostenute da una crescita della domanda interna, non sempre ha corrisposto un equivalente incremento degli utili e dell´occupazione che, anzi, è apparsa in leggero calo. " .  
   
   
MOBILITA’ DEI LAVORATORI IN EUROPA: SEMINARIO DI PROMOZIONE  
 
Aosta, 27 marzo 2007 - L’assessorato delle Attività produttive e Politiche del Lavoro informa che, giovedì prossimo 29 marzo, alle ore 9, nella sala delle conferenze della Biblioteca regionale, ad Aosta, si terrà un seminario di promozione della mobilità territoriale dei lavoratori, organizzato dalla Direzione dei Servizi per l’impiego e l’occupazione nell’ambito del Servizio d’informazione sulle opportunità di lavoro nell’Unione europea-Eures. L’incontro, che sarà animato, in lingua inglese, dalla consulente Eures, Helen Giles, del Customer Services Director´s Office Sw di Bristol (Gb), è destinato sia agli studenti degli ultimi due anni delle scuole superiori, che prevedano come materia curriculare anche la lingua inglese, e interessati ad un’esperienza lavorativa o di stage, sia alle persone interessate alla mobilità internazionale che ricercano occupazione stagionale in Inghilterra. Per informazioni da parte degli insegnanti che intendano far partecipare all’evento le proprie classi si prega di prendere contatto con: Gian Carlo Politano, consulente Eures, tel. 0165 32 374 - Tel/fax 0165 31 334. Cellulare di servizio 334 69 32 821. E-mail: g. Politano@regione. Vda. It. .  
   
   
UE LOIERO, OTTIMA PERFORMANCE CALABRIA SU SPESA FONDI POR  
 
Reggio Calabria, 27 marzo 2007 - "Molise 71,1 per cento, Calabria 64,1 per cento. E poi Sardegna col 61,2 e Basilicata col 60,9 e una media riguardante le sette regioni meridionali pari al 56 per cento. Se consideriamo, oltretutto, le cifre che sono molto più consistenti rispetto al Molise, possiamo dire che la Calabria ha registrato un´ottima performance per quanto riguarda i fondi Por impegnati sul totale di disponibilità". Lo afferma il presidente della Regione Calabria, Agazio Loiero. I dati della Ragioneria generale dello Stato sulla percentuale di spesa dei fondi Por delle regioni di Obiettivo 1, diffusi dal ‘Sole-24 Ore´, "sono la dimostrazione tangibile - sostiene in una nota del portavoce - dell´inversione di rotta della Regione avviata con la gestione del sottosegretario Vincenzo Falcone e del direttore generale Francesco de Grano. Se penso a quanto mi disse la commissaria europea per i fondi strutturali Danuta Hubner quando l´ho incontrata a Bruxelles, non posso che ritenermi più che soddisfatto. La situazione della Calabria è disperata, mi disse. Il lavoro che abbiamo fatto, spendendo tutto quel che si poteva spendere e impegnando le somme come da cronoprogramma, dimostra che la Calabria non ha perso e non perderà un euro di Agenda 2000, che le somme destinate alla Calabria, con una politica accorta e con tenacia saranno tutti spesi per la Calabria". Il lavoro, in ogni caso, per il presidente Loiero e appena iniziato. Non solo è necessario nei mesi ancora a disposizione accelerare le istruttorie, completare i bandi e fare di tutto quindi per incamerare tutte le somme che l´Unione ha messo a disposizione con il quadro di sostegno 2000-2006, ma bisogna farsi trovare pronti per il nuovo Piano operativo 2007-2017, al quale la Regione sta dedicando forti energie tecniche e programmatorie". "Il raggiungimento della politiche di Lisbona - afferma il presidente Loiero - comincia a essere un obiettivo concreto e non più un miraggio. Con questa convinzione andremo all´appuntamento del 12 aprile con il ministro Pierluigi Bersani. Abbiamo messo in campo idee e competenze per far diventare la Calabria competitiva. D´altra parte lo abbiamo detto spesso in questo mesi. La Regione avraà a disposizione circa 12 miliardi di euro. È una cifra che, se spesa bene, in maniera da generare sviluppo, permetterà alla Calabria di mettersi alla pari delle regioni più virtuose. La politica non avrà alibi. Ci sono le somme a disposizione per avviare un processo di crescita stabile e duraturo. E stiamo puntando proprio su quei settori dove i ritardi costituiscono un handicap per qualsiasi programma di sviluppo". Che la Regione Calabria intenda usare i fondi strutturali per risolvere i veri problemi dello sviluppo regionale - secondo il presidente Loiero - è testimoniato dal fatto che da mesi è stata avviata una concertazione con enti locali e partenariato sociale per arrivare all´elaborazione di un Programma operativo d´avanguardia, dall´apertura di una sede a Bruxelles (contrariamente alle stupidità interessate che si sentono in giro, essenziale per portare a termine nuovi programmi) e dall´impegno che ci stanno mettendo l´assessore ai fondi comunitari e nazionali Mario Maiolo, il nuovo direttore generale Salvatore Orlando e gli altri tecnici, ma anche dalle nuove frontiere che si aprono alla regione per possibili finanziamenti da parte della Bei, la Banca europea degli investimenti. "Ci sono interventi previsti che dovranno cambiare il volto della regione e risolvere problemi storici, incancreniti", afferma Loiero. Si lavora, infatti, su infrastrutture, sicurezza, ricerca e innovazione tecnologica e soprattutto ambiente, visti i problemi ereditati da una gestione commissariale che sembra eterna" .  
   
   
DISTRETTI: "VIA" ALLA SOCIETÀ CONSORTILE PER IL COLTELLO  
 
Ovaro (Ud, 27 marzo 2007 - La Giunta regionale, su proposta dell´assessore alle Attività Produttive Enrico Bertossi, ha riconosciuto oggi l´Agenzia per lo sviluppo (Asdi) del distretto industriale del coltello, promossa dal Comune di Maniago (Pordenone). Le Asdi, che si configurano come società consortili a responsabilità limitata, sono state previste dalle legge 4 del 2005 sugli "Interventi per il sostegno e lo sviluppo competitivo delle piccole e medie imprese". .  
   
   
DISTRETTI: "VIA" ALLA SOCIETÀ CONSORTILE COMPONENTISTICA  
 
Ovaro (Ud), 27 marzo 2007 - La Giunta regionale, su proposta dell´assessore alle Attività Produttive Enrico Bertossi, ha riconosciuto il 22 marzo l´Agenzia per lo sviluppo del distretto industriale (Asdi) del Co. Mec, il nuovo distretto della componentistica e della meccanica con sede a Pordenone, recentemente individuato dalla stessa Giunta. Le Asdi, che si configurano come società consortili a responsabilità limitata, sono state previste dalle legge 4 del 2005 sugli "Interventi per il sostegno e lo sviluppo competitivo delle piccole e medie imprese". .  
   
   
PUGLIA: IMPRENDITORIA FEMMINILE: BILANCIO POSITIVO NELLA REGIONE  
 
Bari, 27 marzo 2007 - Farace, presidente di Unioncamere, al convegno della Regione Puglia: “supporto strategico per la creazione di impresa e lo sviluppo occupazionale anche in Puglia, oltre che strumento di diffusione e di implementazione di una nuova sensibilità imprenditoriale”. In Puglia su un totale di 341mila imprese attive nel 2006, 83mila e 500 sono imprese gestite da donne, il 24,46% del totale. 110 le domande già finanziate dall’ultimo bando regionale. “A quindici anni dall’introduzione della legge 215 sull’imprenditorialità femminile si può affermare, consapevolmente, che questo strumento normativo si è rivelato un supporto strategico per la creazione di impresa e lo sviluppo occupazionale anche in Puglia, oltre che strumento di diffusione e di implementazione di una nuova sensibilità imprenditoriale. Questa legge è stata la spinta definitiva ad una visione e ad una percezione maggiormente autonomistica delle donne nell’impresa. La 215 ha legittimato un percorso naturale, non più solo di affiancamento della donna all’uomo nella vita in azienda, ma di vero e proprio protagonismo. Questa legge è diventata lo strumento per materializzare sogni e creatività di taglio squisitamente femminile, che altrimenti non avrebbero trovato agio nell’impresa del padre, del marito o del fratello imprenditore”. Lo ha detto il presidente di Unioncamere Puglia, Luigi Farace, intervenendo al convegno “Donne pugliesi al timone” organizzato a Bari, a villa Romanazzi Carducci, dall’assessorato allo Sviluppo Economico della Regione, alla presenza del presidente della Regione Puglia, Nichi Vendola, e del dirigente del settore Industria Davide Pellegrino. Unioncamere Puglia sta gestendo alcune azioni del Programma Regionale a sostegno dell’Imprenditoria Femminile, insieme alle cinque Camere di Commercio pugliesi (sedi degli sportelli operativi e dei Comitati per l’Imprenditorialità femminile) ed in collaborazione con Confartigianato, Cna, Confcommercio Confcoperative, Universus Csei, presso cui operano altri desk informativi della 215. “La mission del Programma regionale – ha aggiunto il presidente di Unioncamere Puglia, Luigi Farace - è quella di diffondere la cultura di impresa e contribuire alla creazione di attività solide, che possano avere possibilità di sviluppo, anche in termini occupazionali. Una mission coerente con le linee strategiche delle Camere di Commercio e con le finalità delle associazioni di categoria che sono state coinvolte: promuovere l’imprenditorialità e l’informazione economica in generale, alimentare la collaborazione e i valori dell’associazionismo, nonché favorire la nascita di nuove imprese”. In Puglia su un totale di 341. 508 imprese attive nel 2006, 83. 531 sono imprese gestite da donne, il 24,46% del totale. “Qualche curiosità fra i numeri: le imprese femminili stanno preferendo settori tradizionalmente «in cravatta»: costruzioni; intermediazione monetarie e finanziaria; servizi alle imprese. Aumentano le società di capitali; le ditte individuali continuano a farla da padrona. In crescita anche l’apporto delle imprenditrici extracomunitarie, +7,4% in Puglia”, ha aggiunto Farace. In Puglia la 215 ha finanziato nel 2005 più di 500 progetti di imprenditorialità in rosa. “I dieci milioni e mezzo di euro messi a disposizione nel 2006 dal sesto bando – l’ultimo - si tradurranno nel tempo – ha affermato Farace - in un’utile occasione per lo sviluppo economico ed occupazionale del nostro territorio: 634 le domande presentate; 340 quelle ammesse; 110 quelle già finanziate. Positivo, secondo il presidente di Unioncamere Puglia, il bilancio delle attività degli sportelli informativi e dei Comitati per l’Imprenditorialità Femminile. “l’attività di sportello costituisce un primo approccio, quello più importante, che l’aspirante imprenditrice ha con gli strumenti a sua disposizione, con gli adempimenti burocratico-amministrativi cui deve far fronte, con le sovvenzioni di cui può disporre, con i percorsi formativi che potrebbe svolgere, ma soprattutto con la fattibilità della sua idea, con i vincoli e le opportunità della sua intuizione imprenditoriale. I Comitati per l’Imprenditorialità femminile presso le Camere di Commercio hanno inoltre sviluppato percorsi formativi specifici rivolti sia alle aspiranti imprenditrici che alle donne che hanno già avviato un’attività imprenditoriale, nell’ottica di qualificare le professionalità. Molto importante riteniamo essere l’azione di mentoring, e cioè una sorta di formazione sul campo sostenuta dagli sportelli. L’aspirante imprenditrice viene affidata ad un imprenditore già affermato, uomo o donna, che diventa un importante punto di riferimento e di guida. Si tratta di un vero e proprio tutoraggio da impresa ad aspirante impresa”. .  
   
   
POLITICHE ABITATIVE, GRUPPI DI LAVORO APERTI A TUTTE LE PARTI INTERESSATE  
 
 Ancona, 27 marzo 2007 - L´assessore regionale all´Edilizia Pubblica, Gianluca Carrabs, ha incontrato i sindacati degli inquilini Sunia, Sicet e Uniat, per discutere degli aspetti piu` rilevanti connessi alla entrata in vigore della nuova legge regionale in materia di politiche abitative. In particolare, sono stati affrontati i temi dei nuovi canoni di locazione e dei prezzi di vendita degli alloggi di edilizia residenziale pubblica sovvenzionata. Al termine dell´incontro le parti hanno espresso viva soddisfazione per gli esiti della riunione. Carrabs si e` impegnato affinche` gli aspetti tecnici delle singole questioni vengano approfonditi da specifici gruppi di lavoro che assicurino, nella loro composizione, la massima partecipazione di tutte le parti interessate: Regione, Erap, Comuni e Sindacati. ´Massima partecipazione e concertazione - ha dichiarato Carrabs - per dare risposte in linea con la dimensione del problema casa che tanti cittadini si vedono quotidianamente costretti ad affrontare´. .  
   
   
UNICUM: APPROVATI I RISULTATI DELL’ESERCIZIO 2006 DYCKERHOFF: UTILE NETTO PIÙ CHE RADDOPPIATO PROPOSTA DIVIDENDO DI 0,66 EURO PER AZIONE ORDINARIA E PRIVILEGIATA  
 
Casale Monferrato, 27 marzo 2007 - In seguito all’approvazione del bilancio Dyckerhoff Ag e del bilancio consolidato relativi all’esercizio 2006, il Consiglio di Amministrazione ed il Consiglio di Sorveglianza di Dyckerhoff Ag hanno deciso di sottoporre all’Assemblea Generale degli Azionisti, che si terrà il 10 maggio 2007, la distribuzione di un dividendo di 0,66 euro (0,20 euro nel 2005) per azione ordinaria e privilegiata, per un monte dividendi di 27,2 milioni di euro pari al 20% dell’utile netto di competenza Dyckerhoff. Nel 2006 il fatturato consolidato è migliorato di 94,7 milioni di euro (+7%). L’aumento delle vendite in Europa Orientale e negli Stati Uniti ha più che compensato il calo registrato dalla Divisione Germania/europa Occidentale a seguito della dismissione di società operanti nel settore dei prodotti in calcestruzzo, la cui incidenza sul fatturato nell’esercizio precedente era stata di 100 milioni di euro. A confronto omogeneo, al netto delle variazioni nel perimetro di consolidamento, il fatturato consolidato sarebbe risultato in progresso di quasi il 15%. L’effetto cambio, positivo per circa 10 milioni di euro, non ha influito in maniera significativa. Scomposto per area geografica il fatturato consolidato è riconducibile per il 34% alla Germania, 37% all’Europa Orientale, 24% agli Stati Uniti e 5% all’Europa Occidentale. Il margine operativo lordo (Ebitda) è migliorato del 27%, in misura nettamente superiore al fatturato. Escludendo i 29 milioni di euro di proventi derivanti dalla cessione di società, l’aumento sarebbe stato del 18%. L’incremento più significativo (+80%) si è riscontrato nell’Europa Orientale; in progresso anche gli Stati Uniti. L’aumento dei costi energetici in Germania e del gas in Ucraina è stato ampiamente compensato dal miglioramento dei prezzi del cemento e del calcestruzzo. Le differenze cambio sono state positive per 3,7 milioni di euro; le variazioni nel perimetro di consolidamento, negative per 3,5 milioni di euro, non sono state molto significative. Il 42% del margine operativo lordo è stato registrato dalla divisione Europa Orientale, che si conferma di sempre maggior importanza. Più che raddoppiati sono il risultato ante imposte a 227,3 milioni di euro (102,6 milioni nel 2005) e l’utile netto a 150,3 milioni di euro (58,7 milioni nel 2005). Il rapporto patrimonio netto/attività pari al 40,9% cresce di 3,7 punti percentuali (37,2% nel 2005). L’indebitamento netto si è ridotto di 230,6 milioni di euro, passando da 351,8 milioni nel 2005 a 121,2 milioni. Il rapporto indebitamento finanziario/patrimonio netto è migliorato al 9,4% (28,4% nel 2005). Nell’esercizio 2007 la positiva dinamica dei risultati dovrebbe continuare ma in misura contenuta. .  
   
   
FIERA DISTRICT BOLOGNA: A PALAZZO D´ACCURSIO IN MOSTRA FINO AL 4 APRILE LE 10 PROPOSTE PER RIQUALIFICARLO  
 
Bologna, 27 marzo 2007 - Dieci proposte per riqualificare Piazza Renzo Imbeni e il quartiere del Fiera District a Bologna. Dieci proposte per riflettere e confrontarsi sul futuro di un´area strategica di Bologna e l´Emilia-romagna. Frutto di un concorso di idee "Una Piazza per Bologna e l´Emilia-romagna" lanciato dalla Regione Emilia-romagna e dal Comune di Bologna, in collaborazione con il Festival dell´Architettura di Parma, le opere sono esposte anche presso il cortile di Palazzo d´Accursio nel capoluogo regionale fino al 4 aprile. Tra le dieci proposte una giuria di esperti dovrà scegliere il progetto vincitore che riceverà un premio di 30 mila euro, mentre per le tre menzioni è previsto un riconoscimento di 7 mila euro. La mostra nel cuore di Bologna viene ad affiancarsi a quella già in corso dall´inizio di marzo presso la sede dell´Assemblea legislativa regionale, al centro del Fiera District, in viale Aldo Moro 50 (dalle 7 alle 19 dal lunedì al venerdì - fino al 31 marzo). La mostra nelle scorse settimane ha fatto anche tappa a Cesena, Ferrara e Parma ovvero nelle tre sedi di Facoltà di Architettura dell´Emilia-romagna Il concorso di idee nasce dall´esigenza di ripensare uno spazio urbano - quello del Fiera District progettato da Kenzo Tange negli anni 70 - che nel tempo ha visto moltiplicarsi funzioni e attività. Da una iniziale collocazione periferica, con una destinazione pressoché esclusiva ad uffici e terziario, l´area è oggi assolutamente centrale nel contesto cittadino con una forte presenza anche di abitazioni, attività commerciali, culturali, ricreative nonché aree verdi. In più la presenza della sede della Regione Emilia-romagna ne fa un ideale biglietto da visita nel mondo di tutta l´Emilia-romagna. A questa accresciuta centralità della piazza - destinata ad aumentare quando l´area diventerà una delle fermate principali della nuova linea metropolitana che dal parcheggio di via Michelino porterà in Stazione - dovrà contribuire la funzione residenziale che si è aggiunta a quella quasi esclusivamente terziaria del Fiera District, coi nuovi insediamenti residenziali di Viale della Repubblica e di Via Stalingrado. Le 10 proposte selezionate da sette esperti in rappresentanza del Comune di Bologna, della Regione, degli Ordini nazionali degli architetti e degli ingegneri e da un docente per ciascuna delle tre Facoltà di architettura delle Università di Parma, Cesena e Ferrara sono state individuate su una rosa di ben 37 progetti arrivati anche dall´estero. .  
   
   
IGD S.P.A ESERCIZIO AL 31 DICEMBRE 2006: UTILE NETTO A 56,68 MILIONI DI EURO  
 
Bologna, 27 marzo 2007 - Il Consiglio di Amministrazione di Igd S. P. A. , società Blue Chip attiva nel settore immobiliare della grande distribuzione le cui azioni sono quotate nel segmento Midex di Borsa Italiana, ha esaminato, oggi, i dati relativi all´esercizio 2006 che si sono confermati positivi e in linea con le previsioni. L´esercizio 2006 si è chiuso con un valore della produzione pari a 105,99 milioni di Euro, in crescita del 99% rispetto ai 53,16 milioni di euro del 31 dicembre 2005. Precisiamo che il valore della produzione comprende anche un ricavo, pari a 43,06 milioni di Euro, derivante dalla cessione dell´ampliamento della galleria Commerciale di Centro Leonardo a Imola avvenuto lo scorso novembre. Questa operazione, pur non rientrando nella tipica strategia aziendale di Igd, ha generato una plusvalenza di circa 3,5 milioni di euro. Se si considera solamente il valore netto dell´operazione il valore della produzione si attesterebbe a circa 66 milioni di Euro con un incremento pari a circa il 25% sui 53 milioni di euro di valore della produzione dell´esercizio 2005. Il margine operativo lordo (Ebitda), pari a 43,08 milioni di Euro è cresciuto del 30% rispetto ai 33,24 milioni di euro dell´esercizio 2005. Il margine operativo (Ebit), pari a 99,55 milioni di Euro, evidenzia una crescita del 50% rispetto ai 66,35 milioni di Euro dell´esercizio 2005. Il Risultato prima delle Imposte è pari a 91,58 milioni di Euro, in crescita del 47% rispetto ai 62,47 milioni di euro del 31 dicembre 2005. L´utile Netto è pari a 56,68 milioni di euro. Precisiamo che nell´esercizio 2005 Igd aveva ottenuto un Utile Netto di 81,66 milioni di euro perché si era avvalsa della legge n°266/2005 volta a rivalutare fiscalmente i beni di impresa pagando un´imposta sostitutiva del 12%. Pertanto il conto economico conteneva una rettifica positiva per l´adeguamento delle imposte differite accantonate nei precedenti esercizi. L´indebitamento finanziario netto si è attestato a 338,06 milioni di euro rispetto ai 353,80 milioni di euro del 30 settembre 2006. La diminuzione della posizione finanziaria netta è imputabile principalmente all´incasso derivante dalla vendita dell´ampliamento della galleria sopra citata. "Gli ottimi risultati del 2006 sono il frutto –dichiara Filippo Carbonari Ad di Igd- sia della gestione del portafoglio patrimoniale esistente, che di parte della crescita effettuata nel 2006 e nell´anno precedente" Il Consiglio di Amministrazione ha proposto, inoltre, all´Assemblea degli Azionisti, che si terrà il 23 aprile e non più come originariamente previsto il 26 aprile 2007, la distribuzione di un dividendo pari a 0,035. Lo stacco della cedola sarà effettuato il 30 aprile 2007 mentre il pagamento avverrà 4 maggio 2007. Si comunica inoltre che, in conformità alle disposizioni ex art. 82 del Regolamento Emittenti adottato con delibera Consob n. 11971, a seguito del passaggio dal segmento Star al Midex, la Società si avvarrà della facoltà dell´esonero della pubblicazione delle relazioni trimestrali riferite ai periodi che scadono alla fine di ciascun semestre. A seguito di ciò ci sono delle variazioni al calendario finanziario. Ii 9 agosto non si terrà il Consiglio di Amministrazione per l´approvazione della seconda trimestrale, per contro il Cda si riunirà per l´approvazione della relazione relativa al primo semestre il 12 settembre 2007 anziché il 27 settembre 2007 come originariamente comunicato. .  
   
   
DOPO LA SENTENZA CHE ORDINA LA DEMOLIZIONE DELLE VILLETTE ABUSIVE DI ONTIGNANO MARTINI: "E´ LA VITTORIA DELLA LEGALITÀ CONTRO L´ABUSIVISMO"  
 
Firenze, 27 marzo 2007 - "E´ un riconoscimento concreto di una battaglia iniziata contro il condono voluto dal governo Berlusconi e il conseguente concetto di impunità e di furbizia che in Toscana non è passato". Così ha commentato il presidente Claudio Martini la notizia della sentenza emessa ieri dalla Procura di Firenze che condanna a un anno e mezzo di reclusione il costruttore delle villette abusive realizzate a Ontignano nel Comune di Fiesole e ne ordina la demolizione. "Continueremo il nostro lavoro - ha proseguito Martini - per la legalità e per la tutela e valorizzazione del territorio toscano. Obiettivi che vogliamo perseguire attraverso i nostri recenti atti di governo: Pit e Codice del paesaggio. Obiettivi che vogliamo portare avanti anche con la collaborazione di tutti coloro che hanno a cuore la qualità del territorio toscano". Commenti positivi anche da parte dell´assessore regionale Riccardo Conti: "La Toscana è questa", ha detto. "La regione del rigore e la regione di punta nella lotta all´abusivismo. La sentenza di oggi è un riconoscimento ulteriore al serio impegno messo in campo per la tutela attiva e la salvaguardia del patrimonio. E´ il frutto di un lavoro comune di Regione, Province e Comuni, forze economiche e sociali, associazioni ambientaliste che, insieme, garantiscono un alto livello della cultura della sensibilità e dell´uso attento delle risorse ". .  
   
   
OLTRE 6 MILIONI DI EURO PER LA SALVAGUARDIA DEI BENI STORICI E ARCHITETTONICI DEI COMUNI. MISURE SPECIFICHE PER I PICOLI CENTRI. GILLI: "UNA INIZIATIVA PER QUALIFICARE IL TERRITORIO". ENTRO L´ESTATE LA GRADUATORIA  
 
Bologna, 27 marzo 2007 - Oltre 6 milioni di euro per interventi nei centri storici dei Comuni emiliano- romagnoli, per la salvaguardia dei beni storici ed architettonici, ma anche per la sistemazione di piazze dei centri urbani, la qualificazione dell´arredo e la creazione o sistemazione del verde pubblico. Li stanzia un bando della Regione Emilia Romagna che avrà durata biennale e che per la prima volta prevede anche misure specifiche rivolte ai borghi storici dei piccoli Comuni, quelli con popolazione inferiore ai 5 mila abitanti. Il provvedimento è stata annunciato dall´assessore regionale sviluppo territoriale e cooperazione con le autonomie locali Luigi Gilli in occasione dell´avvio dei lavori a Strasburgo della "Rete degli enti locali e regionali per l´attuazione della Convenzione europea del Paesaggio" e che in Italia coincide con la Xv edizione della "Giornata Fai di Primavera" di sabato 24 e domenica 25 marzo. «Vogliamo contribuire - sottolinea Luigi Gilli - a qualificare il nostro il territorio, i cui beni architettonici rappresentano una vera e propria ricchezza e possono essere protagonisti nello sviluppo del sistema socio culturale emiliano romagnolo. Le nuove risorse consentiranno il recupero degli edifici di valore storico e artistico nelle nostre città, il sostegno all´architettura contemporanea ma anche la demolizione delle opere "incongrue" e interventi di tutela dell´architettura rurale e delle aree montane». Comuni - ma anche Province, Associazioni di Comuni, Comunità montane, Enti parco e Consorzi di bonifica - avranno due mesi di tempo per presentare i progetti degli interventi: entro l´estate sarà definita la graduatoria e avviate le linee di finanziamento. Per gli interventi la Regione ha già stanziato, con il bilancio 2007, risorse per 6 milioni e 32 mila euro finanziati con le leggi regionali relative alla promozione della qualità architettonica e paesaggistica e alla riqualificazione urbana. Gli interventi nei Comuni minori (in Emilia Romagna i piccoli Comuni al di sotto dei 5 mila abitanti sono 165 su 341) e associati sono rivolti soprattutto a ridare identità e senso di appartenenza a queste piccole realtà, mediante interventi di conservazione, valorizzazione e di adeguamento funzionale di luoghi e spazi pubblici. .  
   
   
BANDI PROGRAMMA CASA IN PIEMONTE, LE DOMANDE DAL 30 MARZO  
 
Torino, 27 marzo 2007 - Dal 30 marzo sarà possibile inoltrare le domande per partecipare ai bandi del “Programma Casa”, il piano della Regione per affrontare il problema dell’emergenza abitativa. Intanto, nella giornata odierna, si è svolto a Torino, presso il Centro Incontri della Regione, un seminario dedicato a funzionari di Comuni e operatori del settore per illustrare i contenuti dei bandi e i modelli di domanda. E’ stata inoltre effettuata una dimostrazione pratica dell’applicativo web che verrà messo a disposizione dei Comuni per lo svolgimento delle attività di competenza relative alla raccolta e all’istruttoria delle domande di contributo. “Il Programma Casa – ha spiegato l’assessore regionale all’Edilizia Sergio Conti – prevede complessivamente la realizzazione di diecimila alloggi entro il 2012. Tale programmazione è interamente vincolata al rispetto dei criteri di edilizia sostenibile e prevede diverse linee di azione attraverso il finanziamento di interventi di edilizia sovvenzionata per un ammontare pari ad € 211. 288. 500, di edilizia agevolata sperimentale per € 21. 000. 000, di edilizia agevolata per € 30. 385. 500”. Il programma prevede € 25. 476. 000 per il finanziamento di interventi di edilizia residenziale sovvenzionata ed agevolata da destinarsi ad anziani ultra sessantacinquenni ed € 8. 750. 000, diretti a consentire il recupero della prima abitazione da parte di giovani con meno di 35 anni. Sono inoltre previste due linee di azione per il finanziamento degli studi di fattibilità e per il sostegno alle Agenzie sociali per la locazione, a favore delle quali sono stati destinati rispettivamente € 4. 000. 000 ed € 2. 000. 000. I bandi di concorso e le domande di partecipazione alle diverse misure di intervento predisposti dagli uffici regionali sono stati pubblicati sul supplemento ordinario del B. U. R. N. 11 del 15 marzo 2007. Le domande da inoltrare ai Comuni potranno essere presentate a partire dal 30 marzo 2007. Il termine ultimo per la presentazione delle domande è fissato al 28 maggio 2007. Per ulteriori informazioni è possibile consultare il sito della Regione Piemonte alla pagina: http://www. Regione. Piemonte. It/edilizia/index. Htm o, in alternativa, rivolgersi presso gli Urp regionali o direttamente presso i Comuni responsabili dell’istruttoria delle domande. .  
   
   
ENEL AL VIA IL PROGETTO ARCHIMEDE PRESSO LA CENTRALE ENEL DI PRIOLO GARGALLO SORGERÀ IL PRIMO IMPIANTO AL MONDO CHE INTEGRERÀ UN CICLO COMBINATO A GAS CON UN IMPIANTO SOLARE TERMODINAMICO  
 
Roma, 27 marzo 2007 – Il Direttore della Divisione Generazione ed Energy Management Enel, Sandro Fontecedro, e il presidente dell’Enea, Luigi Paganetto, hanno firmato oggi il protocollo di intesa per rendere operativo il progetto “Archimede”, alla presenza del ministro dell’Ambiente Alfonso Pecoraro Scanio, dell’On. Gianni Silvestrini - ministero dello Sviluppo Economico – dell’Assessore all’Ambiente della Regione Sicilia – On. Rossana Interlandi - e del premio Nobel Carlo Rubbia. L’impianto, che sorgerà presso la centrale Enel di Priolo Gargallo (Sr), rappresenta la prima applicazione a livello mondiale di integrazione tra un ciclo combinato a gas e un impianto solare termodinamico, basato su una tecnologia fortemente innovativa elaborata dall’Enea. Sandro Fontecedro ha sottolineato la volontà di Enel di misurarsi con il grande tema dello sviluppo sostenibile: “Con Archimede intendiamo coniugare la migliore tecnologia di oggi con quella di domani. Enel, con un Piano Ambiente del valore di oltre 4 miliardi, è in prima linea sulla frontiera della ricerca e dell’innovazione. Con questo progetto e con le altre iniziative del Piano intendiamo sperimentare le soluzioni più avanzate per ridurre l’impatto sull’ambiente della produzione di energia elettrica”. Luigi Paganetto ha detto: “Con la realizzazione di Archimede si passa dalla fase di laboratorio alla fase industriale; un passaggio indispensabile, oltre che decisivo sotto il profilo tecnologico e dello sviluppo dei componenti. La scelta di realizzare subito un modulo da 5 Mw risponde all’esigenza di avere immediatamente un impianto in funzione affinché la tecnologia e l’innovazione di Archimede consentano alle imprese italiane del settore di guardare a un mercato che è di dimensioni mondiali. ”L’investimento complessivo per la realizzazione del progetto è di oltre 40 milioni di euro. L’entrata in esercizio dell’impianto, una volta completato il previsto iter autorizzativo, è prevista entro il 2009. Il grande impianto solare incrementerà la potenza della centrale di circa 5 Mw e consentirà di produrre: energia elettrica aggiuntiva di fonte solare capace di soddisfare il fabbisogno annuale di 4. 500 famiglie; un risparmio di circa 2. 400 tonnellate equivalenti di petrolio all’anno; minori emissioni di anidride carbonica per circa 7. 300 tonnellate all’anno. Archimede utilizzerà una tecnologia ad alto rendimento che produrrà energia elettrica dal sole sempre, anche di notte o quando il cielo è coperto, grazie a una miscela di sali in grado di conservare a lungo il calore raccolto durante il giorno. L’enea ha messo a punto un nuovo sistema composto da batterie di specchi parabolici che concentrano la luce diretta del sole su tubazioni percorse da un nuovo fluido a base di sali che ha la proprietà di accumulare il calore. In questo modo il calore ad alta temperatura, fino a 550 gradi, è disponibile in ogni momento della giornata. Questi sali, a differenza dell’olio minerale finora utilizzato dagli impianti solari in esercizio, sono totalmente innocui per l’ambiente, anche in caso di fuoriuscite accidentali, e non sono infiammabili. L’energia termica così prodotta e conservata servirà a generare vapore ad alta pressione che, convogliato nelle turbine dell’adiacente impianto a ciclo combinato della centrale Enel, incrementerà la produzione di energia elettrica dell’impianto, riducendo la necessità di bruciare combustibili fossili e migliorando quindi le prestazioni ambientali. Il progetto Archimede fa parte del Piano Ambiente dell’Enel che prevede investimenti per oltre 4 miliardi di euro di qui al 2011 in nuovi impianti che utilizzano fonti rinnovabili e in ricerca e sviluppo di tecnologie amiche dell’ambiente. .  
   
   
A TORRE ANNUNZIATA IL CENTRO RICERCA DI ENERGIA AMBIENTALE NASCE NUOVA SOCIETA’ PER ENERGIE ALTERNATIVE E TUTELA DEL TERRITORIO  
 
Torre Annunziata, 27 marzo 2007 - E’ nato a Torre Annunziata il “Centro di ricerca di energia ambientale”. La “Crea s. R. L. ” punta a diffondere educazione ambientale, con minor consumo delle fonti energetiche tradizionali e utilizzo delle energie alternative, mettendo a disposizione le proprie tecnologie per modellare le abitudini consumistiche del nostro secolo a favore dell’ambiente. “Da i dati statistici e le ricerche fatte nel campo – illustra Erman Di Rienzo, direttore tecnico della Crea – risulta ormai scontato che entro pochi decenni ci sarà un costo troppo altro per l’utilizzo del petrolio, perché è una fonte esauribile, il cui prezzo nel tempo non sarà più accessibile a tutti. La nostra idea è diffondere, a partire dal territorio che ci circonda, una nuova politica ambientale, accostando alle vecchie risorse energetiche, alcune alternative. In particolar modo quella solare, così da fare utilizzare di meno le risorse usuali”. Un tipo di lavoro che si rivolge a pubbliche amministrazioni, società e privati, partendo dall’educazione scolastica per arrivare allo sfruttamento delle nuove tecnologie, che il centro ricerca di energia ambientale ha a sua disposizione. “Stiamo lavorando per rientrare nel programmi didattici con questa nuova filosofia della tutela ambientale, puntando a fornire ai consumatori nuove forme di energia a cui aggrapparsi – continua Di Rienzo – Inoltre abbiamo a nostra disposizione nuove tecnologie, certificate dal Policlinico di Napoli, capaci di gestire l’ozono in grandi quantità e sterilizzare realmente e a fondo gli ambienti in cui viviamo e l’acqua. Ci tengo a precisare che l’ozono è il maggiore nemico della legionella, malattia che ha come habitat gli ambienti acquatici naturali e artificiali. E’ soprattutto per far fronte a queste situazioni, che ci mettiamo a disposizione degli enti pubblici e privati, per integrare le nostre tecnologie ai normali processi di sterilizzazione, che troppo spesso non riescono a far fronte a queste malattie”. .  
   
   
NUZZACI (API) SUL DISEGNO DI LEGGE REGIONALE DELLA BASILICATA SULL’ENERGIA  
 
Potenza, 27 marzo 2007 - Il presidente dell’Api di Matera Claudio Nuzzaci esprime apprezzamento per l’approvazione del disegno di legge regionale in materia di energia, da parte della Iii Commissione consiliare permanente. Il sistema delle imprese attende da tempo il varo della legge regionale sull’energia perché ritiene urgente sia adeguare le infrastrutture energetiche e gli impianti ai fabbisogni energetici, sia diversificare le fonti energetiche sviluppando quelle rinnovabili. Purtroppo – sottolinea il presidente dell’Api – siano ancora troppo dipendenti dai combustibili fossili, petrolio e idrocarburi, con costi di approvvigionamento energetico elevatissimi che non consentono alle imprese di essere competitive nei mercati globalizzati. Ci auguriamo che il Consiglio Regionale approvi al più presto il disegno di legge che, tuttavia, deve successivamente coniugarsi con il Piear (Piano di indirizzo energetico ambientale regionale) e quindi con le scelte di programmazione che la Regione farà. Il cammino è solo all’inizio. Entrando nel merito del provvedimento, l’Api apprezza lo sforzo su termoelettrico, fotovoltaico e biomasse, ma circa l’eolico ritiene che non sia sufficiente una semplice sanatoria degli impianti esistenti. Bisogna considerare, invece, anche i nuovi progetti che sono meritevoli di attenzione e che altrimenti sarebbero penalizzati. Di qui l’auspicio che nel Piear essi trovino la giusta considerazione nell’interesse sia delle imprese che delle amministrazioni locali, colmando anche lo squilibrio territoriale con la provincia di Matera. E’ importante inoltre – prosegue Nuzzaci - accelerare l’uso delle fonti rinnovabili, su cui la Basilicata è ancora molto indietro. L’urgenza di attuare rapidamente il Protocollo di Kyoto attraverso la drastica riduzione delle emissioni inquinanti in atmosfera, impone l’adozione di politiche energetiche di sviluppo delle fonti rinnovabili. E su questo l’Italia è in forte ritardo rispetto agli altri Paesi europei. Ben vengano, quindi, le misure contenute nella legge finanziaria sul risparmio energetico e quelle per l’incentivazione del fotovoltaico in conto energia. Le misure regionali sulle fonti rinnovabili, invece, hanno una dotazione finanziaria troppo esigua per ridurre realmente i costi di approvvigionamento dell’energia. La Basilicata ha estremo bisogno di attrarre investimenti imprenditoriali sul proprio territorio e tra le varie ricette un posto di primo piano è senz’altro occupato dalla riduzione dei costi energetici. .  
   
   
AEM: L’ENERGIA DI CASA TUA  
 
Milano, 27 marzo 2007 - Alla presenza del Sindaco di Milano Letizia Moratti, del Presidente Aem Giuliano Zuccoli e degli Assessori Bruno Simini, Edoardo Croci e Mariolina Moioli sono state presentate a Palazzo Marino una serie di iniziative che Aem ha approntato per il rilancio dei suoi servizi sul territorio. L’iniziativa presentata oggi si compone di due momenti. Due momenti ben distinti, ma intrecciati in una azione sul territorio, con la quale Aem nella sua qualità di principale azienda milanese erogatrice di servizi intende concorrere allo sviluppo dell’azione di governo del Comune di Milano. Lo scopo di questi due momenti è quello di rafforzare l’identficazione tra Aem e Amministrazione Comunale, attraverso l’esplicitazione di obiettivi comuni per rendere più sicura e vivibile Milano, soprattutto attraverso l’erogazione di servizi innovativi, affidabili e di qualità. Il primo momento prevede una azione di comunicazione istituzionale, affidata prevalentemente a mezzi di affissione e a spot radiofonici, che lancia la promozione di quattro servizi erogati da Aem attraverso l’unica chiave di lettura della sicurezza: la sicurezza come diritto dei cittadini e dei clienti. Tutta la comunicazione mette in chiaro la responsabilità e l’affidabilità di Aem per soddisfare questo diritto sottolineando la: 1)Sicurezza nel corretto utilizzo del gas; 2)Sicurezza con i nuovi progetti di illuminazione del Comune per rendere più sicure le strade della città; 3)Sicurezza di continuità nel servizio anche nella completa apertura del mercato elettrico italiao, che scatta dal primo luglio, con scelte per una maggiore e sicura convenienza per tutti i clienti; 4)Sicurezza di trovare fonti innovative e sostenibili : l’acqua di falda come innovativa fonte energetica naturale per rendere più pulita e sicura l’aria che respiriamo. Il secondo momento prevede una serie di iniziative sul territorio che si dispiegheranno nei luoghi di aggregazione più popolari (mercati rionali, centri anziani, biblioteche, ecc. ). E’ la prima volta che una grande azienda del Comune, come Aem, fa una azione di prossimità verso i cittadini così articolata e tutta tesa a consolidare fiducia e affidabilità nei servizi forniti, ma soprattutto a raccogliere le esigenze dei cittadini in merito a quello che è il loro primo diritto: la sicurezza. 1. Per quanto riguarda la Sicurezza in casa la Aem e il Comune lanciano due nuove campagne informative, di prevenzione antitruffa e per il corretto utilizzo del gas. Antitruffa. A partire dal mese di aprile verranno inviate a tutti i cittadini, tramite bolletta, le regole anti-truffa per difendersi dai presunti tecnici e gasisti che sotto falso nome entrano per derubare nelle case soprattutto delle persone anziane. L’invio dei consigli in bolletta sarà accompagnato da una presenza diretta nei mercati rionali e in altri luoghi di aggregazione, soprattutto delle zone in periferia, con un camper-puntoinfomobile, che svolgerà una costante azione di prossimità e di informazione ai cittadini nei mesi di aprile, maggio, giugno. Uso corretto del gas. La campagna prevede il coinvolgimento di insegnanti e studenti delle scuole cittadine elementari e medie, in un progetto pilota sulla sicurezza domestica: attraverso un gioco interattivo che stimola tutti i ragazzi alla cultura della prevenzione e a verificare , sulla base delle nozioni acquisite con il gioco, se anche nelle proprie case sono rispettate le regole base della sicurezza. Queste azioni saranno accompagnate da una campagna di comunicazione sulla sicurezza gas 2. Sicurezza nelle strade. Ci sarà una azione diretta nelle varie zone della città che saranno coinvolte dal nuovo piano di illuminazione, sia con una azione di informazione puntuale, strada per strada, sia con iniziative di valorizzazione (es. Visite guidate ai monumenti e ai palazzi illuminati). 3. Sicurezza nell’ambiente. Essere liberi e sicuri di respirare è diventato oggi il primo obiettivo di tutte le grandi città del mondo, che cercano in tutti i modi di limitare l’inquinamento da traffico e da riscaldamento. Su quest’ultimo punto Milano ha un primato unico e innovativo: un sistema che utilizza l’acqua di falda per alimentare delle centrali di teleriscaldamento, una innovativa fonte di energia che lascia l’aria pulita perché non brucia idrocarburi, conveniente per la città ma anche per le famiglie che possono realizzare un notevole risparmio. Una comunicazione articolata e continua, soprattutto nelle ampie zone della citta interessate, racconterà ai cittadini, con la collaborazione dei Consigli di Zona, questa innovativa opportunità. 4. Sicurezza nella scelta. In vista dell’apertura completa del mercato elettrico, Aem porterà sul territorio una informazione capillare sui nuovi sistemi tariffari, con una operazione Prontascolto al servizio dei cittadini, sia per orientare nelle scelte, sia per consigliare un comportamento virtuoso di risparmio energetico: la Casa dell’Energia potenzierà per questo tutti i suoi programmi. C’è una fonte di energia rinnovabile e virtuosa, che forse è la più importante di tutte, ma non sta nel sottosuolo, bensì nella testa di ognuno di noi e nelle nostre abitudini: è il risparmio energetico. Ebbene a partire dal mese di Aprile Aem rilancia la campagna per lampade a basso consumo e per un uso razionale dell’acqua con l’obiettivo di raggiungere ogni famiglia milanese( verrà distribuito in tutti i contatti, un kit con due lampade e un riduttore di flusso per quasi mezzo milione complessivo di pezzi); sono stati definiti nuovi seminari tecnici per la Certificazione Energetica delle abitazioni; sarà lanciata, infine, la promozione di una operazione prezzi chiari a tutela del cittadino, con l’obiettivo, sempre stando all’interno delle possibilità permesse dalle Leggi vigenti, di raggiungere un protocollo d’intesa tra Comune, Aem e le principali associazioni di categoria ( installatori e artigiani impegnati nei lavori di adeguamento e manutenzione degli impianti ed apparecchi domestici): lo scopo è quello di fissare standard di servizio e percorsi di qualificazione che garantiscano ai cittadini la sicurezza di avere servizi di qualità, equi e convenienti. .  
   
   
ORA LEGALE: CON UN’ORA IN PIU’ DI LUCE, PREVISTO UN RISPARMIO DI CIRCA 650 MILIONI DI KILOWATTORA, PARI A 82 MILIONI DI EURO  
 
 Roma, 27 marzo 2007 – Nella notte tra sabato 24 e domenica 25 marzo l’Italia ha spostato le lancette degli orologi un’ora avanti per passare all’ora legale, dopo 5 mesi di ora solare. Con un’ora in più di luce solare si prevede, durante i prossimi 7 mesi, un risparmio dei consumi di energia elettrica pari a circa 650 milioni di kilowattora, un valore corrispondente al consumo di una provincia media italiana nel periodo di riferimento. E’ quanto hanno stimato i tecnici di Terna, la società responsabile in Italia della gestione dei flussi di energia elettrica sulla rete ad altissima tensione. L’ora solare verrà ripristinata il 28 ottobre 2007. Lo scorso anno, durante il periodo di ora legale l’Italia ha complessivamente risparmiato 645 milioni di kWh. Nel 2007 si prevede quindi un aumento di circa 5 milioni di kilowattora in termini di energia elettrica non consumata. In termini di costi, considerando che un kilowattora costa in media al cliente finale 12,6 centesimi di euro, la stima del risparmio economico relativo all’adozione dell’ora legale è di circa 82 milioni di euro. I mesi che registrano i maggiori risparmi nei consumi di energia elettrica (circa il 50% del totale) sono Aprile e Ottobre, rispettivamente con circa 170 e 200 milioni di kilowattora risparmiati. Ciò è dovuto al fatto che questi due mesi hanno giornate più “corte” in termini di luce naturale, rispetto ai mesi dell’intero periodo. Spostando in avanti le lancette di un’ora, quindi, si ritarda l’utilizzo della luce artificiale in un momento in cui le attività lavorative sono ancora in pieno funzionamento. Nei mesi estivi di luglio e agosto, invece, poiché le giornate sono già più lunghe rispetto ad aprile, l’effetto “ritardo” nell’accensione delle lampadine si colloca nelle ore serali, ed è perciò meno marcato in termini di risparmio di elettricità. .  
   
   
RINNOVABILI E FINANZIARIA PER IL WORKSHOP ORGANIZZATO DA APER ALLA PRESENZA DEL MINISTRO DELL’AMBIENTE PECORARO SCANIO  
 
Milano, 27 marzo 2007 – Si terrà mercoledì 4 aprile 2007 dalle ore 9. 30 alle 13. 00 a Roma, presso la Sala Bernini della Residenza di Ripetta di via di Ripetta 231, il workshop “Finanziaria e Fonti Rinnovabili in Italia. Gli strumenti per il loro sviluppo”. L’evento, organizzato da Aper – Associazione Produttori Energia da fonti Rinnovabili - vuole rappresentare un momento di confronto ad alto livello per delineare lo stato del settore in Italia ed individuare le tendenze di sviluppo, in particolare alla luce delle novità introdotte con l’ultima Finanziaria. E’ stata richiesta la partecipazione all’incontro dei rappresentanti di importanti organi nazionali come Upi, Anci, Legambiente ed Enea che si succederanno in una serie di interventi dedicati. Sarà poi la volta dell’Assessore della Regione Calabria Diego Tommasi, rappresentante per le questioni ambientali nell’ambito della Conferenza Stato Regioni. E’ confermata inoltre, a conclusione della mattinata di approfondimenti, la partecipazione del Ministro per la Tutela dell’Ambiente, del Territorio e del Mare, Onorevole Pecoraro Scanio. La partecipazione al workshop è gratuita. Per motivi organizzativi è tuttavia gradita la registrazione attraverso il form allegato, da inviare compilato al numero di fax 02/76397608 oppure all’indirizzo e-mail camilla. Clavarino@aper. It. .  
   
   
CONFERENZA DEI BORSISTI «MARIE CURIE» SULL´ENERGIA SOSTENIBILE  
 
 Bruxelles, 27 marzo 2007 - Dal 21 al 25 aprile si svolgerà a Rungsted, presso Copenaghen (Danimarca) una conferenza dei borsisti «Marie Curie» che svolgono attività di ricerca nel settore dell´energia sostenibile. La manifestazione intende ampliare l´esperienza formativa dei borsisti nell´ambito della ricerca sull´energia sostenibile superando i confini del loro campo di ricerca. La conferenza di quest´anno riguarderà il tema dell´energia pulita e rinnovabile e comprenderà presentazioni di oratori di spicco, gruppi di discussione su argomenti connessi all´energia e visite a un parco eolico offshore e a un impianto di produzione combinata di energia elettrica e calore. .  
   
   
FORMIGONI: FIORONI DIMENTICA TITOLO V COSTITUZIONE ISTRUZIONE E FORMAZIONE, NOSTRA REGIONE E´ MODELLO VIRTUOSO  
 
Milano, 27 marzo 2007 - "Ma il Titolo V della Costituzione è in vigore o è stato abrogato nottetempo dal centrosinistra?" E´ secca la risposta del presidente della Regione Lombardia, Roberto Formigoni, al ministro dell´Istruzione, Giuseppe Fioroni che, il 24 marzo, aveva criticato il pdl di riforma dell´Istruzione e della Formazione Professionale approvato dalla giunta lombarda nei giorni scorsi. "Poiché non mi risulta che sia stato abrogato - afferma Formigoni - il ministro può stare certo che il Pierino lombardo lo utilizzerà integralmente, e voglio ricordare che il Titolo V parla di competenze esclusive delle Regioni in materia di Istruzione e Formazione Professionale, nonché di amministrazione e organizzazione di tutto il sistema scolastico". "Dunque - prosegue Formigoni - non andremo aldilà di quanto stabilisce la Costituzione anche se, per salvare la scuola italiana dal disastro, sarebbe necessario farlo. Ma certamente non permetteremo che il governo, che più volte ha già scorrettamente invaso le competenze regionali, ne impedisca l´integrale realizzazione". Per quanto riguarda le risorse Formigoni fa notare al ministro Fioroni che fuori norma è lo Stato, essendo l´Italia il quarto paese al mondo come spesa per studente e agli ultimissimi posti nelle classifiche internazionali per livello di apprendimento. "Regione Lombardia, invece - aggiunge Formigoni - in questi quattro anni di sperimentazione dei corsi regionali ha dimostrato di raggiungere ottimi risultati con una spesa per studente molto inferiore a quella dello Stato. E poi, il ministro sa benissimo che il costo di questi corsi è per tre quarti a carico del bilancio regionale". "Non cerchi dunque scuse il governo - afferma Formigoni - ma completi il trasferimento delle risorse alle Regioni come più volte si è impegnato a fare". Secondo il presidente lombardo, poi, la politica del Governo in materia scolastica in queste ultime settimane ha raggiunto "punte grottesche di negatività", tantochè per smantellare la legge Moratti, come per cancellare l´Irre (Istituto Regionale Ricerca Educativa) e portare profonde modifiche alle scuole superiori "si sono nascosti commi nel maxiemendamento alla legge finanziaria senza sottoporsi né al dibattito in parlamento né al confronto con le Regioni come costituzionalmente obbligatorio". "Poi analogamente - prosegue Formigoni - si è nascosto nel Decreto Legge sulle liberalizzazioni il riordino del secondo ciclo di istruzione e lo scippo sugli istituti tecnici e professionali, sempre a colpi di fiducia in Parlamento e senza alcun tipo di confronto "Ahimè - chiosa Formigoni -sono gli interventi del governo nazionale a creare confusione e incertezza nella scuola e nelle famiglie. Regione Lombardia ha sempre dimostrato serietà di impostazione e volontà di dialogo nel confronto Stato - Regioni come lo stesso ministro Fioroni riconosce". "Questa è la strada che continueremo a seguire - conclude Formigoni - senza retrocedere di un solo millimetro sulle nostre responsabilità e competenze dirette dentro il perimetro della Costituzione nel quale sta per intero il nostro progetto di riforma. Sono sicuro che quando il ministro Fioroni l´avrà letto con attenzione, non potrà che riconoscerlo e il confronto non potrà che essere costruttivo". .  
   
   
IL CONTROLLO DELLA RETE  
 
Milano, 27 marzo 2007 – Si terrà prossimamente a Milano il corso “Programmazione & Controllo in Banca – Il controllo della Rete”, organizzato da Sda Bocconi School of Management. Il corso avrà la durata di tre giorni: dal 16 al 18 aprile 2007. L’iniziativa si propone di analizzare i sistemi di controllo delle reti distributive, fattori chiave di competitività delle banche e di qualità del servizio al cliente. L’ottimizzazione dei loro risultati richiede adeguati sistemi di programmazione degli obiettivi e misurazione della performance. L’obiettivo è quello di presentare e discutere le caratteristiche che devono assumere tali sistemi per essere pienamente efficaci. I partecipanti avranno la possibilità di comprendere più approfonditamente natura e funzionamento degli strumenti di responsabilizzazione e monitoraggio della rete, ricavare suggerimenti per l’innovazione e il miglioramento di tali strutture. I contenuti didattici di queste tre giornate affronteranno varie tematiche: Ruolo delle reti:prospettive strategiche e organizzative; Misurazione della redditività delle unità di rete; Allocazione dei costi indiretti; La programmazione: il budget e gli obiettivi di rete; Sistemi avanzati di misurazione della performance della rete. “Il controllo della Rete” si configura come un corso avanzato di P&c. Esso si rivolge a quanti nelle banche hanno compiti di progettazione, gestione, affinamento dei sistemi in parola e possiedono già una sufficiente padronanza degli strumenti. .  
   
   
STUDENTI DI GORIZIA E TRIESTE SU TEMI EUROPEI  
 
Trieste, 27 marzo 2007 - "1957-2007: itinerari dell´integrazione europea" è il titolo di due seminari organizzati ieri a Gorizia e Trieste nel 50mo anniversario della firma del Trattato di Roma (25 marzo ´57), atto dell´insediamento della Comunità europea. "Cinquant´anni di sviluppo, collaborazione e integrazione mai visti prima in un continente che ha conosciuto la nascita di grandi civiltà ma è sempre stato anche teatro di guerre e tensioni", afferma l´assessore regionale per le Relazioni Internazionali e le Autonomie Locali, Franco Iacop, che ha partecipato ad entrambi i seminari organizzati nelle Aule magne dell´Isis Dante Alighieri di Gorizia e del Liceo Dante Alighieri di Trieste da Risorse Umane Europa (Rue) su incarico della direzione centrale delle Relazioni Internazionali e le Autonomie Locali. Frutto di un lavoro di ricerca avviato lo scorso gennaio da 12 classi (a Gorizia, oltre al D. Alighieri hanno partecipato il Liceo Scientifico Duca degli Abuzzi e l´Istituto magistrale S. Slataper. Mentre a Trieste si sono affiancati al D. Alighieri il Liceo F. Petrarca e L´istituto magistrale G. Carducci), i seminari hanno visto gli studenti nel ruolo di protagonisti nella definizione delle peculiarità di un´area nata per l´impulso di 6 Stati che avevano comuni obiettivi di pace e di sviluppo economico e sociale. "Oggi in Europa è libera la circolazione delle persone e delle idee" ha ricordato Iacop, sottolineando il progressivo consolidamento di questa dimensione, caratterizzata dalla moneta unica. Ma l´Europa è anche una realtà che, se ha avvicinato tra loro i cittadini, non è riuscita ancora ad avvicinare compiutamente i cittadini alle istituzioni. "Un passo importante - ha detto Iacop - è il nuovo trattato costituente europeo, che deve definire regole comuni per 27 Paesi e 500 milioni di abitanti ma che ha ricevuto il voto contrario di alcuni Paesi, dimostrando che, mentre L´europa delle istituzioni andava avanti, quella dei cittadini restava ferma, probabilmente per mancanza di informazioni adeguate". Dalla comprensione di ciò è nata la scelta di coinvolgere maggiormente i cittadini nella dimensione europea attraverso l´approfondimento delle principali tematiche comuni. Non a caso l´ultimo Consiglio europeo "si è soffermato, in particolare, - ha ricordato l´assessore - sul tema dell´energia con l´obiettivo di dare forte impulso alle ´regole del 20 per cento´ e cioè agli obiettivi comuni di sviluppo sostenibile che privilegino per il 20 per cento l´energia prodotta attraverso fonti rinnovabili, per un ulteriore 20 per cento la riduzione dell´anidride carbonica nell´atmosfera in osservanza dei trattati di Kyoto e per il restante 20 per cento la produzione di mezzi di trazione che utilizzino i prodotti della tecnologia verde". Il coinvolgimento delle scuole ed il lavoro fatto dai ragazzi è in sintonia con l´impegno di promuovere la diffusione dell´identità europea (in cui l´unico reale elemento di diversità, ha detto Iacop, è dato dalle 25 lingue accreditate e dalle lingue minoritarie tutelate da ciascun Paese e dalla stessa Ue) tra la popolazione giovane, che a tutti gli effetti rappresenta il futuro dell´Ue. "Dopo 50 anni siamo qui a parlare di un tema che dovrebbe ormai far parte del nostro essere cittadini europei" ha detto Iacop, rilevando l´importanza di comprendere come le regole della convivenza tra i cittadini dei 27 Paesi membri della Ue vadano continuamente aggiornate. "L´europa rappresenta la più importante area di libero scambio - ha notato l´assessore - e necessita di norme che le consentano di confrontarsi adeguatamente con il mondo globalizzato". .  
   
   
QUINTA EDIZIONE DE “LA BOTTEGA DEL MATEMATICO” PRESSO LA CASA NOLDIN DI SALORNO (26 – 29 MARZO)  
 
Bolzano, 27 marzo 2007 - Dal 26 al 29 marzo si svolgerà la 5° edizione de “La Bottega del Matematico”, un’iniziativa rivolta agli studenti “eccellenti” in campo scientifico-matematico. Organizzata dall’Intendenza Scolastica Italiana, la Bottega è un’iniziativa che riscuote grande interesse nel mondo scolastico ed universitario, soprattutto per le modalità con cui operano i gruppi di lavoro, nei quali, secondo una metodologia tipica delle botteghe cinquecentesche, la teoria si unisce alla pratica. Nell’accogliente cornice della Casa Noldin di Salorno, i partecipanti, provenienti dal V anno delle scuole superiori in lingua italiana e selezionati fra quelli con profitti eccellenti nell’area matematico-scientifica, verranno divisi in tre gruppi ed affidati ad un responsabile scientifico (docente universitario) e ad un tutor (insegnante di scuola superiore). Lo scopo dell’iniziativa è di far toccare con mano il mondo della ricerca scientifica, stimolando gli studenti al lavoro di gruppo ed all’analisi pratica di problemi e questioni matematiche, facilitando nel contempo la partecipazione attiva di tutti i membri. La "Bottega del Matematico" è considerata anche un ottimo strumento di formazione per i docenti che hanno l’occasione di sperimentare nuove metodologie di insegnamento e modalità alternative per il coinvolgimento della classe. I docenti universitari e gli ambiti di lavoro proposti per questa 5° edizione saranno la prof. Ssa Maria Dedò, dell’Università di Milano: “Laboratorio di cubi e ipercubi”, il prof. Italo Tamanini dell’Università di Trento “Laboratorio di geometria sulla sfera”, il prof. Domenico Luminati dell’Università di Trento “Laboratorio di geometria topologica”. La "Bottega del Matematico" infine svolge una funzione molto importante: quella di avvicinare gli studenti alle facoltà scientifico-matematiche, oggi poco frequentate eppure sempre più ricercate dal mondo del lavoro ed indispensabili allo sviluppo del mondo moderno, basato essenzialmente sulle innovazioni e le scoperte della tecnica e della scienza. Per ulteriori informazioni ci si può rivolgere all’ispettore Paolo Lorenzi, paolo. Lorenzi@scuola. Alto-adige. It. La presentazione dei lavori finali avrà luogo giovedì 29 marzo 2007, alle ore 15. 00, presso la Casa Noldin, in via Josef Noldin,20 a Salorno. .  
   
   
BEI E BANCA MONDIALE AFFRONTANO IL CAMBIAMENTO CLIMATICO  
 
Bruxelles, 27 marzo 2007 - La Banca europea per gli investimenti (Bei) e la Banca mondiale hanno unito le loro forze per creare il Cfe (Carbon Fund for Europe - Fondo europeo carbonio). Il fondo sovvenziona progetti volti alla riduzione o all´eliminazione delle emissioni di biossido di carbonio a condizione che sia proposta una diminuzione annuale delle emissioni pari almeno a 100 000 tonnellate, o equivalente, e che già esista un piano esecutivo. Il fondo che ammonta a 50 Mio Eur sarà erogato dai governi irlandese, lussemburghese, portoghese e fiammingo (Belgio) e dalla società privata Statkraft Carbon Invest. Il Cfe è stato istituito per aiutare i paesi europei a rispettare gli impegni del protocollo di Kyoto e il programma di scambio delle emissioni dell´Ue e acquisterà i crediti di carbonio generati da un progetto. Simon Brooks, vicepresidente della Bei, ha affermato che il percorso verso un´economia a basse emissioni di carbonio comporta lo sviluppo e il finanziamento di nuove idee, di soluzioni innovative e di nuove tecnologie. «Non esiste una sola soluzione miracolosa per i problemi legati al cambiamento climatico, ha affermato, «Occorre, piuttosto, un´ampia gamma di iniziative separate che coniughi l´esperienza e la comprensione degli interessi pubblici e privati». .  
   
   
PROGETTO EUROPEO SISMA PRESIDENTE LORENZETTI: “PER AFFRONTARE L’EMERGENZA E RIDURRE I DANNI OCCORRONO POLITICHE DI PREVENZIONE”  
 
 Perugia, 27 marzo 2007 - “Se è vero che il terremoto è la più insidiosa delle calamità perché imprevedibile ed improvvisa, soltanto la messa in campo di politiche ed azioni di prevenzione possono permetterci di affrontare adeguatamente l’emergenza sismica, sia per proteggere le popolazioni, sia per ridurre al minimo i danni al patrimonio edilizio”. E’ quanto affermato dalla presidente della Regione Umbria, Maria Rita Lorenzetti, nel corso del suo intervento di apertura dei lavori della Conferenza finale del Progetto S. I. S. M. A (Sistema integrato per le attività di gestione della sicurezza per la prevenzione e la tutela del tessuto edilizio e storico dai rischi) svoltosi Perugia. Alla seduta del 22 marzo erano presenti, tra gli altri, Elvezio Galanti per il Dipartimento di Protezione Civile, il Direttore del Joint Technical Secretariat Cadses, Ulrich Grate e il Dirigente Managing Authority Cadses, Fabio Croccolo. Ad introdurre i lavori è stato il Direttore Regionale dell´Ambiente, Territorio ed Infrastrutture, Luciano Tortoioli. “Dopo l’inizio della grave crisi sismica che colpì le Regioni Umbria e Marche tra il 1997 e il 1998 abbiamo preso – ha affermato Lorenzetti -, e sostenuto con determinazione, l’impegno di ricostruire le case e gli altri edifici danneggiati dal terremoto. La gente che da sempre aveva vissuto e animato i piccoli centri storici dell’Appennino centrale, con dignità, coraggio e passione voleva ritornare in quei centri e quei centri continuare a mantenere vivi. Avevamo tutti la stessa determinazione: dare la possibilità a quella gente, così attaccata al proprio territorio, al proprio centro storico, alla propria casa, di tornarci e di poterci vivere meglio che in passato. Come Regioni, come Comuni, con il sostegno dello Stato, abbiamo lavorato molto per questo e non ci stanchiamo di continuare a lavorare in questa direzione”. “La ricostruzione in Umbria – ha proseguito la presidente - è quindi in avanzato stato di realizzazione. Arriveremo a ricordare i dieci anni dal terremoto avendo ultimato circa l’80% degli interventi, tutti quelli che è stato possibile finanziare con le risorse disponibili. Oltre alle abitazioni è stata riparata una consistente parte di opere, infrastrutture ed edifici pubblici e di proprietà ecclesiastica che hanno consentito la ripresa delle attività socio economiche all’interno della vasta area colpita e di ritornare, quindi, alle normali condizioni di vita”. Quindi la presidente Lorenzetti ha spiegato che “l’obiettivo principale che si cerca di attuare nella prevenzione sismica, è quello di ridurre maggiormente, essendo impossibile annullarlo, il rischio sismico. Per fare ciò è necessario conoscerlo e valutarlo, poiché la riduzione di tale rischio è complessa, ha tempi lunghi e costi rilevanti, comportando inevitabilmente scelte di priorità. Affrontare un evento catastrofico richiede preparazione, coordinamento, strumentazione adeguata e conoscenza dei territori e dei rischi”. “Occorre saper convivere con i rischi e con la vulnerabilità del territorio, ma occorre anche – ha aggiunto - promuovere azioni che consentano di mitigare gli effetti delle catastrofi, laddove risulti impossibile ridurre al minimo il rischio, considerando che il suo annullamento non è conseguibile. Coinvolgere anche i cittadini nell´attivare misure di prevenzione, comporta la messa a punto di strumenti (sensibilizzazione, informazione, educazione) e metodologie tese al miglioramento della risposta dei cittadini in caso di sisma. ” “Con queste motivazioni, cogliendo l’opportunità offerta dal programma di cooperazione comunitario Interreg proprio sul tema della condivisione di esperienze e confronto con i Paesi europei in termini di attuazione di misure per la prevenzione dal rischio di calamità naturali, abbiamo proposto con convinzione il progetto S. I. S. M. A. Insieme al Dipartimento Protezione Civile ad altri partners italiani, greci, della Repubblica Slovacca e della Slovenia e con la stessa convinzione e passione – ha concluso Lorenzetti - abbiamo lavorato per il raggiungimento degli obiettivi del progetto”. I Dati Del Sisma 1997 Gli edifici rilevati danneggiati dal sisma del 1997 in Umbria sono stati 65. 000, oltre 2. 890 pubblici. Sono stati dichiarati inagibili 17. 000 edifici, oltre 567 pubblici, danneggiati 1813 edifici di interesse storico artistico di cui 858 inagibili. Sono stati sgomberati 9000 nuclei familiari, realizzati 140 villaggi di accoglienza, in altri termini 140 cittadine da ricostruire. In tre mesi sono stati installati 3. 300 prefabbricati e attivati 10. 000 soccorritori. I danni stimati per la Regione Umbria ammontano a 8. 442 milioni di euro di euro. Con le risorse complessivamente assegnate che ammontano a 5. 042,76 milioni, (la cifra non comprende le risorse assegnate dalla Finanziaria 2007, che ha destinato un contributo annuo di 52 milioni di euro per l´anno 2007 e di 55 milioni di euro per ciascuno degli anni 2008 e 2009, di cui 21 milioni di euro per l´anno 2007 riservati alla copertura delle proroghe di alcuni istituti previsti dalla Legge “61/98”, in quanto non ancora ripartite) sono stati ultimati 10. 818 interventi fra opere pubbliche, infrastrutture a rete, infrastrutture rurali, beni culturali, dissesti idrogeologici, edilizia privata, pari al 61% dei 17. 714 attivati, mentre sono in corso di esecuzione 4038 interventi pari al 18%. .  
   
   
LA TUTELA DELL´AMBIENTE MARINO MIGLIORA ANCHE L´ECONOMIA DEL MARE NECESSARIO UN MONITORAGGIO SATELLITARE PER PREVENIRE INCIDENTI COME QUELLO DI LIVORNO  
 
 Alberese (Gr), 27 marzo 2007 - "Il mare rappresenta per la nostra regione una risorsa di grande valore, a cui il Programma regionale di sviluppo 2006-2010 e il nuovo Piano di indirizzo territoriale pongono una particolare attenzione sia in termini di obiettivi generali di tutela del patrimonio costiero toscano e di valorizzazione delle risorse naturali di questi territori, che in riferimento ad azioni e priorità progettuali, come lo sviluppo sostenibile del sistema dei distretti, l´innovazione e la sostenibilità dell´offerta turistica e commerciale". Lo ha affermato oggi ad Alberese l´assessore al bilancio e alle politiche del mare Giuseppe Bertolucci, aprendo i lavori della terza tappa verso la conferenza regionale della Toscana del mare, in programma il 15 giugno a Livorno nella sede dell´Accademia navale. La giornata di lavoro organizzata a Alberese ha focalizzato l´attenzione sul tema della gestione integrata dell costa e tutela dell´ambiente marino, nella consapevolezza che "un ambiente marino sano - ha sottolineato Bertolucci - è la condizione indispensabile per migliorare la competitività, la crescita e l´occupazione nel settore pesca e acquacoltura, attività su cui, come ha riconosciuto nei giorni scorsi la Corte costituzionale, sono le Regioni ad avere competenza decisionale e legislativa. Va pertanto tenuto sotto controllo tutto ciò che minaccia l´ambiente marino - ha proseguito l´assessore alla politiche del mare - dall´inquinamento terrestre agli scarichi delle navi. Questo è l´obiettivo del nuovo programma di monitoraggio marino per il 2007-2009 che si avvale di conoscenze tecniche avanzate e monitora anche gli impatti specifici, controllando l´inquinamento derivante da impianti industriali costieri, impianti di maricultura, apporti fluviali, traffici marittimi". "Un monitoraggio che deve essere anche preventivo - è intervenuto l´assessore all´ambiente Artusa - A tale fine abbiamo predisposto un progetto di controllo satellitare che presenteremo alla Commissione europea. Incidenti come quello dei giorni scorsi a Livorno mettono in evidenza che sarebbe fondamentale disporre di un sistema di sorveglianza ad ampio raggio in grado di segnalare in tempo reale qualsiasi episodio di sversamento in mare per valutarne l´evoluzione e permettere interventi tempestivi. Come richiede da tempo anche la Conferenza delle regioni periferiche marittime, occorrono specifiche competenze regionali. Non è sufficiente poter intervenire solo a posteriori, con interventi di ripulitura dopo lo spiaggiamento delle sostanze inquinanti. Basta pensare che in Toscana si verificano oltre 20 spiaggiamenti all´anno di materiale petrolifero con gravi danni all´ambiente marino e ripercussioni altrettanto gravi sul regolare svolgimento della stagione balneare". "Proteggere la qualità del mare - ha detto ancora Artusa - oltre a salvaguardare le attività economiche come il turismo balneare e la pesca, significa tutelare la biodiversità che proprio nella stretta fascia costiera è più ricca e ha una più alta produttività. L´altro fonte su cui intervenire è l´erosione costiera dove va purtroppo regisatrato un incremento del 10 per cento. La Regione sta affrontando il problema abbandonando i sistemi rigidi di difesa come le scogliere, che innescano nuovi fenomeni di dissesto, per passare a interventi di riequilibrio dei litorali, basati soprattutto sui ripascimenti artificiali delle spiagge". "La volontà regionale di utilizzare le molteplici potenzialità del sistema della costa e delle isole - ha aggiunto in conclusione l´assessore Bertolucci - richiede il perseguimento di un disegno politico e programmatico prima di tutto basato su una visione e su un approccio integrati che facciano dello sviluppo sostenibile un obiettivo comune, che può essere raggiunto solo attraverso un´azione sinergica tra le varie politiche. E in questo la Toscana può dare un contributo importante alla politica marittima europea ". .  
   
   
AMBIENTE: CONVEGNO SALVAGUARDIA ERPETOFAUNA IN ALPE ADRIA  
 
 Udine, 27 marzo 2007 - L´erpetofauna è un indicatore della salute dell´ambiente naturale, che, per quanto riguarda il Friuli Venezia Giulia sulla base di queste recenti ricerche effettuate studiando il comportamento di anfibi e rettili, si può definire di buona qualità. Questi, in sintesi, i contenuti del convegno sulla "Salvaguardia dell´erpetofauna nel territorio di Alpe Adria", svoltosi a Udine in sala Aiace e organizzato dall´ufficio Studi Faunistici della Regione, con la consulenza scientifica del Museo friulano di storia naturale. L´affollato incontro ha segnato la conclusione di un progetto rivolto allo studio dei rettili e degli anfibi, che è stato realizzato nell´ambito del programma comunitario Interreg Iii A Italia-austria, e gli esiti del quale sono stati raccolti in una esauriente pubblicazione, presentata nell´occasione. Tale lavoro di ricerca ha consentito di individuare le strategie per la conservazione delle specie faunistiche, ma in particolare è valso la sperimentazione delle possibilità di utilizzo delle rane verdi quali animali indicatori della salute dell´ambiente. Di particolare rilievo, a tale proposito, risulta il censimento che è stato eseguito sui principali corridoi (complessivamente una quarantina) di migrazione degli anfibi, in particolare delle rane e dei rospi, che si attivano in primavera dalle zone di svernamento degli animali agli stagni. Il censimento ha permesso la redazione di un´apposita mappa georeferenziata. Detti corridoi, quando intersecano strade di grande percorrenza, creano seri problemi alla sicurezza stradale e determinano, nel contempo, il rischio di riduzione delle specie faunistiche protagoniste del fenomeno. Il progetto realizzato dalla Regione ha pure già consentito la creazione di stagni e abbeveratoi a scopo conservativo e sperimentale. A proposito degli esiti del progetto di salvaguardia, l´assessore regionale alle Risorse Agricole, Naturali, Forestali e Montagna, Enzo Marsilio, ribadisce l´interesse dell´Amministrazione alla valorizzazione e conservazione del patrimonio naturale del Friuli Venezia Giulia. La componente animale del nostro ecosistema, secondo l´assessore, costituisce un elemento indispensabile, ancorché minacciato dalle modifiche che gli habitat umidi preferiti dall´erpetofauna subiscono nel tempo. "Il progetto attuato assieme all´Austria - aggiunge Marsilio - costituisce un esempio di come le strategie di valorizzazione del territorio e della sua biodiversità possano essere concretizzate solamente in accordo fra i Paesi della Ue, e tramite il coordinamento transfrontaliero tra Regioni limitrofe". "Sono strategie - ha conclude Marsilio - che rappresentano un notevole passo avanti della Regione, e che si sono concretizzate di recente con altre iniziative, come per esempio il monitoraggio della presenza della lince; iniziative dalle quali si ricava il buono stato di salute del nostro ambiente". Sull´unicità del territorio del Friuli Venezia Giulia rispetto alla biodiversità si era soffermato in apertura del convegno il direttore centrale delle Risorse Agricole, Naturali, Forestali e Montagna della Regione, Augusto Viola, per affermare che il Progetto costituisce la prima risposta della Regione alle problematiche dell´erpetofauna, con lo specifico obiettivo di proporre un approccio strutturale che vada oltre la gestione di sporadici interventi di emergenza. Ciò favorirà la pianificazione di iniziative più organiche sia a livello regionale, come nazionale e internazionale, anche nel quadro normativo della Direttiva Habitat 92/43 Cee, e nell´ambito della Rete di Natura 2000. I dettagli del progetto sono invece stati esplicitati dal suo coordinatore, Stefano Fabian. I lavori sono stati preceduti dagli indirizzi di saluto dell´assessore alla Cultura e Beni Culturali del Comune di Udine, nonché del direttore del Museo Friulano di Storia Naturale di Udine, Carlo Morandini. Gli approfondimenti della giornata di studio sull´erpetofauna hanno riguardato la vulnerabilità e la conservazione delle specie, la situazione e le esperienze in Austria, in Slovenia, nel Carso Triestino, in Lombardia, e le iniziative sperimentali della Provincia autonoma di Trento, le attività della Regione Friuli Venezia Giulia e l´esperienza della Provincia di Pordenone. .  
   
   
VERSO NUOVI MONDI CON IL “FORUM SOSTENIBILITá” IL PRIMO FORUM ITALIANO SULLO SVILUPPO SOSTENIBILE APPUNTAMENTO IL 28 E 29 MARZO A MONZA E L’11 APRILE 2007 A TERNI  
 
 Monza, Terni, 27 marzo 2007 - Disegnare oggi nuovi stili di vita per un domani e un dopodomani a misura d’uomo e d’ambiente, mettendo in comune saperi, conquiste e linguaggi. Nasce così “Forum Sostenibilità”, il primo Forum italiano sullo sviluppo sostenibile, inteso come sviluppo strutturato in modo da non sovraccaricare gli ecosistemi e da non compromettere la sopravvivenza e il benessere delle generazioni future. L’appuntamento è a Monza il 28 e il 29 marzo e a Terni l’11 aprile 2007. Tre giorni di intenso dialogo aperto a tutto il pubblico, promossi da Pentapolis, associazione per la diffusione della Responsabilità Sociale d’Impresa, in collaborazione con Legambiente e Planet Life Economy Foundation. Un Forum come crocevia di punti di vista ed esperienze. Uno spaccato su quanto è stato pensato e fatto fino ad oggi nel nostro Paese, per capire quanto ancora si può e si deve fare. Con uno spazio speciale dedicato alla cultura e alla comunicazione della sostenibilità. La manifestazione vuole infatti essere un’anteprima di Nuovi Mondi 2008, festival internazionale su arti visive, editoria e internet incentrate sullo sviluppo sostenibile, nel corso del quale una commissione presieduta da Oliviero Toscani selezionerà i lavori più interessanti provenienti da tutto il mondo. “Obiettivo del Forum Sostenibilità è iniziare a chiamare a raccolta e a valorizzare le produzioni sensibili a questo tema, per stimolare la nascita di nuovi protagonisti, sia sul versante culturale che dei media nel senso più ampio. Tutelare e far crescere le diverse espressioni culturali, artistiche e di pensiero è di vitale importanza, proprio come lo è la tutela della biodiversità in campo ambientale”, spiega Enzo Argante, presidente di Pentapolis. Emblematica la giornata d’apertura, il 28 marzo, con interventi di filosofi come Massimo Marassi, registi emergenti come Massimo Campiotti, scrittori come Giuseppe Altamore, autore del libro Acqua Spa ed esperti di media e Tv, come Maria Elena Andreotti, del Segretariato Sociale Rai e Piero Manera di Multiethnic Channel. Il “Forum Sostenibilità” è anche l’occasione per fotografare le molteplici sfaccettature dello sviluppo sostenibile in Italia. Con una panoramica ad ampio respiro che spazierà dall’ambiente ai trasporti e all’integrazione multietnica, dalla difesa dei diritti civili e del lavoro, alla salute e alla sicurezza, alla tutela dei ceti deboli e delle persone diversamente abili, alla vivibilità dei centri urbani. Il dato interessante che emerge dal programma del Forum è la polifonia di iniziative, idee e progetti che animano lo scenario della sostenibilità e ne rappresentano la vera ricchezza. Proprio nell’ottica di gettare il seme per uno sviluppo sempre più sostenibile, il Forum darà voce a chi opera, spesso dietro le quinte, sul fronte del business responsabile, delle politiche energetiche, dell’educazione e della scuola, della solidarietà, con risultati concreti e di forte stimolo fin d’ora per ulteriori evoluzioni. Tre giorni all’insegna di un approccio multidisciplinare. Parola chiave è la trasversalità. Oggi più che mai lo sviluppo sostenibile non può essere affrontato a compartimenti stagni, ma tocca ogni aspetto della nostra quotidianità in un gioco di delicati equilibri e interrelazioni, da cui dipende la sopravvivenza del pianeta e delle generazioni che lo abiteranno. .  
   
   
AMBIENTE: REGISTRAZIONE EMAS, ABRUZZO CONSULENTE DELLA GRECIA  
 
 Pescara, 27 marzo 2007 - Regione Abruzzo e Provincia di Teramo offriranno il supporto tecnico alle autorità greche per l´ottenimento della registrazione ambientale. E´ il significativo risultato - che sarà trattato nel corso dell´ultimo workshop di Etica a fine aprile a Giulianova - ottenuto dalla delegazione abruzzese, al termine degli incontri di Atene che si sono svolti il 20 e il 21 marzo proprio sul progetto Etica. I seminari si sono svolti tra i rappresentanti delle istituzioni locali, alcuni operatori economici greci e la delegazione abruzzese. Sulla scia dei risultati che l´Abruzzo ha raggiunto con Etica - il progetto pilota che consentirà ai sette comuni della costa teramana di conseguire la prestigiosa registrazione Emas - anche la Grecia ha deciso di puntare sulla certificazione ambientale per potenziare il turismo locale, scegliendo di presentare all´Unione europea un analogo progetto per certificare il proprio territorio. In rappresentanza della Grecia c´erano i due viceprefetti del Pireo, Valsamakis e Triantafillou, unitamente al rappresentante della società locale di sviluppo, Ioannopulou e al presidente del settore ambiente, Axarlis. Ai vari seminari divulgativi ha preso parte, inoltre, un qualificato staff di tecnici guidati da Karanikolau, dirigente della locale società di sviluppo, e Mermingas, direttore dell´ufficio prefettizio per l´ambiente, a testimonianza dell´interesse mostrato dalle autorità greche per le tematiche affrontate dal progetto Etica. Etica è un´iniziativa finanziata dal programma europeo Life Ambiente, promosso dalla Regione Abruzzo, in collaborazione con la Provincia di Teramo e i sette Comuni della costa teramana. Ha lo scopo di migliorare gli standard di tutela del patrimonio ambientale delle zone costiere teramane, potenziandone l´attrattiva turistica. Con Etica, per la prima volta in Italia, una zona litoranea di 45 Km, che comprende i comuni di Martinsicuro, Alba Adriatica, Tortoreto, Giulianova, Roseto, Pineto e Silvi, si impegna per conseguire la prestigiosa registrazione Emas. Soddisfazione per l´esito della missione in Grecia è stata espressa da Pierluigi Caputi, responsabile del progetto Etica e direttore del Servizio Lavori Pubblici, Aree urbane, Gestione Integrata dei Bacini Idrografici della Regione Abruzzo. La delegazione abruzzese era composta, fra gli altri, da Orazio Di Marcello, assessore al Turismo della provincia di Teramo, Carlo Visca e Nicola Caporale, dirigenti del Servizio Opere marittime e qualità delle acque marine della Regione Abruzzo, Antonio De Vincentis, presidente del Consiglio comunale di Giulianova, e dai consulenti tecnici del progetto Etica, Valentino Bobbio, e Caterina Acquarone di Apriambiente. .  
   
   
TERREMOTI, CASENTINO E VALTIBERINA LABORATORIO DI PREVENZIONE GELLI: "ABBIAMO LAVORATO SULLA MESSA IN SICUREZZA CON RISORSE PER OLTRE 55 MILIONI"  
 
Firenze, 27 marzo 2007 - "Abbiamo potuto investire risorse importanti, ma soprattutto le abbiamo potuto utilizzare pensando non solo a riparare i danni, ma anche a ricostruire in sicurezza per il futuro. Per questo sono convinto che oggi si possa parlare della Valtiberina e del Casentino come di un laboratorio di interesse nazionale per la prevenzione del rischio sismico". Con queste parole il vicepresidente Federico Gelli è intervenuto questa mattina all´iniziativa che ad Anghiari ha fatto il punto su quanto è stato fatto in questi territori a dieci anni di distanza dall´evento sismico del 1997 (a cui ha fatto seguito un altro evento nel 2001). Un impegno importante, ha sottolineato il vicepresidente, già a partire dagli investimenti che è stato possibile attivare. "I due eventi del 1997 e 2001 - spiega infatti Gelli - hanno permesso di far affluire nell´arco di alcuni anni 39,6 milioni di euro, che abbiamo impiegato proficuamente non solo nella riparazione dei danni ma anche in interventi di prevenzione. A questo si aggiungono altri 15,8 milioni di euro che abbiamo potuto investire in attività di pura prevenzione sismica. In tutto oltre 55 milioni di euro, cono cui sono state finanziate molteplici attività, attentamente monitorate dalla Regione, cosa che ci ha permesso anche di ottimizzare il rapporto costi-benefici, di far emergere economie su singoli progetti e quindi di rimodulare il piano degli interventi". In questo modo, tra l´altro, sono stati già conclusi interventi di adeguamento sismico su 60 edifici pubblici strategici e verifiche su altri 60. "Un impegno che certo non può esaurirsi ora e che richiede anz ulteriori risorse, da noi stimate in circa 50 milioni di euro - ha concluso Gelli - Cifre rilevanti, ma l´esperienza ha dimostrato più volte che l´investimento in prevenzione poi si ripaga sempre, in vite umane salvate, prima di tutto, ma anche in consistenti risparmi sui bilanci". .  
   
   
AMBIENTE: PRESENTATA CARTA GEOLOGICA FVG SCALA 1:150.000  
 
Trieste, 27 marzo 2007 - Pubblicata in 4 mila copie (e mille Cd-rom) ma visibile anche su Internet, al sito www. Regione. Fvg. It/geologia, è stata presentata il 22 marzo a Trieste nel corso del convegno "Nuovi strumenti di conoscenza del territorio e delle risorse esistenti", promosso dalla direzione centrale Ambiente e Lavori Pubblici della Regione, la nuova carta geologica del Friuli Venezia Giulia in scala 1:150. 000 (1 centimetro sulla carta rappresenta 1. 500 metri nella realtà). La carta geologica, curata da Giovanni Battista Carulli (del dipartimento Scienze Geologiche dell´Università di Trieste) e sviluppata grazie al coordinamento tra il Servizio Geologico della Regione e gli atenei di Trieste ed Udine, rappresenta il giusto strumento di base a scala adeguata per la programmazione e la difesa del territorio, per la scelta e la progettazione di grandi opere - è stato sottolineato - ma anche una rigorosa documentazione scientifica per la divulgazione di conoscenze sull´ambiente, di informazione, di cultura del territorio. D´altronde, hanno rilevato il direttore centrale dell´Ambiente e Lavori Pubblici Franco Scubogna ed il responsabile del Servizio geologico regionale, Tiziano Tirelli, proprio nel campo dei dati territoriali, a servizio dei tecnici e degli esperti ma anche del cittadino e delle comunità locali, obiettivo della Regione, ed in questo specifico settore del Servizio Geologico, è quello della massima accessibilità e condivisione delle informazioni ambientali e territoriali. Un diritto all´accesso ed alla consultazione di dati ed informazioni regolato da tre distinte direttive Ue e recepito dall´Amministrazione del Friuli Venezia Giulia anche grazie al progetto Irdat (Infrastruttura regionale Dati ambientali e territoriali), per un rapido accesso on-line di tali documenti. La nuova Carta geologica regionale e le relative Note illustrative (un volumetto di una cinquantina di pagine), la cui realizzazione è stata avviata a fine 2003, presenta anche una carta delle coperture, cioè dei sedimenti di origine fluviale e glaciale di tutta la regione (il massimo spessore di sedimenti si registra ad Ovest di Pordenone - oltre 900 metri - mentre nella Bassa Friulana si attesta tra i 300 ed i 400 metri) ed una dedicata alla sismicità, che segnala ad esempio una concentrazione storica di epicentri tellurici non solo nel Friuli centro-settentrionale ma anche nelle aree di Lubiana (Slovenia) e di Fiume (Croazia). Al convegno è stata inoltre presentata la Carta geologico-tecnica del cosiddetto marmorino, quella pietra calcarea di elevata purezza e bianchezza estratta nella zona di Caneva di Sacile (Pordenone) venduta in tutta il mondo, in particolare per alcune applicazioni chimiche e farmaceutiche. L´incontro di oggi è servito anche per fare il punto sullo stato di avanzamento di altri due importanti e complessi strumenti cartografici: la Carta geologica alla scala 1:50. 000, oggi completata (gode soltanto di contributi statali) al 30 per cento, e la cartografia geologico-tecnica in scala 1:5. 000. Quest´ultimo strumento, unico a livello nazionale, ad oggi ha raggiunto una copertura di circa il 40 per cento dell´intero territorio regionale (sono già "coperte" le aree di Trieste e Gorizia ed una metà della pianura friulana). In grado di mettere in luce le principali peculiarità litologiche, geomorfologiche, geotecniche, geomeccaniche ed idrogeologiche del territorio regionale, la carta sarà completata nell´arco di 5-6 anni. All´incontro sono intervenuti il coordinatore dell´Ufficio Cartografia della Regione Mario Ravalico, il presidente dell´Ordine regionale dei Geologi Sandro Rota ed i docenti delle Università di Udine e Trieste Giovanni Battista Carulli, Eugenio Castelli, Franco Cucchi, Paolo Paronuzzi, Andrea Zanferrari e Luca Zini. .  
   
   
VENDOLA INTERVIENE DOPO SENTENZE CONSIGLIO DI STATO SU EMERGENZA RIFIUTI  
 
 Bari, 27 marzo 2007 - Il presidente della Regione, On. Nichi Vendola, ha rilasciato lo scorso 23 marzo la seguente dichiarazione sull’esito di alcuni giudizi pendenti davanti al Consiglio di Stato in materia di emergenza rifiuti: “Apprendo con soddisfazione che il Consiglio di Stato ha respinto in via definitiva i ricorsi della Monteco Srl contro la Regione Puglia e l’allora Commissario straordinario per l’emergenza rifiuti, rappresentati dall’Avvocatura dello Stato, relativi all’esito delle gare di affidamento della gestione dell’impianto per lo smaltimento dei rifiuti dell’Ato Le3 e di affidamento del servizio di gestione dello stoccaggio dei materiali dell’Ato Le2, giudicandoli inammissibili in quanto la procedura seguita dall’allora Commissario è stata del tutto legittima, trasparente e lineare. Il giudizio del Consiglio di Stato conferma, quindi, la giustezza delle scelte da me fatte in qualità di commissario per l’emergenza rifiuti ed è anche una risposta limpida alle strumentali ed assurde insinuazioni fatte da alcuni esponenti dell’opposizione che, cantandosela e suonandosela da soli, accusavano il Presidente della Regione di aver favorito gli interessi di determinate imprese che, al contrario, risultano fortemente e vittoriosamente contrastate negli atti concreti e nelle decisioni di carattere legale assunti dalla Regione. Ora, finalmente e nonostante i gravissimi e colpevoli ritardi che si sono accumulati a causa di una sciagurata conduzione della vicenda ‘emergenza rifiuti’ da parte del precedente commissario, non sussistono ostacoli di nessuna natura e si può, così come si sta facendo sull’intero territorio regionale, procedere alla cantierizzazione delle opere onde veramente poter traguardare a breve la chiusura, sotto tutti i punti di vista, dell’emergenza rifiuti in Puglia”. .  
   
   
SICUREZZA DEL TERRITORIO: UN’AMMINISTRAZIONE AL LAVORO PROTEGGERE CITTADINI E TERRITORIO È UNA PRIORITÀ PER REGIONE E COMUNI  
 
Lainate, 27 marzo 2007 – Nel corso della riunione di lunedì 19 marzo scorso la giunta comunale di Lainate ha approvato l’adesione al progetto “Interventi integrati di sicurezza nelle aree a rischio”, una convenzione che vede impegnati in prima fila nove comuni dell’Asse del Sempione, con ente capofila Legnano. L’iniziativa nasce da una legge regionale, la 4/2003, che istituisce finanziamenti destinati alla parziale copertura dei progetti varati dai Comuni in materia di sicurezza. A questo Patto locale di sicurezza urbana – valido per il triennio 2007-2009 - hanno aderito oltre a Lainate e Legnano anche Canegrate, Nerviano, Parabiago, Pogliano Milanese, Rescaldina, S. Giorgio su Legnano e S. Vittore Olona. Come seconda fase, ciascuna Amministrazione sottoporrà la convenzione al vaglio del proprio Consiglio comunale. Il progetto mira alla realizzazione di interventi comuni nel campo della prevenzione del disagio sociale, dell’accoglienza, della solidarietà, dell’inclusione sociale e della prevenzione. Sarà uno strumento importante anche per la repressione dei fenomeni di microcriminalità e, in questo senso, coinvolgerà attivamente le associazioni di volontariato e le polizie locali. “E’ un piano di lavoro che si basa soprattutto sulla definizione di strategie comuni di intervento per garantire l’assistenza, prevenzione, controllo e repressione su tutto il territorio,” – commenta Mario Bussini, Sindaco di Lainate. “La protezione dei cittadini deve essere il frutto di azioni congiunte e coordinate, non l’iniziativa di pochi ‘rambo’ che magari con interventi scoordinati e individuali rischiano la propria e l’altrui sicurezza”. Il progetto può già contare su un primo scambio di pareri e proposte che hanno coinvolto la Direzione Generale Sicurezza, la Polizia Locale e la Protezione Civile della Regione Lombardia, oltre alle Associazioni di Volontariato Exodus e City Angels che da anni si prodigano in interventi di carattere sociale nelle zone più critiche di Milano. Complessivamente il progetto costerà 868mila euro. I circa 90mila euro di competenza del Comune di Lainate verrebbero coperti per il 60% dal contributo regionale e per il restante 40% da una specifica voce di bilancio. “La sicurezza dei cittadini è da tempo una delle nostre priorità,” continua Bussini. “Anche quest’anno sono state rinnovate le convenzioni con le locali rappresentanze dell’Associazione Nazionale Polizia di Stato e dell’Associazione Nazionale Carabinieri per il pattugliamento del territorio con auto chiaramente identificabili. Questi volontari sono i nostri occhi sulla Città”. .