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MARTEDI

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Notiziario Marketpress di Martedì 09 Marzo 2010
I SISTEMI GRID DIVENTANO PIÙ ACCESSIBILI  
 
Bruxelles, 9 marzo 2010 - Il grid computing ha cambiato il modo in cui le persone accedono e usano le informazioni. Ma un team di ricercatori europei ha alzato la posta sviluppando un middleware - software che collega componenti software o applicazioni. I ricercatori del progetto Knowarc ("Grid-enabled know-how sharing technology based on Arc services and open standards"), che ha ricevuto quasi 3 Mio Eur di fondi nell´ambito dell´Area tematica "Tecnologie della società dell´informazione" (Tic) del Sesto programma quadro (6° Pq) dell´Ue, hanno preso di mira tecnologie migliori e più grandi. Questo avanzato middleware permette ai computer, con un qualunque sistema operativo, di accedere ai computer che fanno parte del grid in modo facile, economico ed efficiente. Grazie a questo sviluppo, gli utenti che non fanno parte del mondo accademico avranno accesso a una tecnologia che permette la condivisione delle risorse. "Il Grid computing, che permette agli utenti di accedere alle risorse informatiche di molte macchine diverse e distribuite in tutto il mondo, ha un valore inestimabile per la scienza," ha detto il professor Farid Ould-saada del Dipartimento di Fisica dell´Università di Oslo in Norvegia e coordinatore del progetto Knowarc. "Una gran parte del mondo degli affari e della gente comune però non ha a disposizione molti modi di usarlo a causa della complessità di installazione e di configurazione del software grid, dell´accesso ai network grid, della difficoltà di ottenere i permessi per usare le risorse, ecc." Il professor Ould-saada ha sottolineato che l´accesso al grid dovrebbe essere facile. "Ottenere l´accesso al grid dovrebbe essere facile come installare un nuovo browser per navigare su internet," ha detto, aggiungendo che "solo così si può assicurare la sopravvivenza e l´espressione dei sistemi grid." Per raggiungere tale obiettivo, i partner del progetto Knowarc hanno miglioprato il middleware Arc ("advanced resource connector") attualmente a disposizione degli utenti. Il middleware Arc fornisce un interoperabilità tra sistemi informatici, architetture e piattaforme. Secondo i ricercatori, il middleware Arc diventerà il modello di installazione standard delle distribuzioni Debian e Fedora del sistema operativo open source Linux. Nordugrid, un´azienda di ricerca e sviluppo (R&s) grid, ha ideato e sviluppato il middleware Arc, e cioè il "grid gratuito". Il progetto Egi_ds (European Grid Initiative Design Study (E), che si è assicurato 2,5 milioni di euro nell´ambito del Settimo programma quadro (7° Pq) ha scelto il software da includere in un´infrastruttura europea sostenibile di super-grid. "Fornire l´Arc attraverso le distribuzioni Linux era uno degli obiettivi del progetto, volevamo anche assicurare l´installazione su sistemi operativi di proprietà come Ms Windows e Mac Os", ha continuato il professor Ould-saada. "Il che è stato sempre difficile perchè nell´informatica scientifica basata sui dati, il Linux è la piattaforma preferita, abbiamo però raggiunto un punto di totale indipendenza della piattaforma", ha aggiunto. Il professor Ould-saada ha concluso: "Nel giro di qualche anno, spero di vedere risorse e memorie tanto facili da accedere quanto lo sono oggi le informazioni su internet". I partner del Knowarc provengono da Danimarca, Germania, Ungheria, Norvegia, Slovacchia, Svezia e Svizzera. Per maggiori informazioni, visitare: Knowarc: http://www.Knowarc.eu/  Ict Results: http://cordis.Europa.eu/ictresults/index.cfm    
   
   
PROGETTO UE PENSATO PER CHI HA MENO DIMESTICHEZZA CON LA TECNOLOGIA  
 
Bruxelles, 9 marzo 2010 - I progressi fatti nell´ambito delle tecnologie dell´informazione e della comunicazione si sono rivelati estremamente utili per le persone. Tuttavia, non tutti hanno accesso a queste innovazioni. Il progetto I2home ("Intuitive interaction for everyone with home appliances based on industry standards"), che ha ricevuto dall´Ue finanziamenti per 2,7 milioni di euro in riferimento all´area tematica "Tecnologie della società dell´informazione" del Sesto programma quadro (6° Pq), è stato ideato per ovviare a questo problema mediante la progettazione e l´implementazione di queste tecnologie secondo un approccio definito di "Design per tutti". Il fatto che coloro che non hanno dimestichezza con la tecnologia non utilizzino alcuni dispositivi tecnologici, come telefoni cellulari e telecomandi, ne ostacola la partecipazione alla società, li rende dipendenti da altri e ne limita il potenziale. I partner del progetto, coordinati dal Centro di ricerca tedesco sull´intelligenza artificiale (Dfki) Gmbh, hanno spiegato che per far fronte al problema è stato scelto un approccio basato su standard industriali esistenti e in corso di sviluppo. Il consorzio, composto da otto partner, si è occupato dell´utilizzo degli elettrodomestici da parte di anziani e persone affette da disabilità cognitive. Il team ha lavorato inoltre per standardizzare o sviluppare strategie d´accesso che potessero essere utilizzate anche al di fuori delle mura domestiche. I partner del progetto I2home hanno usato il middleware, un software in grado di collegare componenti del software o applicazioni. Il middleware garantisce un´interoperabilità che supporta e semplifica con efficacia le applicazioni più complesse. Per perseguire gli obiettivi di questo progetto, il middleware è stato impiegato in modo da garantire che dispositivi e apparecchiature - come ad esempio l´aria condizionata e il riscaldamento - potessero essere utilizzate a partire dall´interfaccia selezionata dall´utente. "A svolgere il ruolo chiave in questo progetto sono stati gli utenti di questa tecnologia: tutte le soluzioni tecniche, infatti, sono state adottate sulla base di un´attenta analisi delle esigenze e dei desideri degli utenti", ha spiegato il dottor Jan Alexandersson, del dipartimento dedicato alle interfacce utente intelligenti del Dfki, a capo del progetto I2home. I partner del progetto raccontano di avere lavorato a stretto contatto con alcuni gruppi in modo tale da sviluppare la tecnologia sulla base delle loro necessità. Tra i gruppi coinvolti vi erano giovani con deficit cognitivi, persone affette da Alzheimer e soggetti non vedenti e ipovedenti. Il team del progetto I2home sta valutando ora i risultati del progetto e sono già stati in grado di dimostrare in che modo è possibile sfruttare la tecnologia nel mock-up di una cucina. "Ecco finalmente qualcosa che funziona", avrebbe detto - secondo la Bbc - la tedesca Ginger Classen, una non vedente specialista di accessibilità. "Se questa tecnologia verrà adottata da molti produttori, avrò finalmente la possibilità di acquistare questo tipo di prodotti in un negozio normale, come coloro che ci vedono, e avrò la possibilità di comprare prodotti belli e di stile. I partner di I2home hanno sottolineato che per garantire un funzionamento efficace della piattaforma è necessario che tutti gli apparecchi domestici facciano parte di una stessa rete. Il team ha già testato, tra le altre cose, telefoni cellulari che sfruttano piattaforme Windows Mobile e Android e touch-screen. "Il progetto I2home dimostra che la tecnologia, tradizionalmente ritenuta troppo complessa da parte di numerosi utenti, può essere resa accessibile anche alle persone più anziane e ai disabili", hanno spiegato i ricercatori. Il dottor Alexandersson ha affermato: "All´inizio del 2010 già più di 100 organizzazioni e aziende europee utilizzavano la tecnologia I2home". I2home riunisce ricercatori e industriali provenienti da Repubblica Ceca, Spagna, Germania, Portogallo e Svezia. Per maggiori informazioni, visitare: I2home: http://www.I2home.org/    
   
   
INVITO A PRESENTARE PROPOSTE: PROGRAMMA DI LAVORO 2010 DELL´IMPRESA COMUNE ENIAC (ENIAC JOINT UNDERTAKING)  
 
Bruxelles, 9 marzo 2010 - La Commissione europea ha pubblicato un invito a presentare proposte nell´ambito del programma di lavoro 2010 dell´impresa comune Eniac (Eniac Ju - European Nanoelectronics Initiative Advisory Council Joint Undertaking). L´obiettivo principale dell´impresa comune Eniac è di contribuire allo sviluppo di "competenze chiave per la nanoelettronica in vari settori di applicazione, al fine di rafforzare la competitività e sostenibilità in Europa e favorire la nascita di nuovi mercati e applicazioni nella società". Tra le altre cose, i progetti dovrebbero avere una forte inclinazione industriale e presentare un quadro realistico di ricerca e sviluppo tecnologico a breve-medio termine di interesse industriale. Tutti i progetti devono inoltre dimostrare il loro previsto impatto industriale, sociale o economico. Le proposte devono affrontare almeno un sottoprogramma Eniac: automobili e trasporto, comunicazioni wireless, efficienza energetica, metodi e strumenti progettuali, processi e integrazione del silicio, attrezzature, materiali e fabbricazione, sanità e invecchiamento della società. Ciascun progetto integrato dovrebbe contenere una rappresentazione realistica dell´ambiente su cui si basano la ricerca e lo sviluppo sulla nanoelettronica in Europa, tra cui grandi aziende, piccole e medie imprese, istituti e università. Per consultare il testo completo del bando, fare clic: http://cordis.Europa.eu/fp7/dc/index.cfm?fuseaction=usersite.fp7detailscallpage&call_id=303    
   
   
PRIMO WORKSHOP INTERNAZIONALE SUL WEB DELLE COSE  
 
Mannheim, Germania 9 marzo 2010 - Il 29 marzo 2010 si terrà il primo workshop internazionale sul Web delle cose (Wot 2010 - First International Workshop on the Web of things). L´obiettivo del workshop è di esplorare le nuove applicazioni informatiche pervasive per i casi in cui non sono disponibili dispositivi omogenei e infrastrutture gestite a livello centrale. L´idea di un "Web delle cose" è una rete concettuale di oggetti, che contengono computer o dispositivi embedded, connessa attraverso un´integrazione completa nel Web. Gli organizzatori dell´evento incoraggiano i partecipanti ad esplorare e discutere temi specifici legati al Web delle cose, come ad esempio il loose coupling, la scalabilità massiccia, l´interoperabilità, la composizione, l´eterogenicità e la scoperta nell´ambito dell´informatica pervasiva. Verrà anche data particolare attenzione alle applicazioni e ai prototipi basati sui paradigmi e sulle tecnologie Web per integrare le cose di uso giornaliero e i dispositivi embedded. Per ulteriori informazioni, visitare: http://www.Webofthings.com/wot/2010/index.php    
   
   
IN PIEMONTE, INTERNET VELOCE PER TUTTI: INVESTIMENTO DI 14,748 MILIONI DI EURO APPROVATO L´ACCORDO DI PROGRAMMA PER LA BANDA LARGA  
 
Torino, 9 Marzo 2010 - Nella seduta di della Giunta regionale gli oneri degli interventi a carico di Regione Piemonte e Ministero dello Sviluppo Economico Arriva la banda larga in 192 Comuni piemontesi, gli ultimi a esserne sprovvisti. La Giunta regionale del Piemonte ha infatti approvato ieri l’Accordo di Programma per lo sviluppo della banda larga sul territorio piemontese, che verrà siglato dalla Regione Piemonte con il Ministero dello Sviluppo Economico. L’accordo, presentato su proposta della presidente e degli assessori all’Agricoltura e all’Innovazione, comporta un onere economico di 14 milioni e 748 mila euro, coperti per 6 milioni con fondi del Ministero dello Sviluppo Economico, per 7,29 milioni con i fondi del Programma di sviluppo rurale del Piemonte 2007-2013 e per i rimanenti 1,458 milioni con il relativo gettito Iva. Entro tre mesi dalla firma, saranno individuati i territori su cui intervenire e le modalità di esecuzione degli interventi, per la cui realizzazione ci sarà tempo fino al 31 dicembre 2015. Attualmente in Piemonte esiste un livello di copertura tale da garantire la connessione a banda larga di tipo terrestre (ovvero che poggia su infrastrutture a terra) a 1.155 Comuni su 1.206. Per lo sviluppo della rete a banda larga sono necessari investimenti infrastrutturali, soprattutto in fibra ottica, nelle aree svantaggiate. Il 3,1 per cento della popolazione piemontese risulta essere afflitta da “divario digitale”. I 192 Comuni con “divario digitale” citati dall’Accordo di Programma sono così suddivisi a livello provinciale: 57 a Cuneo, 29 a Torino, 28 sia ad Alessandria che a Vercelli, 16 ad Asti, 13 nel Verbano-cusio-ossola, 11 a Biella e 10 a Novara. In Piemonte, nell’ambito del Piano regionale per lo sviluppo della banda larga (Programma Wi-pie), sono già stati realizzati interventi infrastrutturali per un valore complessivo di 30 milioni di euro: si tratta di una dorsale multiservizio in fibra ottica, che permette l’accesso a pubbliche amministrazioni, cittadini, imprese, atenei e mondo della ricerca (per un totale di 11 nodi di accesso localizzati in punti strategici del territorio, e circa 900 chilometri di fibra ottica) e di un’infrastruttura in fibra ottica di 770 chilometri per diffondere capillarmente l’opportunità di accesso alla banda larga, attraverso la realizzazione di dorsali che, partendo dai capoluoghi di Provincia, si sviluppano verso le aree periferiche di ciascun territorio provinciale. Obiettivo dell’Accordo di Programma per lo sviluppo della banda larga approvato oggi è di abilitare la diffusione dell’offerta di connettività a 20 Mbit/s. In Piemonte, a fianco delle tradizionali soluzioni basate sulla rete telefonica, si è affermata una copertura a banda larga da parte di operatori senza fili, che ormai, sia per territorio coperto che per capacità offerta, è divenuta una valida e importante alternativa all’Adsl, specialmente nelle aree rurali. La combinazione delle due soluzioni ha portato le percentuali di utilizzo della banda larga in Piemonte al 45,5 per cento per le famiglie ed a 90,1 per cento per le imprese (a livello nazionale, la media è del 31 per cento per le famiglie e dell’81 per cento per le imprese). Questi, nel dettaglio, i Comuni piemontesi con divario digitale, provincia per provincia, citati dall’Accordo di Programma per lo sviluppo della banda larga (tra parentesi le località, borgate o frazioni interessate): Alessandria Altavilla Monferrato (Franchini), Belforte Monferrato (Bandita Cassinelle), Borghetto di Borbera, Bosio, Cabella Ligure, Alessandria (Cantalupo), Bosio (Capanne Merc.), Mombello Monferrato (Casalino), Cassinelle, Ponzone (Cimaferle), Cabella Ligure (Cosola), Fabbrica Curone (Garadassi), Fraconalto, Francavilla Bisio, Pareto (Miogliola), Albera Ligure (Mongiardino Ligure), Morbello, Cantalupo Ligure (Pallavicino), Ponzone (Piancastagna), Odalengo Grande (Pozzo), Pozzol Groppo, Solero (Quargnento), Cassine (Sant’andrea), Sala Monferrato, Rocchetta Ligure (Sisola), Tassarolo, Villamiroglio (Vallegioliti), Stazzano (Vargo). Asti Aramengo, Bruno, Castagnole Monferrato, Asti (Castiglione), Cerro Tanaro, Ferrere, Fontanile, Portacomaro (Migliandolo), Mombaruzzo, Montafia, Montemagno, Rocchetta Tanaro, Scurzolengo, Serole, Tigliole, Tonengo. Biella: Piatto (Bielmonte), Callabiana, Campiglia Cervo, Castelletto Cervo, Cerrione, Coggiola, Curino, Graglia, Mottalciata, Biella (Oropa e Vandorno), Zimone. Cuneo Acceglio, Aisone, Vinadio (Bagni), Barbaresco, Argentera (Bersezio), Brossasco, Caprauna, Casteldelfino, Castelletto Uzzone, Busca (Castelletto), Castellinaldo, Castellino Tanaro, Castiglione Falletto, Cavallerleone, Ceresole Alba, Cuneo (Bongiovanni e Ronchi), Feisoglio, Frassino, Gaiola, Gorzegno, Levice, Fossano (Maddalene, Murazzo e San Vittore), Marmora, Melle, Villafalletto (Monsola), Montezemolo, Bagnolo Piemonte (Montoso), Murello, Narzole, Niella Belbo, Oncino, Pagno, Pezzolo Valle Uzzone, Ormea (Ponte di Nava), Pontechianale, Pradleves, Diano d’Alba (Ricca), Castelletto Stura (Riforano), Roaschia, Robilante, Roccaforte Mondovì, Roccavione, Roddino, Rossana, San Damiano Macra, Montà (San Rocco), Savigliano (San Salvatore), Battifollo (Scagnello), Treiso, Valgrana, Canale (Valpone), Verduno, Villafalletto, Villanova Solaro, Dronero (Villar San Costanzo) e Ormea (Viozene). Novara Armeno, Barengo, Casalino, Castellazzo Novarese, Divignano, Garbagna Novarese, Casalbeltrame (Granozzo e Monticello), Landiona, Orta San Giulio, Terdobbiate. Torino Gassino (Bardassano), Borgomasino, Verolengo (Borgo Revel), Cesana Torinese (Bousson e Sagnalonga), Caravino, Casalborgone, San Sebastiano Po (Colombaro), Levone, Giaveno (Maddalena), San Maurizio Canavese (Malanghero), Osasio, Perrero, Chiomonte (Pian del Frais), Prali, Riva presso Chieri, Baldissero Torinese (Rivodora), Ronco Canavese, Rorà, Rubiana, Villafranca Piemonte (San Giovanni), Moncalieri (Bauducchi), Carmagnola (Tuninetti e Vallongo), Valgioie, Valprato Soana, Vestignè, Verolengo, Villafranca Piemonte, Villareggia, Virle Piemonte. Verbano-cusio-ossola Arola, Aurano, Baceno (Goglio), Bognanco, Nonio (Brolo), Mergozzo (Candoglia), Crevoladossola, Valstrona (Forno), Griffa, Intragna, Calasca-castiglione (Molini), Oggebbio, Premia (San Rocco). Vercelli Albano Vercellese, Carcoforo, Civiasco, Formigliana (Crocicchio), Fontanetto Po, Ghislarengo, Greggio, Guardabosone, Lamporo, Lenta, Trino (Lucedio), Scopello (Mera), Olcenengo, Pertengo, Postua, Prarolo, Rima San Giuseppe, Rimasco, Rimella, Riva Valdobbia, Rive, Roasio, Cigliano (Ronchi), Rovasenda, San Giacomo Vercellese, Valduggia, Villarboit, Villata.  
   
   
ROMA, CONCORDATO MULTE: NUOVO SERVIZIO ON LINE PER VERIFICA POSIZIONI SPEDITA GIÀ PIÙ DELLA METÀ DELLE LETTERE DI CONCORDATO  
 
Roma, 9 marzo 2010 - Mentre già sono oltre 125mila, su 235mila previste, le lettere inviate da Equitalia Gerit per l’adesione al cosiddetto “concordato” sulle multe, il Comune di Roma lancia un nuovo servizio on-line per i cittadini romani interessati alla definizione agevolata delle vecchie contravvenzioni mai pagate, relative a infrazioni al Codice della Strada commesse fino al 31 dicembre 2004. Dal portale del Comune ( www.Comune.roma.it/ ) è possibile sapere subito, semplicemente attraverso il proprio codice fiscale oppure il numero di partita Iva nel caso di società, se si riceverà da Equitalia Gerit una comunicazione di pagamento. L´interrogazione è aperta a tutti, senza necessità di accreditamento ai servizi on-line del portale. Per utilizzare il servizio, basta entrare nell’Home Page, cliccare sulla destra “Concordato Multe” e, quindi, sul nuovo servizio “Verifica se stai per ricevere la comunicazione del concordato”. Il termine per aderire al concordato scadrà il prossimo 15 maggio. La definizione agevolata delle vecchie multe consente di ridurre mediamente di due terzi (in qualche caso anche di tre quarti) l’importo dovuto per mettersi in regola. Fino a oggi gli sportelli dedicati a fornire informazioni al pubblico non hanno registrato segnalazioni che evidenzino dubbi o criticità sull’andamento delle operazioni. L’elenco dei destinatari della comunicazione, ora consultabile anche in Rete, contiene, infatti, esclusivamente i nominativi di coloro che, dopo i controlli incrociati eseguiti tra la banca dati del Comune e quella dell’Agente per la riscossione, sono risultati intestatari di cartelle esattoriali non prescritte nel termine di 5 anni e 150 giorni dalla data dell’ultima notifica. Per evitare, tuttavia, possibili disagi connessi a una prevedibile intensificazione, in prossimità della scadenza, delle richieste di informazioni agli sportelli appositamente istituiti dall’Amministrazione, l’assessore al Bilancio e allo Sviluppo Economico, Maurizio Leo, invita i cittadini interessati a non attendere l’ultimo momento per eseguire eventuali verifiche sulla propria posizione.  
   
   
UNGHERIA, CALA NUMERO DI CARTE DI CREDITO ATTIVE  
 
Budapest, 9 marzo 2010 - Il numero di carte di credito attive operanti in Ungheria è diminuito del 13,2 per cento, a 1,51 milioni di unità alla fine del 2009, rispetto agli 1,74 milioni riscontrati al termine dell´anno precedente. La notizia, riportata sul quotidiano economico finanziario "Napi Gazdasag" e ripresa dal "Budapest Business Journal", ha come fonte la Banca Nazionale d´Ungheria; l´istituto ricorda altresì che il numero di transazioni bancarie effettuate con le carte è cresciuto dell´11,5 per cento, a 184,9 milioni di unità nel 2009. Il valore di tali transazioni è invece salito del 3,9 per cento.  
   
   
A VERONA LEZIONI ON LINE PER RAGAZZI RICOVERATI IN OSPEDALE  
 
Verona, 9 marzo 2010 - Scuola “on line” per gli studenti veronesi ricoverati in Ospedale e impossibilitati a seguire le lezioni per lunghi periodi. L´importante servizio di supporto allo studio per i ragazzi delle scuole superiori più sfortunati ha preso il nome di school@t.Hospital  , è stato presentato ieri all´Itc “Aldo Pasoli” di Verona alla presenza dell´Assessore regionale alla Sanità, ed è stato reso possibile da una collaborazione tra le Istituzioni scolastiche ed Amia Spa, che ha donato all´Istituto Pasoli due postazioni multimediali di ultimissima generazione grazie alle quali sarà da subito possibile coinvolgere gli studenti ricoverati nelle lezioni. Il funzionamento del collegamento è stato illustrato on line con il Centro per la Fibrosi Cistica dell´Ospedale di Borgo Trento, ma sarà attivabile pressochè con tutti i nosocomi del veronese. Di questa rete scuola-ospedale fanno già parte altre due Istituti veronesi, il “Marconi” e il “Montanari”, ma ci si attendono altre adesioni. Complimentandosi con Amia Spa per la sensibilità dimostrata e con i dirigenti scolastici per la positivissima attenzione agli studenti in difficoltà, l´Assessore regionale ha definito questa iniziativa “uno straordinario esempio di umanizzazione dell´ospedale: bella e concreta, perchè così facendo si eviterà che molti ragazzi, già messi in difficoltà dalla malattia, rischino anche di perdere l´anno”. Le lezioni si tengono grazie alla presenza contemporanea di insegnanti nella postazione telematica a scuola e di un insegnante in ospedale, al fianco del ragazzo ricoverato. Il collegamento può avvenire sia dalla stanza dello studente, sia da specifiche postazioni allestite negli ospedali. Di volta in volta, il team di insegnanti all´opera in questo progetto sarà scelto in base alle esigenze specifiche di recupero dello studente.  
   
   
AL VIA LA “SCUOLA DIGITALE” OLIVETTI PUNTA AL MERCATO DELLE “AULE DIGITALI” CON LA PRIMA OFFERTA A 360°PER L’INFORMATIZZAZIONE DELLA SCUOLA: LAVAGNE MULTIMEDIALI INTERATTIVE, NOTEBOOK, PIATTAFORMA TECNOLOGICA PER L’INTERAZIONE TRA SCUOLA E FAMIGLIA, CONTENUTI DIDATTICI MULTIMEDIALI E ASSISTENZA  
 
 Milano, 9 Marzo 2010 - Olivetti punta al mercato delle “aule digitali” con la prima offerta completa per l’informatizzazione dell’ambiente scolastico. “Scuola Digitale Olivetti” comprende le lavagne multimediali interattive, i Notebook, Netbook o Tablet Pc Olivetti per professori e studenti, i server e proiettori, ai quali si aggiunge la piattaforma di servizi – erogati in modalità “on demand” attraverso i Data Center di Telecom Italia - per consentire l’interazione tra scuola e famiglia e condividere in rete le lezioni svolte in classe, ed infine i contenuti multimediali didattici e il servizio di assistenza su tutto il territorio nazionale. Con questa nuova iniziativa, Olivetti punta ad un mercato del valore di oltre 1,8 miliardi di euro a livello mondiale al quale si aggiunge anche il mercato della formazione aziendale. Solo per le lavagne interattive si prevede in Italia un tasso di crescita medio annuo del 56% fino al 2012. Dopo il lancio sul mercato italiano, la nuova offerta verrà successivamente estesa a Francia, Spagna, Germania e Inghilterra, dove Olivetti è storicamente presente con le sue sedi commerciali, e in un secondo tempo al Sudamerica. La nuova iniziativa si inserisce nella strategia di riposizionamento di Olivetti nel mercato delle soluzioni software e dei servizi It all’interno del quale l’azienda affianca l’offerta dei prodotti hardware con servizi e applicazioni evoluti. In particolare l’offerta “Scuola Digitale Olivetti” comprende la serie di lavagne multimediali interattive “Oliboard”, in grado di stimolare la partecipazione attiva degli studenti alle lezioni e di favorire l’integrazione degli alunni diversamente abili, e i prodotti ad essa correlati come i Notebook, Netbook o Tablet Pc Olivetti per studenti e insegnanti e i server e videoproiettori. A questi si aggiunge il Portale Olischool, una piattaforma di servizi per la condivisione in rete delle lezioni e delle comunicazioni scuola-famiglia. Disponibile in modalità “on demand” - secondo il modello Software as a Service - attraverso i Data Center di Telecom Italia, senza la necessità per le scuole di dotarsi al loro interno di un’ infrastruttura It dedicata, il Portale Olischool consente ai genitori, attraverso il collegamento ad Internet e con l’utilizzo di una password personale, di consultare voti, pagelle, scrutini, assenze, circolari informative, e di partecipare attivamente al forum docente/genitore. Il portale consente inoltre di prenotare online i colloqui con gli insegnanti e di ricevere via sms la notifica circa l’assenza dell’alunno. Il Portale Olischool, associato all’utilizzo in classe delle lavagne multimediali, consente alle scuole di mettere in rete i contenuti didattici e agli studenti di accedere da casa ad un archivio delle lezioni dal quale possono estrarre informazioni per il ripasso, di fruire di corsi di recupero, o ancora di partecipare ad un social network dedicato. L’offerta Olivetti integra inoltre i contenuti didattici multimediali di Rcs Libri, leader di mercato nel settore dell’editoria scolastica, e i servizi di assistenza tecnica attraverso la sua rete di concessionari altamente qualificata e distribuita su tutto il territorio nazionale.  
   
   
THE “DIGITAL SCHOOL” IS HERE OLIVETTI TARGETS THE “DIGITAL CLASSROOM” MARKET AND ROLLS OUT THE FIRST COMPREHENSIVE SCHOOL COMPUTERIZATION PACKAGE: INTERACTIVE MULTIMEDIA WHITEBOARDS, NOTEBOOKS, A TECHNOLOGY PLATFORM FOR SCHOOL/HOME INTERACTION, MULTIMEDIA TEACHING CONTENT, AND TECHNICAL ASSISTANCE  
 
Milan, 9 March 2010 - Olivetti is targeting the “digital classroom” market with the first all-inclusive school environment computerization package. “Scuola Digitale Olivetti” brings together interactive multimedia blackboards, Olivetti notebooks, netbooks and Tablet Pcs for teachers and students, servers, projectors, and a platform of on-demand services supplied via Telecom Italia’s Data Centers, in a package designed to foster interaction between schools and home, share classroom lessons over the Internet, distribute multimedia teaching content, and offer technical assistance services nationwide. In this new venture, Olivetti is targeting a market worth more than €1.8 billion worldwide, and is looking to expand onto the corporate training market too. Between now and 2012, average annual growth rates of 56% are forecast for the interactive whiteboard market in Italy alone. After its initial roll-out on the Italian market, the new offering will be launched in France, Spain, Germany and England, where Olivetti has a consolidated sales presence, before a launch in South America. This new venture is part of Olivetti’s strategy to reposition itself on the software solutions and It services market, where it can offer both hardware products and advanced services and applications. Olivetti’s “Digital School” range leverages the “Oliboard” series of multimedia interactive whiteboards to stimulate active student participation in their lessons, and foster the integration of differently-abled pupils. Whiteboards are supplied alongside related products such as Olivetti notebooks, netbooks and tablet Pcs for students and teachers, servers, and video projectors. The range draws on the Olischool Portal, which is a platform of services for online lesson sharing and school/home communication. Available on demand in “software as a service” mode via Telecom Italia’s Data Centers – which means that schools have no need to set up their own internal dedicated It infrastructure – the Olischool Portal offers parents a chance to view their children’s marks, reports, test results, attendance records, and information notices online, using a personal password, and actively take part in the teacher/parent Forum. The portal can also be used to book time with teachers online, and to be informed about children’s absences via text message. Used in conjunction with multimedia whiteboards in the classroom, the Olischool Portal allows schools to put teaching materials online, so that students can access an archive of lessons from home for revision, follow remedial courses, and be part of a dedicated social network. The Olivetti package also offers multimedia teaching content from top education publisher Rcs Libri, along with technical assistance services provided by the Company’s highly-skilled network of nationwide concessionaries.  
   
   
CONFERENZA INTERNAZIONALE SULLA DIAGNOSTICA DEI PLASMI  
 
Pont-à-mousson, 9 marzo 2010 - Francia Dal 12 al 16 aprile 2010 si terrà a Pont-à-mousson, in Francia, la conferenza internazionale sulla diagnostica dei plasmi (Plasma Diagnostics 2010). L´evento sarà un forum per ingegneri, scienziati e studenti per discutere dei metodi diagnostici e gli strumenti in materia di plasmi ad alte e basse temperature, e nelle applicazioni industriali dei plasmi. Il programma della conferenza prevede inoltre temi relativi agli esperimenti sul plasma in laboratorio e nello spazio, alla ricerca sui plasmi di fusione e la lavorazione di materiali basati sui plasmi, che sono di enorme importanza per le applicazioni industriali. Verrà data particolare attenzione alla condivisione di esperienze in vari campi, attraverso riassunti di tutti i dibattiti e discussioni aperte previste su base giornaliera. Per ulteriori informazioni, visitare: https://roquefort.Nancy-universite.fr/congres/plasma-nancy.php    
   
   
NASCE L´ACADEMY OF HEALTH CARE MANAGEMENT AND ECONOMICS. UN PROGRAMMA DI RICERCA, FORMAZIONE, APPROFONDIMENTO E DIVULGAZIONE CON IL COINVOLGIMENTO DI 30 AZIENDE SANITARIE DISTRIBUITE SU TUTTO IL TERRITORIO NAZIONALE  
 
Milano, 9 marzo 2010 - Nasce l’ 8 marzo la prima Academy of Healthcare Management and Economics, innovativo progetto frutto dell’esperienza maturata in anni di collaborazione tra Novartis, azienda leader nell’area della salute e la Sda Bocconi School of Management. Obiettivo dell’Academy è sviluppare nel corso del triennio 2010-2012, insieme a 30 aziende sanitarie distribuite su tutto il territorio nazionale, progetti di formazione, ricerca, approfondimento e divulgazione sul tema dello sviluppo di strumenti di performance management a supporto dei processi di pianificazione strategica nelle aziende sanitarie, essenziale per vincere le sfide che Regioni e Aziende Sanitarie sono oggi chiamati ad affrontare. Tanto a livello regionale, quanto a livello aziendale, infatti, uno degli aspetti sui quali oggi si rilevano importanti criticità è la capacità di gestire in maniera efficace e utile quel complesso di strumenti e processi che configura il ciclo della gestione della performance in ambito sanitario. La misurazione, il monitoraggio e la valutazione della performance saranno in particolare analizzate e discusse collegandole a un altro tema che tipicamente solleva problemi, quello della progettazione ed implementazione dell’innovazione, in particolare di quelle innovazioni pensate per venire incontro ai bisogni ed alle richieste dei pazienti. Per Novartis, il sostegno all’Academy of Healthcare Management and Economics conferma un coinvolgimento attivo e responsabile nell’area della sanità in Italia, orientato a favorirne l’evoluzione verso modelli sempre più rispondenti alla domanda di salute dei pazienti e della società. “Nel realizzare questa iniziativa – ha dichiarato Mark Never, Amministratore Delegato di Novartis in Italia – il nostro Gruppo, leader nel settore farmaceutico, consolida il suo impegno nella ricerca e innovazione a vantaggio del sistema salute nel suo complesso. Vogliamo in particolare contribuire alla crescita di una cultura manageriale in sanità che, in un’ottica di efficienza e sostenibilità, contribuisca al raggiungimento dell’eccellenza del settore sanitario nel nostro Paese. È questo il terreno sul quale Novartis è interessata a sviluppare un dialogo costruttivo con le istituzioni che operano in ambito! sanitario e con le realtà più avanzate del mondo scientifico e accademico italiano. La costituzione dell’Academy of Healthcare Management and Economics, è un esempio concreto di questo nostro impegno”. Per Sda Bocconi School of Management l’Academy rappresenta un’innovazione nelle formule di sviluppo, valorizzazione e trasmissione dei contenuti didattici ma soprattutto una conferma della particolare attenzione che ormai da oltre 25 anni la scuola riserva al mondo della Sanità pubblica e privata tramite un’ampia offerta di corsi a catalogo, master e corsi su misura. “L’academy of Health Care Management and Economics”, ha spiegato Alberto Grando, dean di Sda Bocconi, vuol essere un luogo di incontro, crescita e dibattito fra comunità scientifica e operatori del sistema sanitario. In quanto esperienza attenta alle dinamiche del mondo reale, l’Academy nel corso degli anni opererà per essere di sostegno alla diffusione della conoscenza a vantaggio dell’intero sistema salute e non soltanto delle singole aziende coinvolte. Per sviluppare un efficace modello di intervento e formazione l’Academy trarrà! ; spunto da quelle esperienze che meglio di altre hanno saputo realizzare strumenti di gestione della performance idonei a facilitare le dinamiche decisionali e incrementare il livello di trasparenza dell’azione delle aziende sanitarie» Ogni anno, inoltre, l’Academy finanzierà due borse di studio per consentire la partecipazione a studenti meritevoli al Master in International Healthcare Management and Policy (Mihmep) di Sda Bocconi, e organizzerà un convegno nazionale nell’ambito del quale esperti e testimoni discuteranno i risultati emersi dalle attività di ricerca, in un contesto contraddistinto da apertura e confronto scientifico.  
   
   
COUNSELLING, QUANDO L’UNIVERSITÀ TI ASCOLTA- L’UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI MILANO-BICOCCA HA ATTIVATO IL SERVIZIO DI COUNSELLING PSICOLOGICO. SONO PIÙ DI 400 I COLLOQUI SVOLTI IN APPENA DIECI MESI.  
 
Milano, 9 Marzo 2010 - Marco ha vent’anni, frequenta il primo anno di una laurea triennale. Non ha dato neanche un esame. E’ avvilito e depresso. Ha deciso di rivolgersi al Centro di Counselling. Nel corso degli incontri racconta di essere sempre stato bravo quando, in una piccola cittadina, frequentava le scuole superiori. Marco è il primo della sua famiglia ad andare all’Università e ad essersi allontanato dal luogo di origine dove invece sono rimasti i fratelli. Racconta di essere venuto pieno di entusiasmo e di aver programmato di dare più esami nel più breve tempo possibile. E’ avvilito, ha provato di tutto: dal fare appello alla sua forza di volontà a varie tecniche e strategie di studio. Sente il peso delle aspettative dei genitori ma se questi gli dicono che vogliono solo il suo bene, pensa che non abbiano fiducia in lui e lo invitino implicitamente a mollare. Lo stato di impasse genera sensi di fallimento e tendenza ad isolarsi. Marco è sempre più preso da un circolo vizioso dove l’unica difesa dai sensi di impotenza pare rappresentata da progetti e fantasie grandiose, che finiscono per confermare il suo senso di inadeguatezza. Marco non è uno studente reale, ma riassume molte caratteristiche dei ragazzi che si rivolgono al centro di counselling psicologico dell’Università degli Studi di Milano–bicocca. Dal lavoro degli psicologi e psicoterapeuti è emerso che le matricole vivono momenti di confusione e disorientamento dovuti, probabilmente, al passaggio dalla scuola superiore all’Università, dal proprio paese a una nuova città, dalla famiglia alla convivenza con persone spesso estranee. Particolarmente critico per gli studenti universitari è l’ultimo anno accademico: da un lato l’entusiasmo per il conseguimento della laurea, dall’altro i dubbi e le incertezze legate all’ingresso nel mondo adulto. Ecco perché, spesso, alcuni ragazzi si arenano a pochi esami dalla laurea. Il Centro ha l’obiettivo di offrire uno spazio di ascolto per affrontare eventuali difficoltà insorte negli studi, nelle relazioni interpersonali o nel proprio percorso di maturazione. I disagi possono riguardare sia l’esperienza universitaria sia relazioni con la famiglia, con gli amici, con i partner e con i docenti. «Va chiarito che il servizio di Counselling nasce con una connotazione spiccatamente preventiva – spiega la professoressa Simonetta Adamo, referente per il servizio di Counselling d’Ateneo e responsabile del Polo operativo di Psicologia – Il ruolo degli operatori è quello di aiutare lo studente rispettando i suoi valori, le risorse personali e la sua capacità di autodeterminarsi». Il servizio di Counselling dell’Università di Milano – Bicocca Il servizio di Counselling è stato attivato presso la Facoltà di Medicina nell’anno accademico 2004/2005 e fino allo scorso anno è stato un servizio di Facoltà. A seguito dell’attivazione del Centro di Counselling Psicologico presso la Facoltà di Psicologia, i due centri, alla fine del 2009, sono diventati poli operativi di un unico servizio di Ateneo. L‘attivazione di un Centro Counselling d’Ateneo è il risultato di un lavoro svolto all’interno della Commissione orientamento d’Ateneo. L’equipe è composta da psicologi clinici e psicoterapeuti, specializzati nel lavoro con giovani adulti. I numeri del servizio di counselling – Polo di Psicologia In meno di un anno, da marzo 2009 a gennaio 2010, sono stati effettuati 264 colloqui individuali. L’8% circa degli studenti che si è rivolto agli operatori del Counselling è iscritto al terzo anno di Università. La maggior parte, perlopiù pendolari (circa il 10%), ha un’età compresa tra i 22 e i 24 anni. Il 19% degli studenti che ha chiesto il supporto degli operatori del servizio di Counselling, lo ha fatto per le difficoltà riscontrate nel percorso di studi; un altro 20% per problemi relazionali con la famiglia; il 17% per le difficoltà riscontrate nell’espressione e nel controllo delle proprie emozioni; il 16% ha chiesto il supporto degli psicoterapeuti per problematiche identitarie. Gli altri studenti che si sono rivolti al Centro, lo hanno fatto per vari motivi: da problemi con il partner o con gli amici ad eventi traumatici che hanno segnato il loro percorso di crescita. Quasi tutti gli studenti completano con successo il ciclo di counselling e molti di loro sono tornati per un follow-up. I numeri del servizio di Counselling – Polo di Medicina Il Polo di Medicina, negli ultimi 3 anni, ha effettuato 160 colloqui: 51 ragazzi e 109 ragazze. Il 30% degli studenti che si è rivolto al servizio counselling del Polo di Medicina, era fuori corso. Il Polo di Medicina offre fino a otto colloqui per il primo ciclo di counselling e 5 sedute di counselling di gruppo per la gestione delle situazioni ansiogene. L’attivazione del servizio è stata preceduta da una fase di indagine conoscitiva sui bisogni degli studenti relativamente ai servizi di counselling e tutorato. Il questionario valutava le difficoltà relative allo studio (ritmo, intensità, tipo di laurea scelta) e la presenza di difficoltà legate all’attività universitaria, come ansia o blocco da esame, rapporti con i responsabili ospedalieri e universitari, o problematiche più serie di tipo personale come depressione, attacchi di panico, problemi di famiglia. Il questionario è stato distribuito a tutti gli studenti della facoltà (1400 circa) ed è stato restituito compilato dal 49,5% degli studenti (693). La difficoltà nel ritmo dello studio universitario è notevole per il 25% circa degli studenti di medicina, che sale al 52,5% per gli studenti delle discipline infermieristiche, mentre è del 28% per le altre lauree triennali. La scelta della specializzazione e in generale le scelte professionali che si aprono una volta concluso il ciclo di studi sono considerate un serio problema dal 44% degli studenti di medicina che ha risposto al questionario, meno da quelli delle lauree triennali (25-30%). Per la gestione di queste difficoltà gli interlocutori privilegiati sono i compagni di corso (61,8%), assai meno i docenti o gli studenti più anziani. Un dato interessante è che quasi il 20% dei ragazzi di tutti i corsi di laurea (27% nel Cls di medicina) ha detto di non essersi rivolto a nessuno per un aiuto o un consiglio.  
   
   
UNIVERSITÀ: 7,5 MILIONI DI EURO PER LA VALORIZZAZIONE DELLE STRUTTURE E PER LA DIDATTICA. LUNEDÌ 15 IL BANDO SUL SITO DELLA REGIONE CAMPANIA  
 
Napoli, 9 marzo 2010 - La Giunta regionale della Campania, su proposta dell´Assessorato all´Università, Ricerca e Innovazione della Regione Campania ha messo a disposizione ulteriori 7,5 milioni di euro da destinare alla valorizzazione delle strutture universitarie e per la didattica. Il bando sarà pubblicato, lunedì prossimo 15 marzo, sul Bollettino Ufficiale della Regione Campania. I fondi contribuiscono al potenziamento delle infrastrutture didattiche, d´innovazione e del diritto allo studio, a partire dai laboratori e dalle strutture del sistema di formazione universitaria, utili anche alle attività dei giovani ricercatori, in tutte le province del territorio campano. Il bando per l´assegnazione di contributi alle Università della Regione Campania è in attuazione della legge regionale 13 del 20 dicembre 2004 "Promozione e valorizzazione delle Università della Campania". I piani attuativi annuali sono stati predisposti dal comitato di indirizzo e programmazione, d´intesa con il comitato regionale di coordinamento degli atenei, sentita la competente commissione del Consiglio Regionale. Il bando è volto a selezionare proposte progettuali che si prefiggano di concorrere alla realizzazione dei seguenti obiettivi: Verso un welfare studentesco. Adeguare tecnologicamente le infrastrutture. Internazionalizzare l´università. Sostenere la ricerca "giovane". Avvicinare l’università al mondo delle imprese. Creare un "distretto delle arti". Integrare i "saperi". Sostenere le "eccellenze". Rafforzare il legame con il "territorio". Rafforzare la filiera scuola-università. I beneficiari degli interventi sono le Università della Campania nonché l´Accademia delle Belle Arti ed i Conservatori Musicali (Conservatorio San Pietro a Majella - Napoli; Conservatorio Giuseppe Martucci - Salerno;conservatorio Nicola La Sala – Benevento; Conservatorio Domenico Cimarosa - Avellino). Per tali idee progetto ogni Ateneo dovrà prevedere un co-finanziamento a suo carico pari al 30%, da calcolarsi sull´ammontare di finanziamento regionale richiesto. Le idee progetto dovranno essere predisposte utilizzando i format presenti sull´applicativo web all´indirizzo http://simricerca.Regione.campania.it/  Le idee progetto potranno essere presentate entro e non oltre le ore 15:00 del 60° giorno successivo alla data di pubblicazione dell’avviso sul Burc della Regione Campania, purché siano state preventivamente trasmesse attraverso la piattaforma informatica all´uopo dedicata.  
   
   
BOLZANO: NOVITÀ RIGUARDO ALL’ESAME DI STATO DEL PRIMO CICLO DI ISTRUZIONE – ANNO SCOLASTICO 2009/10  
 
Bolzano, 9 marzo 2010 - La sovrintendente scolastica per le scuole di lingua italiana, dott.Ssa Nicoletta Minnei, ha diramato nei giorni scorsi una circolare alle scuole per evidenziare alcune delle novità introdotte recentemente riguardo alle verifiche ed alle valutazioni dell’esame di Stato del primo ciclo d’istruzione, quello comunemente conosciuto come esame di licenza media. La sovrintendente sottolinea nella sua comunicazione alle scuole il fatto che l’esame di Stato che conclude il primo ciclo di istruzione “segna un punto d’arrivo di un itinerario importante per ogni studente e l’avvio del percorso nel secondo ciclo”. In considerazione di ciò, prosegue il testo della sovrintendente, “i processi di verifica e di valutazione assumono quindi un rilievo significativo per gli studenti, per i docenti, per i genitori e per le singole istituzioni scolastiche” nel rispetto delle novità introdotte dalla recente normativa (art. 3 del Dpr 122/2009). In particolare le norme riguardanti l’ammissione all’esame di Stato prevedono almeno la frequenza del 75% del monte ore annuale, la valutazione positiva nelle discipline e negli ambiti interdisciplinari e nelle attività della quota obbligatoria esclusa religione, la valutazione positiva del comportamento ed il giudizio d’idoneità espresso dal consiglio di classe in decimi, considerando il percorso scolastico compiuto dall’allievo nella scuola secondaria di primo grado. La valutazione conclusiva dell’esame viene determinata dagli esiti delle prove scritte nelle materie: italiano e tedesco Ii lingua (4 ore), matematica ed elementi di scienze e tecnologia, inglese lingua Iii (3 ore) e prova nazionale (2 ore); dall’esito del colloquio pluridisciplinare e dal giudizio d’idoneità espresso dal consiglio di classe. Il voto finale sarà quindi costituito dalla media dei voti in decimi ottenuti nelle singole prove e nel giudizio d’idoneità. La sovrintendente sottolinea che la determinazione del voto di idoneità, dovendo tener conto del percorso scolastico triennale, non potrà essere semplice espressione di una media aritmetica, ma “considerare tutti quegli aspetti apprezzati dal consiglio di classe nel triennio, che concorrono a descrivere la crescita formativa dell’alunno”. La prova scritta a carattere nazionale (prevista dalla legge n. 176/2007) ha lo scopo di verificare i livelli generali e specifici di apprendimento conseguiti dagli alunni. I testi della prova sono scelti dal Ministro tra quelli definiti annualmente dall’Istituto Nazionale per la Valutazione del Sistema di Istruzione (Invalsi). La prova, composta da quesiti di vario tipo, verifica le conoscenze e competenze in italiano e in matematica. La durata complessiva è di due ore ed avrà luogo su tutto il territorio nazionale il 17 giugno 2010. Il colloquio pluridisciplinare, che verrà condotto collegialmente alla presenza dell’intera sottocommissione esaminatrice, dovrà consentire di valutare la maturazione globale dell’alunno e sarà espresso anch’esso con un voto in decimi. Da ricordare durante le prove d’esame è tassativamente vietato l’uso di telefoni cellulari, smartphone e in generale di apparecchiature in grado di fotografare ed inviare immagini.  
   
   
BORSE DI STUDIO E LIBRI GRATUITI, LA REGIONE MARCHE CONFERMA I CRITERI  
 
Ancona, 9 marzo 2010 - Per le Borse 2 milioni di euro, ma l´assessore regionale lamenta il taglio di quasi 600 mila euro. Per i testi scolastici, in attesa del riparto dei fondi dal Ministero. Il sostegno economico per le spese di istruzione dei figli sta diventando purtroppo uno strumento indispensabile per molte famiglie ed e` per questo che la Regione Marche dedica attenzione e priorita`, tanto da anticipare gli atti di indirizzo per permettere ai Comuni di raccogliere le domande di contributo entro il 30 aprile prossimo relativamente ai testi scolastici gratuiti, in attesa che il Ministero dell´Istruzione determini la quota spettante alle Regioni e quindi anche alle Marche. Per l´assegnazione delle Borse di Studio, invece, lo stanziamento complessivo- 2 milioni e 24 mila euro- c´e` gia`, ma con un pesante taglio di 590 mila, rispetto allo scorso anno, come evidenzia l´assessore regionale all´Istruzione. Un taglio ´ secondo l´assessore- che non tiene conto della grave situazione economica che sempre piu` famiglie, anche marchigiane, stanno attraversando a causa della perdita del lavoro di almeno un componente. E si prevede anche quest´anno un aumento delle domande se gia` nel 2009 i beneficiari dei contributi per i testi scolastici sono stati 15.367, mentre per le borse di studio quasi 20 mila (19.881) riferito all´a.S. 2008./2009. I Comuni provvederanno all´emanazione dei relativi bandi per l´attribuzione dei contributi alle famiglie piu` svantaggiate economicamente, cioe` quelle con reddito inferiore o uguale a 10.632 euro all´anno in base alla dichiarazione dei redditi 2009. I beneficiari dei contributi, sia per le borse di studio che per i testi gratuiti, saranno quindi i genitori degli alunni delle scuole statali e paritarie primarie e secondarie di primo e secondo grado. I contributi per le borse di studio si riferiscono alle spese sostenute nell´anno scolastico 2009/2010, non inferiori a 51 euro, tra le quali le spese relative alle rette, somme versate alla scuola su deliberazione del Consiglio di circolo o di Istituto, trasporto, mensa,sussidi e materiale didattico o strumentale. Per la fornitura gratuita dei libri di testo, invece, la delibera adottata recentemente dalla giunta regionale, si riferisce agli studenti della scuola dell´obbligo e della secondaria superiore per il prossimo anno scolastico 2010/2011. La borsa di studio non e` legata al merito scolastico ma solo alla situazione economica delle famiglie. Il contributo e` poi differenziato a seconda che si tratti di scuola primaria, secondaria di I o Ii grado, ma interessa anche alunni che frequentano Istituti in Regioni limitrofe. I Comuni dovranno trasmettere alla Regione Marche il numero di domande di contributo pervenute e relative alle borse di studio entro il 14 maggio 2010. (ad´e) Una ricognizione. Osservando il monitoraggio che l´assessorato regionale all´Istruzione effettua ogni anno sulla base delle domande pervenute ai Comuni, la provincia da cui provengono piu` richieste per i libri di testo gratuiti e` Pesaro Urbino con 3.923 domande, seguita da Ancona con 3.588 domande, Macerata con 3.133 domande, Ascoli Piceno con 2.844 domande ed infine Fermo con 1.879 domande. A parte i capoluoghi di provincia, il Comune con il maggior numero di domande e` Fano (582) seguito da San Benedetto del Tronto ( 438); Jesi (338); Civitanova Marche (325);Tolentino (259); Falconara Marittima (259 . Dai dati pervenuti si osserva una considerevole presenza di studenti beneficiari che, residenti nei comuni delle Marche, sono provenienti da paesi extracomunitari. Il maggior numero di studenti - 8.805 ´frequenta le scuole secondarie di Ii grado. In generale la percentuale degli alunni beneficiari incide per il 15,68% sul totale degli alunni marchigiani. Per le Borse di studio, aumentate di 538 unita` rispetto all´anno precedente, anche qui la provincia da cui provengono piu` richieste e` Pesaro Urbino con 5.251, seguita da Ancona con 4.273, Macerata con 4.206, Ascoli Piceno con 3.781 ed infine Fermo con 2.370 domande. Il maggior numero di studenti, 7457 proviene dalla scuola secondaria di Ii grado. Stessa classifica per i Comuni : Fano (790) seguito da Jesi (448,Tolentino (373). Gli alunni beneficiari di borse di studio rappresentano il 9,99 % del totale degli studenti marchigiani.  
   
   
MATURITA’: IL SAGGIO BREVE SI IMPARA CON L’A.GE. A FIVIZZANO (MS)  
 
Fivizzano (Ms), 9 marzo 2010 - Un’opportunità unica per gli studenti del triennio delle superiori venerdì 5 e venerdì 12 marzo a Fivizzano (Ms): due esperti giornalisti sveleranno a genitori, studenti e insegnanti tutti i segreti del mestiere, a partire dalla notizia e le sue fonti, fino al trattamento dell’informazione. Uno strumento indispensabile per chi opterà per il saggio breve o l’articolo di giornale nella prova di italiano. Venerdì 5 marzo ore 21,15 Giulio Armanini, dirigente scolastico già direttore de Il Corriere Apuano ha affrontato il tema “La notizia: interpretarla e valutarla”; venerdì 12 marzo sempre alle ore 21,15 sarà la volta di Antonello Riccelli, giornalista di Telegranducato, che parlerà de “I media: come orientarsi all’interno dell’offerta di informazione”. I due incontri fanno parte del ciclo “Media e nuovi media: una sfida critica”, organizzato dall’Associazione Genitori A.ge. Di Fivizzano con il contributo dell’Assessorato alle Politiche sociali della Regione Toscana. Il ciclo di incontri si è aperto con l’apprezzato intervento di padre Dario Ravera, vicario generale della diocesi di Massa Carrara-pontremoli, che ha dato un’approfondita lettura del ruolo dei media nella società attuale, in cui predominano la difficoltà di comunicazione, il desiderio di prevalere sull’altro, il volere tutto e subito, contrapponendovi il ruolo dell’educatore come mezzo di comunicazione interpersonale. A concludere venerdì 19 marzo alle ore 21,15 interverranno il neuropsichiatra infantile Franco Giovannoni e la psicologa Elena Battaglia sul tema “Internet e i suoi figli”. Www.agetoscana.it/    
   
   
INAUGURAZIONE DELL´ISTITUTO DI ARCHITETTURA MONTANA DEL POLITECNICO DI TORINO  
 
Aosta, 9 marzo 2010 - L’assessore regionale al territorio e ambiente Manuela Zublena ha partecipato venerdì 5 marzo all’inaugurazione dell’Istituto di Architettura Montana, presso il Dipartimento di Progettazione Architettonica e di Disegno Industriale del Politecnico di Torino. Gli obiettivi dell’Istituto, nato per la prima volta negli anni ’50, grazie all’opera di figure come Carlo Mollino, Roberto Gabetti, Franco Albini e Paolo Ceresa, sono la promozione e la realizzazione di ricerche nei campi dell’architettura, della storia, del design, della tecnologia e della cultura materiale nello spazio alpino, la formazione di reti di ricerche con enti e soggetti locali, il supporto alle comunità locali, la valorizzazione e la divulgazione delle culture architettoniche, lo sviluppo di attività didattiche aventi come oggetto i luoghi, i paesaggi e gli ambienti montani. Alla tavola rotonda hanno partecipato gli Assessori al territorio e ambiente della Regione Piemonte, Sergio Conti, e della Valle d’Aosta, Manuela Zublena, insieme a Lido Riba, Presidente Uncem Piemonte, a Giuseppe Nebbia, Presidente dell’Osservatorio sul Sistema Montagna, al Sindaco piemontese Giacomo Lombardo, al Presidente di Cipra Italia, Francesco Pastorelli. Ha moderato l’incontro il giornalista e scrittore Enrico Camanni. Riportiamo alcuni passi dell’intervento dell’Assessore Zublena: «Chi costruisce in montagna deve necessariamente fare i conti con un territorio più vulnerabile, più sensibile e per questo più ostile. La montagna non è mai un ambiente “indifferente”, è importante conoscerla soprattutto dal punto di vista idrogeologico, tenendo conto che i cambiamenti climatici qui si fanno sentire più intensamente - ma anche prima in ordine di tempo - rispetto alla pianura. Per tutti questi motivi, credo che una costruzione di montagna debba “nascere dal terreno”, inserendosi senza innescare disequilibri nel delicato assetto del suolo e delle acque. Con l’intento di costruire una “casa di montagna” si vede spesso riproporre nelle nuove costruzioni elementi dell’architettura tradizionale rurale snaturati completamente delle loro funzioni e volti solo a fornire un’immagine posticcia dal carattere meramente estetico. Analogamente vengono impiegati materiali della tradizione non ripensati nell’arco di una progettazione innovativa: la pietra da elemento portante viene ridotta a semplice rivestimento, impiegata come abbellimento piuttosto che per le sue caratteristiche costruttive. E’ venuto il momento di iniziare un ragionamento inverso: dobbiamo ora chiederci quale aspetto possano avere le costruzioni di montagna utilizzando le tecnologie e i materiali attuali, tenendo conto del risparmio energetico e della sostenibilità ambientale. Si prospettano nuovi problemi rispetto al passato, occorre recepire le esigenze dei tempi che cambiano. L’architettura è anche un campo di ricerca, non possiamo escludere soluzioni nuove che, sempre nel rispetto degli equilibri ambientali, integrino nel paesaggio le nuove opportunità offerte dal nostro tempo».  
   
   
BOLZANO: APERTE SINO AL 31 MARZO LE GRADUATORIE PER GLI INSEGNATI DELLE PROFESSIONALI  
 
Bolzano, 9 marzo 2010 - Incarichi presso le scuole professionali, agrarie, forestali, di economia domestica e di musica: fino al 31.03.2010 sono aperte le iscrizioni alle graduatorie per l’anno scolastico 2010/2011 Le persone interessate a svolgere nell’anno scolastico 2010/2011 l’attività di insegnante laureato, insegnante di musica, educatore professionale o collaboratore all’integrazione di bambini ed alunni in situazione di handicap possono presentare domanda entro le ore 12,00 del 31 marzo 2010 alla Ripartizione del personale provinciale, ufficio assunzioni personale, via Renon, 13 Bolzano. Il relativo modulo d’iscrizione ed i requisiti d’accesso sono pubblicati in internet al sito: www.Provincia.bz.it/personale. Ulteriori informazioni si possono richiedere telefonicamente al numero 0471/412244. Si comunica, inoltre, che per la scelta dei posti per il prossimo anno scolastico non verranno spediti inviti cartacei. Le date per le singole materie verranno pubblicate in internet entro il 20.07.2010 e mediante affissione all’albo delle competenti strutture organizzative.  
   
   
BOLZANO: BANDO DI CONCORSO PER 8 POSTI ALL’ISTITUTO PEDAGOGICO ITALIANO  
 
Bolzano, 9 marzo 2010 - Viene bandito un procedimento di selezione per titoli e colloquio per l’assegnazione di personale co-mandato presso l’Istituto Pedagogico provinciale per il gruppo linguistico italiano. L’istituto Pedagogico per il gruppo linguistico italiano informa che è stato avviato un procedimento di selezione, per titoli e colloquio, riservato al personale docente e/o direttivo di ruolo delle scuole di ogni ordine e grado a carattere statale, per la copertura di 8 posti. La selezione è bandita su scala provinciale. I posti per i quali viene attivata la procedura di selezione sono così ripartiti:- 7 nell’ambito del servizio ricerca, documentazione e informazione pedagogica (riservati ai concorrenti di madrelingua italiana); 1 nell’ambito della Commissione Seconda Lingua (riservato ai concorrenti di madrelingua tedesca). Per quanto riguarda il Servizio ricerca, documentazione e informazione pedagogica 3 posti riguardano l’area 1 – “Lingue e linguaggi”; 2 posti l’area 2 – “Area matematico-scientifica e tecnologica” e 2 posti l’area 3 – “Le cittadinanze”. I candidati possono concorrere a tutte le predette aree, nel cui ambito si configurano funzioni di coordinamento rispetto a compiti di formazione, documentazione, ricerca, promozione e sostegno dell’innovazione. La durata dell’incarico è di 4 anni, rinnovabili, a decorrere dal 1° settembre 2010. Il bando del procedimento di selezione è consultabile sul sito dell’Istituto Pedagogico italiano www.Ipbz.it/  tra le news dove è anche possibile scaricare il modulo della domanda di partecipazione). Le domande di partecipazione devono essere presentate entro le ore 16,00 del 6 aprile 2010 presso la sede dell’Istituto Pedagogico italiano (via del Ronco 2 – Bolzano; 11° piano). Per ulteriori informazioni è possibile rivolgersi - tel. 0471 411453; e-mail Cinzia.moro@scuola.alto-adige.it    
   
   
PORTE APERTE ALLA SCUOLA PROF. PER L’ARTIGIANATO ARTISTICO DI ORTISEI IL 12/13 MARZO  
 
Bolzano, 9 marzo 2010 - Porte aperte il 12 e 13 marzo alla Scuola professionale per l’artigianato artistico di Ortisei e convegno l’11 marzo sul tema “Formazione e commercializzazione nell’artigianato gardenese”. Si svolgerà venerdì 12 e sabato 13 marzo, dalle ore 9 alle 12, e dalle 14 alle 17, la manifestazione delle “Porte aperte” presso la Scuola professionale per l’artigianato artistico di Ortisei che ha sede in via Rezia,295. Nel corso delle due giornate i visitatori avranno la possibilità di visitare la struttura scolastica e di vedere da vicino i laboratori artistici dell’Istituto. Le materie più qualificanti della Scuola professionale per l’artigianato artistico di Ortisei sono il disegno libero, la tecnologia, il laboratorio di pittura, quello in legno ed il laboratorio plastico. Giovedì 11 marzo la manifestazione delle Porte aperte sarà preceduta da un convegno che avrà luogo nell’Aula magna della Scuola stessa e sarà incentrato sul tema “Formazione e commercializzazione nell’artigianato gardenese” al quale prenderanno parte il direttore della scuola, Julius Moroder, Egon Bernardi, presidente di “Gardena Art”, e numerosi esperti del settore.  
   
   
BARI: SCUOLA EMAS. ISCRIZIONI: SLITTAMENTO DEI TERMINI  
 
Bari, 9 marzo 2010 - La Direzione della Scuola Emas ed Ecolabel della Regione Puglia (Seep) comunica che è stata disposta la proroga, per i bandi 2010, per l’ammissione al Corso per Consulenti e Revisori Ambientali Emas [Settori di specializzazione: 1)Raccolta, trattamento e fornitura di acqua potabile 2)Agroindustria 3) Gestione Impianti Rifiuti ed Acque reflue] e per il Corso per Consulenti Ambientali Ecolabel (servizi ricettività turistica). Le istanze di ammissione dovranno comunque pervenire entro e non oltre il 20 Marzo p.V.. In caso di spedizione postale, si raccomanda l’anticipazione via fax o via email dell’istanza di partecipazione. Le prove di selezione si terranno, in un’unica sessione, sabato 27 marzo p.V. Dalle ore 9.00 e, verosimilmente, fino alle ore 17.00 presso l’istituto Gorjux Via Raffaele Bovio, 1 – Bari. La proroga si è resa necessaria a seguito delle richieste pervenute, dopo l’evento di lancio tenutosi il 6/3 u.S. Dell’a.f. 2010, in ordine all’opportunità di partecipazione per quanti risultano interessati alle connessioni della Seep, sia con lo standard internazionale Uni En 16001 in materia di certificazione di Sistemi di Gestione per l’Energia che con il Regolamento Regionale della Puglia n° 10 del 10 febbraio 2010 in materia di certificazione energetica degli edifici, recentemente varati.  
   
   
QUINTA CONFERENZA PANEUROPEA AMBIENTE E SALUTE “PROTECTING CHILDREN’S HEALTH IN A CHANGING ENVIRONMENT”, PARMA 10-12 MARZO 2010  
 
Parma, 9 marzo 2010 - I Ministri dell’Ambiente e della Salute di 53 paesi dell’Europa e dell’Asia Centrale ( i 27 della Ue, Russia, Ucraina, Turchia, Kazakistan, i paesi Balcanici, i paesi Caucasici, i paesi dell’Asia centrale), la Commissione Europea e l’Agenzia Europea dell’Ambiente, i vertici dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, della Commissione delle Nazioni Unite per l’Europa (Unece), del Programma delle Nazioni Unite per l’Ambiente (Unep), dell’Organizzazione per la Cooperazione Economica e Sociale (Ocse), si riuniranno dal 10 al 12 marzo a Parma in occasione della Quinta Conferenza Paneuropea Ambiente e Salute. Alla Conferenza parteciperanno anche, come osservatori, Canada, Giappone e Usa. Parma, che ospiterà la Conferenza, oltre che essere la città dell’Agenzia Europea per la Sicurezza Alimentare (Efsa) è uno dei simboli di successo ed una vetrina della “via italiana” alla sostenibilità urbana ed alla qualità della vita. La Conferenza sarà presieduta dai Ministri Stefania Prestigiacomo e Ferruccio Fazio. La Conferenza è stata organizzata dal Comitato Paneuropeo Ambiente e Salute presieduto dall’italiano Corrado Clini e dal norvegese Jon Hilmar Iversen, e dall’Ufficio Europeo della Organizzazione Mondiale della Sanità diretto dall’ungherese Zsuzsanna Jakab. La Conferenza discuterà, sulla base delle conoscenze attuali, le politiche e le misure da adottare per la protezione della salute dei bambini e delle nuove generazioni a fronte dei rischi ambientali globali e regionali; la prevenzione dei rischi e delle malattie causate da fattori ambientali, dai cambiamenti climatici, e dalle diseguaglianze socioeconomiche e di genere; la promozione di programmi e di “buone pratiche” comuni attraverso la cooperazione tra i paesi dell’Europa e dell’Asia centrale con il supporto della Oms, dell’Agenzia Europea per l’Ambiente e del settore privato; la creazione di una rete paneuropea di comitati nazionali ambiente e salute in grado di assicurare l’integrazione delle politiche e dei programmi per affrontare in modo efficace le sfide ambientali regionali e globali che minacciano la salute ed il benessere I temi della Conferenza erano già stati introdotti dal Ministro Stefania Prestigiacomo in occasione del meeting G8 Ambiente di Siracusa dello scorso aprile, che aveva dedicato una sessione alla protezione della salute dei bambini dai rischi ambientali. In occasione della Conferenza i Ministeri italiani dell’Ambiente e della Salute, in collaborazione con l’Agenzia Europea dell’Ambiente, hanno organizzato due workshop internazionali : “Food for health and sustainable growth” , che sarà introdotto da Umberto Veronesi, dedicato alla valutazione degli effetti delle diverse diete sulla salute e sull’ambiente (impronta ecologica delle produzioni agroalimentari); “Safe water and healthy water services in a changing environment” , che sarà introdotto dal direttore dell’Agenzia Europea Jacqeline Mc Glade, dedicato alla valutazione dell’impatto di alluvioni e siccità sulla qualità e la quantità delle acque nei paesi europei.  
   
   
I DINOSAURI POTREBBERO ESSERE NATI 10 MILIONI DI ANNI PRIMA  
 
Bruxelles, 9 marzo 2010 - Un team composto da paleontologi europei e statunitensi ha scoperto i fossili di una creatura che ritengono possa aver vissuto 10 milioni di anni prima dei dinosauri di cui abbiamo conoscenza. I risultati, pubblicati nella rivista Nature, avvalorano la teoria secondo la quale i dinosauri ed altre creature a loro vicine, come gli pteurosari (rettili in grado di volare), potrebbero essere vissuti prima di quanto finora ritenuto. È la prima volta che gli scienziati che studiano il Triassico (ovvero l´era compresa tra i 250 e i 200 milioni di anni fa) scoprono il fossile di una creatura simile a un dinosauro in Africa. Le specie in questione, chiamata Asilisaurus kongwe, è sì legata alla famiglia dei dinosauri, con i quali aveva molte caratteristiche comuni, ma non vi apparteneva completamente. La relazione che intercorre tra questa specie e i dinosauri è analoga a quella che lega gli scimpanzé agli esseri umani. I primi dinosauri di cui abbiamo notizia risalgono a 230 milioni di anni fa: la scoperta dell´Asilisaurus, antenato dei dinosauri vissuto 10 milioni di anni prima, lascia supporre che la linea evolutiva dei dinosauri si fosse divisa già 240 milioni di anni fa. I fossili della specie Asilisaurus kongwe sono stati ritrovati nell´area meridionale della Tanzania, in Africa. Il ritrovamento, nello stesso letto fossile, di resti di coccodrilli primitivi fa pensare che la diversificazione delle specie appartenenti alla famiglia dei coccodrilli e degli uccelli sia avvenuta rapidamente e prima di quanto ritenuto in passato dai paleontologi. Grazie ai resti di altri 14 esemplari della stessa specie rinvenuti nello stesso letto fossile i paleontologi sono stati in grado di costruire uno scheletro pressoché completo. La ricostruzione ha dimostrato che le creature misuravano tra i 50cm e 1 metro di altezza e da 1 a 3 metri di lunghezza per un peso compreso tra i 10 e i 30kg. La dieta di questa specie, che camminava su quattro zampe, era composta da vegetali o da vegetali e carne. I denti triangolari e l´estremità molto simile a un becco della mascella inferiore lascia supporre che fossero sia onnivori che erbivori. Questi caratteri scheletrici si sono evoluti indipendentemente almeno in due linee evolutive appartenenti alla famiglia dei dinosauri, in specie originariamente carnivore. Proprio questo suggerisce che la possibilità di passare da una dieta erbivora a una dieta carnivora abbia ampliato i confini del loro habitat e abbia pertanto costituito un vantaggio evolutivo. La ricerca suppone che questi sviluppi evolutivi si siano verificati almeno tre volte durante l´evoluzione dei dinosauri e delle specie legate alla stessa famiglia nell´arco di meno di 10 milioni di anni. "Tutti amano i dinosauri", ha affermato il professor Sterling Nesbitt dell´Università del Texas ad Austin (Stati Uniti). "Questa nuova prova suggerisce che i dinosauri furono solo uno dei grandi gruppi di animali che si diversificarono durante il Triassico: i silesauri, gli pterosauri e vari gruppi di coccodrilliformi. "Questo dimostra che vivevano interi gruppi di animali di cui non abbiamo mai trovato traccia ma che erano numerosi durante il Triassico", ha aggiunto. "È emozionante perché significa che ci sono ancora moltissime possibilità di fare scoperte". Il team di ricerca comprendeva il Lamont-doherty Earth Observatory della Columbia University (Stati Uniti), l´American Museum of Natural History e il Museum für Naturkunde in Berlin (Germania). Per maggiori informazioni, visitare: Nature: http://www.Nature.com/nature/index.html  University of Texas at Austin: http://www.Utexas.edu/    
   
   
QUINTA CONFERENZA INTERMINISTERIALE SU AMBIENTE E SALUTE DELL’OMS: L’IMPEGNO DEL CNR  
 
Roma, 9 marzo 2010 - Il Consiglio Nazionale delle Ricerche sarà presente alla Quinta Conferenza Interministeriale su Ambiente e Salute organizzata dalla Organizzazione Mondiale della Sanità, Oms, a Parma dal 10 al 12 marzo. Il 10 marzo alle ore 13 i responsabili del Progetto Interdipartimentale Ambiente e Salute (Pias) del Cnr presentano il libro che raccoglie i progetti, le linee di ricerca e gli studi in corso nell’ambito del Programma Pias: Cnr Environment and Health Inter-departmental Project: present knowledge and prospects for future research”. A Parma si riuniscono i Ministri della Salute e quelli dell’Ambiente dei 53 paesi della Regione Europea dell’Oms, che include tutta l’area balcanica e degli stati ex sovietici, per fare il punto sulle azioni intraprese per proteggere la salute dai rischi ambientali e per individuare le prossime priorità. Nella precedente edizione della Conferenza, svoltasi a Budapest nel 2004, i Ministri di Ambiente e Salute dei 52 Paesi presenti si impegnarono ad applicare il Cehape, “Piano di azione su ambiente e salute dei bambini per l’Europa” e siglarono una “Dichiarazione finale” che includeva la necessità di un adeguato sistema informativo, l’affermazione del principio di precauzione come strumento per la gestione dei rischi, l’estensione delle attività di comunicazione e partecipazione secondo i criteri della Convenzione di Århus. In tale occasione il Cnr, che faceva parte della delegazione italiana, iniziò a far convergere le proprie competenze sulla tematica di grande rilievo per il futuro e di forte interesse per l’opinione pubblica e i decisori soprattutto a livello locale. A Parma i temi della Conferenza ‘Proteggere la salute dei bambini in un mondo che cambia’ includono la protezione della salute da rischi quali la mancanza di igiene dell’acqua, la scarsa qualità dell’aria, gli infortuni e la mancanza di attività fisica, le sostanze chimiche nocive e le nuove minacce, come eventi estremi dovuti al cambiamento climatico. La Conferenza valuterà se gli impegni presi dai diversi paesi sui principali fattori di rischio sono stati mantenuti e definirà le azioni da intraprendere per proteggere la salute ambientale in futuro. “Il Cnr ha sviluppato con il Programma interdipartimentale ambiente e salute Pias una modalità di collaborazione e un linguaggio comune tra Istituti che avevano lavorato in modo separato nel campo ambientale, della medicina, ma anche di alimentazione, di sviluppo di nuovi strumenti di monitoraggio e di nuovi sistemi informatici per la lettura integrata dei dati” ha dichiarato Giuseppe Cavarretta, Direttore del Dipartimento Terra e Ambiente presentando il libro sul Pias, “pensiamo si tratti di un apporto di rilievo che il Cnr offre al sistema paese, che deve affrontare con un respiro interdisciplinare emergenze di portata sempre più estesa.” “Per comprendere i percorsi degli inquinanti dalla loro emissione, alla migrazione nell’ambiente agli effetti sulla salute umana è necessario ricomporre un quadro molto articolato ed elaborare molteplici informazioni: il Programma Interdipartimentale Ambiente e Salute del Cnr si articola in sei gruppi di lavoro: destino degli inquinanti, sistemi di monitoraggio per suoli e acque, inquinamento dell´aria outdoor/indoor e salute, biomonitoraggio umano, sistema di sorveglianza ambiente e salute, monitoraggio di contaminanti ambientali nella catena alimentare ed effetti sulla salute” ha proseguito Fabrizio Bianchi, Dirigente di Ricerca dell’Istituto di Fisiologia Clinica del Cnr, responsabile del Pias. “Inoltre, per elaborare progetti di fattibilità e rafforzare le collaborazioni sono in corso due studi pilota su interferenti endocrini e salute, e su particolato ultrafine e effetti cardiopolmonari, con particolare riferimento ai bambini. Il Pias è entrato a far parte del nuovo progetto Europeo Era-envhealth, per il coordinamento a livello europeo delle ricerche su ambiente e salute, mentre sono state consolidate le collaborazioni con altre Istituzioni attive, Enti di ricerca e Università. Http://www.euro.who.int/parma2010    
   
   
CNR: INVERNO 2010  
 
Roma, 9 marzo 2010 – Di seguito una nota della dr.Ssa Teresa Nanni, responsabile del Gruppo di ricerca di Climatologia storica dell’Istituto di scienze dell’atmosfera e del clima (Isac) del Cnr di Bologna, con qualche considerazione su piovosità e temperatura di questo inverno meteorologico appena trascorso: “Con la fine di febbraio si è concluso l’inverno meteorologico 2010 che ha fatto registrare comportamenti molto differenti nelle diverse zone del globo. Per quanto riguarda l’Italia, l´inverno 2010 si classifica tra i più piovosi degli ultimi due secoli, al 23° posto dal 1800 ad oggi, preceduto solo dal 2009 laddove si considerino gli anni successivi al 1980. Nulla di particolare invece per quanto riguarda la temperatura: l’inverno 2010, in media, non è stato infatti particolarmente freddo, si colloca al 52° posto tra i più caldi degli ultimi due secoli. Se prendiamo in esame gli anni successivi al 1980, registriamo ben 13 inverni più freddi di cui 4 successivi al 2000: 2009, 2003, 2002, 2005, da segnalare che due di questi sono però compresi in anni che, nel complesso, si sono rivelati tra i più caldi degli ultimi due secoli. L´inverno 2010 in Italia, come nel resto dell´Europa, non è stato tra i più caldi (in Inghilterra è stato addirittura il più freddo dal 1979 ad oggi), mentre a livello globale è uno dei più caldi registrati”.  
   
   
AMBIENTE, È TERMINA L´EMERGENZA PER LO SVERSAMENTO NEL LAMBRO E NEL PO DI IDROCARBURI. IL PRESIDENTE ERRANI: "GRAZIE AD UN CORALE IMPEGNO SI È EVITATA UNA GRAVE CRISI AMBIENTALE PER IL PO E PER IL DELTA".  
 
Bologna, 9 marzo 2010 - Da ieri è stata dichiarata chiusa la fase emergenziale per lo sversamento nel Lambro e nel Po di idrocarburi. Infatti si è conclusa la fase di attenzione disposta dall’Agenzia regionale di Protezione Civile in seguito agli ultimi risultati dei campionamenti effettuati dall’Arpa Emilia-romagna - che comunque proseguirà anche nelle prossime quattro settimane il monitoraggio - sull’asta principale del fiume Po. Nei prossimi giorni - dopo la dichiarazione dello stato di emergenza nazionale disposta il 1 marzo dal Presidente del Consiglio dei Ministri - sarà realizzata una ulteriore Ordinanza che - oltre a prevedere l’impegno a sostenere finanziariamente quanto anticipato dalla Regione sin dalle prime ore dell’emergenza - potrà definire sul piano istituzionale e finanziario le attività per l’importante fase della bonifica del Lambro e del Po, entrambi interessati dalla fuoriuscita di ingenti quantità di idrocarburi dalla società Lombarda Petroli di Monza. Per lo svolgimento di tutte le attività necessarie sono stati anticipati dalla Regione, attraverso l’Agenzia regionale di Protezione Civile, circa 1,5 milioni di euro: gli interventi effettuati e le misure cautelative adottate hanno salvaguardato sia le acque degli acquedotti del ferrarese, sia le acque degli allevamenti di molluschicoltura nella zona deltizia del Po. "Grazie al tempestivo intervento della protezione civile, all´impegno di Vigili del Fuoco e delle strutture tecnico-operative civili e militari e dei tanti volontari insieme al raccordo tra Prefetture ed enti locali di Lombardia ed Emilia Romagna, si è scongiurata una potenziale crisi ambientale dell’asta principale del Po e del delicato ecosistema del suo Delta" ha sottolineato il presidente della Regione Emilia-romagna Vasco Errani. Infatti durante l´emergenza è stata determinante l´opera della Protezione Civile regionale, dei Vigili del Fuoco, del Genio Pontieri di Piacenza, del Volontariato di Protezione Civile, delle Prefetture e delle Province – in particolare di Piacenza e Ferrara – e dei Comuni rivieraschi di Piacenza e Monticelli d’Ongina dove si è concentrata la maggior parte degli interventi. Efficace e decisiva è stata anche l’attività della "cabina di regia nazionale" posta in capo al Dipartimento nazionale di Protezione Civile che ha coordinato le azioni necessarie di concerto con le Prefetture interessate ed in collaborazione con le tre Regioni rivierasche Lombardia, Veneto ed Emilia-romagna. Inoltre, attraverso la convenzione in atto tra Agenzia regionale di Protezione Civile ed Enìa è stato possibile realizzare le varie attività di raccolta, trasporto e smaltimento del materiale inquinante. Tutti i numeri dell´emergenza. Le attività hanno impegnato oltre 300 operatori tra Vigili del Fuoco, Genio Pontieri, Volontari di protezione civile, funzionari dell’Agenzia regionale di Protezione Civile, tecnici degli Enti Locali, di Aipo e dell’Autorità di Bacino, tecnici di Enìa. Il Corpo Forestale dello Stato ha inoltre coordinato l’azione di vigilanza lungo le rive del Po, impegnando 200 operatori, tra funzionari del Corpo Forestale e Volontari di protezione civile. Complessivamente sono state recuperate dal fiume Po circa 750 tonnellate di emulsioni oleose, circa 500 tonnellate di idrocarburi e morchie nonché circa 315 tonnellate di ramaglie contaminate da idrocarburi. L’attività di campionamento e analisi delle acque lungo l’asta del Po, predisposta da Arpa Emilia-romagna, è iniziata il giorno 25 febbraio ed è tuttora in corso: sono stati realizzati circa 200 campionamenti e oltre 400 analisi chimico-fisiche. Complessivamente sono stati utilizzati: 6 skimmer a rulli e a disco per l’estrazione degli idrocarburi, 1 natante per la raccolta degli idrocarburi, 2 motopontoni con gru a ragno, 2.500 metri di panne oleoassorbenti, 1.500 metri di barriere rigide e pneumatiche, 10 mezzi auto spurgo e 8 mezzi con cassone per il trasporto di solidi, 4 gommoni e 2 barche a supporto degli interventi tecnici e di monitoraggio.  
   
   
CASCINA CUCCAGNA VORREBBE OSPITARE ALCUNI ALBERI DEL MAESTRO ABBADO IL PROGETTO VERDE DELLA CASCINA CUCCAGNA CERCA UNO SPONSOR: PREVISTI, NEI 1500 MQ DEL GIARDINO, UN ORTO E UN FRUTTETO DIDATTICI, SERRE E PIANTUMAZIONE DI NUOVE ESSENZE  
 
 Milano, 9 marzo 2010 – Cascina Cuccagna offre la disponibilità della propria area verde (circa 1500 mq) di via Muratori, per ospitare alcuni dei 90 mila alberi che verranno piantumati a Milano, grazie al progetto appena approvato in Comune, pensato dal maestro Abbado. Il Presidente del Consiglio Direttivo del Consorzio, Sergio Bonriposi: “In Comune ieri è stata decisa la piantumazione a Milano degli gli alberi del maestro Abbado. In qualità di Cascina in centro città, offriamo la nostra disponibilità a piantare alcuni di questi alberi, circa una decina, all´interno del giardino della Cascina Cuccagna e nel suo perimetro, per contribuire ad esaudire il desiderio del maestro. “Con l´occasione, lanciamo un appello: cerchiamo uno sponsor, per iniziare i lavori del giardino a settembre 2010.” Cascina Cuccagna, circondata da un’area verde di 1500 metri quadri, è accreditata come Punto Parco in Città del Parco Agricolo Sud Milano. L’obiettivo è creare una grande oasi verde: uno spazio aperto a tutti, vero punto di congiunzione tra campagna e città. Il progetto verde per la Cascina Cuccagna, per la sua qualificazione ambientale, prevede la piantumazione di nuovi alberi, la realizzazione di un frutteto, di una serra e di un orto didattici, il restauro degli acciottolati originari e la realizzazione di un giardino pubblico. Il progetto verde della Cascina Cuccagna ha una forte valenza ambientale, oltre che sociale e culturale. Insieme, si possono dare risposte concrete ai bisogni emergenti della comunità locale: primo tra tutti, la fruibilità di spazi verdi da parte degli abitanti di Milano. Sostenendo Cascina Cuccagna, si appoggia un progetto di grande impatto e visibilità nella propria città. Un progetto che si può vedere con i propri occhi e seguire da vicino. Un progetto da vivere e far vivere. L’intera Area Verde di Cascina Cuccagna sarà caratterizzata dal nome e marchio dell’azienda sponsor. Per il progetto verde servono circa 150.000 euro. A seconda del contributo, si concorderanno appositi riconoscimenti e forme di visibilità.  
   
   
BASILICATA: PARCO GALLIPOLI, CORSO DI VIGILANZA ANTINCENDIO  
 
Potenza, 9 marzo 2010 - È in fase di avvio la prima edizione del Corso di Formazione “Operatori della Vigilanza Antincendio”, che si terrà presso la sede del Parco Regionale Gallipoli Cognato e Piccole Dolomiti Lucane dal 12 al 14 marzo prossimi e che rappresenta una delle tante attività formative del progetto Terra & Fuoco, finanziato dalla Fondazione per il Sud nell’ambito del Bando Ambiente 2008 e cofinanziato dalla Regione Basilicata. Il corso è rivolto ad un totale di 40 partecipanti, 20 per ciascuna edizione, di età superiore ai 20 anni, scelti tra volontari operanti nell’ambito della prevenzione e spegnimento degli incendi boschivi sul territorio. Durante il corso saranno affrontati importanti argomenti teoricopratici, di notevole interesse per la salvaguardia del territorio e la prevenzione dei rischi legati al fuoco, con metodologie di approccio partecipativo ed esperienziale.  
   
   
MILANO, AMBIENTE: VISITE NELLE ZONE PER INFORMARE I CITTADINI SULLA QUALITÀ DELL’ARIA  
 
Milano, 9 marzo 2010 - Prende il via mercoledì 10 marzo un progetto di informazione dell’Assessorato all’Ambiente che prevede una serie di incontri, aperti al pubblico, per far conoscere ai milanesi il reale “stato di salute” dell’aria in città. “Andremo in ciascuna delle nove zone – ha dichiarato l’assessore all’Ambiente Paolo Massari – per illustrare direttamente i dati delle polveri sottili relativi all’anno 2009 e ai primi due mesi del 2010, ospiti dei Consigli di Zona che per l’occasione saranno aperti a tutti i cittadini”. Gli appuntamenti in programma ad oggi sono: Mercoledì 10 marzo, ore 17.30 Zona 8, via Quarenghi 21; Mercoledì 17 marzo, ore 18.00 Zona 5, viale Tibaldi 41; Giovedì 18 marzo, ore 19.00 Zona 4, via Oglio 18; Giovedì 1° aprile, ore 20.00 Zona 9, via Guerzoni 38. “Vogliamo condividere con i milanesi tutti i dati ufficiali, relativi al Pm10 e al particolato in genere, che l’Amministrazione ha raccolto in questi anni e che utilizza per programmare e attuare le proprie politiche ambientali. Sarà un’occasione – ha proseguito Massari, per ‘leggere’ i dati con obiettività e comprendere il trend evolutivo della situazione atmosferica della città negli ultimi anni”.  
   
   
FIRMATA UN’INTESA ISTITUZIONALE PER L’UTILIZZO DEI LAVORATORI NEI PARCHI CALABRESI  
 
Reggio Calabria, 9 marzo 2010 - Firmata ieri dall’Assessore alle “Politiche del Lavoro” Mario Maiolo l’intesa istituzionale per l’utilizzo dei lavoratori disoccupati, per le attivita’ nei parchi calabresi, in base all’art. 21 della legge 15/2008, previsto nel piano di reinserimento occupazionale. La firma da’ seguito alla deliberazione di giunta n. 209, proposta dallo stesso Maiolo “Intesa Istituzionale tra diverse Amministrazioni quali, la Regione Calabria – Dipartimento Lavoro – i Parchi nazionali della Calabria, le Comunità Montane ed i Comuni aree Parchi”. La finalità dell’intesa è l’utilizzazione di questi lavoratori nell’ambito delle politiche attive dell’impiego di sostegno all’azione di promozione del lavoro. L’utilizzazione deve essenzialmente riguardare i soggetti disoccupati con riguardo al settore della salvaguardia e della cura dell’ambiente e del territorio, mirando a favorire il rafforzamento dei servizi degli Enti utilizzatori. Con l’Assessore Maiolo hanno firmato i rappresentnati dell’Uncem per le Comunità Montane, dell’Anci per i Comuni. Il Ministero dell’Ambiente ha fatto pervenire una nota il cui contenuto conferma la disponibilità degli enti parco a sottoscrivere l’intesa nei termini previsti che saranno specificati al tavolo tecnico. Con la firma dell’intesa è stata, infatti, ufficializzata la costituzione di un tavolo tecnico tra la Regione, gli Enti Parco calabresi ed il Ministero dell’Ambiente, al fine di garantire la migliore attuazione delle attività previste dall’accordo sottoscritto. La nota del Ministero dell’Ambiente, con la quale si da’ disponibilità alla partecipazione degli Enti Parco a contribuire a realizzare il percorso previsto dall’intesa istituzionale, rafforza e rende ormai certo il merito dell’obiettivo del reinserimento dei lavoratori disoccupati. La Regione si fà carico di garantire il costo complessivo del lavoro e s’ impegna a promuovere azioni, come già fatto nelle intese istituzionali e negli accordi di programma quadro, di finanziare progetti e attività nelle aree dei parchi, al fine di realizzare attività previste nei piani di sviluppo dei parchi, che consentano anche l’integrazione delle ore di lavoro dei lavoratori per garantire il massimo reinserimento lavorativo. Gli Enti Parco si impegnano, ricevendo finanziamenti comunitari, a realizzare specifici progetti che utilizzino i lavoratori previsti dalla Convenzione. Le Comunità Montane, con le proprie strutture tecniche, s’impegnano a redigere progetti, assicurandone la direzione dei lavori a gestire tutte le fasi per un utilizzo ottimale dei lavoratori. I Comuni allocati negli ambiti dei parchi interessati all’utilizzo dei lavoratori si faranno carico della gestione degli oneri di legge per assicurare e garantire la sicurezza dei lavoratori, secondo le modalità che saranno contenute in una specifica Convenzione tra Comuni e Regione Calabria. L’assessore Maiolo, dal canto suo, ha espresso soddisfazione per la sottoscrizione dell’intesa istituzionale, alla quale si è lavorato fra le tante difficoltà con molto impegno da parte delle istituzioni coinvolte, in particolare, “poichè si raggiunge un obiettivo programmatico dell’assessorato della giunta Loiero, al fine di dare prospettive lavorative produttive ai tanti lavoratori precari della nostra Regione. Ai lavoratori dei parchi della Sila e dell’Aspromonte dopo quelli del Pollino si aprono, quindi, concrete prospettive lavorative. L’auspicio ulteriore – ha detto ancora Maiolo è che il tavolo tecnico possa rapidamente dare corso a tutte le attività tecniche progettuali, che possano concretamente avviare le attività lavorative con la specifica responsabilizzazione, per come convenuto”.  
   
   
CORPO FORESTALE FVG: CONTROLLI SU VIOLAZIONI IN GESTIONE RIFIUTI  
 
Trieste, 9 marzo 2010 - Dall´inizio dell´anno il personale forestale del Nucleo Operativo per l´Attività di Vigilanza Ambientale (Noava) e della Stazione forestale di Monfalcone ha svolto numerosi controlli presso aziende artigianali ed industriali dell´Isontino, per verificare il rispetto della normativa in materia di gestione dei rifiuti, in particolar modo la tenuta della documentazione prevista dalla disciplina di settore (parte quarta del Decreto Legislativo 152/2006). Dagli accertamenti effettuati sono emerse diverse violazioni relative alla errata o incompleta compilazione dei Formulari, il documento obbligatorio che deve accompagnare ogni trasporto di rifiuti, nonché alla tenuta dei registri di carico e scarico che la normativa impone al fine di tracciare puntualmente il percorso del rifiuti, la sua destinazione e soprattutto il suo corretto recupero o smaltimento. Per gli illeciti amministrativi riscontrati, che hanno riguardato sia rifiuti pericolosi che non pericolosi, sono stati elevati 51 processi verbali di accertamento per un importo complessivo di circa settantamila euro. Le norme che disciplinano la gestione dei rifiuti, sia pure modificate ed integrate nel tempo, sono entrate in vigore nell´ormai lontano febbraio 1997, con il Decreto Legislativo 22/97, meglio conosciuto anche come Decreto Ronchi, dal nome dell´allora Ministro dell´Ambiente ed oggi disciplinate dalla parte quarta del D.l.vo 152/2006, Norme in Materia Ambientale. A distanza quindi di molti anni dall´entrata in vigore di queste disciplina, va rilevato che molti operatori affrontano gli obblighi e le prescrizioni imposte con scarsa conoscenza o forse con troppo superficialità, andando incontro a sanzioni amministrative ed in taluni casi anche penali, molto pesanti dal punto di vista sanzionatorio. L´attività di controlli ed accertamenti sul territorio isontino effettuata dal personale del Corpo Forestale regionale continuerà anche nei prossimi mesi. Un´attività volta non solo alla repressione ma soprattutto alla prevenzione dei fenomeni illeciti e di inquinamento ambientale, che riguarderà sia il controllo sulla gestione di rifiuti che la gestione degli scarichi idrici e le emissioni in atmosfera.  
   
   
POTENZA, CICLO INTEGRATO RIFIUTI: SOTTOSCRITTO ACCORDO  
 
Potenza, 9 marzo 2010 - Ieri mattina, nella sala Giunta della Provincia di Potenza è stato sottoscritto l’accordo di programma finalizzato al potenziamento degli impianti di trattamento meccanico-biologico presenti nell’impianto di trattamento di rifiuti solidi urbani situato in località Notarchirico a Venosa. Il risultato delle opere che saranno realizzate sarà la destinazione di almeno la metà della massima capacità di trattamento dell’impianto alla trasformazione della frazione compostabile in compost di qualità. E’ quanto comunica una nota della Provincia di Potenza. Lo stesso tipo di intervento realizzato per l’impianto di Venosa verrà realizzato anche per l’impianto di Sant’arcangelo.  
   
   
DIFFERENZIATA: INAUGURATO IMPIANTO GEONOVA A SAN VITO AL TAGLIAMENTO  
 
San Vito al Tagliamento, 9 marzo 2010 - "Efficienza, efficacia, economicità, tutela della salute e difesa del territorio, raccolta differenziata, smaltimento corretto e innovativo secondo i più moderni dettami della tecnologia: su queste basi intendiamo scrivere il Piano regionale dei rifiuti, che spero possa vedere la luce entro l´anno". Questo l´auspicio e l´impegno espressi dall´assessore regionale all´Ambiente, Elio De Anna, intervenuto ieri pomeriggio all´inaugurazione del nuovo impianto Cdr (combustile da rifiuti) della Geo Nova spa nella Zona Industriale Ponterosso a San Vito al Tagliamento. Tra gli altri rappresentanti delle istituzioni era presente anche il consigliere regionale Daniele Gerolin. La Provincia di Pordenone era rappresentata dall´assessore all´ambiente, Alberto Zorzetto. Nel suo intervento De Anna ha fatto riferimento alla Direttiva dell´Ue che impone per il 2012 una quota di raccolta differenziata pari al 65 per cento: "per quanto riguarda il Friuli Venezia Giulia nel 2008 abbiamo centrato l´obiettivo del 35 per cento e siamo sulla buona strada per raggiungere il 65 per cento entro la data indicata. Ciò grazie soprattutto alle buone performance delle province di Gorizia e di Pordenone". Nel Friuli Occidentale, infatti, la media provinciale di differenziata è già del 55 per cento con picchi del 75-80 per cento proprio nel Sanvitese: "una strada da potenziare se possibile - ha affermato De Anna - magari accompagnandola a una riduzione dei rifiuti, anche se nella nostra società occidentale la prevenzione è difficilmente percorribile. È un nostro impegno, però, realizzare una campagna informativa capillare, che oltre alle scuole interessi anche tutti i cittadini". Soffermandosi, quindi, sul problema dello smaltimento, l´assessore ha chiesto che il confronto "avvenga solo su basi scientifiche e tecniche, anche se poi le istituzioni devono assumersi le responsabilità e decidere. Questo impianto della Geo Nova va nel senso della produzione di Cdr, ma questo combustibile deve poi poter essere utilizzato, anche perché meno inquinante di altri combustibili. La bozza del Piano regionale lascia però alle Province la scelta tra tipi di impianto". E concludendo ha auspicato che al bando di gara per la gestione dei rifiuti le aziende pubbliche e private possano coalizzarsi per far fronte alla concorrenza che verrà da grosse società straniere. Il presidente di Geo Nova, Bruno Andreola, ha quindi illustrato il nuovo impianto, che permette alla provincia di Pordenone di fare un altro passo avanti nella gestione del ciclo integrato dei rifiuti, dotandosi di un impianto che trasforma il rifiuto in risorsa energetica alternativa. L´impianto è stato concepito per contenere e ridurre l´impatto ambientale e salvaguardare il territorio, grazie all´applicazione delle più moderne tecnologie disponibili provenienti dalla Finlandia. All´impianto confluiranno circa 50 mila tonnellate all´anno di rifiuti urbani indifferenziati e residui industriali non pericolosi e, attraverso un processo meccanico-manuale, sarà in grado di recuperare materie prime (legno, materiali ferrosi, carta e cartone, bottiglie e contenitori plastici) e di produrre Cdr utilizzabile presso idonei impianti italiani e esteri per la produzione di energia. In tal modo il residuo finale sarà minimo.