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GIOVEDI

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Notiziario Marketpress di Giovedì 10 Marzo 2011
INFORMATICA: 10 MLN PER PORTARE LA BANDA LARGA IN AREE RURALI DELL’ABRUZZO  
 
Pescara - Una sinergia tra l´assessorato allo Sviluppo economico e all´Innovazione tecnologica e l´assessorato alle Politiche agricole ha consentito di elaborare un progetto rivolto a ridurre il divario digitale (il cosiddetto "digital divide") nelle aree rurali e marginali favorendo l´uso della banda larga. L´investimento complessivo previsto è di circa 10 milioni di euro. Cifra che è stato possibile raggiungere grazie ad uno specifico Accordo di Programma tra Regione e Dipartimento per le Comunicazioni del Ministero dello Sviluppo Economico. Ad illustrare, questa mattina a Pescara, nella sede della Regione, i contenuti dell´iniziativa sono stati il vice presidente della Regione ed assessore all´Innovazione tecnologica, Alfredo Castiglione, e l´assessore alle Politiche agricole, Mauro Febbo. Come ha sottolineato il direttore regionale del settore Informatica, Domenico Longhi, in oltre il 50 per cento del territorio abruzzese si può contare su una velocità di connessione inferiore ai 2 Mbps mentre il 15 per cento della regione non dispone di collegamento Adsl. "In Abruzzo esistono alcune aree, soprattutto quelle rurali, - ha affermato il vice presidente - dove la copertura di banda larga non è ancora presente o è in larga parte insufficiente a garantire un servizio costante o di qualità. In sostanza, la dotazione di infrastrutture di reti a banda larga presenta ancora forti criticità di natura principalmente economica che generano un forte divario digitale. Con questo intervento - ha continuato Castiglione - intendiamo sviluppare servizi di connettività veloce verso internet, migliorare le condizioni di vita e di lavoro combattendo lo spopolamento delle aree rurali, consentire anche alle imprese agricole di usufruire di risorse tecnologiche avanzate, essenziali per loro crescita economica e per incrementare la competitività settoriale". Per tale investimento, la Regione ha stanziato 2 milioni 860 mila euro nell´ambito della misura 3.2.1 del Piano di Sviluppo Rurale (Psr) 2007-2013 che prevede "Servizi essenziali per l´economia e la popolazione rurale" mentre i restanti 7 milioni di euro sono fondi Cipe e rappresentano il frutto dell´Accordo di Programma con il Ministero per lo Sviluppo Economico. "Colmare il gap informatico imprenditoria rurale - ha affermato l´assessore Febbo - rappresenta un passaggio fondamentale al fine di migliorare la competitività di un settore che, peraltro, è in continua evoluzione. A tal proposito, ritengo sia importante mettere in risalto l´intesettorialità che ha  
   
   
PACCHETTO QUALITÀ, LA COMMISSIONE AGRICOLTURA DEL SENATO ACCOGLIE LE PROPOSTE DELL’EMILIA ROMAGNA  
 
Bologna - Dare ai Consorzi Dop e Igp la possibilità di regolare i volumi produttivi per prevenire le crisi di mercato e salvaguardare la qualità dei prodotti; prevedere l’indicazione facoltativa d’origine per i prodotti di montagna; chiedere all’Europa la tutela delle proprie produzioni certificate anche nei confronti dei paesi extraeuropei. La Commissione agricoltura del Senato ha accolto le proposte sul “pacchetto qualità” in preparazione a Bruxelles, presentate da Tiberio Rabboni, presidente di Arepo (l’associazione delle Regioni europee dei prodotti d’origine) e assessore all’agricoltura dell’Emilia-romagna. Le proposte di Arepo – ha annunciato il presidente della Commissione Paolo Scarpa Bonazza Buora al termine dell’audizione svoltasi ieri a Roma – verranno inserite nel parere che la Commissione stessa dovrà fornire al Governo italiano, in vista della consultazione che l’Europa farà nei prossimi mesi con i 27 paesi membri. Soddisfazione è stata espressa da Rabboni che nello scorso gennaio aveva illustrato le richieste di Arepo anche al Commissario all’agricoltura Dacian Ciolos e al presidente della Commissione agricoltura del Parlamento europeo Paolo De Castro. “Il pacchetto qualità – ha commentato Rabboni – rappresenta un’opportunità importante per i molti Paesi europei che possono vantare un’agricoltura tipica e tradizionale. Un’opportunità non solo economica, ma anche ambientale, sociale e culturale per il forte legame che i prodotti Dop e Igp hanno con i territori d’origine”. Il “pacchetto qualità”, ossia l’insieme di norme per disegnare il futuro dei prodotti Dop e Igp in Europa, dovrà essere approvato da Commissione e Parlamento europei entro il prossimo mese di luglio. Arepo riunisce 30 Regioni europee, che rappresentano oltre il 40% dei quasi mille prodotti Dop e Igp della Ue.  
   
   
AOSTA: UN PREMIO PER LA CONNETTIVITÀ ECOLOGICA NELLE ALPI  
 
 L’assessorato dell’agricoltura e risorse naturali comunica che  martedì 8 marzo, in occasione dell’Xi Conferenza delle Alpi tenutasi a Brdo in Slovenia, la piattaforma Rete ecologica ha conferito alla Valle d´Aosta, al Parco nazionale Gran Paradiso e al Parco naturale Mont Avic un riconoscimento per l’attività svolta nella Ecoregione transfrontaliera “Gran Paradiso – Mont Avic – Mont Emilius”. La piattaforma Rete ecologica è stata creata nel 2007 nell’ambito dei lavori della Convenzione delle Alpi al fine di favorire l’attuazione del protocollo Protezione della natura e tutela del paesaggio della Convenzione. Essa intende promuovere la protezione della natura nell’arco alpino, attraverso la creazione di una rete alpina transfrontaliera di aree protette ed elementi connettivi. La piattaforma riunisce i rappresentanti dei paesi alpini, esperti, gestori di aree protette ed enti pubblici, comunità scientifiche e operatori. Alcune regioni ed enti hanno già avviato progetti di studio e di cooperazione transfrontaliera sul tema della connettività ecologica e la Piattaforma, ora presieduta dalla Francia, ha voluto riconoscere l’impegno e le attività svolte attraverso la consegna di un attestato, a margine dei lavori della Conferenza di Brdo. La Valle d’Aosta è stata premiata, unitamente ai due Enti Parco, per le attività messe in atto nella vasta area che comprende il Parco nazionale Gran Paradiso, il Parco Mont Avic e la Zona di Protezione Speciale Mont Emilius. In quest’area l’estensione, pari a circa 69 mila ettari, e la continuità territoriale assicurano un elevato grado di connettività ecologica, così come le molteplici attività di ricerca messe in atto e condivise dagli Enti Parco e dalla Regione attraverso progetti di ricerca e consolidati rapporti di proficua collaborazione. Per la Valle d’Aosta erano presenti il dirigente del Servizio aree protette, Santa Tutino, il direttore del Gran Paradiso, Michele Ottino, e del Mont Avic, Massimo Bocca. Tra gli altri premiati, il Parco delle Alpi martittime, quello del Mercantur, Alpe Veglia Devero, il parco di Berchtesgaden e il Dipartimento dell’Isère.  
   
   
IMPIANTI TRATTAMENTO REFLUI E BIOMASSE: GIUNTA REGIONALE DELL’ UMBRIA APPROVA REGOLAMENTO SU BIOGAS E DIGESTATO  
 
Perugia - La Giunta regionale dell´Umbria, su proposta dell´assessore all´ambiente Silvano Rometti, ha approvato il "Regolamento per la gestione degli impianti per il trattamento degli effluenti di allevamento e delle biomasse per la produzione di biogas e l´utilizzazione agronomica del digestato prodotto". "Il provvedimento - ha detto Rometti, frutto di un´ampia partecipazione, risponde alle richieste provenienti dal mondo agricolo che da più parti aveva indicato la necessità di individuare un percorso certo per la gestione degli impianti per la produzione di energia elettrica da fonti alternative e rinnovabili provenienti da attività aziendali e per il trattamento dei reflui. Ciò in un quadro giuridico nazionale alquanto confuso. Siamo infatti ancora in attesa - afferma Rometti - che il Ministero delle politiche agricole emani l´apposito e sono poche le Regioni italiane che hanno regolamentato la materia. Il Regolamento dell´Umbria, che ora verrà inviato alla competente Commissione consiliare per il parere di competenza, si caratterizza per la particolare attenzione posta sulle questioni ambientali, al fine di supportare la sostenibilità delle aziende e garantire un uso consapevole del territorio. In questo ambito si colloca le scelta relative sia all´immissione del prodotto nell´impianto che al digestato uscente, utilizzabile in un raggio definito attorno all´impianto, calcolato in base all´emissione di anidride carbonica durante il trasporto". Al fine di garantire una comprensione univoca dei contenuti del Regolamento è stata fatta chiarezza sulle caratteristiche che il digestato prodotto dagli impianti deve avere per poter essere utilizzato agronomicamente. Così come sono stati definiti gli effluenti di allevamento e le biomasse utilizzabili negli impianti. In particolare dalle biomasse sono esclusi i rifiuti, mentre possono essere utilizzati i prodotti e sottoprodotti di processi agricoli e silvicoli e residui della attività di frantoi e cantine. E´ inoltre previsto che la proprietà degli impianti, la produzione degli effluenti di allevamento e o delle biomasse che alimentano l´impianto e l´utilizzazione agronomica del digestato debbano fare riferimento alla sola impresa agricola o ad associazioni di imprese agricole o di cooperative agricole. E´ fatto inoltre obbligo all´impresa o imprese di utilizzare ai fini agronomici il digestato prodotto nei terreni di cui abbiano la disponibilità e che tali requisiti devono essere conservati per tutto il ciclo di vita dell´impianto. L´articolato contiene anche indicazioni sulle operazioni di dismissione dell´impianto al termine del ciclo di vita e sul ripristino ambientale dell´area, oltre a sanzioni in caso di violazioni. "L´atto - conclude Rometti - si inserisce nel quadro delle iniziative della Regione per favorire lo sviluppo della produzione di energia da fonti rinnovabili e più in generale di un´economia derivante da tali attività, rivolta in questo caso soprattutto al mondo delle imprese agricole".  
   
   
LOMBARDIA: ACCORDO CON PROVINCE SU FUTURA PAC SARANNO VALUTATE LE ISTANZE SU COMPENSAZIONI FORESTALI  
 
Milano - L´assessore all´Agricoltura della Regione Lombardia Giulio De Capitani ha incontrato ieri, a Palazzo Lombardia, i colleghi delle Province con delega all´Agricoltura. Era presente all´incontro anche l´assessore regionale ai Sistemi verdi e Parchi Alessandro Colucci. ´I colleghi assessori all´Agricoltura delle Province - ha commentato De Capitani - hanno sottolineato come le osservazioni di Regione Lombardia alla proposta di Pac (Politica agricola comune) 2004-2020 siano da loro pienamente condivise e raccolgano appieno le istanze locali a dimostrazione del successo del giro di ascolto del territorio realizzato nei mesi scorsi´. ´Un giro di ascolto - ha continuato De Capitani - che continuerà, a partire da dopodomani, venerdì 11 marzo, nelle scuole, incontrando gli allievi degli istituti agrari e tecnici delle province lombarde´. ´Con le Province - ha aggiunto l´assessore - abbiamo registrato un pieno accordo anche sulle iniziative per ottenere una deroga europea sulla direttiva nitrati´. ´Regione Lombardia - ha concluso De Capitani - è poi già proiettata verso due grandi appuntamenti. Il convegno del 25 marzo a Lecco, che avrà come titolo ´La pesca in Lombardia: conoscere e sviluppare la risorsa ittica e i relativi habitat´ e ´Vinitaly´ a Verona, che si inaugurerà giovedì 7 aprile con la partecipazione di oltre 200 cantine e realtà produttive della Lombardia´. Da parte sua l´assessore Colucci ha detto che ´le richieste delle Province in merito alle compensazioni forestali saranno studiate dalla Regione´ e ha ricordato come oggi la Lombardia sia la prima realtà a monitorare in tempo reale le richieste e il taglio delle piante. La prossima riunione del Tavolo Agricoltura, cui dovrebbe seguire anche quello sulla Caccia e Pesca, è già stata programmata per il prossimo 20 aprile.  
   
   
AGRICOLTURA IN SICILIA: FIRMA CONVENZIONE CON ENEL  
 
Palermo - Il dipartimento regionale Azienda foreste demaniali della Regione siciliana ed Enel Distribuzione, hanno sottoscritto la convenzione che semplifica la modalita´ con cui l´azienda elettrica potra´ ottenere le autorizzazioni necessarie per gli interventi di taglio della vegetazione che interferisce con le linee elettriche aeree presenti nelle aree di competenza del dipartimento. Il naturale sviluppo della vegetazione comporta che piante e rami possano, nel tempo, venire a contatto o comunque essere molto vicini con le linee elettriche aeree in esercizio. Tale situazione puo´ causare la formazione dell´arco elettrico e, quindi, gravi rischi per le persone e per la fauna presente nell´area sottostante, pericoli d´incendio e la conseguente disalimentazione dei clienti connessi alla rete elettrica. La nuova convenzione, che ha una durata di tre anni, ridurra´ tali rischi e contribuira´ a garantire la continuita´ del servizio elettrico e consentira´ ad Enel di effettuare con rapidita´ gli interventi urgenti e di programmare gli interventi periodici di taglio della vegetazione, nel pieno rispetto dell´ambiente e del territorio e venendo incontro alle esigenze di semplificazione burocratica. "L´accordo - afferma l´assessore regionale delle risorse agricole ed alimentari, Elio D´antrassi - scongiura i black-out, i rischi di folgorazione ed i pericoli di incendio. La convenzione sancisce e rilancia un´ottima e razionale sinergia tra il Governo regionale e le Societa´, come l´Enel, operanti nel territorio, affinche´ siamo rimossi o evitati ostacoli e difficolta´ all´esercizio ed allo svolgimento di attivita´ economiche ed industriali a servizio della collettivita´ ed a difesa della pubblica incolumita´".  
   
   
PUGLIA: IMPORTANTE CONFRONTO CON EQUITALIA PER DEBITI FISCALI IMPRESE AGRICOLE  
 
“Guardiamo con estrema attenzione al confronto istituzionale che Equitalia ha dichiarato di voler avviare a breve in materia di debiti fiscali e contributivi delle imprese agricole, tema questo più volte sollecitato non solo come Regione Puglia ma anche in qualità coordinatore degli assessori all’agricoltura delle Regioni Italiane”. È quanto dichiara l’assessore alle Risorse agroalimentari della Regione Puglia Dario Stefàno in merito alla notizia diffusa da Equitalia sull’apertura a breve di tavoli di confronto istituzionale per affrontare le questioni segnalate dai rappresentanti del comparto agricolo della Puglia e della Basilicata, specificatamente le difficoltà dei lavoratori e delle imprese con debiti di carattere fiscale e contributivo. “Un segnale di apertura senza dubbio importante che attendevamo - sottolinea Stefàno – e che auspichiamo vorrà coinvolgere appieno l´ente Regione che ha competenze costituzionali esclusive in materia di agricoltura. L’auspicio è che il lavoro dei tavoli di confronto possa sollecitare al Governo nazionale possibili soluzioni, da adottare con la massima urgenza. Quello delle difficoltà di natura fiscale e contributiva, infatti – aggiunge - è un fenomeno che sta investendo non solo la Puglia ma tutto il Paese. Il livello dei redditi è ai minimi storici e le situazioni debitorie sono talmente gravi da tradursi, in troppi casi, anche nella chiusura per messa in liquidazione, spesso per iniziativa proprio di Equitalia, di moltissime aziende agricole”. “Per questa stessa ragione – conclude Stefàno - già il 28 ottobre scorso, tutte le Regioni italiane, all’unanimità, con un ordine del giorno, in sede di Conferenza dei Presidenti, hanno chiesto al governo nazionale di agire con gli sgravi contributivi per le aree svantaggiate e di montagna ma anche con una moratoria sulle procedure esecutive in corso allo scopo di individuare le migliori possibili soluzioni operative e normative”.  
   
   
ENOGASTRONOMIA: LA CUCINA ABRUZZESE PUNTO DI FORZA  
 
Pescara - La ventunesima edizione del concorso enogastronomico regionale "lu carrature d´ore" è stata presentata ieri mattina nella sala blu della Regione a Pescara, alla presenza dell´assessore all´Agricoltura Mauro Febbo. Il più antico concorso culinario abruzzese prenderà il via venerdì 11 marzo presso l´istituto alberghiero "De Cecco" di Pescara, per concludersi mercoledì 16 marzo con le premiazioni nella serata di gala che si terrà al ristorante "Il Giardino degli Ulivi" di Rosciano. "Questa manifestazione rappresenta un appuntamento fondamentale per la valorizzazione dei prodotti enogastronomici abruzzesi e delle tante professionalità di cui l´Abruzzo va fiero. Lu carrature d´ore - ha spiegato l´assessore Febbo - è un appuntamento che racchiude il senso del nostro programma che mira alla valorizzazione delle eccellenze. Parlare di agricoltura significa parlare di enogastronomia, di cucina e di tradizioni abruzzesi apprezzate nel mondo. In questa ventunesima edizione parteciperanno alcuni cuochi stellati della nostra Regione, e questo non farà altro che impreziosire una kermesse che anno dopo anno aumenta sempre di prestigio". L´assessore Febbo ha anche parlato dell´importanza dell´appuntamento in un momento di crisi economica: "La ristorazione rappresenta da tempo uno dei pilastri fondamentali dell´Abruzzo. Nonostante la crisi, l´enogastronomia abruzzese continua a crescere e a fare da traino anche al settore turistico. Le eccellenze abruzzesi hanno ormai superato tutti i confini, portando nel mondo il nome dell´Abruzzo". In un concorso dedicato anche alle scuole, e agli studenti degli istituti alberghieri, non poteva mancare un appello alle nuove generazioni: "E´ importante - ha concluso l´assessore all´Agricoltura Mauro Febbo - far riscoprire ai nostri ragazzi la passione per la cucina, e l´amore per le tradizioni. L´auspicio è quello di vedere sempre giovani avvicinarsi all´arte culinaria che resta una delle eccellenze abruzzesi".  
   
   
LOMBARDIA, VITIVINICOLO, DOMANDE DI CONTRIBUTO FINO AL 21/3 MISURA CHE DA´ FORZA, RESPIRO E COMPETITIVITA´ PRIME RICHIESTE ARRIVATE DALLE PROVINCE DI BRESCIA E PAVIA  
 
Milano - Il settore vitivinicolo ha tempo sino al 21 marzo per ´sfruttare´ al meglio la nuova ´Misura Investimenti´ proposta in questa campagna 2010-2011 da Regione Lombardia, nell´ambito del Piano nazionale di Sostegno, e volta a incentivare gli investimenti materiali e immateriali in impianti di trattamento, in infrastrutture vinicole e nella commercializzazione del vino. Il territorio lombardo ha cominciato a rispondere. Le prime domande di contributo sono giunte dalle province di Brescia e Pavia. I fondi messi a disposizione sono oltre 500.000 euro e potrebbero arrivare a superare il milione di euro (per l´esattezza 1,4 milioni di euro grazie a risorse non utilizzate in altre Misure). Ai fondi potranno accedere imprenditori agricoli, singoli o associati, e imprese di trasformazione che utilizzino almeno il 60 per cento di materia prima di provenienza extra-aziendale. Per l´assessore regionale all´Agricoltura Giulio De Capitani ´è importante che il segnale giunga forte a tutte le imprese vitivinicole del territorio lombardo, affinché possano afferrare questa ulteriore opportunità offerta dalla nostra Regione. Gli investimenti saranno di tipo materiale e immateriale, tutti volti a migliorare il rendimento e la competitività delle imprese. Si va infatti dall´acquisto di barriques e di attrezzature per la movimentazione del magazzino di cantina, all´allestimento di sale di degustazione fino alla creazione di siti internet legati a campagne pubblicitarie´. Il contributo non potrà superare il 40 per cento della spesa effettivamente sostenuta e potrà essere concesso solo alle domande con una spesa ammissibile compresa tra i 20.000 e i 200.000 euro. ´Anche in questa occasione - ha concluso l´assessore regionale De Capitani - abbiamo pensato ai nostri giovani agricoltori e alle produzioni di qualità. I criteri per la definizione della graduatoria assegneranno infatti, a parità di punteggio, la priorità ai giovani agricoltori, così come alle produzioni biologiche e a basso impatto ambientale´.  
   
   
PRESENTATA IN REGIONE MARCHE L´UNIONE CUOCHI DI ´CHI MANGIA LA FOGLIA´.  
 
 Ieri mattina in Regione si e` tenuta una conferenza stampa per la presentazione dell´Unione Cuochi dell´associazione ´Chi mangia la foglia´. Presenti tra gli altri, l´assessore regionale al Turismo, Serenella Moroder, l´assessore al Turismo della Provincia di Fermo, Guglielmo Massucci, il sindaco di Smerillo, Egidio Ricci, il coordinatore dei circuiti delle cucine tipiche locali dell´associazione, Noris Rocchi. Presenti anche rappresentanti della Provincia di Ascoli Piceno e dei vari comuni interessati. ´L´iniziativa che presentiamo oggi ´ ha detto Moroder ´ ha avuto un assaggio alla Bit di Milano, proprio a testimoniare l´attrattivita` turistica che hanno la riscoperta delle tipicita` e delle eccellenze locali. L´associazione che esprime l´Unione Cuochi ha anche il pregio di riscoprire la storia e le tradizioni. Le erbe nella cultura passata avevano un grandissimo valore, che oggi viene riscoperto anche dalle nuove generazioni. Chi viaggia e` spesso motivato dall´enogastronomia, dal paesaggio dall´ambiente, dalla cultura. Per questo, per una promozione efficace del territorio occorre integrazione tra le attivita` dei diversi assessorati e dei diversi livelli di governo, collaborando con i privati. Dobbiamo essere coesi, uniti come un equipaggio, cosi` da essere in grado di affrontare e attraversare anche mari burrascosi´. ´L´associazione ´Chi mangia la foglia´ oltre a riscoprire e consolidare le conoscenze della cucina tradizionale locale, va alla ricerca di proposte diversificate, ampliandone l´offerta, anche attraverso l´utilizzo delle migliori risorse stagionali, quali carni, ortaggi e pescato locale, a km zero attraverso la loro sapiente valorizzazione gastronomica´, ha detto Rocchi. Durante l´incontro e` stato approfondito il progetto Marchio Qm e la sua applicazione ai servizi, come la ristorazione e l´agriturismo. Sono poi state illustrate le credenziali che fanno delle Marche una regione dove la qualita` fa sistema: dieci produzioni Dop e Igt, con altre sette in arrivo, una ventina di vini a denominazione di origine, 46mila ettari e 2700 aziende dedicati al biologico. ´La promozione del territorio si fa condividendo e impegnandosi, un grazie ai cuochi e al lavoro svolto dalla Regione Marche, su questo versante. L´accoglienza e` il miglior biglietto da visita di una comunita` e il miglior modo per fidelizzare il turista´, ha detto Massucci. ´Istituzioni e privati insieme, facendo ciascuno il proprio mestiere, possono fare molto per lo sviluppo dei territori. Su questo punto importante e` lavorare sulla formazione degli operatori´, ha detto Ricci. Interessanti le proposte servite dall´Unione Cuochi. Dalle polentine di miglio, ceci e erbe aromatiche, al farro con cipollina e menta. E poi frittatine e tortine con formaggio e timo, cestini di pane con erbe e alici, involtini d´orata e verdure e molto altro, tra cui innovative proposte al tartufo. Questi i comuni interessati dai vari circuiti delle cucine tipiche locali: Circuito Delle Erbe Fancavilla Monte San Pietrangeli Montefiore Dell´aso Moresco Petritoli Smerillo Circuito Degli Orti Massignano Spinetoli Circuito Storia Arte Gusto Falerone Circuito Del Tartufo Montefalcone Appennino Attivo anche un sito internet www.Chimangialafoglia.it per gli aggiornamenti sulle varie iniziative.  
   
   
PESCA, ESTENDERE GLI SGRAVI FISCALI ALLE IMBARCAZIONI A BENZINA  
 
Bologna - Estendere anche ai pescherecci alimentati a benzina gli sgravi fiscali già previsti per quelli a gasolio. E’ la richiesta dell’assessore all’agricoltura e pesca dell’Emilia-romagna Tiberio Rabboni accolta ieri a Roma dagli assessori regionali riuniti nella commissione politiche agricole e pesca della Conferenza delle Regioni. La proposta emiliano-romagnola, che verrà sottoposta ora al Ministero, nasce dalla considerazione che da alcuni anni è in aumento il numero dei pescherecci alimentati a benzina, mentre in passato tali imbarcazioni erano nella pressoché totalità dei casi a gasolio. “Tale evoluzione – ha spiegato Rabboni – determina una distorsione della concorrenza in un momento particolarmente delicato e di difficoltà per tutto il settore. Da qui la richiesta al Governo affinché si impegni intervenire presso l’Agenzia delle Dogane per estendere gli sgravi fiscali anche alle imbarcazioni dotate di motori a benzina che praticano la pesca e l’acquacoltura in acque marine”  
   
   
PESCA: SIGLATO RINNOVO CCNL NON IMBARCATI SODDISFAZIONE DI ASSOCIAZIONI E SINDACATI  
 
Siglato  ieri sera a Roma, presso il Palazzo della Cooperazione, il rinnovo del biennio economico del Ccnl non imbarcati del settore pesca. Lo rendono noto l’Agci Agrital, la Federcoopesca-confcooperative, la Lega Pesca insieme a Fai-cisl, Flai-cgil, Uila-pesca, firmatari dell’accordo. Punto saliente del rinnovo: incremento medio di 90 euro con una “una tantum” pari a 150 euro, che sarà liquidata in busta paga con decorrenza 1 marzo 2011. Le parti firmatarie esprimono soddisfazione per l’intesa raggiunta, che si inserisce sulla scia dei rinnovi contrattuali nel sistema cooperativo e consentirà una copertura totale per tutti i lavoratori della filiera.  
   
   
A BIOENERGY ITALY LA PREMIAZIONE DELLA TARGA BELTRAMI PER LE INNOVAZIONI TECNICHE NEL CAMPO DELL’ALLEVAMENTO BOVINO, DELLE COLTURE VEGETALI, E DELLA PRODUZIONE DI ENERGIA DA FONTI RINNOVABILI.  
 
Le aziende Ab Energy (Orzinuovi - Bs) e Irim di Ghislotti Bortolo (Ghisalba - Bg) saranno premiate sabato 19 marzo nell’ambito di Bioenergy Italy (Cremona, 18-20 marzo 2011). · Un rivoluzionario sistema di produzione di biogas che incrementa del 10% l’energia elettrica prodotta e al contempo riduce del 10% la biomassa impiegata · Un materassino per le stalle da latte che azzera i costi di impiego e smaltimento della paglia per le postazioni delle vacche Sempre più spesso tecnologia e innovazione fanno la differenza nell’azienda agricola e zootecnica. Non solo perché garantiscono il miglioramento e l’ottimizzazione del lavoro, ma anche perché sono la base su cui costruire un’agricoltura moderna, che produca nuovo reddito, e che sia in grado di confrontarsi sui mercati internazionali. Questo è lo spirito che da molti anni anima la Targa Beltrami, un riconoscimento che premia le innovazioni tecniche più efficaci nel campo dell’allevamento bovino, delle colture vegetali e della produzione di energia da fonti rinnovabili. Questo prestigioso concorso, promosso dal Comizio Agrario di Cremona - Ente Eredità Girolamo Beltrami - in collaborazione con Cremonafiere, elegge le migliori novità dell’anno che vengono presentate durante la Fiera Internazionale del Bovino da Latte e, da quest’anno, Bioenergy Italy. Due Manifestazioni in cui si può trovare il meglio del settore proveniente da tutto il mondo, e che ben rappresentano l’agricoltura che funziona e che produce reddito. Cinque le categorie della Targa Beltrami: Macchine e attrezzature per I´allevamento; Servizi e mezzi tecnici per l´allevamento; Macchine e attrezzature per la lavorazione dei terreni; Servizi e mezzi tecnici per l´ottimizzazione delle culture; Servizi, mezzi tecnici e attrezzature per la produzione di energia da fonte rinnovabile. A dimostrazione della severità della selezione, quest’anno la giuria, formata da esperti degli specifici settori, ha premiato solamente due categorie: due aziende i cui prodotti rappresentano un concreto miglioramento del lavoro in azienda. Le due ditte che si sono messe in evidenza sono Ab Energy, da Orzinuovi (Bs), nella categoria “Servizi, Mezzi tecnici e attrezzature per la produzione di energia da fonte rinnovabile”, e Irim di Ghislotti Bortolo, da Ghisalba (Bg), nella categoria “Servizi e Mezzi tecnici per l´allevamento”. La prima presenterà proprio a Bioenergy Italy in anteprima assoluta Ecomax Heat 999, una soluzione modulare compatta che permette di raggiungere risultati senza paragoni nella produzione di biogas: +10% di energia elettrica prodotta e -10% di biomassa impiegata. Irim di Ghislotti Bortolo è stata invece premiata per il Materassino Formula, un innovativo materasso per le stalle da latte che, oltre ad essere estremamente resistente e igienico, consente un notevole risparmio all’allevatore perché elimina la gestione della paglia e del suo smaltimento. La cerimonia di premiazione si svolgerà sabato 19 marzo alle ore 16,00  
   
   
IL GRUPPO ITALIANO VINI SI RAFFORZA ULTERIORMENTE E CON 328 MILIONI DI EURO DI FATTURATO SI CONFERMA AI VERTICI DEL SETTORE VITIVINICOLO ITALIANO.  
 
Il 2010 è stato un anno di rilevanti novità: Finalizzato l’accordo per la distribuzione nazionale della Carpenè Malvolti, storico nome del Prosecco Docg Acquisite le Cantine Cavicchioli, leader del Lambrusco di qualità Ottimi risultati per le grandi marche del gruppo, Bolla in primis Aumentano il fatturato e la redditività Il 2010 è stato un anno all’insegna delle bollicine per il Gruppo Italiano Vini che ha siglato un accordo, operativo dal mese di aprile, con la famiglia Carpenè per la distribuzione sul territorio nazionale dei prodotti della storica e famosa casa spumantistica di Conegliano. Leader in Italia con il suo Prosecco Docg, ma nota anche per gli altri suoi spumanti di qualità, Carpenè Malvolti rappresenta per il Gruppo una buona opportunità grazie alla tendenza positiva che questi prodotti oggi registrano sul mercato. Un’altra operazione strategica di rafforzamento è stata l’acquisizione delle Cantine Cavicchioli di S. Prospero, marchio di prestigio della viticoltura modenese e leader riconosciuto del Lambrusco Doc di qualità. Questa operazione, partita a gennaio 2011, porterà in dote più di 25 milioni di euro di fatturato di cui il 20% realizzato all’estero. Il Lambrusco di qualità sta rafforzando costantemente la propria immagine tra i vini italiani. I consumatori, gli esperti e le guide, apprezzano sempre di più la piacevolezza di questo vino frizzante, uno dei pochi vitigni italiani veramente autoctono, erede di quella Vitis Labrusca citata da Virgilio, più di duemila anni fa, nei suoi scritti. Si conferma la missione del Gruppo Italiano Vini di interpretare le tendenze del mercato ed i bisogni del consumatore sempre con un’attenta e radicata valorizzazione di quel patrimonio unico composto dai propri vigneti, dalle proprie cantine e dalle proprie marche che rappresentano il meglio della tradizione e della qualità del territorio di produzione. In tale ottica, risulta estremamente significativo l’andamento positivo della cantina Bolla, storico e glorioso marchio dell’enologia del nostro paese, con sede a Pedemonte, nel cuore della Valpolicella classica. Riportata di recente in mani italiane dal Gruppo Italiano Vini che due anni fa la acquistò dall’americana Brown-forman, Bolla rappresenta in più di 60 paesi nel mondo un pezzo fondamentale della storia italiana del vino di qualità. Quest’anno il fatturato della storica cantina è in forte crescita con un incremento del 6,5% sul fatturato e con risultati molto significativi soprattutto negli Usa, dove Bolla è distribuita dalla Banfi Vintners di New York. /. Il fatturato consolidato del gruppo balza a 328 milioni di euro con un incremento dell’8% sull’anno precedente. Anche la redditività cresce con un Ebitda che passa da 18,7 milioni di euro a 24,3 milioni di euro. Le società estere del gruppo rilevano un buon andamento: la Frederick Wildman, storico importatore e distributore di New York, supera i 100 milioni di dollari di fatturato segnando un +7,5% sul 2009; la Carniato Europe di Parigi chiude il 2010 con 50 milioni di euro di fatturato e rappresenta la più importante organizzazione di distribuzione di prodotti alimentari italiani in Francia. L’impegno del gruppo per la distribuzione diretta nei paesi più importanti per l’export di vino italiano continua con il significativo rafforzamento della Giv Deutschland di Monaco di Baviera, della Giv Uk di Londra e con l’acquisto della totalità delle quote di Giv Cz con sede a Praga, piattaforma strategica per lo sviluppo nei paesi dell’Est Europa. Il fatturato della capogruppo sale a 220 milioni di euro con un aumento dell’8% rispetto all’anno precedente. Positivi i risultati sia nei mercati esteri che registrano un +7%, sia in quello interno che cresce del 10%. Quest’ultimo incremento è dato sia dalla crescita interna del Gruppo che dall’apporto del fatturato Carpenè Malvolti. Il fatturato del mercato estero si assesta al 69% del fatturato totale e continua a rappresentare uno dei punti di forza del Gruppo. Da sottolineare l’ottimo risultato raggiunto negli Stati Uniti dove si registra un incremento del 13% rispetto al 2009. Molto positivo anche il risultato del mercato canadese, che cresce del 23%, del mercato giapponese, della Danimarca e della Francia. In Germania e in Gran Bretagna si è invece registrata una contrazione dovuta in parte alla crisi globale dei mercati ed in parte alla forte concorrenza sui prezzi praticati. L’impegno profuso da Gruppo Italiano Vini è stato riconosciuto anche nel 2010 dalle più autorevoli guide che hanno premiato con i Tre Bicchieri ed i Cinque Grappoli alcuni dei più importanti vini prodotti delle sue cantine. L’inizio del 2011 ha portato subito delle importanti novità dagli Stati Uniti dove lo Sfursat 5 Stelle 2007 della Nino Negri ha ricevuto ben 94 punti dalla prestigiosa testata The Wine Advocate del guru del vino d’oltreoceano Robert Parker, che definisce il nostro Sfursat un “drop-dead, gorgeous wine”, ovvero un vino stupefacente che con la sua eleganza ti lascia senza respiro  
   
   
“LA FRAGOLA”: DODICESIMO TITOLO DELLA COLLANA “COLTURA&CULTURA” DI BAYER CROPSCIENCE  
 
Presentato al quartiere fieristico di Rimini, nell’ambito di Agrifil, salone della filiera agroalimentare e della meccanizzazione agricola, il volume “La fragola” é ultima uscita della collana “Coltura&cultura ideata da Renzo Angelini, Direttore Marketing & Communication di Bayer Cropscience. Il volume é dedicato alla fragola, frutto bello e prezioso per la salute grazie alle sue proprietà vitaminiche e antiossidanti, per la notevole concentrazione di antociani e flavonoidi. Questa delizia rossa era conosciuta e apprezzata già dall’uomo preistorico, come testimoniano alcuni reperti rinvenuti in zone montagnose e lacustri dell’Europa centro-occidentale. Nella Bibbia, e in alcuni dei più antichi trattati di medicina e botanica, si trovano elogi e menzioni di questo prelibato frutto. Alcuni storici naturalisti credono, ma forse erroneamente, che la fragola fosse coltivata in Grecia e nei giardini Latini. Dalle specifiche realtà territoriali italiane al mercato globale, un confronto ricco di spunti sulle possibilità di utilizzazione e commercializzazione di tale frutto. Con taglio esaustivo come sempre, il volume Bayer è una vera e propria bussola di orientamento nella realtà di una coltura di importanza notevole. Nel volume “la fragola”, suddiviso in 8 sezioni in cui i 49 capitoli sono trattati con rigore scientifico e con linguaggio accessibile anche al lettore semplicemente curioso di accrescere la propria conoscenza del mondo relativo alle fragole, sono espresse con precisione l’importanza, la storia, l’evoluzione, gli attuali orientamenti tecnici e varietali. Per illustrare il Valore e i Valori della fragola espressi nel volume, è intervenuto l’Amministratore Delegato di Bayer Cropscience Italia, Frank Terhorst, che ha aperto i lavori affermando: “E’ solo l’innovazione, concetto che spesso in agricoltura non viene visto positivamente, la chiave per produrre e fare qualità e dignità del lavoro. La collana Coltura&cultura è un grande progetto che intende riunire esperti di diverse discipline e farli parlare di un argomento che riteniamo molto importante, ossia di un’agricoltura vera e sostenibile nei fatti. Pochi sono in grado di spiegare come la sostenibilità sia un bilancio perfetto fra esigenze ambientali, sociali e economiche. E’ quindi fondamentale parlare oggi dell’agricoltura come imprenditori che operano in un’ottica di redditività: questo progetto è nato proprio per dare un contributo e voler aggiungere valore alla filiera, unendo esperienza e conoscenza di tante discipline diverse con l’obiettivo di colmare la distanza fra il mondo produttivo e il consumatore. Come Bayer Cropscience abbiamo sempre creduto in questa missione come scelta d’innovazione per un’agricoltura sostenibile in grado di dare i benefici concreti al consumatore” . Tre italiani su dieci dicono di essere ghiotti di fragole, ma pochi sanno che la fragola in realtà non è un vero frutto. Lo è tale solo dal punto di vista nutrizionale, non lo é dal punto di vista botanico: i frutti veri e propri sono i cosiddetti acheni ossia i semini gialli che si vedono sulla superficie della fragola. La fragola viene considerata come un falso frutto perché non è altro che il ricettacolo ingrossato di un’infiorescenza. La fragola ha come progenitore la fragolina di bosco, dal nome scientifico Fragaria vesca, dal latino fragus (fragranza) e vescus (molle, di consistenza ), proprio per queste sue caratteristiche, tanto piccola e delicata la fragolina non ha le carte in regola per conquistare il mercato ortofrutticolo. Infatti, l’antenata di tutte le fragole di oggi è un ibrido, che contrariamente ad altre specie è un ibrido fertile. Particolarmente ricca di sostanze antiossidanti, come olii essenziali, tannini e flavoni, che oltre a conferirle colore e profumo caratteristici, sono in grado di contrastare l’azione dei radicali liberi, molecole coinvolte in molti meccanismi di degradazione e invecchiamento dell’organismo. Le fragole, secondo la scala Orac (Oxygen Radical Absorbance Capacity), che quantifica il contenuto di sostanze antiossidanti in base alla capacità di un alimento di mantenerci giovani, sono collocate nel gruppo di alimenti che hanno l’effetto più potente. Posizionate molto meglio dei più noti pomodori, mele, pesche, uva, arance e kiwi. Sono inoltre ricche di vitamina C, che rafforzano le difese naturali dell’organismo. Sono diuretiche grazie alla presenza del potassio. In soggetti predisposti possono essere causa di allergie o scatenare delle forti orticarie. Secondo i dati che emergono dal volume, l’Italia è il quarto produttore europeo di fragole dopo Spagna, Polonia e Germania, con 153mila tonnellate di produzione media annua che rappresentano il 4% della produzione mondiale di cui sono leader gli Stati Uniti con 1.148.000 tonnellate pari a una quota del 28,2%. In Italia si producono fragole in molte Regioni, dall’Alto Adige alla Sicilia, passando per l’Emilia-romagna che vanta la tradizione più lunga. Il volume “la fragola” descrive le innovazioni varietali, le tecniche colturali, anche fuori suolo, e quelle vivaistiche, le malattie e le fisiopatie, la difesa integrata contro parassiti, le barriere da porre a virus, fitoplasmi e batteri. Affronta i problemi del post-raccolto di un frutto, particolarmente delicato, e descrive i procedimenti della sua trasformazione industriale in grado di garantire i migliori standard qualitativi  
   
   
MORTADELLA BOLOGNA IGP PIACE SEMPRE DI PIU:’ QUASI IL 3% IN PIÙ RISPETTO ALL’ANNO SCORSO, PER UN VALORE AL CONSUMO DI CIRCA 420 MILIONI DI EURO.  
 
Dal Consorzio Mortadella Bologna arrivano i dati di produzione e di vendita del 2010 della Mortadella Bologna Igp, resi disponibili dall’Istituto Nord Est Qualità, che confermano il trend positivo degli ultimi anni. Con circa 40.000 tonnellate prodotte, la Mortadella Bologna registra un +1,1% sulla produzione del 2009. Ancor più positiva la performance delle vendite, che si attestano su 35.000 tonnellate, quasi il 3% in più rispetto all’anno scorso, per un valore al consumo di circa 420 milioni di euro. Merita una menzione speciale il pre-affettato, che rappresenta il 13% delle vendite complessive: in ascesa del 24%, evidenzia negli ultimi cinque anni una crescita annuale media del 14%. Segno positivo anche per l’export: sono state esportate 5.600 tonnellate di Mortadella Bologna, per un giro d’affari pari a circa 33 milioni di euro. “Questi soddisfacenti risultati di vendita – ha affermato Francesco Veroni, Presidente del Consorzio Mortadella Bologna – premiano un prodotto che ha sempre mantenuto, anche in tempi di crisi economica, un ottimo rapporto qualità-prezzo. Inoltre, sono anche il risultato di una intensa attività di promozione del Consorzio, che in questi anni sta investendo molte risorse per realizzare campagne pubblicitarie che diffondano la qualità e l’unicità del nostro prodotto”. La campagna pubblicitaria su mezzo stampa, nel 2010, ha interessato 31 testate periodiche ad elevata tiratura, tra luglio e dicembre. Dalle indagini condotte dalla società Gnresearch è emerso che la sua diffusione ha contribuito a migliorare il ricordo pubblicitario e la conoscenza del marchio consortile, cresciuta di ben 12 punti percentuali rispetto al 2009. La creatività “Gente che lavora per la gente”, curata dall’agenzia Nadler Larimer & Martinelli, è stata confermata dal Consorzio per il terzo anno consecutivo visto il successo che continua a riscuotere: l’indagine ha dimostrato infatti che il messaggio pubblicitario è stato gradito da quasi l’85% dei lettori, con un miglioramento di 5 punti percentuali rispetto al 2009. La Mortadella Bologna Igp è molto legata alla tradizione e oggi si può affermare che la Mortadella Bologna Igp è ancor di più Mortadella Bologna. Infatti la ricetta attuale, rispetto a 40 anni fa, ha ridotto le percentuali di materie prime grasse e, grazie ai progressi della genetica sui maiali, le stesse hanno migliorato la loro composizione che è costituita ora soprattutto dai grassi insaturi: 100 grammi di Mortadella Bologna Igp hanno 300 calorie e una quantità di colesterolo simile a quella di un branzino o di una spigola di allevamento. “Il Consorzio conta realtà eterogenee che fanno capo a 29 aziende diverse, che producono circa il 95% di tutta la Mortadella Bologna Igp e che si differenziano sia per il prodotto sia per le politiche commerciali. Il valore aggiunto del nostro Consorzio è proprio quello di avere Consorziati che offrono produzioni con personalità e specificità diverse” ha concluso Veroni. Il Consorzio Mortadella Bologna A seguito del riconoscimento dell’Igp alla Mortadella Bologna - avvenuto nel 1998 - e al conseguente avvio della certificazione da parte dei produttori, nel 2001 è stato costituito il Consorzio Mortadella Bologna che ha come scopo la tutela e la valorizzazione della Mortadella Bologna Igp. Il Consorzio, in collaborazione con il Ministero per le Politiche Agricole, Alimentari e Forestali promuove la Mortadella Bologna Igp e svolge attività di difesa del marchio e della Denominazione dalle imitazioni e dalle contraffazioni. Il Consorzio garantisce un’alta qualità di base che ogni produttore migliora secondo la propria esperienza e professionalità. Un’attività costante che ha come unico obiettivo, che è anche la finalità di tutte le aziende, con i loro marchi, di garantire ai consumatori un prodotto dalle caratteristiche uniche per qualità e gusto, un prodotto ad alto valore nutrizionale, con una composizione di proteine nobili, minerali e grassi insaturi perfettamente in linea con le tendenze della moderna scienza nutrizionale  
   
   
CONGUSTO INIZIA IL 2011 CON NUOVE PRESTIGIOSE PARTNERSHIP: FORMAGGI DALLA SVIZZERA E MADEO FOOD  
 
Nei prossimi mesi, dunque, largo ai sapori inconfondibili dei formaggi dei ventisei cantoni: il Consorzio elvetico più famoso al mondo metterà infatti a disposizione di Congusto le sue specialità made in Switzerland: a farla da padrone il classico Emmentaler; Le Gruyère e Sbrinz. Madeo Food Ma le sorprese non finiscono qui per i palati sopraffini degli iscritti al Club Congusto: grazie al sodalizio stretto con la calabrese Filiera Agroalimentare Madeo, è in arrivo nelle cucine della scuola una linea di prodotti per veri intenditori: le carni e i salumi Madeo a base di suino nero! Congusto, network di scuole di cucina aventi sede a Milano, Roma e Catania, apre il 2011 con quattro nuove partnership d’eccezione: Formaggi dalla Svizzera, Madeo Food, Scottex e Fiskars/montana. Quattro sponsor d’eccellenza, operanti in segmenti di mercato piuttosto diversificati ma ciascuno leader nel proprio settore, che hanno riconosciuto in Congusto il partner ideale attraverso cui conquistare una nuova fetta di mercato, quella composta dall’ampio e diversificato pubblico che negli anni la scuola di cucina più glamour d’Italia ha saputo coinvolgere. A fianco di tante e tali new entry si riconfermano poi partnership assodate. Per la soddisfazione di Congusto, a riprova della passione, delle energie e della creatività sempre al servizio dei propri partner, continuano le fortunate collaborazioni con Olio Sagra, Pasta Garofalo, Acqua Lauretana, Cioccolato Maglio, Nuncas, Silikomart , Warsteiner e Reedgourmet e, come da tradizione, confermano la loro lunga fedeltà alla scuola di cucina avente sede a Milano, Roma e Catania anche gli ormai storici sponsor Lagostina, leader italiano in fatto di pentole e Whirpool elettrodomestici. E da Aprile sarà attiva anche la nuovissima sede Congusto di Roma! Congusto è il salotto della “cultura contemporanea culinaria”, un network italiano di scuole di cucina. Delizie, curiosità e laboratori di gusto adatti a diverse ambientazioni, che si adattano alle esigenze di aziende partner e del pubblico di visitatori. Nel cuore della città di Milano, a due passi dal Duomo di Catania, e a Roma, la scuola organizza corsi di cucina per tutti i livelli, neofiti, appassionati e professionisti e mette a disposizione i propri chef e il proprio staff per interventi creati ad hoc. Gli spazi di Congusto sono una vetrina corner-shop, dove è possibile presentare i prodotti delle aziende. Www.congusto.it  
   
   
CON EVINIA.IT LUNGO I SENTIERI DEL VINO: ATTRAVERSO LE NUMEROSE CANTINE DELLA PENISOLA PER DEGUSTARE LE BOTTIGLIE GIUSTE, PROVARE LE CUVÉE DELL’ETICHETTE PREFERITE  
 
 In ogni bicchiere di vino c’è una storia e ad essa appartiene anche il capitolo più gioioso di quello che ruota attorno ad un buon vino, dal luogo di produzione, alla cantina, alla tenuta. Una storia che va scoperta. Quale occasione migliore, dunque, che l’arrivo della primavera? Ecco che ogni giorno o fine settimana, complice la voglia di passeggiate all’aria aperta, tra profumi e colori della natura che si rigenera, è buono per regalarsi un giro tra le numerose tenute vitivinicole e maison storiche che sono disseminate lungo la penisola e scoprire così direttamente i segreti che ci sono dietro al pregiato “Nettare di Bacco”. Come orientarsi? Basta un click su www.Evinia.it per scovare gli indirizzi particolari, scegliere la destinazione preferita e prenotare con la massima semplicità. Per email si riceve poi il voucher che, volendo, può diventare anche un’idea regalo. Accuratamente selezionate da Evinia.it, si possono scovare da Nord a Sud (ma anche all’estero), quelle che sono più che semplici cantine. Vere e proprie strutture polifunzionali che, ruotando attorno alla produzione del vino, incrociano ospitalità, gastronomia, intrattenimento. Tutto in nome della valorizzazione del patrimonio enologico. Navigando tra le pagine del sito www.Evinia.it si ha già un’idea di massima di quelle che sono le più particolari aziende capaci di mimetizzarsi fra le linee curve del paesaggio toscano (Soldera, una tenuta nella zona sud ovest di Montalcino, il cui fiore all’occhiello è il famoso Brunello) o piemontese (Paolo Manzone a Serralunga d´Alba, Cuneo). Oppure orientarsi fra le grandi tenute dai materiali e colori che sottolineano il legame con il territorio (la Tenuta Mazziotti vicina al lago di Bolsena, nel Lazio e la Masseria del Feudo di Caltanissetta, in Sicilia). Ovunque la possibilità di degustare le bottiglie giuste (costo di ingresso ad una cantina con degustazione a partire da 40 euro a persona), provare le cuvée dell’etichette preferite, fare una passeggiata tra le vigne, mentre un esperto illustra le tecniche di coltivazione delle viti. Molte di queste aziende offrono anche la possibilità di soggiornare, a contatto con la natura e immersi nella storia. E’ il caso di Marina Danieli, a Buttrio, nel cuore dei Colli Orientali del Friuli. Qui si trova “Lo Scacciapensieri”, un agriturismo situato sulla cima delle colline, dall’ambiente rustico, ma accogliente. E poiché il vino non è solo buono da bere, ma é davvero un portento come agente anti-età, ecco che con Evinia.it si possono scegliere anche i luoghi di benessere dove lasciarsi andare a benefici trattamenti di vinoterapia. Uno su tutti, l’azienda Marqués de Riscal, in Spagna. E non solo. Evinia.it è un retail store virtuale perfetto per chi è alla ricerca di etichette particolari, ma anche di spumanti e champagne dai toni unici, vini e liquori pregiati e specialità gastronomiche e apprezza la comodità di riceverli direttamente a casa, con un semplice ordine. Www.evinia.it  
   
   
BENEFIBRA: MOLTO PIÙ DI UNA COMUNE FIBRA  
 
Benefibra è un integratore alimentare a base di fibra Phgg (Partially Hydrolized Guar Gum) ottenuta dall’idrolisi parziale della gomma di Guar. E’ unica e innovativa perché idrosolubile non gelificante: rimane sempre liquida nell’intestino, quindi non presenta i tipici inconvenienti degli integratori di fibre tradizionali (quali la formazione di gas e la riduzione dell’assorbimento di micronutrienti). Grazie alla capacità di legare acqua del Phgg, Benefibra ridona volume all´interno dell’intestino e aiuta a normalizzare il transito intestinale, contribuendo così ad alleviare gli spiacevoli sintomi dell’intestino “irritabile” : • dolore e gonfiore addominale; • irregolarità intestinale (stitichezza e/o diarrea); Benefibra è l’aiuto adatto ad alleviare i principali sintomi dell’intestino “irritabile”, in tutte le sue varianti, con stitichezza, diarrea e alternanza delle due. In caso di stipsi (transito rallentato), il Phgg cede l’acqua che ha legato nel piccolo intestino alle feci poco idratate mentre, in caso di diarrea (transito accellerato), continua a legarla sottraendola alle feci liquide o semiliquide. Con l’uso, aiuta quindi la normalizzazione dell’attività intestinale e può favorire il corretto sviluppo della flora batterica. Benefibra aiuta così progressivamente l’intestino a muoversi nel modo giusto, riducendone l’eccessiva “reattività” e restituendo la tranquillità: ci si sente di nuovo a proprio agio con se stessi e con gli altri. Benefibra, è ben tollerata e può essere assunta anche da donne in gravidanza, da anziani e bambini al di sopra dei 3 anni. La sua assunzione non interferisce con l’assorbimento di micronutrienti nell’adulto e non sono note interazioni con farmaci. Benefibra può favorire, inoltre, la crescita dei bifidobatteri e dei lactobacilli, contribuendo così alla ricomposizione della corretta flora batterica (effetto prebiotico), senza di norma provocare meteorismo o distensione addominale fastidiosi. Benefibra, come dimostrano i risultati delle evidenze cliniche pubblicate1, è quindi l’aiuto adatto per i principali sintomi dell’intestino “irritabile”