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Notiziario Marketpress di Lunedì 03 Dicembre 2012
LA COMMISSIONE EUROPEA LANCIA UNA CONSULTAZIONE SU UN MERCATO INTEGRATO DELLA CONSEGNA DEI PACCHI PER STIMOLARE IL COMMERCIO ELETTRONICO NELL´UE  
 
 Bruxelles, 3 dicembre 2012 - Per molte aziende del commercio elettronico le settimane che precedono il Natale sono uno dei periodi di punta dell´anno per il fatturato, ma alcune non riescono a sfruttare pienamente questo potenziale commerciale a causa delle preoccupazioni relative alla consegna. Dagli studi effettuati emerge che soltanto il 9% dei consumatori dell´Ue acquista on-line merci provenienti da paesi diversi dal proprio e che sia i rivenditori on-line sia i consumatori ravvisano carenze nei sistemi impiegati attualmente per la consegna delle merci ordinate on-line. Il 57% dei rivenditori on-line considera un ostacolo al commercio la consegna all´estero, mentre il 47% dei consumatori vi ravvisa una fonte di preoccupazione nelle transazioni internazionali. Per favorire l´ulteriore crescita del commercio elettronico e, quindi, offrire al consumatore una scelta e una comodità maggiori, è indispensabile un sistema efficiente di consegna (e di restituzione al mittente). Occorre risolvere con urgenza i problemi che si pongono nella consegna e migliorare i sistemi attuali: per questo la Commissione ha adottato in data odierna un Libro verde che lancia una consultazione sulla consegna dei pacchi concentrandosi in particolare sulle problematiche transfrontaliere e sulle esigenze del commercio elettronico. Michel Barnier, Commissario per il mercato interno e i servizi, ha dichiarato: "La consultazione prevista dal Libro verde contribuirà all´individuazione delle misure atte a migliorare la consegna dei pacchi nel mercato unico. Un sistema di consegna pan-Ue flessibile ed efficiente, mirato alle aspettative del consumatore e alle esigenze specifiche del commercio elettronico, apporterà un contributo diretto al concretamento delle enormi potenzialità che il settore presenta in termini di stimolo della crescita e di creazione di posti di lavoro." Elementi fondamentali del Libro verde Per risolvere i problemi e superare le sfide che si pongono ai consumatori e ai rivenditori on-line nell´Ue, sono indicate tre linee prioritarie d´intervento: migliorare in tutta l´Ue la comodità dei servizi di consegna per i consumatori e le Pmi; offrire ai consumatori e alle Pmi soluzioni di consegna più efficienti in termini di costi e tariffe migliori; promuovere nei servizi di consegna una maggiore interoperabilità tra gli operatori (migliorando le modalità di collaborazione e la cooperazione) e tra di essi e i rivenditori on-line, in particolare le Pmi. Con questo Libro verde la Commissione raccoglierà informazioni sullo stato attuale del mercato della consegna dei prodotti acquistati on-line e individuerà gli eventuali ostacoli che si frappongono alla creazione di un mercato pan-Ue integrato della consegna dei pacchi. Chiede ai portatori d´interesse di esprimersi riguardo al modo ottimale in cui soddisfare le aspettative di clienti, imprese e consumatori finali. Alla luce delle informazioni così raccolte la Commissione individuerà le soluzioni che contribuiranno a stabilire un iter fluido di consegna dei pacchi nell´Ue, al fine di sostenere la crescita del commercio elettronico e garantire l´accessibilità dei suoi vantaggi per tutti i cittadini e le Pmi di tutte le regioni d´Europa grazie a un sistema di consegna sostenibile e efficiente. Contesto La consultazione s´iscrive nel contesto dei lavori che la Commissione sta svolgendo sullo sviluppo del commercio elettronico. È constatazione diffusa che il commercio elettronico apporta un contributo fondamentale alla crescita economica e all´aumento dei livelli di occupazione in tutta l´Unione europea. Nella comunicazione sul commercio elettronico e i servizi on-line del gennaio u.S. (v. Ip/12/10), la Commissione annovera la consegna tra le cinque priorità che favoriranno maggiormente l´espansione del commercio elettronico a orizzonte 2015, attribuendole un´importanza confermata anche dal Consiglio dell´Unione europea e dal Parlamento europeo. La consegna è un fattore decisivo, in quanto influisce concretamente sull´agevolazione del commercio elettronico e costituisce un elemento fondamentale nella costruzione di un rapporto di fiducia tra venditore e acquirente. I portatori d´interesse sono invitati a rispondere alla consultazione anteriormente al 15 febbraio 2013. V. Anche Memo/12/923. Per ulteriori informazioni Link alla consultazione: http://ec.Europa.eu/internal_market/consultations/2012/parcels-delivery_en.htm  Per ulteriori informazioni sul mercato postale http://ec.Europa.eu/internal_market/post/index_en.htm  Comunicazione sul commercio elettronico http://ec.Europa.eu/internal_market/e-commerce/communication_2012_en.htm  Video che illustra i problemi cui è confrontato il rivenditore on-line http://www.Youtube.com/watch?v=g22ydmkwlxu    
   
   
UE: CONSULTAZIONE SUL LIBRO VERDE SULLA TRANSFRONTALIERA DI CONSEGNA PACCHI - LE DOMANDE PIÙ FREQUENTI  
 
 Bruxelles, 3 dicembre 2012 - 1. Perché la Commissione europea adotta il presente Libro verde? Con questo Libro verde, la Commissione intende sostenere lo sviluppo di e - commerce individuando opzioni politiche per migliorare transfrontaliera consegna dei pacchi. E-commerce ha un potenziale enorme per promuovere la crescita e creare posti di lavoro. 1 Le aziende che sfruttano le potenzialità di Internet creano più del doppio di molti posti di lavoro, come le aziende che non lo fanno. In Europa, il mercato unico europeo per l´e-commerce continua a non funzionare come dovrebbe. Ciò è dovuto a una serie di ostacoli, tra cui problemi con i sistemi di consegna che devono essere affrontati con urgenza. Comunicazione della Commissione europea in materia di e-commerce e servizi in linea 2 , pubblicato nel gennaio 2012 (cfr. Ip/12/10 ), hanno sottolineato che i sistemi di consegna sono ancora insufficienti per gli operatori economici e consumatori finali 3 , e sono particolarmente soddisfacenti quando si tratta di forniture transfrontaliere pacco. 4 Il mercato di consegna è attualmente omettendo di fornire un servizio di base affidabile e conveniente per i consumatori che acquistano on-line e il mercato non è adeguatamente soddisfare le esigenze per la consegna dei rivenditori on-line, in particolare alle Pmi. 2. Perché i servizi di consegna importanti per l´e-commerce? La consegna è l´ultimo anello della catena di e-commerce - prodotti acquistati on-line è necessario essere fisicamente consegnato al cliente. Così, servizi di consegna accessibili, a prezzi accessibili e di alta qualità sono un elemento essenziale dell´esperienza complessiva di acquisto on-line dei clienti (mittenti che i ricevitori). Tuttavia, studi recenti e consultazioni dimostrano che molti clienti sono riluttanti ad acquistare on-line, soprattutto quello transfrontaliero, a causa delle incertezze relative alla consegna finale. Nell´unione europea, quasi uno su due consumatori (47%) esprimono la loro preoccupazione quando si tratta di fare una transazione transfrontaliera a causa delle preoccupazioni circa la consegna, 5 e rivenditori sono ancora più preoccupati ( 57%). 6 Il basso livello di integrazione di operazioni di consegna, in particolare per le vendite transfrontaliere, limita il potenziale di crescita del commercio elettronico. Un´erogazione efficiente (e ritorno) del sistema è essenziale per facilitare l´ulteriore crescita del commercio elettronico, e quindi la scelta dei consumatori e la convenienza. 3. Quali sono gli obiettivi della consultazione pubblica e chi può partecipare? L´iniziativa persegue due obiettivi complementari: 1) Per individuare i modi per sviluppare un processo senza soluzione di continuità di consegna nell´Unione europea, al fine di sostenere la crescita del commercio elettronico, e 2) Al fine di garantire che l´e-commerce benefici sono accessibili a tutti i cittadini e le Pmi in tutte le regioni d´Europa attraverso un sistema di distribuzione sostenibile e ben funzionante. Attraverso il Libro verde, la Commissione avvia una consultazione con le parti interessate per raccogliere informazioni sullo stato attuale dei mercati di fornitura per i prodotti acquistati on-line, e di individuare eventuali ostacoli potenziali per la creazione di un mercato comunitario integrato di consegna pacchi. Inoltre, vorrebbe ottenere parere delle parti interessate sul modo migliore per servire gli interessi dei consumatori. La Commissione valuterà le risposte alla consultazione e valutare la necessità di iniziative politiche per aprire la strada per un mercato unico comunitario per la consegna. La consultazione è aperta a tutte le parti interessate e le parti interessate in questo numero. Praticamente tutti coloro che invia o riceve pacchi - e questo è particolarmente importante durante il periodo natalizio - è interessato da questa iniziativa e pertanto fortemente incoraggiati a partecipare. I partecipanti non hanno bisogno di rispondere ad ogni domanda, ma può scegliere i temi che li interessano. 4. Quali sono le principali aree che necessitano di miglioramento per quanto riguarda la consegna dei pacchi? Tre aree prioritarie sono state individuate per affrontare i problemi e le sfide affrontate da e-dettaglianti e consumatori nell´Ue: 1 ) "Convenience" / qualità del servizio: Migliorare la comodità dei servizi di consegna per i consumatori e le Pmi in tutta l´Ue. I consumatori e rivenditori sono preoccupati per i tempi di consegna, modalità dei rimpatri, gli eventuali danni subiti nel corso della consegna e la mancanza di trasparenza (vedi domanda 5) 2) Prezzi / prezzo di costo relazioni: Garantire più convenienti soluzioni per la distribuzione per i consumatori e le Pmi. I prezzi sono spesso notevolmente più elevato per i singoli mittenti che per le società l´invio di grandi volumi. Il prezzo di erogazione addebitate dalla venditori di e-commerce per i consumatori è in media due volte più alto per la cooperazione transfrontaliera che per consegne nazionali. 7 3) Interoperabilità: promuovere una migliore interoperabilità dei servizi di consegna tra gli operatori e tra operatori e rivenditori on-line, in particolare alle Pmi. 5. Quali sono i principali problemi che incontrano i consumatori con (oltre confine) forniti nel quadro di shopping online? Solo il 9% 8 dei consumatori Ue utilizzano transfrontaliero e-commerce, mentre il 47% dei consumatori dell´Ue dicono di preoccuparsi per la consegna in operazioni transfrontaliere. 9 Uno studio rivela che le preoccupazioni di consegna e le preoccupazioni per quanto riguarda la restituzione dei prodotti sono le due principali preoccupazioni dei consumatori quando si tratta di shopping online 10 . Per gli acquirenti transfrontaliere on-line, tempo di consegna è lungo la preoccupazione principale (35%). Spese di consegna elevati sono anche un motivo di preoccupazione. Ciò si riflette in prezzi elevati per le forniture transfrontaliere rispetto a simili servizi domestici: E ´molto più costoso di inviare un pacco di là delle frontiere, ad esempio, il prezzo per l´invio di un pacco da Aquisgrana a Bruxelles è molto più alto rispetto a quando l´invio della stessa particella da Aquisgrana a Monaco di Baviera, anche se la distanza è inferiore. Non consegna e danni ai prodotti o gli oggetti smarriti sono anche tra le prime preoccupazioni dei consumatori. I consumatori vogliono la consegna più conveniente, comprese le opzioni di consegna più, una maggiore trasparenza delle informazioni sulla consegna e il prezzo, modalità dei rimpatri più facili e intuitive procedure. A 2009 esercizio commerciale Mistero transfrontaliera commercio elettronico ha rivelato che il termine di consegna indicato per offerte nazionali è stato in media quattro giorni, rispetto a sette giorni per le offerte transfrontaliere 11 . 6. Che tipo di problemi e di sfide ne rivenditori on-line affrontare quando si tratta di consegna transfrontaliera? E-retailer vogliono rispondere alle esigenze e alle aspettative dei consumatori, con semplici, trasparenti, servizi di trasporto affidabili 12 . Tuttavia, l´erogazione transfrontaliera è considerato un ostacolo alla vendita transfrontaliera del 57% dei rivenditori. Tredici Un´altra indagine tra i venditori di eBay nel Regno Unito, Germania e Francia hanno rivelato che il 78% identificare i costi di consegna, il principale ostacolo di cross- il commercio elettronico, mentre il 42% si riferiscono alla cattiva qualità dei servizi di distribuzione. Studi di identificare i problemi come i costi di consegna superiori / prezzi, tempi di consegna lunghi, la mancanza di informazioni sulla qualità della fornitura, procedure di reclamo, danneggiati o persi oggetti, i diritti dei consumatori e ritorni come le preoccupazioni 14 per rivenditori on-line. Tutti questi scoraggiare le aziende, in particolare le Pmi, di impegnarsi a livello transfrontaliero e-commerce. In questo contesto, e-retailer chiaramente bisogno di più opzioni, (le varie offerte e opzioni di consegna alternativi), una maggiore flessibilità da servizi di consegna, e le informazioni di gran lunga più e trasparenza da parte dei fornitori di servizi di consegna loro. Pmi e micro-imprese situate in zone remote o regioni periferiche può essere sostenibile solo se le soluzioni di fornitura a prezzi accessibili ed efficienti sono disponibili. Fatti e cifre chiave Solo il 9% dei consumatori Ue utilizzano transfrontaliero e-commerce, con forti osservate in tutti gli Stati membri. I tre utenti più frequenti sono il Lussemburgo (53%), Malta (35%) e Austria (29%), mentre gli utenti meno frequenti sono: Bulgaria, Repubblica Ceca, Polonia (2%) e Romania (1%). Quindici Mentre il 14% di tutte le imprese dell´Ue utilizzare transfrontaliero e-commerce, ci sono grandi variazioni tra gli Stati membri. Il 44% delle imprese in Austria farlo mentre le cifre relative a Lussemburgo e Danimarca sono il 41% e 33% rispettivamente. D´altra parte, i tre Stati membri con il più basso livello sono la Polonia (6%), la Romania (6%) e Bulgaria (5%). 16 Quasi uno su due consumatori europei ha detto che sono più sicuri per l´acquisto on-line sul mercato interno che transfrontaliero 17 . Transfrontaliera di consegna è considerato un ostacolo per il 57% dei rivenditori 18 , mentre il 47% dei consumatori dice di preoccuparsi per la consegna in operazioni transfrontaliere. Un rapporto in Francia, rivela che i due principali ostacoli all´esercizio transfrontaliero del trasporto sono gli elevati costi di trasporto (78%) e servizi di spedizione poveri (42%), rispetto al 28% per mancanza di domanda, pari al 12% per le differenze culturali 19 . Un sondaggio recente nel Regno Unito ha rivelato che quasi il 65% degli intervistati ha detto che il rischio di mancata consegna (ad esempio perché non c´è nessuno in casa per ricevere l´articolo) li scoraggiano dal shopping online. Fasce orarie di consegna che sono troppo generiche o non sufficientemente precisa e il rischio che il bene non può arrivare in tempo sono anche un problema per circa il 43% degli intervistati. Un altro sondaggio tra i consumatori Uk indica che la mancanza di convenienza consegna scoraggia il 43% da acquisti online 20 . Secondo recenti studi, transfrontaliero di prezzi di consegna pacchi praticati ai consumatori sono in media due volte più alto per le consegne nazionali 21 . Nel 2009, Forrester Consulting ha stimato il valore del mercato dell´e-commerce in Europa, per essere tra i 100000000000 € e € 150 miliardi di euro all´anno. Il mercato europeo pacco è stato stimato per un valore di € 42400000000 nel 2008 con il business di segmentare i consumatori che rappresenta il 15% di questo mercato 22 . 7. Come sono i servizi di consegna regolamentati nell´Ue? Servizi di consegna sono soggetti a una serie di norme e regolamenti. Secondo la direttiva sui servizi postali a tutti i cittadini dell´Unione europea hanno il diritto di servizio postale di base sia a livello nazionale e transfrontaliero, e questo deve essere garantito dagli Stati membri. La maggior parte delle disposizioni della presente direttiva, ad esempio in materia di fornitura di un certo standard di qualità e principi riguardanti i costi ei prezzi, sono legati a tale obbligo il servizio universale (Osu), che comprende (in termini di volume) solo una piccola percentuale di "base" pacchi. La legislazione postale non è quindi progettato per rispondere in modo esplicito le moderne esigenze dei consumatori che acquistano on-line. Norme e regolamenti provenienti da settori correlati sono applicabili e / o può avere un effetto sul senso di trasporto e di consegna possono essere organizzati. Questi includono regole di concorrenza e tutela dei consumatori 23 , trasporti e logistica questioni connesse a livello comunitario e internazionale 24 , norme in materia di pianificazione urbanistica, Iva, condizioni di lavoro e costumi. 8. Qual è il legame tra il Libro verde e altre iniziative della Commissione? La necessità di un Libro verde sulla consegna dei pacchi è stato identificato nel della Commissione europea sul commercio elettronico comunicazione del gennaio 2012 (cfr. Ip/12/10 ), che ha risposto direttamente alla richiesta del Consiglio europeo del giugno 2011. Più recentemente, il mercato unico Atto Ii comunicazione e la relazione del Parlamento europeo sul mercato unico digitale 25 hanno entrambi sottolineato l´urgente necessità di affrontare i problemi legati alla consegna di pacchi . Il Libro verde è anche strettamente legata ad una serie di in corso iniziative Ue lanciate nel quadro della strategia Europa 2020 26 per la crescita e posti di lavoro, come ad esempio la comunicazione del 2009 della Commissione sulla transfrontaliero tra imprese e consumatori e-commerce , e l´attuazione della Agenda digitale per l´Europa . Essa integra iniziative correlate nel settore dei trasporti, come le k iniziative ey politici indicati nel Libro bianco della Commissione "Tabella di marcia verso uno spazio unico europeo dei trasporti", in particolare l´e-freight iniziativa 27 , e il iniziative concernenti il quadro tutela dei consumatori. 9. Chi trarrà beneficio da un migliore funzionamento dei sistemi di consegna e come? I consumatori sarebbero molto favore Opzioni di consegna migliori che forniscono le informazioni più accessibili e più chiare per quanto riguarda le opzioni di consegna per i prodotti acquistati on-line, più conveniente soluzioni ´ultime miglia´ per ottenere il loro pacco, e più conveniente delle tariffe - in particolare per le consegne transfrontaliere. Opzioni di consegna migliori, mentre accelerare lo sviluppo di e-Commerce, offrirà ai consumatori una vasta gamma di beni e servizi e prezzi più bassi, grazie in particolare al prezzo on-line e il confronto di qualità. Sarà anche un bene per rivenditori on-line . Essi beneficeranno di un sistema comunitario di consegna concentrandosi sulle esigenze specifiche di e-commerce, più innovazione e una maggiore trasparenza nella catena logistica. Entrambi i rivenditori on-line e dei loro clienti avrebbero maggiori possibilità di scelta tra le opzioni di consegna alternativi che idealmente sarebbe: a prezzi accessibili (anche per i mittenti di volumi di piccole dimensioni), accessibile (ad esempio durante le ore lavorative, in zone remote), affidabile in grado di soddisfare le esigenze individuali in termini di velocità e di trasparenza (ad esempio, la tracciabilità, prestazioni, ecc.) Allo stesso modo, gli operatori di consegna di grandi dimensioni (integratori espresso e grandi operatori postali), trarrebbe vantaggio dalla crescita del commercio elettronico in particolare in termini di volumi. Operatori di consegna più piccoli (piccoli operatori postali e pacchi, altri fornitori di servizi logistici) che non hanno ancora una presenza al di fuori dei loro mercati nazionali inoltre beneficiare di avere il quadro adeguato per la cooperazione transfrontaliera. 10. Quali sono i prossimi passi? Tutte le parti interessate sono invitate a presentare i loro contributi entro il 15 febbraio 2013. I contributi saranno pubblicati sul sito web della Commissione, salvo diversa richiesta da parte del convenuto. Come follow-up al Libro verde e sulla base delle risposte ricevute, la Commissione preparerà una serie di azioni da intraprendere per completare il mercato unico dei pacchi. Queste azioni saranno preparate al fine di fornire soluzioni per aiutare lo sviluppo di un processo di fornitura continua nell´Unione europea che a sua volta sostenere la crescita del commercio elettronico, creare posti di lavoro, e garantire che i vantaggi del commercio elettronico sono accessibili a tutti i cittadini e le Pmi in tutte le regioni d´Europa. Al fine di raggiungere questi obiettivi, un forte impegno da parte di tutti i soggetti interessati è richiesto. La Commissione farà il punto dei risultati raggiunti e individuare eventuali misure complementari per garantire che le condizioni per la consegna integrata sono in atto per sostenere l´e-commerce di crescita e soddisfare i consumatori ´e le esigenze dei clienti. 1 : Cfr. Ad esempio http://www.Mckinsey.com/insights/mgi/research/technology_and_innovation/
internet_matters
 2 : ´Un quadro coerente per costruire la fiducia nel mercato unico digitale per l´e-commerce e servizi on-line´, Com (2011) 942 def. 3 : In questo documento, i consumatori nel contesto del commercio elettronico on-line significa acquirenti, rivenditori on-line significa venditori. Entrambi sono clienti e / o consumatori di servizi di consegna e come tale anche di individui e imprese. 4 : Vedi anche Fti, intracomunitaria transfrontaliera di consegna pacchi, uno studio per la Commissione europea, dicembre 2011 e risultati nel contesto del del forum postale utenti, http://www.Cc.cec/markt/intranet/index . Cfm? action = & page = 2791 id_page 5 : Eurobarometro, gli atteggiamenti dei consumatori nei confronti del commercio transfrontaliero e tutela dei consumatori, rapporto analitico, Flash Eurobarometro 299 , marzo 2011. Capitolo 2, Sezione 2.2, pagina 30. 6 : Eurobarometro, l´atteggiamento delle imprese nei confronti delle vendite transfrontaliere e la protezione dei consumatori, della relazione analitica, Flash Eurobarometro 224, luglio 2008, capitolo 2, sezione 2.1, pagina 21 7 : Fti, Intra-comunità transfrontaliera di consegna pacchi, uno studio per la Commissione europea, dicembre 2011, pagina 178. A 2009 Valutazione Mystery Shopping ha riferito che il costo medio di spedizione per offerte nazionali è stato di € 8 considerando che per la cooperazione transfrontaliera è stato di € 16. 8 : Commissione europea, Quadro di valutazione dei consumatori condizioni, i consumatori a casa nel mercato unico, 5a edizione, marzo 2011. Dalla figura 3, pagina 11. 9 : Eurobarometro, l´atteggiamento delle imprese nei confronti delle vendite transfrontaliere e la protezione dei consumatori, della relazione analitica, Flash Eurobarometro 224, luglio 2008, capitolo 2, sezione 2.1, pagina 21 10 : "Consumatore studio di mercato sul funzionamento di e-commerce e di Internet marketing e tecniche di vendita nella vendita al dettaglio di beni", Civic Consulting, settembre 2011, pag 132,40 11 : Mistero Valutazione Shopping di Cross-border e-commerce in Europa, condotta da Yougov Psiconomia a nome dell´Unione europea, Salute e Consumatori Direzione generale, ottobre 2009. Pagina 5 12 : Ipc transfrontaliera e-commerce rapporto 2010. 13 : Eurobarometro, l´atteggiamento delle imprese nei confronti delle vendite transfrontaliere e la protezione dei consumatori, della relazione analitica, Flash Eurobarometro 224, luglio 2008, capitolo 2, sezione 2.1, pagina 21 14 : Fti, Intra-comunità transfrontaliera di consegna pacchi, uno studio per la Commissione europea, dicembre 2011, 15 : Eurostat 16 : Eurostat 17 : Eurobarometro marzo 2011 18 : Eurobarometro, l´atteggiamento delle imprese nei confronti delle vendite transfrontaliere e la protezione dei consumatori, la relazione analitica, Flash Eurobarometer 224, luglio 2008, capitolo 2, sezione 2.1, pagina 21. 19 : eBay relazione 20 : Consumatori di ricerca si concentrano sulle esigenze dei consumatori, novembre 2010 21 : Fti (2011), Shopping Valutazione Mistero della Cross-border commercio elettronico nell´Unione europea (2009). 22 : Ita / Wik 2009. Questi dati si riferiscono al 2008 e includono pacchi e di mercato espresso. Un altro studio di Ipc indica il valore del mercato Ue dei Cep nel 2008 per essere € 37,38 miliardi di euro (esclusi i pacchetti), mentre il segmento B2c rappresentato il 26% del totale mercato Ue Cep. 23 : In particolare la direttiva sui diritti dei consumatori (Crd), Le nuove proposte della Commissione sulla risoluzione alternativa delle controversie e online (Adr) e Odr), adottato nel novembre 2011 e la proposta di regolamento relativo ad un diritto comune europeo della vendita (Cesl) Com (2011) 635final 2011/10/11 24 : Per ulteriori informazioni si veda ad esempio Commissione bianco "Tabella di marcia verso uno spazio unico europeo dei trasporti" Carta e l´indirizzo e-freight iniziativa Ce-libro bianco: Tabella di marcia verso uno spazio unico europeo dei trasporti, Com (2011) 144 definitivo e l´indirizzo e-Freight iniziativa: http://ec.Europa.eu/governance/impact/planned_ia/docs/2013_move_001
_e_freight.pdf
  25 : (2012/2030 (Ini)) recentemente votato a presentare una tabella di marcia per realizzare un mercato interno digitale entro il 2015 26 : http://ec.Europa.eu/europe2020/index_en.htm 27 : Ce-libro bianco: Tabella di marcia verso uno spazio unico europeo dei trasporti, Com (2011) 144 definitivo e l´indirizzo e-Freight iniziativa: http://ec.Europa.eu/governance/impact/planned_ia/docs/
2013_move_001_e_freight.pdf
 
 
   
   
REGISTRO PRODUTTORI APPARECCHIATURE ELETTRICHE ED ELETTRONICHE (RAEE)  
 
Roma, 3 dicembre 2012 - Aee e Raee: definizione - I due acronimi indicano, rispettivamente, le Apparecchiature elettriche ed elettroniche (Aee) ed i Rifiuti da apparecchiature elettriche ed elettroniche (Raee). Si definiscono Aee tutti quegli apparecchi che per funzionare hanno bisogno o di una spina elettrica o di pile e/o batterie. Tali strumenti sono classificati in 10 grandi categorie: 1 - Grandi elettrodomestici (frigoriferi, lavastoviglie ecc.); 2 - Piccoli elettrodomestici (aspirapolvere, frullatori, asciugacapelli ecc.); 3 - Apparecchiature informatiche e per le telecomunicazioni (calcolatrici, telefoni cellulari, computer ecc.); 4 - Apparecchiature di consumo (radio, televisioni, videocamere, strumenti musicali ecc.); 5 - Apparecchiature di illuminazione (tubi fluorescenti e sorgenti luminose in genere); 6 - Strumenti elettrici ed elettronici (trapani, seghe, tosaerba ecc.); 7 - Giocattoli e apparecchiature per lo sport e il tempo libero (videogiochi, consolle, ecc.); 8 - Dispositivi medici (apparecchi di radioterapia, cardiologia, dialisi ecc.); 9 - Strumenti di monitoraggio e controllo (termostati, misuratori ecc.); 10 - Distributori automatici. L´allegato 1B al D.lgs. 151/2005 (v. Sotto) contiene l’elenco dei prodotti che devono essere presi in considerazione ai fini del presente decreto e che rientrano nelle categorie sopra indicate. Obblighi normativi - Il D.lgs. 25 luglio 2005 n. 151, che ha recepito le direttive europee 2002/95/Ce, 2002/96/Ce e 2003/108/Ce, ha introdotto un sistema di gestione dei Raee, basato su raccolta differenziata, trattamento, smaltimento ed eventuale recupero delle apparecchiature dismesse, con oneri economici posti a carico dei produttori e distributori delle apparecchiature nuove. A tal fine, in attuazione di quanto disposto dall’art. 14 del D.lgs. 151/2005, il Decreto Ministeriale n. 185 del 25 settembre 2007, entrato in vigore il 20 novembre 2007, ha istituito il “Registro nazionale dei soggetti obbligati al finanziamento dei sistemi di gestione dei Rifiuti di Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche” (chiamato per brevità “Registro Raee”). Tale Registro è finalizzato al controllo della gestione dei Raee ed alla definizione delle quote di mercato dei singoli produttori di Aee, al fine di ripartire gli oneri di smaltimento delle apparecchiature giunte a fine vita. Il Registro Raee è istituito presso il Ministero dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare, anche se l´iscrizione al Registro stesso da parte del produttore avviene tramite le Camere di commercio (che poi inviano i dati all´Organo di competenza). Soggetti obbligati - Il produttore di apparecchiature elettriche ed elettroniche soggetto agli obblighi di finanziamento del sistema, può immettere sul mercato dette apparecchiature solo a seguito di iscrizione nel Registro Raee presso la Camera di commercio di competenza. E´ considerato produttore e deve iscriversi al Registro chiunque: - fabbrica e vende apparecchiature elettriche ed elettroniche recanti il suo marchio; - rivende con il proprio marchio apparecchiature prodotte da altri fornitori (il rivenditore non è considerato “produttore” se l´apparecchiatura reca il marchio del produttore stesso); - importa o immette per primo, nel territorio nazionale, apparecchiature elettriche ed elettroniche, nell´ambito di un´attività professionale e ne opera la commercializzazione, anche mediante vendita a distanza; - produce apparecchiature elettriche ed elettroniche destinate esclusivamente all´esportazione (quest´ultimo è considerato produttore solo ai fini dell´obbligo della progettazione dei prodotti, delle comunicazioni annuali e dell´iscrizione al Registro dei produttori). Devono inoltre iscriversi al Registro i sistemi collettivi o misti istituiti per il finanziamento della gestione dei Raee. Modalità di iscrizione - L´iscrizione al Registro Raee deve essere effettuata presso la Camera di commercio nella cui circoscrizione si trova la sede legale dell´impresa (o, se l’azienda non è stabilita nel territorio italiano, del suo rappresentante in Italia incaricato degli adempimenti di cui al D.lgs. N. 151/2005). L´iscrizione avviene esclusivamente per via telematica, attraverso il portale www.Registroaee.it, o direttamente attraverso il portale www.Impresa.gov.it. Per le aziende già iscritte al Registro Imprese ed attive i termini di iscrizione sono scaduti entro 90 giorni dall’entrata in vigore del D.m. 185/2007, cioè entro e non oltre il 18 febbraio 2008. Le nuove imprese che intendono operare nel settore sono tenute all´iscrizione in qualsiasi momento e comunque prima dell’immissione dei prodotti sul mercato italiano. Novità Iscrizione semplificata all’Albo da parte dei soggetti obbligati - Con deliberazione n. 1 del 19 maggio 2010, il Comitato Nazionale Gestori Ambientali ha emanato le regole per l´iscrizione semplificata all´albo stesso dei distributori e installatori di Aee (Apparecchiature elettriche ed elettroniche). Tale delibera prevede nello specifico che i distributori, i trasportatori, gli installatori e i gestori di centri di assistenza presentino una semplice comunicazione alla Sezione regionale dell´Albo, senza la necessità che ad essa si accompagni la prestazione di garanzie finanziarie. L´albo provvederà alla verifica delle condizioni comunicate e, se sussistenti, procederà entro 30 giorni ad emettere il provvedimento di iscrizione. Obbligo ritiro Aee usate - Ai sensi del D.m. 8 marzo 2010, n. 65, il 18 giugno 2010 è scattato l’obbligo per i distributori di assicurare, al momento della fornitura di una nuova apparecchiatura elettrica ed elettronica destinata ad un nucleo domestico, il ritiro gratuito, in ragione di uno contro uno, della apparecchiatura usata. Nuova direttiva europea in vigore dal 13 agosto 2012 - È stata pubblicata, sulla Gazzetta Ufficiale dell´Unione Europea L 197/38 del 24 luglio 2012, la direttiva 2012/19/Ue del Parlamento europeo e dal Consiglio del 4 luglio 2012 che impone nuovi vincoli normativi sulla raccolta dei Rifiuti da Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche (Raee). Aumenta l’obiettivo di raccolta: entro l´anno 2016 bisognerà raccogliere 45 tonnellate di Raee per ogni 100 di nuovi apparecchi elettronici immessi sul mercato. Dal 2019, l´obiettivo verrà ulteriormente innalzato a 65 tonnellate su 100. Le nuove regole europee hanno presentato un nuovo modo di calcolare i tassi di raccolta, non più basati sui classici chilogrammi per abitante. Sarà invece valida la quantità di rifiuti raccolti considerando la media delle apparecchiature nei 3 anni precedenti. Altra novità introdotta dalla direttiva comunitaria, il cosiddetto ritiro "uno contro zero" per i rifiuti elettronici di piccole dimensioni. I vari distributori dovranno in sostanza provvedere al ritiro gratuito degli apparecchi anche in assenza di un prodotto nuovo equivalente (ritiro "uno contro uno"). Il provvedimento è entrato in vigore ufficialmente il 13 agosto 2012. Gli Stati membri avranno 16 mesi di tempo per adeguarsi alle novità, che dovranno essere recepite entro il 14 febbraio 2014 allorquando scatterà l´abrogazione della direttiva 2002/96/Ce del 27 gennaio 2003, recepita in Italia – congiuntamente alla direttiva 2002/95/Ce sulla riduzione dell´uso di sostanze pericolose nelle apparecchiature elettriche ed elettroniche – attraverso il D.lgs. 25 luglio 2005, n. 151. (ultima revisione novembre 2012)  
   
   
DONNE. CORSI GRATUITI DI INFORMATICA OFFERTI DA FUTURO@LFEMMINILE E COMUNE DI MILANO AL VIA LA QUARTA EDIZIONE CHE SI SVOLGERÀ DAL 4 AL 21 DICEMBRE. ALLE PRECEDENTI EDIZIONI HANNO PARTECIPATO PIÙ DI MILLE DONNE  
 
 Milano, 3 dicembre 2012 - Conoscere e utilizzare al meglio i principali programmi di informatica, da Word a Excel a Internet Explorer partecipando a corsi gratuiti, per migliorare la propria formazione e avere una chance in più anche nella ricerca di un lavoro: è l’opportunità offerta da futuro@lfemminile – il Progetto di Responsabilità Sociale di Microsoft Italia con Asus e Cluster Reply – grazie all’iniziativa donne@lcomputer promossa dall’Assessorato alle Politiche sociali e Cultura della Salute. I corsi avranno luogo da martedì 4 al 21 dicembre presso il Centro di formazione del Comune di Milano in via Tommaso Pini 1. Sono previste quattro ore di lezione per tipologia di corso (Word, Excel o Internet). La segnalazione dei corsi sarà effettuata tramite 35 associazioni, fondazioni e club al femminile. Questa è la quarta edizione di corsi gratuiti realizzati con il sostegno futuro@lfemminile. Alle prime hanno partecipato complessivamente più di mille donne. Al termine del corso sarà rilasciato un diploma di partecipazione utile ad attestare le competenze acquisite. Per iscriversi è possibile chiamare la segreteria organizzativa al numero 02.43810228 o scrivere una e-mail a donnealcomputer2012@westland.It . Per ulteriori dettagli è possibile consultare il sito www.Futuroalfemminile.it . “Con questi corsi – dice l’assessore alle Politiche Sociali, Pierfrancesco Majorino – diamo la possibilità a cinquecento donne di imparare a usare i principali programmi utilizzati per lavorare migliorando la propria formazione. Un’occasione in più per chi è alla ricerca di un’occupazione e vuole o ha bisogno di qualche competenza in più o di migliorare quelle già acquisite da autodidatta. Tutto questo è possibile grazie al contributo di futuro@lfemminile e Microsoft Italia con cui l’Amministrazione comunale ha instaurato un rapporto di proficua collaborazione”. “Il valore di questi corsi rivolti a tutte le donne – spiega Francesca Zajczyk, delegata del Sindaco alle Pari Opportunità – è che vi potranno partecipare anche donne che tentano di rientrare nel mondo del lavoro, dopo la maternità o per necessità dettate dalla crisi, che hanno già lavorato in passato, ma senza acquisire competenze informatiche di base e giovani donne immigrate che non hanno potuto seguire corsi di questo tipo nei Paesi di origine prima di giungere in Italia”. “Gli strumenti tecnologici offrono sempre più alle donne numerose opportunità per conciliare sfera privata, familiare e lavorativa: facilitano il superamento di barriere spazio-temporali e semplificano la gestione del proprio tempo, migliorando la qualità della vita e aiutando le donne a crescere professionalmente. Riteniamo quindi necessario che l’universo femminile abbia la possibilità di sviluppare conoscenze informatiche. L’iniziativa donne@lcomputer risponde a questa esigenza e ringraziamo il Comune di Milano che ha confermato il proprio impegno anche quest’anno, sottolineando sempre più l’importanza del progetto, e che ci permette di proseguire il nostro impegno a favore della formazione tecnologica delle donne, a partire dalle cittadine del capoluogo lombardo” ha aggiunto Roberta Cocco, Responsabile futuro@lfemminile e direttore Responsabilità sociale di Microsoft Italia. “Essere promotori, insieme a futuro@lfemminile, di programmi e iniziative formative che favoriscono una migliore e più attiva partecipazione delle donne nel mondo del lavoro è per noi motivo di orgoglio» ha dichiarato Tatiana Rizzante, amministratore delegato di Reply, che ha aggiunto: “Grazie alla proverbiale creatività e spirito di iniziativa che le contraddistingue, le donne che parteciperanno a questi corsi sapranno sicuramente acquisire maggiore familiarità con la rete e i suoi servizi, comprenderne le potenzialità e sfruttarle per affrontare nuove opportunità professionali e nuove sfide”. “Grazie all’evoluzione della tecnologia assistiamo da tempo a un ampliamento del concetto di cultura, basata non più solo su una conoscenza teorica ma anche sull’adozione di metodi, sistemi e tecnologie per la valorizzazione di un sapere sempre più digitale e multimediale. Consapevoli che queste conoscenze e abilità non siano solo un fine cui tendere, ma un requisito sempre più indispensabile anche per le donne per poter usufruire di maggiori opportunità per il mondo del lavoro o, più semplicemente, per non restare indietro nella vita quotidiana, siamo stati ben lieti di offrire un contributo a questo progetto per la valorizzazione delle competenze femminili, in linea con la nostra filosofia aziendale. Asus è infatti impegnata da anni nella collaborazione con diverse istituzioni e aziende allo scopo di far comprendere le evoluzioni, le potenzialità e i benefici offerti dalla tecnologia e renderla facilmente accessibile a ogni tipologia di utilizzatore”, ha detto Manuela Lavezzari, Marketing Manager Italy & Greece di Asustek.  
   
   
SUCCESSO PER IL BANDO ICT LIVING LABS  
 
Bari, 3 dicembre 2012 - Decolla la domanda di progetti Ict per inclusione sociale, istruzione e beni culturali. È quanto è emerso il 29 novembre a Lecce nel corso dell’incontro sul bando "Apulian Ict Living Labs", attivato dalla Regione Puglia a marzo di quest’anno. A darne notizia è la vicepresidente e assessore allo Sviluppo economico Loredana Capone che spiega: “Il 20% della domanda dei cittadini per progetti Ict riguarda l’inclusione sociale e l’invecchiamento attivo e in salute, il 18% l’istruzione ed educazione, il 17% i beni cultruali e il turismo. Subito dopo, con il 16% il governo elettronico per la pubblica amministrazione e con il 15% ambiente, sicurezza e tutela territoriale. Seguono energia, industria creativa trasporti e mobilità”. “Abbiamo centrato il nostro principale obiettivo”, ha commentato la vicepresidente. “Lo sforzo di mettere insieme imprese, università, centri di ricerca e pubblica amministrazione sta portando innanzitutto ad un cambiamento culturale. A questo puntavamo. Per noi l’innovazione deve essere infatti uno strumento di crescita economica, sociale e culturale”. Apulian Ict Living Labs è un bando “smart” (intelligente) che con un dotazione di 15 milioni di euro ha il pregio di rendere l’utente finale protagonista dell’intero processo. È, infatti, proprio il potenziale beneficiario ad indicare alla Regione le sue necessità e a far parte poi, attraverso il partenariato con i laboratori di ricerca, della sperimentazione dei nuovi prodotti. I primi 264 fabbisogni sono stati presentati dai cittadini fino al 31 ottobre scorso sul portale Sistema.puglia. Per questo primo gruppo di esigenze le imprese dovranno a loro volta progettare proposte concrete entro il 19 dicembre, presentandole con procedura telematica attraverso il portale www.Sistema.puglia.it. In questi giorni è partito un percorso di Open Innovation attraverso l’organizzazione di incontri in tutta la Puglia per orientare le imprese Ict nella presentazione di progetti che rispondano ai 264 fabbisogni manifestati dai cittadini. Ieri si è svolto il primo degli incontri a Bari (Fiera del Levante). Oggi è stata la volta di Lecce, negli spazi delle officine Cantelmo. “Nei fabbisogni evidenziati dagli utenti - ha detto Loredana Capone durante l’incontro - emerge quanto stia crescendo la cultura dell’innovazione. L’abbiamo riscontrato nei laboratori viventi che stiamo organizzando nelle province pugliesi. Questa crescita è dovuta agli sforzi delle imprese per uscire dalla crisi, all’impegno della Regione ad agevolare economicamente e culturalmente questo sforzo e all’impegno delle amministrazioni comunali a costruire città più accoglienti”. “Non bisogna tuttavia abbassare la guardia. La Regione è intervenuta e sta intervenendo ampiamente con i suoi incentivi. Adesso occorre però anche l’intervento privato con investimenti che portino ad un cambiamento di processi e prodotti tale da renderli più adeguati alle esigenze dei cittadini da un lato e dei clienti delle imprese dall’altro”. Stamattina a Lecce, come ieri a Bari, alcuni tra i soggetti che hanno già presentato i 264 fabbisogni, hanno preso la parola e illustrato brevemente le loro esigenze, in attesa di proposte concrete da parte delle numerose imprese Ict pugliesi intervenute. Il Comune di Lecce, ospite dell’iniziativa, ha dimostrato di credere fortemente al processo e ha manifestato interessi e fabbisogni su sei degli otto i domini del progetto. Sono poi intervenuti i Comuni di Melpignano e Mesagne, l’Agenzia per il Patrimonio Culturale Euromediterraneo, i Cantieri Teatrali Koreja, il Consorzio Emanuel, lo Human Anatomy and Neuroscience Lab dell’Università del Salento in rappresentanza di circa 30 realtà universitarie, il Tribunale di Lecce. L’intero team di progetto di Innovapuglia, la società regionale che gestisce le procedure del bando su incarico della Regione Puglia, ha risposto ai chiarimenti sui bandi e sulle procedure e contemporaneamente ha presidiato i tavoli tematici per facilitare l’incontro e dare avvio all´interazione diretta tra imprese e portatori di fabbisogni intervenuti. Grande soddisfazione è stata espressa da Sabrina Sansonetti, presidente di Innovapuglia che ha dichiarato: “A valle di un lungo lavoro svolto da Innovapuglia, su mandato della Regione, stamattina a Lecce abbiamo messo in pratica la open innovation, intesa come modello di cooperazione intelligente tra domanda e offerta di innovazione. Le idee presentate stamattina sono eccellenti a dimostrazione della capacità di risposta del territorio quando lo si ascolta con fiducia. Imprese, enti pubblici, soggetti del mondo socio economico, insieme, ricercheranno soluzioni ai fabbisogni reali dei cittadini. Questi per noi sono i living labs, i laboratori viventi che diventano una risorsa cruciale per promuovere la partecipazione e l’inclusione sociale e stare al passo con le migliori esperienze europee”. Prossimo appuntamento a Foggia il 7 dicembre, a breve sarà disponibile l’agenda dell’evento su http://livinglabs.Regione.puglia.it    
   
   
CLOUD COMPUTING, IL MINISTRO GRIFFI PREMIA INFORMATICA TRENTINA  
 
Trento, 3 dicembre 2012 - Informatica Trentina è stata premiata il 29 novembre a Roma durante il Cloud Computing Summit negli enti pubblici dal ministro per la Pubblica amministrazione e la semplificazione, Filippo Patroni Griffi, per il progetto "Community Cloud per il sistema pubblico trentino". Nel suo intervento, l´esponente di governo ha sottolineato "l´ampia visione fornita dal progetto di Informatica Trentina a favore degli enti pubblici e alle imprese del territorio attraverso i servizi Cloud di nuova generazione". Il ricoscimento al progetto della società di sistema conferma il ruolo di eccellenza del Trentino in ambito nazionale nell´innovazione e nell´azione di ammodernamento della pubblica amministrazione locale. ´Il premio - ha commentato la direttrice generale Clara Fresca Fantoni, invitata al summit di Roma proprio per presentare il progetto cloud - certifica la professionalità, la capacità e l´impegno che Informatica Trentina riserva ogni giorno per implementare e proporre soluzioni innovative e tecnologicamente evolute alla pubblica amministrazione trentina". Il Cloud Computing Summit per la Pubblica amministrazione, che si è svolto a Roma, è organizzato dalle fondazioni Astrid e Think, in collaborazione con Forum Pa e The Innovation Group. Al convengo - che vede la presenza del Ministro per la Pubblica Amministrazione e la Semplificazione, Filippo Patroni Griffi - ha partecipato la direttrice generale di Informatica Trentina, Clara Fresca Fantoni, invitata a presentare il progetto "Community Cloud per il sistema pubblico trentino", best practice scelta dagli organizzatori come esempio di innovazione del sistema pubblico in Italia. E proprio il progetto è stato scelto e premiato dagli organizzatori. Pubblica Amministrazione che si trasforma, agenda digitale, cloud computing e interoperabilità, sono stati i temi al centro del confronto, moderato da Franco Bassanini, Presidente Astrid e Presidente Cassa Depositi e Prestiti. "Le infrastrutture Ict - ha sottolineato nella sua relazione Filippo Patroni Griffi, Ministro per la Pubblica Amministrazione e la Semplificazione - sono strategiche per realizzare le riforme e per garantire la competitivita´ del paese. L´agenda del governo si interseca con i temi dell´agenda digitale. La rete abilita politiche di trasparenza e migliora la qualità dei servizi offerti al cittadino. I primi 8 milioni di documenti unificati (carte identità elettroniche) sono stati emessi nel 2013 ai cittadini italiani". Il modello “Cloud Computing” rappresenta infatti una nuova modalità di gestione strategica della tecnologia Ict che consente alla Pubblica amministrazione di accedere in forma distribuita a risorse “virtuali”, gestite da “cloud provider” pubblici/privati, “concentrando” le risorse elaborative ed i relativi processi di erogazione dei servizi, fruibili appunto in modalità “cloud”, tramite la “nuvola”. In altre parole, i dati vengono archiviati con tecnologie di nuova generazione che consentono l´accesso non solo alla rete di computer collegata fisicamente agli archivi digitali ma anche attraverso la connessione ad internet da parte di computer fissi o device mobili (smartphone e tablet). In un futuro prossimo e con le adeguate norme di sicurezza, l´accesso a determinate informazioni sarà possibile direttamente dal cittadino o dall´utente. Il sistema pubblico trentino, in cui Informatica Trentina opera quale strumento di sistema, è caratterizzato da una forte presenza sul territorio. In questi anni le linee guida sono andate nella direzione della razionalizzazione della spesa pubblica, della condivisione degli investimenti per favorire il riuso delle best-practice sul territorio. Il progetto di Community Cloud di Informatica trentina mira proprio a snellire le interazioni tra Pubbliche amministrazioni, aumentando la condivisione delle informazioni attraverso l’interscambio e l’interoperabilità dei dati e l’integrazione dei processi; e a migliorare il rapporto tra Pubblica amministrazione e cittadini/imprese attraverso la disponibilità di canali di comunicazione moderni che garantiscano la trasparenza, semplificazione e la modernizzazione delle interazioni tra cittadino e ente pubblico. Inoltre il progetto intende potenziare ed arricchire l´offerta di servizi a cittadini ed imprese mediante l’attivazione di servizi on-line nei vari ambiti (demografico, tributi, ufficio tecnico, etc), oltre a costituire un network tra “pari” in cui tutta la Pubblica amministrazione, in modo particolare quelle realtà di piccole dimensione che fino ad oggi non avevano la dimensione e le competenze interne per accedere a risorse informatiche allo stato dell’arte, possa utilizzare analoghi servizi a costi contenuti. "Il Cloud - ha concluso Fresca Fantoni nel suo intervento al Summit - rappresenta il paradigma e la risposta più avanzata alla strategia di offrire alla pubblica amministrazione trentina, ed in particolare ai Comuni piccoli della provincia, la possibilità di disporre omogeneamente di soluzioni innovative, moderne ed interoperabili, sgravando i funzionari da compiti impropri legati alla gestione in locale dell’infrastruttura Ict".  
   
   
UN PREMIO ALLA REGIONE TOSCANA PER LA SUA “NUVOLA”  
 
Firenze, 3 dicembre 2012 – Il G-cloud Award, riconoscimento nazionale che premia le migliori esperienze realizzate dalla pubblica amministrazione in ambito di cloud computing (nuvola informatica), è nelle mani di Regione Toscana: il cloud toscano è stato premiato, a Roma, alla presenza del ministro Filippo Patroni Griffi nel corso di una cerimonia organizzata dalle Fondazioni Astrid e Think. “Il premio va al forte impegno e alla capacità di guardare avanti nel campo delle tecnologie legate all’informazione e alla comunicazione”, sottolinea Stella Targetti, vicepresidente di Regione Toscana con delega all’Ict. “Se l’Agenda Digitale Nazionale pone oggi il cloud come obiettivo – conclude Targetti – da Firenze possiamo commentare, non senza una comprensibile soddisfazione, che in Regione Toscana il cloud è già operativo; e ciò perché, anni fa, venne deciso di investirci”. Risale infatti al 2002 la prima sperimentazione toscana in questo campo: il data-center Tix (Tuscany Internet eXchange) che oggi è divenuto il punto di riferimento della Pa nell’intero territorio regionale per l’erogazione dei servizi informativi integrati. Il cloud toscano ospita, oggi, tutte le infrastrutture abilitanti della Rete Telematica Regionale Toscana (Rtrt) necessarie per una inter-operabilità, in condizioni di sicurezza, dei sistemi informativi e delle piattaforme di servizio: pagamenti on line, fascicolo sanitario elettronico, conservazione a norma, sportello per i servizi alle imprese. Presso il Tix saranno presto trasferite tutte le infrastrutture informatiche di tutte le Asl. Aderiscono a Rtrt la Regione, gli enti e le agenzie regionali, gli enti e le aziende sanitarie pubbliche, i comuni singoli o associati, le province, i circondari. Fanno altresì parte della Rete le università, gli istituti ed enti di ricerca, le amministrazioni periferiche dello Stato, i soggetti del Servizio socio-sanitario regionale, le aziende di servizi pubblici locali, le camere di commercio e le altre autonomie funzionali, le categorie economiche e le libere professioni.  
   
   
“SEVENDAYSWEB”, LA PIATTAFORMA CHE PERMETTE ALLE PMI DI CREARE IN POCHI GIORNI E A PREZZI MOLTO CONTENUTI BLOG, SITI INTERNET E SOLUZIONI DI SOCIAL COMMERCE, PER GESTIRE IN COMPLETA AUTONOMIA LA COMUNICAZIONE ON-LINE  
 
Sesto San Giovanni 3 dicembre 2012. È stata sviluppata all’Incubatore Lib di Sesto San Giovanni ( www.Incubatorelib.it ) la prima piattaforma italiana nata per stimolare le piccole e medie imprese, proprio in tempi di crisi, ad avere una presenza sul web più professionale e, soprattutto, più efficace dal punto di vista commerciale. Si chiama “Sevendaysweb”, è accessibile dall’indirizzo www.Sevendaysweb.com  ed è stata ideata dalla società Treis che, dopo aver sviluppato software e applicazioni informatiche multi-piattaforma di web marketing per anni per Pmi e grandi aziende italiane, ha cercato di rispondere ad una ricorrente richiesta pervenuta dai propri clienti: realizzare in pochi giorni, a costi certi e contenuti, un blog o un sito web facile da aggiornare e da gestire in completa autonomia, all’interno della propria azienda. Con queste premesse Treis ha creato www.Sevendaysweb.com , un sistema di pubblicazione avanzato che, con un abbonamento annuale di solo 220 € offre la possibilità a qualunque azienda di creare in una settimana un blog evoluto, un giornale on-line, un sito internet portfolio o un “social commerce”, un modello che media tra le esigenze di vendita on-line dell´azienda e quelle di approfondimento e partecipazione della community. La quota include anche la registrazione del dominio. “Il punto di forza di Sevendaysweb, rispetto a prodotti simili che troviamo sul mercato, sopratutto americani, è il suo sofisticato ambiente di pubblicazione che garantisce risultati di altissima professionalità e qualità grafica ma, allo stesso tempo, fornisce al responsabile aziendale della comunicazione uno strumento di lavoro flessibile e facile da usare”, spiega Filippo Gurgone fondatore e amministratore delegato di Treis. Non mancano nella piattaforma tutti gli accessori importanti per un sito “allo stato dell´arte”, come la pagina "contattaci", l´archivio immagini, l´interfaccia verso i social network, la "tag cloud" (ricerca tramite keywords), la ricerca nell´archivio storico, e neanche delle finezze tecniche, come la gestione della cache per velocizzare l´invio delle pagine html dal server verso i browser sui quali gli utenti impostano le loro richieste. Sevendaysweb prevede inoltre la possibilità per l´amministratore di invitare altri utenti a collaborare nella gestione del sito con uno specifico profilo operativo. Il software della nuova piattaforma sviluppata da Treis viene costantemente aggiornato per migliorare il Seo (Search Engine Optimization) e quindi la visibilità del sito su Google e i più importanti motori di ricerca. Grazie all’utilizzo dell’infrastruttura cloud, gli utenti (aziende o privati) non devono installare patch o aggiornamenti nè fare manutenzione sui server. Per ulteriori informazioni contattare Treis Srl, filippo.Gurgone@treis.it    
   
   
33ª CONFERENZA SULLA STATISTICA APPLICATA IN IRLANDA  
 
Clane, 3 dicembre 2012 - La 33ª conferenza sulla statistica applicata in Irlanda (33rd Conference on Applied Statistics in Ireland) si svolgerà dal 15 al 17 maggio 2013 a Clane, in Irlanda. L´uso di metodi statistici risale almeno al V secolo a.C.. La ricerca statistica abbraccia un vasto campo che va dalle collaborazioni a oggetto diretto fino alla pura teoria matematica. Con l´avvento di computer e sistemi di telecomunicazione sempre più veloci, la quantità di informazioni disponibili attraverso Internet, i media tradizionali e altre fonti continua a crescere in modo esponenziale. La capacità di analizzare e spiegare le informazioni disponibili diventa sempre più importante. La conferenza sarà un forum di discussione sulla statistica e questioni connesse, con una particolare attenzione sia alla ricerca teorica che alle applicazioni pratiche in tutti i settori del campo. Per ulteriori informazioni, visitare: http://www.Casi.ie/casi_2013/index.html    
   
   
PREMIO LEONARDO UGIS II EDIZIONE 2012 SCELTI I VINCITORI DELLA SECONDA EDIZIONE DEL PREMIO REALIZZATO PER SENSIBILIZZARE LA SOCIETÀ SUL VALORE DEI GIOVANI RICERCATORI E DI UNA CORRETTA INFORMAZIONE SCIENTIFICA. OGGI LA PREMIAZIONE AL MUSEO NAZIONALE DELLA SCIENZA E DELLA TECNOLOGIA “LEONARDO DA VINCI”  
 
Milano, 3 dicembre 2012. Scelti i vincitori della seconda edizione del Premio Leonardo – Ugis 2012, nato dalla collaborazione tra il Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia, l’Ugis (Unione Giornalisti Italiani Scientifici) e Federchimica – Plasticseurope Italia, che verranno premiati lunedì 3 dicembre alle ore 18.30 presso la Sala Conte Biancamano del Museo. La Giuria, presieduta da Giovanni Caprara - responsabile scienza Corriere della Sera e presidente Ugis e composta da Roberto Cingolani - direttore scientifico Istituto italiano di tecnologia, Fiorenzo Galli - direttore generale Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia, Fabiola Gianotti -coordinatrice esperimento Atlas del Cern, Giulio Giorello - professore di Filosofia della scienza all’ Università degli Studi di Milano, Alberto Pieri - segretario generale Federazione delle associazioni scientifiche e tecniche, ha valutato i ricercatori sulla base dei curriculum accademici, dei risultati raggiunti nell’attività di ricerca e dell’efficacia nel comunicare tali risultati al pubblico. Il riconoscimento alla carriera verrà conferito ad Amalia Ercoli Finzi, con questa motivazione: “La Giuria del Premio Leonardo - Ugis ne apprezza in particolare la lunga esperienza nell’esplorazione dello spazio, l’impegno per i giovani, il lavoro nei più accreditati organismi spaziali, la grande capacità di comunicare in modo semplice temi complessi, che ha coinvolto e continua ad interessare gli studenti e l’opinione pubblica, l’ampia e chiara pubblicistica, l’attenzione alla presenza femminile nelle facoltà scientifiche e in particolare nell’Ingegneria aerospaziale.” Il premio in denaro alla giovane ricercatrice - comunicatrice verrà assegnato a Silvia Giordani, con questa motivazione: “Dall’istituto tecnico Natta di Bergamo al Trinity College di Dublino il salto è significativo. Ma nel mezzo c’è un percorso formativo e professionale lineare e crescente. Oltre alla evidente versatilità scientifica, la Giuria del Premio Leonardo - Ugis ne sottolinea i numerosi e prestigiosi riconoscimenti internazionali, l’ampia pubblicistica scientifica sulle più qualificate e diffuse riviste, le esperienze come visiting scientist o lecturer, l’attiva partecipazione a iniziative di carattere divulgativo, l’intervento su media rivolti al grande pubblico, la promozione del ruolo delle donne nella scienza e nella ricerca e tra i giovani studenti.” Profili Biografici Amalia Ercoli Finzi - Laureata al Politecnico di Milano in Ingegneria Aeronautica, medaglia d’oro dell’Associazione Italiana di Aeronautica e Astronautica, Professore Ordinario di Meccanica Orbitale presso la Facoltà di Ingegneria Industriale del Politecnico di Milano, Amalia Ercoli Finzi si occupa di Dinamica del Volo Spaziale, Progetto di Missioni Spaziali e Sistemistica Spaziale da oltre 25 anni ed ha portato contributi significativi, apprezzati a livello internazionale, su tematiche inerenti i satelliti e le sonde per l’esplorazione planetaria. Ha partecipato a molti programmi nazionali ed internazionali ed è responsabile dell’esperimento Sd2 imbarcato sulla sonda Rosetta destinata all’esplorazione cometaria. È stata relatore di circa 110 tesi di laurea di argomento aerospaziale ed autore di oltre 150 tra pubblicazioni scientifiche e comunicazioni a congressi. È stata Direttore del Dipartimento di Ingegneria Aerospaziale del Politecnico di Milano e, per alcuni anni, membro esperto dello Human Spaceflights Vision Group dell’Esa per la programmazione di voli spaziali con equipaggi e dell’Exploration Program Advisory Committee per l’esplorazione di Marte. Attualmente è membro del Consiglio Tecnico Scientifico dell’Asi e del Lunar Lander Science Definition Team dell’Esa. Inoltre è consigliere dell’Associazione Italiana di Aeronautica e Astronautica e membro di numerose associazioni scientifiche nazionali e internazionali. È Presidente del Comitato per le Pari Opportunità del Politecnico di Milano e membro dell’Associazione Italiana Donne Ingegnere e Architetto, di cui è stata Presidente nazionale. Silvia Giordani - Dall’istituto tecnico Natta di Bergamo al Trinity College di Dublino il salto è significativo ma nel mezzo c’è un percorso formativo e professionale lineare e crescente. Si laurea in Chimica e tecnologie farmaceutiche all’Università di Milano nel 1999 mentre lavora a tempo pieno al Pmip di Bergamo (ora Arpa). Con borsa di studio si trasferisce all’università di Miami negli Stati Uniti per il Master e il Phd. Ritorna in Europa nel 2003 e si trasferisce al Dipartimento di fisica del Trinity College di Dublino con borsa europea Marie Curie. Un anno a Trieste; un grande grant di ricerca. Nel 2006 si aggiudica il premio “President of Ireland Young Researcher Award” che le viene consegnato direttamente dalla Presidente della Repubblica d’Irlanda oltre ad un milione di euro finalizzato alla realizzazione del suo progetto di ricerca scientifica. Nel 2007 il ritorno al Trinity nel Dipartimento di chimica con la realizzazione e la responsabilità del nuovo laboratorio di Nanotecnologie dove dirige un suo gruppo di ricerca e sperimentazione su chimica supramolecolare e nanomateriali. Dal gennaio 2009 da lezioni di chimica e nanotecnologia agli studenti della sua scuola superiore e promuove il progetto Mentoring Juniors, ideato per avvicinare i giovani al mondo della ricerca. Questa iniziativa ha permesso di beneficiare a diversi giovani studenti italiani di stages presso il Trinity College di Dublino.  
   
   
LUNEDI’ A PADOVA FOCUS SUL CNR COME RISORSA PER IL VENETO  
 
 Venezia, 3 dicembre 2012 - Il Veneto rappresenta un modello di sviluppo non solo economico. L’attuale congiuntura impone una sempre migliore sinergia fra le diverse istituzioni e con le aziende del territorio al fine di stimolare la ripresa economica e mantenere elevata la qualità della vita. Con questo scopo il Consiglio Nazionale delle Ricerche e la Regione del Veneto hanno organizzato una tavola rotonda sul tema "Cnr come risorsa per la competitività del territorio veneto", che si terrà lunedì 3 dicembre a Padova nella sede dell’Area della Ricerca del Cnr (in Corso Stati Uniti, 4), con inizio alle ore 11.30. Interverranno il presidente del Cnr Luigi Nicolais, l´assessore regionale all’economia, sviluppo, ricerca e innovazione Isi Coppola, Sergio Daolio presidente del Comitato dell’Area della Ricerca di Padova, Massimo Pavin presidente di Confindustria Padova. Sarà l´occasione per illustrare le priorità nell´ambito delle strategie regionali in materia di ricerca e innovazione e nelle attività delle strutture di ricerca, per individuare le possibili interazioni con il mondo produttivo al fine di contribuire allo sviluppo dell´innovazione nei processi e nei prodotti. Al termine della tavola rotonda il presidente Nicolais per il Cnr e l´assessore Coppola per la Regione del Veneto sottoscriveranno un Protocollo di Intesa per la realizzazione di strutture presso l’Area di Padova destinate ad ospitare gli Istituti Cnr e l’Unità Regionale per il Trasferimento Tecnologico per favorire il rapporto fra operatori del mondo della ricerca e delle imprese.  
   
   
"ANALISI QUANTITATIVA DELLA GRANULOMETRIA",  
 
 York, Uk, 3 dicembre 2012 - Il 17 luglio 2013 si terrà a York, Regno Unito, un corso intitolato "Analisi quantitativa della granulometria" (Quantitative Analysis of Grain Size). I metalli, tranne poche eccezioni, sono di natura cristallina. A parte i cristalli singoli, essi contengono tutti confini interni noti come bordi intergranulari. Nel laboratorio metallografico l´analisi granolumetrica in campioni di metalli o leghe come l´alluminio o l´acciaio è importante per il controllo di qualità. Il processo di produzione e i produttori si basano infatti su una conoscenza accurata della granulometria. Il corso mira a fornire ai partecipanti un metodo per determinare la granulometria e interpretare correttamente i risultati, tenendo conto delle limitazioni dei metodi usati. Per ulteriori informazioni, visitare: http://www.Rms.org.uk/events/forthcoming_events/grainsize    
   
   
DIANA BRACCO ALL’UNIVERSITÀ DI PAVIA OGGI AULA ALL’UNIVERSITÀ DI PAVIA: “RICERCA E INNOVAZIONE. UNA PORTA SUL FUTURO”  
 
Pavia, 3 dicembre 2012 - Una riflessione sull’importanza dell’innovazione per la crescita delle imprese e per il rilancio dell’intero Paese. Con uno sguardo sugli orizzonti futuri della ricerca e dei giovani ricercatori: sono questi i temi al centro dell´incontro con Diana Bracco in programma il 3 dicembre 2012 alle ore 11.00, nell’Aula Magna dell’Università di Pavia. Presidente e Amministratore Delegato del Gruppo che opera nel settore della salute, nonché Vice Presidente di Confindustria per la Ricerca e Innovazione, Diana Bracco ha un legame forte con la città di Pavia. Qui ha compiuto i suoi studi conseguendo la laurea in Chimica e qui ha ricevuto la laurea honoris causa in Farmacia. Il prossimo lunedì riceverà dalle mani del Rettore Angiolino Stella anche la prestigiosa onorificenza del Gran Pavese. Organizzato nell’ambito dei 50 anni di fondazione della Facoltà di Economia dell’Università di Pavia, l’incontro si propone di offrire un dialogo tra tutti i membri della comunità accademica pavese: i laureati, che mettono l’esperienza a disposizione dei giovani, i docenti e i ricercatori, che ribadiscono il valore della ricerca di base ma anche di quella applicata e del rapporto tra ricerca e industria, i neolaureati e gli studenti, destinatari privilegiati di suggerimenti e modelli. “Da sempre Pavia punta sul modello dell’interdisciplinarità - commenta il Rettore Angiolino Stella che introdurrà l’incontro – nel nostro campus i medici dialogano con fisici e ingegneri, i chimici con gli economisti e i farmacologi, e così via: ne deriva un valore aggiunto dalle potenzialità incalcolabili, come dimostra proprio l’ esempio di Diana Bracco”. E proprio sulla necessità di investire in innovazione e ricerca per uscire dalla crisi si è più volte espressa Diana Bracco, che a Pavia parlerà ai giovani e alla comunità accademica anche della sua esperienza “di imprenditrice innamorata della ricerca” e della sua lunga battaglia a favore della ricerca portata avanti in veste di Vicepresidente di Confindustria. “La ricerca e l’innovazione sono strumenti indispensabili per la crescita dell’economia. Penso che, mai come ora, il futuro del Paese dipenda proprio dalla nostra capacità di realizzare prodotti innovativi”, afferma Diana Bracco. “La vera ricetta per far ripartire l’Italia è quindi mettere la Ricerca e l’Innovazione al centro dell’agenda politica del Paese. E’ fondamentale creare in Italia un ambiente favorevole agli investimenti in ricerca e innovazione. E per farlo bisogna che il Governo usi la leva fiscale, garantendo chiarezza di obiettivi, certezza negli strumenti, tempi sicuri, ed efficienza nella gestione. Importantissimo è anche avvicinare i giovani alla cultura scientifica e riuscire a far ritrovare ai ricercatori italiani di talento l’orgoglio per ciò che fanno”. Programma Lunedì 3 dicembre 2012 ore 11.00 Aula Magna – Università di Pavia; Ricerca E Innovazione Una porta sul futuro; Introduzione Angiolino Stella – Rettore dell’Università di Pavia con i Direttori di Dipartimento di Chimica e di Scienze del Farmaco; Diana Bracco Presidente e Amministratore Delegato di Bracco Spa e Vice Presidente Ricerca e Innovazione di Confindustria; Coordina: Antonella Zucchella Direttore del Dipartimento di Scienze economiche a aziendali. Diana Bracco si è laureata in chimica all’Università di Pavia, dove nel 2001 ha ricevuto anche la Laurea Honoris Causa in Farmacia. Nel 2004 l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Roma le ha conferito la Laurea Honoris Causa in Medicina. E’ Presidente e Amministratore Delegato di Bracco Spa, Presidente della Fondazione Bracco e Vice Presidente Ricerca e Innovazione di Confindustria. Diana Bracco è stata insignita del titolo di Cavaliere del Lavoro e ha ricoperto numerosi incarichi: è stata Presidente di Federchimica e di Assolombarda. E’ Componente del Consiglio della Camera di Commercio, Industria, Agricoltura e Artigianato di Milano e Consigliere di Amministrazione dell’Università Bocconi di Milano, del Sole 24 Ore, della Filarmonica della Scala di Milano, dell’ Accademia Teatro alla Scala e del Museo Poldi Pezzoli. E’ membro della National Gallery of Art Trustees’ Council, Washington (Usa). E’ stata inoltre Insignita dell’onorificenza al “merito della Repubblica” di Cavaliere di Gran Croce e della medaglia d’oro del Comune di Milano.  
   
   
FVG, ISTRUZIONE: CONFRONTO CON SLO UTILE PER AFFRONTARE SFIDE  
 
 Gorizia, 3 dicembre 2012 - "Confrontarsi con i vicini è utile per prevenire le difficoltà e affrontare meglio le sfide che la scuola ha davanti a sé nel perseguimento degli obiettivi europei". È quanto ha detto l´assessore regionale all´Istruzione, Roberto Molinaro, al convegno "Una rete che trattiene: contrastare la dispersione scolastica e favorire la frequenza è una sfida importante per un futuro in cui investire. Pratiche e esperienze da conoscere" che si è svolto il 30 novembre all´Isis Trubar-gregorcic di Gorizia. All´incontro, organizzato nell´ambito dell´orientamento scolastico e professionale della Provincia isontina in collaborazione con il Miur e con l´Istituto dell´Educazione della Slovenia, hanno partecipato insegnanti ed esperti italiani e sloveni del settore. I relatori hanno evidenziato che la lotta alla dispersione va fatta tramite l´orientamento scolastico; necessario sarebbe migliorare e adeguare la scuola alle esigenze della società con nuovi contenuti, strategie e modalità didattiche. Nella prevenzione del fenomeno, ha affermato Molinaro, oltre all´approccio individuale, sono da sviluppare le capacità relazionali e l´appartenenza alla comunità scolastica. Nel Friuli Venezia Giulia è il 12.1 per cento (in Italia il 18,8 e in Eu il 14,1 pc) dei giovani ad abbandonare precocemente gli studi e sono il 14,1 per cento (22,1 in Italia e 15,3 in Eu) quelli tra i 15 e i 29 anni ad non essere inseriti in un percorso formativo o lavorativo. Mentre le persone tra i 30 e i 34 anni con l´istruzione superiore sono il 19,6 per cento (contro i 19,8 del Paese e il 33,6 in Eu), l´Europa pone come obiettivo il 40 per cento da raggiungere entro il 2020; l´abbandono degli studi non dovrà invece superare il 10 per cento. In Slovenia cercano di contrastare la dispersione scolastica dando la possibilità ai ragazzi di cambiare il percorso scolastico, con il coinvolgimento sistematico delle famiglie e perseguendo la qualità dell´insegnamento e la crescita professionale degli insegnanti. Buoni sono i risultati ottenuti nelle scuole slovene anche grazie al sostegno offerto da specifici servizi socio-pedagogici, che orientano i ragazzi nel loro percorso scolastico: l´abbandono delle scuole riguarda nella repubblica contermine "solo" il 5 p.C. Dei giovani. Oltre all´assessore provinciale all´Istruzione, Bianca Della Pietra, sono intervenuti all´incontro Arturo Campanella (Ufficio Scolastico regionale), il sottosegretario di Stato del Miur Marco Rossi Doria (in videoconferenza), Rajko Ipavec, Tomaz Kranjc, Cvetka Bizjak e Andreja Duhovnik Antoni (Zavod za solstvo Rs), Alessandra Conte Romani (Istituto Randaccio di Monfalcone) e Maurizia Marini (Istituto di Lucinico).  
   
   
MILANO: BOCCONI. PISAPIA: "NUOVO CAMPUS APERTO ALLA CITTÀ CON AREE VERDI E CENTRO SPORTIVO IMPORTANTE PROGETTO DI RIQUALIFICAZIONE URBANA".  
 
 Milano, 3 dicembre 2012 - Un grande campus universitario con aree verdi e centro sportivo aperto alla città. È stato presentato oggi il progetto del campus dell´Università Bocconi che sorgerà nell´area dell’ex Centrale del latte. ´L´università Bocconi - ha dichiarato il Sindaco Giuliano Pisapia - restituisce alla città un´area storica attraverso un progetto importante che nasce anche grazie ail confronto con il quartiere e i cittadini. Siamo molto soddisfatti del fatto che il nuovo campus con le sue aree verdi e il suo centro sportivo sarà aperto a tutta la cittadinanza e non ad uso esclusivo del mondo universitario. Questa è la Milano che vogliamo: una città nella quale - ha concluso Pisapia - convivono in armonia tutte le parti sociali, gli studenti con i bambini, gli anziani con i lavoratori". Il nuovo campus è stato progettato dallo Studio Sanaa di Kazuyo Sejima e Ryue Nishizawa e comprende, oltre agli edifici dedicati alle attività dell´ateneo e al pensionato studentesco, anche 21.500 mq di aree verdi e un centro sportivo con la prima piscina olimpica coperta della città aperta al pubblico. ´Apprezziamo molto questo progetto - ha dichiarato l´assessore all´Urbanistica e Edilizia privata Ada Lucia De Cesaris - che riqualifica l´area dell´ex Centrale del latte che rappresenta un pezzo di cuore e di affetto per i milanesi. Qui generazioni intere di bambini sono venuti in visita per assistere al processo di confezionamento del latte. L´area, rimasta inutilizzata per molto tempo, grazie all´Università Bocconi viene restituita ai cittadini. Insieme all´ateneo abbiamo studiato il progetto che meglio potrà integrarsi con il quartiere. Sarà nel contempo un luogo di cultura, di scienza e di sport, che favorirà la coesione sociale in un contesto di edifici moderni costruiti secondo i criteri dell´efficienza energetica e nel rispetto del tessuto sociale esistente come, per esempio, quello dell´Associazione Pane Quotidiano, che ogni giorno garantisce un pasto caldo alle persone in difficoltà".  
   
   
A TORINO PREMIATE LE SCUOLE PARTECIPANTI AI CONCORSI “ABCXSPORT” E “PICCOLO GRANDE SPORT” ED I COMUNI VINCITORI DEL CONCORSO COLLEGATO A “PASPORT” 2012  
 
Torino, 29 novembre 2012 - Presso l’Auditorium della sede di corso Inghilterra 7 della Provincia di Torino, il 29 novembre, si è tenuta la cerimonia di premiazione dei concorsi “Abcxsport”, “Piccolo grande Sport” e “Premiacomuni”, indetti dall’Assessorato allo Sport e al post Olimpico. Alla cerimonia erano presenti il Vice-presidente e Assessore allo Sport e al Post Olimpico della Provincia di Torino, Gianfranco Porqueddu, gli amministratori locali dei Comuni premiati, il dirigente dell’Ufficio Studio e Comunicazione della Direzione Generale per il Piemonte del Ministero dell’Istruzione Stefano Suraniti, dirigenti degli istituti scolastici premiati e delle Federazioni sportive. “Abc X Sport”, Un Progetto Per L’educazione Motoria Dei Bambini - “Abcxsport” è il progetto che la Provincia di Torino ha dedicato ai ragazzi delle scuole elementari (sia statali che paritarie) che, nell’anno scolastico 2011-2012, abbiano organizzato in proprio attività e progetti di educazione motoria. “Il concorso, - spiega il Vice-presidente e Assessore allo Sport della Provincia, Gianfranco Porqueddu - si ispira ai criteri guida del progetto nazionale di Alfabetizzazione motoria nella scuola primaria e del progetto regionale dedicato al Percorso di continuità nell’educazione motoria e sportiva. Il nostro intento era di incoraggiare e promuovere le iniziative di quegli istituti scolastici che non erano coinvolti nella sperimentazione attuata a livello nazionale e regionale. Alle scuole vincitrici abbiamo attribuito premi in denaro e una targa a ricordo dell’iniziativa”. Al concorso hanno partecipato 47 tra Istituti Comprensivi e Direzioni Didattiche. Alle prime 24 scuole in graduatoria saranno consegnati una targa e un premio in denaro di 500 Euro. Ferrero e Inalpi hanno sostenuto l´iniziativa, offrendo gadget e prodotti alimentari. “Piccolo Grande Sport”, Per Riscoprire I Giochi Tradizionali E Lo Spirito Olimpico - “Giocare è un modo per stare insieme e divertirsi”: è lo slogan che l´Assessorato provinciale allo Sport e al Post Olimpico ha scelto per il concorso a premi “Piccologrande Sport”, dedicato alle scuole d´infanzia e alle scuole primarie di Torino e provincia (pubbliche e paritarie), con lo scopo di recuperare gli sport e le attività ludiche che la tradizione popolare ha tramandato fino ai giorni nostri. Il concorso intende inoltre promuovere la conoscenza delle discipline sportive olimpiche moderne, riconoscendo il valore culturale ed aggregativo per le realtà locali, comunali e scolastiche. Tra i criteri di valutazione compare infatti la dimensione demografica dei Comuni in cui hanno sede le scuole partecipanti e la dimensione delle strutture scolastiche. A parità di punteggio, la graduatoria privilegia infatti le scuole con il minor numero di alunni iscritti, riconoscendone la rilevanza sociale e culturale per le comunità locali. Il bando si ispira al progetto “150 giochi di ieri per domani” promosso dal Miur e finalizzato a valorizzare i giochi della tradizione popolare in continuità con quelli moderni. Si ispira inoltre ai Giochi delle Xxx Olimpiadi estive a Londra ed alla Carta internazionale dei giochi e degli sport tradizionali - Dichiarazione Unesco del 2003, che proclama il gioco tradizionale come "bene immateriale patrimonio dell´umanità”. Al concorso hanno partecipato 12 tra Istituti Comprensivi e Direzioni Didattiche rappresentativi delle tre aree territoriali della provincia di Torino individuate nel bando, con il coinvolgimento complessivo di 7 scuole dell’Infanzia e 8 scuole primarie. Alle 12 scuole in graduatoria saranno consegnati un attestato di partecipazione, un premio in denaro, coppe e targhe offerte dalla Provincia di Torino. Ferrero e Inalpi hanno sostenuto l´iniziativa, offrendo gadget e prodotti alimentari. “Premiacomuni”, Per Le Mini-olimpiadi Ed I Tornei Amichevoli Nell’ambito Di “Pasport” - L’assessorato allo Sport e Post Olimpico della Provincia di Torino ha tra i suoi obiettivi prioritari quello di promuovere e programmare la diffusione della cultura e della pratica motoria e sportiva, con particolare attenzione ai giovani, agli anziani ed ai diversamente abili. Anche per l’anno 2012 è stata organizzata con successo la manifestazione-circuito “Pasport – Porte Aperte allo Sport per Tutti”, finalizzata alla diffusione della cultura e delle attività motorio-ricreative e sportive. La novità rispetto alle edizioni precedenti è stata la possibilità per i Comuni aderenti all’iniziativa di organizzare una “Mini-olimpiade” o tornei amichevoli, che coinvolgessero le scuole del territorio e avessero come tema anche i giochi e gli sport tradizionali. La proposta si inserisce nell’ambito del più ampio progetto promosso dall’Assessorato allo Sport e Post Olimpico in collaborazione con il Coni e con l’Ufficio Scolastico Provinciale del Miur, finalizzato a riscoprire e valorizzare usi, modalità e costumi derivanti dalla tradizione popolare in tema di sport e gioco inteso come attività ludico-motoria. Ll bando “Premiacomuni” si è ispirato al progetto “150 giochi di ieri per domani” del Miur, ai Xxx Giochi Olimpici estivi di Londra e all’Anno Europeo dell’invecchiamento attivo e della solidarietà tra le generazioni proclamato dal Parlamento Europeo. Al concorso hanno partecipato 26 Comuni, rappresentativi delle tre aree territoriali della provincia di Torino individuate nel bando. Ai 18 Comuni inseriti in graduatoria saranno consegnati un attestato di partecipazione, un premio in denaro, coppe e targhe offerte dalla Provincia di Torino. Ferrero e Inalpi hanno sostenuto l´iniziativa, offrendo gadget e prodotti alimentari. I Comuni in graduatoria: sezione A: Santena, Vinovo, San Mauro Torinese, Piobesi Torinese, Cavagnolo, Brusasco - sezione B: Buttigliera Alta, Giaveno, Bruino, Sant’ambrogio di Torino, Villarfocchiardo, Oulx - sezione C: Strambino, Cuorgnè, Leinì, Samone, Settimo Vittone, Lombardore. Per saperne di più sul bando di concorso e sui criteri di assegnazione dei premi http://www.Provincia.torino.gov.it/sport/promozione/abc/index.htm  Per consultare la graduatoria delle scuole partecipanti ed i premi assegnati http://www.Provincia.torino.gov.it/sport/promozione/abc/dwd/graduatoriafinale.pdf  Per saperne di più sul bando di concorso e sui criteri di assegnazione dei premi http://www.Provincia.torino.gov.it/sport/promozione/piccolo_gr_sport/index.htm  Per consultare la graduatoria delle scuole partecipanti ed i premi assegnati http://www.Provincia.torino.gov.it/sport/promozione/
piccolo_gr_sport/dwd/graduatoriadefinitiva2012.pdf
 Per saperne di più sul bando di concorso e sui criteri di assegnazione dei premi http://www.Provincia.torino.gov.it/sport/promozione/pasport/2012/index.htm  Per Saperne Di Più Sui Progetti Di Promozione Sportiva Della Provincia Di Torino http://www.Provincia.torino.gov.it/sport/promozione/index.htm  
 
   
   
PRESENTATO IL BANDO RISERVATO AI GIOVANI LAUREATI CALABRESI. PREVISTI 1600 NUOVI POSTI DI LAVORO  
 
 Catanzaro, 3 dicembre 2012 - Il Presidente della Regione Giuseppe Scopelliti e l’assessore al lavoro Francescantonio Stillitani hanno presentato, nel corso di una conferenza stampa a Catanzaro a palazzo Alemanni, il bando riservato ai giovani laureati calabresi. Per questa azione sono state impegnate risorse pari a 32 milioni di euro. Il bando prevede una dote occupazionale di 20.000 euro per ogni laureato con meno di 35 anni, utilizzabile come incentivo all’assunzione a tempo indeterminato. L’intervento ha l’obiettivo di favorire l’inserimento occupazionale dei giovani laureati calabresi e qualificare il settore imprenditoriale promuovendo la collocazione in azienda di figure professionali specializzate. Il bando prevede criteri ben precisi ed un punteggio finale che sarà formato attraverso il voto di laurea, la natura del titolo, la partecipazione a master, tirocini e stage. In tutto saranno 1600 i laureati che beneficeranno della dote, così ripartiti: a Cosenza previsti 550 occupati, a Reggio 450, a Catanzaro 300, a Vibo e Crotone 150. Praticamente la procedura di selezione sarà articolata in più fasi attraverso la pubblicazione di due avvisi, il primo rivolto ai giovani laureati per l’erogazione di doti occupazionali che verranno assegnate sulla base di criteri premiali e meritocratici. Il successivo avviso rivolto alle imprese, con unità produttiva nel territorio della Regione Calabria, che dovranno inviare manifestazioni di interesse rispetto ai propri fabbisogni occupazionali. Successivamente il bando prevede l’incrocio tra domanda ed offerta. “Sarà privilegiato il merito - ha dichiarato il Presidente della Regione Giuseppe Scopelliti - attraverso criteri chiari e ben definiti, dal voto di laurea alle esperienze. Questo bando ha l’obiettivo di trattenere sul territorio i giovani laureati calabresi”. “Si tratta di uno dei dieci bandi previsti e fa parte di quelle misure finalizzate a creare 15 mila nuovi posti di lavoro – ha evidenziato l’assessore Stillitani. Così come abbiamo annunciato, stiamo rispettando il nostro programma. Per quanto concerne questo bando, la Regione dovrà verificare i requisiti richiesti”.  
   
   
CAMPOBASSO - CULTURA DELL´ACQUISTO SICURO: INCONTRI NELLE SCUOLE  
 
Campobasso, 3 dicembre 2012 - Il Sistema camerale da sempre è impegnato in attività di diffusione, anche tra gli studenti, della cultura della sicurezza, della trasparenza e del corretto funzionamento del mercato, sia per rendere i giovani dei consumatori informati sia per avvicinarli alle reali dinamiche del mercato. In tale ottica la Camera di Commercio di Campobasso ha organizzato, grazie alla collaborazione degli istituti scolastici della provincia, degli incontri con gli studenti perché convinta che occorre iniziare proprio dai giovani consumatori per cambiare la cultura e abituare a non comprare il falso. L’obiettivo degli incontri è quello di favorire lo sviluppo di un mercato regolato da trasparenza e correttezza attraverso numerosi servizi: - la tutela della fede pubblica e della concorrenza tra le imprese, attraverso la metrologia legale e gli organismi di controllo; - la tutela della proprietà industriale, con la registrazione di idee innovative in marchi e brevetti; - la sicurezza dei prodotti in molti settori (abbigliamento, calzature, giocattoli, occhiali da sole, prodotti elettrici), grazie alla diffusione di una cultura dell’acquisto sicuro e consapevole, che renda, anche i consumatori più giovani, informati e responsabili; - la mediazione, strumento di risoluzione alternativa delle controversie civili e commerciali che evita il ricorso in tribunale e facilita il raggiungimento di un accordo attraverso l’aiuto di mediatori preparati, un tariffario predeterminato, tempi contenuti e certi, nonché le numerose agevolazioni fiscali. Sono stati circa 150 i ragazzi coinvolti nel primo incontro, che la Camera di Commercio di Campobasso ha realizzato con l’Istituto di Istruzione Superiore G.pittarelli, con l’Istituto Galanti di Campobasso e con le terze classi delle scuole medie di Riccia. Durante l’incontro i ragazzi hanno mostrato grande interesse per le tematiche discusse e dal questionario somministrato alla fine dell’incontro è risultato che gli studenti sono dei bravi consumatori, sensibili alle problematiche della contraffazione. I prossimi incontri sono previsti per: - 30/11/2012 presso l’Istituto Comprensivo “Maglio” di Larino; - 04/12/2012 presso il liceo scientifico “Romita” di Campobasso. “Nel corso degli anni, l’età degli acquisti si è abbassata notevolmente- afferma il Presidente Amodio De Angelis- infatti sono sempre più giovani i consumatori che effettuano scelte di acquisto spesso con poca consapevolezza e un po’di avventatezza. Ed è per questi motivi che diventa prioritario per la Camera di Commercio realizzare azioni di sensibilizzazione e informazione tra i giovani, affinché imparino ad acquistare in modo responsabile e sicuro e a difendersi da tutto ciò che appartiene al mondo della contraffazione.” Per informazioni: visita il sito www.Cb.camcom.gov.it ; contatta il numero 08744711; scrivi a sportello.Consumatori@cb.camcom.it    
   
   
LA FORMAZIONE PSICOLOGICA A NAPOLI  
 
Napoli. 3 dicembre 2012 - Mario Mastropaolo, docente di psicologia generale all’Università degli studi di Napoli “Federico Ii”, e Maria Rita Parsi, presidente della Fondazione Movimento Bambino, psicologa e psicoterapeuta, martedì 30 ottobre c.A., hanno presentato il catalogo delle iniziative formative dell’Istituto Nea Zetesis. Le iniziative formative sottolineano l’attualità e la necessità di promuovere interventi a sostegno dell’istituzione familiare, della relazione di coppia, della relazione genitori-figli; in particolare la protezione dei minori, sottoposti a violente tensioni destinate ad influire sullo sviluppo della loro personalità, come purtroppo fatti recenti di cronaca evidenziano. I relatori hanno messo in risalto la domanda latente di intervento psicologico e la necessità di predisporre delle forme adeguate di accoglienza e lettura della domanda stessa. Hanno sottolineato la ricchezza del progetto complessivo illustrato dal catalogo assieme alla coerenza teorica di base che si rifà ai principi ispiratori del movimento umanistico-esistenziale quali l’unicità e la irripetibilità dell’essere umano. L’istituto Nea Zetesis, quindi, oltre a prevedere la formazione per gli operatori, prevede anche un adeguato intervento a sostegno di tutte le richieste di aiuto provenienti dal territorio (famiglia, scuola, ospedali ecc.). Sono previsti seminari di studio, gruppi esperienziali, sportello gratuito di primo ascolto e consultorio, coaching familiare. Sono aperte, inoltre, le iscrizioni ai seguenti corsi di formazione: 1. Scuola di specializzazione in psicoterapia della Gestalt riconosciuta dal Miur aperta a psicologi e medici. 2. Master di psicologia umanistico-esistenziale sul: “Ciclo della vita”. Rivolto a tutti coloro che sono coinvolti nelle relazioni di aiuto, relative alla perdita e alle situazioni di emergenza, e più in generale a tutti quelli che sono motivati ad acquisire una competenza psicologica rispetto alla comunicazione non patologica. 3. Corso di Tanatologia, psicologia del vivere e del morire, per operatori sociosanitari, addetti all’assistenza ai malati terminali e ai familiari, e per medici. Sono anche previste iscrizioni per tutti coloro che vorranno approfondire le tematiche della comunicazione non patologica nella relazione di aiuto e di contatto, previo colloquio motivazionale. Per gli altri corsi si rimanda alla consultazione del catalogo disponibile presso la sede dell’Istituto Nea Zetesis, Via Andrea D’isernia 20, 0817612296 o scaricabile dal sito: www.Neazetesis.it    
   
   
CON ‘VESTO NATURALE E SOLIDALE’ STUDENTI TOSCANI A LEZIONE DI SOSTENIBILITÀ  
 
Firenze, 3 dicembre 2012 – Aiutare gli studenti a fare scelte sostenibili indirizzandoli verso modelli di consumo a bassissimo impatto sociale e ambientale. É l’obiettivo di un progetto promosso dall’Acu (Associazione Consumatori Utenti della Toscana) in collaborazione con Regione e Ufficio Scolastico Regionale dal titolo ‘Vesto naturale e solidale – Tessile: cultura e sostenibilità dei consumi’, che è stato presentato oggi a Palazzo Strozzi Sacrati dall’assessore al welfare e alla tutela dei consumatori Salvatore Allocca e dal presidente di Acu Toscana e membro del Comitato regionale consumatori utenti (Crcu) Clara Gonnelli. “Si è creata gradualmente grande sensibilità – ha spiegato l’assessore Allocca – sulla filiera dei prodotti alimentari. Non altrettanto è invece accaduto su quella del tessile. Conoscere tutti gli aspetti relativi alla produzione dei capi di abbigliamento che indossiamo ogni giorno è importante, perchè quando arriviamo a comprare lo si faccia non soltanto in base alla qualità del prodotto ma anche in base a quella del proprio bisogno. E questo credo sia un elemento fondamentale a partire dai nostri figli. Altrettanto importante è poi sapere come gli indumenti possono venir riciclati. Un percorso che credo debba poi arrivare a coinvolgere anche chi produce, le grande firme”. Il progetto si rivolge agli studenti toscani delle scuole superiori con lo scopo di fornirgli strumenti per migliorare la conoscenza sulla filiera del tessile e della moda affrontando il tema in chiave di sostenibilità. Secondo alcune stime il settore del tessile e della moda tocca circa il 7% delle esportazioni mondiali totali ed è il terzo per importanza dopo trasporti e industria alimentare, con un impatto sociale ed ambientale quindi elevatissimo. Aspetti relativi al riciclo (si stima che ogni anno vengano gettati in discarica milioni di tonnellate di abiti la metà delle quali potrebbe essere reimpiegata) e all’acquisto di indumenti (specialmente quelli provenienti da paesi in via di sviluppo prodotti secondo normative meno severe delle nostre, con tutti i problemi legati all’impatto ambientale, sociale e sanitario) diventano sempre più importanti. A questo scopo l’Acu, iscritta nell’elenco regionale delle associazioni riconosciute dalla Regione e membro del Crcu, ha costituito una rete internazionale sul tessile ed inserito nei propri programmi di educazione al consumo il progetto presentato oggi. Il progetto prevede varie azioni. Gli studenti impareranno a saper leggere e confrontare le etichette dei capi di vestiario sia di uso comune che quelli utilizzati nello sport, a comprendere e comparare i diversi processi produttivi con un’attenzione particolare al mondo della moda (chi, dove, come produce e comunica attraverso i media). Saranno resi possibili anche percorsi di alternanza scuola-lavoro, organizzati seminari, per studenti ed insegnanti, sarà creata una piattaforma multimediale per permettere il confronto e lo scambio di informazioni tra i diversi istituti e gli esperti della rete internazionale creata dall’Acu. Ai ragazzi verrà inoltre proposto un bando di concorso per la produzione di materiale di vario tipo (filmati, spot pubblicitari, diari di bordo, spot informativi, progetti tecnici, cd ecc.), sarà organizzata una sfilata di moda con abiti ottenuti da filati naturali ed eco-sostenibili ed una campagna pubblicitaria. Al termine del progetto tutti parteciperanno ad un’iniziativa conclusiva (presumibilmente all’interno di Terra Futura 2013) che comprenderà, oltre alla premiazione delle scuole, mostre sui temi trattati, seminari ed iniziative collaterali. Spazio anche ad un concorso per tesi di laurea o di specializzazione sui temi del tessile naturale.  
   
   
LA REGIONECALABRIA HA PARTECIPATO AL SALONE NAZIONALE DELL’ORIENTAMENTO DELLA SCUOLA “JOB&ORIENTA”  
 
Catanzaro, 3 dicembre 2012 - La Regione Calabria ha partecipato alla ventiduesima edizione di “Job&orienta”: il salone nazionale dell’orientamento, della scuola, della formazione e del lavoro, che si è svolto alla Fiera di Verona, intitolato “Mani&ingegno. Migliori si diventa”. Lo stand della Regione, allestito dall´Istituto tecnico superiore “Pegasus” di Polistena, nel ruolo di coordinatore degli Istituti omonimi calabresi, è stato orientato sulla mobilità sostenibile. “Sono stati gli studenti italiani e dell´Unione Europea – ha sostenuto l’assessore regionale alla cultura Mario Caligiuri - che hanno visitato la cupola metallica da planetario che campeggia nello stand, all´interno della quale viene ininterrottamente proiettato un filmato che racconta alcune delle eccellenze della scuola calabrese. Un occasione – ha sottolineato - per promuovere l’offerta scolastica della nostra regione, mettendo anche in evidenza alcune realizzazioni innovative, come, tra l’altro, il prototipo di una vettura da competizione realizzato dall´Università della Calabria, una innovativa bicicletta di design prodotto dall´Università Mediterranea di Reggio Calabria ed altre significative testimonianze della creatività e della cultura tecnica espressa dai giovani della regione. La Calabria – ha detto ancora Caligiuri – è stata per la prima volta tra i protagonisti del più importante evento che collega la scuola e il mondo del lavoro, presupposto necessario per far ripartire l’economia regionale e nazionale, favorendo l’occupazione vera e produttiva delle giovani generazioni. Infatti, attraverso una serie di approfondimenti e testimonianze, si sta affrontando il tema dell’“intelligenza del fare” per scommettere su quelle professioni, quali ad esempio l’artigianato, che sono fortemente ridimensionate, rischiando, in alcuni settori, di scomparire. Insieme al Presidente Scopelliti – ha evidenziato l’esponente regionale – stiamo rafforzando il rapporto tra scuola e mondo del lavoro, ad esempio, creando la banca dati ‘Conoscenza Calabria’ che incrocia laureati e diplomati con le imprese, così come l’avvio degli Istituti tecnici superiori. A ciò – specifica infine Caligiuri - vanno aggiunte le attività in fase di realizzazione, come i tablet per studenti e docenti, i Poli formativi e il progetto ‘Una scuola per leggere’ che, a maggio 2013, approderà al Salone del Libro di Torino dove la Calabria sarà Regione ospite d´onore”.  
   
   
SCOPPIA IL CASO DEL 7% MARTELLI, AATO: “DOPO 18 MESI DAL REFERENDUM NESSUN SEGNALE DAL GOVERNO”. CONSEGNATI I RECLAMI DI 900 CITTADINI DELLA CAMPAGNA ‘OBBEDIENZA CIVILE’  
 
 Verona, 3 dicembre 2012– Martedì scorso, 27 novembre, sono stati consegnati all’Aato Veronese i reclami dei 899 cittadini della provincia di Verona che chiedono la restituzione della quota di tariffa corrisposta a titolo di remunerazione di capitale investito: l’ormai noto 7%. L’aato Veronese non può che prendere atto di tali reclami che, peraltro, sono la manifestazione da parte dei cittadini veronesi di rispettare la volontà popolare espressa attraverso il referendum del 12 giugno 2011. “La situazione è imbarazzante – esordisce Mauro Martelli, Presidente dell’Autorità d’Ambito, l’Aato Veronese -: al 30 novembre non si sa ancora come saranno i criteri di calcolo delle tariffe, a cui è strettamente legata la questione del 7%: le aziende di gestione Acque Veronesi e Azienda Gardesana Servizi non hanno la certezza di cosa accadrà l’anno venturo e non sono nelle condizioni di programmare al meglio la loro attività”. La competenza in materia di tariffe dell’acqua è stata trasferita dal Governo Italiano all’Autorità per l’Energia Elettrica e il Gas (l’Aeeg, ossia l’Autority nazionale che dal 2012 ha assunto competenze anche in materia di servizio idrico integrato). “A 18 mesi dal referendum di giugno 2011 si è ancora in attesa che l’Aeeg stabilisca la nuova metodologia tariffaria che recepisca l’abrogazione, sancita da 27 milioni di italiani, della remunerazione del capitale investito, e le modalità di restituzione dei soldi ai contribuenti”, afferma Martelli. “La volontà popolare è sacra, pur essendo io contrario all’abrogazione del 7%, perché non crea utili bensì va ad assorbire i costi del denaro – specifica il Presidente di Aato -. Non cambio, personalmente, la mia posizione: ma il mandato espresso dagli italiani attraverso il Referendum deve essere rispettato”. Non c’è in ballo solo la volontà dei cittadini, ma anche tutto il sistema del servizio idrico integrato. “L’aato Veronese tra meno di venti giorni dovrà procedere ad approvare le tariffe del servizio idrico per l’anno 2013, ma all’orizzonte non si scorge ancora alcuna decisione in merito al nuovo metodo tariffario – conclude Martelli -. Né da parte dell’ Autorità per l’Energia Elettrica e il Gas, né da parte del Ministero dell’Ambiente e della tutela del territorio. Evidentemente a qualcuno giova tenere il servizio idrico integrato nel caos”.  
   
   
LOMBARDIA: 13.000 IMMIGRATI HANNO CERTIFICATO IL LORO ITALIANO  
 
Milano, 3 dicembre 2012 - In Lombardia, dall´inizio del 2006 a oggi, 18.697 immigrati si sono iscritti al progetto ´Certifica il tuo italiano. La lingua per l´inclusione sociale, il lavoro è la cittadinanza´. Grazie a questa opportunità, in molti hanno potuto partecipare al corso d´italiano gratuito rivolto a stranieri adulti appartenenti alle fasce più deboli. I dati sono stati resi noti al convegno ´L´alfabeto dell´integrazione formazione linguistica di base per migranti in Europa´, cui ha partecipato l´assessore regionale alla Famiglia, Conciliazione, Integrazione e Solidarietà sociale Carolina Pellegrini che, affrontando il tema dell´integrazione, ha sottolineato come il dialogo interreligioso sia "un tema di assoluta importanza e rilevanza". Il Progetto - Il corso, che prepara alla certificazione e consente di iscriversi gratuitamente all´esame per ottenerla, è un progetto cofinanziato dal Ministero della Solidarietà Sociale e dalla Regione Lombardia ed è realizzato in collaborazione con l´Ufficio scolastico regionale per la Lombardia, la Fondazione Ismu e l´Osservatorio regionale per l´integrazione e la multietnicità. Sono già 13.488 gli immigrati che hanno superato gli esami e ottenuto la certificazione linguistica L2 utile per inserirsi nel mondo del lavoro. Libertà Religosa Per Aprirsi Al Confronto - "Il prossimo anno - ha detto Pellegrini - sarà l´anniversario dell´editto di Costantino; il Comune di Milano è già sceso in campo per rimarcare che il dialogo fra le persone passa, anche, attraverso la libertà religiosa e il riconoscimento dell´altro. Aprirsi all´altro significa riconoscerne l´identità e solo chi ha un´identità solida non ha paura ad aprirsi al confronto". L´assessore Pellegrini, leggendo un tratto dell´editto di Costantino, ha ricordato come "Milano, fin dal 313, si è dimostrata una città aperta e accogliente, auspico che, insieme, si possa continuare a lavorare per la pace e il dialogo. Solo attraverso il rispetto dell´altro si può, infatti, arrivare a una coesione sociale vera, che in questo momento è messa in seria discussione e pericolo". Azioni Sussidiarie Con Il Territorio - "La conoscenza della lingua italiana che si declina nelle possibilità di trovare un lavoro - ha sottolineato Carolina Pellegrini - è senza dubbio il primo impegno e il primo input da dare e credo che i risultati positivi di questo progetto ci spingano a proseguire in questa direzione. Tutto ciò, ovviamente, non basta. Occorre parlare, dialogare, interagire, capirsi, confrontarsi per mettere in campo con il territorio, e insieme ai soggetti coinvolti, una serie di azioni sussidiarie per predisporre politiche integrate. L´identikit Dei Corsisti - I corsi sono stati frequentati in maggioranza da donne, che nel periodo in esame sono state in totale 9.368, mentre gli uomini sono stati 6.222. Le donne superano gli uomini anche per quanto riguarda le Certificazioni: 7.722 contro 4.582. Per quanto riguarda i titoli di studio: il 15 per cento dei corsisti dichiara di non avere nessun titolo o solo le elementari, il 29 per cento ha un diploma di scuola media, il 37 per cento delle superiori e il 19 per cento una laurea. Il primato dei partecipanti va al Nord Africa, seguito da India, Bangladesh e Cina. Dal 2006 a oggi i corsi erogati in tutte le province lombarde sono stati 1.055 e sono stati organizzati da 18 reti costituite da Ctp (Centri territoriali permanenti per l´educazione degli adulti), Enti locali e associazioni. Assessore In Campo A 360 Gradi - "Questo tema mi ha sempre coinvolto - ha concluso l´assessore Pellegrini - prima di diventare assessore, infatti, ero, e sono tutt´ora, consigliera di Parità in Regione Lombardia e, proprio in questa veste, mi sono occupata di immigrazione, integrazione e politica del lavoro, tematiche che, anche oggi, continuano a coinvolgermi. Sono convinta che Regione Lombardia, proprio per via della tipologia di popolazione che ha, con un numero di immigrati significativo, non possa non operare nella direzione dell´integrazione per questo continuerò a coinvolgere tutta me stessa per portare avanti il compito che mi è stato affidato".  
   
   
PROVE DEL CAMBIAMENTO CLIMATICO IN TUTTA EUROPA  
 
Bruxelles,  3 dicembre  2012 - L´ultima relazione sugli effetti del cambiamento climatico in tutta Europa è stata appena pubblicata dall´Agenzia europea dell´ambiente (Aea), e contiene alcune conclusioni allarmanti. "Climate change, impacts and vulnerability in Europe 2012" (Relazione Aea n. 12/2012) afferma che il cambiamento climatico sta colpendo tutte le regioni in Europa, con un´ampia gamma di effetti sulla società e sull´ambiente. Nel futuro si prevedono ulteriori effetti, capaci di causare danni ancora più costosi. Secondo la relazione, si prevede che questi costi aumentino se le società europee non si adegueranno. In tutta Europa sono state osservate temperature medie più elevate, così come anche una diminuzione delle piogge nelle regioni meridionali, mentre le precipitazioni sono aumentate nell´Europa settentrionale. Anche lo scioglimento della calotta di ghiaccio in Groenlandia si è accelerato a partire dagli anni 90 del secolo scorso, con un arretramento eccezionale registrato nell´estate del 2012. Nel mare artico l´estensione e il volume del ghiaccio sono diminuiti molto più velocemente rispetto alle previsioni. Il record negativo della copertura di ghiaccio sul mare è stato osservato nel 2007, 2011 e 2012, e può essere paragonato a circa la metà delle dimensioni della normale copertura minima negli anni 80 del secolo scorso. Anche la copertura nevose è diminuita, la stragrande maggioranza dei ghiacciai si è ridotta di dimensione e la maggior parte dei terreni con presenza di permafrost si sono riscaldati. Inoltre, eventi meteorologici estremi come ondate di calore, inondazioni o siccità hanno causato sempre maggiori costi legati ai danni in tutta Europa negli ultimi anni. Anche se sono necessarie ulteriori prove per discernere la parte che può essere attribuita al cambiamento climatico in questa tendenza, la crescente attività umana in aree esposte a rischi è stato un fattore chiave. Si prevede che in futuro il cambiamento climatico vada a peggiorare questa vulnerabilità, poiché ci si aspetta che gli eventi meteorologici estremi diventino più intensi e frequenti. L´impatto del cambiamento climatico è stato osservato anche lungo le coste europee e nei mari. Il generale aumento dei livelli del mare su scala mondiale e sulla maggior parte delle coste d´Europa, è stato accompagnato da un aumento dell´acidificazione degli oceani, della temperatura superficiale del mare e del calore presente nell´oceano. Questo ha portato a una comparsa stagionale anticipata di varie specie marine e all´espansione verso nord di alcune specie di pesci e di plancton. I sistemi di acqua dolce hanno visto un calo nei flussi dei fiumi nell´Europa meridionale e orientale durante l´estate, e un aumento in altre regioni durante l´inverno. C´è stato anche un aumento nel numero di inondazioni registrate, nella frequenza e nell´intensità delle siccità (particolarmente nell´Europa meridionale) e nelle temperature dell´acqua in fiumi e laghi. Questo ha prodotto a uno spostamento verso nord di specie adattate alle acque fredde e alla prematura comparsa stagionale di fioriture di fitoplancton e zooplancton. La relazione ha concluso che alcune regioni saranno meno capaci di adattarsi a questo cambiamento climatico rispetto ad altre: in parte, le differenze economiche in Europa giustificheranno questa differenza. Gli effetti del cambiamento climatico potrebbero aggravare queste disuguaglianze. Tuttavia, il monitoraggio e la ricerca in corso e programmati a livello nazionale e Ue possono migliorare le valutazioni relative agli impatti passati e previsti del cambiamento climatico, aumentando così la base di conoscenza per l´adattamento. Jacqueline Mcglade, direttore esecutivo Aea, ha commentato: "Il cambiamento climatico è una realtà in tutto il mondo, e la portata e la velocità del cambiamento stanno diventando ancora più evidenti. Questo significa che ogni parte dell´economia, comprese le case delle famiglie, deve adattarsi oltre a ridurre le emissioni". Per maggiori informazioni, visitare: Relazione dell´Aea "Climate change, impacts and vulnerability in Europe 2012": http://www.Eea.europa.eu/pressroom/publications/climate-impacts-and-vulnerability-2012/  Agenzia europea dell´ambiente: http://www.Eea.europa.eu/    
   
   
GLI EUROPEI PUNTANO A FORNIRE UN MIGLIORE ACCESSO AI DATI SULLA BIODIVERSITÀ  
 
Bruxelles, 3 dicembre 2012 - Gli stati nordici hanno fatto un accordo per fondare un´infrastruttura nordica di scienza elettronica per la ricerca sulla biodiversità e l´ecosistema. Chiamata Lifewatch, questa iniziativa europea è emersa nell´ambito del Forum strategico europeo sulle infrastrutture di ricerca (Esfri). Lifewatch cerca di fornire un accesso migliore ai dati sulla biodiversità a vantaggio della ricerca sull´ambiente. La maggior parte dei dati sulla biodiversità è in possesso di istituzioni di ricerca, istituzioni di gestione ambientale e organizzazioni non governative (Ong). Dando al pubblico un migliore accesso, la ricerca scientifica sulla biodiversità e l´ecosistema riceverà la spinta di cui ha bisogno. Una questione calda è la gestione sostenibile dei servizi della biodiversità e dell´ecosistema della Terra. Lifewatch migliorerà efficacemente le nostre conoscenze delle funzioni dell´ecosistema e ci permetterà di fare previsioni e simulazioni, come interazioni ambientali e distribuzione delle specie, in un mondo in continuo cambiamento. Il lavoro svolto dal team di Lifewatch sarà utile ai fautori delle politiche a livello locale e globale. "I paesi nordici hanno grandi potenzialità per creare un´autostrada congiunta per l´informatica della biodiversità, che permetta ricerca d´avanguardia e modelli per un uso sostenibile delle nostre risorse naturali," ha detto il professor Ulf Gärdenfors, coordinatore del team svedese di Lifewatch, del Centro informatico delle specie svedese dell´Università svedese di scienze agrarie (Slu). La Svezia è stata il primo paese nordico a cominciare a costruire l´infrastruttura di ricerca internazionale per la biodiversità con l´iniziativa Lifewatch. La Slu sta collaborando con una serie di università e istituzioni del paese. Danimarca, Finlandia e Norvegia seguono rapidamente. I membri del team nordico di Lifewatch hanno cominciato ufficialmente a lavorare insieme all´inizio di novembre. Essenzialmente il team identificherà il potenziale scientifico di una comune infrastruttura nordica sulla base di inventari delle esigenze degli utenti, degli attuali depositi di dati e dei limiti riguardanti la condivisione dei dati in generale. I risultati generati dal loro lavoro porteranno allo sviluppo di strategie e a una proposta per il finanziamento di una fase di costruzione del Lifewatch nordico in collaborazione con vari gruppi, come consigli di ricerca, comunità scientifiche e ministeri. Nell´ambito dell´Esfri, Lifewatch si occuperà di questioni come: osservazione delle specie e citizen science, rilevatori; tratti delle specie, organizzazioni della biodiversità, servizi dell´ecosistema e dati ausiliari (osservazione della Terra). Gli esperti stanno attualmente lavorando per lanciare un consorzio congiunto europeo di Lifewatch, con la partecipazione di ricercatori spagnoli, italiani e olandesi. Per maggiori informazioni, visitare: Lifewatch: http://www.Lifewatch.eu/web/guest/home  Università svedese di scienze agrarie (Slu): http://www.Slu.se/en/    
   
   
TERREMOTO. SOSTEGNO AI TERRITORI COLPITI. DICHIARAZIONE CONGIUNTA DEI PRESIDENTI ERRANI, FORMIGONI, ZAIA.  
 
Bologna, 3 dicembre 2012 – I presidenti delle Regioni Emilia-romagna Vasco Errani, della Lombardia Roberto Formigoni e del Veneto Luca Zaia hanno rilasciato la seguente dichiarazione: “Il lavoro della Commissione Bilancio e Affari Costituzionali del Senato, protratto fino a notte fonda, ha introdotto importanti novità a sostegno dei territori colpiti dal sisma con voto unanime e con parere contrario del Governo. Un lavoro positivo, che va esattamente nella direzione indicata dalle forze economiche e sociali regionali e che ha introdotto la rateizzazione dei contributi previdenziali e assistenziali e dei premi assicurativi per i lavoratori dipendenti e la rateizzazione delle imposte per le aziende che hanno subito danni economici, con vistoso calo del fatturato, dovuti al terremoto. Apprendiamo ora che, con una scelta discutibile e negativa per le imprese danneggiate, è stato predisposto un maxi emendamento proprio per eliminare il principio di equità introdotto dalle modifiche del Senato. Per le nostre Regioni la questione non é chiusa, proseguiremo con le associazioni economiche e sociali a tener aperta e viva e l´attenzione del Paese e a ricercare le indispensabili soluzioni. A questo proposito abbiamo chiesto un incontro urgente al presidente Monti”.  
   
   
ALLUVIONE, DAI FONDI FESR 7,5 MILIONI PER METTERE IN SICUREZZA IL TERRITORIO TOSCANO  
 
Firenze, 3 dicembre 2012 – La messa in sicurezza del territorio e la prevenzione del rischio idrogeologico delle aree della Toscana colpite dalle alluvioni potrà contare su 7,5 milioni di risorse, provenienti dalle ultime due annualità del Fondo europeo di sviluppo regionale. Alla luce della grave emergenza in atto, l’assessore alle attività produttive Gianfranco Simoncini ha informato il Comitato di sorveglianza del Programma operativo regionale del Fesr (Fondo europeo di sviluppo regionale), acquisendone il parere favorevole, della decisione della giunta di utilizzare a questo scopo le risorse originariamente destinate al fondo di solidarietà per il terremoto. La giunta, nella seduta di lunedì, approverà una delibera che consentirà la nuova destinazione delle risorse sulla linea del Programma dedicata agli interventi per la messa in sicurezza idraulica. Il Comitato di sorveglianza si è riunito oggi alla Fortezza da Basso, a Firenze, per fare il punto sullo stato di avanzamento del programma. “La possibilità di dare una nuova destinazione a queste risorse – spiega l’assessore Simoncini – è per noi vitale in questa gravissima fase congiunturale, per fare fronte ai problemi più acuti e far ripartire l’economia nelle zone colpite, ma anche per mettere in cantiere, il prima possibile, una serie di interventi di natura strutturale a fronte di danni che a una prima stima ammontano a circa 500 milioni di euro”. L’assessore ha colto l’occasione per ribadire come il Fesr, ancora una volta, si confermi una leva fondamentale per lo sviluppo della Toscana. “Uno strumento che ci ha consentito, con successive rimodulazioni, di dare un sostegno forte al mondo produttivo investito dalla crisi economica peggiore degli ultimi decenni e a favorire, anche in tempi di restrizioni della spesa, i processi di innovazione, ricerca e sviluppo, il trasferimento tecnologico, l’ingegneria finanziaria per l’accesso al credito, tutti fattori determinanti per gettare le basi di una ripresa. A questi si affiancano, anch’essi frutto delle ultime modifiche che hanno consentito di spostare risorse là dove più servono, gli interventi per la messa in sicurezza del territorio, per le prevenzione del rischio idrogeologico e antisismico, la messa in sicurezza di scuole e edifici pubblici”. L’andamento del programma è buono, confermando la capacità della Toscana di spendere utilmente le ingenti risorse messe a disposizione dal Fesr che, come noto, sono per i sette anni del Por, 1.127 milioni di euro. Di questi, al 31 ottobre 2012 ne erano stati impegnati 854,1 (pari al 76%) e spesi 434,3 (pari al 39%). La spesa pubblica certificata ammontava a 389,9 milioni, dei quali 121,1 provenienti dal Fesr. L’obiettivo fissato al 31 ottobre è stato pienamente conseguito, con oltre 40 milioni di euro certificati (rispetto ai 28,3 previsti), ai quali corrispondono circa 134 milioni di spesa pubblica aggiuntiva. Un focus è stato dedicato ai Piani integrati urbani di sviluppo (piuss), nell’ambito dei quali sono stati attivati 115 progetti. A fronte di un costo totale ammissibile di 230,4 Meuro, gli impegni ammontano a 144,3 milioni di euro, (pari al 63%) mentre i pagamenti ammontano a 41,8 milioni (pari al 18%).  
   
   
"DALLA RICOSTRUZIONE USCIREMO PIÙ FORTI": È IL TITOLO DEL CORSIVO DEL PRESIDENTE DELLA REGIONE EMILIA-ROMAGNA, VASCO ERRANI, PUBBLICATO SUL SITO PRESIDENTERRANI.IT. E SUL SITO DELLA REGIONE È ON LINE UNO SPECIALE INTITOLATO "SEI MESI DAL SISMA, UN PRIMO BILANCIO"  
 
Bologna, 3 dicembre 2012 – "Dalla ricostruzione usciremo più forti": è il titolo del corsivo del presidente della Regione Emilia-romagna, Vasco Errani, pubblicato sul sito web www.Presidenterrani.it . E sul sito www.Regione.emilia-romagna.it/terremoto , è on line una dettagliata sezione speciale multimediale con sintesi, gallerie fotografiche, video e documenti intitolata “Sei mesi dal sisma, un primo bilancio”. Di seguito il testo del corsivo del presidente Errani: “I terremoti del 20 e del 29 maggio sono stati una tragedia per chi vive e lavora in questa terra. Ma dal primo giorno è stato chiaro un obiettivo: non torneremo “come prima”: dalla ricostruzione usciremo più forti. Perché da questa grande tragedia sapremo trarre un occasione per crescere: nella sicurezza sismica, nella tutela ambientale, nel risparmio energetico, nella ricerca, nella qualità del lavoro, nella tutela della legalità. E per riuscirci, abbiamo messo al centro del nostro impegno due valori quanto mai attuali, che ci hanno consentito di fare presto e bene: la solidarietà e il senso di comunità. Quel senso di comunità che si è manifestato fin da subito nell’emergenza scolastica, e ha permesso che quelle delle zone terremotate riaprissero con tutte le altre in regione. I ragazzi sono tornati in classe, con i loro compagni e i loro insegnanti, per superare insieme il trauma anche al di là dell’ambito familiare. I campi-tenda sono stati chiusi e le famiglie ancora senza casa hanno ricevuto, oltre all’assistenza, un sostegno per pagare l’affitto in alloggi provvisori, in attesa che siano ultimati i lavori nelle loro abitazioni. Abbiamo lavorato sempre insieme ai sindaci, con la collaborazione preziosa della protezione civile, con le associazioni delle imprese e dei lavoratori, grazie all’aiuto di migliaia di volontari e di professionisti delle emergenze abbiamo affrontato e superato questa fase. Ora stiamo ricostruendo. Per ripristinare e mettere in sicurezza abitazioni ed edifici produttivi ci sono 6 miliardi che da gennaio copriranno l’80% dei costi sostenuti da cittadini e imprenditori. Altri 6 miliardi consentiranno alle imprese, e in parte ai lavoratori, di posticipare e rateizzare in due anni i pagamenti di tasse a partire da giugno 2013. E’ pronta una legge regionale speciale per accelerare la rinascita dei centri storici. Abbiamo costituito una struttura specializzata in materia per il controllo della legalità. Il Governo ha compreso che aiutando noi avrebbe aiutato la ripresa del Paese. E ha sostanzialmente corrisposto, pur in una fase di grande difficoltà, alle nostre attese. Ma dal Governo e dal Parlamento ci attendiamo qualcosa di più. Per esempio che si affrontino due nodi irrisolti sul piano fiscale, per quelle imprese che hanno registrato un calo evidente del fatturato indotto non dalla crisi ma dal terremoto e per il rinvio dei pagamenti dei contributi, Inps e Inail, per i lavoratori delle imprese colpite. Noi non abbiamo mai chiesto privilegi, né li chiediamo ora. E credo che questa terra abbia risposto con orgoglio e con tempestività alla catastrofe che l’ha colpita. Ma non possiamo far finta che non sia successo nulla, e sono certo che le ragioni dell’Emilia-romagna troveranno l’ascolto che meritano”.  
   
   
ALLUVIONI, ROSSI: LA REGIONE HA CHIESTO LO STATO DI EMERGENZA E RISORSE PER 50 MILIONI  
 
Firenze, 3 dicembre 2012 – – La Regione Toscana ha chiesto al governo la dichiarazione dello stato di emergenza e un contributo di 50 milioni di euro per tutti i territori toscani colpiti dalle alluvioni di questo mese. Lo ha annunciato il presidente della Regione Toscana Enrico Rossi al consiglio comunale di Carrara, riunito in una seduta che ha avuto al centro le gravi ferite inferte dal passaggio del ciclone Medusa. Venerdì prossimo, ha detto Rossi, il consiglio dei ministri dovrebbe discutere la nostra richiesta. Su questo tema Rossi ha avuto nel corso della giornata colloqui telefonici con il ministro Grilli, con il sottosegretario Catricalà e con il responsabile della Protezione civile Gabrielli. Quanto alle risorse che verranno stanziate, ha ricordato il presidente, esse serviranno per gli interventi di emergenza e se, come richiesto, saranno inserite nella dichiarazione dello stato di emergenza, saranno considerate al di fuori del patto di stabilità. Nel corso del suo intervento Rossi ha riassunto i recenti provvedimenti assunti dalla Regione per far fronte a queste tragiche ondate alluvionali, a partire dai 100 milioni stanziati per gli eventi del 10, 11 e 12 novembre (di cui oltre 24 per la provincia di Massa Carrara). Il presidente ha poi voluto testimoniare direttamente al Consiglio e, attraverso esso, ai cittadini di quest’area colpita per la seconda volta in pochi giorni, la vicinanza concreta e fattiva della Regione. “Sono voluto venire qui subito – ha detto – per verificare di persona quanto accaduto ma anche per trasmettere direttamente un messaggio di fiducia e di coraggio in questo momento durissimo. Stiamo uniti, coesi e vedrete che, mettendoci tanto impegno, ce la faremo”.  
   
   
TERRITORIO: ABRUZZO, PIENO STEGNO A PROGETTO COSTA TRABOCCHI  
 
Pescara, 3 dicembre 2012 - "In riferimento alle dichiarazioni del Presidente di Confindustria Chieti, Paolo Primavera, vorrei evidenziare come ai più non sia ancora chiara la differenza tra il progetto territoriale della Costa dei Trabocchi, che comprende anche la naturale e famosa Via Verde, e l´eventuale Parco della Costa teatina che, lo ripeto, è ben altra cosa. Voglio ribadire che il sottoscritto da anni porta avanti la realizzazione del Progetto territoriale della Costa dei Trabocchi che ha visto anche lo stanziamento dei fondi Fas". E´ quanto ha dichiarato l´assessore regionale Mauro Febbo che aggiunge: "Si tratta di una realtà concreta che inizia a diventare un percorso tangibile e condiviso da Provincia di Chieti, Confcommercio, Patti territoriali, Organizzazioni professionali, portatori di interesse e la stessa Confindustria. Come da comunicazione ufficiale del 22 settembre 2011 ha formalizzato la piena condivisione di questo progetto. Mi spiace che qualcuno continui a confondere le posizioni dei soggetti interessati alla fattiva realizzazione del Progetto della Via verde che rappresenta sia la tutela ambientale sia un volano di sviluppo delle attività economiche di quell´area. Pertanto, come ho già sottolineato, lo sviluppo di un territorio passa attraverso la partecipazione di tutti gli attori e la nostra fascia costiera ha iniziato questo percorso da tempo ascoltando sia gli Enti che i portatori di interesse. E´ chiaro quindi che attraverso le sue dichiarazioni, sulle quali evidentemente è stata fatta un pò di confusione (mi auguro in buona fede), anche il Presidente Paolo Primavera ha confermato di essere d´accordo con il sottoscritto e di condividere la strada intrapresa che rappresenta la naturale soluzione in considerazione delle caratteristiche del territorio e le esigenze delle attività produttive. Infatti, il Tavolo tecnico, da me proposto, rappresenta il giusto viatico per continuare tutti insieme a realizzare un progetto realizzabile che tenga conto e rendere compatibili tutte le istanze economiche, imprenditoriali e artigianali con la tutela e la valorizzazione della Costa dei trabocchi".  
   
   
ENTI LOCALI:6,7 MLN DI PREMIALITA´ RIFIUTI PER 77 COMUNI SICILIANI  
 
Palermo, 3 dicembre 2012 - Sono 77 i comuni siciliani che otterranno la premialita´ per il servizio rifiuti del 2010. Lo prevede un decreto del dirigente generale delle Autonomie locali, Luciana Giammanco, gia´ inviato alla ragioneria dell´assessorato per la registrazione. La premialita´ e´ stabilita da una norma del 2010, che ha previsto l´assegnazione di risorse aggiuntive, per il triennio 2010-2012, a favore di quei Comuni che abbiano assicurato l´integrale pagamento dei costi dei servizi, ricevuti al 31 dicembre 2009 per la raccolta, il trasporto e lo smaltimento in discarica dei rifiuti solidi urbani. La conclusione dell´istruttoria e´ stata accelerata, grazie a una direttiva del presidente della Regione, Rosario Crocetta, per consentire ai comuni destinatari della premialita´ di poter inserire le risorse nelle variazioni dei bilanci di previsione per il 2012. La somma destinata ai 77 comuni e´ di 6,714 milioni, mentre sono stati accantonati 2,182 milioni per altri 25 comuni per i quali e´ necessario un supplemento d´istruttoria. I Comuni beneficiari della premialita´ sono 5 in provincia di Agrigento e Caltanissetta, 9 nel catanese, 25 a Messina, 17 a Palermo, 3 a Ragusa, 6 nel siracusano e 7 a Trapani.  
   
   
SICILIA, ISOLE MINORI: 5 MLN PER IL TRASPORTO DEI RIFIUTI VIA MARE  
 
Palermo, 3 dicembre 2012 - Cinque milioni di euro quale contributo per il finanziamento del servizio di trasporto dei rifiuti via mare a favore dei comuni delle isole minori siciliane. Lo prevede il decreto, firmato il 29 novembre dal dirigente generale del dipartimento regionale delle Autonomie locali, Luciana Giammanco, e gia´ inviato alla Ragioneria centrale dell´assessorato per la registrazione. Agli otto comuni interessati andra´ l´81,74 per cento del contributo richiesto per il 2012. E, in particolare: Lipari (1,866 milioni), Leni (187mila), Santa Marina Salina (331mila), Malfa (246mila), Lampedusa e Linosa (804mila), Ustica (286mila), Pantelleria (819mila) e Favignana (457mila).  
   
   
CAROVIGNO: DAL 20 DICEMBRE IN FUNZIONE IL DEPURATORE  
 
Bari, 3 dicembre 2012 - "Il 20 dicembre prossimo, l´impianto di depurazione di Carovigno entrerà in esercizio". Lo ha reso noto l´Assessore regionale alle Opere pubbliche e Protezione civile Fabiano Amati, a seguito della riunione tecnica svoltasi a Bari alla presenza del sindaco di Carovigno Vittorio Zizza, il Direttore Generale dell´Autorità idrica pugliese Vito Colucci e tecnici dell´Acquedotto pugliese. (...) "Dopo l´adozione del provvedimento di autorizzazione provvisoria allo scarico del 23 novembre scorso - ha spiegato l´assessore - e la rassicurazione da parte dell´Autorità Idrica Pugliese circa la copertura finanziaria per i lavori da eseguire sull´impianto depurativo e la relativa condotta sottomarina, abbiamo definito uno strettissimo cronoprogramma delle prossime iniziative. Martedì 4 dicembre, infatti, l´Acquedotto pugliese prenderà in consegna l´impianto dal Comune di Carovigno. Da quel giorno e fino al 20 dicembre, data stabilita per l´avvio del depuratore, i tecnici di Aqp eseguiranno una puntuale ricognizione di tutte le opere e le necessarie verifiche tecniche sulle stesse. Con riferimento poi alle opere di rifunzionalizzazione della condotta sottomarina, che rileva ai fini dell´autorizzazione definitiva, riuniremo un tavolo tecnico entro la prossima settimana allo scopo di riuscire ad ottenere dagli enti competenti tutti i pareri utili all´espletamento delle iniziative, nel rispetto dei termini stabiliti. Infine, per quanto riguarda i lavori di rifunzionalizzazione della linea fanghi, nei prossimi giorni, Aqp pubblicherà il bando di gara."  
   
   
DISCARICA BORGOGIGLIONE, ROMETTI: "DA REGIONE UMBRIA LAVORO SERIO E COSTANTE PER RIDURRE DISAGI E TUTELARE POPOLAZIONE"  
 
 Perugia, 3 dicembre 2012 - "La Regione Umbria ha compiuto un lavoro serio e costante per mettere in atto tutte le procedure e le azioni necessarie a garantire un corretto utilizzo della discarica di Borgogiglione, anche in relazione agli aspetti connessi alla viabilità, avendo come principale obiettivo di contenere i disagi e di tutelare la salute delle comunità interessate": lo ha affermato l´assessore regionale all´ambiente, Silvano Rometti, in risposta alle dichiarazioni del sindaco di Corciano su un presunto disinteresse della Regione rispetto ai problemi legati alla viabilità di accesso alla discarica. "Dalla valutazione di impatto ambientale, che ha riguardato anche il percorso di accesso al sito, alle numerose riunioni in assessorato con tutti i soggetti interessati, fino al recente sopralluogo del 22 novembre, la Regione ha sempre mantenuto alta l´attenzione ed il proprio impegno per ricercare, in forma partecipata, le migliori soluzioni possibili. Un comportamento lineare - ha aggiunto Rometti -, verificabile nei fatti, che allontana qualsiasi insinuazione di disinteresse o di latitanza da parte della Regione che peraltro - ha sottolineato l´assessore - non ha ricevuto alcun invito, come sostiene il sindaco di Corciano, all´assemblea pubblica di martedì scorso". Entrando nel merito della questione, Rometti ha ricordato che la valutazione di impatto ambientale sulla discarica di Borgogiglione si è conclusa favorevolmente con prescrizioni. In particolare, per gli aspetti connessi alla viabilità di accesso alla discarica e sulla base dei pareri espressi dal Comune di Perugia e dalla Direzione regionale per i beni culturali e paesaggistici dell´Umbria, è stato interdetto l´utilizzo della strada di "Sant´antonio-belveduto", limitrofa alla "Villa Colle del Cardinale" a Colle Umberto, impedendo contestualmente la possibilità di modifiche morfologiche ed orografiche del tracciato stradale. Con lo stesso atto, per contenere il disagio causato dal traffico di mezzi pesanti, si è stabilito che la società che gestisce la discarica collabori con la Provincia di Perugia per la realizzazione di lavori di manutenzione e consolidamento della sovrastruttura e della pavimentazione stradale. Recentemente il Comune di Corciano - ha proseguito l´assessore, a seguito di disagi subiti dai residenti di Mantignana, ha richiesto alla Provincia di Perugia l´emissione di un provvedimento per impedire l´utilizzo della strada che passa per Mantignana da parte dei mezzi adibiti al trasporto rifiuti. "Nel giro di 15 giorni, a partire dal 9 novembre - ha sottolineato Rometti -, ho convocato ben due riunioni con tutti i soggetti interessati, il Direttore della direzione regionale per i beni culturali e paesaggistici dell´Umbria, il Sopraintendente per i beni architettonici e paesaggistici dell´Umbria, i Comuni di Perugia, Magione, Corciano, Passignano sul Trasimeno e Panicale e i Direttori dell´Ati 2 e della Gest, per trovare soluzioni utili a superare le difficoltà dovute anche all´apposizione di un vincolo alla percorribilità apposto dalla Direzione regionale dei beni culturali dell´Umbria e non dalla Regione. Ciò - ha proseguito Rometti - andando ben oltre quelle che sono le competenze di programmazione proprie della Regione e che certamente non riguardano la convocazione di riunioni e l´attivazione di sopralluoghi per risolvere problemi di viabilità di strade non regionali. Gli incontri - ha aggiunto - hanno comunque permesso di individuare una possibile modifica alla viabilità in corrispondenza della Villa del Cardinale che allontana la sede viaria e quindi il transito dei mezzi pesanti. Una soluzione per la quale sono stati quantizzati anche i costi necessari alla realizzazione ed individuata una possibile copertura finanziaria a valere sui proventi connessi alla gestione della discarica. Si è inoltre in attesa di verificare la percorribilità di strade alternative proposte, nel corso della stessa riunione, dal Direttore della direzione regionale per i beni culturali e paesaggistici dell´Umbria e che sono state oggetto di appositi sopralluoghi. In attesa di concordare con i soggetti interessati la soluzione definitiva che consenta di attenuare i disagi per i residenti di Mantignana - ha concluso l´assessore - il Direttore dell´Ati 2 ha disposto che la società di gestione della discarica eviti il passaggio all´interno dell´abitato di Mantignana dei mezzi più piccoli, per i quali si è verificata la possibilità di percorrenze alternative".  
   
   
VALLE D’AOSTA: SETTIMANA EUROPEA PER LA RIDUZIONE DEI RIFIUTI 2012 TEMPO DI BILANCI E NUOVE INIZIATIVE  
 
Aosta, 3 dicembre 2012 - Ancora una volta i valdostani hanno accolto con interesse e partecipazione le iniziative della Settimana europea per la riduzione dei rifiuti, organizzata dall’Assessorato del territorio e ambiente nell’ambito del Programma triennale di riduzione dei rifiuti 2011-2013, che ha concluso la sua quarta edizione domenica 25 novembre, in piazza Chanoux. Tutto il territorio valdostano è stato coinvolto in un ricco programma dal 19 al 25 novembre, a partire dall’ormai tradizionale Eco Camper, il punto informativo itinerante che ha fatto tappa in numerosi mercati della Valle facendo chiarezza sulle azioni che possiamo attuare per ridurre i rifiuti e per migliorare la raccolta differenziata di qualità. I cittadini sono stati coinvolti in un gioco-test, per verificare la loro bravura nella riduzione dei rifiuti, e nella compilazione di un questionario funzionale a monitorare le azioni individuali attuate per prevenire la produzione dei rifiuti durante la spesa e le attività domestiche e ad acquisire dati utili sulla pratica del riuso e della riparazione dei prodotti acquistati. Novità di questa edizione, la distribuzione del dvd Io differenzio… e tu?, realizzato per promuovere la raccolta differenziata di qualità e pubblicato su Youtube in una playlist dedicata al tema dei rifiuti, a cura della Regione Valle d’Aosta. Anche le scuole secondarie di primo e secondo grado sono state coinvolte con la proiezione di video tematici su La raccolta differenziata in Valle d’Aosta, seguiti da riflessioni e dibattiti sull’argomento. Un’iniziativa che rientrava a pieno titolo nella cornice della Settimana di educazione allo sviluppo sostenibile promossa dall’Unesco La formula usata per l’Eco Camper è stata proposta anche per lo stand allestito in piazza Chanoux ad Aosta, dal 23 al 25 novembre, e nei punti informativi presenti negli ipermercati della Plaine, dove sono state illustrate anche le iniziative avviate con l’accordo volontario, firmato lo scorso settembre tra l’Assessorato del territorio e ambiente e la Grande Distribuzione Organizzata, per l’avvio di azioni per la riduzione dei rifiuti, la promozione della raccolta differenziata e la creazione di punti vendita ecosostenibili volti a promuovere il consumo di prodotti a minor impatto ambientale. Nell’ambito di tale accordo, da questa settimana, è operativa anche l’iniziativa Salva il tappo! che consente di raccogliere i tappi di sughero, separandoli dal resto dei rifiuti per avviarli al recupero. Si tratta di un progetto per il riciclo di materie utili, inserito tra le buone pratiche concordate con il punto vendita Gros Cidac. Concretamente, il primo punto di raccolta è per il momento presente all’interno del suddetto ipermercato tramite alcuni contenitori dove i cittadini possono riporre i tappi di sughero (ma non i tappi in silicone), ripuliti dalle parti metalliche o di plastica che spesso li ricoprono. Il ritiro in loco dei tappi avviene a cura della Cooperativa sociale Artimestieri onlus, di Boves (Cn), specializzata dal 1989 in bioedilizia e arredi naturali. Il recupero è funzionale alla trasformazione dei tappi in un granulato da utilizzare in edilizia come ottimo isolante naturale e rinnovabile, in sostituzione dei materiali derivati dal petrolio. Il sughero biondo granulare - ribattezzato Ri-sughero - ottenuto dal processo di lavorazione dei tappi, viene successivamente impiegato per migliorare l´isolamento termo-acustico e l´efficienza energetica degli edifici, riducendo i consumi di energia e l’emissione di anidride carbonica. Ad evento concluso, i dati della Settimana confermano l’interesse verso questa manifestazione: sono stati più di 1.200 i cittadini coinvolti nelle attività (la metà dei quali studenti); oltre 200 i questionari compilati e altrettante le eco-borse in cotone e i dvd distribuiti.