Pubblicità | ARCHIVIO | FRASI IMPORTANTI | PICCOLO VOCABOLARIO
 







MARKETPRESS
  Notiziario
  Archivio
  Archivio Storico
  Visite a Marketpress
  Frasi importanti
  Piccolo vocabolario
  Programmi sul web




 


MERCOLEDI

PAGINA 1 PAGINA 2 PAGINA 3 PAGINA 4 PAGINA 5 PAGINA 6 WEB E BEAUTY FLASH ALIMENTAZIONE
Notiziario Marketpress di Mercoledì 02 Febbraio 2011
PRIMO WORKSHOP INTERNAZIONALE SU INFORMATICA E SERVIZI CLOUD  
 
Singapore, 2 febbraio 2011 - Il primo workshop internazionale sull´informatica e i servizi cloud si terrà dal 22 al 25 marzo 2011 a Singapore. Il cloud è un tipo di informatica dove l´elaborazione viene fatta in un posto non specificato, conosciuto o statico (cioè "nella nuvola"). Questo ha dato origine a un nuovo modello di servizi informatici basato su internet e che comporta la fornitura di risorse dinamicamente scalabili e spesso virtualizzate. Attualmente una serie di aziende piccole e grandi forniscono servizi che vanno da applicazioni complete a servizi di memorizzazione e filtri per lo spam. L´evento si occuperà delle tecniche, le esperienze e le lezioni apprese per servizi interoperabili nel cloud computing. Lo scopo sarà quello di riunire le parti interessate per condividere e scambiarsi ricerche, tecnologie, esperienze e lezioni per costruire cloud di interoperabilità e capacità e servizi di coordinazione e interoperabilità. Per ulteriori informazioni, fare clic: http://ccs.Cloudcom.org/    
   
   
SEMINARIO INFORMATIVO LIFE+ 2011  
 
Roma, 2 febbraio 2011 - La Commissione Europea in concomitanza con Stella Consulting e Mwh, organizzerà un Seminario Informativo sul programma Life+ in Italia. Gli obiettivi di questo seminario sono di informare i potenziali candidati per il 2011 sul programma Life+ e sui requisiti per presentare una proposta, di aiutarli a decidere se presentare un progetto Life+ e di consentire ai candidati di evitare di incorrere nei problemi più comuni nella presentazione dei progetti. Il seminario Si svolgerà il 25 marzo 2011 presso il Centro Congressi Cavour, Via Cavour 50/A, Roma http://www.Surveymonkey.com/s/2011registrationformitaly    
   
   
RETI TECNOLOGICHE PRIORITA’ PER LA REGIONE VENETO PRESTO BANDO CON FINANZIAMENTI PER 10 MILIONI DI EURO  
 
Venezia, 2 febbraio 2011 - “Lo sviluppo delle reti e delle infrastrutture per le telecomunicazioni è assolutamente prioritario ed è richiesto non solo dai cittadini ma anche dalle imprese. Nelle sfide della globalizzazione e della ripresa economica, il Veneto non può permettersi di essere in ritardo su questo fronte”. Lo ha detto l’assessore regionale allo sviluppo economico Isi Coppola, intervenendo ieri a Venezia alla presentazione della rete di nuova generazione in fibra ottica che sarà realizzata da Telecom Italia entro il 2011in nove città italiane, tra cui Venezia, per essere successivamente estesa. L’assessore Coppola ha sottolineato il dialogo costruttivo avviato con gli operatori del settore, soprattutto per il monitoraggio di quanto è stato realizzato sul territorio regionale in questo campo. La Regione del Veneto ha inoltre sottoscritto con il Ministero dello Sviluppo Economico due intese per la diffusione della banda larga. La prima nel 2009 ha consentito investimenti per 28 milioni di euro: Con la seconda intesa, più recente, vengono messi a disposizione ulteriori 10 milioni di euro, il 50% da parte dello stesso ministero e l’altro 50% da parte della Regione. A breve – ha annunciato l’assessore – sarà aperto il bando per l’assegnazione di queste risorse destinate ai distretti produttivi. “La scelta di Venezia per questo progetto di Telecom – ha concluso l’assessore Coppola – è importante per il Veneto. Va nella direzione di dare risposte alla richieste di una sempre maggiore qualità della vita. E’ inoltre un messaggio nei confronti delle giovani generazioni che vogliono trovare qui in Italia opportunità di lavoro per il loro futuro”.  
   
   
BOLZANO, L´8 FEBBRAIO TORNA IL FILO DIRETTO ONLINE CON IL PRESIDENTE DURNWALDER  
 
Bolzano, 2 febbraio 2011 - Uno spazio sulla Rete civica grazie al quale tutti gli utenti avranno l’opportunità di porre domande al presidente della Provincia e di vedersi rispondere, compatibilmente con il tempo e gli strumenti a disposizione, in maniera pressochè immediata. Il nuovo appuntamento per dialogare sul web con il presidente Durnwalder è fissato per martedì 8 febbraio, dalle 18 alle 20. In queste due ore il Presidente risponderà via computer, dal suo ufficio di Palazzo Widmann, ai quesiti che saranno inviati dai cittadini. Il forum online con Durnwalder sarà attivato alle 18 all’indirizzo www.Provincia.bz.it/  grazie alla collaborazione di Informatica Alto Adige Spa che gestisce il sito della Rete civica.  
   
   
LA COMMISSIONE EUROPEA AVVIA UN GRUPPO DI ESPERTI DI ALTO LIVELLO SULL´ALFABETIZZAZIONE, PRESIEDUTO DALLA PRINCIPESSA LAURENTIEN DEI PAESI BASSI  
 
Bruxelles, 2 febbraio 2011 - Uno su cinque quindicenni in Europa, nonché numerosi adulti, sono privi delle capacità fondamentali di lettura e di scrittura, il che rende loro più ardua la ricerca di un lavoro e li pone a rischio di esclusione sociale. Per contribuire a risolvere il problema, la Commissione europea ha istituito un gruppo di esperti indipendenti con l´incarico di individuare metodi per migliorare i livelli di alfabetizzazione. Il gruppo, che si è incontrato per la prima volta in data odierna a Bruxelles, è presieduto dalla principessa Laurentien dei Paesi Bassi, inviata speciale in tema di "Alfabetizzazione per lo sviluppo" per l´Organizzazione delle Nazioni Unite per l´educazione, la scienza e la cultura (Unesco). I ministri dell´Ue si sono prefissi l´obiettivo di ridurre a meno del 15% entro il 2020 la percentuale di alunni che riscontrano difficoltà nella lettura, nella matematica e nelle scienze. Androulla Vassiliou, commissario europeo per l´Istruzione, la cultura, il multilinguismo e la gioventù, ha affermato: "L´avvio di questo gruppo segna l´inizio di una campagna europea volta a individuare le cause principali dei bassi livelli di alfabetizzazione. Troppi europei si trovano esclusi dal mercato del lavoro e incapaci di contribuire pienamente alla società poiché non possiedono le capacità fondamentali di lettura e di scrittura. Se vogliamo raggiungere i nostri obiettivi per l´Europa 2020 per una crescita intelligente e inclusiva, dobbiamo agire ora per risolvere il problema." La principessa Laurentien ha aggiunto: “Accolgo favorevolmente questa iniziativa dato che è ora che l´Europa faccia fronte alla scomoda realtà di alti livelli di analfabetismo entro i suoi confini. Questa iniziativa contribuirà a sfatare il tabù che persiste a tutt´oggi. L´analfabetismo ostacola la crescita economica e l´integrazione. Affrontando il problema dell´analfabetismo, possiamo anche contribuire a soluzioni in una vasta gamma di altri settori, quali povertà, occupabilità e condizioni sane di vita. Insieme agli esperti, speriamo di fornire un quadro chiaro delle questioni da affrontare e in che modo l´alfabetizzazione può aiutarci a creare economie forti e competitive e società sane all´interno dell´Ue." Migliorare i livelli di alfabetizzazione in Europa - Dagli ultimi risultati del Programma per la valutazione internazionale degli studenti (Pisa), un´indagine mondiale sui risultati dei quindicenni nella lettura, in matematica e nelle scienze, si evince che un quindicenne su cinque, ossia il 20%, ha capacità ridotte di lettura. I risultati, elaborati ogni tre anni dall´Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economici (Ocse), mostrano che dal 2000 l´Europa è leggermente migliorata. Sono peraltro necessari ulteriori sforzi se i paesi dell´Ue vogliono raggiungere il loro obiettivo di meno del 15% di bassi rendimenti nella lettura, in matematica e nelle scienze entro il 2020. Per gli adulti è altrettanto urgente agire. Circa 80 milioni di adulti in Europa – un terzo della forza di lavoro – hanno soltanto capacità ridotte o di base, ma le stime dimostrano che la percentuale di posti di lavoro che richiedono qualifiche elevate aumenterà al 35% entro la fine del decennio, rispetto al 29% attuale. La capacità di leggere e di scrivere è fondamentale, quanto meno perché rappresenta la chiave per un ulteriore apprendimento. I piani dell´Ue per migliorare i livelli di alfabetizzazione sono collegati alle iniziative faro Europa 2020 "Youth on the Move" e "Agenda per nuove competenze e nuovi posti di lavoro", entrambe miranti a migliorare i livelli delle competenze in Europa grazie ad una migliore qualità dell´istruzione e della formazione. Obiettivo del gruppo ad alto livello sull´alfabetizzazione - L´obiettivo del gruppo ad alto livello sull´alfabetizzazione è quello di conferire visibilità e importanza politica al problema del miglioramento dei livelli di alfabetizzazione in Europa. Esso analizzerà i dati scientifici e valuterà le politiche migliori. Gli 11 membri del gruppo sono esperti sull´alfabetizzazione e provengono da ambienti accademici, politici e imprenditoriali. Si prega di cliccare sul link per dati biografici e osservazioni da parte dei membri. Iniziative successive - Il gruppo ad alto livello si riunirà regolarmente nei prossimi 18 mesi e presenterà le proposte di natura politica alla Commissione entro la metà del 2012. In base alle proposte del gruppo, il commissario Vassiliou trasmetterà raccomandazioni ai ministri dell´Istruzione nell´autunno 2012. Su tale base, gli Stati membri e la Commissione continueranno a seguire la questione come parte del loro quadro strategico di cooperazione sull´istruzione e sulla formazione ("Istruzione e formazione 2020").  
   
   
MEETING A POTENZA DEL PROGETTO EUROPEO “QUALENSOR”  
 
Potenza, 2 febbraio 2011 - Si terrà in questi giorni (dall’1 al 5 febbraio) nella città di Potenza il secondo meeting del progetto “Qualensor” realizzato nel programma europeo Llp (Lifelong Learning Programme) nell’ambito dell’azione Grundtvig Partenariati di apprendimento. Al meeting, ospitato dalla società Cit (Consulting Information Technology) di Potenza, parteciperanno rappresentanti dei vari partner provenienti dai seguenti Paesi: Spagna, Portogallo, Francia, Italia e Romania. Il progetto, che ha una durata biennale (dall’1 agosto 2010 al 31 luglio 2012), prevede la realizzazione di un e-book mediante il quale promuovere la formazione degli adulti e definire le linee guida per l’adozione di nuove metodologie di apprendimento. Gli argomenti da approfondire nel corso dell’incontro saranno le competenze relative all’apprendimento formale e informale degli adulti, le iniziative svolte dallo scorso novembre ad oggi, la pianificazione delle attività e la definizione delle strategie di diffusione e disseminazione. Inoltre saranno affrontate anche le problematiche legate all’ambiente e alla responsabilità sociale delle imprese, un ambito in cui la società potentina risulta essere all’avanguardia, soprattutto grazie all’implementazione di brevetti relativi a prodotti innovativi ed eco-friendly.  
   
   
ASP: INDIVIDUAZIONE PRECOCE DISTURBI SPECIFICI APPRENDIMENTO  
 
Potenza, 2 febbraio 2011 - Si è conclusa la prima fase del progetto “Individuazione precoce Disturbi Specifici di Apprendimento (D.s.a.)” predisposto dal Polo Operativo Dislessia Asp. Nell’ultima decade del mese di gennaio, infatti, - si legge in un comunicato dell´asp - si sono tenuti una serie di incontri formativi con insegnanti delle classi prime e quinte nelle scuole “Nitti” di Melfi, “Ic Villa D’agri” di Villa D’agri, “Itc Nitti” e “Leopardi Vii” di Potenza, e “Ic Lagonegro” di Lagonegro. Obiettivo della iniziativa, individuare precocemente le difficoltà nella prima fase di acquisizione della lettura e della scrittura per prevenire la strutturazione del disturbo ed evitare le conseguenze che essa comporta. Al centro dei primi incontri, temi e argomenti che riguardano I disturbi dell’ apprendimento e le problematiche psicopatologiche; le teorie sullo sviluppo dell’apprendimento della letto scrittura. In particolare, gli specialisti dell’Asp hanno fornito agli insegnanti conoscenze e strumenti per effettuare lo screening sui disturbi di lettura e scrittura con gli alunni della prima elementare. Il progetto predisposto dal Polo Operativo Dislessia Asp coinvolge complessivamente 58 scuole, 249 insegnanti, 2352 alunni appartenenti alle prime classi della scuola primaria. Alla base del progetto la consapevolezza che la diagnosi precoce, consente di intervenire in maniera tempestiva ed efficace nel percorso di apprendimento dei soggetti interessati. Il progetto, elaborato dal Polo Operativo Dislessia Asp di Potenza d’intesa con l’Istituzione scolastica per la prevenzione e l’individuazione precoce dei Disturbi Specifici di Apprendimento (D.s.a.)., ha le caratteristiche della ricerca-azione e si inserisce a pieno titolo nel contesto delle attività didattiche ad uso dei fini pedagogici propri dell’Istituzione Scolastica. “ I Disturbi Specifici di Apprendimento (D.s.a.) sono un gruppo eterogeneo di disturbi che si manifestano solamente nell’acquisizione delle abilità scolastiche quali la lettura, la scrittura e il calcolo.- spiega la dr.Ssa Assunta Fragnito, dirigente medico che coordina il Polo Operativo Dislessia Asp- La loro caratteristica principale è quindi la specificità: il disturbo riguarda uno specifico dominio di abilità in modo significativo ma circoscritto, lasciando intatto il funzionamento intellettivo generale.”. “Il bambino diagnosticato precocemente e sottoposto ad un trattamento tempestivo- sottolinea la dott.Ssa Fragnito- ha la possibilità di migliorare lo sviluppo delle sue competenze nonostante la presenza di un deficit, di conoscere strumenti e strategie che gli consentono di apprendere attraverso un percorso alternativo a quello tradizionale; infine, si evita il peggioramento del suo disturbo e l’insorgere di nuovi disagi (frustrazione)”. Le strategie successive di intervento prevedono il coinvolgimento di tutte le risorse presenti: le persone (famiglia, alunni, docenti, tecnici), le conoscenze (culturali, legislative, didattiche, pedagogiche e psicologiche) e gli strumenti (tradizionali, convenzionali, compensativi, dispensativi). Oltre che dagli operatori Asp, il Polo operativo è costituito anche da rappresentanti dell’Associazione Italiana Dislessia (A.i.d.), dei Pediatri di Libera Scelta e dell’Istituzione Scolastica Provinciale. Maggiori informazioni riguardanti il progetto sono reperibili sul sito www.Aspbasilicata.net/    
   
   
ISTRUZIONE: IMPIEGO PRECARI, REGIONE UMBRIA FINANZIA CENTO PROGETTI SCUOLE  
 
Perugia, 2 febbraio 2011 - Sono cento i progetti delle istituzioni scolastiche ammessi a finanziamento dalla Regione Umbria e che garantiranno opportunità di lavoro ai precari della scuola. È quanto sottolinea l´assessore regionale all´Istruzione, Carla Casciari, rendendo noto che è stata approvata la graduatoria dei progetti presentati dalle scuole umbre per accedere ai contributi previsti per gli "interventi finalizzati all´integrazione e al potenziamento del sistema dei servizi di istruzione" nell´anno scolastico 2010-2011. "La Giunta regionale - ricorda l´assessore - ha stanziato 300mila euro per la realizzazione dei progetti delle scuole che, nella loro attuazione, coinvolgeranno prioritariamente gli insegnanti rimasti senza incarico a causa dei tagli di risorse e personale della ´riforma Gelmini´. "Sosteniamo in questo modo le istituzioni scolastiche che si propongono di qualificare le loro attività didattiche - sottolinea - allo scopo di promuovere e valorizzare l´innovazione didattica e migliorare sempre più il livello qualitativo del sistema dei servizi di istruzione in Umbria". In particolare, l´avviso pubblico con cui la Giunta regionale ha fissato criteri e modalità per l´accesso ai contributi, era rivolto agli istituti di ogni ordine e grado dell´Umbria che prevedono "attività di carattere sperimentale, integrative e aggiuntive degli insegnamenti curriculari per garantire il successo scolastico e, in generale, favorire la coesione sociale del territorio e innalzare la qualità del sistema educativo umbro" e che si impegnano ad utilizzare personale a cui non è stato rinnovato l´incarico annuale dalla Direzione Scolastica Regionale. Gli ambiti di intervento previsti sono diversi: la promozione dell´orientamento scolastico, l´integrazione scolastica degli allievi stranieri, la valorizzazione e la diffusione delle diverse forme di alternanza scuola-lavoro, l´inserimento e l´accompagnamento degli studenti con disabilità e a rischio di marginalità sociale. L´avviso prevedeva finanziamenti anche per i progetti volti a rafforzare l´insegnamento dell´informatica "open source" e delle nuove tecnologie, per il recupero delle competenze di base gli alunni, la formazione degli adulti e l´innalzamento dei livelli di apprendimento e favorire le eccellenze. La graduatoria dei progetti ammessi a finanziamento sarà pubblicata sul Bollettino Ufficiale della Regione Umbria ed è intanto già disponibile "on line" all´indirizzo www.Istruzione.regione.umbria.it/    
   
   
TRENTO: BORSE DI STUDIO PER STUDENTI DEI CORSI DI LAUREA DI AREA SANITARIA  
 
Trento, 2 febbraio 2011 - E´ stato aperto da parte dell’Opera universitaria un bando di concorso per il conferimento di borse di studio, finanziate dalla Provincia autonoma di Trento, a favore di studenti residenti in provincia di Trento e frequentanti, nell´ anno accademico 2010/2011, corsi di laurea triennale o specialistica biennale delle professioni dell’area sanitaria o il corso di laurea in medicina e chirurgia. Le modalità per la presentazione delle domande sono definite nel bando per il conferimento delle borse, scaricabile dal sito internet www.Operauni.tn.it. L’accesso alle borse è legato sia alla valutazione del merito del richiedente che alla condizione economica del nucleo familiare di appartenenza. Eventuali informazioni relative al bando stesso possono essere richieste scrivendo a info@operauni.Tn.it, oppure rivolgendosi direttamente allo Sportello Info studenti dell’Opera (aperto dal lunedì al venerdì dalle 9.30 alle 12.00 e martedì anche dalle 14.00 alle 16.00), Via Zanella, 1/a, tel. 0461.217455. Gli studenti potranno compilare la domanda solo on line seguendo la procedura indicata nel sito, a partire dal 14 febbraio e fino all’11 marzo 2011  
   
   
RIMINI: LA GIUNTA PROVINCIALE APPROVA LA NUOVA OFFERTA DI ISTRUZIONE E FORMAZIONE PROFESSIONALE  
 
rimini, 2 febbriaio 2011 - Dall’anno scolastico 2011/2012 verrà avviato il sistema regionale di Istruzione e Formazione Professionale (Iefp), che rappresenta un’azione di grande rilevanza in quanto si tratta del varo di un sistema formativo che interessa una platea di soggetti ampia e diversificata (fra i 2.600 e i 2.900 studenti ogni anno). Nel rispetto della normativa nazionale sul secondo ciclo di istruzione e formazione, la Regione insieme alle Province ha dato l’avvio ad un sistema regionale di Iefp che individua nell’integrazione fra istruzione e formazione professionale la strategia per dare risposta a tutti i giovani interessati all’acquisizione di un titolo professionale, valido a livello nazionale. Dopo il riordino degli ordinamenti dell’istruzione secondaria di secondo grado, che ha sancito che anche i percorsi scolastici negli Istituti professionali di Stato hanno una durata esclusivamente quinquennale, in tanti si chiedevano come si sarebbe potuto preservare il grande valore della qualifica triennale. La Regione Emilia Romagna ha dato una preziosa risposta in tal senso costruendo un quadro organico di riferimento che ha tenuto conto delle positive esperienze già realizzate; infatti il sistema Iefp della Regione Emilia Romagna si configura come un sistema in grado di valorizzare le specificità e le migliori prassi dell’istruzione e della formazione professionale, prevedendo percorsi triennali che , nel riconoscimento delle diverse attitudini e modalità di apprendimento dei giovani, porteranno all’acquisizione delle competenze dell’obbligo di istruzione e delle competenze descritte dal sistema regionale delle qualifiche quale contestualizzazione territoriale delle figure nazionali. La Giunta provinciale di Rimini ha individuato le qualifiche che potranno essere rilasciate sul nostro territorio ed i soggetti che potranno farlo . Una vera programmazione territoriale dell’offerta formativa di Iefp che ha tenuto conto, da un lato dei fabbisogni del mercato del lavoro, e dall’altro delle richieste e delle aspirazioni degli studenti. “All’individuazione dei nuovi percorsi e delle nuove qualifiche - spiega l’Assessore provinciale alla Scuola e Formazione, Meris Soldati - siamo arrivati attraverso un percorso di confronto che ha visto il coinvolgimento degli Istituti professionali, degli Enti di formazione, delle categorie economiche e delle organizzazioni sindacali, per realizzare quelle sinergie che riteniamo fondamentali, tra sistema di istruzione e formazione con il mondo del lavoro e delle imprese, coniugando una robusta formazione culturale con una forte qualificazione professionale. In questo momento storico, in questa fase dell’economia mondiale, non possiamo dimenticare la centralità del collegamento fra istruzione e formazione professionale e mondo del lavoro poiché tutti abbiamo presente i dati che ci dimostrano che vi è un’oggettiva difficoltà per i giovani a trovare lavoro. Questa programmazione, che completa la programmazione dell’offerta formativa scolastica assunta dalla Provincia nel mese di dicembre ha tenuto conto delle prospettive economiche del nostro territorio e della necessità di realizzare un intreccio fecondo tra sapere, formazione e mercato del lavoro allo scopo di offrire ai nostri ragazzi maggiori opportunità e sbocchi occupazionali. Una nuova e più ricca offerta scolastica e formativa che si affida ad una rete forte, solida d’istruzione e formazione professionale che permette ai ragazzi di avere diversi percorsi, che segue i ragazzi e che nel suo insieme è in grado di dare, soprattutto al nostro sistema produttivo, persone mature, critiche, capaci non soltanto di svolgere quella funzione, ma attraverso quella funzione crescere; il sapere, la cultura, trasmettere e acquisire conoscenze e competenze rappresenta un elemento fondamentale delle politiche di sviluppo economico e sociale del nostro territorio”.  
   
   
ISCRIZIONI ALLE SUPERIORI, INCONTRI DI ORIENTAMENTO DA MERCOLEDÌ 2 FEBBRAIO, RIVOLTI A STUDENTI E FAMIGLIE MODENESI  
 
Modena, 2 febbraio 2011 - Come si presenta l´offerta formativa della scuola superiore modenese in seguito alla piena applicazione della riforma Gelmini e quali scelte offre agli studenti di terza media che, entro il 12 febbraio, dovranno decidere a quale istituto iscriversi. I contenuti e le novità dell´istruzione superiore, a partire dall´introduzione dei licei artistico e musicale, dalla riorganizzazione degli indirizzi tecnici e dal nuovo sistema di istruzione e formazione professionale, sono i temi che saranno affrontati negli incontri di orientamento per gli insegnanti e per le famiglie promossi dalla Provincia di Modena da martedì 1 febbraio. In quella giornata, dalle 15 alle 17, nell´aula magna dell´Iti Fermi a Modena, si svolgerà infatti una riunione di aggiornamento e formazione rivolta ai docenti referenti per l´orientamento delle scuole medie dell´intero territorio provinciale. Mercoledì 2 e giovedì 3 febbraio, dalle 18 alle 20, sono invece previsti gli incontri di orientamento rivolti agli studenti di terza media e alle loro famiglie: mercoledì 2 a Modena (aula magna dell´Iti Fermi), Vignola (scuola media Muratori), e Castelfranco (istituto comprensivo Marconi). Giovedì 3 febbraio gli incontri si svolgeranno a Carpi (istituto comprensivo Carpi 2), Mirandola (scuola media Montanari), Sassuolo (scuola media Levi) e Pavullo (aula magna dell´istituto Cavazzi Sorbelli). Per accompagnare i ragazzi nella ricerca del loro percorso formativo ottimale la Provincia ha inoltre realizzato l´edizione 2011 dell´opuscolo "Ho finito le medie, mi piacerebbe fare..." che, oltre alla presentazione del sistema di istruzione superiore nelle sue diverse articolazioni, contiene l´indicazione degli istituti superiori presenti in ciascun distretto modenese. «In questi mesi - spiega Elena Malaguti, assessore provinciale all´Istruzione - la Provincia ha operato per definire e arricchire l´offerta del secondo ciclo di istruzione e formazione. I ragazzi in procinto di scegliere la loro strada potranno quindi contare su un ricco ventaglio di opportunità formative, vicine alle loro attitudini e aspirazioni e, non in ultimo, rispondenti al tessuto socio-economico del nostro territorio». La guida è in distribuzione in questi giorni in tutte le scuole medie provinciali e può essere scaricata dal sito www.Istruzione.provincia.modena.it/  
   
   
STUDENTI STRANIERI IN VISITA NELLA RISERVA NATURALE MONT MARS  
 
Aosta, 2 febbraio 2011 - L’assessorato dell’agricoltura e risorse naturali comunica che giovedì prossimo, 3 febbraio, una delegazione di studenti e insegnanti provenienti da Germania, Polonia, Grecia, Finlandia, Estonia e Turchia visiterà la riserva naturale Mont Mars. Gli ospiti stranieri, insieme ai loro colleghi, allievi e professori, del Liceo Scientifico Einstein di Torino, sono coinvolti in un progetto europeo di cooperazione e scambio culturale, dedicato all’educazione alla salute e denominato Health promotion at school. Il progetto prevede numerose iniziative svolte sia all’interno delle classi che sul territorio, dedicate ad approfondire tematiche legate al cibo, quali i rapporti tra il cibo, la salute, il territorio, la conservazione della biodiversità, la cultura. Nell’ambito delle attività di studio e scambio interculturale è stata inserita anche un’iniziativa in Valle d’Aosta, dedicata alla natura e ai prodotti del territorio. Nella mattinata di giovedì la delegazione, composta da circa 100 persone, visiterà la riserva Mont Mars nel corso di una ciaspolata, organizzata dal Comune di Fontainemore e dall’Amministrazione regionale nell’ambito delle attività di promozione del turismo naturalistico, con il supporto delle guide naturalistiche. Nel pomeriggio il gruppo sarà ospitato alla Maison Bertolin di Arnad, per un approfondimento sui prodotti tipici valdostani.  
   
   
SMOG A MILANO: ATTENZIONE AI CAMINI FUORI NORMA GIRO DI VITE SU IMPIANTI MALE INSTALLATI O SENZA MANUTENZIONE CATTIVA COMBUSTIONE DELLA LEGNA FRA LE CAUSE DI INQUINAMENTO  
 
Milano, 2 febbraio 2011 - A breve la Lombardia si doterà di nuovi strumenti contro l´inquinamento atmosferico, tra cui una nuova regolamentazione per la combustione della legna, una delle cause principali della concentrazione di polveri sottili. Lo ha annunciato ieri mattina l´assessore regionale all´Ambiente, Energia e Reti Marcello Raimondi, intervenendo a una seduta della Vi Commissione consiliare. "Anni di misurazioni accurate da parte degli esperti dell´Arpa e di studi promossi dalla Regione - ha spiegato Raimondi - dimostrano la grande varietà di cause dell´inquinamento atmosferico, alcune delle quali un tempo impensate, e fra queste la legna ha un ruolo importante". L´assessore ha dunque proposto di intervenire in questa direzione adeguando la vigente legge sulla qualità dell´aria. Per quanto riguarda le stufe a legna, si punta a regolamentarne la corretta installazione e la manutenzione. "Regolamentare l´installazione e la gestione dei piccoli impianti a legna - ha aggiunto Raimondi - comporta importanti vantaggi sia in termini di inquinamento ´indoor´, cioè all´interno delle abitazioni, sia in termini di emissioni all´esterno. Abbiamo inoltre una serie di numeri che ci dimostrano come si tratti anche di un problema di sicurezza: i Vigili del Fuoco segnalano come causa principale degli incendi dei tetti proprio la difettosa installazione e la cattiva manutenzione di camini e stufe, con rischi importanti per l´incolumità delle persone e costi notevoli gravanti sia sui proprietari che sulle pubbliche amministrazioni". "La lotta all´inquinamento ha molte facce - ha concluso Raimondi - le stiamo affrontando tutte con serietà e costanza, ottenendo risultati importanti. Ora abbiamo questo nuovo obiettivo di riforma della legge sull´aria, che vogliamo realizzare nei prossimi mesi".  
   
   
RAIMONDI: GIA´IN VIGORE NORME COMBUSTIONE LEGNA  
 
Milano, 2 febbraio 2011 - "I divieti sulla legna esistono già, continuano a rimanere in vigore e riguardano i territori al di sotto dei 300 metri sul livello del mare per stufe e camini con una scarsa efficienza". Lo ha precisato l´assessore regionale all´Ambiente, Energia e Reti Marcello Raimondi a margine del suo intervento in Commissione regionale Ambiente. "Proprio perché è stato valutato in base a studi promossi da Regione Lombardia e dalle misurazione di esperti dell´Agenzia Regionale per la Protezione dell´Ambiente (Arpa) che la combustione della legna è uno dei principali fattori inquinanti - ha detto l´assessore Raimondi - il tema della regolamentazione di questa materia verrà ulteriormente approfondito nei prossimi mesi". "Come avviene da anni - ha concluso l´assessore Raimondi - Regione Lombardia preferisce la strada di interventi strutturali che, finora, hanno dato buoni risultati nella lotta contro lo smog".  
   
   
RIFORMA PARCHI, LOMBARDIA:NUOVO GOVERNO DEL VERDE ENTI PIÙ SNELLI INVECE DEI CONSORZI, CDA DI 3-5 PERSONE FAVORITE LE SINERGIE OPERATIVE PER RIDURRE LE SPESE  
 
Milano, 2 febbraio 2011 - La Giunta regionale lombarda, su proposta del presidente Roberto Formigoni e di concerto con l´assessore ai Sistemi verdi e Paesaggio Alessandro Colucci, ha approvato il Progetto di legge che riforma l´organizzazione degli enti gestori delle aree regionali protette e modifica la vecchia legge sui Parchi. In pratica si passa dai Consorzi a nuovi più snelli Enti pubblici, con un modello gestionale più efficiente e una conseguente riduzione delle spese improduttive. Il nuovo testo sarà ora sottoposto all´approvazione del Consiglio regionale. "E´ una riforma - spiega Colucci - che rilancia e modernizza un sistema verde straordinario, che copre il 30 per cento del nostro territorio, dando forza a un comparto su cui Regione Lombardia ha puntato molto negli ultimi anni. E´ assolutamente confermato il ruolo centrale degli Enti territoriali e la piena autonomia gestionale dei Parchi, con una cabina di regia regionale che ci è stata fortemente richiesta". "Va ricordato - aggiunge l´assessore - che, anche dal punto di vista economico, vi è sempre stato un sostegno forte di Regione Lombardia, che negli ultimi dieci anni ha investito nei parchi e nelle aree protette qualcosa come 200 milioni di euro. Anche per il 2011, nonostante i pesanti tagli previsti dalla Finanziaria, sarà garantito il pieno funzionamento di queste aree". Organi Piu´ Snelli - I nuovi Enti pubblici gestori dei parchi saranno costituiti con la partecipazione, anche in termini contributivi, degli Enti locali territorialmente interessati (Comuni, Province, Comunità Montane), nonché di quelli che vi aderiscono volontariamente. E´ prevista poi l´istituzione della Comunità del Parco, composta da un rappresentante per ciascuno degli enti territorialmente interessati, nonché da quelli volontariamente aderenti, nella persona dei sindaci e dei presidenti delle Province e delle Comunità Montane. Gli Enti saranno retti da un Consiglio di gestione composto da tre o cinque membri, compreso il presidente, tutti eletti dalla Comunità del Parco (uno su designazione della Giunta regionale). Il direttore, con incarico conferito dal presidente, sarà scelto dall´apposito elenco regionale in cui vengono iscritti coloro che presentano precisi requisiti di competenza e professionalità. Vi sarà infine un unico revisore dei conti, nominato dalla Comunità del Parco su designazione del Consiglio regionale. Enti Piu´ Efficienti E Meno Costosi - Il Testo licenziato dalla Giunta prevede anche che i nuovi Enti costino meno. I parchi potranno dunque gestire in forma associata o convenzionata funzioni legali, tecniche e di comunicazione. La legge definisce poi procedure semplificate per l´individuazione dei parchi naturali, per le rettifiche ai confini e per l´approvazione del Piano del Parco naturale. "Questo percorso di riforma - conclude l´assessore Colucci - è stato fortemente condiviso. Fin dall´inizio della legislatura, proprio per avviare un percorso di rilancio delle aree protette, abbiamo cercato, con i presidenti dei Parchi, un rapporto di proficua e intensa collaborazione, che è stato caratterizzato, oltre che da numerosi incontri formali, anche da occasioni di visite agli stessi parchi e da contatti diretti e personali, proprio a significare l´importanza di un costante dialogo".  
   
   
ALBO DIRETTORI PARCO: DOMANDE ENTRO L´8 FEBBRAIO NUOVA PROCEDURA PREVISTA DAL BANDO PUBBLICATO IL 10 GENNAIO SUL BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TRENTINO ALTO ADIGE  
 
Trento, 2 febbraio 2011 - Il 10 gennaio scorso è stato pubblicato sul Bollettino Ufficiale della Regione l’avviso della prima procedura di verifica pubblica per titoli e colloquio dell´idoneità all´esercizio dell´attività di direttore di parco, che fissa per il giorno 8 febbraio 2011 la scadenza del termine di presentazione delle domande di partecipazione. Attraverso tale procedura viene per la prima volta istituito in Provincia un albo in cui saranno iscritti i soggetti che potranno svolgere le funzioni di direttore dei parchi naturali provinciali. Infatti, rispetto alla disciplina previgente, secondo la quale i direttori dei parchi provinciali venivano assunti direttamente dagli enti di gestione dei parchi stessi, a seguito di prova selettiva per titoli ed esami, l’attuale legge provinciale n. 11/2007 in materia di foreste e protezione della natura prevede che i direttori dei parchi siano scelti tra i soggetti iscritti in un apposito elenco istituito presso la Provincia autonoma di Trento. Per accedere a tale elenco è necessario superare una selezione, secondo le modalità previste dal bando e dal regolamento di esecuzione della citata legge provinciale, salvo che per i direttori in carica e per i soggetti che hanno esercitato le funzioni di direttore di enti parco per almeno due anni, i quali sono iscritti di diritto nell´elenco stesso, presentando apposita domanda. Per l’ammissione alla procedura di verifica sono richiesti, oltre ai consueti requisiti previsti per le qualifiche dirigenziali, anche il possesso di conoscenze specifiche nelle discipline ambientali e forestali o di gestione e tutela delle aree protette o del territorio, indispensabili per un adeguato esercizio delle attività proprie della gestione dei parchi naturali. Per informazioni rivolgersi a: Ufficio Concorsi tel. 0461 496330.  
   
   
AMBIENTE: SI A TUTELA ECOSISTEMA DEL CANALE DI SICILIA  
 
Palermo, 2 febbraio 2011 - Il Governo della Regione siciliana ha formalmente condiviso la posizione dell´Assessore regionale al Territorio e Ambiente, Gianmaria Sparma contraria all´installazione di parchi eolici off-shore nei tratti di mare prospicienti le coste della Sicilia. "Negli ultimi mesi - ha spiegato Sparma - abbiamo ricevuto numerose richieste di parere ambientale per impianti eolici nei mari siciliani, domande che hanno tutte ricevuto parere negativo. Molte delle aree interessate infatti fanno parte della Rete Natura 2000, ovvero rientrano in quei siti ecologici comunitari per la protezione e la conservazione degli habitat naturali. Questo comporta per la Regione - continua l´assessore - l´obbligo alla tutela e al mantenimento di queste zone. L´installazione di parchi eolici off-shore invece, dato il loro forte impatto ambientale, comporterebbe seri rischi per l´ecosistema del Canale con pesanti conseguenze anche in altri settori strategici come la pesca, il turismo e la stessa navigazione. Parere contrario e´ giunto, infatti anche dai territori. Per questo motivo - conclude Sparma - il Presidente Lombardo e la giunta hanno condiviso questa valutazione". Nei prossimi giorni la deliberazione della giunta verra´ quindi trasmessa al ministero delle Infrastrutture e Trasporti, a quello dell´Ambiente, al Mise e a tutte le amministrazioni competenti al rilascio di pareri, nulla osta, permessi, autorizzazioni per i progetti eolici off-shore.  
   
   
IL MISTERO DEI BOATI A SELLA FADALTO. REGIONE CONVOCA LUNEDÌ RIUNIONE CON AMMINISTRATORI E TECNICI REGIONALI E NAZIONALI  
 
Venezia, 2 febbraio 2011 - La ricerca delle cause dei forti boati che si odono dalle viscere della terra a Sella Fadalto, soprattutto in Val Lapisina, a cavallo tra le province di Treviso e Belluno, sarà al centro di una riunione tecnica promossa dalla Regione del Veneto per lunedì prossimo, 7 febbraio, nella sede della Protezione Civile Regionale. “Siamo molto attenti a questi eventi sin dal loro primo manifestarsi circa un mese fa – hanno ricordato gli assessori all’ambiente Maurizio Conte e alla protezione civile Daniele Stival – ma a tutt’oggi non vi sono certezze sulla loro origine, che taluni riconducono ad attività sismica, a fenomeni gravitativi, a eventi connessi al carsismo o altro”. La zona della Val Lapisina è attualmente oggetto di controlli e verifiche anche strumentali da parte di diversi enti e strutture. Nell’incontro di lunedì, che inizierà alle 10,30, saranno raccolte e confrontate tutte le informazioni disponibili per cercare di avere un quadro univoco rispetto ad una situazione che ha origini ignote e che spaventa e anche preoccupa le popolazioni della zona. Alla riunione sono stati invitati il Centro Ricerche Sismologiche dell’ Istituto Nazionale di Oceanografia e di Geofisica sperimentale di Udine, l’Unità Operativa di Supporto (Uos) della struttura di Padova dell’Istituto di Ricerca per la Protezione Idrogeologica del Cnr, il Servizio valutazione del Rischio Sismico della Protezione Civile Nazionale, i presidenti delle Province di Belluno e di Treviso, i sindaci di Vittorio Veneto e di Farra d’Alpago, oltre ai responsabili delle direzioni regionali interessate (Direzione Geologia e Georisorse, Unità di progetto Protezione Civile, Direzione Difesa del Suolo) e alle Prefetture di Belluno e Treviso.  
   
   
BOLZANO: PER LO SMALTIMENTO CENERI UNA SOLUZIONE ACCESSIBILE A TUTTI GLI IMPIANTI DI TELERISCALDAMENTO  
 
Bolzano, 2 febbraio 2011 - L’assessore provinciale all’ambiente, Michl Laimer, respinge, definendole prive di fondamento, le critiche emerse da un articolo pubblicato in un media locale secondo cui lo smaltimento delle ceneri fuori provincia comporterebbero maggiori costi per i cittadini. "Grazie all’Agenzia provinciale per l’ambiente è stata individuata una buona soluzione praticabile da tutti gli interessati." La questione dello smaltimento delle ceneri derivanti dall´attività delle centrali di teleriscaldamento altoatesine deriva da una direttiva comunitaria, recepita dallo Stato italiano, che prescrive il divieto a partire dal 1. Gennaio 2008 di conferire in discarica rifiuti che danno origine a polveri. La Giunta provinciale in considerazione della particolare situazione in Alto Adige era riuscita ad ottenere una deroga e quindi una proroga dell´introduzione del divieto solo a partire dal 31 dicembre 2010. Ne consegue che con il 1. Gennaio 2011 anche in provincia di Bolzano non è più possibile il conferimento di ceneri in discarica. La Giunta provinciale nel lasso temporale intercorso fino alla scadenza della proroga ha cercato di individuare una soluzione pratica ed applicabile per tutti gli interessati. Concretamente se n´è occupata l´Agenzia provinciale per l´ambiente che in collaborazione con il Consorzio biomassa Alto Adige, che presieduto da Hanspeter Fuchs rappresenta 44 delle 67 centrali di teleriscaldamento altoatesine, ha sviluppato uno studio ad hoc sulla base del quale nell´autunno 2010 è stata indetta una gara d´appalto per lo smaltimento delle ceneri. È risultata vincitrice la ditta "Ecorott s.R.l." di Aldino che dal gennaio 2011 è così incaricata della raccolta delle ceneri degli impianti di teleriscaldamento consorziati ed del loro trasferimento per lo smaltimento e recupero in un impianto specializzato nel Bresciano. Tale soluzione è aperta anche agli impianti non consorziati che possono rivolgersi alla medesima ditta. I costi derivanti, come sottolinea Hanspeter Fuchs, non sono assolutamente maggiori rispetto ai costi applicati per lo smaltimento nelle discariche in provincia di Bolzano, che, anzi, comporterebbe costi accessori ai contribuenti altoatesini. Per l´assessore Laimer, pertanto, non vi sarebbe motivo alcuno per mettere in dubbio la bontà della soluzione individuata dall´Agenzia provinciale per l´ambiente in collaborazione con il Consorzio biomassa Alto Adige. In tal modo, come sottolinea, si rispettano le prescrizioni comunitarie recepite a livello nazionale che vanno a tutelare la salute dei cittadini e l´ambiente nelle aree attigue alle discariche.  
   
   
PROTOCOLLO D´INTESA CORONA VERDE 2011: UNA CABINA DI REGIA VALUTERA´ I NUOVI INTERVENTI DA FINANZIARE ENTRO L´ESTATE PER AMPLIARE LE AREE VERDI DELLA CINTURA TORINESE  
 
Torino, 2 febbraio 2011 - Per dare nuovo impulso all’ambizioso progetto Corona Verde, la grande “rete ecologica” che ha coinvolto finora oltre 90 comuni dell’area metropolitana di Torino e che ha già visto la realizzazione di 30 progetti di riqualificazione ambientale e valorizzazione del patrimonio storico-culturale dell’area torinese, la Regione ha deciso di istituire una Cabina di regia il cui compito sarà quello di valutare ed approvare, entro l’estate, nuovi interventi di ampliamento e valorizzazione delle aree verdi metropolitane. L’impegno dei soggetti coinvolti nella realizzazione dei nuovi interventi, è stato formalizzato questa mattina, presso l’assessorato all’Ambiente, con la firma di un Protocollo d’Intesa tra Regione Piemonte e Provincia di Torino. Più verde dunque, più piste ciclabili, percorsi pedonali ed escursionistici, aree attrezzate e sportive, punti di ristoro e di servizio, riqualificazione degli ambienti danneggiati o a rischio inquinamento, maggiore tutela dei terreni agricoli. A disposizione dei sei Comuni coordinatori dei diversi ambiti territoriali, (Torino, Nichelino, Rivoli, Venaria, Settimo e Chieri) ci sono 10 milioni di euro del Fondo Europeo di Sviluppo Regionale 2007-2013. Entro il mese di marzo la Cabina di regia interistituzionale dovrà individuare i progetti ritenuti idonei a presentare domanda di finanziamento. Le domande saranno poi esaminate nuovamente nell’istruttoria di giugno per l’assegnazione vera e propria dei fondi. Si fa, dunque, sempre più concreta l’ambizione di realizzare, entro il 2013, un sistema di piste ciclabili e percorsi pedonali lungo fiumi, torrenti e aree attrezzate intorno a Torino. Un labirinto di “corridoi ecologici” che attraverserà una novantina di Comuni della prima e seconda cintura, passando per cinque parchi, creando così un immenso circuito che includa anche le dimore sabaude. “Il protocollo sottoscritto quest’oggi, e in particolare l’istituzione della Cabina di regia - sottolinea l’assessore all’ambiente Roberto Ravello - dà effettivo avvio alla fase operativa di Corona Verde. La Cabina di regia sarà infatti chiamata ad esaminare ed approvare i progetti di riqualificazione e gli interventi a basso impatto ambientale da finanziare. Due le logiche da cui parte il progetto: combattere l’isolamento territoriale e riappropriarsi del verde. Non parliamo solo di riqualificazione ambientale quindi, ma anche di una ambizioso progetto di riqualificazione sociale, attraverso il recupero di periferie degradate e di aree metropolitane abbandonate. È questa infatti la più grossa difficoltà a cui ci troviamo di fronte, il continuo consumo di suolo e una galoppante urbanizzazione che rende di fatto difficile il recupero e la trasformazione in aree verdi fruibili di aree e spazi urbani”. “Fra gli obiettivi prioritari del Ptcp2, cioè l’aggiornamento del piano territoriale di coordinamento in corso di approvazione, c’è l’obbligo per i Comuni di approntare sul loro territorio la rete ecologica comunale” - spiega l’assessore all’ambiente della Provincia di Torino, Roberto Ronco -“Si tratta di un obiettivo di riqualificazione che coincide con i contenuti del protocollo d’intesa di Corona verde, per questo la nostra non è un’adesione formale ma sostanziale. D’altronde abbiamo già avviato su questi temi sperimentazioni, come quelle legate al Contratto di fiume del Sangone e al contratto di lago di Avigliana, che sono esperienze significative per il progetto di Corona Verde”.  
   
   
RIFIUTI A NAPOLI : RIAPERTA LA TRATTATIVA CON I SINDACI DEL NOLANO. SARANNO MODIFICATI ALCUNI AMBITI.  
 
Napoli, 2 febbraio 2011 - Il presidente della Provincia di Napoli Luigi Cesaro si è confrontato stasera, in due diverse riunioni, con alcuni sindaci della Provincia. Il primo incontro si è tenuto con il presidente del tavolo dei comuni dell’agenzia di sviluppo dell’area nolana Andrea Manzi e con il sindaco di S.gennaro Vesuviano Aniello Giugliano, per discutere sulle misure da adottare sul territorio nolano in merito allo smaltimento dei rifiuti. Il sindaco di Casamarciano Andrea Manzi, nella qualità di presidente dell’agenzia, ha riferito al presidente Cesaro i risultati della riunione avuta la scorsa settimana con i sindaci dell’area in cui era stata espressa contrarietà e l’irricevibilità dell’accordo proposto dalla Provincia, esprimendo una netta contrarietà a qualunque tipo di discarica sul territorio e la necessità di acquisire un piano legittimato sulla vicenda rifiuti da parte della Provincia. Il presidente Cesaro ha recepito le osservazioni espresse dagli amministratori del territorio nolano ed ha avanzato al sindaco Manzi ed al sindaco Giugliano nuove proposte migliorative che saranno oggetto di un nuovo tavolo di discussione tra i sindaci del nolano. La trattativa è quindi stata riaperta e continua in un clima di reciproca collaborazione. Uno dei punti salienti rivisti riguarda la rimodulazione degli ambiti. Quello che originariamente riguardava l’area agro-nolana era composto da 26 comuni. Si giungerebbe adesso, per quanto riguarda l’area nolana, ad un ambito che comprende 19 comuni. Successivamente il presidente Cesaro si è riunito con gli amministratori dei comuni di Acerra, Brusciano, Pomigliano d’Arco e Casalnuovo che, insieme ai comuni di Striano, Poggiomarino e Castello di Cisterna, dovrebbero far parte di un nuovo ambito completato da alcuni comuni dell’area nord di Napoli. A loro è stata consegnata una bozza di programma di cui i sindaci hanno preso conoscenza durante la riunione e si sono riservati di esaminarla per un opportuno approfondimento nei prossimi giorni, riservandosi di riferire in un prossimo incontro osservazioni e valutazioni. “Ritengo – ha commentato il presidente Cesaro – che in queste riunioni siano stati fatti notevoli passi avanti verso la soluzione comune di un problema che per troppi anni ha condizionato ogni politica ambientale del territorio. Sono convinto che questa volta dai tavoli di confronto con i sindaci usciranno posizioni positive che porteranno alla soluzione del confronto istituzionale tra la Provincia ed i comuni delle aree con cui mi sono confrontato. Come ho sempre sostenuto ritengo essenziale giungere a posizioni condivise, che soddisfano e non penalizzino il territorio. La Provincia sta dimostrandosi quanto mai disponibile anche a rivedere proprie posizioni in nome di una collaborazione necessaria tra gli enti in campo. Insomma – ha concluso Cesaro - le nubi sembrano allontanarsi”.  
   
   
CICLO RIFIUTI, PODESTÀ: «LE INFILTRAZIONI DELLA CRIMINALITÀ SONO UN CANCRO DA ELIMINARE CON LA SINERGIA TRA ISTITUZIONI, MAGISTRATURA E FORZE DELL’ORDINE»  
 
Milano, 2 febbraio 2011 - Il presidente della Provincia di Milano, On. Guido Podestà, è intervenuto il 31 gennaio al seminario «Il traffico dei rifiuti in Lombardia e le infiltrazioni della ‘ndrangheta», che si è svolto presso la Sala Affreschi di Palazzo Isimbardi. Al convegno hanno partecipato pure il presidente della Commissione parlamentare di inchiesta sulle attività illecite connesse al ciclo dei rifiuti, On. Gaetano Pecorella, l’assessore al Territorio e all’Urbanistica della Regione Lombardia, Daniele Belotti, e il direttore del settore Territorio, Ambiente, Energia di Assolombarda, Vittorio Biondi. «I dati che contraddistinguono l’azione del Governo nell’ambito della lotta alla criminalità organizzata sono formidabili, così come quelli relativi all’attacco ai patrimoni mafiosi - ha dichiarato il presidente Podestà -. Questi riscontri incoraggianti non devono, però, trarci in inganno. La criminalità organizzata è, del resto, capace di mutare pelle nell’ottica di sopravvivere ai cambiamenti radicali. Come un cancro tenta, infatti, di trasformare cellule sane in metastasi. La concorrenza sleale, anzi criminale, messa in atto dalle aziende inquinate è, dunque, inaccettabile non solo dal punto di vista morale ma anche da quello economico dal momento che le aziende sane vengono messe a rischio di chiusura non dall’andamento del mercato ma dalle imprese infiltrate». «La malavita organizzata s’è infiltrata oggi pure nel ciclo dei rifiuti, intuendo, forse ancor prima della Pubblica amministrazione, la valenza di un business capace di produrre ricchezze immense – ha proseguito Podestà -. La Lombardia risulta teatro dell’11% delle oltre 50.000 inchieste condotte in Italia sulle attività organizzate per il traffico illecito di rifiuti da quando nel 2001, forse tardivamente, è stato introdotto nel nostro ordinamento giudiziario questo tipo di reato. È proprio l’infiltrazione nei traffici illeciti di rifiuti della criminalità organizzata, in particolare della ‘ndrangheta, il filo conduttore di un’attività molto lucrosa soprattutto riguardo allo smaltimento di scorie industriali in discariche abusive, che, stando alle condanne definitive già inflitte, vede protagonisti imprenditori, funzionari pubblici, intermediari e addetti ai controlli. Mi piace ricordare che questi risultati sono stati ottenuti grazie a quella lotta alla criminalità organizzata che oggi, pure grazie alla sempre più stretta sinergia tra istituzioni, Forze dell’ordine e magistratura, ha ottenuto successi senza precedenti». «La Provincia di Milano intende contribuire, attraverso le competenze che le vengono assegnate in materia di autorizzazioni e controlli degli impianti, alla gestione sana del ciclo dei rifiuti – ha concluso Podestà -. È un impegno sul quale, pur in presenza di un bilancio difficile, stiamo investendo anche in termini di risorse finanziarie perché siamo convinti che il costo sociale di un mancato intervento risulti devastante. Abbiamo attuato una realizzazione del settore Bonifiche e Rifiuti. Come gli altri comparti dell’Ente, anche questo sarà interessato, per ora ogni dieci anni ma presto ogni cinque, da un turn-over dei dirigenti, promosso nell’ottica di garantire trasparenza nell’esercizio di una così delicata funzione. Tra l’altro, questo settore figura sotto la mia diretta competenza, dal momento che ho mantenuto nelle mie mani della delega all’Ambiente a testimonianza di quanta attenzione riservi al comparto. Abbiamo distinto i funzionari addetti alle autorizzazioni da quelli addetti ai controlli in modo da lavorare in sinergia ma senza sovrapposizioni. Questo provvedimento ci consentirà di seguire l’attività degli impianti e di contribuire a prevenire la consumazione di reati. Il nostro settore s’è, inoltre, dotato di una banca-dati relativa ad autorizzazioni e controlli, che ha già messo a disposizione della Polizia provinciale e che si accinge a offrire pure alle Forze dell’ordine. Nell’ottica di scoraggiare eventuali anomalie nella gestione dei rifiuti prodotti dal nostro territorio, ribadisco, inoltre, che la realizzazione di un nuovo termovalorizzatore nel Milanese costituirebbe un deterrente all’infiltrazione di organizzazioni criminali. Certo, il progetto va condiviso con le comunità locali, che, al momento, non accettano questa prospettiva forse a causa della cosiddetta sindrome “not in my back yard” (non nel mio giardino, ndr). Bisogna, naturalmente, fare molta attenzione al momento dell’assegnazione degli appalti. In Sicilia, per esempio, delle piccole imprese hanno tentato di condizionare i grandi gruppi interessati alla realizzazione di un impianto». «Milano e la Lombardia sono sedi particolarmente interessanti per le associazioni criminali - ha argomentato l’On. Pecorella -. La produzione industriale degli anni passati ha, del resto, prodotto aree profondamente inquinate che richiedono delle bonifiche. Ed è proprio in relazione agli appalti per l’eliminazione degli inquinanti dai siti contaminati che la magistratura, e la Commissione che presiedo ne ha trovato conferma, ha riscontrato le infiltrazioni criminali attraverso società che, a loro volta, si affidavano a padroncini o trasportatori di terra riferibili a organizzazioni criminali, in particolare alla ‘ndrangheta. Al momento, comunque, la grande operazione condotta a Milano sembra aver ripulito il territorio da una parte della criminalità organizzata interessata al ciclo dei rifiuti».