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Notiziario Marketpress di Lunedì 04 Ottobre 2010
IL PRESIDENTE DEL SUD AFRICA ZUMA AL PARLAMENTO EUROPEO: "BASTA SANZIONI CONTRO LO ZIMBABWE"  
 
 Bruxelles, 4 ottobre 2010 - Spento il clamore delle ultime vuvuzela, il pittoresco presidente della repubblica sudafricana Jacob Zuma è sbarcato il 29 settembre a Bruxelles. Per la prima volta al Parlamento europeo, ha reso visita al presidente Buzek e ai deputati delle commissioni esteri e sviluppo. Zuma era a Bruxelles per il vertice Ue- Sud Africa, che ha trattato di clima, sviluppo e commercio internazionale. Zimbabwe: sanzioni contro Mugabe lo rafforzano - "Abolite le sanzioni contro lo Zimbabwe", questo il principale messaggio di Zuma al Parlamento. Il presidente sudafricano ha spiegato che le sanzioni europee contro il paese vicino minano la stabilità e il tentativo di trovare un percorso di riconciliazione nazionale fra il partito di Robert Mugabe e gli altri. "Le restrizioni a viaggiare e spostarsi danno credito al partito di Mugabe, che sostiene che il funzionamento del governo di unità nazionale non è sostenuto a pieno", ha detto Zuma. L´ue ha stabilito sanzioni finanziarie e restrizioni di movimento contro lo Zimbabwe nel 2004, per le violazioni ai diritti umani e allo stato di diritto perpetrate dal governo di Mugabe. Aids e libertà di stampa, problemi ancora aperti - Membro e leader del movimento anti-apartheid, Zuma ha anche parlato della libertà di stampa nel suo paese, che ha definito "libero" ma "tendenzialmente politicizzato". Ha poi cercato di rassicurare i parlamentari sulla propagazione del virus Hiv/aids, che in Sud Africa ha uno dei più alti tassi di infezione al mondo: secondo lui le misure di prevenzione "sono in corso", ma i media ritraggono gli sforzi come "inutili". Il Sud Africa è stato al centro di molte polemiche su questo tema, perché il precedente presidente Thabo Mbeki, era accusato di ignorare il problema. Zuma ha infine menzionato il successo dei Mondiali di calcio: "il Sud Africa ha mostrato un potenziale enorme e la capacità di organizzare eventi del genere. Vorremmo ospitare le Olimpiadi nel futuro".  
   
   
OPEN DAYS, 2010 SETTIMANA EUROPEA DELLE REGIONI E DELLE CITTÀ (4-7 OTTOBRE): VERSO “EUROPA 2020”  
 
Bruxelles 4 ottobre 2010 - Oggi si tiene a Bruxelles l’8a edizione degli “Open Days” - Settimana europea delle regioni e delle città. Organizzata ogni anno dalla Commissione europea e dal Comitato delle regioni della Ue, alla manifestazione di quest’anno, della durata di 4 giorni, parteciperanno oltre 6.000 rappresentanti di regioni ed enti locali. Con lo slogan “Europa 2020: competitività, cooperazione e coesione per tutte le regioni”, gli Open Days saranno una tribuna per scambiare idee sul ruolo delle regioni e delle città europee nell’ambito della strategia “Europa 2020”. In tutta Europa inoltre, all’insegna degli Open Days, si terranno altre 260 manifestazioni locali circa, compreso una tavola rotonda sul ruolo del calcio nella pacificazione di comunità divise. Johannes Hahn, commissario alla politica regionale ha dichiarato: “Gli ‘Open Days’ si tengono in un momento delicato. Le discussioni sul prossimo bilancio dell’Ue, sul futuro della politica di coesione e sull’attuazione della strategia ‘Europa 2020’ sono tutte in pieno svolgimento. Lo scambio di idee tra enti pubblici, università e mondo economico durante gli Open Days fornirà l’occasione per capire quale ruolo le regioni e le città europee possono assumere nell’attuare di questa strategia. Sarà altrettanto importante vedere come la politica di coesione della Ue sarà in grado di tradurre in pratica le ambizioni di ‘Europa 2020’.” Ha affermato Mercedes Bresso, presidente del Comitato delle regioni (Cdr): “La strategia ‘Europa 2020’ ha bisogno di autentiche proposte politiche, di un bilancio all’altezza delle sue ambizioni e di una forte politica regionale europea. Cogliere questi obiettivi è la nostra priorità assoluta. I Fondi strutturali sono il miglior strumento operativo di cui dispone l’Europa per attuare le sue politiche. Per liberare le sue potenzialità di sviluppo, l’Europa deve ridurre la burocrazia, evitare approcci dall’alto verso il basso e contare maggiormente su regioni e città. Gli Open Days sono un’eccellente opportunità di dire ciò che ci attendiamo. Essi sono inoltre una vetrina per mettere in mostra i mille modi in cui regioni e città realizzano nei fatti l’agenda politica europea”. Europa 2020: competitività, cooperazione e coesione per tutte le regioni Le regioni, quando si tratta di attuare riforme e di fare investimenti in aree centrali della strategia “Europa 2020”, sono in prima fila: ricerca e innovazione; formazione e creazione di posti di lavoro; istruzione e competenze; energia e sostenibilità. Accogliendo oltre 240 regioni e città partner, gli Open Days rappresentano un crocevia per condividere queste esperienze multiformi. Anche l’interesse manifestato dai privati è aumentato di anno in anno: aziende di primaria importanza, come Philips, Veolia e Ibm, continuano a parteciparvi. Durante la settimana, si terranno oltre 130 seminari intorno a 3 temi: la competitività (5 ottobre): l’innovazione, lo sviluppo regionale e la crescita economica “verde”; la cooperazione (6 ottobre): cooperazione interregionale, transfrontaliera e macroregionale; la coesione (7 ottobre): coesione territoriale e sociale e modi per integrare meglio politiche differenti a livello locale e regionale. All’ordine del giorno: la futura politica di coesione - Perché una politica di coesione post 2013 abbia successo, è necessario un apporto di punti di vista da parte delle regioni e delle città. Poiché si svolgono poco prima dell’adozione della 5a relazione sulla coesione, e alla vigilia del dibattito sul futuro bilancio della Ue, gli Open Days sono un’eccellente occasione per discutere in che modo vadano continuati gli attuali sforzi nel campo della politica di coesione, tenendo conto delle sfide future. Un punto centrale di questo dibattito è se le strategie macroregionali, come la strategia Ue per la regione danubiana, possono divenire quadro strutturale in cui generare e offrire delle linee politiche. Ján Figel’, vice primo ministro slovacco, e Lilyana Pavlova, vice ministro bulgaro per lo sviluppo regionale e i lavori pubblici, saranno fra i leader che parteciperanno a una tavola rotonda mirata alla regione danubiana che si terrà il 5 ottobre. Luogo della manifestazione - Gli Open Days 2010 daranno l’opportunità di incontrare rappresentanti locali e di apprendere particolari sui progetti finanziati dall’Ue. Nel “luogo d’incontro”, presso l’edificio del Comitato delle regioni, saranno presentati progetti e programmi e si terrà una fiera con oltre 50 stand su temi come “Economia verde” e “Cooperazione territoriale”, fiancheggiata da 36 seminari a uno dei quali sarà presente anche Elizabeth Kautz, presidente della Conferenza dei sindaci Usa, che il 5 ottobre firmerà un accordo con il Comitato delle Regioni su una cooperazione da realizzarsi in futuro nel campo della tutela del clima. Open Days a livello locale: l’Europa nelle singole regioni - Ma gli Open Days non gravitano solo intorno a Bruxelles. In 35 paesi, tra settembre e novembre, all’insegna di “Europa nella mia regione/Europa nella mia città” avranno luogo 260 manifestazioni locali circa, organizzate da regioni e da città partner. Oltre a far conoscere come l’Ue investa in progetti carichi di conseguenze per la vita quotidiana dei cittadini europei, l’iniziativa divulgherà anche presso un pubblico più ampio i temi sulla futura politica di coesione. Www.opendays.europa.eu/    
   
   
OPEN DAYS DI BRUXELLES: LE REGIONI AL CENTRO DEGLI INCONTRI  
 
Aosta, 4 ottobre 2010 - Dal 4 al 7 ottobre si terrà a Bruxelles l’edizione 2010 degli Open Days, l’evento annuale organizzato dal Comitato delle Regioni in collaborazione con la Direzione generale delle politiche regionali della Commissione europea, che quest’anno è dedicato alle tematiche della riforma della politica di coesione dopo il 2013 e alla “dimensione locale” della strategia Europa 2020. Nel programma delle giornate di incontri, seminari e dibatti, si inseriscono anche due atelier organizzati dalla Regione Valle d’Aosta, nell’ambito del partenariato Euroregioni per l’integrazione territoriale che vede l’Euroregione Alpi-mediterraneo, di cui la Valle d’Aosta fa parte, affiancarsi all’Euroregione Pirenei-mediterraneo. I due atelier sono in calendario il 5 e il 6 ottobre. Il primo atelier, dal titolo Nuovi approcci per l’innovazione attraverso la politica di coesione europea”, vuole essere l’occasione per illustrare alla Commissione europea l’importanza rivestita dai fondi strutturali nella creazione di progetti innovativi e il loro valore aggiunto nei confronti dello sviluppo regionale e della crescita della competitività europea. Il secondo atelier, sul tema Il futuro della cooperazione territoriale europea: il ruolo delle Euroregioni e il Gect sarà l’occasione per analizzare lo strumento giuridico denominato Gect (Gruppo Europeo di Cooperazione Territoriale) per il raggiungimento degli obiettivi delle Euroregioni, con particolare riferimento alla cooperazione transfrontaliera, anche in vista della riforma di tale strumento giuridico prevista per l’estate del 2011. Nel quadro degli Open days, è in programma anche la conferenza Plenaria del Comitato delle Regioni, che si terrà lunedì 4 ottobre. Alla riunione sarà presente il consigliere Luciano Caveri, che, come capo della delegazione italiana, prenderà parte alle numerose iniziative e manifestazioni organizzate a corollario delle giornate europee. E proprio in questi giorni il rappresentante valdostano al Comitato delle Regioni interverrà in aula sulla nuova composizione del comitato stesso, dopo il 2015, che prevede un nuovo riassetto che dovrebbe aumentare il peso della delegazione italiana.  
   
   
IL PRESIDENTE DELLA PUGLIAVENDOLA A BRUXELLES IL 4 E IL 5 OTTOBRE  
 
Bari, 4 ottobre 2010 - Due giorni di lavoro e di incontri a Bruxelles per il presidente della regione Puglia Nichi Vendola. In occasione dell’ottava edizione degli Open days 2010 (la settimana europea delle regioni e delle città), Vendola parteciperà alla sessione plenaria del Comitato delle Regioni nella veste di coordinatore politico della sezione cambiamenti climatici e sviluppo sostenibile della Piattaforma di monitoraggio Eu2020. La Piattaforma di monitoraggio Eu2020: Vendola coordinatore politico della sezione cambiamenti climatici e sviluppo sostenibile. Il Presidente Vendola è stato nominato nel giugno scorso Coordinatore politico della sezione cambiamenti climatici e sviluppo sostenibile della Eu2020 Monitoring platform. La nomina dei coordinatori politici ha la funzione di rendere più efficace il lavoro dei tecnici, dando un volto pubblico ad un importante lavoro di monitoraggio che rischiava di restare spesso sconosciuto ai cittadini europei. Fino ad ora, infatti, le Piattaforme erano composte da esperti regionali e locali di tutta Europa che – su base volontaria – vi avevano aderito. Il loro compito: far affluire al Comitato delle Regioni dati sull’andamento nei propri territori delle politiche oggetto di studio della rete. I Coordinatori politici, invece, dovranno effettuare una sintesi dei dati tecnici che affluiscono al segretariato della Piattaforma e fornire una guida ragionata alla lettura degli stessi, evidenziando l’impegno delle collettività territoriali. In seno al Comitato delle Regioni operano due Piattaforme di monitoraggio: 1) Eu2020 (già Lisbon) Monitoring Platform, una rete di circa 120 regioni e città nata per contribuire al dibattito in ambito europeo sulla crescita intelligente, sostenibile e inclusiva e monitorare l´attuazione della Strategia Europa 2020 ; 2) Subsidiarity monitoring platform, uno strumento fondamentale per accrescere la responsabilità democratica ed ampliare la partecipazione degli enti locali e regionali al processo legislativo europeo. Il Programma Di Lavoro Del Presidente Vendola Come Coordinatore Politico (approvazione definitiva da parte del Bureau del Comitato delle Regioni il 4 Ottobre 2010) L’impegno del Presidente Vendola sarà duplice: da un lato, parteciperà alle attività di monitoraggio macroeconomico della Strategia Eu2020, con particolare attenzione alle modalità di implementazione a livello regionale e locale in Europa. Dall’altro, lavorerà per mettere in evidenza il ruolo che gli enti territoriali europei possono giocare nella lotta ai cambiamenti climatici e nel raggiungimento dell’Obiettivo 20-20-20 . Protezione della biodiversità, infrastrutture verdi”, green jobs, efficienza energetica saranno solo alcuni dei temi su cui cimentarsi. La priorità d’azione andrà alla tutela delle risorse idriche e alla lotta alla desertificazione, dato che la Puglia è la regione italiana maggiormente interessata dal problema. Il programma di lavoro del Presidente prevede incontri con i Commissari europei all’Ambiente, al Clima, all’Energia, con i membri del Parlamento europeo che si occupano della materia; l’instaurazione di relazioni stabili con alcune regioni d’Europa, centri di ricerca d’eccellenza e altri interlocutori utili ad elaborare efficaci strategie di contrasto alla desertificazione nel bacino del Mediterraneo. Si lavorerà anche per individuare i possibili strumenti di finanziamento. Un filo conduttore unico, quindi, per gli impegni europei del Presidente Vendola, membro del Comitato delle Regioni (commissione Sviluppo sostenibile), membro dell’Assemblea euro-mediterranea dei poteri locali (commissione Sviluppo sostenibile) e coordinatore politico della Piattaforma di monitoraggio Eu2020. 2. Dibattito pubblico nell’ambito degli Open Days, dal titolo “Climate change: Working together across the Atlantic” Martedì 5/10, ore 11.00-13:00 presso Comitato delle Regioni, Bruxelles (Jde 63) Il Presidente Vendola sarà impegnato, nella mattinata del 5 ottobre, in un evento di grande valore simbolico, aperto da un dibattito (alle ore 11.00, vedere dettagli di seguito) e concluso dalla firma di un protocollo di cooperazione tra il Patto dei sindaci europei (Covenant of Mayors), la Commissione Europea, il Comitato delle Regioni e la Conferenza dei sindaci statunitensi, uniti nella lotta ai cambiamenti climatici (alle ore 12.00 è prevista la firma). Parteciperanno all’evento giovani europei e americani, giornalisti dei due continenti, oltre che funzionari ed esperti comunitari. Il tema principale affrontato sarà il ruolo delle città e degli enti locali nella lotta ai cambiamenti climatici. Gli speaker che si alterneranno sul palco e risponderanno alle domande del pubblico sono: Elizabeth Kautz, Presidente della Conferenza dei Sindaci Usa Connie Hedegaard, Commissario europeo al Clima Nichi Vendola, Coordinatore politico della Eu2020 Monitoring platform Mercedes Bresso, Presidente del Comitato delle Regioni William E. Kennard, Ambasciatore Usa presso l’Unione Europea Il Presidente, nel suo intervento, illustrerà i risultati della consultazione online, condotta dal Comitato delle Regioni – Piattaforma Eu2020, in tema di efficienza energetica, che ha visto pervenire contributi da oltre 100 enti locali d’Europa. Sarà anche l’occasione per fare riferimento al suo programma di lavoro come coordinatore politico della Piattaforma (per la prima volta in pubblico, dopo l’approvazione del giorno precedente – vedere sopra). L’evento sarà chiuso da una conferenza stampa, alle ore 12.30 (sala Jde 63). 3. Evento pubblico organizzato nella sede della Regione Puglia di Bruxelles Seminario dal titolo “Regions and Cities leading the way to improved territorial cooperation” Mercoledì 6/10, ore 11.15 – 13.00. La Regione Puglia partecipa all’ottava edizione degli Open Days, Settimana Europea delle Regioni e delle Città, evento organizzato dal Comitato delle Regioni e dalla Direzione Generale Politiche Regionali della Commissione Europea in programma a Bruxelles dal 4 al 7 ottobre. Si tratta del più grande appuntamento annuale in cui si riuniscono i protagonisti attivi della politica regionale, responsabili politici, rappresentanti delle imprese, banche, centri di ricerca e Università, e che ha visto la Regione Puglia con Arti protagonista nelle passate edizioni 2007, 2008 e 2009. “Europe 2020: Competitiveness, Co-operation and Cohesion for all Regions” è lo slogan dell’edizione 2010 nell’ambito del quale si svolgeranno più di 100 seminari, workshop e dibattiti che si concentreranno attorno ai tre temi centrali della competitività, della cooperazione e della coesione. Il Servizio Mediterraneo della Regione Puglia ha aderito, tramite l’Ufficio Rapporti con le Istituzioni Europee di Bruxelles, al partenariato Regions and Cities in action for territorial co-operation composto da: Nord-pas de Calais (Fr) Leader Group, Regione Puglia (It) Deputy leader, Kent (Uk), Valencia (S), Lubuskie (Pl), Campania (It), Municipality of Bourgas (Bg), Dunkirk (Fr). Il workshop dal titolo “Regions and Cities leading the way to improved territorial cooperation” si terrà il 6 ottobre 2010 alle 11.15 presso l’Ufficio Rapporti con le Istituzioni Europee a Bruxelles. Relatore per la Regione Puglia sarà Claudio Polignano del Servizio Mediterraneo che presenterà una relazione dal titolo “Generating Methodology and process of the Cbc Ipa Adriatic – Alterenergy – Strategic Project”.  
   
   
BUISINESS FORUM: DIALOGO SU EUROPA 2020 E INNOVAZIONE TRA IMPRESE E MONDO DELLA RICERCA  
 
Bruxelles, 4 ottobre 2010 - Con il documento “Europa 2020”, la Commissione europea chiama tutti i Paesi a investire sul futuro e a fare un cambio di passo per costruire una “crescita intelligente, sostenibile e inclusiva”. Una strategia che punta al rafforzamento e alla diffusione della ricerca e innovazione, con un’attenzione particolare ai risultati applicativi. Costruire la cosiddetta “Innovation Union” è una grande sfida per tutti gli stati membri, ma è anche una grande opportunità per rispondere al meglio alle nuove sfide globali. Per discutere di questi temi, la Rappresentanza in Italia della Commissione europea, in collaborazione con Confindustria, ha organizzato un Business Forum , che si tiene lunedì 4 ottobre all´Auditorium della Tecnica, Roma. Ad esse seguirà, martedì 5 ottobre, la Viii Giornata Della Ricerca E Dell´innovazione Di Confindustria,dedicata a"L´italia Nell´europa 2020". Programma http://www.Confindustria.it/adm/evennew.nsf/fe845e2bdc159748c12577a6003c0463/$file/programmaricerca.pdf    
   
   
WORKSHOP SUL RUOLO DELLA SOCIETÀ CIVILE NELLA GOVERNANCE GLOBALE  
 
Bruxelles, 4 ottobre 2010 - Il workshop dal titolo "Civil society´s roles in global governance" si è tenuto  presso il Centro Borschette di Bruxelles il 1° ottobre 2010. Esso intendeva fornire un forum per il dialogo tra ricercatori, organizzazioni della società civile e i responsabili politici sul cambiamento del ruolo della società civile e la mobilitazione in relazione alle questioni e ai processi di governance globale. Mentre le mobilitazioni in occasione di eventi come la conferenza di Copenaghen sui cambiamenti climatici, il G8 e le riunioni del G20, i negoziati commerciali sono abbastanza visibili, le loro cause ed effetti non sono ancora ben capite. Inoltre, è stato  ulteriormente evidenziato il ruolo meno visibile, ma comunque importante, delle organizzazioni della società civile nella preparazione e applicazione di accordi internazionali in vari campi, quali la tutela dei diritti umani, la pace, il commercio equo, la tutela dell´ambiente e della salute. Ultimo ma non meno importante, il ruolo delle organizzazioni della società civile sia dei paesi industrializzati che di quelli emergenti è uno degli aspetti salienti della riuscita di accordi multilaterali in un mondo "multipolare". Il workshop è un seminario congiunto dell´Istituto dell´Unione europea per gli studi sulla sicurezza (Iuess ), la Commissione europea (Dg Ricerca) e l´Università delle Nazioni Unite - Studi comparati di integrazione regionale (Cris).  
   
   
CROAZIA, IN CRESCITA IL DEBITO PUBBLICO  
 
Zagabria, 4 ottobre 2010 - Secondo i dati diffusi dal Ministero delle finanze croato, il debito complessivo dello Stato alla fine dello scorso giugno ha raggiunto 122,6 miliardi di kune (circa 17,02 miliardi di euro), e si è portato al 37 per cento del Pil. Nei primi sei mesi del 2010 il debito pubblico complessivo è aumentato di circa 4,7 miliardi di kune (circa 0,65 miliardi euro), ossia il 4 per cento in più rispetto alla fine dello scorso anno. Il debito domestico dello Stato è stato pari a 80,9 miliardi di kune (circa 11,2 miliardi di euro) lo scorso maggio, segnando un aumento di 6,5 miliardi di kune (circa 274 milioni di euro) ossia l´8,7 per cento in più rispetto al fine dell´anno scorso precedente. Il debito estero alla fine del mese di giugno ammonta a 34,2 miliardi di kune (circa 4,75 miliardi di euro).  
   
   
ABI: “AVVISO COMUNE”: CON DOMANDE ACCOLTE AD AGOSTO SALE A CIRCA 12,5 MLD LA LIQUIDITÀ PER LE IMPRESE  
 
 Roma, 4 ottobre 2010 - Il quadro che emerge dagli ultimi dati evidenzia che da agosto 2010 le piccole e medie imprese hanno potuto contare su circa 12,5 miliardi in più di liquidità. È quanto emerge dell’ultimo aggiornamento del monitoraggio, che fotografa l’utilizzo dell’”Avviso comune”, l’accordo siglato il 3 agosto 2009 alla presenza del Ministro dell’economia Giulio Tremonti, dall’Abi e dalle altre rappresentanze dell’Osservatorio permanente sui rapporti banche imprese. Le imprese hanno ancora 4 mesi per chiedere la sospensione. È stata infatti prorogata dal 30 giugno 2010 al 31 gennaio 2011 la possibilità di presentare le domande da parte delle piccole e medie imprese. I dati ufficiali del monitoraggio segnalano che al 31 agosto 2010 sono state 225.000 le domande delle imprese, per un controvalore complessivo di finanziamenti in essere di 66 miliardi di euro. Il sistema bancario ha analizzato 214.000 domande (62 miliardi di euro) con i seguenti risultati: è stato già accolto il 77,7% delle domande (175.000 pari a 52 miliardi), ancora in corso di esame 24.000 unità (7 miliardi), mentre solo il 2,8% non è stato accolto (6.000 per 1,4 miliardi di valore). Rispetto alle domande riferite alle singole branche di attività spiccano in particolare industria, commercio/alberghiero e altri servizi. L’analisi relativa alla distribuzione territoriale delle domande accolte, per sede legale dell’impresa richiedente, evidenzia che il 53,8% delle domande è riferito ad imprese residenti nel Nord Italia.  
   
   
BANCHE: ABI, A FINE AGOSTO SOSPESI MUTUI AD OLTRE 28.000 FAMIGLIE PER 3.7 MILIARDI  
 
Roma, 4 Ottobre 2010 - Tra febbraio e agosto 2010, le banche hanno sospeso mutui per 3.7 miliardi di euro ad oltre 28mila famiglie. La misura è stata applicata a 28.615 contratti di mutuo, per un debito residuo di 3.7 miliardi di euro. La liquidità in più per far fronte alla crisi ha raggiunto una quota pari a 191 milioni di euro. Ogni famiglia avrà dunque a disposizione in media 6.800 euro in più. Questi i dati del monitoraggio sulla sospensione dei mutui. Nel dettaglio, la soluzione più frequente per le operazioni di sospensione ha riguardato l’intera rata (90% dei casi). La causa più frequente che ha determinato la necessità di ricorrere a questa opportunità nelle posizioni “in bonis” (senza ritardi nei pagamenti) è stata la cessazione del rapporto di lavoro subordinato. Stessa causa anche per le posizioni con ritardo nei pagamenti. Dal punto di vista “territoriale”, il maggior numero di domande ammesse è al Nord con il 53%, seguono Sud e isole con il 20,9% e il Centro al 26,1%. In particolare, l’Accordo sulla sospensione delle rate di rimborso dei mutui siglato lo scorso dicembre tra Abi e Associazioni dei consumatori, è diretto ad offrire uno strumento immediato di aiuto alle famiglie. Le caratteristiche principali sono: • sospensione per almeno 12 mesi, anche nei confronti dei clienti con ritardi nei pagamenti fino a 180 giorni consecutivi; • mutui di importo fino a 150.000 euro accesi per l’acquisto, costruzione o ristrutturazione dell’abitazione principale; • clienti con un reddito imponibile fino a 40.000 euro annui, che hanno subito o subiscono nel biennio 2009 e 2010 eventi particolarmente negativi (morte di un familiare, perdita dell’occupazione, insorgenza di condizioni di non autosufficienza, ingresso in cassa integrazione). L’iniziativa costituisce la misura minima alla quale le banche possono aderire, ferma restando la piena libertà di ciascun istituto di offrire al cliente condizioni migliori rispetto a quanto previsto dall’Accordo. Ad oggi hanno offerto condizioni migliorative 172 banche, rappresentative del 64% del mercato. Il Piano è partito il 1° febbraio e i clienti potranno presentare richiesta per attivare la sospensione fino al 31 gennaio 2011, con riferimento ad eventi accaduti dal gennaio 2009 al 31 dicembre 2010.  
   
   
FORMIGONI AI ROTARY: FEDERALISMO VIA MAESTRA INTERVENTO DEL PRESIDENTE DELLA LOMBARDIA AL CONGRESSO ROTARY  
 
Milano, 4 ottobre 2010 - "Un Paese è forte non quando ci sono politiche imposte dall´alto, ma quanto c´è dialogo e solidarietà". Così il presidente della Regione Lombardia, Roberto Formigoni, ha aperto il suo intervento il 2 ottobre al cinquantaquattresimo congresso del distretto 2040 del Rotary International conclusosi ieri all´università Bicocca di Milano. Del resto "solidarietà, fiducia e sviluppo di rapporti interpersonali e sociali improntati a uno spirito di servizio sono i caratteri distintivi del modo di operare del Rotary": il riferimento di Formigoni sono le iniziative benefiche, promosse proprio dal Rotary, come il Progetto Alfabetizzazione e Aquaplus ad Haiti e nell´Africa Subsahariana. "Lo scopo della politica e dell´azione di governo - prosegue Formigoni rivolgendosi al pubblico in cui c´è anche il sindaco di Milano Letizia Moratti - è garantire le condizioni di libertà perché ciascuno possa vivere questi valori e tradurli operativamente nella propria esperienza quotidiana di vita e lavoro". In questo quadro si inserisce l´operato della Giunta lombarda "le cui parole chiave sono apertura e innovazione: apertura nel senso che dobbiamo sempre di più ascoltare iniziative, progetti e proposte di tutti i soggetti che costituiscono i pilastri della società (famiglie, imprese, associazioni e istituzioni); innovazione perché solo innovando continuamente e a tutti i livelli è possibile mettere a frutto le migliori energie e potenzialità di tutti". Politiche Prioritarie - Dentro questa cornice il Governo regionale ha individuato alcune linee politiche prioritarie su cui concentrare la propria azione: nell´area istituzionale - rimarca Formigoni al Rotary - "ci stiamo battendo per un federalismo che non sia semplice scambio di poteri tra lo Stato e le autonomie locali. Il federalismo è uno strumento per dare più potere alla società e realizzare il principio di sussidiarietà". Nell´area economica l´azione della Lombardia "guarda al capitale umano e sociale come primo motore della competitività: per questo intendiamo consolidare e ampliare ulteriormente il sistema delle doti, strumenti che consentono veramente di mettere in mano alle risorse necessarie per operare scelte in piena libertà". Parallelamente, c´è il tema del lavoro e dell´investimento sulla competitività delle imprese lombarde: tra gli obiettivi regionali ci sono la promozione internazionale delle eccellenze e "la guerra all´eccesso di burocrazia". La terza area d´azione è quella sociale: "Il tema del quoziente familiare - conclude Formigoni salutando il governatore del Rotary Giulio Koch - è un´esperienza che abbiamo iniziato a realizzare in Lombardia. Intendiamo sviluppare, poi, forme concrete e innovative di conciliazione tra famiglia e lavoro riorganizzando gli orari e i tempi delle città".  
   
   
KOSSOVO: PROTOCOLLO D´INTESA FRA IL TRENTINO E PEC/PEJA  
 
Trento, 4 ottobre 2010 - Continua e si approfondisce l´amicizia fra il Trentino e la municipalità di Pec/peja, in Kossovo. Il 2 ottobre il presidente Lorenzo Dellai, alla testa di una piccola delegazione di cui fa parte tra gli altri il presidente dei Nuvola, Giuliano Mattei, si è recato in visita nella città, in cui opera il Tavolo trentino con il Kossovo, per siglare un nuovo Protocollo d´intesa con il sindaco Ali Berisha. I tempi della guerra ormai sono lontani; oggi il comune di Pec/peja ha inscritti nel proprio statuto i valori e gli standard delle democrazie europee, fra cui la promozione dei diritti umani e l´uguaglianza delle lingue ufficiali - albanese e serba - e delle altre lingue utilizzate ufficialmente (in particolare la lingua bosniaca). Anche il rapporto ultradecennale con il Trentino ha lasciato segni importanti, come il centro giovanile Zoom; e altre iniziative matureranno grazie all´intesa siglata oggi. Trasferta in Kossovo per il presidente della Provincia autonoma di Trento Lorenzo Dellai, che a Pec/peja ha siglato con il sindaco Ali Berisha - presenti il presidente del Tavolo per il Kossovo Mauro Cereghini e quello dei Nuvola, Giuliano Mattei - un Protocollo d´intesa che rilancia l´amicizia fra le due realtà, già resa forte dall´impegno delle associazioni che fanno capo al Tavolo trentino. Il Protocollo impegna le parti a promuovere percorsi di coinvolgimento delle rispettive comunità riguardo appunto alle molte attività del Tavolo, a promuovere e sostenere iniziative tendenti al dialogo tra le comunità e all´elaborazione del conflitto, i cui segni sono ancora presenti in Kossovo (ad esempio nell´enclave serba di Gorazdevac), a promuovere e sostenere iniziative finalizzate all´autosviluppo locale, all´inclusione sociale di soggetti deboli o svantaggiati, alla valorizzazione e alla tutela ambientale. Ed ancora: c´è l´impegno a valutare l´opportunità di costituire a Peja-pec una Agenzia della Democrazia Locale, su ispirazione del Congresso dei Poteri Locali e Regionali del Consiglio d´Europa. "Con questo atto - ha detto il presidente Dellai - intendiamo ribadire l´impegno di cui la comunità trentina, grazie alle proprie istituzioni ma soprattutto alle forze del volontariato, ha dato ancora una volta prova. L´auspicio è che anche attraverso questi contributi, che sono ovviamente una goccia nel mare dei bisogni, si realizzino le condizioni per un futuro di pace e convivenza all´interno del nuovo assetto amministrativo che governa il paese." Prima della firma, Dellai ha visitato anche il patriarcato di Pec dove ha incontrato sua santità Irinej, che domani siederà sul trono della chiesa serba.  
   
   
AVVIATA LA COLLABORAZIONE DELLA PUGLIA CON LA BULGARIA. SARANNO ESPORTATI KNOW-HOW TECNOLOGICO E ISTITUZIONALE  
 
 Bari, 4 ottobre 2010 - La Bulgaria ha bisogno del know-how pugliese per acquisire competenza in settori come l’energia rinnovabile e l’ambiente. È quanto è emerso nel corso dell’incontro tra la Vice Presidente della Regione Puglia e Assessore allo Sviluppo economico Loredana Capone e l’Ambasciatore d’Italia a Sòfia, Stefano Benazzo, durante la visita istituzionale in Bulgaria per la Fiera Tecnica Internazionale di Plovdiv. “Le opportunità per la Puglia in questo Paese sono enormi”, ha spiegato la numero due di Vendola. “I bulgari guardano alla nostra regione come ad un modello nei settori dell’energia rinnovabile e dell’ambiente e chiedono collaborazione per acquisire competenze in questi campi”. È stato proprio l’Ambasciatore Stefano Benazzo, accogliendo la delegazione pugliese in Ambasciata, ad evidenziare le rilevanti opportunità per gli operatori italiani e pugliesi in Bulgaria specie nelle infrastrutture e nelle tecnologie ambientali. “La Bulgaria – ha spiegato – in seguito all’ingresso nell’Ue si è trovata a disporre di una significativa quantità di fondi strutturali che favoriscono notevolmente le relazioni commerciali e lo sviluppo del Paese. Anche per questo la continuità dei rapporti tra la Puglia e la Bulgaria è più che mai auspicabile”. Un prospettiva, questa, evidenziata anche dai rappresentanti dell’Agenzia governativa bulgara per l’incentivazione degli investimenti (Invest Bulgaria Agency), che hanno incontrato la Vice Presidente a Sofia. “Sono emerse – riferisce Loredana Capone – importanti opportunità di collaborazione anche a livello istituzionale per lo scambio di know-how ed esperienze per la promozione delle energie rinnovabili e per la gestione del trattamento dei rifiuti”. La volontà di collaborazione inter-istituzionale è stata confermata anche nell’incontro con il Vice Governatore della Regione di Plovdiv Rosalin Petkov. A questo proposito grande soddisfazione è stata espressa da Loredana Capone: “È nostra volontà – ha dichiarato - avviare una collaborazione inter-istituzionale con questo Paese ricco di risorse e di grandi potenzialità di sviluppo, che ha accolto la nostra Regione come un modello di buone pratiche e detentore di un sapere istituzionale che ha reso la Puglia leader nelle politiche energetiche e ambientali. Vogliamo esportare il nostro know-how non solo tecnologico ma anche istituzionale”. “Questo dialogo iniziato oggi – ha concluso – sarà consolidato nei mesi a venire”.  
   
   
ZAIA: DICHIARAZIONI DI GHIZZONI FANNO BEN SPERARE PER UN NUOVO RAPPORTO VIRTUOSO TRA BANCHE E TERRITORIO  
 
 Venezia, 4 ottobre 2010 - “Se il buongiorno si vede dal mattino, allora direi che siamo sulla buona strada, quella che ho indicato da tempo come un percorso virtuoso nel rapporto tra banche e territorio: il radicamento degli istituti di credito. Si può uscire dalla crisi a condizione che per la piccola e media impresa si riaprano le strade dell’accesso al credito. La liquidità è condizione per la vitalità delle imprese e per lo sviluppo tecnologico e internazionale del business. Le dichiarazioni di Ghizzoni ci fanno ben sperare che sarà questa la linea che verrà seguita per il futuro. Le banche devono fare squadra e contribuire in modo concreto allo sviluppo territoriale, senza per questo perdere ovviamente l’apertura all’esterno che pure le contraddistingue”. Lo ha detto il presidente della Regione Veneto Luca Zaia commentando le dichiarazioni rilasciate al Tg1 dal nuovo amministratore delegato di Unicredit Federico Ghizzoni.  
   
   
GIUNTA SARDEGNA: PRESIDENTE CAPPELLACCI FIRMA DECRETO DI REVOCA DELEGHE AGLI ASSESSORI  
 
Cagliari, 4 ottobre 2010 - Il Presidente della Regione, Ugo Cappellacci, ha firmato, l’ 1 ottobre, la revoca delle deleghe agli assessori della sua Giunta, assumendone l´interim. Con questo atto, che apre formalmente la crisi dell’esecutivo regionale, decadono gli incarichi di governo assegnati dal marzo 2009 a oggi.  
   
   
SICILIA: GIUNTA APPROVA BILANCIO. NO A TERMOVALORIZZATORI  
 
Palermo, 4 ottobre 2010 - Il presidente della Regione siciliana, Raffaele Lombardo, ha tenuto a battesimo l’ 1 ottobre , a palazzo d´Orleans, la nuova giunta. Tutti presenti gli assessori, tranne Sebastiano Missineo, fuori Palermo. E´ stata una riunione che ha portato all´approvazione di "atti deliberativi importantissimi", come ha detto lo stesso governatore, incontrando i giornalisti. La giunta ha approvato il bilancio della Regione, predisposto dall´assessore all´Economia, Gaetano Armao. "Sara´ un bilancio rigoroso - ha detto l´assessore - con forti iniziative correttive alla luce delle entrate in meno e che prevede la soppressione di tutti gli enti e le partecipate regionali. E´ prevista una clausola che da´ tempo alla Regione fino a sessanta giorni dall´approvazione della legge per valutare la necessita´ di tenere in vita soltanto gli enti di cui si dovesse rendere strategica la sopravvivenza". "Mi battero´ - ha detto Lombardo - per ottenere i 430 milioni trattenuti dallo Stato sul Fondo della Sanita´". Su proposta dell´assessore alle Autonomie locali, Caterina Chinnici, e´ stato discusso il tema del decentramento di poteri dalla Regione ai Comuni, con la istituzione del libero consorzio cui devolvere poteri sovracomunali, con la riorganizzazione del personale, la delegificazione e la semplificazione burocratica. E´ definitivo l´addio al piano di realizzazione dei termovalorizzatori. La giunta si e´ espressa per chiudere definitivamente questa pagina, con l´annullamento della gara per la costruzione degli impianti. Sono stati finanziati i percorsi formativi triennali. E´ stato approvato il nuovo Piano energetico e ambientale che e´ stato consegnato all´assessore dell´Energia, Giosue´ Marino, per un esame prima di riportarlo in giunta. L´assessore dell´Energia uscente, Pier Carmelo Russo, ha reso noto che, negli ultimi sei mesi, il numero di autorizzazioni nel settore delle energie alternative e´ aumentato del 120%, che si sono tenute 329 conferenze di servizio e sono state richieste 301 integrazioni alle istruttorie. Sul piano della organizzazione dei lavori della giunta, e´ stata rinviata l´indicazione del vice presidente. "La prossima settimana - ha detto il presidente Lombardo - troveremo la soluzione piu´ opportuna". Il governo si riunira´ due volte alla settimana, il lunedi´ sera e il venerdi´, con delle pre giunte per esaminare gli atti e verificarne la compatibilita´ finanziaria.  
   
   
L´ECONOMIA ABRUZZESE NON E´ AL COLLASSO.  
 
Pescara, 4 ottobre 2010 - L’ assessore allo sviluppo e all’ Innovazione Alfredo Castiglione respinge al mittente le critiche di Angelo Taffo (Confartigianato) e Daniele Giangiulli (segretario Associazione degli Artigiani) che in una nota hanno parlato di ‘ Economia abruzzese al collasso’ . "I problemi dei cittadini abruzzesi, specie quelli economico-finanziari ‘ ha dichiarato l’ assessore Castiglione ‘ non sono stati affatto ignorati da questa Giunta e e dall’ Assessorato allo Sviluppo Economico. Voglio solo ricordare ‘ che la nostra è una Regione commissariata e che non può quindi disporre di risorse finanziarie endogene per lo sviluppo economico. Sappiamo tutti purtroppo che in Abruzzo si pagano gli addizionali Irap e Irpef più alti d’ Italia, a causa del ripianamento del debito della sanità. Se però continuiamo ‘ prosegue ancora Castiglione ‘ a fare la politica di colui che guarda dallo specchietto retrovisore, non riusciremo mai a guardare oltre e a renderci conto che fino a quando non riusciremo a destinare le risorse endogene verso il territorio. Ma una parte delle misure Por-fesr, sarà destinata ai consorzi Fidi per il loro patrimonio sociale, e per renderli più forti finanziariamente e competitivi verso il mondo bancario, in modo da poter prestare maggiori garanzie al mondo che produce. Materialmente attraverso quei Confidi che rispetteranno i limiti e i parametri della legge approvata qualche mese fa, e i cui effetti si vedranno non prima di qualche anno, si potrà accelerare questo processo. Altre misure Por-fesr saranno a breve destinate alla ricerca di servizi, assieme alla costituzione dei poli di innovazione. Che poi ‘ spiega ancora l’ assessore allo Sviluppo ‘ il pacchetto anticrisi non stia dando gli effetti desiderati, lo si deve soprattutto alla scarsa attenzione che il mondo bancario ha dato e sta dando in questo momento al territorio, visto che solo due o tre istituti hanno aderito sia al consolidamento, che al pagamento del mutuo prima casa, nonostante l’ Abi avesse sottoscritto le convenzioni, garantendo l’ adesione delle banche abruzzesi. In questo caso ‘ conclude l’ assessore Alfredo Castiglione ‘ stiamo riattivando il tavolo di lavoro per far meglio comprendere e assimilare i provvedimenti’ . Un passo importante della nota dell’ assessore Castiglione riguarda il problema L’ Aquila. ‘ Per il capoluogo di Regione, l’ assessorato allo Sviluppo ha infatti destinato, nell’ ambito della rimodulazione, oltre 46 milioni di euro di risorse derivanti dai Fondi Por-fesr, di cui 35 milioni per far ripartire le aziende che avevano subito danni dal terremoto e 11 milioni per la creazione di nuove aziende’  
   
   
LA REGIONE TOSCANA RIDUCE I TRASFERIMENTI, COSTRETTA DAL GOVERNO RECUPERATI 84 MILIONI, MA NE MANCANO 236. «NO TAGLI ALL´ISTRUZIONE» «SOBRIETÀ, EQUITÀ, RIFORME»: ROSSI PRESENTA IL BILANCIO PRELIMINARE 2011  
 
 Firenze, 4 ottobre 2010 - Nessun taglio per l´istruzione. E tali e quali rimarranno anche le risorse destinate allo sviluppo del mercato del lavoro, per gli investimenti, dell´Unione europea e dei programmi comunitari. Ma altrove i tagli purtroppo non mancheranno. “Una scelta dolorosa – dice il presidente della Toscana Enrico Rossi, che illustra il documento preliminare al bilancio 2011 – ma imposta”. Perchè a tagliare, spiega, è stato il governo, in modo pesante anche e proprio sulle competenze trasferite dallo Stato alle Regioni tra il 1997 e il 1999: 320 milioni nel 2011 (esattamente l´ammontare delle leggi Bassanini) e altri 360 negli anni successivi. Competenze che in Toscana per lo più sono state poi affidate agli enti locali. Ci saranno così meno soldi per l´ambiente e la viabilità, min ori risorse per gli incentivi alle imprese, l´agricoltura e la pesca, per il trasporto pubblico locale su gomma soprattutto (dei 320 milioni tagliati dal governo, 221 riguardavano i trasporti) e per la protezione civile. Nuove entrate non sono previste. Il federalismo fiscale è ancora un grosso punto interrogativo, in attesa dei decreti attuativi. “Nuove tasse non solo ora possiamo metterle, ma soprattutto non le vogliamo mettere: perchè a pagare alla fine sarebbero sempre gli stessi” sottolinea Rossi. Peraltro i tributi toscani sono i più bassi d´italia. La Regione si è attrezzata per rendere più incisiva la lotta all´evasione e all´elusione fiscale, che già buoni risultati aveva comunque dato in questi anni. Riguarderà chiaramente solo i (pochi) tributi di sua competenza, ovvero bollo auto, Irap ed addizionale Irpef in testa: 110 milioni recuperati nel 2009, 20 o 30 milioni in pi&ugrav e; previsti l´anno prossimo. Ma la crisi ha ridotto i fatturati e alla fine le entrate potrebbero essere le stesse. La Regione ha deciso anche a risparmiare. “Abbiamo ridotto i costi della politica, sostituendo le indennità con gettoni di presenza per i consiglieri di molti organismi e riducendo da 80 a 5 i consigli di amministrazione. Siamo stati l´unica Regione a farlo. Altrimenti il taglio sarebbe stato non di 320 ma di 350 milioni” dice sempre Rossi. La Regione risparmierà anche nella gestione della macchina e sulle spese di rappresentanza. Uno sforzo notevole se si considera che la Toscana non è mai stata una Regione ´pantalone´, attenta a quello che spendeva. Ma potranno essere risparmiati al massimo 58 milioni, il 10 per cento dell´intera spesa: 46 milioni per scelta autonoma della Regione. Altri 26 milioni - “decisioni già dolorose” puntualizza il presidente - saranno recuperati sull´ed ilizia residenziale (20 milioni), sul sociale, la cultura, la caccia e la cooperazione internazionale. Ma nonostante tutto all´appello mancano ancora 236 milioni. E così altri tagli saranno inevitabili. “Terremo in grande attenzione il trasporto pubblico – assicura -, ma non possiamo fare i salti mortali”. Forse da qui alla fine dell´anno qualche numero potrebbe cambiare. E´ la speranza anche di Rossi. “Continueremo a trattare con il governo. Ma vogliamo discutere ed approvare il bilancio in Consiglio regionale entro dicembre, per evitare l´esercizio provvisorio – dice - E questa è per adesso l´architrave del bilancio che dovremo scrivere”. Tre parole d´ordine Tre per Rossi sono le parole chiave del bilancio che la giunta dovrà licenziare entro la fine di ottobre: sobrietà, equità e riforme. La sobrietà e il rigore riguardano le spese. Le riforme sono quelle che dovranno trasformare la pubblica amministrazione e renderla “più leggera ma anche più produttiva, per aiutare lo sviluppo”, quelle che dovranno snellire e dare maggiore efficienza agli enti dipendenti, ma anche quelle che hanno a che fare con il riordino istituzionale o la riorganizzazione dei servizi pubblici: subito un unico Ato per l´acqua e la nomina di un commissario per la liquidazione dei sei esistenti, 3 per i rifiuti e uno sforzo per aggregare le aziende di gestione ed ottenere nuovi risparmi nei prossimi anni, la soppressione delle quattordici Apt, la soppressione dell´Arsia e la riorganizzazione delle funzioni in agricoltura, con gli investimenti che invece non subiranno tagli (tra i 750 e gli 850 milioni nel 2011). L´equità infine sta nella lotta all´evasione fiscale: patti territoriali, metà dei tributi recuperati ai Comuni che hanno collaborato, tempi più rapidi negli accertamenti ma anche semplicemente un sms per ricordare al contribuente sbadato di pagare. Sta anche nel non aumento delle tasse. E sta in un nuovo redditometro, che meglio dell´attuale Isee possa misurare la ricchezza di una famiglia e l´accesso al welfare regionale. “Perchè a subire i tagli che potrebbero esserci non siano le famiglie più deboli” spiega Rossi.  
   
   
GIUNTA FVG: DEFINITO REGOLAMENTO PER ACQUISTI DI BENI E SERVIZI  
 
 Trieste, 4 ottobre 2010 - Un provvedimento che va nell´ottica della semplificazione normativa e che risponde alla volontà di rendere uguali ed omognee, per tutti gli uffici regionali, le procedure per gli acquisti di beni e servizi. Così il presidente della Regione, Renzo Tondo, ha definito la delibera con la quale la Giunta, su sua stessa proposta, ha approvato, il 30 settembre il nuovo regolamento per l´acquisizione in economia di beni e servizi da parte delle direzioni centrali e delle direzioni di servizio, abrogando, nel contempo, le disposizioni che, fino ad oggi, hanno disciplinato la materia in ciascun settore dell´amministrazione. Precisando che gli acquisti in economia possono essere fatti per importi inferiori a 193.000 euro, al netto dell´Iva, e che nessuna prestazione, manutenzioni comprese, può essere artificiosamente frazionata allo scopo di sottoporla alla nuova disciplina, il regolamento precisa le diverse tipologie di acquisti possibili con queste modalità. Rientrano tra esse i generi di cancelleria; i materiali e le attrezzature d´ufficio; le spese per la fornitura di acqua, luce e gas; gli acquisti di libri, giornali e pubblicazioni di vario genere; le spese di spedizione, quelle di rappresentanza e per rendere pubblici i bandi di concorso o di gara; le spese per l´organizzazione e la partecipazione a seminari, convegni, congressi; quelle per l´acquisto di vestiario tecnico. Il provvedimento prevede anche l´istituzione di elenchi di operatori economici da cui le direzioni centrali e i servizi possono selezionare i soggetti invitati a partecipare alle procedure per l´individuazione del contraente, indicando che l´iscrizione agli elenchi viene effettuata previa formale richiesta da parte dell´operatore economico interessato, a seguito di idonee forme di pubblicità che garantiscano la massima partecipazione e la più ampia concorrenza. L´iscrizione agli elenchi è peraltro subordinata al possesso dei necessari requisiti di idoneità morale e capacità tecnico-professionale ed economico-finanziaria.  
   
   
"LAVORO E TERRITORIO", IL LAZIO UNA REGIONE SOLIDALE E PARTECIPATA  
 
 Roma, 4 ottobre 2010 - ´´Vogliamo far partire dal Lazio un nuovo modello di governo fatto di scelte forti e chiare ai cittadini´´. Lo ha detto il presidente della Regione Lazio, Renata Polverini, in apertura del convegno “Lavoro e territorio – Il Lazio, una Regione solidale e partecipata” che si è svolto l’ 1 ottobre all’Auditorium Conciliazione. Per l’occasione è stato presentato il Piano Casa approvato questa mattina dalla Giunta regionale. “Da oggi inizia un nuovo corso della Regione – ha aggiunto Polverini - Il nuovo Piano casa della mia Giunta rilancia l´occupazione e risponde alle esigenze del territorio". Tra le misure contenute nel Piano, sostituzione edilizia attraverso la demolizione e ricostruzione, adeguamento sismico, premio di cubatura del 60%, housing sociale. Inoltre, il Piano prevede un impegno di 50 milioni di euro a favore di 250 Comuni sotto i 5mila abitanti. Nel dettaglio, la Regione è pronta a pagare il 50% dei residui in conto capitale dei piccoli comuni, pari a 31,5 milioni di euro; i residui correnti degli stessi comuni per 2 milioni di euro; 8 milioni per i comuni capofila dei distretti sociali e infine tutte le fatture al di sotto dei 5000 euro degli artigiani e piccoli imprenditori, per un totale di 10 milioni di euro da corrispondere a circa 4000 creditori. Il presidente Polverini ha annunciato che la Regione sta lavorando al Piano “Lazio 2020”, per dare ulteriore slancio allo sviluppo territoriale: "Metteremo a sistema il nostro territorio - ha spiegato - per una crescita intelligente, sostenibile, ordinata ed inclusiva. E´ un modello che dovrà ottimizzare gli interventi pubblici, basato su conoscenza, rispetto ambientale e alti livelli occupazionali".  
   
   
IL PRESIDENTE SCOPELLITI E L’ASSESSORE CARIDI HANNO PRESENTATO IL PIANO PER IL RILANCIO DELL’ECONOMIA CALABRESE  
 
Catanzaro, 4 ottobre 2010 - Lo scorso 30 settembre all’hotel “Guglielmo”, il presidente della Regione Giuseppe Scopelliti e l’assessore alla Attività produttive Antonio Caridi, hanno presentato, nel corso di una conferenza stampa, il Piano per il rilancio dell’economia calabrese. Le azioni di rilancio riguarderanno la semplificazione normativa; gli incentivi per nuovi investimenti: l’accesso al credito; la ristrutturazione del debito bancario; le misure anticrisi ed i distretti produttivi. “Si tratta di un Piano ambizioso - ha affermato il governatore Scopelliti - che intende rilanciare le nostra economia. Non dobbiamo, comunque, cullarci sugli allori. C’è ancora tanto da lavorare perché la strada è in salita e, come primo passo, serve un’immediata accelerazione sull’utilizzo dei fondi comunitari”. Il Piano, redatto dall’assessore alle Attività produttive, consentirà alle imprese calabresi di poter usufruire di nuovi finanziamenti. “Le azioni di rilancio, condivise con le Camere di commercio, daranno un forte impulso - ha dichiarato Caridi - alle aziende calabresi. Nel corso di questi mesi abbiamo lavorato intensamente, a conferma che l’assessorato da me presieduto ha decisamente invertito rotta. Le imprese calabresi vanno aiutate alla luce pure della crisi economica che sta attraversando l’Italia”.  
   
   
REGIONE:PARITETICA APPROVA BENI STATO DA TRASFERIRE A SICILIA  
 
Palermo, 4 ottobre 2010 - Si e´ svolta il 30 settembre a Palermo, nella sede della presidenza della regione siciliana, la riunione della Commissione paritetica Stato-regione. Nel corso dell´incontro e´ stato trattato il tema del trasferimento di beni immobili dallo Stato alla Regione ed e´ stato definitivamente approvato un primo elenco di immobili di natura storico artistica, tra cui il Palazzo dei Normanni, la Valle dei templi di Agrigento e l´area archeologica di Siracusa. Tale elenco verra´ inviato al Consiglio dei Ministri per la definita deliberazione. Con apposite disposizioni sono stati anche decisi i trasferimenti alla Regione siciliana del Castello della Colombaia nel porto di Trapani, dell´ex carcere di San Vito di Agrigento e delle ex caserme Ferrara ed Eugenio Di Maria di Palermo. E´ stata, inoltre, stabilita la costituzione di un gruppo di lavoro tecnico tra funzionari statali e regionali per la valutazione degli oneri finanziari connessi al trasferimento al servizio sanitario regionale delle funzioni in materia di sanita´ penitenziaria.  
   
   
LA REGIONE BASILICATA CEDE AI COMUNI TREDICI VETTURE SOTTOUTILIZZATE LA LOGICA È QUELLA DI ABBATTERE I COSTI DI GESTIONE E RAFFORZARE LA COOPERAZIONE TRA LE AMMINISTRAZIONI  
 
Potenza, 4 ottobre 2010 - Prende corpo la direttiva del Presidente della Regione Basilicata, Vito De Filippo, finalizzata al perseguimento di rigorosi obiettivi di riduzione della spesa e di cooperazione tra le Amministrazioni pubbliche. La Regione, a seguito di un monitoraggio del servizio di gestione degli automezzi, scopre di avere tredici veicoli sottoutilizzati e, nella logica di abbatterne i costi di gestione, scrive ai Comuni per offrire loro la cessione gratuita degli stessi automezzi. La comunicazione a firma del dirigente dell’Ufficio Provveditorato e Patrimonio, Ennio Galella, contiene l’elenco delle autovetture disponibili e le modalità per la loro assegnazione. Si tratta di Fiat Panda, di cui alcune 4x4, Fiat Punto, Ducato, Fiorino e Uno. Tutte sono in buono e discreto stato d’uso. Tra le Amministrazioni che fanno richiesta di assegnazione entro il 29 ottobre prossimo, sarà stilata una graduatoria dei Comuni con minor numero di abitanti, ai quali sarà assegnato non più di un mezzo a testa. Ogni Amministrazione infatti potrà fare richiesta di cessione gratuita di un solo veicolo posto in dismissione.  
   
   
TAGLI MISSIONI, SINDACO POLICORO: VIAGGEREMO IN CAMPER  
 
Potenza, 4 ottobre 2010 - Il sindaco di Policoro, Nicola Lopatriello, nonché vice presidente dell’Anci (Associazione nazionale comuni italiani) di Basilicata, in una nota protesta contro i continui tagli del Governo centrale nei confronti dei Municipi: “E’ inconcepibile – commenta - che i Comuni, la base vera e reale dello Stato, debbano subire mortificazioni e castighi sempre più accentuati da parte di chi ha il dovere di far ripartire economicamente il Paese, e quasi per beffa o ignoranza continuano invece a stroncare le azioni degli Enti locali nascondendosi dietro il paravento di un elevato debito pubblico. I limiti imposti dal Patto di stabilità sul personale, sulla spesa ordinaria e sugli investimenti, ad avviso del sottoscritto impoveriscono lo Stato creando disoccupazione, riduzione dei volumi d’affari delle imprese fornirci di beni e servizi, dei professionisti; inoltre diminuiscono le erogazioni dei servizi ai cittadini, snaturando i compiti che la Costituzione assegna ai Comuni. Sono convinto che di tutto ciò il presidente Berlusconi non è a conoscenza, forse perché si fida troppo di chi spesso festeggia sulle sponde del Po ed occupa immeritatamente posizioni di Governo senza aver mai fatto neanche il consigliere comunale in un qualsiasi Comune d’Italia. L’ultima azione stolta ha dell’incredibile: sono state da un po’ di tempo cancellate le missioni (Legge 122/2010) negli Enti locali. Il che significa che per qualsiasi uscita fuori sede il vitto e l’alloggio lo paga l’amministratore. Sarà pure vero che in alcuni Enti si spreca troppo, ma non si possono risolvere i problemi intervenendo dritto dritto senza distinzione di sorta fra i Comuni virtuosi qual è il mio ed Enti spendaccioni da punire. Allora abbiamo deciso che essendo necessario viaggiare spesso per questioni istituzionali riguardanti l’Ente, d’accordo con il Direttore generale del Comune di Policoro, utilizzeremo un camper e non più autovetture per le trasferte fuori sede e soprattutto quelle romane. Nel mentre chiederemo a Gianni Alemanno, collega e sindaco di Roma, di accamparci in piazza della Repubblica dove di sera mettendo giù il nostro fornellino procederemo alla preparazione della cena per poi dormire all’interno del mezzo. Penso proprio che continuando in tal modo il rischio Grecia è dietro l’angolo. Vengano Tremonti o Brunetta a gestire i nostri Comuni ed a dare continue risposte ai cittadini: troppo facile occupare poltrone romane. Questo non significa che io prenda le distanze da questo Governo a me vicino politicamente, nonostante tutto, ma credo nelle ragioni del ruolo che svolgo e le manifesto tranquillamente. La mia ricetta è invece quella Roosveltiana di promuovere lo sviluppo con gli investimenti”.  
   
   
GIUNTA FVG: CONFERITI INCARICHI DIRETTIVI  
 
Trieste, 4 ottobre 2010 - La Giunta regionale, su proposta dell´assessore alla Funzione pubblica Andrea Garlatti, ha confermato per i prossimi tre anni l´incarico di segretario generale al dirigente Daniele Bertuzzi, che mantiene anche l´incarico di sostituto del Capo di Gabinetto della Presidenza della Regione. Parallelamente sono stati nominati i direttori degli Erdisu, gli enti regionali per il diritto allo studio universitario. Si tratta di Magda Uliana, a Udine, e di Giuseppe Sassonia, a Trieste. Anche questi incarichi hanno durata triennale.  
   
   
AGENZIA LAVORO FVG: DOMENICO TRANQUILLI CONFERMATO ALLA GUIDA  
 
Trieste, 4 ottobre 2010 - Su proposta dell´assessore regionale al Lavoro, Università e Ricerca, Angela Brandi, la Giunta regionale ha deliberato di rinnovare l´incarico di direttore dell´Agenzia regionale del Lavoro a Domenico Tranquilli, per la durata di tre anni. Confermata anche Cinzia Cuscela, dirigente del ruolo unico regionale, quale sostituto del direttore.  
   
   
DUE INTERVENTI URGENTI NELL´AGGIORNAMENTO DEL PIANO DI TRENTINO SVILUPPO  
 
Trento, 4 ottobre 2010 - Su proposta dell’assessore all’industria, artigianato e commercio Alessandro Olivi, la Giunta provinciale ha approvato il 2 ottobre il sesto aggiornamento del Piano triennale 2008-2010 di Trentino Sviluppo s.P.a., che include due nuovi interventi. Il primo concerne l’acquisizione in leaseback del compendio immobiliare del Gruppo Martinelli Autotrasporti di Ala. La Giunta ha inserito l´intervento nella sua programmazione; ora si apre la fase della verifica del piano industriale e della sottoscrizione di un accordo finalizzato da un lato a stabilizzare gli attuali livelli occupazionali e dall´altro a incrementare l´occupazione stessa e le attività produttive concentrando nel sito trentino l´attività di una o più aziende situate all´estero. Il secondo intervento ha come oggetto la partecipazione azionaria nella società Lido di Riva s.R.l. La Giunta provinciale ha deciso di limitare questo aggiornamento del Piano di Trentino Sviluppo ai soli interventi che risultano oggi di particolare urgenza per il conseguimento delle rispettive finalità. Per Martinelli Autotrasporti si tratta di dare liquidità alla seconda più importante azienda di autotrasporto trentina (176 dipendenti) assicurando nel contempo alla proprietà pubblica una importante area produttiva sull’asta dell’Adige. A seguito della nuova decisione assunta dalla Giunta si aprirà un confronto finalizzato al raggiungimento di un accordo tra la Provincia autonoma e l´azienda, nel quale si preveda da un lato in consolidamento degli attuali livelli occupazionali - per un periodo minimo di 5 anni - e dall´altro la concentrazione nel sito trentino di una o più aziende situate all´estero con conseguenti benefici sia per quanto riguarda l´aumento degli occupati sia sul versante della crescita dell´output produttivo. In precedenza un intervento simile era stato attuato sull’area industriale roveretana di proprietà dell’azienda leader del settore, il Gruppo Arcese. L’intervento sulla Lido di Riva s.R.l. È invece finalizzato ad assicurare le risorse necessarie al completamento dei lavori dell’Hotel Lido tramite la controllata Hotel Lido Palace s.P.a., sostenendo un investimento strategico per il consolidamento della proposta turistica di qualità a Riva del Garda e mantenendo il controllo pubblico della stessa società.  
   
   
RIFORMA CONSORZI: IN ABRUZZO INCONTRO REGIONE ENTI DI CATEGORIA.  
 
Pescara, 4 ottobre 2010 - La riforma dei consorzi industriali abruzzesi commissariati. Questo il tema dell´incontro che si è tenuto l’ 1 ottobre nella sala blu della regione Abruzzo fra l’ assessore allo Sviluppo Economico e all´Innovazione Alfredo Castiglione, i commissari dei consorzi, sindacati, le parti sociali e i delegati delle Università di Chieti-pescara, Teramo e L´aquila. All´incontro hanno preso parte anche i rappresentanti della associazioni di categoria, quali: Confartigianato, Confindustria, Casartigiani, Pmi Abruzzo, Upa, Cgil, Cisl, Uil, Anci e Api. Si è parlato della riforma dei consorzi Asi, nel quadro della definizione del nuovo modello integrato di sviluppo economico del territorio. In Abruzzo vi sono 7 consorzi: 3 in provincia dell´Aquila, 2 in provincia di Chieti, uno a Teramo e uno a Pescara. Risale ai primi anni Novanta l´avvio del dibattito sul loro superamento. Nel 1995, i consorzi abruzzesi vengono temporaneamente commissariati in vista dell’ attuazione di un progetto di riforma che però, non vedrà mai la luce. Il periodo di commissariamento si protrae per diversi anni, per essere interrotto sotto la Giunta Del Turco, e poi ripristinato dal Governo attuale con l´intento di procedere alla riforma. Il dato relativo al 2008, evidenzia un costo di produzione di 17,386 milioni di euro, a fronte di un valore di produzione di 13,581 milioni, con una perdita non irrilevante di 3,8 milioni di euro. "Oggi - ha detto l’ assessore Alfredo Castiglione - la riforma dei Consorzi Asi viene affrontata inserendola nel quadro più ampio delle politiche di intervento della Regione per la ridefinizione di un nuovo modello integrato di sviluppo economico territoriale. La legge di Riforma ‘ prosegue l´assessore Castiglione ‘ si basa su un punto chiave: l’ accorpamento in un unico soggetto (di natura pubblica) di tutte le funzioni, attività, infrastrutture e risorse umane, attualmente in capo ai singoli Consorzi, attraverso una procedura in fase di definizione che potrà essere di liquidazione, fusione o conferimento. L´obiettivo generale ‘ ha concluso Castiglione ‘ è quello di coniugare la salvaguardia ambientale con la pianificazione territoriale e la competitività delle imprese". Con la creazione del nuovo organismo i Consorzi verranno posti in liquidazione con tempi e modalità diversi, a seconda dei casi. Il superamento dei Consorzi sarà funzionale e avverrà congiuntamente all’ avvio del nuovo percorso di aggregazione del sistema economico regionale (Reti d’ Impresa, Poli d’ Innovazione, Cluster).  
   
   
FVG: PRODUZIONE E VENDITE IN AUMENTO, CIG FRENA  
 
 Trieste, 4 ottobre 2010 - Continuano a salire le vendite e le esportazioni delle imprese e torna a crescere la produzione industriale dopo essersi contratta per due anni consecutivi. L´inflazione rallenta come pure il ricorso alla cassa integrazione ordinaria (Cigo), scesa del 30 per cento rispetto allo stesso mese dell´anno precedente e del 50 per cento da maggio 2010, in linea con l´andamento nazionale. Crescono Le Esportazioni - Secondo quanto afferma l´assessore regionale alle Risorse economiche e finanziarie, Sandra Savino, l´andamento della crisi economica in Friuli Venezia Giulia mostra progressivi segnali di ripresa: la produzione industriale è al +12,2 per cento rispetto allo stesso periodo del 2009, le vendite (che già avevano mostrato deboli segnali di ripresa nel terzo e quarto trimestre del 2009) fanno registrare una costante ascesa con un +6,2% annuo grazie soprattutto alla componente estera, le esportazioni crescono del 52,8 per cento nel mese di marzo rispetto ad un anno prima determinando un incremento tendenziale nel primo trimestre 2010 del 17,2 per cento e, infine, la crescita su base tendenziale delle importazioni (+1,2 p.C.) e del saldo commerciale (+38,2 p.C.). Cigo In Diminuzione A Giugno - Il report sull´economia regionale, elaborato dal servizio Statistica della direzione centrale Programmazione risorse economiche e finanziarie, snocciola anche le cifre del mercato del lavoro che evidenziano, per il mese di giugno, una diminuzione consistente del ricorso ad interventi di integrazione salariale secondo la gestione ordinaria, riscontrando anche la contrazione in termini congiunturali delle ore di cassa integrazione straordinaria (Cigs). Più Cigs Rispetto Al 2009 - La Cigs, comunque, è in aumento rispetto a giugno 2009 in particolare nel commercio e nei rami industria e artigianato, nei settori della lavorazione di minerali non metalliferi, dell´abbigliamento e, inoltre, in quello relativo a carta, stampa ed editoria. Mobilità Scende Del 30 P.c. - Nel mese di maggio gli ingressi in mobilità sono diminuiti in termini tendenziali del 30 per cento, con un contenuto incremento del 3 per cento rispetto ad aprile 2010. Aumentano in termini congiunturali ma non tendenziali assunzioni e cessazioni di contratti. Salgono Prestiti Familiari - L´analisi statistica focalizza l´attenzione anche sui prestiti bancari che nel primo trimestre 2010, corretti per l´effetto delle cartolarizzazioni, sono scesi per le imprese (-4,5 p.C.) mentre sono saliti per le famiglie (+4,5 p.C.) Trend Positivo Per Porto Ts - Per quanto riguarda il movimento merci nei porti, lo scalo di Trieste registrava in aprile un +14,2 Per cento rispetto a marzo e un +15,9 per cento rispetto ad aprile 2009. Segnali di ripresa arrivano dal porto di Monfalcone che, dopo un periodo negativo, a giugno torna sui livelli dell´anno precedente. Bene Aeroporto Per Merci E Passeggeri - L´aeroporto di Ronchi dei Legionari, passato l´effetto della nube vulcanica, fa segnare un maggio positivo, con un aumento sia dei passeggeri sia delle merci rispetto ad aprile, restando però su livelli inferiori al 2009. Alti E Bassi Con Turisti - Positivo, infine, il flusso di turisti in Friuli Venezia Giulia nel mese di aprile: gli arrivi hanno registrato un +2,6 per cento rispetto all´anno precedente, in particolare grazie ai turisti italiani che sono aumentati del 7,8 per cento. A maggio, al contrario, il numero di turisti in arrivo in regione è stato inferiore del 6,2 per cento rispetto al 2009.  
   
   
FVG: SUPERATA QUOTA RECORD 80MILA VOUCHER/MESE  
 
Trieste, 4 ottobre 2010 - Continua anche nel mese di settembre la crescita dei voucher di lavoro occasionale accessorio venduti in Friuli Venezia Giulia che, anche grazie al ruolo svolto dalla vendemmia, hanno conquistato quota 83.356 unità, pari al 9,9 per cento di quelli complessivi a livello nazionale. "Il dato di settembre - commenta l´assessore regionale al Lavoro, Angela Brandi - rappresenta un nuovo record: è il primo mese che viene superata la soglia degli 80mila voucher venduti, realizzando un raddoppio rispetto al mese di settembre 2009". A livello provinciale, al primo posto si conferma Udine con 51.343 voucher venduti, seguita da Pordenone con 14.232, da Gorizia con 10.371 e da Trieste con 7.410. Tra le diverse categorie di vendita dei voucher, l´agricoltura guida con 29.575 voucher venduti davanti a giovani studenti sotto i 25 anni, pensionati e percettori di sostegno al reddito (19.930), comparto del commercio e turismo (17.392), settore dei servizi (11.135) e, a distanza, lavoro domestico con 5.324 voucher venduti. Si segnala inoltre che 3.699 voucher sono stati venduti presso 33 tabaccai regionali che hanno aderito fino ad oggi alla convenzione. "In questo senso - sottolinea Brandi - il ruolo delle tabaccherie rappresenta un fattore di grande utilità per la diffusione sul territorio, un servizio che speriamo possa rafforzarsi ulteriormente in futuro". Negli ultimi 15 mesi, in Friuli Venezia Giulia sono stati venduti 744.430 voucher, con una crescita particolarmente significativa negli ultimi cinque mesi che si collocano tutti al di sopra dei 50mila voucher venduti. Si tratta, va evidenziato, di un risultato conseguito anche grazie alla campagna di informazione svolta dall´Agenzia regionale del lavoro e dall´Inps regionale.  
   
   
TRENTO: PIANO OPERATIVO EWELFARE E POLITICHE PER LA FAMIGLIA  
 
 Trento, 4 ottobre 2010 - Si intitola "Piano operativo eWelf@are e politiche per la famiglia" ed è il nuovo strumento a disposizione delle famiglie trentine per supportarle nel rapporto quotidiano con le nuove tecnologie e sotto il profilo dei servizi rivolti alla persona. Approvato dalla Giunta nella seduta odierna, su proposta del presidente Lorenzo Dellai e dell´assessore alla salute e politiche sociali Ugo Rossi, fa parte dei percorsi individuati dal "Libro Bianco sulle politiche familiari e per la natalità" che l´esecutivo provinciale aveva approvato nel luglio del 2009 per innovare le politiche familiari e creare i presupposti per un territorio sensibile e amico della famiglia. Tre gli ambiti di intervento individuati: la riorganizzazione dei servizi socio-sanitari; il rapporto famiglia-lavoro con le nuove tecnologie; l´alfabetizzazione digitale delle famiglie trentine. Il Piano operativo sarà presentato in anteprima a Trento il 7 ottobre, nell´ambito del secondo forum italiano di "Ambient Assisted Living", in programma dal 6 all´8 ottobre all´Fbk di Povo. L´idea alla base del Piano è quella di promuovere la modernizzazione e lo sviluppo sociale ed economico del territorio, mettendo a frutto le forti potenzialità e opportunità offerte dalle nuove tecnologie. In Trentino, infatti, sono già operativi numerosi servizi: basti pensare alla cablatura del territorio con la fibra ottica attuata dall´amministrazione provinciale, ma anche alla Tv digitale, al contact center per l’erogazione di teleservizi socio-assistenziali, alle politiche di conciliazione fra lavoro e famiglia, oppure all´informatizzazione della scuola. In questo senso nel mese di maggio 2010 si è svolto a Trento un seminario di studio, dal titolo: "Nuove tecnologie e servizi per l´innovazione sociale", che ha coinvolto oltre 150 professionisti provenienti dal mondo della ricerca, dall´università, dalle istituzione e dalle imprese sociali e sanitarie. Nel corso del work shop è stata presentata l´esperienza trentina, ovvero 32 progettualità sviluppate dal 1990 ad oggi su tematiche di "Ambient Assisted Living", finalizzate a sviluppare tecnologie per utenti deboli all´interno delle abitazioni, ma anche per la cura della salute e per fornire servizi all´utenza domestica. Dal seminario e dagli oltre trenta progetti già intrapresi in Trentino, che hanno coinvolto attori diversi, si è passati all´elaborazione delle linee di indirizzo del "Piano operativo eWelf@are e politiche per la famiglia", suddiviso appunto in tre macro ambiti di intervento: la riorganizzazione dei servizi socio-sanitari; il rapporto famiglia-lavoro con le nuove tecnologie; l’alfabetizzazione digitale. 1) Il macro ambito riguardante la riorganizzazione dei servizi socio-sanitari dà applicazione alla legge provinciale n. 16/2010 di riforma del sistema sanitario. Due gli interventi previsti: a. I Punti Unici Provinciali di Accesso. Sintetizzano una sfida anche culturale rispetto all’evoluzione dei sistemi regionali di welfare e permettono di valorizzare gli investimenti di salute e benessere a partire dalle comunità locali. B. La seconda fase del Contact Centre. Nel corso del biennio 2008-2009, nell’ambito del Comprensorio “Bassa Valsugana e Tesino” è stato sperimento il progetto “Contact Centre” che ha visto la connessione delle abitazioni di dieci persone in carico al servizio sociale con una centrale tecnologica, tramite la quale poter erogare da remoto una serie di servizi a domicilio, rilevare situazioni di pericolo all’interno degli alloggi, fornire informazioni di vario genere all’utenza, in aggiunta ai servizi già attivi di telesoccorso e di telecontrollo. Il bagaglio di conoscenze acquisito grazie a questa prima fase, permette oggi di proseguire mettendo a disposizione questa tecnologia ad una massa significativa di utenti. 2) Famiglia, lavoro e le nuove tecnologie. Le politiche di conciliazione famiglia e lavoro rappresentano non solo una questione sociale ma anche un obiettivo di business, perché consentono di ottenere effetti positivi sulla qualità del clima organizzativo, sulle motivazioni dei lavoratori, sull’attrattività dell’azienda nel mercato del lavoro, sulla produttività degli individui, sui tassi di assenteismo e di turn-over. Se le tecnologie informatiche possono offrire un notevole supporto alle politiche per il benessere lavorativo, altri strumenti come il telelavoro o i telecentri possono eliminare alla radice gli ostacoli di spazio e di tempo, consentendo la diffusione sempre più ampia del lavoro on-line. 3) Il terzo ed ultimo ambito riguarda l’alfabetizzazione digitale che viene attuata su tre livelli: a. Competenze educative e Ict (Information and Communications Technology). Le nuove tecnologie consentono di usufruire di una serie di servizi offerti sia dalla Pubblica Amministrazione, sia dalle aziende private, ma Internet e cellulari permettono anche la possibilità di mantenere costantemente i contatti con persone vicine o lontane. Questi strumenti sono molto potenti e possono essere estremamente coinvolgenti, specialmente per i bambini e gli adolescenti che sono sempre più precocemente esperti nell´utilizzo delle nuove tecnologie, anche se non sufficientemente maturi per gestire i rischi cui potrebbero andare incontro. Le nuove generazioni utilizzano in maniera spinta le opportunità di essere in continuo collegamento attraverso modalità e strumenti offerti dalla telefonia mobile (sms, mms) e da Internet (e-mail, chat, social network), ma la tecnologia informatica divide le generazioni. B. Il gap generazionale e i rischi di internet. Sotto il profilo psicologico e sociale, i nuovi servizi di Internet hanno un’attrattiva notevole per gli adolescenti, perché permettono loro di fare esperimenti che hanno a che fare con lo sviluppo della propria identità e i rapporti sociali. Le nuove tecnologie pervadono la nostra esistenza e in particolar modo quella delle nuove generazioni, ma le famiglie hanno delle grosse difficoltà nel capire come gestire il rapporto dei figli con le nuove tecnologie: il genitore di oggi è cresciuto con la radio e la Tv e riesce abbastanza bene a gestire questi strumenti, sia perché esiste ormai un´esperienza consolidata, sia perché nel corso degli anni sono state definiti dei precisi codici di regolamentazione. C. Il digital divide per gli anziani. Sotto l’effetto congiunto di un tasso di natalità ridotto e di una maggiore longevità le nostre società stanno invecchiando. Da diverse indagini statistiche emerge come il problema dell’analfabetismo digitale sia particolarmente diffuso tra le persone anziane. Eppure l´e-inclusion per gli anziani significa, in primo luogo, minore solitudine ed in secondo luogo accesso a servizi pubblici o privati molto utili e a volte fondamentali in caso di impedimenti fisici. Un aspetto che può fare la differenza nel favorire o meno l’utilizzo del web da parte degli anziani è l’accessibilità; purtroppo queste tecnologie sono studiate di norma solo per un’utenza giovane. Per tali motivi è prevista la diffusione di software gratuiti specifici per le esigenze degli anziani, che rendano l’approccio alle nuove tecnologie più “user-friendly”, la realizzazione di percorsi formativi, già sperimentati in altre realtà, nei quali dei ragazzi svolgano volontariamente attività di tutoraggio in aula e l’uso di guide semplici e facili. Il Piano operativo nelle sue linee guida sarà presentato nell´ambito del secondo Forum italiano di "Ambient Assisted Living", nell´appuntamento in programma il 7 ottobre dalle 16.30 alle 18, all´Fbk di Povo. Il Forum, promosso dall´associazione omonima della quale fa parte la Provincia autonoma di Trento, ha lo scopo di approfondire e diffondere la sensibilità per le tematiche dell’Ambient Assisted Living, viste appunto come approccio innovativo e integrato volto a rispondere alle sfide socio-economiche dovute all´invecchiamento della popolazione.  
   
   
FAMIGLIA: IN ABRUZZO 800ML PER CONCILIAZIONE VITA/LAVORO  
 
 Pescara, 4 ottobre 2010 - La Giunta Regionale su proposta dell´assessore al Lavoro, Paolo Gatti, ha approvato due progetti per favorire la conciliazione fra vita familiare e vita lavorativa delle donne e dei lavoratori con minori, disabili e anziani non autosufficienti a carico. I due progetti saranno finanziati con circa 800mila euro destinati all´Abruzzo dal dipartimento delle Pari Opportunità della Presidenza del Consiglio dei Ministri. La prima iniziativa prevede l´assegnazione, attraverso un avviso pubblico, di voucher e buoni/lavoro, con i quali acquistare servizi inerenti la vita privata delle famiglie: asili nidi, centri diurni/estivi per minori, ludoteche, strutture sociali diurne per anziani, assistenza domiciliare, pulizia domestica, pasti a domicilio. L´avviso pubblico sarà rivolto alle donne nel cui nucleo familiare vivono minori, anziani non autosufficienti o disabili, le quali siano lavoratrici o disoccupate o inoccupate, ma frequentati attività di formazione o assegnatarie di borse lavoro o assegni di ricerca residenti in Regione con un reddito familiare annuo non superiore ai 16.000 euro se disoccupate e non superiore ai 30.000 euro se occupate, calcolato con il metodo Isee. La seconda iniziativa è rivolta alle imprese abruzzesi che potranno partecipare all´avviso pubblico presentando dei progetti per la riorganizzazione del lavoro aziendale per consentire ai dipendenti di usufruire di forme innovative di flessibilità degli orari di lavoro. Le aziende potranno introdurre nuove modalità di prestazione di lavoro e nuove tipologie contrattuali facilitanti, come le banche ore, il part-time, il telelavoro. Questo secondo progetto consentirà il reinserimento dopo il periodo di congedo parentale dei lavoratori nella cui famiglia vi siano minori sotto i 12 anni o disabili e anziani non autosufficienti a carico. "La politica a sostegno della famiglia, se pur priva di una cornice organica ed univoca a livello nazionale - ha spiegato l´assessore Gatti - può essere migliorata selezionando le scelte e le opportunità che l´attuale legislazione ci offre. Con questo spirito abbiamo scelto fra le varie ipotesi a nostra disposizione di sostenere le donne dando loro un sostegno finanziario concreto e soprattutto lasciando che siano loro stesse a scegliere come utilizzarlo al meglio. In secondo luogo abbiamo cercato di coinvolgere direttamente le aziende sensibilizzandole ad una ristrutturazione del loro sistema di lavoro che tenga conto delle specificità di quei loro addetti che nella sfera privata sostengono pesanti carichi, che vanno in qualche modo sostenuti ed agevolati".  
   
   
MILANO: OCCUPAZIONE FEMMINILE, INCONTRO SULLA CONCILIAZIONE LAVORO E FAMIGLIA. EESSENZIALE COINVOLGERE LE IMPRESE  
 
 Milano, 4 ottobre 2010 - “Milano, città leader nel campo dell’occupazione femminile, risponde con una rete di servizi che supportano la famiglia e le madri lavoratrici, con una efficacia dimostrata dai fatti. Occorre proseguire su questa strada. Il coinvolgimento delle imprese è in questo senso essenziale. L’obiettivo del Think Tank promosso dal Comune di Milano è rinforzare la collaborazione tra Istituzioni, Aziende e Famiglie sui temi della conciliazione famiglia – lavoro”. Lo ha detto l´Assessore alla Famiglia, Scuola e Politiche sociali, Mariolina Moioli, in Sala Alessi a Palazzo Marino, intervenendo, all’incontro dal titolo ‘Think Tank’, promosso dalla Fondazione Vigorelli, con le principali associazioni, enti, imprese sociali impegnate a promuovere e sostenere sul territorio le buone pratiche relative alla conciliazione famiglia-lavoro. Presenti il presidente della Fondazione ‘Marco Vigorelli’ Lucio Fumagalli e Jennifer Owens, direttrice della rivista statunitense ‘Working Mothers’. “Il lavoro di Jennifer Owens - ha commentato l’assessore Moioli - dimostra che il metodo di lavoro in rete è straordinario, che la promozione delle migliori esperienze ne produce di nuove e le diffonde sul territorio. Da 25 anni il premio ‘Working Mother Best Companies’ riconosce le migliori pratiche aziendali in tema di conciliazione famiglia – lavoro: la dimostrazione che i datori di lavoro possono fare molto, insieme alle istituzioni”. “Milano – ha concluso Mariolina Moioli - mette a disposizione le sue eccellenze per inaugurare una nuova stagione di welfare al femminile, dedicato alle mamme che lavorano. Lo richiede il Paese, la sua competitività, il suo benessere, il suo futuro”. Dal giugno 2007 il Comune di Milano ha assegnato oltre 1.000 bonus alle mamme che lavorano e che decidono di rimanere a casa con il proprio bambino fino al compimento del primo anno di età. Erogati, inoltre, con il Progetto Cicogna, oltre 6.500 contributi comunali alle mamme con reddito basso, dal sesto mese di gravidanza fino a 1° anno di età del bimbo. A Milano l’offerta di posti nido, anche grazie all’incremento del sistema pubblico-privato, è tra le più alte in Italia, ben superiore agli standard stabiliti da Lisbona, a conferma di un vero e proprio ‘modello’ di supporto alla famiglia e alla genitorialità.  
   
   
SETTIMANA MONDIALE DELL´ALLATTAMENTO AL SENO L´IMPEGNO DEL PIEMONTE PER UNA REGIONE AMICA DI MAMMA E BAMBINO  
 
Torino, 4 ottobre 2010 - Sabato 2 ottobre, in occasione della Settimana mondiale dell’allattamento al seno, si è svolta in piazza Castello a Torino, “Passo dopo passo, sorso dopo sorso, allattiamo insieme” , iniziativa dedicata alla promozione e al sostegno del latte materno. L’evento, che si è tenuto analogamente anche in altre città piemontesi, ed ha visto la partecipazione degli operatori sanitari che daranno consigli e suggerimenti alle mamme o alle donne in gravidanza, forniranno materiale informativo basato sull’evidenza scientifica, spiegando i vantaggi che l’allattamento esclusivo comporta in termini di salute e di relazione mamma-bambino. «I servizi regionali dedicati alla promozione, protezione e sostegno dell’allattamento – dichiara Caterina Ferrero, assessore alla tutela della salute e sanità – sono sicuramente di qualità ed esprimono il grande impegno congiunto di operatori e istituzioni. In Piemonte ci sono 87 punti di sostegno territoriali e 15 ospedalieri che offrono alle donne e alle famiglie, sia durante la degenza post parto sia al rientro a casa servizi di consulenza e attività informative portate avanti da una rete composta da circa 150 operatori. Il rapporto di continuità tra ospedale e territorio è il punto cruciale per garantire l’efficacia del percorso». Il dato principale fra gli indicatori di risultato riguarda la percentuale di madri che hanno scelto di allattare al seno in modo esclusivo, cresciuta dal 39,3 % del 1999 al 60% circa del 2009. L’aumento è stato determinato da una più capillare formazione degli operatori, da una maggiore informazione delle mamme, dalla diminuzione dell’uso di soluzione glucosata e latte artificiale in aggiunta a quello materno da parte del personale sanitario, che svolge costantemente un lavoro di counseling e dalla diffusione del rooming-in (la degenza, cioè, di madre e figlio nella stessa stanza), condizione essenziale per la poppata a richiesta. Le azioni individuate dal gruppo di lavoro per migliorare la qualità del sostegno alle mamme che allattano al seno sono numerose, dal miglioramento dei servizi offerti dai punti di sostegno territoriali – con un orario di apertura prolungato e la possibilità di avere counselling telefonico - dall’offerta di mediazione culturale per tutte le donne straniere che partoriscono in Piemonte al potenziamento della comunicazione, non soltanto tra ospedale e territorio, ma anche con la mamma, al fine di favorire la conoscenza dei servizi. Nel 2008, inoltre, ha preso il via, in provincia di Torino, una prima esperienza di formazione di alcune mamme, destinate alla gestione di gruppi di auto-aiuto, soluzione economica e scientificamente efficace a garantire un sostegno costante. Il gruppo sarà presente all’appuntamento del 2 ottobre. «Per rafforzare il programma – afferma Ferrero – è necessario continuare la formazione capillare di tutti gli operatori e proseguire nell’opera informativa alla famiglia sull’importanza del latte materno, grazie alla collaborazione tra i pediatri di libera scelta, i medici di medicina generale e il personale ospedaliero».