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MARTEDI

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Notiziario Marketpress di Martedì 08 Luglio 2008
IL MOLISE SPAZIA NELLO SPAZIO IORIO ELETTO VICE PRESIDENTE DELLA RETE DELLE REGIONI EUROPEE CHE UTILIZZANO LE TECNOLOGIE SPAZIALI  
 
 Campobasso , 8 luglio 2008 - E´ un Molise con orizzonti aperti allo spazio e a tutte le prospettive di crescita scientifica, tecnologica ed economica quello che ieri mattina a Bruxelles, nella sede del Comitato delle Regioni, si è visto attribuire, nella persona del suo Presidente, Michele Iorio, la Vice Presidenza del Consiglio di Amministrazione e dell´Assemblea Generale di Nereus (Réseau des Régions Européennes utilisatrices des Technologies Spatiales – Rete delle Regioni Europee che utilizzano Tenologie Spaziali). Presidente è stato eletto Alain Beneteau, Vice Presidente della Regione Francese Midi-pyrénées. Il Presidente Iorio nel suo discorso di insediamento, dopo aver ringraziato le Regioni italiane aderenti a Nereus che hanno sostenuto la sua candidatura, ha detto di voler lavorare per far si che le tecnologie spaziali possano contribuire in maniera consistente alla costruzione di un´Europa che sia sempre più vicina ai bisogni dei suoi cittadini e che sappia essere leader mondiale di una crescita scientifico-tecnologica che contribuisca al benessere e al progresso planetario. "E´ questo –ha detto ancora il neo Vice Presidente di Nereus- un riconoscimento al Molise e all´Italia, ma è anche una positiva valutazione del lavoro di sistema che abbiamo fatto con il resto delle regioni italiane. Lavoro che ci ha visto integrare le nostre singole programmazioni nello sviluppo delle tecnologie spaziali e aprirci ad un fruttuoso confronto con le atre realtà europee". Iorio si è quindi detto convinto dell´opportunità di trasformare Nereus in un Gect (Gruppo Europeo di Cooperazione Internazionale) per poter attivare al meglio tutti gli strumenti offerti da questo tipo di Associazione e realizzare quindi le ambiziose finalità che le varie regioni aderenti al Network si sono prefisse. Il Presidente Iorio ha quindi ricordato come questo traguardo giunge dopo un lungo e faticoso percorso che ha visto il Molise, tre anni fa, partecipare, unica Regione Italiana, ad un incontro promosso dalla Regione Midi-pyrénées, leader europeo nella tecnologia spaziale, sulla costruzione in prospettiva di una lobby tesa a promuovere, proprio attraverso lo sviluppo diffuso a livello regionale di questo particolare tipo di tecnologia e delle sue variegate applicazioni, la crescita economica, l´incentivazione della competitività industriale, la creazione di nuovi posti di lavoro, il rilancio della ricerca scientifica e l´innovazione. Il tutto cercando di realizzare la coesione sociale e lo sviluppo sostenibile. Obiettivi questi –ha sottolineato ancora Iorio- pienamente coincidenti con quelli prefissati dall´Unione Europea per i prossimi anni. All´incontro in Austria, dopo una serie di riunioni informali tecnico-politiche, è seguito il vertice del 18 dicembre 2007 a Tolosa dove è stato firmato, insieme ad altre 20 Regioni Europee, una Carta Politica che ha stabilito la costruzione di un´Associazione di Regioni denominata Nereus –Network of European Regions Using Space Tecnologies). La tappa successiva è stata, il 14 aprile 2008, a Bruxelles, la costituzione ufficiale dell´Associazione Nereus. Un tragitto, quello percorso in questi anni, che ha visto parte attiva e dinamica la dottoressa Nelida Ancora, Consigliere del Presidente Iorio per le Politiche tecnologiche. La Ancora, infatti, per conto del Presidente Iorio ha istaurato una serie di rapporti e di collegamenti in questo particolare mondo che hanno portato poi alla creazione di un clima di concordia e collaborazione da cui è scaturita l´elezione di oggi. Nereus nasce dalla convinzione dei promotori, che le regioni possano fornire un contributo significativo alla politica spaziale, e alla creazione di nuovi servizi destinati ai cittadini e allo stimolo per la nascita di nuovi mercati. Più in concreto per Nereus le autorità regionali debbono promuovere una più ampia e partecipata attività dei diversi attori economico-sociali che operano sul loro territorio e in generale in Europa. Possono far parte della Rete delle Regioni Europee che utilizzano le Tecnologie Spaziali: le industrie, le Università, gli istituti di formazione professionale, i centri di ricerca pubblici e privati, i fornitori di servizi e le pubbliche amministrazioni locali. Obiettivi di Nereus sono: Evidenziare il ruolo del livello regionale nell´elaborazione dei programmi spaziali europei e nella decisione delle attività legate a infrastrutture e applicazioni; promuovere partnership al fine di incrementare i programmi di cooperazione transnazionale e transfrontaliera tra regioni europee; Centrare lo sviluppo dei servizi forniti dai programmi spaziali europei sulle esigenze degli utenti finali; Favorire lo sviluppo di un mercato per i servizi resi possibili dalle nuove tecnologie spaziali sull´insieme del territorio per uno viluppo equilibrato dell´Ue; Valorizzare e sostenere il settore spaziale nell´ambito di un´Europa allargata e un´economa globalizzata; sensibilizzare i cittadini rispetto ai temi della politica europea spaziale al fine di creare nuovi mercati e stilare la domanda di servizi. Per conseguire tali obiettivi Nereus si muoverà su due livelli di intervento: livello politico: al fine di definire e portare avanti iniziative politiche attraverso incontri regolari tra i rappresentanti regionali, delle istituzioni europee, dei governi nazionali e delle agenzie spaziali;livello operativo: al fine di costruire partnership e cambi di esperienze tra le regioni che aderiscono all´associazione, favorendo la circolazione di documenti, il perseguimento di progetti e attività comuni, l´organizzazione di conferenze annuali e workshop che riescano a riunire esperti e rappresentanti regionali, nazionali ed europei. .  
   
   
INTERNET E FINANCE ONLINE: I PRIMI DATI DEL 2008 NONOSTANTE LA CRISI DELL’ECONOMIA, LA RETE SI CONFERMA STRUMENTO DI SVILUPPO. BUONA LA CRESCITA DEL NUMERO DI NAVIGATORI NEI PRIMI MESI DEL 2008.  
 
Milano, 8 luglio 2008 – Secondo i dati del rapporto Digitalfinance, realizzato da Nielsen Online e Commstrategy, il primo trimestre 2008 presenta elementi di sviluppo costanti. Se consideriamo i dati di marzo 2007 il numero di navigatori è aumentato di 3,5 milioni, con un incremento del 16% nell’ultimo anno e una crescita mensile dell’1,5%. In questo scenario aumenta l’utenza del finance, che presenta due principali caratteristiche: alta concentrazione ed elevate potenzialità espansive. Il mondo di internet non sembra risentire della crisi generale che investe l’economia del paese. La crescita di ogni settore è costante. La velocità e l’ampio spettro di soluzioni che la rete propone al mondo della produzione, dei servizi pubblici e privati non sempre vengono utilizzati sfruttando appieno le peculiarità del mezzo ma i trend confermano che l’online è potente a prescindere. La marcia è lenta ma inarrestabile. Un ulteriore dato positivo risiede nell’aumento della diffusione. La penetrazione territoriale infatti migliora: con 7,9 milioni di utenti al sud e 8,0 milioni al nord, essa si assesta in media su un 44% in tutto il territorio nazionale salendo di ben due punti rispetto al precedente semestre. Questi dati favoriscono la diffusione anche dei canali del finance online in grado di proporre alternative appetibili per i consumatori. “Il finance online raggiunge a marzo 12,5 milioni di utenti unici, registrando una crescita sull’anno del 18% e, in termini assoluti, circa 2 milioni di visitatori in più - commenta Cristina Papini Sales & Project Manager di Nielsen Online -. A fianco a questo andamento positivo, si sta assistendo ad un fenomeno di diversificazione della domanda: inizia infatti a ridursi la concentrazione nel mercato e i primi tre player passano da una quota di clientela online del 56% ad una del 50%. ” Anche il banking online mostra segni di crescita consistenti. Nell’arco dell’anno è infatti cresciuto del 14%, un milione di utenti in più, con un tasso di crescita mensile dell’1,7%. Quel che più impressiona però è il più 24% fatto registrare dalla clientela operativa sul sito, di coloro cioè che effettuano bonifici, pagamenti, ricariche. L’arena dei fruitori inoltre può rapidamente crescere se pensiamo che esistono nei 2,6 milioni di persone che visitano i siti senza usufruire dei servizi. Nell’anno ottime le performance di Fineco, più 52%, di Unicredit, che presenta un incremento del 35%, e di San Paolo, cresciuta del 22%. Mediolanum è la banca che si è dimostrata più capace nell’acquisizione di clientela non proveniente dall’online. All’interno dell’utenza finance, il 39% - ovvero circa 5 milioni di navigatori - visita i siti del credito al consumo; 3,4 milioni si recano sui siti delle carte di credito, circa 1,7 milioni, visitano i siti dei prestiti online e poco più di un milione i mutui. Rispetto al dicembre 2007, il credits è complessivamente cresciuto del 5%, trainato soprattutto da prestiti (+34%) e mutui (+10%). “Le nuove tendenze normative sulla tracciabilità e sull’apertura del mondo del credito a soggetti non bancari, la crisi economica - parlo soprattutto nell’ambito dei mutui - unita alla notevole convenienza del canale online, oltre all’ingresso di nuovi soggetti nel banking, portatori di nuove formule e strumenti di pagamento, stanno indubbiamente movimentando il mercato – dice Paolo Barbesino partner di Commstrategy –. C’è da pensare che la crescita di questi mesi stimolerà ulteriormente i soggetti dal lato dell’offerta dando la possibilità di creare un canale virtuoso che dia maggior impulso al dirottamento delle risorse dai settori tradizionali all’online. ” .  
   
   
DOMANI FIRMA INTESA TRA REGIONE UMBRIA E TELECOM ITALIA PER SVILUPPO RETE SU TERRITORIO REGIONALE  
 
Perugia, 8 luglio 2008 – Ottenere, quanto prima, la disponibilità dell’accesso a banda larga sull’intero territorio regionale, a vantaggio dei cittadini e delle imprese dell’Umbria. È l’obiettivo dell’intesa che verrà siglata mercoledì 9 luglio a Perugia, a Palazzo Donini, tra la Regione Umbria e Telecom Italia. A firmare la lettera d’intenti saranno la presidente della Regione Maria Rita Lorenzetti e il presidente di Telecom Italia Gabriele Galateri di Genola. Saranno presenti l’assessore regionale alle Infrastrutture tecnologiche, Lamberto Bottini, e il direttore Top Clients Ict Services di Telecom Italia Mauro Nanni. .  
   
   
PATRIMONIO IMMOBILIARE/MOBILIARE REGIONE VENETO: ADOTTATO SISTEMA INNOVATIVO INVENTARIAZIONE E GESTIONE: PROGETTO “PATRIMONIO WEB 888””  
 
Venezia, 8 luglio 2008 - Si chiama “Patrimonio Web 888” il primo step di realizzazione di un innovativo sistema di inventariazione del patrimonio immobiliare e mobiliare della Regione Veneto, che ne consente la gestione unitaria e coordinata, ed è stato approvato dalla Giunta veneta su proposta dell’Assessore al Demanio e Patrimonio Flavio Silvestrin. Ne dà notizia lo stesso assessore, il quale spiega che “il progetto fa parte, nell’ambito della programmazione 2007-2010, delle azioni prioritarie dell’Assessorato al Demanio e Patrimonio, rese più urgenti alla luce dei processi di trasferimento di beni immobili e demaniali in corso dallo Stato alle Regioni”. Il progetto “Patrimonio Web 888” ha creato un software integrato finalizzato alla gestione del vasto e articolato patrimonio immobiliare e mobiliare della Regione Veneto, sopperendo alla frammentarietà degli applicativi configurati sin’ora dai singoli uffici per le proprie peculiari esigenze. In questo modo – sottolinea Silvestrin – sono state analizzate e mappate le sedi istituzionali della Regione nella provincia di Venezia, si è gestito l’inserimento e l’analisi dei dati patrimoniali dell’Amministrazione regionale collegandoli al sistema di controllo di gestione e al sistema di contabilità finanziaria dell’Ente, e si è creata una banca dati unica che consente una prima tracciatura dei beni immobili assegnati a ciascuna struttura; il tutto al fine di implementare la valorizzazione, la conoscenza e la gestione economica del Patrimonio regionale”. Il provvedimento adottato dalla Giunta veneta, inoltre, dà il via alla seconda fase del progetto, denominata “Progetto Geobase”, che punta ad un ulteriore sviluppo del software al fine di arrivare ad un applicativo che dialogherà con più archivi, in un contesto di collaborazione con gli Enti strumentali della Regione, nonché con quelli esterni. “Il nostro obiettivo – conclude Silvestrin – è quello di dotare la Regione Veneto di un strumento informativo d’avanguardia in grado di collaborare anche con gli enti esterni, basandoci su tecnologie avanzate che mettano in condivisione informazioni organiche e non frazionate”. .  
   
   
BUONGIORNO ANNUNCIA UNA SERIE DI INIZIATIVE TATTICHE E STRATEGICHE VOLTE A SOSTENERE LA PROPRIA CRESCITA ORGANICA NONOSTANTE LE MAGGIORI SFIDE POSTE DAL MERCATO.  
 
Milano, 7 luglio 2008 – Buongiorno Spa annuncia, nell’ambito delle deliberazioni adottate nella seduta di ieri del Consiglio di Amministrazione, una serie di iniziative volte a fronteggiare aggressivamente le sfide poste dall’economia e dal mercato, preservando la marginalità del business. Le principali iniziative includeranno: Un orientamento di business più focalizzato nei prossimi trimestri: ad esempio, maggiori spese di marketing volte a sostenere la crescita dell’area B2c e tagli selettivi in segmenti marginali o per contratti specifici nei settori B2b e B2o. Realizzazione di un nuovo sistema di asset portfolio e un business line management per un migliore monitoraggio dell’andamento delle linee di Business e delle performance delle linee di prodotto, identificando quindi posizioni/contratti più deboli nei quali si possono prendere in considerazione eventuali disinvestimenti. Approccio “up-or-out” più aggressivo in America Latina e in Africa. Totale rifondazione del business negli Stati Uniti: nomina di un nuovo country manager, di nuovi membri del team, completa ristrutturazione del business B2c ed espansione delle collaborazioni con Sprint e Verizon. Maggiore efficienza operativa, grazie al completamento del piano di integrazione con iTouch, che sta procedendo più rapidamente rispetto a quanto previsto, e alla maggiore semplificazione conseguente al più selettivo approccio al business. Ulteriori sforzi per penetrare il nuovo scenario del Mobile Internet attraverso le soluzioni Mobile Content 2. 0 per le applicazioni di Mobile Social Networking, a cui sarà destinato 50% in più dello staff rispetto a quanto previsto dal piano originale. Andrea Casalini, Ceo di Buongiorno, ha commentato: «Il mercato del mobile entertainment continua a rappresentare una straordinaria opportunità nel lungo periodo. Buongiorno è uno dei leader in questo mercato ed è perfettamente posizionato per trarre vantaggio da tale opportunità. Il mercato, tuttavia, versa in una fase di transizione che, se rapportata alla situazione macroeconomica globale, si traduce nel breve periodo in una serie di sfide per le aziende che intendono continuare a crescere. In particolare, notiamo un aumento delle insolvenze in alcune operazioni B2c. La domanda dei consumatori per i servizi da noi proposti resta elevata, ma è altrettanto vero che ravvisiamo situazioni di billing meno favorevoli al momento del pagamento effettivo del servizio. Inoltre, le nuove strategie di gestione del portale da parte degli operatori stanno causando una diminuzione dei volumi nell’ambito di alcuni dei nostri grandi contratti B2o. Questi fenomeni si stanno manifestando più velocemente rispetto a quanto previsto e nel primo semestre non siamo stati in grado di rispondere con una rapidità tale da riuscire a mantenere i nostri obiettivi per il 2008. Al tempo stesso, poiché siamo convinti che sussista l’opportunità nel medio e lungo periodo, non ridurremo i livelli di spesa finalizzati ad accrescere la base clienti e neppure quelli previsti per sviluppare nuovi servizi per l’era del Mobile Internet. Conseguentemente dobbiamo abbassare i nostri obiettivi per l’anno in corso. Parallelamente, adotteremo misure aggressive per assicurare nuovi livelli di crescita in tempi brevi. Per questo abbiamo deciso di effettuare tagli ad alcuni servizi o contratti caratterizzati da bassa marginalità o non redditizi e ci focalizzeremo soltanto sui servizi a maggiore valore aggiunto, compresi nell’offerta attuale, e su una gamma di nuovi servizi pensati per cogliere appieno l’opportunità offerta dal Mobile Internet (Mobile Content 2. 0). In questo scenario Buongiorno modifica la propria guidance per l’anno 2008, con ricavi nell’ordine dei 325-335 milioni di Euro (rispetto a 330-350 milioni di Euro) e un Ebitda con una forchetta di 35-40 milioni di Euro (rispetto a 41-45 milioni di Euro). Inoltre, il Debito Netto ammonterà a 62-70 milioni di Euro (rispetto ai 50-55 milioni di Euro) soprattutto a seguito degli investimenti pari a circa 10 milioni di Euro effettuati nei primi sei mesi dell’anno per l’acquisto del 100% del business della Call Tv - parte dell’acquisizione di iTouch - e delle minority di alcune controllate di Movilisto. .  
   
   
INSIEL: DA OGGI SI LAVORA SUL PIANO INDUSTRIALE  
 
Zagabria, 8 luglio 2008 - "Da domani si comincia a lavorare sul Piano Industriale di Insiel da sottoporre appena possibile ai lavoratori". Il presidente del Friuli Venezia Giulia, Renzo Tondo, annuncia da Zagabria - dov´è intervenuto ad una riunione del Comitato delle Regioni per l´adesione della Croazia alla Ue - la convocazione per l’ 8 luglio (ore 16 nel Palazzo della Giunta regionale, a Trieste) della prima riunione del Tavolo tecnico-politico per la predisposizione delle linee guida del Piano industriale di Insiel, la società informatica della Regione che il governatore ha deciso di rilanciare, scorporando - come imposto dal decreto Bersani - le attività rivolte al mercato esterno. Il Tavolo tecnico-politico, ha spiegato Tondo, sarà composto da presidente ed assessori della Giunta regionale e dai vertici di Insiel. .  
   
   
FORMAZIONE IN RETE IL CATALOGO INTERREGIONALE DEI CORSI DI ALTA FORMAZIONE  
 
Cagliari, 8 Luglio 2008 - E´ on line, raggiungibile sul sito internet www. Altaformazioneinrete. It, il "Catalogo interregionale dei corsi di alta formazione". Frutto di un progetto finanziato dal Ministero del Lavoro, della Salute e delle Politiche Sociali attraverso risorse comunitarie Fse (Fondo Sociale Europeo), il Catalogo è lo strumento concreto attraverso il quale i potenziali beneficiari potranno accedere ad un´offerta formativa selezionata in grado di soddisfare le esigenze di mobilità e specializzazione, fondamentali all´interno dell´attuale mercato del lavoro. "La Regione Sardegna - afferma l´Assessore del Lavoro Romina Congera - ha aderito con convinzione al progetto, condividendo l´impegno con le altre regioni, ritenendo fondamentale il supporto alla crescita delle competenze professionali per promuovere una permanenza qualificata nel mercato del lavoro. " Il progetto "Catalogo Interregionale dell´Alta Formazione" nasce appunto dalla volontà delle regioni di condividere strategie, strumenti e procedure su due temi fondamentali per lo sviluppo economico e l´innovazione: la mobilità e l´alta formazione. L´impegno delle amministrazioni regionali, rafforzato da un Protocollo di Intesa tra dieci di loro (Abruzzo, Basilicata, Emilia-romagna, Lazio, Sardegna, Sicilia, Toscana, Umbria, Valle d´Aosta e Veneto, quest´ultima in qualità di capofila), ha raggiunto quindi ora un importante risultato: un catalogo comune fra le prime cinque regioni operative (Emilia-romagna, Lazio, Sardegna, Umbria, Veneto). Nel catalogo, raggiungibile via web sul sito internet www. Altaformazioneinrete. It, è presente l´offerta formativa di Alta Formazione (master, corsi di specializzazione, professionalizzazione, riqualificazione) per cui le cinque Regioni dispongono la concessione di voucher a laureati e lavoratori diplomati. I destinatari dei voucher trovano on-line sia le proposte formative sia le procedure per richiedere i voucher e possono, per la prima volta, scegliere di frequentare un corso anche in un´altra regione oltre quella di residenza. "Il Catalogo Interregionale - spiega l´Assessore Congera - è uno strumento fortemente innovativo, al servizio dei diversi attori coinvolti nel sistema: i beneficiari dell´offerta formativa, le università e gli organismi di formazione, le amministrazioni regionali. La collaborazione tra Regioni viene valorizzata per sviluppare ulteriormente la capacità di fare sistema sul territorio insieme alle conoscenze ed alle metodologie operative per promuovere l´accesso individuale alla formazione specialistica e la mobilità professionale, che sono oggi elementi strategici nell´attuale mercato del lavoro. " Il numero complessivo dei corsi pubblicati è di 2. 241, distribuiti fra le Regioni che hanno aderito al progetto: 942 in Lazio, 379 in Umbria, 489 in Veneto, 365 in Emilia-romagna, 66 in Sardegna. L´area tematica maggiormente rappresentata (quasi il 25% del totale) è quella dell´informatica e dell´information and communication technology (Ict); presenti in numero significativo anche corsi inerenti l´erogazione di servizi, soprattutto in Emilia-romagna, Lazio e Umbria, direzione e management (Sardegna), marketing e commerciale (Veneto). L´avviso per l´erogazione di voucher di alta formazione per l´accesso individuale alle offerte formative presenti nel catalogo interregionale, è in pubblicazione dal 29 giugno scorso. Le domande potranno essere presentate entro il prossimo 27 agosto. .  
   
   
LIVORNO CAPITALE DELLA RICERCA SULLE TECNOLOGIE DEL MARE  
 
Livorno, 8 luglio 2008 - «La Regione condivide e sostiene il progetto di crescita sociale, economica e culturale intrapreso dal Comune di Livorno con la realizzazione, insieme alla Scuola superiore di Sant’anna, di un polo della ricerca nel settore delle tecnologie del mare». E’ questo il senso della firma che l’assessore all’Università e alla ricerca Eugenio Baronti ha apposto il 5 luglio insieme al sindaco di Livorno Alessandro Cosimi e al direttore della Scuola di Sant’anna Maria Chiara Carrozza, al protocollo d’intesa che dà il via libera alla prima iniziativa nata dalla collaborazione fra la prestigiosa istituzione universitaria e il Comune. «Si tratta di una iniziativa - ha detto Baronti - che punta a valorizzare il territorio e le sue risorse, rendendone il tessuto economico e produttivo più qualificato e competitivo. La partecipazione della Regione all’intesa inte! nde sott olinearne proprio l’importanza strategica, sia dal punto di vista delle politiche a favore della ricerca che di quelle per la riqualificazione e la sostenibilità del nostro modello di sviluppo e per la tutela dell’ambiente. Non c’è dubbio, infatti, che la ricerca e la conoscenza siano un fattore essenziale per garantire qualità al nostro futuro, evitare il declino economico e sociale, ritagliare alla Toscana una posizione di rilievo nella fascia alta dell’innovazione e della divisione internazionale del lavoro». Sul fronte della ricerca, l’assessore ha ricordato che la Regione sta lavorando alla costruzione di uno spazio regionale della ricerca e dell’innovazione, uno spazio nel quale la ricerca scientifica e le tante eccellenze di cui la Toscana è ricca divengano un elemento trainante dello sviluppo. «Per favorire la compettività e l’internazionalizza! zione del nostro sistema pubblico e privato della ricerca – ha detto Baronti - la Regione sta inoltre lavorando, di concerto con le istituzioni scientifiche e le università, ad una nuova legge in materia di ricerca, università e alta formazione che si pone l’obiettivo di promuovere e consolidare i rapporti fra i diversi soggetti della rete e annullare così le distanze fra mondo delle imprese e punte avanzate di ricerca scientifica e tecnologica, assicurando informazione, supporto e conoscenza ad un sistema produttivo come quello toscano, caratterizzato dalla fortissima presenza di piccole e medie imprese». La realizzazione, a Livorno, di un polo di ricerca nel settore delle tecnologie del mare sarà finalizzata, in particolare, alle applicazioni civili. I settori coinvolti saranno quelli ! della robotica, della biorobotica e dell’ingegneria biom! edica. La nascita del polo si inserisce nel quadro di un accordo di collaborazione fra Comune di Livorno e Scuola di Sant’anna che porterà alla progettazione di interventi di formazione, programmi di studio, formazione e ricerca finalizzati al trasferimento tecnologico alle imprese del territorio. .  
   
   
BORSE DI STUDIO, INCONTRO REGIONE BASILICATA -ARDSU E COMITATO STUDENTI  
 
 Potenza, 8 luglio 2008 - Entro fine luglio, con l’assestamento di bilancio, la Regione Basilicata stanzierà le risorse finanziarie necessarie a garantire il completo pagamento delle borse di studio per il 2007, liquidate in parte, e per il 2008. Lo ha assicurato il presidente della Regione Vito De Filippo, al termine di un incontro cui hanno partecipato l’assessore alla Formazione, Antonio Autilio, il direttore e il presidente dell’Ardsu, Giovanni Di Pilato e Anna Fulgione, e il coordinamento degli studenti universitari per il diritto allo studio. Al 5 luglio – è stato spiegato durante la riunione – l’Ardsu ha liquidato per le borse di studio 2 milioni e 259 mila euro, il 43,62 per cento del fabbisogno finanziario, calcolato in oltre 5 milioni di euro. All’aumento delle domande per le borse di studio, pero’, è coinciso l’adeguamento Istat e un minore trasferimento dei fondi statali. Durante la riunione si è parlato anche delle condizioni della case alloggio per gli studenti. Su 600 richieste sono 239 i posti disponibili nelle tre strutture di via Filzi, via Mazzini ed ex clinica Gavioli, ai quali si aggiungeranno i 151 posti a Matera e i 98 della ex sede del Consiglio regionale, in via Manhes, i cui lavori di ristrutturazione sono in cantiere. Nei prossimi mesi saranno eseguiti interventi di adeguamento per garantire ulteriori servizi agli studenti. De Filippo ha confermato l’impegno della Regione a “corrispondere le somme necessarie ad assicurare il conferimento delle borse di studio e assicurare nella sua pienezza il diritto allo studio. La Regione è interessata a far crescere l’Università. Con una legge innovativa– ha sottolineato il presidente – abbiamo assicurato all’Ateneo lucano fondi pari a 5 milioni annui, a fronte dei 30 milioni stanziati dallo Stato. Quattro nuove facoltà si apriranno in Basilicata. Puntare a una formazione universitaria seria e di qualità è uno degli investimenti più intelligenti per il futuro dei nostri territori e dei nostri giovani, ai quali vogliamo assicurare adeguate condizioni della vita universitaria in strutture accoglienti e sicure. Questo è anche lo scopo del prestito ponte, finanziato dalla Regione con 500 mila euro, che non mancherà di alleviare i costi delle famiglie”. Autilio, invece, ha sostenuto che “il Dipartimento ha sempre mostrato particolare impegno per superare le cause di ritardo nell’erogazione delle borse e per venire incontro alle esigenze degli studenti e delle famiglie. Le politiche di diritto allo studio universitarie hanno bisogno di un adeguamento tenuto conto che la normativa regionale è datata nel tempo e che le esigenze sono cresciute”. Su proposta del presidente De Filippo, a settembre si tornera’ a parlare delle politiche universitarie regionali con il coinvolgimento di Istituzioni e studenti. .  
   
   
RIDUZIONE DI OLTRE 100.000 DOCENTI: LA RETE PRECARI SSIS CHIEDE UNA REVISIONE RADICALE  
 
Genova, 8 luglio 2008 - A seguito della C. M. N. 19 del 01/02/2008 dell´ex Ministro Fioroni e del D. L. N. 112 collegato alla Finanziaria 2009 approvato dall´attuale Consiglio dei Ministri, viene programmata nell´arco del prossimo triennio la riduzione di oltre 100. 000 docenti, attraverso le seguenti procedure di realizzazione: razionalizzazione ed accorpamento delle classi di concorso, per una maggiore flessibilità nell´impiego dei docenti; ridefinizione dei curricoli vigenti nei diversi ordini di scuola anche attraverso la razionalizzazione dei piani di studio e dei relativi quadri orari, con particolare riferimento agli istituti tecnici e professionali; revisione dei criteri vigenti in materia di formazione delle classi; rimodulazione dell´attuale organizzazione didattica della scuola primaria; revisione dei criteri e dei parametri vigenti per la determinazione della consistenza complessiva degli organici del personale, finalizzata ad una razionalizzazione degli stessi; ridefinizione dell´assetto organizzativo-didattico dei centri di istruzione per gli adulti, ivi compresi i corsi serali, previsto dalla vigente normativa. Rete Precari Ssis considera questa scelta, oltre che come un illogico disinvestimento dello Stato dall´Istruzione, una gravissima minaccia nei confronti delle centinaia di migliaia di insegnanti precari che ogni anno contribuiscono al funzionamento della Scuola Pubblica. Inoltre, in merito all´annunciata modifica del sistema di reclutamento prevista dal disegno di legge dell´On. Valentina Aprea, Rete Precari Ssis si trova in totale disaccordo sulla possibilità di trasferire ai Dirigenti Scolastici il compito di assegnare gli incarichi a tempo indeterminato attraverso "concorsi a livello di istituzione scolastica", a discapito dei diritti acquisiti dagli insegnanti precari iscritti nelle attuali Graduatorie a Esaurimento. A tal proposito, gli insegnanti specializzati di Rete Precari Ssis manifestano rabbia e amarezza nei confronti della recente dichiarazione del Ministro Gelmini, il quale afferma che "esaurire le graduatorie è impossibile" e che "comunque il messaggio non sono le assunzioni, ma la capacità di dire basta a questo metodo. Occorre trovare un altro sistema di reclutamento". È il caso di ricordare che, durante l´ultima campagna elettorale, lo stesso Presidente della Vii Commissione Cultura della Camera, On. Valentina Aprea, aveva tranquillizzato e convinto gli insegnanti precari, dichiarando espressamente che "le graduatorie permanenti andranno ad esaurimento per il 50% dei posti disponibili e vacanti, come già previsto dal decreto 227 della riforma Moratti mentre l´emergenza del nuovo reclutamento impone alla classe politica di ripensare nuove modalità di formazione iniziale e di reclutamento per il restante 50%" e che "era stato il ministro Fioroni che, al contrario, aveva previsto l´azzeramento delle graduatorie". L´ipotesi che, successivamente all´imminente immissione di 25. 000 insegnanti, alle Graduatorie a Esaurimento non venga più attribuito almeno il 50% dei posti a tempo indeterminato, tradisce e mortifica le aspettative degli insegnanti precari che ogni anno permettono il regolare funzionamento della scuola pubblica. Il Ministro Gelmini ha inoltre recentemente affermato che "la questione delle Scuole di Specializzazione per l´Insegnamento è un vero e proprio scandalo". A tal proposito, Rete Precari Ssis informa il Ministro, qualora non lo sapesse, che gli insegnanti specializzati hanno regolarmente vinto un concorso per titoli ed esami, bandito dallo Stato su un numero di posti programmati sulla base delle reali esigenze del territorio, per accedere a un corso di specializzazione biennale con 300 ore di tirocinio nelle scuole e con esame finale di Stato. Le aspettative di questi insegnanti sono state completamente disattese da tutti i Governi, risultando, dai dati ufficiali del M. I. U. R. , che meno del 3% dei contratti a tempo indeterminato viene ogni anno attribuito ai docenti specializzati tramite Ssis, nonostante l´Anief (Associazione Nazionale Insegnanti ed Educatori in Formazione) abbia sempre rivendicato una quota di posti riservata agli insegnanti specializzati. Rete Precari Ssis, associandosi alle richieste dell´Anief che ha già attivato una forte mobilitazione in tal senso, esprime infine solidarietà nei confronti dei colleghi specializzandi del Ix ciclo Ssis che, senza alcuna giustificazione logica, rischiano di restare esclusi dalle graduatorie dopo aver conseguito l´abilitazione all´insegnamento. Pertanto, confidando nella sensibilità della politica nei confronti di questi temi, Rete Precari Ssis chiede: a) una revisione radicale e più responsabile dei sopra citati provvedimenti programmati atti a ridurre di oltre 100. 000 unità, nell´arco del prossimo triennio, il personale docente; b) il mantenimento delle attuali Graduatorie a Esaurimento per almeno il 50% delle assunzioni a tempo indeterminato, fino al loro totale esaurimento; c) una quota di posti riservati ai docenti specializzati all´interno del restante 50% delle assunzioni a tempo indeterminato; d) l´inserimento nelle graduatorie a esaurimento dei colleghi specializzandi del Ix ciclo Ssis. .  
   
   
SI DIFFONDONO IN EUROPA LE UNIVERSITÀ PER RAGAZZI  
 
 Bruxelles, 8 luglio 2008 - In alcuni paesi europei le università per ragazzi sono l´ultima novità in materia di innovazione Sono concepite per destare l´interesse per la scienza e la ricerca in ragazzi e ragazze ad un´età più giovane possibile. Ora questo interessante concetto sta per diffondersi nel resto d´Europa. Il concetto delle università per ragazzi rappresenta un´apertura radicale da parte delle università verso il pubblico generale. L´intenzione di base è quella di contrastare la perdita di interesse da parte dei giovani per la scienza e la ricerca, e di contribuire al superamento delle nozioni stereotipate, come anche di incrementare la partecipazione attraverso i diversi settori della popolazione. La Commissione europea ha intenzione di firmare un accordo di sovvenzione che dovrebbe dare il via alla formazione di una rete europea per le università per ragazzi chiamata Eucunet (European Children´s University Network). Secondo una dichiarazione della Commissione, il concetto rappresenta insieme un "approccio innovativo ed eccellente". La somma totale di 550. 000 Eur di finanziamenti per i prossimi due anni arriverà dall´area tematica "Scienza e società" del Settimo programma quadro (7°Pq). L´obiettivo dell´Eucunet è quello di creare un database delle attività, passate o presenti, ananzate in Europa nel campo delle università per ragazzi. Seguiranno poi un portale web interattivo e dei simposi internazionali, che dovranno contribuire al trasferimento del know-how e all´interscambio delle esperienze esistenti. Il centro vitale di questa rete sarà formato dalle già esistenti università per ragazzi collocate a Basilea, Bratislava, Strasburgo, Tübingen e Vienna. Saranno usate come modelli di riferimento le organizzazioni che hanno avuto un ruolo importante nella formazione delle università per bambini nei rispettivi paesi: Kinderbüro Universität Wien (Austria), Eberhard Karls Universität Tübingen (Germania), Universität Basel (Svizzera), Université Louis Pasteur Strasburgo (Francia), Max Reinhardt Foundation - Arena Theater Bratislava (Slovacchia), e anche "unsere neue couch" (Germania), che coprirà la parte tecnica del progetto. Il loro progetto include la creazione di una rete europea e "di introdurre l´approccio dell´universtità per ragazzi agli altri paesi europei". Già più di 100 università in tutta Europa organizzano eventi scientifici rivolti ai più giovani. Questi eventi offrono ai bambini di ogni età, maschi e femmine, un primo approccio alla scienza. Da parte loro le università sfruttano questi eventi per ricavarne più del mero evento occasionale. Quello che queste università riescono a fare è di creare una piattaforma stabile e continua per la comunicazione scientifica extracurricolare. In vista di questa diffusione delle università per ragazzi, sta aumentando anche il bisogno di scambiarsi esperienze e di conseguenza cresce anche la necessità di networking tra gli organizzatori, soprattutto superando i confini linguistici e nazionali. È per questo che l´idea dell´Eucunet è così importante. Una parte del servizio offerto da Eucunet sarà quello di offrire partenariati di mentorato che permetteranno la cooperazione mirata tra organizzatori affermati e quelli che stanno cercando di iniziare un´attività. Inoltre, saranno sviluppati gli standard e le linee guida per la pianificazione e l´organizzazione di tali eventi scientifici, come anche le basi per procedure di analisi dell´impatto sostenibili. La prima università per ragazzi è stata fondata nel 2002 all´università di Tübingen. Come risultato dei suoi sforzi, l´università per ragazzi ha ottenuto il più prestigioso premio europeo per la comunicazione della scienza: il Descartes Prize for Science Communication. Gli organizzatori delle attività di comunicazione della scienza per la gioventù in ambiente universitario sono gentilmente invitati a contattare Contact Eucunet è coordinata dal Kinderbüro Universität Wien Per ulteriori informazioni: http://www. Eucu. Net/ .  
   
   
COOPERAZIONE E FORMAZIONE: PROTOCOLLO REGIONE CAMPANIA E STATO SANTA CATERINA IN BRASILE  
 
Napoli, 7 luglio 2008 - E´ stato firmato ieri mattina in sala giunta un protocollo di intesa tra la Regione Campania e lo Stato di Santa Caterina in Brasile per la cooperazione scientifica, la formazione e la qualificazione professionale. L´intesa è stata sottoscritta tra l´assessore regionale alla Formazione Corrado Gabriele e il segretario di stato all´Assistenza sociale e al Lavoro dello Stato di Santa Caterina Dalva Maria De Luca Diaz. Erano presenti i rappresentanti delle facoltà di Agraria e di Medicina veterinaria dell´Università Federico Ii, individuate come soggetti preferenziali per il trasferimento delle buone prassi presso lo stato brasiliano. Con il protocollo viene stabilita una maggiore collaborazione tra la Regione, lo Stato di Santa Caterina ed i rispettivi sistemi produttivi, accademici e scientifici, attraverso un incremento dello scambio di esperienze teso a: valorizzare la collaborazione reciproca tra le scuole e le università dei due territori, tra le associazioni culturali e sociali e tra le imprese; favorire l´incontro tra il mondo scientifico, accademico, i gruppi, le associazioni imprenditoriali e sindacali ed il mondo politico, economico e sociale; incrementare a livello territoriale lo scambio di studenti ricercatori; promuovere azioni per l´internazionalizzazione delle imprese, e per la sicurezza alimentare e nutrizionale. Il protocollo di oggi fa seguito ad una lettera inviata nei giorni scorsi dal ministro del Lavoro del governo brasiliano Carlos Lupi al presidente della Regione Campania Antonio Bassolino, con cui ha espresso la volontà di realizzare percorsi di collaborazione con la Regione sui temi della inclusione produttiva e sociale, del lavoro e della formazione. .  
   
   
CONFERENZA INTERNAZIONALE SULL´ELABORAZIONE DEL LINGUAGGIO NATURALE  
 
Gothenburg (Svezia), 8 luglio 2008 - Dal 25 al 27 agosto si terrà a Gothenburg (Svezia) la conferenza internazionale sull´elaborazione del linguaggio naturale (Gotal 2008). Gotal è una conferenza internazionale che tratta tutti gli aspetti della linguistica computazionale e la teoria, i metodi e le applicazioni dell´elaborazione del linguaggio naturale. In una serie di lezioni e presentazioni gli invitati affronteranno temi come la "Semantica formale nel mondo reale", "L´elaborazione orale per l´audio indexing", "Selezionare il dependency parsing" e altro ancora. La conferenza è organizzata congiuntamente dalla Chalmers University of Technology e dall´università di Gothenburg. Per ulteriori informazioni, visitare: http://www. Cse. Chalmers. Se/gotal. Html .  
   
   
INTERNATIONAL SYMPOSIUM ON CATALYSIS: RICERCA, ATTIVITÀ STRATEGICA PER UNO SVILUPPO DI QUALITÀ  
 
Firenze, 8 luglio 2008 -  «Un simposio internazionale di scienze è, per Firenze, un evento prezioso, se non raro. Firenze, come la Toscana, è universalmente conosciuta più per il fascino artistico culturale dei suoi monumenti, per l’immenso patrimonio di opere d´arte di cui dispone, per i suoi paesaggi e borghi rurali, molto meno per le opere dell´ingegno moderno, per la sua capacità di essere al passo con i tempi avendo a disposizione un potenziale di energie umane di conoscenza, di creatività e di una attività di ricerca scientifica di grande valore». Con queste parole l’assessore alla ricerca e università Eugenio Baronti ha dato il benvenuto, ieri mattina, agli intervenuti al convegno internazionale sulla catalisi, al palacongressi a Firenze. L’assessore ha sottolineato, nel suo intervento, l’importanza di una Toscana che è tuttora meno famosa di quella ar! tistica ma sempre più affermata a livello internazionale: quella dei tanti gruppi di ricerca che operano in settori innovativi e d’avanguardia, come quelli che lavorano per realizzare processi catalitici innovativi, selettivi ed eco-compatibili. «Non sarò certo io ad illustrare a voi l´importanza dei processi di catalisi nella trasformazione della materia – ha detto ancora Baronti – ma posso testimoniare l´interesse della Regione per una ricerca in un ambito disciplinare fondamentale per perseguire l’obiettivo di uno sviluppo sostenibile fondato sulla qualità. La realizzazione di processi catalitici innovativi, selettivi e compatibili con le sempre più stringenti esigenze di rispetto ambientale, rappresenterà per i prossimi anni un impegno di primaria importanza per perseguire l’obiettivo di uno sviluppo qualitativo, per innovare il nostro sistema produttivo toscano, per ridurre la pression! e e l’impatto sul territorio dei nostri distretti industriali, ridurre le emissioni in atmosfera, la produzione dei rifiuti, il consumo di energia e lo spreco di risorse, l’ecoefficienza nel governo del territorio e nella gestione dei servizi». L’assessore ha poi ricordato l’attività di promozione già svolta dalla Regione per iniziative di ricerca finalizzate allo sviluppo sostenibile e alla tutela dell’ambiente. «Per il futuro – ha concluso - anche grazie ai programmi europei, avremo occasione di sostenere in maniera incisiva la ricerca a favore di processi produttivi più competitivi non solo per il minor costo di produzione, ma anche per la migliore qualità dei processi, dei prodotti e degli effetti ambientali». Nel programma operativo Competitività regionale e occupazione, dei fondi strutturali e nel programma attuativo del Fondo per le aree sottuti! lizzate, saranno sempre più importanti le quote d! i risors e destinate alla ricerca e specifiche risorse saranno destinate alla ricerca per migliorare le condizioni ambientali. Ma non è tutto. Una nuova legge regionale prevederà strumenti di programmazione capaci di determinare interventi coordinati ed efficaci per promuovere e sostenere la ricerca toscana ed il trasferimento dei risultati della ricerca ai processi produttivi e dei servizi». L’assessore ha quindi annunciato le due giornate dedicate alla ricerca che si svolgeranno il 24 e 25 ottobre prossimo, nell’ambito della festa della Creatività. «Sarà l’occasione – ha detto – per fare il punto sulla nuova legge e sulle politiche regionali nel settore, ma anche uno spazio, per chi fa ricerca, di far conoscere e divulgare i risultati della vostra opera, le applicazioni tecnologiche e innovative per ridarle il prestigio e l’importanza che merita come fattore strategico per dare qualità al nostro futuro». .  
   
   
ACQUISTI VERDI DELLA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE (GREEN PUBLIC PROCUREMENT): AGGIUDICATA LA CONVENZIONE PER LA FORNITURA DI ARREDI SCOLASTICI ELABORATA NELL´AMBITO DI UN PROGETTO DELL´ASSESSORATO ALL´AMBIENTE DELLA REGIONE EMILIA-ROMAGNA.  
 
 Bologna, 8 luglio 2008 - Banchi, lavagne, armadi, cattedre e sedie in legno riciclato, o proveniente da foreste gestite in modo “sostenibile”. Con bassa emissione di formaldeide e un numero di componenti ridotto al minimo. Verranno consegnati alle scuole dell’Emilia-romagna dall’azienda Vastarredo, che ha vinto il bando – il primo al cento per cento “verde” – per la fornitura di arredi scolastici elaborato nell’ambito di un progetto finanziato dall’assessorato all’Ambiente della Regione Emilia-romagna. Tecnicamente l’operazione ha un nome ben preciso: Green Public Procurement, ovvero “acquisti verdi della pubblica amministrazione”, ed è uno degli strumenti per la sostenibilità proposti dall’Unione Europea. Alle pubbliche amministrazioni, in concreto, viene chiesto di dare il buon esempio e di essere tra i principali acquirenti di beni e servizi a ridotto impatto ambientale. In Emilia-romagna il bando – che è stato gestito dall’agenzia regionale per gli acquisti Intercent-er – ammonta a circa 4 milioni di euro: è la cifra che Comuni e Province spenderanno (con un contributo della Regione) per gli arredi scolastici. Un primo importante “acquisto verde”, che ha aperto la strada per altri bandi analoghi. “Nell’ambito dello stesso progetto pilota – sottolinea Lino Zanichelli, assessore all’Ambiente della Regione – si procederà nei prossimi mesi a effettuare un altro bando, che avrà per oggetto il vestiario della polizia provinciale. Sono previsti inoltre nel prossimo Piano di azione ambientale 2008-2010 altri incentivi agli enti locali per la diffusione del Green Public Procurement, nonché azioni di diffusione e sensibilizzazione al tema rivolte al personale interno alla regione. A livello sistemico – conclude l’assessore – abbiamo proposto di costituire una vera e propria task-force formata dall’assessorato all’Ambiente, Arpa e ovviamente Intercent-er, che di anno in anno definisca e realizzi un programma di acquisti ecosostenibili”. Il progetto regionale ha coinvolto le Province di Piacenza, Parma, Reggio Emilia, Modena, Bologna e Ferrara, che si sono impegnate nella promozione, valorizzazione e diffusione degli acquisti verdi. Il bando ha indicato come elementi qualificanti e distintivi diversi requisiti ambientali, sia obbligatori che premianti. Tra i primi l’utilizzo, per la realizzazione degli arredi scolastici, di pannelli di legno truciolare prodotti al 100% con legno riciclato o legno proveniente da foreste gestite in modo sostenibile, limitazioni all’uso di sostanze pericolose (per esempio cadmio e mercurio), numero di componenti ridotto al minimo, requisito di sicurezza classe E1 relativo all’emissione di formaldeide, imballaggi in materiale riciclato o riciclabile, oppure riutilizzabile o proveniente da risorse rinnovabili. Tra i requisiti premianti, un punteggio elevato è stato attribuito alla certificazione ecologica del legno e derivati secondo gli standard Fsc (Forest stewardship council) e Pefc (Programme for endorsement of forest certification scheme). .  
   
   
BONIFICA DEI SITI INQUINATI: UNA BANCA DATI AMBIENTALE PER PASSARE DALL’EMERGENZA ALLA PREVENZIONE IL CASO DI TRENTO NORD E LE ESPERIENZE AVANZATE CONDOTTE IN GERMANIA  
 
 Trento, 8 luglio 2008 – Le bonifiche di siti inquinati non devono più rappresentare delle “emergenze”, occorre passare a metodologie d’intervento preventive che permettano in futuro di evitare il sorgere di situazioni che possono avere pesanti ricadute sia sulla salute delle popolazioni sia sull’ambiente. Cosa che è possibile fare solo se si adottano sistemi di monitoraggio dei suoli che portino alla definizione dei “fondi naturali”, così da offrire ai tecnici che operano nel campo ambientale uno strumento certificato che evita poi di dover effettuare singole indagini all’interno dei territori comunali. Questo il primo “messaggio” uscito dal seminario sulle bonifiche dei siti inquinati, organizzato dal Progetto speciale recupero ambientale e urbanistico delle aree industriali, che si è svolto il 3 luglio, di fronte a quasi 400 operatori e tecnici, al Centro congressi della Cooperazione. Le ultime acquisizioni normative, lo scambio di conoscenze, il confronto tra diverse metodologie per le bonifiche e le procedure da adottare per la caratterizzazione delle terre e rocce da scavo sono gli argomenti che chiave del seminario. “Attorno alle questioni ambientali – ha affermato il presidente della Provincia autonoma, Lorenzo Dellai, aprendo il convegno - va stimolata la partecipazione convinta e attiva di tutti, l’assunzione di una responsabilità allargata a tutte le componenti della società, dalle imprese ai Comuni, dai singoli cittadini alle categorie professionali”. Sullo sfondo del seminario – introdotto da Alverio Camin, che da dieci anni guida il Progetto speciale – il sito inquinato d’interesse nazionale di Trento nord, diventato una sorta di “laboratorio”, al quale guardano anche molte realtà straniere, di metodologie e procedure avanzate ed innovative. Un’esperienza che ha dato origine ad un processo nuovo per il nostro paese (ma già applicato ad esempio in Germania), che alla “cultura dell’emergenza” antepone la prevenzione attraverso l’uso di strumenti diagnostici di ultima generazione, come quelli applicati in Trentino con il monitoraggio delle aree produttive. Un monitoraggio che ha già portato a compimento gli studi relativi ai Comuni di Trento, Rovereto, Mezzolombardo, Arco, Ala e Lavis, mentre in corso sono gli studi delle aree produttive di Pergine, Levico e Borgo Valsugana ed ormai ultimati quelli relativi alle aree produttive di Tione, Condino e Storo. “I dati finora raccolti – ha anticipato al seminario lo stesso presidente Dellai – mostrano una generale buona situazione ambientale delle aree esaminate, a conferma che le aziende insediate rispettano il territorio sul quale operano”. Esiti, questi, confermati tra l’altro dal giudizio sulla situazione ambientale della nostra provincia offerto dal procuratore presso la Procura della Repubblica di Trento, Stefano Dragone: “Qui in Trentino il livello di guardia è molto più alto che altrove e poche sono le denunce per reati ambientali presentate ogni anno”. Nei due giorni del seminario (domani l’atteso intervento di Giovanni Pietro Beretta, il massimo esperto italiano in materia di bonifica dei siti inquinati) il confronto sarà, oltre che con i maggiori esperti in Italia sia nel campo pubblico che privato, anche con rappresentanti della Baviera e del Land i Berlino. Un confronto incentrato, in particolare, su tre temi: la definizione dei fondi naturali dei suoli attraverso la raccolta e gestione sistematica di dati ambientali (Banca dati ambientale) che porterà ad una immediata valutazione se l’inquinante è di origine naturale o se è dovuto all’azione umana; la conseguente più rapida soluzione dei problemi relativi alla gestione delle terre e rocce da scavo; un confronto tra le tecniche di bonifica di suolo ed acqua a seguito dei risultati conseguiti. Una tavola rotonda finale darà modo, nella giornata di domani, di verificare le posizioni dei vari attori (Ministero dell’ambiente, Procura della Repubblica, Gruppo Carabinieri Tutela ambiente, Associazione Artigiani e Ordini professionali) che operano sul territorio. .  
   
   
PRESENTATA A PADOVA LA RETE ECOLOGICA DEL TERZO VENETO  
 
 Padova, 8 luglio 2008 - “La Rete Ecologica del Terzo Veneto – la biodiversità come risorsa” è il tema del convegno che la Regione del Veneto ha tenuto il 4 luglio presso l’Orto Botanico di Padova. A presentare l’iniziativa sono intervenuti gli assessori regionali alle politiche per il territorio, Renzo Marangon e alle politiche dei parchi e delle aree protette, Flavio Silvestrin. La Rete Ecologica Regionale, parte integrante e importante del Ptrc che sarà presentata nei prossimi giorni agli enti locali per raccogliere le loro osservazioni, rappresenta la strategia di difesa della diversità biologica e paesaggistica basata sul collegamento in rete delle zone di interesse ambientale – paesistico definite anche Tan – territori ad alta naturalità. Questi comprendono non solo i territori inclusi nei parchi naturali e nelle aree protette, ma anche quelli limitrofi ecologicamente, i luoghi in via di rinaturazione e tutti quei territori, anche urbanizzati, dove esistono ecosistemi naturali significativi. Nell’aprire i lavori l’assessore Silvestrin, dopo aver ricordato che nel programma di governo per l’ottava legislatura della Regione del Veneto e sottolineata l’importanza della tutela della biodiversità come elemento fondamentale nei processi di pianificazione territoriale, ha ribadito che per governare le scelte per la biodiverisità è necessario integrare i vari livelli di intervento in grado di abbracciare tutti i diversi ambiti connessi, dalla tutela dei beni naturali, alla presenza dell’uomo, allo sviluppo economico e sociale, al rispetto delle tradizioni consolidate. Da parte sua l’assessore Marangon ha sottolineato che il futuro del terzo Veneto si gioca sulla capacità di saper armonizzare le diverse esigenze del territorio, rappresentate, da un lato, da un Veneto “fast” in grado di reggere la sfida economica del mercato globale, dall’altro da un Veneto “slow” fatto di arte, cultura, tradizioni, ambienti naturali, vero teatro di riconciliazione tra l’uomo e il suo territorio. Per fare questo – ha precisato- basta usare intelligenza, cultura e buon senso. Il futuro del terzo Veneto – ha concluso Marangon – si gioca quindi su due fronti, l’uno rappresentato dalla conoscenza, l’innovazione e la ricerca, l’altro dal recupero dei paesaggi, dei saperi, dei prodotti, delle storie, che rappresentano la nostra identità. Salvaguardare qualcosa di unico e inripetibile è, da sempre, anche potere economico e motore di sviluppo. .  
   
   
FONDI PER IL MIGLIORAMENTO DELLA QUALITÀ DELL´ARIA LA GIUNTA PIACENTINA APPROVERÀ IL BANDO NEI PROSSIMI GIORNI.  
 
Piacenza, 8 luglio 2008 - Mette a disposizione dei Comuni 675. 000 euro il bando di cofinanziamento per progetti volti al risanamento della qualità dell´aria che la Giunta provinciale approverà nella sua prossima seduta. Il bando è stato presentato ai Comuni il 3 luglio, in Provincia, dall´assessore allo Sviluppo economico e alla programmazione Alberto Borghi e da Paolo Lega, dirigente del Servizio pianificazione territoriale e ambientale che segue direttamente la materia. L´assessore ha spiegato come l´ammontare dei finanziamenti sia da dividere in due parti, la prima, di 275. 000 euro, da spendere entro la fine del corrente anno, la seconda, di 400. 000 euro, destinata al bilancio dell´anno 2009. Ipotizzabile un finanziamento di 300. 000-400. 000 euro per gli anni successivi, se perverranno domande. L´assessore Borghi ha illustrato le tre tipologie di finanziamento individuate dalla Provincia: “una prima categoria riguarda i progetti di risparmio energetico sugli edifici di proprietà comunale, una seconda i progetti di sviluppo dell´energia solare termica o fotovoltaica, una terza i progetti di sviluppo della mobilità sostenibile”. Sono state inoltre rese note le percentuali di riferimento rispetto alle tre categorie: “Per la prima categoria è messo a disposizione il 30% dell´ammontare dei finanziamenti, per la seconda il 50%, e per la terza il 20%. Qualora, però, l´andamento delle domande presentate lo renda necessario o comunque nel caso emergano esigenze peculiari, la Provincia potrà disporre una rimodulazione delle risorse per categoria”. Le domande che i Comuni potranno presentare per ottenere un cofinanziamento dovranno giungere alla Provincia entro il 31 agosto 2008; entro il 31 ottobre 2008 (successivamente all´esame delle domande e alla valutazione di queste) le amministrazioni comunali dovranno presentare la documentazione per l´erogazione dell´acconto ed entro il 31 dicembre 2008 si prevede l´avvio dei lavori (ed il trasferimento di una quota iniziale a titolo di acconto, fino al 40% del cofinanziamento concesso). La presentazione della documentazione per il saldo e la conclusione dei lavori è prevista entro il 31 dicembre 2009. Questo l´ammontare massimo del finanziamento per ogni singolo progetto: 30. 000 euro per i progetti di risparmio energetico, 50. 000 euro per quelli di sviluppo dell´utilizzo dell´energia solare termica e 12. 000 euro per quelli legati alla mobilità sostenibile. Da tener presente, per l´assessore provinciale, la necessità, per non “mandare in avanzo il bilancio della Provincia”, di presentare progetti da finanziare con i fondi a disposizione per l´anno 2008. “Ogni Comune potrà presentare domande rispetto alle tre tipologie, ma il finanziamento complessivo non potrà superare i 60. 000 euro”, ha precisato Alberto Borghi. Le ultime precisazioni tecniche sono poi spettate a Paolo Lega, il quale ha illustrato i criteri di selezione dei progetti, ha ricordato i tempi di presentazione delle domande ed ha risposto ai quesiti dei membri della riunione. .  
   
   
PROTEZIONE CIVILE REGIONALE PUGLIESE: I PRIMI INTERVENTI DELLA NUOVA SALA OPERATIVA  
 
Bari, 8 luglio 2008 - La Sala Operativa Unificata della Protezione Civile Regionale (Soup), presso la ex aerostazione civile di Palese (Ba), ha coordinato ieri due interventi. Con il primo, insieme alla Capitaneria di Porto, è stata assicurata la fornitura di acqua potabile alle isole Tremiti (Fg), trasferendo le navi cisterna da Manfredonia, il cui porto è bloccato dalle proteste dei pescatori, a Barletta dove è stato risolto anche il problema logistico delle manichette necessarie al travaso dell´acqua. Nel pomeriggio di ieri l´emergenza idrico-potabile per le isole è cessata con l´arrivo delle cisterne. Sempre ieri la Soup ha coordinato le attività di emergenza incendi a Statte (Ta), dove gli interventi sono stati gestiti anche con le organizzazioni del volontariato. "Si tratta - ha spiegato Giuseppe Tedeschi - del primo intervento gestito dalla Soup dopo l´apertura a Palese". .  
   
   
RIFIUTI: PARTE IN PUGLIA LO “SPORTELLO DEL RICICLO”  
 
 Bari, 8 luglio 2008 - Dal 1 Luglio 2008 è attivo lo “Sportello del Riciclo”, nell’ambito della campagna informativa e di sensibilizzazione Differentemente promossa dall’Assessorato all’Ecologia della Regione Puglia. Lo “Sportello” si articola in azioni diffuse di sostegno tecnico, didattico ed informativo ed opera in stretto contatto con il Settore Gestione Rifiuti e Bonifiche, con il Centro Regionale di Educazione Ambientale della Regione Puglia e con i Centri della Rete Educativa regionale, fornendo assistenza tecnica e informazioni al mondo della scuola, agli Enti locali, alle Asociazioni, alle Imprese ed in generale alle comunità locali pugliesi sul delicato tema dei rifiuti. L’attività di sportello, a seguito di procedura di aggiudicazione, è realizzata dall’Associazione A. Fo. Ri. S. Impresa Sociale che, a partire da settembre, organizzerà un ciclo di seminari formativi per le scuole di ogni ordine e grado della Regione Puglia sul tema della riduzione dei rifiuti solidi urbani e delle raccolte differenziate. Per informazioni: Regione Puglia - Assessorato all’Ecologia , Programma Differentemente - Sportello del Riciclo, Via delle Magnolie, 6/8 Z. I. – 70026 Modugno (Ba) , Tel. 080/5857937 Fax. 080/5308953 , Email: info@differentemente. It , Sito web: www. Differentemente. It .  
   
   
GESTIONE BATTERIE ESAUSTE, 9 LUGLIO SEMINARIO A PERUGIA  
 
Perugia, 8 luglio 2008 – “La gestione delle batterie al piombo esauste tra legalità e illegalità: analisi e strumenti per un’azione concreta di prevenzione e controllo”, è il titolo del seminario in programma a Perugia mercoledì 9 luglio, alle ore 9 e 30, nella Sala della Partecipazione di Palazzo Cesaroni. L’iniziativa proposta dalla Regione Umbria, dal Cobat (Consorzio Obbligatorio Batterie Esauste) e Legambiente Umbria, vuole richiamare l’attenzione sul tema dei rischi legati al traffico illecito dei rifiuti con particolare riferimento alle batterie al piombo esauste. Inoltre, ha come obiettivo quello di offrire un occasione di confronto tecnico e operativo tra gli organi di controllo preposti, gli enti locali e gli operatori della gestione dei rifiuti. Il seminario è inserito all’interno di una più ampia collaborazione tra Regione Umbria, Anci e Upi Umbria, Cobat e Legambiente, prevista da un Protocollo d’intesa firmato il 7 maggio, che ha tra le finalità anche quella di promuovere progetti di informazione e sensibilizzazione dei cittadini sulle tematiche ambientali di maggiore attualità, quali la gestione dei rifiuti, l’inquinamento, le energie rinnovabili, la salvaguardia del patrimonio eco-ambientale. I lavori saranno aperti da Stefano Ciafani, coordinatore Ufficio scientifico Legambiente Onlus, di seguito interverranno l’assessore all’Ambiente della Regione Umbria, Lamberto Bottini, il direttore operativo del “Cobat”, Claudio De Persio, Emma Contarini, del Centro azione giuridica Legambiente Umbria, Sara Passeri di Arpa Umbria. .