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Notiziario Marketpress di Giovedì 11 Ottobre 2007
UN OCEANO DI OPPORTUNITÀ: LA COMMISSIONE EUROPEA PROPONE UNA POLITICA MARITTIMA INTEGRATA PER L´UNIONE EUROPEA  
 
Bruxelles, 11 ottobre 2007 - La Commissione ha adottato ieri una comunicazione che definisce la sua visione di una politica marittima integrata per l´Ue, nonché un piano d´azione dettagliato che fissa un programma di lavoro ambizioso per i prossimi anni. Le scoperte scientifiche, i considerevoli progressi nel campo dello sviluppo tecnologico, la globalizzazione, il cambiamento climatico e l´inquinamento marino stanno rapidamente modificando i rapporti dell´Europa con i mari e gli oceani, con tutte le opportunità e le sfide che questo comporta. Una politica marittima integrata consentirà all´Unione di affrontare adeguatamente tali sfide. La proposta si basa su un´ampia consultazione pubblica conclusasi nel giugno scorso e rappresenta il lavoro di un gruppo direttivo di 10 commissari presieduto da Joe Borg. La comunicazione e il piano d´azione sono accompagnati da una relazione sull´esito della consultazione, che ha rivelato un forte sostegno delle parti interessate a favore dell´iniziativa della Commissione. Il presidente della Commissione, José Manuel Barroso, che ha dato inizio al nuovo approccio della politica marittima, ha dichiarato: "Sono convinto che gran parte del nostro futuro dipenda dal potenziale ancora inutilizzato degli oceani. La nostra proposta per una politica marittima integrata è nata con l´intento di offrire crescita, occupazione e sostenibilità. Essa è stata concepita per promuovere l´interesse comune europeo e per cogliere tutte le opportunità offerte dagli oceani agendo in modo sostenibile. Rientra in una strategia volta a modernizzare l´Europa e a prepararla per un mondo globalizzato". Il Commissario responsabile della Pesca e degli affari marittimi, Joe Borg, ha aggiunto: "Le parti interessate si sono espresse e noi le abbiamo ascoltate. Si tratta di un primo passo fondamentale per gli oceani ed i mari d´Europa – liberare il potenziale e affrontare le sfide di un´Europa marittima costituirà il nostro obiettivo comune. Questo ci consentirà di sfruttare al meglio le nostre risorse marittime e aiuterà l´Europa ad affrontare alcune delle sfide principali del momento". Fino ad oggi, le diverse attività e politiche connesse ai mari sono state gestite su basi in gran parte settoriali. Una politica marittima integrata cambierà il modo di formulare le politiche e di adottare le decisioni nei settori marittimi, nel pieno rispetto del principio di sussidiarietà. Essa consentirà alle autorità competenti di analizzare le interazioni tra i diversi settori e ambiti strategici interessati e di tenerne conto a tutti i livelli al fine di mettere a punto strumenti comuni per sfruttare le sinergie ed evitare i conflitti. La nuova politica sarà basata sull´eccellenza dell´Europa nel campo della ricerca marina, della tecnologia e dell´innovazione. Essa sarà legata all´agenda di Lisbona per la crescita e l´occupazione e all´impegno generale dell´Ue volto a garantire che lo sviluppo economico non si realizzi a scapito della sostenibilità ambientale. La comunicazione e il piano d´azione che l´accompagna elencano una serie di azioni concrete che saranno avviate nel corso del mandato dell´attuale Commissione. Le azioni coprono una grande varietà di temi tra cui il trasporto marittimo, la competitività delle imprese marittime, l´occupazione, la ricerca scientifica, la pesca e la protezione dell´ambiente marino. Esse includono: uno spazio per il trasporto marittimo europeo senza frontiere; una strategia europea per la ricerca marina; lo sviluppo di politiche marittime nazionali integrate da parte degli Stati membri; una rete integrata per la sorveglianza marittima; una tabella di marcia per la pianificazione dello spazio marittimo da parte degli Stati membri; l´eliminazione della pesca illegale e della pesca al traino distruttiva in alto mare; la promozione di una rete europea di poli marittimi; un riesame delle deroghe al diritto del lavoro dell´Ue applicate ai settori del trasporto marittimo e della pesca; un osservatorio marino europeo e una rete di dati; una strategia volta a mitigare gli effetti del cambiamento climatico sulle regioni costiere. L´avvio del piano d´azione è iniziato già oggi con la presentazione del commissario Spidla relativa al riesame delle deroghe al diritto del lavoro nei settori marittimi e la pubblicazione, ad opera del commissario Pielbags, di una relazione sui collegamenti tra la politica energetica dell´Ue e la nuova politica marittima integrata. Una politica marittima integrata potrà avere risultati positivi solo grazie al continuo impegno e sostegno di tutti gli operatori e le parti interessate. La Commissione continuerà a lavorare con le parti interessate e le autorità a livello europeo, nazionale e regionale al fine di trasformare i suoi progetti in realtà. Nelle prossime settimane seguiranno ulteriori iniziative nei settori della politica portuale, della pesca e della protezione dell´ambiente marino. Il pacchetto completo nonché ulteriori informazioni sugli affari marittimi sono disponibili al seguente indirizzo: http://ec. Europa. Eu/maritimeaffairs/index_en. Html . .  
   
   
IL FUTURO DEL SER (SPAZIO EUROPEO DELLA RICERCA) DISCUSSO AI MASSIMI LIVELLI  
 
Bruxelles, 11 ottobre 2007 - «Oggi è un giorno importante per il semestre di Presidenza portoghese. Sono certo che questo evento costituirà una pietra miliare anche per la creazione dello Spazio europeo della ricerca», ha dichiarato il commissario europeo per la Scienza e la ricerca Janez Potocnik alla sessione inaugurale della conferenza di alto livello sul futuro della scienza e della tecnologia in Europa che si svolge a Lisbona (Portogallo). Negli ultimi mesi si è registrato un vasto interesse per il dibattito sul futuro dello Spazio europeo della ricerca (Ser); la consultazione on line della Commissione riguardo al Libro verde sul Ser ha infatti raccolto oltre 650 risposte da un´ampia serie di paesi, discipline e organizzazioni. Inoltre, la Commissione ha ricevuto 127 risposte più dettagliate in formato libero. Nel suo intervento il commissario ha risposto ad alcuni degli interrogativi sollevati durante la consultazione, in particolare quelli riguardanti il ruolo della Commissione rispetto al Ser. «La Commissione non può e non intende imporre lo Spazio europeo della ricerca», ha sottolineato, affermando che tutte le parti interessate devono invece assumersi la responsabilità di fare in modo che il Ser diventi una realtà. Janez Potocnik ha aggiunto che la Commissione non era interessata a un coordinamento dall´alto verso il basso e ha preferito un approccio dal basso verso l´alto. «Come economista, credo fermamente negli incentivi», ha osservato. Durante una sessione dedicata alle sfide che devono affrontare la scienza e la tecnologia in Europa, alcune questioni sono emerse in modo ricorrente. L´importanza di promuovere i collegamenti tra i tre lati del triangolo della conoscenza (ricerca, innovazione e istruzione) è stata sottolineata dalla maggior parte degli oratori, provenienti da discipline diverse come la ricerca, la politica, l´industria e le organizzazioni di base. È emerso che anche le risorse umane costituiscono un serio ostacolo all´ulteriore progresso della ricerca europea. Come ha rilevato Frédéric Sgard del Forum mondiale sulla scienza dell´Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico, la richiesta di ricercatori è attualmente superiore all´offerta. È stata in particolare deplorata l´attuale carenza di donne nel mondo scientifico e più di un oratore ha sottolineato che i motivi per cui le donne non si avvicinano e non si dedicano permanentemente alla scienza sono ormai noti ed è giunto il momento di adottare azioni decise per cambiare la situazione. Molti oratori hanno esortato gli Stati membri a tenere fede alle loro promesse riguardo all´agenda di Lisbona. «Se gli Stati membri non si atterranno agli obiettivi di Lisbona, sarà impossibile realizzare lo Spazio europeo della ricerca», ha fatto presente Andrew Dearing, dell´Associazione europea per la gestione della ricerca industriale (European Industrial Research Management Association, Eirma). «Dobbiamo dare prova di maggiore maturità riguardo al Ser e riconoscere che non tutti possono fare tutto, ma come europei possiamo beneficiare dei successi reciproci», ha aggiunto Enric Banda di Euroscience. È stata inoltre riconosciuta l´importanza di ottenere il sostegno del pubblico a favore della scienza, obiettivo che si potrebbe realizzare sensibilizzando i cittadini sulle soluzioni fornite dalla scienza ad alcune delle maggiori preoccupazioni della società, come l´assistenza sanitaria, l´ambiente e la sicurezza. Una visione ottimistica del futuro è stata fornita da Mojca Kucler Dolinar, che solo pochi giorni fa è diventata ministro sloveno dell´Istruzione superiore, della scienza e della tecnologia. Il suo paese assumerà la presidenza dell´Ue a gennaio e il neoministro ha chiesto il sostegno dei partecipanti nella costruzione delle fondamenta del Ser. «Il successo del Ser è nelle nostre mani», ha dichiarato. «Facciamo in modo che la prospettiva dello Spazio europeo della ricerca diventi realtà. » In ultima analisi, si è avuta la chiara sensazione che ormai si sappia come superare molti degli ostacoli che si frappongono alla creazione del Ser; ora la sfida è mettere in atto queste soluzioni. Come ha affermato Graham Davies dell´Università di Birmingham, citando Elvis, «più fatti e meno parole». Per ulteriori informazioni consultare: http://ec. Europa. Eu/research/conferences/2007/fst/index_en. Htm .  
   
   
SÌ ALLO SPAZIO EUROPEO DELLA RICERCA  
 
Bruxelles, 11 ottobre 2007 - Un´analisi preliminare della consultazione pubblica della Commissione europea sul futuro dello Spazio europeo della ricerca (Ser) ha evidenziato che le parti interessate sono generalmente favorevoli al Ser. Mentre prosegue la consultazione online, il dibattito sull´argomento continua in occasione di una conferenza ad alto livello a Lisbona, che si concluderà il 10 ottobre 2007. I suggerimenti ricevuti in formato sia on line che libero, per un totale di circa 800 contributi di università (6%), istituti di ricerca (4,8%), organizzazioni commerciali (3,6%), organizzazioni non governative (6%) e singoli (70%) di tutta Europa, «forniscono idee su come rafforzare e ampliare il Ser», ha dichiarato la Commissione europea. Nel complesso, l´analisi dei dati ha confermato sei grandi aree prioritarie che erano già state suggerite dalla Commissione. Gli intervenuti hanno sottolineato i seguenti punti: condivisione della conoscenza: l´80% delle parti interessate afferma che i dati grezzi derivanti da ricerche e pubblicazioni scientifiche sostenute da finanziamenti pubblici vengano messi più agevolmente a disposizione a titolo gratuito; occorre stabilire regole chiare per promuovere il trasferimento della conoscenza tra gli istituti di ricerca e l´industria - ricercatori: facilitazione della mobilità; attuazione puntuale della Carta europea dei ricercatori e del Codice di condotta per la loro assunzione; trasferibilità dei diritti pensionistici e assicurativi e delle prestazioni. Infrastrutture per la ricerca: sviluppo di infrastrutture paneuropee; assunzione della leadership a livello di Ue. Istituti di ricerca: miglioramento di eccellenza e competitività mediante finanziamenti proficui su base concorrenziale; creazione di legami più forti con le imprese. Programmi di ricerca: semplificazione delle norme e delle procedure di finanziamento; cooperazione più stretta per l´individuazione di sfide future per la ricerca a livello comunitario; collaborazione più assidua tra programmi di ricerca nazionali pubblici per affrontare le sfide scientifiche complesse e ad elevata intensità di risorse (77%). Cooperazione internazionale: l´80% degli intervistati ha affermato che occorre una maggiore cooperazione tra l´Ue e gli Stati membri per aumentare il coordinamento a livello internazionale; l´Europa dovrebbe «parlare a una voce» sulle questioni scientifiche globali; un approccio più proattivo all´agenda globale in materia di scienza e tecnologia; privilegiare un numero limitato di questioni globali di alto profilo per guidare la ricerca internazionale. La condivisione della conoscenza e la realizzazione del mercato unico del lavoro per i ricercatori si sono rivelate le questioni più importanti dal punto di vista degli intervistati. La Commissione europea ha pubblicato il Libro verde «Nuove prospettive per lo Spazio europeo della ricerca» per avviare un dibattito pubblico tra le parti interessate. Durante l´analisi dettagliata delle risposte, la Commissione ha affermato che «terrà conto dei risultati della consultazione nell´approntare iniziative che verranno proposte nel 2008». Per ulteriori informazioni consultare: http://ec. Europa. Eu/research/era/progress-on-debate/stakeholder-consultation_en. Html .  
   
   
LA COMMISSIONE EUROPEA PROMUOVE LA DIFFUSIONE DELLE AUTO A IDROGENO E LO SVILUPPO DELLE TECNOLOGIE DELL´IDROGENO  
 
 Bruxelles, 11 ottobre 2007 - Ieri la Commissione ha adottato due proposte che rappresentano un significativo passo in avanti verso lo sviluppo e la commercializzazione di veicoli ad idrogeno puliti e sicuri. La prima riguarda l´iniziativa tecnologica congiunta "Celle a combustibili e idrogeno", un ambizioso programma integrato di attività di ricerca, sviluppo tecnologico e dimostrazione. Si tratta di un partenariato pubblico-privato guidato dall´industria europea che sarà messo in atto nei prossimi sei anni, con un contributo finanziario dell´Ue pari a 470 milioni di euro e una cifra equivalente messa a disposizione dal settore privato. L´iniziativa dovrebbe servire ad accelerare lo sviluppo delle tecnologie dell´idrogeno fino al loro decollo sul mercato, che dovrebbe avvenire tra il 2010 e il 2020. La seconda proposta riguarda l´omologazione dei veicoli ad idrogeno: poiché già oggi molti veicoli sono pronti per il mercato, la Commissione propone di semplificare la procedura di omologazione, in modo tale da vedere sempre più auto pulite in circolazione sulle strade europee. Entrambe le proposte saranno ora sottoposte all´esame del Parlamento europeo e del Consiglio dei ministri. Gunter Verheugen, vice presidente della Commissione responsabile per le imprese e l´industria, ha dichiarato: "L´introduzione dei veicoli ad idrogeno può rendere l´aria più pulita e ridurre la dipendenza dell´Europa dai combustibili fossili. La definizione di standard comuni favorirà questo processo assicurando ai cittadini un elevato livello di sicurezza, e accrescerà la competitività dei costruttori europei". Secondo Janez Potočnik, Commissario per la scienza e la ricerca, “L´europa deve far fronte a grandi sfide per l´approvvigionamento energetico, e nel frattempo deve lottare contro i cambiamenti climatici, salvaguardare l´ambiente e mantenere un´economia competitiva. Tecnologie quali le celle a combustibile e l´idrogeno possono aiutarci a conseguire tutti questi obiettivi insieme. L´iniziativa tecnologica congiunta "Celle a combustibile e idrogeno" sarà un grande passo in avanti nel programma di ricerca, sviluppo e diffusione necessario all´Europa per portare queste tecnologie sul mercato. Il finanziamento comunitario, a cui si aggiunge un finanziamento di pari importo del settore industriale, consentirà di disporre di un miliardo di euro, cifra quanto mai necessaria per dare il via a un vero cambiamento. " Omologazione a livello comunitario dei veicoli ad idrogeno Attualmente i veicoli ad idrogeno non rientrano nel regime comunitario di omologazione dei veicoli a motorehttp://ec. Europa. Eu/enterprise/automotive/pagesbackground/regulatoryframework. Htm. Ciò comporta procedure di omologazione complicate e costose e impedisce una loro uniforme introduzione sul mercato comunitario. La proposta odierna serve appunto a far rientrare i veicoli a idrogeno nell´ambito del regime comunitario di omologazione. Inoltre, l´idrogeno ha caratteristiche differenti rispetto ai combustibili convenzionali. La proposta servirà a fare in modo che tutti i veicoli a idrogeno immessi sul mercato nell´Unione europea presentino quantomeno lo stesso livello di sicurezza dei veicoli convenzionali. L´idrogeno è un vettore energetico pulito. Utilizzato nei motori a combustione o nei sistemi a celle a combustibile, non produce alcuna emissione di carbonio (monossido di carbonio, anidride carbonica, idrocarburi non combusti, particolato). Ciò significa che il suo impiego contribuirà a migliorare la qualità dell´aria nelle città. Inoltre i veicoli con motore a idrogeno non emettono gas serra, anche se bisognerà stare attenti ad evitare che la produzione dell´idrogeno in quanto tale non porti ad un aumento delle emissioni di Co2, risultato che può essere ottenuto producendo l´idrogeno a partire da fonti energetiche non fossili o attraverso tecniche di "cattura" dell´anidride carbonica. Iniziativa tecnologica congiunta "Celle a combustibili e idrogeno" La seconda proposta prevede la costituzione di un partenariato pubblico/privato di ricerca sotto forma di iniziativa tecnologica congiunta a favore dello sviluppo delle tecnologie dell´idrogeno e delle celle a combustibile. L´iniziativa otterrà un finanziamento di 470 milioni di euro attraverso il Settimo programma quadro di ricerca; un importo equivalente sarà messo a disposizione dai partner industriali. Le celle a combustibile sono convertitori di energia molto efficienti, che possono trovare applicazione in svariati prodotti (cellulari, laptop, automobili, autobus, navi, aeroplani, generatori fissi industriali e civili per la produzione di energia elettrica e calore). Tuttavia, prima che queste tecnologie possano essere diffusamente commercializzate occorrerà rimuovere una serie di barriere tecniche e non tecniche, come ad esempio il costo e la durata, la produzione sostenibile dell´idrogeno, la distribuzione e lo stoccaggio in modo sicuro ed efficace, soprattutto per le applicazioni mobili. Le due proposte adottate ieri dalla Commissione europea sulle celle a combustibile e sulle tecnologie dell´idrogeno offriranno soluzioni a lungo termine per la sostenibilità dei sistemi energetici e di trasporto. Attenuando gli effetti dei cambiamenti climatici e degli inquinanti tossici e riducendo la dipendenza dalle riserve di petrolio e gas, avranno effetti benefici per l´intera collettività. .  
   
   
OPEN DAYS DEL 2007  
 
Bruxelles, 11 ottobre 2007 - «Il successo degli Open Days è unico nel suo genere e dimostra il valore aggiunto e il potenziale della politica di coesione dell´Ue. Si tratta forse del miglior esempio di un altro slogan della nuova politica, ossia partenariato e cooperazione», ha dichiarato Danuta Hübner, commissario europeo responsabile della Politica regionale, in occasione dell´apertura a Bruxelles della quinta edizione degli Open Days - Settimana europea delle regioni e delle città. La manifestazione, alla quale parteciperano oltre 5 000 esperti e operatori nel settore della politica regionale, riunirà per tre giorni a Bruxelles oltre 100 regioni e città, nonché altre istituzioni e partner privati, per discutere i cambiamenti e i nuovi sviluppi che regioni e città devono affrontare. All´insegna del motto «Passiamo alla realizzazione! Le regioni e le città creano crescita e occupazione», circa 150 seminari e sessioni si concentreranno sulla nuova generazione di programmi nell´ambito della politica di coesione, che sarà attuata nel 2007 nelle varie regioni europee. La tematica centrale del discorso di apertura del commissario è stata la nuova politica di coesione incentrata su crescita ed occupazione, i principi guida dell´agenda di Lisbona. «La nuova politica di coesione non è concepita per essere applicata tramite programmi settoriali isolati come trasporti, ambiente o ricerca e sviluppo. Al contrario, essa è stata elaborata seguendo un approccio integrato allo sviluppo regionale il cui criterio fondamentale è l´impatto sulla crescita, la competitività e l´innovazione», ha dichiarato. Pur congratulandosi con gli Stati membri per i successi conseguiti in passato nel raggiungere gli obiettivi di «earmarking» (assegnazione degli stanziamenti) del nuovo approccio, il commissario ha esortato tutte le parti interessate a prepararsi in un´ottica di lungo periodo, discutendo le nuove sfide e le loro conseguenze per il futuro della politica di coesione. «Il ruolo della politica di coesione europea deve essere sempre più incentrato sul posizionamento delle economie regionali nei mercati mondiali, in reti e poli internazionali di importanza strategica; essa deve permettere alle economie regionali di mettere alla prova i loro punti di forza e debolezza nell´affrontare le sfide e cogliere le opportunità a livello globale, oltre a favorire la loro internazionalizzazione», ha spiegato il commissario Hübner. «Occorre una politica di coesione nell´ambito della quale il "recupero" delle regioni svantaggiate rispetto a quelle più sviluppate sia legato a un progresso comune nel contesto di un´economia sempre più aperta e globalizzata. Questo approccio valorizza le opportunità per il futuro creando nuovi vantaggi comparativi, che oggigiorno sono opera dell´uomo, e mobilitando risorse non sfruttate a sufficienza, senza limitarsi a rimediare ai problemi del passato», ha aggiunto. Inoltre, in linea con le conclusioni del quarto Forum sulla coesione, è necessario attuare una politica maggiormente basata sulla performance; migliorare ulteriormente le strutture governative a livello europeo, nazionale, regionale e locale; creare un contesto politico coerente e innovativo per la coesione territoriale. Partendo dal presupposto che le raccomandazioni politiche non possono essere elaborate unicamente dai politici, il commissario ha concluso invitando tutte le parti interessate ad approfittare degli Open Days del 2007 per esprimere opinioni e punti di vista sulle sfide principali che regioni e città devono affrontare, sui vantaggi che dovrebbero garantirne la competitività nel 21° secolo e sugli interventi indispensabili per beneficiare pienamente di tali vantaggi. Per ulteriori informazioni visitare: http://ec. Europa. Eu/regional_policy/conferences/od2007/index. Cfm?nmenu=1 .  
   
   
OPEN DAYS: IACOP, EUROREGIONI SONO VALORE AGGIUNTO  
 
Bruxelles, 11 ottobre 2007 - Le Euroregioni rappresentano il vero valore aggiunto della nuova Unione europea, un motore trainante del cambiamento in funzione della necessaria integrazione economica e sociale che il Friuli Venezia Giulia vuole vivere da protagonista, inserendo le proprie capacità all´interno del fondamentale sistema della cooperazione interregionale mirata ad accrescere la coesione tra le diverse realtà europee. Intervenendo al quarto workshop europeo organizzato dalla Regione nella sede di Bruxelles in occasione degli Open Days - European week of Regions, l´assessore alle Relazioni comunitarie, Franco Iacop, ha affermato la volontà del Friuli Venezia Giulia di allargare gli orizzonti internazionali in funzione di una collaborazione ampia e reciproca, ispirata da una pratica transfrontaliera esercitata con i programmi Interreg e con la nuova dimensione euroadriatica. Non a caso, il Friuli Venezia Giulia metterà a disposizione il proprio know-how in tema di protezione civile e di emergenze causate dal cambiamento del clima anche per le aree britanniche del South East England, del Gloucestershire e dello Yorkshire and Humber. Recependo la richiesta dei territori inglesi, recentemente colpiti da pesanti alluvioni e inondazioni, Iacop ha costituito ieri a Bruxelles un gruppo di lavoro transnazionale di cui faranno parte Emilia Romagna, Carinzia (Austria) e Andalusia (Spagna) finalizzato allo scambio di buone pratiche, all´identificazione di obiettivi comuni ed allo sviluppo di idee progettuali sulla cooperazione territoriale nell´ambito di tematiche relative alla salvaguardia ed alla tutela ambientale, oltre che di pronto intervento in caso di calamità. Collaborazione operativa praticamente definita anche con la regione ceca della Vysocina, prossima ad aprire la propria sede di rappresentanza presso la Ue, alla quale Iacop ha garantito il supporto del Friuli Venezia Giulia nell´importante azione di lobbyng a livello europeo. Al workshop "Il valore aggiunto delle Euroregioni", accanto ai rappresentanti di oltre cinquanta istituzioni locali presenti a Bruxelles, ha partecipato anche un gruppo di sei studenti universitari di Udine, scelti tra i corsi di laurea specialistica in Relazioni pubbliche delle Istituzioni e in Studi europei. Guidati da Claudio Cressati, docente di storia politica dell´integrazione europea, stanno vivendo una full immersion comunitaria che terminerà venerdì, dopo essere entrati direttamente in contatto con le attività dell´Unione europea. Rivolgendosi anche a loro, Iacop ha spiegato che la Regione lavora per migliorare la qualità della cooperazione transfrontaliera e transnazionale, sostenendo la necessità di una struttura permanente, ufficialmente riconosciuta, che sia in grado di coordinare le attività di una massa critica importante. In quest´ottica va visto il seminario Aiccre in programma domani, sempre nella sede regionale di Bruxelles, con i sindaci e gli esponenti delle comunità friulane e giuliane, impegnati a conoscere ed apprendere dal vivo il significato operativo ed istituzionale della dimensione europea. La delegazione proveniente dal Friuli Venezia Giulia, infatti, si confronterà con due Euroregioni già esistenti, la franco-tedesca Pamina e la tedesco-olandese Gronau. .  
   
   
EUROREGIONI, NASCE L’ ALPI MEDITERRANEO  
 
Roma, 11 Ottobre 2007 - I rappresentanti di Liguria, Piemonte, Provence-alpes-côte d’Azur, Rhône-alpes e Val d’Aosta hanno annunciato insieme con il presidente del Comitato delle Regioni Michel Delebarre, la nascita dell’Euroregione Alpi Mediterraneo. L’annuncio è arrivato da Bruxelles durante una conferenza stampa al Comitato delle Regioni alla quale era presente la Regione Liguria con l’assessore Fabio Morchio, in rappresentanza del presidente Claudio Burlando. La volontà dei presidenti di questa Euroregione nascente- si legge in un documento- è di concertarsi e di coordinare le loro azioni su tematiche politiche cruciali per i territori: ambiente, ricerca ed innovazione, cultura, turismo, energia, trasporti e partecipazione dei cittadini. Hanno partecipato per la Regione Liguria, l’assessore alla Cultura e allo Sport Fabio Morchio, per il Piemonte il presidente Mercedes Bresso, per Provence-alpes-côte d’Azur il presidente Michel Vauzelle, per Rhône-alpes il presidente Jean-jack Queyranne e per la Val d’Aosta il presidente Luciano Caveri. .  
   
   
VIAGGIO STUDIO-FORMAZIONE PER 70 AMMINISTRATORI LOCALI A BRUXELLES E NELLE EUROREGIONI PAMINA ED EUREGIO. DAL 9 AL 13 OTTOBRE SU INIZIATIVA DELL’ A.I.C.C.R.E. F.V.G. E DELLA DIREZIONE REGIONALE RELAZIONI INTERNAZIONALI  
 
Palmanova, 11 ottobre 2007 - Sono ben 70 gli amministratori locali del Friuli Venezia Giulia, sindaci, assessori, consiglieri e funzionari) e dirigenti della Federazione A. I. C. C. R. E. Del F. V. G. Che parteciperanno dal 9 al 13 ottobre al Viaggio studio – formazione presso le Euroregioni Regio Pamina (F) e Euregio (D) e presso le istituzioni europee a Bruxelles. L’iniziativa, organizzata dalla Federazione A. I. C. C. R. E. Del F. V. G. D’intesa con la Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia, Direzione centrale Relazioni internazionali, comunitarie e Autonomie locali, è stata presentata il 5 ottobre presso il Municipio di Palmanova dall’Assessore regionale, Franco Iacop insieme al Presidente dell’A. I. C. C. R. E. F. V. G. , il consigliere regionale Antonio Martini e al segretario regionale, Lodovico Nevio Puntin. “Per questa seconda edizione – ha evidenziato Martini – è stato registrato un notevole interesse che dimostra la cresciuta sensibilità degli amministratori locali del F. V. G. Per le tematiche europee. Da parte dell’assessore regionale, Franco Iacop, è venuto un sentito apprezzamento per la fattiva collaborazione della Federazione A. I. C. C. R. E. Del F. V. G. , sia a livello di disseminazione dei contenuti che per gli aspetti organizzativi e la sensibilizzazione degli amministratori locali. Iacop, inoltre, ha evidenziato l’importanza di prendere contatti diretti con i referenti dell’Ufficio della Regione a Bruxelles e con due delle più significative e storiche esperienze di cooperazione transfrontaliera esistenti in Europa, Regio Pamina di Lautebourg (operante nel Reno superiore tra la Francia e la Germania), fondata nel 1988 e l’Euregio di Gonau (tra Germania e Olanda, con 110 Comuni, città e Distretti), fondata nel 1958. L’intensa agenda dei lavori dei cinque giorni è stata, quindi, illustrata dal segretario regionale, Nevio Puntin, che ha coordinato il progetto. Oltre alla visita nelle due Euroregioni, sono in programma visite alle istituzioni comunitarie e incontri con i Parlamentari europei on. Renato Brunetta e Mauro Zani, nonché seminari di studio e formazione programmati presso l’Ufficio di collegamento della Regione F. V. G. A Bruxelles. Tra questi: scrivere progetti con il metodo partecipativo, relatore dr. Roberto Chiesa; la valutazione dei progetti, relatore Ivan Curzolo, il programma Europa per i cittadini, relatore un funzionario della Commissione europea, la cittadinanza attiva europea, relatore dr. Giustino Trincia, l’esperienza delle Euroregioni Pamina ed Euregio. In programma anche una relazione dell’assessore regionale, Franco Iacop, sui temi della cooperazione transfrontaliera, un incontro presso la sede di Bruxelles del Ccre (Consiglio Comuni Regioni d’Europa), previsti anche workshop tematici sul pullman, nonché comunicazione di Mirco Daffarra, sindaco di Ragogna e gli interventi su “La riforma della politica regionale. Programmazione 2007-2013”, di Erika Busechian, “Gli aiuti di Stato e la politica regionale”, di Giorgio Perini e Il protocollo “Insieme per l’Europa”, di Giulio Papa. L’iniziativa consentirà, inoltre, a un gruppo di amministratori di partecipare agli Open Days organizzati dal Comitato delle Regioni. “Con questo secondo viaggio studio formazione – ha concluso Puntin – hanno potuto avvicinarsi all’Europa ed approfondire concretamente le tematiche del processo di integrazione rappresentanti di 130 enti locali della Regione su 219”. .  
   
   
PUGLIA A OPEN DAYS DI BRUXELLES: WORKSHOP SU FONDI PER CONOSCENZA E INNOVAZIONE  
 
 Bruxelles, 11 ottobre 2007 - Nell’ambito del programma degli Open Days 2007, la settimana dedicata alle regioni e alle città dell’Unione Europea, in corso di svolgimento a Bruxelles, si è tenuto ieriun workshop organizzato dalla rete Errin (European Regions Research and Innovation Network) sul tema: “Fondi Comunitari per la conoscenza e l’innovazione – l’utilizzo dei Fondi Strutturali e di altri Programmi”. Al seminario, in rappresentanza dell’Assessorato allo Sviluppo Economico della Regione Puglia, è intervenuto Francesco Prota, senior economist dell’Arti, l’Agenzia Regionale per le Tecnologie e l’Innovazione. Nella relazione del rappresentante pugliese, dal titolo “Innovation in the Apulian Region: activities, results and future perspectives”, si è sottolineato il ruolo delle piccole e medie imprese nel tessuto economico della nostra Regione, con uno specifico riferimento all’attività congiunta frutto della collaborazione tra Assessorato Regionale allo Sviluppo Economico e Arti in tema di ricerca e sviluppo. Inoltre sono state illustrate le caratteristiche e le linee programmatiche dei nuovi distretti industriali creati dalla Regione Puglia, dalla meccatronica in Provincia di Bari all’agroalimentare in quella di Foggia fino al distretto delle nanotecnologie nel Salento. Per quanto concerne la ricerca la Puglia - ha sottolineato Prota nel suo intervento - sono stati scelti tre obiettivi-chiave: 1) miglioramento dell’offerta tecnologica attraverso la creazione di laboratori pubblici-privati, in collaborazione con le Università e le imprese; 2) sostenere la domanda di innovazione da parte della struttura imprenditoriale della regione; 3) sviluppare settori industriali ad alta tecnologia attraverso appunto distretti tecnologici e progetti di ricerca. Sul fronte della ricerca applicata al settore dell’energia, è stato sottolineato come la Puglia sia la regione d’Italia al primo posto nella produzione di energia eolica e al quarto nella classifica nazionale per quanto concerne invece la produzione di energia da biomasse. .  
   
   
COLOZZI: COMPETITIVITA´, UN OBIETTIVO PRIMARIO INTERVENTO DELL´ASSESSORE LOMBARDO AGLI OPEN DAYS DELLE REGIONI D´EUROPA  
 
 Bruxelles, 11 Ottobre 2008 - Una fitta rete di alleanze, sinergie e accordi strategici per migliorare la competitività hanno fatto della Lombardia un "caso" di buon governo che oggi le Regioni d´Europa guardano con interesse. La Lombardia si è spesa in questi anni, facendo da battistrada per molti processi di riforma, sperimentando prassi e metodi nuovi, cambiando il rapporto tra cittadini ed istituzioni. Un percorso che ha il suo elemento qualificante nell´Accordo di Programma per la competitività, sottoscritto nel 2006 e articolato su sei assi prioritari: innovazione, internazionalizzazione, promozione del territorio e ambiente, modernizzazione ed efficienza dell´azione amministrativa, interventi per l´artigianato e la microimpresa, promozione dell´attrattività del mercato lombardo. Un Accordo che comporta, per il 2007 un impegno economico complessivo di 68,5 milioni di euro di cui 29 sono finanziati dal Sistema Camerale. E´ lo scenario disegnato dall´assessore alle Risorse, Finanze e Rapporti istituzionali della Regione Lombardia, Romano Colozzi, intervenuto Ieri a Bruxelles, all´Open Days workshop "Regioni e Camere di Commercio per un´Europa più competitiva". All´incontro che si è svolto presso il Comitato delle Regioni, ha partecipato anche il presidente del Consiglio dei Ministri italiano, Romano Prodi. Gli Open Days, sono un diventati un appuntamento di riferimento per tutte le Regioni d´Europa, in modo particolare quest´anno in quanto si colloca nel contesto della programmazione 2007/2013. Colozzi, invitato ad affrontare il tema del rapporto fra istituzioni e sistema produttivo, nell´ottica di uno sviluppo strategico e coordinato, ha sottolineato che "la scelta di condividere politiche, linee di azione e impegno finanziario con un altro soggetto istituzionale, come sono le Camere di Commercio, si è tradotta in un´alleanza per la competitività di tutto il sistema che ha saputo attivare nuove sinergie, coinvolgere altri soggetti, attrarre nuove risorse. La fase di rodaggio del 2006 ha già evidenziato tutta la potenzialità dell´Accordo come moltiplicatore di competitività: è stata favorita la partecipazione territoriale, grazie ad un forte interesse sui progetti, a cui hanno aderito anche diverse Province, aumentando le risorse a disposizione. La Provincia di Milano ad esempio ha cofinanziato con risorse proprie, 2 milioni di euro, il Bando Unico sull´innovazione". La Giunta regionale della Lombardia ha approvato due provvedimenti in attuazione della legge sulla competitività: la costituzione del "Fondo per l´accompagnamento alla competitività", con una dotazione di 50 milioni di euro. Le finalità del Fondo sono investire in piccole e medie imprese manifatturiere e del terziario, ad alta potenzialità di crescita in termini di fatturato, quote di mercato ed occupazione, attraverso operazioni di private equity; la costituzione del "Fondo di rotazione per l´imprenditorialità" con una dotazione di 15 milioni di euro, basato su finanziamenti a medio termine, e orientato a supportare il consolidamento e l´innovazione del tessuto produttivo, a sostenere il consolidamento patrimoniale, la concentrazione ed il trasferimento d´impresa, azioni che investono con particolare evidenza le micro e le piccole e medie imprese. Colozzi ha anche ricordato un altro recentissimo provvedimento, che favorirà certamente lo sviluppo economico di Milano, una città che ha subito un profondo processo di trasformazione e di transizione, vedendo crescere notevolmente la presenza del terziario, anche avanzato. Proprio per sostenere questo comparto, la Giunta ha approvato, con un finanziamento di 7 milioni di euro, un pacchetto di interventi per favorire la produzione di servizi innovativi e l´aumento del contenuto di tecnologia dei servizi prodotti, stimolando in particolare l´utilizzo di tecnologie infotelematiche. .  
   
   
SI CHIUDE OGGI A BRUXELLES LA SETTIMANA DELLE REGIONI E DELLE CITTA´ - SPACCA: ´OCCASIONE PER L´ATTRATTIVITA` DEI TERRITORI MARCHIGIANI´  
 
Bruxelles, 11 ottobre 2007 - Si chiude oggi la quinta edizione degli Open Days - European Week of Regions and Cities ´ il piu` grande evento annuale sulle politiche regionali comunitarie, organizzato dal Comitato delle Regioni e dalla Commissione Europea. Anche questa edizione prevede un ´Caffe` degli investitori´, cioe` una piattaforma di comunicazione e incontri dedicati agli investitori pubblici e privati. Il Comitato delle Regioni ha voluto quest´anno che gli ´Investors Cafe`´ si concentrassero su alcuni macro ´ temi. Le Marche lavorano al tema ricerca e innovazione, settore importante anche per i suoi riflessi sulle attivita` di internazionalizzazione. Attrazione degli investitori, distretti e sviluppo regionale, ingegneria finanziaria, reti internazionali, opportunita` dei fondi europei 2007 ´ 2013, queste le altre grandi tematiche oggetto di confronto e approfondimento nella settimana delle Regioni europee. Sono presenti a questa edizione 212 tra Regioni e citta` da tutta Europa. Le Marche sono rappresentate dalla Regione, dalla Svim ´ Sviluppo Marche spa e dal sistema dei centri servizi di trasferimento tecnologico. ´In questo contesto ´ ha sottolineato Spacca facendo visita allo stand delle Marche ´ sono molto importanti gli incontri bilaterali con i soggetti europei attivi nella promozione degli investimenti diretti esteri. Un´occasione da mettere a frutto per sostenere l´attrattivita` dei nostri territori e dare impulso alla crescita, ulteriore e importante aspetto di quel processo di apertura internazionale che con imprese e istituzioni stiamo portando avanti da tempo. Un aspetto questo che abbiamo inserito nella bozza di legge regionale sull´internazionalizzazione presentata recentemente alla conferenza di Abbadia di Fiastra´. La settimana europea delle Regioni e delle citta` ha l´obiettivo di riunire, coinvolgere ed informare i soggetti pubblici e privati sulle concrete possibilita` di finanziamento offerte dall´Unione Europea. Sono attesi circa 5mila partecipanti e previsti 150 workshop. In parallelo, un centinaio di eventi locali aperti al pubblico, organizzati in varie regioni europee ed incentrati sulla nuova struttura e le future possibilita` di finanziamento della politica di coesione. . . .  
   
   
INTERNAZIONALIZZAZIONE, IL "MODELLO CARINZIA" PIACE ALLE IMPRESE GENOVESI AFFOLLATO CONVEGNO ALLA CAMERA DI COMMERCIO UNA SOLA IMPOSTA DEL 25% SUGLI UTILI SOCIETARI, AGEVOLAZIONI PER INVESTIMENTI FINO AL 25%  
 
Genova, 11 Ottobre 2007 – “Opportunità Carinzia” E´ stato questo il tema di un affollato convegno , ieri, alla Camera di Commercio di Genova organizzato dall´Associazione Artigiani della Provincia di Genova (Confartigianato) con l´Austrian Business Agency, Agenzia Ufficiale per l´Assistenza agli Investimenti Esteri in Austria, e la Entwicklungsagentur, l´Agenzia per gli insediamenti aziendali in Carinzia, con il patrocinio di Liguria International. E sulle opportunità di business e di sinergie internazionali si sono confrontate diverse aziende liguri e genovesi interessate agli investimenti e alla cooperazione internazionale in Austria, e in particolare nei suoi distretti della Carinzia. "Un confronto molto utile e interessante- spiega Franco Aprile, presidente di Liguria International - che ha mostrato diversi punti di forza tra domanda e offerta e che attraverso le future iniziative della Camera di Commercio e di Confartigianato ci consentirà di esplorare i mercati della Carinzia, con buone possibilità di portare a casa risultati positivi". "La Carinzia - ha aggiunto Felice Negri, presidente dell´Associazione Artigiani della Provincia di Genova - è un´interessante opportunità per investimenti aziendali, grazie a numerosi aspetti di carattere economico e fiscale, quali una sola imposta del 25% sugli utili societari, agevolazioni per investimenti fino al 25%, contributi per ricerca e innovazione fino al 60%, nonché un alto livello di formazione delle risorse umane e una tra le più alte produttività in Europa. Ma di là di questo, le imprese e i rappresentati austriaci hanno anche mostrato interesse reciproco a scambi di informazioni e alla creazione di stage aziendali per i giovani in Carinzia e in Liguria nei settori del legno, energia alternativa ed ambiente, elettronica, software, impiantistica e logistica. E´ stata fatta una panoramica sulle concrete opportunità di reciproco business, anche attraverso incontri mirati tra le aziende genovesi e austriache, iniziativa che rientra a pieno titolo nell´attività di Liguria International". .  
   
   
IERI A DUBLINO LA CONFERENZA INTERNAZIONALE «ROOTS AND WINGS» STUDENTI E INSEGNANTI A SCUOLA DI CITTADINANZA EUROPEA SIMONCINI: «IN TOSCANA IL 4% DEI FONDI FSE PER LA MOBILITÀ»  
 
Dublino, 11 ottobre 2007 - «Favorire la dimensione internazionale dell’educazione e della formazione per far crescere una identità europea a partire dallo scambio di esperienze fra scuole e studenti e dal confronto fra lingue e culture diverse. E’ questo l’obiettivo di iniziative come il progetto Roots and Wings, un progetto che la Regione Toscana ha sostenuto con convinzione proprio perché va nella direzione di rafforzare questa dimensione europea». Così l’assessore all’istruzione, formazione e lavoro Gianfranco Simoncini ha spiegato come si sta muovendo la Toscana alla conferenza internazionale che ha riunito a Dublino i partecipanti al progetto europeo Comenius-roots and Wings, sul tema «Condividere le similitudini e rispettare le differenze». «L’idea di una consapevolezza europea – prosegue l’assessore – deve ancora essere consolidata e messa a fuoco. La scuola è il punto di partenza indispensabile per far crescere questo processo. Per questo è importante porre i valori della comprensione e della solidarietà al centro degli sforzi comuni, in una prospettiva di allargamento dell’Unione Europea». L’assessore ha ricordato come la Toscana, nel documento di programmazione del nuovo Fondo sociale europeo, abbia previsto un asse specifico per la mobilità, destinandovi fino al 4% delle risorse assegnate alla nostra regione che, per il periodo 2007-2013 ammontano complessivamente a 664 milioni di euro. Grazie a queste risorse verranno promossi scambi fra scolaresche e insegnanti, realizzando partenariati internazionali e stabilendo rapporti con enti locali di altre regioni europee. «Un bando per la mobilità degli studenti delle scuole superiori è stato recentemente aperto per 288 mila euro. Inoltre sono stati stipulati accordi bilaterali con molte e importanti regioni europee come il Galles o la Catalogna. Nel quadro delle attività dell’associazione delle regioni europee per il Lifelong learning, cioè per promuovere l’educazione lungo l’intero arco della vita». L’assessore è a Dublino insieme a una delegazione composta da 17 insegnanti italiani (di cui 10 toscani) provenienti da 15 scuole (8 toscane). Il progetto Roots and Winds nasce nel 1995 nell’ambito di una collaborazione fra Regione Toscana, West Wales e contea di Vejle (Danimarca). Nel 2001 la rete si è estesa fino a comprendere 12 paesi europei e a coinvolgere 120 scuole, 15 mila studenti e oltre 1000 insegnanti. Oggi il progetto è alle fasi conclusive e si sta ponendo il problema di una sua prosecuzione dopo l’allargamento a nuovi paesi come Cipro, la Turchia, la Romania, la Polonia. .  
   
   
UNGHERIA APPROVA BUDGET 2008  
 
 Budapest, 11 ottobre 2007 - Il Ministro delle Finanze ungherese János Veres ha annunciato l´approvazione del Budget per il 2008. Il target del deficit di bilancio sarà di 1. 240 miliardi di fiorini, rispetto ai 1. 529 miliardi del 2007, secondo quanto riportato dall´Ice. Il deficit raggiungerà il 4,1 p. C. Del Pil, rispetto al 4,4 p. C. Indicato nel Piano di Convergenza ed al 6,4 p. C. Atteso per la fine del 2007. .  
   
   
SERBIA, INFLAZIONE IN AUMENTO  
 
Belgrado, 11 ottobre 2007 - L´inflazione in Serbia può accelerare, e raggiungere l´8,6 percento entro fine anno, secondo l´Istituto per le Ricerche di Mercato, ripreso dal sito informativo balcanico B92. Net. Secondo gli esperti, è atteso un ulteriore inasprimento della politica monetaria del Paese, teso a mantenere il tasso d´inflazione sotto controllo. Le ragioni dell´aumento dell´inflazione sono le crescenti spese pubbliche, oltre alla siccità registrata all´inizio dell´anno, che, secondo gli esperti, è stata usata come scusa da parte di alcuni produttori per alzare i prezzi dei prodotti, usando la loro posizione di monopolio. Al tempo stesso, l´istituto di ricerca indica che il dinaro è irrealisticamente forte, e ciò causa un indebolimento della produzione nazionale e delle esportazioni. .  
   
   
RELAZIONI BILATERALI SLOVENIA-REPUBBLICA CECA  
 
Lubiana, 11 ottobre 2007 - Il presidente del Senato ceco, Premysl Sobotka, ha incontrato la controparte slovena, rappresentata da Janez Susnik, a Lubiana, lo scorso 1 ottobre. Lo comunica il sito internet del Governo Sloveno. In seguito all´incontro, Susnik ha rilevato l´importanza dei rapporti tra i due Paesi, non solo nel campo legislativo, ma anche in quello economico, culturale, scientifico, nel campo della sicurezza e della cooperazione in Europa e nei Balcani Occidentali. Susnik e Sobotka hanno anche discusso della cooperazione nei settori dell´energia, del turismo e dei preparativi della Slovenia alla presidenza dell´Ue nel 2008. La Repubblica Ceca assumerà la presidenza nel 2009. Slovenia e Repubblica Ceca hanno visioni simili per quanto riguarda le questioni da mettere in agenda nella prima metà del 2008. .  
   
   
MEF: PRESENTAZIONE DEL PROGETTO DIDATTICO "PATTICHIARI CON L´ECONOMIA"  
 
Roma, 11 ottobre 2007 – Oggi alle ore 12. 15, presso il ministero dell´Economia e delle Finanze (sala del Parlamentino), viene presentato il programma didattico "Pattichiari con l´Economia", un progetto per la crescita della cultura finanziaria tra i giovani. L´iniziativa, che sarà illustrata dal viceministro dell´Economia Roberto Pinza, presidente del Comitato di Piazza Finanziaria e dal direttore Generale dell´Abi Giuseppe Zadra, si avvale del lavoro svolto dal "Consorzio Patti Chiari" dell´Abi e punta ad avviare nel nostro paese un progetto di educazione finanziaria che mira ad ampliare le conoscenze dei cittadini al fine di utilizzare in maniera più consapevole gli strumenti e i servizi finanziari offerti dal mercato. Il Comitato di Piazza Finanziaria, in collaborazione con l´Abi, ha quindi deciso di mettere nella propria agenda di lavoro il tema dell´educazione finanziaria dei giovani, nella convinzione che solo con una formazione capillare, partendo proprio dai più giovani, sarà possibile aumentare il grado di conoscenza e consapevolezza degli strumenti finanziari oggi a disposizione. L´educazione finanziaria, come dimostra il rapporto Ambrosetti "L´ Educazione finanziaria in Italia", è una delle priorità con cui si devono confrontare le società moderne. Il nostro Paese intende recuperare i ritardi accumulati in questo settore mirando a raggiungere gli standard europei e internazionali. Un adeguato livello di cultura finanziaria, infatti, unito ad un valido sistema di tutele normative, non solo aiuta l´economia di un Paese, ma costituisce un importante supporto a tutela del cittadino consumatore e stimola le dinamiche economiche. .  
   
   
FALLIMENTARE: ABI LOMBARDIA, CON RIFORMA PIÙ EFFICIENZA E SVILUPPO PER IMPRESE “SISTEMA BANCARIO E CRISI D’IMPRESA: ANALISI DEGLI ISTITUTI GIURIDICI E STRUMENTI OPERATIVI”.  
 
Milano, 11 ottobre 2007 - Banche e commercialisti fanno il punto sulle nuove regole. Gli effetti potenziali: minor costo del denaro, aumento degli investimenti e dell’efficienza a vantaggio del sistema economico sul territorio. Nel corso del convegno l’auspicio per “una risposta concreta alla questione della riforma dei reati fallimentari” Minor costo del denaro, maggiore attrazione di investimenti, aumento dell’efficienza complessiva. Questi i primi prevedibili effetti delle nuove regole introdotte con la riforma del Diritto fallimentare per contribuire a rilanciare l’economia regionale e nazionale. È quanto emerso dal convegno, ieri a Milano, su “Sistema bancario e crisi d’impresa: analisi degli istituti giuridici e strumenti operativi”. Hanno partecipato, tra gli altri, il Presidente di Abi Lombardia, Luciano Nebbia, il Vicepresidente dell’Ordine dei dottori commercialisti di Milano, Michele Carpaneda, il Direttore centrale Abi, Enrico Granata, e Federica Allegritti del settore Affari legali Abi. Per Luciano Nebbia: “le nuove regole, più moderne ed efficienti, non tarderanno a far sentire i loro effetti positivi sul sistema economico. Soprattutto nel confronto con l’Europa, esse rappresentano l’occasione per ridurre lo svantaggio competitivo del nostro Paese causato anche dalle lungaggini delle procedure fallimentari, con il risultato di costi maggiori per le banche e inevitabilmente per l’economia nel suo complesso. Ora, però, bisogna dare una risposta alla questione della riforma dei reati fallimentari, i quali continuano ad essere regolati da disposizioni del 1942 e che necessiterebbero di un concreto aggiornamento”. “Sotto questo profilo – ha aggiunto Enrico Granata – la razionalizzazione delle condotte penalmente rilevanti contribuirebbe a delineare un quadro di maggiore certezza per i creditori chiamati a sostenere l’impresa in crisi nel contesto dei nuovi strumenti di risanamento. Tuttavia, le misure contenute nel decreto correttivo approvato recentemente dal Consiglio dei ministri, daranno una mano a superare se non la totalità, quantomeno le principali questioni interpretative e operative emerse in questa prima fase di applicazione della riforma, consentendo così maggiori passi avanti”. .  
   
   
MEDIOBANCA: APPROVAZIONE DEI BILANCI AL 30 GIUGNO 2007  
 
Milano, 10 ottobre 2007 - Il Consiglio di Sorveglianza, riunitosi ieri sotto la presidenza del dott. Cesare Geronzi, ha approvato i bilanci individuale e consolidato di Mediobanca al 30 giugno scorso, predisposti dal Consiglio di Gestione del 24 settembre scorso ed ha altresì condiviso la proposta all’Assemblea di corrispondere un dividendo unitario di € 0,65 che verrà messo in pagamento dal 22 novembre prossimo (data stacco 19 novembre). Il Consiglio di Sorveglianza ha altresì esaminato favorevolmente le relazioni all’Assemblea approvate dal Consiglio di Gestione – relative: al piano di buy back fino al 2% del capitale della Banca; al piano di stock option a valere sul plafond di 40 milioni di azioni deliberate dall’Assemblea del 27 giugno scorso. Il Consiglio di Sorveglianza ha ulteriormente provveduto alla nomina di un Comitato Governance chiamando a farne parte, oltre al Presidente, i Signori Dieter Rampl, Tarak Ben Ammar, Eugenio Pinto e Marco Tronchetti Provera. Il Comitato, con ogni opportuno coordinamento con gli altri Comitati istituiti, verifica periodicamente, formulando al Consiglio di Sorveglianza ogni relativa proposta, l’applicazione del Regolamento del Consiglio di Sorveglianza, lo stato e la funzionalità dei rapporti tra gli organi sociali, il rispetto del principio della ripartizione dei ruoli ed il bilanciamento dei rispettivi poteri in conformità delle disposizioni normative, regolamentari, statutarie, organizzative vigenti. .  
   
   
CREDITO ARITIGIANO DA ARTIGIANCASSA A FINLOMBARDA ZAMBETTI:COME PRIMA,ANZI PIU´ DI PRIMA GRAZIE A MAGGIORI RISORSE  
 
Milano, 11 ottobre 2007 - "Un passaggio di consegne tra due ottimi gestori, Artigiancassa, che ha gestito le risorse regionali per il credito agli artigiani dal 2000 al 30 giugno scorso, e Finlombarda, rappresenta in primo luogo la continuità dell´attenzione e degli investimenti di Regione Lombardia al mondo dell´artigianato". L´assessore all´Artigianato e Servizi della Regione Lombardia, Domenico Zambetti, ha così sintetizzato l´esito dell´incontro di ieri che ha sancito il passaggio della gestione delle iniziative regionali in materia da Artigiancassa a Finlombarda. In sostanza, "come prima, più di prima - ha commentato l´assessore Zambetti - perché il testimone viene passato a Finlombarda, la Società Finanziaria regionale, che diventa il nuovo gestore, con un aumento delle disponibilità e con alcune innovazioni che renderanno ancor più frequente il ricorso al credito agevolato di questo settore". Ad oggi hanno già aderito per l´attuazione delle nuove misure del credito 57 tra Istituti bancari e di Leasing, praticamente tutti gli operatori del credito lombardi. Poche cifre in proposito, ma significative: dall´inizio del 2005 al settembre del 2007 la Regione ha sostenuto il credito agli artigiani con una massa di contributi pari a 37 milioni di euro e si stima che siano 2. 800 i nuovi posti di lavoro nelle imprese creati grazie al ricorso al credito agevolato. Il moltiplicatore finanziario dei contributi è di 1/25, ha cioè generato un volume di investimenti nelle imprese pari a 25 euro per ogni euro investito dalla Regione. E le prospettive per il futuro sono altrettanto positive. "Con i nuovi meccanismi - ha concluso Zambetti - vogliamo garantire un percorso sempre più semplice per le pratiche di finanziamento delle imprese e questo vale anche per le 1. 747 domande già presentate nel mese di giugno e che non subiranno alcun ritardo nella trattazione". .  
   
   
BANCA ITALEASE HA AVVIATO LO STUDIO DI UN’OPERAZIONE DI WAREHOUSE  
 
Milano, 11 ottobre 2007 - Banca Italease, preso atto delle recenti notizie apparse sulla stampa, informa di avere allo studio - nell’ambito dell’ordinaria attività di funding - un’operazione di warehouse di crediti rivenienti da contratti di leasing, per un ammontare di circa 1,5 miliardi di Euro. Al termine della consueta attività di due diligence sul portafoglio crediti, si procederà alla finalizzazione dell’operazione - organizzata da alcune primarie banche d’affari - che dovrebbe ragionevolmente concludersi entro la fine del corrente mese di ottobre. .  
   
   
AZIMUT HOLDING; FINALIZZATO L’ACQUISTO DEL 20% DI IN ALTERNATIVE SGR SPA  
 
Milano, 11 ottobre 2007 - Azimut Holding, a seguito del nulla osta da parte della Banca d’Italia, ha perfezionato in data odierna l’acquisto del 20% di In Alternative Sgr (cfr. Comunicato stampa del 4 luglio 2007) società di gestione del risparmio con sede a Milano, specializzata nella gestione di fondi di fondi hedge per clientela privata ed istituzionale. Il prezzo dell’acquisto è stato di € 0,24 milioni, pari al 20% del valore del patrimonio netto contabile della società quale risulta dal bilancio al 31 dicembre 2006. Con il 1° ottobre 2007 è partita l’operatività del primo fondo di fondi hedge Azimut Multistrategy, la cui gestione è svolta in delega proprio da In Alternative. Inoltre, sempre a seguito della relativa comunicazione a Banca d’Italia, si è perfezionato il riacquisto da parte di Azimut Holding del 19,8% del capitale sociale della controllata Azimut Capital Management Sgr non in suo possesso per un controvalore fissato in euro 2,5 milioni. Azimut continua così ad investire nello sviluppo delle attività hedge sia sul mercato italiano sia su mercati esteri; dal 1° maggio è operativo infatti il primo fondo hedge di diritto irlandese del gruppo che ha già raggiunto, dopo soli 5 mesi, masse gestite per oltre 95 milioni di euro. Nel campo degli hedge single manager, Azimut Capital Management, che ha lanciato il primo fondo nel luglio 2005, è leader in Italia con una quota di mercato superiore al 40%. Le nuove iniziative intendono quindi consolidare il primato del Gruppo nel campo degli investimenti alternativi anche tramite joint ventures con altri operatori. L’indipendenza di Azimut, vera public company con un flottante di oltre il 77%, rappresenta un’ulteriore garanzia e motivo di attrazione per quei professionisti nel campo della gestione che intendano condividere un progetto di lungo termine basato sull’allineamento degli interessi di azionisti, clienti e dipendenti. .  
   
   
ASTA DI FINE MESE DEI BUONI ORDINARI DEL TESORO  
 
Regolamento 15. 10. 2007 Durata gg. 92 366
Prezzo medio ponderato 98,993 96,086
Ritenuta fiscale 12,5% 0,12588 0,48925
Arrotondamento 0,00113 0,00475
Prezzo netto d´aggiudicazione 99,12 96,58
Rendimento semplice netto 3,47 3,48
Rendimento composto netto 3,52 3,48
Nell´ipotesi di applicazioni delle commissioni massime, i prezzi ed i rendimenti risultano
così modificati:
Commissioni massime 0,10 0,30
Prezzo netto d´aggiudicazione+commissioni (massime) 99,22 96,88
Rendimento semplice (minimo) 3,08 3,17
Rendimento composto netto (minimo) 3,11 3,17
Fonte Assiom .
 
   
   
GRUPPO COIN S.P.A I RISULTATI DEL PRIMO SEMESTRE 2007 (FEBBRAIO –LUGLIO 2007). VENDITE NETTE CONSOLIDATE A 533,5 MILIONI DI EURO: AUMENTO DEL +7,6% RISPETTO ALLO STESSO PERIODO DELL’ ESERCIZIO PRECEDENTE.  
 
Venezia, 11 ottobre 2007 - I primi sei mesi dell’esercizio 2007 hanno visto il concretizzarsi di alcune importanti linee strategiche di Gruppo Coin. In primo luogo si è definito e consolidato il passaggio dal marchio Oviesse al concept Ovs industry; si tratta di una trasformazione radicale del negozio e delle collezioni che, senza rinunciare ai punti di forza quali ampiezza dell’offerta e convenienza, dedica una particolare attenzione alle tendenze in corso e alla moda. I nuovi negozi aperti e quelli ristrutturati sono caratterizzati da vetrine più luminose e da innovative ambientazioni in grado di attirare nuovi clienti; nel contempo, sul fronte dei prodotti e delle collezioni, il precedente impianto è stato arricchito con l’introduzione di linee più giovanili e di moda (tra le quali Baby Angel in collaborazione con Elio Fiorucci), sono stati incrementati gli accessori ed è stata inserita con successo l’offerta di calzature. Il nuovo fashion concept Ovs industry sta dimostrando il suo appeal e la sua potenzialità di sviluppo anche nei mercati internazionali con la formula in franchising. Per quanto riguarda Coin il primo semestre del 2007 è stato caratterizzato da un’ulteriore ed importante fase del piano di rilancio dell’insegna. E’ proseguito il piano di ristrutturazione con due interventi a Treviso e a Roma San Giovanni. Nei negozi riaperti negli ultimi 18 mesi, la revisione del layout, la nuova immagine più moderna e ricca di “glamour” e l’arricchimento dell’offerta con nuovi brand hanno permesso di migliorare le performance con tassi di crescita delle vendite nettamente superiori alla media della rete di negozi. E’ stata inoltre avviata la ristrutturazione del negozio flagship di Milano piazza 5 giornate che si presenterà completamente rinnovato nei piani e nella facciata nella primavera del 2008. Sul fronte dell’offerta la prevista concentrazione su tre House Brand ben identificati (Koan per fashion metropolitano, Luca D’altieri per il classico, Jct per lo sports-wear ) e l’inserimento di nuovi e importanti brand stanno evidenziando i primi effetti positivi caratterizzando un progressivo rafforzamento delle performance di vendita nei category uomo e donna. Sul fronte commerciale, facendo leva sulle competenze consolidate dalle insegne storiche del Gruppo, si è avviata una fase di test di nuovi formati commerciali tra i quali Yo-vi (Young Village) dedicata al mondo del bambino (nei primi sei mesi del 2007 sono stati aperti 2 negozi a Milano e 2 a Roma) e Luca D’altieri con l’apertura di un primo spazio commerciale a Roma. Queste azioni contribuiranno in modo significativo alla crescita dei risultati del Gruppo che già nel primo semestre del 2007 evidenziano un andamento positivo. Le vendite consolidate hanno registrato un +7,6% rispetto ai primi sei mesi del 2006; entrambe le due insegne Ovs industry e Coin hanno contribuito alla crescita registrando rispettivamente un +9,6% e un +3,4%. Nel periodo gennaio-giugno 2007, Gruppo Coin ha consolidato la sua leadership nel mercato dell’abbigliamento Italiano raggiungendo il 4,05%1 (in crescita del 10% rispetto a Giugno 2006); tale risultato è ancor più positivo se si considera che nei primi sei mesi del 2007 il mercato dell’abbigliamento ha segnato un modesto +0,5%1. Rilevante la crescita del Margine Operativo Lordo (+53% su luglio 2006) con un’incidenza sulle vendite che si attesta al 9,0% rispetto al 6,3% alla fine del primo semestre dell’anno scorso. Oltre all’importante contributo derivante dai maggiori volumi di vendita, la crescita della redditività del Gruppo risente positivamente di un sempre miglior uso della piattaforma di sourcing internazionale e del costante miglioramento della rotazione delle merci nei nostri negozi grazie alla progressiva implementazione della logica fast fashion. Per quanto riguarda Ovs industry, le vendite sono in crescita del 9,6% rispetto al primo semestre del 2006. Contribuiscono alla crescita lo sviluppo dei negozi in Italia, l’implementazione del nuovo format e le nuove collezioni in modo particolare quelle del segmento donna e teen-agers. Nel periodo gennaio-giugno 2007, come già detto, il mercato dell’abbigliamento Italia è rimasto sostanzialmente invariato (+0,5%1) e pertanto la crescita del fatturato ha consentito un incremento della quota di mercato di Ovs industry che a giugno 2007 si attesta al 3,06%1 (+11,9% su giugno 2006). Il Margine Operativo Lordo dell’insegna Ovs industry dei primi sei mesi del 2007 si attesta a 55,1 milioni di Euro (14,5% sulle vendite nette) con una crescita di 16,3 milioni di Euro rispetto al primo semestre del 2006 (+41,8%). Nel secondo trimestre del 2007 il Margine Operativo Lordo cresce in valore assoluto rispetto al periodo Maggio-luglio 2006 del 19,8% con un’incidenza sulle vendite del 13,6%. Continua il progressivo miglioramento dei risultati di Coin; i negozi ristrutturati, le nuove collezioni e l’introduzione di nuovi brands, hanno consentito una crescita delle vendite del 3,4% nei primi sei mesi del 2007 che includendo le vendite dei partner che operano all’interno dei negozi Coin diventa un +4,5%. Particolarmente rilevante la crescita del segmento profumeria (+8,8% a parità nel primo semestre 2007) in un contesto caratterizzato da un mercato italiano di questa merceologia in flessione di circa 0,6 punti percentuali. In crescita la quota di mercato dell’insegna che nei primi sei mesi del 2007 si attesta al 0,98%1 (+4,6% rispetto a giugno 2006). Coerentemente con il piano di rilancio, l’insegna ha sostenuto le azioni in corso sui negozi e sulle collezioni con investimenti in comunicazione superiori allo stesso periodo del 2006. Complessivamente la crescita del fatturato ed il miglioramento della redditività delle vendite, hanno più che compensato le maggiori spese in pubblicità e pertanto i primi sei mesi del 2007 si chiudono con un Margine Operativo Lordo negativo di 6,2 milioni di Euro in miglioramento di 1,4 milioni di Euro rispetto a luglio 2006. Nel primo semestre del 2007 il Gruppo ha investito oltre 37 milioni di Euro (circa 14 milioni di Euro in più rispetto al primo semestre 2006) principalmente a sostegno dello sviluppo e ristrutturazione dei negozi Ovs industry e Coin. Per quanto riguarda la gestione finanziaria, l’indebitamento a fine luglio 2007 è pari a 314,4 milioni di Euro in miglioramento di 26,5 milioni di Euro rispetto a luglio 2006. Il Cash Flow Operativo migliora di oltre 14 milioni di Euro nei primi sei mesi del 2007 rispetto al primo semestre dell’anno scorso. Rilevante il contributo del Margine Operativo Lordo e del Circolante Operativo che complessivamente più che compensano i maggiori investimenti. Fatti di rilievo successivi alla chiusura del periodo. Agosto, mese tipicamente caratterizzato dalle vendite promozionali di fine stagione, ha registrato una flessione delle vendite rispetto al 2006 in quanto le due insegne hanno proposto in saldo un quantitativo di merce ridotta rispetto all’agosto 2006 a seguito del buon andamento delle vendite durante la stagione Primavera-estate 2007. Con l’avvio della stagione autunnale si sono riscontrati immediati segnali di ripresa; in particolare Ovs industry evidenzia in settembre una crescita delle vendite del +15,2% rispetto allo scorso anno. Complessivamente le vendite cumulate a fine Settembre 2007 del Gruppo sono in crescita del 7,2%; in modo particolare le vendite di Ovs industry sono pari al +9,2% e quelle dell’ insegna Coin sono +2,5% che includendo quelle dei partner diventano +3,7%. .  
   
   
BIC LAZIO E CARIVIT S.P.A. : FINANZIAMENTI PIÙ SEMPLICI PER LE PICCOLE E MEDIE IMPRESE  
 
Viterbo, 11 ottobre 2007 – Bic Lazio e la Cassa di Risparmio della Provincia di Viterbo (Carivit S. P. A. ) hanno sottoscritto un protocollo d’intesa allo scopo di fornire un supporto per agevolare l’accesso ai finanziamenti alle nuove imprese. L’obiettivo comune è quello di consentire il consolidamento finanziario e il rafforzamento competitivo delle micro-imprese regionali, consapevoli che l’accesso al credito bancario, rappresenta per loro un fattore di notevole difficoltà, soprattutto in assenza di adeguate garanzie di tipo patrimoniale. Riassumiamo, di seguito, le principali caratteristiche della convenzione, che si rivolge sia alle nuove imprese (che hanno avviato la propria attività da non oltre 24 mesi) che a quelle già esistenti (in relazione ad un piano di investimenti): Bic Lazio seleziona le imprese e valuta la qualità delle iniziative imprenditoriali prima di indirizzare il proprio utente alla Banca; Carivit S. P. A. Esamina le richieste di finanziamento delle imprese indirizzate da Bic Lazio nell’ambito di un plafond complessivo di € 4. 000. 000; il finanziamento deve essere destinato al completamento degli interventi fissi necessari all’avvio o allo sviluppo dell’attività; l’importo varierà fra i 10. 000 e 100. 000 euro che saranno erogati sotto forma di mutuo chirografario con durata fra i 2 ed i 7 anni; il tasso del finanziamento potrà essere variabile o fisso. “Il fattore determinante per il successo delle politiche di sviluppo sta nella capacità di rafforzare la competitività delle imprese. Per raggiungere questo obiettivo, la crescita della cultura finanziaria delle Pmi è uno degli aspetti fondamentali. Le caratteristiche dimensionali delle start up – sottolinea Enrico D’agostino, Presidente di Bic Lazio - impongono l´individuazione di strumenti ad hoc per micro e piccole imprese innovative, che devono migliorare sotto il profilo della cultura organizzativo-gestionale e finanziaria. Proprio per questo motivo, Bic Lazio ha cercato di venire incontro alle esigenze delle aziende, assumendo un ruolo di connessione tra le strutture deputate al finanziamento e le imprese, costruendo un linguaggio comune che potesse essere decodificato in ugual misura sia dal mondo della neo impresa che da quello bancario”. “La collaborazione con Bic Lazio – evidenzia il Presidente della Carivit S. P. A. Dott. Santino Clementi – si coniuga efficacemente alla funzione di “banca del territorio” propria della Carivit S. P. A. , consapevole che lo sviluppo dell’economia locale non può prescindere dalla crescita della cultura imprenditoriale, per la quale è indispensabile l’apporto dei nostri giovani”. Per accedere ai finanziamenti l’azienda dovrà presentare il progetto di impresa contenente l’indicazione dei dati anagrafici e le competenze professionali del legale rappresentante, la descrizione dell’iniziativa imprenditoriale da realizzare o sviluppare, e le risorse necessarie per l’investimento. Dovranno inoltre essere forniti i dati finanziari relativi al conto economico e allo stato patrimoniale. Bic Lazio è a disposizione delle imprese per fornire una assistenza gratuita nella elaborazione del progetto di impresa. Per maggiori informazioni è possibile chiamare il numero verde di Bic Lazio al numero 800 280 320, oppure rivolgersi al Centro di Promozione per l’Imprenditorialità di Viterbo, c/o Cefas viale Trieste 127, al numero 0761. 326728; e-mail cpi. Viterbo@biclazio. It .  
   
   
REGNO UNITO: CONTINUA IL TREND POSITIVO DEL MADE IN ITALY IN VETRINA AL ‘VIVA ITALIA SHOW’ PROMOSSO DALLA CAMERA DI COMMERCIO ITALIANA A LONDRA CAPITALI ITALIANI IN CRESCITA SUL MERCATO LOCALE: LE IMPRESE ITALIANE AUMENTANO DEL 20% ED ADDETTI E FATTURATO DEL 10%  
 
 Roma, 11 ottobre 2007 - Continua il trend positivo dell’export del Made in Italy sul mercato della Gran Bretagna. Nei primi sei mesi di quest’anno è cresciuto del 4,5% rispetto allo stesso periodo 2006, arrivando a valere 7,5 miliardi di euro e rappresentando il 74,8% del totale delle nostre esportazioni sul mercato locale. In prima linea nella crescita il settore del metallo (+22,7%) che raddoppia pressoché il suo saldo attivo (+ 92,1%), seguito da quello dei prodotti in cuoio (+20%). La meccanica rimane al primo posto come valore con 1,8 miliardi di euro ed una crescita del suo export del 6%. In calo i mezzi di trasporto (-4,4%), il cui saldo si mantiene comunque positivo, passando da 484 a 309 milioni di euro, e l’elettronica (-10,5%), per la quale una parallela riduzione delle importazioni fa sì che il saldo negativo si riduca di quasi il 54%. Nei giorni scorsi si è tenuta a Londra la terza edizione del "Viva Italia show", la maggiore manifestazione del Made in Italy nel mondo anglosassone promossa dalla Camera di Commercio Italiana nel Regno Unito con lo scopo di rafforzare i rapporti delle imprese italiane con il mercato britannico ed in particolare con quello londinese. Circa 14. 000 i visitatori durante i tre giorni dello show che ha raggruppato settori diversi: Turismo e Tempo Libero, Cibo e Vino, Moda e Stile, Arte e Design, Artigianato e Tecnologia, Auto e Moto, Trasporto, Immobiliare e Casa, Stampa, Editoria e Multimedia, Benessere e Bellezza. Le società italiane sempre di più preferiscono la Gran Bretagna per investire in Europa: nel 2005 le imprese italiane sono cresciute del 20% e del 10% è stata la crescita sia degli addetti (pari a 70mila) sia del valore dei fatturati (15 miliardi di sterline), come emerge da uno studio della Camera di Commercio locale che sarà pubblicato in novembre, in contemporanea con l’uscita del report della British Chamber of Commerce for Italy sugli investimenti delle imprese britanniche in Italia. Le imprese maggiormente interessate ad investire in Uk – secondo la Camera – sono quelle che operano in settori in cui tradizionalmente l’Italia è forte, ossia meccanica, moda, arredamento e design, cui si affiancano comparti più innovativi come quello bancario e dei servizi. .  
   
   
RATIFICA INTESA TRA VENETO E PROVINCIA AUTONOMA DI TRENTO PER COOPERAZIONE TRA TERRITORI CONFINANTI: GALAN  
 
Venezia, 11 ottobre 2007 - “La volontà di giungere alla stipula di una Intesa con la Provincia autonoma di Trento nasce evidentemente dalla necessità di dare una pronta risposta alle istanze delle popolazioni venete di confine, indubbiamente condizionate dalla circostanza di doversi rapportare con una realtà territoriale storicamente sviluppatasi in modo disomogeneo”. Lo ha detto il presidente della Regione Giancarlo Galan intervenendo in consiglio regionale in apertura della discussione della legge per la ratifica dell’intesa con la Provincia di Trento per favorire la cooperazione tra aree di confine. “La risposta organica a queste istanze – ha sottolineato Galan - non può che essere data mediante la garanzia di una maggiore perequazione tra quanto il territorio veneto versa e quanto trattiene, attraverso il riconoscimento e la concreta attuazione del federalismo fiscale, di cui si vedono solo timidissimi accenni. Al Veneto deve essere finalmente riconosciuto quanto gli spetta, sia in termini di risorse che di competenze, avendo dimostrato nei fatti di avere capacità e competenze adeguate per esercitare le stesse funzioni delle limitrofe Regioni a Statuto Speciale. Nel frattempo vanno colte tuttavia tutte le occasioni di cooperazione volte a fornire una risposta immediata, se pure parziale, alle istanze delle popolazioni venete”. L’intesa è stata firmata lo scorso 16 maggio 2007 a Castel Ivano, nel comune di Ivano Fracena (Tn), e successivamente sottoscritta il 4 luglio 2007 anche a Recoaro Terme (Vi), chiamando a partecipare tutte le amministrazioni interessate. Galan ha spiegato che deve essere ratificata con legge regionale in quanto con questa intesa è stato intrapreso un percorso innovativo e quindi anche derogatorio della vigente disciplina prevista dall’ordinamento regionale. I Comuni del Veneto interessati dalle iniziative programmabili sono in totale 32, appartenenti alle province di Verona, Vicenza e Belluno, mentre i Comuni trentini sono in totale 29. I settori interessati dalla cooperazione sono quelli dello sviluppo locale, della sanità, della cultura, dell’alta formazione, dell’istruzione e della formazione, delle infrastrutture e delle reti di trasporto. E’ anche previsto che possano trarne giovamento anche altri Comuni, veneti e trentini, non necessariamente “di confine” purché funzionalmente collegati a quelli confinanti. Potranno essere coinvolti anche soggetti privati portatori di interessi collettivi: “questa intesa infatti – ha detto Galan - non ha carattere di esclusione, essendo tesa a valorizzare al meglio tutte le presenze capaci di esprimere iniziative di pregio”. Con riguardo al finanziamento degli interventi le due amministrazioni provvederanno annualmente mediante i necessari stanziamenti di bilancio. La Provincia di Trento ha già stanziato 10 milioni di euro, mentre il Veneto ha previsto risorse fino a 2 milioni di euro. “Ci impegniamo però, nonostante la diversa entità di risorse destinate complessivamente al Veneto rispetto alla vicina Trento – ha aggiunto Galan - ad alimentare i finanziamenti nel corso dell’attuazione dell’Intesa”. “Con la ratifica dell’Intesa – ha concluso - si consentirà al Veneto un importante passo verso l’attuazione concreta di azioni politiche forti rivolte, non solo a sostenere finanziariamente lo sviluppo dei territori confinanti con la Provincia di Trento, ma anche a rispondere alle esigenze espresse dalle loro popolazioni, cogliendone con immediatezza le istanze socio-economiche mediante l’utilizzo di strumenti innovativi all’insegna di una efficace sinergia di pubblico e privato. Con la ratifica dell’Intesa, infine, il Veneto e la Provincia di Trento danno una risposta innovativa anzitutto sul piano dei rapporti e, ci auguriamo, che la disponibilità e l’intelligenza dimostrate da Trento possano essere ritrovate anche nei rapporti con altre realtà di confine”. .  
   
   
BURQA: ASSESSORE GIORGETTI (VENETO); “A QUANDO LA LEGALIZZAZIONE DELLA POLIGAMIA?”  
 
 Venezia, 11 ottobre 2007 - “Se passa il burqa, quando assisteremo alla legalizzazione della poligamia? Può sembrare un paradosso, ma non è così, perché l’uno e l’altra sono previsti e considerati legittimi da una religione; e se un’usanza religiosa può prendere il sopravvento su una legge dello Stato vuol dire che stiamo perdendo il senso del limite”. Con queste parole l’Assessore regionale alle Politiche della Sicurezza del Veneto Massimo Giorgetti interviene sulle polemiche accese sulle dichiarazioni del Prefetto di Treviso relativamente alla legittimità dell’uso del burqa in luogo pubblico. “Il dott. Capocelli – aggiunge Giorgetti – è persona stimabile con la quale stiamo lavorando bene su molti aspetti che riguardano la sicurezza dei cittadini, ma questa volta non ci ha proprio azzeccato. Il problema – aggiunge Giorgetti – non è né la valenza di un simbolo religioso, né l’uso del buon senso al quale si appellano molti esponenti del centrosinistra come Fassino, ma l’accettazione delle regole di un sistema e di uno Stato nel quale ci si vuole integrare; e integrazione non è un concetto da applicare a senso unico, ma con totale reciprocità”. “Questo vuol dire – prosegue Giorgetti – che le leggi italiane si rispettano, a cominciare da quelle a garanzia della sicurezza pubblica, come lo Stato italiano rispetta la libertà di pensiero, quella di culto, e tante altre libertà di tutti i cittadini che vi risiedono, compresi gli stranieri”. .  
   
   
POSTE, LA REGIONE TOSCANA AIUTERÀ I COMUNI PIÙ DISAGIATI  
 
Firenze, 11 ottobre 2007 - Un aiuto per i paesi più piccoli o comunque disagiati: un sostegno per migliorare oggi i servizi postali e domani altri servizi che si rivolgono ai cittadini. La proposta di legge di legge annunciata prima dell’estate è pronta. La giunta regionale l’ha approvata lunedì sera - 300 mila euro le risorse già disponibili per quest’anno– ed ora il testo passa all’esame del Consiglio regionale, che si spera possa approvarlo entro la fine di novembre. «La Regione non ha competenze dirette in materia di servizi postali – ricorda l’assessore alle riforme istituzionali Agostino Fragai – ma ci siamo posti ugualmente il problema dei disagi che in alcuni comuni e paesi isolati si sono verificati a seguito della chiusura o della riduzione di orario di numerosi uffici postali, operata da Poste spa a partire dall’anno scorso. Abbiamo incontrato a più riprese Poste spa e i Comuni, per meglio capire. Abbiamo coinvolto anche il Ministero. E adesso avanziamo delle proposte». Via libera dunque ad incentivi e centri multifunzionali per garantire, in territori isolati e con la collaborazione di pubblico e privato, servizi essenziali per la collettività e minori disagi soprattutto per gli anziani. Le possibilità sono tante. Spetterà ai Comuni proporre progetti da finanziare: priorità avranno quelli che si associano tra loro. Gli uffici postali potranno ad esempio svolgere, oltre alle mansioni già loro proprie, servizi per conto di Comuni. Potranno riscuotere l’Ici ed altre entrate, potranno diventare tesoreria. I Comuni potranno magari organizzare servizi di navetta, perché, se riaprire un ufficio è impossibile, una soluzione può essere anche quella di organizzare un miglior servizio di trasporto verso altri uffici che altrove ci sono. «Poste spa – aggiunge l’assessore Fragai - potrebbe anche decidere di affidare alcuni dei propri servizi a soggetti già presenti sul territorio, ad esercizi commerciali ad esempio o ad empori polifunzionali, anche a patronati e sindacati che sono gli altri soggetti previsti dalla legge». «Potrebbero inoltre nascere, grazie ad accordi tra le aziende di gas, acqua, rifiuti e Poste spa, – prosegue Fragai – sportelli unici che svolgano non solo servizi postali ma che diventino il punto di riferimento per tutte le utenze di casa». E questa è un´altra importante novità prevista dalla legge, sulla strada della semplificazione e della sburocratizzazione. In fondo all’estero e in Europa qualcosa di simile già accade. E se è vero che Poste Italiane non ha ancora esternalizzato a terzi la gestione degli uffici postali, in Gran Bretagna, dove tra il 2000 ed il 2005 gli sportelli si sono ridotti del 18%, si è proceduto da tempo ad accordi con esercizi commerciali. Ed intese simili, a volte coinvolgendo i Comuni, sono state fatte in Germania e in Francia. La necessità di dare un sostegno ai Comuni che affrontano le situazioni di disagio, conseguenza delle carenze del servizio postale, è il punto di partenza della legge che la giunta ha scritto. Ma la proposta di legge, pur nella sua essenzialità, cercherà di muoversi anche nell’orizzonte più ampio di tutti i servizi di prossimità, non solo quelli postali, sostenendo anche in questo caso soprattutto i progetti che vedranno più Comuni associarsi fra loro. «Vogliamo aiutare gli enti locali a costruire una rete coordinata di iniziative ed interventi, sostenendo chi si farà portavoce di proposte concrete» conclude l’assessore Fragai. Scheda A luglio gli uffici postali presenti in Toscana erano 1020: un terzo poteva contare su un solo operatore, sette su cento aprivano un paio di volte la settimana od addirittura per un solo giorno al mese. Sono alcuni dei dati raccolti dagli uffici regionali nel corso dell’analisi che ha preceduto la stesura della proposta di legge per aiutare i comuni più disagiati. Dal 2004 ad oggi la politica di Poste italiane è stata quella di investire principalmente sugli sportelli più strutturati e della rete business e sugli uffici a più elevato indice di potenziale commerciale, tagliando ed accorpando a volte funzioni intermedie per cercare migliori economie di scala. Così un comune toscano su quattro conta oggi appena un ufficio postale e i comuni con uno o due uffici sono poco più della metà. Su 1020 sportelli presenti in Toscana, 346 sono uffici con un solo operatore e, di questi, uno su due apre per meno di trenta ore la settimana. Ci sono poi 75 uffici modulari ancora più residuali, tutti collocati in piccoli comuni: nell’84% dei casi svolgono solo servizi di base e se ne stanno aperti uno o due giorni alla settimana, a volte anche solo un giorno al mese. Massa Carrara e Grosseto sono le province dove maggiore è la loro presenza: seguono a ruota Arezzo, Lucca e Siena. Numerosi sono, anche a Pisa e Pistoia, gli uffici con un solo operatore. La razionalizzazione della rete degli uffici postali è iniziata tra il 2001 e il 2002. Nel 2006 sono stati chiusi in Toscana due uffici ed è stato ridotto l’orario di apertura in altri 73: 5 ad Arezzo, 13 a Grosseto, 12 a Lucca, 10 a Massa Carrara, 12 a Pisa, 7 a Pistoia e 16 a Siena. Disagi che si sommano alla difficoltà, a volte, di raggiungere gli uffici di altri paesi. Complessivamente il taglio ha riguardato le piccole frazioni di 53 diversi comuni (non solo montani), ma in Regione lamentele e segnalazioni di disagio – non solo per la chiusura degli uffici, ma anche per la posta ad esempio consegnata in ritardo, per le file eccessive davanti agli sportelli o per altri disservizi – sono arrivate, tra l’anno scorso e i primi sei mesi di quest’anno, da 99 comuni: oltre un terzo delle amministrazioni toscane. Ed anche a questi enti la proposta di legge appena varata si rivolge: quasi sei su dieci sono comuni montani o parzialmente montani. .  
   
   
STOP AI PREZZI PER I GENERI DI LARGO CONSUMO SPESA CONVENIENTE IN 1000 PUNTI VENDITA DI TUTTE LE PROVINCE LOMBARDE FORMIGONI: AZIONE A FAVORE DELLE FAMIGLIE E DELLE FASCE DEBOLI  
 
Milano, 11 ottobre 2007 - Le principali catene di distribuzione presenti con i loro punti vendita in Lombardia terranno bloccati almeno per sei mesi (e fino a un anno) i prezzi di un centinaio di generi alimentari e non solo - di largo consumo. Scatta da lunedì in oltre 1000 punti vendita l´operazione "Stop ai prezzi" in Lombardia, realizzata grazie all´iniziativa del presidente della Regione, Roberto Formigoni, e dell´assessore regionale al Commercio, Franco Nicoli Cristiani, che ha ricevuto l´adesione volontaria delle imprese e delle associazioni del sistema distributivo, adesione sancita ieri dalla firma di un accordo semplice e impegnativo. "Un´iniziativa - ha detto oggi il presidente Formigoni, illustrando i dettagli dell´operazione con l´assessore Nicoli Cristiani - che ha trovato l´accordo convinto delle imprese che hanno aderito. E´ la dimostrazione di come funzioni bene il dialogo tra istituzioni e mondo economico, tra pubblico e privato;un´iniziativa avviata in pochi giorni e concretizzata con l´adesione di oltre il 90% della grande distribuzione, ma anche del commercio al dettaglio, come confermato dall´Unione del Commercio. Sono le imprese stesse che si impegnano con la Regione a garantire l´operazione, che prende avvio lunedì 15 ottobre, in piena trasparenza e fiducia reciproca, presentando una lista di prodotti su cui si impegnano a tenere bloccati i prezzi". "Crediamo di aver fatto un buon servizio al consumatore - ha detto l´assessore Nicoli Cristiani - in una fase delicata per l´aumento dei prezzi di molti generi di consumo. Ma non ci fermiamo qui: vogliamo coinvolgere anche la filiera produttiva per intervenire ancora più decisamente a favore dei cittadini". Sono impegnate nell´ operazione "Stop ai prezzi": Auchan-sma, Carrefour-gs-diperdì, Esselunga, Il Gigante, Finiper, Bennet, Iperal, Tigros, Coop, Italgros e l´Unione del Commercio. A questi operatori si aggiungeranno, nei prossimi giorni, anche Standa e Ikea. "Stop ai prezzi" è un´iniziativa di grandissima portata e dimensione, unica in Italia: riguarda 156 ipermercati, 479 supermercati e più di 400 altri punti vendita (oltre 1,5 milioni di metri quadrati di superfici di vendita, pari all´80% del totale della grande distribuzione). Con questa iniziativa di grande incidenza sui generi alimentari di largo consumo e i beni di prima necessità, Regione Lombardia e imprese di distribuzione fanno sistema per tutelare i cittadini/consumatori, specialmente quelli appartenenti alle fasce sociali più deboli, rispetto al caro-vita, Non si tratta affatto di un´operazione dirigistica, calata dall´alto e avulsa dal mercato (che come tale inevitabilmente sarebbe destinata all´insuccesso). Al contrario, è un´azione corale, libera e volontaria, quindi realistica ed efficace, di assoluta garanzia per il consumatore. I principali generi a prezzo bloccato sono quelli tipici della spesa di ogni famiglia: pasta, riso, olio, salumi, latte, formaggi, zucchero, caffé, biscotti e merendine, ma anche prodotti per l´igiene personale, per la pulizia della casa e l´abbigliamento: ogni catena che ha aderito all´iniziativa ha liberamente individuato nell´ambito di tali generi almeno 100 "referenze" (di fatto anche il doppio o il triplo), cioè 100 o più tipi di prodotti (e almeno 25 nel caso di piccoli negozi di vicinato). L´accordo impegna le imprese di distribuzione a rendere costantemente reperibili , per tutto il periodo di validità dell´accordo stesso, tutti i prodotti del paniere "Stop ai prezzi" sugli scaffali di tutti i punti vendita della rispettiva catena di distribuzione, e in modo che siano ben visibili e identificabili dal consumatore attraverso appropriate segnalazioni. Nel caso di esaurimento di un prodotto, esso dovrà essere sostituito da un prodotto analogo, di valore pari o superiore, messo in vendita allo stesso prezzo. Principali Tipologie Di Prodotti: Acqua minerale e bibite, Biscotti, crackers e merendine, Burro, Caffè e the, Cioccolato, Detersivi e pulizia della casa, Farina, Formaggi, Miele e marmellata, Minestre e dadi, Olio e aceto, Pasta, Pelati, Pesce, Prodotti per l´igiene personale, Riso, Sale, Salumi, Scatolame, Succhi di frutta, Sughi, Surgelati, Uova, Zucchero, Abbigliamento. .  
   
   
OGGI A VENEZIA UN SEMINARIO REGIONALE. TRA I TEMI, IL PTRC, L’ASSE PADOVA-VENEZIA, VERONA “MAGNETE DEL NORDEST”, IL FUTURO DI “ADRIA-PO VALLEY”. MARANGON: “IL VENETO PUNTA AD ENTRARE NELLA CARTA EUROPEA ESPON”  
 
Venezia, 11 ottobre 2007 - Il futuro del territorio del Veneto, nell’ottica del nuovo Piano Territoriale Regionale di Coordinamento (Ptrc) in avanzata fase di definizione, è al centro di un Seminario organizzato dalla Regione del Veneto, che si terrà giovedì 11 ottobre, con inizio alle ore 9. 30, nella Sala Alta di Palazzo Franchetti a Venezia. I lavori si concentreranno in particolare sulle caratteristiche della programmazioni territoriali locali, sul loro rapporto con l’Agenda Territoriale Europea, e sulle grandi questioni sul tappeto in Veneto, come i contenuti del Ptrc, le prospettive delle nuove polarità urbane come l’asse Venezia-padova e la realtà di Verona “magnete del nordest”, la collaborazione avviata tra le Regioni Veneto, Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lombardia e Piemonte e le Province Autonome di Trento e Bolzano, che ha portato alla costituzione di un Tavolo Interregionale per lo sviluppo territoriale di una vastissima area (praticamente l’intero nord Italia) denominata “Adria-po Valley”. Il Seminario sarà aperto al pubblico e alla stampa e vedrà la partecipazione, tra gli altri, dell’Assessore alle Politiche per il Territorio della Regione Veneto Renzo Marangon. “Con questo appuntamento – sottolinea l’Assessore – il Veneto punta a proporsi come Regione leader in Europa in tema di pianificazione territoriale. Presenteremo infatti uno studio sul policentrismo realizzato con finanziamenti europei, e soprattutto avremo la presenza dell’inglese Peter Mehlbye, responsabile della Carta Europea Espon, che individua i poli metropolitani europei e che per ora vede assente il Veneto. Ritengo che, dopo aver conosciuto da vicino la nostra realtà territoriale e programmatori, il Veneto troverà il posto che gli spetta nei documenti territoriali comunitari”. Le relazioni saranno tenute dal Dirigente Regionale per la Pianificazione Territoriale Romeo Toffano (“Il Ptrc tra vision e concretezza”); dal Professor Paolo Feltrin dell’Università di Trieste (“Il Veneto che cambia”); dalla Professoressa Maria Prezioso dell’Università Tor Vergata (“La pianificazione competitiva e sostenibile. Il caso del Veneto”); dal Dirigente della Pianificazione del Comune di Venezia Turiddo Pugliese (“Venezia-padova bilanciere del Nordest”); dal Consulente per il Piano di Area Quadrante Europa di Verona Marco Lucat (“La grande Verona magnete del Nordest”); dal Segretario Generale della Programmazione della Regione Veneto Adriano Rasi Caldogno (“Il Ptrc, un piano per decidere”). Le conclusioni saranno tratte dall’Assessore Marangon, che affronterà in particolare le sviluppo del Progetto Interregionale “Adria-po Valley”. .  
   
   
PORDENONE: IL PESO DELL’EXPORT SUL FATTURATO AZIENDALE  
 
Pordenone, 11 ottobre 2007 - Le vendite dell’industria pordenonese, pur mostrandosi inferiori a quelle osservate nel primo trimestre dell’anno, si sono mantenute positive. La crescita è rallentata e questo è principalmente dovuto all’andamento dei rapporti commerciali con l’estero; infatti il fatturato estero è aumentato ad un tasso tendenziale del +8,9%, meno della metà dei valori registrati negli ultimi tre trimestri. “Nonostante questo trend, le previsioni per il prossimo trimestre appaiono ottimistiche: ci si augura quindi che si tratti di una flessione momentanea” – è stato il commento del Presidente della Camera di commercio di Pordenone Giovanni Pavan a fronte dei dati emersi dall’indagine congiunturale della provincia relativa al secondo trimestre 2007, riguardante l’andamento del manifatturiero, del settore edile e del commercio al dettaglio, curata, per conto della Camera di commercio di Pordenone, dalla società Questlab Srl di Mestre. In considerazione del peso significativo, per l’economia provinciale, dei rapporti con l’estero delle aziende del territorio, la Cciaa ha ritenuto utile commissionare a Questlab una specifica elaborazione in merito. Relativamente alle esportazioni delle imprese manifatturiere della provincia di Pordenone l’indagine mostra un 35,5% per la quota di export sul fatturato totale: in particolare 29,5% per il settore legno-mobilio, 35,8% per metallo e prodotti in metallo e ben 63% per metalmeccanico. La percentuale delle aziende esportatrici per settore, invece, risulta essere così suddivisa: 37,6% nel legno e mobilio, 64,6% nel metalmeccanico e 66,8% nel metallo e prodotti in metallo. Se si analizzano i dati dal punto di vista della classe di addetti si nota la logica connessione tra maggiore dimensione dell’impresa e maggiore propensione all’export, con la classe da 3 a 9 addetti con il 7% quota export sul fatturato totale, la classe 10-49 addetti con il 19,3%, quella 50-249 con il 45,6% e da 250 addetti e più con il 57%. Queste ultime aziende contano il 100% delle aziende esportatrici, ma anche quelle da 50 a 249 addetti si aggiudicano il 95,3%. .  
   
   
RAVENNA: OPPORTUNITÀ DI EXPORT IN SERBIA PER IMPRESE LOCALI  
 
Ravenna, 11 ottobre 2007 - Il Memorandum di Intesa e cooperazione firmato da 3 aziende ravennati, Crea, Techno e Faentia Consulting, con la Facoltà della Sicurezza sul Lavoro dell’Università di Nis, è solo il primo passo del processo di inserimento in Serbia nel settore dell’ingegneria della sicurezza. Le tre imprese sono appena rientrate da Belgrado dove hanno partecipato ad una missione economica che ha permesso loro di avviare progetti di collaborazione con l’Università di Nis e con i maggiori Istituti serbi della Prevenzione e Sicurezza sul Lavoro. Tra le protagoniste del gruppo ravennate anche lo Studio Dosi che, in occasione della missione, ha firmato un incarico per la progettazione di quattro edifici residenziali per una trentina di alloggi a Belgrado, con una giovane impresa serba di costruzioni che crede nel design italiano. Riscontri positivi anche per Vema, società produttrice di impianti per l’edilizia, associata al Consorzio ravennate Arcobaleno Lavori, che ha partecipato alla missione incontrando potenziali partner serbi intenzionati a sviluppare collaborazioni tecniche nel settore degli impianti industriali e di costruzioni per l’edilizia civile e commerciale. L’iniziativa, organizzata da Eurosportello, Azienda Speciale della Camera di Commercio di Ravenna, in collaborazione con Eco Business Consulting, ha fatto seguito ad una prima missione economica realizzata lo scorso giugno, durante la quale 7 aziende ravennati del settore impiantistica edile e ingegneria della sicurezza, hanno allacciato primi contatti con imprese, istituzioni e università serbe al fine di conoscere il mercato e verificarne le possibilità di business. In occasione di questi incontri Crea, Techno e Faentia Consulting, hanno riscontrato interessanti ipotesi di collaborazione tecnica e progettuale che sono state poi concretizzate la settimana scorsa quando hanno incontrato il Petrolchimico e l’Istituto per la Salute Pubblica di Pancevo, l’Istituto per la Prevenzione e l’Istituto della Sicurezza sul Lavoro di Novi Sad, la Facoltà della Sicurezza sul Lavoro dell’Università di Nis, e la società Energoprojekt di Belgrado. Le collaborazioni definite con i due Istituti di Novi Sad saranno relative alla gestione di tutti gli aspetti legati all’adeguamento delle normative e standard europei che la progressiva integrazione nel mercato unico imporrà alla Serbia nei prossimi anni. Un esempio di tale collaborazione è l’assistenza in Serbia alle aziende costruttrici di impianti che dovranno adeguarsi alle normative europee nel campo della sicurezza. La Serbia potrà poi essere una base strategica per l’inserimento nei Balcani delle nostre società di consulenza. La partnership concordata con l’Università di Nis riguarderà invece il trasferimento del nostro know how ingegneristico tramite l’organizzazione di percorsi formativi nel campo della sicurezza, prevenzione e tutela della salute, che andranno ad integrare i corsi specifici già programmati dalla stessa Università di Nis che da 40 anni è qualificata nella formazione di tecnici specializzati nei settori della protezione lavoro, antincendio e tutela ambientale. I primi seminari sono stati programmati nei primi mesi del 2008. Il Memorandum d’intesa firmato favorirà lo sviluppo di collaborazioni accademiche tra l’Università di Nis e le nostre Università regionali. La delegazione ravennate guidata dall’Eurosportello ha incontrato anche il direttore dell’ufficio Ice di Belgrado, dott. Fabio Corsi, e il Ministero italiano per l’Ambiente a Belgrado. .  
   
   
IERI A PALAZZO BASTOGI UNA DELEGAZIONE RUMENA IN TOSCANA PER PROGETTI COMUNI COOPERAZIONE, LA STRADA PER AIUTARE I ROM A NON EMIGRARE TOSCHI: «MISSIONE DELLA REGIONE PRESTO IN ROMANIA PER TROVARE SOLUZIONI CONDIVISE»  
 
Firenze, 11 ottobre 2007 - «Lavoriamo insieme per una cooperazione che produca sviluppo, questa è l’unica strada seria per evitare un’emigrazione scomposta dalla Romania all’Italia e per tentare di scongiurare il ripetersi di tragedie come quella che ha visto la morte dei 4 bambini rom sotto un ponte a Livorno». Con queste parole l’assessore regionale Massimo Toschi ha accolto stamani a Palazzo Bastogi una delegazione rumena in visita in Toscana per un progetto di cooperazione che vede coinvolti vari enti locali della regione. Nel corso dell’incontro è stato fatto il punto delle varie iniziative di cooperazione che da tempo legano la Toscana alla Romania (nel campo della promozione economica, in quello agricolo, nel turismo, ma anche nel sociale) ed è stata sottolineata la valenza positiva dell’interscambio che ha permesso reciproci vantaggi. L’assessore Toschi ha sottolineato come il quadro di positiva collaborazione reciproca attivato da tempo offra un terreno favorevole per un ulteriore campo di attività comune che riguardi progetti di cooperazione in grado di aiutare i Rom a restare nel loro Paese e a condurvi una vita dignitosa. “La morte dei 4 bambini, che provenivano dalla zona di Brazov, avvenuta sotto un ponte a Livorno la scorsa estate – ha sottolineato – è stata un fatto gravissimo, che ha suscitato una forte emozione e che ha fatto prendere coscienza della questione. Presto una delegazione della Regione Toscana si recherà in Romania per concordare con il Governo rumeno un progetto comune ad evitare un’emigrazione scomposta di Rom verso l’occidente e ad impedire che questa gente si ritrovi poi a vivere in condizioni indicibili. L’incontro di stamani – ha concluso Toschi – che testimonia come la cooperazione fra la Toscana e la Romania sia una realtà che produce da tempo ottimi risultati è un ulteriore contributo alla nuova progettualità comune che intendiamo mettere in campo, insieme al Governo rumeno, per favorire sviluppo e benessere e salvaguardare le condizioni di vita delle persone». .  
   
   
REGGIO EMILIA: IMPRESE FEMMINILI IN PROVINCIA  
 
Reggio Emilia, 10 ottobre 2007 - Commercio, agricoltura e attività manifatturiere: questi i tre settori di attività in cui operano 6. 001 imprese femminili delle 9. 902 registrate alla Camera di commercio di Reggio Emilia alla data del 30 giugno 2007, cioè il 61% del totale. In 9. 256 imprese (il 93,5% del totale) è esclusiva la presenza femminile. Ben 4. 489 aziende (45,3%) sono di recente costituzione, infatti sono state iscritte al registro imprese dal 2000 ad oggi. Più della metà delle imprenditrici ha un’età compresa fra i 30 e i 49 anni. Questo è l’identikit dell’imprenditoria femminile reggiana delineato dall’Ufficio Studi della Camera di commercio. Il numero delle imprese gestite da donne è passato dalle 9. 720 del giugno 2006 alle attuali 9. 902 con un aumento dell’1,9%, incremento quasi doppio rispetto alle imprese nel loro complesso. Le attività gestite da donne hanno quindi raggiunto, nella nostra provincia, il 16,9% del totale imprese registrate alla Camera di commercio. Nonostante la provincia di Reggio abbia compiuto, nell’ultimo periodo, qualche passo avanti, rimane ancora distante di qualche punto percentuale dal 19,8% dell’Emilia Romagna e dal 23,2% dell’Italia. Le attività del terziario in tutte le sue sfaccettature sono quelle alle quali maggiormente si accostano le imprenditrici; sono 5. 926 le aziende del settore che comprende, oltre al commercio (2. 661 imprese), i pubblici esercizi (619) e i servizi sia alle persone (895) che alle imprese (1. 326). Questi ultimi in particolare hanno ottenuto, nell’ultimo anno, andamenti positivi. Le attività immobiliari, di informatica e di supporto alle imprese, infatti, sono passate da 1. 241 a 1. 326 registrando un incremento del 6,8%; in crescita del 9,3% il settore dei trasporti, magazzinaggio e comunicazione e del 4,4% le attività di intermediazione monetaria e finanziaria. Pur rappresentando ancora il 9% delle imprese femminili della provincia di Reggio Emilia, registrano una diminuzione dell’1,6% le attività dei servizi sociali e personali che scendono da 910 di giugno 2006 a 895 dello stesso periodo dell’anno in corso. Di segno positivo l’andamento del settore secondario che registra, nell’ultimo anno, un +2,5% influenzato principalmente dalla crescita delle costruzioni (+11,6%) che a giugno 2007 ammontano a 395 unità, il 4% del totale imprese gestite da donne. All’interno del settore manifatturiero, per il quale si osserva una sostanziale stazionarietà, le attività che contano il maggior numero di imprese femminili sono quelle del sistema moda (664 unità), del metalmeccanico (329) e dell’industria della trasformazione alimentare (234). Circa un terzo delle aziende in rosa ha sede nel comune di Reggio Emilia. Sono infatti 3. 220 le imprese insediate nel comune capoluogo (il 32,5% del totale), territorio nel quale si è iscritto il maggior numero di nuove imprese nell’ultimo anno. Delle 182 nuove iscrizioni, 68 (il 37,4% del totale) sono state registrate nel comune di Reggio al quale seguono Scandiano (14 imprese), Reggiolo e Casalgrande (12), Boretto e Castellarano (11) per citare gli incrementi più rilevanti. In quindici comuni reggiani si registra, invece, un saldo negativo; i più consistenti si osservano per Castelnovo di Sotto (-10) e Fabbrico (-7). .  
   
   
PERCORSI PER L’AUTOIMPRENDITORIALITÀ FEMMINILE  
 
Reggio Emilia, 11 ottobre 2007 - Si terrà martedì 16 ottobre 2007, dalle ore 9,00 alle ore 18,00 presso la Camera di Commercio di Reggio Emilia - Piazza della Vittoria n. 3, il seminario “L’innovazione d’impresa come fattore strategico di successo”, organizzato da Ifoa con la collaborazione del sistema camerale e cofinanziato dal Fondo Sociale Europeo e dalla Regione Emilia Romagna. Il seminario, completamente gratuito, è rivolto a donne residenti o domiciliate in Emilia Romagna. Durante l’incontro la relatrice, Dr. Ssa Mara Leporati, tratterà i seguenti argomenti: - L’innovazione: un concetto da chiarire - I meccanismi che generano l’innovazione - Il processo creativo: un’opportunità per tutti - Confronto e discussione su alcuni esempi - L’innovazione come fattore strategico di successo - L’innovazione in impresa: i fattori che la facilitano e quelli che la ostacolano - Aree di applicazione dell’innovazione in impresa - Analisi e confronto su alcuni casi di innovazione in impresa .  
   
   
LA MINISTRA ROSY BINDI INCONTRA LE DONNE AL CICIP&CICIAP SARÀ PRESENTE LELLA COSTA  
 
Milano, 11 ottobr e2007 - Per la prima volta il Cicip&ciciap, storico circolo culturale e politico delle donne dal 1981, ospita una donna che fa politica istituzionale, Rosy Bindi,per interrogarsi sul significato della sua candidatura a Presidente del Pd e dialogare con Lei sul suo programma. Rosy Bindi piace a molte, anche in questo luogo che sfugge ad ogni etichetta per la complessità della sua storia, perché sa esprimere la propria indipendenza di pensiero all’interno delle istituzioni e trasmette onestà, comprensione, ironia, competenza, libertà. Giovedi’ 11 Ottobre 2007 ore 13. 00 - Cicip&ciciap Via Gorani, 9 Milano Incontro Aperto Al Pubblico E Alla Stampa Il Cicip&ciciap è un circolo femminista e sono ammesse solo donne .  
   
   
PIANO VALTELLINA, 23 MILIONI PER NUOVE OPERE GLI INTERVENTI NELLE PROVINCE DI BERGAMO, BRESCIA, COMO, LECCO E SONDRIO  
 
 Milano, 11 ottobre 2007 - Oltre 23 milioni di euro sono stati assegnati dalla Giunta regionale della Lombardia, su proposta dell´assessore alle Risorse e Finanze, Romano Colozzi, a favore delle Province di Bergamo, Brescia, Como, Lecco e Sondrio. I fondi, relativi al Piano di ricostruzione e sviluppo della Valtellina e delle zone adiacenti colpite dalle eccezionali avversità atmosferiche del 1987, si riferiscono a una riprogrammazione dei vecchi piani di intervento. Questo il riparto fra le Province Bergamo (2. 800. 000 euro) - 300. 000 euro per recupero e restauro della via I Portici ad Averara, - 550. 000 euro permessa in sicurezza di una strada ad Ornica, - 300. 000 euro per completamento di una strada a Piazzolo, - 300. 000 euro per recupero di un fabbricato da adibire a Museo storico a Santa Brigida, - 150. 000 per la strada collegamento Morteruccio-saltarino a Taleggio, - 550. 000 euro per il completamento della strada Ambria-camanghée a Zogno, - 650. 000 euro per la messa in sicurezza della strada Ca´ San Marco. Brescia (1. 690. 000 euro) - 155. 000 euro per il recupero di immobili complementari del complesso Villa Ferrari per fini didattici e ricettivi a Cevo, - 1. 200. 000 euro per l´impianto di depurazione di Esine, - 335. 000 euro per la riqualificazione centro polifunzionale informativo di Sonico. Como (2. 441. 00 euro) - 330. 000 euro per la risistemazione del depuratore di Dongo - 550. 000 euro per la risistemazione dei cedimenti stradali verso il lago e dell´impianto di depurazione di Gravedona, - 86. 000 per il completamento difesa sponde del lungo lago di Sorico (86. 000 euro), - 1. 000. 000 per interventi di riqualificazione della viabilità sulla Ss n. 340 "Regina". Lecco 175. 000 euro - 175. 000 euro per il completamento e i lavori di ristrutturazione dell´antico Forte di Fuentes. Sondrio (16. 246. 000 euro) - 1. 800. 000 euro per interventi sulla Ss "dello Spluga", - 13. 000. 000 euro per interventi sulla viabilità di accesso alla Valtellina, - 826. 000 euro per interventi all´Istituto Agrario di Sondrio, - 620. 000 euro per il Piano d´area Valtellina. .  
   
   
LOMBARDIA: FONDI (12 MILIONI) PER EDILIZIA SCOLASTICA E SCUOLABUS SERVIRANNO PER RISTRUTTURAZIONI, MANUTENZIONI E MESSA A NORMA DI IMPIANTI  
 
 Milano, 11 Ottobre 2007 - La Giunta regionale ha deciso, su proposta dell´assessore all´Istruzione, Formazione e Lavoro, Gianni Rossoni, di stanziare 10. 850. 000 euro per la ristrutturazione, degli edifici scolastici pubblici (scuole materne, elementari e medie) e delle scuole d´infanzia, gestite da enti privati senza scopo di lucro, ubicati in Comuni con meno di 10. 000 abitanti. Un altro milione è stato destinato all´acquisto di scuolabus. Dei 10. 850. 000, euro 9. 350. 000 sono destinati alle scuole pubbliche: 8. 350. 000 per realizzare interventi di ristrutturazione, di manutenzione straordinaria, di messa a norma degli impianti, ecc; un milione per far fronte ad eventi imprevedibili in seguito ai quali si dovessero rendere necessari lavori urgenti di ripristino e di ristrutturazione. Gli altri 1. 500. 000 euro sono invece destinati alle scuole per l´infanzia di enti privati senza scopo di lucro: 1. 200. 000 euro per i lavori di ristrutturazione e 300. 000 euro per gli interventi urgenti. La Giunta regionale ha quindi provveduto a suddividere le somme destinate alla ristrutturazione degli edifici (8. 350. 000 e 1. 200. 000) tra le Province lombarde in base alla popolazione residente nei Comuni con meno di 10. 000 abitanti e in relazione al numero di questi stessi Comuni presenti nella provincia. Le Province elaboreranno le graduatorie che saranno inviate in Regione. In base a queste graduatorie, che sono vincolanti, la Regione provvederà poi ad assegnare i contributi. Questa la suddivisone dei contributi tra le Province. La prima cifra si riferisce alla ristrutturazione degli edifici pubblici, la seconda alle scuole d´infanzia degli enti senza scopo di lucro. - Bergamo: 1. 478. 367 - 212. 470 - Brescia: 1. 131. 842 - 162. 630 - Como: 886. 770 - 127. 447 - Cremona: 584. 918 - 84. 089 - Lecco: 485. 553 - 69. 782 - Lodi: 308. 115 - 44. 288 - Mantova: 443. 385 - 63. 710 - Milano: 935. 618 - 134. 455 - Pavia: 904. 723 - 130. 007 - Sondrio: 387. 022 - 55. 638 - Varese: 803. 687 - 115. 484 Potranno invece accedere ai contributi per l´acquisto degli scuolabus i Comuni con meno di 2. 000 abitanti. Il contributo del 50% del costo del mezzo, Iva esclusa. .  
   
   
LEGGE VALTELLINA, 16 MLN PER NUOVE OPERE A SONDRIO ALTRI A BERGAMO, COMO, LECCO, BRESCIA  
 
 Milano, 11 Ottobre 2007 - Oltre 23 milioni di euro sono stati assegnati dalla Giunta regionale della Lombardia, su proposta dell´assessore alle Risorse e Finanze, Romano Colozzi, a favore delle Province di Bergamo, Brescia, Como, Lecco e Sondrio. I fondi, relativi al Piano di ricostruzione e sviluppo della Valtellina e delle zone adiacenti colpite dalle eccezionali avversità atmosferiche del 1987, si riferiscono a una riprogrammazione dei vecchi piani. Alla Provincia di Sondrio sono stati assegnati circa 16 milioni di euro per gli interventi viari sulla strada statale dello Spluga (1. 800. 000 euro), sulla viabilità di accesso alla Valtellina (circa 13. 000. 000 di euro), all´Istituto Agrario di Sondrio (826. 000 euro) e per il Piano d´area Valtellina (620. 000 euro). Alla Provincia di Bergamo sono assegnati dalla Giunta regionale, su proposta dell´assessore alle Risorse e Finanze Romano Colozzi, circa 3 milioni di euro. I fondi fanno parte di un "pacchetto" di 23 milioni di euro, relativi al Piano di ricostruzione e sviluppo della Valtellina e delle zone adiacenti colpite dalle eccezionali avversità atmosferiche del 1987, stanziati a favore delle Province colpite dalle eccezionali avversità atmosferiche del 1987 (Brescia, Como, Lecco e Sondrio, oltre a Bergamo). Con questi fondi le Province possono ora procedere a una riprogrammazione dei vecchi piani di intervento Queste le sette opere che verranno realizzate in Provincia di Bergamo: Averara: recupero e restauro della via I Portici (circa 300. 000 euro); Ornica: messa in sicurezza della strada (550. 000 euro); Piazzolo: completamento strada (300. 000 euro); Santa Brigida: recupero di un fabbricato da adibire a Museo storico (300. 000 euro); Taleggio: strada collegamento Morteruccio-saltarino (150. 000 euro); Zogno: completamento strada Ambria-camanghé (550. 000 euro) e con la Provincia di Bergamo, messa in sicurezza della strada Cà San Marco (650. 000 euro). Nuove Opere A Como - La risistemazione del depuratore di Dongo (circa 330 mila euro), la risistemazione dei cedimenti stradali verso il lago (circa 550 mila euro )e dell´impianto di depurazione (475. 000 euro) di Gravedona; il completamento difesa sponde del lungo lago di Sorico (86. 000 euro); interventi di riqualificazione della viabilità sulla strada statale Regina (circa 1 milione di euro). Sono queste le nuove opere da realizzare con i circa 2,5 milioni di euro assegnati dalla Giunta regionale alla Provincia di Como, su proposta dell´assessore alle Risorse e Finanze Romano Colozzi, fondi che fanno parte di un "pacchetto" di 23 milioni, relativi al Piano di ricostruzione e sviluppo della Valtellina e delle zone adiacenti colpite dalle eccezionali avversità atmosferiche del 1987, stanziati a favore delle Province di Bergamo, Brescia, Como, Lecco e Sondrio. Con questi fondi le Province possono ora procedere a una riprogrammazione dei vecchi piani di intervento. Nuove Opere A Brescia - Circa 155. 000 euro per il recupero di immobili complementari del complesso Villa Ferrari per fini didattici e ricettivi a Cevo; 1. 200. 000 euro per l´impianto di depurazione di Esine; circa 335 mila euro per la riqualificazione centro polifunzionale informativo di Sonico. Sono queste le nuove opere da realizzare con i circa 1,7 milioni di euro assegnati dalla Giunta regionale alla Provincia di Brescia, su proposta dell´assessore alle Risorse e Finanze Romano Colozzi, fondi che fanno parte di un "pacchetto" di 23 milioni, relativi al Piano di ricostruzione e sviluppo della Valtellina e delle zone adiacenti colpite dalle eccezionali avversità atmosferiche del 1987, stanziati a favore delle Province di Bergamo, Brescia, Como, Lecco e Sondrio. Con questi fondi le Province possono ora procedere a una riprogrammazione dei vecchi piani di intervento. Lecco, 175. 000 Euro Per L´antico Forte Di Fuentes - Alla Provincia di Lecco sono stati assegnati dalla Giunta regionale, su proposta dell´assessore alle Risorse e Finanze, Romano Colozzi, circa 175. 000 euro per il completamento e i lavori di ristrutturazione dell´antico Forte di Fuentes. I fondi, relativi al Piano di ricostruzione e sviluppo della Valtellina e della zone adiacenti colpite dalle eccezionali calamità atmosferiche del 1987, fanno parte di un "pacchetto" di 23 milioni di euro che la Giunta regionale mette a disposizione delle Province di Bergamo, Brescia, Como, Lecco e Sondrio. Con questi fondi le Province possono ora procedere a una riprogrammazione dei vecchi programmi di intervento. .  
   
   
GENERAZIONE CLIMA. EFFICIENTI PER NATURA CAMPAGNA DI SENSIBILIZZAZIONE “UN MILIONE DI CONDOMINI EFFICIENTI” 10 E 11 NOVEMBRE 2007  
 
Roma, 11 ottobre 2007 - Dal forte coinvolgimento del Wwf sul tema dei cambiamenti climatici e sulle problematiche legate alle emissioni di gas serra nell’atmosfera, è nata l’ idea di realizzare una campagna di sensibilizzazione e attivazione dei cittadini sull’efficienza e il risparmio energetico. Generazione Clima è partita nel 2006 quando Wwf ha incontrato gli italiani per promuovere il risparmio energetico nelle case. Quest’anno ci saremo di nuovo, il 10 e l’11 novembre con un nuovo obiettivo: “Un milione di condomini efficienti” Quest’anno Generazione Clima si focalizza, infatti, sul Condominio come comunità efficiente, per responsabilizzare cittadini e Amministratori sul tema del risparmio e dell’efficienza energetica. Oltre a illustrare i comportamenti che ciascun condòmino può mettere in atto nel proprio appartamento per risparmiare energia (acquisto di elettrodomestici efficienti, corretto utilizzo dell’acqua, acquisto di lampadine ad alta efficienza …. ) Generazione Clima, promuove quest’anno un percorso di attivazione che intende coinvolgere il condominio nel suo complesso e che indica interventi e soggetti con i quali impostare un piano di riduzione dei consumi energetici. In alcune città e quartieri si sta già “lavorando” perché questo grande obiettivo diventi realtà. Generazione Clima racconterà quest’anno l’ esperienza di un primo campione di condomini che hanno colto la sfida, hanno già assunto il loro impegno, avviando un percorso di messa in efficienza affianco al Wwf. I condomini di Generazione Clima saranno testimoni con i loro amministratori che cambiare è possibile e che a beneficiarne sono le nostre tasche e l’ ambiente. Le piazze - Anche quest’anno in circa 200 piazze italiane ci saranno stand distribuiti sul territorio presidiati da volontari Wwf per fornire al pubblico interessato spiegazioni su possibili e concrete soluzioni di risparmio energetico e coinvolgere le persone a essere attive in prima persona. I Partner - Anche quest’anno Generazione Clima conferma la sua collaborazione con il Ministero dell’Ambiente. Inoltre, accanto ai partner istituzionali - Enea, Escoitalia, Confartigianato, Cna, Confapi - quest’anno si aggiungono nuove importanti alleanze con Altroconsumo e le principali Associazioni degli Amministratori di condominio - Anaci e Unai. Anche le aziende possono svolgere un ruolo attivo nella lotta ai cambiamenti climatici, mettendo in atto politiche ambientali responsabili e promuovendo prodotti e servizi “low carbon”, in grado di ridurre le emissioni di gas serra. E’ questa le testimonianza che porteranno le due aziende che affiancano e sostengono il Wwf nella campagna Generazione Clima: il Gruppo Allianz - società assicurativa che collabora da anni a livello internazionale con il Wwf su studi di scenario sui cambiamenti climatici e Pirelli Re, che ha avviato con Ecobuilding un programma di edilizia ad elevata efficienza energetica. Patrocini - Iniziativa in collaborazione con Ministero dell´Ambiente - E con il patrocinio di Alto Patronato del Presidente della Repubblica Ministero dello Sviluppo Economico Rappresentanza Italiana della Commissione Europea Commissione Nazionale Italiana dell’Unesco - “Decennio dell’Educazione allo Sviluppo Sostenibile 2005-2014”. Testimonial Luciana Littizzetto, Mario Tozzi, David Riondino, I conigli di radio2 Dose e Presta, e altri ancora http://www. Wwf. It/generazioneclima/ .  
   
   
“SPRITZ IN PIAZZA”: COLPA DELLE CASE TROPPO PICCOLE  
 
 Padova, 11 ottobre 2007 - Il 46% del campione intervistato sogna un soggiorno grande per stare con gli amici. Scarso appeal per benessere e formafisica: solo il 2% desidera in casa una palestra personale. A Casa Su Misura anche un salotto da 75mila euro Una generazione alla ricerca della convivialità … e di case grandi per stare in compagnia. È questo l’esito del sondaggio condotto tra gli under 30 da Padovafiere in collaborazione con un importante network radiofonico regionale, presentato a Casa su Misura, la più importante rassegna di arredamento per il pubblico del Nord est in corso alla Fiera di Padova. Secondo gli oltre 600 intervistati via web, oltre il 46% sogna un soggiorno grande per stare con gli amici, abbandonando forse l’idea di scendere sempre in piazza per gli spritz. Seguono distanziate, il desiderio di una casa colorata (11%), senza vicini di fronte (11%), la voglia di terrazza ( 10%) e di una abitazione costruita con materiali naturali (10%). Scarso appeal per benessere e forma fisica: solo il 5% del campione vorrebbe un bagno con vasca e addirittura soltanto il 2% uno spazio per la palestra personale. E a proposito di soggiorno a Casa su Misura, ce n’è per tutti i prezzi. Tra i più ammirati dal pubblico, Vannuzzo arredamenti, ha presentato il massimo della tendenza: un salotto che raccoglie il meglio del design in commercio, per un valore di 75. 000 euro. Ma attenzione a Casa su Misura proposte per tutte le tasche nei settori arredo, edilizia, bagno, materiali ecoefficienti e complementi nell’area speciale Home Gallery. Numerose le iniziative gratuite per il pubblico al Pad. 2, dai laboratori di disegno ai corsi di composizione floreale tenuti dal Consorzio Florasì. E per i più golosi le Degustazioni di Cucina Tipica Veneta a cura dell’Asso. Cuo. Ri. Tra le iniziative di domani, giovedì 11 ottobre 2007, nell’area speciale “Disegnato in Italia”, dedicata al meglio del design made in Italy, appuntamento alle 17. 30 con il Dj set di Alex Ciocca, a seguire, ore 20. 00, concerto della Chiara Luppi & Band. A Casa su Misura, inoltre, si svolgerà giovedì 11 ottobre 2007, il Workshop degli operatori Kazaki. Uniexport Padova ha organizzato la visita a Padova di una delegazione di operatori kazaki dei settori arredamento ed edilizia per una serie di incontri programmati. .  
   
   
CASA INTELLIGENTE: DA UN EDIFICIO A "DOTAZIONE STANDARD" VERSO UN EDIFICIO A "PIATTAFORMA INTELLIGENTE",  
 
Vicenza, 11 ottobre 2007 - All´ultima edizione di Installerexpo di Vicenza Alberto Borchiellini, Presidente del centro di formazione Eurosatellite descrive lo stato dell´arte dell´impiantistica. "Da tempo - dice Alberto Borchiellini - sono sempre maggiori le richieste di impianti domotici e di applicazioni evolute all´interno delle case e proporre nuove soluzioni di impianto. L´idea di realizzare una casa intelligente, più sicura, confortevole, automatizzata e che risparmi energia è oggi un´esigenza che riguarda tutte le nuove abitazioni. La Domotica, o meglio l´impianto elettrico intelligente/evoluto - prosegue Borchiellini - consente di migliorare tutti gli aspetti legati alla nostra vita quotidiana in ambito domestico, non solo quelli rivolti al comfort, ma anche quelli riguardanti la salute, l´handicap, il risparmio energetico, la comunicazione e la sicurezza. Tutto questo consente un miglioramento sostanziale della qualità della vita e di un semplificato utilizzo degli apparati presenti in ogni ambiente dell´abitazione. Le nostre case - malgrado l´evoluzione delle tecnologie presenti all´interno, sono ancora concepite in maniera tradizionale, con impianti elettrici, che non consentono l´integrazione tra i vari apparati installati e che non favoriscono l´utilizzo dei vantaggi funzionali che la tecnologia ha apportato. Oggi anche la televisione si è evoluta, passando dall´analogico al digitale terrestre, garantendo una migliore fruizione del segnale audio/video, introducendo l´interattività e, dunque, la possibilità di usufruire di tutta una serie di servizi direttamente dal proprio televisore: richiesta di certificati presso Enti pubblici, prenotazioni per visite mediche, musei, ecc. , partecipazione a giochi, la possibilità di formazione a distanza e tanti altri ancora. Per garantire tutti questi vantaggi - conclude Borchiellini - è necessaria una rinnovata figura professionale del tecnico, non più l´elettricista, l´antennista o l´informatico, ma l´installatore di tecnologie: un vero e proprio architetto di impianto. L´installatore, oggi, deve essere messo nelle condizioni di conoscere le tecnologie e gli istituti di riferimento ed Eurosatellite con la sua Scuoladomotica è una soluzione rispetto a questo problema". Nell´ambito dell´integrazione degli impianti nell´ambiente domestico Eurosatellite offre un corso di formazione della durata di 5 giorni che affronta tutti i temi dell´integrazione con particolare riferimento alle applicazioni di sistemi Myhome bTicino. .  
   
   
FIDENZA MEETING IL MASSELLO CHE RIQUALIFICA I CENTRI URBANI UN EVENTO ORGANIZZATO DA ASSOBETON (SEZIONE BLOCCHI E PAVIMENTI)  
 
Fidenza, 11 ottobre 2007 - Assobeton– Associazione Nazionale Industrie Manufatti Cementizi – tramite la propria sezione Blocchi e Pavimenti presenterà in primavera - nell´ambito di “Progetto Ulisse Strade Nuove” - Fidenza Meeting, un convegno rivolto ad amministratori pubblici, professionisti e studenti del settore sull´urbanistica di oggi e di domani. L´evento si svolgerà a Fidenza (Pr) nel corso di una giornata che tratterà l´utilizzo del massello in calcestruzzo in contesti urbani, partendo dall´esempio dei lavori di ripavimentazione svolti in via Abate Zani nella cittadina sede del meeting. L´appuntamento vuole essere un momento di incontro, confronto e aggiornamento sulle concrete opportunità e tecnologie – in particolare rappresentate dai masselli in calcestruzzo – per migliorare la qualità e la vivibilità delle reti urbane all´interno dei centri cittadini. Per questo motivo Fidenza Meeting si svolgerà direttamente sul luogo di svolgimento dei lavori, permettendo ad ogni partecipante di vedere, toccare con mano e “vivere” la strada di cui si parlerà nella tavola rotonda. Il programma del convegno prevederà una breve presentazione di “Progetto Ulisse” e della sua particolare realizzazione a Fidenza; valutazioni sul cambiamento dell´area a seguito dei lavori; un´illustrazione delle caratteristiche particolari del massello in calcestruzzo e i pregi del suo utilizzo in contesti urbani, con particolare attenzione sul ruolo di traffic calming svolto dal prodotto. Una mostra sui lavori svolti nell´area dell´incontro illustrerà le diverse fasi del progetto e sarà visitabile dai partecipanti e dagli abitanti dell´area. Un buffet offerto dalla Sezione Blocchi e Pavimenti di Assobeton rappresenterà poi un piacevole momento di discussione e confronto tra i partecipanti. Un incontro formativo ed informativo per capire in modo semplice, diretto e pratico come rinnovare nel rispetto di ambiente, sicurezza ed estetica i centri urbani italiani, con uno sguardo al futuro e alla tutela del patrimonio architettonico. .  
   
   
ROMA: DICHIARAZIONE DELEGATO EMERGENZA ABITATIVA NICOLA GALLORO UNA COMUNICAZIONE “DI SERVIZIO” A TUTTI I CITTADINI INTERESSATI ALLA DOMANDA DI SANATORIA PREVISTA DALLA LEGGE REGIONALE APPROVATA RECENTEMENTE.  
 
Roma, 11 ottobre 2007 - Nel ribadire che la scadenza per la presentazione delle domande è il 19 dicembre prossimo, ho l’obbligo di avvertire gli utenti interessati affinché evitino un errore in cui alcuni purtroppo stanno incappando. Sul sito internet della Regione Lazio è presente il modulo( tre pagine più il frontespizio) che va compilato con i dati personali direttamente sul p. C. Per ogni foglio va data la “conferma dati” e successivamente si salva l’intero documento( consentendo che la copia salvata arrivi tramite e mail alla Regione Lazio) Solo e soltanto dopo tali operazioni, si stampa il modulo compilato, vi si appone la firma e si invia all’Ufficio Politiche Abitative del Comune di Roma. Sta capitando invece che alcuni erroneamente stampano semplicemente il modulo, lo compilano e lo inviano al Comune invalidando in tal modo la loro domanda. Un modo per rendersi conto dell’errore è che le pagine che il computer stampa sono sei invece delle regolamentari quattro. E’ comunque sempre possibile, a fronte di dubbi e incertezze, rivolgersi agli uffici di Viale Civiltà del Lavoro 4/a . .  
   
   
PIANO PAESAGGISTICO, LE PRIME SENTENZE DEL TAR DELLA SARDEGNA  
 
 Cagliari, 11 ottobre 200 7 - Sono state rese note le prime sentenze dal Tribunale amministrativo della Sardegna sui ricorsi presentati da Comuni e privati contro il Piano paesaggistico regionale. I Giudici della Ii Sezione, nella seduta dell´8 ottobre 2007, hanno confermato che la Giunta regionale ha piena competenza a legiferare in materia di pianificazione urbanistica e hanno ribadito che l´esecutivo ha agito nel rispetto della legge. Nella ricostruzione del contesto storico e giuridico il Tar ha ricordato che la Regione, dopo la bocciatura dei precedenti strumenti urbanistici, i Piani territoriali provinciali (Ptp), aveva avviato precauzionalmente i provvedimenti di salvaguardia approvando prima la Legge regionale 8 (la cosiddetta salvacoste) e, poi, adottando un nuovo strumento di pianificazione urbanistica: il Piano paesaggistico regionale. Il Tar ha ribadito, inoltre, che la norma di legge riconosce alle Regioni il potere di sottoporre a "specifica normativa d´uso" il territorio, individuandone gli indirizzi, le linee di sviluppo urbanistico ed edilizio e i beni da sottoporre a specifica disciplina di salvaguardia. È stato infine confermato che la Regione ha il potere di incidere sulle prerogative dei Comuni, titolati alla gestione del territorio, purché il fine sia quello di tutelare e valorizzare il paesaggio. Per l´assessore regionale dell´Urbanistica, Gian Valerio Sanna, "la sentenza del Tar ha anche un valore politico quando vengono riconosciute la legittimità di procedura e di competenza da parte della Giunta". .  
   
   
FERMO MEZZI IMPRESE EDILI: PERCORSO GIURIDICO PREVEDE IL RICORSO IN TRIBUNALE  
 
Aosta, 11 ottobre 2007 - In merito alla vicenda del fermo amministrativo e delle ammende a cui sono stati sottoposti nelle scorse settimane circa 15 mezzi di sette imprese edili valdostane, la Presidenza della Regione precisa che il procedimento di competenza del Presidente della Regione, in qualità di Prefetto, si è definitivamente concluso con l’emanazione dell’ordinanza-ingiunzione che ha confermato il verbale di accertamento della violazione alla normativa statale sul trasporto in conto terzi, in adesione ai pareri espressi dall’Ufficio della motorizzazione civile. Gli imprenditori hanno comunque la possibilità di contestare la determinazione assunta, ricorrendo davanti al tribunale civile di Aosta, come consente la legge n. 689 del 1981, che regola il procedimento di accertamento e di irrogazione delle sanzioni amministrative. Ne consegue che non è data al Prefetto la possibilità di rivedere le determinazioni assunte dai competenti uffici, le quali, entro trenta giorni dalla notificazione, potranno essere impugnate davanti all’Autorità giudiziaria, sia nelle parti relative alla sanzione pecuniaria, sia nella parte relativa al fermo dei veicoli. Sempre al Tribunale le imprese potranno chiedere la sospensione dell’esecuzione dei provvedimenti, come previsto dall’articolo 22 della legge 689, che, se concessa dal giudice, consentirebbe loro di ottenere l’immediata restituzione dei mezzi. La Presidenza della Regione è e resta sempre disponibile ad un confronto con le associazioni e le imprese, ma questo non può avvenire in contrasto con la normativa vigente. .  
   
   
CONSUMI DI ENERGIA ELETTRICA: - 2,3% A SETTEMBRE  
 
 Roma, 11 ottobre 2007 – Nel mese di settembre 2007 la quantità di energia elettrica richiesta in Italia, pari a 27,6 miliardi di kWh, ha fatto registrare una diminuzione del 2,3% rispetto allo stesso mese del 2006. E’ quanto ha rilevato Terna, la società che ha la responsabilità della trasmissione e del dispacciamento dell’energia elettrica a livello nazionale. Due i fattori che hanno influenzato il risultato: una giornata lavorativa in meno (20 contro 21), che si traduce in una minore richiesta di energia elettrica da parte delle imprese e dei servizi, e una temperatura media mensile inferiore di 1,5 gradi rispetto allo stesso mese dello scorso anno. Quest’ultimo fenomeno, in un mese prevalentemnete estivo come settembre, significa infatti un minor ricorso ai condizionatori d’aria ed alle apparecchiature refrigeranti, che a sua volta implica un consumo più contenuto di energia. Se si volesse confrontare la domanda di settembre 2007 con quella dello stesso periodo del 2006, a parità di temperatura e calendario, la variazione sarebbe pari a – 0,7%. Dall’analisi effettuata da Terna emerge che a livello territoriale la variazione della domanda è stata ovunque negativa: -2,9% al Nord, -2,2% al Centro, -1,4% al Sud. Per quanto riguarda, in particolare, l’area Nord, da segnalare che rispetto a settembre 2006 la richiesta di energia elettrica ha fatto segnare un – 4,6% in Lombardia. I 27,6 miliardi di kWh richiesti nel mese di riferimento sono distribuiti per il 46% al Nord, per il 29,3% al Centro e per il 24,7% al Sud. Nel mese di settembre 2007 il fabbisogno italiano di energia elettrica è stato coperto per l’86,9% con la produzione nazionale, e per il restante 13,1% con il saldo tra le importazioni e le esportazioni. In dettaglio, la produzione nazionale netta (24,5 miliardi di kWh) è scesa del 2,3% rispetto a settembre 2006. In calo la fonte termoelettrica (-0,7%), geotermoelettrica (-1,8%) e idroelettrica (-16,3%); in sensibile aumento invece la fonte eolica (+64%). Il profilo congiunturale del mese di settembre 2007 ha registrato una diminuzione del 3% rispetto al mese precedente. Con il dato di settembre la richiesta cumulata dei primi nove mesi del 2007 si attesta su valori invariati rispetto allo stesso periodo del 2006. L’analisi dettagliata dell’andamento dei consumi elettrici mensili del 2007 è disponibile, insieme alla serie storica aggiornata dei bilanci elettrici mensili del 2006, nella pubblicazione “Rapporto Mensile sul Sistema Elettrico”, consultabile alla voce “Sistema elettrico – Dispacciamento - Dati esercizio” del sito www. Terna. It .  
   
   
APER INCORAGGIA IL DIBATTITO SUI COSTI DI GENERAZIONE DEGLI IMPIANTI A FONTI RINNOVABILI CON UN CONVEGNO DEDICATO  
 
 Milano, 11 ottobre 2007 – Si terrà giovedì 25 ottobre, presso la Sala Convegni del Gse, la presentazione dello studio sui costi di investimento e di gestione della produzione elettrica da fonte rinnovabile in Italia. Il lavoro, commissionato dall’Associazione e condotto dal Prof. Arturo Lorenzoni dell’Università degli Studi di Padova, mira ad ottenere una conoscenza aggiornata delle condizioni di investimento e dei costi delle diverse opzioni tecnologiche per la produzione elettrica con impianti alimentati da fonti rinnovabili, in modo da fornire un utile strumento di valutazione della competitività tra le varie fonti ed una base per la corretta valutazione della struttura di incentivazione. “In occasione della presentazione dell’analisi – dichiara Roberto Longo, Presidente di Aper - pur condividendo il rigore accademico dello studio e la metodologia impiegata, Aper illustrerà ai convenuti una lettura autonoma basata sulle esperienze dei propri associati che operano nel settore. Queste riflessioni saranno la premessa al dibattito che concluderà il Convegno, che vuole rappresentare un momento di confronto in cui gli operatori e le Istituzioni potranno dialogare in maniera costruttiva sul tema”. L’ingresso al convegno è gratuito, previa registrazione. In allegato il programma e la scheda di iscrizione. .  
   
   
“ENERGIA PER LO SVILUPPO” CONVEGNO DI BAVENO SABATO 20 E DOMENICA 21 OTTOBRE 2007  
 
Baveno, 11 ottobre 2007 - Il rapporto tra energia e sviluppo e tra eccellenza industriale e tutela dell’ambiente: questi in sintesi i temi al centro del Convegno di Baveno 2007, Presso il Grand Hotel Dino Corso Garibaldi 20 – Baveno (Vb). Organizzato da Iniziativa Subalpina e dal suo presidente, l’onorevole Michele Vietti. Quali sono le priorità etiche, sociali e tecniche necessarie ad un percorso che possa concretamente rendere l’energia un valido strumento per la promozione di attività diplomatiche, investimenti e politiche di sviluppo; e ancora, quali sono gli indirizzi da parte delle istituzioni centrali e degli operatori del settore: a questi interrogativi il Convegno di Baveno vuole che si diano risposte concrete. La due-giorni di Baveno vedrà protagonisti l’onorevole Pier Ferdinando Casini, il Ministro dello Sviluppo Economico Pier Luigi Bersani, il Presidente dell’Enel Piero Gnudi, il Ministro dell’Ambiente Alfonso Pecoraio Scanio, il Presidente dell’Autorità per l’Energia Elettrica e il Gas Alessandro Ortis e numerosi altri relatori illustri. “I problemi delle fonti di energia – spiega Michele Vietti - dell’approvvigionamento energetico fuori dei confini nazionali, della ricerca delle fonti alternative e della razionalizzazione delle politiche di settore stanno assumendo centralità crescente. Le questioni energetiche sono alla base di molte delle dinamiche, anche con risvolti tragici, delle politiche dei governi sullo scacchiere internazionale. Così pure, in ambito nazionale ed europeo, l’apertura del mercato dell’energia alla concorrenza tra i diversi operatori, la difficile conciliazione tra la loro territorialità e la dimensione globale del business energetico, la centralità delle politiche di approvvigionamento nel difficile bilanciamento tra politica economica e politica ambientale, rendono il tema di scottante attualità. E’inutile lamentarsi che in Italia famiglie e imprese paghino l’energia elettrica il 30%in più degli altri Paesi Europei o che il consumo di gasolio per produrla aumenta l’effetto serra e poi rifiutare qualunque ipotesi di ritorno, seppur graduale, ad un nucleare sicuro. Il pregiudizio ideologico di un certo ambientalismo blocca lo sviluppo del Paese e impedisce la concorrenza. La politica ha il dovere di confrontarsi con gli studiosi e gli operatori per affrontare scelte ormai ineludibili”. .  
   
   
ENÌA: L’ASSEMBLEA DEGLI AZIONISTI NOMINA TRE CONSIGLIERI INDIPENDENTI E I NUOVI MEMBRI DEL COLLEGIO SINDACALE  
 
Parma, 11 ottobre 2007 – L’assemblea degli Azionisti di Enìa, riunitasi ieri a Parma, ha nominato tre consiglieri indipendenti, che vanno ad aggiungersi agli attuali componenti del Consiglio di Amministrazione in carica, e il nuovo Collegio Sindacale. I tre consiglieri eletti sono Bruno Giglio, Francesco Micheli e Giuliano Tagliavini che integrano il Consiglio di Amministrazione di Enìa in accordo a quanto previsto dallo Statuto societario entrato in vigore alla data della quotazione in Borsa. Bruno Giglio, classe 1948, nel corso della sua carriera ha contribuito allo sviluppo dell’azienda di famiglia, diventandone Presidente nel 1994. Dal 1990 al 1996 ha rivestito la carica di Presidente dell’Associazione Grossisti Prodotti Petroliferi di Piacenza e nel 2004 è stato nominato Consigliere dell’Azienda Mediterranea Gas e Acqua di Genova. Attualmente è Presidente della Ingegneria Biomedica Santa Lucia, e di Gidea Alta Tecnologia, e Amministratore Delegato Edil Servizi. Tra le società di cui è consigliere figura Itway, quotata al nuovo segmento Techstar della Borsa di Milano. Dopo una intensa attività nel settore del merchant banking e dell’asset management, Francesco Micheli, classe 1937, è stato tra i primi in Italia a individuare nell’alta tecnologia e nelle telecomunicazioni un settore dalle forti e strategiche possibilità di sviluppo creando e. Biscom-fastweb. Attualmente è Presidente della Francesco Micheli Associati, di F. Elix e di Genextra, di cui è anche Amministratore Delegato. E’ membro del Consiglio di Amministrazione di diverse società, tra cui Ras, Interbanca, Sopaf, Congenia, e di diversi Enti culturali o filantropici. Nato nel 1955, Giuliano Tagliavini ha un importante background professionale nel settore bancario-finanziario e nella consulenza aziendale. Ha svolto incarichi di liquidatore a amministratore straordinario di importanti realtà italiane nel settore del credito e dei servizi. Tra le società di cui è stato consigliere di amministrazione figurano Capitalia, Fineco e Beni Stabili. Fondatore e Amministratore Unico della Tagliavini&partners Srl, attualmente è membro del Consiglio di Amministrazione di Greenvision, Superior Tiles, Patrin Ltda e Arel. I nuovi membri del Consiglio di Amministrazione hanno dichiarato di possedere i requisiti necessari alla qualifica di Consigliere Indipendente. Il Collegio Sindacale, nominato oggi dall’Assemblea, sostituisce il precedente che aveva rassegnato le proprie dimissioni al fine di consentire l’adeguamento dell’organo di controllo alle regole di corporate governance delle società quotate. Il Collegio Sindacale è così composto: Alessandro Dolcetti, indicato nella lista di candidati presentata dai Soci di mercato, Presidente; Ilaria Arlandini e Luigi Capitani, indicati nella lista presentata dai Soci pubblici, sindaci effettivi; Giorgio Visconti e Marco Benvenuto Lovati, indicati rispettivamente nella lista presentata dai Soci pubblici e in quella presentata dai Soci di mercato, sindaci supplenti. Il Collegio Sindacale resterà in carica fino all’approvazione del bilancio dell’esercizio 2009. .  
   
   
ANSALDO FUEL CELLS SIGLA ACCORDO NEL SETTORE ENERGETICO CON L-3 COMMUNICATIONS COMBAT PROPULSION SYSTEMS  
 
Roma, 11 ottobre 2007 - Ansaldo Fuel Cells (Afco), una società di Finmeccanica coordinata da Ansaldo Energia, e L-3 Communications Combat Propulsion Systems (L-3 Cps) hanno siglato un accordo di collaborazione per lo sviluppo e la commercializzazione di sistemi di generazione di energia con celle a combustibile. L’accordo prevede una cooperazione tra le due aziende per realizzare attività di marketing nel territorio statunitense e di sviluppo-prodotto congiunto nel settore militare, nonché la possibilità di costituire una joint venture per offrire servizi e prodotti al Governo degli Stati Uniti d’America. Ansaldo Fuel Cells è uno dei pochi attori a livello mondiale nello sviluppo di celle a combustibile ad alta temperatura (tecnologia a carbonati fusi Mcfc, Molten Carbonate Fuel Cells) e l’unica azienda che ha significativamente investito nello sviluppo delle celle a combustibile Mcfc a livello europeo. Le celle producono energia elettrica e termica con un’efficienza nettamente maggiore rispetto alle convenzionali tecnologie di generazione di energia. La società opera nel mercato della generazione distribuita, disponendo di un prodotto ad alta efficienza ed alta accettabilità ambientale, grazie alle emissioni trascurabili e alla bassissima rumorosità. Ansaldo Fuel Cells è una società di Finmeccanica a cui sono state affidate tutte le attività relative al settore della generazione di energia con celle a combustibile, con l’obiettivo di completare lo sviluppo e la produzione del prodotto e avviarne la commercializzazione, in linea con le strategie di crescita del Gruppo. La società ha la propria sede a Genova, ove sono presenti i laboratori e il settore ingegneria di sviluppo, mentre a Terni è operativa dal 2004 una unità produttiva dei componenti delle celle, utilizzati per la realizzazione degli impianti dimostrativi sin qui realizzati. L-3 Cps sviluppa, produce, integra e supporta su scala globale sistemi di trasporto a propulsione tra cui motori, trasmettitori, meccanismi di rotazione della torretta e sospensioni per sistemi militari di combattimento. Forte dell’esperienza nel settore e di una conoscenza approfondita nella conversione di sistemi commerciali in applicazioni militari, L-3 Cps sarà il responsabile statunitense della produzione e integrazione dei sistemi di celle a combustibile. L-3 Cps è un affermato fornitore di energia alternativa, specializzato nello sviluppo di motori piccoli, leggeri e a basso consumo di combustibile per la generazione di energia, apparecchiature elettriche ausiliarie e tecnologie per veicoli elettrici ibridi. L-3 Cps ha sede a Muskegon, Michigan e il quartier generale è a New York City. L-3 Communications impiega oltre 63. 000 persone in tutto il mondo ed è prime system contractor nell’ammodernamento e nella manutenzione degli aerei, nei sistemi C3isr (Command, Control, Communications, Intelligence, Surveillance and Reconnaissance) e nei servizi destinati al mercato governativo. L-3 è inoltre il principale fornitore di prodotti, sistemi e sottosistemi ad alta tecnologia. Nel 2006 l’azienda ha registrato vendite per 12. 5 miliardi di dollari. .  
   
   
PRESENTATI I COLLOQUI DI DOBBIACO E LA MOSTRA ITINERANTE “HOT & SEXY - IL CLIMA MUOVE” CAMBIAMENTO COMPORTAMENTALE NEI CONFRONTI DEL CLIMA, DELL’ENERGIA E DELLA MOBILITÀ  
 
 Bolzano, 11 ottobre 2007 - Tutela del clima, energia e mobilità sono più attuali che mai: parte dall´esigenza di sensibilizzare i cittadini su queste tematiche cruciali il progetto della mostra itinerante “Hot & sexy – Il clima muove” presentata il 10 ottobre a Bolzano e frutto della collaborazione tra Assessorato provinciale all´Ambiente e facoltà di design della Libera università di Bolzano. Nell´occasione è stata presentata anche l´edizione 2007 dei Colloqui di Dobbiaco. La mostra “Hot & sexy - Il clima muove”, presentata nella sede dell´Ecoistituto a Bolzano, consiste in 12 progetti, concepiti e elaborati su incarico dell´Assessorato provinciale all’ambiente dagli studenti della facoltà di Design e Arti della Lub. I contenuti trattano le tematiche energia e risparmio energetico, cambiamento climatico e mobilità sostenibile e sono stati elaborati da giovani per giovani. I target primari della mostra itinerante - che si sviluppa lungo tutto l´anno scolastico in corso - sono di conseguenza le scuole superiori ed i centri giovanili nonché convegni riguardanti tematiche ambientali ed energetiche. Per questo motivo la prima tappa della mostra „Hot & sexy“ avrà luogo nel contesto del rinomato evento ambientale dei Colloqui di Dobbiaco 2007, giovedì 18 ottobre 2007 alle ore 18 al Grand Hotel a Dobbiaco. "Hot & sexy“ in prima linea desidera sensibilizzare giovani (e adulti) nonchè indurli a un cambiamento comportamentale nei confronti del clima, dell’energia e della mobilità. “Hot & sexy“ offre un’ottima piattaforma per portare ad espressione in egual modo ragione ed emozione nei giovani e rendere comprensibile la tutela climatica. Scuole superiori e centri giovanili interessati possono ospitare la mostra prenotando gratuitamente attraverso l´Assessorato provinciale all’ambiente a Bolzano. Parallelamente è stata presentata oggi l´edizione 2007 dei Colloqui di Dobbiaco, che si svolgeranno dal 18 al 20 ottobre sotto il motto "Il fascino dell’Era Solare - Economia e società nella transizione dal petrolio al sole". Il convegno si occuperà di questa svolta epocale per il mondo e per la politica nazionale e internazionale, farà il punto sullo stato della tecnica nel settore delle energie rinnovabili, proporrà nuovi modelli di consumo e presenterà alcune esperienze innovative, anche locali, sulla via di un futuro solare. Quanto l´appuntamento promosso da Hans Glauber sia diventato importante nel panorama internazionale è testimoniato dagli ospiti attesi quest´anno: il ministro delle Comunicazioni Paolo Gentiloni, il ministro degli Esteri tedesco Frank-walter Steinmeier, Hartmut Graßl, ex direttore dell´Istituto Max Planck per la meteorologia di Amburgo, l´architetto Alejandro Gutierrez, progettista della città ecologica Dongtan in Cina. .  
   
   
IL PRESIDENTE LOIERO ALL´UNIVERSITÀ DI PAVIA PER UNA CONFERENZA SU "MAFIA E LEGALITÀ"  
 
Pavia, 11 ottobre 2007 - C´era anche il presidente della Regione Calabria Agazio Loiero, a Pavia, alla prima serata della serie di conferenze su "Mafie, istituzioni e legalità" organizzato dal Coordinamento per il diritto alla Studio dell´Università lombarda. Un incontro, il primo, sul tema della lotta alla mafia che, accanto a Loiero, ha visto impegnati personaggi del mondo accademico e delle istituzioni, come Luigi Li Gotti, sottosegretario alla Giustizia; Romano De Grazia, consigliere della Corte di Cassazione; Vittorio Grevi, Ordinario di Procedura Penale all´Università di Pavia, nonché editorialista del "Corriere della Sera" e Giovanni Fiandaca, anche lui Ordinario di Penale a Palermo ed ex presidente della Prima Commissione Affari Costituzionale della Camera dei Deputati. Molto significativo, a due anni dall´omicidio Fortugno, l´intervento del presidente Loiero, il qualedopo aver raccontato della drammatica situazione che vive attualmente la sua regione, ha anche sottolineato come "la gran parte dei calabresi onesti paghi ogni giorno lo scotto psicologico di essere assimilata a quei calabresi che delinquono". "Un importante presa di posizione da parte della Regione è stata - ha ricordato Loiero - la scelta di costituirsi sistematicamente parte civile in tutti i processi contro la ´ndrangheta. La Calabria si sta battendo con tutte le sue forze per uscire da una condizione di precarietà sociale per colpa di una malavita invasiva che cerca di controllare economia legale e i llegale della Regione". Loiero, che ha ricordato a un uditorio molto interessato le proposte fatte a Prodi e Amato nell´incontro a Palazzo Chigi del mese scorso, si è detto favorevole alla cosiddetta proposta di legge "Lazzati", ricordando che già all´inizio della legislatura ha scritto a parlamentari e uomini di governo per sollecitarne l´approvazione". Durante la discussione, moderata dal Sergio Seminara, preside della Facoltà di Giurisprudenza di Pavia, si sono susseguiti altri interventi tra cui, quello di Romano De Grazia che ha denunciato con forza il rapporto esistente nel Meridione d´Italia tra mafie, istituzioni e politica, facendosi portatore del disegno di legge finalizzato ad impedire agli esponenti delle cosche colpito da provvedimenti di sorveglianza di condizionare le competizioni elettorali. Il sottosegretrio Li Gotti, invece, concludendo i lavori, ha sottolineato come, nonostante la comune percezione, passi in avanti concreti siano in realtà compiuti. Li Gotti, pur ribadendo, come al momento attuale, siano in fase di discussione e perfezionamento in Parlamento diversi provvedimenti volti al contrasto della criminalità organizzata, ha altres ì ammesso le difficoltà di concretizzare tali iniziative legislative. Fiandaca e Grevi, da giuristi che si occupano del fenomeno criminale, hanno sottolineato le carenze legislative. Il parlamento, hanno detto, d´accordo col presidente Loiero, dovrebbe compiere scelte più coraggiose a partire dalla creazione di un nuovo e razionalizzante testo unico in materia. .  
   
   
GIOVANI. ASSESSORE REGIONALE VALDEGAMBERI: “APPROVATO PROGETTO LEGGE PER RENDERE I GIOVANI VENETI FRA I 15 E I 30 ANNI PROTAGONISTI DELLA VITA SOCIALE. A BREVE ESAME DEFINITIVO DELL’AULA”  
 
 Venezia, 11 ottobre 2007 - “Rendere protagonisti i giovani veneti fra i 15 e i 30 anni e farli partecipare compiutamente alla vita della società regionale di cui sono risorse preziose. Questo è l’obiettivo del progetto di legge che riorganizza e ridisegna gli interventi regionali in materia di politiche giovanili, approvato qualche giorno fa dalla quinta commissione consiliare, presieduta da Raffaele Bazzoni che ringrazio per il proficuo lavoro svolto, e che a breve approderà in aula per l’esame e l’approvazione definitiva”. Lo afferma l’Assessore regionale alle politiche sociali Stefano Valdegamberi il quale sottolinea che “per la legge è previsto un finanziamento di un milione e 650 mila euro l’anno e andrà a sostituire la legge regionale 29 del 1988, che è stata la prima legge sui giovani a livello nazionale . In quest’ vent’anni, si è visto – spiega l’Assessore - un progressivo intensificarsi di iniziative a livello locale e di servizi d’ informazione per i giovani, in particolare nel campo della formazione, del lavoro, dello studio, del turismo, del tempo libero. Ma la situazione dei giovani nel frattempo è molto cambiata e la nuova legge veneta punta a ripensare tutto il sistema di informazione dedicato al mondo giovanile, ridefinendo strutture che si riferiscono al mercato del lavoro, all´orientamento professionale, alle opportunità di mobilità giovanile, al servizio civile”. Il testo del progetto di legge, in estrema sintesi, si propone di promuovere le politiche orientate a favore dei giovani di età compresa tra i 15 e i 30 anni, in particolare negli ambiti della cultura, del tempo libero, del rispetto dell´ambiente, dello sviluppo di relazioni solidali, dell´impegno sociale, dell´inserimento attivo nel mondo del lavoro e della prevenzione del disagio e dell´emarginazione. La Giunta veneta di concerto con gli enti locali guiderà le politiche e gli interventi in un piano triennale, al quale parteciperanno anche i soggetti pubblici e privati che operano nel mondo giovanile e il Forum dei giovani, organo consultivo di rappresentanza del mondo giovanile. In particolare, il progetto di legge valorizza il ruolo di coordinamento che la Regione, attraverso il comitato regionale per le politiche giovanili, svolge nei confronti degli enti locali territoriali, con la messa in rete dei vari servizi "Informagiovani" dei comuni, dell´attività delle associazioni giovanili regolarmente iscritte all´albo regionale, e la promozione di progetti rivolti ai giovani nei piani di zona nelle singole Ulss. Il testo è coerente con le direttive europee ed i principi espressi nella Carta Europea dell’Informazione della Gioventù. “Questo progetto di legge che mi auguro sia trasformato definitivamente in legge al più presto da parte del Consiglio regionale - - sottolinea Valdegamberi - è il risultato di una riflessione condivisa degli enti locali e dei giovani che hanno partecipato ai percorsi e definito gli obiettivi. Esso colloca le politiche giovanili del Veneto tra continuità e innovazione, sostenendo i percorsi verso l’età adulta, la cittadinanza attiva, la maturità consapevole, incrementando il rapporto di fiducia tra istituzioni e giovani, sollecitando l’azione e la progettualità associata dei giovani veneti. Inoltre segna anche l’importante valorizzazione degli enti locali da parte della Regione che assegna ad essi la competenza per la realizzazione degli interventi a favore dei giovani”. .  
   
   
I COMPORTAMENTI, LE OPINIONI E GLI ATTEGGIAMENTI DEI GIOVANI MARCHIGIANI  
 
Ancona, 11 ottobre 2007 - I giovani marchigiani ripongono maggiore fiducia verso le istituzioni locali e meno verso quello statali. Rispetto ai loro coetanei italiani, ´si fidano di piu` soprattutto della Regione, della scuola, dei Comuni e dell´Unione europea; di meno soprattutto dei sindacati, dei partiti e dello Stato´. Il dato emerge da una ricerca condotta da Lapolis (il laboratorio di studi politici e sociali dell´Universita` di Urbino), nell´ambito del progetto ´Prove di democrazia ´ Rete dei Consigli comunali dei ragazzi´. Un´iniziativa che rientra nell´Accordo di programma quadro (Giovani ri-cercatori di senso), stipulato lo scorso luglio tra la Regione Marche e il ministero alle Politiche Giovanili. L´indagine e` stata illustrata dal professor Giovanni Torrisi (Lapolis), presso la Giunte regionale, agli insegnati e ai dirigenti delle scuole superiori che hanno aderito al progetto, ai coordinatori degli ambiti sociali, agli amministratori della Consulta Anci giovani, alle Province e ai Comuni capoluogo. ´La Regione Marche e` molto attenta alle esigenze del mondo giovanile, sia per quanto riguarda le problematiche della casa, dell´imprenditoria giovanile, sia per quello che riguarda l´occupazione e il disagio giovanile ´ ha dichiarato l´assessore regionale alla Cultura e alle Politiche Giovanili, Luigi Minardi - E` nostra intenzione aprire una nuova stagione sull´utilizzo di competenze giovanili nella gestione dei beni culturali: vogliamo immettere un``anima giovane e dinamica dentro i nostri beni recuperati. Vogliamo rivolgere un attenzione particolare ai nostri giovani talenti che si cimentano coi vari linguaggi artistici: arte visiva, poesia e letteratura, prosa e danza, musica, cinema ed altro. A tutti i giovani marchigiani vogliamo lanciare un messaggio: coltiva il tuo sogno, la Regione c´e`´. La ricerca e` stata diretta da Ilvo Diamanti (direttore de Lapolis). Si basa su un sondaggio telefonico svolto nei periodi 3-6 aprile 2007 e 11-20 giugno 2007. Il campione dei giovani e` composto da 769 unita` ed e` rappresentativo della popolazione residente nelle Marche, con eta` compresa tra i 15 e i 29 anni. I ragazzi marchigiani non appaiono disinteressati, individualisti o isolati. Ma il loro coinvolgimento e` in gran parte di tipo ricreativo, culturale o sociale, come nel caso del volontariato. Si avverte un distacco rispetto alla politica nazionale e una ´preferenza per forme di coinvolgimento che privilegiano la dimensione locale´, associata a un´idea di maggiore concretezza, rispetto a ´istituzioni percepite, evidentemente, lontane´. Nel tempo libero i giovani marchigiani coltivano una ´preferenza per attivita` inerenti strettamente la propria sfera privata: interessi personali, amicizie, divertimento´. Il 76% del campione ascolta la musica, il 57% pratica lo sport, il 55% s´intrattiene davanti al computer e il 52% frequenta locali pubblici (bar, pub, birrerie). Mentre il tempo trascorso nei luoghi a socialita` piu` diffusa e` decisamente minore: 15% in associazioni o gruppi di volontariato e parrocchiali, il 5% nei centri sociali e di incontro. L´indagine evidenzia anche una ´centralita`, nell´esperienza di vita dei giovani, della famiglia di appartenenza´. Hanno, dunque, rapporti decisamente buoni con i propri genitori e ritengono di poter godere di margini di liberta` notevoli, soprattutto dopo il conseguimento della maggiore eta`. Escono molto e tendono a farlo con ´la compagnia di riferimento´: parlano ´moltissimo di questioni inerenti la scuola o il lavoro, le relazioni sentimentali, lo spettacolo o lo sport´. Evidenziano ´un senso di soddisfazione per la propria vita nel presente´ che convive con atteggiamenti non ottimistici rispetto al futuro: ´Il 59% ritiene che i giovani di oggi andranno incontro a posizioni socioeconomiche peggiori rispetto a quelle conquistate dagli adulti´. Ma questa disillusione non sembra provocare rassegnazione. ´Anzi, i giovani marchigiani appaiono piuttosto combattivi rispetto al futuro´, specie quando convogliano le preferenze su attivita` lavorative che richiedono iniziativa, assunzione di rischi e responsabilita`, ´differenziandosi dalla popolazione adulta che sembra valutare maggiormente la sicurezza e la stabilita` dell´impiego´. I ragazzi marchigiani sembrano rifuggire dall´idea ´dell´eterna giovinezza´, per compiere significativi passi ´verso la maturita` e l´assunzione delle relative responsabilita`´. .  
   
   
PRIMA LAUREA INTERCONTINENTALE ASIA, EUROPA E STATI UNITI LANCIANO IL PRIMO PROGRAMMA ACCADEMICO INTERCONTINENTALE PER FORMARE I MANAGER DEL FUTURO  
 
Venezia, 11 Ottobre 2007 – Babson College, una delle più prestigiosa Università di Business Administration, con sede a Boston, riconosciuta a livello internazionale come numero uno nella formazione imprenditoriale, gemellata con le più note e autorevoli Università di taglio economico di tutto il mondo, tra le quali la Bocconi di Milano, annuncia, insieme alla Zhejiang University Business School situata in Hongzhou, nella provincia di Zhejiang in Cina e la Business School francese Em Lyon, l’istituzione del primo corso di laurea internazionale. Si tratta del primo vero corso accademico intercontinentale che vede allearsi Paesi strategici come Asia, Europa e Stati Uniti che, per la prima volta, uniscono le forse per un progetto comune il cui obiettivo è formare manager, imprenditori e accademici che guideranno l’economia mondiale nel prossimo futuro. .  
   
   
MASTER IN INNOVAZIONE E GESTIONE D’AZIENDA  
 
 Perugia, 11 ottobre 2007 - Da gennaio 2008 partirà la terza edizione del Master Internazionale in Innovazione e Gestione d’Azienda (Miga), promosso dalle Facoltà di Ingegneria ed Economia dell’Università degli Studi di Perugia. Il Master verrà ospitato dalla Camera di Commercio di Perugia, presso la sede di Via Cacciatori delle Alpi, per essere ancora più a contatto col sistema delle imprese. Di profilo spiccatamente internazionale, sia per la composizione dei partecipanti che del corpo docente, il Master ha come principale obiettivo quello di fornire tutte le abilità necessarie a gestire con successo un’azienda. Rivolto a laureati, con o senza esperienze professionali, e a professionisti, il Master è articolato in 600 ore di didattica d’aula e in uno stage della durata di 6 mesi. Particolarmente rilevante la partecipazione di docenti provenienti dalle principali Business School mondiali, fra le quali: Harvard (Boston), Columbia (New York), Stanford (San Francisco), London Business School (Londra), Massachusetts Institute of Technology (Boston), Kellogg School of Management (Chicago). Grazie ad un accordo con la Bradford School of Management, il Master Miga è a tutti gli effetti un Joint Degree Programme, ossia un percorso di studi riconosciuto sia dall’Università italiana che da quella inglese. Per gli studenti che ne faranno richiesta, e che verranno selezionati da un´apposita commissione, verranno messi a disposizione fino a 25 contributi dell’importo di 8000 euro ciascuno. È inoltre prevista una borsa di studio a copertura totale del costo del Master. Le iscrizioni sono aperte fino al 30 novembre 2007. Per le infomazioni di dettaglio si rinvia al sito del Master www. Miga. Unipg. It .  
   
   
TORNA “INTERCULTURALMENTE” IL CONVEGNO DELL’ISTITUTO PEDAGOGICO DI LINGUA ITALIANA (18 E 19 OTTOBRE)  
 
Bolzano, 11 ottobre 2007 - Si svolgerà il 18 e 19 ottobre, dalle ore 9. 00 alle ore 17. 30, presso il Liceo Scientifico “Evangelista Torricelli” in via Rovigo 42 a Bolzano la Iv edizione del convegno “Interculturalmente” organizzato dall’Istituto Pedagogico di lingua italiana ed incentrato quest’anno sul tema “Giovani in bilico”. L’obiettivo della quarta edizione di “Interculturalmente”, convegno annuale organizzato dall’Istituto Pedagogico, è quello di riflettere sui processi di inserimento sociale dei figli delle migrazioni per promuovere una maggiore consapevolezza dei percorsi identitari e delle problematiche generazionali. Il convegno dal titolo, “Giovani in bilico”, offre un’opportunità di confronto con ragazzi provenienti da diverse realtà italiane in cui sono cresciuti e magari anche nati. Parlano italiano, espongono il loro pensiero, le loro problematiche, facendo riferimento a ciò che hanno imparato e interiorizzato e che ormai rappresenta una parte determinante delle loro esperienze e delle loro strategie di inserimento. L’iniziativa intende sviluppare una riflessione attorno a due aspetti: In primo luogo, come questi ragazzi possano gestire il rapporto con le loro famiglie, vivendo modelli culturali che si distanziano, anche sensibilmente, dalle consuetudini e dalle tradizioni che hanno caratterizzato l’esperienza dei loro genitori. In secondo luogo, con che tipo di società ci confronteremo e quali percorsi dovranno essere tracciati affinché gli insegnanti, gli operatori in ambito socio-educativo e in ambito socio-politico comprendano la portata del cambiamento e la sfida che questa trasformazione pone. A fronte della necessità di un maggiore impegno e di una più incisiva azione educativa e culturale, oltre che istituzionale e politica, per l’elaborazione di un progetto di una cittadinanza interculturale, il compito della scuola è quello di interrogarsi sulle modalità di trasmissione dei saperi e sulle azioni di diffusione di valori di solidarietà e di convivenza. Interverranno al convegno per discutere di identità, appartenenza e partecipazione: Roberto Beneduce (antropologo dell’Università di Torino), Luca Queirolo Palmas (sociologo dell’Università di Genova) Francesca Gobbo (pedagogista dell’Università di Torino) e i G2 Osama Al Saghir, Malika Machkour, Rania Abdul Kader, Zhu Qifeng, Francesca Galloni. Oltre alle sezioni: “Figli della migrazione” e “Giovani in bilico” sono previsti quattro laboratori pomeridiani sui linguaggi della diversità: narrazione, musica, cinema e creatività con Abderrahim El Hadiri, Luciano Bosi, Danila Zambolo, Ana Cela, Simonetta Stringari, Claudio Ansaloni. Il convegno è rivolto ai docenti, agli studenti, agli operatori dei servizi, ai mediatori interculturali e alle realtà associative del territorio. Per informazioni ed iscrizioni gli interessati possono contattare l’Istituto Pedagogico di Lingua italiana tel. 0471/411461 – fax 0471/411469. .  
   
   
NOBEL PER LA CHIMICA A ERTL: SODDISFAZIONE DELLA COMUNITÀ SCIENTIFICA TRIESTINA, AI MASSIMI LIVELLI NELLE RICERCHE SU SUPERFICI E CATALISI  
 
Trieste, 11 ottobre 2007 - Il Premio Nobel per la Chimica è stato assegnato quest´anno al tedesco Gerhard Ertl, dell´Istituto Fritz Haber della Società Max Planck di Berlino, per lo studio dei processi chimici e fisici che avvengono sulle superfici solide e le sue importanti applicazioni industriali nel campo della catalisi. Quello della fisica delle superfici è un campo che ha una consolidata tradizione nella comunità scientifica di Trieste, grazie alla presenza di istituzioni quali il Laboratorio Nazionale Tasc Cnr-infm, il Dipartimento di Fisica dell’Università di Trieste e il Laboratorio di Luce di Sincrotrone Elettra, dove operano tra gli altri due ricercatori che hanno collaborato direttamente con Gerhard Ertl. Si tratta di Friedrich Esch, di nazionalità tedesca ma da 12 anni triestino di adozione, responsabile del laboratorio di microscopia che si occupa di catalisi al Laboratorio Tasc, che ha portato a termine il suo dottorato di ricerca lavorando proprio all’interno del gruppo di Ertl a Berlino, e di Alberto Morgante, professore del Dipartimento di Fisica dell’Università di Trieste, che ha svolto da Ertl il periodo di post-doc, per poi proseguire la collaborazione per una decina di anni. Entrambi i ricercatori continuano a lavorare nel campo della scienza delle superfici di cui Ertl è stato uno dei padri, utilizzando la metodologia introdotta da Ertl per la comprensione dei meccanismi fondamentali dei processi di superfici, quali la catalisi, e sfruttando appieno le potenzialità sperimentali offerte dal sistema Trieste. Si tratta, in particolare, di tecniche avanzate di microscopia e spettroscopia disponibili presso il Laboratorio Tasc ed Elettra, sfruttate negli ultimi anni anche da vari collaboratori di Ertl, che hanno trascorso a Trieste periodi prolungati di attività di ricerca. L’insegnamento principale di Ertl è stato quello di studiare i fenomeni chimici e fisici che avvengono sulle superfici dei materiali, scomponendoli nei loro processi elementari ed analizzandoli su una scala nanometrica che arriva fino al singolo atomo, per riuscire a comprendere i meccanismi che regolano processi complessi reali, quali le reazioni che avvengono nella marmitta catalitica o nella produzione di ammoniaca per fertilizzanti. Ha posto così anche le basi della nanoscienza e della nanotecnologia, che si fondano sul controllo di processi a livello del singolo atomo o molecola. .  
   
   
LE GOCCE FACHIRO DALLE FOGLIE DEL FIOR DI LOTO ALLE SUPERFICI ARTIFICIALI CHE NON SI SPORCANO: LA FORMULA DELL’IDROREPELLENZA  
 
 Trieste, 11 ottobre 2007 - Numeri. Formule matematiche. Figure geometriche. Corpi solidi. Ovunque si nascondono in natura. Parafrasando infatti il giovane genio matematico protagonista del film di Darren Aronofsky, Pi Greco Il Teorema Del Delirio: ogni cosa attorno a noi può essere rappresentata e spiegata attraverso i numeri. «Anche una goccia d’acqua che rotola sulla superficie della foglia del fior di loto». Lo spiega Antonio Desimone, che alla Scuola Internazionale Superiore di Studi Avanzati di Trieste conduce ricerche nel campo della matematica applicata. «In natura, le superfici idrorepellenti su scala microscopica sono di solito rugose. Le foglie di alcune piante, come quelle del fior di loto, sono dotate di microasperità dell´altezza di alcuni micron per cui le gocce di pioggia entrano in contatto solo con la sommità delle microasperità e non bagnano le foglie. Queste gocce fachiro – commenta Desimone - tendono a rotolare invece che aderire o scivolare sulla superficie delle foglie. Una conseguenza della idrorepellenza è che le foglie del fiore di loto sono molto ben protette dall´attacco di liquidi contaminanti». «L´osservazione delle proprietà di queste foglie – commenta il matematico che ha studiato la rugosità di superfici idrofobe - ha suggerito l´applicazione dello stesso principio per la realizzazione di superfici artificiali super-idrorepellenti. È possibile infatti rendere rugoso un oggetto liscio e modificare il modo in cui l’acqua si comporta a contatto della superficie. Esistono in commercio, per esempio, vernici che usando questo principio rendono resistenti allo sporco le facciate degli edifici e tessuti che non si bagnano nè sporcano. E una sfida tecnologica di grande attualità è la fabbricazione di materiali allo stesso tempo trasparenti e super-idrorepellenti, per realizzare ad esempio lenti che non si appannano. Nell´ambito di questa linea di ricerca, grazie a una collaborazione tra Mit e Università di Cambridge, sono stati recentemente fabbricati dei prati di nanotubi di carbonio, allineati verticalmente, e ricoperti di Teflon». Ma cosa determina il rotolamento delle gocce d’acqua sulle superfici super-idrorepellenti? «Le gocce di acqua su queste superfici artificiali – chiarisce Desimone - mostrano angoli di contatto prossimi a 180 gradi, si comportano cioè come se fossero biglie di vetro. La dinamica delle gocce è sorprendente: rotolano e rimbalzano su di esse, comportandosi come se fossero dei solidi deformabili invece che dei liquidi». Quando la rugosità della superficie è zero (superficie liscia) l’ampiezza dell’angolo di contatto è piccola. All’aumentare, entro una certa soglia della rugosità, aumenta l’ampiezza dell’isteresi dell’angolo: questo significa che le gocce aderiscono alla superficie. Superata poi la soglia critica di rugosità le gocce rotolano: l’isteresi è molto piccola e le gocce non si attaccano. «Noi abbiamo dimostrato – ribadisce Desimone – come l’isteresi dell’angolo di contatto sia influenzato dalla rugosità della superficie. Chiamiamo isteresi l’ampiezza dell’intervallo dei possibili angoli di contatto tra il liquido e la superficie. Più acuto è l’angolo maggiore risulta la » bagnabilità della superficie, mentre a un angolo ottuso corrisponde una bagnabilità molto bassa». Desimone e colleghi hanno riscontrato che all’iniziale aumento della rugosità corrisponde una maggiore adesione delle gocce alla superficie, mentre all’ulteriore aumento della rugosità l’adesione diminuisce. «La spiegazione di questo fenomeno è semplicissima: quando la rugosità è piccola le gocce aderiscono completamente. Se si supera la soglia critica di rugosità, la goccia resta attaccata solo alla sommità e quindi rotola: diminuisce cioè l’area di contatto. La rugosità della superficie non consente un contatto completo della goccia con la superficie, e il contatto tra il solido e il liquido risulta ridotto a causa della morfologia della superficie stessa». Su una superficie liscia al contrario si riscontra adesione completa. Antonio Desimone è professore di Scienza delle costruzioni alla Sissa, nello staff del settore di Analisi funzionale della Scuola di eccellenza di Trieste dal 2002. Dopo la laurea in Ingegneria civile conseguita all’Università Federico Ii di Napoli e il titolo di dottore di ricerca in Meccanica, all’Università del Minnesota, Desimone è stato ricercatore all’ateneo romano Tor Vergata per poi dirigere il gruppo di ricerca Multiscale Phenomena in Materials al Max Planck Institute for Mathematics in the Sciences di Lipsia. .  
   
   
“QUALITÀ AMBIENTALE E BENESSERE NELLA STORIA E OGGI” IL LAGO DI GARDA SENTINELLA DEI CAMBIAMENTI CLIMATICI GIORNATA DI STUDI A RIVA SULL’AMBIENTE E LA QUALITÀ DELLA VITA COME STANDARD  
 
Trento, 11 ottobre 2007 – Una giornata di studi sulla “Qualità ambientale e benessere nella storia e oggi” è stata organizzata nella giornata di ieri a Riva del Garda su iniziativa del Centro di valorizzazione scientifica del Garda “Villino Campi” . Docenti universitari, ricercatori e specialisti del settore ambientale si sono confrontati con l’obiettivo di approfondire la conoscenza delle caratteristiche uniche di un ambiente naturale – qual è quello dell’Alto Garda - che fin dalla fine dell’Ottocento è sempre stato associato al benessere. «Benessere gardesano», specificità ambientali e climatiche del Garda trentino sono state le chiavi di accesso per approfondire il tema attuale della qualità dell’ambiente e qualità della vita. Aprendo i lavori, l’assessore provinciale all’ambiente Mauro Gilmozzi ha sottolineato l’attualità del tema, ribadendo che “il cittadino riserva la massima attenzione alle tematiche ambientali, purché ci sia l’impegno da parte di tutti gli attori”. Secondo Gilmozzi, quindi “la sfida ambientale e della qualità della vita si vince con le buone pratiche, interpretate sia da parti del cittadino che degli amministratori, per cui tanti piccoli comportamenti portano ad un reale cambiamento degli stili di vita”. L’ambiente – sempre secondo Gilmozzi – è un tema trasversale: “Il lago di Garda, come altre zone del Trentino vivono di turismo. Quello che siamo chiamati a fare per un turismo evoluto è di arrivare al cambiamento degli stili di vita non in funzione del turista, ma in funzione del territorio e del modello sociale, a cui il turista guarderà con interesse”. La qualità ambientale è il filo conduttore della giornata di studi – dal titolo “Qualità ambientale e benessere nella storia e oggi” - che ha affrontato nella giornata odierna a Riva del Garda riflessioni di tipo storico, etico, botanico, economico, urbanistico. Organizzato dalla Provincia autonoma di Trento, l’Appa (Agenzia provinciale per la protezione dell’ambiente e dal Centro di valorizzazione scientifica del Garda “Villino Campi”, il convegno ha raccolto una serie di contributi nel campo della cultura ambientale che non può essere – come hanno sottolineato i diversi relatori - né settoriale né rigidamente normativa (non devi… non puoi…), ma piuttosto favorire lo sviluppo di buone pratiche da parte dell’uomo nella sua interazione con il territorio di appartenenza. Gli interventi della giornata hanno quindi proposto spunti per promuovere un atteggiamento di cura verso se stessi e il proprio territorio; incrementando, quindi, il senso d’appartenenza al luogo, presupposto di un’apertura responsabile verso la realtà globale. “L’obiettivo – ha detto l’assessore provinciale all’ambiente Mauro Gilmozzi – è attuale perché stimola la consapevolezza del ruolo che l’ambiente ha per il benessere della persona nella sua interezza. Da parte nostra, da amministratori dobbiamo motivare il cittadino a cambiare stili di vita ma garantire allo stesso che i cambiamenti riguarderanno e coinvolgeranno tutti. L’attenzione verso l’ambiente è molto alta, ma altrettanto alta è la sensibilità da parte del cittadino circa la capacità da parte delle amministrazione di coinvolgere in questi cambiamenti l’intera collettività”. L’assessore Gilmozzi ha sottolineato la centralità delle tematiche ambientali: “L’ambiente condizione nel bene e nel male la nostra vita e tutti i settori economici. L’alto Garda vive di turismo, ebbene riuscire a cambiare gli stili di vita e la qualità della vita ha riflessi diretti e positivi sul turismo. I cambiamenti però devono riguardare direttamente la comunità, perché il turismo evoluto associa qualità della vita e qualità dell’ambiente. Si tratta quindi di promuovere un modello che vede la comunità residente al centro e che viene preso a modello dai turisti che intendono sempre più la vacanza come un’esperienza avanzata, caratterizzata dal benessere psico-fisico”. L’assessore Gilmozzi ha ringraziato l’Appa e il Centro “Villino Campi” per il lavoro svolto in questi anni: “Villino Campi è riconosciuto da tutti come un centro di ricerca avanzato non solo per l’area dell’Alta Garda”. Il responsabile dell’Appa, Berlanda, nel presentare la giornata di studi ha ricordato l’importanza dell’educazione ambientale, che si basa su attività di informazione e formazione. L’iniziativa “Qualità ambientale e benessere nella storia e oggi” è inserita negli Open Days, ovvero «La settimana europea delle Regioni e delle Città», evento organizzato annualmente dal Comitato delle Regioni (Cdr) e dalla Direzione generale Politica regionale (Dg Regio) della Commissione europea, insieme a più di 200 Regioni e città. Proprio in questi giorni, Bruxelles è animata da centinaia di workshop, presentazioni, seminari su tematiche ogni anno diverse, per un confronto ed uno scambio di proposte e vedute tra le varie Regioni. Anche localmente, nelle Regioni aderenti, un fitto programma di seminari ed eventi paralleli destinati al grande pubblico metterà in luce il contributo dei livelli di governo subnazionali alla realizzazione delle priorità europee dell’agenda di Lisbona: il tema centrale della manifestazione di quest’anno è «Making it happen - Regions and cities deliver growth and jobs» (Produrre risultati: le regioni, fonte di crescita e di occupazione). L’intento è promuovere le opportunità offerte dai nuovi fondi strutturali 2007-2013, creare maggiore consapevolezza delle possibilità d’investimento, contribuire alla «capacity-building», migliorare la qualità della comunicazione, la capacità di attirare una maggiore partecipazione delle Regioni e delle città europee, oltre che l’interesse dei media. In concomitanza alla giornata di studi «Qualità ambientale e benessere nella storia ed oggi» è aperta la mostra temporanea «Villino Campi, luogo dell’ambiente e del benessere», allestita presso Villino Campi a Riva del Garda. La mostra – che chiuderà il 4 novembre - ripercorre uno spaccato importante della storia locale, quando Villino Campi era collegato al «Sanatorium Von Hartungen», rinomato stabilimento di cura per il quale il lago, e soprattutto l’aria e l’acqua, erano fonte di benessere. Già allora con un approccio che oggi definiremmo di «ecoturismo». .  
   
   
AL VIA MOSTRA ITINERANTE ´USO CONSAPEVOLE DELLA RISORSA IDRICA´  
 
 Roma, 11 ottobre 2007 - Una mostra itinerante per sensibilizzare i giovani, soprattutto i ragazzi delle scuole medie, ad un utilizzo ´consapevole´ dell´acqua. Approvata dalla Consulta regionale degli Utenti e dei Consumatori, presieduta dal Garante regionale del Servizio Idrico Integrato, la mostra è stata finanziata dall´Assessorato Ambiente e Cooperazione tra i Popoli della Regione Lazio ed è dedicata all’’Uso consapevole della risorsa idrica’. La mostra verrà presentata in diversi Comuni del Lazio, ospitata in edifici scolastici e rivolta ai giovani delle scuole medie (dai 12 ai 14 anni) ed in occasione di fiere, manifestazioni e mercati a partire dal 10 ottobre e sino al 16 dicembre. La situazione idrogeologica italiana è particolarmente grave: l´incuria e, a volte, le errate gestioni del ciclo integrato delle acque, la mancanza di adeguati bacini di accumulo che svolgano il compito di volano per la distribuzione dell´acqua per l´intero anno solare, gli sprechi dovuti alla mancanza di rispetto, da parte dei cittadini, di una risorsa fondamentale per la vita come è l´acqua. Tutto ciò ed altro generano la necessità di sensibilizzare in maniera capillare il cittadino/consumatore verso un corretto uso della risorsa idrica che contempli alla base di tutto il risparmio della stessa risorsa nell´ottica di un consumo razionale determinante un´inversione di tendenza, avvertendosi l´esigenza di diffondere un´adeguata comunicazione sul contenimento degli sprechi. .  
   
   
LA GIUNTA VENETA APPROVA INTERVENTI PER LA DIFESA DEL LITORALE E DELLE FOCI FLUVIALI  
 
Venezia, 11 ottobre 2007 - E’ di € 3. 200. 000,00 il finanziamento che la Giunta regionale, su proposta dell’Assessore all’Ambiente, Giancarlo Conta, ha approvato finalizzandolo ad interventi per di difesa dei litorali regionali dall’erosione, nonché di dragaggio per garantire la funzionalità e navigabilità delle foci fluviali. Si tratta complessivamente di sette interventi, di cui quattro interesseranno il fiume Po e il suo delta. In particolare sono previsti lavori per il ripristino della funzionalità della Bocca del Po di Maistra in Comune di Porto Tolle ( € 400. 000,00) e del Ramo Barricata nel tratto terminale del Po delle Tolle (€ 360. 000,00), un intervento di consolidamento del litorale nella zona tra la foce del Po di Goro e la Sacca degli Scardovari (€ 500. 000,00) e lavori di manutenzione e monitoraggio del litorali e degli ambiti marittimi del delta del Po ( € 240. 000,00). Previsti anche lavori per la manutenzione e gestione integrata dell’ambito costiero del Veneto Orientale (€ 600. 000,00), per la difesa costiera nel tratto compreso tra la foce Adige e la Busa Dritta (€ 500. 000,00) e un progetto di caratterizzazione dei depositi sabbiosi sommersi, posti sulla piattaforma Alto Adriatico e potenzialmente sfruttabili come cave di sabbia per il ripascimento dei litorali veneti in erosione. “Nonostante le limitate disponibilità finanziare a disposizione – sottolinea l’Assessore Conta – la Regione continua con proprie risorse nel suo impegno per difendere e sostenere il litorale veneto, settore fin troppo trascurato dallo Stato e per salvaguardare il fiume Po, che riveste un ruolo importante non solo per il Polesine, ma per tutta la regione, sia in termini turistici, sia del trasporto mercantile. ” .  
   
   
INQUINAMENTO. PRESENTATI A VERONA I RISULTATI DEL PROGETTO TELERILEVAMENTO  
 
Verona 11 ottobre 2007 - Sono complessivamente 2585 i siti nei quali si sta concentrando l’attività di verifica della loro eventuale capacità di inquinamento. E’ questo il dato che emerge al termine delle prime due fasi del progetto di monitoraggio del territorio attraverso telerilevamento, che la Regione del Veneto ha avviato nel 2003 e che ha interessato finora i territori del bacino scolante in laguna di Venezia e della pianura sud, compresi in 268 comuni delle province di Venezia, Padova, Treviso, Vicenza, Verona e Rovigo. Il progetto, il primo a livello europeo di questo tipo, comprende la collaborazione con il Magistrato alle Acque, la Guardia di Finanza, i Carabinieri del Noe, il Corpo Forestale dello Stato, la Polizia di Stato, le Polizie Provinciali, le Procure della Repubblica delle Provincie interessate, le Amministrazioni Comunali e Provinciali e l’Arpav. E’ prevista la realizzazione di una mappatura della pianura veneta, oltre 10 mila chilometri quadrati di territorio, operando una verifica completa delle discariche esistenti attraverso il telerilevamento infrarosso sia da satellite, sia con voli radenti, così da potenziare il sistema conoscitivo e di controllo di potenziali sorgenti inquinanti, che abbiano un impatto sul sistema ambientale e idrogeologico della Regione. Il progetto, una volta concluso, sarà propedeutico alla stesura del piano regionale delle bonifiche, all’interno del quale agli interventi di risanamento verrà data una priorità di pericolosità. I risultati di queste prime due fasi del progetto sono stati presentati oggi a Verona, presso la sede del genio civile, ai comuni interessati, ai quali è stato consegnato il materiale informativo specifico di ogni realtà territoriale, comprensivo di planimetria in cui è stata evidenziata l’esatta locazione delle aree per le quali si chiede di procedere a verifiche. “Si tratta – precisa l’assessore regionale all’ambiente Giancarlo Conta – di dati relativi a siti che potrebbero non nascondere alcuna minaccia e per i quali è comunque necessario procedere ad ulteriori verifiche in loco che potrebbero comprendere anche indagini geofisiche, campionamenti e analisi chimiche. Fase questa – sottolinea Conta – per la quale è stata chiesta la collaborazione dei comuni e per la quale devo constatare che solo poco più del 50 per cento di quelli interessati ha risposto alle nostre richieste”. In base all’esperienza fin qui maturata è stato possibile calcolare che quasi tutte le discariche abusive, il 90 per cento, si trovano nei pressi di discariche autorizzate, in aree agricole o naturali, all’interno di zone industriali e a bassissima densità abitativa. “Vogliamo ottimizzare il controllo – ribadisce ancora l’assessore – e perfezionare sempre più la lotta contro quanti, con metodi furbeschi , inquinano il territorio e l’ambiente. A questo proposito il Veneto - conclude Conta – è stata la prima regione italiana a dotarsi di un archivio statistico informatizzato riguardante la produzione, raccolta, smaltimento e recupero dei rifiuti e la prima anche ad adottare un controllo continuo per contrastare sempre più efficacemente l’abusivismo ambientale. ” .  
   
   
AMBIENTE - FANGHI: REGIONE TOSCANA, PROVINCIA E COMUNE LAVORANO INSIEME BRAMERINI: “NON CI SONO ‘PERPLESSITÀ’, MA IMPEGNO PER MIGLIORARE L’ACCORDO ”  
 
Firenze, 11 ottobre 2007 - Nessuna ‘perplessità’ della Regione sull’accordo tra Piombino e Bagnoli, ma argomenti sui quali Regione, Provincia di Livorno e Comune di Piombino, insieme, si stanno confrontando con il Ministero dell’ambiente. L’obiettivo comune è convergere su un testo in grado di garantire lo sviluppo del territorio, la sostenibilità ambientale e la salute dei cittadini e rendere l’atto coerente con le effettive necessità infrastrutturali e ambientali di Piombino. L’assessore regionale all’ambiente Anna Rita Bramerini nei giorni scorsi ha incontrato il ‘Comitato per il no’ insieme ad una delegazione di tecnici della Regione. Nonostante la diversità di ruoli e posizioni, l’incontro è servito anche per informare il Comitato e chiarire quali sono le azioni che gli enti locali stanno portando avanti. “Si tratta di un lavoro condiviso – ha precisato l’assessore regionale all’ambiente, Anna Rita Bramerini - che le tre istituzioni stanno portando avanti congiuntamente per tutelare gli interessi del territorio all’interno di un accordo importante e delicato che, proprio per la sua complessità, sta suscitando dibattito tra la popolazione, fra le forze politiche ed anche nei Comuni limitrofi. Ad oggi, grazie al confronto attivato dai tre enti con il Ministero, abbiamo ottenuto un primo risultato, quello di evitare che il trattamento e lo stoccaggio dei rifiuti sia fatto a Piombino. Stiamo lavorando ancora per fare ulteriori approfondimenti ed assicurare l’immediata la copertura finanziaria di quanto previsto dalla prima fase dell’accordo, anticipando a questa una parte importante degli interventi infrastrutturali a favore del Comune di Piombino”. Tra i temi su cui è aperto il confronto con il Ministero ci sono le eventuali modifiche al progetto del porto di Piombino, rispetto alle quali la legge regionale n. 1/2005 non consente procedure straordinarie per modificare le previsione urbanistiche degli enti locali. Per questo è già stato comunicato al ministero che dove gli interventi previsti dall’accordo comporteranno modifiche al piano regolatore del Porto, queste dovranno necessariamente essere approvate con le procedure previste dalle norme regionali. Un capitolo a parte merita il problema della bonifica a terra delle aree industriali di Piombino, a partire dalle aree Lucchini. Proprio grazie al confronto attivato tra i tre enti è stato ipotizzato un accordo specifico che coinvolga anche l’azienda. Un atto da costruire con il Ministero per l’ambiente e con il Ministero per lo sviluppo economico, sul quale l’azienda stessa si è dichiarata disponibile. .  
   
   
LAZIO:PIANO RIFIUTI, VIA LIBERA DI PRODI  
 
Roma, 11 ottobre 2007 - Il presidente del Consiglio Romano Prodi ha firmato l’ordinanza con la quale accetta la rimodulazione dell´ufficio commissariale per l’emergenza rifiuti nel Lazio che prevede la nomina di un sub-commissario alla raccolta differenziata, rinnovando al presidente Piero Marrazzo l´incarico di commissario straordinario. Questa decisione dà di fatto il via libera all´attuazione del piano regionale dei rifiuti predisposto dal commissario. L’annuncio del provvedimento del presidente Prodi è stato dato dallo stesso Marrazzo martedì pomeriggio, al termine di un incontro al quale hanno partecipato l’assessore regionale all’Ambiente Filiberto Zaratti, Marco Causi, assessore comunale al Bilancio, Dario Esposito, assessore all’ambiente al comune di Roma e i rappresentanti sindacali di Cgil Cisl, Uil e dell’Ama, oltre al commissario del Consorzio Gaia, Angelo Lolli. Nella stessa occasione il presidente Marrazzo ha affermato che porterà al più presto in giunta una proposta di piano regionale per la differenziata, che stabilirà le modalità per raggiungere il 50% di raccolta entro i termini stabiliti dalla legge. Il piano prenderà le mosse da uno studio effettuato nei mesi scorsi dall´ufficio del commissario. .