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GIOVEDI

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Notiziario Marketpress di Giovedì 15 Luglio 2010
PARLAMENTO EUROPEO, PLENARIA DI LUGLIO - LE COSE DA RICORDARE: SINTESIPASSI IMPORTANTI PER L´EUROPA: SWIFT, SORVEGLIANZA FINANZIARIA E SERVIZIO D´AZIONE ESTERNA…E PER I CITTADINI: PIÙ DIRITTI PER CHI VIAGGIA, NO AL CIBO DA ANIMALI CLONATI, E MENO EMISSIONI PERICOLOSE  
 
Strasburgo, 15 luglio 2010 - Nell´ultima seduta plenaria prima della pausa estiva i deputati sono dati da fare: hanno dato il via libera al tetto sui bonus dei banchieri, e hanno approvato in via definitiva sia la forma del nuovo servisio diplomatico europeo che l´accordo Swift. Diventano legge anche il testo sui diritti dei passeggeri che viaggiano via nave e limiti più severi per le emissioni industriali. Un riassunto in pillole ed immagini. Staffetta Spagna-belgio: non si parla di Mondiali, ma di passaggio di consegne fra la presidenza spagnola dell´Ue, che finisce il suo semestre, e il Belgio, che inizia. Martedì il premier spagnolo Zapatero ha riferito all´Aula i risultati del lavoro di Madrid, e mercoledì il fiammingo Yves Leterme ha esposto il suo programma. Tetto agli stipendi dei banchieri - vari dibattiti in plenaria sulla situazione economica e finanziaria. Ma, mentre sul pacchetto di supervisione delle istituzioni finanziarie i governi dei 27 e il Parlamento devono ancora trovare un accordo, sugli stipendi dei manager il provvedimento approvato questa settimana diventerà legge presto, imponendo una riduzione e un tetto ai bonus. Tenemus servizio! Dopo mesi di negoziati con il Consiglio, il Parlamento ha dato il via libera al Servizio di Azione esterna dell´Ue - la nuova diplomazia europea sotto la guida di Catherine Ashton. Nella risoluzione approvata, sono definiti il mandato, il budget, e le risorse umane. Traghetto senza sorprese - a partire dal 2012 i viaggiatori via mare avranno diritto a rimborsi e compensazioni per ritardi, cancellazioni e perdita dei bagagli. Per passeggeri di bus e pullman, invece bisogna ancora aspettare. I governi europei non hanno accolto le domande del Parlamento (favorevoli ai passeggeri), per cui i negoziati sono ancora aperti. No al cibo da animali clonati - Che fine ha fatto la pecora Dolly? Che sia finita in un museo o scorrazzi libera nella campagna, una cosa è certa: non finirà mai nei nostri piatti. Il Parlamento ha detto no al cibo proveniente da animali clonati. Ora, serve l´accordo dei governi Ue. Norme più severe sulle emissioni industriali - Decine di migliaia di impianti industriali in Europa dovranno dal 2016 adeguarsi alle nuove regole sulle emissioni industriali adottate ieri. La direttiva, che ha già l´avallo dei governi, pone nuovi limiti per ossidi di azoto, anidride solforosa e polveri, sostanze che generano inquinamento atmosferico. Albania e Kosovo: verso l´adesione? Anche se la prospettiva di lungo termine dovrebbe essere quella dell´entrata nell´Ue, il Parlamento ritiene che l´Albania debba fare ancora passi avanti nelle riforme economiche e democratiche. Sul Kosovo, l´Aula chiede ai governi Ue di parlare con una voce sola.  
   
   
LA COMMISSIONE EUROPEA PROPONE NORME PER RAFFORZARE LA TUTELA E LA FIDUCIA DEI CONSUMATORI NEI SERVIZI FINANZIARI  
 
Bruxelles, 15 luglio 2010 - Per creare un sistema finanziario più sicuro e più sano, prevenire future crisi e ripristinare la fiducia dei consumatori, la Commissione ha proposto misure per garantire in tutta l´Ue un livello di protezione equo e completo dei consumatori dei servizi finanziari. I titolari di depositi bancari potranno ad esempio ottenere dalla loro banca una restituzione più rapida dei loro fondi (entro 7 giorni), un aumento della copertura (fino a 100 000 euro) nonché maggiori informazioni sulle modalità di funzionamento della protezione a loro favore. Gli investitori potranno godere di maggiore protezione e indennizzi più rapidi in caso di frode, negligenza o errori. Anche per i titolari di polizze assicurative sarà introdotta una protezione contro il rischio di inadempienza della compagnia assicuratrice. Le proposte in questione, perfettamente coerenti con gli impegni presi dall´Ue nell´ambito del G20, sono ora trasmesse al Parlamento europeo e al Consiglio per essere esaminate. Il commissario per il Mercato interno e i servizi Michel Barnier ha dichiarato:"L´adozione del pacchetto odierno rappresenta l´ultimo contributo della Commissione per apportare trasparenza e responsabilità al sistema finanziario europeo e per prevenire o gestire future crisi.I consumatori europei meritano di più: devono poter essere sicuri che i loro risparmi, investimenti o polizze assicurative siano protetti indipendentemente dal paese dell’Ue in cui vivono.Perché questo diventi una realtà, invito quindi il Parlamento europeo e il Consiglio a procedere rapidamente nell´approvazione del pacchetto presentato oggi." La protezione dei vostri risparmi - La recente crisi finanziaria ha dimostrato ancora una volta in che misura le banche siano esposte al rischio di "assalto allo sportello", ossia ciò che avviene quando i clienti di una banca ritengono che i loro depositi non siano più sicuri e si presentano allo sportello per ritirarli tutti contemporaneamente.Dal 1994 una direttiva (94/19/Ce) prevede che tutti gli Stati membri dispongano di una rete di sicurezza per i titolari di depositi bancari.Se una banca viene chiusa, i sistemi nazionali di garanzia dei depositi devono rimborsare i titolari dei conti fino ad un determinato livello di garanzia. Quando nel 2008 è scoppiata la crisi finanziaria, sono state apportate alcune modifiche correttive d’urgenza, in particolare per portare il livello della garanzia a 100 000 euro (in due fasi) e eliminare la possibilità della coassicurazione (cioè quando i titolari dei conti non vengono rimborsati integralmente, ma devono sostenere una determinata percentuale di perdita, anche quando la somma persa è inferiore al limite di garanzia).Dato però che sono state rinvenute altre lacune nei sistemi attualmente in vigore, la Commissione ha deciso di presentare una proposta per modificare integralmente la direttiva del 1994 e tenere pienamente conto degli insegnamenti tratti dalla recente crisi. Gli elementi fondamentali della proposta sono i seguenti: - Una maggiore copertura: l´aumento della garanzia a 100 000 euro entro la fine di quest´anno è stato confermato.Questo significa che il 95% dei depositanti bancari nell´Ue recupererà i propri risparmi se la banca fallisce.La garanzia riguarda ora le piccole, medie e grandi imprese nonché tutte le valute.Sono esclusi tutti i depositi di istituzioni finanziarie ed enti pubblici, i prodotti di investimento strutturati e i certificati di debito. - Pagamenti più rapidi : ititolari di depositi bancari saranno rimborsati entro sette giorni.Questo rappresenta un notevole miglioramento in quanto oggi molti titolari di depositi devono attendere settimane, se non mesi, prima di poter recuperare i propri fondi.Per facilitare la rapidità dei pagamenti, i gestori dei Sistemi di garanzia dei depositi dovranno essere informati con un certo anticipo dalle autorità di vigilanza in merito a eventuali problemi incontrati dalle banche.Queste ultime dovranno specificare nei loro registri contabili se i depositi sono protetti o meno. - Semplificazione delle formalità amministrative: ad esempio, una persona che vive in Portogallo e ha un conto presso una banca in fallimento la cui sede centrale è in Svezia, verrà rimborsata automaticamente dal sistema portoghese che fungerà da punto di contatto.Il sistema svedese provvederà poi a rimborsare il sistema portoghese.Ciò costituirebbe un notevole miglioramento rispetto alla situazione attuale, dove tutta la corrispondenza deve avvenire attraverso il sistema del paese nel quale ha sede la banca in questione.Questa nuova impostazione comporterà minori adempimenti burocratici e pagamenti più rapidi. - Maggiori informazioni :i titolari di depositi bancari saranno maggiormente informati in merito alla copertura e al funzionamento del loro sistema attraverso una nuova scheda standard facilmente comprensibile e tramite i loro estratti conto. - Finanziamenti responsabili a lungo termine :sono state espresse delle preoccupazioni in merito al finanziamento degli attuali sistemi di garanzia dei depositi. Le proposte odierne ne garantiscono una maggiore solidità finanziaria grazie ad una procedura in quattro fasi.Anzitutto, un importante finanziamento anticipato permette la costituzione di una solida riserva.In secondo luogo, se necessario, sono possibili integrazioni mediante contributi aggiuntivi successivi.In terzo luogo, se ciò non sia ancora sufficiente, i sistemi possono prendere a prestito importi limitati da altri sistemi di garanzia ("prestiti reciproci").In quarto luogo, come ultima istanza, possono essere conclusi altri accordi di finanziamento in caso di necessità.I contributi, come avviene attualmente, saranno effettuati dalle banche.Essi saranno però calcolati in modo più equo in quanto saranno proporzionali al rischio costituito dalle singole banche. Non solo i cittadini europei beneficeranno di una maggiore protezione dei loro depositi, ma potranno anche scegliere i migliori prodotti di risparmio in qualsiasi Stato dell´Ue senza doversi preoccupare di eventuali differenze nel livello di protezione.Le banche trarranno vantaggi da questa proposta in quanto potranno offrire prodotti competitivi in tutta l´Ue senza essere ostacolati da tali differenze.Inoltre i contribuenti beneficeranno di un migliore finanziamento dei sistemi in quanto solo di rado saranno necessari interventi statali. La maggior parte di queste misure potrebbero entrare in vigore entro il 2012 o il 2013 e verranno applicate in tutti gli Stati membri dell´Ue, nonché, una volta integrate nell’accordo sullo Spazio economico europeo, in Norvegia, Islanda e Liechtenstein. La protezione degli investimenti - Dal 1997 la direttiva relativa ai sistemi di indennizzo degli investitori (97/9/Ce) ha tutelato gli investitori che utilizzano servizi di investimento in Europa prevedendo forme di indennizzo qualora una società di investimento non sia in grado di restituire le attività appartenenti ad un investitore.Ciò può verificarsi, ad esempio, in caso di frode o negligenza colposa da parte di una società o di errori o problemi nei suoi sistemi.Non si tratta di una protezione nei confronti del rischio di investimento in quanto tale.Esistono attualmente 39 sistemi di indennizzo degli investitori nei 27 Stati membri dell´Ue. Negli ultimi anni la Commissione ha ricevuto numerose denunce in merito all´applicazione della direttiva in alcuni Stati membri.Tali denunce riguardavano sistemi che non disponevano di fondi sufficienti per liquidare le richieste di indennizzo o i lunghi tempi di attesa necessari per ottenere un indennizzo. La proposta odierna mira a garantire che le norme sulla tutela degli investitori siano più efficienti, che vi sia una parità di condizioni per quanto riguarda il tipo di strumenti finanziari tutelati, che la dotazione finanziaria sia adeguata e che vengano prese le disposizioni necessarie affinché gli investitori siano indennizzati. Gli elementi fondamentali della proposta sono i seguenti: - Una maggiore copertura :il livello minimo di indennizzo attuale per gli investitori è di 20 000 euro.La proposta della Commissione prevede che esso venga portato a 50 000 euro per investitore. - Pagamenti più rapidi : nell´ambito della legislazione vigente gli investitori rischiano di dover attendere persino diversi anni prima di ottenere un indennizzo.Questa situazione è destinata a cambiare con la proposta della Commissione che prevede che gli investitori siano indennizzati al più tardi entro 9 mesi dal fallimento della società di investimento.Tale lasso di tempo è infatti necessario per consentire alle autorità competenti di effettuare le necessarie indagini sul caso e definire la situazione dei singoli investitori. - Maggiori informazioni :gli investitori riceveranno informazioni più chiare e approfondite in merito al livello di tutela delle loro attività.Ad esempio:il rischio di investimento, cioè un investimento che perde valore a causa del calo del mercato azionario o del fallimento di un emittente, non è tutelato dalla direttiva. - Finanziamenti responsabili a lungo termine :dal 1997 in vari Stati membri si è verificata una serie di casi in cui i sistemi non disponevano di fondi adeguati per indennizzare la perdita di attività subita dagli investitori.Nella sua proposta, la Commissione fissa un livello minimo “obiettivo” di dotazione finanziaria che deve essere integralmente prefinanziato.In caso di necessità, i sistemi di garanzia possono prendere a prestito un importo limitato da altri sistemi e attraverso altre fonti di finanziamento come ultima istanza ("prestiti reciproci").Tali contributi devono essere effettuati dalle società di investimento. - Una maggiore protezione :attualmente, gli investitori non sono sempre tutelati se la società di investimento ricorre ad un terzo fiduciario per custodire le attività del cliente e tale terzo fallisce senza restituire le attività investite.Analogamente, i sottoscrittori di fondi di investimento possono subire una perdita in caso di fallimento di un fiduciario o di un sub-depositario del fondo.Il caso della frode del fondo Madoff nel 2008 ne è un recente esempio.La Commissione propone ora di tutelare anche queste situazioni. La maggior parte di queste misure potrebbero entrare in vigore entro il 2012 o il 2013 e verranno applicate in tutti gli Stati membri dell´Ue, nonché, una volta integrate nell’accordo sullo Spazio economico europeo, in Norvegia, Islanda e Liechtenstein. Migliorare la tutela dei titolari di polizze assicurative - I sistemi di garanzia degli assicurati costituiscono la protezione di ultima istanza dei consumatori quando le compagnie di assicurazione non sono in grado di onorare i loro impegni contrattuali, offrendo una protezione contro il rischio di inadempienza qualora una compagnia assicuratrice cessi l´attività. I sistemi di garanzia degli assicurati possono offrire una protezione versando un indennizzo ai consumatori o garantendo la validità del contratto di assicurazione, ad esempio, agevolando il trasferimento delle polizze ad un assicuratore solvibile o al sistema di garanzia stesso.Contrariamente a quanto avviene per i settori delle banche e dei valori mobiliari, non esiste attualmente una normativa europea sui sistemi di garanzia nel settore delle assicurazioni.Attualmente 12 Stati membri gestiscono uno o più sistemi di garanzia degli assicurati che coprono polizze del ramo vita e/o non vita.Il livello di protezione e i criteri di ammissibilità, nonché le modalità di intervento o di finanziamento, variano da un sistema all´altro. Nel Libro Bianco che è stato adottato il 12 luglio, la Commissione illustra diverse possibilità per garantire nell´Ue un livello di protezione dei consumatori equo e completo, nonché per evitare che i contribuenti debbano pagare di tasca propria in caso di fallimento di una compagnia di assicurazioni.In particolare propone di adottare una direttiva per fare in modo che tutti gli Stati membri istituiscano dei sistemi di garanzia degli assicurati che ottemperino a una serie minima di requisiti.Il Libro Bianco sui sistemi di garanzia degli assicurati è presentato alla consultazione pubblica e tutte le parti interessate sono invitate a trasmettere le proprie osservazioni o i propri contributi entro il 30 novembre 2010.  
   
   
APPALTO QUADRO - COMPETITIVITÀ INDUSTRIALE PER UN FUTURO SOSTENIBILE LA COMMISSIONE EUROPEA HA PUBBLICATO UN BANDO DI GARA PER UN CONTRATTO SULLA COMPETITIVITÀ INDUSTRIALE PER UN FUTURO SOSTENIBILE.  
 
Bruxelles, 15 luglio 2010 - L´obiettivo di questo appalto quadro multiplo di servizi, con riapertura della gara, per prestare servizi d´informazione, consulenza, assistenza tecnica e ricerca relativamente alle interazioni fra la competitività delle imprese o dei settori industriali e le politiche per l´ambiente, il cambiamento climatico, l´energia e i trasporti, l´eco-innovazione, la progettazione ecocompatibile e la produzione sostenibile nell´Ue e nei paesi terzi. Il contratto è diviso in 3 lotti. Lotto 1 - "Competitività, ambiente, cambiamento climatico, energia e trasporti". I principali obiettivi sono: - valutazione dell´efficacia in termini di costi di qualsiasi nuova misura ed iniziativa nel settore dell´energia e dei trasporti, nelle politiche per l´ambiente e il cambiamento climatico e, in particolare, del loro contributo nell´accrescere la competitività delle imprese e dei settori industriali europei, incluse sia le società di grandi dimensioni che le Pmi, - analisi comparativa delle politiche e delle misure nell´Ue, negli Stati membri e in paesi terzi, incluso il Canada, il Giappone, gli Stati Uniti, la Russia, l´ex Unione Sovietica e i paesi produttori di petrolio del Medio Oriente (ad es. Arabia Saudita, Emirati arabi uniti), le principali economie emergenti (ad es. Brasile, Cina, India, Messico, Sud Africa e Repubblica di Corea) e altri partner commerciali (ad es. Paesi africani del bacino mediterraneo), - aspetti della governance, per esempio il contributo delle imprese al processo decisionale affinché le politiche possano essere attuate in modo efficiente dal punto di vista dei costi. Lotto 2 - "Politica per la produzione sostenibile, progettazione ecocompatibile e altro". Il principale obiettivo è contribuire all´analisi tecnica, economica e ambientale necessaria per informare ed aiutare i responsabili politici nel processo decisionale, nella revisione e nell´attuazione degli incarichi richiesti in seno alla direttiva sulla progettazione ecocompatibile. Un´altra parte importante degli studi è costituita dall´analisi comparativa di altri aspetti relativi alle misure e alla politica per la produzione sostenibile nell´Ue, negli Stati membri e in paesi terzi, incluso il Giappone, gli Stati uniti e le principali economie emergenti. Lotto 3 - "Competitività, ecoindustrie ed eco-innovazione". I principali obiettivi sono: - contribuire alla valutazione dell´efficacia in termini di costi di qualsiasi nuova misura ed iniziativa nel settore delle ecoindustrie e dell´inquinamento, della prevenzione e del controllo e, in particolare, del loro contributo nell´accrescere la competitività delle imprese e dei settori industriali europei, incluse sia le società di grandi dimensioni che le Pmi, nel mercato mondiale, - analisi comparative di politiche e misure nell´Ue, negli Stati membri e in paesi terzi, incluso il Giappone, gli Stati Uniti e altri partner commerciali, in particolare dell´Asia, dell´India e dell´America Latina. Per ulteriori informazioni, contattare: Commissione europea, Direzione generale Imprese e industria, Brey 07/120, 1049 Bruxelles, Belgio. Per consultare il testo completo dell´invito: Gu n. S133 del 13 luglio 2010  
   
   
I GOVERNI UE AUTORIZZANO LA COOPERAZIONE RAFFORZATA NEL SETTORE DEL DIVORZIO DI COPPIE INTERNAZIONALI  
 
Bruxelles, 15 luglio 2010 - I governi Ue hanno autorizzato 14 Stati membri ad accelerare il processo di adozione di norme che permettono alle coppie internazionali di scegliere la legge nazionale applicabile al divorzio. Grazie alle nuove norme - ancora da approvare - le coppie potranno evitare procedimenti emotivamente e finanziariamente gravosi. È la prima volta nella storia dell´Ue che i paesi fanno ricorso al meccanismo della "cooperazione rafforzata", che consente a un gruppo di almeno nove paesi di attuare misure se tutti i 27 Stati membri non hanno raggiunto un accordo. Per ora la cooperazione rafforzata si applicherà nei 14 paesi Ue partecipanti, ma gli altri paesi potranno aderirvi in qualsiasi momento. "Quello di oggi è un voto storico. Sono orgogliosa che il Consiglio abbia coraggiosamente deciso di usare per la prima volta questo strumento legislativo. Situazioni dolorose per le coppie internazionali e i loro figli saranno presto alleviate", ha dichiarato la vicepresidente Viviane Reding, Commissaria per la Giustizia, i diritti fondamentali e la cittadinanza. "Questo passo storico dimostra che l´Ue può rispondere rapidamente ai problemi concreti dei cittadini. Collaborando, possiamo migliorare le condizioni e la certezza del diritto per le coppie internazionali che devono gestire situazioni difficili. 14 Stati membri è un buon inizio, ma spero che in futuro tutti i paesi parteciperanno, consentendo così a molti più cittadini di beneficiare delle nuove norme." Il processo per avviare la procedura di cooperazione rafforzata può iniziare immediatamente. I 14 paesi partecipanti (Austria, Belgio, Bulgaria, Francia, Germania, Italia, Lettonia, Lussemburgo, Malta, Portogallo, Romania, Slovenia, Spagna e Ungheria) devono ora negoziare e votare la proposta della Commissione relativa a un regolamento che precisa quali norme si applicano in caso di divorzio internazionale. Le norme dovranno essere approvate all´unanimità dai 14 paesi partecipanti, che dovranno consultare il Parlamento europeo prima che il regolamento possa entrare in vigore. La proposta mira a tutelare il coniuge più debole nei procedimenti di divorzio. Le coppie internazionali potranno scegliere di comune accordo la legge applicabile al divorzio e alla separazione personale. In mancanza di accordo delle parti, le autorità giurisdizionali disporranno di una formula comune per determinare la legge nazionale applicabile.Ciò aumenterà la certezza del diritto, la prevedibilità e la flessibilità e aiuterà a tutelare i coniugi e i figli contro procedimenti complicati, lenti e dolorosi. La soluzione proposta sarà di aiuto ai coniugi che hanno una cittadinanza diversa oppure vivono in paesi diversi o in un paese di cui non sono cittadini. La necessità dell´azione Ue è chiara: nel 2007 i divorzi nei 27 Stati membri sono stati più di 1 milione, di cui 140 000 (13%) presentavano un elemento "internazionale". Il Parlamento europeo ha approvato la misura di cooperazione rafforzata il 16 giugno 2010 ( Ip/10/747). I ministri europei della Giustizia l´hanno autorizzata il 4 giugno ( Memo/10/236). La Commissione aveva proposto la misura il 24 marzo 2010 ( Ip/10/347) su richiesta di un gruppo di nove Stati membri rimasti delusi dall´incapacità del Consiglio di portare avanti la proposta del 2006 della Commissione (la Grecia inizialmente faceva parte del gruppo ma poi si è ritirata). Da allora, altri cinque paesi – Germania, Belgio, Lettonia, Malta e Portogallo – hanno chiesto di partecipare all´azione Ue ( Ip/10/628). I restanti paesi, se lo vogliono, potranno partecipare in qualsiasi momento. A norma del trattato di Lisbona infatti, basta che notifichino tale intenzione al Consiglio e alla Commissione. La cooperazione rafforzata - Ai sensi dei trattati europei, la cooperazione rafforzata consente a nove o più paesi di portare avanti una misura importante che è stata bloccata da una piccola minoranza di Stati membri. Gli altri paesi Ue mantengono il diritto di parteciparvi in qualsiasi momento (articolo 331 del trattato sul funzionamento dell´Unione europea ). La Commissione aveva proposto per la prima volta di aiutare le coppie internazionali nel 2006, ma il progetto non ha ricevuto il necessario sostegno unanime dei governi Ue. Il regolamento proposto non incide sulla normativa nazionale in materia di divorzio o matrimonio.  
   
   
´NDRANGHETA, BORGHEZIO : SOLO CON L´AUTODETERMINAZIONE PADANIA LIBERA DALLA MAFIA  
 
Bruxelles, 15 luglio 2010 - Ho già aderito - dichiara l´On. Borghezio - alla marcia anti-mafia di Paderno Dugnano. Ma nessuno si illuda: i risultati che lo Stato - grazie a Maroni e alle Forze dell´Ordine - sta conseguendo anche al Nord nella lotta contro le mafie porteranno alla completa liberazione del Nord dalla piovra mafiosa solo quando la Padania sarà essa stessa libera, cioè autodeterminata. Solo allora, una volta liberi anche da Roma-chiavica di tutte le protezioni mafiose, potremo ripulire per bene la nostra bella Padania, in cui qualche ´mente raffinatissima´ ha trapiantato la malapianta della ´ndrangheta e delle altre mafie. Solo allora!...  
   
   
IL COMMISSARIO EUROPEO ALL´INDUSTRIA E ALL´IMPRENDITORIA ANTONIO TAJANI INCONTRERÀ LA COMUNITÀ IMPRENDITORIALE DI MONZA E BRIANZA, COMO E LECCO  
 
 Monza, 15 luglio 2010 - Il Vicepresidente della Commissione europea Antonio Tajani, responsabile per industria e imprenditoria, incontrerà la comunità imprenditoriale di Monza e Brianza, Como e Lecco, mercoledì 21 luglio 2010 a Monza. La strategia per la crescita economica e l´occupazione dell´Unione europea "Europa 2020" apre una nuova era per la politica industriale, mettendo le piccole e medie industrie al centro dell´azione dell´Ue, per uscire dalla crisi e rinforzare la ripresa economica. Lo Small Business Act dà il quadro di riferimento e chiede a tutti i livelli politico-amministrativi e alla comunità imprenditoriale un particolare impegno su questioni come l´accesso al credito, la semplificazione, l´innovazione, l´accesso ai mercati e l´internazionalizzazione. "Pensare anzitutto in piccolo" è il motto dell´azione europea. In questo contesto sono molti i dossier aperti sotto la responsabilità di Antonio Tajani: ad esempio la direttiva sui ritardi nei pagamenti, il piano d´azione sulla semplificazione amministrativa per le Pmi, il nuovo regolamento Reach per il settore della chimica, la tutela dei marchi e dei prodotti, le opportunità della green economy. A Monza il Vp Tajani si porrà all´ascolto della comunità imprenditoriale, in particolare dei settori della meccanica, del tessile, del legno-arredo, della piccola industria e dei giovani imprenditori e presenterà le priorità d´intervento dell´Unione europea. Per iscriversi inviare una conferma al seguente indirizzo: astrusi@aimb.It    
   
   
AICCRE (ASSOCIAZIONE ITALIANA PER IL CONSIGLIO DEI COMUNI E DELLE REGIONI D´EUROPA), PICCIANO ELETTO PRESIDENTE NAZIONALE  
 
Campobasso, 15 luglio 2010 - Il nuovo Presidente dell´Aiccre (Associazione Italiana per il Consiglio dei Comuni e delle Regioni d´Europa) è Michele Picciano, Presidente del Consiglio regionale del Molise, che succede a Mercedes Presso, ex Presidente della Regione Piemonte. La candidatura di Picciano ha trovato il consenso di tutti i partiti (Pdl-pd-lega-udc), che lo hanno votato unanimemente. Una carica davvero prestigiosa per la Regione Molise, che vede per la prima volta un molisano seduto al vertice di un organismo così importante a livello nazionale ed europeo. Per Picciano, la nomina al vertice dall´Aiccre è motivo di orgoglio e soddisfazione. "Una nuova sfida - ha commentato - che raccolgo con determinazione e impegno, nella certezza che il rapporto con l´Aiccre, con l´Europa e con la Nazione possa produrre risultati positivi per il Molise e per le altre Regioni". L´aiccre, come movimento politico e promozionale, si avvale della partecipazione dei rappresentanti di tutti i livelli delle Autonomie, dal Comune, alla Provincia, alla Regione. Tra i suoi principali obiettivi, vi è quello di promuovere e coordinare le iniziative dei poteri regionali e locali per la costruzione dell´unità politica europea.  
   
   
CROAZIA, PREVISIONI DEL FMI PER IL 2010  
 
Zagabria, 15 luglio 2010 - Il Fondo Monetario Internazionale (Fmi) ha diffuso le sue previsioni della crescita della Croazia nel 2010, secondo cui la crescita economica subirà una stagnazione, mentre per il 2011 prevede una crescita del Pil del 2 per cento. Sempre stando alle previsioni del Fmi, il debito estero dovrebbe raggiungere il 99,9 per cento del Pil. Il Fmi ha suggerito al Governo croato una serie di misure da adottare affinché il Paese possa uscire dalla crisi economica. Le misure da adottare si riferiscono alla riduzione delle imposte, al risparmio e a rendere il mercato del lavoro più flessibile. Ponendo la priorità sui tagli degli stipendi nel settore pubblico, sulla riduzione delle tasse sulle retribuzioni, dei contributi per l´assicurazione sanitaria, dei contributi previdenziali, sulla riduzione della spesa pubblica, sulle privatizzazioni, sulla riduzione delle tasse parafiscali, sulla semplificazione delle condizioni per l´avvio di una impresa, il Fmi ha sottolineato che le misure adottate dal Governo croato sono riuscite a mantenere la stabilità finanziaria nel Paese, ad arrestare il disavanzo pubblico ed a mantenere la fiducia degli investitori e l´accesso ai mercati di capitali internazionali. Il Fmi ha lodato la politica monetaria dell´Hnb (Banca centrale della Croazia) che ha assicurato liquidità al settore bancario e ha mantenuto il cambio della kuna stabile.  
   
   
ALLARGA GLI INTERESSI AZIENDALI NELL’ EUROREGIONE SENZA CONFINI  
 
A seguito della nascita dell’ Euroregione senza confini, www.Marketpress.info/  ha deciso di avviare una nuova iniziativa all’interno della quale le aziende e le attività commerciali interessate potranno farsi conoscere ed offrire i loro prodotti e servizi tramite delle inserzioni pubblicitarie nelle tre lingue: che supportano l’’Euroregione senza confini : italiano, tedesco e sloveno. Ogni inserzione verrà tradotta in queste tre lingue e ciò consentirà alle aziende e alle attività commerciali di farsi conoscere senza problemi in Italia, Austria e Slovenia. La traduzione delle inserzioni pubblicitarie nelle tre lingue originali dell’ Euroregione estenderanno il raggio d’azione e quindi, per gli inserzionisti, vi saranno delle concrete possibilità di incrementare il giro di affari. Le aziende e le attività commerciali interessate a questo nuovo servizio possono mandare, nella loro lingua originale, un testo e la richiesta di preventivo via e-mail a: redazione@marketpress.info  
   
   
ERWEITERN SIE IHREN AKTIONSRADIUS MIT “EUROREGIONE SENZA CONFINI”  
 
In Folge der Gründung der “Euroregione senza confini“ (Euroregion ohne Grenzen) startet www.Marketpress.info/  eine neue Initiative für Unternehmen und Geschäfte, die mit Hilfe von Werbeanzeigen in drei Sprachen ihren Bekanntheitsgrad steigern und Produkte und Dienstleistungen anbieten können. Die Sprachen der “Euroregione senza confini” sind Italienisch, Deutsch und Slowenisch. Jedes Inserat wird in diese drei Sprachen übersetzt. Das heißt, jedes Unternehmen und jedes Geschäft kann in Italien, Österreich und Slowenien für sich Werbung machen. Die Übersetzungen in die drei Sprachen der “Euroregione” erweitern den Aktionsradius und bieten den Inserenten die konkrete Chance zur Umsatzsteigerung. Interessierte Firmen und Geschäfte können das Inserat und die Anfrage nach einem Kostenvoranschlag, natürlich in ihrer Sprache, an folgende E-mail-adresse senden: redazione@marketpress.Info    
   
   
RAZŠIRJAJTE INTERES VAŠEGA PODJETJA Z »EUROREGIONE SENZA CONFINI« (»EVROREGIJA BREZ MEJA«)  
 
V nadaljevanju formiranja »Evroregije brez meja« (»Euroregione senza confini«) se je www.Marketpress.info/  odloèila da zaène z novo iniciativo preko katere se bodo zainteresirana podjetja in komercialne aktivnosti lahko predstavila in ponudila njihove proizvode preko reklamnih oglasov v treh jezikih, kateri se uporabljajo v »Evroregiji brez meja«: v italijanšèini, nemšèini in slovenšèini. Vsak oglas bo preveden v te tri jezike in to bo omogoèilo podjetjem in komercialnim aktivnostim predstavitev v Italiji, Avstriji in Sloveniji. Prevod reklamnih oglasov v te tri jezike Evroregije omogoèa širitev akcijskega kroga, to pa pomeni za oglaševalce konkretne možnosti poveèanja poslov. Podjetja in komercialne aktivnosti, ki se zanimajo za to novo servisno službo, lahko pošljejo v svojem jeziku besedilo oglasa in zahtevo za predraèun na e-mail redazione@marketpress.Info    
   
   
PRONUNCE DELLA CORTE EUROPEA DEI DIRITTI DELL’UOMO NEI CONFRONTI DELLO STATO ITALIANO - RELAZIONE AL PARLAMENTO - ANNO 2009  
 
Roma, 15 luglio 2010 - È stata presentata al Parlamento la Relazione sullo stato di esecuzione delle pronunce della corte europea dei diritti dell’uomo nei confronti dello stato italiano per l’anno 2009. La Relazione, redatta dal Dipartimento per gli affari giuridici e legislativi – Ufficio del contenzioso e per la consulenza giuridica in attuazione dell’articolo 5, comma 3, lettera a-bis), della legge 27 agosto 1988, n. 400, illustra le attività svolte dallo Stato italiano nell’ambito degli obblighi assunti con la ratifica della Convenzione europea per la tutela dei diritti umani e delle libertà fondamentali, per garantire l’esecuzione delle pronunce della Corte europea dei diritti dell’uomo. Stanza della Corte europea dei diritti dell’uomo - Rilevanti sono stati i progressi compiuti, in sede di giurisdizione nazionale, nel garantire l’aderenza dell’ordinamento italiano ai principi desumibili dalle disposizioni della Convenzione europea, come interpretate dalla Corte di Strasburgo. Le più rilevanti pronunce nell’anno 2009, distinte in relazione alla materia di intervento Sul diritto al rispetto della vita privata; Sul principio di parità delle parti nel processo; Sul diritto di difesa dell’imputato nel processo penale; Sui limiti della devoluzione agli arbitri delle controversie in materia di opere pubbliche; Sulla sanzione accessoria della confisca dei beni abusivamente lottizzati. L’andamento del contenzioso nei confronti dell’Italia Il numero globale di ricorsi pendenti contro l’Italia ammonta, nel 2009, a 7.150, dato che rappresenta il 6,0% del totale dei ricorsi riguardanti tutti i 47 Paesi aderenti alla Convenzione. Per quanto riguarda il dato complessivo delle pronunce, l’Italia si colloca, nel 2009, al 7° posto nella graduatoria dei Paesi membri per maggior numero di sentenze emesse, alle spalle della Grecia (75), Ucraina (126), Polonia (133), Romania (168), Russia (219) e Turchia (356), registrando un lieve ambiamento rispetto alla classifica del 2008, dove ricopriva la 6^ posizione. Interessante è notare come il rapporto tra sentenze di condanna e sentenze di non violazione si mantenga più o meno costante per tutti gli Stati membri, ad eccezione di cinque e cioè Francia (con 20 di condanna rispetto a 11 di non violazione), Germania (con un rapporto di 18 a 3), Spagna (con un rapporto di 11 a 6), Svizzera (il rapporto è di 5 a 2), Regno Unito (il rapporto è di 14 a 3). Con particolare riferimento all’Italia si rileva che circa il 12% dei casi di condanna è rappresentato da leading cases, mentre il restante 88% da casi ripetitivi, dato statistico che si mantiene costante negli anni, e ciò dimostra che l’Italia appare quasi esente da problematiche rilevanti di violazione di diritti umani e piuttosto caratterizzata da problemi generali legati a carenze delle strutture giudiziarie ed amministrative. I temi sensibili Le espulsioni; Il diritto all’istruzione e alla libertà di pensiero, di coscienza e di religione. Affari contenziosi pendenti - Fra le varie questioni non ancora decise in via definitiva nel corso dell’anno 2009 e che troveranno probabilmente conclusione nell’anno 2010 si segnalano: la questione sulla legge elettorale italiana n. 270 del 2005; la questione sulla legittimità della assegnazione delle frequenze per le trasmissioni televisive a cavallo dei due sistemi, analogico e digitale; il problema della liquidazione dei beni della “Fondazione Ordine Mauriziano”; il contenzioso del personale A.t.a. Della scuola.  
   
   
MANOVRA: ACCORDO TRA GOVERNO, PROVINCE E COMUNI  
 
Roma, 15 luglio 2010 - Autonomia impositiva per i comuni entro il 31 luglio e per le province entro settembre, previo accordo in Conferenza Unificata. Avvio di un tavolo di monitoraggio per verificare la possibilità di aumentare la percentuale di residui passivi da sfoltire; assorbire i tagli dei trasferimenti all’interno degli obiettivi del patto di stabilità interno, e gestione del catasto ai comuni. Sono questi, in sintesi, i contenuti dell’accordo siglato il 9 luglio a Palazzo Chigi tra il governo, le province e i comuni. In particolare, il Governo si impegna ad approvare entro il 31 luglio in Consiglio dei Ministri lo schema di decreto legislativo attuativo della legge n.42/09 in materia di entrate dei comuni ed entro settembre lo schema di decreto legislativo attuativo della legge n.42/09 in materia di entrate delle province, previo accordo in Conferenza Unificata. Inoltre, il Governo si impegna ad aprire un tavolo di monitoraggio presso la conferenza stato città ed autonomie locali che entro il 30 ottobre verifichi la possibilità, compatibilmente con i vincoli di finanza pubblica, di misure volte a: - aumentare la percentuale di residui passivi da poter sfoltire; - assorbire i tagli dei trasferimenti all’interno degli obiettivi del patto di stabilità interno, da rimodulare secondo criteri di merito e di virtuosità da definire congiuntamente in sede di conferenza stato città ed autonomie locali; - prevedere che la funzione amministrativa catastale sia attribuita ai comuni e siano riservati all’Agenzia del territorio i compiti di coordinamento e vigilanza. Il tavolo di monitoraggio, fermi restando i saldi a carico di ogni singolo comparto, verificherà la possibilità di rimodulare nel profilo temporale anche in relazione agli effetti attesi positivi del federalismo fiscale, le somme previste per ogni singolo anno. Questa misura – secondo l’Anci - consentirebbe una maggiore flessibilità nella gestione dei bilanci. Infine, le parti concordano sulla necessità di riconoscere a Comuni e Province massima autonomia nella gestione delle risorse umane, per i comuni e le province che hanno una spesa di personale virtuosa, fermi restando gli effetti economici dell’applicazione del Dl n.78/10.  
   
   
CODICE DELLA PARTECIPAZIONE DEI LAVORATORI AI RISULTATI DI IMPRESA  
 
 Roma, 15 luglio 2010 - Presentato dal Ministro del lavoro il 7 luglio 2010 il "Codice della partecipazione", documento aperto che contiene una raccolta ragionata della normativa vigente, non solo italiana, e alcune delle buone prassi che presentano le caratteristiche virtuose della partecipazione. Partecipazione intesa in termini generali, ricomprendendo perciò le due tipologie che la ordinano: 1.I diritti di informazione e consultazione dei lavoratori; 2.La partecipazione finanziaria e quindi al capitale o agli utili. Il Codice è il primo frutto dell`Avviso comune sulla partecipazione firmato il 9 dicembre 2009 da tutte le associazioni datoriali e sindacali. Per la prima volta le parti hanno convenuto su una piattaforma valoriale comune che valuta, come si legge nell`Avviso comune, l`economia della partecipazione una soluzione in grado «di conciliare la solidarietà tipica del modello sociale europeo con l`efficienza richiesta dalla competizione globale». Il Codice si divide in cinque macro-aree: normativa comunitaria; normativa nazionale; disegni e progetti di legge; accordi sindacali; buone pratiche. Obiettivo del documento è fornire alle parti sociali un strumento che consenta di individuare, attraverso il monitoraggio delle pratiche partecipative in atto, le criticità della normativa legale e contrattuale vigente e gli ostacoli, di vario ordine, che impediscono una diffusione degli istituti partecipativi così come avviene negli altri Paesi europei. Trattandosi di un documento aperto, il Codice sarà costantemente aggiornato attraverso i contributi che giungeranno dalle parti sociali e dagli esperti della materia. Il ricorso a tale strumento di "soft law" esalta il ruolo delle parti sociali e si pone come una sorta di nuova frontiera delle tecniche regolatorie del diritto del lavoro, segnalando una apertura del nostro sistema a istanze presenti nel Paese, ora recepite nel Libro Bianco sul futuro del modello sociale italiano dopo ampia consultazione pubblica. Tutto ciò si basa nella consapevolezza che l’economia della partecipazione presuppone al tempo stesso, un modello d’impresa sempre più attento al valore della persona e un modello di sindacato quale soggetto attivo dello sviluppo e della diffusione del benessere. In sostanza le parti riconoscono che sussistono “obiettivi comuni condivisibili”, fra cui tutti la solidità competitiva della impresa e il rispetto e della valorizzazione del lavoro.  
   
   
OPERAZIONE DI CONCAMBIO TELEMATICO  
 
Roma, 17 luglio 2010 - Il Mef, facendo seguito al comunicato stampa del 12 luglio 2010, comunica i titoli relativi all´operazione di concambio che si svolgerà attraverso il sistema telematico di negoziazione il 16 luglio 2010. Il titolo in emissione sarà il Ccteu 15/12/2015 (It0004620305). I titoli ammissibili al concambio (oggetto del riacquisto) saranno: - It0004112816 Btp 15/09/2011, cedola 3,75% - It0004467483 Btp 01/03/2012, cedola 3% - It0003858856 Cct 01/03/2012 - It0003993158 Cct 01/11/2012 - It0004101447 Cct 01/07/2013 Il 16 luglio 2010, alle ore 10, i prezzi di riacquisto dei titoli ammessi al concambio, scelti tra quelli sopra elencati, saranno visibili direttamente ed esclusivamente sulla piattaforma elettronica. L´operazione si svolgerà dalle ore 10 alle ore 11 del suddetto giorno. L´assegnazione dei titoli emessi è effettuata al prezzo rispettivamente indicato da ciascun operatore e accettato dal Mef. Il Mef escluderà le offerte formulate a prezzi ritenuti non convenienti sulla base delle condizioni di mercato. Sono ammessi a partecipare al concambio esclusivamente gli "Specialisti in titoli di Stato". Non è prevista la corresponsione della commissione di collocamento. Il regolamento dell´operazione è fissato per il 21 luglio 2010.  
   
   
FVG: VISITA NAPOLITANO, UN BILANCIO POSITIVO  
 
Udine, 15 luglio 2010 - "Un Presidente Napolitano molto attento e significativamente aperto alle istanze del territorio". Lo ha detto il presidente della Regione Renzo Tondo, al termine della visita di due giorni in Friuli Venezia Giulia del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, che si è conclusa ieri a Udine con una serie di incontri istituzionali in Comune, Provincia e Arcivescovado. "Credo - ha rilevato Tondo - che la presenza del Presidente in Friuli Venezia Giulia sia stata significativa e importante, prima di tutto perché ha segnato un passaggio storico, come anche i giornali nazionali hanno oggi rilevato, mettendo assieme i tre Presidenti della Repubblica Italiana, della Repubblica di Slovenia e della Repubblica di Croazia, che non è cosa da poco, e per di più in un scenario straordinario come quello di pazza Unità d´Italia con il concerto del maestro Riccardo Muti". "Poi - ha aggiunto Tondo - la visita di oggi a Udine, breve ma intensa, per farsi un quadro complessivo di questa nostra realtà regionale. Ho visto un Presidente molto attento, significativamente aperto alle istanze del territorio, come ha dimostrato ieri nella visita alla Sissa e oggi con il rettore dell´Università di Udine Cristiana Compagno". "Una giornata positiva, dunque", ha rilevato ancora Tondo, nel tracciare un bilancio finale. "Ho ribadito al Presidente Napolitano - ha aggiunto - qual è il nostro modo di essere. Qui non ci sono deleghe da restituire, non ci sono Regioni che fanno i capricci, qui ci sono cose da fare. E noi vogliamo farle". La mattinata del Presidente Napolitano è iniziata in Sala Aiace, dove si è svolto un incontro con il sindaco di Udine Furio Honsell, con la Giunta e il Consiglio comunale. Il Presidente ha quindi visitato la mostra di disegni e incisioni dedicata a "Giambattista Tiepolo tra scherzo e capriccio", allestita nel Salone del Parlamento del Castello della città. Ad accogliere Napolitano al Castello di Udine, e ad accompagnarlo quindi in visita, c´erano fra gli altri il presidente della Regione Renzo Tondo e il presidente del Consiglio regionale Edouard Ballaman. Ad illustrare a Napolitano le opere esposte nella mostra, che ha avuto l´Alto Patronato della Presidenza della Repubblica, sono stati il direttore dei Civici musei Marco Biscione e la curatrice Vania Gransinigh. Dal Castello, Napolitano si è quindi recato, sempre assieme a Tondo e Ballaman, prima nella sede dell´Arcivescovado, dove si è intrattenuto con l´arcivescovo Andrea Bruno Mazzocato, e quindi a piedi nella sede della Provincia, nel vicino Palazzo Antonini-belgrado, dove ha incontrato i componenti della Giunta e del Consiglio provinciale. La visita a Udine del Presidente della Repubblica si è conclusa con la deposizione di una corona d´alloro al Tempio ossario della Chiesa di San Nicolò, in piazzale 26 luglio, dove sono accolte le spoglie di circa 25 mila giovani caduti nella Prima guerra mondiale.  
   
   
PRESENTATO A NAPOLITANO PROGETTO REPUBBLICA DELLA CARNIA  
 
Udine, 15 luglio 2010 - Il progetto "Repubblica della Carnia. Le radici della libertà e della democrazia", portato avanti dall´Università di Udine assieme alla Regione, è stato presentato ieri in Castello ad Udine al presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, nel corso della visita compiuta nel capoluogo friulano. Nel corso del breve ma significativo colloquio, è stato il promotore del progetto, Giovanni Spangaro (imprenditore carnico e a suo tempo partigiano e testimone degli eventi oggi allo studio), assieme al presidente della Regione, Renzo Tondo, al sindaco di Udine, Furio Honsell, e al rettore dell´Università di Udine, Cristiana Compagno, a fornire al Capo dello Stato tutte le informazioni (raccolte in una chiavetta Usb recante il logo dell´iniziativa). Il progetto - che ha ricevuto dalla Presidenza del Consiglio dei ministri la concessione ad utilizzare il logo ufficiale delle celebrazioni per il 150.Mo anniversario dell´Unità d´Italia - si compone di quattro momenti: un convegno internazionale di studi storici nel 2011, la realizzazione di un docu-film sulla Repubblica della Carnia, un percorso didattico multimediale rivolto alle scuole ed un percorso di turismo storico e ambientale. Il presidente Napolitano è stato invitato a essere presente nel settembre 2011 al convegno internazionale, quando l´esperienza carnica - alla base di quella che sarebbero poi state la Costituzione e la democrazia italiane - verrà messa in confronto con quelle similari avvenute in altre regioni e in altri Paesi europei. I dettagli del progetto sono poi stati illustrati al prof. Carlo Guelfi, direttore dell´Ufficio di Segreteria del Presidente della Repubblica.  
   
   
AUTONOMIE, ZAIA: “SEMPRE DI PIU’ CI RICONOSCIAMO NELLE PAROLE DI NAPOLITANO”  
 
Venezia, 14 luglio 2010 - “Sempre di più ci riconosciamo nel pensiero e nelle parole del Capo dello Stato che anche oggi ha dato un segnale importante sulla prospettiva di rafforzamento e sviluppo delle Autonomie nel nostro Paese così come indicato dai padri fondatori nella Costituzione”. Lo sottolinea il Presidente della Regione del Veneto Luca Zaia, commentando l’intervento del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, ieri a Udine. “Napolitano – aggiunge Zaia – ha detto chiaramente che non esiste contrapposizione tra la voglia, il desiderio di autonomia e l’unità della Nazione: questo si coniuga alla perfezione con le nostre posizioni in materia di federalismo a geometria variabile e di riforme federaliste dello Stato”. “A questi concetti – secondo Zaia – si lega anche il tema della manovra finanziaria nazionale in discussione, perché la prospettiva non può che essere questa: chi ha dato ha dato, e chi non ha dato dovrà dare. E’ arrivato il momento – conclude Zaia – di dare un cambio di marcia ai conti dello Stato”.  
   
   
MANOVRA, LA STIMA DEI TAGLI PER LA REGIONE LOMBARDIA APPROVATO DALLA GIUNTA IL DOCUMENTO PROPOSTO DA FORMIGONI  
 
Milano, 15 luglio 2010 - Su proposta del presidente Roberto Formigoni, di concerto con l´assessore al Bilancio, Finanze e Rapporti istituzionali, Romano Colozzi, la Giunta regionale ha approvato un documento in cui è contenuta la stima degli effetti per la Lombardia delle misure di riduzione di spesa previste dalla manovra economica del Governo. "Si profila per Regione Lombardia - si legge nella delibera varata dalla Giunta - una significativa ricaduta, nonostante la virtuosità della nostra gestione. Sotto questo profilo la stessa Corte dei Conti, in sede di approvazione del referto annuale nella seduta del 12 luglio, ha evidenziato espressamente che ´ferma restando la competenza del legislatore statale nella materia del coordinamento della finanza pubblica, è indubbio che l´obbligo di interventi posti a carico delle Regioni e segnatamente della Lombardia si configura assai gravoso e di difficile attuazione´". "La manovra - si legge ancora nella delibera - incide peraltro sulla realizzabilità degli obiettivi indicati nel Programma di Legislatura e declinati negli strumenti attuativi in corso di perfezionamento; sotto il profilo più strettamente politico ed istituzionale potrebbe condizionare e limitare le politiche regionali che trovano fondamento nel patto con i cittadini lombardi che ha caratterizzato l´avvio della nuova Legislatura". Queste le principali voci dei tagli previsti dal Governo. Spesa Sanitaria - Sono previsti risparmi di spesa sul capitolo personale e sulla farmaceutica che comporteranno a livello regionale -162 milioni per l´anno 2011 e -277 milioni per l´anno 2012. Tagli Ai Trasferimenti - L´articolo 14 comma 2 del decreto legge del Governo prevede la riduzione dei trasferimenti di 4 miliardi per il 2011 e di 4,5 miliardi per le Regioni a statuto ordinario. I tagli riguardano le risorse per lo svolgimento delle funzioni trasferite con le Bassanini e altri trasferimenti relativi a leggi specifiche. L´impatto per la Lombardia è di circa 700 milioni di euro all´anno.  
   
   
IL PRESIDENTE ENRICO ROSSI IN MISSIONE A SHANGHAI PROMUOVERE LE PRODUZIONI TOSCANE E FAVORIRE INVESTIMENTI CINESI  
 
Firenze, 15 luglio 2010 - Il presidente della Regione, Enrico Rossi, è partito ieri alla volta di Shanghai per una breve e intensa missione che si propone di promuovere le produzioni toscane e illustrare le opportunità di investimento alle aziende cinesi interessate a lavorare in Toscana. Il presidente è accompagnato da due collaboratori e dal direttore di Toscana promozione. In Cina saranno presenti anche una folta rappresentanza di imprenditori toscani e delegazioni istituzionali di Comune di Pisa e Sat e Provincia di Grosseto e Rama. Denso il calendario di impegni nei due giorni e mezzo di permanenza nella metropoli cinese. Oltre alla visita al padiglione toscano di Expo 2010, sono previsti incontri con le autorità della Municipalità di Shanghai, con operatori economici locali, seminari sulla cooperazione tecnologica e sul sistema sanitario toscano. Il rientro della delegazione regional e è previsto per la serata di sabato 17 luglio.  
   
   
MOLISE: RIDUZIONE DELLE INDENNITÀ, MUCCILLI PLAUDE ALLA PROPOSTA DI IORIO  
 
Campobasso, 15 luglio 2010 - "Siamo in una fase di sacrifici e tutti dobbiamo dare il buon esempio. Anzi, i primi a dover dare l´esempio siamo proprio noi, politici ed amministratori. In questo senso credo che la proposta del Presidente Iorio di riduzione delle indennità per gli Assessori regionali non solo vada condivisa, ma vada applicata nel più breve tempo possibile. Questo anche per sgombrare il campo da elementi di disturbo nell´affrontare i gravissimi problemi economici e finanziari che abbiamo davanti". Così l´Assessore regionale all´Ambiente, Salvatore Muccilli, che si dice preoccupato per gli effetti negativi che la Manovra avrà sui servizi dei molisani. Un taglio di ben quattro milioni di euro per l´Ambiente, un settore che, tra l´altro, non ha mai usufruito di finanziamenti adeguati. "Non si può rimanere inerti - dice - di fronte ad una tale enormità. Noi le indennità le abbassiamo da subito, ma si ragioni con serietà dei servizi alle comunità, del futuro stesso di una collettività come quella molisana. Facciamo politica ed amministrazione in modo appropriato, perché è troppo facile azzerare i deficit tagliando alla cieca, senza guardare a quello che succede nei territori, nelle città e nelle famiglie colpite da queste misure ben poco meditate".  
   
   
CHIODI, INTESA CON CNR APRE NUOVE PROSPETTIVE IN ABRUZZO  
 
L´aquila, 15 luglio 2010 - Regione e Consiglio nazionale delle ricerche insieme per lo sviluppo dell´Abruzzo. E´ lo scopo principale dell´intesa quadro che stamane il presidente della Regione, Gianni Chiodi, e il presidente del Cnr, Luciano Maiani, hanno sottoscritto all´Aquila. La collaborazione si baserà soprattutto nell´elaborazione comune di progetti di ricerca e sviluppo finalizzati ai settori strategici dell´economia regionale. Questa collaborazione va dal potenziamento delle infrastrutture e laboratori di ricerca per aumentare la capacità di offerta tecnologica fino al supporto alle imprese private che vogliano investire nel campo dell´high-tech emergente. "Noi avevamo la necessità di trovare un partner il più qualificato possibile per avviare in Abruzzo un processo inevitabile che è quello di investire nell´economia della conoscenza e delle ricerca per qualificare il prodotto in grado di fare la differenza sui mercati nazionali e internazionali", ha detto il presidente della Regione, Gianni Chiodi. "Da qui l´accordo con il Cnr - continua Chiodi - per dare modo alle nostre imprese di avere un supporto qualificato con competenze specifiche con la possibilità per le imprese stesse di realizzare propri studi di ricerche". "Di certo - ha ribadito Luciano Maiani, presidente del Cnr - l´Ente è in grado di offrire con le sue conoscenze e la capacità di trasferimento delle tecnologie un´occasione unica e irripetibile per le aziende abruzzesi. Ad esempio - ha proseguito Maiani - un terreno sul quale è possibile una collaborazione è la termovalorizzazione che è il miglior punto di incontro tra le competenze del Cnr e le necessità della regione e del territorio". Il presidente del Cnr ha poi anticipato che più avanti verrà formalizzato un altro accordo, questa volta con il Commissario per la ricostruzione, che "riguarda più specificatamente della ricostruzione e quindi un contributo che il Cnr può dare su materia come la microzonizzazione sismica o le tecniche di ricostruzione". L´attuazione dell´intesa quadro è affidata ad un comitato di gestione composto da sei membri nominati dal presidente del Cnr e dal presidente della Regione. L´intesa ha una durata minima di tre anni.  
   
   
RICERCA E IMPRESE IN ABRUZZO: SIGLATA COOPERAZIONE PER LA RICOSTRUZIONE POTENZIARE L’OFFERTA TECNOLOGICA E PROMUOVERE RICERCA E INNOVAZIONE NEI SETTORI STRATEGICI PER LA RIPRESA PRODUTTIVA DEL TERRITORIO ABRUZZESE, IN PARTICOLARE DELLE ZONE COLPITE DAL SISMA.  
 
Roma, 15 luglio 2010 - Unire gli sforzi e le competenze per la ricostruzione dei territori abruzzesi dopo il sisma del 6 aprile 2009. E’ lo scopo dell’accordo che il Presidente del Consiglio nazionale delle ricerche, Luciano Maiani, e il Governatore della Regione Abruzzo, Gianni Chiodi, hanno siglato ieri presso la sede regionale all’Aquila. Maiani e Chiodi hanno concordato la realizzazione di iniziative congiunte finalizzate allo sviluppo di competenze tecnologiche e scientifiche in stretta sintonia con le realtà economiche e imprenditoriali presenti sul territorio abruzzese. In particolare, il Protocollo d’intesa siglato fra le due istituzioni prevede il potenziamento delle infrastrutture e dei laboratori di ricerca per migliorare l’offerta tecnologica nel settore dell’high-tech e dell’efficienza energetica. L’accordo mira anche a promuovere la nascita di imprese knowledge-based per lo sviluppo di nuove idee imprenditoriali, garantendo gli strumenti e i servizi idonei alla loro realizzazione. Lo start-up di nuove imprese sarà sostenuto attraverso opportunità di alta formazione scientifica e tecnologica, favorendo in tal modo una maggiore sinergia tra ricerca e mondo imprenditoriale. Oltre alla valorizzazione delle competenze scientifiche, l’accordo mira a potenziare le proprie attività nei settori della sostenibilità ambientale, nell’attività di ricostruzione, dell’efficienza energetica, dei beni culturali e delle infrastrutture di rete. Ampio spazio sarà dato anche alla qualificazione del capitale umano attraverso un potenziamento dell’offerta di formazione per giovani ricercatori e tecnici, per incrementare le competenze scientifiche e tecnologiche nel territorio. "L´accordo di oggi con il Cnr apre una fase importante per lo sviluppo della Regione Abruzzo - sottolinea il presidente della Regione, Gianni Chiodi - che in questo modo potrà contare sull´apporto qualificato di un Ente che in tema di ricerca e innovazione è tra i primi al mondo. Il Cnr è stato vicino all´Abruzzo fin dai primi momenti successivi al terremoto e l´impegno che abbiamo sottoscritto oggi conferma la volontà di una partecipazione diretta al difficile processo di sviluppo dell´intera regione. Sono convinto - conclude Chiodi - che i due Enti sapranno fondere le rispettive competenze per dare sostanza ad un progetto di sviluppo capace di rilanciare settori strategici del sistema produttivo regionale" "Il Consiglio nazionale delle ricerche è sceso in campo, con i suoi ricercatori e mezzi, sin dalle prime ore dopo il terremoto che ha colpito l´Abruzzo", ricorda il Presidente del Cnr Luciano Maiani. "La firma del Protocollo d´intesa rafforza ora il nostro impegno per la ricostruzione delle aree colpite, favorendo il rilancio economico della Regione. Con le proprie competenze, e insieme alle università, il Cnr è in grado di offrire personale tecnico e strumenti. La ricerca e la conoscenza sono la strada per dare nuove opportunità di crescita ai territori e ai giovani dell´Abruzzo", conclude.  
   
   
LAVORO IN SICILIA: CHIESTA UNITA´ DI CRISI CON SINDACATI E IMPRENDITORI  
 
Palermo, 15 luglio 2010 - Un´unita´ di crisi permanente sul lavoro per fronteggiare il grave momento di difficolta´ in cui versa la Sicilia. A chiederla e´ l´assessore regionale della Famiglia, delle Politiche sociali e del Lavoro, Lino Leanza, che ha lanciato un appello al presidente della Regione, Raffaele Lombardo, ai sindacati, agli imprenditori e a tutte le forze politiche "affinche´ venga istituita una conferenza per affrontare i nodi dell´occupazione che riguardano i diversi soggetti della vita sociale ed economica siciliana". Leanza chiede che nel dibattito vengano individuati "cinque o sei punti da inserire in agenda per garantire nuovi posti di lavoro e mantenere l´attuale livello occupazionale". Al tavolo di emergenza per il lavoro, secondo Leanza "dovranno sedere il presidente Lombardo, gli assessori nonche´ le forze produttive e politiche e le organizzazioni sindacali per concordare un piano che metta in moto tutte le risorse e sostenga i lavoratori e le famiglie in stato di disagio. Secondo le ultime previsioni - continua Leanza - oltre ai problemi storici come i precari e la formazione professionale, la Sicilia attraversera´ un momento nerissimo con un forte aumento dei disoccupati e una brusca frenata in alcuni settori dell´economia. Tutti insieme, quindi - prendendo anche spunto dal messaggio di unita´ lanciato dall´arcivescovo di Palermo, Paolo Romeo, e da alcuni esponenti sindacali e degli imprenditori - dobbiamo muoverci in tempo per trovare una serie di misure che possano in qualche modo rendere meno dura e difficile la crisi per la Sicilia nei prossimi mesi".  
   
   
IMPRESE NEL LAZIO, POLVERINI: "COOPERATIVE REALTÀ FONDAMENTALI DEL TESSUTO PRODUTTIVO"  
 
Roma, 15 luglio 2010 - "Le cooperative rappresentano una realtà fondamentale nel tessuto produttivo", per questo al fine di "favorire l´accesso al credito delle imprese e rafforzare gli strumenti per aiutare le aziende, la Regione Lazio sta predisponendo un bando da 10 milioni di euro nell´ambito del Por per il sostegno al sistema Confidi". Questo l´annuncio del presidente della Regione, Renata Polverini, durante il suo intervento all´assemblea nazionale di Confcooperative. Rivolgendosi poi ai rappresentanti delle cooperative presenti, Polverini ha lanciato loro un appello: "Voglio con voi un sistema sanitario che diventi efficiente, che sia accessibile ai cittadini e che sia umano. Il mondo delle cooperative può dare il suo contributo all´inversione di tendenza che vogliamo portare in questa regione e per rendere il sistema sanitario eccellente". Il presidente Polverini ha poi voluto evidenziare il "modello vincente" rappresentato proprio dal sistema delle cooperative, "un modello che ha contribuito enormemente, grazie soprattutto al suo forte legame con il territorio, allo sviluppo del nostro paese".  
   
   
AGEFORMA BASILICATA, TRE CORSI NEI SETTORI AMBIENTE E TRADIZIONI  
 
 Potenza, 15 luglio 2010 - “Nuove professionalità che guardano alla salvaguardia dell’ambiente, alla valorizzazione della tradizione e tutto nel pieno rispetto della vocazione del territorio”. E’ quanto affermato dal presidente di Ageforma Nicola Trombetta per spiegare le motivazioni che hanno indotto l’agenzia a promuovere le nuove attività di formazione “Corsi nel settore recupero e valorizzazione degli antichi mestieri”: acquisizione di competenze per il recupero e la riproposizione di costumi d’ epoca; acquisizione di competenze di tecniche per il recupero della sentieristica in area Parco; tecniche per il recupero di terrazzamenti e muretti a secco in area Parco Alla presenza di Salvatore Parziale direttore generale Ageforma e dei consiglieri Ageforma Franco Mandile e Giuseppe Digilio, sono stati presentati i bandi dei percorsi che formeranno: nell’ambito del corso “Acquisizione di competenze per il recupero e la riproposizione di costumi d’ epoca” gli allievi saranno in grado di conoscere le tecniche di progettazione e confezione di costumi d’epoca della tradizione lucana; saranno sviluppate competenze in merito alla conoscenza dei costumi della tradizione lucana; conoscenza delle materie prime e tessuti; conoscenza del disegno tecnico. Il corso avrà la durata di 300 ore e si svolgerà nella sede di Tricarico; nell’ambito del corso “Acquisizione di competenze di Tecniche per il recupero della sentieristica in area Parco” gli allievi al termine del percorso saranno in grado di conoscere e applicare le tecniche di progettazione per il recupero e la manutenzione della sentieristica in area Parco. Saranno sviluppate competenze in merito alle tecniche di progettazione per il recupero, la manutenzione e la valorizzazione della sentieristica in area Parco; conoscenza dei materiali idonei e il loro utilizzo. Il corso avrà la durata di 300 ore e si svolgerà nella sede di Matera; nell’ambito del corso “Acquisizione Tecniche per il recupero di terrazzamenti e muretti a secco in area Parco” gli allievi saranno in grado di conoscere e applicare le tecniche di progettazione per il recupero di terrazzamenti e muretti a secco in area Parco. Saranno sviluppate competenze in merito alle tecniche di progettazione per il recupero, la manutenzione e la valorizzazione dei terrazzamenti e muretti a secco in area Parco; conoscenza dei materiali idonei e il loro utilizzo. Il corso avrà la durata di 300 ore e si svolgerà nella sede di Matera; Prospettive occupazionali, in merito alle diverse figure professionali da formare, e con particolare riferimento a quelle inerenti le aree del Parco, sono state prospettate durante i lavori da Giuseppe Montemurro, vice presidente del Parco delle Chiese rupestri, oggi impegnato nel progetto Arupa, finanziato dall’Unione europea, che vede coinvolte Provincia di Matera, Università di Basilicata e Parco della Murgia. “Nel progetto Arupa – ha dichiarato Montemurro - abbiamo previsto tra l’altro una azione per la ricostruzione dei muretti a secco; le figure professionali di prossima formazione potranno quindi trovare occasione di impiego nell’ambito delle attività che si realizzeranno nel Parco delle Chiese rupestri”. Le domande vanno presentate entro le ore 12 del giorno 6 agosto 2010 e presso la sede Ageforma di Contrada Rondinelle, ss. 99 Matera; il bando, lo schema della domanda, il modello di curriculum europeo e l’abstract dei singoli percorsi formativi sono disponibili sul sito internet http://www.Provincia.matera.it/  e http://www.Ageforma.it/ ; o presso le sedi operative dell’Ageforma di Matera, Tursi e Tricarico.  
   
   
LOMBARDIA: VALORIZZARE L´ATTENZIONE AI PIU´ DEBOLI  
 
Milano, 15 luglio 2010 - L´inserimento nel mondo del lavoro dei soggetti disabili della Repubblica popolare cinese è stato al centro del´incontro che si è svolto ieri in Regione Lombardia tra l´assessore alla Famiglia, Conciliazione, Integrazione e Solidarietà sociale, Giulio Boscagli ed una delegazione cinese composta tra gli altri dal presidente della Federazione persone disabili della municipalità di Pechino, Jin Peng, dal suo vice, Zhang Hongyan e dal responsabile del servizio disabili di Pechino, Zhao Zilong . "Il progetto - ha detto l´assessore Boscagli - si basa essenzialmente sulla condivisione del cosiddetto ´Modello Lombardia´, ovvero la scelta di mettere la persona al centro dell´attenzione e favorire la costruzione di una rete di servizi in grado di rispondere ai suoi bisogni". Il progetto ha preso il via nell´agosto del 2009 e si concluderà nel novembre di quest´anno, per complessivi 15 mesi. Durante la prima fase sono stati organizzati, in video conferenza, corsi di formazione per gli operatori cinesi del settore realizzati da esperti italiani attraverso i quali gli operatori hanno acquisito le competenze per realizzare la rete dei servizi per i disabili e quella di collegamento tra servizi e aziende. Successivamente è stato organizzato un viaggio di studio degli italiani in Cina per entrare in contatto con le realtà dei disabili cinesi e conoscere l´organizzazione delle strutture finalizzate all´inserimento lavorativo. In questi giorni gli operatori cinesi sono in Lombardia per visitare alcune strutture per disabili e venire a contatto direttamente con il ´Modello Lombardia´. La delegazione cinese vedrà direttamente come viene valutata la disabilità, l´incontro tra domanda e offerta di lavoro , la formazione professionale e il sostegno alla famiglia. "Questa collaborazione tra istituzioni - ha aggiunto Boscagli - è importante non solo sul piano specifico ma anche per la maggiore integrazione tra i popoli che è quello di cui il nostro tempo ha particolarmente bisogno. Nell´era della globalizzazione - ha concluso l´assessore Boscagli - l´attenzione ai più deboli dev´essere un valore che va coltivato costantemente".  
   
   
LIGURIA: PRESENTATO IL IV RAPPORTO SULLA SICUREZZA URBANA LA CRIMINALITA’ DI STRADA LASCIA IL POSTO AI REATI TECNICI AL VIA AGGIORNAMENTO LEGGE SULLA SICUREZZA ALLA LUCE DEI NUOVI FENOMENI DI MALAVITA ORGANIZZATA NELLA REGIONE CON PARTICOLARE ATTENZIONE AGLI APPALTI PUBBLICI  
 
Genova, 15 Luglio 2010 - Tendenza alla stabilizzazione e alla diminuzione dei reati predatori come scippi, borseggi, furti su auto e moto in tutte le quattro province liguri e aumento delle truffe via internet mediante la clonazione di carte di credito o l’appropriazione di dati sensibili dagli sportelli bancomat attraverso rilevatori elettronici. È quanto emerge dalle ipotesi interpretative del Iv rapporto annuale sulla sicurezza urbana coordinato dall’osservatorio regionale sulla sicurezza urbana che offre una ricognizione dei reati ufficiali forniti dal Ministero dell’Interno e aggiornati al 2009 e presentato questa mattina dall’assessore regionale alla salute e alla sicurezza urbana, Claudio Montaldo, dall’assessore alle politiche sociali, Lorena Rambaudi, dal coordinatore dell’osservatorio regionale sulla sicurezza, Stefano Padovano alla presenza degli altri componenti, Uberto Gatti, Realino Marra e Isabel Fanlo. Dall’analisi emerge una diminuzione del 15-20% dei reati predatori con punte del -25% dei furti in abitazione, a conferma di una tendenza che ha preso il via nel 2007, dall’altra una diffusione capillare su tutto il territorio di crimini meno visibili, ma altrettanto insidiosi. “Ad esempio – spiega Stefano Padovano,– la genesi degli omicidi e dei tentati omicidi che, anche se ridotti a poche unità sono caratterizzati da una certa recrudescenza e dalla conoscenza tra autore e vittima: uomo – donna, figlio – genitore. Così come le truffe, non solo le più tradizionali a danno degli anziani, ma quelle via internet mediante la clonazione di carte di credito dietro le quali agiscono vere e proprie micro bande con basi nei paesi dell’est europeo”. Per quanto riguarda la violenza alle donne i numeri delle denunce risultano stabili rispetto al passato biennio, ma aumentano quelle che segnalano di subire tali vessazioni all’interno delle mura domestiche o nei luoghi di lavoro. Mentre la distanza tra chi teme di cadere vittima di una violenza in strada o in luogo aperto e chi lo diventa per davvero è notevole. L’immagine del violentatore risulta dunque più sbiadita di un tempo, grazie anche alla maggiore consapevolezza. “Questo significa – spiega l’assessore regionale alla salute e alla sicurezza, Claudio Montaldo – che è corretto concentrare l’attenzione su due ordini di risposte diverse ma complementari: da un lato la presa in carico della richiesta di aiuto, attraverso l’assistenza, dall’altro la volontà di progettare azioni che consentano di aumentare il senso di sicurezza percepito”. “Per quanto riguarda l’area imperiese – continua Padovano - colpisce l’aumento delle estorsioni, pari al 20%, anche se preoccupa non tanto il dato numerico ma la presenza di forme di controllo del territorio a danno di commercianti e imprese. Un elemento che si evince dall’aumento degli incendi (più di 300 negli ultimi 18 mesi) con modalità violente e intimidatorie che vengono indirizzati a cose e beni pubblici”. Un reato che si rileva particolarmente nelle ore notturne, con punte nei mesi di aprile e maggio, a danno di attività commerciali e della ristorazione balneare e turistica a cui fa da contraltare l’aumento del 20% dei reati di danneggiamento e di danneggiamento seguito da incendio e non conosce alcuna diminuzione nell’andamento quinquennale elaborato già lo scorso anno. Dall’esame dell’osservatorio la costa savonese appare aggredita da una criminalità che importa strumenti e metodologie da investire in attività “border line” per assecondare i bisogni dell’economia locale anche se certe modalità criminose di tipo estorsivo e tali da ascrivere a forme di criminalità organizzata sono più facilmente ravvisabili nell’area sanremese. Nel savonese alla presenza di forme di infiltrazioni criminali nei gangli dell’economia lecita non fa seguito un’altrettanta percezione di illegalità diffusa da parte della cittadinanza. “La diffusione smodata – spiega Padovano – dei punti specializzati per la pratica delle scommesse e dei giochi d’azzardo è moltiplicata in tutti gli esercizi commerciali: bar, tabaccherie, circoli privati, supermercati, perfino all’interno delle stazioni ferroviarie. Ma anche se si tratta di una pratica, seppure lecita sul piano delle autorizzazioni, consente una forma di controllo del territorio da cui deriva non solo la possibilità di riciclare i capitali frutto di proventi illeciti, ma di allargare una rete criminale che fa del prestito di denaro a tassi da usura una delle maggiori fonti di guadagno insieme al mercato degli stupefacenti. “Anche sull’onda degli episodi connessi alla criminalità organizzata avvenuti nell’area imperiese – continua l’assessore Montaldo – stiamo lavorando alla revisione della legge sulla sicurezza a seguito del lavoro effettuato a partire dal 2005, con un particolare riguardo al tema degli appalti pubblici, a difesa della legalità. Tutto ciò dovrà servire a migliorare ulteriormente le attività già avviate insieme agli Enti locali, alle Prefetture e alle forze dell’ordine per contrastare le azioni della malavita organizzata nella nostra regione”. Relativamente alla criminalità minorile il quadro in Liguria appare abbastanza stabile con una tendenza alla flessione. Si registra una crescente diffusione, in controtendenza rispetto all’andamento generale, dei reati legati al conflitto relazionale tra le persone, ingiurie, diffamazioni, violenza privata, allo spaccio di stupefacenti e al rapporto con l’autorità (resistenza e violenza a pubblico ufficiale). Emerge una stretta relazione tra abuso di alcolici e ambiente di vita del minorenne e una sempre più stretta vicinanza delle ragazze ai modelli di consumo e abuso dei ragazzi.  
   
   
PRIMA RIUNIONE DELLA CONSULTA REGIONALE DELLE MARCHE SULL´IMMIGRAZIONE  
 
Ancona, 15 Luglio 2010 - Conoscenza della lingua italiana, integrazione socio-familiare e sostegno alle famiglie in situazione di disagio socio economico anche temporaneo. Sono queste le priorita` nel programma delle politiche regionali per i cittadini immigrati emerse nel corso della riunione di insediamento della Consulta regionale sull´immigrazione. Un primo incontro che, oltre alla presentazione del Programma annuale degli interventi a sostegno dei diritti e dell´integrazione dei cittadini stranieri immigrati, e` servito anche per l´elezione delle cariche rappresentative all´interno della Consulta e in sede di altri organismi regionali. ´La legge regionale ´ spiega l´assessore Luca Marconi ´ prevede la partecipazione di 21 componenti. Credo che sia necessario ripensare la sua rappresentanza prevedendone un allargamento poiche` negli ultimi anni si e` ampliata la presenza di cittadini immigrati provenienti da Paesi diversi e quindi rappresentativi di molteplici comunita`´. L´integrazione nelle Marche, come e` stato evidenziato durante il dibattito, non e` avvenuta in maniera conflittuale, grazie all´esistenza di una rete sociale e di servizi favorita dalle dimensioni ridotte dei Comuni della Regione. ´Formare cittadini italiani e dare loro dignita` ´ sostiene Marconi ´ questa e` la vera integrazione; per questo ritengo che vada accelerato il processo per ottenere la cittadinanza, istanza che proporro` in sede di Conferenza Stato Regioni´. L´assessore ha anche lanciato l´ipotesi di una Festa della Repubblica aperta ai cittadini immigrati: ´Promuoverne la partecipazione ´ ha detto Marconi - nel segno dell´unita` e` un gesto significativo sulla via dell´integrazione´. Le altre aree di intervento valutate prioritarie per la progettualita` degli Enti Locali sono: intercultura e scuola; centri di servizi e sportelli informativi per immigrati; centri di prima e seconda accoglienza anche realizzata da associazioni private. La Consulta, oltre che dall´assessore regionale competente in materia e dal dirigente del Servizio regionale Istruzione Formazione e lavoro, e` composta dai tre consiglieri regionali Gianluca Busilacchi, Maura Malaspina e Giovanni Zinni, da tre rappresentanti dell´Associazione Nazionale Comuni Italiani (Anci) regionale, tre dei sindacati Cgil-cisl-uil, uno dell´ Unione Province Italiane (Upi) regionale, tre delle associazioni di immigrati etniche e tre delle associazioni di immigrati multietniche iscritte al Registro regionale, un rappresentante delle associazioni di volontariato impegnate nel settore dell´immigrazione, uno delle imprese industriali, agricole, artigiane, delle cooperative, del commercio, del turismo e dei servizi. Sono stati eletti: presidente Magda Elizabeth Chumbipuma - Associazione Peru` Regione Marche; vice presidente El Mestar Karim - Associazione degli immigrati Marocchini nelle Marche - Assim; Comitato esecutivo: Ben Hamed Zouhair - Associazione Nazionale Comuni Italiani (Anci) regionale, Pasquale Antonelli - C.i.s.l., Neli Isaj - Associazione Nazionale Oltre Le Frontiere ´ Anolf, Daniel Amanze - Associazione Centro Servizi Immigrati Marche A.c.s.i.m., Iheme Catherine - Associazione Culturale Arancia Donna Subsahariana ´ Acads; componente Comitato per la cooperazione e la solidarieta` internazionale: Daniel Amanze - Associazione Centro Servizi Immigrati Marche A.c.s.i.m.; componente Comitato di indirizzo dell´Osservatorio regionale per le politiche integrate di sicurezza: Neli Isaj - Associazione Nazionale Oltre Le Frontiere ´ Anolf. La Consulta, cosi` costituita, ha espresso parere favorevole in merito al Programma annuale degli interventi che verranno realizzati nell´anno dagli Ambiti Territoriali Sociali. Sono disponibili ´ 465.553,41 provenienti dal Bilancio di previsione regionale per l´anno 2010: una quota pari all´85% ripartita tra i 24 Ambiti Territoriali Sociali, sulla base della superficie territoriale e del numero degli immigrati residenti nell´Ambito; una quota pari al 15%alle associazioni di immigrati iscritte al Registro Regionale per progetti a sostegno delle attivita` statutarie.  
   
   
START UP AL FEMMINILE INCONTRO CON LE RICERCATRICI  
 
Milano, 15 luglio 2010 - Nell’ambito delle attività di intervento che caratterizzano il progetto “Donne al lavoro in R&st” fra le quali la realizzazione di analisi e ricerche, l’assegnazione di 12 borse lavoro e azioni di mentoring e supporto imprenditoriale, le Consigliere Provinciali di Parità della Provincia di Milano in collaborazione con Afol Milano, Agenzia per la Formazione, l’Orientamento e il Lavoro della Provincia di Milano, ed Alintec organizzano un incontro diretto alle ricercatrici con la finalità di potenziare le ricadute imprenditoriali dei progetti presentati nell’ambito del “bando pubblico per borse lavoro nei settori Ict, Biotecnologie, Energia”. Oggetto dell’incontro sarà infatti l’illustrazione di un’attività di accompagnamento imprenditoriale che sarà erogata nei confronti di tre ricercatrici operanti nei settori: Ict; Biotecnologie; Energia. Per rendere concreta tramite lo sviluppo di un business plan la loro idea d’impresa. La riunione sarà inoltre occasione per conoscere altre misure di sostegno e di agevolazione complementari, a disposizione delle ricercatrici, per acquisire competenze e esperienze utili a migliorare il proprio profilo professionale ed operativo. Giovedì 15 luglio 2010 ore 15.30 -17.30, Politecnico di Milano - Lab. Allestimenti - Edificio N, Via Durando, 10 -20158 Milano. Programma 15.30 Introduzione ai lavori Sergio Campo dall’Orto Direttore Generale Alintec “Lo sviluppo imprenditoriale nei giovani ricercatori”; Serenella Corbetta Consigliera di Parità Supplente della Provincia di Milano Il Progetto “Donne al lavoro in R&st”; Giovanni Giagoni Direttore Generale Afol Milano “L’agenzia per la Formazione, l’Orientamento e il Lavoro della Provincia di Milano”; Le iniziative in corso: Modera Sergio Campodall’orto Direttore Generale Alintec; 15.45 Silvana Rimoldi Dirigente Alintec “Start up al femminile: L’accompagnamento imprenditoriale per le ricercatrici. Modalità e criteri operativi”; 16.15 Natalia Katana Area Internazionale, Alintec “Erasmus per giovani imprenditori - Come partecipare”; 16.45 Rappresentante Camera di Commercio di Milano (in attesa di conferma) “Misure a sostegno dell’imprenditoria innovativa- Il bando Connetti la tua impresa” ; 17.15 Dibattito e chiusura dei lavori Segreteria Organizzativa: comunicazione@alintec.It    
   
   
CONFCOPERATIVE BASILICATA SU SERVIZI EDUCATIVI PER L’INFANZIA  
 
Potenza, 15 luglio 2010 - Esprime soddisfazione Confcooperative/federsolidarietà Basilicata - in un comunicato - per i dati esposti al convegno svoltosi il 13 luglio a Potenza sul “Sistema integrato dei servizi all’infanzia” e per l’impegno economico che la Regione e il Dipartimento per le politiche alla famiglia hanno assunto. L’ampliamento dei servizi educativi dedicati all’infanzia per asili nido e sezioni primavera – afferma - assume importanza assoluta per il sostegno alla famiglia. In primis per il soddisfacimento della richiesta, ad oggi ancora non del tutto soddisfatta, nonostante l’incremento dei posti in asili nido dell’ultimo quinquennio. “Il sostegno ai Comuni per l’ampliamento dei posti in asili nido” sostiene Giuseppe Bruno presidente di Confcooperative/federsolidarietà Basilicata “è oltretutto un sostegno alla conciliazione lavoro/famiglia ancor più in questa fase delicata sul fronte occupazionale con un tasso di disoccupazione femminile che in Basilicata ha segnato una crescita importante. Il sostegno economico per l’accesso ai servizi per la prima infanzia rappresenta una opportunità per le mamme di collocarsi o ricollocarsi nel mondo del lavoro. Si aggiunge poi un’altra riflessione legata alla conseguenza immediata dell’ampliamento dei posti in asili nido e cioè il consolidamento di strutture esistenti e lo sviluppo di nuove opportunità lavorative ed economiche. Basti pensare che secondo gli standard ogni 8 bambini occorre la presenza di una educatrice e di una ausiliaria ogni 15. Il che significa che, dai dati 2009, con 402 bambini in lista di attesa, se questi venissero inseriti svilupperebbero oltre 80 unità lavorative senza considerare l’indotto legato alla gestione del servizio quantificabile, secondo dati della federazione, in ulteriori 40 unità”. Insomma, per Confocooperative/federsolidarietà il sostegno al welfare in generale e in particolare nel caso dei bambini in età di asilo nido consentirebbe un vantaggio inequivocabile per le comunità. “Bene ha fatto la Regione Basilicata” precisa Bruno “a sostenere il Piano integrato dei servizi attraverso l’impegno economico di una somma importante destinata ai cComuni per l’aumento di nuovi posti in asili nido, per l’accreditamento di nuove strutture private o per l’ampliamento dei posti in convezione. Ma adesso tocca ai Comuni fare la loro parte: infatti grazie al meccanismo delle premialità sulle risorse spese la Regione e quindi le famiglie potrebbero contare su ulteriori fondi. Insomma le risorse comunitarie e statali se ben programmate e ben utilizzate diventano realmente volano di sviluppo sociale ed economico. La Regione, allo stesso modo, dovrebbe sostenere ulteriormente anche il sistema scolastico dell’infanzia (da 3 a 6 anni) che rappresenta un importante strumento educativo diffuso su tutto il territorio regionale”.