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MARTEDI
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Notiziario Marketpress di
Martedì 16 Settembre 2008 |
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"UN MOMENTO STRAORDINARIO: PRIMO FASCIO LANCIATO NEL GRANDE COLLISIONATORE DI ADRONI DEL CERN. |
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Ginevra, 15 settembre 2008 - Presso il Large Hadron Collider (Lhc) del Cern, l´Organizzazione europea per la ricerca nucleare, in Svizzera, ha preso il via il più grande esperimento di fisica mai eseguito. Il primo fascio di protoni ha eseguito con successo il percorso di 27 km dell´acceleratore di particelle nella mattinata del 10 settembre, con conseguenti applausi nella Sala di controllo dell´Lhc e grande sollievo per gli scienziati, alcuni dei quali aspettavano questo giorno da anni. L´evento spiana la strada verso una nuova era di scoperte nel campo della fisica delle particelle. Tra le altre cose, il Lhc dovrebbe aiutare gli scienziati a trovare una risposta ad alcune domande cruciali sull´universo: la natura della materia scura, cosa accadde subito dopo il big bang e quante dimensioni esistono. "Si tratta di un momento fantastico," ha detto Lyn Evans, capo del progetto Lhc. "Ora possiamo guardare in avanti, verso una nuova era di comprensione delle origini e dell´evoluzione dell´universo. " Il Lhc consiste di un ampio anello di magneti superconduttori, di 27km di circonferenza, che si trova a 100 metri sotto terra sul confine franco-svizzero nei pressi di Ginevra. All´interno dell´anello vengono accelerate, in direzioni opposte, due fasci di particelle (chaimate adroni). Dei potenti magneti guidano le particelle intorno all´anello e concentrano i fasci prima che si incontrino, per aumentare le probabilità di collisione di due particelle. Secondo il Cern le piccolissime dimensioni delle particelle coinvolte rendono la loro collisione simile ad "aghi lanciati da due punti distanti 10 km l´uno dall´altro con una precisione tale da farli incontrare a metà strada". Stazioni sperimentali collocate intorno all´anello individueranno ciò che accade quando le particellle si scontrano. Si spera che le loro osservazioni potranno aiutare gli scienziati a rispondere ad una serie di domande cruciali sulla natura dell´universo. I due maggiori esperimenti sono Atlas ("A toroidal Lhc apparatus") e Cms ("Compact muon solenoid"). Questi studieranno entrambi le particelle generate dalle collisioni, cercando di individuarle e di misurare il loro percorso e la loro energia. I due esperimenti sono stati progettati indipendentemente e sono basati su tecnologie molto diverse; così qualsiasi scoperta fatta da uno dei rivelatori potrà essere verificata dall´altro attraverso un controllo incrociato. Uno dei più grandi misteri che il Lhc ci aiuterà probabilmente a svelare è quello sulla natura della massa. Più semplicemente, non sappiamo perché certe particelle hanno un determinato peso e altre particelle sembrano non avere nessuna massa. Gli scienziati credono che una particella chiamata Higgs boson protrebbe spiegare la situazione. Il problema è che nessuno ha mai osservato una Higgs boson, per cui la sua esistenza è ancora da provare. Al Lhc, sia l´esperimento Atlas che il Cms cercheranno di individuare qualche prova sull´esistenza di questa particella. Il Lhc indagherà anche sulla materia scura. Benché il 96% dell´universo sia costituito di questa sostanza, ne sappiamo molto poco. Le stazioni Atlas e Cms verranno usate per testare le teorie sulla costituzione della materia scura. Altrove nel Lhc, l´esperimento Lhcb ("Large Hadron Collider beauty") indagherà le differenze tra materia e antimateria, e tenterà di scoprire il perché la natura sembri favorire la materia rispetto all´antimateria. Intanto, la stazione Alice ("A large ion collider experiment") indagherà le condizioni che sono prevalse immediadamente dopo che è avvenuto il big bang. Infine, tutti i rivelatori cercheranno di rivelare le prove dell´esistenza di ulteriori nascoste dimensioni nello spazio. "Questo è un momento storico per la scienza, il risultato di decenni di lavoro," ha commentato Keith Mason, capo del Science and Technology Facilities Council del Regno Unito, che ha contribuito al Lhc. "Gli scienziati che aspettavano il Lhc ora possono porre le maggiori domande esistenti nella scienza presente. Sia che scopriamo ciò che ci aspettiamo o che otteniamo un ribaltamento completo delle nostre teorie, rimane il fatto che i manuali di fisica non saranno mai più gli stessi. " Messi insieme, questi esperimenti produrranno un´enorme quantità di dati (grosso modo 15 milioni di gigabyte) ogni anno. Questi dati saranno gestiti e analizzati con l´aiuto di un ampio grid informatico. I dati subiranno un´elaborazione iniziale al Cern prima di essere distribuiti agli 11 maggiori centri informatici del mondo. Questi centri passeranno i dati a 120 centri, i quali hanno sufficiente potenza informatica per immagazzinare gran parte dei dati ed eseguire analisi complesse. Scienziati di tutto il mondo avranno poi la possibilità di accedere a questi dati da cluster informatici o addirittura da Pc individuali. L´accensione dei primi fasci al Lhc è un momento aspettato per lungo tempo da molti scienziati; l´idea di costruire il Lhc risale ai primi anni 80. Negli anni seguenti, gruppi di lavoro discussero il tipo di domande a cui una tale macchina avrebbe potuto dare risposta e nel 1994 il Cern dette il via al progetto. Da allora, il lavoro al progetto è stato continuo e le componenti finali dell´esperimento Lhc sono state poste in posizione quest´anno. Infine, l´intera struttura è stata raffreddata a raggiungere un paio di gradi dallo zero assoluto. Ad agosto, gli scienziati hanno lanciato fasci di particelle attraverso lunghezze brevi dell´acceleratore, sia in senso orario che in senso antiorario. Il lavoro del Cern è gestito dai suoi 20 Stati membri. La Commissione europea riveste lo stato di osservatore nell´organizzazione. Per ulteriori informazioni, visitare: Cern (Organizzazione europea per la ricerca nucleare): http://www. Cern. Ch Large Hadron Collider (Lhc): http://public. Web. Cern. Ch/public/en/lhc/lhc-en. Html Primo fascio Lhc: http://www. Cern. Ch/lhc-first-beam . |
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AEROSPAZIO, CAMPANIA, PIEMONTE E PUGLIA FIRMANO IL PROTOCOLLO PER PROMUOVERE IL METADISTRETTO |
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Torino, 16 settembre 2008 - Le Regioni Campania, Piemonte e Puglia hanno siglato il 13 settembre a Torino, presso la Reggia di Venaria, il protocollo d’intesa per promuovere la nascita del "Metadistretto italiano dell´industria aerospaziale". Con questo protocollo, Campania, Piemonte e Puglia si impegnano: a sviluppare le più idonee forme di coordinamento del sostegno allo sviluppo industriale, alla ricerca scientifica e all’innovazione tecnologica rivolte al comparto aerospaziale nei rispettivi territori regionali; a favorire azioni congiunte in campo aerospaziale per lo sviluppo e la qualificazione delle filiere produttive presenti nei rispettivi territori regionali; a coordinare la presenza dei rispettivi comparti aerospaziali nelle più opportune sedi e manifestazioni internazionali; a promuovere presso i ministeri competenti, e in particolare il ministero per lo Sviluppo Economico e il ministero per l’Università e la Ricerca, la nascita di un polo di avvio del processo di rilancio dell’industria aerospaziale italiana, diretto alla costituzione di un vero e proprio “metadistretto dell´industria aerospaziale”. A tale scopo le Regioni si impegnano a formare il Tavolo di coordinamento del Metadistretto dell’aerospazio al quale parteciperanno, oltre alle istituzioni interessate, i distretti aerospaziali delle rispettive regioni. Il Tavolo di coordinamento dovrà anche definire il programma di sviluppo triennale per l’integrazione e la complementarità delle specializzazioni tecnico-scientifiche delle regioni. I sistemi industriali aerospaziali di Campania, Piemonte e Puglia hanno, nel corso degli ultimi anni, sviluppato un elevato grado di compatibilità e di interrelazioni che, dal punto di vista delle competenze tecnologiche e produttive, costituiscono la base dell’intesa odierna e i presupposti per i futuri sviluppi del settore. In particolare, la Campania, con 9. 000 addetti e 1,3 miliardi di euro di fatturato, può contare su un sistema industriale storicamente radicato che si compone di oltre 100 imprese, tra cui spiccano grandi aziende leader nazionali e internazionali e un tessuto di piccole e medie imprese specializzate. La Regione ha puntato sullo sviluppo di questo settore, individuando l’industria aeronautica-aerospaziale come uno dei quattro comparti ad elevata specializzazione del Piano di Azione dello Sviluppo Economico Regionale. "Il protocollo che abbiamo sottoscritto oggi - afferma l’assessore alle Attività Produttive della Regione Campania Andrea Cozzolino, presente a Torino anche in rappresentanza dell´assessore alla Ricerca e Innovazione Nicola Mazzocca - è un’iniziativa dal grande valore strategico che ci permetterà di creare nuove opportunità di crescita, di sviluppo e di buona occupazione, soprattutto per i giovani laureati. La prima riunione del Tavolo la terremo il mese prossimo a Napoli per entrare subito nella fase operativa dei programmi. Il ministro Scajola ha, inoltre, assicurato che il Governo in tempi rapidi darà il via libero definitivo alla nascita del metadistretto. "Il nuovo polo nazionale dell´aerospazio consentirà di rafforzare i tre sistemi industriali regionali, sia dal punto di vista infrastrutturale, che sotto il profilo della ricerca e dell´innovazione per far diventare sempre più protagoniste le aziende italiane nel network internazionale dell’aerospazio. Abbiamo grandi potenzialità che dobbiamo saper far lavorare insieme come sistema coordinato. "L´aerospazio in Campania, in questi anni, ha conosciuto una crescita sostenuta, sia in termini di investimenti, che di nuove imprese. Siamo la realtà produttiva più importante del Mezzogiorno, con oltre un quarto dell´intero fatturato nazionale e circa un terzo del totale degli addetti. Ora la sfida è consolidare il nostro sistema produttivo, sostenere la crescita dimensionale delle nostre aziende per essere più competitivi sui mercati globali", conclude Cozzolino. . |
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A FIRENZE FIRMATO ACCORDO CON MINISTERO E CONSIP ACQUISTI PUBBLICI, SVOLTA PER IL MERCATO ELETTRONICO |
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Firenze, 16 settembre 2008 - Procedure più semplici e trasparenti, maggiore partecipazione alle gare e quindi più concorrenza, risparmi per la pubblica amministrazione e per le imprese. Tutto questo ci si attende dalla diffusione del cosiddetto e-procurement, cioè dall´acquisto di beni e servizi on line e diventa oggi una opportunità sempre più concreta a favore delle pubbliche amministrazioni e delle imprese toscana, grazie all´accordo firmato, il 12 settembre, a palazzo Strozzi Sacrati dalla Regione Toscana, rappresentata dal vicepresidente Federico Gelli, dal ministero dell´economia e dal Consip, società di cui il ministero è azionista unico e che ha compiti di assistenza e consulenza per l´introduzione delle nuove tecnologie nella pubblica amministrazione. L´accordo siglato oggi, alla presenza del sottosegretario Giuseppe Vegas, per la prima volta in Italia permetterà di integrare un sistema regionale di e-procurement con il “mercato elettroni! co&rdquo ; costruito a livello nazionale. «Un passaggio che va colto in tutta la sua importanza, perché non riguarda solo gli addetti ai lavori, ma si tratta di una svolta dal significato molto concreto – spiega Gelli – Parlare di mercato elettronico, infatti, vuol dire parlare di uno strumento telematico di acquisto strutturato e consolidato, dove le imprese sono presenti con i loro cataloghi e le amministrazioni possono cercare e confrontare le varie offerte, richiedere preventivi, inviare i loro ordini. Tutto questo vuol dire creare nuove opportunità, per le imprese toscane finora poco presenti sul mercato elettronico così come per gli uffici pubblici che potranno beneficiare di procedure semplificate e standardizzate e di costi unitari ridotti anche grazie a una maggiore concorrenza. Come Toscana abbiamo già sperimentato da tempo e con successo i processi di automazione delle procedure di acquisto dei beni e dei servizi e ora co! n questo accordo vogliamo proporci come un laboratorio nazionale di innovazione, a disposizione di altre Regioni e degli enti locali». L´impegno della Regione Toscana sul terreno dell´e-procurement ha già visto, tra le altre cose, il sostegno, anche finanziario, ai piccoli comuni toscani che decidono di sviluppare questa applicazione delle nuove tecnologie; la sperimentazione, assieme ad altri enti toscani, non più solo per l´acquisto di beni e servizi ma anche per le gare per appalti nei lavori pubblici; il lancio del progetto Sirius per gli acquisti on line nella sanità toscana, un´iniziativa che al momento coinvolge già le tre Aree vaste della Toscana e il consorzio Dafne (40 aziende farmaceutiche che rappresentano circa il 73% del mercato complessivo), con risparmi che, a pieno regime, sono valutati in 25 euro per ogni ordine o fattura “dematerializzata”. Proprio per quanto riguarda i risparmi, gli esperti stimano ! che le gare d´appalto on line possano produrre risparmi di alm! eno il 5 % sul costo del bene o del servizio e di una percentuale compresa tra il 50 e l´80% sul costo delle procedure. . . |
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GARE ON LINE, LA REGIONE TOSCANA HA GIÀ AGGIUDICATO 18 APPALTI CRESCE IL NUMERO DEGLI ENTI LOCALI CHE USANO LE PROCEDURE INFORMATICHE |
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Firenze, 16 settembre 2008 - Si chiama Start, acronimo di Sistema telematico di acquisti regionale della Toscana, ha concluso la sua fase sperimentale nel giugno 2007 e a oggi (dato aggiornato al maggio 2008) ha permesso di aggiudicare 18 gare d´appalto. «È un numero importante – spiega il vicepresidente Federico Gelli – anche perché numerosi sono i benefici che produce la diffusione dell´e-procurement, cioè dell´acquisto di beni e servizi con le nuove tecnologie informatiche. Questo sistema oggi consente di svolgere elettronicamente tutte le varie fasi di ogni tipologia di gara prevista dalla normativa nazionale e comunitaria, garantendo, in una logica ! di mercato, la massima trasparenza e concorrenza. Ma ora stiamo lavorando anche su un altro versante, che riteniamo ugualmente importante, per fare in modo che le imprese toscane siano più presenti e più competitive sul mercato elettronico». L´e-procurement, grazie soprattutto all´impegno portato avanti in questi anni dal governo regionale, è sempre più diffuso in Toscana. Oggi, oltre alla Regione Toscana, altri enti sono in possesso di sistemi di e-procurement, anche se non tutti li utilizzano in maniera sistematica per i propri approvvigionamenti. Si tratta dei comuni di Firenze, Livorno, Pistoia, Prato, Siena, Camaiore, delle province di Firenze, Grosseto, Pisa e Prato, e, per quanto riguarda il sistema sanitario, delle Aree vaste centro e sud est. La diffusione di Start si basa sull´adesione da parte degli enti, in forma singola o associata, al contratto che la Regione Toscana ha stipulato con il gestore dei servizi telematici. Il sistema permette la gestione totalmente automatizzata del! le proce dure di acquisto con criteri di aggiudicazione quali il prezzo più basso, il prezzo più basso con offerte al rilancio, l´offerta economicamente più vantaggiosa. Il sistema, tra l´altro, è provvisto di meccanismi di controllo della “soglia di anomalia” attraverso l´applicazione di formule matematiche previste dalla normativa vigente. Rispetto alle 18 gare già aggiudicate dalla Regione, a fronte di un totale degli importi a base di gara di 14 milioni e 874 mila euro la somma degli importi aggiudicati è stato di 10 milioni e 586 mila euro, con un risparmio a base d´asta del 28,83%. I vantaggi economici, va sottolineato, riguardano anche le imprese. Una recente indagine dell´Unione europea ha rilevato che il ricorso a gare d´appalto telematico può produrre risparmi sino all´80% sui costi delle transazioni sia per gli acquirenti che per i fornitori. Per massimizzare le potenzialità in termin! i di efficienza, riduzione dei tempi e sicurezza il sistema Start è completamente integrato con alcune nuove tecnologie, quali la firma digitale, le modalità di accesso sicuro ai siti web e gli strumenti di archiviazione digitale. . |
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CONFERENZA INTERNAZIONALE SULL´USO DEI COMPUTER NELL´ISTRUZIONE |
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Taipei, Taiwan, 16 settembre 2008 - Dal 27 al 31 ottobre si terrà a Taipei (Taiwan) la Conferenza internazionale sull´uso dei computer nell´Istruzione (Icce 2008 - International Conference on Computers in Education). Il programma comprenderà conferenze, panel di discussione, workshop, sessioni interattive, tutorial, seminari di livello avanzato, forum aperti e presentazioni su una varietà di argomenti. Ci saranno sessioni dedicate a: sistemi intelligenti di tutorato e apprendimento adattivo; apprendimento collaborativo basato sui computer (Cscl) e scienze dell´apprendimento; ricerca emergente nell´apprendimento basato sulla tecnologia; modelli di apprendimento onnipresenti per l´istruzione primaria e secondaria, superiore e in età adulta; network di ricerca per la comunità dell´apprendimento futura; approccio strategico per gli standard dell´e-learning: progettazione, implementazione e applicazione; tecnologie di apprendimento avanzate, contenuti liberi e standard; aspetti cognitivi nei sistemi educativi basati sul Web intelligenti e adattivi; La conferenza è sostenuta dal Consiglio scientifico nazionale (Taiwan), la National Central University (Taiwan) e la Asia-pacific Society per i computer nell´istruzione. Per ulteriori informazioni: http://www. Apsce. Net/icce2008/index. Html . |
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LA CRESCITA IMPETUOSA DEL MERCATO DELLE TECNOLOGIE VOCALI PIÙ 36 PER CENTO L’ANNO IN VALORE, SUPERATA GIÀ LA BARRIERA DEI 4 MILIARDI DI DOLLARI. IL PUNTO AL VOICE-ID I A MILANO IL PROSSIMO 23 SETTEMBRE |
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Milano, 16 settembre 2008 - Non ci si può distrarre un attimo. Avevamo lasciato le tecnologie vocali (riconoscimento del parlato e identificazione del parlatore) ai film di fantascienza o al massimo alle previsioni futurologiche, ed eccole qua, a generare un mercato globale che quest’anno supererà di slancio i 4 miliardi di dollari (4,2, per la precisione). La società specializzata americana Global Industry Analysts (www. Strategyr. Com) proietta il fatturato a cambio costante sino a 7,8 miliardi di dollari nel 2010, con il 97 per cento attribuibile al segmento del riconoscimento automatico del parlato (Automatic Speech Recognition, Asr). Da un punto di vista geografico, gli investimenti sono ancora concentrati in Stati Uniti ed Europa (91 per cento del totale), per cui le previsioni di crescita potrebbero essere sottostimate in quanto l’arrivo di mercati potenzialmente enormi con quello nippo-coreano e cinese avrebbero avere effetti importanti. Dal punto di vista degli ambiti applicativi, il 75 per cento del fatturato odierno è concentrato sulle telecomunicazioni, con le applicazioni di “business portal” e di Crm e call center a rappresentare il nucleo più importante. Il maggiore sviluppo tecnologico e potenzialmente le applicazioni più “disruptive” sono invece rappresentate dal rimanente miliardo e rotti di dollari, un ambito che spesso sfugge anche alle analisi delle società specializzate nell’osservazione del mercato Ict tradizionale. La refertazione medica e la sanità in genere, le interfacce utente hands-and-eyes-free (che non impegnano mani e occhi dell’utilizzatore), il voice-directed-work sono solo alcuni di questi settori che sfuggono al radar dell’attenzione ma che permettono guadagni di produttività e ritorni sull’investimento impressionanti. Un esempio è il voice-picking di magazzino, ossia la conversione della comunicazione delle istruzioni per l’addetto alla movimentazione delle merci da una modalità basata sulla lettura su monitor e l’input via tastiera o similare a una in cui le direzioni vengono date via sintesi vocale e, soprattutto, le risposte dell’operatore vengono inserite tramite riconoscimento del parlato. Può sembrare un “overkill” tecnologico, ma ormai centinaia di realizzazioni nel mondo e in Italia dimostrano che la percentuale di errori di movimentazione usando il voice-picking scende verticalmente, mentre la velocità e la sicurezza sul lavoro migliorano sensibilmente. Di queste applicazioni, del loro mercato, degli aspetti tecnologici, implementativi e di ritorno economico si occuperà per la prima volta in Europa continentale Voice-id, in programma il prossimo 23 settembre presso il Centro Convegni dell’Hotel Michelangelo a Milano, Maggiori dettagli su Voice-id, organizzato da Data Collection, tra cui l’agenda, sono disponibili sul sito www. Voice-id. Eu, dove è anche possibile registrasi gratuitamente per la partecipazione all’evento. . |
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VOLA IL PREMIO WEB SAN MARINO! |
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San Marino, 16 settembre 2008 - Ancora due settimane per votare il proprio sito preferito su www. Premiowebsanmarino. Org e partecipare all’estrazione di 3 fantastici premi : 1° premio _ computer portatile , 2° premio Abbonamento Adsl , 3° premio fotocamera digitale . Il premio ideato dalla Camera di Commercio di San Marino, che anche per quest’anno si avvale della collaborazione di Cassa di Risparmio e di Tms , è assegnato a siti web con sede legale nella Repubblica di San Marino, in lingua italiana già realizzati e già on line. Possono essere votati siti web di imprese industriali, siti web della Pubblica Amministrazione, enti no-profit e associazioni, siti web di imprese artigiane e commerciali, siti web di persone fisiche. Fino ad oggi sono stati votati oltre 210 siti web sammarinesi e hanno espresso la loro preferenza oltre 1800 votanti: dato molto importante visto che ogni partecipante può esprimere un solo voto. Il termine della fase del voto popolare è il 30 settembre mentre sarà a ottobre la cerimonia di premiazione e l’incoronazione dei principi della Rete e dei votanti ! . |
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ACTIVE ANNUNCIA THE MISSING SYNC PER SYMBIAN |
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Gorizia, 15 settembre 2007 - Missing Sync per Symbian è il software che permette di sincronizzare cellulari Nokia, Sony Ericsson e Motorola con computer Apple Macintosh, automaticamente! Missing Sync per Symbian è il primo prodotto a sfruttare la tecnologia Proximity Sync. Questo nuovo approccio usa il Bluetooth per sincronizzare automaticamente i dati quando il cellulare ed il Mac sono in vicinanza. Missing Sync per Symbian sincronizza la Rubrica indirizzi, gli appuntamenti di iCal, le foto di iPhoto e le musiche di iTunes. E´ sufficiente un drag&drop per vedere filmati Quicktime nel cellulare. Il software li codifica per trasferirli sul cellulare Si possono archiviare sul proprio Mac tutti gli Sms ricevuti e lo storico delle chiamate. . |
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CONCORSO DELL´UNIONE EUROPEA PER GIOVANI SCIENZIATI |
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Copenaghen, Danimarca , 16 settembre 2008 - Dal 19 al 26 settembre si svolgerà a Copenaghen, in Danimarca, il Concorso dell´Unione europea per giovani scienziati (Eucys 2008). Circa 130 studenti di età compresa tra i 14 e 21 anni, di 39 paesi diversi, si contenderanno premi e riconoscimenti. Eucys 2008 sarà composto di una serie di meeting come i science café, incontri con vincitori del premio Nobel e del premio Eucys del passato. Quest´anno i concorrenti presenteranno i loro progetti nei campi della produzione dell´energia sostenibile, dei nuovi farmaci, della tutela dell´ambiente, dei prodotti innovativi per la salute e dei nuovi modi di trasporto, ma anche in campi tradizionali come la fisica, la matematica e la chimica. Saranno presenti agenti dei brevetti professionali e consulenti dell´innovazione per valutare idee e progetti. Inoltre, per segnare il 20° anniversario dell´Eucys, la Commissione europea ha deciso di assegnare un Premio per la cooperazione internazionale, sfruttando La Commissione europea questo evento particolare per la promozione della cooperazione internazionale tra i giovani interessati alla scienza. Per ulteriori informazioni, visitare: http://ec. Europa. Eu/research/youngscientists/index_en. Cfm . |
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SPAZIO AI GIOVANI INNOVATORI DELLE ICT |
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Milano, 16 settembre 2008 - Scade il prossimo 31 ottobre la 4ª edizione del Bando "e-Talenti dell´e-Learning" proposto da Asfor Associazione Italiana per la Formazione Manageriale. Si tratta di un concorso, a partecipazione gratuita, per la selezione delle migliori Tesi universitarie che affrontano le tematiche dell’e-Learning, finalizzato a dar visibilità a quegli elaborati che apportando così un importante contributo anche attraverso la realizzazione di concreti progetti nell’ambito dell’Ict a supporto della formazione. Ai vincitori verranno conferiti premi economici del valore complessivo di 1. 000€, per i primi classificati delle tre categorie, e di 500€ per i secondi e terzi classificati. Grazie alla partnership con Verona Fiere/job&orienta, i vincitori avranno l’opportunità di presentare i propri elaborati al Convegno dedicato al tema dell’e-learning in occasione della Xviii ed. Di Job&orienta, l´annuale Mostra-convegno Nazionale dedicata all’Orientamento, la Scuola la Formazione e il Lavoro (Fiera di Verona, 20-21-22 novembre 2008). Al termine del Convegno avverrà la premiazione delle tre migliori tesi in concorso, per ciascuna categoria. Obiettivo del Bando Asfor è quello di far emergere modelli di applicazione concreti dell’e-learning nei vari ambiti a sostegno del Sistema economico italiano. Confermando che le applicazioni di Internet aiutano a sviluppare anche il mercato della formazione in tutti i settori, il Prof. Renato Brunetta, Ministro per la Pubblica Amministrazione e l´Innovazione, che ha concesso il patrocinio all’iniziativa, ha dichiarato che “la formazione, e l’e-Learning in particolare, è una leva fondamentale per il cambiamento della Pubblica Amministrazione ed in generale per l´intera economia del nostro Paese. Il mondo dei giovani è la risorsa centrale per la diffusione e l’affermazione delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione. Sono i giovani i veri innovatori delle Ict, coloro che sapranno utilizzarle in modo ancor più innovativo e creativo di quanto facciamo noi oggi. Il bando “e-Talenti dell’e-Learning”, che seleziona le migliori tesi di laurea in tale campo, favorisce l’azione che come Governo stiamo svolgendo per consentire alla più ampia fascia di cittadini di usufruire dei vantaggi offerti dall’uso di Internet e delle nuove tecnologie. ” Il Consigliere Asfor Delegato all’Ict Mauro Boati sottolinea inoltre che “Asfor, attraverso questo bando, si rivolge ai tanti talenti delle nostre università, offrendo cosi una opportunità di visibilità scientifica,, ma anche una vetrina per un incontro con aziende e istituzioni interessate al tema dell’innovazione e dell’Ict”. Nel sito di Asfor www. Asfor. It è pubblicato il bando integrale con gli allegati, oltre ad essere disponibile l’elenco delle tesi in concorso delle diverse precedenti edizioni. . |
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UN SUCCESSO IL 3° CAMPUS “NUOVA RUSSIA E NUOVA EUROPA” |
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Merano, 16 settembre 2008 - Si è concluso presso la casa russa Borodine di via Schaffer - come ormai da tradizione - con un’animata cerimonia di consegna degli attestati il terzo Campus di lingua russa per turismo e affari “Nuova Russia e nuova Europa” tenutosi a Merano dal 29 agosto al 5 settembre. Organizzatrice l’Associazione culturale Rus’ di Bolzano con il sostegno dell’Ufficio Bilinguismo e Lingue straniere della Provincia Autonoma di Bolzano, in collaborazione con il Consiglio di Coordinamento delle Associazioni delle Comunità Russe in Italia (Ksarsi) e l’Università Statale di San Pietroburgo,. Protagonisti di questa festa sono stati in particolare i piccoli partecipanti del corso di russo per bambini, una delle novità di quest’edizione, che sotto la guida della loro insegnante hanno inscenato una divertente favola tradizionale, “Repka”. Più impegnativa l’esibizione degli iscritti al corso base (altra apprezzatissima novità) e ai due corsi specifici per turismo e affari che hanno dovuto dare prova delle conoscenze acquisite ripercorrendo i cambiamenti nei secoli l’evoluzione della dichiarazione d’amore, con tanto di citazioni dall’Evgenij Onegin di Pushkin. Per chi ha frequentato i corsi di metodologia didattica ed ha superato il relativo esame, c’era anche il certificato rilasciato dalla prestigiosa Università Statale di San Pietroburgo. 36 in totale i corsisti, di cui 11 provenienti da altre regioni e non mancavano gli “affezionati” ritornati per la seconda volta. E’ il caso di citare un proverbio russo “Bog ljubit troizu”, “Dio ama il tre”. D’altissimo livello come sempre i docenti Yana Akulova (Fao Onu), Evgenij Gordeev, (Università Statale di San Pietroburgo) ormai veterani del Campus, a cui quest’anno si sono affiancati Rimma Rozhdestvenskaja (Università di Roma La Sapienza), Natalia Rogozhina (Università Statale di San Pietroburgo) e Irina Landina (Scuola russa di Torino), capaci di coinvolgere, entusiasmare e interessare i loro studenti, ospitati quest’anno dalla scuola alberghiera provinciale Kaiserhof. Responsabile del programma scientifico-didattico era Natalia Fefelova dell’Università per Stranieri di Siena e della Fao-onu, presidente Ksarsi. Bianca Marabini Zoeggeler, a capo dell’Associazione culturale Rus’, ha invece curato il programma culturale, che oltre a due film in lingua russa alla Mediateca Multilingue comprendeva una conferenza riservata ai corsisti tenutasi presso il Touriseum e una tavola rotonda organizzata in collaborazione della Camera di Commercio di Bolzano nella sede bolzanina. “I turisti russi in Alto Adige ed i manager turistici altoatesini in Russia”: un tema brillantemente trattato da più punti di vista dai numerosi relatori, moderati da Theo Dipoli dell’Unicredit Corporate Banking: il consigliere provinciale Walter Baumgartner, Andrei Pruss in rappresentanza dell’Eos Camera di Commercio Bolzano nonché della Comunità russa dell’Alto Adige, Walter Meister, presidente dell’Hgv, Erich Falkensteiner del Falkensteiner Michaeler Tourism Group, Erwin Lanzinger, presidente dell’Associazione provinciale delle associazioni turistiche, Luca Bergamaschi di Adenium soluzioni di viaggio Milano e Dmitry Shakhray di Mondo Tours, Mosca. Gli organizzatori esprimono un sentito ringraziamento ai numerosi sostenitori pubblici e privati che hanno reso possibile la realizzazione del Campus edizione 2008, che ha inoltre ricevuto il patrocinio dell’Ambasciata della Federazione russa in Italia, rappresentata in occasione dell’inaugurazione da Igor Lissenko del Roszarubezhcentr. L’appuntamento è, come di consueto, all’anno prossimo. . |
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"IL DIRITTO DEI MINORI ALLA PROTEZIONE": UN CONCORSO PER I GIOVANI |
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Bruxelles, 16 settembre 2008 - "Il diritto dei minori alla protezione" è il titolo del concorso che il Commissario Jacques Barrot ha lanciato oggi per invitare i bambini e gli adolescenti europei di età compresa tra i 10 e i 18 anni a ideare un poster sul tema del diritto dei minori alla protezione nell’Unione europea. Lo scopo del concorso è fare in modo che i giovani cittadini europei siano consapevoli di questo loro diritto e possano difenderlo meglio. "Garantire e far conoscere meglio i diritti dei minori, in particolare il diritto alla protezione di cui beneficiano tutti i bambini e gli adolescenti cittadini o residenti nell´Unione europea sono obiettivi che condividono l´Unione europea e gli Stati membri", ha dichiarato il vicepresidente della Commissione europea e commissario responsabile del portafoglio Giustizia, libertà e sicurezza, Jacques Barrot. "Poter dire "La Protezione È Un Mio Diritto!" ed essere effettivamente ascoltato significa, per un giovane, affermare un valore fondamentale dell´Europa. È per questo motivo che oggi, in occasione di questo concorso, invito i giovani a lavorare fianco a fianco sul tema del diritto alla protezione, in modo che ne diventino consapevoli e sappiano farlo valere". I giovani che decideranno di partecipare per ideare un poster che illustri l´idea del diritto alla loro protezione nell´Unione europea saranno divisi in due fasce di età (dai 10 ai 14 anni e dai 15 ai 18 anni) e dovranno formare squadre di almeno quattro partecipanti. Una prima selezione dei lavori si farà a livello nazionale e le prime tre squadre selezionate per ogni fascia d´età saranno invitate il 20 novembre, giornata internazionale dei diritti dell´infanzia, a una cerimonia di consegna dei premi organizzata in ciascun paese. I lavori che si sono aggiudicati il primo premio nazionale parteciperanno ad una seconda selezione a livello europeo; le tre squadre selezionate per ogni fascia d´età saranno invitate a Bruxelles, dal 6 all´8 dicembre, per visitare la città e le istituzioni europee e partecipare a una cerimonia europea di consegna dei premi presieduta dal vicepresidente Barrot. I poster migliori, che saranno esposti sui siti web degli uffici di rappresentanza della Commissione negli Stati membri e sul sito Europa, potranno inoltre essere utilizzati nelle future campagne europee di difesa dei diritti dei minori, tra cui il diritto alla protezione. Si tratta di un´iniziativa perfettamente in linea con la volontà della Commissione di difendere tutti i diritti e di integrare questo principio in tutte le sue strategie interne ed esterne. Il sito webwww. Eurojeune. Eu fornisce maggiori ragguagli e dà accesso al sito del concorso. Il concorso fa seguito a due edizioni precedenti, la prima, del 2006, dedicata all´affermazione dei diritti dei minori in generale e la seconda, del 2007, al rifiuto di qualsiasi forma di discriminazione. "Metti In Campo I Tuoi Diritti!" e "Tutti Contro Le Discriminazioni!" sono stati gli slogan unificatori che hanno spinto oltre 2 000 squadre di tutta l´Unione europea nel 2006 e oltre 6 000 nel 2007 a presentare poster sul tema dei diritti dei minori e della non discriminazione. I migliori lavori, pubblicati sul sito del Commissario Barrot, potrebbero del resto essere utilizzati anche per future campagne europee. . |
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CERNOBBIO E IL LAGO DI COMO SI MOBILITANO PER ATTRARRE I GRANDI CONGRESSI SCIENTIFICI INTERNAZIONALI |
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Cernobbio, 16 settembre 2008 - Promuovere attivamente il territorio comasco come sede dei grandi congressi scientifici internazionali. E´ questo l´obiettivo del Cernobbio and Como Lake Ambassador Programme (Clap), iniziativa ambiziosa per il cui successo si sono mobilitati i Comuni di Cernobbio e Como, Provincia di Como, Regione Lombardia e Fiera Milano, ma anche il mondo medico-scientifico. Il Clap è stato presentato oggi alla comunità scientifica e alla stampa dall´amministratore delegato di Fiera Milano Congressi Maurizio Lupi e dal presidente di Villa Erba Marco Ambrosini, affiancati dal sindaco di Cernobbio Simona Saladini e da quello di Como Stefano Bruni, dal presidente della Camera di Commercio di Como Paolo De Santis. Per la comunità medico-scientifica hanno partecipato Paolo Ronchi, direttore dell´U. O. Chirurgica maxillo-facciale dell´ospedale Sant´anna di Como e Luigi Panza, consigliere del centro di cultura scientifica A. Volta e docente di chimica organica. Il Clap intende promuovere nel mondo il lago di Como e il suo territorio quale sede di congressi medico-scientifici internazionali e di grandi convention, contribuendo fortemente al riconoscimento delle eccellenze locali. L´iniziativa può contare su una solida base di partenza: la condivisione del progetto da parte delle istituzioni, che ne hanno colto l´importanza e sposato appieno la finalità. Ciò consentirà non solo di dar vita al Clap, ma anche di cogliere tutti gli aspetti positivi ad esso collegati. Creare una selezionata schiera di "Ambasciatori" della destinazione Lario, composta da opinion leader locali che potranno contare su di un forte supporto istituzionale ed operativo (tramite il management di Fiera Milano Congressi), permetterà di far avanzare le candidature che di volta in volta gli Ambasciatori proporranno nelle sedi associative nazionali e internazionali. La finalità del progetto è anche di creare un ambito privilegiato di incontro tra le realtà scientifiche e istituzionali, in vista della grande sfida rappresentata dall´Expo 2015. "Fiera Milano Congressi ha voluto far parte dei promotori di Cernobbio and Como Lake Ambassador Programme e crede fermamente nel successo del progetto- dichiara Maurizio Lupi, amministratore delegato di Fiera Milano Congressi. "Cernobbio ed il territorio lariano con le sue strutture, così come Spazio Villa Erba, sono dotati di tutte le caratteristiche che porteranno Clap a risultati importanti. Noi ci impegneremo per il raggiungimento di questi risultati, confortati anche dall´esperienza milanese dove abbiamo avviato, già da un anno, il corrispettivo di Clap. La ricaduta sul territorio, in termini di fatturato determinato dalla spesa dei partecipanti in alberghi, trasporti, ristorazione ecc. È notevole. Basti pensare che, a titolo puramente esemplificativo, per due importanti congressi internazionali che ospiteremo a Villa Erba , Iccc-cancer control (2009) e Eurovirology (2010), l´indotto generato può essere quantificato in 3. 000. 000 di euro circa. Siamo certi che Expo 2015 favorirà ulteriormente il raggiungimento di ambiziosi obiettivi. " Il territorio del lago di Como vanta molti punti di forza: un´ampia e qualificata ricettività che conta quasi 90 strutture per oltre 7. 000 camere; collegamenti internazionali; infinite occasioni di intrattenimento, turismo, shopping. E soprattutto è in grado di proporre una sede ideale per eventi fino a 1. 500 delegati: il centro congressi Spazio Villa Erba, gestito da Fiera Milano Congressi, che coniuga una struttura architettonica all´avanguardia con l´eccezionale bellezza paesaggistica del luogo. Lo Spazio Villa Erba può inoltre contare su un´elevata ricettività alberghiera (ben 450 stanze nel raggio di 500 metri) e sulla presenza di numerose ville storiche, che possono ospitare raffinati eventi serali. Per dare ulteriore impulso a questa attività bisogna ora trovare partner d´eccellenza per i grandi congressi sul Lario. E per questo nasce Clap. . |
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IL PIANTO DI MORTE DI UNA STELLA: SVELATI I SEGRETI |
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Bruxelles, 16 settembre 2008 - Il dottor Mazzali e la sua equipe ritengono che tutte le supernove che formano buchi neri presentano burst di raggi gamma. Questa esplosione brutale ha prodotto una serie di burst di raggi gamma che solo gli astronomi potevano registrare. Questa scoperta potrebbe essere un punto di riferimento importante per gli astronomi di tutto il mondo e sta fornendo loro maggiori informazioni su uno degli eventi più violenti della galassia. Nel vasto schema cosmico delle cose, il nostro umile pianeta e la sua stella donatrice di vita sono delle presenze relativamente recenti. In altre parti dell´universo, gli astronomi ed altri osservatori delle stelle stanno assistendo al canto del cigno delle stelle che, al momento della formazione, avevano masse otto volte superiori a quella della nostra stella, il sole. Delle osservazioni recenti di queste stelle, che con l´età diventano supernove ed esplodono, stanno portando gli scienziati a rivalutare i concetti precedenti sulle proprietà di una supernova. È stato osservato che la stella in questione, Sn 2008D, ha prodotto un getto debole di burst di raggi gamma, un evento che normalmente si attribuisce a supernove di grandezza molto superiore rispetto a quella di Sn 2008D. È stato possibile fare queste osservazioni grazie al Very Large Telescope dell´Organizzazione europea per le ricerche astronomiche nell´emisfero meridionale (Eso). "Ciò che ha reso questo evento molto interessante," ha affermato Paolo Mazzali dell´Istituto Nazionale di Astrofisica (Inaf), "è che il segnale a raggi X era molto debole e lieve, molto diverso dai burst a raggi gamma e più in linea con ciò che ci si aspetta da una supernova normale. " Gli astronomi classificano i raggi X come lievi quando la quantità relativa di raggi X ad alta energia è inferiore a quella di quelli a energia inferiore. Un´equipe di astronomi che lavorano nell´osservatorio di Asiago nel Nord Italia hanno stabilito che questo evento era una supernova di tipo Ic. "Si tratta di supernove prodotte dalle stelle che hanno perso gli strati più esterni ricchi di idrogeno ed elio prima di esplodere e sono l´unico tipo di supernova associato con i burst (lunghi) di raggi gamma. L´oggetto è quindi diventato ancora più interessante!" ha spiegato entusiasta il dottor Mazzali. In base ai dati che il dottor Mazzali e la sua equipe hanno raccolto e interpretato, non concordano con l´opinione di un´altra equipe di astronomi che affermano che Sn 2008D è una supernova normale. Attribuiscono la rilevazione dei raggi X al fatto che era la prima volta che gli astronomi a livello mondiale sono stati abbastanza fortunati da vedere una stella al momento dell´esplosione. Il dottor Mazzali e la sua equipe credono che in tutte le supernove che formano un buco nero esista un´attività energetica interna simile ai burst di raggi gamma. Guido Chincarini, co-autore e ricercatore principale della ricerca italiana sui burst di raggi gamma spiega. "Con gli strumenti a raggi X e raggi gamma sempre più avanzati, stiamo lentamente scoprendo le proprietà molto diverse delle esplosioni stellari," ha affermato. "I burst a raggi gamma luminosi sono stati i più semplici da scoprire ed ora stiamo assistendo a variazioni su un tema che collega questi eventi speciali a quelli più normali. " La saga è cominciata all´inizio di gennaio 2008, quando il satellite Swift ha scoperto, in arrivo dalla vastità dello spazio, un burst lungo cinque minuti di raggi X proveniente dalla galassia spirale Ngc 2770, a 90 milioni di anni luce verso la costellazione della Lince. Il satellite Swift stava rivolgendo la sua attenzione in quella direzione perché era stato inviato a studiare una supernova che era esplosa l´anno precedente nella stessa galassia. Il satellite è gestito congiuntamente dall´Amministrazione Nazionale dell´Aeronautica e dello Spazio (Nasa) americana, dal Science and Technology Facilities Council (Stfc) del Regno Unito e dall´Agenzia Spaziale Italiana (Asi). Questa scoperta rivela ulteriormente come le stelle terminano la loro vita producendo oggetti densi e iniettando nuovi elementi chimici nei gas dai quali vengono formate nuove stelle, continuando il ciclo. Per ulteriori informazioni, visitare: Istituto Nazionale di Astrofisica (Inaf): http://www. Inaf. It/ Organizzazione europea per la ricerca astronomica nell´emisfero meridionale (Eso): http://www. Eso. Org/ . |
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TUTELARE LE MINORANZE E LE PICCOLE SCUOLE DI COMUNITÀ LA FORMAZIONE PROFESSIONALE RISORSA PER IL TRENTINO |
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Trento, 16 settembre 2008 – “Ringraziamo le autorità e tutti coloro che ci hanno consentito di mantenere e rientrare nella nostra scuola più bella di prima e di iniziare così il viaggio del nuovo anno e per aver dato alla scuola un ruolo tanto importante nel nostro paese”. Con queste parole, tre bambine della scuola elementare di Vigo di Fassa hanno salutato l’avvio del nuovo anno scolastico, stamattina alla presenza del Presidente della Provincia autonoma di Trento, che subito dopo ha visitato anche il centro Enaip di Formazione professionale di Tesero. C’erano proprio tutti stamattina i protagonisti della scuola elementare di Vigo di Fassa, “rimessa a nuovo” con tanto di aule moderne, palestra, corridoio, luminosi banchi e lavagne attrezzate e tutto a posto per rendere più piacevole e sereno l’avvio del nuovo anno scolastico. Edificio bello e nuovo, dal quale il Presidente della Provincia ha scelto di mandare l’augurio per tutta la scuola trentina, a cominciare ovviamente dall’Istituto comprensivo Ladino di Fassa. Prima, all’aperto, bambini, genitori, docenti e comunità hanno ascoltato i messaggi augurali, la benedizione da parte del parroco e poi l’“invasione” pacifica nelle aule, quindi giù in palestra per il buffet. Serenità e stabilità per la scuola trentina, l’augurio da parte della Provincia per il nuovo anno scolastico, ma anche e innanzitutto “rafforzare le iniziative per tutelare l’identità della comunità, con l’insegnamento della lingua e della cultura ladina, ma anche con la rassicurazione che nelle comunità delle valli non c’è intenzione di procedere a chiusura di scuole senza il pieno consenso delle comunità interessate”. Questo, nella convinzione, come hanno ribadito anche le autorità che sono intervenute, che la scuola è un riferimento importante per ogni comunità, in particolare per quelle piccole. Prima del taglio del nastro per entrare nella Scuola primaria (elementare) di Vigo di Fassa “G. B. Massar” ristrutturata, la Sorastant Mirella Florian, anche lei al suo primo anno scolastico nella nuova veste, ha ringraziato i due predecessori presenti (Fortunato e Morandini) ed ha spronato i bambini ad essere orgogliosi della propria scuola, a imparare ad essere comunità ma anche aperti e curiosi verso il mondo. Auguri anche da parte del sindaco di Tesero. Secondo appuntamento, a 10,30 circa presso il Centro di Formazione professionale Enaip di Tesero, del settore alberghiero e del legno. Ad accogliere il presidente, una sala gremita da studenti e insegnanti del Centro, assieme al direttore, Gianni Gadotti, ed alle autorità locali, civili e militari e della Magnifica Comunità. Gli onori di casa li ha fatti il direttore del Centro, ricordando che il rapporto della scuola col territorio in Valle è molto esteso, non a caso in prima fila c’era anche il Comandante dei Carabinieri, Milani, “che viene spesso a scuola a fare lezioni di sicurezza ai ragazzi”. Rita Dallabona, dell’Associazione albergatori, ha portato l’augurio per il nuovo anno scolastico, da parte del mondo imprenditoriale chiedendo ai ragazzi di entrare da protagonisti nella nuova avventura di conoscenza, accettando la doppia sfida: “verso il passato, di proseguire nel solco dei chi ha costruito finora la ricchezza della valle e, verso il futuro del 2013 quando tutti assieme dovremo dimostrare di essere grandi”. Invito ripreso e rinforzato dal rappresentante degli Artigiani, Tullio Polo, da Giuseppe Zorzi, vicepresidente della Magnifica Comunità Fiemme e dall’ assessore alla Cultura del Comune di Tesero, Lia Deflorian. Poi, buffet augurale e, per alunni e docenti, primo rientro in aula. Dalla Provincia, l’invito a tutta la formazione trentina alla consapevolezza del proprio ruolo nel “far crescere buoni cittadini e persone che avranno ruoli importanti nel mondo del lavoro, a cominciare da due settori centrali come l’alberghiero e il legno, per tutta la comunità”. . |
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WORKSHOP SULL´AUTONOMIA DELLE UNIVERSITÀ E LA GLOBALIZZAZIONE DELLE CARRIERE UNIVERSITARIE |
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Firenze, 16 setembre L´11 e 12 novembre si svolgerà a Firenze, in Italia, un workshop sull´autonomia delle università e la globalizzazione delle carriere universitarie. Viene spesso discusso il fatto che per migliorare il funzionamento della ricerca e della didattica, si dovrebbe lasciare alle università una sufficiente autonomia istituzionale (inclusa l´autonomia finanziaria e gestionale, accademica e scientifica, organizzativa e di assunzione del personale) e che il mercato accademico dovrebbe essere libero e competitivo. Queste esigenze sollevano una serie di domande, come ad esempio: In che modo differiscono i sistemi educativi superiori considerando il livello di autonomia e competitività? Le differenze nell´autonomia si traducono in differenze nei risultati ottenuti? Quanto sono importanti le diverse forme di autonomia? Come dovrebbero essere determinati i contratti universitari delle università pubbliche? Quali università rappresentano esempi riusciti di "autonomia universitaria"? Come potrebbero essere responsabilizzate le "università pubbliche autonome"? Quali riforme politiche dovrebbero essere attuate per rendere le univeristà competitive sul mercato accademico globalizzato? Perché l´attuazione di alcune di queste politiche è così difficile? Il workshop sarà incentrato su questi e altri argomenti correlati, con una particolare attenzione sul potenziale (e le limitazioni) dell´autonomia universitaria di rendere più libere e migliori le carriere universitarie in Europa, nel contesto di un mercato accademico sempre più globalizzato. . |
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ESPERTI DEL SETTORE GIOVANI DI SIVIGLIA OSPITI FINO AL 19 SETTEMBRE A BOLZANO |
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Bolzano, 16 settembre 2008 - Fino al 19 settembre una delegazione spagnola del Servizio giovani di Siviglia sarà in Alto Adige nell´ambito di un progetto realizzato con il Servizio giovani della Ripartizione cultura italiana sul tema della partecipazione attiva dei giovani alla vita sociale e politica. Il progetto realizzato dal Servizio Giovani della Cultura Italiana della Provincia insieme alla Députation de Sevillla – Servicio de Juventud, è stato accolto dalla Sottocommissione mista italo/spagnola e inserito nel Protocollo sugli Scambi Giovanili 2008 firmato il 14 maggio a Roma presso il Ministero degli Affari Esteri. Si tratta di uno scambio di esperti in campo giovanile intorno al tema della Partecipazione attiva dei giovani alla vita sociale e politica che mira ad uno scambio di informazioni e di buone pratiche. Tra il 14 ed il 19 settembre otto fra funzionari ed esperti educatori nel settore giovanile provenienti dalla città spagnola ed ospiti a Bolzano hanno l´occasione di conoscere i progetti di partecipazione democratica e giovanile realizzati in Alto Adige in questi ultimi anni. Viceversa, in ottobre, dal 13 al 17, otto esperti altoatesini saranno ospiti a Siviglia e potranno confrontarsi con progetti di partecipazione democratica realizzati nella provincia di Siviglia. Durante la settimana di permanenza in Alto Adige la delegazione spagnola assisterà alla presentazione dei seguenti progetti. Nella giornata di oggi, lunedí 15 settembre, in mattinata ha avuto modo di conoscere i dettagli del progetto “Jawa”, mentre nel pomeriggio agli ospiti spagnoli è stato illustrato il progetto “Minibz, città dei ragazzi”. Domani, martedì 16 settembre dalle 10. 30 – 12. 00 all´Hotel Laurin a Bolzano, saranno presentati iprogetti del Servizio Giovani e dalle 15. 00 – 17. 00 in sala di Consiglio della Provincia si faranno alcune riflessioni sulla presentazione “La democrazia inizia da piccoli”. Mercoledì 17 settembre dalle 9. 30 – 11. 00 visita al centro giovanile Premstaller ai Piani di Bolzano, è prevista un´introduzione al “Propuc” e dalle 15. 00 – 17. 00 presso il Südtiroler Jugendring, sarà presentato il progetto “Erlebniswiese Völs” con successiva visita al parco di Fiè. Giovedí 18 settembre dalle 9. 30 – 12. 30 in sala di Consiglio comunale a Bolzano, è in programma la presentazione dei progetti “Girls Power” e “Officine Del Futuro”e dalle 15. 00 – 17. 00 la visita al centro giovanile “Point” di Egna con presentazione dei “Percorsi Formativi”. Info: Servizio Giovani / Ripartizione Cultura Italiana Tel 0471 411292. . |
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BORSE DI STUDIO PER MERITO AI RAGAZZI DELLE SCUOLE SUPERIORI PIEMONTESI LE FAMIGLIE DOVRANNO FARE DOMANDA ENTRO IL 10 OTTOBRE |
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Torino, 16 settembre 2009 - La nuova legge regionale sul diritto allo studio e la libera scelta educativa, nell’intento di investire sulle risorse umane e valorizzare i giovani che si sono particolarmente distinti nel loro percorso scolastico, prevede, oltre al premio per l’eccellenza, un beneficio economico per premiare il merito scolastico degli studenti frequentanti la scuola secondaria superiore, istituendo una borsa di studio per la compartecipazione a spese di viaggio e di istruzione, scambi con l’estero, attività di approfondimento delle lingue straniere. La borsa di studio per merito sarà riconosciuta agli studenti residenti in Piemonte che nell’anno scolastico 2007/2008 hanno frequentato la scuola secondaria di Ii° grado statale o paritaria, il cui indicatore della situazione economica equivalente (Isee) del nucleo famigliare non sia superiore a euro 25. 000,00 e che hanno ottenuto un livello di merito minimo individuato nella media del nove. Gli studenti dell’ultimo anno, dovranno invece aver ottenuto una votazione di 100/100 all’esame di stato conclusivo dei corsi di studio. Il bando prevede che le famiglie presentino domanda entro il 10 ottobre 2008 alla Direzione Istruzione della Regione pena l’inammissibilità della stessa, e che la compilino in ogni sua parte, sottoscritta, e corredata dalla copia di un documento di identità del richiedente in corso di validità. Il modulo da compilare è reperibile presso gli Uffici per le relazioni con il pubblico (Urp) della Regione Piemonte oppure è scaricabile dai siti della Regione Piemonte e della Direzione generale Ufficio scolastico regionale del Piemonte – Mpi alle pagine: http://www. Regione. Piemonte. It/istruz http://www. Piemonte. Istruzione. It Ai beneficiari verrà data comunicazione scritta individuale dell’esito dell’istruttoria della domanda e dell’importo della borsa di studio che sarà successivamente erogato in un’unica soluzione. Al fine di garantire la massima trasparenza e correttezza nell’assegnazione dei premi, la Regione provvederà ad effettuare controlli a campione, estraendo casualmente dall’archivio informatizzato i nominativi dei beneficiari partecipanti al bando, in tutti i casi in cui sorgano fondati dubbi. “Per passare alla fase operativa - specifica l’assessore all’Istruzione Giovanna Pentenero - è però necessario poter contare anche sulla collaborazione di tutte le scuole per una corretta informazione alle famiglie degli studenti interessati, in più per ogni quesito o dubbio abbiamo attivato il servizio informativo della Regione Piemonte. Il numero verde 800 333 444 – e-mail 800333444@regione. Piemonte. It ”. . |
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BOLZANO: ANCHE I TRENI EUROCITY ED INTERCITY COMPRESI IN ABO+ |
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Bolzano, 16 settembre 2008 - Dal 1° settembre l’abbonamento Abo+ per scolarie studenti non è valido solamente per i treni regionali ma anche per i collegamenti ferroviari eurocity ed intercity tra Trento ed il Brennero. La conferma di questa misura è pervenuta in questi giorni all’Assessorato provinciale alla mobilità da parte della Direzione generale della Società Trenitalia. Con questo chiarimento vengono annullate anche le multe che erano state comminate nei giorni scorsi a viaggiatori che utilizzavano convogli eurocity ed intercity muniti dell’abbonamento Abo+. Questo ampliamento dei servizi previsti per i possessori dell’abbonamento Abo+ si aggiunge ad una serie di facilitazioni che spaziano dai bus di linea e cittadini agli impianti di risalita di Maranza, San Genesio, Renon, Meltina e Verano, alla ferrovia del Renon ed alla cremagliere della Mendola. L’abbonamento Abo+ non è valido invece per i treni eurostar e per i “nightliner”. Grazie alla tessera Abo+ i giovani che frequentano le scuole elementari, medie, superiori o professionali della provincia potranno circolare gratuitamente sino al 26° anno d’età su tutti i mezzi pubblici del territorio provinciale. Per apprendisti, per chi studia all’Università e per chi frequenta una formazione di base nel settore sociale l´Abo+ costa 100,00 Euro. Le misure poste in atto dall’Assessorato provinciale alla mobilità prevedono inoltre uno sconto del 50% per chi proviene da una famiglia con un unico genitore. Gli alunni della scuola elementare, media, superiore o professionale posso rivolgersi alla segreteria della scuola per ottenere il tesserino di Abo+. Per ulteriori informazioni gli interessati possono consultare il sito www. Provincia. Bz. It/abopiu rivolgersi all’Ufficio Trasporto persone, Palazzo 3 b, via Crispi 10 Bolzano; Tel. : 0471 415480; Fax: 0471 415499; E-mail: trasporto. Persone@provincia. Bz. It. . |
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CORSO ALLIEVI GUARDIE FORESTALI |
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Paluzza (Ud), 16 settembre 2008 - "Nel processo di globalizzazione che stiamo vivendo, ciò che caratterizza un territorio sono le sue risorse naturali e voi siete chiamati a tutelare questo bene, che è un bene di tutti": così l´assessore regionale alle Risorse agricole, naturali e forestali, Claudio Violino, ha inaugurato oggi al Centro Servizi per le foreste e le attività della montagna (Cesfam) di Paluzza il 10. Mo corso per allievi guardie del Corpo forestale regionale. "Non dimenticatevi però - ha proseguito Violino - che oltre alla risorsa natura c´è la risorsa uomo, cioè quelle comunità che per secoli, grazie al loro quotidiano lavoro, ci hanno tramandato l´ambiente che ora possiamo apprezzare. Dovrete infatti rappresentare l´istituzione Regione in molte situazioni dove l´unica istituzione presente è la guardia forestale". Il corso conclude l´iter del concorso pubblico per 20 posti di guardia forestale, bandito nell´agosto dell´anno scorso dalla direzione centrale Risorse agricole, naturali, forestali della Regione, per il quale era richiesto il diploma di scuola media superiore: dalle oltre 2. 600 domande iniziali, la prova di preselezione ha ridotto il numero a 1. 700, che sono poi diventati 400 dopo la prova scritta e 81 definitivamente in graduatoria dopo l´esame orale. La nuova sede del Cesfam, un antico palazzo carnico recentemente restaurato nella piazza centrale della cittadina, ospiterà quindi fino al 15 dicembre i primi venti della graduatoria, che si ritroveranno ogni giorno impegnati in lezioni teoriche o prove pratiche fino al 15 dicembre, per affrontare poi gli esami finali, prima di diventare guardie forestali a tutti gli effetti. Il corso residenziale, alla cui inaugurazione erano presenti anche il direttore centrale Augusto Viola, capo del Corpo forestale regionale, ed il direttore dell´Ispettorato delle Foreste di Tolmezzo Luciano Sulli, si presenta come un´esperienza impegnativa, con circa 280 ore di insegnamento, suddivise in 23 differenti materie, affidate sia a funzionari regionali che ad esterni particolarmente preparati (magistrati, psicologi, professionisti). Oltre alle lezioni in aula, sono previste esercitazioni esterne in materia di sistemazioni idraulico-forestali, di tecniche di antincendio boschivo e di tiro in poligono: saranno anche visitati e "studiati" i più significativi boschi del territorio regionale. Su venti partecipanti, le donne sono esattamente la metà; l´età del gruppo va dai 21 ai 32 anni e, per quanto riguarda i titoli di studio, si contano tre diplomati e 17 laureati; sette corsisti provengono dalla provincia di Udine, sei da quella di Trieste, cinque da Pordenone, uno da quella di Gorizia e uno da fuori regione. . |
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AL VIA IL QUINTO ANNO ACCADEMICO DEI MASTER ESCP-EAP. LA FORMAZIONE MANAGERIALE EUROPEA TROVA IL SUO PROTAGONISTA A TORINO. |
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Torino, 16 settembre 2008. La Escp-eap European School of Management, presente in Europa con 5 campus a Parigi, Londra, Berlino, Madrid e Torino, ha inaugurato il 12 settembre il quinto ciclo dei Master pre-esperienza lavorativa in Italia. Durante la giornata, il Presidente del campus italiano Prof. Daniele Ciravegna, il Direttore Prof. Roberto Quaglia e il Direttore degli Studi Prof. Francesco Rattalino hanno dato il benvenuto ai nuovi studenti con la presentazione dei corsi e dei docenti dei due programmi in partenza: il Mim - Master in Management e il Meb - Master in European Business. Negli anni, la Escp-eap ha instaurato una forte presenza in Italia, arrivando ad eguagliare e superare il numero di iscrizioni rispetto gli altri campus europei. Quest’anno per il Mim, su un totale di 120 posti disponibili in tutta Europa - Francia esclusa - il campus di Torino ha ricevuto 300 richieste e ha selezionato 52 studenti; per il Meb, su un totale di oltre 300 posti a disposizione a livello europeo, le richieste da Torino sono state oltre 300 e gli iscritti 60. La business school ha visto crescere sensibilmente i suoi studenti ogni anno, mediamente del 25% quelli del Mim e del 53% quelli del Meb. Per celebrare l’apertura del nuovo Anno Accademico, il quinto a Torino, saranno chiamati ad essere padrini dei master, personalità di rilievo nel contesto industriale e politico, secondo quella che è da sempre la tradizione delle Grandi Ecoles*. Quest’anno per l’Italia saranno: il Dott. Marco Bragadin, Direttore Vodafone Italia, Amministratore Delegato Tele2, per il Mim e la Dott. Sa Licia Mattioli, Vicepresidente dell’Unione Industriale di Torino, per il Meb. Il ruolo di padrino e madrina è quello di offrire ai nuovi studenti provenienti da tutta Europa una visione d’insieme del contesto economico politico locale in cui si troveranno a vivere e di presentare loro l’esperienza che si accingono ad intraprendere nella giusta prospettiva economico-industriale, in cui entreranno presto a far parte, tramite uno stage che sarà fra pochi mesi integrato al loro percorso di studio. Escp-eap si distingue infatti per la “rapidità di carriera” e per il “placement” dei suoi master: il 98% degli studenti è assunto entro 4 mesi dal termine del programma. Il dato è rafforzato dalla percentuale piena (100%) ottenuta sul parametro “Company Internship”: ogni anno gli studenti hanno la certezza di ottenere uno stage presso aziende di tutta Europa, un dato significativo sul mercato del lavoro attuale in Italia. L’obiettivo principale dei due programmi è quello di fornire il più alto livello in termini di formazione economico-manageriale e, allo stesso tempo, educare alla professionalità. Gli studenti acquisiscono una reale abilità ad adattarsi ai variegati e mutevoli contesti organizzativi in cui saranno chiamati a lavorare e a guidarne i cambiamenti, oltre a solide conoscenze tecniche. Al momento il Mim si classifica al quarto posto, nello speciale rapporto annuale redatto ogni settembre da Financial Times che valuta i migliori Masters in Management d’Europa. Il Meb è l’unico master italiano attualmente accreditato dall’Amba (la più prestigiosa associazione di accreditamento per Mba, esistente in ambito internazionale) come programma pre-esperienza lavorativa. La giornata di apertura dell’Anno Accamico si concluderà con una serata di festa alla presenza di giovani manager ed esponenti del mondo universitario, istituzionale ed imprenditoriale per brindare insieme alla crescita del Piemonte attraverso la formazione. . |
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TRENTO: INIZIATA IERI LA FORMAZIONE DEI GIOVANI IN SERVIZIO CIVILE |
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Trento, 16 settembre 2008 – È iniziato ieri, presso il Palazzo della Provincia, il programma di formazione generale rivolto ai giovani in servizio civile volontario. Una cinquantina le ragazze e i ragazzi che partecipano all’esperienza formativa, nel quadro del percorso iniziato a settembre pressi i vari enti e progetti attivati in Trentino. L’attività formativa, organizzata dall’Ufficio servizio civile della Provincia autonoma, proseguirà nel mese di ottobre a Rovereto (nei giorni 14, 15, 16,17). È partita ieri l’attività di formazione dei giovani fra i 18 e i 28 anni che hanno deciso di dedicare un anno della propria vita al servizio civile volontario. L’attività è coordinata dall’Ufficio servizio civile della Provincia autonoma, che già da alcuni anni propone ai giovani che iniziano il loro servizio un programma di formazione centrato da un lato sui valori sottesi a quest’esperienza e dall’altro sulla conoscenza reciproca, lo sviluppo di rapporti di amicizia, lo scambio di impressioni ed esperienze. Quella di ieri è stata la prima giornata di formazione, dedicata ai valori e agli scopi del servizio civile volontario, ai soggetti che, sul territorio impiegano i giovani volontari, al quadro istituzionale del Trentino. Una cinquantina i volontari che vi hanno aderito. Nel corso della mattinata, assieme ai responsabili della Provincia e a Mauro Marcantoni, già dirigente dell’amministrazione provinciale, qui in veste di formatore, i ragazzi hanno esposto le loro aspettative per i prossimi 12 mesi e hanno brevemente descritto l’ente o l’organizzazione nella quale svolgono il loro servizio. Nel pomeriggio l’attività è proseguita con un excursus sull’Autonomia e le istituzioni del Trentino. Ha preso anche la parola il presidente della Provincia autonoma di Trento, che ha parlato sia della sua passata esperienza di obiettore di coscienza – svolta presso una casa di riposo di Trento – sia del valore che oggi assume il servizio civile volontario: da un lato esso rappresenta un formidabile strumento di crescita personale, dall’altro è di estrema utilità per gli enti che impiegano i volontari, che possono in questo modo essere positivamente “contaminati” dall’energia e dall’entusiasmo dei giovani. Infine, il servizio civile volontario consente di rinnovare lo spirito antico del volontariato e del solidarismo trentini, maturato negli anni “duri” in cui i bisogni della società non potevano essere sempre soddisfatti dall’ente pubblico e molti erano costretti ad emigrare. . |
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I VIRUS SONO PROTAGONISTI NEGLI ECOSISTEMI MARINI PROFONDI |
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Bruxelles, 16 settembre 2008 - I virus hanno un ruolo chiave nel funzionamento degli ecosistemi marini profondi, secondo una ricerca finanziata dall´Ue e pubblicata nella rivista Nature il 28 agosto. Lo studio rivela che i virus sono la causa principale della morte dei microorganismi che vivono nei sedimenti dei fondali marini profondi. I nutrienti rilasciati quando questi batteri muoiono vengono raccolti velocemente da altri organismi. In questo modo i virus accelerano il flusso di nutrienti come carbonio e azoto nell´ecosistema. Il mare profondo copre due terzi della superficie terrestre. I batteri sono la forma di vita predominante nei sedimenti del fondo marino. "Ci sono dai 100 milioni ai 100 miliardi di batteri per grammo di sedimento", ha spiegato a Cordis News il professor Antonio Dell´anno dell´Università Politecnica delle Marche. "Equivale ad una quantità enorme di carbonio su scala globale. " In questo studio gli scienziati provenienti da Francia, Italia e Usa hanno raccolto oltre 200 campioni di sedimenti marini profondi da siti negli Oceani Atlantico e Pacifico e nel Mar Mediterraneo e Mar Nero. I campioni sono stati prelevati a profondità tra i 165 metri ed oltre 5. 000 metri. Il loro scopo era studiare le interazioni tra batteri e virus in questi ambienti ostili. Gli scienziati hanno scoperto che i virus sono responsabili per la quasi totalità della mortalità batterica nei sedimenti marini profondi e che a profondità oltre i 1. 000 metri la mortalità virale è vicina al 100%. I virus aprono con efficacia i batteri, rilasciando il loro contenuto cellulare nell´ambiente dove i nutrienti vengono riusati rapidamente da altri batteri non ancora infetti. Il professor Dell´anno descrive il processo come una specie di "cannibalismo della profondità del mare" che accelera efficacemente il ciclo del carbonio. "Il carbonio viene riciclato così come gli altri nutrienti", ha spiegato il professor Dell´anno. I ricercatori stimano che questo processo "smista" da 0,37 a 0,63 gigatonnellate di carbonio all´anno tramite la rete alimentare d´alto mare. "I nostri risultati indicano che i virus hanno un ruolo importante nei cicli biogeochimici globali, nel metabolismo d´alto mare e nel funzionamento globale dell´ecosistema più grande della nostra biosfera" hanno concluso i ricercatori. Ora l´equipe desidera identificare i virus coinvolti in questi processi ed investigare nel dettaglio il ruolo che svolgono nel mantenimento della biodiversità nell´ambiente marino profondo. Anche le profondità dell´oceano hanno un ruolo importante nel ciclo globale del carbonio. Attualmente, i modelli computerizzati del ciclo del carbonio non prendono in considerazione l´azione di questi virus. Un´altra sfida per l´equipe è pertanto incorporare le attività dei virus d´alto mare in questi modelli. Gli scienziati sanno da tempo che i virus sono responsabili degli elevati livelli di mortalità negli strati superiori dell´oceano. Tuttavia, finora non ci sono stati studi completi sulla situazione nelle profondità degli oceani. Solamente la raccolta di campioni di sedimenti a queste profondità rappresenta una sfida tecnica enorme. Inoltre, i campioni si devono conservare e studiare alle pressioni estreme e alle basse temperature riscontrate in fondo all´oceano, cosa che richiede attrezzature specializzate e costose. Il supporto alla ricerca da parte dell´Ue proviene dal progetto Hermes ("Hotspot ecosystems research on the margins of European seas"), finanziato nell´ambito dell´area tematica "Sviluppo sostenibile, cambiamento globale ed ecosistemi" del Sesto programma quadro (Fp6). Per ulteriori informazioni, visitare: Nature: http://www. Nature. Com/nature Progetto Hermes: http://www. Eu-hermes. Net/ . |
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UNA RICERCA RIVELA CHE LE FORESTE PIÙ ANTICHE SONO IMPORTANTI ASSORBITORI DI CARBONIO |
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Bruxelles, 16 settembre 2008 - Secondo una nuova ricerca finanziata dall´Ue e pubblicata sulla rivista Nature, le foreste più antiche sono importanti assorbitori di carbonio a livello globale e questo ruolo dovrebbe essere riconosciuto nell´ambito del protocollo di Kyoto. La squadra internazionale di scienziati ha scoperto che le foreste più antiche nell´emisfero settentrionale sono responsabili dell´assorbimento del 10% del biossido di carbonio (Co2) a livello globale. Questa scoperta mette in discussione la credenza diffusa che questi terreni boschivi più antichi siano in effetti neutrali per quanto riguarda il carbonio. Questa convinzione derivava da uno studio condotto dopo il 1960 dallo scienziato statunitense Eugene Odum, che sembrava dimostrare che le foreste con più di 150 anni rilasciano nell´atmosfera tanta Co2 quanta ne assorbono, rendendole quindi neutrali per quanto riguarda il carbonio. Anche se quello studio si basava su solo 10 anni di dati provenienti da un singolo bosco, esso divenne presto l´opinione prevalente. "Quella è la storia che tutti abbiamo imparato per decenni durante le lezioni di ecologia. Ma essa si basava solo su osservazioni condotte in un singolo studio su un tipo di foresta, e semplicemente non è applicabile a tutti i casi," ha commentato la prof. Ssa Beverly Law della Oregon State University negli Stati Uniti, uno degli autori dello studio. In questa ultima ricerca, scienziati provenienti da Belgio, Francia, Germania, Regno Unito, Svizzera e Stati Uniti hanno analizzato i dati di 519 siti con foreste antiche. Essi hanno scoperto che invece di essere neutrali rispetto al carbonio, la maggior parte delle foreste (vecchie tra i 15 e gli 800 anni) sono degli assorbitori di carbonio, poiché ne assorbono più di quanto ne rilasciano. Le foreste antiche nell´emisfero settentrionale rappresentano il 15% del totale delle aree boschive mondiali. Gli scienziati valutano che questi antichi boschi da soli assorbono circa 1,3 gigatonnellate di carbonio ogni anno, equivalenti al 10% dell´assorbimento globale netto di Co2. Il protocollo di Kyoto, nei suoi calcoli sui bilanci del carbonio, si occupa di afforestazione, riforestazione e deforestazione. Tuttavia, il semplice mantenimento dell´integrità delle foreste non è considerato come un´attività umana. Ciononostante, i nuovi dati rendono chiaro che le foreste antiche sono in effetti importanti assorbitori di carbonio. Inoltre, se queste foreste venissero intaccate, le loro vaste riserve di carbonio verrebbero nuovamente rilasciate nell´atmosfera. "Poiché le foreste antiche hanno accumulato costantemente carbonio per secoli, esse ne contengono grandi quantità," hanno concluso i ricercatori. "Esse perderebbero la maggior parte di questo carbonio nell´atmosfera se venissero intaccate, quindi le regole per calcolare il bilancio del carbonio riguardanti le foreste dovrebbero riconoscere l´importanza del mantenimento dell´integrità delle foreste antiche. " Queste scoperte hanno importanti implicazioni per quei paesi con grandi distese di foreste antiche; essi adesso possono bilanciare più facilmente le emissioni di gas serra lasciando intatte le proprie foreste. "Se ci si preoccupa di controbilanciare le emissioni di gas serra e si guarda alle foreste soltanto dal punto di vista del carbonio, la miglior cosa da fare è quella di lasciarle intatte," ha affermato la prof. Ssa Law. Inoltre, le simulazioni al computer dei cambiamenti climatici dovranno essere modificate in modo da tenere conto del nuovo ruolo che è stato attribuito alle foreste antiche nel ciclo globale del carbonio. Il supporto Ue per lo studio è venuto dal progetto Carboeurope ("Valutazione del bilancio del carbonio terrestre europeo"), che è finanziato nell´ambito dell´area tematica "Sviluppo sostenibile, cambiamento globale ed ecosistemi" del Sesto programma quadro (6°Pq). Per ulteriori informazioni, visitare: Nature: http://www. Nature. Com/nature Progetto Carboeurope: http://www. Carboeurope. Org/ Università di Anversa: http://www. Ua. Ac. Be Oregon State University: http://oregonstate. Edu/ . |
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MODELLO MATEMATICO AIUTA A COLMARE LA DISTANZA TRA LABORATORIO E MONDO "REALE" |
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Bruxelles, 16 settembre 2008 - Scienziati britannici e statunitensi hanno creato un modello matematico che riesce a prevedere il risultato degli studi sulla biodiversità svolti in laboratorio. Il loro obiettivo era di scoprire se i risultati degli esperimenti sulla biodiversità, condotti in ecosistemi in miniatura creati in laboratorio, possono effettivamente essere applicati ai fenomeni del mondo reale. Per scoprire il perché alcuni luoghi mostrano una maggiore biodiversità rispetto ad altri, occorrerebbero decenni di studi sul campo per analizzare una parte di un complicatissimo sistema mentre si evolve. Un´alternativa più efficiente è quella di creare mini-ecosistemi in laboratorio, in cui molte generazioni di batteri possono essere osservati in una varietà di situazioni. L´approccio semplificato allo studio della biodiversità contiene alcuni problemi intrinseci, uno dei quali è rappresentato dal rapporto sottile tra gli esperimenti in laboratorio e le questioni più ampie che essi cercano di affrontare. È difficile stabilire se i risultati sono specifici per un determinato laboratorio, per un determinato esperimento o se sono "veri" e possono essere applicati in generale. Il dott. Laurence Hurst dell´università di Bath, nel Regno Unito, e i suoi colleghi hanno cercato di rispondere a questa domanda testando una teoria chiamata "ipotesi della coevoluzione geografica a mosaico" ("geographic mosaic co-evolution hypothesis"). Questa teoria afferma che se sono date tre cose, ovvero un ospite, un parassita e i nutrienti, allora si ha biodiversità. In questa teoria, cambiare uno di questi dati significa cambiare il livello di biodiversità: aumentando o diminuendo i nutrienti dati all´ospite e al parassita, farà aumentare o diminuire la biodiversità. Nella prima parte dell´esperimento, gli scienziati dell´Università della California a Santa Cruz (Usa), hanno coltivato un tipo di batterio (E. Coli) insieme a un virus (T7) e osservato l´effetto di nutrirli con quantità variabili di zucchero nel corso di 150 generazioni (ovvero 17 giorni). Coltivare insieme i batteri e il virus ha costretto quest´ultimi ad adattarsi continuamente l´uno all´altro: sono apparsi tre nuovi ceppi di batteri quando questi hanno cercato di bloccare il virus, e il virus si è mutato più volte. Le scoperte sostengono l´ipotesi della coevoluzione geografica a mosaico. In questo sistema è stato osservato un più alto livello di biodiversità attraverso l´introduzione di un basso livello di nutrienti. In un ambiente ricco di nutrienti, i ceppi meno resistenti venivano eliminati, mentre in un ambiente povero di nutrienti, il numero ridotto di particelle virali permetteva a più ceppi batterici di sopravvivere. In altre parole, il livello più alto di biodiversità è stato osservato introducendo livelli più bassi di nutrienti nel mini-ecosistema. La dott. Ssa Ivana Gudelj e il dott. Robert Beardmore dell´Imperial College di Londra (Regno Unito) hanno poi creato un modello matematico di questo mini-ecosistema elegante e tecnicamente difficile. "Il modello è stato capace di prevedere il risultato dell´esperimento, cosa molto emozionante," ha raccontato il dottor Hurst al Notiziario Cordis. Esso ha previsto quale ceppo batterico sarebbe prevalso e quanta biodiversità si sarebbe osservata aumentando o riducendo i livelli di zucchero. Il passo successivo è stato quello di vedere se si sarebbe ottenuto lo stesso risultato usando un tipo di virus diverso. Il risultato è stato completamente diverso: l´introduzione di una maggiore quantità di zucchero ha creato più biodiversità. Lo studio è arrivato alla conclusione che in qualsiasi sistema, i dettagli genetici di come ospite e parassita interagiscono sono cruciali nel determinare se la biodiversità aumenterà o diminuirà variando i livelli di nutrienti. In altre parole, la biodiversità non dipende semplicemente dalla disponibilità di nutrienti in un dato ambiente, essa dipende piuttosto da cambiamenti minimi nella costituzione genetica dei suoi ospiti e parassiti. Il dott. Hurst ha spiegato che: "All´interno del modello matematico c´è sempre variazione. A prescindere da dove guardiamo nel modello matematico, la biodiversità cambia, e il suo aumentare o diminuire dipendono da quale batterio o virus vengono usati. " Ciò che lo studio ci dice sull´applicazione dei risultati di laboratorio sul campo è che non si possono fare presupposizioni su livelli di nutrienti e biodiversità. In ogni ecosistema è necessaria una conoscenza dettagliata della genetica delle specie coinvolte per determinare in che modo i nutrienti avranno un effetto sulla loro evoluzione. Per ulteriori informazioni, visitare: Nature http://www. Nature. Com/nature Università di Bath http://www. Bath. Ac. Uk Imperial College di Londra http://www3. Imperial. Ac. Uk Università della California, Santa Cruz http://www. Ucsc. Edu . |
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CONOSCENZE, ESPERIENZE E TESTIMONIANZE SI INCONTRANO IN SARDEGNA PER AFFRONTARE ARGOMENTI CHE RIGUARDANO TUTTA L’UMANITÀ E LE GENERAZIONI FUTURE, COMINCIANDO DA BIODIVERSITÀ, DESERTIFICAZIONE, ACQUA, CIBO E DIRITTI UMANI. |
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Cagliari, 16 settembre 2008 - La Regione Sardegna, in previsione del summit G8 di luglio 2009 a La Maddalena, promuove una serie di iniziative che affrontano le tematiche legate alle diverse emergenze planetarie, coinvolgendo istituzioni, associazioni, il mondo della scienza e del diritto, i cittadini. Conoscenze, esperienze e testimonianze si incontrano in Sardegna per affrontare argomenti che riguardano tutta l’umanità e le generazioni future, cominciando da biodiversità, desertificazione, acqua, cibo e diritti umani. L’appuntamento d’apertura è a Sassari, dal 18 al 20 settembre prossimi, tre giornate di confronto e dibattito con l’intervento, tra gli altri, di personalità come Vandana Shiva, studiosa di fama internazionale e fondatrice di Navdanya, e l’ex Ministro dell’Ambiente brasiliano Marina Silva, insieme a ricercatori ed esperti provenienti dalle università e accademie di tutto il mondo. L’incontro internazionale sarà ospitato nelle sale della Facoltà di Agraria dell’Università di Sassari (viale Italia, 39) e segna in programma l’intervento di specialisti di grande esperienza internazionale, insieme alla partecipazione attiva di Università, Ongs e Associazioni ambientaliste. L’iniziativa è propedeutica alla presentazione di un documento in vista del prossimo G8 di La Maddalena, la Carta di Sassari. I temi - Le problematiche legate a biodiversità, desertificazione, acqua e cibo, unite alla tutela dei diritti dei popoli, sono strettamente interconnesse. Rappresentano una sfida aperta a cui le Convenzioni internazionali non hanno ancora dato risposte efficaci. Il deterioramento degli ecosistemi a livello globale ha accentuato le disparità tra i popoli evidenziando aspetti fondamentali, sinora sottovalutati, su biodiversità, cambiamenti climatici, desertificazione e tutela dei diritti umani. Nell’incontro si discuterà delle implicazioni a livello sociale che nascono dalla drammatica riduzione delle biodiversità, dagli accentuati fenomeni di desertificazione e di tropicalizzazione dovuti alle mutazioni del clima, dalle invasioni biologiche e dalle minacce alle specie autoctone. Il dibattito affronterà inoltre i temi dell’acqua, bene comune supremo, e del futuro della sicurezza alimentare. Alla fine dei lavori sarà presentato un documento, la Carta di Sassari, con l’auspicio che possa sensibilizzare i Governi che hanno la responsabilità di dare risposte globali su questi temi. 1 Sintesi delle giornate - L’apertura è per giovedì 18 settembre alle ore 9. 00, con i saluti delle autorità: il Sindaco di Sassari Gianfranco Ganau, il Presidente della Provincia di Sassari Alessandra Giudici, il Rettore dell’Università di Sassari Alessandro Maida e il Presidente della Regione Renato Soru. Il meeting comincia nella Sala A alle 10. 00, con la tavola rotonda sul tema “Biodiversità ed ecosistemi: un patrimonio globale da proteggere”, con l’introduzione di Ignazio Camarda, e con Mike Manfredo come presidente e moderatore. Gli interventi offriranno un vero e proprio sguardo sul mondo e sul futuro, indagando il rapporto tra l’azione umana e la natura. Si va dal centro Europa alla Taiga siberiana sino ai diversi scenari dell’Africa, per concludere con il Brasile e la relazione di Marina Silva sulla foresta pluviale dell’Amazzonia, risorsa strategica per l’umanità. Tra i relatori l’Accademico dei Lincei Sandro Pignatti e il fondatore del Premio The Right Livelihood Award, Jakob von Uexkull. Nella stessa Sala A si ricomincia alle 15. 30, questa volta per discutere di “Diversità: vita e colture a rischio. Cambiamenti climatici e invasioni biologiche”, con la tavola rotonda moderata da Phil Hulme. Il taglio resta internazionale, spaziando dal Cile alla Romania ma con approfondimenti anche sul paesaggio e le colture della Sardegna, valutando i danni causati dall’arrivo di insetti esotici. La discussione tratterà anche degli strumenti politici per affrontare correttamente i problemi e del rapporto tra globalizzazione e invasioni biologiche, considerando l’impatto sulle biodiversità autoctone. Contemporaneamente la Sala B, dalle 15. 30, ospita gli incontri sul tema “Diversità: vita e colture sotto attacco. Cambiamento climatico e desertificazione”, con la presidenza di Bruno Dettori. Al centro, le problematiche legate al cambiamento climatico, considerando il rapporto tra scienza e politica, alla luce delle differenti azioni dei governi. Tra gli esperti che interverranno, il direttore del Centro Europeo per i Cambiamenti climatici Antonio Navarra, Segretario Esecutivo della Convenzione delle Nazioni Unite sulla lotta contro la desertificazione Luc Gnacadja e il suo predecessore Hama Arbo Diallo, e il presidente dell’Istituto Europeo per la ricerca sulla politica dell’acqua Riccardo Petrella, autore di “Il manifesto dell’acqua”. Il giorno dopo, venerdì 19 settembre, i lavori si aprono alle 9. 30 in Sala A. Tema: “Conoscenza biologica, brevetti e diritti umani”, con la presidenza di Pietro Luciano. Grande protagonista della giornata sarà Vandana Shiva, Fondatrice di Navdanya, studiosa, attivista e autrice, considerata tra i massimi esperti della materia in campo internazionale. La studiosa indiana farà il punto su “Condividere il dono della Terra. Il sentiero dell’Umanità verso pace e giustizia”, seguita da una serie di relazioni che affronteranno i problemi legati al cibo e alle minacce per la sicurezza alimentare e per l’uso di piante e spezie. Il tema dell’ Agricoltura Industriale, una minaccia per la sicurezza alimentare, sarà esplorato dalla relazione di Debi Barker, Co-direttore forum Internazionale sulla globalizzazione. 2 A Marina Silva le conclusioni su biodiversità e sostenibilità, intese come chiavi di volta per la vita. La discussione riprende alle 15. 30, ancora in Sala A, proprio con la presidenza di Marina Silva, per soffermarsi sui beni comuni dell’umanità e i diritti sovrani. Sarà la studiosa olandese Janice Jiggins a portare l’attenzione sugli “affari a tutti i costi” e le scelte di chi prende le decisioni, e si soffermeranno sul tema dell’acqua l’accademico cinese Qiu Sun e Vandana Shiva, che concluderà la tavola rotonda con un approfondimento sulla privatizzazione dei beni e il recupero dei beni comuni. La giornata di sabato 20 settembre è dedicata dalle 9. 30, in Sala A, alla presentazione del Manifesto sul cambiamento climatico e il futuro della sicurezza alimentare, con la presidenza di Maria Grazia Mammuccini, Amministratore Arsia, Regione Toscana. Sarà affiancata da Vandana Shiva, in qualità di Presidente della Commissione internazionale sul futuro del cibo e della agricoltura, dai membri della stessa Commissione Marcello Buratti e Debi Barker, insieme all’Assessore dell’Agricoltura della Regione Sardegna Francesco Foddis. Conclusione su “Cambiamento climatico e beni comuni: il futuro della sicurezza di cibo e acqua”, moderatore: Vandana Shiva. Chiuderà l’incontro la presentazione della bozza di documento della conferenza, la Carta di Sassari. Www. Towardsg8-2009. Org Il programma: Giovedì 18 settembre Sala A, ore 9. 00 Saluti delle Autorità Gianfranco Ganau, Sindaco di Sassari; Alessandra Giudici, Presidente della Provincia di Sassari; Alessandro Maida, Rettore dell’Università di Sassari; Renato Soru, Presidente della Regione Sardegna; Sala A, tavola rotonda, ore 10. 00 “Biodiversità ed ecosistemi: un patrimonio globale da proteggere” Introduzione ai lavori: Ignazio Camarda, Presidente/moderatore: Mike Manfredo Interventi: Jakob von Uexkull, Fondatore del Premio The Right Livelihood Award and the World Future Council, Amburgo, Germania - Diversità e sostenibilità: qualità della vita delle generazioni future Mike Manfredo, Capo Dipartimento per le Risorse Naturali, Sport e Turismo, Università del Colorado, Usa - Dimensione umana delle risorse naturali Sandro Pignatti, Prof. Emerito di Ecologia, Accademia dei Lincei, Italia Biodiversità, genetica, erosione ecologica e culturale nel bacino del Mediterraneo Andrei Laletin, Coalizione Mondiale per le Foreste, Krasnojarsk, Russia - La Taiga siberiana: la sua importanza e minacce per il bioma Wolfgang Schumacher, Istituto della Scienza delle Colture e Tutela delle Risorse Infres. Ecologia del Paesaggio Colturale. Protezione della Geobotanica e della Natura, Università di Bonn, Germania - Promozione della biodiversità nei paesaggi colturali del centro Europa attraverso le strategie per il ripristino e la tutela della natura integrate all’uso del suolo Mohamed Rejdali, Laboratorio di Botanica. Dipartimento di Ecologia Vegetale, Istituto di Agricoltura e Scienza Veterinaria, Hassan Ii, Rabat, Marocco - Biodiversità nel Nord Africa, applicazioni locali e gestione Nobert Jürgens, Biocentro Klein Flottbek, Università di Amburgo, Germania - Ecosistemi e biodiversità in Africa: il ruolo delle comunità locali 4 Samuel Muhunyu, Network per le Ecofattorie in Africa, Kenya Scherzare sul cibo è una sentenza di morte per milioni di persone in Africa Marina Silva, Senatrice, ex Ministro dell’Ambiente brasiliano, Brasile - La foresta pluviale dell’Amazzonia come risorsa strategica per l’Umanità Discussione. Sala A, tavola rotonda, ore 15. 30 “Diversità: vita e colture a rischio. Cambiamenti climatici e invasioni biologiche” Presidente/moderatore: Phil Hulme Interventi: Mark Davis, Dipartimento di Biologia, Macalester College, Usa - Globalizzazione e invasioni biologiche: impatti sulle biodiversità autoctone Carlos Ramirez, Istituto di Botanica e Statistica. Università Australe del Cile, Valdivia, Cile - Deperimento boschivo e piante esotiche in Cile Phil Hulme, Centro per la Bio-tutela, Lincoln University, Nuova Zelanda - Invasioni biologiche: abbiamo il giusto approccio e i giusti strumenti politici per rispondere? Roberto Pantaleoni, Dipartimento di protezione delle piante, Università di Sassari, Italia - L’impatto degli insetti esotici dannosi sul paesaggio e le colture della Sardegna Laszlo Rakosy & Elena Rakosy Tican, Università Babes-bolyai, Cluj, Romania - Il cambiamento del paesaggio agricolo tradizionale rumeno e i suoi effetti sulla vegetazione e la popolazione di insetti Eladio Fernandez Galiano, Capo dell’Unità per la Diversità Biologica, Consiglio d’Europa - La minaccia delle specie biologiche in Europa nel contesto dei cambiamenti climatici: le risposte europee Discussione. Sala B, tavola rotonda, ore 15. 30 “Diversità: vita e colture sotto attacco. Cambiamento climatico e desertificazione” Presidente/moderatore: Bruno Dettori Interventi: Antonio Navarra, Direttore Centro Europeo per i Cambiamenti climatici. Ipcc, Italia - Il Cambiamento climatico tra certezze e incertezze Angelo Aru, Ex Professore di Geopedologia presso l’Università di Cagliari, Italia - Deterioramento del suolo e desertificazione: aspetti sociali di un problema analogo Valerio Calzolaio, Consulente Unccd, Italia - Cambiamento climatico, migrazione climatica e profughi ecologici Luc Gnacadja, Segretario Esecutivo della Convenzione delle Nazioni Unite sulla lotta contro la desertificazione, Benin - Desertificazione, deterioramento del suolo e siccità, una questione di civilizzazione. Unccd e il ruolo della terra nell’economia del carbone Hama Arbo Diallo, Ex Segretario Esecutivo della Convenzione delle Nazioni Unite sulla Lotta contro la desertificazione. Burkina Faso - Consapevolezza ed azioni dei Governi per combattere la desertificazione: 10 anni di esperienza Mahamat Moukthar Djibrine, Dir. Istituto Nazionale di Scienze umane, Università di N’djamena, Chad - Il problema della desertificazione in Chad Giuseppe Enne & Pier Paolo Roggero, Nrd (Nucleo di ricerca sulla desertificazione), Università di Sassari, Italia - Progetti di cooperazione per combattere la desertificazione: lezioni apprese dal Nrd e implicazioni per azioni future Mariam Akhtar-schuster, Co-presidente del Network europeo per la ricerca sulla desertificazione globale, Biocentro Klein Flottbek, Università di Amburgo, Germania - Un recente Network globale di scienziati per la ricerca sulla desertificazione. Rafforzamento dell’interfaccia scienza/ politica e promozione di una scienza all’avanguardia per lo sviluppo Riccardo Petrella Presidente Istituto Europeo per la ricerca sulla Politica dell’Acqua, Università di Lovania, Belgio - Cambiamento climatico, acqua e desertificazione, oltre la tecnologia Discussione. Venerdì 19 settembre Sala A, tavola rotonda, ore 9. 30 “Conoscenza biologica, brevetti e diritti umani” Presidente: Pietro Luciano Interventi: Vandana Shiva, Fondatrice Navdanya, studiosa, Attivista e Autrice, India - Condividere il dono della Terra - Il sentiero dell’Umanità verso pace e giustizia Elisabeth Dodinet, Segretario Società Botanica della Francia - Commercio e uso delle piante e spezie esotiche aromatiche e medicinali. L’emergenza di un sistema mondiale: uno sguardo dall’antico e moderno Mediterraneo Mario Agabbio, Dipartimento delle Biotecnologie Agroalimentari, Università di Sassari, Italia - Agro-biodiversità e patrimonio genetico delle vecchie varietà di specie arboree Ignazio Camarda, Dipartimento di Botanica ed Ecologia Vegetale, Facoltà di Agraria, Università di Sassari, Italia - Le specie si possono possedere? Paolo Fois, Dipartimento di Economia, Istituzioni e Società. Università di Sassari, italia - Multinazionali e Biodiversità Marcello Buiatti, Dipartimento di genetica, Università di Firenze, Italia - Ogm - una falsa soluzione per sfamare il mondo Debi Barker, Co-direttore forum Internazionale sulla globalizzazione, Usa - Agricoltura Industriale, una minaccia per la sicurezza alimentare Marina Silva, Senatrice, ex Ministro brasiliano per l’ambiente, Brasile - Biodiversità e sostenibilità: le chiavi di volta per la vita Discussione Sala A, tavola rotonda, ore 15. 30 “I beni comuni e i diritti sovrani dell’Umanità” Presidente: Marina Silva Janice Jiggins, Università di Wageningen per la Ricerca, Studi sulla comunicazione e Innovazione, Cibo e Territorio, Olanda - Quando “affari a tutti i costi” non è un optional, quali sono le scelte di chi prende le decisioni? Maria Grazia Mammuccini, Amministratore Arsia, Regione Toscana, Italia - Autodeterminazione Regionale, Locale, Varia e libera da Ogm Giovanni Cordini, Icef, Università di Pavia, Italia - Diritti sull’acqua e il diritto all’acqua Qiu Sun, Istituto per la ricerca dello sviluppo rurale integrato, Accademia di Scienze dell’Agricoltura, Guzhou, Cina - Gli “stakeholders” e la loro partecipazione nella gestione dell’acqua Vandana Shiva, Fondatrice Navdanya, studiosa, Attivista e Autrice, India - Privatizzazione dei beni e recupero dei beni comuni: Cibo e Acqua Discussione. Sabato 20 settembre Sala A, ore 9. 30 “Manifesto sul cambiamento climatico e il futuro della sicurezza alimentare” Presidente: Maria Grazia Mammuccini, Amministratore Arsia, Regione Toscana Vandana Shiva, Commissione internazionale sul futuro del cibo e della agricoltura Marcello Buiatti, membro della Commissione internazionale sul futuro del cibo e della agricoltura Debi Barker, membro della Commissione internazionale sul futuro del cibo e della agricoltura Francesco Foddis, Assessore dell’agricoltura e riforma agro-pastorale della Regione Sardegna Cambiamento climatico e beni comuni: il futuro della sicurezza di cibo e acqua Moderatore: Vandana Shiva, Right Livelihood Award 1993 Presentazione della Carta di Sassari 18 - 20 settembre: Presentazione di poster sugli argomenti dell’incontro da parte di università, Ong istituzioni e società della Sardegna. . |
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CAMPAGNA ANTINCENDI 2008: UMBRIA DA ANNI TRA REGIONI CON PIÙ BASSA INCIDENZA INCENDI BOSCHIVI |
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Perugia, 16 settembre 2008 – “L’umbria è, da anni, fra le regioni con la più bassa incidenza di incendi boschivi e i dati lo dimostrano”. Lo ha sottolineato il vicepresidente della Giunta regionale e assessore alle Politiche agricole e programmazione forestale Carlo Liviantoni, tracciando un primo resoconto della campagna antincendi boschivi 2008. All’incontro con i giornalisti hanno preso parte il direttore regionale all’Agricoltura e foreste Ernesta Maria Ranieri e il responsabile del Servizio Foreste ed economia montana Francesco Grohmann. “Nonostante gli incendi abbiano percorso quest’anno una superficie boscata pari a meno della metà di quella che storicamente viene in media percorsa – ha sottolineato – è stata diffusa da giornali e televisioni l’immagine di una regione ‘maglia nera’, con un’inadeguata attività di vigilanza. Al contrario, i numeri confermano che la scelta della Regione Umbria di potenziare la prevenzione e l’organizzazione, più pronta ed efficace, che ha messo in campo per le operazioni di spegnimento si sono rivelate le migliori per salvaguardare il patrimonio boschivo umbro”. “Anche nel 2007 – ha ricordato Liviantoni – che è stato problematico per l’emergenza siccità, il fenomeno degli incendi boschivi, seppur grave, ha evidenziato dati eccezionali in senso positivo se rapportati alle altre regioni. Sono stati 1. 080 gli ettari di aree boscate percorse dal fuoco in Umbria, a fronte dei 5mila ettari delle Marche, 8. 740 del Lazio, 9. 270 dell’Abruzzo e i 1. 190 ettari del Molise, che ha una superficie forestale pari a circa un terzo di quella umbra”. “Negli ultimi quindici anni – ha proseguito – c’è stato un costante miglioramento. Sono, infatti, in diminuzione il numero di incendi per anno; la superficie boscata totale percorsa da incendio e la superficie media per incendio. In particolare, quest’ultimo dato testimonia l’efficienza dell’organizzazione di spegnimento che, grazie alla tempestività dell’intervento, ha permesso di contenere i danni”. Nel corso del 2008, ha riferito Liviantoni, “si sono verificati, infatti, 106 incendi boschivi, contro una media di 93, che hanno percorso una superficie di circa 150 ettari (contro una media di 360,7 ettari), con una media di superficie boscata percorsa dal fuoco di circa 1,4 ettari, valore molto inferiore alla metà del valore registrato negli ultimi cinque anni (3,87 ettari)”. Il vicepresidente della Giunta regionale ha fornito anche un raffronto tra l’Umbria e le altre regioni dell’Italia peninsulare, in base ai dati nazionali del Corpo forestale dello Stato al 31 agosto 2008, specificando come nel confronto non possano essere considerate le regioni alpine, che hanno “ambienti e climi completamente diversi”. L’umbria, con 142 ettari, è la regione con la superficie percorsa da incendio più bassa – ha detto - seguita dal Molise (231 ettari) che, come detto, ha una superficie forestale pari a un terzo di quella dell’Umbria. Ben più elevati i dati di Abruzzo (301 ettari), Marche (263), Toscana (319 ettari), per non parlare del Lazio con 851 ettari. Se si analizza il rapporto fra superficie percorsa dal fuoco e superficie forestale regionale, l’indice più corretto per comprendere l’impatto degli incendi sul patrimonio forestale, l’Umbria è seconda solo alla Toscana (0,042 per cento; in Toscana 0,032), con valori pari a meno della metà di quanto registrato nelle altre regioni dell’Italia centrale”. “In Umbria – ha ricordato, inoltre Liviantoni – in base alla legge nazionale e alla legge di settore con il relativo Piano regionale antincendi, la Regione, attraverso il Servizio foreste ed economia montana, cura il coordinamento generale e la programmazione delle attività di previsione, prevenzione e lotta attiva, oltre a sovraintendere al funzionamento della Sala Operativa Unificata Permanente, alla quale partecipano i diversi soggetti istituzionali coinvolti, il cui compito principale è il coordinamento delle operazioni di spegnimento e che rappresenta un presidio fondamentale nella politica di prevenzione. Il Corpo Forestale dello Stato, sulla base di una convenzione con la Regione – ha detto ancora - gestisce la Sala Operativa e dirige sul terreno le attività di lotta attiva contro gli incendi; il Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco collabora alle attività di prevenzione e lotta attiva e, sulla base di una convenzione con la Regione, mette a disposizione due squadre specifiche per l’attività del piano regionale. Le comunità montane, inoltre, organizzano le squadre addette alla lotta attiva contro gli incendi, tutte costituite da personale con contratto a tempo indeterminato, e coordinano l’attività svolta dalle organizzazioni del volontariato”. Nell’attività di prevenzione e spegnimento sono impiegate “circa duemila persone, di cui la metà appartenenti alle diverse organizzazioni di volontariato che effettuano principalmente attività di pattugliamento e avvistamento”. Secondo l’assessore Liviantoni, “il ricorso a personale con contratto a tempo indeterminato è uno degli elementi che concorrono alla buona situazione dell’Umbria, poiché evitano qualsiasi possibile legame tra presenza degli incendi e opportunità di lavoro, sia per lo spegnimento che nella successiva fase di ricostituzione del bosco”. “Occorre lavorare soprattutto per rafforzare il sistema di prevenzione - ha detto Liviantoni – Per questo valutiamo con preoccupazione la progressiva riduzione del fondo nazionale per le attività antincendi, mentre si sono registrati importanti stanziamenti per il potenziamento dei mezzi antincendi. Vanno concentrati gli sforzi anche attraverso attività di educazione ed informazione, di controllo e sorveglianza del territorio”. “Vogliamo salvaguardare – ha aggiunto - un patrimonio, culturale ed economico, fondamentale come è quello forestale per l’Umbria, regione che è prima in Italia per intensità boschiva, insieme all’Emilia Romagna, con 1816 alberi ad ettaro. Uno dei passaggi cruciali è rappresentato dal nuovo Piano forestale regionale, in fase di predisposizione”. Uno “strumento quadro – ha spiegato, in proposito, il direttore regionale all’Agricoltura e foreste Ernesta Maria Ranieri – che opererà per lo sviluppo e la valorizzazione del patrimonio forestale insieme ad altri strumenti di programmazione regionale, quali il Programma di Sviluppo Rurale (‘Psr’) 2007/2013. Circa il 10 per cento delle risorse comunitarie del ‘Psr’ sono destinate al settore forestale, sia per accrescere la competitività delle imprese (attualmente 390, con circa seimila operatori) sia per gli aspetti ambientali. Una superficie boscata di circa 370mila ettari, che occupa il 44 per cento del territorio regionale, che assorbe circa un decimo delle emissioni di Co2 delle attività produttive umbre. Tra le misure del ‘Psr’, con cinque progetti significativi, anche la produzione di energia da biomasse di origine forestale”. I dati relativi agli incendi boschivi e la fotografia del patrimonio forestale umbro sono, da qualche mese, disponibili sul sito internet della Giunta regionale, con una specifica sezione (www. Antincendi. Regione. Umbria. It). Curato dal Servizio foreste ed economia montana della Regione Umbria, di cui è responsabile Francesco Grohmann, offre una banca dati degli incendi in cui sono visualizzabili i dati e la localizzazione di tutti gli incendi boschivi avvenuti in Umbria dal 1997. A partire dal 200,4 per ogni incendio è disponibile il perimetro su base catastale e una serie di fotografie panoramiche scattate nei giorni successivi all’incendio. “Il lavoro di supporto e di sensibilizzazione effettuato dalla Regione – ha sottolineato il dottor Grohmann, in merito al catasto degli incendi – ha fatto sì che tutti i Comuni dell’Umbria nei cui territori si sono verificati incendi hanno provveduto ad approvare e pubblicare il censimento delle aree percorse dal fuoco”. . |
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FIRENZE: CAMBIO AL VERTICE ALL’OSSERVATORIO CAMERALE DEI RIFIUTI |
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Firenze, 16 settembre 2008 - L’osservatorio sul sistema dei Rifiuti, organismo voluto dalla Camera di Commercio di Firenze per monitorare i problemi che comporta la gestione dei rifiuti nel territorio fiorentino, ha un nuovo presidente: è Marco Samoggia, presidente di Quadrifoglio Spa, che succede a Maria Capezzuoli chiamata ad altri e diversi impegni amministrativi. Dell’osservatorio fanno parte, oltre alla Camera di Commercio che fornisce anche la segreteria e la sede, i rappresentanti di Publiambiente, Quadrifoglio, Safi, Aer, le Associazioni di Categoria, il Consorzio per la gestione rifiuti Ato6. Il neo presidente ha assicurato la continuità delle azioni già intraprese dall’Osservatorio e, in particolare del progetto “Tia Digitale”, presentato il 1° agosto scorso, che consentirà alle imprese di effettuare le modifiche Tia dalla propria sede tramite la Smart Card camerale). “E’ necessario anzitutto migliorare il percorso che consente di utilizzare i servizi di pagamento della tariffa con firma elettronica e contestualmente innalzare l’attività di ricerca dell’evasione e dell’elusione. ” - Così Samoggia ribadisce le linee giuda dell’Osservatorio. - “Dobbiamo garantire la massima trasparenza dei costi che compongono la tariffa; in particolare per quelli legati allo smaltimento e alla realizzazione impiantistica. Non ultimo attivare un monitoraggio del mercato delle materie prime recuperate con la raccolta differenziata, individuando concrete politiche di incentivazione del loro utilizzo. ” . |
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RIFIUTI IN UMBRIA, FIRMATO PROTOCOLLO D’INTESA “VUS” E CONAI PER RACCOLTA DIFFERENZIATA |
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Perugia, 16 settembre 2008 – “L’accordo firmato stamani rappresenta un passo avanti nell’ambito del percorso che si sta sviluppando nella nostra regione per puntare decisi verso l’obiettivo che ci siamo posti per il 2012. Ovvero, di differenziare il 65 per cento del totale dei rifiuti”. Lo ha affermato il 15 settembre a Perugia l’assessore regionale all’ambiente, Lamberto Bottini, durante un incontro organizzato per siglare l’accordo tra “Valle Umbra Servizi” e “Conai” per la valorizzazione dei rifiuti di imballaggio in 13 Comuni e per l’attivazione di un progetto pilota nel Comune di Spello. “L’iniziativa rientra nel quadro di un accordo generale tra Conai e Regione del quale si stanno definendo una serie di accordi tra varie realtà territoriali e che riguardano in particolare la questione degli imballaggi, nonché la raccolta differenziata nei centri storici. Protagonista del protocollo di oggi è il Comune di Spello dove si sperimenterà un progetto per incrementare i livelli di raccolta differenziata dei rifiuti di imballaggio e diffondere l’informazione ai cittadini senza il coinvolgimento dei quali – ha precisato l’assessore – gli obiettivi difficilmente possono essere raggiunti. L’accordo quindi, va verso la riorganizzazione dei servizi e un diverso orientamento delle risorse che dovrà portare ad una decisiva svolta nella raccolta differenziata che rappresenta uno dei punti fondamentali del nuovo Piano regionale della gestione dei rifiuti”. . |
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