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Notiziario Marketpress di Mercoledì 11 Febbraio 2009
Politica
UE: UN´IMPORTANTE SESSIONE PLENARIA QUELLA DI QUESTO FEBBRAIO I PRINCIPALI TEMI DIBATTUTI QUESTO LUNEDÌ IN AULA: LA CRISI ENERGETICA E I NEGOZIATI DI DOHA  
 
Bruxelles, 11 febbraio 2009 - Un eurodeputato in Aula applaude durante il "un minuto di parola" che segna l´inizio di ogni sessione plenaria, 2 Febbraio 2009 La sicurezza energetica è diventata una priorità per l’Europa. Ieri, in Aula, i deputati hanno discusso degli ultimi sviluppi con la Commissione europea e si sono pronunciati sulla relazione dell’Onorevole Laperrouze sulla futura strategia energetica dell’Ue. La Commissione è stata poi chiamata ad esprimersi sui negoziati di Doha, mentre in serata la deputata Anna Záborskás ha presentato una relazione sulla non discriminazione fondata sul sesso e la solidarietà intergenerazionale. Relazione sul secondo riesame strategico della politica energetica La recente crisi del gas ha dimostrato come la dipendenza dell´Unione europea da fonti energetiche convenzionali e da un numero limitato di produttori rappresenti un grave rischio per la stabilità, la prosperità e la sicurezza dell´approvvigionamento energetico. La domanda di energia dell’Unione europea continuerà inoltre a crescere nei prossimi venti anni e nella maggior parte dei settori. La relazione sul “secondo riesame strategico della politica energetica” pone l’accento sulla necessità di adottare una politica energetica comune che tenga conto di tre obiettivi fondamentali: la diversificazione degli approvvigionamenti, la lotta contro il cambiamento climatico e la solidarietà tra gli Stati membri. “Dobbiamo rivedere le nostre strategie in tema di sicurezza energetica”, ha dichiarato la deputata e relatrice, Anne Laperrouze (Alde). “Chiediamo agli Stati membri di ridurre le emissioni di gas ad effetto serra di una percentuale compresa tra il 60% e l’80% entro il 2050, di migliorare l’efficienza energetica dell’ordine del 35% e di raggiungere una quota di energia da fonti rinnovabili pari al 60%”. Il Commissario europeo per l´energia Andris Piebalgs, ha dichiarato che l’Ue è molto più solida di quanto si pensi. L’unico punto debole è la mancanza d’infrastrutture adeguate. Le conclusioni del Doha Round - Il Doha Round, primo grande negoziato commerciale multilaterale per lo sviluppo, è stato lanciato nel 2001. A causa di profonde divergenze tra gli Stati Uniti, l’India e la Cina sulle sovvenzioni agricole, le negoziazioni al momento sono sospese. Molti paesi, guidati dal Brasile, ne hanno chiesta la riapertura. Lo scorso luglio i rappresentanti dei 153 Paesi membri del Wto (Organizzazione Mondiale del Commercio) si sono riuniti a Ginevra per cercare di trovare un accordo sui tagli alle sovvenzioni agricole e sulla riduzione dei dazi per l’accesso ai mercati per i prodotti agricoli e industriali. Ieri, la Commissione è stata chiamata a rispondere in Aula, sul compromesso ottenuto nell’ambito dei negoziati di Doha sull’accesso ai mercati per i prodotti e servizi non agricoli. Poca unanimità e reazioni piuttosto animate in seguito alle dichiarazioni del commissario europeo Catherine Ashton, secondo la quale, le conclusioni del Doha Round potrebbero rappresentare una soluzione alla crisi attuale. “Abbiamo bisogno di politiche per il commercio mondiale più trasparenti ed equilibrate”, ha affermato il deputato greco Georgios Papastamkos (Ppe-de). Per il deputato italiano, Marco Pannella (Alde), "molte situazioni nel mondo sono incontrollabili. Il vero problema è sapere fino a che punto, in Europa, siamo pronti a seguire le nostre convinzioni”. Piuttosto negativo il commento dell’europarlamentare Jacky Henin (Gue), secondo il quale le conclusione del ciclo di Doha rappresentano un fallimento per tutti i popoli: “ La Commissione e l’Omc riconoscono solo i consumatori e non i produttori di ricchezza. (. ) La concorrenza conduce all’impoverimento della società, alla diminuzione dei salari e alla metodica distruzione di ogni forma di protezione sociale”. Altri temi dibattuti questo lunedì: la relazione della deputata Anna Záborská (Ppe-de) sulla non-discriminazione fondata sul sesso e la solidarietà intergenerazionale; la produzione e l’occupazione del settore tessile nei vari Stati membri dell’Ue e la protezione delle aree naturali in Europa. .  
   
   
UE: MERCOLEDÌ IN AULA: CAMBIAMENTO CLIMATICO, CRISI DELL’AUTO E DISCORSO DI MAHMOUD ABBAS  
 
Bruxelles, 11 febbraio 2009 - Il Presidente Palestinese, Mahmoud Abbas, durante il suo discorso alla Plenaria, Mercoledì 4 Febbraio 2009 Le drammatiche conseguenze del cambiamento climatico e la crisi dell’auto sono stati i temi chiave della sessione di questo mercoledì 4 febbraio. L’emiciclo di Strasburgo ha avuto inoltre l’onore di ospitare il Presidente dell’Autorità palestinese, Mahmoud Abbas. Cambiamento climatico: il futuro comincia adesso Il rapporto finale della commissione temporanea sul cambiamento climatico (Clim) non ha lasciato nessun dubbio: le conseguenze del riscaldamento della Terra rischiano di superare di gran lunga le previsioni. Bisogna quindi agire su più fronti e incamminarsi verso una “terza rivoluzione industriale”. Tutti devono collaborare, cittadini compresi, perché anche i piccoli gesti quotidiani contano molto: il 15% delle emissioni di gas a effetto serra proviene proprio dall’uso privato. “Solo motivando le persone e non obbligandole potremo ottenere dei risultati”, ha spiegato il relatore della commissione Clim, Karl-heinz Florenz (Ppe/de). Il lungo cammino verso la pace « Un uomo che rappresenta la pace e la riconciliazione », con queste parole, il Presidente del Parlamento europeo, Hans-gert Pöttering, ha accolto il Presidente dell’Autorità palestinese Mahmoud Abbas. “Il mio popolo sta soffrendo una delle più lunghe occupazioni della storia moderna”, ha dichiarato il Presidente Mahmoud Abbas denunciando le conseguenze della politica israeliana nei confronti del popolo palestinese. Il processo di pace, ha aggiunto, deve essere ricostruito ma affinché si possa parlare di una pace credibile e duratura, bisognerà abbandonare ogni idea di occupazione o insediamento. Il Presidente ha sollecitato inoltre l’invio di una missione europea di osservazione elettorale nei territori palestinesi per le prossime elezioni politiche e presidenziali. Crisi dell’auto L’industria automobilistica è senza dubbio il settore che ha pagato più di tutti le conseguenze della crisi economica. Gli eurodeputati non hanno quindi esitato ad approvare gli aiuti pubblici per questo settore che impiega, direttamente ed indirettamente, almeno 12 milioni di persone in Europa. Se per alcuni deputati il futuro dell’industria automobilistica sarà l’ecologia, per altri, le nuove restrizioni in materia ambientale rischierebbero di pesare negativamente su un settore già molto in difficoltà. Altri temi all’ordine del giorno di questo mercoledì: la questione del Kosovo, la protezione consolare dei cittadini dell’Unione europea nei paesi terzi e le conseguenze della tempesta « Klaus » nel sud dell’Europa. .  
   
   
UE: GIOVEDÌ IN PLENARIA: SICUREZZA ALIMENTARE E DIRITTI UMANI  
 
Bruxelles, 11 febbraio 2009 - Una foto scattata nel lontano 5 Dicembre 2000 mostra un lavoratore di un azienda di mangime per animali che lascia cadere tra le mani della polvere di carne animale ed ossa, oggi vietate. Durante la crisi della mucca pazza i contadini non sapevano cosa davano da mangiare al loro bestiame. Oggi il parlamento Europeo introducendo un obbligo di etichettatura dei mangimi per animali vuole far sì che non accada più. Belga_epa Photo Efe_eduardo Abad Giovedì 5 febbraio, gli eurodeputati hanno affrontato il problema della sicurezza alimentare. Tutti ricordano i casi di mucca pazza che esplosero negli anni novanta e più recentemente i casi dei polli alla diossina. Il progetto adottato dal Parlamento europeo ha lo scopo di allineare le esigenze dei mangimi per gli animali a quelle applicate per le derrate destinate all’alimentazione umana. All’ordine del giorno dei dibattiti in Aula anche la situazione in Thailandia e nello Sri Lanka. Sicurezza alimentare Negli anni novanta, la trasformazione di carcasse di animali in mangimi per il bestiame, senza nessun tipo di controllo sanitario, ha condotto alla propagazione del morbo di Creutzfeldt-jakob (Cjd), più conosciuto come il morbo della “mucca pazza”. Le carcasse di animali malati venivano reinserite nella catena alimentare e in questo modo la malattia si trasmetteva all’uomo. Di fronte a questo problema di salute pubblica, l’Ue ha reagito adottando un testo legislativo meno rigido rispetto alle norme esistenti ma che garantisce un livello di sicurezza per i consumatori molto più elevato. “I consumatori di alimenti composti hanno il diritto di sapere esattamente cosa mangiano”, ha spiegato il deputato e relatore del progetto, il tedesco Friedrich-wilhelm Graefe zu Baringdorf (Verdi/ale). In futuro, l’etichettatura degli alimenti per animali dovrebbe essere modellata su quella destinata alla consumazione umana. Tutti gli ingredienti utilizzati dovranno essere indicati in modo chiaro e i clienti avranno il diritto di chiedere ai fornitori l’elenco delle materie prime impiegate, senza pregiudizio per “i segreti delle ricette”. “Il compromesso trovato tra il Parlamento e il Consiglio rispetta sia la protezione dei consumatori che i diritti di proprietà intellettuale. Questo rappresenta un passo in avanti per la sicurezza dei consumatori”, ha dichiarato Androulla Vassiliou, commissaria responsabile della Salute. Altri dibattiti - I deputati europei hanno discusso sulla situazione dei rifugiati birmani in Thailandia e della situazione nello Sri Lanka. Hanno inoltre votato una relazione sulle condizioni minime di accoglienza per le persone richiedenti asilo, un rapporto sulle relazioni commerciali con la Cina e una risoluzione sul ruolo dell’Ue nel Kosovo, dopo il dispiegamento della missione Eulex. .  
   
   
UE: LA COMUNICAZIONE ONLINE È ESSENZIALE PER VINCERE ALLE EUROPEE 2009?  
 
Bruxelles, 11 febbraio 2009 - Nuovi strumenti di comunicazione per le elezioni europee 2009: blogs, Youtube e Facebook La vittoria di Obama è stata in parte attribuita all´utilizzo di nuovi mezzi di comunicazione di massa quali Facebook e Youtube. Nella corsa alle elezioni europee 2009 di questo giugno, ci si interroga se anche in Europa si assisterà a questi nuovi modi di fare campagna elettorale. Abbiamo chiesto a qualche deputato già "informatizzato" che campagna politica l´Europa si dovrà aspettare d´avere? Molti deputati sono già online - Alcuni hanno un loro Blog personale, altri sono veri amanti di Facebook, altri hanno gallerie fotografiche e video online, alcuni di loro un proprio sito internet. Tutti strumenti ormai essenziali se si vuole rimanere in contatto con i propri cittadini-elettori. Graham Watson (Alde, En): "Facebook è un modo geniale e rapido per rimanere in contatto con amici e sostenitori. Gli elettori lo usano per portare l´attenzione su questioni locali, mentre i politici lo usano per trasmettere idee e costruire contatti. Sono strumenti importantissimi per poter comunicare direttamente e spesso in modo meno formale. " Dan Jørgensen (Pes, Dk): "Spendo già molto tempo ed energie per comunicare tramite Facebook ed aggiornare il mio sito internet, ma aumenterò sicuramente questi sforzi nella campagna elettorale (. ) Le nuove tecnologie di comunicazione saranno un fattore essenziale della futura campagna elettorale europea, anche se non ci possiamo aspettare lo stesso risultato degli Stati Uniti. " Eurostat il 60% dei cittadini europei ha internet a casa - Christofer Fjellner (Epp-ed, Sv), Il secondo più giovane eurodeputato (32) ha un blog quotidiano: “Per un deputato l´utilizzo dei mezzi di comunicazione moderni è essenziale per dare e ricevere informazioni. I miei elettori si aspettano da me un feedback giornaliero sulle mie attività. Se i miei elettori non capiscono cosa sto faccio, sono io che devo comunicarlo in modo più adeguato. " Richard Corbett (Pes, Uk), fu il primo deputato europeo ad avere un suo blog: “Noi deputati europei siamo piú distanti dai cittadini rispetto ai politici nazionali e locali. Per cui è bellissimo che oggigiorno esistano dei mezzi di comunicazione diretta, che vanno oltre i mezzi tradizionali, che rendono accessibile a tutti le mie idee. " Monica Frassoni (Verdi/efa, It): Le nuove tecnologie sono un aiuto per aumentare il dibattito e la partecipazione attiva". . .  
   
   
LA RIFORMA DELLE NAZIONI UNITE E DEL CONSIGLIO DI SICUREZZA  
 
Roma, 11 febbraio 2009 - L’accelerazione dei processi di globalizzazione e la percezione di sfide sempre più dirette alla nostra sicurezza contribuiscono a ravvivare la richiesta di una “governance” multilaterale più efficace, che passa attraverso un processo di riforma dell’Onu, che riguarda anche l’Assemblea Generale con l’obiettivo, condiviso dall’Italia, di restituirle il ruolo di centro di impulso politico delle Nazioni Unite che le viene assegnato dalla Carta societaria, di migliorare il coordinamento con gli altri organi dell’Onu ed i metodi di lavoro. Evidenti le difficoltà di trovare il consenso necessario per quanto riguarda l’aspetto delle modifiche alla composizione del Consiglio di Sicurezza, chiamato a svolgere il ruolo più significativo in difesa della pace e della sicurezza internazionale, ed attualmente composto da 5 membri permanenti (Stati Uniti, Russia, Francia, Regno Unito e Cina) e da 10 non permanenti, con mandati di durata biennale e non rieleggibili immediatamente. Il dibattito sulla riforma del Consiglio di Sicurezza procede ormai da anni, anche nell’ambito del Gruppo di lavoro ad hoc (Open-ended Working Group on the question of equitable representation and on increase in the membership of the Security Council and other matters related to Security Council, Oewg), istituito nel 1993, con il compito di elaborare rapporti e raccomandazioni da sottoporre all’Assemblea Generale. L’italia si è da subito impegnata per una riforma complessiva del massimo organo societario, che coniughi l’efficacia dell’azione del Consiglio e la sua rappresentatività geografica. La posizione italiana in materia di riforma del Consiglio di Sicurezza si è sempre caratterizzata per la ferma contrarietà ad ogni ipotesi di allargamento che comporti l’aumento del numero dei membri permanenti, che rafforzerebbe il carattere gerarchico del Consiglio, attribuendo ogni effettivo potere decisionale, (come ad es. La capacità di legittimare l’uso della forza), ad un numero assai limitato di Stati, mentre al tempo stesso sarebbero ulteriormente marginalizzati i membri non permanenti. Di conseguenza l’Italia ha sempre promosso proposte di riforma centrate sulla periodica elezione dei nuovi membri del Consiglio, ed ha sempre sostenuto la necessità che riforme di portata “costituzionale” siano approvate con larghissime maggioranze, tendenzialmente con il consenso generale, al fine di evitare l’indebolimento dell’organizzazione, la sua marginalizzazione ed il possibile disimpegno di membri influenti. La riunione del 5 febbraio a Roma ha avuto come scopo principale il coinvolgimento delle capitali, a livello politico, al fine di rendere esplicita la volontà di un ampio numero di Stati membri dell’Onu di ricercare soluzioni condivise sulla riforma del Consiglio di Sicurezza, in una nuova fase del processo di riforma, caratterizzata dall’avvio, il prossimo 19 febbraio a New York, di negoziati intergovernativi nel quadro di sessioni informali dell’Assemblea Generale. La necessità di elaborare un’adeguata riforma delle regole e del sistema di governance globale (su cui l’Italia intende concentrarsi nel corso della sua Presidenza del G8) riguarda dunque anche le Nazioni Unite, in particolare la riforma del Consiglio di Sicurezza. La riunione di Roma ha consentito un dibattito approfondito sui principi cui dovrebbe ispirarsi la riforma; sulle linee di azione concrete per contribuire ad una riforma complessiva; sugli orientamenti politici necessari ad assicurare il successo del processo in corso. Nell’ottica italiana, il processo di riforma dovrebbe basarsi sui seguenti principi: migliore rappresentatività, efficacia, trasparenza e responsabilità, nonché sulla capacità di riflettere adeguatamente la diversità e il pluralismo della comunità internazionale contemporanea. La riforma, in sostanza, dovrebbe: tenere conto dell’interesse legittimo di tutti gli Stati membri dell’Onu ad essere rappresentati nel Consiglio di Sicurezza; prevedere, oltre che un aumento dei suoi membri, anche i necessari cambiamenti nei suoi metodi di lavoro; basarsi sulla legittimità derivante dal più ampio consenso possibile. Erano presenti a Roma 76 Paesi rappresentativi delle diverse aree geografiche e delle varie categorie di membri delle Nazioni Unite (di questi, una quarantina a livello politico). .  
   
   
GOVERNO: SOSTEGNO A SETTORI INDUSTRIALI IN CRISI  
 
Roma, 11 febbraio 2009 - Il Consiglio ha approvato, su proposta del Presidente Berlusconi e dei Ministri dell´economia e finanze, Giulio Tremonti, e dello sviluppo economico, Claudio Scajola, un decreto-legge che contiene misure di sostegno a settori industriali in crisi. Le finalità del provvedimento sono: affrontare la crisi del settore con interventi urgenti di sostegno alla domanda; - far convergere le politiche nazionali con le indicazioni della Commissione europea e con le misure già adottate o in corso di adozione da parte degli altri Paesi europei; - orientare le scelte dei consumatori verso prodotti a basso impatto ambientale che vanno nella direzione degli obiettivi di Kyoto. Il provvedimento di oggi - ha dichiarato il presidente Berlusconi durante la conferenza stampa al termine del Consiglio dei ministri - è il terzo atto che il governo vara per contrastare la crisi finanziaria dopo la manovra anticipata e il pacchetto delle misure anticrisi di fine novembre. Il Premier ha poi illustrato il decreto legge volto ad agevolare ´´i beni durevoli, colpiti in tutto il mondo dalla crisi´´. I quattro assi su cui ruota il provvedimento: Salvaguardia dell´ambiente e lotta all´inquinamento; più sicurezza sulle strade; impulso alla ricerca e all´innovazione; totale coerenza con le misure Ue. "La rottamazione prevista nel decreto legge interessa potenzialmente 15 milioni di vetture´´. Lo ha detto il ministro dello Sviluppo economico Claudio Scajola nel corso della conferenza stampa a Palazzo Chigi considerato che ´´l´Italia ha il parco auto più vecchio d´Europa e che le auto con più di dieci anni e per le quali può essere chiesta la rottamazione sono circa 15 milioni". Confermato il bonus da 1500 euro per la rottamazione di un auto euro 0, euro 1 e euro 2, immatricolate fino a dicembre ´99, a fronte dell´acquisto di un auto euro 4 e euro 5 con emissioni di Co2 sotto i 130 grammi/Km se a gasolio e sotto i 140 grammi se a benzina. ´´Per incentivare l´innovazione e la ricerca di prodotti meno inquinanti - ha detto Scajola - abbiamo "spinto" molto sul metano, l´alimentazione elettrica e l´idrogeno. Se un veicolo di questo tipo viene acquistato come prima macchina il bonus è di 1. 500 euro, se si rottama un´auto vecchia e si acquista un veicolo verde l´incentivo arriva a 3mila euro. Inoltre, ha precisato il ministro - se i veicoli di questo tipo sono a emissioni ridottissime il bonus è di 3. 500 euro´´. Per favorire il ricambio di veicoli commerciali leggeri, ´´ad esempio i furgoncini utilizzati da padroncini´´ il governo ha previsto un bonus di 2. 500 euro se a fronte dell´acquisto si rottama un veicolo immatricolato entro dicembre ´99. Anche in questo caso il bonus aumenta fino ad arrivare a 4. 000 euro se, a fronte della rottamazione si acquista un´auto a metano o a idrogeno. Per la rottamazione di moto e motorini e l´acquisto di un nuovo veicolo a due ruote euro 3 il bonus è di 500 euro. .  
   
   
BONUS STRAORDINARIO PER LE FAMIGLIE  
 
Roma, 11 febbraio 2009 - Nel pacchetto delle misure anticrisi, varato dal governo alla fine dello scorso mese, è previsto in favore dei nuclei familiari a basso reddito, un bonus straordinario di sostegno (art. 1 decreto legge 185/2008). Attenzione! C´è tempo fino al 28 febbraio 2009 per inoltrare la richiesta (art. 1 Dl 185/2008 convertito con modifiche nella legge n. 2/2009). Il bonus - valido solo per il 2009 - consiste in una somma variabile dai 200 a 1000 euro a seconda del numero dei componenti il nucleo familiare, degli eventuali componenti portatori di handicap e del reddito complessivo familiare riferiti all’anno d’imposta 2007 o, in alternativa, al periodo d’imposta 2008. L´agenzia delle Entrate ha emanato il 3 febbraio 2009 una circolare esplicativa sul bonus (circolare n. 2/2009). Il bonus si ottiene presentando una domanda (autocertificazione) al datore di lavoro (sostituto d´imposta) o all´Ente che eroga la pensione o direttamente all´Agenzia delle Entrate. Per rendere operativa la procedura, l’Agenzia delle Entrate ha provveduto a stabilire le caratteristiche del modello utile per richiedere il bonus (provvedimento 5 dicembre 2008). Le scadenze per richiedere l´agevolazione dipendono dall´anno d´imposta che viene preso come riferimento per la verifica dei requisiti previsti dalla norma per il riconoscimento del bonus. A questo riguardo, ci sono due le alternative: - chi sceglie come anno di riferimento il 2007 deve presentare la richiesta al datore di lavoro o all´ente pensionistico entro il 28 febbraio 2009 (e non più il 31 gennaio 2009), utilizzando il modello "sostituto" predisposto per la richiesta del bonus al sostituto d´imposta o agli enti pensionistici. Nel caso in cui il beneficio non è erogato dai sostituti d´imposta, la domanda potrà essere invece inviata, in via telematica, all´Agenzia delle Entrate entro il 30 aprile 2009 (e non più il 31 marzo 2009), utilizzando il modello denominato "agenzia". - coloro che, invece, scelgono il 2008, devono presentare la richiesta al datore di lavoro o all´ente pensionistico entro il 31 marzo 2009. In tutti casi in cui il beneficio non è erogato dai sostituti d´imposta, la richiesta può essere presentata, sempre in via telematica, all´Agenzia delle Entrate entro il 30 giugno 2009. A quanto ammonta il bonus - 200 € per pensionati unici componenti del nucleo familiare con reddito non superiore a 15. 000 € - 300 € per nucleo familiare di due componenti con reddito non superiore a 17. 000 € - 450 € per nucleo familiare con 3 componenti e reddito complessivo non superiore a 17. 000 € - 500 € per nucleo familare con 4 componenti e reddito complessivo non superiore a 20. 000 € - 600 € per nucleo familiare con 5 componenti e reddito complessivo di 20. 000 € - 1. 000 € per nucleo familiare con più di 5 componenti e reddito complessivo non superiore a 22. 000 € - 1. 000 € per nucleo familiare con portatori di handicap a carico e reddito complessivo non superiore a 35. 000 € . .  
   
   
"IL LAVORO CHE CAMBIA"  
 
Roma , 11 febbraio 2009 - È stato presentato a Roma il 2 febbraio 2009 presso la Sala della Lupa a Montecitorio il rapporto: “Il lavoro che cambia”, iniziativa interistituzionale promossa dal Cnel in collaborazione con la Camera dei Deputati e il Senato della Repubblica. Il rapporto evidenzia che i cambiamenti vertiginosi che hanno trasformato la società moderna hanno coinvolto in misura massiccia anche il lavoro. Infatti è cambiata la cultura del lavoro. È cambiata l´organizzazione del lavoro. Questi alcuni dei temi analizzati nell´indagine: Trasformazioni del contesto. Il processo che forse esprime più di ogni altro le novità degli ultimi decenni è l’intreccio tra cambiamenti nelle dinamiche della popolazione e modificazione del lavoro. Il rapporto analizza le principali modificazioni demografiche intervenute (tendenze della mortalità, miglioramento della salute degli individui, invecchiamento della popolazione, evoluzione delle strutture familiari ecc. ) ed approfondisce i fenomeni più importanza dell’ultimo ventennio, vale a dire l’evoluzione della mobilità e la crescita dell’immigrazione. Cambiamento e conferme nel lavoro italiano La quantità e il tipo di lavori offerti e richiesti nel Paese sono strettamente correlati con i processi evolutivi della popolazione. Lavoro dei giovani, delle donne, degli anziani, degli immigrati, accordo e contrapposizione tra lavoro ed esigenze familiari, sono tutti capitoli importanti della “grande trasformazione” che abbiamo davanti. Infatti, il prolungamento della durata della vita, il rallentamento delle nascite, la trasformazione dell’Italia da paese di emigrazione a paese di immigrazione, la ripresa delle migrazioni interne dal Sud al Centro-nord, sono fatti che (cumulandosi con altri eventi, per es. Le innovazioni tecniche ed organizzative e la diffusione del benessere), spiegano molti dei cambiamenti relativi al lavoro. A tutto questo si aggiunga la crescente dimensione internazionale dell’economia e degli scambi, che oggi si presenta con caratteristiche nuove per almeno tre motivi: lo sviluppo di un capitalismo finanziario; l’apporto delle tecnologie informatiche e della comunicazione; l’irrompere sulla scena di nuovi paesi (come Cina, India e Brasile). I lavori temporanei e le transizioni verso il lavoro stabile L’indagine si propone: di valutare la consistenza del lavoro temporaneo nel nostro Paese, una tipologia di rapporto di lavoro che negli ultimi 15 anni si è molto sviluppata in Italia, ma che oggi rappresenta, nel complesso, una percentuale del lavoro dipendente molto simile alla media europea; di valutare il ruolo che il lavoro temporaneo svolge nel funzionamento del mercato del lavoro, nonché le difficoltà che incontrano i lavoratori temporanei a transitare ad un lavoro a tempo indeterminato. Offerta di lavoro e occupazione femminile La partecipazione delle donne al lavoro (anche se molto aumentata negli ultimi anni) è la più bassa dell’Unione Europea, il che è dovuto soprattutto allo scarso tasso di occupazione delle donne poco istruite (in particolare nel Mezzogiorno). Ancora poco diffuso è il part-time, che pure ha contribuito non poco al recente aumento dell’occupazione delle donne meno istruite. Molto frequente è invece l’abbandono del lavoro delle madri (per la difficoltà di conciliare lavoro e cura dei figli, anche se in ciò non è trascurabile l’aiuto dei nonni). L’occupazione dipendente è cresciuta più di quella indipendente, ove sono crollate le coadiuvanti e aumentate le professioniste e le atipiche. Il gender pay gap (o differenziale retributivo di genere) è apparentemente ridotto, ma la reale penalizzazione retributiva non differisce da quella media europea e dipende in gran parte da un effetto di discriminazione. Salute e sicurezza nei luoghi di lavoro La situazione italiana sconta un grave deficit di conoscenza, che riguarda soprattutto i fattori di rischio da cui hanno origine patologie correlate all’attività lavorativa. Anche i raffronti internazionali confermano che l’Italia, ormai da molti anni, sembra incapace di abbattere significativamente la frequenza degli eventi infortunistici, segnatamente quelli più gravi e mortali. Per di più, si evidenziano altre situazioni particolarmente critiche, fra cui: la maggiore esposizione al rischio per chi opera nelle imprese di minore dimensione; la difficile condizione delle lavoratrici e dei lavoratori immigrati; la situazione relativa alle forme contrattuali non standard; il numero delle morti causate da malattie professionali. Il principale ostacolo da rimuovere è di ordine culturale e politico: occorre, infatti, mettere in primo piano, nelle agende delle relazioni sindacali e politiche, il tema del miglioramento delle condizioni di lavoro ed organizzare sistemi efficaci di prevenzione e di governance. Il lavoro minorile: esperienze e problematiche di stima Il tema del lavoro minorile è affrontato in una prospettiva nazionale e internazionale, per gli aspetti legislativi e quelli conoscitivi, per quelli teorici e definitori e per quelli di quantificazione. Sono passate in rassegna le leggi e le convenzioni che regolano la posizione dei minori che lavorano, nonché le definizioni e le metodologie che in sede internazionale sono state offerte per giungere ad una quantificazione del fenomeno su scala globale. Sono messi in luce gli aspetti che legano il lavoro minorile e la povertà; si esaminano le fonti amministrative esistenti che permettono di monitorare almeno in parte l’evoluzione dell’occupazione dei minori ed è presentato un approfondimento sulle caratteristiche demo-sociali e reddituali dei minori di 15 anni che lavorano nella pubblicità e nello spettacolo (uno dei pochi segmenti di lavoro minorile consentito in Italia). Il rapporto si conclude con una proposta di realizzare nel nostro Paese di un Sistema informativo statistico del lavoro minorile che consenta una valutazione delle politiche da realizzare e una programmazione mirata degli interventi. .  
   
   
AMMONTARE DI BTP IN EMISSIONE FEBBRAIO 2009  
 
Roma, 10 febbraio 2009 - Il Mef, comunica l´ammontare dei Btp che verranno offerti nell´asta del prossimo 13 febbraio. - Buoni del Tesoro Poliennali in corso di emissione: decorrenza - scadenza: 15 dicembre 2008/15 dicembre 2013; terza tranche ammontare nominale dell´emissione: da un minimo di 3. 000 milioni di euro a un massimo di 3. 500 milioni di euro decorrenza - scadenza: 1º febbraio 2008/1º agosto 2023; ottava tranche ammontare nominale dell´emissione: da un minimo di 1. 500 milioni di euro a un massimo di 2. 500 milioni di euro - Buoni del Tesoro Poliennali non più in corso di emissione: decorrenza - scadenza: 1º febbraio 2006/1º agosto 2021; quattordicesima tranche decorrenza - scadenza: 1º novembre 1998/1º novembre 2029; trentaquattresima tranche ammontare complessivo, per le due emissioni: da un minimo di 1. 000 milioni di euro a un massimo di 2. 000 milioni di euro Come già comunicato, per tutti i titoli suindicati il meccanismo di collocamento utilizzato sarà quello dell´asta marginale con determinazione discrezionale del prezzo di aggiudicazione e della quantità emessa. .  
   
   
I MEDIATORI CREDITIZI E LADIRETTIVA 2008/48/CE  
 
Milano, 11 febbraio 2009 - Allarme mediazione creditizia. In particolare contro l´emendamento n. 20. .  
   
   
IL CONSULENTE DI INVESTIMENTO E LE SUE CARATTERISTICHE DISTINTIVE  
 
Milano, 11 febbraio 2009 - Molti operatori del settore ritengono di conoscere la consulenza indipendente e sono convinti già di prestare questo servizio. Occorre invece distinguere tra le diverse figure professionali, ognuna con la sua dignità e specificità, le quali svolgono attività differenti sul mercato. Riteniamo, quindi, che per chiarezza e trasparenza nei confronti degli investitori sia utile far comprendere al mercato le peculiarità del servizio di consulenza in materia di investimenti prestata dal consulente di investimento ,il quale, remunerato esclusivamente dal proprio cliente, sarà l’unico soggetto a potersi iscritto all’Albo dei Consulenti di Investimento previsto dalla normativa vigente. Dal punto di vista pratico, la prima attività messa in atto dal consulente indipendente è l’analisi delle condizioni (commissioni di negoziazione, tasso attivo e passivo, spese varie, ecc. ) applicate al cliente dalla sua banca fisica (sportello tradizionale) e/o online. Naturalmente sarà necessario un intervento volto a ridurre tutti i costi a carico dell’investitore (se ciò non fosse possibile, sarà necessario indicare uno o più intermediari alternativi, che offrano delle condizioni migliori e maggiore trasparenza). Come può una figura professionale legata ad una banca o ad una rete di vendita, svolgere questo essenziale servizio? Il secondo passo è quello relativo agli impegni finanziari dell’investitore; infatti, nella stragrande maggioranza dei casi, si ottengono notevoli riduzioni degli spread applicati su mutui e finanziamenti e quindi una conseguente riduzione degli importi delle rate da versare. Questo si ottiene molto spesso rimanendo con lo stesso istituto di credito. Il promotore finanziario, la banca o il mediatore rinegozierebbero un mutuo che hanno loro stessi fatto sottoscrivere e per il quale hanno ricevuto una provvigione commisurata al beneficio generato per la banca? La terza attività è quella relativa all’analisi del patrimonio finanziario, quindi dei singoli prodotti che lo compongono, e mette in evidenza tra le altre cose, tutta la struttura dei costi/rischi diretti ed indiretti, espliciti ed impliciti in ottica di totale trasparenza per chi investe il proprio denaro. Vengono quantificati, ove possibile, anche i costi relativi a: commissioni di negoziazione degli strumenti finanziari - turnover (“rigiro”) del portafoglio, ovvero quante volte i titoli all’interno del prodotto vengono venduti e riacquistati nel corso di un anno - commissioni di performance, con evidenziazione del metodo di calcolo - best execution (differenziali tra denaro e lettera) - commissioni della banca depositaria - commissioni di gestione (comprensive della provvigione del promotore) Vengono anche redatte altre analisi relative all’utilizzo di benchmark corretti (che devono comprendere i dividendi) e alla valutazione dei rating assegnati ai prodotti, oltre ovviamente alla valutazione dei risultati ottenuti nel tempo. Il promotore è messo a conoscenza dalla propria mandante (banca o rete di vendita) dell’insieme dei prelievi che gravano sui patrimoni dei suoi clienti? Il promotore è a conoscenza del fatto che la sua provvigione è solo una quota del 10/15% lordo dei costi effettivi che gravano sul patrimonio dei suoi clienti? Da queste prime considerazioni, è chiaro come non sia possibile prestare un servizio di consulenza indipendente se si è remunerati da un terzo soggetto (banca o rete i vendita). Si pensi ad uno studio di commercialisti o avvocati che si avvalga di agenti monomandatari per vendere il proprio servizio di consulenza fiscale o legale … Con l’avvio del nuovo Albo, promotori finanziari e dipendenti bancari la cui aspettativa di esercitare una professione consulenziale è stata spesso disattesa, persone effettivamente orientate al “solo” interesse del cliente, possono adesso lasciare le strutture di vendita per capitalizzare le esperienze maturate ed intraprendere la libera professione. L’attuale crollo del sistema finanziario ha definitivamente spianato la strada all’affermazione di questa figura professionale che nei prossimi 3/5 anni si accaparrerà la quasi totalità dei clienti con patrimoni di dimensioni rilevanti, come avvenuto nei paesi finanziariamente più evoluti. Www. Assoconsulenza. Com . .  
   
   
MONITORATE 1400 IMPRESE ARTIGIANE DI VENEZIA. LA CRISI PER LE PMI E’ STATA CONTENUTA  
 
Venezia, 11 febbraio 2009 - Lo scenario che ha caratterizzato negli ultimi mesi il quadro economico del nostro Paese, e della Regione del Veneto in particolare, si riflette sull’andamento sia dell’artigianato che della piccola impresa del territorio veneziano che registra purtroppo nel secondo semestre del 2008 perdite in tutti i principali parametri economici. Dell’andamento del secondo trimestre del 2008 e di previsioni per il primo semestre 2009 si è parlato questa mattina in occasione della presentazione dell’analisi elaborata dal terzo osservatorio congiunturale, elaborato dalla Fondazione Leone Moressa, sull’artigianato e la piccola impresa del comune di Venezia. Lo studio ha analizzato mille e 400 imprese con meno di 20 addetti che operano nel centro storico e in terraferma. Per l’assessore all’Economia, Vendemiano Sartor, l’attività della Fondazione Leone Moressa è importante perché consente di monitorare, in base ai giudizi degli stessi imprenditori, lo stato di salute delle aziende attraverso la validazione di indicatori quali domanda, ordini, fatturato, prezzi dei fornitori, investimenti, occupazione ed export. L’osservatorio si conferma uno “strumento utile” anche perché valuta la capacità reale di creare ricchezza. “Credo, inoltre, sia interessante la lettura attenta degli andamenti dello scorso anno e delle previsioni dei prossimi dodici mesi - ha ricordato l’assessore - per meglio orientare la programmazione regionale e soprattutto per declinare con maggior efficacia ed efficienza le azioni sulle specificità delle realtà provinciali. ” Per l’assessore le previsioni espresse dall’osservatorio garantiscono a chi governa di comprendere come i settori produttivi del centro storico e della terraferma subiscano le dinamiche finanziarie globali e di conseguenza reagiscano per migliorare le performance già ottenute. L’assessore si è detto preoccupato per la flessione della domanda (-1,2 per cento) e la contrazione del fatturato (-1,7 per cento), mentre si ritiene abbastanza soddisfatto del dato positivo sull’esportazione (+2 per cento), invece ribadisce una certa apprensione per il comparto edile in evidente stato di disagio. “Per il 2009 guardo con qualche ottimismo - ha concluso l’assessore - la maggiore tendenza a assumere piuttosto che a licenziare e poi mi porta ad avere fiducia la testimonianza che gli imprenditori attestano una concreta propensione a investire. ” . .  
   
   
LOMBARDIA/CAMERE COMMERCIO, 83 MILIONI PER LA COMPETITIVITA´ FORTE IMPEGNO PER INNOVAZIONE, OCCUPAZIONE E AGROALIMENTARE  
 
Milano, 11 febbraio 2009 - Prosegue l´azione congiunta Regione-camere di Commercio a sostegno della competitività delle imprese. Per il 2009, quarto anno di applicazione dell´Accordo di programma varato nel 2006, sono stati messi a disposizione 83 milioni di euro, da impegnare secondo sette Assi di intervento: innovazione, internazionalizzazione, promozione del territorio e dell´ambiente, modernizzazione dell´efficienza amministrativa, interventi per artigianato e micro-imprese, promozione dell´attrattività del mercato lombardo, infrastrutture. Novità di quest´anno, un forte impegno per il settore agro-alimentare (che entra ad arricchire l´Asse 6). Queste le principali decisioni del Programma d´azione 2009 approvate oggi, al Palazzo Pirelli, nella riunione del Collegio di Indirizzo e Sorveglianza dell´Accordo di programma sulla competitività, presenti, oltre ai presidenti di Regione Lombardia, Roberto Formigoni, e di Unioncamere, Francesco Bettoni, e delle 11 Camere di Commercio, gli assessori Gianni Rossoni (Istruzione, Formazione e Lavoro), Romano La Russa (Industria, Pmi e Cooperazione), Domenico Zambetti (Artigianato e Servizi), Franco Nicoli Cristiani (Commercio), Massimo Ponzoni (Ambiente), Luca Daniel Ferrazzi (Agricoltura) e Davide Boni (Territorio e Urbanistica). Nel 2006, il primo programma d´azione aveva messo a disposizione 63 milioni; nel 2007, 74 milioni e 75 nel 2008. Complessivamente dunque, con gli 83 del 2009, l´impegno finanziario arriva a quota 295 milioni. In dettaglio, per il 2009, le risorse, pari a 82,933 milioni di euro (oltre 48 a carico di Regione Lombardia, altri 31 messi a disposizione dal Sistema camerale e i rimanenti 3,1 provenienti da altri soggetti), sono così distribuite: innovazione: 37,5 milioni di euro; internazionalizzazione: 21,9 milioni; promozione del territorio e ambiente: 8 milioni; modernizzazione dell´azione amministrativa: 3 milioni; artigianato e micro-imprese: 8,4 milioni; promozione dell´attrattività del mercato lombardo: 3,2 milioni infrastrutture: 1 milione. "Abbiamo verificato con le Camere di Commercio, e dunque con i rappresentanti dell´imprenditoria lombarda - ha detto il presidente Formigoni - i nostri accordi che prevedono stanziamenti di centinaia di milioni di euro per favorire la ripresa del nostro sistema produttivo. Noi lavoriamo collegialmente con le Camere di Commercio in una grande collaborazione. Questa collaborazione e questa responsabiltà è indispensabile per uscire dalle difficoltà di oggi. Con grande rapidità abbiamo approvato nuove misure e nuovi interventi a sostegno dell´internazionalizzazione delle imprese e quindi per sostenere l´esportazione, per sostenere l´innovazione delle imprese perché vincerà chi saprà innovare prima con maggiore intelligenza". "Abbiamo anche approvato - ha aggiunto Formigoni - altri interventi nel campo delle infrastrutture, della formazione dei nostri lavoratori e dei giovani. Sono molto soddisfatto della fluidità dei rapporti perché questo ci permette di essere la Regione italiana che meglio sta reagendo a questa situazione di crisi e quindi, ancora una volta, saremo noi a trascinare l´Italia fuori da una situazione difficile". Ed ecco in dettaglio i 7 assi di interventi - 1 - Innovazione - Stanziamento previsto: 37,5 milioni di euro (24,5 milioni di Regione Lombardia, 12 Sistema camerale, 1 altri soggetti). Gli obiettivi di questa azione sono: garantire equilibrio fra azioni locali e azioni di sistema regionale, diffondere i processi innovativi, favorire processi correlati ai temi ambientali ed energetici, incentivare un più stretto e concreto collegamento fra Università, Centri di ricerca e mondo produttivo. Accanto a queste azioni, di particolare rilevanza sono quelle per lo sviluppo e l´attrazione del capitale umano, per inserimento di giovani nel sistema economico lombardo accessibilità a percorsi di alta formazione, borse di studio, finanziamento di attività di ricerca congiunte fra Università e imprese. In particolare sarà sviluppato un progetto da 11,5 milioni, "Innovazione e sostegno della capacità occupazionale del manifatturiero. Appartengono a questo "Asse" anche le iniziative in vista di Expo 2015, finanziate con 8,5 milioni di euro, nelle aree Salute, Agro-alimentare, Energia-ambiente e Manifatturiero Avanzato. 2 - Internazionalizzazione - Stanziamento previsto: 21 milioni di euro (12,5 Regione Lombardia, 8,250 Sistema camerale, 1,5 altri soggetti). Le principali azioni riguardano il sostegno a bandi per l´internazionalizzazione (voucher per fiere e missioni all´estero, in continuità con quanto già fatto negli anni scorsi) e lo sviluppo di programmi promozionali verso numerosi paesi dei cinque continenti. Altre linee di intervento, previste dallo stesso Asse, riguardano la canalizzazione degli investimenti esteri sui settori strategici del capitale umano, la promozione dei sistemi fieristici lombardi e il sostegno alla filiera della Moda. 3 - Promozione Del Territorio E Ambiente - Stanziamento previsto: 8 milioni di euro (4 Regione Lombardia, 4 Sistema camerale). Le misure tendono a valorizzare le reti presenti sul territorio, a partire da quelle commerciali e della distribuzione, per l´utilizzo consapevole ed efficiente delle risorse, in un contesto di sostenibilità ambientale. 4 - Modernizzazione Ed Efficienza Dell´azione Amministrativa - Stanziamento previsto: 3 milioni di euro (1,5 Regione Lombardia, 1,5 Sistema camerale). I principali interventi riguardano la messa a regime dei processi di telematizzazione dei bandi, la diffusione in tutte le Pubbliche Amministrazioni lombarde di firma digitale, posta elettronica certificata, la razionalizzazione degli Osservatori per realizzare un primo rapporto sulla competitività lombarda. Tra gli obiettivi, l´incremento dell´efficacia/efficienza del servizio all´utente anche attraverso l´eliminazione completa della forma cartacea. 5 - Artigianato E Microimprese - Stanziamento previsto: 8,4 milioni di euro (4,2 Regione Lombardia, 4,2 Sistema camerale). Le misure più importanti, in continuità con le iniziative del 2007, sono il sostegno alle imprese e lo stimolo ai processi di innovazione e di internazionalizzazione, con incentivi per favorire i processi di aggregazione delle microimprese, la semplificazione delle procedure burocratiche e, soprattutto, lo sviluppo di reti di eccellenza tra imprese artigiane e microimprese. La "vetrina" per il sistema sarà ancora "Artigiana", l´evento regionale diffuso su tutto il territorio lombardo. 6 - Promozione Dell´attrattività Del Mercato Lombardo - Stanziamento previsto: 3,2 milioni di euro (1. 295. 000 Regione Lombardia, 1. 244. 500 Sistema camerale, 0,627 altri soggetti). La novità di questo Asse è costituita dalla serie di interventi di promozione e valorizzazione del settore agricolo e delle filiere agro-alimentari. Previste azioni di sostegno per aumentare la competitività delle produzioni lombarde e per una loro commercializzazione sul mercato lombardo, su quello nazionale e nei mercati esteri. Tra le manifestazioni fieristiche scelte per la promozione elle attività del settore Vinitaly 2009 e Tuttofood 2009. Sistema Infrastrutturale - Stanziamento previsto: 986. 000 euro (0,493 Regione Lombardia, 0,493 Sistema camerale). Tra le iniziative, quelle di informazione e formazione del consenso sugli interventi infrastrutturali, studi di fattibilità per le nuove linee metropolitane e ferroviarie (realizzazione, riqualificazione e valorizzazione del trasporto su ferro e relative stazioni per M2 Vimercate, Fs tratta Milano Rogoredo - Pieve Emanuele) , interventi per le imprese con progetti integrati volti a favorire l´ottimizzazione e/o l´attivazione di servizi innovativi di trasporto, con particolare riferimento al trasporto merci (tra cui la logistica per la mobilità delle merci). .  
   
   
RIQUALIFICAZIONE DEL COMUNE DI CASORIA, FIRMATO IL PROTOCOLLO D´INTESA. LA REGIONE CAMPANIA INVESTE OLTRE 34 MILIONI DI EURO  
 
Napoli, 11 febbraio 2009 - Il presidente della Regione Campania Antonio Bassolino e il sindaco di Casoria Stefano Ferrara hanno firmato ieri in sala giunta il protocollo d´intesa per l´avvio del programma integrato urbano della città. Era presente l´assessore all´Urbanistica Gabriella Cundari. La Regione investe nel programma oltre 34 milioni di euro; il Comune a sua volta interviene con un cofinanziamento pari ad almeno il 10% del totale. Gli obiettivi principali del programma, da realizzare anche con il coinvolgimento di capitali privati, sono: il miglioramento delle condizioni sociali ed ambientali della città, con la riqualificazione dei plessi scolastici, dell´area ex Macello e della villa comunale; il riuso delle aree industriali dismesse e la loro riqualificazione attraverso l´insediamento di funzioni urbane superiori, servizi e verde pubblico. In particolare si punta a realizzare un nuovo centro di aggregazione sociale nell´area ex Rhodiatoce e a riqualificare le piazze insistenti nel centro storico; la riqualificazione ambientale di siti inquinati; la riduzione all´origine della quantità di rifiuti e lo smaltimento degli stessi; il risparmio energetico da perseguire attraverso la raccolta differenziata e la realizzazione di isole ecologiche per lo smaltimento dei rifiuti ingombranti; la realizzazione di un teatro e l´organizzazione di proposte ed eventi culturali, con il potenziamento del Museo d´Arte Contemporanea (Cam) di via Luca D´aosta e della villa comunale; il potenziamento dei trasporti pubblici, anche nella prospettiva della realizzazione di una linea metropolitana di collegamento con la stazione Casoria-san Pietro e con l´attuale stazione Fs, e gli interventi sulla viabilità ed i parcheggi, con la previsione, tra gli altri, di uno svincolo sul tratto Casoria centro-Arpino, e di un asse viario tra via Brindisi e la Ss 87 Sannitica Il protocollo prevede inoltre risorse premiali aggiuntive per il Comune di Casoria in caso di raggiungimento di importanti "obiettivi di civiltà" come il 35% della raccolta differenziata, la lotta contro l´abusivismo, l´informatizzazione dei servizi pubblici, l´incremento dei servizi sociali, l´utilizzo di sistemi di trasporto ecologico. "Questo accordo - sottolinea il presidente Bassolino - è un altro importante risultato della scelta che abbiamo compiuto con la nuova programmazione europea: concentrare risorse significative nello sviluppo delle città con oltre 50 mila abitanti. "Vogliamo continuare su questa strada perché siamo convinti che lo sviluppo delle città medie e grandi della Campania rappresenti una importante opportunità per la crescita complessiva della nostra regione", conclude il presidente Bassolino. L´accordo sottoscritto oggi è il sedicesimo. In precedenza, la Regione Campania ha firmato intese con i comuni di Castellammare, Cava dei Tirreni, Caserta, Napoli, Benevento, Salerno, Giugliano, Ercolano, Avellino, Acerra, Portici, Scafati, Battipaglia, Afragola e Torre del Greco. .  
   
   
SICUREZZA SUL LAVORO: INSEDIATA IN SICILIA UNA TASK FORCE  
 
Palermo, 11 febbraio 2009 - Si è insediata ieri attina, a Palermo, la task force sulla sicurezza nei luoghi di lavoro, istituita dall´assessore Carmelo Incardona. I suoi compiti saranno quelli di analizzare le questioni legate alla sicurezza e alla legalità nei luoghi di lavoro, di valutare l´efficacia degli interventi realizzati dalla Regione e da altri enti pubblici e di formulare proposte sulle politiche di prevenzione. “Questo tavolo – ha detto Incardona - è un´occasione di confronto, ma anche la sede dove affrontare concretamente e operativamente le tante difficoltà che esistono nell´applicazione delle norme e avanzare proposte operative per rendere più efficaci gli interventi di prevenzione. I dati drammatici sulle morti sul lavoro in Sicilia impongono a istituzioni, sindacati e mondo delle imprese di fare fronte comune. È preoccupante il fatto che in Sicilia, il dato sulle morti bianche, nel 2008, è aumentato, in contro tendenza rispetto al resto del Paese. La task force darà un supporto tecnico all´attività di questo assessorato, nel rispetto delle competenze proprie e degli altri soggetti istituzionali, e di ausilio all´attività del comitato regionale di coordinamento, appena istituito dal presidente Lombardo”. L´assessorato al Lavoro ha già predisposto tre progetti di formazione per i quali chiederà al ministero dell´Interno il finanziamento con i fondi del Pon Sicurezza 2007/13, per lo sviluppo della sicurezza e della legalità sul lavoro e l´integrazione socio – lavorativa di lavoratori stranieri e giovani con precedenti penali. Il progetto “Al Khantara (che, in arabo, significa Ponte). Integrazione sicura”, prevede lo svolgimento di azioni integrate per l´analisi del fenomeno, la ricerca e l´inserimento lavorativo legale degli stranieri; il progetto “Ragazzo nella rete” è rivolto all´inserimento lavorativo di giovani che hanno transitato nel circuito penale e il terzo progetto “Reti di sicurezza” mira a realizzare tra gli operatori di sicurezza a tutti i livelli l´accrescimento delle competenze sulla sicurezza sul lavoro. “Sono soltanto tre progetti – dice l´assessore – che anticipano ulteriori iniziative a valere di altre misure, come il Pon Governance e il Pon Ricerca, sugli stessi temi”. Incardona ha ricordato quanto realizzato dall´assessorato nell´ultimo anno. “Abbiamo previsto una premialità, nel prossimo piano dell´offerta formativa, per i progetti rivolti al tema della sicurezza sul lavoro e, nella programmazione del Fondo sociale europeo, abbiamo previsto delle misure mirate su questo tema. Inoltre, abbiamo avviato un´azione coordinata, ciascuno per le rispettive competenze, con gli assessorati ai Lavori pubblici e alla Sanità”. Erano presenti, oltre all´assessore Incardona, il dirigente generale del dipartimento regionale Lavoro, Giovanni Bologna, il direttore dell´ispettorato regionale del Lavoro per la Sicilia orientale, Mario Finocchiaro, Giovanni Asaro e Pietro La Spisa per l´Inail, i rappresentanti dei sindacati confederali (Maria Maggio, della Cgil, G. Battista Ciriminna, della Cisl e Giovanni Sardo, della Uil), e dell´Ugl (Filippo Virzì), Francesco Paolo Chiappara per Confindustria Sicilia, Giuseppe Montalbano della Cna, Paolo Lentini di Api Sicilia e 7 esperti, Elisabetta Gerbino, Vito Amari, Giovanni Corbino, Angelo Ignoti, Giancarlo Teresi, Maria Carmela Di Mattea e Gaetano Fede. Giacomo Aranzulla, dell´ufficio di gabinetto dell´assessore, svolgerà le funzioni di segretario. Tutti a titolo gratuito. .  
   
   
ECCO CECILY, OCCUPAZIONE E SOLIDARIETÀ SOCIALE RICONOSCIMENTO UE PER LA SOCIETÀ TOSCANA CHE GESTISCE SOVVENZIONE GLOBALE  
 
Firenze, 11 febbraio 2009 - Sostenere finanziariamente la realizzazione degli obiettivi dell’Unione Europea nel campo dell’occupazione e della solidarietà sociale. Questo lo scopo del progetto europeo Cecily – Community Empowerment for soCial Inclusion and Local emploYment che ha preso l´avvio il primo gennaio 2009 e si inserisce all’interno del programma comunitario Progress (Programme for Employment and Social Solidarity). Approvato dalla Comunità europea, il progetto avrà la durata di un anno, con un budget complessivo di quasi 180 mila euro. La Regione Toscana, capofila del progetto, avrà al suo fianco partner italiani ed europei come la società Esprit, la Municipalità di Nesebar in Bulgaria, l’Agenzia per l’assistenza sociale bulgara e la Municipalità di Banska Bystrica nella Repubblica Slovacca. Sulla base dell’esperienza quinquennale acquisita da Espr It quale organismo intermedio nella gestione della Sovvenzione Globale “Piccoli Sussidi” prevista dal Programma operativo regionale Fse (obiettivo 3, 2000-006), il progetto Cecily intende individuare buone esperienze di inclusione sociale e lavorativa grazie alle quali sviluppare un esempio di welfare-mix, applicabile nelle realtà locali bulgare e slovacche. Durante l’esperienza della Sovvenzione globale, infatti, attenzione particolare è stata rivolta proprio all’occupazione di persone svantaggiate attraverso il sostegno al settore dell’economia sociale. Obiettivo è dunque la promozione dell’occupazione locale attraverso il turismo sociale in particolare, stimolando la creazione di nuove imprese sociali che valorizzino le potenzialità economiche specifiche delle diverse realtà locali. Saranno sviluppate azioni promosse da partenariati composti da soggetti pubblici e privati no profit per il raggiungimen to di obiettivi comuni. «Siamo orgogliosi - commenta l´assessore all´istruzione formazione e lavoro Gianfranco Simoncini - che un’esperienza toscana, quale è quella di Esprit nella gestione della Sovvenzione Globale “Piccoli Sussidi”, abbia ricevuto un riconoscimento a livello europeo. È indice del buon lavoro che è stato svolto in questi anni nella nostra regione». Per ulteriori informazioni sul programma di finanziamento comunitario Progress potete consultare il sito internet di riferimento: http://ec. Europa. Eu/employment_social/progress/index_en. Html . .  
   
   
MECCANICA, WORKSHOP "B2B" AD UD CON 30 AZIENDE  
 
Trieste, 11 febbraio 2009 - Sono iniziati ieri ad Udine gli incontri cosiddetti "B2b" (Business to Business, cioè da azienda ad azienda) tra una quindicina di imprenditori friulani del settore meccanica e altrettanti dell´area Centro-est europea (Polonia, Ungheria, Repubblica Ceca, Repubblica Slovacca, Ucraina e Romania) giunti nel capoluogo friulano per l´incoming del comparto. La missione in Friuli Venezia Giulia rientra nel progetto "Centro & Est Europa: fare business nel mercato comune", sostenuto dalla direzione centrale delle Attività produttive della Regione (attraverso la legge regionale 1/2005 per favorire l´internazionalizzazione delle imprese) e gestito dalla Camera di commercio di Udine in collaborazione con il sistema camerale regionale. Il primo workshop si è svolto oggi con l´introduzione da parte del vicepresidente dell´ente camerale di Udine Marco Bruseschi e del rappresentante di Finest Alessandro Morelli. "Questo incoming - ha spiegato Bruseschi - s´innesta nel nostro costante impegno a promuovere l´ internazionalizzazione delle imprese friulane. Soprattutto in un momento difficile come questo, è importante approfondire le opportunità per le nostre aziende nel contesto dell´Europa allargata e in special modo verso mercati dinamici e promettenti, come quelli del Centro-est Europa. Ciò, sulla scorta della naturale vocazione all´export del nostro tessuto economico e della favorevole posizione geografica della nostra regione: confidiamo che progetti come questo possano contribuire al reciproco incremento dell´interscambio commerciale". Bruseschi ha poi portato alcuni dati sul settore meccanica, che in regione rappresenta il 28,5 per cento delle imprese attive nel manifatturiero, il 35 per cento degli addetti e il 53 per cento delle esportazioni. Le imprese del comparto sono localizzate per il 45,9 per cento in provincia di Udine e per il 35,3 per cento nel Pordenonese. La delegazione Centro-est europea, formata da aziende dei settori legno e refrigerazione, proseguirà con gli incontri "B2b" e si sposterà poi domani anche in aziende, laboratori (come il Catas) e centri di ricerca (a Friuli Innovazione); parte del gruppo giovedì prossimo si sposterà a Pordenone in occasione della fiera Samulegno. .  
   
   
LAVORO NERO, INTESA REGIONE-MINISTERO-PROVINCE  
 
Milano, 11 febbraio 2009 - Il vicepresidente e assessore all´Istruzione, Formazione e Lavoro della Regione Lombardia Gianni Rossoni, il direttore della Direzione Regionale del Lavoro, Antonio Marcianò, e gli assessori al Lavoro della Province lombarde hanno sottoscritto il 6 febbraio in Regione una Protocollo d´Intesa con il quale danno avvio ad una stretta collaborazione, il cui fine è realizzare azioni che prevengano e contrastino il lavoro sommerso e irregolare. "Quello che ci aspetta - ha detto Rossoni - è un serio lavoro di riflessione e di azione rispetto alle zone d´ombra del mercato del lavoro e del sistema delle imprese. Zone d´ombra costituite dall´inosservanza delle regole del gioco e che rappresentano un grave ostacolo alla qualificazione socio-economica di talune aree, settori o filiere, pregiudicando la competitività delle imprese regolari e la qualità e la sicurezza del lavoro delle persone interessate. Sappiamo che il fenomeno è complesso, per cui le misure per arginarlo non sono né semplici né univoche. Inizieremo attivando un Tavolo tecnico, dove tutti i soggetti istituzionali prenderanno in esame i dati elaborati dall´Osservatorio regionale del mercato del lavoro e decideranno dove intervenire e attraverso quali strumenti". "Vogliamo - ha proseguito il vicepresidente Rossoni - focalizzare meglio il problema attraverso l´integrazione e la valorizzazione delle varie fonti di informazione cominciando dai dati dell´attività ispettiva". Previsto sia dal Piano regionale per la sicurezza 2008/2010 che dalla legge regionale sul lavoro (n. 22 del 2006), il Protocollo prevede anche di promuovere su tutto il territorio campagne di sensibilizzazione sui vantaggi della regolarità e sui costi e i rischi derivanti dal lavoro nero, coinvolgendo in questo lavoro anche gli operatori del "Terzo Settore" e del sistema educativo di istruzione e formazione. "Firmiamo questo protocollo - ha concluso Rossoni - proprio alla vigilia dell´apertura dei cantieri di Expo 2015, un evento che merita tutta la nostra attenzione per quanto riguarda la qualità, legalità e regolarità dei rapporti di lavoro". .  
   
   
LIVORNO: FIRMATA LA CONVENZIONE TRA CAMERA E CONSORZI FIDI  
 
Livorno, 11 febbraio 2009 – Ieri presso la Camera di Commercio è stata firmata la convenzione tra i Consorzi fidi provinciali e la Camera di commercio, che definisce l’impegno dei Consorzi stessi ad assistere le imprese nelle operazioni di accesso al credito bancario, su cui la Camera concede contributi in conto abbattimento interessi. La Camera di Commercio ha infatti disposto per il 2009 uno stanziamento straordinario di 900. 000 euro diretto ad alleviare le imprese che fanno ricorso al finanziamento bancario per operazioni quali l’acquisto di azienda, di attrezzature, la ristrutturazione di locali, la messa a norma degli impianti elettrici, idraulici ed antinquinamento. Il bando emanato dalla Camera prevede che le imprese livornesi iscritte nel Registro e in regola col pagamento del diritto annuale possano beneficiare di un contributo pari alla riduzione del 2% del tasso di interesse praticato dagli istituti di credito; riduzione che sale al 3% nel caso che l’impresa sia guidata da giovani oppure che sia un’impresa “rosa”. Le operazioni ammesse sono quelle la cui istruttoria è curata dai Consorzi di garanzia fidi operanti nella provincia di Livorno, i quali si sono convenzionalmente impegnati con la Camera di Commercio nel raccogliere la documentazione attestante l’effettiva corrispondenza tra il bando emanato dalla Camera di commercio e la pratica di affidamento. Ulteriori informazioni si trovano sul bando per l’accesso al credito bancario, visibile sul sito camerale www. Li. Camcom. It . .  
   
   
ZONA FRANCA URBANA, INCONTRO ALLA CCIAA DI MATERA  
 
Matera, 11 febbraio 2009 - Obiettivi e opportunità di intervento a sostegno del progetto di “Zona Franca Urbana’’ di Matera sono state esaminate ieri nel corso di un incontro che il presidente della Camera di Commercio, Angelo Tortorelli, ha avuto con i rappresentanti dell’Associazione “ Zona franca Matera (Zfm)’’, composta dal presidente Gaetano Liantonio e dal segretario Giuseppe Di Lecce. L’associazione, che ha già attivato alcuni incontri informativi e il sito internet www. Zonafrancaurbana. Matera. It, ha illustrato l’attività del sodalizio che si pone l´obiettivo di promuovere la realizzazione della Zona franca di Matera, l’unica della Basilicata, di favorire il coordinamento con le zone franche urbane nazionali e internazionali, l´attività di servizi integrati della comunicazione e informazione sulla zona franca della citta´ dei Sassi che comprende l´area nord urbana del rione San Giacomo e le prospicenti aree produttive. Le parti al termine dell’incontro hanno concordato di lavorare per favorire la realizzazione del progetto nelle diverse fasi attuative. "Per Matera e la Basilicata -ha detto il presidente Tortorelli- la realizzazione della zona franca urbana rappresenta una concreta opportunità di ripresa dell’economia locale. Si può lavorare da subito sul piano dell’informazione e il nostro Ente metterà in campo tutte le professionalità e i servizi del sistema camerale per sostenere l’azione e le proposte delle piccole imprese. Seguiremo con interesse l’evolversi delle procedure, confrontandoci con l’Associazione Zfm e con tutti i soggetti che vorranno concorrere a questo processo. Ci muoveremo affinchè al progetto siano garantite risorse adeguate, anche in relazione all’interesse che la Zona franca sta destando nei territori limitrofi’’. Il presidente Tortorelli ha annunciato l´ organizzazione, a breve, di una iniziativa con le altre realtà limitrofe (Andria, Taranto e Lecce) che stanno lavorando a progetti di zona franca. .  
   
   
VAL D’AGRI, 5 MEURO PER TRE INSEDIAMENTI PRODUTTIVI  
 
Potenza, 11 febbraio 2009 - Circa cinque milioni di euro a tre comuni della Val D’agri per la infrastrutturazione dei loro insediamenti produttivi. La delibera, proposta dal presidente Vito De Filippo, è stata approvata oggi dalla Giunta regionale. Si tratta di un provvedimento finanziato nell’ambito del Programma operativo Val D’agri con risorse rivenienti dalle royalties sul petrolio. Per l’esattezza, un milione e 100 mila euro sono destinati al Comune di Moliterno, 2 milioni di euro al Comune di Marsicovetere e un milione e 600 mila euro al Comune di Tramutola per un investimento complessivo di 4 milioni e 700 mila euro. “Risorse finanziarie – spiega il presidente De Filippo – che servono a realizzare un adeguato sistema di infrastrutturazione in un’area importante del territorio regionale, in prossimità di importanti direttrici stradali, e dove si registra un notevole numero di richieste di nuove iniziative produttive alle quali abbiamo voluto dare immediatamente risposta”. .  
   
   
CASSA INTEGRAZIONE: RIUNIONE TAVOLO REGIONALE UMBRO ENTRO FINE SETTIMANA  
 
Perugia, 11 febbraio 2009 - Si riunirà entro la fine della settimana il Tavolo regionale dei sottoscrittori dell’accordo per la “Cassa integrazione in deroga”. Lo annuncia l’assessore alle Politiche del lavoro della Regione Umbria, Maria Prodi, auspicandosi che nel corso dei prossimi giorni “maturi l’accordo tra Governo e Regioni per l’integrazione di misure di sostegno al reddito, grazie alle politiche attive messe in campo con il Fondo Sociale Europeo”. “La richiesta di 25 milioni di euro per la Cassa in deroga - ricorda l’assessore - è già stata inviata dal Tavolo al Governo. In attesa dell’accordo sarebbe comunque opportuno che il Governo anticipasse almeno una parte dei finanziamenti. Molte imprese del nostro territorio - aggiunge - non possono più attendere risposte concrete alla crisi produttiva”. L’assessore regionale Prodi sottolinea inoltre che “l’allargamento della Cassa integrazione a tutti i settori produttivi, oltre a quelli fino ad oggi previsti, e la necessità di comprendere nell’integrazione al reddito anche altre tipologie contrattuali, come apprendisti, lavoratori a tempo determinato e atipici, è indispensabile per far fronte alle conseguenze della grave recessione economica”. .  
   
   
BOLZANO: INTENSA ATTIVITÀ DELL’UFFICIO FAMIGLIA, DONNE E GIOVENTÙ NEL CORSO DEL 2008  
 
Bolzano, 11 febbraio 2009 - Anche nel corso del 2008 l’Ufficio famiglia, donne e gioventù, diretto da Eugenio Bizzotto, ha svolto un’intensa attività nei propri ambiti di competenza con particolare riguardo ai settori famiglia-minori e dell’inclusione sociale di persone svantaggiate. Nel 2008 sono state complessivamente 111 le domande di contributo istruite dall’Ufficio famiglia, donne e gioventù ed accolte dall’Assessorato alle politiche sociali per il sostegno di interventi nel settore della famiglia e dei minori, l’importo complessivo dei contributi concessi ha sfiorato la soglia dei 10 milioni di Euro di cui 5,2 milioni a favore di enti pubblici (46 domande) e 4,73 milioni a favore di enti privati (65 domande). La maggior parte dei contributi è stata concessa per spese correnti (8. 258. 729 €) mentre per investimenti il totale dei contributi è stato pari a 1. 675. 166 €. Circa il 60% dell’intero budget dell’Ufficio famiglia, donne e gioventù è stato destinato al sostegno dei tre servizi di assistenza all’infanzia (Tagesmütter, asili nido e microstrutture) che complessivamente hanno ottenuto un contributo di quasi 6 milioni di Euro. In particolare va segnalato l’incremento di 300. 000 € dei contributi assegnati ai comuni per il servizio di micro-struttura-Kitas (1. 844. 000 € in totale) determinato dall’apertura, nel 2008, di 4 nuovi servizi che hanno portato il numero complessivo delle strutture a 35. Stabile invece è rimasta l’offerta di asili nido mentre nel corso del 2008 ha avviato la propria attività la nuova cooperativa di Tagesmütter “Mit Bäuerinnen lernen, wachsen, leben”. Da segnalare ancora il milione di euro assegnato dall’Ufficio diretto da Eugenio Bizzotto alla Caritas e alla Fondazione Odar per la gestione delle colonie estive per bambini a Cesenatico (colonia 12 Stelle) e Caorle (Feriendorf), dal 2008 infatti queste iniziative vengono interamente sostenute dalla Ripartizione politiche sociali. Ancora rilevante (più di un milione di Euro) è il sostegno alle tante attività di consulenza e informazione offerte sul nostro territorio provinciale alle famiglie e alle persone singole, donne e uomini, in difficoltà. Degno di menzione è inoltre il progetto della cooperativa Il Germoglio-sonneschein, impegnata nella prevenzione della violenza sui minori che da sempre trova grande attenzione da parte del nostro assessorato. L’ufficio famiglia, donna e gioventù ha gestito, inoltre, nel corso del 2008 le domande presentate da enti pubblici e privati per la realizzazione di interventi nel settore dell’inclusione sociale di persone svantaggiate (senza dimora, ex carcerati, ecc. ). Sono state complessivamente 51 le domande accolte per un totale di 3,9 milioni di Euro di contributi quasi interamente destinati a copertura di spese correnti (3,6 milioni di Euro). 17 sono state le domande presentate da enti pubblici (Comuni) e 34 quelle dei privati. In questo settore particolarmente delicato si ricorda il forte investimento dell’Assessorato nel sostegno alle cooperative sociali ti tipo B che inseriscono persone svantaggiate (Ex carcerati, tossicodipendenti, persone multiproblematiche, ecc. ). Nel 2008 le cooperative hanno ottenuto un contributo complessivo per spese correnti pari a 1,7 milioni di Euro. Degno di menzione è infine il settore delle persone senza dimora per le quali sono stati stanziati più di 500. 000 Euro. In ultimo va ancora ricordato che nel 2008 sono stati effettuati da parte dell’Ufficio 10 controlli presso le sedi degli enti beneficiari di contributi (7 nel settore famiglia e minori e 3 in quello dell’inclusione sociale) per verificare la veridicità e la regolarità di quanto dichiarato in sede di rendicontazione. Tutti i controlli hanno dato esito positivo confermando la correttezza dell’operato degli enti che hanno ricevuto contributi provinciali. .  
   
   
INTESA TRA GARANTE INFANZIA E ADOLESCENZA DEL LAZIO E SAVE THE CHILDREN  
 
Roma, 11 febbraio 2009 - Siglato l’altro ieri il protocollo d´intesa siglato tra il Garante dell´infanzia e dell´adolescenza della Regione Lazio, Francesco Alvaro, e il direttore generale di Save the Children, Valerio Neri. Un accordo per stringere un´alleanza in difesa dei diritti dei minori, attraverso attività di formazione e informazione con l´istituzione di un Osservatorio sulle condizioni dei bambini. "Nel Lazio- afferma Alvaro - non esiste un dato certo su quanti minori sono ospitati dalle comunità. Spero che da questo rapporto di collaborazione nasca un nuovo stile di lavoro". "L´italia - ha detto Neri - rappresenta un Paese ponte per l´immigrazione, ma e´ lasciata sola dall´Europa. Il problema dell´immigrazione potrebbe essere affrontato con maggiore positivita´". Presente alla firma del protocollo il presidente del Consiglio regionale del Lazio, Guido Milana. Secondo i dati forniti da Alvaro, nel Lazio i minori ospitati in comunità sono circa 2. 700, il 18% dei quali stranieri, soprattutto romeni e maghrebini. Le case famiglia presenti nel Lazio sono 198 e ognuna può accogliere in media 6 adolescenti. Può accogliere in media 6 adolescenti. .