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Notiziario Marketpress di Lunedì 20 Febbraio 2012
COMMISSIONE EUROPEA: GLI EVENTI EUROPEI DELLA PROSSIMA SETTIMANA (17-24 FEBBRAIO)  
 
Bruxelles, 20 febbraio 2012 - Nel corso di questa settimana la Commissione Europea sarà impegnata in diversi eventi. La settimana si apre con l´arrivo in Italia dell´Action team che ha il compito di fornire assistenza sul posto nell´applicazioni di soluzioni concrete per migliore le condizioni dei giovani italiani. Martedì 21 febbraio, il Presidente Barroso riceverà il Primo Ministro della Somalia, il signor Abdiweli Mohamed Ali, davanti a una conferenza internazionale a Londra, per sottolineare l´impegno dell´Unione europea nel sostenere lo sforzo somalo per porre fine all´instabilità e alle sofferenze del paese. La Commissione, inoltre, presenterà, giovedì 23 febbraio le previsioni economiche intermedie, con aggiornamenti delle prospettive di crescita del Pil e dell´inflazione nel 2012, non solo nei ventisette Stati membri, ma anche nei Paesi dell´euro zona. Per quanto riguarda gli eventi che coinvolgono la Rappresentanza, venerdì 24, avrà luogo il seminario "Microfinanza e Politiche Comunitarie: Risorse e opportunità per la microimpresa e l’inclusione sociale. Il ruolo degli enti territoriali". La manifestazione potrà contare sulla partecipazione del Vice Presidente Tajani.  
   
   
PREPARAZIONE DELL´EUROGRUPPO E DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI, DELL´ECONOMIA E DELLE FINANZE DI BRUXELLES, 20 E 21 FEBBRAIO 2012  
 
 Bruxelles, 20 febbraio 2012 - Eurogroup, 20 febbraio - La riunione dell´Eurogruppo inizierà Lunedi 20 febbraio alle 15.00. La Commissione europea sarà rappresentata dal Vice-presidente e Commissario per gli affari economici e monetari e l´Euro Olli Rehn. Una conferenza stampa dovrebbe avvenire dopo la riunione. 1. Programma di adeguamento per la Grecia - Psi tra cui (Aat) - Le discussioni si baserà sulla conferenza telefonica dell´Eurogruppo del 15 febbraio, sulle questioni in sospeso per quanto riguarda il secondo programma di regolazione per la Grecia. Sostanziali ulteriori progressi sono stati compiuti nei giorni scorsi. In primo luogo, garanzie forti sono stati forniti dai leader dei due partiti della coalizione al governo della Grecia. In secondo luogo, la troika finalizzato e presentato la sua analisi sulla sostenibilità del debito pubblico della Grecia.in terzo luogo, un ulteriore lavoro tecnico tra la Grecia e la Troika ha permesso di individuare le necessarie misure di risanamento aggiuntive di € 325 milioni e la creazione di un elenco dettagliato di azioni precedenti, unitamente ad una linea temporale per la loro attuazione. Questioni in sospeso sono i meccanismi specifici per rafforzare la sorveglianza dell´attuazione del programma. Sulla base degli elementi che sono attualmente sul tavolo e il suddetto input aggiuntivo, la Commissione prevede che l´Eurogruppo a prendere tutte le decisioni necessarie riguardanti il secondo programma per la Grecia in questo incontro. La Commissione europea rimane fortemente impegnata a rafforzare l´assistenza per l´amministrazione greca a terra per raggiungere questi obiettivi per il ritorno alla crescita sostenibile e l´occupazione. Vice-presidente Rehn all´inizio di questa settimana ha detto: "Le autorità greche e le forze politiche dovrebbero ora assumere la piena proprietà e fare il caso per il secondo programma, e quindi pienamente attuare, al fine di garantire il ritorno del paese alla crescita economica sostenibile e creazione di occupazione. " E ha aggiunto: "E ´evidente che il modello economico che la Grecia stava seguendo fino al 2009 non poteva più essere applicata, in quanto portare a gravi squilibri e incertezze del paese sistematicamente vissuta al di là dei propri mezzi per un decennio il secondo programma sta andando. Essere molto esigente, ma spianerà la strada per risanare la situazione difficile. In ogni caso, la Grecia avrebbe dovuto realizzare la maggior parte di queste misure per bilanciare la propria economia e stimolare la crescita sostenibile e l´occupazione anche in assenza di tale programma, già da diversi anni fa. " 2. Esm / Efsf - capacità di prestito (Aat) - Ministri si terrà una prima discussione sui modi ei mezzi per rafforzare la capacità effettiva di prestito dei fermi finanziari, il temporaneo European Financial Stability Facility (Efsf) e il suo successore e strumento permanente, il meccanismo europeo di stabilità (Esm). Il 9 dicembre 2011, i Capi di Stato e di governo della zona euro hanno deciso di rivalutare l´adeguatezza del massimale globale del Efsf / Esm di € 500 miliardi di euro nel marzo 2012. Il Fondo europeo di stabilità finanziaria (Efsf) sfruttando viene distribuito attraverso le due opzioni concrete concordate dall´Eurogruppo il 29 novembre 2011. Lo scorso dicembre, i leader della zona euro hanno concordato un´accelerazione dell´entrata in vigore del trattato Esm. Il Trattato entrerà in vigore non appena gli Stati membri che rappresentano il 90% degli impegni finanziari lo hanno ratificato. L´obiettivo concordato è per l´Esm di entrare in vigore nel luglio 2012. Per quanto riguarda le loro risorse finanziarie, si è convenuto che il Efsf rimarrà attiva nel finanziamento di programmi che hanno iniziato a metà del 2013, come previsto nell´accordo quadro, e continuerà a garantire il finanziamento dei programmi in corso in base alle esigenze. 3. Membro del comitato esecutivo della Bce (Aat) Il periodo di otto anni di José Manuel González-páramo come membro del comitato esecutivo della Bce si concluderà il 31 maggio 2012. Per nominare un membro dell´Esecutivo centrale europea Bank Board, il Consiglio fa una raccomandazione (con il voto unica area euro paesi) al Consiglio europeo, previa consultazione del Parlamento europeo e il Consiglio direttivo della Bce. Il Consiglio europeo decide in merito alla nomina (a maggioranza qualificata, sempre con votazione unica area euro paesi). Prima di consultare il Parlamento europeo e del Consiglio direttivo della Bce, l´Eurogruppo ritiene che le domande di un successore. La scadenza delle domande era il 19 gennaio 2012. Spagna nominato Antonio Sainz de Vicuña (capo del dipartimento legale Bce) come proprio candidato, mentre la Slovenia nominato Mitja Gaspari (Ministro per lo Sviluppo). Luxemburg nominato Yves Mersch (Governatore della Banca Centrale del Lussemburgo). L´eurogruppo recensione delle applicazioni nel corso della riunione il 23 gennaio e dovrebbe ora essere d´accordo su un candidato. Una decisione sarà probabilmente presa durante la riunione dell´Eurogruppo il 12 marzo. Consiglio dei ministri economici e finanziari (Ecofin), 21 febbraio - Consiglio dell´Ue dei ministri dell´economia e delle finanze prenderà il via Martedì 21 gennaio alle ore 10.00. La Commissione europea sarà rappresentata da Olli Rehn, Vice Presidente e Commissario per gli affari economici e monetari e l´euro. Una conferenza stampa dovrebbe avvenire dopo la riunione. 1. Le proposte della Commissione sulla governance economica (Aat) - Il Consiglio dovrebbe adottare un approccio generale sulle due proposte della Commissione europea ha adottato il 23 novembre per rafforzare ulteriormente la governance economica nell´area dell´euro. Il primo regolamento riguarda il monitoraggio e la valutazione dei progetti dei piani di bilancio degli Stati membri e garantire la correzione dei disavanzi eccessivi dei paesi dell´area dell´euro. Il secondo regolamento rafforza la sorveglianza economica e di bilancio degli Stati membri i quali registrano, o minaccia di gravi difficoltà per quanto riguarda la loro stabilità finanziaria nell´area dell´euro. 2. Squilibri macroeconomici - Relazione meccanismo di allerta (Aat) - La Commissione europea presenterà il Rapporto Alert meccanismo, che ha adottato il 14 febbraio 2012 ( Ip/12/132 ) ( Memo/12/104 ). La relazione prende il via la sorveglianza nell´ambito della nuova procedura squilibrio macroeconomico, che fa parte della " . Sei-pack "insieme di regole comunitarie in materia di governance economica Basato su un tabellone di 10 indicatori macroeconomici, e tenendo conto di altri dati pertinenti, la Commissione europea ha identificato 12 Stati membri la cui situazione macroeconomica deve essere analizzato in modo più approfondito: Belgio, Bulgaria, Cipro, Danimarca, Finlandia, Francia, Italia, Ungheria, Slovenia, Spagna, Svezia e Regno Unito. Sono queste le successive analisi approfondite, che valuterà se esistono o meno squilibri e se non sono dannose. Se necessario, la Commissione europea pubblicherà una raccomandazione allo Stato membro interessato di adottare le misure necessarie per correggere la situazione o evitare squilibri di persistenza. Il Consiglio avrà un primo scambio di opinioni sulla relazione. Ministri sono tenuti a prendere atto della presentazione, e di ritornare ad una discussione sostanziale alla riunione Ecofin del 13 marzo. Parlando in una conferenza stampa nella Comunità europea all´inizio di questa settimana, Vice-presidente Rehn ha dichiarato: " Questo rapporto è uno strumento di screening e il nostro principale strumento di sorveglianza per rilevare l´accumulo degli squilibri macroeconomici potenzialmente rischiosi e dannosi in settori quali la competitività, l´esportazione . Prestazioni, conto corrente, il debito privato o il mercato immobiliare L´attuale crisi è stata molto amplificata non solo dalla sostenibilità delle finanze pubbliche, ma anche dal notevole accumulo di questi squilibri macroeconomici al contrario, un clima macroeconomico stabile può contribuire a ripristinare. Fiducia - non solo nei mercati, ma anche, soprattutto, tra il pubblico più ampio. " La Commissione ritiene che la nuova analisi macroeconomica squilibri come un modo per approfondire il dialogo sulla politica economica con gli Stati membri. La presente relazione si inserisce nella linea temporale del semestre europeo. Questa approfondita analisi dovrebbe indirizzare la preparazione da parte degli Stati membri dei loro programmi nazionali di riforma, da presentare alla Commissione nel mese di aprile, e si alimentano nella preparazione delle raccomandazioni specifiche per paese che la Commissione adotterà e pubblicherà a maggio. 3. Preparazione del Consiglio europeo del 1-2 marzo 2012 (Aat) - Ministri esaminerà i preparativi del prossimo Consiglio europeo, compresa l´attuazione del semestre europeo e le Euro Plus Patto 4. Preparazione della riunione del G20 dei ministri delle Finanze e dei governatori in Messico il 25-26 febbraio 2012 (Aat) - Ministri sono tenuti ad approvare i termini di riferimento dell´Ue per la riunione del G20 dei ministri delle Finanze e dei governatori delle banche centrali che si svolgono in Messico il 25-26 febbraio 2012. Vice-presidente Rehn sarà presente tale riunione. Ministri sono tenuti a concentrarsi su due questioni: (i) la revisione l´adeguatezza delle risorse Fmi e delineando un processo per raggiungere un accordo e (ii) il follow-up del piano d´azione del G20 Cannes per la crescita e l´occupazione. La Commissione europea punta a un accordo per l´aumento delle risorse del Fondo Monetario Internazionale in occasione della riunione del G20 e le riunioni del Fmi in aprile. I ministri discuteranno inoltre il monitoraggio e la valutazione dei progressi compiuti nell´attuazione specifiche per paese impegni di riforma assunti nell´ambito del piano d´azione Cannes per la crescita e l´occupazione. Lo scorso dicembre, i paesi dell´area dell´euro hanno deciso di contribuire fino a € 150 miliardi di euro. 5. Discarico per l´esecuzione del bilancio per il 2010 (Et) - I 27 ministri delle Finanze dell´Unione europea sono tenuti ad adottare una raccomandazione che concede il discarico alla Commissione per l´esecuzione del bilancio dell´Unione europea per l´esercizio 2010. La raccomandazione, che richiede la maggioranza qualificata in seno al Consiglio, si basa sulla relazione della Corte dei conti del 10 novembre 2011 (vedi Ip/11/1332 ). Dopo la sua adozione, la raccomandazione sarà presentato al comitato di controllo di bilancio del Parlamento europeo alla fine di febbraio 2012. Il voto e l´adozione della risoluzione sul discarico è previsto in sessione plenaria del Parlamento europeo nel maggio 2012. La raccomandazione del Consiglio è una parte essenziale della procedura di discarico di bilancio come previsto dalle norme comunitarie (art. 319 del trattato sul funzionamento dell´Unione europea). 6. Orientamenti di bilancio per il 2013 (Pf) - Il Consiglio dovrebbe adottare le linee guida (raccomandazioni) per il bilancio 2013 dell´Unione europea. Il 23 gennaio 2012, commissario per il bilancio Janusz Lewandowski ha invitato tutte le istituzioni dell´Ue a cercare risparmio interno al momento di elaborare le loro previsioni di spesa per il prossimo anno. La Commissione europea presenterà il suo progetto di bilancio dell´Ue per il 2013 alla fine di aprile 2012. 7. Clima Finanza (Aat) - Il Consiglio dovrebbe adottare conclusioni sul follow-up alla conferenza sul clima di Durban. Esso dovrebbe accogliere con favore i risultati di questa conferenza e suggerire azioni di follow-up. La conferenza di Durban ha segnato un incoraggiante passo in avanti negli sforzi internazionali per combattere i cambiamenti climatici. L´accordo Durban - la piattaforma d´azione maggiore - mira a garantire un accordo legalmente vincolante entro il 2015 con tutti i paesi a bordo, e in particolare tutte le principali economie. L´ue è riconosciuto come aver giocato un ruolo importante nel forgiare questo risultato. Conclusioni del Consiglio deve ribadire gli impegni dell´Unione europea e il ruolo proattivo nel processo. 8. Aob (Ch) - La Presidenza interrogare sul "trilogo", il regolamento europeo sulle infrastrutture di mercato (Emir) . Il Parlamento europeo e il Consiglio hanno raggiunto un importante accordo su un regolamento per una maggiore stabilità, trasparenza ed efficienza dei mercati dei derivati ​​(Emir)). Si tratta di un passo fondamentale nel nostro sforzo di creare un quadro più sicura e più solida di regolamentazione per i mercati finanziari europei. Il regolamento assicura che le informazioni su tutte le transazioni europee derivati ​​saranno comunicati ai repertori di dati ed essere accessibili alle autorità di vigilanza, tra cui l´Autorità europea del mercato dei valori mobiliari (Esma), per dare responsabili politici e le autorità di vigilanza una visione chiara di ciò che sta accadendo nei mercati . Il regolamento prevede inoltre standard contratti derivati ​​essere liquidati mediante una controparte centrale (Ccp) e stabilisce organizzativa rigorosa, condotta aziendale e dei requisiti prudenziali per questi Ccp. Questo permetterà di aumentare considerevolmente la stabilità finanziaria e la sicurezza nell´Unione europea, impedendo la situazione in cui un crollo di una società finanziaria può causare il crollo di altre imprese finanziarie.  
   
   
PARLAMENTO EUROPEO: 10 COSE DA SAPERE SULLA PLENARIA DI FEBBRAIO  
 
Strasburgo, 20 febbraio 2012 - Eurobonds, aiuti alimentari, un accordo commerciale con il Marocco, bonifici europei e accesso ai libri per i non vedenti. Ecco alcuni dei temi affrontati dai deputati durante la sessione plenaria di febbraio. Gli europarlamentari hanno ricevuto il primo Ministro italiano Mario Monti, si sono confrontati sulla situazione in Siria e hanno votato sui recenti eventi in Russia e Ungheria. Tagli e crescita, in cerca di un equilibrio - Dopo i tagli bisogna concentrarsi oggi sulla crescita economica. Questa la missione dei deputati per il prossimo Consiglio europeo di marzo. Martedì scorso l´emiciclo si era confrontato sugli eurobond e ha esaminato il rapporto sulla crescita annuale della Commissione, insistendo che la politica economica per la coordinazione necessita di riforme strutturali. Mario Monti invitato al Pe - Il discorso del premier italiano Mario Monti è stato accolto con grande entusiasmo dei deputati. Monti ha sottolineato l´importanza di continuare le riforme e un consolidamento fiscale. "Il rigore fiscale deve essere seguito da un rinforzamento del mercato unico, che porterà all´unione economica". Combattere la fame in Europa - Il programma europeo "Cibo per i bisognosi" continuerà a fornire alimenti per i cittadini europei in stato di necessità per altri due anni, grazie al piano di salvataggio approvato nella sessione plenaria di mercoledì e concordato con il Consiglio. Sul programma fanno affidamento 18 milioni di persone tra le più povere d´Europa e in 20 diversi paesi. Ue- Marocco - L´accordo sulla liberalizzazione del commercio di prodotti agricoli e della pesca tra l´Unione europea e il Marocco è un pericolo per l´agricoltura a conduzione familiare? Intervista a due deputati che la pensano diversamente, José Bové e Cristiana Muscardini. Bonifici senza frontiere - Trasferire dei soldi da uno Stato membro all´altro dovrebbe diventare più semplice e meno costoso, secondo quanto stabilito in un accordo per rendere i trasferimenti internazionali semplici quanto quelli nazionali. Tali misure verranno applicate entro il 2014 negli Stati membri dell´Ue, e nel 2016 in Svizzera, Norvegia, Monaco, Islanda e Liechtenstein. Diritti dell´uomo in Siria e Russia - Mercoledì i deputati si sono confrontati sul rispetto per la vita e i diritti dell´uomo in Siria. Hanno inoltre votato una risoluzione a seguito degli eventi legati alle elezioni di dicembre in Russia. La situazione in Ungheria - Dopo il confronto con il Premier ungherese Viktor Orbán durante la plenaria di gennaio, i deputati hanno votato una risoluzione che esprime delle preoccupazioni già evocate dalla decisione della Commissione di aprire tre procedure d´infrazione. Sostenere i produttori di latte - Il Parlamento ha votato mercoledì una nuova normativa che permetterà ai produttori di latte di negoziare il prezzo per il latte crudo, senza però contravvenire alle regole della concorrenza leale. Accesso ai libri per i non vedenti - I membri e i rappresentanti della Commissione europea hanno discusso la possibilità di rendere obbligatorio per le case editrici di garantire delle copie stampate della loro produzione da destinare ai non vedenti. Un tweet pericoloso - Aprendo la sessione, il presidente del Parlamento europeo Martin Schulz ha fortemente condannato la pena di morte per il giornalista saudita Hamza Kashgari, accusato di un tweet blasfemo. Il Presidente ha promesso "di fare tutto il possibile per fermare quanto sta succedendo".  
   
   
UE, DIRITTI DELL´UOMO: UN DIBATTITO AL MESE PER UNA PRESA DI COSCIENZA  
 
Strasburgo, 20 febbraio 2012 - Durante ogni sessione plenaria, il Parlamento europeo affronta dei casi urgenti di violazione dei diritti dell´uomo nelimondo. La scorsa settimana, i deputati europei si sono confrontato sulla Bielorussia, il Giappone e l´Egitto. Secondo la presidentessa della sottocommissione ai Diritti dell´uomo, Barbara Lochbihler, questi dibattiti spingono i governi a rivedere la loro posizione. La deputata tedesca dei Verdi Barbara Lochbihler spiega che l´impatto delle risoluzioni adottate varia a seconda dei paesi. Il messaggio non arriva sempre a destinazione, ma "abbiamo una risposta da parte dei difensori dei diritti dell´uomo sul posto". È inoltre importante notare che i governi possono riesaminare la loro posizione sulla pena di morte e il parlamento può interrompere delle procedure legislative contestate. I dibattiti avvengono sempre il giovedì pomeriggio, una volta al mese, alla fine della sessione plenaria. Le discussioni sono seguite da una risoluzione. L´ordine del giorno è limitato a tre temi, stabiliti dai gruppo politici. "Scegliamo un argomento o una situazione a cui pensiamo di poter migliorare", precisa Barbara Lochbihler, ex segretario generale di Amnesty International in Germania.  
   
   
UE: IL PARLAMENTO CONGELA IL PROPRIO BILANCIO PER IL 2013  
 
Strasburgo, 20 febbraio 2012 - Giovedì scorso i deputati hanno deciso che il bilancio del Parlamento europeo per il 2013 dovrebbe essere congelato, almeno in termini reali, e che verrà fatto il possibile per effettuare ulteriori risparmi. Dopo un dibattito sulle linee principali del proprio bilancio 2013, i deputati hanno concordato che esso non dovrebbe superare il tasso di inflazione, nonostante l´ingresso il prossimo anno della Croazia nell´Ue, che avrà un impatto di circa 8,5 milioni di euro. "In tempi di crisi è importante che i deputati dimostrino che stanno facendo la loro parte, cercando di risparmiare. Sono lieto che i deputati abbiano riconosciuto ciò, esprimendosi nel voto odierno", ha dichiarato Derek Vaughan (S&d, Uk), responsabile del bilancio 2013 per il Parlamento. Congelati indennità dei deputati e bilancio per i viaggi - Per contenere la spesa entro i limiti autoimposti di bilancio e per individuare ulteriori possibilità di risparmio a lungo termine, i membri hanno deciso di cercare "sovrapposizioni tra le linee di bilancio e inefficienze". Chiedono inoltre una valutazione indipendente del bilancio del Parlamento europeo. Inoltre, è stato deciso che saranno congelate tutte le indennità individuali dei deputati fino al termine della legislatura. Tutte le linee di bilancio legate ai viaggi, incluse quelle per il personale, saranno congelate almeno ai livelli del 2012. Il bilancio complessivo per i viaggi era già stato ridotto del 5% per il 2012. Prossimi passi - A seguito della concertazione con la commissione per i bilanci, l´Ufficio di Presidenza del Parlamento preparerà il bilancio preliminare per il 2013, che sarà trasmesso alla Commissione europea, che inserirà queste stime nel progetto di bilancio annuale. Entro il 1° settembre 2012, tale bilancio annuale sarà presentato al Parlamento e al Consiglio.  
   
   
IL PARLAMENTO CHIEDE ALL´UNGHERIA DI RISPETTARE I VALORI COMUNI DELL´UE  
 
Strasburgo, 20 febbraio 2012 - Il Parlamento europeo preparerà una relazione per valutare se i valori di base e gli standard democratici dell´Ue siano rispettati in Ungheria, affermano i deputati in una risoluzione approvata giovedì. In seguito a tale relazione, i deputati decideranno se attivare l´articolo 7 del trattato Ue, che serve a verificare se ci sia "rischio di violazione grave" dei principi comunitari. I deputati chiedono inoltre alla Commissione di monitorare le possibili modifiche legislative in Ungheria. La risoluzione approvata con 315 voti a favore, 263 contrari e 49 astensioni afferma che le autorità ungheresi devono rispettare "le raccomandazioni, le obiezioni e le richieste della Commissione europea, del Consiglio d´Europa e della commissione di Venezia" e "modificare di conseguenza le leggi interessate, nel rispetto dei valori fondamentali e delle norme dell´Unione europea". Il testo è stato presentato dai gruppi politici S&d, Alde, Verdi/ale e Gue/ngl. Nella risoluzione, il Parlamento esprime "grave preoccupazione per la situazione in Ungheria per quanto concerne l´esercizio della democrazia, lo Stato di diritto, il rispetto e la protezione dei diritti umani e sociali, il sistema di controlli e contrappesi, l´uguaglianza e la non discriminazione". Inoltre, il Parlamento ha chiesto alla sua commissione libertà civili di verificare, insieme alle altre istituzioni europee, se le autorità ungheresi hanno seguito le raccomandazioni della Commissione e del Pe e di presentarne i risultati in una relazione. Monitorare attentamente gli sviluppi in Ungheria Il Parlamento chiede alla Commissione di monitorare attentamente le possibili modifiche e l´attuazione delle controverse leggi ungheresi e verificare la loro compatibilità con i trattati europei. Inoltre, i deputati chiedono all´Esecutivo di preparare uno studio per verificare: la totale indipendenza della magistratura, in particolare garantendo l´assenza di interferenze politiche e che il mandato dei giudici non possa essere abbreviato in maniera arbitraria; la compatibilità del regolamento sulla banca nazionale ungherese con la legislazione europea; il ripristino dell´indipendenza istituzionale della protezione dei dati e della libertà d´informazione; che il diritto della Corte costituzionale di riesaminare ogni atto legislativo sia pienamente ristabilito; che libertà e pluralismo dei media siano garantiti dalla lettera, in particolare per la partecipazione dei rappresentanti della società civile e dell´opposizione in seno al consiglio dei mezzi d´informazione; che la nuova legge elettorale sia conforme alle norme democratiche europee e rispetti il principio dell´alternanza politica; che il diritto di esercitare l´opposizione politica in maniera democratica sia garantito tanto all´interno quanto all´esterno delle istituzioni; che la legge sulle chiese e sulle confessioni religiose rispetti il principio fondamentale della libertà di coscienza ed eviti di subordinare la registrazione delle chiese all´approvazione della maggioranza di due terzi nel Parlamento ungherese. Attivare l´articolo 7? I deputati chiedono alla Conferenza dei presidenti (composta dal Presidente del Pe e dai leader dei gruppi politici) di prendere in considerazione, su impulso della commissione per le libertà civili, la possibilità di attivare le misure necessarie, incluso l´articolo 7 del Trattato sull´Ue, una procedura che prevede anche sanzioni severe nel caso si riscontri una violazione grave dei valori comunitari.  
   
   
IL PARLAMENTO EUROPEO CRITICA IL VETO DI RUSSIA E CINA ALLA RISOLUZIONE ONU SULLA SIRIA  
 
Strasburgo, 20 febbraio 2012 - Il Parlamento europeo condanna la decisione di Russia e Cina di bloccare, nel Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite, la risoluzione sulla Siria. L´aula chiede alla Russia, principale fornitore di armi del Governo siriano, di fermare i suoi rifornimenti di materiale bellico alla Siria e chiede all´Ue di rispettare a pieno l´embargo sugli armamenti. In una risoluzione approvata giovedì, il Parlamento condanna l´escalation della violenza e chiede all´Alto rappresentante Catherine Ashton di fare tutto il possibile per assicurare l´adozione di una risoluzione del Consiglio di sicurezza dell´Onu, lavorando in concerto con Russia e Cina. L´aula suggerisce che tutti gli Stati membri richiamino i propri ambasciatori accreditati in Siria, congelino i contatti diplomatici con gli ambasciatori siriani nei paesi europei e, allo stesso tempo, sollecita Ashton a rafforzare la capacità umanitaria della delegazione Ue a Damasco. Corridoio umanitario e gruppo di contatto - Il Parlamento chiede maggiori sanzioni contro il regime e sollecita l´Europa affinché aumenti il suo supporto politico, tecnico, comunicativo e umanitario all´opposizione interna. Plaude poi al forte sostegno che la Turchia sta dando alla popolazione della Siria e chiede all´Alto rappresentante Ashton di iniziare una discussione con Turchia, Lega Araba e opposizione siriana sulle modalità di creazione di un corridoio umanitario ai confini al confine turco-siriano. L´aula, infatti, ribadisce il suo sostegno agli sforzi della Lega Araba per porre fine alle violenze e promuovere una soluzione politica in Siria. Accoglie con favore il sostegno dell´Alto rappresentante alla creazione di un gruppo di contatto di "Amici del popolo siriano" e l´annuncio che Ashton stessa prenderà parte al primo incontro, previsto il prossimo 24 febbraio in Tunisia. Il Parlamento condanna ancora una volta la repressione brutale, manifestando il timore di un attacco mortale finale alla città di Homs, sottoposta a bombardamenti continui e massicci, ed esprime la preoccupazione che la violenza possa riflettersi sul Libano e contagiare poi l´intera regione. Per questo l´Aula reitera la richiesta al presidente Assad e al suo regime di porre fine alle violenze e farsi da parte per permettere che la transizione democratica possa avere inizio e chiede ancora una volta un´inchiesta sulle violazioni dei diritti umani da parte del regime che, secondo i parlamentari, potrebbero costituire crimini contro l´umanità, crimini per i quali i responsabili devono essere chiamati a rispondere.  
   
   
SPINGERE L´OCCUPAZIONE GIOVANILE – UN IMPEGNO CONCRETO E COMUNE TRA UE E STATI MEMBRI  
 
Bruxelles, 20 febbraio 2012 - Una delle idee che il Presidente della Commissione José Manuel Barroso aveva portato al Consiglio europeo era l´istituzione dei cosiddetti "Action team", che riuniscono la Commissione, le autorità nazionali e le parti sociali negli otto paesi in cui il livello di disoccupazione giovanile è significativamente superiore alla media europea - ossia Spagna, Grecia, Slovacchia, Lituania, Italia, Portogallo, Lettonia e Irlanda. L´obiettivo è quello di fornire assistenza sul posto nell´applicazioni di soluzioni concrete per migliore le condizioni dei nostri giovani. Il primo team è partito alla volta di Lituania. A breve seguiranno anche quelli negli altri Paesi. Perché abbiamo bisogno di "Action team" ? La disoccupazione sta raggiungendo livelli molto elevati in alcuni Stati membri (vedi la tabella sotto) e questo può avere conseguenze a lungo termine: molti giovani europei si stanno infatti allontanando dal mondo del lavoro. I leader europei riunitisi a Bruxelles il 30 gennaio 2012 si sono quindi accordati sull´obiettivo di focalizzare da subito i nostri sforzi sul conseguimento rapido di due obiettivi concreti. Innanzitutto, dobbiamo fare di tutto per aiutare i giovani ad entrare nel mondo del lavoro, dell´istruzione o della formazione. In secondo luogo, bisogna fare il possibile per fare sì che le piccole e medie imprese (Pmi) – creatrici dell´80% dei posti di lavoro in Europa – possano accedere ai finanziamenti a costi sostenibili, eliminando restrizioni e strettoie. Gli esperti della Commissione sono pronti per andare "sul campo" e lavorare sui bisogni specifici dei vari Stati membri. Cosa sono esattamente gli "Action team" ? Gli "Action team" sono composti da rappresentanti delle autorità nazionali e da funzionari della Direzione generale della Politica regionale, della Direzione generale per l´Occupazione, la politica sociale e l´inclusione, della Direzione Generale dell´Istruzione e della cultura nonché della Direzione Generale per le questioni economiche e finanziarie. I coordinatori sono i rappresentanti dell´ufficio del Capo dello Stato negli Stati membri e del Segretariato Generale sotto l´autorità del Presidente Barroso. Sono in programma incontri in otto Stati membri: Italia, Irlanda, Grecia, Portogallo, Lettonia, Spagna, Lituania e Slovacchia tra il 13 e il 24 febbraio 2012. Qual è esattamente il loro compito? L´obiettivo della missione è stato fissato dal Consiglio europeo informale. Il compito degli "Action team" è collaborare con le autorità nazionali e le parti sociali su azioni mirate che possano offrire rapidi successi nella lotta contro la disoccupazione giovanile. Si tratta di utilizzare intelligentemente tutti i mezzi pubblici, europei e nazionali, per aiutare le Pmi a superare i momenti difficili riguardo all´accesso ai finanziamenti. Gli esperti analizzeranno sotto nuovi punti di vista l´impiego dei Fondi strutturali e discuteranno con le autorità nazionali sui modi di reindirizzare i finanziamenti verso progetti in grado di "fare davvero la differenza" in un breve lasso tempo. Essi saranno anche pronti a consigliare soluzioni a medio e lungo termine al fine di migliorare l´occupazione, ad esempio in materia di politica fiscale corretta o contributi sociali. Quanti fondi europei verranno esattamente stanziati? Il presidente Barroso ha indicato al Consiglio europeo informale una cifra complessiva di 82 miliardi di euro; si tratta di fondi ancora in attesa di essere stanziati per progetti concreti in tutti i 27 Stati membri. Si tratta dei fondi strutturali dell´Ue (Fondo di coesione, Fondo di sviluppo regionale e Fondo sociale europeo) durante il periodo finanziario 2007-2013. Gli importi variano per ciascuno Stato membro a seconda della velocità con cui ognuno di essi ha speso o programmato di spendere l´importo totale. La seguente tabella contiene una stima approssimativa delle somme non stanziate fino al gennaio 2011 in 8 Stati membri.
Stato membro Slovacchia Grecia Spagna Portogallo Irlanda Italia Lituania Lettonia
Fondi non stanziati in % dei finanziamenti totali Ue 2007-2013 20% 21% 31% 14% In fase di verifica 29% 15% 10%
Quali sono le cause più comuni dell´alta disoccupazione in questi 8 Stati membri e che tipo di sostegno europeo può aiutare di più? E´ impossibile generalizzare. Nei paesi che beneficiano del programma di assistenza Ue/fmi, come la Grecia e l´Irlanda o il Portogallo, le cause sono correlate alle conseguenze della crisi economica e finanziaria, che spesso ha esacerbato difficoltà strutturali preesistenti. In altri Stati membri, come la Slovacchia, la Lituania e la Lettonia, una delle cause principali è il divario di competenze tra la domanda e l´offerta del mercato del lavoro. In Italia vi sono diversi fattori concomitanti, come la segmentazione del mercato del lavoro e un sistema di sostegno alla disoccupazione squilibrato, che ha creato disparità inter-generazionali. La Spagna soffre di un livello molto elevato di abbandoni scolastici, che incide sulla capacità della forza lavoro di soddisfare la richiesta di determinate competenze. A breve termine le correzioni dovranno quindi tenere conto delle diverse situazioni. In alcuni casi sarà il massiccio e immediato sostegno alla formazione a fare la differenza. Altrove, come in Irlanda o nel Nord Italia, si tratta di focalizzarsi maggiormente sui finanziamenti per le Pmi che lottano per mantenere i posti di lavoro e soffrono di una temporanea difficoltà nell´accedere a un finanziamento ponte. In alcuni Stati membri come l´Italia o il Portogallo sono in corso riforme di ampia portata, e le squadre d´azione si concentreranno quindi sulla necessità di completare e accelerare quanto è stato già concordato. Nella maggior parte dei casi, l´istruzione e la formazione svolgono un ruolo chiave. Una maniera per sostenere i giovani nel breve e medio termine è offrire più posti di tirocinio e stage, ad esempio tramite programmi come Erasmus e Leonardo da Vinci. Come avverrebbe la rassegnazione del lavoro e qual è il ruolo degli Stati membri? I Fondi strutturali vengono stanziati per Programmi operativi nazionali e regionali all´inizio del ciclo finanziario di 7 anni. I fondi vengono programmati o ripartiti per progetti specifici mirati sugli obiettivi dei programmi operativi nel corso del ciclo finanziario. Ecco perché abbiamo ancora importi non assegnati o impegnati, che possono ancora essere spostati o ri-programmati e spesi per un tipo di progetti di cui il paese ha più bisogno - in questo caso la disoccupazione giovanile e le Pmi. La riprogrammazione deve essere fatta in accordo tra la Commissione europea e gli 8 Stati membri interessati: sarà proprio questo il compito principale degli "Action Team". In che modo gli "Action Team" si rapportano all´assistenza della Commissione attiva nei paesi che beneficiano del sostegno Ue/fmi, come la Grecia o il Portogallo? Il lavoro degli "Action Team" è complementare ai programmi volti a sostenere lo Stato membro interessato a massimizzare l´utilizzo dei Fondi strutturali per promuovere la crescita e l´occupazione. Ciascuna equipe ha inoltre un obiettivo più specifico in determinate aree. Ad esempio, la Task Force per la Grecia è a disposizione del governo greco per consulenza sule riforme strutturali, sulle privatizzazioni, sulle riforme fiscali e sul riorientamento dei Fondi di coesione per far corrispondere meglio queste riforme orientate all´obiettivo della crescita. Gli "Action Team" si concentreranno in maniera specifica sull´occupazione giovanile o sulle piccole e medie imprese per contribuire a risultati concreti a lungo termine. Qual è il calendario? I primi risultati delle missioni e delle discussioni de gli "Action Team" saranno presentati congiuntamente dal Presidente Barroso e dal Primo Ministro del paese in questione durante il Consiglio europeo del 1-2 marzo 2012. Il risultato farà poi parte dei programmi nazionali di riforma da sottoporre alla Commissione entro la metà di aprile nel contesto del semestre europeo. Si tratta di un progetto pilota proposto dal presidente Barroso per gli 8 Stati membri con il più alto livello di disoccupazione, ma in caso di successo può essere applicato ad altri Stati membri interessati. Http://ec.europa.eu/italia/documents/attualita/aff_istituzionali/
lettera_barroso_monti_disoccupazione_giovanile.pdf
 
 
   
   
L´UE DELINEA UN PIANO PER PENSIONI ADEGUATE, SICURE E SOSTENIBILI  
 
Bruxelles, 20 febbraio 2012 - Le pensioni sono oggi la principale fonte di reddito per circa un quarto della popolazione dell´Ue e anche i giovani cittadini europei si troveranno a dover fare affidamento sulle pensioni in una fase successiva della loro vita. Se l´Europa non riesce ad assicurare ora e in futuro pensioni decenti, milioni di persone si troveranno nella vecchiaia in condizioni di povertà. L´europa registra inoltre un fenomeno di invecchiamento poiché le persone vivono più a lungo e hanno meno bambini. A partire dall´anno prossimo la popolazione lavorativa inizierà già a contrarsi. Le pensioni comportano una crescente pressione finanziaria sui bilanci nazionali, soprattutto alla luce delle ulteriori restrizioni recate dalla crisi finanziaria ed economica. A sostegno di questi sforzi la Commissione europea ha pubblicato un Libro bianco su pensioni adeguate, sicure e sostenibili. Esso esamina il modo in cui l´Ue e gli Stati membri possono intervenire per affrontare le principali sfide cui sono confrontati i nostri sistemi pensionistici. Esso propone tutta una serie di iniziative volte a creare condizioni atte a far sì che coloro che ne sono in grado continuino a lavorare – determinando un migliore equilibrio tra la vita lavorativa e la vita da pensionati –, assicurare che le persone che si trasferiscono in un altro paese possano mantenere i loro diritti pensionistici, aiutare le persone a risparmiare di più e garantire che le prospettive di pensione siano mantenute e che, una volta pensionate, le persone ricevano quello che si aspettavano. Presentando il Libro bianco alla stampa a Bruxelles, László Andor, commissario Ue responsabile per l´occupazione, gli affari sociali e l´inclusione, ha affermato: "Assicurare pensioni adeguate in futuro è possibile se proseguiamo con i nostri impegni per la riforma. L´impatto dell´invecchiamento è già in vista - i baby-boomer vanno in pensione e un numero minore di giovani entra nel mercato del lavoro. Ma non è ancora troppo tardi per affrontare queste sfide". Il commissario ha aggiunto che l´innalzamento dell´età pensionabile è un fattore importante e ha rammentato come una recente indagine Eurobarometro riveli che molti cittadini europei rimarrebbero sul mercato del lavoro anche al di là dell´età pensionabile se esistessero le condizioni adeguate. In concomitanza con il 2012, Anno europeo dell´invecchiamento attivo e della solidarietà tra le generazioni, il Libro bianco prende le mosse dai risultati di un´ampia consultazione avviata nel luglio 2010. Essa esamina diversi ambiti politici ed è pienamente in linea con la Analisi annuale della crescita 2012 della Commissione. Le misure a livello europeo sosterranno e integreranno le riforme nazionali dei sistemi pensionistici. Il Libro bianco propone in particolare di: creare migliori opportunità per i lavoratori anziani, sollecitando le parti sociali ad adattare il posto di lavoro e le prassi sul mercato del lavoro e facendo ricorso al Fondo sociale europeo per reinserire i lavoratori anziani nel mondo del lavoro. Rendere possibile alle persone di lavorare più a lungo è uno dei fulcri dell´Anno europeo dell´invecchiamento attivo e della solidarietà tra le generazioni 2012; sviluppare sistemi pensionistici privati complementari incoraggiando le parti sociali a porre in atto tali sistemi e incoraggiando gli Stati membri a ottimizzare gli incentivi fiscali e di altro genere; potenziare la sicurezza dei sistemi pensionistici integrativi, anche mediante una revisione della direttiva sugli enti pensionistici aziendali o professionali e una migliore informazione dei consumatori; rendere le pensioni integrative compatibili con la mobilità, varando leggi a tutela dei diritti pensionistici dei lavoratori mobili e promuovendo l´istituzione di servizi di ricostruzione delle pensioni in tutta l´Ue. In tal modo, i cittadini potrebbero ottenere informazioni sui loro diritti a pensione e un quadro del reddito che avrebbero una volta pensionati; incoraggiare gli Stati membri a promuovere vite lavorative più lunghe, correlando l´età della pensione con la speranza di vita, limitando l´accesso al pre-pensionamento e eliminando il divario pensionistico tra gli uomini e le donne; continuare a monitorare l´adeguatezza, la sostenibilità e la sicurezza delle pensioni e sostenere le riforme pensionistiche negli Stati membri. Contesto: I pensionati costituiscono una quota significativa e in rapida crescita della popolazione dell´Ue (120 milioni ovvero il 24%), in particolare ora che le coorti dei baby-boomer raggiungono l´età pensionabile e si riduce il numero delle persone in età lavorativa primaria. Nel 2008 vi erano quattro persone in età lavorativa (15-64 anni) per ogni cittadino Ue di 65 anni o più. Entro il 2060 tale proporzione si ridurrà a due contro uno. L´impatto dell´invecchiamento demografico è ulteriormente aggravato dalla crisi economica. Le pensioni rappresentano già una quota estremamente grande della spesa pubblica: oggi si tratta in media del 10% del Pil, che potrebbe salire al 12,5% nel 2060. Ma se si considera che la spesa per le pensioni pubbliche varia oggi dal 6% del Pil in Irlanda al 15% in Italia, i paesi si trovano a fronteggiare situazioni alquanto diverse a parità di sfide demografiche. Se è vero che la crisi si ripercuote sui regimi pensionistici a ripartizione a causa della riduzione dell´occupazione e quindi del calo dei contributi pensionistici, i sistemi con costituzione di riserve ne risentono a causa della riduzione dei valori dei loro attivi e di una diminuzione dei rendimenti. I sistemi pensionistici sono per l´essenziale di competenza degli Stati membri, ma l´Ue può contribuire sul piano legislativo per quanto concerne le questioni che riguardano il funzionamento del mercato interno, fornendo un sostegno finanziario per aiutare i lavoratori anziani a rimanere sul mercato del lavoro, assicurando il coordinamento politico e l´apprendimento reciproco. Le riforme dei sistemi pensionistici sono valutate nell´ambito della Strategia Europa 2020 . Nel 2011 sono stati 16 gli Stati membri a ricevere una raccomandazione specifica concernente le pensioni e altri cinque si sono impegnati a procedere a una riforma delle pensioni nel contesto dei loro memoranda di intesa (per ulteriori particolari si rinvia all´allegato 3 del Libro bianco). Http://europa.eu/ey2012/    
   
   
UN NUOVO ACCORDO DI COOPERAZIONE CON LA COMMISSIONE EUROPEA RICONOSCE I DIRITTI DEL COMITATO DELLE REGIONI AI SENSI DEL TRATTATO DI LISBONA  
 
 Bruxelles, 20 febbraio 2012 - Mercedes Bresso, Presidente del Cdr, e José Manuel Barroso, Presidente della Commissione europea hanno firmato il 16 febbraio un protocollo di collaborazione che conferma la nuova posizione del Cdr di assemblea politica che rappresenta l´Unione europea autorità locali e regionali. Questo nuovo accordo rafforza il ruolo del Comitato nel processo legislativo dell´Ue. Il protocollo rafforza la cooperazione tra il Comitato e la Commissione nella fase pre-legislativa noto, vale a dire quando ancora. La Commissione prepara la sua proposta legislativa Egli favorisce una più stretta cooperazione nel quadro di controllare l´attuazione del principio di sussidiarietà e garantisce che il comitato essere nuovamente consultato qualora il Parlamento o il Consiglio alterare in modo significativo la proposta originaria della Commissione. Dopo la firma del nuovo protocollo, Bresso ha dichiarato: "Abbiamo percorso una lunga strada, e oggi, il Comitato partecipa a tutte le fasi del processo legislativo dell´Ue E ´con attenzione che in pratica questi nuovi. Diritti, ma non esiteremo a chiedere il loro rispetto. Ciò significa che potremo anche discutere l´attuazione del trattato di Lisbona con il Parlamento europeo e al Consiglio. " Per quanto riguarda il rafforzamento della governance economica nell´Ue, il presidente ha aggiunto: "Siamo lieti che il nuovo protocollo di cooperazione con la Commissione europea ci dà l´opportunità di contribuire alla sua revisione annuale di crescita e di partecipare a semestre europeo di assemblea politica ". Jose Manuel Barroso ha sottolineato che il nuovo protocollo tiene conto dei principali sviluppi degli ultimi anni:. L´attuazione del trattato di Lisbona il nuovo ciclo di governance economica "Sono lieto che l´accordo di cooperazione che sia firmare oggi permetterà di promuovere azioni comuni, nonché come sinergie tra il lavoro della Commissione europea e il Comitato delle regioni ", ha dichiarato il presidente Barroso. Inoltre, il protocollo prevede azioni comuni nel campo della comunicazione e dell´informazione, e prevede lo sviluppo di una vera politica europea di comunicazione decentrata a livello regionale e locale.  
   
   
COMITATO REGIONI: MARINI (UMBRIA) A PRESIDENTE BARROSO “PREOCCUPAZIONE PER INDEBOLIMENTO EUROPA”  
 
Bruxelles, 20 febbraio 2012 – "L´economia europea è in grave difficoltà. La crescita è ferma e la disoccupazione è in aumento. I mercati finanziari, spaventati dai livelli del deficit e del debito di alcuni Stati membri, hanno fatto salire il costo dei prestiti a livelli che rendono impossibile una sana gestione finanziaria e la ripresa economica. Noi rappresentanti dei governi locali, siamo molto vicini ai cittadini, per cui avvertiamo in maniera ancora più pressante la generalizzata preoccupazione delle nostre comunità". Con queste parole la presidente della Regione Umbria, Catiuscia Marini ha aperto il suo intervento alla sessione plenaria il 16 febbraio del Comitato delle Regioni d´Europa, cui ha preso parte il presidente della Commissione Europea, José Manuel Barroso. Rivolgendosi allo stesso Barroso la presidente, intervenuta in rappresentanza del gruppo del Partito socialista europeo di cui é primo vicepresidente, ha voluto manifestare la grande preoccupazione che regioni e comunità locali di tutta l´Europa hanno per il futuro, soprattutto perché "assistiamo ad un progressivo indebolimento dell´Europa che sembra non tenere il passo di altre aree più dinamiche del pianeta". Al presidente Barroso la presidente Marini ha ricordato come la disciplina fiscale – tema sul quale molto si sta discutendo attualmente nelle diverse sedi comunitarie - è certamente essenziale, ed esistono già regole severe a livello europeo, "ma il problema più urgente ora – ha affermato - è la minaccia della stagnazione economica o di una nuova recessione. La pretesa di risolvere gli squilibri e i divari di competitività tra le diverse economie dell’euro unicamente con politiche di austerità rischia seriamente di consolidare in Europa un equilibrio di sotto-occupazione che minaccerebbe seriamente le prospettive di crescita del Continente". Una tale condizione potrebbe mettere a rischio la stessa coesione sociale nelle diverse aree dell´Europa, e citando la Grecia la presidente ha rimarcato il rischio che le ripetute politiche di rigore, se pur necessarie, se non accompagnate da provvedimenti che stimolino la crescita e la ripresa economica "rendono di per se stesse sempre più lontano il raggiungimento dell’obbiettivo di risanamento finanziario". Per la presidente Marini vi é un eccessivo peso e ruolo dei Governi degli Stati nella gestione di questa crisi, senza che vi sia il necessario e giusto coinvolgimento delle comunità regionali e locali, e quindi dei rispettivi livelli di governo locale. Se a ciò si aggiunge il modesto coinvolgimento dello stesso Parlamento Europeo, vi é il serio rischio di determinare non solo una "carenza di legittimazione democratica", ma anche che le Istituzioni Europee vengano viste dai cittadini sempre più come un qualcosa di distante. "Da Bruxelles – ha affermato la presidente - pare arrivino solo richiami al rigore, all’austerità e conseguenti minacce di sanzioni e punizioni. Siamo convinti che per battere la crisi occorra più Europa, attraverso un rilancio del metodo comunitario, insomma accanto alle politiche di rigore vogliamo vedere anche l’Europa della solidarietà. Siamo convinti che la politica di coesione possa giocare un ruolo importante nel rilanciare la crescita in Europa pur nella consapevolezza che da essa non possano attendersi effetti immediati. In ogni caso, ha concluso Marini, siamo fiduciosi, Presidente Barroso, per quanto si potrà fare in direzione della ripresa della nostra Europa con il prossimo periodo di programmazione delle risorse comunitarie, alla cui elaborazione noi Regioni ed enti locali d´Europa vogliamo partecipare a pieno titolo".  
   
   
BOLZANO, DURNWALDER INCONTRA BARROSO: PIANO PER L´OCCUPAZIONE E TUTELA DELLA MONTAGNA  
 
Bolzano, 20 febbraio 2012 - Un piano per l´occupazione e la crescita, misure mirate a tutela delle regioni di montagna in vista di Europa 2020: sono i temi che il presidente della Provincia Luis Durnwalder ha affrontato il 16 febbraio a Bruxelles nella sessione plenaria del Comitato delle regioni e nell´incontro con il presidente della Commissione europea José Manuel Barroso. A conclusione dell’intervento di Barroso nel plenum del Comitato delle regioni, del 16 febbraio a Bruxelles il presidente Luis Durnwalder ha avuto modo di incontrare direttamente il presidente della Commissione europea. Durnwalder ha ringraziato Barroso per l´impegno nel fronteggiare la difficile situazione internazionale e si è soffermato, in vista della nuova programmazione delle risorse comunitarie, sulle particolarità delle regioni di montagna: "Ho ricordato l’esigenza di salvaguardare con misure ad hoc la competitività delle aree svantaggiate se si vuole attuare in pieno la strategia Europa 2020, che punta sulla conoscenza, sull’innovazione, su un’economia più flessibile e più attenta alle risorse rinnovabili." Nel dibattito con Barroso nella sede dell´Europarlamento le Regioni hanno espresso il sostegno alle iniziative annunciate dalla Commissione europea per potenziare l´occupazione giovanile, anche se va verificato quale sarà l´impatto di tali misure sugli attuali programmi dei fondi strutturali. Con i membri del Comitato Barroso ha discusso il ruolo degli enti locali nell´attuazione delle nuove misure per la crescita e l´occupazione, "un obiettivo che la Giunta provinciale – ha sottolineato Durnwalder – ha già definito nelle scorse settimane con l’avvio di una piattaforma di discussione aperta a tutte le categorie, il recupero a fini produttivi di strutture non utilizzate, la revisione del sistema degli aiuti economici e il sostegno a nuovi insediamenti sul territorio." Le cooperazioni regionali transfrontaliere (i cosiddetti Gect) sono state un altro tema all´ordine del giorno della plenaria. I governatori hanno discusso di come semplificare e migliorare la creazione e l´attuazione di nuovi Gruppi europei di cooperazione territoriale, una realtà già avviata nell’area alpina attraverso l’Euroregione con Alto Adige, Tirolo e Trentino riconosciuta da Ue, Italia e Austria. A seguito della firma del Trattato di adesione della Croazia e dell´esito positivo del referendum nel Paese, la sessione plenaria del Cdr ha registrato la novità della partecipazione ufficiale, in qualità di osservatori, di nove rappresentanti delle regioni e città croate.  
   
   
UE - PRESIDENTE SARDEGNACAPPELLACCI AD ALMUNIA: "RINFORZARE GLI AIUTI DE MINIMIS PER LE ISOLE"  
 
Bruxelles, 20 febbraio 2012 - Occorre rinforzare il regime degli aiuti de minimis per le Regioni insulari. E´ la richiesta formulata dal presidente Ugo Cappellacci, in qualità di presidente della Commissione delle Isole della Conferenza delle Regioni Periferiche Marittime, al Commissario Europeo per la Concorrenza Joaquin Almunia, durante l’incontro svoltosi il 17 Febbraio a Bruxelles. Al centro del confronto i temi legati agli aiuti di Stato in relazione alle regioni insulari. "E´ necessario un incremento del limite previsto per gli aiuti de minimis (almeno il raddoppio da 200 a 400 mila euro) - ha spiegato Cappellacci - e stabilire una soglia più elevata anche per i settori dell’agricoltura, pesca e trasporti. La situazione economica internazionale richiede misure straordinarie finalizzate a intervenire su quel fattore costante e oggettivo rappresentato dai sovra costi causati dalla condizione di insularità, particolarmente gravosi per le piccole e medie imprese. "Sono richieste - ha osservato Cappellacci - che vanno nella direzione principio della coesione economica, sociale e territoriale dell’Unione Europea, stabilito dall’art. 174 del Trattato, finalizzato a promuovere lo sviluppo armonioso dell’Unione e ridurre il divario tra i livelli di sviluppo delle Regioni e il ritardo delle Regioni meno favorite". "Le Regioni insulari - ha detto il Presidente - chiedono attenzione e sostegno per poter superare le proprie condizioni di svantaggio e poter concorre così pienamente alle politiche di sviluppo dell’Unione Europea". (Fonte Ansa) Trasporti, Cappellacci: "Illustrati ad Almunia danni arrecati sistema Tirrenia" - "Abbiamo rappresentato i gravi danni che il sistema Tirrenia ha causato alla Sardegna e che potrebbe causare ove, attraverso la vendita alla Cin, fosse perpetuato sotto altre insegne". Lo ha dichiarato il presidente Cappellacci al termine dell’incontro con il commissario europeo per la concorrenza, Joaquim Almunia. "Spesso si fa riferimento ai posti di lavoro della Compagnia di navigazione, ma occorre dedicare identica considerazione a tutti quelli compromessi, messi in pericolo o che non posso nascere a causa di un sistema che blocca la nostra economia". "Da parte del commissario Almunia - ha aggiunto Cappellacci - abbiamo ricevuto garanzie circa il fatto che sarà dedicata massima attenzione al dossier Tirrenia e ci ha confermato che proprio in queste ore è al lavoro con le sue strutture su questo tema. Attendiamo fiduciosi l’esito finale dell’indagine aperta dall´Unione europea e auspichiamo che la Sardegna e il mercato possano essere liberati dalla vecchia Tirrenia e da quello che, a nostro avviso, si configura come un vero e proprio cartello".  
   
   
EUROREGIONE PROTAGONISTA AL PROSSIMO FORUM DI ALPBACH  
 
Bolzano, 20 febbraio 2012 - Il Gruppo europeo di cooperazione transfrontaliera di Alto Adige, Tirolo e Trentino sarà protagonista dell´edizione 2012 del Forum di Alpbach. Il 19 agosto la tradizionale Giornata dedicata al Tirolo verrà ampliata al Gect delle tre Province. In primo piano la collaborazione nel settore della ricerca e il dialogo tra politica e mondo scientifico. Nell´ultima riunione a Innsbruck del gruppo di lavoro del Forum europeo di Alpbach si è deciso di introdurre nell´edizione 2012 della kermesse internazionale dedicata a politica, scienza ed economia una importante novità: la tradizionale Giornata del Tirolo sarà ampliata al Gect, con il diretto coinvolgimento dell´Euroregione di Alto Adige, Trentino e Tirolo. Come spiega il nuovo presidente designato del Forum Franz Fischler, con gli uffici del Gect e le università si sta lavorando alla nuova impostazione della manifestazione, "che punterà sull´Euregio, sulla ricerca, sul dialogo tra politica e scienza." Fischler tiene i contatti anche con i governatori Günther Platter, Lorenzo Dellai e Luis Durnwalder, che ha già confermato la sua presenza ad Alpbach il prossimo 19 agosto. Il Comitato tecnico del Forum punta in particolare alla promozione dell´attività dei giovani ricercatori delle tre province, ai quali intende offrire la ribalta del prossimo appuntamento ad Alpbach, dove potranno presentare i loro progetti, confrontarsi con esperti del settore e con i responsabili politici. L´iniziativa corrisponde allo spirito che ha animato la nascita del Gect: "Assieme possiamo fare molto di più che non da soli - ricorda il presidente Durnwalder – cercando di unire le forze e di cooperare in progetti a favore del territorio e della popolazione lungo l’asse del Brennero. Con il Gect vogliamo proporre una regione europea che offra prospettive ai giovani e si faccia sentire anche a Bruxelles."  
   
   
UNIONE EUROPEA: “IMPORTANTE LA SEMPLIFICAZIONE DELLE PROCEDURE”  
 
Aosta, 20 febbraio 2012 - Il Presidente della Regione Valle d’Aosta Augusto Rollandin ha aperto il 16 febbraio a Palazzo regionale il convegno Contrasto delle frodi finanziarie all’Unione Europea. Strategie e strumenti di controllo, promosso dalla Presidenza della Regione nell’ambito delle iniziative formative organizzate in tutta Italia dal Dipartimento per le Politiche europee della Presidenza del Consiglio dei Ministri. «Questo momento di riflessione – ha detto il Presidente Rollandin all’inizio del suo intervento - permette di porre in primo piano il fondamentale lavoro che deve essere svolto per assicurare piena attuazione al principio di sana gestione finanziaria di tutti i fondi pubblici, compresi quelli derivanti dalle risorse dell’Unione europea. In tempi di ristrettezze finanziarie e di tagli ai bilanci pubblici diventa ancora più importante garantire al cittadino che il denaro pubblico viene speso correttamente ed efficacemente. Un importante contributo alla corretta ed efficace gestione di questi fondi a nostro avviso potrebbe derivare dalla semplificazione delle modalità di gestione e controllo». «Semplificazione – ha aggiunto il Presidente della Regione – che permetterebbe di ridurre il costo della Politica di coesione e di aumentarne l’efficacia. Semplificare, a nostro avviso, facilita la prevenzione delle frodi e delle irregolarità. Auspichiamo, pertanto, che le recenti proposte della Commissione per il periodo 2014-2020 tengano in debito conto questa richiesta che, peraltro, proviene da più parti in tutta Europa. Una maggiore proporzionalità nei controlli, eliminando in particolare i controlli plurimi sulle stesse spese, contribuirà indubbiamente a migliorare l’efficacia degli stessi. La semplificazione passa anche attraverso una maggiore collaborazione e scambi idee tra gli uffici e le amministrazioni che, a vario titolo, sono coinvolti nel controllo dei progetti cofinanziati dai Fondi dell’Unione europea. In tal senso, i diversi uffici dell’amministrazione regionale collaborano proficuamente tra di loro e la Regione ha già stipulato una convenzione con il Comando Regionale della Guardia di Finanza». In conclusione del suo intervento, il Presidente Rollandin ha sottolineato l’importanza della prevenzione. Tematica ripresa poi dai relatori che si sono alternati nel corso dell’incontro. «Fondamentale a nostro avviso – ha detto Rollandin - non è solo l’azione di repressione, ma la prevenzione. Ed è nel campo della prevenzione che l’amministrazione regionale può fare molto».  
   
   
BOLZANO: CONVEGNO DI APERTURA DEL PROGETTO INTERREG “PERMAQUA”  
 
Bolzano, 20 febbraio 2012 - Venerdì 2 marzo, alle ore 9,30, a Palazzo Widmann, in via Crispi,3 a Bolzano, avranno inizio i lavori del convegno di presentazione del progetto Interreg Iv Italia-austria Permaqua. La manifestazione sarà aperta dall’indirizzo di saluto dell’assessore ai lavori pubblici, Florian Mussner. Quindi il progetto triennale “Permaqua” verrà presentato dall’Ufficio Geologia e Prove Materiali della Provincia Autonoma di Bolzano, Lead Partner. L’argomento permafrost e con esso le sue conseguenze sul paesaggio, ecologia, infrastrutture e turismo è di grande attualità. Il progetto Permaqua è partito nel novembre dello scorso anno nell’ambito del Iv avviso del programma Interreg Iv Italia-austria, il quale è finanziato dal Fondo Europeo di Sviluppo Regionale e da contributi pubblici nazionali. Al progetto triennale che si occupa di permafrost e il suo effetto sul bilancio idrico e sull’ecologia delle acque in alta montagna, fanno parte l’Ufficio Geologia e Prove Materiali (nelle vesti di Lead Partner) e il Laboratorio Biologico della Provincia e l’Università di Innsbruck. Il budget totale ammonta 631.000 €. Nel corso della conferenza stampa, che avrà luogo alle ore 10,30 a Palazzo Widmann, sarà inoltre presentato il libro in lingua tedesca “Permafrost in Südtirol”, il quale è stato realizzato nell’ambito del progetto Proalp. Nella seconda parte dei lavori, dalle ore 11,15 alle 12,45, saranno esposte in tre presentazioni le novità sulle ricerche sul permafrost in merito alla qualità e all’ecologia delle acque di alta montagna. La partecipazione alla conferenza è gratuita e l’iscrizione deve avvenire entro venerdì 24 febbraio 2012 al seguente indirizzo di posta elettronica: david.Tonidandel@provincia.bz.it    
   
   
NOMINATA LA GIURIA DEL QUINTO PREMIO "ALCIDE DE GASPERI: COSTRUTTORI DELL´EUROPA"  
 
Trento, 20 febbraio 2012- Su proposta del presidente Lorenzo Dellai la Giunta provinciale ha nominato il 17 febbraio i componenti della Giuria del Premio Internazionale "Alcide De Gasperi: Costruttori dell´Europa" per l´edizione 2012. Con quella di quest´anno siamo giunti alla quinta edizione del premio e, come sempre, l´ambito riconoscimento verrà assegnato a personalità oppure a istituzioni che si siano distinte nell´opera di costruzione di un nuovo soggetto europeo, sul piano politico, istituzionale, sociale o culturale. La Giuria dell´edizione 2012 del Premio Internazionale "Alcide De Gasperi: Costruttori dell´Europa" sarà così composta: - Presidente della Provincia autonoma di Trento con funzioni di Presidente della Giuria; - Senatore Giulio Andreotti, Presidente onorario della Giuria; - Signora Maria Romana De Gasperi, membro della famiglia De Gasperi; - prof. Giuseppe Tognon, Presidente della Fondazione Trentina Alcide De Gasperi; - direttore o delegato de “Il Corriere della Sera”; - direttore o delegato de “La Repubblica”; - direttore o delegato de “La Stampa”; - direttore o delegato de “Il Messaggero”; - direttore o delegato de “Il Sole 24 Ore”; - direttore o delegato del quotidiano “l’Adige”; - direttore o delegato del quotidiano “Trentino”; - direttore o delegato del Tg1; - direttore o delegato del Tg2; - direttore o delegato del Tg3; - direttore o delegato del Tg5; - direttore o delegato del Tgr; - direttore o delegato del Gr1; - direttore o delegato del Tg La7; - direttore o delegato dell’Ansa; - prof. Paolo Pombeni, con funzioni anche di Segretario della Giuria.  
   
   
LOMBARDIA/ISRAELE. AMBASCIATORE A FORMIGONI:AVANTI INSIEME  
 
Milano, 20 febbraio 2012 - Insediatosi a Roma da due settimane, l´ambasciatore d´Israele in Italia, Naor Gilon, ha voluto subito incontrare a Milano il presidente della Regione, Roberto Formigoni. Rafforzamento delle relazioni istituzionali tra Israele e la Lombardia, cooperazione su temi strategici come la ricerca, la sanità e l´agricoltura anche in vista dell´Expo 2015. Sono questi i principali temi al centro del colloquio privato avuto il 17 febbraio al 35° piano del Palazzo Lombardia, regione che Gilon ha voluto definire "la superpotenza economica d´Italia". Israele Sceglie Alenia Aermacchi - Punto di partenza dell´incontro la reciproca soddisfazione per la decisione del ministero della Difesa di Israele di acquistare 30 jet Alenia Aermacchi per addestrare i piloti della propria forza aerea: "È la prima volta - ha sottolineato Gilon, accompagnato da Yoni Hadar, consigliere commerciale per gli investimenti - che Israele acquista aerei da un Paese europeo e ci auguriamo che questa scelta possa essere di buon auspicio per la vostra Regione". "Tra la Lombardia e Israele - ha detto Formigoni - ci sono relazioni molto positive che spaziano dal settore dell´agricoltura a quello delle tecnologie e dell´ambiente". Un esempio, appunto, è il contratto per la fornitura di M-346 perfezionato recentemente con Alenia Aermacchi, la società che ha base a Venegono Superiore in provincia di Varese. Collaborazione Per Expo 2015 - Tra le future occasioni di scambio ci sarà l´Expo 2015 che vedrà in Lombardia anche la presenza di Israele: "L´expo - ha sottolineato il presidente - sarà aperto alla collaborazione di aziende non solo pubbliche ma anche private". E proprio sul fronte dell´agricoltura dal 15 al 17 maggio si svolgerà l´Agritech Israel 2012, la diciottesima edizione del salone della tecnologia agricola: "Saremmo lieti - ha spiegato Gilon ricevendo il pieno assenso da parte del presidente della Regione - se accanto alla presenza del Governo italiano anche la Lombardia fosse rappresentata a questa manifestazione internazionale da un proprio assessore". Amicizia Sempre Profonda - Relazioni istituzionali e commerciali si fondano su una profonda amicizia tra la Lombardia e Israele: "La vostra nazione - ha detto Formigoni - si trova in una delle aree più calde e delicate del mondo. Siete un Paese democratico e ci auguriamo che anche altre democrazie possano iniziare a crescere e consolidarsi. Intendiamo proseguire nelle relazioni per confermare la nostra amicizia". Salutando l´ambasciatore il presidente ha voluto omaggiare l´ambasciatore di un volume d´arte lombarda con una particolare dedica: "Nel giorno del suo compleanno desidero esprimere l´augurio che si possa proseguire sulla strada delle relazioni stabili e proficue".  
   
   
FVG: TONDO INCONTRA MINISTRO ECONOMIA SERBIA  
 
 Roma, 20 febbraio 2012 - Il sistema delle Piccole e medie imprese del Friuli Venezia Giulia continua a rappresentare un modello per la Serbia. È quanto è stato riconfermato nel corso dell´incontro che il presidente della Regione Renzo Tondo ha avuto il 16 febbraio, nella sede di rappresentanza di Roma, con il ministro dello Sviluppo economico della Repubblica di Serbia Nebojsa Ciric, che era affiancato dall´ambasciatore in Italia, signora Ana Hrustanovic. L´incontro è avvenuto in occasione della presentazione del catalogo del progetto "Destinazione Kragujevac" promosso da Finest, per accompagnare le imprese nell´omonima regione della Serbia, dove l´insediamento della Fiat ha aperto notevoli prospettive per la crescita dell´indotto. Ieri sera, il presidente Tondo ha partecipato al ricevimento offerto dall´Ambasciata in occasione della festa nazionale della Repubblica di Serbia. Nel dare il benvenuto all´ospite, Tondo ha ricordato i rapporti di amicizia tra il Friuli Venezia Giulia e la Serbia, suggellati dall´importante Memorandum firmato nel novembre del 2009 a Roma, in occasione del vertice Italo-serbo. Quel documento, come ha ricordato l´ambasciatore Ana Hrustanovic, ha dato in questi ultimi anni importanti frutti, come confermano gli accordi siglati dal presidente della Repubblica Boris Tadic con imprese regionali nel corso della sua ultima visita del 12 dicembre scorso. La Serbia considera "Destinazione Kragujevac" un progetto pilota per rivitalizzare il tessuto industriale del Paese, da estendere anche ad altre regioni, a partire dalla Vojvodina, nella cui capitale Novi Sad il presidente Tondo si recherà in visita ufficiale in marzo. Il ministro Ciric ha annunciato che sarà presto programmata una nuova visita in Friuli Venezia Giulia del presidente Tadic, che sarà accompagnato, oltre che dallo stesso Ciric, da una folta delegazione di imprenditori. Il presidente della Regione e il ministro hanno concordato sul carattere complementare delle economie del Friuli Venezia Giulia e della Serbia. Le imprese possono così trovare reciproci vantaggi per superare la crisi attraverso processi virtuosi di crescita e di internazionalizzazione. Grazie agli accordi di libero scambio, dalla Serbia è possibile infatti raggiungere un mercato di 800 milioni di abitanti fino alla Federazione Russa.  
   
   
IL PRESIDENTE DELLA CALABRIA SCOPELLITI HA INCONTRATO IL GOVERNATORE DELLA CONTEA DI WESTCHESTER (STATI UNITI) ROBERT ASTORINO  
 
Catanzaro, 20 febbraio 2012 - Il Presidente della Regione Giuseppe Scopelliti ha incontrato il 15 febbraio a Roma, nella sede della delegazione regionale, il Governatore della contea di Westchester (stato di New York) Robert Astorino accompagnato dall’on. Amato Berardi (Pdl). Il Governatore Astorino, in Italia per una serie di visite, concluderà il suo viaggio in Calabria, terra che ha dato i natali alla sua famiglia. Durante l’incontro il Presidente Scopelliti ha illustrato al Governatore Astorino un quadro socio-economico della regione soffermandosi in particolar modo su alcuni progetti per il rilancio della Calabria.  
   
   
ZAIA SCRIVE AL NEOPRESIDENTE SEEHOFER: “BUON LAVORO. PIÙ VISIBILITÀ A BAVIERA GRAZIE A IMPIANTO FEDERALE TEDESCO”  
 
Venezia, 20 febbraio 2012 - In seguito alla designazione di Horst Lorenz Seehofer, già governatore della Baviera, a presidente ad interim della Repubblica federale tedesca, il presidente della Regione del Veneto Luca Zaia ha voluto inviargli una lettera per manifestargli la sua stima. “Voglio farti i miei auguri di buon lavoro”, scrive il presidente Zaia. “Abbiamo avuto modo di conoscerci e frequentarci al tempo in cui eravamo entrambi al Ministero dell’Agricoltura nei rispettivi Paesi, e ho poi apprezzato il tuo impegno al servizio di una grande regione come la Baviera. Arrivi dunque alla più alta carica dello Stato al termine di un percorso che ho avuto la fortuna di conoscere e, in parte, condividere.” “Sono certo – scrive ancora Zaia – che questo nuovo incarico ad interim alla presidenza federale della Germania sarà anche l’occasione per dare ulteriore visibilità e caratura alla tua Baviera. E questo sarà possibile anche grazie a quell’impianto federale tedesco che ha contribuito a farne un Paese moderno, efficiente e avanzato, che può diventare un modello in queste fasi cruciali per la riforma europea.”  
   
   
BOND REGIONE LOMBARDIA DIVERSI DA QUELLI DEL COMUNE  
 
Milano, 21 febbraio 2012 - "L´emissione obbligazionaria effettuata da Regione Lombardia nel 2002 e quella del Comune di Milano sono di natura totalmente diversa. Ogni parallelismo, pertanto, fra le due operazioni e´ del tutto ingiustificato e privo di senso". Lo ha dichiarato l´Assessore alle Finanze della Regione Lombardia, Romano Colozzi, rispondendo ad alcune affermazioni circolate il 18 febbraio sul bond regionale. "Nel merito della struttura dell´operazione di Regione Lombardia - aggiunge l´Assessore Colozzi - si e´ piu´ volte espressa la sezione Regionale della Corte dei Conti che l´ha sempre definita ineccepibile. In ogni caso, abbiamo avviato una causa presso la Corte Suprema di Londra nei confronti delle banche che hanno collocato sul mercato la nostra emissione obbligazionaria per verificare l´esistenza di cosiddetti ´costi occulti´ che andrebbero eventualmente restituiti a Regione Lombardia aumentando la vantaggiosita´ dell´operazione stessa".  
   
   
ON LINE IL BILANCIO SOCIALE 2010 DELLA REGIONE PIEMONTE  
 
Torino, 20 febbraio 2012 - Che cos’è la Regione e quali funzioni svolge, come è strutturata, come utilizza i trasferimenti e con quali ricadute sulla qualità della vita dei cittadini piemontesi? Le risposte sono contenute nel Bilancio sociale 2010 della Regione Piemonte, consultabile sì www.Regione.piemonte.it/bilanciosociale «Si tratta - nota l’assessore regionale al Bilancio, Giovanna Quaglia - di uno strumento importante per rendere sempre più trasparenti e accessibili ai cittadini l’identità e l’attività dell’ente. Con questa pubblicazione la Regione si racconta, aprendo le porte a quanti vogliono conoscere da vicino i numeri e le politiche messe in campo sul territorio piemontese. I dati consentono inoltre una importante valutazione oggettiva degli effetti sui cittadini rispetto alle politiche messe in campo». Il documento è stato realizzato in collaborazione con il Dipartimento di Economia aziendale dell’Università di Torino, l’Ires Piemonte e l’Ordine dei Dottori commercialisti e degli Esperti contabili di Ivrea, Pinerolo e Torino. E’ stato redatto seguendo il “Manuale Metodo Piemonte per il Bilancio sociale”, ossia lo specifico riferimento metodologico che da un lato recepisce i migliori standard in materia nazionali e internazionali e dall’altro permette la rappresentazione, in termini di rendicontazione sociale, degli enti pubblici che compongono il sistema piemontese. La prima parte del testo richiama gli elementi che costituiscono l’identità dell’ente, specificandone compiti e funzioni, missione, principi e valori di riferimento, linee politiche, e classificazione degli stakeholder. La seconda è invece dedicata al rendiconto economico, in cui sono evidenziate le risorse pervenute e le destinazioni per aree di intervento e per categorie di beneficiari. La relazione sociale, che costituisce anche la parte più corposa del documento, descrive nel concreto le modalità di intervento nelle singole aree e le risorse ad esse dedicate, articolandosi in azioni di governo, ossia quello che la Regione Piemonte ha fatto per il benessere sanitario e sociale, lo sviluppo culturale ed economico, l’ambiente e il territorio, i trasporti e la logistica, la presenza istituzionale e l’efficienza organizzativa. «La novità rispetto alle precedenti edizioni - aggiunge Quaglia - consiste in un approccio più concreto e sistematico rispetto alle attività svolte. Una modalità che permette ai cittadini, grazie alla importante collaborazione istituzionale che ha consentito di realizzarla, di acquisire gli elementi necessari per comprendere meglio l’attività regionale, facilitando un dialogo concreto con questa amministrazione»  
   
   
AUTONOMIA FVG: ATTO DOVUTO RICORSO CORTE COSTITUZIONALE SU DL 201  
 
Trieste, 20 febbraio 2012 - La Giunta del Friuli Venezia Giulia ha autorizzato il 17 febbraio la proposizione del ricorso alla Corte costituzionale per la declaratoria di incostituzionalità di alcune norme del decreto legislativo 201 del 6 dicembre 2011, in quanto ritenute lesive dell´autonomia speciale della Regione. Non essendo conclusa la trattativa con il Governo, soprattutto in merito a norme di carattere finanziario, l´autorizzazione di oggi è atto dovuto al fine di evitare la scadenza dei termini di ricorso.  
   
   
ENTI LOCALI, MARTEDÌ 21 A VILLA UMBRA CORSO SU NOVITÀ E VINCOLI BILANCIO PREVISIONE 2012  
 
Perugia, 20 febbraio 2012 - Le novità e i vincoli per il bilancio di previsione 2012 degli Enti locali, introdotti dai decreti legge "Milleproroghe" e "Cresci Italia", saranno al centro del corso organizzato dalla Scuola umbra di Amministrazione pubblica che si terrà martedì 21 febbraio a Villa Umbra (loc. Pila) a Perugia, a partire dalle ore 9. Della Legge di stabilità del 2012, l´attività formativa esaminerà lo stato di attuazione del federalismo fiscale, tra cui l´addizionale comunale all´Irpef e altre entrate comunali. La giornata si concluderà con lo studio dell´anticipazione sperimentale dell´"Imu", del Fondo sperimentale di riequilibrio, Patto di stabilità interno per il 2012, approfondendo novità e criteri di virtuosità, vincoli in materia di indebitamento e di spesa di personale. "Le novità in materia di finanza locale, soprattutto per le Province ed i Comuni, rendono quest´anno particolarmente complessa e problematica la predisposizione del bilancio di previsione - sottolinea Alberto Naticchioni, amministratore unico della Scuola umbra di Amministrazione pubblica - Sempre più viene a gravare sui bilanci la restrizione delle risorse finanziarie, oltre a divieti e limiti che comprimono enormemente la capacità di programmazione". Il corso si propone di fornire agli operatori degli Enti locali, con il supporto di esperti del settore della finanza locale, "una serie di riflessioni e le prime soluzioni operative nell´ambito del dibattito generale che ha portato, e porterà, tutto il comparto a confrontarsi sull´impatto reale delle manovre finanziarie in vigore". Interverranno Francesco Zito, viceprefetto, Ministero degli Interni, capo della segreteria del sottosegretario Ruperto e Dante De Paolis, dirigente Servizi finanziari del Comune di Perugia, responsabile Forum servizi finanziari della Scuola umbra di Amministrazione pubblica.  
   
   
AUTONOMIE LOCALI: APPROVAZIONE DEFINITIVA DDL A FAVORE COMUNI FVG  
 
Trieste, 20 febbraio 2012 - La Giunta regionale ha approvato il 17 febbraio in via definitiva il disegno di legge proposto dell´assessore alla Funzione pubblica, Autonomie locali e Coordinamento delle riforme, Andrea Garlatti, che stanzia nuovi fondi in favore dei Comuni per l´anno 2012 per un ammontare complessivo di 105 milioni di euro. Grazie a tale provvedimento - che nei giorni scorsi aveva ricevuto il parere favorevole all´unanimità del Consiglio delle Autonomie locali - vengono sbloccati i 65 milioni di euro, già previsti dalla Finanziaria per il 2012 ma non ripartiti, e aggiunge, sempre a favore dei Comuni, ulteriori 40 milioni di euro che erano stati accantonati. Il concorso richiesto ai Comuni del Friuli Venezia Giulia dal decreto Salva Italia e l´obbligo di accantonare circa 40 milioni di euro da restituire allo Stato quale presunto maggior gettito derivante ai Comuni dall´introduzione dell´Imu, aveva indotto il Consiglio regionale a congelare una rilevante quota del trasferimento ordinario ai Comuni per l´anno in corso, suscitando preoccupazione fra i sindaci della regione. "Oggi - commenta l´assessore Garlatti - dopo avere verificato le ipotesi del gettito Imu, sulla base della indicazioni fornite dai Comuni stessi, siamo in grado di assicurare quegli stanziamenti che consentiranno ai nostri Comuni di chiudere i bilanci 2012 e continuare a fornire i propri servizi ai cittadini e alle imprese".  
   
   
ALLUVIONI, ROSSI: “IL GOVERNO INTERVENGA PER PERMETTERCI DI TOGLIERE L’ACCISA”  
 
Firenze, 20 febbraio 2012 – Un pronto intervento da parte del governo, perchè il fondo nazionale della Protezione civile sia ripristinato, consentendo così alla Regione di cancellare l’accisa di 5 centesimi sulla benzina, la famigerata “tassa sulle disgrazie” introdotta dal berlusconiano Milleproroghe. Questa la sintesi del messaggio inviato il 17 febbraio dal presidente Enrico Rossi al presidente del consiglio Mario Monti, a seguito della sentenza della Corte Costituzionale che, accogliendo le tesi delle Regioni, ha cancellato l’obbligo di applicare gli aumenti fiscali che condizionava l’accesso alle risorse statali. Nella lettera il presidente Rossi riepiloga gli impegni finanziari già assunti per gli interventi di emergenza e di ripristino in Lunigiana e all’Isola d’Elba e chiede al governo una iniziativa rapida per riformare la legge 10 del 2011 che regola il Fondo della Protezione civile. Ecco il testo integrale: “Egregio Presidente, La sentenza con cui la Corte Costituzionale ha accolto le tesi delle Regioni in materia di protezione civile, eliminando così l’obbligo per le Regioni stesse di applicare aumenti fiscali prima di accedere alle risorse del Fondo nazionale, sancisce il legittimo livello di autonomia di entrata e di spesa degli enti pubblici territoriali e ristabilisce un principio equo e solidaristico di intervento in caso di calamità, facendolo carico nuovamente alla fiscalità generale e non più solo a quella della comunità colpita dall’evento. Queste considerazioni sono state espresse in modo unanime dalle Regioni, che nei mesi scorsi hanno fatto fronte con sollecitudine e con notevole impegno alle attività di soccorso e ripristino in numerose drammatiche occasioni. La Toscana è stata interessata da due eventi di particolare intensità per i quali è stato riconosciuto lo stato di emergenza nazionale: alluvione in Lunigiana nel 25 ottobre 2011 e alluvione all’Isola d’Elba il 7 novembre 2011. Per far fronte alle esigenze derivanti dalla prima alluvione, a fronte di danni pari a 161,5 milioni, la Regione ha dovuto applicare la citata norma e, pertanto, ha aumentato per il 2012 l’accisa della benzina per 5 centesimi al litro, con un gettito complessivo di 55 milioni di euro (L.r. N. 58 del 15 novembre 2011); inoltre si sono utilizzati 2 milioni già destinati dal bilancio regionale alla protezione civile, altri 5 milioni dei fondi di edilizia residenziale per la ricostruzione delle case danneggiate e 4,5 milioni da fondi per la forestazione e per il piano di sviluppo rurale. A fronte di risorse regionali pari a 66,5 milioni lo Stato ha stanziato solo 25 milioni. Allo stato attuale quindi mancano ancora 70 milioni indispensabili per il ripristino in condizioni di sicurezza del territorio colpito. Per l’alluvione dell’isola d’Elba, non potendo ovviamente ricorrere all’ulteriore aumento dell’accise, la Regione ha reso disponibili 5 milioni nell’ambito degli stanziamenti relativi alla difesa del suolo, a fronte dei quali lo Stato non ha ritenuto di dover disporre alcuno stanziamento; in tal caso i danni sono stati quantificati in circa 60 milioni di euro. A seguito della sentenza della Corte, che ha cancellato l’obbligo di applicare gli aumenti fiscali, la situazione è notevolmente cambiata. Pertanto il costo degli interventi, sia di soccorso che di ripristino, dovranno essere a carico della fiscalità generale nazionale e non più circoscritta alla comunità regionale colpita dall’evento. Ciò significa che l’intervento deciso dalla Regione di aumentare l’accisa della benzina di 5 centesimi al litro per un anno dovrà essere cancellato prima possibile. Mi auguro quindi un pronto intervento del Governo per sanare rapidamente questa situazione, riformando, in accordo con le Regioni ed Enti locali, la legge 10 del 2011. Le necessità, Signor Presidente, incombono e se oggi possiamo dire che l’intera comunità nazionale è chiamata a contribuire solidalmente alla rinascita delle zone devastate dalle emergenze, è necessario che il Fondo nazionale a cui attinge la Protezione civile venga ripristinato al più presto e con la necessaria capienza. Ci attendiamo quindi una tempestiva convocazione, affinché siano attivati in tempi rapidi tutti gli strumenti necessari per far fronte agli impegni già definiti per la ricostruzione”.  
   
   
SPACCA CHIEDE A MONTI LO "STATO D´EMERGENZA NELLE MARCHE PER LA NEVE, DOPO LA PUBBLICAZIONE DELLA SENTENZA DELLA CORTE COSTITUZIONALE CONTRO LA "TASSA SULLE DISGRAZIE"  
 
Ancona, 20 Febbraio 2012 - ´La sentenza della Corte Costituzionale annulla la `tassa sulle disgrazie´. La decisione della Consulta modifica profondamente lo scenario giuridico di riferimento. Ora le situazioni di emergenza non vengono piu` definite dalla legge 10/2011, ma si ritorna al quadro normativo della 225/1992. Sulla base di queste valutazioni - dichiara il Presidente della Regione Marche Gian Mario Spacca - gia` nella serata del 16 febbraio, ho inoltrato al presidente del Consiglio dei Ministri Mario Monti, la richiesta dello `stato di emergenza´ per le eccezionali nevicate, che nelle ultime settimane hanno causato perdita di vite umane e ingenti danni su tutto il territorio. La Regione Marche - sottolinea Spacca - aveva gia` richiesto lo stato di calamita` naturale che riguarda i danni dell´agricoltura e della zootecnia, gia` stimati circa 30 milioni di euro, ora fa richiesta anche dello `stato di emergenza´ che riguarda sia il sostegno finanziario dello Stato agli interventi messi in essere da Comuni, Province e Regione per affrontare `il nevone´, sia i danni di tutte le attivita`, beni culturali compresi, fino alla sospensione di oneri o tributi´. Di seguito il testo della lettera inviata dal Presidente della Regione Marche Gian Mario Spacca al Presidente del Consiglio dei Ministri Mario Monti. ´Come Le ho gia` comunicato, l´intero territorio delle Marche e` stato interessato da un´eccezionale ondata di maltempo e, in particolare, da ripetute e ravvicinate precipitazioni nevose, che hanno causato gravissime conseguenze, provocando anche la perdita di vite umane. L´eccezionalita` dell´avversita` atmosferica e del connesso rischio di compromissione degli interessi primari, peraltro, e` stata dichiarata con il Suo decreto dell´8 febbraio scorso. L´intensita` del fenomeno nelle Marche e` documentata dalla specifica relazione predisposta dal Dipartimento della Protezione civile della Regione. Ingentissimi sono i danni arrecati alle attivita` produttive, agricole, industriali, commerciali, artigianali e professionali e alle infrastrutture viarie, elettriche, telefoniche, acquedottistiche e fognarie. Tale situazione non e` certamente fronteggiabile con mezzi e poteri ordinari. Le chiedo, pertanto, di dichiarare lo stato di emergenza ai sensi dell´articolo 5 della legge n. 225/1992. Una volta completato l´accertamento, che ho gia` disposto, in merito alla tipologia ed alla stima dei danni, inviero` al Dipartimento della Protezione civile il rapporto di evento e la relativa documentazione´.  
   
   
INCOSTITUZIONALITA´ DELLA LEGGE NAZIONALE ´TASSA SULLE DISGRAZIE´: LE MOTIVAZIONI PRINCIPALI DELLA SENTENZA..  
 
Ancona, 20 Febbraio 2012 - La decisione di aprire un conflitto costituzionale da parte del Governo Regionale delle Marche, presentando ricorso alla Corte Costituzionale sul decreto Milleproroghe nella parte in cui si imponeva alle Regioni di deliberare aumenti fino al massimo consentito dei tributi di competenza in caso di dichiarazione dello stato di emergenza, era nata in seguito all´alluvione del marzo scorso che aveva duramente colpito il territorio regionale. La delibera di ricorso era stata approvata dal Governo Regionale il 19.4.2011, con n583. La cosiddetta ´tassa sulle disgrazie´ imposta dal governo nazionale e votata dal Parlamento stabiliva che per sostenere le spese conseguenti all``emergenza, le Regioni dovessero intervenire, in maniera progressiva, con manovre di bilancio, aumentando, sino al limite massimo consentito dalla vigente legislazione tributi, addizionali, aliquote ed elevando l``accisa sulla benzina fino a un massimo di cinque centesimi per litro ulteriori rispetto alla misura massima attualmente consentita. Le motivazioni della sentenza rilevate dalla Corte Costituzionale accolgono le argomentazioni avanzate dal Governo regionale nella propria deliberazione. Di seguito si riportano le principali motivazioni indicate del dispositivo della sentenza per dichiarare l´illegittimita` costituzionale dell´articolo 2, comma 2-quater, del decreto-legge 29 dicembre 2010, n. 225 (Proroga di termini previsti da disposizioni legislative e di interventi urgenti in materia tributaria e di sostegno alle imprese e alle famiglie), convertito in legge 10/2011: - Le questioni sollevate in riferimento all´art. 119, commi primo, quarto e quinto sono fondate. - In relazione al primo comma dell´art. 119 Cost., si deve osservare che le norme impugnate, in quanto impongono alle Regioni di deliberare gli aumenti fiscali in esse indicati per poter accedere al Fondo nazionale della protezione civile, in presenza di un persistente accentramento statale del servizio, ledono l´autonomia di entrata delle stesse. Parimenti, le suddette norme ledono l´autonomia di spesa, poiche` obbligano le Regioni ad utilizzare le proprie entrate a favore di organismi statali (Servizio nazionale di protezione civile), per l´esercizio di compiti istituzionali di questi ultimi, corrispondenti a loro specifiche competenze fissate nella legislazione vigente. - Risulta violato altresi` il quarto comma dell´art. 119 Cost., sotto il profilo del legame necessario tra le entrate delle Regioni e le funzioni delle stesse, poiche` lo Stato, pur trattenendo per se` le funzioni in materia di protezione civile, ne accolla i costi alle Regioni stesse. - Peraltro, l´obbligo di aumento pesa irragionevolmente sulla Regione nel cui territorio si e` verificato l´evento calamitoso, con la conseguenza che le popolazioni colpite dal disastro subiscono una penalizzazione ulteriore. Ne` vale obiettare ´ come ha fatto la difesa statale ´ che i soggetti danneggiati non verrebbero coinvolti nell´aumento della pressione fiscale, in quanto per gli stessi e` sospeso o differito ogni adempimento o versamento, ai sensi dell´art. 5, comma 5-ter, della legge n. 225 del 1992. Se infatti gli adempimenti ed i versamenti sono sospesi o differiti, le obbligazioni cui si riferiscono rimangono valide e vincolanti; tra queste rientrano gli aumenti tributari previsti dalle norme impugnate, che, scaduti i termini di sospensione o di differimento, finirebbero per gravare, pro quota, anche sulle popolazioni colpite dalla catastrofe, le quali dalle istituzioni riceverebbero in tal modo una risposta non coerente con il dovere di solidarieta` di cui all´art. 2 Cost. - Le norme censurate contraddicono inoltre la ratio del quinto comma dell´art. 119 Cost.: le stesse, anziche` prevedere risorse aggiuntive per determinate Regioni «per provvedere a scopi diversi dal normale esercizio delle loro funzioni» (quali sono quelli derivanti dalla necessita` di fronteggiare gli effetti sulle popolazioni e sul territorio di eventi calamitosi improvvisi ed imprevedibili), al contrario, impongono alle stesse Regioni di destinare risorse aggiuntive per il funzionamento di organi e attivita` statali. - La previsione contenuta nel comma 5-quater, secondo cui «il Presidente della regione interessata» e` autorizzato a deliberare gli aumenti fiscali ivi previsti, si pone in contrasto con l´art. 23 Cost., in quanto viola la riserva di legge in materia tributaria, e con l´art. 123 Cost., poiche` lede l´autonomia statutaria regionale nell´individuare con norma statale l´organo della Regione titolare di determinate funzioni (ex plurimis, sentenze n. 201 del 2008, n. 387 del 2007).  
   
   
DECRETO MILLEPROROGHE: ACCOLTO RICORSO REGIONE MARCHE CON SENTENZA N.22.  
 
Ancona, 20 Febbraio 2012 - La Corte Costituzionale con sentenza 22 depositata il 16 febbraio ha accolto il ricorso presentato dalle Regione Marche e anche da altre Regioni coinvolte sempre dalla Regione Marche il 19 aprile 2011. In particolare la Corte ha dichiarato l´illegittimita` costituzionale dell´articolo 2, comma 2-quater, del decreto-legge 29 dicembre 2010, n. 225 (Proroga di termini previsti da disposizioni legislative e di interventi urgenti in materia tributaria e di sostegno alle imprese e alle famiglie), convertito in legge 10/2011 nelle parti in cui impone alla Regione di deliberare aumenti fino al massimo consentito dei tributi di competenza in caso di dichiarazione dello stato di emergenza. La stessa Corte ha dichiarato incostituzionale la norma che consente l´utilizzo del Fondo nazionale di Protezione civile solo nell´ipotesi in cui la Regione non possa far fronte alle spese aumentando i propri tributi fiscali. ´Non posso far altro che esprimere la piu` grande soddisfazione ´ commenta il presidente della Regione Marche Gian Mario Spacca ´ Viene di fatto dichiarata illegittima come da noi sempre sostenuto la tassa sulle disgrazie. La Corte Costituzionale ha riconosciuto ´l´irragionevolezza´, cosi` si legge nel dispositivo della sentenza, di aumentare i tributi a territori gia` colpiti da calamita`. E´ stato dunque colto il paradosso di un provvedimento che al danno aggiungeva la beffa negando ogni dovere di solidarieta` del governo nazionale nei confronti dei suoi cittadini´.  
   
   
"TASSA SULLE DISGRAZIE": SODDISFAZIONE VENDOLA PER ABOLIZIONE DA PARTE CONSULTA  
 
Bari, 20 febbraio 2012 - Dichiarazione del presidente della Regione, Nichi Vendola: “La Puglia è stata tra le prime regioni a ricorrere alla Corte costituzionale contro la “tassa sulle disgrazie” che ci obbligava ad aumentare le accise sulla benzina per finanziare gli interventi di emergenza dopo le calamità naturali. A questa vera e propria tassa sulla solidarietà nazionale, sulle emergenze e sulle calamità ci siamo opposti e la decisione della Consulta di oggi ci ha dato ragione”. “La legge – prosegue Vendola - aveva un’impalcatura del tutto ingiusta e obbligava le Regioni a far tirare la cinghia ancor di più ai propri cittadini Naturalmente, i più sfortunati sarebbero rimasti ancor più soli di fronte ai disastri con uno Stato sullo sfondo che lasciava da sole le Regioni di fronte a terremoti, alluvioni, frane, di fronte all’alternativa tra “l’omissione di soccorso” e l’aumento delle tasse regionali. Per questo siamo soddisfatti per la sentenza: la solidarietà di fronte alle disgrazie deve essere nazionale e non regionale”.  
   
   
“TASSA SULLA DISGRAZIA”, ROSSI: “BENE LA CONSULTA. ORA IL GOVERNO SI MUOVA”  
 
Firenze, 20 febbraio 2012 – “Era una norma assurda, irragionevole e soprattutto ingiusta. La Corte Costituzionale ci ha dato ragione e siamo soddisfatti. Ora però bisogna che il governo mantenga i suoi impegni e ci faccia arrivare al più presto le risorse promesse. Lunigiana, Isola d’Elba e tanti territori devastati dal maltempo e da eventi disastrosi non possono aspettare”. Così il presidente Enrico Rossi commenta la decisione della Corte Costituzionale di dichiarare illegittima la cosiddetta “tassa sulla disgrazia”, introdotta l’anno scorso dal governo Berlusconi nel suo decreto Milleproroghe. La norma prevedeva che per accedere ad eventuali aiuti da parte dello Stato (in questo caso 25 milioni di euro) le Regioni avrebbero dovuto elevare la massimo le proprie addizionali fiscali per reperire fondi per l’emergenza. “Quella legge puniva proprio le popolazioni danneggiate – afferma il presidente Rossi – imponendo ai toscani una forma di solidarietà obbligatoria che andava in direzione del tutto contraria a quello spirito collaborativo che è fondamentale per risollevare chi è colpito da calamità. La Toscana non si è comunque tirata indietro, ha fatto e sta facendo la propria parte per i territori colpiti dalle alluvioni e dall’emergenza neve. Ora però – conclude il presidente Rossi – il governo deve far presto nel convocare le regioni per attivare in tempi rapidi tutti gli strumenti in grado di garantire tutte le risorse necessarie per far fronte agli impegni già definiti per la ricostruzione”. La Regione Toscana è stata obbligata ad applicare la “tassa sulle disgrazie” nell’ottobre scorso, dopo l’alluvione che ha colpito la Lunigiana. In quell’occasione aveva aumentato l’accisa sulla benzina di 5 centesimi per un anno. Contestualmente aveva finalizzato l’intero gettito previsto – 50 milioni di euro – al ripristino della sicurezza e alla ricostruzione delle zone colpite dal disastro. Il presidente Rossi si era successivamente rivolto al governo Monti per chiedere di cancellare l’Iva sull’aumento dell’accisa, definendola una “tassa ingiusta sulla solidarietà”.  
   
   
DE FILIPPO: BOCCIATURA TASSA DELLE DISGRAZIE DÀ FIDUCIA E SPERANZA IL PRESIDENTE DELLA REGIONE BASILICATA COMMENTA LA DICHIARAZIONE DI INCOSTITUZIONALITÀ DELLE NORME FATTA DALLA CONSULTA.  
 
Potenza, 15 febbraio 2012 - “La decisione della Corte Costituzionale di bocciare la così detta ‘tassa sulle disgrazie ritenendola non conforme alla nostra Carta fondamentale ci dà ragione ma ancor più fiducia e speranza”. E’ il commento del Presidente della Regione Basilicata, Vito De Filippo, alla decisione con cui la Consulta ha sancito l’incostituzionalità di quelle parti della legge 10/2011 secondo cui in caso di calamità naturali, le regioni prima di poter accedere a eventuali aiuti da parte dello Stato, dovessero elevare al massimo le proprie addizionali fiscali per recuperare fondi per l’emergenza. Contro quella norma la stessa Regione Basilicata aveva promosso il giudizio davanti alla Consulta sostenendone, appunto, l’incostituzionalità. “Sotto un profilo istituzionale – ha commentato De Filippo - era impensabile che un livello dello Stato imponesse scelte fiscali agli altri livelli, ma sotto un profilo morale era inaccettabile un sistema basato sulla logica del ‘chi ha i guai se li piange’. E la decisione della Corte Costituzionale ci allontana da quello che era diventato l’incubo di un sistema che non conosceva la solidarietà e la coesione nazionale”.  
   
   
SERVITÙ MILITARI, CAPPELLACCI: "GOVERNO PRONTO AD ACCREDITARE CONTRIBUTI PER LE COMUNITÀ E INDENNIZZI PER I PESCATORI"  
 
Roma, 20 Febbraio 2012 - "Entro la settimana prossima il Ministero della Difesa provvederà ad accreditare 12.793.718,37 di euro alla Regione Sardegna quale quota residua dello stanziamento totale di 15.136.391,22 per i vincoli per attività militari. A questi fondi bisogna aggiungere 1.444.926 di euro già erogati lo scorso anno e 897.123 di residui andati in perenzione ma per i quali è in atto la procedura di sblocco" Lo ha annunciato il presidente della Regione, Ugo Cappellacci, che il 16 febbraio, dopo aver tenuto un incontro con il ministro della Difesa Giampaolo Di Paola, durante il quale si è discusso il tema relativo alla tutela delle attività agro-pastorali sviluppate presso il poligono Interforze di Salto di Quirra-perdasdefogu, ha preso parte alla prima riunione del tavolo istituzionale Regione Sardegna-ministero della Difesa, presieduto dal sottosegretario Gianluigi Magri, al quale hanno partecipato anche i sindaci di Villaputzu, Perdasdefogu e Villagrande Strisaili. I contributi sono destinati alla realizzazione di opere pubbliche e servizi sociali nei comuni presso i quali le esigenze militari incidono maggiormente sull´uso del territorio e sui programmi di sviluppo economico e sociale. Saranno inoltre corrisposti i 6.312.408,88 di euro di indennizzi per i pescatori. "Prendiamo atto con soddisfazione, - ha dichiarato il presidente della Regione - di una risposta concreta da parte del Ministero alle istanze della Regione e delle comunità interessate". "La Sardegna - ha aggiunto Cappellacci - è un´Isola che in nome dell´interesse nazionale ha sempre fatto la sua parte e che in virtù di questo si aspetta che lo Stato faccia sempre la propria e che vi sia un interesse nazionale alla Sardegna. Quello di oggi è un esempio concreto di quella leale collaborazione istituzionale che dovrebbe rappresentare il paradigma della nostra azione politica, per la quale si sottolinea il contributo fondamentale offerto dai sindaci delle comunità interessate". Il presidente Cappellacci e il sottosegretario Magri hanno concordato un nuovo appuntamento in Sardegna, in occasione del quale hanno programmato una visita congiunta presso la realtà del Poligono di Salto di Quirra.  
   
   
IMMIGRAZIONE: FVG AI VERTICI PER INTEGRAZIONE  
 
Roma, 20 febbraio 2012 - Il Friuli Venezia Giulia è la prima Regione in Italia rispetto al potenziale di integrazione della popolazione straniera. Lo rivela l´Viii Rapporto sugli indici di integrazione sociale degli stranieri in Italia, presentato il 16 febbraio a Roma nella sede del Cnel. Il Rapporto, spiega l´assessore regionale all´Istruzione, Università e Ricerca, Roberto Molinaro, intervenuto alla presentazione dell´indagine, è stato redatto in collaborazione tra il Consiglio Nazionale Economia e Lavoro e il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali. Esso considera, sia il grado di attrattività che le Province, le Regioni e le grandi aree nazionali esercitano sugli stranieri presenti in Italia, sia il livello di inserimento sociale e occupazionale degli immigrati, nei vari contesti territoriali, e, complessivamente, a livello nazionale. "Il Friuli Venezia Giulia - ha chiarito Molinaro - si colloca in cima alla graduatoria nazionale redatta tenendo conto del potenziale di integrazione, dell´indice di inserimento sociale, e del reddito della popolazione immigrata; mentre risulta al terzo posto per l´inserimento occupazionale, all´undicesimo posto come ´polo di attrazione´ territoriale, e al nono posto per la presenza di cittadini stranieri". Il Rapporto del Cnel, infatti, riferisce che in Friuli Venezia Giulia risiedono 100.850 stranieri, che sono pari all´8,2 per cento della popolazione complessiva di 1.234.079 abitanti; mentre la media nazionale è del 7 per cento. Nell´analisi dei principali fattori riferiti all´inserimento sociale, che considerano le precondizioni territoriali favorevoli, anche le Province del Friuli Venezia Giulia si trovano nella fascia alta della classifica: si collocano infatti tra il primo e il quattordicesimo posto. Gli indicatori economici considerati, dimostrano inoltre che nelle quattro Provincie della nostra regione la popolazione immigrata conta su un reddito pro capite di gran lunga superiore rispetto a quello medio degli extracomunitari presenti in Italia. Dall´indagine del Cnel emerge anche che gli stranieri residenti nel Friuli Venezia Giulia hanno buone possibilità di raggiungere l´indipendenza economica, e di accedere al mercato immobiliare. Due condizioni, queste, che si traducono in una maggiore incidenza di figli di extracomunitari nati in Italia, soprattutto tra i lavoratori occupati, e in una più consistente quota di lavoratrici immigrate che dispongono di un lavoro stabile. Secondo Molinaro, la puntualità dei dati oggi illustrati indica la validità del Rapporto del Cnel, in quanto strumento conoscitivo, nonché quale utile elemento di riferimento per l´orientamento delle future scelte regionali. Molinaro ha rilevato che, dal 2008, dopo l´avvenuta abrogazione della legge quadro, le azioni messe in atto dalla Regione per l´integrazione della popolazione immigrata dipendono da una programmazione annuale, caratterizzata dall´individuazione di quattro fondamentali linee di intervento: l´istruzione e la formazione, anche per adulti; la casa; l´informazione; la mediazione linguistica finalizzata a rendere accessibili i principali servizi di pubblica utilità. Si tratta, ha proseguito l´assessore, di azioni mirate, oggetto di un costante monitoraggio sotto il profilo dell´impatto e dell´efficacia, che consentono di disporre di un quadro puntuale dell´effettiva integrazione dei cittadini immigrati nel Friuli Venezia Giulia. Integrazione che Molinaro ha definito "un processo dinamico e bilaterale di adattamento", nel quale incidono due variabili. La prima consiste nel rapido mutare delle condizioni socio economiche segnalate dagli indici di occupazione, che subiscono semestralmente modificazioni, talora anche significative. La seconda è rappresentata dall´atteggiamento e dalle determinazioni dei decisori rispetto alle condizioni di accesso a talune prestazioni sociali. L´incertezza delle condizioni, ovvero dei requisiti, quali la residenza protratta per un determinato arco di tempo nel territorio regionale, al di là dell´esclusione per intere fasce di popolazione rispetto ai servizi pubblico-sociali, rischia infatti di incidere negativamente sulla componente ´soggettiva´ del processo di integrazione.  
   
   
IMMIGRAZIONE: PRESENTATO IN UMBRIA PROGETTO “LINGUA ITALIANA: MI FIDO DI TE”  
 
Perugia, 20 febbraio 2012 - Favorire l´integrazione attraverso una conoscenza più approfondita della lingua italiana: è questo l´obiettivo del progetto "Lingua italiana: mi fido di te", presentato il 16 febbraio a Perugia. All´incontro sono intervenuti la vicepresidente della Regione Umbria, Carla Casciari, il presidente di Villa Montesca, Giuliano Granocchia, Laura Febbroni di Confartigianato, Laura Panella del Cidis. "Il progetto, finanziato dal Ministero dell´Interno attraverso il Fondo europeo per l´integrazione per una somma di oltre 142 mila euro e che vede la Regione Umbria capofila di progetto insieme ai partner diretti di progetto, Cidis Onlus, Centro Studi e Formazione Villa Montesca e Confartigianato Umbria - ha spiegato la vicepresidente Casciari - vuole promuovere la conoscenza della lingua italiana tra le donne immigrate per assecondarne il processo di integrazione. L´esigenza è anche fortemente sentita nella nostra regione dove, a seguito dell´ultima regolarizzazione di colf e badanti, il numero di donne immigrate è aumentato con una presenza che supera il 54 per cento del totale della popolazione immigrata, quindi oltre 53mila unità, su circa 99mila849 residenti stranieri. Il progetto quindi, rappresenta una sfida". Tra le novità interessanti la vicepresidente ha evidenziato l´attivazione dei corsi di prossimità alcuni già terminati ed altri ancora attivi - frequentati attualmente da 110 donne - e che si caratterizzano per il fatto che non si svolgono in aula, ma nei luoghi più facilmente raggiungibili dalle iscritte:"alcune classi - ha precisato Casciari - in particolare per le donne marocchine o per le donne cinesi, svolgendosi in luoghi particolari come a casa, in moschea, in negozio sono etnicamente omogenee, ma la maggioranza dei gruppi sono in generale composti da donne di diverse nazionalità. Le donne marocchine rappresentano senz´altro la componente più presente costituendo il 52 per cento delle donne coinvolte nella prossimità. Seguono le donne albanesi per il 15per cento, le cinesi per l´8per cento e le ecuadoriane per il 5per cento, ma sono anche presenti donne algerine, indiane, ivoriane, ucraine, siriane e russe". La vicepresidente ha aggiunto che, in generale "la componente femminile della popolazione immigrata presenta un segmento maggioritario proveniente da Romania, Albania, Ucraina, Polonia, Moldavia, Marocco, Ecuador, Perù, cui si è aggiunta in anni recenti una quota importante, proveniente in particolare da Cina e India che, insieme a quella maghrebina di più "antica" presenza, attualmente costituiscono una fascia critica, soggetta a rischio di marginalità sociale. "Per queste donne - ha aggiunto Casciari - esiste un bisogno di integrazione in primo luogo linguistica che, seppure non chiaramente espresso, va sollecitato con determinazione e supportato con modalità adeguate. A tutto ciò si aggiunge un altra forte esigenza di formazione linguistica, chiaramente espressa da parte di tante immigrate già attive nel mondo del lavoro". Per tale ragione gli organizzatori del progetto hanno puntato tantissimo sulla promozione dell´iniziativa finalizzata proprio a raggiungere e coinvolgere un elevato numero di donne anche attraverso incontri con le varie comunità presenti sul territorio, allo scopo di informarle e sensibilizzarle sull´importanza di acquisire o perfezionare la conoscenza della lingua italiana. I corsi individuano tre livelli di conoscenza linguistica: livello propedeutico all´A1, livello elementare A1 con 60 iscritte e livello A2 al quale partecipano in 45. I corsi elementari di primo livello A1 prevedono 4 cicli di 30 ore che hanno lo scopo di fare acquisire le strutture di base della lingua italiana e che si svolgono a Perugia, Terni, Bastia Umbra, Castiglione del Lago. Sinora sono state coinvolte 60 donne, le classi sono etnicamente miste anche se le donne marocchine rappresentano la componente più presente costituendo il 30 per cento delle donne coinvolte nelle classi A1. Seguono le donne ecuadoriane, le nigeriane, ma soprattutto le indiane con una presenza del 14 per cento. Presenti inoltre donne algerine, tunisine, cubane, macedoni, messicane e peruviane. Infine i corsi elementari di secondo livello A2 prevedono 7 corsi, di 60 ore ciascuno, finalizzati al conseguimento della certificazione linguistica relativa al livello A2 e per il conseguimento degli obiettivi dell´Accordo d´integrazione. I corsi A2 sono tenuti a: Foligno, Perugia, Terni, Città di Castello, Marsciano, le donne coinvolte sono 45 con una prevalenza (20 per cento) di donne ucraine 20. Seguono le donne ecuadoriane, le nigeriane e le albanesi con una presenza del 10 per cento. Presenti inoltre donne venezuelane, brasiliane, cubane, siriane e peruviane. Per favorire la partecipazione ai corsi delle mamme, sono stati previsti laboratori ludico-didattici per intrattenere i bambini. Le attività sono gestite da educatrici professionali che organizzano attività ricreative che permettono anche ai minori di imparare la lingua italiana, mentre i percorsi formativi più avanzati prevedono anche "incontri con la città" di residenza, organizzati in gite di gruppo, con lo scopo di fornire alle donne anche una migliore conoscenza del territorio. Gli appuntamenti sono preceduti da "brevi introduzioni", con materiali audiovisivi o testi descrittivi, in grado di illustrare gli aspetti più rilevanti della città e la sua cultura e costituiscono un importante contatto con l´esterno per donne abitualmente relegate nella vita di lavoro e familiare. Sono previste ´uscite´ ludico/ricreativo, come visite guidate ai luoghi di interesse turistico e artistico, sia di orientamento ed incontro con i servizi, quindi ai consultori familiari, ai servizi socio-sanitari, agli Uffici di cittadinanza, ai centri per l´impiego). "L´impostazione e la realizzazione di questo progetto - ha detto il presidente di Villa Montesca, Giuliano Granocchia - ha rappresentato una vera sfida ed ha premesso la costruzione di una rete tra tanti soggetti sia della società civile che delle istituzioni. Grande attenzione è stata dedicata alle donne che lavorano, ma anche alle mamme proprio per favorire il loro processo di integrazione". Proprio sulla socializzazione ha posto l´accento la referente del Cidis, Laura Panella, che ha evidenziato la necessità, ma anche la difficoltà, di raggiungere un ´target´ di donne spesso fuori dai circuiti classici e che, senza l´attivazione dei corsi di prossimità, "difficilmente avremmo potuto coinvolgere". Laura Febbroni di Confartigianato ha precisato che il progetto permetteanche all´associazione di venire a conoscenza delle esigenze di questa fascia della popolazione e conoscerla meglio per poi sperimentare nuove iniziative per favorirne lintegrazione linguistica, sociale e culturale". In proposito il progetto prevede anche un´indagine conoscitiva sul fabbisogno di formazione linguistica. La rete di collaborazione per la realizzazione del progetto include il Comune di Perugia, in particolare l´Ufficio di cittadinanza di Ponte Felcino, il Comune di Terni, il Comune di Bastia Umbra, il Comune di Castiglione del Lago, il Comune di Città di Castello, la Direzione didattica secondo circolo di Perugia, la Scuola Media Pascoli di Umbertide, la Scuola Elementare San Filippo di Città di Castello, l´Associazione "L´incontro" di Marsciano, la Parrocchia di Sant´eraclio di Foligno, il Centro Islamico di Foligno, Khmissa Associazione di donne di Città di Castello e molti altri. Tutti soggetti che hanno messo a disposizione spazi od offerto la collaborazione per la promozione e la realizzazione delle iniziative.  
   
   
AOSTA, MEDIATORI INTERCULTURALI: DOMANDE PER L’AMMISSIONE ALLA CERTIFICAZIONE DELLA COMPETENZE  
 
Aosta, 20 febbraio 2012 -L’assessorato della sanità, salute e politiche sociali comunica che il termine ultimo per la presentazione delle domande per l’ammissione alla Iv sessione di certificazione delle competenze per mediatori interculturali è venerdì 29 giugno, ore 12. Le domande trasmesse oltre tale termine saranno esaminate, in una nuova sessione, in data ancora da definire. Chi è interessato a presentare domanda può rivolgersi, in prima istanza, all’ufficio Servizio civile volontario della Direzione Politiche sociali a Saint-christophe. Per la successiva compilazione del curriculum vitae e della messa in trasparenza dei dossier, rimane a disposizione, fino al 31 maggio, il Centro orientamento di Aosta, in via Col. Alessi 4, tel. 0165-271335. L’avviso pubblico e la relativa modulistica (modulo di iscrizione, curriculum vitae standard, originale di messa in trasparenza) sono disponibili sul sito della Regione: http://www.regione.vda.it/  alla pagina servizi sociali/immigrati/mediazione interculturale/iscrizione all’elenco regionale aperto. Si ricorda a tutte le persone interessate a intraprendere il percorso che, presso la Direzione politiche sociali, è stato istituito l’elenco regionale pubblico dei mediatori interculturali operanti in Valle d’Aosta. L’elenco è stato creato dall’Amministrazione regionale per favorire la diffusione dell’attività di mediazione interculturale, che facilita la relazione, la comunicazione e la comprensione tra persone di culture differenti e, quindi, l’accesso ai servizi da parte dei cittadini immigrati. http://www.regione.vda.it/    
   
   
LOMBARDIA: FATTORE FAMIGLIA GRADITO AI COMUNI  
 
Milano, 20 febbraio 2012 - "Strano leggere queste critiche da parte del Presidente dell´Anci Lombardia proprio quando continuiamo a ricevere richieste di comuni per essere aggiunte ai 15 che parteciperanno alla sperimentazione del Fattore Famiglia Lombardo". L´ha detto il 17 febbraio l´assessore regionale alla Famiglia, Conciliazione, Integrazione e Solidarietà Sociale, Giulio Boscagli, rispondendo alle dichiarazioni del presidente dell´Anci Lombardia, Attilio Fontana, in relazione all´approvazione del Pdl regionale 66. "Al contrario di quanto afferma Fontana - spiega Boscagli - con l´introduzione del Fattore Famiglia eliminiamo ogni tipo di fraintendimento in tema di compartecipazione, andando così incontro sia alle richieste legittime dei Comuni sia dei nuclei familiari più fragili. Nulla, infatti, cambierà per quanto riguarda il calcolo della compartecipazione dei disabili gravi, mentre chiarisce, una volta per tutte, come deve avvenire la valutazione della situazione reddituale e patrimoniale per gli anziani non autosufficienti, colmando un grave vuoto normativo che, fino ad oggi, ha aggravato sulle casse dei Comuni". "Vorrei anche ricordare a Fontana - continua l´assessore regionale - che il Fattore Famiglia Lombardo supera decisamente gli attuali indicatori di reddito utilizzati dai comuni lombardi prendendo in considerazione, per la prima volta in Italia, non solo le situazioni reddituali e patrimoniali, ma anche il numero di figli e i carichi di cura come, ad esempio, la presenza nel nucleo familiare di anziani non autosufficienti o di disabili". "Il Presidente dell´Anci - conclude Boscagli - stia quindi tranquillo. Rilegga bene la legge e vedrà che ai comuni non toccherà affatto pagare per tutti. Infatti, il Fattore Famiglia favorirà chi ha un carico di cura maggiore e redditi bassi, chiedendo qualcosa in più a chi ha carichi minori e redditi più alti. Progetto che a regime sarà a costo zero". In conclusione, l´assessore alla Famiglia ha chiarito come nelle Asp non ci sarà nessun depotenziamento dei Comuni che, al contrario, "potranno nominare direttamente il Direttore Generale, d´intesa con Regione, mantenendo la maggioranza nei Consigli delle Asp".  
   
   
POCHE LE DONNE NEGLI ORGANI RAPPRESENTATIVI DELLA SOCIETÀ PETIZIONE PER LA DOPPIA PREFERENZA DI GENERE ITACA PROMUOVE LA RACCOLTA FIRME PER ALLARGARE LA RAPPRESENTANZA FEMMINILE IN CONSIGLIO REGIONALE  
 
 Pordenone, 20 febbraio 2012 - Itaca sostiene la petizione per la doppia preferenza di genere e promuove la raccolta firme per allargare la rappresentanza femminile nel Consiglio regionale del Friuli Venezia Giulia. Ad annunciarlo la Cooperativa sociale pordenonese, all’80 per centro su circa 1400 lavoratori composta proprio da socie donne. La Commissione per le pari opportunità della Regione Friuli Venezia Giulia, su iniziativa della Consulta nazionale, ha proposto una petizione volta ad aumentare la qualità della rappresentanza politica ed a facilitare al contempo l’accesso delle donne alle cariche politiche. Lo strumento, studiato a livello nazionale da una specifica Commissione che ha assommato trasversalmente soggetti appartenenti a più schieramenti politici, prevede la possibilità - nelle elezioni per i Consigli regionali - di utilizzare una doppia preferenza nella scheda elettorale, purché sia di genere, ovvero un nominativo maschile e uno femminile. La sfida era proporre uno strumento che superasse il vaglio della Corte costituzionale, la quale ha sancito che la doppia preferenza non altera artificiosamente la composizione della rappresentanza consiliare, pertanto, non vi sono candidati più favoriti o più svantaggiati, ma solo una eguaglianza di opportunità, particolarmente rafforzata da una norma che promuove il riequilibrio di genere nella rappresentanza consiliare. Attualmente nel Consiglio regionale friulano sono presenti 59 uomini e 3 donne (la popolazione femminile in Friuli è il 52%). “La doppia preferenza è un’opportunità” – sottolinea la Cooperativa Itaca -, chi non ritiene di utilizzarla esprime, come già previsto, una singola preferenza. Fondamentale è il principio per cui se i due nominativi segnalati dovessero essere di uno stesso genere il voto non sarebbe nullo, ma rimarrebbe comunque valido il primo nominativo. La politica in questo momento di totale disaffezione da parte della società ha la possibilità di rinnovarsi e in questo passaggio è importante puntare sulla qualità e sul merito dei rappresentanti politici. Nel Consiglio regionale della Campania, la prima regione ad introdurre la doppia preferenza di genere nel Regolamento elettorale, c’erano 2 consigliere elette e dopo l’inserimento dello strumento ve ne sono 14. “Itaca ha deciso di sostenere questa iniziativa e quindi si chiede a tutti coloro che sostengono l’idea che le donne possano contribuire ad aumentare la qualità della rappresentanza politica di firmare la petizione e raccogliere le firme delle persone interessate”. La Coop friulana, presente con i suoi servizi in tutto il Friuli Venezia Giulia, ha organizzato un vero e proprio comitato interno di sostegno alle petizione. Compiegato alle buste paga appena ricevute, soci e socie della Cooperativa hanno trovato del materiale illustrativo che spiega cosa sia la doppia preferenza di genere, unitamente al modulo per la raccolta delle firme, documentazione che è già stata apposta in evidenza alle bacheche di tutte le sedi, uffici e servizi gestiti da Itaca. La consegna delle firme dovrà avvenire entro il mese di marzo. Tutti i materiali sono altresì sul sito ufficiale di Itaca www.Itaca.coopsoc.it  e sullo speciale blog dedicato alle Pari opportunità e Politiche di conciliazione di Itaca http://politichediconciliazione.Wordpress.com . Www.facebook.com/cooperativaitaca    
   
   
NASCE A NOVARA L’AMBULATORIO DI PSICOLOGIA DELLA PATERNITÀ  
 
Novara, 20 febbraio 2012- È attivo a Novara il primo ambulatorio di psicologia della paternità in Italia, che affronta i temi della paternità consapevole e della relazione padrefiglio. Il servizio offre consulenza e supporto psicologico per papà separati e divorziati e organizza corsi di preparazione alla nascita per papà in "attesa" e neo-papà. Per accedere all´ambulatorio è necessario un appuntamento (consulenza psicologica ogni martedì dalle 9 alle 16 e giovedì dalle 17 alle 19) presso il Consultorio familiare Sud di viale Roma 7, a Novara. Per informazioni si può telefonare allo 0321.374113