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LUNEDI
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Notiziario Marketpress di
Lunedì 06 Maggio 2013 |
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NUCLEARE. ZANONATO: NON CI SONO SITI ADATTI, RISPETTARE REFERENDUM |
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Roma, 6 maggio 2013- “In Italia non ci sono siti adatti per costruire centrali nucleari e va rispettato il referendum che nel giugno del 2011 ha sancito il no degli italiani all´energia nucleare”. E’ quanto afferma il Ministro dello Sviluppo Economico, Flavio Zanonato. “Comunque- aggiunge il titolare del Dicastero di Via Veneto- non mi piace demonizzare ideologicamente questo tipo di energia che viene prodotta in molti altri Paesi del mondo”. |
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ENERGIA, REGIONE E ENEL FIRMANO PER LO SVILUPPO DELLA GEOTERMIA |
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Firenze, 6 maggio 2013 – Il presidente della Regione Toscana, Enrico Rossi, e l’amministratore delegato e direttore generale di Enel, Fulvio Conti, hanno sottoscrittoil 2 maggio, presso la sede della Regione a Firenze, un nuovo Protocollo d’intesa che prende spunto dagli sviluppi della geotermia in Toscana per affrontare i temi della green economy e della riduzione dei costi dell’energia. Il documento firmato, che fa seguito all’Accordo generale sulla geotermia del 20 dicembre 2007 e all’Accordo attuativo del 20 aprile 2009, costituisce un importante passo in avanti per favorire la crescita sociale ed economica dei territori geotermici, sia dell’area tradizionale di Larderello, che di quella amiatina dove, con la nuova centrale di Bagnore 4, verrà completato il programma di 112 megawatt di nuova potenza prefigurato dall’Accordo del 2007. Il Protocollo guarda, con particolare attenzione, agli altri usi della geotermia legati all’utilizzo del calore, per sostenere la nascita di un vero e proprio indotto nel settore termico, con l’opportunità di nuovi insediamenti produttivi nelle aree geotermiche. Rispetto ai già vantaggiosi costi del calore esistenti, Enel Green Power si impegna a ridurre ulteriormente, fino al 20%, il prezzo di cessione del calore e a mettere a disposizione il proprio know how specifico in questa materia. Attualmente, sono cinque i Comuni teleriscaldati (Pomarance, Castelnuovo Val di Cecina, Monterotondo Marittimo, Santa Fiora e Monteverdi Marittimo) e oltre 250 mila i metri quadrati di serre, caseifici e salumifici che utilizzano il calore geotermico per lo svolgimento dell’attività industriale. Il supporto tecnologico di Enel Green Power per lo sviluppo di analoghe iniziative potrà comportare l’impiego di oltre un milione di euro nel prossimo triennio, attraendo imprese e favorendo lo sviluppo di una green economy connessa all’uso intelligente del calore della terra. Il Protocollo odierno sancisce inoltre il comune impegno per lo sviluppo della ricerca scientifica e dell’alta formazione nel campo dell’innovazione tecnologica nel settore geotermico sia termico, sia elettrico. In particolare, è prevista la creazione di un polo territoriale delle energie geotermiche che, avvalendosi degli Enti locali geotermici e delle realtà già operanti quali il Cosvig (Consorzio sviluppo aree geotermiche), il Centro Ricerca Enel, le Università, l’Irpet e il Distretto tecnologico regionale delle energie rinnovabili, trasferisca know how e attivi progetti di ricerca e di alta specializzazione finalizzati alla creazione di Centri di Competenza, sia nei territori geotermici che nell’area sperimentale Enel di Livorno. L’accordo ribadisce anche la volontà di promuovere sinergie per l’utilizzo delle tecnologie per la media o bassa entalpia in campo geotermico, laddove vengano trovati fluidi geotermici tra i 120 e i 150 C° che consentano l’applicazione del ciclo binario o di processi innovativi dal punto di vista tecnologico. Enel Green Power, di concerto con le Istituzioni, ha promosso incontri con l’imprenditoria locale per favorire la nascita di un distretto industriale a supporto di questa fonte rinnovabile. Un’attenzione particolare è infatti riservata all’aspetto occupazionale e degli investimenti: la centrale geotermica di Bagnore 4 mobiliterà circa 120 milioni di euro, di cui oltre il 40% avrà una ricaduta locale, con un importante indotto diretto e indiretto. La centrale di Bagnore 4 produrrà 310 milioni di kwh annui e soddisferà il consumo elettrico di circa 125.000 famiglie toscane. Dal consolidamento della partnership tra la Regione e il Gruppo Enel potranno nascere ulteriori sviluppi anche sui temi della mobilità elettrica e delle smart grids – oggetto di sperimentazioni già in atto presso il Centro Ricerca Enel di Pisa – e della produzione energetica da fonti rinnovabili a filiera corta, come le biomasse anche integrate alla geotermia. “Questo protocollo d’intesa – ha dichiarato il presidente della Regione Toscana Enrico Rossi – non è un punto di arrivo, ma lo start up della collaborazione con Enel a 360 gradi per lo sviluppo della ricerca, dell’imprenditoria e dell’occupazione di qualità a partire da territori che da tanti anni forniscono il calore per la produzione di energia elettrica. Vogliamo per prima cosa ridurre al minimo gli impatti ambientali attraverso nuove tecnologie capaci di unire efficienza produttiva e tutela ambientale. Allo stesso tempo vogliamo diversificare l’uso della geotermia guardando alla cosiddetta filiera del calore di cui parlerà più approfonditamente il prossimo Piano energia. Basta con l’essere contro la geotermia. E’ una ricchezza del nostro territorio, vediamo di farne un elemento di crescita e sviluppo per tutti noi così come succede in altri posti del mondo”. “Quest’anno la Toscana festeggia i 100 anni di vita della produzione industriale di elettricità dalla geotermia, un primato mondiale che pone il territorio ed Enel in una posizione di eccellenza tecnologica – ha dichiarato l’amministratore delegato di Enel, Fulvio Conti – Grazie anche alla proficua collaborazione con il Gruppo Enel, infatti, questo primato si è consolidato in competenze tecnologiche e scientifiche, facendo della geotermia toscana una storia di successo tutta italiana che abbiamo contribuito ad esportare nel mondo. Ancora oggi questa fonte antica, ma sempre capace di rinnovarsi, rappresenta per questa Regione un volano concreto di sviluppo economico e sociale perché è in grado di promuovere investimenti, assicurare occupazione, qualificare imprese, favorendo sempre la sostenibilità ambientale. Come Gruppo Enel abbiamo investito in Toscana, solo negli ultimi 10 anni, poco meno di 3 miliardi di euro, dando lavoro stabilmente a 3200 persone. Contiamo ora di investire, sino al 2017, oltre 850 milioni”. Enel, con Enel Green Power, è leader mondiale nell’energia geotermoelettrica, con una esperienza ormai centenaria in Toscana dove, nel 1904 il principe Ginori-conti riuscì a trasformare la forza del vapore in energia elettrica accendendo cinque lampadine. Nove anni dopo, nel 1913, entrò in esercizio la prima centrale geotermica a Larderello dove oggi la società di Enel per le fonti rinnovabili gestisce uno dei più grandi complessi geotermici del mondo con 34 impianti per circa 720 Mw netti che producono oltre 5 miliardi di kWh l’anno, pari al 26% del fabbisogno regionale e al consumo medio annuo di circa 2 milioni di famiglie italiane, con un risparmio di 1,1 milioni di tonnellate equivalenti di petrolio (Tep). Egp inoltre fornisce calore per riscaldare più di 8.700 utenze domestiche e commerciali e circa 25 ettari di serre. |
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UE: MUTUI CASA: UNA MIGLIORE PROTEZIONE PER GLI ACQUIRENTI |
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Strasburgo, 6 maggio 2013 - Nel quadro di un accordo provvisorio di economia i deputati del comitato di affari e rappresentanti Ue degli Stati membri ritengono che gli acquirenti di proprietà immobiliari dovrebbero essere meglio informati circa i costi e le conseguenze dell’ assunzione di un mutuo, ed anche meglio protetti dalle oscillazioni del mercato. In particolare quando il contratto dura e meglio proteggere i proprietari se non riescono a rimborsare il prestito. Per diventare legge, questo accordo deve essere approvato dal Parlamento nel suo insieme e approvato dagli Stati membri. "Mutui sono così importanti perché sono il più grande impegno finanziario fatto da famiglie europee e il mercato rappresenta oltre il 52% del Pil dell´Ue. La nuova normativa sui mutui diventerà un punto di riferimento in termini di tutela dei consumatori, l´inclusione finanziaria e la stabilità economica. Esso contribuirà ad evitare i prestiti irresponsabili e passivi che sono stati alla base della crisi attuale ", ha dichiarato il relatore del Parlamento e capo negoziatore Antolín Sánchez Presedo (S & D, Spagna). Per frenare i prestiti irresponsabili, i venditori dei mutui devono essere autorizzati, registrati e controllati dalle autorità nazionali in modo da soddisfare rigorosi requisiti professionali, senza usurpare il loro diritto di fare affari in altri Stati membri dell´Ue, in linea con le libertà comunitarie di stabilimento e di prestazione di servizi . Decidere in maniera fondata - Chiunque firma per un mutuo deve ricevere informazioni comparabili sui prodotti disponibili, e capire il costo totale e le conseguenze finanziarie di lungo periodo di prendere il prestito. Le condizioni di credito offerte ai mutuatari devono corrispondere loro situazione finanziaria attuale e tenere conto delle loro prospettive e le possibili flessioni. Inoltre, per garantire che i mutui vanno solo a coloro che possono permetterseli, le norme in materia di valutazione del merito creditizio del compratore, per consentire i rischi durante la vita del prestito, sono state rafforzate. I deputati hanno anche chiesto per la prima volta a regolare "pratiche vincolanti". Per esempio, la legislazione dovrebbe proibire i creditori dal fare offerte di credito subordinato l´acquisto di assicurazione o di altri prodotti finanziari da un provider specificato. Vietare prodotti "legati" renderebbe più facile per i mutuatari di cambiare fornitore. Prodotti come una polizza di assicurazione, se acquistati altrove, avrebbero dovuto avere lo stesso livello di garanzia, come richiesto dal creditore. Periodo di riflessione - Ci sarebbe stato un periodo di riflessione di 7 giorni obbligatorio per un acquirente, prima di firmare il prestito, o di un diritto di recesso per un massimo di 7 giorni. Flessibilità contro i cambiamenti del mercato - I deputati inseriranno norme di flessibilità, tra cui un diritto per il mutuatario di rimborsare il prestito iniziale, soggetto a possibili modalità che saranno decise dagli Stati membri, e un diritto per il creditore di ricevere un equo compenso per il rimborso anticipato. Tuttavia, che obbligano i mutuatari a pagare penali per il rimborso anticipato sarebbe vietata. Norme proposte per i prestiti denominati in una valuta estera consentirebbe il mutuatario, a determinate condizioni e al tasso di cambio definito nel contratto di finanziamento, di cambiare la valuta. Se non c´è la possibilità di convertire tale prestito, allora o il compratore dovrebbe essere avvertito, prima di firmare il contratto, che le rate da pagare potrebbe aumentare, o il rischio di cambio non dovrebbero essere superiori .. Protezione contro il default - Per meglio proteggere i mutuatari, i deputati hanno aggiunto una nuova regola che prevede che la restituzione delle garanzie, come la struttura in sé sufficiente a rimborsare il prestito, a condizione che il creditore e debitore accetti esplicitamente questo nel contratto. Qualora un beneficiario non rimborsa un prestito, i deputati vogliono accordi per vendere la proprietà per il "miglior sforzo" prezzo e per facilitare i rimanenti rimborsi del debito in modo da proteggere i consumatori e prevenire il loro indebitamento eccessivo per lunghi periodi. La legislazione riguarderà ipoteche su immobili residenziali, immobili tra cui uno spazio ufficio e terreno edificabile. Alcuni requisiti della legislazione sarebbero adattati per riflettere le differenze tra mutui nazionali degli Stati membri dell´Ue ´e mercati immobiliari, ma le regole di base si applicherebbero ampio e informazioni per gli acquirenti Ue dovranno essere presentati in un formato coerente in tutta l´Ue. Attuazione - C´è una questione che sia il Consiglio e il Parlamento europeo hanno deciso di lasciare aperta. Questo è circa i documenti necessari per verificare che la legge è stata attuata correttamente. Prossimi passi - Per entrare in vigore, le nuove regole devono essere approvate dal Parlamento nel suo insieme e approvato dagli Stati membri. |
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MILANO, I DATI SUI COSTI DEGLI UFFICI E DEI CAPANNONI |
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Milano, 6 maggio 2013 - Anche il mercato degli immobili d’impresa della zona Est risente nel suo complesso della crisi ancora in corso. Tuttavia, vi sono evidenti differenze tra quanto sta accadendo nel mercato degli uffici e in quello dei capannoni. Il prezzo medio di un ufficio localizzato nelle aree centrali dei comuni della Zona Est è di 1.322 euro/mq, quotazione inferiore al valore medio provinciale (1.532 euro/mq). Rispetto al 2011 i prezzi sono diminuiti del -2,8%. Se l’ufficio è localizzato in una zona periferica, invece, il prezzo medio scende a 1.190 euro/mq, anche in questo caso inferiore a quello medio provinciale (1.288 euro/mq). In un anno i prezzi sono scesi del 2,6%. Rispetto al 2011 le quotazioni dei capannoni sono rimaste sostanzialmente stabili. Un capannone nuovo in un comune della Zona Est costa, in media, 885 euro/mq, di poco superiore a quello provinciale (854 €/mq). Se, invece, l’azienda sceglie un capannone vecchio, il prezzo scende a 704 euro/mq, valore superiore a quello medio provinciale (615 €/mq). Ma le quotazioni sono rimaste sullo stesso livello del 2011. E’ sempre lungo la Statale Padana e nei comuni attraversati dalla metropolitana che uffici e capannoni mantengono i valori più elevati. Alla contrazione ancora contenuta dei prezzi corrisponde un deciso calo delle compravendite. Quelle degli uffici nel 2011 diminuiscono del 16% rispetto all’anno precedente, in linea con la decrescita media provinciale (-15%); si riducono anche gli scambi di capannoni del -14,2%, quasi il doppio della media provinciale (-7,7%). Sono alcuni dei dati delle analisi contenute nel quinto Rapporto sul Mercato degli Immobili d’impresa - Dossier Zona Est della provincia di Milano – frutto della collaborazione tra Assolombarda, Camera di Commercio di Milano con Osmi Borsa Immobiliare – Fimaa Milano Monza & Brianza (Confcommercio Milano), che fornisce anche un quadro dettagliato di questo territorio e del sistema produttivo che vi abita (sarà scaricabile dai siti www.Borsaimmobiliare.net e www.Assolombarda.it ). Composto da 28 comuni, nel territorio coesistono tre ambiti territoriali ben distinti. Gran parte delle attività produttive e della popolazione sono concentrate nei comuni attraversati dalla metropolitana milanese e dalla Statale Padana Superiore. Lungo il fiume Adda, invece, la vocazione agricola si integra con le numerose imprese manifatturiere che si sono collocate nei comuni del parco. Se poi andiamo a guardare in che settori si concentra la produzione nei tre ambiti, vediamo che i comuni dell’Asse Padana vantano una forte specializzazione nel settore dei trasporti e in quello dell’informatica, quelli lungo la linea della metropolitana nel settore del commercio e dell’informatica, mentre quelli situati nel parco dell’Adda mostrano una maggiore specializzazione nelle attività di noleggio e di servizi a supporto alle imprese e nel settore manifatturiero. |
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LAVORI PUBBLICI, RIQUALIFICAZIONE SANT´ELIA, INCONTRO REGIONE SARDEGNA-COMUNE-AREA PER DEFINIZIONE INTERVENTO |
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Cagliari, 6 maggio 2013 - nella sede della Regione si è tenuto un incontro convocato dall´assessore dei Lavori pubblici, Angela Nonnis, per definire le questioni legate all’avvio del progetto di riqualificazione del quartiere cagliaritano di Sant´elia. Hanno preso parte al tavolo il Capo di Gabinetto della Presidenza, Ada Lai, gli assessori comunali del Bilancio e dell’Urbanistica del Comune di Cagliari, Gabor Pinna e Paolo Frau, e i vertici di Area. "Ho voluto personalmente imprimere un forte impulso per chiudere tutte le procedure ancora aperte - ha detto l´assessore Nonnis - a partire dal fatto che l´amministrazione regionale ha da tempo trasferito le risorse finanziarie necessarie all´acquisizione delle aree dove devono essere effettuati i lavori. Abbiamo tutto l´interesse a iniziare quanto prima la necessaria attività di risanamento del quartiere - ha aggiunto Nonnis - per questo l´assessorato continuerà a seguire da vicino lo svolgimento dell´iter legato al progetto". Il Comune ed Area si incontreranno ancora tra una settimana insieme ai tecnici della Regione per chiarire ulteriormente i contorni legati alla progettazione. L´intervento prevede le riqualificazioni dei principali edifici del borgo cagliaritano, cioè dei complessi delle "Lame", "Torri", "Anelli" e del "Favero". Prevede inoltre l´eliminazione di tutte le modifiche che hanno alterato gli assetti delle strutture o ne hanno deturpato l´estetica, la realizzazione di parcheggi e di verde pubblico nonché manutenzioni straordinarie. |
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INCONTRO SULLA PRATICA EDILIZIA NEL SUAP TELEMATICO |
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Verona, 6 maggio 2013 - Il prossimo 10 maggio, dalle ore 15,00, presso la Sala Convegni del Banco Popolare di Verona in Viale delle Nazioni n. 4, si terrà l’incontro formativo “La pratica edilizia nel Suap telematico”, rivolto a tutti i professionisti del territorio (ingegneri, architetti e geometri) incaricati della trasmissione telematica delle pratiche edilizie. In considerazione della funzionalità degli Sportelli Unici Attività Produttive (Suap), istituiti obbligatoriamente in modalità telematica presso ogni Comune, questo momento formativo si propone di approfondire le procedure e gli aspetti tecnici per l’invio della pratica edilizia telematica, tramite il sistema gestionale Suap delle Camere di Commercio. In tale occasione si procederà con una simulazione operativa della compilazione e dell’invio di una pratica edilizia Suap, a cui sono tenuti per legge i professionisti del settore. “Il Suap camerale” sottolinea Alessandro Bianchi, Presidente della Camera di Commercio di Verona, “realizzato per il tramite di Infocamere attraverso il collegamento al sito “impresainungiorno.Gov”, rappresenta attualmente la soluzione a cui ha aderito la maggioranza dei Comuni veronesi. La formazione all’utilizzo di tale canale rappresenta pertanto una iniziativa necessaria in considerazione dell’imminente avvio di tale modalità di trasmissione su una significativa parte del territorio.” La partecipazione all’evento è libera, fino a capienza della sala, previa iscrizione. Per l’iscrizione è necessario collegarsi al sito http://prenotazioni.Vr.camcom.it/eventi e selezionare l’evento. |
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RIQUALIFICAZIONE URBANA: CON BANDO “PUC3” 15 MLN EURO PER PICCOLI COMUNI; PRESIDENTE UMBRIA MARINI E ASSESSORE ROMETTI: MISURA STRATEGICA PER CRESCITA |
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Perugia, 6 maggio 2013 - "Con il bando Puc3, destinato ai Comuni umbri con meno di 10mila abitanti, la Regione Umbria porta a compimento gli interventi strategici per la riqualificazione e la rivitalizzazione dei centri storici e delle aree urbane, sostenendo con uno stanziamento iniziale di 15 milioni di euro la crescita e lo sviluppo dei territori caratterizzati da centri di piccole dimensioni". Lo ha sottolineato la presidente della Regione Umbria, Catiuscia Marini, illustrando insieme all´assessore regionale all´Urbanistica e Riqualificazione urbana, Silvano Rometti, finalità e contenuti del bando pubblicato ieri dalla Regione. "È indispensabile - ha detto la presidente - che a questa e alle altre misure che la Regione e le amministrazioni comunali mettono in campo per la crescita del territorio, il nuovo Governo ora accompagni misure e provvedimenti a sostegno dei Comuni e della loro capacità di spesa. Urge che venga affrontato e risolto il nodo del Patto di stabilità che impedisce anche alle amministrazioni più virtuose di fare investimenti e interventi". "Con questo bando - ha aggiunto la presidente - che prevede un sistema integrato di azioni fra interventi pubblici e privati, con misure per l´insediamento o lo sviluppo di attività produttive, per riqualificare le aree degradate, di misure sociali per creare una rete di servizi per favorire la permanenza della popolazione nei centri urbani, adottiamo una modalità di intervento che anticipa le linee di intervento della nuova programmazione comunitaria 2014-2020 che mette l´accento sullo sviluppo delle aree interne e, dunque, è di estrema rilevanza per la nostra regione. È alle risorse dei nuovi fondi strutturali - ha aggiunto - che attingeremo per accrescere la dotazione finanziaria dei Puc3, ma intanto chiediamo un deciso cambio delle regole da parte del Governo nazionale". "Con il bando per la presentazione dei programmi integrati di sviluppo urbano Puc3 - ha detto l´assessore Rometti - ci poniamo l´obiettivo di far diventare i piccoli centri luoghi di nuova economia. Gli elementi cruciali sono quelli di un approccio organico ai problemi dei centri storici, per un rilancio che passerà non solo attraverso la riqualificazione e la rifunzionalizzazione delle infrastrutture e dell´abitato, ma favorirà in particolare gli investimenti per attività produttive e servizi per la popolazione". Quanto alle risorse, l´obiettivo è quello di incrementarle sensibilmente con la nuova programmazione comunitaria: "Abbiamo attinto ai fondi del Par Fsc, il fondo per lo sviluppo e la coesione, già Fas, e alle risorse regionali. L´auspicio - ha detto Rometti - è di poter almeno raddoppiare lo stanziamento allo scopo di finanziare il maggior numero dei programmi che i 73 Comuni sui 92 dell´Umbria interessati e che, per la prima volta, potranno presentare programmi anche intercomunali". "Un bando concordato insieme ai Comuni e che rappresenta una grande opportunità che dobbiamo saper cogliere", ha rilevato Giuseppe Chianella, coordinatore dei piccoli Comuni dell´Anci Umbria e sindaco di Avigliano Umbro, sottolineando a sua volta l´urgenza che il nuovo Governo nazionale "rimuova il Patto di stabilità che blocca la capacità di spesa e di intervento dei Piccoli Comuni, misura che incide pochissimo sul debito pubblico". I Comuni avranno sei mesi di tempo per la presentazione dei programmi integrati; entro il 31 dicembre 2013 gli uffici regionali elaboreranno la graduatoria, mentre entro il 31 dicembre 2016 dovranno essere conclusi i Puc3 finanziati. La scheda. Contiene la novità dei programmi integrati di rilevanza sovracomunale l´avviso della Regione Umbria per la presentazione dei Puc3, i programmi urbani complessi di terza generazione, destinato ai Comuni con popolazione non superiore a 10mila abitanti. Con questo provvedimento si promuove lo sviluppo di territori caratterizzati dalla presenza di centri urbani di piccole dimensioni mediante un sistema integrato di interventi volti a favorirne la rivitalizzazione e la rifunzionalizzazione attraverso l´offerta di strutture e servizi di qualità ai cittadini e alle imprese, il recupero edilizio, l´insediamento e lo sviluppo delle attività economiche. La scadenza per la presentazione delle domande dei Puc3 è fissata al 16 settembre 2013. La dotazione finanziaria complessiva è di oltre 15 milioni di euro: oltre 10 milioni sono destinati a opere pubbliche e attività di servizio per i cittadini; quasi 2 milioni e 800mila euro a interventi residenziali; poco meno di 2 milioni e 400mila euro per attività turistiche e commerciali. Entrando nel dettaglio, per la prima volta rispetto a quanto proposto in materia di riqualificazione urbana in Umbria, oltre ai programmi di rilevanza urbana, il bando prevede cofinanziamenti per i programmi che interessano un´area vasta, intesa come parti di territori di più comuni contermini o prossimi, per incentivare e migliorare la cooperazione tra amministrazioni. Sono orientati essenzialmente a realizzare e rafforzare "reti di relazioni" o alla costruzione di "sistemi territoriali o tematici" tra i centri abitati ricompresi nel Puc3. L´obiettivo è quello di coordinarsi e integrare strutture e servizi per aumentarne l´efficienza e contenere i costi senza limitarne la partecipazione ai cittadini. Si vuol favorire, inoltre, una programmazione unitaria, innovativa e strategica, che propone un´offerta complessiva di qualità in grado di rendere gradevole l´abitare il territorio, frequentarlo, spostarsi al suo interno ed usarlo secondo principi di sostenibilità. Gli interventi del Puc3 saranno finalizzati a valorizzare le vocazioni del territorio nel campo della vivibilità, del paesaggio, dell´accoglienza, della residenzialità, dell´aggregazione, della sicurezza, anche mediante attività economiche e commerciali diffuse, attrezzature per la cultura, lo spettacolo ed il turismo, infrastrutture per lo sport e l´aggregazione sociale, tutte di valenza sovracomunale. A questa tipologia di programmi sono destinati fino al 70 per cento dei finanziamenti complessivi disponibili; ogni Comune partecipante potrà contare su un finanziamento non superiore a 700mila euro. Ai Comuni con popolazione superiore a 10.000 abitanti e ai Comuni che hanno già beneficiato di finanziamenti per i Programmi di riqualificazione urbana per alloggi a canone sostenibile (Cq3), è destinato un finanziamento non superiore a 100.000 euro esclusivamente per la realizzazione di attività produttive. Il Puc3 di rilevanza urbana è finalizzato al miglioramento della qualità abitativa, dell´accessibilità e della mobilità interna al centro, alla riqualificazione degli spazi pubblici e degli edifici esistenti, in particolare se di interesse storico-culturale, al recupero delle aree degradate o sottoutilizzate, all´eliminazione di edifici incongrui rispetto al contesto storico-architettonico e paesaggistico, alla riduzione della vulnerabilità sismica di livello urbano, la diffusione della banda larga, il mantenimento o reinsediamento di attività economiche, commerciali, artigianali, turistico-ricettive. Ai Puc3 urbani è destinato un finanziamento non superiore a 1 milione di euro, nel caso di Comuni con popolazione uguale o superiore a 3mila abitanti; fino a 800mila euro per i Comuni con meno di 3mila abitanti. Possono essere finanziati interventi pubblici ricompresi nel Puc3, riguardanti l´adeguamento, il recupero e la nuova realizzazione di opere di urbanizzazione primaria e secondaria; la riqualificazione e l´aumento della dotazione di infrastrutture e di servizi pubblici; il miglioramento e la realizzazione infrastrutturale di sistemi di mobilità alternativa, sostenibile e di trasporto intelligente per la fruizione del territorio o per favorire l´accessibilità all´ambito urbano anche mediante la realizzazione di aree di sosta; la messa in sicurezza di edifici strategici e la riduzione della vulnerabilità sismica; la riqualificazione del patrimonio relativo a strutture ferroviarie degradate o abbandonate; la diffusione delle reti a banda larga; la cartellonistica per l´individuazione di percorsi culturali o naturalistici. Quanto agli interventi di edilizia residenziale, riguardano alloggi destinati alla locazione a canone sociale; a canone concordato per 25 anni ridotto del 30 per cento; a canone concordato. È previsto il recupero di alloggi di proprietà privata, e l´incremento dell´abitazione primaria. Oltre a concedere contributi in conto capitale a sostegno alle piccole e medie imprese nel campo delle attività commerciali e turistico-ricettive (con attenzione anche alla promozione dell´e-commerce e, per queste ultime, alla connessione wi-fi gratuita per i clienti), sono previsti finanziamenti per attività di servizio ai cittadini a favore di bambini, quali servizi riguardanti l´infanzia e asili nido; di servizio alla residenza a favore di soggetti anziani, immigrati e portatori di handicap; di attività innovative a servizio di cittadini volte all´approvvigionamento, alla distribuzione o al recapito a domicilio, a basso impatto ambientale, di merci. Al finanziamento dei Puc3 si provvederà con risorse derivanti dal Programma attuativo regionale del Fondo sviluppo e coesione (Fsc, già Fas) per circa 10,6 milioni di euro; con risorse regionali disponibili per opere pubbliche per oltre 1,8 milioni di euro; con quasi 2,3 milioni di euro per interventi residenziali (l.R. 23/2003). È obbligatorio il cofinanziamento a carico del Comune o di altro ente pubblico diverso dalla Regione, in misura non inferiore al 10 per cento del finanziamento richiesto per interventi pubblici, così come è richiesto il cofinanziamento da parte dei privati aderenti al programma, per interventi residenziali o attività produttive che beneficiano di finanziamento. L´avviso per i "Puc3" è pubblicato sul supplemento ordinario n.2 del Bollettino Ufficiale della Regione Umbria - serie generale - n. 21 del 2 maggio, disponibile on-line sul portale istituzionale ( www.Regione.umbria.it ). |
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MILANO: LA SICUREZZA IN MOSTRA ALLA TRIENNALE CON “SENZA PERICOLO, COSTRUZIONI E SICUREZZA” |
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Milano, 6 maggio 2013 - E’ stata presentata alla Triennale di Milano dall’assessore alle Politiche del Lavoro Cristina Tajani, insieme al Presidente della Fondazione Triennale Claudio De Albertis e alle rappresentanze sindacali di Cgil, Cisl e Uil, la mostra “Senza Pericolo, Costruzioni e Sicurezza” in programma dal 3 maggio al 1 settembre. “Questa mostra, attraverso l´intreccio della storia con le visioni del futuro, vuole porre l´accento sull’educazione e sul valore etico della sicurezza attraverso la formazione di una nuova sensibilità culturale dei lavoratori, dei datori di lavoro, dei progettisti, dei cittadini. Si tratta di un progetto culturale coerente con gli sforzi che l´Amministrazione comunale sta facendo insieme alle parti sociali per migliorare le condizioni di salute e sicurezza nei cantieri e luoghi di lavoro della città". Così l’assessore alle Politiche del Lavoro Cristina Tajani ha commentato la presentazione dell’allestimento. L’esposizione, curata da Federico Bucci e allestita da Francesco e Alessandro Mendini, gode dell’Alto Patronato della Presidenza della Repubblica e racconta le relazioni tra il mondo delle costruzioni e i temi della sicurezza, a partire dall’originale significato, già presente nella trattatistica architettonica classica, espresso nel concetto di “sine periculo”, ovvero l’assicurazione che il progettista e il committente dell’opera edilizia si assumono il rischio di incidenti per chi lavora alla sua realizzazione, per i futuri abitanti e per l’ambiente circostante. Nove le sezioni che compongono il percorso espositivo che prende il via con l‘ideazione della Zona residenziale, intesa quale luogo urbano che esprime stabilità economica e sicurezza. Quindi si passa per il concetto di “Ricostruzione” espresso come rinascita a una nuova vita, proseguendo verso le “Macchine invisibili”, ossia il mondo delle strutture degli impianti necessari alla vita urbana. Cuore dell’allestimento gli “Spazi del lavoro e Men and Women at Work”, ossia la sicurezza negli ambienti di lavoro, dal cantiere edilizio, alla fabbrica, all’ufficio indagando il complesso rapporto tra “uomini e macchine”. Spazio anche al connubio “Architettura e sorveglianza”, in una sezione in cui il tema della sicurezza è allargato alla società urbana e coinvolge quelle esperienze di “costruzioni speciali” che hanno avuto bisogno di particolari accorgimenti per la sorveglianza e il controllo, dagli stadi ai grandi centri commerciali. A seguire una ricca galleria di oggetti che indaga la natura dei materiali, le forme e le evoluzioni stilistiche di quegli elementi che, a partire dai primi rudimentali caschi da cantiere, ancora oggi continuano a migliorare le condizioni di sicurezza dei lavoratori. A conclusione del percorso una raccolta di ritratti fotografici realizzati da Marco Introini dedicati a luoghi eterogenei, costruiti per proteggersi dai rischi di ogni tipo. |
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DIRITTO ALLA CASA, PIEMONTE: AL GOVERNO PONE LA QUESTIONE RISORSE, TRASFERIMENTI INDISPENSABILI PER AFFRONTARE L´EMERGENZA |
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Torino, 6 maggio 2013 - “Di fronte all’emergenza abitativa che ha ripercussioni pesanti anche in Piemonte, ci aspettiamo dal nuovo governo l’impegno a trasferire le risorse necessarie e a restituire alle Regioni la possibilità di intervenire concretamente”. Lo afferma l’assessore regionale all’Edilizia, Giovanna Quaglia, che intende, fin dalla prima convocazione della Conferenza Stato-regioni, porre il tema della casa al nuovo esecutivo. “In quella sede – annuncia Quaglia – il Piemonte porrà subito la questione delle risorse del Fondo nazionale per le locazioni e chiederà di riprendere gli accordi di programma con le Regioni sul Piano nazionale di edilizia abitativa. Le Regioni, di fronte all’azzeramento dei trasferimenti statali, in questi anni sono intervenute direttamente per tamponare l’emergenza abitativa. Oggi è necessario un segnale concreto della volontà di ripristinare fin da subito le risorse, anche per consentire il cofinanziamento da parte delle Regioni. Non solo: sarà importante nei prossimi mesi programmare nuovi interventi, in grado di rispondere i fabbisogni crescenti che ogni giorno il territorio ci rappresenta. Tutte le Regioni stanno lavorando a proposte di riordino delle Agenzie territoriali per la casa, sulla base di criteri di economicità, efficacia e omogeneità, proprio nella consapevolezza che insieme al lavoro la casa è un diritto fondamentale”. |
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SARDEGNA, HOUSING SOCIALE: AGGIUDICATO PROVVISORIAMENTE BANDO FONDO INVESTIMENTO |
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Cagliari, 6 maggio 2013 - Aggiudicato provvisoriamente il bando europeo per la costituzione e gestione del fondo di investimento immobiliare per i progetti di housing sociale. La società che, fatta salva la verifica dei requisiti di legge, è stata dichiarata vincitrice della gara dalla commissione appositamente costituita dall´assessorato dei Lavori pubblici, è la Torre Sgr Spa con sede a Roma. Si tratta di una società di gestione del risparmio che dovrà istituire e amministrare un fondo immobiliare minimo di 30 milioni di euro per la realizzazione di progetti di edilizia sociale. "La Regione con questo intervento promuove una nuova cultura dell´abitare sociale - ha detto l’assessore dei Lavori pubblici, Angela Nonnis - e con l´investimento iniziale di 12 milioni di euro ci collochiamo all´avanguardia a livello nazionale. Con l´aggiudicazione provvisoria della gara abbiamo fatto un altro importante passo avanti. Una volta chiuso il procedimento - ha continuato l’assessore - attraverso il coinvolgimento di privati, fondazioni, operatori, banche, enti pubblici, punteremo alla definitiva costituzione del fondo globale al fine di moltiplicare le risorse. L’obiettivo è di consentire a giovani coppie, anziani, studenti, l´accesso all´affitto o all’acquisto della prima casa, a prezzi più agevoli rispetto a quelli attuali di mercato, costruendo abitazioni nel rispetto dell’ambiente e a basso consumo del territorio". Entro trenta o quaranta giorni è prevista l´aggiudicazione definitiva del bando. Seguirà la stipula del contratto, l’approvazione del regolamento e la costituzione del fondo immobiliare che dovrebbe avvenire entro l’anno in corso. |
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UE: REGOLE PIÙ SEVERE PER IMPEDIRE AI CHIMICI SIANO DEVIATI VERSO LA PRODUZIONE ILLEGALE DI DROGA |
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Bruxelles, 6 aprile 2013 - Nuove regole per garantire che i prodotti chimici utilizzati nei processi industriali, come la produzione di materie plastiche, tessili, aspirina, influenza e rimedi allergia, coloranti e profumi, non vengono trasferite alla produzione illegale di eroina, o crack sono stati adottati dalla commissione per le libertà civili in mercoledì e dal Comitato per il commercio internazionale giovedi scorso. La chiusura di una scappatoia nella Ue - Libertà civili eurodeputati hanno sostenuto una proposta di richiedere alle società che utilizzano anidride acetica (Aa), un precursore chimico ampiamente usato nell´industria per la fabbricazione di prodotti, tra cui plastica, aspirina, coloranti e tessuti, l´iscrizione presso le autorità. Attualmente, solo le aziende che producono o commerciano Aa devono registrarsi, ma non quelli che utilizzano nei loro prodotti. Ciò lascia aperta una scappatoia che permette ai criminali di deviare grandi quantità di sostanza chimica, che è il principale precursore del farmaco per l´eroina, dal commercio legale all´interno dell´Ue. Nel 2008, il 75% dei sequestri globali di trafficate Aa si è verificato nei paesi dell´Ue. La commissione ha inoltre sostenuto una nuova banca dati europea sui precursori di droghe per essere impostato in modo che le imprese autorizzati e registrati nell´Ue possono essere elencati e dei dati sui sequestri e intercettato le spedizioni della sostanza possono essere raccolti in modo più efficiente. Per rispondere alle preoccupazioni sulla protezione dei dati, Civil Liberties Committee deputati ha approvato emendamenti per chiarire l´uso e l´elaborazione dei dati e per garantire che i diritti delle persone cui i dati sono protetti. Controlli più severi sulle importazioni di medicina - Giovedi ´International Trade Comitato deputati sostenuto una proposta per rafforzare i controlli doganali sul commercio di medicinali contenenti efedrina e pseudoefedrina. Queste sostanze sono comunemente utilizzati in raffreddore, influenza e medicinali per l´allergia, ma sono anche deviate verso la produzione illegale di metanfetamine. I deputati del commercio rafforzato la proposta iniziale della Commissione, che avrebbe sottoposto l´efedrina e la pseudoefedrina solo a un obbligo di notifica di esportazione, da invece sottoponendoli alle stesse misure di controllo le importazioni e le esportazioni di altri precursori di droghe. Il commercio di medicinali contenenti efedrina e pseudoefedrina non è attualmente controllata. Prossimi passi - Squadre di negoziatori del Parlamento saranno ora avviare discussioni con i rappresentanti degli stati membri al fine di raggiungere accordi. Civil Liberties Comitato votazione: 47 favorevoli, 3 contrari e 5 astensioni. International Trade Comitato votazione: 22 favorevoli, 2 contrari, 3 astenuti. |
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IMPRESE IN “RETE” PER ESSERE PIÙ COMPETITIVE LA GIUNTA REGIONALE DELLA BASILICATA HA APPROVATO IL PROGETTO OPERATIVO PER LO SVILUPPO DI PERCORSI DI INTERNAZIONALIZZAZIONE DELLE PICCOLE E MEDIE IMPRESE LUCANE |
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Potenza, 6 maggio 2013 - Accrescere il livello di competitività delle imprese lucane sui mercati nazionali e la loro capacità di espansione su quelli internazionali. E’ questo l’obiettivo che il governo regionale della Basilicata intende perseguire attraverso la creazione di modelli di “Rete di imprese” per lo sviluppo di percorsi di internazionalizzazione delle aziende lucane. La Giunta regionale ha approvato la relazione descrittiva del progetto, la scheda-progetto degli interventi e il progetto operativo che porterà alla creazione della rete. L’importo complessivo del progetto approvato dalla Regione e dal Ministero dello Sviluppo economico, pari a 1.260.000 euro, è così suddiviso: 630.000 euro saranno impegnati della Regione Basilicata a valere sulle risorse della Linea di intervento Iii del Programma operativo Fesr 2007-2013 (Accrescimento del potenziale di internazionalizzazione delle Pmi), mentre la quota di cofinanziamento del Mise copre i restanti 360.000 euro (di cui 315.000 sono già stati anticipati). Il progetto mira a potenziare le capacità di internazionalizzazione delle piccole e medie imprese lucane e dei sistemi produttivi locali, ad attrarre gli investimenti dall’Italia e dall’estero e a finanziare attività a carattere collettivo a sostegno dello sviluppo delle Pmi oltre i confini nazionali. Le imprese beneficiarie della possibilità di aggregazione rientrano nei sei distretti istituiti con legge regionale n. 1/2001 per rafforzare l’identità dei sistemi produttivi territoriali e innalzare il loro livello di competitività, così suddivisi: distretto agroindustriale del Vulture; distretto agroalimentare di qualità del Metapontino; distretto della corsetteria di Lavello; distretto industriale del mobile imbottito di Matera; sistema produttivo locale delle Colline e Montagne materane; sistema produttivo locale del Pollino-lagonegrese. La creazione del modello di rete di imprese passa attraverso il “contratto di rete” e si attua mediante tre fasi: 1. Percorsi di informazione rivolti alle imprese di settore operanti nei distretti e volti ad incentivare l’aggregazione, missioni congiunte all’estero, processi di integrazione sui mercati esteri; 2. Sviluppo di reti di impresa mediante la forma giuridica dei contratti di rete che consente di operare insieme conservando la propria identità individuale; 3. Realizzare uno sportello informativo unico a supporto delle imprese lucane che intendono affacciarsi sui mercati esteri per creare una filiera virtuosa che favorisca l’internazionalizzazione. “In un mercato internazionale sempre più competitivo, per potersi ritagliare uno spazio quando i numeri sono piccoli nonostante il livello di qualità sia di tutto rispetto, è necessario fare squadra. Con questo progetto offriamo alle piccole e medie imprese lucane la possibilità e gli strumenti per mettersi insieme e collaborare così da poter rafforzare la presenza sui mercati italiani ed emergere in quelli esteri”. Lo ha affermato l’assessore regionale alle Attività e produttive e al Lavoro, Marcello Pittella che ha aggiunto: “L’obiettivo finale è l’aumento della capacità espansiva delle imprese appartenenti ai sei distretti, sui mercati nazionali ed internazionali mediante il rafforzamento dell’organizzazione e dell’offerta in forma aggregata e attraverso l’assistenza e l’accompagnamento sui mercati esteri. Confidiamo che questo importante investimento – ha concluso l’assessore e vicepresidente della Giunta – comporterà significative ricadute per il sistema produttivo ed economico locale”. Per la realizzazione degli obiettivi la Regione si avvarrà della collaborazione di due soggetti attuatori: Unioncamere Basilicata per la promozione della cultura dell’internazionalizzazione, e Sviluppo Basilicata che si occuperà dell’assistenza e della consulenza alle imprese anche in tema di politiche pubbliche di internazionalizzazione, supporto informatico e supporto alla costruzione di piani di lavoro dedicati. |
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BERCO, ZANONATO INCONTRA ISTITUZIONI E SINDACATI: THYSSEN CHIARISCA, NO A MOBILITA’
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Roma, 6 maggio 2013- ll Ministro dello Sviluppo Economico Flavio Zanonato conferma tutti gli impegni assunti in precedenza dal Mise in merito alla vertenza Berco: no all’annunciata procedura di mobilità nei confronti di 611 lavoratori dei tre impianti italiani per i quali il 30 aprile è scaduta la cassa integrazione; avvio immediato di contatti con il Ministero del Lavoro per l’attivazione dei necessari ammortizzatori sociali, privilegiando i contratti di solidarietà; incontro in tempi strettissimi con il Ceo tedesco della Thyssenkrupp per fare chiarezza sulle reali intenzioni della multinazionale. E’, questo, in estrema sintesi, il bilancio dell’incontro che si è svolto oggi al Dicastero di Via Veneto e che- presieduto dallo stesso Ministro- ha visto la partecipazione del Presidente della Regione Emilia Romagna Vasco Errani, della Presidente della Provincia di Ferrara Marcella Zappaterra, del sindaco di Copparo Nicola Rossi e delle organizzazioni sindacali nazionali e territoriali, confederali e di categoria. Dall’approfondita discussione è emersa inoltre la disponibilità ad avviare un confronto su un eventuale processo di ristrutturazione/riorganizzazione ma solo nell’ambito di un piano di rilancio di tutti gli stabilimenti Berco. |
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MARCHE, UN SISTEMA ECONOMICO IN PIENA EMERGENZA |
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Ancona, 6 maggio 2013 - Marche, sistema produttivo in piena emergenza. I dati della rilevazione trimestrale di Movimprese, elaborati dal Centro Studi dell’Unioncamere regionale, sono una doccia fredda per la nostra economia. Da gennaio alla fine di marzo hanno chiuso i battenti 4.827 aziende mentre soltanto 3.373 sono state le nuove iscrizioni alle Camere di commercio. Il conto presentato dalla crisi è pesante: ben 1.454 imprese in meno, a rendere più povero il nostro sistema di piccole e medie imprese. In pratica dall’inizio dell’anno ogni giorno il sistema produttivo marchigiano, nel turn over tra imprese nate e cessate, ha perso 16 aziende, con una perdita di know how che non si recupererà più. Pesanti le ripercussioni anche sull’occupazione: bruciati in 90 giorni quasi 5 mila posti di lavoro “I dati forniti dal nostro Centro Studi “afferma il Presidente di Unioncamere Marche Adriano Federici “evidenziano una situazione sempre più insostenibile ed impongono all’attenzione di tutti l’urgenza di interventi concreti per la crescita e l’occupazione. Servono provvedimenti per favorire il credito alle imprese, per incentivare l’assunzione dei tanti giovani in cerca di occupazione, per semplificare la vita a imprese e cittadini, per rilanciare gli investimenti delle imprese con un impegno forte in tal senso di banche e istituzioni, perché senza investimenti nei prodotti, nei processi produttivi e nelle persone, la ripresa non riparte. In questo contesto di grande difficoltà si chiede anche alla politica uno sforzo di maggior comprensione delle difficoltà delle aziende. Non resta molto tempo. Senza una politica che metta al centro le imprese non ci salviamo. Rilanciare l’impresa e il lavoro deve essere una priorità condivisa , una battaglia da affrontare insieme”. Nel commentare i dati del primo trimestre va anche detto che questo periodo è sempre il più negativo dell’anno, perché vi si concentrano le cessazioni di attività decise a fine anno. Infatti tra gennaio e aprile del 2012 andò anche peggio (-1.560), ma è il costante declino dei principali settori produttivi marchigiani a preoccupare. A pagare il prezzo più caro, in questi primi tre mesi del 2013, sono stati ancora una volta gli artigiani e le piccole imprese che sono diminuiti di 850 unità, scendendo per la prima volta dalla crisi del 2003, sotto quota 50 mila. Alla fine di marzo le imprese artigiane marchigiane erano 49.215. Agricoltura, costruzioni e commercio sono i settori che presentano i dati più negativi. Le imprese agricole diminuiscono di 562 unità mentre l’edilizia vede scomparire 512 imprese. Una crisi, quella dell’edilizia marchigiana, che dura ininterrottamente dal 2008, con gravi conseguenze anche per l’indotto: falegnami, idraulici, elettricisti, produzioni di laterizi e di arredi. Il commercio ha perso 413 aziende a causa del crollo dei consumi mentre 68 attività le ha perse il settore alloggio e ristorazione. Preoccupante anche il dato del manifatturiero che perde 204 aziende di cui 52 nella meccanica, 36 nel tessile – abbigliamento, 37 nel mobile, 27 nel calzaturiero. Anche l’autotrasporto paga un prezzo pesante (-64), stretto tra il crollo della domanda e la concorrenza a basso costo dei vettori stranieri. Tra i servizi risultano fortemente ridimensionati i comparti delle attività delle attività finanziarie e assicurative (-48) e delle attività di consulenza (-20). Anche i servizi alla persona pagano la ridotta disponibilità finanziaria delle famiglie marchigiane e registrano un calo di 66 unità. L’analisi del Centro Studi Unioncamere prende in considerazione anche l’andamento delle imprese marchigiane in base alla ragione sociale, evidenziando come, la stragrande maggioranza delle imprese che si arrendono alla crisi sono quelle individuali (-1.427). In calo anche le società di persone (-177) mentre le società di capitale continuano ad aumentare (+139), grazie soprattutto al fatto che sono numerosi gli artigiani che scelgono la forma della società unipersonale a responsabilità limitata per avviare un’attività, riducendo così i rischi per il patrimonio personale in caso di fallimento. Per quanto riguarda le province marchigiane, il saldo più negativo è quello di Pesaro (-438) che paga la profonda crisi del settore edile (-176), seguita da Macerata (-335), Ascoli Piceno (-245), Fermo (-220) e Ancona (-216). |
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LOMBARDIA. PRESIDENTE A CONGRESSO CISL: PRIORITÀ È LAVORO C´È LA DISPONIBILITÀ DELLA REGIONE A COLLABORARE SERVE IL GIOCO DI SQUADRA PER BATTERE LA CRISI |
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Milano, 6 maggio 2013 - ´Noi siamo quello che sta fra il problema e la soluzione´. Lo ha detto il 30 aprile il segretario generale della Cisl Lombardia, durante il suo intervento alla seconda giornata dell´Xi congresso regionale dell´organizzazione sindacale, che si svolge oggi a Milano nelle ex officine Caproni di via Mecenate. Una metafora fatta propria dal presidente della Lombardia, che ha rilanciato il ruolo della Regione quale ´cabina di regia´ per gli interventi da adottare in materia di lavoro, nonché ´luogo di confronto e dialogo´ fra tutti i soggetti interessati: istituzioni, parti sociali, impresa. Lavoro Priorità Per Tutti - La crisi e le sue pesanti ripercussioni sull´occupazione, secondo il governatore, fanno del lavoro la priorità assoluta. ´Ho voluto mettere questo tema al centro della mia azione di governo´ ha detto, ricordando che il primo atto da presidente della Regione è stato quello, significativo, ´di dedicare la più grande sala di Palazzo Lombardia alla memoria di Marco Biagi, un martire del lavoro´. Parole che hanno suscitato un lungo e sentito applauso da parte di tutti i delegati presenti. ´Pochi giorni dopo, in quella stessa sala, - ha proseguito - ho voluto riunire le parti sociali e anche i capigruppo dei partiti di opposizione, perché su questi temi non ci si può e non ci si deve dividere. Tutti quelli che sono interessati ad affrontare e risolvere i problemi devono poter partecipare. Solo così si può cercare, si può tentare, di trovare delle soluzioni´. Occupazione Emergenza Numero Uno - Proprio oggi l´Istat ha reso noti gli ultimi dati sull´emergenza disoccupazione in Italia. A marzo l´occupazione è scesa di un altro 0,2 per cento, sono stati persi ulteriori 51.000 posti di lavoro e la disoccupazione under 35 è arrivata quasi al 39 per cento. ´Non è una questione che riguarda solo il ministro del Welfare, ma deve interessare tutte le componenti attive della società, perché rischia di diventare una grave emergenza sociale´ ha dichiarato il presidente, ricordando che ´anche se in Lombardia le cose vanno un po´ meglio, siamo comunque di fronte a una situazione drammatica. I nostri dati dicono che dal 2008 al 2012, il tasso di disoccupazione è più che raddoppiato (dal 3,7 al 7,5 per cento), i senza lavoro sono passati 168.000 a 346.000 e la disoccupazione giovanile è aumentata dal 12,5 al 26,6 per cento´. ´Dobbiamo intervenire rapidamente e dobbiamo farlo in più direzioni - ha esortato - con interventi di ammortizzazione sociale, ma soprattutto con politiche attive per il lavoro, che possano prevenire la necessità del ricorso a strumenti come la Cassa integrazione in deroga´. Cig, Regione Pronta Ad Anticipare Fondi - Proprio in relazione a questo sistema il governatore ha ribadito che Regione Lombardia è pronta ad anticipare i fondi necessari, non appena il Governo darà garanzia sul fatto che questi soldi verranno stanziati. ´Non possiamo sostituirci all´Esecutivo - ha spiegato - ma siamo riusciti a trovare le risorse necessarie per anticipare subito i 300 milioni che ci servono per arrivare a fine anno. Siamo pronti, aspettiamo solo che Palazzo Chigi garantisca, anche fra sei mesi, anche l´anno prossimo, che questi soldi ci sono. Avevo già avanzato questa richiesta all´ex ministro Fornero, che però mi rispose di non poter far nulla, perché il Governo era dimissionario; nei prossimi giorni tornerò alla carica con il nuovo Esecutivo, affinché si impegni a inserire nel prossimo Def i soldi per la Cassa integrazione in deroga per la Lombardia´. Misure E Impegni Concreti Per La Crescita - In attesa di un segnale da Roma, Palazzo Lombardia si è subito attivato mettendo in campo misure concrete e prendendo impegni precisi per sostenere il mondo delle imprese e favore l´occupazione. Il presidente ha rapidamente elencato alcuni dei provvedimenti, come quello relativo ´ai 500 milioni di euro che verranno messi a disposizione per il pagamento dei debiti che i Comuni h hanno nei confronti delle imprese e che gli Enti locali non possono onorare, perché bloccati dal Patto di stabilità´. Intervento al quale si aggiungerà quello che migliorerà le performance dei pagamenti della Regione: ´Oggi avvengono entro 60 giorni, un tempo già buono, ma io voglio ridurlo a 45 giorni. Per farlo servono 400 milioni di euro, li stiamo trovando´. Più Di Un Miliardo A Disposizione Delle Imprese - Gli interventi per le imprese messi in cantiere dalla Regione ammontano a più di un miliardo di euro. ´Oltre all´intervento sulla smobilizzazione dei crediti delle Pmi - ha ricordato il governatore - abbiamo previsto 300 milioni di euro per la cartolarizzazione dei crediti della Regione e 50 milioni per la ricapitalizzazione delle Pmi che investono in innovazione´. ´Pochi giorni fa - ha aggiunto - l´assessore all´Istruzione, Formazione e Lavoro ha presentato l´agenda dei primi 100 giorni. Anche qui sono state trovate nelle pieghe del bilancio regionale risorse extra: uno stanziamento straordinario di 143 milioni di euro per rilanciare l´occupazione in Lombardia, 112 milioni per le politiche attive del lavoro, 21 milioni per un nuovo patto fra il sistema formativo e le imprese, 10 milioni per migliorare il rapporto con il sistema universitario, sempre in relazione al rapporto fra istruzione e lavoro´. Parola D´ordine: Collaborare - Il presidente di Regione Lombardia ha apprezzato l´appello alla collaborazione lanciato dal segretario Petteni. ´La capacità di sviluppare delle azioni comuni - ha detto - è essenziale, la Regione deve sapere fare sintesi, essere ´cabina di regia´, per poter ottenere da Roma, ma soprattutto da Bruxelles, le risposte ai problemi che noi abbiamo´. Proprio in relazione ai rapporti con l´Unione europea il Governatore si è anche detto d´accordo con l´affermazione del leader sindacale sull´importanza dell´asse Milano-bruxelles. ´Da Roma - ha osservato - aspettiamo ancora parecchie risposte, ma è a Bruxelles che si prendono le decisioni importanti, strategiche, come quelle sui fondi europei´. Sempre a proposito di Ue, il presidente ha offerto collaborazione al Comune di Milano sulla questione di Sea-handling, ricordata durante il suo intervento al congresso Cisl dall´assessore al Lavoro di Palazzo Marino: ´La proprietà è del Comune - ha sottolineato - ma la Regione è a disposizione. Sono stati fatti degli errori, perché bisognava negoziare prima con l´Ue, e a questo punto c´è il rischio che possa scattare una sanzione, con conseguenti rischi per i posti di lavoro´. Il governatore non ha nascosto il suo pessimismo: ´Temo che la sanzione arriverà. Dobbiamo farci trovare pronti e lavorare insieme, perché sono in gioco centinaia di posti di lavoro´. Folta Presenza Di Regione Lombardia In Sala - Ai lavori dell´Xi congresso di Cisl Lombardia, che fra l´altro si svolge nel giorno esatto del 50° ´compleanno´ della sigla sindacale, fondata il 30 aprile 1950, oltre al presidente della Regione, hanno presenziato: l´assessore all´Istruzione, Formazione e Lavoro; l´assessore al Commercio, Turismo e Terziario; l´assessore alle Attività produttive, Ricerca e Innovazione. Presenti anche il presidente del Consiglio regionale della Lombardia e diversi consiglieri regionali. |
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MILANO - GIOVANI IN PROPRIO PER TROVARE LAVORO |
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Milano, 6 maggio 2013 - Sono i giovani i protagonisti delle iscrizioni di nuove imprese nei primi tre mesi del 2013 a Milano, 27 le nuove aperture al giorno, considerando i giorni lavorativi, +20% in un anno. Si tratta di oltre 2mila imprese in tre mesi su un totale di oltre 7mila iscritte, rispetto alle 1.700 circa giovanili dello scorso anno, sempre nel primo trimestre. Scelgono di aprire un negozio, un’attività edilizia, un ristorante o sono nei servizi alla persona, nella finanza. Una risposta alla mancanza di opportunità da parte di chi si affaccia per la prima volta sul mercato del lavoro: ci sono meno assunzioni. La componente penalizzata è quella del lavoro dipendente, per la quale ci sono nel primo trimestre 2013, per tutti inclusi i giovani, 11.000 assunzioni e circa 12.800 uscite, vale a dire circa 1.800 posti di lavoro in meno mentre se si includono i lavori flessibili ci sono più opportunità (20.400 i contratti di lavoro attivati dalle imprese in provincia di Milano, nel primo trimestre 2013 a cui si contrappongono circa 15.300 "uscite). I settori più richiesti: commessi (2.110), ingegneri (1080), operai metalmeccanici (730), cuochi e camerieri (710), bancari e amministrativi (640). Il lavoro è al primo posto nei pensieri dei milanesi tra i settori su cui investire per il futuro: lo dicono circa sette cittadini su dieci e sette imprese su dieci. Milano è motore del lavoro, con un milione e quattrocentomila occupati nella provincia, un tasso di attività elevato (72,1% grazie alla componente femminile, 66,1%), ma cresce il tasso di disoccupazione (7,8%, +1,8% in un anno). Emerge da una elaborazione della Camera di Commercio di Milano, su dati registro delle imprese 2013, Istat 2012, Excelsior per il primo trimestre 2013 (sistema informativo permanente sull’occupazione e la formazione realizzato dalle Camere di Commercio, con il coordinamento di Unioncamere nazionale e il sostegno del Ministero del Lavoro e dell’Unione Europea - relativi alle previsioni di assunzioni delle imprese di Milano e provincia), la Rilevazione continua sule Forze di Lavoro per la Provincia di Milano e l’indagine Camera di commercio - Ispo ad aprile 2013 . “Milano si conferma punto di riferimento per il lavoro e per l’impresa – ha dichiarato Carlo Sangalli, presidente della Camera di Commercio di Milano –. Molti giovani, pur penalizzati dalla grande crisi, stanno dimostrando capacità di reazione mettendosi in proprio. E’ importante il ruolo delle istituzioni nel sostegno dell’imprenditoria e dell’occupazione come elemento di tenuta dell’economia. La Camera di commercio è attiva con le altre istituzioni del territorio con diversi bandi dedicati all’occupazione, tra cui il progetto Start che potrà creare nuove opportunità di lavoro”. |
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LOMBARDIA.1 MAGGIO:ASSESSORE LAVORO,SERVE PONTE TRA GENERAZIONI |
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Milano, 6 maggio 2013 - ´Più impegno e più generosità nei confronti dei giovani, meno fortunati rispetto a chi ha avuto l´opportunità di esprimersi e realizzarsi con il lavoro: per questo dobbiamo investire sul ponte generazionale come modello di nuovo incontro e nuova solidarietà attorno al passaggio di testimone tra chi ha quasi raggiunto i requisiti per la pensione e chi sta cercando occupazione´. Lo ha detto l´assessore all´Istruzione, Formazione e Lavoro di Regione Lombardia intervenendo alla cerimonia di consegna delle ´Stelle al merito del lavoro´, promossa dal Prefetto di Milano, e che si è svolta al Centro Congressi della Provincia di Milano. ´I Maestri del Lavoro - ha aggiunto l´assessore - lasciano un segno in terra di Lombardia. L´italia è una repubblica fondata sul lavoro. È l´avvio della nostra Costituzione, nella quale la parola lavoro ricorre ben 45 volte. Un segno di quanto i padri costituenti avessero posto a fondamento della nostra convivenza civile il dovere del lavoro e il diritto al lavoro. La ricchezza della nazione poggia sull´equilibrio tra queste due dimensioni´. Parlare di lavoro, a fronte dei recenti dati sulla disoccupazione, non può che coincidere con l´affrontare il tema della crisi.´ Proprio in situazioni come questa - ha proseguito l´assessore - siamo tutti chiamati ad esprimere il meglio di ciascuno di noi nell´inventare il lavoro, nell´innovarlo, nel renderlo più efficace e insieme più umano´. Una delle ipotesi citate dall´esponente della giunta regionale è il ´ponte generazionale´, per effetto del quale è possibile sostenere la solidarietà tra generazioni, assumendo giovani con contratti di apprendistato - o anche a tempo indeterminato - attraverso la riduzione di orario di lavoratori vicini all´età pensionabile a seguito di proposta dell´azienda. Un accordo, in questo senso, è stato siglato da Regione Lombardia, Assolombarda e Inps nel dicembre scorso e prevede la sperimentazione di questa iniziativa per tre anni con il coinvolgimento di imprese (associate ad Assolombarda) nei territori di Lodi, Milano e Monza. Part Time In Cambio Di Assunzioni Di Giovani - I destinatari dell´accordo sono i lavoratori e le lavoratrici a cui manchino non più di 36 mesi per il conseguimento del diritto alla pensione disponibili - in accordo con l´azienda sulla base di reciproca volontarietà - a convertire il rapporto da tempo pieno a tempo parziale, orizzontale o verticale, con una riduzione dell´orario fino al 50%, e giovani da inserire in azienda in età compresa fra i 18 e i 29 anni (inoccupati, disoccupati, percettori di ammortizzatori sociali in deroga, iscritti alle liste di mobilità). I Lavoratori Coinvolti - Secondo una stima approssimativa, il provvedimento potrebbe interessare circa 250 lavoratori e comunque ha tra i suoi requisiti di attuazione il fatto che deve determinare un saldo occupazionale aziendale positivo. L´intesa prevede che gli interventi di formazione non riguardino solo il giovane in apprendistato, ma anche il lavoratore in uscita. Entrando nel dettaglio, al lavoratore impiegato con contratto part-time è erogato da parte di Inps un importo per la contribuzione ridotta a causa della trasformazione del rapporto da full-time a part-time (cosiddetto ´delta contributivo´). Il Ruolo E Le Risorse Di Regione Lombardia - Regione Lombardia mette a disposizione le risorse necessarie alla copertura del delta contributivo - a titolo di contribuzione volontaria - a beneficio dei lavoratori prossimi al pensionamento per la durata massima di un triennio, e relativamente al periodo di part time in accompagnamento alla pensione a fronte dell´assunzione di giovani con contratto di apprendistato, o comunque a tempo indeterminato. A livello di risorse, Regione Lombardia può contare su un trasferimento da parte del Ministero del Lavoro (Welfare to Work) di 3 milioni per la copertura del delta contributivo e da trasferire ad Inps. I percorsi formativi saranno finanziati con 1,6 milioni provenienti da Risorse Fondimpresa/fondirigenti. Per favorire la copertura del delta contributivo si prevede da parte di Regione Lombardia l´erogazione di 7.000 €/annui medi pro-capite per massimo 3 anni; i costi dei percorsi formativi si prevedono a carico del conto formazione delle aziende partecipanti. |
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VERTENZA SANGEMINI, PRESIDENTE MARINI: REGIONE UMBRIA METTERÀ IN ATTO OGNI INIZIATIVA UTILE A DIFESA OCCUPAZIONE E SITO PRODUTTIVO |
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Perugia, 6 maggio 2013 - "La Giunta regionale segue con la massima attenzione la difficile vicenda della Sangemini e manifesta piena solidarietà ai lavoratori in lotta per la difesa del loro lavoro e dell´attività stessa di questo importante sito produttivo a livello nazionale". È quanto afferma la presidente della Regione Umbria, Catiuscia Marini che, assieme agli assessori regionali Vincenzo Riommi e Silvano Rometti, sta seguendo gli sviluppi di questa vertenza che vedrà nella giornata di domani uno sciopero di tutte le maestranze. "Vorrei prima di tutto esprimere la solidarietà della Giunta regionale ai lavoratori in lotta - dice la presidente - e assicurare che, oltre ad essere al loro fianco, ci sentiamo fortemente impegnati nel mettere in atto ogni iniziativa utile e necessaria non solo alla difesa dell´occupazione, ma anche per la salvaguardia di un importante sito produttivo. In particolare modo, la Giunta regionale sta monitorando la situazione di crisi sia sul piano della continuità dell´attività produttiva attraverso l´attivazione di un tavolo regionale, sia valutando i riflessi sul versante delle concessioni regionali di attingimento delle acque". La presidente Marini rivolge, quindi, un appello alla proprietà della Sangemini ed al suo management affinché "si affronti questa vertenza con il massimo senso di responsabilità". |
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SEMINARIO SULL´INNOVAZIONE RESPONSABILE |
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Forlì-Cesena, 6 maggio 2013 - Martedì 7 maggio dalle ore 10,30 alle 13, a Bologna nella sede di Unioncamere Emilia-romagna (viale Aldo Moro 62), si terrà il seminario “Innovazione Responsabile - miglioramento della qualità della vita come obiettivo delle imprese”. Lo scopo dell’incontro, organizzato da Unioncamere Emilia-romagna in collaborazione con Cise,azienda Speciale della Camera di Commercio di Forlì-cesena, è di illustrare come l’innovazione responsabile possa essere di particolare interesse per le imprese, partendo da esempi concreti di altre organizzazioni che hanno messo in pratica tali principi e ne hanno fatto una leva vincente sui mercati. L’innovazione è un’attività intrinseca all’essere umano che per propria natura tende sempre alla ricerca delle novità. Su questa dimensione dell’innovazione sarà impostato il dibattito che è gratuito e aperto a tutti. Ai presenti sarà consegnata in omaggio una copia del libro “L’innovazione responsabile - i principi”, curato da M.chiocca e L.valli. Il programma prevede il saluto introduttivo di Ugo Girardi, segretario generale Unioncamere Emilia-romagna, a cui seguiranno gli interventi di Simone Arnaldi, coordinatore Ciga (Centro Interdipartimentale per le Decisioni Giuridico-ambientali e la Certificazione Etica di Impresa) su “I principi dell’innovazione Responsabile” e Giuseppe Lanzi - fondatore & Ceo Sisifo Italia s.R.l. Che presenterà il caso aziendale “Sisifo, materiali a basso impatto ambientale in operazioni di comunicazione e marketing ”stratetici”. Le conclusioni saranno affidate a Luca Valli, direttore del Cise. “E’ possibile apprendere le modalità che possano condurre verso una forma migliore di innovazione, in grado di generare benefici per la collettività e per la qualità della vita delle persone. – dice Luca Valli - Per quanto riguarda le imprese questo significa connettere ricerca del nuovo, del meglio, del più efficiente e del più efficace sul mercato, con la capacità di assumersi la responsabilità di verificare per tempo gli effetti che la generazione di innovazione può avere per la società e per i cittadini. In altre parole – osserva Valli - parliamo di un’innovazione che sia in grado di esaltare la performance complessiva delle organizzazioni, dato che un’azienda capace di innovare in maniera responsabile ha prospettive di durata e di successo nel tempo migliori di quella di altre imprese che non risultano sensibili a tale approccio”. E’ gradita l’iscrizione al fine di facilitare le procedure organizzative, inviando la scheda di iscrizione via fax al numero 051 6377050 o via mail a laura.Bertella@rer.camcom.it |
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CAMPOBASSO - IMPRENDITORIALITÀ SOCIALE E MICROCREDITO, NASCE IL CISEM |
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Campobasso, 6 maggio 2013 - E’ stato costituito lo scorso 15 aprile 2013 il Comitato per l’Imprenditorialità Sociale e il Microcredito (Cisem) della Camera di Commercio di Campobasso. L’organismo, che ha sede presso la sede della Cdc, è composto da 8 membri rappresentanti del Consiglio camerale e degli Enti attivi sul territorio nell’ ambito della promozione dell’impresa sociale e del microcredito. L’esigenza di istituire un Comitato per la promozione dell’imprenditorialità Sociale e del Microcredito nasce dalla consapevolezza dell’importante contributo che le imprese non profit offrono allo sviluppo del territorio soprattutto in termini occupazionali. L’obiettivo quindi è quello di creare una rete, a livello sia locale che nazionale, in grado di far emergere e promuovere le imprese sociali, in un contesto di dialogo tra profit e non-profit, per individuare azioni positive in termini di crescita territoriale. Gli obiettivi principali che il Cisem si propone di perseguire sono i seguenti : - la promozione di analisi ed indagini sull’economia sociale per individuare le politiche di sviluppo dell’imprenditorialità sociale; - l’attivazione di iniziative volte a favorire l’accesso al credito delle imprese, soprattutto con riferimento allo strumento del microcredito; - la promozione di azioni per favorire lo sviluppo nonché la nascita dell’imprenditorialità sociale, quali formazione imprenditoriale e manageriale, per la ricerca delle soluzioni più appropriate alle differenti necessità, e delle forme del microcredito; - l’attivazione di meccanismi volti a stimolare la collaborazione in rete sia per le filiere, allo scopo di diffondere la cultura della cooperazione tra differenti organismi, sia tra le imprese profit e non profit. “La nascita del Cisem - afferma il Presidente camerale Amodio De Angelis- rappresenta l’ evoluzione dell´impegno che Unioncamere e il Sistema camerale hanno dedicato in questi ultimi anni alla valorizzazione dell´impresa sociale. Un’impresa capace di creare un valore stabile e duraturo per chi ne utilizza i servizi, per il contesto socio-economico nel quale è inserita e per i propri lavoratori. Il Comitato, utilizzando strumenti e competenze anche del Sistema camerale, analizzerà i punti di forza e di debolezza del Terzo Settore e delle forme del microcredito con l´obiettivo di suggerirne il necessario potenziamento.” Sono componenti del Comitato: Tommaso Palumbo, rappresentante del Consiglio camerale e del settore credito; Dina D’onofrio, Roberto Fanelli e Massimo Trivisonno, rappresentanti del Consiglio camerale; Lorella Palladino, Segretario Generale dell’Ente camerale; Domenico Calleo, Antonio Di Lallo, Alberta Viglione, rappresentanti di Enti attivi sul territorio. Il Comitato ha nominato quale Presidente dell’organismo Domenico Calleo. |
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SERRACCHIANI, TORVISCOSA ESEMPIO DI BUONA PRATICA |
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Torviscosa (Ud), 6 maggio 2013 - Un esempio di "buona pratica", un raro esempio di bonifica di un sito inquinato che ha saputo coniugare risanamento dell´ambiente e rilancio produttivo e dell´occupazione, una delle pochissime amministrazioni straordinarie che si è conclusa con successo. Un caso, insomma, che qualifica una volta di più una regione virtuosa come il Friuli Venezia Giulia. È questo il giudizio che la presidente della Regione, Debora Serracchiani, e il ministro dell´Ambiente, Andrea Orlando, hanno condiviso al termine della visita alla Caffaro di Torviscosa, dove sono state poste le condizioni, dopo il fallimento della precedente proprietà, per attirare nuovi investimenti nel settore della chimica. Ad accogliere la presidente e il ministro sono stati il sindaco di Torviscosa Roberto Fasan, assieme ad altri sindaci della Bassa friulana, il commissario straordinario della Caffaro Marco Cappelletto e il presidente di Halo Industry Angelo Colombo. Hanno accompagnato la presidente gli assessori Sergio Bolzonello, Maria Grazia Santoro e Sara Vito. Debora Serracchiani e il ministro hanno visitato, all´interno dello stabilimento, l´area recentemente restituita agli usi legittimi su cui sorgerà un nuovo impianto per la produzione di cloro-soda d´avanguardia dal punto di vista ambientale, per iniziativa di Halo Industry, società nata dall´alleanza di Bracco, Gruppo Bertolini e Friulia. Questo investimento permetterà, come ha sottolineato il commissario Cappelletto, non solo di consolidare le attività - e quindi l´occupazione - all´interno del sito (Caffaro e Bracco) ma anche di attrarre nuove iniziative, facendo di Torviscosa un polo europeo nel settore chimico. A questo risultato si è giunti, come è stato rilevato, grazie a un´azione caratterizzata da legalità e trasparenza e all´impegno di tutti i soggetti coinvolti, dalla Regione alle Amministrazioni locali, dai sindacati al ministero dell´Ambiente. In occasione della riunione di oggi, la presidente Serracchiani e il ministro Orlando hanno confermato il massimo impegno per completare le ultime procedure ambientali che mancano, in modo da far partire nei tempi più brevi possibili la costruzione del nuovo impianto di cloro-soda. |
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TICKET, CIRCA 20.000 I LAVORATORI IN DIFFICOLTÀ CUI VIENE ESTESA L’ESENZIONE |
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Firenze, 6 maggio 2013 – Sono circa 20.000 i lavoratori disoccupati, cassaintegrati o in mobilità che beneficeranno della decisione della Regione Toscana di estendere a tutte le ‘vittime’ della crisi economica l’esenzione dal ticket sanitario. Ad oggi sono oltre 13.500 persone utilizzano il codice E90 (disoccupati dal gennaio 2009) e sono circa 3.100 quelle che usano il codice E91 (cassaintegrati), mentre altre 3.000 riportano sulle ricette il codice E92 (lavoratori in mobilità). I tre codici di esenzione E90, E91 ed E92 avrebbero dovuto esser sospesi a partire dal 1° maggio 2013, invece la Regione Toscana ha scelto di confermare le esenzioni fino a fine anno. Alle esenzioni volute dalla Giunta, si aggiungono quelle garantite dalla normativa nazionale. Così ai circa 20.000 esenti in virtù della delibera regionale si sommano altri circa 5.500 esenti che utilizzano il E02, di valore nazionale, identificativo dei disoccupati con soglia di reddito familiare inferiore a 8.263 euro (soglia che sale a 11.362 euro in presenza di un coniuge ed alla quale si sommano ulteriori 516 euro per ogni figlio a carico). |
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PUBBLICATI SUL BUR BASILICATA I BANDI “CREAZIONE DI ATTIVITÀ IMPRENDITORIALI” |
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Potenza, 6 maggio 2013 - Al via i bandi “Creazione di attività imprenditoriali” finanziati dal Programma Speciale Senisese e dal Programma Operativo Val d’Agri Melandro Sauro Camastra. Pubblicati sul Bur n° 14 del 1-05-2013, i bandi punteranno a implementare il tessuto economico incentivando nuove imprese che potranno presentare domanda a partire dal sessantesimo e fino al centottantesimo giorno successivo alla data di pubblicazione. Due, quindi, i mesi a disposizione degli interessati per studiare il bando e preparare con calma la documentazione prima di poter presentare materialmente la domanda. Due i milioni di euro, provenienti dalle royalty dell’acqua, che sosterranno nuove idee e attività imprenditoriali nel comprensorio che comprende i Comuni di Calvera, Carbone, Castronuovo Sant’andrea, Cersosimo, Chiaromonte, Fardella, Francavilla in Sinni, Noepoli, San Costantino Albanese, San Paolo Albanese, San Severino lucano, Senise, Teana, Terranova del Pollino e Viggianello. Quattro i milioni, invece, per le imprese che vorranno investire nei 35 comuni del Programma Operativo Val d’Agri: Abriola, Accettura, Aliano, Anzi, Armento, Brienza, Brindisi di Montagna, Calvello, Castelmezzano, Castelsaraceno, Cirigliano, Corleto Perticara, Gallicchio, Gorgoglione, Grumento Nova, Guardia Perticara, Laurenzana, Marsiconuovo, Marsicovetere, Missanello, Moliterno, Montemurro, Paterno, Pietrapertosa, Roccanova, Sant’arcangelo, San Chirico Raparo, San Martino d’Agri, Sarconi, Sasso di Castalda, Satriano di Lucania, Spinoso, Stigliano, Tramutola e Viggiano. Sono finanziabili le attività economiche incluse nella classificazione Ateco 2007 per un investimento complessivo non inferiore a 10 mila euro e fino ad un massimo di 200.000 euro. Dalle attività manifatturiere alle costruzioni, dal commercio all’ingrosso escluso quello degli autoveicoli o motoveicoli al trasporto e magazzinaggio, dalle attività dei servizi di alloggio e di ristorazione a quelli di informazione e comunicazione, dalle attività artistiche, sportive e di divertimento alle altre attività culturali, tanti i settori ammissibili ad esclusione del commercio ambulante e di quanto specificato nell’articolo 5 del bando. Sono agevolate le spese per progettazione e studi, quelle connesse all’acquisizione di terreni, di immobili già costruiti, di opere murarie, impianti e macchinari. Si potranno, inoltre, richiedere contributi per sostenere le spese per investimenti immateriali per brevetti, consulenze, programmi informatici e per l’acquisizione di certificazioni. I bandi, gestiti dal Sviluppo Basilicata, prevedono una premialità per le microimprese a prevalente partecipazione di giovani, di donne o costituite da lucani residenti all’estero. Fa scattare la premialità anche la tipologia dell’investimento, se diretto all’innovazione tecnologica e commerciale, alla sostenibilità ambientale, alla sicurezza sui luoghi di lavoro e all’utilizzo delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione. |
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VERBANO, 190 IMPRESE CHIUSE NEL I TRIMESTRE 2013 |
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Verbania, 6 maggio 2013 - Il tasso di sviluppo delle imprese artigiane nei primi tre mesi del 2013 è -2,1%. Sebbene il risultato dei primi tre mesi sia sempre negativo a causa del concentrarsi delle cessazioni in questo periodo, si segnala una diminuzione delle nuove iscrizioni: 89 in v.A. Nei primi tre mesi 2013 (erano quasi 140 nello stesso periodo del 2011). La fase critica è confermata a livello regionale (-1,62%) e nazionale (-1,47%) anche se con tassi meno negativi. Solo 3 province registrano valori superiori allo zero (Napoli, Isernia, Trieste). Al 31.03.2013 il numero totale di attività artigiane registrate in provincia si attesta a 4.682 in v.A. Il settore più colpito dalla crisi resta quello delle costruzioni. Forti criticità per le ditte individuali: 165 le chiusure nei primi 90 giorni dell’anno, quasi due ogni giorno (stesso numero del 2012). I segnali emergono da Movimprese, rilevazione periodica realizzata da Infocamere, società consortile di informatica delle Camere di commercio italiane. Il numero di imprese iscritte, 89 in v.A, è il più basso negli ultimi otto anni: in passato nei primi tre mesi le aperture superavano le 100 unità, arrivando anche a 140 nuove aperture. Oltre che il settore delle costruzioni, dove opera quasi il 44% delle imprese artigiane (in v.A. 2.046 imprese), si conferma la flessione delle imprese artigiane nel comparto manifatturiero, che occupano quasi il 24% delle imprese artigiane. In valore assoluto rispetto al primo trimestre 2012 la flessione è pari a -87 imprese artigiane per il comparto edile e -32 per quelle manifatturiere. Segno più per le attività artigianali legate al turismo (+5 imprese) e quelle dei trasporti (+7 in v.A.). Il 78% del totale dell’universo artigiano (in v.A. 3.659 su un totale di 4.682 imprese registrate) sono imprese individuali: quattro imprese artigiane su cinque sono imprese individuali. Le imprese individuali sono in flessione di oltre 130 unità rispetto ai primi tre mesi 2012. In lieve crescita le società di capitali (+7 imprese in v.A. Rispetto allo stesso periodo 2012) che pesano per il 3,2% sul totale delle imprese artigiane. Da sottolineare come dieci anni fa le società di capitali artigiane pesavano sul totale del comparto artigiano per circa lo 0,13%, segnale che il tessuto produttivo sia sta progressivamente rimodellando su forme di impresa più articolate. |
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SARDEGNA, TURISMO: BANDO PER PROMOZIONE TERRITORI NEI SARDEGNA STORE |
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Cagliari, 6 maggio 2013 - La Regione dà avvio tramite i Sardegna Store a nuove attività di promozione coordinata dei territori per accrescere i flussi turistici, specie in bassa stagione, per commercializzare le eccellenze dell’agroalimentare e dell’artigianato e per attrarre investimenti nell´Isola. L’agenzia regionale Sardegna Promozione, infatti, ha pubblicato l´avviso pubblico per la presentazione di progetti finalizzati alla promozione e valorizzazione coordinata e unitaria dell’offerta turistica e culturale e delle eccellenze produttive artigianali e agroalimentari delle regioni storiche della Sardegna, nei "Sardegna Store" di Roma, Milano e Berlino. Le proposte progettuali devono essere presentate entro il 10 maggio prossimo. Soggetti Coinvolti. Possono presentare i progetti soggetti pubblici quali enti locali, Gal, Camere di commercio, Sistemi turistici locali, centri commerciali naturali, consorzi turistici o altri organismi pubblici o privati locali portatori di interessi diffusi che abbiano uno specifico radicamento nel territorio, come associazioni di categoria e datoriali, associazioni ambientaliste e culturali, università, centri di ricerca e altri attori dello sviluppo. L’agenzia regionale selezionerà un numero di progetti tale da coprire l’intero territorio regionale nell’arco di un anno e garantirà agli attuatori dei progetti la disponibilità degli spazi dei Sardegna Store e il relativo supporto logistico attraverso il personale e i servizi disponibili nei punti espositivi. Promozione Dei Territori. I Sardegna Store si pongono come luogo favorito per lo svolgimento di azioni di promozione e di marketing delle attività istituzionali dell’Amministrazione regionale e anche di tutti i portatori di interesse che intendano cogliere l’opportunità di promuovere in modo coordinato i prodotti e le specificità dei territori di riferimento. Il modello di sviluppo degli store si basa sulla valorizzazione delle differenze che, nell’ambito della storia, della cultura, dell’ambiente, dell’arte e della lingua, caratterizzano l’unicità del territorio isolano e costituiscono un valore aggiunto all’offerta di sviluppo economico. Modalita´ Di Partecipazione. La proposta, redatta, sottoscritta, timbrata e corredata della documentazione richiesta, deve pervenire a mano o a mezzo raccomandata A/r all’indirizzo: Agenzia Regionale Sardegna Promozione, viale Trieste 115, 09123 - Cagliari, oppure via pec all´indirizzo: sardegna.Promozione@pec.it . Eventuali informazioni e richieste di chiarimenti sull’avviso, potranno essere presentate all´indirizzo e-mail territori.Sardegnastore@regione.sardegna.it , fino a tre giorni prima della data di scadenza per la ricezione delle proposte. Le risposte saranno rese via e-mail al richiedente (e rese pubbliche settimanalmente, senza alcun riferimento alle generalità dei richiedenti) nello spazio Faq in apposita sezione del sito istituzionale www.Regione.sardegna.it (Sardegna Promozione - ‘Bandi e gare"). Si raccomanda di inserire nell’oggetto della e-mail ‘Faq Territori Sardegna Store proposte". |
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PROGETTO "L.E.T. GO! 2013": EXPORT MANAGER GRATIS IN AZIENDA |
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Pavia, 6 maggio 2013 - L´export continua ad essere una delle poche voci non in calo dell´economia pavese ed italiana. Unioncamere stima in oltre 70mila le imprese italiane i cui prodotti e le strategie di business sono pronti a varcare i confini nazionali. Il problema che spesso si pone è rappresentato dalle dimensioni e dalla struttura interna delle micro e piccole imprese che impedisce di affrontare una diretta presenza su nuovi mercati di sbocco. Per provare a superare queste difficoltà, la Camera di Commercio di Pavia propone alle imprese interessate un percorso di pianificazione e sviluppo delle attività di export per arrivare ad una crescita strutturata sui mercati esteri. Il progetto si chiama “L.e.t.go! 2013” ed è rivolto alle imprese pavesi - in particolare del settore manifatturiero - che non siano già esportatrici abituali e che abbiamo un fatturato export non superiore al 5% del fatturato complessivo. La partecipazione è gratuita e l’unico obbligo per le aziende è identificare una figura interna che dovrà seguire il percorso di formazione proposto, per poter poi trasferire le competenze acquisite in una attività autonoma di internazionalizzazione. Il progetto prevede due fasi. Nella prima verrà chiesto alle imprese di sottoporsi ad un check-up online di prima valutazione che si concluderà con la consegna di un report, contenente il posizionamento rispetto alle tematiche chiave dell’export. Questa prima fase svolgerà nel mese giugno 2013 e vi potranno partecipare massimo n. 18 aziende. Le azioni di supporto comprenderanno: analisi delle potenzialità e del possibile posizionamento aziendale sui mercati internazionali ed eventuale definizione del programma di internazionalizzazione, articolato in interventi commerciali e di marketing per l’estero specifici per l’azienda. La seconda fase del progetto consentirà ad un gruppo più ristretto di aziende (massimo 6) di proseguire con le attività di affiancamento da parte di due figure specializzate: l´Export Temporary Manager e l´Export Temporary Pupil. Saranno previsti sei incontri in azienda nell’arco di tre mesi e ulteriori incontri per un totale di 16 giornate, in collaborazione con la figura interna individuata. Il periodo di svolgimento di questa seconda fase andrà da luglio a ottobre 2013. Le aziende interessate devono inviare la scheda di adesione e gli allegati disponibili e scaricabili dal sito istituzionale www.Pv.camcom.gov.it Tutta la documentazione deve essere inoltrata per via telematica entro e non oltre il 31 maggio 2013 all’indirizzo di posta elettronica certificata pavia@pv.Legalmail.camcom.it |
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SISMA/EMILIA: PROSEGUE L´IMPEGNO PER LA MESSA IN SICUREZZA DELLE IMPRESE: RIAPERTURA DI FINESTRA DEL BANDO INAIL PER LA CONCESSIONE DI CONTRIBUTI PER INTERVENTI DI RIMOZIONE DELLE CARENZE STRUTTURALI DEI CAPANNONI E DI MIGLIORAMENTO SISMICO. LE NOVITÀ INTRODOTTE DALL´ORDINANZA N. 52 DEL 29 APRILE 2013. |
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Bologna, 6 maggio 2013 - Possibilità di effettuare interventi di miglioramento sismico, abbassamento della spesa minima ritenuta ammissibile e presentazione delle domande di contributo in un unico periodo. Sono alcune delle novità introdotte dall’ordinanza n. 52 del 29 aprile 2013 firmata dal Commissario delegato alla ricostruzione e presidente della Regione Vasco Errani, con cui si apre una nuova finestra del bando Inail per la messa in sicurezza dei capannoni delle imprese nelle zone terremotate. Le risorse ancora a disposizione sono pari a 67,2 milioni di euro circa. La prima finestra del bando, destinata al finanziamento di interventi per la rimozione delle carenze strutturali, si è aperta l’8 marzo e si è chiusa l’8 aprile 2013. Sono state presentate 133 domande: di queste 122 hanno chiesto l’erogazione in un´unica soluzione mentre 11 in 2 soluzioni. I costi previsti per il totale degli interventi ammontano a 8,1 milioni di euro, mentre la stima del contributo risulterebbe pari a 5,6 milioni. I lavori istruttori sono iniziati immediatamente rispettando l’ordine cronologico di arrivo delle domande; attualmente sono in corso di acquisizione i documenti e le informazioni necessarie per chiudere le procedure di valutazione entro il mese di maggio. “Bisogna aumentare la sicurezza del patrimonio industriale, e dei lavoratori – ha sottolineato stamani, durante la conferenza stampa, l’assessore regionale alle Attività produttive Gian Carlo Muzzarelli – . Con questo nuovo provvedimento avviamo una seconda fase, prevedendo contributi non solo per il rafforzamento locale ma anche per il miglioramento sismico. Mettiamo così subito in sicurezza insieme a Inail i capannoni, anche quelli non danneggiati”. L’assessore ha annunciato inoltre l’arrivo, nei prossimi giorni, di una nuova ordinanza per progetti di ricerca e occupazione. Ordinanza che destinerà 8 milioni (dei 50 milioni previsti dal decreto 74) a 12 imprese nell’area del cratere. Altri 5 milioni, provenienti da risorse comunitarie, verranno utilizzati per realizzare il tecnopolo di Mirandola per le industrie del distretto, in particolare del settore biomedicale. “Abbiamo già predisposto un documento – ha aggiunto infine l’assessore – contenente un insieme di emendamenti che presenteremo ai parlamentari affinché, in sede di conversione del decreto Monti, vengano inseriti ulteriori articoli di legge che riguardano l’affitto, il patto di stabilità per i Comuni, le risorse umane impiegate per la ricostruzione, la detassazione delle plusvalenze e la ‘spalmatura’ delle perdite nei cinque anni”. Imprese, contributi per il rafforzamento locale e il miglioramento sismico: cosa prevede la nuova ordinanza Le modifiche più significative apportate dalla nuova ordinanza riguardano alcuni punti specifici. Innanzitutto, c’è la possibilità di effettuare interventi di miglioramento sismico con un costo riconosciuto fino a un massimo di 65 euro per metro quadro per ogni 10 punti percentuali di differenza tra il livello di sicurezza sismica di partenza e il livello di sicurezza sismica raggiunto con l’intervento. Inoltre, la spesa minima ritenuta ammissibile viene abbassata a 4.000 euro per rispondere meglio alle esigenze delle piccolissime imprese. Sarà possibile presentare la domanda in un unico periodo che va dal 30 aprile compreso al 14 giugno 2013, eliminando quell’intervallo temporale previsto nell’ordinanza n. 23/2013 che interrompeva per 15 giorni la possibilità di presentare le istanze. In caso di stanziamento di nuove risorse finanziarie o di accertamento di risorse derivanti da economie, il Commissario si riserva la facoltà di provvedere alla riapertura delle procedure. La nuova ordinanza stabilisce che la domanda, anche riferita a più immobili, può riguardare il solo rafforzamento locale, il solo miglioramento sismico o entrambi gli interventi; per il solo miglioramento sismico è possibile anche presentare domanda per interventi non ancora effettuati che saranno collocati in apposita graduatoria. Nel caso di imprese che abbiano già presentato domanda sulla prima finestra è possibile presentare una seconda domanda. Il contributo massimo concedibile nel caso di intervento di solo miglioramento sismico è di 149.000 euro. Gli interventi di rafforzamento locale più quelli di miglioramento sismico, relativi anche a più immobili, ma riferiti allo stesso beneficiario, possono arrivare a un massimo di 200.000 euro. Per valutare le domande, evitando ulteriori richieste di chiarimenti, sono state apportate alcune specificazioni da introdurre negli allegati e nelle perizie giurate. Le risposte alle integrazioni o chiarimenti devono arrivare alla Regione, tramite l’applicativo web, entro il termine massimo di 15 giorni. |
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TRAVEL 2.0, CICLO DI SEMINARI SUL TURISMO |
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Lucca, 6 maggio 2013 - La Camera di Commercio di Lucca, in collaborazione con Toscana Promozione organizza nel mese di maggio, un´iniziativa gratuita rivolta al settore turistico. Si tratta di un "cluster" di seminari informativi articolato su tre livelli riguardante il mondo del Travel 2.0 che nasce dalla consapevolezza di come ormai oggi sia indispensabile, per l´operatore turistico, essere presente in internet e soprattutto esserlo in maniera efficace visto che ormai i viaggi e l´esperienza turistica in senso lato partono sempre più da una dimensione on line: le decisioni più importanti su mete, itinerari e punti di interesse sono condizionati dalle impressioni avute sulla rete. Il percorso seminariale affronterà i temi del Web Marketing, del Social Media Marketing fino ad arrivare al mondo del "Mobile" con le applicazioni per tablet e smartphone, tutti temi di forte attualità che rappresentano per tutti i settori, ma in particolare per quello turistico, le "sfide" del momento, da affrontare con la giusta preparazione e consapevolezza. Di seguito i titoli e le date dei seminari: 6 maggio 2013 Web Marketing 2.0 – Il concetto di campagna, web tools, video, mobile e analytics. 16 maggio 2013 Social Media Marketing –Brand awareness, custode retention e advertising con i social. 28 maggio 2013 Mobile Revolution Is Now –Mobile marketing, app e oltre. I partecipanti ai seminari potranno ricevere, su richiesta, un check up gratuito della loro struttura sulla base delle tematiche trattate nei seminari. La richiesta del check up potrà essere segnalata nell´apposita casella della Scheda di adesione on line. In allegato programma e scheda di adesione per partecipare. |
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PIACENZA, APPROVATO BILANCIO D´ESERCIZIO 2012. AVANZO DI 40MILA EURO |
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Piacenza, 6 maggio 2013 - Il Consiglio camerale ha approvato il 30 aprile il bilancio d’esercizio, ovvero il consuntivo relativo al 2012. Bilancio che si è chiuso con un avanzo di 40.682 euro. Positivo il commento dei consiglieri presenti che hanno apprezzato il fatto che a fronte di una riduzione dei proventi correnti pari a 96.442 euro (a causa della diminuzione dei diritti di segreteria e dei contributi e trasferimenti) l’ente sia riuscito comunque ad incrementare di circa 150 mila euro le risorse trasferite sul territorio. E’ stata infatti attuata una politica di contenimento delle spese di funzionamento e delle spese di personale. Significativo anche il fatto che, nonostante la crisi economica in atto, il diritto annuale incassato sia cresciuto dello 0,37%. Gli oneri correnti hanno raggiunto la somma di 8 milioni 320.888 euro: la “fetta” più grande di questa torta è rappresentata dagli interventi economici, ovvero a sostegno dell’economia provinciale: sono il 33,27% del totale. La quota maggiore è stata destinata sulla linea “sostegno alla nascita e allo sviluppo dell’impresa” che ha visto assegnate risorse per 1 milione e 563mila euro. Alla promozione del territorio sono andati 387.528 euro e 321.309 euro invece sono serviti per potenziare la filiera agroalimentare. L’internazionalizzazione ha assorbito risorse pari a 198.526 euro. Nel corso della seduta di Consiglio il Presidente Parenti ha aggiornato sullo stato di avanzamento di diversi progetti dell’Ente. Tra i più significativi meritano la citazione l’intervento auspicato per Cascina San Savino (in prossimità del quartiere fieristico) che risulta però ancora ai blocchi di partenza in quanto, come ha segnalato il Consigliere Domenico Toscani, incaricato di tenerne le fila, il momento è poco propizio agli investimenti e la proposta di istituire a Piacenza un Museo nazionale dell’agricoltura e delle Macchine agricole, la cui collocazione ideale, per il numero uno camerale, dovrebbe essere in città, magari in una delle caserme vicine al centro storico. “Non dobbiamo pensare ad una iniziativa di portata limitata” ha sottolineato Parenti “occorre candidarsi per un Museo nazionale, che possa aumentare l’attrattività del territorio provinciale”. Ma il Presidente ha ricordato anche altri ambiti nei quali l’Ente è impegnato: il miglioramento dei collegamenti ferroviari tra Piacenza e Milano, uno studio di fattibilità per nuovi invasi montani (anche attraverso il ripristino ed il miglioramento delle dighe già esistenti), la condivisione dei progetti per Expo 2015, per coordinare i quali occorre individuare un soggetto unico, che potrebbe essere Piacenza Expo. E’ stato anche annunciato che il Rapporto sull’economia provinciale sarà presentato lunedì 13 maggio, alle 17, presso il Campus di Cariparma Credit Agricole, in Via San Bartolomeo. Ospite sarà Alberto Quadrio Curzio, Professore emerito di Economia politica dell’Università Cattolica di Milano. Nella stessa occasione sarà presentato lo studio di fattibilità per un percorso ciclabile tra Rivergaro e Bobbio messo a punto da Uniontrasporti, società del sistema camerale. |
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MILANO - ARTIGIANI MILANESI SEMPRE PIÙ DESIGNER: INCONTRO IL 6 IN CDC |
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Milano, 6 maggio 2013 - Artigianato milanese verso il design, tra manualità e innovazione. Quante sono le imprese innovative artigiane a Milano? In quali settori operano? Sono aumentate negli anni? Se ne parlerà all’incontro “Futuro artigiano? La virtuosa contaminazione tra lavoro artigiano ed economia globale”. Nel corso dell’incontro organizzato per lunedì 6 maggio alle ore 17.30 presso Palazzo Turati (Via Meravigli 9/B) sarà assegnato anche il “Premio Gabriele Lanfredini”, un riconoscimento a persone che abbiano valorizzato aspetti della realtà artigianale milanese istituito dalla Camera di Commercio di Milano. Programma - Apertura dei lavori: Carlo Sangalli, Presidente Camera di Commercio di Milano e Marco Accornero Segretario Generale Unione Artigiani della Provincia di Milano. Interventi di: Stefano Micelli Docente Economia e Gestione delle Imprese Università Ca’ Foscari – Venezia; Vittorio Bellotti Vice Presidente Vicario Fondazione Fiera Milano; Vincenzo Mamoli Segretario Generale Confartigianato Lombardia. Cerimonia di premiazione: Stefano Fugazza, Presidente Unione Artigiani della Provincia di Milano e Fondazione Gabriele Lanfredini. Riconoscimenti per imprese artigiane: Red Apple Srl, Studio Lab di Chiodini Patrizia, Teknodisplay Srl. Riconoscimenti per formazione e cultura: Piero Bassetti Presidente Fondazione Giannino Bassetti, Stefano Micelli Docente Economia e Gestione delle Imprese Università Ca’ Foscari – Venezia. |
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