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Notiziario Marketpress di Lunedì 18 Giugno 2012
L´UNIONE EUROPEA AL VERTICE DEL G20 DI LOS CABOS (MESSICO): "RIEQUILIBRARE INSIEME LA CRESCITA MONDIALE"  
 
Bruxelles, 18 giugno 2012 – Il vertice del G20 che si terrà il 18 e il 19 giugno a Los Cabos, in Messico, darà ampio spazio alle discussioni sull´economia mondiale e su un quadro di crescita. In vista del vertice, i Presidenti Barroso e Van Rompuy hanno dichiarato: "Nel contesto attuale, la situazione della zona euro sarà un punto importante all´ordine del giorno del vertice del G20 di quest´anno. Grazie ad un´azione decisa, l´Ue riuscirà a dare una risposta globale alla crisi del debito sovrano affrontando le sfide che si pongono ai paesi vulnerabili, sostenendo la crescita attraverso riforme strutturali e un risanamento di bilancio differenziato e favorevole alla crescita nell´ambito del semestre europeo, rafforzando le protezioni finanziarie della zona euro, finanziando e ricapitalizzando le banche e potenziando la governance economica nella zona euro. Ribadiremo ai partner del G20 il nostro impegno a tutelare la stabilità finanziaria e l´integrità della zona euro, esprimeremo chiaramente la nostra volontà che la Grecia rimanga nella zona euro, pur rispettando i propri impegni, e informeremo i nostri partner di ciò che stiamo facendo per rafforzare e approfondire ulteriormente la nostra unione economica affinché sia commisurata alla nostra unione monetaria". I due Presidenti esorteranno inoltre i partner del G20 a riconoscere le proprie responsabilità dando un forte impulso per riequilibrare l´economia mondiale. L´ue ritiene che il piano d´azione di Los Cabos per la crescita, che dovrà essere adottato dai leader del G20, debba essere un mix equilibrato di risanamento fiscale e riforme strutturali, comprendente impegni equilibrati di tutti i membri del G20, tra cui Stati Uniti, Giappone e Cina, e che costituirà un quadro concreto in cui tutti i paesi del G20 potranno rinnovare l´impegno a rilanciare la crescita mondiale. Il potenziamento dell´architettura finanziaria internazionale e del sistema finanziario, la riforma normativa nel settore finanziario e la promozione dell´inclusione finanziaria saranno altri punti importanti all´ordine del giorno del vertice del G20. I due Presidenti ricorderanno che l´Ue è sulla buona strada verso il completamento di tutte le riforme finanziarie entro il 2013 e che si aspetta anche dai suoi partner il rispetto degli impegni assunti in sede di G20. La riforma del mercato finanziario dovrà rimanere un punto importante dell´agenda del G20, in linea con gli impegni assunti dai leader del G20 dal vertice di Washington del 2008. È positivo l´accordo raggiunto in aprile a Washington dai ministri delle Finanze del G20 su un aumento delle risorse dell´Fmi di 430 miliardi di Usd. I Presidenti Barroso e Van Rompuy ribadiranno che l´attuazione integrale delle riforme delle quote e della governance dell´Fmi concordate nel 2010 è fondamentale per rafforzare la legittimità, la credibilità e l´efficacia del Fondo. L´ue è sulla buona strada per l´attuazione, nei tempi stabiliti, delle riforme 2010 sulle quote e sulla governance dell´Fmi; tutti gli Stati membri prevedono di completarne la ratifica entro il termine fissato. L´ue incoraggerà tutti gli altri membri dell´Fmi a fare altrettanto. Ora i membri dell´Fmi dovrebbero tenersi pronti ad avviare discussioni costruttive sulla revisione del sistema di calcolo e sul prossimo riesame delle quote, tenendo conto della necessità di migliorare la responsabilità, la vigilanza e l´efficacia del Fondo. Una terza sessione verterà sui temi dello sviluppo, della sicurezza alimentare e della crescita verde e inclusiva. L´ue ritiene estremamente importante che lo sviluppo e la sicurezza alimentare rimangano temi centrali del G20 e sottolinea che tutti i paesi, anche quelli meno sviluppati, devono dirigersi verso un´economia più verde e più inclusiva. I Presidenti Barroso e Van Rompuy inviteranno il G20 a imprimere un impulso politico al successo della conferenza Rio+20, che si terrà pochi giorni dopo il vertice del G20. I leader del G20 parleranno anche di commercio, occupazione e crescita. L´ue ritiene che, nel contesto attuale, il commercio sia chiamato a svolgere un ruolo importante quale fonte di crescita e occupazione. I Presidenti Barroso e Van Rompuy esorteranno i partner del G20 a dare un forte impulso all´agevolazione degli scambi per garantire il successo di una parte dell´agenda di Doha per lo sviluppo che è particolarmente favorevole ai paesi meno sviluppati. Visto il preoccupante aumento del protezionismo, solleciteranno il G20 a lottare più energicamente contro questo fenomeno e a potenziare ulteriormente il sistema commerciale multilaterale. Un ultimo punto estremamente importante: i due Presidenti considerano l´occupazione, in particolare quella giovanile, una questione chiave per l´Ue e per i paesi del G20 e si compiacciono della costante attenzione riservata dal G20 a questo tema. Contesto Il primo vertice G20 dei capi di Stato e di governo si è tenuto a Washington nel novembre 2008. Fino al 2010 i leader del G20 si sono incontrati due volte all´anno, mentre dall´anno scorso le riunioni hanno cadenza annuale. Il vertice 2013 si svolgerà in Russia, a San Pietroburgo. L’unione europea è membro a pieno titolo del G20 insieme a Argentina, Australia, Brasile, Canada, Cina, Francia, Germania, Italia, India, Indonesia, Giappone, Messico, Repubblica di Corea, Russia, Arabia Saudita, Sudafrica, Turchia, Regno Unito e Stati Uniti. In linea con la tradizione, che autorizza la presenza di paesi ospiti ai vertici, la presidenza messicana del G20 ha invitato ufficialmente i cinque paesi seguenti: Spagna (come ospite permanente), Benin (che presiede l´Unione africana), Cambogia (che presiede l´Associazione nelle nazioni del sud-est asiatico), Cile (che presiede la Comunità degli Stati latino-americani e caraibici) e Colombia. È invitata anche l´Etiopia quale presidente del Nuovo partenariato per lo sviluppo dell´Africa (Nepad). Come in passato, a margine del G20 si svolgeranno diversi eventi quali il vertice degli imprenditori (B20) e il vertice dei sindacati (L20). Per ulteriori informazioni Memo/12/444 L´unione europea al G20 di Los Cabos (Messico): domande e risposte Lettera congiunta dei Presidenti Barroso e Van Rompuy per il G20: http://ec.Europa.eu/commission_2010-2014/president/news/documents/2012/05/letter_hvr-jdb_g-20_18-19june.doc    
   
   
IL PARLAMENTO EUROPEO SOSPENDE LA COOPERAZIONE CON IL CONSIGLIO A SEGUITO DELLA DECISIONE SU SCHENGEN  
 
 Strasburgo, 18 giugno 2012 - La Conferenza dei Presidenti (composta dai leader dei gruppi politici e dal presidente del Pe), dopo un intenso dibattito, ha deciso il 15 giugno a Strasburgo che il Parlamento europeo sospenderebbe la cooperazione con il Consiglio su cinque dossier fino al raggiungimento di un accordo sulla governance relativa a Schengen. I cinque dossier in questione sono i seguenti: emendamento sul codice delle frontiere di Schengen e la convenzione di applicazione dell´accordo di Schengen (il relatore è Georgios Papanikolaou); cooperazione di polizia e giudiziaria in materia penale: combattere gli attacchi contro i sistemi di informazione (la relatrice è Monika Hohlmeier); ordine europeo d´indagine (il relatore è Nuno Melo); Budget 2013 sulla sicurezza interna; Trasferimento dei dati dei passeggeri (Il relatore è Timothy Kirkhope). La Conferenza dei Presidenti ha anche stabilito di rimuovere la relazione di Carlos Coelho sul meccanismo di valutazione e monitoraggio su Schengen, oltre alla relazione di Renate Weber sulla reintroduzione dei controlli alle frontiere, dalla sessione plenaria di luglio. Martin Schulz, il Presidente del Parlamento europeo, ha dichiarato: ´"È la prima volta che durante il processo legislativo, un organo co-legislatore ne escluda l´altro. L´approccio del Consiglio "Giustizia e affari interni" del 7 giugno rappresenta uno schiaffo alla democrazia parlamentare ed è inaccettabile per i rappresentanti eletti direttamente dai cittadini europei. Ecco perché la Conferenza dei Presidenti è obbligata a prendere queste misure".  
   
   
SCHENGEN: I DEPUTATI EUROPEI DIFENDONO LA LIBERA CIRCOLAZIONE  
 
Strasburgo, 18 giugno 2012 - La libertà di circolazione nei 26 paesi che fanno parte di Schengen contano circa 400 milioni di cittadini e corrispondono ad una superficie pari a quattro milioni di chilometri quadrati. Questo è il risultato di un accordo firmato 27 anni fa in una piccola cittadina del Lussemburgo, Schengen appunto. I deputati europei desiderano difendere questo patto con le unghie e con i denti. Il 7 giugno gli Stati membri hanno evocato la possibilità di reintrodurre i controlli alle frontiere. Tutti i paesi dell´Unione europea, a eccezione del Regno Unito, della Bulgaria, della Romania e di Cipro, fanno parte dello spazio Schengen. Quattro paesi non membri dell´Ue ne fanno parte: Liechtenstein, Svizzera, Norvegia e Islanda. Il 7 giugno, i ministri degli Interni dell´Ue hanno deciso di escludere il Parlamento e la Commissione europea dalle decisioni relative allo spazio Schengen. Questa decisione ha provocato delle forti reazioni da parte dei deputati. Il deputato portoghese Carlos Coelho (Partito popolare) e la rumena Renate Weber (Liberali e democratici), relatori sul meccanismo di valutazione dei Schengen e sui controlli alle frontiere interne, ci hanno spiegato il loro punto di vista. Lo spazio Schengen è il risultato più visibile dell´Unione europea. "Tanto per i cittadini quanto per le aziende" ha sottolineato la Weber. "Circa il 60% dei cittadini europei pensa che la libertà di circolazione è la più grande vittoria dell´integrazione europea" ha aggiunto Coelho. I controlli alle frontiere interne - Il deputato portoghese è convinto che l´intenzione dei governi di avere il controllo esclusivo sullo spazio Schengen è giustificabile unicamente per delle ragioni di sicurezza interna. La reintroduzione dei controlli alle frontiere interne è già possibile. Ma solo in caso di emergenza. Renate Weber teme l´assenza della Commissione europea dalla governance sullo spazio Schengen. Infatti, nel caso ci siano dei problemi, gli Stati membri non sono sempre solidali. "In un periodo di crisi, è poco consigliabile inviare un messaggio di frammentazione dell´Europa e tradisce la fiducia dei cittadini dell´Unione europea". La necessità di un meccanismo di valutazione - Schengen ha già causato numerosi conflitti sul piano politico, ha ricordato Carlos Coelho, come per esempio nel caso degli immigrati clandestini tra Francia e Italia provenienti dall´Africa del Nord. "Dei problemi di questo tipo potrebbero ripetersi più spesso se lo spazio Schengen non fosse più un progetto europeo ma dipendesse unicamente dagli Stati membri" ha messo in guardia il deputato portoghese. Nella sua relazione, che dovrebbe essere votata durante la plenaria di luglio, propone che la Commissione abbia un ruolo più importante nelle politiche legate alle reintroduzione delle frontiere interne. Per Renate Weber, questa discussione permette di affrontare anche la questione della solidarietà tra Stati membri. Infatti una parte è obbligata a gestire anche le frontiere esterne. "Se restiamo uniti, dobbiamo condividere anche le responsabilità ed essere solidari con quelli che sono in una posizione più difficile".  
   
   
PARLAMENTO EUROPEO: INVESTIRE IN OCCUPAZIONE  
 
Strasburgo, 18 giugno 2012 - I deputati chiedono investimenti che creino posti di lavoro e crescita, in economia "verde", servizi sociali e sanitari e nelle nuove tecnologie, in una risoluzione approvata giovedì. Il Parlamento accoglie con favore la proposta della Commissione di introdurre un salario minimo per aiutare le fasce più povere. "Ciò che gli europei vogliono sono posti di lavoro. Ecco cosa li preoccupa maggiormente ed è in questo campo che dobbiamo agire. In particolare, ci sono due proposte importanti nel pacchetto per l´occupazione della Commissione: l´introduzione di salari minimi dignitosi per lottare contro la povertà e il dumping sociale e la creazione di una "garanzia europea per i giovani" per avvicinare i giovani al mondo del lavoro", ha affermato Pervenche Berès (S & D, Fr), relatrice, durante il dibattito. Più di 6 milioni di posti di lavoro sono andati persi nell´Ue dall´inizio della crisi finanziaria e economica nel 2008, mentre sono necessari 17,6 milioni di nuovi posti di lavoro per conseguire gli obiettivi occupazionali fissati nella strategia Europa 2020, come sottolinea il Parlamento nel testo approvato. I deputati chiedono investimenti mirati alla crescita nei settori dell´economia verde dei servizi sociali e sanitari, e delle tecnologie della comunicazione. Il testo chiede ai governi nazionali dell´Unione di impegnarsi a favore di un "pacchetto europeo di investimento" entro la fine del 2012 per "fornire all´Europa un nuovo impulso per uscire dalla crisi". Sì al salario minimo - I deputati hanno espresso un parere positivo sulla comunicazione della Commissione del 18 aprile 2012 che sottolinea i benefici di un´introduzione di salari minimi a livello nazionale per combattere la povertà e il dumping sociale. Le Pmi e le microimprese assicurano oltre due terzi dei posti di lavoro dell´Ue nel settore privato, sostengono i deputati, che invitano la Commissione e gli Stati membri ad aumentare gli investimenti in questi ambiti, in particolare attraverso gli appalti pubblici e l´accesso ai finanziamenti. Per affrontare l´alto livello di disoccupazione giovanile, il Parlamento rinnova la sua richiesta di un sistema di garanzia europea per i giovani, che fornirebbe un lavoro o un tirocinio a ogni giovane che è stato disoccupato per oltre quattro mesi. Chiede inoltre un quadro di qualità per i tirocini che garantisca che i tirocinanti imparino dalla loro esperienza e non siano sfruttati. La risoluzione è stata approvata con 394 voti favorevoli, 94 contrari e 114 astensioni.  
   
   
IL FUTURO DELL´AFGHANISTAN PREOCCUPA I DEPUTATI EUROPEI  
 
Strasburgo, 18 giugno 2012 - Martedì, i deputati hanno interrogato l´Alto rappresentante agli Affari esteri Catherine Ashton sui risultati della strategia dell´Ue in Afghanistan. Le truppe della Nato dovrebbero restare fino al 2014, ma i deputati si chiedono se non sia già venuto il momento di ritirarsi. Corruzione, povertà e Talebani, i temi affrontati. La Ashton ha preferito esprimersi sui traguardi raggiunti. "Quando le truppe della Nato lasceranno l´Afghanistan nel 2014, il paese sarà in grado di autogestirsi in maniera pacifica? Non mi sembra" si è espresso con preoccupazione il deputato olandese di centro sinistra Thijs Berman, presidente della delegazione dell´Ue in Afghanistan. Le sue preoccupazioni sono condivise dalla deputata finlandese di centro destra Eija-riitta Korhola. "Solo il 20% degli aiuti inviati dall´Ue hanno un impatto sulle persone che hanno veramente bisogno. Bisogna ripensare il sistema degli aiuti internazionali, eliminare la cultura delle droghe ed investire maggiormente nella formazione della polizia e dell´esercito". Senza farsi illusioni, la deputata aggiunto: "La situazione è grave e continua a peggiorare". Quali progressi? Per la deputata liberale rumena Norica Nicolai, "i miglioramenti ci sono stati, ma non sono certa che siano abbastanza per considerare l´Afghanistan un paese stabile e democratico". Catherine Ashton ha avuto un approccio più ottimista. Ha sottolineato i miglioramenti della sistema sanitario, della mortalità infantile, della scolarizzazione delle giovani ragazze. "Il nostro obiettivo può sembrare difficile alle volte" ha riconosciuto la Ashton, "ma bisogna continuare a spingere il governo afgano nella giusta direzione utilizzando in maniera corretta le nostre risorse".  
   
   
LA PARTECIPAZIONE POLITICA IN UN MONDO GLOBALIZZATO: GLI ESPERTI DISCUTONO  
 
 Firenze, 18 giugno 2012 - Il 21 e il 22 giugno 2012, il Global Governance Programme dell’European University Institute ospiterà tre illustri personalità dell’ambito politico, accademico e dei nuovi media: Vaira Vike-freiberga, a capo del High-level Group on Freedom and Pluralism of the Media della Commissione Europea ed ex Presidente della Lettonia, Lawrence Lessig, Professore alla Harvard Law School e tra i Scientific American´s Top 50 Visionaries, e Ben Hammersley, Ambasciatore del Primo Ministro Inglese a Techcity e membro del High-level Group on Freedom and Pluralism of the Media. Calendario delle lectures: Giovedí 21 giugno - Villa Schifanoia: ore 12.00-13.00: Vaira Vike-freiberga “The Scorecard on Eu Foreign Policy in a Globalised World “; ore 13.45-14.45: Lawrence Lessig “Republic(s) Lost: The nature of ‘Institutional Corruption’ “. Venerdi 22 giugno - Villa Schifanoia - ore 13.30-14.30: Ben Hammersley “Long-term Internet-driven Social Trends”. Le conferenze si terranno nell’ambito dell’Executive Training Seminar “Political Participation in a Globalised World" dell’Academy of Global Governance, programma di formazione di alto livello destinato ad esperti, funzionari e policy maker del Ggp, diretto dal Professor Miguel Poiares Maduro.  
   
   
MACROREGIONE ADRIATICO-IONICA, IL PRIMO PASSO È LA DEFINIZIONE DI UNA STRATEGIA  
 
Campobasso, 18 giugno 2012 - Il Presidente della Regione Molise, Michele Iorio, anche nella sua qualità di Presidente dell´Euroregione Adriatica, ha partecipato il 13 giugno, a Trieste, allo Stakeholders´ Workshop on Maritime Affairs. Presenti all´incontro, tra gli altri, il Presidente della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia, Renzo Tondo, il Vicepresidente dell´Abruzzo, Alfredo Castiglione, il Sottosegretario agli Esteri italiano, Marta Dassù, il Ministro degli Esteri della Slovenia, Igor Senčar, e il Viceministro degli Esteri croato, Joško Klisovic. Con il workshop si è conclusa una "due giorni" di incontri tecnici che hanno portato i livelli istituzionali governativi, regionali e locali a confrontarsi sul percorso teso a costruire una Strategia di sviluppo Adriatico-ionica, per giungere alla creazione di una Macroregione Adriatico-ionica riconosciuta dalla Ue. In un recente Consiglio Europeo, infatti, è stata riconosciuta la validità della programmazione di uno sviluppo sostenibile ed integrato di un´area omogenea, come il Bacino Adriatico-ionico. Occorre ora, come hanno ribadito tutti i relatori e principalmente il Sottosegretario Dassù, giungere entro dicembre di quest´anno, da parte dei vertici Ue, all´avvio ufficiale dell´analisi e della definizione di una Strategia Adriatico-ionica che è la precondizione per la definizione della Macroarea. Area che include, peraltro, Paesi non ancora entrati nella Ue e ne facilita, e quindi ne accelera, le procedure di adesione, ottemperando così ad una precisa volontà italiana di un allargamento dell´Unione. L´iter di studio e messa a punto della Strategia dovrebbe terminare, per essere definitivamente approvato dal Consiglio Europeo, entro il 2014. Il Presidente Iorio ha, quindi, portato l´esperienza dell´Euroregione Adriatica che ormai da anni sta facendo un proprio percorso teso, nella logica della Macroregione, ad integrare le realtà regionali e locali in un sistema di partenariato istituzionale che viene dal basso, e mira a creare le opportune condizioni politiche, economiche e culturali funzionali ad uno sviluppo sostenibile dal punto di vista trasportistico, turistico, commerciale e di protezione ambientale, sia del Bacino Adriatico, ma anche, come si sta facendo, di quello Ionico. «L´euroregione Adriatica infatti - ha detto lo stesso Iorio - si sta muovendo per un allargamento all´area Ionica al fine di poter dare il proprio contributo, in una logica di governance verticale ed orizzontale, alla strategia di cui oggi si sta parlando». Iorio ha poi ricordato come «il 2014 rappresenti un momento importante per quest´area perché potrebbe vedere, a cento anni dai fatti di Sarajevo, e di tutto ciò che si è scatenato in termini bellici e di contrapposizione ideologica e politica, una nuova era di cooperazione e di concordia, in cui popoli che si sono combattuti, non solo decidono di tornare a rapporti che nei secoli li avevano visti fortemente collaborativi, ma anche alla realizzazione di un nuovo sviluppo, basato sul rispetto e sulla salvaguardia dell´ambiente, sulla valorizzazione del patrimonio naturalistico, storico, artistico, ma anche umano e culturale». «Una visione di crescita - ha concluso - che tenga presente delle nuove progettualità trasportistiche intermodali e che coinvolga opportunamente sia le aree costiere che i territori interni, anch´essi ugualmente interessati da un´ambiziosa, quanto possibile, idea di crescita sostenibile». Il workshop di oggi si è svolto all´interno di una serie di incontri di caratura internazionale, che hanno richiamato nel capoluogo friulano oltre 18 Ministri degli Esteri dei Paesi dell´Europa centrale. Nel pomeriggio, presso la Sala della Camera di Commercio, si è tenuto anche il Consiglio Generale dell´Euroregione Adriatica, che ha avuto ad oggetto l´allargamento dell´Euroregione Adriatica anche all´area Ionica. Ha accompagnato il Presidente Iorio il suo Consigliere per la Cooperazione internazionale, Francesco Cocco.  
   
   
EUREGIONE ADRIATICA, NETWORK ISTITUZIONALE E SVILUPPO SOSTENIBILE  
 
Campobasso, 18 giugno 2012 - Si è tenuta nel pomeriggio del 13 giugno , a Trieste, nella Sala Maggiore della Camera di Commercio, sotto la Presidenza di Michele Iorio, la Vii Assemblea generale dell´Euroregione Adriatica. Nel corso dell´incontro, l´Assemblea, in rappresentanza delle Istituzioni regionali e locali appartenenti ai sei Stati che affacciano sul Bacino Adriatico, ha ribadito la volontà di continuare a percorrere il cammino, intrapreso ormai da otto anni, teso a realizzare un network istituzionale per creare uno sviluppo sostenibile nell´area Adriatica, basato su rapporti di cooperazione e di interscambio economico, culturale, turistico e produttivo. «Filosofia questa che - come ha detto il Presidente Iorio - può trovare pieno svolgimento nella costituenda Strategia Adriatico-ionica, che si sta portando avanti in parallelo con gli Stati nazionali, e di cui abbiamo parlato nel workshop tenuto in questi giorni qui a Trieste. Lavoro, salvaguardia dell´ambiente, infrastrutturazione, nuova e più ampia offerta turistica, innovazione e ricerca integrata, politiche commerciali e produttive. Sono questi gli elementi su cui basa la sua azione l´Euroregione Adriatica e che dobbiamo perseguire utilizzando al meglio le risorse ora disponibili, o che ci potrebbero arrivare in futuro attivando iniziative europee come il Jct». La riunione dell´ Assemblea è iniziata con l´espressione da parte del Presidente Iorio, in nome e per conto di tutta l´Euroregione Adriatica, di solidarietà all´Emilia Romagna e alla sua popolazione per il difficile momento che stanno attraversando. L´assemblea ha anche deciso, per meglio strutturarsi dal punto di vista operativo, di istituire un Segretariato generale, che è stato affidato a Francesco Cocco, Consigliere del Presidente per le Relazioni internazionali.  
   
   
LOMBARDIA/SISMA. FORMIGONI A MANTOVA: RICHIESTE A MONTI MISURE STRAORDINARIE COME PER EMILIA;DEROGA A PATTO STABILITÀ LA LETTERA RESA NOTA IN APERTURA DEGLI STATI GENERALI  
 
Mantova, 18 giugno 2012 - Il presidente della Regione Lombardia Roberto Formigoni, a Mantova per incontrare il mondo economico e produttivo, ha fatto sapere di aver scritto al presidente del Consiglio Mario Monti, ´per chiedergli alcune correzioni e integrazioni in fase di approvazione del Decreto Legge 74 emanato la scorsa settimana per rendere più efficace e omogenea l´applicazione delle disposizioni inserite nel testo´. Formigoni chiede anche una deroga al Patto di stabilità per tutti i Comuni colpiti, perché ´il Patto è sbagliato in sé, ma ancor più deleterio in una situazione grave come questa. E´ un tema su cui finora il Governo non ci ha ascoltati, spero che lo faccia ora´. Formigoni ha anche spiegato che al Governo chiede di applicare, a sostegno delle attività produttive, lo stesso tipo di misure straordinarie e lo stesso tipo di stanziamenti previsti per l´Emilia Romagna. Le Proposte Di Modifica Al Decreto - In particolare, nella lettera, Regione Lombardia ha chiesto: - la riperimetrazione dell´area colpita, in modo che possano essere inseriti tutti i Comuni che hanno segnalato danni e che, invece, il Dl non comprende (art. 1); - l´estensione della possibilità di avvalersi di altri soggetti oltre al Provveditorato alle opere pubbliche e agli Uffici scolastici provinciali per la realizzazione degli interventi ricostruzione degli edifici (art 4); - l´estensione delle misure previste dal Dl anche a Regione Lombardia, in particolare per quanto riguarda: le deroghe urbanistiche per avvio lavori edilizi (art. 3), gli interventi a favore della ricerca industriale delle imprese che operano nelle filiere maggiormente coinvolte dagli eventi sismici (art. 12), il rilancio del settore agricolo e agroindustriale (art. 14), le agevolazioni in merito a trattamento e trasporto del materiale derivante dal crollo degli edifici e smaltimento amianto (art.17) e l´estensione anche a Regione Lombardia delle ´Misure urgenti in materia di rifiuti e ambiente´. Infine il presidente ha chiesto che siano inserite tra le opere prioritarie anche le opere di bonifica ed irrigazione. Un momento di lavoro intenso, un confronto franco e schietto su quanto è stato fatto, su quanto dovrà essere preso in considerazione e un aggiornamento della stima dei danni, che, a oggi hanno già superato i 560 milioni di euro. Questo l´obiettivo degli Stati generali, voluti e guidati dal presidente della Regione Lombardia Roberto Formigoni che, stamani, ha incontrato, presso la Camera di Commercio di Mantova, Enti e Istituzioni, sigle sindacali e associazioni di categoria. Nella sala delle contrattazioni del Multicenter di Mantova (Mamu) i 220 posti disponibili erano tutti occupati, tanta era l´attesa per il nuovo arrivo nella città dei Gonzaga del presidente Formigoni che, fin dalle prime ore dopo la scossa del 20 maggio, non ha mai fatto mancare la sua attenzione a queste zone dell´Oltrepò Mantovano. E oggi, con lui, c´erano anche il vicepresidente e assessore all´Industria e Artigianato Andrea Gibelli e gli assessori Margherita Peroni (Commercio e Turismo), Giulio De Capitani (Agricoltura), Romano La Russa (Protezione civile, Polizia locale e Sicurezza), Carlo Maccari (Semplificazione e Digitalizzazione), Gianni Rossoni (Occupazione e Politiche del lavoro) e Domenico Zambetti (Casa). Regione Risponde Subito Con 43 Milioni Di Euro - Formigoni ha ricordato lo stanziamento immediato di 43 milioni di euro che Regione Lombardia ha messo in campo, dopo un confronto con tutte le parti interessate per aiutare aziende e imprese di tutti i settori (industria, commercio, agricoltura, turismo) a superare la fase dell´emergenza. Stanziamento che si è concretizzato in una serie di misure, che vanno ad adattarsi alle numerose esigenze che via via vanno manifestandosi. Il presidente lombardo ha anche ricordato come si stia lavorando per facilitare l´accesso agli ammortizzatori sociali per coloro che hanno perso il proprio posto di lavoro. ´Vogliamo dare una risposta attraverso la collaborazione di tutti - ha detto -. Sul Mantovano si è abbattuto un fenomeno di dimensioni importanti con danni ingenti anche se pare che non tutti se ne siano accorti´. Da qui la richiesta al Governo affinché la Lombardia abbia lo stesso trattamento economico riservato all´Emilia Romagna. Formigoni ha anche detto di aver chiesto, e ottenuto, che anche la raccolta fondi della Rai ´fosse estesa a questa provincia´. La platea ha dimostrato ´grande apprezzamento´ per le misure concrete che Regione Lombardia è riuscita già a mettere in campo. E chi è intervenuto dal palco questo aspetto lo ha sottolineato. Un´azione Di Pressing A 360 Gradi - Proprio perché Mantova non sia dimenticata, Formigoni ha sollecitato il Governo in più tempi e modi. Ecco il perché della visita del ministro Riccardi e della lettera inviata ieri al presidente Monti affinché sia rivisto il Decreto Legge 74. Ma il pressing è arrivato fino all´Europa e ha portato a Moglia il vicepresidente della Commissione europea Francesco Tajani, con una dote di circa 200 milioni. Manna per un territorio martoriato. La Nuova Governance - Per rendere ancora più proficuo il lavoro sul territorio e il raccordo con Regione Lombardia, Formigoni, nominato commissario delegato per l´intera durata dello stato di emergenza (al momento fissata al 31 marzo 2013) dallo stesso Decreto, ha nominato l´assessore Carlo Maccari vice commissario per la gestione delle relazioni con tutti i soggetti del territorio coinvolti dall´emergenza ´con tutti i poteri di rappresentanza del commissario stesso´. Inoltre è stata istituita una struttura operativa a supporto della complessiva attività commissariale, affidata al direttore generale della Protezione civile regionale Roberto Cova. ´Un compito molto impegnativo - ha spiegato Maccari - che accetto perché desidero essere utile a questo territorio. Il presidente mi ha chiesto un impegno preciso e un report puntuale. Dovremo aiutare i Comuni nella lettura dei bandi, ad esempio, e nella rilevazione dei danni che ogni giorno assumono dimensioni più importanti´. ´Fra l´altro - ha aggiunto - ho già ottenuto la disponibilità del Consorzio dei sindaci a lavorare con me alla gestione di questa fase. C´è davvero tanta voglia di ripartire velocemente´. La Protezione Civile - Continua intanto il lavoro dei volontari della Protezione civile, che, dal 20 maggio, lavorano ininterrottamente nelle 2 tendopoli di Moglia e San Giacomo delle Segnate e nelle 14 strutture di accoglienza allestite in 12 Comuni. L´assessore La Russa ancora una volta ha sottolineato ´lo spirito di abnegazione dei volontari, che, unitamente ai vigli del fuoco e ai tecnici, ha permesso di ridurre ulteriormente il numero delle persone ospitate. Oggi sono 921, solo pochi giorni fa erano oltre 2.400´. Il Commercio E Il Turismo - Anche in questi due settori l´impegno di Regione Lombardia è massimo. L´assessore Margherita Peroni, infatti, al termine della sessione plenaria, ha incontrato sindaci, operatori del settore e dei 7 distretti per fare con loro il punto della situazione. ´Ho pensato a questo incontro - ha spiegato - come a un momento di solidarietà operosa. Abbiamo analizzato nel dettaglio quanto successo e chiesto quale ritengano sia il modo migliore per aiutarli a uscire da questa situazione grave. Per quanto riguarda il commercio abbiamo pensato di delocalizzare le vendite, prevedendo strutture che consentano di continuarle. Non è immaginabile mettere ulteriormente in crisi un settore così importante´. L´assessore Peroni ha posto anche l´accento sulla vocazione turistica di Mantova, che vive anzitutto di questo. ´Non sempre la situazione è stata comunicata in modo corretto - ha spiegato - Palazzo Te è aperto e sabato lo sarà anche una parte di Palazzo Ducale. Vogliamo che il turismo qui continui a vivere e per questo ho già provveduto a segnalare la reale situazione al Consiglio dei ministri´. Agricoltura - Con oltre 200 milioni di euro di danni strutturali e infrastrutturali è tra i settori più colpiti, per questa ragione buona parte delle misure messe in atto da Regione Lombardia vanno a sostegno del comparto. ´In queste settimane - ha confermato l´assessore De Capitani - ho monitorato personalmente e costantemente la situazione; i danni alle aziende agricole e agli stabilimenti agro-alimentari sono sensibili. Siamo vicini in particolare alle aziende del settore lattiero-caseario, che costituiscono un´eccellenza per il territorio´. ´La Regione è in prima linea per sostenere con aiuti concreti le aziende colpite dal sisma - ha proseguito De Capitani - e per incoraggiare la ripresa a regime dell´economia del comparto e delle sue eccellenze Dop; una delle più importanti misure su cui stiamo lavorando è l´anticipo a luglio del 100 per cento della Pac´. Le Nuove Richieste - ´La sicurezza sui luoghi di lavoro e la ripresa delle attività produttive - ha concluso Formigoni -sono due dei temi maggiormente avvertiti e sollecitati dal territorio. Ne ho parlato anche ieri con Errani e Zaia a Bologna e faremo tutto quanto nelle nostre possibilità per affrontarli nel migliore dei modi´. Formigoni da ultimo ha anche confermato la volontà di rendere i più semplici possibili gli adempimenti burocratici per le aziende. Ferito Anche Palazzo Ducale - Il presidente Formigoni, prima di ripartire per Milano, accompagnato dalla soprintendente Francesca Paolozzi Strozzi, ha visitato anche Palazzo Ducale chiuso dal 20 maggio. Crolli importanti hanno interessato il tamburo di Santa Barbara, da dove è caduta la lanterna, e la Galleria del Bertani. Una buona notizia è rappresentata però dalla riapertura, gratuita, prevista per sabato prossimo, del Giardino dei Semplici e dell´appartamento di Isabella d´Este.  
   
   
LOMBARDIA/SISMA: GARANTIRE CONTINUITÀ PRODUTTIVA  
 
Mantova, 18 giugno 2012 - ´Questa giornata di Mantova serve per completare lo studio che stiamo conducendo sulle conseguenze del sisma, confrontandolo con la realtà e con le Amministrazioni locali. Sono qui per sentire quale è l´umore di persone che hanno subito questo incidente di percorso nella loro vita´. Lo ha detto il 14 giugno Andrea Gibelli, vice presidente e assessore all´Industria e Artigianato di Regione Lombardia, che, nel corso della 52a tappa di ´Assessorato itinerante´, sta visitando le aziende del Mantovano. Gibelli, accompagnato da Romano La Russa, assessore regionale alla Protezione civile, Polizia Locale e Sicurezza, ha iniziato la tappa visitando la tendopoli di Moglia. Procedure Per Fondi Molto Veloci - ´Quello su cui stiamo lavorando - ha spiegato il vice presidente della Regione - è come mettere a disposizione le risorse di Regione Lombardia finalizzate all´area mantovana colpita dal sisma con procedure le più veloci possibili´. ´Credito Adesso´ Specifico Per Queste Imprese - ´´Credito Adesso´ è una misura a sostengo dell´impresa e verrà definita una misura apposita per sostenere le imprese locali del Mantovano. C´è poi - ha proseguito Gibelli - il tema della sostenibilità infrastrutturale dell´apparato. Stiamo cercando di sottoscrivere una convenzione con l´Ordine degli ingegneri, perché siano messi a disposizione dei tecnici che certifichino tutto lo stato dell´arte per quanto riguarda le infrastrutture´. Ricerca Di Capannoni Per Far Ripartire Aziende - ´Stiamo cercando in zone limitrofe aree o capannoni sottoutilizzati o non utilizzati - ha proseguito l´assessore lombardo - per permettere il trasferimento temporaneo di attività produttive, perché il punto di partenza per noi è garantire, il prima possibile, la continuità produttiva di questo importante comparto´. Si Studia Area Di Valdaro - Conversando con la stampa prima della visita alla tendopoli Gibelli ha detto di aver saputo ´dell´Area di Valdaro, appena fuori la città di Mantova, dove poter trasferire le attività produttive. E´ in fase realizzativa un censimento per valutare le disponibilità e farle coincidere con le richieste che ci vengono dal mondo produttivo´. A Settembre Aprire Le Scuole - Rispondendo a una domanda specifica sullo stato degli edifici scolastici della zona, Gibelli ha detto che ´quello della riaperture delle scuole è stato uno dei punti di cui abbiamo parlato questa mattinata´. ´Dobbiamo avere - ha concluso il vice presidente - tutti quegli elementi che concretamente consentiranno ai bimbi di questa zona di tornare a scuola agli inizi di settembre come tutti gli altri´. I Lombardi e, in particolare, i Mantovani, hanno fatto funzionare il loro proverbiale ingegno nell´imprenditoria per far fronte ai pesantissimi danni causati dal terremoto. E´ il caso del Magazzino Generale di Pegognaga, nel Mantovano, visitato da Andrea Gibelli, vice presidente e assessore all´Industria e Artigianato di Regione Lombardia nel corso della sua 52a tappa di ´Assessorato itinerante´, che si sta svolgendo nelle terre mantovane devastate dal sisma. Si tratta di un magazzino utilizzato dai produttori di Grana e Parmigiano Reggiano, per far stagionare il prodotto e che, a causa delle scosse, ha subito un danno calcolabile di circa 60 milioni di euro. Subito però i responsabili hanno creato una macchina per raccogliere velocemente le forme che sono finite a terra. ´I lombardi e i Mantovani non hanno aspettato lo Stato, la Regione, che comunque è presente, e tutte le altre istituzioni - ha detto Gibelli - hanno messo a frutto il loro genio e la loro volontà e hanno inventato questa particolare macchina, che permette loro di raccogliere le forme di formaggio con grande velocità e cercare di ridurre il danno. E hanno ottenuto l´omologazione dall´Asl in ben poche giornate´. Commovente Vedere Lavoro In Fumo - Visitando i capannoni con le forme di formaggio distrutte, Gibelli ha detto di essersi commosso ´nel vedere quanto del lavoro e della sapienza lombarda, è andato in fumo a causa del terremoto. Ma è altrettanto vero che il responsabile dello stabilimento ha ottenuto, in tempi rapidi, dall´Asl, di poter omologare una macchina che consente il recupero delle forme di formaggio. I Lombardi però sono sempre pronti a rimettersi in gioco´. ´Gli operai lombardi si sono messi all´opera e questo velocizza parte del lavoro. Però - ha aggiunto Gibelli - bisogna tutelare la ricchezza e il valore del prodotto. Voglio lanciare un appello ai cittadini, perché partecipino alle iniziative che anche come Regione stiamo mettendo in atto per l´acquisto delle forme´. ´Un appello - ha concluso Gibelli - che mi sento di estendere a tutta la rete commerciale, per difendere la nostra ricchezza´.  
   
   
LOMBARDIA/SISMA.60 Q.LI DI GRANA VENDUTI IN PIAZZA REGIONE PIENO SUCCESSO DEL MERCATINO A FAVORE DELLE AZIENDE MANTOVANE IN CODA CITTADINI,DIPENDENTI E ASSESSORI. E DOMANI SI REPLICA  
 
Milano, 18 giugno 2012 - Sold out. Sono andati esauriti attorno alle 17, tre ore prima della chiusura prevista, i 6.800 ´spicchi´ (metà di Grana padano dop e metà di Parmigiano Reggiano dop) tutti provenienti dalle aziende mantovane danneggiate dal sisma, in vendita, da questa mattina alle 10, in piazza Città di Lombardia. In totale 65 quintali, il ricavato 78.000 euro. Soddisfazione è stata espressa dal presidente Formigoni, appena rientrato il 14 giugno da Mantova, dove ha avuto una mattinata di lavoro con i sindaci e le categorie economiche sui problemi del terremoto: ´E´ molto bello che i dipendenti della Regione, così come gli abitanti della zona attorno a Palazzo Lombardia, abbiano dato una prova semplice ma concretissima di solidarietà verso le aziende e i lavoratori colpiti dal sisma. E´ lo stesso spirito con cui, come Regione, siamo impegnati a fondo, sin dal primo giorno, a fare tutto il possibile per la ripresa della vita economica e del lavoro in quell´area così duramente colpita. Stiamo dialogando con il Governo per ottenere misure analoghe a quelle decise per l´Emilia; intanto, per parte nostra, abbiamo stanziato 43 milioni di euro´. Un mercatino allestito ai piedi di Palazzo Lombardia, sede della Regione, con la collaborazione delle organizzazioni agricole, che ha registrato grande affluenza fin dall´apertura. Dipendenti regionali, cittadini e assessori hanno formato lunghe file per acquistare l´ottimo prodotto lombardo a un prezzo conveniente (10 euro per uno ´spicchio´ di Grana stagionato a 16 mesi e 13 euro per uno di Parmigiano stagionato a 18 mesi), sostenendo, contemporaneamente, le aziende mantovane produttrici, messe in ginocchio dal terremoto che ha colpito e l´Emilia e la provincia di Mantova.  
   
   
SISMA, A BOLOGNA LA PRIMA RIUNIONE DEL COMITATO ISTITUZIONALE PER LA GESTIONE DELLA RICOSTRUZIONE  
 
Bologna, 18 giugno 2012 – Priorità alle scuole e poi subito alle abitazioni per “trovare una sistemazione degna alle persone che hanno la casa inagibile”. Il presidente della Ragione Vasco Errani, in qualità di commissario delegato alla gestione della costruzione, ha sintetizzato così le decisioni della prima riunione del Comitato istituzionale - composto dai sindaci e dai presidenti di Provincia delle zone colpite dal sisma - che lo affiancherà nel governo del processo della ricostruzione. Sono 161 le scuole da mettere in sicurezza in modo da garantire l’apertura a settembre con l’inizio del nuovo anno scolastico, mentre si stanno completando le verifiche sugli altri edifici scolastici rimasti gravemente danneggiati per poter programmare i moduli provvisori laddove necessari. “Nei prossimi giorni - ha spiegato Errani - firmerò un atto per consentire ai sindaci e alle province di attivare subito i lavori”. Intanto, ha aggiunto il presidente, “stiamo accelerando le verifiche sulle abitazioni” per avere un quadro il più vicino possibile al dato definitivo, procedere alla definizione delle percentuali di riconoscimento dei danni ai cittadini e trovare una sistemazione adeguata per chi potrà rientrare in casa solo in tempi medio-lunghi. “Le soluzioni saranno articolate - ha detto Errani - anche in relazione alle condizioni dei diversi Comuni e alle esigenze dei cittadini”. Il presidente ha ricordato l’accordo firmato il 14 giugno con le banche per sostenere il credito e gli investimenti delle imprese e ha aggiunto che si sta lavorando per ottenere “crediti super agevolati” che permettano alle famiglie di avviare i lavori nelle proprie abitazioni. Già nei prossimi giorni saranno definiti programma e linee strategiche delle prossime settimane.  
   
   
TERREMOTO/EMILIA, INTESA REGIONE, BANCHE E CONSORZI FIDI PER IL CREDITO  
 
Bologna, 18 giugno 2012 – Il sistema del credito emiliano-romagnolo sostiene la ricostruzione. Il 14 giugno, infatti, è stato firmato a Bologna in viale Aldo Moro un protocollo che prevede un impegno comune tra Regione Emilia-romagna, banche, Consorzi fidi e associazioni imprenditoriali per la disponibilità di finanziamenti a favore delle imprese colpite dagli eventi sismici di maggio e giugno 2012. A sottoscrivere l’intesa oltre la Regione Emilia-romagna - rappresentata dall’assessore alle Attività produttive Gian Carlo Muzzarelli - Unioncamere Emilia-romagna, i rappresentanti delle associazioni imprenditoriali e gli istituti bancari (Unicredit, Banco Popolare, Monte dei Paschi di Siena, Bnl-gruppo Bnl Paribas, Sanfelice 1893, Bper, Federazione Bcc Emilia-romagna, Intesa San Paolo-carisbo e Unipol). Il Protocollo prevede linee di finanziamento a medio lungo termine a tassi contenuti, in grado di consentire la rapida ripresa dell’attività produttiva e la piena funzionalità degli immobili e delle attrezzature delle imprese. Prevista la destinazione di un primo plafond di Risorse della Cassa Depositi e Prestiti e della Banca Europea per gli Investimenti da concordare con le banche per finanziamenti destinati alla messa in sicurezza, alla ricostituzione delle scorte, alla ricostruzione degli immobili, all’acquisizione delle attrezzature nonché a processi di sviluppo delle imprese di tutti i settori produttivi, di durata variabile e compresa per i diversi interventi fra i 5 e i 15 anni. I costi delle pratiche dovranno essere contenuti e si dovrà prevedere massima tempestività all’erogazione dei finanziamenti, tenendo conto dei tempi per l’acquisizione delle garanzia del fondo centrale e/o dei confidi regionali. Inoltre per le attività di servizio e professionali (escluse dai provvedimenti presenti nel Decreto legge 74/2012) le banche potranno accordarsi con i Consorzi Fidi assicurando attraverso l’intervento della Regione le stesse condizioni di costo previste per le imprese. Per quanto riguarda le imprese agricole, anche cooperative, è consentito il ricorso al fondo di garanzia Ismea Sgfa a copertura dell’80% delle operazioni di finanziamento concesse alle imprese agricole condotte da giovani e del 70% per le altre imprese agricole, con copertura dei costi secondo quanto previsto dal Decreto 74/2012. I confidi, che concorrono alla messa a disposizione di garanzie a sostegno delle imprese dell’area, possono ricorrere a costo zero alla controgaranzia del fondo centrale di garanzia. Per le grandi imprese, non direttamente rientranti nei provvedimenti previsti dal Decreto legge 74/2012, Regione, Banche e Consorzi fidi si adopereranno per mettere a disposizione, compatibilmente con le disponibilità delle risorse, di un plafond dedicato sul fondo di rotazione per gli investimenti della Cassa Depositi e Prestiti. La Regione si impegna ad abbattere, anche per le grandi imprese, il costo finale del finanziamento e a mettere a disposizione delle imprese cooperative, per le finalità connesse alla ricostruzione, il plafond di risorse disponibile sul fondo Foncooper. Infine, si è concordato di istituire un comitato unico per la gestione di tutti gli interventi a favore delle imprese, al fine di monitorare l’utilizzo delle risorse a disposizione, prevedendo la rappresentanza dei soggetti firmatari del Protocollo.  
   
   
UMBRIA: PRESIDENTE MARINI RICEVE AMBASCIATORE DI ISRAELE  
 
Perugia, 15 giu. 012 - La presidente della Regione Umbria, Catiuscia Marini, ha ricevuto il 15 giugno a Palazzo Donini, a Perugia, il nuovo Ambasciatore di Israele in Italia, Naor Gilon. Nel corso dell´incontro, che si è svolto in una cornice di cordialità, la presidente Marini e l´Ambasciatore Gilon hanno entrambi sottolineato i positivi rapporti di amicizia tra lo Stato di Israele e l´Umbria, e le notevoli relazioni sia di carattere economico e commerciale che culturale. L´ambasciatore si è detto particolarmente interessato allo sviluppo di questo tipo di scambi tra Israele e l´Umbria, con particolare riferimento al turismo ed alle grandi manifestazioni culturali, sottolineando uno specifico interesse per Umbria Jazz. La presidente Marini, per parte sua, ha ricordato i diversi progetti di cooperazione tra Israele e la Regione Umbria, ed il suo personale impegno nel Centro Simon Peres, soprattutto nell´ambito del progetto di cooperazione in campo sanitario denominato "Saving children" che vede, appunto, la collaborazione tra il Centro Peres e la Regione Umbria.  
   
   
BOLZANO: DELEGAZIONE SVIZZERA RICEVUTA DAL PRESIDENTE DURNWALDER  
 
Bolzano, 18 giugno 2012 - L’autonomia provinciale, il turismo, le seconde case, l’agricoltura e le misure per arginare lo spopolamento delle vallate questi i temi al centro dell’incontro del 14 giugno del presidente della Provincia, Luis Durnwalder, con una delegazione del Cantone svizzero di Glarona. Il Canton Glarona si trova nella Svizzera centro-orientale e la sua popolazione è prevalentemente di lingua tedesca. La delegazione svizzera guidata dal presidente del consiglio cantonale, Matthias Auer, è stata ricevuta oggi dal presidente della Provincia, Luis Durnwalder. Nel corso del cordiale incontro, dopo una breve illustrazione della storia dell’Autonomia provinciale, sono state toccate alcune tematiche di comune interesse come ad esempio, il turismo, le seconde case, l’agricoltura e le misure per arginare lo spopolamento delle vallate e le incentivazioni per le piccole e medie imprese. I settori economici di maggiore rilievo del Canton Glarona, che conta circa 38.700 abitanti, sono l’industria, l’agricoltura ed il turismo.  
   
   
CHIODI: TENUTA ABRUZZO GRAZIE A RICOSTRUZIONE  
 
L´aquila, 18 giugno 2012 - "I dati presentati confermano che l´economia abruzzese nel corso del 2011 ha reagito meglio alla crisi rispetto alle altre regioni italiane e i primi robusti segnali del contributo che la ricostruzione dei territori colpiti dal sisma del 2009 ha dato in passato, comincia a dare oggi, e che può dare nei prossimi mesi". Lo ha detto il 14 giugno il presidente della Regione, Gianni Chiodi, a margine della presentazione del rapporto sull´economia dell´Abruzzo da parte della Banca d´Italia. "Il consuntivo del 2011 - prosegue il Presidente - ci permette di affrontare la crisi attuale con maggiori speranze di limitarne gli effetti negativi. I dati sulla ricostruzione ci mostrano che il contributo delle attività di riparazione dei danni medi e lievi è stato significativo ma non sufficiente a sostenere in termini assoluti il comparto edile abruzzese, mentre il raddoppio degli appalti pubblici, per un ammontare di circa 330 milioni di euro, e l´avvio della ricostruzione pesante, possono concretamente consentire nei prossimi mesi una crescita robusta del comparto e sostenere l´economia abruzzese nel complesso".  
   
   
MARCHE: L’ASSESSORE ALLE ATTIVITÀ PRODUTTIVE HA INCONTRATO IL MINISTRO CORRADO PASSERA.  
 
 Ancona, 18 giugno 2012 - L’assessore alle Attività produttive della Regione Marche, Sara Giannini, ha incontrato il 13 giugno il Ministro per lo Sviluppo economico, Corrado Passera, a Roma, in occasione della Sede stabile di concertazione, prevista dalla legge 296 del 2006. Giannini ha partecipato ai lavori in qualità di coordinatrice della Commissione Attività produttive della Conferenza delle Regioni. Prima dell’incontro con il Ministro, si è svolta, infatti, una riunione della Commissione per mettere a fuoco le questioni che le amministrazioni regionali ritengono maggiormente urgenti, da definire con il Governo. Erano presenti rappresentanti delle Regioni Emilia Romagna, Lazio, Lombardia, Molise, Toscana, Umbria, Veneto, Sardegna, Puglia, Sicilia. Durante l’incontro, Passera ha illustrato il decreto Sviluppo e le priorità su cui si sta orientando il Governo. Sara Giannini, nel suo intervento, ha ricordato la crisi e le difficoltà entro le quali si inserisce il lavoro delle Regioni nel sostegno alle attività produttive, sottolineando la necessità, nell’attuale contesto, di fare squadra. Ha poi sottoposto all’attenzione del Ministro i dossier maggiormente urgenti e sensibili per le Regioni, dal Fondo rotativo per gli investimenti, alle azioni per favorire l’acceso al credito, al patto di stabilità che ingessa l’operatività degli enti, ai fondi per le aree sottoutilizzate, alle azioni di sostegno per le attività produttive. A breve, ha promesso Passera, verrà convocata una nuova riunione per dare puntuale risposta a tutte le questioni sottoposte.  
   
   
BENI PUBBLICI, CAPPELLACCI AL GOVERNO: NESSUNA CESSIONE IN SPREGIO ALLO STATUTO DELLA SARDEGNA  
 
 Cagliari, 18 Giugno 2012 - "Il governo non programmi vendite di beni immobili in violazione dello Statuto della Sardegna". Così il presidente della regione, Ugo Cappellacci, commenta le dichiarazioni del presidente del Consiglio dei Ministri secondo le quali non solo non sarebbe esclusa la cessione di quote dell´attivo del settore pubblico, ma sarebbe in fase di preparazione in vista dell’adozione di atti concreti. "L’articolo 14 dello Statuto - ricorda il governatore - prevede che la Regione, nell´ambito del suo territorio, succeda nei beni e diritti patrimoniali dello Stato di natura immobiliare e in quelli demaniali, escluso il demanio marittimo. I beni e diritti connessi a servizi di competenza statale ed a monopoli fiscali restano allo Stato, finché duri condizione. I beni immobili situati nella Regione, che non sono di proprietà di alcuno, spettano al patrimonio della Regione. Qualsiasi trasferimento di beni compiuto in violazione di questa norma di rango costituzionale sarebbe nullo e vedrebbe sicuramente la nostra netta e ferma contestazione sia nelle sedi politiche che in quelle giurisdizionali".  
   
   
PROPOSTA DI LEGGE "50/50", VENDOLA: UN SALTO AVANTI SUL TERRENO DELLA DEMOCRAZIA  
 
Bari, 18 giugno 2012 - “Mi congratulo con il Comitato per il risultato raggiunto. Si tratta di un primo passo che spero sinceramente possa incoraggiare il Consiglio Regionale, nel rispetto della propria autonomia in tema di legge elettorale, verso una scelta positiva che garantisca una effettiva parità di genere”. Così il Presidente della Regione Puglia Nichi Vendola ha commentato la consegna, da parte del Comitato promotore, nelle mani del Presidente del Consiglio Regionale Onofrio Introna, delle oltre venticinquemila firme a sostegno della proposta di iniziativa di legge popolare 50/50 sulla parità di accesso alle liste elettorali e sulla doppia preferenza. “Più volte ho ribadito – ha detto Vendola – quanto sia necessario e proficuo garantire che in ogni luogo della rappresentanza politica, sociale ed economica sia osservata la parità di genere. Un arricchimento fondamentale per la democrazia e per tutti quanti noi. La crisi della democrazia non può che trovare nell’esercizio della parità di genere un cura assai significativa”. “Sono convinto – ha concluso Vendola – che una iniziativa consiliare in tal senso, possa far compiere alla Puglia un salto in avanti sul terreno della democrazia. Ancora una volta il mio augurio è che le forze politiche lavorino tutte insieme per modificare la legge elettorale, sostenendo con chiarezza e onestà intellettuale, la parità di genere”.  
   
   
REGIONE CALABRIA HA INCONTRATO I CAPIGRUPPO DI MAGGIORANZA AL CONSIGLIO REGIONALE SULLA RIFORMA DI ARSSA, AFOR E COMUNITÀ MONTANE  
 
 Catanzaro, 18 giugno 2012 - L´assessore all´Agricoltura Michele Trematerra ha incontrato il 14 giugno, presso la sede dell´Assessorato, i capigruppo di maggioranza al Consiglio regionale. Oggetto della riunione, a cui ha preso parte anche il Dirigente Generale del Dipartimento Agricoltura Giuseppe Zimbalatti, la legge di riforma di Arssa, Afor e comunità montane. L’incontro odierno è l´ultimo di quelli programmate in sede di conferenza dei capigruppo, fra l´Assessore ed i rappresentanti di tutti i gruppi consiliari, di opposizione e maggioranza. Nei giorni scorsi, infatti, l´Assessore Trematerra ha incontrato anche i rappresentanti dei gruppi della minoranza. Obiettivo di tali riunioni, è quello di pervenire a delle leggi di riforma condivise, partendo da quanto approvato in Giunta Regionale. Il contributo di tutti i partecipanti alle riunioni è stato improntato sul massimo spirito costruttivo e collaborativo. Articolate e proficue sono state le discussioni avviate, accomunate da una diffusa condivisione del metodo che si sta utilizzando da parte di tutti i capigruppo incontrati, i quali hanno giudicato molto positivamente il lavoro sin qui svolto, fornendo spunti importanti riguardo alcuni aspetti del testo normativo. L´assessore Trematerra ha recepito le considerazioni dei capigruppo e ciascuno, a sua volta, discuterà dei contenuti insieme ai consiglieri dei propri gruppi, in virtù della volontà di redigere un testo che raccolga la più ampia condivisione possibile, da parte di tutti gli schieramenti. "L´obiettivo è quello di rimettere in campo aziende sane - ha affermato Trematerra - salvaguardando i lavoratori e valutando quale sia la migliore forma giuridica da adottare in futuro. Dobbiamo farci trovare pronti perché questo provvedimento normativo diventa di vitale importanza per la tutela del settore. Nel contempo, stiamo proseguendo anche nel confronto con le organizzazioni sindacali, così come concordato durante la riunione di due giorni fa. Siamo molto determinati a concretizzare questa riforma che, con la collaborazione ed il senso di responsabilità mostrati fin qui da tutti i capigruppo, sicuramente porteremo a termine. È un impegno preciso che, insieme al Presidente Scopelliti - ha concluso l´Assessore Trematerra - abbiamo assunto sin dall´inizio di questa legislatura, con i calabresi e con i lavoratori"  
   
   
MARCHE SOPRA LA MEDIA NAZIONALE NELL’UTILIZZO DEI FONDI EUROPEI PER LO SVILUPPO REGIONALE  
 
Ancona, 18 giugno 2012 - “L’andamento di impegni e pagamenti relativi al nostro programma d’impiego dei fondi europei per lo sviluppo regionale è positivo e al di sopra della media nazionale registrata. I dati emersi durante l’ultima riunione di sorveglianza, ci fanno guardare fiduciosi verso la positiva conclusione del periodo di programmazione, che si concluderà a fine legislatura. A dicembre avevamo già conseguito obiettivi fissati dall’Ue e dal Ministero per maggio. In un momento di difficoltà economica e scarsità di risorse dedicate allo sviluppo, l’efficienza nell’utilizzo dei fondi europei disponibili diventa essenziale”. Paolo Petrini, vicepresidente della Giunta regionale e assessore alle Politiche comunitarie commenta così il 14 giugno l’esito della riunione del comitato per la verifica di gestione delle risorse assegnate alle Marche dal Fondo europeo di sviluppo regionale. Erano presenti all’incontro rappresenti della Commissione europea, del Ministero per lo sviluppo economico e tecnici regionali. In particolare, mentre la media nazionale di Regioni e Province autonome ha fatto segnare un 54,78 per cento per quanto riguarda gli impegni e un 31,52 per cento nei pagamenti, le Marche hanno messo a segno un 74,23 per cento negli impegni e un 35,31 per cento nei pagamenti. Dei 288,8 milioni di euro complessivamente disponibili, oltre 214 sono quindi già stati impegnati, con 102 milioni di pagamenti già effettuati. Circa 1600 i progetti finora ammessi a contributo.  
   
   
LUNIGIANA, AL VIA PERCORSO PER COORDINARE GLI STRUMENTI DI GOVERNO DEL TERRITORIO TRA I COMUNI  
 
Firenze, 18 giugno 2012 – Rafforzare gli strumenti di governo del territorio attraverso attivita’ coordinate tra i comuni della Lunigiana. Sarà questo il contenuto di un protocollo d’intesa fra la Regione Toscana e le municipalità della Lunigiana che verrà sottoscritto a inizio luglio. Della redazione di questi accordo si è parlato ieri, nel corso di una riunione svoltasi a Palazzo Strozzi Sacrati, presenti il presidente della Regione Toscana nonché Commissario per la ricostruzione Enrico Rossi, l’assessore al governo del territorio Anna Marson, i rappresentanti di Unione dei comuni della Lunigiana e comune di Pontremoli. La ricerca di una maggiore integrazione fra i piani strutturali che sarà richiesta dal protocollo d’intesa servirà innanzitutto a favorire un maggior equilibrio tra uso e trasformazioni del territorio e sistema idro-geo-morfologico di tutta l’area, e quindi a favorire un’azione di largo respiro capace di “proteggere ” l’area da eventi calamitosi come l’alluvione dello scorso novembre. Il protocollo avrà poi quale prospettiva quella di approdare in un futuro non troppo lontano a uno strumento unitario di governo del territorio.  
   
   
BOLZANO, VERTICE PROVINCIA-COMUNI: RETE ELETTRICA, ASSISTENZA ALL´INFANZIA, EDILIZIA ABITATIVA  
 
 Bolzano, 18 giugno 2012 - Il trasferimento di competenze ai Comuni, la distribuzione dell´energia, la nuova legge urbanistica, le partecipazioni societarie dei Comuni, l´assistenza all´infanzia: sono alcuni dei punti trattati a Bolzano nel vertice tra la Giunta provinciale e il Consiglio dei Comuni. È durata oltre due ore il 14 giugno pomeriggio a Palazzo Widmann la riunione a porte chiuse tra la Giunta provinciale e i rappresentanti dei sindaci: "Un colloquio all´insegna della collaborazione, che ha fatto il punto sui risultati già raggiunti e delineato i prossimi passi", ha sintetizzato al termine il presidente Durnwalder nella conferenza stampa con il presidente del Consorzio dei Comuni Arno Kmpatscher. Tra le misure già concretizzate, a circa un anno dal precedente vertice, Durnwalder ha ricordato lo sportello unico degli enti pubblici per consentire a cittadini e imprese di avere un solo partner per il disbrigo delle pratiche burocratiche, il modello di finanziamento dei Comuni, la nuova Agenzia unica per i bandi di gara su opere pubbliche e forniture, la soluzione individuata nel pagamento dei canoni idrici, la legge sull´imposta di soggiorno. "Non solo buone intenzioni, ma fatti concreti", ha sintetizzato Durnwalder. Riforma istituzionale - Tra i prossimi obiettivi da raggiungere si è discusso della riforma istituzionale per definire chiaramente gli ambiti di competenza tra l´Amministrazione provinciale e quella comunale. I contributi assegnati ai Comuni in base a criteri prefissati, per i quali cioè non vi è spazio di manovra né della Provincia né dei Comuni, in futuro saranno girati automaticamente alla municipalità, che provvederà alla ripartizione in loco. "Si tratta ad esempio dei contributi della quota pro capite per le biblioteche, l´educazione permanente o i vigili del fuoco", ha spiegato Durnwalder. Allo scopo verrà elaborato un regolamento. Legge urbanistica - Durnwalder ha aggiornato anche sull´iter di elaborazione della nuova legge urbanistica, "che prevede una bozza prima dell´estate, elaborata d´intesa con i Comuni, che invieranno un proprio tecnico nel gruppo di lavoro." Tra gli obiettivi c´è anche l´accorciamento dei tempi per la riforma delle zone produttive. Rette per case di riposo - Interventi in vista anche per il recupero delle rette non versate alle strutture di assistenza o per anziani: si punta ad un nuovo ddl che garantisca, in caso di mancato pagamento delle rette, un´anticipazione ai Comuni. Partecipazioni societarie - Uno dei temi delicati in previsione futura è quello delle partecipazioni dei Comuni alle società di diritto privato che gestiscono servizi pubblici: dovranno uscire da queste società? "Abbiamo analizzato gli effetti della riforma Monti e del pronunciamento della Corte costituzionale, che hanno generato incertezza, e avviato l´approfondimento di proposte di soluzione", ha spiegato Durnwalder. Le perizie commissionate dalla Provincia e dal Consorzio dei Comuni sono arrivate a conclusioni parzialmente discordanti: "Per questo chiederemo ai giuristi di Provincia e Comuni di approfondire assieme la questione per capire se vi è la possibilità di trovare un´interpretazione uniforme che possa sfociare in un regolamento chiaro", ha aggiunto il Presidente della Provincia. Manifestazioni pubbliche - Assessori provinciali e sindaci hanno discusso anche della gestione delle manifestazioni pubbliche nei singoli Comuni: attualmente le verifiche sulla sicurezza sono demandate a una commissione provinciale che effettua sopralluoghi su tutto il territorio, "ma la Provincia intende ora delegare tale competenza ai Comuni che effettueranno i necessari controlli con un proprio tecnico", ha spiegato Durnwalder. Energia - Sono poco meno di una trentina i comuni che hanno manifestato il proprio interesse ad acquistare da Selnet la rete di distribuzione dell’energia elettrica per il tratto relativo al loro territorio di competenza. Lo ha annunciato durante il vertice con la Giunta provinciale il presidente del Consiglio dei Comuni Arno Kompatscher. “Rispetto alle previsioni iniziali – ha spiegato Kompatscher – il numero delle amministrazioni interessate è leggermente calato, soprattutto a causa del momento particolarmente difficile dal punto di vista finanziario ed economico. Il termine per presentare la documentazione necessaria da parte dei Comuni è comunque stato spostato dal 30 giugno al 1° settembre”. A inizio 2011 Selnet ha assunto dall´Enel la rete distributiva a media e bassa tensione: i singoli Comuni hanno un diritto di prelazione sulla rete stessa pagando l’identico corrispettivo versato dalla Provincia all´Enel. Agenzia appalti - “Ci attendiamo molto dall’Agenzia unica sugli appalti in termini di risparmio e di maggiore qualità dei servizi”. Giudizio positivo da parte del presidente del Consiglio dei Comuni Arno Kompatscher sul nuovo organo che avrà la funzione di stazione unica appaltante per gli enti pubblici, con il compito di svolgere attività di consulenza, preparazione, indizione e aggiudicazione delle gare relative a lavori pubblici, servizi e forniture. “Sarà una struttura fondamentale soprattutto per i comuni più piccoli – ha proseguito Kompatscher – che non hanno a disposizione risorse proprie”. La materia, in ogni caso, resta molto complessa, ed è spesso difficile per le amministrazioni municipali districarsi tra le normative provinciali e quelle statali. “Queste ultime – ha spiegato il presidente del Consiglio dei Comuni – subiscono inoltre modifiche ad intervalli regolari. Per questo motivo vogliamo attendere le direttive dell’Unione Europea, e quindi impegnarci ad elaborare delle linee guida sottoforma di testo unico in grado di agevolare il lavoro dei Comuni”. Strutture per l’infanzia - Prosegue il percorso iniziato già da diversi mesi che porterà alla riforma del finanziamento riguardante le strutture di assistenza all’infanzia. “Se il sistema delle scuole materne funziona in maniera egregia – ha spiegato il presidente del Consiglio dei Comuni Arno Kompatscher – c’è ancora da migliorare per quanto riguarda la cura dei bambini di età compresa fra i 6 mesi e i 2 anni e mezzo. Soprattutto nei paesi più piccoli, dove l’offerta di servizi inizia ad essere sottostimata rispetto alle richieste provenienti dalle famiglie”. La riforma, che verrà portata avanti in maniera congiunta da Provincia e Consiglio dei Comuni, prevede la creazione di un fondo unico dal quale attingere (“in maniera da ridurre la burocrazia”, ha sottolineato Kompatscher) per il finanziamento di Tagesmütter, microstrutture e asili nido. “Verranno fissati dei criteri standard – ha spiegato il presidente del Consiglio dei Comuni – con Provincia e amministrazioni municipali che verseranno la stessa cifra. Una quota dei costi, dunque, verrà sostenuta dall’ente pubblico, il resto sarà a carico dei genitori, i quali verranno in ogni caso agevolati se si trovano al di sotto di una determinata fascia di reddito”. Impegno comune, inoltre, anche per quanto riguarda le iniziative a favore della conciliazione fra i tempi del lavoro e quelli della famiglia: “Puntiamo a trovare soluzioni innovative cercando anche la collaborazione delle aziende”, ha sottolineato Arno Kompatscher. Volume edificabile - Per lo sviluppo futuro dei comuni altoatesini, dal punto di vista urbanistico, si cercherà di puntare sempre più sul recupero del volume esistente e non utilizzato nei centri urbani. Lo ha ribadito il presidente del Consiglio dei Comuni Arno Kompatscher, il quale ha aggiunto che “nei grandi centri, dove il prezzo degli immobili resta molto elevato, potremmo pensare di alzare la quota dei contributi per interventi di risanamento, mantenendo inalterata quella per l’acquisto”. Sino ad ora, comunque, soprattutto in alcune zone della Provincia, il sistema introdotto lo scorso anno che prevede un contributo pari al 50% dei costi di costruzione per l’acquisto di volume edilizio già esistente, sta dando buoni risultati. “Soprattutto in Val Venosta – ha spiegato Kompatscher – dove si registrano pochissimi interventi nel verde agricolo con la creazione di nuove zone residenziali e la conseguente modifica dei piani urbanistici. Grazie ai contributi i Comuni preferiscono acquistare gli edifici esistenti e destinarli all’edilizia agevolata. Nei centri più grandi come Bolzano i prezzi sono troppo elevati per rendere possibili questo tipo di operazioni, ed è proprio per questo che puntiamo a intervenire con modifiche ad hoc della legge”. Aiuti per il terremoto - Segnale di solidarietà del Consiglio dei Comuni e della Provincia per le zone dell’Emilia Romagna colpite dal terremoto. “Già nell’ultima riunione della scorsa settimana – ha spiegato Arno Kompatscher – avevamo chiesto ai singoli comuni di offrire un contributo, e oggi abbiamo chiesto anche l’impegno della Provincia affinchè ci sia la possibilità di partecipare a concreti interventi di ricostruzione. Il nostro obiettivo non è dare vita ad una iniziativa “anonima”, ma offrire un contributo concreto con la realizzazione o il risanamento, ad esempio, di asili e scuole”.  
   
   
PA: PERSONALE REGIONE SARDEGNA, AGENZIE ED ENTI IN RETE FORMAZIONE  
 
Cagliari, 18 Giugno 2012 - Per la prima volta in Italia la formazione del personale seguirà, in Sardegna, un percorso condiviso tra Regione, Agenzie, Enti e Istituti regionali. Da settembre e fino a dicembre 2014, la Rete regionale della Formazione, risultato del Protocollo d´intesa siglato di recente tra l’Assessorato degli Affari generali e gli altri enti, garantirà ai dipendenti almeno 550 giornate formative, a beneficio di circa 6.000 persone, di cui 2.750 dell´amministrazione centrale. Il progetto, che viene illustrato in un incontro oggi , a partire dalle 9.30 nei locali dell´ex Cisapi, a Cagliari, punta a dare concreta attuazione al network regionale per la formazione, l’aggiornamento e la riqualificazione del personale, con l´obiettivo di migliorare l´efficacia e l’efficienza del sistema pubblico regionale, contenendone i costi ed elevandone la qualità. "La formazione - ha detto l’assessore degli Affari generali Mario Floris - rappresenta uno strumento indispensabile per la valorizzazione delle risorse umane e per la crescita professionale dei dipendenti, in coerenza con le linee di cambiamento e di miglioramento qualitativo dei servizi pubblici, sempre più in linea con i bisogni e le aspettative dei cittadini e delle imprese. Vogliamo continuare il processo di ammodernamento della pubblica amministrazione, passando da una cultura dell’adempimento a quella del risultato, da quella della funzione a quella della responsabilità". Il progetto, che si è avvalso per gli aspetti tecnici della collaborazione con il Formez e del Centro servizi promozionali per le imprese della Camera di commercio, oltre al coinvolgimento di un pool di esperti referenti delle diverse direzioni e agenzie regionali, definisce e individua metodi e percorsi condivisi che la Regione Sardegna, le Agenzie ed Enti, adotteranno nei programmi formativi per rendere coerenti e integrate le linee di cambiamento, per contenere i costi della formazione e per migliorare il sistema amministrativo regionale con azioni e interventi formativi strategici comuni e coordinati.  
   
   
ABRUZZO: LEGGE RIORGANIZZAZIONE PERSONALE PRONTA PER L´OK IN GIUNTA  
 
Pescara, 18 giugno 2012 - "Oggi, presso i nostri uffici di Pescara, ho incontrato i rappresentanti della Confindustria Regionale e, subito dopo, quelli delle diverse Organizzazioni Sindacali per chiudere la fase di confronto sulla proposta di Legge Regionale di riorganizzazione della nostra macchina amministrativa". Così l´assessore al Personale, Federica Carpineta il 14 giugno. "Nei giorni scorsi sia la Confindustria sia i Sindacati mi hanno fatto pervenire i rispettivi documenti contenenti le proposte da loro ritenute migliorative del testo da noi predisposto. Ringrazio ciascuna delle parti sociali per la disponibilità dimostrata e per il positivo contributo che hanno voluto fornire. Ho riscontrato subito una sostanziale e ampia condivisione dell´intera impostazione e dell´articolato stesso della nostra proposta. Ciascuno, - prosegue l´assessore Carpineta - ovviamente, ha avuto modo di segnalare criticità e di proporre aggiustamenti derivanti dalla loro diverse sensibilità, che non hanno però intaccato l? impianto complessivo di quello che era ed è rimasto perciò un buon progetto di legge. Nell´incontro odierno abbiamo discusso le diverse ipotesi presentate e abbiamo facilmente concordato sulla necessità di procedere soltanto a una fase di sistemazione definitiva, sviluppata anch´essa su tavoli separati e affidata ai rispettivi tecnici. Sarà un breve lavoro di limatura del testo e di aggiunta di alcune singole proposte che meglio determinano elementi tecnici nella impostazione che resta basata sulla efficienza, trasparenza, flessibilità e economicità della macchina burocratica regionale. Si tratta di un lavoro agevole, che dovrà terminare entro i primi giorni di luglio. Così rispetteremo l´impegno assunto nel momento in cui, accogliendo l´invito anche del Presidente Chiodi, ho avviato questa fase di ulteriore confronto con le parti sociali. L´obiettivo resta dunque quello di approvare in Giunta e di presentare al Consiglio Regionale un progetto di legge ampiamente condiviso. Saranno le competenti Commissioni consiliari e il Consiglio stesso a determinare il testo finale, che sperò diventerà presto legge della Regione Abruzzo. Sarà così avviata - conclude l´assessore - la fase di modernizzazione e di miglioramento di una struttura amministrativa in grado di accompagnare gli Abruzzesi a uscire dalla crisi e a ripartire, grazie a un auspicato sviluppo, verso un futuro migliore di questo presente momento economico".  
   
   
FORMAZIONE IN SICILIA: OGGI EVENTO ANNUALE FONDO SOCIALE EUROPEO  
 
Palermo, 18 giugno 2012 - "Il Programma Operativo Fse 2007/2013 - Il piano straordinario per il lavoro in Sicilia: Opportunita´ Giovani" e´ il tema della giornata di lavori del Fondo sociale europeo in programma lunedi´ 18 giugno al Castello Utveggio, a Palermo. Nel corso della sessione mattutina, che avra´ inizio alle 10, sara´ illustrato il piano straordinario per il lavoro in Sicilia : Opportunita´ giovani. E´ previsto l´intervento, tra gli altri, di Ludovico Albert, autorita´ di gestione del Programma operativo del Fondo sociale europeo, del ministro del Lavoro Elsa Fornero, di Nicolas Gibert-morin, capo unita´ Dg Occupazione della Commissione europea, di Elena Ugolini, sottosegretario del Ministero dell´Istruzione, dell´universita´ e della ricerca, di Sabina De Luca, direttore generale dipartimento per lo Sviluppo e la Coesione economica del Ministero dello Sviluppo economico, di Ivan Lo Bello, vice presidente di Education - l´impresa per i giovani di Confindustria, di Mariella Maggio, segretario regionale generale Cgil in rappresentanza di Cgil/cisl/uil. L´intervento del presidente della Regione siciliana, Raffaele Lombardo concludera´ i lavori. Nel pomeriggio, e´ previsto il Workshop "Le Unita´ di costo standard: un ponte tra due programmazioni".  
   
   
ABRUZZO, FSE:10 MLN PER ASSUMERE STABILMENTE GIOVANI QUALIFICATI  
 
Pescara, 18 giugno 2012 - E´ stato pubblicato l´avviso "Giovani (in)determinati" che prevede due opzioni: assunzione immediata o dopo un tirocinio di 4 mesi per accedere ai 15 mila euro in bonus assunzionali per immettere nel mercato del lavoro abruzzese giovani dai 18 ai 35 anni qualificati (diplomati e laureati) con contratti a tempo indeterminato. L´avviso pubblico "Giovani (in)determinati" inserito come progetto speciale nel Piano Operativo 2010/11/12 del Fondo Sociale Europeo 2007-2013 e finanziato con 10 milioni di euro, è stato presentato questa mattina a Pescara dall´assessore al Lavoro, Paolo Gatti. L´avviso prevede la creazione di due long list presso i Centri per l´Impiego, una di giovani diplomati e un´altra di giovani laureati fra i 18 e 35 anni. Le aziende partecipanti all´avviso potranno attingere da queste due liste per attivare assunzioni dirette a tempo indeterminato di uno o più giovani usufruendo di un bonus assunzionale di 15.000 euro per ogni giovane assunto o per attivare un tirocinio di 4 mesi di uno o più giovani finanziato al 50% (1.200 euro) in caso di cessazione del rapporto allo scadere dei 4 mesi, oppure finanziato con 15.000 euro in caso di assunzione a tempo indeterminato dopo i quattro mesi di tirocinio. "Contrastare la disoccupazione giovanile, abbattere la precarietà del mercato del lavoro, dare sostanza al principio del merito incentivando l´assunzione a tempo indeterminato di capitale umano qualificato". Sono gli obiettivi del progetto illustrati da Gatti. Giovani (in)determinati è nato con il riacutizzarsi della crisi occupazionale ed economica per dare riposte concrete a queste tre esigenze del mercato del lavoro italiano ed abruzzese. "Alle aziende - sottolinea l´assessore - offriamo l´opportunità di rafforzare il proprio capitale umano immettendo giovani forze di alto profilo, con un duplice canale di opportunità. Oltre all´assunzione diretta, infatti, abbiamo immaginato di offrire loro l´opportunità di scegliere se legarsi ai giovani lavoratori a tempo indeterminato solo dopo un periodo di prova di 4 mesi attraverso la modalità dl tirocinio, che sarà comunque incentivato anche in caso di mancata assunzione. Ai ragazzi diamo l´occasione di dimostrare sul campo, attraverso la prova del tirocinio, la loro determinazione a voler conquistare davvero un posto di lavoro a tempo indeterminato. Inoltre, - prosegue - mandiamo un segnale culturale e di fiducia alle famiglie e ai giovani che si impegnano nello studio: anche in Abruzzo ci può essere l´opportunità di un lavoro non precario e in linea con le proprie propensioni, i propri talenti e le proprie aspettative. Ci auguriamo che con questo progetto la nostra Regione possa diventare un laboratorio per il contrasto alla disoccupazione giovanile. Abbiamo immaginato e ora concretizziamo autonomamente politiche per il sostegno all´occupazione giovanile che coincidono, di fatto, con quelle che anche a livello nazionale il Governo Monti vorrebbe realizzare attraverso il decreto sviluppo del Ministro Passera. La Regione è fiduciosa che al termine di questa iniziativa si possano creare almeno 700 stabili opportunità di lavoro per altrettanti giovani e meritevoli abruzzesi".  
   
   
TRENTO: A BANDO 15 NUOVI PROGETTI DI SERVIZIO CIVILE "2 MESI PER ES.SER.CI."  
 
Trento, 18 giugno 2012 - Su proposta del presidente Lorenzo Dellai, la Giunta provinciale ha approvato un bando per la selezione di 26 giovani da inserire nei progetti di Servizio Civile provinciale denominati "2 mesi per esserci". I 15 progetti "2 mesi per Es.ser.ci." si rivolgono a 26 giovani. Che, alla data di presentazione della domanda, abbiano compiuto il diciottesimo e non compiuto il ventunesimo anno di età, senza distinzione di sesso. Se stranieri devono essere in possesso di permesso di soggiorno valido o in fase di rinnovo e residenti in provincia di Trento da almeno due anni. I giovani interessati sono invitati a consultare il sito www.Serviziocivile.provincia.tn.it  e a contattare direttamente gli enti per informazioni aggiuntive. Ciascun giovane può presentare una e una sola domanda di partecipazione direttamente all’ente che propone il progetto di interesse entro le ore 14 di lunedì 25 giugno 2012. L´avvio al servizio è previsto a luglio. La durata sarà di 2 mesi. A ciascun giovane saranno riconosciuti, € 433,80 mensili, liquidati al termine del servizio. La Provincia mantiene il proprio impegno a favore del protagonismo dei giovani, rinnovando la proposta - esclusiva a livello nazionale - di partecipazione a progetti di Servizio civile provinciale denominati "2 mesi per Es.ser.ci.". Es.ser.ci. Acronimo di Esperienze di Servizio Civile anche quest’estate offre ai giovani l´occasione di sperimentarsi in prima persona in progetti di utilità sociale della durata di 2 mesi conciliando così impegni di studio con la partecipazione ad iniziative di utilità sociale. E´ un´esperienza di avvicinamento e sperimentazione al Servizio Civile nella quale i giovani protagonisti potranno condividere pratiche di solidarietà, ma soprattutto potranno scegliere di mettere a disposizione del bene comune i propri talenti e i propri interessi.  
   
   
DAL TRENTINO A RIO+20, UN APPELLO: "CAMBIAMO ROTTA O IL MONDO PRECIPITERá" ULTIMA SESSIONE DI LAVORI PER IL IX° FORUM DELL´INFORMAZIONE CATTOLICA  
 
Trento, 18 giugno 2012 - Dalle montagne trentine a Rio de Janeiro, dai giornalisti cattolici ai governanti più potenti del mondo, un appello del presidente del Comitato scientifico di Greenaccord Andrea Masullo, affinché “si affrettino a cambiare strada. Perché la politica torni a mettere al centro della sua azione l’uomo e non i mercati finanziari. Torni a esercitare il ruolo a cui l’abbiamo democraticamente delegata, di controllo della finanza e indirizzo dell’economia verso la valorizzazione della persona umana, liberandosi dal dominio soffocante del mito della crescita del Pil, dall’ossessione della crescita dei consumi che divora natura e persone; che si rimetta al centro l’uomo ed una natura integra come unica base possibile per il benessere dell’umanità del presente e del futuro”. Giornata conclusiva per il Ix°forum dell´Informazione cattolica: dopo la cerimonia di ieri sera a Cavalese per il conferimento dei premi "Sentinella del creato", stamane alla Fondazione Kessler di Trento si è svolta l´ultima sessione dei lavori presieduta da Christiana Ruggeri giornalista del Tg2 Rai. Dopo il saluto di Francesco Zanotti presidente della Federazione italiana settimanali cattolici (Fisc) si sono succeduti gli interventi dei relatori della mattinata dedicata alla narrazione di esperienze e testimonianze della montagna: Francesco Dellagiacoma vice presidente del Pefc Italia, Roberto Zoanetti direttore del Parco Naturale Adamello Brenta, Gabriele Calliari presidente Coldiretti del Trentino, Claudio Vitali e Pino Dellasega animatori del team Vitali Formazione attiva in Brain Walking, Daniele Nardi alpinista e Efrem Tassinato giornalista. Un saluto al Xi° Forum dell´Informazione cattolica è stato portato dal vice presidente del Consiglio nazionale dell´Odg Enrico Paissan. Analisi, con prospettive anche critiche, sono state tracciate su temi quali il bosco fra bene comune e sostenibilità, sui parchi del Trentino, sull´agricoltura di montagna, sulla formazione attiva in particolari contesti (per es. Quello del trekking del Cristo pensante), su come vincere la paura in montagna e su progetti di vita ecosostenibili. Primo a intervenire è stato il vicepresidente del Pefc Italia (organismo di certificazione forestale, sistema federale, riconosce degli schemi nazionali - sistema più difffuso del mondo. In Italia 760.000 ettari certificati cioè 8/9% della superficie boschiva), Francesco Dellagiacoma, ha portato all´attenzione due questione: il bosco e la sua sostenibilità. "Il rischio dei nostri tempi è quello di una sottoutilizzazione del bosco. E´ importante ragionare anche sul bosco come bene comune: il bosco fa dei servizi a tutta la società" Dopo l´illustrazione di alcuni dati come per es. La percentuale di spazio occupato dal bosco in Italia 30% (prevalentemente ceduo - latifoglie), e in Trentino 60% (2/3 della superficie occupato da ´fustaia´- bosco ad alto fusto, conifere), Dellagiacoma ha puntato l´attenzione sul fatto che il bosco è in forte estensione nelle aree montane sulle aree agricole abbandonate, cresce la sua consistenza, la naturalità (inselvatichimento). Quindi il tema non è più la difesa del bosco da un utilizzazione eccessiva ma la sua gestione. Il modello Trentino consente una gestione ecosostenibile: qualità ambientale e produttività (vale a dire filiera del legno - da lavoro per edilizia, carpenteria, falegnameria, imballaggio etc,, filiera energia -; legna da ardere, biomassa per produzione calore/energia; prodotti non legnosi - funghi etc.) "La gestione delle foreste in modo sostenibile, in Italia, si fa solo - prevalentemente - nel nord-est. Il problema non si pone immediatamente per il futuro, perchè i nostri boschi sono giovani, ma comunque si pone. Sono necessari investimenti in infrastrutture (il Trentino li ha già fatti negli ultimi 20 anni), investimenti in personale e in formazione e certamente la certificazione, in questo contesto, ha un ruolo importante". Il bosco come bene comune: la proprietà delle superficie naturali (boschi, pascoli e rocce)in Trentino è prevalentemente pubblica (Comuni, Provincia, Asuc, Comunità - Magnifica, Regole Spinale Manez). Dellagiacoma ha spiegato che l´amministrazione dell´uso civico è dei residenti maggiorenni del territorio. E´ poi intervenuto il direttore del Parco Naturale Adamello Brenta Roberto Zoanetti che ha illustrato alla platea il sistema delle aree protette del Trentino composto dai Parchi (Adamello Brenta, appunto, Parco Naturale di Paneveggio, Parco nazionale dello Stelvio) e molte piccole superficie protette che formano complessivamente il 25% della superficie trentina. Zoanetti ha poi illustrato la gestione provinciale delle aree protette che da parecchi anni opera con un approccio eco-sostenibile e ha messo in luce come la rete delle aree protette trentine sia in collegamento con la più vasta rete europea e della Federparchi italiana. Ribadita da parte del direttore la necessità di puntare molto sulla formazione e sull´aggiornamento per essere sempre in prima fila rispetto alla corretta gestione delle aree protette. La parola è passata poi a Gabriele Calliari presidente della Coldiretti Trentino che ha colto l´occasione per illustrare quanto è necessario fare perchè l´agricoltura in montagna possa svolgere quella funzione e quel ruolo indispensabile alla montagna. "Serve decidere, una buona volta e per tutte se l´agricoltura in montagna deve continuare a esistere" , ha detto in apertura del suo intervento. Dopo la considerazione che, a parole, tutti paiono d´accordo "anche perchè i prodotti agricoli hanno una loro specifica e importante nicchia economica", in realtà non ci sono delle misurazioni reali dell´apprezzamento concreto del valore vero dell´agricoltura di montagna. "Solo nel momento in cui sci sarà la misurazione del valore economico di questo", solo dopo una quantificazione corretta, secondo Calliari, "si potrà partire per tutti i ragionamenti successivi. Ci vuole un cambio culturale importante in questo senso. Solo dopo ci sarà la possibilità di cambiare realmente". Calliari ha chiuso il suo intervento ribadendo che serve un nuovo approccio al concetto di montagna e di natura, il presidente della Coldiretti Trentino ha evidenziato come la nuova prospettiva debba essere priva di idealismo ideologico per una corretta gestione dell´agricoltura di montagna e della montagna stessa. Claudio Vitali ha poi illustrato la "formazione attiva per costruire" che realizza con modalità "Brain Walking - carta e penna, camminando" con ragazzi, giovani e adulti in gruppo per praticare il trekking, il nordik walking e altri sport nelle "aule a cielo aperto", non solo sulle montagne trentine ma anche in parchi e zone di montagna italiane. "Stiamo lavorando sul concetto di project manager creativo, cioè come portare creatività nel lavoro. Nella squadra di lavoro si opera con ruoli specifici che vengono assegnati dagli stessi componenti del gruppo dopo essersi studiati e valutati fra loro". Sono stati proiettati due filmati esemplificativi, uno per illustrare il metodo adottato dagli animatori del team Vitali - Formazione attiva in Brain Walking per solleticare la creatività e uno dedicato al progetto del Cristo pensante ideato da Pino Dellasega. Daniele Nardi, giovane alpinista di Sezze (provincia di Latina), ha illustrato alla platea come affrontare la paura in montagna. L´alpinista ha compiuto le ascensioni dei più importanti 8.000 del mondo risalendo l´Everest per ben 13 volte, il K2 e tanti altri 8.000 mila della catena dell´Himalaia. L´alpinista ha proiettato un filmato esemplificativo (dedicato ad una delle ascensioni più difficili) dell´importanza della paura. La paura è infatti, secondo Nardi, un concetto molto importante per capire fin dove ci si può spingere nel rischio. "Affrontare la paura da soli è molto difficile, ma quando c´è la sinergia, l´amicizia vera allora diventa più facile". Sepolti anche, per alcuni minuti, da una slavina, Nardi e il suo compagno-amico di scalata, avanzano nell´ascensione con difficoltà e con diversi oggettivi ostacoli importanti (maltempo, slavina, chiodi che saltano via e fanno volare Nardi per una decina di metri), superando diversi importanti momenti di paura e impiegando quattro giorni complessi (per ascesa e discesa) anzichè i due previsti. "Ma come si affronta la paura? Mi sono dovuto render conto che le persone e gli alpinisti, in particolare, affrontano la paura in modo quasi inconsapevole, non conscio. Principalmente due sono i punti che concorrono a farti affrontare la paura: la razionalità che deriva da un percorso di crescita che interiorizza la competenza, l´allenamento, la pianificazione consapevole e un altro aspetto che fa parte anche della sfera della responsabilità, è importante essere abili a rispondere alla coerenza ed essere consapevoli della conoscenza di cui ci si appropria quando si è convinti di percorrere una strada come l´alpinismo. A volte - ha concluso Nardi - bisogna avere il coraggio irrazionale, la grande voglia di fare le cose, di strapparsi il cuore dal petto, buttarlo oltre l´ostacolo e poi andarselo a prendere". Efrem Tassinato giornalista dalla lunga esperienza, ha presentato il progetto Wingwam 1972-2012, un progetto di una vita per lo sviluppo solidale e sostenibile che coinvolge 18 Paesi e che da 40 anni da´ testimonianza concreta che uno sviluppo basato sulla solidarietà e sulla sostenibilità è possibile. Il circuito che comprende questi 18 Paesi, nasce in Italia nel 1972 (5 dicembre), dopo che il giornalista si era reso conto dell´importanza di trasferire ai giovani le conoscenze e i concetti di valorizzazione dei beni naturali e della foresta in particolare. "L´esperienza di Wingwam era ed è soprattutto una presa di coscienza della responsabilità. Era ed è importante e logico ragionare in termini ambientalistici e non ideologici. Non c´è, però, la cultura in questo senso. A scuola non si insegna questo e le scelte che lo studente, poi adulto, compie hanno un imprinting diverso da quello della coscienza ambientalista, proprio perchè non ne ha consapevolezza". La giornalista Rai Christiana Ruggeri, ha sottolineato, in chiusura, "l´importanza, soprattutto verso i giovani, di una comunicazione corretta della montagna". Dopo il saluto del vicepresidente del Consiglio nazionale dell´Odg Enrico Paissan (che ha ribadito la necessità di ripensare al ruolo e alla professione di giornalista anche e soprattutto per contribuire alla salvaguardia del Creato), il saluto del segretario generale di Arga/unaga (Associazione regionale giornalisti agricoli e agroalimentari/ Unione nazionale associazione giornalisti agricoli) Roberto Zalambani, Andrea Masullo, presidente del Comitato scientifico Greenaccord ha tirato le conclusioni sul Ix° Forum dell´informazione cattolica con un forte appello forte sull’esigenza di cambiare rotta: “La paura di perdere qualcosa nel cambiare strada rischia di farci perdere tutto ciò che di buono, seppur tra tante contraddizioni, l’umanità ha fino ad oggi costruito. La montagna ci insegna che oltre la vetta non si può salire, ma se non ci si ferma per tempo si può solo precipitare. La crescita del consumo di natura ha da tempo superato la vetta e ormai, consumando ogni anno oltre il 20% di risorse più di quanto la Terra riesca a riprodurre, ci stiamo pericolosamente sporgendo sul precipizio. L’uomo deve essere cosciente di far parte della Natura, che la sua esistenza dipende da essa e deve quindi imparare a vivere con essa e non contro di essa”  
   
   
WORKSHOP AIDDA "GOVERNANCE AL FEMMINILE" - ROMA, 18 E 19 GIUGNO  
 
Roma, 18 giugno 2012 - Nelle giornate del 18 e 19 giugno si svolgerà a Roma il 1° workshop Aidda (riservato alle socie Aidda) che intendono concorrere alla carica di Amministratori indipendenti nei Cda e nei collegi sindacali (L. 120/2011). Partecipano, tra gli altri, Patrizia De Rosa, capo Dipartimento per le Pari opportunità presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri, Paolo Peluffo, sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, Lucio Battistotti, direttore della Rappresentanza in Italia della Commissione europea, alti dirigenti della pubblica amministrazione ed esponenti del mondo imprenditoriale. Le due giornate offriranno l´occasione per un confronto tra quadro europeo e nazionale sul ruolo della donna e sua partecipazione ai vertici economici, politici e sociali. Nell´ambito della sua politica di parità di genere e tutela dei diritti fondamentali, la Commissione si è da tempo impegnata nella promozione di una maggiore presenza di donne nei cda aziendali. La Vicepresidente Viviane Reding, responsabile per la Giustizia, la Cittadinanza e i Diritti fondamentali ha lanciato poco più di un anno fa un appello formale alle principali società europee e promosso un´ampia consultazione pubblica per individuare le misure in grado di ridurre il divario di genere tuttora esistente.  
   
   
APPRENDISTATO IN TOSCANA, ECCO COME CAMBIA. AL VIA IL NUOVO REGOLAMENTO REGIONALE  
 
Firenze, 18 giugno 2012 – Si è concluso il 13 giugno, con il via libera da parte della giunta, il percorso di approvazione del regolamento di esecuzione della legge regionale sull’apprendistato. Il regolamento, che entrerà in vigore dopo la pubblicazione sul bollettino ufficiale, disciplina i tre diversi livelli di apprendistato introdotti dalla legge nazionale e regionale: quello per la qualifica o il diploma professionale, quello per l’apprendistato professionalizzante (il più comune, riguarda oltre il 90% dei contratti) e quello, infine, di alta formazione e ricerca. In particolare, il regolamento definisce i criteri generali per la formazione pubblica per quanto riguarda il primo e il secondo livello, mentre per il terzo, l’alta formazione, si rinvia ad un percorso condiviso con università e centri di ricerca. “Con l’approvazione del secondo parere della giunta sul regolamento – spiega l’assessore alle attività produttive, formazione e lavoro Gianfranco Simoncini – si completa l’ultimo passaggio, nei tempi previsti, dell’iter della nuova legge con cui la Regione Toscana, fra le prime a livello nazionale, ha recepito le novità del Testo unico sull’apprendistato. Si tratta di uno strumento importante, che rinnova e rilancia l’apprendistato che, secondo noi, dovrà diventare la forma principale di ingresso nel mercato del lavoro. Per questo, ora che tutti gli strumenti sono operativi, intendiamo promuoverlo e valorizzarlo”. Un punto significativo, introdotto con il regolamento anche a seguito dell’ampia discussione a livello di consiglio regionale e con le parti sociali, riguarda il monte ore di almeno 600 ore dedicate alla formazione di base nell’apprendistato finalizzato alla qualifica professionale o al diploma. “La possibilità – commenta Simoncini – di acquisire, in apprendistato, qualifica e diploma, è forse la principale novità della nuova normativa, di cui abbiamo voluto ribadire il valore formativo”. Per l’apprendistato professionalizzante, il regolamento prevede che la formazione pubblica sia erogata attraverso voucher individuali, che i lavoratori possono spendere, secondo un progetto formativo strutturato ad hoc, con il supporto di figure professionali qualificate. La formazione per questa tipologia di contratto può infatti essere svolta sia internamente che all’esterno dell’azienda. L’attività formativa è erogata prioritariamente con assegnazione di un buono individuale, da utilizzare presso agenzie formative accreditate. Può essere erogata con corsi di formazione professionale e con modalità di formazione a distanza. A questo proposito la Regione è attrezzata da tempo con la piattaforma Trio per la teleformazione, che può essere utilizzata dal lavoratore anche per la formazione in apprendistato semplicemente collegandosi con il proprio computer. Il monte ore viene stabilito sulla base della qualifica o del titolo di studio del lavoratore. In pratica, posto che la durata complessiva della formazione per le competenze di base è di 120 ore complessive entro i primi tre anni, si è deciso che queste ore possono essere ridotte a 90 per gli apprendisti con qualifica o diploma professionale e sono ridotte a 60 per coloro che sono in possesso di un diploma superiore quinquennale o della laurea. La giunta ha poi deciso di fissare lo standard delle competenze base che ciascun apprendista deve conseguire: riguardano la sicurezza e la disciplina del rapporto di lavoro, le pari opportunità, le competenze chiave europee per l’apprendimento permanente.  
   
   
OGGI A ROMA L´AVVIO DELLA SPERIMENTAZIONE NAZIONALE DI "FAMILY AUDIT"  
 
Trento, 18 giugno 2012 - Alla presenza del ministro dell´Integrazione con delega alla Famiglia, Andrea Riccardi e dell´assessore alla salute e politiche sociali della Provincia autonoma di Trento, Ugo Rossi, si aprirà lunedì 18 giugno, a Roma, la giornata dei lavori previsti per l´avvio della sperimentazione, su scala nazionale, dello Standard "Family audit ", strumento di management che consente alle organizzazioni di sviluppare e ottimizzare i sistemi di conciliazione tra vita familiare e vita lavorativa. Il progetto, sperimentato inizialmente dalla Provincia autonoma di Trento - Agenzia per la famiglia, è divenuto oggetto di un Protocollo d´intesa siglato a Milano nel corso della Conferenza Nazionale sulla famiglia tra il Dipartimento per le politiche della famiglia e l´ Agenzia trentina. L´incontro, rivolto a 50 enti selezionati, si terrà lunedì 18 giugno dalle ore 10,30 alle 16,00 a Roma, presso la Sala Monumentale di Galleria Colonna, Largo Chigi 19. La giornata prevede la presentazione dello standard e il confronto tecnico tra le organizzazioni aderenti alla sperimentazione e la Cabina di regia nazionale del Family audit.  
   
   
MATRIMONI IN ITALIA: OLTRE 156MILA IMPRESE LEGATE AL GIORNO PIÙ BELLO  
 
Milano, 18 giugno 2012 – Sono 156.141 le imprese attive nei settori che in Italia si occupano di soddisfare i desideri dei novelli sposi italiani, più o meno stabili rispetto al 2011 (-0,6%). I settori più significativi nel comparto sono la ristorazione con somministrazione (108.685 imprese, il 69,6% del totale italiano), il commercio di piante e fiori ( 20.467, 13,1%) e le attività fotografiche (14.163, 9,1%). La Lombardia la regione in cui si concentra il maggior numero di imprese il 13,9% del totale nazionale, seguita dal Lazio con l’11,2% e dalla Campania con il 9,6%. Mentre crescono in un anno soprattutto la Campania (+0,8%) e il Lazio (+0,7%). Tra province, spiccano per numero di attività legate anche ai matrimoni Roma con oltre 13 mila imprese (8,4% del totale), Napoli con 7.652 (4,9%) e Milano con 7.319 (4,7%). E se Roma e Milano crescono del +0,7%, a livello nazionale è Oristano a registrare la crescita maggiore con un +3,4% rispetto allo scorso anno, seguita Brindisi e Ragusa con + 3,2% e Caserta +2,8%. Emerge da un’elaborazione della Camera di Commercio di Milano su dati del registro imprese al primo trimestre 2012 e 2011. L’indagine. Per la maggioranza di chi scrive sui blog o twitta, le nozze sono ancora un momento di felicità (25,5% tra i milanesi e 29,5% dei romani), oltre che un’ottima occasione per fare festa (28,6%) e naturalmente mangiare bene (14,8%). Italiani romantici, per circa uno su dieci il matrimonio è il coronamento del vero amore, ma pragmatici, oltre la metà pensa che oggi questo legame rischi di durare poco. Nel complesso romani e milanesi (79% e 75,7%) preferiscono ancora “dire si” rispetto che andare a convivere e per il giorno delle nozze la crisi passa in secondo piano: oltre il 60% è disposto a rendere il proprio matrimonio indimenticabile anche grazie a festeggiamenti sfarzosi. Emerge da una analisi su oltre 5.000 tweet pubblicati dal 5 al 15 maggio nelle città di Milano e Roma condotta dalla Camera di Commercio in collaborazione con Voices from the Blogs (http://voicesfromtheblogs.Com/).