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MARTEDI

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Notiziario Marketpress di Martedì 29 Aprile 2008
UE, BIODIVERSITÀ: STOP A DISBOSCAMENTO ILLEGALE E TECNOLOGIE TERMINATOR  
 
Strasburgo - L´unione europea deve dar prova di leadership alle prossime riunioni internazionali agevolando un accordo su misure concrete di protezione della biodiversità. E´ quanto sostiene il Parlamento chiedendo un meccanismo globale di lotta al disboscamento illegale e di affrontare gli effetti negativi della produzione di biomassa a fini energetici. Occorre poi bandire le tecnologie "terminator" e concordare una moratoria sulla ricerca in campo e sull´uso commerciale di alberi geneticamente modificati. In vista della Nona Conferenza delle Parti (Cop9) della Convenzione Onu sulla diversità biologica (Cdb) e della Quarta riunione delle Parti (Mop4) del Protocollo di Cartagena sulla biosicurezza che si terranno, rispettivamente, dal 19 al 31 maggio 2008 e dal 12 al 16 maggio 2008 a Bonn (Germania), il Parlamento ha adottato - con 546 voti favorevoli, 7 contrari e 11 astensioni - una risoluzione che esprime profonda preoccupazione «per la continua perdita di biodiversità». Invita quindi la Commissione e gli Stati membri «a dar prova di leadership e di convinzione» accordandosi su misure concrete di protezione della biodiversità, sia a livello interno che internazionale, e agevolandone l´applicazione. Il Parlamento sollecita inoltre la Commissione e gli Stati membri a garantire che le decisioni prese dalla Cop9 siano orientate verso l’applicazione del programma della Cdb sulle aree protette e il rafforzamento dell’attuazione per raggiungere gli obiettivi del 2010, in particolare per quanto riguarda la diversità biologica forestale. Dovrebbero poi svolgere un ruolo di primo piano nei negoziati ai fini dell´adozione di un regime internazionale di accesso e di ripartizione dei benefici (Abs) delle risorse genetiche «che sia giusto, equo e giuridicamente vincolante». Chiede loro inoltre di rafforzare le sinergie e i collegamenti fra la Convenzione quadro Onu sui cambiamenti climatici e la Cdb al fine di massimizzare i benefici comuni in termini di attenuazione del cambiamento climatico, di protezione della biodiversità e di sviluppo umano sostenibile. Commissione e Stati membri dovrebbero inoltre garantire che la Cop9 definisca principi e criteri comuni di buona gestione forestale, e giunga a un accordo su un meccanismo mondiale di regolamentazione della raccolta e del commercio di legname «al fine di combattere il disboscamento illegale e promuovere l´uso sostenibile delle risorse forestali». La Cop9 dovrebbe inoltre invitare le parti a adottare una normativa nazionale «che impedisca la vendita sul mercato di legname e di prodotti del legno provenienti dall´abbattimento illegale e distruttivo». Il Parlamento auspica poi che la Cop9 adotti una decisione finale che metta al bando tutte le tecnologie "terminator" e concordi una moratoria sull´emissione nell´ambiente, incluse le sperimentazioni in campo, e l´uso commerciale di alberi geneticamente modificati. Commissione e Stati membri dovrebbero anche svolgere un ruolo di spicco nel quadro della riunione delle parti del Protocollo di Cartagena, «così da garantire l´attuazione di un regime di responsabilità giuridicamente vincolante dotato di un ampio campo di applicazione». Sono inoltre sollecitati a garantire che la Cop9 affronti con urgenza gli effetti negativi della produzione di biomassa a fini energetici, in particolare della produzione di agrocombustibili, sulla biodiversità e sulle comunità indigene e locali. Allo stesso tempo, tuttavia, dovrebbero incoraggiare e sostenere sistemi di certificazione per una silvicoltura sostenibile e altre colture, fra cui i biocombustibili, e l´impianto di alberi in zone destinate all´allevamento. Il Parlamento li invita infine a garantire una più rapida attuazione degli impegni esistenti a favore di una migliore conservazione e gestione sostenibile della biodiversità marina proteggendola da «pratiche distruttive». La Cop9 dovrebbe pertanto adottare l´insieme dei criteri scientifici proposti per l´identificazione delle aree marine da proteggere e per la creazione di reti rappresentative di aree marine protette. Background: Cop9 e Mop4 Da 19 al 30 maggio 2008, a Bonn, si svolgerà la Nona riunione della Conferenza degli Stati firmatari della Convenzione sulla diversità biologica (Cbd), adottata durante la Conferenza sull´ambiente e lo sviluppo delle Nazioni Unite a Rio de Janeiro nel 1992. In questa occasione i partecipanti valuteranno i progressi realizzati verso l´obiettivo fissato dal Vertice Mondiale di Johannesburg di «ridurre significativamente il tasso di perdita della biodiversità a livello globale, regionale e nazionale entro il 2010» (target 2010). Per diversità biologica si intende «la variabilità tra organismi viventi di qualsiasi tipo compresi, tra gli altri, quelli terrestri, marini e di altri ecosistemi acquatici e i complessi ecologici dei quali questi sono parte; questo include la diversità all´interno delle specie, tra le specie e degli ecosistemi». La Convenzione copre l´intero settore della conservazione e dell´uso sostenibile della biodiversità con riferimento agli habitat e gli ecosistemi, le specie e le popolazioni, e la diversità genetica. Particolare attenzione è riposta sulla protezione delle foreste, degli ecosistemi marini, delle zone aride e sub-umide e delle acque interne. La Cbd è anche la più importante piattaforma di discussione del sistema internazionale di scambio delle emissioni e degli accordi ambientali multilaterali nonché un forte strumento per promuovere i diritti delle popolazioni indigene. Un altro obiettivo fondamentale della Convenzione è quello di consentire un´equa ripartizione dei benefici derivanti dall´utilizzo delle risorse genetiche, compreso un giusto accesso alle risorse genetiche ed un appropriato trasferimento delle tecnologie necessarie. Dal 12 al 16 maggio, sempre a Bonn, si svolgerà la Quarta riunione delle Parti del Protocollo di Cartagena sulla biosicurezza. Questo è un protocollo della Cbd che ha come obiettivo la protezione della biodiversità dai rischi derivanti dal trasferimento, dalla manipolazione e dall´uso degli organismi geneticamente modificati ottenuti dalle moderne biotecnologie, tenuto conto anche dei rischi per la salute umana e con particolare attenzione ai movimenti transfrontalieri. .  
   
   
TRENTO : DELLAI IN MOZAMBICO PER INAUGURARE UNA NUOVA SCUOLA AGRARIA E INCONTRARE IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA GUEBUZA  
 
“La scuola è una lanterna che illumina il nostro cammino” era solito ripetere il primo presidente del Mozambico Samora Machèl. Queste parole sono riecheggiate nei giorni scorsi a Caia, nel cuore del paese africano, nel corso dell’inaugurazione della nuova scuola agraria, con annessa azienda agricola, a cui ha preso parte il presidente della Provincia autonoma di Trento Lorenzo Dellai. La scuola – che ricalca il modello dell’Istituto agrario di San Michele all’Adige - è stata realizzata dal Consorzio associazioni con il Mozambico, in collaborazione con l’amministrazione provinciale di Sofala e le autorità del distretto di Caia, dove i trentini sono presenti da quasi 10 anni con un progetto di cooperazione comunitaria. Nel corso della missione nel paese africano Dellai ha anche incontrato il presidente della Repubblica del Mozambico Emilio Armando Guebuza, ricambiando così la sua visita dello scorso autunno a Trento, il ministro delle opere pubbliche Felicio Pedro Zacarìas, il ministro all’educazione Aires Bonifàcio Batista Ali, i vertici dell’ambasciata italiana a Maputo. “Questo viaggio ha innanzitutto consolidato la nostra amicizia con il Mozambico – ha detto Dellai – nel quadro della collaborazione fra l’Italia e il paese africano, iniziata fin dai tempi dell’indipendenza. Inoltre ho potuto toccare con mano la serietà e l’affiatamento con cui lo staff del Consorzio associazioni con il Mozambico porta avanti il suo impegno assieme ai mozambicani; ciò ha rafforzato la mia convinzione che il valore della solidarietà sia per il Trentino un motivo di orgoglio, e che esso debba essere sostenuto con convinzione dall’amministrazione provinciale e da tutti i cittadini. La nostra non è una terra che vive ripiegata su se stessa; essa si apre agli altri senza paura, con generosità e fiducia, come hanno fatto e continuano a fare tanti missionari e tanti volontari nelle situazioni più difficili. Quando si opera bene non c’è nulla di cui avere paura, e se di dà molto si riceve anche molto. Il ‘grazie’ che ho sentito pronunciare più volte in questi giorni in Mozambico dalle tante persone che ho incontrato vorrei che arrivasse davvero a tutti i trentini. ” La delegazione – composta dal presidente Dellai e dal presidente del Cam (Consorzio associazioni con il Mozambico) – Paolo Rosatti, ha iniziato la sua visita ufficiale in Mozambico nella capitale Maputo, incontrando in due momenti distinti il ministro delle Opere pubbliche e il ministro all’Educazione e cultura che hanno espresso entrambi un convinto apprezzamento per le iniziative portate avanti dalle associazioni trentine a Caia e anche in altre zone del Paese. Il ministro alle opere pubbliche Zacarìas, fra l’altro, ha firmato nel 2001, quando era ancora governatore della provincia di Sofala, il primo protocollo d’intesa fra il Trentino e il Mozambico, con cui ha preso il via questa esperienza di cooperazione “decentrata” o “comunitaria” (detta così perché si sforza di coinvolgere tutte le realtà presenti nei due territori, non solo quelle istituzionali, ma anche quelle della società civile: associazioni, cooperative, imprese e così via). Successivamente Dellai ha fatto visita all’ambasciata italiana per aggiornarla sullo stato dei rapporti fra Trentino e Mozambico, spiegando fra l’altro che presto la nostra provincia ospiterà anche il primo ministro del Paese africano Luisa Diogo, in occasione del Festival dell’Economia, dedicato significativamente al tema “mercato e democrazia”. In serata infine l’incontro con il presidente della Repubblica Emilio Armando Guebuza, che ricordava molto bene la sua visita a Trento del 7 novembre scorso e che ha confermato la stima e l’amicizia che il suo Paese nutre nei confronti del Trentino. Guebuza ha accennato inoltre ai problemi che il Mozambico sta vivendo a causa dell’aumento – su scala mondiale – dei prezzi del petrolio e dei generi alimentari usati per il biodisel, come i cereali e il riso, che ha anche scatenato recentemente a Maputo una dura protesta popolare (provocata in primo luogo dal raddoppio del costo dei mezzi di trasporto collettivi usati dalla maggioranza della popolazione). Si tratta di problemi che conosciamo anche in Europa, ma che nei paesi più poveri hanno un impatto devastante: anche per questo puntare sul miglioramento dell’agricoltura e in particolare sulla formazione – cosa che la scuola agraria di Caia, la prima di questo genere in Mozambico, si propone di fare - rappresenta una scelta strategica. Il giorno dopo la delegazione – integrata da alcuni esponenti del governo mozambicano – è volata a Beira, dove è stata accolta dal governatore provinciale Alberto Vaquina. Da qui si è spostata via terra a Caia, un villaggio sulle rive del fiume Zambesi situato circa 500 chilometri più a nord, nel cuore del Mozambico rurale. Qui è stata inaugurata la nuova scuola agro-zootecnica, considerata un modello per tutto il paese. In Mozambico, infatti, troviamo spesso, vicino alle scuole, piccoli appezzamenti per l’autosussistenza degli insegnanti e a volte degli alunni, ma mai aziende agricole come quella che si sta avviando a Caia, che dovrà rappresentare anche un modello di gestione sul piano prettamente imprenditoriale. La scuola si struttura come un campus, con edifici sparsi su una superficie di 25 ettari (che comprendono aule, internati per gli studenti “fuori sede”, cucina e refettorio ecc. ). Con l’azienda agricola la superficie totale è di circa 100 ettari. La scuola ospita per ora 70 studenti; a regime, quando sarà stato ultimato anche il secondo lotto, saranno 150. Oltre alla novità rappresentata dall’azienda agricola, che verrà utilizzata per scopi didattici ma che dovrà anche promuovere “la cultura del lavoro e dell’imprenditorialità”, come sottolineato più volte dal governatore Vaquina, essa è innovativa sul piano delle modalità costruttive adottate, come la dotazione di pannelli solari in ogni edificio. Ma l’impegno del Consorzio non si esaurisce qui: accompagnato dalla coordinatrice Francesca Luchi, da Jenny Capuano (che ha ricoperto questa carica negli anni scorsi e ora è rientrata a Trento) e da Paolo Rosatti, Dellai ha potuto confrontarsi brevemente anche con gli altri impegni assunti dai cooperanti trentini. Ad esempio la diffusione del microcredito: Dellai ha assistito alla riunione di uno dei gruppi nati nel distretto, che riunisce una quindicina di commercianti i quali mettono in comune i loro risparmi e a turno li utilizzano per realizzare degli investimenti, restituendo il prestito in tempi brevissimi con un interesse addirittura del 10% (le sofferenze, per contro, sono bassissime, attorno, al 2,5%). Il presidente della Provincia autonoma di Trento è stato inoltre intervistato dai giovani giornalisti della radio comunitaria aperta recentemente a Caia, sempre per impulso del Cam: le radio comunitarie in Africa sono strumenti preziosi non solo per tenere la popolazione informata (a Caia – anche prescindendo dal problema dell’alfabetizzazione - non arrivano i giornali!) ma per fare formazione vera e propria, in campi che vanno dalle problematiche socio-sanitarie, come la prevenzione dell’Aids, alle pratiche agricole. Ed ancora: Dellai ha incontrato i bambini di una delle quattro scuole materne aperte a Caia, che accolgono soprattutto orfani e bambini provenienti da famiglie disgregate (la disgregazione della “famiglia allargata”, un tempo struttura portante della società africana, è un fatto anche qui), e ha visitato la sede del “Corridoio della speranza” progetto sorto sulle rive dello Zambesi, in una zona ad altissimo rischio di diffusione dell’Aids (è uno snodo commerciale frequentatissimo dai camionisti per la presenza del traghetto che assicura i collegamenti con il nord del paese e in futuro del nuovo ponte, attualmente in fase di costruzione). E l’elenco potrebbe essere ancora lungo, comprendendo l’appoggio dato dal Cam alle autorità locali per la stesura del nuovo piano urbanistico e la prevenzione delle calamità naturali, o la sperimentazione di nuove tecniche costruttive basate sull’uso intensivo di risorse locali ed un impiego ridotto di cemento, e molto altro ancora. Ancora due annotazioni: la prima sull’accoglienza ricevuta dalla delegazione trentina in Mozambico, un’accoglienza davvero “africana”, cioè generosa e piena di calore, scandita dai ritmi delle danze tradizionali e culminata, il giorno dell’inaugurazione della scuola, in un rito per propiziarsi la benevolenza degli spiriti. La seconda sul clima che si respira fra i cooperanti presenti attualmente a Caia, che sono: Massimiliano Zandomeneghi, Andrea Spadaccini, Elena Medi, Stefano Bellutta, Andrea Patton e Francesca Luchi. E’ bello vedere come, anche in condizioni obiettivamente non facili come quelle di Caia – vera Africa rurale, senza alcun “lusso” occidentale, dove la luce elettrica è arrivata solo da qualche mese e la gente convive quotidianamente con gli animali feroci, le malattie, la povertà – si possa lavorare con tanto entusiasmo, determinazione e affiatamento, coniugando gli sforzi per far partecipare sempre la comunità all’ideazione e alla gestione dei progetti con l’imperativo di utilizzare al meglio le risorse e di essere comunque sempre efficienti. Scheda: Il Cam in Mozambico Il Mozambico è un Paese con il quale il Trentino ha sviluppato rapporti di amicizia profondi, fondati in primo luogo sull’impegno delle associazioni, dei missionari e dell’Università di Trento, nel campo della cooperazione allo sviluppo, della solidarietà internazionale, della formazione. A ciò si sommano anche altri fattori, fra cui l’impegno personale dell’allora sottosegretario agli Esteri (di origini trentine) Mario Raffaelli per arrivare alla firma degli accordi di pace di Roma che nel 1992 hanno messo fine alla guerra civile in Mozambico e in epoca più recente anche la presenza a Maputo di un ambasciatore di origini trentine, Guido Larcher. L’amicizia è stata cementata dalle visite in Trentino di due presidenti della Repubblica mozambicani, Joaquim Chissano nella primavera del 2000 e l’attuale presidente Emilio Armando Guebuza il 7 novembre dello scorso anno. Nel giugno del 2001 la Provincia autonoma di Trento e la Provincia mozambicana di Sofala hanno sottoscritto un accordo con il quale è stato istituito il Tavolo trentino con il Mozambico per la cooperazione decentrata. Soggetti attivi sono proprio le due comunità – con le loro associazioni, le istituzioni locali, e negli ultimi tempi anche le realtà economiche - che si incontrano e collaborano per creare le condizioni per uno sviluppo partecipato del proprio territorio. In Trentino il programma fa capo al Cam – Consorzio associazioni con il Mozambico – al cui interno sono presenti attualmente le associazioni: Apibimi (Associazione Promozione Infanzia Bisognosa del Mondo Impoverito)‏; A Scuola Di Solidarieta’; Cuamm – Medici con l’Africa Trento; Isf – Ingegneria senza Frontiere Trento; Mlal – Movimento Laici America Latina Trento; Sottosopra – Cooperazione per l’autosviluppo dei popoli. Gli obiettivi sono in sintesi: appoggiare le istituzioni locali, favorire il decentramento politico e amministrativo e la reale partecipazione della popolazione ai processi di sviluppo; promuovere lo sviluppo economico locale mediante il sostegno alle piccole imprese, i programmi di lotta alla povertà, l’organizzazione e il funzionamento di agenzie locali di sviluppo; tutelare la salute della popolazione, soprattutto delle fasce a maggior rischio; promuovere ed estendere l’educazione di base e la formazione professionale; migliorare l’assetto territoriale mediante la gestione sostenibile delle risorse naturali e la tutela ambientale. Fra gli ultimi progetti realizzati vi è la nuova radio comunitaria di Caia e, appunto, la scuola agro-zootecnica. Le radio comunitarie sono strumenti importanti in paesi come il Mozambico, dove le distanze sono notevoli, così come le difficoltà di spostamento e la mancanza di infrastrutture. La radio – non la televisione, che è pochissimo diffusa - rappresenta un prezioso veicolo di informazioni riguardo a questioni che vanno dai programmi di educazione sanitaria alla eventuale prevenzione dei rischi legati alle calamità naturali, molti forti a Caia, che si sviluppa sulle sponde del fiume Zambesi, uno dei maggiori dell’Africa. Essa inoltre può supportare le campagne di alfabetizzazione (in Mozambico la lingua ufficiale è il portoghese, ma a Caia, ad esempio si parla il Chisena). La scuola professionale agro-zootecnica è invece la risposta alle esigenze di formazione emerse in maniera sempre più pressante negli ultimi anni, per consentire ai contadini di andare al di là della semplice produzione per la sussistenza. Essa si affianca ad altre attività già avviate in questi anni nei campi che vanno dal microcredito alla creazione di cooperative agricole, dalla costruzione di silos per immagazzinare il raccolto alla diffusione di pompe per l’irrigazione e così via. Gli studenti che frequenteranno la scuola saranno in tutto circa 150, fra ragazzi e ragazze, provenienti sia da Caia sia dai distretti limitrofi. Il corso avrà durata biennale, conformemente ai programmi della scuola mozambicana. Si punta soprattutto ai giovani fra i 16 e i 25 anni; gli adulti hanno meno tempo da dedicare alla formazione, ma la scuola di Caia si occuperà anche di essi, organizzando corsi di formazione di durata più breve. Infine, accanto alla scuola si svilupperà un’azienda agricola modello che servirà per sperimentare assieme agli studenti pratiche agro-zootecniche innovative. Il Consorzio trentino accompagnerà la scuola, sia per quanto riguarda la gestione delle attività pratico-didattiche sia sul versante gestionale-produttivo. Il costo complessivo della struttura sarà di circa 900. 000 euro (finanziati per il 70% dalla Provincia e per il resto dal Cam anche attraverso donazioni raccolte da soggetti privati). Finora è stata spesa una somma di circa 450. 000 euro, la metà dell’importo finale. Infine, fra i nuovi progetti avviati dal Cam vi è anche l’istituzione di un ufficio di Piano Distrettuale e di Geografia e Catasto, gestito da risorse dell´amministrazione locale. , per pianificare e gestire le dinamiche dello sviluppo territoriale. Il tutto è legato alla crescita che Caia sta conoscendo, anche in seguito ai lavori per la costruzione del nuovo ponte sullo Zambesi, che manderà in pensione il vecchio battello che faceva la sola fra le due sponde. .  
   
   
ZUCCHERIFICI: DALLA REGIONE EMILIA ROMAGNA OLTRE 24 MILIONI PER GLI EX BIETICOLTORI. LA GIUNTA APPROVA IL PROGRAMMA DI AZIONE PER IL SETTORE BIETICOLO-SACCARIFERO. RABBONI: RISORSE RILEVANTI E UN PERCORSO PREFERENZIALE PER CHI HA PERSO UN IMPORTANTE SBOCCO DI MERCATO.  
 
24 milioni 780 mila euro dalla Regione per gli ex bieticoltori che hanno dovuto abbandonare o ridurre la produzione di barbabietola da zucchero a causa della chiusura degli zuccherifici, avvenuta in conseguenza della riforma comunitaria del settore. A tanto ammontano le risorse previste dal “Programma di azione regionale” approvato dalla Giunta dell’Emilia-romagna per l’utilizzo delle risorse destinate alla riconversione delle aree bieticole. “Si tratta di risorse rilevanti – ha detto l’assessore regionale all’agricoltura Tiberio Rabboni - che verranno rese disponibili con un percorso preferenziale riservato a coloro che hanno dovuto subire con la chiusura degli zuccherifici, la perdita di un importante sbocco di mercato. Queste risorse si affiancano a quelle previste anche dal Piano di Sviluppo rurale, aumentando la dotazione finanziaria complessiva in Emilia-romagna”. Tre le possibilità offerte a chi ha dovuto dismettere totalmente o in parte la coltivazione della barbabietola da zucchero: avviare coltivazioni alternative alla barbabietola; diversificare l’attività anche in senso non agricolo (agroenergie o agriturismo per fare due esempi); sperimentare filiere innovative. Per usufruire delle prime due possibilità, gli imprenditori interessati dovranno presentare una specifica domanda con le stesse modalità previste nell’ambito del Piano di sviluppo rurale, ma con una canale riservato appunto agli ex bieticoltori. Si tratta della misura 121 riguardante l’ammodernamento delle aziende agricole e della misura 311 riguardante la diversificazione in attività non agricole. Per quanto riguarda la terza opportunità il Programma prevede attraverso l’attivazione della Legge regionale n. 28/1998 il sostegno allo sviluppo di filiere innovative per le quali sia necessario investire anche in attività di ricerca e sperimentazione. In coerenza con il Piano nazionale di ristrutturazione del settore bieticolo-saccarifero, il Programma regionale prevede l’ammissibilità a contributo delle spese sostenute già a partire dalla presentazione delle “predomande di adesione”, che è già possibile effettuare per la misura 121. Per la misura 311 il bando verrà pubblicato entro l’estate, mentre per l’attività di ricerca è previsto per dopo l’estate. Potranno beneficiare del Piano regionale gli imprenditori agricoli che avevano sottoscritto contratti di fornitura di barbabietola da zucchero con Società produttrici che hanno dismesso zuccherifici e rinunciato alla relativa quota nelle tre annate di produzione antecedenti la chiusura degli impianti (2003-2004-2005). .  
   
   
STA PER SALPARE LA CROCIERA DEL BIOLOGICO  
 
Salperà da Genova il prossimo 5 Maggio la seconda crociera “Saporbio”, a bordo della Msc Sinfonia, nave che porterà in giro per il Mediterraneo prodotti, valori e proposte legati a una vita sana, al benessere a alla natura. Sarà una settimana dedicata al gusto, alla conoscienza e, ovviamente, al divertimento, in cui il protagonista assoluto sarà l’attore e testomonial di Saporbio Marco Columbro, che cercherà di guidare il pubblico verso una vita più sana. Il “Villaggio biologico galleggiante” toccherà Francia, Spagna, Malta e Tunisia. Ogni giorno offrirà ai croceristi corsi di cucina, aperitivi, cocktail, tisane e degustazioni di prodotti provenienti dalle principali aziende del panorama del biologico che Saporbio racchiude attorno al suo “Marchio”. A bordo si potrà usufruire anche di “pacchetti benessere” naturali: trattamenti con fanghi, massaggi con pietre ed oli essenziali, a testimoniare che per Saporbio il benessere nasce dal mangiare e dal vivere sano. La crociera precede la seconda edizione di Saporbio, “rassegna internazionale del gusto biologico” che, dall’11 giugno al 15 2008, nella splendida cornice della Versilia, ritornerà a deliziare, divertire ed educare trattando il “Vivere Sano” come segno di un´evoluzione socio-culturale profonda ed irrinunciabile. Sapor Bio, dopo aver iniziato l’anno passato a scardinare determinati pregiudizi nei confronti di questo approccio, è diventata un’occasione importante e significativa per una vera e propria azione educativa sul vero significato di “Biologico” e su tutte le sue declinazioni. La natura e il benessere sono, oggi, un valore aggiunto universale condiviso e atteso dai mercati più esigenti e raffinati; il tipico e il cibo di tradizione sono tali davvero se conservano integro il loro valore di territorio, di identità composita del rapporto uomo/natura: il biologico può esprimere questa valenza nell’accezione più alta anche durante una vacanza in nave. .  
   
   
DA PORTO PINO UN PERCORSO PER CONOSCERE PROBLEMATICHE E PROSPETTIVE DELLE MARINERIE DELLA SARDEGNA  
 
Cagliari - Inizia da Porto Pino il percorso che porterà l´assessore regionale dell´Agricoltura e Pesca Francesco Foddis a conoscere le specificità delle marinerie della Sardegna. Un itinerario attraverso le realtà produttive della pesca dell´Isola per approfondirne le problematiche, le esigenze e le prospettive di crescita anche alla luce delle possibilità offerte dalla nuova programmazione dell´Unione europea. L´assessore Foddis si è recato questa mattina a Porto Pino, rinomata località marittima che tocca i Comuni di Sant´anna Arresi e Teulada, su invito della cooperativa San Giuseppe, che ha in concessione 500 ettari della laguna, in occasione della mareggiata che nei giorni scorsi ha danneggiato gravemente gli sbarramenti artificiali della peschiera. Il presidente della coop, Pietro Paolo di Giovanni, che riunisce 40 soci, ha illustrato all´assessore Foddis la realtà produttiva e le idee per potenziare il sito dove oggi i pescatori locali hanno la possibilità di operare e vendere il prodotto fresco di giornata. Per la cooperativa, il futuro si chiama ittiturismo e pescaturismo, anche in considerazione del fatto che la zona, specie nei mesi estivi, è molto frequentata dai vacanzieri. Turismo ma nel rispetto dell´ambiente: tra i progetti che la cooperativa vorrebbe attuare c´è anche quello di un ripopolamento con avannotteria di varie e pregiate specie locali. Tutte potenzialità che l´assessore Foddis ha apprezzato: "La Regione è attenta e vicina a realtà come questa - ha detto - anche perché perseguono idee di impresa coerenti con la politica della Giunta regionale e con quanto prevede la normativa comunitaria sulla pesca, attenta allo sviluppo produttivo e nel contempo alla tutela della risorsa acquatica. Con la visita alla peschiera di Porto Pino ho intenzione di iniziare un viaggio che ha l´obiettivo di conoscere tutte le marinerie della Sardegna per apprezzare i diversi siti ma soprattutto per venire incontro alle esigenze di un comparto importante per l´economia della nostra Isola". .  
   
   
NON SOLO TARTUFO AD ALBA CHE LANCIA L’ALBA ART SHOW  
 
Performances live, passeggiate d’autore, mostre, incontri: dal 17 maggio al 1 giugno la città del tartufo profuma di novità e inaugura il suo primo evento d’arte contemporanea internazionale Tre week end, due mostre, un grande evento. La città celebra la grande arte contemporanea dando vita all’Alba Art Show, primo appuntamento internazionale per appassionati, addetti ai lavori e turisti organizzato dall’Associazione Amici dell’Arte di Alba, che vede tra i curatori dell’evento la newyorkese di adozione Jovana Stokic. Destinato a diventare un punto di riferimento in Italia e nel mondo. Dal 17 maggio al 1 giugno la città sarà animata da ogni genere di espressione artistica: performance live, video-arte, passeggiate d’autore, esposizioni, incontri, conferenze. Gli spazi: il Palazzo Mostre e Congressi cittadino, le gallerie d’arte della città, le strade. L’inaugurazione avrà luogo sabato 17 maggio alle 11 presso il Palazzo Esposizioni di Piazza Medford ad Alba, e l’intero fine settimana sarà dedicato alle body performance dal vivo. Sei artisti, selezionati dalla “Fondazione Abramovic”, metteranno in scena rappresentazioni per cinque ore consecutive, sia sabato che domenica: Declan Rooney da Berlino (interagirà con il coro del Duomo “La Schola” formato da giovanissimi albesi), il duo Tbl (Tallblondladies) da Amburgo, Viola Yesiltac da New York, Branco Miliskovic da Amsterdam, Eunhye Hwang da Berlino. La sezione video art comprende le opere di cinque artisti e una video installazione commissionata appositamente all’artista Davide Balliano. Il fine settimana del 24 e 25 è dedicato all’intervento del professor Mario Deaglio (economista e editorialista de La Stampa) in programma per sabato alle ore 17. Tema: “Turismo, arte e territorio: una ricetta vincente per le economie locali” Domenica ore 11 concerto nell’ambito di “Italy&usa - Alba Music Festival” segue aperitivo. Il week end di chiusura, 31 maggio e 1 giugno, è dedicato all’intervento di alcuni critici in programma per sabato. Tema: “Le nuove forme d’arte”. Domenica ore 11 concerto nell’ambito di “Italy&usa - Alba Music Festival segue aperitivo. Ai visitatori sarà distribuita la mappa “Art Walk”, per una passeggiata culturale nel centro storico di Alba dedicata a tutti gli spazi d’arte della città. .  
   
   
IL PROGETTO, AVVIATO DALLA REGIONE FRIULI VENEZIA GIULIA PER LA VALORIZZAZIONE DELLA FILIERA SUINICOLA, È STATO PRESENTATO A UDINE, NELLA SEDE DELL´AMMINISTRAZIONE, A VENTITRE AZIENDE DI TRASFORMAZIONE DELLE CARNI DEL MAIALE.  
 
Si tratta di attività che producono salumi, pancetta, tagli particolari delle carni suine (a eccezione delle cosce dell´animale, impiegate invece per la produzione del prosciutto), e che per la prima volta sono state riunite dall´Amministrazione per valutare i problemi della categoria, e far conoscere le strategie della Regione. Presente il direttore centrale delle Risorse Agricole, Naturali, Forestali e Montagna, nel corso dell´incontro è stato fatto il punto sulla situazione del settore suinicolo, comparto zootecnico il quale versa in un periodo di crisi. Lo scorso mese di marzo, è stato ricordato, l´Amministrazione regionale ha sottoscritto una convenzione con Ineq, Istituto Nord Est Qualità di San Daniele del Friuli, con l´obiettivo di sviluppare l´attività di controllo della conformità delle cosce e delle carcasse ottenute da suini nati o provenienti dal Friuli Venezia Giulia. Tale accordo consentirà di assicurare la rintracciabilità delle parti di capi di maiale cresciuti nei centocinquanta allevamenti del settore suinicolo del Friuli Venezia Giulia, nei quali vengono prodotti ogni anno circa 500 mila animali. Una quota che è pari al 4/5 per cento della produzione di suino pesante destinata ai prosciuttifici italiani. Questa convenzione permetterà anche un´azione capillare di verifica nei macelli che utilizzano parti organiche dei maiali, nonchè la certificazione della rintracciabilità. Certificazione che sarà eseguita dall´Ineq, l´organo ufficiale di controllo del Prosciutto di San Daniele e di altri diciassette prodotti a Dop o Igp della filiera italiana di settore. La stessa convenzione tra la Regione e l´Ineq ha attivato uno studio pluriennale che verrà eseguito dall´Università di Udine, dall´Associazione regionale allevatori e dal Consorzio del Prosciutto di San Daniele, con lo scopo di omogeneizzare e ottimizzare la base zootecnica del Friuli Venezia Giulia. Tale studio darà altresì modo di quantificare la disponibilità di carni suine nel Friuli Venezia Giulia, per favorirne la commercializzazione anche nella grande distribuzione. Mentre la promozione delle carni suine ricavate dagli allevamenti della nostra regione sarà curata dall´Ersa, l´Agenzia regionale per lo sviluppo rurale. I rappresentanti delle aziende di trasformazione intervenuti alla riunione hanno concordato con l´Amministrazione sull´esigenza di interagire con il progetto della Regione per la valorizzazione del settore. .  
   
   
REGINA ISABELLA GOURMET - SUMMER DINNERS, I SAPORI DEL SUD INTERPRETATI DA GIOVANI TALENTI DELLA CUCINA  
 
L’albergo della Regina Isabella presenterà a partire dal 14 giugno la terza edizione della rassegna gastronomica Regina Isabella Gourmet – Summer Dinners. Quattro appuntamenti serali, quattro “Summer dinners”, cadenzate lungo i mesi estivi che proporranno la collaudata formula basata sull’abbinamento di giovani cuochi emergenti e materie prime provenienti dalle regioni del Sud. Il Regina Isabella, in collaborazione col noto giornalista e critico enogastronomico Luigi Cremona, offrirà ad ospiti e amici la possibilità di saggiare le capacità delle nuove leve della cucina meridionale distintesi nell’ambito della competizione “Cooking for Wine” all’interno di Vitignoitalia, Salone del vino da vitigno autoctono e tradizionale italiano che si svolgerà a Napoli alla fine del mese di Maggio. La gara, dopo aver messo a confronto tre giovani cuochi per ognuna delle tre regioni, Puglia, Campania e Sicilia, assegnerà la palma del miglior chef emergente del Sud e proprio a questo giovane cuoco toccherà inaugurare la Rassegna. I giovani cuochi appronteranno i menu delle Summer Dinners in collaborazione con lo chef Luigi Castagna, il sous chef Pasquale Palamaro e la brigata dell’Albergo valendosi delle prelibatezze gastronomiche fornite dalle generose terre meridionali. Dopo il 14 Giugno gli appuntamenti sono stati fissati per il 2 Agosto e il 31 Agosto. L’ultima serata, il 19 Settembre, vedrà invece protagonista un’affermato talento dell’alta cucina italiana, lo chef “stellato Michelin” Paolo Teverini del Ristorante “Paolo Teverini” di Bagno di Romagna (Fo). L’albergo della Regina Isabella intende proporsi anche per il 2008 quale punto di osservazione privilegiato sui preziosi prodotti tipici della terra campana e sull’alta cucina che riesce a trasformarli in squisite scoperte per il palato. Le “Summer Dinners” si svolgeranno nel ristorante gourmet dell’Albergo e saranno aperte, a pagamento, anche agli esterni. Info@reginaisabella. It, http://www. Reginaisabella. It .  
   
   
QUINTA EDIZIONE PER “I SAPORI DEL MONTE CETONA” AL VIA LA FESTA DELLA GASTRONOMIA DEI COMUNI DI CETONA, CHIANCIANO TERME, MONTEPULCIANO, SAN CASCIANO DEI BAGNI E SARTEANO.  
 
Sarà il comune di San Casciano dei Bagni ad ospitare quest’anno l’evento di apertura della quinta edizione de “I sapori del Monte Cetona”, rassegna enogastronomica promossa dalla Comunità Montana del Cetona ed Apt Chianciano Terme Val di Chiana ed organizzata da Officina del Gusto. Sabato 3 maggio, in piazza Matteotti, una ristretta selezione delle aziende agricole dei comuni di Cetona, Chianciano Terme, Montepulciano, San Casciano dei Bagni e Sarteano daranno il via alla manifestazione con la “Mostra Mercato dei prodotti enogastronomici tradizionali locali” che vedrà la degustazione gratuita e la vendita delle produzioni che maggiormente caratterizzano l’offerta gastronomica del territorio: Chianti Colli Senesi, Vino Nobile di Montepulciano, Orcia D. O. C, olio extravergine d’oliva, mieli, confetture, prodotti da forno, cinta senese e pregiati salumi; ma anche tartufo, legumi e cereali. La giornata si concluderà con la quinta edizione del concorso gastronomico “Farina del mio sacco” (ore 18,00) durante il quale gli allievi dell’Istituto Alberghiero Artusi di Chianciano Terme, in collaborazione con l’Associazione Amici della Chianina di Bettolle, si cimenteranno di fronte al pubblico nella realizzazione di piatti a base di carne Chianina. E sarà proprio Il “Gigante Bianco”, forma di allevamento principe della Val di Chiana e del territorio del Monte Cetona, il filo conduttore dell’intera rassegna che, per tutto il mese di maggio, vedrà i venti ristoratori aderenti impegnati nella realizzazione di menù promozionali con piatti a base di carne Chianina che vanno dal carpaccio alla tagliata fino allo stracotto. Inoltre, il calendario della rassegna promuoverà gli eventi locali legati alla gastronomia e all’agricoltura di tutto il mese di maggio: la “Fiera dei fiori e sapori” (il 4 maggio a Sarteano) la “Fiera dell’Agricoltura” (dal 9 all’11 maggio a Montepulciano in località Tre Berte), “Pasticceri in piazza”e “Tutti gusti del Monte Cetona” (il 17e il 18 maggio a Cetona) e la Sagra dei Pici di Celle sul Rigo (dal 23 al 25 maggio). Tre le mostre fotografiche allestite per l’occasione: alla sala Fellini del Parco Acquasanta di Chianciano Terme “Val di Chiana e Val d’Orcia: il sapore della civiltà, la civiltà dei sapori”; al Castello di Sarteano “La villa di Fasciano e la tenuta di Santa Caterina. Memorie di vita rurale in Valdichiana” e, alla sala polivalente di Cetona “Ceramica in cucina”. Tanti appuntamenti, quindi, per assaporare il territorio, per conoscere ed apprezzare le produzioni tradizionali locali, per valorizzare e promuovere il patrimonio gastronomico del Monte Cetona. Programma completo della rassegna, orari di apertura delle mostre e ristoranti aderenti su www. Officinadelgusto. It. Ulteriori informazioni telefonando allo 0578 268137. .  
   
   
MARCHE ALLA CONFERENZA DI BILBAO PER RIBADIRE IL SUO NO AGLI OGM - PETRINI: ´PROSSIMO OBIETTIVO: INCORAGGIARE L´INDUSTRIA AGROALIMENTARE ALL´USO DELL´ETICHETTATURA OGM-FREE´ .  
 
Garantire l´assenza di contaminazione genetica delle colture e incoraggiare l´industria agroalimentare ad utilizzare la formula ´Ogm-free´ nell´etichettatura dei prodotti. Sono questi due temi fondamentali che sono stati discussi alla Vi Conferenza ministeriale della Rete delle Regioni d´Europa libera da Ogm, svoltasi a Bilbao il 24 e 25 aprile, a cui ha partecipato il vice presidente e assessore all´Agricoltura, Paolo Petrini. ´Partecipare a questo importante appuntamento ´ dichiara Petrini ´ e` quanto mai utile e opportuno, considerando che si colloca in una fase di piena attuazione del Piano di sviluppo rurale Marche 2007-2013. Inoltre, quale appartenente alla Rete di Regioni che hanno scelto un modello di agricoltura basato sulla qualita`, ritengo sia questo il momento opportuno per riflettere sull´inserimento delle nostre politiche regionali nel quadro della nuova Politica agricola comune´. Le Marche sono del resto una delle dieci Regioni che nel 2003 fondarono la ´Rete delle Regioni e Autorita` Locali d´Europa libere da Ogm´, a cui oggi aderiscono 42 regioni europee. ´La Regione ´ continua Petrini ´ e` molto attiva sotto il profilo della tutela delle proprie tipicita` e le scelte adottate in materia di Ogm sono coerenti con gli obiettivi prefissati. Vorrei ricordare la legge regionale del marzo 2004 sulla salvaguardia delle produzioni agricole, tipiche di qualita` e biologiche, con cui e` stata vietata la coltivazione di Ogm e l´impiego di mangimi Ogm nell´alimentazione animale: provvedimenti che tutte le filiere produttive regionali sono in grado di rispettare. Inoltre, appena un mese fa, la Giunta ha approvato il Piano complessivo delle attivita` necessarie per la prevenzione e l´intervento di contrasto in materia di Organismi Geneticamente Modificati relativo alla campagna di semina 2008´. A un livello piu` alto, durante il 2007, l´attivita` della Rete delle Regioni ha portato alla realizzazione di una serie di importanti eventi: nel dicembre 2007 a Bruxelles, e` stata organizzata la conferenza sui mangimi non geneticamente modificati; piu` recentemente, la Francia ha proposto la moratoria sulla coltivazione del mais geneticamente modificato, mentre il Parlamento tedesco ha deciso di autorizzare l´etichettatura dei prodotti non Ogm. ´Queste azioni ´ conclude il vice presidente Petrini - sono pienamente coerenti con i principi che hanno ispirato la creazione della Rete delle Regioni, che si sintetizzano nell´impegno a garantire l``assenza di contaminazione genetica delle colture e la liberta` di scelta alle regioni´. . .  
   
   
IL TRENTINO DICHIARATO TERRITORIO LIBERO DAL “MORBO DELLA LINGUA BLU” ABOLITI I PROVVEDIMENTI DI RESTRIZIONE ALLA MOVIMENTAZIONE DEGLI OVINI  
 
Il Trentino non è più considerato un territorio a rischio per la diffusione della febbre catarrale degli ovini (Blue tongue) meglio conosciuta come “morbo della lingua blu”. Ad annunciarlo è l’assessore alle politiche per la salute Remo Andreolli, che rende noto come il Ministero della Salute abbia deciso oggi di limitare a sole tre province - quelle di Brescia, Verona e Mantova – i provvedimenti di restrizione alla movimentazione degli animali, dichiarando il territorio della Provincia autonoma di Trento non più inserito nel perimetro territoriale soggetto alle restrizioni. Già un anno fa, nell’aprile 2007, la Giunta provinciale aveva affrontato l’argomento dando il via ad un programma di controllo a livello basato sulla vaccinazione pianificata di tutti i ruminanti allevati. Tale programma è stato declinato per le regioni e province autonome del nord est (Friuli Venezia Giulia, Veneto, Trentino e Alto Adige) sulla base dei dati derivanti dalla sorveglianza sierologica ed entomologica effettuata sul territorio nel periodo 2002-2005. Le informazioni epidemiologiche ottenute avevano permesso di riprogrammare, in linea con le indicazioni della Comunità Europea e del Ministero della Salute, le attività di sorveglianza sierologica per il virus della febbre catarrale degli ovini, attività che sono state affidate all’Azienda provinciale per i servizi sanitari. Obiettivi del Piano erano quelli di realizzare un sistema efficace di sorveglianza in una zona ancora indenne da tale malattia; rilevare e/o escludere la circolazione del virus sul territorio provinciale; individuare periodi stagionali che assicurino la non circolazione del virus per assenza di artropodi vettori. .  
   
   
BRESCIA: SOTTOSCRITTO PROTOCOLLO D’INTESA PER LA SICUREZZA DEI MEZZI AGRICOLI  
 
Il Presidente della Provincia di Brescia, i Direttori generali dell´Asl di Brescia e di Vallecamonica-sebino, il Presidente dell´Associazione Comuni Bresciani e il Direttore dell´Inail, hanno sottoscritto un protocollo d´intesa per il miglioramento della sicurezza sui mezzi e sui trattori agricoli. L´iniziativa, promossa da Regione Lombardia, è volta a favorire la prevenzione e l´informazione fra tutti gli imprenditori e i lavoratori agricoli che utilizzano trattori per migliorarne la sicurezza e ridurre il tasso di mortalità ancora oggi molto elevato. .  
   
   
BOLZANO, A BILBAO LA RETE DELLE REGIONI OGM FREE, BERGER: "MOVIMENTO IN CRESCITA"  
 
Si è riunita in questi giorni a Bilbao la rete delle regioni che hanno dichiarato di voler rimanere libere dalle coltivazioni con organismi geneticamente modificati. La Provincia di Bolzano è stata rappresentata da Daniel Schatzer, del Dipartimento all´agricoltura, che ha presentato le linee-guida sulla coesistenza elaborate dall´assessore Hans Berger. "La rete - commenta Berger - è attiva dal 2003, e in questi anni le regioni aderenti sono passate da 10 a 44. Questo conferma la crescente sensibilità da parte delle istituzioni in questo ambito, alla luce anche degli incerti effetti nel lungo periodo dell´utilizzo degli Ogm non solo su piante e animali, ma anche sull´uomo". L´alto Adige, da questo punto di vista, è all´avanguardia, avendo posto nella sua legislazione degli ostacoli talmente alti agli organismi geneticamente modificati da renderne pressochè impossibile l´utilizzo sul territorio. Questi limiti sono contenuti anche all´interno delle linee-guida sulla coesistenza, elaborate proprio dall´assessore Hans Berger nel suo ruolo di coordinatore sulla tematica degli Ogm all´interno del Comitato delle regioni. La pressione nei confronti del movimento anti-Ogm è però sempre maggiore, e i segnali si sono avuti anche nel corso del vertice di Bilbao. "Dai media arrivano notizie sempre più allarmanti per quanto riguarda la scarsità di cibo sulla terra - sottolinea Berger - e questo spinge molti a ritenere l´utilizzo degli Ogm come una strada alternativa per uscire dal problema. In realtà, è tutt´altro che dimostrato che questa possa rappresentare una soluzione sostenibile sotto tutti i punti di vista". La Provincia di Bolzano, comunque, prosegue lungo il cammino intrapreso già da diverso tempo, e che prevede una ferma opposizione all´utilizzo degli Ogm sul proprio territorio. "Non vogliamo mettere a rischio la nostra specificità - conclude Berger - e inoltre vogliamo puntare sulla qualità dei prodotti per reggere il confronto internazionale per quanto riguarda la competitività. Il fatto che così tante regioni intendano intraprendere la nostra strada, significa che ci siamo sempre mossi nella giusta direzione". .  
   
   
NIENTE OGM NEL PRODOTTO, LO GARANTIRÀ UN’ETICHETTA LE 44 REGIONI SOSTERRANNO L’INIZIATIVA PRESSO L’UNIONE EUROPEA  
 
 Firenze - Una speciale etichetta Ogm-free garantirà ai cittadini europei che il prodotto che stanno acquistando non contiene organismi geneticamente modificati. E’ questa la proposta lanciata oggi a Bilbao dalle 44 regioni europee (tra cui la Toscana) che aderiscono alla rete Ogm free. La nuova etichetta, secondo le intenzioni della rete, non dovrà essere applicata solo ai prodotti provenienti da coltivazioni non transgeniche, ma anche a prodotti come carne, uova, latte provenienti da animali allevati senza mangimi Ogm. “Si tratta di un’iniziativa nel segno della trasparenza e della consapevolezza alimentare” ha evidenziato l’assessore all’agricoltura della Regione Toscana Susanna Cenni. “E’ giusto – ha poi aggiunto - che i cittadini europei, i quali a larghissima maggioranza si sono espressi sin qui contro l’introduzione di Ogm, siano informati sulla presenza o meno di colture transgeniche nei loro alimenti. Per questo la proposta sarà sostenuta con forza presso le istituzioni comunitarie, e promossa presso il comparto agro-alimentare, forte dell’adesione convinta di ben 44 regioni e anche del fatto che alcuni Paesi, vedi la Germania, si stanno muovendo in questa direzione”. Accanto alla questione del marchio Ogm free al centro della discussione di Bilbao c’è stato anche il tema della coesistenza degli Ogm con le colture tradizionali: nel suo intervento l’assessore Cenni ha evidenziato la necessità di tutelare quei territori in cui l’introduzione di Ogm potrebbe vanificare gli sforzi di chi, è il caso della Toscana, ha costruito un modello agroalimentare basato sulla tipicità, sulla qualità e sulla sostenibilità ambientale. In questo senso si è valutata l’opportunità di proporre l’istituzione di distretti Ogm free, cioè di aree dove tutti i produttori si impegnino a n0on utilizzare colture transgeniche. I partecipanti alla conferenza di Bilbao, in questa prima giornata, hanno inoltre evidenziato l’esigenza di far risaltare, nell’ambito del dibattito comunitario sulla riforma della Pac (politica agricola comune) e sul libro verde della qualità, il tema degli organismi geneticamente modificati. L’assise in terra spagnola è infine servita per ridefinire gli assetti della rete che, con l’adesione delle isole Canarie ha raggiunto la quota record di 44 regioni iscritte in rappresentanza di 7 Paesi: dopo aver fondato e guidato la rete (nata nel 2003) la Toscana lascia l’incarico di coordinamento ai Paesi Baschi, ma rimarrà alla vicepresidenza della rete insieme ad Alta Austria e Bretagna. .  
   
   
NEL MESE DI MAGGIO EATALY DIVENTA BIELLESE AL LINGOTTO DI TORINO INIZIATIVE DEDICATE AL TERRITORIO BIELLESE, AI SUOI PRODOTTI E RICETTE TIPICHE.  
 
Un nuovo frutto dell’accordo tra Provincia e Eataly: nel mese di maggio la grande struttura del lingotto di Torino che accoglie e distribuisce le eccellenze alimentari si prepara a farsi un po’ più biellese. Saranno diverse infatti le iniziative dedicate al nostro territorio, ai suoi prodotti e alle sue ricette tipiche. Il riso Dop di Baraggia Biellese e Vercellese è entrato ormai a buon diritto tra le basi di molte ricette dei cuochi “eatalini”, riscuotendo grande successo anche tra i cultori del cereale grazie alle sue doti uniche. Le stesse che, d’altra parte, lo annoverano fra i migliori del mondo per la consistenza, la resistenza alla cottura e la versatilità nelle preparazioni. Maggio sarà inoltre il mese dei vini biellesi, presenti nei menù di tutti i ristoranti del Lingotto, abbinati con piatti di tutta Italia. Il modo migliore per festeggiare i 25 anni della denominazione di origine ottenuta dall’Erbaluce, una delle 5 Doc biellesi. Grazie alla convenzione Provincia-eataly, un’altra “perla” del territorio avrà invece la sua serata d’onore il 22 maggio. Un libro della scrittrice-cuoca biellese Mina Novello, dal titolo “Il ratafià. Ricette e cucina”, sarà presentato dall’autrice all’interno della struttura torinese, accompagnato da una degustazione del famoso liquore di ciliegia, già presente nei mercatini di Eataly. Un altra specialità che ha ottenuto un discreto successo grazie ad alcune serate “biellesi” delle scorse settimane è l’agnello, tra i prodotti che l’amministrazione provinciale – insieme al consorzio Terre Biellesi – punta decisamente a valorizzare. Il gran finale è in programma il 27 maggio, quando sfileranno i migliori prodotti del territorio cucinati e rielaborati dall’unico cuoco “stellato” biellese, Sergio Vineis, insieme all’Associazione ristoratori e presentati da Enzo Vizzari, direttore delle Guide dell’Espresso. Un intero mese con il Biellese in vetrina, reso possibile dalla collaborazione tra la Provincia e Eataly firmata lo scorso ottobre. Previsto dall’accordo, un corner dedicato ai prodotti tipici biellesi all’interno dell’esposizione del Paniere della Provincia di Torino, ricette cucinate con cibi biellesi nei ristoranti didattici specializzati, spazi espositivi per i vini. «Un percorso – commenta l’assessore provinciale al turismo Giuseppe Graziola – caratterizzato dalla continuità di un progetto iniziato con l’esperienza straordinaria al Salone del gusto del 2006, dove il successo ottenuto dal nostro comparto enogastronomico ci ha dato molta fiducia. In quell’occasione nacque il consorzio Terre biellesi, che raccoglie tutte le potenzialità del nostro territorio e le convoglia in un unico flusso di promozione che oggi ha conquistato addirittura Eataly, forse una delle migliori vetrine promozionali nel mondo». In particolare il riso appunto, ma anche le altre eccellenze come la paletta, la farina di mais macinata a pietra, i formaggi di latte vaccino e i caprini, i dolci di pasticceria secca (torcetti, canestrelli), i kiwi, la carne d’agnello, il miele, le confetture e le marmellate, i liquori tipici e i vini biellesi doc e docg premiati con “l’Ottimo” dall’Enoteca Regionale della Serra. La convenzione con Eataly dura 3 anni e disciplina gli impegni di carattere promozionale, l’organizzazione dei punti espositivi, i programmi, le attività per i prossimi anni. In ottobre sono in programma iniziative importanti in concomitanza con il Salone del gusto. .  
   
   
CONTROLLI DI QUALITÀ SUI PRODOTTI ALTOATESINI, SOSTEGNO DELLA PROVINCIA  
 
La Provincia sostiene anche quest’anno i controlli di qualità sui prodotti alimentari contraddistinti dal marchio "Alto Adige" o dalla tutela europea Igp. La giunta ha infatti di recente approvato un finanziamento di 190mila euro a parziale copertura delle spese degli organi di controllo. "Una qualità certificata – sottolineano gli assessori Werner Frick e Hans Berger – prevede controlli molto accurati sull’origine dei prodotti e su tutta la filiera, ed è quello che la Provincia prevede già grazie ad un’apposita legge. Inoltre, i prodotti caratterizzati dal marchio Igp vengono sottoposti ad ulteriori controlli in ambito europeo da parte di organismi indipendenti". I costi per i controlli sono a carico degli stessi settori, e per questo motivo la Provincia ha deciso di venire incontro ai produttori con un sostegno di tipo finanziario. Grazie ad una recente delibera dell’esecutivo di Palazzo Widmann, infatti, il consorzio che raccoglie tutti i produttori di mele altoatesini può contare su un aiuto economico per lo svolgimento del programma di controllo della qualità sulle mele "Alto Adige" Igp per l’anno 2008. Per quanto riguarda i prodotti lattiero-caseari, la Provincia si è già mossa per sostenere finanziariamente la federazione delle latterie sociali. Stessa operazione, ma questa volta a favore di Eos (Export Organisation Südtirol) per i controlli di qualità su succo di mela, grappa, pane e derivati, miele, piccoli frutti, verdura ed erbe medicinali e aromatiche. "La Provincia è impegnata da anni a garantire controlli seri e accurati – concludono Frick e Berger – per sostenere una produzione di qualità a garanzia dei consumatori". .  
   
   
NEL MESE DI MAGGIO EATALY DIVENTA BIELLESE AL LINGOTTO DI TORINO INIZIATIVE DEDICATE AL NOSTRO TERRITORIO, AI SUOI PRODOTTI E RICETTE TIPICHE.  
 
Un nuovo frutto dell’accordo tra Provincia e Eataly: nel mese di maggio la grande struttura del lingotto di Torino che accoglie e distribuisce le eccellenze alimentari si prepara a farsi un po’ più biellese. Saranno diverse infatti le iniziative dedicate al nostro territorio, ai suoi prodotti e alle sue ricette tipiche. Il riso Dop di Baraggia Biellese e Vercellese è entrato ormai a buon diritto tra le basi di molte ricette dei cuochi “eatalini”, riscuotendo grande successo anche tra i cultori del cereale grazie alle sue doti uniche. Le stesse che, d’altra parte, lo annoverano fra i migliori del mondo per la consistenza, la resistenza alla cottura e la versatilità nelle preparazioni. Maggio sarà inoltre il mese dei vini biellesi, presenti nei menù di tutti i ristoranti del Lingotto, abbinati con piatti di tutta Italia. Il modo migliore per festeggiare i 25 anni della denominazione di origine ottenuta dall’Erbaluce, una delle 5 Doc biellesi. Grazie alla convenzione Provincia-eataly, un’altra “perla” del territorio avrà invece la sua serata d’onore il 22 maggio. Un libro della scrittrice-cuoca biellese Mina Novello, dal titolo “Il ratafià. Ricette e cucina”, sarà presentato dall’autrice all’interno della struttura torinese, accompagnato da una degustazione del famoso liquore di ciliegia, già presente nei mercatini di Eataly. Un altra specialità che ha ottenuto un discreto successo grazie ad alcune serate “biellesi” delle scorse settimane è l’agnello, tra i prodotti che l’amministrazione provinciale – insieme al consorzio Terre Biellesi – punta decisamente a valorizzare. Il gran finale è in programma il 27 maggio, quando sfileranno i migliori prodotti del territorio cucinati e rielaborati dall’unico cuoco “stellato” biellese, Sergio Vineis, insieme all’Associazione ristoratori e presentati da Enzo Vizzari, direttore delle Guide dell’Espresso. Un intero mese con il Biellese in vetrina, reso possibile dalla collaborazione tra la Provincia e Eataly firmata lo scorso ottobre. Previsto dall’accordo, un corner dedicato ai prodotti tipici biellesi all’interno dell’esposizione del Paniere della Provincia di Torino, ricette cucinate con cibi biellesi nei ristoranti didattici specializzati, spazi espositivi per i vini. «Un percorso – commenta l’assessore provinciale al turismo Giuseppe Graziola – caratterizzato dalla continuità di un progetto iniziato con l’esperienza straordinaria al Salone del gusto del 2006, dove il successo ottenuto dal nostro comparto enogastronomico ci ha dato molta fiducia. In quell’occasione nacque il consorzio Terre biellesi, che raccoglie tutte le potenzialità del nostro territorio e le convoglia in un unico flusso di promozione che oggi ha conquistato addirittura Eataly, forse una delle migliori vetrine promozionali nel mondo». In particolare il riso appunto, ma anche le altre eccellenze come la paletta, la farina di mais macinata a pietra, i formaggi di latte vaccino e i caprini, i dolci di pasticceria secca (torcetti, canestrelli), i kiwi, la carne d’agnello, il miele, le confetture e le marmellate, i liquori tipici e i vini biellesi doc e docg premiati con “l’Ottimo” dall’Enoteca Regionale della Serra. La convenzione con Eataly dura 3 anni e disciplina gli impegni di carattere promozionale, l’organizzazione dei punti espositivi, i programmi, le attività per i prossimi anni. In ottobre sono in programma iniziative importanti in concomitanza con il Salone del gusto. .  
   
   
AGRICOLTURA: DENARO PIÙ FACILE PER LE IMPRESE EMILIANO-ROMAGNOLE CHE PARTECIPANO AI PROGRAMMI REGIONALI. A DISPOSIZIONE 100 MILIONI DI EURO, GRAZIE A UN´INTESA REGIONE-BANCHE.  
 
Bologna - Denaro più facile per le imprese che partecipano ai Programmi regionali in agricoltura. E’ il risultato della nuova intesa tra la Regione Emilia-romagna e le Banche Tesoriere Unicredit, Banca Popolare dell’Emilia-romagna e Banca Popolare di Verona, grazie alla quale vengono messi a disposizione 100 milioni di euro per la concessione di credito a tassi di particolare interesse, a favore delle aziende agricole che partecipano al Piano di Sviluppo Rurale 2007-2013, al Programma di ristrutturazione del settore bieticolo-saccarifero e alle Ocm dei settori ortofrutticolo e vitivinicolo. “Questa intesa – ha detto oggi a Bologna l’assessore all’agricoltura Tiberio Rabboni – è un segno di fiducia delle banche nei confronti delle potenzialità della nostra agricoltura ma anche nella serietà dei Programmi regionali di ammodernamento”. Quest’anno saranno operativi infatti il Piano regionale di sviluppo rurale che mette a disposizione 934 milioni di euro, il Piano di riconversione del comparto bieticolo che stanzia quasi 25 milioni di euro, l’Ocm ortofrutta e vino, con, rispettivamente , 55 e 70 milioni di euro. “Si tratta – ha detto Rabboni – di un’opportunità di contributi pubblici che con questa intensità e concomitanza non si era mai verificata in anni recenti e per il successo della quale diventa determinante anche la capacità di accesso al credito delle imprese agricole”. Rabboni ha anticipato anche i risultati dell’annata agraria 2007, che ha segnato un +12% della produzione lorda vendibile e un +5% dell’export agroalimentare. “Dietro a questi dati – ha detto Rabboni - c’è uno sforzo di innovazione delle imprese, di crescita dimensionale e organizzativa, di industrializzazione, che va proseguito. “ "Il pricing di questa operazione - ha detto Vincenzo Boldrini responsabile regionale finanziamenti agevolati di Unicredit Banca - è sintomatico dello sforzo degli istituti di credito a favore di un comparto quale quello agricolo, nel quale crediamo e che è motore dell’economia di questo territorio. ” Giancarlo Montorsi responsabile crediti speciali per la Banca popolare dell’Emilia-romagna ha sottolineato l’impegno compiuto dagli istituti di credito “nel contenere gli spread , fatto questo che significa, specie nell’attuale congiuntura, agevolare concretamente l’accesso al credito”. Marco Accarisi, presidente del Consorzio banche popolari, che è intervenuto anche per la Banca popolare di Verona, ha parlato “di un’intesa con cui abbiamo cercato di vedere l’operazione nel suo complesso, offrendo un pacchetto completo di servizi, in tempi certi e brevi”. Cosa prevede la nuova Intesa - I 100 milioni messi a disposizione dall’ Intesa saranno così ripartiti: Unicredit Banca Spa 50 milioni di euro, Banca popolare dell’Emilia-romagna 25 milioni e Banca Popolare di Verona – San Geminiamo e San Prospero 25 milioni di ero. Particolarmente vantaggiose le condizioni, con uno spread di 1 punto sui mutui fino ai 5 anni, e di 1,15 su quelli da 5 a 25 anni. Non solo. I mutui ottenuti, per essere maggiormente funzionali agli investimenti aziendali, potranno prevedere, a richiesta delle imprese, un periodo di preammortamento di 12 mesi, ulteriormente elevabile, a discrezione della Banca, di ulteriori 6 mesi, fino ad un massimo complessivo di 18 mesi. Tale preammortamento, consentirà di avere a disposizione la liquidità necessaria per realizzare il progetto presentato in attesa del saldo regionale. Una volta ottenuta la concessione, per le imprese agricole che intendono chiedere l’anticipo del contributo pubblico sul Psr (20% del contributo totale) è stato concordato un costo massimo della fideiussione bancaria, particolarmente competitivo, dello 0,70% annuo. Infine, le operazioni finanziarie potranno essere garantite dal Sistema Agrifidi, eventualmente coadiuvato da ulteriori servizi finanziari e di garanzia offerti da Ismea, sulla base dei singoli Accordi tra Consorzi Fidi e Banche. L’accordo è reso possibile dalla convenzione, estesa fino al 2010, tra Regione e Istituti bancari “tesorieri” che prevede un particolare supporto alle politiche della Regione nei settori produttivi, per la concessione di mutui pari ad un importo di quasi 2,6 miliardi. Il precedente Accordo - Il nuovo accordo si affianca ad un altro del gennaio 2007 con il quale le Banche hanno messo a disposizione 30 milioni di euro all’interno del Programma regionale Investi Agricoltura, a condizioni di accesso, comunque migliorative rispetto a quelle di mercato. Queste risorse, cui potranno continuare ad accedere tutte le imprese che non rientrano tra i beneficiari dei contributi regionali, sono rivolte al finanziamento di investimenti per la realizzazione di opere di miglioramento fondiario; la ricerca, la sperimentazione, la innovazione e la valorizzazione dei prodotti; la costruzione, acquisizione o valorizzazione dei beni immobili; l’acquisto di nuove macchine e attrezzature. .  
   
   
DALLA PROVINCIA DI VICENZA UN SOSTEGNO AL CORSO "AGRICOLTURA BIOLOGICA" PER DETENUTI  
 
L´assessore Provinciale all´Agricoltura riattiva i contatti fra il suo Dipartimento e la Casa Circondariale di Vicenza sostenendo la realizzazione del corso di "Agricoltura Biologica" organizzato dal C. I. A. All´interno della struttura di S. Pio X. "Abbiamo accolto con favore - spiega l´Assessore Vascon- la proposta del Centro Istruzione Professionale Assistenza Tecnica della Confederazione Italiana Agricoltori. Credo che se il carcere e i luoghi di detenzione debbano essere anche luoghi di recupero sociale questo abbia ancor più senso attraverso le pratiche agricole. Perché la terra è un valore assoluto, non solo perché ci vuole fatica, sudore, forza e fede ma anche per l´amore che sa tirare fuori da ognuno di noi mano a mano che il suo ciclo - dalla semina alla crescita alla fioritura e poi ai frutti - si dispiega sotto gli occhi e le mani di chi la lavora. Come sempre dobbiamo fare i conti con la tirannia dei bilanci, ma il contributo erogato ha per me anche un grande valore morale". L´ iniziativa fa seguito ad un altro finanziamento stanziato nel 2006 dalla Provincia e sarà utilizzato per l´acquisto di materiale necessario per improntare le coltivazioni primaverili, vale a dire concime, piantine, prodotti per la difesa fitosanitaria consentiti per questo tipo di agricoltura. "È un´occasione credo- commenta l´Assessore- anche per migliorare l´impatto visivo della stessa realtà carceraria. Al di là di questo, comunque, resta la considerazione che l´Ente Pubblico ha il dovere di provare a recuperare alla società e ai suoi valori migliori persone che hanno sicuramente sbagliato ma che sono pronte, dopo aver pagato il giusto debito con la Legge e gli Uomini, a riprovare a dare un senso alla propria esistenza". .  
   
   
BENEVENTO: TURISMO RURALE, CONVEGNO SULLA CARTA DELLA QUALITÀ  
 
Martedì 29 aprile alle 17,30 presso il salone conferenze della Camera di Commercio di Benevento, si terrà un convegno dal titolo “Il turismo rurale di qualità, la qualità del turismo rurale”. Introdurrà Maurizio Reveruzzi (direttore del Gal Partenio Taburno Valle Caudina); interverranno Giuseppe Marotta (Università degli Studi del Sannio), Luigi D’anna (Amministratore Ept Benevento), Mario Grasso (dirigente Cia Benevento), Pasquale Massaro (direttore Cna Benevento), Francesco Massaro (dirigente Stapa Cepica Benevento); concluderanno Giovanni Pignatelli della Leonessa (presidente Gal Partenio Taburno Valle Caudina) e Gennaro Masiello (presidente Camera di Commercio Benevento). La carta della qualità è un progetto avviato dal Gal Partenio Taburno Valle Caudina, con la partecipazione dell’Ente Camerale sannita, Cia, Cna, Coldiretti e Università degli Studi del Sannio, volto al miglioramento dei servizi offerti, al fine di mettere il cliente al centro delle strategie e dei processi aziendali, per istaurare un rapporto trasparente. Si vuole, così, creare una rete della qualità del turismo rurale tra le aziende individuate nei settori della ricettività, dell’agriturismo, della ristorazione, dell’artigianato, oltre a promuovere l’adozione di tecniche di produzione ecocompatibili e tendenti al risparmio energetico e ad incrementare il livello di qualità della vita delle collettività locali. Si punta, in particolare, sulla tutela delle lavorazioni artigianali legate alla storia e alla tradizione del territorio, specificamente produzioni artistiche, tessitura e ricamo, ceramica e pietra, etc. .  
   
   
SARDEGNA: UN PROGRAMMA PER DEBELLARE LA PESTE SUINA AFRICANA  
 
 Cagliari - In data 24 Aprile il Sottosegretario al Ministero della Salute, Gianpaolo Patta, ha incontrato il Presidente della Regione Renato Soru e l’Assessore della Sanità, prof. Ssa Nerina Dirindin, al fine di valutare le azioni da intraprendere per completare l’eradicazione della peste suina africana in Sardegna. Il Sottosegretario ha presentato un’ipotesi di lavoro basata sulle nuove regole internazionali che consentono di compartimentalizzare e canalizzare le produzioni suine garantendo la sicurezza sanitaria attraverso una netta separazione da possibili contaminazioni esterne. Questo progetto, già presentato dall’Italia all’Unione Europea, richiede come indicato dall’autorità di Bruxelles, la definizione di un programma dettagliato da parte della regione Sardegna da presentarsi entro la fine di aprile, al fine di una completa attuazione nel prossimo 2009. Due elementi qualificanti riguardano la valorizzazione della partecipazione degli allevatori e un adeguato potenziamento dei servizi veterinari della Regione Sardegna. L’iniziativa, in coerenza con il programma avviato dalla Ras per l’eradicazione della peste e per la valorizzazione del suino di razza autoctona sarda, permetterebbe uno sviluppo che potrà consentire, se realizzato, la liberalizzazione del commercio delle carni e dei prodotti dei suini sardi nel mondo. I rappresentanti politici nazionali e regionali si sono dichiarati fiduciosi circa la realizzazione operativa del progetto che avrebbe le caratteristiche di grande innovazione e rappresenterebbe la prima esperienza in Europa nell’applicazione delle ultime regole approvate dall’Oie (Organizzazione mondiale della sanità animale) di Parigi. .  
   
   
CONSORZIO DISTRIBUTORI ALIMENTARI: IL 2008 SI APRE IN ROSSO PER LE BEVANDE FUORI CASA  
 
Consumi in calo e prezzi in crescita in tutto il settore dal bar ai locali notturni Previsioni negative anche per l´estate secondo i dati raccolti da Cda (Consorzio Distributori Alimentari) La stagione estiva, appuntamento più significativo per il settore delle bevande, è ancora lontana, ma per Cda (Consorzio Distributori Alimentari) - il più importante gruppo indipendente italiano di distributori di bevande, che da solo rappresenta oltre l’11% del mercato italiano della distribuzione di liquidi alimentari – è già tempo di tracciare un primo bilancio dell´anno appena iniziato. L´analisi sui consumi del primo bimestre, condotta dal Consorzio su un campione di oltre 12. 000 pubblici esercizi, traccia un quadro tutt’altro che soddisfacente: il 2008 si appresta ad essere un anno nero per settore delle bevande, soprattutto per quanto riguarda il comparto dei consumi “fuori casa”, ovvero bar, ristoranti e locali notturni. I primi due mesi del 2008 confermano infatti il trend negativo di fine 2007, con consumi in netto calo in tutto il canale Horeca (acronimo di hotel, restaurant e caffetterie). La media nazionale del fuori casa registra un significativo -1,21% a livello nazionale, con picchi che sfiorano il -2% per il canale bar, e il -1,61% per i locali notturni. Leggermente migliore la situazione della ristorazione, dove i consumi di bevande perdono “solo” uno 0,42% rispetto allo scorso anno. A farne le spese sono soprattutto i ready to drink – ormai da tempo in calo vertiginoso - (-21,83%), ma anche gli aperitivi monodose, i succhi di frutta e gli sciroppi (base per i cocktail), che segnano rispettivamente -8,28%, -8,18% e -13,92% (media nazionale). Male anche i superalcolici, che in media fanno registrare un calo di oltre il 7%, e le birre (-6,31%). Particolarmente significativo anche il dato di consumo relativo al vino, fiore all´occhiello dell´economia italiana: in media il trend dei consumi segna infatti un -3,95% per i vini classici e un -3,89% per i vini cosiddetti “speciali”. A livello di canale, i cali più consistenti si registrano nel comparto dei locali serali (pub e discoteche), dove le restrizioni al consumo di alcol sembrano aver dato i loro frutti: -18,39% per i ready to drink, -18,12% per il vino, -6,89% per i superalcolici. Resistono invece i consumi di acqua (+3,11%) e bibite piatte (+5,61%, al contrario delle gasate, -2,09%), mentre non si arresta la crescita degli energy drink, che sfiorano il +15%. “Questi dati sono certamente preoccupanti, poiché emerge un calo generalizzato dei consumo in tutti i comparti – commenta Lucio Roncoroni, direttore di Cda – e non ci aspettiamo grandi miglioramenti durante l´estate (periodo cruciale per le vendite di bevande), salvo sperare in una stagione particolarmente calda”. “L´economia arranca, e i consumatori italiani stanno sempre più attenti a spendere in maniera oculata, privilegiando la qualità rispetto alla quantità – continua Roncoroni – non a caso dalla nostra indagine emerge chiaramente come i cali più significativi siano da registrare negli esercizi di categoria medio bassa. I locali di alto livello invece mantengono invece una certa continuità di risultati”. “Purtroppo il rischio in situazioni come questa è che gli esercenti siano spinti alla ricerca di prodotti a prezzi sempre più bassi, per mantenere la propria marginalità e si moltiplichino scandali come quello del vino contraffatto che ha fatto tanto scalpore in queste ultime settimane”. .  
   
   
GRUPPO CREMONINI: L’ASSEMBLEA DEGLI AZIONISTI DI CREMONINI S.P.A. HA APPROVATO IL BILANCIO D’ESERCIZIO E CONSOLIDATO 2007. RICAVI TOTALI CONSOLIDATI A 2.482,4 MILIONI DI EURO (+5,7%); EBITDA A 148,8 MILIONI DI EURO (+7,0%) E EBIT A 93,8 MILIONI DI EURO (+6,8%)  
 
L´assemblea degli Azionisti di Cremonini S. P. A. Ha approvato il 26 aprile a Castelvetro di Modena il bilancio d´esercizio 2007. Principali risultati economici consolidati del 2007 - Nel corso del 2007, il Gruppo Cremonini ha realizzato ricavi totali consolidati per 2. 482,4 milioni di Euro in crescita del 5,7% rispetto ai 2. 348,8 milioni di Euro dello stesso periodo del 2006. Il Margine Operativo Lordo (Ebitda) ha raggiunto i 148,8 milioni di Euro (+7,0% rispetto ai 139,1 milioni di Euro del 2006), mentre il Risultato Operativo (Ebit) è stato pari a 93,8 milioni di Euro (+ 6,8% rispetto agli 87,8 milioni di Euro del 2006). Il Risultato della Gestione Caratteristica, che nel 2007 si è attestato a 46,3 milioni di Euro rispetto ai 56,4 milioni di Euro del 2006, è stato penalizzato dalle differenze negative di cambio Euro/dollaro, che nell´anno hanno inciso per 8,4 milioni di Euro. L´utile Netto di Gruppo è stato pari a 10,0 milioni di Euro (11,6 milioni di Euro del 2006). Risultati della Capogruppo Cremonini S. P. A. E distribuzione del dividendo - La capogruppo Cremonini S. P. A. Ha realizzato ricavi totali per 144,2 milioni di Euro in linea con i 143,0 milioni di Euro del 2006 ed un utile netto di 10,8 milioni di Euro in crescita rispetto agli 1,3 milioni di Euro del 2006. A fronte di tali risultati, l´Assemblea ha approvato la distribuzione agli Azionisti di un dividendo lordo di 0,080 Euro per azione, che verrà messo in pagamento in data 3 luglio 2008, con "stacco cedola" il 30 giugno. Risultati dei tre settori di attività - Nel settore della distribuzione i ricavi totali sono stati pari a 1. 064,7 milioni di Euro, in aumento del 9,5% rispetto ai 972,7 milioni di Euro del 2006. L´ebitda ha raggiunto i 69,5 milioni di Euro (61,6 milioni di Euro nel 2006), mentre l´Ebit si è attestato a 59,7 milioni di Euro (53,4 milioni di Euro nel 2006). Il settore della produzione nel 2007 ha registrato ricavi totali pari a 1. 041,2 milioni di Euro in linea con i 1. 044,5 milioni del 2006. L´ebitda si è attestato a 51,0 milioni di Euro (50,1 milioni di Euro nel 2006) e l´Ebit è risultato pari a 19,4 milioni di Euro (19,5 milioni di Euro nel 2006). I ricavi del settore della ristorazione hanno registrato un incremento dell´11,9%, raggiungendo i 444,1 milioni di Euro (397,0 milioni di Euro nel 2006). L´ebitda è stato pari a 31,4 milioni di Euro (30,1 milioni di Euro nel 2006), mentre l´Ebit si è attestato a 20,6 milioni di Euro (21,4 milioni di Euro nel 2006). Situazione finanziaria al 31 dicembre 2007 - La Posizione Finanziaria Netta al 31 dicembre 2007 si è attestata a 613,0 milioni di Euro in miglioramento rispetto ai 623,9 milioni di Euro al 30 settembre 2007. Rispetto al 31 dicembre 2006 la Pfn risulta in crescita di 28,8 milioni di Euro, dopo aver distribuito dividendi per 22,1 milioni di Euro ed effettuato investimenti per 107,3 milioni di Euro. Questi ultimi derivano per 56,0 milioni di Euro da investimenti ordinari e i rimanenti 51,3 milioni di Euro da acquisizioni e investimenti straordinari, realizzati prevalentemente all´estero in Russia, Congo e Polonia. Il Patrimonio Netto al 31 dicembre 2007 è pari a 352,2 milioni di Euro, a fronte dei 348,7 milioni di Euro registrati a fine 2006. Eventi successivi alla chiusura dell´esercizio - Il 3 marzo 2008 Cremonini S. P. A. E il gruppo brasiliano Jbs S. A. , il più grande produttore al mondo di carni bovine, hanno dato esecuzione agli accordi per l´alleanza strategica nel settore delle carni. L´alleanza, che ha già ottenuto l´autorizzazione da parte delle Commissione Europea, prevede l´ingresso di Jbs S. A. Al 50% nell´intero settore della produzione del Gruppo Cremonini (Inalca S. P. A. E Montana Alimentari S. P. A. ). In data 2 aprile, il Consiglio di Amministrazione di Cremonini ha preso atto della comunicazione - manifestata per mezzo di un comunicato diffuso in data 31 marzo 2008 - della decisione da parte di Luigi Cremonini, Cremofin S. R. L. , Ci-erre Lux S. A. E di una costituenda società veicolo da loro partecipata, di promuovere un´Offerta Pubblica di Acquisto volontaria totalitaria sulle azioni ordinarie della Società, finalizzata alla revoca della quotazione delle azioni dal listino di Borsa Italiana S. P. A. Altre delibere - L´assemblea degli Azionisti ha inoltre provveduto alla nomina del Consiglio di Amministrazione e del Collegio Sindacale, che risultano pertanto così composti: Consiglio di Amministrazione: Consiglieri: Mario Rossetti, Luigi Cremonini, Paolo Sciumè, Vincenzo Cremonini, Valentino Fabbian, Giorgio Pedrazzi, Giovanni Barberis. In particolare, Mario Rossetti e Giovanni Barberis si sono qualificati Consiglieri Indipendenti ai sensi di legge e regolamenti. Collegio sindacale: Membri Effettivi: Ezio Maria Simonelli (Presidente), Eugenio Orienti, Albino Motter . Membri Supplenti: Grazia Calzolari, Rosa Pipitone. L´assemblea ha inoltre nominato alla carica di Presidente del Consiglio di Amministrazione Luigi Cremonini. Gli Amministratori e i Sindaci resteranno in carica per tre esercizi sociali. Su proposta del Presidente, l´Assemblea ha voluto ringraziare i consiglieri uscenti, che hanno terminato il loro mandato alla scadenza dei termini, per il fattivo e importante contributo dato alla gestione degli eventi societari. .  
   
   
11° FESTA DEL PROSCIUTTO VENETO D.O.P. RE DELLA KERMESSE IL PROSCIUTTO CRUDO PIÙ DOLCE PER ECCELLENZA. MONTAGNANA (PD), 16 – 18 MAGGIO 2008  
 
Dal 16 al 18 maggio il prosciutto crudo “dolce”, prodotto tipico del montagnanese lavorato con i metodi e le attenzioni della tradizione artigianale, sarà il principe dell’11° Festa del Prosciutto Veneto D. O. P. , organizzata dalla Pro Loco di Montagnana all’interno della cinta muraria medievale, perfettamente conservata. La kermesse enogastronomica, per tre giorni, consentirà ad appassionati e visitatori di degustare, nelle varie stagionature, un prodotto tipico di nicchia, che nasce dal perfetto equilibrio climatico di questa pianura, dall’amore dell’antica tradizione rurale e dalla lavorazione ancora artigianale. Durante la manifestazione, nei chioschi degustazione allestiti nel cuore del borgo medievale, in Piazza Vittorio Emanuele, sarà possibile assaggiare il prosciutto di diversi produttori aderenti al Consorzio di Tutela, in abbinamento con formaggi, vini locali e dolci tipici. Sabato 17 e domenica 18, presso la ex Chiesa di San Benedetto, gli appassionati di enogastronomia potranno approfondire la conoscenza del prodotto con degustazioni guidate di prosciutto nelle sue diverse stagionature e preparazioni, in abbinamento ai vini D. O. C. Padovani, illustrate e condotte dai produttori del Consorzio del Prosciutto Veneto Berico Euganeo (su prenotazione). Il Prosciutto Veneto D. O. P. Sarà il protagonista non solo in piazza, ma anche nei locali della città con “Il Prosciutto a Tavola”, in collaborazione con Appe (Associazione Provinciale Pubblici Esercizi): per i palati più raffinati ristoranti, trattorie, pizzerie, bar, caffè, enoteche ed osterie di Montagnana proporranno menu tipici con piatti a base di Prosciutto Veneto Dop. Sabato 17 e domenica 18 i visitatori potranno andare alla scoperta delle “Meraviglie di Montagnana” con visite guidate gratuite al Duomo e alla città murata, splendido esempio di architettura fortificata medievale e insignita della Bandiera Arancione del Touring Club (su prenotazione, con partenza ogni ora dal punto informazioni in P. Zza V. Emanuele Ii); oppure visitare il Mastio di Ezzelino e il Museo Civico di Castel San Zeno, che si anima ed ospita “dal vivo” alcune dimostrazioni di laboratori artigianali. Per tutta la durata della manifestazione, le vie del centro della romantica cittadina medievale ospiteranno il mercatino di prodotti tipici locali, antiquariato, collezionismo e dell’artigianato con dimostrazioni di lavorazione del legno e un ricco programma di animazione, musica e intrattenimento. Domenica 18, per agevolare l’accesso alla città, sarà disponibile un servizio di bus navetta gratuito dal parcheggio in Zona Industriale e dall’Avio Superficie di Palù al centro storico, dove i negozi saranno aperti in via straordinaria per lo shopping. Per i più curiosi, poi, sempre domenica, si potrà scegliere un diverso punto di vista sulla città con i voli panoramici presso l’Avio Superficie Palù (servizio di bus navetta gratuito da e per l’aeroporto, con partenza ogni 30 minuti davanti al Duomo). .  
   
   
BUON APPETITO A TUTTI… CON BIRRA MORETTI E ESSELUNGA  
 
Al via una partnership fra Birra Moretti e Esselunga per una promozione all’insegna di un nuovo modo di gustare la birra. Subito un ricettario per chi acquista almeno due basket Birra Moretti e una sorpresa ‘culinaria’ al fortunato vincitore del concorso in programma: uno chef a casa per offrire a amici e parenti una cena davvero particolare. La promozione è di quelle da cogliersi al volo: dal 26 maggio al 7 giugno 2008 chiunque acquisti all’interno di uno dei principali punti vendita Esselunga almeno due basket Birra Moretti contenenti 6 bottiglie da 33 cl si assicura una copia del ricettario “In cucina con Birra Moretti? Perché no!” da ritirarsi subito al Banco Assistenza Clienti. Ogni basket conterrà 2 bottiglie di Birra Moretti, 2 bottiglie di Birra Moretti La Rossa e 2 bottiglie di Birra Moretti Doppio Malto: si tratta dunque di un’esclusiva proposta di assaggio di buona parte dei prodotti della famiglia Birra Moretti utile, tra l’altro, per realizzare alcuni piatti del ricettario in omaggio. Il ricettario è una vera e propria chicca per i buon gustai: 64 pagine a colori che presentano 25 proposte culinarie appositamente selezionate da Fabio Zago, primo chef de La Scuola della Cucina Italiana, e tutte rigorosamente realizzate utilizzando fra gli ingredienti una delle 5 varianti Birra Moretti. Dagli antipasti ai dolci, tutte le ricette proposte sono alla portata anche dei meno esperti ai fornelli. Ma la promozione non finisce qui. All’interno del ricettario il cliente Esselunga trova infatti una cartolina per partecipare a un concorso che prevede un premio molto particolare: in un giorno prestabilito uno chef professionista arriverà direttamente a casa del fortunato vincitore e, fra mestoli e fornelli, preparerà una cena per 10 persone, con pietanze rigorosamente a base di birra. Penserà a tutto lui: dalle stoviglie alle vettovaglie, dagli ingredienti alle pietanze… servirà in tavola un menù davvero appetitoso e, a fine serata, lascerà la cucina pulita come uno specchio. .  
   
   
SI RINNOVA IL PREMIO “BANCARELVINO” IL CONCORSO È PROMOSSO DAL COMUNE DI MULAZZO (MS), DA SLOW FOOD TOSCANA, DALL’ENOTECA ITALIANA DI SIENA E DA SLOW FOOD LUNIGIANA  
 
Il riconoscimento, dedicato ai vini più venduti nelle enoteche pubbliche e private, wine bar e nei locali specializzati, consegnato durante la rassegna enogastronomica, che si tiene dal 4 al 6 luglio a Mulazzo . Le segnalazioni dovranno pervenire entro il 18 maggio 2008 attraverso il sito internet www. Bancarelvino. It “Bancarelvino” si trasforma e diventa il riconoscimento dedicato ai vini più venduti nelle enoteche pubbliche e private, wine bar e nei locali specializzati. Dopo tanti anni si rinnova la formula del famoso premio ancorando le valutazioni degli esperti anche all’andamento dei mercati. Il concorso è promosso dal comune di Mulazzo (Ms), ed organizzato da Slow Food Toscana, Enoteca Italiana e da Slow Food Lunigiana, che con la loro esperienza più che decennale, nel settore della tutela, valorizzazione e promozione dei prodotti della enogastronomia, curerà da quest’anno il premio. Sarà proprio durante il premio Bancarelvino, la rassegna enogastronomica, che si tiene dal 4 al 6 luglio a Mulazzo, che verrà decretato il vincitore. Saranno quattro le eccellenze rappresentative di ogni regione d’Italia che parteciperanno all’assegnazione del premio finale. Al concorso saranno presenti quei vini, espressione di produzioni enologiche radicate con il proprio territorio, che nel 2007 hanno riscontrato maggior interesse nei gusti del consumatore, che sono stati comunicati dal circuito delle enoteche pubbliche e private wine bar e negozi specializzati. Un “Comitato Tecnico”, composto da cinque giurati, valuterà i vini concorrenti in base a diversi requisiti: le qualità organolettiche, il legame con il territorio, l’originalità produttiva, il rapporto qualità/prezzo, la comunicazione del prodotto, dell’azienda e del marchio, l’uso di tecniche di produzione viticole ed enologiche a basso impatto ambientale e/o sostenibili e la conduzione produttiva etica. Sarà poi una Giuria a decretare il vincitore in base ai risultati raccolti dal Comitato e inoltre sono previsti anche ulteriori premi assegnati per sezione. Per poter partecipare al premio, le segnalazioni delle enoteche dovranno pervenire entro il 18 maggio 2008 attraverso il sito internet www. Bancarelvino. It. I produttori dei vini ammessi alla selezione nazionale saranno contattati direttamente dal “Comitato Tecnico” e i produttori finalisti esporranno i propri prodotti a Mulazzo durante la manifestazione Bancarelvino, dal 4 al 6 luglio. Per informazioni è possibile scaricare il bando sul sito www. Bancarelvino. It. .  
   
   
IL CIELO IN UN PIATTO: AL SESTO PIANO DELL’HOTEL EDEN DI ROMA VISTA MOZZAFIATO E ALTA RISTORAZIONE SONO I DUE VOLTI DE LA TERRAZZA E IL GIARDINO, GUIDATI DAL BRAVO CHEF ADRIANO CAVAGNINI  
 
Al sesto piano dell’hotel Eden l’alta ristorazione tiene banco con due realtà complementari di grande livello: La Terrazza e Il Giardino, dal 2003 entrambi sotto la guida esperta del bravo chef Adriano Cavagnini. Nato in un paese del bresciano, Cavagnini ha maturato le sue esperienze in giro per il mondo, in “case” di grande prestigio, tra le altre in Sudamerica, a Parigi, in Svizzera; ultima in ordine di tempo il Grosvenor House di Londra. La linea guida della cucina di Adriano si basa su un principio di semplicità e freschezza. «La digeribilità di un piatto è inversamente proporzionale alla sua complessità», afferma convinto, ragion per cui nelle sue preparazioni ci sono pochi elementi di qualità combinati tra loro in armonia e cotti nel modo più espresso possibile, a tutto vantaggio della leggerezza e del gusto, ovviamente senza tralasciare la presentazione. Olio extravergine d’oliva, erbe aromatiche, verdure di stagione, pesce preferibilmente del mar Tirreno, carni selezionate: questi sono gli ingredienti di stampo mediterraneo con cui Adriano ama misurarsi, anche se non manca qualche influsso orientale dovuto a un periodo di permanenza dello chef in quelle terre. A titolo di esempio qualche suggestione dal ricco menu de La Terrazza, che cambia con le stagioni: composizione di crostacei e zucchine al vapore con agretto di pomodoro al dragoncello, risotto all’arancio con capesante dorate ed erba cipollina, tagliata di pesce spada alla fonduta di pomodoro, piccione bardato al profumo di salvia e miele, tatin di mele e gelato alla crema con salsa inglese. Al Giardino, ristorante all´aperto con spazio fumatori a norma, l’offerta gastronomica è ugualmente intrigante, anche se forse meno “impegnativa”: mazzancolle in padella con insalata di puntarelle e salsa di limone e capperi, pappardelle con ragù di maialino da latte e salsiccia, rombo al vapore con piccoli vegetali, milanesina con pomodorini e patatine fritte, sorbetti alla frutta. Ma l’elasticità nei confronti del cliente è tale che Adriano è pronto a preparare anche un piatto “fuori carta”, come un ottimo risotto alla milanese! Ad accompagnare il tutto un servizio impeccabile di grande professionalità, una carta dei vini “importante” che offre oltre 500 referenze e studiate proposte a calice, più un ambiente tranquillo, ideale tanto per un incontro di lavoro quanto per un romantico rendez vous. Www. Lemeridien. Com/eden Laterrazzadelleden. Roma@lemeridien. Com .  
   
   
LIBRI DA GUSTARE SALONE DEL LIBRO ENOGASTRONOMICO E DI TERRITORIO - XII EDIZIONE IN PROGRAMMA A LA MORRA (CN) IL 23, 24, 25 MAGGIO  
 
Ricca di novità e di appuntamenti la Xii edizione di Libri da Gustare, iniziativa promossa dall’Associazione culturale Ca dj’Amis di Claudia Ferraresi. L’evento, nato per promuovere la tradizione del libro in tema di enogastronomia, costume e territorio e la cultura non solo materiale che spesso accompagna queste argomentazioni, si terrà tra le piazze del centro storico di La Morra in una vera e propria tre giorni di “maratona culturale-enogastronomica”. Venerdì 23 l’inaugurazione di Libri da Gustare sarà all’insegna dell’annuale appuntamento con la “Ciao d’la Ca”: la consegna del riconoscimento che l’Associazione Ca dj’Amis conferisce a quei personaggi che hanno valorizzato l’ambiente, le tradizioni, l’identità e le radici dell’uomo. Sabato 24 sarà invece presentata al pubblico la mostra “Di vino Ex libris”, rassegna internazionale con soggetti a tema enologico dedicata a questa antica e preziosa arte, oggetto di un volume-catalogo bilingue. La giornata si chiuderà con le suggestive scene della “Veglia d’Amore e diVino Annata 2002”, uno spettacolo di “Sentiero diVino” – rassegna teatrale itinerante a cura del Teatro delle Forme – in grado di coniugare eccellenza enogastronomica, promozione del territorio e spettacolo. Cinque brindisi per cinque stazioni, in cui il vino scende tracciando una mappa del corpo: ogni bicchiere segna un particolare emozione comica, grottesca o tragica. I convitati devono lasciarsi invadere dal vino che scorre ed assecondare l’esigenza di raccontare e raccontarsi. Uno spettacolo dalle forti valenze catartiche, che accompagna lo spettatore ad una sorta di purificazione; tutto trova piena risoluzione quando gli spettatori terminano di bere e ballare. Solo allora l’incantesimo svanisce. Evento centrale della rassegna sarà “La grande libreria”, mostra mercato del libro enogastronomico e di territorio, che si terrà nella giornata di domenica 25 maggio; agli editori si alterneranno produttori di eccellenze gastronomiche del Piemonte e spazi dedicati a momenti di degustazione, arte e musica con gli interventi di Cocina Clandestina - il format radio condotto da Marco Fedele e Francesco Forlani tutti i giovedì dalle 20 alle 22 su Radio Centro95 (fm 91,2). A partire dalle ore 11. 00 e fino a pomeriggio inoltrato, la giornata sarà scandita al ritmo di letture e musica live in un percorso tra le enoteche de La Morra. E verso le 17. 30, grande appuntamento con la Merenda Sinoira nello spazio antistante la Cantina comunale, in Via Carlo Alberto, colonna sonora a cura dei Sans Papier, e altre “scorribande clandestine”. Www. Cadjamis. It .  
   
   
25 MAGGIO , CANTINE APERTE FESTEGGIA IL SEDICESIMO COMPLEANNO E DONATELLA CINELLI COLOMBINI VI INVITA A TRASCORRERLO DA LEI  
 
Cantine Aperte numero 16, una ricorrenza importante per Donatella Cinelli Colombini che ha inventato questa fortunata manifestazione e vuole celebrarla organizzando due eventi molto raffinati nelle sue cantine. Al Casato Prime Donne a Montalcino le botti di Brunello faranno da scenografia alle foto d’arte di Colomba d’Apolito, una delle più innovative e evocative ritrattiste di paesaggio. I visitatori avranno la possibilità di assaggiare e confrontare le più recenti vendemmie 5 stelle partendo da quelle ancora in affinamento del 2007, 2006 e 2004 per continuare con il 2001 e il 1997. Alla Fattoria del Colle di Trequanda la cantina è stata trasformata nello show room di Raphaela Hermes, la stilista di moda italo tedesca che ha creato il vestito per il vino Cenerentola. Si tratta di un poncho tessuto con lino azzurro di due tonalità. Ha la leggerezza di un velo e il fascino antico dei filati naturali. I visitatori potranno vedere le sale monumentali della villa cinquecentesca e soprattutto assaggiare Cenerentola e altre cinque tipologie di vino a base di Sangiovese. .  
   
   
ROMANIA, CRESCONO ESPORTAZIONI SETTORE VINICOLO  
 
Secondo l´ultimo rapporto sul commercio estero dell´Associazione dei Produttori e degli Esportatori di Vini (Apev), le importazioni di vino in Romania sono diminuite per la prima volta in sei anni, mentre le esportazioni hanno registrato un aumento. Lo comunica l´Ice. La Romania ha importato, nel 2007, 38,06 milioni di litri di vino, per un valore di 29,64 milioni di euro, inferiore del 53,14 per cento rispetto al 2006. Il principale fornitore è stato l´Italia, da cui sono stati acquistati 14,2 milioni di litri, per un valore di 9,89 milioni di euro, seguita dalla Spagna. .  
   
   
CORSO DI CONOSCENZA SUL FRANCIACORTA ED I SUOI ABBINAMENTI CHE SI TERRÀ IL 13-20-27 MAGGIO E IL 3 GIUGNO IN 4 IMPORTANTI RISTORANTI DELLA PROVINCIA BRESCIANA.  
 
L´associazione "Le Donne del Vino" di Franciacorta in collaborazione con A. I. S. Brescia propone: Corso di conoscenza sul Franciacorta ed i suoi abbinamenti, 13-20-27 Maggio e 3 Giugno 2008 L´associazione "Le Donne del Vino" di Franciacorta in collaborazione con A. I. S. Brescia propone il secondo corso di conoscenza sul Franciacorta ed i suoi abbinamenti, un percorso itinerante in quattro importanti ristoranti per conoscere, degustare e abbinare il Franciacorta ad esclusive ricette. Durante ogni serata si assisterà alla preparazione di una ricetta rappresentativa del ristorante in cui si svolgerà , lezioni di enologia e viticultura, varie informazioni sul territorio, la degustazione guidata a cura di esperti sommelier A. I. S. Di tre Franciacorta di diverse aziende vinicole. Il corso di terrà ogni martedì a partire dal 13 maggio alle ore 20,30, per concludere con la cena studio "Abbinamento Cibo-vino" in data 3 giugno. Posti limitati ad un numero massimo di 50 iscritti. La quota di iscrizione al corso è di € 140,00. In collaborazione con Hostaria Uva Rara (Monticelli Brusati), La Cantinaccia (Brescia), Bistrot della Filanda (Chiari), Conte di Carmagnola (Clusane d’Iseo). Per informazioni/prenotazioni: Ristorante Uva Rara - Tel 030 6852643 - info@hostariauvarara. It Ristorante Bistrot della Filanda - Tel 030 712788 - f. Bistrot@tiscali. It .  
   
   
VITIGNI AUTOCTONI E RAPPORTO QUALITÀ-PREZZO: VITIGNOITALIA PREMIA LA QUALITÀ  
 
Non solo show. Come ogni anno Vitignoitalia, il salone del vino da vitigno autoctono che si svolgerà Napoli dal 26 al 28 maggio, premia le migliori produzioni nazionali. Due i concorsi enologici in programma: Il Vino Perfetto riservato ai vini da vitigno autoctono presenti al Salone di Napoli e Vino Veritas per i vini dal miglior rapporto qualità/prezzo. Ma anche 2 nuovi premi: Miglior Passito e Miglior Spumante metodo Charmat. A valutare i vini sarà una commissione Ais di degustatori professionisti, ma l’ultima parola sarà quella del pubblico di eno appassionati che valuterà i vini sui parametri di Vista-olfatto-gusto. Regolamento e informazioni per partecipare alle selezioni su www. Vitignoitalia. It Vino Perfetto. Un premio tradizionale ormai per il salone che dell’autoctono ha fatto la sua filosofia. Quest’anno in gara ci sono i vini rossi da uve Aglianico, Barbera, Lagrein, Montepulciano, Nebbiolo, Nero d’Avola, Primitivo, Sagrantino e Sangiovese. Per i bianchi il concorso interesserà i vini da uve Falanghina, Fiano, Greco di Tufo, Inzolia, Pallagrello Bianco, Pinot Bianco, Trebbiano, Verdicchio, Vermentino. Una commissione di 10 degustatori professionisti Ais valuterà alla cieca i campioni e determinerà i vincitori per ciascuna categoria di vitigno. I vini premiati saranno nuovamente degustati durante il Salone da una giuria di non addetti ai lavori che decreterà il vino perfetto per ogni categoria: bianco, rosso e passito sulla base di 3 semplici parametri –vista, olfatto, gusto – e con votazione da 1 a 10. Vino Veritas. Chi ha detto che un buon vino deve costare un capitale? Solo territorio e passione, gli ingredienti del premio che Vitignoitalia riserva ai quei vini capaci di mantenere un ottimo rapporto qualità-prezzo: il costo del vino al rivenditore non deve superare i 6 euro. La valutazione sarà affidata ad una commissione di 10 degustatori Ais. Le premiazioni avverranno il 28 maggio alle ore 12 nella sala Degustazioni di Vitignoitalia presso la Mostra d’Oltremare di Napoli. Vitignoitalia Organizzazione: Hamlet srl www. Vitignoitalia. It .