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MARTEDI

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Notiziario Marketpress di Martedì 13 Novembre 2007
PIANO GENERALE DELLA MOBILITÀ: PRESENTATE LINEE GUIDA  
 
Roma, 13 novembre 2007 - Integrazione è la parola chiave del nuovo Piano generale della mobilità, le cui Linee guida sono state presentate dal ministro dei Trasporti Bianchi l’8 novembre scorso, nell’ambito della Conferenza Internazionale sulla Sicurezza stradale organizzata dall’Università degli Studi Roma Tre. “Integrazione – ha dichiarato Bianchi – che si declina in tre modi diversi e concomitanti: 1. L’integrazione tra le reti di mobilità interne e quelle degli altri Paesi, in particolare dell’Europa; 2. L’integrazione tra i diversi modi di trasporto; 3. L’integrazione tra livelli, per tener conto del fatto che oltre a garantire le migliori e più rapide connessioni per le lunghe percorrenze è indispensabile tener conto della mobilità di breve e media percorrenza, in particolare quella dei milioni di pendolari che ogni giorno si spostano nel Paese”. Dopo la presentazione delle linee guida, risultato del lavoro svolto dal Comitato tecnico scientifico istituito presso il Ministero dei Trasporti, inizia un percorso di confronto con tutti gli operatori di settore con l’obiettivo di arrivare, entro la fine dell’anno, alla definizione di una versione delle Linee guida arricchita da osservazioni e contributi di idee e il più possibile condivisa e partecipata. La decisione di avviare l’elaborazione di un nuovo Piano – ha sottolineato il Ministro Bianchi – è scaturita dalla volontà di riportare la politica dei trasporti al centro dell’azione del Governo, invertendo la tendenza a concentrare l’attenzione sulla realizzazione di opere infrastrutturali al di fuori di un predefinito scenario programmatico e del relativo quadro di concertazione istituzionale”. .  
   
   
ROMA AVVIA IL SERVIZIO DI BIKE SHARING. LA BICI PUBBLICA CONTRO TRAFFICO E SMOG VELTRONI: "DAL 15 GENNAIO 250 BICICLETTE AL CENTRO STORICO, ENTRO IL 2008 IN TUTTA LA CAPITALE FINO A 20 MILA BICI"  
 
Roma, 13 novembre 2007 - "Spostarsi al centro di Roma sarà più facile, economico ed ecologico grazie al servizio di bike-sharing che abbiamo deciso di sperimentare nella ztl del centro storico per poi estendere il servizio a tutta la città" – annuncia il Sindaco di Roma Walter Veltroni. "Dopo i primi sei mesi di sperimentazione, a partire dal 15 gennaio prossimo - continua Veltroni - l’analisi dei dati permetterà al Comune di pianificare lo sviluppo del bike-sharing fino ad attivare 20 mila biciclette in tutta la Capitale entro il 2008. Per migliorare qualità della vita e ridurre le emissioni inquinanti soprattutto nei grandi centri urbani, è necessario rivoluzionare i sistemi della mobilità, potenziando i servizi di trasporto pubblico e l´uso di mezzi a basso impatto ambientale. Con l´entrata a pieno regime del servizio - conclude il Sindaco Walter Veltroni - la bicicletta condivisa integrerà l´offerta di mezzi pubblici, diminuendo la congestione del traffico e le emissioni inquinanti, a tutto vantaggio della salute dei cittadini. " "Accedere al bike sharing per muoversi nel centro storico sarà molto semplice" - aggiunge l´assessore capitolino all´ambiente Dario Esposito, illustrando le modalità del servizio. "Nei luoghi più frequentati del centro storico ed in prossimità dei mezzi di trasporto pubblico - spiega Esposito - saranno installate 22 postazioni (cicloposteggi) composte da colonnine con lettore magnetico e sistema di ancoraggio per le bici. Complessivamente saranno installate 300 colonnine e 250 biciclette per servire fino a 5000 utenti. Per accedere al servizio sarà necessario rivolgersi ai Pit (punti informazione turistica) [1][1] Dopo aver sottoscritto un modulo di registrazione, l’utente dovrà depositare una cauzione di 30 euro che gli sarà restituita nel momento in cui decidesse di non volersi più avvalere del servizio di bike sharing e comunque al termine della sperimentazione. Al momento della registrazione si riceverà una tessera elettronica ricaricabile a discrezione (5, 10, 50 euro…) ed un lucchetto. La tessera - continua Esposito - è la chiave di accesso al servizio: accostandola al lettore che si trova in ogni colonnina, sblocca la bicicletta dall´ancoraggio e attiva la transazione economica. Le 22 postazioni sono raggiungibili in pochi minuti: ciò rende più frequente la disponibilità della medesima bici per più persone che potranno usufruirne a rotazione e gratuitamente per la prima mezz’ora. Successivamente scatteranno gli oneri di noleggio pari a 1 euro per ogni mezz’ora successiva fino alla terza mezz’ora, oltre la quale ad ogni mezz’ora successiva verranno addebitati 4 euro. In via sperimentale il servizio nel centro storico sarà attivo dalle 7 alle 24. Dopo l’uso la bici può essere riconsegnata in qualunque postazione (quindi non necessariamente in quella iniziale) e con una seconda lettura della carta magnetica si interrompe l’addebito. " Il servizio sperimentale sarà realizzato dalla società Cemusa - Gruppo Formento Costrucciones y Contratas che si è offerta come sponsor e gestore del servizio, senza oneri per il Comune di Roma. "Per garantire un buon servizio all´utenza - dichiara Marco Dallamano, responsabile di Cemusa Italia - ogni postazione sarà corredata da un pannello informativo indicante: cartografia del territorio, dislocazione dei cicloposteggi, modalità di accesso al servizio, indirizzi dei Pit, riferimenti della nostra società, numero telefonico dedicato e sito internet. Consultando il sito internet, ad esempio, gli utenti potranno controllare, attraverso una login ed una password fornite all’atto di iscrizione, i transiti effettuati, l’importo utilizzato e il credito residuo. Il servizio è studiato per far fronte a molte esigenze degli utenti - continua Dallamano. Per esempio, nel caso in cui alla riconsegna della bici non si trovassero parcheggi liberi, si può telefonare al numero dedicato o consultare il sito internet per avere informazioni e interrompere l’addebito. Ancora, se i parcheggi fossero tutti occupati e il gestore alla chiamata rispondesse che le postazioni libere sono lontane dal punto in cui si trova l’utente, la bici potrà essere legata con il lucchetto in dotazione, nei pressi del cicloposteggio. Analogamente, se al momento del prelievo non fossero più disponibili biciclette, attraverso il numero dedicato sarà possibile conoscere le postazioni più vicine. La missione di Cemusa è quella di migliorare la qualità della vita nelle città e offrire servizi ecologici, innovativi e sicuri. Per garantire la sicurezza di chi usa le nostre bici - spiega ancora Dallamano - la gestione della manutenzione ordinaria ed il controllo della funzionalità di bici e colonnine saranno effettuati al termine del servizio giornaliero ma il sistema generale è dotato di funzioni di telediagnostica in grado di rilevare in ogni momento lo stato dei ciclo-posteggi e quindi permettere in tempo reale la riparazione dei meccanismi. " "Il bike-sharing che entrerà in piena attività entro il 2008 a seguito di una gara pubblica - dichiara ancora Esposito - avrà postazioni in tutta la città e un numero di bici fino a 20 mila unità. Per diventare una valida alternativa all´auto privata, la pianificazione del servizio definitivo dovrà rispondere a tutte le esigenze degli utenti e dunque, inizialmente, le bici potranno essere noleggiate solo dagli utenti che risiedono o lavorano a Roma. L’accesso ai turisti, invece, sarà consentito dopo la verifica delle informazioni relative al servizio per chi frequenta abitualmente il centro storico. I dati raccolti durante la sperimentazione - conclude l´assessore all´ ambiente Dario Esposito - saranno poi messi in relazione con quelli già raccolti dall’Atac nell’ambito del progetto “Spicycles”, finanziato con 300 mila euro dalla Ce. " .  
   
   
LA MILANO DELLE BICICLETTE? UNO STUDIO DI FATTIBILITÀ FONDAZIONE CARIPLO NE DEFINISCE GLI SCENARI UNA FLOTTA DI MIGLIAIA DI DUE RUOTE, CENTINAIA DI STAZIONI PER OSPITARLE. BICI ROBUSTE E SISTEMI OTTICI PER PRELEVARLE.  
 
Milano, 13 novembre 2007 - Presentato lo studio di fattibilità per il servizio di bike sharing per la città di Milano, finanziato dalla Fondazione Cariplo e realizzato con il coordinamento tecnico del Consorzio Poliedra – Politecnico di Milano, con la collaborazione del Comune di Milano. L’idea è che Milano arrivi a poter contare - al pari di altri importanti città europee, come Parigi – su una flotta di circa 10mila biciclette, e sulla creazione di centinaia di stazioni disposte sull’intero territorio comunale, contribuendo in modo importante a risolvere i problemi connessi al traffico e all’inquinamento che congestionano la città. Lo studio individua l’ipotesi di realizzare un primo step di partenza con la creazione di 80 stazioni con 15 biciclette a disposizione in ognuna di esse, ad una distanza media l’una dall’altra di circa 300-400 m. E’ stata anche individuata la tipologia che risulterebbe più adatta per la città di Milano: il sistema a tessera elettronica di prossimità – come l’abbonamento Atm – che consentirebbe all’utente registrato di ritirare la bicicletta, dopo il riconoscimento del proprio documento tramite un lettore. La scelta del sistema è fondata su alcuni punti di forza: maggior semplicità di utilizzo, maggior sicurezza contro furti e vandalismi, elevata flessibilità di presa e rilascio delle bici e nella gestione delle tariffe. Le condizioni per il successo del bike-sharing? La capillarità delle stazioni, l’integrazione con la rete di trasporto pubblico, un’attenta manutenzione e la riallocazione periodica delle bici affinché siano disponibili dove e quando servono. Infatti, sono da evitare fenomeni critici come la saturazione delle stazioni nell’ora di punta, che comporta il rischio di non trovare posto per parcheggiare la bici, e, all’opposto, il loro svuotamento, soprattutto alla sera, da cui consegue il rischio di non trovare bici disponibili. Lo studio di fattibilità ha affrontato tutti gli aspetti tecnici ed organizzativi che rendono realizzabile il progetto di dotare la città di un sistema efficiente di bike sharing: organizzazione di officine per la manutenzione delle biciclette, con magazzino, ricambi e bici di riserva; reperimento di un piccolo esercito di meccanici che, tra l’altro, avranno il compito di verificare continuamente lo stato delle bici e di fare le piccole riparazioni, anche per strada; il servizio di riallocazione con furgoni che dovrebbero compiere ogni giorno viaggi per ripristinare una presenza di bici nelle stazioni in linea con le necessità; una sala di controllo per il monitoraggio del servizio, la gestione del personale, l’assistenza agli utenti, la gestione degli abbonamenti. Ipotesi di costi per un progetto del genere? Certamente i costi per la realizzazione e, successivamente, per la gestione non sono trascurabili. Infatti, le bici da utilizzare devono rispondere a requisiti di robustezza e di resistenza che le rendono più costose delle normali bici da città. Inoltre, il servizio deve avvalersi di tecnologie avanzate, sia per gestire in sicurezza il riconoscimento degli utenti e la presa e rilascio delle bici, sia per tenere sotto controllo il sistema attraverso l’informazione in tempo reale su quante bici si trovano ferme in ogni stazione e quante sono in viaggio. Infine, sono molte decine gli uomini addetti alla gestione e manutenzione del servizio, sempre pronti a vigilare ed agire affinché tutto funzioni alla perfezione. Per la copertura dei costi lo studio traccia più ipotesi, da sottoporre al vaglio delle autorità cittadine. In generale, è possibile abbinare un contributo finanziario pubblico, erogato ad esempio dal Comune, ad una politica tariffaria che preveda diversi tipi di abbonamento, anche giornaliero, con tariffe molto convenienti, ma comunque tali da fare in modo che gli utilizzatori compartecipino al finanziamento del servizio. Il contributo del Comune può essere in parte o interamente erogato attraverso concessione di spazi pubblicitari. Nelle esperienze estere questa formula si è dimostrata vincente. Per quanto riguarda le tariffe, è opportuno prevedere sia formule di abbonamento a che non devono costituire una barriera all’utilizzo del sistema sia tariffe progressive in funzione del tempo di utilizzo, che scoraggino fortemente il trattenimento prolungato della bicicletta (la prima mezz’ora di utilizzo è solitamente gratuita). Ovviamente per il successo del servizio un ruolo fondamentale spetterà ad una politica delle infrastrutture e delle vie di collegamento compatibile, che doti Milano di strade adatte alla mobilità ciclabile e sicure. Dichiarazione di Giuseppe Guzzetti, presidente di Fondazione Cariplo: “La Fondazione è impegnata sul tema della mobilità sostenibile dal 2005, da quando cioè è stato avviato un progetto relativo alla mobilità del sistema universitario milanese, ancora in corso. Tale progetto, che coinvolge i mobility manager dell’Università Statale, della Bicocca, del Politecnico, della Cattolica e della Bocconi, nonché i mobility manager di area della Provincia e del Comune di Milano, è stato coordinato da Poliedra-politecnico di Milano e ha consentito la costituzione di una vera e propria rete e un efficace scambio di informazioni tra le principali sedi universitarie milanesi, la pubblica amministrazione e le aziende di trasporto (locali e nazionali). Nell’ambito del progetto lo scorso anno sono stati predisposti appositi questionari relativi alle modalità di trasporto casa-università compilati da un campione estremamente significativo di oltre 20 mila studenti (12,5%). Proprio in questi giorni si sta ripetendo la seconda edizione del questionario on-line, che sta registrando già oltre 12. 000 questionari compilati. La progettazione di un servizio di bike sharing a servizio unicamente del sistema universitario non avrebbe colto importanti economie di scala di tipo sia economico che logistico-organizzativo. Per questo abbiamo deciso, dopo aver sentito il Comune di Milano ed in particolare l’Assessorato al Traffico e Viabilità e avere verificato una comunanza di interessi e di intenti, di allargare l’oggetto dello studio di fattibilità all’intera città di Milano. Lo studio ha quindi preso l’avvio nel mese di maggio a valle di un Protocollo d’intesa siglato dalla Fondazione Cariplo e dal Comune di Milano e si è appena concluso. Siamo quindi soddisfatti di poter offrire alla cittadinanza e agli uffici comunali competenti uno strumento concreto e dettagliato, che fornisce tutti gli elementi tecnico-economici per far partire il bike sharing anche a Milano, così come avvenuto in tante città europee (Lione, Parigi, Barcellona, Berlino, solo per citarne alcune…)” .  
   
   
I NUOVI SCENARI DEL TRASPORTO AEREO AL CENTRO DEL FORUM INTERNAZIONALE DI CARLSON WAGONLIT TRAVEL AEROTROPOLI: RICAVI “NON AVIO” SEMPRE PIÙ IMPORTANTI. PER SEA VALGONO PIÙ DEL 42%, MA È PREVISTO UN ULTERIORE AUMENTO LE OPPORTUNITÀ DI RISPARMIO PER LE AZIENDE  
 
 Milano, 13 Novembre 2007 - Si è svolto il 7 novembre a Milano presso la sede della Sda Bocconi il Forum internazionale “L’evoluzione del trasporto aereo: scenari futuri e conseguenze sul mercato business” organizzato da Carlson Wagonlit Travel, attiva nel business travel management, in collaborazione con Sda Bocconi. Il Forum ha costituito un importante momento di approfondimento e di confronto sulle più recenti tendenze dell’industria del trasporto aereo. Molti i temi affrontati: dagli sviluppi del fenomeno low cost in Europa e al loro ingresso sulle tratte a lungo raggio agli effetti dell’accordo Open Skies tra Europa e Usa, dal futuro delle alleanze aeree al ruolo degli aeroporti come “aerotropoli”. Fino alle opportunità che la crescente complessità del mercato offre alle aziende per ottimizzare la gestione dei viaggi d’affari. Nel corso del Forum si sono succeduti interventi di esperti del settore - David Jarach, docente area marketing Sda Bocconi e Hervé Joseph-antoine, vice president Cwt Solutions Group Emea - e tavole rotonde che hanno posto a confronto i rappresentanti dei più importanti player della filiera del trasporto aereo. Hanno offerto la loro testimonianza Fabio Battaggia, amministratore delegato di Adf Aeroporto di Firenze; Claudio Boccardo, direttore generale di Aeroporto V. Catullo di Verona; Giuseppe Bonomi, presidente di Sea; Fabio Andaloro, direttore commerciale di Air France; Andrea Boni, country manager Italia di Brussels Airlines; Tim Lees, manager multinational accounts di Delta Airlines; Massimo Massini, direttore Area Mediterranean South di Emirates; Salvatore Sciacchitano, vice direttore generale di Enac; Claudio Neri, direttore commerciale di Iberia; Philip Lewin, market development manager per Germania, Italia e Svizzera di Oneworld. Le tavole rotonde sono state moderate da David Jarach. All’evento ha partecipato un selezionato pubblico di oltre 70 travel manager e direttori acquisti delle più importanti aziende italiane e multinazionali. Ha aperto i lavori Roberto Bacchi, amministratore delegato di Carlson Wagonlit Italia. «L’industria del trasporto aereo sta vivendo una fase di profonda trasformazione. Si tratta di un’industria che a partire dal 2001 ha “bruciato” in due anni risorse pari a quelle che aveva generato in 40 anni, ma che nel periodo successivo ha avuto la forza e la capacità di rigenerarsi, grazie anche a una crescente propensione alla mobilità da parte di individui e aziende. È necessario tuttavia che l’evoluzione in corso e gli scenari futuri vengano approfonditi in tutti i loro aspetti affinché le aziende possano anticipare il cambiamento e “governarlo”. Ecco il motivo che ha condotto Cwt a organizzare questa giornata, che si pone l’obiettivo non certo di offrire risposte ma di proporre spunti di riflessione per l’ottimizzazione della gestione dei viaggi d’affari. Una voce che rappresenta mediamente nelle aziende il 30% dei costi indiretti. E che, a mio avviso, dovrebbe uscire dal coacervo delle spese indirette per essere considerata a pieno titolo un costo direttamente legato alla produzione». Il contesto - Il traffico aereo passeggeri è in crescita in tutte le regioni. I maggiori incrementi si registreranno, secondo le ultime stime Icao, in Medio Oriente, Asia-pacific ed Europa: rispettivamente +10,5%, +6,7% e +6,2% nel 2007 e +9,5%, 6,4% e 6% nel 2008. «Interessante notare - ha sottolineato David Jarach - che è in corso una ripresa dei vettori anche a livello di risultati economici: quest’anno assisteremo a un ritorno alla profittabilità delle compagnie aeree in tutte le aree geografiche. E non a caso per gli analisti le loro azioni sono nuovamente “buy”. Anche se la comparsa dei low cost ha modificato le modalità del viaggiare e i comportamenti d’acquisto del consumatore. Ormai sta sul mercato solo chi è in grado di attrarre clientela “premium” o chi reingegnerizza la propria attività intervenendo sui cost driver». I low cost carriers - I vettori low cost continuano a conquistare quote di mercato. «Nel contesto europeo - ha continuato Jarach - questo format d’offerta potrà ancora sensibilmente aumentare la sua penetrazione: le nostre stime prevedono nel 2010 un’incidenza del 25% (era il 5% nel 2000). Inevitabile però un processo di selezione e concentrazione nell’industria low cost europea alla ricerca di continue economie di scala che possano tradursi in maggior valore per il cliente finale». Quale l’impatto per il business travel? Secondo le evidenze di Cwt Air Solutions Group in quest’ambito le percentuali di utilizzo dei vettori low cost in Europa continuano a essere molto basse: «solo in Norvegia, Germania, Irlanda, Gran Bretagna e Austria - ha evidenziato Hervé Joseph Antoine - la loro quota di mercato supera il 5% mentre negli altri paesi è considerevolmente al di sotto di questa soglia. Ciononostante, i benefici economici per le aziende a seguito del loro ingresso, anche nel lungo raggio, sono assai rilevanti, grazie a una possibilità di scelta più ampia, a un aumento della consapevolezza a livello di costi e, soprattutto, ai nuovi modelli di pricing (in particolare le low fares) adottati in risposta dai vettori tradizionali». Gli effetti di Open Skies - L’accordo raggiunto rappresenta la prima tappa di un processo di liberalizzazione che si auspica proseguirà nel tempo, dato che ad oggi i vettori europei sono svantaggiati rispetto a quelli statunitensi. «Grazie a Open Skies - ha affermato Jarach - ci si attende una crescita significativa dei flussi sia per quanto riguarda i passeggeri sia per il cargo. La crescita sarà tanto più forte quanto più saranno i vettori statunitensi ad aprire rotte con l’Europa». «Per quanto riguarda nello specifico il traffico business - ha spiegato Hervé Joseph Antoine - l’accordo Open Skies porterà a un maggior numero di rotte, di frequenze e di coincidenze. Condurrà anche a una maggiore competizione e, conseguentemente, al lancio di nuove tariffe più economiche e a un miglioramento del livello di servizio». «Ci aspettiamo - ha proseguito Jarach - una battaglia su Heathrow: tra i primi segnali, è già in corso, ad esempio, uno slot trading tra i membri di Skyteam e Lufthansa sta accelerando l’acquisizione di Bmi che porta in dote 13 slot sull’aeroporto londinese. E anche i low cost pensano al lungo raggio, anche se il modello long-haul potrà essere realizzato solo a partire da bacini di utenza di grandi dimensioni, quali Uk e Olanda. Più incerta l’affermazione in Italia». Il futuro delle alleanze - Su scala mondiale le tre alleanze controllano il 63% del Bsp. Fino ad ora però, se hanno puntato sull’espansione e l’integrazione dell’offerta per i passeggeri, nessuna delle tre “big” ha realizzato interventi significativi sul fronte dei costi, lavorando ad esempio su politiche di joint purchasing. «In futuro - ha sottolineato Jarach - i processi di consolidamento in atto svuoteranno il ruolo dell’alleanza se quest’ultima non perseguirà veri obiettivi di cost efficiency. L’altra grande sfida consiste oggi nel trovare un partner credibile nel mercato indiano e cinese». Ma per sopravvivere è necessario allearsi? Se guardiamo a Emirates, compagnia che ha scelto di non far parte di alcuna alleanza ed è altamente profittevole, la risposta è sicuramente no. «Sin dalla nascita, nel 1985 - ha spiegato Massimo Massini – la nostra strategia è stata piuttosto quella di offrire al cliente un servizio assolutamente distintivo, a bordo e a terra. Sono vent’anni che facciamo profitti e quindi perché cambiare?». Scelta totalmente opposta - di integrazione progressiva, pur restando due compagnie separate - è invece quella compiuta da Air France e Klm, con la fusione di tre anni fa. «Il gruppo è in utile, con risultati nell’ordine del 6%, e ha ormai raggiunto un elevato livello d’integrazione - ha affermato Fabio Andaloro –: oggi le co-location superano il 95% e si contano più di un centinaio di joint manager. Le alleanze possono riuscire a sviluppare grandi sinergie tra gli aderenti: è il caso, ad esempio, di Air France e Delta che daranno vita a una joint venture per i collegamenti transatlantici». Gli aeroporti come “aerotropoli” - La competizione tra gli aeroporti si gioca sempre di più anche sulla base della gamma e della qualità dell’offerta “non avio” - servizi commerciali, turistici, congressuali, logistici e distributivi - che sta acquisendo un ruolo crescente nella produzione del fatturato delle società di gestione degli scali. «I ricavi non-aviation del gruppo Sea - ha affermato Bonomi - si assestano oggi intorno al 42% del fatturato complessivo. Un’incidenza importante, ma che crescerà ulteriormente secondo le linee guida del nostro piano industriale al 2012: puntiamo infatti a portare il ricavo medio per passeggero da 6,1 a 7-7,5 euro, in linea con quanto avviene negli aeroporti del Nord Europa. L’espansione del Terminal 1 condurrà a un ulteriore incremento delle superfici commerciali e anche il Terminal 2 verrà in qualche modo riconvertito per rispondere meglio alle nuove esigenze; all’esterno verrà inoltre realizzato un progetto di sviluppo alberghiero, con la costruzione di una struttura di oltre 400 camere». Nel caso dell’aeroporto V. Catullo di Verona, «le attività non-aviation sono quelle che ci permettono di sopravvivere – ha dichiarato il direttore generale Claudio Boccardo -. Per venire incontro alle esigenze degli utenti, la gestione dei parcheggi è oggi organizzata in una rete che si rivolge sia alle agenzie sia direttamente al passeggero finale e ha un suo sistema di prenotazione». C’è però ancora parecchia strada da percorrere. «Il sistema aeroportuale italiano - ha aggiunto Salvatore Sciacchitano - è ancora troppo sbilanciato verso le attività “avio”: sulla base dei dati dei bilanci 2005 i ricavi delle società di gestione aeroportuale derivano in media per il 54% dal comparto avio, per il 38% dal non-avio e per la restante quota dall’handling». Guardando all’estero, uno degli esempi più significativi di “aerotropoli” è sicuramente Dubai, dove i servizi all’interno dello scalo restano aperti 24/h su 24 per 365 gg. All’anno. E l’hotel è addirittura all’interno della sala transiti, con tanto di piscina e palestra. Come cogliere le nuove opportunità? I nuovi scenari delineati aprono nuove e interessanti opportunità per le aziende, che necessitano però di più approfonditi livelli di analisi. «Per ottenere i massimi benefici da Open Skies, ad esempio, - ha spiegato Joseph Antoine - sarà necessario che le aziende, con il supporto degli account manager di Cwt, riconsiderino le opzioni disponibili in termini di vettori sulle singole rotte e mettano in competizione le compagnie in fase di negoziazione. Utile a questo scopo il ricorso alla “Fares Grid”, una griglia che consente di comparare tariffe e sconti per ciascuna classe e rispetto all’anno precedente e di calcolare l’impatto delle diverse ipotesi in termini di risparmi». L’incidenza dei voli transatlantici nel business travel è però diversa da paese a paese: sulla base dei dati di Air Solutions, essa è pari all’11% per l’Italia, al 13% per la Francia, al 18% per la Germania e al 30% per il Regno Unito. «È evidente – ha sottolineato Joseph Antoine – che i risparmi potenziali derivanti da Open Skies sono direttamente legati all’incidenza dei voli transatlantici». Anche per quanto riguarda low cost e low fare, esistono specifiche metodologie che permettono di massimizzare i benefici economici. «Bisogna effettuare un’analisi puntuale – ha affermato Joseph Antoine – dei risparmi attuali e potenziali su ciascuna rotta, in funzione dell’utilizzo di low cost e low fare e delle differenze in termini di prezzo medio del biglietto (Average ticket price - Atp). Sono efficaci anche azioni di benchmarking con altre aziende e iniziative di comunicazione per favorire la conformità alla travel policy». Se, come già segnalato, i low cost in Italia hanno una scarsa incidenza nel business travel, i numeri cambiano drasticamente quando si parla di low fare. «Tra i nostri clienti in Italia – è intervenuto Andrea Solari, direttore commerciale e marketing di Carlson Wagonlit Travel nel nostro paese – l’utilizzo delle tariffe restrittive è pari in media al 40%. E raggiunge addirittura punte dell’80-90% per alcuni clienti su alcune specifiche rotte». .  
   
   
OPERATIVO DAL 28 OTTOBRE IL CODE-SHARING TRA LUFTHANSA E EGYPTAIR MIGLIORANO LE OPPORTUNITÀ DI VIAGGIO PER I PASSEGGERI DIRETTI IN EGITTO  
 
Milano, 13 novembre 2007 - Con l´entrata in vigore del nuovo orario invernale, appena quattro mesi e mezzo dopo la firma dell´accordo di code-sharing tra Lufthansa e Egyptair, è iniziata la collaborazione tra le due compagnie aeree. Tutti i voli Lufthansa e Egyptair tra Germania e Egitto vengono ora operati con doppia numerazione. Il regime di code-sharing è applicato a tutti i collegamenti da Francoforte e Monaco con destinazioni Il Cairo e da Francoforte ad Alessandria. A breve, seguiranno anche i voli verso altre destinazioni turistiche in Egitto e Nord Africa. Inoltre, Egyptair prevede di trasferire la propria numerazione a una serie di voli operati da Lufthansa in Germania, in Europa e verso il Nord America. A beneficiare dell´accordo di code-sharing sono i passeggeri di entrambe le compagnie, poiché l´armonizzazione degli orari consente di migliorare i collegamenti tra la Germania e l´Egitto. Inoltre, i passeggeri di entrambi i vettori iscritti ai rispettivi programmi di fidelizzazione possono accumulare miglia su tutti i voli operati dalle due compagnie. "Egyptair è per noi un partner ideale, perché questa collaborazione ci consente di posizionarci stabilmente all´interno di un mercato particolarmente dinamico e vitale del Nord Africa e di espandere ulteriormente la rete di collegamenti a disposizione della nostra clientela". Questo è quanto ha affermato, Wolfgang Mayrhuber, Presidente e Ceo di Lufthansa, alla firma dell´accordo, lo scorso giugno. "La nostra collaborazione con Lufthansa rappresenta un´alleanza strategica che rafforza la nostra posizione nel mercato europeo. Essa rientra nell´ambito di una strategia aziendale che punta a partnership con vettori leader operanti nei mercati di riferimento. L´accordo di code-sharing tra Egyptair e Lufthansa porterà, sicuramente, a un miglioramento dell´offerta". Così si è espresso, in occasione della firma dell´accordo tra le due compagnie, il presidente di Egyptair, Abd El Hamid, definendo Lufthansa come un partner all´avanguardia in grado di offrire una vasta gamma di servizi nel mercato tedesco. Per Lufthansa, l´Egitto rappresenta oggi uno dei più importanti mercati del continente africano. I rapporti fra la compagnia aerea e l´Egitto risalgono già al lontano 1959, quando un Boeing 727 Lufthansa collegava, due volte a settimana, Il Cairo a Francoforte via Monaco. Attualmente, la compagnia di bandiera tedesca opera 17 voli settimanali tra Germania e Egitto, 14 dei quali da Francoforte a Il Cairo e 3 da Francoforte ad Alessandria. Ciò fa di Lufthansa il vettore europeo leader nel paese africano. La futura collaborazione risulta vantaggiosa anche per Egyptair perchè, attualmente, consente un migliore accesso al mercato tedesco verso il quale opera 18 voli settimanali. .  
   
   
NON SOLO ORIENTE MA ANCHE TANTA AFRICA NEL NETWORK DI QATAR AIRWAYS  
 
Roma, 13 novembre 2007 - Con una rete di 14 destinazioni sui vari scacchieri geografici del Continente africano, Qatar Airways è oggi uno dei grandi vettori internazionali più presenti sul mercato turistico e business verso l’Africa. In un momento di forte ripresa d’interesse verso queste aree geopolitiche, il potenziale di offerta di Qatar Airways rappresenta un importante elemento di supporto per la programmazione dei To specializzati e, al tempo stesso, una interessante opportunità e alternativa per i viaggi individuali e per le necessità del traffico d’affari. Con gli aerei della Qatar Airways, infatti, utilizzando gli attuali 8 voli settimanali dall’Italia è possibile raggiungere, via Doha: Khartoum in Sudan (giornaliero), Nairobi in Kenia (giornaliero) Lagos in Nigeria (3 voli settimanali), Dar Es Salaam in Tanzania (giornaliero), Mahe capitale delle isole Seychelles (4 voli settimanali), Johannesburg e Capetown in Sud Africa (4 voli settimanali). Le prospettive di sviluppo del network di Qatar Airways contemplano anche la futura apertura di altre rotte - è allo studio anche una ipotesi Mauritius - per arricchire il ventaglio delle opportunità turistiche, ma non solo, verso le attrattive di vacanza e le aree di interesse industriale e commerciale del Continente nero. Con il previsto e imminente arrivo di numerosi nuovi aerei nella flotta della Compagnia, l’allargamento della rete di traffico non riguarderà soltanto il Medio ed Estremo Oriente ma potrà rafforzare ed allargare la presenza del vettore anche sui mercati emergenti ed ancora poco sfruttati delle rotte africane. .  
   
   
EUROFLY: AUMENTO DI CAPITALE SOCIALE  
 
 Milano, 13 novembre 2007 – L’assemblea degli azionisti di Eurofly, riunitasi in data 9 novembre in terza convocazione, ha: 1) approvato l’eliminazione del valore nominale espresso delle azioni della Società; 2) approvato la copertura delle perdite così come indicate nella situazione patrimoniale al 30 settembre 2007 della Società redatta ai sensi dell’art. 2446 c. C. , mediante integrale utilizzo della riserva sovrapprezzo azioni e della riserva legale, nonché mediante parziale riduzione del capitale sociale; 3) approvato, pressoché all’unanimità, la proposta di aumento di capitale sociale in denaro, scindibile, destinato in opzione di soci da eseguirsi per un prezzo complessivo massimo di Euro 15. 000. 000. Il prezzo di emissione delle nuove azioni sarà pari al prezzo teorico ex diritto (cd. Terp) delle azioni ordinarie della Società, scontato in misura compresa tra il 30 per cento ed il 50 per cento; il Terp sarà calcolato sulla base del minore tra (i) la media semplice dei prezzi unitari ufficiali del titolo rilevati nei sei mesi immediatamente antecedenti la determinazione del prezzo di offerta e (ii) la media aritmetica dei prezzi unitari ufficiali rilevati nel periodo di dieci giorni di Borsa aperta immediatamente antecedenti alla determinazione del prezzo di emissione; in ogni caso è previsto che il prezzo di emissione non potrà essere inferiore alla" parità contabile implicita" delle azioni di nuova emissione, fissata in Euro 0,47. .  
   
   
AEROPORTO DI FIRENZE-ADF S-P.A. TERZO TRIMESTRE 2007: UTILE CONSOLIDATO PARI A 1.612 MIGLIAIA DI EURO, IN MIGLIORAMENTO DI 521 MIGLIAIA DI EURO RISPETTO A 1.091 MIGLIAIA DI EURO DEL CORRISPONDENTE PERIODO DEL 2006.  
 
 Firenze, 13 novembre 2007 – Il Consiglio di Amministrazione di Aeroporto di Firenze, Adf S. P. A, presieduto da Michele Legnaioli, ha approvato il 9 novembre la Relazione Trimestrale consolidata al 30 settembre 2007. Il trimestre in questione ha registrato un positivo andamento dei ricavi e della redditività a fronte di un trend del traffico aereo sostanzialmente in linea con il terzo trimestre 2006, periodo record in termini di transito passeggeri per lo scalo fiorentino. Nel periodo luglio-settembre 2007 infatti il numero dei passeggeri in arrivo ed in partenza presso l’Amerigo Vespucci è stato di 564. 769 rispetto ai 561. 805 dello stesso periodo del 2006 (+0,5%). Migliora invece il traffico dei passeggeri nel periodo gennaio-settembre 2007, in crescita del 34,3% raggiungendo 1. 484. 082 unità da 1. 105. 418 nel 2006. Questo risultato è stato raggiunto grazie alla migliorata funzionalità dell’aeroporto dopo i lavori di rifacimento della pista di volo e al rinnovamento delle infrastrutture nonché al confronto con un periodo caratterizzato dalla chiusura dell’aeroporto dal 2 febbraio all’8 aprile 2006. Nel terzo trimestre 2007, i ricavi consolidati hanno raggiunto 10. 852 migliaia di euro in aumento del 16,3% rispetto a 9. 328 migliaia di euro del corrispondente periodo 2006. I ricavi aeronautici sono ammontati a 7. 489 migliaia di euro, in aumento di 223 migliaia di euro rispetto allo stesso periodo 2006. Gli introiti derivati da attività non aeronautiche sono invece stati pari a 2. 720 migliaia di euro, in progresso di 689 migliaia di euro. Una particolare spinta a questo risultato è derivata dai ricavi da Airport Retail Corner (Arc), pari a 371 migliaia di euro nel trimestre in esame. Tali introiti riguardano un’iniziativa che prevede a regime la gestione di due punti vendita food e fashion, in particolare di prodotti toscani, e la cui attività è indirizzata e coordinata da Adf attraverso la stipula di accordi di fornitura, cornerizzazione e advertising con primari brand di settore. I costi operativi e gestionali consolidati hanno raggiunto nel terzo trimestre 2007 le 2. 999 migliaia di euro, facendo registrare un aumento di 208 migliaia rispetto al terzo trimestre 2006. Il Margine Operativo Lordo è stato pari a 4. 563 migliaia di euro (42,0% dei ricavi totali), in miglioramento rispetto a 3. 539 migliaia di euro (37,9% dei ricavi totali) del terzo trimestre 2006. Il risultato operativo ha raggiunto 3. 041 migliaia di euro, in aumento di 825 migliaia di euro rispetto a 2. 216 migliaia di euro del corrispondente periodo del 2006. Il risultato ante imposte del terzo trimestre 2007 ammonta a 2. 928 migliaia di euro, in crescita di 816 migliaia di euro rispetto al risultato del terzo trimestre 2006. L’utile consolidato è ammontato a 1. 612 migliaia di euro, contro un utile consolidato di 1. 091 migliaia di euro alla stessa data del 2006, facendo registrare un miglioramento di 521 migliaia di euro. A livello progressivo i ricavi consolidati dei primi nove mesi hanno totalizzato 27. 936 migliaia di euro, con una variazione pari a +8. 791 migliaia di euro rispetto ai primi nove mesi del 2006. Il Margine operativo lordo consolidato è ammontato a 9. 869 migliaia di euro (+5. 166 migliaia di euro rispetto ai primi nove mesi del 2006). Il risultato operativo consolidato è ammontato a 6. 015 migliaia di euro, in crescita di 5. 034 migliaia di euro in comparazione con i primi nove mesi del 2006. L’utile consolidato al 30. 09. 2007, al netto delle imposte, si è attestato a 2. 891 migliaia di euro, registrando un incremento di 2. 940 migliaia di euro rispetto a una perdita consolidata di (49) migliaia di euro dei primi nove mesi del 2006. Gli investimenti complessivi registrati al 30. 09. 2007 ammontano a 2. 806 migliaia di euro, parte dei quali dedicati all’acquisto dei mezzi di rampa finalizzati a fronteggiare l’incremento del traffico nel periodo estivo, alla realizzazione di un punto vendita Arc Food, agli interventi relativi agli impianti e infrastrutture delle aree terminali, alla completa riconfigurazione dei piazzali aeromobili Est e Ovest. Al 30. 09. 2007 l’indebitamento netto è ammontato a 4. 469 migliaia di euro rispetto a un indebitamento netto di 3. 561 migliaia di euro al 31 dicembre 2006, con un aumento di 908 migliaia di euro. A consolidare il trend positivo dei risultati economici del terzo trimestre 2007, nei prossimi mesi e nel 2008, contribuirà anche l’attivazione di quattro nuovi collegamenti. Già da fine ottobre è attiva infatti la nuova rotta Firenze-lione operata da Air France con Brit Air con due voli settimanali. Mentre dalla prossima stagione estiva è previsto un rafforzamento dei voli da parte di Sterling e Swiss. La compagnia low cost danese ha annunciato due nuove destinazioni: Malmo (due voli settimanali), e Stoccolma Arlanda (tre collegamenti settimanali), operativi a partire da marzo 2008. La compagnia di bandiera svizzera torna invece dallo stesso mese a Firenze, attivando tre voli giornalieri Firenze-zurigo, per un totale di 21 voli settimanali. Adf proseguirà con gli investimenti necessari allo sviluppo dell’aeroporto per adeguarlo alla domanda di traffico, pianificando l’ampliamento dell’aerostazione e introducendo nuove attività e servizi ai passeggeri ad alto valore aggiunto, nel rispetto dell’impatto che lo stesso ha con il territorio circostante. In base al miglioramento progressivo dei volumi di traffico e dei risultati economico-finanziari, per il 2007 Adf conferma l’obiettivo di raggiungere un risultato netto in linea con quello registrato nell’esercizio 2005 (il migliore mai registrato dalla Società). .  
   
   
AEROPORTO DI PISA: CALA L´UTILE NETTO APPROVATO IL BILANCIO DELLA SAT: IN CALO MARGINE OPERATIVO LORDO E UTILE NETTO  
 
Pisa, 13 novembre 2007 - E´ stato approvato ieri , il bilancio del terzo trimestre dell´aeroporto di Pisa. Ottimi i risultati di traffico: dal 1 Gennaio 2007 al 30 Settembre 2007 sono infatti transitati 2. 876. 469 passeggeri, con una crescita del 23,5%. Crescono anche i ricavi del +17% a 38. 977. 000€. In calo invece il margine operativo lordo, 8. 580. 000€ (- 2,1%), e l´utile netto, 3. 216. 000€ (-1%), segno che forse la strategia di "reverse marketing", cosi come viene definita, dell´aeroporto, da pochi mesi quotato in borsa, inizia a mostrare i primi punti dolenti. Con l´entrata in vigore dell´orario invernale la compagnia low cost Skyeurope, dopo una breve esperienza estiva, ha abbandonato lo scalo pisano. Inoltre, dalla prossima estate, ci sarà una riduzione dei voli delle compagnie Jet2, Thomsonfly e Tufly. .  
   
   
L´INDUSTRIA AUTOMOBILISTICA INVITA AD INTENSIFICARE LE ATTIVITÀ DI R&S PER AFFRONTARE LE SFIDE FUTURE  
 
 Bruxelles, 13 novembre 2007 - L´industria automobilistica europea vorrebbe maggiori investimenti in ricerca e sviluppo (R&s) per affrontare le sfide emergenti che interesseranno il settore dei trasporti. Nel corso dell´annuale conferenza del Consiglio europeo di ricerca e sviluppo nel settore automobilistico (Eucar) tenutasi l´8 novembre, i partecipanti hanno concordato che nel 2007 sono stati raggiunti importanti risultati. Tuttavia, «sono state individuate nuove sfide per il futuro. Riteniamo ci sia bisogno di aumentare l´attività di ricerca e gli investimenti», ha dichiarato Lars-göran Rosengren, vicepresidente della Volvo per la strategia e l´innovazione, nonché presidente di Eucar per il 2007. «È fondamentale adottare un approccio integrato che coinvolga l´industria energetica e dei carburanti, i fornitori, gli utenti e i proprietari dei veicoli, gli operatori del traffico e dei trasporti, nonché le autorità competenti a livello comunitario e statale», ha aggiunto Lars-göran Rosengren. Una delle sfide individuate da Rosengren potrebbe essere la nuova normativa in materia di emissioni di Co2 che sta attualmente seguendo il suo percorso attraverso l´iter legislativo dell´Unione europea. Volgendo uno sguardo al futuro e al 2008, il prossimo presidente di Eucar, Christoph Huss della Bmw, ha dichiarato che una maggiore collaborazione tra tutte le principali parti interessate consentirà al settore di fornire risultati precisi e contemporaneamente di rafforzare la R&s. Huss ha sottolineato come la produzione di energia rinnovabile e i combustibili alternativi siano campi di ricerca prioritari per i decenni a venire. «La mobilità e il trasporto di beni e persone sono settori in cui l´industria automobilistica dovrebbe potenziare ulteriormente il proprio impegno, ed Eucar verrà impiegato come nostro organismo comune per questo obiettivo», ha affermato Christoph Huss. Il settore dei trasporti su strada in Europa è sotto pressione per diverse ragioni. La richiesta di mobilità e di trasporto di beni e persone sta aumentando in molte regioni, ma in alcune parti d´Europa la rete stradale ha già raggiunto la saturazione. Inoltre, il costo delle materie prime è in aumento e i risultati relativi all´impatto delle emissioni sui cambiamenti climatici hanno indotto l´industria automobilistica a produrre veicoli «più puliti». A febbraio la Commissione europea ha adottato una proposta sull´introduzione di limiti massimi per le emissioni di Co2 degli autoveicoli. Alla fine di ottobre il Parlamento europeo ha adottato una relazione sulla proposta, che approva i tagli di Co2. Nonostante «la tecnologia sia in procinto di cambiare la situazione in misura significativa e in un breve periodo di tempo, l´industria si è fermata nella riduzione delle emissioni di Co2», precisa l´europarlamentare britannico e relatore, Chris Davies. I deputati del Parlamento europeo hanno appoggiato la proposta della Commissione intesa a limitare entro il 2015 le emissioni medie prodotte dalle autovetture sul mercato europeo a 125 grammi di Co2 per chilometro. Questo obiettivo dovrebbe essere raggiunto «esclusivamente attraverso strumenti tecnici», il che significa che i costruttori non possono ricorrere ad altre misure di riduzione di Co2 quali biocarburanti, pneumatici speciali o sistemi di aria condizionata migliori. Riconoscendo la difficoltà di tali obiettivi, gli europarlamentari hanno votato al fine di consentire ai costruttori avranno il diritto di non includere «500 veicoli identificati ogni anno nei dati utilizzati per determinare le emissioni medie». L´associazione europea dei costruttori automobilistici (Acea) ha approvato una riduzione delle emissioni di Co2 dagli autoveicoli, ma ha segnalato una «eccessiva attenzione nei confronti della tecnologia automobilistica». «La soluzione adeguata al fine di ridurre le emissioni di Co2 dalle autovetture e di tutelare posti di lavoro e investimenti in Europa è un approccio integrato, che riunisca ulteriori progressi nella tecnologia dei veicoli, un maggiore impiego di combustibili alternativi, una gestione migliore delle infrastrutture e del traffico, uno stile di guida più economico e una tassazione armonizzata relativa alle emissioni di Co2 », si legge in una dichiarazione dell´Acea. Per ulteriori informazioni consultare: http://www. Acea. Be/ http://ec. Europa. Eu/environment/co2/co2_home. Htm .  
   
   
“TRIAL A SEGRATE": INCIDENTI STRADALI E INCENDI, SIMULAZIONI PER TESTARE NUOVI SISTEMI DI SICUREZZA NELLE EMERGENZE  
 
 Segrate, 13 novembre 2007 - Tre scenari di potenziale pericolo, un ingorgo stradale, un incidente d’auto e un incendio saranno simulati per testare nuovi sistemi di sicurezza nelle emergenze e la tempestività dell’intervento, a tutela dei cittadini. L’esercitazione di protezione civile “Trial a Segrate” si svolgerà dal 12 al 15 novembre tra il parcheggio del Palazzetto dello Sport e via Xxv Aprile, nell’ambito del progetto di cooperazione “Dyvine” (Dynamic Visual Networks) finanziato dall’Unione Europea, che si realizza all’interno del programma di cooperazione Rete 6, Information Society, in cui Segrate è l’unica città italiana, partner di Miraflores (Perù) e Valencia (Spagna). Obiettivo è verificare la ricettività del sistema di telecamere e di sensori posizionati per la sperimentazione e la sua capacità di percepire i differenti episodi e distinguerne il diverso grado di pericolo per dare l’allarme alle autorità di competenza e consentirne l’intervento immediato. Il progetto Dyvine punta ad aumentare la sicurezza dei cittadini sulle strade, attraverso l’installazione di videosensori fissi e mobili per il monitoraggio delle aree o delle infrastrutture che possono essere soggette a disastri naturali e industriali, o a incidenti. Mira a sviluppare una rete di sorveglianza del territorio per dare la possibilità agli utilizzatori finali (Protezione civile, Polizia Locale, Carabinieri, Polizia, Vigili del Fuoco) di avere un quadro globale della situazione ad ampio raggio, ma con percezione anche dei minimi dettagli, così da poter intervenire tempestivamente nelle criticità. La gestione del rischio, in particolare di quello ambientale, presuppone una corretta valutazione della situazione, delle sue possibili evoluzioni e delle implicazioni; avere la migliore visualizzazione della situazione è essenziale in tutti gli stadi di crisi. I partner coinvolti nel progetto comprendono anche gruppi industriali e università (Eads Ds Sa, Eads Crc, Realviz, Martec, Cea, Epfl, Upv, University of Surrey, University of Leuven, white balance Gmbh). Ruolo di Segrate e delle altre città coinvolte è contribuire a definire le caratteristiche del sistema e testarne sul campo il funzionamento. .  
   
   
AUTONOLEGGIO: SUPERATA LA STRETTA FISCALE, RIPRENDE LA CORSA  
 
Milano, 13 novembre 2007 – Il settore del noleggio veicoli si appresta a chiudere il 2007 con un generale sviluppo in termini di fatturato e flotta (+8%), nonostante gli ultimi 12 mesi di incertezza in materia fiscale. E’ questa, in sintesi, la fotografia che emerge dai dati sull’anno in corso, illustrati da Aniasa (l’Associazione nazionale industria dell’autonoleggio e servizi automobilistici di Confindustria) nel corso della conferenza stampa di presentazione del Vi Rapporto annuale sullo stato di salute del settore. Il primo semestre dell’anno ha visto il settore nel suo complesso (noleggio a breve, a lungo termine e fleet management) continuare la corsa che prosegue ormai ininterrotta da oltre un decennio, registrando un +8% di fatturato rispetto al primo semestre 2006. Grazie alla sempre crescente diffusione ed apprezzamento dei servizi di noleggio, l’intero settore ha chiuso i primi sei mesi del 2007 con un giro d’affari di 2. 330 milioni di euro, a conferma dell’importante ruolo assunto nell’ambito dell’economia nazionale, con il coinvolgimento continuo del mondo dell’industria, del turismo, del commercio, delle Pubbliche Amministrazioni. Il volume delle immatricolazioni, pur facendo segnare l’immissione in flotta di 229. 000 nuove unità nei primi sei mesi (+5% rispetto al semestre 2006, pari al 12% del mercato nazionale), è stato leggermente inferiore alle aspettative commerciali. “Dopo aver archiviato un 2006 in crescita”, commenta il Presidente Aniasa, Gianluca Soma, abbiamo affrontato un primo quadrimestre molto difficile con larga parte della clientela disorientata da una normativa fiscale sull’auto in continua modifica. Il settore ha saputo gestire ottimamente questa fase delicata, venendo incontro alle differenti esigenze della clientela e con soddisfazione delineiamo un risultato molto positivo per il 2007”. Le stime sull’intero anno 2007, infatti, confermano quanto delineato per il primo semestre. Due sono i dati di maggiore interesse: si prevede una crescita del fatturato che dovrebbe superare il tetto dei 4. 500 milioni di euro (+8% rispetto al 2006) e una flotta in costante aumento che arriva a 660mila veicoli in proprietà. Lusinghiero per il settore anche il dato sulle immatricolazioni che potrebbe sfiorare i 340. 000 veicoli. Nonostante i dati confermino ancora una volta il ruolo strategico a supporto della mobilità aziendale e dei privati cittadini nel pieno rispetto dell’ambiente, il settore è tuttora alla ricerca di un adeguato riconoscimento su diversi fronti: giuridico, fiscale, normativa dei trasporti e codice della strada. Il noleggio a lungo termine - Dalle analisi semestrali di Aniasa emerge che la crescita del noleggio a lungo termine continua a guidare il settore, con un +9% del fatturato rispetto al 2006 e un +10% della flotta circolante. I dati sulle immatricolazioni (+3%, una percentuale di aumento inferiore a quelle registrate da oltre 12 anni) risentono, tuttavia, del rallentamento negli ordini riscontrato specialmente nei primi quattro mesi del 2007, in relazione all’attesa definizione di un’equilibrata fiscalità sull’auto aziendale. Dopo aver conquistato il segmento delle grandi e medie imprese, il settore, grazie ad un’offerta sempre più mirata e multicanale (vedi concessionarie e banche), ha ulteriormente perfezionato i servizi offerti alle imprese di minori dimensioni nonché al mondo dei professionisti e dei titolari di partita Iva, che costituiscono l’ambizioso obiettivo ancora da conquistare per i prossimi anni. Anche il segmento dei privati è oggetto di valutazione e studio. A fine 2007 è stimata una crescita di fatturato del 9%, che arriva a 3,3 miliardi di euro. Il fleet Management - L’offerta di questa tipologia di servizi da parte di operatori di noleggio a lungo termine e di operatori specializzati (non noleggiatori) è in forte espansione, correlata alla progressiva terziarizzazione della gestione delle flotte aziendali. Il primo semestre ha registrato una crescita del 10% dei veicoli gestiti ed un ancora più significativo +15% sul fatturato; percentuale che, secondo le stime Aniasa, si confermerà anche a fine 2007. Il noleggio a breve termine - Le stime sul fine anno del noleggio a breve termine confermano una crescita del 4% del fatturato che tocca i 1. 028 milioni di euro con ben 140. 000 veicoli immatricolati. La stagione turistica ha sorriso agli operatori del settore, evidenziando una forte incidenza dell’incoming. La performance incrementale migliore l’hanno fatta registrare i turisti provenienti dall’Europa del nord (Russia, Danimarca e Irlanda) e dai Paesi latini (Spagna e America Latina). Riscontri positivi anche dalla clientela proveniente da Australia e Israele. I veicoli delle imprese associate ad Aniasa sono nuovi di fabbrica, tutti con motorizzazione Euro 4, mantenuti in flotta per 6-8 mesi. Questo rapido turn over garantisce, tra l’altro, il contenimento dell’emissione di sostanze inquinanti e climalteranti nonché maggiore sicurezza grazie all’evoluzione tecnica dei veicoli. I furgoni - Con una flotta complessiva arrivata a 116. 000 unità (+14% sull’anno scorso), è in forte crescita la richiesta dei furgoni a noleggio, sia a breve che a lungo termine. Si tratta di mezzi utilizzati da aziende e da privati per necessità produttive, di distribuzione commerciale di piccolo trasporto. .  
   
   
SICUREZZA STRADALE: PREMIATI COMUNI VIRTUOSI  
 
 Torino, 13 novembre 2007 - Sono 12 gli enti locali piemontesi virtuosi in materia di sicurezza stradale. E’ quanto emerge da un primo bilancio presentato in Regione, durante la riunione della Consulta per la Sicurezza stradale sulle adesione ai diversi programmi di sicurezza stradale nazionali e regionali. All’interno del territorio piemontese sono infatti moltissimi i comuni che hanno aderito ai programmi di sicurezza stradale, più di altri si sono distinte le Province di Alessandria, Asti, Novara e Vercelli e i Comuni di Tortona, Asti, Novara, Torino, Vercelli, Chieri, Carmagnola e Savigliano. “ci sono aree territoriali che hanno dimostrato una buona intraprendenza e altre che invece patiscono ancora una certa inerzia” ha sottolineato l’assessore regionale ai Trasporti, Daniele Borioli, aprendo i lavori della Consulta per la Sicurezza stradale: “Ci sono – ha precisato Borioli – aree come il novarese e il vercellese che sono particolarmente dinamiche a fronte di altre dove, nonostante si registri un numero elevato di incidenti, si dimostra di non aver colto non tanto la gravità del tema, quanto la necessità di affrontare questo genere di problematiche con iniziative di sistema e adeguati stanziamenti di risorse. E’ indispensabile – ha sottolineato Borioli – che si cominci a ragionare in un’ottica più ampia, collaborando con gli altri territori e facendo fruttare al meglio le risorse disponibili” . Borioli ha poi concluso evidenziando l’importanza di proseguire sulla strada intrapresa, ricordando che “per avviare e proseguire programmi che hanno bisogno di tempi lunghi, la cosa più importante è la certezza della continuità di risorse da parte dello Stato perché quella della sicurezza stradale è una materia che si gioca soprattutto su formazione e prevenzione”. Proprio a questo proposito durante la riunione è stato presentato il nuovo Centro di addestramento per la sicurezza stradale, un vero e proprio centro di formazione dedicato a tecnici e responsabili dei nuovi uffici per la sicurezza stradale istituiti a livello provinciale e nei comuni capoluogo. L’obiettivo è rafforzare la capacità di governo della sicurezza stradale presso tutte le amministrazioni locali e svolgere una funzione di assistenza e supporto alla definizione di proposte di intervento dal punto di vista della loro progettazione, attuazione e gestione tecnico-amministrativa. I corsi di addestramento, completamente finanziati dalla Regione Piemonte, prevedono un corso di base articolato in quattro componenti: cultura della sicurezza stradale, tecniche e strumenti sotto il profilo infrastrutturale, prevenzione sanità e controllo, casi studio e buone pratiche, laboratori di progettazione di soluzioni. .  
   
   
IL PRIMO MERCEDES-BENZ UNIMOG U 20 ESCE DALLA CATENA DI MONTAGGIO PORTATTREZZI UNIVERSALE, DESTINATO PRINCIPALMENTE A SERVIZI MUNICIPALI E SOCIETÀ DEL SETTORE AMBIENTALE E DEL GIARDINAGGIO  
 
 Roma, 13 novembre 2007 - Il primo esemplare del nuovo e compatto Unimog della serie U 20 ha lasciato l´impianto di produzione Mercedes-benz a Worth lo scorso 23 ottobre 2007. Con questa nuova serie di modelli, che va a integrare la gamma di prodotti Unimog nella fascia di prezzo più bassa, Mercedes-benz propone un portattrezzi universale, ideale per i servizi municipali di piccole-medie dimensioni e per le società operanti nel settore giardinaggio ed ambientale, che si affermerà come un ottimo partner di lavoro per l´imminente stagione invernale. Durante il suo discorso di ringraziamento, Martin Daum, Direttore Generale dell´impianto di Worth, ha sottolineato l´impegno collettivo del project team responsabile: "In meno di due anni siamo stati in grado di creare un veicolo completamente nuovo partendo da zero. Di fondamentale importanza è stata la collaborazione con i nostri colleghi dell´impianto brasiliano di Sao Bernardo do Campo, che fornisce le cabine di guida". Il nuovo veicolo compatto è disponibile con un peso complessivo di 7,5 e 8,5 tonnellate ed utilizza la consolidata tecnologia di Unimog, ad un prezzo favorevole, con peso ridotto ed una manovrabilità eccellente. Unimog U20 combina telaio e tecnologia di trazione dell´Unimog classico con un passo più corto di 2. 700 mm. È alimentato da un motore turbodiesel a quattro cilindri da 4,25 litri Mercedes-benz Om 904 La, che sviluppa una potenza di 110 kW (150 cavalli), mentre un´unità Bluetec garantisce il rispetto della normativa Euro 4 sulle emissioni. Per quanto riguarda la trasmissione, monta un cambio manuale Ug 100/8 ad otto marce, con la possibilità di aggiungere ulteriori otto rapporti. A differenza dell´U 300, il nuovo Unimog U 20 è dotato di cabina di controllo avanzata, realizzata esclusivamente in acciaio zincato, resa facilmente accessibile dall´ampio angolo di apertura delle portiere e dotata di tre sedili. I dati tecnici salienti del nuovo Unimog U 20 sono i seguenti: diametro di sterzata pari a 12,8 metri ed altezza complessiva di soli 2. 700 mm, fattore importante laddove l´altezza di passaggio è limitata. Il peso a vuoto è di circa 5,1 tonnellate, compreso un cassone di 2,20 metri. Con un peso complessivo di 8,5 tonnellate, il carico utile per il montaggio degli attrezzi e/o per attività di carico è di 3,4 tonnellate. Nonostante le dimensioni compatte, l´U 20 può contare su prestazioni di tutto rispetto. Grazie ad un carico massimo sugli assi, anteriore e posteriore, di 4,8 tonnellate ed in funzione del tipo di attrezzo scelto, l´U 20 permette di montare una pala spartineve larga tre metri, assieme ad uno spargisale automatico con una capacità sino a due metri cubi di sale/sabbia per le attività invernali o un´ampia gamma di attrezzi a montaggio anteriore come, ad esempio, la pala per movimento terra da una tonnellata. La presa di potenza predisposta anteriormente consente la gestione di attrezzi, quale un trituratore per legno con motore a pieni giri (110 kW/150 cavalli). L´impianto idraulico a doppio circuito, montato di serie, consente di alzare,abbassare e manovrare la pala spartineve e di gestire lo spargisale automatico. Ne consegue un livello superiore di flessibilità e grande economicità, in qualsiasi stagione dell´anno. Nell´inverno 2008 Unimog U 20 sarà sottoposto alla prima grande prova, nell´ambito di quello che viene chiamato "2008 U 20 Winter Service Tour". A partire da metà gennaio e sino all´inizio di marzo 2008, il nuovo veicolo compatto sarà in azione con diversi attrezzi in 14 diverse sedi del territorio tedesco. I primi veicoli saranno consegnati ai Clienti alla fine del primo trimestre 2008. .  
   
   
PRODOTTO IL TRATTORE NUMERO 500.000 DALLO STABILIMENTO TüRK TRAKTöR  
 
Ankara, 13 novembre 2007 - Lo stabilimento della Türk Traktör, joint venture paritetica tra Case New Holland (Gruppo Fiat) ed il gruppo Koç, ha raggiunto oggi il traguardo dei 500. 000 trattori prodotti. Alla cerimonia della consegna del trattore al Ministero della Agricoltura, che si è tenuta ad Ankara, hanno partecipato il Ministro dell’Industria turco, Zafer Çaglayan; il Presidente e l’Amministratore Delegato del gruppo Koç, Mustafa Koç e Bülent Bulgurlu; l’Amministratore Delegato del Gruppo Fiat, Sergio Marchionne. Lo stabilimento della Türk Traktör di Ankara occupa circa 1. 200 persone e si estende su un’area di 273. 000 mq di cui circa 79. 000 mq coperti. L’impianto produce trattori, motori, trasmissioni e assali con un volume annuo di circa 20. 000 unità. Più di un terzo di questi mezzi viene esportato attraverso la rete Case New Holland nel mondo. In Turchia Case New Holland è leader nel mercato dei trattori con una quota oltre un terzo del mercato, in quello delle mietitrebbia con oltre due terzi del mercato e nelle macchine per la raccolta del cotone con circa il 50% del mercato. La cooperazione industriale tra Fiat ed il gruppo Koç nel settore agricolo risale al 1963, all’inizio sotto forma di collaborazione tecnica e, successivamente, dal 1967 anche azionaria. Oltre alla joint venture Türk Traktör, Fiat ed il gruppo Koç collaborano in altre iniziative industriali e commerciali per la produzione e la vendita di autovetture e componentistica. La joint venture dispone di un proprio centro di Ricerca e Sviluppo e di una rete di vendita costituita da 130 dealers e 400 punti di servizio. Già da oggi tutti i prodotti della Jv rispettano i nuovi limiti relativi alle emissioni (Tier Ii), alla rumorosità e alla sicurezza che verranno introdotti in Turchia dal primo gennaio 2008. Sergio Marchionne, Amministratore Delegato del Gruppo Fiat e Presidente di Case New Holland ha commentato: “Il gruppo Koç è un partner industriale di grande valore che ha dato un importante contributo allo sviluppo del Gruppo Fiat in Turchia. Per noi è motivo di orgoglio avere partecipato alla crescita dell’industria ed alla modernizzazione agricola del Paese”. .  
   
   
MIVV E IL TEAM REPSOL HONDA CONFERMANO LA PARTNERSHIP PER IL 2008  
 
 Bologna, 13 Novembre 2007 - Mivv, azienda specializzata nello sviluppo e nella fabbricazione di impianti di scarico e silenziatori speciali per motoveicoli, legherà il suo nome al Team Repsol Honda anche nel 2008, confermando il suo ruolo di partner ufficiale per il terzo anno consecutivo. Il contratto è stato rinnovato con la consulenza di Rtr Sports Marketing, agenzia di sponsorizzazioni sportive, che segue le trattative dal 2006. La nuova collaborazione vede inalterati gli accordi degli anni precedenti, il logo Mivv sarà infatti visibile sul forcellone delle moto dei piloti su cui Hrc ha scelto di puntare anche nella prossima stagione: Nicky Hayden, campione del mondo nel 2006, e Daniel Pedrosa, secondo classificato del Campionato 2007. Sul fronte della ricerca, invece, Mivv continua a produrre novità: l’azienda ha da poco lanciato Suono, un sistema di scarico altamente innovativo che nasce dall’incontro tra una tecnologia all’avanguardia ed il design tutto italiano a cura del Team Marabese. Il rinnovo della partnership tra Mivv e Il Team Repsol Honda è stato annunciato ufficialmente nel corso dell’Eicma che si è svolto a Milano dal 6 all’11 Novembre 2007. Per l’occasione è intervenuto anche Nicky Hayden, reduce dalle fatiche del Campionato di Motogp, la cui presenza ha attirato appassionati e curiosi verso la manifestazione. Danilo De Berardinis responsabile Marketing e Sviluppo di Mivv ha dichiarato: “La partnership tra Mivv e Hrc ci regala sempre forti emozioni: dopo la vittoria del 2006 , la finale dell’ultimo campionato ci ha visti ancora sul podio. Questa è la prova che abbiamo fatto la scelta giusta”. Riccardo Tafà, amministratore unico di Rtr ha dichiarato: “Mivv e Hrc condividono la volontà di innovare costantemente puntando tutto su ricerca e sviluppo. Il loro sodalizio resta invece invariato negli anni e questo non può che essere motivo di grande soddisfazione per Rtr, che ha seguito le trattative sin dal principio e ha sempre creduto nelle potenzialità di questa unione. ” .  
   
   
IN FIERA LA VARESE DELLA MOTO E DELLA BICI  
 
Varese, 13 novembre 2007 - Sono due manifestazioni che – accomunate dal marchio Eicma (Esposizione Internazionale del Ciclo e Motociclo) – di anno in anno hanno visto crescere l’interesse di espositori e pubblico: in occasione dell’edizione 2007 delle due esposizioni internazionali, svoltesi nei padiglioni della Fiera di Milano a Rho-pero, le nostre imprese hanno partecipato in forma collettiva grazie alla Camera di Commercio. In particolare, l’iniziativa dell’ente di piazza Monte Grappa, svolta in sinergia con l’Osservatorio provinciale sull’internazionalizzazione, ha permesso alle aziende di aver a disposizione specifiche aree espositive, nelle quali usufruire di propri stand. Così, nelle giornate delle due rassegne il pubblico degli operatori e degli appassionati ha potuto accostarsi a componenti ciclistiche e motociclistiche, antifurti, occhiali sportivi, borracce e fanalini made in Varese oltre agli hotel che hanno aderito al progetto “Bike Hotel” della Camera di Commercio e della Provincia volto a garantire la miglior qualità dell’offerta ai cicloturisti. Insomma, un’attenta filiera produttiva legata alle “due ruote”. In particolare, sono state 10 le aziende presenti nelle aree espositive varesine: Aika Coppe, Andriolo, Art Hotel, Dansi Italia, M&m Optics, Most Performance, Seristampa, Sil-va Commerciale, Sonar Electronic e Yes Hotel. Ecco perché, all’interno della presenza varesina all’Eicma 2007, è stato previsto il lancio di diverse iniziative in grado di movimentare l’attenzione degli sportivi che ruotano attorno al vasto mondo del ciclismo. In particolare, presente il presidente della Federazione Ciclistica Italiana Renato Di Rocco, la campionessa varesina Noemi Cantele, e le cicliste professioniste Veronica Andreasson e Silvia Parietti, sono state illustrate le caratteristiche della prova di Coppa del Mondo femminile che si svolgerà a Cittiglio il 24 marzo dell’anno prossimo. L’occasione ha poi permesso di lanciare sia la prima edizione della “Gran Fondo Daniele Nardello–lago Maggiore”, in calendario sabato 1° giugno 2008 a Germignaga, sia le nuovissime “Cronoscalate Mondiali”, una serie di salite dove gli appassionati potranno misurarsi con il cronometro. Infine, i professionisti varesini Zanini, Andriotto e Frattini hanno presentato la competizione “Pedala con i Campioni 2007” in programma a Brinzio l’8 dicembre di quest’anno. Grande interesse, poi, ha suscitato la presenza all’interno dello stand varesino di una bicicletta particolare che, grazie a un sistema di interazione audiovisiva, ha permesso agli sportivi di simulare il percorso dei Mondiali ’08 che si sviluppa fianco a fianco dei parchi e delle bellezze architettoniche di Varese. .  
   
   
BREBEMI, CATTANEO REPLICA A SENATORE BRUTTI  
 
Milano, 13 novembre 2007 "Brutti insiste nel volere una nuova gara? La gara c´è già stata ed è regolare come hanno certificato Cipe, Nars, Corte dei Conti, e come, ne siamo sicuri, accerterà anche la commissione europea". E´ quanto afferma l´assessore alle Infrastrutture e Mobilità della Regione Lombardia, Raffaele Cattaneo, replicando alle dichiarazioni del senatore Brutti sulla realizzazione della Brebemi. "La verità - aggiunge Cattaneo - è che il senatore Brutti, pur dichiarando che ´non è in discussione la validità e la necessità dell´autostrada´, non vuole la Brebemi che lui stesso riconosce ´serve una zona particolarmente congestionata e di cui da anni si discute´". "Se il senatore Brutti pensa veramente che la Brebemi sia utile, - conclude Cattaneo - anziché fornire a destra e a manca elementi ideologici, strumentali e tecnicamente sbagliati, e rallegramenti per ´le trappole´, si adoperi affinché i cittadini possano usufruire il prima possibile di quest´opera e accetti il confronto sul merito delle obiezioni che egli fa alla correttezza delle procedure. Noi non abbiamo nulla da nascondere e siamo assolutamente sereni sulla correttezza di ogni procedura". .  
   
   
RESTYLING PER LA VESPOLATE-BORGOLAVEZZARO SULLA SR 211  
 
Torino, 13 novembre 2007 - Inaugurato ufficialmente il 9 novembre il tratto stradale della Sr 211 compreso tra Vespolate e Borgolavezzaro, oggetto dal 2004 a oggi di un progetto di ammodernamento e messa in sicurezza. Presenti l’assessore regionale ai Trasporti, Daniele Borioli, il Presidente della Provincia di Novara, Sergio Vedovato, il sindaco del Comune di Borgolavezzaro, Elisabetta Rampi e altri rappresentanti degli enti locali. L’intervento, finanziato dalla Regione Piemonte con circa 3 milioni e 700 mila euro e realizzato da Ares Piemonte, riguarda l’allargamento della sezione stradale della Sr 211 tra Vespolate e Borgolavezzaro. In particolare la carreggiata stradale, sviluppata interamente in rilevato, è ora costituita da due corsie, una per ogni senso di marcia, con due banchine laterali da 1,5 metri. Un restyling che prosegue l’allargamento già eseguito da Anas, provenendo da nord, tra Nibbiola e Vespolate. Lungo tutto il tracciato oggetto dell’intervento, circa 2 chilometri e mezzo di strada, è stata realizzata una nuova pista ciclabile, larga 2,5 metri, percorribile nelle due direzioni e separata da un guardrail rivestito in legno. “Un intervento – ha commentato l’assessore Borioli – atteso da tempo che finalmente consegna al novarese una via di collegamento più scorrevole. Ques’opera – spiega l’assessore Borioli – è inserita nel piano di investimenti della Regione Piemonte che prevede, sulle strade del novarese, investimenti per oltre 140 milioni di euro. So che i lavori hanno incontrato qualche intoppo di natura tecnica – prosegue Borioli - ma credo sia comunque importante poter restituire oggi alla popolazione un’infrastruttura moderna e sicura” . Borioli ha poi sottolineato l’importanza della pista ciclopedonale: “segno dell’attenzione per una mobilità sostenibile che come Giunta abbiamo inserito all’interno della nostra programmazione, consapevoli dell’importanza di garantire, anche in aree extraurbane, la possibilità di scegliere un mezzo alternativo all’automobile” . Anche il presidente della Provincia di Novara Sergio Vedovato ha espresso soddisfazione per il completamento dell’opera “che – ha detto – contribuisce a migliorare la viabilità in un’area importante della nostra Provincia” “Il forte impegno finanziario della Regione – ha aggiunto Vedovato – è poi una ulteriore conferma dell’attenzione riservata dalla Giunta Bresso a Novara e al suo territorio” .  
   
   
GALLERIA DELLE ROMITE FINE DEI LAVORI L’OPERA RIENTRA NELLA REALIZZAZIONE DEL BY-PASS DEL GALLUZZO PRONTO NEL 2010  
 
Firenze, 13 novembre 2007 - “Ecco una bella soddisfazione. Abbiamo lottato, abbiamo aspettato tanto, la conclusione della galleria delle Romite è una tappa importante, un passo avanti. E io, proprio perché sono, come si dice, un ragazzo delle Due Strade, sono cresciuto qui, saluto questo risultato con un calore particolare”. Lo ha detto il 10 novembre l’assessore regionale alle infrastrutture Riccardo Conti durante l’evento che festeggiava la chiusura del cantiere della galleria delle Romite organizzato in collaborazione con Autostrade S. P. A e con la Baldassini Tognozzi-pontello Costruzioni S. P. A. “Dopo l’apertura al traffico, sei mesi fa, del tratto Scandicci-firenze Nord della Terza corsia Autostradale, arriva un altro traguardo, segno che i lavori procedono e procedono bene - ha continuato Conti - . Al termine, nel 2010, la situazione della mobilità della zona sarà trasformata, con notevoli e molti miglioramenti nel livello di qualità di vita di residenti e automobilisti. E questo è quello che conta”. Il By-pass del Galluzzo che, una volta completato, avrà una lunghezza complessiva di 3,4 km e tre gallerie (oltre alla Romita oggi terminata, quella di Poggio Secco e la galleria del Colle), da un lato libererà il centro abitato del Galluzzo dal congestionamento di auto che lo attraversa ogni giorno, dall’altro risulterà fondamentale per migliorare le condizioni di traffico e i collegamenti con l’area urbana, perché collegherà il nodo viario di Certosa, su cui convergono i flussi di traffico dell’autostrada A1, con il raccordo autostradale Firenze–siena e la strada regionale Cassia. I lavori sono compresi nel potenziamento a tre corsie dell’autostrada Firenze Nord-firenze Sud ed in particolare nella tratta B, cioè quella che va da Firenze- Scandicci a Firenze-certosa, nei Comuni di Scandicci, Firenze e Impruneta. Iniziati nel 2005, i lavori dovrebbero terminare nel 2010. .  
   
   
TRASPORTI, BORIOLI AL CONVEGNO SUL SISTEMA METROPOLITANO PROPONE CONTRATTI DIRETTI CON LE AZIENDE DI TRASPORTO SOLO COSI´ SI POSSONO RILANCIARE GLI INVESTIMENTI  
 
Torino, 13 Novembre 2007 - “Contratti diretti della Regione con le società di trasporto per pianificare investimenti sulla rete e creare prospettive di sviluppo dei nodi metropolitani” è questa la ricetta dell’assessore regionale ai Trasporti, Daniele Borioli, per migliorare la gestione e l’esercizio del trasporto pubblico locale. Intervenuto ieri mattina al convegno dell’Agenzia per la mobilità metropolitana sul sistema ferroviario metropolitano di Torino, Borioli ha spiegato che “è inutile affidarsi di anno in anno ai finanziamenti della Stato, sperando ogni volta che vi siano abbastanza fondi disponibili. Non è più solo una questione di risorse finanziarie – spiega Borioli – ma di programmazione a medio-lungo termine. Il rilancio del trasporto pubblico non può basarsi su piccole modifiche e provvedimenti una tantum, ma ha bisogno di un progetto d’insieme basato sulla pianificazione degli investimenti e sullo studio delle necessità specifiche del territorio”. Questo si può fare attivando un vero federalismo delle competenze, che non si riduca com’è stato fin’ora a trasferimento alle Regioni dei fondi, peraltro pochi, per pagare il servizio. “Bisogna piuttosto – sostiene Borioli - permettere alle Regioni, e noi in Piemonte siamo pronti, di mettere in piedi un contratto diretto con le aziende, e in particolare con Gtt e Rfi, su investimenti e materiale rotabile. Solo così credo che potremo attrarre capitali privati e ottenere un miglioramento della qualità e degli standard di servizio. Se tutto resta invece accentrato a Roma – conclude Borioli - non penso che le cose potranno cambiare molto nei prossimi anni” . .  
   
   
LA PRESIDENTE BRESSO RICEVE IN REGIONE I COMITATI “NO TAV”  
 
Torino, 13 novembre 2007 - La presidente della Regione Piemonte, Mercedes Bresso, ha ricevuto ieri una delegazione dei Comitati No Tav, che le hanno consegnato le oltre trentamila firme raccolte contro la realizzazione del collegamento ad alta capacità Torino-lione. <Ricevo con rispetto queste firme - ha spiegato la presidente Bresso - che rappresentano l’opinione di tante persone contrarie all’opera. Segnalo che dal 1994 sono impegnata a discutere in prima persona con i cittadini e gli amministratori valsusini questa prospettiva e i vari progetti presentati nel corso del tempo>. <Oltre un anno fa, tutti insieme - prosegue Bresso - abbiamo individuato un metodo, quello dell’Osservatorio tecnico, che permette a tutte le parti in causa, dalle amministrazioni locali ai massimi livelli istituzionali, di nominare propri rappresentanti tecnici per sviluppare tutti gli approfondimenti e le problematicità segnalate negli anni. L’osservatorio sta facendo un ottimo lavoro e producendo materiale condiviso, quindi non mi pronuncio sul dettaglio. E’ chiaro che, al termine di questo percorso di analisi su dati scientifici, ci saranno delle conclusioni sulla base delle quali verranno prese le decisioni definitive>. <Resto convinta - conclude Bresso - che tutti abbiano diritto a rappresentare e far valere la propria opinione ma che nessuno abbia il diritto di presentare come certezza, come verità assoluta la propria convinzione, la propria soluzione per il futuro, le proprie analisi rispetto al passato e al presente>. .  
   
   
SOPPRESSIONE EUROSTAR: PRESIDENTI LORENZETTI E DE FILIPPO SOTTOPONGONO IL PROBLEMA ALLA CONFERENZA STATO - REGIONI  
 
Perugia, 13 novembre 2007 – Il rischio di soppressione da parte di Trenitalia dei treni “Eurostar” che collegano Perugia a Roma per l’Umbria rappresenta un’emergenza assoluta, visto che il capoluogo di regione sarebbe completamente penalizzato nei collegamenti con la capitale. La medesima situazione si presenta anche nella Regione Basilicata. Per risolvere il problema, la presidente della Regione Umbria, Maria Rita Lorenzetti, e il presidente della Regione Basilicata, Vito De Filippo, hanno investito della questione l’azienda e la Conferenza Stato - Regioni che tratterà il tema mercoledì prossimo. .  
   
   
NUOVI PROGETTI DELLE FERROVIE TEDESCHE  
 
 Berlino e Brandeburgo, 13 novembre 2007 - A Berlino oltre 1,4 milioni di persone utilizzano giornalmente la più moderna infrastruttura d’Europa. Un dato molto importante secondo Ingulf Leuschel, rappresentante Deutsche Bahn del management dello Stato di Berlino. Con l’apertura della nuova stazione centrale, che ha permesso un più rapido collegamento sull’asse nord-sud, e l’ammodernamento della linea suburbana S-bahn, i berlinesi possono usufruire di una infrastruttura ferroviaria di altissima qualità ed efficienza. In stazione centrale circolano giornalmente circa 300. 000 passeggeri oltre ai numerosi turisti: la moderna costruzione è infatti considerata un capolavoro di architettura, diventato ormai uno spettacolare biglietto da visita della capitale. Per capire l’importanza della costruzione di questa stazione nel traffico ferroviario, basta analizzare i seguenti progressi: diminuzione dei tempi di percorrenza di un’ora per Lipsia, 90 minuti per Amburgo e 97 minuti per Hannover. Questo ha comportato un aumento del 40% dei passeggeri sulla tratta ad alta velocità Berlino-amburgo e Berlino-lipsia. Il nuovo tunnel nord-sud che attraversa il centro città ha accelerato anche il traffico regionale. Le nuove offerte e i miglioramenti apportati hanno contribuito anche in questo caso ad un aumento considerevole del numero di passeggeri che giornalmente sono circa 140. 000. L’obiettivo è la diminuzione dell’inquinamento dell’aria berlinese. Ogni persona che lascia la propria auto a casa e decide di utilizzare il treno dà un contributo alla tutela dell’ambiente. Il servizio “Call a Bike” è stato proprio introdotto per completare il servizio dei trasporti: in ogni angolo della città si trovano infatti numerose biciclette che è possibile noleggiare semplicemente effettuando una prenotazione tramite il cellulare. Del gruppo Db fanno parte anche i pullman della società Bex, “figlia” di Db, che arrivano in 350 diverse destinazioni nazionali e internazionali. All’interno della capitale, hanno un ruolo molto importante come servizio di trasporti durante fiere e congressi. Nel mercato del lavoro di Berlino e del Brandeburgo l’importanza della Deutsche Bahn Ag è straordinaria e non solo perché la sede centrale si trova in città: dal presidente Hartmut Mehdorn fino all’operaio delle officine di manutenzione, la Db a Berlino dà lavoro a 18. 000 persone. Anche nel Brandeburgo la Db è considerata tra i più grandi datori di lavoro con ca. 8. 000 dipendenti. Sono numerosi i progetti della Db: il nodo S-bahn Berlin-ostkreuz è stato modernizzato per 411 milioni di Euro; sono iniziati i lavori per la costruzione della stazione ferroviaria sotterranea nell’aeroporto internazionale di Berlino e Brandeburgo; la linea Berlino-rostock è stata completamente ristrutturata. Transrapid…ci siamo! 2014: una data storica nell’ambito del traffico ferroviario europeo. Verrà infatti inaugurata la tratta di 37 km tra l’aeroporto e la stazione centrale di Monaco. La Baviera, la Comunità Europea, la Deutsche Bahn e gli industriali colmeranno l’attuale buco finanziario di circa 165 milioni di Euro dell’ambizioso progetto, il cui valore è di 1,85 miliardi di Euro. Il risparmio di tempo su questa tratta lascia letteralmente senza fiato: finora la linea S-bahn impiega 40 minuti. Il Transrapid impiegherà solamente 10 minuti raggiungendo, in alcuni punti, i 350 km/h. E’ stata pianificata una traccia ferroviaria lunga 37 km senza fermate intermedie. La percorrenza sarà a volte anche sotterranea: il punto di partenza si trova, secondo il progetto, a 17 metri sotto la stazione centrale. I lavori cominceranno nell’estate 2008 e termineranno nel 2014…sempre che non si verifichino intoppi dovuti ad un tale grandioso progetto. .  
   
   
RAVENNA, IN STAZIONE UN LOCALE ATTREZZATO PER GENITORI E BAMBINI IN VIAGGIO LA PRIMA “STANZA DELLE COCCOLE” CREATA IN UNA STAZIONE DELLA RETE ITALIANA  
 
 Ravenna, 13 novembre 2007 - Fasciatoio, scaldabiberon, salviette e pannolini, in uno spazio pensato per garantire riservatezza, comfort e igiene al bebè in viaggio con mamma e papà. E’ questa la “stanza delle coccole” della stazione di Ravenna, la prima creata in una stazione della rete italiana. L’iniziativa delle Ferrovie dello Stato si inserisce nel progetto pilota del Comune di Ravenna per creare in città spazi riservati alle necessità dei più piccoli e dei loro genitori. Il locale è aperto ai viaggiatori e ai cittadini nei giorni feriali, dalle 8 alle 20. A disposizione dei clienti anche un parcheggio “rosa”, dedicato, sul piazzale esterno della stazione. .  
   
   
NAVIGAZIONE MONTANARI S.P.A. NEL TERZO TRIMESTRE DEL 2007 IL FATTURATO SI ATTESTA AD EURO 27,4 MILIONI; MARGINE OPERATIVO A EURO 6,3 MILIONI; UTILE NETTO A EURO 4,8 MILIONI.  
 
Risultati economici del terzo trimestre 2007
(dati in milioni di euro) Luglio – Settembre 2007 Luglio – Settembre 2006 A
Ricavi netti 27,4 33,5 - 18,4 %
Margine contribuzione flotta 13,1 18,4 - 28,8 %
Margine operativo 6,3 11,6 - 45,7 %
Utile netto 4,8 13,2 - 63,6 %
Posizione Finanziaria Netta (124,9) (45,1) + 176,9 %
Cash flow operativo lordo 14,6 19,2 - 23,9 %
Fano, 13 novembre 2007 - Il Consiglio di Amministrazione di Navigazione Montanari S. P. A. Ha approvato i risultati del terzo trimestre 2007. Il risultato economico del periodo, al netto della componente fiscale, pari a 4. 8 milioni contro un utile di 13. 2 milioni del corrispondente periodo dell´esercizio precedente. La riduzione dei "ricavi base time charter del periodo influenzata dai seguenti fattori: scadenza dei contratti di gestione delle navi di terzi Chinook e Santana; il cambio medio eur/usd di periodo stato pari a 1,3764 contro 1,2734 dello stesso periodo del 2006; flessione del livello medio dei noli derivanti dall´impiego spot di n. 4 navi della flotta sociale; Inoltre, il risultato di periodo influenzato dall´appesantimento della Gestione Finanziaria derivante dall´incremento dell´indebitamento lordo necessario per corrispondere gli acconti ai cantieri a fronte del piano di investimento in essere che prevede l´entrata in esercizio di 14 nuove navi entro il 2009. Lo scorso 1° Novembre, infatti, entrata in esercizio la m/c "Valle Bianca di tonn. 50,000 dwt, mentre proseguono regolarmente il lavori di 7 product tankers presso i cantieri Sud Coreani Hyundai Mipo Dockyard Co. Ltd e Spp Shipbuilding Co. Ltd e di 6 Aframax presso il cantiere Cinese Houdong Zhonghua Shipbuilding. La posizione finanziaria netta negativa si attesta a euro 124. 9 milioni (contro euro 45,1 milioni del 30 settembre 2006) e con un debt/equity pari a 0,36 rispetto a 0,12 del 30 settembre 2006. Nello stesso periodo (settembre 2006/ settembre 2007), la Società ha versato acconti per le navi in costruzione per euro 124 milioni. Il cash flow operativo lordo del terzo trimestre del 2007 si attesta ad euro 14,6 milioni, in flessione del 23,9% rispetto al terzo trimestre 2006. .
 
   
   
DIFESA DEL SUOLO, AVVIATI INVESTIMENTI PER ALTRI 56,4 MILIONI ACCORDO REGIONE-MINISTERI PER INTERVENTI LUNGO I FIUMI PO, TANARO, BORMIDA E TOCE  
 
Torino, 13 novembre 2007 - Investimenti per 56,4 milioni di euro per la mitigazione del dissesto idrogeologico in Piemonte. Questo l’esito della sottoscrizione del terzo atto integrativo dell’Accordo di programma quadro in materia di difesa del suolo, avvenuta a Roma il 7 novembre scorso, tra la Regione Piemonte e i ministeri dello Sviluppo economico e Ambiente. “I lavori riguarderanno in particolare la realizzazione di sistemi di difesa lungo i tratti dei fiumi Po, Tanaro, Bormida, Toce e di torrenti e rii minori, e il rafforzamento delle sistemazioni idrogeologiche e la stabilizzazione di movimenti franosi” sottolinea l’assessore regionale alla difesa del suolo, Bruna Sibille. Segnalando che particolare rilevanza assumono gli interventi relativi ai nodi idraulici critici di Torino (fiume Po a Moncalieri), Vercelli (reticolo minore) ed il fiume Toce (Pallanzeno e altri). L’accordo sottoscritto rappresenta il completamento delle fasi progettuali finanziate nell’ambito del 2° Atto integrativo, evidenziando gli effetti positivi di una corretta programmazione. Dei 56,4 milioni di euro, 22,2 provengono dal fondo per le aree sottoutilizzate e 34,2 da fonte regionale. Le iniziative nel settore della difesa del suolo avviate dalla Regione Piemonte attraverso i precedenti Accordi di programma quadro, stipulati tra il 2003 ed il 2006, hanno portato all´attivazione di 424 interventi, di cui 186 conclusi, per un valore di 116,4 milioni di euro. . .