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LUNEDI

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Notiziario Marketpress di Lunedì 02 Aprile 2007
BILANCIO 2008 DEL PARLAMENTO EUROPEO (PE): PRIORITÀ ALLA COMUNICAZIONE LOCALE  
 
Bruxelles, 2 aprile 2007 - Il Parlamento chiede a tutte le istituzioni Ue di mantenere i propri bilanci per il 2008 ai livelli del 2007, visto che non sono previsti né nuovi allargamenti né l´introduzione di nuove lingue. Nel sollecitare un miglioramento dei servizi ai deputati, deplora la dispersione geografica dei suoi luoghi di lavoro. Chiede poi una politica di comunicazione più coerente, che si avvicini ai cittadini, soprattutto attraverso i media regionali e locali. Adottando la relazione di Ville Itälä (Ppe/de, Fi), il Parlamento nota anzitutto che il bilancio delle istituzioni è aumentato di circa il 18% negli ultimi quattro anni e le esorta quindi a adottare un approccio prudente in sede di fissazione del loro stato di previsione per il 2008. Ritiene infatti che tale bilancio, in linea di principio, dovrebbe rimanere all´incirca allo stesso livello di quello dell´esercizio precedente dato che non sono previsti eventi importanti - come allargamenti o nuove lingue - che giustifichino un aumento. Per quanto riguarda il bilancio del Parlamento europeo, la relazione individua una serie di priorità politiche. Fornire servizi efficienti ai deputati Il Parlamento sottolinea l´esigenza di migliorare i servizi offerti ai deputati per consentire loro di legiferare meglio. In proposito nota che l´assistenza ai membri del Parlamento può essere migliorata fornendo le necessarie informazioni specialistiche o tecniche in tempi brevi. Insiste quindi sul fatto che i deputati dovrebbero essere meglio informati e sensibilizzati in merito a tutte le risorse e tutti i materiali a loro disposizione sulla base delle attività svolte dai vari servizi del Parlamento (studi, documenti tecnici e documentazione di base). Occorre pertanto studiare la possibilità di mettere sale di riunione a disposizione di tutti i deputati per colloqui con esperti in gruppi relativamente ristretti (8 - 20 persone), in particolare nei nuovi edifici. A proposito degli edifici, i deputati deplorano la dispersione geografica dell´amministrazione del Parlamento fra i tre luoghi di lavoro e «i costi supplementari che ciò comporta in termini di spese correnti e, in particolare, in relazione agli spostamenti da un luogo all´altro». E´ quindi necessario che siano forniti tutti i tipi di servizi offerti dalle nuove tecnologie al fine di limitare l´impatto negativo di questa dispersione geografica. Il Parlamento, inoltre, afferma che esaminerà le possibilità di razionalizzare i costi nel modo migliore, prestando particolare attenzione al numero di missioni effettuate dal personale nei tre luoghi di lavoro che, nel 2005 sono ammontati a 12,8 milioni di euro, senza contare i costi di missione del personale dei gruppi politici. Sottolinea poi la necessità di garantire che a tutti i deputati, compresi quelli nuovi, soprattutto alle riunioni ufficiali degli organi del Parlamento, siano forniti i migliori servizi linguistici. Al riguardo, il Parlamento si dice disposto a considerare proposte adeguate per un servizio «a un livello più personalizzato», a condizioni trasparenti e chiaramente definite, nell´ambito delle loro mansioni, che dovranno essere esaminate sotto il profilo dell’efficienza in termini di costi. Invita poi a esaminare le carenze che ostacolano la disponibilità e la massima qualità dei servizi di interpretazione, mantenendo un equilibrio adeguato tra i costi e la qualità del servizio e garantendo così l´efficacia della spesa». Strumenti di comunicazione più efficaci La relazione evidenzia come la comunicazione del Parlamento europeo sia costituita da un mosaico di diversi canali che sono complementari e perseguono un unico obiettivo, ovvero «informare efficacemente i cittadini Ue in merito alle sue attività e al suo contributo alla costruzione europea». Nota anche la duplicità della comunicazione del Parlamento europeo, composta, innanzitutto, da quella istituzionale realizzata dall´amministrazione e che comprende informazioni "fattuali", nonché da informazioni di natura più prettamente politica che riflettono le varie opinioni, posizioni e attività dei gruppi politici e dei membri. Secondo il Parlamento, tuttavia, possono essere realizzati «dei miglioramenti nella politica di comunicazione e informazione», per renderla più coerente nel quadro di un concetto globale di comunicazione per i cittadini Ue. Vanno quindi migliorati gli strumenti utilizzati per sensibilizzare maggiormente i cittadini europei in merito al ruolo del Parlamento europeo nel processo legislativo e decisionale, alle sue attività nel campo della politica europea nonché alle attività dei membri e dei gruppi politici del Parlamento europeo. E ciò allo scopo di «ovviare alle carenze connesse con l´immagine dell´Unione europea, soprattutto in vista delle elezioni del 2009». In tale contesto, i deputati ritengono che una maggiore partecipazione dei mezzi di comunicazione locali e regionali «sarebbe estremamente vantaggiosa per il progetto europeo». Chiedono quindi l´elaborazione di un piano d´azione per la comunicazione destinato ai mezzi di comunicazione locali e regionali e l´esame di nuovi strumenti - in particolare per preparare le prossime elezioni europee - che consentiranno ai deputati di comunicare con i mezzi di comunicazione locali. Nel ricordare poi che, nel luglio 2006, è stata lanciata una nuova politica per i gruppi di visitatori dei deputati, il Parlamento chiede ulteriori miglioramenti, in particolare in termini di flessibilità. Al riguardo ritiene che si possa riconsiderare il numero minimo obbligatorio di visitatori nonché il rimborso da concedere, tenendo conto nel contempo delle specificità dei visitatori al fine di coprire i costi reali. I deputati inoltre rilevano che si potrebbero realizzare ulteriori miglioramenti negli spazi in cui i visitatori vengono a contatto con la vita reale del Parlamento europeo, in particolare per quanto riguarda la possibilità di accesso all´Aula. Migliorare la visibilità esterna del Parlamento Nel ritenere che il bilancio per il 2008 debba avere quale obiettivo di restare allo stesso livello del 2007, i deputati rilevano peraltro che il 2008 sarà l´ultimo anno intero prima delle elezioni dei membri del Parlamento europeo e dell´applicazione dello Statuto dei membri nel 2009. D´altra parte, prendono atto che una delle priorità dell´Ufficio di presidenza è di fare in modo che il Parlamento sia un protagonista più visibile della politica esterna, sottolineando l´importanza di stimolare il dialogo tra culture e la promozione della democrazia. In proposito, ricordando che il Parlamento ha costituito varie delegazioni e assemblee con i parlamenti nazionali di Paesi terzi, chiedono una relazione sulle entità esistenti e quelle in via di sviluppo in tale settore di spesa che comprenda una valutazione finanziaria dei bisogni per i prossimi anni. Gli edifici Nel prendere atto dei risparmi realizzati grazie agli anticipi effettuati negli ultimi dieci anni in relazione agli edifici, la relazione sottolinea che il Parlamento europeo è ora proprietario della maggior parte dei suoi edifici nei tre luoghi di lavoro e che inizierà a concentrare i suoi investimenti negli uffici esterni. I deputati, peraltro, intendono riesaminare il principio di condivisione degli uffici esterni con la Commissione e, a tal fine, chiedono una relazione comune, sulle modalità di condivisione degli uffici in termini di personale, logistica, spese correnti e dei vari calendari per il cofinanziamento dell´acquisto di uffici comuni. Politica del personale, risorse umane adeguate e statuto degli assistenti I deputati ritengono che l´istituzione dovrebbe disporre delle risorse umane necessarie per il suo funzionamento e dovrebbe adoperarsi per integrarle in modo efficiente. Annunciano quindi che prenderanno in considerazione eventuali richieste di nuovi posti solo dopo che l´amministrazione avrà presentato una relazione sulla sua strategia a breve e a medio termine concernente le possibilità di ridistribuzione dei posti e comprendente i programmi di formazione e perfezionamento relativi a tale ridistribuzione. Nel prendere atto della decisione dell´Assemblea plenaria di sostenere incondizionatamente l´adozione di uno statuto reale e significativo per gli assistenti dei deputati, il Parlamento auspica che il Consiglio adotti una decisione definitiva al riguardo entro l´inizio di settembre 2007, al fine di consentire lo stanziamento dei fondi necessari. In proposito, i deputati si dicono convinti che lo Statuto contribuirà a migliorare la qualità delle loro attività. Esprime infine preoccupazione circa le incertezze che si registrano nel Sistema delle scuole europee e, al riguardo, ricorda che il personale «ha il diritto di beneficiare di un sistema scolastico attraente e ben funzionante» e, pertanto, si impegna a garantire che tale sistema «venga mantenuto». Rispetto dell´ambiente: risparmio energetico e meno carte Nel ritenere che le istituzioni dell´Ue dovrebbero dare l´esempio attuando politiche rispettose dell´ambiente e migliorando l´efficienza energetica, i deputati ricordano che il Parlamento europeo si è impegnato ad applicare il regolamento Emas e rammentano la loro richiesta di studiare i possibili metodi per ridurre i costi dell´energia. Chiedono poi un´utilizzazione più efficiente della carta e una riduzione della distribuzione di materiale stampato, prevedendo che la versione cartacea di molti documenti sia disponibile solo su richiesta. .  
   
   
VERSO UN LEGAME DIRETTO TRA L´UE E I CONTRIBUENTI EUROPEI  
 
Bruxelles, 2 aprile 2007 - Nel sottolineare le carenze dell´attuale sistema di finanziamento dell´Ue, il Parlamento ne propone una riforma in due tempi. Anzitutto andrebbe migliorato il regime vigente, superando anche lo "sconto" britannico. Nel 2014, si dovrebbe invece giungere alla creazione di una vera risorsa propria che crei un collegamento diretto tra l´Unione e i contribuenti europei. I deputati precisano però che ciò non dovrà portare in nessun modo a un aggravio del carico fiscale sui cittadini. Adottando la relazione di Alain Lamassoure (Ppe/de, Fr) con 458 viti favorevoli, 117 contrari e 61 astensioni, il Parlamento sottolinea anzitutto che l´attuale sistema, con le sue quattro diverse risorse e i suoi vari meccanismi di correzione, generali o specifici, come la correzione britannica, «è eccessivamente complesso, manca di trasparenza ed è totalmente incomprensibile per i cittadini europei». La revisione generale e approfondita delle entrate e delle spese dell´Unione europea, che dovrà essere effettuata nel 2008/2009, «costituisce pertanto un´opportunità da non perdere di fare ritorno ad un autentico ma equo sistema di risorse proprie nello spirito dei trattati istitutivi delle Comunità europee». Carenze dell´attuale sistema di finanziamento - Secondo i deputati, un sistema nel quale il 70% circa delle entrate dell´Unione non deriva da risorse proprie, ma proviene direttamente dai bilanci nazionali attraverso la risorsa Rnl (reddito nazionale lordo) e in misura del 15% da una risorsa come la percentuale sull´aliquota Iva, «diverge dallo spirito e la lettera del trattato di Roma». In proposito, ricordano che l´esistenza stessa dell´Unione europea ha prodotto un aumento degli scambi intracomunitari, e un aumento della ricchezza degli Stati membri, e ciò «legittima pienamente l´Unione a dotarsi di un sistema di vere risorse proprie invece di un sistema alimentato dai contributi nazionali». Riconoscono, tuttavia, che la risorsa Rnl, pur essendo meno visibile per i cittadini, «è equa in quanto mette in rapporto i contributi con il livello generale di prosperità ed è un´espressione di solidarietà tra essi». Il Parlamento stigmatizza tuttavia il fatto che l´attuale sistema di finanziamento abbia accentuato «il miope dibattito sul contribuente netto», che non rende giustizia ai vantaggi dell´Unione europea in termini di pace, libertà, prosperità e sicurezza, considerando inoltre che il concetto dei "saldi di bilancio netti" presenta gravi limiti anche in termini tecnici. Inoltre, reputa che tale regime sia, nel contempo, «ingiusto per il grande pubblico e antidemocratico e non aiuti a mettere in luce l´impegno a favore dell´integrazione europea», senza peraltro fornire fondi sufficienti per tutte le politiche Ue. Criticano poi vivamente le possibilità offerte a singoli paesi di finanziare ufficialmente solo le politiche per le quali nutrono interesse, temendo che questo possa essere «l´inizio della dissoluzione dei valori che hanno caratterizzato il successo dell´Unione europea negli ultimi 50 anni». In proposito, deplorano che il Consiglio europeo di Bruxelles del 2005 abbia reso il sistema ancora più complicato e oscuro, lasciando intatta la "correzione britannica" e aggiungendo ulteriori deroghe e correzioni che avvantaggiano altri Stati membri. Prima fase della riforma: miglioramento del sistema di contributi nazionali - Nel riconoscere che qualsiasi riforma del sistema delle risorse proprie sarà un´operazione delicata e difficile, il Parlamento raccomanda un approccio progressivo che possa essere introdotto in due fasi, ma che faccia parte di una decisione unica. La prima fase provvisoria e transitoria porterebbe a un miglioramento dell´attuale sistema di contributi nazionali, cui si dovrebbero applicare i seguenti principi politici: parità tra gli Stati membri, ossia l´assenza di qualsiasi privilegio per qualsiasi Stato membro, semplicità della presentazione per i rappresentanti eletti come per i cittadini, solidarietà e pari dignità fra gli Stati membri, principi che sono compromessi dall´attuale sistema in cui qualcuno fruisce di compensazioni mentre altri possono ottenerle solo negoziando «attraverso mercanteggiamenti nelle riunioni del Consiglio europeo», istituzione di un legame politico tra riforma delle entrate e revisione delle spese. Il Parlamento prende quindi atto della proposta, avanzata dalla Finlandia nell´aprile 2004, di sostituire l´attuale sistema di finanziamento, pur mantenendo le risorse proprie tradizionali, con un sistema basato sull´Rnl, che prenda le quote dell´Rnl come base dei contributi degli Stati membri alle risorse proprie dell´Ue, abolisca la risorsa Iva nella sua forma attuale e sopprima progressivamente la correzione a favore del Regno Unito, fino ad azzerarla nel 2013. Per i deputati, tale sistema avrebbe il vantaggio di essere semplice e trasparente e di costituire un possibile passo verso l´istituzione di un vero e proprio sistema delle risorse proprie. Inoltre, ne beneficerebbero tutti gli Stati membri che contribuiscono attualmente alla correzione britannica, come ne beneficerebbe il Regno Unito stesso grazie all´abolizione della risorsa Iva nella sua forma attuale. Precisano peraltro, che ciò non pregiudica l´inserimento nel lungo periodo di un´Iva modificata nel finanziamento dell´Unione europea. Un accordo sul nuovo sistema di finanziamento secondo le linee della proposta finlandese, è anche precisato, sarebbe accettabile politicamente solo nel quadro di un processo globale di negoziato che comprenda anche le spese. A tale proposito, i deputati respingono qualsiasi tentativo di rinazionalizzare la Politica Agricola Comune e, al contempo, hanno soppresso il paragrafo che proponeva il ricorso alla possibilità di introdurre progressivamente il processo di cofinanziamento obbligatorio nell´Ue-15. Seconda fase della riforma: un nuovo sistema di risorse proprie L´obiettivo della riforma delle entrate comunitarie, per il Parlamento, deve essere la creazione di un´autentica risorsa propria per l´Unione europea che sostituisca i meccanismi attuali. In proposito, i deputati, ricordano che tale obiettivo e le proposte per realizzarlo «non sono affatto rivoluzionarie», poiché «cercano semplicemente di far rivivere la lettera e lo spirito dei trattati istitutivi». Ciò premesso, la relazione elenca i principi, emersi in tutti i contatti con i parlamenti nazionali, da considerarsi come pietre angolari di qualsiasi futuro sistema delle risorse proprie: pieno rispetto del principio della sovranità fiscale degli Stati membri, i quali - è precisato - potrebbero comunque autorizzare l´Unione, per un periodo limitato e revocabile in qualsiasi momento, a beneficiare direttamente di una determinata quota di un´imposta, neutralità fiscale: il nuovo sistema non dovrà accrescere la spesa pubblica globale né l´onere fiscale gravante sui cittadini; qualora un nuovo sistema dovesse assegnare direttamente, in tutto o in parte, all´Unione europea un´imposta visibile a tutti i cittadini, si dovrebbe operare una riduzione equivalente altrove, sotto la vigilanza delle Corti dei conti nazionali e della Corte dei conti europea, nessuna modifica dell´ordine di grandezza del bilancio Ue, ossia la modifica del massimale dell´1,24% non è giudicata necessaria, ma è anche ricordato che mai nessun bilancio si è avvicinato a tale massimale, introduzione progressiva del nuovo sistema a partire dal 2014, con un periodo transitorio per assicurare uno smantellamento senza scosse del vecchio regime, istituzione di un legame politico chiaro tra riforma delle entrate e riforma delle spese, poiché un regime che garantisce un andamento delle entrate proporzionale alla crescita delle ricchezza migliora il clima politico dei negoziati sul bilancio, consentendo così di concentrarsi sulle priorità invece di contrattare sui livelli di spesa. Tempi non maturi per una nuova imposta europea - Il Parlamento ribadisce che, anche a seguito dei contatti con i parlamenti nazionali degli Stati membri, nel breve periodo, «i tempi non siano ancora maturi per una nuova imposta europea». Tuttavia sottolinea che ciò non esclude la possibilità che, qualora gli Stati membri decidano di imporre nuove imposte, essi potrebbero disporre nel contempo, o in una fase successiva, di autorizzare l´Unione a beneficiare direttamente di tali nuove imposte. D´altra parte, evidenzia che, in una seconda fase, sarà essenziale esaminare la creazione di un nuovo sistema di risorse proprie basato su un´imposta già prelevata negli Stati membri, nella prospettiva di convogliare direttamente la totalità o una parte di tale imposta nel bilancio europeo, come autentica risorsa propria, «instaurando così un collegamento diretto tra l´Unione e i contribuenti europei». In proposito, il Parlamento ricorda che tra le possibili imposte prese in considerazione a tal fine, in tutto o in parte, nel corso degli scambi con i parlamenti nazionali o nelle relazioni della Commissione sulla riforma del sistema delle risorse proprie, figurano l´Iva, le accise sui carburanti da trasporto e altre tasse sull´energia, le accise su tabacco e alcol, nonché le imposte sugli utili aziendali. E´ poi rilevato che, nelle discussioni in seno al Parlamento europeo, sono state esplorate altre possibili strade, quali le tasse sulle transazioni sui valori mobiliari, le tasse sui servizi di trasporto e telecomunicazione, le imposte sul reddito, ritenute alla fonte sugli interessi, le entrate della Bce (signoreggio), l´ecotassa, le tasse sulle transazioni valutarie, le imposte sui risparmi e le tasse sulle transazioni finanziarie. Il Parlamento infine annuncia l´intenzione di portare avanti l´esame di tali opzioni in stretta cooperazione con i parlamenti nazionali prima di assumere la propria posizione finale. In tale contesto, attribuisce grande priorità alla definizione, possibilmente nel corso della Presidenza portoghese (luglio – dicembre 2007), di una base comune di discussione per quanto concerne la prossima revisione delle entrate Ue. .  
   
   
LE TECNOLOGIE DELL´INFORMAZIONE E DELLE COMUNICAZIONI (TIC) SONO ALLA BASE DEL 50% DELLA CRESCITA DELL´UE: È QUANTO EMERGE DALLA RELAZIONE ANNUALE DELLA COMMISSIONE SULL´ECONOMIA DIGITALE  
 
Bruxelles, 2 aprile 2007 Gli investimenti pubblici e privati nelle tecnologie dell´informazione e delle comunicazioni (Tic) stanno dando i loro frutti: è ciò che emerge dalla relazione annuale della Commissione sui programmi dell´iniziativa i2010, la strategia digitale per la crescita e l´occupazione. La tecnologia favorisce l´innovazione e la produttività e sono evidenti segni di cambiamenti radicali nei mercati e nei comportamenti degli utilizzatori, mentre l´Europa si muove verso un´economia basata sulla conoscenza. "La nostra strategia europea integrata per la crescita e l´occupazione comincia ora a dare frutti," ha affermato Viviane Reding, commissaria europea per la Società dell´informazione e i media "ma non dobbiamo adagiarci. Le imprese di Tic in Europa non sono ancora in grado di approfittare delle economie di scala a causa della frammentazione normativa che blocca lo sviluppo di servizi paneuropei e limita le possibilità che gli operatori di comunicazioni elettroniche e le imprese di software hanno di competere sul mercato mondiale. In particolare, l´Unione europea e gli Stati membri devono impegnarsi maggiormente per rimuovere gli ostacoli ai servizi in linea che sono ancora presenti nel mercato interno. " Ogni anno, la relazione annuale su i2010 – la strategia politica dell´Ue volta a promuovere l´economia digitale combinando la ricerca, gli strumenti normativi e i partenariati pubblico-privato (cfr. Ip/05/643) – valuta l´impatto economico delle attività degli Stati membri dell´Ue a favore delle Tic e costituisce un´indicazione affidabile dell´efficacia della politica della Commissione intesa a dar vita a una crescita economica sostenibile in tali tecnologie. In base alla seconda relazione annuale sull´iniziativa i2010, il settore delle Tic continua a crescere più rapidamente dell´economia europea nel suo complesso. Tra il 2000 e il 2004 le Tic hanno contribuito alla crescita della produttività nell´Ue per quasi il 50%, con il software e i servizi delle tecnologie dell´informazione che costituiscono, al momento, il settore di crescita più dinamico (il 5,9% per il periodo 2006-2007). La relazione indica inoltre che le imprese investono in soluzioni Tic nuove e più mature e che i cittadini europei adottano rapidamente i nuovi servizi in linea. Tale tendenza è confermata dal numero record di nuove connessioni in banda larga: 20,1 milioni di nuove linee a banda larga (cfr. Ip/06/1122), attivate durante l´anno fino a ottobre 2006, con tassi elevati di penetrazione della banda larga nei Paesi Bassi (30%) e nei paesi nordici (25-29%). Secondo le previsioni, il mercato dei contenuti in linea crescerà rapidamente nel corso dei prossimi cinque anni, una tendenza già evidenziata dall´esplosione delle vendite di musica in linea e dei contenuti creati dagli utenti (cfr. Ip/07/95). La ricerca europea ha beneficiato di un notevole impulso con l´avvio del Settimo programma quadro di ricerca, la cui voce più importante è costituita dagli oltre 9 miliardi di euro destinati alla ricerca sulle Tic (cfr. Ip/06/1590). Tuttavia, nonostante si preveda che gli investimenti a livello nazionale porteranno la spesa per la ricerca al 2,6% del Pil entro il 2010, l´Ue dovrà realizzare un ulteriore sforzo per raggiungere l´obiettivo del 3% che si è data. Il piano d´azione eGovernment (amministrazione in linea) della Commissione (cfr. Ip/06/523) ha aiutato gli Stati membri a promuovere i servizi pubblici in linea, che sono sempre più sofisticati e utilizzati da un numero crescente di cittadini europei. Si rileva inoltre una forte crescita del sostegno apportato dalle Tic alla sanità e all´istruzione in Europa (cfr. Ip/06/1285). Quando introducono tali servizi, tuttavia, le amministrazioni devono assicurarsi che tutti i cittadini possano accedervi e trarre vantaggio dalla società dell´informazione in generale; tale punto di vista è stato condiviso da 34 ministri riunitisi a Riga nel giugno 2006 (cfr. Ip/06/769). A livello nazionale, la relazione indica che l´Italia è al primo posto nella telefonia cellulare di terza generazione (3G) e nello sviluppo della fibra ottica, mentre il Regno Unito può vantare il maggior numero di nuclei familiari ad avere accesso alla televisione digitale. Sei paesi – Danimarca, Paesi Bassi, Finlandia, Svezia, Regno Unito e Belgio - presentano tassi di penetrazione della banda larga superiori a quelli degli Stati Uniti e del Giappone. Questi livelli di penetrazione della banda larga hanno effetti secondari positivi. Ad esempio, il livello di adozione delle Tic nelle scuole danesi è il più elevato d´Europa e le imprese danesi sono le prime utilizzatrici di internet e del commercio elettronico nell´Ue; i lavoratori britannici e svedesi sono i più qualificati nelle Tic; gli olandesi sono i più avidi consumatori di giochi e musica in linea; da ultimo, la Finlandia è al primo posto per quanto riguarda l´utilizzo di punti d´accesso destinati al pubblico ed è il paese che investe maggiormente nella ricerca sulle Tic (il 64,3% della spesa di R&s da parte delle imprese), mentre la Svezia e la Finlandia investono, rispettivamente il 3,9 e il 3,5% del loro Pil nella ricerca, percentuali superiori all´obiettivo comunitario del 3%. La relazione di quest´anno sull´iniziativa i2010 illustra inoltre le questioni strategiche fondamentali per il futuro che saranno discusse durante un riesame della strategia i2010 nel corso del 2007. Tali questioni comprendono la valutazione delle conseguenze politiche delle tendenze emergenti nelle reti e in internet; il rafforzamento della prospettiva dell´utilizzatore nell´innovazione delle Tic e l´impulso alla crescita attraverso la rimozione delle "frontiere nazionali" artificiali per i servizi in linea. Tale riesame inizierà con una tavola rotonda sulle reti e su internet della prossima generazione che si terrà in autunno. .  
   
   
GOVERNO UNGHERIA, RIGOROSA POLITICA FISCALE  
 
Trieste, 2 aprile 2007 - Il commissario del governo ungherese, Tibor Draskovics, ha assicurato i funzionari delle principali banche d´investimento statunitensi a New York che non c´è alcun pericolo che il governo ungherese rilassi la politica fiscale e ritardi le riforme in vista delle elezioni del 2010. La notizia è riportata da Bbj. Hu. Draskovics è in visita di quattro giorni negli Usa, per informare gli uffici governativi, le istituzioni finanziarie internazionali ed alcuni investitori sul progresso delle riforme strutturali in Ungheria. Draskovics ha affermato che i funzionari della Jp Morgan, della Goldman Sachs, della Stone Harbor e dell´Oppenheimer Fund ´stanno seguendo quanto accade in Ungheria con grande apprezzamento e interesse, e considerano il nostro programma di bilancio credibile ed efficace´. Gli investitori sono interessati a sapere se il governo ungherese ha la sufficiente determinazione per portare avanti le riforme. Il commissario ha dato una risposta positiva. .  
   
   
UE, MACEDONIA DEVE ACCELERARE LE RIFORME  
 
 Trieste, 2 aprile 2007 - Negli ultimi mesi, la Macedonia ha ricevuto critiche da Ue e Nato per la mancanza di dialogo politico e lo stallo nel progresso delle riforme. Uno dei richiami più forti è giunto dal Commissario Europeo all´allargamento Olli Rehn, che in febbraio ha affermato che le riforme macedoni sono giunte a un punto morto. Lo scrive Setimes. Skopje ha ottenuto lo status di candidato Ue, ma l´ulteriore progresso verso la membership non è cosa fatta: la tabella di marcia dipende dall´ulteriore raggiungimento dei requisiti. Rehn ha affermato che l´Ue è favorevole all´entrata della Macedonia, non come processo immediato, ma come connesso al conseguimento dei criteri per l´ammissione. Le aspettative nei confronti della Macedonia sono aumentate dopo che questa ha ottenuto lo status di candidato. Rispondendo alla critiche, il Primo Ministro Gruevski ha assicurato che il passo delle riforme accelererà, e nuove leggi verranno inviate al Parlamento entro luglio. Sia il Governo che i Social Democratici all´opposizione hanno lanciato iniziative per l´accelerazione della legislazione della Macedonia e la sua armonizzazione con quella dell´Unione. Secondo il National Programme for Adoption of European Legislation, entro il 2010 dovrebbero essere adottate circa 320 leggi. .  
   
   
CALENDARIO PER IL 2008 E IL 2009 DELLE RIUNIONI DEL CONSIGLIO DIRETTIVO E DEL CONSIGLIO GENERALE DELLA BCE E DELLE RELATIVE CONFERENZE STAMPA IL CONSIGLIO DIRETTIVO HA STABILITO CHE NEL 2008 E NEL 2009 CONTINUERÀ A RIUNIRSI, DI REGOLA, IL PRIMO E IL TERZO GIOVEDÌ DI OGNI MESE.  
 
Francoforte, 2 aprile 2007 - Come annunciato l’8 novembre 2001, l’orientamento di politica monetaria della Bce sarà valutato, in linea di principio, soltanto nel corso della prima riunione di ogni mese. Di conseguenza, le decisioni sui tassi di interesse saranno normalmente adottate in tale occasione. Nella seconda riunione mensile il Consiglio esaminerà questioni afferenti altri compiti e responsabilità della Bce e dell’Eurosistema. Naturalmente, qualora le circostanze lo richiedessero, esso avrà facoltà di modificare in qualsiasi momento i tassi d’interesse di riferimento della Bce, indipendentemente dal calendario predefinito. Il programma delle riunioni per i prossimi due anni rispecchia, inoltre, il fatto che i periodi di mantenimento delle riserve iniziano il giorno di regolamento dell’operazione di rifinanziamento principale (Orp) successiva alla riunione del Consiglio in cui è prevista la valutazione mensile dell’orientamento di politica monetaria. In linea con la pratica consolidata, due riunioni l’anno saranno tenute fuori sede. Nel 2008 esse si svolgeranno l’8 maggio presso la Banca di Grecia e il 6 novembre presso la Nationale Bank van België / Banque Nationale de Belgique, mentre nel 2009 saranno ospitate il 2 aprile dalla Banca d’Italia e il 2 luglio dalla Banque centrale du Luxembourg. Per quanto concerne il Consiglio generale, esso ha stabilito di continuare a riunirsi con cadenza trimestrale. Infine, le conferenze stampa avranno luogo come di consueto dopo la prima riunione mensile del Consiglio direttivo. Riunioni del Consiglio direttivo della Bce nel 2008: 10 gennaio 2008; 7 febbraio 2008; 21 febbraio 2008; 6 marzo 2008; 27 marzo 2008; 10 aprile 2008; 24 aprile 2008; 8 maggio 2008 (Atene); 21 maggio 2008; 5 giugno 2008; 19 giugno 2008; 3 luglio 2008; 17 luglio 2008; 7 agosto 2008; 4 settembre 2008; 18 settembre 2008; 2 ottobre 2008; 23 ottobre 2008; 6 novembre 2008 (Bruxelles); 20 novembre 2008; 4 dicembre 2008 18 dicembre 2008. Riunioni del Consiglio generale della Bce nel 2008: 27 marzo 2008; 19 giugno 2008; 18 settembre 2008; 18 dicembre 2008. Conferenze stampa nel 2008: 10 gennaio 2008; 7 febbraio 2008; 6 marzo 2008; 10 aprile 2008; 8 maggio 2008 (Atene); 5 giugno 2008; 3 luglio 2008; 4 settembre 2008; 2 ottobre 2008; 6 novembre 2008 (Bruxelles); 4 dicembre 2008. Riunioni del Consiglio direttivo della Bce nel 2009: 15 gennaio 2009; 5 febbraio 2009; 19 febbraio 2009; 5 marzo 2009; 19 marzo 2009; 2 aprile 2009 (Roma); 23 aprile 2009; 7 maggio 2009; 20 maggio 2009; 4 giugno 2009; 18 giugno 2009; 2 luglio 2009 (Lussemburgo); 16 luglio 2009; 6 agosto 2009; 3 settembre 2009; 17 settembre 2009; 8 ottobre 2009; 22 ottobre 2009; 5 novembre 2009; 19 novembre 2009; 3 dicembre 2009; 17 dicembre 2009; 14 gennaio 2010. Riunioni del Consiglio generale della Bce nel 2009: 19 marzo 2009; 18 giugno 2009; 17 settembre 2009; 17 dicembre 2009. Conferenze stampa nel 2009: 15 gennaio 2009; 5 febbraio 2009; 5 marzo 2009; 2 aprile 2009 (Roma); 7 maggio 2009; 4 giugno 2009; 2 luglio 2009 (Lussemburgo); 3 settembre 2009; 8 ottobre 2009; 5 novembre 2009; 3 dicembre 2009; 14 gennaio 2010. .  
   
   
ASTE TITOLI DI STATO A MEDIO/LUNGO TERMINE DEL 29 MARZO 2007  
 
Cct T. V. Btp 4,00% Btp 4,00%
Scadenza 01. 07. 2013 01. 03. 2010 01. 02. 2017
Cod. /tranche It0004101447/13 It0004196918/3 It0004164775/7
Imp. Offerto 2000 3000 2500
Regolamento 02. 04. 2007 02. 04. 2007 02. 04. 2007
Ced. God. 1,98
Imp. Domandato 3683 4578 3596
Imp. Assegnato 2000 3000 2500
Prezzo aggiudicazione 100,94 100,14 98,54
Prezzo esclusione 98,989 98,216 96,687
Rendimento lordo 4,03 3,98 4,22
Variazione Rend. Asta prec. (*) 0,03 0,08 0,08
Rendimento netto 3,51 3,47 3,70
Riparto 5,436 24,212 33,056
Importo in circolazione (mln) 14000 8000 12958
Riapertura (mln) 200 300 250
Prezzo nettisti 100,94000000 100,14000000 98,53165400
(*) raffronto con titolo di pari durata
Elaborazione Assiom
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ABI A QUESTORE PALERMO: INACCETTABILE ACCOSTARE BANCHE A MAFIA  
 
Roma, 2 aprile 2007 - E’ inaccettabile accostare alla mafia il settore bancario, che contribuisce in maniera determinante allo sviluppo e al progresso dell’economia operando nel pieno rispetto delle regole. Se il Questore che ha rilasciato il 28 marzo tali affermazioni è in possesso di elementi concreti, nell’ambito di singole situazioni, proceda a segnalarli nelle forme dovute. Non è ammissibile screditare un intero comparto di imprenditori e lavoratori che quotidianamente svolgono il proprio lavoro nella piena legalità e a sostegno dell’economia sana e che collaborano attivamente con le Istituzioni e l’Autorità giudiziaria nel contrasto del riciclaggio, dell’usura e della criminalità organizzata . .  
   
   
BANCOMAT: DICHIARAZIONE DEL PRESIDENTE DELL’ABI, CORRADO FAISSOLA  
 
 Roma, 2 aprile 2007 - Il Presidente dell’Abi condivide l’auspicio espresso dal Presidente dell’Antitrust, Antonio Catricalà. “Sono certo – ha dichiarato Corrado Faissola - che le imprese bancarie, nelle loro libere ed autonome scelte gestionali, terranno conto delle considerazioni dell’Autorità garante, al momento della determinazione del prezzo finale praticato ai consumatori per i prelievi bancomat”. .  
   
   
PREMIO MEDIOBANCA ALLE MEDIE IMPRESE DINAMICHE: LE IMPRESE PREMIATE  
 
 Milano 2 aprile 2007 - Nella sua riunione del 30 marzo, il Comitato tecnico del premio, composto da membri indipendenti, ha deciso di assegnare il premio Mediobanca 2007 alla Nice per la classe junior (50-499 dipendenti e 50-290 milioni di euro di fatturato) e alla Asm Brescia per la classe senior (fatturato oltre 290 milioni di euro). L’assegnazione del premio si è basata sull’esame dei risultati e dei profili delle imprese elaborati dall’Ufficio Studi di Mediobanca che ha approfondito con ciascuna società i rispettivi assetti organizzativi e di governance, le posizioni sui mercati e i vantaggi competitivi; la selezione iniziale ha individuato 17 società, 11 delle quali sono entrate nelle due short list (sei per la classe junior e cinque per quella senior) esaminate dal Comitato tecnico. La Nice ha sede a Oderzo (Tv), opera nel settore dell’automazione ed ha portato il fatturato a 122 milioni di euro nel 2005 (+73,6% rispetto al 2002); un ulteriore sviluppo è stato realizzato nel 2006. La Asm Brescia ha sede a Brescia, è una multiutility ed ha portato il fatturato a 1. 595 milioni di euro nel 2005 (+119,6% rispetto al 2002); un ulteriore sviluppo è stato realizzato nel 2006. I premi saranno consegnati dal Presidente e dal Direttore Generale di Mediobanca nel corso di un convegno previsto nel prossimo maggio durante il quale il top management delle due imprese presenterà la propria business history.  
   
   
INTESA SANPAOLO CONFERISCE 29 SPORTELLI A FRIULADRIA  
 
Torino, Milano, Parigi, 2 aprile 2007 — Intesa Sanpaolo S. P. A. , ottenute le relative autorizzazioni da parte della Banca d´Italia, ha conferito 29 sportelli ex Banca Intesa a Friuladria con efficacia l° aprile 2007. Le azioni Friuladria rivenienti a Intesa Sanpaolo S. P. A. Verranno successivamente cedute a Cariparma (controllante di Banca Popolare Friuladria e controllata da Crédit Agricole S. A. ) per un corrispettivo di 136 milioni di euro con una plusvalenza di circa 70 milioni di euro nel conto economico consolidato di Intesa Sanpaolo del secondo trimestre 2007. Quanto sopra è in coerenza con quanto reso noto nei comunicati di Banca Intesa e di Crédit Agricole S. A. Emessi in data 11 ottobre 2006 e nel comunicato emesso da Intesa Sanpaolo e Crédit Agricole S. A. Il 1 ° marzo 2007 nonché con quanto disposto dall´Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato "Agcm" nel provvedimento emesso in data 20 dicembre 2006. .  
   
   
SCADENZA TERMINI DELL’ACCORDO PER L’ACQUISTO DA PARTE DI BANCA INTESA DELL’88,55% DI JSCB UKRSOTSBANK.  
 
Milano, 2 aprile 2007 - Il 31 marzo 2007 è scaduto il termine per il perfezionamento dell’accordo relativo all’acquisizione dell’88,55% delle azioni di Jscb Ukrsotsbank da parte di Banca Intesa, come specificato dall’accordo siglato dalle parti il 14 febbraio 2006 (con modifiche del 29 Agosto 2006). Alla data di scadenza termini, la transazione non è stata perfezionata a causa della mancanza delle necessarie autorizzazioni delle autorità Ucraine. Nel pieno rispetto dei termini dell’accordo e delle procedure previste dallo stesso, il venditore ha notificato all’acquirente la cessazione della validità dell’accordo. Allo stesso tempo, il venditore conferma la propria intenzione a vendere la suddetta quota di capitale della Banca in proprio possesso. Il venditore considera sempre Banca Intesa (e il suo successore Gruppo Intesa Sanpaolo), come partner strategico e prioritario. Avendo tenute le necessarie consultazioni, il venditore è pronto a continuare le negoziazioni per la vendita della Banca. .  
   
   
UNICREDIT: TRASFERITE AD HVB LE ATTIVITÀ DI INVESTMENT BANKING DI UBM  
 
 Milano, 2 aprile 2007 - Il Consiglio di Amministrazione di Unicredit Banca Mobiliare (“Ubm”), il Consiglio di Gestione e il Consiglio di Sorveglianza di Bayerische Hypo-und Vereinsbank (“Hvb”) hanno approvato il 30 marzo il conferimento delle attività di investment banking di Ubm (rappresentate dalla quasi totalità delle attività di Ubm) a Hvb in cambio di 51. 684. 532 azioni Hvb di nuova emissione. Il conferimento sarà efficace dal 1 aprile 2007. A seguito dell’aumento di capitale, Unicredit deterrà una partecipazione diretta e indiretta nel capitale sociale di Hvb del 95,4%. La transazione rappresenta un ulteriore passo verso il piano di riorganizzazione del Gruppo ed è coerente con l’obiettivo di creare un centro di competenza per le attività di investment banking di Gruppo presso Hvb. Una maggiore massa critica, un’infrastruttura più mirata e una corporate governance semplificata garantiranno inoltre un migliore time to market. Il perimetro delle attività di Ubm trasferite a Hvb è costituito da un totale attivo di circa €66 miliardi e ricavi per circa €470 milioni. A seguito del completamento del trasferimento delle attività di investment banking di Ubm in Hvb, è prevista la fusione Ubm in Unicredit entro la fine di 2007. Merrill Lynch ha agito da consulente finanziario per Unicredit mentre Pricewaterhousecoopers ha operato in qualità di esperto nominato dal Tribunale di competenza per Hvb. .  
   
   
UNICREDIT: OPERAZIONE DI SOLLECITAZIONE DEL PUBBLICO RISPARMIO ATTRAVERSO IL COLLOCAMENTO DI AZIONI ORDINARIE DI AICON S.P.A.  
 
Milano, 2 aprile 2007 - il Consiglio di Amministrazione di Unicredit Banca Mobiliare S. P. A. (“Ubm”) e il Management Board e il Supervisory Board di Bayerische Hypo-und Vereinsbank Ag (“Hvb”) il 30 marzo 2007 hanno deliberato il conferimento ad Hvb - Succursale di Milano del ramo d’azienda che sostanzialmente comprende le attività, passività, diritti, obblighi, contratti, atti, responsabilità, doveri, poteri e tutte le altre posizioni che comportano diritti od obblighi legali, che sono organizzate come attività commerciali, economiche e finanziarie per condurre le attività di investment banking di Ubm con efficacia dal 1° aprile 2007, ivi compresi i diritti e gli obblighi derivanti dall’operazione in oggetto. Detto trasferimento è stato autorizzato da Banca d’Italia con lettera in data 28 marzo 2007. Si precisa pertanto che, con efficacia dal 1° aprile 2007, tutti i diritti e gli obblighi connessi all’operazione in oggetto, compresi quelli relativi al settlement delle azioni offerte e alla comunicazione dei risultati dell’offerta, saranno trasferiti ad Hvb - Succursale di Milano. Peraltro, segnaliamo che l’attività di collocamento e di riparto delle azioni oggetto dell’offerta, essendo effettuate entro il 31 marzo p. V. , verranno svolte da Ubm. .  
   
   
FORUM CHE UNICREDIT BANCA: RAZIONALIZZARE SISTEMA CONFIDI  
 
Berlino,2 aprile 2007 - La necessità di una razionalizzazione del sistema dei Confidi (oggi oltre 850 nel nostro Paese) ma anche l´esigenza che prosegua e si estenda la collaborazione tra gli Enti pubblici, gli istituti bancari e le aziende proprio attraverso i Consorzi fidi è stata confermata dal presidente della Regione Riccardo Illy, il 31 marzo a Berlino, nel corso del Forum che Unicredit Banca ha organizzato nella capitale tedesca per testimoniare il sempre maggior ruolo rivestito dal "modello" Confidi nello sviluppo dell´economia nazionale e soprattutto a favore delle microaziende e delle Pmi italiane. Illy, intervenuto all´incontro assieme ai vertici dell´istituto (gli ad di Unicredit Group e Unicredit Banca, Alessandro Profumo e Roberto Nicastro) alla presidente dell´Umbria, Maria Rita Lorenzetti, al presidente di Assoconfidi Roberto Villa ed al sociologo Aldo Bonomi, presidente del Consorzio A. A. Ster, ha infatti evidenziato come appare oggi utile "arrivare ad una fusione" tra i Confidi, anche a livello regionale e su base produttiva, mantenendo comunque sempre l´operatività dei Comitati di valutazione del credito a livello provinciale e per ciascun comparto economico. Si otterrebbe pertanto un´ottimizzazione dei costi senza vedere svilita la capacità di attenzione e di conoscenza del territorio, patrimonio di Confidi e Congafi, ha osservato Illy, ricordando i processi in atto in Friuli Venezia Giulia tra Confidi Industria di Pordenone e Treviso, l´avvenuta fusione tra i Consorzi fidi Commercio di Udine e Pordenone, i contatti in questo senso avviati tra Trieste e Gorizia. Una razionalizzazione, ha aggiunto il presidente (un´aggregazione vista con favore anche dall´amministratore delegato di Unicredit Group Alessandro Profumo e dalla presidente dell´Umbria Lorenzetti), dettata anche dall´attuale carenza di risorse del pubblico, un tempo - ma non più oggi - in grado di supportare il sistema dei Confidi sia per l´attività di garanzia vera e propria sia per i costi di funzionamento e di gestione. Più in generale, Illy ha affermato che solo una politica poco "consapevole" tende a considerare oggi il sistema bancario come qualcosa di "esterno al mercato, mentre ne fa parte a pieno titolo, deve essere considerato attore principale". Il presidente del Friuli Venezia Giulia ha così evidenziato la scelta normativa della Regione di introdurre il sistema di riduzione selettiva dell´Irap anche a favore delle imprese bancarie ed assicurative (mentre in altre realtà regionali a queste imprese è stata applicata l´addizionale Irap), sottoscrivendo un accordo con le aziende di credito per l´utilizzo della riduzione dell´imposizione fiscale o per mantenere bassi e ridurre i tassi d´interesse o per nuovi tipi di interventi, quali il prestito d´onore ma anche in favore dei lavoratori atipici e precari. Al summit Unicredit a Berlino hanno preso parte i rappresentanti di 170 Confidi e, tra questi, per il Friuli Venezia Giulia, i presidente di Confidi Commercio di Udine e Pordenone, Giovanni da Pozzo e Roberto Cao, il presidente ed il vicepresidente di Trieste Confidi, Beniamino Nobile e Franco Rigutti, il presidente del Congafi Commercio di Gorizia Walter Blasig, il presidente di Confidi Artigianato di Udine Daniele Nonino ed il presidente di Fedart Pordenone, Piemonte. Illy, sempre nella capitale tedesca, ha partecipato anche alla 16. Ma edizione dell´"Aspen European Dialogue", dedicato alla situazione di "crisi o maturità" della Ue a 50 anni dal Trattato di Roma ed ai rapporti con la Russia in campo energetico, con la partecipazione, tra gli altri, del ministro dell´Interno Giuliano Amato, del vicepresidente della Camera dei deputati Giulio Tremonti, del ministro tedesco agli Interni Wolfgang Schaeuble, del vicepresidente del Parlamento Ue Pierre Moscoviti, del presidente della Banca centrale europea, Jean-claude Trichet, e dell´ex cancelliere tedesco Helmut Schmidt. .  
   
   
BPI E BPVN: PROVVEDIMENTO DELL’AUTORITA’ GARANTE DELLA CONCORRENZA E DEL MERCATO  
 
Verona, 2 aprile 2007 - Con riferimento al progetto di aggregazione tra la Banca Popolare Italiana e il Banco Popolare di Verona e Novara approvato dalle rispettive assemblee in data 10 marzo 2007, Bpi e Bpvn rendono noto che in data 30 marzo l’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato ha comunicato di aver deliberato di non procedere all’avvio dell’istruttoria sull’operazione. . .  
   
   
ISCRITTO L’ATTO DI FUSIONE TRA BANCHE POPOLARI UNITE SCPA E BANCA LOMBARDA E PIEMONTESE SPA  
 
Bergamo, Brescia, 2 aprile 2007 - Banche Popolari Unite Scpa e Banca Lombarda e Piemontese Spa comunicano che l’atto di fusione per incorporazione in Banche Popolari Unite Scpa di Banca Lombarda e Piemontese S. P. A. È stato iscritto presso il registro Imprese di Brescia e Bergamo. Gli effetti giuridici della fusione sono attivi dal 1° aprile 2007.  
   
   
BANCA PROFILO INCONTRA LA COMUNITÀ FINANZIARIA: RISULTATO ECONOMICO DELLA CAPOGRUPPO A OLTRE IL 60% DELL´OBIETTIVO DEL PIANO TRIENNALE PER L´ESERCIZIO 2006  
 
Milano, 2 aprile 2007 – Durante un incontro tenutosi il 30 marzo, il management di Banca Profilo ha illustrato i risultati del 2006, approvati lo scorso 19 marzo dal Consiglio di Amministrazione. Risultati Consolidati al 31. 12. 2006 - Banca Profilo chiude il bilancio consolidato dell´esercizio 2006 con un risultato della gestione operativa pari a 27,185 m1n di Euro, in crescita del 35% rispetto ai 20,143 m1n di Euro del 2005. L´utile lordo consolidato 2006, pari a 26,6 m1n di Euro, si confronta con i 23,7 m1n di Euro del 2005, in aumento del 12,2% anno su anno. Accanto all´ottimo andamento della Banca Capogruppo - il cui risultato lordo (pari a 28,8 m1n di Euro) è il migliore dalla sua costituzione - si registra l´apporto positivo di Profilo Asset Management Sgr al conto economico consolidato, che chiude l´esercizio con un utile netto di Euro 208. 243. L´utile netto consolidato, pari a 17,4 m1n di Euro al 31. 12. 2006, si confronta con i 24,2 m1n di Euro del 2005 (-28,2%). La differenza è dovuta al fatto che il dato 2005 incorpora una imposizione fiscale positiva per 0,5 m1n di Euro, mentre nel 2006 le imposte sul reddito di esercizio ammontano a 9,5 m1n di Euro. Rispetto al 2005, nel 2006 l´onere fiscale, a livello consolidato, aumenta di 9,976 milioni di Euro. Il margine di intermediazione al 31. 12. 2006 è pari a 67,8 m1n di Euro contro i 73,6 m1n di Euro del 2005 (-7,8%). La contrazione è dovuta soprattutto alla riduzione del margine di interesse. In significativo aumento, invece, le commissioni nette (+14,0% anno su anno), pari a 34,4 m1n di Euro al 31. 12. 2006, contro i 30, 2 m1n di Euro del 31. 12. 2005. Il Roe consolidato, al netto dell´utile di esercizio è del 17,1%. Nel 2006 si registra una significativa contrazione – pari a 13,1 m1n di Euro - dei costi operativi consolidati, che passano dai 53,7 m1n di Euro del 31. 12. 2005 ai 40,6 m1n di Euro del 31. 12. 2006 (-24,4%). Il miglioramento è riconducibile a minori spese amministrative e, in particolar modo, alla riduzione dell´aggregato riferito alle spese per il personale, grazie a minori costi per incentivazioni all´esodo e per meccanismi variabili di retribuzione. Le altre spese amministrative consolidate, pari a 12,6 m1n di Euro al 31. 12. 2006, si confrontano con i 13,6 m1n di Euro del 31. 12. 2005 (-6,8% anno su anno). Le spese per il personale, che passano dai 37,7 m1n di Euro del 2005 ai 28,2 m1n di Euro del 2006, registrano una contrazione del 25,3%, pari a 9,5 m1n di Euro. Il Cost/income scende al 59,9% al 31. 12. 2006, contro il 73% del 2005. L´attivo Consolidato al 31. 12. 2006 è pari ad Euro 2. 089 m1n e si confronta con i 1. 768 m1n di Euro dell´esercizio 2005 (+18,2%). Il Patrimonio Netto, comprensivo dell´utile di esercizio, ammonta ad Euro 123,406 m1n, in crescita dell´ 1,6% rispetto ai 121,448 m1n di Euro del 31. 12. 2005. Il Totale Raccolta Consolidata registra un calo del 7,2% anno su anno, passando dai 2. 723 m1n di Euro del 2005 ai 2. 527 m1n di Euro del 2006. All´interno dell´aggregato, la raccolta da clientela privata è sostanzialmente stabile anno su anno. Banca Profilo chiude il 2006 con un utile lordo di 28,8 m1n di Euro, il migliore dalla sua costituzione, superiore del 60% rispetto all´obiettivo fissato per l´esercizio 2006 nel Piano Triennale 2005-2007. Il risultato della gestione operativa, pari a 29,7 m1n di Euro, è in incremento del 37,6% rispetto ai 21,6 m1n di Euro del 2005. Il Roe, al netto dell´utile di esercizio, è pari al 18%. Il risultato economico 2006 della Banca assume maggiore significato, tenuto conto del fatto che non incorpora proventi di natura straordinaria. Al 31. 12. 2006 l´utile netto si attesta ad Euro 19,019 m1n, contro i 27,3 m1n di Euro del 2005 (-30,2%). Il confronto con il 2005 è fuorviato dalla diversa incidenza fiscale sul dato reddituale nei due esercizi considerati (e da 4,420 m1n di Euro di dividendi relativi a rettifiche contabili nel bilancio 2005 a seguito del recepimento degli Ias/ifrs). Se, infatti, nel 2005 la voce imposte ha avuto un impatto positivo sull´utile per 1,5 m1n di Euro, nel 2006 l´impatto è stato negativo per 9,7 m1n di Euro. Rispetto al 2005, nel 2006 l´onere fiscale aumenta di 11,252 m1n di Euro. Il margine di intermediazione si attesta ad Euro 67,6 m1n e si confronta con i 73,1 m1n di Euro del 2005 (—7,6%). La contrazione della voce è riconducibile in misura significativa alla diminuzione deg4 interessi netti, che ammontano a 11,4 mln di Euro al 31. 12. 2006 (16,8 m1n di Euro nel 2005). All´interno dell´aggregato le commissioni nette registrano invece una crescita del 10,9% anno su anno, passando dai 29,4 m1n di Euro del 31. 12. 2005 ai 32,6 m1n di Euro del 31. 12. 2006. Nel corso del 2006 si registra una significativa riduzione della componente costi, con un Cost/income Ratio che scende al 56%, in forte calo rispetto al 71% del 2005, ampiamente superando l´obiettivo fissato nel piano triennale 2005-2007, pari al 69,5%. I costi operativi — che registrano un calo di 14 m1n di Euro - passano dai 51,8 mln di Euro del 31. 12. 2005 ai 37,8 mln di Euro del 31. 12. 2006 (-27%). All´interno dell´aggregato calano significativamente sia le spese per il personale (-27,5% anno su anno), che passano dai 36,6 mln di Euro del 2005 ai 26,5 mln di Euro del 2006, sia le altre spese amministrative, pari a 11,9 mln di Euro nel 2006, contro i 12,2 mln di Euro registrati nel 2005 (—3%). La riduzione dell´aggregato è indicativa dell´elevato grado di efficienza raggiunto dalla Banca, che ha mantenuto alto il livello degli investimenti, agendo in riduzione sulle spese non direttamente connesse alla formazione dei ricavi ed al presidio dei rischi. Nel 2006 si registrano inoltre minori costi per incentivazioni all´esodo e per meccanismi variabili di retribuzione. Lo stato patrimoniale della Banca evidenzia un Totale dell´Attivo di Euro 2. 093 min, contro i 1. 774 mln di Euro del 31. 12. 2005 (+18%). Il patrimonio netto al 31. 12. 2006, comprensivo dell´utile di esercizio, è pari ad Euro 125,2 min, in crescita del 2,5% rispetto ai 122,2 mln di Euro del 31. 12. 2005. Nel corso dell´anno è proseguito l´utilizzo del patrimonio di vigilanza disponibile in un´ottica di ottimizzazione dello stesso. Sul fronte della raccolta si registra un calo del 7,6% anno su anno, con i mezzi amministrati che passano dai 2. 581 mln di Euro del 2005 ai 2. 386 mln di Euro del 2006. La contrazione ha riguardato in particolare la raccolta da clientela istituzionale. Con riferimento alla raccolta da privati il calo è più contenuto (-2,6% anno su anno). Il Consiglio d´Amministrazione ha inoltre deliberato di sottoporre all´Assemblea dei Soci il rinnovo dell´autorizzazione all´acquisto e all´alienazione d´azioni proprie, finalizzati al conseguimento dei seguenti obiettivi: Intervenire in acquisto/vendita sul titolo per contenere fenomeni distorsivi connessi alla volatilità dello stesso o ad una scarsa liquidità degli scambi, nel rispetto e nei limiti consentiti dalla legge; Costituire la provvista necessaria a dare esecuzione ad eventuali piani di stock option che dovessero essere in futuro approvati; Partecipare ad operazioni di mercato, la cui realizzazione richieda l´utilizzo di azioni ordinarie 1. : Banca Profilo a titolo di corrispettivo di pagamento, eventualmente anche in concambio azionario. Tale autorizzazione prevede l´acquisto, in una o più volte e per un periodo compreso tra la data della presente deliberazione assembleare e l´assemblea di approvazione del bilancio al 31. 12. 2007, e comunque entro i termini di legge, fino ad una massimo di azioni non eccedenti, in ogni momento, il 10% del capitale sociale di Banca Profilo, ad un prezzo unitario di acquisto non inferiore al valore nominale delle azioni e non superiore del 20% rispetto al prezzo di riferimento registrato nel giorno di Borsa aperta precedente ogni singolo acquisto, avuto riguardo alla modalità prescelta per l´effettuazione dell´operazione e nel rispetto delle eventuali prescrizioni regolamentari o prassi di mercato ammesse. Il Consiglio di Amministrazione ha proposto all´Assemblea la seguente destinazione dell´utile netto di esercizio, pari ad Euro 19. 019. 205: Euro 89. 336 a Riserva Legale; Euro 18. 380. 130 agli Azionisti a titolo di Dividendo in ragione di Euro 0,147 per azione, al lordo delle ritenute di legge, se applicabili. Il dividendo è stato calcolato su un totale di 125. 254. 000 azioni costituenti il capitale sociale della società al 19. 03. 2007, oltre 1. 415. 500 azioni rivenienti dall´esercizio di altrettante stock option su azioni della Banca da parte di dipendenti, che saranno disponibili dal 02. 04. 2007, al netto delle 1. 634. 599 azioni proprie in portafoglio alla data della presente proposta, cui non spetta il dividendo ai sensi dell´art. 2357-ter c. C. ; il dividendo risulta dunque accresciuto della parte spettante alle azioni proprie; - Euro 549. 739 ad Altre Riserve; Il Cda ha inoltre proposto all´Assemblea di mettere in pagamento il dividendo il 31 maggio 2007, con stacco della cedola n. 9 al 28 maggio 2007. .  
   
   
BANCA POPOLARE ITALIANA: DAL 29 MARZO AL 30 GIUGNO IL PIANO DI ACQUISTO DI AZIONI PROPRIE FINO AL 5,4% DEL CAPITALE  
 
Lodi, 2 aprile 2007 - Il Consiglio di Amministrazione di Banca Popolare Italiana, in forza di quanto già deliberato dall’assemblea dei soci in sede ordinaria del 10 marzo scorso, ha deliberato il 28 marzo , di dare avvio, a partire dal 29 marzo 2007 e fino al 30 giugno 2007, al piano di acquisto di azioni proprie (il “Piano”) sul Mercato Regolamentato, nei limiti di cui all’art. 2357, comma 1, del Codice Civile e secondo le modalità di seguito descritte. Obiettivo del Piano: intervenire nella gestione del capitale della banca nel periodo intercorrente fra la data del consiglio di amministrazione di approvazione del progetto di bilancio 2006 (28 marzo 2007) e la data di efficacia della fusione con il Banco Popolare di Verona e Novara (1° luglio 2007). Controvalore minimo: il prezzo minimo di acquisto delle azioni proprie è individuato nel valore nominale delle azioni ordinarie di Banca Popolare Italiana, ossia Euro 3,00 per azione. Controvalore massimo: il prezzo massimo di acquisto delle azioni proprie è pari ad un valore non superiore al prezzo medio di riferimento registrato dal titolo in chiusura nelle tre sedute di Borsa precedenti ogni singola operazione di acquisto, aumentato della percentuale massima del 15%. In ogni caso, ciascuna negoziazione di acquisto effettuata nei mercati regolamentati non potrà avvenire ad un prezzo superiore al prezzo più elevato tra il prezzo dell’ultima operazione indipendente e il prezzo dell’offerta indipendente più elevata corrente nelle sedi di negoziazione dove viene effettuato l’acquisto a norma dell’art. 5, comma 1, del Regolamento Ce 2273/2003. Modalità di acquisto: gli acquisti di azioni proprie verranno effettuati sul mercato regolamentato secondo le modalità operative stabilite nel regolamento di Borsa Italiana S. P. A. , in conformità all´art. 144-bis, comma 1, lett. B), del Regolamento Consob n. 11971/99 (il “Regolamento Emittenti”) e successive modificazioni. In particolare, gli acquisti di azioni proprie sui mercati regolamentati saranno effettuati secondo modalità operative che non consentano l’abbinamento diretto delle proposte di negoziazione in acquisto con predeterminate proposte di negoziazione di vendita. Per quanto riguarda il volume giornaliero delle operazioni relative al Piano, gli acquisti non saranno superiori al 25% del volume medio giornaliero di azioni negoziato presso Borsa Italiana. Il volume medio è calcolato sulla base del volume medio giornaliero degli scambi nei 20 giorni di negoziazione precedenti la data di ogni singolo acquisto. E’ fatta altresì riserva della possibilità di elevare tale percentuale fino al 50%, informando tempestivamente in maniera adeguata le competenti autorità di Borsa e il pubblico. Quantitativo massimo totale di azioni: n. 37. 000. 000 azioni ordinarie, che rappresentano il 5,4% del capitale sociale di Bpi. Durata del periodo: dal 29 marzo 2007 al 30 giugno 2007. Banca Popolare Italiana incaricherà Banca Aletti e/o altro istituto individuato congiuntamente a Bpvn di realizzare il suddetto Piano di acquisto di azioni proprie nel rispetto dei parametri fissati. Nell’ambito del Piano di acquisto di azioni proprie, Banca Popolare Italiana effettuerà, ai sensi dell’art. 87 bis del Regolamento Emittenti e dell’art. 4, quarto comma Regolamento Ce n. 2273/2003, una comunicazione giornaliera alle Autorità competenti ed al mercato in merito a: numero azioni acquistate, prezzo medio d’acquisto, numero complessivo di azioni acquistate alla data della comunicazione, corrispettivo investito complessivamente alla data della comunicazione. Si comunica che ad oggi Bpi possiede n. 4. 632. 445 azioni proprie ordinarie e nessuna delle società controllate da Bpi possiede azioni della controllante. L´operazione, in conformità all´art. 3 del Regolamento Ce 2273/2003, si iscrive nei programmi di capital management di Bpi collegati all’operazione di fusione con Bpvn. In particolare, il buy back consentirà di diminuire il numero di azioni in circolazione delle società partecipanti alla fusione con l’effetto di ottimizzare la struttura del capitale del costituendo Banco Popolare, fermi restando il rispetto delle regole prudenziali di vigilanza e la tutela degli interessi dei creditori delle società coinvolte nell´operazione. In sede di fusione, le azioni che dovessero essere acquistate in forza dell’operazione di buy back che precede saranno annullate senza concambio. .  
   
   
BANCA POPOLARE DI INTRA APPROVA IL PROGETTO DI BILANCIO CONSOLIDATO AL 31 DICEMBRE 2006 CHE SI CHIUDE CON UNA PERDITA DI € 103,4 MILIONI  
 
Verbania Intra, 2 aprile 2007 - Il Consiglio di Amministrazione della Banca Popolare di Intra, riunitosi il 28 Marzo sotto la Presidenza del Dott. Luigi Terzoli, ha approvato il progetto di Bilancio Consolidato del Gruppo al 31 dicembre 2006, secondo i principi contabili Ias/ifrs, che verrà depositato presso Borsa Italiana e la Sede Sociale della Banca. Il Documento comprensivo anche del Bilancio Civilistico della Capogruppo, esaminato dal Consiglio di Amministrazione nella seduta del 16 marzo 2007, sarà sottoposto all’approvazione dell’Assemblea dei Soci convocata per il 28/29 aprile prossimi. Il progetto di Bilancio Consolidato comprende, con il metodo dell’integrazione globale, i risultati della Capogruppo Banca Popolare di Intra e delle Controllate Banca Popolare di Monza e Brianza, Intra Private Bank, Monza e Brianza Leasing e Intrafid, oltre alla situazione contabile della Intra Mortgage Finance 1 Srl, società veicolo della cartolarizzazione effettuata nel 2002. L’andamento economico patrimoniale del Gruppo è in gran parte determinato dai risultati della Capogruppo, già oggetto di comunicazione al Mercato. A livello di volumi, la raccolta complessiva del Gruppo a fine 2006 si colloca a € 6. 963,1 milioni (-7,5%). La flessione della raccolta diretta (€ 3. 543,5 milioni, -6,6%)è influenzata dalla decisione strategica di ridurre gli onerosi prestiti obbligazionari (-14,6%) mentre quella della raccolta indiretta (€ 3. 419,6 milioni, -8,5%) è influenzata dal calo sia della componente amministrata (-11,6%), sia di quella gestita (-5,1%), con un’incidenza di quest’ultima sul totale della raccolta indiretta al 49,1% (47,3% a fine 2005). Sul versante degli impieghi, l’entità dei crediti netti si attesta al 31 dicembre 2006 a € 3. 251,9 milioni, in calo del 6,9% annuo a seguito delle rilevanti rettifiche di valore effettuate nell’esercizio; si evidenzia però che nell’ultimo trimestre dell’anno si è verificato un lieve recupero dei volumi (+0,6%) che ha invertito la tendenza. In relazione alla qualità del credito, il totale dei crediti deteriorati lordi si colloca a € 901,5 milioni (+14,6% annuo), a fronte dei quali sono state contabilizzate rettifiche di valore complessive per € 559,6 milioni (+35,8%, il 47,4% circa riferibili alla “galassia Fin. Part”), con un grado di copertura in miglioramento al 62,1% (52,4% a fine 2005). Nel dettaglio le sofferenze lorde ammontano a € 685,1 milioni (+41,4% annuo), con un grado di copertura in aumento al 78,3% (67,7% a dicembre 2005) ed un rapporto sofferenze nette/impieghi netti al 4,6%, in linea con la fine del 2005. Il totale delle partite incagliate lorde scende a € 135,3 milioni (-36,9% su fine 2005) per effetto del passaggio a sofferenza di alcune rilevanti posizioni oggetto di specifici e significativi accantonamenti e di conseguenza le rettifiche di valore del comparto si riducono del 75,0% (€ 20,6 milioni), con un grado di copertura che passa dal 38,6% di fine 2005 al 15,3% ed un’incidenza degli incagli netti sul totale degli impieghi netti del 3,5% (3,8% l’anno precedente). L’incidenza degli accantonamenti forfetari sui crediti in bonis (0,7% dei crediti contro l’1,1% del 2005), è in calo per effetto dell’accurata analisi svolta sul comparto e del miglioramento dei rating interni. L’evoluzione dell’andamento economico del Gruppo, presenta una flessione del margine di interesse a € 106,0 milioni (-13,2%), provocata da una parte dalla contrazione degli impieghi fruttiferi e dall’altra dall’incremento del costo della raccolta. L’andamento delle commissioni nette (€ 60,3 milioni, -2,0%) ed il risultato netto dell’attività di negoziazione (negativo per € 11,4 milioni a seguito di misuvalenze nette sul portafoglio titoli) portano il margine di intermediazione a € 156,6 milioni, in diminuzione del 19,8% rispetto al 31/12/2005. Nonostante le rilevanti rettifiche di valore per deterioramento di crediti e attività finanziarie (€ 115,8 milioni, -54,4% su fine 2005), il risultato netto della gestione finanziaria è positivo per € 40,8 milioni rispetto ad un risultato negativo per € 58,7 milioni di fine 2005. In presenza di costi operativi per € 184,7 milioni (€ 117,8 milioni al 31 dicembre 2005), a seguito dell’aumento delle spese amministrative (€ 128,3 milioni, +3,6% per oneri riferiti a eventi di natura straordinaria e a cause legali), di maggiori accantonamenti netti ai fondi rischi ed oneri (€ 60,0 milioni, che includono € 50,3 milioni della transazione con Fin. Part, rispetto a € 8,0 milioni dell’anno precedente) e della riduzione degli altri proventi ed oneri di gestione (€ 8,8 milioni contro € 19,6 milioni che nel 2005 comprendevano il provento straordinario della transazione con Bank of America di € 15,5 milioni), la perdita dell’operatività corrente ante imposte si colloca a € 143,9 milioni, in miglioramento del 16,4% rispetto a fine 2005 (-€ 172,1 milioni). Dopo la contabilizzazione delle imposte attive e della fiscalità differita pari a € 41,2 milioni, la perdita netta d’esercizio di pertinenza della Capogruppo si attesta a € 103,4 milioni contro una perdita di € 123,4 milioni a fine 2005. Si informa infine che il patrimonio netto del Gruppo al 31 dicembre 2006 è pari a € 230,0 milioni con Ratios di vigilanza pari al 6,04% per quanto concerne il Tier 1 ed all’8,60% per quanto concerne il Tier Total,che pertanto rientrano nei limiti imposti dall’Organo di Vigilanza. I risultati 2006 delle società controllate hanno contribuito positivamente alla redditività complessiva del Gruppo. La Banca Popolare di Monza e Brianza Spa ha chiuso l’esercizio con un utile netto di € 1,3 milioni, in linea con il 2005 (-0,7%). Al 31 dicembre 2006 la raccolta diretta ha raggiunto € 260,2 milioni (+0,9% annuo) e l’indiretta è passata da € 99,3 milioni a € 92,3 (-7,1%), principalmente a causa della riduzione della raccolta amministrata (€ 33,6 milioni, -14,5% annuo). La raccolta complessiva si è collocata quindi a € 352,5 milioni, in calo del 1,3% rispetto al 31/12/2005 (€ 357,2 milioni). Per quanto concerne gli impieghi si è registrato un aumento del 3,0% su base annua ad € 294,9 milioni, grazie alla migliore ricomposizione degli impieghi e alla conseguente riduzione degli affidamenti di maggiore dimensione. Dal punto di vista economico, il margine di interesse ha presentato una diminuzione del 3,5% annuo a € 9,9 milioni, mentre le commissioni nette hanno evidenziato un miglioramento del 6,0% (€ 2,8 milioni), conducendo ad un margine di intermediazione di € 12,9 milioni (-1,0% su fine 2005). Il risultato netto della gestione finanziaria si è posizionato a € 11,5 milioni (-5,2% su fine 2005), i costi operativi sono aumentati del 3,3% ad € 9,5 milioni e le imposte sono scese a € 724 mila. Intra Private Bank Spa ha chiuso l’esercizio con un utile di € 2,5 milioni, in aumento del 63,9% rispetto al 31/12/2005 (€ 1,5 milioni). La massa amministrata complessiva, comprendente anche i premi assicurativi, a fine 2005 si è attestata ad € 1,1 miliardi, in lieve flessione rispetto all’anno precedente (-1,5%), principalmente a causa della fuori uscita di alcuni Promotori Finanziari dell’area di Varese, avvenuta nell’ultimo bimestre dell’anno; la raccolta netta, positiva sino al terzo trimestre 2006, ha registrato pertanto un saldo negativo a fine anno. A livello economico si evidenzia un consistente miglioramento della redditività complessiva: le commissioni nette sono cresciute del 9,6% annuo ad € 8,1 milioni ed il margine di intermediazione ha raggiunto € 9,9 milioni (+14,0%). L’aumento dei costi operativi (+1,9%), leggermente inferiore all’inflazione, a € 7,0 milioni ha condotto ad un utile ante imposte di € 2,9 milioni in forte crescita rispetto all’anno precedente (€ 1,8 milioni). In merito alle società parabancarie, l’utile di Monza e Brianza Leasing Srl si è collocato ad € 255 mila (contro € 346 mila al 31/12/2005); la flessione è dovuta alle rilevanti spese per investimenti sostenute nell’esercizio e dell’incremento delle imposte. Si sottolinea che l’attività commerciale ordinaria è proseguita con un sostenuto sviluppo del portafoglio contratti, in crescita del 15,7% su base annua ad € 104,0 milioni. Per quanto concerne la fiduciaria del Gruppo Intrafid Srl, l’esercizio si è chiuso con un utile netto a € 39 mila (€ 69 mila al 31/12/2005) ed una massa amministrata di € 148,6 milioni in diminuzione del 18,2% rispetto a fine 2005. .  
   
   
BANCO DI SARDEGNA S.P.A.: CESSIONE DELLA PARTECIPAZIONE NELLA BANCA CIS S.P.A.  
 
Sassari, 2 aprile 2007 - Si è perfezionata il 28 marzo la cessione al Gruppo Intesa Sanpaolo S. P. A. Delle partecipazioni detenute nella Banca Cis S. P. A. Dal Banco di Sardegna S. P. A. (n. 429. 880 azioni, pari al 13,04%) e dalla sua controllata Banca di Sassari S. P. A. (n. 107. 480 azioni, pari al 3,26%). La Banca Cis S. P. A. , con sede in Cagliari, fa parte del Gruppo Intesa Sanpaolo, che della Banca detiene l’83,7% del capitale. Al 31. 12. 2005 il patrimonio della Banca Cis S. P. A. Era pari a euro 269,3 milioni. Il Banco di Sardegna S. P. A. E la Banca di Sassari S. P. A. Fanno parte del Gruppo Banca popolare dell’Emilia Romagna. La cessione delle partecipazioni nella Banca Cis risponde all’esigenza di complessiva razionalizzazione del comparto delle partecipazioni delle due banche. Il prezzo concordato è di euro 90,14 per azione. Il Banco di Sardegna S. P. A. Incasserà complessivamente euro 38. 749. 383, realizzando una plusvalenza di euro 1. 926. 761, oltre al rigiro nel conto economico di quanto accantonato a titolo di riserva Afs pari a euro 15. 157. 358, il tutto al lordo della fiscalità. La Banca di Sassari S. P. A. Incasserà complessivamente euro 9. 688. 247, realizzando una plusvalenza di euro 481. 709, oltre al rigiro nel conto economico di quanto accantonato a titolo di riserva Afs pari a euro 668. 381, sempre al lordo della fiscalità. .  
   
   
CAPITALIA S.P.A.: ANTONIO SCALA DESIGNATO CONSIGLIERE DI AMMINISTRAZIONE  
 
 Roma, 2 aprile 2007 - L´assemblea del Patto di Sindacato di Capitalia, riunitasi il 29 marzo sotto la presidenza dell´Avv. Vittorio Ripa di Meana, ha preso atto delle dimissioni da Consigliere di amministrazione di Capitalia del dott. Gabriel Marino ed ha designato in sostituzione l´Avv. Antonio Scala. L´assemblea del Patto ha altresì definito la lista dei componenti del Collegio Sindacale da sottoporre alla prossima Assemblea di Capitalia confermando gli attuali membri effettivi e supplenti. . . .  
   
   
BANCO POPOLARE DI VERONA E NOVARA: UTILE NETTO: 146 MLN DI EURO (+60,7%)  
 
Verona, 2 aprile 2007 - Banco Popolare di Verona e Novara comunica, in qualità di Capogruppo, che il Consiglio di Amministrazione della Banca Popolare di Novara S. P. A. , presieduto dall’Avv. Franco Zanetta, nella seduta del 26 marzo 2007, ha approvato il progetto di bilancio individuale dell’Impresa al 31 dicembre 2006. Illustriamo di seguito i principali risultati di natura economica: �� il margine finanziario (396 mln di euro, +15,4% rispetto ai 344 mln al 31 dicembre 2005) ha beneficiato della vivace dinamica dei volumi, che hanno fatto registrare una crescita di sicuro rilievo; �� l’evoluzione degli altri proventi operativi (+9,8%, a quota 306 mln di euro, dai 279 mln al 31 dicembre 2005) è stata positivamente influenzata dal contributo commissionale derivante dal risparmio gestito e dall’espansione degli altri proventi di gestione; �� per effetto degli andamenti descritti il totale dei proventi operativi si è attestato a 702 mln di euro (+12,9% rispetto ai 622 mln al 31 dicembre 2005); tale risultato beneficia di proventi straordinari pari a 18 mln. �� il complesso dei costi operativi è risultato pari a 390 mln di euro (-5,9% rispetto ai 414 mln al 31 dicembre 2005); �� il cost income si è attestato al 55,5% (57,0% al netto dei citati proventi straordinari), in discesa di 11,1 punti percentuali rispetto al 66,6% del 31 dicembre 2005; �� il risultato della gestione operativa ammonta a 312 mln di euro (+50,2% rispetto ai 208 mln al 31 dicembre 2005); �� le rettifiche nette di valore e gli accantonamenti ai fondi per rischi ed oneri sono pari a -56 mln di euro; �� il risultato dell’operatività corrente al lordo delle imposte si è attestato a 256 mln di euro (+54,1% rispetto ai 166 mln al 31 dicembre 2005); �� l’utile netto dell’esercizio è pari a 146 mln di euro (+60,7% rispetto ai 90 mln al 31 dicembre 2005). In merito ai principali aggregati di stato patrimoniale, di seguito vengono esposte le dinamiche registrate rispetto alla fine del precedente esercizio: �� i crediti netti esposti in bilancio ammontano a 10. 479 milioni di euro, segnando una crescita di 2. 429 milioni, +30,2% rispetto al 31 dicembre 2005, per effetto, in particolare, dell’espansione delle erogazioni a mediolungo termine. La crescita ha continuato ad essere sostenuta dai segmenti famiglie e piccole e medie imprese; �� la raccolta diretta da clientela (10. 995 mln di euro) ha evidenziato un aumento del +6,6% su base annua; �� la raccolta indiretta totale, pari a 31. 786 mln di euro, è scomponibile fra 9. 121 mln di risparmio gestito (+2,5% annuo) e 22. 665 mln di raccolta amministrata (-2,8%); �� il patrimonio netto (comprensivo di capitale, riserve e utile netto) si è attestato a 1. 033 milioni di euro (+10,8% rispetto ai 932 mln al 31 dicembre 2005); �� il numero dei clienti si è incrementato di circa 10. 000 unità; �� l’Organico della Banca al 31 dicembre 2006 è costituito da 3. 406 dipendenti e presenta una diminuzione di 46 addetti su base annua, per effetto di 130 uscite (in buona misura riconducibili alle operazioni di cessione di rami d’azienda) e di 84 assunzioni; �� la Rete territoriale consta di 413 sportelli, in discesa di 4 unità rispetto alla fine del 2005, a seguito dell’avvio di un processo di razionalizzazione della rete distributiva che ha comportato da un lato la cessione di 9 sportelli e dall’altro l’apertura di 5 nuove Filiali. La Banca è presente con le proprie Filiali in 28 Province, localizzate in 9 Regioni e suddivise sotto il profilo organizzativo fra 17 Aree Affari. Nel corso del 2007 è prevista l’apertura di ulteriori 10 sportelli. Il Consiglio di Amministrazione ha, quindi, cooptato al proprio interno un nuovo Consigliere nella persona del Dott. Marco Padulazzi ed ha provveduto alla nomina a Vice Direttori Generali dei Signori Carlo Lombardi, Fabrizio Marchetti e Bruno Pezzoni, già Direttori Centrali della Banca Popolare di Novara S. P. A. Infine, ha proceduto alla nomina del Sig. Dario Lorenzini a Segretario della Fondazione Banca Popolare di Novara per il territorio. . . .  
   
   
BPVN: DAL 29 MARZO AL 30 GIUGNO IL PIANO DI ACQUISTO DI AZIONI PROPRIE FINO AL 5,4% DEL CAPITALE  
 
Verona, 2 aprile 2007 - Il Consiglio di amministrazione del Banco Popolare di Verona e Novara in forza di quanto già deliberato dall’assemblea dei soci in sede ordinaria del 10 marzo scorso, ha deliberato, in data odierna, di dare avvio, a partire dal 29 marzo 2007 e fino al 30 giugno 2007, al piano di acquisto di azioni proprie (il “Piano”) sul mercato regolamentato, nei limiti di cui all’art. 2357, comma 1, del Codice Civile e secondo le modalità di seguito descritte. Obiettivo del Piano: intervenire nella gestione del capitale della banca nel periodo intercorrente fra la data di approvazione del progetto di bilancio 2006 (28 marzo 2007) e la data di efficacia della fusione con la Banca Popolare Italiana (1° luglio 2007). Controvalore minimo: il prezzo minimo di acquisto delle azioni proprie è individuato nel valore nominale delle azioni ordinarie del Banco Popolare di Verona e Novara, ossia Euro 3,60 per azione. Controvalore massimo: il prezzo massimo di acquisto delle azioni proprie è pari ad un valore non superiore al prezzo medio di riferimento registrato dal titolo in chiusura nelle tre sedute di Borsa precedenti ogni singola operazione di acquisto, aumentato della percentuale massima del 15%. In ogni caso, ciascuna negoziazione di acquisto effettuata nei mercati regolamentati non potrà avvenire ad un prezzo superiore al prezzo più elevato tra il prezzo dell’ultima operazione indipendente e il prezzo dell’offerta indipendente più elevata corrente nelle sedi di negoziazione dove viene effettuato l’acquisto a norma dell’art. 5, comma 1, del Regolamento Ce 2273/2003. Modalità di acquisto: gli acquisti di azioni proprie verranno effettuati sul mercato regolamentato secondo le modalità operative stabilite nel regolamento di Borsa Italiana S. P. A. , in conformità all´art. 144-bis, comma 1, lett. B), del Regolamento Consob n. 11971/99 (il “Regolamento Emittenti”) e successive modificazioni. In particolare, gli acquisti di azioni proprie sui mercati regolamentati saranno effettuati secondo modalità operative che non consentano l’abbinamento diretto delle proposte di negoziazione in acquisto con predeterminate proposte di negoziazione di vendita. Per quanto riguarda il volume giornaliero delle operazioni relative al Piano, gli acquisti non saranno superiori al 25% del volume medio giornaliero di azioni negoziato presso Borsa Italiana. Il volume medio è calcolato sulla base del volume medio giornaliero degli scambi nei 20 giorni di negoziazione precedenti la data di ogni singolo acquisto. E’ fatta altresì riserva della possibilità di elevare tale percentuale fino al 50%, informando in maniera adeguata le competenti autorità di Borsa e il pubblico. Quantitativo massimo totale di azioni: n. 20. 400. 000 azioni ordinarie, che rappresentano il 5,4% del capitale sociale di Bpvn. Durata del periodo: dal 29 marzo al 30 giugno 2007. Il Banco Popolare di Verona e Novara ha incaricato la controllata Banca Aletti di realizzare il suddetto Piano di acquisto di azioni proprie nel rispetto dei parametri fissati. Nell’ambito del Piano di acquisto di azioni proprie, il Banco Popolare di Verona e Novara, effettuerà, ai sensi dell’art. 87 bis del Regolamento Emittenti e dell’art. 4, quarto comma Regolamento Ce n. 2273/2003, una comunicazione giornaliera alle Autorità competenti ed al mercato in merito a: numero azioni acquistate, prezzo medio d’acquisto, numero complessivo di azioni acquistate alla data della comunicazione, corrispettivo investito complessivamente alla data della comunicazione. Si comunica che ad oggi il Banco non possiede azioni proprie ordinarie e nessuna delle società controllate dal Bpvn possiede azioni della controllante. Inoltre il Banco intende avvalersi della possibilità, per quanto occorrer possa, di acquistare azioni ordinarie della Banca Popolare Italiana per un quantitativo corrispondente a quello che non dovesse risultare essere stato acquistato dalla Banca Popolare Italiana stessa in esecuzione della delibera assembleare ordinaria della medesima del 10 marzo scorso, di autorizzazione all’acquisto di n. 37. 000. 000 di azioni ordinarie proprie, dandosi atto che l’acquisto potrà aver luogo, subordinatamente all’ottenimento delle eventuali autorizzazioni di legge, con le seguenti modalità: • per un corrispettivo minimo pari ad Euro 3,00 per azione; • per un corrispettivo massimo pari ad un valore non superiore al prezzo medio di riferimento registrato dal titolo in chiusura nelle tre sedute di Borsa precedenti ogni singola operazione di acquisto, aumentato della percentuale massima del 15%. L´operazione, in conformità all´art. 3 del Regolamento Ce 2273/2003, si iscrive nei programmi di capital management di Bpvn collegati all’operazione di fusione con Bpi. In particolare, il buy back consentirà di diminuire il numero di azioni in circolazione delle società partecipanti alla fusione con l’effetto di ottimizzare la struttura del capitale del costituendo Banco Popolare, fermi restando il rispetto delle regole prudenziali di vigilanza e la tutela degli interessi dei creditori delle società coinvolte nell´operazione. In sede di fusione, le azioni che dovessero essere acquistate in forza dell’operazione di buy back che precede saranno annullate senza concambio. . .  
   
   
IFIL: PERFEZIONATO L’INVESTIMENTO IN CUSHMAN & WAKEFIELD ACQUISITO IL 71,52% DELLA SOCIETÀ CON UN INVESTIMENTO DI $ 625 MILIONI (€ 474 MILIONI)  
 
 Torino, 2 aprile 2007 - A seguito dell’ottenimento delle autorizzazioni da parte delle autorità competenti, è stato perfezionato il contratto per l’acquisto del controllo di Cushman & Wakefield, la più grande società non quotata operante nei servizi immobiliari, fondata nel 1917 a New York e presente oggi in 55 Paesi con 201 sedi e 12. 000 dipendenti. L’operazione consente al Gruppo Ifil di acquisire il 71,52% del capitale di Cushman & Wakefield con un investimento di $ 625 milioni (€ 474 milioni) e permette al management ed ai dipendenti della società americana di detenere una quota di partecipazione nel capitale della stessa pari al 28,48%. .  
   
   
IFIL S.P.A. CHIUDE IL 2006 CON UN UTILE DI € 625,3 MILIONI (€ 100,9 MILIONI NEL 2005)  
 
Torino, 2 aprile 2007 - Il Consiglio di Amministrazione dell’Ifil, riunitosi il 30 marzo a Torino sotto la presidenza del Vice Presidente Vicario John Elkann, ha approvato il bilancio consolidato ed il progetto del bilancio separato al 31 dicembre 2006, che verrà sottoposto all’Assemblea degli Azionisti fissata per il 14 maggio 2007 (in prima convocazione) e per il 15 maggio (in seconda convocazione). L’utile consolidato del Gruppo Ifil dell’esercizio 2006 ammonta a € 341,5 milioni e presenta una diminuzione di € 748,5 milioni rispetto al risultato dell’esercizio 2005 (€ 1. 090 milioni) che, peraltro, includeva significativi proventi netti non ricorrenti realizzati direttamente (la plusvalenza di € 459,1 milioni sulla cessione della partecipazione ne La Rinascente) e tramite i gruppi Fiat e Sequana Capital (per un ammontare di competenza Ifil di complessivi € 748,7 milioni). La posizione finanziaria netta consolidata del “Sistema Holdings” al 31 dicembre 2006 era positiva per € 386,2 milioni, in aumento di € 37,9 milioni rispetto al saldo positivo di fine 2005 (€ 348,3 milioni); la variazione deriva dall’incasso di dividendi da partecipate (+ € 237,5 milioni), dagli investimenti effettuati in Gruppo Banca Leonardo S. P. A. (- € 47 milioni) e in Fiat S. P. A. (- € 62,3 milioni), dai dividendi distribuiti da Ifil (- € 85,7 milioni) e da altre variazioni nette (- € 4,6 milioni). Il patrimonio netto consolidato del Gruppo Ifil alla fine del 2006 ammontava a € 6. 222,3 milioni (€ 5. 186 milioni a fine 2005). L’incremento di € 1. 036,3 milioni è dovuto sostanzialmente agli adeguamenti al fair value delle partecipazioni in Sanpaolo Imi (+ € 363,5 milioni) e in Sgs (+ € 508,4 milioni) e all’utile consolidato (+ € 341,5 milioni). Ifil S. P. A. Ha conseguito nel 2006 un utile di € 625,3 milioni, derivante per € 620,1 milioni netti imposte dal ripristino di valore della partecipazione detenuta in Fiat. Il risultato del 2005, rettificato in base agli Ifrs, ammontava a € 100,9 milioni. Il Consiglio di Amministrazione ha inoltre deliberato di proporre all’Assemblea degli Azionisti la distribuzione di un dividendo di € 0,10 a ciascuna azione ordinaria e di € 0,1207 a ciascuna azione di risparmio, per un ammontare massimo complessivo di € 107,1 milioni (+ 24,8% rispetto all’anno precedente). Lo stacco delle cedole avverrà in data 21 maggio 2007 e il dividendo sarà messo in pagamento a partire dal 24 maggio 2007. Infine il Consiglio ha deliberato di proporre all’Assemblea degli Azionisti il rinnovo dell’autorizzazione all’acquisto e alla disposizione di azioni proprie. In particolare, l’autorizzazione concede al Consiglio la facoltà di acquistare sul mercato, per 18 mesi dalla delibera assembleare, fino a un massimo di 55 milioni di azioni ordinarie e/o di risparmio, per un esborso massimo di € 450 milioni, ad un prezzo non inferiore e non superiore del 15% rispetto al prezzo di riferimento registrato dal titolo nella seduta di Borsa del giorno precedente ogni singola operazione. La richiesta di autorizzazione all’acquisto di azioni proprie si rende opportuna per poter eventualmente: intervenire in caso di oscillazioni delle quotazioni delle azioni al di fuori delle normali variazioni legate all’andamento del mercato azionario e in conformità alle prassi di mercato; realizzare piani di stock option destinati a dipendenti ed Amministratori della Società e di società del gruppo; utilizzare le azioni proprie come oggetto di investimento per un efficiente utilizzo della liquidità aziendale; effettuare scambi azionari. L’ifil, anche attraverso la controllata Soiem, detiene attualmente 13. 213. 260 azioni proprie ordinarie, pari all’1,27% della categoria e all’1,23 % del capitale. Corporate Governance Il Consiglio di Amministrazione ha approvato la Relazione Annuale sulla Corporate Governance, che verrà messa a disposizione presso la sede sociale, presso la Borsa Italiana S. P. A. Nonché sul sito internet della Società almeno 15 giorni prima dell´Assemblea contestualmente al deposito delle relazioni illustrative sulle materie all´ordine del giorno. Inoltre il Consiglio ha deliberato di sottoporre all´esame e all´approvazione dell´Assemblea Straordinaria degli Azionisti alcune modifiche dello Statuto Sociale necessarie per l´adeguamento alla Legge 28/12/2005, n. 262 (Legge sul Risparmio) come modificata dal D. Lgs. 29/12/2006, n. 303. Principali eventi del 2006 e del primo trimestre 2007 Fiat - Una parte significativa dell’incremento del valore conseguito dall’Ifil nel 2006 va ricondotta alla performance della sua principale partecipata, il Gruppo Fiat, che nel corso dell’anno ha completato con successo i programmi di rilancio avviati nei mesi precedenti. Nella divisione Auto l’azione di riorganizzazione interna e la politica di alleanze mirate con altri costruttori mondiali condotta dal top management hanno permesso di incrementare i ricavi e di migliorare la redditività. Il lancio dei nuovi modelli ha trovato un ottima risposta nel mercato, che ha premiato la Fiat con significativi incrementi di quota delle nuove immatricolazioni, in Italia e in Europa. Anche gli altri settori – in particolar modo i veicoli industriali e le macchine agricole e per le costruzioni - hanno beneficiato tanto delle azioni di riorganizzazione interna quanto delle numerose intese industriali e commerciali di portata globale, consentendo una sostanziale crescita del fatturato e un robusto incremento dei margini di redditività. Sotto il profilo finanziario, il Gruppo ha visto progressivamente ridursi l’indebitamento netto industriale, che alla fine del 2006 è sceso al di sotto di 1,8 miliardi di euro grazie al significativo cash flow. Un risultato che, insieme alla performance industriale, ha posto le premesse per il ritorno alla distribuzione di un dividendo. Nei mesi di novembre e dicembre 2006 Ifil ha incrementato la sua partecipazione in Fiat S. P. A. Acquistando in Borsa 4. 254. 000 azioni ordinarie Fiat (0,39% della categoria) con un investimento di € 62,3 milioni. Ifil detiene attualmente il 30,45% del capitale ordinario ed il 30,09% del capitale privilegiato di Fiat. Offerta Pubblica di Scambio e di Acquisto eseguita da Sequana Capital Nel dicembre del 2006 si è conclusa con successo l’Offerta Pubblica di Scambio e di Acquisto di azioni Sequana Capital contro azioni Sgs. Il Gruppo Ifil ha apportato all’Ops 31. 913. 141 azioni Sequana Capital, ottenendo in cambio 1. 029. 456 azioni Sgs (13,16% del capitale). A seguito di questa operazione, il Gruppo Ifil ha ottenuto una significativa partecipazione diretta in Sgs, la più grande società di servizi di verifica, certificazione e controllo del mondo, quotata alla Borsa di Zurigo e presente su scala globale con una capillare rete di laboratori di analisi. La quota detenuta in Sgs è stata successivamente arrotondata al 13,74% con un investimento pari a € 39,5 milioni. La partecipazione in Sequana Capital è scesa dal 52,68% al 48,88%. Accordo per l’acquisizione del controllo di Cushman & Wakefield Nel dicembre del 2006 è stato raggiunto un accordo per acquisire la quota di controllo del capitale di Cushman & Wakefield, la più grande società non quotata operante nei servizi immobiliari, fondata nel 1917 a New York e presente oggi in 55 Paesi con 201 sedi e 12. 000 dipendenti. La transazione sarà definita al momento del perfezionamento dell’operazione prevista entro breve tempo. Investimento in Gruppo Banca Leonardo S. P. A. Il 24 aprile 2006, ottenuta l’autorizzazione dell’autorità competente, è stato sottoscritto il 9,6% dell´attuale capitale di Gruppo Banca Leonardo S. P. A. Con un investimento di € 47 milioni. Un ulteriore aumento di capitale sarà sottoscritto nel mese di aprile 2007 con un investimento di € 36,3 milioni. Prestito obbligazionario Il 9 giugno 2006 Ifil S. P. A. Ha emesso un prestito obbligazionario non convertibile di nominali € 200 milioni con scadenza 9 giugno 2011. Il prezzo di emissione del prestito obbligazionario è stato pari al 99,9% del valore nominale, con una cedola trimestrale pari al tasso Euribor a 3 mesi, maggiorato di uno spread di 68 punti base. Standard & Poor’s ha assegnato all’emissione un rating Bbb+, in linea con l’attuale rating del debito di lungo termine di Ifil S. P. A. Le obbligazioni sono state ammesse alla contrattazione presso la Borsa Valori del Lussemburgo. Provvedimento sanzionatorio Consob Il 13 febbraio 2007 è stato notificato il provvedimento Consob relativo al contenuto dei comunicati stampa emessi da Ifil S. P. A. E dalla Giovanni Agnelli e C. S. A. P. Az. Il 24 agosto 2005, che applica sanzioni amministrative pecuniarie a Gianluigi Gabetti, Franzo Grande Stevens e Virgilio Marrone e alle Società Ifil S. P. A. E Giovanni Agnelli e C. S. A. P. Az. Complessivamente pari a € 16 milioni. Le sanzioni amministrative accessorie comminate prevedono la sospensione temporanea delle cariche a Gianluigi Gabetti (per mesi sei), Franzo Grande Stevens (per mesi quattro) e Virgilio Marrone (per mesi due). Contro il provvedimento Consob è stato presentato ricorso in opposizione presso la Corte di Appello di Torino unitamente alla richiesta di sospensione del medesimo per gravi motivi. Ifil S. P. A. Ha provveduto ad accantonare la sanzione pecuniaria di € 4,5 milioni nei bilanci separato e consolidato dell´esercizio chiuso al 31 dicembre 2006. Aumento di capitale di Juventus Football Club S. P. A. Il 14 marzo 2007 il Consiglio di Amministrazione di Juventus Football Club S. P. A. Ha approvato all´unanimità il piano di sviluppo a medio termine, finalizzato a rilanciare la società sotto il profilo dell´eccellenza sportiva, dello sviluppo commerciale e del rafforzamento patrimoniale. Per sostenere finanziariamente il piano di sviluppo, il Consiglio di Amministrazione ha deliberato di proporre all´Assemblea degli Azionisti convocata per il 20 aprile 2007 (in 1a convocazione) un aumento di capitale di circa € 104,8 milioni mediante emissione di 80. 621. 332 azioni (da offrire in opzione agli azionisti in ragione di 2 nuove azioni ogni 3 azioni possedute) al prezzo di emissione di € 1,30 per azione (di cui € 1,20 a titolo di sovrapprezzo). Ifil, condividendo gli obiettivi del piano di sviluppo a medio termine, sottoscriverà la quota di sua competenza, pari a € 62,9 milioni. Cessione partecipazione in Turismo & Immobiliare In data 26 marzo 2007 è stato raggiunto un accordo relativo alla cessione della partecipazione in Turismo&immobiliare, pari al 25% del capitale, per un controvalore di € 5,2 milioni. La conclusione dell’operazione, che è soggetta all’autorizzazione delle competenti autorità, è prevista per il mese di giugno 2007. Evoluzione prevedibile della gestione Per l´esercizio 2007 di Ifil S. P. A è prevedibile un risultato positivo. A livello di bilancio consolidato, tenuto conto delle previsioni formulate dalle principali partecipate, il Gruppo Ifil prevede per il 2007 un risultato positivo. .  
   
   
SOPAF BILANCIO AL 31 DICEMBRE 2006: UTILE NETTO CONSOLIDATO: 10,1 MILIONI DI EURO PATRIMONIO NETTO DEL GRUPPO: 156,3 MILIONI DI EURO (127,4 MILIONI DI EURO AL 30 GIUGNO 2006)  
 
 Milano, 2 aprile 2007 – Il Consiglio di Amministrazione di Sopaf S. P. A. , riunitosi il 29 marzo, ha approvato il bilancio consolidato e il progetto di bilancio di Sopaf S. P. A. Al 31 dicembre 2006 redatti secondo i principi contabili Ias/ifrs. Si precisa che per la capogruppo si tratta del primo bilancio redatto in conformità agli Ias/ifrs, pertanto i dati dell’esercizio precedente, presentati ai fini comparativi, sono stati rideterminati. Si ricorda che l’Assemblea Straordinaria di Sopaf lo scorso 10 novembre ha deliberato lo spostamento del termine di chiusura dell’esercizio sociale dal 30 giugno al 31 dicembre; pertanto l’esercizio approvato oggi è relativo a soli sei mesi di attività e il confronto con l’esercizio precedente, di durata annuale, risulta poco significativo. Nell’esercizio Sopaf ha consolidato la propria missione e ha proseguito il piano di riposizionamento strategico, avviato a seguito della fusione con Lm Etve, finalizzato ad una semplificazione della struttura organizzativa e operativa, in base al quale i nuovi investimenti mobiliari e immobiliari del Gruppo saranno effettuati per larga parte attraverso fondi o veicoli di investimento gestiti da apposite società di gestione del risparmio. Risultati consolidati dell’esercizio* I ricavi totali dell’esercizio, pari a 5 milioni di euro, includono commissioni generate dalle società prodotto per circa 1 milione di euro; i costi totali, pari a 9,4 milioni di euro, includono costi del personale per 2,1 milioni di euro. Nell’esercizio precedente, il cui confronto non è significativo in quanto era relativo all’attività di dodici mesi, ricavi e costi, pari rispettivamente a 36,1 e 36,9 milioni di euro, erano legati prevalentemente all’attività immobiliare. Come tipicamente accade per le società d’investimento, anche nel conto economico di Sopaf le componenti positive di reddito principali sono ricomprese negli utili derivanti da *Rispetto all’’esercizio precedente 2005/2006 è variata l’area di consolidamento sia per la movimentazione del portafoglio partecipazioni, sia per il diverso criterio di consolidamento di alcune partecipate. In particolare Sadi S. P. A. È passata da una valutazione a patrimonio netto ad una valutazione al fair value. Dismissioni di attività non correnti e nelle quote dei risultati delle partecipazioni valutate a patrimonio netto. Pertanto, il margine operativo lordo si presenta negativo di 4,4 milioni di euro (0,7 milioni di euro negativi nel precedente esercizio), mentre il risultato operativo, che include 8,3 milioni di euro di utili da dismissioni di attività non correnti, è positivo per 3,7 milioni di euro (7,2 milioni di euro nell’esercizio precedente). La quota dei risultati delle partecipazioni valutate col metodo del patrimonio netto è pari a 10,7 milioni di euro (perdita di 0,4 milioni di euro nell’esercizio precedente) e include, oltre a 2,1 milioni di euro di risultato netto pro quota delle partecipazioni collegate, 8,3 milioni di euro di proventi netti per le cessioni delle partecipazioni immobiliari , 0,8 milioni di euro di utile per la cessione del 10% di Delta S. P. A. E 0,6 milioni di euro di svalutazioni di partecipazioni. Il risultato prima degli interessi e delle imposte è pari a 14,3 milioni di euro e si confronta con 6,8 milioni di euro dell’esercizio precedente. Gli oneri finanziari netti sono pari a 3,8 milioni di euro e si confrontano con 6,5 milioni di euro di proventi finanziari netti nell’esercizio precedente che includevano un importante provento derivante dalla liquidazione di una partecipata. L’utile ante imposte è pari a 10,5 milioni di euro (13,4 nell’esercizio precedente). L’utile netto di pertinenza del Gruppo, a seguito dell’imputazione di 0,5 milioni di euro di imposte sul reddito è pari a 10,1 milioni di euro (rispetto ai 19,4 milioni di euro dell’esercizio precedente) e include il risultato di pertinenza di terzi positivo per 0,06 milioni di euro (1,7 milioni di euro negativi nell’esercizio precedente). Si precisa che il saldo dell’imposizione fiscale beneficia del rilascio di 1,5 milioni di euro di imposte anticipate per perdite pregresse (nell’esercizio precedente ne erano state rilasciate 9,6 milioni di euro). Il patrimonio netto totale al 31 dicembre 2006 è pari a 179,6 milioni di euro (rispetto a 184,4 milioni di euro al 30 giugno 2006), di cui 23,3 milioni di euro di interessi di terzi (57 milioni di euro al 30 giugno 2006); pertanto il patrimonio netto di spettanza del Gruppo è pari a 156,3 milioni di euro (contro i 127,4 milioni di euro del 30 giugno 2006). La crescita del patrimonio netto è dovuta, oltre che al risultato dell’esercizio, ad adeguamenti positivi di fair value. Il totale degli attivi e la posizione finanziaria netta del Gruppo al 31 dicembre 2006, pari rispettivamente a 353,8 milioni di euro (388,7 al 30 giugno 2006) e a 121,7 milioni di euro (156,3 al 30 giugno 2006), sono diminuiti principalmente per effetto del deconsolidamento delle società immobiliari cedute. Risultati della capogruppo La capogruppo Sopaf chiude l’esercizio con un utile netto di 1,8 milioni di euro e un patrimonio netto di 82,8 milioni di euro. Il Consiglio, al fine di rafforzare la struttura patrimoniale e per consentire una parziale copertura delle perdite degli esercizi precedenti, ha proposto di non distribuire dividendo. Principali eventi dell’esercizio Il 7 luglio la partecipata Beven Finance S. àr. L. Ha sottoscritto l’aumento di capitale di Management & Capitali S. P. A. Mantenendo una partecipazione pari a circa il 5%; Il 10 luglio è stato costituito il veicolo Petunia S. P. A. , a seguito dell’accordo che Sopaf, Aviva Italia Holding S. P. A. E De Agostini Invest S. A. Hanno sottoscritto con il Gruppo Bpi per l’acquisizione del 79,73% di Banca Bipielle Network S. P. A. E del 100% di Area Life Ltd. ; l’operazione è attualmente al vaglio delle Autorità di Vigilanza; Nel mese di settembre Sopaf ha costituito China Opportunity S. A. Sicàr, società dedicata ad investimenti in imprese cinesi, con potenzialità di sviluppo a livello internazionale; Nel mese di settembre il Gruppo Banco Popolare di Verona e Novara ha esercitato la opzione call sul 10% del capitale di Delta S. P. A. Detenuta da Sopaf; Il 3 ottobre Sopaf ha concluso gli accordi per l’acquisto del 70% di Cartesio Alternative Investment Sgr S. P. A. (operazione attualmente al vaglio delle Autorità di Vigilanza); Il 4 ottobre la partecipata Lm & Partners S. C. A. (in liquidazione) ha acquistato il 24,72% di Res Finco A. G. , società attiva nel settore dell’energia rinnovabile; Il 10 ottobre la partecipata Lm Real Estate S. P. A. Ha sottoscritto un aumento di capitale di 10,4 milioni di euro in Omniapartecipazioni S. P. A. , finalizzato a sottoscrivere a sua volta un aumento di capitale della partecipata Immsi S. P. A. ; Il 20 ottobre Sopaf ha completato l’acquisto del 66,6% di Private Wealth Management Sgr S. P. A. , società di gestione del risparmio di fondi hedge; Il 19 dicembre 2006 Sopaf e Lm Real Estate hanno sottoscritto, anche mediante l’apporto di partecipazioni immobiliari, il 100% della prima emissione di quote del fondo Tergeste; Il 27 dicembre 2006 è stato stipulato l’atto di fusione per incorporazione di Servizi Industriali S. P. A. In Sadi S. P. A. , a seguito della quale la quota di partecipazione di Sopaf S. P. A. È passata dal 26% al 2,9%; Nell’esercizio sono state cedute (28 novembre, 22 dicembre, 28 dicembre) partecipazioni in società attive nel campo immobiliare, generando una plusvalenza complessiva per il Gruppo di circa 14,5 milioni di euro; Nel mese di dicembre sono state poste in liquidazione le società lussemburghesi del Gruppo: Lm & Partners S. C. A. , Lm Is S. àr. L. , Star Venture Management S. A. E Star Venture 1 S. C. P. A. ; Nel periodo tra luglio 2006 e gennaio 2007 Sopaf ha acquistato la totalità del capitale sociale di Lm & Partners (Lm Is) S. C. A. (oggi in liquidazione), società di investimenti lussemburghese già controllata da Sopaf. Il controvalore dell’operazione è pari a 72 milioni di euro e il pagamento sarà corrisposto in più tranche fino al dicembre 2009. Fatti di rilievo successivi alla chiusura dell’esercizio Il 6 marzo è stata costituita Sopaf Real Estate Management Alternative Sgr S. P. A. , società che opera nel settore degli investimenti di natura immobiliare speculativa, attraverso fondi chiusi riservati ad investitori qualificati; Il 20 marzo Lm Real Estate S. P. A. Ha ceduto a Omniainvest S. P. A. N. 1. 470. 000 azioni della società Omniapartecipazioni S. P. A. E Mercato 24 S. R. L. , società beneficiaria della scissione non proporzionale di Omniapartecipazioni S. P. A. , ha perfezionato un private placement rivolto ad investitori istituzionali di n. 33. 000. 000 di azioni Immsi S. P. A. A seguito di tali operazioni, che hanno generato per il Gruppo Sopaf una plusvalenza complessiva al lordo delle imposte pari a 62 milioni di euro, Mercato 24 S. R. L. Detiene n. 5. 360. 288 azioni Immsi S. P. A. Evoluzione prevedibile della gestione Il management di Sopaf, anche in considerazione della avvenuta cessione della partecipazione in Immsi S. P. A. , prevede che nell’esercizio 2007 (1 gennaio 2007 - 31 dicembre 2007) si consoliderà ulteriormente il percorso di crescita del Gruppo e che il risultato sarà in netto miglioramento rispetto a quello dei dodici mesi corrispondenti dell’anno 2006. Relazione Corporate Governance Il Consiglio di Amministrazione di Sopaf ha approvato la relazione sulla Corporate Governance che sarà allegata al fascicolo di bilancio. Convocazione dell’Assemblea degli Azionisti L’assemblea Ordinaria degli azionisti è stata fissata in prima convocazione presso la sede sociale in Milano, Foro Buonaparte n. 24 per il giorno 30 aprile 2007 alle ore 11,00, e in seconda convocazione presso il Centro Congressi Le Stelline in Milano, Corso Magenta n. 61, per il giorno 4 maggio 2007, stessa ora. Oltre all’approvazione del bilancio di esercizio al 31 dicembre 2006, all’ordine del giorno dell’Assemblea Ordinaria ci sono la nomina del nuovo Consiglio di Amministrazione, la definizione del relativo compenso, la revisione del compenso dei Sindaci, l’integrazione e la proroga dell’incarico conferito alla Società di Revisione Deloitte & Touche S. P. A. . .  
   
   
GRUPPO MEDIOLANUM RISULTATI 2006 MASSE AMMINISTRATE: EURO 33,5 MILIARDI, +10% UTILE NETTO: EURO 224 MILIONI, -4%  
 
 Basilgio, 2 aprile 2007 - Il Consiglio di Amministrazione di Mediolanum S. P. A. , riunitosi il 28 marzo a Basiglio (Mi), ha approvato il progetto di bilancio d’esercizio e di bilancio consolidato del Gruppo Mediolanum al 31 dicembre 2006. Il Consiglio ha deliberato di proporre all’Assemblea dei Soci un dividendo per azione relativo all’utile del 2006 di Euro 0,20 per azione, in linea con l’anno precedente. Considerando l’acconto sui dividendi già distribuito a novembre 2006 di Euro 0,085 per azione, il Consiglio proporrà all’Assemblea una distribuzione a saldo di Euro 0,115 per azione, pagabile a partire dal 24 maggio 2007 (stacco cedola 21 maggio 2007). Il Consiglio ha inoltre approvato il primo Bilancio Sociale del Gruppo Mediolanum. Questo strumento, che d’ora in poi accompagnerà il bilancio civilistico e consolidato, presenta dati e informazioni relativi agli aspetti intangibili delle attività svolte e dei loro riflessi sul piano etico, sociale, ambientale e della sicurezza, con l’obiettivo di offrire una visione più ampia e approfondita del lavoro, dell’impegno e dei valori propri del Gruppo. L’intento è altresì quello di evidenziare il contributo di Mediolanum ad uno sviluppo sostenibile, attraverso comportamenti concreti adottati nelle relazioni con i principali interlocutori, interni ed esterni. L’assemblea degli Azionisti convocata per l´approvazione del bilancio si terrà il giorno 19 aprile 2007 alle ore 14,30 in prima convocazione e, occorrendo, il giorno 20 aprile 2007 in seconda convocazione stessa ora, in Basiglio Milano Tre, Palazzo Meucci. In relazione ai Risultati Consolidati Del Gruppo, segnaliamo in particolare: L’utile Netto è stato di Euro 223,7 milioni, in flessione del 4% rispetto al risultato dell’anno precedente. L’utile ante imposte è stato pari a Euro 285 milioni, con una flessione del 2%. Va osservato che i risultati 2005 erano stati caratterizzati da una forte generazione di commissioni di performance, che nel 2006, a causa del diverso andamento dei mercati borsistici e valutari, è stata inferiore del 46% rispetto all’anno precedente. Al netto delle commissioni di performance, l’Utile ante imposte è cresciuto del 47% rispetto al 31 dicembre 2005. Le Masse amministrate si sono incrementate del 10% rispetto al 31 dicembre 2005, attestandosi su Euro 33. 516 milioni. Le raccolte hanno registrato un forte rialzo rispetto all’anno precedente. In particolare, la Raccolta Lorda di Euro 8. 176 milioni, è aumentata del 30%, mentre la Raccolta Netta positiva per Euro 2. 468,5 milioni, è cresciuta del 27%. Con riferimento al Mercato Domestico (che limitatamente all’Utile Netto e alle Masse include Banca Esperia per la quota di pertinenza pari al 48,5%), sono stati registrati i seguenti risultati: L’utile Netto è stato pari a Euro 223 milioni, con un calo dell’11% rispetto all’anno precedente dovuto alle medesime ragioni che hanno influito sul risultato del Gruppo. Le Masse amministrate si sono incrementate del 10% rispetto al 31 dicembre 2005, attestandosi su Euro 30. 378 milioni. Inoltre, escludendo Banca Esperia: I Premi Lordi Vita sono ammontati complessivamente a Euro 3. 215 milioni, +31% rispetto al 2005. La Nuova Produzione Vita è aumentata del 40% (Euro 2. 069,5 milioni), con i Premi Pluriennali in crescita del 20% a Euro 218 milioni, e i Premi Unici in crescita del 43% a Euro 1. 852 milioni. La Raccolta Lorda dell’Asset Management è stata pari a Euro 2. 569 milioni, con un incremento del 33% rispetto all’anno precedente. La Raccolta Netta è stata positiva per Euro 1. 805 milioni, registrando un aumento del 17%. In particolare il Risparmio Gestito è cresciuto del 12% a Euro 1. 234 milioni. Al 31 dicembre 2006, l’organico della Rete di vendita di Banca Mediolanum è cresciuto di 953 unità, raggiungendo 6. 173 Consulenti (di cui 4. 011 promotori finanziari). Il totale dei Clienti al 31 dicembre 2006 ha raggiunto 1 milione. I C/c al 31 dicembre 2006 si sono attestati su un totale di 466. 000, con un incremento di 73. 600 conti rispetto al 31 dicembre 2005, +19%. Per quanto riguarda Banca Esperia, vanno segnalati in particolare: Un Utile Netto di Euro 16. 6 milioni (Euro 8 milioni di pertinenza del Gruppo Mediolanum), in crescita del 12%. Masse amministrate in crescita del 24% rispetto al 31 dicembre 2005, attestatesi su Euro 7. 080 milioni (Euro 3. 434 milioni quota Mediolanum). Con riferimento ai Mercati Esteri: Il Risultato Economico è diventato positivo passando da Euro –16,6 milioni dell’anno precedente a Euro 0,7 milioni. Le attività in Spagna attraverso Fibanc Mediolanum hanno raddoppiato il loro contributo all’Utile Consolidato passando da Euro 3,4 milioni a Euro 6,8 milioni.   Le Masse amministrate si sono incrementate del 15% rispetto al 31 dicembre 2005, attestandosi su Euro 2. 493 milioni. Con riferimento all’Embedded Value, elaborato da Tillinghast-towers Perrin e relativo a tutte le attività del mercato domestico (esclusa Banca Esperia) e al mercato spagnolo esclusa l’attività bancaria, i dati al 31 dicembre 2006 hanno fatto registrare una crescita del 6% a Euro 3. 122 milioni. Il Valore della Nuova Produzione è stato positivo per Euro 274 milioni, in crescita del 22% rispetto all’anno precedente. Al fine di fornire una più completa informativa dei risultati economici al 31 dicembre 2006, si allega il Reporting per linea di business (segment reporting) che espone i dati economici dell’esercizio secondo uno schema che rispecchia il sistema direzionale del Gruppo Mediolanum. Tale schema riclassificato non è oggetto di verifica da parte della società di revisione e quest’ultima, incaricata di certificare il bilancio di esercizio ed il bilancio consolidato al 31 dicembre 2006, non ha ancora completato il proprio esame. Presso Borsa Italiana verrà messa a disposizione una presentazione in lingua inglese dei dati contenuti nel presente documento. .  
   
   
DECRETO BERSANI CONVERTITO IN LEGGE: STOP AL VINCOLO DI DURATA DECENNALE PER POLIZZE RAMO DANNI  
 
Roma, 2 aprile 2007 - Per Aiba, che ne chiedeva l’abolizione da 25 anni, si tratta di un passo decisivo verso un mercato assicurativo più concorrenziale a tutela del consumatore. I cinque commi dell’art. 5 del Decreto Bersani (Misure per la concorrenza e per la tutela del consumatore nei servizi assicurativi), pubblicato sulla G. U. Del 3 febbraio 2007 e convertito oggi in legge, hanno dato una scossa epocale al mercato assicurativo italiano. Aiba, l’Associazione dei broker assicurativi italiani, da sempre attenta alle esigenze dei consumatori, applaude all’iniziativa con particolare riferimento al comma 4 che sancisce la fine al vincolo di durata decennale per le polizze del ramo danni, un’anomalia tipicamente italiana che per troppo tempo ha prodotto effetti negativi sulla concorrenza del settore. Si tratta di una vittoria storica per l’Aiba, dovuta all’impegno e alle energie dedicate per ottenere dalla classe politica l’attenzione e il consenso necessario per vincere le fortissime resistenze che hanno impedito fino ad oggi la realizzazione della modifica dell’art. 1899 del Codice Civile, voluta solo dai broker. L’assiduo impegno di Aiba, la sua credibilità e la sua autorevolezza hanno avuto, in questa occasione, il riconoscimento che meritano. “Il decreto Bersani convertito ora in legge imprime un passo decisivo verso un mercato assicurativo più concorrenziale e meno ingessato di quello che abbiamo conosciuto fino ad oggi, commenta il presidente dell’Aiba, Andrea Scagliarini. Poter cambiare assicuratore senza vincoli pluriennali, aumenta inevitabilmente la vivacità del mercato e ne stimola la crescita, a tutto vantaggio non solo degli assicurati, ma delle stesse compagnie e, più in generale, del sistema economico del nostro Paese”. In base alla nuove norma, le compagnie di assicurazioni non potranno più offrire polizze pluriennali con il vincolo decennale di durata, come attualmente previsto dal Codice Civile. Il contraente avrà quindi la possibilità di disdire il contratto, di anno in anno, senza costi. Il consumatore, di fronte ad eventuali condizioni più vantaggiose da parte di altre compagnie, sarà quindi libero di chiudere il contratto prima della scadenza finale prevista originariamente e scegliere liberamente la soluzione a lui più conveniente. Il collocamento di polizze decennali è una pratica espressamente vietata da moltissimi anni dal codice deontologico di Aiba che afferma il principio che il cliente ha il sacrosanto diritto di rivolgersi all’assicuratore e all’intermediario che più gli aggrada, senza vincoli contrattuali che gli impediscano di esercitarlo. “Anche alla luce delle liberalizzazioni incoraggiate dal Governo – conclude Scagliarini – il Codice delle Assicurazioni ed il Regolamento Isvap appaiono in netta controtendenza con i loro divieti e con le loro bizzarre suddivisioni fra tipologie di intermediari, rigorosamente separati da steccati normativi e interpretativi”. .  
   
   
FITCH CONFERMA I RATING DI ASSICURAZIONI GENERALI AA  
 
Trieste, 2 aprile 2007 -. Assicurazioni Generali rende noto che la società di rating Fitch ha confermato il 29 marzo i rating di Assicurazioni Generali Aa- a livello di Issuer Default e Aa a livello di Insurer Financial Strength. .  
   
   
BB BIOTECH CONCLUDE IL TERZO PROGRAMMA DI BUY-BACK AZIONARIO  
 
Milano, 2 april e 2007 - In data 27 marzo 2007, Bb Biotech ha concluso il terzo programma di buy-back azionario avviato l’8 novembre 2006. Nell’arco di tale periodo, attraverso la seconda linea di negoziazione, sono state riacquistate 1. 4 milioni di azioni al portatore. In occasione dell’Assemblea generale ordinaria tenutasi il 26 marzo 2007, è stato deliberato l’annullamento di 1. 4 milioni di azioni acquistate sotto il terzo programma di buy-back azionario. Bb Biotech continuerà a gestire attivamente lo sconto attraverso la prima linea di negoziazione con la finalità di limitarlo entro un massimo del 10%. Nell’eventualità in cui lo sconto si discostasse da tale limite, Bb Biotech si riserverà di intraprendere ulteriori misure correttive. .  
   
   
PREMAFIN HP APPROVA IL PROGETTO DI BILANCIO AL 31 DICEMBRE 2006: DIVIDENDO DI 0,015 € PER AZIONE L’UTILE CONSOLIDATO È PARI A 132,9 MILIONI DI EURO (92,8 MILIONI DI EURO NEL 2005) +43%  
 
Milano, 2 aprile 2007 - Il Consiglio di Amministrazione della Premafin Finanziaria – S. P. A. Holding di Partecipazioni, riunitosi il 29 marzo sotto la presidenza di Giulia Ligresti, ha approvato il progetto di bilancio al 31 dicembre 2006 ed il bilancio consolidato alla medesima data. Bilancio Consolidato Al 31 Dicembre 2006 - Il risultato di Gruppo del 2006 ha raggiunto 132,9 milioni di Euro, con una crescita del 43,2%, rispetto ai 92,8 milioni di Euro del 2005. I premi lordi di Gruppo ammontano a 9. 975 milioni di Euro con un incremento del 5% rispetto all’esercizio precedente (di cui 7. 305 milioni di Euro relativi ai Rami Danni, con un incremento dell’2,2%, e 2. 670 milioni di Euro relativi ai Rami Vita, con un incremento del 13,1%). Il volume degli investimenti raggiunge i 33,8 miliardi di Euro, contro i 30,1 miliardi di Euro dello scorso esercizio (+12,1%). Le riserve tecniche assicurative raggiungono i 26,9 miliardi di Euro rispetto ai 25,4 miliardi di Euro del 31 dicembre 2005. Il rapporto tra le riserve tecniche totali ed i premi emessi totali risulta essere pari al 269,9% (266,9% nel 2005). Tale rapporto è pari al 159,6% nel settore Danni (160,3% nel 2005). Bilancio Al 31 Dicembre 2006 - L’esercizio 2006 chiude con un utile pari a 38,7 milioni di Euro, rispetto all’utile di 62,5 milioni di Euro dell’esercizio 2005. Il risultato decrementa esclusivamente per motivi di rappresentazione in bilancio a causa dell’adozione del metodo del costo per la valutazione della partecipazione diretta ed indiretta in Fondiaria - Sai S. P. A. , anziché del metodo del patrimonio netto non più applicabile a seguito dell’introduzione degli Ifrs/ias. In applicazione del metodo precedentemente utilizzato, infatti, il 2005 ha beneficiato di rivalutazioni, per altro non distribuibili in quanto non realizzate pari a 54 milioni di Euro. L’utile comprende i dividendi di competenza deliberati da Fondiaria – Sai S. P. A. Per 46,2 milioni di Euro (42,7 milioni di Euro nel 2005). Complessivamente, i proventi finanziari, al netto degli oneri, segnano un sensibile miglioramento della redditività passando da 31,6 milioni di Euro del 2005 a 40,7 milioni di Euro del 2006 principalmente per l’incremento dei proventi della gestione finanziaria per dividendi. L’indebitamento finanziario netto passa da 358,0 milioni di Euro al 31 dicembre 2005 a 355,6 milioni di Euro del 31 dicembre 2006 ed il rapporto debito/mezzi propri migliora passando da 0,56 del 31 dicembre 2005 allo 0,53 del 31 dicembre 2006. Tra gli investimenti di rilievo si segnala l’acquisto di una partecipazione del 20% nella Ex Var Scs, società immobiliare con l’obiettivo di sviluppare e valorizzare l’area milanese “ex Varesine” e di un ulteriore 0,93% del capitale ordinario di Fondiaria Sai S. P. A. Le plusvalenze latenti, relative alla partecipazione in Fondiaria-sai S. P. A. Sono passate da circa 350 milioni di Euro del 2005 a circa 762 milioni di Euro nel 2006. Tenuto conto del positivo andamento delle Società, con particolare riferimento alla controllata Fondiaria-sai S. P. A. , il Consiglio di Amministrazione ha deliberato di proporre all’Assemblea degli azionisti la distribuzione di un dividendo di 0,015 Euro per azione. Nel corso della riunione è stata altresì approvata la Relazione annuale sul sistema di Corporate Governance. La Relazione sarà disponibile sul sito internet della Società e su quello di Borsa Italiana. Al riguardo si segnala che il Consiglio di Amministrazione ha deliberato l’adesione per il proprio sistema di Corporate Governance a quanto indicato nel nuovo Codice di Autodisciplina delle Società Quotate. Proposte All’assemblea - Il Consiglio di Amministrazione ha approvato il progetto di bilancio al 31 dicembre 2006 che chiude con un utile di 38. 652. 818 di Euro e, tenuto conto dei significativi risultati conseguiti, ha formulato la seguente proposta da sottoporre all’Assemblea, in sede ordinaria già convocata per il 30 aprile 2007 in prima convocazione ed, occorrendo, il 3 maggio 2007 in seconda convocazione per la destinazione dell’utile dell’esercizio 2006: - il 5% pari ad 1. 932. 641 Euro alla Riserva legale; - 6. 155. 103 Euro agli azionisti, a titolo di dividendo in ragione di 0,015 Euro per azione; - il residuo, pari a 30. 565. 074 Euro a nuovo; Pertanto alla data del 31. 12. 2006 le riserve diverse da quella legale, (ivi incluse quelle derivanti dalla destinazione dell’utile di esercizio, se accolta la presente proposta), assoggettate a vincoli, ammontano a: - 199. 242. 103 Euro non distribuibile ai sensi dell’art. 2426 n. 4; Il dividendo di 0,015 Euro per azione, sarà messo in pagamento con valuta 31 maggio 2007, con stacco della cedola n. 4 in data 28 maggio 2007. L’assemblea è inoltre chiamata a deliberare sulla nomina del Consiglio di Amministrazione per scadenza del triennio e sul relativo compenso, nonchè sul conferimento dell’incarico di revisione per il triennio 2007-2009. In relazione al conferimento, per il periodo 2007-2009, dell’incarico di revisione contabile del bilancio di esercizio e del bilancio consolidato, di revisione contabile limitata della semestrale nonché delle verifiche trimestrali attinenti la regolare tenuta della contabilità e la corretta rilevazione dei fatti di gestione, il Consiglio di Amministrazione ha aderito alla proposta del Collegio Sindacale che proporrà all’Assemblea la proroga dell’incarico alla Società di Revisione Deloitte & Touche S. P. A. Al fine di adeguare la durata dell’incarico stesso al limite di nove esercizi previsto dal D. Lgs. N. 58/98 come modificato dal D. Lgs. N. 303/2006. L’assemblea è altresì convocata in sede straordinaria per deliberare sulle modifiche allo statuto sociale al fine di armonizzare il medesimo alla normativa introdotta dalla Legge n. 262/05 e successive modifiche e integrazioni. .  
   
   
IMPREGILO, PROGETTO DI BILANCIO PER L’ESERCIZIO 2006: AZZERATO L’INDEBITAMENTO RITORNO ALL’UTILE  
 
Sesto San Giovanni, 2 aprile 2007 - Il Consiglio di Amministrazione di Impregilo ha approvato 29 Marzo, sotto la presidenza del dott. Cesare Romiti, il consolidato di Gruppo per l’esercizio 2006 e il progetto di Bilancio della Impregilo S. P. A. Da sottoporre all’Assemblea degli azionisti convocata per il giorno 30 aprile 2007 in prima convocazione e per il giorno 3 maggio 2007 in seconda convocazione. Nel corso del 2006 Impregilo ha colto i risultati del processo di ristrutturazione, già avviato nella seconda metà del 2005, ritornando a generare un utile dopo la pesante perdita dell’esercizio precedente e azzerando l’indebitamento finanziario netto. A tali risultati si è pervenuti sia attraverso la focalizzazione del Gruppo nei suoi settori strategici, Costruzioni, Impianti e Concessioni, sia attraverso la ristrutturazione di una serie di attività in sofferenza o non più rientranti nella strategia del Gruppo per le quali sono stati attivati i relativi processi di dismissione. Tra queste ultime: Impregilo Edilizia e Servizi, Fibe e Fibe Campania, la società Imprepar in liquidazione, alcune partecipazioni nel portafoglio delle Concessioni, nonché gli asset relativi ai Progetti di smaltimento rifiuti nella regione Campania (Progetti Rsu Campania), destinati ora alla vendita dopo la risoluzione ope legis dei relativi contratti. Nel contesto della recuperata redditività economica del Gruppo, permane, tuttavia, irrisolto il superamento delle criticità legate ai Progetti Rsu Campania che coinvolgono direttamente alcune società del Gruppo, quali Fisia Italimpianti e Fisia Babcock Environment e le due società di scopo Fibe e Fibe Campania. A seguito della risoluzione ope legis dei relativi contratti, per effetto della legge di conversione n. 21 del 27 gennaio 2006, si è registrato un sostanziale arresto delle perdite che ammontano, alla fine del 2006, a circa 25 milioni di euro a fronte di perdite per circa 137 milioni di euro registrate alla fine del 2005. Rimane insoluto il problema dello smobilizzo delle poste patrimoniali relative a tali Progetti pari, alla fine del 2006, a circa 360 milioni di euro, dopo la costituzione di un fondo rettificativo pari a circa 109 milioni di euro. Prima di analizzare in dettaglio i risultati del Gruppo per l’esercizio 2006, si ricorda che a partire dal corrente esercizio, in accordo con le previsioni del principio contabile internazionale Ifrs 5, le attività del Gruppo relative ai Progetti Rsu Campania sono state classificate come “attività non correnti destinate alla vendita”. In applicazione di tale principio, pertanto, i risultati dell’esercizio 2005 sono stati ripresentati secondo le medesime ipotesi. L’esercizio 2006 si chiude con ricavi complessivi pari a 2. 630,9 milioni di euro (2. 346,1 milioni di euro alla fine dell’esercizio precedente con una crescita del 12%). Si ricorda che i ricavi dell’esercizio precedente, prima dell’applicazione retrospettiva del principio Ifrs 5 ai Progetti Rsu Campania, sono stati pari a 2. 443,0 milioni di euro. Il risultato operativo (Ebit) è pari a 199,3 milioni di euro (negativo per 159,4 milioni di euro nell’esercizio precedente) e ha evidenziato una incidenza complessiva (Return on sales) del 7,6% sul totale dei ricavi. A tale risultato hanno positivamente contribuito in particolare il settore Costruzioni per 224,7 milioni di euro e il settore Impianti per 49,9 milioni di euro, confermando il buon andamento delle attività industriali del Gruppo, già evidenziato nei precedenti periodi dell’esercizio. Si ricorda che il risultato operativo dell’esercizio precedente, prima dell’applicazione retrospettiva del principio Ifrs 5 ai Progetti Rsu Campania, è stato pari a 254,4 milioni di euro. Anche la gestione finanziaria ha contribuito positivamente al risultato economico dell’esercizio per un ammontare pari a 6,7 milioni di euro (negativo per 48,6 milioni di euro alla fine dell’esercizio precedente). L’esercizio 2006 si chiude con un utile netto consolidato pari a 141,5 milioni di euro (contro una perdita netta di 358,2 milioni di euro alla fine dell’esercizio 2005). A tale risultato hanno contributo positivamente le attività strategiche del Gruppo (Costruzioni, Impianti e Concessioni) per circa 194 milioni di euro, mentre quelle non strategiche e gli asset destinati alla vendita hanno contribuito negativamente per circa 53 milioni di euro, comprensivi del beneficio derivante dalla plusvalenza netta di circa 105 milioni di euro a seguito della dismissione della partecipazione della concessionaria autostradale Costanera Norte S. A. E dell’effetto negativo della costituzione del fondo rettificativo pari a circa 109 milioni di euro relativo agli asset dei Progetti Rsu Campania destinati alla vendita. La posizione finanziaria netta al 31 dicembre 2006 registra un saldo positivo pari a 34,1 milioni di euro, contro un indebitamento netto che al 31 dicembre 2005 risultava pari a 489,3 milioni di euro. Si ricorda che alla fine dell’esercizio precedente il rapporto debito/patrimonio netto era pari a 0,95. Il patrimonio netto al 31 dicembre 2006 ammonta a 628,5 milioni di euro, in aumento, rispetto al 31 dicembre 2005, di 111,8 milioni di euro. L’esercizio 2006 ha registrato acquisizioni per complessivi 4,4 miliardi di euro (con una crescita superiore al 50% rispetto alla fine dell’esercizio 2005), comprensivi dell’ordine del valore di 1,7 miliardi di euro relativo alla realizzazione del Ponte sullo Stretto di cui si è tuttora in attesa di determinazioni da parte della Committenza circa il suo futuro sviluppo. Analizzando, in particolare, le acquisizioni sul mercato internazionale, si evidenzia una crescita del portafoglio ordini nel solo settore Costruzioni di circa l’80% rispetto alla fine dell’esercizio precedente. Il portafoglio complessivo del Gruppo ammonta alla fine dell’esercizio 2006 a 12,4 miliardi di euro, di cui 6,6 miliardi di euro nel settore Costruzioni e 1,1 miliardi di euro nel settore Impianti, complessivamente in crescita del 24% rispetto alla fine dell’anno precedente, cui si aggiungono 4,7 miliardi di euro relativi al portafoglio residuo del settore Concessioni. Risultati Impregilo S. P. A. Per quanto riguarda la capogruppo, Impregilo S. P. A. , si rileva che a partire dal 1 gennaio 2006 la Società ha adottato nella redazione del proprio bilancio d’esercizio i principi contabili internazionali (Ias/ifrs). I risultati dell’esercizio 2005 sono ripresentati, pertanto, in base ai suddetti principi contabili. L’esercizio 2006 si chiude con ricavi pari a 1. 596,9 milioni di euro (1. 678,7 milioni di euro alla fine dell’esercizio 2005); Il risultato operativo (Ebit) è pari a 164,7 milioni di euro (36,1 milioni di euro alla fine dell’esercizio 2005); Il risultato netto dell’esercizio 2006 risulta pari a 3,2 milioni di euro (negativo per 259,3 milioni di euro alla fine dell’esercizio 2005); L’indebitamento finanziario netto al 31 dicembre 2006 è pari a 424,3 milioni di euro (468,7 milioni di euro al 31 dicembre 2005). Il patrimonio netto ammonta a 711,8 milioni di euro (701,4 milioni di euro nell’esercizio precedente). Proposta alla Assemblea degli Azionisti Il Consiglio di Amministrazione ha deciso di proporre all’Assemblea prevista per l’approvazione del Bilancio di esercizio al 31 dicembre 2006 di portare a nuovo il risultato dopo aver destinato a riserva legale la quota di legge. Principali fatti di rilievo avvenuti dopo la chiusura dell’esercizio Con riferimento ai principali fatti di rilievo avvenuti dopo la chiusura dell’esercizio, si segnala che : Impregilo S. P. A. Ha ricevuto comunicazione degli avvisi obbligatori pubblicati sui quotidiani ai sensi di legge, nei quali si riporta che in data 27 febbraio 2007 Argo Finanziaria S. P. A. , Immobiliare Lombarda S. P. A. E Autostrade per l´Italia S. P. A. Hanno acquistato da Efibanca S. P. A. E Tesir S. R. L. Una partecipazione pari complessivamente al 50% del capitale sociale di Igli S. P. A. Igli S. P. A. Detiene una partecipazione pari al 29,8% circa del capitale sociale di Impregilo S. P. A. Per effetto dei predetti acquisti, Efibanca S. P. A. E Tesir S. R. L. Sono uscite dalla compagine azionaria di Igli S. P. A. , mentre Argo Finanziaria S. P. A. , Immobiliare Lombarda S. P. A. E Autostrade per l´Italia S. P. A. Detengono una partecipazione pari ad un terzo ciascuna del capitale sociale di Igli S. P. A. Con riferimento alla procedura cautelare promossa dalla Procura di Napoli - nell’ambito delle indagini sulla gestione del ciclo di smaltimento dei rifiuti solidi urbani nella regione Campania – con la quale si richiedono, come già comunicato dalla Società in data 30 gennaio 2007, misure cautelari di natura patrimoniale e interdittive nei confronti di Impregilo e di alcune società del Gruppo, si è svolta in data 26 febbraio 2007 l’udienza in Camera di Consiglio davanti al Giudice per le indagini preliminari di Napoli per la discussione in contraddittorio del caso. In tale sede la discussione è stata aggiornata al giorno 30 marzo 2007 e successivamente rinviata d’ufficio al giorno 7 maggio 2007. Sono state registrate nuove importanti acquisizioni: nel settore Costruzioni sono stati finalizzati due contratti relativi, il primo, alla realizzazione del complesso idroelettrico di Tocoma, in Venezuela (valore complessivo 968 milioni di dollari, attraverso un Consorzio di imprese in cui Impregilo è presente con una quota del 40%), il secondo, alla realizzazione di tre stazioni della Metropolitana di Atene (valore complessivo 73,7 milioni di euro, attraverso una joint venture di imprese di cui Impregilo detiene una quota del 47%); nel settore Impianti, la società Fisia Italimpianti si è aggiudicata la gara per la realizzazione di un impianto di dissalazione di acqua di mare in località Jebel Ali a Dubai del valore di 563 milioni di dollari. Come già comunicato dalla Società in data 23 marzo 2007, con la chiusura dei lavori dell’odierno Consiglio, a seguito delle dimissioni degli amministratori Roberto Altamura, Enrico Bonatti e Gianni Maria Chiarva, il Consiglio di Amministrazione stesso, ai sensi dell’art. 20 dello Statuto, è cessato. Nella Assemblea prevista per l’approvazione del Bilancio al 31 dicembre 2006 si provvederà al rinnovo del Consiglio di Amministrazione. In attesa di sottoporre il budget 2007 all’approvazione del nuovo Consiglio di Amministrazione, nel corso del Consiglio odierno sono stati presentati l’evoluzione prevedibile della gestione e i principali obiettivi del Gruppo per l’esercizio 2007. Sia pure in un contesto di andamento dei ricavi stabili, legato alla stasi della domanda del mercato domestico e in assenza di fatti, ad oggi non prevedibili, riguardanti le criticità relative alle attività destinate alla vendita, la recuperata redditività nonché la consistenza del portafoglio ordini lasciano ritenere che anche nel corso dell’esercizio 2007 il Gruppo possa conseguire risultati positivi. E’ attesa, infatti, una incidenza sui ricavi dell’Ebitda maggiore del 11% e un Return on sales (Ros) maggiore dell’8%. La raggiunta solidità finanziaria consentirà, inoltre, di avviare un programma di nuovi investimenti finalizzato alla crescita del Gruppo. Ci si aspetta, comunque, che il rapporto debito/patrimonio netto rimanga contenuto entro il valore di 0,5. Si rende noto, inoltre, che alla prossima Assemblea verrà proposto di prorogare la durata dell’incarico di revisione contabile alla società Pricewaterhousecoopers S. P. A. Per gli esercizi dal 2012 al 2014. .  
   
   
PIRELLI: CEDUTI PER CIRCA 246 MILIONI DI EURO A GOLDMAN SACHS STRUMENTI FINANZIARI DERIVANTI DALLA DISMISSIONE DEL SETTORE CAVI  
 
Milano, 2 aprile 2007 - Pirelli & C. S. P. A. Ha reso noto il 30 marzo di aver ceduto a Goldman Sachs, per un corrispettivo di circa 246 milioni di euro, gli strumenti finanziari derivanti dall’operazione di dismissione dell’ex settore Cavi e Sistemi, perfezionata il 28 luglio 2005. Gli strumenti oggetto di cessione sono una “loan note” concessa all’acquirente Goldman Sachs Capital Partners (Gscp) e degli “warrant” legati ai benefici economici di Prysmian (Lux) Sarl, società veicolo utilizzata dalla stessa Gscp per l’operazione. .  
   
   
GRUPPO CARRARO: FATTURATO A 667 MILIONI DI EURO, IN CRESCITA DEL 8,16% RISPETTO AL 2005  
 
Campodarsego (Padova), 2 aprile 2007 - Il Consiglio di Amministrazione di Carraro Spa, attivo nei sistemi per l’autotrazione, si è riunito il 29 marzo sotto la presidenza di Mario Carraro per esaminare il progetto di Bilancio relativo all’esercizio 2006. Analisi dei dati economici finanziari consolidati dell’esercizio 2006 Ricavi Il 2006 è stato un anno particolarmente positivo per il buon andamento dei principali settori di riferimento del Gruppo Carraro. In conseguenza di ciò il fatturato consolidato al 31 dicembre 2006 ha raggiunto i 667,2 milioni di Euro, crescendo dell’8,16% rispetto al fatturato del 2005 pari a 616,9 milioni di Euro. A tale risultato hanno contribuito anche i maggiori volumi apportati dall’acquisizione di Elettronica Santerno, inclusa nell’area di consolidamento dal mese di luglio, e dall’acquisizione del controllo della società Stm, società attiva negli stampati, già partecipata al 50% e consolidata integralmente dal mese di novembre. In termini comparabili il fatturato è cresciuto del 6% grazie alle più favorevoli condizioni dei principali mercati, registrate soprattutto nella seconda parte dell’esercizio, in particolare in Cina, India e Turchia. Molto rilevanti, in particolare, i risultati della società polacca Fon, con il +54% di volume d’affari rispetto all’anno precedente, di Carraro Argentina (+32,3%), di Carraro India (+28,9%) e di Siap S. P. A. (+14,2%). È proseguito nel corso del 2006 il trend di recupero della redditività, in particolare nella seconda parte dell’esercizio, anche grazie al processo in atto di delocalizzazione produttiva e di acquisto, nonché ai maggiori volumi, che hanno reso possibile un migliore assorbimento dei costi fissi. In dettaglio, l´Ebitda è cresciuto del 23,87% passando da 41,6 milioni di Euro (6,75% sul fatturato 2005) a 51,6 milioni di Euro (7,73% sul fatturato). Dopo ammortamenti per 21,546 milioni di Euro (20,094 nel 2005), l’Ebit consolidato passa da 21,495 milioni di Euro del 2005 (3,48% sul fatturato) a 30,044 milioni di Euro (4,50% sul fatturato), in crescita del 39,77%. Al netto dell’apporto di Elettronica Santerno ed Stm le crescite di Ebitda ed Ebit sarebbero state rispettivamente pari al 18,3% e al 29,8%. L’esercizio 2006 si chiude con un utile netto di 10,5 milioni di Euro (1,58% sul fatturato), in crescita del 40% rispetto ai 7,5 milioni di Euro di utile raggiunti nel 2005, al netto di effetti fiscali straordinari, pari a 13,5 milioni di Euro, conseguenza dell’aggiustamento del valore delle imposte sulla rivalutazione delle immobilizzazioni ai fini Ias. In conseguenza di tale effetto contabile l’utile netto 2005 è stato di 21 milioni di Euro. A parità di area di consolidamento, come per l’Ebitda e l’Ebit, l’utile netto risulterebbe in crescita del 25,4%. Il cash-flow generato è di 32 milioni di Euro rispetto ai 41 milioni del 2005. Occorre considerare anche in questo caso l’effetto non ricorrente della differenza positiva, nell’esercizio 2005, commentata precedentemente, al netto del quale il cash flow ricalcolato sarebbe di 27,6 milioni di Euro. In termini comparabili, pertanto, il dato 2006 sarebbe in crescita dell’11,5%. Sono stati effettuati investimenti per 35,1 milioni di Euro, stabili rispetto ai 34,3 milioni di Euro del 2005, destinati in buona parte all’incremento della capacità produttiva, in particolare dell’area Components e all’attività di mantenimento del livello tecnologico per l’intero Gruppo. Rimane forte l’impegno della Società nelle attività di Ricerca e Innovazione, le cui spese nell’esercizio 2006 ammontano a 13,9 milioni di Euro (2,1% sul fatturato) in crescita dell’8,9% rispetto ai 12,7 milioni di Euro, pari al 2,07% sul fatturato del 2005. La posizione finanziaria netta al 31 Dicembre 2006, a debito per 131,4 milioni di Euro, risulta in incremento rispetto al 30. 06. 2006, a debito per 99,6 milioni di Euro, principalmente per l’esborso relativo all’acquisizione della partecipazione in Carraro India e per il consolidamento delle posizioni finanziarie, a debito, delle società Elettronica Santerno e Stm, rispetto al 31 dicembre 2005, a debito per 72,8 milioni di Euro. Al 31 dicembre 2006 il gearing si attesta al 110,2% rispetto al 89,3% del 30 giugno 2006 e al 62,7% del 31. 12. 2005. Il 2006 ha visto un andamento generalmente positivo di tutti i mercati di riferimento del Gruppo. La Bu Drivelines & Drives ha registrato un significativo incremento delle vendite rispetto all’anno precedente, grazie in particolare al buon andamento dei mercati del Construction Equipment, minerario e del material handling. La Divisione Components ha avuto una crescita superiore al 18% grazie all’aumento della domanda mondiale di ingranaggeria di qualità. La Divisione Vehicles ha beneficiato dell’avvio produttivo dei nuovi modelli per il cliente Agco, registrando una crescita del 19%. A tale proposito va notato che il confronto con l’anno precedente non è comparabile in termini di fatturato, poiché il 2005 si riferisce a 9 mesi. Tra le principali destinazioni di vendita spiccano gli Stati Uniti, che si conferma come primo mercato del Gruppo con 150 mln di Euro, pari al 22,5% del fatturato, e la Germania (113 milioni di Euro, 17% del fatturato) che evidenzia una crescita del 15,8% rispetto al 2005. Molto interessante la crescita dell’India (32 mln Euro, +31,4% rispetto al 2005) e l’ingresso in forte ascesa di Cina (15,4 mln Euro, +157% rispetto al 2005) e Turchia (12,9 mln Euro, +182,5% rispetto al 2005). I primi mesi del 2007 evidenziano un trend di ulteriore crescita rispetto al secondo semestre dell’esercizio precedente, in cui si era già delineata una significativa ripresa della domanda. In particolare i mercati di India, Cina e Sud America registrano importanti incrementi dei volumi di vendita; stabili nel mercato agricolo ed in lieve flessione nel movimento terra gli Stati Uniti; in termini opposti l’Europa, che cresce nel construction equipment e vede scendere la domanda nel settore agricolo. Ottime le attese per i risultati delle Bu Components e Power Controls (Elettronica Santerno), per le quali le prospettive di crescita sono particolarmente interessanti. Continua inoltre il potenziamento dell’area Ricerca e Innovazione, rafforzato significativamente con la creazione del nuovo Centro di Ricerca&sviluppo “Carraro Technologies Ltd” a Pune, in India, e con l’acquisizione della maggioranza di Elettronica Santerno, che ha consentito una importante evoluzione del know how del Gruppo verso i sistemi di trasmissione e conversione della potenza, consentendo di cogliere nuove interessanti opportunità legate all’elettronica, all’automazione ed alla conversione dell’energia. Il Bilancio sarà sottoposto all’approvazione dell’Assemblea dei Soci che si terrà in prima convocazione il giorno 14 maggio 2007 e in seconda convocazione il giorno 15 maggio 2007. Il Consiglio proporrà all’Assemblea di deliberare la distribuzione di un dividendo di 0,125 Euro per azione, con data stacco il 21 maggio 2007 in pagamento dal 24 maggio 2007. “È importante continuare a crescere operando concretamente al progressivo miglioramento della redditività. – dice Mario Carraro, Presidente del Gruppo – La ´dimensione´, sostenuta da buoni risultati, costituisce oggi un fattore strategico nella competizione mondiale. Siamo certamente sulla buona strada”. “Lo straordinario sforzo di internazionalizzazione condotto nell´ultimo decennio garantisce al nostro Gruppo una solida struttura globale. – continua Mario Carraro – Dobbiamo ora rendere organico il grande apporto di competenze presenti nei diversi siti del pianeta, in un´era industriale in cui ricerca e innovazione sono divenute condizioni irrinunciabili per lo sviluppo”. “I risultati dell’esercizio 2006 rappresentano la conferma di un preciso percorso industriale, che ha visto il Gruppo spostare sempre più il proprio baricentro all’interno di mercati emergenti, con molta determinazione. – commenta Carlo Borsari, Amministratore Delegato del Gruppo – Ed è proprio in tale direzione che continuiamo a muoverci, attraverso una delocalizzazione produttiva attenta, una maggiore focalizzazione degli impianti produttivi, una politica di sourcing globale”. “Il dato più rilevante è certamente il recupero della redditività – chiude Carlo Borsari – Nello scorso esercizio abbiamo messo in atto diverse azioni mirate a raggiungere tale obiettivo, ed i risultati si dimostrano anche superiori alle attese. Non perdiamo però di vista lo sviluppo di nuovi prodotti, con particolare focus sui mercati ad alto valore aggiunto. Puntiamo sulla meccatronica e sull’allargamento della nostra offerta nell’energia solare ed eolica”. .  
   
   
NEGRI BOSSI RISULTATI AL 31 DICEMBRE 2006: FATTURATO CONSOLIDATO A 110 MILIONI DI EURO (+12,2% SUL 2005)  
 
 Cologno Monzese, 2 aprile 2007 - Il Consiglio di Amministrazione di Negri Bossi – azienda attiva in Italia nella progettazione e commercializzazione di presse per lo stampaggio ad iniezione di materie plastiche, quotata nel segmento Star di Borsa Italiana - ha approvato il Progetto di Bilancio al 31 dicembre 2006. In sintesi, i principali risultati dell’esercizio 2006: Fatturato Consolidato a 110,1 milioni di euro (+ 12,2% rispetto ai 98,2 milioni di euro del 2005 ). Margine Operativo Lordo (Ebitda) positivo per 651 mila euro (negativo per 8,9 milioni di euro nel 2005). Reddito Operativo (Ebit) negativo per 1,7 milioni di euro (Ebit negativo per 11,4 milioni di euro al 31 dicembre 2005). Perdita Netta di 5,9 milioni di euro (Perdita di 8,2 milioni di euro al 31 dicembre 2005). In sostanziale miglioramento anche la posizione finanziaria netta al 31 dicembre 2006 pari a 38 milioni di euro rispetto ai 63,7 milioni di euro del 30 settembre 2006. “Siamo soddisfatti – commenta Eugenio Ferragina, Amministratore Delegato di Negri Bossi - dei positivi risultati raggiunti dalla gestione caratteristica, perché confermano la validità della strategia di riposizionamento volta a trasformare Negri Bossi, in linea con il modello Sacmi, da produttore di macchine standard di qualità e affidabilità elevate, a “solution provider”, creatore, cioè, di sistemi di produzione integrati e personalizzati sulle esigenze del cliente. ” “Importante – prosegue Paolo Billi, Direttore Finanziario – continua ad essere il peso della gestione finanziaria che, tuttavia, non ha ancora beneficiato completamente degli effetti positivi derivanti dall’aumento di capitale e dalla ristrutturazione del debito”. .  
   
   
GIOIELLERIA: LO STILE ITALIANO IN CRISI MA IN RIPRESA OGGI CONVEGNO A MILANO  
 
 Milano, 2 aprile 2007 - Sul totale delle imprese orafe italiane solo il 16,8% dichiara di non aver risentito di momenti di crisi negli ultimi tre anni, il 46,7% di aver avuto problemi ma di avere trovato il modo di risolverli mentre il 36,4% di non averli ancora superati. Il 62,1% degli imprenditori che ritengono di non essere stati toccati dalla crisi del settore orafo considera punto di forza per l’impresa la qualità dei beni e servizi offerti, il 54% le competenze dei collaboratori e il 43,5% la capacità di adattamento alle richieste dei clienti. Secondo gli stessi imprenditori i fattori di debolezza sono l’emersione di nuovi competitori internazionali (52,1% del totale), in particolare della Cina e dell’India, la percezione della diffusione di nuovi competitori locali (46,2%) e la difficoltà di selezione di committenti affidabili (34,5%). L’identikit delle imprese di successo del settore indica tre profili vincenti: le piccole marche, i conto-terzisti di alta qualità, i senza marca. I primi hanno puntato da tempo sulla promozione di un marchio investendo in design, pubblicità e marketing e sono fortemente votati all’export. I secondi sono gli artigiani che lavorano per le grandi firme della gioielleria mondiale e che hanno investito in modo significativo nell’innovazione dei processi produttivi e nella qualificazione della manodopera. Infine i senza marca: sono quelli che hanno preferito l’elevata qualità dei prodotti alla pubblicità e hanno saputo attivare canali di distribuzione alternativi per raggiungere il mercato. Sono solo alcuni dati della ricerca “Dalla crisi alla fiducia, le prospettive del sistema orafo italiano”, realizzata per Assicor dal Consorzio Aaster che verrà presentata in occasione del convegno “Il rilancio del settore orafo: le iniziative delle Camere di commercio coordinate da Assicor”, lunedì 2 aprile presso la Camera di commercio di Milano, via Meravigli 9/b. Settore orafo in Lombardia. Export in crescita dell’11,8% in un anno (il doppio rispetto al tasso di crescita nazionale pari a +6,6%). Tra le province che esportano di più Milano (88% del totale regionale), Varese (9%) e Como (1,4%). E in Lombardia sono 4. 567 le imprese fra produzione, commercio e agenti del commercio di oggetti preziosi (il 12,2% del totale nazionale). Le province lombarde più attive? Milano con 2. 285 imprese orafe (il 6,1% del totale italiano del settore), Brescia con 459 (l’1,2%), Bergamo con 389 (l’1%) e Varese con 378 (l’1%). Emerge da un´elaborazione della Camera di commercio di Milano su dati Istat e registro delle imprese 2005 e 2006. Convegno: “Il rilancio del settore orafo: le iniziative delle Camere di commercio coordinate da Assicor”. Organizzato da Cisgem, azienda speciale della Camera di commercio di Milano, in collaborazione con Associazione Orafa Lombarda, Assicor e Federorafi, il convegno è dedicato a tutti gli imprenditori orafi. L’incontro si terrà: lunedì 2 aprile alle ore 14. 30 presso la Sala Consiglio della Camera di commercio di Milano, via Meravigli 9/b. In occasione del convegno verrà distribuita ai partecipanti la pubblicazione che raccoglie le normative sui metalli preziosi nell’Unione Europea. Per ulteriori informazioni: tel. 02-8515. 5250; fax 02-8515. 5258; e-mail: cisgem@mi. Camcom. It. "Cisgem, azienda speciale della Camera di Commercio di Milano – ha dichiarato Dario Bossi, Presidente di Cisgem, azienda speciale della Camera di commercio di Milano – è attiva dal 1966 come Servizio Pubblico di Controllo per le pietre preziose e le perle. Accanto all´attività principale di analisi, il Centro conduce un´intensa opera di diffusione delle conoscenze tecniche in campo gemmologico. Controllare la qualità ha importanza fondamentale nella regolamentazione e nella trasparenza del mercato”. “Il settore orafo è un punto di forza del Made in Italy sui mercati mondiali e si caratterizza per la qualità dello stile e la creatività italiana - ha dichiarato Pietro Faralli, presidente di Assicor -. E il contributo delle Camere di commercio è decisivo per rafforzare la competitività di un settore così significativo”. Classifica delle province lombarde del comparto preziosi per numero di imprese attive
Provincia Numero imprese Peso % su totale
1 Milano 2. 285 6,10%
2 Brescia 459 1,20%
3 Bergamo 389 1,00%
4 Varese 378 1,00%
5 Pavia 356 0,90%
6 Como 218 0,60%
7 Mantova 129 0,30%
8 Cremona 128 0,30%
9 Lecco 111 0,30%
10 Lodi 64 0,20%
11 Sondrio 50 0,10%
Lombardia 4. 567 Lomb. /italia 12,2%
Italia 37. 519
Elaborazione Camera di commercio di Milano su dati registro imprese al terzo trimestre 2006 Principali comparti di attività del settore orafo
Comparti di attività Quota % su totale
Gioielleria e oreficeria 62,7%
Commercio all´ingrosso di orologi e gioielleria 43,7%
Produzione metalli preziosi e semilavorati 36,5%
Commercio al dettaglio di orologi, articoli di gioielleria e argenteria 33,3%
Riparazione di orologi e gioielli 15,9%
Fabbricazione orologi 0,8%
Elaborazione della Camera di commercio di Milano su dati della ricerca del Consorzio Aaster (ottobre 2006) Andamento del mercato delle imprese orafe negli ultimi tre anni
Quote % su totale
Imprese che hanno risentito di problemi e ne stanno uscendo 46,7%
Imprese che hanno risentito di problemi e ma non li hanno ancora superati 36,4%
Imprese che non hanno risentito di particolari momenti di crisi 16,8%
Elaborazione della Camera di commercio di Milano su dati della ricerca del Consorzio Aaster (ottobre 2006) Punti di forza-debolezza dell’impresa orafa secondo gli imprenditori che non hanno risentito della crisi del settore
Punti di forza Quote % su totale Punti di debolezza Quote % su totale
qualità dei beni e dei servizi offerti 62,1% nuovi competitori internazionali 52,1%
competenze dei collaboratori 54,0% nuovi competitori locali 46,2%
capacità di adattamento alle specifiche dei clienti 43,5% selezione di committenti affidabili 34,5%
capacità di relazione con i clienti 33,1% comunicazione del marchio 26,9%
livello tecnologico della produzione 25,8% reperimento di risorse finanziarie 24,4%
reputazione e affidabilità del marchio 24,2% reperimento di collaboratori competenti 18,5%
prezzi competitivi 20,2% controllo canale commerciale 12,6%
collaboratori 9,7% reperimento di servizi utili 11,8%
canale commerciale 7,3% nuove tecnologie 8,4%
nuove nicchie di mercato 6,5% organizzazione della produzione 5,9%
mercati internazionali 6,5% reperimento di manager preparati 5,0%
Elaborazione della Camera di commercio di Milano su dati della ricerca del Consorzio Aaster (ottobre 2006) Obiettivi principali delle imprese orafe italiane nel prossimi futuro
Obiettivi principali Quota % su totale
allargare la rete dei committenti 42,6%
allargare la rete dei fornitori 34,4%
accrescere i servizi dei clienti 32,8%
allargare la gamma dei prodotti 30,3%
potenziare l´immagine dell´impresa 29,5%
accrescere la personalizzazione dei prodotti/servizi 26,2%
migliorare la qualità dei prodotti/servizi 24,6%
ampliare l´export 22,1%
sviluppare nuovi prodotti e servizi 14,8%
ridurre i costi attraverso nuovi macchinari 13,9%
certificazione dei prodotti/servizi dell´azienda 11,5%
Elaborazione della Camera di commercio di Milano su dati della ricerca del Consorzio Aaster (ottobre 2006) Principale investimento fatto dall’impresa negli ultimi tre anni Elaborazione della Camera di commercio di Milano su dati della ricerca del Consorzio Aaster (ottobre 2006)
Tipologie investimento Quota % su totale
Acquisto attrezzature 43,5%
nessuno 30,6%
acquisto di beni immobili 26,6%
acquisto di automezzi 4,0%
servizi terziari 8,9%
Imprese attive nel settore orafo in Italia, Lombardia e provincia di Milano nel 2006
Territorio Imprese attive Peso%
Lombardia 4. 567 12%
Milano 2. 285 6%
Italia 37. 519 100%
Elaborazione Camera di commercio di Milano su dati registro imprese al terzo trimestre 2006 (valori in euro) .
 
   
   
PREZZI IN TOSCANA: CRESCITA INFERIORE AL DATO NAZIONALE LUCCA, PISA E GROSSETO LE CITTÀ CON VARIAZIONI MAGGIORI RISPETTO ALL´ANNO SCORSO  
 
 Firenze, 2 aprile 2007 - Prezzi in leggero aumento in tutte le città toscane. Questo è quanto emerge dai dati relativi al mese di febbraio contenuti nell´ultimo numero de ´Le variazioni dell´indice dei prezzi al consumo´, pubblicazione curata dai Settori statistica della Regone e del Comune di Firenze, dal Settore regionale per la tutela dei consumatori e delle pari opportunità. Rispetto a gennaio scorso sono documentati aumenti dei prezzi che, seppur contenuti entro la media nazionale (+0,4%), sono stati maggiori a Grosseto (+0,3%), Pistoia (+0´1%), Firenze e Pisa (+0,2%). La situazione è comunque migliore paragonando il dato attuale con quello del febbraio 2006. La variazione annua è stta a livello nazionale dell´1,9%, mentre Grosseto e Pisa hanno registrato un +1,8%, Pistoia un +1,5%, e Firenze si è fermata a +1,1%. La tendenza è quella registrata anche negli scorsi mesi: l´ultimo anno ha visto aumentare in maniera considerevole il costo di bevande alcoliche e tabacchi (+4,6%), le spese per l´abitazione, l´acqua, l´ettricità e i combustibili (+4,4%). Sono diminuite, invece, la spesa per le comunicazioni (-5%) e quella per la salute (-1,1%). La Toscana, rispetto al gennaio 2006, ha fatto registrare una crescita dei prezzi dell´1,5% e perciò inferiore al dato nazionale, attestato al +1,7%. Il merito va cercato negli aumenti contenuti dei costi per quanto i prodotti alimentari, le bevande alcoliche, gli alberghi e i ristoranti. Le città dove si sono registrati i maggiori aumenti dei prezzi rispetto all´anno scorso sono state Lucca, Grosseto e Pisa (2,1%). Viceversa, gli aumenti più contenuti sono stati a Livorno (+0,4%), Firenze (+1,1%) e Massa (+1,3%). Un rapido paragone con le altre Regioni italiane evidenzia che, prendendo come termine di paragone l´aumento medio dei prezzi tra il 2005 ed il 2006, la Toscana con il suo +1,9%, si colloca tra le Regioni con gli aumenti più bassi (quella con l´indice più alto è il Piemonte, con il 2,4%) nel panorama nazionale. .  
   
   
TORINO, IMPRESE 2006: SALDO POSITIVO DELL’1,4%  
 
 Torino, 2 aprile 2007 - A fine 2006 le imprese registrate nella provincia di Torino risultavano 231. 645, con un incremento di 3. 022 unità e un totale di 18. 145 iscrizioni e 14. 950 cessazioni: il tasso di crescita risulta dunque anche quest’anno positivo con un +1,4%, superiore sia al valore nazionale (1,21%) sia a quello piemontese (0,88%). In I dati di sintesi indicano una crescita dell’1,4%, guidata da servizi e costruzioni e un aumento delle società di capitali, anche in ambito artigiano. Tra le aree in maggiore espansione Susa e Sangone. Incremento del 13% degli imprenditori extra-comunitari, cresciuti di oltre il 120% dal 2000. “La provincia di Torino evidenzia una crescita imprenditoriale maggiore rispetto a quella nazionale –ha sottolineato Alessandro Barberis, presidente della Camera di Commercio di Torino - potendo beneficiare nel corso del 2006, non solo della generale ripresa economica iniziata lo scorso anno, ma anche del positivo effetto olimpico. Il sistema imprenditoriale è comunque in evoluzione, con una presenza extracomunitaria sempre più massiccia e un più frequente ricorso alle società di capitale, indice di progressivo irrobustimento del sistema economico locale ”. .  
   
   
OPPORTUNITÀ DI JOINT VENTURE CON L’IRAN  
 
 Pordenone, 2 aprile 2007 – La Camera di Commercio di Pordenone rende noto che lìa Camera di Commercio Italo Iraniana segnala la possibilità offerta dalla Regione di Hormozgan alle aziende straniere di partecipare a 6 progetti di joint venture, nel settore delle costruzioni (strade, ponti, villaggi balneari, complessi residenziali…). Per maggiori informazioni è possibile rivolgersi all’ufficio internazionalizzazione dell’Azienda Speciale Concentro, tel. 0434 381609. .  
   
   
IL 2 APRILE, GIORNATA FORMATIVA DEDICATA ALL’INDIA  
 
Ferrara, 2 aprile 2007 - E’ un’opportunità offerta alle imprese ferraresi di conoscere di prima mano i punti di forza e le prospettive economiche di un Paese come l’India, che ricopre un ruolo di assoluto rilievo nel panorama internazionale. Il prossimo 2 aprile, con inizio alle ore 14, prenderà il via, infatti, presso la sala Rossa dell’ente Fiera di Ferrara (via della Fiera 11) il primo appuntamento di “Ferrara International Meetings”, dedicato appunto all’India. Si tratta di uno fra i più importanti dei sei meetings specialistici messi a punto in questo 2007 dalla Camera di Commercio, in stretta collaborazione con il Centro Estero Camere Commercio Lombarde e le associazioni imprenditoriali di categoria. Le imprese ferraresi potranno conoscere tutti i particolari del mercato indiano, secondo per velocità di crescita soltanto alla Cina, forte dei suoi 100 milioni di “superconsumatori” e un tasso di crescita del Pil nel 2007 previsto intorno al 10%. L’incontro, che vedrà la presenza di esperti, oltre che dei tecnici di Centro Estero Camere Commercio Lombarde, Ice, Sace e Simest, fornirà alle imprese interessate un servizio di informazione e di assistenza diretta: l’inquadramento e l’approfondimento delle varie tematiche si alterneranno all’analisi e alla soluzione, con la guida degli esperti, di casi concreti derivanti dall’esperienza quotidiana delle stesse imprese con gli operatori indiani. Il programma di formazione per l’internazionalizzazione proseguirà poi, il prossimo 4 aprile, con il secondo seminario tecnico dal titolo “L’iva e la fiscalità base negli scambi internazionali”, che si terrà presso la Sala Conferenze di Largo Castello 10, dalle ore 14,15 alle 18. Il seminario, tra l’altro, consentirà l’acquisizione di crediti formativi per gli ordini professionali (dottori commercialisti e ragionieri). A margine dell’incontro, i consulenti del Centro Estero saranno a disposizione delle imprese per qualsiasi informazione o richiesta di chiarimento. Per aderire alle iniziative, la cui partecipazione è gratuita, basta contattare l’ufficio Sprint della Camera di Commercio di Ferrara (tel. 0532 783812 - email estero@fe. Camcom. It) entro il 2 aprile. .  
   
   
IL PRESIDENTE SORU INCONTRA IL VICEPRESIDENTE DELL´AUTORITÀ PALESTINESE DELL´ACQUA, EL SHEIKH  
 
Cagliari, 2 aprile 2007 - Il Presidente della Regione, Renato Soru, ha ricevuto il 29 marzo a Cagliari la visita dell´ingegner Rebhy El Sheikh, vice presidente dell´Autorità Palestinese dell´Acqua e direttore generale dell´Autorità per l´Acqua di Gaza e dei Territori palestinesi. Rebhy El Sheikh era nei giorni scorsi a Torino per una tavola rotonda tenuta congiuntamente da Hydroaid e dall´Ispi (Istituto per gli Studi di Politica Internazionale) sulla idropolitica, e in particolare l´analisi della situazione israelo-palestinese nella gestione delle risorse idriche. Si è confrontato con il dr Ram Aviram, attualmente water consultant e già direttore del processo multilaterale di pace per il ministero affari esteri del governo Peres. A Cagliari era accompagnato dal Presidente dell´Ente Autonomo del Flumendosa, Vacca, con il quale aveva fatto visita ad alcuni impianti tra i più efficienti e significativi per la gestione idrica in Sardegna. Il Presidente Soru ha ascoltato Rebhy El Sheikh e le esigenze di collaborazione dell´Autorità Palestinese per programmi mirati allo sviluppo dei Territori e nella Striscia di Gaza dove proprio ieri il cedimento di una paratia costruita in sabbia ha provocato l´inondazione di un villaggio causando la morte di cinque persone. Renato Soru ha illustrato al vice presidente dell´Autorità Palestinese dell´Acqua le opportunità offerte dal Programma Enpi dell´Unione Europea la cui gestione è stata affidata alla Regione Sardegna proprio per lo sviluppo di programmi nell´area del Mediterraneo. L´ente Flumendosa ha avviato con l´Autorità Palestinese una collaborazione in materia di reflui. .  
   
   
“VERONA NEL MONDO – REPORT 2007” INCONTRO CON PROTAGONISTI DEL MONDO DEL CREDITO E DELLA FINANZA E RAPPRESENTANTI DEL MONDO PRODUTTIVOSUI TEMI DEL MOMENTO: CINA, INDIA, PRESENZA DELLE IMPRESE ITALIANE ALL’ESTERO  
 
Verona, 2 aprile 2007 – Domani martedì 3 aprile, alle 10, all’Università degli studi di Verona (Polo Zanotto - Aula Magna) si svolgerà il convegno “Verona nel mondo – Report 2007”. Si tratta di un incontro in cui economisti, protagonisti del mondo del credito e della finanza, rappresentanti del mondo produttivo si confronteranno sui temi del momento: Cina, India, presenza delle imprese italiane all’estero e loro comportamenti di fronte alle sempre più complesse sfide sulla competitività. Organizzato dalla Camera di Commercio di Verona e dall’Università degli Studi di Verona, l’incontro, per il secondo anno consecutivo, sarà un’occasione per presentare i dati più aggiornati sui rapporti commerciali Verona-mondo e i principali indicatori macro-economcii a livello internazionale e locale. Nel corso del convegno, infatti, sarà distribuita una pubblicazione, curata dal Servizio Studi e Ricerca della Camera di Commercio, con l’anteprima dei dati sui rapporti commerciali Verona-mondo nel 2006. Per gli indirizzi di saluto sarà presente il rettore dell’Università degli Studi di Verona, Alessandro Mazzucco. Introdurrà i lavori il presidente della Camera di Commercio, Fabio Bortolazzi. Seguiranno le relazioni tecniche, “Anteprima dei dati import-export 2006 - Focus su Verona”, curata da Riccardo Borghero, dirigente dell’Area affari economici dell’ente camerale, “Il profilo economico della Cina oggi”, di Silvana Malle, docente di Politica Economica dei Paesi Emergenti presso l’Ateneo scaligero, e “L’india nell’internazionalizzazione delle imprese italiane: presenza attuale e potenzialità future”, di Andrea Goldstein, economista senior al Centro di Sviluppo dell’Ocse. Sul tema dell’approccio dell’industria veronese ai mercati esteri, interverranno il presidente di Apindustria Verona, Alberto Aldegheri, e il presidente di Confindustria Verona, Gianluca Rana, mentre Fabio Innocenzi, amministratore delegato del Banco Popolare di Verona e Novara, parlerà di internazionalizzazione e sistema creditizio. Chiuderà il convegno, moderato dal direttore di Telearena, Mario Puliero, il presidente della Camera di Commercio, Fabio Bortolazzi. Per informazioni e adesioni, è possibile contattare il Servizio Studi e Ricerca della Camera di Commercio di Verona, tel. 045 80858545 - email statistica@vr. Camcom. It, oppure visitare il sito www. Vr. Camcom. It .  
   
   
IL PRESIDENTE SPACCA ALL´AMBASCIATORE RUSSO MESHKOV: ´CI SONO MOLTE MARCHE NEL VOSTRO PAESE. SIETE INTERLOCUTORI PRIVILEGIATI. ANCHE PER GLI INVESTIMENTI NELLE INFRASTRUTTURE´  
 
Ancona, 27 marzo 2007 - Un rapporto che, in dieci anni, e` cresciuto e si e` consolidato, quello con la Federazione Russa: e` stato ricordato nell´incontro che il presidente Gian Mario Spacca ha avuto con l´ambasciatore in Italia Alexey Meshkov. Una collaborazione a 360 gradi, che si e` estesa a molti territori del gigante russo, in particolare dell´area centrale. ´I piu` recenti dati economici ´ ha sottolineato Gian Mario Spacca ´ parlano chiaro: per le Marche, la Russia e` un interlocutore privilegiato. Per questa ragione vanno rafforzati legami e scambi, anche sul fronte della cultura, ricerca, formazione. Un interesse particolare della nostra regione e` sviluppare il tema dell´attrattivita`, in modo che imprenditori russi possano investire nelle Marche, anche nel settore della logistica integrata, come in tempi recenti, e` gia` avvenuto per attivita` industriali nel settore della cantieristica. ´ Alcuni dati raccontano i rapporti Marche-russia. In Italia, le Marche sono la regione: con la piu` alta quota del proprio export destinata alla Russia (6,2%); con la migliore bilancia commerciale verso la Russia (+660 mln euro); che contribuisce con il 47,8% del totale export nazionale di pelli e calzature verso la Russia (1 posto tra le regioni); che contribuisce con il 9,5% del totale export nazionale verso la Russia (4 posto tra le regioni); che esporta verso la Russia pelli e calzature (36,3%); meccanica (20,9%); tessile-abbigliamento (19,7%); legno e mobili (11,1%). L´ambasciatore e il Presidente hanno discusso della possibilita` di dar vita ad un Progetto Russia, che coinvolga, oltre alle Marche, altre Regioni italiane e regioni russe: un progetto che potrebbe essere inserito nell´Accordo di Programma con l´Ice e che potrebbe coinvolgere da subito alcuni settori: calzature, mobile, meccanica. L´ambasciatore Alexey Mashkov era accompagnato dal Console Onorario nelle Marche Armando Ginesi e dal Presidente dell´Associazione Marche-russia, Franco Guercio. (e. R. ) La Storia Delle Relazioni Marche Russia - Ottobre 1998, il Convegno al quale hanno partecipato dodici governatori delle Repubbliche russe. Dicembre 1999 a Loreto, per il Giubileo, la mostra delle icone russe. Settembre 2000 il metropolita russo visita le Marche, all´interno del tema ´dialogo interreligioso´. Nel 2000 si firmano nuovi Protocolli. Nel 2002 inizia l´esperienza Lipetsk con la clonazione del distretto marchigiano, che ha avuto finanziamenti comunitari, e` rientrato nella storia delle relazioni Italia-russia, e gia` funziona un centro servizi Meccano per il sostegno della piccola e media impresa. Novembre del 2003 l´interesse si allarga alle regioni della Russia centrale, con un´attivita`, costruita insieme alle associazioni di categoria, che mette in relazione le imprese dei due territori. Poi la nascita di casa Italia, con un´esposizione permanente nella capitale e il coinvolgimento del sistema moda, suffragate da iniziative di prestigio come la sfilata organizzata presso l´ambasciata a Mosca. Il 2006 e` stato anche l´anno della mostra degli artisti marchigiani del Xx secolo, che - presentata in occasione del Mebel - ha riscosso un notevole successo a Mosca e, soprattutto, segna un costruttivo dialogo con l´Associazione culturale Italia-russia e l´Accademia russa di Belle Arti. A tutte queste attivita`, si aggiungono le Fiere, a cui le Marche partecipano regolarmente: in particolare il Mebel, per il mobile e l´Obuv per la calzatura, che sono diventate punti di riferimento per le relazioni tra le imprese dei due settori. Iniziativa Culturale: Primavera Slava - L´ambasciatore russo partecipa stasera, ad Ancona, alla chiusura dell´iniziativa ´la Primavera Slava´ - di diffusione della cultura russa, soprattutto quella musicale - con il concerto corale ´Gaudeamus´, presso l´Universita` Politecnica delle Marche: circa un mese di iniziative, nelle Marche, Emilia Romagna, Veneto e Repubblica di San Marino, che ha coinvolto 400 artisti russi. L´iniziativa ha preso il via nelle Marche e si conclude nelle Marche: 13 marzo scorso con uno spettacolo al Teatro ´La Fenice´ di Senigallia, a Maiolati Spontini il 15 e a Filottrano il 26 marzo, oltre all´iniziativa del 30 marzo. .  
   
   
INNOVAZIONE: CERTOTTICA CRESCE CON “DOLOMITICERT” OGGI A LONGARONE INAUGURAZIONE E PRESENTAZIONE  
 
Venezia, 2 aprile 2007 - Un nuovo, rilevante tassello nel cammino intrapreso dal Veneto sulla strada della ricerca scientifica ed innovazione tecnologica sarà inaugurato oggi alle 10. 30 a Longarone (Belluno). Si tratta dei nuovi laboratori di “Dolomiticert”, Società creata appositamente dal Consorzio di Certificazione Certottica per allargare il suo panorama d’azione ben aldilà della tradizionale attività nel settore dell’occhialeria, e per offrire nuovi servizi di certificazione dei materiali ad alta tecnologia nei più svariati settori produttivi, a cominciare da quelli collegati al Distretto dello Sportsystem, per finire alla ricerca in tema di energia rinnovabile. I laboratori e le strategie future d’azione, da attuare con il contributo della Regione Veneto, saranno al centro di una mattinata che vedrà la presenza a Longarone dell’Assessore regionale alle Politiche Economiche del Veneto Fabio Gava, dell’Assessore all’Ambiente del Land Carinzia Reinhart Rohr, del Presidente di Certottica Floriano Pra, del Presidente di Assindustria Belluno Valentino Vascellari e del Presidente dell’Anfao Cirillo Coffen Marcolin. Nel corso della mattinata si terrà una visita guidata ai nuovi laboratori, seguita da un momento dedicato alle testimonianze di protagonisti dello sport di montagna, tra i quali Silvio Fauner e Maurilio De Zolt. .  
   
   
ACCORDO MINISTERO-POSTE ITALIANE PER GLI UFFICI DI MONTAGNA LA REGIONE PIEMONTE OTTIENE L´IMPEGNO A GARANTIRE E SVILUPPARE IL SERVIZI NEI PICCOLI COMUNI  
 
Torino, 2 aprile 2007 - Poste italiane modificherà il programma di rimodulazione degli orari e dei servizi degli uffici postali nei piccoli comuni del Piemonte e s’impegna a garantire un buon livello del servizio anche attraverso nuove offerte ai cittadini. E’ quanto emerge da una bozza d’accordo siglata tra il Ministero delle Comunicazioni e Poste italiane, che hanno avviato un tavolo di confronto sul problema dei servizi postali nei piccoli comuni di montagna. Un atto che rafforza gli obiettivi contenuti nel Protocollo d’intesa sottoscritto nel giugno 2006 tra Regione Piemonte e direzione regionale di Poste italiane. “Siamo molto soddisfatti – commenta l’assessore alla montagna, Bruna Sibille -, attendevamo questa notizia che abbiamo sollecitato, in molte occasioni, anche attraverso un personale incontro, negli scorsi mesi, con il ministro Gentiloni, al quale aveva partecipato anche la presidente Bresso. Dalla prima bozza d’accordo, che attendiamo venga formalizzata al più presto, abbiamo finalmente alcuni punti di riferimento certi che orientano la trattativa condotta da Regione e comuni con la direzione regionale delle Poste nella ridefinizione degli orari di apertura al pubblico degli uffici e sui nuovi servizi da attivare. “Archiviamo dunque- conclude Sibille - i timori per le chiusure degli uffici, paure che avevano animato le discussioni negli scorsi mesi, e possiamo sperare di garantire ai nostri cittadini una certezza del servizio anche in zone molto decentrate e scarsamente abitate”. La bozza d’intesa sottoscritta da Ministero e Poste italiane, che ora dovrà diventerà oggetto di un formale protocollo d’intesa, indica infatti alcuni punti fermi nella ristrutturazione del servizio obbligando le Poste a: 1. Modificare il programma di rimodulazione degli uffici postali nei piccoli comuni, trasmesso al Ministero delle comunicazioni nel novembre 2006, e impegnarsi a garantire, per i 79 uffici postali piemontesi che rimangono ancora interessati al programma di rimodulazione, un’apertura minima settimanale di 3 giorni per un totale di almeno 18 ore. 2. Garantire il servizio di recapito postale in tutti i comuni montani per sei giorni settimanali per un totale di 36 ore settimanali. 3. Predisporre, d’intesa con i comuni e con la Regione, un piano di distribuzione Atm (macchine che offrono vari servizi automatizzati come bancomat, accettazione raccomandate ecc. ) al fine di garantire la continuità del servizio anche nelle giornate di chiusura degli sportelli postali, assicurando la fruizione dei servizi ad elevato valore sociale, come il pagamento delle pensioni alle popolazioni anziane. L’utilizzo del servizio automatico è previsto che potrà essere garantito sia attraverso una manutenzione regolare delle attrezzature sia attraverso l’assistenza del personale comunale preventivamente sottoposto a un numero adeguato di ore di formazione da parte di Poste italiane. 4. Valorizzare il servizio erogato nei piccoli comuni attraverso attività quali, ad esempio, la consegna e la distribuzione di plichi contenenti documenti, referti, medicinali ed altri generi. Per l’erogazione di tali servizi, ad alto contenuto sociale, Poste s’impegna a prevedere accordi specifici sulla base delle esigenze di ciascun territorio, come per altro già avviato sperimentalmente in alcune realtà piemontesi. .  
   
   
IMPRENDITORIA FEMMINILE: ATTIVO LO SPORTELLO INFORMATIVO  
 
 Matera, 2 aprile 2007 - E’ operativo presso la Camera di Commercio di Matera lo Sportello informativo che, nell’ottica delle politiche di sostegno alle pari opportunità, fornirà una prima informazione sul panorama delle forme di finanziamento sull’imprenditoria femminile in particolare, e più in generale per l’avvio di nuove imprese. L’iniziativa si prefigge di assistere le “aspiranti” imprese nella individuazione del sistema di finanziamento, valutando le soluzioni adottabili e i centri di innovazione operativi sul territorio. Lo Sportello si pone anche l’obiettivo di fronteggiare richieste specifiche in materia di avvio e gestione delle imprese. Allo scopo, saranno organizzati seminari tematici e sarà messo a disposizione delle future imprenditrici e imprenditori un elenco qualificato di consulenti ad hoc. L’iniziativa dell’ente camerale segue alla convenzione stipulata, di recente, tra Regione Basilicata e l’Unione Regionale delle Camere di Commercio per l’affidamento dell’incarico di informazione e orientamento, assistenza, formazione imprenditoriale e monitoraggio a favore dell’imprenditoria femminile. “L’avvio dello Sportello informativo – ha detto il vice presidente dell’ente camerale Rosa Gentile - rafforza quanto la Camera sta portando avanti per favorire le politiche di sostegno alle pari opportunità, utilizzando tutte le potenzialità e il patrimonio di informazioni e di servizi del sistema camerale. Un impegno a sostegno della nascita di nuove imprese e per creare un rapporto più stretto tra mondo del lavoro e territorio nei diversi settori produttivi. Accanto ai bandi annuali della legge 215/92, nata per promuovere l’imprenditorialità femminile, vi sono opportunità e percorsi della old e della new economy che possono essere praticati per accrescere potenzialità e volontà nell’avviare nuove imprese’’. Lo Sportello è a disposizione del pubblico, presso la sede dell’ente di via Lucana, nei seguenti orari:dal lunedì al venerdì dalle ore 9 alle ore 13 martedì pomeriggio dalle ore 16 alle ore 17 giovedì pomeriggio dalle ore 16 alle ore 17 . .  
   
   
VERTICE CON REGIONE-DI PIETRO CASA E INFRASTRUTTURE AL CENTRO DELL´ATTENZIONE  
 
Torino, 2 aprile 2007 - Rilancio delle politiche abitative e una nuova legge nazionale sulla casa; intesa quadro sulle infrastrutture, Asti-cuneo e Tav. Questi gli argomenti al centro dell’incontro del 30 marzo tra il ministro per le Infrastrutture, Antonio Di Pietro, la presidente della Regione Piemonte, Mercedes Bresso, e gli assessori alle Politiche Territoriali, Sergio Conti, e ai Trasporti e infrastrutture, Daniele Borioli. “Per noi è molto importante che il Governo dimostri un interessamento nei confronti della politica della casa – esordisce la presidente Bresso - perché era da molto tempo che lo Stato non affrontava questo problema, sempre più urgente. Ora grazie a queste nuove risorse, che si aggiungono a quelle del Piano Casa approvato dal Consiglio regionale lo scorso dicembre e grazie a cui le Regione si impegna a finanziare 10mila alloggi entro il 2010, possiamo finalmente ripartire. Oggi, inoltre, il ministro Di Pietro ci ha dato un’altra buona notizia: le risorse per l’edilizia residenziale pubblica, che finora erano ferme, saranno sbloccate dopo la prima riunione della Corte costituzionale. Un altro fattore di spinta alla realizzazione di una buona politica per la casa”. “Il principio di leale collaborazione tra Enti e le sinergie che ne sono derivate, chiave di volta per lo sviluppo locale - afferma l’assessore Conti - hanno dato vita a una filiera istituzionale in grado di produrre indiscutibili vantaggi ai cittadini, obiettivo fondamentale dei Contratti. E non dobbiamo dimenticare che le novità sperimentali introdotte dal bando hanno disegnato un sistema – intreccio di metodo e di procedimento - che nazioni come la Spagna sono già in procinto di emulare”. “In tema di infrastrutture – riprende la presidente Bresso - il ministro ci ha sottoposto una bozza di accordo che saremo in grado di sottoscrivere nelle prossime settimane: vi sarà l’elenco finanziato delle opere che si realizzeranno in Piemonte fino al 2011”. Un chiarimento anche sulla vicenda riguardante il recente sequestro dei lotti sull’Asti-cuneo: “Il ministro – ha spiegato Bresso - ci ha comunicato di aver richiesto l’incidente probatorio in modo da accelerare il più possibile i tempi e arrivare comunque all’apertura, a meno che non vi siano ragioni di sicurezza a richiedere un prolungamento del blocco”. “Una buona notizia – ha dichiarato l’assessore Borioli – che si aggiunge alla garanzia fornita oggi da Anas sul fatto che il 16 aprile apriranno comunque gli altri lotti terminati. Per quanto riguarda la parte ancora da realizzare, Di Pietro ci ha confermato la volontà di arrivare a un accordo con la società concessionaria in tempi rapidi, e nel caso l’accordo non ci fosse, di realizzare comunque l’opera a carico di Anas”. Rassicurazioni anche per quanto riguarda la Tav: la volontà del governo è quella di coinvolgere tutti gli enti locali, compresa la Val Sangone all’interno dell’Osservatorio e del tavolo di Palazzo Chigi: per questo a breve si riunirà il tavolo politico che definirà le modalità di partecipazione delle diverse comunità locali. .  
   
   
BANCA INTERMOBILIARE APPROVA IL BILANCIO CIVILISTICO E DI GRUPPO AL 31 DICEMBRE 2006: MARGINE D’INTERMEDIAZIONE CONSOLIDATO A 149,4 MLN. DI EURO (-4,2% A/A), UTILE CONSOLIDATO A 47,4 MLN. DI EURO (-19,1% A/A), CONFERMATO IL DIVIDENDO UNITARIO DI 0,25 EURO. PROPOSTO IL RINNOVO DELL’AUTORIZZAZIONE AL BUY-BACK  
 
Torino, 2 aprile 2007 - Il Consiglio di Amministrazione di Banca Intermobiliare, tenutosi il 29 marzo sotto la Presidenza di Franca Segre, ha approvato il progetto di bilancio civilistico ed il bilancio consolidato al 31. 12. 2006. Il Gruppo Banca Intermobiliare Spa ha chiuso l’esercizio 2006 con un utile netto di 47,4 Mln. Di Euro, in diminuzione rispetto al risultato 2005 (-19,1% a/a). L’utile della Capogruppo è stato invece pari a 39,7 Mln. Di Euro (-21,4% a/a). L’assemblea ordinaria dei Soci, convocata per il giorno 30 aprile 2007 (ed, occorrendo, in seconda convocazione il giorno 2 Maggio 2007), discuterà la proposta di distribuzione di 38,9 Euro/mln. Di dividendi (+1% a/a); la cedola unitaria, pari a 0,25 Euro, è invariata rispetto all’esercizio precedente. Il pagamento del dividendo sarà effettuato in data 17 maggio 2007, data stacco 14 maggio 2007. Il 2006 è stato un anno di ulteriore crescita per le attività di private banking del Gruppo. Nel corso dell’esercizio, la Banca ha portato a 27 la rete di filiali sul territorio nazionale continuando nel percorso di crescita focalizzata sul private banking. Le grandezze patrimoniali hanno mostrato infatti andamenti positivi: il patrimonio complessivamente amministrato e gestito ha raggiunto 16,5 Miliardi di Euro, in crescita dell’12,4% rispetto al 31. 12. 2005; la crescita è stata guidata dai comparti della raccolta amministrata e della raccolta diretta, i cui incrementi su base annua sono stati rispettivamente del 16,6% e del 14,2%. Da segnalare che anche i patrimoni investiti in prodotti gestiti dal Gruppo sono cresciuti, portandosi a 5,8 Miliardi di Euro, +6,1% a/a. Il margine di interesse consolidato è risultato pari a 23,8 Mln. Di Euro (+45,1% a/a) per effetto della favorevole dinamica dei tassi e della crescita dei volumi della raccolta diretta (1. 775 Mln. Di Euro, +14,2% a/a) e degli impieghi vivi alla clientela (1. 663 Mln. Di Euro, +32,2% a/a). In particolare, la crescita degli impieghi vivi è stata prevalentemente determinata dall’aumento dei volumi di scoperto di conto corrente (1. 281,2 Mln. Di Euro, +23,5% a/a) e mutui (303,8 Mln. Di Euro, +82,4% a/a). Va segnalata in proposito una apertura di credito erogata a società appartenente alla Signora Silvia Necci, coniuge in regime di separazione dei beni del Signor Danilo Coppola. Questa posizione, ad oggi pari a circa 100 Mln. Di Euro, risulta garantita da ipoteche di primo grado su 26 immobili il cui valore (alla luce di perizie preventivamente effettuate da primarie case internazionali di valutazione immobiliare) è di 150 Mln. Di Euro. Le commissioni nette consolidate hanno toccato 93,2 Mln. Di Euro, +11,5% a/a, il valore più alto della storia del Gruppo. Il contributo del risultato consolidato delle attività di negoziazione in conto proprio è risultato invece in significativa diminuzione rispetto al 2005, passando da 53,5 a 31,7 Mln. Di Euro (-40,8% a/a). Il margine di intermediazione consolidato ha dunque raggiunto i 149,4 Mln. Di Euro, in diminuzione del 4,2% a/a. I costi operativi consolidati sono risultati in linea con l’anno passato (72,9 Mln. Di Euro vs. 72,6 Mln. Di Euro) ed hanno determinato un risultato consolidato della gestione operativa pari a 76,5 Mln. Di Euro, in diminuzione dell’8,1% a/a. L’utile netto consolidato di periodo è risultato pari a 47,4 Mln. Di Euro, in diminuzione del 19,1% rispetto all’esercizio precedente. Tale diminuzione è determinata da un significativo incremento del tax rate (dal 28,3% al 31,1% per un controvalore pari a 21,4 Mln. Di Euro di imposte) e da 7,8 Mln. Di Euro di rettifiche di valore su crediti ed accantonamenti. Il Consiglio di Amministrazione ha inoltre deliberato di sottoporre all’Assemblea degli Azionisti una proposta di rinnovo per un periodo di 18 mesi dell’esistente autorizzazione ad acquistare ed a disporre di azioni proprie, sino ad massimo di 15 milioni di azioni Analogamente ai precedenti rinnovi dell’autorizzazione al buy- back, la proposta approvata dal Cda è motivata da esigenze operative inerenti alla conduzione dell’attività ordinaria, tra cui l’eventuale attività di conferimento di liquidità alle azioni Bim. Il prezzo unitario di acquisto non sarà inferiore al valore nominale (Euro 1,00) e non sarà superiore del 5% rispetto alla media aritmetica dei prezzi di riferimento dei tre giorni di mercato aperto precedenti. Il Cda ha infine approvato la relazione illustrativa da sottoporre all’Assemblea straordinaria dei Soci (convocata anch’essa per il 30 aprile 2007) che delibererà in merito all’approvazione delle modifiche statutarie finalizzate al recepimento delle disposizioni di cui al D. Lgs. 58/98, come modificato dalla l. 262/2005 e dal D. Lgs. 303/2006. Il progetto di bilancio al 31 dicembre 2006 ed il bilancio consolidato di Gruppo alla stessa data, l’ulteriore documentazione relativa agli altri punti all’ordine del giorno dell’Assemblea ordinaria e straordinaria e l’aggiornamento annuale della relazione sul governo societario saranno resi disponibili nei termini di legge presso la sede sociale e presso la Borsa Italiana S. P. A. La medesima documentazione sarà consultabile, altresì, entro gli stessi termini, all’indirizzo internet www. Gruppobim. It .  
   
   
RIQUALIFICAZIONE DELLA PERIFERIA URBANA E PERIURBANA DI POTENZA SANTARSIERO: AL VIA GLI INTERVENTI  
 
Potenza, 2 aprile 2007 - Le aree marginali rispetto al centro storico nelle grandi città presentano problemi di emarginazione, che si accompagnano, quasi sempre, con una insufficiente qualità della vita. Non si caratterizza in questi termini la periferia urbana e periurbana della nostra città che, al contrario, è contraddistinta da spazi verdi e angoli di apprezzabile valenza paesaggistica, distanti da traffico ed inquinamento acustico e visivo. Queste considerazioni, però, non escludono le necessità di intervenire nelle aree periurbane della nostra città con opere di riqualificazione urbana e di miglioramento viario che consentano di favorire i collegamenti tra periferia e centro e di elevare il livello della qualità della vita nelle aree esterne al centro. E’ questo il pensiero del Sindaco, Vito Santarsiero, e dell’Assessore ai Ll. Pp. , Giovanni Fiore, sui due interventi oggetto di progettazione per i quali è previsto un impegno complessivo di tre milioni di euro. In tale ottica, continuano i due amministratori, diventa fondamentale la rivitalizzazione di spazi, attualmente utilizzati principalmente come aree d´attraversamento, per restituire loro non solo una migliore funzionalità ma anche un ruolo socializzante e d´incontro. Di qui l´idea di sviluppare, da un lato, la riqualificazione di luoghi di aggregazione dedicati all´accoglienza e all´intrattenimento temporanei, idonei anche ad una versatilità di funzioni e di utilizzo, dall’altro, il miglioramento della viabilità e il collegamento con il centro urbano. La progettazione del primo intervento è stata affidata al gruppo capeggiato dall’ing. Sergio Iadanza coadiuvato dagli ingg. Alfredo Natale, Francesco R. Telesca, Antonio Sarricchio e dal geol. Antonella Laurelli. Quella del secondo intervento è stata affidata al gruppo capeggiato dall’ing. Mauro Zinno, coadiuvato dall’ing. R. Urgesi, dal geol. F. Luglio e dal geom. Lavella. Per il Sindaco questi interventi rappresentano un impegno concreto dell’Amministrazione Comunale nei confronti di aree che mai in precedenza avevano ricevuto un’attenzione di tale portata con un impegno finanziario per circa sei miliardi di vecchie lire. In conclusione l’Assessore Fiore esprime la soddisfazione dell’Amministrazione per un’iniziativa che vedrà coinvolti molti ambiti periurbani come ad esempio Avigliano Scalo, Barrata, Canaletto, Giarrossa, San Luca Branca, Trinità Sicilia, San Nicola, Cerreta, Marrucaro, con la convinzione che questi interventi potranno effettivamente avvicinare la periferia al centro e migliorare i collegamenti al fine di mettere nelle stesse condizioni di utilizzo dei servizi pubblici anche i cittadini che risiedono fuori dal centro. Naturalmente è affidato alla professionalità dei progettisti la proposta più rispondente agli obiettivi fissati dall’Amministrazione Comunale. .  
   
   
AFFITTI: 35 MILIONI DI EURO PER LE FAMIGLIE DISAGIATE DEL LAZIO  
 
Roma, 2 aprile 2007 - La giunta regionale ha sbloccato i fondi del 2005 - oltre 35 milioni di euro - destinati alle famiglie meno abbienti che hanno difficoltà a pagare l´affitto. In particolare, 31. 845. 000 euro andranno alle famiglie di Roma e degli altri comuni della provincia, 1. 938. 000 a quelle di Latina, 520. 000 a quelle di Viterbo, 774. 000 euro a quelle di Frosinone e 197. 000 a quelle di Rieti. Su Roma il piano prevede che ogni nucleo familiare abbia 1. 900 euro ed entro 45 giorni dalla pubblicazione del provvedimento, i comuni potranno emanare il bando per definire la graduatoria tra i soggetti in possesso dei requisiti. “La Regione Lazio dà un contributo più che sostanziale per calmierare il costo degli affitti ai cittadini meno abbienti” – ha spiegato Bruno Astorre, assessore regionale ai Lavori Pubblici e Politica della Casa – “la delibera approvata in Giunta è frutto della ripartizione regionale dell’annualità 2005 e conferma lo sforzo dell’istituzione regionale verso il Campidoglio per una città sin troppo esposta al problema dell’emergenza abitativa. Entro 45 giorni dalla data di pubblicazione della delibera. Gli uffici comunali potranno emanare il bando pubblico che permetterà la definizione della graduatoria tra i soggetti in possesso dei requisiti. È sempre un momento positivo oltre che compito delle istituzioni” – ha concluso Astorre – “contribuire al sostengo delle fasce più deboli”. .  
   
   
AL VIA “BOCCACCIO”, FONDO IMMOBILIARE CHIUSO RISERVATO AD INVESTITORI QUALIFICATI SPECIALIZZATO IN IMMOBILI RETAIL. AEDES E CORDEA SAVILLS INSIEME PER LA VALORIZZAZIONE DEL PORTAFOGLIO RETAIL  
 
Milano, 2 aprile 2007 - Aedes Financial Services (Afs) e Mandatoriccio, società detenute rispettivamente al 50% e 60% da Aedes, e Cordea Savills informano che in data 29 marzo 2007, dando esecuzione all’accordo preliminare comunicato in data 9 marzo 2007, è diventato operativo il fondo “Boccaccio”, fondo immobiliare chiuso, rivolto ad investitori istituzionali e specializzato nel segmento retail. In particolare, si è chiusa l’operazione di acquisto da parte di Cordea Savills dell’81,7% delle quote del fondo “Boccaccio”, corrispondendo ad Afs e Mandatoriccio il prezzo pattuito di Euro 142 milioni, il cui saldo è stato interamente versato al closing dell’operazione. Le quote rimanenti del fondo “Boccaccio” rimangono in capo ad Afs. “Boccaccio” è un fondo immobiliare istituito e gestito da Aedes Bpm Real Estate Sgr, costituito da un portafoglio di 19 immobili a destinazione retail, localizzati nelle principali città italiane, in particolare Milano, Torino, Firenze e Roma, che coprono una superficie totale pari a circa 107. 000 mq e sono affittati a società di primario standing. La conclusione dell’operazione evidenzia la piena condivisione della medesima strategia di business e la reciproca stima professionale, che permetterà ad Aedes e Cordea Savills di essere nuovamente partner in nuove iniziative. . .  
   
   
EDILIZIA, ASSESSORE BERRUTI: "DALLA GIUNTA RISPOSTE CONCRETE AL PROBLEMA DELLA SICUREZZA NEGLI APPALTI E DELL´AVVIO DI CANTIERI"  
 
Genova, 2 aprile 2007 - "Da parte nostra c´era piena disponibilità ad incontrare i sindacati e i lavoratori Edili il 30 marzo al termine della Giunta regionale". Lo ha ribadito l´assessore all´Edilizia della Regione Liguria, Maria Bianca Berruti, dopo che al termine della seduta di Giunta si stava recando all´incontro. "Abbiamo dato la nostra disponibilità - ribadisce l´assessore Berruti - ai rappresentanti sindacali dei lavoratori edili, sottolineando che li avremmo incontrati al termine della Giunta, ma quando siamo andati non c´era più nessuno". "Per quanto riguarda le questioni sollevate dai lavoratori - sottolinea l´assessore all´Edilizia - abbiamo già approvato in Giunta e in consiglio la legge sugli itinerari dei gusti e dei profumi di Liguria che prevede interventi, predisposti dall´assessorato alle Politiche Abitative, per il recupero degli immobili vuoti presenti nei centri storici, finalizzati alla ricettività diffusa e per i quali sono stati stanziati un milione e 650mila euro e stiamo predisponendo le linee guida per intervenire". "Si tratta - continua l´assessore Berruti - di una grande opportunità per i centri storici del nostro entroterra e per lo sviluppo delle attività economiche". "In materia di appalti inoltre - conclude Maria Bianca Berruti - abbiamo già approvato in Giunta il disegno di legge sulla trasparenza e la sicurezza negli appalti fortemente voluto dalle stesse organizzazioni sindacali e con il quale contiamo di dare una risposta concreta alle esigenze da loro poste". Massima disponibilità dunque nei confronti dei lavoratori edili, da parte della Giunta che ribadisce la volontà di proseguire nella collaborazione già avviata. . .  
   
   
FUSIONE NUCLEARE: L´INIETTORE DI NEUTRI VENGA A PADOVA  
 
 Padova, 2 aprile 2007 – La città veneta potrebbe diventare la sede per la ricerca sull’”Iniettore di Neutri” del Progetto Iter, progetto per la fusione nucleare il cui primo prototipo mondiale verrà realizzato nel 2016. La presenza dell’Iniettore di Neutri rappresenterebbe per Padova un’occasione non solo di prestigio ma anche di sviluppo economico. Basta riflettere su alcuni dati: 150 le persone che attualmente lavorano al Cnr di Padova; numerose le aziende padovane e venete, oltre che nazionali, coinvolte nell’esperimento padovano Rfx di cui l’Iniettore farà parte; 10 milioni di Euro il budget annuo dell’Istituto di ricerca. Queste circostanze mi hanno spinto a conoscere personalmente e a far conoscere al Gruppo Imprenditori della Zona Industriale di Padova il Progetto di Iniettore di Neutri e l’esperimento Rfx. Sull’rfx aveva recentemente relazionato l’ing. Diego Marcuzzi, ricercatore presso il Cnr di Corso Stati Uniti, nel corso del convegno padovano sul futuro dell’energia organizzato dal Club Liberal “Amici di Via Oberdan”, convegno che avevo promosso in qualità di presidente del Gruppo Imprenditori Zip, e che ha visto la partecipazione dell’on. Bruno Tabacci, membro del Comitato per la valutazione delle scelte scientifiche e tecnologiche della Camera dei deputati, e dell’esperto prof. Sergio Carrà. La visita all’esperimento Rfx del Cnr padovano, condotta oltre che dall’ing. Marcuzzi dai tecnici dr. Gianluigi Serianni, ing. Loris Zanotto, dr. Gianluca Spizzo, ha quindi preso spunto dal convegno padovano sull’energia che ho promosso, e ne è ha rappresentato lo sviluppo. Va sottolineato che non l’uranio ma l’acqua e il litio, elemento molto presente sulla crosta terrestre, saranno i combustibili delle nuove centrali nucleari a fusione su cui a Padova si sta lavorando con l’Rfx e su cui si lavorerà con l’Iniettore di Neutri. Ben più importanti gli aspetti ambientali in quanto la fusione esclude quelle “reazioni a catena” protagoniste del disastro di Chernobyl. Inoltre la radiazione impiegata decadrà in circa 200 anni, contro i 10. 000 necessari alle radiazioni impiegate negli attuali impianti a fissione, con grande sgravio della tecnica e della spesa richieste per lo smaltimento delle scorie radioattive. Rinnovo quindi l’auspicio affinché Padova e la sua Zona Industriale non perdano questa occasione di qualificazione mondiale e di sviluppo economico. .  
   
   
MERCATO E DISPACCIAMENTO ELETTRICO: REGISTRAZIONI DELLE TRANSAZIONI A TERMINE SULLA “PIATTAFORMA INFORMATICA” DAL 1° APRILE  
 
 Milano, 2 aprile 2007 - L´autorità per l´energia elettrica e il gas ha deliberato le modalità relative alla nuova piattaforma informatica nella “Borsa elettrica” per la registrazione degli acquisti e delle vendite di energia elettrica a termine e dei relativi programmi di immissione e di prelievo. Al fine di consentire un avvio ordinato e graduale dell’operatività della piattaforma, gli operatori potranno accreditarsi a partire dall’1 aprile 2007 e registrare le transazioni a partire dalla medesima data con valenza dall’1 maggio 2007. Il provvedimento è pubblicato sul sito www. Autorita. Energia. It La piattaforma, già introdotta dalla deliberazione n. 111/06 del giugno scorso, garantirà il coordinamento delle posizioni in acquisto/vendita negoziate dagli operatori con la fase di esecuzione fisica attraverso una disciplina ordinata, certa e dotata delle necessarie flessibilità per rendere eseguibili i diversi tipi di transazione stipulate a termine sui mercati, organizzati od “over the counter” (Otc). La piattaforma aumenta l’efficienza del “dispacciamento” dell’energia elettrica, in quanto permette anche una gestione rapida delle negoziazioni a termine, in modo sicuro ed affidabile per il sistema elettrico nazionale. Il dispacciamento è quell’attività che dà disposizioni per l’utilizzazione e l’esercizio coordinati e contestuale degli impianti di produzione, della rete di trasmissione e dei servizi ausiliari. Da un lato, il dispacciamento rende compatibili i programmi di immissione e prelievo di energia, liberamente definiti dagli operatori, con i vincoli della rete; dall’altro lato esso garantisce l’equilibrio tra immissioni e prelievi effettivi, per il buon esito delle transazioni di Borsa e della contrattazione bilaterale (cioè rende fisicamente eseguibili le contrattazioni stipulate e registrate). .  
   
   
AGGIORNAMENTO TRIMESTRALE PER APRILE - GIUGNO 2007 LA SPESA TOTALE PER LE FAMIGLIE DIMINUISCE DI 35 EURO ALL’ANNO ( - 2,5%): IL GAS - 3,4% E L’ELETTRICITÀ - 0,4%  
 
 Milano, 2 aprile 2007 - L´autorità per l´energia elettrica e il gas ha provveduto all´aggiornamento periodico, delle tariffe elettriche e del prezzo di riferimento gas, per il secondo trimestre 2007 (aprile – giugno). I provvedimenti, disponibili sul sito www. Autorita. Energia. It, determinano, per le famiglie, una riduzione del 3,4% per il gas e dello 0,4% per l’elettricità. Su base annua, la spesa media complessiva delle famiglie per il gas e l’elettricità, rispetto al precedente aggiornamento tariffario, diminuirà di 35 euro (-2,5%). Gas A partire dal 1° aprile 2007, rispetto al trimestre in corso, il valore medio nazionale (incluse le imposte) è diminuito di 2,37 centesimi di euro/mc; pari al 3,4%. Ciò comporta per la famiglia con consumi medi (1. 400 metri cubi all´anno) una minore spesa annuale di 33 euro. Tale variazione è la risultante di: i. Una diminuzione di 2,70 centesimi di euro/mc (lordo imposte) da imputarsi al decremento nei costi della materia prima; ii. Un aumento di 0,33 centesimi di euro/mc (lordo imposte) derivante dal recupero dei parziali conguagli stabiliti nei precedenti quattro aggiornamenti trimestrali. Il valore medio nazionale delle condizioni economiche di fornitura (“prezzo di riferimento”) - per chi utilizza meno di 200 mila metri cubi all´anno definite dall´Autorità (differenziate localmente e che devono essere obbligatoriamente offerte dai venditori accanto a loro eventuali diverse proposte) - è di 66,77 centesimi di euro/mc; ed è composto dalle seguenti voci di costo: distribuzione sulle reti locali e cittadine 7,43 centesimi di euro/mc (pari al 11,1% del totale); trasporto nazionale 3,34 centesimi di euro/mc (pari al 5,0% del totale); stoccaggio 0,98 centesimi di euro/mc (pari all’1,5% del totale); commercializzazione all´ingrosso 3,58 centesimi di euro/mc (pari al 5,4% del totale): commercializzazione al dettaglio 2,39 centesimi di euro/mc (pari al 3,6% del totale); materia prima 21,32 centesimi di euro/mc (pari al 31,9% del totale); imposte 27,73 centesimi di euro/mc (pari al 41,5% del totale). A seguito del prolungato contenzioso cui è stata sottoposta la disciplina dell’aggiornamento delle condizioni economiche di fornitura, l’Autorità ha contestualmente definito i valori che gli esercenti l’attività di vendita devono applicare a decorrere dall’1 gennaio 2005, in ottemperanza alle decisioni dell’Adunanza Plenaria del Consiglio di Stato n. 1 e n. 2 dell’11 gennaio 2007. Tali valori tengono conto dell’esigenza di minimizzare gli oneri amministrativi a carico delle aziende derivanti dai conguagli e della necessità di evitare, a danno dei clienti finali, ingiustificabili sovraremunerazioni per le imprese di approvvigionamento di gas. L’autorità ha inoltre ritenuto, in ragione dell’esigenza di trasparenza, chiarezza ed accessibilità dei provvedimenti normativi, di procedere alla riunificazione in un unico provvedimento delle modifiche apportate in materia di criteri di aggiornamento delle condizioni economiche di fornitura del gas naturale, fino ad oggi risultanti da disposizioni contenute in più deliberazioni dell’Autorità. Elettricita´ Dal 1° aprile 2007, rispetto al trimestre in corso, per il settore domestico (con riferimento ad una tipica famiglia con una potenza impegnata di 3 Kw e consumi di 225 kWh mensili) la diminuzione della tariffa elettrica, al lordo delle imposte, è pari a 0,07 centesimi di euro per kWh, equivalente allo 0,4%. La tariffa in vigore il prossimo trimestre per la medesima famiglia tipo, sarà pari a 15,53 centesimi di euro per kWh, sempre al lordo delle imposte, e determinerà una minore spesa di circa 2 euro all´anno. La riduzione in media nazionale, al netto delle imposte, è pari a 0,12 centesimi di euro per kWh (riduzione di -0,9%). In media nazionale la tariffa del mercato vincolato, al netto delle imposte, è pari a 13,07 centesimi di euro per kWh, ed è composta dalle seguenti voci di costo: trasmissione, distribuzione e misura (comprese le componenti a copertura dei relativi costi di perequazione e miglioramento della qualità del servizio) 2,42 centesimi di euro per kWh (pari al 18,5% del totale); produzione, dispacciamento e vendita ai soli clienti del vincolato (compresi i relativi costi di perequazione) 8,91 centesimi di euro per kWh (pari al 68,2% del totale); componenti specifiche (interrompibilità e disponibilità impianti) 0,16 centesimi di euro per kWh (pari all’1,2% del totale); oneri di sistema (energia rinnovabile, ricerca, nucleare, “stranded costs”, rimborsi alle reti isolate, perdite, regimi tariffari speciali) 1,58 centesimi di euro per kWh (pari al 12,1% del totale). La riduzione della tariffa elettrica, resa possibile da una riduzione dei costi di approvvigionamento dell’Acquirente unico (Au), risulta in parte controbilanciata da una variazione fortemente negativa delle quantità di acquisto previste dallo stesso Au. Questa diminuzione di energia ha comportato due effetti: da una parte gli oneri di dispacciamento a consuntivo sono risultati maggiori di quelli preventivati (sulla base di previsioni dello stesso Au) nella tariffa del primo trimestre, dall’altra si è resa necessaria una revisione al rialzo delle componenti, come la Uc1, il cui gettito deve essere garantito dall’energia ceduta al mercato vincolato. Con lo stesso provvedimento l’Autorità ha anche reso noto i nuovi criteri di esazione della componente A6 (stranded costs), per renderli coerenti a quanto previsto dal decreto del Ministro delle Attività Produttive, di concerto con il Ministro dell’Economia e delle Finanze del 22 giugno 2005. .  
   
   
BENZINA: IL CODACONS REPLICA ALL’UNIONE PETROLIFERA I CONSUMATORI STANCHI DELLE SOLITE GIUSTIFICAZIONI  
 
 Roma, 2 aprile 2007 - Il Codacons replica all’Unione Petrolifera, che oggi in una nota critica l’associazione, “rea” di aver stigmatizzato i recenti aumenti dei prezzi dei carburanti. “I consumatori sono stufi di sentirsi ripetere sempre le stesse giustificazioni ogni volta che alla pompa il prezzo della benzina aumenta – afferma il Presidente Codacons, Carlo Rienzi – Crisi, guerre e tensioni varie ci sono tutto l’anno e durano da tempo, ma sembrano influenzare i prezzi dei carburanti soprattutto in occasione degli esodi. Gli automobilisti non credono alla “Cabala” – prosegue Rienzi – e l’Unione Petrolifera farebbe bene a rispondere al quesito da noi posto qualche giorno fa, ossia quali poteri e quali interessi hanno le aziende che aderiscono all’Up nei confronti dei governi dei paesi produttori di petrolio”. .  
   
   
ENEL APPROVA I RISULTATI 2006: RICAVI A 38.513 MILIONI DI EURO ( 33.787 MILIONI NEL 2005, + 14,0%). APPROVATE LE LINEE-GUIDA DEL PIANO DI STOCK OPTION PER IL 2007  
 
Roma, 2 aprile 2007 – Il Consiglio di Amministrazione di Enel Spa, presieduto da Piero Gnudi, ha approvato il 27 marzo i risultati dell’esercizio 2006.
Principali dati economico-finanziari consolidati (milioni di euro):
2006 2005 Variazione
Ricavi 38. 513 33. 787 +14,0%
Ebitda (Margine operativo lordo) 8. 019 7. 745 +3,5%
Ebit (Risultato operativo) 5. 819 5. 538 +5,1%
Utile netto del Gruppo 3. 036 3. 895 -22,1%
Utile netto del Gruppo senza Wind e Terna 2. 780 2. 742 +1,4%
Indebitamento finanziario netto al 31 dicembre 11. 690 12. 312 -5,1%
Fulvio Conti, amministratore delegato di Enel, ha commentato: “Gli ottimi risultati nel 2006 confermano la validità della nostra strategia di crescita internazionale e di costante miglioramento della gestione operativa e ci incoraggiano a proseguire con determinazione sulla strada intrapresa. I risultati conseguiti ci consentono di proporre all’assemblea degli azionisti un dividendo complessivo per l’esercizio 2006 di 0,49 euro per azione. Per il 2007 ci attendiamo risultati operativi in ulteriore miglioramento rispetto al 2006. Con l’ingresso nel capitale di Endesa e con l’accordo siglato con Acciona per una gestione congiunta di Endesa, si rafforza ulteriormente la nostra crescita internazionale ”. Dati Operativi Vendite di energia e gas Le vendite di energia del Gruppo Enel ai clienti finali sul mercato libero e vincolato nel 2006 si attestano a 159,9 Twh, di cui 142,7 Twh in Italia e 17,2 Twh all’estero. In Italia, le vendite complessive di elettricità ai clienti finali sono diminuite del 3,7%. In particolare le vendite sul mercato vincolato scendono da 129,7 Twh del 2005 a 120,4 Twh del 2006 (-7,2%) a causa della maggiore liberalizzazione del mercato. Per converso crescono le vendite sul mercato libero, che passano da 18,5 Twh nel 2005 a 22,3 Twh nel 2006 (+20,5%). All’estero le vendite di elettricità sono più che raddoppiate, passando da 8,1 Twh nel 2005 a 17,2 Twh nel 2006 (+112,3%) per effetto dell‘acquisizione della società Rusenergosbyt e del diverso periodo di consolidamento nei due esercizi considerati delle società rumene Enel Electrica Banat ed Enel Electrica Dobrogea. Nel mercato del gas Enel ha proseguito in Italia la sua strategia di focalizzazione sui clienti della piccola e media impresa (cosiddetti retail con consumi inferiori a 200. 000 metri cubi annui). Tale strategia ha comportato un aumento dell’8,8% del numero dei clienti (2. 331. 051 a fine 2006), pur in presenza di una contrazione dei volumi venduti (da 5,1 miliardi di metri cubi nel 2005 a 4,5 miliardi di metri cubi nel 2006). Produzione di energia La produzione netta del Gruppo Enel nel 2006 è pari a 131,4 Twh, di cui 103,9 Twh in Italia e 27,5 Twh all’estero. In Italia le centrali Enel hanno prodotto 103,9 Twh nel 2006 (di cui il 28,9% da fonti rinnovabili) rispetto ai 112,1 Twh del 2005 (-7,3%). Tale riduzione è dovuta principalmente agli effetti del decreto del Ministero delle Attività Produttive (oggi Ministero dello Sviluppo Economico) sull’emergenza gas, che ha modificato alcune condizioni di esercizio delle centrali termoelettriche, nonché all’ingresso sul mercato di nuovi competitors. In particolare si è registrata una minore produzione termoelettrica (quasi 8 Twh) e idroelettrica (408 Gwh) solo in parte compensata dall’incremento della produzione geotermoelettrica (183 Gwh) ed eolica (30 Gwh). La produzione netta Enel all’estero passa da 13,6 Twh nel 2005 a 27,5 Twh nel 2006. Tale incremento deriva principalmente dal consolidamento di Slovenské elektràrne ed Enel Panama e risulta parzialmente compensato dalla minore produzione in Spagna. La produzione netta delle centrali di Enel all’estero è generata per il 38,9% da fonte nucleare, per il 26,1% da fonti rinnovabili (idroelettrico, eolico, geotermico e biomasse) e per il 35,0% da fonte termoelettrica. Distribuzione di energia e gas L’energia distribuita dal Gruppo Enel si attesta a 267,6 Twh, di cui 255,0 Twh in Italia e 12,6 Twh all’estero. I volumi di elettricità distribuita da Enel in Italia sono aumentati del 2,2% da 249,5 Twh nel 2005 a 255,0 Twh nel 2006, in linea con l’andamento della domanda di energia in Italia. L’elettricità distribuita nel 2006 all’estero passa da 9,7 Twh del 2005 a 12,6 Twh del 2006 (+29,9%) per effetto principalmente del diverso periodo di consolidamento nei due esercizi considerati delle società rumene. Il gas vettoriato in Italia nel 2006 si attesta a 3,7 miliardi di metri cubi, in flessione di 0,3 miliardi di metri cubi rispetto all’esercizio precedente (-7,5%) per effetto del “piano emergenza gas” in precedenza citato e della situazione climatica sfavorevole registrata nell’ultima parte dell’anno 2006. I Risultati Consolidati Del 2006 I Ricavi 2006 sono pari a 38. 513 milioni di euro, in crescita del 14,0% rispetto a quelli del 2005 (33. 787 milioni di euro). L’incremento è riferibile essenzialmente ai maggiori ricavi conseguiti all’estero sia con l’attività di trading sia con le attività di generazione e distribuzione. L’ebitda (margine operativo lordo) ammonta a 8. 019 milioni di euro (7. 745 milioni di euro nel 2005), con un incremento pari a 274 milioni di euro (+3,5%) dovuto essenzialmente alla crescita della Divisione Internazionale. L’ebitda 2006 tiene conto di un accantonamento di circa 400 milioni di euro finalizzato a un piano di eccellenza operativa che permetterà, tra l’altro, di conseguire consistenti risparmi già a partire dal 2007. L’ebit (risultato operativo) è pari a 5. 819 milioni di euro, con un incremento rispetto al 2005 di 281 milioni di euro (+5,1%). Tale crescita tiene conto per 263 milioni di euro del provento generato dallo scambio azionario Wind-weather. L’utile netto del Gruppo si attesta a 3. 036 milioni di euro, a fronte di un risultato pari a 3. 895 milioni di euro del 2005 che includeva, tra le discontinued operations, la plusvalenza di 1. 153 milioni di euro conseguita essenzialmente con la cessione del 43,85% del capitale di Terna. Escludendo dal risultato netto 2005 tale plusvalenza e da quello del 2006 il provento netto generato dallo scambio azionario Wind-weather, l’Utile netto del gruppo risulta in crescita dell’1,4%. La situazione patrimoniale consolidata al 31 dicembre 2006 registra un patrimonio netto complessivo di 19. 025 milioni di euro (19. 416 milioni di euro a fine 2005) e un indebitamento finanziario netto di 11. 690 milioni di euro (12. 312 milioni di euro a fine 2005), che si riduce pertanto di 622 milioni di euro. L’indebitamento finanziario netto al 31 dicembre 2006 risente dell’operazione di acquisizione del 66% del capitale sociale di Slovenské elektràrne e del consolidamento del relativo debito nonché dell’operazione di cessione del 26,1% del capitale sociale di Weather. Il rapporto debt-equity alla fine del 2006 è di 0,61 rispetto a 0,63 di fine 2005. Gli investimenti in attività materiali e immateriali sono pari nel 2006 a 2. 963 milioni di euro, in aumento del 4,7% rispetto ai 2. 829 milioni di euro del 2005. La consistenza del personale a fine 2006 è di 58. 548 unità (51. 778 a fine 2005). L’aumento dell’organico del Gruppo è dovuto essenzialmente alle acquisizioni di società estere. Al 31 dicembre 2006 la consistenza del personale delle società del Gruppo che opera all’estero è di 13. 958 dipendenti. Strategia E Obiettivi Per confermarsi un importante player europeo nella produzione e distribuzione di energia elettrica e gas naturale Enel si è data quattro priorità: mantenere la propria leadership in Italia in un mercato sempre più liberalizzato; valorizzare il cliente continuando a investire nella qualità e nell’ efficienza. · crescere in Europa e a livello mondiale nelle fonti rinnovabili, sia in modo organico sia attraverso acquisizioni · confermare la leadership nell’innovazione con una specifica attenzione all’impatto ambientale delle attività di produzione e distribuzione dell’energia Gli obiettivi fissati nel precedente piano e da realizzare entro il 2007 sono stati in buona parte raggiunti già nel 2006: la crescita media annua dell’Ebitda, fissata a una percentuale maggiore o uguale al 3%, è risultata pari nel 2006 al 3,5%; il contributo delle attività internazionali all’Ebitda di Gruppo, previsto superiore al 10%, è stato pari all’11,4% già al 31 dicembre 2006; il ritorno sul capitale investito netto medio, fissato per il 2007 al 17%, ha raggiunto il 18,6% già nel 2006. Sulla base di questi risultati, i nuovi obiettivi che Enel si propone di raggiungere sono i seguenti: Riduzione annua dei costi operativi di 400 milioni di euro (periodo 2005-2008); Crescita media annua dell’Ebitda del 6% (periodo 2006-2008)1; Pagamento di un dividendo complessivo annuo non inferiore a 0,49 euro per azione (esercizi 2007 e 2008). Avvenimenti Recenti Novembre 2006 Accordo con l’algerina Sonatrach per la fornitura di 2 miliardi di metri cubi di gas naturale che verrà trasportato in Italia attraverso il futuro gasdotto Galsi. Dicembre 2006 Accordo di partnership con Enka, la maggiore società turca di costruzione, per partecipare congiuntamente alla gara per le prime tre società di distribuzione di energia elettrica che il Governo turco intende privatizzare. Acquisizione di 195 aerogeneratori per una potenza di 166 Mw da installare in parchi eolici italiani: importo stimato circa 138 milioni di euro. Annunciato un piano di investimenti per 4,1 miliardi di euro nel quinquennio 2007-2011 per nuovi impianti che usano fonti rinnovabili e per la ricerca e sviluppo di nuove tecnologie amiche dell’ambiente. Completata l’uscita dal settore Tlc con il trasferimento del 26,1% del capitale di Weather al gruppo facente capo all’imprenditore egiziano Naguib Sawiris. Il corrispettivo pattuito è di 1. 962 milioni di euro, di cui 1. 000 milioni incassati al closing ed i restanti 962 con scadenza a 18 mesi dalla data della cessione. Gennaio 2007 Accordi per la realizzazione di campi eolici negli Stati Uniti e in Canada per una potenza massima di 277 Mw. Febbraio 2007 Incremento dal 24,5% al 49% della partecipazione nella società di generazione idroelettrica panamense Ege Fortuna, che dispone di capacità per 300 Mw e produce circa 1. 600 Gwh l’anno. Acquisizione del 9,99% del capitale di Endesa, leader nella generazione e distribuzione di energia elettrica in Spagna con una forte proiezione internazionale, e conclusione di contratti derivati per l’acquisto di un ulteriore 14,99% del capitale della stessa società. Marzo 2007 Accordo con Rosatom per lo sviluppo del sistema elettrico e della generazione nucleare in Russia e nell’Europa centro-orientale. Acquisizione di Amp Resources per un progetto geotermico già operativo e quattro progetti in stato avanzato di sviluppo nel Nord America per una capacità di circa 150 Mw. Accordo di partnership con Duferco per un progetto finalizzato alla costruzione di una centrale a gas con tecnologia a ciclo combinato, della potenza di circa 420 Mw netti, e una centrale che riutilizza i gas siderurgici di circa 65 Mw presso il sito industriale di Marcinelle. Accordo con il gruppo Acciona per lo sviluppo di un progetto di gestione congiunta di Endesa, soggetto alla condizione che E. On non acquisisca più del 50% del capitale di Endesa. Protocollo di intesa con Enea per rendere operativo il Progetto “Archimede” finalizzato alla realizzazione del primo impianto a livello mondiale di integrazione tra un ciclo combinato a gas e un impianto solare termodinamico. Previsioni In un contesto caratterizzato da una maggiore competizione tra gli operatori e dalle crescenti attenzioni su tutte le tematiche di carattere ambientale, Enel ha l’obiettivo di migliorare anche nel 2007 gli importanti risultati conseguiti nell’esercizio appena concluso. Sul fronte domestico Enel ha già definito le strategie relativamente alla liberalizzazione del mercato retail e sta già operando per consolidare la propria posizione con offerte mirate ai clienti del mercato libero. Inoltre, coerentemente con l’obiettivo di rafforzare la propria leadership nelle fonti rinnovabili Enel ha previsto, nell’ambito del Progetto Ambiente e Innovazione, piani di investimento ed azioni per incentivare la ricerca e lo sviluppo in tale settore, nonché nuove offerte di prodotti e servizi volte a promuovere un utilizzo dell’energia ambientalmente responsabile. Sul fronte dell’efficienza, Enel ha avviato azioni volte al raggiungimento dell’eccellenza operativa attraverso un progetto denominato “Zenith”, che coinvolge tutte le Divisioni e dal quale si attende, già nel 2007, un significativo contenimento dei costi. L’importante accordo raggiunto con Acciona per la gestione congiunta di Endesa rafforza in modo significativo il piano di sviluppo internazionale di Enel, che proseguirà inoltre l’attività di integrazione e di miglioramento dell’efficienza degli asset acquisiti in ambito internazionale. I progetti avviati e tutte le attività previste nei diversi settori, nonché la crescita delle attività internazionali produrranno effetti positivi anche nel 2007, i cui risultati operativi sono attesi in ulteriore miglioramento. Risultati 2006 Della Capogruppo La Capogruppo, Enel Spa, è la holding industriale che definisce gli obiettivi strategici a livello di Gruppo e coordina le attività delle società controllate. A partire dal 1° gennaio 2006, la Capogruppo adotta i principi contabili internazionali (Ifrs/ias), in linea con quelli già utilizzati per la redazione del bilancio consolidato.
Risultati (milioni euro):
2006 2005 Variazione
Ricavi 1. 186 1. 105 +7,3%
Ebitda (Margine operativo lordo) 186 20 -
Proventi da scambio azionario e da cessione di partecipazioni significative 190 1. 487 -
Ebit (Risultato operativo) 351 1. 312 -
Proventi da partecipazioni 3. 074 1. 563 +96,7%
Utile netto 3. 347 2. 695 +24,2%
Indebitamento finanziario netto al 31 dicembre 989 2. 805 -64,7%
I Ricavi della Capogruppo ammontano a 1. 186 milioni di euro, in aumento di 81 milioni di euro rispetto al 2005 (+7,3%), principalmente per effetto dell’incremento del prezzo medio unitario di vendita dell’energia elettrica in presenza di volumi sostanzialmente invariati. L’ebitda si attesta a 186 milioni di euro, in crescita di 166 milioni di euro rispetto all’Ebitda del 2005 (20 milioni di euro) prevalentemente per effetto del miglioramento del margine di vendita di energia, della riduzione dei costi operativi, nonchè del provento derivante dalla valutazione al fair value delle azioni gratuite (cosiddetta bonus share) di Terna, il cui diritto di attribuzione è stato esercitato nel mese di gennaio 2006. I Proventi da scambio azionario e da cessione di partecipazioni significative (190 milioni di euro), si riferiscono essenzialmente agli effetti dell’operazione di scambio azionario del 30,97% del capitale di Wind contro il 20,9% del capitale di Weather, che ha comportato la rilevazione di un provento pari a 146 milioni di euro. L’importo di 1. 487 milioni di euro rilevato nel 2005 si riferisce alle plusvalenze realizzate a seguito della cessione delle azioni di Terna (effettuata in due tranches, del 13,86% e del 29,99%, per un importo pari rispettivamente a 444 milioni di euro e a 1. 043 milioni di euro). L’ebit si attesta a 351 milioni di euro, in diminuzione di 961 milioni di euro rispetto a quello del 2005 (1. 312 milioni di euro). Escludendo i “proventi da scambio azionario e da cessione di partecipazioni significative” sia per l’esercizio 2006 che per il 2005, la variazione risulta positiva per 336 milioni di euro, da ricondurre essenzialmente al miglioramento dell’Ebitda ed a minori accantonamenti e perdite di valore rilevati nel 2006. I Proventi da partecipazioni si riferiscono ai dividendi distribuiti dalle società controllate relativi agli utili del 2005 per complessivi 3. 060 milioni di euro e da collegate ed altre partecipate per complessivi 14 milioni di euro. L’utile netto si attesta a 3. 347 milioni di euro, in crescita di 652 milioni di euro rispetto al risultato del 2005 (2. 695 milioni di euro). L’indebitamento finanziario netto al 31 dicembre 2006 è pari a 989 milioni di euro, a fronte di 2. 805 milioni di euro del 2005. La diminuzione di 1. 816 milioni di euro è da ricondurre prevalentemente alla cessione della partecipazione in Weather, avvenuta in data 21 dicembre 2006, che ha comportato l’incasso in pari data dell’importo di 1. 000 milioni di euro, oltre all’iscrizione di un credito finanziario nei confronti dell’acquirente per 962 milioni di euro con scadenza a 18 mesi dalla data di cessione. Il Patrimonio netto a fine 2006 è pari a 14. 600 milioni di euro (15. 025 milioni di euro al 31 dicembre 2005). La diminuzione di 425 milioni di euro è rappresentata dalla differenza tra i dividendi distribuiti (2. 715 milioni di euro come saldo sui dividendi 2005, 1. 235 milioni di euro come acconto sui dividendi 2006), l’utile netto dell’esercizio 2006 (3. 347 milioni di euro), e l’incremento delle riserve da valutazione degli strumenti finanziari e della riserva per Stock Options (complessivamente per 178 milioni di euro). Piano Di Stock Option Per Il 2007 Il Consiglio di Amministrazione, su proposta del Comitato per le remunerazioni, ha inoltre adottato le linee-guida del piano di stock option per l’anno 2007, la cui approvazione è rimessa all’Assemblea. Il piano è finalizzato a dotare la Società e il Gruppo di uno strumento di incentivazione e di fidelizzazione dei propri dirigenti, in linea con i piani di azionariato ampiamente diffusi nell´esperienza internazionale e già adottati da Enel, al pari delle altre maggiori società quotate italiane, negli anni scorsi. Il piano prevede che a circa 410 dirigenti della Società e del Gruppo, che saranno individuati dal Consiglio di Amministrazione, vengano assegnati complessivi 27. 920. 000 diritti (“opzioni”) personali e intrasferibili (se non in caso di successione) relativi alla sottoscrizione di un corrispondente numero di azioni ordinarie Enel di nuova emissione. L’esercizio delle opzioni è condizionato al congiunto raggiungimento di due obiettivi di performance, di durata pluriennale (come per il piano relativo al 2006), intesi a determinare una convergenza tra gli interessi degli azionisti e quelli del management, in quanto rapportati anche all’andamento del titolo rispetto ai parametri di mercato. Il primo di tali obiettivi è di carattere gestionale ed è rappresentato dal superamento del livello di Ebitda consolidato cumulato, calcolato in base agli importi indicati nei budget degli anni di riferimento. Il secondo obiettivo riguarda invece la performance realizzata dal titolo sui mercati finanziari e richiede che l’andamento borsistico dell’azione Enel sul mercato italiano risulti superiore, in una logica di total shareholders’ return, rispetto a quello di uno specifico indice di riferimento (50% Mibtel e 50% Bloomberg World Electric Index). Il piano prevede inoltre che le opzioni - una volta raggiunti gli obiettivi sopra indicati – possano essere esercitate, per quote successive, dal 2009 al 2011 e fino alla scadenza finale del piano stesso, prevista per il 31 dicembre 2013. Il prezzo di sottoscrizione delle azioni (strike price) verrà fissato in misura pari al prezzo di Borsa fatto registrare dall’azione Enel in data 2 gennaio 2007. Il pagamento dello strike price risulterà a totale carico dei destinatari del piano, non essendo prevista alcuna agevolazione al riguardo. Tra i dirigenti destinatari del piano sarà compreso anche l’Amministratore Delegato dell’Enel, nella sua qualità di Direttore Generale, nei cui confronti è prevista l’assegnazione di 1. 500. 000 opzioni. Assemblea E Dividendi Il Consiglio di Amministrazione proporrà all’Assemblea degli azionisti, convocata in sede ordinaria per il 23 maggio prossimo in prima convocazione e per il 25 maggio in seconda convocazione per l´approvazione del bilancio di esercizio e per la presentazione del bilancio consolidato 2006, la distribuzione di un dividendo complessivo relativo all’intero esercizio 2006 di 0,49 euro per azione. Si ricorda in proposito che il Consiglio di Amministrazione, nella riunione del 6 settembre 2006, ha deliberato la distribuzione agli azionisti di un acconto sul dividendo dell’esercizio 2006 pari a 0,20 euro per azione, il cui pagamento è avvenuto il 23 novembre 2006 con data di “stacco cedola” coincidente con il 20 novembre 2006. Il Consiglio di Amministrazione propone il 18 giugno 2007 come data di “stacco cedola”e il 21 giugno 2007 per il pagamento del saldo del dividendo pari a 0,29 euro per azione. Al pagamento del saldo del dividendo concorre esclusivamente l´utile di esercizio 2006 di Enel Spa, pari a 3. 347 milioni di euro (di cui 1. 235 milioni di euro già distribuiti a titolo di acconto). L’assemblea è stata convocata per deliberare anche riguardo al rinnovo del Collegio Sindacale per scadenza del termine del mandato, nonché in merito alla proroga dell’incarico di revisione contabile alla Kpmg S. P. A. Per gli esercizi 2008, 2009 e 2010, in base alle previsioni del recente Decreto “correttivo” della Legge sulla tutela del risparmio. L’assemblea è chiamata inoltre ad approvare il piano di stock option per il 2007. Il Consiglio di Amministrazione si è infine riservato di integrare l’ordine del giorno dell’Assemblea con ulteriori argomenti che verranno esaminati nella prossima seduta. Emissioni Obbligazionarie E Obbligazioni In Scadenza Nel corso del 2006 la Capogruppo ha emesso, tramite collocamento privato, due nuove tranches di un prestito obbligazionario stipulato con una primaria impresa assicurativa italiana per un importo complessivo di 97 milioni di euro. Nel periodo che va dal 1° gennaio 2007 al 30 giugno 2008 è prevista la scadenza di prestiti obbligazionari per un importo complessivo di 67 milioni di euro circa, tutti emessi dalla Capogruppo. Divisione Mercato Italia
Risultati (milioni di euro ):
2006 2005 Variazione
Ricavi 21. 108 19. 487 +8,3%
Ebitda 175 152 +15,1%
Ebit 2 12 -83,3%
Investimenti 56 53 +5,7%
I Ricavi del 2006 ammontano a 21. 108 milioni di euro, in aumento di 1. 621 milioni di euro rispetto al 2005 (+8,3%) principalmente per l’incremento dei ricavi da vendite sul mercato vincolato e libero e da trasporto sul mercato libero. L’ebitda è pari a 175 milioni di euro, in aumento di 23 milioni di euro rispetto al 2005 (+15,1%). Tale incremento è imputabile all’attività di vendita dell’energia elettrica per 71 milioni di euro, che ha più che compensato il margine gas, negativo per 48 milioni di euro. L’ebit è pari a 2 milioni di euro, in diminuzione di 10 milioni di euro rispetto al 2005 dopo aver scontato gli ammortamenti e le perdite di valore, che passano da 140 milioni di euro del 2005 a 173 milioni di euro del 2006. Divisione Generazione ed Energy Management Italia
Risultati (milioni di euro):
2006 2005 Variazione
Ricavi 15. 661 12. 995 +20,5%
Ebitda 3. 149 3. 407 -7,6%
Ebit 2. 197 2. 398 - 8,4%
Investimenti 897 798 +12,4%
I Ricavi della Divisione Generazione ed Energy Management Italia ammontano a 15. 661 milioni di euro, con una crescita di 2. 666 milioni di euro (+20,5%) rispetto al 2005, essenzialmente per maggiori ricavi da attività di trading internazionale, maggiori vendite ai rivenditori nazionali e maggiori vendite alle altre Divisioni del Gruppo. L’ebitda è pari a 3. 149 milioni di euro, in riduzione di 258 milioni di euro (-7,6%) rispetto al precedente esercizio, essenzialmente per il minor apporto di partite pregresse, per gli effetti della valutazione al fair value dei “Contratti per differenza” con l’Acquirente Unico e per gli oneri per incentivi all’esodo. Tali variazioni sono in parte compensate dal miglioramento del margine di generazione nonostante la riduzione dei volumi prodotti. L’ebit si attesta a 2. 197 milioni di euro, in riduzione di 201 milioni di euro (-8,4%) rispetto al 2005. La contrazione dell’Ebitda sopra citata è stata in parte compensata dai benefici derivanti dai minori accantonamenti per perdite di valore per 57 milioni di euro. Divisione Infrastrutture e Reti Italia
Risultati (milioni di euro):
2006 2005 Variazione
Ricavi 5. 707 5. 532 +3,2%
Ebitda 3. 418 3. 398 +0,6%
Ebit 2. 589 2. 628 -1,5%
Investimenti 1. 459 1. 570 -7,1%
I Ricavi della Divisione Infrastrutture e Reti Italia ammontano nel 2006 a 5. 707 milioni di euro, in aumento di 175 milioni di euro rispetto al 2005 (+3,2%) essenzialmente per l’incremento dei ricavi da trasporto, connessi ai maggiori quantitativi di energia elettrica trasportata e ai maggiori premi riconosciuti dall’Autorità di settore per la continuità del servizio. L’ebitda si attesta a 3. 418 milioni di euro, in crescita di 20 milioni di euro (+0,6%) rispetto al 2005, per effetto essenzialmente di un migliore risultato dell’Ebitda relativo alla rete elettrica (50 milioni di euro) che ha più che compensato il decremento di 30 milioni di euro sulla rete gas. L’ebit si attesta a 2. 589 milioni di euro, in diminuzione di 39 milioni di euro (-1,5%) rispetto al 2005, tenuto conto di ammortamenti e perdite di valore per 829 milioni di euro (770 milioni di euro nel 2005). Divisione Internazionale
Risultati (milioni di euro):
2006 2005 Variazione
Ricavi 3. 068 1. 858 +65,1%
Ebitda 918 485 +89,3%
Ebit 519 307 +69,1%
Investimenti 467 299 +56,2%
I Ricavi del 2006 ammontano a 3. 068 milioni di euro, in crescita di 1. 210 milioni di euro rispetto al 2005 (+65,1%) per effetto sostanzialmente dell’entrata nel perimetro di consolidamento, nel secondo trimestre 2006, di Slovenské elektràrne e di Rusenergosbyt. L’ebitda ammonta a 918 milioni di euro, in crescita di 433 milioni di euro (+89,3%) rispetto al 2005, prevalentemente per effetto della citata variazione di perimetro e del diverso periodo di consolidamento delle controllate rumene. L’ebit è pari a 519 milioni di euro con una crescita, rispetto al 2005, di 212 milioni di euro (+69,1%) attribuibile essenzialmente al consolidamento delle società acquisite nel corso del 2006. Area Servizi e Altre attività
Risultati (milioni di euro):
2006 2005 Variazione
Ricavi 1. 161 1. 741 -33,3%
Ebitda 179 315 -43,2%
Ebit 86 219 -60,7%
Investimenti 71 98 -27,6%
Ai fini del confronto va ricordato che il 1° aprile 2005 Enel Ape (ora Enel Servizi) ha acquisito i rami d’azienda “Amministrazione” della Capogruppo, di Enel Distribuzione e di Enel Produzione, mentre in data 1° luglio 2005 le società del Gruppo hanno ceduto a Enel Servizi i rami d’azienda “Servizi”. Inoltre, il 1° gennaio 2006 Enelpower ha ceduto a Enel Produzione il ramo d’azienda relativo alle attività di ingegneria e costruzioni su impianti di produzione di energia elettrica per le esigenze del Gruppo. I Ricavi dell’area Servizi e Altre attività nel 2006 sono pari a 1. 161 milioni di euro, a fronte di 1. 741 milioni di euro del 2005. La contrazione, pari a 580 milioni di euro (-33,3%), è da attribuire essenzialmente alla cessione a Enel Produzione del ramo d’azienda relativo alle attività di ingegneria e costruzioni, i cui effetti sono in parte compensati dall’incremento dei ricavi per servizi di staff prevalentemente conseguenti all’acquisizione dei rami d’azienda avvenuta nel secondo e nel terzo trimestre del 2005. L’ebitda del 2006 si attesta a 179 milioni di euro, in calo di 136 milioni di euro (-43,2%) rispetto a quello del 2005, essenzialmente per la citata cessione delle attività di ingegneria e costruzioni e per i maggiori oneri per incentivi all’esodo. L’ebit del 2006 si attesta a 86 milioni di euro, in flessione di 133 milioni di euro rispetto al 2005. Indicatori Alternativi Di Performance Nel presente comunicato vengono utilizzati alcuni “indicatori alternativi di performance” non previsti dai principi contabili Ifrs-eu, atti a consentire una migliore valutazione dell’andamento della gestione economico-finanziaria. Il significato e il contenuto di tali indicatori sono illustrati qui di seguito in linea con la raccomandazione Cesr/05-178b pubblicata il 3 novembre 2005. L’ebitda (margine operativo lordo) rappresenta per Enel un indicatore della performance operativa ed è calcolato sommando al “Risultato operativo” gli “Ammortamenti e perdite di valore” e deducendo il “Provento da scambio azionario” riferito all’operazione Wind-weather; L’indebitamento finanziario netto rappresenta per Enel un indicatore della propria struttura finanziaria ed è determinato dai “Finanziamenti a lungo termine”, dalle quote correnti ad essi riferiti, dai “Finanziamenti a breve termine” al netto delle “Disponibilità liquide e mezzi equivalenti” e delle attività finanziarie correnti e non correnti (crediti finanziari e titoli diversi da partecipazioni); Il Capitale circolante netto di Gruppo è definito quale differenza tra le “Attività correnti” e le “Passività correnti” a esclusione: dei “Crediti per anticipazioni di factoring”; degli “Altri titoli” e altre partite minori inclusi nella voce “Attività finanziarie correnti”; delle “Disponibilità liquide e mezzi equivalenti”; dei “Finanziamenti a breve termine” e delle “Quote correnti dei finanziamenti a lungo termine”; Il Ritorno sul capitale investito è definito come rapporto tra il Risultato operativo ed il Capitale investito netto. .
 
   
   
ENI BILANCIO CONSOLIDATO 2006: CONFERMATO L’UTILE NETTO RECORD DI 9,2 MILIARDI DI EURO PROPOSTO DIVIDENDO DI 1,25 EURO PER AZIONE  
 
San Donato Milanese, 2 aprile 2007 – Il Consiglio di Amministrazione Eni ha approvato 29 marzo il bilancio consolidato dell’esercizio 2006 che chiude con l’utile netto di 9. 2171milioni di euro e il progetto di bilancio di esercizio 2006 di Eni Spa che chiude con l’utile netto di 5. 821 milioni di euro. Il Consiglio ha deliberato di proporre all’Assemblea la distribuzione del dividendo di 1,25 euro per azione2 (pay-out 50%), di cui 0,60 euro già distribuiti nell’ottobre 2006. Il dividendo a saldo di 0,65 euro per azione sarà messo in pagamento a par­tire dal 21 giugno 2007 con stacco cedola il 18 giugno 2007. Il bilancio consolidato e il progetto di bilancio di esercizio di Eni Spa sono stati messi a disposizione del Collegio Sindacale e della Società di revisione. In allegato sono indicati gli schemi riclassificati del conto economico e dello stato patrimoniale del bilancio consolidato dell’Eni e del bilancio di esercizio di Eni Spa al 31 dicembre 2006. Il Consiglio di Amministrazione ha infine approvato il primo Bilancio di Sostenibilità nel quale Eni, seguendo le più avanzate best practice internazionali, rappresenta il suo impegno sul fronte dello sviluppo sostenibile. Convocazione dell’Assemblea degli Azionisti Il Consiglio di Amministrazione ha convocato l’Assemblea degli Azionisti in sede ordinaria il 23 e 24 mag­gio 2007, rispettivamente in prima e seconda convocazione, e in sede straordinaria il 22, 23 e 24 maggio 2007, rispettivamente in prima, seconda e terza convocazione per deliberare sul seguente ordine del giorno: - Assemblea ordinaria è chiamata a deliberare oltre che sull’approvazione del bilancio di esercizio e sulla destinazione dell’utile sulle seguenti materie: Bilancio di Enifin Spa e di Eni Portugal Investment Spa: il Consiglio propone l’approvazione del bilancio 2006 delle due società, incorporate in Eni con efficacia 2 gennaio 2007. Detti bilanci chiudono con l’utile rispettivamente di 45. 561. 983,65 euro e 247. 949. 030,63 euro che si propone di attribuire alla riserva “Utili portati a nuovo”. Acquisto di azioni proprie: il Consiglio propone la prosecuzione del programma di buy-back fino a novembre 2008 (18 mesi dalla data dell’Assemblea) per ammontare non superiore a 7,4 miliardi di euro, fermo restando il limite massimo di 400 milioni di azioni (circa il 9,9866% del capitale sociale). Entrambi i limiti terranno conto delle azioni proprie in portafoglio alla data dell’Assemblea. Dalla data di inizio del programma al 28 marzo 2007 sono state acquistate 343. 408. 960 azioni proprie, pari all’ 8,57% del capitale sociale, per il corrispettivo di 5. 713 milioni di euro (in media 16,636 euro per azione) pari al 77,2% dell’ammontare massimo di 7,4 miliardi di euro, approvato dall’Assemblea il 25 maggio 2006. Proroga dell’incarico di revisione contabile alla Pricewaterhousecoopers Spa: poiché alla data dell’assem­blea di approvazione del bilancio al 31 dicembre 2006 scade l’incarico di revisione contabile conferito alla Pricewaterhousecoopers Spa il 28 maggio 2004, il Consiglio sottopone all’approvazione dell’Assemblea la pro-posta di proroga per il triennio 2007-2009 dell’incarico di revisione contabile formulata dal Collegio Sindacale. - Assemblea straordinaria Modifiche statutarie: al fine di adeguare lo statuto alle modifiche introdotte al D. Lgs. 58/98 (Tuf) dal D. Lgs. 303/06, oltre ad alcune altre modifiche di carattere formale. Riassetto societario Il Consiglio ha altresì approvato i progetti di fusione in Eni delle società da essa direttamente e interamente partecipate Agipfuel Spa, Napoletana Gas Clienti Spa e Siciliana Gas Clienti Spa. Le incorporazioni sono finalizzate a semplificare l´assetto partecipativo di Eni e ad accrescere l´efficienza nella gestione delle proprie attività mediante la riduzione dei livelli decisionali. Le relative decisioni di fusione saranno assunte dal Consiglio di Amministrazione, ai sensi dell’art. 23. 2 dello Statuto. Il Consiglio ha infine convocato le assemblee degli obbligazionisti titolari di obbligazioni Eni Spa - Euro Medium Term Notes 2000-2010 ed Eni Spa - Euro Medium Term Notes 2003-2013 il 21, 22 e 23 maggio 2007 rispettivamente in prima, seconda e terza convocazione per la nomina dei rispettivi rappresentanti comuni degli obbligazionisti e la determinazione della durata in carica e del relativo compenso. .  
   
   
ERG PRESENTA IL PIANO STRATEGICO 2007 — 2010 CHE PREVEDE INVESTIMENTI PER 2,5 MILIARDI DI EURO, DI CUI PIÙ DEL 65% NEL SETTORE DELLA PRODUZIONE DI ENERGIA ELETTRICA E DEL GAS´  
 
Milano 2 aprile 2007 – In occasione dell´annuale presentazione alla comunità finanziaria, Erg rende noto il piano strategico del Gruppo per i prossimi quattro anni che mira a consolidare il posizionamento di Gruppo "multi-energy" attraverso: l´incremento della propria presenza nel mercato della produzione di energia elettrica, specialmente da fonti rinnovabili; l´ingresso nel mercato del gas; il mantenimento della propria posizione di leadership nel settore della raffinazione; la crescita della presenza nel settore della distribuzione carburanti anche attraverso accordi e joint ventures. Qui di seguito è riportata una tabella riepilogativa degli investimenti per settore di attività per gli anni 2007 – 2010. Ii piano include il consolidamento totale delle attività di Erg Cesa Eolica e di Enertad oltre al consolidamento ad equity di Ionio Gas.
Milioni di Euro 2007 2008 2009 2010 Totale
Esercizio della cali option sul 17% di Enertad 50 50
Rinnovabili 392 482 230 82 1. 186
Termoelettrico e Gas 256 126 60 44 486
Raffinazione Costiera 161 168 126 91 546
Downstream Integrato 97 90 56 56 299
Totale investimenti strategici 956 866 472 273 2. 567
Il totale degli investimenti per il periodo considerato è pari a circa 2,5 miliardi di Euro di cui più del 65% riguarda la produzione di energia elettrica e del gas. A fronte dell´attuazione di questo piano d´investimenti si prevede una crescita degli ammortamenti di Gruppo a circa 300 milioni di Euro nel 2010. In brticolare il Gruppo è fortemente impegnato a crescere nel settore della produzione di energia elettrica da fonti eoliche, posizionandosi come un leader del mercato Italiano e ricercando opportunità di ingresso nel mercato europeo. Per quanto riguarda la produzione di energia elettrica da fonti termoelettriche è prevista l´acquisizione selettiva di quote in centrali in via di sviluppo. A fronte degli investimenti pianificati si stima, al 2010, una sostanziale crescita del contributo delle attività di produzione di energia elettrica da fonti termoelettriche e rinnovabili ai risultati consolidati di Gruppo, valutabile in circa 500 milioni di Euro a livello di Mol. Le stime relative al contributo di Mol del settore energia elettrica tengono conto, prudentemente, degli oneri legati alla revisione della tariffa Cip6 e dell´obbligo di acquisto di certificati verdi da parte di Isab Energy. Con la realizzazione del terminale di rigassificazione di Gnl, in partnership con Shell, il Gruppo prevede di entrare nel mercato del gas. Per quanto riguarda il settore della raffinazione costiera gli investimenti saranno rivolti, principalmente, ad aumentare la capacità di conversione della Raffineria Isab per la produzione di distillati medi, in particolare gasolio per autotrazione. Per effetto degli investimenti si prevede, per il 2010, che il contributo al Mol di Gruppo salga a circa 330 milioni di Euro, calcolato sulla base dello scenario di raffinazione del 2006. Per il settore commercializzazione, fra il 2007 e il 2008, sarà portato a termine il piano di restyling della rete che, unito ad una nuova organizzazione commerciale, è finalizzato a migliorarne la competitività e la qualità dei servizi offerti dai punti vendita, in una logica di sempre maggiore attenzione al cliente. In questo quadro la comunicazione commerciale e promozionale si svilupperà non con campagne nazionali, ma con programmi di micro marketing rivolte al territorio. Energia elettrica e gas: Erg Power & Gas ed Enertad sono le società del Gruppo che gestiscono e sviluppano le attività legate alla produzione e alla commercializzazione di energia elettrica. Il piano di investimenti, per i prossimi quattro anni, prevede una crescita nel settore della produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili, crescendo, in particolare nel settore eolico, da circa il 5% di quota di mercato del 2005 ad oltre il 20% nel 2010. Per quanto riguarda gli impianti termoelettrici del sito di Priolo (Siracusa), gli investimenti sono rivolti ad accrescere la capacità produttiva e l´efficienza che, insieme ai previsti investimenti in quote di minoranza in altri impianti, ha l´obiettivo di far crescere l´attuale quota complessiva di mercato dal 2% al 4% nel 2010. Inoltre la società ha come obiettivo quello di sviluppare la propria attività di trading e commercializzazione di energia elettrica. Per quanto riguarda il mercato del gas, Erg Power & Gas prevede di entrare nell´importazione e commercializzazione del gas naturale attraverso la realizzazione, in partnership con Shell, di un impianto di rigassificazione di Gnl nel polo industriale di Augusta/priolo/melilli. Di seguito riportiamo la tabella relativa alla previsione sulla potenza e produzione di energia elettrica nel periodo 2007 — 2010:
2007 2008 2009 2010
Potenza (Mw) 1. 000 1. 500 2. 100 2. 200
Produzione (Twh) 6 7 11 12
I numeri riportati nella tabella rappresentano un incremento, nel corso del periodo, del 165% della potenza installata e del 125% nella produzione di energia elettrica rispetto al 2006. Si prevede che l´energia elettrica prodotta al 2010 sarà commercializzata attraverso attività di trading (33%), vendita al gestore a tariffa Cip 6 (30%), al mercato (30%) e a società interne al Gruppo (7%). La previsione degli investimenti per gli anni 2007 — 2010 è suddivisa nel modo seguente:
Milioni di Euro 2007 2008 2009 2010 Totale
Termoelettrico 244 104 33 17 398
Rinnovabili (consolidato Erg Cesa Eolica ed Enertad) 392 482 230 82 1. 186
Ionio Gas (quota equity Erg Power & Gas) 12 22 27 27 88
Totale 648 608 290 126 1. 672
Relativamente al repowering della centrale Nuce Nord si prevede che i lavori di realizzazione, iniziati a novh?nbre del 2005, termineranno entro la fine del 2008, con un ritardo di circa 6 mesi rispetto all´ultima indicazione. Il ritardo nel completamento del progetto è attribuibile principalmente ad imprevisti e a ritardi nel processo autorizzativo. Una volta riavviati i lavori di costruzione si prevede che saranno necessari 18 mesi prima che l´impianto entri in esercizio. Per quanto concerne gli investimenti nel settore eolico, attuati attraverso Erg Cesa Eolica (50% Erg), che ad oggi ha una potenza istallata di 33 Mw e 188 Mw già autorizzati, si prevede di arrivare entro il 2010 ad una potenza complessiva istallata di 490 Mw. Enertad (51% Erg) ha una capacità istallata di 77 Mw e una quota di mercato, in Italia, pari al 4,5%. Ii piano industriale, 2007-2010, comunicato dalla società recentemente, prevede un´ulteriore crescita per raggiungere una potenza complessiva di 390 Mw di cui 169 Mw già autorizzati. Considerando, infine, i 50 Mw che Erg prevede di acquisire da Alerion, sulla base degli accordi esistenti, la potenza complessiva installata raggiungerà, nel 2010, un totale di 930 Mw. Per la realizzazione dei parchi eolici è stato sottoscritto un contratto con uno dei più importanti produttori per l´acquisto di aerogeneratori con una potenza complessiva di 250 Mw ed è in fase di negoziazione, con un altro produttore, l´acquisto di ulteriori 150 Mw. La tabella qui di seguito mostra la potenza totale installata a fine anno e la potenza media in esercizio.
Mw 2007 2008 2009 2010
Potenza installata 188 361 774 930
Potenza media in esercizio 127 246 544 866
Raffinazione costiera: Erg Raffinerie Mediterranee (Erg Med) è la società del Gruppo proprietaria della Raffineria Isab. Nel corso del 2007 saranno completati gli investimenti awiati nel 2003 per accrescere la capacità di conversione degli impianti e per ottimizzare le sinergie fra gli Impianti Nord e Sud, attraverso la loro interconnessione. Già dall´ottobre scorso è entrato in esercizio l´impianto per la desolforazione spinta del gasolio (hydrofiner) ed è in fase di ultimazione la realizzazione dell´impianto di pre-trattamento della carica Fcc (fluid catalytic cracker) che entrerà in produzione entro giugno. Qui di seguito è riportata una tabella riepiloqativa degli investimenti stimati per ali anni 2007-2010.
Milioni di Euro 2007 2008 2009 2010 Totale
Investimenti per lo sviluppo 101 102 60 30 293
Manutenzione straordinaria Raffineria Isab Impianti Nord 15 16 12 12 55
Investimenti per la manutenzione 39 44 49 45 177
Altro 6 6 5 4 20
Totale 161 168 126 91 546
Il totale degli investimenti per il periodo 2007 - 2010 è pari a 546 milioni di Euro, di cui 293 milioni di Euro per lo sviluppo che comprendono 67 milioni di Euro di competenza del precedente piano strategico. I rimanenti 226 milioni di Euro riguardano, in particolare, la realizzazione di otto progetti per il potenziamento di impianti per i quali si stima, in media, un ritorno sugli investimenti (Irr) pari al 17%, a fronte dei quali si prevede un incremento per il Mol del settore, al 2010, di 50 milioni di Euro e di 82 milioni di Euro al 2011. L´aumento è calcolato sulla base dello scenario di raffinazione del 2006. Si prevede, inoltre, che a seguito dell´attuazione del piano di investimenti iniziato nel 2003 che sarà completato nel secondo trimestre del 2007, il Mol del settore raffinazione costiera beneficerà di un incremento di circa 100 milioni di Euro su base annua (calcolato sullo scenario di raffinazione del 2006). Per quanto riguarda la politica di contenimento dei costi fissi si prevede una progressiva riduzione principalmente attribuibile al contenimento delle spese del personale, di manutenzione, e dei costi di produzione di energia elettrica e vapore. Downstream integrato: Erg Petroli è la società del Gruppo che gestisce le attività di commercializzazione, approwigionamento e logistica, oltre a possedere partecipazioni in due raffinerie interne. La società è attualmente impegnata in un importante programma di rafforzamento del proprio marchio con l´obiettivo di caratterizzarlo rispetto alla concorrenza. Elemento centrale di questo programma è il progetto di restyling, fortemente innovativo, dei punti vendita su tutto il territorio nazionale, già avviato e che si concluderà entro il 2008: Inoltre Erg Petroli rafforzerà la propria rete con la realizzazione di nuove stazioni di servizio e con il rinnovo di quelle già esistenti. La quota di mercato di Erg Petroli ha mostrato negli anni, un andamento crescente passando dal 6,6% del 2000 al 7,0% del 2006. Per il 2010 si prevede un ulteriore crescita fino a raggiungere il 7,8% del mercato nazionale. Erg Petroli continua a perseguire una politica volta a rafforzare la propria presenza nel settore della distribuzione carburanti attraverso possibili accordi o acquisizioni che le permettano di raggiungere una quota di mercato compresa tra il 10% e il 15%. Qui di seguito riportiamo la previsione degli investimenti per gli anni 2007 — 2010 per il downstream intearato.
Milioni di Euro 2007 2008 2009 2010 Totale
Restyling 40 31 71
Manutenzione 17 16 12 12 57
Sviluppo 40 43 44 44 171
Totale 97 90 56 56 299
Per quanto riguarda le Raffinerie Interne sono in fase di analisi nuove opportunità di investimento che ne aumentino la capacità di conversione migliorandone la profittabilità nel lungo periodo. .
 
   
   
ASM: CONFERMATE LE LINEE DI CRESCITA PER LINEE ESTERNE  
 
Brescia, 2 aprile 2007 – Il Sindaco di Brescia, Paolo Corsini ed il Vicesindaco, Luigi Morgano, rendono noto che condividono gli attuali indirizzi strategici di Asm e ritengono che essi vadano mantenuti anche successivamente allo svolgimento dell’Assemblea della Società del prossimo 20 aprile. Le trattative connesse al progetto di integrazione societaria Asm-aem stanno procedendo. E’ definita la data dell’incontro con il Sindaco di Milano, Letizia Moratti. Asm sottolinea la strategicità dell’obiettivo - più volte comunicato – di crescita per linee esterne. A tal proposito Asm specifica che le trattative per l’integrazione societaria con Aem stanno proseguendo secondo i programmi stabiliti. Al fine di tutelare i propri investimenti in Endesa Italia, Asm rende inoltre noto di seguire con caparbietà i futuri sviluppi della lunga e complessa vicenda di Endesa. .  
   
   
SARÀ LA V.I.A. AD OCCUPARSI DELL´ELETTRODOTTO DI SCILLA  
 
 Reggio Calabria, 2 aprile 2007 - L´assessore regionale all´Urbanistica Michelangelo Tripodi ha incontrato il dirigente generale vicario del dipartimento Ambiente Giuseppe Graziano e il dirigente di Legambiente, Nuccio Barillà per discutere sul problema legato all´impianto di un elettrodotto in via di realizzazione da parte della Società Terna Spa ‘Sorgente-rizziconi´. La linea dell´impianto, che parte dalla Sicilia, si snoderebbe fino alla spiaggia di Favazzina, nel comune di Scilla, per procedere, in galleria, verso la stazione elettrica di Melia e, successivamente, per via aerea, fino a giungere ai piani di Melia, alcuni di Solano Superiore e a Rizziconi. La Regione e le associazioni ambientalistiche si sono fatte interpreti delle vibrate proteste sollevate nei giorni scorsi da numerosi cittadini dei Comuni dove dovrebbe sorgere l´elettrodotto che, se il progetto dovesse essere approvato per come è stato presentato, andrebbe a creare un evidente problema di impatto ambientale nella nostra regione. L´impianto, infatti, andrebbe a intaccare il paesaggio che circonda la spiaggia di Favazzina, tra i maggior tesori naturalistici della Calabria, ma anche le case e le abitazioni limitrofi, con gravi ricadute verso l´ambiente circostante. Il percorso dell´impianto, inoltre, sfiorando in alcuni tratti numerose abitazioni, provocherebbe, attraverso i campi elettromagnetici prodotti, conseguenze lesive ed irreversibili per la salute delle persone, così come è stato riconosciuto anche dall´Organizzazione Mondiale della Sanità. Nell´ambito della riunione è stato deciso che nella prossima seduta della commissione regionale V. I. A. (Valutazione impatto ambientale) sarà approfondito il progetto della "Terna Spa" e verranno affrontate le soluzioni alternative emerse nell´incontro di oggi, anche alla luce delle richieste e delle osservazioni presentate dal Comune e dai cittadini di Scilla. Inoltre, nei prossimi giorni si procederà a un ulteriore approfondimento mediante l´effettuazione di un sopralluogo tecnico per una verifica delle ricadute del progetto e per ulteriori valutazioni. "È importante che la commissione faccia tutti gli approfondimenti del caso - ha dichiarato l´assessore Michelangelo Tripodi - e che si scelga un percorso che crei meno disagi possibili per i cittadini e meno danni per il territorio e l´ambiente, tutelando un´area, quella costiera e la spiaggia di Favazzina, nonché il territorio retrostante, che rappresentano un bene paesaggistico di inestimabile valore e che non può essere ferito con interventi che darebbero un impatto assolutamente insostenibile. In tal senso - ha concluso Tripodi - mi auguro che vengano accolte le sollecitazioni che provengono dal territorio e dalla comunità locale che hanno indicato anche soluzioni alternative che potrebbero essere adottate o assunte per modificare il percorso dell´elettrodotto e per evitare che ci siano ricadute negative e che potrebbero provocare danni irreversibili". .  
   
   
SOCOTHERM: IL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE HA RINVIATO L’APPROVAZIONE DEL BILANCIO  
 
Vicenza, 2 aprile 2007 – Il Consiglio di Amministrazione di Socotherm S. P. A. , Società quotata sul segmento Star di Borsa Italiana (Sctm. Mi) ed uno dei principali operatori mondiali nel rivestimento protettivo di tubazioni per l’estrazione ed il trasporto di petrolio, gas e acqua, ha rinviato l’approvazione del Bilancio. Il Consiglio di Amministrazione di Socotherm del 30 marzo 2007, ha rinviato al prossimo 6 aprile 2007 l’approvazione del Bilancio d’Esercizio 2006, in quanto ancora in attesa di alcuni dati definitivi da parte di qualche consociata estera. Inoltre il Consiglio di Amministrazione, in considerazione di un’approfondita applicazione dei principi contabili internazionali, ha deciso di non considerare nel Bilancio 2006 la contabilizzazione di una plusvalenza di 17 Mln di Euro, inclusa nei ricavi della quarta trimestrale. Il Consiglio di Amministrazione ha inoltre deliberato un piano di buy back di azioni proprie ed un nuovo piano di incentivazione del management con stock options. Il Consiglio ha esaminato l’andamento molto favorevole del mercato nei prossimi anni ed ha deliberato per la costituzione di nuove società nelle aree di maggior sviluppo dove il Gruppo non è ancora presente. .  
   
   
ASCOPIAVE BILANCIO CONSOLIDATO DI GRUPPO E IL PROGETTO DI BILANCIO CIVILISTICO ASCOPIAVE S.P.A. AL 31 DICEMBRE 2006. L’ESERCIZIO 2006 SI CHIUDE CON RICAVI A 318,1 MILIONI DI EURO CON UNA CRESCITA DEL FATTURATO CONSOLIDATO DEL 13,9% RISPETTO AL 2005. PROPOSTO UN DIVIDENDO DI EURO 0,085 PER AZIONE  
 
Pieve di Soligo, 2 aprile 2007 - Il Consiglio di Amministrazione di Ascopiave S. P. A, riunitosi il 28 marzo sotto la Presidenza di Gildo Salton, ha approvato il progetto di bilancio di esercizio e il bilancio consolidato al 31 dicembre 2006. Il Gruppo ha chiuso il 2006 con ricavi consolidati in crescita del 13,9% a 318,1 milioni di Euro (279,3 milioni nell’esercizio 2005) per effetto principalmente dell’incremento delle tariffe e dei prezzi di vendita applicati ai clienti finali del gas e per la crescita dei ricavi di vendita di energia elettrica, dove nel corso dell’anno sono stati acquisiti 107 nuovi clienti (+105%; totale clienti a fine 2006: 209), mentre i volumi hanno registrato un incremento del 168% attestandosi sui 101 Gwh venduti. All’aumento dei ricavi è però corrisposto un incremento dei costi operativi legati alla componente acquisto materia prima gas, passati da 190,2 milioni di Euro del 2005 a 232,7 milioni del 2006 con un incremento di 42,5 milioni di Euro, pari al 22,3%, dovuto ad aumenti di prezzo compensati in parte dai minori acquisti di metri cubi di gas passati da 840,8 milioni di metri cubi del 2005 a 790,2 milioni di metri cubi del 2006 con una diminuzione di 50,6 milioni, pari al 6%, per effetto dello sfavorevole andamento termico registrato nell’ultimo trimestre. La combinazione fra minori volumi di gas erogato, e i provvedimenti dell’Autorità per l’Energia Elettrica e il Gas in materia di aggiornamento delle tariffe di vendita (delibera n. 248/04, delibera. 298/05, delibera n. 63/06 e delibera n. 134/06) hanno influito sensibilmente sui margini del Gruppo. Al 31 dicembre 2006 il Margine Operativo Lordo si è attestato a 40,4 milioni di Euro (-28,1% rispetto ai 56,2 milioni del 2005) e l’Ebit a 29,1 milioni di Euro (-35,4%). Il risultato netto ha registrato una diminuzione del 33,2% passando da 24,5 milioni di Euro del 2005 a 16,4 milioni di Euro del 2006 con un “tax rate” in salita dal 39,8 % del 2005 al 40,5% del 2006. E’ da notare che la riduzione del Margine Operativo Lordo è stata determinata quasi interamente dalla contrazione del primo margine gas, ovvero dal differenziale tra i ricavi di vendita ai clienti finali e i costi di acquisto e di vettoriamento pagati a terzi distributori e tiene conto anche degli effetti negativi della delibera n. 248/04 di competenza dell’anno 2005, stimabili in circa 2,6 milioni di euro. A fine 2006 la posizione finanziaria netta è risultata positiva per 87,5 milioni di euro. Al netto dei proventi della quotazione (pari a 161,3 milioni), la posizione finanziaria a fine 2006 sarebbe stata negativa per 73,8 milioni di euro, presentando un miglioramento rispetto al 2005 di circa 16,2 milioni di euro. Il fatturato della sola Capogruppo Ascopiave S. P. A. Ha evidenziato un risultato pari a 65,3 milioni di Euro ( - 6,5% rispetto al 2005) e un utile netto pari a 15,3 milioni di Euro ( - 38, % rispetto al 2005). I dividendi proposti per l’approvazione dell’Assemblea dei Soci (non rilevati come passività al 31 dicembre 2006) sono pari ad Euro 0,085 per azione, per un ammontare totale pari ad Euro 19. 833. 390 . Il Consiglio di Amministrazione ha inoltre proposto di destinare il 5% della quota di utile di esercizio 2006 per 0,8 milioni di Euro a riserva legale. L’assemblea degli azionisti, in sede ordinaria si terrà in prima convocazione il giorno 30 Aprile 2007 presso la sede legale in Pieve di Soligo (Tv), Via Verizzo n. 1030 alle ore 16. 00 e in seconda convocazione il giorno martedi 8 maggio 2007, stesso luogo e ora. Gli argomenti all’ordine del giorno dell’Assemblea saranno l’approvazione del bilancio di esercizio chiuso al 31 dicembre 2006, la Relazione sulla Gestione, la Relazione del Collegio Sindacale e della Società di revisione. All’assemblea verrà altresì proposta la Proroga della durata dell’incarico di revisione contabile per gli esercizi 2012, 2013 e 2014. Il Consiglio di amministrazione ha inoltre deliberato di adottare un sistema di remunerazione incentivante e fidelizzante rivolto agli amministratori e ai dipendenti della società e delle sue controllate con ruoli o funzioni rilevanti, basato sull´andamento del titolo e che tenga conto anche del raggiungimento di determinati obiettivi di performance. Il Consiglio di amministrazione, quindi, ha incaricato il Comitato per la Remunerazione di predisporre per il Consiglio una proposta che contenga le linee guida del piano, che dopo l´esame del Consiglio, saranno sottoposte all´esame dell´Assemblea dei Soci, ai sensi dell´articolo 114bis del Tuf, che si terrà entro il 30 giugno 2007 per l´approvazione delle modifiche statutarie richieste dalle recenti modifiche legislative. Le relazioni illustrative degli argomenti e proposte all’ordine del giorno e il bilancio d’esercizio al 31 dicembre 2006, corredato da tutti gli allegati, saranno depositati presso la sede sociale e Borsa Italiana S. P. A. Nei termini di legge, a disposizione di chiunque ne faccia richiesta e con facoltà di ottenerne copia, e resi disponibili sul sito internet www. Ascopiave. It. “Abbiamo mantenuto – ha affermato il Presidente di Ascopiave Gildo Salton – le promesse fatte in sede di Ipo, distribuendo un dividendo elevato che ci colloca ai vertici del range relativo al dividend-yield delle utilities quotate. Prendendo come riferimento il prezzo in sede di Ipo il dividendo proposto equivale ad un dividend yield del 4,7%, mentre prendendo come riferimento la quotazione media giornaliera dell’ultimo mese il dividend yield si attesta a 4,1%”. “Nel 2007 – ha precisato Gildo Salton – ci sarà una doppia distribuzione del dividendo perché, insieme al dividendo 2006, a novembre ci sarà anche un acconto sul dividendo 2007”. .  
   
   
ALERION: EFFETTUATA LA CESSIONE DEL 15% DI RENO DE MEDICI STIPULATO UN PATTO DI SINDACATO CON I DUE INVESTITORI PER PROSEGUIRE NELLA FASE DI SVILUPPO  
 
Milano, 2 aprile 2007 - Come reso noto lo scorso 21 febbraio 2007, e nei termini ivi previsti, nell´ambito della propria strategia di focalizzazione dell´attività nel settore della produzione di energia da fonti rinnovabili e di razionalizzazione del portafoglio, il 27 marzo Alerion Industries ha formalizzato la cessione di n. 40 milioni di azioni di Reno De Medici, pari al 14,5% del capitale sociale. Le azioni sono state cedute ad un prezzo di Euro 0,67/azione, per un controvalore di Euro 26,8 milioni: tale sessione ha generato una plusvalenza lorda consolidata di Euro 9,6 milioni (in base al valore di carico al 31 dicembre 2006). Alerion continuerà a detenere 33,9 milioni di azioni, pari al 12,6% del capitale sociale, di Reno De Medici. Con gli acquirenti, in quote paritetiche Eurinvest Finanza Stabile S. R. L. E Ic S. P. A. , è stato stipulato un patto di sindacato di voto e di blocco, cui verrà data pubblicità con le forme previste dalla normativa vigente, volto ad assicurare stabilità ed assicurare le basi per l´ulteriore sviluppo di Reno De Medici. L´operazione si inserisce al termine del processo di turnaround industriale di Reno De Medici, che ha visto fra l´altro una riduzione nell´arco di un triennio dell´indebitamento netto da Euro 360 milioni ad Euro 130 milioni, e prevede la condivisione con gli acquirenti del piano di rilancio e crescita di Reno De Medici, in coerenza con la ripresa della domanda in ambito europeo. Ic (Industria della Costruzione) S. P. A. , società riconducibile a Dante Siano — Consigliere di Amministrazione di Alerion Industries S. P. A. — è attiva nei settori immobiliare, industriale e della ricerca. Eurinvest Finanza Stabile S. R. L. , società attiva nel settore degli investimenti in società finanziarie, industriali ed immobiliari, tra l´altro azionista di maggioranza di Investimenti e Sviluppo S. P. A. , società quotata sul Mta, intende ribadire con questa operazione la propria vocazione di investitore in società industriali quotate al fine di contribuire all´espansione ed alla crescita delle stesse. .  
   
   
IL CENTRO DI COMPETENZA INTERNAZIONALE DI TURBOCARE (SIEMENS) INAUGURA A TORINO IL PRIMO “RISTORANTE ALL’IDROGENO”. IMPIANTO ALIMENTATO CON CELLE A COMBUSTIBILE RISCALDA I LOCALI DELLA MENSA AZIENDALE SENZA EMETTERE SOSTANZE INQUINANTI: ASSENTI OSSIDI DI CARBONIO, AZOTO E ZOLFO, RIDOTTE DEL 50% LE EMISSIONI DI CO2  
 
Torino, 2 aprile 2007 - E’ stato inaugurato il 28 marzo presso la sede di Turbocare S. P. A. (Siemens), il primo “ristorante aziendale all’idrogeno”, riscaldato attraverso un impianto a celle a combustibile da 5 chilowatt (kW) senza emettere sostanze inquinanti: ossido di carbonio, di azoto e di zolfo sono assenti, mentre le emissioni di anidride carbonica sono ridotte del 50% rispetto ad un medio impianto di generazione elettrica, grazie ad elevati efficienza e indice di utilizzo del combustibile (gas naturale). Il nuovo progetto si va ad aggiungere alla sperimentazione di un analogo impianto da 100 kW - cominciata nel 2005 e tuttora in corso con un record mondiale di 35. 000 ore di funzionamento di cui oltre 14. 000 in Italia - grazie alla quale Turbocare ha già prodotto 1. 783. 000 kWh di elettricità, pari al consumo di 100 famiglie per 2 anni. Ora il centro di competenza internazionale di Torino fa il bis con una nuova applicazione concreta dell’idrogeno: il generatore da 5kW eroga energia termica per il riscaldamento dei locali della mensa ed energia elettrica che contribuisce ad alimentare i servizi di emergenza (luci di emergenza, telecomunicazioni e antincendio) con un’efficienza complessiva - calore e elettricità - compresa tra il 70% e l’80% e un’affidabilità di sistema vicino al 100%, superiore a quella di una turbina a gas o di un motore a combustione interna. L’inaugurazione dei locali è avvenuta oggi alla presenza del Presidente della Regione Mercedes Bresso, dell’Assessore ad Università e Ricerca della Regione Andrea Bairati, del Rettore del Politecnico di Torino Francesco Profumo, dell’Amministratore Delegato di Environment Park Alessandro Battaglino, oltre che dell’Amministratore Delegato di Siemens Italia Vincenzo Giori e dell’Ad della controllata Turbocare Luigi Tarricone. Il nuovo impianto di microcogenerazione - basato su celle a combustibile ad ossidi solidi e alimentato a gas naturale - ha una potenza massima di 5 kW elettrici e 4 kW termici. Entrato in esercizio recentemente, dopo una sperimentazione durata circa 6 mesi, ha già accumulato più di 5200 ore di funzionamento e prodotto oltre 21 Mwh di energia elettrica, caratteristiche che rendono questa tipologia di impianto ideale per applicazioni in ambito residenziale, quali ad esempio ville, grandi alloggi, negozi, uffici, laboratori di ricerca. “La sperimentazione di Turbocare Spa si inscrive perfettamente nelle strategie Siemens, in prima linea nel fronteggiare il crescente fabbisogno di risorse naturali a basso impatto ambientale legato alla progressiva urbanizzazione delle popolazioni mondiali”, ha dichiarato Vincenzo Giori, Amministratore Delegato di Siemens Italia. Da oltre 40 anni il gruppo è impegnato in attività di ricerca e sviluppo sulle celle a combustibile. La ricerca di base in questo ambito punta ad una continua evoluzione della tecnologia in termini di miniaturizzazione delle celle, maggiore efficienza, più alte prestazioni e di conseguenza minori costi. Le attività di sviluppo mirano a favorire l’industrializzazione del prodotto e, quindi, un suo utilizzo su larga scala. “A seguito dell’acquisizione da parte della multinazionale, avvenuta nel 2003, il centro Turbocare Spa ha potuto essere valorizzato nei programmi di R&s di Siemens come polo di sperimentazione e di ricerca applicata, divenendo un elemento strategico della catena del valore: il team di ingegneri attivi a Torino studia il funzionamento degli impianti a celle a combustibile, con l’obiettivo di migliorarli e di semplificarne sempre più l’utilizzo” ha spiegato Luigi Tarricone, Amministratore Delegato di Turbocare Spa. Per valutare le risposte del sistema in termini di efficienza, il prossimo passo sarà il test di combustibili alternativi al gas naturale, quali ad esempio il bioetanolo, che presentano vantaggi in termini di stoccaggio e trasporto e permettono all’impianto di ridurre a zero le emissioni di Co2. L’altro focus della ricerca riguarderà il cosiddetto ‘ balance of plant’ , ossia l’ottimizzazione di tutti i componenti dell’impianto in modo da migliorare l’efficienza della conversione elettrica, e la messa a punto delle tecniche di manutenzione delle celle. Il progetto di ricerca di Turbocare Spa è finanziato per il 40% dalla Regione Piemonte e vede la collaborazione del Politecnico di Torino e del laboratorio di idrogeno Hysylab di Environment Park. Il valore totale dell’investimento è di 10 milioni di Euro in 5 anni (2004-2009). .  
   
   
I NEO ARCHIMEDE DI TUTTA ITALIA IN VETRINA MOSTRA STAND E INVENZIONI 16 - 17 APRILE 2007  
 
Milano, 2 aprile 2007 - “Non è vero che i giovani sono demotivati”, dice Alberto Pieri, segretario generale della Fast, Federazione delle associazioni scientifiche e tecniche( www. Fast. Mi. It),”lo testimonia questo concorso dell’Unione europea per giovani scienziati. Ci sono giunti progetti , ricerche , prototipi intelligenti, utili, interessanti, creati da ragazzi di 14-20 anni . Soprattutto idee e soluzioni a problematiche relative all’ambiente , alla salute, all’energia, all’innovazione tecnologica applicata. Questa è la più significativa manifestazione europea per gli studenti dai 14 ai 20 anni, perché è l’unica voluta da tutte le istituzioni comunitarie (Consiglio, Parlamento e Commissione) e che ha il sostegno di tutti gli Stati membri. E’ promossa dalla Direzione Ricerca della Commissione europea ed è l’unico concorso che , per il suo prestigio, è inserito a livello internazionale in una rete di altre iniziative e manifestazioni , rivolte ai giovani per incentivarli alla ricerca. Rappresenta il vero specchio della realtà giovanile italiana”. I Neo-archimede di tutta Italia si sfideranno, davanti a una giuria di esperti, con la loro inventiva e saranno a Milano presso la Fast-federazione delle Associazioni Scientifiche e Tecniche (www. Fast. Mi. It) il 15, 16 e 17 aprile con i loro stand e le loro invenzioni. La mostra è gratuita e aperta al pubblico (famiglie, scuole, studenti, docenti). ”Organizziamo da ben diciannove anni,” dice Alberto Pieri,” questo concorso dell’Unione europea per giovani scienziati che promuove l’interesse per la ricerca e la tecnologia nei ragazzi. I migliori giovani inventori italiani rappresenteranno l’Italia nei più qualificati ambiti internazionali”. I Premi 2007 In Palio: per studenti e per insegnanti Gli studenti, giudicati in base al loro lavoro e tramite interviste con la giuria, concorrono in Europa per 9 premi principali: 3 primi premi da 5000 euro ciascuno, 3 secondi da 3000 euro ciascuno e 3 terzi da 1500 euro ciascuno. “La genialità viene premiata sia con denaro che con viaggi,” spiega il dott Alberto Pieri,”i finalisti italiani vengono ulteriormente selezionati a Milano dalla giuria e, i migliori, potranno partecipare all’edizione conclusiva del concorso europeo a Valencia in Spagna, rappresenteranno l’Italia e potranno vincere sino a 5000 euro cadauno. Ma non è una questione di soldi, anzi, quello che valorizza questa manifestazione è lo scambio e l’apertura, l’esperienza internazionale che offre ai giovani che potranno incontrare, viaggiare, confrontarsi con altri ragazzi all’estero perché , nella selezione italiana, sono in palio le possibilità di partecipare completamente spesati a concorsi e iniziative internazionali: l’esposizione scientifica internazionale di Durban in Sud Africa; la settimana internazionale Scienza natura a Zurigo e sulle Alpi svizzere; il forum internazionale giovanile della scienza di Londra (Gran Bretagna); il premio internazionale dell’acqua per i giovani a Stoccolma (Svezia); la fiera internazionale della scienza e dell’ingegneria di Atlanta (Stati Uniti); le Olimpiadi dell’ambiente in Turchia”. Tra gli altri riconoscimenti sono da segnalare: la visita allo stabilimento per la produzione di farmaci del gruppo Sanofi Aventis ad Anagni; la settimana da ricercatore di Cusmibio; gli attestati di merito di prestigiose accademie e associazioni internazionali. Inoltre la Fast assegnerà due viaggio-studio sorteggiati sia tra i docenti che hanno aiutato nei loro progetti di ricerca i giovani studenti finalisti del concorso che tra i professori che saranno presenti alla cerimonia di premiazione di martedì 17 aprile 2007 a Milano. Come Si Partecipa “Il bando esce ogni anno e annunceremo il 17 aprile la prossima scadenza per l’edizione 2008. Le istruzioni di partecipazione e la modulistica si scaricano direttamente dal nostro sito Internet www. Fast. Mi. It). Nel corso degli anni”, spiega Alberto Pieri, “ sono aumentate le ragazze come numero di partecipanti, sono cresciuti i progetti e gli studi relativi all’ambiente, il che dimostra un attaccamento verso la propria terra, territorio, tradizioni anche nei diversi progetti e ricerche, una volontà di approfondimento delle proprie curiosità. Molti i progetti nati da situazioni personali o dall’altruismo e dalla volontà di essere utili al prossimo”. La selezione italiana richiede ogni anno la presentazione e invio alla Fast di un testo dattiloscritto di massimo 10 pagine relativo a un tema , a una curiosità, a una ricerca specifica su qualsiasi ambito dalla chimica, alla fisica, alla matematica, , alla biologia , con una breve sintesi in inglese. I lavori possono essere elaborati sia da singoli che da gruppi di non più di 3 ragazzi. “Non vedo,” dice Alberto Pieri, segretario generale della Fast, Federazione delle associazioni scientifiche e tecniche,”un’attenzione adeguata da parte dei media ai veri profili dei ragazzi tra i 15 e i 20 anni che in Italia dimostrano di essere curiosi, intelligenti, dinamici. Mentre noto una inutile enfatizzazione di esempi negativi, superficiali, di profili di giovani impreparati messi in video o in mostra sui giornali solo per mode evanescenti. E’ ora che ci si occupi della realtà vera della nostra gioventù, di cui i partecipanti al concorso I Giovani E Le Scienze sono uno spaccato estremamente valido, che merita visibilità in Italia e in Europa”. La Mostra Presso la Fast in p. Le Morandi 2 a Milano è prevista l’esposizione , aperta al pubblico con entrata gratuita, di tutti gli stand con le invenzioni, le ricerche realizzate dai ragazzi che hanno aderito alla 19° edizione del concorso. L’invito è a famiglie, scuole, giovani, insegnanti, cittadini a venire, a prendere visione di quanto i neoArchimede italiani hanno prodotto per il concorso europeo. Questo per toccare con mano quali sono i veri profili dell’Italia del nostro futuro: ragazzi svegli, motivati, che rappresentano una parte rilevante del mondo legato all’istruzione, alla ricerca. La visita all’esposizione si può effettuare lunedì 16 aprile dalle ore 9. 00 alle 19. 00 e martedì 17 aprile dalle ore 9. 00 alle 11. 00, presso la Fast- Federazione delle associazioni scientifiche e tecniche ,P. Le Rodolfo Morandi 2 a Milano. Dettagli Per La Stampa: Esposizione delle invenzioni e ricerche Per la stampa sono previste visite guidate agli stand ed è disponibile una saletta per fissare delle interviste ai ragazzi, con supporto specifico, ad orari modulabili in base alle necessità dei media. (contattare l’ufficio stampa tel . 3389282504 ) Cerimonia di premiazione Aperta al pubblico e alla stampa anche la cerimonia di premiazione del 17 aprile alle 11. 00 in ple Rodolfo Morandi 2 a Milano, Aula Maggiore. Conferenza stampa (si prega di accreditarsi presso E. C. Partners al tel/ fax 025693142 o contattando il tel 3389282504) Nel corso della conferenza stampa vengono forniti, con le motivazioni in anteprima , i nominativi dei vincitori della sfida italiana e di coloro che rappresentano l’Italia nella finale del concorso dell’Unione europea prevista per questa edizione a Valencia (Spagna), in settembre, ma anche alle altre competizioni internazionali a cui questa manifestazione consente l’adesione per i giovani scienziati. Un premio è riservato anche ai docenti. .  
   
   
UNIVERSITA´: UN’EUROREGIONE DELLA CONOSCENZA PROGRAMMI INTERREG IIIA ITALIA - SLOVENIA 2000-2006  
 
Trieste, 2 aprile 2007 - Per creare un’Euroregione della Conoscenza esistono tre modelli possibili: un network rafforzato con progetti comuni a livello post-laurea, la costituzione di facoltà di eccellenza in lingua inglese in alcune università dell´Europa centro-orientale e l’istituzione di un vero e proprio ateneo dell´Euroregione, fra Trieste e Capodistria (Slovenia) che possa fare da centro di eccellenza di riferimento per tutta l´area dell´Europa centro e sud orientale: sono questi i risultati che emergono dal Progetto Universitas, che ha realizzato uno studio esplorativo sulla cooperazione universitaria nell´area Ince. Il Progetto Universitas, promosso dalla Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia - Direzione centrale Istruzione, Cultura, Sport e Pace, il cui obiettivo è stato si sono monitorate le risorse territoriali dell’aree transfrontaliere Trieste-capodistria in vista della realizzazione e dell’implementazione di forme di cooperazione internazionale in ambito universitario per l’Europa centro e sud orientale, si è concluso dopo tre anni di lavori, durante i quali sono state coinvolte Università e Istituzioni di 14 Paesi dell’Europa centro-orientale e balcanica. Al progetto, cofinanziato dal Programma Interreg Iiia Italia - Slovenia 2000-2006, hanno partecipato l’Istituto Jacques Maritain di Trieste, l’Università del Litorale e l’Università degli Studi di Trieste. I risultati finali sono stati presentati da Francesco Russo, presidente dell’Istituto Jacques Maritain, durante il Seminario internazionale “Per un’Euroregione della conoscenza. Modelli di cooperazione universitaria per l’Europa centro e sud orientale”, che si è tenuto nel pomeriggio di giovedì 29 marzo, presso la Sala Tessitori presso la sede del Consiglio Regionale della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia a Trieste. Tali risultati sono stati poi dibattuti nel corso della tavola rotonda sulle potenzialità della cooperazione universitaria nell’area transfrontaliera italo-slovena alla quale hanno partecipato l’Assessore regionale all’istruzione, cultura, sport e pace Roberto Antonaz, il Prorettore dell’Università di Udine prof. Ssa Maria D’aronco, il Prorettore dell’Università degli Studi di Trieste prof. Fabio Ruzzier, il Prorettore per il lavoro scientifico dell’Università del Litorale prof. Milan Bufon e il vicesindaco della Città di Capodistria Alberto Scherani. “Ogni anno 80. 000 studenti dell’area dell’Europa centro e sud orientale scelgono le Università dell’Unione Europea - ha detto il presidente dell’Istituto Jacques Maritain, Francesco Russo - ma solo poche centinaia si fermano nella nostra Regione. La sfida é dunque quella di attrarre le migliori intelligenze dell´area centro-europea e balcanica, che ora molto spesso si recano in Inghilterra o negli Stati Uniti, anche in virtù della naturale vocazione al dialogo che la nostra Regione ha storicamente assunto. A tal fine occorre superare una oggettiva debolezza strutturale, ad esempio, implementando gli insegnamenti in lingua inglese e sviluppando sempre di più il dialogo tra le Università e Centri di Ricerca e le Istituzioni del territorio”. Il rapporto completo sarà disponibile domani sul sito web www. Progettouniversitas. Org .  
   
   
CULTURA SCUOLA PERSONA: NUOVE INDICAZIONI NAZIONALI IL 3 APRILE PRESENTAZIONE DEL DOCUMENTO CULTURALE  
 
Roma,2 aprile 2007 - Domani Martedì 3 aprile dalle 9,00 alle 14,00 alla sala Convegni della Biblioteca Nazionale Centrale di Viale Castro Pretorio 105 si svolgerà il seminario di presentazione del documento: "Cultura Scuola Persona. Verso le indicazioni nazionali per la scuola dell´infanzia e per il primo ciclo di istruzione". Introducono: Edgar Morin, Mauro Ceruti e il Ministro della Pubblica Istruzione Giuseppe Fioroni. Intervengono: Edoardo Boncinelli, Francesco Paolo Casavola, Anna Maria Chiavacci Leonardi, Roberta De Monticelli, Ezio Raimondi, Edoardo Vesentini, Giovanni Maria Vian. Si apre così il processo di revisione delle Indicazioni Nazionali: il documento che verrà presentato martedì rappresenta la cornice culturale sulla base della quale, al termine di un percorso di confronto, verranno poi definiti i livelli essenziali di apprendimento per gli studenti su tutto il territorio nazionale. .  
   
   
FORMAZIONE: 1°CONVEGNO NAZIONALE DI MATEMATICA A GIULIANOVA  
 
Pescara, 2 aprile 2007 - "La matematica e la sua didattica" è il tema del primo Convegno nazionale che si terrà a Giulianova (Palazzo Gualandi) il 4,5 ed il 6 maggio prossimi, e che è stato presentato il 30 marzo, con una conferenza stampa, nella sede della Giunta regionale in Viale Bovio a Pescara. Padrone di casa, l´assessore all´Istruzione, Formazione e Diritto allo Studio, Fernando Fabbiani, che ha espresso grande soddisfazione per un´iniziativa che "ha centrato una problematica". "Quella di colmare una forte lacuna", ha spiegato Fabbiani, "che colloca l´Abruzzo agli ultimi posti in Italia quanto a preparazione dei giovani nelle materie tecnico-scientifiche. C´è una carenza di competenze", ha rimarcato l´Assessore, " che si avverte anche all´interno delle nostre aziende. Dunque, mi congratulo con la Provincia di Teramo e con il Comune di Giulianova per la lodevole iniziativa che, infatti, noi abbiamo inteso condividere a pieno". Il Convegno, ideato in collaborazione con il Nucleo di Ricerca in Didattica della matematica del Dipartimento di matematica dell´Università degli Studi di Bologna, aprirà, dunque, i lavori venerdì 4 maggio. E´ aperto a tutti e l´iscrizione avverrà direttamente in loco, ma ai fini di una migliore organizzazione è gradita la preventiva comunicazione di partecipazione tramite un modulo compilabile dal sito:www. Comune. Giulianova. Te. It/convegnomatematica, entro il 20 aprile. "Sono già molte le iscrizioni che sono pervenute", ha detto in conferenza stampa l´assessore alla Pubblica istruzione del Comune di Gulianova, Laura Ciafardoni, "e noi ringraziamo pubblicamente l´assessore Fabbiani per aver subito creduto in questa iniziativa, e per la sua collaborazione senza la quale il Convegno non si sarebbe potuto realizzare. Una grande opportunità per formare i nostri giovani, ma anche un´occasione per far conoscere il nostro territorio", ha sottolineato Ciafardoni, "ed in questo senso abbiamo già preso accordi con le strutture di ricezione, per offrire ai convegnisti il miglior soggiorno, che, magari", ha auspicato, "in vista della stagione estiva potrà diventare anche vacanziero". "La finalità di questo 1° Convegno nazionale è quello di preparare i cittadini europei", ha inteso precisare anche l´assessore alla Cultura della Provincia di Teramo, Rosanna Di Liberatore, "perchè i nostri giovani devono essere all´altezza, ovunque vadano, ed avere una preaprazione adeguata a quelli di tutti i colleghi europei. E Il Comune di Giulianova si è fatto promotore di un evento di alta formazione, che intendiamo ripetere ogni anno". Ringraziamenti all´assessore Fabbiani sono stati espressi anche dagli insegnanti di alcune scuole gliuliesi, presenti in conferenza stampa. "Ringrazio l´assessore Fabbiani e la nostra Regione", ha detto una professoressa, "per aver permesso questa grande occasione. Credo nell´importanza di questo Convegno perchè la matematica va vissuta con gli occhi della didattica". .  
   
   
NASCE L’ATENEO TELEMATICO DELLE CAMERE DI COMMERCIO  
 
Campobasso, 2 aprile 2007 - Favorire la competitività delle piccole e medie imprese molisane anche attraverso la professionalizzazione dei lavoratori: è questa l’ulteriore iniziativa che la Camera di Commercio di Campobasso intende realizzare con l’adesione all’Universitas Mercatorum, l’Università Telematica delle Camere di Commercio. Soci fondatori dell’Università Telematica sono oltre alle 18 Camere di Commercio aderenti all’iniziativa, l’Unioncamere nazionale, l’Istituto Tagliacarne, il Dintec, l’Ifoa e l’Unioncamere Calabria. L’universitas Mercatorum è un ateneo non statale creato con l’obiettivo di strutturare un’offerta formativa indirizzata ad un target di "persone già occupate" che vogliono conseguire un titolo accademico nel campo dell’Economia "frequentando" i corsi on line. Il personale delle piccole e medie imprese, il personale della pubblica amministrazione e il personale camerale sono i principali soggetti a cui l’idea formativa si rivolge. In tal modo si crea un’offerta non concorrenziale rispetto a quella accademica, diretta a soddisfare una componente di domanda formativa di “nicchia”. Universitas Mercatorum è stata autorizzata a operare con Decreto Ministeriale 10 maggio 2006, pubblicato sul supplemento ordinario della Gazzetta Ufficiale n. 134 del 12 giugno 2006. L’università Telematica attiva per l’Anno Accademico 2006/2007 due corsi di laurea triennali - rientranti nella classe ministeriale 17 della Facoltà di Economia - in: Management delle Risorse Umane, per gestire con efficienza il capitale umano e la struttura organizzativa aziendale; Gestione d’Impresa, per acquisire gli strumenti teorici e metodologici necessari a guidare con capacità e competenza un’azienda. “La costituzione dell’Università Telematica delle Camere di Commercio consente di portare a compimento l’impegno del sistema camerale nella valorizzazione del capitale umano quale fattore indispensabile per la competitività del Sistema Italia – afferma il presidente della Camera di Commercio di Campobasso, Paolo di Laura Frattura. L’ateneo telematico rappresenta un’importante risorsa per le imprese molisane interessate a crescere anche tramite la formazione e la valorizzazione del capitale umano. L’innovativo modello didattico applicato dall’Universitas Mercatorum nasce in risposta alla crescente domanda di corsi di laurea on line soprattutto da parte di chi già è inserito nel mondo del lavoro e spesso è impossibilitato ad accedere alla formazione offerta dai canali tradizionali – conclude di Laura Frattura – augurando all’università telematica di essere sempre un punto di eccellenza nella formazione “delle imprese per le imprese”. Www. Unimercatorum. It .  
   
   
230 WORK EXPERIENCE PER L´AREA NORD DI NAPOLI  
 
Napoli, 2 aprile 2007 - L´assessore regionale al Lavoro della Regione Campania Corrado Gabriele annuncia l´attivazione di 230 Work Experience della durata di sei mesi per l´area di Nord di Napoli. "Siamo purtroppo nuovamente di fronte ad una escalation di violenza che interessa l´area nord di Napoli, e probabilmente i piani di sicurezza e la militarizzazione del territorio - afferma Gabriele - servono a ben poco se non vengono affiancati da interventi concreti, che mirino a prosciugare il bacino da cui i clan attingono la manodopera. C´è dunque un urgente bisogno di contrastare la dispersione scolastica ed offrire ai giovani occasioni formative e d´inserimento lavorativo. Con queste prime 230 Work Experience, daremo la possibilità - continua l´assessore regionale al Lavoro - ad altrettanti giovani di intraprendere percorsi formativi che si svolgeranno direttamente nelle aziende. Uno strumento innovativo, che unisce l´acquisizione di competenze tecniche all´esperienza diretta. E l´azione non si concluderà qui. Presto attiveremo infatti altre Work experience, che porteranno a 1000 le occasioni formative in azienda per i giovani dell´area nord di Napoli" conclude Gabriele. .  
   
   
NASCE IL 2 APRILE A NAPOLI PRESSO CITTÀ DELLA SCIENZA LA MASAD: LA RETE PER LA DIFFUSIONE DELLA CULTURA SCIENTIFICA E TECNOLOGICA NEL MEDITERRANEO  
 
 Napoli 2 aprile 2007 - Nasce oggi il presso la Città della Scienza sotto il patrocinio dell’Osservatorio Euromediterraneo e del Mar Nero (costituito dal Comune di Napoli, l’Università degli Studi di Napoli “L’orientale” e la Fondazione Idis-città della Scienza di Napoli) la Masad (Mediterranean Association for Science Advancement and Dissemination): un’associazione che vuole essere una rete fra le persone impegnate nella diffusione della cultura scientifica e tecnologica nell’area del Mediterraneo. Il Memorandum of Understanding e i regolamenti interni dell’Associazione verranno firmati nel corso dell’incontro: “La scienza per la pace: La comunicazione scientifica per il dialogo interculturale”. Nel corso dell’incontro verranno anche discussi alcuni dei progetti che vedranno impegnata l’Associazione, come il proseguimento dell´azione intrapresa dalla Città della Scienza di Napoli per la realizzazione di un Science Centre in Palestina, di cui è stato inaugurato un primo prototipo il 12 febbraio scorso presso l´Università Al Quds di Gerusalemme Est e altre iniziative promosse da Manuela Arata, direttore del Festival della Scienza di Genova. Il principale obiettivo della Masad è rinforzare la collaborazione e il dialogo scientifico e tecnologico tra i paesi dell’area mediterranea. L’impegno prefissato è quello di creare e promuovere una nuova rete di interscambio capace di coinvolgere tutti gli scienziati e le persone che sono impegnate nel campo della comunicazione scientifica e tecnologica nel bacino del Mediterraneo e nel Vicino Oriente. La Masad riunirà persone singole e istituzioni, come giornalisti, scienziati, musei scientifici ed enti, i quali metteranno in comune esperienza e materiale divulgativo esistente e collaboreranno in progetti congiunti per la comunicazione della scienza e della tecnologia. L’associazione nascente vede già la partecipazione attiva di importanti organizzazioni scientifiche sia del panorama italiano che di tutta l’area del bacino mediterraneo: organizzazioni che hanno cominciato a lavorare insieme già nel periodo embrionale della Masad. Per l’Italia ci saranno fra l’altro la Fondazione Idis-città della Scienza (Istituto per la Diffusione e la valorizzazione della Cultura Scientifica) di Napoli, il Festival della Scienza di Genova, la Fondazione Cotec (Fondazione per l’Innovazione Tecnologica) di Roma. Per quanto riguarda, invece, le organizzazioni scientifiche degli altri Paesi del bacino del Mediterraneo la Masad comprenderà l’Alexploratorium (Science Center della Biblioteca Alessandrina per la promozione della Scienza e della Tecnologia) d’Alessandria d’Egitto, la Sigma Foundation del Marocco, la Foundation des Centres de Sciences di Istanbul e il Museo della Scienza di Tunisi. "In tutto il mondo- dichiara la coordinatrice dell´evento Barbara Gallavotti- esistono associazioni di persone che si occupano della diffusione della cultura scientifica in vari campi, ad esempio in fisica, o che uniscono comunicatori esperti in settori specifici, come la museologia scientifica. Mancava tuttavia una associazione che fosse pensata per l´area del Mediterraneo. La Masad vuole porre fine a questa situazione, e vuole essere aperta a tutti coloro che si occupano di diffusione della cultura scientifica e tecnologica, indipendentemente dal campo in cui operano e dagli strumenti che usano. I Paesi che si affacciano sul Mediterraneo condividono moltissimo in termini di cultura tradizioni. Hanno bisogno di unire le forze per affontare problemi comuni. Eppure, paradossalmente, fra il Nord e il Sud del mare sembra essersi creata un frattura che occorre ricucire. Questo è proprio lo scopo della Masad: unire le forze per risolvere il comune problema di debolezza della cultura scientifica e tecnologica e rafforzare il dialogo. In fondo nei secoli la scienza è sempre stata un punto di incontro: un terreno comune su cui tutti potevano discutere liberamente" .  
   
   
OLTRE 500 BAMBINI DIVENTANO SENTINELLE DELLA PACE  
 
 Roma, 2 aprile 2007 - Preservare il mondo dalle guerre e da ogni forma di conflitto. Questo il compito di 553 bambini di 5 scuole primarie e secondarie di Roma dopo la cerimonia di pubblica promessa e di giuramento che si è svolta stamattina all’Accademia internazionale delle Scienze della Pace, alla presenza del Presidente Piero Marrazzo e del fondatore dell’Accademia internazionale delle Scienze e della Pace, don Jonas Shamuana Mabenga. I piccoli sono diventati “Caschi gialli” al termine di un percorso formativo basato sui principi della non violenza, per promuovere “un mondo di pace, di amicizia e di fraternità senza frontiere, base culturale per un mondo di mutua comprensione, di dialogo, di perdono e di pace durevole”, come è scritto in uno dei passaggi nell’atto di giuramento. Ai bambini il Presidente Marrazzo ha ricordato le parole dello scrittore Gianni Rodari sull’arcobaleno, simbolo di pace che viene dopo la tempesta: “Non sarebbe meglio vedere un arcobaleno senza la tempesta? Sarebbe una festa per tutta la terra fare la pace prima della guerra”. Insieme ai più piccoli hanno prestato giuramento i primi 7 allievi dell’Accademia internazionale delle Scienze della Pace (Aspeace Onlus) che hanno terminato il corso biennale post-universitario in “Pratiche della prevenzione dei conflitti e della didattica della pace”. A loro spetterà il compito di andare in missione in 6 stati africani per formare a loro volta altri “Caschi gialli”. .  
   
   
NASCE L´UNIVERSITA´ DELLA PACE, LA GIUNTA REGIONALE APPROVA IL PROTOCOLLO D´INTESA CON IL CONSIGLIO REGIONALE  
 
Ancona, 2 aprile 2007 - E´ nata l´Universita` della pace nelle Marche. La Giunta regionale ha approvato il protocollo di intesa con il Consiglio regionale per la costituzione di un´associazione, con sede ad Ascoli Piceno, che svolga attivita` per la promozione dei diritti umani, della cultura della pace, della cooperazione allo sviluppo e della solidarieta` internazionale (come previsto dall´articolo 15 della legge regionale 18 giugno 2002 n. 9). ´L´universita` per la pace e` la testimonianza dell´attenzione della Regione Marche verso valori fondamentali come pace e solidarieta`´ dichiara il presidente Gian Mario Spacca. La Giunta regionale si e` attivata per dare impulso alla costituzione dell´associazione, nella consapevolezza che ´sono le stesse istituzioni politiche, fatte di persone, che devono dare prova di testimonianza attiva di pace e di valori positivi ´ dichiara Spacca - Perche` l``intenzione di pace nasce dal nostro cuore, dal contatto profondo con la propria coscienza´. Gia` nel corso del Meeting nazionale delle scuole di pace di Ancona il presidente aveva sottolineato che le Marche sono terra di pace aperta al futuro e terra di accoglienza: da ´Agora` dei Giovani´ il prossimo settembre, a ´Europa e non solo´ sull``incontro con le scuole del bacino Mediterraneo a Senigallia, citta` anche dell``istituto Alberghiero ``Panzini`` aperto all``ospitalita` di ragazzi stranieri che qui si formano e ritornano da protagonisti nel loro Paese. A dimostrazione che le Marche sono sensibili ai temi dei giovani e della pace, Spacca ha ricordato anche che il prossimo 10 dicembre - non a caso data del 60 anniversario della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani - la Giornata delle Marche sara` dedicata ai giovani quali portatori di pace e alla riflessione sul loro futuro. L´associazione Universita` per la pace svolge tutte le attivita` di ricerca e promozione a sostegno della cultura della pace, necessarie per diffondere sensibilita` su temi di solidarieta`, rifiuto della violenza, lotta al razzismo e al totalitarismo. In particolare, l´associazione provvede alla realizzazione di un centro di documentazione collegato con le banche dati nazionali, europee e internazionali; alla produzione di materiale didattico informativo e alla divulgazione di materiale fornito dalle istituzioni nazionali e sovranazionali. Inoltre, promuove programmi di educazione sui temi della mondialita`, della pace e solidarieta` in accordo e collaborazione con le scuole; attiva progetti, campagne nazionali, convegni, tavole rotonde e seminari. Infine, sviluppa relazioni e collaborazioni con i piu` qualificati centri di ricerca e con i movimenti e reti associative regionali, nazionali e internazionali che operano per la pace e i diritti umani nel mondo. Lo statuto dell´associazione, senza scopo di lucro, deve prevedere l´eventuale adesione - aggiunta ai fondatori ´ di altri enti pubblici e soggetti privati con sede nel territorio regionale; quote associative e di partecipazione al fondo di gestione. Il Presidente della Giunta regionale compie gli atti necessari a promuovere la costituzione dell´associazione e il Consiglio regionale provvede alla nomina della rappresentanza della Regione nell´associazione stessa. .  
   
   
IL PRESIDENTE SORU AMBASCIATORE PER LA COSTA ANNO 2007  
 
Cagliari, 2 aprile 2007 - Il Presidente Soru Ambasciatore per la Costa Accolto l´invito di ricoprire l´incarico di Ambasciatore per la Costa. Il riconoscimento era stato proposto a Renato Soru qualche giorno fa da un´Agenzia dell´Onu per l´ambiente e la tutela delle coste del Mediterraneo. Il Presidente ha scritto una lettera di ringraziamento per l´incarico: "Gentile direttore, La ringrazio molto dell´invito rivoltomi per ricoprire l´incarico, nell´ambito del programma Unep, di "Ambasciatore per la Costa". E´ un riconoscimento che onora il governo della Sardegna e che rappresenta la grande opportunità di diffondere unitariamente, in tutto il Mediterraneo, un progetto di sviluppo fondato sulla tutela del patrimonio ambientale". La nomina del Presidente Soru era stata decisa per: "appoggiare le recenti iniziative della Sardegna nel campo della gestione e della pianificazione delle zone costiere, e in particolare il Piano paesaggistico regionale, la Conservatoria delle coste e il Piano regionale di sviluppo turistico sostenibile", ma anche - si dice ancora nella lettera - per promuovere l´esperienza del governo della Regione sarda in tutto il Mediterraneo". . .  
   
   
AREA D´INTERESSE: URBANISTICA E GOVERNO DEL TERRITORIO CALABRESE RIUNIONE DEL GRUPPO TECNICO DI LAVORO "PAESAGGI & IDENTITÀ"  
 
 Reggio Calabria, 2 aprile 2007 - Convocato dall´assessore all´Urbanistica, Michelangelo Tripodi, si è riunito il 29 marzo il Gruppo tecnico di lavoro "Paesaggi & Identità". L´incontro segue, a un mese di distanza, l´Open space tecnology, promosso dallo stesso assessorato e tenutosi al Parcopentimele di Reggio Calabria e dove è stata registrata la straordinaria presenza di centinaia fra tecnici, amministratori, operatori culturali e semplici cittadini impegnati, in uno straordinario momento partecipativo e di proposizione attiva, sui temi della salvaguardia e della tutela del territorio e, in particolare, verso quelli derivanti dalla difesa del paesaggio costiero calabrese. Una soddisfazione, quella espressa, in sede di esame del Gruppo di lavoro, che va al di là degli stessi aspetti propositivi insiti nei presupposti dell´evento, ma che assume, emblematicamente e straordinariamente, per la nostra regione, "lo strumento della partecipazione per la costruzione condivisa degli strumenti di pianificazione urbana e per la definizione delle linee strutturanti i programmi e gli interventi di valorizzazione del territorio e del paesaggio", così come ha ribadito l´assessore Tripodi. Il Gruppo si è soffermato, operativamente, sull´analisi del lavoro svolto che ha portato al primo risultato dell´impegno programmatico e operativo, già sottoscritto, fra l´assessorato e i sindaci dei nove centri calabresi interessati agli interventi di recupero e riqualificazione territoriale per una spesa complessiva di circa cinque milioni di euro mediante l´abbattimento, specialmente, di quei manufatti abusivi individuati nella prima parte della ricerca del Gruppo di lavoro e degli stessi uffici dell´assessorato. Un impegno su cui non adagiarsi, avviando, già nell´immediato, l´individuazione di ulteriori casi meritevoli di interventi di riqualificazione per una spesa, che Michelangelo Tripodi, ha indicato in circa 2 milioni e mezzo di euro. Il carattere anche sperimentale di tutta la dinamica concettuale e operativa posta in essere dai lavori sinergici tra Gruppo e dipartimento ha trovato momento di sintesi e di proposta da parte di Rosaria Amantea, dirigente dell´ufficio, che ha indicato alcuni punti fermi ed immediati di prossimo impegno quali, in prima istanza, la necessità di un intervento, mediante proposte ed emendamenti opportuni, presso il ministro Rutelli, impegnato nella rivisitazione del codice dei Beni culturali, che diano ragione alla necessità di interventi di salvaguardia e valorizzazione del paesaggio, liberando finalmente la pubblica amministrazione da "lacci e lacciuoli" che ne limitano pesantemente un´attività dedicata alla tutela della pubblica utilità. Altri punti riguardano l´attenta verifica del lavoro di ricerca già avviato su tutta la fascia costiera calabrese al fine dell´individuazione delle situazioni di emergenza, di abusivismo e degrado territoriale, e, infine, la necessità di un´attenzione particolare sullo stato di attuazione dell´accordo programmatico con i nove Comuni calabresi individuati per l´opera di riqualificazione, a partire dai bandi di concorso opportuni di ormai prossima emanazione. Il professor Renato Nicolini, a nome di tutto il Gruppo di lavoro, prendendo atto delle indicazioni operative pervenute in sede di discussione e, in particolare, delle raccomandazioni dell´assessore Tripodi, ha dichiarato il proprio convincimento che il lavoro fin qui svolto è solo l´approccio a tutta una tematica, quella della salvaguardia e valorizzazione del territorio calabrese che, finalmente, oggi trova momenti di seria volontà politica e amministrativa in vista della più complessiva opera di recupero delle qualità di tutto il territorio calabrese. .  
   
   
NAPOLI, BALNEAZIONE: L´ASSESSORE NOCERA PRESENTA IL PROGETTO PER RECUPERO LITORALE DOMITIO: "UNA CONDOTTA SOTTOMARINA DI TRE CHILOMETRI GARANTIRÀ LA BALNEABILITÀ"  
 
Napoli, 2 aprile 2007 - L´assessore regionale alle Politiche ambientali Luigi Nocera ha presentato il 29 marzo ai sindaci dei Comuni del litorale flegreo e domitio il progetto del sistema depurativo integrato delle acque reflue che consentirà il ripristino della balneazione sull´intero tratto di costa. Si tratta di un piano che prevede la realizzazione di una condotta sottomarina lunga circa 3 chilometri, di due metri di diametro e profonda 23 metri rispetto al livello del mare che consentirà l´allontanamento dalla spiaggia delle acque reflue trattate dall´impianto di depurazione di Napoli Ovest. Il sistema è integrato - ha spiegato l´assessore Nocera - perchè si articola su due livelli: il primo prevede un trattamento depurativo iniziale a carico dell´impianto di depurazione Napoli ovest (impianto di Cuma), il secondo un trattamento di autodepurazione tramite la condotta sottomarina. L´allontanamento dalla battigia di questi scarichi migliora l´autoprocesso depurativo del mare, grazie alle correnti. "Entro l´estate sarà completato il progetto esecutivo per la condotta a mare. L´obiettivo finale è quello di raddoppiare, entro il 2015, le zone balneabili e le bandiere blu". Il piano complessivo è stato presentato nel corso di un convegno promosso dal cartello ambientalista ´osta dei sogni´, a Licola, a cui hanno partecipato amministratori locali, politici e mondo dell´associazionismo. .  
   
   
MANTOVA,BONI A CONVEGNO "IL PO UN FIUME DA SALVARE"  
 
 Milano, 2 aprile 2007 - L´assessore regionale al Territorio, Davide Boni, presidente dell´Aipo (Agenzia interregionale per il Po) parteciperà, lunedì 2 aprile ore 9. 15, al convegno "Il Po un fiume da salvare, la sicurezza territoriale e la gestione delle magre", che si terrà a Mantova presso il centro congressi "Mantova Multicenter" (largo Pradella 1). I lavori della giornata saranno introdotti da Maurizio Fontanili, presidente della Provincia di Mantova. E´ prevista la partecipazione di rappresentanti delle quattro regioni del bacino (Piemonte, Lombardia, Emilia Romagna e Veneto), oltre che delle 13 province fluviali del Po, del ministero dell´Ambiente e dell´Autorità di bacino del Po. Il convegno di lunedì si colloca all´interno di un percorso volto a costruire un "governo di bacino" che le 13 province fluviali e l´Autorità di bacino del fiume Po stanno seguendo dal 28 maggio 2005, giorno in cui è stato siglato il "Protocollo d´intesa per la tutela e la valorizzazione del territorio e la promozione della sicurezza delle popolazioni della valle del Po". Un programma specifico di azioni condivise è, appunto, uno dei risultati del protocollo siglato nel 2005, dal quale avrà origine una serie di progetti concreti che saranno candidati per l´accesso ai fondi della programmazione comunitaria (2007-2013). Parte di questi progetti saranno illustrati in occasione del convegno di lunedì 2 aprile. .  
   
   
COMPOST: AL VIA FERTILIZZAZIONE AREE VERDI E TERRENI AGRICOLI  
 
L´aquila, 2 aprile 2007 - Promozione dell´uso dei rifiuti compostabili e degli ammendanti compostati per la tutela della qualità dei suoli. E´questa la legge proposta dall´assessore all´Ambiente, Franco Caramanico, ed approvata dalla Giunta. Il disegno di legge sarà portato in Consiglio per l´approvazione definitiva. ´Il compost - afferma Caramanico - si rivela necessario sia per la fertilizzazione delle aree verdi,intendendo i parchi e i giardini appartenenti ad enti pubblici, sia per i terreni ad uso agricolo delle aziende che realizzano la fertilizzazione agronomica´. ´La Regione vuole incentivare l´utilizzo dei materiali organici, aggiunge, originati dalla raccolta differenziata dei rifiuti e dalle attività agroindustriali, ridurre progressivamente la quantità dei rifiuti urbani biodegradabili in discariche, promuovere la realizzazione di un sistema di controllo dello stato dei suoli agricoli. Il tutto unitamente a quanto stabilito dal Programma regionale di Sviluppo Rurale´. I destinatari del provvedimento, gli enti,riceveranno dalla Regione, i contributi,sino ad un massimo del 50% delle spese, per l´acquisto e l´utilizzo del compost, le aziende agricole, invece, onde contrastare il fenomeno della desertificazione di alcuni siti,riceveranno, nella misura del 20% e del 30% in zone montane, i fondi per l´acquisto di macchine per la distribuzione di ammendanti compostati´. ´L´utilizzo del compost - prosegue Caramanico -ha un effetto sugli obiettivi programmati dal Protocollo di Kyoto, in materia di riduzione di emissioni di Co2,uno dei gas che provoca l´effetto serra perchè i terreni nutriti dal compost, i cosiddetti siti sink, captano l´anidride carbonica´. ´La Regione, spiega Caramanico, ha avviato un percorso di certificazione di Qualità sottoscrivendo un Protocollo d´Intesa con il Consorzio Italiano Compostatori,(c. I. C. ) al fine di produrre un ´compost Abruzzo´, un aspetto che rientra tra le finalità della legge da me proposta´. Dal 2004 esiste in Italia un marchio di qualità del compost che riguarda 17 prodotti riconosciuti di elevata qualità ed altre aziende ne hanno fatto una esplicita richiesta. ´Il disegno di legge, conclude Caramanico, stabilisce l´organizzazione di un Osservatorio regionale sul Compostaggio che garantisce supporto tecnico scientifico agli enti´. .  
   
   
OSSERVATORIO SUL SISTEMA DEI RIFIUTI  
 
 Firenze, 2 aprile 2007 - Un Osservatorio per promuovere un regolamento che uniformi le terminologie e le tariffe di Igiene Ambientale-tia, attualmente disomogenee tra comune e comune della Toscana; per garantire l´attuazione delle norme, ancora molte le evasioni; per monitorare la gestione dei rifiuti. Sono questi gli obiettivi dell’Osservatorio sul sistema dei rifiuti, istituito dalla Camera di Commercio di Firenze all’interno di un progetto più ampio, il Sistema dei servizi pubblici locali per il quale si impegna ad integrare le aziende di servizio pubblico (dei settori rifiuti, mobilità, idrico, energia) con la struttura imprenditoriale della provincia. Presieduto da Maria Capezzuoli, fanno parte dell’Osservatorio, insieme alla Camera, le società Publiambiente, Quadrifoglio, Safi, Aer; le Associazioni di Categoria; il Consorzio per la gestione rifiuti Ato 6. “Vogliamo promuovere un tavolo di lavoro fra tutti i soggetti interessati in modo da definire politiche comuni con l’obiettivo di raggiungere trasparenza e partecipazione ai processi decisionali, in un settore che deve confrontarsi con il mercato e quindi con l’efficienza economica”, ha spiegato il presidente Maria Capezzuoli. Prima atto concreto dell’Osservatorio, un censimento delle unità immobiliari della provincia di Firenze, con il rilascio di un nuovo codice dell’abitazione/ufficio/negozio/box che identificherà parametri catastali, proprietario, utenza Tia, consentendo l’individuazione dell’elusione/evasione tariffaria ed una ottimale progettazione del servizio di Igiene Urbana. Le metologie del censimento verranno definite attraverso un intervento sperimentale, condotto nei prossimi mesi nelle aree di San Casciano Val di Pesa (per le case sparse), Signa (attività produttive), Pontassieve (Utenze domestiche) ed una porzione di Firenze (insediamenti domestici e non domestici). Il programma operativo dell’Osservatorio sul Sistema dei Rifiuti vede, inoltre, la realizzazione di un Portale specifico e l’apertura di uno Sportello di conciliazione per le controversie in materia di Tia. .  
   
   
RIFIUTI: A TEATRO PER SENSIBILIZZARE AL RIUSO DELLA CARTA  
 
 Pescara, 2 aprile 2007 - Uno spettacolo teatrale costruito attorno ad un assioma: il riciclo della carta e del cartone è decisivo per il futuro del nostro paese. A dimostrare quanto sia vero si cimenterà Luca Pagliari, autore dello spettacolo "Una scelta di vita", svoltosi sabato 31 marzo alle ore 9. 30 al cinema teatro Ariston di Giulianova. Lo spettacolo, che è stato presentato ad alunni e insegnanti delle scuole superiori, era patrocinio dell´assessorato all´Ambiente e al territorio della Regione Abruzzo, che ha aderito all´iniziativa del Comieco (Consorzio nazionale per il recupero e riciclo di imballaggi a base cellulosica), dell´assessorato all´Ambiente di Giulianova e del Cirsu S. P. A. Lo spettacolo di Luca Pagliari attraverso le storie dei personaggi comuni, esalta l´importanza delle piccole grandi scelte che hanno valore per la collettività; come il riciclo di carta e cartone. "Sono estremamente soddisfatto della partecipazione della Regione Abruzzo a questa iniziativa - spiega l´assessore all´Ambiente e al Territorio, Franco Caramanico - iniziativa che ha il merito di promuovere i temi del riciclo in uno dei linguaggi più accattivanti e affascinanti che vi siano, quello del teatro. Non posso dunque che plaudire a questo progetto che coinvolge i nostri ragazzi e ha il merito di ricordarci che il futuro passa attraverso le scelte che noi facciamo quotidianamente. Comportamenti ecologicamente corretti e rispettosi dell´ambiente sono infatti la migliore garanzia di un futuro nel segno della sostenibilità ambientale. La raccolta differenziata di carta e cartone, infatti - conclude Caramanico - consente di attivare un circolo virtuoso utile ai cittadini e alle imprese attraverso l´utilizzo intelligente e consapevole di risorse decisive per la vita quotidiana: questa è la sfida che non bisogna perdere. Prodotti naturali come la cellulosa (impiegata in svariati campi, persino nell´edilizia) grazie al riciclo sono sfruttabili all´infinito e proprio per questo è necessario imparare a riutilizzarle". .