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MERCOLEDI
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Notiziario Marketpress di
Mercoledì 07 Settembre 2011 |
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L’EUREGIO DIVENTA GREEN GRAZIE ALL’EDILIZIA SOSTENIBILE E ALL’ENERGIA |
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Trento, 7 settembre 2011 - Le Province autonome di Trento e Bolzano, e il Land Tirolo collaboreranno nei settori dell’edilizia sostenibile e nella produzione energetica da fonti rinnovabili. Lo ha deciso il 2 settembre la giunta provinciale – su proposta del presidente Lorenzo Dellai - che ha approvato la delibera con relativo protocollo di intesa sui temi della sostenibilità. Le due Province collaboreranno su una serie iniziative congiunte, coinvolgendo gli attori pubblici e privati presenti sul territorio. I tre membri dell’Euregio promuoveranno iniziative comuni, avranno un “marchio ombrello” per il settore green, lanceranno progetti di ricerca industriale, aperti alle impresi presenti sul territorio e che si occupano di edilizia sostenibile e dell’energia. Nel luglio 2009 le Province autonome di Trento e Bolzano avevano già sottoscritto un Protocollo d’intesa che prevedeva forme strette di collaborazione tra l’esperienza del “Distretto tecnologico trentino Energia e Ambiente - Habitech” e quella della filiera dell’edilizia sostenibile altoatesina. L’obiettivo era la crescita dei due territori nel settore della sostenibilità e consentire a Trentino ed Alto Adige di diventare una delle Regioni europee a maggiore vocazione di sostenibilità. Nel contempo è stato individuato anche un modello di governance di indirizzo strategico comune che permetta di favorire la collaborazione tra le rispettive Università ed enti di ricerca nei settori della ricerca e delle tecnologie ambientali nonché la messa in rete delle rispettive imprese e filiere. Nella seduta di oggi, la Giunta provinciale ha compiuto un ulteriore passo in questa direzione, adottando il nuovo schema di Protocollo d’intesa questa volta condiviso con la Provincia autonoma di Bolzano ed il Land Tirolo, sempre nel campo dell’edilizia sostenibile e delle green technologies. La nuova intesa concretizza la dichiarazione congiunta, sottoscritta dalle tre giunte del Land Tirolo, dell’Alto Adige e del Trentino in occasione della seduta di lavoro svoltasi ad Innsbruck il 15 ottobre 2009, con la quale le tre amministrazioni si erano impegnate a promuovere e sviluppare diverse azioni comuni per rafforzare l’armonizzazione dell’Euroregione. Il Protocollo d’intesa approvato oggi mette nelle condizione il Trentino, l’Alto Adige e il Tirolo di costituire un ampio distretto e di far diventare quindi i tre territori dell’Euroregione una delle Regioni europee a maggiore vocazione di sostenibilità. Le tre realtà alpine si impegnano a dar vita a forme più strette di collaborazione tra l’esperienza della filiera dell’edilizia sostenibile altoatesina, tirolese e trentina, nonché a forme di collaborazione virtuosa tra i rispettivi organismi di ricerca, pubblici e privati, e le rispettive Università nei settori della ricerca, sviluppo ed innovazione ed in particolare in materia di edilizia sostenibile e green technologies. La stessa delibera, adottata oggi, approva il Piano di attività relativo al biennio 2011-2012. Il programma impegna le tre Giunte a realizzare un percorso comune che, valorizzando le identità e specificità territoriali di ciascuno, porti ad una convergenza tecnica, scientifica ed operativa. Le azioni comuni riguardano l’organizzazione di seminari informativi sulle realtà territoriali dell’Euroregione con riferimento alle tematiche oggetto del Protocollo ed in particolare sullo stato dell’arte dei tre territori, oltre all’attuazione di politiche di marketing comune e la partecipazione a fiere e manifestazioni sui temi dell’edilizia sostenibile e dell’energia. Ci sarà un “marchio ombrello”, pur nel rispetto delle singole peculiarità e autonomie. Una banca dati comune consentirà di condividere il sistema delle imprese che operano nel campo dell’edilizia sostenibile all’interno dell’Euroregione, oltre all’individuazione e al monitoraggio comune di progetti di interesse pubblico, avviati o da avviarsi nell’Euroregione. Nei prossimi mesi saranno lanciati bandi comuni per progetti di ricerca industriale e definiti progetti di ricerca tra le tre istituzioni. |
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PUGLIA, PRIMO ECOCONCERTO A PEDALI. VENDOLA E MINERVINI A ROMA INCONTRANO STAMPA SARÀ IL PRIMO CONCERTO MUSICALE COMPLETAMENTE ECOSTENIBILE IN ITALIA E SI TERRÀ IL 15 SETTEMBRE AL PORTO DI BARI. |
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Bari, 7 settembre 2011 - L’energia elettrica che illuminerà il palco e che farà suonare gli strumenti sarà generata dagli spettatori. Un concerto su “palco a pedali”, alimentato dall’energia prodotta dalle biciclette, con i Tetes de Bois, ideatori del palco finanziato dall’assessorato alla mobilità della Regione Puglia. La presentazione alla stampa dell’evento è prevista giovedì 8 settembre alle ore 11.30 presso la sede della Regione Puglia a Roma (via Barberini, 36). Intervengono: Nichi Vendola, Presidente della Regione Puglia, Guglielmo Minervini, Assessore regionale alle Infrastrutture strategiche e mobilità, Andrea Satta, Têtes de Bois, Mauro Diazzi, Just in Time. Sarà presente Cecilia D’elia, Assessore alle Politiche Culturali della Provincia di Roma.il gruppo romano presenterà a Bari, per l’anteprima nazionale della Settimana europea della mobilità sostenibile, il live “Goodbike” che poi porterà in tour insieme al palco e al progetto firmato Regione Puglia. Il concerto è inserito nell´ambito del programma Crea-attiva-mente e realizzato in collaborazione con il collettivo “Post_la fabbrica della creatività" che ha disegnato per l´occasione una "città dei pedali", immagine delle politiche di sostenibilità del territorio. |
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ENERGIA PULITA DALLE ACQUE DEL DEPURATORE DI FOLGARIA |
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Trento, 7 settembre 2011 - Un impianto fotovoltaico, in corso di realizzazione, e uno per lo sfruttamento della forza delle acque depurate, il cui progetto è stato approvato il 26 agosto, renderanno autonomo energeticamente il depuratore di Folgaria. Su proposta del presidente Lorenzo Dellai, la Giunta provinciale ha infatti approvato un progetto di sfruttamento di fonti rinnovabili di energia presso il depuratore di Folgaria finalizzato a rendere appunto il depuratore autonomo in termini di bilancio energetico complessivo. Il quantitativo di energia elettrica risparmiato in questo modo per il funzionamento del depuratore sarà destinato al sollevamento dell’acqua negli acquedotti idropotabili della zona. L’agenzia per la Depurazione sarà responsabile della realizzazione dell’intervento, tramite la propria struttura tecnico-amministrativa, dando corso a tutte le procedure di affidamento e direzione dei lavori, anche in materia di sicurezza, ai pagamenti e alle procedure di collaudo. L’agenzia provinciale per L’energia è invece autorizzata a finanziare il progetto fino al 100% del costo, preventivato in 624.028,23 Euro. Il depuratore di Folgaria, che si trova in località Carpeneda, è di proprietà della Provincia autonoma di Trento ed è gestito dall’Agenzia per la depurazione (Adep). L’agenzia per la Depurazione e l’Agenzia provinciale per L’energia hanno concordato, dopo una fase di studio di fattibilità e progettazione preliminare condotta in comune da parte dei rispettivi settori tecnici, sull’opportunità di rendere autonomo in termini di bilancio energetico complessivo il depuratore, coprendo una prima parte dei consumi di energia elettrica mediante la realizzazione di un impianto fotovoltaico, come detto attualmente in fase di realizzazione, e la rimanente parte mediante la realizzazione di un impianto idroelettrico per lo sfruttamento del salto idraulico delle acque depurate prima della restituzione nel rio Cavallo. Contrariamente a quanto avviene normalmente, infatti, il depuratore si trova ad una quota notevolmente superiore rispetto al punto di restituzione delle acque depurate. Il progetto approvato oggi consente l’intera copertura dei fabbisogni energetici del depuratore con fonti rinnovabili e quindi ha una particolare valenza ambientale ed energetica. Come detto, il salto idraulico delle acque reflue è disponibile presso il depuratore di Folgaria in virtù delle particolari condizioni orografiche. Attualmente l´amministrazione comunale di Folgaria è gravata dai costi energetici per il pompaggio in quota delle acque distribuite nell’acquedotto idropotabile, aggravio solo parzialmente attenuato dalla fornitura a tariffa agevolata di un certo quantitativo di energia elettrica, in base alle norme di attuazione dello Statuto di Autonomia. Con il progetto approvato oggi verranno a diminuire i costi energetici per il sollevamento e la distribuzione dell´acqua potabile. Il quantitativo di energia elettrica risparmiato presso il depuratore sarà infatti destinato al sollevamento dell’acqua negli acquedotti idropotabili della zona. |
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AOSTA: L.R. 3/2006 SULL’USO RAZIONALE DELL’ENERGIA: NOVITÀ NELLE AGEVOLAZIONI |
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Aosta, 7 settembre 2011 - L’assessorato alle attività produttive rende noto che la Giunta regionale ha approvato la delibera 1989/2011 che modifica le modalità per la concessione e la liquidazione delle agevolazioni di cui all’art. 5 della legge regionale 3 gennaio 2006, n. 3 Nuove disposizioni in materia di interventi regionali per la promozione dell’uso razionale dell’energia. In particolare, le modifiche intervengono su tre aspetti principali: il primo introduce la possibilità di finanziamento anche dei generatori di calore a legna, il cui rendimento deve essere però certificato da laboratori di prova abilitati dal Ministero dello sviluppo economicoenotificato alla Commissione europea. In precedenza, i laboratori ammessi erano solo quelli accreditati dall’apposito circuito europeo. In secondo luogo, il testo approvato rende inoltre finanziabili anche le pompe di calore che producono acqua calda sanitaria al servizio di singoli alloggi, mentre in precedenza gli stessi apparecchi dovevano soddisfare il fabbisogno di interi edifici. L’importo dell’agevolazione in questo caso non può superare il 30% della spesa ammissibile risultante dalla documentazione di spesa. Infine, sul fronte dell’innovazione, sono ora finanziabili i sistemi che consentono la contabilizzazione del calore consumato negli alloggi e quindi un’equa ripartizione dei costi nell’ambito dello stesso edificio. Anche in questo caso, l’agevolazione massima non può superare il 30% della spesa ammissibile risultante dalla documentazione di spesa. Le spese ammissibili costituenti il costo d’investimento, in base al quale è calcolato il finanziamento, sono riferibili esclusivamente alla fornitura e posa di contabilizzatori autonomi del calore, di sistemi /dispositivi di termoregolazione e di sistemi di raccolta, elaborazione e trasmissione dei dati relativi alla contabilizzazione e termoregolazione. |
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BOLZANO, ENERGIA EOLICA E GEOTERMICA: PUBBLICATO IL NUOVO REGOLAMENTO |
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Bolzano, 7 settembre 2011 – Dallo scorso 8 agosto in Provincia di Bolzano, ci sono regole nuove e più chiare circa l´utilizzo del vento e del calore per la produzione di energia. La relativa delibera, approvata dalla Giunta provinciale su proposta dell´assessore Michl Laimer, è stata infatti pubblicata sul Bollettino ufficiale della Regione Trentino-alto Adige. Per gli impianti eolici è previsto un quadro normativo più rigido a tutela di paesaggio e cittadini. No all´energia nucleare, graduale abbandono delle fonti fossili, sempre maggiore utilizzo delle energie rinnovabili: sono alcuni dei passaggi chiave del pacchetto clima elaborata dalla Giunta provinciale che ha come obiettivo finale la nascita del "Klimaland" Alto Adige. "Nonostante il forte sostegno all´energia prodotta da fonti rinnovabili - precisa però l´assessore all´ambiente Michl Laimer - è necessario tenere in considerazione anche gli aspetti legati ai costi sociali degli impianti sottoforma di inquinamento acustico o di impatto paesaggistico". A questo proposito, la Giunta provinciale ha modificato il regolamento di esecuzione della legge urbanistica provinciale, stabilendo criteri piuttosto rigidi per la realizzazione dei cosiddetti parchi eolici. "Gli impianti - sottolinea Laimer - non potranno essere installati all´interno di zone residenziali, e in ogni caso è prevista una distanza minima di 150 metri dai primi insediamenti abitativi". Non sarà inoltre possibile costruire impianti per la produzione di energia eolica nei parchi naturali, nei siti Natura 2000, nei biotopi, nelle aree classificate come monumenti naturali, nel Parco nazionale dello Stelvio, nell´area sottoposta a tutela da parte dell´Unesco (Dolomiti - patrimonio mondiale), nonchè nelle zone di tutela e rispetto paesaggistico. "Per fare in modo che l´utilizzo del vento per la produzione di energia sia veramente efficiente e redditizio - aggiunge l´assessore Michl Laimer - abbiamo inoltre aggiunto che i parchi eolici potranno essere realizzati solo in quelle località al di sotto dei 2.600 metri di altitudine dove la velocità media del vento, misurata a una certa distanza dal suolo, sia superiore ai 6 metri al secondo". Per la valutazione del sito, inoltre, dovranno essere considerati criteri quali la raggiungibilità e la connessione alla rete elettrica. In ogni caso, e al di là del rispetto dei parametri fissati dalla Giunta provinciale, l´assessore provinciale all´ambiente Michl Laimer ribadisce che "ogni singolo progetto riguardante l´energia eolica e geotermica dovrà essere attentamente esaminato, con particolare attenzione all´impatto paesaggistico". |
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SOLE, VENTO, ACQUA E CALORE DELLA TERRA SONO INESAURIBILI, E IL RESTO ? |
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Milano, 7 settembre 2011. Nelle energie rinnovabili solo alcune cose sono gratis e inesauribili (il sole, il vento, l´acqua, il calore geologico), altre molto meno. Solo comprendendo appieno i limiti materiali ed economici, e i possibili rimedi economici e tecnologici per superare o aggirare quei limiti, sarà possibile convertire un sistema energetico (e non solo) basato sul carbonio fossile in uno più equilibrato, senza cadere dalla padella di una dipendenza alla brace di un´altra (o molte altre). E´ questa la filosofia adottata da Zeroemission e Updating (www.Updating.it ) nell´organizzare il convegno “La supply chain delle rinnovabili”, in programma il 14 settembre alla Fiera di Roma nell´ambito di Zeroemissionrome, la manifestazione di riferimento dell´area mediterranea dedicata alle tematiche delle energie rinnovabili. “La supply chain delle rinnovabili” è la prima occasione in Italia dove vengono trattati questi temi sotto tutti i punti di vista: politico, economico, industriale e tecnologico Diversi sono gli snodi cruciali nella lunga catena di approvigionamenti e di valore aggiunto delle energie rinnovabili, prima di arrivare al collegamento che immette l´energia elettrica nella rete, domestica o pubblica. Questi snodi sono tutti presi in considerazione con interventi affidati ad esperti nell´agenda del convegno di Roma. Da segnalare in apertura per esempio quello di un rappresentante dell´Unione Europea che da tempo, per iniziativa del Commissario all´Impresa e l´Industria Tajani, ha avviato un programma, la Raw Material Initiative, volta a promuovere politiche, iniziative economiche e ricerca e applicazione di tecnologie per garantire all´industria degli Stati Membri un approvvigionamento certo e stabile delle materie prime necessarie allo sviluppo dei settori maturi e innovativi, tra cui quello delle energie rinnovabili è preminente. Il predominio assoluto (circa 95 per cento del totale) e pericoloso della Cina nella fornitura dei più utilizzati metalli compresi nel gruppo delle “terre rare” (usati nei magneti permanenti dei generatori eolici, delle automobili elettriche e ibride, eccetera) è arrivata all´attenzione dei media a grande diffusione e verrà estesamente trattata dal convegno di Roma. Verranno anche illustrati i rimedi alla situazione che sono stati escogitati in diverse nazioni del mondo occidentale, sia dal punto di vista dell´attivazione o riattivazione di nuove miniere che delle innovazioni tecnologiche e di processo che permettano di ridurre l´impiego delle terre rare. Contrariamente all´opinione diffusa, infatti, la Cina non ha il predominio nei giacimenti, ma solo nell´estrazione e raffinazione, grazie al basso costo della manodopera e alla rilassatezza dei controlli ambientali. Un altro snodo cruciale della supply chain delle rinnovabili, in questo caso del fotovoltaico, si trova a una stadio successivo a quello della materia prima, a livello del silicio policristallino ad elevatissima purezza, cosiddetto di “grado solare”. Il collo di bottiglia è costituito dal numero e dalla capacità degli impianti di raffinazione. Negli ultimi due anni in Asia sono state aperte nuove fabbriche e si è avviata l´espansione di quelle esistenti, e ciò ha provocato un crollo dei prezzi che ha mandato fuori mercato diverse aziende occidentali, soprattutto canadesi e tedesche, e ultimamente anche americane. Al momento in cui scriviamo, il prezzo del silicio di grado solare si aggira sui 56 dollari al chilogrammo, mentre ancora a marzo era a 78 dollari e nel 2008 a 450 dollari. E´ chiaro che aziende concepite per operare a determinati prezzi finali, se privi di riserve di capitale ingenti garantite da investitori o dalla Stato, si trovano in difficoltà a competere a questi prezzi. Le nuove fabbriche cinesi nello Xinjiang hanno per esempio un costo di produzione di circa 24 dollari al chilogrammo, grazie al fatto di utilizzare l´energia elettrica (una raffineria di silicio è più energivora di una acciaieria) prodotta dalle centrali a carbone, di cui la regione è ricca, a basso costo. Con quei margini industriali, i fabbricanti cinesi possono produrre con profitto anche a prezzi finali più bassi del 25 per cento di quelli attuali. Qui il problema possibile (alcuni dicono probabile) è che i cinesi facciano dumping e grazie alla struttura di capitale alla fine sostenuta dallo Stato mandino fuori mercato i concorrenti, ottengano il monopolio e poi risospingano in alto i prezzi. I due esempi precedenti interessano la supply chain delle rinnovabili a livello mondiale. In Italia la situazione è ulteriormente complicata dal fatto che una quota assolutamente predominante della tecnologia delle nostre rinnovabili viene importata: componenti eolici, moduli fotovoltaici, inverter, eccetera. La nostra supply chain delle rinnovabili è ancora un fatto commerciale più che industriale, e come tale sottoposta, in quanto ultimo anello della catena del valore, a tutte le turbolenze degli anelli precedenti. La situazione è oggi simile a quella della supply chain dei prodotti petroliferi, anzi peggiore, perchè in quanto a raffinerie di idrocarburi il nostro Paese non è messo malissimo (eredità della vituperata politica industriale e del boom degli anni ´50 e ´60). Per l´Italia quindi, capire la realtà della supply chain delle rinnovabili, e soprattutto cambiarla per quanto è possibile, rappresenta un´esigenza più urgente rispetto ad altri Paesi che, come il nostro, sembra abbiano una vocazione per lo sfruttamento intensivo delle energie rinnovabili. “La supply chain delle rinnovabili” ha l´ambizione di essere l´occasione non tanto per avviare un “dibattito” ma iniziare a discutere di soluzioni partendo dall´esistente della ricerca e dell´imprenditoria italiana, alcune delle quali sono inserite in agenda. Il convegno si terrà il 14 settembre presso il padiglione 5 della Fiera di Roma nella sala B5 in balconata. L´agenda definitiva è consultabile all´indirizzo www.Zeroemissionrome.eu/it_zer/conf_2011.asp?fiera=pvr&conf=pvr#30 . La partecipazione è libera e gratuita per tutti i visitatori della fiera Zeroemissionrome. |
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BOLZANO: BANDO UNICO PER LA FORNITURA DI ENERGIA AGLI ENTI PUBBLICI |
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Bolzano, 7 settembre 2011 - Ottenere la fornitura di energia elettrica a condizioni economiche più vantaggiose per tutti gli enti pubblici altoatesini: dalla Provincia ai Comuni, dalle scuole agli ospedali. Questo l´obiettivo della Giunta provinciale che, in accordo con il Consorzio dei Comuni, ha deciso di indire un bando triennale per un valore di 46 milioni di euro. Il fabbisogno di energia elettrica degli enti pubblici altoatesini, nei prossimi tre anni, raggiungerà quota 315 milioni di kilowattore. Si tratta di energia che servirà a far funzionare gli uffici provinciali e comunali, le scuole, gli ospedali, l´illuminazione stradale, l´Università, ma anche le Terme di Merano. Per ottenere la fornitura a condizioni economiche più vantaggiose, la Giunta provinciale, in accordo con il Consorzio dei Comuni, ha deciso di indire un bando europeo su base triennale per una cifra complessiva di 46 milioni di euro. "Siamo convinti che una soluzione del genere offra delle ottime garanzie in termini di risparmio di risorse - ha sottolineato il presidente Luis Durnwalder - perchè metterà a disposizione di tutti gli enti pubblici la possibilità di attingere a questo fondo acquistando così energia a prezzi più bassi". La Giunta provinciale, nell´ambito della procedura che porterà all´indizione del bando europeo, ha deciso di mettere un solo paletto. "Non acquisteremo energia atomica - ha spiegato Durnwalder - perchè sarebbe una scelta in netto contrasto con le nostre strategie contenute nel pacchetto clima". |
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PARCO EOLICO AL BRENNERO: PARERE NEGATIVO DELLA CONFERENZA AMBIENTALE |
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Bolzano, 7 settembre 2011 - Gli impianti eolici sono tra le principali fonti di energia rinnovabil, e consentono di abbattere l´immissione di Co2 nell´atmosfera. Nonostante questi presupposti, la Conferenza dei servizi in materia ambientale presieduta da Luigi Minach ha bocciato due progetti per la creazione di un parco eolico al Brennero a causa del "negativo impatti della struttura dal punto di vista ambientale e paesaggistico". Sono stati due i progetti per la creazione di un parco eolico al Brennero rigettati dalla Conferenza dei servizi in materia ambientale: uno presentato dall´azienda Wpp1, l´altro dalla Cooperativa centrale elettrica di Fleres. In totale, si trattava di 22 impianti in località Monte Sella che garantivano una produzione annua di 111mila Mwh (megawattora), e di altri 9 impianti, 5 dei quali di dimensioni ridotte, in località passo del Santicolo per una produzione annua di 20mila Mwh. Il parco eolico del Brennero avrebbe consentito una riduzione di immissioni di Co2 nell´atmosfera pari a circa 100mila tonnellate all´anno, ma nonostante ciò, l´organo provinciale presieduto dal direttore dell´Appa Luigi Minach ha espresso parere negativo per quanto riguarda la valutazione d´impatto ambientale. La decisione definitiva spetta comunque alla Giunta provinciale, che dovrebbe affrontare la questione nelle prossime settimane. Il primo aspetto analizzato dalla Conferenza dei servizi in materia ambientale è stato quello legato alla raggiungibilità degli impianti, visto che nei progetti erano previsti un impianto a fune per il trasporto del materiale e una strada di accesso. "Per consentire la realizzazione dell´opera - sottolinea Luigi Minach - sarebbero stati necessari interventi di ampliamento delle strutture esistenti, e qualche tratto di strada sarebbe stato costruito ex-novo. Inoltre, dato che doveva essere garantita la percorribilità a mezzi pesanti con portata oltre le 100 tonnellate, c´erano da tenere in considerazione tutte le questioni relativa alla capacità, ai raggi di curvatura e alle pendenze longitudinali delle strade". Altro motivo che ha spinto la Conferenza ad esprimersi in termini negativi è quello relativa alla superficie necessaria (tra i 900 e i 1.600 metri quadrati) per ogni impianto. "Anche se queste strutture - prosegue Minach - una volta completata la costruzione dell´opera possono essere in parte smantellate, la possibilità di effettuare interventi di rinverdimento per il ripristino delle condizioni originarie appare piuttosto limitata e condizionata da tempi di realizzazione molto lunghi. Inoltre, durante i lavori, rischierebbero di subire gravi danni alcune zone umide considerate di importanza prioritaria per la tutela dell´ambiente". A far pendere la bilancia dalla parte del no, inoltre, hanno contribuito le valutazioni sulla dimensione degli impianti (60 metri l´altezza del mozzo, 70 metri il diametro del rotore) e sull´impatto delle pale eoliche, che sarebbero visibili dai centri abitati circostanti come Vipiteno, Colle Isarco e Gries. "Il territorio del Brennero - spiega il direttore dell´Appa Luigi Minach - è considerato di particolare valore dal punto di vista ecologico e paesaggistico, e la realizzazione del parco eolico avrebbe svalutato tutta l´area. Senza contare che, nell´ipotesi di una eventuale futura dismissione degli impianti, i danni causati all´ambiente sarebbero stati irreversibili". Il passo del Brennero, uno dei valichi alpini situato ad una delle altitudini in assoluto più basse, sorge tra l´altro su uno dei più importanti percorsi di migrazione degli uccelli, "e la presenza del parco eolico con le sue pale e le sue turbine - spiega Minach - avrebbe compromesso in maniera irrimediabile questa caratteristica". In conclusione, il presidente della Conferenza dei servizi in materia ambientale Luigi Minach giustifica la decisione di esprimere un parere negativo ai due progetti con il fatto che "la quantità di energia prodotta da fonti rinnovabili e il risparmio di Co2 che si sarebbe ottenuto non possono comunque giustificare gli effetti negativi sull´ambiente e sul paesaggio di questi impianti". |
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BOLZANO: RETE ELETTRICA NEL CUNICOLO PILOTA LUNGO TUTTO L´ASSE NORD-SUD |
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Bolzano, 7 settembre 2011 - In futuro, la rete elettrica di trasporto potrebbe scorrere all´interno del cunicolo pilota del tunnel di base del Brennero. Un´idea che trova l´appoggio della Giunta provinciale altoatesina, ma a una condizione: "Deve essere garantito l´interramento o la prosecuzione nelle tratte d´accesso lungo tutto l´asse nord-sud", ha spiegato il presidente Luis Durnwalder. Attualmente, in Provincia di Bolzano, la rete elettrica di trasporto dell´alta e della bassa tensione scorre lungo due binari paralleli. Da una parte i lavori di interramento, chiesti con sempre maggiore insistenza dalla popolazione per ridurre l´impatto paesaggistico, e dall´altra i tradizionali impianti costituiti da tralicci. "Entro due anni - ha sottolineato Luis Durnwalder - dovrebbe essere completato il cunicolo pilota del tunnel di base del Brennero, e l´ipotesi è quella di sfruttare la galleria per far scorrere la rete elettrica al suo interno". Un´ipotesi che la Giunta provinciale, in attesa di una più approfondita valutazione tecnica ed economica, giudica in maniera positiva, "anche perchè - ha spiegato Durnwalder - gli interventi potrebbero contare su un co-finanziamento da parte dell´Unione Europea". Da Bolzano, dunque, arriva l´ok all´operazione, ma l´esecutivo di Palazzo Widmann pone una condizione. "Non avrebbe senso - ha proseguito il presidente della Giunta provinciale - utilizzare il cunicolo pilota nella sola tratta Innsbruck-fortezza, perchè tutti i vantaggi sarebbero concentrati in Alta Val d´Isarco. La nostra proposta, dunque, è quella sia di proseguire oltre il cunicolo pilota con le operazioni di interramento, sia di sfruttare le gallerie che verranno realizzate per le tratte d´accesso al tunnel di base del Brennero". |
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PIATTAFORMA PETROLIFERA AL LARGO DEL SALENTO ORA A CROTONE |
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Bari, 7 settembre 2011 - L’assessore all’Ecologia, Lorenzo Nicastro, in merito all’avvistamento al largo delle coste salentine di una piattaforma per trivellazioni petrolifere in navigazione, ha precisato che “da informazioni assunte presso la Capitaneria di Porto di Bari la piattaforma, denominata “Key Manhattan” è oggi al largo di Crotone ed era solo in transito davanti alle coste salentine. La piattaforma è di proprietà della società Transocean, che non ha mai presentato progetti di ricerca idrocarburi in Puglia”. Per quanto a conoscenza della Regione, la piattaforma sarà sistemata al largo di Crotone dove è già in attività un pozzo per l’estrazione di idrocarburi. Secondo l’assessore “ad oggi non esistono pareri ambientali efficaci per l’effettuazione di trivellazioni o di semplici saggi geosismici validi per le acque antistanti la Regione Puglia”. |
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FVG, ENTI LOCALI: SÌ UNANIME DEL CAL AL CODICE DELL´EDILIZIA PERERE FAVOREVOLE ANCHE SUL REGOLAMENTO PER I SERVIZI PER LA PRIMA INFANZIA |
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Udine, 7 settembre 2011 - Il "Codice regionale dell´edilizia" ha ottenuto ieri parere favorevole all´unanimità di tutto il Consiglio delle autonomie locali (20 votanti). "Quando si lavora bene puntualmente i risultati arrivano", è stato il primo commento dell´assessore regionale alla Pianificazione, Riccardo Riccardi, che ha riconosciuto pubblicamente lo sforzo degli uffici della Direzione, dei Comuni, degli ordini e delle categorie professionali, per giungere "ad una pietra importante, che consentirà di avere una procedura chiara e uguale per tutti". Il codice, una volta in vigore, permetterà l´uniformità dei comportamenti degli uffici tecnici comunali nei confronti della collettività: quindi modalità di misurazione e modulistica uguali su tutto il territorio regionale. "Incassare l´unanimità di tutti gli Enti locali è importante, soprattutto di questi tempi", ha aggiunto Riccardi che alle critiche sui ritardi di approvazione, ha replicato: "Meglio un lieve ritardo che la mancanza di consenso e di un percorso condiviso". In campo sociale, anche il regolamento che disciplina i requisiti per la realizzazione e l´accreditamento dei nidi d´infanzia, dei servizi integrativi e sperimentali ottiene il parere del Cal (13 favorevoli e 7 astenuti su 20 votanti). Si tratta di un provvedimento che, per la prima volta dopo sei anni dalla legge quadro, disciplina l´intero settore dei servizi per la prima infanzia e quindi consente anche in Friuli Venezia Giulia lo sviluppo di nuove modalità o di attività di cura ed educazione dei bambini che fino ad oggi non avevano regolamentazione, in primis il "servizio educativo domiciliare". La normativa prevede una transizione di 24 mesi dalla pubblicazione sul Bur per consentire gli adeguamenti dei requisiti organizzativi e strutturali. "Introduciamo un ruolo molto moderno del pubblico, che si ispira al principio di solidarietà - ha spiegato l´assessore regionale all´Istruzione e Famiglia, Roberto Molinaro - perchè la Regione in prima battuta, ma anche i Comuni, diventano i garanti nei confronti dei cittadini degli erogatori dei servizi. Inoltre, i servizi potranno essere erogati con la medesima dignità da soggetti pubblici, del privato sociale o da singoli privati". Molinaro assicura di aver accolto buona parte delle osservazioni presentate in sede di commissione e nel corso del dibattito in aula. "Sono state fatte proprie quelle legate all´esperienza dei Comuni e quelle che non mettevano in discussione l´impianto del regolamento stesso o che confliggevano con le norme vigenti", ha precisato l´assessore. Quando il regolamento sarà attuato e quindi i servizi saranno accreditati cambierà anche il regime contributivo: la possibilità di ottenere un finanziamento pubblico sarà infatti di esclusivo appannaggio delle famiglie che sceglieranno le strutture accreditate. "Questo è un altro dato di novità - ha fatto notare Molinaro - perchè ora invece vige un mix di contribuzione che riguarda il sostegno ai costi alla gestione e per gli investimenti". Ad oggi ammonta a circa 20 milioni la quota a disposizione per il sostegno alla gestione e per l´abbattimento delle rette (13,2 milioni di euro) e per gli investimenti (altri 6,5 milioni). |
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EDILIZIA SOSTENIBILE ITACA-MARCHE. LA GIUNTA APPROVA LO SCHEMA DI INTESA CON GLI ORDINI DEGLI INGEGNERI PER SUPERARE I RICORSI AMMINISTRATIVI PENDENTI. |
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Ancona, 7 Settembre 2011 - La Giunta regionale ha dato il ´via libera´ alla firma del protocollo di intesa Regione Marche - Ordini degli ingegneri sul sistema di formazione e accreditamento come certificatori Itaca Marche degli iscritti all´albo professionale degli ingegneri. ´Abbiamo raggiunto un accordo importante - sostiene Sandro Donati, assessore regionale all´Ambiente e Energia - L´intesa permettera` di superare i ricorsi amministrativi pendenti sulle precedenti delibere regionali e, quindi, di velocizzare l´attuazione del sistema di certificazione energetico-ambientale degli edifici e di rilanciare il settore´. Ampio consenso viene espresso anche dal presidente della Federazione regionale degli ingegneri, Pasquale Ubaldi: "Esprimo ampia soddisfazione per il percorso condiviso e per l``accoglimento, da parte della Regione, delle istanze degli oltre 6000 ingegneri marchigiani su un tema di propria competenza e di interesse per l``intera collettivita` marchigiana". La Regione Marche si impegna cosi` ad apportare alcune modifiche alle procedure di accreditamento come certificatori degli iscritti all´albo professionale degli ingegneri, mentre la Federazione regionale degli ingegneri delle Marche e i relativi ordini provinciali si impegnano ad abbandonare tutti i ricorsi presentati. Il sistema Itaca Marche, che permette di certificare le prestazioni sia energetiche che ambientali (attenzione ai materiali, utilizzo dell´acqua, illuminazione naturale, localizzazione del sito, servizi pubblici, ecc.) degli edifici, si basa su un percorso di formazione volto alla creazione del registro regionale dei certificatori. Tale percorso formativo, a garanzia della serieta` del sistema di certificazione e dell´aggiornamento degli operatori, si basa su un corso base di 120 ore e un corso qualificante di 60 ore comprensivo di prova finale. ´Tale accordo e` quanto mai necessario - prosegue l´assessore regionale Donati - in quanto il sistema di certificazione energetico-ambientale degli edifici Itaca Marche assume un ruolo strategico per la promozione dell´edilizia sostenibile sul territorio regionale, per la crescita delle capacita` professionali dei tecnici in tale materia, nonche` per creare nuove opportunita` lavorative nel settore edilizio.´ |
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CONVEGNO PROMO_LEGNO A TRIESTE WOOD IN THE CITY. DENSIFICARE E TRASFORMARE IL COSTRUITO |
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Milano, 7 settembre 2011 - Venerdì 30 settembre 2011 promo_legno organizzerà a Trieste il convegno internazionale “Wood in the City. Densificare e trasformare il costruito”. Al centro del programma, le nuove tecnologie del legno che permettono di intervenire all’interno del contesto urbano, dove è possibile costruire nuovi edifici multipiano, ma anche ampliare e sopraelevare strutture esistenti, in modo da “densificare” lo spazio senza occupare nuove porzioni di territorio. Il convegno intende mettere a confronto le esperienze costruttive di due paesi frontalieri come l’Italia e la Slovenia, attraverso le relazioni dello studio Matteo Thun & Partners di Milano, che illustrerà il progetto di una palazzina per l’housing sociale realizzata in legno a Treviso e lo studio Jure Kotnik Arhitektura di Lubiana, che presenterà l’ampliamento di un asilo in Slovenia. Il tema della sopraelevazione sarà invece trattato da Blauraum Architekten di Amburgo che, aggiungendo un volume ligneo alcune palazzine, ha ricavato 47 nuovi appartamenti. Completerà il programma la relazione tecnica del Prof. Ing. Andrea Bernasconi sui moderni sistemi costruttivi per la realizzazione di edifici all’avanguardia e la relazione introduttiva dell’Arch. Alberto Alessi, moderatore del convegno. Il convegno è realizzato con il patrocinio dell’Ordine degli Architetti delle provincie di Trieste e Udine, dell’Ordine degli Ingegneri della provincia di Trieste, dell’Ordine degli Architetti del Friuli Venezia Giulia, del Museum of Architecture and Design di Lubiana. Ha inoltre ottenuto il sostegno delle Università di Trieste (Dipartimento di Ingegneria Civile e Architettura), Udine (Facoltà di Ingegneria Civile e Architettura), Lubiana (Department of Wood Science and Technology) e Fiume (Faculty of Civil Engineering) e dell’Ater Trieste. I lavori si svolgeranno in lingua italiana e inglese, con traduzione simultanea. In una sala adiacente si svolgerà una rassegna delle principali ditte del settore legno e collaterali. Il programma è completato da un’interessante visita al cantiere di un complesso residenziale di 6 piani, ristrutturato grazie all’uso del legno nel centro di Trieste, che si terrà nella mattina di venerdì 30 settembre dalle ore 10.30 alle ore 12.30, con ritrovo in via Giustinelli 13. La partecipazione al convegno è gratuita, la visita in cantiere ha una quota di partecipazione di euro 50. Informazioni ed iscrizioni attraverso il sito www.Promolegno.com |
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EDILIZIA FVG: 10 MLN. EURO PER MANUTENZIONI STRAORDINARIE PRIMA CASA |
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Udine, 7 settembre 2011 - E´ stato pubblicato sul Bur/bollettino ufficiale della Regione n.32 di mercoledì 10 agosto il Regolamento che prevede l´intervento finanziario dell´ Amministrazione del Friuli Venezia Giulia per interventi di manutenzione straordinaria finalizzati alla messa a norma di impianti tecnologici o per il conseguimento del risparmio energetico nella cosiddetta "prima casa". "Per questo secondo bando di concessione di finanziamenti in conto capitale previsti dalla legge regionale 17 del dicembre 2008 (articolo 10, commi 44-50) sono a disposizione circa 10 milioni di euro", hanno confermato oggi ad Udine l´assessore regionale ai Lavori pubblici Riccardo Riccardi ed il presidente della Iv Commissione consiliare, Alessandro Colautti, che hanno anche ricordato come con il primo bando, nel 2009, con circa 7 milioni di euro a disposizione erano state "soddisfatte" il 90 per cento delle domande presentate. "Contiamo - ha aggiunto l´assessore Riccardi - di poter rispondere alle esigenze di piccole manutenzioni straordinarie di oltre 2.500 proprietari di prima casa". Il provvedimento, hanno osservato Riccardi e Colautti, viene concretamente a rispondere ad una duplice esigenza: "da un lato, infatti, diamo un po´ di ossigeno alle tante imprese artigiane del Friuli Venezia Giulia impegnate in questo settore, andando ad utilizzare prodotti ambientalmente certificati; dall´altro, ci incamminiamo sulla strada, segnata dalle direttive Ue, di migliorare e qualificare il nostro patrimonio abitativo dal punto di vista del risparmio energetico". Il Regolamento, che entrerà in vigore con domani, 11 agosto, prevede che possano presentare domanda "i soggetti privati proprietari o comproprietari di immobili nei quali abbiano la residenza anagrafica al momento della domanda e la conservino fino all´erogazione del contributo", senza limite di reddito. Gli interventi finanziabili riguardano la messa a norma di impianti di utilizzazione dell´energia elettrica; l´installazione di impianti solari termici; l´installazione di impianti solari fotovoltaici; l´installazione di impianti geotermici; l´installazione di caldaie ad alto rendimento e relativo eventuale adeguamento dell´impianto di riscaldamento; la realizzazione dell´isolamento dell´involucro edilizio relativamente alla copertura; la realizzazione dell´isolamento dell´involucro edilizio relativamente alle pareti esterne verticali; la sostituzione dei serramenti. I contributi sono previsti nella misura del 50 per cento della spesa ritenuta ammissibile e comunque con un importo di spesa non inferiore ai 3 mila euro; il "tetto" massimo dell´intervento pubblico è peraltro fissato in 10 mila euro. Tali contributi non sono cumulabili con altre contribuzioni o incentivi o detrazioni fiscali aventi la stessa finalità. Il 30 per cento delle risorse disponibili è destinato a finanziare gli interventi con una spesa prevista tra 3 e 6 mila euro; il restante 70 per cento per interventi con una spesa superiore. |
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COSTRUTTORI EDILI, LA LETTERA DEL PRESIDENTE DEL MOLISE IORIO |
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Campobasso, 7 settembre 2011 - Il Presidente della Regione, Michele Iorio, ha inviato una lettera alle organizzazioni dei costruttori edili per evidenziare come il Governo regionale abbia avviato le procedure operative immediate per tenere fede agli impegni assunti con le stesse associazioni di categoria per lo sblocco di fondi finalizzati ad aprire al più presto i cantieri e dare, quindi, sostegno alle imprese, proteggendone l´occupazione. Questo il testo: «Carissimi, nel corso della riunione del 4 agosto, abbiamo affrontato insieme le problematiche del settore delineando le prospettive future per la "filiera imprenditoriale delle costruzioni ". Ricorderete tutti gli impegni presi dal Governo regionale circa le vostre specifiche richieste sulla ripartenza dei cantieri e sull´immissione di liquidità sul territorio. Oggi grazie ad un risultato storico del Governo regionale, abbiamo ottenuto più di quanto promesso. Allo sblocco delle economie relative al periodo 2000/06 si è aggiunta, infatti, l´approvazione dei nuovi Programmi per il 2007/13. Il risultato complessivo per il Molise supera il miliardo e 300 mila euro. Le decisioni assunte ci consentono, pertanto, di rispondere con estrema celerità a quanto ribadito a più voci da tutte le associazioni di categoria e sindacali. E´ il caso anche di evidenziare che è stata portata positivamente a compimento una operazione di programmazione finanziaria per la nostra regione, ottenendo un plafond di risorse di dimensioni straordinariamente maggiori rispetto a quanto con voi discusso. Si tratta di cifre imponenti per l´economia regionale e, di conseguenza, per il settore edile, soggetto determinante per la realizzazione degli interventi che saranno realizzati. Con gli impegni mantenuti rendiamo disponibili le risorse residue della precedente programmazione da tempo attese e, come richiesto, anche tutte le risorse regionali utilizzabili. Parliamo di fondi immediatamente utilizzabili per la ripartenza delle opere pubbliche e, quindi, dei cantieri regionali: due pacchetti di circa 20 milioni ciascuno per un totale di 40 milioni da economie riprogrammabili e circa 3 milioni per altre infrastrutture ed opere varie provenienti dal bilancio regionale. Si aggiungono, per il post sisma, oltre 80 milioni spendibili per la ricostruzione di edifici pubblici e privati sui 340 concessi complessivamente. Questa costituisce oggettivamente una risposta positiva alle vostre richieste promuovendo atti con ricaduta immediata in termini economici per le vostre imprese e per i lavoratori. Le risorse del nuovo Par Fas per circa 410 milioni ed il finanziamento per l´Autostrada del Molise per 507 milioni di euro completano il pacchetto straordinario approvato dal Cipe autorizzando interventi e l´apertura di nuovi cantieri per l ´accessibilità stradale, i lavori per la difesa del suolo, le reti idriche, le aree urbane, le scuole, il recupero dei beni immobili diffusi nei nostri centri storici. Ma il nostro impegno e l´obiettivo della celerità è proseguito negli ultimi giorni anche per l´uso delle nuove risorse. Abbiamo già finanziato, infatti,un primo pacchetto di poli scolastici per 20 milioni di euro. Continueremo a lavorare in tal senso. Parallelamente, negli ultimi giorni, la nostra azione, da voi fortemente sollecitata, ha riguardato lo sbocco del Fondo anticrisi. La Delibera del Consiglio regionale dell´11 agosto permette alla Finmolise di ripristinare in pieno l´operatività dello strumento dedicato all´accesso al credito delle imprese. Insieme potremo operare, in tal modo, per progettare nuovi interventi e rendere sempre più competitivo il nostro Molise». A cura dell´Ufficio Stampa della Presidenza della Regione Molise |
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CONVEGNO A BRESSANONE DAL 7 AL 10 SETTEMBRE SULLE RESIDENZE NOBILIARI |
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Bolzano, 7 settembre 2011 - Si svolgerà dal 7 al 10 settembre presso il Palazzo vescovile e l’Accademia Cusano di Bressanone il convegno internazionale organizzato dall’Archivio provinciale di Bolzano sul tema “Ansitz – Freihaus – Corte Franca. Aspetti architettonici e storico-giuridici della cultura abitativa nobiliare dell’Antico Regime”. Il convegno da un lato vuole approfondire gli aspetti di storia del diritto e delle istituzioni, sociali, architettonici e storico-artistici delle residenze sudtirolesi, dall’altro interrogarsi sull’eventuale presenza di questo fenomeno tipico della nostra area in altre realtà europee, come ad esempio la Carniola, l´Austria, la Boemia, la Baviera, la Svizzera e la Germania sud-occidentale Prederanno parte ai lavori storici di livello internazionale provenienti da università, archivi, biblioteche e istituzioni preposte alla tutela dei beni culturali di tutta Europa, da Lipsia a Heidelberg, da Tübingen a Trento, da Lubiana a Vienna, da Salisburgo a Innsbruck, fino a Winterthur e Praga. In qualità di partner del progetto vi è il Südtiroler Burgeninstitut. I risultati del convegno saranno pubblicati nella collana "Pubblicazioni dell’Archivio provinciale di Bolzano“. |
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EXPORT: INSEDIATA CABINA DI REGIA PER L’INTERNAZIONALIZZAZIONE FRATTINI E ROMANI: “PIENA INTESA PER RAFFORZARE IL SISTEMA ITALIA NEL MONDO” |
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Roma, 7 settembre 2011 - Si è insediata il 29 luglio, presso il ministero dello Sviluppo Economico, la nuova “Cabina di Regia Internazionale” istituita dalla recente manovra finanziaria. Presieduta dal ministro dello Sviluppo economico, Paolo Romani, e dal ministro degli Affari Esteri, Franco Frattini, la cabina di regia vede la partecipazione del ministero dell’Economia, di Confindustria, Abi e Unioncamere. Nel corso della riunione si è fatto il punto sullo stato delle strategie di internazionalizzazione del sistema Italia e si sono definite nel dettaglio le attività di prossima scadenza. Si è quindi proceduto, nel quadro delle iniziative già confermate, all’analisi delle future iniziative, fra cui la missione di Sistema in India dell’autunno, per la quale si registra già un’ampia adesione. Si è infine stabilito che l’attuazione degli indirizzi sarà realizzata attraverso una “cabina junior”, un organismo tecnico che seguirà l’implementazione dei vari step operativi. “Questa cabina di regia – hanno dichiarato i ministri Romani e Frattini - è la sede ideale per esprimere la forte intesa tra i nostri dicasteri su come promuovere e diffondere il made in Italy all’estero, anche alla luce delle novità normative. L’export è in questo momento uno dei settori fondamentali per la ripresa della nostra economia – proseguono i due ministri - per questo è necessario rafforzare ancora di più il raccordo con il sistema imprenditoriale e con le Regioni. Le imprese italiane, dalla grande alla piccola industria, hanno fatto registrare dati molto positivi delle esportazioni nel 2010 e anche nel primo quadrimestre di quest’anno. Possiamo ora fare un grande salto di qualità consolidando le nostre posizioni di mercato e concentrando nuove energie sui mercati emergenti ” concludono Romani e Frattini. |
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CONFERENZA EUROPEA SULLE TECNOLOGIE INDUSTRIALI DEDICATA AI MATERIALI |
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Varsavia, 7 settembre 2011 - La conferenza europea sulle tecnologie industriali dedicata ai materiali si terrà dal 22 al 23 settembre 2011 a Varsavia in Polonia. L´evento prenderà verterà su come i materiali del futuro possono contribuire a rispondere alle sfide che la società deve affrontare. Inoltre prenderà in considerazione le direzioni che lo sviluppo dei materiali può prendere quando è determinato non solo dal progresso tecnologico, ma anche dalle capacità politico-sociali e finanziarie. Il programma della conferenza sarà costituito da tre sessioni plenarie e cinque percorsi paralleli, che comprendono argomenti come: materiali futuri in applicazioni basate sul settore; aspetti umani dello sviluppo dei materiali (qualità della vita, salute, creazione di lavoro, ecc.); ricerca e sviluppo nei materiali come ponte tra la ricerca e le applicazioni; partenariati internazionali con particolare attenzione ai paesi dell´Europa orientale; divulgazione della conoscenza e accettazione sociale. Questi argomenti aiuteranno a sottolineare il ruolo della ricerca e dello sviluppo nei materiali, oltre a enfatizzare modi per creare accettazione sociale delle tecnologie risultanti. Questo evento viene organizzato sotto gli auspici della presidenza polacca del Consiglio dell´Ue e in cooperazione con la Commissione europea. Per ulteriori informazioni, visitare: http://www.Fumat2011.eu |
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LOMBARDIA : 118 MILIONI PER LE IMPRESE NUOVO BANDO SU INNOVAZIONE E RICERCA IN ACCORDO CON IL MIUR |
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Milano, 7 settembre 2011 - "Anche in un momento di grandi ristrettezze economiche Regione Lombardia dimostra, ancora una volta, di voler continuare a investire sulle proprie imprese, mettendo a disposizione strumenti importanti e assolutamente innovativi. Infatti, con la pubblicazione del nuovo ´bando Miur´, le aziende lombarde potranno usufruire di 118 milioni di euro per progetti di ricerca industriale e sviluppo sperimentale nei settori strategici individuati dalla Regione". Lo ha detto il vice presidente e assessore all´Industria e Artigianato di Regione Lombardia Andrea Gibelli in merito alla pubblicazione in data 1 agosto del nuovo bando sulla ricerca e innovazione, sviluppato in accordo con il Ministero dell´Istruzione, dell´Università e della Ricerca e che vede un investimento di circa 120 milioni di euro. "Questo nuovo strumento - ha continuato Gibelli - mi rende molto orgoglioso, perché introduce importantissime novità. Per la prima volta, per esempio, Regione Lombardia mette a disposizione una dotazione finanziaria molto rilevante, grazie anche alla stretta collaborazione tra le diverse strutture regionali ed il Ministero, con il quale si è svolto un lavoro innovativo. Questo ha permesso di intervenire nei settori considerati determinanti per il territorio e negli ambiti storicamente tradizionali delle produzioni lombarde". "Ancora una volta, quindi - ha concluso il vice presidente - viene dimostrato quanto Regione Lombardia ed io, in prima persona, riteniamo fondamentale investire sulle nostre imprese, perché rappresentano il vero motore economico dell´intero Paese e per questo è necessario sosternerle con strumenti sempre più innovativi". |
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REGIONE PUGLIA PARTECIPA AL CONGRESSO NAZIONALE INGEGNERI
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Bari, 7 settembre 2011 - La Regione Puglia partecipa al 56esimo Congresso Nazionale degli Ordini degli Ingegneri, che si svolgerà nella prestigiosa cornice del teatro Petruzzelli di Bari dal 7 a venerdì 9 settembre. Il convegno torna a Bari dopo 54 anni e si propone di fare il punto sulla situazione dell’ingegneria italiana e sulle prospettive della professione ma anche su alcuni temi che investono i ruoli della ricerca e dell’innovazione. In considerazione della partecipazione di circa 1.200 ingegneri, rappresenterà anche un’occasione per un ampio confronto sulle grandi questioni che interessano le regioni del Mezzogiorno e, in particolare la Puglia, quali l’ambiente, le risorse energetiche alternative, le risorse idriche, i trasporti e i rapporti con i corridoi strategici europei. La Regione Puglia allestirà nel foyer del teatro Petruzzelli uno spazio espositivo istituzionale di circa 30 mq dedicato alla promozione e alla valorizzazione l’esperienza del “Sistema Puglia” nell’ambito della Green Economy e, in particolare, dei distretti produttivi dell’Edilizia sostenibile, dell’Energia rinnovabile e dell’Efficienza energetica “La Nuova Energia”, e dell’Ambiente del Riutilizzo (Dipar), che aggregano università, centri di ricerca, politecnici, associazioni di categoria, sindacati e oltre 700 imprese operanti sull’intero territorio regionale. “Nelle nostre politiche regionali – ha detto la vicepresidente della Regione Puglia e assessore allo sviluppo economico Loredana Capone – gli ingegneri assumono un ruolo cardine, perché è attraverso i loro progetti che saranno realizzati obiettivi come d’edilizia sostenibile ed una migliore diffusione delle energie rinnovabili. Per questo partecipiamo all’importante congresso. Riteniamo sia l’occasione giusta anche per diffondere l’esperienza della Regione Puglia, che è leader in Italia nelle energie pulite, nella gestione di politiche e strumenti rivolti ad incrementare lo sfruttamento delle fonti rinnovabili ”. La Regione Puglia tornerà a promuovere il sistema della Green Economy a Parigi dal 29 novembre al 2 dicembre prossimi, in occasione del salone specializzato “Pollutec Horizons”. |
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GRUPPO FRAU.GIBELLI:SPOSTAMENTO IN ROMANIA SCELTA INFELICE INCONTRO CON I SINDACATI PER L´AZIENDA CASSINA SPA DI MEDA PRESENTI VICE PRESIDENTE DELLA REGIONE E ASSESSORE ROSSONI |
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Milano, 7 settembre 2011 - Il vice presidente della Regione Lombardia Andrea Gibelli e l´assessore regionale all´Istruzione, Formazione e Lavoro Gianni Rossoni hanno incontrato il 2 agosto i sindacati per discutere la delicata situazione dell´azienda Cassina. "La Cassina rappresenta un caso anomalo, perché, a differenza di altre imprese in crisi, su cui Regione Lombardia si è trovata ad intervenire, è assolutamente sana e ha chiuso il 2010 in positivo" ha detto Gibelli, che è anche assessore all´Industria e Artigianato, a margine dell´incontro con i sindacati, che ha messo a tema lo stato dell´azienda brianzola di Meda, appartenente al gruppo Poltrona Frau Group, per la quale si prospetta una possibile delocalizzazione di alcune importanti fasi di lavorazione, con destinazione Romania. "Non riesco proprio a capire - ha continuato Gibelli - le motivazioni per le quali l´amministrazione del gruppo Frau sta decidendo di delocalizzare in Romania, dove si può trovare un vantaggio solo di carattere finanziario, ma che è Paese in cui non esiste un capitale umano nemmeno minimamente paragonabile a quello presente in Lombardia, capace infatti di realizzare prodotti unici nel mondo". "Lo spostamento in Romania è una scelta infelice - ha proseguito il vice presidente -, su cui mi auguro che l´amministrazione del gruppo Frau si ricreda, perché all´eventuale vantaggio finanziario corrisponderebbe una ben più grave perdita in termini di capitale umano. I lavoratori lombardi, con le loro capacità e competenze, sono un fattore decisivo per la realizzazione di prodotti di elevatissima qualità". "Invito tutti a una riflessione più approfondita - ha concluso Gibelli - e spero che il presidente Montezemolo, azionista di maggioranza del gruppo Frau, che ha sempre fatto del ´Made in Italy´ un punto fermo della sua azione imprenditoriale, tuteli un´azienda sana come la Cassina, a cui la delocalizzazione in Romania farebbe certamente più male che bene". |
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BOLZANO: I CONFIDI SCENDONO DA CINQUE A DUE, SOLUZIONE TEMPORANEA |
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Bolzano, 7 settembre 2011 - Dalle attuali cinque a due. Questa la decisione "partorita" dalla Giunta provinciale per la riorganizzazione dei consorzi di garanzia Confidi. "In attesa della Confidi unica - ha sottolineato il presidente Luis Durnwalder - abbiamo optato per questa soluzione temporanea che prevede una cooperative per le grandi imprese e una per le piccole imprese". I consorzi Confidi, che possono contare su fondi in buona parte concessi dalla Provincia, forniscono ai propri associati un servizio che consiste principalmente nel rilascio di garanzie fidejussorie su finanziamenti bancari. "Il problema - ha spiegato Durnwalder - è che attualmente ci sono cinque consorzi, uno per ogni settore economico, e questo comporta una moltiplicazione delle spese. Da mesi stiamo portando avanti le trattative con il mondo economico perchè riteniamo necessario arrivare ad un Confidi unico". Oggi (6 settembre) la Giunta provinciale ha trovato un accordo sull´ultima proposta avanzata proprio dalle associazioni di categoria, che prevede la creazione di due Confidi al posto degli attuali cinque: uno per le piccole e medie imprese, e uno per le aziende di più grandi dimensioni. La proposta di legge non prevede particolari paletti per l´iscrizione ad uno o all´altro Confidi, ma si limita ad incentivare la riorganizzazione di tutto il settore. "Non si tratta della decisione definitiva che ci eravamo immaginati - ha sottolineato il presidente della Giunta provinciale - ma è comunque una buona soluzione di passaggio verso la creazione di una Confidi unica". Per sostenere il processo di riorganizzazione dei consorzi di garanzia, la Provincia ha inoltre deciso di mettere a disposizione circa 7 milioni di euro. |
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