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LUNEDI
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Notiziario Marketpress di
Lunedì 08 Aprile 2013 |
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"GIORNATE DI SCIENZA E TECNOLOGIA POLONIA- EST" |
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Suwalki, 8 aprile 2013 - Dal 17
al 19 aprile 2013 si terrà a Suwalki, in Polonia, il settimo forum
internazionale "Giornate di scienza e tecnologia Polonia- Est"
(Science & Technology Days Poland-east).
Avviato dalla Polonia e dalla Svezia, il partenariato orientale è
destinato a completarsi, fornendo un forum di discussione istituzionale con i
vicini orientali dell´Ue, in particolare per la creazione di partenariati di
ricerca con tali paesi.
Basandosi su questo obiettivo, il settimo forum punta ad ampliare la
cooperazione internazionale in materia di Tic, eco-energia, ambiente, salute,
nuovi materiali e processi (Nmp) e la cooperazione transregionale tra i paesi
dell´Ue e i paesi orientali, in particolare Bielorussia, Ucraina e Russia. It hopes to attract
participants from other countries willing to collaborate with regional partners
in business and innovation-oriented research.
Per ulteriori informazioni, visitare:
http://www.Bestofeast.mwci.eu/pl/days%2713.aspx
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TELECOM ITALIA E EXPO 2015: AL VIA IL CONCORSO DI IDEE INNOVATIVE SU PROGETTAZIONE E DESIGN PER LA REALIZZAZIONE DELLA SMART CITY PRESENTATA NELLA SECONDA TAPPA DI EXPOVISIONS LA NUOVA INIZIATIVA PER INDIVIDUARE PROGETTI BASATI SULLE TECNOLOGIE DI CLOUD COMPUTING E NFC APPLICABILI AL CONTESTO URBANO E DOMESTICO CON L’OBIETTIVO DI RENDERE LE CITTÀ PIÙ INTELLIGENTI, VIVIBILI E SOSTENIBILI |
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Milano, 8 aprile 2013 -
Expo 2015 e Telecom Italia,
in collaborazione con il mensile Domus, lanciano “Digital Ideas for Expo City
2015”, il concorso di idee rivolto al mondo della progettazione e del design che
ha l’obiettivo di individuare soluzioni innovative, basate sulle nuove
tecnologie digitali applicabili in ambito urbano e domestico, in grado di
incidere positivamente sul territorio e sulla vita delle persone. I tre migliori
progetti selezionati potranno essere sviluppati nell’ambito della Digital Smart
City di Expo Milano 2015, la città intelligente, digitalizzata e sostenibile che
Telecom Italia, in qualità di Global Service Partner dell’Esposizione
Universale, concorrerà a realizzare.
L’iniziativa è
stata presentata oggi nel corso della seconda tappa di Expovisions, una serie di appuntamenti
organizzati da Expo 2015 e Telecom Italia che delineano il percorso di
avvicinamento all´evento del 2015 e che, attraverso la partecipazione di
esponenti di spicco del
mondo della cultura e dell’innovazione tecnologica, sono volti a favorire l´elaborazione e la
proposta di idee e suggerimenti
per migliorare la qualità della vita. All’incontro, dal titolo
“Digital for Life. Soluzioni per un mondo più intelligente”, svoltosi presso il
Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia a Milano, sono intervenuti
Giuseppe Sala, Ad di Expo 2015, Marco Patuano, Ad di Telecom Italia, Joseph
Grima, direttore di Domus, Dan Hill, Ad di Fabrica e Italo Rota, architetto di
fama internazionale dello Studio Italo Rota & Partners.
Il progetto
“Digital Ideas for Expo City 2015” punta a coinvolgere studenti e professionisti
del mondo della progettazione e del design,
chiamati a presentare idee legate all’utilizzo delle nuove tecnologie digitali applicabili agli
spazi urbani e domestici per rendere più intelligente,
efficiente e sostenibile la vita nelle città. In particolare, le proposte
progettuali dovranno prevedere l’utilizzo di almeno una componente tecnologica
di Telecom Italia scelta tra le soluzioni di Cloud Computing della Nuvola
Italiana (l’insieme di risorse informatiche rese disponibili attraverso la Rete
di connettività a banda larga) e la Nfc (Near Field Communication), la
tecnologia in radiofrequenza a corto raggio che consente lo scambio di
informazioni tra dispositivi posti in
prossimità.
Le proposte dovranno fare riferimento ai seguenti
ambiti: Smart City, con possibile
utilizzo nel contesto delle Isole digitali, vere e proprie aree multiservizi
all´interno dell´arredo urbano, concepite come “contenitori aperti” di App e
servizi tecnologici evoluti, che spaziano dalla ricarica di utenze ai pagamenti
con dispositivi mobili, alle informazioni turistiche; Mobile
Application, l’insieme di applicazioni mobili sviluppate per Expo
Milano 2015 che consentiranno la fruizione dell’evento in modalità coinvolgente
e immersiva per i visitatori reali e virtuali; Digital Home &
Office + Smart School, ovvero i servizi digitali per il monitoraggio
e la gestione automatizzata delle case e degli edifici, in ambiente privato e
professionale, e delle soluzioni per l’informatizzazione del sistema
scolastico.
Le proposte, che potranno essere presentate attraverso
il sito http://www.domusweb.it/ da oggi fino al 30 agosto 2013,
saranno selezionate da una giuria di alto profilo composta da Nicola di Battista
(architetto e docente di Progettazione Architettonica all’Università di
Cagliari), Joseph Grima (Direttore Domus), Marco Patuano (Ad Telecom Italia),
Carlo Ratti (docente presso il Mit di Boston), Franco Regis (Vice President
Energy Purchase & Management, Telecom Italia), Italo Rota (architetto,
Studio Italo Rota & Partners), Giuseppe Sala (Ad Expo 2015).
«Ripensare le città a partire dalle nostre abitazioni,
dall´ambiente lavorativo, dagli spazi urbani che viviamo quotidianamente o nei
quali vorremmo vivere, grazie all’utilizzo delle nuove tecnologie: è la nuova
sfida che lanciamo oggi con l’obiettivo di arricchire la roadmap del progetto
Digital Smart City di Expo 2015», ha dichiarato Marco Patuano, Amministratore
Delegato di Telecom Italia. «Vogliamo condividere questa occasione di sviluppo
per il Paese e contribuire alla nascita di una cultura nuova, fondata sul
riconoscimento del ruolo dell´innovazione tecnologica quale elemento abilitante
di un mondo più intelligente e sostenibile. Per questo ci rivolgiamo ai migliori
talenti, nazionali ed esteri, offrendo loro una possibilità concreta di essere
protagonisti, con le loro idee, della nascita della città del
futuro».
«È di idee giovani e all’avanguardia che Expo Milano
2015 ha bisogno per diventare una vera Smart City del futuro, un modello di
riferimento da replicare in numerosi contesti urbani», ha spiegato Giuseppe
Sala, Amministratore Delegato di Expo 2015 S.p.a. «Per raggiungere questo
obiettivo serve un approccio non banale, innovativo e intelligente: lo sguardo
fresco che i giovani rivolgono al mondo. Con il progetto Digital Smart City di
Expo 2015 chiediamo di sviluppare proposte e applicazioni tecnologiche capaci di
migliorare la vita di tutti i giorni, negli ambienti che quotidianamente si
frequentano per lavoro, svago o interesse personale. L’esposizione Universale
offre alle menti più brillanti e intraprendenti un terreno unico per
sperimentare e mettersi alla prova». |
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TOSCANA, SMART CITIES: L’INNOVAZIONE È UN TEMA DA AFFRONTARE IN TERMINI DI SISTEMA |
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Firenze,
8 aprile 2013 – ‘Le Smart cities per la
Toscana’, ovvero tutte quelle soluzioni tecnologiche innovative capaci di
proiettare la Toscana nel futuro. Dai sistemi intelligenti per integrare le
modalità di bigliettazione elettronica dei vari gestori di Tpl, a quelli per la
fruizione del patrimonio artistico e paesaggistico fino a quelli per migliorare
ed avvicinare cittadini e imprese alla Pubblica Amministrazione. Se n’è parlato
il 4 aprile a Palazzo Strozzi Sacrati durante la presentazione di 11 proposte ammesse
in un bando del Miur (ma che ancora sono in fase di progettazione esecutiva
prima dell’ammissione al finanziamento) che vedono coinvolte imprese e
amministrazioni locali toscane.
“Oggi
– ha detto la vicepresidente Stella Targetti – abbiamo voluto confrontarci su
questi progetti che hanno coinvolto la Regione e tante amministrazioni locali
durante la fase di stesura. L’innovazione è un tema che va affrontato in
termini di sistema. Questa è la prima volta che Rtrt (la Rete Telematica
Regionale Toscana) si rapporta con un gruppo di imprese – in questo caso
selezionate dal bando ministeriale – dell’Information and Communication
Technology. Il nostro obbiettivo è far divenire Rtrt il luogo di aggregazione
di una domanda pubblica intelligente, che fa massa critica e si relaziona con
il mondo produttivo in un dialogo competitivo (utilizzando anche metodologie di
appalto innovative come l’appalto pre-commerciale). Bisogna arrivare insomma ad
una ricognizione generale dei bisogni e dei progetti, decidere insieme su quali
servizi puntare e sommare le risorse degli Enti locali per realizzarli”.
I
progetti hanno l’obiettivo di innovare profondamente il rapporto tra cittadini
e Pa. “Sono proposte innovative – ha detto ancora la vicepresidente – che
necessitano di processi di riorganizzazione e questo, dal lato della Pa, è
senza dubbio uno degli aspetti più affascinanti e stimolanti. Il lavoro va di
pari passo con quello dell’Agenzia per l’Italia Digitale e le risorse che
verranno messe a disposizione premieranno la capacità di quelle realtà
territoriali più brave ad aggregarsi, fare sistema e sfidare le imprese nel
campo dell’innovazione”.
Quattro
i progetti dedicati alle cosiddette nuvole informatiche e alle piattaforme Ict
(Tecnologie Informazione e Comunicazione). Si è trattato di proposte destinate
prevalentemente a migliorare e snellire il rapporto tra cittadini e Pa, ma
anche tra questa e le imprese. Ad esempio, City Cloud prevede l’utilizzo di
tecnologie di cloud computing per fornire applicazioni con le quali gestire vari
tipi di rapporti (scuola, sanità, tempo libero), mentre Sp4c3 (Smart Platform
for Citizens and Communities on Cloud) punta a creare un nuovo modello di
fascicolo del cittadino che consenta alle varie dimensioni (sanitario,
tributario, giustizia, studio, lavoro, ecc.) di interagire. Cloud4egov e Open
City Platform puntano soprattutto ad innovare il modo di erogare servizi ai
cittadini e alle imprese da parte della Pa.
Nel
campo della mobilità e dei trasporti sono state proposte due soluzioni: Inset
(Interoperable National System for e-Ticketing), che vuol creare un sistema di
bigliettazione elettronica interoperabile ovvero capace di omogeneizzare le
soluzioni tecnologiche, di tariffazione e di standard adottati dai vari
operatori, e Sii Mobility, una soluzione integrata, interoperabile e federata
per abilitare un’ampia gamma di applicazioni specifiche di servizio al
cittadino e commerciali verso le Pmi (monitoraggio sul traffico, informazioni
sull’accesso ai varchi Ztl, sui treni, sulle ordinanze, sugli eventi e sui
lavori stradali, e tantissimo altro ancora).
In
campo turistico e per facilitare la fruizione del patrimonio culturale, 3 le
proposte. Intuit (Intelligent Narrative Threads and Urban Internet of Things)
si propone di guidare il turista alla scoperta dei luoghi stimolandone
l’immaginario attraverso narrazione dinamica e contenuti ben selezionati;
Sherit (Sharing Cultural Heritage through Its) è una piattaforma creata per
condividere i beni culturali e ambientali puntando sulla personalizzazione
degli itinerari e sulla valorizzazione dei patrimoni informativi esistenti;
Smartour ha come obiettivo migliorare l’esperienza del visitatore delle città
d’arte e cultura, attraverso lo sviluppo di tecnologie e l’offerta di servizi
per valorizzare e tutelare le aree d’interesse storico, turistico,
paesaggistico della città. Infine due i progetti proposti nella sessione
conclusiva, nell’ambito cioè della sicurezza territoriale e ambientale e smart
grid (sistemi di gestione intelligente delle reti elettriche): Pico e Suono.
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TELECOM ITALIA: CON HUTCHISON WHAMPOA SOLO CONTATTI PRELIMINARI |
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Roma, 8 aprile
2013 -
Su
richiesta di Consob, Telecom Italia precisa che sono intercorsi contatti
preliminari con il Gruppo Hutchison Whampoa per lo studio di una possibile
integrazione con 3 Italia. Lo stato assolutamente embrionale e preliminare dei
contatti, impedisce alla Società di commentare ulteriormente la notizia.
L’argomento
sarà oggetto di rappresentazione verso il Consiglio di Amministrazione della
Società nella riunione calendarizzata per il giorno 11 aprile p.V.. |
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UNIVERSITÀ DI MILANO-BICOCCA: DAL TELESCHERMO AL MONITOR, IL PERCORSO DELLA NOTIZIA CONVERSAZIONE CON ALMA GRANDIN |
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Milano, 8 aprile 2013 - Come
funziona una redazione online? Quali sono i tempi della notizia che viaggia in
rete? Com’è cambiato il giornalismo nell’era dei social network? Lo chiediamo
ad Alma Grandin, capo servizio della redazione del Tg1 online e autrice del
libro http://www.viraccontoiltg1.rai.it/
La giornalista dialoga con gli studenti e col pubblico delle nuove
frontiere dell’informazione. L’incontro è moderato da Piero Schiavo Campo,
professore a contratto di Teoria e tecnica dei nuovi media nel dipartimento di
Psicologia dell’Università di Milano-bicocca.
Grandin parlerà di come il primo telegiornale italiano abbia sentito
l’esigenza di continuare a tenere informati i suoi utenti, in tempo reale,
grazie al web. Una scelta importante quella del Tg1 e un’evoluzione
nell’informazione del primo canale Rai che crea un flusso continuo di notizie:
dalla Tv a internet e viceversa.
L’evento è multimediale, quindi si può partecipare dal vivo o seguirlo
in streaming sul sito http://www.unimib.it/ e fare domande in diretta via Twitter sui
canali @Bnewsbicocca e @Almagrandin usando l’hashtag #dalteleschermoalmonitor
L’incontro è aperto a tutti gli interessati fino a esaurimento dei
posti disponibili.
Alma Grandin, giornalista professionista dal 1994, è caposervizio alla
redazione Internet del Tg1 Rai. Laureata in Ostetricia e in Scienze della
Comunicazione, ha iniziato la carriera giornalistica al Tg2 nelle rubriche
Salute e Medicina 33.
Università di Milano-bicocca
Mercoledì 10 aprile 2013, ore 11.30
Auditorium Edificio U12, via Vizzola 5, Milano.
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ESCHOOLING: MODELLI INNOVATIVI PER LA DIDATTICA E L´APPRENDIMENTO |
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Trento, 8 aprile 2013 -
Oggi la Giunta, su proposta dell´assessore Alessandro Olivi, ha approvato
l´accordo negoziale per un progetto di ricerca ad alta innovazione tecnologica
realizzato tra l’unità operativa di Trento della «Tilab» di Telecom Italia, le
Edizioni Centro Studi Erickson e le new.Co Memetic e Forteam. L´intesa, che era
stata sottoscritta dall´assessore all´industria, artigianato, commercio e
cooperazione, dai responsabili delle società e dai sindacati lo scorso 14 marzo,
non solo concorre alla creazione di un nuovo modello scolastico, ma ha anche una
ricaduta in termini occupazionali. Saranno infatti creati e mantenuti fino al
2020 circa 120 posti di lavoro. "E´ la scuola del futuro quella tracciata da
questo progetto di ricerca - commenta l´assessore Olivi - che si rivolge alla nuove generazioni, ovvero
al mondo dei ‘nativi digitali’ che ormai apprendono attraverso le nuove
tecnologie. E la Provincia, investendo sulle nuove generazioni che rappresentano
il nostro futuro, riesce al contempo a garantire un´occupazione altamente
qualificata e a creare sviluppo sul territorio".
Obiettivo del progetto è creare una piattaforma di nuova
generazione che consenta agli insegnanti di migliorare la didattica, grazie a
nuovi servizi e contenuti anche online, e agli studenti di continuare
l´apprendimento e l´approfondimento delle materia anche dopo l´orario
scolastico. Inoltre è anche un sistema di monitoraggio trasparente
sull´andamento scolastico.
L’accordo negoziale prevede quindi il mantenimento fino
al 2020 dei livelli occupazionali, una patrimonializzazione del 15% per Erickson
e Tilab e del 20% del capitale investito per le new.Co Memetic e Forteam per gli
esercizi finanziari dal 2015 al 2017. L’intesa promuove un progetto di ricerca
tecnologica a carattere triennale (2013-2015) con una spesa complessiva ammessa
di 1,92 milioni di euro e per un contributo complessivo, suddiviso tra le
quattro aziende, di circa 1.30 milioni di euro. L’obiettivo è di raggiungere
entro il 2015 un’occupazione complessiva di 120 dipendenti, consolidati fino al
2020. Tutte le imposte saranno versate in Trentino, così come è previsto
l’utilizzo dei risultati della ricerca e delle invenzioni industriali nelle
aziende trentine, oltre alla priorità nelle assunzioni di nuovo personale a
residenti nel territorio trentino. Infine, l’accordo sulla didattica digitale
mira alla creazione di ulteriori e nuove sinergie e collaborazioni con imprese
ed istituti scolastici e di ricerca pubblici e privati operanti in
Trentino. |
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TRENTO: LA PROVINCIA NON METTE I DOCENTI GLI UNI CONTRO GLI ALTRI |
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Trento, 8 aprile 2013 - In
merito ai numerosi articoli comparsi nelle ultime settimane sulla stampa locale
relativi alla situazione dei docenti della scuola trentina non di ruolo,
l’assessore all´istruzione Marta Dalmaso ritiene opportuno fare alcune
precisazioni.
Pur comprendendo che l’instabilità lavorativa è una situazione
disagevole per ciascun lavoratore, necessaria premessa è che in ogni realtà
pubblica o privata vi è una quota di contratti a tempo determinato che risponde
a necessità di sostituzione di personale assente e che, pertanto, non può
essere oggetto di alcuna stabilizzazione. Tale fenomeno è ancora più accentuato
nel comparto scuola, che eroga un servizio pubblico essenziale nei confronti di
minori e che necessita di pronte sostituzioni al fine di garantire la
continuità del servizio.
Da ribadire inoltre che non vi è volontà della Provincia di mettere i
docenti gli uni contro gli altri riconoscendo la legittimità delle loro
istanze, spesso tra loro contrapposte e divergenti, poiché l’interesse dell’Amministrazione
è quello di mettere a disposizione degli alunni e delle loro famiglie un corpo
docente competente, preparato, motivato e il più possibile sereno.
Più specificatamente, per quanto riguarda le osservazioni in ordine al
quantomai frastagliato e corposo impianto normativo relativo ai titoli
abilitanti, si precisa che la Provincia autonoma di Trento non ha competenza
legislativa in merito e che, pertanto, non può che adeguarsi ed applicare
quanto previsto dalla legislazione nazionale. Non vi è dunque alcuna
possibilità per la Provincia di intervenire legislativamente o
amministrativamente per sanare il complicato quadro dei titoli abilitanti (Tfa
ordinario, Tfa speciale, Siss, concorsi ordinari...).
Sulla base del quadro sopra rappresentato l’Amministrazione provinciale
ha cercato di intervenire, nell’ambito delle proprie competenze, per fornire
alcune risposte di sistema:
- Per quanto riguarda il
riconoscimento dei percorsi di abilitazione all’insegnamento nella scuola
primaria, è stata introdotta una quarta fascia nell’ambito delle graduatorie
provinciali per titoli, la cui apertura è prevista per due anni consecutivi,
così da garantire a tutti i docenti che acquisiranno il titolo l’inserimento
nelle graduatorie. In tal mondo questi docenti potranno assumere incarichi a
tempo determinato proposti dalla struttura amministrativa provinciale
- Per i docenti che si abiliteranno con il tirocinio formativo attivo
ordinario, si introdurrà uno specifico punteggio per l’inserimento nelle
graduatorie di istituto, al fine di valorizzarne il particolare percorso
formativo
- Per tutti i docenti a qualsiasi titolo abilitati, si sta valutando
l’ipotesi di una disciplina concorsuale anche per il reclutamento per il tempo
determinato, così da garantire una sempre maggiore qualità dell’insegnamento e
contestualmente offrire anche ai docenti che non sono inseriti nelle
graduatorie provinciali per titoli la possibilità di assumere incarichi
conferiti dalla struttura provinciale e per loro natura più favorevoli rispetto
a quelli assegnati dalle scuole.
Per quanto riguarda l’eventuale attivazione del tirocinio formativo
attivo così detto "speciale", prima di assumere qualsiasi decisione
l’Amministrazione attende la definizione a livello nazionale del quadro
legislativo di riferimento con l’emanazione di tutti i decreti ministeriali
attuativi. In questo contesto è altresì da leggersi la proposta legislativa
elaborata dalla Giunta provinciale in ordine alla proroga di un anno delle
graduatorie di istituto vigenti.
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STUDENTI, ACCORDO DI COLLABORAZIONE CON LA REPUBBLICA FEDERALE DI GERMANIA IN TRENTINO 35 RAGAZZI TEDESCHI ALL´INIZIO DEL PROSSIMO ANNO SCOLASTICO |
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Trento, 8 aprile 2013 - Su
proposta dell´assessore all´istruzione Marta Dalmaso, la Giunta provinciale ha
approvato uno schema di accordo tra la Provincia autonoma di Trento e il
Segretariato della Conferenza permanente dei Ministri della Pubblica Istruzione
della Repubblica Federale di Germania, il "Sekretariat der Ständigen
Konferenz der Kultusminister der Länder in der Bundesrepublik Deutschland -
Pädagogischer Austauschdienst". In base all´accordo saranno ospitati in
Trentino fino a 35 studenti tedeschi di età compresa tra i 15 e i 17 anni.
L´ospitalità avverrà in famiglia per una durata di due settimane, dall´ 8 al 21
settembre 2013, all´inizio dell´anno scolastico 2013-2014. Le famiglie
ospitanti saranno individuate dagli istituti scolastici del Trentino e dovranno
avere al loro interno uno studente della scuola del secondo ciclo. Per il
periodo di permanenza in Trentino è prevista per i ragazzi tedeschi la
frequenza delle lezioni nelle scuole degli studenti trentini partner. Le
autorità tedesche individueranno un accompagnatore bilingue.
Dal 1956 è attivo un accordo bilaterale in ambito culturale tra Italia
e Germania per lo scambio di ospitalità a favore di studenti. In base
all’intesa, la Germania organizza un soggiorno premio, in territorio tedesco,
con alloggio presso famiglie, a favore di studenti italiani con buona
conoscenza della lingua tedesca. Dagli anni ’60 fino al 2007, l’Istituto
Trentino di Cultura era delegato ad organizzare la stessa ospitalità per gli
studenti tedeschi in Italia, con il supporto finanziario del Ministero degli
Affari Esteri. A seguito della nascita della Fondazione Bruno Kessler al posto
dell´Istituto Trentino di Cultura, l’onere finanziario relativo all´ospitalità
per gli studenti tedeschi è stato assunto, fino al 2010, dalla Regione autonoma
Trentino-alto Adige/südtirol, con la collaborazione organizzativa dell’ex
Dipartimento Istruzione, università e ricerca ora Dipartimento della conoscenza
della Provincia autonoma di Trento. Da allora il rapporto di collaborazione è
seguito direttamente dalla Provincia. Nel 2012 gli studenti italiani coinvolti
sono stati 43, provenienti da diverse regioni. Dal 9 al 22 settembre 2012 il
Trentino ha ospitato 23 studenti provenienti dalla Germania.
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UNIVERSITÀ DI FIRENZE, STUDENTI AL VOTO IL 21 E 22 MAGGIO PRESENTAZIONE DELLE LISTE ENTRO IL 24 APRILE |
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Firenze, 8 aprile 2013 - Sono
state indette per martedì 21 e mercoledì 22 maggio le elezioni dei
rappresentanti degli studenti nei vari organi dell’Università di Firenze.
L’appuntamento elettorale si svolgerà in concomitanza con quello per il
Consiglio Nazionale degli Studenti Universitari (Cnsu).
Gli studenti sono chiamati ad eleggere i propri rappresentanti nel
Senato accademico, nel Consiglio di amministrazione, nel Nucleo di Valutazione,
nei Consigli di Dipartimento, nel Comitato per lo sport e nel Consiglio
territoriale dell’Azienda Regionale per il Diritto allo studio universitario.
Gli studenti voteranno anche per scegliere i propri rappresentanti nei
Consigli delle Scuole e nei Consigli di Corso di studio: per queste elezioni i
decreti di indizione dei Presidenti delle Scuole sono in corso di
pubblicazione.
Le liste dei candidati dovranno essere presentate entro le 12 di
mercoledì 24 aprile 2013, presso l’Ufficio Elettorale dell’Università (via La
Pira, 4 – aperto da lunedì al venerdì dalle 10 alle 13).
Altre informazioni sul sito www.Unifi.it
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FIRENZE: IL MAL DI SCHIENA SI PREVIENE A SCUOLA |
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Firenze, 8 aprile 2013 - Tuo
figlio studia con la testa appoggiata sul braccio? I tuoi alunni hanno i piedi
sospesi a mezz’aria o attorcigliano le gambe intorno alle zampe della sedia?
Ecco alcuni dei principali segnali di allarme che verranno approfonditi nel
convegno “La postura in età evolutiva: la scuola”, che si terrà lunedì 15
aprile dalle ore 9 alle ore 13,30 presso l’Aula magna dell’Istituto superiore
“Leonardo da Vinci” in via del Terzolle 91 a Firenze.
A scuola occorrono attenzione, silenzio, disciplina e soprattutto una
postura statica: ore e ore seduti nello stesso banco, a scrivere, disegnare,
leggere, ascoltare; il corpo invece è costruito per muoversi, con i muscoli che
si contraggono e si rilassano e le articolazioni si lubrificano attraverso il
movimento. ”La postura ci forma e deforma, il corpo è in costante evoluzione a
qualsiasi età -scheletro compreso- e tante patologie, compresa la scoliosi
possono essere causate da atteggiamenti sbagliati, soprattutto oggi che i
ragazzi passano la maggior parte del loro tempo seduti” avverte il prof. Sergio
Zanfrini, relatore al convegno nonché docente universitario specializzato in
analisi posturale.
”Fare prevenzione è importante, per un malanno, come il mal di schiena,
che affligge una grossa fetta della popolazione adulta. E’ per questo che come
Associazione Genitori A.ge. Toscana abbiamo scelto di offrire una giornata di
formazione specifica ai docenti incaricati dell’Educazione alla salute nelle
scuole di Firenze e provincia e ai referenti alla salute degli Uffici scolastici
della Toscana” dichiara la presidente regionale Rita Manzani Di Goro.
Il convegno si avvale del supporto scientifico del Centro di Ricerca
Interuniversitario Sulla Anatomia Funzionale, neurofisiologia e patologia delle
posture delle Università degli Studi di Firenze – Pisa – Siena (C.r.i.s.a.f.),
in collaborazione con l’I.s.i.s. “Leonardo da Vinci” e il patrocinio del Comune
di Firenze e dell’Ufficio scolastico regionale per la Toscana.
La collaborazione con l’Istituto Da Vinci non è casuale, infatti vi
funziona dal 2006 un laboratorio di postura che è uno dei fiori all’occhiello
della scuola: “Il nostro laboratorio di postura è un servizio in collaborazione
con la Facoltà di medicina dell’Università di Firenze, che l’Isis Leonardo Da
Vinci offre agli allievi delle prime classi per valutarne la corretta postura e
per proporre eventuali cicli di ginnastica specifica. I risultati sono poi
comunicati in modo dettagliato alle famiglie” dice il dirigente scolastico
prof. Giacomo D’agostino.
”Una postura scorretta protratta nel tempo può causare numerosi
problemi –evidenzia il dr Raul Guelfi, esperto di osteopatia, posturologia e
posturometria- Ad esempio una seduta alta provoca una compressione alla parte
inferiore della coscia, con conseguente rallentamento della circolazione; se
invece è bassa le gambe si possono trovare in posizione troppo estesa e anche
in questo caso la pianta del piede non poggia adeguatamente al pavimento.
Purtroppo la normativa Uni En 1729/1/2 , che regolamenta produzione e acquisto di
banchi e sedie, prescrive ben 8 diverse misure di arredi contrassegnate da
colori diversi, ma viene in genere disattesa”.
Programma:
ore 9,00 - Accoglienza – registrazione;
ore 9,30 - Saluti delle Autorità
- Prof. Giacomo D´ Agostino,
Dirigente scolastico dell’I.i.s. “Leonardo da Vinci”
- Ass. Cristina Giachi,
Assessore all’Educazione, Università, Ricerca
del Comune di Firenze
- Dott.ssa Angela Palamone,
Direttore Generale Ufficio Scolastico Regionale per la Toscana.
Ore 10,00 - Interventi
- Prof. Sergio Zanfrini: “Posturometria, stabilometria: evidenze”
- Prof. Marcello Brunelli: “Modificazioni fisiologiche da postura
scorretta”
- Dr Raul Guelfi: “Ergonomia e postura”.
Ore 11,15 - Coffee break.
Ore 11,30
- Prof. Stefano Scidone, Dr
Paolo Donati “L’esperienza del centro postura dell’Isis Leonardo da Vinci”
- Prof.ssa Cristina Benvenuti,
Referente Salute Ufficio Scolastico Territoriale Firenze
- Dott.ssa Emanuela Balocchini,
D.g. Diritto alla salute Regione Toscana
- Rilevazione stabilometrica -
Esperienze concrete
- Dimostrazione del banco Up di
Fami School
- Dibattito.
Ore 13,00 - Conclusioni a cura
del prof. Sergio Zanfrini.
L’iscrizione al convegno, obbligatoria, dovrà essere effettuata
unicamente su:
https://docs.Google.com/spreadsheet/viewform?formkey=dghtbhkxltg3cfrhd3nslwdqr3r5nke6mq
Il convegno è rivolto prioritariamente ai docenti referenti di
Educazione alla salute, ai quali l’Usr per la Toscana ha concesso l’esonero dal
servizio, ma possono partecipare anche genitori, medici, amministratori. Poiché
per motivi di sicurezza non è possibile superare il numero massimo di 100
partecipanti, saranno accolte prioritariamente le domande dei docenti referenti
per l’Educazione alla salute e le altre in ordine di iscrizione.
A tutti coloro che faranno pervenire la loro iscrizione saranno in ogni
caso forniti i materiali di documentazione e la possibilità di avvalersi della
consulenza gratuita degli esperti del C.r.i.s.a.f.
E’ possibile richiedere l’invio dei materiali di documentazione
scrivendo ad info@agetoscana.It
Per informazioni: info@agetoscana.It - 328 8424375 – http://www.agetoscana.it/
- www.Facebook.com/agetoscana
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PAVIA: AL COLLEGIO VOLTA SI PARLA DI “LUCY”UNA DELLE PIÙ IMPORTANTI SCOPERTE SULLE ORIGINI DELL’UOMO |
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Pavia, 8 aprile 2013 - Martedì 9
aprile alle ore 17,30 presso il Collegio Volta, Via Ferrata, 17 – Pavia, il dr.Donald Johanson terrà una lectio
dal titolo “Africa and the origins of humankind”, dove parlerà della sua
importante scoperta sull’origine dell’uomo chiamata “Lucy”.
Donald Johanson è uno dei più importanti paleoantropologi americani.
Nel 1974 Johanson, insieme ad altri scienziati, ad Afar in Etiopia, rinvenne i
resti di un esemplare di femmina adulta dell´età apparente di 25 anni, vissuta
almeno 3,2 milioni di anni fa. La chiamarono Lucy, in onore della canzone Lucy
in the Sky with Diamonds dei Beatles, mentre in amarico è nota come Dinqinesh,
che significa "Tu sei meravigliosa". I resti comprendevano il 40%
dello scheletro. Particolarmente importanti l´osso pelvico, il femore e la
tibia, perché la loro forma lascia pensare che questa specie fosse bipede.
Era alta 1,07 metri, piuttosto piccola per la sua specie, e pesava
probabilmente tra i 29 e i 45 kg. Questa piccola donna ha denti simili a quelli
umani, ma il cranio è ancora scimmiesco, con una capacità cranica tra i 375 e i
500 cm3. Morì sulle rive di una palude, probabilmente di sfinimento, e
fortunatamente nessun predatore ne sbranò i resti, disperdendone le membra,
così che il corpo, sommerso dal fango, nel corso dei millenni si fossilizzò
fino a diventare roccia. Dopo milioni di anni il suo scheletro è ritornato alla
luce intatto e ci offre una preziosa testimonianza sulla costituzione fisica
degli ominidi di quel periodo.
Pur essendo perfettamente adatta alla locomozione bipede, conduceva
ancora una vita in parte arboricola. Si può pensare che salisse sugli alberi
per cercare rifugio dai predatori o per trascorrere la notte. Era più piccola
del maschio. Si pensa che avesse una vita sociale e vivesse in un gruppo
formato da adulti e giovani. I suoi denti erano adatti a un´alimentazione
onnivora, basata sulla raccolta di vegetali e la cattura di insetti e lucertole
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MARCHE: IN FAVORE DEGLI STUDENTI UNIVERSITARI FIGLI DI DISOCCUPATI, APERTO IL BANDO CHE GARANTISCE 500 EURO PER CONTINUARE GLI STUDI. |
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Ancona, 8 aprile 2013 - E’ aperto da alcuni giorni e fino al 2 maggio
prossimo, il bando che permette agli studenti universitari disoccupati e/o
figli di genitori che hanno perso il lavoro da almeno tre mesi, di usufruire
del beneficio di 500 euro per continuare gli studi. Si tratta dell’applicazione
del protocollo d’intesa siglato dal presidente della Regione, Gian Mario Spacca
con Cgil Marche, Cisl Marche e Uil Marche nel dicembre scorso che ha come
obiettivi la difesa del lavoro, la coesione sociale, il sostegno allo sviluppo.
“Una misura – ha detto l’assessore al Lavoro-istruzione-formazione, Marco
Luchetti - che persegue un duplice obiettivo: da una parte assicurare la
continuità del fondamentale esercizio del diritto allo studio e dall’altra, il
sostegno alle famiglie che stanno vivendo una situazione difficile a causa della
crisi economica, sgravandole di una parte delle spese per gli studi
universitari dei figli. E’ la terza volta che attiviamo questa azione che solo
lo scorso anno ha potuto assicurare il beneficio a più di 1000 studenti.” Il
beneficio riguarda gli iscritti all’Università, residenti nelle Marche, che
potranno presentare domanda di contributo utilizzando la procedura di invio
telematico e cartaceo, se fiscalmente a carico di genitori che si trovano da
almeno tre mesi ( almeno dal 21/12/2012) in stato di disoccupazione, in
mobilità, in cassa integrazione ordinaria, straordinaria e in deroga. Ma
potranno fare richiesta anche studenti universitari lavoratori non fiscalmente
a carico che si trovano nello stesso stato di crisi occupazionale, con un
reddito Isee fino a 30 mila euro ed iscritti all’ anno accademico 2012/2013.
L’iscrizione deve riguardare corsi di laurea di primo livello, corsi di laurea
di secondo livello, corsi di laurea a ciclo unico/magistrale (sono inclusi i
corsi di laurea del vecchio ordinamento attivati prima del Dm 509/99) presso
Università e Afam delle Marche o presso Università e Afam di altre Regioni .
Sono esclusi i corsi universitari di terzo livello. Alla scadenza del bando
sarà stilata una graduatoria per il finanziamento delle domande. Maggiori
informazioni anche sul sito http://www.istruzioneformazionelavoro.marche.it/ dove è
consultabile il bando.
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BOOKCITY PER LE SCUOLE, LE SCUOLE PER MILANO UNA MARATONA DI IDEE |
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Milano, 8 aprile 2013 - in
occasione di Boookcity Milano 2013 - Città del libro e della lettura
Martedì 16 e giovedì 18 aprile 2013.
Dopo lo straordinario successo dello scorso anno che ha confermato
Milano capitale
dell’editoria e della lettura, la nuova edizione di Bookcity intende
dedicare uno spazio alle
scuole perché diventino protagoniste della prossima edizione.
Due importanti appuntamenti all´interno della Settimana della Lettura -
promossa
dall´Ufficio Scolastico Regionale per la Lombardia - per raccontare ai
docenti i progetti di
Bookcity e per ricevere le candidature delle Scuole per Bookcity:
Martedì 16 aprile, ore 9,30 - 14, docenti delle Scuole Primarie e
Secondarie di I grado
Fondazione Cineteca Italiana, Viale Fulvio Testi n. 121, Milano
Giovedì 18 aprile, ore 9,30 - 13, docenti delle Scuole Secondarie di Ii
grado
Palazzo Sormani, Sala del Grechetto, Via Francesco Sforza n. 7, Milano
100 progetti per trasformare le Scuole in laboratori per Bookcity,
grazie alla
collaborazione di editori, autori, giornalisti, illustratori, attori,
registi, fotografi…
Gli incontri sono organizzati in collaborazione con la Fondazione
Cineteca Italiana, che
curerà la presentazione dei progetti.
Conduce Oliviero Ponte di Pino, coordinatore del programma di Bookcity.
Bookcity Per Le Scuole, Le Scuole Per Milano. Una Maratona Di Idee.
16 e 18 aprile 2013
Ingresso libero con prenotazione telefonica al n. 02.39273061 oppure
via mail a
ufficiostampa@bookcitymilano.It
http://www.bookcitymilano.it/
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TOSCANA: OTTICO, ABILITAZIONE PROFESSIONALE PIÙ BREVE PER LAUREATI E LAUREANDI |
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Firenze, 8 aprile 2013 – Novità
per l’abilitazione alla professione di ottico. A stabilirle è una delibera
approvata dalla giunta regionale su proposta dell’assessore alle attività
produttive lavoro e formazione Gianfranco Simoncini.
Il provvedimento, in particolare, modifica una delibera del 2009
introducendo una deroga al limite del 50% delle ore complessive del corso
biennale previsto dalla precedente normativa per il riconoscimento dei crediti
formativi in ingresso dei percorsi di formazione professionale per l’abilitazione
all’esercizio dell’arte ausiliaria- sanitaria di ottico.
La deroga consente di allineare la normativa regionale alle novità
introdotte dai corsi di laurea in ottica e optometria, che comprendono numerose
materie presenti anche nei corsi di formazione professionale di ottica e che,
ad oggi, non abilitano all’esercizio professionale. Grazie alla deroga, sarà
possibile riconoscere crediti pari all’85% delle ore di corso ai laureati in
ottica e optometria e crediti pari all’80% ai laureandi che abbiano superato
tutti gli esami, esclusi tirocinio e tesi.
“Abbiamo preso atto – spiega l’assessore Simoncini – della novità
introdotta dal corso di laurea e della necessità di prevedere corsi abbreviati
rivolti ai laureati e ai laureandi in ottica e optometria, in modo da
facilitarne il conseguimento dell’abilitazione e l’accesso alla professione. Si
tratta di un provvedimento che si inquadra nel più generale lavoro di riordino
e razionalizzazione del sistema della formazione professionale, in cui la
Regione è impegnata con l’obiettivo di valorizzare al massimo il capitale umano
e qualificare risorse professionali essenziali per uscire dalla crisi e
rilanciare lo sviluppo”.
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INNOVAZIONE TEMA DELLA GIORNATA DEL TIROLO E DELL´EUREGIO, AL FORUM ALPBACH E DEL PREMIO GIOVANI RICERCATORI EUREGIO |
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Bolzano, 8 aprile 2013 - Il tema
prescelto per la Giornata del Tirolo e dell´Euregio al Forum Alpbach e del
Premio giovani ricercatori 2013 dell´Euregio è "Euregio: capace di
affrontare il futuro attraverso l´innovazione". Le iniziative sono state
presentate, giovedì 4 aprile 2013, a Bolzano dal presidente della Provincia
Luis Durnwalder e dal presidente del Forum Alpbach Franz Fischler, ex
presidente della Commissione Europea.
L´europäisches Forum Alpbach è un´iniziativa che, avviata per la prima
volta nel 1945, oggi si è attestata come un highlight nel dibattito politico
-economico a livello europeo con la partecipazione ogni anno di oltre 3.000
persone da una cinquantina di Stati, tra le quali nomi prominenti di politica,
economia e ricerca. Il tema dell´edizione 2013 è "Esperienze e
valori". Di solito il Forum si apriva con una giornata dedicata al Tirolo,
il "Tiroltag". Anche l´edizione 2013 dell´Europäisches Forum Alpbach,
in programma nell´omonima città austriaca dal 12 al 30 agosto, dopo la
settimana di seminari, sarà aperta il 18 agosto con il "Tiroltag",
una giornata dedicata al Tirolo o meglio dal 2012 all´Euregio. La sollenne
apertura della Giornata è prevista per le ore 10.00 presso il Palazzo dei
Congressi; alle ore 11.30 è prevista la premiazione dei giovani ricercatori
Euregio, dalle ore 12.00 vi saranno le relazioni degli esperti, e alle 13.20 un
dibattito.
Come ha sottolineato il presidente della Provincia Luis Durnwalder nel
presentare la manifestazione, la Giornata del Tirolo e dell´Euregio costituisce
un´occasione per presentare la realtà del Gect Alto Adige-trentino-tirolo e per
dimostrare come essa sia vitale ed attiva in vari campi. Siamo ancora indietro
nel settore dell´innovazione rispetto altre realtà -come ha detto -, ma
cercheremo di trovare le risorse per investire di più in questo settore; con le
nostre nuove strutture (ad esempio Parco Tecnologico) intendiamo accorciare le
distanze, visto che l´innovazione costituisce il fattore principe per lo sviluppo
e per mantenere competitiva l´Euroregione.
Come ha spiegato Franz Fischler al Forum Alpbach 2013, incentrato
sull´innovazione declinata in vari ambiti. Scienziati del Tirolo, dell´Alto
Adige e del Trentino cercheranno di mettere luce sull´innovazione quale fattore
decisivo per il futuro. "Spesso l´innovazione viene vista solamente sotto
l´aspetto tecnologico ed economico. La Giornata del Tirolo dimostrerà che il
fabbisogno dell´innovazione è molto più vasto e complesso e che dovrà toccare
tutti i settori rilevanti della società" come ha proseguito Fischler. Per
avere successo e non restare sempre un passo indietro rispetto a Paesi quali
gli Usa ed ora anche quali la Corea ecc., è necessario superare le debolezze
che caratterizzano l´Europa: l´esiguità del capitale di rischio degli
investimenti per far si che le innovazioni vengano implementate.
L´economista trentino Enrico Zaninotto della libera Università di
Trento dimostrerà, prendendo come esempio l´Euregio, quale ruolo rivestono le
innovazioni per un futuro sostenibile di sistemi di economia matura. Sara
Matt-leubner del Centro di trasferimento tecnologico dell´Università di
Innsbruck illustrerà la strada di successo, sulla quale le innovazioni potranno
arrivare dalla ricerca alla produzione e di seguito al consumatore. Mentre il
neurologo altoatesino Johann Willeit dell´Università di medicina di Innsbruck
porrà in evidenza l´importanza delle innovazioni per il sistema sociale,
prendendo come esempio i risultati del cosiddetto "Studio di Brunico"
che gli ha permesso di sviluppare un nuovo modello per la prevenzione di ictus.
Il neo eletto senatore Francesco Palermo riferirà su nuovi metodi di sviluppo
per le istituzioni con l´obiettivo di rendere le Regioni più competitive a
lungo termine.
Queste quattro relazioni forniranno la base per il dibattito (verso le
ore 13.20) incentrato sul tema "Per un´Euregio innovativa" al quale
parteciperanno i presidenti delle Province di Bolzano, Luis Durnwalder, e di
Trento, Alberto Pacher, e del Land Tirolo, Günther Platter, nonché il ministro
federale austriaco alle scienze ed alla ricerca.
Con il "Premio giovani ricercatori 2013 dell´Euregio"
(adesioni da subito ed entro il 31 maggio 2013 - informazioni alla pagina web
http://www.Europaregion.info/ )giovani ricercatori provenienti dal territorio
Euregio o provenienti da altri Paesi ma operanti in Tirolo, Alto Adige o
Trentino, potranno presentare i loro progetti e confrontarsi con rinomati
scienziati e con i responsabili politici il 17 agosto 2013. Fra essi saranno selezionati
i migliori progetti che saranno premiati in occasione della Giornata del Tirolo
e dell´Euregio il 18 agosto 2013. Al primo classificato andrà un premio in
denaro di 2.000 Euro. I vincitori dal 2° al 6° otterrano un buono a testa per
la partecipazione al Forum di Alpbach 2013. Inoltre, ai migliori sei
ricercatori saranno rimborsate le spese di viaggio di andata ad Alpbach ed un
pernottamento in loco. Per i ricercatori altoatesini il Club Alpbach Alto Adige
mette, inoltre a disposizione una borsa di studio di 1.200 Euro (domande entro
il 2 maggio 2013 a info@alpbach.Bz.it per informazioni
http://www.Alpbach.bz.it/ ).
I premi sono messi a disposizione dalle Camere di Commercio delle tre
realtà territoriali.
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SERVIZIO CIVILE A SOSTEGNO DELLE POPOLAZIONI COLPITE DAL TERREMOTO: I PROGETTI PARTONO LUNEDÌ 8 APRILE. 2847 LE DOMANDE PER 500 POSTI. 23 ANNI L´ETÀ MEDIA DEI CANDIDATI; PIÙ NUMEROSE LE DONNE (1654). LA MAGGIOR PARTE DELLE DOMANDE È STATA INVIATA DA RESIDENTI O DOMICILIATI IN EMILIA-ROMAGNA (2414); 1576 SONO ARRIVATE DAI 54 COMUNI CRATERE |
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Bologna, 8 aprile 2013 – Il loro impegno nelle zone dell’Emilia colpite dal terremoto
incomincerà lunedì 8 aprile. Per molti significherà aiutare persone e famiglie
in difficoltà, fare doposcuola, organizzare attività di animazione, occuparsi di
anziani e bambini. Per altri si tradurrà in verifiche sulla “salute” dei beni
culturali minori, collaborazione ai progetti di restauro degli edifici,
assistenza museale. Sono 500 i giovani – di
cui 100 del servizio civile regionale finanziato con oltre
500mila euro dalla Regione – selezionati tra i 2847 che hanno
presentato domanda per svolgere il servizio civile a sostegno delle popolazioni
terremotate in base a due progetti: “Per Daniele: Straordinario Come
Voi” (bando straordinario del 15 gennaio 2013 per il settore
assistenza/educazione) e “Ri-partire dalla cultura e dal patrimonio
artistico” (bando speciale del 15 febbraio per i beni
culturali). “Questa esperienza straordinaria di servizio civile è un evento
particolarmente significativo per il nostro territorio”, ha sottolineato
l’assessore regionale alle Politiche sociali Teresa Marzocchi
nel corso della conferenza stampa di presentazione dei vincitori e dei programmi
delle attività previste dal bando straordinario del servizio civile a sostegno
delle popolazioni terremotate. “Le quasi 2500 domande dimostrano che i giovani
sono solidali, sensibili, reattivi. E´ necessario averlo sempre presente per
promuovere ogni causa che possa favorire la loro motivazione, in modo
particolare in questo difficilissimo momento economico e sociale. Vogliamo
assolutamente sfruttare questa preziosa occasione di aiuto concreto e così
diffuso sul territorio perché promuove una riflessione anche in ambito nazionale
a sostegno del valore dell´esperienza del servizio civile, ora più che mai,
precaria e a rischio”. L’assessore ha, infine, ricordato che l’avvio del lavoro
dei giovani volontari in Emilia-romagna avviene in concomitanza del quarto
anniversario del terremoto dell’Aquila e voluto mandare un messaggio di
vicinanza alle famiglie dei ragazzi che hanno perso la vita in
quell’occasione. I dati dei progetti Il progetto
“Per Daniele: Straordinario Come Voi” (intitolato a Daniele
Ghillani, il giovane di Parma che ha perso la vita mentre svolgeva attività di
servizio civile in Brasile) ha previsto 450
posti. Ai 350 riservati a italiani,
la Regione Emilia-romagna ne ha affiancati, con il servizio civile regionale,
altri 100 per giovani comunitari e stranieri, d’età compresa tra i 18 e i 28
anni, in regola con la normativa di soggiorno. I posti sono così ripartiti: 212
nella provincia di Modena (167 servizio civile nazionale e 45 servizio civile
regionale), 110 nella provincia di Ferrara (79 servizio civile nazionale e 31
servizio civile regionale), 64 nella provincia di Reggio Emilia (49 servizio
civile nazionale e 15 servizio civile regionale) e 64 nella provincia di Bologna
(55 servizio civile nazionale e 9 servizio civile regionale).
“Ri-partire dalla cultura e dal patrimonio artistico”,
presentato da Arci Servizio Civile, coinvolgerà invece in
Emilia-romagna 50
giovani (in servizio civile nazionale): 4 nella provincia di Reggio
Emilia, 14 nella provincia di Bologna, 15 nella provincia di Ferrara e 17 nella
provincia di Modena. L’età media dei giovani che hanno
presentato domanda per svolgere servizio civile a sostegno delle popolazioni
colpite dal terremoto è di 23 anni. Sono state più numerose le
candidature femminili (1654) rispetto a quelle maschili
(1193). Nel dettaglio 1233 giovani donne hanno presentato
domanda per il servizio civile nazionale del progetto “Per Daniele”, 139 per il
servizio civile regionale dello stesso progetto, mentre 282 per
“Ri-partire dalla cultura e dal patrimonio artistico”. 867 le
domande presentate da altrettanti giovani uomini per il servizio civile
nazionale del progetto “Per Daniele”, 178 per il servizio civile regionale,
mentre sono 148 le candidature inviate per il progetto presentato da
Arci.la maggior parte delle domande (2414) è stata inviata da
giovani residenti o domiciliati in Emilia-romagna: 1803 per il
servizio civile nazionale del progetto “Per Daniele”, 308 per il servizio civile
regionale e 303 per “Ripartire dalla cultura”. Al secondo posto quelle di
giovani residenti o domiciliati in Puglia (85), in Veneto
(65), in Sicilia (58) e in Campania
(47). La maggior parte delle domande inviate da residenti o
domiciliati in Emilia-romagna è arrivata dalla provincia di Modena
(891), seguita da Bologna (633). Ancora, sulle
2414 domande presentate da giovani residenti o domiciliati in
Emilia-romagna, 1576 sono arrivate dai
54 Comuni cratere, 800 da altri Comuni delle province
di Bologna, Ferrara, Modena e Reggio fuori cratere. A livello di titolo di
studio, la maggior parte dei candidati è in possesso di licenza media superiore
(1504). Per quanto riguarda la nazionalità più presentata tra
le domande per il servizio civile regionale (“Per Daniele”), al primo posto c’è
il Marocco (53), seguito dal Pakistan (32 domande), Camerun (31 domande) e
Tunisia (25). |
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UE: IL SETTORE PRIVATO E L´AMBIENTE HANNO BISOGNO L´UNO DELL´ALTRO |
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Parigi, 8 aprile 2013 - Di
seguito l’intervento del 4 aprile di Janez Potočnik Commissario europeo per
l´Ambiente neo corso della Conferenza annuale della Green Platform Conoscenza
Crescita (Ocse): “
E ´un piacere essere qui questa mattina, per questo la seconda
conferenza annuale di questa piattaforma.
La piattaforma è necessaria, in quanto è necessario intervenire.
E ´necessario perché "business as usual" non è un´opzione. Il
mondo non può sostenere nove miliardi di persone che consumano come europei
oggi. Ciò presuppone il ricorso a tre volte più molte risorse entro il 2050
come facciamo oggi. Questo non è realistico in una situazione se si considera
che già oggi il 60% degli ecosistemi più importanti del mondo in cui tali
risorse dipendono sono degradati o utilizzati in modo non sostenibile.
Quindi, dobbiamo fermare e invertire lo sfruttamento non sostenibile
delle risorse del 20 ° secolo, dai combustibili fossili ad acqua, e da catture,
ai nitrati.
Credo che il Green Platform Conoscenza crescita può svolgere un ruolo
significativo nel determinare modalità alternative in avanti. La collaborazione
tra l´Ocse, l´Unep, la Banca Mondiale e il Global Green Growth Institute è
molto promettente. Sappiamo che trovare un terreno comune e le sinergie.
Sradicare la povertà e garantire sostenibile prosperità sono sfide che devono
essere affrontate attraverso un quadro unitario di politica internazionale con
l´azione da tutti i lati. A Rio +20, ci siamo impegnati a la transizione verso
un´economia inclusiva verde, nei nostri sforzi per raggiungere uno sviluppo
sostenibile.
Dal punto di vista dell´Unione europea, abbiamo preso iniziative in tal
senso, integrando l´efficienza delle risorse nella nostra strategia Europa 2020
per una crescita intelligente, sostenibile e inclusiva. E abbiamo adottato una
tabella di marcia per spiegare come si intende raggiungere i traguardi che ci siamo
prefissati per il 2020 e il nostro obiettivo finale di dissociare la crescita
dell´Ue dallo sfruttamento delle risorse e sul suo impatto entro il 2050.
Per fornire una guida sulla transizione verso un´economia più
efficiente delle risorse, abbiamo messo a punto la piattaforma europea di
efficienza delle risorse, un gruppo ad alto livello delle parti interessate.
Fornirà una prima serie di raccomandazioni politiche concrete nel mese di
giugno. Anche in questo caso siamo di fronte a La dimensione internazionale:
Pier Carlo Padoan, economista segretario generale e capo della Ocse, Achim
Steiner, direttore esecutivo dell´Unep e Peter Bakker, sono tutti qui oggi,
sono membri di questa piattaforma europea di efficienza delle risorse.
La piattaforma è già lavorando sodo, per esempio lo sviluppo di metodi
pratici provenienti dal settore pubblico e privato per lo sviluppo di una
"economia circolare" che consente la rigenerazione di prodotti,
componenti e materiali, mettendo in discussione il vecchio modello lineare
economico dove tutto è "sprecato" a alla fine per la catena del
valore.
Tornando alla prospettiva globale, abbiamo bisogno di un´economia
inclusiva verde che può offrire un percorso dalla povertà verso la prosperità e
il benessere, pur rimanendo entro i confini planetari.
Ciò può essere raggiunto solo attraverso un unico quadro di politica
internazionale. Un´economia verde inclusiva si realizzerà solo se abbiamo
azione da tutti i lati.
Oggi abbiamo l´opportunità di sviluppare il quadro politico globale -
con gli obiettivi globali - per il post-2015 a cui facevo riferimento. La
Commissione europea ha deciso di Stati membri dell´Ue suo punto di vista su
come andare avanti nel mese di febbraio in una comunicazione dal titolo
"Un vita dignitosa per tutti ".
Noi proponiamo un approccio comune per il follow-up a Rio +20, in
particolare obiettivi di sviluppo sostenibile e la revisione degli Obiettivi di
Sviluppo del Millennio. Sappiamo che la fissazione di chiari e precisi
obiettivi di sviluppo umano e gli obiettivi possono avere un enorme effetto
trasformativo.
In poche parole, ciò che proponiamo è un post-2015, che offre un quadro
di vita dignitosa per il popolo, e di farlo entro i limiti del pianeta. Vi
suggeriamo alcuni principi generali da applicare a questo quadro.
In primo luogo, dovrebbe coprire sviluppo umano di base, sulla base di
aggiornate Osm esistenti, ma anche molto meglio che riflettono problemi che
vanno al di là della lotta contro la povertà estrema e sono applicabili a tutte
le società, le questioni come la protezione sociale. Pensiamo che non dovrebbe
semplicemente concentrarsi sulla lotta contro la povertà, ha anche bisogno di
concentrarsi sulla responsabilizzazione; far sì che tutti i cittadini abbiano
gli strumenti di base per tirarsi fuori dalla povertà. Questo è dove le
iniziative congiunte di agenzie delle Nazioni Unite può essere d´aiuto.
In secondo luogo - e questo è strettamente collegato con il lavoro
della piattaforma qui - che promuoviamo i driver per una crescita sostenibile e
inclusiva, che sono necessari per la trasformazione strutturale dell´economia.
Dobbiamo garantire la creazione di capacità produttive e di lavoro per
agevolare la transizione verso un´economia inclusiva verde. E questa economia
dovranno essere in grado di affrontare le sfide del clima. Strettamente, in
molti casi inseparabilmente, collegato a questo è la gestione sostenibile delle
risorse naturali.
Il quadro dovrebbe affrontare anche la giustizia, l´uguaglianza e
l´equità, catturando le questioni relative ai diritti umani, della democrazia e
dello Stato di diritto, così come l´emancipazione delle donne e l´uguaglianza
di genere, che sono di vitale importanza per uno sviluppo inclusivo e
sostenibile, così come i valori importanti nel loro diritto. Si deve anche
affrontare la pace e la sicurezza, sulla base dei lavori esistente in materia
di consolidamento della pace e obiettivi State Building.
Vogliamo lavorare per un quadro generale per affrontare questi problemi
dopo il 2015.
Naturalmente, il successo è più probabile se è nell´interesse di tutti.
Per lavorare, ogni quadro deve guidare l´azione non solo per lo sviluppo delle
economie più povere, ma anche di orientare la trasformazione economica nelle
economie sviluppate ed emergenti. Senza questo, non riusciremo mai a stare
all´interno dei confini del pianeta.
Sterzo questa trasformazione economica richiede l´impegno attivo del
settore privato. E questo è ciò che le nostre discussioni di oggi e domani sarà
di circa.
Personalmente, credo che ci sia un business case forte per il settore
privato a diventare più efficiente delle risorse e per sostenere la crescita
verde. Questo deve essere una delle risposte alla crisi economica attuale.
La nostra analisi mostra potenziali vantaggi per gli specifici settori
europei alle imprese 3-8% del fatturato di utilizzare le risorse in modo più
efficiente. Ma, esigenze aziendali aiutare a superare le barriere al
cambiamento, soprattutto in termini di consapevolezza e opportunità di
finanziamento.
Politiche di efficienza delle risorse non ostacolare la crescita, ma
può effettivamente migliorare. Per esempio, una riduzione di un punto
percentuale l´uso di materiali in Europa sarebbe un valore fino a € 23 miliardi
per imprese e potrebbe creare tra i 100.000 e 200.000 nuovi posti di lavoro.
La domanda ovvia a tale ottimismo è ´se questo è così buono per gli
affari, perché non hanno semplicemente andare avanti con lui?´. La risposta è
che molti sono sempre avanti con lui, ma molti altri, in particolare delle
piccole imprese, sono nell´impossibilità di farlo per mancanza di informazioni,
condizioni quadro ea difficoltà di ottenere finanziamenti o altri ostacoli.
Siamo in grado di svolgere un ruolo significativo nel superare tali ostacoli e
consentendo alle imprese di agire.
In particolare, sono convinto che le imprese si sarebbero comportati
più risorse in modo efficiente se si potesse misurare gli impatti ambientali e
delle risorse lungo la sua catena di approvvigionamento più facilmente. C´è una
volontà di agire, ma il muso duro la realtà economica è che non ci sono costi
per la fornitura di informazioni.
Ci sono più di 400 le metodologie in uso per misurare l´impatto
ambientale dei prodotti. Questo provoca confusione e porta a maggiori costi per
promuovere lungo la catena del valore. La Commissione europea presenterà a
breve con una metodologia per Footprints prodotto di misura ambientali che
prende il meglio di ciò che è là fuori, unisce e offre un nuovo standard
volontario per la misurazione. Business è pienamente coinvolta nella
sperimentazione e stabilire questa metodologia.
Questa misura apparentemente piccolo tecnico è un buon esempio di come
il governo può consentire attività di agire, e quindi hanno un grande effetto
leva. Per esempio, 3M, proprio in quanto tale, ha salvato oltre 1,2 miliardi di
dollari in 30 anni attraverso approcci ciclo di vita.
Inoltre, la Commissione presenterà tra breve una proposta legislativa
sulla trasparenza delle informazioni sociali e ambientali forniti dalle aziende,
intensificando la comunicazione su informazioni non finanziarie.
Ciò è essenziale sia per le imprese e per i loro stakeholder.
Segnalazione sta rafforzando la spinta per il miglioramento delle prestazioni
attraverso il feedback delle parti interessate, l´analisi comparativa - e la
possibilità per i governi, i consumatori e gli investitori per premiare buone
prestazioni.
Onorevoli colleghi, dobbiamo tutti riconoscere il potenziale di
business per promuovere la crescita verde, e la necessità che le imprese ad
impegnarsi nel garantire che la crescita sia all´interno dei confini planetari.
In breve, dobbiamo tutti riconoscere che la crescita verde è in tutti i nostri
interessi.”
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RINNOVATA LA CONVENZIONE TRA LA REGIONE MARCHE E IL CORPO FORESTALE DELLO STATO - LA NOVITÀ: PRIMA “FIRMA DIGITALE” PER UN DOCUMENTO UFFICIALE. |
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Ancona, 8 aprile 2013 - Il presidente Gian Mario Spacca e il comandante regionale Cinzia
Gagliardi hanno firmato il 4 aprile il
rinnovo della convenzione tra la Regione Marche e il Corpo Forestale dello
Stato; un partenariato che dura da circa trent’anni, segno di un rapporto ormai
consolidato nel tempo in materia di vigilanza forestale e ambientale. Ma la
vera novità sta nel fatto che per la prima volta il documento è stato
sottoscritto “digitalmente”. “Importanti e fondamentali rapporti di
collaborazione – ha detto Spacca – consolidati nel tempo che si ammodernano
stando al passo con l’evoluzione tecnologica. La firma digitale rappresenta un
servizio che consente alle istituzioni pubbliche di aumentare l’efficienza e la
velocità, per una crescita complessiva di competitività della nostra regione”.
Le attività in convenzione riguardano principalmente il settore agro forestale
(vigilanza utilizzazioni boschivi, tutela vegetazione protetta, raccolta funghi
e tartufi), il settore della lotta agli incendi boschivi, la vigilanza e la
tutela delle aree protette regionali. “Allo stato attuale – ha sottolineato il
comandante Gagliardi - sono in corso di definizione collaborazioni nel settore
delle risorse idriche e della difesa del suolo, che sempre più richiamano
l’interesse della popolazione, a fronte dei recenti eventi calamitosi e che
richiedono grande attenzione nella pianificazione e gestione del territorio,
tanto che al Cfs sono affidati compiti di controllo e di polizia idraulica”. Di
particolare rilievo e novità assoluta nel panorama nazionale, il ruolo di
vigilanza affidato al Cfs sulla conformità dei progetti sottoposti a
Valutazione di Impatto Ambientale (Via). Nello stesso ambito di monitoraggio
ambientale rientra l’importante progetto di censimento delle Formazioni Vegetali
Monumentali (Fvm), recentemente ultimato dal Cfs, progetto attraverso il quale
la Regione Marche si è distinta anticipando di alcuni anni la recente legge
nazionale che prevede il censimento delle formazioni monumentali di particolare
pregio paesaggistico, naturalistico, monumentale, storico e culturale.
Interessante rilevare l’altra importante novità contenuta nella nuova
convenzione riguardante l’impiego di un elicottero del C.f.s. Per vari scopi,
primo fra tutti l’intervento aereo per lo spegnimento di incendi boschivi e per
il monitoraggio di aree del territorio a rischio di illeciti sversamenti nei
corpi idrici, non da ultimo il contributo offerto in chiave di protezione
civile, volto alla ricerca di persone disperse in montagna. Proprio nel campo della
protezione civile, il Cfs si è distinto per l’intervento e l’assistenza
prestata alle popolazioni marchigiane durante l’emergenza neve del febbraio
2012. I dati nell’anno 2012 per le attività del Cfs ricomprese nella
convenzione riguardano per il solo settore agroforestale circa 3.400 controlli
effettuati con un totale di 197 illeciti riscontrati (compresi quelli penali)
per un importo complessivo sanzionato di oltre 155.000 euro. Inoltre, il C.f.s.
Ha effettuato complessivamente 9.800 controlli nelle aree protette della
Regione, riscontrando 590 illeciti per una somma complessiva di sanzioni pari a
circa 213.000 euro. Infine, l’attività sul fronte degli incendi ha riguardato,
nello stesso anno, oltre alla consueta attività di prevenzione, l’intervento su
70 incendi boschivi per un totale di superficie bruciata di circa 270 ettari.
Ciascuno di questi incendi è stato oggetto di repertazione e di accurate
indagini investigative da parte dei nuclei specializzati, consentendo in
diversi casi di risalire agli autori e alla causa che spesso, è stata di natura
colposa. Per consentire ai Comuni di aggiornare il proprio Catasto incendi, si
è provveduto a perimetrare le aree percorse dal fuoco con il supporto di
strumentazione Gps di precisione, in modo da rendere su ortofotocarta l’esatta
superficie bruciata e i relativi estremi catastali.
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MILANO: AMBIENTE. GIÀ 85 CANDIDATURE PER 90 POSTI DISPONIBILI. MARTEDÌ 9 INCONTRO CON LE ASPIRANTI GEV |
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Milano, 8 aprile 2013 - Ad oggi
sono 85 le persone che si sono iscritte al corso per diventare Guardia
ecologica volontaria (Gev). Ma è ancora possibile inviare la propria
candidatura attraverso il sito del Comune di Milano. Le aspiranti Gev, e
chiunque sia curioso di saperne di più, può partecipare all’incontro del 9
aprile, dalle 18 alle 20, presso la Scuola del Corpo della Polizia Locale di
via Boeri 7, per una breve introduzione su ruolo, compiti e attività dei
volontari. Tra questi, la tutela del verde pubblico e l’educazione ambientale
nelle scuole. Inoltre, le Gev sono a tutti gli effetti Pubblici Ufficiali con
compiti di Polizia Amministrativa e sanzionano chi non rispetta leggi e
regolamenti che riguardano le aree verdi cittadine. Svolgono la loro attività
in stretta sinergia con la Polizia locale e i Consigli di Zona. L’impegno
minimo richiesto è di 14 ore di servizio mensili.
“Siamo soddisfatti del successo di candidature avuto finora – ha
dichiarato Marco Granelli, assessore alla Sicurezza, Coesione sociale, Polizia
locale e volontariato – e sappiamo che in tanti hanno scritto o chiamato per
avere ulteriori informazioni. Questo testimonia che bene abbiamo fatto a
rafforzare il servizio e avviare il corso di formazione che dal 2007 non era
più stato tenuto. Invitiamo chi fosse interessato a partecipare all’incontro
del 9 aprile. L’operato delle Guardie ecologiche volontarie è prezioso perché
grazie al loro tempo e alla loro passione abbiamo un presidio sul verde della
città”.
Il profilo delle 85 aspiranti Gev è in maggioranza maschile, le donne
sono il 35%, e relativamente giovane. Infatti, un terzo di loro ha tra i 18 e i
40 anni mentre la metà hanno un’età compresa tra i 40 e i 65 anni. Solo il 17%
ha più di 65 anni. Infine, il livello di istruzione è medio-alto: il 58% è
diplomato, il 35% laureato. Se il numero dei candidati fosse maggiore dei posti
disponibili verranno attivate delle liste d’attesa.
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FAUNA: RINVENUTE ORME DI ORSO BRUNO IN VALCELLINA E VALCOLVERA |
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Trieste, 8 aprile 2013 - La direzione regionale alle Risorse forestali
comunica che nei giorni scorsi, tra Pala Barzana, Malga Raut e
Val Pentina, sono stati avvistate, rilevate e fotografate
freschissime impronte di orso bruno chiaramente impresse nello
strato di neve ancora presente.
Quelle di Malga Raut risalgono alle prime ore del pomeriggio di
ieri, mercoledì 3 aprile, ed erano freschissime in direzione
Andreis.
Molto recenti anche le tracce rinvenute in Val Pentina-cjol de
Sass, che hanno senso unidirezionale verso l´interno della valle.
Al momento non sono state rinvenute altre tracce dell´animale in
uscita dalla valle. Tale circostanza, considerata la
contemporaneità della presenza di tracce fresche, nella stessa
giornata ed approssimativamente con gli stessi orari, potrebbe
anche far ipotizzare la presenza di due plantigradi in risveglio
dal letargo.
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MALTEMPO, ERRANI FIRMA LA RICHIESTA DI DICHIARAZIONE DELLO STATO DI EMERGENZA PER TUTTO IL TERRITORIO EMILIANO-ROMAGNOLO: "LA GRAVE SITUAZIONE DI QUESTI GIORNI RIPROPONE IL TEMA DELLA PREVENZIONE. OCCORRE GARANTIRE RISORSE ALLE REGIONI PER LA MANUTENZIONE ORDINARIA. SERVE UN PIANO NAZIONALE PER LA MESSA IN SICUREZZA DEL TERRITORIO". |
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Bologna, 8 aprile 2013 - Il
presidente della Regione Vasco Errani ha firmato la richiesta di dichiarazione
dello stato di emergenza per tutto il
territorio regionale e per la durata massima prevista di 90 giorni, a causa
degli eccezionali eventi alluvionali e
delle gravi situazioni di dissesto
idrogeologico in atto in
Emilia-romagna.
Nella lettera inviata al Presidente del Consiglio dei
Ministri Mario Monti e al Capo del Dipartimento di protezione civile Franco
Gabrielli viene quantificato in 63 milioni di euro un primo fabbisogno
finanziario per la realizzazione degli interventi di somma urgenza, a
salvaguardia della sicurezza dei cittadini e per il ripristino dei servizi
essenziali. Per far fronte alle prime
e più immediate necessità la Regione ha già stanziato 700 mila euro, mentre
circa 2 milioni e 500 mila euro sono stati al momento resi disponibili da
Comuni, Province e Consorzi di Bonifica.
La richiesta nasce dalla eccezionalità degli eventi, dalla gravità dei
danni e dall’elevato rischio residuo che permane sui territori colpiti, oltre
che dall’ impossibilità di fare fronte a tale situazione con i mezzi finanziari
e i poteri ordinariamente disponibili da parte di Regione ed Enti locali.
“Non possiamo tuttavia continuare a ragionare solo in termine
d’emergenza - questo il commento del
presidente Errani – la grave situazione di questi giorni ripropone in tutta la
sua importanza il tema della prevenzione. Occorre garantire alle Regioni
risorse stabili e costanti per la manutenzione ordinaria. Serve un Piano
nazionale per la messa in sicurezza del territorio”.
I ripetuti eventi meteorologici che dal mese di marzo hanno interessato
il territorio regionale e che tutt’ora proseguono, insieme al contestuale
scioglimento del manto nevoso, hanno generato lungo i corsi d’acqua Enza,
Secchia, Panaro e Reno piene lunghe e significative con più colmi successivi e
livelli idrometrici che si sono mantenuti al di sopra del livello di attenzione
per molti giorni consecutivi.
In difficoltà anche il reticolo idrografico minore e principale del
territorio montano ove ondate di piena hanno danneggiato o distrutto numerose
opere idrauliche, provocato erosioni spondali, tracimazione di fossi e canali,
danni alle strutture dei ponti e cedimenti di parti delle reti fognarie e
acquedottistiche. Danni significativi ci sono stati alla viabilità provinciale
e comunale con interruzioni totali o parziali del traffico.
I fenomeni hanno interessato sostanzialmente tutte le province
dell’Emilia-romagna e circa 70 comuni. Le segnalazioni di danni ad oggi (ma il
dato è in continuo aggiornamento) sono oltre 410, di cui 20 relative a
criticità idrauliche e circa 390 relative a dissesti.
Un primo quadro delle principali criticità idrauliche -
Le principali criticità idrauliche riguardano l’impianto idraulico di
Gandazzolo sul Fiume Reno; l’aggravamento di erosioni spondali del Rio San
Rocco, del Rio Acquicciola e del Fosso del Faggianeto a Fiumalbo (Mo), ma anche
del torrente Scoltenna e del Rio Grosso a Pievepelago (Mo). Importanti erosioni
spondali anche per quanto riguarda il fiume Secchia nel comune di Carpineti
(Re) e il torrente Baganza in corrispondenza del ponte sulla Sp 15 nel comune
di Sala Baganza (Pr). Da segnalare anche il crollo del ponte in via Rosola tra
i comuni di Zocca (Mo) e Montese (Mo) con conseguente chiusura al transito.
I dissesti e la viabilità -
I principali fenomeni di dissesto idrogeologico, con evacuazione di
circa 20 persone, riguardano i comuni di Marano sul Panaro (Mo), Carpineti
(Re), Castellarano (Re), Vetto (Re) , Canossa (Re).
Sono inoltre stati riscontrati situazioni di grave rischio per 14
edifici residenziali e 4 attività produttive nei comuni di Gaggio Montano (Bo),
Montese (Mo), Neviano degli Arduini (Pr), Tizzano Val Parma (Pr), Vernasca
(Pc), Casola Valsenio (Ra) Carpineti (Re), (Case Lanzi, ), Casina (Re), Toano
(Re).
Per quanto riguarda la viabilità sono state segnalate circa 13 strade
interrotte, senza alternative, che comportano l’isolamento di 14 abitazioni per
circa 40 persone in diverse località nei comuni di Castel di Casio, Gaggio
Montano, Sasso Marconi, Montese, Prignano sulla Secchia, Neviano degli Arduini,
Traversetolo, Travo, Canossa, Vetto e Villa Minozzo a cui si aggiungono circa
31 strade comunali e 47 strade provinciali parzialmente interrotte con transito
limitato, alcune delle quali in caso di chiusura potrebbero comportare
l’isolamento di 6 località. Si segnalano inoltre interruzioni totali di
viabilità statale nelle province di Forlì-cesena e Parma e, a senso alternato,
a Piacenza sulla Ss45
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INCENDI: FORESTALI DEL VENETO A SCUOLA IN FVG |
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Trieste, 8 aprile 2013 - Si è concluso un ciclo di tre incontri avente
per oggetto una collaborazione tra Corpo Forestale Regionale e i
Servizi Forestali del Veneto in materia di formazione antincendio
boschivo.
Il programma dei meeting, rivolti ai direttori operazioni di
spegnimento (dos), prevedeva una sezione dove sono state trattate
le comunicazioni terra-bordo-terra (tbt), tra i dos e gli
equipaggi dei mezzi aerei che concorrono allo spegnimento degli
incendi boschivi.
L´iniziativa riveste un´importanza anche nella realtà
collaborativa che già da tempo esiste, tra le due Regioni nella
complessa materia dell´antincendio boschivo, vista la vicinanza
dei due territori e le problematiche comuni che li investe.
Ad ogni laboratorio hanno partecipato una media di 25 allievi
provenienti dai vari distretti provinciali del Veneto. Oltre alla
parte teorica, il corso prevedeva una applicativa con l´utilizzo
dell´elicottero in funzione delle comunicazioni specifiche tbt
che ogni corsista utilizzava per lo scopo addestrativo.
I docenti che hanno partecipato al corso provenivano anche dai
Servizi forestali del Veneto, dal Corpo forestale dello Stato
della Liguria, dai Vvff nonché dal Servizio territorio svizzero
del Cantone Ticino.
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BOLOGNA: "RAEE IN CARCERE" OGGI INAUGURAZIONE DELLA MOSTRA DEI MANUFATTI. IN TRE ANNI 17 PERSONE DETENUTE ASSUNTE, UNA CINQUANTINA QUELLE IMPEGNATE NEL PROGETTO, CIRCA 1900 TONNELLATE DI RIFIUTI LAVORATI |
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Bologna, 8 aprile 2013 - Un tempo erano rifiuti di tv, monitor, grandi
e piccoli elettrodomestici. Oggi, grazie al progetto “Raee in carcere”, sono
sculture, complementi d’arredo e monili. Pezzi unici e irripetibili, che
verranno esposti nella mostra “opeRaee, esercizi artistici di recupero degli
apparecchi elettrici ed elettronici”, in programma dall’8 al 22 aprile nella
Sala Polivalente dell’Assemblea legislativa della Regione Emilia-romagna. “Raee
in carcere” nasce con un obiettivo preciso: promuovere l’inclusione
socio-lavorativa di persone in esecuzione penale o dimesse dal carcere,
inserendole in un processo industriale e formativo nel settore del recupero dei
Rifiuti di Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche (Raee, appunto).
“La mostra – commenta l’assessore alle Politiche sociali della Regione
Teresa Marzocchi – evidenzia la peculiarità del progetto e la sua importanza:
aspetti che, in questo momento storico, potrebbero andare incontro a difficoltà
per la carenza di commesse di lavoro, a causa delle difficili condizioni
economiche con cui tutto il sistema si trova a fare i conti. Ci auguriamo che
ciò non accada, perché Raee rappresenta una reale possibilità di cambiamento e
di ritorno alla normalità per tante persone”.
“Non va trascurato l´aspetto ambientale del progetto – aggiunge
l’assessore all’Ambiente della Regione Sabrina Freda – : il recupero di questa
tipologia di rifiuti contribuisce a ridurre gli impatti ambientali derivanti
dalla loro gestione e di raggiungere gli obiettivi previsti dalla nuova
direttiva europea su raccolta, tracciabilità e corretto riciclo dei Raee. Tali
obiettivi sono stati, tra l’altro, recepiti nel Documento preliminare al Piano
regionale di gestione dei rifiuti approvato di recente dalla giunta regionale
che pone tra le priorità la valorizzazione del recupero di materia dai
rifiuti”.
I manufatti creativi scelti per l’esposizione nella Polivalente sono
stati prodotti all’interno dei laboratori di Bologna e Forlì. L’inaugurazione
di “opeRaee” vuole essere un’occasione di incontro e riflessione delle
istituzioni e dei numerosi partner coinvolti nel progetto. L’appuntamento, in
viale Aldo Moro 50, è lunedì 8 aprile dalle 11 alle 13. E’ prevista anche
un’esibizione musicale tratta dal progetto “I fiori blu”, percorsi di musica e
teatro per persone che accedono alle misure alternative alla detenzione o che
hanno terminato di scontare la pena.
“Raee in carcere”: premesse, partner, risultati
Finanziato dalla Regione Emilia-romagna con il Fondo sociale europeo
all’interno dell’iniziativa comunitaria “Equal Pegaso”, il progetto prevede il
“disassemblaggio” dei rifiuti (provenienti dalle isole ecologiche) da parte
delle persone coinvolte, la suddivisione nelle varie componenti e l’avvio, dove
possibile, al recupero o riciclo. Numerosi i partner, tra quelli “trasversali”
(Regione Emilia-romagna, Provveditorato regionale del Dipartimento amministrazione
penitenziaria, Gruppo Hera Spa, Province di Bologna, Ferrara, Forlì-cesena,
Consorzio Raee Ecodom, Consorzio Raee Ecolight, Cefal Bologna, Enaip Ferrara,
Techne scpa Forlì-cesena) e quelli locali. Dal 2009 sono attivi i 3 laboratori
produttivi all’interno o all’esterno delle carceri di Bologna, Forlì e Ferrara.
I risultati: per quanto riguarda il laboratorio interno al carcere di
Bologna, dalla data di avvio della sperimentazione (luglio 2009) al mese di
febbraio 2013 sono state assunte 6 persone detenute; 12 quelle coinvolte
nell’attività, una persona ex detenuta impegnata nel progetto di comunicazione
di Raee in carcere per la gestione e l’aggiornamento del sito
(www.Raeeincarcere.org); 2, infine, i lavoratori accompagnati all’inserimento
in imprese del territorio al termine della pena. Sempre per quanto riguarda
l’attività bolognese, ammontano a circa 766 le tonnellate di rifiuti lavorati.
Nel laboratorio esterno al carcere di Forlì, dall’inizio della
sperimentazione (14 settembre 2009), sono state assunte 6 persone detenute; 24
quelle impegnate nel progetto, una persona ex detenuta impegnata nel progetto
di comunicazione di “Raee in carcere” per la gestione e l’aggiornamento del
sito; 493 le tonnellate di Raee lavorato. Per quanto riguarda, infine, il
laboratorio interno al carcere di Ferrara, dall’avvio del progetto (febbraio
2010) sono state assunte 5 persone detenute (8 quelle impegnate complessivamente);
circa 590 le tonnellate di rifiuti trattati.
Dal 2009 è stata istituita una Cabina regionale di monitoraggio del
progetto, cui partecipano tra gli altri il Provveditorato per l´Emilia-romagna
del Dipartimento Amministrazione penitenziaria e i rappresentanti dei tre
assessorati regionali all’Ambiente, Politiche sociali, Scuola - Formazione
professionale - Università - Lavoro.
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MILANO: DA OGGI NUOVI INCONTRI CON I CITTADINI SULLA RACCOLTA DELL’UMIDO |
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Milano, 8 aprile 2013 - Si tiene oggi, il primo di una serie di nuovi
incontri con i cittadini sul tema della raccolta dell’umido nei Consigli di
Zona della città. L’appuntamento con l’assessore alla Mobilità e Ambiente
Pierfrancesco Maran e con la presidente di Amsa Sonia Cantoni è alle 17.30
nella sede del Consiglio di Zona 6 in via Anselmo da Baggio 55.
Gli appuntamenti proseguiranno poi fino al 5 giugno e saranno utili sia
per scoprire gli ottimi risultati ottenuti in questi 4 mesi dalle prime Zone in
cui la raccolta della frazione umida è partita (6, e parte di 1, 5 e 7) sia,
nelle Zone che saranno coinvolte dalle prossime fasi di estensione, per
imparare come differenziare correttamente e quali benefici può portare.
La raccolta dell’umido è partita a sud ovest di Milano lo scorso 26
novembre e il 24 giugno sbarcherà a sud est (zona 4 e parte di 1, 3 e 5),
arrivando a interessare 170 mila famiglie, oltre 9.000 numeri civici e 887 vie.
Il terzo quarto di città si aggiungerà agli altri entro la fine del 2013, per
poi coprire tutta la città nel 2014.
Grazie ai risultati ottenuti con la raccolta dell’umido, la percentuale
di raccolta differenziata nella zona sud ovest di Milano ha superato il 47% nei
primi due mesi del 2013. Più in generale, l’avvio della nuova raccolta
differenziata e l’introduzione del sacco trasparente per i rifiuti
indifferenziati hanno consentito di raggiungere, nei primi due mesi del 2013,
una percentuale di raccolta differenziata del 41,3% (a fine 2011 Milano era al
34,5%).
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