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GIOVEDI

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Notiziario Marketpress di Giovedì 04 Luglio 2013
PARLAMENTO SALUTE: UN IMPORTANTE PASSO IN AVANTI NELLA LOTTA CONTRO LE GRAVI MINACCE PER LA SALUTE A CARATTERE TRANSFRONTALIERO – DICHIARAZIONE DI TONIO BORG, COMMISSARIO RESPONSABILE PER LA SALUTE  
 
Strasbourg, 4 luglio 2013 - Ieri il Parlamento europeo ha votato a favore della decisione relativa alle gravi minacce per la salute a carattere transfrontaliero. Esprimendo il suo plauso per questo voto, Tonio Borg, commissario Ue responsabile per la Salute, ha dichiarato: "Il voto di oggi segna una pietra miliare per la sicurezza sanitaria nell´Ue e mi congratulo, ringraziandolo, con il relatore, onorevole Pargneaux, i relatori ombra e tutti i membri della commissione "Ambiente, sanità pubblica e sicurezza alimentare" per il lavoro compiuto. Estendo i miei ringraziamenti alle Presidenze danese, cipriota e irlandese del Consiglio che si sono strenuamente adoperate assieme al Parlamento europeo e alla Commissione per concordare una normativa dell´Ue che contribuirà a proteggere i nostri cittadini da un´ampia gamma di minacce sanitarie transfrontaliere. Molti di noi – cittadini, operatori sanitari e decisori politici – sono sensibili alle minacce sanitarie emergenti, sia che si tratti di nuovi ceppi dell´influenza aviaria A (H7n9), del nuovo coronavirus all´origine della Middle East Respiratory Syndrome Coronavirus (Mers-cov) o di una malattia di origine alimentare, come ad esempio un focolaio di e.Coli. Inoltre, minacce a diffusione più lenta come la resistenza antimicrobica o le infezioni nosocomiali rappresentano anch´esse un rischio per la salute dei cittadini. I cittadini dell´Ue devono essere rassicurati che per proteggerli è in atto un sistema efficace e coordinato per reagire ai rischi e alle crisi. Questo è per l´appunto l´obiettivo della decisione adottata oggi. I cittadini europei saranno meglio protetti da tutta una serie di minacce sanitarie mediante una pianificazione o un coordinamento migliori in tema di predisposizione operativa a livello dell´Ue per le gravi minacce transfrontaliere determinate dalle malattie trasmissibili o da eventi chimici, biologici e ambientali. Uno dei risultati fondamentali della decisione è che essa costituisce la base giuridica per il coordinamento dell´indizione, su base volontaria, di appalti comuni per l´acquisizione di vaccini e medicinali a livello dell´Ue. Inizieremo con l´appalto per i vaccini pandemici: gli Stati membri che partecipano a questo processo potranno mettere a disposizione dei loro cittadini i vaccini necessari e in condizioni migliori che in passato. La decisione dà inoltre risalto all´autorità dell´Unione europea nel caso di un´emergenza sanitaria: essa consente all´Ue di dichiarare un´emergenza sanitaria sul proprio territorio al fine di attivare misure nell´ambito della sua legislazione farmaceutica in modo da poter acquisire più celermente i vaccini e i medicinali. Il chiaro mandato attribuito al Comitato per la sicurezza sanitaria affinché coordini la risposta ai rischi e alle crisi, comprese le attività di comunicazione durante una crisi, significa che il coordinamento delle emergenze sanitarie sarà ulteriormente migliorato".  
   
   
PARLAMENTO EUROPEO, EPIDEMIE: L´UE RAFFORZA IL SISTEMA DI ALLARME E DI RISPOSTA  
 
Strasburgo, 4 luglio 2013 - La capacità dell´Ue di far fronte alle minacce sanitarie transfrontaliere, come il coronavirus, l´epidemia di E coli del 2011 o l´epidemia d´influenza H1n1 del 2009, sarà rafforzata dal disegno di legge approvato mercoledì. La normativa, già concordata con il Consiglio, prevede un sistema di allarme rapido su scala europea e una norma per facilitare la cooperazione fra Stati membri per comprare i vaccini. In caso di crisi, sarà inoltre possibile dichiarare un´emergenza a livello comunitario. I legislatori europei attingono all´esperienza di crisi come le epidemie di virus Escherichia coli nel 2011 e l´influenza H1n1 nel 2009, così come alle difficoltà emerse a seguito della nube di cenere vulcanica del 2010. Saranno rafforzati i meccanismi esistenti a livello europeo per migliorare il coordinamento e ridurre i tempi di risposta su scala europea. "Questo è senza dubbio il più grande successo di questa decisione", ha detto il relatore, Gilles Pargneaux (S&d, Fr). "L´accesso ai vaccini sarà più equo, perché saranno disponibili a prezzi più equi. Questo progresso è benvenuto, in particolare per i piccoli Stati membri, che semplicemente non potevano permettersi i prezzi esorbitanti praticati durante le recenti pandemie", ha aqggiunto. L´accordo, negoziato con il Consiglio, è stata adottato con 678 voti a favore, 21 contrari e 4 astensioni. L´acquisto in comune di medicinali e vaccini - I deputati introducono anche un sistema per consentire agli Stati membri di compiere acquisti di gruppi di farmaci, garantendo così un accesso ai vaccini più equo, poiché sarà possibile acquistarli a prezzi vantaggiosi. Durante l´epidemia influenzale del 2009 (H1n1), gli Stati membri si sono messi in competizione uno con l´altro per procurarsi i vaccini che erano disponibili solo in quantità limitate. Emergenza di sanità pubblica a livello europeo - Il testo introduce inoltre la possibilità di dichiarare una "emergenza di sanità pubblica" europea per accelerare l´autorizzazione dei farmaci necessari per combattere la crisi. La normativa vigente impone all´Ue di aspettare che l´Organizzazione Mondiale della Sanità dichiari una situazione di emergenza internazionale in tutti i continenti. Poiché alcune epidemie recenti erano legate a ceppi virali di origine aviaria o suina, il testo mira a garantire che la preparazione e la risposta di pianificazione nei settori veterinario e umano siano interoperabili. Indipendenza degli esperti - Il testo evidenzia che il sistema deve funzionare in modo trasparente. Quando consultati, gli esperti devono dichiarare qualsiasi interesse, diretto o indiretto, che potrebbe essere considerato pregiudizievole per la loro indipendenza. Prossime tappe - La decisione entrerà in vigore il giorno della sua pubblicazione nella Gazzetta ufficiale dell´Unione europea.  
   
   
GIOVANI SCIENZIATI PARTONO IN QUARTA CON UN PROGETTO SUL CERVELLO  
 
Bruxelles, 4 luglio 2013 - Mediante un lavoro collaborativo, un team di ricerca finanziato dall´Ue mira a svelare in che modo i circuiti neurali sono geneticamente codificati e come la computazione neurale controlla il comportamento. Inoltre si propone di dare ad alcuni dei più brillanti giovani scienziati in Europa la possibilità di collaborare con colleghi in altri paesi e di far progredire la nostra comprensione del cervello. Come fanno esattamente miliardi di cellule interconnesse nel cervello a interpretare e regolare tutte le nostre funzioni fisiche, oltre a immagazzinare tutte le nostre memorie ed esperienze? Riuscire a comprendere questo rimane una delle più grandi sfide per la scienza medica, ma anche una delle più allettanti, che potrebbe aprire la strada a cure per malattie come il morbo di Alzheimer, la demenza e il Parkinson. Una cosa è chiara: la realizzazione di questo sogno richiederà scrupolosi esami dei numerosi meccanismi e processi che avvengono ai livelli genetico e biochimico del cervello. Inoltre, gli scienziati devono comprendere meglio il comportamento dei neuroni, le cellule che elaborano e trasmettono informazioni mediante segnali elettrici e chimici, e in che modo essi si adattano agli stimoli esterni. Una simile ricerca richiede molto tempo ed è costosa, e ottenere una piena comprensione del cervello rimane un obiettivo ancora molto lontano. Un uso ragionevole delle risorse sarebbe quindi quello che prevede di formare i giovani scienziati in progetti innovativi che guardano al futuro, per metterli in grado di applicare le competenze acquisite nel progetto ad altri studi e programmi. Ed è proprio questo l´obiettivo del progetto Fliact ("Systems neuroscience of Drosophila: from genes to circuits to behaviour"), finanziato dall´Ue, che sta formando ricercatori all´inizio delle loro carriere per quanto riguarda concetti e tecniche all´avanguardia. L´obiettivo finale del programma Fliact è quello di creare un network di formazione paneuropeo unico che colleghi otto partner accademici e tre Pmi specializzati in campi di ricerca complementari, dalla neurogenetica molecolare e comportamentale a elettrofisiologia, bioingegneria e biomedicina applicata. Allo scopo di facilitare il trasferimento di conoscenza attraverso questa rete, e per ottenere risultati significativi, Fliact si sta concentrando su un organismo modello, il moscerino della frutta Drosophila melanogaster. Nel corso degli ultimi decenni, il minuscolo moscerino della frutta è diventato il principale sistema modello per studiare in che modo percepiamo e integriamo le informazioni provenienti dai nostri cinque sensi. La Drosophila si è anche affermata come un potente modello per studiare le basi genetiche delle malattie neurodegenerative che colpiscono gli esseri umani. Poiché la Drosophila possiede milioni di volte meno neuroni rispetto agli esseri umani, ci si aspetta che lo studio del suo cervello getti nuova luce sui principi generali alla base dell´organizzazione funzionale dei circuiti neurali. Un importante beneficio a lungo termine di questo progetto sarà lo sviluppo di un set di attrezzi per il moscerino della frutta, che può essere usato per studiare l´attività dei circuiti neurali in vivo e per testare scientificamente le loro funzioni. Il progetto mira a fornire ai neuroscienziati Fliact il supporto necessario per usare questi strumenti in modo efficace. Nel breve periodo, i colleghi di Fliact cercheranno, attraverso progetti di ricerca collaborativi e personalizzati, di comprendere meglio in che modo la computazione del circuito neurale controlla il comportamento e come sono codificati geneticamente i rapporti circuito-funzione. Allo scopo di condividere le migliori pratiche, il progetto organizzerà una serie di workshop interdisciplinari su neurogenetica, neuroanatomia, neuroimaging, analisi comportamentale e competenze trasferibili. L´impatto del progetto verrà anche massimizzato mediante l´apertura di tutti i workshop e delle conferenze alla comunità europea della neuroscienza nel suo insieme. Per maggiori informazioni, visitare: Fliact http://www.Fliact.eu/ Scheda informativa del progetto http://cordis.Europa.eu/projects/rcn/100612_it.html  
   
   
STIMOLARE L´IMMUNITÀ - E LA RICERCA SUI VACCINI  
 
Bruxelles, 4 luglio 2013 - La vaccinazione ha ottenuto enormi successi nel controllo di molte malattie infettive devastanti. Tuttavia, esistono ancora molte malattie o "agenti patogeni" contro i quali non siamo in grado di generare un´immunità protettiva per tutta la vita. Alla vigilia dell´adesione della Croazia all´Ue, è già in corso la ricerca del professor Stipan Jonjic, finanziata dal Cer, su nuovi vaccini per offrire una migliore protezione. Il professor Jonjic è il primo assegnatario croato del Cer (Consiglio europeo della ricerca) a basare il proprio progetto in Croazia. Così come il nostro sistema immunitario innato, anche il nostro corpo ha la possibilità di acquisire l´immunità a patogeni specifici, e questo è ciò che i vaccini dovrebbero fare. Il prof. Jonjic e il suo team di ricerca stanno studiando la possibilità di una versione indebolita, o "attenuata", del citomegalovirus (Cmv) come nuovo meccanismo di consegna, o di "vettore", per i vaccini. Il prof. Progetto Stadvinn del prof. Jonjic, lanciato dopo aver vinto una sovvenzione Advanced Grant del Cer nel 2012, intende ingegnerizzare il virus in modo che possa ancora replicarsi nel suo ospite e indurre una forte risposta immunitaria contro infezioni specifiche - che il sistema immunitario si ricorderà - benché sia sufficientemente indebolito da essere innocuo e "non patogeno". "L´idea è basata sul mio interesse duraturo nella risposta immunitaria agli agenti patogeni virali - ovvero il Cmv - e in particolare nei meccanismi utilizzati da tali virus "immuno-sovversivi" per evitare il controllo immunitario e persistere nel loro ospite, nonostante una risposta immunitaria completamente approntata", dice il prof. Jonjic, che ha sede presso la Facoltà di medicina dell´Università di Rijeka in Croazia. L´approccio del progetto gira intorno a un recettore chiamato Nkg2d espresso dalle cellule cosiddette "natural killer" (Nk) - parte del sistema immunitario innato del corpo - e anche dai linfociti T Cd8+, un altro tipo di leucociti che fanno parte della risposta immunitaria acquisita. Queste cellule T possono memorizzare il contatto con gli "antigeni" estranei da un´infezione, in modo che ogni successiva reinfezione con lo stesso agente patogeno è rapidamente messa sotto controllo. "L´induzione di linfociti T Cd8+ è stata ampiamente riconosciuta come un possibile metodo di scelta per lo sviluppo di vaccini, particolarmente per quei patogeni per i quali i vaccini a base di anticorpi non sono sufficientemente protettivi. Gli herpes virus attenuati, che comprendono i Cmv, sono quindi candidati interessanti da usare come vettori di vaccini contro una serie di infezioni clinicamente rilevanti", spiega il prof. Jonjic. "Abbiamo caratterizzato numerosi geni Cmv coinvolti nel sovvertimento della risposta immunitaria Nkg2d-dipendente, indicando l´importanza di questo recettore nel controllo immunitario", dice. "L´idea principale alla base di questo progetto nasce quindi dai nostri dati, i quali suggeriscono che un vettore Cmv che esprime Nkg2d, ma allo stesso tempo privo dei suoi inibitori virali, ha un enorme potenziale di aumentare l´efficienza della risposta dei linfociti T Cd8+". Uno dei pericoli connessi all´uso di virus attenuati vivi come vettori, è che il sistema immunitario li controlla in modo così efficace che i vaccini non possono indurre una sufficiente immunità contro le infezioni future. "Tuttavia, il vettore di vaccino sviluppato dal mio gruppo, pur essendo efficacemente controllato, riesce ancora a innescare una risposta immunitaria molto efficiente e a conferisce una protezione contro le infezioni dai virus non-attenuati che si trovano in natura", continua il prof. Jonjic. "Intendiamo ora testare questo approccio vaccino-vettore contro vari microbi e antigeni tumorali - dice - e stiamo già lavorando al trasferimento di dati ottenuti dal sistema murino del Cmv a un vettore basato su Cmv umano". Il prof. Jonjic spera che questa ricerca, insieme a quella di altri ricercatori in Croazia, verrà stimolata dall´adesione del loro paese all´Ue quest´anno. "Sono molto ottimista e non vedo l´ora", dice. "Comunicare liberamente e varcare le frontiere sono aspetti vitali della scienza. "I legami personali sono molto importanti per tale collaborazione internazionale. In passato ho ricevuto un sacco di aiuto dai miei colleghi tedeschi, quando ho iniziato la mia carriera lì, e attualmente sto collaborando con scienziati nei paesi limitrofi, compresi la Serbia, la Slovenia e la Bosnia-erzegovina". La scienza croata ha un grande potenziale e il paese è già riuscito a ottenere finanziamenti comunitari per la ricerca, ma non si può sviluppare la scienza senza la mobilità. Poiché l´Europa è composta da diverse seppur condivise identità - ogni paese è unico, ma anche europeo - aderire all´Ue aiuterà studenti e giovani ricercatori a viaggiare e scambiarsi idee", conclude. Per maggiori informazioni, visitare: Sito web del ricercatore http://www.Medri.uniri.hr/~jstipan/research.html Scheda informativa del progetto http://cordis.Europa.eu/projects/rcn/108238_it.html
Consiglio europeo della ricerca http://erc.europa.eu/
 
   
   
"SOMMINISTRAZIONE DI FARMACI MEDIANTE INALAZIONE"  
 
Berlino, 4 luglio 2013 - L´11 e 12 settembre 2013 si svolgerà a Berlino, in Germania, una conferenza intitolata "Somministrazione di farmaci mediante inalazione" (Inhalation Drug Delivery). La ricerca nel campo della somministrazione di farmaci polmonari ha acquisito slancio nel corso degli ultimi anni con un crescente interesse nell´utilizzo dei polmoni come mezzo per somministrare farmaci. Questo approccio ha un effetto terapeutico più veloce e ridotti effetti collaterali associati con metodi alternativi di somministrazione del farmaco. La conferenza si concentra sulle tendenze nello sviluppo e formulazione di prodotti inalati per via orale. Gli argomenti di discussione comprendono produzione e commercializzazione, valutazioni degli studi clinici e tecnologia dei dispositivi di inalazione. L´evento riunirà medici specialisti e gruppo farmaceutici per discutere le ultime scoperte nei sistemi di somministrazione di farmaci nasali e per esaminare gli ostacoli di un´efficace formulazione dei prodotti nasali. Per ulteriori informazioni, visitare: http://www.Cphi-drugdelivery.com/  
   
   
"CONFERENZA DI RESEARCH TODAY"  
 
Londra, 4 luglio 2013 - Il 15 ottobre 2013 si svolgerà a Londra, nel Regno Unito, la "Conferenza di Research Today" (Research Today Conference). La ricerca clinica mira a migliorare le cure mediche e a far progredire le terapie di trattamento. Sebbene si tratti di un´area significativa della sanità, i ricercatori spesso si trovano a fronteggiare barriere come la mancanza di finanziamenti o risorse. Questa conferenza copre le questioni che circondano la ricerca clinica. Tra gli argomenti di discussione ci saranno la salute e la ricchezza oltre alle implicazioni del nuovo panorama della sanità per la ricerca e lo sviluppo. L´evento riunirà professionisti della sanità, medici specialisti e ricercatori per promuovere una migliore comprensione comune e identificare opportunità tra tutte le parti coinvolte nella ricerca clinica. Per ulteriori informazioni, visitare: http://www.Events4healthcare.com/research_today.html#  
   
   
VIOLENZA FEMMINILE: VITTIMA OLTRE 1 DONNA SU 3. PER L’OMS E’ EMERGENZA SANITARIA MONDIALE  
 
Roma, 4 luglio 2013 – La violenza femminile è un tema di costante attualità. In Italia si stima che 6.743.000 donne tra i 16 ed i 70 anni siano vittime di abusi fisici o sessuali e circa un milione abbia subito stupri o tentati stupri. Il 14.3% delle donne è stata vittima di atti di violenza da parte del partner, ma solo il 7% lo ha denunciato. Altrettanto allarmante è il dato secondo cui il 33.9% di coloro che subiscono violenza per mano del proprio compagno e il 24% di coloro che l’hanno subita da parte di un conoscente o di un estraneo, non parla con nessuno dell’accaduto. La violenza domestica, inoltre, è la seconda causa di morte per le donne in gravidanza. Anche i dati a livello mondiale non sono incoraggianti: oltre una donna su tre subisce nel corso della propria vita qualche forma di violenza, soprattutto da parte di mariti e fidanzati. All’incontro stampa promosso da O.n.da, da sempre impegnata nella sensibilizzazione sul tema, presentato il rapporto mondiale Oms sulla violenza femminile. Obiettivo: cercare insieme risposte propositive a questo importante problema sociale. Flavia Bustreo, Vice Direttore Generale Salute della Famiglia, delle Donne e dei Bambini presso l’Organizzazione Mondiale della Sanità, si sofferma sui dati mondiali: "E’ impressionante che il 35% delle donne di tutto il mondo subisca nel corso della vita qualche forma di violenza, soprattutto da parte di mariti e fidanzati, e che il 38% dei femminicidi avvenga per mano del partner. I dati evidenziano come le donne esposte alla violenza dei compagni siano due volte più a rischio di depressione, quasi due volte più a rischio di dipendenza dall’alcol e una volta e mezzo più a rischio di contrarre malattie sessualmente trasmesse, come Hiv, sifilide, clamidia e gonorrea. Il 42% di coloro che hanno subito violenza fisica o sessuale ha riportato danni alla salute”. “Uno dei dati che sorprende maggiormente – continua la dottoressa Bustreo - riguarda la diffusione del fenomeno nelle fasce ad alto reddito, che si attesta al 23.2%. L’organizzazione Mondiale della Sanità auspica che tutti i Paesi si impegnino a combattere questo problema di dimensioni epidemiche, grazie al sostegno dei singoli Sistemi Sanitari Nazionali. Le Linee guida dell´Oms hanno l´obiettivo di formare in maniera più specifica gli operatori sanitari su come intervenire, in caso di violenza contro le donne. Abbiamo appreso con molta soddisfazione della ratifica da parte dell’Italia della Convenzione di Istanbul e ci auguriamo che gli altri Paesi seguano il suo esempio, al fine di renderla applicabile". “I dati dimostrano come le donne devono essere aiutate a trovare la forza di reagire”, afferma Francesca Merzagora, Presidente O.n.da. “ Ad oggi il 33.9% delle donne vittime di violenza da parte del partner e il 24% di coloro che l’hanno subita da un conoscente o da un estraneo rimane in silenzio. Per questo, indulgenza e indulto previsti nel decreto sull’emergenza carceri, non dovrebbero riguardare casi di violenza su donne e bambini”. “O.n.da ha realizzato una guida per operatori sanitari, ‘Donne e violenza domestica: diamo voce al silenzio’ – aggiunge la dottoressa Merzagora -, già diffusa negli ospedali lombardi con i Bollini Rosa. 62 strutture su 224 con i Bollini Rosa sono stati premiati per i servizi dedicati alla violenza e hanno un Protocollo di Pronto Soccorso Violenza per la formazione degli operatori sanitari. Ci sono ospedali che hanno strutturato servizi di assistenza sanitaria, psicologica e sociale come la Fondazione Irccs Ca’ Granda Ospedale Maggiore Policlinico di Milano e il Centro Riferimento Regionale Violenza dell´A.o.u. Careggi di Firenze. In altre realtà sono stati avviati progetti per creare una rete di supporto e assistenza attraverso l´integrazione ospedale-territorio, come in Puglia, Sicilia e Abruzzo. Le regioni con maggior copertura sono Lombardia e Piemonte, restano scoperte Molise e Basilicata. Ci auguriamo che questi servizi possano arrivare a coprire capillarmente il territorio italiano”. Claudio Mencacci, Presidente della Società Italiana di Psichiatria, si sofferma invece sugli abusi in gravidanza: "Se la violenza domestica sulle donne è sempre inammissibile, lo è ancor di più in gravidanza. I dati la indicano come la seconda causa di morte nelle donne tra i 15 e i 44 anni. Il 30% dei maltrattamenti ha inizio proprio durante il periodo della gestazione e 1 donna su 4 è tuttora vittima di abusi in questa fase della vita. Un dato preoccupante, cui si somma quello secondo il quale il 69% delle donne maltrattate in gravidanza continuino a subire violenze anche dopo la maternità. Le conseguenze vanno dal distacco di placenta a disturbi alimentari, da infezioni a problemi psichici, come disturbi d’ansia e del sonno, dall’abuso di alcol e farmaci a tentazioni suicidarie.” ”Anche per il bambino vi sono rischi drammatici - prosegue il prof. Mencacci - come la morte fetale, il parto pretermine, la poliabortività, nonché conseguenze psichiche pesantissime. Recentissimi studi di Mc Crory hanno infatti dimostrato che l´esposizione alla violenza domestica modifica alcune aree cerebrali dei bambini, con il rischio di sviluppare disturbi d´ansia. I fanciulli che crescono in un clima di violenza hanno il 50% di probabilità in più di abusare di alcol e droga, un rischio 6 volte maggiore di suicidio, più alte probabilità di sviluppare effetti di stress sul cervello e comportamenti delinquenziali e di essere a loro volta oggetto o soggetto di violenza. La violenza domestica, quindi, subita prima e durante la gravidanza, comporta non solo gravi conseguenze sul cervello della donna, ma anche sul bambino che ne risente dalla fase fetale fino all´età adulta. Una violenza che tende a replicarsi, una catena da arrestare”. Isabella Rauti, Consigliere per le politiche contro la violenza di genere, afferma: “Secondo l’Oms, le violenze sulle donne sono un flagello mondiale ed una malattia sociale. Il Ministero dell’Interno si è molto impegnato in termini di contrasto e di prevenzione della violenza di genere ed ha rafforzato la propria azione con l’istituzione dell’Osservatorio per la Sicurezza Contro gli Atti Discriminatori (Oscad) e con la partecipazione alla recente task force interministeriale, nella convinzione che solo una risposta multidimensionale e di sistema, delle Istituzioni e delle associazioni, renda gli interventi di settore più efficaci, per reprimere gli atti criminosi ma anche per quella necessaria rivoluzione culturale ed educativa contro ogni forma di violenza”. “La recente approvazione della Convenzione di Istanbul anche da parte del Senato” – aggiunge la Sen. Venera Padua - è un importante passo avanti: l’Italia è stato il 5° Paese a ratificare l’accordo che punta molto sulla prevenzione e sulla formazione e che riconosce la violenza maschile sul corpo e sulla psiche delle donne, lasciando a scuole e Università un ruolo fondamentale nell’educare e sensibilizzare al tema. Altri 5 Stati devono ancora ratificare questa carta dei diritti prima che essa diventi realtà”.  
   
   
NEL NUOVO OSPEDALE DI PISTOIA DAL PROSSIMO LUNEDÌ GIÀ ATTIVI GLI AMBULATORI A SEGUIRE L´INAUGURAZIONE E POI IL TRASFERIMENTO DELLE DEGENZE  
 
Pistoia, 4 luglio 2013 - Un’unica area interamente dedicata agli ambulatori. Subito identificabile e facilmente accessibile, perchè prevalentemente situata al piano terra (a sinistra dell’entrata lato est e ovest) e, soprattutto, distinta dal resto delle altre attività ospedaliere. Si presenterà così lunedi mattina 8 luglio ai primi utenti il “Polo Ambulatoriale” del Nuovo Ospedale. La direzione aziendale ha, infatti, deciso di rendere operativo il Nuovo Ospedale a partire dall’attività ambulatoriale. Visite e prestazioni diagnostiche, non radiologiche, lunedi prossimo, saranno già presenti nella nuova struttura ospedaliera in via Ciliegiole. A distanza di pochi giorni è poi prevista l’inaugurazione e, a seguire, il trasferimento delle degenze. Il rispetto della tempistica è motivo di soddisfazione per la gran parte degli operatori che, in questi mesi, si sono adoperati per aprire il Nuovo Ospedale entro l’estate, come più volte annunciato. Il piano del trasferimento dell’attività ambulatoriale è stato presentato stamattina in conferenza stampa dai direttori generale e amministrativo Roberto Abati e Luca Cei, dal direttore dei Presidi ospedalieri aziendali Roberto Biagini, dal direttore della unità operativa di direzione sanitaria ospedaliera Daniele Mannelli, dal componente della direzione sanitaria Giacomo Corsini e dal direttore della unità operativa tecnico amministrativa di zona Patrizia Panigada. Dal prossimo lunedì l’accesso alle prestazioni ambulatoriali ospedaliere subirà un cambiamento sostanziale: i cittadini, in un unico nucleo, troveranno subito concentrate tutte le attività specialistiche e diagnostiche e i servizi di supporto: dalle accettazioni alle prenotazioni, ai bagni e alle sale d’attesa diversificate. L’accettazione Amministrativa. Nel Nuovo Ospedale di Pistoia le attività ambulatoriali non destinate all’utenza ricoverata, saranno svolte in ambienti unici e a disposizione delle diverse specialità ospedaliere (medicina, chirurgica, cardiologia, ecc…). L’utenza che si presenterà per usufruire di una prestazione sarà accolta dal servizio centralizzato di Accettazione Amministrativa. E’ questa una delle principali novità che dovrebbe incontrare il gradimento dei cittadini. A regime l’Accettazione Amministrativa funzionerà come sorta di vero e proprio check-in. E’ localizzata al piano terra, in prossimità dell’ingresso principale, subito visibile, completamente informatizzata: è un’area dotata di 8 postazioni con altrettanti operatori, che avvieranno il percorso di ammissione del cittadino all’ambulatorio specialistico attraverso la procedura di registrazione dei dati personali, verifica della prenotazione (precedentemente effettuata ad uno dei Cup territoriali), accertamento relativo al pagamento del ticket ed attribuzione del numero di attesa. La radiologia, come già avviene al Ceppo, disporrà di un’accettazione dedicata. All’accettazione Amministrativa si accede attraverso il sistema elettronico con display (cosiddetto salvacode). Quando la struttura ospedaliera sarà a regime entreranno in funzione anche gli innovativi Monitor : così il paziente, mentre attende il suo turno, potrà anche spostarsi in altre aree ospedaliere (per esempio andare al bar o in banca) e seguire la tempistica della sua prenotazione. L’accettazione Sanitaria. Anche questa seconda Accettazione costituisce una novità assoluta. E’ esclusivamente dedicata a coloro che dispongono di una richiesta di primo accesso urgente, non prenotabile a Cup, o breve, per le specialità per le quali non esista calendario dedicato a Cup. All’accettazione sanitaria, situata in prossimità dei locali della pre-ospedalizzazione, sarà presente il personale infermieristico, che valuta e programma gli accessi in urgenza e predispone i percorsi diagnostico-terapeutici e assistenziali dei pazienti. Accoglienza. Nei primi mesi l’accoglienza ai cittadini sarà garantita dal personale dell’Azienda sanitaria e dai Volontari già all’ingresso dell’Ospedale. Trattandosi dell’attivazione di nuovi servizi ad alta affluenza di cittadini (mediamente 200 utenti al giorno) si auspica che ci sia la massima collaborazione perché le nuove attività possano svolgersi in modo ordinato e celere. Se necessario potranno essere apportare modifiche organizzative e tecnologiche, per ulteriori miglioramenti. A breve, per ottimizzare la gestione dell’accoglienza e delle attese, saranno anche installati i totem Self-accettazione attraverso i quali gli utenti, inserendo il codice a barre della richiesta si prenoteranno autonomamente. Il Polo Ambulatoriale. Con la nuova logistica viene completamente modificata l’impostazione che era presente nel vecchio Ospedale: invece di ambulatori specialistici afferenti alle singole unità operative, distribuiti tra i diversi piani e suddivisi tra i tre padiglioni principali o all’interno dei reparti, il settore degli ambulatori nel Nuovo Ospedale é ben definito e tutti gli ambulatori, ad eccezione di quelli pediatrici e del Poliambulatorio C che sono al primo piano, sono tutti concentrati al piano terra e articolati in blocchi: nel poliambulatorio A (ala est) si trovano le attività di oculistica, pneumologia, cardiologia, angiologia, chirurgia vascolare, neurologia, chirurgia generale, otorinolaringoiatria, ginecologia, malattie infettive, urologia, medicazione ferite difficili; presso il Poliambulatorio B (ala ovest) sono state collocate dermatologia, reumatologia, immunoematologia, ortopedia; al Poliambulatorio C (ala ovest) si svolgono invece le attività di: diabetologia, dietiste, geriatria, oncologia. Sono inoltre presenti gli Ambulatori ecografici dove vengono svolte la maggior parte delle attività ambulatoriali afferenti alle unità operative di Medicina (ecografia internistica, endocrinologia, gastroenterologia, ipertensione arteriosa), quelli riservati alla Preospedalizzazione e alla Chirurgia Ambulatoriale. Servizi gratuiti per raggiungere il Nuovo Ospedale. Il Nuovo Ospedale è in via Ciliegiole, nell’area ex Campo di Volo, si trova subito vicino al casello dell’Autostrada Firenze-mare. A causa dei lavori, ancora in corso, per realizzare la nuova viabilità al momento l’accesso al Nuovo Ospedale con mezzi propri (auto, moto, ecc…) può avvenire solo provenendo dalla tangenziale lato nord. In attesa dell’avvio del servizio pubblico l’Azienda Sanitaria ha provveduto ad attivare una navetta del servizio Copit che da lunedi 8 a sabato 20 luglio, dalle ore 6,30 alle ore 19,00, ogni ora, sarà disponibile per la cittadinanza dalla Stazione Fs di Pistoia all’Ospedale Nuovo di Pistoia e viceversa e fino a quando non sarà a regime la Linea H del Copit Ogni ora parte una navetta dalla Stazione e l’ultima corsa sarà alle ore 18,30. Sempre con le stesse modalità, ma dal vecchio Presidio Ospedaliero, lato Viale Matteotti, saranno invece messi a disposizione dei cittadini che devono raggiungere gli Ambulatori nel Nuovo Ospedale due pulmini da 9 posti. Le fermate delle navette e dei Pulmini saranno segnalate da appositi cartelli. I Servizi di trasporto saranno completamente gratuiti fino al prossimo 20 luglio.  
   
   
CALABRIA: SOTTOSCRITTI PROTOCOLLI D’INTESA PER SOPPERIRE ALLA CARENZA DI PERSONALE MEDICO DI NEONATOLOGIA ED OTORINOLARINGOIATRIA  
 
Catanzaro, 4 luglio 2013 - Sono stati siglati ieri due protocolli d’intesa tra l’Azienda Sanitaria Provinciale di Catanzaro e l’Azienda ospedaliera “Pugliese Ciaccio” per far fronte alla carenza di personale medico nelle Unità operative di neonatologia ed otorinolaringoiatria delle medesime Aziende. Tali accordi fanno seguito ad un apposito incontro avvenuto nella giornata di ieri e sollecitato dal Presidente della Regione nella qualità di Commissario ad acta per l’attuazione del Piano di rientro, Giuseppe Scopelliti, alla presenza del Dirigente Generale del Dipartimento Tutela della Salute e Politiche Sanitarie Antonino Orlando, del Dirigente del Settore Risorse Umane Bruno Zito, del Direttore Generale dell’Azienda ospedaliera “Pugliese Ciaccio” Elga Rizzo e del Direttore Generale dell’Asp di Catanzaro Gerardo Mancuso. L’intesa in questione consentirà di garantire l’erogazione delle prestazioni sanitarie utilizzando indistintamente il personale sanitario sui presidi ospedalieri di Catanzaro e Lamezia, anche al fine di fronteggiare adeguatamente il consueto picco di attività ospedaliera che si registra durante il periodo estivo. In entrambi i casi le attività saranno organizzate nell’ambito dei Dipartimenti Interaziendali Funzionali del “Materno Infantile” e dell’”Otorinolaringoiatria” I suddetti accordi consentiranno all’Asp di Catanzaro e all’Ao “Pugliese Ciaccio” di Catanzaro di rispondere ai bisogni della popolazione dell’area di riferimento, nel settore specifico, condividendone i percorsi clinico-assistenziali, diagnostico/terapeutici, gli standard di appropriatezza delle prestazioni, le “best practice” e i modelli organizzativi, nel rispetto degli attuali indirizzi di programmazione regionale. Tale modalità organizzativa è stata dettata dalla necessità di garantire le prestazioni sanitarie nell’ambito delle restrizioni al reclutamento di personale sanitario, dovute al vigente blocco del turn over.  
   
   
CONVEGNO DELL’EUREGIO SULLA PREVENZIONE DELL’ICTUS  
 
Bolzano, 4 luglio 2013 - Le nuove conoscenze per la prevenzione, diagnosi e terapia dell´ictus erano il 28 giugno al centro dell´attenzione di un convegno interregionale presso l´Accademia Europea a Bolzano dal titolo "La Prevenzione riduce il rischio di ictus" organizzato dall´Ufficio Ospedali della Ripartizione provinciale alla sanità in collaborazione con Gect "Euregio Tirolo-alto Adige-trentino". Per la prima volta esperti delle tre province hanno potuto confrontarsi sulla tematica complessa dell´ictus, scambiare esperienze e know-how. "Il nostro obiettivo", dice la segretaria generale dell´Euregio Birgit Oberkofler, "è di stabilire, oltre i confini, lo stato più attuale del primo intervento e, in seguito, durante la terapia". L´ictus è una sfida sul fronte della medicina e della politica sanitaria. La malattia è ai primi posti della statistica sulle cause di morte, è la causa più frequente per handicap nell´età adulta ed è una causa frequente di sviluppo di demenza e depressione. Negli ultimi anni le possibilità di prevenzione e terapia, come anche l´organizzazione e le strutture per l´assistenza (p.Es. Riabilitazione e stroke-unit) sono migliorate nettamente. Nel corso del convegno si è parlato anche di organizzazione sul territorio e di accesso alle cure dei cardiologi e neurologi come anche dei medici di medicina generale. Hanno quindi preso parte al convegno non soltanto medici che operano nel campo dell´ictus, ma anche rappresentanti delle farmacie, dei servizi territoriali, dell´economia sanitaria, così come dei gruppi di auto mutuo aiuto. Sotto l´aspetto della prevenzione era in primo piano la discussione sui fattori di rischio che causano l´ictus. La cosiddetta "stroke-unit" incorpora gli standard più moderni per un´assistenza veloce dopo un ictus. In questo senso il convegno sulla prevenzione dell´ictus ha portato non soltanto a conoscenze di tipo clinico-scientifiche ma anche di tipo economico-sanitarie e ha soprattutto mostrato le possibilità di cura e intervento per pazienti e loro famigliari.  
   
   
IL BENESSERE DEL PAZIENTE CHIRURGICO: UN TEAM DI FIGURE PROFESSIONALI COORDINATE DALL’ANESTESISTA PER ACCELERARE E MIGLIORARE IL RECUPERO DOPO L’INTERVENTO  
 
  Roma, 4 luglio 2013 - Presentato all’Istituto Nazionale Tumori Regina Elena l’ innovativo protocollo di assistenza perioperatoria: il progetto Eras (Enhanced Recovery After Surgery ), un insieme di procedure tese al miglioramento del benessere del paziente chirurgico ed alla riduzione delle complicanze postoperatorie. Si dà inizio così inizio alla collaborazione con il San Raffaele di Milano che lo ha introdotto per primo in Italia. La realizzazione di uno specifico progetto all’interno dell’Istituto è stato illustrato dalla dott.Ssa Ester Forastiere durante il corso dal titolo: “Medicina perioperatoria. Ruolo dell’anestesista”, che ha visto la partecipazione di alcuni dei massimi esperti italiani di medicina perioperatoria: i Prof.ri Luigi Beretta e Marco Braga dell’Irccs San Raffaele di Milano e il Prof. Marco Rossi dell’Università Cattolica del Sacro Cuore. Sono stati inoltre presentati i positivi dati riscontrati dall’istituto milanese, che ha introdotto da alcuni anni il progetto Eras e che coordina i centri italiani che vi aderiscono. Il progetto Eras è stato ideato allo scopo di minimizzare lo stress metabolico e le disfunzioni d’organo post-operatorie e riportare il paziente all’autonomia fornendo una risposta alle attuali esigenze di qualità dell’assistenza e contenimento dei costi. Il progetto necessita della presenza di più figure professionali tra i quali: chirurghi, anestesisti rianimatori, infermieri, fisioterapisti, nutrizionisti, manager etc. Rilevanti i benefici riscontrati in questi anni dalla Eras Society con circa il 30% di riduzione dei tempi di cura e il 50% di complicanze postoperatorie, quindi accelerazione e miglioramento del recupero e riduzione dei costi da prolungamento degenza e complicanze. “Da una esperienza nata e maturata negli Usa – spiega Forastiere - la medicina perioperatoria, vede nell’anestesista un ruolo centrale costituendo il fulcro della valutazione e della gestione del paziente chirurgico in tutto il suo percorso, dalla fase di preospedalizzazione a quella di dimissione. Una serie di interventi che fanno parte di un programma multimodale, hanno lo scopo di minimizzare lo stress metabolico e le disfunzioni d’organo postoperatorie, al fine di migliorare la qualità, l’efficienza, l’efficacia e l’appropriatezza dell’assistenza”. “Il San Raffaele – ha illustrato Beretta - coordina una collaborazione tra ospedali italiani per creare una rete di strutture che introducano nella pratica quotidiana l’innovativo protocollo di assistenza perioperatoria. Questo tipo di impostazione, basato sulla riduzione dello stress postoperatorio, ha determinato un cambio radicale nell’approccio dell’assistenza e ha posto in discussione pratiche consolidate come, per esempio, il digiuno preoperatorio.” Il Regina Elena aderirà quindi al protocollo sviluppato dall’Eras Society con l’obiettivo ulteriore di contribuire all’implementazione del database che raccoglie i dati di tutti i centri nazionali e internazionali che aderiscono al progetto al fine di ottimizzare l’assistenza perioperatoria.  
   
   
CERTIFICABILITÀ IN SANITÀ, OGGI A VILLA UMBRA SI CONCLUDE ATTIVITÀ FORMATIVA SU ARMONIZZAZIONE CONTABILE E PERCORSO ATTUATIVO  
 
Perugia, 4 luglio 2013 - Si conclude oggi, a Villa Umbra (Perugia, località Pila), con un incontro che avrà inizio alle ore 9, l´attività formativa sull´armonizzazione contabile e il percorso attuativo della certificabilità in sanità, inserita nel "Piano Sanitario della Regione Umbria 2013" e realizzata dalla Scuola Umbra di Amministrazione Pubblica. Un decreto del Ministero della Salute, del 17 settembre 2012, ha previsto infatti che tutti gli enti del Servizio Sanitario Nazionale debbano garantire, sotto la responsabilità ed il coordinamento delle Regioni di appartenenza, la certificabilità dei propri dati e dei propri bilanci dove per certificabilità si intende l´applicazione di una regolamentazione in materia contabile e di un sistema di procedure amministrativo-contabili che ponga gli enti nella condizione di essere sottoposti alle verifiche e revisioni contabili previste dalla normativa. La Regione Umbria, a questo scopo, ha avviato il percorso attuativo finalizzato al raggiungimento degli standard organizzativi, contabili e procedurali necessari a garantire la certificabilità dei dati e dei bilanci degli enti del Servizio sanitario e dei bilanci regionali consolidati. Nell´attività formativa, la cui responsabile è Paola Casucci della Direzione Salute della Regione Umbria, è coinvolto il personale dei settori economico-finanziari delle Aziende sanitarie, dell´Agenzia per la protezione ambientale (Arpa), dell´Istituto Zooprofilattico Sperimentale e della Regione (Direzioni Salute e Risorse Finanziarie). Docente dell´attività è Niccolò Persiani, docente dell´Università di Firenze.  
   
   
OSPEDALE DI CIVIDALE, REGIONE FVG INCONTRA SINDACO BALLOCH  
 
Trieste, 4 luglio 2013 - L´assessore regionale alla Salute, Integrazione sociosanitaria e Politiche sociali Maria Sandra Telesca, nella sua recente visita all´Azienda per i servizi sanitari n.4 "Medio Friuli" ed in particolare alla nuova sede del distretto di Cividale, ha incontrato il sindaco di Cividale del Friuli Stefano Balloch. Con il sindaco Balloch, l´assessore Telesca ha affrontato il tema della struttura ospedaliera di Cividale dando rassicurazioni sul fatto che la stessa rimanga punto di riferimento anche in relazione ad una possibile interessante integrazione con le funzioni territoriali che saranno ospitate nel nuovo edificio sede del distretto sanitario: infatti, la nuova struttura offre ampi margini di sviluppo dei servizi di salute in quel territorio. A tale proposito, l´assessore ha dato mandato alla direzione centrale della Salute, Integrazione sociosanitaria e Politiche sociali di incontrare i direttori dell´Azienda ospedaliero-universitaria "S.maria della Misericordia" di Udine e dell´Azienda per i servizi sanitari "Medio Friuli".  
   
   
LOMBARDIA: NESSUN PROBLEMA SU FONDO NASKO CI SONO I SOLDI PER IL 2013 E PER GLI ANNI FUTURI  
 
Milano, 4 luglio 2013 - ´Rassicuro il Consiglio Regionale che il fondo Nasko non è stato definanziato. Per il 2013 infatti ci sono tutte le risorse necessarie e sufficienti per soddisfare tutte le richieste pervenute e quelle che eventualmente arriveranno da qui alla fine dell´anno, mentre per quanto riguarda gli anni futuri è stato approvato questa mattina, in commissione Bilancio, un emendamento al Piano di Sviluppo Regionale che prevede per l´appunto il mantenimento del fondo Nasko´. E´ quanto afferma l´assessore all´Economia, Crescita e Semplificazione della Regione Lombardia Massimo Garavaglia, che sul fondo Nasko aggiunge: ´Ovviamente è un principio di sana gestione quello di non mettere nei fondi più risorse di quelle che effettivamente servono, per evitare che quelle eccedenti finiscano poi sprecate o disperse´.  
   
   
MOSTRA DI FABIO CAPOCCIA LOST BRUTALITY IN COLOR ROMA DALL’11 AL 21 LUGLIO 2013  
 
Roma, 4 luglio 2013 - “La creazione è sempre un desiderio e una necessità. L’opera deve nascere da un atto volontario e l’autore deve perdere sempre”. “Lost brutality in color” è la prima personale nella Capitale di Fabio Capoccia, giovane pittore toscano, visibile, dall’11 al 21 luglio 2013, presso lo spazio espositivo Iper Uranium. L’iniziativa vede l’allestimento di quattordici opere di vario formato, realizzate su tela o più spesso su multistrato e caratterizzate da un linguaggio surreale (e in parte onirico), Quella sperimentata dal Capoccia è anche e soprattutto una ricerca semiologica in quel prospetto atavico della psicologia e della percezione emotiva umana. Il pittore cerca pertanto di creare un ‘potenziale linguaggio universale’ che possa interpretare i diversi stati della natura umana. In alcune opere, tra le meno recenti in ordine alla composizione, sono visibili perimetri policromi impressi sulla superficie con rapida sicurezza di equilibri formali. Le zone di luce sono marcatamente distinte da quelle d’ombra o di penombra. Capoccia utilizza un mélange di tonalità diverse per creare quella scala cromatica che la luce naturale vivifica. L’armonia delle forme (scolpite dalla luce) suggerisce un’operazione demiurgica, plasmante che permette di ‘render viva’ la sostanza. Alcune figure, soprattutto nelle prime creazioni, prendono connotati animaleschi, quasi a voler sottolineare un deciso abbrutimento o una misura simbiotica ed empatica con il creato. L’artista sceglie come propri maestri Gauguin e L’espressionismo tedesco. La contestualizzazione onirica formale di Franz Marc si mescola nella pittura di Capoccia con il colorismo essenziale e profondamente intriso di ironia nordica di Emil Nolde e con l’ossimoro cromatico e linguistico del tratteggio di Schiele. In alcune opere dell’artista toscano la pittura bidimensionale e poliedrica di Matisse convive altresì con la ‘poesia esistenzialista’ di Munch e con quell’antirealismo veggente che caratterizza il simbolismo francese. “E’ difficile saper dipingere nei giorni in cui siamo chiamati a vivere… lo è sempre per qualsiasi epoca che spetta di vivere (se viene almeno concesso il tempo di rendersene conto). Ancor più è il non saperlo fare e il non saperlo con l’occhio della storia che si dovrà raccontare.” (F. Capoccia) Filologo e insegnante per professione e necessariamente creatore di ‘impulsi cromatici’ Capoccia ha già all’attivo (l’artista nasce in Toscana nel 1986) tre personali realizzate tra il 2010 e il 2012 a Sorano, nell’entroterra grossetano. Le figlie della Memoria, I bordi delle favole e Barbarie non hanno mai abbandonato quell’impegno civile che per Capoccia rappresenta una costante obbligatoria e naturale. Dopo avere conseguito la laurea in Filologia moderna a Siena oggi Capoccia vive e lavora tra Roma e la sua terra natale in Toscana, luogo di elaborazione e di riflessione.  
   
   
LOMBARDIA: MINACCE A GIOCHI OLIMPICI INACCETTABILI  
 
Milano, 4 luglio 2013 - ´Dopo quanto è accaduto a Boston, questo incitamento a fare dei prossimi giochi olimpici il palcoscenico per contestazioni e azioni violente è assolutamente inaccettabile´. E´ quanto detto oggi da Antonio Rossi, assessore allo Sport e giovani della Regione Lombardia e già olimpionico di canoa, commentando le parole dei leaders della guerriglia cecena che hanno invitato ad azioni violente contro i prossimi giochi olimpici´. ´Ribadisco il concetto che prendere di mira un evento che è la massima espressione di ideali condivisi universalmente - ha proseguito Rossi - è una sconfitta per tutti noi ma, nel contempo, deve rappresentare uno stimolo per continuare a diffondere la cultura dello sport. Per questo motivo, - ha concluso - incrementare il numero di ore che la scuola dedicate al suo insegnamento, a partire dalle primarie, deve essere una priorità condivisa da tutti´.  
   
   
GLI AZZURRI DEL PARAPENDIO PROSSIMI AI MONDIALI E FESTA DEL VOLONEL MATESE  
 
Torino, 4 luglio 2013 - La squadra nazionale italiana di parapendio partirà entro breve per Sopot (Bulgaria) dove dal 15 al 26 luglio si disputeranno i campionati mondiali. La formazione azzurra è composta da Nicole Fedele di Gemona (Udine), campionessa europea in carica e vincitrice della Coppa del Mondo 2012, dai trentini Christian Biasi e Luca Donini, quest´ultimo vice campione del mondo, dai torinesi Davide Cassetta e Marco Littamé e dal bolognese Alberto Vitale. Team leader Alberto Castagna di Cologno Monzese (Milano). Un raduno di piloti di volo libero è in programma per i prossimi 13 e 14 luglio presso il Falode Village, in località Acqua di Santa Maria a Castello Matese (Caserta), nel cuore del Parco Regionale del Matese. Il comprensorio di volo spazia tra Campania e Molise ed abbraccia monti come il Miletto (2050 m) e la Gallinola (1920 m), le due vette più alte della Campania. Dalle pendici di quest´ultima, a 1700 metri d´altitudine, decolleranno deltaplani e parapendio, mezzi che si librano in aria senza aiuto del motore e da qui il nome di volo libero dato a questa entusiasmante attività. L´atterraggio è previsto circa 700 metri più in basso lungo il lago del Matese, il lago carsico più alto d´Italia. In deltaplano e parapendio è possibile sfruttare le correnti d´aria ascensionali, dette termiche, per raggiungere quote ben al di sopra delle vette più alte e da qui, sfruttando l´efficienza di queste semplici macchine, avventurarsi su percorsi di decine di chilometri, rimanendo in volo per ore. Basti pensare che l´attuale record mondiale di distanza in deltaplano conta ben 768 km e circa la metà quello in parapendio, velivolo più lento del primo. La Festa del Volo di Castello Matese è un´occasione anche per gli accompagnatori dei piloti, i loro famigliari ed in generale per tutto il pubblico. Infatti, di contorno alla manifestazione c´è la possibilità di partecipare ad escursioni in mountain bike, a cavallo, in trekking, di provare un volo in biposto ed alla sera festa con musica, birra, arrosticini, carni alla brace e vino fino a notte fonda.  
   
   
MONDIALI DI CICLISMO TOSCANA 2013: FIESOLE PRESENTA LE SUE GARE  
 
Fiesole, 4 luglio 2013 - La città di Fiesole ha presentato ufficialmente a Casa Marchini Carrozza il Circuito Iridato che la renderà protagonista assoluta dei prossimi Mondiali di Ciclismo su strada Toscana 2013. Fiesole, insieme alle municipalità toscane di Lucca, Montecatini Terme e Pistoia, oltre che la protagonista Firenze, vivrà l’esperienza sportiva per eccellenza con l’organizzazione dei Mondiali. “Uno sport popolare e amatissimo come il ciclismo – che vive su strada, vicino alla gente- porterà anche nuovi servizi , arte , cultura, intrattenimento ed opere di restyling delle strade fiesolane” commenta in una nota scritta il Sindaco Fabio Incatasciato, assente oggi in conferenza stampa ma attento nel sottolineare la straordinarietà dell’Evento Mondiali di Ciclismo. Gli fa eco il Vice Sindaco Giancarlo Gamannossi: ” Ricordo ancora con emozione la presenza degli ispettori Uci che, nel 2010, perlustravano le nostre strade per testare la fattibilità dei Mondiali sul nostro Circuito. Ora che i Mondiali sono una splendida realtà dobbiamo tutti, soprattutto i cittadini fiesolani, far sì che l’evento si trasformi in una festa dello sport e della civiltà. A breve sarà presentata l’App digitale, predisposta dal Comune di Fiesole, e un sito web dedicato ai Mondiali , grazie ai quali si potranno rintracciare tutte le informazioni necessarie per vivere al meglio la rassegna iridata. Inoltre voglio ricordare che i numerosi lavori stradali che, necessariamente procureranno qualche disagio sulle strade, lasceranno però in eredità manti stradali perfetti e una città ricca di migliorie”. L’assessore allo Sport Luciano Orsecci: ”Al Giro d’Italia 2013 la reazione dei fiesolani è stata di puro entusiasmo. Questa città, già inserita tra i 100 paesaggi rurali più belli del Mondo, a settembre vivrà un ‘esperienza di sport memorabile che può essere trampolino di lancio per il ciclismo a Fiesole. Anche per questo l’assessorato allo sport ha predisposto una rassegna di eventi collaterali, in collaborazione con l’Associazione sportiva Sportissimo Fiesole, che qualificheranno i mesi in avvicinamento al mondiale e animeranno l’estate sportiva della città”. Anche l’assessore alla Cultura Paolo Becattini ha dichiarato: ”E’ impossibile non parlar di arte in questo Mondiale, a partire dal logo creato dal Maestro Alinari. Fiesole ha predisposto anche una serie di eventi e facilitazioni culturali: l’apertura dei Musei cittadini extra orario, la mostra dedicata al Maestro Primo Conti ( ospitata dal Museo Civico) e l’esposizione del manoscritto originale del genio futurista “ Vecchia bicicletta Nuova (datato 1975-1980). Infine un percorso estemporaneo sul tema “Ciclismo e Cultura”, con istallazioni itineranti per la città”. Roberto Maggini, coordinatore del Col Fiesole: ”Ricordo anzitutto la figura di una grande fiorentina amante della bicicletta come la scienziata Margerita Hack, scomparsa domenica scorsa. Lei sarebbe stata felice di vedere la città invasa dalle due ruote. Come anche i cittadini dovrebbero leggere i Mondiali: qualche disagio ma molta festa e passione per lo sport, oltre che una ricaduta economica molto sostanziosa ed una visibilità per la città a livello planetario”. Chiude il Dg Claudio Rossi ricordando Le figure di Gastone Nencini, oggi “presente” grazie alla figlia Elisabetta, dell’indimenticato Ct Franco Ballerini e salutando Alfredo Martini, sempre in prima fila per i Mondiali, oggi assente per motivi di salute. Roberto Poggiali: ”Io sono un fiorentino Doc, nato all’ombra della Torre di Arnolfo. Per me Fiesole rappresentava una sfida con me stesso, la mia personale palestra di allenamento e il mio biglietto da visita quando, ai tempi in cui correvo come professionista al fianco di Moser e Gimondi, portavo l’immagine di Firenze nel Mondo. Mi auguro che a settembre la città torni protagonista”. Maggiori dettagli su sito web del Mondiale di Ciclismo Toscana2013 http://www.toscana2013.it/ e del Comune di Fiesole http://www.comune.fiesole.fi.it/  
   
   
ELBA/VELA: CONCLUSO A MARCIANA MARINA IL 6° S & S SWAN RENDEZ-VOUS  
 
Marciana Marina, 4 luglio 2013 – Si è conclusa al Circolo della Vela Marciana Marina con la terza prova in programma la seta edizione della prestigiosa manifestazione S & S Swan Rendez-vous, evento che con cadenza biennale vede riunite le splendide imbarcazioni del cantiere finlandese Nautor, i famosi “cigni”, in questo caso progettati dalla studio di design di New York Sparkman e Stephens. In gara una flotta di una ventina di imbarcazioni in rappresentanza oltra che del nostro paese anche di Belgio, Francia, Inghilterra, Norvegia, Olanda, Svizzera, Usa. Nell’ultima giornata veniva disputata una regata su percorso a triangolo fra Marciana Marina, capo d’Enfola, golfo di Procchio, con un vento regolare di maestrale sui 10/12 nodi di intensità che permetteva al primo concorrente, lo Swan 47 “Black tie” di Massimo Crovetto di tagliare la linea d’arrivo dopo poco meno di tre ore dalla partenza e di conquistare altresì il primo posto della classifica in tempo compensato nella classe Toremar. Nella classe Moby, quella che comprendeva le imbarcazioni di minore dimensione, il migliore del gruppo era “Ann” (sia in tempo reale che in compensato) lo Swan 38 di Vittorio Setti che grazie a questo risultato consolidava altresì la sua posizione di leader sia della classifica di classe che della classifica generale overall (parziali 1-2-1). “Ann” conquistava così l’Overall Challenge Trophy offerto da Royal Thames Yacht Club Londra che così passa di mano da Matteo e Giulia Salamon a Vittorio Setti. Al secondo posto della classifica overall si posizionava “Black tie” (parziali 4-4-2), mentre il terzo era appannaggio dell’equipaggio belga di “Solano”, Swan 44 diell’armatore Cesar Chuffart che nella classe Moby otteneva la medesima posizione (parziali 2-1-7). “Only you” lo Swan 38 del fondatore e animatore della S&s Swan Association in italia Matteo Salamon non riusciva a ripetere il successo della passata edizione 2011 e concludeva al secondo posto nel gruppo delle imbarcazioni Moby e al terzo in classifica generale (parziali 3-5-3). Stilata anche la classifica delle imbarcazioni dotata di certificato di stazza secondo il regolamento Irc: anche in questa classifica il primo team classificato è stato quello di “Ann” (1-1-1) seguito da “Only you” (2-3-2) e da “Un amour de Swan”, Swan 44 di Giandomenico Iannetti (4-4-3). La manifestazione si è conclusa in piazza Bonanno a Marciana Marina, dove durante la cena di gala offerta dal Cvmm e preparata dall’Hotel Marinella con il supporto della condotta Slow Food dell’Elba e dei gestori del bar Cvmm Giusi e Salvatore, si è celebrata la cerimonia di premiazione. Oltre ai premi di classifica offerti da Acqua dell’Elba sono stati anche assegnati numerosi altri prestigiosi trofei: il cantiere Nautor, nella persona di Giorgio Passarella, ha premiato il team di “Ann” primo della clasifica Irc; Alessandro Davini, presidente del Comitato Marelba, ha premiato con l’omonimo trofeo il primo classificato in tempo reale nella regata costiera “Solano”; il trofeo riservato al Best Maintained Swan, classifica stilata dai giudici Pino Ferlini e Jennifer Stewart, lo Zeppelin Trophy (“cronografo Zeppelin”) allo Swan 65 dell’armatore olandese Gjis Van Libergen “Kink’s Legend”; il trofeo “Spirit of Swan andava al team francese di Philippe Vidal con lo Swan 41 “Seur Anne”; “Tigris”, Swan 47 dello skipper statunitense Gavin Howe, si aggiudicava infine il trofeo Most elegant crew, riservato all’equipaggio più elegante in regata.  
   
   
SPORT: LAVORI PER RIPORTARE IN LIGURIA IL GIRO D’ITALIA SUL PERCORSO DI AREA 24. GIRO DELL’APPENNINO SIMBOLO DEL CICLISMO E DEL RILANCIO DELLO SPORT  
 
Genova, 4 Luglio 2013 - “Stiamo lavorando per riportare in Liguria il Giro d’Italia e costruire questa importante cronometro su Area 24, una pista ciclabile del ponente ligure unica in Europa, su cui la Regione Liguria ha investito molte risorse”. Lo ha detto questa mattina l’assessore allo sport della Regione Liguria, a margine della presentazione del 74° Giro dell’Appennino. Rossi ha sottolineato che sono previsti incontri nei prossimi giorni per fare in modo che “la cronometro possa ritornare in Liguria, dopo l’assenza del 2013, in un momento in cui il Giro sta cercando di riformarsi, riportando in auge gli antichi valore dello sport”. L’assessore allo sport della Liguria ha espresso soddisfazione anche per “essere riusciti a mantenere in vita il Giro dell’Appennino, sostenendolo sia dal punto di vista organizzativo che economico, in un periodo non favorevole perché in concomitanza con il tour de France”. Pronto a partire domenica 14 luglio il Giro dell’Appennino con i suoi 194 chilometri che si snodano da Novi Ligure fino a Pontedecimo non è una corsa facile. E con il bel tempo lo è ancora meno. Dopo una prima parte in Piemonte si arriva al Passo della Castagnola e al Passo della Bocchetta per scendere a Pontedecimo, ripassando poi dalla Castagnola e dai Giovi. “Si tratta – ha spiegato Ivano Carozzino, presidente del Pontedecimo ciclismo – di una corsa internazionale con valori storici, sportivi e culturali che non poteva interrompersi, solo la guerra era riuscita a fermare il Giro che si svolge dal 1934 e annovera anche quest’anno 7 squadre straniere alla partenza. Un evento che coinvolge la storia e la cultura di tutti i paesi attraversati e che testimonia la passione di tutte le persone che amano il ciclismo”. È una corsa vinta negli anni da tutti i campioni che, a partire da quel momento, hanno avviato carriere importanti. Nel 1981 vinse Baronchelli e poi Bugno e due volte Bertolini, tutti italiani. “Crediamo che dal 15 luglio – ha concluso Rossi – si debba partire tutti insieme per fare una grande 75° edizione e fare in modo che questa importante manifestazione continui il suo percorso”.