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Notiziario Marketpress di Mercoledì 25 Febbraio 2009
Politica
L´ALLARGAMENTO DELL´UNIONE EUROPEA NEL 2004/2007: UNA SCELTA POSITIVA PER L´ECONOMIA  
 
Bruxelles, 25 febbraio 2009 - L´ultimo allargamento ha portato nell´Unione europea 12 nuovi paesi dell´Europa centrale ed orientale e del Mediterraneo: 10 nel 2004 (Repubblica ceca, Cipro, Estonia, Lettonia, Lituania, Malta, Polonia, Slovacchia, Slovenia e Ungheria) e 2 nel 2007 (Romania e Bulgaria). È il più grande allargamento mai attuato dall´Ue, nonché una tappa storica verso l´unificazione dell´Europa, dopo decenni di divisioni dettate dalla guerra fredda. Alla vigilia dell´ampliamento, alcuni dei 15 Stati membri di allora erano preoccupati per l´impatto che l´ingresso dei nuovi paesi avrebbe avuto sull´economia e sui rispettivi sistemi sociali. A cinque anni di distanza, uno studio della Commissione ha dimostrato tuttavia che quei timori erano infondati e che l´allargamento ha prodotto vantaggi per tutti i paesi, vecchi e nuovi. Ha infatti contribuito a migliorare in maniera significativa il tenore di vita nei nuovi Stati membri, a modernizzarne l´economia e a stabilizzarne le istituzioni e il quadro normativo. Inoltre, ha creato nuove opportunità di investimenti ed esportazioni per le imprese dei "vecchi" Stati membri. L´intera Ue ha infine tratto vantaggio dall´espansione degli scambi tra i paesi membri, con conseguente rafforzamento della competitività. La rapida integrazione dei nuovi paesi ha stimolato la crescita. In alcuni di essi ha però anche creato situazioni di vulnerabilità, aggravate dall´attuale recessione mondiale. L´ue è comunque in grado di rispondere alla crisi: il suo patto di stabilità e crescita e la sua strategia per l´occupazione e la crescita promuovono il risanamento delle finanze pubbliche e le riforme strutturali. Inoltre, l´Ue fornisce ai paesi membri un sostegno finanziario attraverso i fondi strutturali e di coesione, la Banca europea per gli investimenti e il meccanismo di sostegno alle bilance dei pagamenti. Guardando all´avvenire, la Commissione osserva che la crisi economica potrebbe indurre una serie di riforme radicali a favore della crescita, ritenute essenziali per portare avanti il processo di integrazione, ridurre i divari di reddito, garantire all´Ue un ruolo di leadership sulla scena economica mondiale e accogliere nuovi paesi in futuro. .  
   
   
PARLAMENTO EUROPEO: LA POLITICA EUROMEDITERRANEA VA RINNOVATA PROFONDAMENTE  
 
Bruxelles, 25 febbraio 2009 - L´intera politica euromediterranea dev´essere rinnovata profondamente rafforzando la dimensione politica e il co-sviluppo. E´ quanto sostiene il Parlamento, precisando che l´Unione per il Mediterraneo non è un´alternativa all´ampliamento dell´Ue e non incide sulle prospettive d´adesione. Occorre anche intensificare i negoziati di pace, favorire i diritti umani e la libertà religiosa nella regione, dare nuovo slancio alle politiche migratorie comuni e aumentare il sostegno economico dell´Ue. Approvando con 521 voti favorevoli, 44 contrari e 13 astensioni la relazione di Pasqualina Napoletano (Pse, It), il Parlamento osserva anzitutto che le due sponde del Mediterraneo «stanno allontanandosi sempre più sotto il profilo economico, politico e culturale», e che tali disparità «devono essere colmate al fine di creare a termine uno spazio di pace, sicurezza e prosperità condivisa». Rilevando poi il bilancio «deludente» del processo di Barcellona, ritiene che la proposta di un´Unione per il Mediterraneo (Upm) «costituisca uno strumento al servizio della pace e della prosperità e rappresenti un passo avanti verso l´integrazione economica e territoriale e la cooperazione nell´ambito ecologico e climatico tra i paesi del Mediterraneo». A condizione, però, «che siano realizzate le promesse e siano conseguiti risultati concreti e visibili». Ricordando l´esigenza di non duplicare e sovrapporre strumenti, politiche e livelli istituzionali già esistenti e di garantire una coerenza a tutto il sistema delle relazioni euromediterranee, il Parlamento insiste sulla necessità di «rinnovare profondamente» l´intera politica euromediterranea, rafforzandone la dimensione politica e il co-sviluppo. Inoltre, ricorda che, in ogni caso, l´iniziativa Upm «non esaurisce la prospettiva più ampia di tale politica» e «non ostacolerà le altre iniziative di cooperazione regionale». Rileva peraltro che la partecipazione all´Upm «non rappresenta un´alternativa all´allargamento dell´Ue e non incide sulle prospettive di adesione dei paesi candidati attuali o futuri». Intensificare i negoziati di pace Preoccupati per la recrudescenza del conflitto israelo-palestinese, che incide sul dialogo politico del partenariato euromediterraneo, i deputati auspicano che il rafforzamento delle relazioni euromediterranee dia nuovo impulso allo sviluppo di un´area di pace e prosperità che, assieme alla stabilità politica, «sono fondamentali per la sicurezza collettiva e individuale». Nel sottolineare poi che solo un´intensificazione dei negoziati volti a pervenire a una soluzione globale e duratura può permettere la realizzazione di questo obiettivo, ritengono che l´Unione europea «debba assumere un ruolo guida nella composizione di tali conflitti conquistando la fiducia di tutte le parti implicate». Si compiacciono, peraltro, per la decisione di includere la Lega degli Stati arabi come partecipante a tutte le riunioni a tutti i livelli, in considerazione del suo contributo positivo agli obiettivi della pace, della prosperità e della stabilità nella regione mediterranea. Al fine di allentare le tensioni nell´area del Mediterraneo, il Parlamento ritiene necessario migliorare la comprensione sociale e culturale tra i popoli, e sollecita quindi gli Stati membri e la Commissione a presentare strategie per promuovere tale dialogo. Sostiene poi la decisione di dare una dimensione parlamentare forte all´Upm, «rinforzando così la sua legittimità democratica», che occorre approfondire ulteriormente. Rileva inoltre la necessità di proseguire formalmente la cooperazione nella lotta al terrorismo internazionale, al traffico di stupefacenti, alla criminalità organizzata e alla tratta di esseri umani, e sostiene l´idea di creare un´area priva di armi nucleari e di armi di distruzione di massa. Promuovere i diritti dell´uomo e la libertà religiosa Il Parlamento sottolinea che uno degli obiettivi principali della politica euromediterranea è la promozione dello Stato di diritto, della democrazia, del rispetto dei diritti dell´uomo e del pluralismo politico, e osserva che continuano a esistere «violazioni molto gravi». Nel chiedere di valutare i risultati fin qui raggiunti e l´adeguatezza degli strumenti messi in atto nell´ambito del partenariato, sollecita la Commissione a elaborare criteri di ammissibilità ben definiti per tali strumenti e a istituire un sistema efficace per il monitoraggio della loro attuazione. In tale contesto, invita tutte le parti coinvolte «ad approfondire e favorire il rispetto della libertà religiosa e di coscienza e dei diritti delle minoranze». Esorta inoltre il Consiglio e la Commissione a iscrivere chiaramente la promozione dei diritti dell´uomo e della democrazia negli obiettivi della nuova iniziativa, a rafforzare ulteriormente l´applicazione dei meccanismi esistenti, tra cui la clausola sui diritti dell´uomo contenuta negli accordi di associazione, e a creare un meccanismo per l´applicazione di tale clausola negli accordi di nuova generazione e nei piani d´azione bilaterali della politica di vicinato. Nuovo slancio alla gestione di politiche migratorie comuni Il Parlamento invita tutti i paesi del partenariato, la Commissione e le future istituzioni dell´Upm a dare nuovo slancio alla gestione di politiche migratorie comuni, «allo scopo di valorizzare le risorse umane e di rafforzare gli scambi tra i popoli» ed «evitando una visione esclusivamente securitaria». Precisa poi che occorre concentrarsi sulle opportunità di migrazione legale, sulla lotta ai flussi migratori illegali, su una migliore integrazione degli immigrati e sull´esercizio del diritto di asilo. Nel rilevare l´importanza della stretta collaborazione euromediterranea, ritiene che il partenariato «debba accordare un´attenzione prioritaria alla gestione strutturata dei flussi migratori». D´altro canto sollecita l´Unione e gli Stati membri a verificare che nei centri per immigrati finanziati dall´Ue siano pienamente rispettati i diritti dell´uomo e le libertà fondamentali. Cooperazione economica, tutela dell´ambiente e politica energetica Per i deputati, le iniziative economiche e commerciali dell´Upm per consentire la realizzazione di una zona di libero scambio reciprocamente vantaggiosa devono «favorire la crescita economica della regione, un suo migliore inserimento nell´economia mondiale e la riduzione del divario di sviluppo tra il nord e il sud del Mediterraneo, rafforzando . La coesione sociale». In tale contesto, rilevano l´esigenza di tener conto dell´impatto sociale dei processi di liberalizzazione, soprattutto in termini di sicurezza alimentare. E precisano che l´obiettivo di un´area di libero scambio «non può essere valutato solo in rapporto alla crescita economica, ma soprattutto in termini di creazione di posti di lavoro». Chiedendo poi di incoraggiare i giovani a creare piccole imprese, anche facilitando l´accesso al credito e al microcredito, il Parlamento ritiene che occorra rafforzare il sostegno al Fondo euromediterraneo di investimento e partenariato (Femip). Inoltre, nel sostenere lo sviluppo degli scambi commerciali sud-sud, chiede di valorizzare il ruolo delle parti sociali nella prospettiva di istituire un Comitato economico e sociale euromediterraneo. Invita poi il Consiglio e la Commissione a garantire la possibilità che tutti i paesi dell´Upm abbiano accesso ai programmi regionali già previsti dal partenariato. Il Parlamento sostiene vivamente la dimensione ambientale dell´Upm, quali la nuova iniziativa per il disinquinamento del Mediterraneo e il progetto per l´energia solare. Ricorda poi che per raggiungere gli obiettivi fissati è necessario ampliare i settori di cooperazione, includendovi la gestione idrica, l´agricoltura, la sicurezza dell´approvvigionamento alimentare, l´energia, la formazione professionale, la cultura, la sanità e il turismo. Riconosce infine l´importanza di rafforzare la cooperazione nel settore energetico e l´esigenza di sviluppare un mercato energetico regionale al fine di realizzare progetti su ampia scala nei settori delle energie rinnovabili e delle infrastrutture energetiche. .  
   
   
PARLAMENTO EUROPEO: ATTIVITÀ DELLA CIA IN EUROPA: L´UE CHIARISCA LE RESPONSABILITÀ  
 
Bruxelles, 25 febbraio 2009 - Il Parlamento chiede all´Ue di attuare integralmente le sue raccomandazioni circa le attività della Cia in Europa e di svolgere indagini per fare piena luce sugli abusi e le violazioni commessi, al fine di individuare le responsabilità e garantire che non si ripetano. Sollecitando un nuovo approccio comune con gli Usa nella lotta al terrorismo che rispetti il diritto internazionale, chiede chiarimenti al nuovo Presidente Obama circa la chiusura e la proibizione delle prigioni segrete. Approvando con 334 voti favorevoli, 247 contrari e 86 astensioni una risoluzione sostenuta da Pse, Alde, Verdi/ale e Gue/ngl, il Parlamento ricorda anzitutto nella sua relazione sul presunto utilizzo di paesi europei da parte della Cia per il trasporto e la detenzione illegali di prigionieri sono state formulate 46 raccomandazioni dettagliate destinate agli Stati membri, alla Commissione e al Consiglio. Denuncia quindi «l´inerzia dimostrata finora dagli Stati membri e dal Consiglio, in particolare dall´Alto rappresentante per la Pesc, Javier Solana, quanto al far luce sul programma di consegne straordinarie e dare attuazione alle raccomandazioni». Deplora inoltre «la mancanza di risposte esaurienti» nelle dichiarazioni rese dal Consiglio al Parlamento il 3 febbraio 2009. Alla luce degli sviluppi seguiti in diversi Stati membri all´approvazione della relazione, tra cui le "ammissioni" britanniche e l´imposizione del segreto di Stato in Italia sul caso Abu Omar, Il Parlamento invita gli Stati membri, la Commissione e il Consiglio «a dare piena attuazione alle [sue] raccomandazioni». Li esorta inoltre «a contribuire all´accertamento della verità avviando indagini o collaborando con gli organi competenti, divulgando e fornendo tutte le informazioni pertinenti e garantendo un efficace controllo parlamentare sull´operato dei servizi segreti». Più in particolare, il Parlamento esorta l´Unione europea, gli Stati membri e le autorità statunitensi «a svolgere indagini e a fare piena luce sugli abusi e le violazioni commessi nel contesto della "guerra al terrorismo"», al fine di «individuare le responsabilità» e garantire che tali violazioni «non si ripetano in futuro». Specie per quanto riguarda le violazioni del diritto umanitario internazionale e nazionale, delle libertà fondamentali, della proibizione della tortura e dei maltrattamenti, delle sparizioni forzate e del diritto a un processo equo. A suo parere, infatti, le consegne straordinarie e la detenzione segreta «sono contrarie» a questi principi, mentre «diversi Stati membri dell´Ue hanno partecipato o collaborato attivamente o passivamente con le autorità degli Stati Uniti» a queste attività e, pertanto, «hanno una specifica responsabilità politica, morale e giuridica». Ribadisce inoltre che «chiunque sia vittima di un atto di tortura ha il diritto, giuridicamente invocabile, a una riparazione e a un risarcimento equo ed adeguato». Il Parlamento sollecita poi l´Unione europea e agli Stati Uniti a «rafforzare il dialogo transatlantico su un nuovo approccio comune nella lotta al terrorismo, basato sui valori comuni del rispetto del diritto internazionale in materia di diritti umani, della democrazia e dello Stato di diritto in un quadro di cooperazione internazionale». Esprimendo inoltre apprezzamento per i tre ordini esecutivi emessi dal Presidente Obama, il Parlamento sottolinea tuttavia che «persistono alcune ambiguità quanto al parziale mantenimento dei programmi di consegna e dei centri di detenzione segreti». Confida pertanto «che saranno forniti chiarimenti circa la chiusura e la proibizione di tutti gli altri centri di detenzione segreti . Negli Usa o all´estero». I deputati ritengono che gli accordi Ue-stati Uniti sull´estradizione e l´assistenza giudiziaria reciproca «costituiscano uno strumento utile ai fini di un´applicazione della legge e di una cooperazione giudiziaria corrette sotto il profilo giuridico nella lotta al terrorismo». Plaudono, pertanto, alla loro ratifica da parte del Senato americano e chiedono all´Italia «di ratificarli quanto prima». Nel valutare poi positivamente la prossima visita negli Stati Uniti di una delegazione Ue (Commissario europeo per la libertà, la sicurezza e la giustizia, Presidenza ceca e Coordinatore antiterrorismo), la invita a sollevare la questione delle consegne straordinarie e dei centri di detenzione segreti e a riferire al Parlamento. Esorta il prossimo Consiglio "Giustizia e affari interni" del 26 febbraio ad assumere una posizione ferma al riguardo e a discutere la questione della chiusura del centro di Guantánamo e del reinsediamento dei detenuti. .  
   
   
COOPERAZIONE: BALCANI; IL 4 MARZO PROSSIMO CENTOCINQUANTA DELEGATI DI SETTE PAESI ALLA CONFERENZA INTERNAZIONALE DI PARTENARIATO. SILVIA ACERBI (VICEPRESIDENTE INFORMEST), “PER LA PRIMA VOLTA ABBIAMO MESSO ATTORNO AD UN UNICO TAVOLO GLI ATTORI DELLO SVILUPPO ECONOMICO DEI PAESI DELL’AREA BALCANICA PER REALIZZARE PROGETTI CONGIUNTI CON PARTNER ITALIANI”.  
 
 Gorizia, 25 febbraio 2009 - Informest, l’Agenzia per lo sviluppo e la cooperazione internazionale di Gorizia, coordinerà gli oltre centocinquanta delegati che, in rappresentanza di amministrazioni pubbliche, agenzie di sviluppo locale, camere di commercio, università e centri di ricerca provenienti da cinque Regioni italiane e da sei Paesi dell’area balcanica (Serbia, Croazia, Bosnia Erzegovina, Albania, Bulgaria, Montenegro), si riuniranno il prossimo 4 marzo, a Zagabria, per elaborare e condividere nuovi progetti di sviluppo economico del territorio. “L’iniziativa – spiega Silvia Acerbi, vicepresidente di Informest – si inserisce a pieno titolo nella strategia di rafforzamento della cooperazione economica internazionale varata dal Governo nazionale, che prevede un forte rilancio delle azioni volte ad intensificare le relazioni economiche con i Paesi dell’area balcanica, rispetto ai quali l’Italia gioca un ruolo chiave in Europa. ” “Intendiamo rafforzare – prosegue la Acerbi - le partnership estere, come previsto dal progetto Balcani On Line, finanziato dal Ministero dello Sviluppo Economico e concepito per favorire l’incontro tra potenziali partner progettuali provenienti dall’Italia e dai Paesi dell’Europa Sud Orientale che intendono partecipare ai Programmi Comunitari. ’” I centocinquanta delegati lavoreranno su quindici tavoli tematici (ambiente, energia, sviluppo rurale, turismo, trasporti, ecc. ) con l’obiettivo di scambiare opinioni e proposte intorno a una serie di idee progettuali che vanno dallo sviluppo di consorzi d’imprese nell’area transfrontaliera adriatica al potenziamento dei corridoi europei di trasporto, dalla prevenzione delle calamità naturali alle applicazioni su vasta scala della telemedicina. Per il nostro Paese saranno presenti delegati provenienti – oltre che dal Veneto e dal Friuli Venezia Giulia – anche da Emilia Romagna, Marche e Puglia. “E’ la prima volta – prosegue Silvia Acerbi - che si offre la possibilità agli attori dello sviluppo economico dei Paesi dell’area balcanica di ritrovarsi tra loro ed insieme a partner italiani - in particolare del Triveneto - per sviluppare una progettualità congiunta. La focalizzazione sui programmi europei Ipa Adriatico e Sud Est Europa, i cui bandi sono di prossima pubblicazione, è inoltre garanzia di una immediata operatività delle idee progettuali discusse. ” “Se, come siamo certi, l’iniziativa avrà il successo che sin da ora si profila, proporrò che questo momento d’ incontro, che vede coinvolti tutti gli Enti capaci di sviluppare progetti di cooperazione economica a favore del sistema delle imprese e del territorio, avvenga annualmente”, conclude Silvia Acerbi che lancia anche la candidatura di Gorizia come prossima sede dell’evento. .  
   
   
CONFERENZA SU PRIVATIZZAZIONE E SERVIZI PUBBLICI  
 
Vienna, 25 febbraio 2009 - Il 24 aprile si terrà a Vienna (Austria) una conferenza intitolata "Good jobs for good services? The impact of privatisation of public services on employment, productivity and service quality" ("Posti di lavoro buoni per servizi buoni? L´impattto della privatizzazione dei servizi pubblici su occupazione, produttività e qualità dei servizi"). La conferenza durerà un giorno e valuterà da vicino i risultati della liberalizzazione e privatizzazione dei servizi pubblici e dei processi relativi. Sarà dedicata particolare attenzione all´occupazione, le condizioni di lavoro, la produttività, la qualità dei servizi e i prezzi. La conferenza esaminerà prove e conclusioni di ulteriori ricerche svolte da esperti europei sulla privatizzazione di industrie e servizi sanitari in rete. Organizzata nel quadro del progetto Pique ("Privatisation of public services and the impact on quality, employment and productivity"), finanziato dall´Ue, il consorzio di Pique coglierà l´occasione per presentare i principali risultati del progetto. Nel corso di tre anni, Pique ha tudiato le conseguenze della liberalizzazione e privatizzazione in quattro settori (elettricità, servizi postali, trasporti pubblici locali e sanità/ospedali) e sei paesi (Austria, Belgio, Germania, Polonia, Svezia e Regno Unito). Per ulteriori informazioni, visitare: http://www. Pique. At/conference/index. Html .  
   
   
CONFERENZA RESEARCH CONNECTION 2009  
 
Praga, 25 febbraio 2009 - Il 7 e 8 maggio la direzione generale della Ricerca della Commissione europea organizza a Praga (Repubblica ceca) la conferenza "Research Connection 2009 - networking our way to a research future". L´evento è rivolto a scienziati, imprenditori e ricercatori che vogliono informarsi sulla ricerca e le opportunità di finanziamento, nonché incontrare partner affidabili per nuovi progetti. Una serie di sessioni parallele sarà dedicata al Settimo programma quadro (7°Pq) e alla sue aree tematiche. Inoltre, i progetti finanziati dall´Ue scelti saranno esposti in modo da promuovere il networking e l´integrazione delle attività di ricerca in Europa. Per ulteriori informazioni, visitare: http://ec. Europa. Eu/research/conferences/2009/rtd-2009/index_en. Cfm .  
   
   
AUSTRIA, CRISI MENO FORTE RISPETTO A RESTO UE  
 
Vienna, 25 febbraio 2009 - Secondo i calcoli effettuati dall´Istituto austriaco di ricerca economica Wifo, nell´ultimo trimestre del 2008 a seguito della crisi economica internazionale il Pil austriaco è diminuito dello 0,2 per cento rispetto al trimestre precedente. Lo rende noto l´Ice. Il 2008 si è chiuso, dunque, con il primo andamento negativo del Pil dal 2001. La situazione austriaca può tuttavia essere considerata buona, se raffrontata con quella dei 27 Paesi Ue che, in chiusura dell´anno scorso, hanno registrato un calo medio del Pil dell´1,5. Con riferimento all´intero 2008, l´economia reale austriaca è cresciuta dell´1,8. Nei consumi privati si è registrato invece solo un modesto incremento (+1 p. C. ). Alla fine di dicembre il tasso di inflazione si attestava all´1,3 per cento, dopo il 3,8 raggiunto tre mesi prima. .  
   
   
SLOVENIA, STATISTICHE DI CONSUMO BUONE A FEBBRAIO  
 
Lubiana, 25 febbraio 2009 - In febbraio l´indice di fiducia dei consumatori sloveni è salito di 6 punti percentuali rispetto a gennaio. Lo rivela l´Ufficio di Statistica sloveno. L´aumento è dovuto soprattutto alle migliori aspettative dei consumatori per quanto riguarda la disoccupazione nei prossimi 12 mesi. Si è trattato del primo aumento dell´indice di fiducia da ottobre ´08, che comunque lascia il valore 17 punti sotto la media dell´anno scorso e 17 punti sotto il livello di febbraio 2008. L´indicatore della situazione economica generale in Slovenia negli ultimi 12 mesi ha raggiunto il livello più basso in febbraio 2009. I consumatori hanno percepito la situazione economica degli ultimi 12 mesi come la peggiore: il valore in febbraio è stato 26 punti sotto rispetto quello di febbraio 2008 e 23 punti sotto la media del 2008. .  
   
   
"I NUOVI PROTEZIONISMI: L´EUROPA DOPO IL CONSIGLIO DI BRUXELLES"  
 
Milano, 25 febbraio 2009 - Il 3 marzo prossimo, alle ore 17. 30 - nell´ambito del ciclo di incontri "Dentro" la crisi. - l´Ispi promuove una Tavola Rotonda dal titolo: "I nuovi protezionismi: l´Europa dopo il Consiglio di Bruxelles" L´incontro, che si terrà a Palazzo Clerici (Via Clerici, 5 - Milano). Www. Ispionline. It .  
   
   
WORKSHOP DI COOPERAZIONE TRANSNAZIONALE ORGANIZZATO DALLA REGIONE MOLISE CON 6 DIVERSI STATI (ALBANIA, BOSNIA ERZEGOVINA, CROAZIA, ITALIA, MONTENEGRO, SERBIA) DEL BACINO ADRIATICO  
 
Campobasso , 25 febbraio 2009 - "Bisogna credere nelle grandi idee e avere il coraggio di portarle avanti mediante progetti chiari, concreti ed operativi. L´euroregione Adriatica è una grande intuizione la cui realizzazione non può che avvenire attraverso l´ideazione e la successiva attuazione di programmi innovativi e confacenti a una impostazione veramente funzionale allo sviluppo armonico e scadenzato del bacino Adriatico e della sua popolazione. Un bacino visto come area omogenea per la sua storia, per la sua tradizione e per la sua cultura". Lo ha detto il Presidente della Regione, Michele Iorio, intervenendo ieri in mattinata all´apertura della seconda fase di Workshop di cooperazione transnazionale organizzato dalla stessa Regione Molise e che ha visto la partecipazione di 25 funzionari provenienti da 15 Enti locali appartenenti a 6 diversi Stati (Albania, Bosnia Erzegovina, Croazia, Italia, Montenegro, Serbia) del bacino Adriatico. L´iniziativa, voluta dallo stesso Presidente della Regione Molise, Michele Iorio, nell´ambito delle Politiche di Cooperazione Internazionale e dalle iniziative di programmazione dell´"Euroregione Adriatica", è stata coordinata dal suo Consigliere per le Politiche Internazionali e di Cooperazione, Francesco Cocco e ha visto come partner il "Gal Molise verso il 2000", la "Fai" (Azienda Speciale della Camera di Commercio), il "Parco Scientifico Tecnologico del Molise" e "Molise Innovazione". Obiettivo del Workshop, che aveva visto già concludersi una prima fase in Albania, la scorsa settimana, "è la realizzazione di una rete di cooperazione per fornire gli strumenti necessari alla costruzione del Partenariato finalizzato alla progettazione e alla gestione di interventi di cooperazione transnazionale". L´assessore alla Programmazione Gianfranco Vitagliano, nel suo intervento, ha evidenziato come l´Euroregione Adriatica voglia e possa porsi come interlocutore con l´Unione Europea per l´attuazione di iniziative transnazionali atte a realizzare progetti di crescita e sviluppo economico, culturale e sociale di interesse comune. "In quest´ottica - ha continuato Vitagliano - bisogna avere idee chiare e progettualità concrete da proporre all´Unione Europea per averne l´opportuna approvazione e il giusto sostegno istituzionale". E´ intervenuto poi l´onorevole Giovanni Di Stasi, che nella sua veste di Inviato speciale del Segretario Generale del Consiglio D´europa per le Euroregioni, ha illustrato le prospettive del nuovo organismo interregionale e sopranazionale Adriatico nel contesto continentale e nell´ambito della cooperazione internazionale. Nel corso della mattinata è stato anche presentato alla stampa e agli operatori del settore il risultato del progetto "Adrieurop". Il progetto "Adrieurop" ha visto la Regione Molise capofila in attività di progettazione di iniziative per attuare il programma dell´"Euroregione Adriatica". I fondi utilizzati sono quelli del progetto "Interreg-iiia-transnazionale" voluto dall´Unione Europea. .  
   
   
MEDIOBANCA SEMESTRALE AL 31 DICEMBRE 20081 L’UTILE NETTO (A 100M DA 640M) SCONTA L’IMPATTO DEI MERCATI (CIRCA 430M) SUL PORTAFOGLIO AZIONARIO  
 
 Milano, 25 febbraio 2009 - Si è riunito ieri, sotto la presidenza di Cesare Geronzi, il Consiglio di Amministrazione di Mediobanca che ha approvato la relazione semestrale al 31 dicembre scorso del Gruppo Mediobanca, illustrata dall’ Amministratore Delegato Alberto Nagel e dal Direttore Generale Renato Pagliaro. Risultati consolidati - I risultati del semestre sono stati condizionati, da un lato, dall’aggravarsi della crisi dei mercati, dall’altro dal confronto con un corrispondente periodo del passato esercizio particolarmente favorevole. Il Gruppo ha comunque registrato una buona tenuta (-13%) dei ricavi dell’attività bancaria e, in particolare, del margine d’interesse e delle commissioni nette che rimangono complessivamente stabili (-5%). Lo scenario congiunturale ha invece impattato negativamente sul risultato netto (sceso da 639,9 a 100,3mln) per effetto delle rilevanti rettifiche sul portafoglio titoli e partecipazioni (281,2mln) e del minor apporto (per 147mln) delle partecipazioni ad equity. In dettaglio: il margine di interesse cresce del 3,2% (da 412,5 a 425,7mln) beneficiando dell’apporto dell’attività wholesale (+18,5%) che ha assorbito il calo del segmento retail, più esposto alla crescita puntuale del costo della raccolta; i profitti da negoziazione calano da 259,4 a 172,7mln scontando il minor, ma tuttavia positivo, apporto dell’attività di trading (da 77,8 a 7,2mln) e proventi da cessione di titoli disponibili per la vendita in flessione da 181,7 a 165,4mln; le commissioni ed altri proventi diminuiscono del 17,8% (da 274,7 a 225,8mln) saldo tra l’incremento della componente retail (+24%) e il rallentamento di corporate e investment banking (–34%) e private banking (–24%); l’apporto delle società consolidate ad equity si riduce da 262,1 a 115,1mln per i minori utili di Assicurazioni Generali, anch’essi in parte correlati alla riduzione di valore degli asset finanziari. I costi registrano una crescita del 15,1% (da 294,6 a 339,1mln) equamente attribuibile al rafforzamento dell’organico (259 collaboratori in più) e ai maggiori costi operativi (da 147mln a 170mln). L’aumento sconta i costi di avvio di Chebanca! e lo sviluppo estero della Capogruppo (per circa 60mln) al netto dei quali la voce segnerebbe una riduzione del 5% (ripartita rispettivamente -3% nel Cib e -6% nel Rpb). Le rettifiche di valore su crediti riflettono il peggioramento congiunturale con un aumento da 129,3 a 207,1mln e riguardano per 140,2mln i servizi finanziari alle famiglie (+22,7%), per 44,8mln (10,2mln) il wholesale banking e per 22,1mln (4,9mln) il leasing. Le rettifiche su altre attività finanziarie (281,2mln) riguardano per 144mln le partecipazioni in Telco/telecom, per 63 mln quella in Rcs Mediagroup e per i residui 74,1mln azioni del portafoglio disponibile per la vendita. Oltre a queste rettifiche il portafoglio titoli disponibili per la vendita ha scontato altresì un allineamento negativo di 450,3mln (di cui circa 70mln riferibili al comparto fixed income) confluito tra le riserve di patrimonio netto. Le imposte scontano un beneficio straordinario di circa 46mln connesso all’affrancamento dei valori di avviamenti iscritti in bilancio da Compass dopo la fusione di Linea ed Equilon, in applicazione dall’art. 15, comma 10 del D. Lgs. N. 185/08. Per singola area, nel semestre si segnala la tenuta dei ricavi del Cib (468,8mln contro 588,3mln) – per effetto del positivo andamento del margine di interesse (+12,7% da 157,8 a 177,8mln) – e del Rpb (381,3mln contro 385,1mln) attribuibile alla crescita delle commissioni (+5,4%, da 114,5 a 120,7mln). Il Principal Investing salda invece con una perdita di 97,7mln (rispetto ad un utile dello scorso anno di 250,7mln) per effetto delle già riferite svalutazioni Telco/telecom e Rcs Mediagroup nonché del ridotto apporto degli utili Generali. Tra gli aggregati patrimoniali si segnala la salvaguardia di una forte posizione di liquidità che beneficia della raccolta in aumento del 5,9% (da 45,6 a 48,3mld) che finanzia i maggiori impieghi (+5,8%, da 34,6 a 36,6mld); gli attivi di tesoreria rimangono quindi stabili a 10,2mld, mentre scendono i titoli disponibili per la vendita (da 3,8 a 3mld) e le partecipazioni (da 2,8 a 2,6mld) per effetto della riduzione dei corsi di borsa (450,3mln) e delle svalutazioni (281,2mln). Resta confermato l’assenza dal bilancio del Gruppo di asset cd. “tossici” (posizioni in mutui subprime, o Alt-a statunitensi, in Cdo e Clo). Il patrimonio netto diminuisce di 272,3mln (da 5. 729,1 a 5. 456,8mln) malgrado l’accantonamento dell’utile non distribuito dell’esercizio precedente (492,3mln), per la riduzione (655mln) delle riserve da valutazione del Gruppo e l’apporto negativo dell’applicazione dell’equity method alle partecipate (111mln). L’andamento delle riserve da valutazione condiziona il patrimonio di base ed il patrimonio di vigilanza che scendono rispettivamente da 5. 670 a 5. 245mln e da 6. 536 a 6. 062mln. La riduzione degli attivi ponderati permette comunque di mantenere invariati i coefficienti patrimoniali: Core Tier 1 ratio al 10,2% (10,3% a giugno 2008) e Total capital ratio al 11,8% (11,9% a giugno 2008). Risultati divisionali - Corporate & Investment Banking (“Cib”) pSaldi patrimoniali in significativa crescita: impieghi2 +8% (a 24,5mld da 22,8 a giugno 08); raccolta +11% (a 40,3mld da 36,2mld di giugno); impieghi di tesoreria a 9,3mld da 9mld di giugno; Buona tenuta dei ricavi: confermata la crescita del margine d’interesse (+13% a 178m), flessione delle commissioni nette (123m, -34% rispetto al dicembre 07 - semestre record per commissioni negli ultimi 5 anni – ma superiori alla media degli ultimi 5 anni), positivo seppur in riduzione il trading; Costi ordinari -3% (+8% includendo le iniziative di crescita non domestiche); Rettifiche su crediti in crescita da 15m a 67m; Impairment negativo su titoli Afs per 74m; Utile netto in calo a 141m (da 344m). I ricavi dell’area, malgrado il perdurare della crisi dei mercati che ha attraversato l’intero semestre, registrano una buona tenuta, con una riduzione di circa il 20%. In dettaglio: Il margine di interesse aumenta del 12,7%, da 157,8 a 177,8mln, con un apporto positivo del segmento wholesale (da 119,2 a 141,2mln, +18%) che assorbe il rallentamento del leasing (36,6mln contro 38,6mln), maggiormente esposto all’incremento del costo della raccolta; I proventi da negoziazione scendono da 249,9 a 168,4mln, condizionati dall’attività di trading, il cui apporto rimane tuttavia positivo (3,2mln contro 68,7mln); pressoché stabili gli utili da cessione del portafoglio titoli disponibili per la vendita (158,4mln contro 169,6mln); Le commissioni ed altri proventi (122,6mln contro 185mln) scontano il diffuso rallentamento dell’attività di investment banking, soprattutto del capital market. Le commissioni si mantengono tuttavia su buoni livelli essendo superiori alla media degli ultimi 5 anni (115 mln). L’aumento dei costi (+8,5%, da 129,4 a 140,4mln) è interamente attribuibile al rafforzamento della struttura, in particolare nei paesi esteri; il comparto wholesale banking presenta 87 collaboratori in più rispetto allo scorso anno, con un costo che aumenta da 69,5 a 82,8mln. Al netto di questo effetto, i costi ordinari segnalerebbero un calo del 3%. La perdurante crisi congiunturale e il forte deterioramento dei mercati finanziari hanno determinato un incremento delle rettifiche sul portafoglio titoli (da 1 a 73,6mln) e crediti (da 15,1 a 66,9mln); l’utile netto pertanto si attesta a 141,2mln rispetto ai 343,6mln dello scorso anno. Principal Investing (“Pi”) - Pbt negativo per 102m (positivo per 248m nel dicembre 2007) per: Minore contributo reddituale di Ag e Rcs (<129m e <15m rispettivamente); Svalutazione Telco per 144m; Svalutazione Rcs per 63m. Valore di mercato delle partecipazioni a 4,0mld (5,1mld a giugno 08): La quota degli utili di competenza del periodo passa da 261 a 116mln (– 47,9%), imputabile principalmente a Generali per 111,5mln (240,7mln) e a Rcs Mediagroup per 5,6mln (20,7mln). Retail & Private Banking (“Rpb”): Ricavi stabili (a 381m): contributo positivo del Credito al Consumo (+2% a 297m) e del Retail Banking (+15% a 25m), in flessione il Private Banking (- 17% a 59m). Il comparto continua ad “autofinanziare” (utile lordo a 29m) lo sviluppo di Chebanca! (54m di costi). Credito al consumo: Più rapida ed incisiva del previsto l’integrazione Compass-linea; Costo del rischio sotto controllo (rettifiche/impieghi 3,1% annualizzato) ma profilo finanziario delle famiglie in ulteriore peggioramento. Retail: Ottimi risultati commerciali di Chebanca!; Crescita più selettiva dei mutui (+6% erogato). Private Banking: Aum a 12,7 mld (-9%); Utile netto a 21m (-28%). Il semestre registra ricavi pressoché stabili a 381,3mln (385,1mln lo scorso anno) malgrado il minor apporto del segmento private banking (58,6mln contro 70,9mln) maggiormente toccato dalla crisi dei mercati. Il margine di interesse, pur penalizzato dall’incremento del costo della raccolta, rimane sostanzialmente stabile (256,1mln contro 261,2mln); aumenta il contributo delle commissioni ed altri proventi del credito al consumo (da 67,8 a 84,1mln). I costi operativi di Chebanca!, cresciuti da 21,2 a 67,1mln per il consolidamento della nuova operatività bancaria, ed il generalizzato aumento del costo del rischio – le rettifiche passano da 114,3 a 140,2mln – impattano sul risultato lordo ante imposte che flette da 95,7 a 29,4mln. Il semestre salda con utile netto di 61mln (da 48,5 mln) per l’effetto straordinario (45,9mln) dell’affrancamento fiscale dei valori attribuiti in sede di fusione di Linea ed Equilon in Compass. Quanto ai singoli comparti, nel credito al consumo l’erogato è stato pari a 1. 951mln nel semestre, in flessione del 25,9% rispetto al corrispondente periodo dell’esercizio precedente (2. 633mln), in parte per il rallentamento del mercato e in parte per il programmato allineamento degli standard operativi di Linea a quelli del Gruppo. Gli impieghi al 31 dicembre sono pari a 8. 317mln, pressoché stabili rispetto al 30 giugno. L’attività di banca retail registra a fine dicembre impieghi in mutui ipotecari di 3mld (2,7mld) ed un erogato nel semestre di 421,6mln (397,2mln). Il comparto evidenzia una perdita netta di 39,2mln (2,3mln), dopo la contabilizzazione di costi Chebanca! (54,3mln nel periodo) e maggiori rettifiche su crediti (in crescita da 3,9 a 11,6mln). Nel private banking, gli attivi gestiti/amministrati nel semestre ammontano a 12,7mld, di cui 8mld per la Compagnie e 4,7mld per Banca Esperia. .  
   
   
MILANO PIRELLI, AL 31MO PIANO BELVEDERE E SPAZIO PER EVENTI FORMIGONI: PIENAMENTE RISPETTATO IL PROGETTO ORIGINALE DI PONTI E´ IL PRIMO RESTAURO CONSERVATIVO DI EDIFICIO MODERNO IN EUROPA  
 
 Milano, 25 febbraio 2009 - Un grande Belvedere pubblico, una finestra affacciata sull´intera Lombardia e uno spazio polifunzionale per attività istituzionali, esposizioni temporanee, conferenze, concerti ed eventi di vario genere. Sono stati completati nei modi e tempi previsti i lavori di ristrutturazione del 31mo piano del Palazzo Pirelli, sede della Regione Lombardia, "secondo un progetto - ha detto il presidente Roberto Formigoni illustrando l´intervento alla stampa - rispettoso delle idee originarie di Gio Ponti e decisamente indirizzato a rendere fruibile per tutti i cittadini e i visitatori uno spazio unico e dal grande fascino". Il Progetto - Il progetto di ristrutturazione del 31mo piano, realizzato da Infrastrutture Lombarde, ha preso in considerazione innanzitutto il significato di questo spazio nell´idea di Gio Ponti che lo considerava "metafora dell´apertura sull´orizzonte urbano", quindi uno dei luoghi più simbolici e rappresentativi dell´edificio. "Il progetto - ha aggiunto Formigoni - riprende il tema della comunicazione tra edificio e città valorizzando l´idea originaria del belvedere di Ponti. Ripropone questo spazio a servizio della collettività come una nuova piazza multifunzionale con un doppio utilizzo: uno spazio istituzionale e uno spazio pubblico". Nell´intenzione originaria dei progettisti il Centro Pirelli doveva essere percepito dalla città come un´enorme "teatro del lavoro" e il 31mo piano doveva costituire un belvedere pubblico. Il "volume tecnico" del 31mo piano è stato rivestito da un involucro, che lo ha trasformato nel punto di snodo centrale a servizio delle diverse funzioni che possono avere luogo nello spazio pubblico di 4. 500 mc circa. Il nuovo involucro si può infatti trasformare secondo le esigenze funzionali dei vari allestimenti. Una piccola sala di circa 42 mq, collocata ad un nuovo piano mezzanino, è accessibile con un ascensore che sale dal 30mo piano e rappresenta uno spazio riservato a funzioni istituzionali e di rappresentanza. Per permettere l´alloggiamento degli impianti tecnologici e di climatizzazione è stato realizzato un pavimento galleggiante, che consente di conservare l´originario "impluvium pontiano" e di rendere flessibile la possibilità di allestimenti eterogenei. Nel pavimento sono state installate alcune postazioni video-sonore. Tutto ciò permette di considerare questo intervento come "allestimento" temporaneo. Sarà quindi sempre possibile il ripristino dello stato originario del luogo, in quanto mantenuto e preservato interamente. "Il progetto - ha sottolineato il presidente - è stato concordato con l´ultimo autore vivente del gruppo di progettazione originario, Ing. Egidio dell´Orto, e ha ottenuto il parere favorevole da parte della Soprintendenza ai beni Architettonici e Ambientali". Il Restauro Del Pirelli - I lavori di "risanamento conservativo" del 31mo piano del Pirelli rappresentano la conclusione del restauro complessivo del Palazzo seguito all´incidente del 18 aprile 2002, quando un aereo da turismo si schiantò all´altezza del 26mo piano. Dopo l´ultimazione dei lavori sulle facciate e sull´Auditorium Gaber (inaugurati il 18 aprile 2004) e la risistemazione di tutti gli altri spazi interni, "si è completata dunque - ha sottolineato Formigoni - la prima opera di restauro conservativo di un edificio moderno realizzata in Europa". L´intervento, ha ribadito Formigoni, è stato ispirato ai principi di "funzionalità e bellezza". La filosofia dell´intervento sul 31mo piano, che permetterà la convivenza tra funzioni istituzionali e funzioni pubbliche, è la stessa che guida la costruzione dell´Altra Sede di Regione Lombardia, dove si realizzerà un analogo mix tra attività amministrative, culturali, di servizio e di svago. Il restauro ormai concluso della sede storica del Pirelli e la realizzazione dei nuovi uffici sono parte di un unico, grande disegno che ha visto Regione Lombardia assumersi un innovativo e forte ruolo di committenza pubblica. Pirelli, Dal 28/2 All´8/3 Visite Per I Cittadini Il Calendario Degli Eventi Per La Fine Dei Lavori Al 31Mo Piano In occasione della fine dei lavori di ristrutturazione del 31mo piano del Palazzo Pirelli, si svolgeranno una serie di eventi di diversa natura. "In particolare - ha annunciato il presidente Roberto Formigoni in conferenza stampa - il nuovo spazio sarà aperto alle visite dei cittadini per nove giorni (da sabato 28 febbraio a domenica 8 marzo)". Ecco il dettaglio dei principali appuntamenti, che si svolgeranno tutti al Palazzo Pirelli. Mercoledì 25 febbraio - In serata è in programma un evento inaugurale, riservato ad ospiti istituzionali di Regione Lombardia (31mo piano), che sarà seguito da un concerto di Giorgio Gaslini all´Auditorium Gaber. Gaslini eseguirà la suite in sette movimenti "Fonte Funda Suite" e i brani composti per la colonna sonora del film "La notte" di Michelangelo Antonioni (1960). Giovedì 26 febbraio - Serata di presentazione del restauro riservata ad esponenti del mondo della creatività (architetti, designer, moda, editoria, ecc. ). Venerdì 27 febbraio - Nel pomeriggio si terrà il seminario "Vertical Running: le corse nei grattacieli su scale e gradini. Per sport, per gioco, per benessere e prevenzione", in cui saranno approfonditi gli aspetti scientifici e medici della corsa in salita, in vista della terza edizione di "Vertical Sprint" al Palazzo Pirelli domenica 1 marzo (vedi sotto). Interverranno Alberto Minetti (Ordinario di Fisiologia e Biomeccanica dell´Università agli Studi di Milano), Marino Giacometti, (Presidente Federation Sport at Altitude), Silvio Omodeo (trainer running ed esperto di running), Daniela Vassalli (campionessa di Skyrunning e di Vertical Running), Marco De Gasperi (campione di Skyrunning e di Vertical Running). Sempre nel pomeriggio i dipendenti di Regione Lombardia avranno la possibilità di visitare in anteprima il 31mo piano. Da sabato 28 febbraio a domenica 8 marzo - In questi nove giorni sarà possibile per tutti i cittadini, con modalità diverse, visitare il nuovo spazio del 31mo piano. Sabato 28, le visite saranno dalle 10. 00 alle 16. 00 su prenotazione (02-45487406 oppure belvederepirelli@operadartemilano. It). Domenica 1 marzo, in occasione della terza edizione del "Vertical Day" (vedi sotto), visite a partire dalle 11. 30 (per chi vuole salire a piedi) e dalle 12. 00 (per chi sale in ascensore) fino alle 18. 00, con accreditamento direttamente in Piazza Duca d´Aosta. Da lunedì 2 marzo a sabato 7 marzo, visite su prenotazione dalle 10. 00 alle 18. 00 (02-45487406 oppure belvederepirelli@operadartemilano. It). Domenica 8 marzo, apertura al pubblico del Palazzo Pirelli (visite dalle 10. 00 alle 18. 00), con accreditamento direttamente in Piazza Duca d´Aosta. Domenica 1 marzo - "Vertical Day". In mattinata si terrà la terza edizione di "Vertical Sprint" (gara agonistica di "sprint verticale" riservata ad atleti in possesso di certificato di idoneità fisica). Sono previste 2 manche maschili e 1 femminile. Al termine delle competizioni, dalle 11. 30 circa, salita a passo libero al Belvedere (prova non cronometrata per famiglie, ragazzi, bambini, anziani). Dalle 12. 00 e fino alle 18. 00, visite al 31mo piano con accredito in piazza Duca d´Aosta. Un evento inaugurale del nuovo Belvedere al 31mo piano del Palazzo Pirelli, riservato ad ospiti istituzionali di Regione Lombardia, è in programma domani sera, mercoledì 25 febbraio, con inizio alle ore 19. L´evento sarà poi seguito, alle 21, da un concerto di Giorgio Gaslini all´Auditorium Gaber. Gaslini eseguirà la suite in sette movimenti "Fonte Funda Suite" e i brani composti per la colonna sonora del film "La notte" di Michelangelo Antonioni (1960). Giovedì 26 febbraio, sempre alle ore 19, avrà luogo una serata di presentazione del restauro riservata a personalità del mondo della creatività, dall´architettura alla moda, dal design all´editoria. .  
   
   
ASTA BOT E CTZ FINE FEBBRAIO 2009  
 
asta di fine mese dei Buoni Ordinari del Tesoro
regolamento 27/02/2009 Durata gg. 185 276
prezzo medio ponderato 99,369 99,039
ritenuta fiscale 12,5% 0,07888 0,12013
arrotondamento 0,00213 0,00087
prezzo netto d´aggiudicazione 99,45 99,16
rendimento semplice netto 1,08 1,1
rendimento composto netto 1,08 1,11
nell´ipotesi di applicazioni delle commissioni massime, i prezzi ed i rendimenti risultano
così modificati:
commissioni massime 0,20 0,20
prezzo netto d´aggiudicazione+commissioni (massime) 99,65 99,36
rendimento semplice (minimo) 0,68 0,84
rendimento composto netto (minimo) 0,68 0,84
asta Titoli Di Stato - Ctz - Fine Mese
Ctz
Scadenza 30. 09. 2010
Cod. /tranche It0004413909/11
Imp. Offerto 2500
Regolamento 27. 02. 2009
Imp. Domandato 4498
Imp. Assegnato 2500
Prezzo aggiudicazione 97,155
Prezzo esclusione 95,241
Rendimento lordo 1,83
variazione Rend. Asta prec. (*) -0,514
Rendimento netto 1,71
Riparto 61,874
importo in circolazione (mln) 16187
Riapertura (mln) (**)
Prezzo nettisti 96,954545
(*) raffronto con titolo di pari durata
(**) non pervenuto
elaborazione Assiom - Associazione Italiana Operatori Mercati dei Capitali .
 
   
   
EXPO 2015. FORMIGONI: PER LE OPERE FONDI E TEMPI CERTI TAVOLO LOMBARDIA CON IL MINISTRO LA RUSSA E 4 SOTTOSEGRETARI  
 
Milano, 25 febbraio 2009 - Tappa fondamentale verso Expo 2015 è stato il terzo Tavolo Lombardia, riunito oggi dal presidente Formigoni al Palazzo della Regione con una forte partecipazione di esponenti del governo nazionale. Conferma del finanziamento di tutte le opere infrastrutturali, che saranno concluse entro settembre 2014. Passaggio di opere di accessibilità al sito dalla competenza della società di gestione a quella del Tavolo Lombardia. Sono i principali risultati raggiunti dalla mattinata di lavoro, insieme alle linee di azione operative dell´Accordo quadro si sviluppo territoriale promosso da Regione Lombardia come strumento di governo fondamentale degli interventi a scala regionale e sovraregionale, e ai seguiti degli altri Accordi di programma relativi all´area di Expo e alle vie d´acqua. Il presidente di Regione Lombardia, Roberto Formigoni, ha sottolineato l´importanza della "forte presenza del Governo, che abbiamo desiderato e che permetterà all´impresa di procedere a pieno ritmo così da garantire all´intero paese le ricadute positive di questo grande evento". Per il governo erano presenti il ministro della Difesa, Ignazio La Russa, i sottosegretari Luigi Casero (Ministero Economia), Stefania Craxi (Esteri), Roberto Castelli (Infrastrutture), Michela Brambilla (Turismo): e ancora, Umberto Vattani in rappresentanza del Ministero dello Sviluppo Economico, oltre ad alti funzionari del ministero della Cultura e della Presidenza del Consiglio. La Russa, oltre a sottolineare l´importanza che il Governo attribuisce ad Expo, ha annunciato un coinvolgimento diretto del suo ministero e delle Forze che da essi dipendono. Stefania Craxi ha assicurato tra l´altro l´impegno a promuovere Expo al prossimo G8. Tutte queste personalità dell´Esecutivo nazionale si sono sedute al Tavolo Lombardia insieme ai vertici di Regione (il presidente Formigoni e numerosi assessori), del Comune di Milano (il sindaco Letizia Moratti), della Provincia (il presidente Filippo Penati) e degli altri soggetti coinvolti. In precedenza si era svolta a porte chiuse, convocata da Formigoni d´intesa con il commissario Letizia Moratti, una riunione tra i soci della società Expo 2015 spa. Opere - "Su tutte le 65 opere - ha detto Formigoni - stiamo rispettando alla lettera il cronoprogramma, sia per le 13 essenziali che per le 17 cosiddette connesse e le 35 necessarie (v. Scheda ndr), e contiamo di concluderle tutte entro settembre 2014. Il finanziamento c´è, come confermato dal sottosegretario Casero. Un immediato passaggio importante sarà il Cipe di venerdì prossimo che recepirà una informativa dettagliata". Otto opere essenziali di accessibilità viaria passano dalla società di gestione al Tavolo Lombardia: sono i due lotti del collegamento Ss11 da Molino Dorino all´autostrada dei Laghi, l´adeguamento dell´autostrada dei Laghi tra svincolo Expo e svincolo Fiera; il collegamento tra la statale 11 e la 233; e, infine, i quattro parcheggi del sito. La realizzazione delle infrastrutture, hanno detto i sottosegretari Castelli e Casero, ha anche un forte valore, per il Governo, di leva dell´azione anticrisi. Del resto si tratta complessivamente di 25 miliardi. Accordi - Il Tavolo ha poi validato l´avanzamento dell´Accordo quadro di sviluppo territoriale con l´identificazione di una vasta serie di progetti e di azioni articolate in 9 ambiti: valorizzazione turistica e offerta culturale, interventi a favore del capitale umano, assetto ambientale e idrogeologico, assetto e valorizzazione del sistema rurale e agro-alimentare, sviluppo e riqualificazione territoriale, interventi straordinari di assistenza sanitaria, interventi straordinari in tema di sicurezza, interventi straordinari in tema di servizi di pubblica utilità oltre naturalmente alle infrastrutture per l´accessibilità, Validati anche i passi di attuazione - esposti soprattutto dal sindaco Moratti - degli Accordi di programma per la trasformazione urbanistica delle aree del sito Expo (promosso dal Comune di Milano, cui la Regione ha già aderito), di quello per Cascina Merlata (sempre promosso dal Comune di Milano, cui Regione e Provincia aderiranno in tempi molto brevi) e quello delle Vie d´Acqua. Le 65 Grandi Opere (13 Essenziali, 17 Connesse, 35 Necessarie) Le 13 Opere Essenziali (1. 854, 1 M?) incluse nel dossier di candidatura Interventi Stradali Viabilità - Nuova via Cristina di Belgioioso, viabilità interrata, viabilità sud in adiacenza ferrovia; Parcheggi a raso - Nuovi parcheggi per bus e navette est e ovest; Collegamento Ss11 da Molino Dorino a Autostrada dei Laghi - Lotto 1 da Molino Dorino a Cascina Merlata; Collegamento Ss11 da Molino Dorino a Autostrada dei Laghi - Lotto 2 da Cascina Merlata a innesto A8; Adeguamento Autostrada dei Laghi tra il nuovo svincolo Expo e lo svincolo Fiera (corsie bus); Collegamento Ss 11 e Ss 233; Parcheggio P1 - Rho: 4. 000 posti auto; Parcheggio P2 - Arese: 3. 000 posti auto; Parcheggio P3 - Rho: 7. 000 posti auto + 1. 000 bus; Parcheggio P4 - Baranzate: 3. 000 posti auto. Totale Interventi Stradali 445,8 Euro. Metropolitane - Linea M6 - Nuovo collegamento interrato di metropolitana passante tra le stazioni Cadorna (intersezione M1-m2), Missori (intersezione M3) e s. Sofia (intersezione M4). Totale Metropolitane 870,7 Euro. Opere Urbanistiche - Via d´acqua - Riqualificazione di aree verdi (circa 800 ha) e rete idrografica primaria, nuove vie d´acqua, nuovo percorso lento (circa 20 km con attraversamenti a raso, sotto-sovrappassi, stazioni intermodali), nuovi manufatti edilizi, recupero edilizia storica. Via di terra (circa 22 km) - Piste ciclabili, stazioni intermodali, punti di ristoro, installazioni artistiche, riqualificazione aree verdi e urbane. Totale Opere Urbanistiche 537,6 Euro- 17 Opere Connesse (11. 703 M?) incluse nel dossier di candidatura: Triplicamento della linea Rho - Gallarate (con quadruplicamento fino a Parabiago); Nuova linea metropolitana M4 Policlinico - Linate; Strada Provinciale 46 Rho-monza; Raccordo Y a Busto Arsizio tra le linee Rfi e Fnm per la connessione ferroviaria diretta tra la stazione Rfi di Rho - Pero e l´Aeroporto di Malpensa; Nuova linea metropolitana M5 Garibaldi - San Siro; Pedemontana; * Estensione linea ferroviaria Fnm dal Terminal 1 al Terminal 2 dell´Aeroporto di Malpensa; Nuova linea metropolitana M4 Lorenteggio - Policlinico; Estensione linea metropolitana M1 a Monza Bettola; Nuova linea metropolitana M5 Bignami - Garibaldi; Interconnessione nord - sud tra Strada Statale 11 e Autostrada Milano - Torino (Viabilità di Cascina Merlata - stralcio gamma); Collegamento tra Sstatale 33 e Ss 11 (Via Gallarate Pii Cascina Merlata); Bre. Be. Mi. ; Tangenziale Est Esterna di Milano; Lavori su Strada Statale 233 Varesina - tratto nord; Adeguamento rampa tra Tangenziale ovest e Autostrada dei Laghi; -Lavori su Ss 233 Varesina - tratto sud. 35 Opere Necessarie (11. 443 M?) non incluse nel dossier di candidatura Interventi Ferroviari E Metropolitane. Raddoppio interramento tratta Saronno - Novara/malpensa; Riorganizzazione nodo di Milano; Acquisto 30 nuovi treni per il servizio suburbano ***; Raccordi X e Z a Busto Arsizio; Collegamento nord Malpensa con il Sempione e Gallarate; Collegamento Bergamo - Orio al Serio; Nuova fermata Milano Forlanini (S5+s6+s9); M2 Assago; M3 Paullo; M2 Vimercate; Potenziamento della tratta Milano - Monza; Metrotranvia Milano - Seregno; Potenziamento della linea Fn della Brianza; Quadruplicamento Milano Rogoredo - Pieve Emanuele; Verona Av/ac (1° fase Treviglio - Brescia); Arcisate - Stabio; Riqualificazione linea Fn Saronno - Seregno; Riqualificazione linea Novara - Vanzaghello; M4 Linate - Pioltello; Nodo di Novara e variante di Galliate; Metrotranvia di Limbiate; Secondo passante ferroviario*. Totale Interventi Ferroviari E Metropolitane 7. 753 M. Interventi Stradali : Viabilità aggiuntiva Fiera; Nodo d´interscambio Fiera; Ammodernamento A4 Milano-torino (da Novara est a Milano); 4^ corsia dinamica A4 Milano-torino (tratta urbana); 5^ corsia A8 Milano Laghi con revisione degli svincoli (dalla Barriera Mi nord a interconnessione con A9); 3^ corsia A9 Milano-como (dall´interconnessione con A8 a svincolo Como sud); Strada Interquartiere Nord da viale Zara al sito Expo; Variante alla Ss 341 (da A8 a Ss 527); Collegamento Ss 11 - Tangenziale ovest di Milano e variante di Abbiategrasso (Comparto sud ovest Milano); Variante alla Ss 33 (da Rho a Gallarate); Collegamento Besnate - Malpensa; Variante alla Ss 33 (Somma Lombardo); Tunnel di Milano*. Totale Interventi Stradali 3. 552 M. 1) Infrastrutture Per L´accessibilita´ - Obiettivo primario è garantire un´adeguata accessibilità al sito di Expo 2015, in un´area, a Nord Ovest di Milano, già ben attrezzata a livello infrastrutturale. Alcune opere (Tangenziale Est Esterna Milanese, Brebemi, Pedemontana) sono necessarie a prescindere dall´evento per decongestionare le infrastrutture esistenti. Altre, il potenziamento e miglioramento del servizio di trasporto pubblico locale e la realizzazione di un sistema di parcheggi, sono più funzionali alla manifestazione e hanno l´obiettivo di favorire l´uso del trasporto pubblico e collettivo rispetto al mezzo privato. Nelle linee d´azione anche una sala operativa per orientamento flussi. 2) Valorizzazione Turistica E Offerta Culturale - La strategia per integrare i principali fattori di attrattività ambientale, turistica e culturale si basa su cinque leve: - turismo culturale (sviluppo delle vie storiche di acqua e terra e valorizzazione dell´identità e dei luoghi e del patrimonio immateriale come le tradizioni popolari); - accoglienza e ricettività (migliorare la qualità delle strutture ricettive e creare proposte di soggiorno personalizzate); - promozione del sistema naturalistico (valorizzazione gestionale e ambientale del sistema delle aree protette); - promozione dell´attrattivita´ della destinazione Lombardia (costruzione di una nuova identità turistica, facendo squadra con altri enti per proporre in maniera unitaria il complesso dell´offerta); - supporto al sistema produttivo lombardo dello spettacolo (organizzazione di eventi e manifestazioni). 3) Lavoro E Capitale Umano - L´obiettivo primario è garantire, sui temi della manifestazione (alimentazione, biodiversità, sviluppo sostenibile, solidarietà e collaborazione) la creazione di oltre 70. 000 posti di lavoro. Regione Lombardia definirà nuovi profili, nuove competenze professionali e percorsi formativi strategici. Percorsi saranno attivati anche nell´educazione al consumo in campo alimentare. Expo sarà un´occasione di promozione e comunicazione delle comunità produttive di base, degli agricoltori, delle imprese alimentari, della distribuzione e della ristorazione. In quest´ottica, si promuoverà il ruolo delle Ong con il "Progetto Scuole-generazione 2015" che svilupperà una linea educativa in tema di alimentazione. 4) Tutela Ambientale E Assetto Idrogeologico - La realizzazione di nuovi interventi infrastrutturali, di trasformazione e sviluppo territoriale dovrà essere caratterizzata da grande sostenibilità ambientale. Si è individuata la Carbon neutrality come misura per la mitigazione e la compensazione delle emissioni di carbonio prodotte. Prioritaria è la realizzazione di interventi per la sicurezza idraulica e la riqualificazione dei corsi d´acqua. Risulta inoltre necessario perfezionare un insieme di iniziative che assicurino all´area milanese adeguate forme di prevenzione del rischio idraulico. Da sviluppare il progetto relativo alla Via d´acqua che, collocandosi nei bacini idrografici del Lambro, Seveso e Olona, costituirà un nuovo parco territoriale. Necessaria anche la valorizzazione storica e culturale del patrimonio idraulico. 5) Sistema Rurale E Agroalimentare - Obiettivo di Expo è migliorare la qualità ambientale, promuovere i metodi di coltivazione più rispettosi dell´ambiente e valorizzare aree rurali e agricole. Regione Lombardia opererà per innovare la catena agroalimentare e rafforzare la competitività coinvolgendo le Pmi. Si creeranno percorsi di valorizzazione rurale e agricola a completamento degli itinerari Expo e verranno riqualificate circa 100. 000 aree agricole creando una rete agroalimentare. Inoltre, si darà attenzione alla cooperazione agricola e agroalimentare internazionale con progetti come Alliance for Africa e si valorizzerà il sistema rurale attraverso un processo di riqualificazione territoriale e una maggiore attenzione alla sicurezza alimentare. 6) Sviluppo E Riqualificazione Territoriale - Expo offre l´opportunità di promuovere azioni territoriali di significativa portata; per questo occorre cogliere l´occasione per azioni di sistema di riqualificazione e innovazione territoriale e urbana che valorizzino il territorio lombardo. Occorre però realizzare una piena integrazione del polo espositivo con il territorio. Le nuove iniziative dovranno avere criteri di sostenibilità sociale (incremento dei servizi pubblici, loro fruibilità e offerta di alloggi a prezzi accessibili), territoriale (qualità dell´ambiente urbano) e ambientale (bonifiche, sostegno alla politica "20-20-20": 20% di fonti rinnovabili, 20% di risparmio energetico, 20% di riduzione di Co2). 7) Interventi Di Assistenza Sanitaria - Tre le linee di azione su cui agire: - organizzazione integrata dei percorsi assistenziali in urgenza e emergenza durante l´evento; - rafforzamento delle collaborazioni istituzionali per l´integrazione e la messa sistema delle migliori esperienza clinico-scientifiche; - predisposizione di linee guida per i cantieri per garantire la prevenzione e la sicurezza della salute sui luoghi di lavoro. Importante, dunque, ricercare e sviluppare nuove tecnologie per diminuire/risolvere le minacce per la salute, migliorare la diffusione dell´accesso alle tecnologie innovative e della corretta informazione e formazione, così come potenziare i sistemi di controllo e realizzare strutture idonee all´assistenza e alla diagnostica. 8) Interventi Straordinari In Tema Di Sicurezza - Il tema della sicurezza e della prevenzione del rischio è al centro dell´attenzione istituzionale in quanto garanzia di incolumità delle persone. Expo, in considerazione della sua natura internazionale, comporta la gestione della sicurezza e il coinvolgimento di tutte le forze dell´ordine e del sistema di protezione civile regionale e nazionale. Sarà necessario attivare piani di sicurezza e di emergenza ad hoc. Le linee d´azione da seguire riguardano quindi: - l´acquisizione della conoscenza dei sistemi di sicurezza già sperimentati, - la formazione e esercitazione per il personale del settore (forze dell´ordine e volontari) per la prevenzione dei rischi e la sicurezza dei grandi eventi, - il controllo, monitoraggio e gestione delle emergenze, - la definizione delle minacce e dei rischi potenziali evidenziando la vulnerabilità delle infrastrutture e dei beni storici e artistici, - la garanzia della sicurezza della mobilità stradale, ferroviaria, aerea e dei cittadini. 9) Interventi Straordinari In Tema Di Servizi Di Pubblica Utilità - La manifestazione costituisce un´opportunità di vetrina mondiale anche sotto il profilo dell´innovazione delle reti tecnologiche. Il Wimax, l´ultima evoluzione del trasporto dati via etere approdata in Italia, promette vantaggi significativi dal punto di vista della qualità, dei costi e della copertura territoriale. L´occasione dell´Expo costituisce un´opportunità per mostrare le potenzialità di questa tecnologia e del Wifi insieme, sfruttando le potenzialità che valorizzano il sottosuolo di Milano. Attraverso un punto di accesso Wimax e diversi punti di accesso Wifi sarà possibile navigare impiegando e confrontando entrambe le tecnologie. E´ necessaria quindi una programmazione e la realizzazione di infrastrutture per la connessione veloce ad internet. .  
   
   
LOMBARDIA/KURDISTAN. FORMIGONI: UN´INTESA PER IL FUTURO  
 
 Milano, 24 febbraio 2009 - Un´intesa con il ministro del Commercio del Kurdistan, Mohammad Rauf Mohammad, è stata formata il 23 febbraio al Palazzo della Regione dal presidente Roberto Formigoni. Formigoni era affiancato dal delegato alle Relazioni Internazionali Robi Ronza, presente anche il presidente di Fiera Milano, Michele Perini. Per il Kurdistan ha partecipato anche il vice ministro degli Esteri, Hoger Salah. Il ministro curdo ha consegnato un invito al presidente Formigoni un invito del primo ministro Massoud Barzani a visitare la sua regione. "Un invito - ha detto il presidente lombardo - cui spero di poter dare quanto prima una risposta positiva". "Il protocollo d´intesa che oggi abbiamo sottoscritto - ha affermato Formigoni - ha lo scopo di dare spessore e continuità a collaborazioni importanti attuate negli scorsi anni con risultati positivi. Una volontà comune di rinforzare i rapporti fra la Lombardia e il Kurdistan iracheno emersa durante la missione del delegato Robi Ronza nel giugno 2008 ad Erbil per partecipare alla seconda edizione della Fiera Italexpo-iraq 2008. In particolare, in questa intesa che ha validità biennale, si dedicherà attenzione al commercio, alle piccole e medie imprese, alle manifestazioni fieristiche, alla formazione professionale, agli investimenti, all´accessibilità internazionale e ai trasporti, alla cultura, al turismo e alla sanità". Nell´ambito dell´intesa è prevista la creazione di un gruppo di coordinamento, con due rappresentanti per ciascuna delle parti contraenti, allo scopo di gestire le azioni di collaborazione tra Lombardia e Kurdistan. "Voglio sottolineare - ha aggiunto il presidente - come questa intesa si realizzi nella logica della sussidiarietà, con la volontà cioè di offrire alle moltissime imprese lombarde presenti in Kurdistan uno strumento importante per facilitare la collaborazione nei settori produttivo, infrastrutturale e della formazione del capitale umano. Si tratta di leve fondamentali per lo sviluppo su cui vogliamo lavorare insieme. Il Kurdistan è stato capace di realizzare un virtuoso ciclo di sviluppo, grazie anche a una raggiunta stabilità in tema di sicurezza, essendo l´unica zona dell´Iraq dove non ci sono azioni terroristiche. In questo senso il Kurdistan può rappresentare davvero la porta d´ingresso per gli scambi commerciali con l´Iraq nel suo complesso". "Con questa intesa - ha aggiunto Formigoni - vogliamo perciò gettare le basi per favorire maggiori investimenti, fondamentali per aumentare gli insediamenti di nuove imprese lombarde. Allo stesso tempo, l´accordo è l´occasione per mettere in campo azioni tese a migliorare la visibilità internazionale del Kurdistan. L´intesa di oggi apre, dunque, un orizzonte molto ampio di collaborazione, che guarda con fiducia alle possibilità di crescita e di arricchimento reciproco". "Sono certo che Regione Lombardia e Kurdistan - ha concluso il presidente Formigoni - sapranno lavorare fianco a fianco, anche in una congiuntura non facile di crisi finanziaria internazionale, cogliendo tutte le opportunità di contesto, tra cui il percorso di avvicinamento all´Esposizione universale del 2015". .  
   
   
VENETO-LOMBARDIA. GIUNTE RIUNITE PER EXPO E FEDERALISMO  
 
Venezia, 25 febbraio 2009 - Le Giunte regionali della Lombardia e del Veneto, guidate dai rispettivi presidenti - Roberto Formigoni e Giancarlo Galan, si riuniranno in seduta congiunta nella mattinata di oggi a Milano a Palazzo Pirelli, sede della Regione Lombardia. Due gli argomenti all´ordine del giorno: lo sviluppo di attività comuni per la preparazione di Expo 2015 e la collaborazione istituzionale su una serie di altri temi rilevanti delle politiche regionali, nella prospettiva di una piena attuazione del federalismo. Al termine, è prevista la sottoscrizione del Protocollo di collaborazione per Expo e di una dichiarazione congiunta per la collaborazione istituzionale. .  
   
   
CONSOLIDATI I RAPPORTI TRA MAROCCO E TOSCANA  
 
Firenze, 25 febbraio 2009 - E´ stato un incontro denso e cordiale quello tra Mohammed Nabil Benabdallah, ambasciatore in Italia del Regno del Marocco, e Federico Gelli, vice presidente della Regione Toscana. Il colloquio, durato tre quarti d´ora, è avvenuto presso la presidenza regionale in Piazza Duomo a Firenze. «E´ molto importante per le nostre rispettive comunità consolidare i legami tra Marocco e Toscana, sia dal punto di vista culturale che economico» ha detto Gelli al termine dell´incontro. «Le buone relazioni tra le due sponde del Mediterraneo sono da sempre un obiettivo del governo regionale e oggi, con la visita dell´ambasciatore Benabdallah, abbiamo avuto modo di rafforzarle, mettendo le basi per future collaborazioni in campo economico, sociale, culturale e dei diritti umani. » Il Marocco, 29. 480. 000 abitanti su una superficie di oltre 450. 000 km2, ha registrato negli ultimi anni una crescita media del prodotto interno lordo del 6% ed è nel pieno di una fase di modernizzazione democratica ed economica. «Guardiamo con molto interesse all´avanzamento dei diritti umani in tutto il Nord Africa; in particolare il Marocco ha assunto un ruolo guida che fa ben sperare per la crescita dei diritti in tutta l´area», ha concluso il vice presidente Federico Gelli. Una curiosità. La città di Firenze è gemellata dal 1960 con la città marocchina di Fès. A firmare l´accordo fu l´allora sindaco Giorgio La Pira con il suo omologo Bensalem El Kohen. . .  
   
   
RICEVUTA DA FORMIGONI REGGENTE AMBASCIATA USA  
 
Milano, 25 febbraio 2009 - La situazione economica internazionale e lo sviluppo di progetti di collaborazione in diversi campi a partire da ricerca e università. Questi i principali temi affrontati ieri, a Palazzo della Regione, dal presidente della Lombardia, Roberto Formigoni, con Elizabeth Dibble, attuale reggente dell´Ambasciata degli Stati Uniti d´America a Roma. "La signora Dibble - ha spiegato Formigoni - conosce bene la nostra Regione dove ha vissuto dal 1994 al 1996, attualmente esercita le funzioni di ambasciatore dopo il recente rientro negli Usa di Ronald Spogli". "Con il consolato americano - ha concluso Formigoni - abbiamo rapporti ottimi, praticamente quotidiani, che spaziano in diversi settori, ma che intendiamo rafforzare proprio dall´avvio di progetti comuni nel campo della ricerca sia nel settore pubblico che in quello privato, coinvolgendo anche Università e Centri di ricerca". .  
   
   
DOPO L´ACCORDO STATO ´REGIONI SU FSE PER AFFRO PRIMA RIUNIONE CON LE PROVINCE PER CONDIVIDERE IL PERCORSO CHE VINCOLA LA REGIONE MARCHE AD IMPEGNARE 88 MILIONI PER IL BIENNIO 2009/2010 NTARE LA CRISI. .  
 
Ancona, 25 Febbraio 2009 - Prima riunione tra Regione e Province dopo l´accordo del 12 febbraio siglato tra Governo centrale e Regioni sull´utilizzo anche del Fondo Sociale Europeo (Fse) a sostegno degli interventi in difesa dell´occupazione. All´incontro, convocato dagli assessori regionali alla Formazione, Stefania Benatti e al Lavoro, Fabio Badiali, hanno partecipato gli assessori provinciali al Lavoro e Formazione di Pesaro-urbino, Massimo Galuzzi, di Ascoli Piceno, Emidio Mandozzi, di Macerata, Daniele Salvi e di Ancona, Maurizio Quercetti. Nel sottolineare l´intenzione di raccordare gli obiettivi con gli strumenti programmatici elaborati dalle Province, l´assessore Stefania Benatti ha comunicato che ´il Piano regionale per la qualita` del lavoro e l´occupazione 2009 sara` approvato entro marzo. Fra pochi giorni saranno avviate le consultazioni con le organizzazioni datoriali e sindacali e quindi la proposta andra` alla valutazione della Commissione regionale del Lavoro. ´ La riunione con gli assessori provinciali aveva la finalita` di tracciare insieme alle Province le prime ipotesi di un percorso condiviso per la ripartizione delle risorse a disposizione,secondo i vari assi di intervento previsti dal programma Fse 2007/2013. L´accordo tra Stato e Regioni, infatti, prevede che le Regioni attraverso il Fse, contribuiscano a sostenere gli ammortizzatori sociali in deroga in favore dei lavoratori, anche precari, delle aziende in crisi, attraverso politiche attive del lavoro collegate, come ad esempio la formazione, l´aggiornamento e riqualificazione dei lavoratori. I destinatari sono quindi lavoratori subordinati a tempo indeterminato/eo determinato beneficiari di trattamenti sostitutivi del reddito, lavoratori in mobilita`, lavoratori somministrati e apprendisti. L´accordo comporta, quindi, che la Regione Marche, impegni 88 milioni di euro del Fse, da utilizzare nel biennio 2009-2010 per affrontare la crisi congiunturale. Dell´importo totale, il 50% (44 milioni circa) sara` utilizzato per misure di politica attiva del lavoro: vale a dire orientamento, tirocinio, stage, qualificazione, tutoraggio e counselling, conciliazione etc. , mentre per l´altra meta` delle risorse vincola le Regioni ad utilizzarle per gli ammortizzatori sociali. A tale proposito, l´assessore Badiali ha informato i presenti che il Governo ha appena stanziato 10 milioni di euro per le Marche per gli ammortizzatori sociali in deroga. ´ Si tratta ´ ha detto ´ di un primo anticipo sul fabbisogno totale stimato per il biennio 2009/2010 che dovra` essere calibrato . Nei prossimi giorni ´ ha aggiunto ´ sara` convocato il tavolo regionale sugli ammortizzatori sociali in deroga ed e` intenzione della Regione Marche estendere tale misura a tutti i settori produttivi, senza distinzione di tipologie. .  
   
   
L’AUMENTO DEI PREZZI IMPEDISCE LA RIPRESA DEI CONSUMI: È INTOLLERABILE CHE AVVENGA NONOSTANTE IL CALO D´INFLAZIONE. INTERVENGA SUBITO IL GARANTE NAZIONALE DICHIARAZIONE DI FRANCESCA CORSO, ASSESSORE DELLA PROVINCIA DI MILANO ALLA TUTELA DEI CONSUMATORI  
 
Milano, 25 febbraio 2009 - Prima si diceva che gli aumenti erano inevitabili per il costo elevatissimo delle fonti energetiche. Oggi il prezzo del petrolio è crollato, ma molti prezzi continuano ad aumentare. Mentre l’Istat conferma che l’inflazione scende, la voce alimentari sale ancora su base annua. Nonostante i prezzi alla produzione continuino a calare, molte voci dei prezzi al consumo aumentano. Ciò comporterà, secondo alcune associazioni di consumatori, un aggravio sulla spesa alimentare per famiglia di quasi 600 euro all’anno. Il che è insopportabile non solo perché i continui aumenti colpiscono milioni di famiglie già provate da straordinarie difficoltà per far quadrare il bilancio familiare, ma anche perché l’aumento dei prezzi impedisce la ripresa dei consumi. Non a caso proprio ieri Federalimentare ha avanzato una previsione di una diminuzione del 2/3% nel 2009 del consumo di prodotti alimentari trasformati. Nella gravissima fase di crisi che stiamo attraversando, è viceversa essenziale rilanciare proprio i consumi. La Provincia di Milano ha dato un incontrovertibile segnale di battaglia all’aumento dei prezzi attraverso lo stanziamento di 25 milioni di euro per le famiglie meno abbienti, la campagna per un chilo di pane a un euro, gli accordi per sconti agli ultrasessantacinquenni in sona San Siro, la promozione dei Gruppi di Acquisto Solidale. Mi aspetto ora che il Garante nazionale dei prezzi intervenga con la dovuta energia e la dovuta rapidità. .  
   
   
MAFIA: LA REGIONE SICILIA SUPPORTERÀ IL RILANCIO DELLE AZIENDE CONFISCATE  
 
Palermo, 25 febbraio 2008 - “La Regione siciliana è disponibile a promuovere delle convenzioni attraverso le quali il gruppo Riela possa offrire i propri servizi, ai prezzi di mercato, alle associazioni di categoria, e portare questa opportunità a conoscenza delle aziende”. È la proposta lanciata dall´assessore regionale al Lavoro, Carmelo Incardona, responsabile dell´unità di crisi del governo regionale per l´emergenza occupazionale, stamattina, a Belpasso, nella sede del gruppo Riela, nel corso della riunione convocata per affrontare i problemi legati alla salvaguardia dei livelli occupazionali nelle aziende confiscate alla mafia. “La nostra presenza qui ha un alto valore simbolico – ha detto Incardona - ma è anche un atto concreto per aiutare queste aziende a ricollocarsi nel circuito dell´economia legale. Il nostro appello è rivolto alle aziende siciliane perchè supportino gli sforzi delle istituzioni. Stupisce il fragoroso calo delle commesse del gruppo Riela, in concomitanza con il passaggio allo Stato: il fatturato è passato da 18 milioni all´anno ad appena 600 mila euro nel 2008. Mi rammarico – ha aggiunto - per il fatto che importanti gruppi imprenditoriali, anche di livello internazionale, preferiscano rivolgersi ad altre aziende, piuttosto che a questa, gestita dallo Stato”. Le aziende del gruppo Riela, D & D Italia srl, F. Lli Riela e Impresa individuale Riela Francesco, confiscate con decreto del tribunale di Catania, impiegano complessivamente 24 dipendenti. Attualmente il gruppo è gestito dall´Agenzia del Demanio che si avvale dell´assistenza tecnica di Italia Lavoro, per il monitoraggio dei lavoratori e il rilancio del piano aziendale. Dopo la confisca, il gruppo ha subito un drastico calo delle commesse, che ne ha messo a repentaglio la sopravvivenza. In Sicilia, secondo i dati forniti dall´Agenzia del Demanio, sono 16 le aziende confiscate, ancora attive sul mercato, nelle province di Catania, Messina, Palermo e Trapani, con 367 dipendenti (vedi schede in allegato). Erano presenti, a Belpasso, il vice prefetto di Catania, Angelo Sinesio, il direttore nazionale dell´Area Beni confiscati dell´Agenzia del Demanio, Giuseppe Pisciotta, Rosamaria Laplena di Italia Lavoro, i rappresentanti di Api Sicilia, Giuseppe Scuderi, il segretario regionale della Cgil, Italo Tripi, Giuseppe Foresta della Cisl, Rosario Laurini della Uil, Giuseppe Giansiracusa, presidente provinciale della Legacoop di Catania, Luciano Ventura, di Confcooperative e Dario Montana, dell´associazione Libera, che ha annunciato l´intenzione di rivolgersi alla Riela per il trasporto dei prodotti dei terreni gestiti dalla cooperativa Placido Rizzotto. “Mi dispiace – ha continuato l´assessore – per l´assenza di importanti associazioni di categoria degli imprenditori, a partire da Confindustria, che mi aspettavo fosse la prima ad essere presente. È fondamentale anche il sostegno del mondo delle imprese, affinchè si faccia strada nell´opinione pubblica il convincimento che gli sforzi dello Stato per l´affermazione della legalità hanno un riscontro concreto”. Per il direttore dell´Area Beni confiscati dell´Agenzia del Demanio, Pisciotta, “siamo soddisfatti per l´appoggio ricevuto dal governo della Regione. In effetti, dove ci sono aziende confiscate alla mafia c´è un fuggi fuggi generale. É estremamente complicato ricostituire il portafoglio clienti esistente prima della confisca. Soltanto con il coinvolgimento delle istituzioni e delle associazioni di categoria sarà possibile salvare la Riela e le altre aziende confiscate”. Il vice prefetto Sinesio ha garantito la disponibilità della Prefettura di Catania a istituire, quanto prima, un tavolo tecnico per valutare le proposte sulla fornitura di servizi che Riela potrà offrire alle aziende del territorio. .  
   
   
CINQUE MILIONI CONTRO LA CRISI TOSCANA, APPROVATA LA VARIAZIONE DI BILANCIO STANZIATI ANCHE 5 MILIONI PER LE EMERGENZE LEGATE A MALTEMPO E CALAMITÀ NATURALI  
 
Firenze, 25 febbraio 2009 - Via libera al piano anticrisi della Toscana illustrato dal presidente Martini nella giunta programmatica che si è svolta il 9 febbraio a Villa Le Quiete, a Firenze. Nella seduta di ieri, la giunta ha approvato con una settimana di anticipo rispetto al previsto la variazione di bilancio che mette a disposizione 5 milioni di euro che saranno utilizzati per l´una tantum da 1. 650 euro a vantaggio dei lavoratori – precari, atipici, tempi determinati o lavoratori di piccole imprese - rimasti senza impiego e privi fino ad oggi di ammortizzatori sociali. Gli stessi 5 milioni saranno utilizzati anche per l´ulteriore bonus, sempre da 1. 650 euro, destinato a chi è rimasto senza lavoro ed ha un mutuo sulla prima casa: in questo caso ne potranno godere anche i lavoratori che già dispongono di ammortizzatori sociali. Prima che il provvedimento sia pienamente operativo, la variazione dovrà essere ora approvata dal Consiglio. La giunta nel frattempo scriverà il regolamento di attuazione, con cui saranno stabilite procedure, tetti di reddito e requisiti. Ai lavoratori, per ottenere il contributo, basterà rivolgersi agli uffici della Regione. Con la variazione al bilancio di ieri la giunta stanzia anche 5 milioni di euro, disponiibli sul fondo di riserva, che serviranno a coprire le spese legate ad eventi calamitosi e danni provocati dal maltempo. I cinque milioni si aggiungono ai due già disponibili sul fondo nazionale e ai tre messi a disposizione dalla Regione a dicembre, utilizzati dagli enti locali per gli interventi più urgenti dopo l´ondata di maltempo che si è abbattuta sulla Toscana alla fine dell´anno e sper ripristinare la viabilità di paesi e frazioni rimasti isolati. La giunta regionale ha dato ieri il via libera, infine, anche al trasferimento di 4,6 milioni a Fidi per il sostegno delle imprese, quota parte di quel pacchetto da 48 milioni di euro di fondi di garanzia che serviranno ad assicurare alle aziende toscane almeno 480 milioni di finanziamenti da parte degli istituti bancari per nuovi investimenti, ma anche per il consolidamento del debito a breve per quelle imprese che avevano acceso un prestito e, a causa della crisi, sono costrette ad allungarne il rientro. Il provvedimento, che servirà a limitare la stretta creditizia, era già operativo dal 12 febbraio. Già da dieci giorni le imprese possono godere delle garanzie, completamente gratuite. E lo possono fare semplicemente rivolgendosi ad una qualsiasi della banche, più di sessanta in tutta la Regione, che hanno sottoscritto l´accordo. .  
   
   
NASCE IN CALABRIA L’OSSERVATORIO REGIONALE DEL PAESAGGIO  
 
Reggio Calabria, 25 febbraio 2009 - Sono circa 800 i potenziali ecomostri censiti in Calabria dagli esperti che hanno lavorato al programma regionale di indagine “Paesaggi & Identità”. Per nove ecomostri è stato deciso l’abbattimento (in alcuni casi già avviato o realizzato) e la riqualificazione paesaggistica ed ambientale dei siti degradati. Con l’apposita “Intesa istituzionale di programma” Governo-regione Calabria il piano di demolizione e risistemazione è stato finanziato con 5 milioni di Euro. Nella sede della Delegazione di Roma della Regione Calabria, il presidente Agazio Loiero e l’assessore all’urbanistica e governo del territorio Michelangelo Tripodi hanno incontrato ieri i rappresentanti delle Associazioni ambientaliste per un confronto sull’attività intrapresa e sul progetto dell’Osservatorio del paesaggio. Hanno partecipato: Fulco Pratesi (presidente onorario Wwf), Rosa Filippini (presidente Amici della Terra), Giovanni Losavio (presidente Italia Nostra), Sebastiano Venneri (vicepresidente Legambiente), Danilo Selvaggi (responsabile Lipu), Pierluigi Properzi (rappresentante Istituto Nazionale Urbanistica). Sono intervenuti anche i dirigenti regionali Rosaria Amantea (D. G. Urbanistica - Calabria) e Giancarlo Poli (D. S. Paesaggio – Emilia Romagna, regione che coopera alla realizzazione del progetto pilota nazionale dell’Osservatorio del paesaggio) e per il Gruppo Tecnico di Lavoro del progetto ‘Paesaggi & Identità’ l’architetto Renato Nicolini. “La tutela del territorio ha la priorità tra le nostre scelte di governo –ha detto Agazio Loiero, presidente della Regione- anche per recuperare la cultura e l’identità calabrese, che non è quella moderna della costa, ma quella della tradizione vissuta in collina ed in montagna. Stiamo facendo un lavoro lungo e difficile, dedicato ai nostri figli e nipoti, per ridare equilibrio ad un territorio delicato, dove sembra tutto possibile, dove c’è un’immagine anarchica dell’uso delle risorse. Oggi mi ha dato coraggio l’appoggio di queste importanti associazioni ambientaliste, perché molte volte registro una drammatica solitudine su ciò che di buono viene fatto in Calabria. Faccio un esempio –ha continuato Loiero- quando la Giunta regionale si è opposta alla costruzione del megavillaggio Europaradiso, perché sovradimensionato ed in un’area di grande pregio naturalistico ed archeologico da conservare, siamo stati bersaglio di grandi violenze, di attacchi e minacce anche personali. Ma in Italia nessuno allora si occupò di questa decisione, di questo difficile atto di responsabilità a fronte della chimerica illusione di diecimila posti di lavoro. L’informazione nazionale si è accorta di Europaradiso solo dopo le possibili infiltrazioni della ‘ndrangheta. Così per la Calabria vale solo lo stereotipo negativo della notizia”. Assieme alla volontà di continuare negli abbattimenti, anche dopo la sentenza della Corte di Giustizia Europea sul caso di Punta Perotti (Ba), la Regione Calabria ha sviluppato ed applicato coerentemente il percorso di regole di tutela del territorio affinché gli scempi non si ripetano più. Il punto di arrivo, in questa legislatura, è la nascita dell’Osservatorio regionale del paesaggio, uno strumento che recepisce le nuove norme previste dal “Codice del paesaggio” e dall’entrata in vigore della ‘Convenzione europea del paesaggio’. Le linee-guida di questo “Osservatorio” sono già contenute nella “Carta calabrese del paesaggio”, sottoscritta dalla Regione Calabria nel 2006 con Direzione regionale del Ministero per i Beni e le Attività Culturali, Upi, Anci, Università e Parchi calabresi. Il seminario nazionale “I nuovi piani paesaggistici regionali”, programmato a Villa S. Giovanni per il prossimo 27 febbraio, servirà a presentare l’avvio di questo lavoro. Si completa, così, l’azione politica di controllo e valorizzazione del territorio calabrese. L’evoluzione di questo impegno della Regione Calabria parte, comunque, dalla lotta agli ecomostri e per questo si andrà anche oltre all’elenco dei primi nove, attraverso la formazione di un secondo elenco su manufatti e proprietà che non presentano più dubbi dal punto di vista urbanistico e giuridico. Fulco Pratesi (Wwf) ha sottolineato l’unicità della Calabria dal punto di vista dell’equilibrio idrogeologico e paesaggistico, con grandi risorse da conservare e con troppa edificazione recente sulla costa. “In questa situazione –ha detto- non ci possiamo meravigliare dei danni delle ultime piogge. Ma la strada imboccata fa della Calabria un leader regionale della pianificazione paesaggistica e bisogna ricordare che non può esserci turismo senza la tutela dei queste bellezze”. Rosa Filippini (Amici della Terra) ha evidenziato che la Giunta Loiero ha intrapreso una strategia politica di lungo termine che va appoggiata, perché in Italia le Regioni sono refrattarie a prendere decisioni di tutela del territorio, mentre chi guarda alla ripresa economica del futuro deve proprio puntare sulla qualità dei luoghi e sull’identità autentica delle popolazioni. Appoggio convinto alle due scelte, per l’abbattimento degli ecomostri e per la nascita dell’Osservatorio del paesaggio, è venuta da Danilo Selvaggi (Lipu), in quale ha chiesto anche l’impegno a valorizzare e recuperare i centri storici. Per Legambiente, Sebastiano Venneri, ha confermato la giustezza della scelta di istituire, prima in Italia ed assieme all’Emilia-romagna, l’Osservatorio del paesaggio per limitare l’inutile consumo del suolo. L’abbattimento degli ecomostri –secondo Legambiente- è l’unico vero deterrente sia contro l’abusivismo edilizio che contro le infiltrazioni mafiose proprio nel businnes del cemento. Valutazione positiva anche di Pierluigi Properzi (Inu) per tre motivi: l’emergere in Calabria di un importante ruolo pubblico che riafferma la legalità ed il diritto di abbattere ciò che nuoce al territorio; coinvolgimento delle autorità locali nel processo di rinnovo degli strumenti urbanistici; rifondazione della cultura della tutela del territorio. Giovanni Losavio (Italia Nostra) ha evidenziato il cambiamento epocale della Calabria, una regione che fu ribelle alla legge Galasso. Mentre –ha affermato Losavio- adesso fa sensazione vederla assumere il ruolo di leadership tra le Regioni italiane sul fronte della tutela paesaggistica, in antagonismo anche a certe posizioni dello Stato, che attualmente ha un ruolo offuscato su questo settore. “Questo non è un fatto episodico -ha detto l’assessore Michelangelo Tripodi- ma una tappa di un lavoro continuo e coerente del programma di legislatura. La Regione Calabria non si era mai occupata di queste tematiche, nonostante i decenni di cementificazione selvaggia soprattutto lungo la costa. Il segnale che lanciamo è chiaro: il saccheggio è finito ed assieme ai Comuni stiamo costruendo le regole per uno sviluppo sostenibile. La cooperazione con l’Emilia-romagna è un segnale chiaro di questa scelta definitiva”. L’incontro odierno, con i vertici nazionali delle Associazioni ambientaliste, è servito a riconosce che la tutela paesaggistica ed ambientale ha una dimensione anche economica, perché è valorizzazione, sviluppo e migliore qualità della vita. .  
   
   
OLTRE 25,5 MILIONI DI EURO PER IL SOSTEGNO DELLE ATTIVITA´ PRODUTTIVE MARCHIGIANE  
 
Ancona, 25 febbraio 2009 - ´Il sostegno alle attivita` produttive e` al centro della nostra azione di governo, per questo puntiamo con decisione su innovazione, export, credito, competitivita`, energie alternative e sicurezza dei lavoratori. Su questi fattori, cruciali per affrontare e superare le difficolta` congiunturali che attraversiamo, mettiamo gran parte delle risorse disponibili. Ma non ci dimentichiamo della sicurezza nei luoghi di lavoro, della tutela ambientale, delle energie rinnovabili, fattori ugualmente importanti per l´attivita` d´impresa esercitata in chiave attuale. Un´altra iniezione di liquidita` per il sistema produttivo, dunque, che va ad aggiungersi al piano anti crisi messo a punto e che ha visto ieri la realizzazione del primo passaggio, con cinque milioni di euro disponibili subito per interventi di solidarieta` sociale verso quei lavoratori colpiti da crisi aziendali. Le misure realizzate vedono l´accordo con le categorie economico sociali, con cui abbiamo preso l´impegno, come Giunta, se e` possibile di reperire risorse aggiuntive da destinare alle piccole e medie imprese, specie artigiane´. Questo il commento dell´assessore alle Attivita` produttive, Fabio Badiali, al piano di riparto tra i vari strumenti di agevolazione degli oltre 25,5 milioni di euro destinati alle imprese, approvato dalla Giunta regionale. Il riparto e` frutto del recente confronto con le parti sociali riunite nel tavolo di concertazione per lo sviluppo economico. Ora la parola passa alla Commissione regionale competente, che esprimera` il proprio parere, poi il via ai bandi di contributo. Semplificazione e contenimento degli strumenti agevolativi, gradimento evidenziato dalle imprese, sostegno al sistema produttivo, soprattutto attraverso i fattori alti di competitivita` aziendale: questi gli indirizzi che hanno guidato la Giunta nella suddivisione delle risorse disponibili. Risorse che saranno incrementate con fondi aggiuntivi dedicati alle piccole e medie aziende, specie artigiane. Attenzione anche allo sviluppo turistico, alla compatibilita` ambientale e alla sicurezza nei luoghi di lavoro. ´In particolare ´ va in dettaglio Badiali - cinque milioni di euro andranno a finanziarie la ´legge Sabatini´ dedicata a impianti e macchinari, cinque milioni e 340mila euro sono destinati all´Artigiancassa per le agevolazioni finanziarie agli artigiani. Oltre dieci milioni di euro - lo stanziamento piu` rilevante - andranno alle varie declinazioni dell´innovazione: tecnologica, organizzativa, commerciale, ma anche ad ambiente e sicurezza lavorativa. Un milione di euro va invece a sostenere i consorzi export e 400mila euro alla promozione delle forme associative tra imprese. A queste somme si aggiungono poi 3 milioni e 738mila euro destinati allo sviluppo turistico ´ alberghiero, al settore commercio e a progetti di internazionalizzazione´. .  
   
   
LOMBARDIA: LEGGE ESPROPRI, SCOTTI: SEMPLIFICA PROCEDURE  
 
 Milano, 25 febbraio 2009 - "La legge approvata oggi dal Consiglio regionale integra il Testo Unico nazionale per la parte di competenza della Regione e, in alcuni punti, semplifica i procedimenti". Così, l´assessore alla Casa e Opere Pubbliche della Regione Lombardia, Mario Scotti, commenta l´approvazione del progetto di legge che regolerà gli espropri delle opere pubbliche o di pubblica utilità che non sono di competenza statale. Il provvedimento regola, in particolare, le procedure accelerate previste nel caso di particolare urgenza. "Col nuovo testo - spiega Scotti - si ha possibilità di dichiarare la pubblica utilità di un´opera con il progetto preliminare e non solo con il progetto definitivo (art. 9). Sono previste semplificazioni in materia di notificazioni ai destinatari degli espropri (art. 11), l´istituzione dell´Autorità espropriante al posto del prefetto (art. 12), la possibilità di nominare congiuntamente il terzo componente del collegio tecnico per la determinazione arbitrale degli espropri al posto della competenza del presidente del Tribunale (art. 15) e sono definiti i concetti di ´edificabilità legale e di fatto´ nelle more del regolamento ministeriale". "Un grosso passo avanti - conclude Scotti - verso la semplificazione delle procedure e il coordinamento degli atti regionali. Da sempre uno degli obiettivi di questo Governo regionale". .  
   
   
LODI, BUSINESS ESTERO: CONTRIBUTI ALLE MICRO E PMI  
 
 Lodi, 25 febbraio 2009 - La Camera di Commercio di Lodi informa che, a partire dal 26 febbraio fino al 31 dicembre 2009 alle Pmi del territorio sarà possibile accedere ai contributi per l’internazionalizzazione messi a disposizione da Regione Lombardia e Camere di Commercio lombarde nell’ambito dell’Accordo di programma per la competitività del sistema economico regionale. L’iniziativa, a sostegno delle imprese micro, piccole e medie, è improntata a sviluppare prospettive d’azione dell’imprenditoria locale sui mercati esteri attraverso ricerca di partner, analisi di mercato, assistenza estera, avvalendosi di servizi specifici forniti da soggetti abilitati. Il Bando Multiservizi prevede per ogni impresa partecipante un voucher del valore di 2. 600 euro, a fronte di una spesa minima da parte dell´impresa di 4. 000 euro. Ulteriori informazioni sulle modalità di richiesta e utilizzo del voucher potranno essere avanzate allo Sportello Lombardiapoint della Camera di Commercio di Lodi, tel. 0371 4505, 0371 431604; e-mail: lombardiapoint. Lodi@lo. Camcom. It; sportello. Informativo@lo. Camcom. It .  
   
   
BOLOGNA, 25 FEBBRAIO 2009 - CRISI ECONOMICA: IL PATTO DI STABILITÀ BLOCCA INVESTIMENTI PER QUASI 100 MILIONI LA PRESIDENTE DRAGHETTI HA ILLUSTRATO I DATI IN CONFERENZA METROPOLITANA  
 
 Bologna, 25 febbraio 2009 - La Conferenza metropolitana dei sindaci, che si è riunita lunedì 16 febbraio a palazzo Malvezzi, ha analizzato i risultati del censimento delle azioni di sviluppo economico e sociale messe in campo dagli Enti locali nel territorio provinciale. Dalla rilevazione emerge che ci sono quasi 100 milioni di euro a disposizione degli Enti locali bolognesi per la realizzazione di infrastrutture, ma sono bloccati dai vincoli del patto di stabilità. E le amministrazioni, emerge ancora dal monitoraggio, rischiano addirittura di non poter pagare i fornitori o le imprese che hanno lavorato a opere già realizzate. Il censimento, ancora incompleto, è stato portato avanti dalla Conferenza metropolitana dei sindaci su iniziativa della presidente della Provincia, Beatrice Draghetti. Tre settimane fa la Presidente chiese ai sindaci di comunicare a palazzo Malvezzi gli investimenti del 2008 e quelli previsti per il 2009 in tema di welfare, scuola e formazione, politiche tariffarie, politiche attive del lavoro, politiche innovative, politiche sociali con il volontariato, costruzione o riqualificazione di infrastrutture. I dati del censimento - A palazzo Malvezzi si è fatto il punto della situazione, anche se alla Provincia sono arrivati i dati da soli 35 Comuni per quanto riguarda i servizi (per una popolazione complessiva di 455. 479 cittadini) e da 37 per le infrastrutture (814. 636 cittadini). Considerando le amministrazioni censite e la stessa Provincia, nel 2008 la spesa per il welfare ammonta a 53 milioni e 44. 235 euro mentre quella prevista per il 2009 sale a 55 milioni e 28. 855 euro. In aumento anche la voce relativa alla scuola, da 49 milioni e 342. 122 euro a 50 milioni 221. 607 euro. Passando alle tariffe, sei Comuni non le modificheranno, nove le aumenteranno in percentuale inferiore o uguale al tasso di inflazione e sei in percentuale superiore. Di quelli censiti, 20 Comuni hanno in programma misure di salvaguardia per le famiglie in difficoltà come la possibilità di ricalcolare le rette nel corso dell´anno, a seconda dell´evoluzione della situazione economica della famiglia. Nel campo delle politiche attive per il lavoro, 13 Comuni partecipano alla gestione associata dello sportello intercomunale di Pianura est, due a quello di Pianura ovest, 10 si limitano a mettere a disposizione risorse economiche (per un totale di 340. 000 euro). Per le politiche sociali legate al volontariato, la spesa arriva a un milione e 790. 000 euro a cui sommare, ad esempio, la disponibilità di sedi e mezzi di trasporto. Tra le politiche innovative, il report di palazzo Malvezzi segnala in particolare la gestione in forma associata dei servizi socio-sanitari, attraverso piani di zona, e iniziative di supporto a famiglie come i Last minute market. Per quanto riguarda le infrastrutture, ammontano a 350 milioni e 385. 205 euro i finanziamenti per quelle realizzate o in corso di realizzazione e a 291 milioni e 328. 944 euro quelli per le opere previste per il 2009. Tenendo da parte i 388 milioni di euro per il metrò di Bologna, ci sono però 94 milioni (86 sommando i Comuni censiti e otto tra Imola e Castel San Pietro) previsti ma appunto bloccati per il patto di stabilità. La sola Provincia ha investito 99 milioni e 524. 000 euro nel 2008 e ne prevede 37 milioni e 618. 000 nel 2009: quelli bloccati sono 18 milioni e 500. 000 euro (la Provincia potrebbe spenderne 43,7 ma il patto di stabilità fissa il tetto massimo a 25). La presidente Draghetti parla di una "tendenza allo sviluppo e alla qualificazione della spesa", con 300 milioni investiti (sempre rispetto alle amministrazioni censite) nel biennio 2007-2008 e 285 milioni previsti nel 2009. Il tasto dolente, però, sono i vincoli. Draghetti sottolinea "l´assurdità dell´attuale patto di stabilità e più in generale delle politiche del Governo verso gli enti locali". Gli Enti locali, continua, "non possono gestire lo stato di avanzamento di opere già avviate" e arrivano ad essere costretti a "sospendere i lavori dei cantieri". Addirittura, avendo i soldi in cassa ma non potendo pagare lavori già realizzati, rischiano "pignoramenti e il pagamento di interessi di mora". Nel giro di pochi anni, soprattutto nel 2010, le amministrazioni finiranno per trovarsi nella "quasi totale impossibilità di realizzare investimenti sul territorio". La strada del federalismo fiscale, conclude Draghetti, "evidentemente è ancora lunga e tortuosa". Aleardo Benuzzi, assessore provinciale al Bilancio, commenta "Gli enti locali rischiano oggi di diventare uno dei fattori della crisi. E´ abbastanza insopportabile che da un lato cerchiamo di mettere le persone nelle condizioni di lavorare e le famiglie nelle condizioni di vivere dignitosamente e, dall´altro, non possiamo pagare i nostri fornitori e dobbiamo rallentare i piani di investimento per i vincoli a cui siamo soggetti". Tutto ciò a causa di un patto, incalza Benuzzi, che "va a colpire proprio chi è in condizione di investire a favore del territorio", al di là della "mistificazione" secondo cui "è pensato per punire gli enti non virtuosi". La prima misura anticrisi, continua Benuzzi, "è pagare le aziende che hanno lavorato per opere già compiute". .  
   
   
CASSA INTEGRAZIONE IN DEROGA. ANTICIPO DI 10 MLN. AL VENETO  
 
Venezia, 25 febbraio 2009 - “Ci sarà un anticipo di 10 milioni di euro per la cassa integrazione in deroga del Veneto”. A comunicarlo è l’assessore regionale alla formazione e al lavoro Elena Donazza. “Ringrazio vivamente il sottosegretario al lavoro sen. Pasquale Viespoli- aggiunge l’assessore - che si è prodigato per far avere alla nostra Regione questa anticipazione”. .  
   
   
BOLZANO, MISURE A FAVORE DEI LAVORATORI: REPETTO A ROMA PER I PRIMI FONDI  
 
Bolzano, 25 febbraio 2009 - Ieri a Roma l´assessore provinciale al Lavoro Barbara Repetto ha incontrato i funzionari del Ministero del Lavoro per discutere i programmi per gli ammortizzatori sociali in deroga, che verranno coordinati attraverso l’Inps anche per i lavoratori interessati in Alto Adige. Barbara Repetto sottolinea che dopo l´incontro a Roma "il governo ha trasferito alla Provincia di Bolzano una prima anticipazione di 500mila € a copertura degli ammortizzatori sociali in deroga. " Con questi fondi alla Provincia vengono assegnate le prime risorse necessarie ad assicurare ai lavoratori privi di cassa integrazione la continuità delle prestazioni e dei trattamenti. Repetto sottolinea due aspetti fondamentali concordati con i funzionari del Ministero del lavoro: "Da un lato il protocollo di intesa Ministero-provincia che una volta firmato affiderà alla Provincia il compito di emanare direttamente i decreti attuativi, con un notevole snellimento delle procedure. " Tale passaggio permetterà infatti all´Inps di erogare i fondi in tempi più rapidi. Il secondo aspetto, sottolinea l´assessore Repetto, "riguarda l´accordo che la Provincia farà con le parti sociali per individuare i criteri di accesso dei lavoratori agli ammortizzatori sociali in deroga. Si parte ovviamente dai soggetti più deboli sul mercato del lavoro, vale a dire gli over 45 e le donne. " Il prossimo 12 marzo, nel tavolo convocato con le parti sociali, Barbara Repetto presenterà l´accordo anticrisi. "´E´ un primo passo, in quanto a Roma abbiamo discusso anche delle modalità di assegnazioni successive, per arrivare a circa 1,5 milioni € di fondi complessivi, dovranno poi essere integrati anche con le misure previste dalla Regione per i lavoratori in mobilità. " .  
   
   
LAVORO E FORMAZIONE IN TOSCANA : ILLUSTRATO IL PIANO 2009 ALLA COMMISSIONE LAVORO DEL CONSIGLIO SICUREZZA MATERIA DI BASE NEI CORSI PER LA FORMAZIONE PROGRAMMA COMPLETO DI INVESTIMENTI PARI A 12 MILIONI E 600MILA EURO  
 
Firenze, 25 febbraio 2009 - Il 2009 sarà l´anno della svolta sui temi della sicurezza nei luoghi di lavoro. La Regione Toscana si sta muovendo con numerose iniziative. L´ultima, pochi giorni fa, è stata la firma del protocollo di intesa per la sicurezza dei lavoratori delle autostrade. Anche il programma 2009 per la formazione verrà attuato riservando maggiore spazio ai piani formativi che mettono al primo posto la sicurezza nei luoghi lavoro. Sicurezza sul lavoro, qualificazione e riqualificazione del personale. Queste le due priorità, i due criteri che guidano l´assegnazione dei fondi per la formazione. Lo ha detto l´assessore all´istruzione, formazione e lavoro, Gianfranco Simoncini, illustrando il piano 2009 per la formazione alla commissione lavoro del consiglio regionale. Il Ministero del lavoro e delle politiche sociali ha assegnato alla Toscana 12 milioni e 560 mila euro destinati alla formazione dei lavoratori sulla base della legge 236 del ´93. Verranno utilizzati per finanziare piani formativi aziendali e pluriaziendali, voucher aziendali e voucher individuali. «Un pacchetto di risorse – ha commentato l´assessore Simoncini - che, secondo l´esperienza già maturata, è molto utile per l´affermarsi e il diffondersi di buone pratiche e per supportare i processi di riqualificazione produttiva. Inoltre la formazione contribuisce ad offrire ai lavoratori delle aziende e dei settori in crisi l´opportunità di acquisire nuove professionalità indispensabili per garantire il mantenimento dei livelli occupazionali». La quota assegnata alle 10 province e ai due circondari (Empolese-val d´Elsa e Val di Cornia) pari a 4 milioni e 288 mila 570 euro (41% del totale) finanzia i piani formativi aziendali e pluriaziendali, territoriali o settoriali o di filiera, che puntano alla qualità e alla sicurezza sui luoghi di lavoro. Le risorse saranno assegnate in base ad appositi bandi che saranno redatti in stretto raccordo con il dipartimento del diritto alla salute, proprio al fine di calibrare la formazione sulla salute e la sicurezza sui luoghi di lavoro. Ai voucher individuali viene assegnata una quota pari a 4 milioni e 183 mila euro (il 40% del totale). Ne beneficeranno i lavoratori coinvolti in processi di mobilità o interessati ad ammortizzatori sociali, oppure abbiano più di 45 anni o ancora siano in possesso della sola licenza di scuola dell´obbligo, oppure siano a tempo determinato, o ancora siano donne in età fra i 35 e 45 anni. Inoltre il voucher potrà essere attribuito a quei lavoratori che chiedono di frequentare corsi per la sicurezza sul lavoro. I voucher, che avranno un importo massimo di 3 mila euro, saranno assegnati attraverso un avviso regionale con attuazione provinciale. I fondi sono attribuiti anche in questo caso alle 10 province e ai circondari Empolese Valdelsa e Val di Cornia. Priorità sempre rivolta alla sicurezza sul lavoro anche per la terza tipologia di finanziamenti, quelli destinati a voucher aziendali, per i quali viene destinata una somma di 1 milione e 799 mila euro. Anche questi saranno assegnati a livello provinciale o dei circondari. Infine due quote, rispettivamente, di 1 milione e di 500 mila euro verranno assegnate direttamente dalla Regione. La quota maggiore è destinata alla formazione per i lavoratori coinvolti in crisi aziendali, l´assunzione di disoccupati a seguito di crisi aziendali o in zone o settori in crisi dove vi siano stati accordi in tal senso con le parti sociali. La quota di 500 mila euro è destinata alla formazione nell´ambito dei servizi pubblici locali. Il programma 2009 per la formazione è stato messo a punto dalla Regione facendo tesoro della positiva esperienza e dei buoni risultati raggiunti con il programma dell´anno passato. Nel 2008 sono stati finanziati 128 piani formativi che hanno coinvolto 842 imprese e circa 8000 lavoratori per un totale di 25. 000 ore di formazione. E´ stata determinante la tematica della formazione in materia di sicurezza sui luoghi di lavoro, ad essa è stato dedicato il 60% dei piani finanziati. Nel 2008 con le risorse del programma europeo Por Obiettivo 3 2000-2006 sono stati finanziati anche alcuni corsi, sempre sulla tematica della sicurezza sul lavoro, riservati ai quadri e ai delegati sindacali. L´investimento è stato pari a 269. 600,00 euro che hanno attivato 840 ore di formazione coinvolgendo 152 allievi. Sempre nel 2008 la Regione Toscana, le Province, i Circondari, le parti sociali e Formatemp hanno sottoscritto un protocollo d´intesa che promuove la formazione sui temi della sicurezza. .  
   
   
UILS: FRANCESCHINI GIURA SULLA COSTITUZIONE  
 
Roma, 25 febbraio 2009 - La politica di questi ultimi tempi non finisce mai di stupirci. Il nuovo segretario Franceschini, che ha sostituito Walter Veltroni alla guida del Partito Democratico, nella sua prima dichiarazione pubblica a Ferrara, davanti al cippo sul muretto del fossato che circonda il Castello degli Estensi, ha giurato sulla Costituzione Italiana. Mi domando che senso abbia che il segretario di un partito dell’arco costituzionale presti tale giuramento. Un partito che rappresenta un’ associazione tra privati; semmai Franceschini doveva prestare giuramento di fedeltà di fronte all’assemblea generale degli scritti al Pd sullo statuto che determina i diritti e i doveri degli iscritti. A parere della Uils il giuramento di fedeltà alla Costituzione di fronte al Presidente della Repubblica, che rappresenta tutti gli Italiani, spetta a chi ricopre incarichi istituzionali. Per tale ragione viene chiesto al capo del governo e poi di seguito a tutti i componenti che formano l’esecutivo di prestare giuramento di fedeltà alla Repubblica. Ciò che stupisce, comunque, è il fatto che ormai i contenuti dell’azione politica sono talmente vuoti e aleatori che ci portano ad essere giudicati ridicoli dagli altri Stati: ciò non sarebbe mai successo con la classe dirigente della prima Repubblica. La nostra attuale classe politica sente il disperato bisogno di attaccarsi a qualcosa di altisonante e di rappresentativo per avere l’illusione di essere presa in considerazione o di essere creduta. E non trovando nella loro propria bisaccia niente che possa servire a questo scopo, perché ormai si è raschiato il fondo del barile, va a scomodare la sacra Costituzione che per gli Italiani è e rimane la base fondante delle nostra democrazia. Il neo segretario del Pd nel suo pietoso tentativo di fare notizia, di richiamare l’attenzione, di stupire il popolo, a nostro modo di vedere rende meno credibile l’azione politica che dovrebbe invece cercare di portare il partito fuori dalle contestazioni che esistono al suo interno. Non sarebbe meglio convocare l’assemblea nella sua totalità e giurare davanti ad essa con fedeltà ed impegno a lavorare con tutti coloro che si trovano all’opposizione per stimolare il governo a mettere in atto l’articolo 3 della Costituzione che da oltre 60 anni è rimasto solo una enunciazione? Sarebbe compito dei partiti, di tutti i partiti, grandi e piccoli mettere in atto il dettato della Carta Costituzionale e realizzare quella giustizia sociale, quella uguaglianza sui diritti e doveri di cui tutti parlano, ma che quasi nessuno, per non dire proprio nessuno, mette in atto .  
   
   
PARTECIPA.RETE: GIOVANI E POLITICA A CONFRONTO A PIACENZA UN FACCIA A FACCIA TRA RAGAZZI E AMMINISTRATORI LOCALI  
 
Piacenza, 25 febbraio 2009 - Attenzione ai diritti, sguardo a 360° sui problemi di stretta attualità, profonda conoscenza del tema dell´immigrazione e della integrazione. Sono questi gli argomenti più gettonati nell´incontro tra amministratori locali e una rappresentanza di ragazzi dei consigli comunali dei giovani e di scuole del territorio, che si è tenuto ieri mattina nella sala Consiglio della Provincia alla presenza del Presidente della Provincia Gianluigi Boiardi e di Gabriele Gualazzini, Presidente del Consiglio provinciale, Paola Gazzolo, assessore provinciale alle Politiche Giovanili, Maurizio Parma e Nino Beretta, consiglieri regionali, Giovanni Castagnetti, assessore al Futuro del Comune di Piacenza, Andrea Barocelli, sindaco di Gragnano, Fiorenzo Piccioli Cappelli, assessore alla Pubblica Istruzione di Podenzano, Rosa Taschieri, assessore alla Pubblica Istruzione di Ponte dell´Olio, Fabio Bernizzoni e Roberta Previdi, assessori di Carpaneto, e Rosa Maria Manari, funzionaria dell´Assemblea Legislativa. Una iniziativa che rientra nell´ambito del progetto Partecipa-rete, promosso dall´assemblea Legislativa della Regione Emilia Romagna e che ha coinvolto in totale 32 ragazzi, quattro per ognuna delle realtà che hanno aderito al progetto (Piacenza, Podenzano, Pontedell´olio, Gragnano, Carpaneto e gli istituti scolastici Gioia, Respighi e Isii Marconi). In questi mesi i giovani coinvolti nell´iniziativa hanno effettuato un percorso di approfondimento sulle tematiche dei diritti umani e oggi hanno esposto le loro riflessioni, sollecitando anche gli amministratori locali su alcune tematiche a loro care. “Vedere tanti giovani che si interessano ai problemi reali della comunità in cui vivono è un segnale di grande maturità e consapevolezza – ha detto il Presidente Boiardi -. Spero che tanta passione possa portare a risultati concreti, in un confronto sempre più necessario tra la politica dei “grandi” e quella dei più giovani”. Il progetto, cui aderiscono tutte le Province d´Italia, ha infatti l´obiettivo di promuovere la partecipazione dei giovani ed in modo particolare di far incontrare rappresentanze dei consigli comunali dei ragazzi con amministratori, cui sottoporre riflessioni, proposte, richieste e osservazioni. Ogni consiglio comunale aderente all´iniziativa ha sviluppato un tema e lo scorso 30 gennaio i rappresentanti dei ragazzi si sono incontrati all´Isii Marconi per confrontare le rispettive esperienze e valutare quali potevano essere le questioni di maggior interesse da sottoporre agli amministratori. Dopo l´incontro di oggi i rappresentanti dei ragazzi e i membri delle Commissioni assembleari Iv e V si incontreranno per una condivisione e un rilancio del percorso stesso. In quell´occasione si potranno suggerire percorsi idonei a creare buone prassi, attraverso incontri annuali per individuare modalità praticabili di partecipazione democratica alla vita delle istituzioni. Hanno partecipato all´incontro: Liceo “Gioia”: Alessandra Foti, Chiara Farisari, Giulia Bergamaschi, Andrea Scorsoglio. Insegnante Marisa Cogliati; Liceo “Respighi”: Michela Cassinelli, Almin Siimovic, Sara Martelli, Camillo Teillier Villagran. Insegnante Lucia Baciocchi; Isii “Marconi”: Marco Piccoli, Daniel Fontana, Jacopo Labo, Francesco Colombi. Insegnante Eleonora Bersani; Comune di Piacenza: Lisa Garcia, Nicolò Colangelo, Tommaso Clangelo, Tenia Miteva. Insegnanti Davide Pancotti e Davide Tagliafichi; Comune di Ponte dell´Olio: Andrea Montanari, Deborah Molinari, Elisa Signaroldi, Lia Farina. Insegnanti Annamaria Rebecchi; Comune di Podenzano: Luca Mazzocchi, Elena Risposi, Giulia Gobbi, Lea Pagani. Insegnanti Rita Parenti; Comune di Carpaneto: Francesco Addabbo, Lorenzo Laurenti, Elena Bertoli, Rebecca Franchi. Insegnante: Paola Campopiano; Comune di Gragnano: Romario Byku, Simone Pepe, Martina Gobbi, Youssef Nouinou. Insegnante: Giovanna Della Croce. .  
   
   
CRISI ECONOMICA E RESPONSABILITÀ SOCIALE D’IMPRESA: UN CONVEGNO DELLA PROVINCIA DI MILANO  
 
Milano, 25 febbraio 2009 - Come uscire dalla crisi economica? Come affrontare mercati globali sempre più complessi? Quali strategie adottare per contribuire a una ripresa della crescita competitiva? La risposta a questi interrogativi va ricercata in un nuovo modello di sviluppo e nell’etica d’impresa. La Provincia di Milano discuterà i temi nel corso di un convegno dal titolo «Essere “Vicini alle Imprese”. Innovazione e responsabilità contro la crisi», in programma martedì 10 marzo, dalle 9. 30 alle 13. 30, presso la Sala Affreschi di Palazzo Isimbardi. L’incontro arriva al termine del percorso sperimentale del progetto “Vicini alle Imprese”, promosso dall’assessorato alla Responsabilità Sociale d’Impresa e Pubblica Amministrazione con l’obiettivo di diffondere una cultura della responsabilità sociale e dello sviluppo sostenibile. Il progetto, curato dalla Provincia di Milano e da Bureau Veritas Italia, società di certificazione leader negli ambiti Qualità, Sicurezza, Ambiente, Responsabilità Sociale, ha visto la partecipazione di trenta imprese iscritte all’Albo Fornitori dell’ente e si è sviluppato in un percorso articolato su diverse fasi: a un primo intenso momento di formazione, è seguita un’autovalutazione da parte delle imprese e, infine, una verifica da parte degli esperti di Bureau Veritas Italia. Le aziende partecipanti, molte delle quali di piccole e piccolissime dimensioni, si sono confrontate su cinque argomenti: salute e sicurezza dei lavoratori; rispetto dell’ambiente; qualità; gestione d’impresa e comunità locale. “La crisi economica – afferma Vito Giannuzzi, assessore alla Responsabilità Sociale d’Impresa e Pubblica Amministrazione della Provincia di Milano – può rappresentare un’occasione per ripensare il modo di “fare impresa”, prestando sempre maggiore attenzione all’etica e all’innovazione. Con il progetto “Vicini alle Imprese”, la Provincia di Milano ha svolto un ruolo di sensibilizzazione nei confronti della responsabilità sociale che si è tradotto in comportamenti concreti da parte delle aziende”. Al convegno del 10 marzo, interverranno come relatori esponenti delle istituzioni, del mondo accademico, delle associazioni di categoria, per dibattere su un’esperienza innovativa in questo campo e su modelli d’impresa responsabili e sostenibili. Nel corso dell’incontro, verrà presentato il libro “Vicini alle Imprese: un percorso responsabile” che ripercorre le tappe del progetto e raccoglie le testimonianze degli attori che vi hanno partecipato. .  
   
   
FAMIGLIA. ACCONTI PER 20 MILIONI E MEZZO DI EURO AI SERVIZI PER L’INFANZIA CON PRIORITÀ AI SERVIZI EDUCATIVI  
 
Venezia, 25 febbraio 2009 - E’ di 20 milioni e mezzo di euro il valore degli acconti ai servizi per l’infanzia approvati ieri dalla Giunta regionale del Veneto, su iniziativa dell’assessore alle politiche sociali Stefano Valdegamberi. Si tratta di anticipazioni ai contributi per la gestione, pari al 60 per cento di quanto erogato nel 2008, che verranno pagate già nei prossimi giorni a tutti i 643 servizi per la prima infanzia accreditati e a tutte le 1192 scuole d’infanzia non statali del Veneto: i primi(asili nido, nidi aziendali, nidi in famiglia, micronidi e servizi innovativi) ospitano 19 mila bambini da 0 a 3 anni e le seconde (le ex Scuole materne) accolgono 100 mila bambini da 3 a 6 anni. “Sono due provvedimenti per i quali avevamo assicurato la massima priorità – spiega l’assessore Valdegamberi – ed è solo la prima risposta della regione per andare in aiuto alle difficoltà finanziarie nelle quali si erano venuti a trovare i servizi all’infanzia del Veneto, a causa dell’inclusione delle politiche sociali nelle regole del patto di stabilità che avevano generato un ritardo nei pagamenti”. “In questi giorni – dice ancora l’assessore alle politiche sociali – si stanno completando le procedure per l’accredito del saldo 2008 e, considerati i tempi tecnici, tra un mese saranno materialmente erogati anche gli acconti per il 2009. Il valore di tutti questi pagamenti effettuati nei primi mesi del 2009 ammonta a oltre 40 milioni di euro. Mi impegno inoltre a valutare con la collega assessore al Bilancio Isi Coppola la possibilità di prelevare dal fondo regionale di riserva di cassa tutto il fabbisogno di denaro corrente che servirà per non ritardare l’erogazione del saldo, che potremo definire entro l’estate”. “Numeri alla mano – afferma ancora Valdegamberi – i servizi all’infanzia del Veneto hanno beneficiato in questi anni di un trend in aumento di contributi da parte della Regione, al quale stanno facendo da contrappeso le rigide regole del patto di stabilità, che mal si conciliano con la necessità di non interrompere queste preziose forme di aiuto per le nostre famiglie. La peculiarità della nostra regione è che i nostri servizi sono storicamente gestiti da realtà del privato sociale o dai Comuni, e dunque sono notoriamente meno costosi, mentre nell’attuale momento di crisi economica non devono subire regole penalizzanti ma anzi beneficiare della massima collaborazione dello Stato. Abbiamo più volte posto il problema, e ricordo in proposito la lettera scritta dal Presidente Galan al Ministro Tremonti e l’ottima collaborazione tra la Regione del Veneto e la Fism, facendo presente sia al Governo nazionale sia alla Commissione Europea – conclude l’assessore – che la chiusura per bancarotta dei servizi alla prima infanzia e delle scuole d’infanzia rappresenterebbe un costo sociale incalcolabile”. La seguente tabella rappresenta il numero dei beneficiari ed valore dei contributi assegnati oggi dalla Giunta regionale, suddivisi per provincia.
Provincia Numero Servizi prima infanzia. 0-3 anni contributo Numero Scuole d’infanzia 3-6 anni contributo
Belluno 21 356. 821,46 39 211. 011,97
Padova 109 2. 259. 510,96 234 1. 403. 279,85
Rovigo 36 687. 306,73 73 358. 590,41
Treviso 104 2. 055. 399,54 252 1. 488. 799,41
Venezia 95 2. 026. 580,20 158 923. 548,65
Verona 157 3. 225. 925,28 236 1. 392. 204,15
Vicenza 121 2. 888. 455,83 200 1. 222. 565,56
Totale 643 13. 500. 000,00 1192 7. 000. 000,00
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