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GIOVEDI

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Notiziario Marketpress di Giovedì 10 Ottobre 2013
IL PARLAMENTO EUROPEO NON SI OPPONE ALLE MISURE DELLA COMMISSIONE SUI LIMITI DEI TEMPI DI VOLO  
 
Strasburgo, 10 ottobre 2013 - Nuove norme in materia di tempi di volo massimi per piloti e assistenti di volo saranno presto introdotte dalla Commissione europea, dopo che il Parlamento, mercoledì, ha respinto una risoluzione che chiedeva di ritirare la proposta. "Resta il fatto che ogni singolo regolatore di sicurezza nazionale ha sostenuto queste misure", ha detto il presidente della commissione per i trasporti e il turismo, Brian Simpson (S&d, Uk), commentando la mancanza di sostegno alle nuove misure espresse da alcuni membri nel dibattito prima del voto . 218 deputati hanno votato a favore della risoluzione che si opponeva alle nuove norme, 387 contro e 66 si sono astenuti. Sarebbe stata necessaria la maggioranza assoluta. Il voto del Parlamento dà il via libera a misure della Commissione sui limiti dei tempi di volo che mirano a migliorare la sicurezza, garantendo che il personale di condotta e di cabina abbia livelli di allerta adeguati durante le operazioni di volo. Le misure modificano le regole in vigore sui tempi di volo, tra l´altro limitando quelli notturni a 11 ore, introducendo limiti per il tempo di volo su 12 mesi consecutivi e nuovi periodi di riposo per contrastare la fatica cumulativa dopo voli prolungati e in caso di orari gravosi. Il tempo di standby non dovrebbe superare le 16 ore, includendo nel calcolo lo standby stesso e il volo seguente. Nell´ambito della procedura di "comitatologia", il Parlamento può respingere i progetti di misure di esecuzione, ma non modificarli.  
   
   
UE: POTENZIARE IL PARTENARIATO ORIENTALE ATTRAVERSO I TRASPORTI: PRINCIPALI RISULTATI E PROSSIME FASI  
 
Bruxelles, 10 ottobre 2013 - I ministri dei trasporti dell’Ue e dei paesi del partenariato orientale1 si riuniscono oggi a Lussemburgo per valutare i progressi compiuti nel settore dei trasporti e avviare le prossime fasi volte a migliorare i collegamenti. Due anni fa la Commissione europea ha presentato un piano d’azione nel settore dei trasporti per avvicinare maggiormente all´Ue i suoi vicini orientali, un´iniziativa che è stata avallata dai ministri dei trasporti nella loro prima riunione svoltasi nel 2011 a Cracovia (Polonia). "Il trasporto non si ferma alle frontiere ma avvicina i cittadini europei e le economie dei loro paesi. Il partenariato orientale mira a diffondere le conquiste ottenute dell’Ue ai nostri vicini più prossimi perché possano anch´essi beneficiare di collegamenti più rapidi, più economici e più sicuri" ha dichiarato Siim Kallas, vicepresidente della Commissione europea. La cooperazione con i paesi del partenariato orientale nel settore dei trasporti è essenziale per intensificare i collegamenti commerciali e avvicinare le due metà, occidentale e orientale, del continente europeo. Una rete di collegamenti di trasporto più agevoli crea opportunità sia per le imprese che per i cittadini; questo è un esempio concreto dei vantaggi che l’Ue può offrire ai paesi del partenariato orientale. L’ue è intenzionata ad aiutare tali paesi ad allinearsi alle norme Ue per tutti i modi di trasporto e a migliorare le infrastrutture di trasporto e i collegamenti tra l’Ue e i suoi vicini più prossimi. Nella riunione di Lussemburgo, i ministri intendono approvare i principali risultati ottenuti e delineare orientamenti per la cooperazione futura in una dichiarazione congiunta. Di seguito sono riassunti i primi risultati della più stretta cooperazione in materia di trasporti con i paesi del partenariato orientale. Armonizzazione con la legislazione dell´Ue e graduale integrazione del mercato: i paesi partner hanno avviato riforme per allineare i loro sistemi di trasporto agli standard dell’Ue. Gli accordi di associazione che l’Ue ha negoziato con alcuni di essi prevedono una maggiore convergenza normativa nel settore dei trasporti. I principali risultati di questa integrazione del mercato sono la firma e l’attuazione di accordi globali nel settore del trasporto aereo che l’Ue ha negoziato con la Georgia e la Moldova. Rete regionale dei trasporti del partenariato orientale: i paesi partner hanno concordato alcuni collegamenti prioritari di trasporto stradale, ferroviario, aereo e marittimo nella regione del partenariato orientale. Questa rete si ricollega alla rete transeuropea di trasporto (Ten-t) e servirà da riferimento per i futuri investimenti. Progetti infrastrutturali prioritari sulla rete regionale dei trasporti: per migliorare i collegamenti con l’Ue e all’interno della regione, la ricostruzione della strada Krakovits-lviv-brody-rivne in Ucraina e l’ammodernamento della linea ferroviaria tra la Georgia e l’Azerbaigian sono due progetti riconosciuti come prioritari, i quali potrebbero beneficiare di finanziamenti tramite gli attuali fondi dell´Ue e i prestiti concessi da istituzioni finanziarie internazionali. In una fase successiva, il vertice per il partenariato orientale, che si terrà a Vilnius il 28 e 29 novembre 2013, dovrebbe approvare alcuni obiettivi concreti e raggiungibili derivanti dalla cooperazione in materia di trasporti. Successivamente al vertice, il gruppo di esperti per i trasporti del partenariato orientale sarà incaricato della cooperazione tecnica per promuovere la convergenza normativa e l’attuazione di progetti specifici.  
   
   
PARERE FAVOREVOLE DELLE COMMISSIONI DI SENATO E CAMERA PER LA CONFERMA DI VITO RIGGIO ALLA PRESIDENZA DELL’ENAC  
 
Roma, 10 ottobre 2013 - L’ente Nazionale per l’Aviazione Civile rende noto che le Commissioni competenti del Senato e della Camera hanno reso parere favorevole, con i due terzi dei voti espressi, per la conferma di Vito Riggio alla Presidenza dell’Enac.  
   
   
INCONTRO ORGANIZZATO DAL CENTRO STUDI DEMETRA TRA I VERTICI DI ENAC E ASI SULLA COSTITUZIONE DEL COMPARTO AEROSPAZIALE  
 
Roma, 10 ottobre 2013 - Organizzato dal Centro Studi Demetra, importante riferimento culturale del mondo del trasporto aereo, presieduto dall’Avvocato dello Stato Pierluigi Di Palma, si è svolto nella giornata del, 9 ottobre, un incontro tra il Commissario Straordinario dell’Ente Nazionale dell’Aviazione Civile (Enac), Vito Riggio, e il Presidente dell’Agenzia Spaziale Italiana (Asi), Enrico Saggese, volto ad approfondire, ma soprattutto a rilanciare, l’idea della costituzione del comparto aerospaziale, tema da sempre molto caro al Centro Studi. A seguito dell’incontro il Commissario Straordinario Riggio si è dichiarato soddisfatto di questo rinnovato interesse per il comparto aerospaziale, ritenendo necessaria l’individuazione di un unico centro strategico di direzione e governo del Comparto che, anche attraverso un’ottimizzazione delle risorse già esistenti, possa rafforzare la competitività del nostro Paese in ambito comunitario ed internazionale. Il Presidente Saggese, inoltre, ha evidenziato i forti punti di contatto che legano il settore aerospaziale a quello del trasporto aereo, annunciando l’avvio dei necessari approfondimenti per individuare nel Centro Italiano di Ricerche Aerospaziali (Cira), di cui è Presidente, il soggetto istituzionale idoneo ad assolvere le indispensabili funzioni di raccordo tra i due settori, tenuto conto del comune interesse per l’aeroporto Oreste Salomone di Capua. Nel corso dell’incontro è stato, altresì, programmato, un seminario sulla costituzione del comparto aerospaziale tra gli opinion makers del settore, da tenersi in Puglia entro la fine dell’anno.  
   
   
BRUXELLES/VENDOLA: "A BARI UN EVENTO EUROPEO SUL FUTURO DELL´AEROSPAZIO"  
 
Bruxelles, 10 ottobre 2012 – “La Puglia ospiterà quest’inverno un appuntamento europeo sul futuro dell’aerospazio. Sarà una conferenza tematica per la rifondazione e il rilancio dell’intera rete aerospaziale. Un rilancio del settore attraverso il coinvolgimento di tutto il sistema d’impresa, del sistema accademico della ricerca e di quei soggetti che, nei diversi luoghi della società dall’organizzazione sanitaria a quella della protezione civile, possono essere i beneficiari dei servizi spaziali. E noi, attraverso Nereus (ricordo che la Regione Puglia è membro del management board europeo del network di regioni che lavorano in questo settore di avanguardia) saremo particolarmente lieti di portare la Puglia che guarda al cielo in Europa e di portare l’Europa che investe nell’aerospazio nella nostra regione, a Bari”. Lo ha annunciato a Bruxelles il Presidente della Regione Puglia Nichi Vendola partecipando alla riunione del Comitato di direzione del network Nereus che si è svolta presso la sede di rappresentanza della Regione Puglia. L’obiettivo degli Stati generali dell’Aerospazio che si terranno a Bari presumibilmente a febbraio del 2014, sarà quello di affrontare il tema della cooperazione multiregionale con particolare attenzione sia allo scambio di buone pratiche nelle attività spaziali sia alle iniziative di armonizzazione delle capacità industriali per favorire lo sviluppo delle Piccole e medie imprese e la fruizione dei servizi da parte degli enti regionali e di tutti i cittadini.  
   
   
MOBILITÀ: IMPORTANTI MISURE DI SICUREZZA PASSIVA PER SALVARE VITE  
 
Bruxelles, 10 ottobre 2012 - L´uso obbligatorio delle cinture di sicurezza e le progettazioni innovative dei veicoli hanno fatto molto per ridurre le lesioni e le morti conseguenti agli incidenti stradali. Tali misure di sicurezza "passiva" sono una parte importante di qualsiasi strategia volta a ridurre il numero delle vittime degli incidenti stradali. L´obbiettivo del progetto Aprosys ("Advanced protection systems"), finanziato dall´Ue, era quello di sviluppare e presentare tecnologie di sicurezza passiva per tutti gli utenti stradali europei. I ricercatori del progetto, guidato dall´Organizzazione olandese per la ricerca scientifica applicata (Tno), volevano anche aumentare la competitività dell´industria europea del trasporto su strada, sviluppando nuove tecnologie di sicurezza, approcci alla progettazione e metodi di valutazione per aiutare a promuovere l´efficienza dei processi di sviluppo. Aprosys ha ricevuto 18 milioni di finanziamenti dall´Ue, che lo hanno reso una delle principali iniziative europee nel campo della ricerca sulla sicurezza stradale. Il team ha raccolto competenze di ricerca, scientifiche e tecnologiche da tutta Europa e ha incluso un´ampia gamma di questioni relative alla sicurezza, che comprende la biomeccanica umana, resistenza agli urti di veicoli e infrastrutture, rilevazione e controllo e sistemi di protezione per occupanti e utenti della strada. I ricercatori hanno condotto un gran numero di analisi di modelli matematici del corpo umano, valutando la fase precedente all´incidente e gli effetti di età e sesso sul comportamento del corpo umano in un incidente. Il progetto ha inoltre sviluppato un nuovo modello di manichino da crash test, che raffigura un piccolo individuo di sesso femminile, per aiutare a valutare gli impatti laterali negli incidenti. Inoltre, è stato sviluppato un nuovo sistema di protezione dagli impatti laterali per gli occupanti del veicolo, che comprende un sistema di sensori che unisce la visione radar a quella stereo, e componenti meccanici attivi. I ricercatori di Aprosys hanno proposto una serie di procedure di test in quattro parti, che contribuirà alla armonizzazione degli standard per gli impatti laterali in tutto il mondo. Tra gli altri risultati ci sono: - nuovi criteri per le lesioni e tolleranza alle lesioni per la progettazione delle automobili; - nuova conoscenza e strumenti per sistemi di sicurezza intelligenti; - miglioramento della tecnologia di test virtuale; - sistemi di protezione avanzati per ridurre le lesioni nei tipi di incidenti più rilevanti. La scelta degli argomenti si è basata sul piano d´azione della Passive Safety Network, oltre che su revisioni della tecnologia all´avanguardia ed esaurienti discussioni con le parti interessate. Il team ha selezionato obbiettivi in linea con la riduzione del più grande numero possibile di vittime e lesioni. Il team di Aprosys ha inoltre sviluppato una metodologia di valutazione generica per i sistemi di sicurezza adattiva, tenendo in considerazione gli scenari degli incidenti, i tipi di sensori e altri fattori. È stata sviluppata una serie di modelli generici di veicoli che rappresenta varie classi di veicoli, che può essere usata dalle industrie per valutare una gamma di condizioni e scenari di incidente, che comprende impatti tra veicolo e veicolo, camion e veicolo, veicolo e pedone e veicolo e ciclista o motociclista. Sono stati inoltre sviluppati nuovi metodi di valutazione e sistemi di protezione per utenti della strada vulnerabili, quali pedoni, ciclisti e motociclisti. Tra gli esempi di raccomandazioni in questo campo ci sono una nuova sbarra di sicurezza aggiuntiva per i camion, strategie con paraurti attivi e airbag per i pedoni sui parabrezza, e una migliore progettazione di caschi e protezioni del torace per i motociclisti. Lo sviluppo di nuove caratteristiche di sicurezza passive si traduce direttamente in vite salvate. Ad esempio, delle stime indicano una possibile riduzione del 50 per cento delle vittime di impatti frontali quando sono presenti le nuove misure di sicurezza passive e integrate. Per gli impatti laterali, si prevedono riduzioni delle vittime fino al 40 per cento, e per i ciclisti e i pedoni rispettivamente del 25 e del 30 per cento. Aprosys ha fatto molta strada per rendere questi obbiettivi una realtà e le strade un luogo più sicuro. Il progetto si è concluso a marzo 2009. Per maggiori informazioni, visitare: Aprosys http://www.Tno.nl/content.cfm?context=kennis&content=expertise_euproject&laag1=1&laag2=41&item_id=464&taal=2 Scheda informativa del progetto http://cordis.Europa.eu/projects/rcn/74297_it.html Organizzazione olandese per la ricerca scientifica applicata (Tno) http://www.Tno.nl/index.cfm  
   
   
GOLF DIVENTA TECH&SOUND  
 
Verona, 10 ottobre 2013 - A un anno dal lancio in Italia, la Golf conferma il suo successo con numeri che ne fanno la più venduta del segmento C. Per consolidare questa posizione di leader, la Volkswagen amplia la gamma Golf lanciando due nuove varianti: Tech&sound 1.2 Tsi 85 Cv benzina turbo e Tech&sound 1.6 Tdi 90 Cv Turbodiesel. Al pari delle omonime versioni della Polo, anche in questo caso l’equipaggiamento Tech&sound, ridefinito su misura per la Golf, si caratterizza per una ricca dotazione di serie che, in relazione ai competitivi prezzi promozionali – 16.950 € per la 1.2 Tsi e 18.950 € per la 1.6 Tdi – pone le due nuove Golf tra le offerte più attraenti del segmento. Si tratta di versioni in grado di riproporre ed esaltare una delle specifiche doti della Golf, ovvero la capacità di garantire al Cliente un elevato controvalore che motiva ampiamente l’investimento. L’allestimento Tech&sound si basa sul Trendline che già comprende, tra l’altro, 7 airbag, differenziale elettronico autobloccante Xds, sistema di frenata anti collisione multipla, start/stop, Fatigue Detection per il monitoraggio della stanchezza del guidatore, climatizzatore manuale, sedile guida regolabile in altezza e volante regolabile in altezza e profondità. Le specifiche dotazioni Tech&sound includono il più sofisticato sistema radio offerto sulla Golf, ovvero il Radio Composition Media (con display touchscreen a colori da 5,8”, 8 altoparlanti, lettore Sd card, ingresso Aux-in e Usb, lettore Cd e predisposizione telefono per cellulari Bluetooth) oltre a display plus nella strumentazione, volante multifunzione rivestito in pelle, bracciolo anteriore centrale, fari fendinebbia e Park Pilot (sensori di parcheggio anteriori e posteriori). Gli optional disponibili sono 5 porte, ruota di scorta minispare, pacchetto fumatori e i colori Pure White e Nero. Il colore Grigio Urano è compreso nel prezzo. Le Golf Tech&sound, riconoscibili per lo specifico sticker sul montante centrale, sono offerte con due moderni motori, inediti per la gamma – come sempre pensati, sviluppati e prodotti dalla Volkswagen – che le rendono guidabili anche dai neopatentati. Il benzina 1.2 Tsi 85 Cv, sovralimentato e con iniezione diretta del carburante, dispone di 160 Nm di coppia, consuma 4,9 l/ 100 km nel ciclo combinato (113 g/km di Co2) e permette alla Golf di accelerare da 0 a 100 km/h in 11,9 secondi e di raggiungere i 179 km/h. La Tech&sound 1.6 Tdi 90 Cv, con motore Turbodiesel a iniezione diretta common rail e 230 Nm di coppia, consuma 3,8 l/100 km nel ciclo combinato (98 g/km di Co2), passa da 0 a 100 km/h in 11,9 secondi e raggiunge i 185 km/h.  
   
   
CAMPANIA, ANAS: AGGIUDICATO L`APPALTO PER LAVORI DI SISTEMAZIONE IDRAULICA LUNGO LE TRATTE DEI FIUMI `IRNO` E `GRANCANO` A SALERNO  
 
Napoli, 10 ottobre 2013- L`anas ha pubblicato ieri sulla Gazzetta Ufficiale l`esito del bando di gara per l`appalto di interventi urgenti lungo le tratte dei fiumi `Irno` e `Grancano` a Salerno, per un importo complessivo di 640 mila euro. Gli interventi riguardano, in particolare, i lavori di sistemazione idraulica e di sigillatura di una condotta fognaria in attraversamento subalveo. L`area dei lavori è interessata dalle strutture portanti del ramo A dello svincolo dell`autostrada A3 Salerno-fratte. L`appalto è stato aggiudicato alla società 3D Ingegneria E Costruzioni S.r.l. Con sede in Caserta, Via Lamberti ed.A4. Per informazioni dettagliate su tutti i bandi e gli esiti di gara: http://www.stradeanas.it/  
   
   
NUOVO IMPIANTO MANUTENZIONE TRENI REGIONALI A VERONA. IN VENETO 2 TRENI IN PIÙ AL GIORNO, 35 OCCUPATI, 5 MILIONI DI INVESTIMENTO  
 
Verona, 10 ottobre 2013 - Un investimento complessivo di 5 milioni di euro, 35 occupati nelle 24 ore, manutenzione di sei treni completi al giorno che significa avere in circolazione 2 treni in più nell’arco di ogni giornata perfettamente in ordine e sicuri al giorno, tecnologia di avanguardia, sicurezza e comodità per gli addetti, lavoro in Veneto. Sono questi i principali numeri del nuovo impianto di manutenzione Trenitalia destinato ai treni regionali, inaugurato ieri mattina a Verona dall´assessore alle politiche della mobilità del Veneto Renato Chisso, dalla responsabile della direzione regionale di Trenitalia Maria Giaconìa, dalle maestranze, dalle organizzazioni sindacali e dai dirigenti locali dei diversi “rami” di Ferrovie dello Stato. “Più lavoro in Veneto, meno tempo per i trasferimenti in officine di altri impianti d´Italia, due treni in più disponibili ogni giorno per i nostri pendolari sono argomenti che fanno ben sperare in un miglioramento del servizio di trasporto pubblico locale su ferro nel Veneto – ha sottolineato Chisso – soprattutto nella prospettiva del prossimo orario cadenzato che entrerà in funzione nel prossimo dicembre e che dovrebbe rispondere alle tante, troppe criticità oggi presenti, con un aumento dei convogli circolanti. I lavoratori e gli studenti che usano il treno meritano questo ed altro; noi glielo vogliamo dare e insieme a loro paghiamo per avere un servizio all´altezza delle aspettative e dei contratti: questo capannone è il segno che qualcosa sta cambiando e che ci spinge tutti ad operare per avere i risultati che cerchiamo”. “Noi ci crediamo e ci attrezziamo – gli ha fatto eco Maria Giaconìa – e oggi siamo in grado di realizzare lavorazioni a treni completi, lunghi fino a 13 carrozze”, mentre prima le manutenzioni avvenivano sotto una tettoia, con i lavoratori praticamente all´aperto e con la necessità di “spezzare” i convogli perché lo spazio non era sufficiente. “A novembre inaugureremo un impianto analogo a Mestre, che ha richiesto un investimento di circa 3 milioni, dove verrà fatta anche la manutenzione dei treni di proprietà di Sistemi Territoriali e contiamo di poter realizzare un manufatto per le locomotive, che comporterà un investimento di una decina di milioni”. “Queste sono giornate alle quali non siamo più abituati – ha detto dal canto suo Claudio Capozucca, della segreteria della Fit Cisl – perché non si è solo costruito un positivo rapporto con i lavoratori, ma si parla di sviluppo”. Il nuovo capannone, lungo 365 metri e largo 15 per una superficie di 5.500 metri quadri, dispone di due binari e vi possono sostare ed essere controllati contemporaneamente quattro treni Vivalto . I due binari sono posati su colonnine e dispongono di una fossa di visita per la manutenzione delle parti posizionate sotto la cassa dei convogli. L´impianto di elettrificazione è retrattile per poter lavorare in sicurezza anche sopra i treni, mentre due gru a ponte della portata di due tonnellate consentono interventi di montaggio, smontaggio e movimentazione delle apparecchiature sul cosiddetto “imperiale”. Quattro piattaforme mobili permettono interventi di manutenzione a varie altezze. Il tutto introduce estrema flessibilità delle lavorazioni e ottimizzazione dei tempi di intervento. La sicurezza del personale è regolata da apposite procedure e blocchi meccanici ed elettrici che inibiscono l’uso delle varie apparecchiature (gru, piattaforme, bracci mobili) in presenza di alimentazione della linea di contatto. Pannelli informativi a scritte scorrevoli visualizzano le varie lavorazioni in atto. Con i capannoni di Verona e di Mestre, la Direzione Regionale Veneto di Trenitalia disporrà di tre siti manutentivi specializzati: Verona Porta Nuova per i convogli del trasporto regionale veloce e i Vivalto, Padova/mestre per i convogli del trasporto metropolitano, Treviso per i diesel.  
   
   
STAZIONE DI GEMONA: REGIONE FVG SOSTERRÀ RIQUALIFICAZIONE  
 
Trieste, 10 ottobre 2013 - "La Regione è presente e darà sostegno, con il progetto piccole stazioni per il quale la Giunta regionale ha messo a disposizione 400 mila euro, anche alla riqualificazione della stazione di Gemona che risulta strategica sia nell´ambito dell´asse Adriatico - Baltico, sia nella prospettiva di dare supporto con la mobilità sostenibile al turismo d´area, che qui ha già visto ottimi risultati derivanti proprio dall´intermodalità treno-bici realizzata con il progetto transfrontaliero Micotra". Lo ha affermato l´assessore regionale alle Infrastrutture e mobilità Mariagrazia Santoro, intervenuta ieri a Gemona alla presentazione del progetto di ristrutturazione della locale stazione recentemente passata in comodato d´uso al Comune che sta provvedendo ad un nuovo piano di gestione. All´incontro erano presenti il sindaco di Gemona Paolo Urbani, il consigliere regionale Roberto Revelant, il consigliere provinciale Renato Carlantoni, e alcuni rappresentanti dei comitati dei pendolari Alto Friuli, di Rfi e di Trenitalia. Tra le priorità di intervento concordate con l´amministrazione comunale l´assessore Santoro ha indicato la copertura delle scale di accesso ai binari e la realizzazione dell´apertura del tunnel di collegamento tra i binari verso il centro commerciale, per consentire un facile accesso al parcheggio coperto. "In un momento in cui molte stazioni periferiche vengono chiuse - ha commentato Santoro - siamo oggi in grado, grazie ad un tavolo di concertazione che coinvolge tutti i soggetti in causa, di giungere in tempi brevi a soluzioni concrete. La Regione è presente sia sul piano nazionale nel rapporto con Rfi e Trenitalia, sia sul fronte territoriale attraverso il confronto con i Comuni e i pendolari". Il progetto complessivo, realizzato da due giovani architette, prevede diversi interventi di restyling della stazione con miglioramento dei servizi e delle infrastrutture. Sul fronte della sicurezza si prevede la realizzazione di pensiline per coprire gli accessi al tunnel al fine di evitarne l´allagamento e limitando la scivolosità dei gradini.  
   
   
IL PARLAMENTO EUROPEO APPROVA NUOVE NORME PER IMBARCAZIONI DA DIPORTO PIÙ VERDI E SICURE  
 
Strasburgo, 10 ottobre 2013 - I deputati hanno approvato mercoledì nuove norme per rendere le imbarcazioni da diporto più sicure e per ridurre del 20% le loro emissioni di gas di scarico inquinanti. Le piccole imprese avranno sei anni per conformarsi alla legislazione, rispetto ai tre anni concessi alle industrie nautiche maggiori. Il Parlamento ha inoltre eliminato i titoli, potenzialmente fuorvianti, delle categorie di progettazione delle imbarcazioni presenti nel progetto di legislazione. "Questa revisione delle norme in materia di imbarcazioni da diporto riduce in modo significativo il livello complessivo di emissioni tossiche derivanti dalle imbarcazioni a benzina e a diesel, pur garantendo ai produttori specializzati il tempo per adattare i loro prodotti. Inoltre, tale revisione allineerà le emissioni dell´Ue ai livelli degli Stati Uniti, e fornirà quindi la base per l´adozione di normative sulle emissioni globali comuni", ha affermato il relatore Malcolm Harbour (Ecr, Uk). Le nuove norme Ue sulla sicurezza e sulle prestazioni ambientali delle imbarcazioni da diporto e per uso personale coprono i veicoli compresi tra 2,5 e 24 metri di lunghezza, come barche a motore, barche a vela e moto d´acqua. Imbarcazioni più sicure - Considerato l´elevato rischio d´incidenti mortali nel caso in cui il conducente scenda deliberatamente dall´imbarcazione, cada in acqua, o perda il controllo dei motori di propulsione fuoribordo a timone, il Parlamento ha predisposto un nuovo requisito di sicurezza, rendendo obbligatorio un dispositivo di arresto d´emergenza che possa essere collegato al pilota, come ad esempio un interruttore di arresto fissato a una cima. Imbarcazioni più ecologiche - Il Parlamento ha appoggiato la proposta della Commissione europea di imporre limiti di emissione più severi sulle moto d´acqua, per ridurre del 20% le emissioni di ossido di azoto (Nox) e idrocarburi (Hc). Le industrie, in generale, avranno tre anni di tempo per rientrare nei limiti indicati, dalla data della loro entrata in vigore. Tuttavia, le piccole e medie imprese produttrici di motori a propulsione ad accensione comandata con una potenza uguale o inferiore a 15 kW potranno avvalersi di un periodo di transizione di sei anni. Categorie di progettazione - I deputati hanno escluso dalle norme le categorie di progettazione delle imbarcazioni ´"alto mare" e "al largo", in quanto fuorvianti per gli utenti. I titoli delle categorie di progettazione delle imbarcazioni, potenzialmente fuorvianti per gli utenti, dovrebbero essere basati sulle condizioni ambientali essenziali per la navigazione, segnatamente la forza del vento e l´altezza delle onde e non indicare la zona e il tipo di navigazione. La nuova direttiva, adottata con 626 voti favorevoli, 17 contrari e 11 astensioni, dovrà ora essere formalmente approvata dagli Stati membri dell´Ue.