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Notiziario Marketpress di Lunedì 05 Settembre 2011
NUOVI PROGRESSI PER LA SCRITTURA MAGNETICA  
 
Bruxelles, 5 settembre 2011 - I file per computer che usiamo tutti i giorni per lavoro o per piacere non sono nient´altro che flussi di dati digitali fatti di una sequenza di zero e uno. Questi zero e questi uno si trovano su un sottile strato magnetico dell´hard disk di un computer, dove i campi magnetici che puntano verso l´alto rappresentano un uno e i campi magnetici che puntano verso il basso rappresentano uno zero. Le dimensioni di questi campi magnetici adesso hanno raggiunto un paio di decine di nanometri, il che significa che possiamo comprimere un terabyte di dati nello spazio di appena quattro centimetri quadrati. Anche se può sembrare eccezionale, questa "miniaturizzazione" causa numerosi problemi a fisici e ingegneri. Il settore dell´informatica in rapido avanzamento e in continua espansione adesso esige che ognuna di queste informazioni sia scritta in questi piccolissimi bit magnetici una alla volta e nel modo più veloce possibile e più efficiente dal punto di vista energetico. Un aiuto potrebbe venire nella forma di un nuovo metodo di scrittura magnetica dei dati, come quello sviluppato da un team di scienziati finanziati dall´Ue provenienti da Spagna e Francia. In un articolo pubblicato sulla rivista Nature, il team spiega come il loro metodo potrebbe aiutare a risolvere questi problemi e a soddisfare le esigenze di un mercato in evoluzione. Lo studio ha ricevuto un contributo iniziale del Consiglio europeo della ricerca (Cer) del valore di circa 1,5 milioni di euro attraverso il progetto Nomad ("Nanoscale magnetization dynamics"), finanziato nell´ambito del tema "Idee" del Settimo programma quadro (7? Pq). Il metodo attuale, che usa i campi magnetici prodotti da fili e bobine, ha gravi limiti di scalabilità e di efficienza energetica. La nuova tecnica del team elimina il bisogno di ingombranti campi magnetici e permette una scrittura estremamente semplice e reversibile di elementi di memoria, iniettando una corrente elettrica parallela al piano di un bit magnetico. La chiave di questo effetto sta nel creare interfaccia asimmetriche sopra e sotto lo strato magnetico, inducendo così un campo magnetico in tutto il materiale, in questo caso una pellicola di cobalto di meno di un nanometro di spessore sistemata tra il platino e l´ossido di alluminio. A causa dei sottili effetti relativistici, gli elettroni che attraversano lo strato magnetico vedono efficacemente il campo magnetico del materiale come un campo magnetico, il che a sua volta influenza la loro magnetizzazione. A seconda dell´intensità della corrente e della direzione della magnetizzazione, si può indurre un campo magnetico efficiente intrinseco al materiale che sia abbastanza forte da invertire la magnetizzazione. La ricerca ha implicazioni per lo sviluppo di memorie magnetiche ad accesso casuale, o "Mram". Se queste Mram sostituissero le Ram standard, che devono essere aggiornate ogni pochi millisecondi, significherebbe che un computer potrebbe essere acceso istantaneamente e si otterrebbe un sostanziale risparmio di energia. Nello studio il team dimostra che questo metodo funziona in modo affidabile a temperatura ambiente. Un altro vantaggio di questa scoperta è che la scrittura magnetica indotta dalla corrente è più efficiente in strati magnetici "duri" che in quelli "morbidi". Questo è in qualche modo sorprendente, visto che i materiali magnetici morbidi sono per definizione più facili da cambiare usando campi magnetici esterni; è comunque molto utile visto che i magneti duri possono essere miniaturizzati a dimensioni nell´ordine dei nanometri senza perdere le loro proprietà magnetiche. Questo permetterebbe di aumentare la densità di memorizzazoine delle informazioni senza compromettere la capacità di scriverle. Il fine generale del progetto Nomad, che continuerà fino al 2013, consiste nello sviluppare metodi all´avanguardia per controllare le proprietà magnetodinamiche degli elementi molecolari e metallici di dimensioni dell´ordine dei nanometri. Per maggiori informazioni, visitare: Institut Català de Nanotecnologia: http://www.Nanocat.org/# 9ª conferenza internazionale sulle tecnologie emergenti e le applicazioni di e-learning Stara Lesna, 5 settembre 2011 - La nona conferenza internazionale sulle tecnologie emergenti e le applicazioni di e-learning, si terrà il 27 e 28 ottobre 2011 a Stara Lesna, in Slovacchia. E-learning è un termine che copre molte forme di apprendimento e insegnamento supportato elettronicamente. I sistemi di informazione e comunicazione, che siano di networked learning o no, servono da mezzi specifici per implementare il processo di apprendimento. La conferenza si occuperà in particolare dei seguenti settori principali: - piattaforme multidisciplinari per lo scambio di informazioni nella ricerca e nelle applicazioni multimediali e ipermediali, in un complesso sostegno computerizzato all´apprendimento e in nuovi servizi di telecomunicazione; - lo scambio di migliori pratiche nell´utilizzo di tecnologie dell´informazione e della comunicazione per l´istruzione; - informazione sulle attività di e-learning a livello internazionale; - tecnologie di supporto alla e-strategy; - supporto alla collaborazione tra utenti e fornitori di soluzioni di e-learning. Il programma dell´evento consisterà in lezioni plenarie, sessioni orali, sessioni con diapositive, presentazioni virtuali, dibattiti e una mostra. Per ulteriori informazioni, visitare: http://www.Iceta.sk/main.php?pgid=uvod&lang=sk&subid=-1&sub=none&progid=0    
   
   
LA CONSERVAZIONE DEI DATI DIVENTA PIÙ VELOCE ED ECONOMICA GRAZIE A UNA RIVOLUZIONARIA RICERCA SUI MATERIALI  
 
Bruxelles, 5 settembre 2011 - Alcuni ricercatori finanziati dall´Ue, provenienti da Francia e Regno Unito, hanno creato un materiale che presenta un tratto raro e versatile del magnetismo a temperatura ambiente. In un articolo sulla rivista Nature Materials, il team spiega come questa singolare proprietà "multiferroica" presente nel materiale potrebbe potenzialmente essere adattata per essere usata nella conservazione veloce ed economica dei dati. Un materiale multiferroico ha la capacità di essere caricato sia elettricamente (ferroelettrico) che magneticamente (ferromagnetico). La sua magnetizzazione è controllata tramite elettricità. Lo studio ha ricevuto un contributo di 10 Mio Eur dalla Commissione europea nell´ambito del progetto Elisa ("European light sources activities - synchrotrons and free electron lasers") che è stato finanziato sotto il Tema "Infrastrutture di ricerca" del Settimo programma quadro (7° Pq). Il team ha ricevuto anche un contributo avanzato del Consiglio europeo per la ricerca di 2.148.796 Eur all´interno del progetto Femmes ("Ferroelectric Multifunctional tunnel junctions for Memristors and Spintronics"). Il materiale sul quale si basa questa ricerca è conosciuto come titanato di bario (Batio3). I ricercatori del team sono riusciti a testimoniare i duplici tratti ferroelettrico e ferromagnetico nella sottile pellicola di Batio3 grazie a un metodo di ricerca conosciuto come risonanza magnetica in diffusione con raggi X a bassa energia. "Abbiamo mostrato un modo con il quale si può ottenere un multiferroico a temperatura ambiente," dice il ricercatore a capo del progetto, Sergio Valencia del Centro Helmholtz di Berlino per i materiali e l´energia. "Il titanato di bario è ferromagnetico, il che significa che si ha una rete-momento magnetico che si può controllare tramite un campo elettrico. L´idea è poter applicare un voltaggio al ferroelettrico invertendo la polarizzazione ferroelettrica che a sua volta influisce sulla magnetizzazione della pellicola [Batio3]. Questo si può usare per esempio per scrivere pezzi di informazioni nelle memorie dei computer semplicemente applicando voltaggi, il che è molto più economico in termini di energia rispetto alla tradizionale applicazione di campi magnetici." È per questo che essere in grado di controllare il magnetismo di un materiale a temperatura ambiente è più conveniente, mentre controllare materiali multiferroici a corrente è molto più complicato. Il team spera che queste scoperte ridurranno la scarsità di questi tipi di multiferroici. I due tratti, ferromagnetico e ferroelettrico, hanno una relazione tumultuosa. Le condizioni di cui ha bisogno un ferromagnetico per esistere sfortunatamente non sono le stesse di quelli di cui ha bisogno un ferroelettrico. Allo stesso tempo però si completano a vicenda e influenzano il comportamento l´uno dell´altro. "Sono scarsi e il problema è chela maggior parte di loro sono multiferroici solo a temperature molto basse," commenta Sergio Valencia. "Non sono quindi utili per le applicazioni. Se si devono raggiungere i 270 øC per un multiferroico allora è molto complicato e costoso implementarli in dispositivi che funzionano a temperaturaambiente." Lo scopo principale del progetto Femmes, che continuerà fino al 2016, è studiare l´interazione tra carica/effetto tunnel con rotazione e ferroelettricità nelle giunzioni tunnel ferroelettriche (Ftj) composte da due elettrodi separati da una barriera tunnel ferroelettrica. Si occuperà di questioni fondamentali come l´influenza delle interfaccia e piccoli spessori sulla ferroelettricità, dipendenza della carica e dell´effetto tunnel con rotazione dall´orientazione ferroelettrica (elettroresistenza), impatto sulla ferroelettricità della barriera sul magnetismo e sulla polarizzazione della rotazione degli elettrodi. Per maggiori informazioni, visitare: Centro Helmholtz di Berlino i materiali e l´energia: http://www.Helmholtz-berlin.de/index_de.html    
   
   
OMEGA AL TOP PER IL TRASFERIMENTO DEI DATI  
 
Bruxelles, 5 settembre 2011 - Alcuni ricercatori in Europa sono riusciti a sviluppare una nuova tecnologia di trasferimento per dati video. In uno dei risultati del progetto Omega, il team a trasferito i dati all´altissima velocità di 100 megabit al secondo (Mbit/s) senza perdite. Il progetto Omega ("Home gigabit access") è stato finanziato con ben 12,41 Mio Eur dal Tema "Tecnologie dell´informazione e della comunicazione" (Tic) del Settimo programma quadro (7° Pq) dell´Ue. Questa recente tecnologia potrebbe essere portata sul mercato molto prima di quanto si pensasse. La comunicazione a luce visibile permette la conversione di diodi emettitori di luce (Led) in un local area network wireless (Wlan) ottico con appena un paio di componenti in più. Quindi non solo le luci fanno quello che devono fare (e cioè fare luce), ma possono anche trasferire informazioni. Grazie a questa tecnologia, gli utenti, per esempio, possono mandare e ricevere immagini ad alta definizione (Hd) a personal computer, computer portatili e persino telefoni cellulari senza problemi. Un esempio è costituito dalle persone che guardano un film su un portatile via Internet. Rispetto al Wlan ottico, la luce dei Led nelle luci sospese agisce come mezzo di trasferimento. Ma Omega ha superato i limiti trasferendo dati a una velocità di 100 Mbit/s usando Led sul soffitto che illuminano oltre 10 metri quadrati. I ricercatori dell´Istituto Fraunhofer per le telecomunicazioni, dell´Istituto Heinrich Hertz (Hhi) in Germania, uno dei partner di Omega, dice che la ricevente può essere messa ovunque all´interno di questo raggio, che attualmente è il range massimo. "Ciò significa che abbiamo trasferito quattro video in Hd a quattro diversi computer portatili contemporaneamente," spiega il dott. Anagnostis Paraskevopoulos del Hhi. "I principi della comunicazione a luce visibile sono stati sviluppati insieme ai partner industriali Siemens e France Telecom Orange. Presso il Hhi, il manager del team del progetto, Klaus-dieter Langer, adesso sta lavorando per espandere questa nuova tecnologia. "Per le fonti di luce Vlc - in questo caso, i Led a luce bianca - forniscono illuminazione alla stanza e contemporaneamente trasferiscono informazioni," dice il dott. Langer. "Con l´aiuto di un componente speciale, il modulatore, spegniamo e accendiamo il Led in successione molto rapida e trasferiamo le informazioni come una sequenza di uno e zero. La modulazione della luce è impercettibile all´occhio umano. Un semplice fotodiodo sul portatile funge da ricevente. Il diodo cattura la luce, l´elettronica decodifica le informazioni e le traduce in impulsi elettrici, il linguaggio del computer." Un fattore positivo è che solo pochi componenti sono necessari per preparare i Led in modo che funzionino come mezzo di trasferimento, spiegano i ricercatori. Lo svantaggio è che il trasferimento è compromesso se qualcosa si mette tra la luce e il fotodiodo (per es. Se un utente tiene la mano sul diodo). Il gruppo suggerisce che i portatili, i palmari o i telefoni cellulari sono tutti potenziali dispositivi finali. Nonostante l´innovazione della tecnologia, i ricercatori non pensano che il Vlc sostituirà il normale Wlan, o Powerlan o i sistemi di telecomunicazione mobile universali (Umts). Il suo uso si applica principalmente al trasferimento di dati dove le reti di trasmissione radio non sono desiderate o possibili, sottolineano i ricercatori. Il potenziale per creare combinazioni esiste, aggiungono, dicendo che il Wlan ottico può essere usato in una direzione mentre il Powerlan può essere usato per il canale di ritorno. I siti che possono trarre beneficio da questa nuova tecnologia di trasmissione sono per esempio gli ospedali dove l´uso di trasmissioni radio non è permesso, come anche gli impianti di produzione dove le trasmissioni radio possono qualche volta fare funzionare male i processi. Fanno parte del consorzio Omega scienziati provenienti da Germania, Grecia, Francia, Italia, Slovenia e Regno Unito. Per maggiori informazioni, visitare: Omega: http://www.Ict-omega.eu/  Fraunhofer-gesellschaft: http://www.Fraunhofer.de/index.jsp    
   
   
SIMPOSIO SUI NANOMATERIALI AVANZATI COMPLESSI INORGANICI  
 
Namur, 5 settembre 2011 - Dal 11 al 14 settembre 2011 si terrà a Namur, in Belgio, un simposio sui nanomateriali avanzati complessi inorganic. I nanomateriali inorganici sono spesso sviluppati per la creazione di nuovi dispositivi e attrezzature avanzati e per migliorare le prestazioni dei processi. Le strutture a livello nanodimensionale presentano nuove proprietà fisiche e chimiche promettenti. Nei nanomateriali inorganici queste funzionalità specifiche sono la conseguenza di una complessa organizzazione multilivello (chimica, strutturale, texturale) della loro architettura. Le proprietà globali e le prestazioni funzionali dipendono in gran parte dal modo in cui sono regolati tali livelli durante il processo di sintesi Lo scopo di questo incontro è di offrire un aggiornamento delle recenti innovazioni relative sia agli aspetti di base che applicativi, evidenziando nuovi progressi e avanzamenti nel campo dei nanomateriali (inorganici, ceramiche, ibridi e bio-ispirati), con particolare enfasi sulle tendenze nuove e interdisciplinari (complessità e con altre discipline). L´evento riunirà giovani universitari, sviluppatori e ricercatori nel campo dei nanomateriali interessati a raccogliere nuove idee e avviare nuove collaborazioni tra gruppi di ricerca. Per ulteriori informazioni, visitare: http://webapps.Fundp.ac.be/acin2011/homepage.php    
   
   
3ª CONFERENZA INTERNAZIONALE SULLA TEORIA DEL RECUPERO INFORMAZIONI  
 
Bertinoro, 5 settembre 2011 - La terza conferenza internazionale sulla teoria del recupero informazioni avrà luogo dal 12 al 14 settembre 2011 a Bertinoro. Il recupero delle informazioni si occupa di ricerca di documenti, informazioni all´interno dei documenti, metadati relativi ai documenti e la ricerca in Internet e nei database relazionali. Affondando le sue radici nella scienza delle biblioteche, il campo si è allargato al di là delle scienze dell´informazione, e si estende ora alla matematica e linguistica, affrontando sfide in aree nuove come la fisica, filosofia, sociologia e biologia. Lo scopo della conferenza è di presentare, discutere, analizzare e integrare i nuovi risultati teorici in materia di recupero delle informazioni. Gli argomenti riguarderanno non soltanto i campi tradizionali e già consolidati, ma anche i nuovi approcci teorici, sperimentali o pratici. Per ulteriori informazioni, visitare: http://www.Ictir11.org/    
   
   
7ª CONFERENZA INTERNAZIONALE SUI SISTEMI SEMANTICI  
 
Graz, 5 settembre 2011 - La settima conferenza internazionale sui sistemi semantici si terrà dal 7 al 9 settembre 2011 a Graz, in Austria. Su Internet, i servizi semantici del web sono la parte server di un sistema client-server per l´interazione machina-macchina. I servizi semantici adottano il linguaggio di markup per rendere i dati leggibili per le macchine in modo dettagliato e sofisticato. La conferenza cercherà di colmare il divario tra le comunità altamente affiliate e i campi di ricerca complementari. Il programma dell´evento prevede: relatori principali; una traccia scientifica; una traccia sul "web pragmatico"; una sfida guardando alle dimostrazioni e approcci di applicazioni più promettenti in tre campi relativi ai dati collegati; un traccia per presentare le soluzioni aziendali che si occupano dell´elaborazione semantica dei dati e/o informazioni. Per ulteriori informazioni, visitare: http://i-semantics.Tugraz.at/    
   
   
CONFERENZA SU FILOSOFIA E TEORIA DELL´INTELLIGENZA ARTIFICIALE  
 
Salonicco, 5 settembre 2011 - Una conferenza sulla filosofia e teoria dell´intelligenza artificiale si terrà il 3 e 4 ottobre 2011 a Salonicco, in Grecia. L´intelligenza artificiale (Ia) può essere definita unica nel campo dell´ingegneria, visto che ha sollevato interrogativi sulla natura della computazione, della percezione, del ragionamento, dell´apprendimento, del linguaggio, dell´azione, dell´interazione e della coscienza. La ricerca di risposte ha portato a un´importante impegno di ricerca non solo nel campo dell´intelligenza artificiale ma anche nel campo della filosofia legata all´Ia. I classici dibattiti teorici sull´Ia si sono concentrati sulle questioni riguardanti il se l´intelligenza artificiale sia possibile in generale o se possa risolvere problemi specifici. Nel frattempo, i sistemi tecnici di Ia hanno fatto rapidi progressi e adesso sono presenti in molti luoghi. Nonostante questi sviluppi, è vero che l´Ia classica è ancora limitata e ha bisogno di appoggiarsi ad altri metodi e settori. La conferenza esaminerà i molti problemi teorici e filosofici dell´intelligenza artificiale, comprese le questioni sociali ed etiche. Per ulteriori informazioni, visitare: http://www.Pt-ai.org/    
   
   
COMMERCIO: POLIDORI, AL VIA EXPORT IN UN CLICK, RIVOLUZIONE COPERNICANA PER PMI PRESENTATO IN ANTEPRIMA IL SITO UNICO PER L´INTERNAZIONALIZZAZIONE  
 
Roma, 5 settembre 2011- Semplificazioni in arrivo per le piccole e medie imprese che si affacciano sui mercati internazionali. Parte infatti "export in un click”, il progetto che consentirà agli imprenditori italiani di bussare ad un’unica porta telematica per ricevere tutte le informazioni e la documentazione necessaria alle varie fasi del processo di import export. L’obiettivo è ridurre procedure amministrative ridondanti ed inutili lungaggini che spesso sono il vero collo di bottiglia per la competizione nei mercati globali oltreché fonte di costi accessori: si passa da 18 sportelli ad un solo portale, che sarà online da subito dopo l´estate. Il progetto, presentato lo scorso 26 luglio dal sottosegretario al Commercio con l´estero, Catia Polidori, è il punto di arrivo di un lavoro ad opera del Ministero dello Sviluppo Economico, insieme al Ministero degli Affari Esteri, Abi, Simest, Sace, Agenzia delle Dogane e associazioni d’impresa. La ‘task force’ ha infatti condotto una ricognizione delle difficoltà all’export che incontrano gli imprenditori, soprattutto i più piccoli, legate principalmente alla molteplicità di soggetti e pratiche da adempiere e ha disegnato un percorso di semplificazione creando un´unica piattaforma per il commercio con l´estero, - l´International trade hub. "E´ una rivoluzione copernicana per la nostra impresa: con un click l"imprenditore avrà accesso a tutte le informazioni e gli strumenti per internazionalizzare la propria azienda, dalle opportunita´ di mercato, agli strumenti finanziari fino agli accordi bilaterali in atto e i contatti mirati", ha spiegato Catia Polidori. " Potenzialmente raggiungiamo tutte le piccole imprese che da sole non riescono ad affacciarsi sui mercati internazionali aiutandole ad esportare, a risparmiare tempo e denaro. Un grande gioco di squadra tra le expertise del ministero e la praticita´ degli imprenditori che ha portato alla nascita di uno strumento virtuale ma al tempo stesso estremamente concreto che va incontro all´ esigenza di semplicità e unitarieta´ che da sempre chiedono le aziende: un grande atto di riconoscenza verso chi ogni giorno fa grande il nostro paese nel mondo". -  
   
   
BOLZANO, BANDA LARGA: PROGETTO PILOTA PER LA FIBRA OTTICA NELLE ZONE PRODUTTIVE  
 
Bolzano, 5 settembre 2011 - Avere un collegamento internet ad alta velocità, per le aziende altoatesine, è considerato ormai un bisogno primario. Per questo motivo la Giunta provinciale e il Bls hanno dato il via ad un progetto pilota per allacciare alla rete in fibra ottica le zone produttive di cinque comuni: si tratta di Lana, Laives, Laces, Egna e Campo di Trens. La competitività di un´impresa, nell´era digitale, passa anche attraverso la possibilità di avere accesso ad una connessione internet ad alta velocità. Per la Giunta provinciale, il progetto di portare la banda larga su tutto il territorio altoatesino entro il 2013 grazie alla diffusione capillare della rete in fibra ottica, rappresenta una priorità: "Il programma è a buon punto - conferma l´assessore Florian Mussner - e i lavori stanno procedendo secondo i tempi previsto in tutte le zone della Provincia". Un´ulteriore passo in avanti, da questo punto di vista, verrà compiuto grazie al via libera della Giunta provinciale al progetto pilota del Bls (Business Location Südtirol) proposto in maniera congiunta dagli assessori Florian Mussner e Thomas Widmann. "Le zone produttive di cinque comuni - annuncia Widmann - verranno allacciate alla rete in fibra ottica. Si tratta della tecnologia in grado di offrire la maggiore qualità, velocità e affidabilità dei collegamenti: riteniamo che la fibra ottica sia un elemento fondamentale per garantire la competitività delle aziende che operano sul nostro territorio". Entro la fine del 2011 il progetto troverà concreta attuazione con la realizzazione dei cavidotti e la posa della fibra ottica nelle zone produttive di Lana (via Bolzano), Laives, Laces, Egna (zona industriale) e Campo di Trens (Sadobre). "Il Bls - spiega il direttore Ulrich Stofner - finanzierà le opere riguardanti le tubazioni all´interno delle quali scorreranno i cavi in fibra ottica, mentre l´effettiva messa a disposizione del servizio sarà a carico dei gestori privati. Questo progetto pilota è soltanto il primo passo di una strategia a più ampio respiro alla quale stiamo già lavorando con il monitoraggio della situazione in tutti i comuni altoatesini. Sulla base di questi dati elaboreremo un programma cadenzato di investimenti che verrà attuato seguendo una lista di priorità".  
   
   
TELECOM ITALIA PERFEZIONA ACQUISIZIONE 71% DI 4G HOLDING  
 
 Roma, 5 settembre 2011 Telecom Italia, dopo aver ricevuto il 27 luglio l’autorizzazione dall’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato, ha perfezionato l’acquisizione del 71% del capitale sociale della società 4G Holding S.p.a., con un esborso di circa 8,4 milioni di euro. L’operazione è stata realizzata attraverso la controllata 100% Tlc Commercial Services S.p.a. La residua quota del 29% continuerà ad essere detenuta da Gir S.r.l., società controllata dall’attuale amministratore delegato di 4G Holding, Claudio Gottero, il quale manterrà tale carica per garantire la continuità operativa della società, grazie ad un accordo di governance con Tlc Commercial Services. L’acquisizione di 4Gh, con i suoi circa 200 punti vendita posizionati nei principali centri commerciali nazionali, consentirà a Telecom Italia di rafforzare il proprio posizionamento nella distribuzione retail specializzata nella vendita di apparati per la telefonia, ampliando la propria presenza sul territorio e avvicinandosi ai clienti. L’obiettivo della società è di presidiare la diffusione del mobile broadband e consentire la rapida formazione di un mercato di massa.  
   
   
INNOVAZIONE IN SARDEGNA: GIUNTA STANZIA 7,5 MILIONI PER ESTENDERE NEI COMUNI RETE TELEMATICA REGIONALE  
 
Cagliari, 5 settembre 2011 - La Regione Sardegna, su proposta dell´assessore degli Affari generali Mario Floris, Il 30 Agosto ha destinato 7,5 milioni di euro all´estensione della rete telematica regionale nei comuni dell´isola per il collegamento degli uffici pubblici presenti nel territorio. La manifestazione d´interesse, di imminente pubblicazione, è rivolta alle amministrazioni comunali con popolazione non inferiore ai 25mila abitanti, che non abbiano già beneficiato di finanziamenti specifici per realizzare interventi analoghi, e sui cui territori siano dislocate sedi di uffici regionali, di agenzie ed enti o aziende ospedaliere. "Lo sviluppo capillare della rete telematica della Regione - ha spiegato l´assessore Floris - è elemento fondamentale e propedeutico per la fruizione di servizi tecnologicamente sempre più avanzati ed evoluti che supportano in modo efficiente e flessibile la gestione del traffico dati, anche multimediale, tra le sedi della Regione e degli Enti Locali, con l´abbattimento dei costi di comunicazione telematica attraverso reti ad alta velocità". Nella valutazione del progetto, l’amministrazione regionale premierà i Comuni con un alto numero di sedi periferiche, che saranno collegate alla rete cittadina, e che dispongono di un punto di snodo della rete telematica regionale. "L’innovazione - ha aggiunto l’esponente della Giunta Cappellacci - deve essere intesa sempre a vantaggio del cittadino e delle imprese che, da semplici fruitori, diventano protagonisti dei processi che accompagnano l’evoluzione tecnologica nei servizi per snellire i tempi della burocrazia e abbattere il divario digitale". L´obiettivo è realizzare, in tempi brevi, una rete capillare condivisa per la pubblica amministrazione regionale - una sorta di Community Network - che consenta il collegamento dei soggetti presenti sia a livello comunale (Uffici pubblici, biblioteche, scuole, servizi sociali), sia a livello regionale (Uffici della Regione, Enti, Agenzie o Aziende ospedaliere) oltre che delle sedi locali dell’Amministrazione Centrale (vigili del fuoco, organi di polizia, giudici di pace). Per ottimizzare i costi e i tempi dell´intervento sarà, inoltre, resa disponibile dalla Regione una parte della capacità trasmissiva delle tratte in fibra ottica, realizzate con il progetto Sics-ii, per il collegamento dei presidi ospedalieri.  
   
   
BOLZANO: VERSO UNA PIATTAFORMA INFORMATICA UNICA PER I GEODATI  
 
Bolzano, 5 settembre 2011 - Il centro di competenza Gis/sig Sistema informatico geografico della Ripartizione Informatica della Provincia negli ultimi anni è impegnato nella definizione di una piattaforma unitaria per il rilevamento, la gestione, l’elaborazione e la pubblicazione dei cosiddetti geodati, ovvero i dati riferiti alle caratteristiche del territorio altoatesino. La nuova piattaforma “newGis” a tre livelli, sarà caratterizzata da una strutturazione modulare e, dove possibile, cercherà di avvalersi di soluzioni di software libero. Come spiega Martin Zambaldi, direttore dell’Ufficio informatica geografica e statistica della Ripartizione Informatica della Provincia, con giugno è stato fatto il collaudo finale con esito positivo per la fornitura della base di tutta l´infrastruttura/piattaforma newGis. Nei prossimi anni si cercherà di estendere via via questa infrastruttura e migrare uno dopo l´altro (possibilmente tutti) gli applicativi Gis su questa piattaforma, creando così banche dati comuni. L’assessore provinciale competente, Roberto Bizzo, sottolinea come la nuova piattaforma “newGis”costituisce uno dei numerosi progetti della Ripartizione Informatica per accrescere l’efficienza dell’amministrazione provinciale, e, attraverso l’unificazione delle soluzioni informatiche, per risparmiare risorse da destinare alle nuove sfide.  
   
   
FVG, FUNZIONE PUBBLICA: SÌ DEL CAL A PORTALE PER SPORTELLO UNICO IMPRESE  
 
Udine, 5 settembre 2011 - Il Consiglio delle Autonomie Locali ha approvato Il 25 Luglio a Udine (17 i presenti, 16 voti favorevoli ed un astenuto), il regolamento del Portale telematico che apre la strada alla realizzazione dello sportello unico per le attività produttive. Per il presidente del Cal, Ettore Romoli, si tratta di un "provvedimento estremamente importante, perché finalmente, dopo 10 anni, si potrà dar vita ad uno strumento che riguarda tutta l´economia del Friuli Venezia Giulia". "In un momento di crisi - ha notato Romoli - credo che lo snellimento delle procedure che hanno a che fare con l´avvio di nuove attività sia estremamente importante e spero ora in una rapida ratifica da parte della Giunta regionale, in modo che lo sportello possa entrare in funzione il prima possibile". Ha espresso la sua soddisfazione per il parere positivo del Cal anche l´assessore regionale alla Funzione Pubblica, Autonomie locali e Coordinamento delle riforme, Andrea Garlatti, il quale ha rilevato l´importanza di definire il quadro di praticabilità delle proposte di Comuni e Province e dell´avvio del Gruppo tecnico, cui competeranno atti formali e la soluzione delle questioni pratiche che inevitabilmente si porranno. Un problema, quest´ultimo, evidenziato anche da Romoli, che ha chiesto vengano definiti con chiarezza i riferimenti normativi di competenza regionale e nazionale per l´attuazione dello sportello. Intanto, è stato rilevato, ora è possibile partire con la realizzazione di uno strumento informatico che contribuirà alla semplificazione anche attraverso l´integrazione di Regione, Autonomie locali e Camere di Commercio. "Al di là del Portale in sé - ha notato Garlatti - quel che conta è infatti la creazione di un metodo condiviso per risolvere le problematiche che deriveranno dall´intrecciarsi di competenze delle diverse amministrazioni". Dopo l´assenso dei Comuni e delle Province, il passo successivo sarà mettere a fuoco i contenuti del Portale, che verrà messo a disposizione di tutti e di cui dovrà esser garantita la piena interoperatività con quello, chiamato "Impresa in un giorno", delle Camere di Commercio. Dopo quest´atto, che porta avanti un progetto in sintonia con quanto previsto a livello nazionale sulla semplificazione burocratica a favore delle imprese, il Cal ha espresso parere favorevole anche sulla costituzione del Coordinamento nazionale permanente dei Consigli delle Autonomie locali.  
   
   
FIBRA OTTICA: LAVORI A PIENO RITMO IN TUTTO L´ALTO ADIGE, VIDEO SUL WEB  
 
Bolzano, 5 settembre 2011 - Fornire a imprese e famiglie un collegamento internet ad alta velocità è una delle priorità della Giunta provinciale, che si è posta l´obiettivo di portare la fibra ottica su tutto il territorio entro il 2013. "Si tratta di un grande salto di qualità dal punto di vista tecnologico - spiega l´assessore Florian Mussner - rispetto all´attuale servizio di banda larga". Le informazioni sul progetto e sullo stato di avanzamento dei lavori sono contenute in un video sulla Rete Civica. La banda larga è già una realtà per la stragrande maggioranza delle famiglie e delle imprese altoatesine: parte delle connessioni, però, sono garantite da collegamenti via radio che hanno lo svantaggio di non garantire la massima affidabilità possibile. "Per questo motivo - prosegue Mussner - abbiamo deciso di puntare sulla fibra ottica, ponendoci il 2013 come traguardo finale per la cablatura di tutto il territorio. Le connessioni tramite fibra ottica rappresentano la miglior soluzione possibile dal punto di vista della qualità, della velocità e della sicurezza". Il rovescio della medaglia sono i costi piuttosto elevati, visto che prima di posare i cavi è necessario effettuare le operazioni di scavo e di posa delle tubazioni. "La Giunta provinciale ha comunque deciso di investire in questo progetto che consideriamo di prioritaria importanza per la competitività di tutto il territorio - sottolinea Florian Mussner - e attualmente i lavori stanno procedendo a pieno ritmo in tutte i comprensori". Una volta completata la rete provinciale delle telecomunicazioni, si tratterà poi di procedere alla fornitura del servizio ad imprese e famiglie. "In questo settore la Provincia ha le mani legate - spiega l´assessore ai lavori pubblici - perchè dal punto di vista legale non abbiamo la possibilità di operare sul cosiddetto "ultimo miglio". I collegamenti internet potranno dunque essere forniti solo dai gestori privati, per i quali i costi saranno comunque estremamente limitati proprio grazie ai massicci investimenti infrastutturali effettuati dalla Provincia. Solo in questo modo possiamo fare in modo che un privato consideri redditizio fornire collegamenti internet ad alta velocità in zone geograficamente poco raggiungibili e con un basso numero di potenziali utenti". Per avere una panoramica a 360 gradi sul mondo della banda larga e della fibra ottica, inoltre, i cittadini hanno da oggi una nuova possibilità. Sulla pagina internet dell´assessore Florian Mussner (www.Provincia.bz.it/mussner ) e su quella dell´Ufficio stampa (www.Provincia.bz.it/usp ), entrambe ospitate dalla Rete Civica, è infatti a disposizione un video che illustra lo stato di avanzamento dei lavori per la rete provinciale delle telecomunicazioni.  
   
   
PARCO TECNOLOGICO, IL PROGETTO PRESENTATO ALLA GIUNTA COMUNALE DI BOLZANO  
 
Bolzano, 5 settembre 2011 - Il progetto del Parco Tecnologico e il suo impatto sullo sviluppo della città dal punto di vista economico e urbanistico. Sono stati questi i temi affrontati il 26 luglio durante l´incontro tra l´assessore provinciale all´innovazione Roberto Bizzo e la Giunta comunale di Bolzano guidata dal sindaco Luigi Spagnolli. "Per il capoluogo - ha spiegato Bizzo - il Parco Tecnologico rappresenta una grande opportunità". "L´amministrazione del capoluogo è da sempre coinvolta nel Parco Tecnologico - sottolinea Roberto Bizzo - che rappresenta uno dei progetti prioritari della Giunta provinciale. Vogliamo però che Bolzano diventi sempre più parte attiva perchè questa struttura rappresenta una grande opportunità di sviluppo per tutta la città: con questo primo incontro, al quale ne seguiranno altri, crediamo di aver compiuto il primo passo in questa direzione. Nel Parco troveranno posto imprese e centri di ricerca altamente innovativi, che consentiranno di offrire posti di lavoro qualificati". Il piano di finanziamento quinquennale per la realizzazione della struttura prevede investimenti per un totale di oltre 60 milioni di euro: all´interno delle palazzine saranno ospitati istituti di ricerca e imprese, e sono già molte le richieste giunte presso gli uffici provinciali. "Si tratta di aziende non solo locali - spiega l´assessore Bizzo - ma anche provenienti da fuori Provincia, a dimostrazione che l´interesse nei confronti del Parco Tecnologico è già molto elevato. Per una reale e positiva ricaduta del progetto sul territorio ci sarà bisogno di una sempre più stretta collaborazione fra le imprese e chi fa ricerca, come ad esempio la Lub e l´Eurac". L´impatto del Parco Tecnologico sulla città di Bolzano non sarà però soltanto economico. "Abbiamo illustrato il nostro piano di attuazione del progetto - prosegue Bizzo - che cercheremo di portare avanti assieme all´amministrazione comunale. Una struttura del genere, infatti, ha necessariamente ricadute importanti sulla politica cittadina per quanto riguarda urbanistica e viabilità. Da entrambe le parti c´è la volontà di impostare un percorso comune". All´incontro erano presenti l´assessore Roberto Bizzo, il direttore di Dipartimento Andrea Zeppa, i direttori di Tis e Bls, Hubert Hofer e Ulrich Stofner, il sindaco di Bolzano Luigi Spagnolli, il suo vice Klaus Ladinser e gli assessori Luigi Gallo, Judith Kofler Peinter, Maria Chiara Pasquali, Mauro Randi e Patrizia Trincanato.  
   
   
"SHAPES 1.0 - THE SHAPE OF THINGS"  
 
Karlsruhe, 5 settembre 2011 - Il 26 e 27 settembre 2011 avrà luogo a Karlsruhe, in Germania, un evento intitolato "Shapes 1.0 - The Shape of Things" (Shapes 1.0 - La forma delle cose"). La forma e la struttura sono concetti che appaiono in un gran numero di settori che vanno dall´umanistica alle scienze. Anche in settori quali l´informatica e l´intelligenza artificiale queste nozioni hanno diversi significati. Al momento, non esiste un approccio unico per lo studio della forma e della struttura da diversi punti di vista. All´interno della filosofia e pratica della progettazione, la forma e la struttura hanno l´ulteriore ruolo di delimitare la funzione e il comportamento delle cose. Da questo punto di vista, il processo decisionale nella progettazione è uno scambio tra leggi e vincoli fisici, logici e cognitivi della forma e funzionalità. Il workshop fornirà una piattaforma interdisciplinare per la discussione di temi legati alla forma, tra cui: prospettive psicolinguistiche; ontologia; informatica; matematica; il rapporto tra le rappresentazioni della forma a diversi livelli di dettaglio e in logiche diverse; estetica; scienze cognitive; aspetti formali, cognitivi, linguistici, ingegneristici e filosofici dello spazio; l´applicazione dei vari aspetti dello spazio nelle scienze e nelle arti. Per ulteriori informazioni, visitare: http://www.Sfbtr8.spatial-cognition.de/cosy/events/shapes/    
   
   
CRESCE L’INTERESSE VERSO L’INCUBATORE DI IMPRESE DI BENEVENTO. UNA NUOVA AZIENDA ICT DI ROMA, IN FASE DI ESPANSIONE, SI INSEDIA NELL’INCUBATORE PER INVESTIRE SUL TERRITORIO SANNITA.  
 
Benevento, 5 settembre 2011 - Il Nucleo Tecnico di Valutazione nella seduta del 26 Luglio scorso ha approvato l’iniziativa imprenditoriale presentata dall’azienda Dida Network srl di Roma consentendone l’insediamento presso gli spazi dell’incubatore di imprese di Benevento. Premiati soprattutto il grado di innovatività dell’idea imprenditoriale da sviluppare, la storia professionale e la coerenza con la strategia dell’Incubatore e del Parco Scientifico e Tecnologico (Pst). Dida Network intende investire a Benevento dove ha intenzione di avviare un’unità produttiva sulla base già di precedenti iniziative di collaborazione avute con l’Università degli Studi del Sannio, con imprese e associazioni di categoria (Confindustria Benevento). L’obiettivo espresso dall’azienda nel Piano operativo è realizzare un sistema Tel (Technology Enhanced Learning) innovativo per le Pmi locali che consenta alle stesse di fruire di contenuti e servizi formativi ad alto valore aggiunto, in un’ottica multicanale (integrazione di soluzioni/servizi web, mobile, dtt). Tre gli specifici settori a cui sarebbe rivolto questo prodotto: agroalimentare, energetico e metalmeccanico. Il Presidente del Parco Scientifico e Tecnologico, dott. Floriano Panza, durante i lavori ha ricordato i progressi compiuti sul territorio dal Pst in chiave di creazione di impresa, sviluppo di imprese innovative e relazioni strategiche. In particolare Panza ha: ricordato i dati del progetto Techframe che a due anni compiuti di attività porta in dote ben 30 idee di impresa, 23 business plan sviluppati, 10 nuove ditte create e 17 aziende attualmente in assistenza tecnica e finanziaria; sottolineato l’importante collaborazione con la Provincia di Benevento sul pacchetto anticrisi varato dall’Ente: il Pst ha reso disponibili 2 moduli dell’Incubatore di imprese con relativi servizi di incubazione per la creazione di nuove imprese a contenuto tecnologico e/o assistenza ad aziende start-up; informato delle iniziative che il Pst intende attivare in tema di incentivazione all’intrapresa anche attraverso dei voucher formativi a favore di studenti degli istituti superiori della provincia di Benevento informato degli interventi che si intendono compiere sul territorio in materia di creazione di impresa e sviluppo di iniziative imprenditoriali innovative nell’ambito del Programma di Sviluppo Rurale (Psr) Campania 2007/2013 con il Progetto Integrato di Filiera (Pif) del settore vitivinicolo denominato Vitis e con il socio Banca della Campania Spa, il cui rappresentante è anche membro effettivo del Nucleo Tecnico di Valutazione dell’Incubatore di imprese.  
   
   
5ª CONFERENZA INTERNAZIONALE SULLA TEORIA DEL SIGNIFICATO, BARCELLONA, SPAGNA  
 
Bruxelles, 5 settembre 2011 - La quinta conferenza internazionale sulla teoria del significato si terrà l´8 e 9 settembre 2011 a Barcellona, in Spagna La teoria del significato è una teoria linguistica olistica caratterizzata dalla posizione centrale del lessico, il primato della semantica, l´importanza della struttura comunicativa e delle dipendenze a tutti i livelli. Il campo offre un´ampia ed elaborata base per la descrizione linguistica e - a causa del suo carattere formale - si presta particolarmente bene per le applicazioni informatiche, compresa la traduzione automatica, la fraseologia e la lessicografia. La ricerca sulla teoria del significato si è ampliata nel corso degli ultimi decenni rispetto alla copertura di fenomeni e applicazioni linguistici in una varietà di campi di ricerca - in particolare l´elaborazione del linguaggio naturale. L´evento ruoterà attorno a sei argomenti: fondamenti (semantica, sintassi, morfologia, fonologia e la loro interazione); dizionari e semantica lessicale; collocazioni; derivazione semantica e morfologia; applicazioni informatiche; terminologia. Per ulteriori informazioni, visitare: http://meaningtext.Net/mtt2011/    
   
   
TRENTO: FINANZIAMENTI ALLA RICERCA: SONO ATTIVI DUE BANDI, PER COSTITUIRE UNITÀ DI RICERCA E PER GIOVANI RICERCATORI  
 
Trento, 5 settermbre 2011 - Il Servizio Università e Ricerca Scientifica della Provincia autonoma di Trento informa che, dal 20 luglio scorso, sono attivi due bandi, approvati dalla Giunta provinciale il 18 luglio, per il finanziamento di progetti di ricerca. La scadenza per presentare le domande è fissata alle ore 17.00 del giorno 27 settembre 2011. Con il bando “unità di ricerca 2011” la Provincia Autonoma di Trento finanzia al 100% i costi di progetti ideati da ricercatori esperti e finalizzati a costituire una unità di ricerca, da svolgersi presso un organismo di ricerca avente sede legale o operativa in provincia di Trento. Le risorse finanziarie destinate a questo bando sono di 3.000.000,00 di Euro. Con il bando “post-doc 2011” vengono finanziati al 100% i costi di progetti ideati da giovani ricercatori e svolti in collaborazione con un organismo di ricerca avente sede legale o operativa in provincia di Trento. Le risorse finanziarie destinate a questo bando sono di 1.200.000,00 Euro. Le aree tematiche all´interno delle quali saranno selezionati i progetti di ricerca variano a seconda del bando. Di seguito gli estratti dei due bandi, pubblicati anche sul Bollettino Ufficiale della Regione. Estratto bando “unità di ricerca 2011” - La Giunta della Provincia Autonoma di Trento ha approvato con deliberazione di data 18 luglio 2011 l’attivazione del bando “unità di ricerca 2011” per il finanziamento di progetti di ricerca, ai sensi dell’articolo 22 della legge provinciale 2 agosto 2005, n. 14 (legge provinciale sulla ricerca). Con questo bando, la Provincia Autonoma di Trento finanzia al 100% i costi di progetti ideati da ricercatori esperti e finalizzati a costituire una unità di ricerca, da svolgersi presso un organismo di ricerca avente sede legale o operativa in provincia di Trento. I progetti di ricerca sono selezionati all’interno delle seguenti aree tematiche: ambiente e gestione delle risorse naturali (ecologia, rischio ambientale, evoluzione climatica, biodiversità); scienza dei materiali: micro-nano-tecnologie inorganiche e ibride; tecnologie dell’informazione e della comunicazione; biotecnologie, genomica, post-genomica, biologia computazionale; neuroscienze e scienze cognitive; governance territoriale e standard globali dopo la crisi; diritto ed economia per la valutazione delle politiche. Le risorse finanziarie destinate al presente bando sono pari a 3.000.000,00 Euro. Il ricercatore proponente deve essere in possesso del titolo accademico di dottore di ricerca conseguito in Italia o all’estero da almeno cinque anni alla data di scadenza del presente bando o di esperienza equivalente maturata presso qualificati centri o laboratori di ricerca italiani o stranieri. Il progetto deve avere una durata da due a tre anni ed un costo annuo non superiore a 200.000,00 Euro. Il bando, le modalità di formulazione delle proposte progettuali e di presentazione delle domande, che devono essere redatte secondo format prestabiliti, ed ogni altra informazione utile, sono reperibili al seguente indirizzo: http://www.Uniricerca.provincia.tn.it/bandi_di_ricerca/bandi_pat/ La sottomissione delle proposte deve essere effettuata entro le ore 17.00 del giorno 27 settembre 2011, utilizzando il servizio internet all’indirizzo sopra indicato. Estratto bando “post-doc 2011” - La Giunta della Provincia Autonoma di Trento ha approvato con deliberazione di data 18 luglio 2011 l’attivazione del bando “post-doc 2011” per il finanziamento di progetti di ricerca, ai sensi dell’articolo 22 della legge provinciale 2 agosto 2005, n. 14 (legge provinciale sulla ricerca). Con questo bando, la Provincia Autonoma di Trento finanzia al 100% i costi di progetti ideati da giovani ricercatori e svolti in collaborazione con un organismo di ricerca, avente sede legale o operativa in provincia di Trento. I progetti di ricerca sono selezionati all’interno delle seguenti aree tematiche: scienze storiche; scienze letterarie; scienze giuridiche; scienze filosofiche e religiose; scienze antropologiche e sociali. Le risorse finanziarie destinate al presente bando sono pari a 1.200.000,00 Euro. Il ricercatore proponente deve essere in possesso del titolo accademico di dottore di ricerca conseguito in Italia o all’estero da non più di tre anni alla data di scadenza del presente bando. Il progetto deve avere una durata da due a tre anni ed un costo annuo non superiore a 50.000,00 Euro. Il bando, le modalità di formulazione delle proposte progettuali e di presentazione delle domande, che devono essere redatte secondo format prestabiliti, ed ogni altra informazione utile, sono reperibili al seguente indirizzo: http://www.Uniricerca.provincia.tn.it/bandi_di_ricerca/bandi_pat/  La sottomissione delle proposte deve essere effettuata entro le ore 17.00 del giorno 27 settembre 2011, utilizzando il servizio internet all’indirizzo sopra indicato.  
   
   
TECNOLOGIA AEROSPAZIALE E PRESTAZIONI DEGLI AEROMOBILI. A PAVIA, DAL 5 AL 9 SETTEMBRE, LA PRIMA SUMMER SCHOOL INTERNAZIONALE  
 
 Pavia, 5 settembre 2011 - Una Summer School internazionale dedicata alle più sofisticate prestazioni degli aerei e allo studio delle tecnologie più avanzate: è questo il progetto della prima "Summer School sulla fusione dei dati e calcolo ad alte prestazioni a bordo degli aeromobili", in programma dal 5 al 9 settembre presso la facoltà di Ingegneria dell’Università di Pavia. Organizzata dal prof. Fabio Dell´acqua del Dipartimento di Elettronica, e finanziata dall´Ateneo pavese, si propone di fornire agli studenti interessati alcuni elementi di base sui problemi relativi alla fusione di dati e calcolo ad alte prestazioni, che si incontrano tipicamente nei moderni aeromobili, i cui sensori sono in grado di fornire grandi quantità di dati di diverso tipo, che devono essere opportunamente trattati per essere trasformati in tempo reale in informazioni utili al pilota o alle stazioni di controllo al suolo. Ciò richiede da un lato di sviluppare efficaci strategie di fusione dei dati e dall´altro la loro attuazione a una velocità sufficiente a fornire risultati tempestivi. La settimana si aprirà il 5 settembre con un intervento di Michele Arra, "Innovation Project Coordinator" di Agustawestland e Coordinatore del Nucleo Tecnico Scientifico del Distretto Aerospaziale Lombardo, che presenterà il Distretto e parlerà della sua visione strategica, con particolare riguardo alla Formazione. La scuola tratterà tre diversi possibili approcci al calcolo intensivo. Un primo approccio, piuttosto tradizionale, è quello che fa riferimento agli Fpga, dei quali si forniranno elementi sui linguaggi e sulla programmazione, con esercitazioni pratiche presso il laboratorio didattico di elettronica circuitale della prof. Carla Vacchi. Gli Fpga forniscono la soluzione più specifica, e generalmente anche più efficiente, al calcolo intensivo; ne parleranno il prof. Francesco Leporati e Bob Blake, un esperto aziendale di Altera Europe proveniente dalla sede di High Wycombe nel Buckinghamshire (Uk). Un approccio più generale è dato dall´utilizzo delle Gpu (Graphics Processing Units), nate per i calcoli grafici ma sempre più largamente utilizzate per altre applicazioni di calcolo intensivo; sono meno efficienti delle Fpga ma l´apprendimento della loro programmazione è molto più rapido; qui è previsto un intervento del prof. Antonio Plaza della Universidad de Extremadura, Spagna. Il terzo approccio, non strettamente collegato agli aeromobili, ma considerato sia per completezza di trattazione, sia perché visti i Cv dei partecipanti e le loro domande esso pare suscitare un certo interesse, riguarda invece i sistemi di calcolo (processori paralleli e distribuiti). Su questo tema interverrà un relatore da Esrin, la sede di Frascati (Roma) dell´Agenzia Spaziale Europa, che parlerà del sistema di calcolo distribuito G-pod, utilizzato per l´elaborazione delle grandi quantità di dati di Osservazione della Terra prodotti dai satelliti dell´Agenzia. E´ previsto poi un intervento di Sergio Viola, consulente di Selex-galileo, che parlerà dell´approccio di sistema alla fusione di dati in ambiente avionico. L´osservazione della Terra conterà un intervento di inquadramento teorico e metodologico sulla Fusione di Dati da parte del prof. Gamba, mentre sulle applicazioni si avrà l´intervento della dott.Ssa Gloria Bordogna dell´Istituto per le Dinamiche Ambientali del Cnr di Dalmine (Bg), che tratterà della fusione di dati telerilevati e Gis. Un esperto di Carlo Gavazzi Space presenterà invece una prospettiva industriale su tali applicazioni. La scuola prevede anche visite in azienda. La prima visita sarà alla Galieian Plus, ditta con sede a Roma, ma che ha trasferito una propria sede staccata a Pavia a seguito della collaborazione con il gruppo di ricerca sull´Osservazione della Terra presso il Dipartimento di Elettronica. Claudio Sparpaglione, l´esperto di Galileian Plus, parlerà del progetto Sisma che l´azienda ha svolto per l´Agenzia Spaziale Italiana sulla mappatura del rischio sismico nel paese. Esso combina dati satellitari ed in sito (Data Fusion) e li elabora con calcolatori ad alte prestazioni (High Performance Computing), risultando così un esempio di applicazione industriale perfettamente congruente al tema della scuola. La seconda visita sarà presso le strutture della Agustawestland di Samarate (Va), specializzata nella produzione di elicotteri. Alla presentazione della struttura aziendale seguirà una trattazione delle applicazioni di elaborazioni di dati ad alte prestazioni a bordo degli elicotteri. Gli insegnanti assegneranno inoltre agli studenti degli esercizi basati sulle nozioni apprese presso la Scuola, utili per chiarire e fissare i concetti trattati; saranno facoltativi e riconosciuti a parte rispetto alla partecipazione alla scuola. E´ previsto che gli allievi interessati possano tenere una presentazione sulle proprie attività, creando così un´occasione per la formazione di nuove collaborazioni tra i rispettivi gruppi di ricerca, oltre che con l’università di Pavia. Alla prima edizione della Summer School sono al momento iscritti 22 partecipanti: 13 italiani, 6 provenienti da diversi paesi europei, 3 israeliani, tutti provenienti da istituti di ricerca, agenzie spaziali e aziende del settore aerospaziale. La International Summer School on Data Fusion and High Performance Computing onboard Aircrafts è stata ufficialmente sostenuta dal Distretto Aerospaziale Lombardo (Dal), che ha anche procurato i contatti con alcune delle aziende coinvolte. Al Dal, riconosciuto dalla Regione Lombardia con il protocollo d’intesa Regione-ministero Istruzione, Università e Ricerca del 19 luglio 2010, tradotto poi nell’accordo di programma del 21 dicembre 2010, fanno riferimento 185 aziende con un totale di 14.500 dipendenti e un fatturato annuo complessivo di 3,8 miliardi di Euro. Tra queste si contano grandi aziende come Agustawestland, Aerea, Aermacchi, Secondo Mona, Selex-galileo. L´organizzazione della Scuola è curata dal prof. Fabio Dell´acqua, che ha commentato: "Sono felice del positivo riscontro di iscrizioni che questa iniziativa ha avuto, e della fruttuosa collaborazione con il Distretto Aerospaziale. Quando è uscito il bando, ne ho subito messo al corrente la Segreteria ed il Nucleo Tecnico Scientifico del Distretto, per tramite dei quali ho avuto immediato accesso ad alcune delle principali aziende ed ho potuto quindi raccogliere i desiderata. E´ subito emerso un particolare interesse per la fusione di dati eterogenei, a cui si è aggiunto il calcolo ad alte prestazioni. Senza il collegamento con il Distretto non sarebbe stato possibile orientare così rapidamente la scelta e farne partire prontamente l´organizzazione, che è piuttosto complessa; chiunque si sia occupato di mettere insieme iniziative didattiche analoghe lo sa bene. Spero che gli sforzi profusi nell´organizzazione della Scuola siano premiati dalla soddisfazione dei partecipanti, e che l´auspicata soddisfazione si traduca in un passaparola a favore di eventuali edizioni successive. L´idea è infatti quella di imparare dall´esperienza di quest´anno per riproporre l´anno prossimo un´edizione aggiornata alle esigenze del momento, con la prospettiva di istituire un appuntamento fisso da offrire alla clientela aziendale." Ha poi aggiunto: "Mi fa piacere anche poter creare un´occasione per portare i temi aerospaziali all´attenzione del pubblico. E´ purtroppo poco risaputo, ma l´aerospaziale è un settore per il quale la crisi è stata molto meno sentita che altrove (fonte: elaborazioni Comitato Promotore del Distretto Aerospaziale Lombardo su dati Istat), e secondo una recente ricerca dello Spie (The International Society for Optics and Photonics, www.Spie.org ) intitolata "2011 Optics and Photonics Global Earnings Report", esso garantisce stipendi mediamente più alti. Un settore sul quale conviene senz´altro puntare, a mio avviso, e che nella nostra regione vanta presenze industriali e di ricerca significative. Il prof. Paolo Gamba, avviando qualche anno fa un gruppo di ricerca su questi temi nel nostro Dipartimento, ha fatto decisamente una scelta lungimirante".  
   
   
TELECOM ITALIA: ACCORDO CON I SINDACATI PER FORMAZIONE E INSERIMENTO DI LAUREANDI E NEOLAUREATI ATTRAVERSO L’UTILIZZO DI VARI ISTITUTI COINVOLTI OLTRE 350 GIOVANI  
 
Roma, 5 settembre 2011 - Telecom Italia ha siglato il 27 luglio con le Organizzazioni Sindacali un accordo per la formazione e l’inserimento in azienda, attraverso diversi percorsi, di oltre 350 giovani laureandi e laureati con l’obiettivo di sviluppare nuove capacità manageriali, di rinnovare le competenze disponibili coprendo il divario generazionale, permettendo all’azienda di affrontare le nuove sfide che l’evoluzione del contesto competitivo impone. L’intesa raggiunta prevede, infatti, un piano per estendere l’applicazione di alcuni istituti già utilizzati e di introdurne dei nuovi al fine di inserire e valorizzare il contributo di giovani eccellenti e motivati collegando ricerca, formazione accademica e mondo del lavoro. Il programma di formazione e inserimento è in linea con gli impegni contenuti nell’accordo siglato con le organizzazioni sindacali nell’agosto 2010. Questi gli aspetti più qualificanti del progetto: L’avvio di Dottorati di Ricerca per 95 giovani laureati in Ingegneria ed Economia con l’obiettivo di acquisire persone con competenze eccellenti interessate a conseguire il più alto livello di istruzione universitaria, da dedicare a specifici progetti di ricerca di interesse aziendale. I Dottorati di Ricerca saranno attivati grazie ad apposite convenzioni con gli Atenei di Torino, Milano, Bergamo, Bologna, Padova, Verona, Roma, Napoli, Bari, Palermo, Catania e Messina; La programmazione di nuovi Master (in Ict/innovazione/marketing) per acquisire risorse di qualità da formare, post lauream, a cura delle Università su specifiche conoscenze/competenze. I Master saranno attivati attraverso convenzioni con gli Atenei ubicati nelle sedi di Torino, Milano e Napoli. Ai Master potranno partecipare un numero pari a 65 giovani laureati in Ingegneria ed Economia, tra quelli che saranno risultati idonei alle selezioni. L’estensione dei contratti di Apprendistato per percorsi di alta formazione, già attivati con il progetto The Day Before, finalizzati all’inserimento di laureandi in Ingegneria ed Economia. Sarà avviata un’ulteriore iniziativa che coinvolgerà 200 giovani laureandi che saranno inseriti in ambito Technology/open Access su specifiche attività di progettazione e gestione della rete connesse allo sviluppo delle nuove tecnologie Ultrabroadband (Ngn e Lte). La durata del progetto è fissata dal 1 novembre 2011 al 31 dicembre 2013. “Con la firma di questo accordo – ha sottolineato l’Amministratore Delegato Marco Patuano - Telecom Italia si impegna nella ricerca e selezione di giovani che potranno e dovranno sostenere la spinta dell’Azienda verso il futuro. Il coinvolgimento di giovani altamente qualificati conferma l’impegno di Telecom Italia a sostegno del lavoro giovanile e per la valorizzazione del merito. Tutto questo nell’ambito di una proficua collaborazione con il mondo accademico e con le Organizzazioni Sindacali che si propone di migliorare l’efficienza e aumentare le competenze presenti in azienda”.  
   
   
TEST D’INGRESSO ALL’UNIVERSITÀ DI PAVIA INCREMENTO DEL 32,5% RISPETTO ALLO SCORSO ANNO. BOOM DI ISCRITTI I TEST PER MEDICINA IN LINGUA INGLESE. DAL 5 AL 15 SETTEMBRE SI TERRANNO I TEST D’INGRESSO AI CORSI DI LAUREA A NUMERO PROGRAMMATO  
 
 Pavia, 5 settembre 2011 - Con 8839 iscritti totali – contro i 6671 dello scorso anno, con un incremento quindi del 32,5% - si sono chiuse il 26 agosto le iscrizioni ai test di ammissione ai corsi di laurea (triennali e a ciclo unico) a numero chiuso (locale e nazionale) dell’Università di Pavia. L’ateneo pavese registra un generale trend di aumento nelle iscrizioni ai concorsi, in particolare soprattutto per la laurea in Medicina e Chirurgia in lingua inglese e per le lauree sanitarie della Facoltà di Medicina. Ecco il numero degli iscritti a oggi: · Medicina e Chirurgia - corso in lingua italiana - 1387 (nel 2010: 1183) Posti a concorso: 196 + 10 per studenti non comunitari · Medicina e Chirurgia - corso in lingua inglese- 1269 (nel 2010: 282) Posti a concorso: 60 + 40 per studenti non comunitari + 2 progetto Marco Polo · Odontoiatria e protesi Dentaria 145 (erano 327 nel 2010) Posti a concorso: 20 · Lauree sanitarie 1881 (erano 1790 nel 2010) Posti a concorso: 546 + 19 per studenti non comunitari · Scienze Biologiche 341 Posti a concorso: 260 + 5 per studenti non comunitari + 5 progetto Marco Polo · Farmacia 460 (446 nel 2010) Posti a concorso: 234 + 4 per studenti non comunitari + 2 progetto Marco Polo · Ctf 194 (190 nel 2010) Posti a concorso: 150 + 5 per studenti non comunitari + 3 progetto Marco Polo · Scienze e tecniche psicologiche 578 (574 nel 2010) Posti a concorso: 234 + 4 per studenti non comunitari + 2 progetto Marco Polo · Ingegneria Edile- Architettura 149 (erano 129 nel 2010) Posti a concorso: 95 + 3 per studenti non comunitari + 2 progetto Marco Polo · Economia: 742 ( erano 128 nel 2010) Posti a concorso: 635 + 27 per studenti non comunitari + 28 progetto Marco Polo · Scienze Motorie: 255 (erano 236 nel 2010) Posti a concorso: 230 + 4 per studenti non comunitari +4 progetto Marco Polo · Comunicazione, innovazione, multimedialità (Cim): 220 Posti a concorso: 180 + 18 per studenti non comunitari +2 progetto Marco Polo · Biotecnologie: 187 Posti a concorso: 150 + 5 per studenti non comunitari +1 progetto Marco Polo Anche le iscrizioni ai corsi della Facoltà di Ingegneria (dove c´è un test di accesso ma i corsi di laurea non sono a numero chiuso) registrano un innalzamento degli iscritti: 579 contro i 480 dell´anno scorso. Mentre continuano le immatricolazioni on line - su www.Studiareapavia.it e su www.Unipv.it - per i corsi di laurea che non prevedono test d’ammissione - fino 30 settembre (per i corsi di laurea) e fino al 15 ottobre (per i corsi di laurea magistrale) – l’Ateneo di Pavia si sta preparando alle prove di ammissione si terranno dal 5 al 15 settembre. Ecco le date e le modalità di svolgimento dei test:
Corso Di Laurea Data Iscrizione Al Test Pubblicazione Lista Candidati Ammessi Data Entro Cui Comunicare Eventuale Mancanza Del Nominativo Data E Ora Ritrovo Test Luogo Test Termini Per Immatricolazioni
Medicina E Chirurgia Dal 21 Luglio Al 22 Agosto 30 Agosto 31 Agosto 5 Settembre H. 8,15 Facolta’ Di Ingegneria, Via Ferrata 1 –Pavia 20 Settembre Ore 12,00 Per Primo Scaglione 29 Settembre Ore 12,00 Per Secondo Scaglione
Odontoiatria E Protesi Dentaria Dal 21 Luglio Al 22 Agosto 30 Agosto 31 Agosto 5 Settembre H. 8,15 Facolta’ Di Ingegneria, Via Ferrata 1 –Pavia 20 Settembre Ore 12,00 Per Primo Scaglione 29 Settembre Ore 12,00 Per Secondo Scaglione
Lauree Triennali Ingegneria Dal 21 Luglio Al 22 Agosto 30 Agosto 31 Agosto 6 Settembre H. 9,00 Facolta’ Di Ingegneria, Via Ferrata 1 –Pavia 30 Settembre Ore 12,00
Scienze E Tecniche Psicologiche Dal 21 Luglio Al 23 Agosto 31 Agosto 1° Settembre 6 Settembre H. 13,00 Complesso S. Tommaso, P.zza Del Lino 1 – Pavia 23 Settembre Ore 12,00
Ingegneria Edile-architettura Dal 21 Luglio Al 23 Agosto 31 Agosto 1° Settembre 7 Settembre H. 9,30 Facolta’ Di Ingegneria, Via Ferrata 1 –Pavia 29 Settembre Ore 12,00
Lauree Triennali Di Area Sanitaria Dal 21 Luglio Al 22 Agosto 30 Agosto 31 Agosto 8 Settembre H. 8,15 Facolta’ Di Ingegneria, Via Ferrata 1 –Pavia 15 Settembre Ore 12,00 Per Primo Scaglione 22 Settembre Ore 12,00 Per Secondo Scaglione 29 Settembre Ore 12,00 Per Terzo Scaglione
Medicina E Chirurgia (corso in lingua inglese) Dal 21 Luglio Al 22 Agosto 30 Agosto 31 Agosto 9 Settembre H. 9,00 Facolta’ Di Ingegneria, Via Ferrata 1 –Pavia 29 Settembre Ore 12,00
Scienze Biologiche Dal 21 Luglio Al 24 Agosto 5 Settembre 6 Settembre 9 Settembre H. 8,30 Facolta’ Di Ingegneria, Via Ferrata 1 –Pavia 27 Settembre Ore 12,00
Lauree Triennali Di Economia Dal 21 Luglio Al 26 Agosto 31 Agosto 1° Settembre 12 Settembre H. 8,30 Complesso S. Tommaso, P.zza Del Lino 1 – Pavia 29 Settembre H. 12,00
Chimica E Tecnologia Farmaceutiche Dal 21 Luglio Al 24 Agosto 5 Settembre 6 Settembre 13 Settembre H. 8,30 Facolta’ Di Ingegneria, Via Ferrata 1 –Pavia 27 Settembre Ore 12,00
Farmacia Dal 21 Luglio Al 24 Agosto 5 Settembre 6 Settembre 14 Settembre H. 8,30 Facolta’ Di Ingegneria, Via Ferrata 1 –Pavia 27 Settembre Ore 12,00
Scienze Motorie Dal 21 Luglio Al 26 Agosto 1 Settembre 2 Settembre 15 Settembre H. 9,00 Piazzale Del Palazz. Cus (Via Bassi, Pavia) 29 Settembre Ore 12,00
 
   
   
BOLZANO: PRONTO IL SERVIZIO ONLINE PER LA PRESENTAZIONE DI PROGETTI DI RICERCA  
 
Bolzano, 5 settembre 2011 - Il servizio online per la presentazione di proposte nell’ambito del 2° bando di concorso per progetti nel campo della ricerca scientifica è ora disponibile. Ricercatrici e ricercatori interessati possono presentare un progetto nel campo della ricerca fondamentale o della ricerca applicata entro e non oltre giovedì, 8 settembre 2011. L’apposito bando è stato approvato a maggio 2011 dalla Giunta provinciale su proposta dell’Assessora all’istruzione e alla cultura tedesca, Sabina Kasslatter Mur. Il link per il servizio online e informazioni dettagliate in merito al bando di concorso sono disponibili nella Rete civica dell’Alto Adige ( http://www.Provincia.bz.it/progettiricerca ). Per poter presentare domanda è necessario registrarsi nel sistema online. La domanda potrà quindi essere redatta e trasmessa tramite lo stesso sistema. Ad avvenuto invio della domanda, ogni richiedente riceverà via e-mail la conferma dell’avvenuto invio della domanda. La domanda è considerata presentata regolarmente soltanto se la stampa generata di seguito automaticamente verrà firmata e trasmessa entro il termine di cui sopra all’Ufficio per il diritto allo studio universitario, l’università e la ricerca scientifica, via Andreas Hofer 18, Bolzano. Per ulteriori informazioni gli interessati possono rivolgersi direttamente all’ufficio telefonando ai numeri 0471 41 29 55 o 0471 41 29 47, oppure inviando una e-mail all’indirizzo dirittostudio.Universitario@provincia.bz.it    
   
   
LIGURIA: AL VIA POLO FORMATIVO DELLE PROFESSIONI DEL SOCIALE  
 
Genova, 5 settembre 2011 - Un polo formativo delle professioni del sociale con durata triennale per rendere certi i percorsi formativi e assicurare un lavoro ai giovani che intraprendono quella strada. È la proposta dell’assessore regionale all’Istruzione, formazione e bilancio, Pippo Rossetti già recepita dalla Giunta regionale, frutto di un accordo con le Province, l’Università di Genova, l’ufficio scolastico regionale, le organizzazioni sindacali e tutte le parti datoriali che verrà siglato a settembre. “L’obiettivo dei poli formativi tecnico-professionali – spiega Rossetti – è quello di assicurare maggiore stabilità e qualità dell’offerta formativa in corrispondenza con i fabbisogni professionali del mercato e superare la frammentarietà degli interventi”. In questo modo mediatori culturali, assistenti sociali, educatori, animatori sociali, orientatori ed altre figure professionali potranno accedere ad un percorso formativo definito. “La messa a sistema dell’offerta formativa – continua Rossetti – è stata un’esigenza espressa dai lavoratori e dagli enti datoriali pubblici e privati e frutto di un accordo con l’assessorato alle politiche sociali e alla sanità per permettere ad un giovane che inizia un percorso di studi nel sociale di avere una possibilità concreta di inserimento lavorativo e per dare maggiore stabilità al sistema”.  
   
   
ALTA FORMAZIONE: 2,6 MIL EURO PER LABORATORI GRAN SASSO RISORSE DEL FONDO SOCIALE EUROPEO  
 
L´aquila, 5 settembre 2011 - Lo scorso 2 settembre ad Assergi (Aq) è stato firmato dall´assessore alla Formazione Paolo Gatti e dal direttore dell´Istituto Nazionale Fisica Nucleare-laboratori Nazionali Del Gran Sasso, Lucia Votano, il Protocollo di Intesa per lo stanziamento di 2,6 milioni di euro di risorse del Piano Operativo 2009/10/11 del Fondo Sociale Europeo 2007/13, con il quale si finanzia il Progetto "La società della conoscenza in Abruzzo". "L´abruzzo che eccelle ? ha affermato Gatti - va sostenuto. Soprattutto quando esso opera nel campo dell´innovazione. La nostra azione mira a ridare un ruolo centrale alla Scuola, all´Università e alla Ricerca, puntando sul merito attraverso azioni concrete e non proclami vuoti, e spingendo sempre più sulla stretta connessione fra studio e fruibilità imprenditoriale della ricerca". "In questi anni - ha aggiunto - ho avuto modo di verificare come si lavora qui ad Assergi e ritengo che questo modello di ricerca che si realizza nei Laboratori del Gran Sasso, vada valorizzato, sostenuto, replicato. Come annunciato negli scorsi mesi, la Regione prosegue a fare la propria parte, investendo nuove e ingenti risorse del Fondo Sociale Europeo che oggi mettiamo ufficialmente nella disponibilità dei Laboratori". "La firma del nuovo Protocollo ? ha aggiunto il direttore Votano - è nel segno della continua collaborazione tra i Laboratori Nazionali del Gran Sasso e la Regione Abruzzo. L´obiettivo è quello di contribuire allo sviluppo di una ´Società della Conoscenza´ realizzata attraverso un legame stabile e forte tra la Ricerca, l´Alta Formazione e il tessuto sociale e produttivo abruzzese". L´obiettivo del Progetto è contribuire allo sviluppo di una società della conoscenza che fonda la propria crescita e competitività sul sapere, sulla ricerca e sull´innovazione attraverso la realizzazione di attività specialistiche di alta formazione e di formazione continua, in grado di garantire il trasferimento di conoscenze avanzate al tessuto produttivo regionale e di contribuire alla diffusione della competitività del territorio ed alla valorizzazione del capitale umano. Il carattere innovativo della formazione, proposta dai Laboratori Nazionali del Gran Sasso, è consistito in larga parte nell´adozione del modello formativo ´one to one´ per borse di studio e assegni di ricerca. L´adozione del moderno modello delle "comunità di pratica" e l´utilizzo degli strumenti del web 2.0 per i corsi on-line hanno già manifestato i loro frutti tra imprenditori e tecnici delle imprese della Regione; anche la formazione su strumentazione altamente tecnologica e l´istituzione del Centro di Eccellenza Formativa ed Informativa in Fisica Astroparticellare (C.f.a.) hanno contribuito a mantenere alto il livello di formazione erogato. La nuova strategia, finalizzata ad accrescere il rapporto relazionale con il territorio, prevede un largo coinvolgimento dei rappresentanti dell´economia abruzzese sin dai primi passi della progettazione, allo scopo di accogliere le istanze di alta formazione provenienti dal tessuto imprenditoriale affinché una migliore diffusione della ´conoscenza´ e il suo sviluppo possano contribuire alla crescita dell´economia regionale. Il Progetto speciale Multiasse ´La società della conoscenza in Abruzzo´, prevede la realizzazione dei seguenti interventi: Promozione della conoscenza, Formazione on-line per le aziende, Innovazione Tecnologica, Lab_gs_orienta, Centro di fisica astro particellare, Attività divulgative ad elevato contenuto scientifico-culturale.  
   
   
FVG, VIABILITÀ: CONVENZIONE CON SCUOLE PER EDUCAZIONE STRADALE  
 
Trieste, 5 settembre 2011 - Saranno le scuole di una ventina di Comuni del Medio Friuli, con capofila Codroipo, le protagoniste nel prossimo anno scolastico 2011-2012 del progetto triennale "Sicuramente" per l´educazione stradale, promosso dalla Regione assieme alla società Fvg Strade e all´Ufficio scolastico regionale per il Friuli Venezia Giulia. Lo prevede la convenzione siglata il 27 luglio a Trieste, nella sede del Consiglio regionale, alla presenza dell´assessore regionale alla Mobilità e alle Infrastrutture, Ricardo Riccardi. A sottoscrivere la convenzione sono stati Daniela Beltrame, dirigente dell´Ufficio scolastico, Giorgio Santuz, presidente di Fvg Strade, e Roberto Loco, vicepreside dell´Istituto tecnico industriale "Volta" di Trieste, scuola che avrà un ruolo di coordinamento del progetto. Per l´esercitazione pratica finale degli allievi coinvolti sarà allestito, proprio a Codroipo nell´area della ex Motorizzazione Civile, un campo scuola che resterà come struttura permanente per le attività di educazione stradale. Lo scorso anno hanno partecipato alle iniziative di "Sicuramente" oltre 1.500 ragazzi delle classi Ii e Iv di dieci istituti superiori e oltre 500 alunni di scuole elementari e medie di tutto il Friuli Venezia Giulia, con l´intervento di circa 200 docenti. Concentrando l´attenzione il prossimo anno scolastico sulle scuole dei Comuni del Medio Friuli, ci si propone di promuovere maggiormente il progetto nelle province di Udine e Pordenone, dopo che nella fase sperimentale iniziale aveva toccato soprattutto quelle di Trieste e Gorizia. Il bilancio del primo anno del progetto "Sicuramente" nelle scuole è stato giudicato da Riccardi, da Santuz e dalla dirigente scolastica Beltrame molto positivo, tanto da indicarlo come modello di eccellenza in Italia per "fare sistema" e ridurre nel prossimo futuro gli incidenti stradali, che continuano ancora oggi a vedere i giovani come principali vittime. Tutti hanno sottolineato l´importanza, in prospettiva, di coinvolgere maggiormente gli Enti locali. E a questo proposito l´assessore Riccardi ha proposto l´organizzazione di un incontro a Codroipo, in settembre, con gli amministratori dei Comuni del Medio Friuli interessati al progetto "Sicuramente" nell´anno scolastico 2011-2012. Saranno ripetute il prossimo anno le iniziative didattiche che hanno già riscosso un notevole successo: i ragazzi delle medie dovranno preparare una serie di attività di educazione stradale da proporre ai bambini delle elementari, secondo il modello della trasmissione delle conoscenze all´interno delle scuole; gli studenti delle superiori parteciperanno invece a un concorso di idee per una campagna pubblicitaria sul modello della "Pubblicità Progresso". Il progetto triennale "Sicuramente" avviato da Regione e Fvg Strade è di più ampia portata: i partner, oltre agli istituti scolastici, sono anche le due Università di Trieste e Udine, le Aziende per i Servizi sanitari, la Polizia stradale regionale e le Polizie municipali di Trieste e del mandamento di Codroipo. Vengono organizzate attività non solo per gli studenti ma anche, ad esempio, per le autoscuole, gli autotrasportatori e gli anziani. L´investimento complessivo è di 1,2 milioni di euro in tre anni, di cui 350 mila per la parte scolastica.  
   
   
CALABRIA: "UNA SCUOLA PER LA LEGALITÀ"  
 
Catanzaro, 5 settembre 2011 - L’assessore regionale alla Cultura ha reso noto il 29 agosto che “sono stati messi in campo sette milioni di euro nel progetto "Una scuola per la legalità", l’iniziativa che il Presidente della Regione Giuseppe Scopelliti ha promosso per migliorare la qualità dell´istruzione calabrese attraverso una marcata e innovativa azione di educazione alla legalità. Il finanziamento andrà prioritariamente agli istituti dei 114 comuni (su un totale di 409) della regione considerati a più alta densità criminale. L´idea è quella di aumentare, specie in questi comuni, il tempo scuola per consentire agli studenti di rimanere in contatto il più possibile con un ambiente educativo sano, in modo da rafforzare valori positivi e dimostrare la convenienza della legalità. Per illustrare l´iniziativa è prevista una conferenza stampa per giovedì 1 settembre 2011 alle ore 11 a Palazzo Alemanni a Catanzaro con il Presidente Scopelliti, l´Assessore Regionale alla Cultura Mario Caligiuri e il Dirigente dell´Ufficio Scolastico Regionale Francesco Mercurio. L´esperimento, con la condivisione dell´Ufficio Scolastico Regionale, prevede un utilizzo significativo dei precari della scuola, nella misura non inferiore al 70% del personale utilizzato, per un minimo di 60 ore per ciascun docente coinvolto. Si prevede, inoltre, la possibilità della presentazione di progetti di scuole in rete e, nella misura non superiore al 20%, anche la possibilità di protocolli con associazioni, scuole paritarie e istituzioni specializzate nell´educazione alla legalità. L´anno scorso per l´analogo bando "Una Scuola per la democrazia" sono stati impiegati circa 1.000 precari. Quest´anno si prevede un aumento sensibile, di almeno il 50%, dato il vincolo posto dall´Assessorato alla Cultura. Il Presidente Scopelliti ha sottolineato che "la Regione è in prima linea nel contrasto alla criminalità, che si combatte certo con lo sviluppo e la repressione ma soprattutto con la cultura". Il bando “Una Scuola per la legalità” sarà pubblicato sul sito della Regione Calabria prima dell’avvio dell’anno scolastico.  
   
   
A SAN ROSSORE IN 60 STUDIANO LE NUOVE FRONTIERE DELLA VITA GRAZIE ALL’INFORMATICA  
 
Firenze, 5 settembre 2011 - Sono iniziati lunedì 29 agosto, nel parco regionale di Migliarino San Rossore, un programma formativo e di ricerca organizzato da Regione Toscana sul futuro informatico della medicina. Nuove frontiere delle Scienze della Vita attraverso le tecnologie informatiche - questo il titolo delle due settimane di lezioni, laboratori e studio di casi specifici – vede la presenza di 60 ricercatori selezionati fra le 106 candidature pervenute alla scadenza del bando: oltre un terzo di essi, numero superiore – sottolinea l’assessore regionale alla ricerca, Stella Targetti – rispetto alla percentuale inizialmente riservata, ha un’età under 35. Programma molto denso, fino a sabato 10 settembre. Si affronteranno, anche attraverso task group, le tematiche più attuali della cosiddetta life science. Fra queste le tecniche per mappare le funzioni delle cellule nervose nel cervello, gli studi sulla composizione dei tessuti, il futuro della chirurgia in conseguenza alle innovazioni tecnologiche, lo sviluppo della diagnostica per immagini, il ruolo dell’Ict nella gestione dei pazienti e dei dati clinici. La partecipazione al programma formativo dell’estate 2011 non comporta costi per i partecipanti.  
   
   
SERVIZI PER L’INFANZIA, SU SCUOLE PARITARIE: DA PROSSIMO ANNO FINANZIAMENTI ASSEGNATI DIRETTAMENTE IN UNICA TRANCHE A FEDERAZIONE SCUOLE MATERNE VENETE  
 
Venezia, 5 settembre 2011 - L’assessore regionale alle politiche sociali Remo Sernagiotto ha annunciato che dal prossimo anno la Federazione Scuole Materne del Veneto (F.i.s.m.) che riunisce circa il 70% delle scuole/servizi per l’infanzia del Veneto per i bambini dai 3 ai 6 anni riceverà direttamente dalla Regione in un’unica soluzione i contributi di 14,5 milioni di euro. “In questo modo si farà un decreto unico invece degli oltre 1180 decreti di pagamento alle singole scuole paritarie che hanno fatto impiegare mesi alla Regione, causando anche ritardi nella liquidazione dei contributi stessi. Quest’anno per la prima volta liquidiamo tutto l’importo - mentre nelle legislature precedenti si liquidava metà importo a metà anno e il saldo alla fine – alla F.i.s.m. Che penserà poi all’erogazione diretta”. Sempre su questo tema l’Assessore ha annunciato che probabilmente il 17 settembre a Cortina incontrerà il Ministro dell’Istruzione Maria Stella Gelmini per proporle un progetto pilota della Regione Veneto che punta alla riduzione e/o azzeramento delle rette alle famiglie e a far risparmiare, nei servizi per i nostri 139 mila bambini che frequentano le scuole per l’infanzia paritarie e statali, lo Stato, la Regione e i Comuni. “Questo nuovo innovativo modello veneto che intendiamo proporre - ha detto - potrebbe e dovrebbe essere esteso a tutt’Italia con un risparmio di un miliardo di euro. Queste sono le riforme sociali di cui abbiamo bisogno”.  
   
   
CONFERMATO IL BUON LIVELLO DEL SISTEMA SCOLASTICO TRENTINO  
 
 Trento, 5 settembre 2011 - “I dati diffusi oggi dall’Invalsi confermano un buon livello del sistema scolastico trentino, ma ci sono alcuni segnali di criticità che dobbiamo approfondire, anche con la partecipazione delle Istituzioni scolastiche, per poter attivare interventi migliorativi”. Così l’assessore Marta Dalmaso ha commentato i dati del Rapporto sulle prove Invalsi 2011, presentati il 28 luglio a Roma, Alla presentazione del Rapporto del Servizio Nazionale di valutazione dell’Invalsi, stamattina a Roma presso il Ministero Università e Ricerca, ha partecipato per la Provincia autonoma di Trento il direttore dell’Iprase, Arduino Salatin, che ha redatto la seguente Nota. La presentazione, avvenuta oggi 28 luglio alla presenza del Commissario straordinario dell’Invalsi, Giuseppe Cosentino e dei massimi dirigenti del Miur, ha evidenziato una serie di aspetti che sono stati sottaciuti nei resoconti apparsi sulla stampa, ma che possono aiutare a comprendere anche alcuni dati specifici relativi al Trentino. In particolare la presentazione, fatta dal responsabile del Sistema Nazionale di Valutazione (dr. Ricci), ha evidenziato alcuni criteri per una corretta interpretazione dei dati, tra cui: - I dati sono basati su un campione statistico di circa 2000 classi in tutta Italia, estratto da una base di 14.000 classi e di circa 2.850.000 studenti - L’invalsi fa delle misurazioni, non delle valutazioni, nel senso che i dati relativi ai livelli di apprendimento degli studenti dicono come stanno le cose limitatamente ai risultati di certe prestazioni, non perché le singole scuole e studenti hanno ottenuto certi risultati, Le prove somministrate sono risultate molto valide in termini statistici, ma sono tra di loro “sganciate”, non consentono cioè letture comparative di tipo longitudinale (ad esempio dalle elementari alle superiori) I risultati sono stati letti tenendo conto delle differenze regionali, delle differenze di estrazione socio-culturale, di genere e di tipo di istituto. I risultati ottenuti mostrano significative convergenze con quelli delle prove internazionali (soprattutto dell’Ocse Pisa). I principali risultati del Trentino mostrano la sostanziale tenuta del livello del sistema scolastico trentino, con qualche segnale di criticità. I dati essenziali si possono riassumere nella seguente tabella: Percentuale risposte corrette: classe e materia; Trentino; Media Italia; Regione migliore; 2^elementare: Italiano: 71,3; 69,2; 72,5. Matematica: 61,2; 60,3; 68,5. 5^elementare Italiano: 72,4; 73,1; 75,5. Matematica: 71,4; 68,4; 71,7. 1^ media Italiano: 61,5; 62,4; 66,3. Matematica: 50,7; 46,6; 52,0. 3^media Italiano: 71,7; 66,4; 72,3. Matematica: 60,9; 56,1; 62,8; 2^superiore Italiano: 75,6; 69,8; 75,6. (Trentino) Matematica: 52,9; 47,9; 53,0. Come si può notare, il Trentino si colloca mediamente nel gruppo di testa delle regioni italiane (quelle con percentuali talora molto superiori alla media), ma con due eccezioni che riguardano Italiano in quinta elementare e in prima media, dove invece la provincia resta sotto la media nazionale. Una criticità sulla quale bisognerà acquisire elementi ulteriori di approfondimento e di riflessione. Un altro aspetto da sottolineare è la capacità del Trentino di limitare lo scarto tra le prestazioni degli studenti più bravi e meno bravi , sia tra le scuole (quindi con una conferma di maggiore equità rispetto ad altre regioni). In termini di eccellenza, va invece sottolineato che nella seconda superiore si conferma il primato nazionale degli studenti trentini degli istituti tecnici in Italiano.  
   
   
REGIONE UMBRIA INVITA UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE A INTERVENIRE PER REGOLARE AVVIO E FUNZIONAMENTO ANNO SCOLASTICO  
 
 Perugia, 5 settembre 2011 - La presidente Catiuscia Marini e la vicepresidente con delega all´Istruzione e Diritto allo Studio, Carla Casciari, il 30 agosto, hanno scritto al direttore generale dell´Ufficio scolastico regionale dell´Umbria, Maria Letizia Melina, per invitarla "ad adoperarsi per assicurare il regolare avvio e funzionamento delle Istituzioni scolastiche", a seguito delle notizie di cronaca che hanno evidenziato criticità nella formazione delle classi in alcune scuole umbre e in considerazione dell´ulteriore riduzione di organico prevista dalla riforma Gelmini. "Una terza tranche di tagli - sottolineano - che comporterà la perdita del posto di lavoro per oltre 500 tra docenti e personale Ata già dall´inizio del nuovo anno scolastico, con sempre maggiori difficoltà nel garantire l´apertura, la sorveglianza, la pulizia dei plessi scolastici, il normale funzionamento degli uffici e dei laboratori, ma soprattutto la qualità dell´insegnamento. Inoltre, con l´aumento del numero delle iscrizioni - proseguono - si creeranno classi con un numero di alunni superiore a trenta, con rischi dal punto di vista della sicurezza". La composizione di classi "sempre più numerose, nelle quali a volte si prevede la compresenza di più alunni con disabilità o disagio e studenti stranieri con diverse competenze linguistiche, configura - affermano - una grave lesione del diritto allo studio per i ragazzi e le ragazze". Da qui l´invito ad adoperarsi "con la sensibilità fino ad oggi dimostrata, per assicurare il regolare avvio e funzionamento delle Istituzioni scolastiche anche attivando un costante monitoraggio su queste problematiche in collaborazione con le singole Autonomie scolastiche". La Giunta regionale chiede, per garantire il diritto costituzionale della scuola per tutti, che siano rispettati nella formazione delle classi i parametri in applicazione del Dpr 81/2009 che prevedono in ogni classe un massimo di 29 alunni nella scuola dell´infanzia, 27 nella primaria, 28 nella secondaria di primo grado e 30 in quella di secondo grado. In presenza di un alunno con handicap, il numero massimo di presenze per classe scende a 25; in presenza di più alunni con handicap il numero si riduce ancora: non più di 20 nella primaria dell´infanzia, non più di 22 nella secondaria di primo e secondo grado. Al fine di garantire "la qualità del sistema d´istruzione umbro e di andare incontro alle esigenze espresse dalle famiglie e per tutelare il diritto allo studio degli studenti", la Regione conferma la "disponibilità ad una costante e proficua collaborazione con l´Ufficio Scolastico Regionale".  
   
   
ISTRUZIONE: INAUGURATA MOSTRA "INDUSTRIARE"  
 
 Ronchi dei Legionari (Go), 5 settembre 2011 - "Investire sulla creatività e sui giovani rappresenta una leva fondamentale per far crescere la comunità del Friuli Venezia Giulia e il suo sistema manifatturiero". Lo ha sottolineato l´assessore regionale all´Istruzione, Roberto Molinaro, che l’ 1 settembre all´aeroporto di Ronchi dei Legionari (Gorizia) ha inaugurato la mostra "Industriare Arte Giovani", nella quale sono esposte le venti foto vincitrici dell´omonimo concorso promosso da Confindustria Udine con la collaborazione di Banca Popolare Friuladria-crédit Agricole, giunto alla terza edizione. Il concorso di quest´anno, che ha coinvolto un centinaio di allievi delle scuole superiori della provincia di Udine, era abbinato alla mostra "Udesign", nella quale erano stati raccolti prodotti di design realizzati da imprese friulane. I giovani partecipanti sono stati chiamati appunto a interpretare, attraverso l´obiettivo della macchina fotografica, gli oggetti selezionati dai curatori di "Udesign". La mostra aperta oggi a Ronchi, che resterà aperta fino al 30 settembre, si tiene nell´ambito della settima edizione di "Triestèfotografia", festival dello scatto d´autore, e in collaborazione con la rivista d´arte "Juliet photo magazine". Accanto alle opere selezionate nell´ambito del concorso "Industriare Arte Giovani", in aeroporto sono esposte anche alcune sedie prodotte da imprese del distretto di Manzano, già presenti nella rassegna "Udesign". All´inaugurazione, accanto all´assessore Molinaro, erano presenti il presidente di Confindustria Udine, Adriano Luci, con la delegata per il settore cultura, Rossana Girardi, il presidente del Distretto della sedia di Manzano, Giusto Maurig, il coordinatore del festival "Triestèfotografia", Alessio Curto, e la curatrice della mostra "Udesign", Anna Lombardi. Il presidente di Confindustria Udine ha sottolineato come il concorso "Industriare" si inserisca nel quadro di una sempre più ampia attenzione che l´associazione riserva al territorio e al suo patrimonio culturale, puntando a valorizzare il rapporto tra arte e industria. "Il concorso - ha rilevato Luci - permette di raccogliere idee ed energie giovanili che tornano poi al manifatturiero". Il concorso promosso dalla Confindustria friulana, secondo l´assessore Molinaro, si segnala prima di tutto per il coinvolgimento attivo dei giovani, come iniziativa "non ´per´ ma ´con´ i giovani", e questo perché è necessario "parlare di giovani al presente, come una realtà e una risorsa per la comunità regionale". "Industriare" ha inoltre il merito di collegare il mondo delle imprese al design. "Solo aggiungendo un ´di più´ di creatività, una creatività opportunamente orientata e capace di tradursi in prodotti e idee imprenditoriali, il nostro sistema manifatturiero - ha detto l´assessore - può fare la differenza e continuare a crescere".  
   
   
UNA SCINTILLANTE SCOPERTA ASTRONOMICA: UN PIANETA DIAMANTE NELLA VIA LATTEA  
 
Bruxelles, 5 settembre 2011 - Un team internazionale di astronomi ha scoperto l´esistenza di un pianeta fato di diamanti nella Via Lattea. Si pensa che questo straordinario pianeta sia stato una volta una massiccia stella e si sia poi trasformato nel pianeta diamante, molto più piccolo. In un articolo pubblicato sulla rivista Science, gli astronomi, provenienti da Australia, Germania, Italia, Regno Unito e Stati Uniti, spiegano che inizialmente hanno scoperto una strana stella chiamata pulsar usando il radiotelescopio di Parkes della Commonwealth Scientific and Industrial Research Organisation (Csiro) in Australia. Quindi hanno continuato questa osservazione usando il radiotelescopio Lovell nel Regno Unito e uno dei telescopi Keck nelle Hawaii. I pulsar sono piccole stelle rotanti di circa 20 km di diametro (le dimensioni di una piccola città) che emettono un raggio di onde radio. Quando la stella gira e il raggio radio si proietta ripetutamente sulla Terra, i radiotelescopi rilevano uno schema regolare di impulsi radio. Quando il team ha scoperto questa nuova stella pulsar, cui è stato attribuito il numero Psr J1719-1438, ha notato che i tempi di arrivo degli impulsi erano sistematicamente modulati. Hanno dedotto che questo può essere dovuto solo a una cosa - la spinta gravitazionale di un piccolo pianeta compagno, che orbita intorno al pulsar in un sistema binario. Il pulsar e il suo pianeta sono parte della zona stellata della Via Lattea, si trovano a 4000 anni luce dalla Terra. Le modulazioni degli impulsi radio dicono agli astronomi molte cose sul pianeta. In primo luogo, ci vogliono solo 2 ore e 10 minuti perché esso orbiti intorno al pulsar, la distanza tra i due oggetti è di 600.000 km, un po´ meno del raggio del nostro Sole. In secondo luogo, il pianeta è così vicino al pulsar che se fosse più grande sarebbe spaccato dalla forza di gravità del pulsar. Gli scienziati hanno anche potuto capire che, nonostante le sue piccole dimensioni, meno di 60.000 km, il pianeta ha una massa di poco superiore a Giove. Il leader del progetto, il professor Matthew Bailes della Swinburne University of Technology di Melbourne, Australia, dice che questa caratteristica ci fornisce "un indizio sulle sue origini". Il team pensa che il "pianeta di diamanti" è tutto ciò che rimane di una stella che una volta era massiccia, la maggior parte della cui materia è stata succhiata verso il pulsar. Il pulsar J1719-1438 è un pulsar che gira molto velocemente: altrimenti noto come un pulsar millisecondo, ruota più di 10.000 volte al minuto e, nonostante gli appena 20 km di diametro, ha una massa circa 1,4 volte quella del Sole. Circa il 70% dei pulsar millisecondi hanno dei compagni. Gli astronomi pensano che è il compagno che, nella sua forma di stella, trasforma un vecchio pulsar morto in un pulsar millisecondo trasferendo la materia e facendolo ruotare fino a una velocità molto alta. Il risultato è un pulsar millisecondo che ruota molto velocemente con un compagno ridimensionato - molto spesso una cosiddetta "nana bianca". "Conosciamo un paio di altri sistemi, chiamati binari a raggi X ultra compatti a bassa massa, che probabilmente si evolveranno in questo modo e potrebbero rappresentare i progenitori di un pulsar come J1719-1438," ha detto l´astronomo Dott. Andrea Possenti, Direttore dell´Inaf- Osservatorio Astronomico di Cagliari in Italia. Il pulsar J1719-1438 e il suo compagno però sono così vicini gli uni agli altri che il compagno può solo essere una nana bianca molto ridotta, una che ha perso i suoi strati esterni e oltre 99,9% della sua massa originale. "Quel che rimane è probabilmente in gran parte carbonio e ossigeno, perché una stella fatta di elementi più leggeri come idrogeno ed elio sarebbe troppo grande per adattarsi ai tempi di orbitazione misurati," ha detto il Dott. Michael Keith del Csiro, un altro ricercatore del progetto. La densità comporta che questo materiale è sicuramente cristallino, cioè una gran parte della stella potrebbe essere simile a un diamante. Il team ha trovato il pulsar J1719-1438 tra quasi 200.000 gigabyte di dati, usando codici speciali su supercomputer presso la Swinburne University of Technology, l´Università di Manchester nel Regno Unito e l´Inaf-osservatorio Astronomico di Cagliari. La scoperta del diamante è stata fatta durante una speciale ricerca di pulsar che ha comportato anche l´uso del radiotelescopio di 100 metri di Effelsberg dell´Istituto Max Planck di radioastronomia (Mpifr) in Germania e sebbene un pianeta di diamante sarebbe sicuramente prezioso sulla Terra, nello spazio il suo valore è più scientifico che monetario, misurabile dall´entusiasmo mostrato dagli astronomi al momento della scoperta, come dimostrato dal professor Michael Kramer, direttore del Mpifr: "È la più ampia e la più delicata osservazione di questo tipo mai realizzata. Ci aspettiamo di scoprire cose interessanti ed è bellissimo essere presenti mentre tutto ciò avviene. C´è ancora molto da vedere!" Per maggiori informazioni, visitare: Swinburne University of Technology: http://www.Swinburne.edu.au/    
   
   
UE: LA VALUTAZIONE FINALE DEL SESTO PROGRAMMA D´AZIONE PER L´AMBIENTE EVIDENZIA PROGRESSI NELLA POLITICA AMBIENTALE MA CARENZE NELLA SUA ATTUAZIONE  
 
Bruxelles, 5 settembre 2011 — Nello scorso decennio il Sesto programma d´azione per l´ambiente ha contribuito a fare sì che la legislazione ambientale fosse in grado di affrontare quasi tutti gli aspetti dell´ambiente. Questo dato emerge dalla valutazione finale del Sesto programma d´azione per l´ambiente (2002-2012) adottata in data odierna. Tra le principali realizzazioni della politica ambientale negli ultimi dieci anni si possono annoverare l´estensione della rete Natura 2000 (che comprende oggi quasi il 18% del territorio dell´Unione europea) l´adozione di una politica globale per le sostanze chimiche e gli interventi strategici in materia di cambiamenti climatici. Resta tuttavia molto da fare per quanto riguarda il conseguimento degli obiettivi e delle norme concordati a livello di Unione europea e il miglioramento della protezione della biodiversità e della qualità dei suoli e delle acque. La dissociazione tra crescita economica e sfruttamento delle risorse non ha portato a una diminuzione del loro utilizzo complessivo. Il commissario Janez Potočnik ha dichiarato: "Abbiamo ottenuto buoni risultati ma non sempre all´altezza delle nostre aspettative. Una migliore applicazione della legislazione dell´Unione europea da parte degli Stati membri è necessaria per colmare le lacune tra le ambizioni legislative del Sesto programma d´azione per l´ambiente e i risultati effettivamente conseguiti. Il nostro obiettivo è ora quello di passare dagli interventi correttivi a quelli preventivi del degrado ambientale. La valutazione finale del programma permetterà di avviare un ampio dibattito pubblico finalizzato a definire gli orientamenti della politica ambientale dell´Unione europea per i prossimi anni.". La valutazione finale del Sesto programma d´azione per l´ambiente evidenzia che gran parte delle azioni stabilite dal programma sono state o stanno per essere completate. Le sette strategie tematiche del Sesto programma d´azione per l´ambiente — aria, pesticidi, prevenzione e riciclaggio dei rifiuti, risorse naturali, suolo, ambiente marino, ambiente urbano — sono state sviluppate al fine di rafforzare la politica ambientale. Alcune strategie hanno permesso di definire nuove politiche, mentre altre sono state indirizzate in maggior grado al riesame delle misure esistenti, al fine di migliorarne la coerenza e di colmare lacune specifiche. Il programma si può considerare un successo in quanto ha fornito un contesto globale per la politica ambientale. Esso ha fornito agli Stati membri e alle autorità locali un quadro di riferimento per difendere la politica ambientale da esigenze politiche contrastanti, garantire i finanziamenti necessari e assicurare scenari sicuri alle imprese. Il programma ha contribuito inoltre a costruire la volontà politica per adottare e successivamente attuare obiettivi e orizzonti temporali efficaci. Non è possibile dimostrare che il Sesto programma d´azione per l´ambiente abbia costituito il fattore dominante alla base dell´adozione della legislazione ambientale negli ultimi dieci anni. Ciò si spiega in parte con l´articolazione del programma che conteneva un gran numero di azioni molto diverse tra loro e quindi di difficile gestione. Le parti interessate ritengono tuttavia che l´approvazione del programma, nel 2002, da parte del Consiglio e del Parlamento europeo nell´ambito della procedura di codecisione abbia conferito allo stesso una maggiore legittimità e abbia contribuito a creare un senso maggiore di condivisione riguardo alle successive proposte politiche. Tra gli aspetti negativi chiaramente messi in luce figurano l´applicazione e l´attuazione inadeguate della legislazione ambientale Ue da parte degli Stati membri. Prossime tappe - Benché il Sesto programma d´azione per l´ambiente sia giunto all´ultimo anno di attuazione, la Commissione continua a perseguire una politica ambientale ambiziosa, che è ormai parte integrante della strategia Europa 2020 per una crescita intelligente, sostenibile e inclusiva. In questo ambito la Commissione intende presentare a breve una tabella di marcia per un´Europa efficiente sotto il profilo delle risorse entro il 2050. La valutazione presentata in data odierna pone le basi per un ulteriore confronto tra la Commissione, il Consiglio, il Parlamento europeo, le imprese e la società civile, con l´obiettivo di raggiungere una posizione consensuale sugli orientamenti strategici della politica ambientale, garantirne un´ampia condivisione e mobilitare le risorse necessarie per gli interventi. Date queste premesse, la Commissione valuterà in che modo un nuovo programma d´azione per l´ambiente possa apportare un contributo efficace alla politica ambientale in un contesto in rapida evoluzione.  
   
   
PARATIE COMO,SUMMIT IN REGIONE SBLOCCA CANTIERE CONFERENZA SERVIZI PER SANCIRE SOLUZIONE CONDIVISA DAGLI ENTI  
 
Milano, 7 settembre 2011 - Un decisivo passo avanti per sbloccare il cantiere per la difesa idraulica del lungolago di Como è stato compiuto oggi in una riunione tra Regione, Provincia e Comune di Como, svoltasi l’ 1 settembre presso la sede di Regione Lombardia, nella quale sono stati superati i dissensi precedenti tra gli enti. Nel verbale sottoscritto dai tre enti al termine del vertice odierno, informa una Nota di Regione Lombardia, si legge che "allo stato attuale il dissenso precedentemente espresso dalla Provincia di Como, potrà essere anche formalmente superato mediante una nuova Conferenza dei servizi". Nell´incontro, infatti, si legge nella Nota della Regione, "si sono ricreate le condizioni di costruttiva collaborazione necessarie a portare avanti il difficile e complesso progetto di difesa idraulica della città. In particolare si è chiarito che la perizia di variante 2, discussa all´inizio di agosto, rappresenta una tappa di un percorso più articolato ed è finalizzata alla risoluzione di aspetti tecnici e costruttivi; per questo motivo è stata studiata per non incidere in modo significativo sugli aspetti architettonici e paesaggistici che richiedono per la loro messa a fuoco un lavoro attento e una fase di condivisione e concertazione non compatibile con le necessità di rapida riattivazione del cantiere". "In questo - prosegue la Nota - il verbale sottoscritto oggi sancisce il percorso per giungere alla risoluzione di tutte le problematiche ancora aperte, confermando la linea su cui tutti gli Enti si stanno già muovendo. In considerazione di ciò si può ritenere superato il dissenso espresso dalla Provincia il 4 agosto u.S. In sede di Conferenza dei Servizi e pertanto si è concordato di convocare una nuova Conferenza dei Servizi in tempi strettissimi per l´approvazione della perizia di variante 2, così da poter riprendere i lavori al più presto". "Immediatamente dopo - informa ancora la Nota - il Comune aprirà la fase di messa a punto degli elementi di completamento paesaggistico ed architettonico complessivi delle opere, mediante lo sviluppo di una soluzione che faccia tesoro degli spunti emersi dal Concorso d´idee promosso da Regione e dai pareri espressi in tempi diversi dai soggetti preposti alla tutela ambientale. Tutte le soluzioni saranno concertate e sottoposte all´approvazione dei soggetti competenti come previsto dalla legge". Con riferimento ad alcune illazioni ripostate dalla stampa negli ultimi giorni, la Nota della Regione precisa infine che le strutture regionali hanno sviluppato in parallelo diversi percorsi possibili tutti finalizzati a garantire il completamento dell´opera e la rapida riapertura dei lavori; in coerenza con lo stile di comportamento che caratterizza la propria azione, Regione Lombardia, là dove ne ravvisa la possibilità, predilige giungere a una soluzione concordata anziché adottare atti d´imperio".  
   
   
MANTOVA, 900 ETTARI DI FORESTE LUNGO IL PO ACCORDO REGIONE-PROVINCIA SULLA CONCESSIONE DI AREE GOLENALI  
 
Milano, 5 settembre 2011 - Raggiunto l´accordo tra Regione e Provincia di Mantova per realizzare la forestazione di aree demaniali del fiume Po. La Giunta regionale, su proposta del presidente Roberto Formigoni, di concerto con l´assessore alla Semplificazione e Digitalizzazione Carlo Maccari, ha approvato il 28 luglio il testo dell´intesa (con i relativi allegati tecnici). In sostanza circa 600 ettari di zone golenali del Po verranno dati in concessione d´uso alla Provincia e 300 a soggetti privati. Il tutto con criteri che consentono la realizzazione di interventi effettivamente praticabili e con la previsione di affidare la gestione, tramite procedure a evidenza pubblica, a soggetti di comprovata capacità professionale e imprenditoriale nel settore. L´intera superficie (esattamente 917 ettari) sarà interessata dall´attuazione dal ´Progetto di rinaturazione e riqualificazione ambientale della fascia fluviale del Po - Sistemi Verdi´. "Un risultato importante - commenta il presidente Formigoni - frutto dell´attenzione per ogni singolo territorio e per la qualità dell´ambiente, raggiunto grazie alla volontà di una efficace collaborazione tra le istituzioni". "Questo provvedimento - ha detto l´assessore Maccari - segna un ulteriore sforzo nell´ambito della forestazione fluviale lungo il corso del Po. Oltre 200 ettari dei 900 compresi nell´accordo sono già stati piantumati e a questi si sommano altri 1400 ettari finanziati in questi anni, di cui 800 a bosco e 600 destinati alla pioppicoltura. Regione Lombardia sta quindi concretamente contribuendo alla realizzazione di un´importante ´infrastruttura verde´ nel territorio mantovano". Ora Regione e Provincia metteranno a punto i dettagli di un piano d´azione pluriennale che, in 5-6 anni, porterà a incrementare il patrimonio boschivo di un territorio che, peraltro, ha l´indice di boscosità più basso della regione (0,67 per cento). Non solo: l´accordo prevede la ricerca congiunta e a titolo sperimentale di metodi innovativi di forestazione produttiva, anche in funzione del recupero di parte delle somme investite. La concessione sarà almeno trentennale; gli atti relativi saranno sottoscritti entro il prossimo 15 settembre. Per quanto riguarda le aree concesse ai privati (sulle quali la Provincia non intende esercitare il diritto di prelazione) la Regione avvierà, sempre in settembre, le procedure a evidenza pubblica per la loro assegnazione, avvalendosi del parere vincolante anche della Provincia stessa. Una cabina di regia si riunirà ogni tre/quattro mesi per seguire il puntuale svolgimento di tutti gli adempimenti. L´accordo tiene conto dei pronunciamenti del Tar ed elimina l´eventualità di contenziosi sulle aree interessate.  
   
   
IN ALTO ADIGE QUALITÀ DELLE ACQUE CORRENTI ELEVATA  
 
Bolzano, 5 settembre 2011 - La qualità delle acque superficiali è generalmente elevata in tutto l´Alto Adige eccetto minimi casi di criticità presso la Fossa Grande di Caldaro e su qualche piccolo affluente. Monitoraggio, indagini biologiche e chimiche connessi con la qualità delle acque sono stati illustrati nella mattinata di oggi, martedì 26 luglio 2011, dall´assessore provinciale all´ambiente Michl Laimer e dai tre servizi competenti dell´Agenzia provinciale per l´ambiente: Ufficio tutela acqua, Laboratorio analisi acqua e Laboratorio biologico. L´acqua costituisce un elemento vitale determinante che si atttesta come elemento decisivo per questo secolo, come ha riferito l´assessore provinciale all´ambiente Michl Laimer, sottolineando che la buona qualità dell´acqua non è affatto scontata e che dipende dalla presenza di un ecosistema intatto. Come ha proseguito: "Abbiamo fatto tanti investimenti, ma anche per la sensibilizzazione soprattutto nelle scuole al fine di sviluppare la cultura della tutela dell´ambiente e delle risorse naturali". L’importanza che la Provincia attribuisce al settore acqua è confermata dalla presenza di ben quattro uffici che se ne occupano, tre presso l’Agenzia provinciale per l’ambiente (Ufficio tutela acqua, Laboratorio analisi acqua e Laboratorio biologico) ed uno presso la Ripartizione acque pubbliche ed energia (Ufficio gestione risorse idriche). Ernesto Scarperi, direttore dell´Ufficio tutela acqua, ha fatto presente che la Provincia di Bolzano non dispone di leggi proprie in questo settore prendendo a riferimento la normativa europea e statale. Negli ultimi anni con decreti attuativi a livello statale sono stati modificati i programmi di monitoraggio ed in parte anche le classificazioni. Gli obiettivi di qualità per i corsi d’acqua sono da raggiungere entro il 2015 ad eccezione dei corpi idrici fortemente modificati. Secondo i criteri di tipizzazione con delibera della Giunta provinciale sono stati classificati oltre 250 corsi d´acqua (con bacino idrico oltre i 10 km², di cui 131 fiumi molto piccoli (meno di 5 km) a scorrimento superficiale, 53 piccoli (tra 5 e 25 km) a scorrimento superficiale, 16 medi (tra 25 e 75 km) e 5 grandi (tra 75 e 150 km) ai quali si aggiungono (categoria specifica per l’Alto Adige) 11 fossati di fondovalle. La “rete nucleo” consta di 14 punti per l’esecuzione dei controlli annuali e sono dotati di sistemi di rilevamento automatico; complessivamente sono 107 i punti di monitoraggio e di sorveglianza. Con una "rete operativa" vengono eseguiti controlli ogni tre anni sui corpi idrici problematici (sull´Adige a causa delle oscillazioni di portata e sui corpi idrici laterali per immissioni industriali e agricole e sulla Fossa di Caldaro). Lo stato di qualità dell´acqua fà riferimento a più parametri e viene determinato dallo stato biologico dei macrovertebrati, delle diatomeee, delle macrofite e della popolazione ittica, nonché dello stato chimico delle sostanze prioritarie (tossiche), nonché alle analisi chimico-fisiche dei nutrienti, ed alla situazione riferita alla idrologia ed ecomorfologia per lo stato "elevato" di qualità. Luciana Luisi, direttrice del Laboratorio analisi acqua ha parlato delle indagini chimiche e della valutazione dei risultati del 2010 (disponibili anche in Internet). Il laboratorio effettua controlli su tutti i corpi idrici situati in provincia di Bolzano; è presente una rete di monitoraggio provinciale dotata anche di 9 stazioni di campionamento automatico dislocate sui principali corsi d´acqua: Adige (4), Isarco (29, Rienza (19, Drava (1) e sulla Fossa Grande di Caldaro (1). Le analisi chimiche eseguite per valutare la qualità ambientale riguardano parametri quali l´ossigeno disciolto, l´ammoniaca, nitrati e fosfato totale che assieme agli elementi biologici concorrrono a definire lo "stato ecologico" delle acque superficiali; i parametri riferiti a sostanze prioritarie (pesticidi, metalli, Voc, Ipa) concorrono a definire lo "stato chimico". Ad ogni campionamento , su tutti i punti di prelievo, vengono effettuate ulteriori determinazioni utili ai fini interpretativi, ovvero in riferimetno al pH, conducibilità, durezza, alcalinità, sostanze sospese totali, nitrati, fosfati, azoto totale ecc. Nell’anno 2010 (a fronte di 280 campioni ed 11.000 determinazioni effettuati) facendo riferimento alle valutazioni Limeco, livello di inquinamento dei macrodescrittori ecologici, per quanto attiene la qualità, il 76 per cento dei punti di monitoraggio in territorio altoatesino risultano essere di grado “elevato”, il 12 per cento di grado “buono”, mentre il 7 per cento di grado “sufficiente” ed il 5 per cento di grado “scarso”. Il raffronto dei dati fra il 2009 ed il 2010 evidenzia delle modifiche soprattutto a causa dell´entrata in vigore di una nuova legge con l´introduzione di categorie differenti. Renate Alber del Laboratorio biologico ha completato la presentazione illustrando particolarità relative ai bio indicatori (macrozoobenthos, diatomee). In generale i corsi d´acqua in Alto Adige sono di prima qualità; problematicità sono causate da scarichi di sostanze organiche, di nutrienti e pesticidi in alcuni casi dalla rettificazione e consolidamento (dove peraltro la Ripartizione Opere idrauliche negli ultimi tempi è attiva nella rinaturalizzazione dei corsi d’acqua) e le variazioni di portata (per le nuove concessioni sono tassativamente previste portate minime). Alla conferenza presso la sede del laboratorio ha fatto seguito la visita della Stazione di prelievo dei campioni d´acqua superficiale sull´Isarco, a Bolzano Sud in via Lungo Isarco Sinistro. La presentazione dell’attività dei tre servizi e dei dati è avvenuta anche in concomitanza con la ricorrenza dei 15 anni dalla sua istituzione, l´Agenzia provinciale per l´ambiente.  
   
   
FVG: DEFINITI RIMBORSI A COMUNI VIRTUOSI RICICLO IMMONDIZIE  
 
Trieste, 5 settembre 2011 - Riciclare conviene ai Comuni del Friuli Venezia Giulia, che ottengono contributi in relazione alla quantità dei rifiuti riciclati e in proporzione al numero di abitanti residenti. Il 28 luglio la Giunta regionale, su proposta del vicepresidente Luca Ciriani, ha definito i criteri per il computo del valore dei contributi. La Giunta, in particolare, ha definito di escludere da qualsiasi forma di contributo i comuni che non raggiungono il riciclo del 50 p.C. Delle immondizie prodotte sul territorio, stabilendo invece per quelli che superano tale soglia un valore crescente di contributo economico. "Il computo - ha spiegato Ciriani - si riferisce ai dati forniti dal catasto regionale dei Rifiuti per l´anno 2009". I comuni che risulterà che nel 2009 avevano realizzato una raccolta differenziata compresa tra il 50 e il 60 p.C. Dell´immondizia prodotta riceveranno un rimborso pari a 0,50 euro per abitante, quelli che riciclano tra il 60 e il 70 p.C. Otterranno fino a 1 euro per abitante; lo scaglione successivo (dal 70 all´80 p.C. Di riciclo sul totale immondizie prodotte) prevede un rimborso di 2 euro per abitante, che cresce fino a 3 euro nella fascia successiva, dall´80 al 90 p.C. Per i comuni più virtuosi, che superano il 90 p.C. Della raccolta differenziata, il rimborso è di 4 euro per abitante. Sul fronte ambientale la Giunta ha approvato ieri anche un´altra delibera proposta dal vicepresidente Ciriani, che riguarda nuovi finanziamenti a cui possono accedere enti pubblici e comunità montane per finanziare impianti di geotermia. Si tratta di fondi Por Fesr, cofinanziati da Stato, Unione europea e Regione: a disposizione vi sono 423mila euro sotto forma di finanziamenti in conto capitale che possono essere utilizzati per il completamento o la nuova installazione di impianti geotermici e pompe di calore collegati. "Si tratta - ha commentato il vicepresidente - di ulteriori fondi dopo precedenti bandi, che permettono agli enti pubblici di dotarsi di strumenti di produzione di energia rinnovabile che migliorano l´impatto sull´ambiente, e permettono una riduzione dei costi di gestione". Secondo il bando approvato, che verrà pubblicato a breve sul Bur, l´investimento è finanziabile fino al 77 p.C. Del totale.  
   
   
I PRIMI PROVVEDIMENTI DELLA REGIONE CALABRIA PER SUPERARE L’EMERGENZA RIFUTI  
 
Catanzaro, 5 settembre 2011 - Convocata dal Presidente della Regione Giuseppe Scopelliti, si è svolta, il 23 agosto, una riunione tecnica operativa nella sede della Presidenza della Giunta Regionale, per discutere su come affrontare e gestire l’emergenza rifiuti in Calabria, acuita nella stagione estiva. All’incontro erano presenti, oltre al Presidente Scopelliti, l’assessore all’Ambiente Francesco Pugliano, il Commissario per l’emergenza rifiuti Graziano Melandri, il Dirigente generale del Dipartimento ambiente Bruno Gualtieri e l’Assessore regionale alle Attività produttive Antonio Caridi. Nel corso della riunione si sono individuate le criticità del momento, causate anche da una maggiore produzione di rifiuti, soprattutto nel periodo estivo. Le soluzioni individuate per la gestione di questa fase sono l’autorizzazione per un conferimento suppletivo nella discarica di S. Giovanni in Fiore che servirà per i prossimi dieci giorni a consentire l’arrivo dei rifiuti del territorio cosentino nella stessa discarica. E’ stato, altresì, autorizzato un aumento dei quantitativi giornalieri da far trattare presso l’impianto Daneco di Lamezia Terme, per consentire ai rifiuti del vibonese di essere smaltiti presso tale struttura. Nella giornata di ieri è stato autorizzato, con decreto dirigenziale del Dipartimento, l’ampliamento della discarica di Pianopoli che permetterà di allargare nella struttura orari e quantitativi per il conferimento dei rifiuti. L’ufficio del Commissario, inoltre, sta predisponendo l’individuazione di alcuni siti sui quali realizzare delle stazioni di “trasferenza” per consentire nei vari territori di avere un ulteriore sbocco nei casi di crisi e di emergenza del sistema. Si darà un ulteriore accelerazione, nei prossimi giorni, per la realizzazione dei lavori delle nuove discariche di Melicuccà e di Casignana, per averle disponibili nel prossimo mese di ottobre. Per quanto riguarda una pianificazione ordinaria, a breve, insieme all’Assessorato alle Attività Produttive, saranno convocati i rappresentanti delle Asi del territorio regionale per individuare percorsi comuni per realizzare impianti tecnologici utili a rafforzare il sistema infrastrutturale, attraverso l’utilizzo dei fondi comunitari per lo sviluppo locale (Pisl). Maggiori dettagli sulla gestione del sistema dei rifiuti saranno indicati nei prossimi giorni dal Commissario per l’emergenza rifiuti Graziano Melandri. “Con questi primi provvedimenti, stabiliti con il Presidente Scopelliti – ha affermato l’Assessore regionale all’Ambiente Pugliano - abbiamo cercato di aggredire, da subito, le maggiori criticità. Superata questa fase di emergenza, sarà necessaria la concertazione con le Amministrazioni territoriali ed in particolare con quelle della provincia di Cosenza che dovranno collaborare ad individuare dei siti idonei sui quali realizzare impianti di selezione e trattamento dei rifiuti, con discariche di servizio annesse per colmare un difetto infrastrutturale che rappresenta la causa principale della crisi del sistema. Realizzati questi impianti nel territorio cosentino, ai quali si aggiungerà quello di San Calogero, già oggetto di bando di gara, che servirà a garantire lo smaltimento della produzione dei rifiuti nel vibonese, potrà essere raggiunto in tutta la Calabria il principio dell’autosufficienza territoriale. Si tratta di un obiettivo individuato nel piano regionale dei rifiuti e mai raggiunto per la carenza di impianti nel territorio vibonese e cosentino che hanno caricato il peso dello smaltimento sulle strutture delle altre provincie. Queste carenze di impianti di smaltimento – ha aggiunto l’Assessore Pugliano - finora hanno creato maggiori oneri e rischi ambientali a causa dei conferimenti in siti lontani dai luoghi di produzione. La realizzazione di queste strutture, insieme ad una politica più attenta circa i vantaggi legati alla raccolta differenziata, rappresentano per noi gli strumenti necessari per fare uscire la Calabria dall’emergenza, arrivando ad una gestione ordinaria dell’intero sistema”.  
   
   
LAGO DI PERTUSILLO: STRETTA SU DEPURATORI, CONTROLLI A TAPPETO CASE SPARSE  
 
Potenza, 5 settembre 2011 - Al via il 30 agosto una “stretta” sul sistema di depurazione nell’area e controlli a tappeto sulle case isolate della zona, per verificare che scarichino in modo corretto i loro reflui. E intanto si va avanti con i controlli. Sono i risultati del “Summit” sul Pertusillo che si è tenuto per iniziativa dell’assessore all’Ambiente Agatino Mancusi. Il lago del Pertusillo richiede un’attenzione a 360 gradi. Occorre analizzare e capire le reali condizioni dell’invaso, individuandone una volta per tutte le cause e le soluzioni. Il Pertusillo continua a destare preoccupazioni, dopo la denuncia di una morìa di pesci di grossa taglia, che si aggiunge all’allarme del 2010 del proliferare dell’alga cornuta. “E’ arrivato il momento di fare chiarezza – ha affermato Mancusi, che ha convocato l’incontro tenutosi oggi in Regione d’intesa con il presidente Vito De Filippo - e che ciascuno si assuma le proprie responsabilità. Dobbiamo renderci conto quali sino i comportanti all’origine della “malattia” di cui soffre il lago Pertusillo, quali siano cioè le reali origini del problema. Non a caso sono stati chiamati al tavolo tutti gli organi preposti a controllare e a presidiare il territorio. Ritengo, una volta per tutte, che bisogna uscire da queste ambiguità e portare a soluzione i problemi ed è questa la linea del Dipartimento”. A distanza di oltre anno, però, più di qualcosa è stato fatto per monitorare la situazione ed eliminare le possibili cause inquinanti. A cominciare dagli impianti di depurazione. Come è emerso oggi dall’incontro, cui hanno partecipato la Provincia di Potenza, Il Parco del Lagonegrese, Acquedotto Lucano, l’Arpab, il Corpo Forestale dello Stato, il Consorzio di Bonifica dell’alta Val d’Agri, la Polizia Provinciale e i sindaci dei comuni di Grumento, Viggiano, Spinoso, Montemurro e Sarconi, gli impianti di depurazione di Montemurro e Grumento e quello consortile di Tramutola saranno a regime, con la consegna da parte del Consorzio di bonifica ad Acquedotto Lucano, che è il soggetto deputato alla gestione, entro il mese di settembre, assicurando il corretto smaltimento delle acque reflue. Un’altra delle questioni affrontate è stata quella del censimento delle case e delle attività antropiche nei pressi del lago e che potrebbero scaricare lì i propri reflui. Di qui l’invito a tutti gli organi preposti ad effettuare controlli serrati e rigorosi, per portare alla luce situazioni anomale che possono compromettere l’habitat naturale del Pertusillo. Il direttore dell’Arpab, Raffaele Vita, ha presentato alcuni punti fondamentali di un progetto di monitoraggio del Pertusillo, finanziato dal Dipartimento Ambiente della Regione con 300 mila euro e che ha avuto l’avvallo del ministero della Sanità. Il progetto – ha spiegato Vita, è iniziato nel mese di luglio 2011 e durerà di 12 mesi. Si tratta di controlli articolati che vede in gioco 288 campionamenti in cui sono posti all’attenzione di tutti 90 parametri tra cui i sedimenti lacustri e fluviali. I punti di campionamento sono passati da 5 a 7 ed a settembre saranno effettuati controlli anche sul terreno. Una volta acquisiti i dati resta però da capire come mai si siano verificati i fenomeni di questi giorni. Un’analisi che richiede l’impiego di altre competenze ad esempio lo studio delle specie passa in mano all’Istituto di Zooprofilassi. Il passo avanti certificato è quello di predisporre un report mensile di tutte le situazione che causano inquinamento, ormai conosciute da tutte le istituzioni presenti (discariche abusive, smaltimenti abusivi….), e di vigilare e controllare. E’ importante che ci sia trasparenza anche su quelle che sono cause taciute. “E’ fuori di dubbio che la situazione vada chiarita, affrontata e risolta – ha detto il presidente De Filippo – e non possiamo accettare che alcuni fenomeni restino inspiegabili. Per questo al tavolo abbiamo messo tutte le competenze, scientifiche e operative, ed è imprescindibile un lavoro serrato e puntuale per il quale pretendiamo un solo traguardo: la soluzione definitiva del problema”.  
   
   
DIPENDENTI CONSORZI RIFIUTI BENEVENTO, PROGETTO PER UTILIZZO IMMEDIATO. NAPPI: "GUARDIAMO AL LAVORO VERO SUPERANDO L´ASSISTENZA"  
 
Napoli, 5 settembre 2011 - Si è svolto il 30 agosto in Regione Campania una riunione sulla situazione relativa ai circa 130 lavoratori dei Consorzi per i rifiuti della provincia di Benevento, sospesi dal servizio da 13 mesi e da allora privi di retribuzione. L´assessore al Lavoro e alla Formazione Severino Nappi ha incontrato il presidente e l´assessore all´Ambiente della Provincia di Benevento Aniello Cimitile e Gianluca Aceto, i sindaci della provincia soci dei Consorzi per i rifiuti Bn1, Bn2, Bn3, i commissari liquidatori degli stessi ed i rappresentanti sindacali dei lavoratori. Anche d´intesa con l´assessore all´Ambiente Giovanni Romano, Nappi ha proposto di adottare una soluzione che consenta l´immediata utilizzazione dei lavoratori. Questo in attesa dell´assegnazione dell´appalto, relativo alla raccolta e al trasporto dei rifiuti della Provincia di Benevento, già bandito dall´Amministrazione Provinciale e che prevede, per il 2012, anche l´assorbimento di tutto il personale dipendente dei Consorzi stessi presso gli aggiudicatari. L´ipotesi, cui hanno lavorato i tecnici della Regione Campania, affida alla Provincia di Benevento la titolarità di un progetto - con la partecipazione tecnica e senza oneri diretti per le amministrazioni comunali - per l´incremento della raccolta differenziata sul territorio, e l´esecuzione dello stesso ai Consorzi, che utilizzeranno i propri lavoratori dipendenti presso le amministrazioni coinvolte. L´assessorato alla Formazione si è dichiarato inoltre disponibile, laddove fosse necessario, a garantire percorsi di riqualificazione del personale interessato. I presenti, a partire dal presidente della Provincia di Benevento, hanno espresso apprezzamento e piena condivisione per le proposte. E´ stato costituito un tavolo tecnico, coordinato dagli assessorati regionali al Lavoro e Formazione e all´Ambiente, che provvederà, già a partire dalla prossima settimana, a predisporre il relativo progetto esecutivo, che verrà poi sottoposto alla valutazione dei Comuni soci dei Consorzi e delle parti sociali. "Ancora una volta - ha detto l´assessore Nappi al termine dell´incontro - la Giunta Caldoro sostituisce le misure meramente assistenziali e senza prospettive con strumenti che mirano e facilitano la ricollocazione lavorativa e si proiettano nella dimensione del lavoro vero e dello sviluppo del territorio."