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GIOVEDI
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Notiziario Marketpress di
Giovedì 26 Ottobre 2006 |
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SALONE DEL GUSTO 2006 DESIGN, ECCELLENZE ARTIGIANALI E GASTRONOMICHE |
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Torino - Una mostra di design innovativo legato al cibo, le eccellenze dell´artigianato alimentare, il mercato virtuale dei sapori tipici piemontesi, la prossima edizione di Experimenta dedicata alla nutrizione, sono i temi di richiamo presenti nello stand della Regione Piemonte al Salone del Gusto 2006 (Lingotto, padiglione 2). La Regione, partner organizzativo del Salone insieme a Slow Food e alla Città di Torino, propone quest´anno uno stand di oltre 400 mq. "Il Salone del Gusto e Terra Madre in questa edizione – afferma la presidente della Regione Mercedes Bresso – pongono all´ordine del giorno i temi dell´agroecologia, della solidarietà e della rete tra le comunità, gli stessi temi su cui è lanciata la campagna "Il Piemonte fa bene", che nel corso dei prossimi tre anni vedrà la Regione impegnata in un grande progetto per la qualità della vita, uno sviluppo e una produzione ecocompatibile. " L´associazione Altrementi, "fucina contemporanea di giovani creativi", nata nel 2003 con l´obiettivo di diventare un trait d´union tra studenti di design del Politecnico di Torino e gli imprenditori e i professionisti del settore, propone una mostra di oggetti innovativi e curiosi legati all´alimentazione e alla produzione del cibo. Dalle posate per l´aperitivo alla bottiglia "B´eau", dai recipienti in legno per la preparazione del riso al porta-cono gelato, Altrementi offre un punto di vista giovane e creativo sulla fruizione del cibo. La Direzione Commercio e Artigianato è presente all´interno dello stand con una postazione multimediale per la promozione del sito web http://artigianato. Sistemapiemonte. It, il portale dell´artigianato piemontese, che offre agli operatori servizi informativi aggiornati quotidianamente, assistenza diretta, una vetrina elettronica di alta visibilità. In particolare, in occasione del Salone 2006, viene presentato il servizio di Qualità e Certificazione, realizzato con le associazioni di categoria, teso a valorizzare l´eccellenza della produzione artigianale. La Regione conferirà il riconoscimento "Piemonte Eccellenza Artigiana", lunedì 30 ottobre alle ore 17. 30 in Sala Gialla 1, alle imprese alimentari, in particolare del comparto lavorazione dei salumi, che hanno saputo conciliare l´artigianato e l´innovazione nella produzione. Www. Saporipiemontesi. It è il portale promosso dalla Direzione Promozione e Valorizzazione dell´Agricoltura, in collaborazione con le Centrali cooperative Confcooperative-fedagri e Legacoop Agroalimentare del Nord-ovest, per valorizzare le cooperative e i consorzi agricoli e lo sviluppo dell´agriturismo. Al Salone del Gusto è presente una postazione che presenterà il portale, vero e proprio catalogo virtuale in cui il consumatore può acquistare online i prodotti tipici piemontesi. L´ edizione 2007 di Experimenta, presentata dalla Direzione Cultura, in anteprima al Salone del Gusto, sarà interamente dedicata ai temi del cibo e della nutrizione. Lo spazio allestito dalla Regione Piemonte si completa con uno spazio di accoglienza, la Sala Verde, dedicato alla stampa e da un´area gestita dal Consorzio Asti Spumante che offrirà per i cinque giorni del Salone aperitivi e degustazioni. Inoltre, la Regione mette a disposizioni di emittenti radiofoniche e televisive locali studi di registrazione e di montaggio per consentire una tempestiva comunicazione sull´evento. . |
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AL SALONE DEL GUSTO LA SOTTOSCRIZIONE DELLA CARTA DEI PRODOTTI DI QUALITA´ DEI PRODOTTI DELLA MONTAGNA EUROPEA |
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Agli albori del marketing e della pubblicità la montagna è stata spesso accostata a diversi prodotti di largo consumo, talvolta in modo improprio, che ne traevano impulso nelle vendite. Oggi i prodotti di origine montana, meglio ancora se lavorati anche tra i monti, sono tornati a qualificare e promuovere le aziende e l’intero territorio. Degli strumenti di tutela e di qualificazione di questi prodotti si discuterà nel convegno “Quali strumenti per qualificare i prodotti di montagna”, che si terrà giovedì 26 ottobre alle 18 presso la Sala gialla di Lingotto Fiere, all’interno del Salone del gusto che apre i battenti a Torino. Parteciperanno Guido Tampieri, sottosegretario alle politiche agricole, alimentari e forestali; Gianluca Susta, europarlamentare, Bruna Sibille e Mino Taricco, assessori regionali alla montagna e foreste e all’agricoltura; Sergio Bisacca, vicepresidente della Provincia di Torino e assessore all’agricoltura e montagna, Olivier Beucherie, professore ed esperto della scuola superiore Isara di Lione; Frank Gaskell, presidente Euromontana. Durante il convegno verrà sottoscritta la Carta dei prodotti di qualità dei prodotti della montagna europea promossa da Euromontana. “Certificare origine, luogo di lavorazione, modalità di produzione e tracciabilità dei prodotti: sono un primo passo per arrivare a un marchio di riconoscimento montano che ha spinto la Regione Piemonte ad aderire alla Carta promossa da Euromontana”, commentano gli assessori Sibille e Taricco. . |
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“L’ETICHETTA INTELLIGENTE” AL SALONE DEL GUSTO |
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Verrà presentato sabato 28 ottobre alle ore 12 al Salone del Gusto, "L’etichetta intelligente", il progetto realizzato dalla Camera di Commercio di Torino e da Torino Wireless in collaborazione con l’Istituto Mario Boella, che, applicando le tecnologie Ict a un settore tradizionale come quello dell’agroalimentare, dà una forte spinta alla diffusione di servizi a valore aggiunto per i produttori e i consumatori finali e che, in prospettiva, può aprire concreti sviluppi in tema di tracciabilità delle merci lungo la filiera. Il progetto verrà illustrato alla stampa e agli operatori del settore da Guido Bolatto, segretario generale della Camera di Commercio di Torino, da Rodolfo Zich, presidente della Fondazione Torino Wireless e da Antonio Sciarappa dell’Istituto Superiore Mario Boella. Durante la presentazione sarà mostrato il funzionamento del dispositivo elettronico applicato ad alcune bottiglie di vini Doc torinesi, selezionati a cura della Camera di Commercio di Torino e della Federazione Alto Piemonte e presenti nella "Guida ai vini Doc della Provincia di Torino". La dimostrazione sarà inoltre fruibile da tutti i visitatori nei giorni del Salone presso lo stand della Camera di Commercio di Torino (pad. 3 stand M10). . |
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L´ESPERIENZA PILOTA DI MONTEVARCHI SARÀ RIPRODOTTA A TORINO IL MERCATALE: QUANDO IL PRODUTTORE CI METTE LA FACCIA UN ESEMPIO CONCRETO DI INCONTRO DIRETTO TRA CHI PRODUCE E CHI CONSUMA |
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Rappresenta uno degli esempi più importanti di mercato locale, un caso di vendita diretta e di filiera corta che sta facendo scuola. E´ il Mercatale del Valdarno, che si svolge da oltre un anno e mezzo ogni secondo sabato del mese a Montevarchi (Ar), e che, per la prima volta, lascia la piazza Varchi per trasferirsi, con tutti i suoi sapori, le gustose suggestioni ed i suoi produttori, al Salone del Gusto di Torino, per offrire uno spaccato della piazza-mercato toscana con un fitto calendario di degustazioni in programma dal 26 al 29 ottobre. Il progetto del Mercatale nasce dalla collaborazione tra Comune di Montevarchi, Provincia di Arezzo, Regione Toscana, Arsia, Slow Food e Fondazione per la Biodiversità Onlus. L´esperienza di Montevarchi, intanto, si è già ripetuta nel comune di Bibbiena (Casentino, sempre in provincia di Arezzo) ed è un modello facilmente replicabile in tante altre realtà. Una traduzione, insomma, dalla teoria alla pratica dei principi emersi da Terra Madre, in cui la Toscana, grazie alla partecipazione ed al cofinanziamento dell´Arsia, ha realizzato questo progetto, mettendo a punto un modello esportabile e realizzabile altrove. Ma come si presenterà anche a Torino il Mercatale? Come una vera e propria piazza del mercato piena di tante bancarelle, con olio e salumi, ortaggi e mieli, formaggi e pollame, pane e vino. Un mercato che in questo caso avrà solo le produzioni tipiche del Valdarno aretino tutte caratterizzate da territorialità, stagionalità, salubrità e trasparenza del prezzo. Si tratta quindi di un´opportunità economica e commerciale per chi produce e per chi vuole acquistare, ma è anche un´iniziativa culturale e sociale, per favorire la conoscenza delle produzioni locali, creare opportunità per i piccoli produttori, contribuire allo sviluppo della filiera corta (produttori-ristoratori-trasformatori-commercianti), promuovere l´incontro tra il mondo della produzione e il mondo del consumo. Ed anche i numeri decretano il successo del Mercatale del Valdarno. Ad ogni edizione a Montevarchi sono presenti circa sessanta stand, di cui a rotazione dieci appartengono ad istituzioni, enti o associazioni (5- 6 per Comuni, Province e Strade del Vino; 4-5 per Organizzazioni professionali e Slow Food). Degli altri 50 stand dai 40 ai 45 sono dei produttori agricoli, alcuni dei quali partecipano a tutte le edizioni mentre altri, per problemi di stagionalità, partecipano solo quando hanno il prodotto; gli altri 5-10 sono negozi locali, ristoratori e artigiani. Si stima che la produzione lorda venduta per ogni edizione del Mercatale si aggiri intorno ai 30mila euro. Oltre al Mercatale in Toscana si contano altri mercati che, generalmente con frequenza mensile, rappresentano importanti esperienze di vendita diretta e di filiera corta. Tra i più noti la Fierucola di Firenze (ogni terza domenica del mese), il Pagliaio di Greve in Chianti (ogni quarta domenica del mese), la Fierucola di Prato (ogni seconda domenica, esclusi luglio e agosto), il mercato contadino di Pisa, (ogni quarto sabato, tranne luglio e agosto) la Zucca Barucca di Pistoia (ogni quarta domenica), il mercato di Cecina (ogni terzo sabato del mese). A questi se ne aggiungono altri meno frequenti e talvolta legati a eventi o prodotti particolari (tra i più noti la Fierucola del pane di Firenze). Alcuni sono piuttosto grandi, con oltre cinquanta espositori, mentre la maggior parte sono frequentati da circa quindici-venti produttori. In alcuni casi ai piccoli produttori si affiancano anche trasformatori e piccoli artigiani. I prodotti agricoli venduti sono ortaggi e frutta rigorosamente di stagione, piantine da orto, vino e olio, confetture, formaggi, miele, pane, pasta, riso, carne. . |
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VADEMECUM DELLE INIZIATIVE, DAI MARCHI DOC ALLA BATTAGLIA SUGLI OGM QUALITÀ E TIPICITÀ, LE AZIONI DELLA REGIONE TOSCANA |
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Un´agricoltura che non si impernia su produzioni di massa, su tecniche industriali, su gusti sempre più omogenei, piatti e standardizzati, ma che, al contrario, sa esaltare le specificità, le varietà, i legami con i territori. E che per questa strada sa tradursi in educazione al gusto, in piacere della tavola, in tutela e valorizzazione della biodiversità, in difesa delle civiltà contadine. E´ questo l´impegno che il governo regionale toscano ha perseguito in questi anni, assieme agli agricoltori e ai produttori. Ecco alcuni dei principali impegni concretizzati. Prodotti certificati - I prodotti a denominazione di origine sono quelli che maggiormente avvicinano il consumatore al luogo di produzione, valorizzano la biodiversità territoriale e la qualità dei prodotti. La Toscana è una delle regioni più certificate in Italia: 19 prodotti agroalimentari (erano 10 nel 2000) hanno ottenuto dall´Unione europea la Denominazione di origine protetta o l´Indicazione geografica protetta (Igp): tra i più recenti ingressi la castagna dell´Amiata e il fagiolo di Sorana, il miele della Lunigiana e lo zafferano di San Gimignano. Riconoscimento in arrivo anche per altri 23 prodotti: dallo zafferano delle colline fiorentine alla carne di suino cinto toscano, dal marrone di Caprese Michelangelo all´olio extravergine delle colline di Firenze. Il vino vanta il record assoluto delle certificazioni di qualità: dal Chianti al Morellino, dal Brunello di Montalcino al Nobile di Montepulciano si contano ben 41 vini a Denominazione di origine, di cui 5 Docg e 36 Doc. A tutte queste produzioni di qualità si dedicano oltre 13mila aziende. Prodotti tradizionali e presidi - Si allunga ogni anno l´ elenco dei prodotti tradizionali che testimoniano la varietà delle tradizioni enogastronomiche toscane. Attualmente i prodotti censiti sono 451: si va dalle bevande (come l´Aspretto di more o la Gemma d´abeto), alle carni (il biscotto di salsiccia piuttosto che la finocchiona toscana), dai prodotti vegetali (la ciliegia di Lari come il fagiolo di Zeri), a pasta, pane e dolci (la cecìna o lo zuccotto massese). Ben 23 sono invece i presìdi toscani che saranno ospitati al salone di Torino. Ecco l´elenco: Agnello di Zeri, Biroldo della Garfagnana, Bottarga di Orbetello, Chianina classica, Cinta Senese, Cipolla di Certaldo, Cucina dei goym nelle città del tufo, Fagiolo di Sorana, Fico secco di Carmignano, Lardo di Colonnata, Mallegato, Marocca di Casola, Mortadella di Prato, Palamita del Mare di Toscana, Pane di patate della Garfagnana, Pecorino della montagna pistoiese, Pesca Regina di Londa, Prosciutto Bazzone, Vacca Maremmana, fagiolo zolfino, pollo del Valdarno, Tarese Valdarno, prosciutto del Casentino e Chianina Classica. La battaglia contro gli Ogm - Dal 2000 la Toscana ha una legge regionale che vieta la coltivazione e la produzione degli Organismi geneticamente modificati su tutto il territorio. Una scelta assunta non solo per il rispetto della salute e dell´ambiente ma anche nell´ottica di valorizzare la specificità della nostra agricoltura. Grazie a questa legge negli ultimi 4 anni sono stati controllati 4mila ettari di colture potenzialmente ´a rischio´, come quelle di mais e di pomodoro, riscontrando sin qui un unico caso di positività. La Toscana è inoltre in prima linea anche a livello europeo, come capofila della "Rete delle Regioni Ogm-free", cui aderiscono 40 regioni. Il sostegno al biologico - Per sostenere la crescente domanda di alimenti sani e genuini, la Regione ha varato una serie di azioni di sostegno alle produzioni biologiche: nel solo 2005 i finanziamenti per il biologico hanno superato i 16 milioni di euro. Grazie anche a queste scelte, in Toscana gli operatori biologici sono 2. 943 (quattro volte di più che dieci anni fa) e la superficie complessiva di produzioni biologiche è di circa 106mila ettari. Il marchio Agriqualità - Una farfalla bianca: è questo il simbolo che contraddistingue i prodotti del marchio ´Agriqualità´, promosso dalla Regione Toscana per riconoscere e valorizzare i prodotti che garantiscono l´uso di metodi integrati, ovvero un ridotto uso della chimica e un basso impatto ambientale. Sino a oggi a 71 soggetti è stato concesso l´uso del marchio: sono in commercio pane, pasta, olio, farina, uova, miele e presto arriveranno anche orzo, vino, carne bovina, latte e pesce fresco. La tipicità a mensa - Una legge regionale del 2002 fornisce contributi ai servizi di ristorazione collettiva che introducano nei loro menu prodotti biologici, tipici e tradizionali. Già 41 comuni, aziende sanitarie, aziende per il diritto allo studio universitario ne hanno beneficiato ed è in fase di predisposizione un terzo bando. Sono stati inoltre organizzati in 20 comuni corsi di formazione per gli operatori delle mense. La piramide alimentare ´toscana´ - Quello della "piramide" è da tempo il più diffuso ed efficace messaggio che la scienza dell´alimentazione abbia lanciato a livello internazionale: vi sono stati inseriti finora, a seconda del livello raggiunto dagli studi internazionali, i vari tipi di alimenti, in spazi ben definiti per frequenza e quantità ai fini di contribuire a un buono stato di salute e prevenire le patologie più comuni legate allo stile di vita. Ma presto la celeberrima "piramide" parlerà toscano. Le due agenzie regionali Arsia e Ars, insieme all´Istituto nazionale della ricerca per gli alimenti e la nutrizione e in collaborazione con il Centro studi agronomici dell´Accademia dei Georgofili, stanno infatti lavorando a un "modello toscano" per una alimentazione salutare, in breve a una "piramide" targata Toscana. La "piramide" servirà contemporaneamente a promuovere politiche integrate per la salute e a valorizzare le produzioni tipiche. La valorizzazione delle biodiversità - Con la legge regionale 64/2004 la Toscana ha introdotto alcune importanti innovazioni per la tutela e la valorizzazione del patrimonio di razze e varietà locali. Questa legge introduce infatti nuovi strumenti (come il registro regionale delle varietà da conservazione e il contrassegno per i prodotti ottenuti da razze e varietà locali a rischio di estinzione) per difendere il patrimonio agroalimentare posseduto dalle varie culture e civiltà contadine, contro la dilagante tendenza delle multinazionali alla vendita di varietà "globali". Sempre in tema di biodiversità la Regione ha sostenuto la nascita della Fondazione Slow food per la Biodiversità, ospitata presso l´Accademia dei Georgofili. La commissione internazionale sul cibo - Voluta dal governo regionale, presieduta da Vandana Shiva e costituita da esperti di agricoltura e di alimentazione di fama mondiale, questa Commissione ha prodotto tre documenti di grande rilievo: la Dichiarazione di Firenze, che sancisce 10 diritti fondamentali in relazione all´alimentazione, a partire dal diritto di accesso al cibo per tutti, il Manifesto sul futuro del cibo, cioè una sintesi delle idee e delle proposte di organizzazioni e cittadini di tutto il mondo per un´agricoltura sostenibilee il Manifesto sul futuro dei semi, dedicato alla salvaguardia della diversità biologica del primo, fondamentale anello della catena alimentare. Tutto questo nella consapevolezza che le tematiche dell´agricoltura e del cibo sono centrali, sia per quanto riguarda l´uso delle risorse e le relazioni con l´ambiente, sia per quanto riguarda i rapporti tra civiltà e Stati. . |
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IL FRIULI VENEZIA GIULIA AL SALONE DEL GUSTO DI TORINO |
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Il Friuli Venezia Giulia partecipa al Salone Internazionale del Gusto in programma a Torino dal 26 al 30 ottobre con varie proposte e novità di alta qualità. Ed è la prima volta che l’iniziativa è curata dall’Agenzia Regionale Turismo Friuli Venezia Giulia (Turismofvg) che a Torino sarà presente anche per distribuire le brochure turistiche di tutta la Regione. A essere in particolar modo messe in luce saranno le tradizioni enogastronomiche della nostra Regione con piatti, aromi e usanze legati al territorio che diffonderanno nell’arco della manifestazione quei profumi e quei sapori che sono tipici delle nostre zone. Basta citare i prosciutti di San Daniele, Sauris e Cormòns, il “vigneto Friuli” dove ogni anno si producono i migliori bianchi d’Europa, la cucina marinara, i formaggi come il Montasio, la ricotta affumicata di malga, il “formadi frant” e l’Asìno, la cucina della Carnia con i funghi e le erbe, quella del pordenonese con la brusadola e la pitina, senza contare il “muset e brovade”, il frico, gli gnocchi di susine del goriziano, i cjarsons, la trota affumicata, il miele, le grappe e l’olio. Particolare visibilità, inoltre, è riservata a Trieste per quei prodotti, come il cotto e i dolci della tradizione triestina, che sono in attesa di conseguire le varie e qualificanti tutele comunitarie. Accanto alle proposte enogastronomiche e al quotidiano aperitivo delle 11 con prosciutto di San Daniele e tocai friulano, c’è da sottolineare che per l’occasione è stato predisposto un nutrito programma di veri e propri eventi. Fra questi spicca la presentazione della Guida Vini Friuli Venezia Giulia 2007 curata dalle Camere di Commercio di Gorizia, Pordenone, Trieste e Udine in programma venerdì 27 alle 11. 30 con l’intervento dell’Assessore Regionale alle Attività Produttive Enrico Bertossi, cui seguirà una colazione con sapori del Friuli Venezia Giulia e vini autoctoni proposti dallo chef stellato Emanuele Scarello del Ristorante Agli Amici di Godia. Ogni appuntamento ha ad ogni modo il suo fascino, il suo richiamo. Ecco così “Sapori di Laguna”, “La solita zuppa e. Un assaggio di Montasio”, la “Cucina friulana oggi”, “il cotto d’oca incontra il cotto di Trieste”, “il Buffet di Trieste”, “Musetto e brovada incontrano crauti e salsicce di cragno”, “la Trilogia dell’oca”, “Il Formadi Frant incontra il Formadi tal Cit”, “. Dal Friuli Occidentale”. Ulteriore novità la presentazione e la messa a disposizione dei giornalisti e degli operatori di una “Biblioteca dei Sapori” che raccoglie oltre un centinaio di volumi dedicati all’enogastronomia del Friuli Venezia Giulia. Una partecipazione massiccia e qualificata poiché il turismo enogastronomico è tra i settori col maggiore potenziale di crescita e anche perché il biennale Salone del Gusto di Torino è probabilmente il più importante appuntamento al mondo in campo enogastronomico. Un Salone al quale partecipano giornalisti, operatori della ristorazione e dell’enologia ma anche decine di migliaia di appassionati. . |
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CINVEN E MIDOCEAN VENDONO UNITED BISCUITS |
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Le società europee di private equity Cinven e Midocean hanno annunciato ieri di aver siglato insieme a Pai (“il Consorzio”) l’accordo per la vendita di United Biscuits (“la Società” o “Ub”), produttore e distributore leader di biscotti di marca e snack nel Regno Unito e nel resto d’Europa, a Blackstone e Pai per un valore complessivo poco superiore a 2,4 miliardi di Euro (pari a 1,6 miliardi di Sterline). L’interesse di Cinven e di Midocean in Ub ha generato un ritorno pari a 2,2 volte l’investimento iniziale. Inizialmente Ub era stata acquistata nel 2001 dal Consorzio e da Kraft Inc; da quel momento si è focalizzata sul miglioramento della prestazione operativa attraverso la crescita dinamica delle vendite e del margine Ebitda, così come su una strategia di acquisizione che ha visto Ub acquisire sia Jacob’s sia Triunfo nel 2004. Inoltre, sono state cedute le attività non essenziali, incluso il ramo snack nel Benelux nel 2004 e le operazioni nel Sud Europa nel 2006. Sempre nel 2006 Kraft Inc è uscita dall’azionariato della società. Oggi Ub è leader nel mercato britannico dei biscotti con noti marchi d’uso comune come Mcvitie’s, Go Ahead! e Jacob’s. Ub è anche al secondo posto nel mercato dei biscotti francese e belga, al primo posto a pari merito in quello dei Paesi Bassi, al secondo posto nel mercato degli snack confezionati e merendine in Gran Bretagna e al primo posto nel mercato britannico della frutta secca. La società ha reso noto un fatturato di 2,140 miliardi di Euro (pari a 1,435 miliardi di Sterline) e un Ebitda di 301 milioni di Euro (pari a 202 milioni di Sterline) nel 2005. Commentando l’accordo di cessione, Yagnish Chotai, partner di Cinven, ha dichiarato: «United Biscuits ha gestito con successo diverse sfide durante il periodo di nostra proprietà; abbiamo instaurato una stretta collaborazione con il Management al fine di focalizzare l’attività sui marchi principali, sulle acquisizioni strategiche per la crescita della società, facendo fronte alla sfide derivanti dallo sviluppo delle preferenze dei consumatori. Auspichiamo un brillante futuro della società». Graham Clempson, Managing Partner europeo di Midocean ha aggiunto: «Gli ottimi risultati della società negli ultimi anni in un contesto impegnativo come la vendita al dettaglio sono la dimostrazione del duro lavoro e dell’impegno del Management e dei dipendenti di Ub; auguriamo loro un futuro di successo». David Fish, Presidente della United Biscuits ha aggiunto: «Cinven e Midocean hanno dimostrato un impegno considerevole nello sviluppo dell´attività durante il periodo di investimento in Ub, e vorrei ringraziarli per il supporto e i preziosi consigli che ci hanno dato durante gli ultimi sei anni». . |
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MIPAAF – ICRF: INCONTRO CON LA FILIERA OLEARIA PER UNA PIU’ EFFICACE TUTELA DELLA QUALITA’ DELLE PRODUZIONI ITALIANE |
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L’ispettorato centrale Repressione Frodi (Icrf), nell’ambito della collaborazione con le Organizzazioni professionali agricole e le Associazioni di categoria, ha convocato i rappresentanti della filiera olearia, in vista dell’avvio della nuova campagna 2006/2007. L’incontro, il primo di carattere settoriale dopo quello generale con tutte le Organizzazioni agricole e agro-industriali dello scorso mese di settembre, ha consentito di verificare la necessità di tutela degli operatori del settore e le conseguenti azioni di controllo dell’Icrf a garanzia della qualità delle produzioni olearie italiane. Da parte degli operatori è stata evidenziata l’esigenza di prevenire fenomeni di sleale concorrenza tra produttori, con riferimento soprattutto alle produzioni di importazione, nonché assicurare adeguate garanzie ai consumatori circa la rispondenza ai requisiti dichiarati in etichetta (origine e caratteristiche qualitative). “Il confronto tra i rappresentanti della filiera e l’Ispettorato - ha dichiarato il Ministro Paolo De Castro – rappresenta un passo importante verso il consolidamento del patto tra istituzioni e operatori necessario per una sempre più efficace tutela del prodotto italiano”. “L’azione di controllo espletata dall’Ispettorato, presente oggi su tutto il territorio nazionale – ha sottolineato il Ministro – è di particolare rilievo in quanto assicura la tutela della qualità alle nostre produzioni agroalimentari”. . |
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200 NUOVE UNITA´ PER AMADORI. INTESA REGIONE MINISTERO |
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Pescara - Un investimento complessivo di 49 milioni di euro, che produrrà un incremento occupazionale di 200 unità, grazie ad un progetto di ammodernamento dello stabilimento di Mosciano Sant´angelo. Lo prevede il contratto di programma tra il Ministero dello Sviluppo economico e la società All. Coop. Allevatori avicoli Amadori, finalizzato a realizzare in Abruzzo, in provincia di Teramo, un articolato piano di investimenti nella filiera produttiva alimentare, derivante dall´allevamento avicolo, per la produzione di elaborati precotti e piatti pronti, facendo ricorso a processi di trasformazione innovativi. Lo ha reso noto l´assessore alle Attività produttive, Valentina Bianchi, che domani, a Roma, nella sede dello stesso Ministero (ore 11, Via Giorgione), sottoscriverà, con il direttore generale della Direzione Coordinamento degli incentivi alle imprese, Massimo Goti, la convenzione per il trasferimento della compartecipazione regionale, pari a 494 mila euro. Il piano progettuale di ammodernamento della filiera agroalimentare fu inoltrato dalla Società al Ministero nel febbraio del 2003, subendo poi un rallentamento a causa di problemi di orgine mediatica, conseguenti al rischio pandemia da influenza aviaria. La Commissione europea ha successivamente affermato che "la gestione del mercato nel settore dei pollami e il mercato dei prodotti trasformati a base di carne di pollame, in particolare quello dei tagli, è in espansione ed offre adeguati sbocchi". L´assessore Bianchi, quindi, nel riconfermare che "l´iniziativa è ancora in linea con gli indirizzi programmatici del nuovo Governo regionale" parteciperà domani, nella sede del Ministero dello Sviluppo economico, uffici della Direzione generale per il Coordinamento degli incentivi alle imprese, alla firma della convenzione. . |
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BOLOGNA: APPROVATO IL PROGRAMMA REGIONALE 2006-2008 PER L´ORIENTAMENTO DEI CONSUMI E L´EDUCAZIONE ALIMENTARE. |
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Bologna - L´assemblea legislativa regionale ha approvato il "Programma regionale per l´orientamento dei consumi e l´educazione alimentare" per il triennio 2006 - 2008. Le principali finalità del programma sono la promozione dell´educazione al consumo consapevole e l´adozione di corretti comportamenti alimentari. "Sull´educazione alimentare non dobbiamo assolutamente abbassare la guardia - ha dichiarato l´assessore regionale all´Agricoltura Tiberio Rabboni - in quanto la situazione sta peggiorando, specialmente tra i soggetti più giovani. Aumentano i ragazzi in sovrappeso od obesi, diminuisce la propensione all´attività motoria, si stanno affermando stili alimentari discutibili o addirittura dannosi". "Il programma per il prossimo triennio, che abbiamo costruito in stretta collaborazione con le Province ed il costante coinvolgimento degli operatori scolastici, - ha spiegato l´assessore - si pone l´obbiettivo di invertire queste tendenze fornendo a studenti e genitori gli strumenti culturali, quindi strettamente legati alla formazione della personalità, necessari per comprendere l´importanza di una corretta alimentazione". "L´educazione alimentare - ha proseguito Rabboni - implica la conoscenza degli aspetti sociali, culturali, economici e sanitari connessi alla scelta del cibo. Intendiamo quindi concentrare la nostra attività su tematiche specifiche, quali la ristorazione collettiva, il ruolo di frutta e verdura nell´alimentazione, i rapporti tra sport ed alimentazione, l´informazione al consumatore per promuovere scelte motivate e responsabili. Queste attività si sommano ad altre iniziative, come "Fattorie aperte" e "Fattorie didattiche", finalizzate alla riscoperta della cultura della terra, di tutto ciò che dà origine alla produzione alimentare e che viene disperso nel momento in cui si vendono i prodotti". "Su questo versante ci stiamo muovendo bene" , ha aggiunto Rabboni. "Un´indagine demoscopia che abbiamo completato nello scorse settimane ha messo in luce l´elevato grado di preparazione del consumatore emiliano-romagnolo nel momento dell´acquisto dei generi alimentari, il buon livello di fiducia nei confronti di nostri prodotti biologici e di qualità e la discreta propensione al consumo di frutta e verdura. Sono segnali importanti che confermano la validità e l´efficacia delle azioni di promozione, educazione e valorizzazione che abbiamo promosso". "Su questi temi - ha concluso Rabboni - abbiamo investito circa 1,7 milioni di euro all´anno destinati per oltre il 65% alle Province; continueremo a farlo anche in futuro". . |
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NASCE EXPOTÈ – IL PRIMO MULTIEVENTO ITALIANO SUL TÈ I SENTIERI DI BENÉ PASSANO DAL PIACERE DI ASSAPORARE UN BUON TÈ. FIERA DI VICENZA, 17-20 NOVEMBRE 2006 |
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Tè e benessere, come momento di assoluto relax, da godersi tra sé e sé o da condividere con altri. Bené desidera esplorare anche questo angolo di benessere, e ospita Expotè, la prima manifestazione in Italia dedicata alla cultura e al mercato del tè, ideata e organizzata da Ademathè, l´Associazione Italiana Degustatori e Maestri di Thè. Il “multievento” intende presentare ai professionisti e ai semplici appassionati il variegato universo del tè, mostrandone le diverse anime, dai prodotti alla cultura, dalle idee di business e l’indotto economico che si genera attorno al prezioso “liquore di giada”. Expotè farà “cultura del tè”, per dare modo ai visitatori di conoscerne le origini e le tradizioni nel mondo, ma anche le tendenze più recenti in fatto di stili di consumo. La Sala da Thè nei quattro giorni nella Sala da Thè si potranno degustare Thè Verdi (il Long Jing e lo Zhu Cha - Gunpowder della Cina, il Thè Sencha del Giappone), Thè Rossi (Darjeeling Assam dell’India, e dello Sri Lanka), Thè Bianchi (Bai Mu Dan della Cina), Thè Wulong di Taiwan, Thè Pu’er della Cina, Thè Pressati (Tuo Cha verde e Tuo Cha rosso, dalla Cina), Thè Aromatizzati. Seminari per operatori e per tutti i visitatori della fiera Il programma dei seminari, invece, include incontri specialistici per gli operatori (chi si occupa di erboristeria, di farmacia o di tea shop), dal titolo “La pianta officinale da thè”, per approfondire il tema delle proprietà fito-farmacologiche dell’infuso di tè. Molti gli appuntamenti divulgativi, aperti a tutti i visitatori di Bené. Ci sarà l’incontro con Carola Lodari, autrice di “I giardini del Thè giapponesi” e studiosa del giardino giapponese e delle piante giapponesi adatte ai giardini dei nostri climi, e poi un viaggio fotografico, alla scoperta della pianta del tè, guidato da Marco Bertona, presidente e fondatore di Ademathè Italia, oltre alla mostra fotografica “Tea. Vie e virtù di una foglia esotica”, diario visivo del viaggio di Claudio Betti nei magici “tea gardens” di Sri Lanka, Kenia, Cina e Giappone. Il maestro Vittorio Riverso, pittore e scultore di ceramica, parlerà di “Ceramiche e terracotte: materiali amici del tè”, introducendo la mostra “Teiere d’autore”, con i pezzi più rappresentativi del suo percorso artistico di sperimentazione e di ricerca di nuove soluzioni materiche, iniziato negli anni ’60. Creatore di forme originali, la sua teiera “coq” nel 2001 ha ricevuto la menzione d’onore alla 1^ Biennale della Ceramica in Corea del Sud. Tè per passione o per lavoro importante è il risvolto economico del Tè, bevanda che in tutto il mondo è seconda solo all’acqua per diffusione, e che porta con sé un insieme di interessi ancora da esplorare. Nel settore del beverage e della caffetteria si stanno infatti affermando nuove regole che stimolano differenti richieste di prodotto e suggeriscono nuove opportunità di business. Per gli esercenti, quindi, il tè diventa un’idea per far nascere nuovi tipi di locali, o per creare una zona ad hoc (tea corner) nei bar e negli alberghi più raffinati. Da questa motivazione nasce l’incontro “Le professioni del Tè – Per passione o per lavoro, le nuove opportunità legate al settore del tè”. Relatore sarà Marco Bertona, tea taster professionista diplomato in Cina presso il “Tea Research Institute of the Guangdong Accademy of Agricolture Sciences” di Canton, dove ha ottenuto la qualifica nazionale di “Advanced Tea Taster” (Gao Ji Ping Cha Yuan). Degustazioni guidate momento attivo per il pubblico saranno le degustazioni guidate, a cura di Ademathè. Saranno precedute da un seminario tenuto dalla maestra di cerimonia Qi Meng Han dal titolo “I colori del Thè. La classificazione dei Thè cinesi secondo la suddivisione cromatica tradizionale”. Dopo questa introduzione, sarà possibile partecipare alle sessioni di degustazione dedicate ai tè rossi e neri, e ai tè blu e verdi. Per ogni sessione, si degusteranno 4 qualità diverse, tutti Thè Doc di grande pregio, introvabili in Europa, e provenienti dalla Cina. Si tratta di un Pu’er (tè nero) invecchiato 20 anni, un Lapsang Souchong (tè rosso) First Grade proveniente dai Monti Wu Yi, un Xi Hu Long Jing (tè verde) primo raccolto, il più pregiato dei tè Long Jing, e un Tie Guan Yin (tè blu-verde) First Grade. Le degustazioni, su prenotazione e a numero chiuso (max 12 partecipanti), diventano delle vere lezioni, nelle quali vengono forniti tutti gli strumenti del mestiere. La quota di iscrizione (30€) include inoltre l’iscrizione all’associazione Ademathè Italia. Le cerimonie del Thè di Giappone, Cina e Nord Africa expotè sarà un’occasione unica per assistere alle originali cerimonie del Tè come si sono evolute nelle culture di Cina, Giappone e Nord Africa. Nei giorni di fiera si terranno lo Cha No Yu (spettacolare cerimonia del tè giapponese), la tradizionale presentazione del tè dei Paesi Nordafricani, e lo Cha Yi cinese, sullo sfondo di un’esposizione di tè e teiere provenienti dalla Cina. Questa, in particolare, verrà eseguita dalla Signora Qi Meng Han, maestra di cerimonia diplomata in una delle migliori scuole nella regione del Guangdong (luogo d´origine del famoso metodo del Gong Fu Cha) dove ha ottenuto il prestigioso titolo nazionale di “Gao Ji Cha Yi Shi” (Advanced Master in the Art of Tea). Arrivata da poco in Italia, illustrerà i molteplici modi di preparare una buona tazza di tè, secondo gli antichi e tradizionali riti cinesi. Per gli appassionati di tè di Bené, dunque, sarà un’opportunità per essere "serviti" da una vera Maestra del Thè ed avvicinarsi al magico e variegato mondo del tè cinese. . |
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PROSCIUTTO DI SAN DANIELE: CONTINUA LA CRESCITA DELLA PRODUZIONE +2,5% E DELLE VENDITE +8,2%INTANTO IL CONSORZIO FRIULANO SI PREPARA ALLO SBARCO AL SALONE DEL GUSTO DI TORINO
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Boom a settembre con un record di vendite( +28%). In salute anche il comparto del preaffettato Volano la produzione e le vendite del Prosciutto di San Daniele. Gli ultimi dati, aggiornati al 30 settembre 2006 segnano + 2,5% nella produzione e +8,2% nelle vendite su base annuale. Un notevole dato arriva poi dalle singole vendite del mese di settembre che fanno conseguire uno dei record storici nelle vendite del San Daniele con uno stratosferico +28% rispetto allo stesso periodo mese/anno del 2005. Buone notizie arrivano anche dal prosciutto di San Daniele pre-affettato, che su base annua continua il percorso di forte incremento della produzione, che cresce a due cifre, e si mantiene al +18,2% (in termini di chilogrammi prodotti) rispetto allo stesso periodo mese/anno precedenti. La crescita del numero delle confezioni prodotte e certificate fa segnare un +14,5% rispetto ai primi nove mesi del 2005. Al 30 settembre le confezioni prodotte sono state 3. 910. 205 in totale. Si confermano infine nei primi nove mesi dell’anno 2006 i dati export già registrai nel 2005 con una quota del 17% sul totale della produzione. Risultati estremamente confortanti che arrivano a pochi giorni da un appuntamento importante per il Consorzio del Prosciutto di San Daniele, il Salone del Gusto 2006, in cui molte energie sono state profuse al fine di implementare nel consumatore conoscenza e caratteristiche della dop friulana. E il calendario di appuntamenti che dal 26 al 30 ottobre affolleranno il Padiglione 2 – stand D3 del Consorzio del Prosciutto di San Daniele ne sono una ulteriore conferma: Si parte giovedì 26 ottobre con un appuntamento dedicato a chi vuol scoprire “Come si prepara il prosciutto crudo”. Venerdì 27 spazio alla mano fatata dello chef Davide Scabin alle prese con le sue interpretazioni creative del San Daniele. A seguire un’altra contaminazione famosa, San Daniele&champagne insieme per una degustazione d’alta classe. Sabato 28 si fanno strada i commenti dei grandi del settore agroalimentare con un talk show dedicato al Gusto e ai gusti. Gran chiusura domenica 29 ottobre dedicata alla salute nell’alimentazione con il convegno “Il prosciutto crudo: un alimento della tradizione ideale nella vita moderna”. Il comparto produttivo di San Daniele e la sua filiera I numeri del Consorzio di San Daniele: - 30 produttori; 650 occupati ca. Fatturato attorno ai 300 milioni di euro La filiera della Dop “prosciutto di San Daniele” in numeri dati 2006: n. Allevamenti riconosciuti (11 regioni del centro nord Italia): circa 5. 400 n. Macelli riconosciuti: circa 140 (11 regioni del centro nord Italia) n. Produttori riconosciuti: 30 (solo a San Daniele) . |
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NASCE IL CIRCUITO BAKERY UN’ALTRA NOVITA’ IDEATA DA MIRATA
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Il sacchetto del pane è il nuovo mezzo di comunicazione alternativo del brand, per colpire in modo efficace e unico il target delle donne Responsabili d’Acquisto e delle famiglie. Dopo il successo ormai consolidato del Sistema dei Circuiti, Mirata, società specializzata in mezzi alternativi di comunicazione, amplia il proprio raggio d’azione con la creazione del Circuito Mirataò Bakery che permetterà alle Aziende di comunicare in modo diretto ed efficace con un target difficile, ormai avvezzo ai mezzi di comunicazione classici e spesso bersagliato da troppi messaggi. Le caratteristiche che fanno di questo circuito un media vincente sono la possibilità di effettuare milioni di contatti con un costo contatto estremamente competitivo. Per la creazione del Circuito Mirataò Bakery, l’agenzia ha selezionato oltre 8. 000 panetterie distribuite su area nazionale e suddivise in modo dettagliato sul territorio in cui poter svolgere azioni di Geo Marketing. Il target delle panetterie è composto in prevalenza da donne (70%) che hanno una vita particolarmente impegnata nell’ambito del lavoro e della famiglia e che sono responsabili o influenzano direttamente le scelte d’acquisto della famiglia e gli impieghi delle risorse. Hanno generalmente un’età compresa tra i 25 e i 50 anni, sono professionalmente attive (il 75% ha un lavoro) e hanno un rapporto di acquisto continuativo con il punto vendita perché si fidano della qualità dei suoi prodotti. Il nuovo mezzo di comunicazione, già scelto da importanti aziende tra cui Barilla, garantisce un’ottima visibilità al brand e ai prodotti dato che nel corso della giornata viene utilizzato in almeno due occasioni (pranzo e cena) ed “entra in contatto” con altre tre persone diverse da chi l’ha acquistato, come emerge da un’indagine effettuata al fine di verificare l’efficacia del nuovo Circuito (la famiglia-tipo consumatrice di pane fresco risulta essere composta infatti da 4 persone). . |
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CESENA A TAVOLA,ATTENDE BUONGUSTAI E GOLOSI
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Appuntamento da sabato 28 ottobre a mercoledì 1 novembre nel centro storico della città romagnola - Domenica si mangia alla “Mensa Scolastica” - Mostra Mercato dei prodotti alimentari tipici - Mostra dei sapori del Territorio - Una decina di ristoranti propongono menu speciali a prezzo fisso - Martedì 31 premiazioni del concorso Fruttalbar Il centro storico di Cesena diventa territorio di caccia per buongustai, golosi e loro accompagnatori. Merito della tredicesima edizione di "Cesena a Tavola", che si tiene da sabato 28 ottobre a mercoledì 1 novembre. L’appuntamento enogastronomico è organizzato da Cesena Fiera (la Spa che promuove le manifestazioni fieristiche della città romagnola), in collaborazione con il Comune di Cesena, la Camera di Commercio di Forlì-cesena e l’Associazione Ristoratori di Cesena e l’Osservatorio Agroambientale. Con “Cesena a Tavola” piazze e strade diventano gli scenari per un viaggio enogastronomico nel tempo e nel territorio. Si può pranzare e cenare nelle “Osterie” che vengono allestite solo durante la rassegna: Osteria delle Tradizioni, in piazza Almerici (con girarrosto, polenta, lepre, funghi, ecc. ), l’Osteria Romagnola, in piazza della Libertà (piadina e cassoni, salumi e vini. Anche novello). L’associazione dei Ristoratori invita (da sabato 28 ottobre a domenica 12 novembre) chi vuole conoscere la qualità della ristorazione di Cesena, a recarsi in una decina di ristoranti per assaporare i diversi "Menu di Cesena a Tavola", a prezzo fisso. Quest’anno, si aggiungerà un ulteriore “tocco di bontà”: mangiando si offrirà un contributo allo I. O. R. Una novità dell’edizione 2006 è quella di sedersi alla Mensa Scolastica. I cuochi delle Scuole di Cesena propongono per domenica 29 ottobre (piazza della Libertà, ore 12. 30-14. 30, meglio prenotare al 0547 631686) tre menu completi, al costo di Euro 4,20 ciascuno. Le ricette, sane e gustose, seguono le tabelle dietetiche bio-mediterranee, usate nelle scuole. Un modo per capire e controllare come mangiano gli scolari cesenati. Dalle ore 15 alle 16. 30 sarà attivo il laboratorio “La Scienza in Tavola”, per bambini e ragazzi dai 6 ai 13 anni, condotto dalla Cooperativa Controvento. Inoltre, lungo il “percorso” in centro non mancheranno assaggi e degustazioni. Alcuni saranno a tema e guidati, come quelli che avverranno tutti i giorni della rassegna alle ore 10. 30, alle 17 e alle 21 nello stand de “I Sapori del Territorio”, organizzato dall’Osservatorio Agroambientale di Cesena in piazza della Libertà, dove sono proposte mostre, animazioni, vendita diretta con 24 aziende agricole del territorio cesenate (in collaborazione con Associazione Fattorie Didattiche, Coldiretti e Cia). In piazza della Libertà, solo lunedì 30, martedì 31 ottobre (ore 18-22) e mercoledì 1 novembre (ore 12-22), l’Agriturismo “ La Montanara” di Portico di Romagna (Tel. 0543 967208) propone menu a base di prodotti del suo territorio, ricette della tradizione contadina e mangiari tipici dell’Appennino. Per chi volesse prolungare la gioie del palato a casa, ci saranno tantissime occasioni per acquistare prelibatezze locali e di altre regioni alla "Mostra Mercato dei prodotti alimentari tipici". Martedì 31 ottobre, alle ore 11. 30, nello stand de I Sapori del Territorio, in Piazza della Libertà, si svolgerà la premiazione di Fruttalbar, il concorso iniziato durante Cesena in Fiera e concluso per ferragosto. Una iniziativa che ha voluto valorizzare il consumo di frutta, stagionale e del territorio, come componente di bevande estive. Saranno premiati il barista ed il cocktail più votati dagli Sms dei clienti. Il Concorso è stato organizzato da Cesena Fiera e dall’Osservatorio Agroambientale di Cesena, in collaborazione con le Associazioni Produttori Ortofrutticoli, la Confcommercio e la Confesercenti, con il Patrocinio della Regione Emilia Romagna, della Camera di Commercio di Forlì-cesena e del Comune di Cesena. Cesena a Tavola è l’occasione per ammirare i gioielli di Cesena. Imperdibile la Biblioteca Malatestiana, che risale al 1454 (fu voluta dal Malatesta aperta a tutti). Oltre alla bellezza della Biblioteca, mai accarezzata da luce diversa da quella solare e in cui nulla è cambiato col trascorrere del tempo, si potranno ammirare (nella posizione originaria), 340 preziosissimi codici, molti dei quali abbelliti da splendide miniature. E’ il primo sito -e l’unico- in Italia inserito nel Registro della Memoria Mondiale dell’Unesco. Interessante la Rocca Malatestiana e la Fontana Masini, oltre a tutto il centro storico, grazie all’opera di recupero e di arredo urbano. Per informazioni: Cesena Fiera, tel. 0547 317435 . |
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LA CUCINA ROMAGNOLA È STATA GRANDE PROTAGONISTA IN MALESIA
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Per una settimana lo chef Renato Brancaleoni di Roncofreddo ha insegnato a cucinare ai colleghi dell’Olive Restaurant di Kuala Lumpur grazie ad un progetto sostenuto da L’altra Romagna Per una settimana gli chef dell’Olive Restaurant di Kuala Lumpur, premiato nel 2005-2006 come miglior ristorante italiano in Malesia, hanno cucinato i piatti della tradizione romagnola sotto la guida esperta di Renato Brancaleoni dell’Osteria dei Frati di Roncofreddo. Un’iniziativa sostenuta da L’altra Romagna che aveva visto a maggio Oliver Lopez ,primo Chef di una mega struttura turistica di Kuala Lumpur, soggiornare in Romagna, ospite proprio di Brancaleoni. Utilizzando le materie prime spedite in Malesia direttamente dall’Italia lo chef romagnolo ha così proposto pollo alla contadina, tagliatelle, passatelli, involtini con piselli, strozzapreti, formaggi accompagnati con albana passita, e piadina. “E’ stata un’esperienza molto positiva e piena di soddisfazioni – ha detto Brancaleoni – tanto che mi è stato chiesto di tornare a mareo per u menu primavera. L´immagine del prodotto Romagna ha lasciato una sua impronta e rende onore a chi come l’Altra Romagna si sta impegnando nella promozione dei prodotti romagnoli oltre i confini italiani”. Proprio per il sucesso dell’iniziativa è stato chiesto ad altri grandi chef romagnoli di effettuare settimane all’insegna della cucina tipica del nostro territorio. . |
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FRIGGE L´ATTESA PER LA SINGOLAR TENZONE FRA GLI OLI D.O.P. BRISIGHELLA E COLLINE DI ROMAGNA CHE SI SFIDERANNO, SABATO 9 E DOMENICA 10 DICEMBRE, IN "LISCIO COME L´OLIO" |
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Saranno gli oli di Romagna, ospitati nell´area di produzione dei più preziosi salumi italiani, i protagonisti del quarto appuntamento della "Disfida del Gusto" in programma all´interno della splendida Rocca di San Secondo sabato 9 e domenica 10 dicembre. In "Liscio come l´olio", fra succulente variazioni gastronomiche esaltate dagli oli d. O. P. Brisighella e Colline di Romagna, a sfidarsi saranno la Strada del Sangiovese e dei Sapori delle Colline di Faenza e quella dei Colli di Forlì e Cesena accolte in casa della Strada del Culatello di Zibello, l´indiscusso sovrano dei salumi emiliani. La splendida dimora che fu della famiglia dei Rossi, la possente Rocca di San Secondo, con il suo incredibile ciclo di affreschi e l´imponente Sala delle Gesta Rossiane con i suoi 1200 metri quadri di grottesche ed allegorie rinascimentali faranno da cornice architettonica a questo quarto appuntamento della "Disfida del Gusto", pregevole iniziativa sostenuta dall´Unione Appennino e Verde, dall´Apt Servizi dell´Emilia Romagna e dalle Strade di Vini e dei Sapori dell´Emilia Romagna. Proprio nella sontuosa Sala delle Gesta Rossiane verrà allestita la Cena di Disfida nella quale, sabato 9 dicembre alle 20. 30, circa 180 commensali potranno gustare (al costo di 40,00 Euro, vini compresi. Info e prenotazioni 0521-873214) le otto elaborate variazioni gastronomiche incentrate sugli oli d´eccellenza delle due Strade sfidanti, quella del Sangiovese e dei Sapori delle Colline di Faenza e quella dei Vini e dei Sapori dei Colli di Forlì e Cesena. A fine cena saranno proprio i commensali, novità di questa edizione, a decretare con il proprio voto il vincitore di questo quarto torneo. Alla strada ospitante, patria della famosa "Spalla di San Secondo" e del nobile Culatello di Zibello, spetterà il compito di curare gli abbinamenti enologici delle portate con la sua tipica Fortana del Taro Igt insieme alle altre pregiate d. O. C. Dei Colli di Parma. Durante il week-end sono in preparazione numerose iniziative collaterali che renderanno ancora più piacevole la visita. Inoltre, da sabato 9 a domenica 10 dicembre, si avrà occasione di apprezzare molti altri prodotti tipici d´alta qualità appartenenti ai panieri delle Strade dei Vini e dei Sapori di tutta l´Emilia Romagna, che sarà possibile acquistare nel mercatino e degustare, nella giornata di domenica, presso l´Osteria delle Strade. Informazioni e prenotazioni: Tel. : 0521-873214 e-mail: info@stradadelculatello. It www. Stradadelculatello. It - www. Strade. Emilia-romagna. It . |
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OLIO EXTRAVERGINE D´OLIVA BRISIGHELLA D.O.P. |
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"A Brisighella li ulivi danno frutti sempre così perfetti che ne stilla da essi un olio finissimo. ". Così scriveva lo storico Antonio Metelli, nelle sue cronache già nel 1800. Ma a Brisighella, splendido borgo medioevale adagiato nella valle del fiume Lamone, in provincia di Ravenna, la coltivazione dell´ulivo risale almeno ad epoca romana visto che nei recenti effettuati nell´area della Pieve del Tho è stato rinvenuto un piccolo frantoio d´epoca romana. Numerosi i documenti storici che ne attestano soprattutto la squisita qualità e al tempo stesso ne lamentano la modica quantità disponibile, caratteristica che si è mantenuta sino al 1970 quando dal consumo prettamente familiare si è iniziato a far conoscere l´olio di Brisighella anche al di fuori dei confini cittadini grazie alla creazione del frantoio sociale della Cooperativa Agricola Brisighellese (C. A. B. ) e, soprattutto, grazie al successivo riconoscimento europeo della d. O. P. Brisighella. La bassa altitudine e la conformazione della valle, protetta dai venti freddi, crea nella valle del Lamone un microclima ideale per l´ulivo che nella varietà autoctona "Nostrana di Brisighella", da vita ad un olio extravergine d´oliva unico e di qualità superiore. Raccolte a mano dall´albero, nel periodo compreso tra il 5 novembre e il 20 dicembre di ogni anno, le olive vengono lavate a una temperatura inferiore ai 27 gradi e spremute entro quattro giorni dalla raccolta. Per la produzione dell´olio extravergine d´oliva Brisighella d. O. P. Devono essere utilizzate olive della varietà "Nostrana di Brisighella" in misura non inferiore al 90%. La zona di produzione comprende i comuni di Brisighella, Faenza, Riolo Terme, Casola Valsenio, Modigliana e la produzione massima di olive per ettaro è di 5. 000 Kg, con una resa massima del 18%. Di colore verde smeraldo con riflessi e tonalità dorati, il Brisighella d. O. P ha un sapore piccante e un retrogusto piacevolmente amarognolo. Ideale a crudo per insaporire verdure, pesci e la preparazione di salse. Il meglio della produzione viene ulteriormente selezionato e denominata "Brisighello", un intenso olio extravergine d´oliva frutto della selezione esasperata dei cru di produzione, estratto a freddo per sgocciolamento. Inoltre dalla molitura a freddo della varietà "Ghiacciola", altra cultivar presente solo in pochi esemplari nei dintorni di Brisighella, si ottiene il "Nobil Drupa", extravergine di produzione limitatissima. Info: www. Stradadelsangiovese. It - Tel. 0546 74660 www. Brisighello. Net - Tel. (0546) 81103 . |
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MARCHIO DOP PER L’EMMENTALER SWITZERLAND UNA TUTELA ANCHE PER I CONSUMATORI ITALIANI SECONDI SOLO AGLI SVIZZERI.
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E’ giunta felicemente al termine la registrazione dell’Emmentaler Dop. Con decisione del tribunale federale di Losanna, il 25 settembre 2006, il formaggio Emmentaler è stato inserito nel registro svizzero delle denominazioni di origine e delle indicazioni geografiche. Una decisione che tutela anche i consumatori Italiani che da sempre sono, dopo gli svizzeri, i più appassionati consumatori di Emmentaler. Nel 2005 sono state esportate in Italia 11. 710 tonnellate di Emmentaler Switzerland che rappresentano circa il 50% del totale esportato. Con questo ultimo atto che ha respinto i ricorsi interposti da aziende e organizzazioni estere si è concluso un iter iniziato sei anni fa con la presentazione all’Ufficio federale dell’agricoltura (Ufag) della domanda per l’iscrizione del formaggio Emmentaler nel registro delle denominazioni di origine e delle indicazioni geografiche. Dopo una serie di ricorsi si è dovuta attendere la decisione in ultima istanza del Tribunale federale di Losanna. La “denominazione di origine protetta” Dop in Svizzera contraddistingue prodotti fabbricati con metodi tradizionali che presentano un legame storico con il loro territorio d’origine. Solo chi rispetta i severi requisiti di provenienza, produzione e qualità definiti in uno speciale elenco degli obblighi, può apporre sul suo prodotto il marchio di qualità Dop. La registrazione legale rappresenta un passo importante che garantisce i produttori e i consumatori in un contesto concorrenziale sempre più agguerrito a livello sia nazionale che internazionale. L’appellazione tutela infatti contro le imitazioni e assicura ai consumatori che la provenienza e la qualità del prodotto sono state controllate da un organo indipendente sotto l’egida dello Stato. . |
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ENOLOGICA E SALONE DEL PRODOTTO TIPICO, MO.ME.VI. E MASTER DEL SANGIOVESE: TRE IMPORTANTI EVENTI ALLA FIERA DI FAENZA |
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Dopo il successo, in termini di espositori e di visitatori dell’edizione 2005, Faenza Fiere si appresta a realizzare la 9° edizione di Enologica. Il salone dedicato all’enologia locale romagnola quest’anno - di pari passo con quanto accaduto lo scorso anno con il Salone del Prodotto Tipico (giunto alla 5° edizione) - si allarga anche alle eccellenze enologiche emiliane. In tal modo l’evento fieristico si presenta come un’importante vetrina nazionale di quanto viene prodotto nel settore enogastronomico in tutta l’Emilia Romagna. Enogastronomico ma non solo. Infatti, dal 2006, e con cadenza biennale, assieme ad Enologica e Salone del Prodotto tipico dell’Emilia Romagna prenderà vita anche il Mo. Me. Vi, la Mostra della Meccanizzazione in Vitivinicoltura. Giunta alla sua 31° edizione, Mo. Me. Vi si conferma come occasione d’incontro, confronto e dialogo con tutti gli operatori che vogliono conoscere e acquistare nuove applicazioni e nuove tecnologie del settore vitivinicolo (vivaismo, materiale per la costruzione degli impianti, macchine per la lavorazione in vigna, attrezzature per le operazioni in cantina, prodotti per l´enologia, ecc. ). L’appuntamento con Enologica e Salone del Prodotto Tipico dell’Emilia Romagna e con il Mo. Me. Vi. È al Centro Fieristico di Faenza (Ra) sabato 18, domenica 19 e lunedì 20 novembre. Nella giornata del 20 novembre, il centro fieristico manfredo ospiterà inoltre il prestigioso concorso enologico “Master del Sangiovese”, organizzato e promosso dall’Ente Tutela Vini di Romagna e dall’Associazione Enologi Enotecnici Italiani, in collaborazione con l’Associazione Italiana Sommelier. Il concorso è aperto alla categoria dei “sommelier professionisti” e “degustatori non professionisti” abilitati Ais. Durante i tre giorni di Enologica e Salone del Prodotto tipico il mondo produttivo regionale presenterà così i propri prodotti attraverso un evento espositivo che mira alla loro valorizzazione, favorendo la diffusione e la conoscenza dei vini e dei prodotti alimentari tipici grazie al contatto diretto con ristoratori, enotecari, distributori e consumatori finali sempre molto numerosi, esigenti, curiosi di assaggiare prodotti e vini di alta qualità. Vini bianchi e rossi (dai celebri Sangiovese e Albana, per citarne solo due, agli emergenti autoctoni di cui questa terra è ricca), olio extravergine di oliva, aceto balsamico tradizionale, salumi pregiati (come non ricordare il culatello o la mortadella), formaggi (di fossa, “squaquerone”, parmigiano, ecc. ), miele, confetture e molto altro ancora. Oltre alla parte espositiva, Enologica e Salone del Prodotto Tipico ha in programma un ricco calendario di eventi: degustazioni guidate di vino e cibo, laboratori del gusto, laboratori didattici. La manifestazione sarà inoltre arricchita da convegni, incontri e tavole rotonde. Verranno presentati anche la nuova guida alle fattorie didattiche e gli eventi legati al progetto comunitario Wineplan per valorizzare il territorio vitivinicolo. E’ stata inoltre rinnovata la collaborazione con l’Enoteca Servizi S. R. L. (nata come completamento dell’Enoteca Regionale dell’Emilia Romagna), che già dallo scorso anno si è dimostrata partner ideale ed ha messo al servizio della manifestazione tutta l’esperienza maturata nell’organizzazione e gestione di eventi del settore a livello mondiale. Info@faenzafiere. It . |
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VALENO PROMUOVE LA PRODUZIONE DI ITALIA E CROAZIA |
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Pescara - Valorizzare il comparto vitivinicolo in Italia ed in Croazia. E´ questa una delle finalità di "Valeno", progetto europeo che viene realizzato con il contributo del Fondo Europeo di Sviluppo Regionale (Fesr) all´interno del programma comunitario Interreg Iiia Transfrontaliero Adriatico e che vede la Regione Abruzzo in veste di capofila. Le attività dell´iniziativa saranno illustrate nel corso di un meeting che avrà luogo nella giornata di domani a Villanova di Cepagatti, nella sede dell´Arssa, nei pressi del centro Agroalimentare. A portare il saluto della Regione, in apertura dei lavori, sarà l´assessore all´Agricoltura, Marco Verticelli, che, insieme al direttore generale dell´Arssa, Donatantonio De Falcis, farà gli onori di casa agli ospiti croati, Franjo Tolijanic, Sindaco del Comune di Vrbnik, e Slobodan Vugrinec, Sindaco di Motovun. Sarà presente anche Angelo Gialloreto, primo cittadino di Tollo, uno dei tre partner italiani del progetto. Gli altri sono l´Enoteca Regionale e l´Università dell´Aquila. Un vino di qualità, capace di competere al meglio sul mercato internazionale. Nuovi sistemi di commercializzazione e di produzione. Ricerche approfondite sulle caratteristiche dei nostri vini. Collaborazione e scambio di esperienze tra produttori sulle due sponde dell´Adriatico. Sono alcuni dei temi che verranno affrontati nella giornata di domani nel corso della quale interverranno esperti dell´Arssa, docenti univesitari e rappresentanti delle istituzioni coinvolte. Nel primo pomeriggio avrà luogo, invece, la visita guidata di una delegazione nel campo sperimntale di Nocciano e successivamente ci si sposterà al Consorzio per la ricerca viticola ed enologica in Abruzzo di Miglianico (Crivea). A concludere la giornata sarà la visita all´Enoteca regionale d´Abruzzo di Ortona dove ci sarà una degustazione di vini croati ed abruzzesi. . |
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LA STRADA DEL VINO DEI COLLI TORTONESI AL SALONE INTERNAZIONALE DEL GUSTO
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La Strada del Vino dei Colli Tortonesi, associazione che raccoglie intorno a sé numerosi soggetti pubblici e privati come la Camera di Commercio e la Fondazione Cassa di Risparmio di Tortona, sarà presente al Salone Internazionale del Gusto di Torino, ospite dello stand della Provincia di Alessandria con un programma di esposizione e degustazione dei Prodotti Tipici locali pensato per offrire al visitatore un “assaggio” di un Territorio straordinario. Da anni il Salone del Gusto rappresenta un’occasione irrinunciabile per chiunque voglia esplorare il mondo straordinariamente variegato dell’enogastronomia nazionale ed internazionale. Di quella enogastronomia, però, di qualità che privilegia i prodotti della tradizione e le modalità tradizionali di produzione, nel rispetto dei valori ambientali e di equità sociale. Questa la filosofia di Slow Food che ha fondato il suo Manifesto di qualità alimentare su tre principi irrinunciabili: Buono, Pulito e Giusto. A questi stessi principi si ispira la Strada del Vino dei Colli Tortonesi nella sua attività di valorizzazione di un Territorio che può offrire al turista un patrimonio assai ricco di bellezze naturalistiche, storico-culturali e soprattutto enogastronomiche. Per queste ragioni, il Salone del Gusto di Torino è prima di tutto un momento di estrema conformità agli intenti dell’associazione, prima ancora che promozionale. Mail: info@stradacollitortonesi. Com . |
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INCONTRO MONDIALE TRA LE COMUNITÀ DEL CIBO MEMORIE DI LOMELLINA PARTECIPA A TERRA MADRE SALONE DEL GUSTO DI TORINO
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Luca Sormani parlerà delle esperienze dei produttori di riso della Lomellina intervenendo al seminario su "Prodotti e Produttori", domenica 29 ottobre, nell´ambito di Terramadre 2006. L´incontro mondiale sulle comunità del cibo, forte dello straordinario successo ottenuto nella scorsa edizione, si terrà dal 26 al 30 ottobre nell´ambito del Salone del Gusto di Torino. Luca Sormani, che era intervenuto nell´edizione del 2004 parlando di mercati alternativi e di filiera corta, racconterà quest´anno l’esperienza di ricerca storica sul riso antico che Memorie di Lomellina porta avanti da anni. "Abbiamo scoperto e riportato a coltura varietà antiche di riso, come il Lencino e il Gigante di Vercelli, e insieme ad alcuni risicoltori appassionati e coraggiosi abbiamo ricostruito i paesaggi agricoli tradizionali della Lomellina" racconta Luca Sormani. "La qualità del riso si è rivelata eccezionale, e il percorso di ricerca storica sulle tradizioni agricole e gastronomiche della Lomellina ha dato nuove valenze al prodotto. Il chicco di riso ha ricevuto una storia, è diventato un fatto di cultura e un´espressione dell´identità del territorio. " “I nostri risi non si trovano al supermercato. Abbiamo deliberatamente scelto di mantenere i canali di diffusione tradizionali come le fiere di paese e la vendita diretta a privati. In parallelo, però, stiamo iniziando a sviluppare contatti con il mondo dell’alta gastronomia, convinti che qui si svolga, per opera artistica degli chef e divulgativa dei maitre, la vera comunicazione di prodotto” spiega ancora Sormani. L´incontro, organizzato da Slow Food, riunisce produttori e operatori del settore agroalimentare di tutto il mondo, rappresentativi di un modo diverso di intendere il cibo: attento alle risorse ambientali, agli equilibri planetari, alla qualità dei prodotti, alla dignità dei lavoratori e alla salute dei consumatori. Interverranno più di 4000 persone da moltissimi paesi del mondo: un´occasione di dialogo, scambio culturale, crescita. . |
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DISARONNO TRA I BRAND PIU’ COOL DEL MONDO
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Il Coolbrands Council consacra il successo di Disaronno. Il liquore italiano più bevuto nel mondo eletto tra i Coolbrands U. K. 2006. Disaronno, il liquore emblema dell’high society e dello star system, portavoce di lusso ed esclusività, è stato riconosciuto tra i brand più cool del mondo. A ribadirne il successo è stato il suo ingresso nell’ambito volume dei Coolbrands U. K. 2006 che raccoglie i marchi più glamour e prestigiosi. Un riconoscimento attribuito da una giuria composta da personalità di spicco del mondo del marketing e del business internazionali, il Coolbrands Council, che ha eletto Disaronno, tra migliaia di marchi provenienti da oltre 94 Paesi, con la motivazione “L’eleganza italiana in una bottiglia”. Un successo, celebrato anche dal Sunday Times, che Disaronno ha ottenuto grazie all’immagine preziosa e allo stile italiano, sempre vincente, che evoca. Disaronno, unico nel gusto e nella personalità, è il liquore emblema di passionalità e convivialità, di divismo per eccellenza. Tutte caratteristiche che gli derivano, oltre che dalla sua storia, lunga quasi cinque secoli, e dal suo sapore inimitabile anche dalla preziosità della ricetta, rimasta inalterata fin dall’anno della sua nascita. Vero e proprio status symbol negli Stati Uniti e bevuto nei locali più cool del Pianeta, Disaronno, con la sua inconfondibile bottiglia, è l’immancabile protagonista delle serate mondane e dei party più esclusivi del palcoscenico internazionale. Emblema del mondo patinato delle celebrities e simbolo indiscusso di made in Italy, è il liquore italiano più venduto nel mondo che, grazie alla sua straordinaria mixability, è ideale nella preparazione di cocktail e long drink accanto al più classico on the rocks. . |
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I VIGNAIOLI DELL’ALTO ADIGE CON SUCCESSO SUL MERCATO PARTECIPAZIONE DA PROTAGONISTI AL MERANO WINEFESTIVAL
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L’associazione dei Vignaioli dell’Alto Adige (Fws) parteciperà con 36 associati alla prossima edizione del Merano International Winefestival, presentando i propri vini lunedì 13 novembre 2006 (10. 00-19. 00) in una sala riservata ed esclusiva, il Pavillon des Fleurs al Kurhaus di Merano. L’obiettivo è quello di raggiungere un pubblico di esperti, provenienti soprattutto da fuori regione e dall’estero, che frequentano in gran numero questo prestigioso evento enogastronomico. Si intende infatti convincere i visitatori del fatto che una produzione in quantità limitata significa vini di grande carattere ed elevata qualità. Saranno presenti al Kurhaus, da sabato 11 a lunedì 13 novembre, altri sei vignaioli dell’Associazione. Nuova edizione 2007 di “77 aziende: un itinerario” Dopo la prima edizione (2002), che comprendeva 60 produttori, e la seconda (2004) che illustrava l’attività di 64, la terza edizione (2007) presenta 77 aziende socie, che vantano tutte «la libertà di esercitare l’attività vitivinicola dal tralcio alla bottiglia. » Nel pieghevole dal pratico formato tascabile, contenente anche la cartina dell’Alto Adige, è ben visibile la posizione di ciascuna azienda socia nei diversi distretti vitivinicoli: Valle d’Isarco, Val Venosta, Merano/burgraviato, Val d’Adige, Oltradige, Bassa Atesina e Bolzano. Vi si trovano inoltre informazioni utili quali gli indirizzi, le superfici vitate, l’assortimento dei vini. Novità dell’edizione 2007 sono l’introduzione del numero di bottiglie prodotte e il prezzo medio, nonché pittogrammi che indicano la possibilità di mangiare o pernottare sul posto. I nuovi pieghevoli si trovano presso le stesse aziende, presso l’ufficio dell’Associazione ed i partner-sponsor (hotel, ristoranti, vinoteche ecc. ). Una realtà importante nella stampa specializzata Una conferma viene dalle guide dei vini di recente pubblicazione, come il celebre “Vini d’Italia 2007”, che assegna 23 “Tre Bicchieri” ai vini altoatesini, di cui otto di produttori soci di Fws. Una realtà che convince! Info: www. Fws. It . |
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INSIEME A KING’S IL FAMOSO “PROSCIUTTO DEL CESTELLO”,PER FESTEGGIARE UN NATALE DA … RE!
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Come ogni anno in questo periodo si inizia a pensare ai regali di Natale, a come accontentare i nostri amici e i nostri familiari senza cadere sulla scelta di regali banali. Allora cosa c’è di meglio che puntare alla seduzione dei sensi con qualcosa di speciale, capace di conquistare anche i palati più esigenti? Per il prossimo Natale 2006 King’s il famoso “Prosciutto del Cestello”, marchio che dal 1907 è protagonista dell’universo del prosciutto italiano, propone una prestigiosa linea di confezioni regalo. Soluzioni originali e di classe per festeggiare la ricorrenza più attesa dell’anno con veri e propri capolavori del gusto, prodotti unici, frutto di antiche ricette, moderne tecnologie e sapienti lavorazioni artigianali! Le confezioni, di rara suggestione, si presentano in un’elegante cestello di vimini, appositamente ideato per contenere al suo interno le migliori espressioni della produzione King’s. E per esaltarne il gusto prelibato, l’abbinamento con le più pregiate bottiglie di Albino Armani, l’azienda vinicola posta in Vallagarina, fra le dolci colline veronesi, dove dall’inizio del 1600 dà vita a vini d’eccellente qualità. Il prosciutto crudo San Daniele confezionato nel leggendario cestello di vimini, e il prestigioso Parma, sono il fantastico risultato del processo produttivo King’s, dalla selezione delle migliori cosce di suini nazionali all’accurata lavorazione e all’attenta stagionatura. Www. Kingsprosciutti. It . |
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LE CUCINE MIELE HANNO UN NUOVO DIRETTORE COMMERCIALE FREE-STANDING ITALIA: E’ LORENZO COMASCHI
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E’ Lorenzo Comaschi, il nuovo Direttore Commerciale free-standing di Miele Italia. 41 anni, laureato in Economia Aziendale, Comaschi vanta una lunga esperienza e una solida formazione manageriale, con ruoli gestionali e commerciali di crescente responsabilità in importanti aziende nazionali e multinazionali, operanti sia nel settore dei beni di largo consumo che in quello dei beni durevoli, tra cui Procter & Gamble e Merloni Elettrodomestici. Un manager di successo per sviluppare per il marchio Miele le interessanti opportunità di crescita nella fascia alta del mercato degli elettrodomestici free-standing, riflettendo il grado di eccellenza qualitativa del prodotto, sempre all´avanguardia per tecnologia, durata, risparmio energetico. Da sempre Miele è leader in tale settore, e gode presso l’utente finale di una elevatissima considerazione grazie a prodotti che si sono affermati anche come veri “oggetti del desiderio”; ma anche grazie ad una politica commerciale trasparente e stabile, una distribuzione che si avvale di operatori scelti e qualificati, un´assistenza e un servizio post-vendita in linea con il leitmotiv aziendale "Sempre meglio". . |
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ZEROGRANO WAFER, FRAGRANTI CIALDE FARCITE AL CIOCCOLATO MA SENZA GLUTINE
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Il primo wafer pensato per lo snack dei celiaci e non solo. Una cialda fragrante e leggera che racchiude due strati di una ricca e morbida farcitura al cioccolato, il tutto senza glutine. Zerograno di Galbusera è il primo wafer creato appositamente per i celiaci, buono e con tutte le caratteristiche di un prodotto di alta qualità, controllato in tutte le sue fasi di produzione: una soluzione in più per soddisfare il palato e concedersi un momento di golosità. Nella pratica confezione multipack, Zerograno è una merenda per adulti e per i più piccoli buona, senza rischi per la salute e facile da trasportare. Si tratta di un prodotto dedicato a coloro che soffrono di un’intolleranza permanente al glutine, una proteina presente in molti cereali di uso comune come frumento, orzo, segale e avena che può manifestarsi a qualsiasi età, provocando, alterazioni della mucosa intestinale con conseguente deficit di assorbimento dei nutrienti e danni a tutto l’organismo. Un’intolleranza che può essere superata solo tramite il controllo della dieta eliminando tutti gli alimenti contenenti questa proteina. Una patologia che in Italia conta ufficialmente 55 mila casi, ma la stima è di almeno 500mila; per questo Galbusera ha ideato per loro un’intera gamma di prodotti da forno senza glutine, gustosi e fragranti, da poter condividere in famiglia e con gli amici. Il wafer Zerograno è realizzato, infatti, con ingredienti di alta qualità senza glutine, come farina di mais o di riso e fecola, secondo una ricetta innovativa che si ispira alle cialde farcite della tradizione pasticcera. E’ un prodotto garantito dal marchio della Spiga Sbarrata dell’Associazione Italiana Celiachia, indice del fatto che tutti i processi di produzione sono controllati e sicuri. Oltre ai wafer, la gamma Zerograno comprende anche crackers, frollini tradizionali e frollini arricchiti con gocce di cioccolato. I prodotti Zerograno fanno parte della linea Speciali Salute di Galbusera che comprende anche i Senza Colesterolo, Senza Sale, Senza Grassi e Senza Zucchero, prodotti specifici sempre ricchi di gusto e realizzati con la massima cura. L’intera gamma di cracker e biscotti Galbusera è, inoltre, garantita dal Percorso Salute, la filosofia produttiva dell’azienda che, alla tradizionale attenzione nella scelta degli ingredienti, abbina l’ideazione di ricette “dedicate” e ferree garanzie su provenienza e preparazione delle materie prime. I principi del Percorso Salute sono sintetizzati in una card presente su tutte le confezioni dei prodotti Galbusera che indica, in maniera trasparente, le rigide norme di sicurezza cui l’azienda si attiene durante tutte le fasi di realizzazione dei prodotti, dalla scelta delle materie prime al confezionamento. Garanzie certificate anche dall’ Assicurazione Qualità - che definisce gli standard per le materie prime, i processi produttivi e il prodotto finito - e dal Controllo Qualità che verifica il prodotto lungo tutta la filiera e, attraverso test successivi on-shelf, fino al consumatore finale. Zerograno Wafer al Cioccolato Il primo wafer senza glutine con crema al cioccolato. Tutto il gusto di uno snack goloso pensato per chi ha intolleranze alimentari ma dedicato a tutti. . |
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LA LINEA COLAZIONE DI LAZZARONI
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Chi si vuole alimentare in modo naturale e rendere la prima colazione l´appuntamento più gradito della giornata può scegliere, a seconda dei gusti, tra gli ottimi biscotti proposti dalla Linea Colazione Lazzaroni: i fragranti e leggeri Pain Croute, i ricchi di fibra alimentare Pain Croute Integrali, i gustosi e salutistici Frumentini all’Avena, i preziosi Oswego, i Classici senza zucchero, i Leggerissimi, le Frolle Classiche, i Senza Grassi e le Zerole, squisiti frollini senza zucchero. Le varietà dei biscotti hanno una formulazione molto semplice che le rende friabili e sono adatte a mantenersi in linea e in salute. Tutti infatti sanno quanto sia importante la prima colazione, in quanto, dopo il digiuno notturno, è necessario dare all´organismo l´energia di cui ha bisogno per affrontare la giornata. La colazione deve essere piacevole in modo da darci il buonumore per partire con il piede giusto, inoltre, è dimostrato, che chi salta la prima colazione tende a mangiare di più nella seconda metà della giornata ed a ingrassare. Gli ingredienti utilizzati per la Linea Colazione Lazzaroni sono solo italiani e di elevata qualità. La sapienza dei pasticceri Lazzaroni li hanno trasformati in biscotti unici, principalmente buoni, dai gusti delicati, leggeri, digeribili e con poche calorie. Gli inimitabili Pain Croute ad esempio, contengono solo il 9% di grassi, quelli Integrali il 7% di fibra. I senza zucchero come Le Zerole e i Classici sono l’ideale per chi ha voglia di gusto e dolcezza, ma deve evitare una dieta ricca di zucchero o è sensibile ad una alimentazione attenta ed equilibrata. La caratteristica principale di questi ultimi è quella di assicurare lo stesso sapore dei prodotti con lo zucchero. Questo risultato è dovuto ad una ricetta straordinaria, creata dall’esperienza Lazzaroni, caratterizzata dalla sostituzione dello zucchero con il Maltitolo, un ingrediente derivato dall’amido, che ha un ridotto apporto calorico ed una limitata influenza sulla glicemia. Un sicuro benessere proviene dal ridotto tenore di grassi e dall’avena contenuta nei Frumentini all’Avena, biscotto nutriente e leggero della tradizione Lazzaroni sin dal 1888. L’avena integrale è infatti il cereale più versatile dal punto di vista delle proprietà nutrizionali. Contiene meno carboidrati e più proteine (fino al 17% della sua composizione), in particolare Lisina, un composto dalle alte capacità nutritive. Un altro principio interessante è l’Avenina, che tonifica le funzioni dell’organismo ed in particolare stimola gli ormoni della tiroide. Se a questo aggiungiamo l’11% di fibre, otteniamo uno dei cereali con il più basso indice glicemico. Tra le fibre solubili dell’avena troviamo anche i preziosi Betaglucani, dalle spiccate virtù salutari. I Biscotti della Linea Colazione Lazzaroni sono disponibili in tutti i supermercati italiani nei pratici sacchetti e in pacchetti da 250 e 400 g. . |
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L’IDEA REGALO FIRMATA TRE MARIE IL PANETTONE CON DECORAZIONE NATALIZIA VILLEROY & BOCH |
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E’ la novità più preziosa del Natale 2006. Il Panettone nella versione Tradizionale e Tuttuvetta è arricchito da decorazioni natalizie create in collaborazione con Villeroy & Boch, azienda tedesca con più di 250 anni di tradizione nella produzione di prodotti di alta qualità per la casa. Le decorazioni in porcellana, realizzate in quattro diversi soggetti e colori, sono ispirate ai simboli del Natale scandinavo. L’elegante confezione è ulteriormente arricchita da un centrotavola in raso cangiante che avvolge il panettone. Panettone Milanese con decorazione natalizia Villeroy & Boch Il Panettone Milanese Tre Marie, caratterizzato da un morbido impasto ricco di uvetta, scorze d’arancia e cedro candite, è avvolto in un centrotavola di raso nelle varianti colore rosso o blu, ideale per decorare la tavola delle feste. La confezione è impreziosita da un regalo firmato Villeroy & Boch. Tre Marie propone, infatti, due decorazioni per l’albero di Natale realizzate in porcellana, che rappresentano i simboli del Natale scandinavo. Panettone Tuttuvetta con decorazione natalizia Villeroy & Boch Ricco di morbida uva sultanina, è l’alternativa pensata per tutti coloro che non amano i canditi. Il Panettone Tuttuvetta è avvolto in un elegante centrotavola in raso nei colori oro e verde. La confezione è impreziosita da un regalo firmato Villeroy & Boch. Tre Marie propone, infatti, due decorazioni per l’albero di Natale realizzate in porcellana, che rappresentano i simboli del Natale scandinavo. Il Panettone in un’originale borsa regalo Tre Marie propone il Panettone Tradizionale e Tuttuvetta in una veste originale e moderna. Una borsa di feltro in due varianti di colore che permette di trasportare facilmente il morbido dolce e, una volta terminate le feste, diventa una pratica “shopper” da utilizzare per gli acquisti del nuovo anno. Panettone Milanese in borsa invernale in feltro Tre Marie presenta il tradizionale Panettone con uvetta, scorze d’arancia e cedro candite in una veste del tutto nuova. La confezione è una borsa in feltro rossa con impunture a vista gialle, decorata con un fiocco di neve. Un’originale idea regalo ma anche una soluzione innovativa per trasportare facilmente il tradizionale dolce da ricorrenza e gli ultimi acquisti natalizi. Panettone Tuttuvetta in borsa invernale in feltro Anche per la versione Tuttuvetta, Tre Marie propone la particolare confezione della borsa in feltro. La borsa è verde con impunture a vista gialle e decorazione natalizia a forma di fiocco di neve. Un’originale idea regalo ma anche una soluzione innovativa per trasportare facilmente il tradizionale dolce da ricorrenza e gli ultimi acquisti natalizi. . |
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BRAUN MINIPIMER CULINARY:LA GIOIA DI CUCINARE
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Versatile, pratico e superaccessoriato: ecco il nuovo Braun Minipimer Culinary, l’ultimo nato in casa Braun per permettere di esprimere ogni giorno la propria creatività in cucina Per gli italiani cucinare è un arte, una passione, un piacere. E quale grande soddisfazione dà il riuscire a preparare una cena perfetta, curata in tutti i dettagli… una soddisfazione ancora più grande se i minuti sono contati e tutte le altre difficoltà del quotidiano incombenti… Braun, leader storico nel mercato dei frullatori a immersione, arricchisce ora la sua vasta gamma con una grande innovazione: Braun Minipimer Culinary, il primo frullatore ad immersione che assolve le funzioni di un robot - frullare, montare, sminuzzare e preparare impasti leggeri – si arricchisce di due nuove funzioni: affettare e grattugiare, dalle carote al cioccolato, dalle zucchine al formaggio per realizzare piatti di sicuro successo proprio come i migliori chef. Il nuovo Minipimer Culinary presenta così in un unico strumento - compatto e maneggevole - un vero e proprio sistema integrato, ad altissime prestazioni, come un robot ma con in più la praticità e versatilità del Minipimer. Minipimer Culinary è infatti dotato di un nuovissimo accessorio multi-funzione che si compone di una capiente ciotola su cui è possibile posizionare tre differenti tipologie di lame: una tradizionale che permette di tritare (verdure, carne, formaggio) e perfino preparare impasti leggeri, come per esempio quelli della torta margherita, e due nuovi dischi, uno per affettare qualsiasi tipo di frutta e verdura – dalle mele per la macedonia alle cipolle per il soffritto – uno per grattugiare. Questo nuovo accessorio multi-funzione, inoltre, è dotato di un pratico dispositivo a gancio che consente una perfetta chiusura ermetica del contenitore. Oltre a questo nuovo accessorio, Minipimer Culinary assolve a tutte le tradizionali funzioni di Minipimer in maniera eccellente. Aggiungendo al corpo motore l’esclusivo gambo frullatore Gaudì - nella nuova elegante veste in acciaio inox, antischizzo, ancora più resistente alle alte temperature e facile da pulire dopo l’utilizzo – è possibile preparare freschi frullati e gustose vellutate nel pratico bicchiere graduato. Sostituendo poi al gambo la frusta metallica, è possibile montare panna, chiare d’uovo e preparare soffici mousse con estrema velocità. La potenza di 600 Watt, oltre alle 15 velocità e al turbo, rende Minipimer Culinary uno strumento adatto a preparare qualsiasi manicaretto con la certezza di risultati… a prova di gourmet! Braun Minipimer Culinary è in vendita al prezzo consigliato di 99,90 €. . |
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