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MARTEDI

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Notiziario Marketpress di Martedì 29 Settembre 2009
EDITORIA - INCONTRO IN REGIONE PER ÈTV E L´INFORMAZIONE-IL DOMANI: ANNULLATA LA RICHIESTA DI MOBILITÀ E LICENZIAMENTI. SI ATTUERANNO CONTRATTI DI SOLIDARIETÀ E SI DISCUTERÀ UN PIANO EDITORIALE E DI RIORGANIZZAZIONE  
 
Bologna, 29 settembre 2009 - La proprietà e le società di èTv e L’informazione-il Domani hanno accolto la proposta di annullare la richiesta di indennità e quindi di licenziamento avanzata nei giorni scorsi per 37 giornalisti. E’ stata invece sottoscritta una prima intesa per attuare la salvaguardia dei posti di lavoro attraverso l’attivazione di contratti di solidarietà ed avviare la discussione di un nuovo piano editoriale e di organizzazione entro il 6 ottobre, data per la quale è fissato un incontro per un accordo conclusivo presso la Federazione nazionale della Stampa a Roma. E’ il risultato dell’incontro che si è tenuto oggi in Regione, convocato dall’assessore regionale alle Attività produttive, Duccio Campagnoli, al quale hanno preso parte anche l’assessore Prantoni della Provincia di Bologna, i rappresentanti delle società responsabili di Rete 7 e de il Gruppo L’informazione-il Domani, le organizzazioni sindacali della stampa, i comitati di redazione e le Rsu dei lavoratori. Al temine dell’incontro l’assessore Campagnoli ha espresso soddisfazione per la risposta ricevuta dalla proprietà del Gruppo. “Alla proprietà abbiamo chiesto innanzitutto conferma del progetto e dell’impegno per un polo di informazione regionale integrato, certamente utile ed interessante anche per la connessione tra tv e giornali. Con l’incontro di oggi si è ripristinato un confronto per una riorganizzazione – ha commentato Campagnoli –, che ora deve essere approfondito con le organizzazioni sindacali e i comitati di redazione. I contratti di solidarietà sono in casi di crisi la soluzione migliori per salvaguardare le attività e l’occupazione”. .  
   
   
POTENZA, IL PROGETTO ARIA3 "IL CINEMA IN CARCERE"  
 
Potenza, 29 settembre 2009 - Oggi alle ore 9,30, nell’Aula “Pasquale Di Lorenzo” della Casa Circondariale del capoluogo, si tiene la Conferenza Stampa di presentazione del progetto denominato Aria3, un progetto d’avanguardia che prevede la realizzazione della Scuola Specialistica per Tecnici dell’Industria Cinematografica e Televisiva e dei primi Studios di Produzione Cine-televisivo all’interno della Casa Circondariale di Potenza, per il quale è previsto il finanziamento della Cassa delle Ammende dell’Amministrazione Penitenziaria, le cui finalità puntano, tra l´altro, ad affrontare in maniera diretta il problema delle relazioni familiari nel contesto carcerario, a fornire strumenti e competenze professionali altamente qualificate a 25 persone tra i detenuti e i loro figli peraffrontare il problema dell’accesso e/o del reinserimento nel mondo del lavoro in un settore all’avanguardia come quello dell’industria cine-televisiva. Ed ancora, crea le possibilità per fare impresa nel carcere. I partners principali del progetto Aria 3, sono le aziende leader in Italia del mercato della produzione tecnica cine-televisiva (Gci Etabeta S. P. A. Roma – Altafilm Milano – Rce Multimedia Napoli) che interagendo con il Provveditorato Regionale dell’Amministrazione Penitenziaria della Basilicata e con la Regione Basilicata Dipartimento Formazione e Cultura, hanno strutturato l’Agenzia Aria3, agenzia territoriale per l´industria audiovisiva e cinematografica Basilicata, finalizzata a sviluppare l’attività cinematografica e televisiva nella regione. La conferenza stampa sarà, quindi, l’occasione per promuovere queste attività e, in particolare i primi strumenti operativi: 1. La partecipazione della Casa Circondariale di Potenza alla Xv Edizione del Medfilm Festival 2009 - Cinema del Mediterraneo a Roma nell’Anno Europeo della Creatività e Innovazione nella sezione Corti dalle Carceri con la produzione di un film breve sul tema dell’integrazione culturale dal titolo “Tre minuti e mezzo” del regista Luca Curto, protagonista sarà l’attore Neri Marcorè. Hanno aderito al progetto attori di primo piano del cinema italiano Valerio Mastrandrea, Cinzia Mascoli e Elio Germano. 2. La realizzazione della Mostra-catalogo dal titolo “Lockation” sui temi dell’"Esecuzione penale in Basilicata" per gli Istituti di Potenza , Matera e Melfi e gli Uffici di Esecuzione Penale Esterna, in collaborazione con i Comuni, le Province e la Regione. Prenderanno parte all´incontro con i giornalisti il Provveditore Regionale dell’Amministrazione Penitenziaria,napoleone Gasparo, l’Assessore regionale Antonio Autilio, il Presidente della Giunta Provinciale Piero Lacorazza e del Consiglio, Palmiro Sacco, il Sindaco Vito Santarsiero, il regista Luca Curto (direttore di Aria3), il direttore della Casa Circondariale di Potenza , Michele Frrandina e Giuseppe Palo referente del Progetto per il Provveditorato . .  
   
   
OMAGGIO AL REGISTA E PRODUTTORE MONTE HELLMAN  
 
 Bologna, 29 settembre 2009 - Dieci rarissimi titoli in meno di una settimana: nove regie e un’escursione come produttore per lanciare l’esordio fulminante di Quentin Tarantino. Due incontri con l’autore, una retrospettiva tutta in versione originale, una nuova pubblicazione: Monte Hellman, newyorchese classe 1932, sarà il protagonista dell’ottobre della Cineteca di Bologna, che gli dedica il progetto Il cinema di Monte Hellman, in programma al Cinema Lumière dal 25 al 31 ottobre. Il progetto è stato presentato questa mattina nella sede della Cineteca di Bologna, con la partecipazione di Gian Luca Farinelli, direttore della Cineteca, Andrea Morini, responsabile della programmazione del Cinema Lumière, Alberto Ronchi, assessore alla Cultura della Regione Emilia-romagna. Ronchi, oltre ad aver posto l’accento su “l’importanza di un autore come Hellman, e sulla rara possibilità di incontrarlo che viene offerta da questa rassegna”, ha annunciato che la collaborazione tra Assessorato alla Cultura e Cineteca si concretizzerà, nel prossimo futuro, con “altre due importanti iniziative che si snoderanno nel 2010: una retrospettiva integrale dedicata a Jean-luc Godard ed una personale per il giovane regista portoghese Pedro Costa”. Gli incontri con l’autore: Monte Hellman sarà al Cinema Lumière per due incontri pubblici: giovedì 29 ottobre, al termine della proiezione del film La sparatoria, e sabato 31 ottobre, al termine della proiezione del film Amore, piombo e furore, accompagnato per l’occasione dal protagonista del film, Fabio Testi. La retrospettiva: Dieci titoli, più alcune repliche, al Cinema Lumière nella settimana da domenica 25 a sabato 31 ottobre. Nove regie di Monte Hellman, tutte in versione originale con sottotitoli italiani: Le colline blu / Ride in the Whirlwind (domenica 25, ore 20. 40, e in replica mercoledì 28, ore 18); Flight to Fury (lunedì 26, ore 18); Cockfighter (lunedì 26, ore 22. 15, e in replica, venerdì 30, ore 18); Beast from Haunted Cave (martedì 27 ottobre, ore 18); Strada a doppia corsia / Two-lane Blacktop (mercoledì 28, ore 20. 15, e in replica giovedì 29, ore 18); Stanley’s Girlfriend, episodio da Trapped Ashes, e La sparatoria / The Shooting (giovedì 29 ottobre, ore 20. 15); Iguana (venerdì 20 ottobre, ore 20. 15); Silent Night, Deadly Night Iii: Better Watch Out! (sabato 31 ottobre, ore 17. 30); Amore, piombo e furore / China 9, Liberty 37 (sabato 31 ottobre, ore 20). Una regia di Quentin Tarantino, prodotta da Monte Hellman: Le iene (martedì 27 ottobre, ore 22. 15). Il volume Una nuova pubblicazione, American Stranger. Il cinema di Monte Hellman, per le Edizioni Cineteca di Bologna, volume collettivo curato da Michele Fadda. Il libro sarà presentato venerdì 20 ottobre, al termine della proiezione del film Iguana. Il progetto Il cinema di Monte Hellman è promosso da: Cineteca di Bologna, Regione Emilia-romagna – Assessorato alla Cultura. In collaborazione con: Associazione Circuito Cinema di Modena, Museo Nazionale del Cinema di Torino – Fondazione Maria Adriana Prolo, Cinemateca Portuguesa. .  
   
   
FONDAZIONE ROSSELLINI: 1 MILIARDO E MEZZO FATTURATO FICTION NEL 2007  
 
Roma, 29 settembre 2009 - Un fatturato complessivo, nel 2007, di un miliardo e 490 milioni di euro con incremento, rispetto al 2006, pari al 19%. E oltre 750 ore di programmazione in prima tv sulle emittenti generaliste nel 2008. Questi i dati più significativi che emergono dal ´Rapporto 2009 sul Mercato della fiction italiana nel contesto internazionale´, realizzato dall´Istituto di Economia dei Media (Iem) della Fondazione Rosselli, e presentato ieri a Roma dalla ´Fondazione Roberto Rossellini per l´Audiovisivo´ della Regione Lazio e dall´Apt (Associazione produttori televisivi). Dallo studio emerge che la fiction, nel triennio 2006-2008, ha continuato a essere uno dei generi portanti e fra i più distintivi della tv generalista. Solo nel 2008 sono state trasmesse oltre 12. 700 ore di fiction sulle 7 emittenti generaliste nazionali, mentre si restringe il numero delle società che hanno prodotto fiction originale per queste emittenti (36 nel 2008, contro 46 nel 2006). Ma dal rapporto emergono anche delle criticità. Nel 2009, infatti, la fiction nel suo complesso (italiana e d´importazione) è in calo sulle emittenti con share più alto, mentre i palinsesti delle emittenti minori vanno saturandosi di fiction ´d´acquisto´. Inoltre, dall´indagine si rileva un dato poco rassicurante per quello che riguarda l´esportabilità del prodotto audiovisivo ´made in Italy´. La fiction italiana, infatti, ha ancora forti difficoltà a trovare sbocchi commerciali nei maggiori mercati europei. L´interscambio di fiction con l´estero è pesantemente sbilanciato a favore delle importazioni, specie con gli Usa e i principali Paesi europei (la fiction italiana trova spazio principalmente nei mercati dell´Europa dell´est) e ancora limitato è il mercato della produzione di fiction sui canali digitali. I codici di condotta istituiti dall´Agcom, se conferiranno ai produttori un portafoglio-diritti da commercializzare, potranno accrescere le opportunità di sviluppo dell´industria. Per Francesco Gesualdi, presidente della Fondazione Rossellini, è necessario sostenere l´esportabilità del prodotto di casa nostra. "Ecco perché la ´Fondazione Roberto Rossellini per l´Audiovisivo´ della regione Lazio - ha detto - sta cercando di sensibilizzare mercati poco battuti come la Cina, i Paesi Arabi e l´America Latina per puntare all´internazionalizzazione della fiction italiana. Una regione come il Lazio - ha continuato - che vanta ben 137 società di produzione di fiction attive, su 219 in Italia, e dove hanno sede 436 delle 857 società dell´audiovisivo, che vantano un fatturato di 945 milioni di euro, ha quindi deciso di investire un numero più congruo di risorse sull´audiovisivo impegnandosi maggiormente per cercare di valorizzare i propri prodotti, rendendoli di più facile esportazione verso i nuovi mercati". Fabiano Fabiani, presidente dell´Apt (Associazione produttori televisivi), ha aggiunto: "La ricerca che presentiamo oggi fotografa lo stato di un´industria di contenuti fiorente, non assistita da finanziamenti pubblici e che rappresenta, nel complesso, un fatturato di quasi un miliardo di euro, risultato raggiunto in poco più di 10 anni. Le imprese italiane -ha sottolineato- dovrebbero ora poter compiere un passo ulteriore e decisivo per il loro consolidamento e verso l´internazionalizzazione attraverso un sistema negoziale equo e che consenta loro di commercializzare i propri prodotti all´estero". Il Rapporto, realizzato dall´Istituto di Economia dei Media (Iem) della Fondazione Rosselli, alla sua seconda edizione, si conferma la sede per l´analisi economica del mercato della fiction televisiva in Italia, monitorando l´industria della produzione e la programmazione di fiction, i relativi provvedimenti di policy, l´import-export e le principali tendenze in atto nel mercato, al fine di offrire a osservatori, decisori e professionisti del settore lo stato dell´arte su uno dei principali generi dell´offerta televisiva, fra i più importanti segmenti della produzione audiovisiva. .  
   
   
LA COSTITUZIONE IN DIRETTA .INCONTRO IL 30 SETTEMBRE CON GHERARDO COLOMBO , AUTORE DI UN VOLUME SULLA CARTA COSTITUZIONALE VISTA DAI BAMBINI.  
 
Ancona, 29 Settembre 2009 - ´Ho sentito l´esigenza di trovare un modo piacevole per far comprendere agli alunni, veri cittadini gia` oggi di questo Paese, a che cosa risponde e come va interpretata la Costituzione italiana, perche` ne scoprano i valori e li facciano propri´. Cosi` l´assessore regionale all´Istruzione, Stefania Benatti ha invitato ad un incontro - mercoledi` 30 settembre, dalle ore 11:00 nell´Aula consiliare di Palazzo Leopardi Regione Marche - Gherardo Colombo, ex magistrato della Procura di Milano, autore del volume ´ Sei stato tu? La Costituzione attraverso le domande dei bambini. ´ Il testo racconta la corrispondenza intrattenuta tra Gherardo Colombo e una classe di bambini di quinta elementare che con la loro maestra, hanno affrontato, durante l``intero ciclo della scuola primaria, un percorso di conoscenza, ricerca e approfondimento della nostra Costituzione. L``invito e` rivolto a docenti, ma anche a genitori e ragazzi a partecipare ad un confronto e un dialogo che stimoli la consapevolezza dell´importanza delle regole nel pieno esercizio dei propri diritti. Per far partecipare il maggior numero di scuole interessate, l´evento sara` trasmesso anche in diretta internet dal sito della Regione Marche collegandosi al seguente link: http://www. Regione. Marche. It/home/struttureorganizzative/istruzioneformazioneelavoro/tabid/183/default. Aspx . .  
   
   
GIULIO MEOTTI NON SMETTEREMO DI DANZARE LE STORIE MAI RACCONTATE DEI MARTIRI D´ISRAELE  
 
Torino, 29 settembre 2009 - Con un atto di accusa verso la politica europea degli ultimi anni, acriticamente favorevole alle ragioni dei palestinesi, con il suo lavoro Giulio Meotti intende denunciare la cattiva coscienza dell’Occidente che ha rimosso il destino e il nome di migliaia di israeliani assassinati negli ultimi decenni di campagne terroristiche, e al contempo raccontare la tragedia del Medio Oriente da una prospettiva insolita ma significativa, in cui convivono la storia e la cronaca, la dimensione pubblica della testimonianza e quella privata del ricordo e del dolore. Non smetteremo di danzare, è un libro scritto per raccontare i martiri di Israele, per non dimenticare i loro nomi. Sono storie che parlano di coraggio, di disperazione ma anche della voglia di continuare a vivere. Nei quattro anni occorsi per scriverlo, Meotti ha incontrato e parlato con moltissime persone, per dar loro voce, non certo per fare una cinica conta dei caduti, ma per arricchire la riflessione e riproporre punti di vista spesso trascurati dall’opinione corrente. In Israele una famiglia su trecento è stata toccata dagli attentati, e per ogni attentato eseguito ne vengono sventati nove. Ci sono cerimonie funebri praticamente ogni giorno in Israele per le vittime del terrorismo islamico. Persone uccise per il solo fatto di essere ebree: in banca, in pizzeria, per strada, sul pullman, in un centro commerciale. Questo libro racconta le storie di questi «martiri», intrecciate spesso a quelle dei sopravvissuti della Shoah. C’è infatti un filo continuo che corre lungo i racconti del libro e che collega le vittime dell’Olocausto di ieri con quelle degli attentati kamikaze di oggi. Una sopravvissuta all’Olocausto, che deve identificare i suoi parenti vittime di un atroce attentato, si chiede appunto: «è davvero finito l’Olocausto?». Uomini, donne e bambini, condannati dalla furia del fondamentalismo, «rivivono» nelle parole di figli, genitori, amici, parenti. Vittime di un odio di cui non sempre siamo correttamente informati in Europa. Edizioni Lindau pag. 360 euro 24. Giulio Meotti è giornalista de «Il Foglio» dal 2003. Ha scritto per il «Wall Street Journal». Con Lindau ha pubblicato Il processo della scimmia. La guerra dell´evoluzione e le profezie di un vecchio biochimico (2006). Non smetteremo di danzare è in corso di traduzione negli Stati Uniti, per la Encounter Books di New York. Intervista a Giulio Meotti Non smetteremo di danzare, un libro scritto per raccontare i martiri di Israele, per non dimenticare i loro nomi. Sono storie che parlano di coraggio, di disperazione ma anche della voglia di continuare a vivere. Nei quattro anni occorsi per scrivere questo libro hai incontrato e parlato con moltissime persone. Quali sono i loro sentimenti di fronte a queste tragedie: rassegnazione, rabbia, ostilità, voglia di vendetta? Nessun israeliano che ha perso i propri cari in un attentato terroristico ha mai cercato o chiesto la vendetta. Alcuni hanno risposto al terrore creando fondazioni benefiche in nome dei cari uccisi e oggi assistono bambini palestinesi. Una ragazza che ha perso il padre, la madre e il fratello in qualità di ostetrica fa nascere i bambini arabi in ospedale. Nell’accostarsi al mondo dei sopravvissuti al terrorismo ti colpisce il fatalismo ottimista, la fede ancora più forte in Israele e soprattutto l’amore per la vita. Non come banale gioia di vivere, ma come santificazione, laica o religiosa che sia, della vita umana in quanto tale. I mariti che hanno perso la moglie in un attentato si sono risposati e hanno creato una famiglia più grande di prima. Nella città di Sderot, sotto i missili di Hamas, gli israeliani si sono sposati nei bunker e i bambini hanno giocato nelle abitazioni sotterranee. Nessun autista di pullman si è licenziato, anche se ogni volta guidare era come una roulette russa. La distruzione arrecata dal terrorismo al cuore di Israele è stata grande, come un “mini Olocausto” ha detto un padre. Ma Israele, la sua società, la sua cultura, ne sono usciti vincitori. Israele ha dimostrato di amare la vita più di quanto non tema la morte. Ecco cosa ci insegna la democrazia israeliana, in guerra da sessant’anni ma senza odiare il proprio nemico. E’ questo il significato più bello trasmesso dai racconti di come erano in vita i morti d’Israele. Nel libro non vi è alcun pregiudizio contro i palestinesi ma ti verrà rimproverato di ignorare le morti palestinesi provocate dall’esercito israeliano. È una guerra dei numeri che pesa sulla democrazia israeliana? La conta delle vittime non ha mai spiegato nulla del conflitto. Ovviamente c’è una differenza fondamentale fra i civili israeliani ammazzati nelle proprie case, ristoranti, hotel e sinagoghe, e le vittime palestinesi che hanno tragicamente perso la vita in azioni militari volte a salvaguardare l’esistenza d’Israele e a fermare la mano dei terroristi. Israele fa di tutto per non arrecare danno ai civili. Questo libro-inchiesta non fa la conta dei morti, racconta una grande storia contemporanea, il martirio ebraico nel Xxi secolo, è la storia orale del conflitto mediorientale dal punto di vista della vittima che viene sempre bandita dai media, dalla cultura, dalla politica benpensante: gli ebrei. Uccisi perché ebrei in dieci anni di campagne fondamentaliste e genocide. Quasi sempre di loro non si viene a conoscere neppure il nome il giorno dopo la strage. Ho scelto di raccontare alcune delle più incredibili storie delle vittime israeliane del terrorismo perché ci parlano di questo minuscolo paese che non conosciamo veramente. E’ il “Ground Zero d’Israele”: 1. 700 vittime civili e oltre diecimila feriti. Israele è un paese molto piccolo e se paragoniamo questa cifra alla popolazione degli Stati Uniti sono 70. 000 vittime. In questi frammenti umani si trova a mio avviso uno dei perché d’Israele. Forse la sua ragion d’essere più importante. Questi “sommersi”, per usare un’espressione di Primo Levi, sono il pegno dell’esistenza dello stato ebraico soprattutto nell’epoca del negazionismo dell’Olocausto e della bomba atomica iraniana. C’è un filo continuo che corre lungo i racconti del libro e che collega le vittime dell’Olocausto di ieri con quelle degli attentati kamikaze di oggi. Una sopravvissuta all’Olocausto che deve identificare i suoi parenti vittime di un atroce attentato si chiede: “è davvero finito l’Olocausto?”. Come risponderesti a questa domanda? Il simbolo del libro potrebbe essere un uomo che ha perso gran parte della famiglia in un ristorante a Gerusalemme e che ricorda il padre mentre fa il segno di vittoria davanti ai cancelli di Auschwitz, dove i nazisti sterminarono la sua famiglia. Le vittime del terrorismo ci rendono così chiaro che l’Olocausto è come una coda di buio che attraversa le generazioni, è il più grande tabù del mondo arabo-islamico e uccidere un sopravvissuto ai lager è un omicidio perfetto. Con lui, si spazza via anche la memoria. La ricostruzione dopo gli attentati contiene il mistero d’Israele. Ci sono familiari che hanno dovuto riconoscere i propri cari dall’analisi del Dna, da una collanina, da qualcosa che apparteneva alla vittima. Il terrorismo ha cancellato letteralmente l’esistenza di migliaia di persone. Per questo ho scelto di raccontare e intervistare gli eroi di “Zaka”, l’organizzazione religiosa che si occupa di dare degna sepoltura ai piccolissimi lembi di carne e sangue delle vittime. Con la loro opera fermano l’annientamento provocato dal terrorismo. Non è possibile costruire la pace in Medio Oriente sull’oblio delle vittime di questa spaventosa ondata di antisemitismo. Per questo, forse, leggere il racconto di questi destini spezzati è già un atto di resistenza alla barbarie. .  
   
   
“DIVERSI E DIVISI – DIARIO DI UNA CONVIVENZA CON L’ISLAM”.  
 
Potenza, 29 settembre 2009 - Nella giornata dell’altro ieri il giornalista Nello Rega ha presentato in anteprima allo Stabile di Potenza il suo ultimo libro “Diversi e divisi – Diario di una convivenza con l’Islam”. La presentazione è stata organizzata dal Panathlon Club di Potenza e dal presidente Mimmo Addamiano con il sostegno del governatore dell’8° Distretto Panathlon International, professor Nicola Cerverizzo. E sul palco anche Giovanni Imbrogno dell’associazione Togheter Onlus Libanitaly, il coautore Raffaele Gerardi, Marcello Marrocco, consigliere centrale del Panathlon International. Le riflessioni affidate al trio La Ricotta. Il tutto moderato dal presidente dell’Ordine dei giornalisti di Basilicata Oreste Lopomo. In platea anche i rappresentanti della Croce Rossa Italiana con alla testa il presidente regionale Fernando Moscariello. “Il mio libro – ha detto Rega - è una riflessione sull’Islam, privo di pregiudizi e con tematiche forti. Non intendo giudicare il mondo musulmano. Ma è piuttosto la constatazione ragionata e obiettiva della differenza tra due realtà culturali, religiose. Il risultato è il titolo del libro”. Il libro si inserisce anche nel più ampio progetto Libanitaly della Togheter Onlus attivo attraverso collaborazioni con ospedali, strutture sanitarie di base e associazioni sociali e religiose. E’ attivo dal 2003, tanti e tangibili i risultati raggiunti. Si è partito dallo sport. Nell’occasione proprio il Panathlon Club di Potenza si è attivato per promuovere e sostenere una raccolta fondi da destinare al progetto umanitario. Così come è destinata alla solidarietà una parte dei proventi ricavati dalla vendita del libro. “Diversi e divisi” è anche un’iniziativa editoriale a più voci con attori della società civile impegnati nella divulgazione della bellezza e del piacere: dal trio potentino di cabaret La Ricotta a Scoprire la Basilicata by Fantastico Mondo, dall’agenzia di comunicazione Iabadabadu, al fotografo Davide Becce. Ma è anche un libro da sfogliare e ammirare grazie ai disegni di Raffaele Gerardi. L’artista marchigiano, con origini potentine, con le sue pennellate racconta la storia per immagini. E per discutere e confrontarsi sulle distanze tra Oriente e Occidente, è stato creato il sito www. Diversiedivisi. It. .  
   
   
TITOLO BARREL OF GUN NEL MIRINO DI UNO SCONOSCIUTO DI ASIA MORRISON  
 
 Milano, 29 settembre 2009 - 1985 : Alan, facoltoso industriale da anni separato dalla moglie, vive con la figlia adolescente Asia, con cui ha un splendido rapporto; viene ricattato da un uomo misterioso ma, per la serenità della figlia tace l’accaduto. La ragazza avverte la tensione e il cambiamento d’umore del padre e, con l’inseparabile amico Joe, indaga e paga il riscatto. La vita pare ritornare al tranquillo andamento familiare ma…un altro rapimento travolge la vita di Alan ed Asia … Dave è l’uomo misterioso che, a scapito della propria vita, salva la situazione … Asia riuscirà ad emergere da un oscuro tunnel di maltrattamenti, incubi, coma e a ritrovare l’amore del padre. L’azione domina il romanzo pagina dopo pagina e il ritmo, incalzante e coinvolgente, tiene il lettore con il fiato sospeso fino all’ultima riga. Biografia Asia Morrison vive in provincia di Brescia. Editrice Nuovi Autori 20123 Milano pagine 207 Prezzo Copertina € 13. 00 .  
   
   
ABSOLUTE POETRY QUEST´ANNO ANCHE A UDINE  
 
 Udine, 29 settembre 2009 - "Particolare nell´origine e nell´evoluzione, il festival internazionale di poesia Absolute Poetry potrebbe sembrare un evento fuori tempo in una società basata sulla comunicazione veloce, in realtà questa manifestazione che approda per la prima volta anche a Udine è invece un´occasione in cui la creatività viene messa in doverosa evidenza ed è per questo altamente contemporanea: non c´è infatti cambiamento e futuro se non c´è creatività e la poesia ha proprio questa funzione". Così l´assessore regionale alla Cultura, Roberto Molinaro, ha presentato ieri la quarta edizione della manifestazione "Absolute (Young) Poetry - Cantieri internazionali di poesia" e "Udine Traduce", in programma dal 5 al 10 ottobre tra Udine e Monfalcone, con l´organizzazione del Comune di Monfalcone, dell´assessorato alla Cultura di Udine e il sostegno dell´Amministrazione regionale. Dedicato alla multiculturalità e alle lingue minori, "il tema del programma è - ha commentato Molinaro - di grande attualità ed è giustamente affrontato sulla base del confronto e dell´internazionalità". Ad illustrare le novità del percorso è stato Lello Voce, poeta e direttore artistico. "Quest´anno Absolute poetry si fa tre e si muove - ha spiegato - su un triplice percorso: si apre innanzitutto ad una nuova collaborazione gemellandosi con Udinetraduce, la nuova sezione che esplora la traduzione della poesia a partire, in quest´esordio, dal quadricentenario della prima pubblicazione dei sonetti shakespeariani, per un ulteriore legame con la materia prima del festival: le lingue, il loro intrecciarsi multiculturale, la loro traduzione. Attraversando, poi, lungo tutta questa edizione, il tema della multiculturalità e delle lingue minori, il festival rinnoverà a Monfalcone le tre serate di puro spettacolo (8-10 ottobre) con nomi della poesia e della musica italiana e straniera. Cambia, infine, quest´anno il suo nome in Absolute (Young) Poetry : con l´inserimento nella rete dei festival aperti ai giovani, promosso dall´Anci e sostenuto dal ministro della Gioventù, offrirà così buona parte del suo spazio ai giovani, aprendo loro le porte del suo palco e proponendo iniziative didattiche e di stage". Tantissimi i nomi celebri in cartellone: da Patrizia Valduga, una delle voci più significative della poesia italiana, a Tiziano Scarpa, premio Campiello 2009, fin alle attese lectio magistralis affidate al poeta e traduttore austriaco Peter Waterhouse e a Taslima Nasreen, la maggiore poetessa e romanziera vivente nel Bangladesh e campionessa dei diritti per le donne. Per il finale del 10 ottobre, tradizionalmente affidato alla poesia in musica, quest´anno è previsto il concerto di Gino Paoli, che ritornerà così nella sua città natale, Monfalcone. "E´ una scelta che condivido molto quella di alternare alla ricerca e all´approfondimento di temi culturali momenti di spettacolo - ha affermato Molinaro - perché spesso è proprio lo spettacolo ad aiutare a capire la cultura". Molto spazio sarà poi riservato alle giovani promesse, alcuni delle quali scrivono in lingue minori o in dialetto, come il basco Hedoi Hexarte, la galiziana Yolanda Castano, il gaelico Eurig Salisbury, Matteo Danieli e Furio Pillan, che mescolano molti dialetti italiani, mentre altri sviluppano la loro ricerca ai confini tra musica e poesia (Jimi Lend, Adriano Padua e Bastian Bottcher, Chiara Daino, Maria Valente). Alla presentazione sono inoltre intervenuti, Paola Benes, assessore alla Cultura e alle Politiche giovanili di Monfalcone, Luigi Reitani, assessore alla Cultura di Udine, e Marisa Sestito, docente alla Facoltà di lingue dell´Università di lingue che modererà le giornate di studio sulla traduzione dei Sonetti di Shakespeare. .  
   
   
BOLZANO: COLLABORAZIONE PROVINCIA-SOCIETÀ DANTE ALIGHIERI: PRESENTATI PROGETTO E TEMI CONGRESSUALI  
 
Bolzano, 29 settembre 2009 - Il vicepresidente della Provincia e assessore alla cultura italiana, Christian Tommasini, assieme all´ambasciatore Bruno Bottai, presidente della Società Dante Alighieri e Giulio Clamer presidente del Comitato di Bolzano dell´ente, e al sindaco di Bolzano, Luigi Spagnolli, nella mattinata di oggi, giovedì 24 settembre, hanno presentato gli obiettivi di un accordo di collaborazione ed i temi del 79. Congresso internazionale della Da nel cui ambito sarà sottoscritto. La Ripartizione cultura italiana della Provincia e la Società Dante Alighieri Da, avvieranno a breve un progetto di collaborazione quinquennale dal titolo "Talenti export" per promuovere la lingua e la cultura italiane e diffondere le creazioni del genio e del lavoro italiani, in particolare dei giovani talenti altoatesini. L’ente culturale attraverso oltre 500 comitati in Italia, di cui più di 400 attivi all´estero con importanti contatti con le ambasciate ed altri enti culturali, ha qual compito primario quello di tutelare e diffondere la lingua e la cultura italiane nel mondo promuovendo varie iniziative. Il protocollo d´intesa con cui sarà ufficializzato questo rapporto di collaborazione sarà sottoscritto dal vicepresidente della Provincia e assessore alla cultura italiana, Christian Tommasini, e dal presidente della Da, l´ambasciatore Bruno Bottai, domani, venerdì 25 settembre 2009, presso l´Aula Magna della Libera Università a Bolzano verso le ore 12. 30, durante la prima delle tre giornate in cui si articolerà il 79. Congresso internazionale della società incentrato sul tema "Storia arte e lingue intorno alle Alpi. Multilinguismo come base dell´identità europea". E che raccoglierà a Bolzano oltre 200 delegati dei comitati della Da. Gli obiettivi dell’accordo ed i temi congressuali sono stati presentati nella mattinata di oggi, giovedì 24 settembre 2009, presso la sede della Libera Università di Bolzano dal presidente della Società Da, ambasciatore Bruno Bottai assieme al presidente del Comitato di Bolzano, Giulio Clamer, al vicepresidente della Provincia e assessore alla cultura italiana, Christian Tommasini, ed al sindaco di Bolzano, Luigi Spagnolli. Il progetto "Talenti export" nasce come collaborazione tra la Ripartizione Cultura italiana e la Società Dante Alighieri. Si tratta di un’iniziativa finalizzata a promuovere, per il periodo di cinque anni, in ambito nazionale ed internazionale giovani talenti creativi di lingua italiana legati al territorio provinciale, attivi nelle varie discipline artistiche e culturali, inclusa la ricerca scientifica, nonché alcune iniziative e produzioni concernenti il territorio. Come ha sottolineato Tommasini, si tratta di un percorso di valorizzazione importante per consentire di costruire una cittadinanza attiva dando la possibilità ai giovani talentuosi di aprirsi al mondo e fare esperienze; è rilevante che la sigla della convenzione avvenga nell´ambito di un congresso che porta l´eccellenza della cultura italiana a Bolzano, che aiuta a comprendere la grande ricchezza che l´Alto ´Adige possiede quale piattaforma privilegiata della cultura europea. Proprio per questa particolare vocazione di Bolzano quale luogo d´incontro fra le grandi culture europee, l´ambasciatore Bruno Bottai ha espresso il suo compiacimento nell´individuazione in Bolzano quela sede del congresso della Da. Il progetto trae origine dall’intento comune delle due istituzioni di accrescere e diffondere la conoscenza della cultura, della lingua e della creatività italiane e di promuoverle in un contesto culturale internazionale. In questa prospettiva si intende rendere disponibile a giovani talenti (di norma entro i 35 anni di età), debitamente selezionati, l’opportunità di confrontarsi con altre realtà culturali e contestualmente proporre al pubblico di altri Paesi la propria opera, compiendo un’esperienza di significativo livello, che avrà sul territorio un ritorno di arricchimento e crescita culturali. La Ripartizione cultura italiana proporrà quindi annualmente una rosa di “talenti”, per la successiva presentazione da parte della Società Dante Alighieri in un circuito nazionale e internazionale grazie al supporto e alla rete dei propri comitati in Italia e all’estero. In tal modo i giovani talentuosi selezionati saranno supportati concretamente ad inserirsi in una rete di contatti e di opportunità professionali. Gli uffici che per competenza sono interessati ed hanno aderito al progetto sono l’Ufficio Cultura, l’Ufficio Educazione Permanente ed il Servizio Giovani. L’iniziativa è coordinata dall’Ufficio Cultura. In occasione della firma del protocollo sarà annunciato anche il primo progetto (“talento”) sostenuto nell’ambito di questa collaborazione: la mostra fotografica “Dispersioni” dell’artista bolzanino Ivan Marignoni, che avrà luogo a Berlino dal 7 ottobre alla fine di dicembre nei locali dell’Istituto di Cultura, presso l’Ambasciata italiana. Il 79. Congresso internazionale della società, in programma dal 25 al 27 settembre sarà incentrato sul tema "Storia arte e lingue intorno alle Alpi. Multilinguismo come base dell´identità europea". Il congresso che vedrà la partecipazione di vari esperti di istituzioni accademiche ed universitarie nazionali ed estere si soffermerà su argomenti che spaziano dall’italiano nell’impero Asburgico, all’italiano contemporaneo nel contesto regionale, nazionale ed europeo fino alle espressioni metaforiche in ladino-gardenese tra italiano e tedesco. Nell’ambito di workshops si affronterà anche la questione della certificazione di conoscenza dell’italiano con l’introduzione di un nuovo attestato unico di competenza linguistica, come oggi ha riferito il segretario generale della Società Dante Alighieri, Alessandro Masi. Nella seconda giornata congressuale, accanto ad interventi sulla comunicazione interculturale, è prevista una tavola rotonda dedicata sul tema delle strategie promozionali del libro italiano all’estero con attenzione al contributo fornito dai premi letterari. La terza giornata, in svolgimento a Merano, sarà dedicata al rapporto di scrittori e personaggi famosi con il mondo di lingua italiana. Numerose le iniziative collaterali al convegno, che come ha sottolinetao l´assessore Tommasini costituiscono una grande occasione per la cittadinanza di Bolzano e provincia: per quelli di lingua italiana sono un´opportunità per conoscere meglio la propria cultura e raggiungere maggiore consapevolezza del proprio patrimonio culturale; per gli altri cittadini è un´occasione per fare conoscenza con le eccellenze della cultura italiana all´insegna dell´arricchimento culturale. .  
   
   
CULTURA: CHIODI,INSIEME A ROMA PER RILANCIO IMMAGINE REGIONE ABRUZZO DOPO IL SISMA MOSTRA INTERNAZIONALE DEL PATRIMONIO ARTISTICO  
 
L´aquila, 29 settembre 2009 - Un protocollo d´intesa, tra la Regione Abruzzo e il Comune di Roma, per il rilancio dell´immagine culturale e turistica del territorio abruzzese è stato firmato il 28 settembre mattina, a Roma, in Campidoglio, tra il presidente della Regione, Gianni Chiodi e il sindaco della capitale, Gianni Alemanno, alla presenza del Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, Gianni Letta. Il Comune di Roma, in spirito di gemellaggio con la popolazione abruzzese, mette a disposizione il proprio supporto organizzativo e scientifico, in collaborazione con gli uffici regionali competenti della Direzione. Non ci saranno oneri a carico della Regione. L´iniziativa consiste nella organizzazione di una grande mostra itinerante delle opere più significative e importanti del territorio abruzzese, al fine di promuovere l´Abruzzo e il suo patrimonio naturale, culturale ed artistico. L´obiettivo è proprio quello di esporre nei maggiori musei del mondo le opere d´arte delle chiese e dei musei danneggiati dell´Aquila e degli altri comuni terremotati poiché, con i danni causati dal sisma al sistema museale e agli edifici di rilevanza storica artistica e religiosa della Provincia dell´Aquila, il patrimonio culturale di opere d´arte, al momento, è parzialmente fruibile. "Occorre uno sforzo comune per aiutare l´Abruzzo - ha commentato il sindaco Alemanno - una grande gara di solidarietà per portare aiuto alle popolazioni colpite e per uscire, il prima possibile, dalla situazione di emergenza accelerando il processo di ricostruzione. La città di Roma intende essere in prima fila nell´opera di sostegno per la salvaguardia e la valorizzazione del patrimonio artistico abruzzese". "Questa iniziativa - ha detto il Presidente Chiodi - permetterà all´immagine dell´Abruzzo di trovare una collocazione importante anche a livello internazionale. L´arte abruzzese, è il prodotto dell´incontro delle più importanti scuole italiane, espressione di un linguaggio originale. La città con le sue architetture e le sue preziosità artistiche mette in risalto la storia, la cultura e la tradizione di questa terra. Il valore di queste opere rappresenta, infatti, una forte e radicata identità culturale propria della popolazione aquilana. Per questo i danni che il territorio ha subito hanno un significato profondo e dare un senso alla ricostruzione e alla valorizzazione di questo patrimonio è ancora più sentito ed urgente. I danni materiali sono stati ingenti, ma l´Abruzzo ha voglia di andare avanti e grazie al comune di Roma e al suo sindaco, Gianni Alemanno, riusciremo a portare alto il nome dell´Abruzzo a livello internazionale". Alla firma del protocollo, a Roma, era presente anche l´assessore alla Cultura, Mauro di Dalmazio, che ha voluto sottolineare così la valenza del progetto. "Con la Città di Roma - ha aggiunto l´assessore - nasce da oggi una collaborazione importante e strategica nel piano complessivo che la Giunta regionale sta mettendo in atto per il rilancio dell´Abruzzo, anche in termini di attrattività turistica. Il supporto della Capitale d´Italia, a cui siamo legati da profondi vincoli storici e di amicizia, sarà indispensabile per valorizzare il nostro patrimonio artistico e culturale, diffondendo nel mondo la conoscenza di un territorio dalle straordinarie peculiarità e con grandi potenzialità ancora inespresse". L´idea del protocollo d´intesa nasce da una precedente esperienza realizzata in occasione del sisma che colpì l´Umbria e, in particolare, Assisi, nel 1997. Come allora, si attiverà una raccolta di fondi da destinare alla ricostruzione nelle aree colpite dal terremoto il 6 aprile, soprattutto nelle attività di restauro. Il sindaco di Roma e il Presidente della Regione Abruzzo si adopereranno in prima battuta per assicurare all´iniziativa il pieno appoggio della Presidenza del Consiglio dei Ministri, il patrocinio della Presidenza della Repubblica e la fattiva collaborazione del Ministero per i beni culturali e del ministero degli Esteri. Contemporaneamente si procederà alla costituzione di un comitato scientifico e di uno operativo. .  
   
   
IL PROGETTO "MATERA CAPITALE EUROPEA DELLA CULTURA"  
 
Matera, 29 settembre 2009 - L´artista Mariagrazia Pontorno è da qualche giorno nella città dei Sassi su iniziativa dell´associazione Matera 2019 per dare inizio a un calendario di eventi artistici bimestrali distribuito su due bienni nell’ambito del progetto “Matera Capitale Europea della Cultura”. Pontorno, tra i vincitori della Biennale Giovani di Monza 2009, realizzerà una video installazione sui Sassi che sarà presentata al pubblico a metà ottobre. In questi giorni Mariagrazia Pontorno sta percorrendo gli antichi rioni, documentando con una video camera, immagini reali ed irreali, suoni e luci dei Sassi. In una successiva fase lavorerà alla post-produzione dei video con l’ausilio di esperti 3D. “L’irrealtà, o meglio la realtà apparente, è uno degli obiettivi della mia ricerca – dice del suo lavoro Mariagrazia Pontorno . Lavoro con l’immagine di sintesi per ricreare universi impossibili ma anche immagini fotorealistiche, che documentano e testimoniano momenti quotidiani di vita, legati alla memoria e al ricordo. Nulla di ciò che qui appare reale proviene dal mondo vero, tangibile, analogico. Le immagini sono puri vettori sintetizzati all’interno dell’elaboratore. ” La video installazione si inserisce nel tema “città-laboratorio” seguendo il suggerimento dell’Associazione Matera 2019: aprire una “porta sulla città, verso Matera 2019”, simbolo inaugurale del calendario programmatico per l’anno a venire. Il calendario del progetto prevede l’avvicendarsi di giovani artisti europei che realizzeranno per Matera opere artistiche inedite ispirate a 24 luoghi del territorio materano in quattro anni. Ciascun anno scandito da un tema: 1. Città-laboratorio 2. Acqua-terra 3. Continuità-discontinuità 4. Europa-mediterraneo. Alla prima fase del progetto (programmata da ottobre 2009 ad agosto 2011) ne seguirà una seconda da ottobre 2011 ad agosto 2013. .  
   
   
A VENEZIA L´ORCHESTRA J. FUTURA SUONA IN AUTO L´ESIBIZIONE DELLA FORMAZIONE TRENTINA ALLA BIENNALE DI MUSICA  
 
 Trento, 29 settembre 2009 - L´orchestra J. Futura di Trento ha aperto venerdì scorso la Biennale di Musica con un concerto di musica contemporanea. Nel programma musiche di Edgar Varèse, George Antheil e di due giovanissimi compositori: lo svedese Ansgar Beste e il russo Dmitri Kourliandski. Di quest´ ultimo, autore ventenne di Mosca, l´orchestra ha suonato "Emergency Survival Guide", brano commissionato direttamente dalla Biennale ed eseguito in prima assoluta. Il pezzo prevede in organico una macchina - a Venezia ha esordito una Porsche - che suona attraverso clacson, frecce, motore, tergicristalli e luci: dal ruolo di mezzo di trasporto e locomozione a quello, davvero singolare, di strumento musicale. Vero è che già qualcuno nel recente passato aveva composto un concerto per 100 moto Harley Davidson, ma nessuno lo aveva ancora pensato per un´automobile. La decontestualizzazione dell´oggetto in arte fu pratica diffusa dal movimento surrealista in particolare da parte di Magritte a cui il compositore russo dice di ispirarsi. Fosse stato presente il compianto Frank Zappa, inventore di concerti per biciclette e affini (vedi l´improbabile "ciclofono") avrebbe sicuramente apprezzato, nonché goduto i brani di Varèse, maestro di riferimento. Kourliandki e Beste hanno ricevuto, assieme all´orchestra J. Futura, il caloroso applauso di un pubblico ammirato e divertito. Le sonorità rese dai materiali utilizzati come pettini, bicchieri, polistirolo, campanelli, sirene e motori d´aereo hanno riempito lo straordinario spazio cinquecentesco del Teatro alle Tese di Venezia nel bacino dell´arsenale di inusitati e sorprendenti effetti. Iil programma di Radio Tre, "Radio Suite", trasmetterà il concerto integrale nelle prossime settimane. .  
   
   
GENOVA: TANTI INEDITI DI UMBERTO BINDI IN SCENA A PALAZZO DUCALE  
 
Genova, 29 Settembre 2009 - Diventano uno spettacolo i moltissimi brani inediti di Umberto Bindi rimasti per anni sotto chiave , digitalizzati , classificati e riordinati da Gian Piero Alloisio, drammaturgo e cantautore, su incarico di Massimo Artesi, erede di Umberto Bindi. Alloisio, che nei mesi scorsi, con il sostegno della Regione Liguria, aveva recuperato una valigia di nastri e cassette su cui l´artista genovese aveva registrato, fra il 1975 e il 2002, almeno 500 brani, presenterà il risultato dell´opera di recupero mercoledì 30 settembre, alle 21, nel Salone del Maggior Consiglio di Palazzo Ducale. Titolo della serata "Tanto per scrivere. L´opera inedita di Umberto Bindi". Durante la serata del Ducale, verrà interpretato, suonato, cantato e commentato da diversi artisti e intellettuali con le testimonianze di Maurizio Maggiani, Vittorio De Scalzi, Giorgio Calabrese, Myria Selva, Marco Spiccio, la Fondazione Luzzati, il Teatro della Tosse e i contributi artistici , letterari e video di Gian Piero Alloisio, Federico Sirianni, Giua, Adriano Martino, Adolfo Margiotta, Roberta Alloisio, Andrea Mora, il Coro "4 Canti" diretto da Gianni Martini, i Sismica, Dino Stellini e Barbara Bosio, Sara Danzatore, Martina Benedetti, e i contributi di Giuliano Galletta, del compianto Bruno Lauzi, Gad Lerner, Moni Ovaia e altri. Il filo conduttore della serata sarà affidato alle interviste di Gino Paoli sull´amico Umberto e sulla canzone d´autore a Genova. "Tutto il materiale "salvato" (che annovera anche testi inediti di Mogol, Bardotti e Bruno Lauzi) è di assoluto interesse per il mercato discografico, teatrale e per un possibile "Archivio della Scuola Genovese della Canzone d´Autore", spiega l´assessore alla Cultura e Spettacoli della Regione Liguria Fabio Morchio. L´ingresso al Ducale è libero fino all´esaurimento dei posti. .  
   
   
PARATA DI STELLE DELLA MUSICA AFROAMERICANA: DAL 6 NOVEMBRE TORNA IL FESTIVAL JAZZ DI BOLOGNA. CONCERTI IN TEATRI, CLUB, PROIEZIONI CINEMATOGRAFICHE E PRODUZIONI ORIGINALI. TRA GLI OSPITI DELLA RASSEGNA IL SASSOFONISTA WAYNE SHORTER, IL TROMBETTISTA DAVE DOUGLAS E LA CANTANTE RACHELLE FERRELL  
 
Bologna, 29 settembre 2009 - Organizzato dall’associazione Bologna in Musica con il sostegno della Regione Emilia-romagna, del Comune di Bologna e di numerosi partner privati e istituzioni pubbliche, si apre il 6 novembre l’edizione 2009 del Festival Jazz di Bologna, che propone un cartellone particolarmente ricco di appuntamenti e di eventi speciali: cinque concerti sul Main Stage al Teatro delle Celebrazioni, dieci giorni di appuntamenti in sei locali della regione, i concerti delle rassegne ‘Round Midnight, Jazz Brunch, Aperitivo Jazz e After Hours, un totale di oltre settanta musicisti e cinque film in proiezione – con un’anteprima nazionale dedicata completamente al jazz a Bologna - per la rassegna Jazz On The Screen. La manifestazione è stata presentata il 24 settembre, nel corso di una conferenza stampa cui hanno partecipato, tra gli altri, gli assessori alla Cultura di Regione e Comune di Bologna, Alberto Ronchi e Nicoletta Mantovani e il presidente dell’associazione Bologna in Musica, Massimo Mutti. L’assessore Ronchi ha ricordato il “contributo sostanziale della Regione per il Festival (80 mila euro) e per la produzione di un documentario sulla storia della rassegna (40 mila euro), per un progetto complessivo che cresce bene di anno in anno, riprende e rilancia una grande tradizione, contribuisce a far ricca una rete che coinvolge diverse città della regione, da quest’anno anche Modena”. Ronchi ha quindi messo in evidenza il ruolo “delle istituzioni che sostengono la manifestazione, ma soprattutto dei privati che lavorano nel campo della cultura musicale, rendendo possibile grazie alla passione che Bologna sia una delle città più importanti d’Italia nel campo della musica jazz”. Grandi stelle sono attese al Teatro delle Celebrazioni: apre il festival la splendida, estesissima voce della cantante americana Rachelle Ferrell (6 novembre ore 21. 30), mentre la seconda serata prevede un doppio concerto: apre il quintetto del trombettista Dave Douglas e segue il trio di Franck Avitabile con ospite Flavio Boltro (Premio Alberto Alberti, 7 novembre dalle 21. 15) in un omaggio a Michel Petrucciani nel decennale della sua scomparsa. Il 13 novembre si esibisce l’emozionante trio del pianista Brad Mehldau (biglietti da 20 a 35 euro), che torna al festival dopo un’acclamatissima esibizione nell’edizione 2007, e l’ultima serata vede protagonista assoluto uno dei “mostri sacri” del jazz internazionale, Wayne Shorter con il suo quartetto (14 novembre ore 21. 30, biglietti da 32 a 50 euro). Il ricco cartellone di ‘Round Midnight, il jazz delle ore piccole, vede coinvolti per questa edizione ben cinque club, di cui tre i locali bolognesi (Chez Baker Live Jazz, Cantina Bentivoglio, Il Posto), un club di Ferrara (Il Torrione Jazz Club) e uno di Modena (Il Baluardo della Cittadella), entrambi di grande prestigio e di pregio storico. Si alterneranno nei club formazioni di grandissimo livello artistico: il quartetto di Miroslav Vitous – già fondatore con Shorter e Zawinul dei Weather Report - con ospite Franco Ambrosetti, il nuovo trio del pianista americano George Colligan, il trio del vulcanico organista Hammond B3 “Dr. ” Lonnie Smith, il quartetto del batterista Al Foster - a lungo collaboratore di Miles Davis - la band dell’acclamatissimo bassista Ben Allison, e il trio del pianista David Kikosky. Sempre all’interno di ‘Round Midnight si terranno tre concerti realizzati in collaborazione con la Fondazione Siena Jazz, che vedono protagonisti giovanissimi talenti del jazz italiano: il quartetto di Tommaso Cappellato con ospite Michael Blake, il trio del pianista Alessandro Lanzoni – uno dei più promettenti giovani talenti del jazz italiano - e il quartetto capitanato dal chitarrista Francesco Diodati. Il jazz italiano è anche al centro degli appuntamenti dell’Aperitivo Jazz al Take Five, dove a nomi consolidati del panorama nazionale (Ares Tavolazzi Trio, Checco Coniglio Quartet, Teo Ciavarella Trio, Trio Rope), si alternano giovani talenti e nuove formazioni tutte da ascoltare (Altarocca-graziani Duo, Marea, Bolling Jazz Quartet). Novità di questa edizione del festival è il programma After Hours: dopo i concerti del quintetto di Ben Allison (venerdì 13) e del trio di David Kikosky (sabato 14), la Cantina Bentivoglio ospiterà sul palco il quintetto di Steve Grossman a cui potranno unirsi, fino a notte fonda, tutti quei musicisti che vorranno partecipare, in una vera e propria jam session di altissimo livello, pensata nel solco della miglior tradizione del bebop. La rassegna Jazz On The Screen, realizzata in collaborazione con la Cineteca di Bologna, quest’anno ospita un evento veramente speciale, la proiezione in anteprima nazionale di My Main Man - Appunti per un film sul jazz a Bologna di Germano Maccioni (5 novembre ore 20. 00 con ingresso a inviti, replica alle ore 22. 15 e nei giorni 9 e 10 novembre). Realizzato da Bottega Bologna e prodotto da Articolture con il contributo dell’Assessorato alla Cultura della Regione Emilia-romagna, in esclusiva per il Bologna Jazz Festival 2009, My Main Man è un documentario che ripercorre oltre cinquant’anni di jazz a Bologna: un viaggio negli anni d’oro del Festival Internazionale del Jazz tra gli archivi di Rai Teche, i grattacieli di New York e i club cittadini dove tutto ebbe inizio, per raccontare - tra filmati d´epoca inediti e interviste ai protagonisti di oggi - la storia del jazz in città e dei suoi personaggi principali. Jazz On The Screen propone poi un omaggio alla Francia con la proiezione di quattro titoli: Relazioni Pericolose di Roger Vadim con musiche di Thelonius Monk; La Rue Ouverte di Michel Spinosa e Autoreverse di Mathias Benguigui, con colonna sonora di Michel Petrucciani; Peccatori in Blue Jeans di Marcel Carnè con musiche di Roy Bridge, Stan Getz, Dizzy Gillespie, Coleman Hawkins, Oscar Peterson. .