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MERCOLEDI

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Notiziario Marketpress di Mercoledì 06 Giugno 2007
DUPONT LANCIA DUPONT CERENOL LA NUOVA FAMIGLIA DI POLIMERI RICAVATA DA FONTI RINNOVABILI QUALI IL MAIS PER SCARPE DA CORSA, ATTACCHI DA SCI, COSMETICI, COMPONENTI AUTOMOBILISTICI E APPLICAZIONI IN FIBRA ELASTANE.  
 
 Dupont ha annunciato lo sviluppo di Dupont Cerenol , una nuova famiglia di polimeri ricavata al 100% da fonti rinnovabili. Questa nuova linea di prodotti polimerici brevettati ricavati dal mais anziche´ dal petrolio va ad aggiungersi a Dupont Sorona. Cerenol migliora le proprieta´ di prodotti finali in un ampio ventaglio di applicazioni che comprendono: scarpe da corsa, attacchi da sci, cosmetici, componenti automobilistici e applicazioni in fibra elastane. Dupont Cerenol e´ una famiglia di polioli (polieterdioli) ad alte prestazioni ricavati da fonti rinnovabili. Cerenol puo´ sostituire gli ingredienti o i prodotti finiti derivati dal petrolio senza comprometterne minimamente la funzionalita´. Offre anzi proprieta´ a valore aggiunto e accresce l’efficienza dei processi produttivi di numerosi articoli quali: prodotti per la cura personale, fluidi funzionali ed elastomeri ad alte prestazioni. A differenza dei prodotti ricavati dal petrolio o a base vegetale, Dupont Cerenol puo´ essere facilmente modulato in modo tale da soddisfare specifiche esigenze; e´ inoltre in grado di generare prodotti finali con migliori prestazioni e genera un minore impatto ambientale. "I clienti richiedono prodotti eco-efficienti ma a parita´ di prestazioni. Siamo quindi lieti di poter offrire ora sia Sorona che Cerenol -- due polimeri ad alte prestazioni con proprieta´ analoghe se non addirittura superiori a quelle dei polimeri derivati dal petrolio", ha dichiarato Peter C. Hemken, Vice President & General Manager di Dupont Bio-based Materials. Il nome Cerenol deriva da Cerere, la dea romana dell’agricoltura. Il poliolo liquido si ricava dal Bio-pdo prodotto dalla joint venture Dupont Tate & Lyle Bio Products con sede a Loudon, Tenn (Usa). Dupont Cerenol si ottiene dalla polimerizzazione del Bio-pdo. Rispetto ai prodotti analoghi come il politetrametilene-glicol-etere (Ptmeg), Dupont Cerenol offre un impatto ambientale decisamente inferiore, come rilevato da un’analisi del ciclo di vita conforme a Iso 14000: consente infatti un risparmio complessivo di energia non rinnovabile del 40% e una riduzione delle emissioni di gas a effetto serra del 42 %. Cerenol viene prodotto negli stabilimenti di Dupont negli Stati Uniti e in Canada. Cerenol puo´ essere utilizzato per svariate applicazioni cui offre notevoli vantaggi. Nei prodotti per la cura personale come le lozioni, ad esempio, alcuni tipi di Cerenol lasciano la pelle morbida anche con un minore contenuto di additivi. Se usato in alcuni fluidi funzionali come quelli di trasferimento termico, Cerenol li rende biodegradabili e con eccellente conduttivita´ termica. Cerenol e´ un segmento morbido ideale per diversi elastomeri termoplastici di cui migliora le prestazioni. Ad esempio nelle fibre di elastane puo´ sostituire il segmento morbido petrolchimico del polimero per un miglior recupero elastico e una maggiore velocita´ di filatura della fibra. Cerenol sara´ l’ingrediente chiave di due altri prodotti di Dupont ricavati da fonti rinnovabili. Prima di tutto, verra´ utilizzato per offrire maggiore resistenza alle scalfitture e flessibilita´ alle vernici di fondo e alle vernici trasparenti di Dupont Performance Coatings del settore automobilistico, che saranno introdotte sul mercato nel primo trimestre del 2008. In secondo luogo, Dupont lancera´ a fine 2007 dei tipi di elastomero termoplastico Dupont Hytrel a base di Cerenol con proprieta´ analoghe a quelle dei tipi di Hytrel tradizionale. Le straordinarie conoscenze scientifiche di Dupont nel campo della biologia, della chimica e della scienza dei materiali, che spaziano dalle sementi ai prodotti finali a valore aggiunto, hanno portato alla creazione di Dupont Renewably Sourced Materials, cioe´ materiali a base di risorse rinnovabili almeno per il 20% del loro peso. Si tratta di prodotti ad alte prestazioni derivati in misura significativa da risorse agricole rinnovabili e sostenibili anziche´ dal petrolio. I Renewably Sourced Materials di Dupont contribuiranno a ridurre l’impatto ambientale, a promuovere lo sviluppo rurale e a sviluppare nuovi mercati per gli agricoltori di tutto il mondo, oltre che a diminuire il contenuto di sostanze petrolchimiche nei prodotti di utilizzo quotidiano. .  
   
   
MISURE AGROAMBIENTALI: ASSEGNATE ALL´EMILIA-ROMAGNA LE RISORSE NECESSARIE PER OLTRE 45 MILIONI DI EURO. GIA´ AVVIATI DA AGREA I PAGAMENTI A CIRCA 10 MILA BENEFICIARI.  
 
I pagamenti agroambientali 2006 stanno finalmente arrivando nelle casse degli agricoltori. A seguito di una anticipazione di cassa del Ministero dell´economia per complessivi 545 milioni di euro, all´Emilia-romagna sono stati assegnati circa 45,5 milioni di euro, necessari al pagamento delle domande sulle misure agroambientali e sulle restanti misure del Programma regionale di Sviluppo Rurale ammesse alla liquidazione entro il 15/10/2006. Agrea, organismo pagatore regionale, ha già avviato le liquidazioni a favore dei circa 10. 000 beneficiari; si prevede che l´intera operazione possa concludersi entro la prima settimana di giugno. "Ci stiamo finalmente avvicinando - ha dichiarato l´assessore regionale all´agricoltura, Tiberio Rabboni - alla conclusione di una lunga vicenda che creato numerosi problemi alle aziende coinvolte le quali, dopo due anni consecutivi di difficoltà di mercato, si sono trovate a dover fronteggiare una ulteriore crisi finanziaria. Si tratta di un fatto importante, che consente di anticipare i tempi di pagamento rispetto all´approvazione del nuovo Piano regionale di sviluppo 2007 - 2013, e che rappresenta il frutto di un ottimo lavoro di squadra portato avanti da Regioni e Governo". .  
   
   
AUSTRIA, IL PAESE DEI SUPERMERCATI  
 
Nel 2006 il commercio al dettaglio di generi alimentari ha di nuovo registrato un aumento dopo anni di stagnazione. Il fatturato è infatti cresciuto del 3,3 p. C. , in termini reali dell´1,7 p. C. Anche le cifre per il primo trimestre del 2007 sono positive e ci si aspetta un simile andamento per tutto l´anno. Motore della crescita, secondo l´Ice, sono ancora una volta i discount. Il numero dei negozi è leggermente diminuito (-28); a farne le spese soprattutto i piccoli esercizi, mentre quelli con una superficie superiore a 400 mq sono aumentati. La concentrazione di mercato in Austria, nel settore dei generi alimentari, è molto elevata. .  
   
   
AZIENDA ALIMENTARE SLOVENA SI ESPANDE IN SERBIA  
 
 La Mip, azienda alimentare slovena, ha acquisito la maggioranza azionaria della Kolbis, un´azienda di lavorazione della carne presente in Serbia. Si tratta di una mossa strategica con cui la compagnia slovena trae profitto dalla nuova unione delle dogane, che si sta formando nell´Europa Sud-orientale. Lo comunica la Camera di Commercio Slovena. La nuova unione comprenderà Slovenia, Croazia, Serbia, Bosnia-herzegovina, Montenegro, Macedonia e Moldavia. L´acquisizione del pacchetto di maggioranza nella Kolbis è solo il primo passo della slovena Mip, che intende svilupparsi nei mercati dei Paesi balcanici. La Kolbis è una delle poche aziende serbe che hanno il permesso di esportare i loro prodotti nell´Ue. .  
   
   
DOMANDE DI AMMISSIONE AL FINANZIAMENTO PER L’ABBATTIMENTO DEI MELI INFETTI  
 
Aosta – L’assessorato dell’Agricoltura e Risorse naturali ricorda che sono aperti i termini di presentazione delle domande di ammissione al finanziamento per l’abbattimento di meli infetti dalla fitoplasmosi del melo, nota comunemente con il nome scopazzi del melo. Le domande, indirizzate all’ufficio servizi fitosanitari della Direzione produzioni vegetali, agriturismo e servizi fitosanitari, dovranno pervenire alla Regione entro e non oltre sabato 30 giugno prossimo. La modulistica è disponibile presso l’ufficio servizi fitosanitari a Saint-christophe, loc. Grande Charrière, 66, presso gli uffici di zona di Morgex, Aymavilles, Signayes, Châtillon e Pont-saint-martin o su internet alla pagina www. Regione. Vda/agricoltura. .  
   
   
BECCALOSSI:9.000 STORIONI NEL PO E NEGLI AFFLUENTI TERMINATO IL RIPOPOLAMENTO ANCHE NEI FIUMI ADDA, OGLIO E MINCIO INTERESSATE LE PROVINCE DI BRESCIA,CREMONA,LECCO,LODI E MANTOVA  
 
Con le ultime immissioni di giovani storioni, effettuate in questi giorni nei fiumi Adda, Oglio e Mincio, si è concluso il ciclo triennale del progetto Life Natura Cobice, mediante il quale Regione Lombardia ed Ersaf (Ente Regionale per i Servizi all´Agricoltura e alle Foreste) hanno favorito il ripopolamento nel fiume Po e nei i suoi affluenti di questa specie autoctona. Lo storione cobice (Acipenser naccarii) allo stato selvatico si trova ad elevato rischio di estinzione. Soprattutto a partire dagli anni settanta la sua presenza si è ridotta drasticamente (fino all´80%) con la quasi totale scomparsa dagli affluenti del Po. Per questo dal 1988 Regione Lombardia ha iniziato a lavorare ponendosi come obiettivo il recupero di questa specie, favorendo la ricerca di metodi per la riproduzione in cattività degli storioni. Un´attività che ha permesso, da allora ad oggi, di immettere nelle acque dei fiumi lombardi circa 370. 000 esemplari di taglia compresa tra i 2,5 e i 90 centimetri. "Il progetto Life Natura Cobice - dice Viviana Beccalossi, vicepresidente e assessore regionale all´Agricoltura - è stato approvato dalla Commissione Europea nel 2004 e per il terzo anno consecutivo ha visto ricercatori e tecnici impegnati nelle operazioni di ripopolamento". La produzione di storioni idonei, tutti geneticamente selezionati e controllati, avviene presso l´allevamento V. I. P. Di Orzinuovi (Brescia), centro regionale di riferimento per la salvaguardia e la valorizzazione degli storioni autoctoni, la cui attività sperimentale è coordinata da Ersaf. "Gli storioni - continua Viviana Beccalossi - sono trasportati fino alle rive dei fiumi grazie a speciali vasche per pesci vivi della capacità di 2,5 metri cubi le cui acque, per evitare qualsiasi tipo di danno ai pesci, vengono mantenute a una temperatura costante di circa 15°gradi grazie all´immissione di ossigeno liquido. La liberazione avviene sempre alla presenza delle autorità competenti, di tecnici Ersaf e di biologi qualificati". "Il progetto Life - aggiunge Francesco Mapelli, presidente dell´Ersaf - prevedeva la liberazione di 9. 000 esemplari di 30-40 centimetri (2 anni di età, peso compreso tra 0,5 e 1 chilogrammo) in vari punti dei fiumi Adda, Oglio e Mincio. La distribuzione dei pesci è stata curata in collaborazione con la Provincia di Cremona e l´appoggio degli Enti territoriali competenti per i vari territori come Province, Guardie Ittiche Provinciali, Parchi Fluviali, Comuni, Associazioni di pesca e semplici volontari". "Dei 9. 000 storioni immessi - sottolinea Viviana Beccalossi - ben 4. 000 sono dotati di microchip, che permette ai tecnici di risalire velocemente alle informazioni che li riguardano (genitori, data, luogo di immissione nel fiume, dimensioni e peso) e quindi elaborare facilmente dati come la distanza percorsa e la crescita, per poter effettuare ricerche di vario genere". Anche gli individui non "microchippati", comunque, sono distinguibili rispetto ai pochissimi esemplari selvatici, presenti ormai solo nelle acque dell´Adriatico, attraverso indagini genetiche. "Terminate le operazioni di immissione degli storioni - conclude Francesco Mapelli - continua a rimanere attiva la rete di monitoraggio che, assieme agli Enti, coinvolge pescatori e volontari, ma anche semplici frequentatori dei fiumi che possono aiutare i giovani pesci (a uno storione occorrono circa 10 anni per diventare adulto) ad affrontare le insidie costituite in particolare da sbarramenti e predatori acquatici". Questo il dettaglio delle immissioni di storioni. Nell´ordine: il fiume, il numero di pesci, il periodo di immissione e le province interessate. Adda 2. 000 Novembre 2005 Lodi, Cremona; Mincio 1. 000 Dicembre 2005 Mantova; Adda 2. 000 Gennaio 2007 Cremona, Lecco Aprile 2007; Mincio 2. 000 Gennaio 2007 Mantova Febbraio 2007; Oglio 2. 000 Gennaio 2007 Brescia, Cremona, Mantova Marzo 2007 . .  
   
   
SUINI DOP: CRESCE LA RICHIESTA MA VA DIFESA LA SPECIE A RUBA TRA I CONSUMATORI LE RAZZE AUTOCTONE, OGGI DISPONIBILI ANCHE ON LINE  
 
L’italia è il paese con il maggior numero di razze autoctone d’Europa. Sono 28, di cui circa un terzo in via d’estinzione (Fonte: Atlanteparchi - Slow Food). Nel 2006 c’è stato, inoltre, un incremento del 2,2% per gli acquisti dei prodotti agroalimentari a denominazione di origine (fonte: Cia, Confederazione italiana agricoltori). L’italia è, infatti, leader in Europa nelle Dop (Denominazione di origine protetta), Igp (Indicazione geografica protetta) e Stg (Specialità tradizionale garantita). Esperya. Com, la bottega gastronomica on line con ampio assortimento di cibi e bevande di alta qualità, ha deciso di promuovere una campagna di salumi d’eccellenza, in linea con l’impegno profuso dalle Università di Firenze, Campobasso e Messina e da Slow Food, per la riscoperta e la salvaguardia di queste razze. La Mora Romagnola, la Casertana e il Nero dei Nebrodi, sono solo alcune delle specie che rischiano un’estinzione che reppresenterebbe una grave perdita sia a livello ambientale che gastronomico. Si tratta di razze difficili da allevare e gli eccellenti prodotti che ne derivano trovano raramente spazio nella grande distribuzione. Per questo motivo, con gli sforzi di Università ed Enti, si è cercato di individuare gli allevatori adatti e dotarli delle strutture necessarie per promuovere questa ricca gamma di prodotti. Si tratta, infatti, di alimenti che rappresentano ancora un settore di nicchia, ma rappresentano l’eccellenza del made in Italy che mette a segno un valore alla produzione di circa 4,6 miliardi di euro ed un fatturato al consumo di 9,3 miliardi di euro (fonte: Cia). Ed Esperya ha deciso di mettere in vetrina proprio questi eccezionali e ricercati prodotti, alimentando un mercato spesso troppo elitario e dando a tutti la possibilità di gustare questi salumi di qualità. “Si sta sviluppando una nuova ed incoraggiante attenzione per i prodotti tipici e di qualità – spiega Gennaro Petretti, Direttore Generale di Esperya. Com – Il buon cibo in fondo è anche e soprattutto questo: connubio di natura e cultura, tradizioni e rispetto ambientale. Ed è in questo senso che dobbiamo intervenire. Si può offrire ad un pubblico eterogeneo la possibilità di assaporare prodotti di eccellente qualità e allo stesso tempo fare qualcosa per salvare una razza in via d’estinzione”. Le aziende e gli allevatori da cui Esperya si rifornisce, lavorano proprio in questa direzione. Razze allevate allo stato semibrado e brado in ampie zone adibite a pascolo e solo in concomitanza con i parti si ricorre all’integrazione alimentare. E via, quindi, con il Nero dei Nebrodi e il suo Prosciutto Crudo Stagionato, la Pancetta, il Lardo di Schiena e la Coppa. Il Prosciutto Crudo Stagionato del Suino Casertano, i suoi capicolli, salsicce e soppressate. Ma il lavoro di Esperya non finisce qui. La bottega gastronomica on line, oltre ad offrire la possibilità a chiunque di acquistare in rete questi prodotti tipici, cercherà di sensibilizzare allevatori e cittadini sul tema. Ogni mese una sezione apposita del sito verrà dedicata ad una razza autoctona specifica, alla sua storia, alle sue caratteristiche e alle modalità di allevamento e conservazione. In questo modo sarà possibile concentrare l’attenzione su specie che rischierebbero l’estinzione e anche il grande pubblico, incantato dai prodotti di marca, potrebbe riscoprire quella dimensione regionale, casalinga e di qualità tanto cara alla tradizione italiana del mangiar bene. Una cultura del cibo che può forse far fronte ad un mercato dell’imitazione del made in Italy che vale circa 50 miliardi di euro (fonte: Coldiretti). .  
   
   
INAUGURAZIONE LATTERIA DI LIVIGNO: SABATO 16 GIUGNO TAGLIO DEL NASTRO, VISITE ALLA STRUTTURA E DEGUSTAZIONI  
 
Livigno - Nella mattinata di sabato 16 giugno, la Latteria di Livigno inaugurerà ufficialmente la nuova struttura in via Pemont. In calendario, a partire dalle 11, l´apertura della manifestazione con il taglio del nastro da parte dei rappresentanti della società agricola e la benedizione della struttura del parroco di Livigno, don Marco Zubiani. A seguire si potranno ascoltare gli interventi delle autorità locali, su tutti del primo cittadino di Livigno, Attilio Lionello Silvestri, e dell´assessore comunale all´agricoltura e all´ambiente, Gian Vittorio Bormolini. Ma per i rappresentanti della Latteria sarà soprattutto l´occasione per un caloroso ringraziamento agli enti e alle istituzioni regionali, provinciali e locali che hanno contribuito alla realizzazione della struttura, oltre all´Asl della provincia, alle banche, ai tanti progettisti, tecnici, fornitori e impiantisti, e in generale a tutte le ditte e ai loro operai che hanno lavorato negli anni scorsi per far nascere e costruire l´edificio della Latteria. Un edificio ricoperto in legno e sassi, moderno ed elegante ma allo stesso tempo legato all´architettura tipica di montagna, una struttura tecnologicamente all´avanguardia ma particolarmente attenta alle tradizioni agricole di Livigno. Dalle 13, infine, spazio al buffet allestito per i presenti a base dei tanti prodotti della Latteria. E non mancheranno i momenti di svago, come le visite ai laboratori di produzione e al piccolo museo dove ammirare le attrezzature agricole d´epoca, la visione del filmato sulla manutenzione del territorio e l´intrattenimento musicale del Coro Monteneve di Livigno. Il bar "Bianco" e la "Tourist area" La Latteria di Livigno va oltre la classica azienda agricola: è un punto di riferimento per mantenere e far conoscere le tradizioni alimentari tipiche delle valli livignasche. Il bar "Bianco" dà la possibilità a residenti e turisti di degustare i prodotti della Latteria e acquistarli direttamente sul posto: dai diversi tipi di formaggio alla ricotta, dal burro ai nove gusti di yogurt, dal latte fresco a quello a lunga conservazione, prodotti di qualità garantiti dal marchio Livigno. Il bar "Bianco" è aperto tutti i giorni dalle 7 alle 20 e durante l´estate, in occasioni particolari, resterà aperto fino alle 23. Oltre alle degustazioni, in Latteria vengono organizzate visite guidate ai laboratori di produzione. In collaborazione con l´Azienda di promozione turistica o semplicemente su richiesta, infatti, ogni giorno si possono seguire dal vivo le fasi di lavorazione dei prodotti lattiero-caseari livignaschi, in compagnia dei responsabili della Latteria o "leggendo" i tanti quadri predisposti e che spiegano il funzionamento dei macchinari adibiti alla produzione. Un progetto per far conoscere le metodologie usate in una struttura di nuova e moderna concezione. .  
   
   
“PIATTI PRONTI SURGELATI PER LA RISTORAZIONE VELOCE” LA PRODUZIONE NEL 2006 SUPERA LE 8.700 TONNELLATE E CRESCE DEL 5,4% SULL’ANNO PRECEDENTE.  
 
Il mercato a prezzi ex-fabrica vale 47 Mn di Euro ed evolve con un ritmo del 5,1% nei confronti del 2005. Gli acquisti dall’estero permangono pressoché nulli mentre le vendite all’estero valgono 6,0 Mn di Euro e pesano l’11,3% sulla produzione. I primi piatti si espandono del 2,9% in termini reali mentre i secondi del 2,4%. I secondi sono una nicchia la loro crescita deriva soprattutto dai nuovi inserimenti in gamma. Secondo gli operatori del settore i limiti della domanda settoriale risiedono nel prezzo elevato al pubblico sia dei primi che dei secondi. Per i secondi il mercato è ancora più problematico in quanto il loro prezzo è molto elevato ed la loro composizione non favorisce una pronta digeribilità ed un consumo leggero e veloce. W Nel breve termine il mercato crescerà moderatamente, vinceranno le aziende specializzate mentre le grandi continueranno a considerare le vaschette monoporzione come servizio al cliente ma il core business si conferma il gelato (nel canale bar). Dati Di Sintesi, 2006
Numero di imprese 45
Numero di addetti specifici 300
Numero di addetti specifici per impresa 7
Valore della produzione, a prezzi di fabbrica (Mn. Euro) 53,3
Variazione media annua della produzione 2006/2002(a) (%) 7,8
Fatturato per addetto (‘000 euro) 177,7
Valore aggiunto (Mn. Euro) 13,9
Valore aggiunto per addetto (‘000 euro) 46,3
Export/produzione(a) (%) 11,3
Import/consumo(a) (%) n. S.
Valore del consumo a prezzi di fabbrica (Mn. Euro) 47,3
Variazione media annua del consumo 2006/2002(a) (%) 7,1
Quota di mercato prime 4 imprese(a) (%) 31,8
Previsioni di sviluppo del consumo:
· 2007/2006 (%)(b) 3,6
· tendenza di medio periodo (%)(b) 3-5
a) - in valore b) - in volume Fonte: Databank * Data di chiusura della ricerca: Maggio 2007 .
 
   
   
SERATA IN ONORE DI BEPI MAZZOTTI ENOGASTRONOMO AL GAMBRINUS DI SAN POLO DI PIAVE (TV)  
 
Venerdì 22 giugno si rinnova il “gemellaggio” tra il Premio Letterario, la Repubblica di San Marino e la Confraternita del Raboso Piave. Nell’occasione saranno presentate le iniziative speciali per la Xxv edizione Se oggi la cucina trevigiana è considerata come una delle migliori a livello nazionale, molto merito va riconosciuto a Giuseppe Mazzotti (1907-1981), intellettuale di Treviso che con i suoi scritti e iniziative è stato tra i primi a segnalare questo aspetto vitale della cultura veneta. Nell’anno del centenario della sua nascita e del venticinquesimo del Premio Gambrinus “Giuseppe Mazzotti”, l’Associazione “Premio Letterario Giuseppe Mazzotti” in collaborazione con la Confraternita del Raboso Piave vuole ricordarne l’impegno come enogastronomo, attraverso una serata di degustazione, venerdì 22 giugno alle ore 20 presso il Ristorante Parco Gambrinus di San Polo di Piave (Tv). Uno dei più importanti appuntamenti enogastronomici della stagione in occasione del quale si rinnova il “gemellaggio” tra il Premio Letterario, la Repubblica di San Marino e la Confraternita del Raboso Piave. Alla cena di gala infatti parteciperà anche una delegazione sammarinese, che giusto un anno fa ospitò i rappresentanti trevigiani per uno scambio culturale ed enogastronomico nella piccola Repubblica. Ai saluti delle autorità seguirà l’omaggio a Bepi Mazzotti, illustre scrittore ed enogastronomo, da parte di Ulderico Bernardi, Presidente della Commissione Scientifica della Fondazione Giuseppe Mazzotti per la Civiltà Veneta e della Delegazione di Treviso dell’Accademia Italiana della Cucina. La serata sarà inoltre l’occasione per presentare ufficialmente la Xxv edizione e il ricco programma delle manifestazioni collaterali al Premio Gambrinus “Giuseppe Mazzotti”, oltre alla cartolina postale emessa dall’Azienda Autonoma di Stato Filatelica e Numismatica della Repubblica di San Marino per il centenario della nascita e il Xxv del Premio, nonché del folder speciale contenente tre annulli postali eseguiti dalle Poste Italiane. Mario Barbieri, Gran Maestro della Confraternita del Raboso Piave, associazione impegnata nella rivalutazione e promozione dell’unico vitigno autoctono a bacca nera della Marca trevigiana, presenterà e premierà insieme ad un esperto enologo la “Selezione 2007” nel decennale della fondazione: una bottiglia importante, selezionata da una commissione composta da produttori, sommeliers e giornalisti enogastronomici, che per un anno rappresenterà il Raboso della Confraternita. Sono inoltre previsti gli interventi di Marzio Favero, Presidente del Comitato regionale per le celebrazioni del centenario della nascita di Giuseppe Mazzotti nonché Presidente della Fondazione Giuseppe Mazzotti per la Civiltà Veneta, di Roberto Ruozi, Presidente del Touring Club Italiano, di cui Mazzotti fu consigliere per tanti anni e di Bepo Zoppelli, Presidente della Delegazione di Treviso dell’Accademia Italiana della Cucina. Www. Premiomazzotti. It; www. Gambrinus. It. .  
   
   
A PAVIA, DAL 7 AL 10 GIUGNO “PROVACIGUSTO”: I VINI DELL’OLTREPÒ SPOSANO LA CUCINA INTERNAZIONALE  
 
Sarà anche un matrimonio di abbinamenti tutti da scoprire quello proposto da “Provacigusto- Edizione 2007”, manifestazione per la valorizzazione del territorio pavese organizzata da Paviamostre, Azienda Speciale della Camera di Commercio di Pavia in collaborazione con Comune e Provincia di Pavia e con il patrocinio di Regione Lombardia e Ministero della Politiche Agricole Alimentari e Forestali (Giardini Malaspina, Piazza Petrarca, Pavia – dal 7 al 10 giugno). Alimento principe e filo conduttore della manifestazione, realizzata per presentare le eccellenze enogastronomiche pavesi, sarà il riso. All’alimento che è tradizione e rilevante voce economica della provincia saranno affiacate anche prelibate proposte di cucina tipica regionale, nazionale ed etnica. In questa prospettiva di abbinamenti, grande spazio anche ai vini dell’Oltrepò Pavese, in particolare Barbera, Bonarda, Pinot grigio, Riesling e Moscato. I vini in abbinamento, curato dal Consorzio Tutela Vini Oltrepò Pavese, saranno proposti con i risotti della tradizione pavese ma anche con portate di Cucina Indonesiana, Spagnola e Libanese durante cene e degustazioni distribuite sull’arco dei 4 giorni di “Provacigusto”. Per maggiori informazioni: www. Provacigusto. It .  
   
   
VINCENZO CANDIANO ELETTO MIGLIOR CHEF EMERGENTE DEL SUD! E’ IL CUOCO DEL ROMANTIK HOTEL LOCANDA DON SERAFINO DI RAGUSA IBLA  
 
Competizione a suon di pentole e forchette brandite a Vitigno Italia di Napoli, che ha consacrato miglior chef emergente del Sud Vincenzo Candiano. Il giovane cuoco, che presenta ogni giorno le sue deliziose specialità agli ospiti del Romantik Hotel Locanda Don Serafino di Ragusa Ibla, si è conteso il premio con altri otto chef. Due giorni di intense sfide ai fornelli tra i tre campani, i tre pugliesi e i tre siciliani, per conquistare la giuria “per il palato”. La giuria era composta da giornalisti esperti del settore e presieduta da Lamberto Sposini, e Vincenzo Candiano ha stupito e fatto innamorare tutti con la presentazione della sua “Colazione siciliana”. Vale a dire grattarella al limone e brioche e sandwich di sgombro leggermente affumicato al timo, limoncino e frollino ragusano gli hanno permesso di sbaragliare gli avversari con i suoi 749 punti, e di ricevere il premio dalle mani del Maestro Gualtiero Marchesi. L’attestato di Vitigno Italia, e gli “attrezzi del mestiere” regalati dagli sponsor, hanno segnato un bel traguardo nella carriera del giovane chef. Www. Locandadonserafino. It .  
   
   
METTI UNA SERA A CENA CON NAPOLEONE ALL’ELBA: L´INIZIATIVA "NAPOLEONE INCONTRA IL GASTRONAUTA  
 
Gustando un ottimo piatto di pollo alla Marengo o di risotto ai profumi dell´Isola d´Elba, immersi nella splendida cornice di Villa San Martino, una delle due residenze scelte da Napoleone nel corso del suo esilio elbano durato dieci mesi (esattamente dal 4 maggio 1814 al 26 febbraio 1815). La singolare iniziativa è opera dell´Apt dell´Arcipelago Toscano che presso la Galleria Demidoff di Villa San Martino (Portoferraio), ha voluto rendere omaggio alla figura dell´Imperatore allestendo una cena a base di menù napoleonici, cucinati nell´occasione dallo chef numero uno in Italia, Fulvio Pierangelini, proprietario del ristorante "Gambero Rosso" di San Vincenzo (Li). A rendere più speciale la serata ci ha pensato Davide Paolini, conduttore della trasmissione radiofonica "Il Gastronauta" in onda su Radio 24. «Napoleone era un tipo parsimonioso per quanto riguarda il cibo, non riusciva a stare a tavola per più di dieci minuti e i suoi piatti erano composti principalmente da materie prime come riso, uova, patate e piselli– spiega Paolini – I piatti presentati nel corso di questa serata nascono proprio da una riflessione fatta assieme a Fulvio Pierangelini, circa l´utilizzo che Napoleone faceva di queste materie prime». Zuppetta di piselli, risotto ai profumi dell´Elba, (come) un pollo alla Marengo (in omaggio alla famosa battaglia combattuta il 14 giugno 1800 alle porte della città di Alessandria dove l´armata d´Italia, comandata dal generale Napoleone Bonaparte, sconfisse le truppe austriache ) e per finire un prelibato biscotto al cioccolato, altra grande passione dell´Imperatore francese. Il tutto innaffiato da ottimo vino elbano, di cui si dice che Napoleone non fosse un grande amante, preferendo di gran lunga spumante e chardonnay rigorosamente provenienti dalla Francia. L´iniziativa "Napoleone incontra il Gastronauta" rientra nell´ambito del progetto "Elba- L´isola dell´Imperatore", progetto che intende valorizzare gli itinerari storico-culturali dell´Elba intesa come isola dell´Imperatore, attraverso il patrimonio museale esistente (le due residenze di Villa dei Mulini e Villa San Martino) e una serie d´iniziative, tra cui concerti, tavole rotonde, rievocazioni storiche, mostre, presentazioni di libri e rassegne cinematografiche, che, per tutta l´estate e fino alla fine di ottobre, vedranno protagonista il grande condottiero francese. .  
   
   
FAUSTO BORELLA SOMMELIER DELL’OLIO E L’ESPERTO DI ENOGASTRONOMIA DELLE MISS  
 
Per far bere una donna come Miss Italia qualcosa di diverso da un’acqua minerale ci voleva lui: Fausto Borella, un uomo che avrebbe dovuto fare l’avvocato e si è ritrovato tra i più raffinati divulgatori dell’enogastronomia italiana. Folgorato “sulla via della legge” da Luigi Veronelli e prima ancora da tutti i sapori della sua natia Lucca che allo studio legale di famiglia gli hanno fatto preferire un diploma da Sommelier. La storia di Borella è in effetti singolare: nel 2000 l’indimenticabile Luigi Veronelli lo vuole nel gruppo l’ ‘Olio secondo Veronelli’ e da allora come Sommelier dell’Olio girerà il mondo per spiegare il prodotto italiano nelle più prestigiose vetrine internazionali. Olio, vino, del resto saranno al centro dei suoi progetti editoriali (con la partecipazione di Franco Maria Ricci) delle sue numerose partecipazioni televisive sulle reti nazionali e persino di un suo Master alla Università Bocconi, Ma il capolavoro di Fausto Borella è la Cantina di Miss Italia nata all’interno della manifestazione nel 2005: un ambiente di oltre 300 mq. Dove gli ospiti della manifestazione (artisti, attori, giornalisti, fotografi e naturalmente miss), potevano rilassarsi e rimanere all’interno della struttura per fruire dello spazio enogastronomico. Considerato l’enorme ritorno che la cantina ha avuto nella sua edizione del 2006, da quest’anno la direzione di Miss Italia ha deciso di aumentare spazio e importanza. La Cantina del 2007 sarà di oltre 500 metri quadri e vedrà la presenza di venti sommeliers dell’Ais (Associazione Italiana Sommeliers) tutte rigorosamente donne, provenienti da tutta Italia, che allieteranno con discrezione e professionalità le giornate degli ospiti. Ogni giorno del concorso la Cantina di Miss Italia funzionerà per oltre 16 ore, perché si comincerà con il pranzo e gli incontri per la stampa con sponsor, attori e vip della manifestazione, si proseguirà con l’aperitivo per continuare fino a tarda notte dopo il concorso, con serate in cui tutti gli ospiti potranno festeggiare fino all’alba. Un successo del gusto italiano, ma anche delle competenze di Fausto Borella di fronte al quale è difficile che una Miss, per quanto attenta alla dieta, dica di no a tavola. Borella intende portare alla ‘Cantina di Miss Italia’ il meglio dell’Enogastronomia Italiana, etichette scovate in itinerari di passione, oggetto di una rigorosa selezione del gusto per abbinarsi a prodotti non solo rigorosamente ‘tipici’, ma anche frutto di una continua ricerca del sapore che ha vagliato la qualità di centinaia di produttori. .  
   
   
CALA LENTA, PROFUMI E SAPORI DELLA COSTA DEI TRABOCCHI IN ABRUZZO DAL 6 ALL’8 LUGLIO: PESCATURISMO, CENE TEMATICHE, EVENTI CULTURALI  
 
Torna in Abruzzo Cala Lenta, da venerdì 6 a domenica 8 luglio 2007, la manifestazione ideata dalla condotta Slow Food Lanciano e organizzata in collaborazione con l’Assessorato regionale all’Agricoltura e alla Pesca, la Provincia di Chieti, la Camera di Commercio di Chieti, l’Aptr e i Comuni di San Vito Chietino e Vasto. Giunta alla quarta edizione, la tre-giorni è dedicata alla cultura marinara abruzzese e alla scoperta delle meraviglie paesaggistiche della Costa dei Trabocchi. Francavilla al Mare, Ortona, San Vito Chietino, Rocca San Giovanni, Fossacesia, Torino di Sangro, Vasto e San Salvo sono i Comuni che ospiteranno i numerosi appuntamenti enogastronomici e culturali. Protagonisti di Cala Lenta saranno i trabocchi, “la grande macchina pescatoria, simile allo scheletro colossale di un anfibio antidiluviano…” come li definì Gabriele D’annunzio nel Trionfo della morte, costruzioni da pesca che sfruttano elementari tecniche di incastri e contrappesi per resistere alla forza del mare. Proprio dal caratteristico gesto del traboccante che, in attesa dell’alba, cala lentamente le reti rilasciando le cime, prende il nome la manifestazione. A Cala Lenta sarà possibile conoscere le attività marinare praticate su pescherecci e imbarcazioni della piccola pesca, assistere alle aste del pesce al porto di Ortona, effettuare escursioni nei luoghi più suggestivi della Costa dei Trabocchi, gustare specialità culinarie a bordo di motopescherecci al porto di Vasto e sui trabocchi. Trattorie e ristoranti selezionati da Slow Food ospiteranno cene a tema con i piatti della tradizione marinara, come la minestra di crostacei e patate, la frittura di paranza, il brodetto di pesce. In abbinamento, i vini tipici d’Abruzzo come trebbiano, cerasuolo e montepulciano, e i meno conosciuti pecorino e cococciola. Gli enoturisti potranno inoltre visitare le diverse aziende vitivinicole della zona che per l’occasione apriranno le loro cantine. Nel centro storico di San Vito Chietino sarà allestito il Mercato del Gusto, dalle 19 alle 24, con eccellenze agroalimentari della Costa dei Trabocchi e delle colline circostanti: dai vini all’olio dop Colline Teatine, dai formaggi agli agrumi, dai salumi della Maiella alla tradizione pastaia di Fara S. Martino, dagli ortaggi sott’olio agli oli agrumati della Frentania, fino alle specialità dolciarie come il bocconotto frentano e le nevole di Ortona. Sabato e domenica si cimenteranno ai fornelli del Teatro del Gusto gli chef Nicola Rapino, giovane promessa abruzzese del ristorante L’angolino sul mare di Francavilla al Mare, e Niko Romito, del neostellato ristorante Reale di Rivisondoli. I Laboratori del Gusto, degustazioni guidate che da una quindicina d’anni caratterizzano le manifestazioni di Slow Food, saranno dedicati ai prodotti ittici del medio Adriatico presentati da cuochi e pescatori. In programma anche eventi musicali e culturali, come concerti, mostre d’arte contemporanea, letture di poesie e brani di prosa. Da segnalare la presentazione del Manuale del restauro dei trabocchi della Costa Teatina, realizzato da Marcello Borrone e Maria Cristina Forlani, del Dipartimento di Tecnologie per l´Ambiente costruito dell´Università G. D´annunzio di Chieti su incarico della Regione Abruzzo e della Provincia di Chieti. Slow Food Abruzzo ha coinvolto le principali strutture ricettive della provincia di Chieti per predisporre pacchetti turistici ad hoc per i visitatori. Per il programma completo della manifestazione e ulteriori informazioni: www. Calalenta. Com .  
   
   
MIELIZIA PROTAGONISTA DI “FIGLIO DI UN BACCO MINORE?”  
 
Organizzata da Slow food, la rassegna nazionale dei vitigni autoctoni e di tradizione italiani si tiene a Bagnacavallo, in provincia di Ravenna, dall’1 al 3 giugno e promuove anche accellenze alimentari, fra cui spiccano i mieli degli apicoltori di Conapi I molteplici usi del miele saranno al centro delle degustazioni di prodotti alimentari dell’eccellenza possibili a “Figli di un bacco minore?”, la rassegna nazionale dei vitigni autoctoni e di tradizione italiani che si tiene a Bagnacavallo, in provincia di Ravenna, dall’1 al 3 giugno. Grazie alla collaborazione fra Mielizia, marchio leader in Italia ed Europa per i mieli biologici, e Slow Food, organizzatore dell’evento, assieme all’assaggio dei vini sarà infatti possibile conoscere e gustare i mieli biologici di acacia di Piemonte Lombardia, di castagno della Toscana, e di arancio di Sicilia e Calabria, prodotti dagli apicoltori di Conapi (Consorzio Apicoltori Agricoltori Biologici Italiani) e commercializzati con il marchio Mielizia. Sono tutti dotati di carta d’identità dalla quale è possibile risalire al nome dell’apicoltore, il mese e la regione di raccolta, nonché i consigli d’uso e gli abbinamenti gastronomici che ne esaltano le qualità specifiche. Ciascuno di essi infatti presenta caratteristiche particolari, tipiche dei fiori di provenienza e delle zone di origine: dall’odore al colore, dal gusto all’aroma. Frutti nobili della collaborazione fra apicoltore, api e natura, i mieli si prestano infatti ad usi molteplici, che vanno ben al di là della dolcificazione delle bevande. Per questo verranno proposti in abbinamento: ai latticini freschi, grazie alla mousse di latte con miele di acacia, agrumi e castagno; con il pane, scegliendo l’antico pane azzimo, privo di lievito e sale, che esalta al massimo i sapori; ed infine con la frutta secca, nella sublime coppetta valtellinese, frutto di una cottura minima ed è composta da noci e miele millefiori della Valtellina, fortemente caratterizzato dalla presenza di castagno. Le degustazioni si terranno tutti i giorni presso il Convento di San Francesco: venerdì e sabato dalle 18,00 alle 24,00; domenica dalle 11,00 alle 22,00. Presso lo stand sarà inoltre possibile acquistare i mieli Mielizia delle degustazioni. L’iniziativa si inserisce all’interno di una fitta collaborazione fra la società Alce Nero & Mielizia, che raggruppa produttori biologici ed equosolidali, apicoltori e trasformatori, e Slow Food e che in ottobre prevede, fra le altre iniziative, un Master del Miele a Bologna e a Monterenzio. .  
   
   
MULTICENTRUM: LA LINEA DI INTEGRATORI DI VITAMINE E MINERALI COMPLETI DALLA A ALLO ZINCO  
 
Le vitamine e i minerali sono elementi indispensabili per le funzioni metaboliche dell’organismo, grazie alla loro azione “bioregolatrice”. Questi elementi vengono definiti dai nutrizionisti “micronutrienti” in quanto, per soddisfare il fabbisogno giornaliero dell’organismo, è necessario che l’alimentazione ne contenga quotidianamente piccole quantità. E’ questa la principale differenza con i “macronutrienti” (carboidrati, lipidi, proteine), che devono, invece, essere assunti in quantità di gran lunga superiore in quanto forniscono all’organismo l’energia necessaria allo svolgimento delle normali attività. Multicentrum: l’integrazione ottimale deve comprendere tutti i micronutrienti. Negli stati carenziali o marginalmente carenziali di micronutrienti l’integrazione di vitamine e minerali può risultare utile per arginare una notevole quantità di situazioni di malessere, che spesso alimentano piccoli disturbi e possono minare le difese biologiche naturali. In questi casi, è importante migliorare anzitutto l’alimentazione e, se ciò non fosse possibile, è utile compensare la dieta con un integratore completo come Multicentrum, che contenga, cioè, la più ampia gamma possibile di micronutrienti. Infatti, dal momento che è difficile misurare l’esatta quantità di vitamine e minerali che si assumono con l’alimentazione e, quindi, monitorarne le eventuali carenze, solo un integratore completo può garantire una “copertura” globale di tutte le vitamine e i minerali necessari per il benessere psicofisico dell’organismo. * Ogni età ha il suo Multicentrum. La linea Multicentrum comprende 5 integratori di vitamine e minerali, completi dalla A allo Zinco, specifici per le diverse fasi della vita Multicentrum Adulti: La Risorsa Di Benessere Da 12 A 50 Anni. Gli italiano si stanno sempre più allontanando dalle sane abitudini alimentari della tradizione mediterranea, dalla cosiddetta “Dieta Mediterranea”, esaltata dai nutrizionisti come il miglior esempio di dieta equilibrata dal punto di vista calorico e corretta dal punto di vista nutrizionale. Il risultato è che, spesso, si nutrono male e in modo disordinato. La fretta, i panini consumati velocemente nell’intervallo di colazione, un’alimentazione non variata, possono condurre a una vera e propria “mala nutrizione”, come è stata definita. Ecco perché, sempre più spesso, la dieta risulta carente di vitamine e minerali. Vi sono, inoltre, particolari categorie di persone che hanno bisogno di un maggior apporto di vitamine e minerali: gli adolescenti; gli sportivi o chi svolge un’intensa attività fisica; gli studenti e chi deve affrontare lo stress che deriva da un forte impegno psicofisico: chi è esposto a fattori che aumentano i danni causati dai radicali liberi (sostanze inquinanti, fumo, alcool, stati convalescenziali); chi segue diete ipocaloriche; chi assume alcuni tipi di farmaci come antibiotici, antiacidi, antinfiammatori, barbiturici, diuretici, lassativi etc… Multicentrum Baby: Innovazione E Completezza Per La Prima Infanzia. Durante la prima infanzia, le vitamine e i minerali assumono un’importanza del tutto particolare: non solo sono indispensabili per crescere sani e forti, ma anche per fronteggiare al meglio tutte le situazioni critiche tipiche di questa età. Può capitare spesso, infatti, che il bambino prenda l’influenza o l’otite. Può accadere che insorgano infezioni, episodi di diarrea, malattie esantematiche, tonsilliti. Può succedere che il bambino debba ricorrere a una terapia antibiotica e che la sua convalescenza sia caratterizzata da astenia, inappetenza, irritabilità, svogliatezza. Anche i cambi di stagione sono particolarmente marcati nella prima infanzia e, nel passaggio da una stagione all’altra, soprattutto in primavera e in autunno, il bambino può sentirsi stanco, indebolito, spossato, irrequieto. E’ ormai dimostrato che vitamine e minerali sono essenziali, non solo per crescere bene, ma anche per mantenere efficienti le difese naturali. Inoltre, garantire livelli corretti di vitamine e minerali, co-fattori indispensabili del metabolismo nel suo complesso, significa riportare alla continuità e all’efficienza i processi biochimici fondamentali per fornire energia e rimettere in moto lo sviluppo. E ciò è particolarmente importante sia durante una convalescenza che nei cambi di stagione. .  
   
   
LE INSALATONE...CHE PASSIONE!!! FIRMATE PEDRINI  
 
Tempo d’estate, voglia di fresche insalatone per un pasto leggero ma stuzzicante! Tanti freschi ingredienti per pranzi gustosi e . Divertenti!!! Da Pedrini, il Set per preparare l’originale Insalata Nizzarda: il simpatico affettauova, il pratico sbucciatore completo di spazzolino per pelare le patate, e l’utile colino per i capperi: ecco quello che occorre per questo piatto, specialità gastronomica della Provenza! www. Pedrini. Com .  
   
   
IN VINO VENERE 2007 DONNE, VINO E MARE NAPOLI, 26 GIUGNO 2007 STAZIONE MARITTIMA, PORTO DI NAPOLI  
 
Un incontro di vino, di moda e cultura: ritorna In Vino Venere, l’evento delle Donne del Vino della Campania. Quest’anno il tema è “Il Vino e Il Mare”, mare di vino, di sapori, di donne e di sirene incantatrici. Sede della serata è la Stazione Marittima del Porto di Napoli, luogo emblematico e suggestivo, in linea con il tema dell’evento che, quest’anno si apre a 700 invitati. Particolarmente ricco e curato il programma della serata che mescola arte, jazz, sapori, moda, poesia e colori sotto la regia attenta di Elena Martusciello delegata regionale dell’associazione Donne del Vino. Per la prima volta le Donne del vino premieranno una “Giovane Donna” che si è distinta per creatività, lavoro e impegno, che ha saputo lasciare un segno. L’evento si articola in due momenti: un convegno e una serata di gala e di gusto. Alle ore 19:00 convegno “Il vino e il mare”: dopo i saluti del Presidente Antonio Bassolino, ne parleranno con Elena Martusciello: l’Assessore all’Agricoltura della Regione Campania Andrea Cozzolino, Marco Sabellico del Gambero Rosso, il professore Marino Niola Governatore Slow Food e Docente di Antropologia dell´Alimentazione presso la Facoltà di Scienze Gastronomiche di Pollenzo e Colorno, il Prof. Sergio Brancaccio Docente di Progettazione Architettonica e Urbana presso l’Univ. Degli Studi di Napoli “Parthenope”, Ornella Fado, giornalista di Brindiamo Tv, Nyc Tv 25. Alle 21: apertura del percorso enogastronomico curato dalle socie ristoratrici e produttrici dell’associazione Donne del Vino: un viaggio attraverso le cinque province della Campania, dalla verde Irpinia al Cilento, passando per la Terra di Lavoro, il Sannio beneventano, il Vesuviano e i Campi Flegrei. Le socie ristoratrici prepareranno con la cura e la passione che le contraddistingue prelibate pietanze a cui si abbineranno i vini delle socie produttrici serviti con professionalità dalle socie sommelier in mille eleganti calici offerti dalla Decorasud. Segue Ladywinemare: il vino, le donne, il mare con le installazioni viventi a cura dello stilista Rosario Farina con i coralli e i gioielli di Ascione, storica maison partenopea, e con gli accessori di Camomilla Italia. I Tableaux Vivant di Artefatti accompagneranno la cena. E in chiusura gran finale con le magie pirotecniche del Consorzio Pirico Campano e di Ugo Lieto. Come evento nell’evento, Andrea Lucisano, scrittore e musicista, presenterà in anteprima Il grappolo e la spuma: il mito di Arianna, una piccola opera riscritta appositamente per le Donne del vino, in cui verrà raccontata la storia di Arianna, compagna d’amore di Dioniso, dio greco del vino e della vite. Un gruppo jazz, con una ballerina ed una voce narrante racconteranno la storia di un amore che nasce vicino al mare, tra il dio dell’uva e la bella Arianna. La delegazione campana dell’Associazione nazionale Donne del Vino conta 40 iscritte tra produttrici, ristoratrici, enotecarie, sommelier e giornaliste. Il sodalizio è guidato da Elena Martusciello. Nato nel 1988 con appena 4 socie è cresciuto negli anni in maniera esponenziale tanto da aggiudicarsi oggi il secondo posto nell’elenco nazionale per numero di iscritte e spirito di iniziativa. La loro missione è la promozione della cultura del vino campano nel senso più ampio. In Vino Venere è promosso da Ersac, Ente Regionale di Sviluppo Agricolo, e dalla Regione Campania, Assessorato all’Agricoltura. L’incasso della serata, grazie al prezioso contributo degli “Amici” delle Donne del Vino tra cui ricordiamo la Colombin azienda leader nel settore dei tappi di sughero di qualità, sarà interamente devoluto all’Associazione Italiana per La Ricerca sul Cancro. .  
   
   
ESTATE ROMANA CON BONARDA STYLE  
 
Da giugno a ottobre, il Bonarda dell’Oltrepò Pavese sarà protagonista dell’Osteria del Gambero Rosso nella Città del Gusto di Roma. Quattro mesi di presenza continuativa in Carta dei Vini, dalla tarda primavera al primo autunno, per il rosso vivace d’Oltrepò, rappresentato dalle oltre 30 Aziende che hanno aderito all’iniziativa promozionale organizzata dal Consorzio Tutela Vini Oltrepò Pavese. Lo scopo dell’iniziativa è quello di valorizzare e aprire al mercato romano e alla sua frequentazione nazionale e internazionale il vino d’Oltrepò più dinamico, accattivante e prodotto (17 milioni di bottiglie nel 2006). La chiave scelta è quella della Città del Gusto “l´unica città fondata sul sapore, un luogo unico al mondo, progettato e realizzato dal Gambero Rosso. La Città è articolata su cinque piani, dove mangiare, bere ma anche studiare, partecipare ad eventi, conferenze e degustazioni, incontrarsi e discutere di cibo, vino e cultura enogastronomica” (da www. Gamberorosso. It). Oltre alla presenza in Carta dei Vini, l’Oltrepò Bonarda sarà proposto in abbinamenti appositamente pensati dallo chef dell’Osteria del Gambero Rosso della Città del Gusto. Si parte da giugno con l’abbinamento a pizza, carne grigliata e pasta. Ogni mese, il menu di abbinamento varierà per consentire ai clienti dell’Osteria di provare il Bonarda con sapori diversi. Carta dei Vini, ma non solo: un dépliant distribuito nell’Osteria indicherà indirizzi e recapiti delle Aziende aderenti, un invito esplicito a visitare l’Oltrepò e a conoscere il suo patrimonio di vino, tradizione e accoglienza. Nel contesto Bonarda Style a Roma, l’Oltrepò Bonarda accompagnerà anche la presentazione della guida “Low Cost”, curata da Marco Bolasco ed edita da Gambero Rosso. Dopo l’anteprima di presentazione a Eataly – Torino, avvenuta lo scorso 15 maggio, “Low Cost” sarà presentata a stampa e televisioni il prossimo 14 giugno (Osteria della Città del Gusto, ore 19. 00). A seguire, nella stessa serata sino alle ore 22. 00, sarà offerto l’ “Aperitivo Bonarda Style”, in abbinamento a due prodotti decisamente “low cost”: pizza e mortadella. Sono infatti le immagini “Provalo con…” di Bonarda Style ad aprire e chiudere, in esclusiva, la Guida che segnala circa 1000 indirizzi per mangiare a 10, 20 e 30 Euro: un “abbinamento” naturale fra un vino e una guida dinamici, ammiccanti e rivolti a un target diffuso Alla serata saranno invitati sia giornalisti sia ristoratori, mentre una mail di segnalazione sarà inviata a tutti gli iscritti (200. 000) del “Girone dei Golosi”, community di Gambero Rosso. L’evento sarà diffuso anche tramite Raisat Gambero Rosso Channel. .  
   
   
ASTI METODO CLASSICO DE MIRANDA CONTRATTO PRESENTA L’ANNATA 2004 “UNA NUOVA ANNATA CARATTERIZZATA DA TIPICITÀ E FINEZZA”.  
 
Era il 1996 quando Contratto a Canelli, cittadina natale dell’Asti Docg, decise di creare un vino frutto del recupero storico, capace di portare questo prodotto, spesso banalizzato dai grandi numeri, fra le grandi “bollicine “ italiane. L’asti Metodo Classico De Miranda nasce dalla volontà di Carlo Micca Bocchino di recuperare la storia dell’Asti e, al tempo stesso, riscriverne il futuro. “Fino agli anni Cinquanta nell’area di produzione dell’Asti si conosceva esclusivamente il Moscato Champagne, prodotto con rifermentazione in bottiglia” spiega il titolare “una tecnica complessa, a causa della difficoltà di mantenere stabile la fermentazione in bottiglia di uno spumante dolce, dotato quindi di un residuo zuccherino elevato. Uno dei problemi più frequenti era lo scoppio delle bottiglie. Per questo motivo venne successivamente introdotta la rifermentazione con metodo italiano, ovvero in autoclave e per un tempo breve, certamente più pratica soprattutto per una produzione destinata a grandi numeri”. E’ la tecnica con cui viene prodotto oggi l’Asti nella quasi totalità dei casi. Con la rifermentazione in bottiglia, tuttavia, il vino sviluppa delle caratteristiche uniche che lo rendono uno spumante del tutto speciale. Come nasce l’Asti Docg Metodo Classico De Miranda: L’asti Metodo Classico De Miranda viene prodotto dalle uve del Bricco De Miranda, terreno calcareo marnoso particolarmente vocato che si trova a 300 m slm in Comune di Canelli (foglio mappa n. 5 particelle 9 – 245 – 319- 320). Qui i vigneti presentano una densità di 7000 ceppi ad ettaro e danno rese basse, di soli 35 hl ettaro, rispetto ai 100 quintali/ ettaro di produzione e la resa in vino del 75%, previsti dal disciplinare dell’Asti Docg. Alla vendemmia le uve vengono scelte surmature e una parte viene macerata a freddo e poi pressata, l’altra viene fatta appassire in locali ventilati e asciutti. La prima fermentazione, per raggiungere i 6 gradi di alcol, dura 4 mesi e avviene in barrique di rovere francese. Successivamente il vino viene travasato in vasche di acciaio inox e stabilizzato a freddo. Viene poi messo in bottiglia con lieviti selezionati e la lenta fermentazione prosegue per almeno 24 mesi. Sulle pupitres il remuage viene effettuato esclusivamente a mano. Infine la sboccatura viene fatta in piccole quantità, a seconda delle richieste. L’asti Metodo Classico Docg De Miranda 2004: L’annata 2004 presenta colore brillante, giallo paglierino intenso. All’esame olfattivo si riconoscono note di miele, uva passa, canditi, biscotto, salvia e pesca. Il gusto è pieno, armonico e vellutato, con retrogusto persistente e gradevole che ricorda la confettura di pesca. L’annata 2004 è stata caratterizzata da una buona maturazione dell’uva che ha originato un prodotto pieno e strutturato ma, allo stesso tempo, dotato di una grande piacevolezza. Nonostante il lungo periodo di affinamento sui lieviti, l’Asti Docg Metodo Classico de Miranda conserva perfettamente intatte le caratteristiche del vitigno Moscato. “Il recupero della tradizione non è stato facile” spiega Carlo Micca Bocchino “ E’ stata anzitutto compiuta una ricerca storica, cui è seguito lo studio in vigneto ed in cantina” Come definirebbe l’Asti De Miranda Metodo Classico? “E’ un vino al femminile, a partire dal nome, ma che piace anche ai palati più fini”. Oggi il De Miranda è un vino moderno ed apprezzato da alcuni fra i più grandi chef del mondo, che hanno studiato questo vino proponendo anche abbinamenti originali. Ecco alcuni esempi di piatti proposti da grandi chef nell’ambito delle Grandi tavole del Mondo, rassegna di cene d’alta cucina realizzate ogni anno da Contratto: Gualtiero Marchesi Granita di liquirizia, arance e finocchi Marc Veyant Millefoglie di cioccolato, spuma di cardamomo, succo di agrumi pepato Alain Ducasse Luigi Xv al croccante di mandorle in foglia d’oro. Terrina di arance, marmellata di mandarini clementine e crema delicatamente amara Valentino Piccola selezione di ganache al cioccolato e pasta frolla Neichel Piccola Fondant di cioccolato amaro con olive nere e arancia, olio di oliva allo zafferano, salsa al caffè arabica e crema catalana Paul Bocuse Torta del presidente con salsa al pistacchio Nobu Fondente al cioccolato con gelato al the verde Ristorante Don Alfonso – Impressionismo di crema e zabaione al caffè Molto più che una cantina: Il recupero storico di casa Contratto non si ferma però a questo vino. L’azienda, che ha sede in uno dei palazzi Liberty più belli della città, possiede un vero e proprio museo dell’Asti. Un’intera sala, la Sala dei Sacchi, è dedicata ai “sacchi” un tempo usati per la filtrazione. Le stesse cantine rappresentano un’opera d’arte: ricavate da un unico blocco di tufo e scavate a 32 metri di profondità, si estendono su quasi un chilometro. Le cantine di casa Contratto fanno parte delle Cattedrali Sotterranee di Canelli, patrimonio architettonico candidato ad ottenere il riconoscimento Unesco come patrimonio dell’umanità. .  
   
   
REGGIO EMILIA:I VINCITORI DELL’11° PALIO DEI VINI FRIZZANTI  
 
Si sono concluse nei giorni scorsi le selezioni dell’undicesima edizione del Palio dei vini frizzanti “Matilde di Canossa – Ghirlandina d’oro 2007” che hanno assegnato l’aggettivazione “ottimo” a 245 dei 434 campioni ammessi al concorso. Promossa dalla Camera di commercio di Reggio Emilia, che ne ha delegato l’organizzazione tecnica al Consorzio per la promozione del Marchio Storico dei Vini Reggiani, la manifestazione ha potuto contare sul supporto della Provincia e del Consorzio del Marchio Storico dei Lambruschi Modenesi. Le operazioni di selezione, sotto la responsabilità tecnico-operativa dell’Associazione Enologi – Enotecnici Italiani, sono state condotte da sei commissioni ognuna delle quali composte da sei enologi ed un sommelier. In tre giorni i commissari hanno valutato i 434 campioni provenienti da 115 aziende di 7 regioni italiane. Ai vini primi classificati sarà conferita la medaglia d’oro; alle Cantine cooperative Riunite di Campegine (Re) il premio speciale “Matilde di Canossa Ghirlandina d’oro 2007” con i vini Reggiano Lambrusco Amabile 2006, Reggiano Lambrusco Secco “Foglie Rosse 2006” e Delle Venezie Muller Thurgau Secco “Albaluna 2006”; al Lambrusco Grasparossa di Castelvetro “Monovitigno 2006” dell’Azienda Vitivinicola Moretto di Altariva Faus di Castelvetro (Mo) il Premio speciale “Enoteca 2007”. La premiazione dei vincitori dell’11° Palio dei vini frizzanti “Matilde di Canossa Ghirlandina d’oro” si terrà il 28 giugno a Villa Giorgia nel corso della cena di gala che sarà offerta alla delegazione del Comitato delle Regioni d’Europa che, su invito della Provincia, terrà una sessione dei propri lavori in città. L’elenco completo dei vini che hanno ottenuto l’aggettivazione “ottimo” è disponibile sul sito della Camera di commercio di Reggio Emilia www. Re. Camcom. It e su quello del Consorzio promozione e tutela dei vini reggiani www. Vinireggiani. It .  
   
   
ARRIVA ANCHE IN ITALIA IL “VINO PARTY”, L’APERITIVO DOC CHE SPOPOLA NEI LOCALI PIÙ TRENDY AL MONDO  
 
In tutto il mondo spopola il trend del terroir chic: dove l’ambiente glamour dei locali sposa la grande qualità del vino e dei prodotti tipici italiani. Da Miami a Londra, da Tokyo a Los Angeles finisce l’era dell’happy hour industriale. Basta con l’Happy Hour. Adesso l’aperitivo Italian Style si afferma al livello internazionale. Da Hollywood a Miami, da Londra a Tokyo si afferma il vino party, ovvero l’aperitivo terroir-chic a base di vino di qualità, accompagnato da prodotti “doc” italiani, come il culatello, la bottarga, il pane d’altamura e il formaggio di fossa. Una tendenza rivoluzionaria in quanto democraticizza il consumo del vino, portando la cultura del buon bere e del cibo di alta qualità anche nel mondo della notte e dell’aperitivo, da sempre territorio assoluto dei super-alcolici e cibo dozzinale. In Usa, dove il vino party (anche negli States, infatti si utilizza il termine in italiano) è già un must, questa tendenza sta raccogliendo sempre più consensi da giovani e meno giovani, proprio grazie al principio base della “qualità”, che unisce le migliori etichette di vini, prodotti super esclusivi ed introvabili, chef stellati e le atmosfere glamour e rilassate dei locali più trendy. E dopo aver fatto il giro del mondo, diventando un appuntamento fisso in locali simbolo come il Delano a Miami, lo Zero a Sidney o lo Shumi di Londra, promuovendo di fatto la storia, le tradizioni e le radici della nostra cultura eno-gastronomica, il vino party è arrivato anche in Italia. E lo ha fatto partendo proprio dalla città dell’aperitivo, ovvero da Milano, per volontà della Duca di Salaparuta, un’azienda siciliana che della qualità e della territorialità ha fatto da sempre la sua bandiera, e che ha affidato al suo centro studi il compito di raccogliere al livello internazionale tutto ciò che è innovativo sul mondo del vino. È quanto emerge da uno studio condotto da Eta Meta Research e realizzato per Duca di Salaparuta attraverso il monitoraggio e l’analisi di oltre 1. 300 siti di life style, sull’entertainment out of home e sulle principali testate internazionali di mode e tendenze, oltre alle rubriche sulla vita notturna dei più importanti quotidiani di 8 città (New York, Los Angeles, Miami, Londra, Berlino, Parigi, Sidney e Tokyo). “È assurdo che in tutto il mondo nei locali si fa ormai abitualmente l’aperitivo con il nostro miglior vino e i nostri prodotti simbolo, mentre in Italia si è ancora costretti ad ingurgitare ciò che neppure i paesi anglosassoni vogliono più – afferma Saro Trovato, di Eta Meta Research, che ha analizzato per Duca di Salaparuta le nuove tendenze dell’aperitivo di qualità - . In Italia, come ha evidenziato uno studio condotto per Vinitaly, esiste uno zoccolo duro di super appassionati, ovvero i wine lovers, di 2 milioni di persone che hanno fatto del vino di qualità un vero stile di vita, ma il vino è ancora rinchiuso nei suoi templi tradizionali. Entrare nei locali, abbinandosi ai grandi prodotti italiani, facendo cultura tra i giovani, legandosi all’informalità e al vissuto trendy dei locali significa fare cultura diffusa, ma significa anche dare sostegno a tutti i prodotti tipici italiani e all’economia dell’intero made in italy”. In tutto il mondo l’aperitivo chic è a base di vino e prodotti tipici, rigorosamente italiani. Sempre più bar abbandonano l’happy hour e a dominare sono i “vino party”. La cultura del vino è in costante crescita, come dimostra il popolo dei wine lovers, ovvero dei super appassionati di vino, che in Italia ormai sono 2 milioni. Ma all’estero il vino sta anche uscendo dai suoi “templi” e sposa i locali più di tendenza al mondo che lo scelgono come emblema del nuovo aperitivo ispirato dal trend del terroir chic. Analizzando i siti dei più conosciuti ed esclusivi locali internazionali, ma anche quelli dedicati alle nuove tendenze, emerge con forza che l’aperitivo è sempre più legato al vino. Ben il 73% dei siti e delle riviste analizzate mette in evidenza proprio l’offerta di una vasta lista di vini, che in alcuni casi supera per numero e varietà quella dei cocktail. Vero punto di fregio per luoghi frequentati abitualmente dal jet set e dalle celebrità è il vino italiano: presente in modo predominante nell’offerta di aperitivi nel 61% dei locali (soprattutto in Usa), come accade per esempio al super esclusivo Delano a Miami, che ospita star come Will Smith e Madonna, insieme al Joia, situato in Ocean Drive, definito dal Miami Herald come “il locale della dolce vita, sia per le atmosfere che per l’offerta in termini di cibo e di bevande” e dove tutte le sere, al tramonto, viene proposto un aperitivo a base di prodotti rigorosamente “d. O. C. ”. A lanciare questo trend sono i “vino party”, ideati da uno dei locali più conosciuti di South Beach, il “Vino”, che ha iniziato ad offrire alla sua clientela super selezionata aperitivi a base di vino e di prodotti importati direttamente dall’Italia, come parmigiano, tartufi e fontina. Aperitivo che è diventato il biglietto da visita dei locali più esclusivi, come emerge dalla presentazione che il 41% fa sul proprio sito, contro il 43% che punta sull’after-dinner, in passato unico “momento” su cui si concentrava l’attenzione del pubblico. E l’happy hour? Quasi scomparso: ormai è “citato” solo nel 16% dei siti come momento trendy e di punta nell’offerta del locale. Ma non sono solo i locali di Miami ad essersi fatti conquistare da questo trend: anche a Los Angeles, sono sempre di più i locali frequentati dai divi che si sono “convertiti” al vino party, tanto che il La Daily Mail parla di “aperitivo a base di wine party? Questo è il modo di divertirsi!”, riferendosi al fatto che portabandiera di questa tendenza a Los Angeles è lo chef dei divi, Wolfgang Puck. Oltre ad aver sguinzagliato in giro per il Bel Paese i suoi assistenti con l’obiettivo di accaparrarsi il meglio dei prodotti simbolo dell’eccellenza dell’enogastronomia, ha addirittura importato dalla toscana due olivi secolari per il giardino del suo “Spago”, abitualmente frequentato per l’aperitivo da divi come Tom Hanks, Robin Williams e Tom Cruise. Un trend che sta arrivando anche in Italia, nei locali più attenti alle nuove tendenze, come il Volo di Milano, che per primo, insieme a Duca di Salaparuta, ha lanciato i vino party nella capitale italiana dell’aperitivo. Vino di altissima qualità, prodotti del territorio e atmosfere glamour, queste le ciavi di successo su cui puntano i locali più esclusivi al mondo E se il vino italiano è diventato un must, come dimostra il successo di territoriali come il Lavico delle tenute Vajasindi o il Kados (entrambi siciliani), nei vino party non manca mai la presenza di alcuni per prodotti simbolo dell’Italia, a partire da salumi e formaggi, tanto che sono sempre di più i locali che si stanno attrezzando con veri e propri chef da dedicare alla preparazione dell’aperitivo (presenti ormai nel 37% dei siti analizzati). Non a caso al fianco del barman, locali come lo Zeta Bar di Sidney, in Australia, situato all’interno del grattacielo dell’Hotel Hilton, si fregia di affidare la preparazione e la presentazione dei suoi aperitivi allo chef Luke Mangan. “I vino party dello Zeta – dice The Daily Telegraph – sono il luogo di ritrovo più cool di tutta Sydney, dove trovare in un unico luogo personaggi e prodotti di altissima qualità”. Ed è proprio la ricerca della qualità assoluta che domina nel trend del terroir-chic (chiave fondamentale nel 91% dei siti dei migliori locali e delle nuove tendenze in fatti di divertimento fuori casa). Una qualità che si sposa con le atmosfere dei locali più ricercati ed esclusivi. A caratterizzare i locali che hanno fatto propria la tendenza dei vino party, sono infatti le atmosfere glamour e iper chic (mood presente nel 58% dei siti e degli articoli analizzati), il relax e l’informalità (41%) e la raffinatezza (39%). Grande attenzione in questi locali, oltre che per la lista dei vini di cui si fanno fregio (in evidenza nel 67% dei siti analizzati) sicuramente la selezione di prodotti “doc” che accompagnano l’aperitivo (punto di forza per il 55%). Il tutto in una cornice dove grande rilievo viene data alla presentazione degli apertivi (47%), tanto che in molti sottolineano come le preparazioni vengano effettuate al momento o i salumi affettati “in diretta” dallo chef, per conservare al meglio le qualità e i sapori, come accade al Sohòs Omotesando di Tokyo, che può vantare una delle più fornite liste di vino della capitale Nipponica, dove al fianco di piatti e stuzzichini tipici della cucina giapponese, si trovano alcuni dei più “preziosi” prodotti dell’enogastronomia italiana, come ad esempio la bottarga di Favignana o i pistacchi di Bronte. I vino party, insomma diventano parte stessa del mood del locale, al pari della cura per l’arredamento e l’ambientazione (43%), per l’illuminazione, morbida e soffusa, come emerge dal 39% delle presentazioni e delle descrizioni dei locali, e soprattutto per la musica, dal vivo o con dj, dove prevale l’acid jazz (55%). Questa grandissima attenzione a tutti gli “ingredienti dell’aperitivo” rappresenta infatti il cavallo di battaglia anche dei locali più in voga di Londra, come lo Shumi, in pieno quartiere Mayfair, che malgrado il nome dal suono orientale, offre i più esclusivi vino party della capitale inglese, importando direttamente dall’Italia funghi porcini e una incredibile selezione di formaggi e offrendo ai propri clienti un ambiente e un’atmosfera rilassata e di grande raffinatezza. .