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GIOVEDI
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Notiziario Marketpress di
Giovedì 08 Maggio 2008 |
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ECCEZIONALE RISULTATO PRESENTATO A NEL CORSO DI UN CONVEGNO SULL’ACQUACOLTURA A CURA DI ARSIA, A PIOMBINO
E’ TOSCANO IL POLPO PIÙ LONGEVO AL MONDO
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Importante risultato dalla ricerca Arsia sull’allevamento in cattività Una sperimentazione condotta dalla Maricoltura di Rosignano Solvay apre nuove prospettive per il comparto Presentati i risultati delle ultime ricerche promosse dall’Arsia in provincia di Livorno Hanno raggiunto i cinque mesi di vita alcuni esemplari di octopus vulgaris, comunemente detto ‘polpo’, allevato negli impianti toscani della Maricoltura di Rosignano Solvay nell’ambito di un progetto di ricerca specifico – cofinanziato da Arsia e Maricoltura Rosignano Solvay - che punta proprio a promuovere la differenziazione delle produzioni. L’eccezionale risultato è stato presentato quest’oggi a Piombino, nell’ambito del convegno organizzato da Arsia proprio per presentare le più recenti sperimentazioni e ricerche promosse dall’Agenzia regionale nel comparto. Cinque mesi di vita possono forse sembrare pochi, ma si tratta – in realtà – di un vero e proprio successo mondiale, mai raggiunto altrove prima d’ora. Fino al raggiungimento di questo risultato infatti i giovanili di polpo in cattività non hanno mai superato i 60 giorni di vita. <<Un risultato, frutto di 3 anni di ricerche, che apre concrete possibilità di allevamento di questa specie negli impianti di acquacoltura – ha sottolineato Maria Grazia Mammuccini, amministratore Arsia -, una vera opportunità per tutto il comparto che conferma quanto ricerca e innovazione rappresentino elementi fondamentali e strategici per lo sviluppo, la differenziazione delle produzioni e la competitività anche in questo settore, sempre in un’ottica di sostenibilità ambientale e sicurezza alimentare>>. <<Fra gli aspetti positivi della ricerca svolta sul polpo – ha spiegato Francesco Lenzi, di Maricoltura Rosignano Solvay - la sua grande adattabilità alla cattività e gli elevati indici di accrescimento, con alta sopravvivenza delle paralarve oltre i 35-40 giorni che hanno permesso poi l’eccezionale risultato di arrivare per alcuni esemplari ai cinque mesi: tutti aspetti importanti in un’ottica di produzione finalizzata al mercato. Tra gli aspetti critici rimane ancora la messa a punto della parte nutrizionale che rappresenta uno degli elementi che hanno ancora bisogno di approfondimento in future ricerche>>. L’acquacoltura toscana dunque, è viva e va sempre più in una direzione che punta alla differenziazione delle produzioni, all’ammodernamento delle strutture, al ricambio generazionale nelle aziende e, non a caso, Aldo Manetti, presidente della Ii Commissione agricoltura del Consiglio regionale toscano, ha parlato del comparto come di una “eccellenza” sia in termini di apertura alla ricerca e alla sperimentazione che in quelli di sostenibilità ambientale e sicurezza alimentare. Quaranta impianti di acquacoltura, di cui 25 di acqua dolce, con una produzione annua di 4000 tonnellate di pesce, con il 68% proveniente da allevamento di specie marine. Sono questi alcuni numeri che danno la misura del comparto in Toscana, settore in crescita grazie anche alla possibilità di introdurre nuove specie – come è stato spiegato durante i lavori – quali, ad esempio, molluschi e ostriche, e incrementare le produzioni marine offshore con l’obiettivo di prospettare anche la riconversione di parte degli operatori toscani. . |
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CREMONINI S.P.A.:APPROVATA DA CONSOB LA PUBBLICAZIONE DEL “DOCUMENTO DI OFFERTA” RELATIVO ALL’OPA VOLONTARIA TOTALITARIA SULLE AZIONI ORDINARIE |
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Castelvetro di Modena - Con riferimento all´Offerta Pubblica di Acquisto Volontaria Totalitaria promossa sulle azioni ordinarie Cremonini S. P. A. (l´"Emittente"), si rende noto che Consob, ai sensi dell´articolo 102 del Decreto Legislativo 24 febbraio 1998 n. 58 (come successivamente modificato), ha approvato il 7 maggio il relativo Documento di Offerta, che verrà messo a disposizione del pubblico a partire da giovedì 8 maggio 2008 e contestualmente pubblicato anche sul sito www. Cremonini. Com. Periodo di Adesione Ai sensi dell´art. 40 del Regolamento Emittenti, il Periodo di Adesione all´Offerta, concordato con Borsa Italiana S. P. A, avrà inizio il 12 maggio 2008 e terminerà il 13 giugno 2008, estremi compresi, dalle ore 8. 30 alle ore 17. 30. Date e modalità di pagamento del corrispettivo Il Corrispettivo in contanti, pari ad Euro 3,00 per azione, comprensivo del dividendo relativo all´esercizio 2007, deliberato dall´Assemblea degli Azionisti di Cremonini S. P. A. Il 26 aprile 2008, sarà pagato agli aderenti all´Offerta il 19 giugno 2008, a fronte del contestuale trasferimento della piena proprietà delle azioni. . |
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CENTRALE BIOMASSE HELIANTOS 1 DI LECCE, FRISULLO REPLICA A FITTO |
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In relazione alla nota diffusa dall’on. Fitto in ordine a presunte irregolarità circa l’iter autorizzativo dell’impianto di produzione di energia elettrica da fonte rinnovabile “Heliantos 1” nel comune di Lecce, Il Vice Presidente e Assessore allo Sviluppo Economico della Regione Puglia Sandro Frisullo, rispondendo all’interrogazione presentata dal gruppo consiliare di Forza Italia sulla medesima questione ha chiarito “l’assoluta trasparenza degli atti, la piena ottemperanza alle norme da parte della conferenza dei servizi, l’avvenuta acquisizione del nullaosta da parte della Sovrintendenza dei Beni Archeologici della Puglia”. Inoltre, ha dichiarato Frisullo, “l’olio vegetale grezzo è qualificabile come ‘biomassa’ essendo parte biodegradabile di prodotto proveniente dall’agricoltura e che per tale ragione, per quanto espressamente disposto dal comma 7 dell’art. 12 del D. Lgs. 387/03, la collocazione dell’impianto in zona classificata come “agricola” dal vigente strumento urbanistico non costituisce variante allo strumento urbanistico medesimo”. “Vi è infine da rilevare – spiega Frisullo – che non è stata attivata nessuna particolare «corsia preferenziale» giacché il dirigente del Settore Industria Energetica della Regione Puglia ha solo ritualmente dichiarato l’avvenuta favorevole conclusione della Conferenza dei Servizi tenuta in data 11 maggio 2007, mentre l’attestazione della sua positiva conclusione, con l’avvio degli adempimenti conseguenti, è intervenuta in data 16 gennaio 2008, ben sette mesi dopo”. “Appaiono così – conclude Frisullo – del tutto infondate e strumentali le affermazioni dell’on. Fitto impegnato a sollevare un polverone scandalistico con il solo obiettivo di colpire e penalizzare un investimento industriale volto a produrre energia da fonti rinnovabili che dovrebbe corrispondere ad un comune interesse di ridurre drasticamente le fonti fossili e le emissioni di gas serra, così come previsto dal Protocollo di Kyoto e dalle direttive della Comunità Europea”. . |
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VIA LIBERA AL PORTO PER LA PICCOLA PESCA DI SANT´ELIA |
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Cagliari - Non sarà sottoposto all´ulteriore procedura di Valutazione di impatto ambientale il progetto per la realizzazione del porticciolo per la piccola pesca a Sant´elia, presentato dal Comune di Cagliari: lo ha deciso la Giunta regionale questa mattina con una delibera. Il costo complessivo del progetto è di 7 milioni e 446mila euro, suddivisi tra fondi Por (due milioni e mezzo) e fondi Pia (cinque milioni), e prevede l´attuazione di una serie di opere per consentire un accesso stabile e sicuro al porto, i cui ormeggi verranno ricavati in un´ampia darsena di forma trapezoidale che si svilupperà completamente all´interno della linea di costa. Il porto avrà una superficie dello specchio acqueo di 22mila metri quadrati, 127 posti barca (di lunghezza complessiva tra gli 8 e i 20 metri) e i moli di sopraflutto e sottoflutto, rispettivamente di circa 300 e 200 metri. L´intervento si completerà con la realizzazione dei servizi a terra e di un fabbricato destinato alla conservazione e commercializzazione del pescato. Come riferito dall´assessore regionale dell´Ambiente Cicito Morittu, il Servizio Sostenibilità Ambientale e Valutazione Impatti (Savi) dell´assessorato ha proposto di non sottoporre alla procedura di Via l´intervento. Rispetto al progetto originario, tuttavia, che prevedeva la realizzazione di una darsena circolare senza funzioni legate all´attività del porto, ma come "mero elemento scenografico", il Savi ha suggerito il rinvio dell´esame della stessa darsena a quando saranno presi in considerazione tutti i progetti previsti nel piano di riassetto urbano complessivo per il quartiere di Sant´elia. L´assessorato dell´Ambiente ha inoltre chiesto garanzie affinché nella realizzazione dell´opera vengano rispettati tutti i criteri necessari di tutela del suolo, degli habitat marini e per quanto concerne le operazioni di dragaggio. La data di inizio dei lavori sarà comunicata dal Savi e in ogni caso non dovrà superare i cinque anni dall´adozione di questa delibera. . |
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LA POSIDONIA, UNA RISORSA PER LA CAMPAGNA I RESIDUI DI QUESTA PIANTA MARINA DEPOSITATI SULLE SPIAGGE POSSONO ESSERE UTILIZZATI PER FERTILIZZARE I CAMPI O PER LE COLTURE SENZA TERRENO, ANZICHÉ GETTATI NELLE DISCARICHE. |
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Con l’arrivo della bella stagione, i comuni costieri si apprestano a pulire la battigia, rimuovendo i residui di Posidonia oceanica (L. ), pianta che svolge un ruolo importante nell’ecosistema marino. Ma tali resti, depositati dalle onde durante l’inverno, causa tra l’altro di odori fastidiosi dovuti ai processi putrefattivi, potrebbero diventare una fonte di reddito. Un progetto di ricerca, sperimentato a Mola, propone infatti il recupero di questo materiale organico come fertilizzante per le campagne o per le coltivazioni senza terreno. Nei laboratori di ricerca dell’Istituto di scienze delle produzioni alimentari (Ispa) del Consiglio nazionale delle ricerche, piante di basilico, rucola e pomodori ciliegino affondano già le radici nella posidonia spiaggiata al naturale o compostata. L’iniziativa realizzata dall’ Ispa del Cnr e dalla Provincia di Bari – Laboratorio di biologia marina, con la collaborazione del Dipartimento di scienze delle produzioni vegetali (Dspv) e il Dipartimento di biologia e chimica agro-forestale e ambientale (Dibca) dell’Università di Bari, viene presentata nell’ambito di “Mediterre”, Fiera dei Parchi del Mediterraneo, giunta ormai alla quinta edizione, che si terrà presso la Fiera del Levante, da oggi fino all’11 maggio. “Il problema dello smaltimento della posidonia”, spiega Angelo Parente dell’Ispa-cnr, “assume dimensioni ragguardevoli se si pensa che nel solo comune di Manfredonia (Foggia), dati del 2008 quantificano in 10. 000 m3 la posidonia spiaggiata, su un litorale lungo appena il 6 % di quello dell’intera Puglia. La situazione è analoga in altri comuni della costa, tant’è che stime di massima individuano in circa 150. 000 m3 le quantità di residui depositata annualmente lungo gli 850 km di litorale regionale. Attualmente la posidonia viene raccolta e depositata in discarica, data l’impossibilità di utilizzarla per il compostaggio. Il D. L. 217 del 29 aprile 2006 decreta, infatti, il divieto dell’utilizzazione di ‘alghe e altre piante marine’ per la costituzione di ammendanti, ossia di prodotti idonei ad aumentare la sostanza organica nel terreno”. Si spreca così una risorsa pregevole, con un aggravio dei costi di gestione dei rifiuti da parte dei comuni. E qui interviene il progetto . “Manipolata opportunamente, la posidonia potrebbe trovare collocazione nel ciclo produttivo come substrato di coltivazione nell’ortoflorovivaismo o come pacciamante per ostacolare la crescita di erbe infestanti; può essere inoltre utilizzata anche come succedaneo, totale o parziale, dei substrati nelle coltivazioni senza suolo” continua Parente. Per arrivare a questo risultato sono necessari una serie di passaggi, quali: la caratterizzazione chimico fisica, la riduzione del contenuto salino, il miglioramento delle proprietà intrinseche del materiale. “Si procede quindi al compostaggio dei rifiuti spiaggiati e dopo novanta giorni, in seguito al processo di degradazione e di perdita di sali, il materiale acquista le caratteristiche per diventare substrato di coltivazione”. Nello stand saranno presenti anche l’Istituto tecnologico dell’Epiro e la Prefettura di Cefalonia, partner greci del progetto. I visitatori potranno osservare le diverse parti della pianta di posidonia spiaggiata, sia in foto che dal vero, e i piccoli sistemi di coltivazione con diverse specie di piante, sia orticole che ornamentali, utilizzando questi ‘rifiuti’ del mare, in assenza di terreno. . |
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SLOVENIA, AUMENTANO AREE COLTIVATE A GRANO E ORZO |
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La produzione cerealicola slovena si svolge su larga scala. Rispetto al 2007, le aree coltivate a grano, orzo e triticale sono aumentate. Lo rivela l´Ufficio di Statistica sloveno. Le aree coltivate a grano sono aumentate di un quinto e di un decimo sono cresciute quelle coltivate con orzo. Le aree con i più importanti cereali usati per il pane - grano e farro - per la prima volta in sette anni hanno occupato più di 38 mila ettari. Rispetto al 2007 queste aree sono già aumentate del 19,3 per cento. Le aree coltivate a orzo sono quasi raddoppiate negli ultimi 10 anni. Rispetto al 2007, queste aree sono aumentate del 12,4 per cento. . |
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COMUNE DI CESENATICO SABATO 10 MAGGIO “ CUCINE APERTE “ |
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Il Comune di Cesenatico, dall’ anno scolastico 2001/2002, gestisce in forma diretta le mense scolastiche mediante la produzione dei pasti in diversi centri di cottura dislocati all’interno di altrettante scuole del territorio. Contemporaneamente è stato costituito un Comitato di gestione aperto ai genitori, con funzioni consultive che, nell’ambito dei rispettivi ruoli, si propone di condividere criteri e scelte per controllare e verificare l’efficacia del servizio. Dal Comitato è scaturita l’esigenza di un confronto con i genitori sul menu adottato nelle mense scolastiche, per una sana ed equilibrata alimentazione nell’ambito di una corretta educazione alimentare. Nasce così l’iniziativa “ Cucine Aperte “, oggi alla Iii edizione, frutto della collaborazione fra l’Assessorato alla Pubblica Istruzione del Comune di Cesenatico, il Servizio Scuola, le Dirigenze Scolastiche, il Servizio di Pediatria di Comunità dell’ Au. S. L. Di Cesena e il Comitato di Gestione della mensa scolastica. Il programma prevede per l’anno 2008 due diversi appuntamenti in ambienti scolastici differenti: Sabato 10 Maggio 2008 - Asilo Nido Piccolo Mare, via Don Minzoni, 17. Sabato 4 Ottobre 2008 - Scuola dell’Infanzia di Villamarina, via Leone, 19. Durante l’iniziativa saranno esposti i prodotti utilizzati nelle cucine e i cuochi prepareranno alcune pietanze inserite nel menu della mensa scolastica, allo scopo di far conoscere a tutti gli intervenuti cosa e come mangiano i nostri bambini a scuola. Il menu scelto per sabato 10 Maggio 2008 prevede: Primi Crema di piselli e patate Gnocchi sardi al pesto; Secondi Di Carne Lonza al latte Frittata con patate e ricotta; Secondi Di Pesce Crocchette di pesce Insalata di pesce; Contorni Bietola con pinoli Insalata mista; Dolci Torta alle carote Torta allo yogurt e cioccolata Torta di mele. Sarà possibile quindi assaggiare queste pietanze e venire a conoscenza dei motivi che hanno portato alla scelta dei prodotti utilizzati per la realizzazione del menu che viene adottato nelle mense delle scuole di Cesenatico, grazie agli interventi della D. Ssa Daniela Amadori, Pediatra di Comunità e della Dietista Antonella Burnazzi del Servizio di Pediatria di Comunità dell’ A. U. S. L. Di Cesena. Gli onori di casa saranno fatti dall’Assessore alla Pubblica Istruzione Emanuela Pedulli, dal Dirigente del Servizio Scuola Dott. Claudio Ceredi e dalla Sig. Ra Morena Vanzolini, presidente del Comitato Mensa. In alcuni ambienti della scuola, grazie all’allestimento dei genitori, saranno esposti vari prodotti utilizzati per la preparazione dei menu. I prodotti sono gentilmente offerti dai fornitori delle mense comunali. Per finire, sarà presente l’artista Elisa Mazzoli per intrattenere adulti e bambini con uno spettacolo di animazione sul tema dell’alimentazione. . |
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MARCHE: SICUREZZA ALIMENTARE - LA RETE DEI CONTROLLI UFFICIALI ´ IN REGIONE GIORNATA NAZIONALE DI STUDIO . |
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´Il sistema regionale per la sicurezza alimentare e` impegnato a garantire la qualita` dei prodotti e la salute dei cittadini. Tema molto sentito soprattutto nel contesto globalizzato in cui viviamo. Grazie alla dedizione degli operatori, ad approfonditi controlli e al costante monitoraggio, in passato nelle Marche sono state individuate, affrontate e risolte crisi come quella dell´aviaria o del tetrapak. Siamo orgogliosi del lavoro svolto, ma non abbassiamo la guardia, vogliamo mantenere l´eccellenza di un sistema che si inserisce a pieno titolo nel servizio sanitario regionale. Un servizio fino a un anno fa in difficolta` e che ora viene annoverato tra i migliori nel paese. Nuovo piano sanitario e risanamento dei conti hanno portato la sanita` marchigiana a importanti risultati: le Marche, tra le sette Regioni che hanno passato l´esame economico da parte del Ministero, sono al terzo posto, dopo Toscana e Umbria e prima della Lombardia. Inoltre siamo al quarto posto per livelli essenziali di assistenza, segno che il risanamento non ha portato alla riduzione nei servizi erogati´. Queste le parole dell´assessore regionale alla Sanita`, Almerino Mezzolani, in apertura della giornata nazionale di studio sulla sicurezza alimentare, tenuta oggi in Regione. L´incontro e` stato organizzato da quest´ultima, dall´Asur Marche e dall´Istituto zooprofilattico sperimentale dell´Umbria e delle Marche. Approccio integrato tra tutti gli operatori della filiera alimentare, Pacchetto igiene stabilito dalle norme europee, quadro armonizzato per i controlli ufficiali. Queste le tematiche al centro del dibattito, da cui e` emersa anche la grande importanza della comunicazione e della corretta informazione, soprattutto nei momenti di crisi, in un settore che colpisce molto l´opinione pubblica e puo` avere pesanti ripercussioni economiche. Carmine Ruta, responsabile del servizio Sanita` della Regione Marche, ha illustrato il percorso attraverso il quale si e` arrivati al nuovo piano sanitario regionale e le sue caratteristiche. Tra cui organizzazione a rete, corrispondenza dell´offerta sanitaria ai bisogni e fragilita` espressi dal territorio, tecnologie, grande impegno manageriale. La sicurezza degli alimenti e i suoi riflessi sulla salute dei consumatori rappresentano oggi per l´Europa obiettivi ad alta priorita`. La tematica interessa tutti perche` tutti, ogni giorno, siamo consumatori di alimenti e bevande. Le numerose e purtroppo ricorrenti emergenze sanitarie di questi ultimi anni, hanno creato allarme tra i consumatori e hanno reso piu` alta la sensibilita` su questo tema rispetto al passato. Su tematiche complesse come quelle legate alla sicurezza degli alimenti e ai relativi controlli, occorre un approccio di squadra. Per questo sono importanti momenti di confronto come quello di oggi, in cui contributi ed esperienze di operatori ed esperti nazionali e di altre Regioni possono essere condivisi. . |
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AGRICOLTURA E AMBIENTE, SEMINARIO SULLA DIRETTIVA DEI NITRATI. |
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Tutelare la qualita` delle acque per promuovere un´agricoltura di qualita` e salvaguardare l´ambiente. Un obiettivo da conseguire attraverso un oculato utilizzo del suolo agricolo, evitando un eccessivo impiego di nitrati, causa di inquinamento delle falde potabili. Nelle Marche il 12,27 per cento del territorio (pari a 1. 189 ettari) e` vulnerabile all´azione di nitrati e la Regione, tra le prime in Italia, ha provveduto, nel 2003 (con un atto dell´assessorato all´Ambiente), a delimitare le zone interessate, recependo una direttiva comunitaria e anticipando la norma nazionale del 2006. Per fare il punto sulla situazione, sollecitando gli agricoltori a un corretto utilizzo dei fertilizzanti e a un´oculata gestione delle deiezioni animali degli allevamenti, l´assessorato regionale all´Agricoltura ha organizzato, presso la propria sede, una riunione alla quale hanno partecipato organismi e enti coinvolti nel problema. Sono intervenuti i rappresentanti delle organizzazioni professionali agricole e dei produttori, dell´Assam (Agenzia servizi settore agroalimentare delle Marche), dell´Arpam (Agenzia regionale per la protezione ambientale delle Marche), dell´Universita` Politecnica delle Marche, delle Comunita` montante, liberi professionisti (agronomi e periti agrari), il Corpo forestale dello Stato, l´Ufficio ispettivo di Ancona e dell´Ispettorato centrale controllo qualita`. L´incontro ha rappresentato un momento di confronto con gli organismi che verificano, sul territorio, l´utilizzo dei concimi organici e chimici da parte degli agricoltori e allevatori. Verra` prossimamente allargato anche ai rappresentanti dei Comuni. ´La direttiva sui nitrati ´ spiega il vicepresidente Paolo Petrini ´ costituisce parte integrante del regime di condizionalita`, che regola oggi gli aiuti agli agricoltori. E` quindi necessario informare i coltivatori per evitare detrazioni dei sostegni pubblici. La nuova Politica agricola comunitaria e il Piano di sviluppo rurale, infatti, premiano la corretta gestione agronomica dei terreni, la salvaguardia ambientale, la tutela della salute pubblica e il benessere degli animali. Comuni e organismi di controllo debbono essere a conoscenza dell´ambito di applicazione della direttiva nitrati, che non rappresenta piu` un´isolata disposizione ambientale, ma costituisce parte integrante della programmazione agricola aziendale. E` necessario, pertanto, assicurare informazioni agli agricoltori, onde evitare che subiscano detrazioni o esclusioni dai contributi, anche perche`, quanto disciplinato in tema ambientale, ha una ricaduta immediata e diretta sui redditi degli agricoltori´. Dall´incontro e` emersa la convenienza a trasformare un obbligo ambientale in opportunita` economica per le imprese agricole, puntando sulla riduzione delle eccedenze di azoto, attraverso una corretta informazione e una capillare assistenza tecnica agli agricoltori. La Regione ha ribadito l´impegno per facilitare il rispetto della norma, incaricando il Servizio suoli dell´Assam a svolgere un ruolo di supporto e riferimento verso gli organismi controllori e le aziende agricole controllate. . |
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COOKING FOR OLIVE OIL A MEDOLIVA FIERA DELL’OLIVO MEDITERRANEO
I GRANDI CUOCHI ITALIANI DALL’ ESTERO ARRIVANO AD AREZZO!!
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Nessun ingrediente rappresenta la professione del cuoco italiano all’estero come l’olio di oliva. Non è azzardato dire che i sapori, la cultura e la storia della cucina italiana hanno percorso il mondo lungo i flussi di questo prezioso liquido. Itchfef-gvci (Gruppo Virtuale Cuochi Italiani) è un network di circa 800 cuochi, ristoratori, sommelier, direttori di sala, produttori, distributori e altri culinary professional che lavorano in 70 paesi del mondo. Guidata dal Presidente Mario Caramella, Executive Chef dell’ hotel Hyatt Sanur di Bali in Indonesia, arriva al Medoliva 2008 di Arezzo con un carico di squisite ricette da presentare nella lounge Cooking for Olive Oil. Ognuna di esse è pensata per suggellare simbolicamente la fedeltà dei cuochi italiani nel mondo all’olio d’oliva, quintessenza dell’identità gastronomica italiana e del Mediterraneo. Il Presidente della itchef Gvci, Mario Caramella Rosario Scarpato, Fondatore E Presidente Onorario Del Gvci Gli altri membri itchefs-gvci presenti a Cooking for Olive Oil sono: Francesco Carli che comanda le cucine del Ristorante Cipriani dell’Hotel Copacabana Palace di Rio de Janeiro; Cesare Casella, già cuoco del mitico Coco Pazzo e de Il Toscanaccio a New York City, adesso lavora a La Maremma; Sante De Santis, romano di nascita, è proprietario del ristorante Er Cuppolone e della annessa Scuola di Cucina a Stoccarda; Francesco Greco, chef del Palladio, il ristorante dell’Hotel Ritz Carlton di Shanghai, Cina; Mark Ladner, executive Chef di Del Posto, esclusivo ristorante italiano di New York City; Elena Ruocco,cuoca di origini romane, è il Team Coordinator Nella lounge Cooking for Olive Oil di Medoliva si esibiranno anche i membri itchefs-gvci residenti in Italia: Paolo Teverini del ristorante Paolo Teverini a Bagno di Romagna e Ivan Musoni del ristorante Ca’ Vegia a Salice Terme, Pavia. La delegazione sarà accompagnata da Rosario Scarpato, fondatore e Presidente Onorario del Gvci e direttore di itchefs-gvci. Com. Le grandi esibizioni culinarie dei cuochi itchef si incroceranno con quelle del Premio al Miglior Chef Emergente del Centro per un inno all’ Eccellenza… Dove Centro Affari e Congressi di Arezzo 17,18,19 maggio 2008 Orario: 11-19 www. Medoliva. It www. Centroaffariarezzo. It . |
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DOPO LE BUONE PERFORMANCES OTTENUTE DAL PRODOTTO ITALIANO NELLA CAMPAGNA 2007/2008
AL VIA LA COMMERCIALIZZAZIONE
DEL KIWI GIALLO CILENO
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L’obiettivo del Consorzio Kiwigold di Cesena è garantire alla propria clientela una fornitura costante tutto l’anno Entro il mese di aprile, dal Cile arriveranno sul mercato i primi quantitativi di kiwi giallo Jingold in controstagione per garantire la continuità di fornitura alle principali catene distributive europee che nella campagna 2007/2008 hanno commercializzato con successo il prodotto italiano. Per poter garantire al mercato un’offerta costante di questo frutto il consorzio Kiwigold ha infatti programmato la sua coltivazione sia in Italia, dove gli impianti si concentrano soprattutto in Emilia Romagna, Lazio e Calabria, che in Sud America, in Uruguay e, appunto, in Cile. Ottenuto dopo un lungo programma di selezione naturale condotto da ricercatori italiani, grazie anche all’elevato livello zuccherino (variabile da 15 a 17 gradi Brix) ed all’alto contenuto in vitamina C (da 150 a 200 milligrammi per 100 grammi di prodotto), il kiwi a polpa gialla Jingold presenta ottime caratteristiche organolettiche e gustative anche a maturazione avanzata. “Grazie a questi plus – dichiara Alessandro Fornari, direttore del consorzio Kiwigold, titolare a livello mondiale del diritto di produzione e distribuzione di questo frutto – nell’ultima campagna il kiwi Jingold ha registrato grande apprezzamento presso i consumatori italiani e stranieri. La produzione italiana ottenuta nel 2007, attestatasi sulle 1. 200 tonnellate (che dovrebbero raggiungere le 4. 000 tonnellate nel 2008 e le 30. 000 nel 2015), è stata infatti commercializzata con risultati decisamente brillanti sia nel nostro paese, che all’estero, in particolare in Austria, Germania, Danimarca, Gran Bretagna, Irlanda, Europa dell’Est, Stati Uniti e Taiwan”. Oltre alle ottime caratteristiche gustative, apprezzate dai consumatori, il kiwi Jingold offre anche interessanti vantaggi per gli agricoltori, in quanto consente una raccolta anticipata rispetto alla varietà Hayward a polpa verde, garantisce una produzione elevata e presenta una vigoria inferiore del 20% rispetto ad Hayward . Altri plus sono la maggior tolleranza al vento rispetto alle altre varietà a polpa gialla, la minor sensibilità alle brinate primaverili, l’elevata fertilità, il basso fabbisogno in freddo, la serbevolezza del frutto. “Grazie alle eccellenti ed originali caratteristiche organolettiche di Jingold – conclude il direttore del Consorzio – esiste la possibilità concreta di un ampliamento complessivo dei consumi senza compromettere le quote di mercato del prodotto tradizionale e puntando ad offrire nuove ed interessanti prospettive di reddito sia alla produzione che alla distribuzione. La competizione internazionale si sta sempre più spostando dalla classica varietà Hayward, a polpa verde, alle nuove cultivar a polpa gialla, come Zespri Gold, Red Heart, Summerkiwi e Kiwiberry. La varietà Jin Tao rappresenta la risposta italiana a queste cultivar brevettate a livello mondiale e si propone di incontrare il gusto anche di chi abitualmente non consuma kiwi verde”. . . |
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FVG, AGRICOLTURA: ENTRO IL 16/5 LE DOMANDE PER ASSISTENZA TECNICA |
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Udine - Debbono essere presentate alla Regione entro il 16 maggio prossimo le domande di finanziamento per il sostegno agli organismi che erogano servizi di assistenza tecnica alle aziende, concesso dall´Amministrazione del Friuli Venezia Giulia attraverso il Sissar (Sistema Integrato dei Servizi di Sviluppo Agricolo). Si tratta di servizi che hanno l´obiettivo di favorire lo sviluppo agricolo e rurale. Lo ricorda la direzione centrale delle Risorse Agricole, Naturali, Forestali e Montagna della Regione. Il Sissar, da quest´anno, ha modificato le proprie modalità operative. Fino al 2007, infatti, tramite questo strumento di programmazione l´Amministrazione regionale concedeva alle aziende del settore rurale contributi fino all´80 per cento del costo del servizio. Tali aziende, sulla base di progetti presentati da organismi attuatori, si impegnavano a perseguire l´aggiornamento professionale e l´informatizzazione finalizzata a orientare le proprie attività verso il sistema produttivo regionale. In altre parole, veniva finanziato tutto ciò che, a grandi linee, si definisce come assistenza tecnica. I benefici erano concessi alle aziende agricole che si avvalevano della consulenza per la gestione aziendale e interaziendale e per l´assistenza specialistica altamente qualificata rivolta a specifici settori produttivi. Oppure si giovavano della consulenza per l´attivazione, la messa a punto e il mantenimento dei sistemi di qualità nonchè per l´introduzione e per la diffusione della certificazione di processo e di prodotto ambientale. Per adeguare le normative del Friuli Venezia Giulia ai nuovi orientamenti della politica agricola comunitaria, dal 2008 i finanziamenti andranno ora non più direttamente alle aziende, a ristoro dei costi sostenuti, bensì agli organismi realizzatori dei progetti di sviluppo agricolo e rurale. Tali organismi sono le emanazioni tecniche delle organizzazioni di categoria (Ciase, Cipat, Erapra), i Consorzi vitivinicoli a Denominazione di origine controllata (Doc), l´Aprozoo (Associazione produttori zootecnici), la Copropa (Associazione produttori di patate), le Associazioni dei Floricoltori e dei produttori del Formaggio Montasio, l´Associazione dottori agronomi e forestali, i privati che hanno operato in qualità di professionisti. I progetti che saranno presentati dai soggetti attuatori verranno valutati da un´apposita commissione entro 45 giorni dalla scadenza di consegna delle domande (16/5) e se ritenuti idonei saranno finanziati. In caso di insufficienza di risorse i progetti dovranno essere ricalibrati e ridefiniti. . |
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GASTRONOMIA IN DANIMARCA
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Oggi in Danimarca la tradizione si mescola con l’innovazione, e si fanno sempre più importanti i riferimenti alle radici della cucina scandinava, per utilizzare i prodotti freschi della regione nordica: dal pesce di mare a quello di fiume, dalle aringhe al pane di farine speciali, integrali e di semi, per arrivare al burro, da sempre un prodotto d’eccellenza della cucina danese. Di seguito la nuova lista dei ristoranti con stella Michelin a Copenaghen, con 3 New Entry, i ristoranti Geranium, Kiin Kiin e Paustian ved Bo Beck. Dopo aver ricevuto la seconda stella Michelin il ristorante Noma di Copenaghen nei giorni scorsi ha anche guadagnato il 10º posto all´annuale cerimonia ´World´s 50 Best Restaurants´ a Londra. Il più alto posto che un ristorante scandinavo sia mai riuscito a raggiungere! Appena aperto l´atteso Nimb presso i Giardini del Tivoli nel cuore della capitale danese. Lo stesso edificio ospiterà una gastronomia con la propria produzione di latticini, pasticceria e cioccolato, un ristorante gourmet, una brasserie, spazi per incontri sociali e conferenze, e una grande cantina per vini. L’azienda che sta dietro a questo complesso è Løgismose A/s, famosa per importazione di vini, cioccolato Summerbird, la lussuosa locanda Falsled Kro e il ristorante stellato di Copenaghen Kong Hans Kælder. Www. Nimb. Dk E per gustarvi al meglio Copenaghen vi segnaliamo l´uscita di una nuova guida "Copenaghen ti sorride" disponibile per il viaggiatore su richiesta a Visitdenmark. Www. Visitdenmark. Com/sorridiacopenaghen . |
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CORSO DI CUCINA MOLISANA PER CUOCHI LETTONI |
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Dal prossimo mese non sarà difficile, per chi si recherà a Riga, capitale della Lettonia, trovare ristoranti italiani che propongono ricette della cucina tipica molisana. Strozzapreti alla salsiccia e ricotta, trifolata di tartufo, tintilia, sopressata, caciocavallo, saranno pertanto nomi che cominceranno a diventare familiari ai sempre più numerosi frequentatori dei ristoranti italiani di Riga. Ciò è possibile grazie al 1° corso sulla cucina tipica molisana, organizzato in Molise dal 5 al 10 maggio, con la partecipazione di 8 cuochi lettoni che attualmente prestano la propria opera in altrettanti ristoranti di cucina italiana tra i più conosciuti a Riga. L’obiettivo del corso, tenuto da 3 noti chef molisani, non è solo quello di trasmettere agli ospiti la conoscenza e la metodologia di preparazione delle ricette, che saranno poi ripetute nei propri ristoranti, ma anche quello di promuovere e sostenere le vendite, tra i consumatori lettoni, di quei prodotti tipici molisani che già da qualche mese sono regolarmente presenti sugli scaffali di Sky, una delle più importanti catene di supermercati presenti in Lettonia. L’iniziativa, organizzata dall’I. C. E. – Istituto nazionale per il Commercio Estero e dallo Sprint Molise, per conto dell’Unioncamere, rientra in un più ampio progetto promozionale nato con il fine di favorire l’ingresso sul mercato lettone di aziende molisane, alcune delle quali ai primi passi in materia di internazionalizzazione, e di sostenere le vendite dei propri prodotti. La Lettonia è un piccolo mercato composto da poco meno di 3 milioni di potenziali consumatori. L’economia lettone è in forte espansione (nel 2007 il tasso di crescita del Pil a prezzi costanti si è avvicinato al 10%) grazie soprattutto ad un costante flusso di investimenti esteri e ad un aumento generalizzato dei consumi. Nel 2007 le esportazioni di prodotti agro-alimentari italiani verso la Lettonia sono ammontate a 28 milioni di euro. Il livello medio dei salari, sia pur ancora basso, è in costante crescita e sta progressivamente colmando la distanza con la media europea. Inoltre, il mercato lettone, proprio perché di piccole dimensioni, ben si adatta alla grande maggioranza delle aziende molisane del settore agro-alimentare che, assumendo spesso le caratteristiche di piccole se non addirittura di micro imprese, sono così in grado di far fronte a ordini senza “stressare” la propria capacità produttiva. . |
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RED BULL ENTRA NEL MERCATO DELLE COLE: NASCE RED BULL COLA
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Dopo la creazione del mercato degli energy drink, Red Bull parte all´attacco della categoria dei soft drink, puntando su un prodotto premium realizzato completamente con ingredienti di origine naturale: Red Bull Cola. Red Bull Cola è una cola Strong & Natural, prodotta con ingredienti al 100% di origine naturale: senza acido fosforico, senza conservanti, coloranti ed aromi artificiali. Trae l´inconfondibile gusto dalla noce di Kola ed ha un effetto stimolante grazie alla presenza della caffeina, estratta direttamente dai chicchi di caffè. Red Bull Cola non è un energy drink, ed è consumabile da tutti, grazie alla sua formula naturale che non ha ´niente da nascondere´. Tutti gli ingredienti sono infatti riportati sul retro della lattina e sono disponibili on line, in un´area dedicata del sito redbull. It. Red Bull Cola sarà disponibile da maggio e verrà lanciata inizialmente in 7 paesi: Italia, Austria, Svizzera, Gran Bretagna, Irlanda, Russia e Las Vegas. . |
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FESTA PER 10 ANNI DEL PROGETTO ´SAPERE I SAPORI´ |
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Grande festa all’Auditorium di Roma per i 10 anni del progetto ‘Sapere i Sapori’ promosso dall’assessorato regionale all’Agricoltura. Oltre 1. 500 tra bambini e ragazzi presenti, il mondo della scuola con decine di insegnanti e quello delle istituzioni regionali; insieme per una giornata interamente dedicata ad un’iniziativa che in questi anni, come ha sottolineato l’assessore regionale Daniela Valentini, “ha investito sul futuro della nostra salute e dei nostri bambini con grandi risultati”. Circa 600 scuole di tutta la regione, più di 6 mila e 300 classi e 150 mila ragazzi partecipanti, sono questi gli ingredienti principali di ‘Sapere i Sapori’, un progetto sempre in crescita, soprattutto in questi ultimi tre anni quando gli istituti coinvolti sono passati da 482 a 600 e le classi da 5. 333 a 6. 308. “Crediamo molto in questo progetto - ha proseguito Valentini che, alla fine della giornata, ha premiato gli insegnanti - in quest’ultimo triennio, abbiamo voluto finanziarlo di nuovo, rafforzarlo e affiancarlo con altre iniziative tutte volte alla valorizzazione della qualità dei nostri prodotti, della cultura e delle tradizioni agricole per creare, soprattutto tra le nuove generazioni, una forte cultura del mangiare sano e del vivere secondo le regole della sana alimentazione”. Tra queste, la Biofiera, dedicata al biologico laziale, la Trattombola, la tombola per insegnare ai bambini a conoscere i prodotti della nostra terra, Etichetta Facile, per diffondere tra i più piccoli i concetti di tracciabilità e sicurezza, il libro Filastrocche sane e ghiotte, per imparare l’agricoltura divertendosi e, non da ultimo, l’accordo con il Comune di Roma per portare nelle mense scolastiche la freschezza della produzione regionale. I festeggiamenti per il decennale sono stati, inoltre, accompagnati da una sfilata di abiti realizzati con materiali riciclati dagli studenti, dalle pillole comiche di Francesca Reggiani e Gabriella Germani e da un Concerto musicale del gruppo Capone&bungtbangt. Il tutto seguito da una degustazione a base di prodotti tipici del Lazio a cura dell’Enoteca regionale Palatium. . |
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“SAVEURS-TICINO 2008”: IL PUBBLICO PREMIA
L’ECCELLENZA ITALIANA E TICINESE
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Si è conclusa con successo la seconda edizione di Saveurs Ticino 2008, l’evento che quest’anno ha celebrato l’alta cucina italiana e ticinese, promuovendo nel contempo il territorio e la ricettività di una regione sempre più apprezzata per il paesaggio, la natura e le proprie tradizioni. La manifestazione, che si è svolta dal 13 al 16 e dal 20 al 24 aprile, ha offerto agli appassionati la possibilità di conoscere “da vicino” le cucine stellate e premiate di noti Chef che, hanno collaborato svelando i loro segreti. All’edizione di quest’anno, che si è sviluppata in nove serate organizzate in rinomate location ticinese, hanno partecipato otto noti chef italiani e altrettanti ticinesi, uniti dal desiderio di misurarsi con esperienze professionali diverse e dalla passione per la cucina di alta qualità, la creatività e il confronto con un pubblico selezionato, esigente. “ La caratteristica dell’edizione di quest’anno ”, afferma Dany Stauffacher “ è stato proprio il clima di allegria, collaborazione e curiosità che si respirava in cucina, dove, tra gli Chef, si notava il desiderio di misurarsi, confrontarsi e sperimentare insieme nuove ricette. E’ anche per questo motivo che gli ospiti hanno mostrato di gradire non solo le portate, ma anche l’atmosfera che si respirava in sala e ci hanno ripagato dimostrando grande interesse per l’evento e, soprattutto, comprendendone lo spirito. Le serate, infatti, nonostante l’eleganza del pubblico e della location che le hanno ospitate, sono anche state caratterizzate da un clima di convivialità e di piacere nel trascorrere il proprio tempo insieme, degustando vini e cibi di altissima qualità. ”. A proposito di vini una grande parte di merito del successo di Saveurs Ticino 2008 è da consacrare alla Famiglia Zanini della Cantina Vinattieri e al Franciacorta Bellavista , l’aperitivo di ogni serata e vino d’entrata a tavola che ha esaltato la qualità delle bollicine Italiane. La partecipazione alle serate è stata straordinaria e quasi tutte le serate hanno registrato il tutto esaurito, confermando la tendenza del pubblico a ricercare sapori tipici, caratterizzati da profonde radici nella cultura tradizionale italiana e ticinese, nel rapporto con la terra. Saveurs Ticino 2008 è per questo paragonabile ad una vera e propria festa del gusto e della qualità, oltre a sottolineare il valore dell’incontro tra creatività diverse che, unendosi, ideano piatti di altissima cucina. Dany Stauffacher, ideatore e coordinatore della manifestazione, soddisfatto dei risultati raggiunti, pensa già all’edizione successiva ed intende preparare una sorpresa particolare “ invitare ai fornelli ” tra i migliori Chef svizzeri degli ultimi anni, affermando che ci saranno delle grandi sorprese . . |
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LA “HELLO KITTY MANIA” ENTRA NEL MONDO DEI GELATI MOTTA
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Il personaggio più simpatico e amato dalle star di Hollywood tinge di rosa l’universo dei Gelati Motta, dando vita a un gelato in puro stile “kidult generation”. Gelati Motta, da sempre vicino al mondo dei più giovani e attento alle novità e alle tendenze, sceglie Hello Kitty, la gattina più famosa al mondo, come compagna ideale di un nuovo gelato dedicato alle bambine. Partita dal Giappone e dagli Stati Uniti, dove ha fatto innamorare star hollywoodiane come Mariah Carey, Cameron Diaz, Christina Aguilera e Paris Hilton e dopo aver fatto innamorare anche l’Italia, Hello Kitty arriva nel mondo Motta per creare un gelato unico e divertente. Un mondo, quello di Hello Kitty, che rispecchia lo stile della “kidult generation”, che vede l’universo dei bambini trasportato in quello degli adulti, in cui leggerezza e grazia sono protagoniste, dove tutto è minuto, un po’ lezioso e colorato di rosa. Rosa come il gelato gusto fragola che incontra la deliziosa vaniglia, per un sapore delicato e dolce, pensato per le bambine, ma perfetto anche per le teenagers. Una novità esclusiva di Gelati Motta, concepita per una merenda golosa e nutriente, in grado di apportare il giusto fabbisogno energetico giornaliero, e pensata anche per i celiaci, perché priva di glutine. Molte le conquiste di Hello Kitty che, in Giappone, aveva già fatto il suo ingresso in cucina con la pizza Hello Kitty e un’intera panetteria a lei dedicata, per non parlare del vino e dello spumante Hello Kitty che ha letteralmente invaso l’ultima settimana della moda milanese. Sulla scia di questo strepitoso consenso e dopo essere stata raffigurata sugli oggetti più svariati, dagli elettrodomestici all’abbigliamento, dalle automobili per arrivare agli aeroplani, Hello Kitty entra a pieno titolo nel mondo Gelati Motta, per un successo tutto da gustare. Tra un bagno in mare e una partita a pallavolo, tra un tuffo in piscina e una corsa in bicicletta, il gelato Motta Hello Kitty, rappresenta una pausa nutriente e leggera per spezzare la fame estiva, in grado di rinfrescare e rendere golosa l’estate delle bambine di ogni età. Ma non è tutto. Il gusto si unisce al gioco grazie agli adesivi Hello Kitty contenuti all’interno dell’impugnatura del gelato: oltre 30 fantastici stickers tutti da collezionare, per una merenda che continua a sorprendere. Hello Kitty è venduto nei migliori bar al prezzo consigliato di € 1,50. . |
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IILY COLLECTION:
I NUOVI ACCESSORI FIRMATI DA MATTEO THUN E ANTONIO RODRIGUEZ,
IN ANTEPRIMA ALLA DESIGN LIBRARY
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Realizzati in un mix contemporaneo di materiali – cristallo, porcellana e metallo – sono i complementi ideali per gli appassionati di illycaffè che desiderano valorizzare i diversi momenti della giornata dedicati al caffè. Firmati da Matteo Thun e Antonio Rodriguez gli accessori si compongono di: una tazza da cappuccio e una tazzina studiata per accompagnare la persistenza della crema e trattenere all’interno gli aromi del caffè espresso. Una zuccheriera, una biscottiera, una lattiera. Un piattino in porcellana per biscotti, un piattino in cristallo per la torta e un set completo di posate in porcellana. Ancora in forma di prototipo un porta tetrapak, un portauovo e un piatto con vani per uovo e marmellata. Sarà possibile acquistare i nuovi accessori a partire dalla prossima estate sul sito www. Illyeshop. Com. Illycaffè, con sede a Trieste, produce e commercializza un’unica miscela di caffè espresso ed è marca leader nel segmento del caffè di alta qualità. Ogni giorno vengono gustate oltre 6 milioni di tazzine di caffè illy. Illy viene venduto in oltre 140 paesi in tutto il mondo ed è disponibile in oltre 50. 000 fra i migliori ristoranti e bar. Espressamente illy, la catena di caffè all’italiana in franchising, tocca ad oggi 32 Paesi con all’attivo 160 locali. Con l’obiettivo di accrescere e diffondere la cultura del caffè l’azienda ha istituito l’Università del caffè, il centro di eccellenza che offre una formazione completa teorica e pratica ai coltivatori, ai baristi e agli appassionati su tutte le tematiche attinenti al caffè. A livello globale la società ha circa 700 dipendenti e ha realizzato nel 2006 un fatturato consolidato di 246 milioni di euro. Illy acquista il caffè verde direttamente dai produttori della più pregiata Arabica attraverso rapporti di partnership basati sullo sviluppo sostenibile. Con i migliori coltivatori del mondo - in Brasile, nei Paesi dell’America Centrale, in India e in Africa - l’azienda triestina sviluppa un rapporto di collaborazione a lungo termine trasferendo loro conoscenze e tecnologie e riconoscendo una remunerazione superiore ai prezzi di mercato. . |
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IL CONSORZIO DI TUTELA PROTAGONISTA AL TEATRO SOCIALE DI ALBA
DOLCETTO, IL VINO DELLA SACRALITA’ QUOTIDIANA
LA SECONDA GIORNATA DI VINUM DEDICATA AD UNO DEI VITIGNI
PIU’ LEGATI ALLA CULTURA VITICOLA PIEMONTESE
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Se è vero che il consumatore è l’arbitro del mercato, è altrettanto vero che un consumatore, per quanto libero di scegliere, va informato. Ed è dovere di una manifestazione come Vinum dare spazio a uno dei più grandi vitigni piemontesi in forte difficoltà sul mercato: il dolcetto. Una varietà storica del Piemonte, per lungo tempo tra le più appetite dai consumatori, ma che oggi deve fare i conti con una tendenza al consumo di vini più accattivanti nell’immagine, più ammiccanti nelle espressioni organolettiche, più avvantaggiati dalla comunicazione. Per dare sostegno e sostanza all’incipit, a Vinum nella seconda giornata della manifestazione albere, l’attore protagonista è stato proprio il dolcetto. Al Teatro Sociale di Alba gli è stata dedicata una monografia completa dal titolo “Dolcetto: il vino della sacralità quotidiana”. Un evento esclusivo di degustazione, aperta dalle 11 alle 19 nel foyer del teatro, con un banco d’assaggio ricchissimo: oltre cento etichette a rappresentare le eccellenze dei singoli territori, da Dogliani a Diano, da Ovada ad Aqui, dalle Langhe Monregalesi ad Asti. E, per gli appassionati più esigenti, una serie di laboratori di degustazione animati da Gigi Rosso e Massimo Martinelli, due grandi personaggi del vino di Langa che da sempre hanno appassionatamente difeso e valorizzato le qualità dei Dolcetto. Il Dolcetto in Piemonte è declinato principalmente in sette denominazioni d’origine (Dogliani, Dolcetto di Dogliani, Dolcetto d’Alba, Dolcetto di Diano d’Alba, Dolcetto d’Asti, Dolcetto delle Langhe Monregalesi, Dolcetto d’Acqui, Dolcetto d’Ovada), coltivato su oltre 5000 ettari di vigna, la sua produzione potenziale in bottiglia supera i 24 milioni di bottiglie. Al contrario di quello che si pensa, non è una varietà semplice da produrre, è assai sensibile dal punto di vista agronomico e altrettanto esigente sotto il profilo enologico. Per coltivare un dolcetto di buona qualità tra le colline sudpiemontesi, ocorrono più di 500 ore di lavoro per ettaro in un anno; attualmente i prezzi di mercato rischiano di non essere più remunerativi e il rischio di abbandono si fa concreto. Sarebbe un peccato. Perché il Dolcetto come vino nasconde una ricchezza organolettica spesso non adeguatamente comunicata e un ventaglio di interpretazioni che di solito appartengono solo ai grandi vini. E un grande vino è il frutto di un eccellente territorio, di un numero consistente di interpreti, di una storia documentabile, di un talento specifico dell’uva. Il Dolcetto risponde pienamente a tutti questi requisiti. Requisiti di un grande vino quotidiano. O della Sacralità quotidiana… . |
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