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MARTEDI
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Notiziario Marketpress di
Martedì 08 Luglio 2008 |
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MORTE IN CULLA: SI PUÒ TROVARE UNA RISPOSTA NEI LIVELLI DI SEROTONINA? |
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Bruxelles, 8 luglio 2008 - Alcuni ricercatori finanziati dall´Ue hanno trovato un possibile collegamento tra la Sids (Sudden Infant Death Sindrome - Sindrome della morte improvvisa del neonato) e i livelli di serotonina nei neonati. Nell´articolo della rivista Science, rivelano che uno squilibrio del segnale neurale serotonina nel tronco encefalico è sufficiente per causare la morte improvvisa nei topi. I ricercatori sperano che le loro scoperte possano aiutare i medici a diagnosticare i neonati più a rischio di Sids prima che sia troppo tardi. La causa della morte in culla è stata per lungo tempo un mistero. Il suo nome scientifico, Sindrome della morte improvvisa del neonato (Sids), riflette questo mistero e viene applicato solo alla morte improvvisa e inaspettata di un lattante, quando la causa non è spiegabile. Gli esami post-mortem hanno mostrato alterazioni nei neuroni della serotonina nel tronco encefalico dei lattanti morti a causa della Sids. Quello che rimaneva un mistero era il meccanismo preciso attraverso il quale l´omeostasi della serotonina alterata avrebbe causato la morte improvvisa. In quest´ultimo studio, i ricercatori del Laboratorio europeo di biologia molecolare (Embl), Unità di biologia murina, a Monterotondo, in Italia, hanno studiato un modello di Sids nei topi. Il gruppo di studiosi dell´Embl, guidati da Cornelius Gross, ha modificato il sistema della serotonina dei topi. Questa modificazione ha permesso al team di capire meglio il ruolo di questa molecola di comunicazione nel tronco encefalico. I primi risultati non hanno mostrato cambiamenti nel comportamento dei topi. Dopo un po´, però, i ricercatori sono stati testimoni di cambiamenti drastici. "A prima vista i topi erano normali. Ma poi erano colpiti da sporadici e imprevedibili crolli del battito cardiaco e della temperatura corporea," ha detto il professor Gross. "Più della metà dei topi infine moriva di queste crisi durante un periodo limitato della fase iniziale della loro vita. È stato a questo punto che abbiamo pensato che potesse avere qualcosa a che fare con la Sids," ha aggiunto. Ricerche precedenti avevano accennato al ruolo svolto dalla serotonina, ma non era chiaro come le alterazioni della comunicazione della serotonina nel tronco encefalico dei lattanti colpiti da Sids fossero coinvolte nella morte improvvisa. Queste scoperte mostrano che i deficit di comunicazione della serotonina nel tronco encefalico possono essere sufficienti a causare la morte improvvisa e sostengono fortemente l´idea che un difetto congenito della serotonina possa avere un ruolo fondamentale nella Sids. Anche Enrica Audero ha partecipato alla ricerca. "Speriamo che questo modello realizzato con i topi possa aiutare ad identificare i fattori di rischio per la Sids. Una questione che rimane aperta è se, come nella Sids, gli animali muoiono durante il sonno e se è possibile identificare quali topi moriranno esaminando il loro battito cardiaco o la temperatura corporea prima della crisi. In definitiva, speriamo che questo studio fornirà ai medici nuovi spunti su come diagnosticare i neonati a rischio di Sids," ha detto la dott. Ssa Audero. Il sostegno dell´Ue alla ricerca è avvenuto attraverso il progetto Newmood ("Nuove molecole nei disordini dell´umore: un approccio genomico, neurobiologico e sistematico in modelli animali e disordini umani"), finanziato nell´ambito dell´area tematica "Scienze della vita, genomica e biotecnologie per la salute" del Sesto programma quadro (6° Pq). Per ulteriori informazioni: Embl a Monterotondo: http://www. Embl-monterotondo. It/ Science: http://www. Sciencemag. Org . |
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LE PARTI INTERESSATE CHIEDONO PIÙ RICERCA SU ECZEMA E DERMATITI |
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Bruxelles, 8 luglio 2008 - Medici, gruppi di pazienti e ricercatori hanno chiesto azioni urgenti per alleviare le sofferenze delle persone con disturbi della pelle come l´eczema e la dermatite da contatto. Vi è un disperato bisogno di maggiore ricerca per sviluppare migliori terapie per queste comuni malattie. Si ritiene che l´eczema atopico colpisca il 20% dei bambini e fino al 10% degli adulti, mentre la dermatite da contatto colpisce circa il 15% della popolazione. Nonostante la loro grande diffusione, viene svolta relativamente poca ricerca su queste malattie e non sono state sviluppate nuove terapie. Secondo Susanna Palkonen, della Federazione Europea delle Associazioni dei Pazienti affetti da Malattie Allergiche e Respiratorie (Efa), il fatto che queste malattie non siano mortali comporta che spesso esse non vengono prese seriamente. Cionostante, esse hanno un impatto incisivo sulla qualità della vita di chi ne soffre. Esse hanno anche un costo per l´economia; anche se si dispone di pochi dati sul costo globale, il peso economico dell´eczema e dell´allergia cutanea nella sola Germania viene stimato in 7 Mld Eur all´anno. Il sintomo principale dell´eczema è un costante prurito, che turba i pazienti durante il giorno e li tiene svegli durante la notte. Molti pazienti devono fare di tutto per evitare i fattori che innescano una manifestazione violenta della malattia. Alcuni sono fortemente limitati nella scelta dei vestiti, poiché alcuni materiali innescano la malattia, e altri devono stare attenti per quanto riguarda la scelta di prodotti per la cura della pelle, di prodotti per le pulizie e persino della propria occupazione, in quanto alcuni lavori potrebbero costringerli a toccare prodotti o materiali che peggiorano la malattia. L´arrossamento causato dalla malattia ha un impatto negativo sull´autostima dei pazienti, e una parte significativa del tempo libero dei pazienti viene impiegata per la cura della pelle e per l´applicazione di creme studiate per alleviare la malattia. Le creme emollienti sono estremamente efficaci nel ripristinare la barriera protettiva della pelle, ma poiché non contengono un ingrediente attivo riconosciuto, sono pochi gli schemi sanitari che rimborsano i pazienti del costo di queste creme. La conseguenza è che i malati sono costretti a pagarsi da soli queste creme, una situazione che Johannes Ring, dell´Università tecnica di Monaco, descrive come "scandalosa". "Più ricerca e migliori terapie sono assolutamente necessarie per migliorare le vite di milioni di cittadini europei," ha affermato. Un´eccitante nuova terapia consiste nella creazione di corsi progettati per insegnare ai pazienti a gestire la loro malattia in modo più efficace. Uno di questi corsi è stato creato al Ghent University Hospital in Belgio. Pazienti con una serie di malattie della pelle frequentano il corso due volte alla settimana per 12 settimane. Durante le sessioni, essi imparano tecniche per ridurre lo stress, come sport, meditazione e yoga; questo è importante poiché spesso è lo stress a innescare il manifestarsi delle malattie cutanee. Altre sessioni trattano argomenti quali nutrizione, sonno, vizio del fumo e persino filosofia. C´è anche una sessione dedicata alle tecniche per la cura della pelle. Un´analisi preliminare delle tre prime edizioni del corso rivela che la qualità della vita dei pazienti è significativamente migliorata in seguito al corso. La prossima fase consiste nel vedere se questi miglioramenti durano nel lungo periodo. L´organizzatore del corso sta ora pianificando un ulteriore studio per esaminare in dettaglio l´impatto del corso su ciascuna malattia cutanea dei pazienti e, infine, se il corso è efficace in termini di costo. La teoria è che i pazienti che sono messi nelle condizioni di gestire meglio la propria malattia andranno meno volte dal dottore e useranno meno farmaci, facendo quindi risparmaiare denaro al sistema sanitario. La speranza è che un giorno questi corsi siano disponibili per tutti i pazienti europei. Per ulteriori informazioni, visitare: Ga2len: http://www. Ga2len. Net Eadv: http://www. Eadv. Org/ . |
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CORSO AVANZATO SUI METODI PER LA PREVISIONE DELLA FUNZIONE DELLE PROTEINE |
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Hinxton, Regno Unito, 8 luglio 2008 - L´istituto europeo di bioinformatica (Ebi) in cooperazione con la rete di eccellenza Enfin ("An experimental network for functional integration") finanziata dall´Ue, offre un corso avanzato sui metodi per la previsione della funzione delle proteine dall´1 al 3 settembre a Hinxton (Regno Unito). Il corso fornirà descrizioni dettagliate degli strumenti bioinformatici sviluppati con la rete Enfin e di alcune delle loro applicazioni. Consisterà in conferenze e sessioni pratiche sugli strumenti per la previsione della funzione delle proteine. Tra i prerequisiti ci sono una conoscenza di base di programmazione e buona conoscenza della biologia. Enfin, finanziato nell´ambito dell´area tematica "Scienze della vita, genomica e biotecnologie per la salute" del Sesto programma quadro (6°Pq), mira a fornire un´integrazione a livello europeo degli approcci computazionali nella biologia dei sistemi. Focalizzato sullo sviluppo e sulla valutazione critica degli approcci computazionali in questo campo, il corso mette insieme una serie di precedenti e contesti di laboratorio con la tradizionale biologia molecolare sotto cappa. . |
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SOLO UN CLICK PER GLI ACQUISTI DELLA SANITÀ IN TOSCANA DALL’INFORMATICA PIÙ SEMPLICITÀ, RISPARMIO, TEMPI DI ATTESA RIDOTTI |
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Firenze, 8 luglio 2008 - Poche operazioni al computer per mettere in collegamento una struttura sanitaria e un’azienda farmaceutica, per trasmettere gli ordinativi, per concludere un acquisto senza tempi morti, senza spedizioni di documenti cartacei, senza possibilità di equivoco. Tutto questo sarà consentito dal progetto Sirius, per la semplificazione e l’innovazione nei processi di acquisto in sanità, che coinvolge i tre Estav toscani e a cui aderiscono già una grandissima parte delle aziende farmaceutiche. Il progetto e i benefici che da questa applicazione delle nuove tecnologie ci si attende, anche in termini di risparmio, saranno presentati e discussi oggi martedì 8 luglio (ore 10. 30-14), nell’incontro organizzato a Firenze a Villa Montalto. I lavori saranno introdotti dal vicepresidente della Regione Toscana Federico Gelli. . |
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SPESA SANITARIA NEL LAZIO, AL VIA INTESA CON LA GUARDIA DI FINANZA |
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Roma, 8 luglio 2008 - Rendere più efficace l’azione di controllo e vigilanza sulla spesa sanitaria nel Lazio. Questo l’obiettivo del nuovo protocollo di intesa sottoscritto ieri dal presidente della Regione Lazio, Piero Marrazzo e dal Comandante Regionale della Guardia di Finanza del Lazio, Michele Adinolfi. L’accordo punta ad introdurre nuove forme di raccordo informativo e di coordinamento ai fini ispettivi tra i due enti, aggiornando e incrementando i rapporti di collaborazione già esistenti. Si prevede l’impegno da parte della Regione nell’individuare possibili irregolarità in materia di spesa sanitaria, farmaceutica e appalti per forniture di beni e servizi. Le Fiamme Gialle laziali avranno inoltre la possibilità di accedere al patrimonio informativo della Regione, per le attività di indagine. I risultati degli accertamenti realizzati attraverso i comandi provinciali competenti verranno comunicate alla Regione, dopo il nulla osta dell’autorità giudiziaria, in modo da permettere l’adozione delle più opportune iniziative in sede sia amministrativa che civile. “E’ un protocollo d’intesa –ha dichiarato il presidente Marrazzo- ma per me è ‘materia viva’ nel senso che dopo lo dovremo assolutamente praticare, ed è mio impegno che trovi attuazione. Questo protocollo cade – ha aggiunto - nel momento in cui siamo impegnati in una fase del sistema sanitario molto delicata e il protocollo, a mio avviso, rappresenta la riformulazione, uno di quei passaggi che ci servono per governare la sanità. ” Marrazzo ha poi sottolineato il lavoro che ha portato alla firma dell’accordo: . ”Penso - ha spigato Marrazzo - che se oggi firmiamo questo protocollo è perché da tre anni abbiamo fatto partire una due diligence e approviamo i bilanci. Questo protocollo – ha continuato - sarebbe stato molto più difficile farlo approvare in una regione che per quattro anni dal 2001 al 2005 non ha approvato i bilanci”. Una politica di attenzione al bilancio che la Regione Lazio sta attuando da tempo come ha evidenziato Marrazzo: “Noi abbiamo imboccato una strada e da quella strada non torneremo indietro: è la strada di controllare la spesa, e io lo dico proprio di fronte al generale: la Regione Lazio è una regione che da due anni non porta un euro di debito perché da due anni noi abbattiamo il deficit, lo azzeriamo. E’ una condizione necessaria – ha spiegato il presidente- ma non sufficiente per arrivare ad essere virtuosi perché a noi non serve abbatterlo attraverso entrate maggiori ma al contrario riuscire ad abbattere il deficit attraverso una riduzione della spesa”. Il protocollo d’intesa prevede anche la realizzazione di corsi di formazione, che si terranno nelle sedi della Guardia di Finanza nel Lazio, per offrire ai funzionari della regione gli strumenti adatti a individuare eventuali anomalie nei bilanci della sanità. . |
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UN GIOVANE SU QUATTRO HA PROBLEMI DI PESO VITA SEDENTARIA E CATTIVE ABITUDINI ALIMENTARI SONO LE CAUSE PRINCIPALI ANCHE SE IN TRENTINO LA SITUAZIONE È MIGLIORE RISPETTO AL RESTO D’ITALIA |
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Trento, 8 luglio 2008 - Negli ultimi trent’anni abbiamo cambiato molto il nostro modo di vivere. La diffusione di televisione e computer ha spostato l’attività dei più piccoli dal movimento a occupazioni sedentarie. Oltre a questo è cambiata molto la nostra alimentazione. Consumiamo sempre più alimenti semplici e ricchi di zuccheri, grassi e calorie e sempre meno alimenti complessi di origine vegetale. Questi fattori hanno effetti sulla salute della popolazione. E’ stato presentato oggi uno studio statistico su “Obesità e stili di vita nell’età pediatrica in Trentino”, dato alle stampe nella collana “Infosanità” dell’Assessorato alle politiche per la salute della Provincia autonoma di Trento. Con l’assessore Remo Andreolli erano presenti il dottor Paolo Pancheri, segretario provinciale della Federazione italiana medici pediatri, e i professori Rocco Micciolo e Giuseppe Espa, dell’Università di Trento, che hanno raccolto e analizzato i dati. La ricerca ha coinvolto diciotto pediatri di famiglia che per un anno hanno studiato il problema del sovrappeso tra i loro assistiti nelle fasce di età di cinque-sei e dodici-tredici anni. Con il consenso dei genitori sono stati compilati 1738 questionari che hanno raccolto dati antropometrici, come altezza, peso e circonferenza addominale, e anche relativi allo stile di vita, come l’attività svolta e le abitudini alimentari. La novità di questa indagine rispetto ad altre già svolte in passato, anche in ambito nazionale, consiste proprio nell’aver considerato il rapporto tra altezza e conferenza addominale dei ragazzini. Da questa misurazione si è potuta fare un’analisi anche sulla presenza del grasso addominale, molto pericoloso anche per chi è in una situazione di peso normale, perché potenzialmente portatore di patologie, anche gravi. Dai dati è emerso che circa il 15% dei bambini e il 20% dei ragazzi analizzati possono essere considerati sovrappeso. Molto meno frequente, per fortuna, lo stato di obesità che interessa poco più del 5% dei bambini e poco più del 2% dei ragazzi. Il sovrappeso è una condizione che interessa circa un adolescente su 5 e poco meno di un bambino su 6. Però se si aggiunge anche l’obesità allora il dato si attesta più o meno su una persona su quattro con problemi di eccesso di peso. In termini assoluti questi dati indicherebbero che allo stato attuale circa 11. 000 ragazzini in età pediatrica residenti nella provincia di Trento potrebbero avere problemi di eccesso di peso. “Affrontare con analisi scientifiche il tema del sovrappeso e dell’obesità – ha detto l’Assessore Andreolli – consente di predisporre strumenti di educazione ad uno stile di vita corretto e di prevenzione dei possibili rischi. Noi non raggiungiamo i livelli di altre regioni ma possiamo notare un tendenziale incremento delle situazioni di sovrappeso e quindi dobbiamo tenere alta la guardia perché abitudini o stili di vita poco corretti non si trasformino in problemi di salute. A parte le cause di tipo genetico, nei confronti delle quali l’intervento è molto complesso e articolato, un ruolo importante in negativo lo svolgono alcuni fattori tipici della vita di oggi come la riduzione delle opportunità di movimento anche per i più piccoli. Conoscere il fenomeno e le sue cause è fondamentale per fare educazione e prevenzione”. “Si è scelto di indagare il sovrappeso e l’obesità – ha detto il dottor Pancheri – perché ormai nei paesi industrializzati sono considerati una vera e propria emergenza che comporta costi elevati per le società in termini di mancata produzione e soprattutto di cure mediche. In Italia recenti stime parlano di circa 30 milioni di euro all’anno di costi sociali legati a queste patologie. La scuola ha un ruolo fondamentale nel diffondere e insegnare stili di vita corretti”. L’obesità è considerata particolarmente grave per le patologie ad essa correlate come diabete, ipertensione e problemi cardiovascolari. . |
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INAUGURATO NUOVO MAMMOGRAFO AD ADRIA |
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Adria (Rovigo) 8 luglio 2008 - E’ stato inaugurato ufficialmente ieri all’Azienda Ulss n. 19 di Adria (Rovigo) il nuovo mammografo digitale, donato dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo. Si tratta di un innovativo strumento diagnostico per la prevenzione dei tumori della mammella. Erano presenti alla cerimonia, insieme al direttore generale dell’Ulss Giuseppe Dal Ben, l’assessore regionale al bilancio e alle pari opportunità Isi Coppola, il presidente della Fondazione Cariparo Antonio Finotti e la presidente della Conferenza dei sindaci del territorio della stessa Ulss, Marina Bovolenta. Il nuovo strumento digitale ha come primo vantaggio l’aumento dell’affidabilità diagnostica in quanto permette di elaborare le immagini, operazione non possibile con le apparecchiature tradizionali, ottimizzando in tal modo il rilevamento dei dettagli e la risoluzione delle aree critiche. Altri benefici sono la minor dose di radiazioni, con diminuzione del rischio per le pazienti, l’archiviazione elettronica delle immagini ottenute e la possibilità di trasmissione in rete informatica per consulti e diagnosi a distanza, il risparmio di tempi e di costi e l’eliminazione del problema dei “rifiuti pericolosi” come i prodotti chimici per lo sviluppo e il fissaggio delle tradizionali radiografiche. Il mammografo, già in funzione, è stato inserito nella campagna di indagine partita nell’Ulss 19 il 15 aprile scorso nei due punti sanitari di Adria e Porto Viro, campagna che ha visto già l’adesione del 54% della popolazione femminile invitata. Il Trend è quindi positivo e si pensa di coprire il 100% nei tempi previsti. L’apparecchio, costato circa 200 mila euro, fa parte di una serie di strumentazioni che la Fondazione Cariparo ha finanziato per migliorare il livello di prestazioni fornite dall’Ulss 19 e l’assessore Coppola ha ringraziato per questa attenzione verso il Polesine, che ha consentito il finanziamento di progettualità condivise anche dalle istituzioni con le quali la Fondazione ha in atto un fruttuosa e concreta collaborazione. “Aspetto questo non di poco conto – ha aggiunto l’assessore- perché permette di avere delle eccellenze”. L’assessore Coppola ha inoltre sottolineato che grazie a questo macchinario lo screening mammografico sulle donne dell’Ulss 19 è già una realtà e i primi dati confermano che il percorso è quello giusto. “ Anche se in questo caso come Ulss 19 siamo partiti da buoni ultimi fra le Ulss venete in questo tipo di operazione- ha concluso l’assessore Coppola- stiamo comunque arrivando primi ed è questa la cosa importante a beneficio della popolazione”. . |
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NEGLI OSPEDALI DI VITERBO MACCHINE PER LA SICUREZZA DEI PAZIENTI |
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Viterbo, 8 luglio 2008 - Più sicurezza negli ospedali di Viterbo per degenti e infermieri. La Regione Lazio ha, infatti, definitivamente finanziato l’acquisto di attrezzature ‘solleva pazienti non collaboranti’ per una spesa complessiva di circa 200mila euro. Queste apparecchiature, opportunamente distribuite nei reparti più a rischio, ridurranno sensibilmente gli sforzi prodotti dal personale infermieristico, quando si debbono sollevare i ricoverati che sono impossibilitati o hanno una estrema difficoltà nel muoversi autonomamente. E’ un risultato notevole che la Ausl di Viterbo si accinge a centrare sotto il profilo della sicurezza dei degenti e degli operatori sanitari, i quali vedranno azzerato quasi completamente il rischio di lesioni per sforzi nel sollevamento di malati. La prossima disponibilità dei macchinari solleva pazienti, va inquadrata in una strategia più ampia della direzione generale e del Nucleo aziendale di coordinamento del sistema di sicurezza e salute che, su questo versante, sta già lavorando da diverso tempo. Le strumentazioni che saranno acquistate, infatti, vanno ad aggiungersi alla fornitura di “telini ad alto scorrimento”, già effettuata per quasi tutti i reparti che ne hanno fatto richiesta, e alla graduale sostituzione dei letti di degenza, ormai obsoleti, con quelli di moderna concezione provvisti di vari movimenti con comando elettrico. Una volta entrato a pieno regime, il sistema adottato consentirà anche una ottimale allocazione del personale infermieristico. La presenza di ausili per la movimentazione dei pazienti, infatti, permetterà a tutte le unità presenti nei reparti interessati di svolgere le proprie mansioni, alcune delle quali in precedenza impraticabili a causa dell’eccessivo sforzo fisico da sopportare. . |
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SALUTE: DALL’ESPERIENZA DI COOPERAZIONE TORNANO MEDICI MIGLIORI UNA PROGRAMMAZIONE REGIONALE GOVERNA TUTTI GLI INTERVENTI |
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Firenze, 8 luglio 2008 - Sempre meno ricoveri umanitari, sempre più progetti di iniziativa regionale, o a bando, per assicurare l’universalità di accesso ai servizi sanitari locali, supporti al rafforzamento dei sistemi stessi, potenziamento delle infrastrutture e trasferimento di competenze e conoscenze con programmi di formazione e di scambio: ecco i pilastri su cui si basa la cooperazione internazionale che la Regione Toscana svolge in ambito sanitario, con azioni coordinate tra i due assessorati competenti. Ne ha parlato nel corso della Vii Conferenza regionale sulla Cooperazione internazionale che si è tenuto il 3 e 4 luglio a Firenze Maria Josè Caldes, dell’Azienda ospedaliera universitaria Meyer. La Toscana ha messo a punto un vero e proprio “modello” di cooperazione che fa perno su referenti delle Aziende sanitarie, di area vasta e su uno specifico comitato a liv! ello regionale che ha il compito di coordinare gli interventi,! in stre tta connessione con il partenariato locale (enti, associazioni, Ong) e di evitare la sovrapposizione, la frammentazione dei progetti e una eccesso di competitività da parte dei soggetti interessati. Una novità importante è quella rappresentata da una delibera approvata di recente dalla giunta regionale su proposta dell’assessore per il diritto alla salute Enrico Rossi, in cui si stabiliscono i criteri per la partecipazione degli operatori sanitari ai progetti stessi. Le azioni della Regione, sempre più a lungo termine nella stessa area, si svolgono negli ambiti territoriali di intervento da tempo stabiliti (Medio Oriente, Africa Sub Sahariana, Area balcanica e dei paesi arabi che si affacciano sul Mediterraneo) con specificità legate alle singole situazioni ed esigenze sanitarie della popolazione. «Una cosa molto importante – ha conc! luso la dottoressa Caldes – riguarda i nostri operatori. Per loro l’esperienza di cooperazione è straordinaria. Di solito si tratta di medici giovani che si trovano di fronte a situazioni da noi del tutto inedite e impegnative sul piano personale. Da queste esperienze tornano cambiati e il nostro sistema può contare su medici e operatori senz’altro migliori». . |
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SANGUE: LE ASSOCIAZIONI CHIAMANO A RACCOLTA I DONATORI IL FABBISOGNO È IN COSTANTE CRESCITA ANCHE NEL PERIODO ESTIVO |
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Firenze, 8 luglio 2008 - Il problema si ripropone in maniera più o meno marcata ogni estate: calano le donazioni di sangue. Nonostante le campagne e gli appelli, nonostante i progetti speciali delle associazioni che svolgono una preziosa azione di sensibilizzazione, il periodo delle vacanze porta tradizionalmente le persone, tra cui anche i donatori abituali, a cambiare la routine quotidiana, a stare per qualche periodo di tempo lontano da casa, a interrompere anche se parzialmente le buone abitudini. Ma negli ospedali il fabbisogno non diminuisce. Così, come informa la direzione generale per il diritto alla salute della Regione Toscana, in queste settimane si è evidenziata una carenza di sangue che, nell’ultimo periodo, ha assunto carattere di particolare criticità soprattutto per quanto riguarda le emazie di gruppo 0 (pos/neg) e, negli ultimi giorni, anche A (pos/neg). «Il fabbisogno trasfusionale è in cos! tante cr escita», commenta l’assessore regionale per il diritto alla salute Enrico Rossi. «La Toscana civile e solidale deve fare quadrato e riuscire a reperire al proprio interno, come altre volte ha dimostrato di essere in grado di fare, le risorse necessarie per soddisfare i bisogni del Sistema Sanitario regionale». Intanto sono state prese iniziative mirate. La Regione Toscana, attraverso il Centro regionale di coordinamento e compensazione per l’attività trasfusionale (Crcc), ha provveduto ad allertare le Strutture del Sistema Trasfusionale Toscano per attivare ogni utile strumento che agevoli il percorso di donazione. Con le Associazioni del Volontariato della donazione di sangue ed emocomponenti è stato concordato l’incremento dell’attività di chiamata dei donatori e di sensibilizzazione verso la popolazione sulle tematiche della donazione. Un ulteriore passo è stato compiuto nei confronti delle Aziende sanitarie e ospedaliere, che sono state invitate a garantire la massima attenzione in merito all’appropriatezza nell’uso della risorsa sangue, con particolare riferimento alle prestazioni con carattere di urgenza. Le difficoltà stagionali non coinvolgono solo la Toscana ma interessano tutto il paese. Infatti il Centro Nazionale Sangue (Cns), a cui fa capo il coordinamento della richiesta e cessione degli emocomponenti tra le Regioni carenti o con produzione eccedente a livello nazionale ha comunicato che non è possibile al momento attivare la compensazione interregionale. . |
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PIACENZA, SANITÀ : VIA ALL´ATTO TRIENNALE DI INDIRIZZO CONVOCATA LA CTSS HA DISCUSSO LE LINEE DEL DOCUMENTO E I ´PORFILI DI COMUNITÀ´ |
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Piacenza, 8 luglio 2008 - Un sistema di welfare solido, ma che deve affrontare due nuovi bisogni: una sostanziale difficoltà delle famiglie, sempre più di tipo “nucleare”, a far fronte ai problemi genitoriali e l´aumento della popolazione anziana, che rende sempre più difficile il rispetto di u impegno che la nostra comunità si è assunta, garantire la domiciliarità agli anziani (farli vivere, cioè, nelle loro abitazioni, e non in case protette). Sono i dati più significativi che emergono dai “Profili di comunità”, analisi sia statistica che di tipo qualitativo che individua i bisogni emergenti del territorio provinciale nei suoi molteplici settori, condotta da Paolo Rizzi e Massimo Magnaschi, ricercatori dell´Università Cattolica, per conto dell´Osservatorio provinciale delle Politiche sociali della Provincia, e che servirà da base per definire le linee guida dell´atto triennale di indirizzo che la Conferenza territoriale sociale e sanitaria (Ctss) è chiamata a definire. I due argomenti (“Profili” e atto di indirizzo) sono stati discussi il 7 luglio nella seduta di Ctss convocata nella sala Consiglio della Provincia dal presidente Gianluigi Boiardi. “Il 2007 – ha riferito il Presidente aprendo la seduta - ha visto questa Ctss impegnata nel processo di trasformazione dei distretti, propedeutico all’avvio anche nella nostra provincia del Fondo per la non Autosufficienza. Nei primi mesi del 2008 sono state definite a livello distrettuale le relative convenzioni, la programmazione di Zona 2008 - che comprende il Piano per la non autosufficienza - e la composizione dei nuovi uffici di Piano, entro l’anno si concluderà il processo di costituzione delle nuove Aziende Pubbliche di servizi alla persona. Il 2008 è l’anno di passaggio verso la nuova triennalità dei Piani distrettuali per la Salute e il benessere sociale e l’anno nel quale si dovranno consolidare i nuovi distretti e tutti gli strumenti della nuova governance. La conferenza apre il percorso di costruzione dell’Atto di indirizzo e coordinamento triennale, che costituirà il quadro di riferimento per la programmazione distrettuale. Il Piano Sociale e Sanitario Regionale 2008-2010 è stato approvato da poche settimane dall’Assemblea Legislativa Regionale, ma credo che il nostro territorio e questa conferenza abbia ben operato per rispondere alle sfide di una società sempre più complessa in cui i fenomeni di individualizzazione accentuano la necessità di risposte differenziate e integrate per assicurare diritti di cittadinanza. Il Profilo di Comunità che viene presentato è una lettura ragionata e partecipata dei bisogni di salute e di benessere, realizzato anche grazie al contributo di 60 operatori sociali e sanitari, sia pubblici che del privato sociale, al fine di rafforzare l’analisi quantitativa con valutazioni importanti, anche se non esaustive, sull’adeguatezza dell’offerta, sulla dinamica della domanda espressa e inespressa, sui bisogni emergenti. Ne emerge una fotografia complessa con punti di forza e opportunità, ma anche con alcune problematicità a cui l’atto di indirizzo triennale dovrà fornire una risposta condivisa su scala territoriale in termini di puntuali obiettivi e nella conseguente programmazione distrettuale declinata in azioni di governo. Oggi dunque apriamo il percorso per la definizione dell’atto triennale attraverso le linee guida che ne tracciano gli orientamenti; su questi documenti avviamo il confronto con gli attori sociali per giungere alla fine di settembre all’approvazione di un atto strategico, capace di realizzare un sistema di welfare in grado di assicurare una rete di servizi integrata capace di rispondere a bisogni di cura e assistenza, ma ancor più in grado di sviluppare e promuovere le capacità di ognuno e di affrontare le nuove vulnerabilità sociali. Faccio mie le parole del Presidente della Regione Vasco Errani nell’affermare che con questo atto triennale sigliamo “un patto per la qualità dei servizi, per sostenere le famiglie, per rafforzare fiducia e sicurezza”. “L´atto triennale di indirizzo e coordinamento provinciale – ha tra l´altro detto l´assessore provinciale alle Politiche sociali e sanitarie Paola Gazzolo - costituisce lo strumento di programmazione di ambito provinciale/aziendale attraverso il quale la Ctss esercita il proprio compito di coordinamento: ricomprende e valorizza l’esperienza dei Piani per la salute, comprende gli indirizzi per la definizione del Piano Attuativo Locale (Pal), è elaborato in modo tale da assicurare: il raccordo tra i diversi livelli di programmazione (regionale, provinciale, aziendale e distrettuale), il raccordo tra i diversi strumenti e i diversi ambiti di pianificazione locali (Pdz, Pps, Agenda 21, Ptcp, Piano regionale della prevenzione…), fornisce le indicazioni strategiche sull´area dei servizi sociali, socio-sanitari e sanitari territoriali, indica gli ambiti dell´integrazione, compresa l´area della non autosufficienza; fornisce, nel quadro degli obiettivi regionali approvati annualmente dall´Assemblea legislativa regionale, indirizzi e strumenti di coordinamento, monitoraggio e valutazione anche in relazione ai contenuti socio-assistenziali della programmazione di ambito distrettuale”. Sui contenuti dei Profili di comunità si sono a lungo soffermati i due autori dell´indagine. Ne emerge, coma anticipato in apertura, l´immagine di una comunità senza dubbio all´avanguardia, a livello di offerta di servizi sociali, in campo nazionale, ma con diversi problemi da risolvere. Tra i molti, il problema della precarietà del lavoro, in una realtà che, comunque, può vantare un tasso di disoccupazione ben al disotto di quello nazionale (da noi, praticamente la disoccupazione non esiste). Per avere un´idea dei problemi maggiormente sentiti dalla comunità, i due ricercatori hanno raccolto l´opinione di una sessantina di operatori sociosanitari. Tra i problemi maggiormente evidenziati da questa porzione, significativa, dell´opinione pubblica, quello della sicurezza. Oltre ai citati, sono intervenuti nel corso della seduta il presidente del Consiglio Gabriele Gualazzini, che ha messo in rilievo, tra l´altro, il miglioramento significativo dei nostri servizi sociosanitari, frutto anche e soprattutto della capacità di coordinamento degli enti pubblici e privati che operano nel setore (coordinamento che va mantenuto e se possibile incrementato, ha detto: a livello sociosanitario la competitività è ammissibile, ma all´interno di un sistema di cmplementarietà), l´assessore del Comune di Piacenza Giovanna Palladini e diversi amministratori presenti. . |
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ASL BAT: PRESENTAZIONE AMBULATORIO CONTRO COLPI CALORE ANZIANI |
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Bari, 8 luglio 2008 - Sarà attivato nei mesi di luglio e agosto, presso la Residenza Sanitaria Assistenziale “ Madonna della Pace” ad Andria, l’ambulatorio per la prevenzione del colpo di calore nei soggetti anziani. Il servizio sarà presentato nei dettagli alla stampa Giovedi 10 luglio alle ore 12. 30 presso L’assessorato Alle Politiche Della Salute in via Caduti di tutte le guerre a Bari - Japigia. Saranno presenti un rappresentante del Ministero del lavoro, salute e politiche sociali, che ha patrocinato l’iniziativa, l’Assessore Regionale alle politiche della salute, Alberto Tedesco, e il Direttore Generale della Asl Bat, Rocco Canosa. Nei periodi estivi, l’aumento delle temperature e l’elevato tasso di umidità creano condizioni difficili per i soggetti più fragili. Tra questi gli anziani che, soprattutto se affetti da patologie croniche, sono più esposti alla disidratazione e quindi al colpo di calore. Sono 90 mila, vivono da soli, magari ai piani alti dei palazzi, in appartamenti piccoli. Secondo gli ultimi dati, un over 75 su sette residenti nei quartieri storici delle grandi città vive da recluso perché senza ascensore. E uno su tre è poco o per nulla autosufficiente. Si tratta di persone che difficilmente vengono raggiunte dai servizi socio-sanitari, con il rischio che dopo le ondate di calore ci si ritrovi a contare i morti. Da qui l’idea di attivare per il periodo estivo, nei mesi di luglio ed agosto, un ambulatorio aperto al cittadino, al quale rivolgersi, gratuitamente, per ricevere consigli al fine di ridurre il rischio dei soggetti anziani. Medici e personale sanitario saranno a disposizione di tutti coloro che volessero avere indicazioni e suggerimenti per affrontare le elevate temperature. L’attività dell’ambulatorio, attivo ogni martedì e giovedì dalle 16. 00 alle 18. 00, nei mesi di luglio ed agosto, prevede: - Analisi dei fattori di rischio - Valutazione delle terapie farmacologiche - Consigli per la prevenzione del colpo di calore - Informazioni sulle ondate di caldo (in collaborazione con il servizio meteorologico della protezione civile) - Distribuzione gratuita di materiale informativo per le famiglie - Punto di ascolto Per poter accedere al servizio, completamente gratuito, è necessario contattare il numero 0883. 593027. . |
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TOSCANA, QUATTRO OSPEDALI: LA CASSAZIONE RESPINGE L’ENNESIMO RICORSO |
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Firenze, 8 luglio 2008 - La Corte di Cassazione ha dichiarato la “inammissibilità totale” del ricorso presentato dal Consorzio Toscana Salute che sosteneva l’illegittimità della sua estromissione come parte civile dal giudizio penale intentato contro tre funzionari del Sior, il raggruppamento delle Aziende sanitarie della Toscana interessate alla realizzazione dei quattro nuovi ospedali provinciali di Prato, Pistoia, Lucca e Massa-carrara. Il 22 giugno dello scorso anno il tribunale di Prato aveva assolto con le formula più ampia i tre funzionari messi sotto accusa da un esposto del Consorzio Regionale Etruria e da una querela del Consorzio Toscana Salute: Mauro Pallini, presidente del Sior all’epoca dei fatti contestati, l’ingegner Fabrizio D’arrigo, responsabile del procedimento di p! roject financing e l’avvocato Paolo Federigi, segretario! del Sio r. Successivamente il Consorzio Toscana Salute si è rivolto direttamente alla Corte di Cassazione, che si è pronunciata questa mattina con la sentenza di totale inammissibilità del ricorso e ha condannato il Consorzio Toscana Salute al pagamento in solido delle spese del procedimento e al versamento di una somma alla cassa delle ammende. «Tre giorni fa – ricorda l’assessore per il diritto alla salute Enrico Rossi – abbiamo accolto con grande soddisfazione la sentenza del Tar della Toscana che ha respinto i 4 ricorsi che mettevano in dubbio la legittimità e la correttezza di tutto il percorso amministrativo compiuto dal Sior per la realizzazione dei nuovi Ospedali. Oggi la soddisfazione è doppia: dopo la sentenza di assoluzione di un anno fa anche la Cassazione conferma l’assoluta onestà e trasparenza con cui hanno agito i nostri funzionari nella gestione non facile del! percorso di project financing. Una volta di più, sia sul piano amministrativo che su quello penale, si dimostra l’onestà, l’imparzialità, la correttezza con cui questo importantissimo progetto è stato gestito. Non ci saranno ombre di alcun genere su questi Ospedali, che contiamo ora di realizzare rapidamente, dopo che con tanta chiarezza e autorevolezza sono stati rimossi gli ostacoli che ci hanno così a lungo rallentato il cammino. Abbiamo atteso con piena fiducia e serenità ogni verifica e ogni sentenza, dal primo all’ultimo livello di giudizio. Per noi sono state altrettante occasioni di far valere le ragioni di un sistema pubblico che funziona, che non teme indagini e controlli e che conta su competenze affidabili e rigorose. Lo ripeto – conclude l’assessore – noi andiamo avanti. La cosa che ci preme di più è realizzare speditamente gli ospedali che da troppo tempo le comunità; interessate stanno aspettando». . |
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SERVIZI SOCIALI: EROGATI I FONDI AGLI ENTI GESTORI PIEMONTESI RISORSE PER OLTRE 64 MILIONI DI EURO |
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Torino, 8 luglio 2008 - L’assessorato regionale al Welfare ha ripartito le risorse del Fondo regionale per la gestione del sistema integrato degli interventi e servizi sociali da assegnare agli enti gestori per l´anno 2008. Il fondo regionale viene annualmente suddiviso fra gli enti incaricati di gestire le attività socio-assistenziali in base: ai dati di popolazione forniti dalla B. D. D. E (banca dati demografica evolutiva) per l’anno 2006 (popolazione residente, dispersione territoriale); ai dati dichiarati dagli enti gestori per l’anno 2006 (spese socio-assistenziali comunali, utenza in carico); all’assetto territoriale 2008. Per il 2008, al fine di garantire continuità nell´erogazione dei servizi, viene assegnata, a titolo di acconto, la somma di € 64. 056. 025,86 così ripartita: € 57. 112. 088,45 fra tutti gli enti gestori e i restanti € 6. 943. 937,41 erogati ai 4 enti gestori poli regionali per gli interventi a favore delle gestanti madri e alle Province per le attività socio-assistenziali di loro competenza. L’acconto rappresenta solo una parte delle risorse del fondo per la gestione dei servizi. La ripartizione definitiva delle risorse complessivamente disponibili sarà possibile infatti solo con la definizione della quota trasferita dallo Stato a ciascuna Regione del Fondo Nazionale per le Politiche Sociali. “Ci auguriamo fortemente – dichiara l’assessore regionale al Welfare, Teresa Angela Migliasso - che il fondo nazionale venga mantenuto almeno per un importo non inferiore a quello assegnato nel 2007. Tutte le Regioni hanno espresso un’allarmante preoccupazione, non solo per il ritardo con il quale il fondo nazionale sarà erogato quest’anno, ma anche per il possibile rischio di una forte riduzione degli stanziamenti. Se la situazione non dovesse modificarsi sarebbe inevitabile una ripercussione sulla gestione e sulla programmazione dei servizi territoriali degli interventi rivolti ai cittadini”. . |
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PRATO: L’ARTE CONTEMPORANEA FA SISTEMA, METROPOLITANO |
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Firenze, 8 luglio 2008 - L’area metropolitana inizia a Prato con l’arte contemporanea e inizia martedì 8 luglio con una riunione indetta dall’assessore regionale alla Cultura Paolo Cocchi cui sono invitati i colleghi alla Cultura delle tre Province e dei tre Comuni (Firenze, Pistoia, Prato) oltre alla presidente del Circondario Empolese Valdelsa. Invitati anche il presidente de Centro “Pecci” di Prato, Valdemaro Beccaglia, e il direttore generale della Fondazione Palazzo Strozzi di Firenze James Michael Bradburne. L’incontro (ore 11 auditorium del Centro per l’Arte Contemporanea Luigi Pecci) parte dalla presentazione – a cura dell’assessore Cocchi e del presidente Beccaglia - della convenzione, stipulata lo scorso 27 maggio, fra Regione e Centro “Pecci” (quest’ultimo è individuato come soggetto coordinatore per mettere a sistema le molteplici iniziative! di arte contemporanea presenti sul territorio regionale parte! ndo prop rio dall’area Firenze-prato-pistoia). Saranno inoltre presentati e illustrati alcuni progetti più specifici sul sistema informativo regionale per l’arte contemporanea, su un progetto relativo ai rapporti fra arte contemporanea e paesaggio, sui progetti locali presentati nel 2008 dalle Province e dal Circondario Empolese-val D’elsa in merito alla rete regionale sulle culture della contemporaneità. . |
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RITRATTO BAROCCO RITRATTI DEL ´600 E ´700 NELLE RACCOLTE PRIVATE TIVOLI, VILLA D´ESTE 4 LUGLIO - 2 NOVEMBRE 2008 |
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Roma, 8 luglio 2008 - "Ritratto barocco", la grande mostra dedicata al ritratto nel ´600 e ´700, propone dal 4 luglio al 2 novembre 2008, nella splendida cornice di Villa d´Este a Tivoli 37 opere raffiguranti papi, principi, cardinali e figure di spicco della società dell´epoca, provenienti da collezioni private, italiane ed estere. La mostra, che rimarrà aperta dal martedì alla domenica dalle 8,30 alle 18,45 (chiuso il lunedì), si inserisce in un ricco calendario di eventi estivi in programma a Villa d´Este. Tutti i venerdì e sabato dal 4 luglio al 13 settembre, in occasione delle aperture straordinarie notturne, spettacoli di acqua e luce nel meraviglioso giardino a terrazze e un fitto calendario di concerti. Sarà inoltre possibile visitare eccezionalmente la mostra dalle 20,30 alle 23,00. L´esposizione, la prima d´arte antica ospitata a Villa d´Este, uno dei monumenti più visitati e prestigiosi d´Italia, capolavoro del giardino italiano e inserita nella lista Unesco del patrimonio mondiale, è promossa dalla Soprintendenza per i Beni Architettonici e Paesaggistici per le province di Roma, Rieti e Viterbo ed organizzata dalla De Luca Editori d´Arte S. R. L. , e presenta opere poco note, molte delle quali mai esposte al pubblico, selezionate dal curatore della mostra Francesco Petrucci, tutte di qualità elevata, rappresentative dei massimi ritrattisti attivi soprattutto a Roma in età barocca. Tra i capolavori esposti il ritratto di Isabella Farnese di Nicolas Régnier (Parigi, Galerie Pardo), che per la cura minuziosa del fastoso abbigliamento ricorda la preziosità delle opere di arte decorativa, il ritratto del cardinale Bernardino Spada del Guercino recentemente ritrovato (Roma, collezione Forti Bernini), un inedito ritratto di Giusto Sustermans raffigurante il cardinale Leopoldo de´ Medici, un ritratto di artista di Anton van Dyck del periodo genovese e un gentiluomo del raro ritrattista Luciano Borzone (collezione Aldega), il ritrovato ritratto del cardinale Giulio Sacchetti di Simone Cantarini, alcuni ritratti del Baciccio e di Ferdinand Voet, lo splendido ritratto di bambini detto "allegoria della musica" di Sebastiano Ceccarini, qui identificato con esponenti della casa Muti Bussi (Pesaro, Galleria Altomani), tre ritratti di Pompeo Batoni mai esposti al pubblico, tra cui quello raffigurante Edward Augustus, Duca di York che si dimostra essere la prima posa, proveniente dalla casa reale di Hannover. Conclude la mostra il capolavoro della ritrattistica di Anton Raphael Mengs, tra barocco e neoclassicismo emergente, una spettacolare posa di Clemente Xiii troneggiante tra ori e damaschi, esposto nel 2005 alla mostra di Washington sulla ritrattistica papale e qui presentato in Italia per la prima volta (Spoleto, collezione privata). Come afferma Petrucci: "La definizione di Barocco, estesa alle manifestazioni artistiche e culturali che interessarono la penisola e in particolare Roma - suo centro di irradiazione internazionale - tra il secondo quarto del ´600 e il terzo quarto del ´700, può essere applicata senz´altro anche alla ritrattistica. Se il fine dell´arte barocca è quello di educare, convincere e commuovere attraverso gli strumenti della tecnica e dell´immaginazione, facendo ricorso all´allegoria e alla metafora celebrativa, i ritratti di pontefici, monarchi e principi eseguiti nel corso di due secoli rientrano appieno in tale categoria estetica". Petrucci poi prosegue: "Sono "ritratti monumento", che devono eternare i personaggi in posa, destando ammirazione e nel contempo soggezione, essere un monito per chi li ammira, nell´esaltazione del prestigio e del potere assoluto di una sola classe sociale: l´aristocrazia. Ambientazioni opulente e fastose, ostentate senza alcuna remora morale, la ricchezza della materia e il gusto per il particolare decorativo, furono chiamate a collaborare al fine di esprimere le esigenze di prestigio e un potere che doveva sembrare caduto dal cielo, per volontà divina. Generazioni di blasonati rampolli atteggiati da super-uomini posarono così per specialisti della fisionomia come Rubens, Bernini, Algardi, Van Dyck, Velázquez, Maratta, Mignard, Rigaud, Batoni e Mengs, tra i protagonisti di quella stagione dell´arte occidentale che seppe meglio interpretare i desiderata della classe privilegiata". E conclude sempre il curatore: "Se in architettura il berniniano Baldacchino di San Pietro (1624 - ´33) è stato definito il "manifesto" del Barocco, in scultura il gruppo di Apollo e Dafne del Bernini (1622 - ´25) viene considerato una precoce manifestazione del nuovo stile, in pittura il trionfalismo barocco trova una prima grande manifestazione nella volta di Palazzo Barberini di Pietro da Cortona (1632 - ´39). Nel campo del ritratto credo invece che il cardinale Bentivoglio di Van Dyck (Firenze, Palazzo Pitti), dipinto a Roma nel 1623, debba invece essere considerato il primo vero ritratto barocco, nella sua commistione tra naturalismo e aulica esaltazione della figura; l´aspirazione alla monumentalità e ad una superiore dignità, la fastosità dell´ambientazione con il teatrale ampio tendaggio, la colonna, le stoffe preziose e persino la brocca di fiori sul tavolo, il moto impresso dalla torsione laterale della figura alle vesti, fanno di questo capolavoro un modello per la ritrattistica cardinalizia successiva. Tale esempio è seguito in scultura dal berniniano busto del cardinale Scipione Borghese del 1632, eroica e nel contempo vitalissima rappresentazione di un principe di Santa Romana Chiesa. Seguiranno sulla scia del "ritratto ideale" i busti di Francesco I d´Este e Luigi Xiv, che sublimano il personaggio nello stesso eloquio solenne, patetico ed eroico nel contempo. L´artista che forse seppe meglio illustrare ed esaltare il fasto e la superiorità dell´aristocrazia, il suo senso del gusto e di raffinata eleganza, l´aura di distanza irraggiungibile, sia nei portamenti che nel decoro dei lussuosi abiti, fu Anton Van Dyck, prima nelle opere genovesi e poi soprattutto in quelle realizzate durante il lungo soggiorno inglese. Superbi esempi di ritratto celebrativo sono la scenografica parata collettiva dei conti di Pembrocke e il ritratto equestre di Maurizio di Savoia, veri e propri monumenti pittorici che travalicano i tempi. Soltanto Batoni oltre un secolo dopo riuscì a rievocare tale fasto, esaltato dalle inimitabili ambientazioni nella Roma dei Cesari con cui le gloriose effigi dei "milordi" dialogavano, quasi come una sfida all´eternità. Scriveva il poeta Marino "è del poeta il fin la maraviglia" e persino i ritratti degli artisti sembrano improntati a tale principio nell´epoca dello stupore. Ne è un esempio all´insegna della spettacolarità il ritratto di Mario de´ Fiori eseguito da Morandi (Ariccia, Palazzo Chigi), ove il pittore si volta stupito interrotto nell´esecuzione di un vaso di fiori che è lo stesso da lui dipinto nel quadro, in un gioco di rimandi capziosi, o l´autoritratto di Andrea Pozzo in bilico sul cornicione di una delle volte che deve dipingere (Firenze, Uffizi e Chiesa del Gesù)". . |
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ARTEPOLLINO, UN PROGETTO SUI NUOVI LINGUAGGI |
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Potenza, 8 luglio 2008 - “Il Pollino ha l’opportunità di diventare un contenitore non solo delle risorse che già conosciamo ma anche per artisti internazionali che possono trasformarlo in un enorme museo a cielo aperto di arte contemporanea”. Parole del Presidente della Regione Basilicata Vito De Filippo, che esprime grande soddisfazione in merito al progetto Artepollino. Il fine settimana appena trascorso è stato caratterizzato, per il versante lucano del parco nazionale più esteso d’Europa, dalla presenza del Comitato artistico-scientifico previsto dal progetto, composto, oltre che da rappresentanti locali esperti dell’area protetta, da personaggi di fama internazionale nel panorama dell’arte contemporanea. Il loro compito sarà quello di scegliere gli artisti che nei prossimi mesi saranno chiamati a realizzare le loro opere proprio sul Pollino. Del Comitato erano presenti, tra gli altri, Mario Cristiani, presidente di Arte Continua, un’associazione culturale toscana attiva nella promozione dell’arte contemporanea come strumento di comunicazione tra tradizione e innovazione, tra globale e locale; Laura Barreca, in rappresentanza del Ministero per I Beni e le Attività Culturali, curatrice di numerose mostre di arte contemporanea e autrice di testi e articoli di arte e archeologia industriale; Emanuele Montibeller, direttore artistico di Artesella, una delle esperienze italiane da cui Artepollino trae ispirazione; Caterina Seia, responsabile del progetto Unicredit e Arte; Giampiero Perri, Direttore generale dell’Apt di Basilicata. Attorno al tavolo del confronto anche Valerio Giambersio della Regione Basilicata e Lorenzo Canova del Ministero per lo Sviluppo Economico. “Una grande occasione di confronto costruttivo con personalità di fama internazionale- ha detto Gaetano Lofrano, il presidente dell’associazione Artepollino- che aiuta anche noi locali ad avere una visione diversa del territorio del parco che, come è stato più volte detto negli incontri, deve essere raccontato come un sogno. Perché non abbiamo bisogno di spettacolarizzare un parco che è già spettacolo di per sé. Ma è stata un’occasione importante per la nostra associazione, con un piacevole riconoscimento pubblico da parte del presidente De Filippo. Noi ci candidiamo a collaborare non soltanto al progetto in corso in qualità di soggetto di supporto e, se necessario, propositivo, ma andremo avanti con una nostra progettualità creando una rete di servizi legati all’ecoturismo, un settore in crescita che ben si colloca in una visione coordinata di sviluppo del Pollino”. Durante l’incontro pubblico organizzato a Mezzana Salice di San Severino Lucano, presso “il Mulino Iannarelli” sono state approfondite diverse tematiche. La parola d’ordine è “coinvolgimento”. “E’ fondamentale che il comitato collabori attivamente con il gruppo locale e l’associazione” ha detto Laura Barreca. “E’ importante il contatto del territorio con gli artisti- ha detto Mario Cristiani- perché questi ultimi hanno la sensibilità giusta per coinvolgere le comunità locali rispetto ai cambiamenti che arrivano da lontano e possono creare stimoli mentali per accettare il mondo che cambia”. “Le comunità locali devono entrare in contatto con gli artisti- ha detto Caterina Seia- comprendendo che il territorio deve essere raccontato dal loro punto di vista per favorire una visione nuova e non condizionata”. . |
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GOLF - LPGA TOUR: ANCORA UN´OTTIMA PROVA DI GIULIA SERGAS (15ª)
AZZURRI IN CAMPO NEI CAMPIONATI EUROPEI A SQUADRE LADIES, BOYS E GIRLS
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Roma, 8 luglio 2008 - Giulia Sergas ha confermato il suo ottimo momento classificandosi 15ª con 207 colpi (69 69 69) nel P&g beauty Nw Arkansas Championship (Lpga Tour), disputato sul percorso del Pinnacle Cc di Rogers in Arkansas e vinto dalla coreana Seon Hwa Lee (201 - 64 69 68). E´ la sesta volta consecutiva che la triestina termina entro le "top 15" dopo aver trovato regolarità di gioco, come dimostrano i tre identici parziali di 69, e molta convinzione nelle proprie possibilità. La Sergas ha segnato tre birdie e quindici par nel primo turno, cinque birdie e due bogey negli altri due e ha intascato 24. 914 dollari salendo al 37° posto dell´ordine di merito con 303. 128 dollari guadagnati nell´anno. La ventiduenne Seon Hwa Lee ha conseguito il secondo titolo stagionale e il quarto nel circuito riuscendo a mantenere un colpo di vantaggio su Jane Park (202 - 71 69 62), che ha tentato l´impossibile nel turno conclusivo con un 62, e su Meena Lee (67 65 70). Al quarto posto con 203 Karen Stupples, Ai Miyazato, Kristy Mcpherson e Angela Park, al 10° con 205 Inbee Park, all´11° con 206 Cristie Kerr, al 63° con 215 Paula Creamer. Non ha preso parte alla gara Silvia Cavalleri. Alla vincitrice sono andati 255. 000 dollari su un totale di 1. 700. 000 dollari. Iniziano Gli Europei A Squadre Ladies, Boys E Girls - Terminati i Campionati Europei Dilettanti al Royal Park G&cc di Torino, con la vittoria dell´Irlanda, la rassegna continentale si completa con la disputa dei tornei riservati alle categorie Ladies, Boys e Girls. Per tutti la stessa data, dall´8 al 12 giugno e medesima formula: qualificazione su 36 buche medal e match play a gironi. I primi otto team in graduatoria si contenderanno il titolo nel flight 1. Il Campionato Europeo a squadre Ladies è in programma al Gc Stenungsund, nella città svedese (nei pressi di Gothenburg) da cui il circolo prende il nome. Alla partenza sedici formazioni: Austria, Belgio, Danimarca, Inghilterra, Finlandia, Francia, Germania, Irlanda, Italia, Olanda, Norvegia, Scozia, Spagna, Svezia, Svizzera e Galles. La squadra azzurra è composta da Alessandra Averna, Marianna Causin, Alessandra De Luigi, Camilla Patussi, Anna Roscio e Valeria Tandrini. Capitana Giuliana Colavito, allenatrice Federica Dassù, fisioterapista e preparatore atletico Mauro Citzia. Il Campionato Europeo a squadre Boys si svolge sul percorso del G&cc Bled a Bled in Slovenia. Vi prendono parte venti nazioni: Austria, Belgio, Danimarca, Inghilterra, Finlandia, Francia, Germania, Islanda, Irlanda, Italia, Olanda, Norvegia, Polonia, Portogallo, Scozia, Slovenia, Spagna, Svezia, Svizzera, Galles. Gli azzurri presentano Andrea Bolognesi, Corrado De Stefani, Matteo Manassero, Stefano Pitoni, Cristiano Terragni e Claudio Viganò. Capitano Andrea Perrino, allenatore Roberto Zappa. Manassero, Terragni e Viganò hanno disputato l´europeo di Torino con la compagine maggiore. Il Campionato Europeo a squadre Girls si disputa al Murcar Links di Aberdeen in Scozia. Il quartetto azzurro è composto da Chiara Brizzolari, Alessia Knight, Giulia Molinaro e Laura Sedda. Capitana Alessandra Salvi, allenatore Enrico Trentin. Oltre all´Italia scenderanno in campo altre diciotto nazioni: Austria, Belgio, Repubblica Ceca, Danimarca, Inghilterra, Finlandia, Francia, Germania, Islanda, Irlanda, Lettonia, Olanda, Norvegia, Scozia, Spagna, Svezia, Svizzera, Galles. Us Pga Tour: Secondo Titolo Per Anthony Kim - Secondo successo stagionale e in carriera per Anthony Kim (268 - 67 67 69 65), che si è imposto nell´At&t National (Us Pga Tour), sul tracciato del Congressional Cc di Bethesda nel Maryland. Il ventitreenne californiano di Los Angeles, con un 65 finale, ha lasciato a due colpi lo svedese Fredrik Jacobson (270 - 67 72 66 65), anch´egli risalito con un 65. Terza posizione con 271 per Jim Furyk, Robert Allenby, Tommy Armour Iii, Nick O´hern, Rod Pampling e Dean Wilson. In bassa classifica K. J. Choi, 49° con 280, mentre sono usciti al taglio, caduto a 143, Trevor Immelman (144) e Mike Weir (148). Kim ha guadagnato 1. 080. 000 su un montepremi complessivo di sei milioni di dollari. . |
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