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LUNEDI

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Notiziario Marketpress di Lunedì 11 Giugno 2012
BANDO DI GARA PER UNO STUDIO RELATIVO ALLE CAPACITÀ DEGLI STATI MEMBRI PER UN´INFRASTRUTTURA DI RETE COMUNE PANEUROPEA PER SERVIZI PUBBLICI  
 
 Bruxelles, 11 giugno 2012 - La Commissione europea ha pubblicato un bando di gara per uno studio relativo alle capacità degli Stati membri per un´infrastruttura di rete comune paneuropea per servizi pubblici. L´obiettivo generale dello studio è quello di assistere la Commissione nell´elaborazione della sua politica e del programma di lavoro associato per la realizzazione dell´infrastruttura di supporto transeuropea per le amministrazioni pubbliche. Un´infrastuttura transeuropea di supporto al servizio pubblico sarà in grado di fornire una connettività ad altissima velocità tra le istituzioni pubbliche in settori quali la pubblica amministrazione, la cultura, l´istruzione e la sanità. Questa infrastruttura di supporto sosterrà i servizi pubblici di interesse europeo attraverso la qualità controllata e l´accesso sicuro dei servizi. Inoltre consentirà l´aggregazione della domanda di connettività, raggiungendo la massa critica e riducendo i costi. L´infrastruttura sarà basata sul supporto Internet esistente e, se necessario, saranno dispiegate nuove reti. Le connessioni saranno effettuate direttamente o tramite le infrastrutture gestite a livello regionale o nazionale. L´integrazione della piattaforma di base nei servizi pubblici europei sarà facilitata dalla fornitura di servizi generici. Il servizio di "cloud computing" interoperabile fornirà la funzionalità di infrastruttura di supporto mettendo a disposizione cloud per i servizi pubblici transeuropei. Per leggere l´annuncio ufficiale del bando, consultare: Gu S 97 del 23 maggio 2012 http://ted.Europa.eu/udl?uri=ted:notice:160678-2012:text:it:html    
   
   
AGENDA DIGITALE EUROPEA, PATTO FRA LE REGIONI  
 
Milano, 11 giugno 2012 - Con il via libera della Conferenza unificata le Regioni italiane l’ 8 giugno si sono dotate di una programmazione comune per attuare l´Agenda digitale europea. "Un importante punto di partenza per un percorso comune - commenta l´assessore alla Semplificazione e Digitalizzazione di Regione Lombardia Carlo Maccari, rappresentante delle Regioni nella Cabina di regia per l´Agenda digitale italiana voluta dal Governo - per valorizzare celermente le eccellenze già presenti in ogni Regione". Le Cinque Priorità - Cinque gli obiettivi proposti dalle Regioni: 1) l´interoperabilità e la cooperazione applicativa, cioè la possibilità di avere un insieme minimo garantito di servizi completamente replicabili e "scambiali" fra tutte le amministrazioni; 2) la Carta regionale/nazionale dei Servizi. Già in possesso di 24 milioni di Italiani deve diventare lo strumento per garantire a tutti l´accesso ai servizi sanitari in digitale e agli servizi online della Pubblica amministrazione, al sistema dei trasporti, alla scuola, ai servizi degli Enti locali; 3) la circolarità anagrafica. L´aggiornamento dei dati anagrafici deve circolare fra le Pubbliche amministrazioni di ogni livello in modo tempestivo, senza costi aggiuntivi, anzi con risparmi enormi per le P.a. Centrali, regionali e locali; 4) l´Amministrazione digitale senza carta: la capacità delle Pubbliche amministrazioni di gestire e conservare in modo sicuro i documenti digitali, eliminando progressivamente l´uso della carta; 5) la Georeferenziazione. L´anagrafe del territorio deve essere condivisa in modo che si possa avere una conoscenza digitale del territorio. Verso Il Modello Europeo - "Quello delle Regioni - ha ricordato Maccari - è un contributo sostanziale al progetto che, in tutta Europa, guarda agli obiettivi fissati per il 2020: un programma di sviluppo voluto per massimizzare i vantaggi, per imprese e cittadini, della digitalizzazione". Esperienze Regionali - "In questo percorso - ricorda l´assessore - le Regioni sono impegnate innanzitutto per colmare il divario digitale infrastrutturale grazie alla copertura con banda larga e ultra larga". Il documento programmatico punta fortemente sulla diffusione delle competenze digitali per aumentare le possibilità offerte da internet. Fra queste grande importanza è data all´affermazione della sanità elettronica su tutto il territorio nazionale attraverso la valorizzazione delle buone prassi in uso, a partire dai Cup e dal fascicolo Sanitario elettronico, fino alla diffusione delle forme di telemedicina e di telehomecare. E poi la messa a disposizione degli sviluppatori di servizi dell´enorme patrimonio di dati oggi in possesso della P.a., attraverso un sistema federato di portali di ´open data´. La Cabina Di Regia - La Conferenza delle Regioni e delle Province autonome ha costituito anche una ´Cabina di regia interna´, che dovrà coordinare e attuare in modo cadenzato gli obiettivi del documento, definendo col Governo e con gli Enti locali un programma d´azione concreto, ma di ampio respiro. Il documento sottoscritto è consultabile sul sito www.Regioni.it/it/show-conferenze/conferenze.php  
   
   
COMO, L´AGENDA DIGITALE AVVICINA CITTADINI E P.A.  
 
Como, 8 giugno 2012 - Tappa a Como per il tour di presentazione dell´Agenda digitale lombarda sul territorio regionale. L´assessore alla Semplificazione e Digitalizzazione di Regione Lombardia Carlo Maccari ha illustrato alle Istituzioni e al mondo socio-economico comasco le iniziative intraprese dal Governo regionale in materia di innovazione della Pubblica amministrazione. Collaborazione Con Il Territorio - L´incontro è stato anche occasione per siglare l´Aci (Accordo di collaborazione interistituzionale) con il commissario straordinario della Provincia di Como Leonardo Carioni, che prevede lo stanziamento di 150.000 euro per i progetti di amministrazione digitale. "La proposta presentata - ha spiegato Maccari - è risultata tra le 14 premiate dalla Regione in un apposito bando da 2 milioni di euro dedicato alle politiche di innovazione della macchina amministrativa che rientrano nell´Agenda digitale lombarda. Con questo accordo si vogliono valorizzare gli investimenti intrapresi per l´estensione dell´anagrafe sovracomunale per i 48 Comuni del territorio, che hanno aderito al progetto, dell´Albo pretorio comunale e per l´utilizzo della Carta regionale dei servizi (Crs) per l´autenticazione e la firma digitale". Siscotel E La Banda Larga - Il territorio comasco ha saputo negli anni mettere in campo esperienze e iniziative rivolte alla semplificazione e al miglioramento dell´accessibilità ai servizi di primo livello. Tra gli esempi più significativi il progetto Clicc@servizi della Provincia, che coinvolge 92 Comuni, offrendo più di 80 servizi online per i cittadini, e Siscotel, finanziato con 1,2 milioni di euro anche da Regione Lombardia. "Il progetto Siscotel - ha affermato Maccari - promuoverà un sistema unico di ´comunicazione´ ai cittadini a livello sovra-comunale, che mette in collegamento, grazie a un unico "cervellone" centrale, i 32 Comuni aderenti. Perché questi strumenti non rimangano inutilizzati o semplicemente esperienze positive isolate occorre una connessione alla rete sempre più veloce e radicata. Per questo motivo Regione Lombardia ha investito 41 milioni di euro, per abbattere il digital divide nelle zone a fallimento di mercato e portare la banda larga al 99,5 per cento della popolazione lombarda entro il 2013". Lo stato di avanzamento dei lavori prevede la copertura di 13 nuovi Comuni (Asso, Cirimido, Domaso, Gironico, Lanzo d´Intelvi, Locate Varesino, Monguzzo, Peglio, Rodero, Ronago, Vertemate con Minoprio, Bregnano, Senna Comasco) rispetto ai 60 previsti, con 17 km di cavi posati e 9300 nuovi cittadini coperti. Accesso Rapido Al Web E Open Data - "L´accesso rapido al web - ha commentato Maccari - è un requisito fondamentale, se si vogliono attuare le iniziative dell´Agenda digitale lombarda. Siamo la prima Regione in Italia che si è dotata di uno strumento di questo tipo per diffondere il concetto di ´cittadinanza digitale´. È stato, a tal proposito, lanciato il portale Open Data, (https://dati.Lombardia.it), un archivio online che mette a disposizione di cittadini, imprese e programmatori milioni di informazioni, dagli impianti sportivi alle associazioni. Al momento sono 48, ma arriverà a contenere 138 data set, ´cassetti´ con le più svariate informazioni. "Oggi il cittadino - ha affermato Maccari - deve poter entrare in contatto con l´apparato amministrativo nel modo più semplice e rapido possibile. L´applicazione scaricabile per smartphone ´In Lombardia´ ideata dalla Regione va proprio in questa direzione: migliaia di informazioni dei più svariati ambiti, dal mondo sanitario allo sport, direttamente sul proprio telefonino". La Rivoluzione Della Crs - Tra gli strumenti di maggior diffusione di una nuova concezione della Pubblica amministrazione si colloca la Carta regionale dei servizi (Crs), un´infrastruttura tecnologica con grandi potenzialità per favorire l´accesso ai servizi online. "La Regione - ha dichiarato Maccari - ha da poco lanciato l´iniziativa della Crs trasporti, con la possibilità di caricare l´abbonamento dei mezzi pubblici sulla propria Carta regionale. La sperimentazione coinvolgerà, entro la fine dell´anno, 150.000 pendolari, per poi estendere il servizio a tutti nel 2013". Anche la città di Como ha dimostrato una certa sensibilità sul tema del trasporto pubblico, premiando il progetto ´Co2mobile´ realizzato dagli studenti dell´Itis ´Magistri Cumacini´ con il supporto di Lombardia Informatica. "È un sistema di rilevazione - ha concluso Maccari - e contemporaneamente anche di pagamento elettronico del biglietto del bus, attraverso la Crs, davvero innovativo. Non posso che applaudire a questo tipo di iniziative concrete, che semplificano e migliorano sensibilmente la vita quotidiana dei cittadini".  
   
   
SIMPOSIO INTERNAZIONALE SULLA SCIENZA DEI SERVIZI  
 
Lipsia, 11 giugno 2012 - Il 25 settembre 2012 avrà luogo a Lipsia, in Germania, un evento intitolato "Simposio internazionale sulla scienza dei servizi" (International Symposium on Services Science - Isss 2012). La scienza dei servizi è un approccio interdisciplinare allo studio, la progettazione e l´implementazione di sistemi di servizi, ovvero sistemi complessi in cui accordi specifici di persone e tecnologie intraprendono azioni che creano valore per gli altri. La conferenza sarà una piattaforma per far progredire la ricerca e le discussioni sulla scienza dei servizi, concentrandosi sui servizi aziendali ad alta intensità di conoscenze - noti anche come servizi intelligenti - e la loro applicazione nella teoria e nella pratica. I temi specifici riguarderanno tra l´altro: - servizi intelligenti nella teoria e nella pratica; - servizi intelligenti in settori high-tech; - servizi intelligenti nella gestione e nell´applicazione. Per ulteriori informazioni, visitare: http://isss.Uni-leipzig.de    
   
   
MOBILE INTERNET, CONTENTS AND APPS  
 
 Milano, 12 giugno 2012 – Nuove opportunità di business per tutti – grandi e piccole imprese, singoli Sviluppatori, Over the Top e Telco – arrivano dai nuovi paradigmi del Mobile Internet e delle Mobile Apps: nel 2011, infatti, i ricavi generati dal download di App quasi raddoppiano e le vendite di contenuti tramite Mobile Web agli utenti Smartphone triplicano. Queste le dinamiche delineate dalla Ricerca dell´Osservatorio Mobile Internet, Content & Apps, promosso dalla School of Management del Politecnico di Milano ( www.Osservatori.net )* in collaborazione con l´Ict Institute e il Mef - Associazione Internazionale Contenuti e Commercio Mobile presentata oggi durante il convegno “Mobile Internet&apps: è boom” ospitato al Campus Bovisa del Politecnico di Milano. La rapida diffusione degli Smartphone, la proliferazione delle Applicazioni e dei siti Mobile, lo sviluppo delle reti cellulari di nuova generazione (Lte), stanno creando un nuovo incredibile ecosistema di business che ci piace chiamare Mobile Economy - ha dichiarato Andrea Rangone, Direttore degli Osservatori Ict & Management del Politecnico di Milano. Anche in Italia la Mobile Economy sta crescendo bene e può dare nuova linfa allo sviluppo economico del nostro Paese: a livello infrastrutturale, infatti, gli investimenti per la rete cellulare di nuova generazione possono avere un impatto positivo sulla crescita del Pil che abbiamo stimato compreso tra lo 0,2% e lo 0,4% - anche se devono essere affiancati da adeguati investimenti sulla rete fissa (Next Generation Network); a livello di business, l’ecosistema Mobile – creando un nuovo potente canale di relazione tra aziende, pubbliche amministrazioni e consumatori/utenti – sta spingendo un’ampia gamma di nuovi mercati – Mobile Internet, Content & Apps, Marketing, Service, Commerce, Payment, ecc.; a livello imprenditoriale, infine, assistiamo anche in Italia alla nascita di molteplici nuove imprese (Start-up) in ambito Mobile e a un nuovo impulso a operazioni di acquisizione e fusione. Nel 2011 il mercato ha mostrato dinamiche molto interessanti. Il Mobile Internet (ovvero la spesa degli utenti in connettività dati da cellulari e smartphone) ha registrato una decisa “impennata” (+52%), superando quota 800 milioni di euro e per il 2012 si preannuncia un trend di crescita quasi analogo. Mobile Internet in forte aumento, dunque, grazie a ricavi generati da tariffe flat (+88%) che arrivano a pesare poco meno della metà del mercato complessivo, mentre continua comunque anche la crescita dei ricavi da tariffe pay per use (+30%). Il mercato dei Mobile Content&apps (Pay e Advertising) torna finalmente a crescere del 4% nel 2011, dopo 3 anni di contrazione, arrivando a quota 530 milioni di euro, con una crescita di oltre il 15% prevista per il 2012. A farla da padrone sono i ricavi Pay: quasi il 90%, infatti, deriva dalla vendita di Mobile Content e Apps al consumatore finale e il restante 10% dalla Pubblicità per contenuti free. Il mercato dei Mobile Content&apps a pagamento è stabile nel 2011, per effetto di due dinamiche contrapposte: da un lato, un calo dei contenuti più tradizionali (come loghi e suonerie, sms informativi in abbonamento, televoting, ecc.), dall’altro un forte boom della vendita di Mobile Apps scaricate dagli Application Store (+89%) e di contenuti veicolati tramite il Mobile Web agli utenti che possiedono uno Smartphone (+200% circa). I contenuti che maggiormente trainano la crescita sono i Giochi (+44%), grazie soprattutto ai risultati ottenuti sugli Application Store, ma anche a un aumento delle vendite tramite il Mobile Internet. Crescono con tassi interessanti anche Musica (+39%) e Video e (+30%), anche se continuano ad avere un peso ancora limitato sul mercato complessivo. A livello di sistemi di pagamento, domina il credito telefonico: nonostante la crescita del mondo Application Store, l’85% del mercato rimane nelle mani degli Operatori telefonici, che abilitano la vendita di contenuti tramite il conto telefonico. Anche il Mobile Advertising ha registrato una crescita cospicua nel 2011 (+50%), raggiungendo quota 56 milioni di euro, un valore che ci si attende raddoppi nei prossimi due anni, arrivando a pesare quasi il 10% del totale mercato della Pubblicità su Internet. In termini di formati pubblicitari, crescono a 3 cifre gli investimenti in Display Advertising all’interno di Applicazioni e Mobile site e in Keyword Advertising. Focalizzando l’attenzione sul mercato delle Mobile Apps scaricabili dagli Application Store, si registra un raddoppio in valore assoluto nel corso del 2011, per un valore complessivo di 75 milioni di euro. Anche in questo caso si tratta prevalentemente di ricavi Pay (circa l’85%), mercato in cui ha giocato un ruolo determinante la fortissima crescita dei ricavi da in-app billing. "Se osserviamo la redditività delle App, va sottolineato come il mercato sia a oggi ancora dominato da Apple che detiene oltre l’85% dei ricavi Pay complessivi - ha commentato Marta Valsecchi, Responsabile dell’Osservatorio Mobile Internet, Content & Apps del Politecnico di Milano- Nonostante Android abbia superato Apple nel 2011 a livello di diffusione dei terminali e presenti un’offerta di App su Google Play molto più simile a quella dell’App Store rispetto a un anno fa, si registrano ancora significative differenze sul livello di utilizzo e sulla capacità di monetizzazione da parte degli utenti delle Applicazioni presenti sui due marketplace. Questo a causa principalmente della mancanza di un sistema di pagamento consolidato nel mondo Android che potrebbe tuttavia trovare una chiave di volta nel credito telefonico se le Telco e Google decideranno di stringere accordi in tal senso. È un mercato, quello delle Apps, altamente competitivo a causa dell’elevatissima offerta di applicazioni presenti sugli Store. Si spiega così il risultato emerso da un’indagine condotta su quasi 200 sviluppatori italiani di App che evidenzia che circa la metà ha guadagnato meno di 1.000 euro complessivamente nell’ultimo anno dalle proprie Applicazioni a fronte di un 7% che ne ha guadagnati più di 50.000.Tra i casi di successo anche diversi giovani sviluppatori indipendenti e start-up”. A guidare la classifica delle 50 applicazioni più redditizie (ovvero quelle che generano maggiori ricavi a pagamento, sia sotto forma di pay per download che di in-app billing) sia su App Store che su Google Play sono i Giochi, con un peso di oltre il 50%. Sono poche (intorno al 10%) le realtà italiane che riescono a entrare nella classifica delle Top 50 app più redditizie, ma tra queste ci sono anche giovani sviluppatori indipendenti e start-up che hanno compreso bene come sfruttare al meglio gli Application Store e hanno così ottenuto risultati molto significativi dal lancio delle proprie Applicazioni (con ricavi pari a diverse migliaia di euro al mese, prevalentemente dalla vendita di Applicazioni e/o in app-billing).Relativamente al modello di ricavo, su entrambi gli Store è cresciuta in maniera molto significativa la componente di Applicazioni free con in-app billing (arrivata, ad esempio, a pesare su App Store il 49% a maggio 2012 rispetto al 17% di dodici mesi prima). Ma qual è il comportamento del consumatore nei confronti delle Mobile Apps? Da una indagine condotta in collaborazione con Doxa, emerge che il 31% degli utenti che usano Applicazioni ha meno di 5 App, il 34% tra 6 e 20 e il 35% oltre 21. In particolare, gli utenti Apple hanno mediamente 52 applicazioni contro le 30 degli utenti Android. Gli utilizzatori sono per la maggioranza uomini (60%) e hanno prevalentemente tra i 25 e 44 anni (62%). “Tra costoro abbiamo però registrato due atteggiamenti distinti nei confronti delle Apps - conclude Guido Argieri Telco & Media Director di Doxa - da un lato i Social Fun, veri appassionati delle App che scaricano e provano di tutto (soprattutto gratis), dall´altro coloro che abbiamo definito All Conscious e che pur scaricando meno dei primi sono però disposti a pagare per avere un livello di servizio ed experience superiore e alternativa al www.” Le categorie di Applicazioni maggiormente utilizzate sono quelle Social e di community, seguite da quelle pensate per la mobilità/in viaggio, dalle applicazioni di utilità e produttività personale, dai Giochi e, infine, dalle News. Quasi un terzo delle App possedute viene usata almeno una volta del mese e circa il 20% ogni settimana. *L´edizione 2012 dell´Osservatorio è stata realizzata in collaborazione con l´Ict Institute e il Mef - Associazione Internazionale Contenuti e Commercio Mobile e con il supporto di: 3 Italia, D2, Doxa, Gaia Reply, Gruppo 24 Ore, Gruppo Editoriale L´espresso, Mag Consulenti Associati, Neomobile, Qualcomm, Rai - Sipra, Rcs Media Group, Seat Pagine Gialle, Telecom Italia, Vodafone Italia, Wind Telecomunicazioni; Assocsp – Associazione dei Content Service Providers, Buongiorno, comScore, F-secure, Infobip, Rti Interactive Media.  
   
   
FORLÌ-CESENA: X GIORNATA ECONOMIA, DATI SULLA DIFFUSIONE BANDA LARGA  
 
 Forlì – Cesena, 11 giugno 2012 - Nell’ambito delle iniziative per la 10° Giornata dell’Economia, promossa dal Sistema Camerale Nazionale, la Camera di Commercio di Forlì-cesena, il 7 giugno 2012 ha organizzato a Cesena un incontro di approfondimento su alcuni temi economici e, in particolare sull’attuale tema della diffusione della banda larga in provincia - sul sito camerale l’intera base dati La Decima Giornata dell’Economia, promossa dalla Camera di Commercio di Forlì-cesena assieme al Sistema Camerale giovedì 7 giugno 2012 ha rappresentato l’occasione per proseguire le riflessioni avviate con la presentazione del Rapporto sull´Economia 2011, attraverso una lettura attenta degli andamenti provinciali e un’analisi degli scenari che caratterizzano il nostro sistema territoriale. Una particolare attenzione, in questa edizione 2012, è stata dedicata inoltre alle prospettive di miglioramento della competitività che le tecnologie Ict, attraverso la diffusione della banda larga, possono determinare in termini di crescita economica e inclusione sociale. La banda larga infatti è un’infrastruttura che le Camere vogliono contribuire a sviluppare in funzione alle esigenze dei sistemi economici locali, attraverso una serie di azioni mirate a promuovere e aumentare la partecipazione delle imprese stesse all’economia “digitale”. L’evento si è svolto a Cesena, nel quartiere fieristico di Pievesestina. Ha aperto i lavori il Presidente della Camera di Commercio, Alberto Zambianchi, con un intervento dal titolo “Il posizionamento del sistema territoriale attraverso i principali indicatori della Giornata dell’Economia 2012”; ha parlato poi Cristoforo Morandini, Associated Partner di Between Spa, riguardo a “La banda larga nella provincia di Forlì-cesena: stato, esigenze e prospettive”. Ha concluso l’incontro Claudio Pasini, Amministratore Delegato di Uniontrasporti con un intervento su “La banda larga e le Camere di Commercio: quale ruolo per dotare territorio e imprese di una infrastruttura indispensabile per la competitività”. “Considero la Giornata dell’Economia – dichiara Alberto Zambianchi, Presidente della Camera di Commercio di Forlì-cesena –uno dei più importanti eventi a livello nazionale, organizzato dal Sistema camerale per offrire un’interpretazione delle dinamiche provinciali, attraverso Report dettagliati che facilitano il benchmark e la governance. Questo evento arricchisce con i suoi contenuti le valutazioni già divulgate con il Rapporto provinciale dell’Economia 2011, ponendosi idealmente in una linea di continuità.”. Il Presidente conclude dicendo: “Non “rassegnati” alla crisi, ma reattivi, pronti ad intervenire sulle criticità e per sviluppare le eccellenze. In attesa che gli economisti ci forniscano nuovi modelli di sviluppo, abbiamo già cominciato ad operare, da un lato, fronteggiando le aree di difficoltà - come quella della carenza di credito - dall’altro, mettendo in campo azioni che ci vengono suggerite dall’analisi delle imprese di successo. E pertanto procediamo con impegni concreti a supporto dell’innovazione di processo e di prodotto, per lo sviluppo dell’internazionalizzazione, per il raggiungimento di assetti dimensionali competitivi e, da ultimo, ma non ultimo per importanza, per sviluppare fra le imprese la predisposizione al dialogo nei confronti del mondo esterno in tutti i suoi aspetti, istituzionali, sociali, culturali, sportivi, etc…” I dati diffusi nella Giornata dell’Economia, a differenza di quelli presenti nel Rapporto dell’Economia della provincia nel 2011 – strumento informativo mirato alla dinamica congiunturale dei settori -, sono finalizzati alla lettura dei fenomeni in un’ottica di confronto territoriale e delineano quale posto occupi il territorio di Forlì-cesena nel contesto nazionale. Le considerazioni conclusive che si possono trarre portano ad evidenziare come il posizionamento della nostra provincia a livello nazionale si mantenga buono, mentre si sta ampliando la distanza con il livello regionale. L’analisi congiunturale delinea un quadro di diffusa difficoltà in tutti i settori, quadro in cui sono presenti alcuni nodi strutturali tuttora irrisolti; anche le prospettive non sono rassicuranti. Nel complesso si precisa che sono oltre un centinaio le tavole rese disponibili sul sito camerale; esse costituiscono un’ampia base informativa che permette un confronto, relativamente ad aree tematiche sociali ed economiche, con le altre realtà provinciali, la regione, le principali circoscrizioni territoriali (Nord-est, Nord-ovest, Centro, Sud e Isole) e col dato nazionale. In aggiunta, per molti argomenti è possibile il confronto in “serie storica”. I dati riguardano temi strategici per lo sviluppo del territorio: demografia delle imprese, indicatori di bilancio, ambiente, impatto occupazionale e localizzazione delle imprese, contabilità economica territoriale, innovazione, commercio internazionale, turismo, credito, inflazione, demografia della popolazione, istruzione e formazione, mercato del lavoro, dotazione infrastrutturale. L’intero set di tavole, compreso l’indice e la ricca “nota metodologica”, saranno consultabili e scaricabili dal sito camerale www.Fc.camcom.gov.it   area informazione economico statistica/prodotti/    
   
   
TELECOM ITALIA: LA NUVOLA ITALIANA ISCRITTA AL REGISTRO STAR DELLA CLOUD SECURITY ALLIANCE (CSA)  
 
Roma, 12 giugno 2012 - La Nuvola Italiana di Telecom Italia ottiene un ulteriore riconoscimento dalla Cloud Security Alliance (Csa), l’associazione internazionale finalizzata a promuovere l’utilizzo di best practice per la sicurezza delle piattaforme di cloud computing. Con la soluzione “Hosting Evoluto”, infatti, la Nuvola Italiana entra a far parte del registro Star (Security, Trust & Assurance Registry), accessibile da tutte le aziende presenti sul mercato, che certifica i livelli e i controlli di sicurezza, affidabilità e privacy implementati sulle soluzioni offerte. Tale riconoscimento rappresenta per l’azienda un importante risultato, ottenuto grazie a una serie di azioni di miglioramento basate su soluzioni tecnologiche evolute, organizzazioni e processi efficienti, skill e competenze delle risorse coinvolte e conferma il ruolo di eccellenza di Telecom Italia nel settore dell’Information & Communication Technology. “Nuvola It Hosting Evoluto” è la soluzione proposta dalla Nuvola Italiana, nell’ambito del portafoglio di offerta di servizi infrastrutturali (Iaas) che, sfruttando le più innovative tecnologie informatiche di virtualizzazione, permette alle aziende e alla Pubblica amministrazione l’utilizzo da remoto di risorse hardware distribuite e condivise, ospitate all’interno dei Data Center di Telecom Italia. In questo modo le aziende possono disporre, in maniera dinamica e sulla base delle proprie esigenze di business, di soluzioni costantemente aggiornate senza investire in risorse It dedicate e in know-how specializzato, ottimizzando così costi e prestazioni. In particolare la soluzione “Hosting Evoluto” è stata riconosciuta conforme ai 98 requisiti tecnici, procedurali, contrattuali e di sicurezza che caratterizzano la Cloud Control Matrix (Ccm), la matrice sviluppata dalla Csa che costituisce il framework di riferimento per la gestione dei rischi e della compliance in ambito cloud. L’analisi del livello di conformità ai requisiti Csa in relazione al servizio Hosting Evoluto, è stata condotta sulla base della raccolta documentale e statistica, integrata dai parametri operativi d’esercizio, dalle ulteriori certificazioni conseguite e seguendo le indicazioni relative alle best practices consolidate che garantiscono la valutazione oggettiva del livello di qualità del servizio definendone i requisiti di affidabilità e sicurezza. L’adesione all’iniziativa Csa Star rappresenta per Telecom Italia una ulteriore opportunità per rendere noto ai clienti tutte le misure di sicurezza poste in essere nell’ambito delle soluzioni cloud e si affianca alla certificazione di qualità Iso9001 - relativa ai processi che consentono l’erogazione dei servizi cloud in modalità Infrastructure as a Service (Iaas) - e a quella di sicurezza Iso27001 - relativa ai livelli di sicurezza delle infrastrutture dei Data Center di Telecom Italia -, già ottenute dall’azienda da oltre due anni.  
   
   
L’EMILIA - ROMAGNA NON SI FERMA: A SMAU BUSINESS BOLOGNA QUASI 5.000 IMPRESE E AMMINISTRAZIONI DELLA REGIONE HANNO DIMOSTRATO DI CREDERE NELL’INNOVAZIONE TECNOLOGICA COME LEVA PER IL RILANCIO DELL’ECONOMIA DEL TERRITORIO  
 
 Bologna, 11 giugno. Si chiusa il 7 giugno  la quarta edizione di Smau Business Bologna, che quest’anno ha registrato più di 4.800 (+10%) visitatori e 5.900 iscritti profilati al sito web. Le parole più significative a commento di questi risultati arrivano da Giancarlo Muzzarelli, Assessore Attività produttive, piano energetico e sviluppo sostenibile, economia verde, edilizia, autorizzazione unica integrata della Regione Emilia Romagna, che ieri, nell’ambito dell’Inaugurazione di Smau Bologna, ha espresso tutto il suo orgoglio per la sorprendente partecipazione di aziende e amministrazioni locali: un ulteriore evidenza della capacità di imprenditori e manager del territorio di non fermarsi di fronte a nulla, della voglia di rimboccarsi le maniche cogliendo l’occasione che Smau ha offerto loro per fare rete e creare nuove partnership. E proprio le occasioni di matching sono state il comune denominatore di questa edizione che si è svolta in contemporanea con R2b-research to Business attraverso numerose iniziative che hanno messo in contatto oltre 70 start up della regione, il mondo della ricerca e le imprese italiane favorendo la nascita di nuove alleanze e di nuove opportunità di business. A Smau le imprese e le Pubbliche Amministrazioni della regione hanno trovato un palcoscenico d’eccezione per valorizzare le esperienze di successo in corso, ad iniziare dal Premio Innovazione Ict Emilia-romagna che ieri ha consegnato un riconoscimento a sei realtà del territorio che hanno sviluppato progetti innovativi di adozione delle moderne tecnologie: Aeffe Group (Rn), l’Azienda ospedaliera di Reggio Emilia, Conad Centro Nord (Re), Smeg (Re), Gruppo Amadori (Fc) e Ica (Bo). Giovedì è stata la volta dello Smau Mob App Award, la gara tra sviluppatori di Apps dell’Emilia Romagna, realizzata in collaborazione con la School of Management del Politecnico di Milano, che ha eletto 9 apps innovative. Ecco i vincitori: nella categoria “Bambini e Genitori” My Little Cook app sviluppata da Grado Zero di Bologna, nella categoria “Giochi&media” Facemotion, app sviluppata da Daniele Ratti di Agrigento, nella categoria “Mobile Marketing & Payment”, Retapps Software House di Brescia, nella categoria “Servizi per il Cittadino” “Wikipharm+" App sviluppata da Seekout Software House di Milano, nella categoria “Utility, Strumenti e Produttività” Eventme, app sviluppata da Coreconsulting, Software House di Milano, nella categoria “Disabilità” Moviereading, sviluppata da Universal Multimedia Access di Milano, nella categoria “Nokia Serie 40” Youfit, app sviluppata da Alessandro La Rosa, nella categoria “App task-specific" l’app Smart Allevatori sviluppata da 3ding Consulting, Sw house di Saluzzo (Cn) con la collaborazione dell’A.p.a. Di Torino, nella categoria “Altre App innovative”, l’app Kartha Sign App, sviluppata da Kartha, azienda di Capi (Mo). A seguire si è svolta l’evento istituzionale di Smart City Roadhsow “Le città intelligenti: opportunità per le imprese del territorio” in cui è stato messo in evidenza come imprese e Pubbliche Amministrazioni debbano lavorare insieme per costruire progetti di ampio respiro e che non si limitino all’implementazione di singole tecnologie. Inoltre è stata sottolineata l’importanza del contributo dei cittadini, attraverso strumenti di partecipazione attiva come i social network per comprenderne le esigenze e migliorare la qualità della vita degli abitanti. L’evento, dopo il saluto di Pierantonio Macola, Amministratore Delegato di Smau, è stato aperto da Giancarlo Capitani, Presidente Net Consulting, che parlando delle opportunità per le imprese dell’Ict in Emilia Romagna ha rilevato la presenza di oltre 6.854 imprese sul territorio coinvolte in progetti tecnologici a supporto delle Smart City. Dopo l’intervento di Antonella Galdi, Responsabile Innovazione Anci, la parola è passata a Piero Fassino, Sindaco Comune di Torino e Membro del Direttivo Anci, che ha parlato dell´importanza di condividere e valorizzare le esperienze italiane in modo che possano essere ripetibili e applicabili anche in altri contesti al fine di mettere a frutto gli sforzi fatti. Alla tavola rotonda hanno partecipato inoltre Matteo Lepore, Assessore Innovazione, Smart City e Agenda Digitale Comune di Bologna e Presidente Commissione Innovazione Anci, Gianluca Mazzini, Direttore Generale Lepida, Paolo Bonaretti, Direttore Generale Aster, Anna Brogi, Responsabile Qualità Sicurezza Ambiente. Divisione Infrastrutture e Reti Enel Distribuzione, Fabio Florio, Manager of Business Development Cisco, Cristina Farioli, Direttore Sviluppo e Innovazione Ibm Italia. Si è passati poi alla premiazione di quattro realtà del territorio impegnate in progetti innovativi a supporto dello sviluppo delle città italiane. I premiati sono stati l’Unione dei Comuni della Bassa Romagna, il Cnaf del Centro Nazionale dell’Ente Nazionale di Fisica Nazionale Nucleare (Infn), l’Azienda Ospedaliera di Reggio Emilia e l’ Ausl di Forlì. I vincitori sono stati premiati da Antonella Galdi, Piero Fassino e da Andrea Ropa del Resto del Carlino. La seconda giornata di Smau Bologna è stata anche l’occasione per annunciare la nuova proposta di decreto legge presentato da Anci in tema di “Disposizioni di semplificazione e digitalizzazione dei Comuni per l’attuazione dell’Agenda Digitale” finalizzata all’avvio di una serie di misure concrete a sostegno della digitalizzazione e semplificazione dei Comuni attraverso iniziative attinenti la digitalizzazione dell’Amministrazione Pubblica, la riduzione del Divario Digitale, la realizzazione di reti fisse e mobili a banda larga, il censimento delle infrastrutture di rete esistenti al fine di ottimizzare gli interventi e lo sviluppo dell’open data. Sono intervenuti alla conferenza stampa Piero Fassino, Matteo Lepore e Antonella Galdi. Dopo Bologna, Smau dà appuntamento a imprenditori, manager e amministratori di tutt’Italia dal 17 al 19 ottobre a Milano nel quartiere di Fieramilanocity per la 49esima edizione del Salone internazionale dell’Information&communication Technology. Il circuito di Smau riprenderà poi nel 2013 con 6 tappe in programma a Torino (febbraio), Bari (febbraio), Roma (marzo), Padova (aprile), Bologna (giugno) e Milano (ottobre). Le Dichiarazioni Dei Main Partner - “Si conclude il ciclo di Smau Business, anche in questa tappa, Aruba abbiamo riscontrato molto interesse per la nostra offerta di Cloud Computing. I feedback molto positivi, e ne siamo soddisfatti. Smau è sempre un momento molto importante di confronto con i clienti e con gli operatori del settore It a cui offriamo soluzioni per integrare la nostra infrastruttura Cloud nel loro Business.” Mirco Marsili, Marketing Aruba - “Ancora una volta confermiamo il successo riscosso nell’edizione bolognese di Smau Business. In questi due giorni abbiamo avuto la possibilità di incontrare diverse aziende che vogliono innovarsi grazie alla tecnologia, in quanto l´innovazione rappresenta la strada per creare nuove opportunità per il proprio business; Cisco crede fermamente in questo e continua ad impegnarsi nel sostenere le piccole aziende dando loro gli strumenti tecnologici per essere più produttivi e più competitivi sul mercato”. Andrea Feliziani, Responsabile Commercial & Partner Led Italy Cisco - “Anche la tappa bolognese di Smau 2012 è stata per Fujitsu l’occasione per rafforzare la collaborazione con i nostri partner locali, che continuano a trovare in noi tutto il supporto necessario per implementare al meglio le nostre soluzioni, sempre più performanti e in grado di soddisfare le esigenze dei clienti di tutte le dimensioni, dai grandi gruppi alle piccole e medie imprese italiane. Crediamo che in un mercato sempre più complesso ed esigente, affidarsi al maggior fornitore europeo di infrastrutture It capace di vantare un portafoglio completo di prodotti, soluzioni e servizi It, sistemi client, data center e infrastrutture gestite sia la chiave di volta per investire sulla crescita e sullo sviluppo del business” Emanuele Baldi, Channel Sales Director Fujitsu Technology Solutions - La tappa bolognese conclude la partecipazione di Amd a Smau 2012. La manifestazione si è rivelata un’ottima opportunità per incontrare le aziende e far conoscere più da vicino le novità introdotte dall’offerta Amd. In particolare, la piattaforma basata sulla famiglia Amd Opteron rappresenta la risposta perfetta alle esigenze della Piccola e Media Impresa e della Pubblica Amministrazione alla ricerca di soluzioni in grado di ottimizzare l’infrastruttura It, ridurre i costi e migliorare l’efficienza di gestione del sistema. Roberto Campice, Business Developer Manager Amd – business partner Hp - “A conclusione del nostro percorso insieme a Smau per promuovere l’innovazione sul territorio italiano, siamo stati lieti di incontrare anche le aziende dell’Emilia Romagna, una regione virtuosa che ora si trova a fronteggiare una situazione particolarmente delicata. Siamo fiduciosi che le realtà locali sapranno affrontarla con coraggio, facendo rete per riattivare dinamiche di crescita e in questa logica l’Ict può rappresentare una leva strategica. Microsoft s’impegna da sempre a supporto delle aziende e degli operatori di canale emiliani e in questa occasione abbiamo condiviso con loro il nostro know-how, presentando casi di successo che testimoniano il valore dell’innovazione tecnologica come Malossi, Ica e Cermet”. Paolo Valcher, Direttore Innovazione e Sviluppo Territoriale Microsoft Italia - “Quest’edizione di Smau Bologna è stata particolarmente significativa. Nonostante i tragici eventi che stanno colpendo l’Emilia Romagna, le imprese hanno partecipato numerose, superando ogni aspettativa. Questo significa che il tessuto imprenditoriale emiliano non si è arreso, ma si sta fortemente impegnando per una ripresa immediata. Anche grazie al prezioso supporto dei nostri partner Alfagroup, Punto One e Sedoc, siamo orgogliosi di aver potuto supportare le aziende del territorio in questo momento di difficoltà, dove tecnologia e innovazione possono diventare ancora di più strumento per un rilancio dell’economia locale”. Massimiliano Ortalli, Ecosystem & Channel Director Sap Italia - "Olivetti, attraverso i propri dealer Vad (novità 2012 della rete commerciale indiretta), intende consolidare la sua posizione sul mercato garantendo alla rete dei Rivenditori il supporto di veri e propri centri di competenza commerciale e tecnologica: un supporto più "vicino" e qualificato. Smau Bologna rappresenta quindi per Olivetti e per Team Memores (uno dei 7 dealer Vad identificati a livello nazionale), oltre che occasione di presenza ad uno dei più importanti eventi territoriali del settore, l´occasione per incontrare tutti gli Operatori interessati ad entrare a far parte del nuovo network Vad" “Questo importante evento, che si chiude con questa ultima tappa di Bologna, ci ha permesso di incontrare nuovi e consolidati clienti su tutto il territorio nazionale per aiutarli ad affrontare nuove sfide aiutandoli a differenziarsi innovando, offrendo elevata qualità, prestazioni ed efficienza migliori rispetto ai concorrenti. Xerox ha sempre investito per offrire prodotti e soluzioni che rappresentino riferimenti per il mercato della stampa e Smau Bologna è stata la conferma per dimostrare la qualità ed i vantaggi di alcuni prodotti a colori particolarmente innovativi, come la Colorqube 8570 con tecnologia Solid Ink, la Phaser 7800 per le Arti Grafiche e la Phaser 6015. Queste tecnologie trovano un complemento ideale sia nell’offerta di servizi Xerox (come il costo fisso per pagina, tutto incluso a parte la carta), sia nelle soluzioni e nei servizi offerti dai nostri Partner, per aggiungere valore e permettere ai Clienti di focalizzarsi nel loro Core Business.” "Siamo molto contenti per il Premio Innovazione Ict Emilia Romagna vinto da Conad Centro Nord con un progetto Zucchetti in modalità cloud. Si tratta di un´ulteriore riconoscimento della qualità delle soluzioni Zucchetti e della nostra capacità di soddisfare le esigenze anche del mercato di fascia alta". Paolo Susani, Direttore Vendite Canale Indiretto Zucchetti.  
   
   
SMAU MOB APP AWARD 2012: I NOMI DELLE APP VINCITRICI  
 
Bologna, 11 giugno 2012 - Per la prima volta Smau ha presentato a Bologna lo Smau Mob App Day Nord Ovest, iniziativa che si è svolta all’interno della tappa emiliano-romagnola del suo Roadshow. L’evento, realizzato in collaborazione con gli Osservatori della School of Management del Politecnico di Milano, ha animato la giornata conclusiva di Smau Bologna e si è posto l’obiettivo di accendere i riflettori sulle numerose realtà presenti sul territorio. L’evento ha evidenziato come in Italia il mercato delle App offra importanti opportunità di business nel prossimo decennio (siamo giunti oramai a quasi 18 Milioni di Mobile Surfer e oltre 20 milioni di utenti di Smartphone, con una penetrazione tra le più alte a livello mondiale). L’emilia Romagna risulta essere tra le regioni più dinamiche in questo campo: la School of Management ha censito 23 sviluppatori particolarmente significativi, alcuni dei quali sono stati finanziati da venture capital proprio per l’alto tasso di innovazione delle applicazioni sviluppate. Durante l’evento sono state premiate 6 app nella categoria consumer divise nelle sottocategorie Bimbi e Genitori, Giochi e Media, Mobile Marketing & Payment, Servizi per il Cittadino, Utility, Strumenti e Produttività e Disabilità, 2 nella categoria business ed è stato assegnato un premio speciale “Nokia Serie 40”. Ecco le 6 app vincitrici nella Categoria Consumer: Categoria Bambini&genitori - My Little Cook: gioco educativo con lo scopo di far cucinare al bambino una vera ricetta dall´inizio alla fine e di fornirgli, in modo divertente, adeguate informazioni sulla funzione degli alimenti. Con questa App il bambino prenderà confidenza con i processi alimentari: lavorazione e cottura. Sviluppata da Grado Zero, Bologna. Categoria Giochi&media - Facemotion: primo gioco al mondo in Appstore a implementare la realtà aumentata (in particolare il riconoscimento facciale) a livello avanzato, veloce e preciso per giocare anche in modalità Multiplayer. Sviluppata da Daniele Ratti , Sviluppatore Indipendente diAgrigento. Categoria Mobile Marketing & Payment - Retapps: L´applicazione permette di fare la spesa all´interno di centri commerciali tramite lettura Qr code o bar code. Già attiva in alcuni store. Sviluppata da Superpartes Spa , Sw House di Brescia. Categoria Servizi per il Cittadino - Wikypharm+: guida completa a tutti i farmaci e parafarmaci distribuiti in Italia, a uso umano e veterinario. È un prontuario farmaceutico e una finestra di dialogo con professionisti della salute. Wikipharm+ propone contenuti a solo ed esclusivo contenuto informativo e divulgativo. Sviluppata da Seekout Srl, Sw House di Milano. Categoria Utility, Strumenti e Produttività - Eventme è una mobile application geolocalizzata che permette di trovare - in modo semplice, veloce e divertente - gli eventi che si stanno svolgendo intorno a noi (attività culturali, artistiche, musicali, cinematografiche, eventi enogastronomici, promozioni in corso). Eventme organizza gli eventi per categoria, data e stato d’animo. Identifica l’evento intorno a noi che meglio incontra i nostri gusti e può sorprenderci scegliendo al posto nostro un evento tra quelli disponibili. Scelto l´evento, Eventme ci guiderà alla meta e informerà dei nostri programmi gli amici su Facebook e Twitter. Sviluppata da Coreconsulting, Sw House di Milano. Categoria Disabilità - Moviereading: App per la sottotitolazione dei film al cinema che consente di renderli personali evitando di imporli a chi non ne ha necessità. Grazie a Moviereading la sottotitolazione è finalmente possibile in qualsiasi cinema per qualsiasi film, anche in prima visione, restituendo all´utente il pieno controllo del proprio intrattenimento cinematografico. Sviluppata da Universal Multimedia Access Srl di Milano. Ecco le 2 app vincitrici nella Categoria Business: Categoria App "task-specific" - Smart Allevatori: si compone di un’ applicazione per smartphone (Android e iOs) e di una piattaforma web-based usufruibile in modalità Saas dal sito www.Smartallevatori.it. Grazie a questo sistema, gli allevatori di bovini hanno la possibilità di sostituire totalmente la consegna a mano di documenti cartacei presso l’anagrafe dei bovini prevista per legge, rilevando e gestendo l’intero flusso di dati con un dispositivo smartphone o un pc, per poi inviare direttamente i dati raccolti in via telematica, senza doversi spostare dal proprio luogo di lavoro, in maniera totalmente automatizzata, comoda e sicura. Sviluppata da: 3ding Consulting, Sw house di Saluzzo (Cn) con la collaborazione dell’A.p.a. Di Torino. Categoria Altre App innovative - Kartha Sign App: è un’applicazione destinata ai device mobili di ultima generazione come tablet e smartphone dotati di sistema operativo Android. Signapp permette di ricevere documenti, firmarli con apposito pennino Wacom direttamente sul device, salvare il documento e inviarlo in totale sicurezza tramite email. Sviluppata da Kartha, azienda di Capi (Mo). Categoria “Nokia Serie 40” - Youfit: App dedicata a tutti coloro che praticano attività sportive, dall´amatore al professionista. Consente la creazione di schede di allenamento personalizzate o scegliendo tra più di 300 attività predefinite, corredate di illustrazioni e descrizione dettagliata, oppure creandone di nuove secondo le proprie esigenze. Rende inoltre possibile lo scambio e il confronto con atleti sparsi in tutto il mondo attraverso l´integrazione coi principali social network, creando così un fattore di competizione che aiuta il singolo atleta a migliorarsi costantemente. Sviluppata da Alessandro La Rosa.  
   
   
SICUREZZA DELLA RETE INFORMATICA: DA OGGI SI PUÒ FERMARE IL VICINO CHE TI RUBA IL WI-FI  
 
Lecce, 11 giugno 2012 - Da quando sono state inventate le reti Wi –Fi privacy e sicurezza sono state messe a dura prova dalla facilità con cui malintenzionati, anche non dei veri e propri hacker, riescono a carpire il segnare e ad entrare nelle reti all’interno degli edifici anche se criptate, con le conseguenze del caso in termini di sottrazione di dati o semplicemente per utilizzare la connessione internet altrui a iosa. Al di là della qualificazione giuridica e delle ovvie sanzioni penali previste per chi sottrae dati da altri o naviga in rete sfruttando l’altrui connessione, che per Giovanni D’agata, componente del Dipartimento Tematico “Tutela del Consumatore” di Italia dei Valori e fondatore dello “Sportello dei Diritti” vale la pena di ricordare, per far fronte a tali problemi è stato realizzato in Francia un tipo di rivestimento ad un prezzo accessibile che scherma il segnale wireless salvaguardando la ricezione e la trasmissione di altri tipi di onde tipo quella del cellulare. Il sistema recentemente inventato utilizza uno speciale inchiostro conduttivo che contiene cristalli di argento in grado di bloccare o indirizzare le specifiche frequenze dello spettro Wi-fi. In buona sostanza le onde vengono trasmesse nell’edificio ma quel segnale determinato non oltrepassa la barriera costituita dal rivestimento in questione. La novità della scoperta sta nel fatto che sino a poco tempo fa l’unico strumento per proteggere i propri dati trasmessi in Wi – Fi era quello di imbottire il luogo da tutelare con strati di alluminio ed utilizzare vetri assorbenti per le finestre creando così una cosiddetta una gabbia di Faraday “a prova di segnale” imbottendo le pareti di strati di alluminio ed utilizzare vetri assorbenti alle finestre. Gli effetti “collaterali” di queste gabbie oltre a comportare costi elevatissimi, sono quelli di schermare completamente gli edifici non consentendo, quindi, la ricezione e la trasmissione di altri tipi di segnali. Tornando ai giorni nostri, anche se al momento il sistema sviluppato dai francesi è ancora un prototipo, i ricercatori dell´Istituto di Tecnologia di Grenoble si dicono convinti di riuscire a commercializzare il prodotto entro il prossimo anno ed a costi di non molto superiori a quelli di un rivestimento per pareti convenzionale. Pur costituendo un grande passo in avanti per la tutela della privacy e per la sicurezza dei propri dati, è ovvio che tale tipo di tecnologia debba essere migliorata perché richiede il rivestimento totale dell´ambiente e non esclude che finestre, o porte, possano costituire una via di fuga per le onde in questione. D´altronde, non si può pretendere che una stanza o un intero edificio sia senza porte e finestre.  
   
   
LECTIO MAGISTRALI AL COLLEGIO D´EUROPA DI ANTONIO TAJANI VICEPRESIDENTE DELLA COMMISSIONE EUROPEA,  
 
Parma , 11  Giugno 2012- Di seguito il discorso del Vicepresidente della Commissione europea, responsabile dell’Industria e Imprenditoria, tenuto l´8 giugno all’ Università di Parma: “ Mai come ora dalla seconda guerra mondiale, l´Europa si trova confrontata a scelte che non è retorico definire di portata storica. Dai dubbi sulla possibilità per alcuni Stati di far fronte al loro indebitamento, siamo passati a una crisi di fiducia sulla capacità dell´Ue di difendere le conquiste di sessant´anni di storia; e rassicurare i mercati sulla reale volontà di sostenere l´euro in maniera credibile. Eppure, proprio negli ultimi due anni si è assistito a un´accelerazione del processo d´integrazione, con azioni che prima della crisi erano quasi impensabili. Sono state introdotte misure per migliorare trasparenza dei mercati finanziari e delle agenzie di rating e, per rafforzare il sistema bancario, anche con l´introduzione di tre agenzie che costituiscono un primo embrione di un sistema di vigilanza comune. E´ stato creato un vero e proprio fondo monetario europeo che arriverà a 750 miliardi e sostiene Grecia, Irlanda e Portogallo che non riescono più a finanziarsi sui mercati. E´ stato rafforzato il Patto di Stabilità e Crescita e la governance, prevedendo un "semestre" di dialogo tra Commissione e governi sulla politica economica e di bilancio, con raccomandazione sulle riforme da fare per convergere verso livelli di competitività adeguati all´euro e rientrare di debiti e deficit eccessivi. Sono stati previsti meccanismi per aumentare l´efficacia dell´azione comunitaria, quali procedure semi automatiche e sanzioni – anche pecuniarie - ulteriormente rafforzate dal Patto Fiscale in corso di ratifica. La Banca Centrale Europea, nei limiti del suo Statuto, ha portato avanti azioni straordinarie, quali il riacquisto di titoli di debiti sovrani sul mercato secondario e prestiti alle banche illimitati per tre anni al vantaggioso tasso dell´1%. Tutti gli Stati con problemi di deficit e di debito hanno varato riforme strutturali, tagli alla spesa e inasprimento delle politiche fiscali e della lotta all´evasione per rinforzare la propria competitività e migliorare i conti. Eppure, queste azioni intraprese a livello europeo e nazionale non sono bastate a riportare la fiducia sui mercati. Al contrario, la situazione è peggiorata, con il ritorno della recessione in molti paesi Ue. L´aggravarsi della situazione in Grecia e Spagna e il freno dell´economia mondiale rischiano di compromettere anche il faticoso percorso di risanamento dell´Italia per uscire dalla zona di pericolo. Il crollo della produzione industriale, il forte calo del Pil nei paesi della cd periferia e, livelli di disoccupazione insostenibili, che in Spagna, Grecia e Italia del Sud hanno raggiunto il 50% per i giovani, alimentano incertezza politica e la tentazione di votare forze estreme o che utilizzano demagogia e populismo, spesso in chiave anti europea. Le ultime elezioni in Grecia e Francia hanno fatto emergere tutto il malcontento verso politiche essenzialmente fondate su rigore e riforme "a costo zero", che non hanno finora riportato la fiducia sui mercati. Si è invece innescata una spirale tra recessione, ulteriore rigore, inasprimento della recessione; con deterioramento dei conti e rischi di fughe di capitali. A soffiare sul fuoco, anche chi gioca, per proprio tornaconto, sulla disgregazione dell´euro, pronosticando l´uscita della Grecia e un effetto a catena sugli Stati più vulnerabili. In questo contesto Georg Soros ha paragonato l´Euro ad una bolla di cui ci si sta accorgendo solo ora; e che rischia di scoppiare senza interventi risolutivi nel giro di tre mesi. La politica ha, dunque, davanti un compito essenziale: recuperare il suo primato, governare i mercati e la finanza, con azioni che vanno prese anche a livello europeo. Nelle prossime settimane l´Europa si troverà davanti a un bivio nella storia dell´integrazione. Continuare con soluzioni tampone, che possono sembrare risolutive nel breve, ma finiscono per rivelarsi insufficienti, come un´aspirina che allieva il dolore senza curare i sintomi; oppure, imprimere una vera svolta con una chiara volontà di salvare la casa comune, rilanciando l´integrazione politica; tornando alle ragioni che sono alla base della costruzione europea. 2. Ritrovare le ragioni dei padri fondatori - L´ue è figlia della risposta politica data da esponenti illuminati della classe dirigente europea del dopo guerra alle tragedie create esasperando le logiche del nazionalismo e della contrapposizione d´interessi. Due guerre devastanti nello spazio di un ventennio sono state lezioni inequivocabili su rischi di nazionalismo e dittature che gli europei hanno ben appreso. Bisognava superare diffidenze, rancori, sfiducia, barriere culturali, ferite ancora aperte che potevano portare nuove guerre e dittature. La saggezza, la lungimiranza, prevalsero. Con coraggio, si guardò al futuro, alle nuove generazione, per costruire su basi solide una nuova Europa garante di pace, diritti umani e prosperità. Fu prima di tutto un salto antropologico e culturale, non solo per noi europei ma per l´umanità intera. Gli Stati fondatori uscirono dalla logica della contrapposizione scegliendo la cooperazione e la solidarietà; mettendo fine alle rivalità per territori e materie prime e lavorando intorno allo stesso tavolo, per dare risposte comuni a problemi comuni. Il "metodo comunitario", rinforzato da un ruolo crescente del Parlamento, più voti a maggioranza e cessioni di sovranità, ha mantenuto finora tutte le promesse fatte dai padri fondatori. Un mercato sempre più integrato e politiche di solidarietà verso le aree a ritardo di sviluppo hanno portato crescita, lavoro, benessere e, soprattutto, pace e libertà. Ad uno ad uno quasi tutti gli Stati del continente hanno voluto far parte di questa storia di successo. I popoli rimasti incagliati in nuove o vecchie dittature hanno potuto liberarsi anche grazie alla forza di attrazione di un´Europa libera, unita e prospera a cui hanno puntato appena tornati padroni del proprio destino. Prima la Grecia, uscita dal regime dei colonnelli, poi Spagna e Portogallo, da ultimo i paesi liberati dalla cortina di ferro. Questo successo è basato sull´intelligenza di vedere nella solidarietà verso i più deboli un modo per perseguire l´interesse di tutti, nel guardare ai diversi problemi nazionali in un più ampio contesto europeo, dove i benefici sono assai maggiore della somma dei singoli interessi visti da prospettive puramente nazionali. Ad esempio, non è un paradosso che ad aver guadagnato di più dal processo d´integrazione, pur reso possibile da generosi contributi di paesi ricchi verso aree più povere, sono stati proprio i primi. Mercato interno e moneta hanno aiutato l´export e servizi dei paesi più competitivi, Germania in testa. In generale, tutti hanno avuto benefici dalla creazione di un grande spazio di libertà, l´industria tedesca e italiana, l´agricoltura francese, i servizi inglesi o danesi, i porti olandesi e belgi, il turismo in Spagna o Grecia, solo per fare qualche esempio. Essenziale per questo non rimanere prigionieri della logica delle rivendicazioni o degli egoismi nazionali, che finisce per danneggiare tutti mettendo in pericolo l´intero edificio. Quando vi è stata la riunificazione della Germania gli europei sono stati al fianco di Kolh, anche se il cambio paritario con il marco dell´est ha inevitabilmente drenato capitali verso la Germania; cosi come i fondi regionali hanno contributo a ricostruire il tessuto produttivo della Germania dell´est. La cornice dell´euro in un mercato interno completato nelle sue grandi linee fu un salto decisivo dell´integrazione economica voluto da Kolh, Mitterrand, Delor o Ciampi, ultima eredità della generazioni che aveva vissuto la guerra. Ma con l´euro il metodo di Monet - mettere insieme interessi economici concreti per aprire la via all´integrazione politica - ha mostrato i suoi limiti. La crisi ha evidenziato che una moneta comune presuppone la condivisione di qualcosa di più di un mercato o una di politica commerciale. Serve un vero governo dell´economia, una banca e un bilancio che riflettano un livello d´interazione di tipo federale o, comunque, molto più politica; strumenti che possano compensare gli squilibri inevitabili tra diverse aree economiche. Ma soprattutto, serve fiducia reciproca, il saper comunicare gli uni con gli altri, capirsi. Il vero rischio di tenuta dell´Europa di oggi, oltre che dall´economia, viene da crescenti difficoltà a capire le ragioni degli uni e degli altri, pur tutte legittime, ma legate a una prospettiva di interesse nazionale spesso di breve termine. E´ arrivato il tempo in cui tutta la classe dirigente europea – a cominciare da quella tedesca - spieghi alle rispettive opinione pubbliche le ragioni di fondo e i vantaggi dello stare insieme. E i relativi costi di una di sua disintegrazione. 3. Innovazione industriale e Pmi al centro della strategia per uscire alla crisi - La strategia per uscire dalla crisi passa per maggiore attenzione all´economia reale, alle Pmi, alla forza innovativa e creatrice della nostra industria. Senza una forte base industriale non riusciremo a creare lavoro e a pesare nel mondo di domani. Solo dal manifatturiero in Europa dipendono direttamente 37 milioni di posti, oltre 76 con le ricadute su servizi che non avrebbero più ragione d’essere. Perdendo capacità nel manifatturiero vi sarà meno lavoro e non riusciremo più a innovare. L´europa deve recuperare fiducia nella sua capacità di industriarsi, intraprendere, innovare e crescere. Per questo deve rimettere al centro l´economia reale e l´industria, la sua forza. In linea con la strategia Europa 2020, dobbiamo assicurare le necessarie sinergie tra le nostre diverse politiche per l´industria: sostenibilità, ricerca e innovazione, infrastrutture, educazione, mercato finanziario, maggiore integrazione del mercato interno e un contesto più favorevole al business, accesso ai mercati internazionali, tutte vanne focalizzate sui cambiamenti in atto in un piano coerente per uscire dalla crisi. Nel 2020 il mondo sarà molto diverso da oggi. Si passerà dagli attuali 69 a 121 trilioni di dollari di Pil. Il 70% di questa crescita porterà gli emergenti a pesare la metà del Pil globale e la Cina a superare l´Ue. Le ragioni di questi tassi di crescita di oltre cinque punti di media quella Ue negli ultimi 10 anni, sono legati soprattutto a demografia e nuova domanda spinta dall´aumento del reddito pro-capite. Ogni anno la popolazione mondiale aumenta di 70 milioni. Entro il 2020 la dipendenza Ue da gas e petrolio importato supererà rispettivamente l´80 e 90%. Nel 2030 il consumo energetico globale raddoppierà con la crescita nei paesi emergenti che porterà a due miliardi di persone a entrare nella fascia di reddito tra 10.000 e 30.000 dollari. Aumenteranno vertiginosamente consumi di beni e risorse. Ad esempio, nel 2030 il parco auto mondiale passerà dagli attuali 800 milioni a 1,6 miliardi, solo in Cina da 60 a 600 milioni. Se il mondo dovesse continuare con le tecnologie di oggi e l´attuale dipendenza da idrocarburi - pari all´80% -, le emissioni climalteranti aumenterebbero del 50% entro il 2050, sicurezza energetica e accesso alle materie prime, insieme alla speculazione, metterebbero sempre più a rischio crescita e base industriale europea. Queste formidabili sfide – che l’Europa deve necessariamente affrontare facendo fronte comune - costituiscono altrettante opportunità per cambiare, intercettare nuova domanda di beni e servizi, creare lavoro. A condizione che la politica faccia la sua parte puntando su una nuova rivoluzione industriale. La prima rivoluzione industriale è spesso associata all´utilizzo del vapore, del carbone, per far muovere le macchine; poi è cominciata l´era del petrolio. La nuova rivoluzione dovrebbe accompagnare, con lo sviluppo tecnologico, proprio l´uscita graduale dagli idrocarburi, un utilizzo più efficiente e sostenibile di risorse sempre più scarse. Più in generale, tutta l´economia sta subendo profonde trasformazioni, con nuove tecniche di produzione basate su tecnologie digitali, materiali avanzati, tecnologie abilitanti fondamentali, scienza del genoma, spazio, robotica, rinnovabili o riciclo di materie prime. Questa rivoluzione tocca molti settori, dal manifatturiero ai servizi, energia e materie prime, infrastrutture e trasporti, edilizia e turismo, fino alla chimica. Avrà come filo conduttore tecnologia, capacità di adattamento, nuove professioni. Il saper rispondere alla nuova domanda per creare occupazione. Banche e finanza, essenziali per consentire alle imprese d´investire sul futuro e cogliere queste opportunità, giocheranno un ruolo centrale. E Politiche e investimenti per la ricerca e l´educazione saranno sempre più le armi di una competizione globale per la leadership delle trasformazioni in atto. Incentivare l’innovazione industriale - I prossimi anni saranno cruciali per le economie mature che dovranno spingere il loro potenziale competitivo per intercettare la nuova domanda dai mercati più dinamici. E per salvaguardare tutele sociali e livello di vita. Oggi solo il 9% dell´export europeo va in Cina, e ancora meno in India, Brasile e altri emergenti. L´europa deve giocare con maggiore convinzione questa partita. Si prospettano milioni di nuovi posti puntando, ad esempio, sull´efficienza delle risorse, tecnologie abilitanti fondamentali, digitale o industrie creative. Ma bisogna fare scelte giuste e tempestive. Servono norme e target europei che consentano a industria e investitori scelte in un quadro di riferimento stabile che non ostacoli le potenzialità di questi settori; e un migliore e più equo accesso ai mercati internazionali; ma anche più investimenti in una ricerca vicina all´industria, infrastrutture materiali e immateriali strategiche in una dimensione europea; educazione e formazione mirata alla nuova domanda di lavoro. Tra il 2008 e il 2009 i piani Usa e cinesi per rilanciare domanda interna e competitività hanno impegnato rispettivamente 780 e 500 miliardi di dollari, molti dei quali per promuovere green economy, ricerca e infrastrutture. Anche all´Europa ora serve un piano per la crescita ancora più ambizioso che acceleri la transizione verso un´economia più sostenibile e competitiva. Le ricette sono: maggiori fondi Ue per accesso al credito e venture capitale, infrastrutture e competitività, con una ricerca più orientata alle imprese, progetti pilota e dimostrativi vicini a sbocchi commerciali. Serve un´attenzione particolare per le Pmi, che devono avere i mezzi per adattarsi ai cambiamenti. Le proposte della Commissione per il nuovo bilancio Ue riflette in parte queste priorità, con Orizzonte 2020 che prevede 80 miliardi per ricerca e innovazione industriale, Cosme con più fondi per l´accesso al credito e ai capitali di rischio di imprese innovative, 50 miliardi per le infrastrutture di rete, di cui 10 per Project bond e, fondi regionali mirati su efficienza delle risorse, innovazione e Pmi. Aumentare questi investimenti non deve considerarsi un aggravio del debito, in quanto sono essenziali per generare ricchezza e competitività; e dunque, con un ritorno che contribuisce a risanare i bilanci. Penso, ad esempio, a un piano per l’edilizia più sostenibile e sicura, a una nuova cantieristica, più in generale, alla riconversione di parte dell’industria a maggiore efficienza nelle risorse. Stimoli, sotto forma di prestiti a tassi agevolati e/o con garanzie pubbliche o, incentivi fiscali, potrebbero finanziarsi risparmiando parte dei 310 miliardi di euro, pari al 2.5% del Pil europeo, che ogni anno spendiamo per importare oltre il 75% del gas e 85% del petrolio che consumiamo. O dai fondi che l´industria pagherà per le aste sulla Co2 del sistema di scambio d´emissioni dal gennaio 2013. Essenziale anche un maggiore ruolo della Bei. Col vertice di mercoledì si è più vicini a un accordo su una ricapitalizzazione di 10 miliardi, che consentirebbe una leva di oltre 180 miliardi, si potrebbe favorire credito e innovazione industriale nei paesi in difficoltà. Ma si può andare oltre utilizzando parte dei fondi Ue non spesi per ulteriori ricapitalizzazioni. Quadro di regole e standard per incoraggiare investitori - Negli ultimi anni l´Ue ha definito una cornice di regole e standard finalizzata a spingere investimenti, innovazione industriale e sostenibilità´. In questo contesto, é essenziale che l´industria sia vista come partner necessario per trovare risposte efficaci e realistiche alle sfide – anche si sostenibilità ambientale - che abbiamo davanti. Soluzioni punitive, che implicano costi eccessivi dove la tutela ambientale diventa un handicap per l´industria, anziché un volano per la competitività non servono. Credo che andare oltre i target del 20-20-20 al di fuori da un accordo globale sia controproducente. L’ue non può più permettersi i costi energetici più alti al mondo e i relativi rischi di delocalizzazione che non farebbero che aumentare il problema del clima impoverendo la nostra base industriale. Fondamentali anche una maggiore integrazione del mercato interno eliminando le barriere residui e gli ostacoli alla concorrenza per beni e servizi e un piano d’infrastrutture trans europee per energia, trasporti o digitale; e sempre minore burocrazia e appalti pubblici orientati all´innovazione. Accesso al credito e ritardi di pagamento Ogni settimana chiudono migliaia di aziende. Questo anche perché 1/3 delle Pmi non riesce ad avere il credito richiesto, con l’ultimo rapporto di Bce e Commissione che indica una tendenza ad ulteriore peggioramento. Senza accesso ai capitali le imprese non possono investire in qualità, innovazione e risorse umane. Rischiano di chiudere anche attività fondamentalmente sane. La Commissione sta attuando la strategia presentata a dicembre per più fondi Ue in garanzia per facilitare il credito, maggiore ruolo della Bei, un mercato integrato dei capitali di rischio, Basilea Iii adattata alle Pmi. L´azione di Draghi per dare liquidità´ alle banche non ha ancora portato i dividendi sperati per Pmi ed economia reale. E la crisi dei debiti sovrani ha creato una situazione insostenibile di disparità. Da un lato paesi e banche con titoli di Stato svalutati e tassi d´interesse altissimi e, relativo deterioramento delle condizioni del credito alle imprese; dall´altro Stati che, sempre all´interno dello stesso mercato e moneta, vedono un crescente afflusso di capitali, con costi di finanziamento irrisori anche per il sistema produttivo. Non usciremo dalla crisi senza risolvere questa disparità con strumenti comunitari per garantire i deposti bancari e consentire a tutti gli Stati di pagare interessi ragionevoli mettendo a freno la speculazione. In un momento cosi difficile in cui lo Stato, giustamente, chiede a cittadini e imprese sacrifici e fedeltà fiscale, ritengo un dovere morale, prima ancora che giuridico, che le Pubbliche Amministrazioni paghino tempestivamente i debiti alle imprese. L´attuazione immediata della direttiva sui ritardi di pagamento,senza attendere il marzo 2013, libererebbe 180 miliardi di debiti pubblici verso le imprese. Si potrebbero evitare migliaia di fallimenti e perdite di posti e, alla fine, gli stessi conti pubblici ne beneficerebbero. Una pubblica amministrazione alleata delle imprese - Solo rilanciano spirito imprenditoriale, capacità di creare e fare imprese, potremmo tornare a crescere. Sono gli stessi imprenditori, per loro natura, a tendere all´innovazione, appassionati da idee che vogliono realizzare. Bisogna assecondare questa forza, togliendo ostacoli, aprendo prospettive certe e, qualora serva, anche con stimoli pubblici. Tra le maggiori freni alla crescita i costi e i ritardi amministrativi, per licenze e adempimenti vari. Con la crisi non ci possiamo più permettere un’amministrazione pubblica che ostacoli le imprese anziché essere loro alleata. Vanno valutati – anche a livello Ue – sistemi per accelerare e semplificare le pratiche, introducendo silenzio assenso con tempi ragionevoli, come già previsto in alcuni casi per infrastrutture o rinnovabili. Servono anche deroghe per le Pmi che hanno costi burocratici 4 volte superiori alle grandi imprese. La Commissione sta attuando un piano per ridurre la burocrazia del 25% con risparmi di decine di miliardi. Abbiamo introdotto test di competitività per valutare l´impatto di nuove misure legislative sulle delle imprese; e i Mister Pmi, si fanno ogni giorno paladini - a tutti i livelli politici e amministrativi - della necessità di un contesto più favorevole al business. Internazionalizzazione - Le imprese Ue devono poter sfruttare meglio le opportunità dei mercati emergenti. Ho potuto constatare di persona nelle missioni per la crescita già effettuate con rappresentanti dell’industria e delle Pmi europee in Brasile, Usa, Messico e Colombia quanto la nostra tecnologia e qualità sia apprezzata e rappresenti un punto di forza nelle relazioni esterne. Intendo continuare le missioni recandomi tra la seconda metà del 2012 e l´inizio del 2013 in Nord Africa, Russia, Cina e Vietnam. Serve anche una politica commerciale meno ingenua, attenta a creare un vero accesso ai mercati per le nostre imprese a condizione di reciprocità che punti a una maggiore integrazione di aree strategiche quali mercato transatlantico e Nord Africa. Educazione, nuovi mestieri e cluster - Affinché la domanda di nuove figure professionali incontri l´offerta, le università devono lavorare a stretto contatto con le imprese. Bisogna puntare su cluster con Pmi e centri di ricerca in uno spazio per la formazione e la ricerca europea sempre più aperto, dove le università possano competere per l´eccellenza, attirare cervelli, evitando fughe di talenti negli Usa o in Asia. Innovazione industriale e governance europea - Alcune riforme strutturali, quali lo spostamento di tasse dal lavoro verso la rendita e il consumo o per scoraggiare sprechi di risorse sono utili per la competitività. La spinta all´innovazione industriale, quale motore di crescita, dovrebbe diventare elemento essenziale del semestre europeo e della nuova governance economica. La Commissione deve essere in prima linea per sostenere la leadership europea della rivoluzione industriale in atto. Oltre al partenariato per l´innovazione sulle materie prime del 29 febbraio e a un piano sull´auto presento due gironi fa insieme al presidente dell´Acea Marchionne, entro l´estate presenteremo le strategie su Tecnologie Abilitanti Fondamentali e la comunicazione sul settore dell´edilizia. Il 29 maggio con un evento cui hanno partecipato il presidente Barroso, rappresentanti di governi e leader economici e industriali, oltre a Jeremy Rifkin, abbiamo lanciato un dibattito e una consultazione formale sulla revisione della politica industriale che intendo presentare a settembre affinché le imprese europee siano protagoniste delle sfide del modo globale. 4. Un vero Patto per la crescita - Il vertice informale del 23 maggio ha affrontato i nodi della crisi mettendo sul tavolo, senza tabu, alcuni punti essenziali presumibilmente in discussione al prossimo Consiglio europeo del 29 giugno. Tra questi gli Eurobond, che potrebbero aiutare a contenere i debiti e frenare la speculazione sui tassi; e un percorso verso un´unione bancaria con una garanzia europea sui deposti per dare stabilità alle banche e favorire il credito. Auspicabile anche una discussione sul ruolo della Bce e sul valore dell´euro rispetto a monete concorrenti. Si sta rafforzando la consapevolezza che i soli vincoli di bilancio non bastano a risanare i conti. Su questa via si sono fatti progressi per gettare le basi di un vero e proprio Patto per la Crescita da affiancare a quello Fiscale, necessario ma non sufficiente. Penso misure di stimolo, in linea con la cd Golden Rule, con alcuni investimenti in ricerca o infrastrutture o, la restituzione dei debiti alle imprese, non computati nel debito e nel deficit. O all’utilizzo dei fondi regionali per favorire il credito, capitalizzare la Bei o promuovere Project bond. Questo nuovo Patto per la Crescita passa necessariamente per più Europa e un forte coraggio politico che finora è in parte mancato. E´ arrivato il tempo di costruire in tempi rapidi le fondamenta di una nuova Europa. Con un vero governo dell´economia, una Banca Centrale analoga alla Federal Reserve, una politica monetaria che guardi anche alla realtà del tessuto economico e sociale nel suo complesso. Con un sistema d´indebitamento in parte comune che non elimini la responsabilità dei singoli Stati ma consenta di pagare tassi d´interesse sostenibili senza soffocare l´economia reale. Serve un vero bilancio federale, e risorse proprie, che possa compensare gli squilibri competitivi; dove si spenda complessivamente meno a livello nazionale per agire in modo più efficace e sinergico a livello Ue su poche priorità essenziali. Penso, ad esempio, a un vero spazio europeo della ricerca e innovazione orientate al mercato e alle imprese. Con i 7 miliardi investiti per il sistema di navigazione satellitare Galileo che consentirà già dal 2014 trasporti e reti elettriche più intelligenti oltre a ricadute sul ricco mercato emergente di prodotti e servizi legato allo spazio, avremmo benefici economici stimati nell´ordine di 90 miliardi per tutta l´Ue. Questi progetti non sarebbero neppure concepibili fuori da una dimensione europea. Anche un´industria della difesa e della sicurezza comune e integrata può farci risparmiare centinaia di miliardi da reinvestire, con forti ricadute in termini di maggiore efficacia, competitività e capacità d´innovazione. 5. Conclusione - Se è vero che l´innovazione è la nuova energia che serve sia all´economia che alla politica, sono convinto che questa verrà in prevalenza dalle menti e dall´impegno di ventenni o trentenni come voi. Non solo i giovani hanno il diritto a sedersi al tavolo della discussione, ma senza di loro mancherà una visione essenziale di come affrontare il futuro. Le nuove generazioni devono essere invogliate alla cultura del rischio e del cambiamento. Sprecare il loro potenziale, i loro talenti, adesso, vorrebbe dire non aver capito l’essenza della crisi. Entro settembre presenteremo una Piano europeo per l´imprenditoria che rafforzi strumenti di accesso a credito e venture capital anche per start up e programmi di scambio di esperienze come Erasmus per giovani imprenditori. Ma che punterà anche sul ruolo essenziale dell´educazione e della formazione come strumento determinate per far scattare la voglia di realizzare proprie idee. Trasformare la protesta in forza per il cambiamento - Dobbiamo riconoscere gli errori di riforme mancate a Maastricht, Nizza o Lisbona dopo l´Euro e l´allargamento. E dissipare l´immagine che spesso danno le istituzioni europee di essere distanti dai popoli, in una sorta di torre d’avorio, ingessate da una burocrazia auto referenziale. Non va mai dimenticato che l´Europa non è l´opera di qualche tecnocrate o di un´élite, ma una grande costruzione democratica basata su consenso e partecipazione dei cittadini. Non è concepibile un progetto calato o imposto dall´alto, specie se in gioco vi è l´esercizio della sovranità o sacrifici che incidono su livelli di tutela sociale o benessere economico. Rappresentanza democratica e partiti politici sono chiamati a svolgere un ruolo essenziale per spiegare ai cittadini la posta in gioco e convincerli a partecipare a un nuovo progetto europeo. Se la politica perderà questa partita, ripiegando nella dimensione locale, non riuscendo ad agire a livelli adeguati a sfide che sono globali ed europee; l´Europa sarà destinata al declino. Ma se è vero quello che affermava Winston Churchill, per cui i pessimisti vedono difficoltà in ogni opportunità e gli ottimisti opportunità in ogni difficoltà, questo è il momento per essere ottimisti. E considerare la crisi come opportunità storica per l´Europa di uscire dal guado, finire l´incompiuta, marciare spedita verso l´età matura. Un´occasione anche per un profondo rinnovamento della politica, con partiti transnazionali capaci di parlare all´opinione pubblica europea, l´elezione del presidente della Commissione e, un rafforzamento ulteriore del ruolo del Parlamento e dell´esecutivo Ue che rispondono all´interesse generale dell´Europa e dei suoi popoli. L´unica risposta seria che la politica può dare al populismo legittimato da rabbia e paura per una situazione dove ai sacrifici non segue una vera prospettiva, è canalizzare le proteste trasformandole in voglia di cambiamento. Per costruire una nuova casa più solida e adatta a tutelare gli interessi degli europee tra le tempeste del mondo globale. L´europa che sognava De Gasperi, amareggiato dal fallimento del progetto di Comunità Europa della Difesa in cui vedeva, appunto, l´embrione di un´Europa non fondata sul solo mercato. Una nuova Europa che, in omaggio alla sussidiarietà, si può occupare di molte meno cose; ma che deve assolutamente presentarsi unita dove solo a livello Ue si può essere efficaci. Quest’europa non dovrà essere solo la somma dei nostri portafogli. Ma continuare a incarnare i valori per cui è nata; e difenderli nel mondo, in prima linea nelle battaglie per la libertà e i diritti civili, contando davvero. La crisi è anche un´occasione per noi cittadini di smettere di dare per scontate le conquiste del dopo guerra; e tornare a un maggiore impegno per difenderle e preservarle per le nuove generazioni per un domani che non sarà privo di rischi.  
   
   
SI REGISTRANO PROGRESSI NELLA RIDUZIONE DELLA DISPERSIONE SCOLASTICA E AUMENTA IL NUMERO DI LAUREATI IN EUROPA, MA BISOGNA FARE DI PIÙ  
 
 Bruxelles, 11 giugno 2012 - Gli Stati membri devono intensificare gli sforzi se vogliono raggiungere gli obiettivi nel campo dell´istruzione stabiliti nella strategia Europa 2020 al fine di ridurre gli abbandoni scolastici portandoli a una percentuale inferiore al 10% e di accrescere il numero di giovani con diploma a livello di laurea portandolo ad almeno il 40%, come è possibile dedurre dalle cifre relative al 2011 pubblicate da Eurostat. Tali cifre indicano che gli Stati membri stanno facendo progressi, ma che permangono ampie disparità e non è affatto certo che l´Ue raggiunga i suoi obiettivi per il 2020: la percentuale di abbandoni scolastici si situa ora al 13,5%, al di sotto del 14,1% registrato nel 2010 e del 17,6% nel 2000. Nel 2011 il 34,6% delle persone nell´Ue tra i 30 e i 34 anni aveva una laurea rispetto al 33,5% nell´anno precedente e al 22,4% nel 2000. Androulla Vassiliou, Commissario europeo responsabile per l´istruzione, la cultura, il multilinguismo e la gioventù, ha affermato: "Gli Stati membri devono concentrarsi sulle riforme e intensificare gli sforzi per porre in atto strategie globali onde arginare la dispersione scolastica. Essi devono promuovere l´accesso all´istruzione superiore migliorandone nel contempo la qualità. Il fatto di dotare i giovani delle opportune competenze e qualifiche aiuterà l´Europa a lottare contro la disoccupazione, a superare la crisi e a cogliere le opportunità determinate dall´economia basata sui saperi. Un serio investimento nell´istruzione e nella formazione è condizione essenziale per un successo duraturo: se non si disporrà di finanziamenti adeguati l´Europa non potrà vincere la battaglia globale per la crescita, l´occupazione e la competitività." Sebbene le cifre più recenti evidenzino i progressi compiuti verso il raggiungimento di entrambi gli obiettivi, la Commissione teme che ciò sia il risultato non di riforme aventi un impatto di lungo periodo, ma sia piuttosto una conseguenza collaterale dell´elevato tasso di disoccupazione giovanile che induce un maggior numero di giovani a protrarre il loro periodo di istruzione e formazione. Un´altra preoccupazione è che gli obiettivi nazionali fissati dagli Stati membri non siano sufficienti per far sì che l´Ue raggiunga il suo obiettivo di insieme. Per quanto concerne la dispersione scolastica definita quale la percentuale dei 18-24enni che nel migliore dei casi hanno soltanto qualifiche a livello di istruzione secondaria inferiore e che non frequentano più corsi di istruzione o formazione, 11 Stati membri hanno superato la soglia di riferimento del 10%.1 Malta (33,5%), Spagna (26,5%) e Portogallo (23,2%) presentano i tassi più alti di abbandoni scolastici, ma hanno compiuto notevoli progressi negli ultimi anni. Tra gli altri Stati membri che hanno ridotto la dispersione scolastica vi sono Cipro (11,2%), Lettonia (11,8%) e Bulgaria (12,8%). 13 Stati membri presentano risultati in tema di diplomi di istruzione superiore che vanno al di là dell´obiettivo finale del 40%.2 Tra coloro che presentano i risultati più bassi, la Slovenia (37,9%), la Lettonia (35,7%), l´Ungheria (28,1%), il Portogallo (26,1%), la Repubblica ceca (23,8%) e la Romania (20,4%) hanno registrato tutti aumenti annuali di più di due punti percentuali. Di converso, la Grecia (28,9%), l´Austria (23,8%) e l´Italia (20,3%) hanno registrato aumenti di un solo punto percentuale o anche meno mentre la Bulgaria (27,3%) e Malta (21,1%) hanno subito una riduzione nel tasso di completamento dell´istruzione superiore. La Polonia (36,9%), la Germania (30,7%) e la Slovacchia (23,4%) hanno segnalato un modesto aumento nello stesso periodo.  
   
   
SCUOLA UMBRA DI AMMINISTRAZIONE PUBBLICA ACCREDITATA COME ENTE FORMATIVO PER MEDIATORI CIVILI E COMMERCIALI  
 
Perugia, 11 giugno 2012 - Arriva un nuovo importante riconoscimento per la Scuola umbra di amministrazione pubblica, ora accreditata dal Ministero di giustizia come ente di formazione abilitato a svolgere l´attività di formazione dei mediatori civili e commerciali. Alla nuova figura professionale è affidato l´incarico di tentare di dirimere le controversie, obbligando le parti a cercare un accordo stragiudiziale per tutti i contenziosi commerciali e civili, in ciò avvicinando l´Italia agli altri Paesi Europei, come chiesto dalla Commissione Europea. "La Scuola - ha detto l´Amministratore unico Alberto Naticchioni - inizierà a breve il corso di formazione per mediatore, una figura che avrà un ruolo sempre più importante nella gestione dei contenziosi e nel facilitare l´accordo tra le parti orientandole verso una soluzione ottimale. E´ comunque importante - ha aggiunto l´Amministratore - che accanto alla mediazione si effettuino tutti gli interventi necessari per ridare funzionalità alla giurisdizione civile, per far sì che il cittadino possa davvero scegliere tra le possibilità offerte dall´ordinamento, svincolando la sua decisione dai problemi che affliggono la giurisdizione". I temi oggetto del corso andranno dal contenzioso, natura e metodi di risoluzione delle controversie, al ruolo e responsabilità del mediatore fino ad arrivare agli aspetti comportamentali del mediatore stesso. Le attività avranno una durata di sessanta ore e saranno previste esercitazioni pratiche di mediazione. Intanto la Scuola ha già avviato la procedura per costituire un proprio organismo di mediazione che sarà a disposizione degli enti pubblici dell´Umbria.  
   
   
FORMAZIONE IN SICILIA: CORTE CONTI REGISTRA LISTA VALUTATORI ESTERNI  
 
Palermo, 11 giugno 2012 - La Corte dei Conti ha registrato la nuova "long list" dei valutatori esterni presso l´Assessorato all´Istruzione ed alla Formazione Professionale per proposte progettuali in materia di istruzione, formazione, lavoro e inclusione sociale, redatta dopo l´apposito avviso di presentazione di candidature. Secondo le regole stabilite dal vademecum per l´utilizzo dei fondi europei questo permettera´ di nominare commissioni miste (interni ed esterni) per la selezione di progetti concernenti una serie di Avvisi gia´ resi pubblici nei mesi passati, tra i quali: L´avviso 1/2012 per la nascita di spin off di ricerca in Sicilia; l´ Avviso 18/2011 per formare gli Operatori Socio Sanitari; l´Avviso 4/2011 - Beni in Comune - per formare i funzionari pubblici che si occupano di beni confiscati; l´Avviso 10/2010 - per incrementare il tempo pieno nelle scuole a rischio; l´Avviso 7/2010 In.for.mare per la realizzazione di attivita´ formative a favore della gente di mare; l´Avviso Ifts per la realizzazione di corsi di Istruzione e Formazione Tecnica Superiore.  
   
   
SCUOLA: CORTE COSTITUZIONALE, NULLA IN SICILIA LA LEGGE GELMINI  
 
Palermo, 11 giugno 2012 - In Sicilia non si applichera´ la legge Gelmini sul dimensionamento delle istituzioni scolastiche ma la legge regionale 6 del 2000. E´ l´effetto della sentenza n. 147 con la quale la Corte Costituzionale ha dato ragione alla Regione siciliana che aveva impugnato la norma nazionale "per l´incostituzionalita´ della nuova legge statale per violazione delle disposizioni statutarie che assegnano alla Regione la competenza legislativa primaria in materia di istruzione elementare e competenza legislativa concorrente in materia di istruzione media e universitaria, nonche´ le relative funzioni esecutive ed amministrative in materia". Il Presidente della Regione siciliana si era determinato ad impugnare la Legge Gelmini, a tutela delle prerogative statutarie della Regione siciliana. In particolare il ricorso presentato al Giudice delle Leggi riguardava l´art.19, comma 4, della Legge n.111/2011 nota, appunto, come legge Gelmini sul dimensionamento delle istituzioni scolastiche. Tale decisione era stata suffragata da relativa delibera della Giunta regionale (n.186 del 5 agosto 2011), che aveva dato il via libera al ricorso innanzi alla Corte costituzionale. Nel ricorso si e´ con forza ribadito che, alla luce delle norme statutarie, l´istituzione, l´aggregazione, la fusione e la soppressione di scuole spettano alla Regione. Per di piu´ la Regione siciliana, esercitando la propria competenza, aveva gia´ emanato (con la legge regionale n.6 del 2000), disposizioni sul dimensionamento delle stesse istituzioni scolastiche. Pertanto, gli indici e parametri stabiliti dalla legge statale confliggevano con quanto gia´ stabilito legittimamente dal legislatore regionale. Con la sentenza n.147, depositata il 7 giugno, la Corte Costituzionale non ha potuto fare a meno di riconoscere la fondatezza delle ragioni della Regione siciliana, riaffermando le prerogative regionali statutarie in materia di istruzione, nonche´ la titolarita´ della Regione in materia. Nel censurare la Legge Gelmini, dichiarandone l´illegittimita´ costituzionale, la Corte ha ribadito, infine, la prevalenza delle norme regionali in materia di dimensionamento, sulle corrispondenti norme statali. Di fatto in Sicilia, dunque, la legge Gelmini non entrera´ in vigore ed il dimensionamento scolastico sara´ determinato in base alla legge regionale (n.6 del 2000).  
   
   
UMBRIA: SODDISFAZIONE PER STOP DELLA CORTE COSTITUZIONALE AD ACCORPAMENTO PICCOLE SCUOLE  
 
Perugia, 11 giugno 2012 - Esprime "soddisfazione" la vicepresidente della Regione Umbria, con delega all´istruzione, Carla Casciari, per la bocciatura da parte della Corte Costituzionale della norma che imponeva l´accorpamento di asili, elementari e medie con meno di mille alunni complessivi. "La Regione Umbria - ha detto la vicepresidente l´ 8 giugno - aveva fatto ricorso alla Corte Costituzionale contro un provvedimento che, di fatto, invadeva la sfera di competenza regionale in materia di programmazione della rete scolastica. Come Regione - ha proseguito Casciari - abbiamo proceduto con tempestività alla definizione del Piano di organizzazione della rete scolastica e formativa per rispettare il termine imposto dal Ministero dell´Istruzione che indicava il 31 gennaio 2012 come ultima data possibile per la sua approvazione. Ovviamente, in questa programmazione pesava molto la richiesta del Governo che nella legge di stabilità ha previsto l´accorpamento delle scuole di infanzia, primaria e secondaria di primo grado in istituti comprensivi che devono essere costituiti da almeno mille alunni, ridotti a 500 per le istituzioni ubicate in piccole isole, comuni montani e aree caratterizzate da specificità linguistiche. Ora - continua - la disposizione della Corte Costituzionale ha chiarito che lo Stato ha, in qualche modo, fatto un intervento di dettaglio di competenza regionale". La Corte costituzionale ha invece giudicato infondata la questione di illegittimità costituzionale sul comma 5 dello stesso art 19 della legge 98/2011 che fissa un tetto di 600 alunni per dotare un istituto di dirigenti scolastici. "In pratica - spiega Casciari - si stabilisce che le singole istituzioni scolastiche (anche Istituti secondari di secondo grado) possano mantenere la propria identità solo se hanno un numero di alunni non inferiore a 600 unità, ridotto fino a 400 per le istituzioni nelle piccole isole, nei comuni montani, nelle aree geografiche caratterizzate da specificità linguistiche. Ciò significa che non saranno assegnati dirigenti scolastici e neanche personale amministrativo; tale ulteriore taglio di organico fa seguito ad un triennio di tagli al personale docente e "Ata" che ha già prodotto 8 miliardi di risparmio sul capitolo istruzione pubblica".  
   
   
SCUOLA IN SICILIA: PRESENTATO PROGETTO METODOLOGIE INNOVATIVE  
 
Palermo, 11 giugno 2012 - L´aggiornamento dei docenti siciliani attraverso l´acquisizione di nuove metodologie innovative e´ il tema centrale del progetto ´Educazione e intrattenimento nella didattica laboratoriale´, finanziato dall´assessorato regionale per l´Istruzione e la Formazione professionale con fondi regionali. Il progetto e´ stato presentato il 7 giugno all´ Istituto Comprensivo "V.reale"di Agrigento. Tra le finalita´ dell´iniziativa, attivita´ di ricerca e sperimentazione e il miglioramento dei processi di insegnamento nel settore scientifico-tecnologico e delle scienze umane. Per la realizzazione del progetto sono state coinvolte 9 classi del primo anno della scuola secondaria di primo grado. I risultati della sperimentazione saranno presentati anche a Catania, all´Istituto Alberghiero statale´K.wojtyla´ venerdi´ 8 giugno, e a Palermo nella sala Magna di Palazzo Steri, mercoledi´ 13 giugno. Saranno presenti, tra gli altri, l´assessore regionale per l´Istruzione e la Formazione professionale, Mario Centorrino, il dirigente generale, Ludovico Albert.  
   
   
NUOVE SCADENZE PER LE ISCRIZIONI UNIVERSITARIE IN AUSTRIA  
 
Bolzano, 11 giugno 2012 - La Ripartizione Diritto allo studio, Università e Ricerca Scientifica informa che la nuova modifica alla legge austriaca del 2002 che regolamenta lo studio universitario in Austria prevede, dal semestre invernale 2012/13, una tempistica diversa riguardo l’accesso allo studio. Il termine per l’accesso allo studio dei corsi universitari di Bachelor, Diplom- o Lehramtsstudium è ora fissato a livello generale dal 1 luglio e perentoriamente entro il 5 settembre 2012. Ciò vale sia per i nuovi immatricolati che per coloro i quali si iscrivono a semestri successivi ovvero per qualsiasi prima o nuova immatricolazione e per la prosecuzione degli studi dopo un periodo di interruzione degli stessi. Per l’accesso agli studi per i quali è prevista una particolare forma di ammissione (ad es. Medicina, Veterinaria, studi artistici, Psicologia, Scienze della comunicazione, Scienze sportive) le singole università possono prevedere termini d’iscrizione più lunghi. L’accesso agli studi di Master e di dottorato è comunque previsto entro il termine del 30 novembre 2012; ciò vale inoltre per quelle università che prevedono particolari normative. Tutti gli studenti e tutte le studentesse che vogliono intraprendere un corso di studio di Bachelor-, Diplom-, Lehramt- o Master sono pregati di voler provvedere all’inserimento online dei propri dati nei sistemi informatici delle singole università prima di provvedere all’iscrizione vera e propria.  
   
   
FVG, ISTRUZIONE: SCUOLA ESSENZIALE PER TRASMISSIONE IDENTITÀ  
 
 Resia, 11 giugno 2012 - Il ruolo della scuola per la trasmissione e il mantenimento dell´identità, delle radici, delle tradizioni, della storia delle comunità, è stato messo in evidenza il 7 giugno dall´assessore regionale all´Istruzione, Università e Ricerca, Roberto Molinaro, intervenuto a Resia all´intitolazione delle aule del polo scolastico di quel Comune dedicato ad Arturo Zardini, che raggruppa la scuola primaria e la secondaria di primo grado. Una cerimonia semplice, ancorché gioiosa, che ha coinciso con la chiusura dell´anno scolastico. Ma che, come ha sostenuto Molinaro, si è rivelata di altissimo significato. In quanto, è stata volta a mantenere raccordato il pur sottile filo della memoria della vita di vallata, tramandando nelle giovani generazioni il ricordo di personaggi locali, alcuni nel contempo anche di fama internazionale, tramite i nomi attraverso i quali saranno ora chiamate le aule scolastiche. Nel portare il saluto della Regione all´evento, in particolare alle scolaresche - presente il presidente della Provincia di Udine, Pietro Fontanini, soffermatosi sull´identità di un popolo e sulle peculiarità etniche e linguistiche del Friuli - Molinaro ha affermato che l´iniziativa rappresenta un chiaro investimento per il futuro della comunità locale. Una scelta, quella dell´intitolazione delle aule, che può essere presa a esempio anche da altre realtà e da altre istituzioni scolastiche, per rafforzare e affermare il significato di identità tra i ragazzi. Identità, ha detto, che a Resia, ove la comunità locale parla una lingua di origine slava, riveste un significato particolare. Si tratta di un´iniziativa, ha soggiunto Molinaro, che crea nell´immaginario dei giovani un ponte ideale tra i protagonisti della vita resiana di ieri, e la comunità locale. Le aule sono ora dedicate a personaggi delle istituzioni locali, come i sindaci. Ma anche, e in particolare, alla donna resiana, che nei secoli ha trasmesso nei più piccini le carature della parlata e delle tradizioni locali; alle figure emblematiche della comunità locale; alle maestre e ai maestri; ad Antonio Pagnutti, pievano che avviò la costruzione della scuola professionale; ai cantori e suonatori resiani, i quali attraverso i particolari strumenti ´zitira´ e ´bunkula´ hanno diffuso le melodie tradizionali. Ma anche agli emigranti resiani sparsi nel mondo. Altre aule sono intitolate a Ella von Schultz Adaïewsky, che a Resia trascrisse e catalogò 27 arie di danza e musica resiana, a Jan Baudouin de Courtenay, linguista polacco che raccolse importanti materiali sulla parlata locale pubblicati presso l´Accademia imperiale delle scienze di San Pietroburgo, a imprenditori dell´economia valligiana, come Luigi Pugnetti, e allo scultore cinquecentesco Giacomo Martini. Esponenti, ha commentato Molinaro, di una realtà, quella resiana, vista attraverso le sue carature istituzionali, umane, della cultura, dell´associazionismo, dell´impresa, catalogando, mediante l´intitolazione delle aule, la vita della comunità resiana nel secolo scorso e che dimostrano le potenzialità della scuola per la valorizzazione dell´identità. Hanno partecipato, tra gli altri, alla cerimonia, introdotta dal sindaco di Resia, Sergio Chinese, l´assessore comunale, Cristina Buttolo, e i dirigenti scolastici, Pasquariello e Bernardis.  
   
   
FRUTTA NELLE SCUOLE DELLA TOSCANA: 287 TONNELLATE DI FRUTTA A 43 MILA BAMBINI  
 
Firenze, 11 giugno 2012 – La “merenda” con la frutta e la verdura, ma anche l’esperienza diretta nelle fattorie e negli orti didattici. Sono iniziative che hanno un comune denominatore: far crescere i bambini in modo più sano, far loro apprezzare la bontà della frutta di stagione e farli entrare in contatto diretto con la natura. Sono questi gli obiettivi del Programma “Frutta nelle Scuole”promosso dall’Unione Europea e attuato dal Ministero dell’Agricoltura, insieme alle Regioni ed in collaborazione col Ministero dell’istruzione e quello della Sanità. Dal punto di vista pratico l’organizzazione è stata di Apofruit Italia con il supporto di Alimos. Quest’anno “Frutta nelle Scuole” è giunto alla terza edizione. I risultati sono stati presentati durante una conferenza stampa che si è tenuta presso la Cooperativa “Il Pungiglione” a Boceda di Mulazzo in provincia di Massa. In Toscana hanno aderito 279 scuole primarie, con 42.910 bambini che hanno ricevuto gratuitamente frutta e anche verdura per merenda. 33 le distribuzioni effettuate nell’anno scolastico 2011-2012 per un totale di oltre 287 mila kg di frutta. Ad ogni bambino, tra i 6 e gli 11 anni, sono andati 6,4 kg di frutta e 0,3 kg di verdura. La frutta e la verdura (biologica con il marchio Almaverde Bio o da produzione integrata) sono state distribuite fresche grazie all’impiego di 10 furgoni refrigerati e a 230 giovani Toscani, assunti per questo scopo, che hanno assistito il personale scolastico nella distribuzione. Salvadori: “Importante educare i giovani al consumo dei prodotti locali” Anche quest’anno – sottolinea in proposito l’assessore all’agricoltura della Regione Toscana, Gianni Salvadori – il programma “Frutta nelle Scuole” ha ottenuto in Toscana un grande successo. Si tratta di un risultato importante, che testimonia l’impegno della Regione per sensibilizzare fin dalla più giovane età i ragazzi, che saranno gli adulti di domani, a consumare la frutta e la verdura di stagione e a conoscere e apprezzare i prodotti del territorio. Un tema sul quale come Regione lavoriamo da anni, con iniziative specifiche come questa, rivolte al mondo della scuola, ma anche, più in generale, a tutta la collettività, per valorizzare la filiera corta e la produzione dell’eccellenza della nostra filiera agroalimentare. Quest’anno poi è particolarmente significativo che la conclusione della terza annualità del programma avvenga presso una cooperativa come “Il Pungiglione”, che unisce un grande impegno nel sociale all’attività agricola.” Visite in fattoria, orti didattici a scuola e giornate di festa con la frutta Tutta la frutta e la verdura è stata confezionata in monodose, con particolare attenzione all’impatto ambientale, utilizzando imballaggi primari interamente biodegradabili e/o compostabili. Per favorire la sensibilizzazione dei bambini e il coinvolgimento di insegnanti e genitori sono state anche realizzate una serie di iniziative: 22 giornate a tema,giornate di festa realizzate a scuola con la presenza di animatori e la realizzazione di spremute da parte dei bambini; 68 visite in fattorie didattiche per offrire ai bambini la possibilità di conoscere direttamente il mondo agricolo; 216 orti e laboratori didattici per insegnare ai bambini le origini di frutta e verdura tramite la loro coltivazione e la cura di un orto scolastico anche attraverso il kit Ortolando, un piccolo e completo laboratorio di agronomia che è stato messo a disposizione delle scuole. Ed ecco in Toscana la partecipazione per province al programma “Frutta nelle Scuole”
Provincia Numero Plessi Numero Alunni
Arezzo 28 3.357
Firenze 59 11.311
Grosseto 18 2.421
Livorno 20 3.516
Lucca 24 3.692
Massa Carrara 18 1.670
Pisa 46 6.362
Prato 14 2.599
Pistoia 27 3.757
Siena 25 4.225
Tot 279 42.910
 
   
   
L’UNESCO PRESENTA LE TESI DI LAUREA DEDICATE AL PIEMONTE  
 
Il Centro Unesco di Torino organizza il ciclo di incontri I Pomeriggi dell’Archivio Tesi su Torino e Piemonte: la voce ai giovani, che prevede la presentazione di alcune Tesi di Laurea, dedicate a Torino e al Piemonte. Dal 1997 il Centro, in collaborazione con la Regione Piemonte, ha creato infatti l’Archivio Tesi di Laurea su Torino e Piemonte. Il primo incontro è fissato per lunedì 11 giugno, alle ore 17.30, presso il Castello del Valentino - Sala della Caccia, con l’illustrazione delle Tesi L’- architettura e l’utilizzo delle cappelle di corte e delle chiese palatine nelle residenze sabaude, a cura di Francesca Cordero e Spazi architettonici, cerimoniale e vita quotidiana. Gli appartamenti settecenteschi delle residenze sabaude, a cura di Cristina De Paoli. Www.centrounesco.to.it  
   
   
UNIVERSITÀ: TONDO, APPREZZAMENTO PER PATTO FEDERATIVO TS-UD  
 
Trieste, 11 giugno 2012 - "Esprimo grande apprezzamento per i passi compiuti dalle Università di Udine e Trieste verso la costruzione di un modello federativo fra i due Atenei". A sottolinearlo è il presidente della Regione Renzo Tondo dopo l´approvazione fra il 6 e il 7 giugno, di un Patto federativo da parte dei due Senati accademici. "I magnifici rettori Cristiana Compagno e Francesco Peroni, da sempre in prima linea sul fronte di una gestione virtuosa delle strutture di eccellenza da loro guidate - ha aggiunto Tondo - dimostrano anche in questo delicato passaggio di saper governare al meglio il cambiamento paradigmatico che interessa l´Università italiana, in un quadro di risorse fortemente calanti. Rilanciano insieme la ricerca del difficile equilibrio tra innovazione e potenziamento dell´alta formazione, rispetto della tradizione e necessario realismo nella gestione delle risorse in momenti di crisi". "Andare verso un sistema condiviso, pur nel rispetto delle reciproche autonomie - ha concluso il presidente della Regione - è una scelta sinergica e che fortifica il sistema universitario regionale, rendendolo più attrattivo e più competitivo a livello internazionale. Valutazioni che richiamano altre epoche, in cui disponibilità economiche che sembravano infinite potevano favorire l´arroccamento di ogni sistema sulle sue posizioni, sono senz´altro legittime, ma completamente fuori dalla storia. L´università del futuro è questa".  
   
   
GLI ANZIANI? UNA RICCHEZZA I PREMI AI LAVORI DELLE SCUOLE PER IL CONCORSO “ARTE IN ERBA”, ORGANIZZATO DALLA COMUNITÀ DI SANT’EGIDIO CON IL PATROCINIO E IL SOSTEGNO DELLA PROVINCIA DI PARMA TEMA: LA TERZA ETÀ.  
 
Parma, 11 giugno 2012 – L’incontro con gli anziani? Una scuola di umanità. Lo mostrano i lavori del concorso “Arte in erba”, organizzato dalla Comunità di Sant’egidio con il patrocinio e il sostegno della Provincia. Un concorso nato per promuovere e valorizzare la creatività di bimbi e ragazzi e non a caso dedicato proprio al tema degli anziani, nell’intento di costruire un fecondo ponte tra generazioni. L’ 8 giugno alla Casa della musica la cerimonia di premiazione, all’interno di una mattinata articolata (fatta di canti, racconti, video) nella quale s’è realizzato, nei fatti, l’incontro tra le generazioni: c’erano gli alunni delle scuole di Parma e provincia che hanno vinto, i bambini della scuola della pace della Comunità di Sant’egidio e una delegazione di anziani della Comunità. E più che una cerimonia è stata, a tutti gli effetti, una vera e propria festa, nella quale i bimbi hanno cantato, hanno esposto i loro lavori, hanno ascoltato i “nonni” e hanno “toccato con mano” alcuni oggetti del passato che facevano parte della quotidianità delle persone ora anziane. “Nell’anno europeo dell’invecchiamento attivo e delle solidarietà tra le generazioni – ha detto il presidente della Comunità di Sant’egidio di Parma Bruno Scaltriti - abbiamo voluto fare incontrare i bambini, i giovani e gli anziani: sia fisicamente, sia attraverso questo concorso che invitava i ragazzi a riflettere sulla terza età. Il messaggio che vogliamo lanciare è semplice: vogliamo dire che dietro la vita di ogni anziano c’è stato un bambino, c’è stato un giovane, c’è stato un adulto, e che anche i bambini e i giovani sono “destinati” a diventare anziani. Abbiamo voluto creare l’incontro di tanti mondi assieme che vogliono essere un po’ la città che noi immaginiamo, cioè persone diverse che vivono con un destino comune”. “Un incontro di mondi – ha aggiunto l’assessore provinciale alle Politiche sociali Marcella Saccani - un incontro di esperienze che, mi sembra, ha dato risultati molto interessanti e apre un orizzonte tutto da scoprire. Verso gli anziani e i loro racconti nei bambini si nota una curiosità e uno stupore che forse dovremmo imparare a recuperare, per dare il senso del valore vero delle cose. Dal canto loro gli anziani scoprono un nuovo protagonismo, una voglia di trasmettere esperienze e di stare con bimbi e ragazzi”. A metà mattinata la premiazione dei vincitori, selezionati una giuria di esperti. I premi sono andarti alla I A della scuola Bozzani di Porporano (menzione speciale per le opere letterarie), alla Iv B della scuola Corridoni di Parma (primo premio per le opere letterarie), alla Iii e alla Iv A della Cocconi di Parma (premi per le opere grafico-pittoriche scuole primarie), alla Iv della Verdi di Corcagnano (premio per le opere fotografiche scuole primarie). Sono inoltre state premiate due studentesse del Liceo Marconi di Parma, Marta Vielmi della Iii M e Maria Chiara Manelli della Iii L, che hanno vinto rispettivamente la sezione fotografica e quella grafico artistica (scuole secondarie). Tra i premi: fotocamere digitali e compatte, buoni per l’acquisto di materiale fotografico, buoni per l’acquisto di materiale didattico.  
   
   
SCUOLA: PREOCCUPATI I GENITORI TOSCANI  
 
Firenze, 11 giugno 2012 - Segnali inquietanti quelli che provengono dal mondo della scuola: altri tagli in arrivo (come se non fosse bastata la severa forbice precedente) e una proposta di legge, la 953, che ridisegna gli organi collegiali dando diritto di voto alle aziende e cancellando i rappresentanti di classe. A preoccuparsi sono i genitori delle Associazioni toscane impegnate nella scuola (Age, Agesc e Cgd), che, riuniti in Forum, hanno deciso di lanciare un grido di allarme. In verità il Ministro Profumo aveva promesso che altri tagli non ci sarebbero stati e si era anche in parte sbilanciato rispetto al mantenimento dei posti ridotti a causa del protrarsi dell´effetto della manovra Gelmini. Le classi che concludono il ciclo della scuola primaria funzionano infatti a 30 e 33 ore, mentre le classi in ingresso sono di norma a 27 ma, invece di reinvestire in tempo scuola il risparmio ottenuto, si ricusano le nuove richieste di tempo pieno e si parla addirittura di fare manovre al limite del collasso amministrativo, come accorpare le segreterie di più scuole e rimandare in classe i docenti distaccati, che sostengono una parte non trascurabile del lavoro degli Uffici scolastici, ormai in penuria cronica di organico. "Indubbiamente si risparmia a non fare manutenzione -commenta Claudio Borghesi- ma l´esperienza insegna che poi i nodi fanno presto ad arrivare al pettine e allora son dolori. A nostro avviso da troppo tempo la scuola è stata oggetto di tagli in modo eccessivo e proseguire ulteriormente in questa direzione appare a noi Associazioni del Forum della Toscana una politica miope e poco produttiva, che in prospettiva può portare al collasso dell´intero sistema scolastico". Borghesi è vicepresidente dell´associazione Age Firenze e da pochi giorni ricopre anche il ruolo di coordinatore del Forum regionale delle Associazioni dei genitori toscani impegnati nella scuola. "Con i colleghi di Agesc e Cgd anche noi dell´Age siamo molto preoccupati per la Proposta di legge n. 953 sul rinnovo degli organi collegiali -prosegue Borghesi- Ci pare pericoloso che ditte private possano partecipare al Consiglio d´istituto con diritto di voto, mentre i rappresentanti di genitori e studenti vengano estromessi dai consigli di classe. Quanti interessi potranno scatenarsi intorno a un istituto tecnico o a un professionale? quanto resteranno abbandonate le scuole primarie che sono universalmente riconosciute essere il fiore all’occhiello della scuola italiana? Se l´ottica è quella di far entrare i privati per ridurre ulteriormente il finanziamento dello Stato, allora c´è davvero di che preoccuparsi". L’altra battaglia comune delle Associazioni toscane dei genitori è quella in difesa del rappresentante di classe che, genitore o studente, sta per essere spazzato via dalle scuole di ogni ordine e grado. "Noi siamo per un rilancio del ruolo dei genitori nella scuola -conclude Borghesi- Lo abbiamo dimostrato con il nostro impegno gratuito e volontario di anni dedicati alla formazione, informazione e consulenza a favore di chi altrettanto gratuitamente si pone al servizio delle comunità scolastiche del nostro territorio". Agetoscana@age.it  
   
   
STUDIO SCOPRE CHE C´È ANCORA SPERANZA PER I GHIACCIAI DELL´HIMALAYA  
 
Bruxelles, 11 giugno 2012 - Il mondo si sta preoccupando sempre di più per la minaccia di una imminente carenza di acqua, che porterebbe a una vera e propria crisi. Tuttavia, secondo un nuovo studio internazionale, ora sembra che le preoccupazioni manifestate in precedenza riguardanti i ghiacciai dell´Himalaya fossero state eccessive. Questi risultati sono stati prodotti dal progetto Highnoon ("Highnoon: adaption to changing water resources availability in northern India with Himalayan glacier retreat and changing monsoon pattern"), che ha ricevuto 3,3 milioni di euro nell´ambito del tema "Ambiente" del Settimo programma quadro (7° Pq) dell´Ue. Ricercatori guidati dall´Università di Zurigo in Svizzera hanno scoperto che i ghiacciai dell´Himalaya sono in una condizione migliore di quanto si riteneva in precedenza. Gli scienziati affermano che le precedenti previsioni effettuate nel Comitato intergovernativo sul mutamento climatico (Ipcc) hanno esagerato la riduzione dei ghiacciai dell´Himalaya. Considerando che diverse centinaia di milioni di persone nel Sud-est asiatico dipendono, a livelli diversi, dalle riserve di acqua dolce fornite dai ghiacciai dell´Himalaya, le loro condizioni hanno un´importanza vitale. Visto il loro valore, i ricercatori ritengono sia importante scoprire il possibile impatto dei cambiamenti climatici sui ghiacciai dell´Himalaya in una fase ancora iniziale. Per questo motivo i ricercatori hanno collaborato con l´Agenzia spaziale europea per effettuare il più moderno rilevamento satellitare, che ha rivelato che i ghiacciai nell´Himalaya e nel Karakorum coprono un´area totale di quasi 40.800 kilometri quadrati. Anche se questa area è circa 20 volte più grande di tutti i ghiacciai delle Alpi europee messi assieme, essa è circa il 20% inferiore a quanto si riteneva in precedenza. Lo scienziato capo Tobias Bolch, che guida la ricerca all´Università di Zurigo e al Politecnico di Dresda in Germania, attribuisce questa differenza principalmente a mappature errate negli studi precedenti. Da questa rilevazione, il team ha dedotto che i ghiacciai dell´Himalaya si stanno riducendo meno rapidamente di quanto si riteneva in precedenza. "I cambiamenti di lunghezza rilevati e le perdite in area e volume corrispondono alla media globale," ha spiegato il dott. Dr Bolch, riepilogando i nuovi risultati. "La maggior parte dei ghiacciai dell´Himalaya si stanno riducendo, ma molto meno rapidamente di quanto previsto in passato." Ai fini del loro studio, gli scienziati hanno preso in considerazione tutte le misurazioni esistenti relative a cambiamenti di lunghezza, area e volume, e bilanci della massa. Tuttavia, si deve sottolineare che le serie di dati continui delle misurazioni non superano i 10 anni. I ricercatori hanno registrato riduzioni medie delle lunghezze tra 15 e 20 metri e riduzioni dell´area tra lo 0,1% e lo 0,6% all´anno negli ultimi decenni. In base alle loro analisi, i ricercatori suppongono che la riduzione dei ghiacciai non avrà un grosso impatto sulla portata d´acqua di grandi fiumi come Indo, Gange e Brahmaputra nei prossimi decenni. Nonostante il parziale segnale di cessato allarme per i ghiacciai dell´Himalaya, tuttavia il dott. Bolch ha consigliato prudenza: "A causa del previsto restringimento dei ghiacciai, nel medio termine ci possiamo aspettare una maggiore variabilità nella portata d´acqua stagionale. Singole vallate potrebbe prosciugarsi stagionalmente." Detto questo, gli scienziati vedono nelle inondazioni originate dai laghi glaciali un serio pericolo potenziale. Il dott. Bolch e i suoi colleghi vedono anche una seria minaccia alla popolazione locale nei laghi glaciali di nuova formazione o in quelli che stanno crescendo rapidamente. La massa di acqua e detriti che potrebbe fuoriuscire da questi laghi avrebbe delle conseguenze devastanti per le regioni più basse. Secondo gli scienziati, sono necessari maggiori sforzi per monitorare i laghi e anche i cambiamenti dei ghiacciai e del clima dell´Himalaya. Per maggiori informazioni, visitare: Highnoon: http://www.Eu-highnoon.org/  Science: http://www.Sciencemag.org/    
   
   
2ª CONFERENZA INTERNAZIONALE SULLA SOSTENIBILITÀ DELLE ISOLE  
 
 Isola di Brac,croazia, 11 giugno 2012 - Dal 17 al 19 settembre 2012 si terrà all´Isola di Brac, in Croazia, la seconda conferenza internazionale sulla sostenibilità delle isole (2nd International Conference on Island Sustainability - Islands 2012). Migliori livelli di qualità della vita e aumento del tempo libero hanno permesso a molte persone di fare vacanze più lunghe e di recarsi in parti lontane del mondo. Avventurarsi in posti nuovi e sconosciuti ha contribuito a rendere il turismo uno dei settori in più rapida crescita. Il problema, tuttavia, è che ciò ha causato un notevole stress per l´ambiente, che è particolarmente acuto nel caso delle regioni costiere e insulari. La maggior parte delle isole non sono in grado di fornire tutte le risorse necessarie per sostenere un´aumentata popolazione di turismo stagionale e in molti casi i servizi di base come l´acqua e l´energia elettrica, così come i prodotti agricoli, devono essere importati. Questa conferenza sarà un forum di discussione e di scambio di informazioni su come gestire l´impatto dei grandi aumenti di popolazione stagionali, su quali fattori socio-economici devono essere attentamente valutati, nonché su questioni relative ai trasporti e alla comunicazione, ognuno dei quali dovrebbe essere parte di una strategia complessiva da determinare. Per ulteriori informazioni, visitare: http://www.Wessex.ac.uk/12-conferences/islands-2012.html    
   
   
AMBIENTE: PROPOSTE 4 NUOVE AREE PROTETTE IN SICILIA  
 
Palermo, 11 giugno 2012 - Il dipartimento Ambiente della Regione siciliana ha completato e trasmesso al ministero dell´Ambiente l´aggiornamento della "banca dati Natura 2000" (formulari standard e perimetri) dei Siti di importanza comunitaria (Sic) e delle Zone di protezione speciale (Zps), ricadenti nel territorio della Regione siciliana. Nell´ambito di questo aggiornamento e´ stata proposta l´istituzione dei seguenti nuovi Siti di importanza comunitaria: "Baia Settefrati e spiaggia di Salinelle" - Cefalu´ (Pa); "Scala dei Turchi" - Realmonte (Ag); "Conca del Salto" - Modica (Rg), Scicli (Rg); "Torrente Prainito" - Modica (Rg), Rosolini (Sr), Noto (Sr) "Si tratta - ha detto l´assessore regionale all´Ambiente Alessandro Arico´ - di territori di particolare interesse naturalistico e ambientalistico, e opportunamente si e´ deciso di estenderne la tutela inserendoli nella rete Natura 2000 dell´Ue".  
   
   
PIANO CAVE BG, CONSIGLIO STATO CONFERMA VALIDITÀ  
 
Milano, 11 giugno 2012 - Il Consiglio di Stato ha accolto il ricorso della Regione Lombardia sul Piano Cave di Bergamo e ne ha sancito la validità. Soddisfazione per questa decisione, che capovolge la precedente pronuncia del Tar di Brescia, dopo averne valutato i contenuti con l´Avvocatura, è stata espressa dall´Assessorato regionale all´Ambiente, Energia e Reti. Il Piano cave di Bergamo ha dato origine a numerosi contenziosi, sia da parte dei cavatori, non soddisfatti dei volumi attribuiti, sia da parte dei Comuni che, in molte occasioni, hanno ritenuto eccessivi gli ampliamenti individuati sui propri territori. L´annullamento del Piano cave di Bergamo avrebbe comportato la totale assenza di pianificazione, con il rischio concreto di non poter far fronte alle necessità di mercato in tempi adeguati, creando un rilevante danno all´economia della provincia. Sulle problematiche delle singole cave e sui contenziosi in atto si può quindi riaprire un confronto, anche legale, fra tutte le parti interessate, all´interno di un quadro che garantisce l´operato fin qui svolto, comprese le autorizzazioni all´esercizio dell´attività estrattiva già rilasciate. Accogliendo il ricorso della Regione Lombardia, il Consiglio di Stato ha fissato i presupposti per garantire la continuità nella gestione del settore estrattivo e l´operativa delle imprese.  
   
   
UN GIRO DELLA TOSCANA PER CAPIRE COSA C’È SOTTO: “CONTINUUM TERRITORIALE GEOLOGICO”  
 
Firenze, 11 giugno 2012 – Diffondere i risultati di un progetto (“Continuum geologico della Regione Toscana e relative carte geotematiche prototipali“) “decisamente rilevante anche alla luce degli eventi sismici di questi giorni”. Così Stella Targetti, vicepresidente di Regione Toscana con delega alla ricerca, commenta il tour della Toscana che prende via lunedì prossimo, 11 giugno, da Arezzo su iniziativa di Regione, Anci, Upi, Unisiena. Viene illustrato il dettagliatissimo rilevamento geologico sull’intero territorio toscano – finanziato negli anni scorsi da Regione Toscana attraverso i fondi Cipe – realizzato in scala 1:10.000 con un notevole progresso delle conoscenze geologiche visto che fino ad allora si disponeva solo di carte in scala 1:100.000. E si illustreranno anche i possibili utilizzi di queste banche-dati per una buona pianificazione territoriale. Oltre al “Continuum geologico” vengono presentate numerose carte tematiche: da quella sulle risorse idriche a quella sulla instabilità dei versanti, dalla carta sulla pericolosità dell’amianto naturale a quella idrogeologica. Tutti prodotti gestiti mediante una banca dati unitaria. Gli incontri proseguiranno a Montecatini (12 giugno), Livorno (15), Grosseto (18), Siena (21), Pisa (28), Massa (5 luglio), Lucca (10).  
   
   
FVG, AMBIENTE: CANCELLATI VINCOLI SU RILEVANTE PARTE ZONA IND. AUSSA CORNO  
 
Trieste, 11 giugno 2012 - La Conferenza dei servizi "decisoria" svoltasi il 7 giugno a Roma, al Ministero dell´Ambiente, relativa alla gestione del Sin della Laguna di Grado e Marano ha dato indicazioni positive per il territorio, eliminando pesanti vincoli su una rilevante parte della superficie della zona industriale dell´Aussa-corno, che ora potrà essere riutilizzata per insediamenti industriali. Si tratta di circa un quarto dell´area del comprensorio industriale - le Macroaree 7 e 13 - che fino ad ora erano soggetta a vincoli a causa dell´inquinamento. "Oggi è una importante giornata per il sistema produttivo del Friuli Venezia Giulia e per l´ambiente", ha dichiarato il vicepresidente della Regione Luca Ciriani. "Le determinazioni del Ministero dell´Ambiente, visti i dati e le analisi dell´Arpa, ci permettono di concludere un importante iter che restituisce al Friuli Venezia Giulia una importante fetta di territorio produttivo. Lo scioglimento dei vincoli sulle due macroaree permette di avere spazi per nuovi investimenti industriali e riattivare un meccanismo di filiera, in particolare per il settore della chimica" L´incontro, al quale ha partecipato il direttore dell´assessorato all´Ambiente, Giovanni Petris, ha avuto quale tema principale l´analisi dell´inquinamento della falda acquifera dopo le verifiche effettuate dall´Arpa, che ha definito i "valori di fondo", ovvero la composizione chimica delle acque sotterranee. Il Ministero ha accettato una applicazione dei valori di fondo, tenendo conto, in sostanza, delle caratteristiche del territorio; tale sistema di analisi ha permesso di "svincolare" le due macroaree, che ora vengono restituite al sistema produttivo e tornano quindi ad essere utilizzabili. Tra gli importanti effetti della riunione odierna anche la possibilità, alla luce dei dati esistenti, di chiedere nei prossimi mesi al Ministero dell´Ambiente la riperimetrazione dell´area Sin, riportando sotto la gestione a livello regionale un´ulteriore, ampia area della Laguna.  
   
   
METEO, COME CAMBIERÀ IL LINGUAGGIO DELLE ALLERTE. GIORNALISTI, CONFRONTO DIPARTIMENTO PROTEZIONE CIVILE - REGIONE LIGURIA AL FORUM DELL´AMBIENTE  
 
Genova, 11 Giugno 2012 - "Il dipartimento nazionale di Protezione Civile ci aiuterà a uniformare il linguaggio delle allerte meteo con tutte le altre regioni italiane, anche attraverso i colori dei diversi livelli, per arrivare più direttamente ai cittadini". Ma quel che conta è trasmettere tutte le notizie utili sui comportamenti da osservare nelle varie situazioni. "Questi aspetti riguardano al comunicazione, alla quale però non vanno addossate responsabilità che investono invece l’educazione e la cultura del rischio, che hanno bisogno di percorsi più lunghi e di più tempo". Lo ha detto l´assessore alla Protezione Civile della Regione Liguria Renata Briano nella giornata conclusiva del Forum regionale dell´ambiente, ai Magazzini del Cotone del Porto Antico, al termine di una tavola rotonda con i giornalisti su come affrontare le situazioni di allerta meteo. "In tutte le altre regioni italiane, fatta eccezione per la Liguria e la Toscana interessate a questi cambiamenti -ha spiegato Paola Pagliara, responsabile del centro funzionale del dipartimento nazionale della Protezione Civile- le emergenze, vengono affrontate comunicando, a seconda dei casi, quattro livelli: la pre-allerta, l´attenzione (livello contraddistinto dal colore giallo), il pre-allarme (arancione) e l’allarme, il massimo livello, con il colore rosso". Ma è un problema solo di linguaggio, ma non di allerta, perché i codici restano. "E le alluvioni dell’autunno scorso in Liguria e in Toscana avevano comunque un codice rosso”, ha puntualizzato la Pagliara.  
   
   
RIFIUTI IN SICILIA: LOMBARDO INCONTRA LAVORATORI COINRES  
 
Palermo, 11 giugno 2012 - Il presidente della Regione Raffaele Lombardo, ha incontrato i lavoratori del Coinres, il 7 giugno in assemblea all´assessorato Territorio, in quanto circa 200 dei 513 dipendenti del consorzio di comuni, non ricevono lo stipendio da mesi. Lombardo dopo aver evidenziato le anomalie gestionali e finanziarie del consorzio, che ha entrate non sufficienti a coprire il costo effettivo del servizio, ha annunciato che per far fronte all´emergenza nascente dal mancato pagamento delle retribuzioni, ha dato disposizioni al dipartimento Rifiuti di provvedere tramite l´erogazione di anticipazioni per i pagamenti ai lavoratori delle tre mensilita´ arretrate. Il presidente ha ridabito la necessita´ che, per un ottimale gestione del servizio, il personale dovra´ essere utilizzato anche per erogare servizi ulteriori alle comunita´, attualmente non garantiti, quali ad esempio la raccolta differenziata, prossima allo zero in quei territori. Ha poi assicurato un intervento forte ed immediato da parte della Regione, volto a sostituire i sindaci che non effettuano il pagamento delle quote di competenza al Coinres per garantirne il funzionamento e il regolare pegamento delle retribuzioni a tutti i lavoratori indistintamente, e a sospendere e rimuovere quegli amministratori, cosi´ come previsto dalla legge, che anziche´ avvalersi dei lavoratori del Coinres gestiscono il servizio direttamente ricorrendo a ditte esterne, in totale dispregio di quanto previsto dalle vigenti norme comunitarie, statali e regionali. Il presidente Lombardo ha annunciato infine che lunedi´ partira´ il bando di gara di 94 milioni per la realizzazione degli impianti di compostaggio su tutto il territorio regionale, interventi infrastrutturali di fondamentale importanza per garantire efficienza ed efficacia al sistema della gestione integrata dei rifiuti in Sicilia. All´incontro hanno preso parte anche l´assessore regionale all´Ambiente Alessandro Arico´, il presidente della commissione Bilancio dell´Ars Riccardo Savona, il dirigente generale del dipartimento Ambiente Giovanni Arnone, il capo di gabinetto dell´assessorato Energia Maria Antonietta Bullara, Domenico Michelon soggetto attuatore per l´emergenza rifiuti, i sindaci di Lercara e Castronovo di Sicilia e i rappresentanti delle associazioni sindacali.  
   
   
RIFIUTI: PIANO DIFFERENZIATA OCCASIONE DI RILANCIO PER ROMA  
 
Roma, 11 giugno 2012 - «Il Piano di sviluppo della raccolta differenziata elaborato da Campidoglio e Ministero dell’Ambiente con Ama e Conai, rappresenta una occasione di rilancio della Capitale in Europa ed una opportunità per la municipalizzata dell’ambiente che saprà cogliere la sfida per imprimere la svolta decisiva necessaria a chiudere il ciclo dei rifiuti con criteri di vera sostenibilità». Così Marco Visconti ha commentato il Piano di fattibilità per lo sviluppo della raccolta differenziata presentato l’ 8 giugno alla stampa. «Da oggi parte il processo di partecipazione del Piano, in modo che tutte le parti sociali, i sindacati della municipalizzata, le associazioni, i Municipi, possano condividere, integrare e migliorare questa base di lavoro per portare Roma all’avanguardia nel settore della raccolta differenziata – ha aggiunto Visconti - Ama, dal canto suo, lavorerà insieme agli altri attori, entrando a pieno titolo anche nella diffusione delle buone pratiche presso i cittadini, contribuendo fattivamente ad un’accelerazione dei tempi di avvio dei nuovi sistemi di raccolta che introducono elementi di novità come la diffusione del porta a porta, la raccolta separata del vetro, l’ottimizzazione della raccolta della frazione umida e l’introduzione di meccanismi premianti per i cittadini virtuosi». «Ringrazio il Ministro Clini per aver sostenuto il cambiamento di prospettiva che per 30 anni non è riuscito ad evadere dall’ottica viziata del conferimento a Malagrotta; ringrazio il sindaco Alemanno per il senso di responsabilità che ha dimostrato assumendo la gestione di oneri non in carico al comune. Ringrazio – ha detto infine Visconti - Ama, Conai e l’Ufficio Rifiuti del dipartimento ambiente per l’enorme lavoro di redazione del Piano di sviluppo della raccolta differenziata».