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MARTEDI

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Notiziario Marketpress di Martedì 30 Maggio 2006
LA COMMISSIONE EUROPEA LANCIA UNA CAMPAGNA DI SENSIBILIZZAZIONE SUL CAMBIAMENTO CLIMATICO  
 
 Bruxelles, 30 maggio 2006 - Il presidente della Commissione europea José Manuel Barroso e il commissario responsabile per l´ambiente Stavros Dimas hanno lanciato ieri a Bruxelles una campagna di sensibilizzazione dal titolo "Il cambiamento climatico: potete controllarlo". La campagna invita a modificare leggermente le proprie abitudini quotidiane per contribuire a una sensibile riduzione delle emissioni di gas a effetto serra. Essa offre tutta una serie di consigli pratici e facili da applicare e mira a rendere il cittadino pienamente consapevole delle proprie responsabilità e possibilità in questo settore per aiutarlo a partecipare alla lotta contro il cambiamento climatico. I nuclei familiari dell´Ue sono all´origine di circa il 16% delle emissioni totali di gas a effetto serra dell´Unione, la maggior parte delle quali proviene dalla produzione e dall´utilizzo di energia. Gli Stati membri avvieranno la campagna a livello nazionale nel corso dei prossimi giorni. "Per la Commissione, la lotta contro il cambiamento climatico costituisce una priorità", ha dichiarato il presidente Barroso. "Questa campagna viene a completare e a rafforzare i nostri sforzi politici e legislativi in materia. Essa mostra in che misura ognuno di noi sia responsabile del cambiamento climatico e ciò che ciascuno può e deve fare per eliminare questa minaccia. " Il commissario Dimas, da parte sua, ha dichiarato: "A quanti ritengono che il proprio comportamento individuale non abbia alcuna importanza, rispondo che al contrario già solo i nuclei familiari dell´Ue sono all´origine di una parte considerevole delle emissioni totali di gas a effetto serra dell´Unione, e che ciascuno di noi ha quindi un ruolo da svolgere nella riduzione di queste emissioni. La nostra campagna fornirà ai cittadini informazioni sul cambiamento climatico e indicherà ciò che possono fare per combatterlo. Avere un comportamento adeguato è meno difficile di come potrebbe sembrare. " La campagna Il presidente Barroso e il commissario Dimas hanno scoperto oggi un manifesto gigante affisso sul principale edificio della Commissione a Bruxelles, che rappresenta la terra nell´universo con un termostato che misura l´aumento della sua temperatura e lo slogan "Il cambiamento climatico: potete controllarlo. Risparmiate l´energia. Riciclate. Camminate. " Manifesti analoghi ed altre pubblicità esterne appariranno in tutte le altre capitali europee. Varie statue nelle capitali dell´Ue indosseranno T-shirt recanti lo stesso messaggio; fra queste il Manneken Pis, fontana scolpita in bronzo emblema di Bruxelles, alcune statue del compositore Johann Strauss a Vienna e molte altre. La campagna farà inoltre ricorso a messaggi pubblicitari televisivi e a mezzo stampa e all´utilizzo di una serie di strumenti di comunicazione informatica per attirare l´attenzione del pubblico. Informazioni complete figurano sul sito web della campagna. Esso spiega in particolare il cambiamento climatico ed i suoi effetti e fornisce una cinquantina di consigli sul modo di ridurre le emissioni di gas: ad esempio, abbassare il riscaldamento di 1ºC (fino al 10% di risparmio energetico), evitare di lasciare in modalità "stand-by" televisori, impianti stereo e computer (risparmio energetico del 10%) o anche stampare la carta recto-verso (fino al 50% di risparmio). Una "calcolatrice del carbonio" misura la quantità di biossido di carbonio (Co2) risparmiata per ogni azione, e i visitatori possono anche scaricare un salva-schermo a risparmio energetico per il proprio computer. La campagna si rivolge anche agli allievi delle scuole secondarie, che saranno invitati a firmare una dichiarazione in cui si impegnano a ridurre le emissioni di Co2 ed a proseguire i loro sforzi. In molti casi i governi nazionali sostengono la campagna tramite varie iniziative. Josef Pröll, ministro federale austriaco per l´ambiente, parteciperà ad esempio a un seminario destinato agli scolari presso il Parlamento austriaco, mentre in altri Stati membri alcuni rappresentanti del governo inviteranno pubblicamente ad agire. Alla campagna prenderanno parte anche personalità in vista come pop star, gruppi musicali e presentatori di rubriche meteorologiche televisive. Il bilancio assegnato ammonta a 4,7 milioni di euro. Il sito web sarà accessibile in modo permanente, mentre la campagna si svolgerà in tre ondate, concentrate nei mesi di giugno, settembre e novembre 2006. Il cittadino e le emissioni di gas a effetto serra I nuclei familiari sono direttamente all´origine di circa il 16% delle emissioni di gas a effetto serra dell´Ue. Ogni cittadino dell´Ue produce 11 tonnellate all’anno di emissioni di gas a effetto serra, principalmente Co2. La maggior parte delle emissioni di gas a effetto serra nell´Ue è causata dalla produzione e dall´utilizzo di energia (61%) e dai trasporti (21%), due settori che utilizzano combustibili fossili (carbone, petrolio e gas) la cui combustione libera Co2. I nuclei familiari utilizzano quasi un terzo dell´energia consumata nell´Ue, e le automobili private sono all´origine di circa la metà delle emissioni dovute al trasporto. Ogni cittadino esercita quindi un´influenza diretta su queste emissioni, ma può anche contribuire a ridurre le emissioni provenienti da altri settori come l´industria riducendo la sua quantità di rifiuti e facendo in modo che questi ultimi siano riciclati o compostati. Il costo energetico del riciclaggio di una scatola in alluminio è ad esempio dieci volte inferiore al costo di fabbricazione di una scatola nuova. Infine, fatto non trascurabile, i cittadini possono operare a favore dei cambiamenti strutturali necessari per la realizzazione di una società a basso tasso di emissione di carbonio, ad esempio incrementando l’utilizzo di fonti di energia rinnovabili. Sito web della campagna: http://www. Climatechange. Eu. Com Sito web della Commissione sul cambiamento climatico: http://www. Europa. Eu. Int/comm/environment/climat/home_en. Htm . .  
   
   
CRESCITA IN EVIDENZA NEL PACCHETTO RIVISTO DI PROGRAMMI UE  
 
Bruxelles, 30 maggio 2006 - Il 24 maggio la Commissione europea ha approvato un pacchetto rivisto di programmi comunitari per il prossimo quadro finanziario 2007-2013, indicando i finanziamenti per ciascun programma e 31 proposte necessarie per la loro attuazione. La priorità sarà assegnata ai programmi tesi a contribuire alla crescita economica dell´Ue. Il pacchetto riflette adeguamenti finanziari e priorità concordati da Consiglio, Parlamento europeo e Commissione nell´Accordo interistituzionale del 17 maggio. Comprende 26 proposte riviste e 5 nuove riguardanti un gran numero di programmi e aree politiche dell´Ue, riuniti attorno a specifiche voci di spesa. Le proposte riviste sono, secondo quanto sostiene la Commissione, coerenti con i massimali di spesa convenuti nel nuovo quadro finanziario. "La nostra sfida era garantire la modernizzazione e lo sviluppo dell´Europa allargata, nei limiti dei fondi disponibili nell´ambito del quadro finanziario. I programmi di nuova generazione tesi a stimolare la crescita economica e l´occupazione costituivano una priorità evidente per la Commissione", ha spiegato il commissario alla Programmazione finanziaria e al bilancio Grybauskaite. Tra le aree politiche prioritarie figurano il Settimo programma quadro (7Pq), cha ha un bilancio di 54,6 miliardi di euro, e il Programma quadro per la competitività e l´innovazione (Cip), cui sono destinati 3,6 miliardi di euro. Il pacchetto fa inoltre riferimento al finanziamento per il sistema globale di navigazione satellitare Galileo, suddiviso tra il settore privato e l´Ue; quest´ultima stanzierà un miliardo di euro, pari a un terzo del bilancio totale, per il periodo 2007-2013. Presentando in tempi rapidi il pacchetto rivisto, la Commissione sostiene che concederà al Parlamento europeo e al Consiglio il tempo necessario per approvare tutti i programmi. Le proposte riviste agevoleranno le discussioni in corso tra le due istituzioni. La Commissione si dice fiduciosa per quanto riguarda l´approvazione di tutte le proposte entro la fine del 2006. .  
   
   
LA SLOVENIA ORGANIZZA DELLE CONFERENZE SULL´INNOVAZIONE REGIONALE  
 
Bruxelles, 30 maggio 2006 - L´associazione slovena per le imprese e la ricerca (Sbra) organizzerà, rispettivamente il 13 e il 14 e15 giugno, un forum sulla rete per la ricerca, l´innovazione e le aziende (Ribn) e il forum regionale economico europeo. Entrambe le iniziative si terranno a Nova Gorica (Slovenia). La prima conferenza offrirà un´introduzione alla Ribn e presentazioni sui programmi per i Balcani e sul clima relativo agli investimenti nella regione. La seconda manifestazione sarà aperta da rappresentanti del governo sloveno, della Commissione europea, del Comitato delle regioni e delle regioni ospiti di Stoccolma e Podgorica. Ulteriori sessioni tratteranno la dimensione europea, nazionale e regionale della strategia di Lisbona rivista e il sostegno per l´innovazione a qualsiasi livello, le tecnologie sostenibili a livello ambientale per la gestione delle risorse idriche e i programmi destinati alla regione balcanica. Http://www. Sbra. Be/frame. Htm .  
   
   
LA COMMISSIONE EUROPEA ALLA RICERCA DI UN RISCONTRO SULLE SCIENZE SOCIO-ECONOMICHE E UMANISTICHE NEL 7PQ  
 
Bruxelles, 30 maggio 2006 - La Commissione europea ha avviato una consultazione sul progetto di agenda di ricerca per la tematica "Scienze socioeconomiche e umanistiche" nel Settimo programma quadro (7Pq). Il documento oggetto della consultazione delinea l´agenda di ricerca per le scienze sociali e umanistiche in ciascuna delle sette seguenti attività: la crescita, l´occupazione e la competitività nella società della conoscenza; l´unione degli obiettivi economici, sociali e ambientali in una prospettiva europea; le tendenze principali della società e le loro implicazioni; l´Europa nel mondo; il cittadino nell´Unione europea; gli indicatori scientifici e socioeconomici; le attività di previsione. La parti interessate sono invitate a fornire alla Commissione commenti sulla progettazione di ognuna delle suddette attività attraverso il sito web di seguito indicato. La consultazione terminerà alla fine di giugno 2006. Per partecipare, consultare il seguente sito web: http://ec. Europa. Eu/yourvoice/ipm/forms/dispatch?form=sshinfp7 Il documento oggetto della consultazione è disponibile al seguente indirizzo: ftp://ftp. Cordis. Europa. Eu/pub/citizens/docs/draft-research-agenda-theme-8. Pdf .  
   
   
IL MINISTRO DELL´ECONOMIA E DELLE FINANZE TOMMASO PADOA-SCHIOPPA INCONTRA JACQUES DELORS  
 
 Roma, 30 maggio 2006 - Il Ministro dell´Economia e delle Finanze, Tommaso Padoa-schioppa, ha incontrato ieri a Roma Jacques Delors, dal 1985 al 1995 Presidente della Commissione europea e, in precedenza, Ministro delle Finanze francese. "Ho conosciuto Delors attraverso il lavoro comune svolto in Europa", ha dichiarato il Ministro. "Ma Delors mi è stato maestro anche nella conciliazione delle istanze sociali e di equità con quelle del rigore finanziario e dell´equilibrio dei conti pubblici", ha sottolineato Padoa-schioppa riferendosi ai principi ispiratori dell´opera di risanamento dei conti pubblici cui è chiamato l´attuale governo. "E´ con riferimento a questo aspetto della sua opera politica che la visita di oggi assume il suo significato principale", ha concluso il Ministro. .  
   
   
BANCA POPOLARE DI INTRA : MOTIVAZIONI DIMISSIONI CONSIGLIERI  
 
Verbania Intra, 30 maggio 2005 - Le motivazioni per le quali i signori Ernesto Paolillo e Francesco Amendola hanno rassegnato le proprie dimissioni dal Consiglio di Amministrazione della Banca, diversamente da quanto riportato da alcuni organi di informazione, sono dovute alla contrapposizione creatasi con la maggioranza dei consiglieri, che hanno rilevato e contestato ai dimissionari: il venir meno del rispetto del principio di collegialità che deve presiedere alla formazione delle deliberazioni societarie; l’inosservanza di regole formali e di riscontro oggettivo nella individuazione di iniziative che coinvolgono la struttura, il conferimento di incarichi, anche di vertice e la scelta delle professionalità da introdurre negli organi societari. Le recenti vicende giudiziarie sono costantemente monitorate in collaborazione con i professionisti che assistono la Banca, allo scopo di circoscriverne e definirne le implicazioni. In tale ambito sono state avviate tutte le conseguenti iniziative giudiziarie volte alla tutela degli interessi della Banca, senza preclusione per ragionevoli soluzioni stragiudiziali. In tale ottica si conferma l’avvio di contatti con la curatela del fallimento Fin. Part - a fronte dei quali è stato effettuato l’accantonamento di € 25 milioni al “fondo rischi e oneri” in occasione della prima trimestrale consolidata 2006 - al fine di verificare la possibilità di affrancare definitivamente e completamente la Banca dalle eccezioni mosse dalla procedura e contestate dalla Banca stessa. Per quanto riguarda la congruità degli accantonamenti posti a presidio dei rischi di credito ancora in essere nei confronti del gruppo Fin. Part nonché degli altri soggetti ad esso connessi, si conferma anzi tutto che il rischio nei confronti dell’“aggregato Fin. Part”, a ieri, è invariato rispetto a quanto dichiarato nella “integrazione di informazioni al bilancio 2005” resa pubblica nel corso dell’Assemblea del 30 aprile u. S. Allo stato attuale, in attesa degli esiti delle intimazioni di rimborso e delle iniziative di recupero in corso, non vi sono aggiornamenti in materia di accantonamenti. Il Consiglio di Amministrazione ha inteso riconfermare nel precedente comunicato stampa diffuso al mercato il 26 maggio scorso la propria “forte determinazione” a proseguire e concludere il progetto strategico di aggregazione evitando slittamenti rispetto ai tempi stabiliti in precedenza, al fine di sottolineare la piena consapevolezza della rilevanza che il positivo esito del progetto assume per il futuro della Banca; tutto ciò, fermo restando che il positivo esito dipenderà anche da fattori esterni alla volontà della Banca e dai relativi iter autorizzativi presso le competenti Autorità di Vigilanza. .  
   
   
BANCA POPOLARE DI INTRA : COOPTATI MAURIZIO MELODA, IMPRENDITORE E DAVIDE PARODI, PRESIDENTE DELL´UNIONE INDUSTRIALI DELLA PROVINCIA DEL VERBANO CUSIO OSSOLA  
 
Verbania Intra, 30 Maggio 2006 Il Consiglio di Amministrazione della Banca Popolare di Intra, riunitosi il 26 maggio, ha esaminato la situazione della governance aziendale alla luce degli eventi verificatisi nel corso degli ultimi giorni. In tale ambito il Consiglio, a seguito dell´emersione di diversi orientamenti, ha preso atto delle dimissioni rassegnate dal Vice Presidente dr. Ernesto Paolillo e dal Consigliere sig. Francesco Amendola. Il Consiglio di Amministrazione, proseguita la seduta, ha provveduto alla cooptazione dell´Ing. Maurizio Meloda, imprenditore del territorio e del Dr. Davide Parodi, Presidente dell´Unione Industriali della Provincia del Verbano Cusio Ossola, a parziale sostituzione dei consiglieri dimessisi, riservandosi di procedere entro breve termine all´ulteriore cooptazione di nuovi consiglieri di amministrazione di elevata professionalità e competenza in ambito bancario e finanziario. Il Consiglio ha quindi provveduto alla nomina alla carica di Presidente del Dott. Luigi Terzoli, verbanese che ricopre incarichi nell´ambito di enti e realtà del territorio e di importanti istituzioni bancarie a livello nazionale ed è Presidente dell´Istituto per il Credito Sportivo. Il Consiglio di Amministrazione inoltre ha provveduto alla nomina alla carica di Vice Presidente del Prof. Marco Fortis, verbanese, Docente di Economia Industriale presso l´Università Cattolica di Milano, Vice Presidente della Fondazione Edison e Presidente della Commissione Governativa di Studio sui Distretti Industriali. In merito alla sostituzione temporanea del Direttore Generale, si informa che il Consiglio ha proceduto ad un primo esame delle diverse ipotesi e candidature; la decisione definitiva in proposito verrà sottoposta al Consiglio nella prossima seduta, convocata per il 31 maggio 2006, unitamente alla nomina del nuovo Presidente del Comitato per il Controllo Interno Il Consiglio di Amministrazione ha deliberato di proseguire nelle attività in corso orientate all´aggregazione con un partner bancario nell´ambito della short list già comunicata al mercato, riconfermando la forte determinazione a concludere l´intero progetto strategico senza alcun slittamento rispetto ai tempi già stabiliti. .  
   
   
AL VIA BOC/BOP 240 MILIONI (EVENTUALMENTE AUMENTABILI A 288 MILIONI DI EURO) DA PARTE DI 72 ENTI LOCALI DELLA REGIONE EMILIA ROMAGNA COORDINATI DAL COMUNE DI REGGIO EMILIA. DEXIA CREDIOP È ARRANGER DELL’OPERAZIONE. È LA PRIMA OPERAZIONE IN ITALIA PER NUMERO DI ENTI LOCALI PARTECIPANTI.  
 
 Reggio Emilia, 30 maggio 2006 - È stata siglata il 23 maggio la convenzione tra l’advisor Dexia Crediop e ben 72 Enti locali della Regione Emilia Romagna, coordinati dal Comune di Reggio Emilia, per l’affidamento di tutti i servizi connessi all’emissione di prestiti obbligazionari comunali o provinciali (Boc o Bop): il “team” risulta composto da 12 primari Enti Locali dell’Emilia Romagna (Comune di Parma, Comune e Provincia di Modena, Comune di Carpi, Comune di Faenza, Comune di Piacenza, Comune e Provincia di Ravenna, Comune di Ferrara,comune di Forlì e Comune di Cesena e Provincia di Forlì Cesena) e da 60 Comuni della Regione. Nell’ambito dell’operazione, Dexia Crediop ricopre il ruolo di Arranger e sottoscrittore a fermo. Si tratta della prima operazione in Italia che raccoglie un così elevato numero di Enti locali in un´unica gara. Più volte sperimentata negli anni precedenti, l’operazione ha sempre visto il Comune di Reggio Emilia come coordinatore e promotore dell’iniziativa ed ha visto crescere costantemente il numero di Enti partecipanti. Compresa quella attuale, Dexia Crediop ha curato quattro delle cinque operazioni effettuate. Dal punto di vista economico, Dexia Crediop si è aggiudicata l’operazione dell’importo complessivo di 240 milioni - aumentabili eventualmente del 20%, sino a 288 milioni di Euro complessivi - praticando condizioni economiche particolarmente competitive e flessibili. L’operazione nel suo complesso sarà destinata a finanziare spese di investimento (o altre destinazioni consentite dalla norma vigente) che gli enti potranno effettuare da maggio 2006 a fine aprile 2007 e che potranno riguardare diversi ambiti: viabilità, edilizia scolastica, assistenza, cultura, ambiente ecc. Tra le particolarità, la struttura dell’operazione - sebbene di norma di durata ventennale - consente ai singoli Enti locali di effettuare le proprie emissioni, anche a durate inferiori ai vent’anni (15, 10 o 5 anni) o superiori (25 o 30 anni) a tassi predeterminati. Con la firma odierna della convenzione, potranno pertanto essere effettuate le singole emissioni (tecnicamente definite “tiraggi”). E’ rilevante sottolineare che, la particolare tipologia dell’operazione consente anche a Comuni di piccole dimensioni (e che effettuano emissioni di importo medio-basso) di potersi presentare sul mercato dei capitali a condizioni economiche particolarmente vantaggiose e storicamente appannaggio di realtà di dimensioni maggiori. “Il Comune di Reggio Emilia – sottolinea il vicesindaco e assessore al bilancio, Decentramento e partecipazione Franco Ferretti – conferma con quest’operazione il suo ruolo di promotore e punto di riferimento regionale nello sviluppo di forme di collaborazione e convenzione tra enti. Grazie anche ad iniziative come quella oggi avviata, si realizzano notevoli risparmi sul costo del debito e condizioni particolarmente interessanti nelle operazioni finanziarie attivate permettendo il finanziamento di importanti progetti di investimento delle comunità locali. ”. Afferma Marc Brugière, Amministratore Delegato di Dexia Crediop: “Siamo contenti di esserci aggiudicati questa importante e innovativa operazione, che consente ad una pluralità di Comuni di accedere ad uno strumento di mercato al quale difficilmente avrebbero avuto accesso individualmente”. Riccardo Sommavilla, Senior Banker di Dexia Crediop per l’area centro-nord aggiunge: “abbiamo puntato molto su questa operazione e siamo molto soddisfatti dell´esito positivo. Consolidiamo la nostra leadership nella Regione ed abbiamo gettato le basi per una collaborazione ancora più stretta con i principali Comuni della Stessa”. .  
   
   
CESSIONE BANCA BIPIELLE.NET E AREA LIFE: TRATTATIVA IN ESCLUSIVA  
 
Lodi, 30 maggio 2006 – Il Consiglio di Amministrazione della Banca Popolare Italiana Soc. Coop. Ha preso in esame il 25 maggio le offerte vincolanti per l’acquisto di Banca Bipielle. Net, banca multicanale del Gruppo, ed Area Life, società assicurativa di diritto irlandese, pervenute da parte delle controparti selezionate. Alla luce dell’analisi effettuata sugli aspetti economici e contrattuali delle offerte pervenute, il Consiglio di Amministrazione ha deliberato di proseguire in esclusiva con So. Pa. F le trattative per la cessione di Bipielle. Net e Area Life, dando mandato all’Amministratore Delegato di negoziare e coordinare la finalizzazione dell’offerta. Il Gruppo è assistito per l’operazione da Kpmg Corporate Finance e Clifford Chance. . .  
   
   
ACQUISIZIONE BANCA BIPIELLE.NET E AREA LIFE: SOPAF TRATTATIVA IN ESCLUSIVA  
 
Milano, 30 maggio 2006 - Sopaf S. P. A. Comunica di aver ottenuto da Banca Popolare Italiana una trattativa in esclusiva per l’acquisizione di Banca Bipielle. Net ed Area Life, società attive nel settore della raccolta del risparmio e nel comparto assicurativo. Sopaf agisce in qualità di capofila di un gruppo di investitori istituzionali tra cui Aviva Italia Holding S. P. A. .  
   
   
IL GRUPPO BANCA POPOLARE ITALIANA CEDE PRO-SOLUTO AL GRUPPO ABN AMRO CREDITI IN SOFFERENZA PER OLTRE €920 MILIONI  
 
Lodi, 30 maggio 2006 - Bipielle Sgc ed altre Banche del Gruppo Banca Popolare Italiana hanno perfezionato, il 26 maggio, con Abn Amro la cessione pro-soluto di un portafoglio di crediti in sofferenza aventi natura ipotecaria e chirografaria. Il portafoglio ceduto comprende circa 23 mila posizioni nei confronti di clientela retail e corporate, per un valore nominale complessivamente pari a €924 milioni. Il prezzo di cessione, corrisposto interamente in contanti, comporta la realizzazione da parte del Gruppo Bpi di una plusvalenza pari a circa € 115 milioni (al lordo delle imposte e interessi di minoranza) già nel primo semestre di questo esercizio. La cessione è stata perfezionata in blocco ai sensi degli artt. 1 e 4 della Legge 130/1999, con effetti economici a decorrere dal 1° gennaio 2006 e comporta per il Gruppo Banca Popolare Italiana il reale e definitivo trasferimento dei rischi di credito connessi alle partite cedute, senza prevedere altresì alcun successivo intervento a carico del Gruppo. Il portafoglio è stato acquistato da Maja Finance Srl e Teseo Finance Srl, società costituite ai sensi della Legge 130/1999 e riferibili al gruppo Abn Amro. L’operazione si inquadra nell’ambito degli obiettivi fissati nel Piano Industriale 2006-2009 in tema di miglioramento della qualità dell’attivo, riduzione del profilo di rischio e rafforzamento patrimoniale del Gruppo al fine di supportare la prevista crescita operativa. In particolare, l’operazione permetterà di ridurre significativamente il rapporto sofferenze/crediti netti, snellendo altresì la gestione del contenzioso e generando liquidità da reimpiegare in attività fruttifere. L’operazione è stata perfezionata a seguito di un processo di asta competitiva coordinato da Bipielle Sgc con l’assistenza di Jpmorgan in qualità di advisor finanziario, Kpmg in qualità di consulente operativo e di Clifford Chance per gli aspetti legali. .  
   
   
“BANCO DI DESIO E DELLA BRIANZA S.P.A.” SITUAZIONE CONSOLIDATA AL 31 MARZO 2006: RACCOLTA DIRETTA € 4.285,70 MILIONI (+ 4,4%)  
 
Desio, 30 maggio 2006 - Il Consiglio di Amministrazione del Banco di Desio e della Brianza S. P. A. , riunitosi in data 11 maggio 2006, ha approvato la situazione consolidata al 31 marzo 2006. La relazione trimestrale, redatta ai sensi dell’art. 82 del vigente Regolamento Emittenti, evidenzia le risultanze di seguito riassunte: Le attività finanziarie totali della clientela ammontano ad € 19. 560,30 milioni, di cui € 4. 285,70 milioni relativi a raccolta diretta (+ 4,4%) ed € 15. 274,61 milioni relativi a raccolta indiretta (+ 13,5%). L’incremento su base annua è pari ad € 1. 996,66 milioni pari al 11,4%. La raccolta indiretta di Clientela Ordinaria ammonta ad € 13. 945,85 milioni evidenzia su base annua un incremento di € 2. 037,47 milioni (+ 17,1%) di cui € 639,82 milioni relativi ai titoli in custodia ed amministrazione (+ 20,8%) ed € 1. 397,65 milioni relativi al comparto del risparmio gestito (+ 15,8%). Quest’ultimo settore, passando da € 8. 829,06 milioni di fine marzo 2005 ad € 10. 226,70 milioni di fine marzo 2006 rappresenta una quota del 67,0% dell’aggregato complessivo (66,6% a fine dicembre 2005 e 65,6% a fine marzo 2005). Allo sviluppo dell’aggregato hanno contribuito tutte le tipologie di prodotti offerti alla clientela: dai fondi comuni di investimento e sicav (pari ad € 7. 725,87 milioni, con una crescita del 12,8%), alle gestioni patrimoniali e gestioni patrimoniali in fondi (pari ad € 1. 238,40 milioni, con una crescita del 17,9%), alla bancassicurazione (pari ad € 1. 262,43 milioni, con una crescita del 36,1%). Sul versante dell’attività creditizia è proseguito lo sviluppo che ha caratterizzato la politica del Gruppo Banco Desio negli ultimi anni, con particolare attenzione agli obiettivi primari della qualità del credito e del frazionamento del rischio. A fine trimestre, rispetto ai dati di fine 2005, i crediti verso la clientela hanno fatto registrare un incremento del 4,1% passando da € 3. 511,64 milioni ad € 3. 656,27 milioni. L’incremento annuo è pari al 12,9%. Il rapporto “sofferenze nette / impieghi netti” si attesta allo 0,61%; l’indicatore è determinato da sofferenze nette pari ad € 22,33 milioni. Principali dati economici al 31 marzo 2006 Sul fronte dei risultati economici il periodo in esame si è chiuso con un risultato operativo netto di € 35,69 milioni (€ 25,71 milioni a fine marzo 2005). I principali livelli di conto economico riclassificato evidenziano: margine di interesse: si attesta ad € 48,09 milioni, favorito dalla crescita delle masse intermediate, in un contesto di mercato che non recepisce ancora i riallineamenti introdotti dalla manovra della Banca Centrale Europea; il confronto su base annua evidenzia una crescita di € 4,17 milioni pari al 9,5% rispetto ad € 43,92 milioni del marzo 2005; commissioni nette, altri oneri e proventi di gestione, risultato netto della gestione assicurativa: i ricavi netti complessivi si attestano ad € 38,14 milioni (+ 35,4% su € 28,16 milioni a marzo 2005), in linea con lo sviluppo delle attività di relazione con la clientela. Il livello economico rappresenta il 44,5% del margine della gestione finanziaria ed assicurativa; margine di intermediazione primario: per effetto dei due aggregati precedenti il risultato si attesta ad € 86,22 milioni evidenziando rispetto al dato dell’analogo periodo del 2005 una crescita del 19,6%; margine della gestione finanziaria ed assicurativa: il livello economico in esame si attesta ad € 85,75 milioni ed evidenzia un incremento del 20,9% rispetto ad € 70,92 milioni dell’analogo periodo dell’anno precedente, includendo il risultato relativo alle attività e passività di negoziazione, di copertura e di quelle valutate al fair value per complessivi € -0,48 milioni; risultato netto della gestione finanziaria e assicurativa: successivamente a rettifiche di valore nette per € 5,12 milioni riferite ai crediti verso clientela, il livello economico in esame si attesta ad € 80,63 milioni che si confronta con € 66,90 milioni dell’anno precedente (+ 20,5%); risultato operativo netto: ammonta ad € 35,69 milioni in incremento di € 9,98 milioni (+ 38,8%) su € 25,71 milioni del marzo 2005. A tale livello economico si perviene dopo spese amministrative per € 43,04 milioni (+ 8,9%), accantonamenti per rischi ed oneri per € 0,56 milioni (- 23,7%) e rettifiche di valore su immobilizzazioni per € 1,34 milioni (+ 41,2%). In particolare le altre spese amministrative ammontano ad € 15,26 milioni con un incremento del 7,3% rispetto all’analogo periodo del 2005, riflettendo lo sviluppo della rete distributiva (+ 17 filiali su base annua, di cui 6 aperte in questa prima parte dell’anno), mentre le spese per il personale pari ad € 27,79 milioni, in incremento annuo del 9,9%, rispecchiano soprattutto la conseguente crescita degli organici (142 risorse). .  
   
   
FITCH RATINGS CONFERMA I RATING ASSEGNATI A BANCO DI DESIO E DELLA BRIANZA S.P.A.  
 
Desio 30 maggio 2006 L’agenzia internazionale Fitch Ratings ha confermato, in data 25 maggio 2006 i rating assegnati a Banco di Desio e della Brianza S. P. A. : Issuer Default (Lungo Termine) “A-“ (A meno); Short Term (Breve Termine) “F2”; Individual (Individuale) “B/c”; Support “4”. L’outlook sull’Issuer Default Rating (“Idr”) si conferma “Stabile”. .  
   
   
BANCO DI SARDEGNA S.P.A. TRIMESTRALE AL 31 MARZO 2006 UTILE NETTO CONSOLIDATO IN FORTE CRESCITA A 22,2 MILIONI DI EURO (+30,3%)  
 
Sassari, 30 maggio 2006 - Il Consiglio di Amministrazione del Banco di Sardegna ha approvato il 12 maggio la relazione trimestrale consolidata della sub-holding (Banco di Sardegna e società controllate) riferita al 31 marzo 2006, redatta in conformità ai principi contabili internazionali Ias/ifrs. La relazione trimestrale consolidata è stata redatta secondo le indicazioni fornite dalla Consob con le modalità previste dall’art. 82 del Regolamento di attuazione del D. Lgs. 24 febbraio 1998, n. 58, concernente la disciplina degli emittenti. La predetta normativa lascia alla discrezionalità degli emittenti la definizione e il livello di dettaglio dell’informativa richiesta, nei limiti di un contenuto minimale e nel rispetto del principio della confrontabilità dei dati con quanto riportato nella relazione semestrale e nel bilancio d’esercizio. Risultati di conto economico consolidato del primo trimestre 2006 - Il risultato netto del conto economico consolidato è pervenuto, alla fine del primo trimestre, a 22,2 milioni di euro, in netta crescita rispetto al risultato dell’analogo periodo dell’esercizio precedente (+30,3%). Il margine d’interesse, in lieve crescita rispetto al dato a raffronto (+0,8%), si attesta a 76,4 milioni. Nel dettaglio, gli interessi attivi si incrementano di 6,7 milioni (+6,2%), principalmente per effetto del positivo apporto fornito dal comparto delle attività finanziarie, che hanno beneficiato di tassi più favorevoli e volumi impiegati più cospicui. In crescita anche gli interessi passivi che vanno a remunerare gli accresciuti volumi della raccolta da clientela. Le commissioni nette pervengono a 27,7 milioni, in crescita del 4,6% rispetto ai 26,5 milioni del primo trimestre 2005. Il margine d’intermediazione, beneficiando di utili da cessione di attività finanziarie di rilievo (oltre 6 milioni), raggiunge i 112,5 milioni di euro, con un incremento dell’8%. Significativo anche il risultato della gestione finanziaria che, dopo rettifiche di valore nette ai crediti e ad altre operazioni finanziarie deteriorati per 1,8 milioni, perviene a 110,8 milioni di euro (+8,8%) con un incremento di quasi 9 milioni di euro. Il complesso dei costi operativi si incrementa, rispetto al dato a raffronto, di 4,4 milioni. Nel dettaglio le spese per il personale, che ne costituiscono la parte preponderante (oltre il 70%), crescono - in misura non significativa - dell’1,3%. Gli accantonamenti ai fondi per rischi e oneri assommano nel trimestre a 3,5 milioni. In calo, viceversa, le rettifiche di valore sulle attività materiali e immateriali (-5,6%). Gli altri proventi netti di gestione presentano un saldo positivo di 11,9 milioni, contro i 10,4 milioni del periodo a raffronto (+14,6%). La voce comprende, nella nuova accezione, anche alcune componenti di natura straordinaria precedentemente allocate a voce propria. Al netto di imposte sul reddito consolidato del periodo per 12,9 milioni e di altre poste non significative, l’utile netto consolidato si attesta, alla fine del primo trimestre 2006, ad un risultato positivo di 22,2 milioni, a raffronto con i 17 milioni dell’analogo periodo del 2005 (riclassificato in base ai principi contabili internazionali). Risultati di stato patrimoniale consolidato al 31 marzo 2006 - Gli impieghi verso la clientela raggiungono alla fine del trimestre i 7. 125,8 milioni di euro (al netto di rettifiche di valore per 730,9 milioni). Nel suo complesso l’ammontare dei crediti, ove non si consideri la componente fortemente variabile dei pronti contro termine (ridottasi a 230,5 milioni, con un decremento in un anno di quasi 800 milioni), si incrementa del 3,8% con maggiori volumi impiegati per oltre 250 milioni. Particolarmente significativo, nell’analisi per forma tecnica, l’aumento della componente dei mutui e prestiti personali, che si posizionano ancora in crescita per 375,9 milioni (+12,4%), andando a costituire il 47,8% del totale dell’aggregato; seppure in misura inferiore la crescita viene mantenuta anche nel raffronto con i dati di fine esercizio 2005 (+3,9%). Con riguardo alle attività deteriorate, le sofferenze nette (224,4 milioni) pressoché stabili nei dodici mesi, si riducono nel trimestre di 1,4 milioni, accrescendo inoltre il loro grado di copertura, che perviene al 72%. Nel complesso, le attività deteriorate che assommano a 547,5 milioni (con un grado di copertura che ha raggiunto il 55%), si riducono nel trimestre del 3,6%, principalmente per effetto del forte calo dei crediti scaduti. Nell’ambito dell’operatività nel mercato monetario e finanziario, di notevole rilievo i volumi delle attività finanziarie (2. 120,2 milioni di euro), specie nella componente delle attività detenute per la negoziazione (1. 859,3 milioni) cresciuta in un anno di 816,2 milioni. Sempre in crescita, seppure in maniera più contenuta, il saldo dei rapporti intercreditizi che perviene al 31 marzo 2006 ad un credito netto di 1. 166,8 milioni (+4,4% su base annua). La raccolta diretta da clientela, come già osservato, cresce nel suo complesso (+2,3%) e, in particolare, nella componente tradizionale dei rapporti in conto corrente che pervengono a 4. 894,7 milioni, rispetto ai 4. 520,6 milioni della fine di marzo 2005. Ciò anche in seguito alla graduale sostituzione dei depositi a risparmio con la più moderna forma tecnica del conto corrente. Le obbligazioni ordinarie si attestano a 1. 706,7 milioni, in calo del 2,1% rispetto al dato di marzo 2005. Il totale dell’aggregato raggiunge alla fine del primo trimestre 2006 i 9. 586,7 milioni, con un incremento del 2,3% rispetto ai 9. 370,1 milioni del primo trimestre 2005 (+1,1%, con un incremento di 108 milioni, il raffronto con il dato di fine esercizio). Si posiziona ancora in crescita, benché in misura più contenuta rispetto alle performance dell’esercizio 2005, il complesso della raccolta indiretta che si posiziona alla fine del primo trimestre a 4. 754,9 milioni di euro, in aumento del 1,6%. Nel dettaglio, la componente maggioritaria del risparmio amministrato, a 4. 056,5 milioni, cresce in un anno di oltre 75 milioni (+1,9%), favorita in particolare dall’incremento del comparto dei fondi comuni di investimento (+6,8%). Sostanzialmente stabile il confronto con il dato di fine 2005. Principali fatti di rilievo intervenuti successivamente alla chiusura del periodo ed evoluzione prevedibile della gestione - In relazione agli eventuali fatti di rilievo intervenuti successivamente alla chiusura del periodo in esame non si segnala alcun evento degno di nota. Nell’ambito delle prospettive per l’esercizio 2006 e in base alle risultanze patrimoniali ed economiche del primo trimestre, le aspettative sono di ampliare la forbice dei tassi a breve nel comparto della clientela ordinaria e di ottenere un più elevato rendimento per la liquidità investita nel portafoglio di proprietà e nell’interbancario, circostanze che, unite allo sviluppo delle masse intermediate, potranno comportare un miglioramento del margine d’Interesse. Per le commissioni nette, si prospetta una crescita che proverrà principalmente dalle campagne in atto per l’incremento del numero dei conti correnti (anche attraverso la trasformazione dei depositi di risparmio) e dalle commissioni relative al collocamento di prodotti assicurativi. L’aumento nei costi operativi è atteso al di sotto dell’inflazione prospettica. .  
   
   
L’ASSOINDUSTRIA E IL BANCO POPOLARE DI VERONA E NOVARA INSIEME A SOSTEGNO DELL’INNOVAZIONE  
 
Verona, 30 maggio 2006 - Bpvn stanzia un plafond di 100 milioni di € a favore delle attività produttive volte all’innovazione Il Banco Popolare di Verona e Novara ha stanziato un plafond di 100 milioni di € per finanziamenti fino a 7 anni e a tassi privilegiati a favore delle imprese per sostenere i loro progetti di sviluppo volti alla ricerca e all’innovazione sia sotto il profilo dell’ammodernamento dei processi produttivi che sotto quello dei prodotti di nuova generazione. L’iniziativa si pone in sintonia con l’attività dell’Agenzia per l’Innovazione recentemente promossa da parte della Confindustria di Verona, di cui il Banco si propone di sostenere le attività, che è stata voluta proprio quale volano e fornitrice di servizi altamente specializzati per i propri associati che affrontano il non facile tema dell’innovazione da cui peraltro dipende in larghissima misura la capacità di continuare ad essere competitivi da parte delle imprese. “ Siamo particolarmente lieti di avere una ulteriore occasione di collaborazione con l’Associazione degli Industriali di Verona” commenta Massimo Minolfi Direttore Generale del Bpvn “ e su un tema così importante quale quello dell’innovazione, ambito nel quale si gioca per molte Pmi la stessa capacità di continuare a stare con successo sul proprio mercato. Inoltre l’Agenzia per l’Innovazione risulta speculare e sinergica all’attività del Laboratorio per le Imprese, promosso poco più di un anno fa dal Banco e che ha già dato eccellenti prove di se offrendo alle imprese di diversi settori (vitivinicolo, della moda, lapideo e della grafica) occasioni di stimoli e di confronti sulle maggiori problematiche dei rispettivi comparti”. Le imprese interessate potranno rivolgersi a tutte le agenzie della Banca Popolare di Verona. .  
   
   
BMPS, ANTONIO VIGNI NUOVO DIRETTORE GENERALE  
 
Siena, 30 maggio 2006 – Antonio Vigni è il nuovo direttore generale della Banca Monte dei Paschi di Siena. Lo ha deciso il 25 maggio il consiglio di amministrazione, che ha espresso la propria gratitudine a Emilio Tonini, il quale, dopo tre anni, lascia la Banca a chiusura di un bilancio 2005 che ha fatto registrare il miglior risultato economico di sempre. Antonio Vigni, 52 anni senese di nascita, giunge alla massima carica direttiva dopo un’intera carriera all’interno della Banca Monte dei Paschi, dove è stato assunto all’età di 19 anni nel 1972. Laureatosi con il massimo dei voti in Scienze Politiche e Sociali presso l’ateneo senese, ha progressivamente ricoperto tutti i ruoli, tra i quali quello di responsabile dell’ufficio Pianificazione strategica e Controllo di gestione della Banca Mps (1996) e della Rete domestica ed estera (1998), fino ad approdare alla vicedirezione generale (2000) con la responsabilità dell’intera area mercato. In tale ruolo ha, tra l’altro, coordinato l’implementazione delle piattaforme di servizio della clientela e l’applicazione di nuovi strumenti, contribuendo all’ottimizzazione delle principali unità operative del Gruppo Mps ed al rafforzamento della rete commerciale. Sino ad oggi, Antonio Vigni ha presieduto le diverse linee di business commerciali retail, corporate e private nonché le attività e i processi di erogazione e qualità del credito, ambiti nei quali il gruppo ha conseguito in questi anni importanti risultati. Direttamente partecipe ai periodici incontri internazionali con analisti e investitori istituzionali, sta lavorando alla definizione del nuovo piano industriale che sarà sottoposto in tempi brevi al Cda e che lo vedrà impegnato in prima persona alla sua realizzazione. Il neodirettore generale ha ricoperto incarichi amministrativi nelle società controllate e partecipate del Gruppo: attualmente è membro del cda e del comitato esecutivo di Banca Agricola Mantovana nonchè presidente di Montepaschi Fiduciaria spa. A livello interbancario nazionale, siede nel direttivo dell’inziativa “Patti Chiari”, supportata dall’Associazione bancaria italiana (Abi) e del Fondo interbancario di Tutela dei depositi. Presiede “Consumer-lab” un gruppo di lavoro permanente tra il Gruppo e le 13 principali associazioni dei consumatori, con la missione di promuovere, valutare e attuare progetti concernenti la responsabilità sociale di impresa .  
   
   
BANCO POPOLARE DI VERONA E NOVARA: VERIFICA DEI REQUISITI DI ESPONENTI AZIENDALI DEL BANCO  
 
 Verona, 30 maggio 2006 - Il Consiglio di Amministrazione del Banco Popolare di Verona e Novara, nella seduta di ieri, oltre alla verifica dei requisiti di professionalità e onorabilità per gli Amministratori eletti dalla recente Assemblea dei soci, costatandone rispettivamente l’esistenza e l’insussistenza, ha provveduto, in conformità a quanto previsto dal proprio Codice di Autodisciplina, ad effettuare anche la verifica del requisito di indipendenza di tutti gli Amministratori della società. Il requisito di indipendenza è stato riconosciuto al Presidente Carlo Fratta Pasini, al Vice Presidente Vicario Maurizio Comoli, al Vice Presidente Alberto Bauli e ai consiglieri: Marco Boroli, Pietro Buzzi, Valentino Campagnolo, Vittorio Corradi, Ugo Della Bella, Giuseppe Fedrigoni, Federico Guasti, Sergio Loro Piana, Maurizio Marino, Giuseppe Nicolò, Gian Luca Rana, Claudio Rangoni Machiavelli, Fabio Ravanelli, Luigi Righetti, Giancarlo Vezzalini e Franco Zanetta. Essendo coinvolto in prima persona nella gestione della società in relazione ai poteri attribuitigli dal Consiglio, all´Amministratore Delegato, dott. Fabio Innocenzi, è stata riconosciuta la qualità di amministratore esecutivo. Al riguardo si precisa infine che il Banco procederà alla verifica del requisito di indipendenza prescritto dal nuovo art. 26 del T. U. B. Solo dopo l’emanazione della normativa secondaria di Banca d’Italia, avuto presente altresì la nuova definizione di indipendenza prevista del Codice di Autodisciplina per le società quotate emanato da Borsa Italiana S. P. A. .  
   
   
MELIORBANCA APPROVA I RISULTATI DEL PRIMO TRIMESTRE 2006: UTILE LORDO ANTE IMPOSTE: 14 MILIONI DI EURO  
 
 Milano, 30 maggio 2006 – Il Consiglio di Amministrazione di Meliorbanca S. P. A. , riunitosi il 12 maggio, ha approvato i risultati del primo trimestre 2006 consolidati e della capogruppo. Risultati consolidati L’utile lordo ante imposte del Gruppo Meliorbanca nel primo trimestre 2006 è stato pari a 14,0 milioni di euro, sostanzialmente invariato rispetto al risultato del medesimo periodo del 2005, avendo però riguardo del differente perimetro di consolidamento, in particolare Banca della Nuova Terra S. P. A. Che nel 2006 non è più consolidata integralmente, e dell’incorporazione di Arca Bim S. P. A. Ed Arca Merchant S. P. A. In Meliorbanca S. P. A. , che si riflette solo sui dati 2006. La capogruppo Meliorbanca S. P. A. , evidenzia un utile lordo ante imposte di 9 milioni di euro, in aumento rispetto agli 8,6 milioni di euro del corrispondente periodo dell’esercizio 2005. Ai fini di una corretta comparazione, i prospetti relativi al primo trimestre 2005 sono stati rielaborati in conformità ai nuovi principi contabili internazionali (Ias/ifrs); tali prospetti diferiscono quindi da quelli pubblicati lo scorso anno in sede di approvazione della relazione trimestrale consolidata al 31 marzo 2005, in quanto questi ultimi erano stati redatti in conformità ai principi contabili italiani ed evidenziavano un risultato lordo consolidato ante imposte di 10,8 milioni di euro. L’attività del Gruppo nel primo trimestre del 2006 si è sviluppata nel segno della continuità rispetto al trend mostrato nell’esercizio 2005 ed in linea con la strategia della società. Le attività di Private banking hanno mostrato una buona performance, proseguendo nei positivi risultati mostrati nel 2005; gli Assets under management complessivi si sono attestati a 3,6 miliardi di euro, in crescita del 4% rispetto al dato al 31 dicembre 2005. Le attività di Investment banking, hanno beneficiato della riorganizzazione dell’area finanza della banca, in particolare grazie all’apporto del desk di negoziazione ex Arca Bim, società incorporata al termine del 2005. Il Consumer lending ha visto nel primo trimestre 2006 nuove erogazioni in crescita del 6% rispetto al medesimo periodo del 2005. Relativamente ai mutui residenziali prima casa, al 31 marzo 2006 sono stati ceduti alla società Sestante W2 S. R. L. , veicolo delle operazioni di cartolarizzazione, mutui per complessivi 517 milioni di euro; la relativa operazione di cartolarizzazione è in corso di strutturazione e verrà completata durante l’esercizio 2006. L’attività di Corporate lending è continuata secondo le linee guida evidenziate nel 2005, con destinazioni di impiego in grado di soddisfare i prudenti profili di rischio/rendimento previsti dalle linee strategiche del Gruppo. Le componenti economiche Gli interessi netti, costituiti dagli interessi attivi, da quelli passivi e dal risultato netto delle attività di copertura, sono risultati pari a 7,9 milioni di euro, in diminuzione rispetto ai 11,7 milioni di euro del primo trimestre 2005. La diminuzione dell’aggregato deriva in parte dal consolidamento nel primo trimestre 2005 di Banca della Nuova Terra, non consolidata nel 2006 (impatto di circa 1,9 milioni), ed in parte dall’effetto dovuto alle già citate linee strategiche sul comparto del lending corporate. I non interest income, pari a 18,6 milioni di euro, aumentano di 2,6 milioni rispetto al dato del primo trimestre 2005 e sono costituiti dalle commissioni nette, dai dividendi, dal risultato dell’attività di negoziazione e dagli utili da cessione di attività. Nel dettaglio, le commissioni nette, pari a 14,2 milioni di euro al 31 marzo 2006, hanno registrato un aumento del 8% rispetto ai 13,2 milioni di euro dell’analogo periodo del 2005, incremento da ricondurre principalmente all’aumento delle commissioni derivanti dal Private banking e dai maggiori ricavi commissionali sull’attività di impiego verso la clientela corporate. Il risultato dell’attività di negoziazione è positivo per 3,9 milioni di euro, in crescita rispetto al risultato del primo trimestre 2005 principalmente a seguito dell’apporto dell’attività di negoziazione in precedenza svolta da Arca Bim, società incorporata al termine del 2005. Il margine di intermediazione consolidato al 31 marzo 2006 è pari a 26,5 milioni di euro, in calo del 4% rispetto ai 27,7 milioni del medesimo periodo del 2005. La voce riprese di valore nette su crediti presenta un risultato positivo di 6,1 milioni di euro, principalmente a seguito di riprese di valore positive per 7,6 milioni di euro. Nel primo trimestre del 2005 le riprese di valore nette su crediti ammontavano a 3,1 milioni. Le spese amministrative, evidenziano un aumento di 0,6 milioni di euro, attestandosi complessivamente a 18,3 milioni; il dato non è comunque comparabile con quello del 2005 a seguito della differente area di consolidamento. Le rettifiche di valore sulle immobilizzazioni ammontano a 0,7 milioni di euro e risultano sostanzialmente invariate rispetto al medesimo periodo del 2005. La voce proventi ed oneri si attesta a 0,3 milioni di euro e si confronta con 1,5 milioni del primo trimestre 2005. Il totale attivo del Gruppo al 31 marzo 2006 è pari a 3. 924 milioni di euro, in crescita del 7,4% rispetto ai 3. 655 milioni di euro del 31 dicembre 2005, mentre il Patrimonio netto del Gruppo, senza considerare il risultato di periodo, ammonta a 352 milioni di euro, in riduzione rispetto al 31 dicembre 2005 principalmente a seguito della registrazione del pagamento dei dividendi da parte della capogruppo. .  
   
   
BANCA POPOLARE DI SPOLETO S.P.A.: RISULTATI PRIMO TRIMESTRE 2006 UTILE NETTO A 3,4 MILIONI DI EURO (+8,6%) IN LINEA CON IL BUDGET  
 
Spoleto, 20 maggio 2006 - Il Consiglio di Amministrazione della Banca Popolare di Spoleto S. P. A. , presieduto dal Sig. Giovannino Antonini, ha approvato nella seduta dell’ 11 maggio la relazione trimestrale al 31 marzo 2006, redatta in conformità dei principi contabili internazionali Ias/ifrs e illustrata dal Direttore Generale Alfredo Pallini. Sotto il profilo operativo e gestionale il primo trimestre 2006 si è chiuso con risultati più che positivi per la Banca Popolare di Spoleto Spa. I volumi intermediati e i principali aggregati reddituali hanno fatto registrare, infatti, progressi significativi rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente e confermano ampiamente le previsioni della Pianificazione Operativa per l’esercizio 2006. Sotto il profilo reddituale, i ricavi della Banca Popolare di Spoleto S. P. A. Rappresentati dal Margine di intermediazione complessivo crescono del 12,5% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente per effetto di : “margine di interesse” che si attesta a 15. 230 mila euro in crescita del 12,4% rispetto al 31/3/05. “commissioni” in crescita del 10,9% sul 31/3/2005 per effetto principalmente della componente commissionale attiva sospinta provvigioni dirette su mutui e finanziamenti, sistemi di pagamento e risparmio gestito che beneficia di un sostenuto ritmo di crescita dei volumi. “risultato netto da negoziazione/valutazione attività finanziarie” pari a 1. 183 mila euro (+28,3% sul marzo 2005) principalmente ascrivibile al risultato netto delle rettifiche di valore di attività e passività finanziarie valutate al fair value. Il margine di intermediazione si attesta a 23. 878 mila euro (+12,52% sul marzo 2005) con la componente di “primaria qualità” (margine di intermediazione primario = interesse + commissioni) in crescita dell’ 11,7% sul marzo 2005. Le rettifiche di valore nette per deterioramento di crediti e di attività finanziarie ammontano a 1. 818 mila euro con un incremento di 409 mila euro rispetto a 1. 408 mila euro del 31 marzo 2005. I costi della banca si attestano a € 14. 257 mila registrando un incremento del 12,6% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. La dinamica di crescita dei costi operativi riflette di tutti gli incrementi connessi ai programmi dell’esercizio (ad esempio apertura di 9 filiali, 35 assunzioni nette, progetti informatici quali la Business Continuity) che, ovviamente, non hanno ancora avuto alcuna ricaduta positiva sui ricavi Per effetto delle dinamiche sopra menzionate, il risultato operativo netto si attesta a 7. 136 mila euro e progredisce dell’8,2% rispetto al valore di € 6. 593 mila conseguito al 31 marzo 2005. L’indice cost/income (Oneri Operativi/margine della Gestione Finanziaria) risulta pari al 62,5%, sostanzialmente in linea con il valore assunto dallo stesso indice al 31/3/2005 (62,3%). L’utile dell’operatività corrente al lordo delle imposte si attesta a 6. 696 mila euro, in crescita dell’ 8,55% rispetto al 31 marzo 2005 ed accoglie accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri ed altri proventi/oneri di gestione in saldo negativo di 440 mila euro. A completare il quadro reddituale concorrono infine imposte complessive pari a €3. 280 mila (€3. 022 mila al 31 marzo 2005) per un “tax rate” di circa 49%. Pertanto l’utile netto di periodo ammonta a 3,4 milioni di euro in progresso dell’ 8,6% rispetto al 31 marzo 2005. Al 31 marzo 2006 la Banca Popolare di Spoleto S. P. A. Registra crescite di rilievo su tutti gli aggregati patrimoniali. In particolare la raccolta diretta presenta una dinamica di crescita del 12,1%,sospinta soprattutto dal consistente aumento del comparto dei debiti rappresentati da titoli che risente oltre che dell’emissione avvenuta a dicembre 2005 di un prestito subordinato di € 30 milioni anche del collocamento, effettuato a marzo 2006, di un prestito obbligazionario di € 50 milioni presso investitori istituzionali. Sterilizzando gli impatti derivanti dall’operatività straordinaria con clientela istituzionale (attività di disintermediazione e emissione del prestito obbligazionario), la crescita percentuale della Raccolta Diretta si attesterebbe a +10,4%. La raccolta indiretta si attesta a 1. 784 milioni di euro; al suo interno il risparmio gestito registra un incremento del 21,2% cui contribuiscono il comparto “fondi comuni” per circa 51 milioni di euro, le “gestioni patrimoniali titoli e fondi” per circa 33 milioni di euro e la “bancassicurazione” per 18 milioni di euro. I crediti verso clientela presentano una crescita del 22,2% rispetto al marzo 2005. Questo risultato è principalmente ascrivibile alla crescita del comparto a medio e lungo termine trainato dal settore mutui. Con riferimento ai presidi di copertura del rischio di credito, l’incidenza dei dubbi esiti sulle sofferenze lorde si attesta al 69,6%. L’incidenza dei crediti deteriorati netti sugli impieghi si attesta al 3,4% (3,2% al 31/3/2005) e quella delle sofferenze nette all’1% (1,3% al 31/3/2005). Per quanto riguarda i coefficienti patrimoniali calcolati in base alla vigente normativa di vigilanza, il Tier 1 ratio si attesta al 9,8% e il coefficiente di solvibilità complessivo al 14%. .  
   
   
INTERBANCA ENTRA NEL CAPITALE DI TREND, AZIENDA VICENTINA ATTIVA NELLA PRODUZIONE E NELLA COMMERCIALIZZAZIONE IN TUTTO IL MONDO DI MOSAICI IN VETRO, SMALTI E PIETRE ED AGGLOMERATI IN GRANIGLIA DI VETRO, QUARZO E GRANITO, PER FINITURE DI ALTA GAMMA.  
 
Milano, 30 maggio 2006 - In data 25 maggio 2006, Interbanca (Gruppo Antonveneta /Abn Amro) ha sottoscritto un prestito obbligazionario convertibile, per un ammontare di Euro 12. 000. 000,00, nella Trend Group S. P. A. , holding operativa del Gruppo Trend. Contestualmente Interbanca è entrata nella compagine azionaria di Trend Group S. P. A. , acquisendo da alcuni managers del Gruppo una piccola quota della loro partecipazione. L’intervento di Interbanca ha lo scopo di sostenere il Gruppo nell’implementazione del business plan aziendale e, in particolare, nel completamento degli investimenti produttivi in fase di realizzazione negli Stati Uniti, configurandosi quindi come una tipica operazione di “expansion capital”. L’ingresso di Interbanca nell’azionariato si prefigge di agevolare la realizzazione dell’ambizioso programma di crescita intrapreso, che dovrebbe portare Trend ad affermare la propria posizione di leadership mondiale ed a valutare quindi la possibile futura quotazione in Borsa. Il Gruppo è stato fondato a Vicenza nel 2000 dall’imprenditore Pino Bisazza ed ha beneficiato nella fase di start-up della decennale esperienza del fondatore derivante dalla profonda conoscenza del settore maturata attraverso la precedente esperienza e del determinante contributo di alcuni managers che lo hanno seguito nella sua nuova attività imprenditoriale. Il Gruppo, dopo soli 4 anni di attività effettiva, conta oggi su circa 700 dipendenti diffusi in 4 differenti continenti (Europa, Asia, America ed Australia) ed ha conseguito nello scorso esercizio un fatturato consolidato netto di Euro 55 milioni e aggregato di Euro 85 milioni. Ha stabilimenti produttivi in Italia, Usa ed India, atelier di montaggio in Bulgaria, Malesia ed Australia e sedi commerciali in Italia, Usa, Estremo Oriente ed Australia. Il 2005 è stato un anno di rilevante crescita per il Gruppo, trainata dalla favorevole accoglienza del mercato per i propri prodotti con la conseguente difficoltà a rispondere alla forte domanda e necessità quindi di accelerare il processo di investimento (in particolare nella struttura produttiva statunitense), così da cogliere pienamente le favorevoli opportunità offerte dal mercato. L’operazione è stata perfezionata con l’assistenza dello Studio Legale Vita Samory, Fabbrini e Associati. .  
   
   
MILANO ASSICURAZIONI: PROGRAMMA DI ACQUISTO DELLE AZIONI PROPRIE E DELLA CONTROLLANTE  
 
Firenze, 30 maggio 2006 – Milano Assicurazioni comunica l’avvio delle operazioni di acquisto di azioni proprie e della controllante diretta Fondiaria-sai in esecuzione delle rispettive autorizzazioni deliberate dall’assemblea del 26 aprile 2006. Acquisto di azioni proprie Alla data odierna, Milano Assicurazioni detiene n. 115. 460 azioni ordinarie proprie, pari allo 0,03 % del capitale sociale ordinario ed allo 0,02 % dell’intero capitale sociale. La Compagnia non detiene azioni di risparmio proprie. Il valore medio unitario di carico delle azioni ordinarie proprie detenute dalla Compagnia è di € 3,24. Lo scorso 22 aprile è scaduto il termine di dodici mesi fissato dall’assemblea del 22 aprile 2005 per l’acquisto e la vendita di azioni proprie. L’assemblea del 26 aprile 2006 ha autorizzato, ai sensi degli articoli 2357 e 2357-ter del codice civile, ulteriori acquisti di azioni proprie ordinarie e/o di risparmio, in una o più volte e per un periodo di dodici mesi dalla data della deliberazione, secondo il programma nel seguito illustrato. L’assemblea ha inoltre autorizzato la cessione, se del caso, delle azioni proprie attualmente in portafoglio nonché di quelle che saranno acquistate in base alla delibera citata. L’obiettivo del programma è, con riguardo all’acquisto, di cogliere ulteriori opportunità di investimento avuto riguardo alla liquidità di volta in volta del titolo e all’andamento del titolo stesso e del mercato. Per questa via, da un lato, si fornirà maggiore liquidità al titolo, consentendo alla generalità degli azionisti di poter beneficiare più agevolmente delle performance del titolo stesso e, dall’altro lato, si investirà nella Compagnia ritenendo che l’azione non abbia espresso del tutto il suo potenziale in relazione alla capacità della Compagnia di contribuire al raggiungimento degli obiettivi del Piano Industriale 2006-2008 del Gruppo Fondiaria-sai recentemente presentato alla comunità finanziaria. Con riguardo all’alienazione, invece, l’obiettivo è quello di consentire, se del caso, il conseguimento di positivi risultati. Ai sensi dell’art. 144-bis del Regolamento Consob n. 11971/1999, gli acquisti e le alienazioni saranno effettuati esclusivamente secondo la modalità di cui al comma 1 sub lettera b) del medesimo articolo e, quindi, sui mercati regolamentati secondo modalità operative, stabilite da Borsa Italiana S. P. A. , che non consentano l’abbinamento diretto delle proposte di negoziazione in acquisto con predeterminate proposte di negoziazione in vendita. Resta altresì esclusa l’operatività sui blocchi. L’assemblea del 26 aprile ha autorizzato l’effettuazione nel periodo di dodici mesi dalla data da tale data, con la sola modalità di cui al capoverso che precede, di ulteriori acquisti di azioni proprie e/o di risparmio, per un incremento massimo, tenuto conto delle eventuali vendite nel frattempo effettuate, di n. 12. 000. 000 azioni proprie ordinarie e/o di risparmio da nominali € 0,52 cadauna, comunque entro l’importo massimo di € 80 milioni, fermo restando il rispetto dei limiti di cui all’art. 2357-ter del codice civile. Il numero massimo di azioni proprie acquistabili sopra indicato deve intendersi quale differenza fra le azioni proprie acquistate e quelle vendute giusta autorizzazione da parte dell’Assemblea. Le operazioni di acquisto – e, se del caso di vendita – avranno inizio dal giorno 1° giugno 2006. Ciascun acquisto verrà effettuato ad un corrispettivo unitario non superiore del 5% (cinque per cento) rispetto alla media dei prezzi di riferimento registrati al sistema telematico della Borsa Italiana nelle tre sedute precedenti ogni singola operazione e ciascuna cessione verrà effettuata ad un prezzo che non dovrà essere inferiore del 5% (cinque per cento) rispetto alla media dei prezzi di riferimento registrati al sistema telematico della Borsa Italiana nelle tre sedute precedenti ogni singola operazione. Con riguardo ai volumi, non saranno acquistate né alienate, volta per volta, azioni per un quantitativo superiore al 25% del volume medio giornaliero di azioni negoziato sul mercato regolamentato in cui l’operazione viene effettuata, calcolato sulla base del volume medio giornaliero degli scambi del mese precedente al mese nel corso del quale il programma viene comunicato al pubblico e fissato, su tale base, per tutta la durata del programma. Tutte le operazioni di acquisto e/o vendita verranno effettuate nel rispetto di ogni disposizione di legge e di vigilanza applicabile. Al termine del periodo per il quale è accordata l’autorizzazione dell’assemblea, la Compagnia comunicherà inoltre al pubblico informazioni sull’esito del programma e sulla sua realizzazione. Acquisto di azioni della controllante diretta Fondiaria-sai S. P. A. Alla data odierna, Milano Assicurazioni detiene n. 5. 362. 557 azioni ordinarie della controllante diretta Fondiaria-sai, pari al 4,07 % del capitale sociale ordinario ed al 3,08 % dell’intero capitale sociale. Il valore medio unitario di carico delle azioni ordinarie Fondiaria-sai detenute dalla Compagnia è di € 19,33. Lo scorso 22 aprile è scaduto anche il termine di dodici mesi fissato dall’assemblea della Compagnia del 22 aprile 2005 per l’acquisto e la vendita di azioni Fondiaria-sai. L’assemblea del 26 aprile 2006 ha autorizzato, ai sensi dell’art. 2359-bis del codice civile, ulteriori acquisti di azioni Fondiaria-sai, in una o più volte e per un periodo di dodici mesi dalla data della deliberazione, secondo il programma nel seguito illustrato. L’assemblea ha inoltre autorizzato la cessione, se del caso, delle azioni Fondiaria-sai attualmente in portafoglio nonché di quelle acquistate in base alla delibera citata. L’obiettivo del programma è, con riguardo all’acquisto, di cogliere ulteriori opportunità di investimento avuto riguardo alla liquidità di volta in volta del titolo e all’andamento del titolo stesso e del mercato e, con riguardo all’alienazione, di consentire, se del caso, il conseguimento di positivi risultati. Ai sensi dell’art. 144-bis del Regolamento Consob n. 11971/1999, gli acquisti e le alienazioni saranno effettuati esclusivamente secondo la modalità di cui al comma 1 sub lettera b) del medesimo articolo e, quindi, sui mercati regolamentati secondo modalità operative, stabilite da Borsa Italiana S. P. A. , che non consentano l’abbinamento diretto delle proposte di negoziazione in acquisto con predeterminate proposte di negoziazione in vendita. Resta altresì esclusa l’operatività sui blocchi. L’assemblea del 26 aprile ha autorizzato l’effettuazione nel periodo di dodici mesi dalla data da tale data, con la sola modalità di cui al capoverso che precede, di ulteriori acquisti di azioni Fondiaria-sai, per un incremento massimo, tenuto conto delle eventuali vendite nel frattempo effettuate, di n. 1. 500. 000 azioni da nominali € 1,00 cadauna, comunque entro l’importo massimo di € 48 milioni, fermo restando il rispetto dei limiti di cui all’art. 2359-bis del codice civile. Il numero massimo di azioni Fondiaria-sai acquistabili come sopra indicato deve intendersi quale differenza tra le azioni Fondiaria-sai acquistate e quelle vendute, giusta autorizzazione da parte dell’Assemblea. Le operazioni di acquisto – e, se del caso di vendita – avranno inizio dal giorno 1° giugno 2006. Ciascun acquisto verrà effettuato ad un corrispettivo unitario non superiore del 5% (cinque per cento) rispetto alla media dei prezzi di riferimento registrati al sistema telematico della Borsa Italiana nelle tre sedute precedenti ogni singola operazione e ciascuna cessione verrà effettuata ad un prezzo che non dovrà essere inferiore del 5% (cinque per cento) rispetto alla media dei prezzi di riferimento registrati al sistema telematico della Borsa Italiana nelle tre sedute precedenti ogni singola operazione. Con riguardo ai volumi, non saranno acquistate né alienate, volta per volta, azioni per un quantitativo superiore al 25% del volume medio giornaliero di azioni negoziato sul mercato regolamentato in cui l’operazione viene effettuata, calcolato sulla base del volume medio giornaliero degli scambi del mese precedente al mese nel corso del quale il programma viene comunicato al pubblico e fissato, su tale base, per tutta le durata del programma. Tutte le operazioni di acquisto e/o vendita verranno effettuate nel rispetto di ogni disposizione di legge e di vigilanza applicabile. Al termine del periodo per il quale è accordata l’autorizzazione dell’assemblea, la Compagnia comunicherà inoltre al pubblico informazioni sull’esito del programma e sulla sua realizzazione. .  
   
   
FONDIARIA-SAI: AVVIO DELLE OPERAZIONI DI ACQUISTO DI AZIONI PROPRIE  
 
Firenze, 30 maggio 2006 - Fondiaria-sai comunica l’avvio delle operazioni di acquisto di azioni proprie in esecuzione dell’autorizzazione deliberata dall’assemblea del 28 aprile 2006. A ieri , Fondiaria-sai detiene n. 8. 590. 212 azioni ordinarie proprie, pari al 6,53 % del capitale sociale ordinario ed al 4,94 % dell’intero capitale sociale. La Compagnia non detiene azioni di risparmio proprie. Inoltre, sempre alla data odierna, sono detenute dalla controllata Milano Assicurazioni S. P. A. Ulteriori n. 5. 362. 557 azioni ordinarie della Compagnia, pari al 4,07 % del capitale ordinario ed al 3,08 % dell’intero capitale sociale, nonché dalla controllata Sai Holding Italia S. P. A. N. 1. 200. 000 azioni ordinarie della Compagnia, pari allo 0,91 % del capitale ordinario ed allo 0,69 % dell’intero capitale sociale. Il valore medio unitario di carico delle azioni ordinarie proprie detenute dalla Compagnia è di € 18,046. Lo scorso 27 aprile è scaduto il termine di dodici mesi fissato dall’assemblea del 27 aprile 2005 per l’acquisto e la vendita di azioni proprie. L’assemblea del 28 aprile 2006 ha autorizzato, ai sensi degli articoli 2357 e 2357-ter del codice civile, ulteriori acquisti di azioni proprie ordinarie e/o di risparmio, in una o più volte e per un periodo di dodici mesi dalla data della deliberazione, secondo il programma nel seguito illustrato. L’assemblea ha inoltre autorizzato la cessione, se del caso, delle azioni proprie attualmente in portafoglio nonché di quelle che saranno acquistate in base alla delibera citata. L’obiettivo del programma è, con riguardo all’acquisto, di cogliere ulteriori opportunità di investimento avuto riguardo alla liquidità di volta in volta del titolo e all’andamento del titolo stesso e del mercato. Per questa via, da un lato, si fornirà maggiore liquidità al titolo, consentendo alla generalità degli azionisti di poter beneficiare più agevolmente delle performance del titolo stesso e, dall’altro lato, si investirà nella Compagnia ritenendo che l’azione non abbia espresso del tutto il suo potenziale in relazione alla capacità di raggiungere gli obiettivi del Piano Industriale 2006-2008 recentemente presentato alla comunità finanziaria. Con riguardo all’alienazione, invece, l’obiettivo è quello di consentire, se del caso, il conseguimento di positivi risultati. Ai sensi dell’art. 144-bis del Regolamento Consob n. 11971/1999, gli acquisti e le alienazioni saranno effettuati esclusivamente secondo la modalità di cui al comma 1 sub lettera b) del medesimo articolo e, quindi, sui mercati regolamentati secondo modalità operative, stabilite da Borsa Italiana S. P. A. , che non consentano l’abbinamento diretto delle proposte di negoziazione in acquisto con predeterminate proposte di negoziazione in vendita. Resta altresì esclusa l’operatività sui blocchi. L’assemblea del 28 aprile ha autorizzato l’effettuazione nel periodo di dodici mesi dalla data da tale data, con la sola modalità di cui al capoverso che precede, di ulteriori acquisti di azioni proprie e/o di risparmio, per un incremento massimo, tenuto conto delle eventuali vendite nel frattempo effettuate, di n. 1. 000. 000 azioni proprie ordinarie e/o di risparmio da nominali € 1,00 cadauna, comunque entro l’importo massimo di € 32 milioni, fermo restando il rispetto dei limiti di cui all’art. 2357-ter del codice civile. Il numero massimo di azioni proprie acquistabili sopra indicato deve intendersi quale differenza fra le azioni proprie acquistate e quelle vendute giusta autorizzazione da parte dell’Assemblea. Le operazioni di acquisto – e, se del caso di vendita – avranno inizio dal giorno 1° giugno 2006. Ciascun acquisto verrà effettuato ad un corrispettivo unitario non superiore del 5% (cinque per cento) rispetto alla media dei prezzi di riferimento registrati al sistema telematico della Borsa Italiana nelle tre sedute precedenti ogni singola operazione e ciascuna cessione verrà effettuata ad un prezzo che non dovrà essere inferiore del 5% (cinque per cento) rispetto alla media dei prezzi di riferimento registrati al sistema telematico della Borsa Italiana nelle tre sedute precedenti ogni singola operazione. Con riguardo ai volumi, non saranno acquistate né alienate, volta per volta, azioni per un quantitativo superiore al 25% del volume medio giornaliero di azioni negoziato sul mercato regolamentato in cui l’operazione viene effettuata, calcolato sulla base del volume medio giornaliero degli scambi del mese precedente al mese nel corso del quale il programma viene comunicato al pubblico e fissato, su tale base, per tutta la durata del programma. Tutte le operazioni di acquisto e/o vendita verranno effettuate nel rispetto di ogni disposizione di legge e di vigilanza applicabile. Al termine del periodo per il quale è accordata l’autorizzazione dell’assemblea, la Compagnia comunicherà inoltre al pubblico informazioni sull’esito del programma e sulla sua realizzazione. .  
   
   
NUOVA EMISSIONE OBBLIGAZIONARIA DI BANCA CARIGE S.P.A.  
 
Genova, 30 maggio 2006 - Nonostante l´attuale turbolenza presente sui mercati finanziari mondiali, si è concluso positivamente con un orderbook complessivo di Eur 500 milioni il lancio dell´obbligazione Lower Tier 11 di Banca Carige, curata da Ubs e Ixis-c113 in veste di Joint Book Runners insieme a Banca Imi e Westlb in qualita´ di Joint lead managers. L´operazione è stata preceduta da un roadshow sulle principali piazze finanziarie europee di Londra, Milano, Parigi e Francoforte. L´emissione rientra nel piano di iniziative approvate dal C. D. A. Per l´anno 2006 volte al rafforzamento del patrimonio di vigilanza a livello individuale e consolidato di Banca Carige. La tranche in Eur paga una cedola a tasso variabile, indicizzata all´Euribor a tre mesi aumentato di uno spread pari a 42 bps. All´emissione, effettuata nel quadro normativo del programma di raccolta a medio lungo termine di Banca Carige spa, denominato ´ Euro Medium Term Note Programme" che ha capienza massima fino a 4 miliardi di euro, sarà attribuito un rating di A3/bbb+/a-rispettivamente da Moody´s, S&p e Fitch. I titoli saranno quotati alla Borsa del Lussemburgo. .  
   
   
ERGO TRIMESTRALE AL 31 MARZO 2006: UTILE DI PERIODO PARI A € 10,1 MILIONI (+ 77,8%)  
 
Milano, 30 maggio 2006 - Il Consiglio di Amministrazione di Ergo Previdenza S. P. A. , società appartenente al gruppo assicurativo tedesco Ergo Versicherungsgruppe Ag di Dússeldorf, holding a sua volta controllata da Munich Re, uno dei maggiori riassicuratori internazionali, si è riunito l’ 11 maggio per approvare la relazione trimestrale al 31 marzo 2006. Evidenziamo che il corrente anno determina un cambiamento sostanziale nella presentazione dei dati economico finanziari. Dal 1 gennaio 2006 la Compagnia adotta, infatti, i principi contabili Ias/ifrs applicabili in Italia secondo quando previsto dalla corrente normativa. I dati che seguono ed i relativi confronti con il primo trimestre 2005 si basano, ovviamente, su criteri omogenei. Il primo trimestre dell´esercizio 2006 è stato caratterizzato da un risultato finale decisamente positivo, superiore a quello del primo trimestre dello scorso esercizio (+77,8%): l’utile netto al 31 marzo 2006, infatti, è pari a € 10,1 milioni (€ 5,7 milioni al 31 marzo 2005). La stabilità prospettica dello sviluppo della compagnia è adeguatamente evidenziata dalla crescita della massa gestita (totale investimenti inclusa la liquidità disponibile per gli investimenti – Asset Under Management) che si attesta a € 4. 348,1 milioni (market value) con un incremento di € 380,5 milioni rispetto al primo trimestre 2005 (+9,6%). Il totale dei proventi da investimenti, al netto degli oneri patrimoniali e finanziari, è pari a € 27,0 milioni, con un incremento del 57% rispetto allo stesso trimestre dello scorso esercizio (€ 17,2 milioni). La prevalente componente ordinaria del risultato netto conferma il raggiungimento di una sostanziale stabilità in termini di contributo reddituale degli investimenti finanziari. Rispetto al 31 marzo 2005, il reddito ordinario risulta, infatti, in aumento del 14% circa, contro un incremento della massa amministrata media del 12% circa. Si conferma, quindi, il positivo e stabile apporto della componente finanziaria ai risultati della compagnia legato principalmente al basso livello di rischio del portafoglio investimenti. Questa situazione è il risultato dell’attenta politica di Asset Liability Management e Strategic Asset Allocation, che la Società ha rigorosamente perseguito negli ultimi anni. La crescita delle riserve tecniche risulta coerente con lo sviluppo del portafoglio assicurativo e delle liquidazioni connesse. Le riserve tecniche lorde al 31 marzo 2006, comprensive delle somme da pagare, ammontano complessivamente a € 4. 044,5 milioni, con un incremento del 12,3% rispetto alle riserve stanziate a 31 marzo 2005, ammontanti globalmente a € 3. 602,7 milioni. Le Spese di gestione nette, che includono i costi d’acquisizione e d’incasso del portafoglio nonché i costi amministrativi e le spese di gestione degli investimenti, sono pari ad € 10,1 milioni, in incremento del 6,4% rispetto allo stesso trimestre dello scorso esercizio. Tale incremento è principalmente dovuto ai costi di ammortamento delle provvigioni di acquisizione dei precedenti esercizi. Le Altre spese d’amministrazione, incluse nelle precedenti, sono pari ad € 5,5 milioni, con un incremento dello 0,4% rispetto al primo trimestre 2005. Il risultato ante imposte, pari ad € 16,7 milioni, evidenzia un incremento del 76,3% rispetto al primo trimestre dello scorso anno, dovuto a dati economici positivi, determinati principalmente dai proventi finanziari netti, mentre le rimanenti poste economiche, nonché tutte le attività operative e gestionali, non si sono particolarmente discostate dall’andamento precedente. Una raccolta complessiva lorda pari a € 121,0 milioni, in diminuzione del 4,9% rispetto al primo trimestre 2005 (€ 127,2 milioni). Confrontando la raccolta a premi annui rispetto allo scorso esercizio, ricomprendendo (per chiarezza di confronto) quali premi i depositi relativi ai contratti finanziari, si rileva una diminuzione della nuova produzione a premi annui del 69,3%, e di quella a premi unici del 6,9%. I premi di annualità successive risultano in decremento del 4,5%. La diminuzione dei premi annui è dovuta alla minore attività della rete multilevel (ora denominata T. B. One Srl, già Ssi) attualmente in fase di ristrutturazione organizzativa, nonché ai tempi necessari per adeguare i prodotti in offerta, uniformandoli ai dettami della Circolare 551 dell’Isvap. Si conferma, in termini di premi emessi lordi, la positiva peculiarità del portafoglio assicurativo di Ergo Previdenza caratterizzato per il 76,2% da contratti a premi annui e per il 23,8% da contratti a premi unici. Per quanto riguarda la raccolta netta (conservata), l’incremento del livello di conservazione deriva sia dal cambiamento della politica riassicurativa intervenuto a partire dall’esercizio 2003 mirante all’integrale conservazione dei cosiddetti premi commerciali sulla nuova produzione, che dal mutato mix della nuova produzione. Conseguentemente, la partecipazione dei riassicuratori (premi ceduti pari a € 43,9 milioni) è diminuita del 12,2% rispetto al primo trimestre 2005 (€ 50,0 milioni), in quanto le cessioni sono principalmente alimentate dai rinnovi di premi emessi antecedentemente al 2001, oltre ad un limitato apporto dei premi per i trattati di rischio. La raccolta netta (conservata), pari ad € 77,1 milioni, per l’effetto combinato dei motivi sopraesposti, risulta in decremento solamente dello 0,2% nei confronti del primo trimestre del 2005 (€ 77,2 milioni). A completamento del quadro complessivo, attuale e prospettico, va aggiunto che la gestione della Compagnia continua a svolgersi in un contesto di elevata solidità patrimoniale. Nella stessa riunione il C. D. A. Di Ergo Previdenza S. P. A. Ha cooptato il dott. Thomas Schóllkopf, Area Manager per l’Italia di Ergo International Ag Dússeldorf, quale Consigliere non esecutivo. Il dott. Thomas Schóllkopf è nato a Stoccarda nel 1958. Dopo esperienze lavorative in primarie società, nel 1999 assume importanti cariche nell’ambito della Amb Generali Holding Ag di Aquisgrana. Dal 2004 fa parte di Ergo Versicherungsgruppe Ag come consulente e nel 2005 viene nominato Area Manager per Austria, Cecoslovacchia, Slovacchia, Ungheria, Grecia e dal 2006 per l’Italia. .  
   
   
CLERICAL MEDICAL, RIVOLUZIONA LA GAMMA PRODOTTI LANCIANDO LE POLIZZE EVOLUTION PLUS E NEW GENERATION PLUS  
 
 Milano 29 maggio 2006 - Clerical Medical, compagnia britannica del gruppo Hbos, ha appena concluso il restyling della propria gamma prodotti facendo confluire tutte le tipologie di polizze a premio unico (Ggc Limited Edition, Guaranteed Growth Choice, Cm Premier Account, Cm Evolution) in due nuovi prodotti che fungono da vere e proprie “scatole assicurative”: Clerical Medical New Generation Plus, polizza unit linked vita intera legata ad un’ampia gamma di fondi (15 complessivamente tra flessibili, azionari, obbligazionari, monetari e indicizzati e con garanzia) e Clerical Medical Evolution Plus, una polizza unit linked vita intera legata a 6 fondi senza garanzia e a 2 con garanzia. Le nuove polizze unit linked, entrambe con copertura caso morte del 101% del valore della polizza, offrono la possibilità di un investimento di medio lungo periodo personalizzabile in base al proprio profilo di rischio grazie ad una diversificata gamma di fondi disponibili. L’investitore potrà, infatti, scegliere dai fondi liquidi/monetari con grado di rischio minimo, ai fondi con elevato rischio come quelli azionari a gestione attiva, avendo a disposizione fino a 6 switch gratuiti all’anno per Cm Evolution Plus e 12 per Cm New Generation Plus. Tra i fondi a disposizione anche due fondi che offrono due diversi livelli di garanzia: il Fondo a Crescita Garantita 2004. 3 ha l’obiettivo di fornire una crescita uniforme del capitale riducendo le fluttuazioni dei mercati con una più solida garanzia di protezione dell’investimento nel tempo, poiché garantisce che al termine dell’investimento il prezzo delle quote corrisponderà a quello più alto mai raggiunto fino a quel momento. L’ultimo dividendo annuo registrato dal fondo a Crescita Garantita 2004. 3 è stato del 2% al netto delle commissioni annuali di gestione. Il fondo Cmig Guaranteed Access 80%, che investe fino all’84% del premio in titoli azionari delle migliori 50 società della zona euro, garantisce che il prezzo di vendita delle quote non scenderà mai al di sotto dell’80% del suo valore più alto mai raggiunto, con la possibilità di poter uscire in qualsiasi momento dal fondo poiché non è prevista nessuna durata minima; Nello specifico New Generation Plus è uno strumento d’investimento flessibile indicato a chi vuole crearsi una propria asset allocation con la possibilità di poterla modificare in qualunque momento, in base al mutare della proprie esigenze finanziarie e agli andamenti del mercato, senza limitazioni e costi, per tutto il periodo dell’investimento, grazie ai 12 switch gratuiti consentiti ogni anno. Inoltre Clerical Medical riconosce a chi investe in New Generation Plus un’extra allocazione di quote fino al 2% del capitale versato. Il premio della polizza è di 10mila euro da ripartire su uno o più fondi con la possibilità di versamenti aggiuntivi di 2 mila euro, senza una durata minima dell’investimento. Clerical Medical Evolution Plus è invece il prodotto rispondente perfettamente alle esigenze di chi vuole ottenere buoni rendimenti, interessanti forme di garanzia sul capitale ed un rapido accesso al denaro senza grosse penalizzazioni. Inoltre Clerical Medical Evolution offre notevoli opportunità per adattare la polizza ai bisogni specifici della strategia d’investimento del sottoscrittore e ai suoi bisogni di sicurezza, pur mantenendo un’alta flessibilità. Il premio minimo iniziale è di 10. 000 euro con la possibilità di eseguire aggiunte al premio di 2. 000 euro. Il premio può essere investito su più fondi ed è inoltre possibile effettuare 6 switch gratuiti tra un fondo all’altro. “Con New Generation Plus ed Evolution Plus abbiamo semplificato e ristrutturato la nostra gamma di prodotti sul mercato italiano puntando ad un’offerta che sempre di più assecondi il bisogno di flessibilità e sicurezza degli investitori” commenta Renato Mendola, General Manager di Clerical Medical in Italia. .  
   
   
BNL FONDI IMMOBILIARI: NUOVE ACQUISIZIONI IN ITALIA PER IL FONDO “IMMOBILIARE DINAMICO”  
 
 Milano, 30 Maggio 2006. Bnl Fondi Immobiliari ha acquisito per conto del fondo “Immobiliare Dinamico”, un immobile ubicato a Milano, a destinazione d’uso uffici, e uno a destinazione d’uso residenziale, a Livorno. L’immobile di Milano, in via Grosio, è situato nei pressi della stazione metropolitana “Uruguay” e di viale Certosa, principale arteria stradale di collegamento tra il centro città e la tangenziale ovest, ed è stato acquistato dalla società “Gestioni Mobiliari ed Immobiliari S. P. A. ”, facente parte del gruppo Eurotecnica. L’operazione è stata conclusa sulla base di un valore complessivo di 9,25 milioni di euro. L’immobile, di 6. 300 mq. , è locato a primari conduttori nazionali/internazionali operanti nel campo dei servizi commerciali, della meccanica e della gestione di attività promozionali. L’immobile di Livorno, nel centro storico in via Francesco Crispi, è stato acquistato dalla società “I. Ar. I. Co. S. R. L. ” ed è in corso di ristrutturazione. L’operazione è stata conclusa sulla base di un valore complessivo di 7 milioni di euro, comprensivo dei costi necessari al completamento della ristrutturazione dell’edificio, pari a 2 milioni di euro. L’intervento prevede la realizzazione, su una superficie di 5. 250 mq. , di 38 appartamenti e relativi posti auto, e si prevede di ultimarlo entro il primo semestre del 2007. La commercializzazione delle unità in corso di realizzazione, già avviata, è stata affidata alla società Bardazzi e Morelli. Tali operazioni rappresentano una buona piattaforma sulla quale Immobiliare Dinamico potrà svilupparsi per conseguire risultati in linea con le aspettative di rendimento. Il Fondo prevede “riaperture semestrali” la prima delle quali è attualmente in corso e si concluderà il 30 giugno prossimo. . .  
   
   
CONTINUA LA PARTNERSHIP TRA GENIALLOYD E LINEA AL VIA IL NUOVO PRESTITO PERSONALE GENIALLOYD  
 
 Milano, 30 maggio 2006 - Genialloyd, la compagnia di vendita diretta del Gruppo Ras, attiva in Italia nella distribuzione di polizze via Internet, e Linea, società finanziaria di credito al consumo partecipata pariteticamente al 47,96% dalla Banca Popolare di Vicenza e dalla Banca Popolare di Verona e Novara, hanno lanciato il nuovo Prestito Personale Genialloyd. Dopo la precedente partnership per il lancio di Carta Viva Genialloyd, le due società tornano a lavorare insieme per presentare un’innovativa formula di credito al consumo, con numerose soluzioni finanziarie di rimborso, per finanziamenti compresi tra 1. 500 e 30 mila euro. .  
   
   
AEDES S.P.A.: TRIMESTRALE AL 31 MARZO 2006: RICAVI LORDI IN CRESCITA DEL 96%YOY A 86,7 MIL DI EURO RISULTATO ANTE IMPOSTE DI COMPETENZA DI GRUPPO IN CRESCITA DELL’83% A 20,2 MIL DI EURO  
 
 Milano, 30 maggio 2006 - Il Consiglio di Amministrazione di Aedes S. P. A. , riunitosi lo scorso 11 maggio sotto la Presidenza di Alfio Noto, ha approvato la relazione trimestrale al 31 marzo 2006 redatta su base consolidata. I ricavi lordi del primo trimestre 2006 ammontano a 86,7 Mil di Euro, valore quasi raddoppiato rispetto ai 44,2 Mil di Euro del primo trimestre 2005, riclassificato, a fini comparativi, secondo i criteri Ias/ifrs. Tale crescita è dovuta essenzialmente ai proventi netti derivanti dalla cessione di immobili a joint ventures e dall’attività di trading e ai ricavi da servizi, più che raddoppiati a 3,8 Mil di Euro, coerentemente con il piano industriale recentemente approvato. Il risultato operativo del primo trimestre 2006 si attesta a 16,6 Mil di Euro rispetto ai 19,2 Mil di Euro registrati nel primo trimestre 2005 ed è in linea con le aspettative relative alla fase iniziale della trasformazione del modello di business che ha comportato una riduzione del livello di ricavi per affitti per ora solo parzialmente compensata dalla crescita dei proventi da servizi. I costi operativi e non operativi si attestano a 16,1 Mil di Euro, sostanzialmente in linea con il primo trimestre 2005. Il risultato consolidato ante imposte del Gruppo del primo trimestre 2006 evidenzia un utile di 20,2 Mil di Euro in crescita dell’83% rispetto agli 11 Mil di Euro del primo trimestre 2005, dopo aver rilevato proventi finanziari netti per 3,4 Mil di Euro (7,7 Mil di Euro di oneri nel primo trimestre 2005) e rettifiche di valore di attività finanziarie per 0,05 Mil di Euro (0,3 Mil di Euro nel primo trimestre 2005). I proventi finanziari netti in forte miglioramento derivano dalla differenza tra 7,7 Mil di Euro di proventi finanziari, di cui 5,5 Mil di Euro relativi alla valutazione mark to market degli strumenti derivati in essere, e 4,3 Mil di Euro di oneri finanziari, pressoché dimezzati rispetto agli 8,2 Mil di Euro nel primo trimestre 2005. Il capitale investito al 31 marzo 2006 è pari a 821,9 Mil di Euro, sostanzialmente stabile rispetto ai 851,9 Mil di Euro del 31 dicembre 2005, mentre il patrimonio netto di competenza del Gruppo è passato da 334,5 Mil di Euro del 31 dicembre 2005 a 347,1 Mil di Euro al 31 marzo 2006. Nel primo trimestre 2006 l’indebitamento finanziario netto si riduce a 284,3 Mil di Euro dai 338,5 Mil di Euro del 31 Dicembre 2005. L’incidenza dell’indebitamento finanziario netto sul capitale investito risulta pari al 34,6% al 31 marzo 2006 (considerando gli immobili al valore di libro), contro il 39,7% del 31 dicembre 2005. Nel corso del primo trimestre 2006 è stata ottenuta l’approvazione del regolamento del fondo immobiliare chiuso riservato ad investitori istituzionali Boccaccio ed è divenuto operativo Virgilio, fondo chiuso riservato ad investitori istituzionali specializzato nello sviluppo di porti turistici, istituito e gestito da Aedes Bpm Real Estate Sgr S. P. A. Nel mese di marzo si è perfezionata l’operazione denominata “ Milano Forum” che ha comportato l’acquisto da parte del Gruppo Aedes di un immobile ad uso ufficio situato in Milano per un valore di 42,5 milioni di Euro e la cessione di immobili classificati tra le attività correnti per circa 23 milioni di Euro, realizzando una plusvalenza di circa 4,7 milioni di Euro e la riduzione del debito bancario per circa 10 milioni di Euro. Sempre nel mese di marzo è stato raggiunto un accordo con il Gruppo Risanamento relativamente alla definizione di due joint ventures aventi ad oggetto operazioni di frazionamento nel centro di Milano, alla cessione del 50% della società Mariner e all’acquisto di due immobili per attività di sviluppo a Rho (Mi) e Chivasso (To). Dalle operazioni è atteso un risultato complessivo al lordo delle imposte positivo per circa Euro 26 milioni e una riduzione dell’indebitamento lordo consolidato per circa Euro 91 milioni. In data 21 aprile 2006, Immobiliare del Lago e Reif 1 hanno conferito a Deutsche Bank un mandato per il private placement del fondo immobiliare Petrarca, specializzato nel segmento uffici, presso investitori istituzionali. Alla luce dei risultati del primo trimestre, vengono confermate le previsioni per un esercizio 2006 fortemente dinamico che continuerà la più volte citata trasformazione del Gruppo mantenendo una redditività in linea con le attese. Il Consiglio di Amministrazione ha confermato Luca Castelli come Amministratore Delegato e ha nominato Carlo Castelli e Carlo Garavaglia come Vice Presidenti. E’ stato nominato il nuovo Comitato Esecutivo composto da: Alfio Noto, Luca Castelli, Carlo Castelli, Carlo Garavaglia e Frank Rainer Vaessen. E’ stato nominato il nuovo Comitato per le Remunerazioni e l’Incentivazione composto da : Alberto Carletti, Carlo Garavaglia e Frank Rainer Vaessen. E’ stato nominato il nuovo Comitato per il Controllo Interno composto da : Emilio Ettore Gnech, Pio Giovanni Scarsi e Angelo Casò. E’ stata confermata la composizione dell’Organismo di Vigilanza nelle persone di Luciano Soldi, Emilio Ettore Gnech e Franca Bellini. . .  
   
   
I PAESI DELLE SPONDE SUD ED EST DEL MEDITERRANEO SONO ANCORA IN RITARDO DI SVILUPPO RISPETTO AI PAESI DEL NORD. MA I FATTORI DI CONVERGENZA CI SONO. E´ QUANTO RISULTA DAL "RAPPORTO SULLE ECONOMIE DEL MEDITERRANEO", CURATO DALL´ISTITUTO DI STUDI SULLE SOCIETÀ DEL MEDITERRANEO DEL CNR DI NAPOLI.  
 
Roma, 30 maggio 2006 - Nel 1995 il trattato di Barcellona, sottoscritto tra i 15 paesi dell’Ue e i 12 paesi terzi delle rive sud ed est del Mediterraneo, apriva la strada ad una nuova politica di partenariato fondata sulla cooperazione politica, economica e sociale. Il "Rapporto sulle economie del Mediterraneo", realizzato dall´Istituto di studi sulle società del Mediterraneo (Issm) del Consiglio nazionale delle ricerche di Napoli, vuole fare il punto della situazione a dieci anni da quell´accordo. "Il processo di integrazione", spiega Paolo Malanima, direttore dell´Issm-cnr, "prevedeva innanzitutto la nascita e il consolidamento di una partnership economica e finanziaria. S´intendeva, cioè, estendere a sud la prosperità del nord, favorendo la crescita delle economie più deboli mediante investimenti da parte dei paesi europei e soprattutto attraverso l´incremento degli scambi e delle relazioni economiche. Malgrado non si possa che confermare il forte divario fra le due sponde del Mediterraneo, registriamo tuttavia alcune trasformazioni in atto che potranno produrre, in un prossimo futuro, un miglioramento del tenore di vita nei paesi mediterranei extraeuropei". A cominciare dalla crescita demografica. "Analizzando i dati raccolti nel Rapporto", spiega Malanima, "possiamo dire che negli ultimi trenta anni la natalità di quest’area è diminuita considerevolmente, in alcuni casi addirittura dimezzandosi: i valori di fertilità, cioè il numero di figli per donna, sono passati da 7 figli nel 1970 a meno di 3 nel 2002 in Algeria, Marocco e Tunisia, da 6 a 3 in Libia, Egitto e Turchia; l´onda demografica, che rischiava di travolgere le economie più deboli, quindi sembrerebbe essere stata arginata". Di pari passo va l’incremento della speranza di vita alla nascita. "Paesi come Libia e Tunisia", continua Malanima, "sono passati dai 54 anni stimati nel 1970 ai 75 attuali, riducendo molto le distanze con i fratelli d’oltremare, che comunque hanno un’aspettativa di vita vicina agli 83 anni". Per meglio specificare, sono per lo più donne quelle che raggiungono gli 83 anni e vivono in Spagna, Francia e Italia, mentre la Turchia presenta il valore più basso dell´area sud del bacino, come speranza di vita sia maschile (66,3) sia femminile (70,9). Un altro sviluppo lento ma continuo, la cui influenza sugli equilibri mediterranei aumenterà nel prossimo futuro, è quello dei flussi di lavoro, cioè dell´emigrazione. "Pur se ritenuto un problema per i paesi sviluppati", spiega Malanima, "risulterà necessario per controbilanciare le conseguenze negative provocate dal rapido invecchiamento della popolazione europea. Infatti, secondo le più recenti proiezioni dell’Onu sulla crescita della popolazione, nel periodo 2005-30, nell’ambito dei paesi dell’Ue più popolosi e di quelli mediterranei, solo Gran Bretagna (+7,7%) e Francia (+ 6,4%) non vedranno diminuire la propria popolazione, mentre Spagna (-3%), Grecia (-3,7%) e soprattutto Italia (-10%), assisteranno ad una diminuzione complessiva”. Si modificherà quindi la relazione fra lavoro, da una parte, e capitale, dall´altra, favorendo quella convergenza fra le economie tanto auspicata. Inoltre la realizzazione della zona di libero scambio entro il 2010, progetto di cooperazione economica voluto dall´Unione Europea, permetterà l´abbattimento dei vincoli doganali e l´introduzione di regole comuni, portando nuovo slancio nei processi produttivi dei paesi interessati. “Questi indicatori positivi”, conclude il direttore dell’Issm-cnr “non possono comunque farci dimenticare la divergenza economica tra le due sponde che ha segnato inequivocabilmente gli ultimi trenta anni e che tutt’ora emerge da altri aspetti presi in considerazione, a partire dal Prodotto interno lordo che continua a segnare un incremento maggiore nei paesi dell´arco latino (Italia, Francia, Spagna e Portogallo) rispetto al resto dell´area mediterranea: nel 1980 il Pil nell´arco latino era di circa 1. 400 miliardi di dollari, nel 2004 circa 4. 800, a differenza dei paesi lungo la costa meridionale (Algeria, Marocco, Tunisia, Libia, Egitto) dove dal 1980 al 2004 si è passati da 130 a circa 250 miliardi di dollari”. Il rapporto sulle economie del Mediterraneo sarà pubblicato ogni anno, prendendo sempre in esame quelli che sono i punti chiave dell´economia mediterranea, nella convinzione che quanto avviene in questa area del mondo sia importante per comprendere l´economia globale di oggi e di domani. .  
   
   
INDUSTRIA IN RIPRESA DOPO 16 TRIMESTRI NEGATIVI: +0,9% LA PRODUZIONE E +1% IL FATTURATO LA MECCANICA IL SETTORE TRAINANTE  
 
Roma, 30 maggio 2006 – Torna finalmente il segno più nelle statistiche sulla manifattura italiana, dopo 4 anni in negativo. La produzione e il fatturato delle piccole e medie industrie, infatti, sono tornate a crescere di un punto percentuale dopo 16 trimestri in negativo, grazie soprattutto all’andamento vivace dell’export (+2%). E’ la meccanica che fa da traino in questa fase di recupero, segnando incrementi doppi rispetto alla media. In positivo anche gli ordinativi (+1,4%). Decisamente ottimistiche le previsioni per il Ii trimestre 2006 per le aziende di tutti i settori e dimensioni. E’ quanto emerge dall’indagine congiunturale del Centro studi di Unioncamere, relativa all’andamento nel I trimestre del 2006 e alle previsioni per il Ii trimestre dell’anno delle piccole e medie imprese industriali con 1-500 dipendenti. Produzione e fatturato nel I trimestre 2006: la volata della meccanica Nel I trimestre 2006 rispetto ai primi tre mesi del 2005, produzione e fatturato delle imprese manifatturiere registrano un incremento rispettivamente di +0,9% e +1,0%. La crescita è sensibile per le imprese con 50-500 dipendenti (+2,2% la produzione, +2,6% il fatturato), minore per quelle con 10-49 dipendenti (rispettivamente +0,7% e +0,5%), mentre ancora in difficoltà appaiono le aziende di piccola dimensione (-2,2% la produzione e -2,3% il fatturato). Il Nord-est guida la classifica a livello territoriale (+1,6% la produzione e +2,1% il fatturato) seguito dal Nord-ovest (+1,3% e +1,0%); sotto la media nazionale si collocano il Mezzogiorno (stabile l’andamento della produzione e +0,2% il fatturato) e il Centro, in cui si registra anche in questo trimestre una contrazione di entrambi gli indicatori (-0,7% e-1,0%). Positivo l’andamento in quasi tutti i settori con in testa la meccanica, che mette a segno una crescita superiore al 2%; seguono le industrie elettriche ed elettroniche e le petrolchimiche e farmaceutiche che registrano una dinamica superiore all’1%. In flessione solo il sistema moda (-0,9% la produzione e -0,6% il fatturato) e, soprattutto, le altre Industrie manifatturiere (-4,0% e –3,9%). Ordinativi I segnali di ripresa di inizio d’anno sono confermati anche dall’andamento degli ordinativi: nel I trimestre 2006, la crescita tendenziale registrata dalle imprese manifatturiere si attesta al +1,4%. Più evidente la dinamica delle medio-grandi aziende (+3,0% per le imprese con 50-500 dipendenti e +1,1% per le imprese con 10-49 dipendenti). In contrazione l’andamento delle imprese fino a 9 dipendenti (-2,0%). Particolarmente positiva la dinamica delle imprese del Nord-ovest (+2,1%) seguite a breve distanza da quelle del Nord-est (+1,8%). Le Industrie meccaniche e dei mezzi di trasporto registrano un andamento degli ordinativi che supera i tre punti percentuali (+3,4%). Export La crescita media del +2,0%, si declina in tutte le aree geografiche – ed in particolare nel Nord-est dove raggiunge il +3,5% - e nelle imprese con 10-49 dipendenti (+1,0%) e con 50-500 dipendenti (+2,8%). Solo le imprese minori segnalano ancora livelli inferiori a 12 mesi fa (-1,0%). Positivo, nel complesso, anche l’andamento dell’export delle imprese artigiane (+0,5%). Da segnalare il marcato incremento delle industrie delle macchine elettriche ed elettroniche (+3,5%) e del sistema moda (+3,0%); positivi anche i dati di tutti gli altri settori con incrementi superiori al 1,5%, ad eccezione del –1,2% registrato dalle Altre industrie manifatturiere e del -1,1% delle Industrie della carta, stampa ed editoria. In flessione anche le Industrie del legno mobile (-0,6%). Le prospettive per il Ii trimestre 2006 I dati positivi registrati nei primi mesi del 2006 sembrano dare ulteriore slancio alle previsioni delle imprese: ammonta, infatti, a +29 il saldo tra attese di incremento e di decremento della produzione e a +31 quello del fatturato per il Ii trimestre dell’anno. Una sana dose di fiducia appare presente più tra le imprese del Centro-sud rispetto a quelle del Nord e interessa le aziende di tutte le dimensioni, comprese quelle minori (+18). Attese positive riguardano tutti i settori (con saldi attivi compresi tra +41 delle Industrie delle macchine elettriche ed elettroniche ed il +18 per le Industrie alimentari e delle bevande). L’artigianato Ritarda la ripresa per il comparto artigiano (-0,8% la produzione e -0,9% il fatturato). Di segno negativo anche la dinamica tendenziale degli ordinativi (-0,5%). Buone però previsioni: è pari a +22 il saldo tra attese di incremento e di decremento sia della produzione che del fatturato. Il saldo sale a +25 per quanto riguarda gli ordinativi esteri. Andamento delle imprese manifatturiere nel I trimestre 2006 (var% rispetto al I trimestre 2005)
Produzione Fatturato Ordinativi Export
var. % var. % var. % var. %
Totale 0,9 1,0 1,4 2,0
- di cui: Artigianato -0,8 -0,9 -0,5 0,5
Classi Dimensionali
Imprese 1-9 dip. -2,2 -2,3 -2,0 -1,0
Imprese 10-49 dip. 0,7 0,5 1,1 1,0
Imprese 50-500 dip. 2,2 2,6 3,0 2,8
Ripartizioni Geografiche
Nord Ovest 1,3 1,0 2,1 1,4
Nord Est 1,6 2,1 1,8 3,5
Centro -1,1 -0,7 -0,1 1,1
Sud e Isole 0,0 0,2 0,1 1,0
Settori Di Attivita´
Energia, gas, acqua e industrie estrattive 1,1 0,6 0,7 1,7
Industrie trattamento metalli e minerali metalliferi 0,9 1,1 1,6 2,4
Industrie trattamento minerali non metalliferi -0,1 0,9 -0,2 2,1
Petrolchimica, ind. Farmaceutiche, gomma e plastica 1,4 1,5 2,4 1,6
Industrie alimentari e delle bevande 0,8 0,8 1,0 2,7
Ind. Tessili, abbigliamento, cuoio, calzature -0,9 -0,6 0,0 3,0
Industrie del legno e del mobile 1,0 0,4 1,0 -0,6
Industrie della carta, stampa, editoria 0,8 0,9 0,4 -1,1
Ind. Delle macch. Elettriche ed elettroniche 1,4 1,9 1,9 3,5
Industrie meccaniche e dei mezzi di trasporto 2,5 2,4 3,4 2,5
Altre industrie manifatturiere -4,0 -3,9 -3,2 -1,2
Fonte: Centro Studi Unioncamere - Indagine congiunturale sull´industria manifatturiera .
 
   
   
NUOVA VITA PER L’EX AREA FALCK: LUIGI ZUNINO E RENZO PIANO PRESENTANO IL PROGETTO CHE CAMBIERÀ IL VOLTO DI SESTO SAN GIOVANNI. IN MOSTRA DAL 27 MAGGIO NELLE EX ACCIAIERIE: “OLTRE IL MURO DELLA FALCK” - PASSATO, PRESENTE E FUTURO DELL’EX AREA FALCK.  
 
Sesto San Giovanni, 30 maggio 2006 - Luigi Zunino, Presidente di Risanamento S. P. A. , e l’Architetto Renzo Piano, alla presenza di Giorgio Oldrini, Sindaco di Sesto San Giovanni, hanno illustrato il Progetto di riqualificazione dell’ex area Falck, con il quale prende corpo una nuova progettazione urbanistica che trasformerà il volto dell’intera città di Sesto. Il progetto, depositato presso il Protocollo Generale del Comune di Sesto San Giovanni il 25 maggio 2006, è stato presentato al pubblico in uno spazio appositamente allestito - entrata Viale Mazzini 17/19 - da sabato 27 a mercoledì 31 maggio, dalle ore 10. 00 alle ore 18. 00. Insieme al Masterplan e ai disegni realizzati dallo studio Renzo Piano Building Workshop, saranno in mostra anche immagini storiche dell’area e 24 fotografie realizzate negli ultimi mesi da Gianni Berengo Gardin, a testimoniare passato, presente e futuro dell’area. La mostra, dal titolo “Oltre il muro della Falck”, esprime lo spirito di un intervento di recupero e valorizzazione che il Comune di Sesto e la Risanamento vogliono sia condiviso con la popolazione e rappresenta l’occasione per gli abitanti di Sesto, e non solo, di varcare i cancelli del complesso industriale che ha fatto la storia della città e la storia industriale d’Italia. E’ stato soprattutto lo sviluppo - a partire dall’inizio del Novecento - dell’industria siderurgica legata alla famiglia Falck a far diventare Sesto San Giovanni uno dei maggiori poli industriali italiani e la stessa città si è sviluppata, da un punto di vista demografico e urbanistico, proprio attorno alle acciaierie. Parallelamente la crisi dell’industria siderurgica, iniziata nei primi anni settanta per concludersi con l’abbandono degli impianti a metà degli anni novanta, ha inciso pesantemente sull’intera città. Lo smantellamento dell’industria ha infatti creato un autentico vuoto urbano. Colmare questo vuoto nel modo più responsabile – e insieme fedele alla storia e alla vocazione della città – è stato l’obiettivo che ha portato Luigi Zunino, proprietario dell’area dal marzo 2005, ad affidarne la progettazione urbanistica a Renzo Piano, uno dei più autorevoli architetti urbanisti a livello mondiale, che ha già dato prova a Berlino, Lisbona e New York di sapienti interventi di recupero di aree degradate. Filo conduttore del progetto di Renzo Piano è la “ricucitura urbana”, cioè la volontà di unire quelle parti della città di Sesto San Giovanni fino ad oggi divise dalla Ferrovia e dai vuoti delle ex aree industriali Falck e Marelli. Il progetto si articola su due assi fondamentali su cui si snodano residenze e servizi: “Rambla” e “Traversa” e su aree “Satellite”, generate dal tessuto urbano esistente, che fungono da cerniere di connessione. “Rambla” e “Traversa” possono essere considerate, da un punto di vista iconografico, come lo scheletro del progetto, il punto di partenza di altri interventi tesi a ricucire il tessuto cittadino, quali il prolungamento di strade già esistenti e la riprogettazione della Stazione ferroviaria di Sesto, che si trasformerà in una piazza urbana pensile, dalla quale i pedoni, tramite passerelle e sottopassi, accederanno al grande Parco. Il verde è l’elemento che caratterizza l’intero progetto, grazie ad un Parco pubblico di circa 1 milione di mq (su una superficie di 1. 300. 000 mq), al quale si accompagna la presenza di numerosi viali alberati e l’effetto della struttura stessa degli edifici progettati da Renzo Piano, le “case alte” e le “serre”. Le prime, prevalentemente residenziali, con tetti e giardini pensili, partono da 12 metri di altezza; le seconde, a destinazione commerciale e terziaria, sono completamente trasparenti. Grazie alla loro struttura, “case alte” e “serre” garantiscono entrambe la percezione continua del verde. Il progetto prevede la realizzazione di residenze private e convenzionate: ad entrambe le tipologie abitative sarà prestata la medesima attenzione progettuale e realizzativa. L’intera area sarà bonificata attraverso un intervento finalizzato a garantire la assoluta salubrità dei luoghi, nel pieno rispetto della legge e con una particolare attenzione alla ecosostenibilità. Saranno adottate tecniche leggere ma della massima efficacia come la “Phytoremediation” (che permette la depurazione attraverso l’utilizzo di elementi vegetali in grado di assorbire quelli inquinanti) o come il sistema dei pozzi per depurare le acque di falda. L’area sarà dotata di un sistema energetico autonomo basato su una precisa strategia che prevede l’utilizzo di risorse locali e la razionalizzazione nella distribuzione energetica. Le acque di falda saranno recuperate e depurate per alimentare le pompe di calore, saranno sfruttate le biomasse generate dal Parco e l’energia solare; in questo modo la centrale di coogenerazione Edison potrà essere utilizzata solo per i picchi di consumo. Il sistema di razionalizzazione nella generazione e distribuzione di energia prevede invece Centrali di trigenerazione, per la produzione simultanea di energia elettrica, vapore e aria fredda ed i cunicoli tecnologici che alimentano tutti gli edifici lungo la “Rambla” e la “Traversa”. Il progetto prevede che la valorizzazione dell’area sia garantita anche da un sistema di trasporto pubblico capillare, con veicoli ecologici appositamente progettati. Nell’ambito degli interventi infrastrutturali sul trasporto, sarà determinante l’impegno del Comune di Sesto San Giovanni che finanzierà il potenziamento delle infrastrutture stradali, ferroviarie e metropolitane già presenti con i seguenti interventi: prolungamento della linea metropolitana 1, realizzazione di un sistema di trasporto intermedio che colleghi le linee metropolitane 1 e 2, realizzazione di una circonvallazione esterna per smaltire il traffico in transito. Il progetto non prevede solo una serie di interventi di connessione che garantiscano la continuità urbana, ma vuole anche assicurare la continuità storica di Sesto, grazie al mantenimento o la riconversione di numerosi insediamenti industriali, così da preservarne la memoria storica, nella logica di un’intelligente valorizzazione di un autentico patrimonio di archeologia industriale. Gli stabilimenti più caratteristici saranno conservati come “Rovine”, imponenti “cattedrali vuote” che rimarranno a ricordare il patrimonio industriale che le acciaierie Falck ci hanno lasciato in eredità; altri saranno riconvertiti e ospiteranno centri di eccellenza, come il Museo del Lavoro e Biblioteche. Ma di Sesto San Giovanni il Progetto vuole soprattutto preservare quelle caratteristiche innovative e tecnologiche che caratterizzano la città da oltre un secolo, ovviamente adattandole ai nostri giorni con l’apporto di ogni moderno strumento. Sono le funzioni pubbliche che qualificano la vera anima del Progetto, così da rendere Sesto San Giovanni una autentica città della scienza e della cultura. Oltre alla Biblioteca e al Museo del Lavoro, è prevista infatti la realizzazione di strutture universitarie, laboratori di ricerca e vivai d’impresa. Con la nuova progettazione dell’ex area Falck da parte di Renzo Piano decolla quindi un grande piano di riqualificazione urbana che darà vita a un’area metropolitana integrata (nella quale convivranno armoniosamente abitazioni, uffici, negozi e servizi), immersa nel verde e valorizzata da funzioni pubbliche di eccellenza. .  
   
   
LUIGI ZUNINO: L’EX AREA FALCK INTERPRETATA E VALORIZZATA IN MODO ECCEZIONALE NEL PROGETTO DI RENZO PIANO  
 
 Milano, 30 maggio 2006 - “Il Progetto presentato da Renzo Piano ci conferma il pieno raggiungimento degli obiettivi che ci eravamo posti quando circa un anno fa annunciammo l’affidamento dell’incarico per la progettazione urbanistica dell’ ex area Falck a questo grande architetto italiano” – queste le prime espressioni di soddisfazione da parte di Luigi Zunino, Presidente e Amministratore Delegato di Risanamento S. P. A. , l’artefice di grandi progetti di sviluppo immobiliare di dimensione internazionale. “Volevamo dar vita a un insediamento di eccellenza, una parte di città integrata nelle sue funzioni interne e con le strutture urbane che la circondano, un’area metropolitana incentrata sui grandi sistemi dello spazio pubblico che fosse anche capace di preservare la memoria di un autentico patrimonio di archeologia industriale. E il Progetto delinea un intervento che sono convinto farà scuola nell’ambito del recupero e della valorizzazione di quelli che lo stesso Renzo Piano definisce ‘brownfields’, ossia le aree dove storicamente si svolgevano attività industriali. Quest’area dall’enorme potenziale per collocazione strategica, dimensioni e infrastrutture” - sottolinea in particolare Zunino – “viene interpretata da Renzo Piano in modo eccezionale e non solo dal punto di vista estetico. E’ quasi superfluo sottolineare che Sesto San Giovanni cambierà faccia. La Sesto che abbiamo conosciuto, la città delle fabbriche e dal tessuto urbano lacerato lascerà spazio a un’area metropolitana fatta di case, uffici, negozi e servizi, un’area non più frammentata, ma unitaria e incentrata sui grandi sistemi dello spazio pubblico; basti pensare all’ enorme Parco di un milione di metri quadri e al parcheggio sotterraneo lungo 2 chilometri. Il verde avrà un ruolo dominante, non solo per le dimensioni del grande Parco curato dal Progettista insieme al consulente paesaggista Corajeu, ma per la sua centralità fisica e concettuale: le “serre” con la loro trasparenza garantiranno la percezione continua del Parco e i tetti a giardino pensile delle “Case Alte“ contribuiranno a dilatare ancora la dimensione naturalistica dei luoghi”. “Il Progetto ‘ricuce’ la città di Sesto San Giovanni, che sinora era frammentata in tre parti, con una equilibrata collocazione di residenze, uffici, negozi e servizi e l’insediamento di funzioni di eccellenza” - ma ciò che fa soprattutto piacere evidenziare a un convinto uomo d’impresa come Zunino - “è la creazione di una filiera costituita da università, ricercatori e vivai di impresa, proprio in un’area che ha un’intrinseca vocazione produttiva”. “Uno dei principali obiettivi di Risanamento era la valorizzazione del patrimonio di archeologia industriale tramandatoci dalla vecchia Falck. E il Progetto realizza al massimo questo obiettivo dando vita a un autentico parco archeologico industriale”. Ci sono ancora due aspetti che a Luigi Zunino fa piacere mettere in rilievo: “La strategia di dare autonomia alla nuova Sesto dal punto di vista energetico e, in secondo luogo, la concezione di un sistema integrato dei trasporti per quanto riguarda sia le connessioni con Milano, sia la creazione a Sesto di un nuovo, capillare sistema del trasporto pubblico; per non parlare dell’ideazione di infrastrutture obiettivamente originali in ambito urbano come il tapis roulant previsto lungo la ‘Traversa’ e la ‘Rambla’”. L’ultima considerazione di Luigi Zunino riguarda gli eccellenti rapporti con il Comune di Sesto. In proposito il Presidente di Risanamento osserva: “Voglio sottolineare il clima di proficua collaborazione con il Comune con il quale stiamo lavorando fianco a fianco ormai da parecchi mesi, pur nell’ovvio rispetto dei diversi ruoli. Da parte nostra stiamo mettendo al servizio del progetto tutta la capacità imprenditoriale e il know-how acquisito negli anni, mentre il Comune è fortemente impegnato anche con investimenti importanti per il rafforzamento delle infrastrutture Sono certo che questo lavoro di equipe consentirà di realizzare in tempi sicuramente rapidi un progetto che sappiamo tutti determinante per il futuro di Sesto e della Grande Milano”. .  
   
   
RENZO PIANO BUILDING WORKSHOP  
 
Sesto San Giovanni 30 Maggio 2006 – Di seguito un commento di Renzo Piano sul nuovo progetto: “Sesto San Giovanni è stata la città delle fabbriche. Fabbriche di tecnologia, di modernità, ma anche di crescita democratica e sociale. Ne porta i segni nell’urbanistica dei luoghi ma anche nella sua cultura e nella dignità dei suoi cittadini. Il progetto di trasformazione in corso non lo puó ignorare. Mi piacerebbe restasse fabbrica: una fabbrica di idee. Vedo dei centri di ricerca, vedo delle università, vedo dei giovani al lavoro e un vivaio di imprese, in un contesto di nuovi mestieri. Certo ci saranno negozi, certo ci saranno residenze, uffici, luoghi di scambio e di cultura e un grande parco, secondo l’unico modello di città che ci appartiene (quello della città che mescola mille attività rendendola viva). Ma la vera anima deve continuare ad essere quella della fabbrica. Da città di fabbriche a fabbrica di idee. Quanto al progetto, non puó essere che un sistema aperto: cadono i muri della Falck e improvvisamente la comunità intera si appropria di un grande parco. Le strade si connettono, il verde invade nuovo e vecchio e si costruiscono i ponti tra la città esistente e l’area industriale, al di sopra e al di sotto del fiume di binari della ferrovia. Il parco, grande, anche più grande di quel che si potesse immaginare, è tutto un mondo nel quale riaffiorano di tanto in tanto dei frammenti della fabbrica, memoria viva e nobile di un fortissimo passato. Ma il verde non è solo quello del parco, è anche quello che invade le strade, i viali e che tiene tutto insieme. Naturalmente, il tema dell’energia e della sostenibilità, dei consumi e dei trasporti pubblici, è e deve essere di grande rilevanza, da degni eredi di quella modernità che appartiene alla storia di Sesto San Giovanni. Parliamo ora di architettura: mi piace l’idea di costruire degli edifici alti per abitarci, per lavorarci, per studiarci; ma non delle torri, che sono spesso simbolo di arroganza e di potere, bensì delle Case Alte che non tocchino il terreno se non con le loro strutture. Così come tutti gli altri volumi, che si raccordano a terra con generosi porticati e spazi aperti: non una città fortezza, bensì una città che dialoga. Questo anche perchè la massa di verde vi passi accanto e crei un effetto di leggerezza e trasparenza, che mi piacerebbe eleggere a cifra poetica dell’intero progetto. Le Case Alte non toccano terra, sul loro tetto ci sono dei giardini (e non degli impianti tecnici) e la loro pelle vibrante e colorata porta un sorprendente messaggio di vita. Siamo solo all’inizio ma é l’inizio di una bella avventura. ” .  
   
   
SESTO S. GIOVANNI ( MI) EX AREA FALCK: IL PROGETTO  
 
Sesto S. Giovanni (Mi) 30 maggio 2006 - Il progetto è concepito come uno schema urbano aperto che connette tutte quelle parti della città fino a oggi separate dalla ferrovia e dalle ex aree industriali Falck e Marelli. Due gli assi fondamentali della nuova struttura urbana su cui si concentreranno le attività: Asse Nord-sud, attuale viale Italia: si configura come la “spina dorsale” dell’intero progetto, sulla quale si innestano tutte le aree d’intervento. E’ un asse alberato, una “Rambla” della lunghezza di 2 km circa, con forte presenza pedonale, trasporto pubblico e traffico privato moderato finalizzato alla sosta, a vocazione prevalentemente residenziale e commerciale. Asse di connessione Est-ovest: questo asse naturale che parte dall’attuale stazione ferroviaria Sesto F. S. (che sarà riprogettata con una tipologia a ponte) unisce trasversalmente, le tre parti di città oggi separate dalla ferrovia e dalle ex aree industriali. E’ prevalentemente destinato a funzioni pubbliche di eccellenza e terziario direzionale (università, laboratori di ricerca, ecc. ). Il progetto si compone di altri elementi tesi a ricucire il tessuto urbano: Stazione ferroviaria: l’attuale stazione Sesto F. S. Sarà completamente riprogettata per diventare cerniera urbana; una piazza sopraelevata accessibile da un sistema di passerelle che collegano i due lembi di città Est-ovest e danno dunque diretto accesso al Parco. Filari verdi: un sistema di assi vegetali nuovi e di completamento di quelli esistenti permetterà al Parco di penetrare nel tessuto urbano esistente. Prolungamento e completamento degli assi esistenti: il sistema stradale è razionalizzato con la creazione di una nuova rete nell’ambito del progetto, ed il prolungamento e completamento di assi stradali esistenti. Reti di trasporto pubblico capillare a cadenza intensiva: è prevista una vera e propria rete di trasporto pubblico ad alta frequenza, con mezzi di nuova concezione, agili ed ecologici, che serviranno l’intero territorio di Sesto San Giovanni. Riqualificazione di aree di pubblico interesse circostanti il sito: il progetto si propone la riqualificazione di aree prevalentemente verdi e sportive, nonché di attrezzature di pubblico interesse. Satelliti: si tratta di aree sganciate dal sistema degli assi Nord-sud ed Est-ovest, sono generate dal tessuto urbano esistente e fungono anch’esse da cerniere di connessione. La destinazione funzionale è prevalentemente residenziale con presenza di commercio, attività compatibili e servizi alla persona. In particolare, nell’area “Transider”, è previsto l’insediamento di un “Hotel Industriel”, nuovo modello di edificio industriale, pensato per rendere compatibile la convivenza di attività produttive all’interno della città. Il parco è inteso come l’insieme delle aree a verde con totale fruibilità pubblica, indipendentemente dalle specifiche destinazioni (parco urbano, intercomunale, verde attrezzato, ecc. ) e/o dal regime di proprietà del suolo. Il Parco è l’elemento centrale di tutto il progetto: quasi un 1. 000. 000 mq su una superficie totale di 1. 300. 000 mq. Attualmente sul sito sono presenti ampie zone vegetali, a dimostrazione di come la natura stia riprendendo possesso dei luoghi. La riqualificazione renderà l’area fruibile a tutti. Abbattuti i muri delle fabbriche, il Parco sarà delimitato naturalmente dalla sua stessa struttura morfologica, con due lembi sollevati di 8 m d’altezza. Rappresenta un grande polmone verde da cui partono i filari della città (i viali) e sui cui si innesta la “Rambla” (composta di 4 filari di alberi). Il Parco forma un tappeto vegetale continuo sul quale fluttuano le “Case Alte”. Gli edifici si addensano lungo i due assi principali, mentre le aree private saranno asservite ad uso pubblico in modo che tutto il verde sia percepito come Parco. I frammenti di fabbrica - I maggiori insediamenti industriali saranno mantenuti per conservare la memoria di un luogo che ha fatto la storia industriale e sociale d’Italia. Tra questi il T3 Pagoda, T5 Laminatoio, Bliss, Rettifica filiere e Omec, vere e proprie creature “fantasmagoriche” che emergono dal Parco come memoria del passato. In particolare, alcuni edifici (T3 e T5) resteranno praticamente intatti (sono previsti solo interventi di pulizia e messa in sicurezza), come veri e proprie “monumenti” di archeologia industriale cariche di dignità e memoria storica che andrebbe persa se accogliessero funzioni “utili”. Le “rovine” hanno un enorme potenziale per essere valorizzate in modo originale, ad esempio come scenografie per spettacoli e manifestazioni pubbliche. Altri edifici sono invece destinati a diventare veri e propri centri di eccellenza (Museo del Lavoro, Biblioteca ecc. ). Nel Parco saranno mantenuti, oltre a elementi che si sviluppano in alto, anche gli scavi (“Pompei”), cioè le fondazioni su cui poggiavano un tempo i macchinari delle acciaierie. L’area diventerà così un vero e proprio “Parco archeologico industriale”. Funzioni pubbliche di eccellenza - Grazie a funzioni pubbliche di eccellenza, l’ex area Falck si trasformerà in una futura “Fabbrica delle Idee”, preservando in un certo senso le caratteristiche innovative e tecnologiche che, dagli inizi del secolo scorso, caratterizzano Sesto San Giovanni. Una filiera composta da università, laboratori di ricerca e vivai d’impresa vedrà la luce in un’area da sempre caratterizzata proprio dalla sua vocazione produttiva. Oltre alla Bibiblioteca/mediateca e al Museo del Lavoro, si prevede che vengano insediati: Università: Istituti universitari dinamici legati, come da tradizione, al mondo produttivo per generare energie e sinergie nel territorio. Laboratori di ricerca gestiti da proprie fondazioni: Botanica: centro studi per la gestione e il mantenimento del Parco; Medicale; Energia: centro studi per l’approvvigionamento di energia. Vivai d’impresa: strutture finalizzate a favorire lo sviluppo di giovani imprese. Attrezzature di interesse generale E’ prevista la realizzazione delle seguenti attrezzature di interesse pubblico: attrezzature sportive; servizi scolastici e culturali; parcheggi; servizi socio - assistenziali; sedi operative di istituzioni (vigili del fuoco e carabinieri a cavallo). Gli edifici - La tipologia che domina lungo tutto viale Italia è quella delle “case alte”: si tratta di edifici che fluttuano a 12 m di altezza, al di sopra del tappeto vegetale, tesi verso l’alto alla ricerca della luce, dell’aria e di una vista che domina il Parco e l’arco alpino verso Nord. Sulla sommità delle “case alte” trovano posto i giardini pensili. Le “case alte”, rivestite di ceramica smaltata e colorata, producono una vibrazione di luce e di colore che si riflette sull’ambiante urbano. Sono previste tre diverse dimensioni: 22x22x90 m: residenziali; 30x30x60 m: residenziali e terziarie; 40x40x40 m: terziarie. La tipologia prevalente lungo l’asse Traversa è quella dell’edificio a corte. Gli edifici, di otto piani fuori terra come altezza massima, sono in prevalenza aperti verso il parco e si ispirano al medesimo concetto di “trasparenza” e di “luminosità” previsto per le “case alte”. Gli edifici che saranno realizzati in fregio alla Rambla ospiteranno attività commerciali, funzioni compatibili e servizi; risponderanno anche essi al principio della “trasparenza e permeabilità”, consentendo una percezione degli spazi aperti continua e diffusa. Trasporto e Mobilità - L’obiettivo è di creare un proprio sistema di trasporto pubblico locale di tipo capillare, in una città oggi servita dal trasporto pubblico milanese. A tale fine Renzo Piano Building Workshop, in collaborazione con Iveco, sta studiando “Elfo”, un veicolo di nuova concezione con pianale ribassato, trazione a idrogeno o elettrica, e dimensioni contenute per muoversi agevolmente nel tessuto esistente. La strategia di mobilità si basa su 5 livelli: 1. Assi di connessione con Milano (già esistenti): metropolitana e ferrovia. 2. Sistema di trasporto intermedio: autobus su corsia preferenziale da Cascina Gobba (Mm2) a Bettola (nuovo capolinea Mm1): è la linea di forza che connette trasversalmente la città in direzione Milano. Questa soluzione si configura come una risposta immediata all’esigenza di collegamento che potrà in seguito essere sostituita e/o integrata dalla tranvia. 3. Realizzazione di 9 linee urbane, servite da “Elfo”. 4. Tapis roulant: sono previsti lungo la Traversa e la Rambla. Protetti da pensiline in vetro, permettono gli spostamenti pedonali, riducendo sensibilmente l’uso del mezzo privato. 5. Piste ciclabili: sono pensate come una maglia continua su tutta la città. Energia - Il progetto è caratterizzato da una visione strategica globale tesa ad una possibile autonomia energetica, attraverso l’utilizzo di sistemi che coniugano bassa dispersione e alto rendimento. Si tratta sia di sistemi attivi (impianti che si adattano alle soluzioni più innovative) che passivi (utilizzo di sistemi e tecnologie a basso impatto ambientale). Questa strategia è perseguita attraverso: Risorse locali e sostenibilità ambientale: Acque di falda: il progetto prevede il recupero dell’acqua estratta e depurata per la decontaminazione della falda al fine di alimentare le pompe di calore; Centrale di cogenerazione Edison esistente: l’apporto di energia fornito dalla centrale Edison potrà essere limitato solamente al soddisfacimento dei picchi di consumo. Biomasse: apporti energetici che provengono dai rifiuti organici del Parco; Energia solare: utilizzo dell’energia diretta del sole tramite specchi. Razionalizzazione nella generazione e distribuzione di energia: Centrali di Trigenerazione ad alto rendimento con produzione simultanea di energia elettrica, vapore ed aria fredda; Cunicoli tecnologici: pensati per ospitare tutte le reti e i sottoservizi infrastrutturali alimentano nel modo più razionale possibile tutti gli edifici lungo la “Rambla” e la “Traversa”. Bonifica Il progetto si pone come obiettivo da una parte la decontaminazione del sito riportandolo ai livelli indicati dalla legge, dall’altra un intervento intelligente e mirato capace di salvaguardare la memoria storica dei luoghi e la natura esistente. A tale scopo è previsto anche l’utilizzo di tecnologie innovative e poco invasive quali la phytoremediation (tecnica recente che utilizza specifici vegetali e funghi sotterranei in grado di assorbire gli elementi inquinanti) che consente di effettuare la bonifica con misure di sicurezza finalizzate al ripristino ambientale ed in linea con la più recente normativa in materia.
I Numeri Del Progetto Superficie Fondiaria Mq 1. 310. 330
Superficie Stradale Su Proprieta’ Mq 153. 458
Superficie D’ingombro Costruito Mq 240. 665
Aree A Verde E Spazi Aperti Al Pubblico Mq 916. 207
Consistenze Funzioni Private Residenza Mq 587. 000
Terziario Mq 200. 000
Produttivo Mq 93. 000
Ricettivo Mq 50. 000
Commercio Mq 60. 000
Funzioni Compatibili Mq 50. 000
Funzioni Private Totale Mq 1. 040. 000
Funzioni Pubbliche Mq 80. 000
Residenza Convezionata Aggiuntiva
Ricerca Mq 30. 000
Universita’ Mq 15. 000
Istruzione Mq 16. 250
Servizi Pubblici - Eccellenze Mq 70. 209
Frammenti Di Fabbrica Mq 18. 541
Funzioni Pubbliche Totale Mq 230. 000
Totale Consistenze Mq 1. 270. 000
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LOPAM FIN S.P.A. E COFIVA S.A. APPROVANO UN’OPERAZIONE DI RIORGANIZZAZIONE SOCIETARIA CONCERNENTE I.M.A. INDUSTRIA MACCHINE AUTOMATICHE S.P.A.  
 
Bologna, 30 maggio 2006 - Gli organi amministrativi di Lopam Fin e Cofiva hanno deliberato lo scorso 25 maggio un’operazione di riorganizzazione societaria volta a concentrare in un unico soggetto giuridico, dotato di una struttura finanziaria equilibrata nella proporzione tra debito e capitale di rischio, azioni di Ima costituenti complessivamente il 67,555% del capitale della società. L’operazione, che si caratterizza per la sua neutralità rispetto all’assetto del controllo di Ima, comporterà il trasferimento delle sopra menzionate azioni Ima a So. Fi. M. A. Società Finanziaria Macchine Automatiche S. P. A. (“Newco”), ad un prezzo per azione pari ad euro 12. Newco finanzierà l’importo complessivo di Euro 292. 647. 636 necessario per l’acquisto delle azioni Ima in parte attraverso mezzi propri ed in parte mediante ricorso ad un finanziamento bancario di euro 175. 000. 000. Gli organi amministrativi di Lopam Fin e Cofiva (congiuntamente, le “Società”) hanno deliberato in data odierna un’operazione di riorganizzazione societaria (l’“Operazione”) volta a concentrare in un unico soggetto giuridico, dotato di una struttura finanziaria equilibrata nella proporzione tra debito e capitale di rischio, le seguenti partecipazioni (congiuntamente, le “Partecipazioni”) detenute in Ima, costituenti complessivamente il 67,555% del capitale di quest’ultima società (cfr. Allegato A): (a) la partecipazione detenuta in Ima da Fin-vacchi Finanziaria Vacchi S. P. A. (società il cui capitale è detenuto da Lopam Fin e Cofiva nella misura, rispettivamente, del 70% e del 30%) (“Finvacchi”), composta da numero 18. 411. 000 azioni Ima (51% del capitale); (b) la partecipazione detenuta in Ima da Lopam Fin, composta da numero 3. 534. 000 azioni Ima (9,789% del capitale); (c) la partecipazione detenuta in Ima da Interlopam Invest N. V. (società il cui capitale è interamente detenuto da Lopam Fin), composta da numero 1. 805. 000 azioni Ima (5% del capitale); (d) la partecipazione detenuta in Ima da Cofiva Holding S. P. A. (società che detiene il 99,99% del capitale di Cofiva), composta da numero 637. 303 azioni Ima (1,765% del capitale). Nell’ambito dell’Operazione è previsto, in particolare, il trasferimento delle Partecipazioni a Newco, società (attualmente costituita sotto forma di società a responsabilità limitata con denominazione Fra. Ma. S. R. L. ) che sarà trasformata in società per azioni assumendo la denominazione di So. Fi. M. A. Società Finanziaria Macchine Automatiche S. P. A. , e il cui oggetto esclusivo sarà costituito dall’acquisto e gestione delle azioni Ima. Il capitale di Newco è detenuto da Lopam Fin e Cofiva nella misura, rispettivamente, del 70% e del 30% e, pertanto, nella medesima proporzione con cui è ripartito tra gli stressi soggetti il capitale di Finvacchi (attualmente titolare, del 51% del capitale di Ima). In virtù di tale ripartizione del capitale di Newco, la struttura proprietaria della società controllante diretta di Ima è mantenuta costante pur nella esecuzione dei trasferimenti di azioni Ima postulati dallo sviluppo dell’Operazione e, in particolare, Lopam Fin, attualmente controllante di Ima ai sensi dell’articolo 2359 del Codice Civile, resterà tale anche una volta che l’Operazione sarà stata realizzata. L’operazione si caratterizza, quindi, per la sua neutralità rispetto all’assetto del controllo di Ima (cfr. Allegato B). Lo statuto di Newco sarà modificato prima della data di esecuzione dei closing concernenti il trasferimento delle Partecipazioni. Per quanto riguarda la governance della società, lo statuto conterrà, tra l’altro: (i) quorum rafforzati per le delibere dell’assemblea straordinaria e per talune delibere del consiglio di amministrazione; (ii) voto di lista per la nomina del consiglio di amministrazione e del collegio sindacale. Lo statuto di Newco conterrà anche una disciplina limitativa del trasferimento delle partecipazioni incentrata su clausola di prelazione e diritto di covendita. Sarà prevista, inoltre, un’ipotesi speciale di recesso ai sensi dell’art. 2437, 4° comma, cod. Civ. A partire dal 1° gennaio 2010, ciascun socio potrà recedere ad nutum e, in tal caso, il recesso sarà effettuato mediante liquidazione in natura della quota del socio recedente e, quindi, con assegnazione al socio recedente di una proporzione delle attività e delle passività di Newco proporzionale alla quota di capitale detenuta. Nel caso in cui tale diritto di recesso fosse esercitato, ciò comporterebbe, in particolare, l’assegnazione al socio recedente di una quota della partecipazione in Ima detenuta da Newco. I contratti di compravendita disciplinanti la cessione a Newco delle Partecipazioni sono stati stipulati in data odierna tra Newco e le singole società cedenti (Finvacchi, Lopamfin, Interlopam Invest N. V. E Cofiva Holding S. P. A. ). La data di esecuzione dei closing concernenti il trasferimento delle Partecipazioni (i “Closing”) è, allo stato, prevista per il 16 giugno 2006. Il prezzo unitario per azione Ima previsto per l’acquisto da parte di Newco delle Partecipazioni sarà pari ad euro 12, coerente con il target price identificato da primarie banche d’affari nei più recenti studi pubblicati e in linea con l’andamento tendenziale del titolo. Il prezzo complessivo per l’acquisto delle Partecipazioni sarà, dunque, pari ad euro 292. 647. 636. L’acquisto delle Partecipazioni da parte di Newco sarà finanziato in parte attraverso mezzi propri ed in parte mediante ricorso ad un finanziamento bancario: (i) Aumento di capitale: i soci Lopam Fin e Cofiva sottoscriveranno un aumento di capitale di Newco per un importo complessivo di euro 100. 000. 000, in proporzione alla rispettive quote di partecipazione nel capitale di Newco. (ii) Finanziamento soci: Lopam Fin, inoltre, erogherà a Newco un finanziamento soci dell’importo di euro 25. 000. 000 (il “Finanziamento Lopam Fin”); (iii) Finanziamento bancario senior: sarà stipulato anteriormente ai Closing un contratto di finanziamento bancario per euro 175. 000. 000 (il “Finanziamento Senior”). La struttura finanziaria di Newco, a seguito del conseguimento dei fondi necessari per procedere all’acquisto delle Partecipazioni sarà, pertanto, inizialmente caratterizzata da un rapporto tra debito e capitale di rischio pari a 2:1. Non sussiste invece, correntemente, alcun indebitamento finanziario per quanto riguarda Finvacchi, che detiene la più consistente tra le Partecipazioni, corrispondente alla maggioranza assoluta del capitale di Ima. L’operazione è stata programmata sulla base dell’ipotesi che la liquidazione delle rate di interessi e il rimborso del capitale del Finanziamento Senior, nonché la liquidazione delle rate di interessi del Finanziamento Lopam Fin, saranno assicurati dai dividendi che Ima potrà distribuire, in ragione degli utili progressivamente generati, facendo utilizzo delle disponibilità finanziarie rivenienti dalla propria ordinaria generazione di cassa. In coerenza con quanto sopra precisato, all’Operazione è sotteso un duplice obiettivo, il cui perseguimento discende alle modalità di finanziamento (parte mediante capitale di rischio e parte mediante debito) dell’acquisto delle Partecipazioni da parte di Newco. Nella prospettiva delle Società, il trasferimento delle Partecipazioni a Newco, determina la concentrazione dell’investimento (indirettamente) effettuato in Ima in una società dotata di una struttura finanziaria più efficiente rispetto a quella caratterizzante le società cedenti. Nella prospettiva di Ima e dei suoi azionisti, ivi inclusi gli azionisti esterni, il trasferimento delle azioni Ima costituenti le Partecipazioni - pari complessivamente al 67,555% del capitale - ad una società (Newco) vincolata ad acquisire, nel corso del tempo, la liquidità necessaria per fare fronte agli impegni finanziari assunti, costituisce una garanzia del fatto che la gestione di Ima sarà orientata verso l’obiettivo della massimizzazione del valore, sia sotto il profilo dei risultati economici da raggiungere sia sotto il profilo della allocazione (reinvestimento o distribuzione) degli utili progressivamente generati. .  
   
   
MERCATO DEL LAVORO RANDSTAD ACQUISISCE IL 47% DI TEAM SHANGAI ED ENTRA NEL MERCATO CINESE  
 
Milano, 30 maggio 2006 - Randstad Holding, multinazionale specializzata nella selezione e somministrazione di manodopera con base nei Paesi Bassi, annuncia di aver raggiunto un accordo con gli azionisti di Talent Shangai - società cinese di servizi per le Risorse Umane - per l’acquisto del 47% delle azioni della compagnia, con l’intenzione di acquisire ulteriori quote nel prossimo futuro, in accordo con le leggi e le politiche in vigore nel paese. Talent Shangai, in precedenza controllata dal governo, è stata convertita in una influente joint venture attiva sul mercato cinese delle Risorse Umane. Talent Shangai fornisce una gamma completa di servizi per la gestione delle Risorse Umane, che include staffing temporaneo, gestione delle buste paga, recruitment, ricerca e selezione di dirigenti. L’azienda offre anche servizi aggiuntivi tra cui consulenza, formazione e valutazione. L’operazione consente a Randstad un accesso più agevole sul mercato cinese ed è in linea con la strategia di crescita globale della holding, stabilendo una importante presenza nella regione. Fondata dall’Ufficio del Personale di Shangai (controllata del Ministero del Personale), Talent Shangai opera attraverso cinque filiali, tutte collocate all’interno della regione, e impiega stabilmente 170 persone. Il fatturato della società nel 2005 ha raggiunto i 50 milioni di Euro. Il mercato cinese dei servizi di staffing e recruitment si sta sviluppando rapidamente, pur essendo ancora relativamente piccolo e fortemente regolato. L’operazione che coinvolge Talent Shangai fornirà a Randstad una precisa comprensione del mercato locale, di cruciale importanza per un ingresso di successo nel Paese. “Siamo molto soddisfatti di poter collaborare con Talent Shangai, uno delle poche compagnie che possono offrire servizi di Hr e staffing in Cina e terzo player nella regione di Shangai” commenta Ben Noteboom, Ceo Randstad Holding. “Ovviamente la Cina è un mercato che offre le maggiori opportunità nell’ambito del proprio dinamico ambiente economico, che è strutturato diversamente rispetto a quello Europeo o Americano. L’esperienza e la rete di Talent Shangai ci permetteranno di avere accesso a questo mercato pieno di sfide”. .  
   
   
I PARTNER DI ITER SI ACCORDANO SULLA REALIZZAZIONE DEL PROGETTO SCIENTIFICO PIÙ GRANDE DEL MONDO  
 
Bruxelles, 30 maggio 2006 - Dopo anni di negoziati, il 24 maggio i partner del progetto di reattore sperimentale termonucleare internazionale (Iter) hanno convenuto di avviare la costruzione del reattore a fusione a Cadarache (Francia) nel 2007. I rappresentanti di ognuno dei sette partner si sono riuniti a Bruxelles per siglare l´accordo e dare il via libera al progetto. L´accordo passerà ora ai governi nazionali per la ratifica, cui seguirà una cerimonia di firma ufficiale, che consentirà l´avvio dei lavori il prossimo anno. Il progetto riunisce Ue, Cina, India, Giappone, Corea del Sud, Russia e Stati Uniti, che insieme rappresentano più della metà della popolazione mondiale. Il commissario europeo per la Scienza e la ricerca Janez Potocnik ha firmato il documento a nome dell´Ue, e ha sottolineato come i partner siano uniti dal tentativo ambizioso di studiare la fusione quale nuova fonte di energia, teoricamente ecologica e illimitata. Il commissario Potocnik, che ha organizzato la conferenza, ha dichiarato che i firmatari dell´accordo, lui compreso, stavano compiendo un passo doppiamente storico. "Stiamo adottando una decisione storica per quanto riguarda la ricerca di energia, e stiamo prendendo un´iniziativa storica anche nel campo della cooperazione globale. Auspico che diventi un modello per il futuro", ha affermato. Il reattore di Cadarache riprodurrà la reazione di fusione che ha luogo nel sole e nelle stelle. Quando i nuclei di piccoli atomi si uniscono a temperature molto elevate, si fondono e producono quantità enormi di energia. Per ricreare tale effetto sulla Terra, la reazione necessita di temperature superiori ai 100 milioni di gradi Celsius. A tali temperature, le strutture solide si polverizzerebbero istantaneamente. Potenti campi magnetici tengono lontane le particelle dalle pareti del serbatoio, per evitare la vaporizzazione e minimizzare la perdita di calore. Il processo di fusione è estremamente interessante, in quanto si basa su una risorsa illimitata: le materie prime possono essere reperite nell´acqua del mare, non vengono prodotte emissioni di gas a effetto serra, non vi sono materiali radioattivi da trasportare, non vengono generate scorie radioattive e la fusione accidentale del nocciolo è impossibile. Il commissario Potocnik ha affermato entusiasta che la fusione nucleare non presenta nessuno dei rischi associati alla fissione nucleare, ad esempio le esplosioni. "è una faccenda totalmente diversa", ha dichiarato. Se funzionasse, la fusione potrebbe rappresentare la risposta ai problemi energetici del mondo, vale a dire la dipendenza da risorse non sostenibili quali petrolio e carbone, e le emissioni nocive prodotte dall´impiego di combustibili fossili. Si tratta tuttavia di una scommessa, per di più costosa. La costruzione del reattore costerà 4,57 miliardi di euro e richiederà dieci anni. I costi di gestione stimati per i 20 anni previsti di durata saranno più o meno analoghi. In qualità di "parte ospitante", l´Ue contribuirà a circa il 50 per cento dei costi di costruzione, mentre gli altri firmatari saranno responsabili di circa il dieci per cento ciascuno. Il commissario europeo è convinto che "valga la pena" effettuare l´investimento e assumere il rischio, e il fatto che altre sei parti abbiano sottoscritto l´accordo dopo mesi di negoziati difficili dimostra che anch´esse credono nel progetto, ha dichiarato. Si tratta di una "risposta potenziale" ai problemi energetici attuali, "e se troveremo veramente la risposta, sarà per sempre", ha osservato. Alla domanda posta dal Notiziario Cordis se tutti gli Stati membri dell´Ue trarranno beneficio da Iter grazie allo status di partner dell´Unione, il commissario Potocnik ha risposto sottolineando i vantaggi per l´industria, che secondo lui riguarderanno l´intera Ue. "Ritengo che i cittadini stiano sottovalutando l´entità del coinvolgimento dell´industria e l´ampiezza di utilizzo dei risultati", ha osservato. Http://www. Iter. Org .  
   
   
“MED WORKSHOP”: LE AUTORITÀ DELL’ENERGIA DEL MEDITERRANEO COLLABORANO PER ARMONIZZARE LE REGOLE DI MERCATO E CONTRIBUIRE ALLO SVILUPPO DELLA SICUREZZA DEGLI APPROVVIGIONAMENTI  
 
Milano, 30 maggio 2006 . L´autorità per l´energia elettrica e il gas ha ospitato, a Roma, il primo “Med workshop” sulla regolazione nei settori dell’energia del Mediterraneo. All’incontro hanno partecipato i rappresentanti di istituzioni internazionali quali: la Commissione europea; la Piattaforma Euro-mediterranea per l’Energia di Roma (Remep) ed il Ministero dello Sviluppo economico; il Consiglio europeo dei Regolatori dell’energia (Ceer); le Autorità di regolazione per l’energia dei Paesi che si affacciano sul Mediterraneo. Durante l’incontro è stata delineata una strategia condivisa di collaborazione, a livello Regolatori del bacino, per: sviluppare una normativa regolatoria stabile, trasparente ed armonizzata con quella dell’Unione Europea; contribuire a raggiungere l’obiettivo della “Dichiarazione di Barcellona”, che mira alla realizzazione di un mercato allargato dell’energia nel bacino del Mediterraneo; concorrere a migliorare continuamente i contesti operativi e le dotazioni infrastrutturali di bacino, riguardanti la sicurezza degli approvvigionamenti e la diversificazione delle fonti di energia. Durante lo stesso incontro, i partecipanti hanno deciso di attivare un “gruppo di lavoro” permanente, denominato “Mediterranean Working Group on Electricity and Natural Gas Regulation” (Medreg), con i compiti di: agevolare lo scambio reciproco di esperienze e informazioni; organizzare alcune azioni ad-hoc di training ed assistenza in tema di regolazione; promuovere l’elaborazione di proposte per lo sviluppo, l’armonizzazione e l’integrazione dei mercati dell’energia elettrica e del gas nel Mediterraneo, a favore della Ue e di tutte le Istituzioni e dei consumatori dei Paesi rivieraschi. Il Medreg sarà composto dai rappresentanti delle Autorità di regolazione per l’energia. Al Presidente dell’Autorità per l´energia elettrica e il gas italiana (Alessandro Ortis) è stata affidata la Presidenza di un comitato ad hoc per l’attivazione di Medreg. Il Presidente Ortis sarà coadiuvato dal Presidente della Commission de Régulation de l’Electricité et du Gaz dell’Algeria (Mr. Nadjib Otmane) e dal Presidente della Autorità di Regolazione del mercato dell’energia Turca (Mr. Yusuf Günay). Attraverso l’armonizzazione dei vari quadri regolatori a quelli della Ue, grazie ai rapporti stabiliti con gli altri Regolatori dell’area, l’Autorità italiana intende pure contribuire allo sviluppo dei rapporti tra Paesi produttori e consumatori di idrocarburi (gas in particolare), a beneficio dei consumatori italiani e dell’industria italiana di settore. .  
   
   
ENI SPA BILANCIO 2005:UTILE DI ESERCIZIO A 5,28 MILIARDI DI EURO DIVIDENDO DI 1,10 EURO PIANO DI BUY BACK A 7,4 MILIARDI DI EURO  
 
Roma, 30 maggio 2006. - L’assemblea Ordinaria e Straordinaria degli azionisti riunitasi il 25 maggio ha approvato: il bilancio di esercizio di Eni s. P. A. Al 31 dicembre 2005 che chiude con l’utile di 5. 287. 660. 333,55 euro; l’attribuzione dell’utile di esercizio di 5. 287. 660. 333,55 euro, che residua in 3. 601. 962. 335,60 euro dopo la distribuzione dell’acconto sul dividendo dell’esercizio 2005 di 0,45 euro per azione deliberato dal Consiglio di Amministrazione il 21 settembre 2005 e messo in pagamento il 27 ottobre 2005, come segue: agli azionisti a titolo di dividendo 0,65 euro per ciascuna delle azioni che risulteranno in circolazione alla data di stacco cedola, escluse le azioni proprie in portafoglio a quella data, a saldo dell’acconto sul dividendo dell’esercizio 2005 di 0,45 euro; il dividendo per azione dell’esercizio 2005 ammonta perciò a 1,10 euro; alla Riserva legale 179. 800,00 euro affinché ammonti ad un quinto del capitale sociale; alla Riserva disponibile l’importo che residua dopo le attribuzioni proposte; il pagamento del saldo dividendo di 0,65 per azione a partire dal 22 giugno 2006, con stacco fissato al 19 giugno 2006; il proseguimento del programma di acquisto di azioni proprie. L’assemblea ha autorizzato la prosecuzione del programma di buy-back per un periodo di 18 mesi dalla data della deliberazione assembleare, aumentando da 5,4 a 7,4 miliardi di euro il limite di spesa. Il programma di buy-back, avviato a settembre del 2000 in esecuzione della delibera dell’assemblea del 6 giugno 2000, rappresenta un efficace e flessibile strumento gestionale finalizzato ad accrescere il valore per l’Azionista. Potranno essere acquistate sul Mercato Telematico Azionario gestito dalla Borsa Italiana S. P. A. Fino a 400. 000. 000 (quattrocentomilioni) di azioni ordinarie Eni del valore nominale di 1 euro, pari al 9,986% del capitale sociale, per prezzo non inferiore al loro valore nominale e non superiore del 5% rispetto al prezzo di riferimento registrato il giorno di borsa precedente ogni singolo acquisto, secondo le modalità operative stabilite nei regolamenti di organizzazione e gestione della Borsa Italiana S. P. A. Al 24 maggio 2006 risultano acquistate n. 304,9 milioni di azioni pari al 7,6% del capitale sociale con un costo complessivo di 4,8 miliardi di euro (15,8 euro per azione). Il Piano di stock option 2006-2008; la copertura assicurativa dei rischi manageriali degli Amministratori e dei Sindaci dell’Eni S. P. A. ; l’approvazione delle seguenti modifiche statutarie, connesse principalmente all’entrata in vigore della Legge n. 262/2005 (“Legge sulla Tutela del Pubblico Risparmio”) e all’emanazione del nuovo Codice di Autodisciplina delle società quotate presso la Borsa Italiana S. P. A. : (i) previsione di procedere alla pubblicazione dell’avviso di convocazione dell’Assemblea anche su quotidiani a diffusione nazionale (art. 13. 1); (ii) facoltà per gli azionisti che rappresentano almeno un quarantesimo del capitale sociale di chiedere l’integrazione dell’ordine del giorno delle assemblee (art. 13. 1); (iii) espressa indicazione nella dichiarazione resa dai candidati alla carica di amministratore del possesso dei requisiti di indipendenza e onorabilità prescritti dalla normativa vigente e valutazione periodica, da parte del Consiglio, della permanenza di tali requisiti in almeno uno o tre Amministratori, a seconda che il loro numero sia fino o superiore a cinque (art. 17. 3); (iv) espressa indicazione dell’obbligo del Consiglio di Amministrazione di accertare il possesso da parte dei Direttori Generali dei requisiti di onorabilità (art. 24. 1); (v) definizione delle modalità di nomina del dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari (art. 24. 1); (vi) nomina del Presidente del Collegio Sindacale tra i Sindaci effettivi tratti dalle liste di minoranza (art. 28. 2); (vii) potere di convocazione del Consiglio di Amministrazione da parte di almeno un sindaco e potere di convocazione dell´assemblea da parte di almeno due sindaci (art. 28. 4). Eni comunica che il proprio Consiglio di amministrazione è formato da: Roberto Poli – Presidente, Paolo Scaroni - Amministratore Delegato e Direttore Generale, Alberto Cló, Renzo Costi, Dario Fruscio, Marco Pinto, Marco Reboa, Mario Resca, e Pierluigi Scibetta – Consiglieri. Il Collegio Sindacale è formato da Paolo Andrea Colombo - Presidente del Collegio Sindacale, Luigi Biscozzi, Filippo Duodo, Riccardo Perotta, Giorgio Silva – Sindaci effettivi. I Direttori Generali sono Stefano Cao – Exploration & Production, Domenico Dispenza – Gas & Power e Angelo Taraborrelli – Refining & Marketing e i Direttori Corporate Eni sono Stefano Lucchini - Relazioni Istituzionali e Comunicazione, Marco Mangiagalli - Chief Financial Officier, Massimo Mantovani - Affari Legali, Leonardo Maugeri - Strategie e Sviluppo, Amedeo Santucci - Approvvigionamenti, Salvatore Sardo - Personale e Organizzazione, Roberto Ulissi - Affari Societari e Governance; Rita Marino è Responsabile Internal Audit e Raffaella Leone è l’Assistente Esecutivo dell’Amministratore Delegato. .  
   
   
ENEL UNION FENOSA RENOVABLES, JOINT VENTURE TRA ENEL E UNION FENOSA, HA IN PROGRAMMA LA COSTRUZIONE DI PARCHI EOLICI, CENTRALI TERMOSOLARI E BIOMASSE FINO A 650 MEGAWATT, CREANDO 900 POSTI DI LAVORO NELLA REGIONE SPAGNOLA DELL´ESTREMADURA. CON INVESTIMENTI FINO A 850 MILIONI DI EURO  
 
 Roma, 30 maggio 2006 — Enel Union Fenosa Renovables (Eufer), joint venture di cui Enel detiene 1´80% e Union Fenosa il rimanente 20%, prevede di investire in Spagna fino a 850 milioni di euro nella realizzazione di progetti nel campo dell´energia da fonti rinnovabili per una potenza massima di 650 Megawatt. Grazie ad un accordo di collaborazione con la Fondazione Santos de Maimona, Eufer ha in programma la costruzione di parchi eolici, centrali a biomasse e termosolari nella regione dell´Estremadura, che produrrà oltre 900 nuovi posti di lavoro. La realizzazione dei singoli progetti è affidata ad accordi specifici che saranno firmati nel prossimo mese di giugno. Eufer è uno dei maggiori attori del mercato spagnolo nel campo dell´energia da fonti rinnovabili. Dispone di una potenza installata di 900 Megawatt e punta a raggiungere 1. 600 Megawatt entro il 2010, a cui si aggiungono buona parte degli impianti in programma in Estremadura. Enel è tra i leader mondiali nel settore delle fonti rinnovabili con una potenza installata superiore ai 17. 000 Megawatt in Canada, Cile, Costarica, Ei Salvador, Guatemala, Italia, Slovacchia, Spagna, Stati Uniti. Ai livello mondiale, Enel prevede di investire 2,3 miliardi di euro in questo settore entro il 2010. .  
   
   
EDISON PRESENTA ALLA CITTA’ DI OTRANTO IL PROGETTO DEL METANODOTTO DI COLLEGAMENTO GRECIA-ITALIA SU PROPOSTA DEL SINDACO E DI LEGAMBIENTE  
 
Otranto, 30 maggio 2006 - Edison è intervenuta ieri all’incontro “Otranto: punto di approdo del gasdotto Grecia-italia” organizzato dal Comune di Otranto e da Legambiente per fare il punto sul progetto che prevede la costruzione di un gasdotto di collegamento tra la costa greca e quella pugliese. Questa opera avrà una lunghezza di 210 chilometri e verrà realizzata con un investimento di 350 milioni di euro da Edison e Depa, la società di stato greca che opera nel settore del gas, consentendo all’Italia di importare annualmente tra gli 8 e i 10 miliardi di metri cubi di gas naturale proveniente da aree del Mar Caspio e del Medio Oriente, nelle quali si trova oltre il 20% delle riserve mondiali. L’incontro, voluto da Legambiente, dal Sindaco di Otranto e dalla Edison per promuovere un confronto franco e costruttivo con la città, ha visto la partecipazione di Sandro Frisullo, vicepresidente della Regione Puglia, Michele Losappio, assessore all´ambiente della Regione Puglia, Francesco Ferrante, direttore generale di Legambiente, Gianni Sergi, assessore all´ambiente della Provincia di Lecce, Francesco Bruni, sindaco di Otranto. Per Edison sono intervenuti, Roberto Potì, direttore centrale sviluppo e Elio Ruggeri, responsabile del progetto. “Legambiente vede con favore il progetto del gasdotto Grecia-italia perché contribuisce a soddisfare il fabbisogno di gas del nostro Paese con un basso impatto ambientale. Aumentare l’importazione di gas naturale in Italia vuol dire compiere un passo concreto verso l’abbandono di fonti fossili più inquinanti come il carbone e i derivati del petrolio nonché diversificare le fonti di approvvigionamento”, ha sottolineato Francesco Ferrante. “In questa fase il gas naturale garantisce un abbattimento significativo delle emissioni di anidride carbonica in atmosfera e contemporaneamente si dimostra più sostenibile a livello locale laddove venga utilizzato negli impianti produttivi. La Puglia e l’Italia hanno un bisogno urgente di uscire dalla dipendenza dal petrolio senza che questo significhi un ritorno al carbone”. “Un importante momento di confronto con la città. Oltretutto su di un tema fondamentale come quello dell’energia e grazie ad un progetto che tiene conto dei principi di eco-compatibilità ed eco-sostenibilità”, ha sostenuto Francesco Bruni, Sindaco di Otranto. “Del resto, ad Otranto i temi dello sviluppo compatibile sono da sempre al centro del dibattito cittadino”. Nel corso della presentazione Roberto Potì ha dichiarato “Il metanodotto Grecia-italia è un opera con un alto valore strategico non solo per la Puglia ma per tutto il Paese. Con questa infrastruttura vogliamo dare una risposta all’emergenza gas che all’inizio dell’anno è stata sotto gli occhi di tutti. Il territorio di Otranto per ragioni tecniche è stato individuato sulla costa pugliese come il migliore punto di approdo: qui abbiamo anche trovato una fattiva collaborazione che ci porterà a definire insieme le migliori condizioni per la realizzazione dell’opera”. L’infrastruttura avrà un impatto ambientale praticamente nullo: il tratto di metanodotto in territorio pugliese sarà completamente interrato e la sola opera visibile sarà la stazione di misura del gas, che occuperà una superficie pari a quella di una abitazione con giardino. Il cantiere per la realizzazione delle opere di scavo per la posa del metanodotto durerà solo 6 mesi. I lavori di costruzione del gasdotto Italia-grecia verranno avviati, ottenute le necessarie autorizzazioni, entro il 2008 e si concluderanno nel 2011. Grazie a questa opera, l’Italia sarà in grado di diversificare le fonti di approvvigionamento di gas naturale, aumentando al tempo stesso la sicurezza e la competitività. .  
   
   
ALERION: IMPLEMENTATA L’ATTIVITÀ NEL SETTORE DELLA PRODUZIONE DI ENERGIA DA FONTI RINNOVABILI  
 
Milano,30 maggio 2006 - In data odierna Alerion, lo scorso 25 maggio per il tramite di Alerion Energie Rinnovabili ed in partnership con un operatore nel settore dell’energia elettrica che partecipa all’operazione al 40%, ha acquisito due società titolari dei diritti di costruzione e gestione di parchi eolici nell’Italia meridionale. I due parchi eolici oggetto di sviluppo hanno potenze installabili rispettivamente di circa 40 Mw e 25 Mw; la produzione a regime si attesterà sui 110 Gwh. Considerato che i lavori di costruzione sono già stati avviati, è previsto che gli impianti siano pienamente operativi già nella seconda metà del 2007. Il valore complessivo dell’investimento relativo ai 65 Mw, comprensivo dell’acquisto degli aerogeneratori nonché dei servizi di manutenzione e di gestione full service per 2 anni, è pari a circa 90 milioni di Euro. La copertura dell’investimento avverrà tramite mezzi propri forniti dai due partner e con ricorso a finanziamenti in project finance. Alerion, sempre attraverso la controllata Alerion Energie Rinnovabili, è entrata in joint venture con un primario operatore nella logistica e nella commercializzazione di legname a livello mondiale, rilevando il 50% della società Energy Wood Factory (“Ewf”). Efw, in cui Alerion ha in questa fase apportato 2 milioni di Euro, intende sviluppare una significativa capacità di generazione elettrica alimentata a biomasse, ubicata in Italia e all’estero. In particolare, Ewf ha stipulato un accordo per l’acquisto del 100% della società Prenergy Power Ltd, la quale sta sviluppando un progetto finalizzato alla realizzazione di una centrale termoelettrica da 300 Mw nel porto di Talbot in Galles (Uk), alimentata a legname. L’energia elettrica prodotta sarebbe destinata al mercato libero ovvero, in base a contatti avanzati, verrebbe interamente ceduta a primari operatori inglesi con contratti di durata quindicennale. In base a stime preliminari, l’investimento complessivo per la realizzazione dell’impianto dovrebbe essere pari a circa 300 milioni di Euro e rimane, tra l’altro, subordinato al completamento dell’iter autorizzativo, previsto entro la fine del 2006. Prenergy ha di recente ottenuto l’autorizzazione di “operatore elettrico” nel Regno Unito; si segnala che nel Regno Unito la produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili è incentivata attraverso il riconoscimento di strumenti paragonabili ai certificati verdi italiani. Ewf ha altresì allo studio l’integrazione a monte al fine di collegare la capacità di generazione elettrica con un sistema correlato di approvvigionamento e controllo della materia prima (“fabbrica del legno”). .  
   
   
ALERION: NOMINATE LE CARICHE SOCIALI  
 
Milano, 30 maggio 2006 – Il Consiglio di Amministrazione di Alerion Industries S. P. A. Riunitosi in data 24 maggio ha deliberato la nomina a Presidente della Società del Conte Gastone Colleoni, Vice Presidenti sono stati designati l’ing. Giuseppe Garofano ed il dott. Ettore Gotti Tedeschi, mentre Amministratore Delegato è stato nominato il dott. Giulio Antonello. Al Presidente ed all’Amministratore Delegato sono state conferite deleghe per la gestione ordinaria. Il Consiglio ha inoltre deliberato di istituire il Comitato Esecutivo con poteri di ordinaria e straordinaria amministrazione, composto da 6 membri, del quale fanno parte, oltre al Presidente, ai 2 Vice Presidenti ed all’Amministratore Delegato, il dott. Michelangelo Canova ed il dott. Antonio Marino. Il Consiglio di Amministrazione di Alerion Industries ha altresì deliberato di istituire il Comitato per il Controllo Interno ed il Comitato per la Remunerazione ed i Piani di Stock Options. Sono stati nominati membri del Comitato per il Controllo Interno: Michelangelo Canova (Consigliere non esecutivo), Alessandro Crosti e Matteo Tamburini (Consiglieri non esecutivi ed indipendenti). Sono stati nominati membri del Comitato per la Remunerazione ed i Piani di Stock Options: Gastone Colleoni (Consigliere esecutivo), Michelangelo Canova (Consigliere non esecutivo) ed Ettore Gotti Tedeschi (Consigliere non esecutivo ed indipendente). .  
   
   
ACSM S.P.A. AL 31 MARZO 2006 RICAVI COMPLESSIVI DEL GRUPPO: +29% RISPETTO AL 31.03.2005 E PARI A 50,1 ML. €  
 
Como, 30 maggio 2006 - Il Consiglio di Amministrazione di Acsm S. P. A. , presieduto da Giorgio Bordoli, ha approvato lo scorso 11 maggio la Situazione Trimestrale Consolidata al 31 marzo 2006. Rispetto al corrispondente periodo dell´esercizio precedente, a partire dalla relazione Semestrale al 30 giugno 2005, ma con effetto contabile dal 11 gennaio 2005, si segnala l´esclusione dall´area di consolidamento della società Acsm Ambiente S. R. L. , attiva nel settore della raccolta dei rifiuti e dell´igiene urbana. Acsm S. P. A. Ha infatti ritenuto di avviare un processo di razionalizzazione delle proprie attività nel settore ambientale privilegiando il comparto dello smaltimento, nel quale opera da tempo attraverso il proprio impianto di termovalorizzazione dei rifiuti, e riducendo la propria partecipazione in Acsm Ambiente S. R. L. A seguito di tale operazione e della cessione di una quota pari al 40% del capitale sociale in data 23 maggio 2005, Acsm S. P. A. Detiene ora una partecipazione minoritaria del 20%. Ii contributo di Acsm Ambiente al Margine Operativo Lordo consolidato al 31 dicembre 2004 ammontava a circa 0,6 ml. Di E. Al 31 marzo 2006, i ricavi delle vendite consolidati risultano pari a €/000 50. 102, in incremento del 29% circa rispetto al corrispondente periodo del 2005 (pari a €/000 38. 906). Per quanto concerne l´attività di distribuzione e vendita di gas, il primo trimestre dell´esercizio 2006 mostra un incremento del valore delle vendite derivante non solo dalla crescita del costo della materia prima (con impatto nullo sui margini), ma anche dall´acquisizione di clienti al di fuori delle aree servite dalle proprie reti di distribuzione e dall´andamento favorevole della stagionalità climatica. I ricavi complessivi del settore passano da 33,3 milioni di €uro al 31 marzo 2005 a circa 44,3 milioni di €uro al 31 marzo 2006. Risultano sostanzialmente in linea con il primo trimestre dell´esercizio precedente i ricavi dell´acquedotto civile, pari a 1,7 milioni di €uro. Analogamente, la gestione dell´acquedotto industriale si presenta sostanzialmente in linea con il trimestre dell´esercizio precedente sia sul fronte dei volumi fatturati che su quello dei ricavi fatturati che ammontano a 0,1 milioni di €uro. Ii contributo ai ricavi complessivi delle vendite delle attività di termovalorizzazione dei rifiuti risulta in netto miglioramento derivante dal venir meno delle fermate che avevano contraddistinto il primo trimestre del 2005. Questi interventi tuttavia si ripeteranno nel corso del secondo trimestre sia per quanto riguarda il completamento dei lavori di potenziamento delle sezioni di depurazione dei fumi, ancora in esercizio provvisorio, che per quanto riguarda l´avvio di alcuni interventi, sia a livello impiantistico che dei sistemi di controllo e regolazione, destinati a migliorare l´efficienza della combustione del rifiuto, la regolarità di marcia dell´impianto e, in ultima analisi, la produttività del processo di incenerimento e del turbogruppo. I ricavi complessivamente generati dall´attività di smaltimento e di produzione di energia elettrica risultano pertanto in significativo incremento rispetto all´esercizio 2005 e pari a 411 milioni di €uro (al 31 marzo 2005 i ricavi complessivi ammontavano a 3,3 milioni di €uro). L´attività di teleriscaldamento, svolta dalla controllata Comocalor S. P. A. , fa rilevare una modesta crescita dei volumi erogati e dei ricavi che, nel primo trimestre 2006, si attestano a 2,0 milioni di €uro (1,6 milioni di €uro al 31 marzo 2005). Acsm S. P. A. Sta promuovendo un progetto di radicale trasformazione della struttura di produzione del calore della sua controllata. La ristrutturazione ipotizzata si baserà sull´implementazione di gruppi cogenerativi ad elevato rendimento ed imprimerà un forte sviluppo alla marginalità dell´attività di teleriscaldamento contribuendo in modo decisivo sia al contenimento dei costi che all´espansione dei ricavi. Ii progetto di riqualificazione degli impianti produttivi è stato avviato nel corso del primo trimestre 2006. Per l´attività di gestione calore, rispetto al 2005, i ricavi risultano in significativo aumento e pari a 1,7 milioni di €uro (1,2 milioni di €uro al 31 marzo 2005). Le attività di raccolta dei rifiuti solidi urbani e di pulizia delle strade, svolte dalla società collegata Acsm Ambiente S. R. L. Per conto di Acsm S. P. A. E da questa rifatturate al Comune di Como, fanno rilevare una sostanziale invarianza con ricavi pari a 1,7 milioni di €uro al 31 marzo 2006. La gestione operativa consolidata al termine del primo trimestre 2006 evidenzia quindi un margine operativo lordo ante partite non ricorrenti pari a €/000 8. 213, in incremento del 3% circa rispetto al corrispondente periodo dell´esercizio precedente (€1000 7. 996). Considerando un perimetro di consolidamento omogeneo, e quindi scorporando l´apporto della società Acsm Ambiente S. R. L. Dal margine operativo al 31 marzo 2005, l´incremento è pari all´4% circa. La marginalità operativa lorda si rafforza nel settore incenerimento e cogenerazione per le ragioni esposte; è sostanzialmente stabile nel teleriscaldamento e nella distribuzione di acqua ad usi civili ed industriali, mentre è in incremento nel settore della distribuzione e vendita di gas per effetto dei maggiori volumi derivanti dalla favorevole stagionalità climatica. Ii dettaglio del Margine Operativo Lordo per area di business è il seguente: /ai inrdn Mi rinnnn`i intercmmninv)
€1000 31. 03. 2006 31. 12. 2005 31. 03. 2005
Mol vendita e distribuzione gas 6. 089 10. 080 5. 863
Mol gestione calore (340) 71 (352)
Mol teleriscaldamento 45 85 298
Mol trading energia elettrica (19) (43) (1)
Totale Settore Gas e Calore 5. 775 10. 193 5. 808
Mol termovalorizzatore e 2. 290 7. 197 1. 822
cogenerazione Mol raccolta 0 0 95
Totale Settore Ambiente 2. 290 7. 197 1. 917
Settore Acqua 150 950 270
Effetti di consolidamento (1) 0 1
Mol consolidato ante partite non 8. 213 18. 341 7. 996
ricorrenti
Ii margine operativo netto ante partite non ricorrenti risulta in aumento e si attesta ad €/000 6. 123, in incremento del 5% circa rispetto al dato del precedente esercizio pari ad €/000 5. 855. L´accantonamento a svalutazione crediti ammonta al 31 marzo 2006 a €/000 168, sostanzialmente in linea rispetto al dato al 31 marzo 2005. La gestione finanziaria risulta in peggioramento sia per effetto dell´incremento dei tassi di interesse di riferimento che dell´esposizione debitoria media del periodo di riferimento. Ii saldo netto, negativo e pari ad €/000 482, risulta in aumento del 31% circa. Ii risultato ante imposte ammonta ad €/000 5. 641 e segna un decremento del 10% circa rispetto al corrispondente periodo dell´esercizio precedente (€1000 6. 234) che incorporava partite non ricorrenti attive per €/000 745. L´utile netto del Gruppo al 31 marzo 2006, dopo le detrazioni relative alle imposte ed alla quota di utile degli azionisti di minoranza, risulta pari ad €/000 3. 066, in decremento del 10% rispetto al dato del corrispondente periodo del 2005 (€1000 3. 404). Come commentato relativamente alla marginalità lorda ante partite non ricorrenti, se si considera il dato al netto delle partite non ricorrenti e dell´effetto del deconsolidamento di Acsm Ambiente S. R. L. , il dato dell´esercizio 2005 risulta in crescita del 4% circa. Dal punto di vista patrimoniale, il Capitale Immobilizzato Netto ammonta a €/000 115. 044 in linea con il 31 marzo 2005 al netto dell´effetto legato al deconsolidamento di Acsm Ambiente S. R. L. L´ammontare complessivo degli incrementi per investimenti in immobilizzi materiali, al lordo degli ammortamenti, è pari a €/000 2. 261. Gli investimenti hanno riguardato il completamento o il proseguimento di opere iniziate in precedenti esercizi e l´attuazione dei programmi di adeguamento e potenziamento degli impianti e delle reti. Ii Capitale Circolante Netto risulta pari a €/000 7. 828 e riflette l´andamento stagionale nei settori gas, calore e teleriscaldamento, nonché l´effetto derivante dal progressivo recupero rimborso dei crediti per accise gas maturati al 31 dicembre 2005 per effetto della differenza tra gli acconti versati nel corso dell´anno sulla base dei dati storici e l´effettivo ammontare fatturato. Al 31 marzo 2005 la Posizione Finanziaria Netta è pari a €/000 54. 676, a fronte di un Patrimonio Netto complessivo pari a €/000 68. 196. Ii rapporto tra indebitamento finanziario netto e patrimonio netto è pari a 0,80, ed evidenzia la solidità finanziaria del Gruppo. .
 
   
   
ACTELIOS: RISULTATI IN FORTE CRESCITA NEL PRIMO TRIMESTRE 2006 RICAVI 22,9 MILIONI DI EURO: +29% RISULTATO OPERATIVO PIÙ CHE RADDOPPIATO UTILE ANTE IMPOSTE 7,5 MILIONI DI EURO (1,2 NEL 2005)  
 
 Milano, 30 maggio 2006 - Ii Consiglio di Amministrazione di Actelios Spa, società del Gruppo Falck, riunitosi il 12 maggio sotto la presidenza dell´Ing. Federico Falck, ha esaminato e approvato la relazione trimestrale consolidata al 31 marzo 2006. Ii risultato ante imposte e prima della quota dei terzi relativo al primo trimestre è positivo di 7,5 milioni di euro, con un incremento rispetto al corrispondente trimestre dell´esercizio scorso di 6,3 milioni di euro. Tra i fattori che hanno contribuito al buon risultato emerge la performance soddisfacente dei tre impianti attualmente in esercizio, oltre che il beneficio positivo dell´aumento di capitale sociale sugli oneri finanziari e un conguaglio prezzi non ricorrente. Anche gli altri risultati della gestione hanno registrato miglioramenti rispetto al primo trimestre 2005: infatti i Ricavi ammontano a 23 milioni di euro (17,8 milioni di euro nel 2005), l´Utile lordo industriale raggiunge i 10,1 milioni di euro (5,4 milioni di euro nel 2005) e il Risultato operativo si posiziona a 7,6 milioni di euro (3,3 milioni di euro nel 2005). In coerenza con l´avvenuta transizione ai principi Ias/ifrs per i quali è venuta meno la possibilità di riferimento al concetto di Mol, la Società ha adottato quale indicatore sintetico della propria performance caratteristica I´ebit Adjusted, ottenuto aggiungendo al Risultato operativo l´ammontare degli ammortamenti. La posizione finanziaria netta, comprensiva dei finanziamenti concessi sotto forma di project financing per un ammontare al 31 marzo 2006 di 107,9 milioni di euro, presenta un saldo a credito pari a 92,9 milioni di euro, registrando un miglioramento rispetto al 31 dicembre 2005 di 254,5 milioni di euro, dovuto essenzialmente all´aumento di capitale in Actelios Spa, conclusosi nel mese di febbraio, che ammonta a 250,4 milioni di euro. Proseguono, infine secondo quanto programmato, le attività per lo sviluppo e la costruzione degli impianti ubicati in Sicilia in relazione ai quali si è concluso l´iter autorizzativo per la costruzione. In base ai risultati conseguiti nel primo trimestre, si può ipotizzare per il prosieguo dell´esercizio in corso un ulteriore e significativo miglioramento dei ricavi e della redditività che dovrebbe influire positivamente anche sul risultato dell´esercizio, nonostante i costi di sviluppo e di avvio dei nuovi progetti. .  
   
   
ENERTAD: SOTTOSCRITTO IL CONTRATTO PER LA CESSIONE DEL BUSINESS "ACCIAIO".  
 
Milano, 25 maggio 2006 - Enertad ha concluso la fase di informativa e consultazione con le rappresentanze sindacali locali. Lo scorso 25 maggio ha sottoscritto il contratto per la cessione di Enertad France Sas, capo settore del business "Acciaio" ad Asbm Ltd. , compagnia di investimento statunitense che fa capo ad un gruppo di investitori operante nel settore della distribuzione dei metalli. Il closing e l´incasso del corrispettivo della cessione delle quote, per un importo di circa 55 milioni euro (enterprise vacue pari a circa 100 milioni euro), sono previsti entro la fine del corrente mese di maggio 2006. .  
   
   
SOCOTHERM: AGGIUDICATO IL CONTRATTO PER DEEP WATER “SAXI E BATIQUE PIPELINE” IN ANGOLA DEL VALORE DI CIRCA 16 M USD  
 
Vicenza, 30 Maggio 2006 –Socotherm S. P. A. , Società quotata sul segmento Star di Borsa Italiana (Sctm. Mi) ed uno dei principali operatori mondiali nel rivestimento protettivo di tubazioni per l’estrazione ed il trasporto di petrolio, gas e acqua, si è aggiudicata un nuovo contratto per Deep Water del valore di circa 16 M Usd per tubazioni che verranno posate nell’Offshore Angolano. Il contratto, assegnato direttamente da Exxon, è relativo ai rivestimenti anticorrosivi esterni in triplo strato di Poliolefine (Plastykote), rivestimenti interni in vernice epossidica (Innerkote) e isolamento termico in Polipropilene Sintattico rinforzato con sfere cave di vetro (Wetisokote) di circa 12 Km di tubi diam. 12” e circa 15 Km di tubi diam. 8”. I lavori di anticorrosione esterna ed interna verranno eseguiti nell’impianto Socotherm di Adria (Ro) mentre gli isolamenti termici saranno eseguiti presso la nuovissima “Marine Base” di Luanda da Socotherm Angola Ltda, nuova J/v di Socotherm S. P. A. Con partner locali. Il progetto “Saxi e Batique Pipeline” è parte del “Blocco 15”, uno dei campi petroliferi più importanti scoperti dalla Exxon nell’Offshore Settentrionale Angolano ad alta profondità marina. “L’assegnazione di questo progetto – afferma l’Ing. Zeno Soave, C. E. O. Del Gruppo- riveste una particolare importanza perché è il primo realizzato direttamente in Angola e conferma vincente la nostra strategia di realizzare la prima Marine Base Angola di rivestimento e isolamento tubi per soddisfare le esigenze del mercato locale nel settore Offshore ed in particolare in quello del Deep Water” .  
   
   
SETTIMANA VERDE DAL 30 MAGGIO AL 2 GIUGNO: "LA BIODIVERSITÀ È VITA!" ARRESTARE LA SCOMPARSA DI BIODIVERSITÀ ENTRO IL 2010  
 
Bruxelles, 30 maggio 2006 - Il tema centrale della Settimana verde 2006, l´annuale rassegna sull´ambiente organizzata dalla Commissione europea, sarà la biodiversità - ricchezza di specie, ecosistemi e geni che sono alla base della vita - e le misure necessarie per la sua salvaguardia. Sotto lo slogan "La biodiversità è vita!", dal 30 maggio al 2 giugno presso il palazzo Charlemagne a Bruxelles si terranno più di 20 tra conferenze ed eventi collegati che riuniranno influenti responsabili politici ed esperti provenienti dall´Europa e dal resto del mondo per discutere delle conseguenze della progressiva perdita di biodiversità sull´economia, sulle questioni sociali e ambientali e dei possibili modi per invertire questa tendenza. "La conservazione della biodiversità è assolutamente vitale per il nostro benessere e per il nostro sviluppo economico, ma ancora troppo spesso politiche di sviluppo inadeguate danneggiano o distruggono gli ecosistemi dai quali noi tutti dipendiamo", ha dichiarato Stavros Dimas, commissario per l´ambiente, che ha aggiunto: "In Europa, tra il 30 e il 50% dei più importanti gruppi di specie animali - mammiferi, uccelli, pesci, farfalle, ecc. - sono in pericolo di estinzione. Lunedì ho presentato un piano d´azione che, se verrà attuato interamente e rapidamente, permetterà all´Ue di rispettare il suo impegno per fermare la scomparsa di biodiversità entro il 2010". Giunta alla sua sesta edizione, la Settimana verde, oltre a rappresentare il più importante evento annuale dedicato alle politiche comunitarie per l´ambiente, offre l´opportunità unica per gli oltre 4. 000 partecipanti previsti - rappresentanti dei governi, delle istituzioni internazionali, delle imprese, della comunità scientifica e delle organizzazioni non-governative - di scambiarsi informazioni e migliori pratiche e di confrontare le proprie esperienze. L´edizione di quest´anno, che anticipa di qualche giorno la Giornata mondiale dell´ambiente organizzata dalle Nazioni Unite il 5 giugno, si aprirà il 30 maggio con una conferenza alla quale prenderanno parte il commissario per l´ambiente Stavros Dimas, il direttore generale dell´Organizzazione Mondiale del Commercio (Omc) Pascal Lamy, l´ex-presidente della Repubblica Ceca Vaclav Havel e Achim Steiner, direttore esecutivo designato del Programma delle Nazioni Unite per l´Ambiente (Unep). Altre personalità importanti parteciperanno ai lavori: il ministro dell´ambiente brasiliano Marina Silva, il ministro dell’ambiente della Regione di Bruxelles, Evelyne Huytebroeck, Ahmed Djoghlaf, segretario esecutivo della Convenzione delle Nazioni Unite sulla Diversità Biologica, Jacqueline Mcglade, direttore esecutivo dell´Agenzia europea per l´ambiente e Jim Leape, direttore generale del Wwf. Un altro evento importante della Settimana verde, sarà la cerimonia di consegna dei premi per l´ambiente che si terrà il 1° giugno al teatro Saint-michel. In quell´occasione verranno premiati i vincitori di tre concorsi relativi all´ambiente. Il primo riguarda le imprese che si sono distinte per il proprio contributo allo sviluppo sostenibile in quattro aree specifiche - prodotti, processi, amministrazione e cooperazione internazionale. Il secondo concorso premierà le autorità locali che hanno promosso il trasporto urbano sostenibile - le città candidate sono Budapest, Copenhagen e Koprivnica in Croazia. Infine saranno anche premiati i migliori disegni e i migliori video sul tema della biodiversità fatti dai bambini delle scuole europee. Il 30 maggio inoltre, la Banca europea degli investimenti (Bei) insieme alla Banca europea per la ricostruzione e lo sviluppo (Bers), la Black Sea Trade and Development Bank (Bstdb), la Council of Europe Development Bank, la Nordic Finance Corporation e la Nordic Investment Bank firmeranno la dichiarazione sui "Principi europei per l´ambiente" che applicheranno ai progetti da loro finanziati. .  
   
   
UMBRIA SOLUZIONI INNOVATIVE PER IL LAVORO PROGETTO O.R.O. ORIENTAMENTO – RECUPERO – OCCUPAZIONE MODELLI E SISTEMI DI INTERVENTI PER LA PREVENZIONE ALLA DISPERSIONE SCOLASTICA PERUGIA,  
 
Perugia, 30 maggio 2006 - Domani mercoledì 31 maggio dalle ore 9 si terrà presso l’ Etruscan Chocohotel, il seminario conclusivo del “Progetto O. R. O. ” (Orientamento – Recupero - Occupazione) sull’analisi di “Modelli e sistemi di interventi per la prevenzione alla dispersione scolastica”. Il Progetto O. R. O. , realizzato dall’associazione temporanea d’impresa (A. T. I. ) formata da Sfcu (Sistemi Formativi Confindustria Umbria), dalla cooperativa sociale Frontiera Lavoro di Perugia e dallo Ial Umbria Cisl, con il patrocinio della Provincia di Perugia, si inserisce nel contesto provinciale come supporto volto a sviluppare, attraverso conoscenze e abilità coerenti con le scelte personali, le capacità e le competenze di studenti, docenti e di riflesso delle famiglie, adeguate all’inserimento nella vita sociale e nel mondo del lavoro. Tale supporto si propone come esperienza capace di restituire una fotografia del fenomeno della dispersione scolastica, analizzandolo sotto un profilo più ampio di osservatorio della realtà giovanile locale. Nel corso dell’incontro verranno diffusi dati relativi alle diverse tipologie di interventi, che hanno coinvolto quasi 1. 500 ragazzi nel corso delle ultime due annualità scolastiche e che sono stati svolti negli Istituti scolastici superiori della Provincia di Perugia, in particolare del comprensorio della Media Valle del Tevere, del comprensorio del Lago Trasimeno, quello del perugino, quello della Valnerina, quello dell’assisiate e il comune di Foligno. Interverranno al seminario il rappresentante dell’A. T. I. Nicola Modugno, Responsabile Sfcu Umbria; la Responsabile del Progetto O. R. O. Per la Cooperativa Sociale Frontiera Lavoro, Federica De Angelis; la psicologa, consulente per l’A. T. I. , dott. Ssa Stefania Vulcano; la Responsabile Isfol Area Politiche per l’orientamento, dott. Ssa Anna Grimaldi; il dott. Simone Casucci, referente area handicap per l’Ati. Le conclusioni del seminario verranno affidate all’Assessore alle Politiche del Lavoro, Offerta Formativa, Pubblica Istruzione della Provincia di Perugia, Giuliano Granocchia. .  
   
   
TRA STUDENTI E AZIENDE: CARRIERA & FUTURO 2006  
 
Torino, 30 maggio 2006 - Mercoledì 31 maggio 2006, dalle ore 9. 00 alle 18. 00, al Politecnico di Torino (Corso Duca degli Abruzzi 24, Torino), si terrà “Carriera & Futuro 2006”, 11° Salone del Lavoro e della Formazione, finalizzato a favorire il contatto tra studenti e aziende, organizzato da Jetop, un’associazione costituita da studenti dell’Università di Torino e del Politecnico. Studenti e neolaureati potranno visitare gli stand delle aziende, consegnare il loro curriculum vitae, informarsi sulle modalità di selezione e di formazione, sulle opportunità di sviluppo professionale e carriera in ciascuna azienda, nonché sui tipi di specializzazione maggiormente richiesti. Gli uffici Job Placement delle diverse Facoltà saranno presenti in uno stand di Ateneo per fornire informazioni sui servizi che mettono a disposizione in tema di completamento della formazione e di ricerca del lavoro. Alcune Facoltà presenteranno ricerche e riflessioni per favorire il miglior inserimento professionale dei neolaureati. La partecipazione è libera e gratuita e il programma completo delle attività, con l’elenco delle 47 aziende e organizzazioni partecipanti è disponibile sul sito: http//www. Carrieraefuturo. Com. . .