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Notiziario Marketpress di Lunedì 08 Febbraio 2010
PARLAMENTO EUROPEO; SESSIONE DELL´8-11 FEBBRAIO: VOTO DEL PARLAMENTO EUROPEO SULLA NUOVA COMMISSIONE  
 
 Strasburgo, 8 febbraio 2010 – Di seguito i Punti forti Della Sessione plenaria: Voto del Parlamento europeo sulla nuova Commissione - I deputati esprimeranno il loro voto sulla nuova Commissione europea, nel pomeriggio di martedì. Possono eleggere o respingere il nuovo collegio dei commissari che dovrebbe essere in carica per i prossimi cinque anni. I deputati voteranno inoltre una risoluzione su un nuovo accordo di cooperazione tra le due istituzioni, nonché sulle risoluzioni presentate dai gruppi politici sulla Commissione. Paesi candidati all´Ue: continuare sulla strada delle riforme - Il Parlamento dovrebbe dare un giudizio generalmente positivo sugli sforzi compiuti durante il 2009 dalla Croazia e dall´ex Repubblica iugoslava di Macedonia per diventare paesi membri dell´Ue. L´aula dovrebbe anche sottolineare i limitati progressi della Turchia sulla strada delle riforme per rispettare i cosiddetti "criteri di Copenhagen", preliminari all´adesione all´Ue. Questioni come lo Stato di diritto, la libertà d´espressione, le buone relazioni con i paesi limitrofi, il rispetto delle minoranze etniche e la lotta contro la corruzione ed il crimine organizzato devono ancora essere affrontate dalla Croazia, dall´ex Repubblica iugoslava di Macedonia e dalla Turchia, secondo quanto affermato nelle proposte di risoluzione. Swift: il Parlamento si pronuncerà sull´accordo provvisorio - I deputati europei hanno l´ultima parola sull´accordo provvisorio, della durata di nove mesi e firmato dagli Stati Uniti e dai ministri dei 27 Stati membri, sul trasferimento dei dati bancari verso gli Usa per la lotta contro il terrorismo. Un voto contrario del Pe priverebbe l´accordo raggiunto di ogni effetto giuridico. La commissione per le libertà civili ha adottato giovedì scorso una raccomandazione per la plenaria che suggerisce un voto contrario. Dibattito sull´uso dei "body scanner" per la sicurezza negli aeroporti - I deputati discuteranno con il Consiglio e la Commissione il possibile uso dei "body scanner" negli aeroporti, a seguito del fallito attentato dello scorso dicembre sul volo diretto a Detroit. La Commissione europea pubblicherà nelle prossime settimane una relazione per la valutazione dell´impatto di tali apparecchiature. Guantanamo: dibattito sul trasferimento dei detenuti - In seguito alla mancata chiusura della prigione di Guantanamo, prevista originariamente il 22 gennaio dall´amministrazione americana, i deputati discuteranno col Consiglio e la Commissione possibili forme di cooperazione con il governo Usa sul trasferimento dei detenuti. Risoluzioni su Haiti, Iran e Yemen - Il Parlamento europeo, a seguito della discussione svoltasi nel corso della sessione plenaria di gennaio a Strasburgo, approverà mercoledì tre risoluzioni sulla situazione a Haiti, in Iran e in Yemen. Le comunità emarginate potrebbero usufruire dei fondi regionali Ue per l´edilizia abitativa - In base al regolamento che sarà votato dall´Aula mercoledì, le comunità più povere potrebbero ottenere, in tutti gli Stati membri, i finanziamenti regionali dell´Unione europea per la ristrutturazione o la sostituzione delle loro case. Relazione annuale sull´uguaglianza di genere: l´Europa combatta la violenza domestica e assicuri il diritto al congedo di paternità - La crisi economica e sociale ha conseguenze specifiche per le donne, sia sul mercato del lavoro, sia sulla loro vita personale. Il mainstreaming di genere dovrebbe essere parte integrante di ogni politica, sostengono i deputati, in modo da migliorare la condizione femminile in tutta Europa. Il Parlamento discuterà e voterà la relazione annuale sull´uguaglianza fra donne e uomini nell´Ue per il 2009. Prevenzione nel settore sanitario delle infezioni a seguito di ferite provocate da aghi - Il Parlamento voterà un accordo stipulato tra i partner sociali europei e la Commissione europea per prevenire le infezioni trasmissibili per via ematica a seguito di ferite provocate da aghi nel settore ospedaliero, uno dei rischi più gravi e preoccupanti per la salute dei lavoratori in Europa. .  
   
   
UE: ALLARGAMENTO, COSA NE PENSATE VOI?  
 
Bruxelles, 8 febbraio 2010 - "La Sirenetta è il simbolo dei paesi candidati che vorrebbero entrare in Europa. Lei faceva tutto il possibile per trasformare la sua coda di pesce in gambe umane, ma non dipendeva solo da lei. Sono i cittadini europei che decidono se ´le Sirenette´ sono pronte a entrare a far parte dell´Ue. " Che cosa c´entra la Sirenetta con l´allargamento?! L´accostamento non è così assurdo come pare: il 27 gennaio la commissione Affari esteri del Parlamento ha votato tre risoluzioni, una per ogni Paese candidato all´adesione, sui progressi fatti da questi ultimi nel 2009: Turchia, ex-Repubblica Iugoslava di Macedonia e Croazia. Qualche giorno dopo abbiamo chiesto ai fan del Parlamento su Facebook la loro opinione su eventuali prossimi allargamenti dell´Ue, usando una foto della statua della famosa Sirenetta di Copenhagen, a simboleggiare i "criteri di Copenhagen", che sanciscono il livello di preparazione di ogni paese che vuole aderire all´Ue. Fra gli oltre 200 commenti, quello di Vicktoriya ha usato la metafora della Sirenetta. Ecco un breve resoconto dell´opinione del Parlamento sui progressi dei tre Paesi, e poi una selezione dei vostri commenti su Facebook. Le "tre sirenette": l´opinione dei parlamentari. La plenaria del Parlamento discuterà le relazioni sui tre Paesi candidati mercoledì 10 febbraio, e le voterà giovedì. Ecco, in pillole, cosa ne pensano i deputati che hanno scritto i rapporti. Croazia, possibile chiudere nel 2010. "L´ostacolo principale all´adesione della Croazia è la riforma della giustizia e la lotta alla corruzione. Ma se il Paese fa gli sforzi necessari, i negoziati si potranno chiudere entro il 2010", afferma Hannes Swoboda, il deputato austriaco (S&d) che segue il dossier su Zagabria. E aggiunge: "Devono mostrare buona volontà aiutando il Tribunale penale per la ex-Yugoslavia a trovare i documenti del 1995 richiesti". Fyrom, un futuro non troppo lontano. I negoziati potrebbero iniziare "presto", secondo la risoluzione della commissione Affari esteri. Il relatore - lo sloveno Zoran Thaler (S&d) - ritiene che il più grande problema per Fyrom è la "mancanza di responsabilità a livello regionale, il non capire quanto siano importanti i rapporti con i Paesi vicini". L´allusione è chiara: la battaglia con la Grecia per il nome (Macedonia) è ancora in corso. E l´Ue si offre come mediatrice per tentare di risolvere l´annosa questione. Turchia, progressi a rilento. Gli sforzi devono aumentare, dice la commissione Affari esteri. Punti deboli: le leggi su libertà di espressione, non discriminazione, diritti delle donne, contro la tortura e la corruzione esistono. Ma non sempre sono applicate. Anche su Cipro la Turchia dovrebbe collaborare di più e con "soluzioni concrete". Ma la relatrice Ria Oomen-ruijten, olandese. Del Ppe, non vuole scoraggiare Ankara: "Il Governo deve riprendere al più presto il lavoro sulla riforma della Costituzione, per mettere i diritti umani e le libertà fondamentali al centro dello Stato e della società". Importante il "coinvolgimento di tutti partiti politici, della società civile e di tutte le minoranze". E la vostra. 211 commenti, e il dibattito non è ancora finito. Da martedì la discussione su Facebook è vibrante, e ovviamente le vostre opinioni coprono tutto lo spettro del possibile: da "non siamo già abbastanza grandi?!" a "sono tutti benvenuti". Passando per "è troppo presto". La gran parte di voi sembra essere d´accordo con eventuali futuri allargamenti, ma con i giusti paletti. Nella speranza che "l´Europa non chiuda le frontiere, ma si apra alla cooperazione fra i popoli". Restando però con i piedi per terra: "rimane moltissimo da fare, e dobbiamo lavorare per realizzare l´idea di Erasmo, non quella di Machiavelli". E noi, siamo pronti? Futuri allargamenti sono un test per i Paesi candidati, ma anche per l´Europa. Siamo sicuri di essere pronti ad accogliere nuovi vicini? "Finché la gente non capisce che l´Europa è il futuro, e l´Europa stessa non capisce cosa vuole essere - un´entità federale democratica o un´unione economica dominata dalle elite? - è troppo presto per iniziare nuovi progetti di allargamento", secondo Martin. "Non è il momento giusto", dice Thomas, perché "la crisi rende le persone più resistenti ai cambiamenti, e molti potrebbero vedere l´allargamento come una minaccia". L´importanza di valori comuni Diversi contributi vertono sull´importanza dei valori europei, che dovrebbero essere "la base di qualsiasi allargamento". "Tutti gli europei che condividono il valore della libertà e dei diritti umani, indipendentemente dai gruppi etnici, sono benvenuti. Questo vuol dire che non c´è spazio per razzismo, sessismo, omofobia in Europa". Allargamento a velocità ridotta. Allargamento sì, ma non c´è fretta: questa è l´opinione di molti. "Ci vorrà tempo", dice Geoff, mentre Sylvie pensa che "bisogna prendere tempo per trovare il giusto equilibrio - culturale, politico, finanziario - per un allargamento felice". "L´ue è una bellissima creatura. Non distruggiamola prendendo delle scorciatoie", è l´appello di Pierre-antoine. Ma dove finisce l´Europa? Su questo punto pareri discordi. Da chi sogna un´Europa senza frontiere a chi chiede di definire i confini dell´Unione. Da chi ha "paura di una nuova cortina di ferro" e vuole un´Europa che includa "i Balcani, l´Islanda, la Norvegia, Cipro nord, la Turchia, l´Ucraina, la Moldavia, il Caucaso e perfino la Russia" e chi critica la politica di vicinato dell´Ue che "mette nello stesso paniere l´Ucraina e l´Algeria". Morale? Non ci sono risposte giuste, ma il Parlamento è contento di sapere la vostra! E voi potete seguire il dibattito sull´allargamento in diretta dalla plenaria di Strasburgo dalle 9. 00 alle 12. 00 di mercoledì 10 febbraio. .  
   
   
UE: NUOVE COMPETENZE PER NUOVI POSTI DI LAVORO  
 
 Bruxelles, 8 febbraio 2010 - Occorre intervenire subito per ovviare alle carenze di competenze riscontrabili in Europa e dare ai cittadini europei una migliore opportunità di affermarsi sul mercato del lavoro in futuro, così sta scritto in una relazione di esperti indipendenti pubblicata in data odierna dalla Commissione europea. La relazione – "Nuove competenze per nuovi posti di lavoro: intervenire subito" – ribadisce la necessità di dare alle persone i giusti incentivi per migliorare le loro competenze, correlare meglio l´istruzione, la formazione e il lavoro, sviluppare la giusta miscela di competenze e meglio prepararsi alle competenze che saranno necessarie in futuro. La relazione odierna è uno degli importanti elementi dell´agenda della Commissione europea "Nuove competenze per nuovi posti di lavoro" e viene presentata in data odierna in occasione di una conferenza ad alto livello che si tiene a Bruxelles. Vladimír Špidla, Commissario responsabile per l´occupazione, ha affermato: "Migliorare le competenze delle persone ci aiuterà a uscire dalla crisi nel breve termine e a prepararci a uno sviluppo economico sostenibile in futuro". Maroš Šefčovič, Commissario responsabile per l´istruzione, la formazione, la cultura e la gioventù, ha aggiunto "Dobbiamo abbattere il diaframma che separa "istruzione e formazione" da un lato e "lavoro" dall´altro in modo da assicurare che i cittadini siano in grado di adeguare le loro competenze alle mutevoli esigenze del mercato del lavoro lungo tutto l´arco della loro vita". La natura del problema: Attualmente un cittadino europeo su tre in età lavorativa dispone di nessuna o poche qualifiche formali riducendo così del 40% la sua possibilità di trovare un posto di lavoro rispetto a coloro che hanno qualifiche di livello medio. Il tasso di occupazione delle persone ad alta qualifica nell´Ue è pari all´84%, per i detentori di qualifiche medie è del 70% mentre per le persone a bassa qualifica si situa al 49%. Le persone scarsamente qualificate partecipano inoltre in quantità minore alle misure di aggiornamento delle competenze e alla formazione permanente. Va tenuto anche presente che le imprese che formano il loro personale hanno una probabilità di 2,5 volte più bassa di uscire dal mercato rispetto a quelle che non puntano sulla formazione. Sistemi educativi in grado di fornire competenze adeguate a tutti potrebbero far aumentare nel lungo termine il Pil addirittura del 10%. Il rapporto di esperti presentato oggi contiene raccomandazioni concrete sul modo per ovviare alle carenze di qualifiche in Europa ed è rivolto ai decisori politici a livello Ue e nazionale, alle aziende, ai sindacati, agli erogatori di istruzione e formazione e ai servizi per l´occupazione. Esso sollecita interventi in quattro ambiti principali: dare maggiori incentivi ai datori di lavoro e ai singoli per migliorare le loro qualifiche: l´investimento nelle competenze dev´essere significativo, intelligente e non solo finanziario; aprire il mondo dell´istruzione e della formazione rendendo le istituzioni dell´istruzione e della formazione maggiormente innovative e adeguate ai bisogni sia dei discenti che dei datori di lavoro e sviluppando qualifiche pertinenti concentrate su finalità didattiche concrete; offrire una migliore miscela di competenze maggiormente adeguata alle esigenze del mercato del lavoro; meglio prevedere i futuri fabbisogni di competenze. Secondo gli esperti ciascuno di questi ambiti è interrelato, pertanto tutti gli interventi devono essere affrontati assieme. Questa è inoltre una responsabilità che non ricade soltanto su un unico interessato, ma richiede uno sforzo concertato da parte di tutti. La relazione evidenzia un dato di fatto poco incoraggiate: nonostante i progressi realizzati negli ultimi anni, gran parte dell´Europa è ancora sottoqualificata. Quasi un terzo dei cittadini europei tra i 25 e i 64 anni non ha qualifiche formali oppure le ha molto basse e soltanto una persona su quattro dispone di qualifiche di alto livello. E inoltre le persone qualificate non dispongono spesso del giusto tipo di qualifiche, quelle cioè che i datori di lavoro ricercano, con un conseguente squilibrio tra domanda e offerta di lavoro. Occorre una migliore miscela di qualifiche trasversali e specifiche. Il problema è acuito dall´aumento della disoccupazione e dalle sfide poste dalla demografia. Tuttavia, nel prossimo decennio dovrebbero aprirsi circa 80 milioni di opportunità lavorative stando alle ultime proiezioni del Cedefop, il centro di riferimento Ue per l´istruzione e la formazione professionali. Tra questi posti di lavoro circa 7 milioni saranno nuovi e richiederanno per lo più una forza lavoro altamente qualificata. .  
   
   
ULTIMA AUDIZIONE, GEORGIEVA: "HAITI DEVE RIPARTIRE DA ZERO, MA NON È SOLA"  
 
 Bruxelles, 8 febbraio 2010 - L´audizione della bulgara Kristalina Georgieva, vice-presidente della Banca Mondiale, chiude il giro di ´interviste´ dei nuovi commissari europei davanti al Parlamento. Buona accoglienza da parte dei deputati per la sostituta della contestata Jeleva. Voto finale sull´insieme della Commissione il 9 febbraio a Strasburgo. "Nessuno può farcela da solo, ma insieme possiamo fare la differenza" - con questa professione di fede nel destino comune dell´Europa, e con un´inconfutabile preparazione in materia di cooperazione allo sviluppo, aiuti umanitari e relazioni internazionali, la 56enne candidata di Sofia ha conquistato i deputati europei. Haiti, priorità numero uno - Davanti alla commissione Sviluppo, la futura responsabile Ue per la gestione degli aiuti umanitari e la risposta alle crisi ha spiegato che ad Haiti bisogna agire su due fronti. Da un lato assicurare aiuti immediati, in particolare alloggi e servizi sanitari. Dall´altro contribuire alla riabilitazione del governo e dell´amministrazione, in modo da poter lavorare sulla ricostruzione a lungo termine. "Haiti deve ripartire da zero, ma non è sola. Se sarò confermata, il mio dovere immediato sarà di garantire che noi europei portiamo ad Haiti ciò che di migliore l´Unione ha da offrire". Aiuti umanitari, sviluppo, esteri: un labirinto? Una delle principali preoccupazioni dei deputati è che lo "spacchettamento" delle varie deleghe legate alle relazioni con i paesi terzi possa diminuire l´incidenza dell´azione comunitaria. Georgieva ha assicurato che una delle sue priorità sarà "migliorare il coordinamento con le altre istituzioni, all´interno della Commissione, e fra attori militari e umanitari", per rispondere alla doppia sfida di "bisogni sempre più grandi e bilanci sempre più limitati". Ma l´altro passo è migliorare l´efficacia degli aiuti, per rendere "i nostri concittadini europei fieri della risposta dell´Ue in caso di crisi, e del suo sostegno allo sviluppo". Interrogata dai deputati, la vice-presidente della Banca Mondiale ha ricordato che è indispensabile anche attrezzarsi per far fronte alle conseguenze umanitarie dei cambiamenti climatici e fare pressione sui paesi partner per il rispetto del diritto internazionale. Fra le proposte emerse, la creazione di un Corpo Europeo di Volontari per gli interventi umanitari. .  
   
   
COOPERAZIONE SVILUPPO IN LOMBARDIA, FONDI PER 8 PROGETTI 505.000 EURO A FAVORE DI AZIONI PER L´EDUCAZIONE E L´EXPO  
 
Milano, 8 febbraio 2010 - La Giunta regionale, su proposta del presidente Roberto Formigoni, ha approvato il secondo provvedimento 2010 di co-finanziamento di 8 progetti di cooperazione per lo sviluppo in Africa, America latina e Medio Oriente con riferimento alle azioni e alle tematiche collegate all´Expo 2015, ma anche azioni tese a sostenere l´occupazione, il reinserimento sociale e l´istruzione. Si tratta di finanziamenti per 505. 000 euro che si inseriscono nell´ottica della sussidiarietà e solidarietà tra i popoli che contraddistingue la strategia internazionale regionale. Africa (2 progetti) Kenya - 1) - Il progetto prevede il completamento di una struttura scolastica primaria, affiancandole una realtà di formazione professionale, costruendo 4 aule, spazi e servizi che consentiranno di educare 240 bambini. Si tratta di un intervento che fa seguito a una missione istituzionale e che viene realizzata, con un finanziamento di 80. 000, in collaborazione con l´associazione "San Carlo per il mondo" onlus. Eritrea - 2) - Si prevede di realizzare, con il Capse (Centro aiuto per lo sviluppo dell´Eritrea), un panificio per soddisfare i bisogni della città di Asmara integrando, in quest´attività che si collega a Expo 2015, persone invalidate dalle mine. Il finanziamento è di 30. 000 euro. America Latina (2 progetti) Venezuela - 3) - Con l´Associazione Asla si opererà la ristrutturazione e il potenziamento di un centro di assistenza, recupero e reinserimento sociale per bambini e adulti in situazione di disagio sociale nell´area di Caracas. Si tratta di un´emergenza umanitaria cui si risponderà con un finanziamento di 30. 000 euro. El Salvador 4) - Progetto tra Irer e Pidet (Plan integrado de desarrollo transfonterizo) che vuole istituzionalizzare la collaborazione tra le istituzioni e sviluppare le competenze dei tecnici nella programmazione dello sviluppo economico e nella gestione del territorio del Golfo di Fonseca. Finanziamento di 80. 000 euro. Europa (1 progetto) Federazione Russa - 5) - Con Maksora il progetto punta a migliorare, direttamente e indirettamente, le condizioni di vita di minori in situazioni in forte disagio nell´area di Novosibirsk. Un progetto che segue un missione istituzionale e che viene finanziato con 35. 000 euro che consentiranno di offrire anche percorsi di formazione professionale. Medio Oriente (3 progetti) Palestina - 6) - Un intervento reso possibile dalla collaborazione con l´associazione di Terra Santa che punta ad aiutare le famiglie più povere di Gerusalemme con la costruzione di nuovi edifici e la sistemazione di case fatiscenti. Un contributo di 70. 000 euro a seguito di missione istituzionale. 7) - Ristrutturazione di una casa di accoglienza per minori nei pressi di Nazareth, in località Seforis, con corsi per bambini dai 3 anni alla maggiore età con il coinvolgimento delle famiglie. Un intervento in sinergia con Hope onlus, che dà corso a una missione istituzionale, e prevede un finanziamento di 90. 000 euro. Libano 8) - Riqualificazione, insieme ad Avsi, del sistema irriguo della Piana di Marjayoun, realizzando opere infrastrutturali per razionalizzare l´uso dell´acqua e migliorando la produttività agricola in ottica Expo 2015. Su questo progetto è previsto anche un coinvolgimento della Fao. Il finanziamento è di 90. 000 euro. .  
   
   
REGIONE LOMBARDIA BOCCIA MORATORIA INAUGURAZIONI  
 
Milano, 8 febbraio 2010 - Regione Lombardia risponde a quanti - persone, organizzazioni, organi di stampa - hanno avanzato la "stramba idea" di una moratoria delle inaugurazioni tre mesi prima delle elezioni. "Regione Lombardia - si legge in una nota - non ha organizzato nessuna inaugurazione a partire da novembre 2009, ma solo presentazioni ai cittadini delle opere nel momento in cui o sono terminati i cantieri o vengono avviati i lavori". "Forse che - prosegue la nota - si chiede alla Regione di smettere di lavorare? Forse che si chiede alla Regione di tenere tutto chiuso e impacchettato e di non mostrarlo ai cittadini? Sarebbe una ben stramba idea, e quindi la richiesta appare del tutto propagandistica e fuorviante". "L´atteggiamento della Regione - si legge ancora nella nota - è ineccepibile e crediamo proprio che i nostri cittadini ci chiedono di continuare a lavorare e di aprire le opere appena sono pronte. Si badi bene: non abbiamo inaugurato l´altra sede di Regione Lombardia, ma l´abbiamo aperta, a conclusione della costruzione, alle visite dei cittadini e in oltre 50mila hanno dimostrato di gradire. Non abbiamo inaugurato nuovi ospedali, ma aperto i cantieri di 10 di essi e ciascuno ha avuto circa 3mila visitatori che hanno dimostrato di gradire. Abbiamo posto la prima pietra della Pedemontana, fatto partire il Malpensa Express, fatta partire la navetta ferroviaria Cremona-piacenza connessa all´alta velocità per Roma: forse che dovevamo stare mesi con le braccia incrociate fino a dopo le elezioni? E l´elenco potrebbe continuare". "Forse certi soloni - conclude la nota - prima di avanzare proposte strambe dovrebbero riflettere di più" .  
   
   
REGIONE LAZIO, AL VIA NUOVO BANDO PER LA PARTECIPAZIONE DEI COMUNI.  
 
Roma, 8 febbraio 2010 - La giunta regionale del Lazio, nella seduta del 5 febbraio, ha dato il via libera a uno stanziamento di 950. 000 euro finalizzato a sostenere le iniziative di quei Comuni del Lazio e Municipi del Comune di Roma che intendono sperimentare meccanismi di coinvolgimento dei cittadini alle decisioni dell´Amministrazione in merito alle proprie scelte economiche e di bilancio. L´iniziativa, promossa dall´Assessorato al Bilancio della Regione Lazio, si inserisce nel più ampio processo di partecipazione che, iniziato nel 2006 con l´approvazione della specifica una legge regionale, ha visto, sono a oggi, l´adesione di oltre 100 comuni. Il progetto del comune o del municipio deve prevedere azioni capaci di raggiungere in modo efficace il maggior numero possibile di cittadini. La consultazione deve garantire un adeguato coinvolgimento della cittadinanza e deve prevedere la redazione di un documento della partecipazione in cui vengano descritte le fasi e riportati i risultati del percorso partecipativo da trasmettere al Consiglio Comunale. L´intero processo dovrà prevedere modalità chiare e trasparenti affinché i cittadini possano verificare l´iter e gli esiti del processo partecipativo. I Comuni ed i Municipi del Comune di Roma interessati al contributo regionale devono fare domanda e presentarla a mano, oppure inviarla tramite raccomandata con ricevuta di ritorno, allo sportello dell´Ufficio ricezione della Regione Lazio sito in via R. Raimondi Garibaldi n. 7, 00145 Roma indirizzata a: Regione Lazio -Direzione Regionale Economia e Finanza. La domanda deve comunque pervenire entro e non oltre le ore 12. 00 del quarantacinquesimo giorno dalla pubblicazione sul Burl della presente Deliberazione, pena la non ammissibilità della stessa. L´entità dei contributi è commisurata al numero degli abitanti del Comune, secondo i più recenti dati Istat. "Vogliamo estendere ulteriormente le pratiche di partecipazione alle scelte economiche, dai piccoli centri della nostra Regione fino alle grandi città - dichiara l´Assessore al Bilancio della Regione Lazio Luigi Nieri - Le voci della democrazia sono un antidoto alla corruzione e alla negligenza. Tutto sta a far parlare queste voci, intrecciarle in un ascolto reciproco e a tradurle in concreta realtà. Fino ad assicurare loro effetto deliberativo. La partecipazione rappresenta una delle novità più significative degli ultimi anni in ambito amministrativo". .  
   
   
IL PRESIDENTE DEL MOLISE IORIO, A WASHINGTON, AL 58° NATIONAL PRAYER BREAKFAST  
 
Campobasso, 8 febbraio 2010 - Il Presidente della Regione Molise, Michele Iorio, ha partecipato, il 4 febbraio, a Washington, al 58° National Prayer Breakfast. Il National Prayer Breakfast, da ormai 60 anni, vede riuniti alla presenza del Presidente degli Stati Uniti, oltre ai massimi esponenti del Governo, del Parlamento, della Giustizia, dei vari Corpi militari e dei maggiori imprenditori degli States, anche leader religiosi, diplomatici e politici provenienti da tutte le parti del mondo. Istituzioni politiche, sociali, economiche, culturali e religiose che vivono insieme un momento di amicizia, di preghiera e di condivisione, ispirate al modello evangelico-cristiano e finalizzate alla creazione di pace e prosperità in tutto il pianeta. "È ormai la quarta volta – ha detto il Presidente Iorio – che ho l´onore e il privilegio di poter rappresentare il Molise in questa prestigiosa ed esclusiva manifestazione. I Governi, le loro Istituzioni, le forze sociali e i capi religiosi, hanno la grande responsabilità di attuare politiche sagge ed illuminate tese a ridurre, se non cancellare, la povertà, le disuguaglianze, le privazioni e le umiliazioni di cui sono vittime milioni di uomini e donne in tutto il mondo. Questo momento di aggregazione rappresenta senza dubbio un´opportunità per riflettere su strategie, su iniziative e su programmazioni concrete che possano avere un impatto immediato ed operativo sulle gravi condizioni in cui versano vasti territori in vari Paesi del mondo. La ricerca della pace, della giustizia e della libertà, appartiene a tutte le civiltà e deve essere, quindi, perseguita da ogni Governo e da tutte le società di questo nostro pianeta". Accolto da una vera e propria ovazione è stato il Presidente Barack Obama, che più volte interrotto dagli applausi nel suo intervento, ha richiamato la politica e i vari Governi del mondo ad un comune operato per la salvaguardia dei diritti dell´uomo in ogni posto della terra. Un´unità di intenti che deve partire, secondo il Presidente Obama, dai principi e dai valori che sono alla base delle grandi religioni del pianeta. Apprezzato è stato poi l´intervento del Segretario di Stato, Hiilary Clinton, che ha elencato le azioni degli Stati Uniti finalizzate alla pace e alla protezione delle popolazioni da conflitti e da disastri ambientali. La Clinton, in particolare, ha parlato del grosso impegno degli Stati Uniti per le popolazioni di Haiti. Il Segretario di Stato si è poi soffermata sulla politica americana di contrasto al terrorismo, portata avanti insieme agli altri alleati. Il Primo Ministro spagnolo, José Luis Rodríguez Zapatero, anche nella sua veste di Presidente di turno dell´Ue, ha rilanciato il ruolo del suo Paese e quello dell´Europa per la pace nel mondo, per il contrasto al terrorismo e per la tutela dei diritti umani. Il Presidente Iorio è quindi partito alla volta di New York dove, questa sera, avrà un primo incontro con le associazioni molisane per poi partecipare, su invito dell´Ambasciatore italiano, Giulio Terzi, alla cena di gala in onore del Presidente della Camera, Gianfranco Fini. Alla cena sarà presente una grossissima rappresentanza della comunità italiana negli States e tra questa centinaia di molisani. .  
   
   
ELEZIONI REGIONALI IN PUGLIA IL 28 E IL 29 MARZO 2010  
 
Bari, 8 febbraio 2010 - Il Presidente della Regione ha firmato il 4 febbraio il decreto con il quale si indicono le elezioni regionali. Le elezioni del Presidente della Giunta e del Consiglio Regionale si terranno domenica 28 e lunedì 29 marzo 2010, dalle ore 8 alle ore 22 di domenica e dalle 7 alle 15 di lunedì. .  
   
   
LA PROVINCIA DI POTENZA, AVVIA NUOVO ASSETTO ISTITUZIONALE  
 
Potenza, 8 febbraio 2010 - "Efficienza, razionalizzazione dell’organizzazione del personale, innovazione e valorizzazione del merito. Sono i capisaldi del nuovo assetto istituzionale avviato dalla Provincia di Potenza, mediante l’approvazione in Giunta del macromodello organizzativo, del regolamento sull’ordinamento degli uffici e dei servizi e di quello per l’attribuzione di responsabilità di unità organizzative". E´ quanto si legge in un comunicato diffuso il 4 febbraio dall´ufficio stampa della provincia di Potenza. Discussa in due sedute della delegazione trattante personale ed in una seduta della delegazione trattante dei dirigenti e frutto di un iter durato quaranta giorni e partito dall’approvazione degli indirizzi da parte del Consiglio, “la riorganizzazione della macchina amministrativa – ha affermato il Presidente dell’Ente Piero Lacorazza – segue la logica dell’omogeneizzazione delle aree e dell’accorpamento degli uffici, con l’obiettivo di realizzare una migliore utilizzazione e valorizzazione delle risorse umane, incentivare l’autonomo e responsabile esercizio delle funzioni di responsabilità della dirigenza e delle posizioni organizzative e assicurare l’economicità e l’efficacia dell’azione amministrativa che deve essere trasparente e rispondente al pubblico interesse”. “Il nuovo assetto, che in un momento generale di contenimento della spesa pubblica prevede la riduzione delle posizioni dirigenziali, dovrà – ha continuato Lacorazza - essere sperimentato sul campo e sarà completato dall’apertura di una stagione concorsuale che non può avvenire un questa fase pre - elettorale, ma che dovrà dare all’Ente maggiori certezze e stabilità. Va ricordato inoltre che l’approvazione del macromodello e dei regolamenti in Giunta è stata preceduta dall’approvazione all’unanimità da parte del Consiglio Provinciale dei criteri generali per l’ordinamento di uffici e servizi. Considerando che gli ultimi criteri individuati dal Consiglio risalgono al 2000 si tratta di un’importante evoluzione del ruolo di questo organo per la conduzione della vita amministrativa e di un passo in avanti verso un’organizzazione più snella e funzionale alle specifiche esigenze”. Già ieri mattina, a solo un giorno dall’approvazione e dopo la consegna dei decreti firmati dal Presidente, si e´ riunita la conferenza dei dirigenti alla presenza del direttore generale Donato Pafundi e del segretario Angelo Cucco. La riunione è servita a definire le tappe successive del percorso che porterà al nuovo assetto. In particolare i dirigenti dovranno stabilire le strutture organizzative relative alle aree di propria competenza, per dar corso nel più breve tempo possibile all’assegnazione del personale e delle posizioni organizzative. Con l’approvazione del macromodello e dei regolamenti si apre, dunque, una fase significativa per l’Amministrazione che sarà accompagnata anche da processi di innovazione tecnologica. Processi che assumono un rilievo fondamentale in una Provincia, orientata a mettersi al passo con i tempi e in grado di mettere le innovazioni tecnologiche al servizio dell’ efficacia, dell’efficienza e della trasparenza della propria azione di governo. Tra gli interventi programmati per il 2010 rientrano, a tal proposito, la procedura di protocollo unico informatico presso tutti gli Uffici dell´Ente, l´attivazione, in parte già avvenuta, della casella di Posta Elettronica Certificata per consiglieri, assessori, dirigenti e responsabili di posizioni organizzative, la realizzazione del nuovo portale web e l´avvio nel 2010 della nuova procedura informatica ´´Gestione Bilancio Finanziario´´. Sempre al fine di potenziare l’operatività della macchina amministrativa il bilancio di previsione 2010 contiene scelte riguardanti la gestione informatica delle banche dati di delibere e provvedimenti, l´utilizzo di software open source per la maggior parte dei dipendenti e la valorizzazione del Cst (Centro servizi territoriale). “Ancora una volta – ha concluso il presidente – sono state fatte scelte di merito e di qualità, in linea con la missione che l’Ente ha assunto a partire dalla relazione previsionale e programmatica di quest’amministrazione. In merito ad alcune considerazioni rispetto alle scelte fatte vorrei segnalare due cose: in primo luogo l’ampia partecipazione all’avviso, con l’invio di ben 31 curricula da parte del personale interno (massiccia partecipazione di coloro che avevano titoli), e la valorizzazione delle risorse interne all’Ente, per dare un segnale della qualità e delle competenze che le caratterizzano”. “Il provvedimento – ha continuato Lacorazza – è una diretta conseguenza dell’accelerazione nell’approvazione del bilancio che ha reso necessaria la nomina dei dirigenti, prima di arrivare all’approvazione del Piano esecutivo di gestione, alla definizione degli obiettivi e all’assegnazione del personale ”. “Sul tema dei dirigenti – ha concluso il Presidente – non ci possono essere scambi o baratti. L’ampia disponibilità al confronto tra maggioranza e opposizione, del resto, si è misurata sul merito dell’approvazione del bilancio e delle azioni che l’Ente dovrà realizzare nei prossimi anni. Quanto alle questioni poste dal sindacato Ugl saranno date debite risposte mentre gli atti restano a disposizione, secondo quanto previsto dalla legge, di coloro che vorranno visionarli”. .  
   
   
“DENTRO L’UMBRIA,DUE”: IL 10 FEBBRAIO, A PERUGIA, PRESENTAZIONE RAPPORTO AUR 2008-2009  
 
Perugia, 8 febbraio 2010 - Il quadro economico, le imprese, l’ambiente per lo sviluppo, i profili sociali, la finanza locale sono i temi di riflessione attorno ai quali si sviluppa il Rapporto economico e sociale 2008-2009 che, realizzato dall’Agenzia Umbria Ricerche, verrà presentato mercoledì 10 febbraio, a partire dalle ore 9. 30, nella Sala dei Notari, a Perugia. Anche questa elaborazione del Rapporto, titolato “Dentro l’Umbria due”, continua l’asse di ricerca dei due precedenti (L’umbria nell’Italia mediana, 2006; Dentro l’Umbria, 2007), percorrendo piste difficili, non consuete e talvolta “scomode”, ma tali da dare una immagine “effettuale” dell’Umbria, delle sue potenzialità e delle faglie critiche sulle quali si struttura la sua identità contemporanea. Anche in questo volume, che si avvale di un’ampia introduzione del Presidente di Aur Claudio Carnieri, nella visualizzazione dell’Umbria si sono tenuti stretti “i vettori di quella ‘ics’ che rappresenta l’incrocio complesso tra modello produttivo e modello sociale, nella convinzione che la qualità, ma anche la quantità dello sviluppo, sia sempre più espressione della cultura, delle visioni dei soggetti, delle competenze, delle relazioni, fondamentali per mettere insieme e combinare, nell’impresa, i fattori della produzione, per intercettare i cicli dell’innovazione e, più in generale, per salvaguardare e valorizzare risorse essenziali del procedimento economico, a cominciare dal lavoro e dai caratteri dell’ambiente dove si fa impresa”. Il programma dei lavori, presieduti dal presidente Aur Claudio Carnieri prevede, dopo l’introduzione del Direttore Aur Anna Ascani, interventi su “La domanda e l’offerta” (Elisabetta Tondini), “Le piccole imprese: competitività e crescita economica” (Luca Ferrucci), “L’artigianato” (Sergio Sacchi), “Capacità, luoghi, reti della ricerca” (Mauro Casavecchia), “Le aree produttive: diffusione, frantumazione, qualità” (Marco Storelli, Donatella Venti), “I caratteri socio-demografici dell’Umbria contemporanea” (Luca Calzola), “Le culture della partecipazione e le forme di aggregazione negli anziani” (Paolo Montesperelli), “La finanza dei Comuni umbri: uno studio ricognitivo” (Loris Nadotti). L’intervento conclusivo sarà della Presidente della Regione Umbria. .  
   
   
APPROVATO IL PIANO DI ATTIVITA´ DI TRENTINO SVILUPPO SPA  
 
Trento, 8 febbraio 2010 - Approvato il 5 febbraio dalla Giunta provinciale, su proposta del presidente Lorenzo Dellai, il piano di attività di Trentino sviluppo spa 2010-2012, in particolare per quanto concerne le attività di servizio e di supporto al mondo imprenditoriale. Il piano indica per il 2010 una spesa complessiva pari a euro 1. 612. 340,94. Il documento è articolato in quattro macroprogetti - "L´impresa e il mercato", "Supporto dell´innovazione", "Il sistema - il Trentino e i distretti e le filiere", "Animazione imprenditoriale, marketing territoriale e cultura d´impresa" - ognuno dei quali prevede a sua volta tutta una serie di attività, e di obiettivi. Vediamo in sintesi quali sono obiettivi e contenuti dei quattro progetti. 1. Progetto: L´impresa e il mercato - Attività 1. 1 Supporto alla strutturazione aziendale per l’ampliamento del mercato e il potenziamento delle reti commerciali L´obiettivo è aiutare le aziende ad orientarsi nell’ampliamento del proprio mercato (nuove tipologie di cliente, nuovi segmenti di mercato, incremento volumi, nuovi settori) attraverso servizi mirati ad accrescere la consapevolezza delle loro potenzialità, la conoscenza dei mercati, e a individuare nuove aree di sviluppo. L’attività sarà svolta in collaborazione con Trentino Sprint e/o altri partner camerali/istituzionali o associativi. Attività 1. 2 Supporto negli aspetti gestionali, nella ricerca di investimenti - Attraverso questa attività si intende supportare le aziende ad alto potenziale nella ricerca e nell’approccio a investitori informali e formali, nell’ottimizzazione degli aspetti organizzativi, negli aspetti gestionali e finanziari, con servizi mirati ad accrescerne la competitività. Attività 1. 3 Affiancamento fase start up e fase crescita (servizi per incubazione, sviluppo) - Qui l´obiettivo è quello di stimolare la nuova imprenditorialità, qualificare le aziende nascenti nella fase di start-up e quelle esistenti mediante un insieme integrato di servizi (in particolare quelle con caratteristiche di innovatività di prodotto, processo, modello d’impresa e quelle originate dagli enti di ricerca). Attività 1. 4 Servizi di incubazione virtuale/pre-incubazione - Trentino Sviluppo favorirà la pre-incubazione di iniziative imprenditoriali, anche al fine di insediarle nei B. I. C. Trentini. Inoltre supporterà Università e Fondazioni nella nascita di spin-off, start-up ad alta tecnologia, fornendo supporto di tutoraggio imprenditoriale. L´ attività è finalizzata a consentire agli aspiranti imprenditori di verificare la concreta sostenibilità economico-finanziaria e tecnica della iniziativa imprenditoriale. 2. Progetto: Sviluppo dell´innovazione - Attività 2. 1 Servizi di base nel campo della proprietà intellettuale. L´obiettivo è diffondere la cultura della tutela dell’innovazione, valorizzando lo sviluppo di strategie di gestione della proprietà intellettuale nelle imprese del territorio, nell´Università e nei centri di ricerca. Attività 2. 2 Trasferimento tecnologico, brokeraggio, technology watch, Enterprise Europe Network La missione di Trentino Sviluppo su questo versante è quella di informare le aziende trentine delle opportunità fornite dal sistema provinciale, comunitario e nazionale, di favorire la partecipazione a progetti riconducibili al Settimo Programma Quadro di Ricerca e Sviluppo Tecnologico (promosso dall’Unione Europea) di incentivare lo scambio transnazionale di tecnologie e delle informazioni, di promuovere la disseminazione e lo sfruttamento dei risultati della ricerca, anche per stimolare gli attori economici ad introdurre nuove tecnologie. Attività 2. 3 Supporto all´innovazione di prodotto, processo e business model, Kaizen, Qfd, project management, Aquile blu. Si tratta di supportare l’innovazione di prodotto, processo, e il business model delle aziende trentine, soprattutto attraverso la collaborazione con gli esperti senior del gruppo “Aquile Blu”. Obiettivo è anche promuovere metodologie che favoriscano l’innovazione secondo metodi collaudati internazionalmente. Attività 2. 4 Hub della creatività - L´attività è volta a diffondere la cultura dell’innovazione, promuovendone e valorizzandone le sinergie con specifiche metodologie basate sulla creatività. 3. Progetto: Il sistema - il Trentino e i distretti e le filiere Attività - 3. 1 Integrazione sistema ricerca e imprese. L´obiettivo è promuovere l’integrazione tra il sistema della ricerca (Università, enti di ricerca industriale, fondazioni e quant´altro) e le imprese locali attraverso azioni di sensibilizzazione, attività di intermediazione ed eventi di disseminazione dei risultati della ricerca. Attività 3. 2 Distretti e iniziative sistema (Distretto Energia Ambiente) - Nel corso del 2009 è stata avviata, nell’ambito del Piano artt. 20-21-24, un’attività per la creazione di un quadro istituzionale, normativo e finanziario incentivante per lo sviluppo di un sistema di mercato dei Servizi di Efficienza Energetica (See). Nel corso del 2010 dovranno essere concretizzate queste attività e avviate iniziative specifiche. Lo strumento di gestione dell’attività sarà costituito dal tavolo per l’efficienza energetica. Proseguirà, inoltre, l’attività di sostegno del Distretto Energia e Ambiente in relazione alle tematiche della bioedilizia (in particolare, sistema Leed). Attività 3. 3 Distretti, filiere produttive ed iniziative di sistema (legno, porfido e pietre trentine, eventuali altri) L´attività intende analizzare il sistema e il tessuto imprenditoriale trentino, esaminando punti di forza e debolezza, minacce e opportunità, al fine di individuare potenziali aggregazioni e iniziative, distretti e filiere che potrebbero trarre beneficio da un supporto specifico dedicato. Proseguiranno le attività già in essere volte al sostegno dei distretti trentini. Attività 3. 4 Analisi e valorizzazione territoriale con particolare riferimento alle filiere e ad iniziative di sistema Viene proposta un´analisi strutturata e approfondita delle caratteristiche del territorio: i fattori rilevanti di cui dispone (capitale presente, lavoro e suo costo, i cluster e le filiere, le risorse naturali), le risorse di conoscenza, le infrastrutture (vie di comunicazione, strumenti formativi della forza lavoro, luoghi di svago) e lo studio delle potenziali dinamiche di sviluppo in un’ottica globale comparata. Dall’analisi territoriale dovrebbero emergere alcune linee guida utili alla definizione della politica economica locale, nonché alla rilevazione degli ambiti settoriali sui quali agire a livello di supporto nelle azioni volte a favorire l’aggregazione di imprese, la creazione di filiere e distretti e quindi allo sviluppo del tessuto imprenditoriale. Promozione del territorio, coordinamento delle politiche di sviluppo locali, creazione di pacchetti localizzativi volti anche all’attrazione di imprese, investimenti e capitali. 3. 5 Progetto Baite - L´attività è orientata a supportare il progetto di riqualificazione di baite montane, con l’utilizzo di strumenti, sistemi, tecniche innovativi di edilizia sostenibile ed energie rinnovabili ed Ict. 4. Progetto: Animazione imprenditoriale, marketing territoriale e cultura d´impresa. Attività 4. 1 Cultura di impresa - Si intende promuovere la cultura d’impresa - informando, formando e promuovendo l’ ”eccellenza nel fare impresa” – per mezzo di una serie di eventi destinati principalmente alle piccole-medie imprese, ma anche ai professionisti e agli enti di ricerca, e finalizzati a sensibilizzare, informare e formare i partecipanti su tematiche di interesse aziendale. Attività 4. 2 Premio D2t Start Cup 2010-2011. Premi e comunicazione - L´obiettivo è promuovere la cultura d’impresa, stimolare la nascita di idee imprenditoriali innovative e l’imprenditorialità giovanile sul territorio trentino, attraverso la partecipazione al premio D2t. Attività 4. 3 Animazione imprenditoriale e sviluppo territoriale - L´attività è orientata a supportare l’avvio di progetti di auto impiego, valorizzando in particolare le capacità imprenditoriali dei giovani. Si intende inoltre formare persone in grado di affiancare le istituzioni nella pianificazione e progettazione dello sviluppo territoriale attraverso un processo bottom-up. Infine, sono previste attività di divulgazione e comunicazione (attraverso il sito web di Trentino Sviluppo, la newsletter, alcune trasmissioni radiotelevisive, eventi per i mass media e così via), la pubblicazione di un report annuale, attività di "professional networking" (al fine di confrontare l’attività di Trentino Sviluppo con le migliori pratiche presenti nello scenario internazionale, realizzate dagli incubatori d’impresa, dalle agenzie di sviluppo e dai parchi scientifici) e un´attività volta a ottenere la concessione del marchio trentino alle realtà imprenditoriali locali. .  
   
   
IN SICILIA TRE PROPOSTE PER INDIVIDUARE PARCHI PROGETTI  
 
Palermo, 8 febbraio 2010 - Tre proposte di deliberazione sono state inviate dal Vicepresidente della Regione con delega all´Economia, Michele Cimino, alla segreteria della Giunta regionale per essere inserite all´ordine del giorno del prossima riunione dell´esecutivo. Riguardano due avvisi pubblici e la conclusione dell´iter del Vas. Il primo e´ un invito a manifestare interesse per la costituzione di un parco progetti rivolto all´individuazione di "Spese di investimento negli enti locali". Si tratta di un intervento di carattere straordinario nell´ambito della linea d´azione 7. 1 del Programma Attuativo Regionale Fas 2007-2013. Il secondo avviso pubblico si rivolge alla costituzione di "Altri progetti di interesse regionale per interventi infrastrutturali destinati alla didattica ed alla ricerca universitaria, alle emergenze ambientali, idrogeologiche e al completamento di reti di distribuzione" nell´ambito della linea d´azione 7. 2 del Par-fas 2007-2013. La terza delibera da approvare e´ la conclusione della procedura di Valutazione Ambientale Strategica. .  
   
   
ÌINDUSTRIA CONSIGLIO SARDO, DIBATTITO SU CRISI: SINTESI INTERVENTO CAPPELLACCI  
 
Cagliari, 8 Febbraio 2010 - “Nella lunga riunione notturna a Palazzo Chigi, quando al termine del confronto siamo scesi tra gli operai che ci attendevano in piazza Montecitorio, sono stato emotivamente colpito (e non voglio che sembri un atteggiamento demagogico) nel guardare quei volti. Vi ho scorto grande dignità e fierezza, con in prima fila diverse donne, mogli e lavoratrici che fossero, che mi dicevano ‘Presidente noi non ce ne andiamo”. Ecco perche´ era giusto che io in queste ore fossi li´, a rappresentare tutta la Sardegna al fianco di queste persone per ringraziarle di questa grande lezione civica. Perciò se prima mi sentivo oltremodo impegnato in questa difficilissima vertenza, ora lo sono – anche emotivamente – ancora, se possibile, di più”. E´ uno dei passaggi dell´intervento del Presidente della Regione, Ugo Cappellacci, il 4 febbraio nel dibattito in Consiglio regionale sullo stato dell´apparato produttivo sardo, a cominciare dalla vicenda Alcoa che rappresenta “l’emblema dello sforzo straordinario e dell’impegno forte e congiunto che il governo nazionale e quello regionale stanno profondendo per difendere posti di lavoro e scongiurare la chiusura di produzioni strategiche non solo per la Sardegna, ma per l’intero Paese´´. "Insieme, stiamo mettendo in campo ogni possibile azione ed un impegno straordinario per contrastare gli effetti di questa crisi, per salvaguardare le attività produttive e le migliaia di lavoratori che vi operano - ha aggiunto - . Risultati concreti, risposte puntuali alle richieste della multinazionale dell’alluminio per non interrompere la produzione, soluzioni tecnico-giuridiche per assicurare tariffe del tutto concorrenziali, impegni assunti personalmente dal presidente del Consiglio dei Ministri: tutto ciò non è bastato - ha ricordato il Governatore - ma anzi Alcoa sta proseguendo questo insensato gioco al rialzo! Dinanzi ai provvedimenti concreti del Governo, alla mobilitazione del popolo sardo, all´appello del pontefice, i vertici della multinazionale avrebbero dovuto dare segnali diversi di affidabilità, anziché continuare in modo insensato a chiederli agli altri. Avvieremo le procedure per ogni opportuna verifica della situazione ambientale e sanitaria. Saremo a fianco del Governo nazionale per porre in essere tutte le iniziative dall´escussione della fideiussione fino alla requisizione degli impianti. Ciascuno si deve assumere le proprie responsabilità in una situazione molto critica, in cui sono in gioco migliaia di posti di lavoro´´. Altre Vertenze Se il caso Alcoa è l’emblema dell’impegno sistematico e dello sforzo straordinario che le massime istituzioni nazionali e regionali stanno compiendo, non va dimenticato lo stesso impegno per il settore metallurgico del Sulcis-iglesiente, quello della chimica che interessa i siti industriali di Porto Torres, quello di Ottana e quello di Assemini. Cappellacci ha, quindi, fatto un breve quadro delle vertenze in corso (una trentina), cominciando dall´ Eurallumina di Portovesme (´´il Governo nazionale e quello regionale sono impegnati a trovare le più adeguate soluzioni per assicurare la ripresa produttiva con particolare riferimento alla riduzione dei costi energetici ee alla individuazione di un nuovo sito di stoccaggio dei fanghi rossi´´), per proseguire coi poli Chimici per i quali nel luglio 2009, con il Ministro Scajola, è stata firmata una fondamentale intesa che ha evitato la fermata dell’impianto principale del sito industriale di Porto Torres (quello del cracking) da cui dipendono le sorti della gran parte degli altri impianti regionali ad esso collegati (per i soli programmi di bonifica e´ previsto un impegno economico di circa 530 milioni di euro). Nuove Opportunita´ E Nuovi Scenari E´ indispensabile andare oltre il riferimento temporale della legislatura (quello a cinque anni del Prs) rendendo funzionali gli obiettivi di legislatura a quelli di un piano strategico di portata almeno decennale (Sardegna 2020). Questo nuovo approccio ha portato alla costituzione, lo scorso mese di settembre 2009, del Comitato Governo – Regione per il coordinamento delle iniziative di sviluppo della Sardegna. Priorita´ - perequazione infrastrutturale legata alla specificità insulare della Sardegna con l’obiettivo della definizione dei parametri oggettivi relativi alla misurazione degli effetti conseguenti al divario di sviluppo economico derivante dalla stessa insularità anche al fine di assicurare una effettiva continuità territoriale; - la individuazione degli interventi diretti a promuovere lo sviluppo economico, la coesione e la solidarietà sociale; a rimuovere gli squilibri economici e sociali e a favorire l’effettivo esercizio dei diritti della persona; - il tema della fiscalità di sviluppo con particolare riguardo alla creazione di nuove attività di impresa; - la chiusura della partita ancora aperta delle nuove entrate e della collegata questione del patto di stabilità. Obiettivo: la progressiva trasformazione del nostro sistema produttivo. 1. Consolidamento e rilancio dei comparti manifatturieri “leggeri” che storicamente già rappresentano i nostri punti di forza per la presenza diffusa di un tessuto di Pmi che vanno aiutati a superare gli effetti negativi della crisi per farsi trovare pronti a cogliere le opportunità della ripresa;dobbiamo concentrare i nostri sforzi per sollevare il livello della qualità delle produzioni, favorire la internazionalizzazione delle nostre imprese e la loro competitività nel mercato globale; 2. Attrazione e ampia diffusione di nuove attività manifatturiere leggere (a basso o nullo impatto ambientale) e servizi del terziario avanzato ad alto valore aggiunto, grazie agli investimenti in ricerca ed alle eccellenze di cui disponiamo (Ict, tecnologie della rete, biomedicina e tecnologie della salute, energie rinnovabili e economia verde). Conclusioni Dalla crisi si può uscire ma serve l’impegno di tutti, mettendo da parte le contrapposizioni. Serve unità e coesione del popolo sardo, serve soprattutto una classe dirigente lungimirante, capace di esprimere una politica costruttiva e dialogante sui grandi temi dello sviluppo e delle riforme. Sono certo che vi sia fra noi, fra tutti i Sardi, questa comune volontà di migliorare e di trovare le opportune soluzioni. Abbiamo i mezzi, le intelligenze, le capacità per poterlo fare e sono certo che i nostri sforzi saranno premiati e i risultati saranno all’altezza delle nostre aspettative. .  
   
   
ELEZIONI IN BASILICATA, NASCE IL MOVIMENTO IMPRENDITORI AUTONOMI  
 
Potenza, 8 febbraio 2010 “Ieri, si è riunito il direttivo del sindacato Imprese edili,per valutare la situazione politica in vista delle elezioni regionali e per determinare eventuali azioni al fine di “poter essere tenuti in considerazione” nel futuro assetto regionale”. E’ quanto si legge in un comunicato stampa diffuso il 5 febbraio dal Simpredil. Per il sindacato “non si ha più bisogno di sterili o incomprensibili promesse da parte dei politicanti professionisti, e tantomeno si ha bisogno di “ profeti” inviati dal divino volere per traghettare il povero popolo lucano su non meglio specificati paradisi, si ha solo bisogno di appropriarsi della realtà, del territorio, con tutti i suoi problemi ed affrontarli nel concreto, con l’andare in mezzo alla gente dialogando con loro, come gli imprenditori sono avvezzi a fare ogni giorno per risolvere le contingenze emergenti, sconosciute a tutti i pretendenti , per poter portare la risoluzione dell’immediato. Il direttivo, all’unanimità, ha deciso di promuovere la presentazione di liste degli imprenditori, a Potenza e a Matera, invitando tutti gli imprenditori, dagli artigiani, agli agricoltori, ai commercianti ed agli industriali che si riconoscono nel documento, a partecipare alla fase costitutiva del “Movimento Imprenditori Autonomi “che tenutasi in Potenza domenica, 7 febbraio 2010 alle ore 17, presso l’Hotel Vittoria, ove oltre a raccogliere le firme di adesione, è stato presentato il programma ed il simbolo del movimento ed aperte aperte le liste a tutti gli imprenditori (senza limitazioni o condizioni) che riterranno candidarsi in qualità di consigliere, che andrà a rappresentare e tutelare gli interessi della categoria, in seno al consesso regionale”. .  
   
   
MERCATO DEL LAVORO: NELLA CRISI E OLTRE PRESENTATI I DATI SU OCCUPAZIONE, CASSA INTEGRAZIONE E INTERVENTI REGIONALI PIEMONTESI  
 
Torino, 8 Febbraio 2010 -Una fotografia aggiornata sullo stato del mercato del lavoro in Piemonte, con un quadro dettagliato della crisi occupazionale e del ricorso alla Cassa Integrazione. A fornirla sono i nuovi dati elaborati dall’Osservatorio Regionale del Mercato del Lavoro, aggiornati alla fine di dicembre del 2009, presentati, il 5 febbraio presso il Palazzo della Regione, dall’Assessore al Lavoro e Welfare, Teresa Angela Migliasso. Alla luce dei numeri, appare chiaro che il 2009 sarà ricordato come l’anno della “grande crisi”, analoga come portata a quella registrata in Piemonte nella prima metà degli anni ’80. Il dato più preoccupante del 2009 è rappresentato dalla forte crescita della disoccupazione: +40% circa nei primi nove mesi dell’anno, secondo le stime Istat (il dato annuale sarà rilasciato solo a fine marzo), da 94. 000 a 130. 000 unità, con un tasso che sale dal 4,8 al 6,5%, il livello più alto in tutto il settentrione, dove la media si attesta al 5,1%. Il flusso in entrata nelle liste di mobilità aumenta del 50% con una maggiore incidenza (+77,5%) per i disoccupati provenienti dalle piccole imprese, più esposte sul mercato; a fine anno si contano circa 38. 000 persone in mobilità, quasi il 40% in più rispetto al 2008, in linea con i dati Istat. L’occupazione si riduce di 20. 000 addetti, con una caduta concentrata nell’industria e il tasso di occupazione scende di un intero punto percentuale, dal 65 al 64%, una flessione contenuta dal massiccio ricorso alla Cig. Le occasioni di lavoro registrate dai Centri per l’Impiego, al netto del lavoro domestico, sono diminuite di oltre 100. 000 unità, pari a -15,5%, ma la flessione sfiora il 40% nell’industria e raggiunge quota -57% nel metalmeccanico. Le ore di Cig complessivamente autorizzate nel corso dell’anno sono state in complesso oltre 182 milioni: 117 milioni di ordinaria (+533%), 49 milioni di straordinaria (+182%), 16 milioni di Cig in deroga (+250%), tassi di aumento vertiginosi, dovuti anche a provvedimenti di semplificazione ed estensione per l’accesso a questo ammortizzatore sociale. In media, ogni occupato dipendente nell’industria, la platea potenziale di riferimento, ha fruito in Piemonte di 338 ore di integrazione salariale, cioè oltre due mesi di sospensione, il valore più elevato in Italia, quasi il doppio del dato nazionale. Si può ipotizzare che nel corso dell’anno sono state almeno 150. 000 le persone interessate, in misura più o meno ampia, da processi di sospensione del lavoro. In questo quadro molto difficile, risultano in crescita, due sole tipologie contrattuali: il lavoro intermittente e quello di tipo occasionale, che totalizzano entrambe circa 20. 000 movimenti, ad indicare un aumento dell’area di lavoro marginale. La flessione delle assunzioni colpisce in particolare i giovani: aumenta al diminuire dell’età e i tassi di disoccupazione si concentrano fra le persone con meno di 25 anni (nel Nord-ovest 19% circa, contro un dato generale del 5,5%), cioè proprio i soggetti meno coperti da ammortizzatori sociali e il cui sostegno, quindi, grava per gran parte sulle famiglie. Per fronteggiare l’emergenza registrata nell’ultimo anno l’Assessorato regionale al Lavoro ha messo in campo una manovra estesa ed articolata, nei limiti delle competenze e delle risorse disponibili. Oltre alla Cig in deroga e alle iniziative correlate, per supportare imprese e famiglie sono stati attivati: - interventi di sostegno al reddito destinati nel 2009 alle persone del tutto prive di ammortizzatori, con un Avviso pubblico riproposto all’inizio del 2010 nei confronti di un target diverso, composto da persone in Cig, disoccupazione o mobilità; - provvedimenti che consentono di anticipare l’integrazione salariale straordinaria nelle situazioni di procedure concorsuali; - anticipo della retribuzione, attraverso un Fondo Speciale di Garanzia, agli occupati che da tempo non percepiscono lo stipendio per problemi di liquidità aziendale; - l’attivazione dello strumento del microcredito a favore di soggetti non bancabili per intraprendere un’attività imprenditoriale o di lavoro autonomo; - l’avvio di attività socialmente utili a supporto degli uffici giudiziari, rivolte ad ultracinquantenni in mobilità indennizzata, a cui viene riconosciuto un sussidio cumulabile con l’indennità percepita; In questo contesto, il disegno più ambizioso è in fase di avvio e coinvolge l’intero sistema dei servizi per l’impiego, dando all’attuazione all’Accordo Stato-regioni sulla gestione degli ammortizzatori in deroga del 12 febbraio 2009, con cui si lega per la prima volta in modo organico la fruizione dell’integrazione salariale alla partecipazione a percorsi di politica attiva. Tutte le persone che accederanno nel 2010 a Cig o mobilità in deroga dovranno attivarsi personalmente recandosi al Centro per l’Impiego di riferimento per concordare un percorso di crescita professionale, di riqualificazione e/o ricollocazione a seconda dei casi. A pochi giorni dall’avvio i Centri per l’impiego hanno già programmato 2. 700 ore di attività di cui la metà circa già erogate per i primi lavoratori coinvolti. “Un momento di difficoltà che offre nuove opportunità” lo slogan scelto insieme alle Province e alle Parti sociali per spiegare l’iniziativa. “Si tratta di una mezza rivoluzione copernicana – ha dichiarato l’assessore Migliasso - in un contesto in cui la fruizione delle politiche cosiddette passive era, appunto, per lo più “passiva”, solo debolmente e disorganicamente collegata ad efficaci politiche del lavoro e della formazione. Ora, finalmente, si cambia e si costruisce un sistema che dovrà durare nel tempo e che prefigura quella riforma degli ammortizzatori sociali da troppo tempo vagheggiata in cui i vari attori coinvolti (imprese, servizi pubblici, parti sociali, lavoratrici e lavoratori) sono responsabilizzati personalmente, ed ognuno si fa carico della sua parte a fini di interesse comune, di sistema”. “In questo senso – ha aggiunto l’assessore - la crisi attuale, che secondo tutti gli analisti è lungi dall’essere superata, pur in presenza di alcuni spiragli di ripresa, ancora flebili, ma significativi, ha favorito la strutturazione di uno strumento innovativo, che andrà affinato nel tempo, ovviamente, ma che può rappresentare un indubbio salto di qualità nella gestione delle politiche del lavoro. L’esperienza delle ultime crisi, pur non così virulente, ha dimostrato ampiamente, che dalla recessione si può e si deve uscire positivamente solo con uno sforzo comune di tutte le componenti di un Sistema Piemonte che contiene in sé tutti gli anticorpi necessari per risollevarsi e agganciare saldamente il treno della ripresa”. .  
   
   
EMILIA ROMAGNA: PARTECIPAZIONE, L´ASSEMBLEA LEGISLATIVA APPROVA UNA NUOVA NORMATIVA. UNA REGIONE ATTRAENTE SAPRÀ PROGETTARE E COSTRUIRE IL FUTURO CON IL CONCORSO DEI CITTADINI E DI TUTTI GLI ATTORI SOCIALI ED ISTITUZIONALI  
 
Bologna, 8 febbraio 2010 – Nuove norme per consentire ai cittadini agli operatori economici, alle parti sociali e a tutte le espressioni della società civile possano avere un maggiore coinvolgimento nelle scelte che toccano più da vicino la vita quotidiana ma anche le scelte strategiche che attengono alle trasformazioni del territorio, alla organizzazione dei servizi, ai grandi progetti di sviluppo. Sono questi gli obiettivi della nuova legge regionale “Norme per la definizione, riordino e promozione delle procedure di consultazione e partecipazione alla elaborazione delle politiche regionali e locali” approvato oggi dall’Assemblea Legislativa della Regione Emilia-romagna. «La legge – ha commentato soddisfatto l’assessore Gian Carlo Muzzarelli - per la promozione della partecipazione è un altro tassello del programma di una ´regione attraente´ che vuole progettare e costruire il futuro con il concorso dei cittadini e di tutti gli attori sociali e istituzionali. La legge approvata è un deciso passo in avanti per il rinnovamento e lo sviluppo dei processi di partecipazione». Inoltre per quanto riguarda la progettazione dei nuovi spazi urbani, Muzzarelli ha evidenziato che «puntiamo cambiare e migliorare le città, assumendo il punto vista dei bambini, delle donne, degli anziani e delle persone non autosufficienti. Tutto ciò non è possibile senza un impegno assiduo di coinvolgimento della società civile. Con questa legge noi investiamo sulla consapevolezza e sul protagonismo dei cittadini, per una società più coesa, per istituzioni sempre più aperte e trasparenti, per una democrazia efficiente e vicina». .  
   
   
ANDAMENTO CASSA INTEGRAZIONE A GENNAIO IN FVG  
 
Trieste, 8 febbraio 2010 - Nel mese di gennaio 2010 in Friuli Venezia Giulia sono state erogate 1. 872. 328 ore di cassa integrazione, delle quali 493. 165 ore di cassa integrazione ordinaria (Cigo) nell´Industria (26 per cento), 110. 766 ore in Edilizia (6 per cento); 1. 268. 397 ore di cassa integrazione Straordinaria (Cigs, 68 per cento). Le ore totali di Cig autorizzate in gennaio 2010 incrementano del 6,3 per cento rispetto al quantitativo autorizzato a dicembre 2009 (a livello nazionale si assiste a un calo del 17 per cento). Prosegue la flessione della Cigo, dopo il picco raggiunto a ottobre 2009: la contrazione in particolare è determinata dal decremento del 24,6 per cento della componente Ordinaria nell´Industria, mentre cresce quella nell´Edilizia del 31,9 per cento. La Cigs, invece, che per il quarto mese consecutivo supera il milione di ore, registra un aumento del 24 per cento rispetto a dicembre 2009, raggiungendo quasi 1,3 milioni di ore, il quantitativo più elevato dell´ultimo biennio. Le ore totali di Cig autorizzate in gennaio 2010 sono in aumento di 405,1 per cento rispetto al quantitativo concesso a gennaio 2009 (a livello nazionale +186,6 per cento): in aumento tutte le componenti, in particolare la componente Straordinaria incrementa di 505,3 per cento e la Cigo nell´Industria del 494,5 per cento, mentre la Cigo nell´Edilizia cresce del 41,7 per cento. Le ore autorizzate nel mese di gennaio 2010 sono distribuite territorialmente come segue: il 50 per cento nella provincia di Udine, il 33 per cento in quella di Pordenone, il 10 per cento in provincia di Gorizia e il 7 per cento a Trieste. Sul versante territoriale la Cig totale nel mese di gennaio 2010 è in diminuzione rispetto a dicembre 2009 in provincia di Gorizia (-32,6 per cento) e lievemente in provincia di Udine (-4,5), mentre a Pordenone cresce del 45,7 per cento e a Trieste del 53,5. La componente Ordinaria nell´Industria cresce solamente in provincia di Gorizia (86,7 per cento), mentre su tutto il restante territorio regionale è in flessione, in particolar modo a Trieste (-68,2), a Pordenone (-60,1), ed è sostanzialmente stabile a Udine (-3,4). La Cigs si riduce nella provincia di Gorizia (-66,7 per cento) e di Udine (-11,2), mentre incrementa significativamente in provincia di Trieste (+318,9) e di Pordenone (+292,3). Per quanto riguarda la distribuzione settoriale, nel mese di gennaio 2010 oltre 247 mila ore della Cigo in Friuli Venezia Giulia sono destinate alla Meccanica e 94 mila al Legno. Per la Cigs, invece, oltre 908 mila vanno alla Meccanica, 117 mila alle Metallurgiche e 78 mila al Legno. .  
   
   
FIRMATO L´ACCORDO PER L´UTILIZZO DI LAVORATORI IN MOBILITA´ INDENNIZZATA NEGLI UFFICI GIUDIZIARI DEL PIEMONTE  
 
Torino, 8 febbraio 2010 - La Regione Piemonte, la Corte d’Appello di Torino, la Procura Generale presso la Corte d’Appello di Torino e le Organizzazioni sindacali regionali dei lavoratori Cgil, Cisl e Uil hanno siglato il 4 febbraio l’accordo che prevede l’utilizzo di lavoratori ultracinquantenni che attualmente percepiscono indennità di mobilità in attività di supporto degli uffici amministrativi nelle varie sedi giudiziarie del Piemonte che segnalano significative carenze operative. L’accordo è il risultato di un progetto che tiene conto, da una parte, della necessità di smaltire i carichi di lavoro degli uffici giudiziari, dall’altra della perdita di posti di lavoro dovuta alla crisi economica e quindi del massiccio ricorso agli ammortizzatori sociali e della riduzione del reddito dei lavoratori coinvolti. Il progetto, presentato dalla Corte d’Appello di Torino e dalla Procura generale della Repubblica, con uno stanziamento di 800 mila euro da parte della Regione Piemonte, prevede l’utilizzo di circa 230 lavoratori di età superiore a cinquant’anni e prossimi a maturare i requisiti di accesso alla pensione, attualmente in trattamento di mobilità indennizzata a causa della crisi, che saranno indicati dall’Agenzia Piemonte Lavoro in collaborazione con i Centri per l’Impiego delle Province in base ad adesione volontaria dei lavoratori stessi. I soggetti individuati verranno impiegati in attività di collaborazione con le strutture dell’amministrazione giudiziaria (Corte d’Appello e Procura Generale della Repubblica) in tutte le aree territoriali del Piemonte, per un periodo di sei mesi, prorogabile una sola volta per la stessa durata, e riceveranno quale sussidio di sostegno al reddito un contributo di 500 euro mensili cumulabili con l’indennità di mobilità percepita. Al progetto faranno seguito analoghe iniziative su richiesta dei responsabili del Tribunale Amministrativo Regionale e del Centro per la Giustizia minorile. “L’accordo che abbiamo siglato oggi è particolarmente importante – ha commentato la presidente della Regione Piemonte, Mercedes Bresso - perché, da un lato, offre un’opportunità concreta di impiego a lavoratori che hanno perso il lavoro, dall’altro consente di affrontare il problema drammatico della carenza di personale che affligge le pubbliche amministrazioni. Se questa sperimentazione darà buoni frutti potrà essere presto estesa anche ad altri campi”. “Questa possibilità di impiego – ha aggiunto l’assessore regionale al Lavoro, Teresa Angela Migliasso – garantisce ai lavoratori ultracinquantenni che hanno perduto il lavoro un’occasione per integrare il proprio reddito e acquisire nuove competenze professionali, contribuendo a snellire il lavoro nei tribunali. Si tratta di una soluzione semplice per un problema molto complesso”. .  
   
   
FONDO SOCIALE EUROPEO: ASSUNZIONE DI DICIOTTO COLLABORATORI PER L’AGENZIA DEL LAVORO IN VALLE D’AOSTA  
 
Aosta, 8 febbraio 2010 - La Presidenza della Regione comunica che la Giunta regionale, nella seduta di venerdì 5 febbraio, ha approvato l’assunzione di diciotto collaboratori che saranno impegnati, nell’ambito del programma operativo Occupazione del Fondo sociale europeo, a sostegno delle iniziative poste per lo sviluppo del Piano triennale Politica del lavoro, approvato dal Consiglio regionale. Il reclutamento del personale (undici collaboratori nel profilo di tecnici e sette nel profilo di operatori amministrativi), effettuato mediante prove selettive, è finalizzato al supporto delle attività di ammodernamento e di potenziamento dei servizi per l’impiego e di programmazione e di attuazione delle politiche del lavoro attive e preventive, come il Punto orientamento di Aosta, nonché al sostegno dell’esecuzione del programma operativo con particolare riferimento alle iniziative volte all’informazione e alla comunicazione delle opportunità di impiego in Valle d’Aosta. Alcuni dei neo assunti, che rimarranno a disposizione dell’Agenzia del lavoro per i prossimi tre anni, si occuperanno anche dello sviluppo del canale dell’apprendistato, così come della promozione e del sostegno alla creazione di nuove imprese. .  
   
   
COOPERATIVE SOCIALI: APPALTO NON PIU``UNICO MODO DI AFFIDAMENTO DEI SERVIZI. LA REGIONE MARCHE STUDIA NUOVE MODALITA``  
 
Ancona, 8 Febbraio 2010 - Nuove formule, piu` innovative rispetto al tradizionale appalto per l´affidamento dei servizi alle cooperative sociali. E´ quanto emerso dal seminario organizzato dal ´Consorzio per l´alta formazione e lo sviluppo della ricerca scientifica in diritto amministrativo´ di Osimo insieme all´assessorato ai servizi sociali della Regione Marche e tenutosi pochi giorni fa presso la sede dell´Istituto Campana. Un confronto importante anche per prendere in esame modalita` differenti di appalto come la concessione di pubblico servizio, l´accreditamento e gli accordi procedimentali finalizzati a dare sostanza giuridica alla co-progettazione tra pubblico e privato. All´evento hanno preso parte oltre 100 tra operatori sociali dei comuni, coordinatori di ambito, lavoratori delle cooperative impegnati nei servizi sociali, rappresentanti delle Ipab e tecnici regionali. Sui temi dell´affidamento di servizi sono intervenuti esperti, giuristi come Chiara Fabrizi dell´ `Autorita` di vigilanza sui contratti pubblici´, Franco Dalla Mura, avvocato amministrativista di Verona ed esperto di politiche sociali, Galileo Omero Manzi, avvocato amministrativista e Fabrizio Lorenzotti docente di Diritto amministrativo e consulente della Regione Marche. Sono intervenuti anche esperti della cooperazione sociale di Legacoop (Paola Menetti), di Confcooperative (Simone Brunello) e di Unci (Maria Pia Zitti) oltre a rappresentanti di enti locali, Guliano Tacchi per i Coordinatori di ambito e Franco Pesaresi per i Comuni. Non sono mancati confronti anche sulle esperienze di altre regioni come l´Emilia Romagna per quanto riguarda l´accreditamento e il Veneto relativamente agli accordi di co-progettazione. A conclusione del convegno, Giovanni Santarelli, Dirigente regionale e responsabile dei rapporto con l´associazionismo e il terzo settore, ha illustrato i percorsi di lavoro che la Regione sta avviando e che condurranno alla modifica di atti relativi alle modalita` di esternalizzazione, affiancando a strumenti di diritto privato come il convenzionamento diretto, le clausole sociali, le procedure di gara aperte e riservate, anche strumenti di diritto pubblico quali la concessione, gli accordi procedimentali e l´accreditamento istituzionale. Le centrali cooperative e i tecnici degli enti locali nonche` i rappresentanti delle Ipab si sono espressi favorevolmente su tali percorsi, invitando la Regione a procedere rapidamente alla predisposizione degli atti, dopo una necessaria fase di concertazione. .  
   
   
TRENTO; APPROVATO IL PIANO STRAORDINARIO PER L´OCCUPAZIONE 2010  
 
Trento, 8 febbraio 2010 - Approvato il 5 febbraio dalla Giunta provinciale il Piano straordinario per l´occupazione 2010, i cui contenuti sono stati recepiti nel protocollo d´intesa siglato la scorsa settimana dal presidente Lorenzo Dellai e dai rappresentanti delle associazioni economiche e sindacali, presenti anche il direttore della Direzione Regionale dell’Inps Gaetano Guerriero e il presidente dell’Ordine provinciale dei Consulenti del Lavoro Andrea Pozzatti. Il Piano contiene gli interventi a tutela dei lavoratori che cessano il rapporto di lavoro a causa della crisi economica internazionale e delle sue conseguenze sul Trentino. Com´è noto, gli effetti negativi della congiuntura sono stati attenuati dalle misure anticrisi realizzate dalla Provincia a partire già dagli ultimi mesi del 2008, con l’unanime consenso e la collaborazione delle parti sociali. Perdurando tuttavia gli effetti della crisi, in particolare sul fronte occupazionale, si è ritenuto opportuno riproporre alcuni interventi anche per l’anno 2010, con le opportune correzioni suggerite dalla previsione sull’andamento della crisi, dall’esperienza maturata e dalla normativa sopravvenuta. .  
   
   
PRESTITI SENZA INTERESSI ALLE IMPRESE ALLUVIONATE, GRAZIE ALLA REGIONE TOSCANA  
 
Firenze, 8 febbraio 2010 - «Questi non sono gli indennizzi per i danni subiti - ha esordito l´assessore regionale Giuseppe Bertolucci - Quelli spettano al governo e mi auguro che le risorse che saranno messe in campo non siano solo quelle, assai scarse, delle bozza di ordinanza che ci è stata presentata. I prestiti, a condizioni estremamente favorevoli e senza interessi, che riusciremo a garantire, assieme alle risorse già messe in campo per aiutare gli enti locali nelle spese più urgenti, serviranno comunque a far ripartire prima possibile la produzione delle imprese e ad evitare ulteriori ricadute sul fronte occupazionale». L´assessore al bilancio e alle finanze della Toscana Bertolucci ha spiegato il 4 febbraio, a Lucca, le ultime misure messe in campo dalla Regione per le imprese alluvionate. Davanti a lui, nella sala del Consiglio di Palazzo Ducale, c´erano i rappresentanti delle associazioni di categoria, dei sindacati e i sindaci ed amministratori dei Comuni colpiti dall´alluvione e dall´ondata di maltempo che si è abbattuta sulla Toscana tra la fine e l´inizio dell´anno. Di fianco il presidente della Provincia Stefano Baccelli, il presidente della Camera di Commercio Claudio Guerrieri e gli assessori regionali Eugenio Baronti e Massimo Toschi. Prestiti a tasso zero per le imprese alluvionate - Le imprese di Lucca che hanno subito danni con l´alluvione di Natale, come quelle di altre province toscane, potranno contare sull´intervento della Regione per chiedere un prestito e ripartire con la produzione. E potranno ottenere anche condizioni particolarmente vantaggiose, sottolinea l´assessore Bertolucci. «Si tratta - prosegue Bertolucci - di uno stanziamento di 5 milioni di euro deliberato nella giunta di lunedì scorso per contributi in c onto interessi che potranno attivare 100 milioni di finanziamenti a tasso zero, messi a disposizione dalla banche». Il provvedimento regionale prevede la concessione di garanzie gratuite da parte di Fidi Toscana. Soldi, ricorda l´assessore, che vanno ad aggiungersi ai 54 milioni stanziati da subito dalla Regione per le spese di prima emergenza e per gli interventi per la messa in sicurezza idraulica e ai 300 mila euro per l´assistenza sanitaria e psicologica straordinaria. Il fondo istituito dalla Regione sarà gestito da Fidi Toscana, la finanziaria di cui è socia di maggioranza, e consentirà alle aziende alluvionate - di tutti i settori, salvo l´agricoltura per cui sono previsti altri strumenti specifici - di vedersi garantiti prestiti fino a 500 mila euro. Ma se un´impresa garanzie ce l´ha potrà richiedere anche di più. E gli interessi, nell´uno e nell´altro caso, li pagherà la Regione. «Peraltro - ha spiegato il direttore di Fidi Toscana, Giovanni Ricciardi - il fatto che si tratti di garanzie a prima richiesta, per cui le banche potranno richiedere la copertura della rata al minimo raffreddore dell´azienda, e per l´80%, consentirà di spuntare anche condizioni particolarmente favorevoli». Le aziende “certificate alluvionate” potranno richiedere prestiti fino a 25 mila euro attraverso un´autocertificazione, mentre per importi superiori occorrerà una perizia tecnica. Nei prossimi giorni la Regione emanerà il decreto attuativo per rendere operativo il provvedimento. Fidi Toscana conta di poter concedere le garanzie nel giro di 10-15 giorni dal momento della presentazione della domanda da parte delle banche. Dal governo risorse insufficienti - «Adesso aspettiamo che il governo intervenga velocemente con gli indennizzi - aggiunge l´assessore - Certo il fatto che nella bozza di ordi nanza che il governo ci ha sottoposto siano stati previsti, ad oggi, solo 20 milioni di euro da ripartire peraltro tre regioni, ovvero Toscana, Emilia- Romagna e Liguria, ci lascia quantomeno perplessi». In tutta la Regione i danni superano infatti i 530 milioni, solo con le prime stime. Solo in provincia di Lucca, dati della Provincia alla mano, si parla di 165 milioni. Per il commissario un mandato pieno - «Al governo chiediamo di intervenire con risorse più corpose, congrue rispetto ai danni subiti. Voglio solo ricordare che i 54 milioni anticipati dalla Regione erano destinati ad altro: ad interventi sul bacino dell´Arno, ad esempio - conclude l´assessore Bertolucci - Ma al governo chiederemo anche di cambiare qualcosa nella bozza di ordinanza che ci è stata sottoposta. Chiediamo un mandato pieno per il commissario. Chiediamo anche sgravi fiscali e la sospensione dal pagamento di tributi e imposte». Quest´ultimi erano stati annunciati a Pisa proprio dal sottosegretario Bertolaso (ed ancor prima dal ministro Matteoli), assieme ad altri 100 milioni, da ripartirsi sempre fra Emilia Romagna, Liguria e Toscana, attesi per la fine di febbraio. Ma pur sempre ancora insufficienti. .  
   
   
SICUREZZA, 267 EURO PRO-CAPITE A L´AQUILA, 266 A NAPOLI. VALIANTE: "È LA PROVA CHE LO STATO IGNORA LA CAMPANIA E IL MEZZOGIORNO"  
 
Napoli, 8 febbraio 2010 - "Il Rapporto della Ragioneria Generale sulla spesa statale regionalizzata rappresenta l´ennesima conferma di quanto andiamo sostenendo da sempre, ovvero che lo Stato ignora la Campania ed il Mezzogiorno". Il vicepresidente della Regione Campania con delega alla Sicurezza delle Città Antonio Valiante commenta così, il 4 febbraio, i dati diffusi dalla Ragioneria dello Stato sulla spesa del 2008. "Abbiamo appreso che per l´ordine pubblico e la sicurezza lo Stato spende di più per abitante in Abruzzo che in Campania, con 267 euro pro-capite a L´aquila e 266 a Napoli e nelle cosiddette . E´ un dato che desta grandissimo allarme, e che contrasta pesantemente con gli sforzi, anche economici, che la Regione ha sostenuto e sostiene per combattere la criminalità. Per noi la sicurezza e la legalità sono elementi centrali dell´azione che la Giunta sta portando avanti con grande impegno. Abbiamo stanziato 50 milioni di euro per progetti su videosorveglianza, sicurezza urbana, riutilizzo a fini sociali e lavorativi dei beni confiscati. Abbiamo costituito la Fondazione Polis per le vittime di criminalità e il riuso dei beni. Ci aspettiamo un simile impegno anche dallo Stato centrale, con la messa a disposizione di ulteriori risorse, convinti come siamo che la camorra e la criminalità organizzata possono essere debellate solo se tutti i livelli istituzionali assieme producono gli sforzi necessari a contrastarle". .  
   
   
ARTIGIANATO IN PIEMONTE: CONTROLLI SANITARI ADDEBITATI ALLE AZIENDE IN ATTESA DI UN UN TAVOLO CON IL GOVERNO LA REGIONE CONGELA I PAGAMENTI  
 
 Torino, 8 Febbraio 2010 - “In un momento di grande difficoltà come quello attuale non è di certo opportuno penalizzare ulteriormente il settore agroalimentare, che già sta pagando l’alto prezzo della crisi, con una tassa applicata in modo improprio”. È con queste parole che il vicepresidente della Giunta regionale Paolo Peveraro con delega all’Artigianato raccoglie le proteste del comparto contro l’entrata in vigore del Decreto legislativo 194 del novembre 2008 che disciplina il rifinanziamento dei controlli sanitari ufficiali anche negli stabilimenti del settore alimentare (ricompresi nella sezione 6 del D. Lgs. 194) da parte delle competenti Autorità. La norma in questione, di derivazione comunitaria, va a sostituire il Decreto legislativo 432/98 e prevede il pagamento di una tassa, da versare alle Asl competenti, da parte di ogni attività all’ingrosso di produzione, deposito e commercializzazione di alimenti. A sollevare il malcontento del comparto il fatto che il Decreto 194 ricomprenda qualsivoglia impresa, anche artigiana e di dimensione micro, purché svolga attività prevalente (superiore quindi al 50%) all’ingrosso, senza tenere in considerazione gli interessi delle imprese a bassa capacità produttiva. Con una lettera inviata nei giorni scorsi alle associazioni di categoria Peveraro rende pertanto noto al comparto che la Giunta della Regione Piemonte ha deliberato di estendere la sospensione temporanea del pagamento delle tariffe sui controlli sanitari, previsti dal Decreto in questione, anche per quegli stabilimenti del settore alimentare con attività prevalente all’ingrosso (ricompresi nella sezione 6 del D. Lgs. 194). In precedenza il provvedimento aveva, infatti, riguardato solo le attività agricole primarie. “Il congelamento dei pagamenti – spiega il vicepresidente -si è reso necessario in attesa di chiarimenti sull’applicazione delle tariffe e sulla corretta interpretazione della norma da parte dei Ministeri competenti dell’Economia e della Salute. La nostra Regione, infatti, d’accordo con le altre Regioni, aveva proposto al Governo una serie di emendamenti, già prima dell’approvazione del Decreto 194, che non ne avrebbero disatteso i principi. L’obiettivo comune era tra l’altro proprio quello di salvaguardare le piccole imprese e gli interessi delle aziende del settore a bassa capacità produttiva. Benché approvate dalla Conferenza Stato-regioni queste proposte non sono state affatto prese in considerazione da Palazzo Chigi. Per questo ho chiesto d’accordo con la collega Artesio la riapertura immediata di un tavolo di confronto con il Governo”. .  
   
   
TERREMOTO IN ABRUZZO, IL GOVERNO RIMBORSA ALLA REGIONE EMILIA ROMAGNA IL 90% DELLE SPESE PER L´INTERVENTO DELLA PROTEZIONE CIVILE  
 
Bologna, 8 febbraio 2010 - Oltre 2,5 milioni di euro dal Governo alla Regione Emilia-romagna come rimborso del 90% sulle spese anticipate per l’impegno della protezione civile in Abruzzo, in seguito al terremoto dello scorso aprile. E’ quanto ha stabilito un apposito decreto della Presidenza del consiglio dei ministri. Nel riparto dei fondi, le aliquote maggiori sono state assegnate alla Regione Emilia-romagna e alla Provincia Autonoma di Trento: il rimborso all’Emilia-romagna è pari a circa il 90% (2. 560. 000 euro) degli oneri anticipati per garantire le numerose attività svolte dal sistema regionale di protezione civile nei tre campi di accoglienza gestiti (Piazza d’Armi a l’Aquila, Villa Sant’angelo, Sant’eusanio Forconese). Un sistema che, oltre all’impiego della colonna mobile regionale, ha assicurato la turnazione di 3. 000 volontari emiliano-romagnoli e 400 funzionari delle strutture regionali e degli enti locali. Il restante 10% (circa 250mila euro) delle spese anticipate non verrà più rimborsato: rimarrà stanziato dalla Regione a titolo di solidarietà. “L’esperienza dell’Abruzzo – ha sottolineto il presidente Vasco Errani – è emblematica del modo in cui concepiamo l’operato della protezione civile, in tutte le sue articolazioni. Un operato di grande qualità, integrato in un sistema coerente con la protezione civile nazionale che ha il ruolo di comando, e forte della sua cultura della solidarietà”. Con i finanziamenti assegnati sarà possibile rimborsare le spese vive e di organizzazione generale anticipate dalla Regione e ripristinare le attrezzature, i mezzi e le macchine operatrici che fanno parte dei moduli della colonna mobile, sensibilmente usurati o danneggiati durante i 7 mesi in cui sono stati utilizzati in Abruzzo. .  
   
   
CONTRIBUTI A SOSTEGNO DELLE ATTIVITÀ DI ENTI E ISTITUZIONI CULTURALI E SCIENTIFICHE DELLA SARDEGNA  
 
 Cagliari, 8 Febbraio 2010 - L´assessorato regionale della Pubblica istruzione informa che le domande di contributo a sostegno delle attività degli enti e delle istituzioni culturali e scientifiche dovranno pervenire entro le ore 13 del 15 febbraio 2010 al Servizio Spettacolo, sport, editoria e informazione in viale Trieste n. 186 – 09123 Cagliari. Questi i requisiti richiesti: a) essere stati istituiti con legge regionale e svolgere i compiti della stessa legge, oppure essere in possesso di personalità giuridica; b) essere costituiti e svolgere un’attività continuativa da almeno cinque anni; c) disporre di una sede adeguata e di attrezzature idonee per lo svolgimento delle proprie attività; d) non avere fini di lucro; e) promuovere e svolgere in modo continuativo attività di ricerca e di elaborazione documentata e fruibile, realizzata anche attraverso seminari, corsi, concorsi, convegni, mostre, premi letterari e altre manifestazioni di valore culturale e scientifico; f) svolgere e fornire servizi di accertato valore collegati alla propria attività di ricerca; g) pubblicare i risultati della propria attività culturale e scientifica; h) predisporre e attuare programmi triennali; i) aver documentato l’attività svolta nel triennio precedente la richiesta di contributo, nonché presentare i relativi rendiconti annuali approvati dagli organi statutari competenti. Per ulteriori informazioni è possibile telefonare ai numeri 070 6064913 e 070 6065041 tutti i giorni dalle ore 11 alle ore 13 e il lunedì e il mercoledì dalle ore 16 alle ore 17. .  
   
   
GIUNTA FINANZIA PROGRAMMA REINSERIMENTO SOCIALE DETENUTI IN SARDEGNA  
 
Cagliari, 8 Febbraio 2010 - Un milione 300mila euro per l´inclusione sociale dei detenuti. Li ha stanziati la Giunta regionale su proposta dell’Assessore regionale dell’Igiene e Sanità e dell’Assistenza sociale, Antonello Liori: "In considerazione della finalità rieducativa della pena e della finalizzazione al reinserimento sociale, sancita dall’articolo 27 della Costituzione – ha spiegato l´Assessore Liori - la Regione, facendo proprio questo richiamo morale, ha il dovere di adottare azioni adeguate e mirate al superamento delle difficoltà che ostacolano l’esercizio dei diritti da parte delle persone detenute e quindi la loro inclusione sociale attraverso l’attuazione di un programma di interventi finalizzati". Il Programma è attuato attraverso progettazioni gestite dalle Onlus - in collaborazione con il Provveditorato regionale del Ministero della Giustizia ed il Centro regionale giustizia minorile - ed è finalizzato ad offrire efficaci attività di inserimento socio-lavorativo per facilitare il recupero dei detenuti e di coloro che sono sottoposti a misure alternative. La valutazione dei progetti - affidata a due commissioni interistituzionali composte da rappresentanti dell’Assessorato, del Provveditorato regionale e del Centro regionale – ha portato al finanziamento di 15 progetti per l’area adulti e 7 per l’area minori, secondo la seguente ripartizione: 1. 100. 000 euro per adulti con provvedimenti penali detentivi o in esecuzione penale esterna; 200. 000 euro, dei quali 80. 000 per progetti in favore degli ospiti del carcere minorile di Quartucciu e 120. 000 per ex ospiti del carcere minorile e per minori entrati nel circuito penale. Progetti Finanziati - Nell’area adulti, per il programma di reinserimento socio-lavorativo: Coordinamento volontariato giustizia 10. 000 euro; Cooperativa “Comunità Il seme” 44. 900; Associazione “La speranza” 50. 000; Cooperativa “Progetto acca” 50. 000; Cooperativa “Digit abile” 50. 000; Cooperativa “Sa striggiula” 55. 500; Cooperativa “Bruna” 60. 000; Cooperativa “Progetto verde” 60. 000; Associazione “Babele” 62. 000; Cooperativa “Primavera 83” 65. 000; Cooperativa “L´ideale” 70. 000; Associazione “Ut unum sint” 90. 000; Cooperativa “Differenze” 90. 000; Cooperativa “San Lorenzo” 162. 600; Cooperativa “Il samaritano” 180. 000. Nell’area minori, per il programma di attività sociali nel carcere minorile di Quartucciu e per attività a favore dei minori entrati nel circuito penale: Associazione “Arcoris” 35. 000 euro; Cooperativa “Il mio mondo” 18. 000; Cooperativa “Il sogno” 25. 000; Associazione “Oltre le sbarre” 30. 000; Cooperativa “La carovana” 42. 000; Cooperativa “Aitia” 45. 000; Associazione Uisp 5. 000. .  
   
   
FAMIGLIA/LAVORO: DOTE DONNA E ASILI NIDO FORMIGONI E BOSCAGLI ILLUSTRANO I PROGETTI DI CONCILIAZIONE  
 
Milano, 8 febbraio 2010 - "La famiglia e il lavoro sono i due pilastri sui quali si regge la nostra società. La stessa crisi economica ce lo dimostra, fuori da ogni dubbio. Il problema per molte famiglie è però quello di conciliare questi due termini e non dover essere costretti ad optare per l´uno o per l´altro. Una famiglia messa nelle condizioni migliori è un vantaggio per tutti". Il presidente della Lombardia Roberto Formigoni ha introdotto così i lavori del convengo "Giovani idee per conciliare famiglia e lavoro" che si è tenuto il 5 febbraio in Regione. "Per favorire questa conciliazione - ha proseguito il presidente - la Regione ha messo e sta mettendo in campo interventi specifici. Al esempio istituendo la "Dote Donna", per promuovere l´occupazione delle donne in possesso di lauree "deboli", cioè scarsamente spendibili sul mercato del lavoro, attraverso la realizzazione di stage/project work, finalizzati alla sottoscrizione di contratti di lavoro. Ha inoltre finanziato numerosi progetti a supporto della nascita di imprese ed attività produttive gestite da donne (soltanto negli ultimi due anni 141 progetti per quasi 10 milioni di euro", ha contribuito allo sviluppo dei servizi socio educativi per la prima infanzia stanziando ad esempio, nell´ultimo anno, 18 milioni di euro per ristrutturare e ampliare gli asili nido e micronidi, anche aziendali, che oggi in Lombardia ospitano quasi 53. 000 bambini. Va inoltre ricordato il coordinamento degli orari attraverso i Piani Territoriali degli Orari per sostenere i quali, nell´ultima legislatura, la Regione ha stanziato più di 8 milioni di euro. Ricordo infine tra gli altri il Portale Conciliazione Famiglia-lavoro, che rende accessibili tutte le informazioni relative a queste tematiche esistenti in Lombardia". "Per il futuro la Regione ha in programma di intervenire su entrambi i fronti, famiglia e lavoro: per le imprese, che investono in progetti sulla famiglia, con politiche di sostegno, specie con interventi di natura fiscale , per la famiglia con politiche di sostegno diretto" A questo proposito l´assessore regionale alla Famiglia e Solidarietà sociale Giulio Boscagli ha ricordato il "buono" che la regione da due anni eroga alle famigliE in difficoltà. "Quello dell´anno scorso - Ha Detto - fu destinato alle famiglie numerose e con reddito molto basso, quello di quest´anno (stanziati 17 milioni di euro) alle famiglie, con reddito limitato, con almeno un figlio a carico e, con un familiare ricoverato in una struttura assistenziale o con un componente in cassa integrazione". "Sono convinto - ha affermato Formigoni - che si possa comunque fare ancora di più: penso ad esempio alla possibilità di applicare il quoziente familiare in modo sempre più ampio e trasversale alle diverse politiche". Al convegno, che e´ stato organizzato dalle associazioni "Qui mamme, il portale delle mamme n. 1 in Italia" e "1535", con il supporto dell´assessorato regionale alla Famiglia e Solidarietà sociale, sono intervenuti giovani (quasi tutte donne) dirigenti, imprenditori, professionisti che hanno presentato la loro esperienza in questo settore maturata sia in grandi che piccole aziende. La direttrice della rivista Insieme (Rcs) ha presentato i risultati di un sondaggio realizzato dal sito "quimamme. It", su un campione di 970 donne che lavorano e hanno bambini piccoli, quasi tutti con meno di tre anni. Da questo sondaggio risulta che alle loro aziende esse chiederebbero innanzitutto: il part-time (47%), un anno di congedo pagato (23%), di poter fare il telelavoro (19%) e alternare il congedo con il partner (11%). Alle istituzioni invece chiederebbero: di poter avere servizi per bambini a prezzi calmierati (34%), bonus bebè per poter stare a casa (33%) voucher da utilizzare per i nidi privati (28%) e solo il 4% voucher per baby sitter. Il 22 % sarebbe inoltre disposto a rallentare il´avanzamento di carriera per stare con i propri figli, il 18 a lasciare il lavoro, il 13 a cambiarlo totalmente. I relatori hanno spesso portato, come esempio di positiva conciliazione tra famiglia e lavoro, l´esperienza realizzata in alcuni paesi europei, tra i quali la Francia. "Noi non siamo la Francia - ha voluto sottolineare l´assessore Boscagli - perché in Italia le competenze sul sociale sono distribuite tra più soggetti. Per fare una politica adeguata a questa realtà la Regione ha scelto la strada di riconoscere l´apporto che l´ampia rete di unità di offerta (associazioni, terzo settore volontariato) dà a questo settore". L´assessore Boscagli ha concluso i lavori del convegno sottolineando l´importanza del contrastare quel filone culturale che sottovaluta l´importanza della famiglia e anzi la considera un peso. "L´approccio culturale che riconoscere valore sociale e culturale alla famiglia - ha detto - viene invece prima di qualsiasi politica. La famiglia è un vantaggio per tutti; senza di essa ad esempio il nostro debito pubblico esploderebbe". .  
   
   
PRIMA INFANZIA: IL 10 FEBBRAIO SEMINARIO A PERUGIA SU QUALITA´ E FLESSIBILITA´ SERVIZI  
 
Perugia, 8 febbraio 2010 - “Qualità e flessibilità nei servizi della prima infanzia in Umbria” è il tema del seminario che, organizzato dall’assessorato alla istruzione e formazione della Regione Umbria, si terrà mercoledì 10 febbraio, a partire dalle ore 15, nel Salone D’onore di Palazzo Donini. L’incontro consentirà di approfondire le questioni relative alle prospettive europee dei servizi per l’infanzia, alla flessibilità e qualità, ma anche sarà l’occasione per trarre un bilancio quinquennale delle politiche regionali in materia. Il lavoro svolto sui servizi alla prima infanzia ha portato l’Umbria ad una posizione di eccellenza per accoglienza dei bambini da zero a tre anni e al primo posto (con il 27,5%) nel panorama nazionale per l’inserimento dei bambini nel sistema integrato dei servizi, seguono Emilia Romagna (26,7%) e Toscana (25,5%). Considerata la percentuale di bambini della fascia di 2 anni che vanno alla scuola dell’infanzia – sostengono all’assessorato - la percentuale di copertura umbra sale al 34,5%. In pratica – proseguono – in Umbria un bambino su 3 è nei servizi. I dati, riferiti al 2008, miglioreranno ancora nel 2009 quando si conta di raggiungere quota 37%. In totale – concludono all’assessorato - la copertura regionale è del 36,9%, molto più alta e anticipata di un anno rispetto al 33% chiesto dall’Unione Europea entro il 2010. .  
   
   
IN ABRUZZO UN BONUS PER FAVORIRE IL LAVORO DELLE DONNE  
 
Pescara, 8 febbraio 2010 - "Ho accolto con grande entusiasmo il recente provvedimento dell´Assessorato al Lavoro, Paolo Gatti, per contrastare la crisi occupazionale con l´erogazione di aiuti alla creazione di nuovi posti di lavoro". A dichiararlo è l´assessore alle Risorse umane e Pari Opportunità, Federica Carpineta che, per le tre tipologie di aiuti ( incentivi all´assunzione di soggetti disoccupati, all´ assunzione mediante il ricorso all´istituto dell´apprendistato e incentivi per la trasformazione dei rapporti di lavoro flessibile in lavoro a tempo indeterminato), precisa che "è previsto un bonus finanziario, maggiorato del 25 per cento per favorire l´ingresso della donna nel mercato del lavoro". L´assessore carpineta sottolinea come l´iniziativa sia di notevole importanza "per il forte ritardo che l´Abruzzo presenta rispetto ai parametri di Lisbona (tasso di occupazione del 44 per cento contro l´obiettivo del 60 per cento), e ancora - prosegue l´Assessore - per il grande divario nei tassi di occupazione maschile e femminile (oltre 25 punti percentuali, al di sopra sia della media nazionale ( 24 punti percentuali ) che di quella europea ( 14 punti); per l´elevata disoccupazione femminile (oltre 3 punti percentuali superiori a quella maschile) concentrata in particolare nella fascia giovanile, dove il divario raggiunge addirittura 14 punti percentuali; e per l´eccessiva flessibilizzazione (19 per cento dell´occupazione femminile contro il 12 per cento di quella maschile)". Carpineta evidenzia il carattere di precarietà della componente femminile nel mercato del lavoro, testimoniato anche dal fatto che "tra il terzo trimestre 2008 e il terzo trimestre 2009, a cavallo della crisi internazionale, il tasso di disoccupazione femminile sia diminuito di oltre 2 punti percentuali. In una fase di crisi come quella attuale, una maggiore presenza femminile può significare una grande opportunità per l´Abruzzo - rimarca l´Assessore - in quanto stime attendibili riferiscono che, per 100 donne che entrano nel mercato del lavoro, si creano 15 posti aggiuntivi. Ciò significa un più elevato livello di reddito, di consumi, di risparmi, di sicurezza e di tutela. Si crea una sorta di circolo virtuoso, per cui una donna che lavora costituisce un motore dello sviluppo economico, generando maggiore occupazione nei servizi, quali quelli di cura dei bambini, degli anziani. La maggiore occupazione si traduce in maggior reddito e quindi in nuovi impulsi ai consumi, che sono oggi stagnanti. Complessivamente si migliorano le aspettative per il futuro - ha concluso Carpineta - creando ottimismo e instaurando un clima di serenità e pace sociale". .  
   
   
A TRENTO ISTITUITA LA CONSULTA TERZA ETÀ: PRESTO LA PRIMA SEDUTA  
 
Trento, 8 febbraio 2010 - Dopo l´elezione, il 26 gennaio scorso, dei suoi 15 rappresentanti, la Consulta provinciale della terza età è stata formalmente istituita dalla Giunta provinciale. A breve la Consulta, che rimane in carica per l´intera durata della legislatura, terrà la sua prima seduta per la nomina del presidente. Nella delibera, firmata dall´assessore alle politiche sociali Ugo Rossi, si ricordano le funzioni ad essa assegnate - tra le quali quella di elaborare proposte relative ai problemi della terza età da sottoporre alla Giunta provinciale - e l´impegno a produrre, ogni anno, una relazione sull´attività svolta. Si ricorda che la Consulta ha piena autonomia e potrà organizzare la propria attività e decidere le modalità di funzionamento che ritiene più utili, compreso l´eventuale coinvolgimento di realtà associative della terza età diffuse sul territorio (sono quasi 400), al fine di dare voce e rappresentanza all´"universo anziani" di tutta la provincia. .