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MARTEDI

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Notiziario Marketpress di Martedì 06 Febbraio 2007
VERSO LA COSTITUZIONE EUROPEA 14 FEBBRAIO: I CITTADINI DELL’UNIONE PARTECIPANO UN EVENTO DI COMUNICAZIONE MULTIMEDIALE E INTERATTIVA IN OCCASIONE DEL PRIMO INTERVENTO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA AL PARLAMENTO EUROPEO E NELL’ANNIVERSARIO DELL’APPROVAZIONE DEL PROGETTO DI TRATTATO DI UNIONE EUROPEA (PROGETTO SPINELLI)  
 
Roma, 6 febbraio 2007 - Il 14 febbraio, in occasione del primo discorso al Parlamento europeo del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, a Roma, Siena, Forlì, Torino, Padova, Napoli e altre città italiane, si terrà un evento di valorizzazione della cittadinanza europea, promosso dal Comitato Nazionale Altiero Spinelli e dal Comune di Roma “Cantiere Europa”. Alle ore 10:00, alla presenza di studenti e pubblico interessato, verrà proiettata una rassegna filmata degli interventi di Altiero Spinelli, tenuti nella prima legislatura del Parlamento europeo (1979-84), accompagnata da un dibattito in teleconferenza al quale parteciperanno europarlamentari da Strasburgo. Alle ore 11:30 circa, la platea raccolta nelle diverse località, grazie alla collaborazione del Centro Nazionale di Documentazione Europea, del Movimento Europeo e della Gioventù Federalista Europea, ascolterà in diretta l’intervento del Presidente Giorgio Napolitano all’assemblea plenaria del Parlamento europeo di Strasburgo. I temi affrontati saranno quelli della costituzione europea, in continuità ideale e politica con il messaggio di Altiero Spinelli, il cui progetto di Trattato di Unione, antecedente diretto dell’attuale trattato costituzionale, venne approvato dalla medesima assemblea il 14 febbraio 1984. La manifestazione, che intende contribuire alla costruzione dello spazio pubblico europeo, diffondendo l’utilizzo dei canali di informazione multimediale, già oggi accessibili a tutti i cittadini, avviene nel centesimo anniversario della nascita di Altiero Spinelli (1907-2007) e nel cinquantenario della firma dei trattati di Roma, che il 25 marzo 1957 diedero vita alla Comunità Economica Europea. Il Comitato Nazionale Altiero Spinelli, promosso per iniziativa dell’Università di Roma “La Sapienza” e istituito con decreto del ministro dei Beni e attività culturali (Francesco Rutelli è presidente onorario del Comitato), opera sotto l’alto patronato del Presidente della Repubblica. Gli aspetti tecnici della videoconferenza e dei collegamenti da Strasburgo verranno assicurati dalla società Ratoa, azienda artigiana italiana specializzata nella personalizzazione di notebook e oggetti high tech che uniscono la qualità tecnologica con lo stile, il gusto ed il design italiano Per informazioni e prenotazioni: 06/49693234; comitato@altierospinelli. It Roma: Casa del Cinema, p. Za M. Mastroianni, 1 (villa Borghese), ingresso h. 9. 45 www. Cantiereuropa. It; www. Altierospinelli. It; www. Ratoa. Com; .  
   
   
MERCATO INTERNO: MAI RAGGIUNTI RISULTATI MIGLIORI LA COMMISSIONE EUROPEA PUBBLICA IL NUOVO QUADRO DI VALUTAZIONE  
 
Bruxelles, 6 febbraio 2007 - Gli Stati membri non hanno mai raggiunto risultati migliori sotto il profilo dell´attuazione delle regole del mercato interno nel diritto nazionale: è quanto risulta dal più recente quadro di valutazione del mercato interno della Commissione europea. In media solo l´1,2% delle direttive del mercato interno il cui termine di attuazione è scaduto non sono attualmente recepite nel diritto nazionale, a fronte dell´1,9% del luglio del 2006. Ciò significa che per la prima volta il tasso medio di mancato recepimento è inferiore all´obiettivo intermedio dell´1,5% concordato dai capi di Stato nel 2001. Tutti gli Stati membri hanno realizzato progressi e 21 Stati membri si trovano al di sotto o molto prossimi all´obiettivo dell´1,5%. Questi risultati sono dovuti in gran parte al continuo impegno degli Stati membri ad applicare e a scambiarsi le migliori pratiche, come indicato in una raccomandazione della Commissione del 2004. Ciò detto, troppo spesso gli Stati membri non attuano o non applicano in modo corretto le regole del mercato interno: solo otto Stati membri sono riusciti a ridurre il numero di procedimenti d´infrazione di cui sono stati oggetto. Il commissario per il mercato interno e i servizi, Charlie Mccreevy, ha dichiarato: "Mi congratulo con tutti gli Stati membri per questi eccellenti risultati. È una notizia molto positiva per i consumatori e le imprese europee, che dimostra che gli Stati membri possono rispettare i tempi se vi è la volontà di farlo. Li incoraggio ad adoperarsi per raggiungere il vero obiettivo di un tasso zero e ad impegnarsi ad applicare in modo corretto ed equo le regole che si sono impegnati a rispettare". Attuazione delle direttive sul mercato interno - Situandosi all´1,2%, il tasso medio di mancato recepimento – percentuale delle direttive sul mercato interno che non sono state attuate nel diritto nazionale entro i tempi previsti – per i 25 Stati membri è decisamente al di sotto dell´obiettivo intermedio dell´1,5% e non è mai stato così basso. - Tutti gli Stati membri, senza eccezioni, hanno ridotto l´arretrato di direttive non recepite in tempo. - 19 Stati membri sono al di sotto o hanno raggiunto l´obiettivo dell´1,5%, mentre due Stati membri (Belgio e Repubblica ceca) mancano l´obiettivo per una sola direttiva. - Solo quattro Stati membri sono nettamente al di sopra dell´obiettivo dell´1,5% – Portogallo e Grecia, il cui tasso di mancato recepimento è circa doppio rispetto alla media Ue, e Lussemburgo e Italia, i cui risultati continuano ad essere scarsi ma che hanno realizzato grandi progressi negli ultimi sei mesi. - Danimarca e Lettonia sono al primo posto: non centrano il tasso zero per sole cinque direttive. - Premesso che tutti gli Stati membri hanno migliorato le proprie prestazioni, i progressi più consistenti sono stati realizzati da Italia, Lussemburgo e Repubblica ceca. - Per quanto riguarda le direttive da recepire nei prossimi sei mesi, Lussemburgo, Belgio e Cipro sembrano essere i paesi meglio preparati: hanno già recepito un gran numero di tali direttive. Portogallo e Italia, invece, nonostante il tasso di mancato recepimento ancora molto consistente, devono ancora adottare azioni significative in merito alle predette direttive. - Questi risultati globali eccellenti sono dovuti in gran parte al perdurante impegno degli Stati membri ad applicare la raccomandazione del 2004 sul recepimento delle direttive sul mercato interno, che conteneva una serie di pratiche migliori attuate negli Stati membri e raccomandava agli altri Stati membri di attuare pratiche simili. Infrazioni Il recepimento e l´applicazione scorretta delle regole del mercato interno restano un problema. L´italia ha a suo carico oltre il triplo del numero medio di procedimenti per recepimento o applicazione scorretta di regole del mercato interno. Anche Spagna, Francia, Grecia, Germania, Portogallo e Belgio sono nettamente al di sopra della media. Per quanto riguarda gli Stati membri dell´Ue-10, il considerevole incremento dei procedimenti di infrazione registrato lo scorso anno contro la Polonia è uno sviluppo allarmante. Attualmente la Polonia ha a suo carico oltre il doppio del numero medio di infrazioni commesse dai nuovi Stati membri. Se si opera una suddivisione per settori, le infrazioni relative all´ambiente, ai trasporti e all´energia, alla tassazione e all´unione doganale costituiscono quasi la metà di tutti i casi di infrazione. - Tra gli Stati membri dell´Ue-15, Lussemburgo e Danimarca sono i paesi che si impegnano maggiormente nel tentare di risolvere rapidamente le procedure d´infrazione. Anche Grecia e Portogallo risolvono rapidamente le procedure d´infrazione, ma hanno a loro carico un numero molto più elevato di casi d´infrazione rispetto a Lussemburgo e Danimarca. I vantaggi del mercato interno e l´importanza del recepimento Il mercato interno ha un ruolo fondamentale per il raggiungimento dell´obiettivo dell´Ue di creare più crescita e posti di lavoro. Ha creato milioni di posti di lavoro e miliardi di euro di ricchezza. Il mercato interno fornisce ai cittadini dell´Ue una scelta più ampia di beni e servizi di qualità e una maggiore libertà di viaggiare, lavorare, studiare e vivere in altri paesi dell´Ue, consentendo nel contempo un´allocazione più efficiente delle risorse e offrendo opportunità commerciali alle imprese. Ma il mercato interno può realizzare appieno il proprio potenziale solo se la legislazione concordata a livello europeo è effettivamente attuata e applicata da tutti gli Stati membri. .  
   
   
L´EURO NELL´EST EUROPA  
 
Trieste, 6 febbraio 2007 - Uno studio, realizzato da Credit Suisse Economic Research, analizza le prospettive dell´espansione dell´eurozona. Lo studio è ripreso da Euractiv. Com. Secondo lo studio di Credit Suisse, la creazione dell´eurozona nel 1999 è stata un esperimento senza precedenti. Da allora, l´euro è diventata una delle più importanti monete del mondo. Ad otto anni di distanza da quella data, e a 5 anni dall´entrata in circolazione dei contanti in euro, 314 milioni di persone in 13 Paesi hanno in comune la stessa moneta. La moneta comune inizialmente doveva abbracciare tutti i Paesi della Ue ma tre di questi (Regno Unito, Danimarca e Svezia) non intendono per ora cambiare la propria divisa nazionale. Tutti i Paesi entrati nella Ue nel 2004 si sono impegnati a farlo; il problema maggiore resta l´inflazione, ma Malta e Cipro dovrebbero essere pronte nel 2008 e la Slovacchia nel 2009. Estonia, Lituania, Lettonia, Polonia, Repubblica Ceca, Ungheria, Romania e Bulgaria probabilmente non adotteranno la moneta unica prima del prossimo decennio. .  
   
   
EDEN-DAY, E LA RETE DIVENTA PIÙ SICURA E’ UN EVENTO PUBBLICO PROMOSSO DALLA COMMISSIONE EUROPEA E MIRA A TUTELARE I GIOVANI CHE USANO INTERNET. APPUNTAMENTO OGGI 6 FEBBRAIO, CON SEZIONI DEDICATE A STUDENTI DI TUTTE LE ETÀ  
 
Roma, 6 febbraio 2007 - E’ programmato per oggi 6 febbraio, a partire dalle 10. 30, il prossimo Eden-day, l’evento pubblico dedicato alla sicurezza in rete dei ragazzi, promosso dalla Commissione europea. Un appuntamento importante, che si inserisce all’interno del ‘Safer internet day 2007’, la giornata in cui in tutti i paesi dell’Ue vengono organizzati eventi pubblici per richiamare l’attenzione sull’uso da parte dei giovani della rete e dei nuovi mezzi di comunicazione. A coordinare il progetto Eden (Educazione didattica per la E–navigation), che fa parte del programma Safer Internet promosso dal Dg Information society and media della Commissione europea è l’Area della Ricerca del Consiglio nazionale delle ricerche di Tor Vergata. “Il progetto”, spiega il coordinatore Luca Pitolli dell’Istituto dei sistemi complessi del Cnr, “è fortemente rivolto al mondo della scuola e offre la possibilità di un coinvolgimento degli insegnanti e, in particolare, dei ragazzi stimolando la loro curiosità. Il percorso è articolato in tre fasi e supportato da una serie di strumenti on-line appositamente sviluppati: Eden-day, appunto, ossia eventi periodici on-line durante i quali vengono proposti, con brevi filmati e videoclip, alcuni argomenti su internet e i giovani; discussione in classe sui contenuti proposti durante gli Eden-day; lavoro all’interno delle classi virtuali (divise per fasce di età) mediante l’elaborazione di ipertesti nella piattaforma messa a disposizione dal progetto, con strumenti semplici e immediati che risultano di facile utilizzo anche per i meno esperti”. Per le scuole interessate a partecipare, il modulo di partecipazione e tutte le informazioni sono disponibili sul sito http://eden. Saferinternet. It. E’sufficiente collegarsi e seguire le indicazioni per visionare il filmato (durata prevista circa 15 minuti). .  
   
   
SETTIMO PQ DI RICERCA E SVILUPPO 1,2 MILIARDI DI EURO PER LA RICERCA NELLE TIC  
 
Bruxelles, 6 febbraio 2007 - La Commissione quest´anno assegna un finanziamento di 1,2 miliardi di euro ai progetti riguardanti le nuove tecnologie di informazione e comunicazione (Tic). In questo ambito è stato pubblicato il più grande invito a presentare proposte (aperto fino all´8 maggio 2007) mai lanciato nella storia dei progetti di ricerca finanziati dall´Ue. Oggi oltre 2000 ricercatori del settore delle Tic si riuniscono a Colonia per imparare come tenere conto in modo ottimale delle priorità in materia di ricerca e costituire dei consorzi di progetto nell´ambito del nuovo invito dell´Ue. "Col nostro 7° programma quadro di ricerca ormai avviato, si tratta di un´occasione ideale per gli organismi europei di progredire nei settori chiave delle Tic" ha dichiarato Viviane Reding, commissaria incaricata della Società dell´informazione e dei media. L´incontro avviene in Germania, un paese che svolge un ruolo importante nel settore delle Tic e che ha ampiamente beneficiato della sua partecipazione alla ricerca finanziata dall´Ue in questo settore. " Oltre 2000 ricercatori del settore delle Tic si riuniscono a Colonia per una giornata di informazione. Avranno modo di informarsi sulle priorità di ricerca del programma e assisteranno ad una presentazione delle modalità di partecipazione al primo invito a presentare proposte per le Tic del 7° Pq, la procedura di selezione per beneficiare di un finanziamento. Questa manifestazione consentirà loro inoltre di interagire con altri ricercatori desiderosi di istituire un consorzio e presentare una proposta ai fini del finanziamento. Tutti i settori della ricerca in materia di Tic, il più vasto programma settoriale nell´ambito della ricerca comunitaria, saranno presenti a Colonia. Si tratta di settori in cui l´Europa vanta una certa supremazia: comunicazioni, sistemi e servizi software, mass media in rete, elettronica, fotonica e sistemi incorporati. Sono prioritarie anche le aree in cui è possibile migliorare la vita quotidiana a beneficio di tutti, come i trasporti, le cure sanitarie e l´efficienza energetica, nonché la promozione della ricerca di base in settori quali l´internet del futuro – un elemento di base per buona parte della ricerca legata alle tecnologie della comunicazione. Mentre i ricercatori si riuniscono a Colonia per il 7° Pq, nascono altre importanti partnership nel campo delle Tic. Le piattaforme tecnologiche europee (Pte) riuniscono dei partner dell´industria e delle università per esplorare settori di importanza strategica. Inoltre in primavera la Commissione dovrebbe proporre delle iniziative tecnologiche congiunte (Jti - Joint Technology Initiative) che associano imprese, università, Stati membri e Ue per formare partenariati misti pubblico-privato. Queste Jti riguardano i sistemi incorporati, componenti informatici intelligenti dedicati ad una mansione specifica facenti parte di una sistema più ampio, la nanoelettronica e l´elettronica su scala molecolare. "Parallelamente agli importanti investimenti realizzati nei programmi nazionali di ricerca, il 7° Pq, le Pte e le Jti dimostrano che l´Europa trasforma, finalmente, le parole in atti nel settore della ricerca e dell´innovazione legate alle Tic" ha dichiarato Viviane Reding. Il primo invito a presentare proposte di progetti Tic nell´ambito del 7° Pq è stato pubblicato il 22 dicembre 2006 e si chiuderà l´8 maggio 2007. La partecipazione è aperta a tutti gli organismi stabiliti in Europa e altrove. I consorzi di progetto devono presentare una proposta congiunta che sarà valutata da gruppi di esperti indipendenti. La qualità delle proposte ne determina il successo. .  
   
   
SCHAVAN AFFERMA CHE IL MOTTO DELLA PRESIDENZA DEVE ESSERE «SUCCESSO ATTRAVERSO LA RICERCA»  
 
 Bruxelles, 6 febbraio 2007 - Intervenendo di fronte agli europarlamentari il 30 gennaio scorso, Annette Schavan, il ministro tedesco dell´Istruzione e della ricerca che presiederà il Consiglio «Competitività» dell´Unione europea fino alla fine di giugno, ha reso noto il suo motto: «Successo attraverso la ricerca». Tra i primi compiti che il ministro Schavan e i suoi colleghi dovranno affrontare figurano il rinnovo dello Spazio europeo della ricerca (Ser), un accordo sull´impiego dell´articolo 169 (che consente alla Comunità di partecipare ad attività intraprese congiuntamente da più Stati membri) e le Iniziative tecnologiche congiunte (Itc), lo sviluppo di un dialogo aperto sulla proposta relativa alla creazione dell´Istituto europeo di tecnologia (Iet), nonché la revisione dei bilanci comunitari per il 2008. Annette Schavan ha illustrato in quale modo la presidenza tedesca intende intervenire per cambiare la situazione e ha affermato: «Non possiamo rafforzare la nostra competitività a livello internazionale se non miglioriamo il contesto per la ricerca e l´innovazione. Dobbiamo pertanto modificare la nostra forma mentis. » «Il mio obiettivo è promuovere le condizioni per le attività di ricerca e innovazione in Europa», ha dichiarato il ministro Schavan dinanzi alla commissione per l´industria, la ricerca e l´energia (Itre) del Parlamento. La presidenza, in collaborazione con la Commissione, ha in programma quindi di «rinnovare» il Ser, che si occuperà «in modo più approfondito di garantire la coerenza tra le strutture di ricerca europee e quelle a livello nazionale, nonché di promuovere lo sviluppo di una ricerca di base europea moderna». Secondo il ministro, la priorità fondamentale del 2007 sarà l´attuazione del Settimo programma quadro (7Pq). Benché il programma sia ormai stato avviato, rimangono da prendere ancora una serie di decisioni di natura politica e giuridica, non ultime l´assegnazione dei finanziamenti a programmi congiunti intrapresi dagli Stati membri a titolo dell´articolo 169 del Trattato e le delibere relative alle Iniziative tecnologiche congiunte. La Commissione dovrebbe presentare alla presidenza alcune proposte su entrambi i temi in marzo o aprile. Secondo quanto affermato dal ministro Schavan, le discussioni sulla proposta di creazione di un Istituto europeo di tecnologia stanno procedendo in modo positivo. «Il processo non riguarda l´istituzione di una nuova struttura isolata, ma esclusivamente il lancio di una vera e propria "nave ammiraglia europea dell´innovazione". Onorevoli deputati, una nave ammiraglia è alla guida di altre navi. Non rimane da sola. Il successo o il fallimento dell´iniziativa dipende in larga misura dalla scelta dei partner giusti e dalle aree delle comunità della conoscenza e dell´innovazione [la rete che costituirà l´Iet]», ha spiegato il ministro agli europarlamentari. L´iet dovrebbe essere «più di una normale proposta della Commissione attuata in modo corretto, e questo perché si tratta semplicemente di un´iniziativa troppo importante», ha dichiarato. È intenzione della presidenza far sì che tutte le lacune che caratterizzano tale azione vengano colmate in tempi rapidi, anche gli aspetti relativi a costi e finanziamento. «Lo spirito e le consuetudini democratiche dell´Unione europea prevedono che il Consiglio e il Parlamento siano coinvolti in tutte le decisioni fondamentali, o per lo meno vi partecipino», ha sottolineato Annette Schavan. La presidenza del Consiglio tedesca condurrà pertanto un «profondo e aperto dialogo» sulla struttura più adeguata per l´Iet, sugli strumenti più appropriati e i possibili canali di finanziamento. È prevista anche la revisione dei bilanci comunitari per il 2008. Secondo il ministro Schavan, tale processo dovrebbe essere interpretato come un´opportunità per la ricerca. L´unione europea non dovrebbe tuttavia basarsi esclusivamente sui programmi quadro per finanziare la ricerca europea, e infatti il ministro ha chiesto di sostenere le infrastrutture di ricerca tramite le risorse dei Fondi strutturali. La Germania intende altresì promuovere il sostegno di giovani talenti e migliorare la gestione dei diritti di proprietà intellettuale (Dpi). Entro luglio verrà lanciata un´iniziativa relativa a una «Carta della proprietà intellettuale». Il ministro ha concluso il proprio intervento citando le parole del primo cancelliere tedesco del dopoguerra, Konrad Adenauer, che un giorno disse: «L´unità dell´Europa era il sogno di pochi. È diventata la speranza di molti. E oggi è la necessità di tutti. » Per maggiori informazioni sulle attività di ricerca della presidenza tedesca consultare: http://cordis. Europa. Eu/germany/presidency .  
   
   
VERHEUGEN INVITA A RIUNIRE LE ATTIVITÀ DI R&S PER RAFFORZARE L´INDUSTRIA EUROPEA DELLA DIFESA CREARE UNA VERA E PROPRIA BASE TECNOLOGICA E INDUSTRIALE  
 
 Bruxelles, 6 febbraio 2007 - Secondo quanto affermato da Günter Verheugen, vicepresidente della Commissione europea, dinanzi ai delegati presenti alla conferenza dell´Agenzia europea per la difesa (Eda) tenutasi a Bruxelles il 31 gennaio, è giunta l´ora di creare una vera e propria base tecnologica e industriale di difesa (Dtib) che vada al di là della semplice somma delle singole industrie nazionali. Oggi l´Europa dispone di una base tecnologica e industriale di difesa dalle ampie capacità, costituita da diverse società e strutture di prim´ordine. «Tuttavia, siamo ben lontani dal disporre della base tecnologica e industriale forte e competitiva a livello globale, necessaria per soddisfare i nostri obiettivi ambiziosi e preservare le nostre opzioni per il futuro», ha osservato Verheugen. Secondo il vicepresidente della Commissione, il problema sta nel fatto che i programmi di difesa, gli appalti e le alleanze industriali in Europa sono determinati in gran parte da decisioni e politiche nazionali. Ne conseguono costose e superflue duplicazioni di attività di ricerca e tecnologia, nonché di sviluppo e produzione di attrezzature. Ad esempio, nell´Ue vi sono quattro diversi programmi per carri armati da battaglia e 23 programmi nazionali per veicoli da combattimento blindati. Inoltre, l´Ue dispone di 89 programmi in materia di armi, rispetto ai 27 soltanto degli Stati Uniti. La frammentazione finirà per neutralizzare il vantaggio competitivo dell´Europa, in quanto il continente non è in grado di sfruttare le economie. «Se proseguiremo lungo questa strada, le attuali basi industriali europee frammentate non saranno sostenibili. Le duplicazioni a livello nazionale e l´assenza di un mercato europeo per le attrezzature di difesa produrranno proprio queste conseguenze», ha sostenuto Günter Verheugen. Benché spetti essenzialmente agli Stati membri dell´Unione intervenire per mettere insieme le loro risorse, anche le istituzioni e le agenzie europee hanno un ruolo da svolgere. La creazione dell´Eda nel 2004 e il rapido sviluppo che ne è seguito, ha spiegato Günter Verheugen, hanno confermato che l´Ue è il contesto adeguato per rafforzare la cooperazione europea nel settore degli armamenti e per sviluppare le capacità di difesa nel campo della gestione delle crisi. Verheugen ha poi rilevato con ottimismo che gli Stati membri che aderiscono all´Eda sono concordi sulla necessità di ridurre i doppioni e di accrescere la specializzazione e l´interdipendenza nella base tecnologica e industriale di difesa dell´Europa. In tal modo verrebbero soddisfatti gli obiettivi comunitari della competitività generale, della sicurezza e della difesa. «Tuttavia, l´Agenzia deve acquisire ancora più rapidamente la leadership su una vera e propria unione delle forze nelle aree della ricerca, della tecnologia e degli appalti: è indispensabile se vuole porre fine alla frammentazione delle risorse nazionali e promuovere nel contempo la necessaria ristrutturazione per una Dtib europea», ha esortato Günter Verheugen. Un altro fattore che potrebbe dare impulso all´industria europea della difesa è un finanziamento maggiore a disposizione della sicurezza, dello spazio e dell´aeronautica a titolo del Settimo programma quadro (7Pq) dell´Ue. Solo per la ricerca sulla sicurezza, i fondi sono aumentati di oltre 13 volte rispetto al 6Pq, da 15 Mio Eur a 200 Mio Eur. Günter Verheugen ha dichiarato di auspicare una collaborazione tra il 7Pq e il programma Eda nella gestione di tecnologie simili o complementari. «Un meccanismo di cooperazione non burocratico con l´Eda ci può consentire di evitare i doppioni e di individuare le sinergie», ha affermato. Tra gli altri sviluppi che si prevede determineranno i necessari cambiamenti in seno all´industria della difesa figurano l´imminente direttiva concernente gli appalti nel campo della difesa e il regolamento sul trasferimento intracomunitario di prodotti per la difesa. Per maggiori informazioni sull´Agenzia europea per la difesa consultare: http://www. Eda. Europa. Eu/ .  
   
   
DAL 1957 AL 7PQ  
 
 Bruxelles, 6 febbraio 2007 - Sin dalla firma del Trattato di Roma nel 1957, l´Europa ha cercato di ridurre le barriere che separano i suoi cittadini. Con l´avvio del Settimo programma quadro (7Pq), l´Europa è più vicina alla creazione degli «Stati Uniti della ricerca»; è quanto ha dichiarato Janez Potocnik, commissario europeo per la Scienza e la ricerca, ai partecipanti alla manifestazione per il lancio del 7Pq in Italia, tenutasi a Roma il 29 gennaio. Dalla nascita della Comunità economica europea con il Trattato firmato a Roma 50 anni fa i progressi compiuti non sono stati pochi. In questo arco di tempo, il mercato interno dell´Ue è stato potenziato e ampliato, diventando così per i cittadini europei un luogo migliore dove lavorare e vivere. Tuttavia, «i lavori non sono terminati», ha affermato Potocnik. L´europa, ha osservato il commissario, oltre a cercare di eliminare gli ostacoli che tuttora si frappongono al libero scambio e alla libera circolazione, deve garantire anche la libera circolazione della conoscenza. «L´ue sta cercando di costruire una società della conoscenza. Non semplicemente un´economia della conoscenza, ma una società della conoscenza», ha dichiarato. Il commissario ha affermato che la ricerca è un fattore importante del processo di creazione di una società della conoscenza e ha sottolineato che per l´Europa è fondamentale investire di più in questo campo, non limitandosi all´istruzione e all´innovazione. «Non si tratta soltanto di un´idea valida, moderna. Gli investimenti sono essenziali per creare e mantenere posti di lavoro», ha sostenuto. L´ue ha fissato l´obiettivo di destinare il 3% del Pil alla ricerca e allo sviluppo (R&s) entro il 2010. «Ancora non siamo vicini a questo traguardo. Abbiamo bisogno di maggiori investimenti sia dal settore pubblico sia da quello privato», ha aggiunto il commissario. L´europa deve inoltre far fronte alla frammentazione della ricerca. «Per troppo tempo abbiamo osservato i vari paesi europei affrettarsi a creare centri specializzati nei medesimi settori», ha affermato Potocnik, che ha poi fatto riferimento ai programmi quadro di ricerca dell´Ue che, a suo avviso, contribuiscono a superare questa situazione. «Riunendo persone, strutture e conoscenza, da tutta Europa e dal resto del mondo, possiamo lottare contro la duplicazione», ha fatto presente. Il commissario ha concluso sottolineando l´importanza di migliorare la mobilità e le condizioni di lavoro dei ricercatori in Europa. «Il mio obiettivo è abbattere le barriere che dividono i ricercatori dal resto dell´Europa e del mondo. Desidero inoltre che gli "Stati Uniti della ricerca" abbiano sede in Europa», ha affermato. Per le settimane e i mesi a venire è previsto un dibattito su come trasformare in realtà questa visione. Per ulteriori informazioni sul 7Pq consultare: http://cordis. Europa. Eu/fp7 .  
   
   
ALBANIA IN UE, SUPPORTO MA POCA COMPRENSIONE  
 
Trieste, 6 febbraio 2007 - Gli albanesi sono sempre più favorevoli all´Ue, specie dopo la firma dell´Accordo di Stabilizzazione. Tuttavia, molti nei Paese non sono a conoscenza dei requisiti per entrare nell´Unione Europea. Secondo Balkantimes, la maggioranza degli albanesi è favorevole all´entrata del Paese nell´Ue. Secondo un sondaggio condotto dall´Istituto per le Relazioni Internazionali, il 92,5 p. C. Degli albanesi è favorevole all´Ue - una percentuale in crescita rispetto all´84,9 p. C. Registrato nel 2004. Tuttavia, la maggior parte degli albanesi collega il processo di integrazione con la fuga dal regime dei visti, e non tanto con lo sviluppo economico, il rafforzamento della democrazia e il miglioramento degli standard di vita, che sono visti come aspetti secondari. Il 49 p. C. Degli albanesi pensa che il Paese sia pronto per entrare nell´Ue, e il 24 p. C. Si spinge fino a credere che l´Albania potrebbe essere invitata ad entrare nell´Ue anche se non è del tutto pronta. .  
   
   
PIL SLOVENO PREVISTO IN RIALZO  
 
 Trieste, 6 febbraio 2007 - La Camera di commercio della Slovenia ha rivisto al rialzo le stime del Pil per il 2006. Lo rende noto l´Ufficio del Governo Sloveno per i Rapporti con i Media. Secondo l´ente camerale nazionale della Slovenia, l´economia del Paese è cresciuta del 5,1 per cento nel 2006. Una crescita superiore alle aspettative, fissata precedentemente al 4,5 per cento. Nel 2007 la crescita del Pil dovrebbe attestarsi al +4,2 o +4,3 per cento, in linea con le previsioni realizzate per i Paesi dell´eurozona. .  
   
   
CONFERENZA SUI PROCESSI INDUSTRIALI PER NANO E MICROPRODOTTI  
 
Bruxelles, 6 febbraio 2007 - Il 3 e 4 aprile 2007 sarà organizzata a Londra (Regno Unito) la prima conferenza internazionale sui processi industriali per nano e microprodotti. L´iniziativa è rivolta a tutte le persone coinvolte nello sviluppo di nuovi processi, prodotti e tecniche o impegnate nel trasporre o applicare micro e nanoprocessi in vari settori industriali. Saranno discussi, tra gli altri, i temi seguenti: applicazioni e esigenze industriali; tecniche di produzione per nano/microparticelle; miglioramento e caratterizzazione dell´attrezzatura; formulazione del prodotto; chimica di superficie; strumentazione e tecniche analitiche; sicurezza e trattamento sicuro di nano/microparticelle; modellizzazione di nano e microprodotti; -reologia della sospensione delle nanoparticelle. Per ulteriori informazioni visitare: http://www. Bhrgroup. Com/confsite/nt07home. Htm .  
   
   
"ESSERE EUROPEI OGGI" CONVEGNO ALLA CAMERA CON BERTINOTTI E CASINI  
 
Roma, 6 febbraio 2007 - Si terrà venerdì 9 e sabato 10 febbraio il Convegno internazionale "Essere europei oggi: il percorso di un´identità tra passato e futuro", organizzato dalla Fondazione della Camera dei deputati in occasione del 50° anniversario dei Trattati di Roma. I lavori si svolgeranno nella Sala della Lupa a Montecitorio e si svilupperanno in due sessioni. La prima, venerdì 9 a partire dalle 15, sarà dedicata al "Bilancio di un cinquantennio". Introdurranno il Presidente della Camera dei deputati, Fausto Bertinotti, e il Presidente della Fondazione della Camera, Pier Ferdinando Casini. A seguire la relazione di Angelo Panebianco e le testimonianze di Hans-dietrich Genscher, Giuliano Amato, José María Aznar, Giulio Andreotti, Mário Soares, Emilio Colombo e Hans-gert Pöttering. La sessione affronterà il tema delle comuni radici identitarie tracciando un bilancio del processo di integrazione europea attraverso le sue diverse tappe a partire dai Trattati di Roma, con particolare riferimento ai diritti dei cittadini e ai modelli giuridico-costituzionali e di sviluppo economico e sociale. La seconda sessione - "Sfide del futuro e prospettive dell´identità europea" - si aprirà sabato 10 febbraio alle 9. 30 con la relazione di Anthony Giddens. Seguiranno le testimonianze di Gianfranco Fini, Mario Monti, Enrique Barón Crespo, Giulio Tremonti, Massimo D´alema e le conclusioni di Pier Ferdinando Casini. Si cercherà di rispondere alla domanda "cosa significa essere europei oggi?" anche in rapporto ai confini dell´Europa, e si approfondiranno temi critici per il futuro dell´Unione: Trattato costituzionale, processo di allargamento, adesione della Turchia, rapporti con il mondo islamico, immigrazione, politica estera e di sicurezza. .  
   
   
CIPRO APRE AMBASCIATA IN SLOVENIA  
 
Trieste, 6 febbraio 2007 - Il governo di Cipro ha deciso di aprire un´ambasciata in Slovenia. Lo ha dichiarato il portavoce del governo cipriota, Christodoulos Pashiardes all´agenzia di stampa cipriota, Cna. La notizia è apparsa sul sito del governo sloveno. Secondo Pashiardes, l´ambasciata verrà aperta nel corso del corrente anno, prima che la Slovenia assuma la presidenza dell´Unione Europea. Attualmente, Cipro ha un consolato in Slovenia, a Lubiana, mentre l´ambasciata responsabile per la Slovenia è situata a Vienna, in Austria. La Slovenia non ha un´ambasciata a Cipro, ma copre il territorio cipriota per mezzo della sua ambasciata in Grecia. E´ presente a Cipro un consolato sloveno. .  
   
   
SOLIDARIETÀ 2010: UN ANNO DOPO, UN TEAM DI 80 ESPERTI PER LA COESIONE SOCIALE  
 
Milano, 6 febbraio 2007 – Due milioni di immigrati lavorano in Italia. Come possono le aziende contribuire alla loro effettiva integrazione? Il tasso di occupazione femminile italiano è del 45,2%: il penultimo tra i paesi dell’Unione Europea e il 51° al mondo. Nell’anno delle pari opportunità, con quali strumenti si può migliorare la condizione delle donne nel mondo del lavoro? La percentuale degli “over 45” disoccupati sta aumentando in maniera sensibile. Cosa possono fare le reti di assistenza sociale per fronteggiare il problema? Come possono scuola, impresa e strutture sportive contribuire a contenere le manifestazioni di disagio giovanile, sempre più diffuse in Italia? A queste domande cercherà di dare una risposta “Solidarietà 2010: un anno dopo”, il convegno organizzato da Sodalitas che si terrà il 7 febbraio 2007 presso l’Auditorium di Assolombarda (Milano, via Pantano 9 – ore 14). Lanciato a fine 2005 in occasione del decennale di Sodalitas, il programma Solidarietà 2010 coinvolge imprese, organizzazioni nonprofit, università, istituzioni, impegnate a individuare approcci concreti per far crescere la coesione sociale nel nostro Paese. Quattro le priorità su cui i partner di Solidarietà 2010 hanno lavorato per tutto il 2006: i giovani tra disagio educativo e precarietà lavorativa; centralità della persona e della famiglia nell’impresa e nella società; nuove forme di povertà e invecchiamento della popolazione; integrazione e immigrazione. Il convegno sarà aperto dalla significativa testimonianza di Amartya Sen*, Premio Nobel per l’Economia nel 1998, su come la responsabilità d’impresa può contribuire ad aumentare la coesione sociale. Quindi Paolo Anselmi, Vicepresidente di Eurisko, presenterà i dati aggiornati della ricerca “La responsabilità sociale d’impresa: le valutazioni e le aspettative dei cittadini, le priorità dei prossimi anni”. Infine una sessione specifica sarà dedicata ad ognuna delle quattro priorità sociali con l’intervento di autorevoli rappresentanti di impresa e nonprofit: *registrata in occasione del convegno "Logistica sostenibile: un progetto win-win per imprese ed ambiente" organizzato da Soslog – Associazione per la logistica sostenibile. Domenico Bona, Responsabile Relazioni Industriali – Gruppo Abb Italia; Paolo Citterio, Presidente Gidp- Gruppo intersettoriale direttori del personale: Raffaele Gnocchi, Responsabile Area grave emarginazione adulta Caritas Ambrosiana; Roberto Guaglianone, Responsabile Cooperativa Le Querce di Mamre; Raffaella Lorenzut, Responsabile Csr Bracco spa; Valeria Monfredini, Responsabile Rapporti con il Personale Cartasi; Augustin Muijyarugamba, Presidente Aipel-associazione degli imprenditori e liberi professionisti extracomunitari in Lombardia; Giuseppe Pitotti, Consigliere di Amministrazione Haygroup; Don Gino Rigoldi, Presidente Comunità Nuova; Doriana Sanavio, Ricercatrice Laboratorio Armonia-sda Bocconi; Giulio Zanaboni, Direzione marketing Bpm-banca Popolare di Milano; Il programma completo di “Solidarietà 2010. Un anno dopo. ” è pubblicato su www. Sodalitas. It. .  
   
   
BILANCIO DI PREVISIONE 2007 DELLA PRESIDENZA DEL CONSIGLIO  
 
 Roma, 6 febbraio 2007 - Aumento delle risorse destinate alle politiche e agli interventi operativi della Presidenza del Consiglio; abbattimento dei costi di mero funzionamento del 20 per cento; riduzione delle risorse da destinare agli Uffici di diretta collaborazione; sensibile contrazione degli stanziamenti dei capitoli per “esperti e consulenti”, “rappresentanza”, “studi”; contenimento delle voci relative a “missioni”. Sono questi, in sintesi, i principali dati che emergono dall´analisi finanziaria del Bilancio di previsione della Presidenza del Consiglio dei Ministri per l´anno 2007. Il documento, da ieri on line sul sito Internet del Governo, espone le entrate e le spese per il funzionamento della Presidenza del Consiglio. Il bilancio della spesa è ripartito in unità previsionali di base determinate per aree omogenee di attività affidate a ciascun Centro di responsabilità che, per la Presidenza del Consiglio, corrispondono al Segretariato generale e alle strutture affidate a Ministri senza portafoglio e Sottosegretari di Stato. Dal punto di vista strutturale, il bilancio di previsione 2007, rispetto alla struttura del bilancio 2006, risente delle variazioni apportate all’ordinamento della Presidenza del Consiglio dalla legge n. 233/2006 di riordino delle funzioni. Http://www. Governo. It/governoinforma/dossier/bilancio_presidenza/index. Html .  
   
   
IN VIGORE IL DECRETO LEGGE SULLE LIBERALIZZAZIONI  
 
 Roma, 6 febbraio 2007 - E´ entrato in vigore il 2 febbraio scorso il decreto legge 31 gennaio 2007, n. 7 recante "Misure urgenti per la tutela dei consumatori, la promozione della concorrenza, lo sviluppo di attività economiche e la nascita di nuove imprese". Il provvedimento, approvato dal Consiglio dei Ministri il 25 gennaio 2007, segue quello già varato la scorsa estate a tutela del cittadino consumatore. Queste le principali novità. Diventa più facile aprire nuove imprese: con la nuova comunicazione telematica basterà un solo giorno. Diventa più facile cancellare i mutui immobiliari senza bisogno di atti notarili. Eliminata la scadenza ed il costo fisso per le carte prepagate dei telefoni cellulari. Maggiori tutele per gli automobilisti con le polizze Rc auto. Più trasparenza sulle scadenze dei prodotti alimentari, che dovranno essere chiaramente leggibili sulle confezioni. Http://www. Governo. It/governoinforma/dossier/cittadino_consumatore/index. Html .  
   
   
I MODULI PER LA SCELTA DI DESTINAZIONE DEL TFR  
 
Roma, 6 febbraio 2007 - I lavoratori che hanno già manifestato al datore di lavoro la propria volontà di conferire il trattamento di fine rapporto (Tfr) ad una forma pensionistica complementare devono confermarla mediante la compilazione del modulo Tfr1 o Tfr2 entro 30 giorni dal 1 febbraio 2007. Lo stabilisce il decreto 30 gennaio 2007 "Attuazione dell´articolo 1, comma 765, della legge 27 dicembre 2006, n. 296. Procedure di espressione della volontà del lavoratore circa la destinazione del Tfr maturando e disciplina della forma pensionistica complementare residuale presso l´Inps (Fondinps)" pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 26 del 1 febbraio 2007. I moduli che bisogna utilizzare per esercitare la propria scelta sono appunto allegati a tale provvedimento. Il modulo Tfr1 deve essere compilato dai lavoratori dipendenti del settore privato che hanno un rapporto di lavoro in essere al 31 dicembre 2006. Mentre il modulo Tfr2 deve essere utilizzato da quelli il cui rapporto di lavoro ha invece inizio dopo il 31 dicembre 2006. Http://www. Governo. It/governoinforma/dossier/tfr_scelta/index. Html .  
   
   
CATANIA – PALERMO: L’ITALIA DELLA VERGOGNA! L’ASSOCIAZIONE POLIZIOTTI ITALIANI, DI FRONTE ALL’ENNESIMA MORTE INUTILE, CHIEDE L’IDENTIFICAZIONE DEI COLPEVOLI E UNA PENA ESEMPLARE  
 
 Milano, 6 “Non ci sono giustificazioni, non si può morire per una partita di Calcio. La vita di un ispettore ma come di qualsiasi operatore delle forze di polizia non ha prezzo”. Così, Carmine Abagnale, Presidente dell’Associazione Poliziotti Italiani commenta la morte del collega Filippo Raciti, l’ispettore ucciso questa sera da una bomba carta durante gli scontri che hanno caratterizzato il derby Catania – Palermo. “Le uniche soluzioni che si possono adottare di fronte a questi atti sono: trovare i colpevoli e dar loro la giusta punizione e sospendere il campionato. Definitivamente. – continua Abagnale - un film di cui conosciamo già il finale. A breve ci saranno le rituali parole di cordoglio, ci vorranno far credere che gli autori delle aggressioni sono i componenti di una banda di teppistelli e andrà ancora vene se non sposteranno le responsabilità dei fatti sulle forze dell’ordine. Alla fine, la vita di un appartenente alle forze dell’ordine, e la tragedia vissuta dalla sua famiglia, varrà molto meno degli interessi economici che ruotano intorno a quella che è diventata una machina da business senza valori: il calcio. Non si riesce ancora a comprendere il perché le forze dell’ordine debbano essere al servizio di società private, a fine di lucro e alcune addirittura quotate in borsa che potrebbero benissimo garantirsi una sicurezza a pagamento e non a carico dei cittadini che già sono oberate di tasse. Da domani questa classe politica deve avere il coraggio di cambiare rotta. Prima di riprendere il normale svolgimento delle competizioni sportive, bisogna prendere seri provvedimenti che diano la possibilità alle forze dell’ordine di difendersi, attraverso l’ausilio di mezzi adeguati . La tutela di chi guadagna milioni non può essere assicurata da chi guadagna poche lire per sopravvivere”. . .  
   
   
BANCHE: ABI,, IL SISTEEMA ITALIANO DIMOSTRA DINAMISMO E COMPETITIVITÀ ESAME UE TRASCURA CARATTERISTICHE DEI SINGOLI MERCATI  
 
Roma, 6 febbraio 2007 - L’industria bancaria italiana risulta dal Rapporto in forte evoluzione e sta dimostrando tutto il suo dinamismo e competitività. Così Abi, dopo la presentazione ufficiale del Rapporto della Commissione europea sul “retail banking” oggi a Bruxelles. Le banche italiane competono con successo sul mercato domestico, in Europa e nel mondo e lavorano per assicurare alti livelli di qualità dei servizi per i consumatori, famiglie e imprese. Le banche italiane perseguono gli stessi obiettivi della Commissione Ue per la realizzazione di un mercato unico nel settore finanziario e hanno più volte segnalato – direttamente, attraverso Abi e Federazione bancaria europea – l’esigenza di superare le frammentazioni regolamentari che impediscono tuttora l’effettivo funzionamento di un unico mercato europeo. Per l’Italia, una lettura attenta del Rapporto evidenzia un’industria bancaria con livello di concentrazione adeguato; con redditività nel segmento della clientela retail tra i più bassi in Europa; con una mobilità della clientela da banca a banca in linea con la media, anzi sostenuta “da recenti modifiche della legislazione e da diverse iniziative dell’industria bancaria per facilitare la mobilità dei clienti” – espressamente citate a pag. 87 del Rapporto – che hanno accompagnato il trend verso la riduzione dei costi di gestione e chiusura conti che le banche già avevano avviato negli ultimi anni; con un’opera di autoregolamentazione avviata sul fronte della trasparenza e comparabilità dei prodotti con Pattichiari. Abi ritiene peraltro che alcuni passaggi del Rapporto non tengano conto sufficientemente della realtà e della domanda dei singoli Paesi – inclusa l’Italia - e di una serie di misure intraprese recentemente sia nel settore dei conti correnti, sia in quello delle carte di pagamento e di credito. L’aver presentato come paragonabili servizi molto diversi tra loro, come i conti correnti a pacchetto per l’Italia rispetto ai conti della grande maggioranza delle banche degli altri Paesi, che fatturano ad hoc un serie di servizi già invece inclusi nei conti a pacchetto in Italia è errato e fuorviante. Errato perché il raffronto tra prodotti così diversi è impraticabile; fuorviante perché induce a conclusioni infondate sul reale costo dei servizi. Come sottolineato dal Rapporto, in particolare il costo del conto corrente in Italia identificato in 90 euro riguarda non il solo servizio di gestione, ma pacchetti che contengono un’ampia gamma di servizi aggiuntivi quali carte di credito e debito, domiciliazione delle utenze, prelievi allo sportello bancomat, ecc. Non ha dunque senso dedurre dal Rapporto che il conto corrente in Italia costi di più che negli altri Paesi. Riguardo ai sistemi di pagamento, Abi invita a leggere con attenzione il passaggio sulle commissioni interbancarie, un importante strumento che anche a livello internazionale ha consentito di realizzare un’infrastruttura dei pagamenti senza ricadute in termini di costo sul cliente. Commissioni che – a quanto risulta dallo stesso Rapporto – in Italia sono sensibilmente inferiori rispetto alla media europea. Sullo stesso tema, Abi ricorda di aver presentato una proposta all´Antitrust italiana per ridurre considerevolmente la commissione interbancaria sui servizi prelievo bancomat, Riba e Rid, grazie ad una nuova metodologia di calcolo. Un plauso proviene dal Rapporto per il servizio Pagobancomat italiano, considerato tra i sistemi di pagamento più efficienti e con i prezzi più bassi. Infine, sulla variabilità dei costi dei bonifici sottolineata nel Rapporto, Abi ricorda che questo è frutto delle politiche tariffarie delle banche, sempre più orientate, in tutto il mondo, ai canali telematici. Come si vede dalla banca dati di Pattichiari, i costi di un bonifico in un banca italiana si abbattono fino ad azzerarsi se l’operazione è effettuata via internet. .  
   
   
BANCHE: ABI VALLE D’AOSTA, CON BASIILEA2 VANTAGGI PER ECONOMIA LOCALE  
 
Aosta, 6 febbraio 2007 - “Basilea2 rappresenta una svolta epocale e garantirà all’economia regionale grandi benefici. In particolare, le imprese potranno toccare con mano i vantaggi di un più alto livello di trasparenza nella qualità delle informazioni e quindi una più efficace erogazione del credito a beneficio dello sviluppo del territorio”. Le nuove regole internazionali al centro del convegno “Diamo il credito: l’accesso al credito alla luce degli accordi di Basilea2”, il 2 febbraio ad Aosta, tra la Commissione regionale Abi Valle d’Aosta, presieduta da Martino Cossard, e il Presidente della Camera di commercio valdostana, Pierantonio Genestrone. Hanno partecipato, tra gli altri, l’Assessore regionale al Bilancio e alle Finanze, Aurelio Marguerettaz, il Presidente del comitato Imprenditoria femminile di Aosta, Marilena Bertolin, e Viviana Lucantoni del Centro studi e ricerche Abi. Nel corso dell’incontro, il Presidente della Commissione regionale Abi Valle d’Aosta, Martino Cossard, ha proposto la costituzione di un “Tavolo del credito regionale” tra banche, imprese e istituzioni locali che avrà l’obiettivo di rafforzare la collaborazione con tutti i settori produttivi: “Nell’ambito del Tavolo – come ha spiegato Cossard – diventerà centrale l’attività di analisi delle problematiche legate alle imprese femminili e l’individuazione di forme alternative e innovative di finanziamento”. L’iniziativa di Abi Valle d’Aosta è utile a riaffermare una sintonia sempre più forte tra il sistema bancario e il mondo delle Pmi: “Rapporto che diventerà ancora più efficiente – ha proseguito Cossard – proprio con l’applicazione dei principi della nuova regolamentazione di Basilea2, in direzione di una nuova stagione di sviluppo del territorio”. .  
   
   
APULIA PRONTOPRESTITO: PERFEZIONATA LA SECONDA TRANCHE DELLA CARTOLARIZZAZIONE REVOLVING PER UN VALORE PARI A 147 MILIONI DI EURO.  
 
San Severo (Fg), 6 febbraio 2007 - E’ stata perfezionata la seconda tranche dell’operazione di cartolarizzazione revolving di Apulia prontoprestito, organizzata con Deutsche Bank Ag London in qualità di Arranger e Lead Manager, per un importo pari a 147 milioni di Euro. Il portafoglio cartolarizzato è costituito da crediti derivanti da cessioni del quinto dello stipendio e da delegazioni di pagamento, per un valore nominale complessivo massimo, pari a circa 500 milioni di Euro, da realizzarsi attraverso l’emissione di più tranche. La tranche emessa oggi, sommata alla prima di 170 milioni di Euro dello scorso 2 ottobre 2006, raggiunge l’importo complessivo di cessioni pari a 317 milioni di Euro. La terza ed ultima tranche di cessione di crediti, per il raggiungimento del plafond di 500 milioni di Euro avverrà a fine aprile. Anche per questa seconda tranche sono stati confermati il rating Moodys Aaa per l’89% del portafoglio dei crediti ceduti, cosi come il tasso variabile legato all’Euribor più uno spread di 0,15% con scadenza legale nel 2020. Il Consiglio di Amministrazione di Apulia prontoprestito ha inoltre esaminato la realizzazione nei prossimi mesi di una nuova operazione di cartolarizzazione revolving per un importo pari a 500 milioni di Euro, da perfezionarsi nella seconda metà dell’anno. L’emissione di tali obbligazioni da parte della Società veicolo Apulia Finance n. 5 Cessioni Srl, costituita ai sensi della legge 130/99, sarà destinata agli investitori istituzionali e permetterà ad Apulia prontoprestito di inserirsi sul mercato internazionale con una maggiore visibilità, svolgendo un ruolo primario nel settore dei finanziamenti al consumo, nell’ottica di un sempre crescente sviluppo dell’attività. .  
   
   
ITALEASING E SISAL SOTTOSCRIVONO UN ACCORDO COMMERCIALE  
 
Milano, 6 febbraio 2007 - È stata siglata lo scorso 31 gennaio un’importante partnership tra Italeasing, società del Gruppo Banca Italease e il Gruppo Sisal attraverso la controllata Match Point, focalizzata alla raccolta e gestione delle scommesse. In base all’accordo, sviluppato attraverso l’attività di advisoring svolta da Asteria Merchant e dell’Ufficio Prodotti e Iniziative Speciali del Gruppo Banca Italease, Italeasing supporterà Match Point nello sviluppo della propria rete distributiva, attraverso il finanziamento delle tecnologie e degli arredi per i gestori dei punti vendita del Gruppo Sisal. Sisal opera da oltre 60 anni in Italia nel campo della gestione di giochi e scommesse, gestisce una rete di oltre 20. 000 ricevitorie e più di 100 punti vendita gestiti da Match Point, con una copertura del 97% dei comuni italiani e con circa 20. 000 terminali collegati on line. Italeasing, società appartenente al Gruppo Banca Italease, è operativa in tutta Italia attraverso le 4 succursali di Pisa, Lodi, Roma e Torino ed i 500 sportelli della Banca Popolare Italiana. La società si contraddistingue per un particolare dinamismo che, negli ultimi tempi, l’ha portata ad avviare nuove convenzioni commerciali con partner importanti e diversificati. Attraverso questo accordo le due società potranno sviluppare ulteriormente i rispettivi business: Italeasing incrementando la propria penetrazione nel mondo dello small e medium business, Match Point supportando la propria rete distributiva per mezzo di innovativi strumenti finanziari, che potranno facilitare gli investimenti in nuovi corner di gestione delle scommesse. .  
   
   
IL POLO DEL VENTURE CAPITAL NELLA CITTADELLA POLITECNICA IDEE AZIONI PROGETTI  
 
 Torino, 6 febbraio 2007 - Le idee, i progetti, le azioni e soprattutto l’intraprendenza tecnologica e imprenditoriale che la città di Torino ha saputo esprimere negli ultimi anni trova un nuovo riscontro presso prestigiosi venture capital, italiani ed internazionali. Da febbraio, presso la Cittadella Politecnica, inizierà ad operare stabilmente il “Polo del Venture Capital” per dialogare con gli imprenditori e le imprese più dinamici e individuare i migliori progetti ad alto contenuto tecnologico da finanziare. Il “Polo del Venture Capital” si presenterà ad operatori economici, istituzioni e media per illustrare i propri obiettivi, i risultati potenziali e i criteri che guideranno i venture capital per scegliere i progetti più idonei alle aspettative dei mercati finanziari, nazionali ed esteri: Venerdì 9 febbraio 2007 - ore 10:30-13:00 Politecnico di Torino – Sala Consiglio di Facoltà Corso Duca degli Abruzzi, 24 – Torin. Programma: 10:15 Registrazione partecipanti; 10:30 Saluto di benvenuto Francesco Profumo, Politecnico di Torino; 10:40 Impresa e Finanza, unite nell’Incubatore del Politecnico di Torino Vincenzo Pozzolo, I3p; 10:50 Il sistema piemontese per il finanziamento dell’innovazione Mario Calderini, Finpiemonte; 11:00 Il “Polo del Venture Capital”: un sistema di fondi per supportare l’innovazione Claudio Giuliano, Polo del Venture Capital; 11:15 Presentazione dei Fondi Innogest Capital - Marco Pinciroli; Piemontech - Claudio Giuliano; Club degli investitori - Giancarlo Rocchietti; Strategia Italia - Massimo Mondini; Intel Capital - Mario Gay; 360 Capital Partner - Diana Saraceni; Tlcom Capital - Mauro Pretolani; Doughy Hanson &co Technology Limited - Ivan Farneti; Jupiter Venture - Paolo Gesses. 12:15 Domande; 12:30 Ricerca, Impresa e Venture Capital: il circolo virtuoso Rodolfo Zich, Torino Wireless I posti sono limitati, per confermare la propria partecipazione si prega di iscriversi registrandosi sul sito www. Torinowireless. It .  
   
   
PROMOSSA DA UNIPOL ASSICURAZIONI SULLA TOTALITÀ DELLE AZIONI AURORA ASSICURAZIONI  
 
Bologna, 6 febbraio 2007 - Con riferimento all’offerta pubblica di acquisto volontaria promossa da Unipol Assicurazioni sulla totalità delle azioni Aurora Assicurazioni, si comunicano, ai sensi dell’articolo 41, comma 2, lett. C), del Regolamento Emittenti, i dati sulla raccolta delle adesioni nel periodo dal 29 gennaio al 2 febbraio 2007 (prima settimana del periodo di offerta).
Strumento Strumenti Finanziari Strumenti Finanziari % Su Strumenti
Finanziario Oggetto Apportati Dal Apportati Finanziari
Di Offerta 29-01-07 Al 2-02-07 Complessivamente Oggetto Di Offerta
Azioni ordinarie Aurora Assicurazioni 233. 478 233. 478 0,076%
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AURELIANO BENEDETTI APRE LA TERZA TAPPA DEL FACTORING TOUR DI ASSIFACT IN ITALIA IL FACTORING RAPPRESENTA CIRCA IL 7% DEL PIL: IL NOSTRO PAESE È AL SECONDO POSTO NELLE CLASSIFICHE MONDIALI DEL TURNOVER, ALLE SPALLE DEL SOLO REGNO UNITO.  
 
Milano, 6 febbraio 2007- Sarà Aureliano Benedetti, Presidente della Cassa di Risparmio di Firenze, a introdurre i lavori della tappa toscana del Factoring Tour, manifestazione itinerante organizzata da Assifact, l’Associazione Italiana per il Factoring. Il factoring è uno strumento in grado di apportare un contributo decisivo alla gestione dei flussi finanziari e all’efficienza delle imprese, anche delle Pmi, che già lo utilizzano, ma potrebbero sfruttare di più le opportunità offerte dalla cessione dei crediti pro soluto (ovvero i contratti in cui il rischio d’insolvenza del debitore è trasferito alla società di factoring). In base ai risultati di un’indagine a campione realizzata da Credifact, l’Osservatorio internazionale sul factoring istituito da Assifact, il 64% delle imprese ricorre al factoring. Il suo utilizzo costituisce un fenomeno recente: oltre il 60% delle imprese clienti dichiara di utilizzare il factoring da meno di 5 anni, mentre solo il 9% lo utilizza da più di 10 anni. Secondo le ultime rilevazioni di Assifact, il factoring in Italia rappresenta circa il 7% del Pil e riguarda il 15% del totale dei crediti vantati dalle imprese nei confronti dei propri clienti. Nel nostro Paese il factoring vale l’11% circa del totale dei finanziamenti bancari a breve termine e la Toscana, con una quota di mercato del 6% sul totale, è una delle regioni italiane maggiormente sensibili all’utilizzo di questo strumento. Programma Ore 9. 00 Registrazione; Ore 9. 30 Saluti Di Benvenuto: Aureliano Benedetti - Presidente Cassa di Risparmio di Firenze, Giampiero Nigro - Preside della Facoltà di Economia Università degli Studi di Firenze, Sandro Santi - Presidente Fondazione dei Dottori Commercialisti e Ragionieri Firenze. Ore 9. 45 Relazioni: Presiede: Paola Musile Tanzi (Università di Perugia e Sda-bocconi), Antonio Lo Monaco (Banca d’Italia) L’evoluzione della regolamentazione prudenziale: profili generali e implicazioni per l’attività di factoring, Lorenzo Gai (Università di Firenze) L’impatto di Basilea Ii sui rapporti banca-impresa , Alessandro Carretta (Università di Roma Tor Vergata e Sda-bocconi) Evoluzione e prospettive del mercato del factoring, Angelo Peppetti (Associazione Bancaria Italiana) Il factoring: opportunità e criticità alla luce del nuovo Accordo di Basilea, Sergio Ceccuzzi (Associazione Industriali della Toscana e della Provincia di Firenze) La ristrutturazione organizzativa delle imprese: lo strumento factoring, Francesco Sacchi (Philips) Il factoring in Philips, Antonio Gaveglio / Roberto Todeschini (Kpmg) Il trattamento contabile del factoring alla luce degli Ias. Ore 12. 00 Tavola Rotonda: Il factoring al servizio delle imprese Presiede: Alessandro Carretta (Università di Roma Tor Vergata e Sda-bocconi), Antonio De Martini (Italease Factorit) Il factoring tra finanza e servizi, Martino Dettori (Ifitalia) Il ruolo del factoring per la clientela bancaria, Mario Marinesi (Centro Factoring) Il factoring per le piccole e medie imprese. .  
   
   
UNGHERIA, HVB ACQUISISCE NOME DI UNICREDIT  
 
Trieste, 6 febbraio 2007 - A seguito della recente acquisizione della Hvb da parte della banca italiana Unicredit, a partire da questo mese i 75 sportelli della Hvb prenderanno il nome di Unicredit Bank. Secondo l´Ice, sarà organizzata un´apposita campagna promozionale per introdurre il nuovo marchio sul mercato. La Banca, che già detiene una quota del mercato bancario al dettaglio del 3 p. C. , ha intenzione di mantenere la quota del 9 p. C. Nel corporate banking, manifestando anche un forte interesse per l´acquisizione della Banca Fhb, di cui si attende a breve la privatizzazione. .  
   
   
CONVEGNO ASSONIME-ASSOPREVIDENZA, LA PREVIDENZA COMPLEMENTARE: PROSPETTIVE DI CRESCITA. PROFILI TRIBUTARI: RICADUTE SUL REDDITO D’IMPRESA E COMPENSAZIONI  
 
Roma, 6 febbraio2007 - Assonime (Associazione fra le società italiane per azioni) e Assoprevidenza (Associazione italiana per la previdenza complementare) hanno organizzato un convegno che si svolgerà giovedì 8 febbraio 2007, dalle ore 9. 00 alle 13. 00 presso Palazzo de Carolis, sede di Capitalia – via Lata n. 3 – Roma. Tema dell’incontro, le problematiche e le potenzialità di sviluppo della previdenza complementare dopo l’avvio anticipato della nuova disciplina. Nel corso del convegno si analizzeranno le prospettive della previdenza complementare delineata dal decreto legislativo n. 252/2005 prestando particolare attenzione ai profili tributari connessi al nuovo assetto e alle ricadute sul reddito d’impresa. Programma: h. 9. 00 Apertura dei lavori e saluti Stefano Micossi – Direttore Generale di Assonime; h. 9. 30 Relazioni Sergio Corbello – Presidente Assoprevidenza, Ivan Vacca - Condirettore Generale di Assonime, Franco Petrucci – Assonime, Gabriele Escalar – Studio Gallo, Fabio Marchetti – Università Luiss “Guido Carli” di Roma; h. 12. 15 Conclusioni Maria Cecilia Guerra – Presidente della Commissione ministeriale sulla tassazione dei redditi finanziari. . .  
   
   
MULTINAZIONALI: A MILANO ‘BISOGNA ESSERCI’ MILANO ALL’OTTAVO POSTO PER COLLEGAMENTI INTERNAZIONALI PER MOSTRE, FIERE, CONVEGNI, ACCESSIBILITÀ AI MERCATI E NOTORIETÀ ALL’ESTERO IL 40% DELLE MULTINAZIONALI IN ITALIA SCELGONO MILANO  
 
Milano, 5 febbraio 2007 - Milano all’ottavo posto a livello internazionale subito dopo Londra, New York, Hong Kong, Parigi, Tokyo, Singapore, Chicago. Lo dice una classifica sul grado di connettività: le maggiori città del mondo concepite come centri di servizio per l’economia mondiale, nelle quali si concentrano le attività utili alle corporations multinazionali quali: i servizi finanziari, le assicurazioni, i servizi di consulenza e di accounting, le agenzie di pubblicità, gli studi legali internazionali. Perché a Milano “bisogna esserci”? Soprattutto per gli insediamenti già realizzati (5° posto), che per le mostre, le fiere, i convegni (6° posto) ma anche per l’accessibilità ai mercati (6° posto) e per la notorietà presso gli investitori esteri (8° posto). E sul territorio milanese si concentra un sistema produttivo di quasi 3. 000 imprese attive a partecipazione estera che impiega oltre 336. 000 dipendenti, il 36,5% nazionale. Un posto di lavoro su cinque in provincia è creato da una multinazionale (336. 300 su un totale di 1. 756. 000). Forte infatti la presenza di multinazionali statunitensi (812) che rappresentano quasi la metà del totale italiano e danno lavoro a più di 100. 000 addetti. Ma quale attività svolgono? In prevalenza, il commercio all’ingrosso, il 46,7%, in aumento dal 2001 al 2005 del 3,9%. Viene poi l’industria manifatturiera con il 22,8% (+3,5% in quattro anni), tra cui in particolare il settore chimico, farmaceutico (5,3%, +7,4%) e le macchine e apparecchiature meccaniche (4,2%, +0,8%). Emerge dai dati della Camera di commercio di Milano e Cushma & Wakefield Healey &Baker (2004), European Cities Monitor 2004, London, all’interno della pubblicazione “Dialoghi internazionali – città nel mondo” a cura della Camera di commercio di Milano e edita da Bruno Mondatori, in distribuzione in libreria. Se ne è parlato oggi alla Camera di commercio di Milano durante l’incontro “Chi governa la città-regione?”, durante la presentazione del terzo volume della pubblicazione. La collana, in italiano e in inglese è dedicata al rapporto tra città e globalizzazione. “La Camera di commercio realizza questa nuova pubblicazione – ha dichiarato Carlo Sangalli presidente della Camera di commercio di Milano – come occasione di incontro, dibattito e scambio culturale in una città aperta come Milano”. La posizione di Milano tra 30 città europee, 2004
Indicatore
Migliore città in cui insediarsi 11
Consistenza degli insediamenti già realizzati 5
Consistenza degli insediamenti al 2009 (previsione) 8
Accessibilità ai mercati 6
Disponibilità di risorse umane qualificate 8
Costo delle risorse umane 11
Infrastrutture di trasporto: connettività esterna 11
Infrastrutture di trasporto: connettività interna 18
Infrastrutture di telecomunicazione 10
Disponibilità di spazi d´ufficio 19
Value for money degli spazi d´ufficio 17
Politica fiscale e incentivi finanziari 21
Mostre, fiere, convegni 6
Qualità della vita 21
Qualità dell´ambiente 28
Miglioramenti recenti 18
Notorietà presso gli investitori esteri 8
Capacità di promozione e marketing territorialie 13
Facilità di comunicazione linguistica 15
Tutti I Dati Un reticolo di relazioni tra città differenti connesse e partecipi nella rete globale. Le maggiori città del mondo concepite come centri di servizio per l’economia mondiale, nelle quali si concentrano i servizi finanziari, le assicurazioni, i servizi di consulenza e di accounting, le agenzie di pubblicità, gli studi legali internazionali. E Milano all’ottavo posto per grado di connettività, subito dopo la ristretta schiera delle grandissime città e al terzo posto tra le città europee, dopo Londra (prima al mondo) e Parigi (quarta). Le prime 20 città al mondo per grado di connettività alla rete globale
Città Indice relativo
1 Londra 100
2 New York 98
3 Hong Kong 71
4 Parigi 70
5 Tokyo 69
6 Singapore 65
7 Chicago 62
8 Milano 60
9 Los Angeles 60
10 Toronto 59
11 Madrid 59
12 Amsterdam 59
13 Sidney 58
14 Francoforte 57
15 Bruxelles 56
16 San Paolo 54
17 San Francisco 51
18 Città del Messico 49
19 Zurigo 48
20 Taipei 48
Fonte: P. J. Taylor (2003), World City Network: a Globarl Urban Analysis, Routledge, London Milano occupa l’undicesimo posto, per grado di attratività, tra le 30 maggiori città europee. Milano, è una network city e ha una rete telematica d’avanguardia. A Milano “bisogna esserci” per gli insediamenti già realizzati (5° posto), per l’accessibilità ai mercati e per le mostre, le fiere i convegni (entrambi gli indicatori al 6° posto nella graduatoria). Milano inoltre dispone di risorse umane qualificate e notorietà presso gli investitori esteri (8° posto), di infrastrutture di telecomunicazioni (10° posto) e infrastrutture di trasporto: connettività esterna (11 posto). Sempre all’undicesimo posto nella graduatoria che per costo delle risorse umane mentre scende al 13° per capacità di promozione e marketing territoriale. Purtroppo Milano viene percepita come una città dove la qualità della vita (21° posto) e dell’ambiente (28° posto) non sono dei migliori.
La posizione di Milano tra le 30 città europee, 2004
Indicatore
Migliore città in cui insediarsi 11
Consistenza degli insediamenti già realizzati al 2004 5
Consistenza degli insediamenti al 2009 (previsione) 8
Accessibilità ai mercati 6
Disponibilità di risorse umane qualificate 8
Costo delle risorse umane 11
Infrastrutture di trasporto: connettività esterna 11
Infrastrutture di trasporto: connettività interna 18
Infrastrutture di telecomunicazione 10
Disponibilità di spazi d´ufficio 19
Value for money degli spazi d´ufficio 17
Politica fiscale e incentivi finanziari 21
Mostre, fiere, convegni 6
Qualità della vita 21
Qualità dell´ambiente 28
Miglioramenti recenti 18
Notorietà presso gli investitori esteri 8
Capacità di promozione e marketing territorialie 13
Facilità di comunicazione linguistica 15
Fonte: Cushma & Wakefield Healey &Baker (2004), European Cities Monitor 2004, London
Graduatoria delle città europee per attrattività degli investimenti, 2004
1 Londra 1 11 Milano 9 21 Lione 18
2 Parigi 2 12 Dublino 22 Vienna 20
3 Francoforte 3 13 Praga 23 23 Budapest 21
4 Bruxelles 4 14 Manchester 12 24 Glasgow 10
5 Amsterdam 5 15 Stoccolma 19 25 Roma -
6 Barcellona 11 16 Lisbona 16 26 Copenhagen -
7 Madrid 17 17 Ginevra 8 27 Mosca 24
8 Monaco 12 18 Dusseldorf 6 28 Helsinki -
9 Berlino 15 19 Amburgo 14 29 Atene 22
10 Zurigo 7 20 Varsavia 25 30 Oslo -
Fonte: Cushma & Wakefield Healey &Baker (2004), European Cities Monitor 2004, London Gli Ide. Un sistema produttivo di quasi 3. 000 imprese a partecipazione estera attive sul territorio milanese che impiega oltre 336. 000 dipendenti, il 36,5% nazionale. Un posto di lavoro su cinque in provincia è creato da una multinazionale (336. 300 su un totale di 1. 756. 000). E un dipendente su sedici ha il capo negli Stati Uniti. Forte infatti la presenza di multinazionali statunitensi (812) che rappresentano quasi la metà del totale italiano e danno lavoro a più di 100. 000 addetti. Seguono quelle francesi (493 con quasi 60. 000 addetti) e le tedesche (477, 47. 656 dipendenti). Vengono soprattutto da grandi agglomerati urbani come New York (181), Parigi – Ile de France (389), Londra (178), Madrid (23) e Barcellona – Catalogna (22), oppure da regioni tedesche come il Nordrhein – Westfalen (153) o il Baden –Wurttemberg (98). Più diversificata la presenza americana, oltre a New York e in generale al Middle Atlantic e al New England, cresce anche rispetto al totale italiano il peso di Stati come la California (112 imprese su 188 in Italia hanno scelto il milanese) o la Georgia (16 su 22, il 72,7% nazionale). Ma quale attività svolgono? In prevalenza, il commercio all’ingrosso, il 46,7%, in aumento dal 2001 al 2005 del 3,9%. Viene poi l’industria manifatturiera con il 22,8% (+3,5% in quattro anni), tra cui in particolare il settore chimico, farmaceutico (5,3%, +7,4%) e le macchine e apparecchiature meccaniche (4,2%, +0,8%). Emerge dal Rapporto Milano Produttiva 2006 del servizio Studi della Camera di commercio di Milano: elaborazione su banca dati Reprint e da una elaborazione Camera di commercio di Milano su dati Istat 2006. .
 
   
   
MULTINAZIONALI: A MILANO ‘BISOGNA ESSERCI’(2)  
 
Imprese a partecipazione estera in provincia di Milano, per origine geografica degli investitori esteri, al 1° gennaio 2005
Headquarters di imprese a partecipazione estera Dipendenti delle imprese a partecipazione estera (a)
N. % % su Italia N. % % su Italia
Unione Europea (15 paesi) 1. 693 56,5 38,8 186. 461 55,4 37,1
Austria 20 0,7 17,9 2. 552 0,8 29,9
Belgio 52 1,7 27,5 5. 101 1,5 33,6
Danimarca 36 1,2 28,8 1. 460 0,4 25,1
Finlandia 18 0,6 33,3 3. 511 1,0 42,5
Francia 493 16,5 43,2 59. 955 17,8 44,4
Germania 477 15,9 40,1 47. 656 14,2 38,0
Lussemburgo 15 0,5 30,6 754 0,2 14,4
Paesi Bassi 153 5,1 35,1 18. 986 5,6 37,1
Regno Unito 284 9,5 45,3 33. 051 9,8 35,6
Spagna 55 1,8 30,6 2. 277 0,7 29,1
Svezia 82 2,7 36,8 10. 782 3,2 24,5
Europa Centro-orientale 19 0,6 40,4 329 0,1 47,8
Altri paesi europei 195 6,5 43,0 22. 597 6,7 41,5
Liechtenstein 2 0,1 25,0 902 0,3 60,7
Norvegia 14 0,5 35,9 1. 576 0,5 46,4
Svizzera 175 5,8 44,2 20. 069 6,0 41,4
Africa 15 0,5 37,5 1. 265 0,4 40,0
Libia 7 0,2 29,2 866 0,3 49,1
Sudafrica 7 0,2 50,0 389 0,1 30,0
Nord America 837 27,9 46,9 110. 075 32,7 35,8
Canada 24 0,8 50,0 3. 636 1,1 48,4
Stati Uniti 812 27,1 46,8 106. 436 31,6 35,5
America Latina 4 0,1 16,7 1. 404 0,4 24,9
Argentina 2 0,1 18,2 1. 368 0,4 28,3
Asia 223 7,4 50,5 13. 776 4,1 31,1
Corea del Sud 12 0,4 66,7 393 0,1 82,7
Giappone 174 5,8 55,2 8. 874 2,6 28,6
Hong Kong 4 0,1 33,3 3. 019 0,9 68,7
Israele 11 0,4 52,4 753 0,2 38,3
Taiwan 8 0,3 80,0 272 0,1 25,1
Oceania 10 0,3 41,7 393 0,1 11,7
Australia 9 0,3 40,9 392 0,1 11,8
Totale 2. 996 100 41,7 336. 300 100 36,5
Elaborazione Camera di commercio di Milano su banca dati Reprirnt Imprese a partecipazione estera in provincia di Milano, per attività, al 1° gennaio 2005
Settori di attività 2001 2002 2003 2004 2005 variaz. %01-05 % su tot. 05 per settore
Industria estrattiva 6 4 4 4 4 -33,3% 0,1%
Industria manifatturiera 659 663 668 680 682 3,5% 22,8%
Prodotti alimentari, bevande e tabacco 27 24 25 26 24 -11,1% 0,8%
Tessile, abbigliamento, cuoio e calzature 15 14 14 14 15 0,0% 0,5%
Carta, prodotti in carta, editoria e stampa 88 86 87 88 91 3,4% 3,0%
Prodotti energetici 7 7 7 8 8 14,3% 0,3%
Chimica, farmaceutica, fibre artificiali e sintetiche 148 152 156 161 159 7,4% 5,3%
Prodotti in gomma e plastica 34 33 34 34 35 2,9% 1,2%
Materiali da costruzione, vetro e ceramica 29 29 29 30 31 6,9% 1,0%
Metallurgia e prodotti in metallo 51 53 53 55 55 7,8% 1,8%
Macchine e apparecchiature meccaniche 125 127 124 125 126 0,8% 4,2%
Prodotti elettrici ed elettronici 113 115 114 112 110 -2,7% 3,7%
Mezzi di trasporto e componenti 13 13 13 14 15 15,4% 0,5%
Altre industrie manifatturiere 9 10 12 13 13 44,4% 0,4%
Energia elettrica, gas e acqua 10 14 17 18 16 60,0% 0,5%
Costruzioni 21 31 29 28 29 38,1% 1,0%
Commercio all´ingrosso 1. 348 1. 373 1. 373 1. 388 1. 400 3,9% 46,7%
Logistica e trasporti 118 121 120 120 117 -0,8% 3,9%
Servizi di informatica e telecomunicazioni 295 313 313 310 312 5,8% 10,4%
Altri servizi professionali 406 422 419 436 436 7,4% 14,6%
Totale 2. 863 2. 941 2. 943 2. 984 2. 996 4,6% 100,0%
Elaborazione Camera di commercio di Milano su banca dati Reprirnt Con chi commercia Milano. Nei primi sei mesi del 2006 Milano ha esportato per quasi 20 miliardi di euro con un aumento del 5,8% rispetto allo stesso periodo del 2005. Cresciuto anche l’import del 14,1%, per un importo complessivo nella prima metà del 2006 superiore ai 42 miliardi di euro. Ed è la Francia ad apprezzare di più i prodotti made in Milan con 2 miliardi e 379 milioni di euro, pari al 12% del totale dell’export meneghino. Le esportazioni verso la Francia sono state superiori non solo al dato tedesco (2 miliardi e 221 milioni, 11,2% del totale) ma anche alle esportazioni dirette verso i Paesi Nafta (Usa, Canada e Messico dove si sono dirette complessivamente oltre due miliardi di euro di esportazioni milanesi, 10,30%) o verso l’Asia orientale (1 miliardo e 782 milioni, 9%). Il 66 % dell’export milanese si è diretto verso l’Europa ed il 50% verso l’Unione Europea a 25 Paesi. Forti incrementi si sono avuti con la Polonia + 35% , oltre 77 milioni di euro in più rispetto all’anno scorso, con la Russia +22%, circa 86 milioni in più e con il Canada +39,3% , con un guadagno di oltre 69 milioni di euro. Proviene dall’Europa il 77% dell’import milanese, quasi 33 miliardi di euro. Il Paese che incide di più sulle importazioni meneghine è la Germania con oltre 9 miliardi di euro, il 21,8% del totale, ma è l’import dalla Russia ad aver registrato l’aumento più consistente: oltre un miliardo di euro in più pari a +56,3%, un aumento superiore a quello dell’intera Asia ( 814 milioni pari a +13%). Che cosa commercia Milano Le macchine e gli apparecchi meccanici insieme ai prodotti chimici sono i beni più esportati da Milano, rappresentando rispettivamente il 19,8% dell’export totale. Importante anche la quota delle macchine elettriche e apparecchiature elettriche (18,8%), dei metalli e i prodotti in metallo (11,2%) e dei prodotti delle industrie tessili e dell’abbigliamento (7,3%). In valori assoluti è l’esportazione di metalli e prodotti in metallo ad aumentare di più in un anno, +23,6% rispetto al secondo trimestre del 2005 pari a 425 milioni di euro in più. Bene anche le macchine e gli apparecchi meccanici, con un aumento di 367 milioni di euro pari a +10,3%, ed i prodotti delle industrie tessili e dell’abbigliamento, + 93,6 milioni pari a +6,9%. Milano importa dall’estero soprattutto macchine e apparecchiature elettriche e elettroniche, superando nei primi sei mesi del 2006 i dieci miliardi di euro, pari al 25% dell’import totale. Seguono i prodotti chimici e le fibre sintetiche e artificiali con il 18,6% mentre petrolio greggio e gas naturale occupano la terza posizione con il 14%. E sono proprio il petrolio ed il gas naturale ad registrare l’aumento più consistente in termini assoluti: oltre due miliardi e mezzo di euro in più, +76% rispetto allo stesso periodo del 2005. Significativi anche gli aumenti in valori assoluti delle importazioni di metalli e prodotti in metallo (oltre 676 milioni di euro in più, +24,4% in un anno) e di prodotti chimici e fibre sintetiche e artificiali (quasi 668 milioni, +9,3%).
2006 peso su totale 2006 var % secondo trimestre 2005 -2006
import export saldo import export import export
Francia 3. 909. 152. 439 2. 379. 089. 528 -1. 530. 062. 911 9,20% 12,00% -2,60% -1,60%
Paesi Bassi 4. 112. 795. 655 416. 234. 173 -3. 696. 561. 482 9,70% 2,10% 15,80% 9,60%
Germania 9. 200. 478. 900 2. 221. 704. 381 -6. 978. 774. 519 21,80% 11,20% 11,90% 4,90%
Regno Unito 1. 818. 462. 530 903. 018. 900 -915. 443. 630 4,30% 4,50% 0,30% 1,10%
Irlanda 974. 132. 605 83. 074. 231 -891. 058. 374 2,30% 0,40% 11,70% -3,50%
Danimarca 204. 872. 629 102. 818. 675 -102. 053. 954 0,50% 0,50% 6,90% -2,20%
Grecia 92. 516. 875 335. 729. 062 243. 212. 187 0,20% 1,70% 7,50% 10,90%
Portogallo 107. 657. 282 167. 687. 097 60. 029. 815 0,30% 0,80% 1,90% 2,80%
Spagna 1. 266. 910. 084 1. 224. 355. 227 -42. 554. 857 3,00% 6,20% 8,10% 4,00%
Belgio 1. 601. 711. 573 392. 474. 108 -1. 209. 237. 465 3,80% 2,00% -3,50% -12,60%
Lussemburgo 280. 389. 234 45. 069. 241 -235. 319. 993 0,70% 0,20% -7,60% -17,90%
Svezia 397. 486. 213 161. 754. 200 -235. 732. 013 0,90% 0,80% 2,20% 22,90%
Finlandia 337. 957. 255 89. 876. 186 -248. 081. 069 0,80% 0,50% 42,80% -5,80%
Austria 894. 667. 868 398. 240. 479 -496. 427. 389 2,10% 2,00% 46,80% 10,80%
Malta 18. 210. 841 38. 415. 889 20. 205. 048 0,00% 0,20% 45,30% 28,30%
Estonia 1. 851. 098 26. 816. 112 24. 965. 014 0,00% 0,10% -24,20% 99,30%
Lettonia 1. 549. 408 12. 956. 993 11. 407. 585 0,00% 0,10% 1,30% 51,60%
Lituania 10. 879. 570 23. 331. 000 12. 451. 430 0,00% 0,10% 286,30% 87,10%
Polonia 274. 404. 882 296. 530. 499 22. 125. 617 0,60% 1,50% 59,90% 35,40%
Ceca, Repubblica 280. 089. 825 190. 249. 620 -89. 840. 205 0,70% 1,00% 12,10% -4,10%
Slovacchia 171. 513. 824 81. 672. 698 -89. 841. 126 0,40% 0,40% 34,30% 23,60%
Ungheria 292. 576. 463 155. 849. 277 -136. 727. 186 0,70% 0,80% 24,10% -28,80%
Slovenia 99. 585. 786 109. 073. 175 9. 487. 389 0,20% 0,50% 31,90% -0,70%
Cipro 1. 875. 786 22. 517. 906 20. 642. 120 0,00% 0,10% 142,80% 15,20%
rovviste di bordo Ue 0 2. 114. 253 2. 114. 253 0,00% 0,00% _ 35,60%
Ue 25 26. 351. 728. 625 9. 880. 652. 910 -16. 471. 075. 715 62,30% 49,70% 9,30% 2,60%
Federazione russa 3. 212. 072. 602 468. 335. 844 -2. 743. 736. 758 7,60% 2,40% 56,30% 22,50%
Svizzera 1. 670. 254. 337 1. 455. 037. 816 -215. 216. 521 3,90% 7,30% 10,90% 11,30%
Turchia 281. 359. 589 503. 628. 400 222. 268. 811 0,70% 2,50% 32,10% -3,10%
Altri paesi Europei 2. 329. 460. 775 1. 761. 006. 494 -568. 454. 281 5,50% 8,90% 29,00% 15,40%
Europa 32. 692. 338. 445 13. 111. 248. 295 -19. 581. 090. 150 77,30% 65,90% 13,40% 4,80%
Stati Uniti 1. 421. 889. 776 1. 634. 482. 665 212. 592. 889 3,40% 8,20% -8,10% 6,30%
Canada 82. 125. 022 246. 386. 461 164. 261. 439 0,20% 1,20% -13,70% 39,30%
Messico 29. 153. 606 160. 251. 761 131. 098. 155 0,10% 0,80% 4,40% -19,20%
Nafta 1. 533. 168. 404 2. 041. 120. 887 507. 952. 483 3,60% 10,30% -8,20% 6,70%
America centro meridionale 729. 544. 283 631. 658. 310 -97. 885. 973 1,70% 3,20% 33,80% 3,10%
America 2. 233. 589. 255 2. 512. 529. 473 278. 940. 218 5,30% 12,60% 2,10% 7,90%
Medio oriente 606. 818. 550 1. 088. 276. 779 481. 458. 229 1,40% 5,50% 113,40% 24,10%
India 248. 804. 871 182. 888. 606 -65. 916. 265 0,60% 0,90% 26,60% 12,60%
Singapore 52. 421. 648 96. 560. 784 44. 139. 136 0,10% 0,50% 14,20% -5,00%
Cina 1. 803. 652. 014 516. 315. 089 -1. 287. 336. 925 4,30% 2,60% 19,30% 14,10%
Corea del Sud 1. 238. 478. 242 241. 140. 971 -997. 337. 271 2,90% 1,20% -11,00% 4,00%
Giappone 673. 977. 500 410. 000. 476 -263. 977. 024 1,60% 2,10% -1,80% -1,30%
Taiwan 250. 995. 357 111. 961. 958 -139. 033. 399 0,60% 0,60% 2,90% 4,10%
Hong Kong 75. 587. 015 208. 362. 893 132. 775. 878 0,20% 1,00% -12,70% 7,00%
Asia centrale 523. 845. 253 331. 206. 547 -192. 638. 706 1,20% 1,70% 74,10% 28,40%
Asia orientale 4. 712. 943. 847 1. 782. 034. 143 -2. 930. 909. 704 11,10% 9,00% 6,10% 4,60%
Asia 5. 843. 607. 650 3. 201. 517. 469 -2. 642. 090. 181 13,80% 16,10% 16,20% 12,80%
Africa 1. 504. 476. 498 847. 663. 123 -656. 813. 375 3,60% 4,30% 52,60% 3,80%
Oceania E Altri Territori 23. 172. 525 222. 475. 790 199. 303. 265 0,10% 1,10% -24,40% -30,90%
Mondo 42. 297. 184. 373 19. 895. 434. 150 -22. 401. 750. 223 100,00% 100,00% 14,10% 5,80%
.
 
   
   
MULTINAZIONALI: A MILANO ‘BISOGNA ESSERCI’(3)  
 
Elaborazione Camera di commercio di Milano su dati Istat, secondo trimestre 2006
merce 2006 provvisorio Peso su totale 2006 provvisorio Variazione in termini assoluti Variazione i in termini assoluti
import export saldo import export import export import export
prodotti dell´agricoltura e della caccia 411. 481. 508 86. 005. 495 -325. 476. 013 1,0% 0,4% 15,2% -4,2% 54. 312. 659 -3. 752. 832
prodotti della silvicoltura 10. 607. 761 371. 779 -10. 235. 982 0,0% 0,0% -26,0% -37,0% -3. 723. 641 -217. 957
prodotti della pesca e della piscicultura 49. 826. 203 1. 546. 252 -48. 279. 951 0,1% 0,0% -5,2% -8,1% -2. 746. 945 -136. 049
carbon fossile, lignite e torba 26. 124. 688 226. 363 -25. 898. 325 0,1% 0,0% 85,1% -3,5% 12. 012. 379 -8. 155
petrolio greggio e gas naturale 6. 091. 775. 872 64. 318. 806 -6. 027. 457. 066 14,4% 0,3% 75,9% -23,3% 2. 628. 049. 945 -19. 522. 222
minerali metalliferi 15. 414. 421 8. 808. 673 -6. 605. 748 0,0% 0,0% 145,6% 11,4% 9. 137. 648 904. 799
altri prodotti delle miniere e delle cave 36. 209. 331 7. 965. 864 -28. 243. 467 0,1% 0,0% -2,9% 16,3% -1. 071. 876 1. 119. 192
prodotti alimentari, bevande e tabacco 1. 355. 070. 030 611. 130. 429 -743. 939. 601 3,2% 3,1% 11,6% 7,3% 141. 331. 098 41. 556. 393
prodotti delle industrie tessili e dell´abbigliamento 1. 252. 953. 685 1. 451. 040. 125 198. 086. 440 3,0% 7,3% 13,0% 6,9% 144. 308. 157 93. 595. 779
cuoio e prodotti in cuoio, pelle e similari 423. 437. 116 367. 723. 977 -55. 713. 139 1,0% 1,8% 14,5% 7,9% 53. 739. 403 26. 886. 288
legno e prodotti in legno 122. 870. 894 57. 513. 311 -65. 357. 583 0,3% 0,3% -2,6% 12,8% -3. 269. 795 6. 529. 820
pasta da carta, carta e prodotti di carta; prodotti dell´editoria e della stampa 703. 855. 306 439. 642. 038 -264. 213. 268 1,7% 2,2% 3,9% 4,6% 26. 113. 524 19. 442. 383
coke, prodotti petroliferi raffinati e combustibili nucleari 251. 203. 783 107. 493. 007 -143. 710. 776 0,6% 0,5% 70,6% 94,6% 103. 990. 325 52. 243. 499
prodotti chimici e fibre sintetiche e artificiali 7. 872. 632. 016 3. 930. 075. 652 -3. 942. 556. 364 18,6% 19,8% 9,3% -0,1% 667. 866. 965 -3. 354. 564
articoli in gomma e materie plastiche 710. 852. 565 808. 559. 570 97. 707. 005 1,7% 4,1% -0,8% 6,2% -5. 815. 549 47. 012. 389
prodotti della lavorazione di minerali non metalliferi 329. 956. 728 308. 485. 013 -21. 471. 715 0,8% 1,6% 7,2% 22,2% 22. 041. 133 56. 095. 076
metalli e prodotti in metallo 3. 445. 954. 437 2. 228. 877. 311 -1. 217. 077. 126 8,1% 11,2% 24,4% 23,6% 676. 644. 526 425. 406. 435
macchine ed apparecchi meccanici 3. 164. 959. 872 3. 933. 857. 425 768. 897. 553 7,5% 19,8% -2,8% 10,3% -92. 506. 305 367. 131. 728
macchine elettriche ed apparecchiature elettriche, elettroniche ed ottiche 10. 568. 534. 256 3. 738. 365. 833 -6. 830. 168. 423 25,0% 18,8% 4,2% -1,2% 423. 331. 940 -46. 555. 205
mezzi di trasporto 4. 245. 706. 162 692. 833. 898 -3. 552. 872. 264 10,0% 3,5% 6,0% -15,8% 239. 971. 311 -129. 794. 236
altri prodotti delle industrie manifatturiere 719. 179. 426 925. 814. 061 206. 634. 635 1,7% 4,7% 10,2% 9,9% 66. 442. 326 83. 755. 696
energia elettrica 232. 368. 872 80. 018. 793 -152. 350. 079 0,5% 0,4% 36,6% 396,9% 62. 290. 201 63. 916. 071
gas 0 0 0 0,0% 0,0% -100,0% -100,0% -502 -4. 000
prodotti informatici 237. 811. 067 17. 704. 801 -220. 106. 266 0,6% 0,1% 9,2% -15,0% 20. 032. 276 -3. 134. 717
prodotti delle attivita´ professionali ed imprenditoriali n. C. A. 441. 544 1. 479. 388 1. 037. 844 0,0% 0,0% 53,2% -20,2% 153. 341 -373. 627
prodotti dello smaltimento dei rifiuti solidi, delle acque di scarico e simili 134 0 -134 0,0% 0,0% -99,5% #Div/0! -29. 038 0
prodotti delle attivita´ ricreative,culturali e sportive 8. 039. 823 12. 952. 868 4. 913. 045 0,0% 0,1% 9,0% 19,7% 665. 943 2. 132. 154
prodotti dei servizi alle famiglie 935 0 -935 0,0% 0,0% -98,2% -100,0% -52. 193 -33. 138
merci dichiarate come provviste di bordo, merci nazionali di ritorno e respinte, merci varie 9. 915. 938 12. 623. 418 2. 707. 480 0,0% 0,1% -19,6% 62,4% -2. 424. 938 4. 852. 094
totale 42. 297. 184. 373 19. 895. 434. 150 -22. 401. 750. 223 100,0% 100,0% 14,1% 5,8% 5. 240. 794. 318 1. 085. 693. 094
Elaborazione Camera di commercio di Milano su dati Istat, secondo trimestre 2006 Le partecipazioni americane a Milano e in Italia per regione di origine dell’investitore al 1° gennaio 2005
Imprese partecipate N. Imprese Milano N. Imprese Italia % su tot. Italia per regione dipendenti imprese Milano
New England 109 249 43,8% 10. 730
Connecticut 51 146 34,9% 6. 844
Massachusetts 52 89 58,4% 3. 640
Middle Atlantic 283 526 53,8% 49. 320
New Jersey 69 132 52,3% 12. 757
New York 181 303 59,7% 34. 375
Pennsylvania 33 91 36,3% 2. 188
East North Central 122 367 33,2% 11. 940
Illinois 43 101 42,6% 2. 483
Michigan 14 95 14,7% 1. 772
Ohio 25 91 27,5% 4. 724
Wisconsin 26 58 44,8% 2. 053
West North Central 40 83 48,2% 5. 009
Minnesota 16 31 51,6% 3. 185
Missouri 22 46 47,8% 1. 793
South Atlantic 65 140 46,4% 8. 726
Georgia 16 22 72,7% 3. 799
District of Columbia 2 17 11,8% 458
East South Central 11 18 61,1% 1. 247
West South Central 31 97 32,0% 1. 887
Texas 31 97 32,0% 1. 887
Mountain 24 45 53,3% 1. 001
Pacific States 127 209 60,8% 16. 576
California 112 188 59,6% 15. 091
Totale Usa 812 1. 734 46,8% 106. 436
Elaborazione Camera di commercio di Milano su banca dati Reprirnt Le partecipazioni tedesche a Milano e in Italia per regione di origine dell’investitore al 1° gennaio 2005
Imprese partecipate N. Imprese Milano N. Imprese Italia % su tot. Italia per regione dipendenti imprese Milano
Baden - Württemberg 98 306 32,0% 7. 184
Bayern 89 225 39,6% 13. 366
Berlin 7 15 46,7% 1. 072
Brandenburg 0 1 0,0% 0
Bremen 1 9 11,1% 14
Hamburg 19 55 34,5% 1. 880
Hessen 65 118 55,1% 3. 881
Mecklenburg - Vorpommern 0 0 nr. 0
Niedersachsen 13 36 36,1% 466
Nordrhein - Westfalen 153 362 42,3% 17. 323
Rheinland - Pfalz 19 35 54,3% 2. 163
Saarland 3 6 50,0% 122
Sachsen 2 2 100,0% 22
Sachsen - Anhalt 0 1 0,0% 0
Schleswig - Holstein 5 16 31,3% 147
Thüringen 3 3 100,0% 16
Totale Germania 477 1. 190 40,1% 47. 656
Elaborazione Camera di commercio di Milano su banca dati Reprirnt Le partecipazioni francesi a Milano e in Italia per regione di origine dell’investitore al 1° gennaio 2005
Imprese partecipate N. Imprese Milano N. Imprese Italia % su tot. Italia per regione dipendenti imprese Milano
Ile-de-france 389 878 44,3% 52. 460
Champagne-ardenne 1 3 33,3% 34
Picardie 1 4 25,0% 2
Haute-normandie 2 3 66,7% 40
Centre 2 7 28,6% 32
Basse-normandie 1 9 11,1% 17
Bourgogne 3 4 75,0% 322
Nord-pas-de-calais 4 15 26,7% 169
Lorraine 2 9 22,2% 96
Alsace 5 12 41,7% 146
Franche-comté 5 11 45,5% 424
Pays de la Loyre 4 17 23,5% 393
Bretagne 2 13 15,4% 26
Poitou-charentes 3 4 75,0% 7
Aquitaine 6 15 40,0% 213
Midi-pyrénées 0 6 0,0% 0
Limousin 3 3 100,0% 3. 125
Rhône-alpes 43 76 56,6% 1. 809
Auvergne 2 10 20,0% 195
Languedoc-roussillon 3 9 33,3% 80
Provence-alpes-côte-d´azur 12 33 36,4% 365
Corse 0 1 0,0% 0
Totale Francia 493 1. 142 43,2% 59. 955
Elaborazione Camera di commercio di Milano su banca dati Reprirnt Le partecipazioni inglesi a Milano e in Italia per regione di origine dell’investitore al 1° gennaio 2005
Imprese partecipate N. Imprese Milano N. Imprese Italia % su tot. Italia per regione dipendenti imprese Milano
Greater London 178 343 51,9% 16. 073
North East 0 4 0,0% 0
Yorkshire and Humberland 5 20 25,0% 26
East Midlands 6 17 35,3% 188
East Anglia 8 13 61,5% 400
South East 44 93 47,3% 13. 732
South West 13 28 46,4% 584
West Midlands 14 57 24,6% 1. 022
North West 14 45 31,1% 1. 000
Wales 0 0 / 0
Scotland 2 7 28,6% 26
Northern Ireland 0 0 / 0
Totale Regno Unito 284 627 45,3% 33. 051
Elaborazione Camera di commercio di Milano su banca dati Reprirnt Le partecipazioni spagnole a Milano e in Italia per regione di origine dell’investitore al 1° gennaio 2005
Imprese partecipate N. Imprese Milano N. Imprese Italia % su tot. Italia per regione dipendenti imprese Milano
Galicia 2 5 40,0% 25
Principado de Asturias 0 0 / 0
Cantabria 0 0 / 0
Euskadi - País Vasco 5 15 33,3% 31
Comunidad Foral de Navarra 1 1 100,0% 12
La Rjoja 0 0 / 0
Aragón 0 6 0,0% 0
Comunidad de Madrid 23 49 46,9% 1. 166
Castilla y Leon 0 3 0,0% 0
Castilla - La Mancha 0 3 0,0% 0
Catalunya 22 69 31,9% 987
Comunidad Valenciana 1 23 4,3% 0
Islas Baleares 1 1 100,0% 56
Andalucia 0 4 0,0% 0
Region De Murcia 0 1 0,0% 0
Totale Spagna 55 180 30,6% 2. 277
Elaborazione Camera di commercio di Milano su banca dati Reprirnt .
 
   
   
INDUSTRIA E ARTIGIANATO LOMBARDO,CRESCITA DEL 3,6% NEL 2006 CORSARO: DA LEGGE SULLA COMPETITIVITA´ ULTERIORE SPINTA POSITIVA ZAMBETTI:AGGREGAZIONI E INTERNAZIONALIZZAZIONE, SFIDE ARTIGIANE  
 
Milano, 6 febbraio 2007 - Positivo per la produzione manifatturiera dell´industria (+4,2%) e dell´artigianato (+1%) l´ultimo trimestre dell´anno scorso, che porta la crescita del 2006 a una media del 3,6%. Questo il dato che emerge dall´analisi congiunturale, svolta congiuntamente da Regione Lombardia, Unioncamere Lombardia, Confindustria Lombardia con la collaborazione delle Associazioni regionali dell´Artigianato (Confartigianato, Cna, Casartigiani, Claai) e presentata oggi nella sede di Unioncamere, presente l´assessore all´Industria, Piccola e Media Impresa e Cooperazione Massimo Corsaro. Dall´indagine emerge inoltre come tutti gli indici manifestino un andamento positivo: fatturato, tasso di utilizzo degli impianti, ordinativi acquisiti, adeguamento delle scorte. Particolarmente incoraggianti sono i livelli di investimento dell´industria (+23,7% nel 2006), mentre l´occupazione rimane sostanzialmente stabile (+0,05 su base annuale). Anche l´ottimismo è piuttosto diffuso. Il 29,4% degli industriali e il 10% circa degli artigiani manifesta aspettative positive per il 2007 per quanto riguarda la produzione, mentre l´occupazione è prevalentemente vista in crescita dai primi e stazionaria dai secondi. Le previsioni rispecchiano in parte un andamento generale del sistema economico lombardo (e non solo), che tende a premiare le realtà produttive di maggior dimensione e che, anche all´interno dei singoli settori, manifesta comunque una forte quota di imprese in crescita, ma anche comparti dove il calo produttivo permane. Un´ulteriore spinta positiva, secondo l´assessore Corsaro deriverà anche dalle legge regionale per la competitività delle imprese che il Consiglio regionale ha varato la scorsa settimana. "Una legge fortemente innovativa - ha detto l´assessore - che ha nella semplificazione e sburocratizzazione delle pratiche e nella scelta oculata delle imprese meritevoli di aiuto i propri cardini". "Una vera e propria rivoluzione - ha aggiunto Corsaro -. Basta infatti finanziamenti a pioggia e sì, invece, ad una selezione rigorosissima dei migliori. Solo così si diventa sempre più competitivi". Competitività, dunque, come volano per invertire una tendenza negativa del passato e fondamento del Comitato strategico per la competitività (ne fanno parte oltre al presidente Formigoni e alcuni assessore regionali anche esponenti di spicco dell´economia lombarda e italiana, come imprenditori, banchieri e presidenti del mondo associativo camerale del calibro di Auricchio, Bombassei, Diana Bracco, Colaninno, Emma Marcegaglia, Micheli, Paolucci, Rocca, Scaglia, Squinzi, Tronchetti Provera, Versace, Passera, Profumo, Sangalli e altri ancora), che proprio ieri sera si è riunito al Palazzo della Regione, condividendo la concreta risposta data dalla Regione alle esigenze delle aziende lombarde di essere sempre più forti sullo scenario dei mercati internazionali. Quanto alle liberalizzazioni varate dal Governo, "ben venga - ha aggiunto l´assessore Corsaro - qualsiasi intervento volto a semplificare la vita dei cittadini ed a liberare da vincoli troppo stretti l´attività delle imprese. Ma il giudizio su un´azione in questa direzione non può esser dettato da logiche di schieramento, ma deve attenersi a valutazioni di merito. Auspichiamo pertanto che anche il Governo adotti nelle fasi che ci attendono a breve modalità analoghe a quelle che ci siamo impegna ad attuare con la legge sulla competitività". "Perché le liberalizzazioni - ha concluso Corsaro - non si fanno dando la possibilità ai barbieri di tenere aperto il negozio al lunedì e nemmeno permettendo la vendita di benzina negli ipermercati. Le vere liberalizzazioni sono in altri settori, nelle Public Utilities, ad esempio". Soddisfazione per l´andamento congiunturale è stato espresso anche dall´Assessore all´Artigianato e Servizi, Domenico Zambetti, che ha così commentato i risultati dell´indagine. "L´aggancio al trend di ripresa dei nostri principali partner/competitori europei - ha detto - sembra essere a portata di mano. Anche l´artigianato ha invertito l´ormai lunga tendenza alla contrazione produttiva, iniziando (speriamo in modo stabile) a risalire la china. Certamente, il settore risente maggiormente di altri delle difficoltà connesse con la globalizzazione dei mercati: non è un mistero che le piccole o minime dimensioni aziendali e la scarsa propensione per i mercati lontani siano oggi un limite preciso". "Cosciente di questo - ha aggiunto Zambetti - la Regione Lombardia ha puntato sugli investimenti per la competitività (anche in senso burocratico) del sistema produttivo regionale, dove l´artigianato in particolare può trovare una forte spinta, utilizzando le misure che abbiamo preso recentemente, soprattutto in fatto di aggregazione tra le imprese, di internazionalizzazione e di formazione, che rappresentano poi le principali sfide che l´artigianato ha di fronte. Affrontandole adeguatamente, è oggi possibile competere sui grandi mercati senza perdere le nostre tradizionali e vincenti caratteristiche di ingegno e qualità nel lavoro". .  
   
   
INDAGINE CONGIUNTURALE SULLE PICCOLE E MEDIE IMPRESE DEL LAZIO II SEMESTRE 2006  
 
Roma, 6 febbraio 2007 - Sul piano internazionale, la seconda parte del 2006 non ha portato evidenti segnali di discontinuità nella politica estera ed economica. I consuntivi 2006 delle grandi economie certificano il consolidarsi della loro crescita che, nonostante qualche isolato cenno di rallentamento, continuano a non essere realtà comparabili con quella dell’Unione Europea, meno dinamica, che “dovrebbe aver chiuso” l’anno segnando un +2,6% nell’area Euro, dato comunque in recupero rispetto al +1,4% del 2005[1]. Tuttavia, le previsioni sul 2007 indicano un rallentamento dell’area Euro (al +2,1%), in linea con le indicazioni sull’andamento delle prospettive mondiali, ora stimate al +4% circa. Per l’economia italiana, i principali istituti di previsione hanno tutti aggiornato, come di prassi, le precedenti stime di crescita per il 2007, operazione che li vede accomunati, in quanto improntata al ribasso. Per quanto riguarda il Lazio, le stime Unioncamere diffuse a dicembre 2006 sul Pil del Lazio indicano, per la nostra regione, una crescita pari al +1,7% per il 2006 (era il +1,3% a maggio). Tav. 1. 10 – Andamento del Pil (tassi di variazione % su valori a prezzi costanti 1995).
2004 2005 2006* 2007*
Lazio 3,8 0,3 1,7 1,4
Centro 2,5 -0,1 1,6 1,4
Italia 1,2 0,0 1,7 1,4
Fonte: Unioncamere, Scenari di Sviluppo delle Economie Locali, 2006-2009, dicembre 2006. (*) dati previsionali. In tema di demografia delle imprese, nel terzo trimestre 2006 il tasso di crescita totale nel Lazio (Tav. 1. 11) è stato pari allo 0,58% rispetto allo 0,28% dell’Italia: anche in questo trimestre, hanno contribuito a questo risultato soprattutto le società di capitali (+1,05%). Tav. 1. 11 - Lazio: demografia delle imprese nel 2° trimestre 2006.
Tutti settori Registrate Attive Iscrizioni Cessazioni Saldo Tax crescita Tax natalità Tax mortalità
Frosinone 45. 671 38. 624 657 425 232 0,51 1,44 0,93
Latina 56. 539 46. 712 813 494 319 0,56 1,44 0,87
Rieti 15. 019 12. 903 193 145 48 0,32 1,29 0,97
Roma 407. 136 235. 370 6. 112 3. 627 2. 485 0,61 1,50 0,89
Viterbo 39. 560 35. 350 473 309 164 0,41 1,20 0,78
Lazio 563. 925 368. 959 8. 248 5. 000 3. 248 0,58 1,46 0,89
Italia 6. 121. 510 5. 158. 804 78. 920 61. 846 17. 074 0,28 1,29 1,01
Fonte: elaborazioni Ufficio Studi Federlazio su dati Movimprese. Dopo un consuntivo 2005 al -2,7% le esportazioni del Lazio nei primi nove mesi del 2006 (Tav. 1. 13) sono aumentate dell’8,2% su base annua. Inoltre, in questo periodo, si registra anche un aumento, seppur contenuto, della quota di export della nostra regione rispetto al totale nazionale: nel confronto col periodo gennaio-settembre 2005, questa quota passa dal 3,6% al 3,7%. Tav. 1. 13 - Lazio: import-export nei primi nove mesi del 2006 (quote e variazioni % tendenziali).
Variazioni % Ue 25 Extra Ue 25 Mondo Quota %su Italia Quota % su Lazio
2006-05 2006-05 2006-05 2005 2006 2005 2006
Export
Viterbo -5,6 8,0 -1,3 0,1 0,1 3,2 2,9
Rieti 13,8 5,5 8,0 0,2 0,2 5,2 5,2
Roma -17,3 18,9 2,4 1,8 1,7 49,8 47,2
Latina 17,1 29,5 20,0 0,9 1,0 25,5 28,3
Frosinone 4,0 25,8 9,2 0,6 0,6 16,2 16,4
Lazio 0,0 19,7 8,2 3,6 3,7 100,0 100,0
Italia 4,6 11,7 7,4 100,0 100,0
Import
Viterbo 0,3 25,0 9,8 0,1 0,1 1,1 1,0
Rieti 32,9 -36,9 -0,6 0,1 0,1 1,9 1,6
Roma 16,1 19,5 17,6 6,1 6,4 77,0 79,7
Latina -4,1 -17,5 -7,6 1,2 1,0 15,0 12,2
Frosinone 10,7 47,9 22,3 0,4 0,4 5,1 5,5
Lazio 12,1 15,9 13,6 7,9 8,0 100,0 100,0
Italia 6,5 21,3 12,8 100,0 100,0
Fonte: elaborazioni Ufficio Studi Federlazio su dati Istat. Dal quadro qui sommariamente descritto sulla base delle fonti istituzionali, passiamo ora ai risultati della nostra indagine, svolta su un campione di 350 aziende associate, e relativa al secondo semestre 2006. Nel confronto col primo semestre 2006 il saldo di opinione, inteso come differenza tra risposte con valenza positiva e risposte con valenza negativa, è rimasto stabile a +22, con ciò indicando il mantenimento delle posizioni conseguite nella prima parte dell’anno; per quanto concerne la provenienza geografica degli ordini ricevuti, si riducono i valori dei saldi rilevati sui mercati esteri. Per quel che concerne il fatturato totale, il saldo aumenta di 5 punti, passando da +20 a +25, mentre per la produzione , il saldo rimane stabile a +20. Sul versante degli investimenti , nel secondo semestre 2006 aumenta la percentuale delle imprese che ha dichiarato di averne effettuati, ora al 68,6% (dal 64,1% di sei mesi fa), mentre il 31,4% ha affermato il contrario (a fronte del 35,9% del semestre precedente). Ma la nostra indagine ha rilevato anche le previsioni a breve sui prossimi sei mesi che, nel complesso, possono dirsi ottimistiche. Difatti, i saldi attesi per le principali variabili aziendali sono positivi ed in crescita rispetto a quanto riscontrato nella precedente indagine per ordini e fatturato totale, produzione ed occupazione. In particolare sugli ordinativi totali nel prossimo semestre, le attese sono ottimistiche: il saldo passa da +26 a +39, sebbene questo risultato dipenda solo dalle attese formulate sul mercato domestico, positive ed in crescita, mentre dal mercato estero si attendono sensibili contrazioni (pur permanendo positivo il saldo atteso), in particolare dall’area extra Unione Europea. Abbiamo poi chiesto alle imprese del campione di esprimersi sulla loro previsione di ampliamento o meno dell’organico nei prossimi sei mesi. Il risultato emerso indica un sensibile recupero del saldo sulle intenzioni di assumere, grazie all’aumento della percentuale di imprese che intenderebbero assumere nel corso dei primi sei mesi del 2007 (dal 15,9% al 21,4%). Per quanto concerne le intenzioni d’investimento nel prossimo semestre, il 36,6% delle imprese ha dichiarato di voler investire (ma erano il 41,4% nella precedente indagine): il saldo indica un’intenzionalità all’investimento in attenuazione, passando da +49 a +47 . I dati emersi dall’indagine Federlazio sono stati sottoposti ad una disaggregazione per settori, da cui si evince che, nel secondo semestre 2006, gli ordinativi totali sono cresciuti in modo robusto nel settore del legno e informatico, cui seguono alimentare, abbigliamento grafico-editoriale e servizi: andamento in controtendenza è stato invece riscontrato nei restanti settori, in particolare nel chimico. Quanto alle previsioni sugli ordinativi nei prossimi sei mesi, solo le imprese del settore chimico mostrano variazioni negative del saldo, mentre l’ottimismo è piuttosto diffuso nei restanti settori, in particolare nel legno. Rispetto al recupero generalizzato dell’occupazione, questa variabile ha mostrato cenni di vivacità nel settore alimentare, nel legno, abbigliamento e servizi. Più timida la ripresa occupazionale nel settore edile mentre si registrano rallentamenti nei settori chimico, informatico, metalmeccanico e grafico-editoriale. Per quanto concerne le intenzioni di assunzione nel primo semestre 2007, queste sono positive nel settore legno, alimentare e metalmeccanico, al contrario di quanto rilevato per il settore abbigliamento, grafico-editoriale e chimico. Infine, sul versante degli investimenti, è importante rilevare che, nel confronto coi risultati del precedente semestre, la maggioranza dei settori considerati ha visto aumentare la percentuale di imprese che ha effettuato investimenti: in altri termini, ad eccezione di abbigliamento e costruzioni, nei restanti settori sono più numerose le imprese che hanno investito. Riepilogando, i dati segnalano che il vento pur lieve della ripresa, che avevamo rilevato nella precedente indagine non si è arrestato. Le principali grandezze congiunturali esaminate concordano del disegnare, anche per il 2° semestre 2006, un quadro confortante, con in più una novità rispetto al 1° semestre, rappresentata dall’emergere di un orientamento complessivamente ottimistico anche nelle previsioni a breve, cosa che la volta scorsa mancava. E’ come se le Pmi, ai primi segnali di fibrillazione delle principali economie europee e mondiali avessero cominciato a riposizionarsi, mosse da una tensione positiva verso il futuro che le spinge ad abbandonare la precedente cautela nei confronti delle prospettive a breve. Il che potrebbe significare che si va forse lentamente ricostituendo quel capitale di fiducia nel ciclo economico che è notoriamente parte essenziale nelle scelte strategiche degli operatori economici. Qui occorre però tenere presente un dato che non è secondario ai fini dell’interpretazione dei risultati dell’indagine. Lo studio ha rilevato le percezioni imprenditoriali nel corso del mese di dicembre, quando ancora i contenuti della finanziaria nazionale e di quella regionale non erano stati del tutto definiti. Oggi, a finanziarie approvate siamo in grado di affermare che esse contengono, accanto a misure che dobbiamo riconoscere sono state pensate in favore del sistema produttivo e che ci auguriamo diano presto i loro frutti, anche provvedimenti che, a nostro avviso, peseranno non poco su quello con il rischio di frustrare le attese ottimistiche formulate dagli stessi imprenditori. Questi ultimi, infatti, si troveranno nel corso di quest’anno di fronte ad un inasprimento fiscale a tutti i livelli, nazionale, regionale e locale, che graverà sulle potenzialità espansive del tessuto imprenditoriale. Del resto se si vuole che la Pmi continui a produrre valore, a garantire occupazione, a confrontarsi con i competitors stranieri, a fare coesione sociale, bisogna che la si metta nelle condizioni migliori per operare, e non la si ostacoli con una tassazione crescente, con un costo del denaro eccessivo e – aggiungo – con un sistema di aggiudicazione delle gare d’appalto in tutti i settori – dalle costruzioni, alle pulizie alle forniture al sistema sanitario e via dicendo – che esclude sistematicamente le Pmi a favore delle grandi. Ancora oggi siamo costretti a rilevare che, mentre da un lato il Consiglio Regionale approva, com’è accaduto a marzo scorso, una norma che limita il ricorso al global service, dall’altro direttori generali di grandi strutture sanitarie ancora ne magnificano le virtù, dichiarando la propria volontà di farvi ricorso massicciamente. Le Pmi sono stanche di dover fare da spettatrici passive alle gare pubbliche. Né si sentono minimamente sollevate dal sapere che alle vecchie (note) “cordate” se ne sostituiscono di nuove (non meno note). Per finire, consentitemi di richiamare qui, considerando che è stato appena riconfermato il mandato del Presidente Marrazzo a Commissario Straordinario per l’emergenza rifiuti, che resta tuttora aperta l’annosa questione riguardante i gravi ritardi dei pagamenti di molti comuni del Lazio nei confronti delle aziende che forniscono loro il servizio di smaltimento dei rifiuti. Ci auguriamo che la Giunta mostri attenzione e sensibilità per tale problema adoperandosi nei confronti dei comuni inadempienti al fine di scongiurare il determinarsi di una situazione che rischia di diventare ingestibile. .
 
   
   
COMO ARTIGIANATO IN CRESCITA PRESENTATA LA CONVENZIONE CON ELBA A SOSTEGNO DEL SETTORE 1.500 EURO ALLE AZIENDE PER OGNI ADDETTO ULTRA40ENNE ASSUNTO  
 
Como, 6 febbraio 2007 - In Lombardia vi sono 265. 000 imprese artigiane, che rappresentano più di un terzo del nostro settore produttivo, impegnano il 17% degli occupati, producono l´11% del valore aggiunto regionale e costituiscono inoltre il 25% cento dell´artigianato italiano. Ma a Como l´artigianato ha una sua precisa specificità. Se infatti in questa provincia si concentra il 6% circa delle imprese artigiane lombarde (17. 857 per l´esattezza), la loro incidenza sul totale è invece la più alta della regione, il 40% contro il 33% della media regionale. Le cifre sono state rese note dall´assessore all´Artigianato e Servizi della Regione Lombardia, Domenico Zambetti, nel presentare oggi a Como la convenzione che la Regione ha sottoscritto con Elba (Ente Lombardo Bilaterale dell´Artigianato), convenzione che rappresenta una profonda innovazione nell´ottica con cui si sempre guardato a questo settore. Inoltre, sempre secondo i dati resi noti dall´assessore Zambetti, mentre l´incidenza media regionale di addetti artigiani è del 17,2%, a Como raggiunge il 25%: a un addetto ogni 6 famiglie lombarde corrisponde un addetto ogni 4,7 famiglie in provincia di Como. Ancora, se c´è un´impresa artigiana ogni 3 imprese lombarde, qui ce n´è una ogni 2,7. Dal censimento del 2001 al settembre 2006, poi, le imprese artigiane comasche sono aumentate di 2. 057 unità con un incremento del 13% a fronte di una media regionale del 12%. Nel Comasco, infine, sono presenti due distretti industriali di specializzazione produttiva: quello del tessile-serico e quello del mobile arredo. Nel suo territorio sono inoltre presenti interessanti realtà territoriali che fanno parte dei tre metadistretti: "moda" (interessa 21 Comuni), "design" (12 Comuni) e "materiali" (4 Comuni). Di conseguenza, l´attenzione di Regione Lombardia in questi anni è sempre stata altissima per l´artigianato di questo territorio. Dal 2003 al 2006 le agevolazioni creditizie hanno riguardato più di 5. 000 interventi, per i quali sono stati approvati 227. 870. 865 euro di finanziamenti. Per gli interventi a fondo perduto sono stati stanziati, negli stessi anni, più di 6. 000. 000 di euro e a favore dei servizi per l´impresa più di 4. 000. 000. "Il tessuto produttivo comasco - ha detto Zambetti - è caratterizzato da una forte presenza di imprese di piccola e media dimensione. E a queste piccole imprese ci rivolgiamo, perché oggi è vitale imparare a ´fare rete´. In tal senso abbiamo finanziato numerosi progetti per sviluppare la conoscenza, la competitività, l´innovazione tecnologica. Ricordo a questo proposito - ha aggiunto l´assessore - il progetto I-cast che riguarda proprio il settore del tessile, settore che Regione Lombardia ha sempre sostenuto soprattutto nei momenti più critici. Altro progetto è Timat riguardante le tecnologie innovative per materiali tessili. E non dimentichiamo i numerosi contributi alle imprese per la diffusione di metodi produttivi compatibili con i più avanzati modelli di tutela e salvaguardia ambientale". Vi è poi il tema dell´internazionalizzazione. In questo campo per Como, la Regione ha avviato i progetti Aplat (Ampliamento promozione lavoro artigiano transfrontaliero) e Artincina, ovvero gli artigiani lombardi in Cina. Cina, Russia e molti altri paesi, infatti, sono mercati dove il nostro arredo lombardo è leader nelle vendite, perché ormai si è alla ricerca della qualità e i prodotti artigiani lombardi sono un po´ il simbolo della qualità. Zambetti ha quindi analizzato le novità che la convenzione tra Regione e Elba ha introdotto nei tradizionali meccanismi di sostegno dell´occupazione. "Oggi, come emerge dall´ultima analisi congiunturale - ha detto - gli indici sono tornati positivi in tutti i campi. Ma negli anni passati il trend negativo ha colpito con forti conseguenze proprio il mondo produttivo artigiano, che è fatto di imprese molto spesso al di sotto dei 15 dipendenti. Questa soglia non permette di avere paracaduti in caso di crisi aziendale, in quanto questo ambito è ancora generalmente escluso dall´applicazione degli ammortizzatori sociali". La convenzione mette in atto otto misure concrete, specificamente rivolte a sostenere l´occupazione artigiana sia attraverso la contribuzione economica sia con interventi di riqualificazione dei lavoratori. "Abbiamo destinato a queste iniziative - ha proseguito Zambetti - un cospicuo finanziamento, oltre 1,5 milioni di euro, che integrandosi con le risorse messe a disposizione dal sistema bilaterale movimenterà risorse per circa 2 milioni di euro. Nella convenzione sono comprese misure rivolte a sostenere il reddito dei lavoratori sospesi dall´attività a causa di crisi o eventi eccezionali e dei licenziati per motivo oggettivo. Il Fondo eroga un sussidio di disoccupazione del 40% della paga base. E vi sono anche interventi di natura ´proattiva´: abbiamo infatti voluto incentivare le assunzioni, prestando un´attenzione prioritaria al delicato fenomeno della disoccupazione che va a colpire la fascia di età più critica in termini di reinserimento, per donne e uomini: quella degli ultraquarantenni". Per questa ragione tra le azioni presenti nella convenzione ve n´è una che destina un contributo per ogni assunzione di 1. 500 euro alle aziende che assumono lavoratrici ultraquarantenni o lavoratori ultraquarantacinquenni disoccupati, oltre che in caso di assunzione di persone disabili o svantaggiate. A Elba aderiscono circa 40. 000 imprese per un totale di 160. 000 addetti e ne fanno parte le principali Associazioni lombarde dell´Artigianato (Confartigianato, Cna, Casartigiani e Claai), nonché le Organizzazioni Sindacali (Cgil, Cisl, Uil), con l´obiettivo di potenziare le relazioni bilaterali e rispondere a esigenze di mutualità. Esattamente quelle che il protocollo di intesa sottoscritto nel luglio 2006 e perfezionato in novembre contribuisce a rendere ulteriormente concrete. All´incontro di oggi, che si è svolto presso lo Ster del capoluogo comasco, era presente il consigliere regionale Luca Gaffuri e vi hanno partecipato, tra gli altri, il sindaco di Como, Stefano Bruni, il presidente e il Vicepresidente di Elba, Eugenio Feroldi e Serafino Appugliese, e rappresentanti delle Associazioni artigiane con il presidente della Cna, Giacomo Guidali, il presidente di Confartigianato e vice presidente della Camera di Commercio, Cornelio Cetti, il presidente di A. C. A. I, Ettore Zanotti. .  
   
   
SMOG - ACCORDO REGIONI PADANE. ERRANI: "UN´ASSUNZIONE DI RESPONSABILITA´ PER GARANTIRE IL DIRITTO ALLA SALUTE A NOI E ALLE FUTURE GENERAZIONI. ORA LA COSTRUZIONE DI UN SOLIDO PATTO CON IL GOVERNO".  
 
Bologna, 6 febbraio 2007 - "Il tema dell´inquinamento atmosferico richiede un´assunzione di responsabilità da parte di tutti, perché si tratta di un problema senza confini, la cui soluzione non può che passare dal superamento di qualsiasi contrapposizione e localismo, così come di quella logica dell´emergenza, che si è rivelata del tutto insufficiente e inadeguata rispetto al vero obiettivo: garantire il diritto alla salute e ad un ambiente sano per noi e per le future generazione. " Con queste parole il presidente della Regione Emilia-romagna Vasco Errani ha commentato l´accordo che verrà firmato a Roma mercoledì 7 febbraio prossimo dalle Regioni Emilia-romagna, Lombardia, Piemonte, Veneto, insieme alle Province autonome di Trento e Bolzano e al Canton Ticino per avviare insieme un programma di azioni congiunte per combattere smog e polveri sottili. "E´ la prima volta nel nostro Paese - ha aggiunto Errani - che la lotta all´inquinamento esce dai confini di una singola regione. Il passo successivo su cui ci vogliamo impegnare è la costruzione di un solido patto con il Governo nazionale per far crescere iniziative coordinate a favore della mobilità sostenibile, del risparmio energetico, della tutela dell´ambiente". . .  
   
   
SPESE DI MISSIONE DEI MEMBRI DELLA GIUNTA REGIONALE PIEMONTESE  
 
Torino, 5 febbraio 2007 - In merito a quanto denunciato da alcuni consiglieri di opposizione, riguardo il supposto aumento del 93 per cento della cifra destinata alle cosiddette spese di missione da parte dei membri della Giunta regionale, si precisa che detta notizia e´ priva di qualunque fondamento. Come già precisato nel corso dell´audizione in Commissione, per un errore materiale di trascrizione dei dati illustrati nella stessa commissione, e´ stata riportata la previsione di spesa per il 2007 di 387mila euro, invece di quella di 200mila euro, la stessa spesa stanziata per le missioni effettuate nel 2006. Per completezza di informazione, ecco le spese effettivamente sostenute, per missioni nazionali e internazionali, dal 2003 ad oggi, con amministrazioni diverse: anno 2003: 210mila euro; anno 2004: 181mila euro; anno 2005: 153mila euro; anno 2006: 177mila euro. .  
   
   
BRESCIA;BECCALOSSI:ENTRO LUGLIO VERRA´ SIGLATO AQST IERI L´INCONTRO CON CORSINI, CAVALLI, BETTONI, PRETI E MORGANO  
 
Milano, 6 febbraio 2007 - Si è svolta ieri presso la Sede Territoriale Regionale di Brescia la riunione del Comitato di Coordinamento dell´Accordo Quadro di Sviluppo Territoriale (Aqst) della Provincia di Brescia. All´incontro, convocato dalla vicepresidente della Regione Lombardia, Viviana Beccalossi, hanno partecipato il presidente della Provincia, Alberto Cavalli, il sindaco di Brescia, Paolo Corsini, il presidente della Camera di Commercio, Franco Bettoni, il rettore dell´Università Statale, Augusto Preti, e il direttore dell´Università Cattolica, Luigi Morgano. L´accordo, secondo quanto previsto da una delibera approvata dalla Giunta regionale, ha come obiettivo un programma di attività ed interventi finalizzati all´attuazione delle politiche regionali riguardanti specificatamente il territorio bresciano. Nella riunione di oggi è stato fatto il punto sul lavoro svolto fin qui dalla Segreteria tecnica ed è stata condivisa la metodologia per individuare i progetti da realizzare attraverso l´approvazione dell´Aqst. Tutto ciò nell´ottica di un prossimo appuntamento già fissato per l´inizio di marzo quando i soggetti chiamati al Tavolo definiranno i progetti da inserire in maniera definitiva nell´Accordo. "I funzionari della Sede Territoriale Regionale, sotto l´attenta regia del dottor Lauro - ha ricordato Viviana Beccalossi -, stanno incontrando i responsabili di tutte le Direzioni Generali della Regione per confrontarsi anche con loro sui progetti attuabili a Brescia e nell´intera provincia. Un percorso che prevede la massima collaborazione da parte di tutti gli altri Enti coinvolti nella vicenda che, così come previsto dalla legge regionale, saranno i soggetti attuatori di quanto verrà deciso dal Comitato che governa l´Aqst". Anche nell´incontro odierno tutti i soggetti seduti al tavolo hanno ribadito l´intenzione di proseguire il lavoro con spirito oltre che positivo, anche propositivo. Beccalossi, Cavalli, Corsini, Bettoni, Preti e Morgano hanno confermato ancora una volta che "il traguardo finale del Comitato di Coordinemento dell´Accordo Quadro di Sviluppo Territoriale è quello di ottenere risultati concreti in grado di migliorare la qualità della vita dei cittadini, delle imprese e delle associazioni lombarde" ed hanno individuato nella fine del mese di luglio il termine ultimo per sottoscrivere l´Accordo Quadro di Sviluppo Territoriale di Brescia e provincia. .  
   
   
POLITICHE PER LE IMPRESE E PER L’INNOVAZIONE: DALL’INTERVENTO INDIFFERENZIATO ALLA CONCENTRAZIONE DELLE RISORSE NEL RAPPORTO MET 2006, CHE VERRÀ PRESENTATO A BARI MARTEDÌ 6 FEBBRAIO IN UN CONVEGNO ORGANIZZATO DALL’ARTI, EVIDENZE E INSEGNAMENTI PER L’ITALIA E PER LA PUGLIA  
 
 Valenzano, 6 febbraio 2007 – Oggi alle ore 10. 00 alla Biblioteca Provinciale di S. Teresa dei Maschi di Bari si svolgerà il convegno su “Le politiche per l’innovazione nelle regioni italiane: esperienze e insegnamenti per la Puglia”, organizzato dall’Arti (Agenzia regionale per la Tecnologia e l’Innovazione). Nell´occasione verrà presentato il Rapporto Met 2006 dedicato a “Le politiche per l’impresa e l’innovazione: l’offerta pubblica e la domanda dei privati”. Il Rapporto Met 2006 è dedicato ai principali interventi di politica industriale sia nazionali che regionali, analizzati anche attraverso un’indagine originale su un campione di 5400 imprese attive nelle 20 regioni italiane. Un focus particolare è stato realizzato sulle politiche per la ricerca e l’innovazione delle imprese. In particolare, dall’analisi si evince che sul totale degli interventi nazionali e regionali a sostegno delle imprese, nel 2005 ben il 58,8% è stato rappresentato da misure generaliste (come il credito d’imposta sugli investimenti), mentre il 20,8% è stato costituito da misure a favore della ricerca e dell’innovazione. In Puglia si è verificata una crescita del 9,3% di quest’ultima tipologia di interventi nel periodo 2002-2005, a fronte di un andamento nazionale decisamente negativo (-25%). Tuttavia, come rileva il Rapporto, la discontinuità delle politiche adottate negli ultimi anni e la scarsa integrazione degli strumenti adottati a livello regionale con quelli nazionali rendono lo scenario disarmonico e incerto. Di questi temi e delle evidenze che riguardano la Puglia discuteranno domani Gianfranco Viesti (presidente Arti), Raffaele Brancati (curatore del rapporto), Luigi Di Pace (Innovation Lab Ibm Bari), Domenico Favuzzi (Terziario Avanzato Confindustria Bari), Giuseppe Moro (Nucleo di valutazione della Regione), Davide Pellegrino (Assessorato regionale allo Sviluppo Economico). .  
   
   
CRESCE INTERESSE AZIENDE ITALIANE PER AUSTRIA  
 
 Trieste, 05 feb - Secondo i dati raccolti dall´Aba, la società austriaca che cura le operazioni per consentire l´insediamento in Austria di aziende straniere, nel 2006 sono state aperte nel Paese 152 sedi d´impresa, in massima parte centrali operative competenti per le attività nell´Est Europa, con un volume di investimenti di 230,4 milioni di euro. Secondo l´Ice, 91 delle 152 imprese censite provengono dal settore dei servizi; in calo, da 14 a 10, il numero delle aziende di produzione; in crescita, invece, il settore Ricerca & Sviluppo con 7 nuovi investimenti, 2 in più rispetto al 2005. In testa alla classifica degli investitori stranieri si conferma la Germania, seguita a ruota dall´Italia: sono infatti 15 le imprese italiane insediatesi in Austria nel 2006. In termini di capitali investiti, il volume degli investimenti è cresciuto di oltre un ordine di grandezza, passando da 4,8 a 63 milioni di euro, mentre il numero di posti di lavoro creati dagli investitori italiani è salito da 56 a 300. Le imprese italiane che investono in Austria operano prevalentemente nei settori Itc, turismo e meccatronica. Le aree austriache nelle quali è stato registrato il numero più elevato di insediamenti italiani sono quelle di Vienna e del Tirolo. .  
   
   
SNOW DAY VALLE D’AOSTA IN RUSSIA  
 
 Aosta, 6 febbraio 2007 - L’assessore al Turismo, Sport, Commercio e Trasporti Ennio Pastoret, insieme al presidente dell’Associazione Valdostana Maestri di sci Giuseppe Cuc e ad alcuni maestri di sci, ha preso parte allo Snow Day Valle d’Aosta che si è tenuto al Park sportivo di Jahroma, nei pressi di Mosca e che ha previsto l’organizzazione di una intera giornata dedicata alla Valle, con discorsi , dimostrazioni e lezioni di sci, conferenze stampa di presentazione della Regione e delle sue scuole di sci, presentazioni di filmati e cataloghi in lingua russa, organizzazione di giochi sulla neve, gare di slalom a premi, lotteria e degustazione di prodotti tipici. “Per alcuni giorni la nostra Regione è stata al centro dell’attenzione degli appassionati russi di sci che – ha commentato l’assessore Pastoret – hanno potuto avere una visione completa della Valle, compreso la presentazione di prodotti tipici, la visione di filmati e servizi già realizzati direttamente da operatori russi in Valle in lingua originale. Sono poi risultati particolarmente importanti e coinvolgenti i momenti di attività svolte dai maestri di sci valdostani che hanno intrattenuto con evoluzioni e lezioni dimostrative il pubblico e gli appassionati”. L’iniziativa, sostenuta e finanziata dall’Assessorato del Turismo, dalla Chambre valdôtaine, dall’Enit di Mosca, dall’Istituto per il Commercio Estero di Mosca con la collaborazione dell’Associazione Valdostana Maestri di sci, nell’ambito della convenzione e del programma di cooperazione Regione – Ice (Istituto Commercio Estero), ha avuto un ottimo riscontro di pubblico specializzato. Agenti di viaggio, responsabili di agenzie e stampa specializzata hanno presenziato in modo importante alla manifestazione. “La progressiva crescita della clientela russa è stata percepita positivamente nella nostra Regione, ecco perché è necessario proseguire con le attività promozionali in quel paese anche con il sostegno di operatori importanti come i maestri di sci della Valle i quali sono tra i primi soggetti ad avere un rapporto diretto con i clienti. – ha detto ancora l’assessore Pastoret – Ciò è dimostrato anche dal fatto che alcune scuole organizzeranno i primi corsi di lingua russa per i propri associati. ” .  
   
   
FMR-ARTE ´ RACCOLTA ORDINI DI GENNAIO 2007 A +87% RISPETTO A GENNAIO 2006 SI CONFERMA IL TREND POSITIVO DEL IV TRIMESTRE 2006  
 
Milano, 6 febbraio 2007 - Il Gruppo Fmr-arte ´ comunica che la raccolta ordini stimata per gennaio 2007 registra un +87% rispetto a gennaio 2006. Risulta così confermato il trend positivo del Iv trimestre 2006 dovuto al cambiamento operato nelle strategie di mercato e nell’ organizzazione di vendita. Per quanto riguarda l’estero, particolarmente significativa la raccolta ordini registrata in Spagna, che risulta più che raddoppiata rispetto allo stesso periodo del 2006. A tale incremento della raccolta ordini, ha contribuito tra gli altri volumi a tiratura limitata, in particolare il Cantico dei Cantici della collana Livres de peintre, che comprende la versione del testo in latino del Cantico dei Cantici tratto dalla Bibbia nota come Vulgata, la versione del testo in italiano del Cantico dei Cantici tratto dalla Bibbia Cei, il Commento al Cantico dei Cantici di Alcuino nell’originale latino, l’edizione critica, la traduzione del testo in italiano e la premessa a cura di Rossana Eugenia Guglielmetti, la lettera al lettore di Flaminio Gualdoni, otto intermezzi poetici di Edoardo Sanguineti, otto tavole a colori fuori testo e sedici illustrazioni a un colore nel testo tratte da disegni originali realizzati appositamente per questa edizione dal maestro Ugo Nespolo. Come presentato nel piano industriale Fmr 2007 - 2010, il Gruppo intende affermare Fmr quale primo e unico marchio a livello internazionale nel mondo del lusso, facendo leva sulle sue potenzialità. Inoltre, diversificando la propria strategia distributiva e combinando canali tradizionali e canali più innovativi, il Gruppo prevede di implementare la propria presenza in Italia, Francia e Spagna, ove è già presente, e di entrare a partire dallanno in corso nel mercato statunitense. .  
   
   
INTERPUMP GROUP ANNUNCIA IL CLOSING DELL’ACQUISIZIONE DELL’80% DELLA SOCIETÀ AMERICANA NLB  
 
 S. Ilario d’Enza, 6 febbraio 2007- Interpump Group S. P. A. Annuncia che l’ 1 febbraio è avvenuto il closing dell’acquisizione della società americana Nlb, uno dei principali produttori mondiali di sistemi e di pompe ad altissima pressione. L’operazione, annunciata il 17 gennaio 2007, prevede l’acquisto di due società: Nlb Corporation e Nlb Leasing Llc, entrambe aventi sede a Detroit (Usa). In base all’accordo, Interpump Group S. P. A. Acquisirà il rimanente 20% del gruppo Nlb nei prossimi tre anni sulla base di un multiplo dell’Ebitda dei prossimi esercizi. L’acquisizione dell’80% di Nlb è avvenuta a un valore di 62,4 milioni di dollari, sulla base di una posizione finanziaria netta pari a zero alla data del closing, che sarà verificata entro sessanta giorni. L’acquisizione di Nlb rientra nella strategia di Interpump Group di concentrare il proprio portafoglio di attività verso settori ad alta redditività, con elevato livello tecnologico e con forti barriere all’ingresso. Con l’acquisizione di Nlb Interpump Group rafforza ulteriormente la propria leadership mondiale nel campo dei sistemi e delle pompe ad altissima pressione, dove è già presente con la tedesca Hammelmann acquisita nel 2005. .  
   
   
KERSELF S.P.A.: SOTTOSCRITTO IL 100% DELL´EMISSIONE IN OPZIONE PARI A 1.537.698 NUOVE AZIONI ED EMESSE 1.508.772 NUOVE AZIONI RISERVATE A FRANCO TRAVERSO.  
 
Correggio, 6 febbraio 2007 - Kerself S. P. A. , società quotata alla Borsa Italiana, comunica che si è conclusa, con la sottoscrizione del 100% delle nuove azioni emesse, l´operazione relativa all´aumento di capitale sociale a pagamento, offerto in opzione agli azionisti ai sensi dell´art. 2441, comma 1, cod. Civ. , deliberato dall´Assemblea Straordinaria della Kerself in data 26 settembre 2006 per un importo massimo di nominali Euro 4. 997. 518,5 mediante emissione di massime 1. 537. 698 nuove azioni ordinarie (le "Azioni") ad un prezzo unitario complessivo pari ad Euro 3,25, comprensivi di sovrapprezzo pari a Euro 2,25 (l´Offerta"). Durante il periodo di offerta in opzione (27 dicembre 2006 — 17 gennaio 2007 inclusi) sono stati esercitati n. 10. 044. 740 diritti di opzione, corrispondenti a n. 1. 506. 711 azioni ordinarie Kerself S. P. A. , per un controvalore di Euro 4. 896. 810,75, pari al 97,985% del totale delle azioni offerte, portando il capitale sociale della Società a Euro 11. 758. 041 e pertanto pari a una percentuale di circa il 97,985% del capitale sociale della Kerself quale risultante all´esito dell´Offerta. Nel periodo di offerta dell´inoptato ai sensi dell´art. 2441, comma terzo, cod. Civ. (23 gennaio – 29 gennaio inclusi) sono stati esercitati n. 206. 580 diritti di opzione corrispondenti a n. 30. 987 azioni ordinarie, pari al 2,015% dell´offerta per un controvalore complessivo di Euro 100. 707,75, portando il capitale sociale della Società a Euro 11. 789. 028. Inoltre, in virtù degli impegni presi in merito all´acquisizione della quota di maggioranza, pari al 70% di Helios Technology S. R. L. , e in conformità di quanto deliberato dall´Assemblea dei Soci della Società in data 2 novembre 2006, sono state emesse (con esclusione del diritto di opzione ex art. 2441, comma 5° del cod. Civ. ) e successivamente consegnate ai venditori n. 1. 508. 772 azioni ordinarie Kerself S. P. A. Per un controvalore pari a Euro 4. 300. 000. Complessivamente, nell´ambito dell´Offerta sono stati esercitati 10. 251. 320 diritti di opzione corrispondenti a complessive 1. 537. 698 azioni ordinarie e, contestualmente, sono state sottoscritte e consegnate 1. 508. 772 azioni ordinarie a favore del venditore della quota di maggioranza di Helios Technology S. R. L. , Sig. Franco Traverso, a riduzione del debito della Società nei confronti dei medesimi venditori. .  
   
   
INDIVIDUATO "DISTRETTO INDUSTRIALE DEL COLTELLO"  
 
 Trieste, 6 febbraio 2007 - La Giunta regionale ha approvato la delibera proposta dall´assessore alle Attività produttive, Enrico Bertossi, con la quale viene individuato il "Distretto Industriale del Coltello" in conformità con i criteri per l´individuazione e il riconoscimento dei distretti industriali previsti da una precedente delibera e in riferimento alle attività economiche, secondo la classificazione Istat Atecod 2002. Tale individuazione - che risponde alle direttive della Lr 4 del 2005 - riguarda - a seconda dei codici "Dj" e "Dk" - la produzione di metalli di base non ferrosi, fonderie, fabbricazione di elementi da costruzione in metallo, fabbricazione di cisterne, serbatoi e contenitori in metallo, fabbricazione di radiatori e caldaie per il riscaldamento centrale, fucinatura, imbutitura, stampaggio e profilatura dei metalli, metallurgia delle polveri, trattamento e rivestimento dei metalli, lavorazioni di meccanica generale, fabbricazione di articoli di coltelleria, utensili e oggetti diversi in metallo. E ancora: fabbricazione di altri prodotti metallici, fabbricazione di macchine e apparecchi per la produzione e l´utilizzazione dell´energia meccanica, esclusi i motori per aeromobili, veicoli e motocicli, fabbricazione di altre macchine di impiego generale, fabbricazione di macchine per l´agricoltura e la silvicoltura, fabbricazione di macchine utensili, fabbricazione di altre macchine per impieghi speciali. Il "Distretto Industriale del Coltello" è ricompreso nell´ambito dei Comuni di Maniago, Arba, Cavasso Nuovo, Fanna, Meduno, Montereale Valcellina, Sequals, Vajont, Vivaro. .  
   
   
COOPSERVICE HA ACQUISITO LA SOCIETÀ “DUP DEDJNIE” DI BELGRADO DIVENTANDO LA PRIMA IMPRESA DI PULIZIE DELLA SERBIA  
 
 Cavriago, 6 febbraio 2007 - Nei giorni scorsi Coopservice ha perfezionato il contratto di acquisizione di “Dup Dedjnie” di Belgrado, importante impresa attiva nel settore delle pulizie, con circa 800 addetti. La firma ha fatto seguito all’esito dell’asta, avvenuta lo scorso 25 gennaio, presso l’agenzia delle privatizzazioni, che ha visto Coopservice aggiudicarsi la società serba in competizione con “Gordon”, primaria impresa locale operante nei servizi di vigilanza. Con una offerta di 250. 000 € Coopservice si è aggiudicata il 70 % di “Dup Dedinje”, il cui capitale è stato valutato in 80 milioni di dinari (circa 1 milione di euro). Il restante 30% resta in capo agli impiegati e agli addetti della società. Il contratto di privatizzazione prevede da parte dell’acquirente il diritto di amministrazione della società. Nelle prossime settimane sarà deliberata la trasformazione di “Dup Dedjnie” da società pubblica a società per azioni, con l’adozione di un nuovo statuto. Azienda storica del settore, nell’ultimo biennio “Dup Dedjnie” aveva cominciato a manifestare qualche segno di moderata difficoltà gestionale, pur conservando una struttura patrimoniale solida, che contempla fra l’altro la proprietà della sede sociale, un’immobile di c. A. 400 mq, situato nel centrale quartiere “Dedinje,” una delle zone più prestigiose di Belgrado. Secondo le clausole contrattuali, nel corso del prossimo anno la società acquisitrice dovrà dar luogo ad investimenti per almeno 7 milioni di dinari, pari a circa 80 mila euro. In realtà, i progetti di Coopservice sono ben più ampi, prevedendo il rilancio della controllata serba attraverso un articolato piano di investimenti in attrezzature, informatizzazione (quest’ultima in collaborazione con Emildata di Rubiera), formazione e riorganizzazione del personale. Con l’acquisizione di “Dup Dedjnie”, che fa seguito alla costituzione due anni orsono di Coopservice Bmk, società anch’essa attiva nelle pulizie, 400 addetti, con sede a Stara Pazova (località a 30 km da Belgrado), Coopservice è diventata la prima impresa serba del settore, con oltre 1200 addetti. Una massa critica che - secondo il presidente Pierluigi Rinaldini - consente Coopservice di proporsi come uno dei principali attori in grado di assecondare il delicato passaggio dei servizi dall’economia pianificata al libero mercato, con un occhio particolare all’outsourcing in ambito ospedaliero. La presenza di Coopservice nei paesi dell’ex jugoslavia risale al 2001 e ha preso le mosse da Zagabria, nella Repubblica di Croazia, con la costituzione di due società per la fornitura dei servizi di pulizia (Coopservice d. O. O. ) e di vigilanza (Vidicom d. O. O. ) all’ipermercato aperto da Coopnordest nella capitale croata, attività ben presto estesa a numerosi altri clienti. . .  
   
   
MAC DUE CHIUDE IL 2006 A +18% E ANNUNCIA UNA NUOVA DISTRIBUZIONE IN ESCLUSIVA LA CRESCITA PORTA IL FATTURATO DELL’AZIENDA A 30,5 MIO DI EURO.  
 
Concorezzo, (Mi), 5/2/2007. Mac Due chiude il 2006 a +18%. Un grande successo, frutto delle ottime performance delle linee di punta distribuite in esclusiva dall’azienda per l´Italia: Cararama/motorama La gamma di die cast ha registrato una crescita del 33% nell’anno. Playmobil La linea di costruzioni più famosa nel mondo ha sviluppato 4 mio di euro di fatturato nel 2006, con una previsione di 4. 5 mio euro per il 2007. Intex La multinazionale del gonfiabile ha confermato la crescita su base annua, generando un fatturato annuo di 10,5 mio euro. Strategiche per lo sviluppo del 2007 rimangono naturalmente le piste Carrera e la linea di prodotti per la prima infanzia Baby Mac, sviluppati in esclusiva da Mac Due per Telefono Azzurro Onlus. Andrea Anelli, direttore marketing e new business di Mac Due, commenta: “Questi risultati confermano la validità della nostra strategia: la distribuzione in esclusiva per l’Italia di prodotti e marchi leader nelle singole categorie. E proprio in quest’ottica sono orgoglioso di annunciare che Mac Due distribuirà dal 2007 in esclusiva per il nostro paese la linea di radiocomandi New Bright”. L´azienda americana, già leader in Francia e Usa, si distingue per la portata innovativa e le performance tecnologiche dei propri prodotti: funzionamento a 19 volts, 4 frequenze di trasmissione, una velocità che raggiunge i 35 km/h. .  
   
   
ITALCEMENTI: FATTURATO GRUPPO 2006 SALE A 5,8 MILIARDI (+17,1%) PER L’INTERO ESERCIZIO ATTESO UN RISULTATO NETTO SUPERIORE A QUELLO REGISTRATO NEL 2005  
 
Bergamo, 6 Febbraio 2007 – Il Consiglio di Amministrazione di Italcementi, presieduto da Giampiero Pesenti, ha preso in esame i dati relativi all’andamento delle vendite nell’esercizio chiuso il 31 dicembre 2006. Il fatturato consolidato 2006 è ammontato a 5. 854,1 milioni di euro, con un incremento rispetto al 2005 del 17,1% (+13,4% a parità di perimetro e tassi di cambio). L’aumento dei ricavi è dovuto per i 3/4 allo sviluppo dell’attività, mentre l’effetto perimetro (+4,4%) ha riguardato il consolidamento totale delle attività in India (Zuari Cement) a partire dal 1° giugno 2006 e delle attività in Egitto (Suez Cement da aprile 2005, Helwan da agosto 2005). L’effetto cambio ha determinato una marginale contrazione dello 0,7%. I ricavi sono cresciuti in tutti i Paesi in cui il Gruppo opera, sostenuti da una generale positiva evoluzione del mercato e dalle dinamiche dei ricavi unitari. Nel quarto trimestre i ricavi, sostenuti anche da un favorevole andamento meteorologico, hanno registrato una crescita del 14,4% a 1. 462,6 milioni, con il contributo positivo di tutte le aree geografiche ad eccezione del Nord America, dove nella seconda parte dell’anno, come già segnalato, si è registrata una inversione di tendenza nelle vendite.
Ricavi Var. % vs. Var. % vs.
per area geografica (in milioni di euro) 2006 2005 2005 2005 (1)
Unione Europea 3. 663,2 3. 303,1 10,9 10,6
di cui Italia 1. 619,5 1. 482,4 9,2 9,2
Nord America 659,7 603,1 9,4 10,4
Mediterraneo 1. 105,5 805,6 37,2 17,5
Asia 361,2 259,6 39,1 18,3
Trading 328,7 210,8 55,9 58,2
Altri ed elisioni (264,2) (182,6) 44,7 n. S.
Totale 5. 854,1 4. 999,6 17,1 13,4
Nel corso dell’anno tutti i settori di attività hanno registrato miglioramenti, con volumi di vendita - a perimetro omogeneo - in crescita del 4,1% per il settore del cemento e clinker, dell’8,1% per quello degli inerti e del 2,3% per il calcestruzzo. Uniche eccezioni al generale trend positivo, le contrazioni dei volumi di vendita di cemento nel Nord America e di calcestruzzo in Asia (Thailandia). Per quanto riguarda l’ultimo trimestre dell’esercizio, le vendite di cemento e clinker sono cresciute del 3,1%, mentre gli inerti (+18,1%) e il calcestruzzo (+6,6%) hanno registrato un trend migliore rispetto alla media dell’intero anno.
Cemento e clinker Inerti Calcestruzzo
(milioni di tonnellate) (milioni di tonnellate) (milioni di m3)
Volumi - Vendite e consumi interni(1) 2006 Var. % vs. 2005 2006 Var. % vs. 2005 2006 Var. % vs. 2005
A B A B A B
Unione Europea Nord America Mediterraneo Asia Trading Eliminazioni 26,7 7,0 20,1 9,4 6,4 (5,6) 4,2 3,6 (1,3) (1,3) 31,7 1,7 19,4 7,6 38,4 38,4 n. S. N. S. 55,9 0,2 2,7 0,5 - - 8,8 7,6 n. S. N. S. 24,2 24,2 n. S. N. S. - - - - 17,0 0,2 3,4 1,0 - - 1,9 1,8 n. S. N. S. 12,9 8,0 (6,9) (6,9) - - - -
Totale 64,0 13,6 4,1 59,3 10,2 8,1 21,6 3,0 2,3
L’incremento dei ricavi unitari registrato in tutti i paesi in cui il Gruppo opera, unito all’incremento dei volumi di vendita, ha portato ad un sensibile incremento dei ricavi in tutti i settori di attività.
Ricavi per attivita’ 2006 2005 Var. % vs. Var. % vs.
(in milioni di euro) 2005 2005 (1)
Cemento e Clinker 3. 847,9 3. 161,4 21,7 16,1
Calcestruzzo/inerti 1. 751,5 1. 617,5 8,3 8,0
Attività diverse 254,7 220,7 15,4 14,4
Totale 5. 854,1 4. 999,6 17,1 13,4
Gli effetti economici del buon andamento dei ricavi nel quarto trimestre sono stati contrastati da significativi incrementi dei costi operativi. Ciononostante, per l’esercizio 2006 si confermano le previsioni - precedentemente comunicate - di risultati, sia a livello operativo sia netto, in sensibile miglioramento rispetto a quelli del 2005. Il Consiglio di Amministrazione, nella riunione del 2 febbraio, ha inoltre deliberato di aderire al nuovo Codice di Autodisciplina emanato dal Comitato per la corporate governance di Borsa Italiana: esso troverà piena applicazione nei prossimi mesi dopo che l’Assembela ordinaria avrà provveduto alla nomina del nuovo Consiglio di Amministrazione. Il codice sarà pubblicato sul sito internet della società. Nella relazione sulla corporate governance che sarà pubblicata in occasione dell’approvazione del bilancio 2006, sarà data dettagliata informativa sull’adesione al Codice e sulla sua applicazione. .
 
   
   
EDILIZIA PUBBLICA A BOLZANO, ECCO IL PROGRAMMA 2007  
 
 Bolzano, 6 febbraio 2007 - Costruzioni - Il 2007 sarà un anno ricco di attività per quanto riguarda l´edilizia pubblica. Il programma predisposto dal Dipartimento lavori pubblici, e approvato lunedì scorso dalla giunta provinciale, prevede infatti, solo a Bolzano, il completamento dell´Università, della scuola professionale di via Roma, e delle nuove "Pascoli". Prenderanno invece il via i lavori al complesso scolastico di via Fago, e al nuovo palazzo provinciale di via Macello. La giunta provinciale, nel corso della sua ultima seduta, ha dato il via libera al programma 2007 dell´edilizia pubblica. Gli effetti delle misure volte al contenimento della spesa si fanno sentire anche in questo settore, che avrà a disposizione meno risorse rispetto al passato. "Anche il mio Assessorato - conferma Mussner - deve contribuire a risparmiare denaro pubblico, ma nonostante tutto resto fermamente convinto che riusciremo a completare le opere previste, e soprattutto a farlo entro i termini stabiliti". Nel 2007 sono previsti investimenti per 7 milioni di euro nelle scuole superiori, e 7,5 milioni nelle scuole professionali. Gli edifici della pubblica amministrazione necessiteranno di un flusso di cassa pari a 8 milioni di euro, mentre gli investimenti nelle tre strutture che dovranno ospitare "Manifesta 2008", ovvero il Museion, l´ex-Alumix, e la Fortezza da cui prende il nome la località della Val d´Isarco, saranno pari a circa 4 milioni di euro. Nel corso dell´anno appena iniziato, giungeranno al termine alcune delle opere pubbliche più importanti dell´ultimo decennio. Innanzitutto verranno completati i lavori all´Università di Bolzano, per i quali sono stati messi a disposizione poco meno di 100 milioni di euro, e verrà definitivamente consegnata anche la scuola professionale in lingua tedesca di via Roma. Rimanendo nel capoluogo, sarà completato il liceo pedagogico "Pascoli", per il quale la Provincia ha messo sul piatto oltre 31 milioni di euro, e il Museion, che è pesato sulle casse di Palazzo Widmann per circa 25,5 milioni di euro. Attesa anche la consegna del liceo pedagogico "Gasser" di Bressanone, e della scuola professionale di Brunico, il cui edificio è stato notevolmente ampliato. Il 2007 segnerà però anche l´avvio di altri cantieri per la realizzazione di edifici pubblici. Il programma elaborato dalla Provincia Autonoma di Bolzano prevede l´ampliamento del polo scolastico di via Fago (spesa totale 15,7 milioni di euro), il completamento del palazzo provinciale di via Macello (costo complessivo 12,6 milioni di euro), l´abbattimento e la ricostruzione dell´edificio ex-Callione a Merano, dove verrà ospitata la scuola "Savoy" (spesa totale prevista 11,7 milioni di euro), la ristrutturazione del liceo classico "Beda Weber" di Merano (costo totale 9,7 milioni di euro), e la sistemazione della Fortezza, per la quale è prevista una spesa di 7,8 milioni di euro. .  
   
   
CASA, SCOTTI INCONTRA I PRESIDENTI DELLE ALER REVISIONE CANONI AFFITTO E VENDITA ALLOGGI AL CENTRO DEI LAVORI  
 
Milano, 6 febbraio 2007 - Due nuove leggi: una che regoli il canone di locazione e l´altra che disciplini la vendita degli alloggi del patrimonio di edilizia residenziale pubblica. Sono questi i principali temi dell´incontro fra l´assessore alla Casa e Opere Pubbliche, Mario Scotti e tutti i presidenti delle Aziende lombarde di Edilizia Residenziale e Pubblica (Aler), che si è svolto oggi in Regione. Erano presenti Narno Poli (Bergamo), Ettore Isacchini (Brescia), Bruno Fusari (Busto Arsizio/va), Alessandro Turati (Como), Eugenio Dolfini (Cremona), Giuseppe Canali (Lecco), Raffaele Spelta (Lodi), Paola Bulbarelli (Mantova), Luciano Niero (Milano), Giuseppe Rossetti (Pavia), Corrado Canali (Sondrio) e Giampietro Colombo (Varese). "L´incontro di oggi è un momento strategico di lavoro - ha spiegato Scotti - perché ritengo che le Aler siano il vero braccio operativo della Regione su tutto il territorio, con cui è necessario condividere fin dal loro nascere i provvedimenti che riguardano la politica per la casa". Per la riforma dei canoni di prossima definizione, secondo l´assessore Scotti, alla Regione deve spettare l´individuazione di criteri e norme generali, mentre alle Aler sarà affidata l´attuazione, "in un´ottica di sussidiarietà rispetto allo specifico patrimonio gestito. Questo é l´unico vero modo per tenere conto delle differenze territoriali". Nel processo di revisione dei canoni un ruolo fondamentale avrà la localizzazione e lo stato di conservazione degli immobili. In questo senso, le nuove entrate serviranno ad assicurare prioritariamente la manutenzione che oggi, nella maggior parte dei casi, proprio per le ristrettezze economiche, non può essere assicurata. La vendita di alcuni alloggi, invece, dovrà essere effettuata in modo da assicurare l´efficienza della gestione delle Aler e garantire, allo stesso tempo, prezzi congrui per gli inquilini e comunque inferiori a quelli di un mercato che pare sempre più difficile da controllare. Le nuove norme costituiranno un autonomo progetto di legge da definire parallelamente all´iter di approvazione del progetto di legge 198, attualmente all´esame della commissione consiliare, e relativo ai soli alloggi liberi e da ristrutturare. .  
   
   
FORUM INTERNAZIONALE SULLE BIOENERGIE PER L´EUROPA SUDORIENTALE  
 
Bruxelles, 6 febbraio 2007 - Il 25 e 26 aprile 2007 a Sofia (Bulgaria) si svolgerà il forum internazionale sulle bioenergie per l´Europa sudorientale. Il forum è incentrato sull´offerta di soluzioni pratiche per lo sfruttamento delle ampie e ancora non valorizzate risorse di biomassa per la produzione di energia nei paesi dell´Europa sudorientale: Albania, Bosnia-erzegovina, Bulgaria, Croazia, ex-Repubblica iugoslava di Macedonia, Grecia, Montenegro, Serbia, Turchia e Ucraina. L´iniziativa è rivolta ad aziende che desiderano investire in una nuova fonte energetica, ai partecipanti allo scambio di diritti di emissione di Co2, alle società industriali che producono grandi quantità di rifiuti e che desiderano utilizzarli a fini energetici, agli agricoltori che sono alla ricerca di informazioni e tecnologie per trasformare i rifiuti agricoli e animali in energia o che prendono in esame l´eventualità di impiantare colture energetiche, agli enti governativi e ai comuni, alle organizzazioni dei settori della biomassa, del biocarburante e delle energie rinnovabili, ai ricercatori e agli elaboratori di progetti bioenergetici. Varie iniziative di collegamento in rete che si accompagneranno al forum offriranno ulteriori opportunità di istituire partenariati tra i delegati. Il forum sulle bioenergie si terrà in parallelo alla seconda mostra internazionale sull´efficienza energetica e le fonti di energia rinnovabili. Per ulteriori informazioni visitare: http://viaexpo. Com/exposition-ee-vei/eng/exposition-ee-vei. Php .  
   
   
UTILIZZARE LE TIC PER MIGLIORARE L´EFFICIENZA ENERGETICA  
 
Bruxelles, 6 febbraio 2007 - Secondo un workshop sull´applicazione delle soluzioni offerte dalle tecnologie dell´informazione e della comunicazione (Tic), svoltosi a Bruxelles nell´ambito della Settimana europea dell´energia sostenibile, il settore delle Tic può apportare un notevole contributo alla realizzazione degli obiettivi comunitari in materia di efficienza energetica. Il piano d´azione Ue per l´efficienza energetica, incluso nell´ampio pacchetto sull´energia presentato dalla Commissione europea il 10 gennaio, stabilisce per l´Ue quale obiettivo di efficienza energetica un risparmio del 20% entro il 2020. Al workshop, cui hanno partecipato importanti operatori del mondo delle Tic e rappresentanti delle istituzioni comunitarie, è stato discusso il contributo che le Tic possono apportare alla realizzazione di questo obiettivo da parte dell´Unione europea. Il tono generale della riunione è stato ottimistico. «Sono pronto a scommettere che, nel giro di pochi anni, potremo attribuire alle Tic il 50% dei risparmi ottenuti grazie all´efficienza energetica», ha dichiarato Bernard Meric, vicepresidente senior di Hewlett-packard per l´Europa, il Medio Oriente e l´Africa. «Penso che le Tic costituiscano effettivamente la soluzione ideale ai problemi di efficienza energetica. » Molti oratori hanno rilevato che le Tic hanno già contribuito allo snellimento delle procedure in vari settori, ad esempio tramite l´e-banking, l´e-government e l´e-health. Inoltre, i progressi compiuti nelle tecnologie di videoconferenza stanno già aiutando molte imprese sia a ridurre le emissioni di gas a effetto serra sia a risparmiare sulle spese di viaggio. Tuttavia, è stato ampiamente riconosciuto che la maggior parte delle persone non ritiene che le Tic costituiscano una soluzione ai problemi di efficienza energetica. «Le persone non collegano direttamente le une agli altri, tutto qui», ha osservato Frans de Bruïne, direttore dell´unità «Tic sulle sfide sociali» presso la Dg Società dell´informazione e media della Commissione europea. «Occorre svolgere un´ampia campagna di sensibilizzazione al riguardo», ha aggiunto. Un settore in cui le Tic hanno un grande potenziale di risparmio energetico è l´ambiente domestico. Kevin Fisher, responsabile in materia di norme e regolamentazioni di Intel, ha precisato che, nel Regno Unito, quasi un terzo di tutta l´energia utilizzata viene consumato dalle abitazioni. «Esiste un ampio margine di miglioramento in termini di risparmio energetico», ha osservato. Una delle proposte formulate prevede la creazione di un dispositivo in grado di illustrare visivamente il dispendio energetico dei vari elettrodomestici, in modo che le persone possano rendersi facilmente conto delle differenze del loro consumo energetico totale nel caso in cui gli apparecchi siano accesi, in stand-by o spenti. Grazie a un maggior utilizzo dell´accesso remoto, le persone potrebbero accedere ai sistemi tramite Internet. Questo, ad esempio, significherebbe che, sapendo di rincasare più tardi del solito, sarebbe possibile collegarsi in rete e modificare il timer del proprio riscaldamento centrale dall´ufficio. Kevin Fisher ha inoltre suggerito di utilizzare maggiormente i sensori di luce e i termostati programmabili per aiutare le persone a ridurre il consumo energetico in ambito domestico, precisando tuttavia che occorre integrare pienamente tutti questi sistemi nonché progettarli in modo tale che possano essere installati nelle nuove abitazioni e anche adattati alle case esistenti. Secondo Fisher, per realizzare tale obiettivo sarà necessario sia condurre attività di ricerca sia disporre di un contesto politico che incoraggi i consumatori ad adottare queste misure. A livello politico, si è ampiamente convenuto che le organizzazioni pubbliche devono adoperarsi maggiormente per promuovere l´innovazione in materia di efficienza energetica legata alle Tic e il ricorso agli appalti verdi potrebbe rappresentare una valida soluzione in tal senso. Il settore delle Tic si sta adoperando anche per affrontare la questione dell´efficienza energetica all´interno delle proprie imprese. «È importante mettere ordine al nostro stesso interno», ha sottolineato Richard Barrington della Sun Microsystems, precisando che l´ufficio di San Francisco della società per cui lavora è collocato a solo mezzo metro sul livello del mare. Un´area di particolare interesse è quella dei server e dei centri dati. Attualmente, buona parte dell´energia utilizzata in quest´ambito non viene usata per l´elaborazione informatica, ma a fini di raffreddamento. Bernard Meric ha fatto presente che Hewlett-packard ha messo a punto sistemi di «raffreddamento intelligente» che raffreddano solo le parti del server che lo richiedono e non l´intera sala. La società sta anche potenziando sempre più i suoi centri dati, generando così ulteriori risparmi energetici. Alcune persone hanno sollevato, in una prospettiva a lungo termine, la questione dell´istruzione e della formazione; in molti paesi, sempre meno giovani scelgono di studiare scienza e matematica, eppure, affinché il settore delle Tic possa contribuire appieno alla realizzazione degli obiettivi di efficienza energetica dell´Europa, sarà indispensabile disporre proprio di persone dotate di queste conoscenze. Ovviamente, per sviluppare questo straordinario settore, sarà necessario svolgere un´intensa attività di ricerca; Márta Nagy-rothengass, capo dell´unità «Tic per la crescita sostenibile» presso la Dg Società dell´informazione e media della Commissione ha precisato che a maggio verrà pubblicato un invito a presentare proposte sulla gestione dell´ambiente e le Tic. Per ulteriori informazioni sulle Tic e l´ambiente su Cordis consultare: http://cordis. Europa. Eu/ist/environment/ Per ulteriori informazioni sulla campagna Energia sostenibile per l´Europa consultare: http://www. Sustenergy. Org/tpl/page. Cfm?pagename=home .  
   
   
PRESENTAZIONE DEL 20° CONGRESSO MONDIALE DELL’ENERGIA “ROME 2007” E TAVOLA ROTONDA SU “SICUREZZA ENERGETICA E POLITICA ESTERA ITALIANA: LA PROSPETTIVA EUROPEA”  
 
Roma,6 febbraio 2007 – Presso il Ministero degli Affari Esteri (Sala delle Conferenze Internazionali) il prossimo 13 febbraio si svolgerà la presentazione del 20° Congresso Mondiale dell’Energia, di seguito il programma dei lavori. Ore 09:30 Registrazione ; ore 10:00 Apertura Dei Lavori Presentazione Del 20° Congresso Mondiale Dell’energia Rome 2007, Gilberto Callera Presidente Wec Italia ; Erminio Fragassa Presidente e Amministratore Delegato Micromegas Comunicazione, Organizzazione Esclusiva Rome 2007 ; Alessandro Lanza Vice Presidente del Comitato Organizzativo Rome 2007 e Direttore Tecnico del Congresso. Ore 10:30 Tavola Rotonda Sicurezza Energetica E Politica Estera Italiana: La Prospettiva Europea : Massimo D’alema Ministro degli Affari Esteri ; Pierluigi Bersani Ministro per lo Sviluppo Economico ; Andris Piebalgs Commissario Europeo per l’Energia ; Alessandro Ortis Presidente dell’Autorità per l’Energia Elettrica ed il Gas ; Paolo Scaroni Amministratore Delegato Eni ; Fulvio Conti Amministratore Delegato Enel ; Chicco Testa Presidente del Comitato Organizzativo Rome 2007 ; ore 12:30 Conclusione Dei Lavori. .  
   
   
ENEL ANNUNCIA I DATI PRELIMINARI CONSOLIDATI 2006: RICAVI A 38,5 MILIARDI DI EURO (34 MILIARDI NEL 2005, +13,2%).  
 
 Roma, 6 febbraio 2007 — Il Consiglio di Amministrazione dell´Enel, riunitosi l’ 1 febbraio sotto la presidenza di Piero Gnudi, ha esaminato i risultati consolidati preliminari dell´esercizio 2006. I Ricavi ammontano a 38,5 miliardi di euro, in crescita del 13,2% rispetto ai 34 miliardi di euro del 2005. L´ebitda (margine operativo lordo) è pari a oltre 8 miliardi di euro, in aumento del 3,9% rispetto ai 7,7 miliardi di euro del 2005 per effetto principalmente della crescita delle attività internazionali. L´ebitda relativo al 2006 tiene conto di un accantonamento di circa 400 milioni di euro finalizzato a un piano di eccellenza operativa che permetterà, tra l´altro, di conseguire risparmi nell´ordine di circa 200 milioni di euro annui già a partire dal 2008. Al netto di questa partita, (´Ebitda relativo al 2006 ammonta a oltre 8,4 miliardi di euro, in crescita del 9,1% rispetto al 2005. L´indebitamento finanziario netto a fine 2006 è pari a 11,7 miliardi di euro, in riduzione del 4,9% rispetto ai 12,3 miliardi di euro di fine 2005, per effetto essenzialmente della cessione della partecipazione posseduta da Enel in Weather Investments. La consistenza del personale a fine 2006 è di 58. 548 unità (51. 778 alla fine del 2005). A parità di perimetro la consistenza è pari a 49. 806 unità, con una riduzione di 1. 972 unità e tenendo conto dell´assunzione di 826 risorse. Commentando i dati, l´amministratore delegato Fulvio Conti ha detto: "La crescita internazionale e il costante miglioramento della gestione operativa hanno ancora una volta consentito un progresso dei risultati. Pertanto, sulla base della politica dei dividendi della Società, prevediamo un dividendo per l´intero esercizio 2006 superiore a 44 centesimi di euro per azione. Per il 2007 ci attendiamo risultati operativi in ulteriore miglioramento rispetto al 2006". Nel corso del 2006 il Gruppo Enel ha prodotto complessivamente 131,4 Twh di elettricità (125,7 Twh nel 2005), ha distribuito sulla propria rete 267,6 Twh (259,3 Twh nel 2005) e ha venduto 159,9 Twh (156,3 Twh nel 2005). In particolare, all´estero il Gruppo Enel ha prodotto 27,5 Twh di elettricità (13,6 Twh nel 2005), ha distribuito 12,6 Twh (9,7 Twh nel 2005) e ha venduto 17,2 Twh (8,1 Twh nel 2005). .  
   
   
FONTI RINNOVABILI, BUSCEMI:IMPEGNO IN OGNI SETTORE MASSICCI INVESTIMENTI PER PANNELLI SOLARI E FOTOVOLTAICO  
 
Milano, 6 febbraio 2007 - Pannelli solari, energie a sviluppo sostenibile, teleriscaldamento e biomasse. Questi i temi affrontati dall´assessore regionale alle Reti, Servizi di Pubblica utilità e Sviluppo sostenibile, Massimo Buscemi, nel suo intervento al convegno sul tema delle fonti rinnovabili, organizzato da Cgil Lombardia e svoltosi al Politecnico di Milano, un fronte sul quale la Regione Lombardia è fortemente impegnata ormai da cinque anni. Dal 2002, infatti, sono stati effettuati consistenti investimenti per lo sviluppo e la diffusione delle energie alternative: 10 milioni di euro per i pannelli solari, 7 milioni per il fotovoltaico nelle abitazioni, 2,5 milioni per gli innovativi impianti di riscaldamento in 27 grandi piscine e in attività commerciali a forte consumo di acqua ed energia, come per esempio le lavanderie. "Competitività e fonti rinnovabili - ha detto l´assessore Buscemi - sono fattori chiave della nostra azione di governo in questa ottava legislatura e, in questa ottica, siamo convinti che il nostro territorio avrà ancora una volta un ruolo decisivo nella partita dell´innovazione, del capitale umano e della sostenibilità". Buscemi ha anche accennato ad un altro significativo progetto in atto (costo di 18 milioni con finanziamento di Regione e Ministero dell´Ambiente), quello con il gruppo Marcegaglia, che in uno stabilimento situato tra l´Alto Milanese e il Varesotto produrrà il telloruro di cadmio, un film sottile per i pannelli solari a impatto ambientale migliore dell´attuale e con un´efficacia più elevata. "Questo nuovo tipo di pannelli solari, particolarmente all´avanguardia - ha precisato Buscemi - potrà poi essere installato anche su edifici pubblici, sedi di associazioni sindacali comprese". Altre iniziative allo studio riguardano lo sviluppo dell´idrogeno per autotrazione (tre Fiat Panda sono state consegnate al Comune di Mantova per sperimentare su strada i normali servizi amministrativi), in collaborazione con l´Unione Europea, e la diffusione del teleriscaldamento e delle pompe di calore. "Si sta inoltre procedendo in un teatro milanese - ha aggiunto l´assessore - all´utilizzo di acqua del sottosuolo in modo da ottenere, grazie ai pannelli solari e a costo zero, calore d´inverno e aria fresca d´estate". Allo studio di Regione Lombardia, infine, l´utilizzo delle biomasse, biodiesel e bioalcol compresi. "L´utilizzo di questi carburanti alternativi già molto diffusi in altri Paesi - ha concluso l´assessore Buscemi - da noi è ancora insufficiente ma intendiamo recuperare il terreno perso, bruciando le tappe". .  
   
   
LE TECNOLOGIE DI DUPONT CONTRIBUIRANNO A VINCERE LA SFIDA DEI BIOCARBURANTI LANCIATA DAL PRESIDENTE BUSH FATTORI TRAINANTI DELLA STRATEGIA: COMMERCIALIZZARE LA TECNOLOGIA DELL’ETANOLO CELLULOSICO, INCREMENTARE LA RESA DEL MAIS E DELL’ETANOLO E ADOTTARE BIOCARBURANTI DI NUOVA GENERAZIONE  
 
 Wilmington, Del. (Usa), 6 febbraio 2007 – Le nuove tecnologie di Dupont aiuteranno agricoltori e industria a vincere la sfida lanciata questa settimana dal Presidente George W. Bush. In occasione della visita ai reparti di ricerca e sviluppo di Dupont, il Presidente Bush ha toccato con mano le nuove tecnologie messe a punto dalla societa´ per vincere questa sfida. "La domanda di fonti di energia alternative mettera´ a dura prova l’agricoltura ma in Dupont possediamo le conoscenze scientifiche necessarie per aiutare il settore in tal senso", afferma Dean Oestreich, Dupont vice president e president della affiliata di Dupont Pioneer Hi-bred International, Inc. "L’aumento dei raccolti di mais e un’efficiente lavorazione del materiale cellulosico e dell’etanolo ci consentiranno di raddoppiare la produzione di etanolo per acro nel giro di 10 anni". "Il Presidente Bush ha fissato un obiettivo ambizioso per la nazione: ridurre del 20% l’impiego di combustibile fossile in 10 anni; il nostro programma in materia di biocarburanti e´ quindi volto a sviluppare le tecnologie necessarie per raggiungere tale obiettivo", afferma John Ranieri, Dupont Biofuels vice president e general manager. "Oltre a garantire una maggiore sicurezza dal punto di vista energetico, le tecnologie dei biocarburanti utilizzano materie prime locali, come i gambi delle pannocchie, e contribuiscono quindi a ridurre significativamente l’impatto ambientale". Nel suo discorso sullo Stato dell’Unione, il Presidente Bush ha chiesto l’adozione di norme obbligatorie in materia di carburanti, le quali prevedono l’impiego di oltre 130 miliardi di litri di carburante ricavati da fonti rinnovabili e alternative entro il 2017: circa cinque volte l’obiettivo fissato per il 2012. Fra i carburanti alternativi si annoverano, per esempio, etanolo ricavato dal mais e da materie prime cellulosiche e biocarburanti avanzati fra cui biobutanolo, biodiesel e altre fonti di energia alternative per i trasporti. Dupont investe in una strategia articolata in tre fasi volta all’introduzione di nuove tecnologie nel mercato dei biocarburanti in rapida espansione, continuando al contempo a soddisfare la crescente domanda di granoturco, semi di soia e altri cereali. Tale strategia punta a: 1) migliorare l’attuale produzione di etanolo attraverso l’impiego di sementi differenziate e sostanze chimiche per la protezione delle coltivazioni; 2) sviluppare e fornire nuove tecnologie che consentano la conversione della cellulosa in biocarburanti; e 3) sviluppare e fornire biocarburanti di nuova generazione con prestazioni piu´ avanzate. Migliorare l’attuale produzione di etanolo "La prima fase della strategia tripartita di Dupont mira a incrementare la resa delle coltivazioni per acro e a potenziare la produzione di etanolo dal mais", spiega Oestreich. "I nostri strumenti sono le biotecnologie, le tecniche di coltivazione tradizionali e innovative, un oculato piazzamento dei prodotti presso i clienti e l’analisi dei loro ibridi di mais per consentire di fare una stima della produzione di etanolo". "Pioneer offre un’ampia gamma di strumenti rivolti agli agricoltori per massimizzare i loro raccolti", continua. "L’impiego delle biotecnologie accelera i processi di ricerca e sviluppo, consentendoci di immettere piu´ velocemente sul mercato prodotti innovativi. I progressi delle biotecnologie quali le diverse varieta´ di Herculex Insect Protection e la tolleranza alla siccita´ sono o saranno presto al loro servizio per proteggere i raccolti dai fattori di rischio. Gli agronomi di Pioneer lavorano gomito a gomito con gli agricoltori per assisterli nelle problematiche legate alla produzione di mais sullo stesso terreno anno dopo anno. Il programma Pioneer Industryselect individua gli ibridi che possiedono il maggior potenziale di resa di etanolo e aiuta i produttori di etanolo a ottenere gli ibridi necessari per conseguire la massima resa". Conversione di cellulosa in biocarburante - Attraverso un progetto avviato in partnership con il Dipartimento statunitense dell’energia tramite un cofinanziamento paritario di $38 milioni, Dupont sta sviluppando un pacchetto tecnologico per produrre etanolo cellulosico ricavato dall’intera pianta del mais a costi contenuti. Il programma punta a individuare gli strumenti in grado di convertire economicamente la cellulosa in zucchero e poter così soddisfare la domanda proveniente dal mercato dei biocarburanti. Dupont collabora con Deere & Company, Michigan State University, Diversa e il National Renewable Energy Laboratory, partner impegnati nello studio di diverse tematiche: la possibilita´ di sviluppare un seme ibrido per migliorare la conversione della cellulosa in zucchero, il tipo di attrezzature agricole necessarie per tali nuove coltivazioni, il modo di garantire processi agricoli sostenibili. "L’etanolo prodotto dalla cellulosa ricavata dalla paglia del mais e di altre piante sara´ un fattore importante dell’equazione che punta a rispondere alla domanda di carburante", spiega Ranieri. "Una volta perfezionata questa tecnologia, potremo passare ad altre materie prime agricole e utilizzare per esempio l’erba o altre piante come "raccolti di energia" ". Sviluppare e fornire biocarburanti di nuova generazione - A giugno 2006, Dupont e Bp hanno annunciato l’intenzione di portare sul mercato biocarburanti di nuova generazione. Il primo prodotto sara´ il biobutanolo, il quale ha una bassa pressione di vapore e tolleranza alla contaminazione dell’acqua nelle miscele di benzina, caratteristiche che ne facilitano l’impiego nei canali esistenti per la fornitura e la distribuzione della benzina. Il biobutanolo puo´ essere inoltre miscelato alla benzina a maggiori concentrazioni rispetto ai biocarburanti esistenti senza la necessita´ di modificare i veicoli; inoltre offre un risparmio di carburante piu´ elevato rispetto alle miscele di benzina-etanolo, migliorando così l’efficienza energetica e riducendo il consumo per litro. "Il biobutanolo svolge un ruolo importante nella strategia di Dupont per i biocarburanti", spiega Ranieri. "Lo sviluppo del biobutanolo, che presenta proprieta´ simili a quelle della benzina, contribuira´ ad accelerare l’impiego dei biocarburanti nei trasporti". .  
   
   
INCENTIVI IN CONTO CAPITALE ALLA PMI PER LA REALIZZAZIONE DI IMPIANTI FOTOVOLTAICI, EOLICI, SOLARE TERMICO ED ALTRE FONTI RINNOVABILI.  
 
Roma, 6 febbraio 2007 - Il Ministero dell´Ambiente concede contributi, alle Pmi, per la realizzazione di impianti fotovoltaici, eolici, solare termico e impianti termici a cippato o pellets da biomasse. Sono ammesse all´agevolazione le piccole e medie imprese aventi i parametri dimensionali stabiliti con decreto del Ministro dell´Industria, del Commercio e dell´Artigianato del 18 settembre 1997, pubblicato nella G. U. N. 229 del 1 ottobre 1997 anche raggruppate in consorzi e società consortili cui possono partecipare in misura minoritaria Enti Pubblici, nel rispetto della specifica normativa comunitaria in materia. Gli interventi relativi alla installazione di impianti fotovoltaici verranno finanziati, mediante la corresponsione di contributi in conto capitale, nella misura massima del 50% dei costi ammissibili per piccole e medie imprese, del 55% dei costi ammissibili per piccole e medie imprese se situate nelle regioni di cui all´art. 87, paragrafo 3, lett. C) del Trattato Ce, del 60% dei costi ammissibili per piccole e medie imprese situate nelle regioni di cui all´art. 87, paragrafo 3, lett. A) del medesimo Trattato. Gli interventi relativi all´installazione di impianti eolici verranno finanziati, mediante la corresponsione di contributi in conto capitale, nella misura massima del 30% del costo ammissibile. Gli interventi relativi all´installazione di impianti solari termici per la produzione di calore a bassa temperatura verranno finanziati, mediante la corresponsione di contributi in conto capitale, nella misura massima del 30% del costo ammissibile. Gli interventi relativi all´installazione di impianti termici a biomasse verranno finanziati, mediante la corresponsione di contributi in conto capitale, nella misura massima del 30% del costo ammissibile. L´impresa richiedente deve presentare la domanda di ammissione all´agevolazione, conforme alla modulistica predisposta, ad Mcc Spa (gestore del contributo) tramite raccomandata A. R. Al seguente indirizzo: Mcc S. P. A. Servizio Ricerca e Innovazione Via Piemonte n. 51 00187 2013 Roma. E´ prevista una procedura di presentazione differente asseconda se l´impianto, sul quale si chiede il contributo, ha un costo inferiore o superiore ai 100. 000 euro http://www. Conto-energia. Biz/news/ministero-dell-ambiente. Html .  
   
   
RISPARMIO ENERGETICO: FRA DUE MESI UNA NUOVA DISCIPLINA PER LA CONCESSIONE DEI CONTRIBUTI PROVINCIALI NEL TRENTINO  
 
Trento, 6 febbraio 2007 – L’agenzia provinciale per l’energia presenterà alla Giunta provinciale in tempi brevi, indicativamente entro due mesi, una proposta di riordino delle modalità di gestione dei contributi sul risparmio energetico previsti dalla legge provinciale 14/80. L’obiettivo principale è quello di snellire le procedure e dare risposte tempestive ai cittadini e agli enti che intendono effettuare interventi di risparmio ed efficienza energetica. In questo senso il governo provinciale ha approvato, stamane, una delibera tecnica e di programma, a firma dell’assessore all’energia Ottorino Bressanini, in cui si stabilisce di sospendere temporaneamente i termini per la presentazione delle domande per l’erogazione dei contributi previsti dalla legge provinciale. Il provvedimento consentirà, nell’arco delle prossime settimane, di predisporre nuovi criteri e nuove procedure di erogazione dei contributi da sperimentare in corso d’anno e che, con gli opportuni aggiustamenti connessi alla prima applicazione, andranno a disciplinare la materia anche negli anni successivi. La sospensione nella presentazione delle domande, che decorre dall’8 febbraio e sarà limitata ai tempi strettamente necessari a definire i nuovi criteri, non pregiudica in alcun modo la possibilità per il cittadino di accedere agli incentivi provinciali. Gli interventi effettuati nel periodo di sospensione, infatti, saranno in ogni caso ammessi all’istruttoria per beneficiare degli eventuali contributi secondo i nuovi criteri approvati dalla Giunta provinciale che – come già detto – andranno incontro ad una generale aspettativa di maggiore efficienza e celerità. La delibera approvata non riguarda le domande già presentate e i procedimenti già avviati, né i contributi per l’acquisto di autoveicoli a basso impatto ambientale; per questi ultimi la Giunta provinciale provvederà ad approvare il bando 2007 in una delle prossime sedute. Con il riordino della disciplina per la concessione dei contributi, le misure provinciali saranno anche armonizzate con i nuovi incentivi statali per il risparmio energetico previsti con il decreto legislativo n. 192 del 19 agosto 1995 e soprattutto con la Finanziaria dello stato, di cui si attendono tra l’altro i decreti attuativi. La legge finanziaria dello Stato, approvata il 27 dicembre scorso, in particolare, ha introdotto un complesso meccanismo di incentivazioni al risparmio energetico mediante detrazione dall’imposta nella misura del 55 per cento su tre anni. Sul versante provinciale, inoltre, ai fini di semplificare le procedure attualmente in vigore per la concessione dei contributi provinciali previsti dalla legge provinciale 14/80, è stata approvata una modifica della stessa legge sulla promozione del risparmio energetico che elimina l’obbligo di utilizzare la graduatoria di priorità e consente di avvalersi, tramite convenzioni, di soggetti esterni per gestire in tutto o in parte le procedure di concessione degli aiuti finanziari. L’agenzia provinciale per l’energia assicurerà un’adeguata informazione pubblica delle modifiche che si intendono apportare al sistema di incentivazione in materia di energia e delle nuove opportunità e procedure che verranno adottate. .  
   
   
IMPANTO NUCLEARE BULGARO SI FARA´ CON SOLDI RUSSI  
 
Trieste, 6 febbraio 2007 - Saranno i soldi della Russia a finanziare la costruzione del secondo impianto nucleare bulgaro, quello di Belene. Secondo Standart News, la National Electric Company (Nec) ha confermato la notizia che l´Atomstroyexport finanzierà tutte le analisi e i lavori di costruzioni per il primo anno dopo il lancio del piano. In seguito, la Bulgaria restituirà i soldi anticipati dalla Russia, e voci ufficiali dicono che la Bulgaria manterrà il 51 p. C. Del pacchetto relativo al progetto. Diversi altri giganti energetici internazionali si sono proposti per prestare i fondi necessari per la costruzione dell´impianto di Belene in cambio di azioni. .  
   
   
RECUPERARE ENERGIA DALLA FRAZIONE DI RIFIUTI  
 
Torino, 6 febbraio 2007 - La Giunta regionale si è riunita ieri pomeriggio per la trattazione dell’ordine del giorno. Sono state approvate, su proposta dell’assessore Nicola de Ruggiero, le linee programmatiche per la gestione dei rifiuti urbani. Nel rispetto della normativa comunitaria e nazionale vigente, il documento stabilisce che: per recuperare energia dalla frazione di rifiuti urbani residuali non è indispensabile costruire termovalorizzatori in ciascun Ambito territoriale ottimale, ma solo dove si renderà necessario; ciò impone una diversa delimitazione del Piemonte in al massimo tre ambiti (uno per la provincia di Torino, uno per la provincia di Cuneo ed uno che raggruppi le altre province) al posto degli attuali otto; per trattare i rifiuti organici putrescibili provenienti dalla raccolta differenziata occorre ottimizzare le risorse impiantistiche esistenti anziché realizzare nuovi impianti di compostaggio; per il contenimento e l’equa ripartizione dei costi di gestione, è doverosa l’adozione di politiche tariffarie su base regionale. .  
   
   
DUPONT ACCELERA LO SVILUPPO DEI BIOCARBURANTI IL VICE PRESIDENTE DI DUPONT BIO-BASED TECHNOLOGY ILLUSTRA DI FRONTE AL SENATO USA LA STRATEGIA DELLA SOCIETA´ PER I BIOCARBURANTI  
 
Washington, D. C. , (Usa) 6 febbraio 2007 – Il Dott. John Pierce, Dupont Vice President di Bio-based Technology ha illustrato alla Commissione per l’energia e le risorse naturali del Senato Usa la strategia di Dupont per accelerare la produzione di biocarburanti. In un briefing sui biocarburanti emergenti, Pierce ha esaminato le attuali tematiche sui biocarburanti, il futuro dell’etanolo cellulosico e i biocarburanti di prossima generazione, quali alternative ai carburanti per trasporti a base di benzina. "Il mercato dei biocarburanti e´ maturo per l’innovazione e la commercializzazione", ha dichiarato Pierce. "L’integrazione di strumenti biologici moderni al nostro know-how chimico-ingegneristico di fama mondiale ci ha permesso di diventare i leader tecnologici nello sviluppo di sostanze chimico-biologiche e ora anche di biocarburanti. La settimana scorsa, il Presidente Bush ha visitato i nostri laboratori dove ha appreso la nostra strategia volta a far leva sulle nuove tecnologie per rendere i biocarburanti piu´ competitivi del petrolio. "La nostra strategia e´ semplice e in linea con le tendenze globali", ha continuato Pierce. "Stiamo creando nuove sostanze chimiche, come il Bio-pdo, e nuovi carburanti, come il biobutanolo, da risorse agricole e stiamo mettendo a punto nuovi metodi per convertire la fibra cellulosica delle piante, di cui vi e´ ampia disponibilita´, in biocarburanti al fine di riuscire a produrli in volumi sempre maggiori. La nostra strategia e´ tesa a fornire le conoscenze scientifiche necessarie per trasformare le economie globali in modo da renderle meno dipendenti dal petrolio e consentire l’utilizzo di biotecnologie efficienti e ad alte prestazioni". La strategia di Dupont si articola in tre fasi: migliorare l’attuale produzione di etanolo attraverso sementi agricole differenziate e agrofarmaci, sviluppare e commercializzare nuove tecnologie per convertire la cellulosa in biocarburanti e sviluppare e commercializzare biocarburanti di prossima generazione con migliori prestazioni". Migliorare l’attuale produzione di etanolo: La prima fase della strategia di Dupont e´ incentrata sullo sviluppo di biotecnologie per incrementare la resa del mais per ettaro e quella dell’etanolo dai chicchi, sul miglioramento delle tecniche di colture nuove e tradizionali, nonche´ sull’analisi predittiva della resa dell’etanolo da ibridi di mais. Nel 2006, Dupont ha ricavato da semenze e agrofarmaci oltre 300 milioni di dollari (Usa). Pioneer Hi-bred International Inc. , affiliata di Dupont, offre all’industria dell’etanolo oltre 180 tipi di semi ibridi, commercializzati tramite il programma Industryselect. La ricerca sulle semenze e sugli agrofarmaci di Pioneer Hi-bred International Inc. Punta infatti a commercializzare varieta´ di semi e altri prodotti in grado di migliorare l’efficienza produttiva dell’etanolo. Tecnologia per la produzione di biocarburanti cellulosici: Dupont e il Dipartimento Statunitense dell’Energia finanzieranno un programma di ricerca teso allo sviluppo di una tecnologia in grado di convertire gli steli e le foglie di mais in etanolo. A ottobre 2006, tale tecnologia e´ stata concessa in licenza a Broin, il secondo maggiore produttore statunitense di etanolo, leader tecnologico del ramo. Nei prossimi quattro/sei anni, l’etanolo cellulosico verra´ prodotto nell’impianto di Emmetsburg, Iowa, (Usa) che diventera´ il primo impianto statunitense per la produzione commerciale di etanolo cellulosico. Pierce ha sottolineato che la tecnologia di bioraffineria integrata (Integrated Biorefinery) aumentera´ in modo significativo la quantita´ di etanolo ottenibile per ettaro usando i chicchi, gli steli e le foglie di mais sulla stessa area coltivabile. Partnership con Bp per il biobutanolo e i biocarburanti avanzati: La partnership tra Dupont e Bp per lo sviluppo di biobutanolo si basa sulla strategia di Dupont volta a immettere sul mercato biocarburanti avanzati al fine di incrementare l’uso dei biocarburanti nella benzina. Il biobutanolo, il primo prodotto che verra´ commercializzato, offre migliori prestazioni e ottimizza le miscele etanolo-benzina riducendo la pressione di vapore. Inoltre, risolve i problemi di stabilita´ del carburante in modo tale che le miscele di biobutanolo-benzina possano essere distribuite attraverso le esistenti infrastrutture di rifornimento di carburante, accresce la flessibilita´ d’uso della miscela consentendo l’aggiunta di una maggiore quantita´ di biocarburante nella benzina e infine migliora l’efficienza del carburante (piu´ chilometri al litro) rispetto ai biocarburanti di prossima commercializzazione. Il lancio del biobutanolo nel Regno Unito e´ previsto alla fine del 2007. La capacita´ produttiva globale verra´ incrementata in base alle richieste del mercato. .  
   
   
L´ASSESSORE CAMPAGNOLI AVVIA UN TAVOLO DI CONFRONTO CON IL PRESIDENTE ENEA PAGANETTO, PER IL RILANCIO E LA NUOVA SEDE DEI CENTRI ENEA A BOLOGNA  
 
Bologna, 6 febbraio 2007 - L´assessore regionale alle attività produttive Duccio Campagnoli ha stabilito con le organizzazioni sindacali Cgil-cisl-uil e di categoria l´attivazione di un tavolo di confronto per il rilancio di programmi e funzioni di ricerca dei centri Enea a Bologna e in Emilia-romagna. "Con il professor Luigi Paganetto, già designato nelle scorse settimane dal Consiglio dei Ministri come presidente di Enea, ho già concordato che tale confronto possa cominciare già nei prossimi giorni, subito dopo il suo insediamento", ha dichiarato l´assessore Campagnoli. "La presenza Enea in regione - ha proseguito - è stata e continua ad essere una presenza importante di competenze per la ricerca con i centri di Bologna, del Brasimone e di Faenza; ma la mancanza di certezze e strategie nell´attività complessiva di Enea negli ultimi anni ha messo a grave rischio anche l´attività di questi centri. Occorre, quindi, un rilancio di strategie e programmi dando una vocazione e una funzione nuova e precisa anche ai tre centri dell´Emilia-romagna. Per la Regione essi rappresentano già anche un contributo fondamentale per la rete di ricerca che stiamo attivando e un supporto fondamentale in particolare per le tematiche energetico-ambientale. Possiamo quindi proporre all´Enea, augurandoci che vi sia una rapida ridefinizione della sua attività anche a livello nazionale, un accordo di programma per una compiuta collaborazione. E chiediamo - ha concluso Campagnoli - che Enea realizzi anche un nuovo importante investimento in particolare per assicurare una nuova sede adeguata a Bologna per ricercatori e laboratori, che può contribuire a realizzare quelle nuove infrastrutture per la ricerca che a Bologna, come stabilito nell´accordo tra Regione, Provincia e Comune, si debbono sviluppare". .  
   
   
GIORNATA DI INCONTRO TRA PARTNER DELLE PMI OPERANTI NEL SETTORE DELL´AMBIENTE  
 
Bruxelles, 6 febbraio 2007 - Il 12 marzo 2007 il progetto «Sme Environment», finanziato dall´Ue, organizzerà a Budapest (Ungheria) un forum per cercare partner nell´ambito del 7Pq e mettere a confronto le idee di progetto. Obiettivo della manifestazione è presentare il 7Pq, individuare i pro e i contro della partecipazione delle piccole e medie imprese (Pmi), formare i partecipanti all´elaborazione di una proposta vincente e rafforzare i contatti tra i vecchi Stati membri, i nuovi Stati membri e i paesi candidati dell´Unione europea. La partecipazione è gratuita. Per ulteriori informazioni visitare: http://www. Sme-environment. Org .  
   
   
GALILEO AVIONICA SI AGGIUDICA UN CONTRATTO DA 20 MILIONI DI EURO PER LA PROTEZIONE DELLE COSTE AUSTRALIANE  
 
Roma, 6 Febbraio 2007 - Galileo Avionica, una società Finmeccanica, si è aggiudicata un contratto da 20 milioni di euro per la fornitura di sistemi Atos - Airborne Tactical Observation and Surveillance System - nell’ambito del programma della Customs Coastwatch per la sorveglianza aerea delle coste. Nel contratto il sistema prende il nome di Sim, Surveillance Information Management. Galileo Avionica fornirà servizi ed equipaggiamenti al prime contractor Surveillance Australia Pty Ltd (Sapl) per una durata complessiva di 12 anni sino al 2020. La commessa prevede l’apporto di 12 sistemi per il Sim, Surveillance Information Management oltre alla fornitura di 1 ground station fissa, 2 stazioni mobili, corsi di formazione, stazioni di lavoro e assistenza tecnica e ricambi. Nell’aggiudicarsi questo contratto, Galileo Avionica ha messo a frutto la sua decennale esperienza e le elevate competenze tecnologiche nel campo della Sorveglianza. Il sistema Atos è già stato installato sugli Atr 42Mp operativi in missioni della Guardia di Finanza e della Guardia Costiera e, in versione Light Weight, sul prototipo Piaggio Aero P166-dp1 della Guardia di Finanza. Grazie alle sue varie configurazioni, la console Atos può essere agevolmente installata sia su velivoli ad ala fissa che su velivoli ad ala rotante, garantendo la massima flessibilità in termini di impiego. Dei 12 sistemi Sim venduti alla Surveillance Australia Pty Ltd (Sapl), 10 verranno installati su velivoli ad ala fissa (Dash 8), mentre 2 sono destinati ad elicotteri. Il Sistema darà un contributo importante al governo australiano soprattutto in termini di contrasto di alcune attività illegali quali: immigrazione clandestina, traffico di stupefacenti, pesca illegale e abusi ambientali. Il Sistema Sim integrerà i vari sensori di sorveglianza e assicurerà anche il trasferimento in tempo reale, grazie ad un data link satellitare, delle informazioni e comunicazioni al Border Protection Command del Centro Nazionale di Sorveglianza. Le varie funzioni di Sim verranno inoltre impiegate per la gestione e l’acquisizione di dati sensibili facilitando l’utilizzo di informazioni provenienti da altre fonti. La Surveillance Australia ha messo in atto, in linea con i processi di gara più rigorosi ed esaustivi, una selezione per il sistema di Surveillance Information Management su scala globale al fine d’individuare il prodotto che meglio corrispondesse ai requisiti della Coastwatch. Questo ha richiesto un confronto operativo tra i vari sistemi disponibili sul mercato. .  
   
   
118, ASSESSORE MONTALDO: 1 MILIONE DI EURO PER NUOVI ELIPORTI DEGLI AGUSTA BELL DEI VIGILI DEL FUOCO  
 
 Genova, 6 febbraio 2007 - La Regione Liguria finanzierà, con un primo stanziamento di 1 milione di euro, la realizzazione di nuovi eliporti sulla costa e nell´entroterra per venire incontro alle emergenze del 118 in campo sanitario affrontate dai Vigili del Fuoco con i due elicotteri Agusta Bell 412. Lo ha annunciato il 3 febbraio, a margine dell´inaugurazione del nuovo poliambulatorio Asl 3 Genovese di Torriglia l´assessore alla Salute della Regione Liguria Claudio Montaldo. "Noi siamo riconoscenti ai Vigili del Fuoco per l´efficienza con cui il servizio viene svolto, una collaborazione che dovrà continuare ma che ha bisogno anche di infrastrutture, di eliporti, che sul territorio scarseggiano", ha spiegato Montaldo. Per questo-ha aggiunto l´assessore- la giunta stanzierà un primo finanziamento attraverso il Fir- Fondo Investimenti regionali- per sopperire alla carenza, nelle zone di fondovalle dell´entroterra ligure e sulla costa, laddove vi sono frequentemente esigenze di soccorso sanitario e di protezione civile". Montaldo ha ipotizzato che le strutture potrebbero essere gestite dalle pubbliche assistenze del territorio. .  
   
   
IL PORTALE EUROPEO “LANCIA” I BANDI DI RICERCA TRENTINI SONO L’UNICA PRESENZA ITALIANA SUL SITO “POST DOC-2006” E “UNITÀ DI RICERCA” SONO GLI STRUMENTI CHE PUNTANO A FAR EMERGERE NUOVE IDEE E ORIGINALI PISTE DA PARTE DI GIOVANI RICERCATORI  
 
Trento, 6 febbraio 2007 - Sono registrati sul portale europeo della mobilità dei ricercatori i due bandi che la giunta della Provincia autonoma di Trento ha voluto attivare recentemente - in accordo con la legge 14 dell’agosto 2005 e con la delibera dello scorso 15 dicembre - per l’attuazione del Programma pluriennale della ricerca. I bandi trentini sono gli unici italiani che compaiono sulla pagina; a suo modo anche questa è una piccola testimonianza dell’eccezionalità del sistema della ricerca trentino rispetto ad un panorama nazionale che in questo settore non brilla per dinamismo. I due strumenti si rivolgono a tutte le aree tematiche di ricerca individuate come prioritarie dal Programma pluriennale approvato dalla Giunta provinciale lo scorso novembre ma puntano, in particolar modo, a far emergere nuove idee e originali piste di ricerca, da parte dei giovani ricercatori, anche provenienti dall’estero. La presentazione dei bandi, era scritto nella delibera provinciale, avverrà per via informatica; l’altra novità è costituita dal “bando unità di ricerca”, che consente di costituire piccoli team di ricercatori. I progetti, attuati presso uno dei soggetti pubblici del sistema provinciale della ricerca, dureranno da uno a tre anni e la responsabilità della loro realizzazione è posta in capo al ricercatore proponente. Particolarmente significative le risorse disponibili, che testimoniano la volontà del governo provinciale di dare il massimo impulso e apertura alle attività di ricerca in Trentino: per il finanziamento delle due misure di intervento la Provincia ha infatti stanziato 4,5 milioni di euro per il bando post-doc (con borse di 50. 000 euro all’anno per 3 anni) e 2,25 milioni di euro per il bando unità di ricerca (borse fino a 150. 000 euro all’anno per 3 anni). I due bandi si caratterizzano per una forte azione di stimolo verso progetti esplorativi, nuovi, in campi e in direzioni non necessariamente contenute e previste nel quadro generale di indirizzo rappresentato dal Programma pluriennale della ricerca. Ulteriore importante caratteristica che qualifica ulteriormente le due borse è che le risorse finanziarie saranno direttamente gestite dagli stessi ricercatori, singoli o in team. La scadenza per l’invio elettronico è il 26 febbraio 2007. Http://ec. Europa. Eu/euracareers/index_en. Cfm . .  
   
   
CORPORATE VALUATION E FINANZA STRAORDINARIA UN PROGRAMMA FOCALIZZATO SULLA VALUTAZIONE DELLE AZIENDE  
 
Milano, 6 febbraio 2007. – La Sda Bocconi School of Management propone il Percorso Corporate Valuation, progettato per fornire alle aziende le più consolidate metodologie di valutazione delle aziende ed i principali strumenti finanziari utilizzati in operazioni di acquisizione e riorganizzazione aziendale. Il Percorso è suddiviso in due Programmi. Corporate Valuation : I Modulo: dal 6 al 9 marzo 2007 ; Ii Modulo: dal 26 al 30 marzo 2007. Per informazioni dettagliate è possibile accedere al website: http://www. Sdabocconi. It/fin07/268972 Tra gli argomenti trattati: Inquadramento generale dei criteri di valutazione. Le metodologie di valutazione: il Discounted Cash Flow (Dcf). Il metodo dell’Adjusted Present Value (Apv). La determinazione del costo del capitale e dei tassi di attualizzazione. L’approccio di mercato alla valutazione: multipli e comparables. La determinazione dei fattori critici per la valutazione e la gestione dell’incertezza: dalla Sensitivity Analysis alla Simulazione Montecarlo. Opzioni reali e valutazione del potenziale di crescita. La valutazione delle attività intangibili. La valutazione del Brand. Le politiche di Corporate Restructuring: Asset Side e Liability Side. Il Venture Capital e il ciclo di vita dell’impresa: principi di valutazione. Testimonianza di operatori nel campo del Venture Capital. Le operazioni di Leveraged Buy-out e di Management Buy-out. Scelte di portafoglio e rendimenti attesi nelle operazioni di Private Equity. Esperienze di turnaround aziendali. La valutazione delle banche. La valutazione delle società di leasing e di factoring. Casi di riorganizzazione aziendale e societaria. Profili aziendali e di bilancio nelle operazioni di fusione, conferimento e scorporo. Aspetti contrattuali delle operazioni di riorganizzazione. I contratti nelle operazioni di Finanza Straordinaria. Gli aspetti fiscali connessi alle operazioni di Finanza Straordinaria e di riorganizzazione aziendale. La Due Diligence contabile e strategica. Le Operazioni di Finanza Straordinaria : Dal 6 al 9 marzo 2007 ; Ii Modulo: dal 21 al 22 maggio 2007. Per informazioni dettagliate è possibile accedere al website: http://www. Sdabocconi. It/fin07/268979 Tra gli argomenti trattati: Le valutazioni finalizzate alle acquisizioni: le sinergie e i benefici potenziali. Il passaggio dal valore stimato al prezzo di acquisizione. Il processo di acquisizione: dalla selezione del target alle tecniche negoziali. Strategie e strumenti operativi del finanziamento delle acquisizioni. Profili contabili, giuridici e procedurali ed effetti delle operazioni di fusione, scissione e conferimento. I profili fiscali delle operazioni di finanza straordinaria in ambito italiano e internazionale. .  
   
   
CAMPIONATI INTERNAZIONALI DI GIOCHI MATEMATICI 2007 APERTE LE ISCRIZIONI, LA PRIMA GARA IL 24 MARZO  
 
Milano, 6 febbraio 2007 - La matematica per gioco. Così, anche per il 2007 il Centro Pristem-eleusi dell’Università Bocconi organizza i Campionati internazionali di giochi matematici. Nessuna paura, però per partecipare alla gara non è necessaria la conoscenza di alcuna formula e nessun teorema particolarmente impegnativo. Occorrono voglia di giocare, fantasia e intuizione. Giunti alla 21esima edizione, i Campionati vedranno in gara, impegnati a risolvere da un minimo di 8 ad un massimo di 10 problemi, giovani e meno giovani legati dalla stessa passione per questa materia. A parteciparvi, infatti, divisi in quattro categorie a seconda dell’età e quindi del grado di difficoltà, studenti dalla prima media fino a il Grande pubblico, ovvero coloro che sono iscritti dal terzo anno di università sino ai 99 anni e più. All’edizione scorsa hanno giocato più di 20 mila partecipanti. Le gare inizieranno con le semifinali che si disputeranno il 24 marzo in più di 90 sedi in tutta Italia, e in una scuola italiana di Addis Abeba e una del Cairo. I vincitori verranno ammessi alla fase successiva di gioco, la finale nazionale, che si disputerà in Bocconi il 26 maggio. I primi tre classificati di questa gara per ognuna delle 4 categorie parteciperanno alla finale internazionale che si disputerà a Parigi a fine agosto. Per competere è necessario iscriversi entro il 15 febbraio, solo per i residenti a Milano il termine sarà il 22 febbraio. Tutte le informazioni sono reperibili sul sito http://matematica. Unibocconi. It . .  
   
   
UN AMPIO PROGETTO DI TRASFORMAZIONE, REALIZZATO IN COLLABORAZIONE CON LA IBM UNIVERSITÀ DI CAGLIARI: INNOVARE PER ESSERE ALL’AVANGUARDIA  
 
Cagliari, 6 febbraio 2007 - L’università di Cagliari è già al lavoro perché intende raggiungere presto un obiettivo molto preciso: essere all’avanguardia nella gestione informatica delle procedure amministrative e di sicurezza, sia per migliorare la qualità dei servizi amministrativi offerti agli studenti sia per creare un laboratorio per i ragazzi che intendono specializzarsi nelle discipline relative alla gestione aziendale amministrava degli enti pubblici e privati. Le aree prioritarie del progetto sono le seguenti: La realizzazione di un’infrastruttura “high availability” tramite un sistema avanzato di clustering con sofisticati automatismi di replica e ripartenza. Questo sistema consente di eliminare quasi totalmente il rischio di “fermi macchina” dovuto a guasti o a malfunzionamenti. La realizzazione di una rete ad alta velocità interna al Palazzo del Rettorato, basata su piattaforma Cisco Systems. In alcune aree del palazzo i collegamenti sono realizzati utilizzando la tecnonologia wireless. La rete inoltre è predisposta per l’utilizzo della soluzione “Voice over Ip” · L’integrazione tra tutte le procedure applicative (Client-server e Web-based) con una soluzione coerente con la Service Oriented Architecture (Soa). La Service Oriented Architecture è un’architettura che consente di far interagire le diverse realtà applicative aziendali come se fossero componenti di un unico processo e permette di operare in maniera più efficiente e flessibile. Questa soluzione permette inoltre l’aggiornamento e il controllo automatico delle procedure e degli accessi anche in forma centralizzata e remota. La gestione del “Disaster recovery” e dei salvataggi codificata e automatizzata. Questa soluzione molto sofisticata mette al riparo e protegge i dati della Università da qualunque disastro sia naturale sia provocato. La gestione della privacy, che, nel rispetto delle normative, protegga i dati sensibili di tutto il personale discente, docente e non docente che ha rapporti con l’Università. La gestione del protocollo informatico e della posta certificata che consente la spedizione e la ricezione formale per via elettronica di documenti permettendo una più rapida metodologia di ricerca e reperimento degli stessi e un più sicuro sistema di archiviazione. Realizzazione di un “Cruscotto Aziendale” tramite un Data Warehouse che, interagendo con tutti i Data Base aziendali, consenta al Management di avere, in tempo reale e nella forma desiderata ( aggregata o disaggregata), le informazioni indispensabili per il processo decisionale. Questo progetto prevede inoltre una riduzione drastica della carta attraverso la gestione del “flusso elettronico dei documenti” e la “gestione personale”(ogni dipendente può, infatti, vedere direttamente nel suo computer la sua situazione per quanto riguarda le ferie, gli orari, ecc). Di particolare importanza la Gestione delle Presenze e la Gestione Protocollo, basati sui principi della “Tele Amministrazione” maturati all’interno dell’Ateneo Cagliaritano, che riducendo i tempi di invio dei documenti sia da parte dei Docenti che da parte degli Studenti, permette al Personale Amministrativo di avere le informazioni in tempo reale, direttamente sul proprio computer, con vantaggi notevoli in termini di efficienza Amministrativa e di qualità dei servizi Universitari. La soluzione Ibm prevede inoltre, dal punto di vista dell’hardware, l’installazione di un server P series 570 Ibm partizionato e di due server P 630, l’installazione di un sistema storage Ds4300 e di un sistema 3583 come tape library con prodotti Tivoli per la gestione della San (Storage Area Network), del controllo e degli aggiornamenti remoti e per la gestione dei salvataggi. Questi sistemi, che utilizzano il sistema operativo Aix 5, consentono un approccio molto vicino ai sistemi Open Source (Linux) con cui c’è una quasi completa compatibilità. La nuova infrastruttura porta oggi l’Università di Cagliari all’avanguardia nel mondo universitario dal punto di vista informatico, e inoltre, sfruttando le competenze e le professionalità presenti all’interno dell’Ateneo, consente di pianificare ed organizzare Stage di specializzazione, per neolaureati o laureandi nelle discipline attinenti, sulla progettazione, gestione e utilizzo di un sistema Informativo/informatico aziendale complesso. .  
   
   
LAVORO E SICUREZZA: LA FORMAZIONE DEI GIOVANI E DEI LAVORATORI SUI TEMI DELLA PREVENZIONE DEGLI INFORTUNI  
 
San Giorgio di Nogaro, 6 febbraio 2007 - La formazione dei giovani e dei lavoratori sui temi della prevenzione degli infortuni, un monitoraggio efficace delle casistiche e delle condizioni sul posto di lavoro: queste le indicazioni della Regione per ridurre gli incidenti nel mondo produttivo, enunciate dall´assessore regionale al Lavoro e alla Formazione Professionale, Roberto Cosolini, al convegno svoltosi il 2 febbraio a Villa Dora, a San Giorgio di Nogaro, organizzato dall´Associazione La Rinascita e dalla Cgil. Cosolini ha rilevato come i dati relativi all´infortunistica sul lavoro debbano essere interpretati correttamente, evidenziando poi il fatto che se si è registrata una tendenza all´aumento degli incidenti nel 2006, motivata anche dalla ripresa dell´economia e dall´incremento delle attività lavorative che invece l´anno precedente avevano registrato una stasi. Secondo l´assessore poi, altri dati sono ancor maggiormente significativi rispetto a quelli più conosciuti. Lo scorso anno, per esempio, gli incidenti sono diminuiti nei settori edile e industriale, ma sono aumentati di ben 400 casi nelle attività della fornitura dei servizi. Occorre dunque far crescere in termini di ampia diffusione la cultura della prevenzione e della sicurezza nel mondo del lavoro. Per questo la Regione è impegnata soprattutto nel mondo della scuola e della formazione, per fornire le conoscenze e la consapevolezza dei pericoli insiti nelle attività lavorative, con l´obiettivo di ridurre la soglia di rischio per i lavoratori e per i futuri lavoratori. Con gli stessi obiettivi, nell´intero contesto della formazione professionale finanziata dall´Amministrazione regionale sono stati inseriti moduli di studio obbligatori per la sicurezza sul lavoro. Il sottosegretario Patta, nell´evidenziare che il Friuli Venezia Giulia è all´avanguardia nel settore della prevenzione dell´infortunistica, ha affermato come sia erroneo ritenere che il costo della prevenzione ricada negativamente sulla competitività. Lo dimostra il fatto che nazioni come la Svezia sono all´avanguardia nell´innovazione e registrano un basso livello di infortunistica. Ha poi affermato l´opportunità di destinare parte delle entrate dell´Inail alla formazione e all´assistenza rivolta alle piccole aziende. L´assessore regionale alla Salute e Protezione Sociale, Ezio Beltrame, ha condiviso l´opportunità di una corretta interpretazione dei dati sull´infortunistica nel mondo del lavoro, affermando che però i costi della prevenzione non possono essere posti a carico solamente del sistema sanitario regionale. Occorre inoltre predisporre un testo unico in materia, ma per prevenire gli incidenti sul lavoro occorrono, secondo l´assessore, l´innovazione, un adeguato monitoraggio, una decisa crescita culturale di tutte le componenti della società. I lavori del convegno erano stato aperti dal consigliere regionale Bruna Zorzini Spetic, che, assieme al presidente dell´associazione culturale La Rinascita, Ennio Di Bortolo, ha ricordato che sono in aumento nel Friuli Venezia Giulia i casi da neoplasia da amianto, patologia che nel 2005 era collocata al primo posto (al secondo posto in Italia) tra le malattie tabellate indennizzate dall´Inail. .  
   
   
SCIENZA E CULTURA. UN RAPPORTO DA RIDEFINIRE IL 26 MARZO A PALERMO JEAN-MARC LÉVY LEBLOND E ARMANDO MASSARENTI  
 
Palermo, 6 febbraio 2007 – Sono il fisico e filosofo francese Jean-marc Lévy Leblond e il giornalista Armando Massarenti i relatori della Iv edizione del seminario “Marcello Carapezza” in programma il 26 marzo al Cnr di Palermo. Tema della giornata il delicato rapporto fra scienza e cultura. «La scienza – dice Lévy-leblond – continua ad essere alienata dalla cultura. Ognuno di noi associa idee ed immagini ben diverse a parole come “Shakespeare”, “1789” o “cubismo” da una parte e “Wegener”, “Aids” o “derivata” dall’altra. Inoltre, tutti i poeti, pittori o compositori sono uomini di cultura. Ma quasi nessuno scienziato lo è. Il fisico, il chimico e il biologo di oggi non conoscono che i loro predecessori più recenti. Il biologo molecolare non sa nulla di evoluzione; il fisico delle particelle non conosce la spiegazione dell’arcobaleno; l’astrofisico non è in grado di riconoscere le stelle e i pianeti visibili». Da anni Lévy-leblond insiste sull’importanza di arrestare il processo di riduzione della scienza alla sua dimensione pratica: una “tecnoscienza” in cui scienza e tecnica si confondono e perdono la loro autonomia. E con la sua rivista Alliage propone idee e soluzioni per far cessare l’emarginazione culturale della scienza. «Immaginatevi – continua l’epistemologo francese – un giovane filosofo, un artista o un musicista che non sia stato esposto ad una formazione approfondita sulla storia della propria disciplina. Semplicemente, non potrebbe fare quello che fa. Al contrario, la formazione dei giovani ricercatori non fa alcun riferimento alla storia, anche la più recente, delle loro discipline: l’urgenza continuata della ricerca scientifica impedisce la pazienza e l’attenzione che esige il processo di acculturazione». Armando Massarenti, responsabile della pagina “Scienza e filosofia” del supplemento culturale de Il Sole-24 Ore dirige la rivista Etica ed economia e tiene un corso su “Scienza e cultura” all’Università di Bologna. Interviene a Palermo per parlare della ventennale esperienza con cui le pagine di cultura e scienza del giornale della Confindustria si sono distinte nel mercato editoriale italiano. «L’intera formazione degli scienziati – aggiunge Lévy Leblond – deve essere ripensata per integrarvi quegli elementi di storia, di filosofia, di sociologia e di economia delle scienze ormai indispensabili al lavoro scientifico. Perché solo una formazione culturale dei ricercatori molto più vasta li potrà premunire da rapide crisi di incompetenza in caso di mutazioni profonde nei metodi e negli obiettivi delle loro discipline in cui sono ultraspecializzati; e dalla fine del sostegno finanziario che la ricerca scientifica esige dalla società che è un serio rischio se continueranno a persistere le tendenze correnti all’esoterismo e alla fuga in avanti». E proprio questi sono alcuni dei compiti dell’Isem (l’Institute for Scientific Methodology), il nuovo istituto internazionale di ricerca e alta formazione in corso di costituzione a Palermo che verrà presentato alla stampa in margine alle conferenze di Lévy-leblond e Massarenti. L’istituto – un consorzio fra Cnr, Università, Enti locali e mondo produttivo – condurrà il Master internazionale “Paul K. Feyerabend” e condurrà ricerche con forti caratteristiche interdisciplinari in chimica e in fisica. .  
   
   
ALTA FORMAZIONE - LA REGIONE PROMUOVE CON ICE, UNIVERSITA´ E BANCA POPOLARE DELL´EMILIA-ROMAGNA I PRIMI MASTER PER ESPERTI IN COMMERCIO CON L´ESTERO  
 
Bologna, 6 febbraio 2007 - Creare nuovi esperti di internazionalizzazione d´impresa con competenze manageriali e conoscenze degli strumenti per operare nel mercato globale. E´ l´obiettivo dei due master universitari di 2° livello promossi dalla Regione Emilia-romagna e dall´Istituto nazionale per il Commercio Estero - Ice, in collaborazione con le Università degli Studi di Bologna e di Modena e Reggio Emilia e con la Banca Popolare dell´Emilia-romagna. I due corsi, della durata di nove mesi, partiranno il prossimo aprile e si terranno, a Bologna, nelle aule dell´Università nella sede di Alma Graduate School di Villa Guastavillani e, a Modena, nei locali della Banca Popolare dell´Emilia Romagna. La figura professionale che si intende formare è quella di un esperto di internazionalizzazione d´impresa che dovrà supportare le imprese emiliano-romagnole nel processo di internazionalizzazione, con attenzione alla creazione di reti e organizzazioni di vendita di prodotti e servizi, di assistenza e alle varie forme di collaborazione industriale. I master prevedono cinque mesi di lezioni in aula e stage di quattro mesi, di cui due in Italia presso imprese regionali esportatrici, loro consorzi e altri soggetti impegnati nei processi di internazionalizzazione e due all´estero presso uno degli uffici della rete estera dell´Ice o presso la sede estera dell´impresa in cui si è svolta la prima fase dello stage. Durante il periodo di tirocinio lo stagista si dedicherà allo sviluppo concreto di un progetto dell´impresa. "E´ l´avvio di un passo molto importante di decentramento - ha detto l´assessore regionale alle Attività produttive Duccio Campagnoli in occasione della presentazione dei master - perché per la prima volta si impegnano a livello regionale quelle attività di formazione degli operatori per l´estero dell´Ice, che prima si facevano solo a livello nazionale. Ci fa molto piacere che l´Ice abbia voluto fare qui l´iniziativa più importante perché si tratta di master di secondo livello in collaborazione con Università e Alma Graduate School. E´ un´opportunità per i giovani e le imprese". Il direttore generale dell´Ice, Massimo Mamberti, ha sottolineato l´importanza della collaborazione con la Regione per la sua "forte vocazione internazionale" e specificato che si tratta della prima volta che l´Ice realizza due master di secondo livello, ossia con crediti formativi riconosciuti dalle Università. "L´iniziativa - ha aggiunto Mamberti - fornirà alle aziende emiliano-romagnole gli strumenti necessari alla formazione di giovani e permetterà loro di disporre di personale altamente qualificato. E´ un buon servizio al paese, una buona alleanza tra strutture pubbliche per le imprese". "Mettere insieme Ice, Regione, imprenditori e Università - ha affermato il pro rettore dell´Università di Bologna, Roberto Grandi - è importante per il nostro paese perché credo vi sia sempre più bisogno di figure con competenze interdisciplinari nell´ambito delle imprese. L´emilia-romagna può dare industrie di eccellenza e l´attivismo della Regione, l´Università può fornire un ambiente internazionale, esperimenti nuovi, ambiti di riflessione e un rapporto con la rete dei migliori centri di ricerca del mondo. Insieme ad Ice, stiamo portando avanti una iniziativa in cui ognuno dà il meglio di sè". Il rettore dell´Università degli studi di Modena e Reggio Emilia Gian Carlo Pellacani ha parlato di una "iniziativa didattica" che "conferma la forte attenzione dell´Ateneo alle esigenze di innovazione del sistema delle nostre imprese intervenendo, con competenze e professionalità, ad integrare la formazione di figure capaci di intervenire negli indispensabili processi richiesti dalla globalizzazione dei mercati. Le partnership realizzate con questi master ne fanno una iniziativa didattica di elevato valore formativo". Ai master si accederà per concorso, sulla base di un bando emanato dalle Università. Per i vincitori delle prove di selezione è prevista una borsa di studio di 400 euro al mese per il periodo di lezioni e di 2000 euro per la fase di stage all´estero. Ai partecipanti, da un minimo di 15 ad un massimo di 20 per ogni corso, è richiesta un´ottima conoscenza della lingua inglese. Il Master Di Bologna - La globalizzazione dei mercati, l´esigenza di muoversi sempre di più in un contesto multiculturale unitamente alla necessità di trovare nuovi sbocchi commerciali per i prodotti emiliano-romagnoli impone la necessità di creare, anche all´interno del sistema regionale, figure professionali con una buona conoscenza del marketing internazionale e delle tematiche relative al commercio estero. I destinatari del corso sono i possessori di laurea specialistica in Economia e Commercio, Scienze Politiche, Giurisprudenza, Scienze Statistiche, Scienze Agrarie o equipollenti e laureati in Lingue. I promotori del master sono Regione Emilia-romagna e Ice, in collaborazione con l´Università degli Studi di Bologna. Il Master Di Modena - Il corso organizzato a Modena è, invece, riservato a possessori di laurea specialistica in discipline tecnico-scientifiche. Particolare importanza sarà data alla valutazione delle strategie delle imprese in un contesto competitivo globale (joint venture, accordi di licensing e franchising, finanziamenti internazionali, investimenti nei paesi emergenti, management multiculturale) e ai temi del decentramento produttivo e ai sistemi distributivi in relazione con il grado di soddisfazione dei clienti. Il master è rivolto a laureati in Ingegneria, Fisica, Matematica, Informatica, Chimica, Biologia e Architettura. I promotori del corso sono Regione Emilia-romagna e Ice, in collaborazione con l´Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia e la Banca Popolare dell´Emilia Romagna. Comitato D´onore - Sarà costituito un Comitato d´onore composto da rappresentanti di Regione, Ice, Università e imprenditori con il compito di supportare la promozione del progetto, la valorizzazione dei risultati e di identificarne sviluppi futuri. .  
   
   
SINDACO DI MATERA SU INAUGURAZIONE NUOVA SEDE UNIVERSITA´ IN EX OSPEDALE "L’ UNIVERSITA’ DEVE ESSERE UN PUNTO DI RIFERIMENTO PER IL TERRITORIO"  
 
Matera, 6 febbraio 2007 - “Stiamo voltando pagina, con uno spazio della città richiamato ad una funzione, quella della formazione, in cui crediamo”. Così il sindaco di Matera Michele Porcari ha commentato, ieri alla cerimonia d’inaugurazione, l’apertura degli ex padiglioni dell’ospedale adibiti a sede dell’Università. “Matera, così, cerca di rimettere l’università al centro della città, del territorio e la trasforma in una risorsa che ne indichi anche le qualità della gestione”. Nel corso del suo intervento il sindaco ha ricordato inoltre che si sta lavorando ad un protocollo d’intesa che veda l’Università tra i soggetti coinvolti nelle politiche di progettazione, così come sta accadendo per il Piano delle Antenne. “L’università – ha concluso – appartiene ad un territorio che deve sentirla come una vera e propria ricchezza”. .  
   
   
TIROCINIO IN PROVINCIA PER 100 STUDENTI E NEOLAUREATI: DOMANDE ENTRO IL 28 FEBBRAIO  
 
Bolzano, 6 febbraio 2007 - Entro il 28 febbraio 2007 si può fare richiesta per svolgere un tirocinio presso l´Amministrazione provinciale. Il contingente stabilito dalla Giunta è di 100 tirocinanti, 30 in più degli anni passati. Possono presentare domanda gli studenti che frequentano almeno la terza classe della scuola superiore o professionale, gli universitari e i neolaureati. La finalità dei tirocini è quella di avvicinare i giovani al mondo del lavoro, anche attraverso esperienze professionali presso la pubblica amministrazione. Ai tirocini possono essere ammessi giovani a partire dalla terza classe delle scuole medie superiori e delle scuole professionali, studenti universitari e neolaureati. Durante il periodo di tirocinio gli studenti ricevono un compenso e si devono attenere all´orario di servizio dei dipendenti provinciali. Durante il periodo di tirocinio i praticanti vengono assistiti da collaboratori esperti (tutors), individuati da rispettivi direttori delle Ripartizioni alle quali sono stati assegnati. Le domande devono pervenire all´Ufficio assunzioni del personale, in via Renon 13 a Bolzano, entro le ore 12. 00 del 28 febbraio 2007 (fa fede il timbro postale). I moduli di domanda possono essere ritirati presso il medesimo ufficio o scaricate dall´indirizzo Internet www. Provinz. Bz. It/personal/impiego_graduatorie. Htm#tirocinanti Per ulteriori informazioni è possibile chiamare i numeri telefonici 0471 412244, 0471 412192 e 0471 412103. .  
   
   
SCUOLA: DIRETTIVA PER LA PREVENZIONE E LA LOTTA AL BULLISMO  
 
Roma, 6 febbraio 2007 - Un Osservatorio permanente in ogni Regione, un numero verde nazionale 800669696, un sito Internet www. Smontailbullo. It, una Campagna di comunicazione differenziata rivolta agli studenti, ai dirigenti scolastici, ai docenti, al personale Ata e alle famiglie, che preveda azioni mirate per ogni ordine e grado di scuola, attenzione e severità nelle sanzioni ma soprattutto percorsi di recupero. Sono queste le principali linee di indirizzo contenute nella direttiva emanata ieri dal Ministro della Pubblica Istruzione per la prevenzione e la lotta al bullismo. Il tutto con la convinzione che qualsiasi azione di contrasto rischia di rimanere incompiuta se non è affiancata da una vera e propria offensiva educativa per i giovani e che nessun Piano può sostituire l´impegno quotidiano di insegnanti, alunni e personale scolastico che, quotidianamente e senza "fare notizia", svolgono un´azione meritoria ed impegnativa per la realizzazione della funzione educativa che ciascuna istituzione scolastica autonoma è chiamata ad assolvere nel tessuto sociale in coerenza ai principi ed ai valori comuni della Costituzione italiana. Http://www. Governo. It/governoinforma/dossier/direttiva_bullismo/index. Html .