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Notiziario Marketpress di Lunedì 02 Maggio 2011
LE IDEE E I PROGETTI DEI CITTADINI PER FESTEGGIARE INSIEME L’EUROPA  
 
Parma, 2 maggio 2011 - L’edizione 2011 della Festa dell’Europa sarà la festa dei cittadini, che con le loro storie e diversità sono la forza dell’Unione Europea e il fondamento su cui si basano la politica e le istituzioni. Quest’anno, il programma delle celebrazioni si colora dell’entusiasmo con il quale ben 70 associazioni con fini educativi e socio-culturali hanno condiviso le proprie idee e progetti proponendo iniziative legate dal tema comune “l’Europa”. I cittadini, anima delle associazioni e organizzazioni coinvolte, hanno risposto alla chiamata dell’Europa e dato vita, grazie al loro senso di iniziativa, ad una serie di più di 60 eventi per celebrare i valori comuni europei. Una 8 giorni di festa non-stop, dal 2 al 9 maggio, con convegni, seminari, spettacoli, iniziative didattiche, incontri pubblici, mostre, per offrire un’occasione di incontro e riflettere sulle priorità dell’Unione - cultura, sicurezza alimentare, biodiversità, innovazione, integrazione, pace, solidarietà, giovani, sostenibilità e ambiente. La ricca settimana di appuntamenti si concluderà lunedì 9 maggio, giorno in cui si rievoca la dichiarazione del Ministro degli Esteri francese Robert Schuman nel 1950, considerata l´atto di nascita dell´Unione europea. La partecipazione dei cittadini, che assume maggiore rilevanza nel 2011, dichiarato ‘anno europeo del volontariato’ dalla Commissione Europea, è stata determinante per il lavoro di coordinamento del comitato promotore - composto dall’Autorità europea per la sicurezza alimentare (Efsa), Comune e Provincia di Parma, la Rappresentanza a Milano della Commissione europea, Europass e l´Università degli Studi di Parma. Il programma completo sarà presentato alla stampa lunedì 2 maggio presso il Teatro Regio di Parma alle ore 10.30. L’elenco dei partner selezionati, il calendario degli eventi e altre informazioni sono disponibili sul sito ufficiale www.Festaeuropa.org/  oppure sulla pagina del gruppo Facebook Festa dell’Europa Parma 2011.  
   
   
L´EURO COMPIE DIECI ANNI — UN CONCORSO PER IL DISEGNO DI UNA MONETA COMMEMORATIVA  
 
 Bruxelles, 2 maggio 2011 - Il 1° gennaio 2012 festeggeremo il decimo anniversario dell´introduzione delle banconote e delle monete che sono entrate nella vita quotidiana della popolazione dei paesi dell´eurozona. Da oggi tutti i cittadini dell´area dell´euro potranno partecipare ad un concorso con cui si sceglierà il disegno della moneta commemorativa da due euro destinata alla circolazione che i 17 Stati membri dell´eurozona emetteranno per celebrare l´evento. "L´euro è un bene comune e un traguardo di cui dovremmo essere fieri. Il concorso per la nuova moneta commemorativa darà a tutti i cittadini europei l´eccezionale opportunità di vedere la propria creazione sulla loro moneta comune. Il disegno scelto sarà inciso su milioni di monete che circoleranno in tutta l´area dell´euro", spiega Olli Rehn, commissario europeo per gli Affari economici e monetari. Oggi l´euro è una realtà per oltre 330 milioni di persone in 17 paesi dell´Ue. La moneta comune ha semplificato la nostra vita quotidiana, dal confronto dei prezzi tra diversi paesi, ai viaggi e agli scambi commerciali, senza più commissioni e fluttuazioni dei tassi legati al cambio di valuta. Inoltre l´euro richiede politiche economiche e finanziarie rigorose. Di norma tutti gli Stati membri dell´area dell´euro emettono le proprie monete in euro con un disegno nazionale su una delle due facce, ma in occasione del decimo anniversario della nascita dell´euro, a inizio 2012 tutti i paesi dell´eurozona conieranno una moneta commemorativa da due euro con un disegno comune. Tutti i cittadini dell´eurozona che hanno compiuto almeno 12 anni possono partecipare al concorso per il disegno della nuova moneta. È la prima volta che nell´area dell´euro si organizza un concorso di questa portata aperto a tutta la popolazione per il disegno di una moneta. A partire da oggi, 29 aprile, e fino al 20 maggio i partecipanti potranno trasmettere il loro disegno tramite il link sottostante. In seguito una giuria di esperti effettuerà una prima selezione delle proposte, scegliendo la rosa dei cinque candidati che in giugno, per un periodo di tre settimane, sarà sottoposta al voto pubblico via web, sempre sulla stessa pagina Internet. Il disegno vincente sarà annunciato il 30 giugno 2011. Il vincitore del concorso vedrà il suo disegno e le sue iniziali su milioni di monete di euro che circoleranno in tutti gli Stati membri dell´eurozona e sarà premiato con un set di monete pregiate da collezione. La pagina ufficiale del concorso per il nuovo disegno è: http://www.Eurocoin-competition.eu/  Per maggiori informazioni sull´euro: http://ec.Europa.eu/economy_finance/euro/index_it.htm  Le monete in euro in circolazione hanno una faccia comune a tutti i paesi e una specifica per ciascuna nazione, che raffigura personaggi storici, simboli o sovrani. Gli Stati membri sono autorizzati a emettere anche monete commemorative con un disegno specifico per celebrare eventi significativi a livello nazionale o europeo. Questa è la terza volta in cui gli Stati membri si sono accordati per coniare una moneta con lo stesso disegno sulla faccia nazionale. La prima moneta commemorativa comune risale al 2007, per le celebrazioni del 50° anniversario dei trattati di Roma, mentre la seconda è stata emessa nel 2009, in occasione del 10° anniversario dell´Unione economica e monetaria e dell´euro come entità virtuale, tre anni prima che entrasse materialmente in circolazione. Le monete commemorative hanno sempre un valore nominale di due euro e sono destinate alla circolazione in tutta l´area dell´euro, risultando spesso di notevole interesse per i collezionisti.  
   
   
UE: GIOVANI, BRILLANTI E...DISOCCUPATI?  
 
Bruxelles, 2 maggio 2011 - È bello essere giovani, non ci sono dubbi ... L´interail in Europa, tanto per nominare una delle iniziative più popolari, è stato a lungo il simbolo della spensieratezza di un´età. Ma essere giovani può essere molto difficile oggi se si è alla ricerca di un lavoro. Con l´iniziativa "Youth on the move" l´Ue sta cercando di migliorare le possibilità occupazionali per i ragazzi di tutta l´Unione. Diamo insieme un´occhiata al progetto che conta ben 28 azioni. Un europeo su cinque è giovane, per un totale di 100 milioni di persone. La disoccupazione raggiunge il 20% negli under 25 e la metà degli occupati ha un contratto a tempo determinato. Le statistiche dicono inoltre che meno di un giovane su 3 è in possesso di un diploma universitario e, dato ancora più inquietante, il 14,4% non ha neppure finito le scuole. Migliorare l´istruzione e l´apprendistato professionale - Esistono già parametri di riferimento per migliorare la situazione, ma è essenziale adottare misure specifiche. Ecco quali sono le proposte approvate settimana scorsa dalla commissione Cultura e istruzione, e presentate dal relatore sloveno di centro-destra,Milan Zver. 1- Ridurre l´abbandono scolastico: la Commissione deve incoraggiare gli Stati membri a fare tutto il necessario per risolvere il problema della dispersione in età scolare. L´obiettivo è ridurre il numero di coloro che non hanno neppure il diploma di scuola secondaria inferiore dal 15% al 10%, entro il 2020. 2- Promuovere tirocini e formazione professionale: Gli studi universitari non sono per tutti, ma questo non dovrebbe condannare chi fa scelte diverse a rimanere un manovale senza qualifiche a vita. Apprendistato e stage possono aiutare a costruire un ponte verso il mercato del lavoro per coloro che non hanno altri titoli, a patto che vengano resi più allettanti per imprese e tirocinanti. 3- Rendere l´istruzione superiore più attraente: L´obiettivo è quello di innalzare il numero dei laureati europei al 40% entro il 2020. Per farlo, è necessario modernizzare la direzione, i curricula e i finanziamenti universitari. Si stima che entro il 2020 un terzo di tutti i lavori all´interno dell´Unione europea "richiederà qualifiche di alto livello". 4- La carta "Youth on the move": L´idea chiave è quella di imparare il proprio mestiere ovunque venga insegnato meglio. Facilitando l´apprendistato all´estero, la carta-giovani mira a "accelerare il processo di integrazione dei tirocinanti in mobilità". Ai possessori saranno inoltre riservati vantaggi simili a quelli di chi ha una tessera-studente nazionale. 5- Passaporto europeo delle competenze professionali: Il passaporto regolare dice chi sei, il passaporto delle competenze dirà cosa sai fare. Sarà proposto già a partire da quest´anno, sull´esempio del curriculum europeo Europass, allo scopo di rendere abilità e competenze equiparabili nei diversi Stati e di aumentare così le possibilità di trovare lavoro in un altro paese. 6- Progetto "Il tuo primo lavoro all´estero": Impossibile trovare lavoro in patria? Prova da qualche altra parte ... Il progetto pilota aiuterà i giovani in cerca di prima occupazione a iniziare la propria carriera professionale all´estero, nello Stato in cui le loro competenze specifiche sono più richieste. 7- Garanzia europea per i giovani: Chiunque si sarà sentito dire almeno una volta che non può lavorare perché non ha esperienza. Per interrompere il circolo vizioso, l´Ue propone che i servizi pubblici per l´impiego garantiscano che i minori di 25 anni abbiano un lavoro, a meno che non siano studenti. 8- Bollettino europeo delle offerte di lavoro: Le offerte di lavoro esistono, ma farle arrivare a chi è in cerca di occupazione non è sempre facile, superando le distanze dei 27 paesi membri. Il bollettino europeo cercherà di monitorare i trend occupazionali, migliorando così l´efficienza delle agenzie di collocamento. 9- Finanziamenti: Ultimi, ma certo non meno importanti, i finanziamenti sono anzi essenziali per il funzionamento dell´iniziativa "Youth on the move". La relazione chiede che tutti i programmi esistenti come Erasmus, Leonardo da Vinci e Comenius siano presto finanziati oltre che dall´Unione europea, dai singoli Stati e dal settore privato.  
   
   
L´EU-OSHA ANNUNCIA LA DECIMA EDIZIONE DEL PREMIO EUROPEO PER LE BUONE PRASSI IN OCCASIONE DELLA GIORNATA MONDIALE PER LA SICUREZZA E LA SALUTE SUL LAVORO  
 
Bruxelles, 2 maggio 2011 - La decima edizione del premio europeo per le buone prassi dell´Agenzia europea per la sicurezza e la salute sul lavoro (Eu-osha) ha riconosciuto e premiato gli eccellenti contributi per una manutenzione sicura pervenuti da otto fra organizzazioni e aziende da tutta Europa. La premiazione, che rientra nel quadro della campagna dell´Eu-osha per ambienti di lavoro sani volta a promuovere una manutenzione sicura, è avvenuta nel corso di una cerimonia ospitata dalla presidenza ungherese dell´Unione europea in occasione della Giornata mondiale per la sicurezza e la salute sul lavoro (il 28 aprile). Le candidature sono pervenute da organizzazioni di ogni dimensione desiderose di mostrare e condividere le loro buone prassi, da un´ampia gamma di settori industriali. Nell´opuscolo che viene pubblicato oggi sono descritte le soluzioni poste in essere dagli otto vincitori e da altre quindici aziende che hanno ottenuto una menzione speciale nell´ambito del concorso. "Le aziende e organizzazioni vincitrici hanno contribuito in maniera eccezionale alla promozione di buone prassi per una manutenzione sicura" ha dichiarato László Andor, commissario europeo per l´Occupazione, gli affari sociali e l´inclusione. "Questi esempi si collocano sul solco della strategia comunitaria 2007-2012 per la sicurezza e la salute sul lavoro in cui, oltre ad affrontare le malattie professionali, si punta a ridurre di un quarto gli infortuni sul lavoro nell´Ue". Sottolineando l´importanza di una manutenzione sicura anche sotto il profilo economico, Kolos Kardkovács, Sottosegretario di Stato per il Lavoro in rappresentanza della presidenza ungherese dell´Ue, ha aggiunto che: "Una manutenzione inadeguata, oltre ad avere gravi ripercussioni per la sicurezza, incide sulla produttività e sulla redditività. Allocando tempo e risorse adeguati per una manutenzione sicura i vincitori del premio hanno protetto in maniera proattiva gli interessi della loro azienda e i loro lavoratori per gli anni a venire." Jukka Takala, direttore dell´Eu-osha, ha lodato l´eccellente qualità delle soluzioni presentate e ha commentato che: "La nostra rete di punti focali negli Stati membri partecipanti e in Turchia ha ricevuto centinaia di esempi di buone prassi; fra questi i migliori sono stati ammessi alla premiazione a livello europeo. Gli otto vincitori e le quindici organizzazioni che hanno ricevuto una menzione speciale sono la dimostrazione di quanto sia importante una manutenzione regolare per eliminare i pericoli presenti nei luoghi di lavoro e gestire i rischi, dando risalto ai messaggi chiave della Campagna per posti di lavoro sani." Gli otto vincitori sono: Voestalpine Hytronics Gmbh e Voestalpine Weichensysteme Gmbh (Austria, produzione di ferro e acciaio) per l´impiego della tecnologia e dell´organizzazione per una manutezione sicura; Protón Electrónica Slu (Spagna, attrezzature elettriche) per aver coordinato riparazioni e manutenzione con il cliente; Actavis Ltd (Malta, prodotti farmaceutici) per gli interventi proattivi e reattivi volti a migliorare la sicurezza nella manutenzione; Skellefteå Räddningstjänst (Svezia, servizi antincendio) per lo sviluppo di prassi di lavoro sicure per vigili del fuoco; Sonae (Portogallo, commercio al dettaglio) per la gestione di una manutenzione preventiva e correttiva; Ght - Glass Handling Technic Vof (Paesi Bassi, settore ortofrutticolo) per la manutenzione e la riparazione di serre ortofrutticole in maniera sicura ed efficace; Tarmac Quarry Materials (Regno Unito, settore minerario ed estrattivo) per le squadre di manutenzione competenti e Stib-mivb (Belgio, trasporti) per l´approccio sistemico alla manutenzione a partire dalla progettazione dell´area di lavoro. Http://osha.europa.eu/en/about/competitions/good-practice-award_2010-2011/index_htmllink    
   
   
CON IL PROGETTO DISTRICT + UN PASSO AVANTI VERSO L’INNOVAZIONE  
 
Firenze, 2 maggio 2011 – Le sei regioni europee partner del progetto District + si sono incontrate il 27 e 28 aprile a Firenze, presso la sede della Regione Toscana, per l’approvazione dei sottoprogetti presentati nell’ambito del bando pubblicato a fine dicembre 2010 e chiuso il 31 marzo scorso. Il bando, che si inserisce nell’ambito del Programma Interreg Ivc, era finalizzato alla presentazione di progetti da parte di soggetti pubblici, università, centri di ricerca con l’obiettivo di condividere, a livello regionale, esperienze e strumenti innovativi per uno sviluppo sostenibile. Le proposte valutate e approvate sono 6 e tutte coinvolgono, come prescritto dal bando, il territorio di almeno tre regioni tra le sei che compongono il partenariato di “District Plus”: Toscana (che è la regione capofila), Vastra Gotaland (Svezia), Bassa Slesia (Polonia), Contea di Brazov (Romania), Sassonia Anhalt (Germania) e West Midlands (Gran Bretagna). In tutto i soggetti coinvolti sono 32, fra centri servizi per le imprese, parchi tecnologici, università. I 6 sottoprogetti sono focalizzati su strategie per l’innovazione e il trasferimento tecnologico e sono stati valutati positivamente sia per la coerenza con i motivi ispiratori di District +, sia per la qualità complessiva delle proposte. Il progetto District + dispone complessivamente di 2,4 milioni di euro e per la Toscana sono disponibili 350 mila euro (1 milione e 100 mila euro spettano alla Toscana per la gestione generale e la comunicazione). Serviranno per rendere possibili un confronto sulle politiche e le strategie per l’innovazione, l’internazionalizzazione, la creazione di incubatori d’impresa, per scambi di esperienze sulle tecnologie in materia di ambiente e high-tech e, soprattutto, per scambi concreti di buone pratiche fra le regioni coinvolte.  
   
   
UE, SEMINARIO “COTER”: “DA INCONTRO PERUGIA CONTRIBUTO PER NUOVE STRATEGIE POLITICHE COESIONE”  
 
 Perugia, 2 maggio 2011 - Amministratori regionali e locali, politici, ma anche economisti e statistici condividono la necessità che si vada oltre il Prodotto interno lordo, quale unico indicatore fino ad oggi usato per misurare il livello di crescita economica e benessere di una comunità, sia essa nazionale che regionale, o locale. È quanto emerge dai lavori del seminario a Perugia, sul tema "Nuovi indicatori per misurare i progressi della politica di coesione", organizzato dalla Commissione "Coter" del Comitato delle Regioni d´Europa, assieme alla Regione Umbria, e che vede in Umbria la presenza non solo dei membri della Commissione provenienti da moltissime regioni europee, ma anche di economisti, tecnici e amministratori pubblici. Incontrando i giornalisti Michel Delebarre, presidente della Commissione Coter, ha ricordato come appena dieci giorni fa il Comitato delle Regioni ha approvato a grande maggioranza un parere con il quale si chiede alla Commissione Europea ed al Parlamento di mantenere inalterato il "budget" del Fondo europeo per la politica di coesione che è il più importante dell´intero bilancio comunitario: "Qui a Perugia stiamo discutendo con grande rigore di come allargare ed ampliare i criteri per valutare il livello di benessere di una data realtà, affinché le politiche di coesione possano essere più efficaci ed utili al reale superamento dei divari nello sviluppo economico e sociale di tutte le aree dell´Europa, soprattutto ora che del vecchio continente fanno parte tanti nuovi Paesi dell´area dell´est. Già da ora - ha aggiunto - dobbiamo anche pensare a quali strategie l´Europa dovrà adottare dopo il 2013, quando sarà esaurita l´attuale fase di operatività dei fondi strutturali. Ecco perché questo seminario, grazie al quale ci stiamo confrontando anche sulla base di esperienze realizzate ad esempio dalla stessa Regione Umbria, darà un contributo significativo per una decisione finale che auspichiamo raccolga le indicazioni delle Regioni d´Europa". Per parte sua la Presidente della Regione Umbria ha voluto innanzitutto ringraziare il Comitato delle Regioni per aver scelto l´Umbria e Perugia quale sede per il seminario: "La nostra regione - ha detto - è onorata di ospitare questo importante seminario. Il Comitato delle Regioni rappresenta la principale sede a livello europeo per far sentire la voce delle comunità regionali e locali e rappresentare i loro interessi e aspettative presso gli organismi comunitari". "Già i lavori di oggi - ha proseguito la Presidente - stanno dando un positivo contributo per ulteriormente affinare quegli strumenti - che già la Regione Umbria elabora e utilizza, quali il ´Ruics´ e l´Indicatore multidimensionale - che sempre più rappresentano un prezioso supporto per la comprensione dei fenomeni e delle dinamiche che interessano la nostra regione, sia dal punto di vista sociale che economico, ambientale e territoriale. Dinamiche che, appunto, richiedono valutazioni che vadano oltre quella, pur importantissima, dimensione rappresentata dalla misurazione della ricchezza prodotta in un dato territorio, verso una comprensione ampia dei fenomeni, comprensione che rappresenta un presupposto imprescindibile per la messa a punto e l´attuazione delle politiche pubbliche tese a migliorare la qualità della vita e la coesione sociale, come pure la competitività delle imprese e dei territori". "In sostanza - ha concluso la Presidente della Regione Umbria - dobbiamo essere consapevoli che non basta spendere bene le risorse pubbliche, ma occorre che si abbia la possibilità di quanto e se queste risorse incidano nei processi di crescita e di sviluppo e siano coerenti con gli obiettivi che ciascuna comunità si propone di raggiungere per il proprio benessere complessivo".  
   
   
BOSNIA, PIANO PER EFFICACIA DEL GOVERNO  
 
Sarajevo, 2 maggio 2011- Il Governo della Federazione di Bosnia Erzegovina ha adottato una serie di norme che introducono l´obbligo di stabilire una pianificazione strategica triennale e di preparare un piano di azione annuale e report relativi presso tutti i Ministeri e le Istituzioni della Federazione. Tali strumenti fanno parte di un progetto per il Rafforzamento delle Capacità di Pianificazione Strategica e di Sviluppo delle Politiche finalizzato a sostenere lo Stato e le Istituzioni nella conduzione della propria attività. A partire dal 2009 questo progetto ha assistito 13 ministeri nel mettere in grado i dipendenti pubblici di creare piani strategici legati al budget. I dipendenti pubblici di oltre 30 dipartimenti hanno creato piani triennali e 10 ministeri hanno completato il piano strategico triennale per la loro intera istituzione; tutti i budget richiesti dai 13 ministeri sono legati ai propri piani strategici, inclusi gli indicatori per le performance concrete. Oltre 20 documenti relativi alle politiche da adottare sono stati stesi in linea con gli standard Osce e Ue. Il progetto sostiene inoltre la creazione di una infrastruttura legislativa che garantisce l´utilizzo costante di tali metodologie.  
   
   
CROAZIA, IDE IN FORTE DIMINUZIONE NEL 2010  
 
Zagabria, 2 maggio 2011 - - In base alle rilevazioni della Banca Nazionale della Croazia (Hnb), lo scorso anno gli investimenti esteri diretti (Ide) effettuati in Croazia sono stati pari a 439,9 milioni di euro, mentre nell´anno 2009 ammontavano a 2,09 miliardi di euro. Sempre stando ai dati della Banca Nazionale, il principale investitore nel 2010 risulterebbe essere il Belgio con 116,3 milioni di euro, seguito dall´Italia con 112,8 milioni, dal Lussemburgo con 111,6 milioni e dalla Slovenia con 86,6 milioni di euro. I settori di concentrazione degli Ide in Croazia sono i seguenti: attività varie di servizi alle imprese (249,3 milioni di euro), intermediazione finanziaria (settore bancario e assicurazioni, con 186,6 milioni di euro) e investimenti azionari negli immobili (166,6 milioni di euro). Al tempo stesso, in alcuni settori gli investimenti diretti hanno registrato un trend negativo: nella produzione di prodotti chimici (con un deflusso di 485 milioni di euro) e nei servizi postali e di telecomunicazioni (-132,2 milioni di euro). Il totale dello stock degli Ide in Croazia dal 1993 fino alla fine dello scorso anno si è attestato a 24,47 miliardi di euro.  
   
   
CORTE UE BOCCIA REATO CLANDESTINITA’. ZAIA: “SENTENZA DESTABILIZZANTE CHE ANNULLA L’AUTORITA’ E I CONFINI DI UNA NAZIONE”  
 
 Venezia, 2 aprile 2011 - “Dispiace constatarlo, ma non ci sorprende una sentenza che conferma come in questi ultimi tempi dai palazzi di Bruxelles giungano solo notizie destabilizzanti e contrarie agli interessi e alla sovranità italiani, soprattutto se si parla di immigrazione”. Il presidente della Regione del Veneto, Luca Zaia, manifesta stupore ma ancor più preoccupazione per gli effetti che avrà la bocciatura della norma italiana che prevede il reato di clandestinità da parte della Corte di Giustizia dell’Unione Europea. “Il cuore di questa sentenza – prosegue Zaia – è chiarissimo: cancella, in fatto e in diritto, il concetto di confine. Da oggi, chiunque sa che può entrare impunemente in Italia. Le ricadute di questa scellerata visione giuridica e culturale saranno gravissime. Innanzi tutto, ricordo le centinaia di miglia di persone che si stanno muovendo ai nostri confini. Ma, ancora, ricordo che politicamente si cancella una legge votata da un Parlamento sovrano di uno Stato fondatore dell’Ue; culturalmente si vuole minare l’identità di una Nazione e, dunque, della nostra stessa esistenza come popolo”. “Contavamo – aggiunge il presidente – che l’Europa esercitasse quel ruolo di organismo sovranazionale capace di attuare una politica di aiuto e solidarietà nei confronti di tutti i Paesi membri, ma la nostra legittima aspettativa si è rivelata un’illusione. Oltre al danno la beffa: non solo siamo stati lasciati soli, adesso veniamo anche penalizzati da una sentenza che cancella una legge che ci consentiva di fronteggiare e scoraggiare questo fenomeno al quale l’Italia è il Paese europeo più esposto”. “Viene così meno – continua Zaia – una norma essenziale che permetteva di distinguere tra profugo e clandestino, cioè tra due condizioni assolutamente diverse e che, lo ribadisco, ci consentiva di attuare concretamente la nostra volontà di essere solidali. Avvertiamo la necessità di fare la nostra parte, ancor più in questo momento di grave crisi, sul piano dell’aiuto umanitario, ma ciò è possibile solo se siamo messi nelle condizioni di farlo. E come è possibile ciò in una costante situazione di emergenza dovuta ai continui sbarchi sulle nostre coste di centinaia di migliaia di clandestini?” “Leggo un tempismo sospetto in questa sentenza – rileva ancora il presidente veneto –, un intervento a ‘gamba tesa’ nei nostri confronti che avvalora la mia considerazione di un’Europa sorda alle nostre richieste di collaborazione e invece prontissima a cogliere ogni opportunità per mettere in discussione, se non addirittura criminalizzare, le norme attraverso le quali una nazione cerca di difendersi”. “Voglio, infine, esprimere piena solidarietà al Ministro Roberto Maroni – conclude Zaia – e, con lui, penso che la brutta figura non la fa chi sostiene gli interessi di un Paese, ma chi li svende in cambio di una ideologia o di un pugno di voti”.  
   
   
VENDOLA E GODELLI INCONTRANO L´AMBASCIATORE DI ISRAELE MEIR  
 
Bari, 2 maggio 2011 - “In questi anni abbiamo costruito occasioni importanti di riappropriazione delle radici di ebraismo che sono dentro la storia della Puglia”. Così il Presidente della Regione Puglia Nichi Vendola a margine dell’incontro avuto il 28 aprile con l’Ambasciatore dello Stato d’Israele in Italia Ghideon Meir. Era presente l’Assessore al Mediterraneo Silvia Godelli. “Con il Festival della Cultura ebraica – ha spiegato Vendola – abbiamo prodotto una semina, perché quell’evento conteneva in sé l’idea che i rapporti economici, commerciali, istituzionali devono essere inseriti in un contesto di conoscenza delle culture, dei costumi e di amicizia tra i popoli”. Ancora oggi, secondo Vendola, in un’Europa che conosce i veleni dell’antisemitismo, “conoscere la cultura ebraica è un antidoto fondamentale a una delle più odiose forme di intolleranza”. “Poi - ha continuato il Presidente della Regione Puglia – c’è una gamma assai variegata e ricca di possibilità di relazioni. Israele è un Paese che ha fatto investimenti straordinari sin dalla sua nascita, sull’innovazione. Un Paese che ha trasformato aree desertiche in luoghi produttivi e in giardini, un Paese che si confronta col tema mondiale del governo del ciclo dell’acqua, dell’energia, dei rifiuti con pratiche di avanguardia. Penso che la possibilità di sviluppare reciprocamente le attività turistiche e la tutela e valorizzazione del patrimonio culturale siano altri elementi importanti di una relazione che con la mia visita in Israele può raggiungere un punto di svolta”.  
   
   
REGIONE SICILIA: A PALAZZO D´ORLEANS IL MINISTRO MAROCCHINO AMEUR  
 
Palermo, 2 maggio 2011 - Gli assessori regionali per le Autonomie locali e la Funzione pubblica, Caterina Chinnici, e per la Famiglia, le Politiche sociali e il Lavoro, Andrea Piraino, hanno ricevuto il 28 aprile a palazzo d´Orleans, in rappresentanza del presidente della Regione, Raffaele Lombardo, il ministro delegato presso il primo ministro incaricato dei marocchini all´estero, Mohammed Ameur. L´esponente del regno del Marocco era accompagnato dal vice ambasciatore a Roma, Driss Rochdi e dal console generale, Youssef Balla. Nel corso dell´incontro i componenti del governo regionale hanno espresso apprezzamento per il percorso di riforme costituzionali avviato dal re Mohammed Vi, manifestando, tra l´altro, disponibilita´ alla firma di un accordo di collaborazione e di scambio interculturale tra i due Paesi.  
   
   
UNA LETTERA DI INTENTI FRA IL TRENTINO E LA GALIZIA SARÀ FIRMATA IL 4 MAGGIO A CASTEL THUN  
 
Trento, 2 maggio 2011 - Varela Fariña, assessore alla cultura della Galizia – regione nord-occidentale della Spagna – sarà in Trentino il 3 e il 4 maggio per firmare una lettera di intenti con l’assessore alla cultura della Provincia autonoma di Trento, Franco Panizza. I due assessori si erano conosciuti nell’estate del 2009, in occasione della visita dell’assessore trentino al santuario di Santiago di Compostela, nell’ambito del pellegrinaggio organizzato dall’Associazione Anaune “Amici del Cammino di Santiago” di Fondo. In quell’occasione i due assessori avevano concordato la stesura di un documento programmatico tra i due governi in materia di percorsi di turismo sostenibile. Tematica al centro anche della tre giorni sul “Cammino Jacopeo d’Anaunia”, appuntamento organizzato dall’associazione di Fondo dal 29 al 1° maggio in val di Non per riscoprire itinerari storici, religiosi e naturalistici nell’ambito della terza Giornata nazionale dei Cammini Francigeni. Sono ormai alcuni anni che il Trentino ha intrapreso alcuni contatti con la regione della Galizia, grazie anche all’attività dell´Associazione Anaune Amici del Cammino di Santiago che organizza, dal 2007, un pellegrinaggio verso il santuario spagnolo. L’associazione di Fondo sta, infatti, portando avanti collaborazioni internazionali attraverso la Rete dei Cammini, circuito che coinvolge ogni anno milioni di pellegrini, mentre, sul territorio trentino, sta promuovendo la riscoperta di itinerari "lenti", spirituali. Si inseriscono in questo percorso i tre giorni del "Cammino Jacopeo d´Anaunia", che si concluderanno il 1° maggio con l’ultima tappa a San Romedio. L’appuntamento di domani si interseca inoltre con la 3° Giornata nazionale dei Cammini Francigeni, promossa a livello nazionale dalla "Rete dei Cammini", per far conoscere le antiche vie di pellegrinaggio non solo come vie dello spirito, ma come patrimonio della collettività. In concomitanza con questi appuntamenti arriverà martedì in Trentino l’assessore alla cultura e al turismo della Galizia, Varela Fariña, per visitare alcuni dei luoghi toccati dal “Cammino Jacopeo d’Anaunia” e per firmare, la mattina del 4 maggio a Castel Thun, una lettera di intenti con l’assessore alla cultura, rapporti europei e cooperazione della Provincia autonoma di Trento, Franco Panizza, punto di partenza per sviluppare le relazioni fra le due provincie, far conoscere gli itinerari della Val di Non dedicati a San Giacomo e collaborare ad un progetto europeo sul turismo sostenibile.  
   
   
INTERSCAMBIO COMMERCIALE FVG-AFRICA SETTENTRIONALE  
 
Trieste, 2 maggio 2011 - A livello globale, il principale settore merceologico dei beni esportati dal Fvg risulta quello manifatturiero (98,3 p.C. Dell´export totale), che risulta in crescita del 7,6 p.C. (2010) rispetto ai dati dell´anno precedente. A seguire, si registra l´incremento di quasi 22 punti percentuali per l´export relativo al settore primario (1 p.C. Del totale) e dell´8,6 p.C. Per i prodotti derivanti dall´estrazione di minerali da cave e miniere (questi ultimi rappresentano lo 0,1 p.C. Dell´export totale). È quanto emerge dalla recente analisi condotta dal Servizio statistica e affari generali della Regione, al fine di meglio individuare le tendenze dell´interscambio commerciale in particolar modo con i Paesi dell´Africa Settentrionale in considerazione degli eventi che ne hanno minato la stabilità politica nei primi mesi del 2011. Nel 2010 il valore delle esportazioni nell´Africa Settentrionale da parte delle imprese regionali si è attestato su livelli discreti, raggiungendo per il settore manifatturiero quasi i 390 milioni di euro (circa il 3,4 p.C. Dell´export complessivo del Fvg). Tali dati, interpretati, alla luce dei recenti sviluppi che hanno interessato e ancora interessano buona parte dei partner commerciali del Nord Africa (in specie Marocco, Algeria, Tunisia, Libia, Egitto, con l´inclusione delle spagnole Ceuta e Melilla) rilevati nelle transazioni degli operatori commerciali aventi sede in Friuli Venezia Giulia, offrono qualche indicazione prospettica circa l´impatto che la crisi dell´Africa Settentrionale potrebbe avere sul commercio della nostra Regione nel corso del 2011. Alla luce dei riscontri statistici, il Paese nordafricano con cui il Friuli Venezia Giulia intrattiene maggiori rapporti commerciali è l´Egitto (quasi il 45 p.C. Di peso sull´intera area in termini di import, più del 48 p.C. In termini di export). Gli altri Paesi da e verso cui l´interscambio commerciale registra indici di rilievo sono Libia (rispettivamente circa 26 import e 22 p.C. Export), Algeria 13,5 e 11 p.C.) seguiti da Tunisia (10,4 e 9 p.C.) e Marocco (5,7 e 9 p.C.). Dall´egitto vengono importate principalmente le materie prime per la lavorazione siderurgica, prodotti chimici e infine pelli e prodotti tessili. A contrario, verso l´Egitto vengono esportati principalmente macchinari, prodotti di carattere manifatturiero e generi alimentari. A seguire Libia, Algeria, Tunisia e Marocco, i quali tuttavia rappresentano mercati di sbocco ancora molto limitati per i beni industriali prodotti in regione (rappresentano complessivamente solo l´1,8 p.C. Dell´export totale manifatturiero). Peculiare la struttura dell´export nel settore della fabbricazione delle macchine per impieghi speciali (per la metallurgia, per l´industria alimentare, per l´industria tessile e delle materie plastiche) dove i principali mercati di destinazione sono - a prescindere dall´Egitto che la fa da padrone nell´Africa Settentrionale - Turchia, Cina, India e Russia. Da una più attenta analisi di confronto con le altre regioni, appare evidente come il Friuli Venezia Giulia abbia in termini assoluti un grado di apertura commerciale superiore alla media italiana: circa il 32 p.C. Del Pil complessivamente prodotto in regione è determinato dalle esportazioni (media Italia pari a 21,2 p.C.). In termini comparativi, nella disaggregazione per contenuto tecnologico incorporato nei beni, il posizionamento competitivo della regione nei confronti di questo mercato, tuttavia, appare ancora debole nei settori ad alta tecnologia (2,9 p.C. Del valore delle esportazioni manifatturiere complessive contro la media Italia pari a 9,3). Tale dato potrebbe essere letto come tallone d´Achille dell´interscambio commerciale della regione, in quanto studi recenti dimostrano come le dinamiche del commercio internazionale facenti referenza al contenuto tecnologico incorporato nei beni esportati garantiscano per le imprese - in media - un maggior vantaggio competitivo nel medio-lungo termine. Ciò conferma quanto sia strategico supportare la ricerca e l´innovazione per stimolare produzioni sempre più competitive.  
   
   
SICILIA:LOMBARDO, SENTENZA CONSULTA RINFORZA AUTONOMIA  
 
Palermo, 2 maggio 2011 - "La sentenza della Corte Costituzionale corrobora le prerogative del nostro Statuto, rinforza e rinsalda i principi dell´Autonomia. Le parole degli "ermellini" chiariscono senza alcun dubbio quali siano gli ambiti di intervento dei principi autonomistici, ricordando allo Stato quanto sia importante e non alienabile, in termini "oggettivi", la nostra competenza anche in una materia cosi´ delicata come e´ quella di determinare i vertici operativi dell´amministrazione". Lo ha detto il 29 aprile il presidente della Regione siciliana Raffaele Lombardo, che commenta cosi´ il pronunciamento della Corte Costituzionale che ha ritenuto infondato e ha quindi bocciato il ricorso avanzato dal Consiglio dei Ministri contro la nomina dei direttori generali esterni della Regione.  
   
   
FVG, ELEZIONI AMMINISTRATIVE: SERVIZIO ELETTORALE SU MODALITÀ VOTO  
 
Trieste, 2 maggio 2011- Il Servizio elettorale della Regione Friuli Venezia Giulia informa che a causa di un disguido nelle operazioni di postalizzazione, in alcune zone del Comune di Trieste sono stati distribuiti dei depliant che contengono le indicazioni per il voto previste per i comuni con meno di 15.000 abitanti. Nel contempo, in alcune zone del Comune di Muggia sono stati distribuiti dei depliant che contengono le indicazioni di voto previste per i comuni con più di 15.000 abitanti. Ricordando che le modalità di voto nelle due tipologie di comuni sono parzialmente diverse, il Servizio elettorale invita gli elettori che hanno ricevuto il depliant non corretto a segnalare un tanto, da lunedì prossimo, all´Ufficio Relazioni con il pubblico della Regione Fvg, sede di Trieste, piazza Unità d´Italia (tel. 040 3773520, e-mail: regurp.Ts@regione.fvg.it), oppure al Servizio elettorale, via Sabbadini 31, Udine (0432 555541, e-mail s.Elettorale@regione.fvg.it), oppure agli Uffici elettorali dei comuni di Trieste e Muggia. Il Servizio elettore ricorda inoltre che i depliant possono essere scaricati dal sito della Regione Fvg all´indirizzo http://autonomielocali.Regione.fvg.it  
   
   
IL PRESIDENTE SCOPELLITI È INTERVENUTO ALLA FIRMA DEL PROTOCOLLO D’INTESA TRA “AZIENDA CALABRIA LAVORO” ED UFFICI GIUDIZIARI DI REGGIO  
 
Catanzaro, 2 maggio 2011- Il Presidente della Regione Giuseppe Scopelliti ha partecipato il 29 aprile, a Reggio Calabria, alla sottoscrizione del protocollo d’intesa tra l’Azienda Calabria Lavoro e la Procura della Repubblica di Reggio Calabria, finalizzato all’avvio dei tirocini formativi per i giovani presso gli uffici giudiziari. Nel corso della conferenza hanno preso parte, inoltre, il Commissario di ‘Calabria Lavoro’ Pasquale Melissari, il Presidente del Tribunale Luciano De Gerardis ed il Procuratore Capo della Repubblica Giuseppe Pignatone. Dal due maggio 19 giovani professionisti calabresi prenderanno servizio per un tirocinio formativo della durata sei mesi, presso gli uffici giudiziari di Reggio Calabria, quattordici saranno impegnati al Tribunale, cinque nelle strutture della Procura della Repubblica, colmando in parte le carenze d’organico. In precedenza, era già stata siglata una partnership con il Presidente del Tribunale De Gerardis, pertanto, si è deciso di proseguire questa iniziativa, ritenuta molto positiva, in quanto offre un sostegno fattivo da parte delle istituzioni agli uffici che si occupano di tutelare la legalità. “ Come Regione Calabria – ha affermato il Presidente Scopelliti – offriamo il nostro contributo per creare una collaborazione positiva tra istituzioni. Questi giovani professionisti che andranno ad aiutare gli uffici giudiziari reggini sono un esempio positivo di legalità, saranno formati e avranno la possibilità in futuro di utilizzare questa importante esperienza professionale. Vogliamo rafforzare un messaggio positivo – ha aggiunto il Governatore Scopelliti – un investimento in termini di formazione di risorse che cercheremo di allungare sia come tempi di collaborazione sia in termini di soggetti coinvolti”. “Si tratta dei una nuova missione che ‘Calabria Lavoro’ si è data – ha dichiarato il Commissario Pasquale Melissari – grazie al nuovo corso della Regione guidata dal Presidente Scopelliti. Si parla sempre e spesso di legalità, a tutto ciò, però, si devono affiancare azioni concrete al servizio della giustizia. Ci è stato chiesto, negli scorsi mesi, dagli uffici giudiziari calabresi, un contributo per colmare le carenze di organico e noi ci siamo attivati in tal senso”. Il protocollo d’intesa, come è stato ribadito in sede di conferenza stampa, si estenderà anche ad altre realtà giudiziarie calabresi.  
   
   
INCONTRO PUBBLICO A LILLIANES SUL TEMA - MICROCREDITO E ASSISTENT DE HAMEAU: DUE MISURE INNOVATIVE PER CONTRASTARE LE FRAGILITÀ SOCIALI IN VALLE D´AOSTA  
 
Aosta, 2 maggio 2011- L’assessorato regionale della sanità, salute e politiche sociali e le Amministrazioni comunali di Donnas, Fontainemore, Lillianes e Perloz informano che martedì 3 maggio 2011, alle ore 20.30 a Lillianes, nel Salone Polifunzionale, si svolgerà un’incontro pubblico sul tema Microcredito e Assistant de Hameau: due misure innovative per contrastare le fragilità sociali in Valle d’Aosta. L’incontro con la popolazione vuole essere un modo diretto e semplice per dare corretta informazione su due specifiche attività avviate dall’Assessorato nell’ambito delle Politiche sociali: Il Microcredito, una nuova forma di aiuto economico e l’Assistant de Hameau, un servizio territoriale creato per intercettare i bisogni sul territorio e per costruire un segretariato sociale attivo, capillarmente presente su tutto il territorio valdostano, efficiente e dal volto umano.  
   
   
MOLISE, FIRMATO ACCORDO PER IL MICROCREDITO E LA MICROFINANZA  
 
Campobasso, 2 maggio 2011- Firmato il 27 aprile a Roma, presso la Sede di rappresentanza della Regione Molise, un accordo di cooperazione tra la stessa Regione Molise, rappresentata dal suo Presidente Michele Iorio, e il Comitato Nazionale per il Microcredito, rappresentato dal suo Presidente Mario Baccini. In particolare, nell´accordo si conviene che "il Comitato Nazionale per il Microcredito e la Regione Molise condividano la finalità di sostenere il microcredito e la microfinanza riconosciuti come fattori fondamentali per il raggiungimento degli obbiettivi del Millennio ed, in particolare, dello sradicamento della povertà. Essi, infatti, esprimono valori universalmente condivisi: dignità, fiducia, responsabilità sociale, inclusione economica e morale". A tal fine, le attività previste nell´ambito dell´accordo saranno finalizzate a supportare la realizzazione di programmi di microcredito e microfinanza. Conformemente alla missione istituzionale del Comitato e allo Statuto della Regione Molise, i progetti saranno finalizzati al raggiungimento dei seguenti obbiettivi strategici: creazione di nuovi posti di lavoro, sostegno alla creazione di microimprese, miglioramento di capacità operative autonome. La collaborazione tra il Comitato e la Regione Molise sarà realizzata, sulla base delle specifiche competenze e conformemente alle attribuzioni istituzionali degli stessi enti, attorno alle seguenti linee di intervento: Formazione Formazione degli operatori territoriali. Consulenza specialistica Le parti metteranno reciprocamente a disposizione il proprio know-how specialistico al fine di agevolare la definizione e l´esecuzione delle rispettive attività istituzionali. Studio e Ricerca Collaborazione tra il Comitato e le strutture competenti della Regione Molise. Tale attività dovrà mirare: · a individuare opportuni modelli di business plan; · a realizzare studi di fattibilità · Programmazione comunitaria ed attività internazionale Compartecipazione a bandi comunitari al fine di accedere ai finanziamenti disponibili nelle differenti aree di interesse e realizzare progetti di comune interesse; coinvolgimento delle strutture regionali al fine di realizzare congiuntamente progetti comunitari; favorire e promuovere progetti di microcredito e di micro finanza per le imprese ubicate nel territorio della Regione Molise che intendano operare all´estero. A tal fine la Regione Molise ha dato disponibilità ad ospitare, nella propria sede di rappresentanza a Bruxelles, una delegazione del Comitato Nazionale per il Microcredito per consentire un rapporto stabile ed operativo con le Istituzioni europee. Costituzione di un fondo di garanzia - Valutazione dell´opportunità di costituire un fondo regionale di garanzia che potrà supportare i futuri progetti di microcredito promossi di concerto fra i due enti. Promozione - Organizzazione congiunta di convegni, workshops, conferenze, seminari. Altre attività finalizzate a supportare la creazione della cultura della responsabilità imprenditoriale. Si prevedere di realizzare un evento di presentazione del presente accordo e dei relativi piani operativi d´attuazione. Legislazione e politiche - Promozione di consultazioni periodiche e confronti relativamente alla normativa di interesse ed ai programmi di sviluppo, siano essi locali, nazionali o comunitari, anche al fine di individuare posizioni comuni e svolgere azioni congiunte di rappresentanza presso le istituzioni. Il Presidente Iorio ha evidenziato come la Regione Molise, con propria legge, abbia istituito un apposito Fondo per promuovere l´accesso al microcredito quale strumento di sviluppo sociale e di lotta alla povertà e all´esclusione, con particolare attenzione alle persone che per varie ragioni non possono far uso del sistema di credito tradizionale. «Come Governo Regionale, per questo, - ha detto il Presidente Iorio - incoraggiamo i processi di inclusione attiva innalzando le condizioni di benessere dei cittadini ed assicurando l´accesso a beni, servizi ed opportunità di sviluppo sociale e professionale. Stiamo mettendo a tal fine in essere una serie di iniziative e provvedimenti allo scopo di sostenere ed incoraggiare le attività di microfinanza e microcredito».  
   
   
CALABRIA: BANDO SUL MICROCREDITO  
 
 Catanzaro, 2 maggio 2011- Su iniziativa dell’Assessore regionale al Lavoro Francescantonio Stillitani, si è tenuto il 30 aprile , all’Hotel 501 di Vibo Valentia, un incontro, aperto anche alle associazioni e al mondo del volontariato, per pubblicizzare il bando regionale per l’accesso al microcredito. Ha artecipato, oltre all’Assessore Stillitani, il presidente di Fincalabra Umberto De Rose. Il bando per l’accesso al Fondo di garanzia regionale per le operazioni di microcredito, rientrante nell’ambito del Por Calabria 2007/2013, ha già prodotto ottimi risultati sul piano occupazionale. “Lo strumento del microcredito – ha detto l’assessore Stillitani – mira alla creazione di mille nuovi posti di lavoro su tutto il territorio regionale. Ad essere agevolate sono soprattutto quelle fasce della popolazione considerate deboli, che hanno la necessità di essere aiutate e sostenute nell’avvio di una propria attività lavorativa”. Le risorse messe a disposizione della Regione ammontano a 20 milioni. Le domande presentate fino a questo momento sono circa 350. L’accesso al microcredito è rivolto principalmente a promuovere programmi di microcredito come strumento per la lotta alla povertà e all’esclusione sociale. “L’obiettivo – ha spiegato ancora l’assessore Francescantonio Stillitani – è quello di sviluppare la partecipazione al mondo del lavoro di categorie svantaggiate, di sostenere lo sviluppo occupazionale attraverso l’auto impiego e la creazione di microimpresa e di contribuire alla valorizzazione delle potenzialità di sviluppo locale”. La Regione Calabria ha inteso supportare le misure come incentivi alle persone per microattività imprenditoriali attraverso la Fincalabra. I soggetti destinatari sono tutti coloro considerati non solvibili, come ad esempio ex detenuti, immigrati, disoccupati, persone appartenenti a minoranze etniche, ex dipendenti dalle sostanze stupefacenti, diversamente abili o comunque qualsiasi lavoratore svantaggiato. La Regione Calabria si fa garante presso alcuni istituti di credito per l’erogazione di una somma che arriva fino a 25mila euro, da restituire in cinque anni a tasso zero. “Un incentivo importante – ha sottolineato Stillitani – che sostiene l’ingresso ed il reinserimento nel mondo del lavoro, l’avvio ed il supporto di iniziative imprenditoriali a favore di chi ha voglia di fare, ma fatica a partire. Il programma del microcredito si sviluppa con un percorso che accompagna il neo-imprenditore nell’accesso alle agevolazioni per l’avvio di una piccola attività imprenditoriale. Le risorse messe a disposizione dalla Regione Calabria sono utilizzate principalmente per affrontare le spese per l’installazione di impianti, macchinari, attrezzature, arredi e opere murarie”. Inoltre, il programma prevede l’erogazione di servizi di assistenza, orientamento, formazione e tutoraggio per l’avvio di nuove imprese. Attraverso Fincalabra, infatti, tutti soggetti che ne fanno richiesta verranno ad essere affiancati gratuitamente da giovani professionisti, appositamente selezionati e formati dalla stessa Fincalabra. I neo imprenditori saranno aiutati per due anni nell’avvio della loro attività e nel disbrigo di tutte le formalità burocratiche. “L’obiettivo principale – ha aggiunto l’assessore Stillitani – è quello di arrivare a creare mille nuovi posti di lavoro. I finanziamenti, comunque, assumono ad una duplice funzione: quella delle Politiche sociali che agevolerà l’integrazione delle categorie considerate deboli e quella del lavoro, che comporterà la creazione di nuove opportunità occupazionali”.  
   
   
CAMPANIA, GIUNTA REGIONALE, I PROVVEDIMENTI: VIA AL PIANO RICERCA, SVILUPPO E INNOVAZIONE  
 
Napoli, 2 maggio 2011 - Si è riunita il 29 aprile a palazzo Santa Lucia la Giunta regionale della Campania, presieduta da Stefano Caldoro. Su proposta del presidente e dell´assessore alla Ricerca Guido Trombetti, è stato deciso, nell´ambito del Piano di Azione per la ricerca, Sviluppo, Innovazione e Ict, di realizzare i seguenti interventi: piattaforma infrastrutturale regionale, nuovo portale, infrastruttura di gestione della carta nazionale dei servizi e diffusione della stessa, attraverso l´innovazione della Pa e del sistema sanitario, nuovo sistema informativo interno e anagrafe degli eventi territoriali. D´intesa tra Trombetti e l´assessore al Lavoro Severino Nappi, la Giunta ha deciso, nello stesso Piano di Azione, di avviare anche percorsi di alta formazione per giovani dottorandi campani, di sostenere la ricerca integrata nel settore delle Scienze della Salute, e di realizzare l´Agenzia regionale dellInnovazione. Su proposta del presidente, sono stati modificati lo statuto e la denominazione di Città della Scienza. La nuova società per azioni, che opererà per conto della Regione per la promozione a livello internazionale della ricerca e dell’innovazione, si chiamerà "Campania Innovazione Spa". La struttura assumerà anche il ruolo di organismo intermedio per le Autorità di gestione dei programmi comunitari di competenza regionale. In campo ambientale, d’intesa tra l’assessore all’Agricoltura Vito Amendolara e all´Ambiente Giovanni Romano, è stato approvato un protocollo per un programma di interventi di sicurezza alimentare nelle aree ex Resit, Masseria del Pozzo, Novambiente, Schiavi, di Giugliano e delle cave interessate in passato da attività estrattive. Sempre su proposta di Romano, la Giunta, in attuazione della direttiva comunitaria Habitat, ha deliberato di segnalare come Siti di importanza comunitari i fondali marini di Baia, e Gaiola e Nisida; ha costituito il Tavolo di Trasparenza per le attività relative alla dismissione della centrale del Garigliano e la messa in sicurezza del sito; ha accolto la proposta del comune di Valva di rimodulazione del Massiccio del Monte Eremita, sito di importanza comunitaria; ha dato infine via libera ad interventi idrici e fognari per i comuni di Castellabate e Montecorice. Su proposta dell’assessore all’Urbanistica Marcello Taglialatela, è stata deliberata l’istituzione del Parco urbano Antica Città di Suessola ad Acerra. Infine, su proposta dell’assessore ai Trasporti e alle Attività produttive Sergio Vetrella, sono stati approvati il nuovo piano per le tariffe dei servizi marittimi di interesse regionale, il regolamento per il rilascio e la revoca delle autorizzazioni per il sub affidamento dei servizi di trasporto pubblico di linea di persone su strada ed interventi mirati all’informazione, all’educazione e all’assistenza dei consumatori.  
   
   
PIEMONTE, FRA LE DECISIONI DELLA GIUNTA REGIONALE: SANITÀ, FAMIGLIE, VIABILITÀ, CINEMA  
 
Torino, 2 maggio  2011 - Attuazione del piano di rientro sanitario, iniziative per le famiglie, valutazione sulla Torino-lione, sostegno alle produzioni cinematografiche sono i principali argomenti esaminati questa mattina dalla Giunta regionale. La riunione è stata coordinata dal presidente. Sanità. In attuazione del piano di rientro l’assessore alla Sanità ha portato all’approvazione una serie di delibere. Iniziative per le famiglie. Via libera, su iniziativa dell’assessore alle Politiche sociali, alle schede progettuali relative al 2011 per quanto riguarda l’abbattimento dei costi dei servizi per le famiglie con quattro o più figli, l’allontanamento dei minori in situazione di rischio, la riduzione delle liste di attesa per l’ingresso negli asili nido e nei micro-nidi comunali, il potenziamento della gestione di tali strutture, l’utilizzo di centri di custodia oraria e nidi in famiglia nei centri senza asilo nido comunale. Per la realizzazione di queste iniziativa sono disponibili 8,8 milioni di euro (1,6 di fondi regionali, il resto di fondi statali). Torino-lione. Espresse, su proposta degli assessori ai Trasporti e all’Ambiente, le valutazioni di competenza regionale sul progetto di parte comune nel territorio italiano della Torino-lione e sullo studio di impatto ambientale presentato da Ltf. Sostegno alle produzioni cinematografiche. Lo sviluppo delle produzioni cinematografiche ed audiovisive tramite la Film Commission Torino Piemonte proseguirà, su proposta dell’assessore alla Cultura, nel triennio 2011-2013. In particolare, si dovrà privilegiare la promozione delle potenzialità del territorio e delle professionalità del settore ed investire in produzioni e coproduzioni italiane ed internazionali che prevedono che una parte significativa del budget sia spesa in Piemonte. A disposizione ci sono i 2,5 milioni di euro che compongono il residuo di un’erogazione di 5 milioni risalente alla precedente legislatura. Sono inoltre stati approvati: - su proposta dell’assessore all’Istruzione e allo Sport, i requisiti ed il percorso di abilitazione dei direttori di pista e degli operatori di primo soccorso sulle piste da sci e l’organizzazione dei relativi corsi, l’assegnazione al Comune di Paesana (Cn) di 100.000 euro per adeguare l’istituto comprensivo Don Milani alla normativa di prevenzione degli incendi; - su proposta dell’assessore ai Trasporti, un contributo di 40.000 euro alla Provincia di Vercelli per il progetto di trasporto pubblico a chiamata Flexibus in alta Valsesia e la proroga al 31 dicembre 2013 dei giudizio positivo di compatibilità ambientale sul progetto della bretella di collegamento tra il nuovo casello di Carmagnola sud sull’A6 e le ex strade statali 20 e 661; - su proposta dell’assessore all’Agricoltura, la convenzione tra Regione ed Ismea (Istituto di servizi al mercato agricolo e alimentare) per la fornitura del servizio di business plan on line.  
   
   
BOLZANO, VERTICE PROVINCIA-COMUNI: FINANZIAMENTO SECONDO NUOVI PARAMETRI  
 
 Bolzano, 2 maggio 2011 - La riforma del finanziamento dei Comuni è stato il tema centrale del vertice del 28 aprile a Bolzano tra la Giunta provinciale e il Consorzio dei Comuni. "Lavoriamo a un sistema di finanziamento calcolato sulla base di parametri più ampi che meglio fotografano la realtà economica del singolo Comune", hanno spiegato a fine incontro il presidente della Provincia Luis Durnwalder e il presidente del Consorzio Arno Kompatscher. È durata oltre tre ore e mezza a Palazzo Widmann la riunione a porte chiuse tra la Giunta provinciale e i rappresentanti dei sindaci: "Un colloquio all´insegna della collaborazione e molto produttivo", ha sintetizzato al termine il presidente Durnwalder. Tra i temi centrali del vertice figurava la riforma del sistema di finanziamento dei Comuni. Riguardo alla dotazione, sono stati discussi vari modelli, tra cui la riconferma dell´opzione di calcolo attraverso una quota fissa (attualmente del 13,5%, che il Consorzio vorrebbe più alta), ma Giunta provinciale e Comuni approfondiranno il tema anche alla luce dele disponibilità del bilancio provinciale, che come ha ricordato Durnwalder è calato del 9% nel 2009 e del 6% l´anno scorso. Le parti hanno invece concordato sull´esigenza di aggiornare e ampliare i parametri di calcolo del finanziamento al Comune: non solo più in base alla quota pro capite (la consistenza ella popolazione) ma anche sulla base del numero degli scolari del Comune, dei pernottamenti, dei pendolari in arrivo, delle strutture pubbliche e delle singole abitazioni. "Tutti elementi che determinano costi aggiuntivi per il Comune", ha ricordato Kompatscher. A questi elementi si aggiugerebbe una quota fissa uguale per tutti i Comuni indipendentemente dalle loro dimensioni. "Con questi parametri - ha aggiunto il presidente del Consorzio - copriamo quasi il 90% delle nostre spese." Nel calcolo vanno però tenuti in considerazione anche gli introiti derivanti ai Comuni da partecipazioni nel settore energetico e dalla leva fiscale come l´Ici. "Abbiamo discusso le proposte nel dettaglio e siamo a buon punto nella trattativa", ha chiarito Durnwalder. Si è discusso inltre di far confluire nel sistema classico anche i finanziamenti che attualmente spettano ai Comuni attraverso leggi specifiche, in modo di far risparmiare alle municipalità ulteriori compiti burocratici. Infine i Comuni hanno chiesto di avere maggiore flessibilità nella gestione delle uscite: finora le assegnazioni sono bloccate e distinte tra la copertura di spese correnti e gli investimenti. Questi ultimi, in aggiunta, dovrebbero aumentare anche con il potenziamento del fondo di rotazione antiindebitamento già esistente, nel quale si punta a far confluire tutti gli investimenti di un Comune con importo superiore ai 100mila euro.  
   
   
FVG: 4,6 MLN EURO PER SUPERARE DISOMOGENEITÀ TERRITORIALI  
 
Trieste, 2 maggio 2011 - Ottenuto il parere favorevole del Consiglio delle Autonomie Locali, la Giunta regionale, su proposta dell´assessore a Salute, Integrazione sociosanitaria e Politiche sociali Vladimir Kosic, ha approvato in via definitiva una delibera con la quale viene determinata in 4,6 milioni di euro la quota di risorse del Fondo Sociale Regionale e dello Stato destinata per l´anno in corso a favorire il superamento delle disomogeneità territoriali, a far fronte a maggiori costi non sostenuti dalla generalità dei Comuni e a promuovere e realizzare progetti o programmi innovativi e sperimentali. Criteri e modalità di utilizzo di questi finanziamenti saranno adottati con provvedimenti successivi. Le risorse del Fondo Sociale Regionale e quelle destinate dallo Stato ai sensi della legge regionale 6 del 2006 sono finalizzate a sostenere la gestione dei servizi socioassistenziali, socioeducativi e sociosanitari di competenza dei Comuni singoli e associati.  
   
   
APPALTI IN SICILIA: EMENDAMENTO IN FINANZIARIA PER RIFORMA DA SOGNO  
 
Palermo, 2 maggio 2011 - "Finalmente si realizza un sogno: la Sicilia diventa Italia. Il disegno di legge che abbiamo proposto omologa, infatti, quasi integralmente il sistema degli appalti che vige in Sicilia a quello nazionale, salvo poche specificita´ che conserviamo, come l´Osservatorio sui lavori pubblici e gli Urega. L´impegno che viene assunto e´ quello di portare entro trenta giorni in aula un testo unico e coordinato, semplice, chiaro e con poche norme, che definisca le procedure di gara e regolamenti l´intera materia". Cosi´ l´assessore regionale alle Infrastrutture e alla Mobilita´, Pier Carmelo Russo, ha illustrato il 28 aprile alla stampa l´emendamento inserito in finanziaria che modifica la legislazione sugli appalti, contenendo gli eccessi di ribasso e garantendo, tra l´altro, il rispetto dei contratti collettivi. Una norma condivisa da tutte le componenti economiche e produttive del settore. "Il punto di partenza della riforma - ha spiegato Russo - e´ strettamente legato alla piaga delle infiltrazioni mafiose. Come si legge in una relazione presentata al Parlamento della Repubblica dalla Direzione nazionale antimafia, l´eccesso di ribasso favorisce l´intromissione della criminalita´ organizzata". Russo ha sottolineato come sia stato inserito "un sistema di garanzie reali per quanto riguarda l´esecuzione dei lavori: se, infatti, viene operato un ribasso eccessivo l´impresa sara´ tenuta a fornire, oltre alle fideiussioni assicurative, denaro, titoli o fideiussioni bancarie per una percentuale cospicua". "Quindi - ha osservato l´assessore - o sei un´impresa vera, strutturata e forte che puo´ permettersi importanti economie di scala con ribassi di cui si avvantaggia anche l´amministrazione, oppure sei soltanto un´impresa che ha disponibilita´ di denaro. Ma proprio perche´ il motto fondante della mafia e´ quello scritto da Epicuro, "lathe biosas", vivi nascosto, se ti costringo a mettere sul tavolo questi soldi e ti chiedo da dove provengono, grazie anche ai protocolli di legalita´, e´ chiaro che ti creo un grosso problema". "Su questa iniziativa - ha aggiunto Pier Carmelo Russo - converge il convinto sostegno del presidente della Regione e del presidente dell´Ars che, preso atto della situazione drammatica in cui si trovano gli operatori edili della Sicilia, ha mantenuto l´impegno ad esaminare immediatamente le proposte legislative in materia di appalti formulate dal governo". Russo ha concluso annunciando che il testo coordinato e´ gia´ pronto. "Di questo - ha detto - devo ringraziare i componenti della Commissione regionale lavori pubblici, un organismo composto per legge da esterni, retribuiti complessivamente con cinquemila euro lordi, che in 45 giorni hanno prodotto, insieme a me, l´emendamento per la finanziaria, il testo unico e le linee guida sugli appalti. Grazie a loro, e a un consulente esterno a titolo gratuito, l´avvocato Stallone, siamo gia´ pronti".  
   
   
CAMPANIA INNOVAZIONE: UN PASSO FONDAMENTALE PER ESSERE PIÙ COMPETITIVI  
 
Napoli, 2 maggio 2011 - "La costituzione dell´Agenzia per l´innovazione è un passo fondamentale per l´organizzazione della ricerca e dell’innovazione in Campania". Così l’assessore alla Ricerca Scientifica Guido Trombetti commenta l’approvazione della delibera avvenuta nella seduta di Giunta del 29 aprile. La nuova agenzia, istituita con la modifica dello statuto della s.P.a. "Città della Scienza" ed il cambio di denominazione in Campania Innovazione S.p.a., risponde all’esigenza della Regione Campania di avere una struttura dotata di adeguate competenze, che potenzi ed integri quelle reperibili all’interno dell´amministrazione regionale, per svolgere attività di promozione della ricerca e dell´innovazione e sul territorio. La nuova agenzia opererà anche con funzioni di tecnostruttura operativa in qualità di organismo intermedio per la gestione di parti dei programmi di intervento straordinario attuati dall´Ente Regione. L´agenzia è lo strumento operativo e di servizio per la Regione Campania, a livello locale, regionale, nazionale ed internazionale. In particolare, essa opererà per lo svolgimento dei compiti istituzionali propri dell´Ente, non aventi carattere commerciale o industriale. La società ha come oggetto sociale esclusivo la promozione della ricerca, anche a supporto ai processi di trasferimento tecnologico, sul piano nazionale ed internazionale, attraverso azioni a carattere prevalentemente istituzionale e pubblico. Per il perseguimento di tali obiettivi Campania Innovazione potrà svolgere tutte le attività coerenti con la sua natura di soggetto strumentale della Regione Campania, e supportare l’Amministrazione nelle politiche e negli interventi per la ricerca, l’innovazione e lo sviluppo tecnologico. Potrà promuovere, organizzare, coordinare in forma associata una rete di strutture, infrastrutture, di laboratori o centri dedicati alla ricerca di interesse industriale e/o al trasferimento tecnologico per l´innovazione, alla tutela della proprietà intellettuale. "Il suo obiettivo - sottolinea Trombetti - è la creazione di una connessione tra il mondo della ricerca e le imprese, una coordinazione che facilita la competitività, la finanza per l’innovazione, il trasferimento tecnologico e la partecipazione a programmi europei e networking internazionale. "Per chi fa impresa è sempre più difficile sostenere individualmente i rischi connessi all’innovazione tecnologica, mentre i ricercatori difficilmente riescono, da soli, a colmare il percorso che va dall’ideazione alla realizzazione di un prodotto. "Stiamo dunque costruendo un sistema integrato, con la certificazione di strutture e soggetti, capace di offrire servizi avanzati ad imprese e gruppi di ricerca impegnati nelle difficili attività di trasferimento tecnologico", ha concluso Trombetti.  
   
   
SARDEGNA: DDL RIFORMA LEGGE 31/1998  
 
Cagliari, 2 maggio 2011 - L’assessore degli Affari generali, Personale e Riforma della Regione, Mario Floris, ha presentato il 29 aprile un disegno di legge per ridefinire l’assetto normativo della legge 31/1998, che riguarda la disciplina del personale regionale e dell’organizzazione degli uffici della Regione. Il progetto di riforma nasce dall’esigenza di rivedere, in forma organica e innovativa, il sistema organizzativo degli uffici regionali e i rapporti di lavoro dei dipendenti, alla luce delle novità introdotte in questi ultimi anni dalla legislazione nazionale. "L´intento - ha spiegato l’assessore Floris, che ha consegnato nel pomeriggio alle organizzazioni sindacali la bozza del provvedimento per avviare la concertazione con le parti sociali - è di realizzare un intervento legislativo che, in coerenza con un più ambizioso progetto di rivisitazione dell’intera struttura amministrativa regionale, riconosca qualità alle prestazioni lavorative dei dipendenti e restituisca ai cittadini, in un’ottica di miglioramento dei servizi, un’azione pubblica più trasparente, efficiente e credibile”. In particolare, l’iniziativa legislativa punta a migliorare l’organizzazione del lavoro e incentivare la produttività e la qualità della prestazione, anche attraverso premi di merito e di produttività da erogare in seguito a valutazione e misurazione; a valorizzare le capacità e riconoscere il merito dei dipendenti regionali, anche attraverso i concorsi e la selettività delle progressioni di carriera, nonché le capacità e i risultati per il conferimento di incarichi dirigenziali; a rendere chiari e distinti i ruoli e le responsabilità degli organi di indirizzo politico o amministrativo e della dirigenza; ad assicurare la trasparenza dell’operato delle amministrazioni e il rispetto degli ambiti riservati alla legge e alla contrattazione collettiva. "Una parte rilevante del disegno di legge - ha aggiunto l’esponente della Giunta Cappellacci - sarà, infatti, dedicata proprio alle disposizioni per l’adeguamento dell’ordinamento regionale alle norme in materia di rapporto di lavoro nella Pa, oltre a prevedere l’applicabilità della nuova disciplina all’intero comparto del personale della Regione, Agenzie ed Enti".  
   
   
ABRUZZO:ASSUNTI 327 SVANTAGGIATI,FINANZIATE 237 IMPRESE CON WELFARE TO WORK BONUS ASSUNZIONALI PER 1,5 MILIONI EURO  
 
 L´aquila, 2 maggio 2011 - Sono 327 i nuovi lavoratori assunti e 237 le imprese abruzzesi finanziate grazie al progetto ´Welfare to Work´, con il quale l´assessorato alle Politiche Attive del Lavoro eroga 1,5 milioni di euro di fondi nazionali per incentivare le assunzioni di lavoratori abruzzesi svantaggiati. Il progetto ha previsto bonus assunzionali a favore dei datori di lavoro e di tutte le imprese del territorio regionale con meno di 50 dipendenti, che hanno assunto soggetti svantaggiati con un rapporto di lavoro determinato o indeterminato. I bonus previsti sono stati di due tipi: di 5.000 euro in caso di assunzione con contratto di lavoro a tempo pieno e indeterminato, in caso di assunzione con contratto di apprendistato e, infine, in caso di trasformazione del contratto da tempo determinato, inferiore a 12 mesi, a tempo indeterminato; di 2.000 euro, invece, il bonus per ogni soggetto assunto con contratto a tempo determinato di almeno 12 mesi. "Le imprese abruzzesi ? afferma l´assessore alle Politiche Attive al Lavoro - hanno dimostrato ancora una volta estremo interesse verso le opportunità che la Regione mette loro a disposizione. Anche questo bando a sportello ha visto una richiesta di incentivi superiore alle disponibilità finanziare. Dato che testimonia la voglia di ripresa del tessuto imprenditoriale regionale, pronto a incrementare i livelli occupazionali se coadiuvato da politiche di sostegno". Prosegue : "Welfare to Work, per la tempistica con il quale lo abbiamo lanciato nel dicembre scorso, i soggetti che abbiamo sostenuto e le risorse dedicate, si è configurato come un progetto ponte fra Lavorare in Abruzzo 1 e Lavorare in Abruzzo 2 che nelle prossime settimane sarà pubblicato. Nonostante la crisi resti complessa e globale, in Abruzzo il mantenimento dei livelli occupazionali deve essere interpretato come una buona notizia. Mentre non c´è bisogno di interpretare i dati che indicano le nostre province fra le primissime in Italia per la natalità di nuove imprese". "In Abruzzo ? conclude - c? è voglia di rimboccarsi le maniche e scommettere suoi propri talenti. E questo è il messaggio politico e culturale che abbiamo lanciato e vogliamo sostenere".  
   
   
TOSCANA: ANCORA PARTENZE, I TUNISINI RIMASTI SONO ORA OTTANTA  
 
Firenze, 2 maggio 2011 - In nove giorni altri quarantacinque sono partiti ed ora sono rimasti in ottanta. Ottanta ragazzi tunisini dei barconi ancora ospiti in undici dei ventidue centri di accoglienza attrezzati dalla Regione all’inizio del mese, assieme agli enti locali, a fondazioni ed associazioni di volontariato. Ottanta ragazzi sbarcati a Lampedusa e da lì, con un’altra nave, trasportati a Livorno. Erano più di cinquecento, ora sono sette volte meno. Sono sparsi in otto province. A Stia, in provincia di Arezzo, sono rimasti in quattro. A Firenze, a Villa Pieragnoli, sono in sette. Altri nove sono a Casa Emmaus ad Empoli e tre a Casa Mamma Margherita a Scandicci. A Massa Marittima, in provincia di Grosseto, di quaranta che erano sono rimasti in otto. All’ostello di Villa Morazzana, a Livorno, sono sei ed altri tre a Piombino. A Capannori, in provincia di Lucca, sono quattro. Di tutti i tunisini che erano stati accolti a Pisa nei centri ce ne sono oramai solo sedici, concentrati a San Piero a Grado. Dieci sono ancora ospiti della casa vacanze della diocesi a Lizzano, vicino a San Marcello Pistoiese. Altri dieci si trovano a Castello di Montarenti, a Sovicille in provincia di Siena.  
   
   
IMMIGRAZIONE IN LIGURIA: ”LA PROTEZIONE CIVILE NON HA STRUMENTI PER GESTIRE EMERGENZA IMMIGRAZIONE”  
 
Genova, 2 maggio 2011- “La protezione civile regionale non ha strumenti per gestire l’emergenza immigrazione come quella che si sta delineando in Liguria, con flussi improvvisi e non controllabili tipici di una regione di confine come la nostra”. Lo denuncia l’assessore regionale alla Protezione civile, Renata Briano che aderisce al grido di dolore lanciato dal capo della Protezione civile e commissario straordinario all’emergenza immigrati, Franco Gabrielli. “Dal Governo ci vuole chiarezza – denuncia Briano – in quanto sia la Protezione civile nazionale che di conseguenza quella regionale non hanno gli strumenti per poter risolvere il problema degli immigrati per questo bisogna chiarire con urgenza anche i compiti delle Prefetture. Noi come Regione Liguria stiamo facendo il possibile, sia per quanto riguarda il Piano profughi, sia per chi è in attesa dei permessi i soggiorno. È chiaro che in queste condizioni anche i territori devono fare la loro parte dimostrando solidarietà e mettendo a disposizione altre strutture per affrontare l’emergenza immigrati”. “Come Protezione civile – aggiunge Briano - colgo l’occasione per ringraziare la Croce Rossa Italiana e tutta la nostra rete di volontari che con abnegazione stanno lavorando in questi giorni con grande professionalità e umanità”. L’assessore Briano fa sapere che al momento sono arrivati in Liguria 80 profughi in base al piano presentato dal Governo, anche se nei centri di accoglienza di tutta la Regione sono transitati circa 550 persone. Ad oggi le richieste di permessi di soggiorno sono state 973, di cui 246 a Genova, 306 a Savona e 421 a Imperia.  
   
   
LA TOSCANA PUNTA SULLO “ZERO-SEI” ANNI  
 
Firenze, 2 maggio 2011- “Vogliamo investire sulla continuità educativa da zero a sei anni e questo dovrà significare scelte importanti sulla formazione di base per educatori e insegnanti nonchè sulla programmazione territoriale della domanda”. Così Stella Targetti, vicepresidente di Regione Toscana e assessore all’Istruzione, commentando la prima riunione, avvenuta questa mattina presso l’Istituto Degli Innocenti, del “tavolo zero-sei“: una sinergia fra Regione, Comuni, Ufficio Scolastico regionale, Università, Direzioni Didattiche e Istituti comprensivi, consorzi e cooperative del privato sociale. Obiettivo comune: realizzare iniziative di riflessione e affrontare con organicità le tematiche regionali sull’infanzia anche – sottolinea Stella Targetti – “in attesa dell’evoluzione normativa che derivererà dall’attuazione del Titolo V della Costituzione”. Fra le iniziative messe in ponte nella prima riunione del tavolo interistituzionale (per Anci era presente l’assessore fiorentina Di Giorgi, per Usr la dirigente Palamone, per le Università il prof. Catarsi) anche un convegno internazionale – da tenere entro l’anno – sui servizi educativi per l’infanzia con la presentazione di “eccellenze” (toscane, nazionali, internazionali) sul tema “zero-sei”. Si pensa anche a un documento (“Orientamenti sulla continuità zero-sei“) che sarà elaborato entro il prossimo autunno. Centrale, in tutti, una consapevolezza: ciò che si fa nei primissimi anni di vita di un bambino, influenzerà profondamente il suo comportamento adulto.  
   
   
MILANO: A QUARTO OGGIARO UN NUOVO SPAZIO PER LE FAMIGLIE  
 
Milano, 2 maggio 2011- A Quarto Oggiaro, nella piazzetta Capuana riqualificata di recente con il contributo della Fondazione Aem, è stato inaugurato oggi un nuovo spazio del Comune dedicato alle famiglie che offrirà sostegno e ascolto alla cittadinanza della zona, coinvolgendo gruppi e associazioni di volontariato. Il progetto "Piazzetta Capuana Agorà", finanziato in parte con i fondi del Piano Infanzia e Adolescenza (legge 285/97) che prevede iniziative a favore dei minori, è promosso dal Comune di Milano assieme all’Ats (Associazione Temporanea di Scopo) composta da Acli Lombardia, Associazione Civitas e Associazione Con Voi, in collaborazione con Fondazione Vodafone Italia. Si tratta di uno spazio innovativo il cui obiettivo è la riqualificazione della piazza, attraverso l’offerta di servizi educativi, pedagogici, socio-assistenziali e aggregativi per le famiglie residenti nel quartiere. Le attività previste allo spazio Agorà di via Capuana 3 saranno così suddivise: mattina - centro di ascolto e aiuto alla famiglia - servizio di orientamento al cittadino in difficoltà - servizio di accompagnamento individualizzato per persone in situazioni socio economiche precarie e in condizioni di fragilità presso le strutture diversificate e accreditate della zona 8. Pomeriggio - doposcuola per il supporto scolastico ed educativo per studenti di scuola secondaria di primo grado - centro d’ascolto e aiuto pedagogico per la famiglia - polo economia solidale e gruppo d’acquisto di risparmio familiare (Garf). Sera - attività aggregative, laboratori artistici e culturali.  
   
   
BOLZANO, VERTICE PROVINCIA-COMUNI: SOSTEGNO ALLE STRUTTURE PER L´INFANZIA  
 
 Bolzano, 2 maggio 2011- - Accordo raggiunto, fra Giunta provinciale e Consorzio dei Comuni, per quanto riguarda il sistema di finanziamento delle strutture per la cura dell´infanzia. Verranno fissati dei criteri standard, Provincia e Comuni verseranno la stessa cifra e sarà creato un fondo comune per il finanziamento delle strutture. Le strutture per la cura dei bambini dagli 0 ai 3 anni, ovvero gli asili nido e le Tagesmütter, in futuro avranno un nuovo sistema di finanziamento. Lo hanno annunciato il presidente della Giunta provinciale Luis Durnwalder, e quello del Consorzio dei Comuni Arno Kompatscher, al termine del vertice del 28 aprile. "Verranno fissati dei costi standard sia per gli asili nido che per le Tagesmütter - ha spiegato Kompatscher - e inoltre saranno stabiliti dei parametri di qualità da rispettare e le tariffe massime da applicare". Uniformità sarà la parola-chiave anche per quanto riguarda il finanziamento. "La Provincia e il Comune di riferimento - ha aggiunto Kompatscher - verseranno la stessa cifra sottoforma di contributo per ogni ora di assistenza, mentre il resto sarà a carico dei genitori. In questo modo vogliamo stimolare anche una forma di concorrenza positiva fra le varie strutture". Inoltre, per ridurre il peso burocratico dei passaggi di denaro da comune a comune per i rimborsi relativi ai bambini che frequentano strutture poste al di fuori del comune di residenza, verrà creato un fondo unico a livello provinciale da cui attingere per i finanziamenti.