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GIOVEDI

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Notiziario Marketpress di Giovedì 16 Aprile 2009
TERREMOTO IN ABRUZZO: QUALE AIUTO DALL´EUROPA?  
 
 Bruxelles, 16 aprile 2009 - Il bilancio ancora provvisorio è pesantissimo: almeno 294 morti, oltre 40,000 sfollati e danni che superano i 4 miliardi di euro. La tragedia che ha colpito l´Abruzzo scuote tutto il continente: ma cosa può fare l´Unione europea per aiutare le vittime di disastri naturali come questo? Dal 2002, il Fondo Europeo di Solidarietà contribuisce agli interventi di emergenza e di ricostruzione delle aree colpite da terremoti, inondazioni, incendi e simili catastrofi. Immediata la solidarietà dal Parlamento europeo - Mentre si celebra tristemente la Pasqua nelle tendopoli dell´Aquila e dintorni, da tutto il mondo arrivano messaggi di solidarietà e sostegno ai terremotati. Il Presidente del Parlamento europeo ha subito rivolto il suo pensiero "a tutte le vittime del terribile terremoto che ha colpito il centro Italia". A nome di tutti i parlamentari, all´indomani della tragica notte fra il 5 e 6 aprile Hans-gert Pöettering ha espresso la speranza che "molte persone ancora possano essere salvate dalle macerie. Il nostro pensiero va ai feriti, i senzatetto e tutte le vittime di questa tragedia. Tutta la nostra solidarietà e comprensione è con loro". 1 Miliardo l´anno per le vittime delle catastrofi naturali - Ma il contributo dell´Ue non si ferma alla solidarietà. Dal 2002, il Fondo Europeo di Solidarietà (Fsue) integra gli stanziamenti nazionali per far fronte alle tragedie come quella abruzzese. I fondi europei possono essere usati per gli aiuti di emergenza, per ristrutturare le infrastrutture e il patrimonio artistico, per le cure sanitarie e i bisogni immediati della popolazione e per sgombrare e pulire le aree distrutte. Il fondo può essere richiesto dalle autorità nazionali al massimo 10 settimane dopo la tragedia: il Governo italiano ha annunciato che la pratica verrà avviata non appena saranno disponibili dati certi sull´entità dei danni. E´ il Parlamento europeo, insieme al Consiglio, a dare il via libera allo stanziamento dei fondi sulla base di una proposta della Commissione. Il fondo di solidarietà consiste in un 1 miliardo di euro all´anno per le catastrofi, ma all´Italia toccherà dividerlo con altri paesi che hanno già fatto richiesta di aiuti per il 2009. La più grande cifra versata dall´Ue fino a oggi è stata di 444 milioni per la Germania a seguito delle inondazioni nel 2002. Ma oltre al fondo di solidarietà, l´Italia può anche contare su altre risorse europee: in particolare può riprogrammare i fondi per lo sviluppo regionale destinati all´Abruzzo per far fronte all´emergenza. .  
   
   
UE: CONFERENZA INTERNAZIONALE SULLA POLITICA REGIONALE  
 
Bruxelles, 16 aprile 2009 – I prossimi 11 e il 12 maggio, la Commissione europea organizza una conferenza dal titolo “la governance regionale in un contesto mondiale”. Tale conferenza, la prima di questo genere, vedrà riuniti i rappresentanti di paesi quali il Brasile, la Russia e la Cina, così come rappresentanti di organizzazioni regionali quali il Mercosur, l’Uemoa e l’Unione africana. Si tratta di una riflessione su come organizzare sistemi di governance efficaci e capaci di attuare le politiche di sviluppo regionale. L’unione europea presenterà agli altri paesi l’esperienza che essa ha acquisito attraverso la politica di coesione. Http://ec. Europa. Eu/regional_policy/conferences/globalreggov/index_en. Htm .  
   
   
APORIE NAZIONALI E DEMOCRAZIA EUROPEA  
 
Roma, 16 aprile 2009 - Uno dopo l´altro, i partiti italiani si avviano a definire i criteri per la composizione delle loro liste alle elezioni europee del 6-7 giugno. In alcuni casi, è già noto che i leader dei partiti concorreranno alle elezioni europee non solo per sostenere in prima persona le idee della propria formazione politica, ma anche per raccogliere le preferenze delle loro elettrici e dei loro elettori sfruttando una pessima legge che è rimasta sostanziamente immodificata - salvo per l´introduzione recente della soglia del 4% - dal 1979 ad oggi. A sinistra Vendola e Di Pietro ed a destra Berlusconi hanno detto, o hanno fatto intendere, che intendono capeggiare le liste dei loro partiti in una o più circoscrizioni elettorali e ad essi si uniranno forse altri leader prima della scadenza fissata dalla legge a fine aprile per la presentazione delle liste. Poiché la legge prevede l´incompatibilità fra il mandato di deputato europeo ed una serie di mandati nazionali, le elettrici e gli elettori sapranno in quali casi il loro voto servirà per inviare a Strasburgo e Bruxelles il loro candidato o in quali casi andrà al Parlamento europeo il primo dei non-eletti rendendo sostanzialmente inutile la loro preferenza. A sinistra ha rinunciato a candidarsi Grazia Francescato che guida da meno di un anno i verdi italiani, per rafforzare le possibilità di Monica Frassoni di tornare al Parlamento europeo dopo una legislatura da eletta belga ed una legislatura da eletta italiana, e nel centro-sinistra ha già annunciato che non intende candidarsi Dario Franceschini nelle liste del Pd. Certamente non si candiderà Gianfranco Fini per rispetto della sua carica istituzionale e vedremo se lo seguiranno nella sua scelta i ministri della sua stessa area politica così come vedremo quale sarà ad esempio la scelta di Casini e Cesa che, nella polemica Franceschini-berlusconi, sono stati in disparte o la scelta di Bossi che nella legislatura attuale è entrato ed uscito dal Parlamento europeo ben tre volte. Nelle elezioni europee del giugno 2004, furono numerosi i leader di partito - di centro-sinistra e di centro-destra - che si candidarono o per dimettersi al momento della proclamazione dei risultati o per esercitare un mandato "a tempo", sapendo che meno di due anni dopo sarebbero tornati in Italia per consacrarsi a tempo pieno al mestiere di leader nazionale o - se le elezioni legislative fossero andate bene per il loro partito - per concorrere ad un incarico di ministro. È il caso ad esempio di D´alema, Enrico Letta, Bersani, Bertinotti, Emma Bonino, Cesa, Di Pietro e Cirino Pomicino mentre Pecoraro Scanio si candidò per dimettersi dopo le elezioni europee così come fecero Berlusconi e Fini. Meno consistente ma significativa la pattuglia di chi ha concepito il Parlamento europeo come una sala di attesa in vista delle elezioni regionali del 2005 o delle successive scadenze elettorali amministrative. Ricordiamo di questa pattuglia Del Turco, Mercedes Bresso, Adriana Poli Bortone e Marta Vincenzi. Capita talvolta che, in questo o quel paese europeo, un leader nazionale decida di impegnarsi direttamente nella campagna elettorale europea ma, sapendo che il suo posto sarà in patria e non a Strasburgo e a Bruxelles e non volendo ingannare le sue elettrici ed i suoi elettori, si fa collocare in fondo alla lista dicendo: votate il mio partito ma non votate me! Non è mai capitato tuttavia che un capo di governo abbia deciso di concorrere alle elezioni europee e le notizie che riceviamo dalle ventisei capitali europee ci indicano che così sarà anche per le elezioni di giugno. Capita talvolta che, per gli accidenti favorevoli della vita politica nazionale, un deputato europeo venga chiamato ad occupare un incarico nel governo del proprio paese e questo avvicendamento inatteso è accolto con gioia dai suoi colleghi deputati europei perché essi sanno che egli porterà al governo la cultura europea acquisita in anni di frequentazione delle aule di Straburgo e Bruxelles. Lo stesso sentimento del resto pervade i membri della Commissione quando un loro collega entra in un governo nazionale o sale al vertice del proprio paese, come avvenne molti anni fa con l´irlandese Hillary o come potrebbe avvenire in maggio con la commissaria Grybauskaité. L´impegno diretto nella campagna elettorale europea non può essere considerato di per sé un fatto negativo se i leader nazionali lo utilizzassero per chiarire o confermare la politica europea del proprio partito e le priorità che essi intendono sostenere all´interno della propria famiglia politica europea. Lo è invece se tale impegno venisse usato o per chiedere alle elettrici ed agli elettori di legittimare di nuovo con il proprio voto la politica del governo nazionale o, al contrario, per delegittimarlo attraverso le elezioni europee dopo aver perso le elezioni nazionali. Noi vorremmo sentirci dire dai leader nazionali, eventuali candidati all´ultimo posto in lista, quali sono le loro idee su quel che deve fare l´Unione in tema di immigrazione e sicurezza interna, di cambiamento climatico, di politica energetica, di innovazione e di competitività, di politica di coesione, di infrastrutture dei trasporti, di difesa dei consumatori, di protezionismo e di mercato interno, di mobilità e formazione dei giovani, di sostegno all´agricoltura di qualità. Vorremmo sapere quali sono le loro idee sulla strategia dell´Unione in materia di politica estera e se i suoi deputati sosterranno la futura adesione dei Balcani (Croazia, Macedonia, Bosnia, Montenegro, Serbia, Kosovo e Albania) e la continuazione dei negoziati con la Turchia. Vorremmo sapere da loro se essi ritengono che il Trattato di Lisbona rappresenti la soluzione politica ed istituzionale più adeguata ai problemi dell´Unione o se occorrerà definire nel corso della prossima legislatura i tempi ed i modi di un percorso costituente che ci porti al di là di Lisbona eventualmente consentendo ad un gruppo di paesi di andare avanti superando le ostilità di una minoranza. Vorremmo infine sapere se essi considerano adeguato un bilancio che dedica alle sue politiche meno dell´1% del Pil globale dell´Unione europea rinunciando a garantire in Europa beni comuni che non possono più essere garantiti a livello nazionale. Capita invece che, nelle polemiche quotidiane verso l´Europa sopratutto quando le istituzioni internazionali fanno o dicono cose che mettono in luce le aporie nazionali, si confonda l´Ocse con la Commissione europea o il Consiglio d´Europa con il Consiglio europeo o la natura ed i poteri del G20 con la natura ed i poteri del G8. "Siamo uomini o caporali ?", diceva il povero Totò Esposito al suo medico in manicomio spiegando con la saggezza dei matti che nel mondo esiste una maggioranza di uomini ed una minoranza di caporali che "di qualunque nazione essi siano hanno tutti la stessa faccia, la stessa espressione e gli stessi modi pensando tutti alla stessa maniera". Noi speriamo che non si candidino e che non vengano eletti caporali e sopratutto che, nel prossimo Parlamento europeo, sieda una grande maggioranza di uomini e di donne (se possibile in un crescente equilibrio di genere) provenienti dalla destra o dalla sinistra, ma tutti egualmente innovatori, che aiutino a superare le aporie nazionali ed a costruire la democrazia europea. Come dice la campagna del Parlamento europeo: "usa il tuo voto". Pier Virgilio Dastoli Direttore della Rappresentanza in Italia della Commissione europea .  
   
   
AUSTRIA, EFFETTI DELLA RIFORMA FISCALE  
 
Vienna, 16 aprile 2009 - Il Sottosegretario alle Finanze austriaco, Reinhold Lopatka (Partito Popolare), ha sottolineato che già dal mese di aprile la riforma fiscale approvata dal Governo (con valore retroattivo dal 1 gennaio 2009) farà sentire i propri effetti sulle tasche dei contribuenti. La riforma, riporta l´Ice, prevede un volume di sgravi fiscali per 2,3 miliardi di euro e per uno stipendio medio comporterà oneri in meno all´anno per 420 euro. Lopatka ha poi ricordato gli ulteriori 510 milioni di euro che andranno a esclusivo vantaggio delle famiglie: una famiglia con due bambini e un reddito lordo mensile di 4 mila euro potrà disporre di 2. 545,90 euro in più all´anno. .  
   
   
FABBISOGNO DEL SETTORE STATALE DEL MESE DI FEBBRAIO 2009  
 
Roma, 16 aprile 2009 - Il Ministero dell´Economia e delle Finanze comunica i dati di sintesi del conto del settore statale del mese di febbraio 2009. Fabbisogno del settore statale del mese di febbraio 2009
Milioni di euro
Formazione del fabbisogno
Entrate 35. 826
Spese 49. 885
di cui: spesa per interessi 11. 629
Fabbisogno (-) / Disponibilità (+) -14. 059
Copertura
Totale 14. 059
Titoli a breve termine 5. 750
Titoli a medio-lungo termine 3. 290
Titoli esteri 746
Altre operazioni (1) 4. 273
(1) Comprendono la raccolta postale e la variazione del conto di disponibilità. .
 
   
   
BANCHE: ABI, OLTRE 3,7 MILIARDI PER LE IMPRESE IN RUSSIA FAISSOLA: “INTERNAZIONALIZZAZIONE E SOSTEGNO ALLE IMPRESE PRIORITÀ E PERNO DELL’ATTIVITÀ DELLE BANCHE ITALIANE”  
 
Mosca, 16 aprile 2009 - Oltre 3,7 miliardi di euro per finanziare le esportazioni e gli investimenti italiani in Russia. È questo il plafond messo a disposizione dal settore bancario per le imprese che vogliono operare in questo paese che negli ultimi anni è cresciuto a ritmo sostenuto, anche grazie a un settore bancario in rapida espansione e con alti tassi di rendimento (il Roe è passato dal 17,8% nel 2003 al 22,7% nel 2007). Il dato è stato presentato il 6 aprile dal Presidente dell’Abi, Corrado Faissola, nel corso della missione economica in Russia organizzata da Abi con Confindustria e Ice al seguito del Ministro per lo Sviluppo Economico, Claudio Scajola. Si tratta della più grande missione di banche e imprese italiane mai realizzata nella Federazione Russa, oltre che la più importante per l’ampia delegazione che vi partecipa e della quale fanno parte dodici dei principali gruppi bancari italiani che rappresentano circa l’75% del settore. “L’internazionalizzazione e il sostegno alle imprese, soprattutto alle piccole e medie che rappresentano la colonna portante dell’economia del Paese – ha detto Faissola – sono il perno attorno a cui ruotano attività, impegni e progetti presenti e futuri delle banche italiane che, anche in questa difficile congiuntura internazionale, si stanno dimostrando solide e affidabili. Continuando a supportare l’economia nazionale e a svolgere il proprio ‘mestiere’ al fianco di famiglie e imprese, in Italia e sui mercati strategici. Nell’attuale scenario economico-finanziario internazionale – ha aggiunto il Presidente dell’Abi – Italia e Russia si trovano entrambe davanti a sfide che occorre affrontare con ancora maggiore determinazione rispetto al passato, per mantenersi sul sentiero dello sviluppo. La prima, condivisa oggi più che mai da tutti i Governi del mondo, è di ristabilire la fiducia nei mercati e nelle istituzioni finanziarie per avviare un nuovo ciclo di crescita che veda i nostri Paesi sempre più protagonisti”. Il plafond per le imprese in Russia Delle linee di credito messe a disposizione dalle banche italiane – oltre 3,7 miliardi di euro – il 62% è già stato utilizzato per progetti ed iniziative di business nel mercato locale, mentre il restante 38% è ancora disponibile per finanziare nuove attività imprenditoriali in quest’area. L’impegno e l’interesse delle banche italiane per le numerose opportunità di collaborazione e di investimento offerte da questo grande mercato sono testimoniati anche dai finanziamenti in essere verso la Russia che sono passati da appena 2 miliardi di dollari a fine 2005 a 25 miliardi di stock a settembre 2008. La presenza delle banche italiane - Gli imprenditori italiani che scelgono la Russia per avviare nuove attività commerciali e realizzare investimenti produttivi, oltre che sulle linee di credito, possono contare anche sul sostegno del settore bancario italiano. I due gruppi principali bancari italiani, infatti, sono presenti nella Federazione attraverso sussidiare che complessivamente disporranno entro il 2009 di una rete di 170 filiali sparse sul territorio. In particolare, Intesa Sanpaolo ha costituito nel 2003 la prima banca a capitale interamente italiano, Zao Banca Intesa, per supportare l’interscambio commerciale e gli investimenti diretti, e nel 2005 ha acquisito la prima banca nella Federazione Russa per prestiti e leasing alle piccole imprese, Kmb Bank. Unicredit, invece, è presente dal 2005 nel mercato locale con Zao Unicredit Bank, oggi la più grande banca internazionale e la decima per assets. Il gruppo, inoltre, ha costituito a Mosca una società che offre servizi per il leasing alle piccole e medi imprese russe per favorire le importazioni dall’Italia di beni strumentali. In Russia sono presenti anche sette gruppi bancari italiani con sei uffici di rappresentanza (Intesa Sanpaolo, Ubi Banca, Banca Monte dei Paschi di Siena, Mediobanca, Unicredit e Banco Popolare) e un ufficio di mandato (Banca Carige), mentre due intermediari italiani (Bnl, Cariparma e Friluadria) operano nel mercato russo attraverso le capogruppo estere (Bnp Paribas e Crédit Agricole). Cinque gruppi bancari italiani, infine, hanno stipulato accordi di collaborazione con le principali banche russe per assistere reciprocamente la clientela e agevolarne l’ingresso nei rispettivi circuiti finanziari. “Si tratta di una presenza importante che testimonia la sempre maggiore centralità della Russia nelle strategie e nelle rotte commerciali e finanziarie internazionali. E tuttavia – ha concluso Faissola - l’attività e la presenza delle nostre banche può crescere ancora, anche grazie al graduale superamento, quando il contesto macroeconomico e le esigenze di stabilità del settore lo consentiranno, degli ultimi ostacoli all’accesso e all’operatività delle banche straniere nel mercato locale”. Su questi e altri argomenti l’Abi si è confrontata con l’Associazione delle Banche Russe, l’Associazione bancaria regionale, la Banca Centrale e i principali intermediari russi, durante gli incontri istituzionali che si sono svolti dopo la fine dei lavori del Forum. La delegazione bancaria Alla missione economica in Russia partecipavano dodici tra i principali gruppi bancari che rappresentano circa l’75% del settore (Intesa Sanpaolo, Unicredit, Monte dei Paschi, Bnl-bnp Paribas, Banca Popolare di Vicenza, Banca Popolare Emilia Romagna, Banca Popolare di Sondrio, Banco Popolare, Mediobanca, Ubi Banca, Credito trevigiano-Banca di credito Cooperativo e Ubae). .  
   
   
ABI ABRUZZO: MISURE STRAORDINARIE PER LE POPOLAZIONI COLPITE DAL SISMA  
 
 L’aquila, 16 aprile 2009 - Nel quadro delle numerose iniziative che il settore bancario sta adottando in favore delle popolazioni colpite dal terremoto in Abruzzo, le banche che operano nei Comuni colpiti dal sisma si impegnano a: sospendere fino al 31 dicembre 2009 - e comunque fino alla precedente data di entrata in vigore dei provvedimenti pubblici che saranno appositamente adottati - i pagamenti rateali dei mutui e degli altri finanziamenti bancari, ivi compreso il credito al consumo; favorire la rinegoziazione delle operazioni di mutuo attraverso l´allungamento della scadenza e la conseguente rimodulazione della rata, salvo altre modalità di rinegoziazione; valutare l’andamento delle aperture di credito in essere nel pieno interesse del cliente e nella consapevolezza della straordinarietà della situazione, con particolare riferimento a rinnovi, revoche e sconfinamenti. Queste misure avranno validità immediata ed efficacia (salvo quanto sopra precisato) fino a data da stabilirsi con nuova comunicazione. Condizioni di favore per l’offerta di servizi di conto corrente Le banche si impegnano inoltre a: non applicare commissioni sui bonifici fatti da qualunque zona del Paese a titolo di donazione per l’emergenza sisma, accogliendo l’invito rivolto dall’Abi a tutte le associate; non gravare i clienti colpiti dal sisma di eventuali commissioni per operazioni di pagamento (bonifici, addebiti ecc. ) o per prelievi effettuati per cassa o a mezzo sportelli Atm; abbattere eventuali oneri legati a casi di sconfinamento determinati da pagamenti addebitati dopo il terremoto; sostituire le carte di pagamento perse dai titolari a causa del sisma senza applicare le eventuali commissioni dovute per il blocco e/o per l’emissione delle nuove carte; Queste misure avranno validità immediata ed efficacia fino a data da stabilirsi con nuova comunicazione. Continuità dei servizi bancari sul territorio Le banche si impegnano anche a: fornire pieno supporto ai clienti delle 44 filiali colpite dal sisma attraverso le filiali funzionanti; approntare nelle zone colpite dal sisma 15 container e 5 camper adibiti a sportello bancario, presso i quali la clientela potrà svolgere le operazioni essenziali; garantire la massima disponibilità di contante presso sportelli automatici e filiali, grazie alla collaborazione con le Forze dell’Ordine, la Protezione Civile e i Comuni; garantire 24 ore su 24 l’operatività del servizio interbancario “Faro” che indica in tempo reale attraverso un numero verde gratuito (800. 00. 22. 66, da telefono fisso e mobile) gli sportelli bancomat funzionanti più vicini; supportare l’Inps nelle operazioni di pagamento delle pensioni fornendo, per i pensionati clienti che non si avvalgono dell’accredito in conto corrente, il servizio di pagamento in contante presso le filiali aperte e quelle mobili. Pagamenti dovuti a terzi Le banche invitano infine i soggetti creditori che effettuano operazioni di incasso nei confronti di clienti residenti nelle aree colpite dal terremoto attraverso strumenti di pagamento bancari, come Rid, Ri. Ba. , Mav e Bollettino Bancario, a valutare con attenzione l’opportunità di sospendere l’invio delle richieste di addebito nonché a tener conto della situazione di emergenza nella gestione di eventuali inadempienze. Le banche si impegnano inoltre a cooperare con le autorità di Governo nella immediata individuazione e definizione di tutti gli strumenti idonei a favorire - attraverso la messa a disposizione di adeguati flussi di credito - un rapido avvio delle opere di ristrutturazione e ricostruzione degli edifici distrutti o danneggiati dal sisma .  
   
   
BPM: CONSOB RICHIEDE INFORMAZIONI IN MERITO AI RAPPORTI FRA L´ASSOCIAZIONE "INSIEME PER LA BIPIEMME" E L´ASSOCIAZIONE "AMICI DELLA BIPIEMME".  
 
Milano, 16 aprile 2009 - Si rende noto che la Consob ha richiesto a questa Banca, di comunicare al mercato le informazioni a propria conoscenza in merito ai rapporti fra l´Associazione "Insieme per la Bipiemme" e l´Associazione "Amici della Bipiemme". A tale proposito si precisa preliminarmente che la Banca non dispone dell´elenco degli iscritti di alcuna delle Associazioni costituite tra i propri Soci - né può accedervi - e non ha pertanto elementi per indicare eventuali rapporti di collegamento tra le stesse. In particolare si fa presente che la Banca, una volta ricevuta la suddetta richiesta da parte della Consob, ha immediatamente convocato il Consiglio di Amministrazione per la giornata odierna ed ha interessato l´Associazione "Insieme per la Bipiemme", al fine di ottenere le informazioni richieste. L´ Associazione "Insieme" ha quindi trasmesso alla Banca la lettera datata 14 aprile c. M. .  
   
   
IRIFIS: DOPO LA PRONUNCIA DI BANKITALIA ORA LA REGIONE SICILIA PUÒ AGIRE  
 
Palermo, 16 aprile 2008- ”Solamente ora la Regione Siciliana potrà intervenire sulla questione Irfis. Qualunque intromissione, antecedente la pronuncia della Banca d’Italia, sarebbe potuta apparire come un’interferenza tra due istituti privati, Unicredit da un lato e Banca Nuova dall´altro”. Lo afferma l’assessore al Bilancio e Finanze, Michele Cimino. “Il no di Bankitalia - prosegue l’assessore - era già nell´aria da un mese a questa parte. Ora la Regione potrà pensare ad utilizzare la propria partecipazione azionaria in Unicredit per acquisire le altre quote dell’Irfis nell´ottica della creazione di una banca di ambito regionale che possa divenire istituto unico di mediocredito siciliano per la gestione di tutti i fondi, che si stanno unificando in finanziaria, attualmente amministrati da Irfis , Crias e Ircac”. “Tutto ciò - conclude Cimino - previa un’analisi della possibilità di un piano industriale serio, frutto di confronto costruttivo con i sindacati e con un attento studio dei “pro” e dei “contro” in sede di giunta regionale. Inoltre, ci confronteremo con il mondo bancario locale siciliano per esplorare la possibilità di una partnership che sia occasione di sviluppo del sistema bancario regionale in chiave di reale sostegno all´economia dell´Isola, nonché di sviluppo locale e di espansione della presenza di taluni sportelli. Per tutto ciò ci avvarremo però della consulenza della Banca d´Italia”. .  
   
   
CRISI ECONOMICO FINANZIARIA: LA REGIONE VENETO SI E’ ATTIVATA PER SOSTENERE LE AZIENDE, I LAVORATORI, LE FAMIGLIE.  
 
Venezia, 16 aprile 2009 - La Regione del Veneto, a fronte della difficile congiuntura economica che sta coinvolgendo i mercati finanziari e che purtroppo ha pesanti riflessi anche sull’occupazione del nostro territorio, si è attivata individuando una serie di strumenti a favore dei lavoratori, delle famiglie e delle imprese finalizzati sia a contenere l’impatto socio economico della crisi, sia a mettere in atto delle misure che possano facilitare una pronta ripresa del comparto produttivo. “La strategia regionale - ha spiegato l’assessore all’Economia, Vendemiano Sartor, intervenendo in Consiglio regionale ieri pomeriggio per affrontare il tema della crisi - si basa sulla necessità di fronteggiare l’emergenza con strumenti straordinari senza però far venir meno gli investimenti tradizionali e il sostegno abituale a vantaggio di quei settori che possono avere un ruolo davvero determinate in termini di spinta propulsiva all’economia. In quest’ottica ci siamo impegnati nel promuovere le politiche di sostegno al reddito dei lavoratori e all’accesso al credito da parte delle imprese in difficoltà senza penalizzare o comunque senza allentare l’attenzione nei confronti della ricerca, dell’innovazione e dell’internazionalizzazione delle imprese. E per meglio operare, è stato avviato un confronto con le parti sociali per intervenire tempestivamente a sostegno dei veneti con un profondo spirito di collaborazione e con grande senso di responsabilità. ” Gli indirizzi d’azione che sono stati realizzati intendono mettere in sinergia risorse nazionali, regionali ed europee e mirano soprattutto a sostenere la ripresa produttiva, la mobilità, l’occupazione, le forme di auto impiego. La Regione del Veneto ha stanziato per rafforzare il patrimonio dei consorzi fidi 4,7 milioni di euro per il settore industriale, oltre ai 35 milioni di euro della programmazione comunitaria e oltre ai 45 milioni di euro per il fondo rotativo di finanziamenti a tasso agevolato; 2,3 milioni di euro per il settore del commercio; 11 milioni di euro per il settore dell’artigianato. “I fondi statali di incentivazione alle piccole e medie imprese - ha spiegato l’assessore - metteranno in movimento finanziamenti agevolati pari a 500 milioni di euro: si tratta di soldi veri per supportare le piccole e medie aziende che sono la dorsale del nostro sistema produttivo. Le linee strategiche per lo sviluppo industriale della nostra regione sono state inoltre finanziate con 35 milioni di euro in tre diversi bandi che si occupano essenzialmente di supportare i distretti energetici e il polo dell’idrogeno, l’edilizia sostenibile, le piattaforme per la tracciabilità e la rintracciabilità delle filiere del made in italy, la filiera agroalimentare. Le risorse stanziate invece per la ricerca sono pari a 20 milioni di euro per la creazione di imprese a elevato contenuto tecnologico; a 20 milioni di euro per i processi di trasferimento tecnologico all’interno delle aziende; a 10 milioni di euro per le imprese che fanno ricerca qualificata; a 21,2 milioni di euro per la promozione dello sviluppo economico e dell’innovazione nel sistema produttivo. ” Per l’assessore Sartor, il Veneto deve avere il coraggio di puntare sull’internazionalizzazione “facendo rete e facendo sistema senza campanilismi e senza localismi. ” “Certamente - ha concluso Vendemiano Sartor - è difficile ipotizzare previsioni. Serve però ottimismo, bisogna leggere bene i dati dell’economia regionale che raccontano che non c’è nel nostro territorio una vera e propria bolla immobiliare da cui rientrare, che i bilanci bancari sono meno gravidi che altrove di titoli tossici, che le famiglie sono meno indebitate che in altri paesi europei. Insomma, il modello veneto ha in sé gli strumenti per resistere e per uscire dal tunnel più forte di prima. ” .  
   
   
USURA E CRISI ECONOMICA, L´IMPEGNO DELLA TOSCANA PER PREVENIRE IN CAMPO IL VOLONTARIATO E UNA NUOVA LEGGE REGIONALE  
 
Firenze, 16 aprile 2009 - È un fenomeno in gran parte sommerso, difficilmente quantificabile, ma certamente nemmeno la Toscana ne è immune. E se rispetto ad altre regioni perlomeno pare non controllato dalla criminalità organizzata, il pericolo usura esiste e anzi è prevedibile che si accresca con la crisi economica che investe le famiglie e le imprese. Una minaccia rispetto alla quale il governo regionale, le forze dell´ordine e il volontariato non vogliono farsi trovare impreparati. Per questo sarà ulteriormente rafforzato l´impegno che già negli anni passati ha fatto registrare importanti risultati, a partire dall´apertura di sportelli in tutto il territorio. Sulla situazione in Toscana e sulle misure per farvi fronte si è parlato oggi a Palazzo Strozzi Sacrati, in un´iniziativa dal titolo “Crisi economica e facili illusioni: prevenire l´usura per aiutare famiglie e imprese” a cui per il governo regionale ha partecipato il vicepresidente. È stata l´occasione per illustrare i contenuti della nuova legge sull´usura che la giunta intende promuovere, nonché per fare il punto sull´attività degli sportelli del volontariato presenti in tutto il territorio regionale. In un´indagine condotta nel 2007 dal ministero dell´economia e delle finanze le province toscane sono state tutte inserite in una classe di rischio che va dal “medio-basso” al “basso”, ha spiegato il vicepresidente della Regione, ma questo non può assolutamente tranquillizzarci, anche perché sta sempre di più emergendo una diversa vittima dell´usura, che non è più solo l´imprenditore, ma anche il pensionato, il disoccupato, lo stesso lavoratore dipendente che si è indebitato, magari per una malattia in famiglia o perché con le sue retribuzioni non riesce più a far fronte a rate e a mutui. Tutte situazioni che la crisi può aggravare. Per queste ragioni stiamo lavorando a un nuovo testo per la prevenzione dell´usura e, più in genere, sull´uso consapevole del denaro. La nuova legge sull´usura. La creazione di una rete integrata di sportelli a supporto dei cittadini e delle imprese a rischio, che consolidi e sviluppi l´esperienza maturata in questi anni; lo sviluppo di iniziative di informazione ed educazione sul terreno dell´uso consapevole e responsabile del denaro; la realizzazione di attività di studio e monitoraggio di un fenomeno che, per sua stessa natura, è sommerso e visibile solo nei suoi effetti più devastanti. Sono questi gli assi portanti della nuova legge per prevenire e contrastare l´usura a cui il governo regionale sta lavorando. Una particolare attenzione sarà posta alla promozione delle varie iniziative regionali sul microcredito e comunque sull´accesso a credito per le imprese. La prevenzione. Il sostegno ai soggetti a rischio, ovvero soggetti con difficoltà finanziaria ed esclusi dal credito bancario, si attua attraverso un fondo che per il 70% va ad alimentare i cosiddetti “Confidi”, cioè consorzi o cooperative istituiti da associazioni di categoria e ordini professionali, e per il 30% a favore di fondazioni e associazioni riconosciute. In Toscana esiste la Fondazione toscana per la prevenzione dell´usura, che nei suoi primi 10 anni di attività ha erogato complessivamente 1. 178 finanziamenti assistiti dalla sua garanzia per un totale di oltre 36 milioni di euro. In tutta la regione operano 32 Centri di ascolto (che mettono a disposizione volontari con specifiche competenze professionali), cui si possono rivolgere le persone fisiche, le famiglie, i piccoli imprenditori. Sempre nell´ambito della prevenzione in questi anni la Regione ha promosso campagne di comunicazione e finanziato progetti sull´uso consapevole del denaro nell´ambito dei bandi sulla cultura della legalità. Rilevante è stato l´impegno per lo sviluppo del microcredito che ha permesso di accedere a risorse imprenditori privi di garanzie bancarie, o del prestito sociale rivolto a persone in condizione di povertà. Anche il pacchetto anticrisi varato nel dicembre 2008 prevede forme di sostegno e fondi per le imprese e le famiglie indebitate, nonché prestiti per lavoratori atipici e studenti. .  
   
   
BOLZANO: ENTRANO IN VIGORE LE LEGGI SU BILANCIO DI PREVISIONE E FINANZIARIA 2009  
 
Bolzano, 16 aprile 2009 - - Entra in vigore mercoledì 22 aprile, il giorno dopo la pubblicazione sul Bollettino ufficiale della Regione, il bilancio di previsione della Provincia per il 2009, che si attesta sui 5,424 miliardi di euro. Viene pubblicata sul Bur del 21 aprile prossimo anche la legge provinciale relativa alla Finanziaria della Provincia. "Un bilancio equilibrato, con investimenti per quasi un miliardo di euro", sottolinea l´assessore provinciale a Finanze e bilancio Barbara Repetto. Nella seduta notturna dello scorso 4 aprile il Consiglio provinciale aveva approvato il "Bilancio di previsione della Provincia autonoma di Bolzano per l’anno finanziario 2009 e bilancio triennale 2009-2011". La relativa legge provinciale numero 2 viene pubblicata sul Bollettino ufficiale della Regione n. 17 del prossimo 21 aprile per entrare in vigore il giorno successivo. Il documento contabile 2009 pareggia sui 5,424 miliardi € (nel 2008 erano 5,314 miliardi) e prevede 905 milioni € di investimenti. "Interventi che testimoniano la volontà di dare risposte ai bisogni attuali", sottolinea l’assessore Repetto. Tra le misure significative del 2009 figurano anche l´aggiornamento dei contratti collettivi del settore pubblico, un aumento di oltre 50 milioni € nel settore dell´istruzione, il programma di alloggi a favore del ceto medio, i mezzi finanziari per garantire l´assistenza alle persone non autosufficienti, gli interventi necessari nel settore della mobilità (treni, bus, risanamento delle stazioni). Sul Bur del 21 aprile viene pubblicata anche la legge provinciale n. 1 "Disposizioni per la formazione del bilancio di previsione per l´anno finanziario 2009 e per il triennio 2009-2011 (legge finanziaria 2009)". .  
   
   
PARTANO DA FIRENZE I PROGRAMMI DI COLLABORAZIONE TRA LE REGIONI TOSCANA E CALABRIA  
 
Firenze, 16 aprile 2009 - Nascono nuove opportunità per le piccole e medie imprese grazie alla collaborazione sottoscritta dai Dipartimenti delle attività produttive delle Regioni Toscana e Calabria. Il programma di attività per il 2009 è stato avviato ieri a Firenze con l’iniziativa “Toscana e Calabria unite contro il racket”, per creare una rete civica di solidarietà verso le imprese colpite dalla criminalità organizzata. L’accordo, presentato oggi in una conferenza stampa a Palazzo Vecchio dagli assessori regionali Ambrogio Brenna e Francesco Sulla alla presenza del presidente del Consiglio comunale di Firenze Eros Cruccolini (il Comune è legato da un ‘Patto della legalità’ con Locri), si sviluppa su tre progetti, con un budget che si avvicina al milione di Euro, che potrà essere rifinanziato per fasi di realizzazione. Gli assessori Sulla e Brenna, nel delineare i confini della collaborazione, hanno puntato sulle similitudini dei sistemi di impresa e sulle nuove opportunità. Si parte con la promozione dei prodotti agroalimentati, dell’artigianato e della moda attraverso l’organizzazione della seconda edizione di “Gusto di Calabria in Toscana” (dal 25 aprile al 3 maggio), evento rafforzato dalle iniziative sul tema “Toscana e Calabria, Regioni antiracket”. Si passa poi alle azioni di sostegno per l’accesso al credito delle Pmi calabresi, attraverso l’applicazione in Calabria delle ‘buone pratiche’ toscane già realizzate con il programma Smoat (Sistema Microcredito Orientato Assistito Toscano). Negli anni scorsi con Smoart sono stati fatti 450 interventi finanziari, realizzati con successo per la corretta solvibilità degli operatori economici. In questa fase così delicata per le microimprese, che hanno difficoltà ad ottenere i finanziamenti bancari, la Regione Calabria destinerà al progetto 500. 000 euro (per assicurare varie forme di garanzia al credito). L’altra collaborazione è stata avviata sul progetto “Internazionalizzazione e cooperazione mediterranea” che punta a sfruttare la liberalizzazione dei mercati del Mediterraneo, che avverrà nel 2010, per dare nuove opportunità di penetrazione alle aziende toscane e calabresi che puntano a realizzare iniziative comuni. La Regione Toscana, inoltre, ha proposto alla Calabria due ulteriori progetti sui fondi europei ‘Agire – Por’ (che necessitano ancora dell’autorizzazione del Ministero dello Sviluppo Economico) sul trasferimento di ‘buone pratiche’ nell’ambito della competitività dei sistemi produttivi e della responsabilità sociale dell’impresa. Infine, grazie all’impegno del presidente del Consiglio Comunale di Firenze Cruccolini, ha preso avvio anche lo studio preliminare per la realizzazione di un pacchetto sul “turismo consapevole” in Calabria (nelle aree della Locride e di Tropea), da offrire ai grandi tour operator toscani del turismo sociale legati ad Unicoop, ai Cral aziendali ed agli organismi della terza età delle Organizzazioni sindacali. .  
   
   
L’ASSESSORE SULLA, A FIRENZE, PROPONE SANZIONI AMMINISTRATIVE PER CHI PAGA IL “PIZZO” FIRENZE, 16 APRILE 2009  
 
Firenze,  16 aprile 2009 - Per rompere il legame tra vittima e carnefice, tra taglieggiatore mafioso ed imprenditore ricattato l’assessore alle attività produttive della Calabria, Francesco Sulla, ha proposto di inserire nelle norme regionali una sanzione amministrativa per chi paga il ‘pizzo’. Un’idea fatta propria ed approfondita ieri al convegno di Firenze “Toscana e Calabria unite contro il racket” anche dall’ex procuratore nazionale antimafia Piero Luigi Vigna, dal sostituto della procura nazionale antimafia Alberto Cisterna, dal vicepresidente della commissione parlamentare antimafia Luigi De Sena e da numerosi esponenti delle associazioni di volontariato e di amministrazioni locali che sono intervenuti per dare vita ad una ‘rete civica di solidarietà alle imprese colpite dal racket’. L’iniziativa si basa sui contenuti del “Protocollo di collaborazione” sottoscritto dal vicepresidente della Regione Toscana Federico Gelli e dal presidente della Regione Calabria Agazio Loiero nell’agosto del 2006. Questo progetto prevede una serie di azioni di sensibilizzazione ed incontro, per oltre due settimane, che uniscono la promozione della cultura della legalità con quella dei prodotti di qualità, per sostenere le imprese calabresi, in particolare quelle che hanno subito e denunciato estorsioni ed attentati mafiosi e che si oppongono pubblicamente al racket. Un fenomeno in rapida crescita, in quanto la crisi economica indebolisce le imprese ed ingrassa la criminalità organizzata. L’assessore Sulla ha spiegato che la sanzione, una volta appurato il coinvolgimento dell’azienda nella dazione alla criminalità organizzata, potrebbe portare all’esclusione da gare d’appalto, bandi di finanziamento pubblico, sospensione temporanea dei permessi dell’attività. “Non sarebbe un modo per penalizzare ulteriormente l’imprenditore colpito dal ricatto della ‘ndrangheta, ma anzi una sua tutela dall’aggressione –ha detto Sulla- per due motivi: darebbe una motivazione economica alla volontà di non pagare il ‘pizzo’ per il rischio generale di mettere in crisi l’attività e quindi giustificare il rifiuto; stimolerebbe maggiori denunce alla magistratura con l’attivazione anche dei finanziamenti a sostegno dell’impresa come in questo caso prevede la legge. Bisogna proteggere di più il territorio dalle infiltrazioni mafiose, ma anche evitare che le regole della concorrenza vengano stravolte a danno degli imprenditori onesti e coraggiosi”. .  
   
   
POTENZA, PRESENTATO PIANO STRUTTURALE PROVINCIALE  
 
Potenza, 16 aprile 2009 - Competitività e coesione sociale e territoriale. Sono questi i punti cardine del Piano Strutturale Provinciale a valenza strategica, illustrato, nel dettaglio, ieri mattina in seno alla Conferenza Provinciale delle Autonomie Locali e Funzionali. L’innovativo strumento di pianificazione, redatto dal coordinatore scientifico, prof. Maurizio Carta, coadiuvato dall’Ufficio di Piano della Provincia, si caratterizza per la volontà di integrare gli strumenti di pianificazione, programmazione, progettazione e di attrazione di investimenti a partire dalla individuazione delle “strutture” territoriali e la loro interpretazione e rappresentazione in termini di punti di forza e debolezza, gerarchie e relazioni, opportunità e sfide per individuare le componenti territoriali capaci di orientare le linee di assetto fondamentale del territorio provinciale, come evidenzia il prof. Carta nell’illustrare il piano. “Il Piano – spiega il coordinatore scientifico - individua 6 ambiti territoriali (Vulture, Alto Bradano, Marmo-platano-melandro, Potenza Metropolitano, Val D’agri, Lagonegrese) e si caratterizza per l’esplicita ottica policentrica nella quale non vi sarà più un rapporto centro-periferia, ma ogni ambito diventerà centro di una vocazione o di una specializzazione. Il piano si contraddistingue, inoltre, per la valenza sovra-locale cui è ispirato, diventando uno strumento in grado di dare indicazioni anche alle regioni limitrofe. Rappresenta, insomma, uno snodo del sistema di pianificazione del Mezzogiorno capace di intercettare risorse comunitarie per la realizzazione di grandi progetti”. Obiettivo del piano è, infatti, quello di “rendere omogeneo lo sviluppo del territorio ponendo in essere moltiplicatori di sviluppo capaci di uniformare le differenze fra comuni grandi e piccoli, attraverso il rafforzamento delle filiere produttive esistenti, la riconversione delle aree industriali, il potenziamento degli incubatori di ricerca presenti sul territorio e la valorizzazione delle risorse culturali e paesaggistiche”. Nell’aprire i lavori l’assessore all’Assetto del Territorio, Giuseppe Telesca, ha sottolineato come “l’importante strumento di pianificazione sia stato redatto nella maniera più partecipata e condivisa possibile con i sindaci del territorio e gli uffici regionali” poiché “si tratta di una pianificazione strategica che pensa in maniera concreta allo sviluppo del territorio in un’ottica strategica nazionale e internazionale”. Nel concludere i lavori il presidente della Provincia, Sabino Altobello, ha specificato che “il piano introduce elementi di regolamentazione che facilitano l’aggregazione territoriale che dovrà essere necessariamente coerente ed interessata”. “La legge – ha aggiunto Altobello - ha assegnato alle Province, compiti di coordinamento territoriale provinciale e di specificazione degli indirizzi di sviluppo e nonostante una certa corrente di pensiero miri a delegittimare il ruolo delle Province, ventilandone la soppressione, ritengo che in questi anni la Provincia di Potenza ha cercato di dimostrare di saper svolgere il suo ruolo di ente di area vasta e che lo stesso ruolo si sia rivelato concludente e prezioso, come dimostra questo strumento di pianificazione che a breve sarà approvato dal Consiglio Provinciale”. .  
   
   
SARDEGNA: SEDUTA DI GIUNTA DEL 14 APRILE 2009  
 
Cagliari, 16 Aprile 2009 - Su proposta dell’assessore dell’Agricoltura, Andrea Prato, l’Esecutivo ha dato il via libera all’allungamento della stagione di pesca del corallo e all’aumento delle autorizzazioni regionali. Su proposta dell’assessore degli Enti Locali, Gabriele Asunis, la Giunta ha approvato una transazione riguardante la gestione del compendio agricolo di Surigheddu, in territorio di Alghero; è stato poi dato il via libera al disegno di legge riguardante la ridefinizione dei confini tra i Comuni di Arborea e Terralba e San Teodoro, Budoni e Posada ai sensi della legge regionale 30 ottobre 1986, n. 58; sempre su proposta dell’assessore degli Enti Locali, l’Esecutivo ha disposto l’assegnazione in comodo dato d’uso gratuito alla Agenzia delle Entrate del quarto e quinto piano di un immobile regionale sito in via Malta a Cagliari. Su proposta dell’assessore dell’Igiene e Sanità, Antonello Liori, la giunta ha recepito un decreto del Ministero del Lavoro, della Salute e delle Politiche Sociali riguardante l’aggiornamento dei sistemi di classificazione adottati per la codifica delle informazioni cliniche contenute nella scheda di dimissione ospedaliera e per la remunerazione delle prestazioni ospedaliere, nonché la definizione delle tariffe di riferimento provvisorie per i Raggruppamenti Omogenei di Diagnosi di nuova introduzione. Su proposta dell’assessore del Turismo, Artigianato e Commercio, Sebastiano Sannitu, l’Esecutivo ha licenziato il testo di un disegno di legge che apporta modifiche alla legge regionale 5/2006, sugli orari degli esercizi commerciali: nello specifico il testo elimina il divieto assoluto di apertura degli esercizi commerciali nei giorni del 25 aprile e 1° maggio contenuto nella attuale normativa regionale, consentendo quindi alle amministrazioni comunali - come ha specificato lo stesso assessore Sannitu – la valutazione in merito alla apertura degli esercizi nelle località a forte vocazione turistica, in particolar modo nel periodo primaverile e fornendo loro uno strumento che consenta così, proprio nel periodo delle festività primaverili, di dare una idonea e più proficua immagine della Sardegna. Su proposta dell’assessore della Pubblica Istruzione, Maria Lucia Baire, la Giunta ha infine deliberato di autorizzare la spesa a favore delle iniziative di promozione dell’editoria sarda da svolgersi a Macomer (21 e 26 aprile) e Torino (14 e 18 maggio). .  
   
   
IL PRESIDENTE DELLA CALABRIA LOIERO PRESENTA LE OTTO “POLARITÀ URBANE DI RIFERIMENTO”  
 
Reggio Calabria, 16 aprile 2009 - Parterre delle grandi occasioni quello che ieri ha affollato le sale del “Comalca” di Germaneto di Catanzaro dove il Presidente della Regione Agazio Loiero ha illustrato le otto “Polarità urbane di riferimento” che sono finalizzate a costituire i nodi trainanti dello sviluppo del territorio regionale. Ad ascoltare la dettagliata presentazione del governatore gli assessori regionali Michelangelo Tripodi, Mario Maiolo, Demetrio Naccari Carlizzi, Luigi Incarnato, Silvestro Greco e Damiano Guagliardi, i sindaci delle città capoluogo di Catanzaro e Cosenza, presidenti delle Province di Catanzaro, Cosenza e Vibo Valentia ed il rappresentante di quella di Reggio, i primi cittadini delle numerose amministrazioni comunali interessate al progetto, il deputato Michele Traversa, il Responsabile dell’Uoa “Affari della Presidenza” Vincenzo Falcone e i dirigenti generali regionali Rosaria Amantea e Salvatore Orlando. Otto polarità urbane di riferimento per lo sviluppo della Calabria, una sorta di scommessa per il futuro sulla quale la Giunta regionale ha voluto puntare. “È una fase importantissima questa – ha spiegato Loiero - perché si tirano le reti di un grande lavoro compiuto in questi quattro anni di legislatura. I protagonisti di questa fase sono stati la Regione, le Province e i Comuni che hanno dato vita a un partnerariato istituzionale. Siamo davanti a strumenti istituzionali che possono procedere verso un assetto unitario del territorio ed i fondi europei devono guardare soprattutto a questo aspetto per tracciare un disegno storico di unità”. Le otto “polarità” individuate sono quelle di Reggio Calabria tra Melito e Bagnara, Cosenza-rende, tra Catanzaro e Lamezia Terme, il Vibonese, il Crotonese, il nucleo Corigliano Calabro-rossano, area vasta del comprensorio della Locride e area vasta della Piana di Gioia Tauro (ricomprendendo i Comuni degli ex Pit 19 e 20). “Gli investimenti della Regione - ha aggiunto il presidente Loiero - sono di cinquecentocinquanta milioni di euro, di cui trecentonovanta per le aree urbane e centosessanta per la mobilità delle aree urbane. A questi si dovranno aggiungere molti altri investimenti programmati per lo sviluppo del territorio”. Loiero ha ricordato anche il “Quadro territoriale regionale” che è “uno strumento di indirizzo principe che ci impegniamo ad approvare entro fine maggio, primi giorni di giugno”. Il governatore ha, poi, parlato della sicurezza del territorio che è in testa ai progetti predisposti e per la quale è stata investita una cifra enorme per tutelare il territorio. “Lo abbiamo fatto in grandissima parte da soli - ha detto Loiero - senza l’aiuto di altri. In Calabria esiste un rischio sismico sul 100% del territorio, mentre meno del 20% è tutelato”. Tra i progetti di investimento vanno ricordati quelli per i centri storici che avranno risorse per centocinquanta milioni di euro con i risultati del bando regionale che saranno resi noti a breve. Il presidente Loiero si è soffermato, infine, sugli attacchi dei giorni scorsi relativi a Reggio città metropolitana e sulle aspre critiche ricevute dal sindaco Scopelliti. “Sono stato zitto per due mesi, ora fatemi parlare pur non volendo reagire alle polemiche, perché il ruolo non me lo permette. Io lavoro - ha sostenuto Loiero - per l’unità della Calabria. Sono stato fatto oggetto di un attacco inusuale e nonostante tutto ho telefonato al sindaco di Reggio per invitarlo. Vedo che non è presente e non è presente nessuno della sua Giunta. Partiamo dalla città metropolitana. Sono soddisfatto che Reggio lo sia. Reggio è una città importante, che io amo. Il passaggio all’area metropolitana dello Stretto è un fatto, però, che suscita in me preoccupazione per l’unita´ della regione”. Loiero ha elencato, quindi, tutti i rischi che, a suo avviso, si corrono, rilevando come “l’idea che Reggio Calabria guardi a Messina è un errore strategico, perché è diversa la storia negli ultimi due secoli. Messina ha tradizioni diverse, è più popolosa, fa parte di una Regione a statuto speciale con risorse che nemmeno immaginiamo. Reggio Calabria non può staccarsi per avere un ruolo ancellare”. Il governatore ha commentato, infine, altre dichiarazioni rilasciate da Scopelliti in questi giorni. A partire dal problema idrico che affligge Reggio e dalla collaborazione che Scopelliti ha dichiarato di intrattenere con la Sorical. “Non si può - ha concluso Loiero - disconoscere l’attività in essere. La Sorical siamo noi, quindi non si possono cambiare i fatti”. . . .  
   
   
TERREMOTO: CHIODI, LE STRATEGIE PER LA RICOSTRUZIONE OGGI LA GIUNTA HA INCONTRATO I RESPONSABILI ANCE  
 
L´aquila, 16 aprile 2009 - La ricostruzione della città dell´Aquila attraverso tre fasi fondamentali. Se ne è parlato ieri in un incontro che si è tenuto nella sede della Scuola sottufficiali della Guardia di Finanza dell´Aquila con i rappresentanti nazionali e regionali dell´Ance (Associazione costruttori edili). L´associazione ha sottolineato come il ruolo dell´imprenditoria abruzzese dovrà essere strategico all´interno di procedure trasparenti ma snelle e attraverso norme che diano da subito indirizzi per la qualità delle nuove opere e per la manutenzione continua degli edifici. A tal fine si richiede anche il potenziamento degli uffici tecnici della Regione. Alla riunione erano presenti il Presidente Gianni Chiodi e gli assessori Angelo Di Paolo, Daniela Stati e Paolo Gatti oltre al sindaco dell´Aquila, Massimo Cialente. Chiodi ha detto no alla generalizzazione di responsabilità tra i costruttori locali, sostenendo tuttavia che eventuali responsabilità accertate debbano essere perseguite. "Non è possibile - ha detto Chiodi - che passi il messaggio che L´aquila sia una città di cartapesta. Si tratta, invece, di una città che ha subito un sisma violentissimo e che in gran parte ha resistito. Mi auguro che la magistratura possa svolgere al meglio il suo lavoro affinchè vengano individuate le eventuali responsabilità e confermo che la Regione Abruzzo si costituirà parte civile". Chiodi si è soffermato su tre fasi fondamentali per la ricostruzione: "Innanzitutto - ha aggiunto ? bisogna dare risposta immediata a 58 mila sfollati e avviare una fase di ricostruzione socio-economica. Dare un tetto vero a questa gente, anche se provvisorio. Pensiamo a strutture asismiche, non saranno allestiti container. Infine, la fase vera della ricostruzione. Oggi sono al lavoro oltre 150 squadre di tecnici impegnati nelle verifiche strutturali". .  
   
   
TERREMOTO: CHIODI, PROVINCIA L´AQUILA, ELEZIONI DA RINVIARE  
 
L´aquila, 16 aprile 2009 - "Ritengo che le elezioni amministrative debbano essere rinviate nella provincia dell´Aquila anche se, naturalmente, non sarò io a decidere". Lo ha precisato il presidente della Regione Abruzzo, Gianni Chiodi, parlando dell´eventualità di un rinvio della competizione elettorale che dovrebbe svolgersi il 6 e il 7 giugno. .  
   
   
TERREMOTO: OGGI CASTIGLIONE AL MSE PER POR FERS INCONTRO ANCHE PER STUDIO CANALI FINANZIAMENTO AD IMPRESE  
 
Pescara, 16 aprile 2009 - Il vice presidente della Regione ed assessore allo Sviluppo Economico, Alfredo Castiglione, sarà nel pomeriggio di giovedì 16, a Roma, presso il Dipartimento delle politiche di sviluppo del Ministero dello Sviluppo Economico, in via Sicilia, per affrontare con alcuni dirigenti della struttura le questioni legate alla programmazione del Por Fers 2007-2013. Successivamente, Castiglione sarà impegnato presso la sede centrale del Ministero dello Sviluppo Economico per un incontro con il direttore generale, Andrea Bianchi. Al centro della riunione l´approfondimento delle azioni e delle misure da mettere a punto per alleviare le pesanti conseguenze economiche provocate dal sisma e l´individuazione di tutte le possibili forme di sostegno alle imprese. .  
   
   
TERREMOTO ABRUZZO, RIAPERTA DA IERI SCUOLA AL CAMPO LOMBARDIA RIPRESE LE LEZIONI PER I RAGAZZI - REPORT SU AZIONE REGIONE  
 
Milano, 16 aprile 2009 - Sono tornati a scuola, presso i campi Lombardia allestiti in Abruzzo i bambini delle scuole dell´infanzia ed elementari e i ragazzi delle medie inferiori e superiori. Al Campo Lombardia 1, nei pressi del cinema multisala Garden a Bazzano, dalle 9. 30 fino alle 12. 00, 26 bambini (8 delle materne e 18 delle elementari) hanno ripreso le lezioni in uno spazio apposito allestito in una tenda. In cattedra insegnanti di professione cui si affiancano gli specialisti del gruppo "Psicologi per i popoli", nucleo di Milano, che supportano anche le attività gioco previste ogni pomeriggio. Al Campo Lombardia 2 (operativo nella zona del campo sportivo di Monticchio) gli studenti ieri mattina erano 30, tra alunni delle scuole medie inferiori e superiori. Le scuole accolgono sia studenti presenti al Campo Lombardia sia gli studenti dell´area circostante. "La ripresa delle attività scolastiche e didattiche - commenta il presidente Roberto Formigoni - resa possibile grazie all´impegno dei nostri tecnici e volontari impegnati nel Campo Lombardia, è un ulteriore importante segnale di ritorno alla normalità. La riconquista di una quotidianità scandita dalle ore di lezione rappresenta un grande aiuto per i bambini e ragazzi colpiti dal terremoto, così come per le loro famiglie". "La straordinaria presenza dei nostri volontari giunti in Abruzzo poche ore dopo il terremoto - sottolinea l´assessore regionale alla Protezione Civile, Prevenzione e Polizia Locale, Stefano Maullu - ha offerto da subito agli sfollati un luogo dove dormire, un pasto caldo e assistenza sanitaria. Ora l´obiettivo è aiutare i cittadini a tornare ad una vita normale. Con l´aiuto e il supporto degli psicologi, la ripresa delle lezioni per i giovani studenti è un altro contributo per dare a tutti la voglia di ricominciare". All´attività didattica per bambini e ragazzi si affiancano i gruppi di auto-aiuto, riservati agli adulti, nel corso dei quali si condivide l´esperienza di vita in comunità attivando le risorse interne per superare il momento di difficoltà del post-terremoto. Ecco la situazione degli aiuti alle popolazioni terremotate aggiornata alle 12 di ieri. Trasporti Materiale - Al Campo Lombardia è arrivato il carico di generi di prima necessità (cuscini, materassi, brande; lavatrici e asciugatrici; materiale per igiene personale, etc. ) partito ieri sera da Cassano Magnago (Va). In funzione anche il modulo igienico-sanitario con 6 servizi, partito ieri pomeriggio da Catania. Attualmente è in viaggio un carico di materiale elettrico per ulteriore fornitura e distribuzione di energia negli impianti dei campi. Derrate Alimentari - Sotto il coordinamento della Direzione Generale Agricoltura, si sta provvedendo alla fornitura continua per 90 giorni di derrate alimentari necessarie a Campo Lombardia. La Direzione Generale Agricoltura sta contattando le maggiori aziende alimentari lombarde (carne, salumi, pollame, ittica, formaggi, sughi per pasta, vino). Campo Evacuati Regione Lombardia - L´aquila Dati Campo Lombardia: Campo 1 (Bazzano - Multisala Garden) con 600 presenze complessive; Campo 2 (Monticchio - campo sportivo) con 350 presenze complessive. In totale sono presenti circa 710 ospiti e circa 240 volontari. Presso Campo 1 sono in funzione farmacia, servizio psicologi, intrattenimento bambini, servizio postale, lavanderia. Entro la giornata sarà attivato un collegamento internet fruibile dagli ospiti del campo. Entro la giornata sarà attivato un collegamento radio per comunicazioni dirette Campo Lombardia - Direzione Comando e Controllo (Di. Coma. C) del Dipartimento, gestito dall´Associazione Radioamatori Italiani. Attivita´ Sanitarie Presso Il Campo Lombardia - Proseguono le attività di assistenza sanitaria alla popolazione presente al campo, con visite ambulatoriali e ricoveri presso strutture ospedaliere. Dall´inizio dell´attività ad oggi sono stati effettuati circa 580 interventi. E´ operativo il supporto psicologico con 4 psicologi. Attivo un ambulatorio di pediatria (2 giorni/settimana, dalle 8 alle 14) Continua l´attività dell´ambulatorio di medicina generale (comprensiva di assistenza odontoiatrica). Funziona regolarmente il laboratorio analisi, anche a supporto di richieste provenienti da altri Posti Medici Avanzati (Pma) delle zone terremotate (controlli emato-chimici per patologie ordinarie e pazienti oncologici). Attivita´ Sanitarie Presso La Stazione Ferroviaria De L´aquila - Proseguono le attività di assistenza sanitaria alla popolazione presente (350 persone); dall´inizio dell´attività i pazienti assistiti presso il Pma sono stati 168. Continua l´attività dell´ambulatorio di medicina generale (4 medici di base). Funziona il servizio di supporto psicologico con 2 operatori. Rfi ha eseguito ieri la sanificazione degli scomparti che verrà ripetuta come da accordi. Altre Attivita´ - Il personale di A2a/aem specializzato nella realizzazione di impianti elettrici è tuttora al lavoro. Verifica Agibilita´ Edifici - Stanno operando 14 squadre, in località Monticchio (2 squadre), Piànola (2 squadre), S. Elia (10 squadre). Ecco la situazione degli aiuti alle popolazioni terremotate aggiornata alle 18. 00 di ieri . Derrate Alimentari - Sotto il coordinamento della Direzione Generale Agricoltura, si sta provvedendo alla fornitura continua per 90 giorni di derrate alimentari necessarie a Campo Lombardia. Dg Agricoltura sta contattando le maggiori aziende alimentari lombarde (carne, salumi, pollame, ittica; formaggi; sughi per pasta; vino). Sono stati inviati i primi 4,5 quintali di carne. Campo Evacuati Regione Lombardia - L´aquila - Dati Campo Lombardia: Campo 1 (Bazzano - Multisala Garden) con 600 presenze complessive; Campo 2 (Monticchio - campo sportivo) con 360 presenze complessive. In totale sono presenti circa 720 ospiti e circa 240 volontari. Presso Campo 1 sono in funzione farmacia, servizio psicologi, intrattenimento bambini, servizio postale, lavanderia. E´ ripresa oggi l´attività scolastica, con l´apertura delle scuole materna, elementare, media e superiore; coinvolti circa 60 studenti. Sono state attivate 2 linee Internet, 1 dedicata alla gestione del campo e dei collegamenti con Regione Lombardia e 1 fruibile dagli ospiti del campo. Il Campo Lombardia è in collegamento con il Conservatorio de L´aquila per l´organizzazione di concerti degli allievi del Conservatorio presso il campo. Attivita´ Sanitarie Presso Campo Lombardia E Stazione - Proseguono le attività di assistenza sanitaria alla popolazione presente al campo. Dall´inizio dell´attività ad oggi sono stati effettuati circa 610 interventi. Proseguono le attività di assistenza sanitaria alla popolazione presente nella stazione ferroviaria. Dall´inizio dell´attività ad oggi sono stati effettuati circa 181 interventi. E´ operativo l´ambulatorio di medicina generale in entrambe le strutture così come il supporto psicologico. E´ attivo un ambulatorio di pediatria (2 giorni/settimana, dalle 8 alle 14) e un laboratorio analisi. Altre Attivita´ - Il personale di A2a/aem specializzato nella realizzazione di impianti elettrici ha terminato gli impianti dei campi di Sassa-pagliare, Cagnano Amiterno, Marana, Tempèra/parcheggio, Fontecchio ed è impiegato nella realizzazione degli impianti elettrici dei campi di Montereale (7 campi per un totale di 250 tende). Sono impiegati 24 operatori di A2a/aem, affiancati da altri 4 operatori inviati dal Dipartimento della Protezione Civile. Su alcuni campi manca materiale, che sarà trasportato dai genieri dell´Esercito. Verifica Agibilita´ Edifici - In giornata hanno operato 14 squadre, in località Monticchio, Piànola, S. Elia. Sono rientrate 3 squadre, che hanno effettuato circa 30 verifiche di agibilità. Sono al lavoro tutte le altre squadre. .  
   
   
AIUTI AI TERREMOTATI DELL’ABRUZZO PARTONO DAL PARCO DEL POLLINO  
 
 Cosenza, 16 aprile 2009- Partono da Castrovillari, in provincia di Cosenza, gli aiuti ai terremotati dell’Abruzzo raccolti dall’associazione di Protezione civile Lipambiente tra Calabria e Basilicata. Sei furgoni carichi di 600 colli di generi alimentari – i più disparati tra cui 6 quintali di patate della Sila – e di vestiario per bambini e adulti (comprese scarpe) – tutto nuovo – precisano da Lipambiente formeranno la colonna mobile della Onlus presieduta da Cosimo Covelli che sarà accompagnata da 50 volontari. Stamani, nella sede di Castrovillari, Lipambiente ha presentato insieme con il consigliere del Parco del Pollino, Gianni De Marco, in rappresentanza del presidente Domenico Pappaterra, l’iniziativa di solidarietà che ha coinvolto solo nella provincia di Cosenza 200 volontari mentre in tutte e due le regioni del Parco sono stati impegnati 720 volontari. La raccolta degli alimenti e del vestiario, anche intimo per bambini, è avvenuta nei comuni di Castrovillari, Cosenza, Matera, Caloveto, Cropalati, Bocchigliero, Corigliano Calabro, Saracena, Montegiordano oltre che in altri centri del Pollino e in provincia di Catanzaro. “Il Parco – ha dichiarato De Marco – è vicino attraverso Lipambiente alle popolazioni colpite dal triste evento sismico non solo umanamente e per esprimere la propria solidarietà, ma anche per testimoniare l’impegno a far sì che i centri montani dei Parchi d’Abruzzo, del Gran Sasso e del Silente Velino continuino a vivere. L’aiuto che portate – ha detto De Marco ai volontari di Lipambiente – è assoluto perché così facendo si sta vicino umanamente alle popolazioni colpite dal violento terremoto, ma anche perché si invitano le popolazioni, attraverso la vostra vicinanza, a non abbandonare gli splendidi paesaggi e territori in cui vivono”. .  
   
   
TERREMOTO - UNA CABINA DI REGIA REGIONALE PER COORDINARE GLI INTERVENTI DEL "SISTEMA EMILIA-ROMAGNA" IN ABRUZZO. ERRANI: IL NOSTRO CONTRIBUTO IN STRETTO RACCORDO TRA IL LIVELLO NAZIONALE E LOCALE. INDIRIZZARE LE TANTE INIZIATIVE DI SOLIDARIETÀ SU PROGETTI EFFICACI E DI QUALITÀ.  
 
Bologna, 16 aprile 2009 - - Sarà costituita una cabina di regia regionale per coordinare e indirizzare gli interventi emiliano-romagnoli nei luoghi colpiti dal sisma in Abruzzo. La decisione è stata presa oggi a Bologna nel corso di una riunione in Regione con i rappresentanti delle Autonomie locali emiliano-romagnole, cui hanno partecipato il presidente della Regione Vasco Errani e l’assessore regionale alla protezione civile Marioluigi Bruschini. “Dopo la fase dell’emergenza più acuta, nel corso della quale le Regioni hanno dato un contributo importante e l’Emilia-romagna con le Autonomie locali ha svolto un ruolo di qualità e di alta organizzazione – ha detto il presidente Errani – si apre ora una nuova fase e per questo abbiamo deciso questo coordinamento regionale che lavorerà in stretto collegamento con il Dipartimento di Protezione civile nazionale. Vogliamo partecipare a una nuova fase di impegno in Abruzzo, in un quadro di programmazione di medio-lungo periodo, organizzando nel modo migliore il lavoro dei tanti volontari e tecnici di protezione civile, per contribuire all’assistenza alle famiglie sfollate, alle verifiche tecniche, alla messa in sicurezza e a quanto si renderà necessario, in stretta collaborazione tra il livello nazionale e il livello locale. ” “Moltissime iniziative di solidarietà e di raccolta fondi sono state aperte da Province e Comuni, oltre che da privati – ha aggiunto Errani -ci impegneremo a far si che queste risorse vengano aggregate a livello regionale e nazionale e indirizzate su progetti trasparenti, efficaci, di qualità in modo da poter rendicontare ai cittadini che con tanta generosità si sono da subito attivati. ” La cabina di regia avrà due articolazioni. Una più operativa e in grado di riunirsi anche settimanalmente, costituita da quattro rappresentanti di Anci, Upi, Uncem e Protezione civile regionale e presieduta dall’assessore Bruschini e una con funzioni politico-istituzionali allargata a tutti i Presidenti di Province, ai Sindaci dei Comuni capoluogo e con più di 50 mila abitanti e ai Presidenti di Comunità montane, che dovrà valutare, monitorare e indirizzare gli interventi del “sistema Emilia-romagna” nei prossimi mesi. Il punto della situazione - La Regione Emilia-romagna opera con funzioni di coordinamento nel cosiddetto “Com 2” , uno dei sette Centri operativi misti in cui è stata divisa l’area colpita dal sisma, insieme ad altre quattro Regioni: Liguria, Campania, Lazio e Piemonte. L’area comprende 12 Comuni. Oltre a quello di Villa Sant’angelo, ove è allestito il campo gestito dalla Protezione civile emiliano-romagnola, quelli di Acciano, Tione, Fontecchio, Fagnano alto, San Pio delle Camere, Prata d’Ansidonia, San Eusanio forconese, Fossa, San Demetrio, Barisciano, Poggio Picenze. Nel campo di Villa Sant’angelo sono operative 170 persone provenienti dall’Emilia-romagna che assistono circa 300 persone. Di questi 110 sono addetti alla gestione del campo, 60 operano invece in ambito sanitario. Tra i mezzi inviati sul posto due moduli per l’assistenza alla popolazione, ognuno dei quali con 40 tende, due moduli per la preparazione dei pasti (uno a Villa Sant’angelo per 400/600 pasti/turno e uno nel comune di Sant’eusanio per 250 pasti), diversi mezzi speciali tra cui un “Manitou” per la movimentazione di contaneir, un Posto medico avanzato. .  
   
   
TERREMOTO: PROTEZIONE CIVILE ALTOATESINA GESTISCE PER DUE MESI TENDOPOLI CON 900 PASTI AL GIORNO  
 
Bolzano, 16 aprile 2009 - La tendopoli "Sant´elia" gestita dalla Protezione civile altoatesina dopo il terremoto nell´omonima frazione de L´aquila sarà necessaria per almeno due mesi, secondo le previsioni del Dipartimento nazionale. I servizi del campo e gli interventi dei volontari altoatesini sono molto apprezzati e sempre più richiesti. Prosegue senza soste e con grande collaborazione della popolazione abruzzese l´intervento dei volontari della protezione civile altoatesina in Abruzzo: attualmente il servizio sussistenza della Croce Bianca impgnato nella tendopoli a Sant´elia distribuisce circa 900 pasti al giorno, il numero degli ospiti aumenta quotidianamente perché sempre più famiglie rientrano a l´Aquila dagli alloggi di emergenza negli alberghi della costa adriatica. Alcuni degli evacuati pernottano all’aperto in vicinanza delle proprie abitazioni e si recano nella tendopoli solo di giorno per poter usufruire degli servizi offerti. Il direttore della Ripartizione provinciale per la protezione civile Hanspeter Staffler è in contatto continuo con gli operatori altoatesini a L´aquila e registra i commenti positivi della popolazione assistita. "Servizi molto apprezzati sono l’assistenza spirituale della Croce Bianca e l’assistenza psicologica del servizio sanitario", sottolinea Staffler. In particolare nell´area di crisi vengono preparate mamme che in tal modo possono aiutare i propri figli e le persone anziane del nucleo familiare a superare o quantomeno alleviare i traumi che hanno vissuto. I volontari altoatesini sono impegnati su vari fronti: il posto medico avanzato gestito dalla Croce Rossa altoatesina riferisce di una frequenza media di 12 interventi di assistenza al giorno, i vigili del fuoco di Brunico già più volte sono stati impegnati in interventi tecnici, il Soccorso alpino del Bergrettungsdienst e del Cnsas svolgono lavori fisicamente pesanti, ad esempio nella costruzione di infrastrutture per le acque nere e del recinto intorno alla tendopoli. Il servizio d’ordine è garantito da volontari del Goer (gruppo operativo emergenza radio). Secondo informazioni del Dicomac (direzione comando e controllo) istituito dal Dipartimento Protezione Civile di Roma, la tendopoli post-terremoto di Sant´elia dovrà essere gestita per almeno due mesi. "La protezione civile della Provincia sta quindi predisponendo un ricambio del personale in Abruzzo coinvolgendo comunque in misura sempre maggiore i referenti abruzzesi nella gestione del campo", sottolinea il presidente della Provincia Luis Durnwalder. . .  
   
   
SISMA ABRUZZO: PARTONO VOLONTARI PER CAMPO SFOLLATI DI SULMONA  
 
Bari, 16 aprile 2009 – Oggi partono per il campo sfollati di Sulmona (Aq) 28 volontari coordinati dalla protezione civile regionale, provenienti da 7 associazioni di Bari, Brindisi, Taranto e Lecce. I 28 volontari si occuperanno di logistica, montaggio strutture, organizzazione e gestione delle infrastrutture del campo. La richiesta alla Protezione civile regionale è arrivata ieri su indicazione della Dicomat, struttura centrale del Dipartimento nazionale della Protezione civile che coordina gli interventi nelle zone colpite dal sisma. I volontari pugliesi garantiranno il servizio per sette giorni dandosi il cambio su turni, integrando il servizio già avviato dalla Protezione civile nazionale. Da ieri è inoltre attiva nel campo di Scoppito (Aq) la cucina da campo capace di 500 pasti/ora gestita da un’associazione di volontariato di Lecce . .  
   
   
20 MLN PER NUOVE ATTIVITA´ IMRENDITORIALI IN LOMBARDIA  
 
 Milano, 16 aprile 2009 – Da oggi giovani (18-35 anni), donne e soggetti svantaggiati che vogliono avviare nuove attività imprenditoriali, hanno uno strumento in più. Riapre infatti lo "sportello" voluto e finanziato con 20 milioni di euro da Regione Lombardia per incentivare e sviluppare azioni a sostegno della nuova imprenditorialità. Lo annuncia l´assessore all´Industria, Piccola e Media Impresa e Cooperazione, Romano La Russa, spiegando "che in un momento di grande crisi le Istituzioni l´unica cosa che non devono fare è smettere di finanziarie le imprese, in particolar modo quelle formate da giovani". Possono farne richieste nuove imprese, individuali e/o familiari e/o in forma societaria iscritte al Registro imprese, Studi associati e Società professionali e costitute da non più di 12 mesi dalla data di presentazione della domanda, che abbiano sede operativa attiva in Lombardia. Nel caso di imprese costituite in forma societaria, è necessario che i giovani, le donne ed i soggetti svantaggiati, presenti nella società, detengano almeno i 2/3 delle quote del capitale sociale delle imprese. L´investimento dovrà essere compreso fra 15. 000 e 30. 000 euro per le ditte individuali e le associazioni professionali che diventano 150. 000 per le forme societarie (società di persone e di capitali) e, in entrambi i casi, il contributo non potrà essere superiore all´80% dell´investimento ammissibile. La forma del finanziamento è a medio termine con durata compresa fra 3 e 10 anni, con un periodo di preammortamento massimo di 2 anni. Il programma d´investimento dovrà essere realizzato entro 12 mesi dalla data del provvedimento regionale di concessione dell´agevolazione. "A fianco del già ampio pacchetto anticrisi da 350 milioni di euro - conclude La Russa - abbiamo studiato provvedimenti che garantiscono quella liquidità che oggi serve alle nostre imprese per lavorare. Questo è ciò che oggi più che mai manca e che dunque noi vogliamo garantire affinché nessuno smetta di investire. Così sì, sarebbe impossibile uscire dalla crisi". Tutte le informazioni sul sito www. Regione. Lombardia. It .  
   
   
TERREMOTO: LA REGIONE UMBRIA IN ABRUZZO  
 
Perugia, 16 aprile 2009 - La Regione Umbria è impegnata nell’attività di gestione della fase di prima emergenza conseguente agli eventi sismici in Abruzzo. Lo ricorda la Direzione Ambiente, Territorio e Infrastrutture, nel cui ambito è stata istituita una struttura tecnica composta da personale della stessa e di altre Direzioni regionali. Il Dipartimento nazionale della Protezione Civile, che coordina i soccorsi, ha attribuito alla Regione Umbria l’organizzazione e la gestione dell’area di ricovero del campo di Paganica, nel comune dell’Aquila, nonché alcune funzioni nell’ambito delle attività del Centro Operativo Misto (“Com”) 5 (con decreto del Commissario delegato del 9 aprile 2009). La Regione Umbria è presente anche all’interno del “Com” 6 di Navelli, dove collabora con la Regione Marche nella direzione del Centro operativo. È presente, inoltre, un contingente di tecnici regionali impegnati nelle operazioni di verifica dell’agibilità degli edifici, a supporto delle attività del “Com” 5 di Paganica. In sintesi - informa la Direzione regionale Ambiente, Territorio e Infrastrutture - la Regione Umbria dà assistenza a circa 3mila sfollati ed eroga pasti per circa 6. 500 persone. In totale, i volontari umbri impegnati nel territorio colpito dal sisma sono 197. .  
   
   
SICUREZZA: TONDO E SEGANTI, SÍ DEI CITTADINI A LEGGE FVG  
 
Trieste, 16 aprile 2009 - per cento degli 889 intervistati (sui 1500 previsti) nel corso di un´indagine avviata a marzo da Quaeris sul tema della sicurezza in Friuli Venezia Giulia è a conoscenza dell´impegno finanziario della Regione (12 milioni) a sostegno dei progetti elaborati in proposito dai Comuni. Il 99 per cento giudica molto opportuna l´interconnessione delle sale operative e il 96,5 per cento approva gli stanziamenti regionali a favore di un miglioramento della sicurezza stradale (2 milioni) e nelle scuole superiori (2 milioni). Ancora, se il 60 per cento ritiene che a occuparsi di sicurezza debbano esser le forze dell´ordine, il 42,7 per cento fa riferimento alla polizia municipale e il 27,3 ritiene che debbano essere i Comuni a farsene carico. Infine, a conferma di come i cittadini vedono la polizia locale, il 95,4 per cento auspica un potenziamento delle sue dotazioni strumentali e il 78 per cento ne giudica insufficiente la presenza nel proprio comune. È quanto è emerso oggi a Trieste, nel corso della presentazione della ricerca alla quale hanno partecipato il presidente della Regione, Renzo Tondo, e l´assessore regionale alla Sicurezza, Federica Seganti. Ricordando che "il potenziamento del sistema della sicurezza in Regione è stato uno degli argomenti portanti della campagna elettorale che ha portato alla elezione di questa maggioranza", il presidente Tondo ha ribadito che la legge regionale sulla sicurezza è utile in particolare ai piccoli Comuni, offre supporto sia alle Forze dell´ordine locali e dello Stato, che a quanti già lavorano in questo settore e risponde alle esigenze dei cittadini, come attesta lo studio illustrato oggi dal direttore di Quaeris, Giorgio De Carlo. "È mai possibile - si è chiesto Tondo, riferendosi al dibattito politico sorto attorno ad alcuni contenuti della legge regionale sulla sicurezza - che siamo orgogliosi quando la Protezione Civile indossa la sua uniforme e parte per l´Abruzzo, così come lo siamo di quegli anziani che con la fascia al braccio aiutano i ragazzi fuori dalle scuole e del nostro volontariato, mentre invece, quando ci si organizza per garantire la sicurezza di un territorio, ciò dà origine, e a me pare decisamente fuori luogo, a un dibattito esclusivamente ideologico"? "Il sondaggio dimostra che c´è una forte attenzione dei cittadini per il tema della sicurezza" ha dichiarato a sua volta l´assessore Seganti, sottolineando l´importanza della percezione delle forze dell´ordine come persone assolutamente attive sul territorio e l´ottimo voto (stando alla ricerca è in media di 7,7 su un massimo di 10 punti) dato alla polizia locale, "che la gente considera più vicina". L´assessore ha quindi rilevato che la popolazione percepisce in maniera positiva anche gli strumenti a favore della sicurezza, quali l´aumento dell´illuminazione, la videosorveglianza, le dotazioni alla polizia locale (pistole, manette, sfollagente e spray urticante) la messa in rete delle sale operative ed i volontari per la sicurezza. "Tutte cose in divenire alla pari di altre che, se pure non costituiscono le parti principali della riforma, hanno attirato l´attenzione politica" ha indicato Seganti, notando che comunque anche i volontari per la sicurezza hanno un ottimo indice di gradimento da parte della popolazione. .  
   
   
INDUSTRIA FVG: PIÚ FACILE PER IMPRESE ACCESSO A LR 4/2005  
 
Trieste, 16 aprile 2009 - "Tutte le osservazioni formulate sono importanti ed estremamente significative, ma hanno già trovato risposta nelle norme emanate di recente dalla Regione. " Questo il commento del Vicepresidente della Giunta regionale, Luca Siriani, in merito agli esiti della recente riunione della Giunta della Federazione delle Piccole e Medie Imprese del Friuli Venezia Giulia. In particolare l´assessore alle Attività produttive manifesta la sua "personale condivisione in merito all´analisi e ai suggerimenti proposti, facendo presente nel contempo che la linea seguita dall´assessorato è stata proprio quella di predisporre le norme legislative e regolamentari per ottenere i risultati auspicati dall´Api. Nello specifico, il Decreto del presidente della Regione 24 marzo 2009, n. 80, pubblicato sul Bur del 9 aprile 2009, e in vigore dal giorno successivo, predispone le modifiche e integrazioni alla normativa di attuazione della Lr 4 marzo 2005, n. 4, che più di altre erano generalmente sentite come urgenti. Tale regolamento - continua Ciriani - persegue infatti gli obiettivi di maggiore snellezza del procedimento amministrativo, semplificazione normativa e un´agevolazione maggiore dell´accesso ai finanziamenti da parte delle Pmi. In particolare contiene la possibilità per le microimprese di presentare le domande di ammissione agli incentivi corredate dal solo schema di business plan, relativamente ai progetti con ammontare di investimento diretto da parte dell´impresa stessa non superiore a 500 mila euro. Ulteriore previsione innovativa è quella dell´abbassamento della soglia minima di contributo per le piccole imprese a 20 mila euro e per le microimprese a 10 mila euro. "Come è noto - conclude il Vicepresidente - vi sono poi ulteriori interventi, questa volta sulla disciplina legislativa del canale del Capo I della Lr 4/2005, che sono stati inseriti nel disegno di legge di norme urgenti che dovrà essere licenziato in tempi, spero brevi, dal Consiglio regionale e che con delle specifiche disposizioni renderà possibile una maggiore elasticità nel valutare gli scostamenti nei risultati ottenuti dalle imprese". .  
   
   
NUOVE MISURE ANTICRISI PER FAMIGLIE E IMPRESE PORDENONESI  
 
Pordenone, 16 aprile 2009 - La Provincia di Pordenone ha firmato un nuovo accordo con le banche Bcc San Giorgio e Meduno, Bcc Pordenonese, Nordest Banca e Banca Popolare di Cividale. L´accordo prevede una serie di agevolazioni indirizzate ai correntisti delle banche firmatarie o a chi aprirà un conto presso di esse. Naturalmente, i provvedimenti non potranno risanare situazioni finanziarie disagevoli causate dall´imperizia dei correntisti. Per I Lavoratori - Prestito D´onore - Prestiti di 500 euro ogni mese per tutto il 2009 ai lavoratori residenti in provincia di Pordenone che dal 1 gennaio 2009 hanno perso il lavoro o dipendono da aziende in ristrutturazione. Il prestito viene concesso sia a coloro che usufruiscono di ammortizzatori sociali (come cassa integrazione a zero ore, mobilità o indennità di disoccupazione), sia a coloro che non ne usufruiscono. Il prestito verrà restituito in quattro anni, con prima rata al 15 gennaio 2010, a tasso zero per il periodo di preammortamento e agevolato per il restante periodo. Nessuna commissione. Per I Pensionati - Credito Sulla Fiducia - Contributi fino a 3 mila euro ai pensionati della provincia di Pordneone con esigenze di liquidità e reddito Isee inferiore ai 30 mila euro. La somma verrà restituita dopo 12 mesi e senza alcuna commissione e senza interessi. Anticipo Pensione In C/c - I pensionati Inps con accredito bancario della pensione possono ottenere l´importo della pensione con una settimana di anticipo rispetto alla scadenza abituale. La misura è indirizzata a chi ha una pensione inferiore ai 1000 euro. L´anticipo è effettuato a tasso zero e senza commissioni. Per Le Imprese - Sospensione Dei Mutui- Le imprese vengono esentate per tutto il 2009 dal pagamento della quota capitale dei mutui. La misura vale per tutti i mutui ipotecari in regolare ammortamento e viene applicata alle imprese che al 31 gennaio 2008 avevano un fatturato massimo di 2,5 milioni di euro. Durante il periodo di sospensione, le aziende pagheranno solo gli interessi. L´agevolazione non è applicabile ai mutui che beneficiano di contributi speciali. Finanziamenti Agevolati - Finanziamenti alle piccole e medie imprese a condizioni più vantaggiose rispetto ai tassi di mercato e senza spese di istruttoria. I finanziamenti raggiungono i 50 mila euro per ogni azienda e sono indirizzati alle piccole e medie imprese di qualsiasi settore che hanno almeno una sede operativa in provincia di Pordenone. Il finanziamento viene concesso per: esigenze di liquidità (scoperto di conto corrente fino a 50 mila euro con durata 12 mesi); ristrutturazione finanziaria (mutuo chirografario fino a 50 mila euro con durata 12 mesi); investimenti strumentali (massimo 75% dell´investimento, mutuo chirografario fino a 50 mila euro con durata 36 mesi). Tasso Congafi se garantito. Informazioni Presso le filiali di Bcc San Giorgio e Meduno; Bcc Pordenonese; Nordest Banca; Banca Popolare di Cividale .  
   
   
AL VIA NUOVI CORSI DI FORMAZIONE INIZIALE PER DISOCCUPATI PROMOSSI DALLA PROVINCIA DI RAVENNA  
 
Ravenna, 16 aprile 2009 - La Provincia di Ravenna ha approvato l´attivazione di 5 corsi di formazione iniziale che verranno realizzati con il contributo del Fondo Sociale Europeo - Obiettivo 2 Competitività e occupazione 2007-2013 - Asse 2 - Occupabilità. Non sono previsti particolari competenze per l´accesso a questi corsi che sono rivolti a giovani e adulti in cerca di lavoro e permetteranno a loro di acquisire nuove competenze professionali. I percorsi formativi prevedono una durata di 250/300 ore svolte in orari diurni, inizieranno verso la metà di aprile e termineranno alla fine di giugno, per consentire ai partecipanti di trarre vantaggio dalle opportunità offerte dal mercato del lavoro stagionale. Centro per l´Impiego di Ravenna Via Teodorico 21 - 48122 Ravenna Tel. 0544 608001 Fax 0544 456400 c. Impiego. Ravenna@mail. Provincia. Ra. It .  
   
   
SONO 19 I PROGETTI REALIZZATI CON IL PROGRAMMA COMUNITARIO ´EQUAL´  
 
Roma, 16 aprile 2009 - Sono 19 i progetti realizzati nel Lazio, tra il 2005 e il 2008, grazie all’iniziativa comunitaria ‘Equal’, per un totale di 3. 257 soggetti coinvolti. E’ quanto emerge dal Rapporto finale di valutazione della sperimentazione ‘Ic Equal fase Ii nella regione Lazio’, diffuso ieri nel corso del convegno ‘Le indicazioni dell´esperienza Equal per il futuro dell´azione regionale’. All´evento hanno partecipato tra gli altri, Peter Stub Jorgensen direttore nella direzione Generale Occupazione, Affari Sociali e Pari Opportunità della Commissione europea, l’assessore regionale al Lavoro, Pari Opportunità e Politiche Giovanili Alessandra Tibaldi e Lea Battistoni, direttore generale Lavoro, Pari Opportunità, Politiche Giovanili della regione Lazio. “La crisi che sta attraversando anche la nostra regione - ha detto l’assessore Tibaldi - orienterà anche la nostra programmazione economica per il futuro ‘Equal’, cercando quindi di fornire risposte adeguate. La regione ha accolto il grande valore innovativo del programma comunitario e, in particolare, ha sostenuto e promosso quei progetti che hanno valorizzato la potenzialità del territorio e che hanno contribuito con azioni di sperimentazione a contrastare lo svantaggio e la discriminazione sociale”. Tenendo presente l’esperienza pregressa e l’attuale scenario del mercato del lavoro del Lazio, “la regione - ha ricordato Tibaldi - ha promosso un programma di intervento per il 2009 costruito su misure dirette a mantenere i livelli occupazionali e a ridurre l’impatto dei processi di espulsione, ad incrementare l’occupazione, lo sviluppo di aree e filiere produttive, senza dimenticare la creazione di nuovi posti di lavoro e la loro qualificazione e stabilizzazione”. “A livello nazionale - ha spiegato il direttore Lea Battistoni - i risultati conseguiti con il progetto ‘Equal’ ci sono sicuramente stati. Forse da una cifra così grande di miliardi spesi, capitalizzare un po’ di più non sarebbe stato male”. Ma per Lea Battistoni i risultati oltre che essere raggiunti meritano anche di essere diffusi. “A livello comunitario - ha rimarcato - i risultati raggiunti dai progetti, tipo ‘Equal’, che creano reti trasnazionali non si sono mai visti o meglio sono sono mai stati pubblicizzati. Allo scadere del programma, infatti, queste reti che faticosamente si sono messe in attività e che possono diventare una risorsa a livello locale, non hanno più sostegni, nè accompagnamenti. Secondo me un´analisi del valore delle esperienze internazionali andrebbe fatta”. “Quello che è stato realizzato nel Lazio - ha spiegato il coordinatore regionale dell’assistenza tecnica ‘Equal’, Alberto Vergani - può essere connotato come un laboratorio di sperimentazione che però deve diventare una presenza sistematica, valorizzando il riferimento dei progetti al tema del lavoro e agganciando gli esiti all’avvio dell’attuazione del nuovo ciclo di programmazione 2007-2013”. “Un’azione territoriale efficace di inclusione sociale - ha continuato - deve puntare all’azione congiunta di tutti gli attori, al ruolo attivo delle istituzioni dei cittadini e dei lavoratori, al protagonismo consapevole e responsabile delle imprese sul territorio. Senza dimenticare l’apertura e la disponibilità all’apprendimento di tutti gli attori in gioco”. .  
   
   
DONNE SPEZZINO SILENZIO SU INFIBULAZIONE  
 
Trieste, 16 aprile 2009 - Prima il benvenuto anche in friulano e sloveno, poi la richiesta di commemorare con un minuto di silenzio le vittime del sisma d´Abruzzo. Solo a quel punto Santa Zannier, presidente della Crpo, la Commissione regionale pari opportunità donna/uomo, ha dato il via all´assemblea annuale delle associazioni e dei movimenti composti esclusivamente da donne e che hanno sede in Friuli Venezia Giulia. Alla presidente il compito di illustrare il programma della Commissione per il 2009, tra cui spicca il progetto inerente la violenza contro le donne (in Italia, negli ultimi 12 mesi - ha detto la Zannier - un milione di loro ha subito violenza). Introducendo i lavori, anche il presidente del Consiglio, Edouard Ballaman, ha menzionato la violenza sulle donne quale crimine odioso, spesso consumato tra le mura domestiche e forse anche per questo non punito nella giusta misura. Nel nostro Paese - ha rimarcato il presidente - non sempre c´è la certezza della pena. Non sono a favore di una giustizia sommaria, ma non accetto che a un violentatore, a uno stupratore, dopo solo 48 ore dall´aver commesso questo ignobile crimine siano concessi gli arresti domiciliari. Le soluzioni non sono facili, ma quando si è di fronte al ripetersi di questi eventi vorrei si facesse una discussione seria sulla castrazione chimica. Altro spunto duro e a tutela delle donne su cui riflettere, Ballaman lo ha indirizzato alle islamiche costrette a subire l´infibulazione, la poligamia e la repressione maschile anche quando si trovano in Italia. Sono situazioni che la nostra società non può tollerare - ha detto il presidente - neanche in nome di una religione. Si tratta di persone che non accettano la nostra Costituzione e dunque noi non possiamo accettare questi loro comportamenti solo perché giustificati dietro usanze o culture differenti dalle nostre. Mi aspetto che l´assordante silenzio avuto sinora anche dall´associazionismo femminile muti il suo atteggiamento. A seguire, hanno preso il via gli interventi delle rappresentanti della associazioni e della vicepresidente del Consiglio regionale, Annamaria Menosso, che ha affrontato il tema della difficile conciliazione tra politica e famiglia. Non è facile essere tra le elette e portare avanti gli impegni politici con quelli familiari - ha ammesso - ma è necessario che la presenza femminile sia più numerosa. Non presente per motivi di salute, l´assessore alle Pari opportunità, Alessia Rosolen, ha comunque inviato un saluto all´assemblea con il quale ha sostenuto che il lavoro è il luogo dove conciliare le pari opportunità e ha fatto presenti i contributi già concessi dalla Giunta Tondo per i progetti volti proprio a questa conciliazione. .  
   
   
RIMINI: LA PROVINCIA PARLA DI DONNE A...365 GRADI PRESENTAZIONE DEI DAI DELL´OSSERVATORIO DI GENERE  
 
Rimini, 16 aprile 2009 - Venerdì 17 aprile alle ore ore 15. 30, presso la Provincia di Rimini, Sala del Buonarrivo - corso d’Augusto 231 saranno presentati idell´Osservatorio di genere Saranno presenti oltre ai relatori del Report, il Presidente della Commissione “Politiche della salute Regione Emilia Romagna dott. Roberto Piva e la vicepresidente della Regione Emilia Romagna dott. Ssa Maria Giuseppina Muzzarelli L’osservatorio di genere si occupa della raccolta e dell’organizzazione di informazioni e dati relativi alle condizioni di vita di uomini e donne. Obiettivi principali dell’Osservatorio sono la diffusione della conoscenza delle pari opportunità in Provincia di Rimini, anche attraverso il confronto con la realtà nazionale ed europea, e il supporto alla progettazione di politiche efficaci e sostenibili. L’edizione del 2009 contiene aggiornamenti ricavati dalle banche dati in uso presso l’Ufficio statistica della Provincia: - quota femminile della popolazione in ambito demografico, mercato del lavoro, imprenditoria. - analisi sui ricoveri ospedalieri per traumi (con particolare riferimento agli incidenti domestici nel territorio provinciale che potrebbe essere la base per una stima di una parte dei casi di violenza sulle donne). Quest’anno inoltre l’Osservatorio è implementato con una ulteriore indagine di settore di tipo qualitativo, seguendo la metodologia dei focus-group. Attraverso questi strumenti si intende realizzare una lettura dei bisogni, dei servizi e delle politiche del territorio relativamente alla violenza alle donne, per approfondire la conoscenza grazie all’esperienza diretta degli operatori che lavorano nei servizi stessi. I materiali osservati derivati dai focus e dai questionari inviati ai servizi, saranno analizzati e comparati con i dati quantitativi generali. L’osservatorio potrà produrre un resoconto più dettagliato della semplice lettura di indicativi statistici generali, pur tenendo presenti i limiti dell’uso di alcuni indicatori qualitativi. .  
   
   
PUGLIA: GENTILE PRESENTA PROVVEDIMENTI PER FAMIGLIE NUMEROSE  
 
Bari, 16 aprile 2009 - In Puglia le famiglie numerose, pur se in numero ridotto rispetto a qualche decennio fa, sono ancora una realtà importante. Infatti i nuclei con quattro figli e più sono circa 22 mila, il 2% di tutte le famiglie. I nuclei familiari con quattro e più figli tutti minori sono poco più di 5 mila (lo 0,5% di tutte le famiglie); di questi ultimi 232 sono monogenitoriali (per la maggior parte con genitore la sola madre). Sono questi i dati da cui la Regione Puglia è partita per approntare il programma regionale di interventi per le famiglie numerose, per la sperimentazione di iniziative di abbattimento dei costi e delle tariffe per la fornitura di beni e la fruizione di servizi, nonché di agevolazioni e riduzioni di particolari imposte e tasse locali per le famiglie numerose con 4 e più figli. Il programma prevede una serie di sperimentazioni, alcune gestite dai comuni associati in ambiti territoriali, attraverso l’adozione di programmi locali di intervento per le famiglie numerose, altre gestite direttamente dall’assessorato alla solidarietà sociale, finalizzate a sviluppare intese con soggetti ed enti fornitori di servizi su scala regionale. “L’obiettivo in tutti i casi è comunque quello di contribuire al sostegno delle famiglie pugliesi maggiormente esposte ai rischi e alle difficoltà legate alla particolare crisi economica e finanziaria in corso” spiega l’assessore regionale alla solidarietà sociale Elena Gentile. “Ma non è solo uno strumento di sostegno economico – continua la Gentile - . Al tempo stesso si intende promuovere e sostenere lo sviluppo della qualità e l’innovazione negli interventi a livello locale, che vedano le famiglie soggetto protagonista delle politiche sociali”. L’articolato programma prevede, infatti due direttrici di intervento: a) iniziative a carattere locale, gestite dai Comuni associati in Ambiti territoriali, così come indicati dalla legge regionale 19/2006, attraverso l’adozione di Programmi locali di intervento a favore delle famiglie numerose; b) iniziative a carattere regionale, gestite direttamente dall’Assessorato alla Solidarietà - Settore Sistema Integrato di Interventi e Servizi Sociali, finalizzate a sviluppare intese con soggetti ed enti fornitori di servizi su scala regionale, anche attraverso lo sviluppo di iniziative di comunicazione e sviluppo della qualità dei servizi. I Programmi locali di Intervento Nella prima linea di intervento, i Comuni pugliesi saranno tenuti, entro e non oltre 60 giorni dalla pubblicazione sul bollettino ufficiale della proposta appena approvata, a sviluppare un programma locale di interventi. Tra le iniziative dei programmi locali, potrebbero prevedersi, ad esempio, riduzioni di tariffe o rette di competenza comunale, agevolazioni o riduzioni delle imposte e dei tributi comunali, agevolazioni per l’uso dei trasporti pubblici, riduzioni per servizi culturali e ricreativi in favore di ragazzi, sconti presso attività commerciali. Disponibili per questa prima misura 5 milioni e mezzo di euro di cui oltre un milione sarà destinato a quegli ambiti che decideranno di cofinanziare le iniziative con fondi propri. Potranno essere ammessi ai benefici previsti dai Programmi locali solo i nuclei familiari che attestino una situazione economica il cui Isee (riferito all’ultima dichiarazione dei redditi disponibile) non sia superiore ai 20. 000,00 euro. Il Marchio Famiglie al Futuro Per l’iniziativa messa in cantiere dalla Regione, si prevede invece la realizzazione del marchio “Famiglie al futuro” con attività di sensibilizzazione delle organizzazioni sociali, commerciali culturali e turistiche, bancarie al fine di promuovere un elenco delle attività che adotteranno il catalogo dei benefici per le famiglie numerose e si doteranno del marchio. Il Marchio “Famiglie al futuro di Puglia”, si propone quale riconoscimento, attestato e certificato, per gli enti ed i soggetti, pubblici e privati, che si impegnano a realizzare politiche, interventi ed iniziative di sostegno alle famiglie, con particolare riferimento alle famiglie numerose, nell’ottica del principio della Responsabilità Sociale di Impresa. Gli enti ed i soggetti che sono coinvolti nel progetto “Marchio Famiglie al futuro di Puglia” sono: a) gli Enti, gli Istituti e gli altri Soggetti del Sistema Bancario e Finanziario Regionale; b) i Soggetti del Sistema Produttivo e Distributivo Regionale; c) le Organizzazioni Sindacali, nella loro rappresentanza regionale; d) le Imprese Pugliesi del Terzo Settore; e) gli ordini professionali. La procedura prevede la pubblicazione di un Avviso Pubblico per l’acquisizione di Manifestazioni di Interesse da parte degli enti e dei soggetti pubblici e privati con i quali verrà successivamente avviata una specifica iniziativa di concertazione tesa alla definizione degli interventi specifici a sostegno delle famiglie. Il programma regionale si articola in fasi che prevedono: • la realizzazione di un concorso di idee destinato ai Licei, Istituti e Accademie d’Arte pugliesi per la realizzazione del marchio; • la realizzazione di iniziative di sensibilizzazione degli attori e delle organizzazioni sociali, commerciali, culturali e turistiche, produttive, bancarie, finanziarie, agro-alimentari, ecc. ; • la pubblicazione dell’Avviso di Manifestazione di Interesse per la raccolta di adesioni, funzionale all’individuazione dell’elenco degli enti e dei soggetti ammessi all’iniziativa e del catalogo dei benefici destinati alle famiglie numerose; • la definizione del regolamento per l’assegnazione del Marchio Famiglie al futuro di Puglia, destinato ai soggetti pubblici o privati che dichiarano di essere in possesso dei requisiti richiesti; • la realizzazione di attività di promozione e diffusione dell’iniziativa sul territorio regionale. Agli Enti e Soggetti che aderiranno all’iniziativa sarà consentito di esporre il Marchio “Famiglie al Futuro di Puglia” e le loro attività saranno oggetto dell’apposita campagna di comunicazione che la Regione Puglia avvierà per il sostegno dell’iniziativa. Gli interventi previsti dal programma, come già espressamente previsto nella legge regionale sui servizi sociali, non si configurano come intervento monetario autonomo rispetto alla organizzazione della rete dei servizi ed in particolare dei servizi domiciliari e a carattere comunitario per l’infanzia, proprio in relazione all’obiettivo di non “monetizzare i diritti civili e sociali” delle famiglie con bambini, ma di integrare la rete dei servizi, nella quale la stessa famiglia svolge un ruolo attivo, con un intervento che può anche essere di tipo economico, ma che sia finalizzato al perseguimento della sostenibilità economica del carico di cura, aspetto quest’ultimo che riveste un ruolo decisivo rispetto alla graduale ma continua diminuzione del tasso di natalità in Puglia che i dati recenti mettono sempre più in evidenza. Anche il Programma Regionale di Interventi per le Famiglie numerose è il frutto di un percorso di ascolto e partecipazione in particolar modo della Consulta delle Associazioni Familiari, istituita ai sensi dell’art. 26 della legge regionale sui servizi sociali per esprimere pareri e formula proposte in ordine alla predisposizione degli atti di programmazione regionale che riguardano la politica per la famiglia e composta da rappresentanti di Anci e Upi Puiglia, del Forum regionale delle associazioni familiari – con la presenza qualificata dell’Associazione pugliese delle famiglie numerose - del volontariato e della cooperazione sociale, delle pari opportunità, dei sindacati. Il protocollo di intesa con le associazioni di categoria, i sindacati, gli ordini professionali Ai tradizionali soggetti coinvolti nella elaborazione e attuazione delle politiche sociali, l’Assessorato alla Solidarietà ha voluto affiancare anche il sistema produttivo, imprenditoriale, delle professioni e dei consumatori: attraverso uno specifico Protocollo di Intesa, infatti, verrà istituito un Tavolo di Lavoro permanente per la programmazione, l’attuazione ed il monitoraggio di politiche a sostegno delle famiglie di Puglia che operi in particolare nella direzione di sperimentare iniziative di abbattimento dei costi e delle tariffe di beni e servizi, per la sperimentazione del Marchio Famiglie al Futuro, attraverso la redazione di un apposito Manuale che specifichi le modalità di attribuzione del marchio e i benefici ad esso connessi nell’ambito delle politiche di investimento promosse dalla Regione Puglia. Inoltre, i firmatari del Protocollo hanno ritenuto di individuare ulteriori priorità di intervento, nella convinzione della essenzialità, specie nell’attuale congiuntura socio-economica, di ripensare l’impostazione delle politiche sociali, nella direazione di una forte valorizzazione della sussidiarietà attiva e partecipata, ovvero sulla partecipazione attiva di tutti i soggetti dello sviluppo locale: • sostegno alla genitorialità, • promozione degli strumenti di conciliazione tra la vita professionale e le responsabilità familiari, • concorso allo sviluppo della rete dei servizi sociali sul territorio, con specifico riferimento ai servizi per la prima infanzia e per la non autosufficienza, • sviluppo di politiche specifiche per il contrasto alla povertà .