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Notiziario Marketpress di Lunedì 30 Agosto 2004
Pagina1
IL PRESIDENTE DESIGNATO BARROSO PRESENTA LA SUA SQUADRA  
 
Bruxelles, 30 agosto 2004 - José Manuel Barroso, Presidente designato della Commissione europea, ha annunciato il 12 agosto la ripartizione dei portafogli tra i membri della sua squadra. L’attribuzione delle competenze è stata decisa dopo ampie consultazioni con ciascuno dei commissari designati e con l’obiettivo di promuovere un forte spirito di squadra. La nuova Commissione è solida e politicamente esperta; comprende personalità provenienti da un vasto spettro politico e un maggior numero di donne rispetto a tutte le Commissioni precedenti. Tutti i Commissari disporranno di poteri identici in quanto membri del collegio. Il sig. Barroso ha introdotto alcuni aggiustamenti organizzativi con l’espresso scopo di realizzare le priorità politiche fondamentali. L’attribuzione dei portafogli si basa sull’elevato livello di esperienza politica e sulle varie competenze professionali dei commissari designati. José Manuel Barroso ha dichiarato: “Ho organizzato questa forte squadra in modo da assicurare che possiamo lavorare in modo efficiente e conseguire gli obiettivi che ci proponiamo. Attribuisco la massima importanza al gioco di squadra di persone che si fanno guidare dall’interesse generale europeo. I Commissari lavoreranno insieme per apportare benefici reali ai cittadini dell’Ue”. La decisione di Barroso di raggruppare tutti gli uffici dei Commissari nell’edificio Berlaymont sottolinea l’impegno a lavorare insieme in uno spirito di squadra. La nuova Commissione consiste di persone con un’esperienza approfondita in diversi settori politici. I suoi membri hanno acquisito una profonda conoscenza delle politiche e delle istituzioni dell’Ue. Vi sono ex Primi Ministri e Ministri e Commissari in carica; alcuni sono stati responsabili dei negoziati per l’adesione del loro paese all’Unione europea; alcuni sono stati membri della Convenzione che ha redatto il progetto di Costituzione. Si tratta di una squadra molto equilibrata. La percentuale di donne è la più alta che si sia mai avuta nella Commissione europea e sono presenti esponenti di un ampio spettro politico. Il ruolo di ciascun Commissario non si limita alla gestione settoriale del proprio portafoglio: la Commissione agisce come collegio e decide collettivamente su ogni questione. Ciascun Commissario sarà rigorosamente uguale nel processo decisionale collettivo; non vi saranno deleghe di poteri a gruppi di Commissari. Barroso ha dichiarato: “Non voglio Commissari di prima e di seconda classe. Tutti i Commissari sono altrettanto importanti. Desidero che la mia autorità si fondi su un solido lavoro di squadra”. Per accrescere ancora la collegialità la Commissione terrà un maggior numero di riunioni informali di “brainstorming” e migliorerà la collaborazione tra i servizi e i gabinetti dei Commissari. Per reagire rapidamente agli eventi e stabilire la propria agenda, la Commissione dev’essere organizzata in modo flessibile. Nei casi opportuni, il lavoro della Commissione sarà preparato in anticipo da gruppi tematici e task force, che riuniranno i Commissari i cui portafogli sono interessati da una determinata sfida politica. La nuova Commissione è stata disegnata per conseguire risultati evidenti per i popoli dell'Unione europea e per dare all'Europa una voce più forte nel mondo. La sua organizzazione riprende molti elementi della Commissione attuale. Il sig. Barroso non ha ritenuto necessaria una ristrutturazione rivoluzionaria dei servizi della Commissione. Se sono stati apportati cambiamenti ai servizi e ai portafogli, è principalmente allo scopo di migliorare la capacità di mettere in atto le politiche e di conseguire le priorità politiche. Il sig. Barroso ha dichiarato: “Ritengo particolarmente importante che l’Europa sappia comunicare. L’apatia riscontrata in occasione delle recenti elezioni europee è preoccupante. Ho invitato una Vicepresidente a lavorare specificamente ad una strategia di comunicazione. Occorre comunicare più chiaramente alla gente cosa fa l’Europa e perché lo fa”. La medesima Vicepresidente sarà incaricata anche delle relazioni istituzionali e si rivolgerà, oltre che alle altre istituzioni dell'Ue, anche ai Parlamenti nazionali e ai cittadini. La strategia di Lisbona per fare dell’Europa l’economia più competitiva del mondo entro il 2010 soffre di un ritardo nella sua attuazione. La Commissione e gli Stati membri devono ottenere risultati migliori. Il sig. Barroso coordinerà personalmente tutti gli sforzi per dare nuovo slancio alla strategia di Lisbona. Egli ha nominato un Vicepresidente per dare voce ad una posizione coerente della Commissione in seno al Consiglio Competitività. Il sig. Barroso ha deciso di rafforzare le pari opportunità attribuendo questo incarico al Commissario competente per l’occupazione e gli affari sociali, che presiederà il gruppo di Commissari per le pari opportunità. Nel campo della politica estera, il sig. Barroso sottolinea l’esigenza di un efficiente coordinamento. Egli presiederà personalmente il gruppo dei Commissari per le relazioni esterne. Un’alta priorità è attribuita alla politica di vicinato dell’Ue attribuendo questa responsabilità al Commissario incaricato delle relazioni esterne. Uno dei compiti del gruppo dei Commissari per le relazioni esterne sarà di preparare l’arrivo nella Commissione del nuovo Ministro degli Affari esteri e di dare vita al Servizio diplomatico europeo. Quando entrerà a far parte della Commissione il Ministro degli Affari esteri è destinato a diventare Vicepresidente incaricato delle relazioni esterne. La riforma dell’amministrazione della Commissione è un processo permanente, non un evento puntuale. Il sig. Barroso ha deciso di nominare un Vicepresidente incaricato di sovrintendere a “amministrazione, audit e lotta antifrode”. Il Vicepresidente garantirà una sana gestione e riferirà in modo trasparente al Parlamento europeo. Prossimi passi La nuova squadra si è incontrata per la prima volta per una sessione informale venerdì 20 agosto a Bruxelles. Essa dovrà ottenere la fiducia e il voto di approvazione del Parlamento europeo prima del 1° novembre. I Commissari si presenteranno di fronte alle commissioni parlamentari in audizioni individuali che avranno luogo nelle due settimane a partire dal 27 settembre. Una volta ottenuta l’approvazione del Parlamento la squadra si metterà al lavoro per elaborare la sua visione politica e un programma dettagliato per i prossimi cinque anni. I principali cambiamenti introdotti da José Manuel Barroso rispetto alla situazione attuale sono: Il Presidente presiede personalmente il gruppo di Commissari per le relazioni esterne e per la strategia di Lisbona. Una nuova funzione di Vicepresidente per le relazioni istituzionali e la strategia di comunicazione. Un Vicepresidente che assicuri un approccio coerente della Commissione in seno al Consiglio Competitività. La più alta percentuale di donne nella Commissione. La separazione delle competenze finora riunite nei portafogli: trasporti ed energia; agricoltura e pesca; mercato interno e fiscalità. Un maggior ricorso a task force per anticipare i problemi politici. Il raggruppamento dei Commissari nello stesso edificio (Berlaymont). La separazione del controllo finanziario dalle questioni di bilancio e la nomina di un Vicepresidente incaricato di assicurare una sana gestione. La nuova Commissione entrerà in carica il 1° novembre, fatto salvo il voto di approvazione del Parlamento europeo, il quale può votare soltanto l’intero collegio e non i singoli Commissari. Secondo il Trattato che istituisce una Costituzione europea, il Ministro degli Affari esteri dell’Ue entrerà a far parte della Commissione come Vicepresidente dopo la ratifica della Costituzione. Il Trattato conferisce al Presidente della Commissione il potere di ripartire e di ridistribuire le competenze. Riportiamo il testi dell’articolo 217 attualmente in vigore: 1. La Commissione agisce nel quadro degli orientamenti politici del suo presidente, che ne decide l'organizzazione interna per garantire la coerenza, l'efficacia e la collegialità della sua azione. 2. Le competenze che spettano alla Commissione sono strutturate e ripartite fra i membri dal presidente. Il presidente può modificare la ripartizione delle competenze nel corso del mandato. I membri della Commissione esercitano le funzioni loro attribuite dal presidente, sotto la sua autorità. 3. Previa approvazione del collegio, il presidente nomina dei vicepresidenti tra i membri della Commissione. 4. Un membro della Commissione rassegna le dimissioni se il presidente, previa approvazione del collegio, glielo chiede.  
   
   
IL PRESIDENTE DESIGNATO BARROSO PRESENTA LA SUA SQUADRA  
 
Bruxelles, 30 agosto 2004 - José Manuel Barroso, Presidente designato della Commissione europea, ha annunciato il 12 agosto la ripartizione dei portafogli tra i membri della sua squadra. L’attribuzione delle competenze è stata decisa dopo ampie consultazioni con ciascuno dei commissari designati e con l’obiettivo di promuovere un forte spirito di squadra. La nuova Commissione è solida e politicamente esperta; comprende personalità provenienti da un vasto spettro politico e un maggior numero di donne rispetto a tutte le Commissioni precedenti. Tutti i Commissari disporranno di poteri identici in quanto membri del collegio. Il sig. Barroso ha introdotto alcuni aggiustamenti organizzativi con l’espresso scopo di realizzare le priorità politiche fondamentali. L’attribuzione dei portafogli si basa sull’elevato livello di esperienza politica e sulle varie competenze professionali dei commissari designati. José Manuel Barroso ha dichiarato: “Ho organizzato questa forte squadra in modo da assicurare che possiamo lavorare in modo efficiente e conseguire gli obiettivi che ci proponiamo. Attribuisco la massima importanza al gioco di squadra di persone che si fanno guidare dall’interesse generale europeo. I Commissari lavoreranno insieme per apportare benefici reali ai cittadini dell’Ue”. La decisione di Barroso di raggruppare tutti gli uffici dei Commissari nell’edificio Berlaymont sottolinea l’impegno a lavorare insieme in uno spirito di squadra. La nuova Commissione consiste di persone con un’esperienza approfondita in diversi settori politici. I suoi membri hanno acquisito una profonda conoscenza delle politiche e delle istituzioni dell’Ue. Vi sono ex Primi Ministri e Ministri e Commissari in carica; alcuni sono stati responsabili dei negoziati per l’adesione del loro paese all’Unione europea; alcuni sono stati membri della Convenzione che ha redatto il progetto di Costituzione. Si tratta di una squadra molto equilibrata. La percentuale di donne è la più alta che si sia mai avuta nella Commissione europea e sono presenti esponenti di un ampio spettro politico. Il ruolo di ciascun Commissario non si limita alla gestione settoriale del proprio portafoglio: la Commissione agisce come collegio e decide collettivamente su ogni questione. Ciascun Commissario sarà rigorosamente uguale nel processo decisionale collettivo; non vi saranno deleghe di poteri a gruppi di Commissari. Barroso ha dichiarato: “Non voglio Commissari di prima e di seconda classe. Tutti i Commissari sono altrettanto importanti. Desidero che la mia autorità si fondi su un solido lavoro di squadra”. Per accrescere ancora la collegialità la Commissione terrà un maggior numero di riunioni informali di “brainstorming” e migliorerà la collaborazione tra i servizi e i gabinetti dei Commissari. Per reagire rapidamente agli eventi e stabilire la propria agenda, la Commissione dev’essere organizzata in modo flessibile. Nei casi opportuni, il lavoro della Commissione sarà preparato in anticipo da gruppi tematici e task force, che riuniranno i Commissari i cui portafogli sono interessati da una determinata sfida politica. La nuova Commissione è stata disegnata per conseguire risultati evidenti per i popoli dell'Unione europea e per dare all'Europa una voce più forte nel mondo. La sua organizzazione riprende molti elementi della Commissione attuale. Il sig. Barroso non ha ritenuto necessaria una ristrutturazione rivoluzionaria dei servizi della Commissione. Se sono stati apportati cambiamenti ai servizi e ai portafogli, è principalmente allo scopo di migliorare la capacità di mettere in atto le politiche e di conseguire le priorità politiche. Il sig. Barroso ha dichiarato: “Ritengo particolarmente importante che l’Europa sappia comunicare. L’apatia riscontrata in occasione delle recenti elezioni europee è preoccupante. Ho invitato una Vicepresidente a lavorare specificamente ad una strategia di comunicazione. Occorre comunicare più chiaramente alla gente cosa fa l’Europa e perché lo fa”. La medesima Vicepresidente sarà incaricata anche delle relazioni istituzionali e si rivolgerà, oltre che alle altre istituzioni dell'Ue, anche ai Parlamenti nazionali e ai cittadini. La strategia di Lisbona per fare dell’Europa l’economia più competitiva del mondo entro il 2010 soffre di un ritardo nella sua attuazione. La Commissione e gli Stati membri devono ottenere risultati migliori. Il sig. Barroso coordinerà personalmente tutti gli sforzi per dare nuovo slancio alla strategia di Lisbona. Egli ha nominato un Vicepresidente per dare voce ad una posizione coerente della Commissione in seno al Consiglio Competitività. Il sig. Barroso ha deciso di rafforzare le pari opportunità attribuendo questo incarico al Commissario competente per l’occupazione e gli affari sociali, che presiederà il gruppo di Commissari per le pari opportunità. Nel campo della politica estera, il sig. Barroso sottolinea l’esigenza di un efficiente coordinamento. Egli presiederà personalmente il gruppo dei Commissari per le relazioni esterne. Un’alta priorità è attribuita alla politica di vicinato dell’Ue attribuendo questa responsabilità al Commissario incaricato delle relazioni esterne. Uno dei compiti del gruppo dei Commissari per le relazioni esterne sarà di preparare l’arrivo nella Commissione del nuovo Ministro degli Affari esteri e di dare vita al Servizio diplomatico europeo. Quando entrerà a far parte della Commissione il Ministro degli Affari esteri è destinato a diventare Vicepresidente incaricato delle relazioni esterne. La riforma dell’amministrazione della Commissione è un processo permanente, non un evento puntuale. Il sig. Barroso ha deciso di nominare un Vicepresidente incaricato di sovrintendere a “amministrazione, audit e lotta antifrode”. Il Vicepresidente garantirà una sana gestione e riferirà in modo trasparente al Parlamento europeo. Prossimi passi La nuova squadra si è incontrata per la prima volta per una sessione informale venerdì 20 agosto a Bruxelles. Essa dovrà ottenere la fiducia e il voto di approvazione del Parlamento europeo prima del 1° novembre. I Commissari si presenteranno di fronte alle commissioni parlamentari in audizioni individuali che avranno luogo nelle due settimane a partire dal 27 settembre. Una volta ottenuta l’approvazione del Parlamento la squadra si metterà al lavoro per elaborare la sua visione politica e un programma dettagliato per i prossimi cinque anni. I principali cambiamenti introdotti da José Manuel Barroso rispetto alla situazione attuale sono: Il Presidente presiede personalmente il gruppo di Commissari per le relazioni esterne e per la strategia di Lisbona. Una nuova funzione di Vicepresidente per le relazioni istituzionali e la strategia di comunicazione. Un Vicepresidente che assicuri un approccio coerente della Commissione in seno al Consiglio Competitività. La più alta percentuale di donne nella Commissione. La separazione delle competenze finora riunite nei portafogli: trasporti ed energia; agricoltura e pesca; mercato interno e fiscalità. Un maggior ricorso a task force per anticipare i problemi politici. Il raggruppamento dei Commissari nello stesso edificio (Berlaymont). La separazione del controllo finanziario dalle questioni di bilancio e la nomina di un Vicepresidente incaricato di assicurare una sana gestione. La nuova Commissione entrerà in carica il 1° novembre, fatto salvo il voto di approvazione del Parlamento europeo, il quale può votare soltanto l’intero collegio e non i singoli Commissari. Secondo il Trattato che istituisce una Costituzione europea, il Ministro degli Affari esteri dell’Ue entrerà a far parte della Commissione come Vicepresidente dopo la ratifica della Costituzione. Il Trattato conferisce al Presidente della Commissione il potere di ripartire e di ridistribuire le competenze. Riportiamo il testi dell’articolo 217 attualmente in vigore: 1. La Commissione agisce nel quadro degli orientamenti politici del suo presidente, che ne decide l'organizzazione interna per garantire la coerenza, l'efficacia e la collegialità della sua azione. 2. Le competenze che spettano alla Commissione sono strutturate e ripartite fra i membri dal presidente. Il presidente può modificare la ripartizione delle competenze nel corso del mandato. I membri della Commissione esercitano le funzioni loro attribuite dal presidente, sotto la sua autorità. 3. Previa approvazione del collegio, il presidente nomina dei vicepresidenti tra i membri della Commissione. 4. Un membro della Commissione rassegna le dimissioni se il presidente, previa approvazione del collegio, glielo chiede.  
   
   
WORKSHOP AMBROSETTI SUL TEMA "LO SCENARIO DI OGGI E DI DOMANI PER LE STRATEGIE AZIENDALI "  
 
Cernobbio (Co) 30 agosto 2004 - Nei giorni 3, 4 e 5 settembre con inizio alle ore 8.45 di venerdì e conclusione intorno alle ore 10.00 di domenica, si svolgerà a Villa d'Este di Cenobbio la trentesima edizione dell’ annuale workshop sul tema "Lo scenario di oggi e di domani per le strategie aziendali ". Questi i principali argomenti che saranno trattati nel corso workshop: Venerdi 3 settembre: Il quadro economico; Pace e sicurezza nel mondo: la lotta al terrorismo internazionale; Country Focus: Iraq; Oggi il mondo di domani - Sviluppi scientifici e tecnologici; Povertà e sviluppo; Ordinamenti giudiziari e competitività. Sabato 4 settembre: L'unione Europea – Nuova Costituzione e istituzioni L'unione Europea – Economia e competitività. L'unione Europea come soggetto globale; Lo stato del capitalismo: Creare valore per l'Europa, per le imprese e per le istituzioni europee; Le prossime elezioni americane; Intervento del Presidente del Consiglio italiano. Domenica 5 settembre: Intervento del Presidente della Commissione Europea; Un'agenda per l'Italia: Innovazione tecnologica come Motore di crescita e sviluppo; Un'agenda per l'Italia – Seconda parte; Un’agenda per l'Italia – Interventi dei membri del Governo in carica. Fra i relatori citiamo: Peter Agre, Premio Nobel per la Chimica, Cgs; Ayad Allawi, Primo Ministro, Iraq (Partecipazione subordinata alla situazione di crisi dell'Iraq); Joaquin Almunia, Commissario Europeo per gli Affari Economici e Monetari, Spagna; Giuliano Amato, Senatore della Repubblica, Italia, già Vice Presidente della Convenzione Europea; già Primo Ministro, Italia; Jogn Ashcroft, Procuratore Generale, Usa; José Maria Aznar, Presidente, Fundaciàn para el Analisis y los Estudios Sociales, Spagna; già Primo Ministro, Spagna; Silvio Berlusconi, Primo Ministro, Italia; Joe Biden, Senatore, Usa; Andrea Boltho Economista, Magdalen College, Oxford, Uk; John Bolton, Undersecretary of Arrns Control and International Security, Dipartimento di Stato, Usa; Renato Brunetta; Consigliere economico del Presidente del Consiglio, Italia; Vice Presidente della Commissione Industria, Parlamento Europeo; Roberto Castelli, Ministro della Giustizia, Italia; Paul Ehrlich, Presidente, Center for Conservation Biology, Stanford University, Usa; Gianfranco Fini ,Vice Presidente del Consiglia dei Ministri, Italia; Franco Frattini, Ministro degli Affari Esteri, Italia; Maurizio Gaspari, Ministro delle Comunicazioni , Italia; Valéry Giscard d'Estaing, Presidente, Convenzione Europea, già Presidente della Repubblica, Francia; Janne Haaland-matlary, Professore, Università di Oslo Norvegia; già Vice Ministro degli Esteri Norvegia; James F. Hoge Jr Direttore, Foreign Affais, Usa; Danuta Huebner Membro della Commissione europea, Polonia; John Kay, Economista, London School Of Economics Uk; Mervyn King, Governatore, Banca d'Inghilterra; Vaclav Klaus, Presidente della Repubblica Ceca; Rita Levi-montalcini, Premio Nobel per la Medicina; Erkki Liikanen, Governatore, Banca di Finlandia; Edward Luttwak, Senior.fellow, Centre far Stríegic and International Studies, Usa; Denis Macshane, Ministro per l'Europa, Uk; Antonio Martino, Ministro della Difesa, Italia; Antonio Marzano, Ministro delle Attività Produttive, Italia; Mario Monti, Commissario Europeo per la concorrenza, Italia; Letizia Moratti, Ministro dell'Istruzione, dell' Università e della Ricerca Scientifica, Italia Altre Moussa, Segretario Generale della Lega Araba; Aduli Pachachi, Membro della Presidenza del Consiglio di Governo ad interim, Iraq; Loyola de Palacio Vice Presidente, Commissione Europea, Commissario Europeo per le Relazioni con il Parlamento Europeo, Trasporti e Energia, Spagna; Ana Palacio già Ministro degli Esteri, Spagna; Pier Giuseppe Pelicci, Direttore di Oncologia Sperimentale, Istituto Europeo di Oncologia, Italia; Shimon, Peres, Premio Nobel per la Pace, già Primo Ministro, Israele; Giuseppe Pisanu, Ministro dell'Interno, Italia; Romano Prodi, Presidente, Commissione Europea; Raspi Reed, Presidente, Century Strategies Usa; Sergio Romano, Editorialista; Carlo Rubbia, Premio Nobel per la Fisica, Presidente, Enea; Paolo Savona, Professore, Scuola Superiore Pubblica Amministrazione; Wolfgang Schuessel, Cancelliere Federale, Austria; Girolamo Sirchia, Ministro della Salute, Italia; Luigi Spaventa, Professore Università La Scienza, già Presidente, Consob; Michael Spence , Premio Nobel per l'Economi' , Usa; Lucio Stanca, Ministro per l'Innovazione e Tecnologie, Italia; Supachai Panitchpa.kdi, Direttore Generale, Organizzazione Mondiale del Commercio; Angelo Tantazzi, Presidente, Borsa Italiana; Jean-claude Trichet, Presidente, Banca Centrale Europea; Umberto Veronesi, Direttore, Istituto Europeo di Oncologia, già Ministro della Sanità, Italia; Axel Weber, Presidente, Bundesbank, Germania; Jaap W. Winter, Partner, De Brauw Blackston Westboek, Olanda; James D. Wolfensolm, Presidente, Banca Mondiale; Zheng Bijjan Membro Permanente, Conferanza Politica Consultiva del Popolo Cinese, Cina. I lavori si svolgeranno a porte chiuse.  
   
   
WORKSHOP AMBROSETTI SUL TEMA "LO SCENARIO DI OGGI E DI DOMANI PER LE STRATEGIE AZIENDALI "  
 
Cernobbio (Co) 30 agosto 2004 - Nei giorni 3, 4 e 5 settembre con inizio alle ore 8.45 di venerdì e conclusione intorno alle ore 10.00 di domenica, si svolgerà a Villa d'Este di Cenobbio la trentesima edizione dell’ annuale workshop sul tema "Lo scenario di oggi e di domani per le strategie aziendali ". Questi i principali argomenti che saranno trattati nel corso workshop: Venerdi 3 settembre: Il quadro economico; Pace e sicurezza nel mondo: la lotta al terrorismo internazionale; Country Focus: Iraq; Oggi il mondo di domani - Sviluppi scientifici e tecnologici; Povertà e sviluppo; Ordinamenti giudiziari e competitività. Sabato 4 settembre: L'unione Europea – Nuova Costituzione e istituzioni L'unione Europea – Economia e competitività. L'unione Europea come soggetto globale; Lo stato del capitalismo: Creare valore per l'Europa, per le imprese e per le istituzioni europee; Le prossime elezioni americane; Intervento del Presidente del Consiglio italiano. Domenica 5 settembre: Intervento del Presidente della Commissione Europea; Un'agenda per l'Italia: Innovazione tecnologica come Motore di crescita e sviluppo; Un'agenda per l'Italia – Seconda parte; Un’agenda per l'Italia – Interventi dei membri del Governo in carica. Fra i relatori citiamo: Peter Agre, Premio Nobel per la Chimica, Cgs; Ayad Allawi, Primo Ministro, Iraq (Partecipazione subordinata alla situazione di crisi dell'Iraq); Joaquin Almunia, Commissario Europeo per gli Affari Economici e Monetari, Spagna; Giuliano Amato, Senatore della Repubblica, Italia, già Vice Presidente della Convenzione Europea; già Primo Ministro, Italia; Jogn Ashcroft, Procuratore Generale, Usa; José Maria Aznar, Presidente, Fundaciàn para el Analisis y los Estudios Sociales, Spagna; già Primo Ministro, Spagna; Silvio Berlusconi, Primo Ministro, Italia; Joe Biden, Senatore, Usa; Andrea Boltho Economista, Magdalen College, Oxford, Uk; John Bolton, Undersecretary of Arrns Control and International Security, Dipartimento di Stato, Usa; Renato Brunetta; Consigliere economico del Presidente del Consiglio, Italia; Vice Presidente della Commissione Industria, Parlamento Europeo; Roberto Castelli, Ministro della Giustizia, Italia; Paul Ehrlich, Presidente, Center for Conservation Biology, Stanford University, Usa; Gianfranco Fini ,Vice Presidente del Consiglia dei Ministri, Italia; Franco Frattini, Ministro degli Affari Esteri, Italia; Maurizio Gaspari, Ministro delle Comunicazioni , Italia; Valéry Giscard d'Estaing, Presidente, Convenzione Europea, già Presidente della Repubblica, Francia; Janne Haaland-matlary, Professore, Università di Oslo Norvegia; già Vice Ministro degli Esteri Norvegia; James F. Hoge Jr Direttore, Foreign Affais, Usa; Danuta Huebner Membro della Commissione europea, Polonia; John Kay, Economista, London School Of Economics Uk; Mervyn King, Governatore, Banca d'Inghilterra; Vaclav Klaus, Presidente della Repubblica Ceca; Rita Levi-montalcini, Premio Nobel per la Medicina; Erkki Liikanen, Governatore, Banca di Finlandia; Edward Luttwak, Senior.fellow, Centre far Stríegic and International Studies, Usa; Denis Macshane, Ministro per l'Europa, Uk; Antonio Martino, Ministro della Difesa, Italia; Antonio Marzano, Ministro delle Attività Produttive, Italia; Mario Monti, Commissario Europeo per la concorrenza, Italia; Letizia Moratti, Ministro dell'Istruzione, dell' Università e della Ricerca Scientifica, Italia Altre Moussa, Segretario Generale della Lega Araba; Aduli Pachachi, Membro della Presidenza del Consiglio di Governo ad interim, Iraq; Loyola de Palacio Vice Presidente, Commissione Europea, Commissario Europeo per le Relazioni con il Parlamento Europeo, Trasporti e Energia, Spagna; Ana Palacio già Ministro degli Esteri, Spagna; Pier Giuseppe Pelicci, Direttore di Oncologia Sperimentale, Istituto Europeo di Oncologia, Italia; Shimon, Peres, Premio Nobel per la Pace, già Primo Ministro, Israele; Giuseppe Pisanu, Ministro dell'Interno, Italia; Romano Prodi, Presidente, Commissione Europea; Raspi Reed, Presidente, Century Strategies Usa; Sergio Romano, Editorialista; Carlo Rubbia, Premio Nobel per la Fisica, Presidente, Enea; Paolo Savona, Professore, Scuola Superiore Pubblica Amministrazione; Wolfgang Schuessel, Cancelliere Federale, Austria; Girolamo Sirchia, Ministro della Salute, Italia; Luigi Spaventa, Professore Università La Scienza, già Presidente, Consob; Michael Spence , Premio Nobel per l'Economi' , Usa; Lucio Stanca, Ministro per l'Innovazione e Tecnologie, Italia; Supachai Panitchpa.kdi, Direttore Generale, Organizzazione Mondiale del Commercio; Angelo Tantazzi, Presidente, Borsa Italiana; Jean-claude Trichet, Presidente, Banca Centrale Europea; Umberto Veronesi, Direttore, Istituto Europeo di Oncologia, già Ministro della Sanità, Italia; Axel Weber, Presidente, Bundesbank, Germania; Jaap W. Winter, Partner, De Brauw Blackston Westboek, Olanda; James D. Wolfensolm, Presidente, Banca Mondiale; Zheng Bijjan Membro Permanente, Conferanza Politica Consultiva del Popolo Cinese, Cina. I lavori si svolgeranno a porte chiuse.  
   
   
CONFERENZA SU RICERCA, INNOVAZIONE E RISULTATI ECONOMICI  
 
Bruxelles, 30 agosto 2004 - Per festeggiare il lancio dell'Oxford Handbook of Innovation, la Commissione europea, l'università di Oslo e la Oxford University Press organizzano 1'8 ottobre a Bruxelles la conferenza 'Research, innovation and economic performance - what do we know and where are we heading?'. Il libro è il risultato del progetto Teari (Towards a European Area for research and innovation), finanziato dalla Commissione per riassumere e valorizzare i progetti condotti nell'ambito delle sue iniziative di ricerca socioeconomica. La conferenza intende far incontrare i ricercatori europei e americani con i responsabili politici e gli altri soggetti interessati e discutere i temi emergenti della ricerca nell'innovazione e dei risultati economici, e le politiche attinenti. Per iscriversi: Marie Jonkers Commissione europea Tel: +32 2 299 4462 E-mail: marie.Jonkers@cec.eu.int  
   
   
CONFERENZA SU RICERCA, INNOVAZIONE E RISULTATI ECONOMICI  
 
Bruxelles, 30 agosto 2004 - Per festeggiare il lancio dell'Oxford Handbook of Innovation, la Commissione europea, l'università di Oslo e la Oxford University Press organizzano 1'8 ottobre a Bruxelles la conferenza 'Research, innovation and economic performance - what do we know and where are we heading?'. Il libro è il risultato del progetto Teari (Towards a European Area for research and innovation), finanziato dalla Commissione per riassumere e valorizzare i progetti condotti nell'ambito delle sue iniziative di ricerca socioeconomica. La conferenza intende far incontrare i ricercatori europei e americani con i responsabili politici e gli altri soggetti interessati e discutere i temi emergenti della ricerca nell'innovazione e dei risultati economici, e le politiche attinenti. Per iscriversi: Marie Jonkers Commissione europea Tel: +32 2 299 4462 E-mail: marie.Jonkers@cec.eu.int  
   
   
CORDIS OFFRE UN NUOVO PUNTO D'ACCESSO ALL'INFORMAZIONE E AI SERVIZI DI SUPPORTO SULLE POLITICHE E LE AZIONI PER L'INNOVAZIONE  
 
Bruxelles, 30 agosto 2004 - Tutti coloro che s'interessano alle politiche e alle azioni nel settore dell'innovazione possono ora facilmente accedere a una gamma completa d'informazioni e di servizi dal nuovo Portale dell'Innovazione di Cordis, il servizio informazioni sulla Ricerca e Innovazione della Comunità. Il nuovo servizio risponde alle esigenze segnalate dall'ultima indagine Innobarometro (cfr 'Informazioni collegate' più oltre), i cui risultati indicano che solo un terzo degli uomini d'affari interrogati conosceva l'esistenza di un sostegno dell'Ue all'innovazione. Questo deludente livello d'informazione è particolarmente acuto nelle aziende con meno di 250 dipendenti. Il portale (consultabile in francese, inglese, italiano, spagnolo e tedesco) pubblica settimanalmente le ultime informazioni e scadenze legate all'innovazione in Europa, con sezioni dedicate alla politica dell'innovazione, ai servizi di appoggio che l'Ue offre alle aziende, all'innovazione nell'ambito dei programmi quadro di ricerca. Grazie a un archivio consultabile di articoli sull'innovazione e ad una raccolta di documenti sulle politiche nel settore e di pubblicazioni ufficiali, fornisce inoltre preziose risorse sulle ricerche e le buone prassi. Il Portale dell'Innovazione raccoglie le ultime informazioni da numerose fonti, incluse Istituzioni europee, autorità nazionali, organizzazioni di ricerca e imprese. La sezione sulla 'Politica per l'innovazione' parla degli sviluppi a livello europeo, nazionale e regionale (ad esempio documenti politici, studi di ricerca, rapporti di benchmarking e indicatori di mercato). La sezione 'Innovazione nei programmi quadro' offre informazioni pratiche sulla partecipazione alle attività d'innovazione dell'Ue e spiega le relative possibilità di finanziamento. Le organizzazione elencate nella sezione 'Servizi di supporto alle imprese' rendono più facile partecipare alle attività di ricerca e innovazione europee e trarne vantaggi. Gli utilizzatori possono profittare di valide risorse per situare nel giusto contesto le attività e imparare dalle esperienze passate consultando la sezione 'Articoli sull'innovazione', che comprende tutti i documenti pubblicati nelle pubblicazioni periodiche della Commissione europea 'Innovazione & Trasferimento Tecnologico' e 'Euroabstracts' dal gennaio 2000. Gli articoli possono essere consultati per tema o usando un motore di ricerca testuale. Con il lancio del Portale dell'Innovazione di Cordis, aziende di qualsiasi dimensione e soggetti interessati possono per la prima volta accedere facilmente a tutte le informazioni sulle politiche e le azioni europee per l'innovazione. Il Portale dell'innovazione può essere consultato all'indirizzo: http://www.Cordis.lu/innovation/  
   
   
CORDIS OFFRE UN NUOVO PUNTO D'ACCESSO ALL'INFORMAZIONE E AI SERVIZI DI SUPPORTO SULLE POLITICHE E LE AZIONI PER L'INNOVAZIONE  
 
Bruxelles, 30 agosto 2004 - Tutti coloro che s'interessano alle politiche e alle azioni nel settore dell'innovazione possono ora facilmente accedere a una gamma completa d'informazioni e di servizi dal nuovo Portale dell'Innovazione di Cordis, il servizio informazioni sulla Ricerca e Innovazione della Comunità. Il nuovo servizio risponde alle esigenze segnalate dall'ultima indagine Innobarometro (cfr 'Informazioni collegate' più oltre), i cui risultati indicano che solo un terzo degli uomini d'affari interrogati conosceva l'esistenza di un sostegno dell'Ue all'innovazione. Questo deludente livello d'informazione è particolarmente acuto nelle aziende con meno di 250 dipendenti. Il portale (consultabile in francese, inglese, italiano, spagnolo e tedesco) pubblica settimanalmente le ultime informazioni e scadenze legate all'innovazione in Europa, con sezioni dedicate alla politica dell'innovazione, ai servizi di appoggio che l'Ue offre alle aziende, all'innovazione nell'ambito dei programmi quadro di ricerca. Grazie a un archivio consultabile di articoli sull'innovazione e ad una raccolta di documenti sulle politiche nel settore e di pubblicazioni ufficiali, fornisce inoltre preziose risorse sulle ricerche e le buone prassi. Il Portale dell'Innovazione raccoglie le ultime informazioni da numerose fonti, incluse Istituzioni europee, autorità nazionali, organizzazioni di ricerca e imprese. La sezione sulla 'Politica per l'innovazione' parla degli sviluppi a livello europeo, nazionale e regionale (ad esempio documenti politici, studi di ricerca, rapporti di benchmarking e indicatori di mercato). La sezione 'Innovazione nei programmi quadro' offre informazioni pratiche sulla partecipazione alle attività d'innovazione dell'Ue e spiega le relative possibilità di finanziamento. Le organizzazione elencate nella sezione 'Servizi di supporto alle imprese' rendono più facile partecipare alle attività di ricerca e innovazione europee e trarne vantaggi. Gli utilizzatori possono profittare di valide risorse per situare nel giusto contesto le attività e imparare dalle esperienze passate consultando la sezione 'Articoli sull'innovazione', che comprende tutti i documenti pubblicati nelle pubblicazioni periodiche della Commissione europea 'Innovazione & Trasferimento Tecnologico' e 'Euroabstracts' dal gennaio 2000. Gli articoli possono essere consultati per tema o usando un motore di ricerca testuale. Con il lancio del Portale dell'Innovazione di Cordis, aziende di qualsiasi dimensione e soggetti interessati possono per la prima volta accedere facilmente a tutte le informazioni sulle politiche e le azioni europee per l'innovazione. Il Portale dell'innovazione può essere consultato all'indirizzo: http://www.Cordis.lu/innovation/  
   
   
REVISIONE DEL SISTEMA DELLE GARANZIE DELL’EUROSISTEMA: SECONDA FASE DELLA TRANSIZIONE ALLA LISTA UNICA  
 
Francoforte, 30 agosto 2004 - Nel giugno 2003 la Banca centrale europea (Bce) aveva avviato una procedura di consultazione pubblica, invitando gli operatori di mercato a esprimersi in merito a interventi atti a migliorare il sistema delle garanzie vigente nell’Eurosistema. In seguito alle positive reazioni suscitate da questa iniziativa, il Consiglio direttivo della Bce aveva approvato la graduale introduzione di una “lista unica” nell’ambito del sistema delle garanzie dell’Eurosistema (cfr. Comunicato stampa del 10 maggio 2004), in sostituzione dell’attuale schema basato su due elenchi. La Bce aveva inoltre annunciato che, in una prima fase, intendeva ammettere a titolo di garanzia una nuova categoria di attività in precedenza non idonee: gli strumenti di debito denominati in euro emessi da soggetti residenti in paesi del G10 non appartenenti allo Spazio economico europeo. Nell’ambito della seconda fase della transizione alla lista unica, il Consiglio direttivo ha ora approvato, in linea di principio, l’inclusione dei prestiti bancari di tutti i paesi dell’area dell’euro; le modalità e i tempi esatti della loro ammissione verranno comunicati a tempo debito, una volta definiti gli aspetti attuativi ancora in sospeso. Il Consiglio direttivo ha inoltre deciso che nella lista rientreranno gli strumenti di debito al dettaglio non negoziabili garantiti da ipoteca, comprendenti attualmente soltanto le cambiali ipotecarie irlandesi. Infine, il Consiglio direttivo ha deciso di non inserire nella lista unica i titoli azionari, al momento stanziabili quali attività di secondo livello in Spagna, nei Paesi Bassi e in Portogallo. Si procederà pertanto alla loro graduale esclusione dal novero degli strumenti idonei in base a un preciso calendario, di cui verrà data comunicazione a tempo debito.  
   
   
REVISIONE DEL SISTEMA DELLE GARANZIE DELL’EUROSISTEMA: SECONDA FASE DELLA TRANSIZIONE ALLA LISTA UNICA  
 
Francoforte, 30 agosto 2004 - Nel giugno 2003 la Banca centrale europea (Bce) aveva avviato una procedura di consultazione pubblica, invitando gli operatori di mercato a esprimersi in merito a interventi atti a migliorare il sistema delle garanzie vigente nell’Eurosistema. In seguito alle positive reazioni suscitate da questa iniziativa, il Consiglio direttivo della Bce aveva approvato la graduale introduzione di una “lista unica” nell’ambito del sistema delle garanzie dell’Eurosistema (cfr. Comunicato stampa del 10 maggio 2004), in sostituzione dell’attuale schema basato su due elenchi. La Bce aveva inoltre annunciato che, in una prima fase, intendeva ammettere a titolo di garanzia una nuova categoria di attività in precedenza non idonee: gli strumenti di debito denominati in euro emessi da soggetti residenti in paesi del G10 non appartenenti allo Spazio economico europeo. Nell’ambito della seconda fase della transizione alla lista unica, il Consiglio direttivo ha ora approvato, in linea di principio, l’inclusione dei prestiti bancari di tutti i paesi dell’area dell’euro; le modalità e i tempi esatti della loro ammissione verranno comunicati a tempo debito, una volta definiti gli aspetti attuativi ancora in sospeso. Il Consiglio direttivo ha inoltre deciso che nella lista rientreranno gli strumenti di debito al dettaglio non negoziabili garantiti da ipoteca, comprendenti attualmente soltanto le cambiali ipotecarie irlandesi. Infine, il Consiglio direttivo ha deciso di non inserire nella lista unica i titoli azionari, al momento stanziabili quali attività di secondo livello in Spagna, nei Paesi Bassi e in Portogallo. Si procederà pertanto alla loro graduale esclusione dal novero degli strumenti idonei in base a un preciso calendario, di cui verrà data comunicazione a tempo debito.  
   
   
CALENDARIO INDICATIVO DELLE OPERAZIONI D’ASTA DELL’EUROSISTEMA PER IL 2005  
 
 Francoforte, 30 agosto 2004 - La Banca centrale europea (Bce) ha pubblicato il 13 agosto il calendario indicativo delle operazioni d’asta dell’Eurosistema per il 2005 (cfr. allegato). Questo calendario è stato predisposto conformemente a quanto stabilito nel documento  L’attuazione della politica monetaria nell’area dell’euro – Caratteristiche generali degli strumenti e delle procedure di politica monetaria dell’Eurosistema La Bce intende creare le condizioni atte ad assicurare che le controparti di tutti i paesi dell’area dell’euro possano partecipare alle operazioni di rifinanziamento principali (Orp) e alle operazioni a più lungo termine (Orlt) dell’Eurosistema. Nella compilazione del calendario, essa ha pertanto effettuato gli opportuni aggiustamenti per tenere conto dei giorni festivi nei singoli paesi dell’area.  
   
   
CALENDARIO INDICATIVO DELLE OPERAZIONI D’ASTA DELL’EUROSISTEMA PER IL 2005  
 
 Francoforte, 30 agosto 2004 - La Banca centrale europea (Bce) ha pubblicato il 13 agosto il calendario indicativo delle operazioni d’asta dell’Eurosistema per il 2005 (cfr. allegato). Questo calendario è stato predisposto conformemente a quanto stabilito nel documento  L’attuazione della politica monetaria nell’area dell’euro – Caratteristiche generali degli strumenti e delle procedure di politica monetaria dell’Eurosistema La Bce intende creare le condizioni atte ad assicurare che le controparti di tutti i paesi dell’area dell’euro possano partecipare alle operazioni di rifinanziamento principali (Orp) e alle operazioni a più lungo termine (Orlt) dell’Eurosistema. Nella compilazione del calendario, essa ha pertanto effettuato gli opportuni aggiustamenti per tenere conto dei giorni festivi nei singoli paesi dell’area.  
   
   
CALENDARIO INDICATIVO DEI PERIODI DI MANTENIMENTO DELLE RISERVE PER IL 2005  
 
 Francoforte 13 agosto 2004 - La Banca centrale europea (Bce) ha pubblicato il 13 agosto il calendario indicativo dei periodi di mantenimento delle riserve per il 2005. Tenuto conto del programma delle riunioni del Consiglio direttivo della Bce per il 2005 e del calendario indicativo delle operazioni d’asta dell’Eurosistema per lo stesso anno, il calendario indicativo dei periodi di mantenimento delle riserve risulta come segue: Calendario indicativo dei periodi di mantenimento delle riserve per il 2005
Riunione del Consiglio direttivo Inizio del periodo di mantenimento Fine del periodo di mantenimento Dati sull’aggregato soggetto a riserva per le istituzioni con obbligo di segnalazione mensile Dati sull’aggregato soggetto a riserva per le istituzioni con obbligo di segnalazione trimestrale Durata (in giorni) del periodo di mantenimento
13 gennaio 2005 19 gennaio 2005 7 febbraio 2005 novembre 2004 settembre 2004 20
3 febbraio 2005 8 febbraio 2005 8 marzo 2005 dicembre 2004 settembre 2004 29
3 marzo 2005 9 marzo 2005 12 aprile 2005 gennaio 2005 dicembre 2004 35
7 aprile 2005 13 aprile 2005 10 maggio 2005 febbraio 2005 dicembre 2004 28
4 maggio 2005 11 maggio 2005 7 giugno 2005 marzo 2005 dicembre 2004 28
2 giugno 2005 8 giugno 2005 12 luglio 2005 aprile 2005 marzo 2005 35
7 luglio 2005 13 luglio 2005 9 agosto 2005 maggio 2005 marzo 2005 28
4 agosto 2005 10 agosto 2005 6 settembre 2005 giugno 2005 marzo 2005 28
1° settembre 2005 7 settembre 2005 11 ottobre 2005 luglio 2005 giugno 2005 35
6 ottobre 2005 12 ottobre 2005 8 novembre 2005 agosto 2005 giugno 2005 28
3 novembre 2005 9 novembre 2005 5 dicembre 2005 settembre 2005 giugno 2005 27
1° dicembre 2005 6 dicembre 2005 17 gennaio 2006 ottobre 2005 settembre 2005 43
A seguito di una lieve revisione del calendario per il 2004, l’ultimo periodo di mantenimento termina ora il 18 gennaio 2005, anziché il 19 dello stesso mese come annunciato ad agosto del 2003.
 
   
   
CALENDARIO INDICATIVO DEI PERIODI DI MANTENIMENTO DELLE RISERVE PER IL 2005  
 
 Francoforte 13 agosto 2004 - La Banca centrale europea (Bce) ha pubblicato il 13 agosto il calendario indicativo dei periodi di mantenimento delle riserve per il 2005. Tenuto conto del programma delle riunioni del Consiglio direttivo della Bce per il 2005 e del calendario indicativo delle operazioni d’asta dell’Eurosistema per lo stesso anno, il calendario indicativo dei periodi di mantenimento delle riserve risulta come segue: Calendario indicativo dei periodi di mantenimento delle riserve per il 2005
Riunione del Consiglio direttivo Inizio del periodo di mantenimento Fine del periodo di mantenimento Dati sull’aggregato soggetto a riserva per le istituzioni con obbligo di segnalazione mensile Dati sull’aggregato soggetto a riserva per le istituzioni con obbligo di segnalazione trimestrale Durata (in giorni) del periodo di mantenimento
13 gennaio 2005 19 gennaio 2005 7 febbraio 2005 novembre 2004 settembre 2004 20
3 febbraio 2005 8 febbraio 2005 8 marzo 2005 dicembre 2004 settembre 2004 29
3 marzo 2005 9 marzo 2005 12 aprile 2005 gennaio 2005 dicembre 2004 35
7 aprile 2005 13 aprile 2005 10 maggio 2005 febbraio 2005 dicembre 2004 28
4 maggio 2005 11 maggio 2005 7 giugno 2005 marzo 2005 dicembre 2004 28
2 giugno 2005 8 giugno 2005 12 luglio 2005 aprile 2005 marzo 2005 35
7 luglio 2005 13 luglio 2005 9 agosto 2005 maggio 2005 marzo 2005 28
4 agosto 2005 10 agosto 2005 6 settembre 2005 giugno 2005 marzo 2005 28
1° settembre 2005 7 settembre 2005 11 ottobre 2005 luglio 2005 giugno 2005 35
6 ottobre 2005 12 ottobre 2005 8 novembre 2005 agosto 2005 giugno 2005 28
3 novembre 2005 9 novembre 2005 5 dicembre 2005 settembre 2005 giugno 2005 27
1° dicembre 2005 6 dicembre 2005 17 gennaio 2006 ottobre 2005 settembre 2005 43
A seguito di una lieve revisione del calendario per il 2004, l’ultimo periodo di mantenimento termina ora il 18 gennaio 2005, anziché il 19 dello stesso mese come annunciato ad agosto del 2003.
 
   
   
AMMONTARE DI CCT E BTP IN EMISSIONE  
 
Roma, 30 agosto 2004 - Il Mef, comunica l'ammontare delle tranches dei Cct e dei Btp che verranno offerti nell’asta del prossimo 30 agosto:
Certificati di Credito del Tesoro
settennali 1°.5.2004/2011 nona tranche: 2.000 milioni di euro
Buoni del Tesoro Poliennali
triennali 1°.6.2004/2007 settima tranche: 2.500 milioni di euro
"decennali" 1°.8.2004/1°.2.2015 prima tranche: 4.000 milioni di euro
 
   
   
AMMONTARE DI CCT E BTP IN EMISSIONE  
 
Roma, 30 agosto 2004 - Il Mef, comunica l'ammontare delle tranches dei Cct e dei Btp che verranno offerti nell’asta del prossimo 30 agosto:
Certificati di Credito del Tesoro
settennali 1°.5.2004/2011 nona tranche: 2.000 milioni di euro
Buoni del Tesoro Poliennali
triennali 1°.6.2004/2007 settima tranche: 2.500 milioni di euro
"decennali" 1°.8.2004/1°.2.2015 prima tranche: 4.000 milioni di euro
 
   
   
PRIMO RAPPORTO DELL’OSSERVATORIO PERMANENTE SUI RAPPORTI BANCHE E IMPRESE LA QUOTA MAGGIORE DEI FINANZIAMENTI È PER INDUSTRIA E SERVIZI INDUSTRIALI (44,6%), SEGUONO COMMERCIO E ALBERGHIERO (19,7%) ED EDILIZIA (11,6%)  
 
 Roma, 3 agosto 2004 - E’ stato pubblicato il 3 agosto il primo Rapporto dell’Osservatorio permanente sui rapporti banche e imprese costituito da Abi, Casartigiani, Cna, Confagricoltura, Confapi, Confartigianato, Confcommercio, Confesercenti, Confindustria e Coordinamento Nazionale Confidi per migliorare il dialogo tra il mondo del credito e delle imprese. Il Report – che ha cadenza trimestrale - contiene i dati sui finanziamenti per ogni segmento di mercato (agricoltura, artigianato, commercio, industria e nell’ambito dei vari comparti l’ammontare dei finanziamenti di micro, piccole, medie e grandi dimensioni). Tra le altre informazioni, la suddivisione per durata e aree geografiche dei finanziamenti, il rapporto tra finanziamenti accordati e utilizzati, il credito agevolato, le sofferenze, oltre ad alcuni dati sui tassi di interesse e le garanzie richieste nei diversi settori. Il data base è diretto a superare le difficoltà che si possono incontrare nella ricerca, nell’utilizzo e nella condivisione dei dati sui rapporti fra banche ed i diversi settori di attività economica. I principali risultati che emergono da questo primo Rapporto possono essere sintetizzati nei seguenti aspetti: · Finanziamenti bancari. Nell’ultimo quinquennio la dinamica dei prestiti delle banche italiane si è posizionata quasi sempre al di sopra di quella media degli altri Paesi dell’area dell’euro, segnando un differenziale medio del periodo di circa 2 punti percentuale. L’andamento degli impieghi dell’area dell’euro appare, tra l’altro, influenzato dalla contrazione dei finanziamenti alle imprese da parte delle banche tedesche. · Impieghi per destinazione. In Italia è prevalente la quota sul totale dei finanziamenti (famiglie ed imprese non finanziarie) concessi alle imprese rispetto a quella destinata alle famiglie, diversamente a quanto evidenziato nella media europea: in particolare, la quota degli impieghi alle imprese non finanziarie sul totale risulta a maggio 2004 pari al 64,2% in Italia, un valore notevolmente superiore alla media dell’area dell’euro: 46,1%. Ciò si spiega anche con riguardo alle diversità istituzionali, finanziarie e di struttura che caratterizzano il sistema economico italiano. In particolare, si ricorda l’elevato numero di piccole e medie imprese esistenti in Italia. · Credito alle micro, piccole e medie imprese. I micro, piccoli e medi finanziamenti ricevono il 46% dei finanziamenti delle banche italiane, mentre il restante 54% è rivolto alle grandi imprese. In dettaglio, la quota sul totale degli impieghi fino a 250.000 euro (attribuito ai micro finanziamenti) risulta alla fine del 2003 pari al 12,6%, percentuale che raggiunge quasi il 20% con riguardo agli impieghi fino 500.000 euro (micro e piccoli finanziamenti), e pari al 46% qualora si considerino i finanziamenti fino a 5.000.000 euro (micro, piccoli e medi finanziamenti). · La ripartizione dei finanziamenti bancari sulla base del settore produttivo a cui sono destinati indica che la quota principale è l’industria ed i servizi industriali (44,6%), seguita dal commercio ed alberghiero (19,7%), dall’edilizia (11,6%) dall’artigianato (7,5%) e dall’agricoltura (4,1%). Il restante 12,5% è attribuibile ad altro, che comprende le famiglie produttrici, ad eccezione di quelle artigiane, e le branche produttive non classificabili. · In base alla composizione percentuale dei finanziamenti bancari per ciascuna macroarea geografica emerge, con riferimento a dicembre 2003: - la quota dei finanziamenti destinati all’industria sul totale delle singole macro-aree geografiche, è pari a circa il 40% nel Nord d’Italia, ed al 30% circa nel Centro e nel Mezzogiorno; - la quota sul totale delle singole macro-aree geografiche del commercio ed alberghiero nel Nord e nel Centro è pari a circa il 19%, mentre risulta del 26,5% nel Mezzogiorno; - l’edilizia si attesta al 10,4% nel Nord d’Italia, al 14,7% nel Centro ed al 16,2% nel Mezzogiorno; - l’artigianato manifesta una quota – sempre sul totale delle singole macro-aree geografiche - dell’8,1% nel Nord e del 7% nel Centro-sud; - la quota dell’agricoltura risulta pari a circa il 4% nel Centro-nord e pari al 7,5% nel Mezzogiorno. · Sofferenze. In base alla ripartizione per macroarea geografica emerge che il 40,1% delle sofferenze lorde, in capo ai settori produttivi, si riscontra nel Nord d’Italia, il 33,2% nel Mezzogiorno ed il 26,6% nel Centro. Il rapporto sofferenze lorde/impieghi si colloca – sempre a fine 2003 - al 3,7% nel Nord d’Italia, al 7% nel Centro ed al 14,5% nel Mezzogiorno. Dalla ripartizione delle sofferenze lorde in base alla branca produttiva di riferimento emerge che il 35% di tale aggregato è in capo alle imprese industriali e dei servizi industriali, il 22,8% al commercio ed alberghiero, il 21,7% all’edilizia, il 10% all’artigianato ed il 7% all’agricoltura. Questo primo report sarà seguito da approfondimenti su specifici aspetti del rapporto tra banche e imprese - come ad esempio Basilea 2, il multiaffidamento, il credito agevolato, le garanzie, il ruolo dei Confidi, il Mezzogiorno ed approfondimenti sui rapporti banche – imprese nei singoli settori produttivi - che i partecipanti dell’Osservatorio riterranno utile affrontare.  
   
   
PRIMO RAPPORTO DELL’OSSERVATORIO PERMANENTE SUI RAPPORTI BANCHE E IMPRESE LA QUOTA MAGGIORE DEI FINANZIAMENTI È PER INDUSTRIA E SERVIZI INDUSTRIALI (44,6%), SEGUONO COMMERCIO E ALBERGHIERO (19,7%) ED EDILIZIA (11,6%)  
 
 Roma, 3 agosto 2004 - E’ stato pubblicato il 3 agosto il primo Rapporto dell’Osservatorio permanente sui rapporti banche e imprese costituito da Abi, Casartigiani, Cna, Confagricoltura, Confapi, Confartigianato, Confcommercio, Confesercenti, Confindustria e Coordinamento Nazionale Confidi per migliorare il dialogo tra il mondo del credito e delle imprese. Il Report – che ha cadenza trimestrale - contiene i dati sui finanziamenti per ogni segmento di mercato (agricoltura, artigianato, commercio, industria e nell’ambito dei vari comparti l’ammontare dei finanziamenti di micro, piccole, medie e grandi dimensioni). Tra le altre informazioni, la suddivisione per durata e aree geografiche dei finanziamenti, il rapporto tra finanziamenti accordati e utilizzati, il credito agevolato, le sofferenze, oltre ad alcuni dati sui tassi di interesse e le garanzie richieste nei diversi settori. Il data base è diretto a superare le difficoltà che si possono incontrare nella ricerca, nell’utilizzo e nella condivisione dei dati sui rapporti fra banche ed i diversi settori di attività economica. I principali risultati che emergono da questo primo Rapporto possono essere sintetizzati nei seguenti aspetti: · Finanziamenti bancari. Nell’ultimo quinquennio la dinamica dei prestiti delle banche italiane si è posizionata quasi sempre al di sopra di quella media degli altri Paesi dell’area dell’euro, segnando un differenziale medio del periodo di circa 2 punti percentuale. L’andamento degli impieghi dell’area dell’euro appare, tra l’altro, influenzato dalla contrazione dei finanziamenti alle imprese da parte delle banche tedesche. · Impieghi per destinazione. In Italia è prevalente la quota sul totale dei finanziamenti (famiglie ed imprese non finanziarie) concessi alle imprese rispetto a quella destinata alle famiglie, diversamente a quanto evidenziato nella media europea: in particolare, la quota degli impieghi alle imprese non finanziarie sul totale risulta a maggio 2004 pari al 64,2% in Italia, un valore notevolmente superiore alla media dell’area dell’euro: 46,1%. Ciò si spiega anche con riguardo alle diversità istituzionali, finanziarie e di struttura che caratterizzano il sistema economico italiano. In particolare, si ricorda l’elevato numero di piccole e medie imprese esistenti in Italia. · Credito alle micro, piccole e medie imprese. I micro, piccoli e medi finanziamenti ricevono il 46% dei finanziamenti delle banche italiane, mentre il restante 54% è rivolto alle grandi imprese. In dettaglio, la quota sul totale degli impieghi fino a 250.000 euro (attribuito ai micro finanziamenti) risulta alla fine del 2003 pari al 12,6%, percentuale che raggiunge quasi il 20% con riguardo agli impieghi fino 500.000 euro (micro e piccoli finanziamenti), e pari al 46% qualora si considerino i finanziamenti fino a 5.000.000 euro (micro, piccoli e medi finanziamenti). · La ripartizione dei finanziamenti bancari sulla base del settore produttivo a cui sono destinati indica che la quota principale è l’industria ed i servizi industriali (44,6%), seguita dal commercio ed alberghiero (19,7%), dall’edilizia (11,6%) dall’artigianato (7,5%) e dall’agricoltura (4,1%). Il restante 12,5% è attribuibile ad altro, che comprende le famiglie produttrici, ad eccezione di quelle artigiane, e le branche produttive non classificabili. · In base alla composizione percentuale dei finanziamenti bancari per ciascuna macroarea geografica emerge, con riferimento a dicembre 2003: - la quota dei finanziamenti destinati all’industria sul totale delle singole macro-aree geografiche, è pari a circa il 40% nel Nord d’Italia, ed al 30% circa nel Centro e nel Mezzogiorno; - la quota sul totale delle singole macro-aree geografiche del commercio ed alberghiero nel Nord e nel Centro è pari a circa il 19%, mentre risulta del 26,5% nel Mezzogiorno; - l’edilizia si attesta al 10,4% nel Nord d’Italia, al 14,7% nel Centro ed al 16,2% nel Mezzogiorno; - l’artigianato manifesta una quota – sempre sul totale delle singole macro-aree geografiche - dell’8,1% nel Nord e del 7% nel Centro-sud; - la quota dell’agricoltura risulta pari a circa il 4% nel Centro-nord e pari al 7,5% nel Mezzogiorno. · Sofferenze. In base alla ripartizione per macroarea geografica emerge che il 40,1% delle sofferenze lorde, in capo ai settori produttivi, si riscontra nel Nord d’Italia, il 33,2% nel Mezzogiorno ed il 26,6% nel Centro. Il rapporto sofferenze lorde/impieghi si colloca – sempre a fine 2003 - al 3,7% nel Nord d’Italia, al 7% nel Centro ed al 14,5% nel Mezzogiorno. Dalla ripartizione delle sofferenze lorde in base alla branca produttiva di riferimento emerge che il 35% di tale aggregato è in capo alle imprese industriali e dei servizi industriali, il 22,8% al commercio ed alberghiero, il 21,7% all’edilizia, il 10% all’artigianato ed il 7% all’agricoltura. Questo primo report sarà seguito da approfondimenti su specifici aspetti del rapporto tra banche e imprese - come ad esempio Basilea 2, il multiaffidamento, il credito agevolato, le garanzie, il ruolo dei Confidi, il Mezzogiorno ed approfondimenti sui rapporti banche – imprese nei singoli settori produttivi - che i partecipanti dell’Osservatorio riterranno utile affrontare.  
   
   
BANCA INTESA E DOGUS HOLDING A.S. HANNO CESSATO LA TRATTATIVA PER L'ACQUISIZIONE DEL CONTROLLO DI GARANTI BANK  
 
Milano, 30 agosto 2004 - Banca Intesa e Dogus Holding A.s. Hanno cessato la trattativa per l’acquisizione da parte di Banca Intesa del controllo di Garanti Bank in Turchia, a seguito di divergenze in merito alla definizione del contratto di compravendita. A tal fine, in data 20 luglio 2004 Banca Intesa e Dogus Holding A.s. Hanno sottoscritto un accordo risolutivo che prevede che le parti non procederanno con l’operazione, già annunciata il 29 marzo scorso, per effetto della quale Banca Intesa avrebbe acquisito il 40,05% del capitale sociale avente diritto di voto di Garanti Bank con un’opzione call per acquisire ulteriori azioni fino al 9,96%.  
   
   
BANCA INTESA E DOGUS HOLDING A.S. HANNO CESSATO LA TRATTATIVA PER L'ACQUISIZIONE DEL CONTROLLO DI GARANTI BANK  
 
Milano, 30 agosto 2004 - Banca Intesa e Dogus Holding A.s. Hanno cessato la trattativa per l’acquisizione da parte di Banca Intesa del controllo di Garanti Bank in Turchia, a seguito di divergenze in merito alla definizione del contratto di compravendita. A tal fine, in data 20 luglio 2004 Banca Intesa e Dogus Holding A.s. Hanno sottoscritto un accordo risolutivo che prevede che le parti non procederanno con l’operazione, già annunciata il 29 marzo scorso, per effetto della quale Banca Intesa avrebbe acquisito il 40,05% del capitale sociale avente diritto di voto di Garanti Bank con un’opzione call per acquisire ulteriori azioni fino al 9,96%.  
   
   
PAGOBANCOMAT: ZADRA, BANKITALIA SMONTA VECCHIA TESI CARTELLO - BOOM UTILIZZO + 8% LE TRANSAZIONI NEL I SEMESTRE 2004. GLI ITALIANI LO USANO SEMPRE DI PIÙ PER I PAGAMENTI DI PICCOLO IMPORTO: LO SCONTRINO MEDIO È DI 62,2 EURO  
 
Roma, 30 agosto 2004 - «Siamo soddisfatti per il rinnovo dell’autorizzazione concessa dalla Banca d'Italia all’accordo che fissa una commissione interbancaria massima per il servizio Pagobancomat: è stata smontata la tesi di un cartello tra le banche che era stata mossa da più parti negli anni scorsi». Così Giuseppe Zadra, Direttore generale dell’Abi, ha commentato la decisione che arriva al termine dell’istruttoria avviata lo scorso novembre su richiesta di Cogeban, Convenzione per la gestione del marchio Bancomat. La commissione interbancaria è quella che le banche si pagano tra loro e non riguarda i clienti, per i quali l’uso del Pagobancomat è gratuito, né i commercianti. Il valore della commissione – come ha precisato la Banca d’Italia - è congruo rispetto ai costi sostenuti dalle banche emittenti e non ha prodotto un allineamento dei prezzi praticati dalle banche stesse agli esercenti per il servizio offerto. «Grazie a questa nuova autorizzazione – ha aggiunto Zadra – continuerà a essere garantita la massima efficienza nei servizi di pagamento con benefici in favore dei clienti, che usano sempre di più il Pagobancomat: nel primo semestre 2004 sono state registrate 285 milioni di transazioni, il 7,8% in più rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, per un totale di 17,7 miliardi di euro. E gli italiani usano sempre di più questo strumento per i pagamenti di piccolo importo: nei primi sei mesi di quest’anno, infatti, lo scontrino medio si è attestato a 62,2 euro rispetto ai 62,8 euro dello scorso anno. Con grandi vantaggi soprattutto per la sicurezza, perché si fanno acquisti senza dover portare contanti».  
   
   
PAGOBANCOMAT: ZADRA, BANKITALIA SMONTA VECCHIA TESI CARTELLO - BOOM UTILIZZO + 8% LE TRANSAZIONI NEL I SEMESTRE 2004. GLI ITALIANI LO USANO SEMPRE DI PIÙ PER I PAGAMENTI DI PICCOLO IMPORTO: LO SCONTRINO MEDIO È DI 62,2 EURO  
 
Roma, 30 agosto 2004 - «Siamo soddisfatti per il rinnovo dell’autorizzazione concessa dalla Banca d'Italia all’accordo che fissa una commissione interbancaria massima per il servizio Pagobancomat: è stata smontata la tesi di un cartello tra le banche che era stata mossa da più parti negli anni scorsi». Così Giuseppe Zadra, Direttore generale dell’Abi, ha commentato la decisione che arriva al termine dell’istruttoria avviata lo scorso novembre su richiesta di Cogeban, Convenzione per la gestione del marchio Bancomat. La commissione interbancaria è quella che le banche si pagano tra loro e non riguarda i clienti, per i quali l’uso del Pagobancomat è gratuito, né i commercianti. Il valore della commissione – come ha precisato la Banca d’Italia - è congruo rispetto ai costi sostenuti dalle banche emittenti e non ha prodotto un allineamento dei prezzi praticati dalle banche stesse agli esercenti per il servizio offerto. «Grazie a questa nuova autorizzazione – ha aggiunto Zadra – continuerà a essere garantita la massima efficienza nei servizi di pagamento con benefici in favore dei clienti, che usano sempre di più il Pagobancomat: nel primo semestre 2004 sono state registrate 285 milioni di transazioni, il 7,8% in più rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, per un totale di 17,7 miliardi di euro. E gli italiani usano sempre di più questo strumento per i pagamenti di piccolo importo: nei primi sei mesi di quest’anno, infatti, lo scontrino medio si è attestato a 62,2 euro rispetto ai 62,8 euro dello scorso anno. Con grandi vantaggi soprattutto per la sicurezza, perché si fanno acquisti senza dover portare contanti».  
   
   
MEDIOBANCA PUBBLICA LA NUOVA EDIZIONE DEI 'DATI CUMULATIVI DI 1945 SOCIETÀ ITALIANE'  
 
Milano, 30 agosto 2004 - L'indagine è riferita a 1945 società italiane operanti nell'industria e nel terziario e copre il decennio 1994-2003. Infolink: www.Mbres.it  
   
   
MEDIOBANCA PUBBLICA LA NUOVA EDIZIONE DEI 'DATI CUMULATIVI DI 1945 SOCIETÀ ITALIANE'  
 
Milano, 30 agosto 2004 - L'indagine è riferita a 1945 società italiane operanti nell'industria e nel terziario e copre il decennio 1994-2003. Infolink: www.Mbres.it  
   
   
BPU BANCA E PRUDENTIAL FINANCIAL RAGGIUNGONO L’ACCORDO PER L’ESTENSIONE ALL’INTERO GRUPPO BPU DELLA JOINT VENTURE NEL SETTORE DEL RISPARMIO GESTITO  
 
Bergamo, 30 agosto 2004 - Bpu Banca e Prudential Financial (U.s.a.) hanno perfezionato l’accordo di estensione della joint venture strategica nel settore del risparmio gestito - Bpu Prumerica Sgr (posseduta al 65% da Bpu Banca a al 35% da Prudential) - all’intero Gruppo Bpu Banca. Con tale accordo, viene confermato e rafforzato il ruolo di Bpu Prumerica Sgr quale centro di eccellenza del Gruppo Bpu Banca per i prodotti di asset management, che verranno distribuiti tramite le oltre 1.200 filiali italiane del Gruppo e la rete di promotori di Bpu Sim, attualmente costituita da oltre 420 professionisti. Il nuovo accordo prevede, corentemente con gli obiettivi della joint venture, l’accrescimento delle masse gestite da Bpu Prumerica Sgr attraverso quelle dell’ex Gruppo Banca Popolare Commercio e Industria. A parziale modifica degli originali accordi di joint venture, che prevedevano l’obbligo per la rete dell’ex Gruppo Banca Popolare di Bergamo-cv di distribuire esclusivamente prodotti di Bpu Prumerica Sgr, è stata concordata una limitata architettura aperta per consentire al Gruppo Bpu Banca di arricchire l’offerta commerciale complessiva con la distribuzione di prodotti di altri 15 primari operatori di settore, sia italiani (fra cui Arca) che esteri. La distribuzione di prodotti di terzi avverrà nell’ambito di determinate soglie. Il trasferimento delle masse gestite, che continuerà a riguardare anche le masse dell’ex Gruppo Bpb-cv, comporterà versamenti da parte del partner americano (a titolo di earn-out) per un totale di 108 milioni di euro, già previsti dall’accordo originario e aggiuntivi rispetto a quanto già investito nel 2002 e nel 2003 (circa 82 milioni di euro), da corrispondersi in più tranches al superamento degli obiettivi di trasferimento. A tale importo, in virtù del nuovo accordo, potranno aggiungersi nel periodo 2004-2008 36 milioni di euro, da percepirsi al raggiungimento di ulteriori nuovi target concordati.  
   
   
BPU BANCA E PRUDENTIAL FINANCIAL RAGGIUNGONO L’ACCORDO PER L’ESTENSIONE ALL’INTERO GRUPPO BPU DELLA JOINT VENTURE NEL SETTORE DEL RISPARMIO GESTITO  
 
Bergamo, 30 agosto 2004 - Bpu Banca e Prudential Financial (U.s.a.) hanno perfezionato l’accordo di estensione della joint venture strategica nel settore del risparmio gestito - Bpu Prumerica Sgr (posseduta al 65% da Bpu Banca a al 35% da Prudential) - all’intero Gruppo Bpu Banca. Con tale accordo, viene confermato e rafforzato il ruolo di Bpu Prumerica Sgr quale centro di eccellenza del Gruppo Bpu Banca per i prodotti di asset management, che verranno distribuiti tramite le oltre 1.200 filiali italiane del Gruppo e la rete di promotori di Bpu Sim, attualmente costituita da oltre 420 professionisti. Il nuovo accordo prevede, corentemente con gli obiettivi della joint venture, l’accrescimento delle masse gestite da Bpu Prumerica Sgr attraverso quelle dell’ex Gruppo Banca Popolare Commercio e Industria. A parziale modifica degli originali accordi di joint venture, che prevedevano l’obbligo per la rete dell’ex Gruppo Banca Popolare di Bergamo-cv di distribuire esclusivamente prodotti di Bpu Prumerica Sgr, è stata concordata una limitata architettura aperta per consentire al Gruppo Bpu Banca di arricchire l’offerta commerciale complessiva con la distribuzione di prodotti di altri 15 primari operatori di settore, sia italiani (fra cui Arca) che esteri. La distribuzione di prodotti di terzi avverrà nell’ambito di determinate soglie. Il trasferimento delle masse gestite, che continuerà a riguardare anche le masse dell’ex Gruppo Bpb-cv, comporterà versamenti da parte del partner americano (a titolo di earn-out) per un totale di 108 milioni di euro, già previsti dall’accordo originario e aggiuntivi rispetto a quanto già investito nel 2002 e nel 2003 (circa 82 milioni di euro), da corrispondersi in più tranches al superamento degli obiettivi di trasferimento. A tale importo, in virtù del nuovo accordo, potranno aggiungersi nel periodo 2004-2008 36 milioni di euro, da percepirsi al raggiungimento di ulteriori nuovi target concordati.  
   
   
BANCHE, NASCE IL COMITATO DI GESTIONE DEL MARCHIO PATTICHIARI  
 
Roma, 30 agosto 2004 - Un marchio Pattichiari all’ingresso delle banche per individuare facilmente quelle che aderiscono alle varie iniziative del progetto che semplifica la vita ai clienti. Ad assegnarlo sarà un Comitato di gestione del marchio che è stato costituito nell’ambito del Consorzio Pattichiari ed è composto da personaggi illustri del mondo della cultura, accademico, giuridico e della scienza, ben conosciuti al grande pubblico. Il Marchio Pattichiari – uno per ciascuna iniziativa - potrà essere esposto solo dalle banche aderenti che ottengono la certificazione da parte di un ente esterno che verifica il rispetto dei requisiti e delle regole stabilite per ciascuno degli otto strumenti. Quindi, su proposta di un ente di certificazione, il Comitato di gestione avrà il compito di decidere l’assegnazione del marchio o, qualora venissero meno i requisiti richiesti, la sua revoca. Il Comitato ha anche il compito di valutare eventuali reclami o segnalazioni da parte dei clienti delle banche sulle iniziative con il marchio Pattichiari. Il Comitato di Gestione presieduto da Giovanni Conso (Presidente dell’Accademia nazionale dei Lincei,) è composto da Guido Alpa (Presidente del Consiglio nazionale forense), Francesco D’agostino (Presidente del Comitato nazionale di bioetica), Tullio De Mauro (professore ordinario di Linguistica generale della Facoltà di Scienze umanistiche dell’Università “La Sapienza” di Roma), Giorgio Salvini (Presidente onorario dell’Accademia nazionale dei Lincei) e Umberto Veronesi (Direttore scientifico dell’Istituto europeo di oncologia). I marchi saranno rilasciati alle banche nei prossimi mesi, dopo che avranno ottenuto la certificazione.  
   
   
BANCHE, NASCE IL COMITATO DI GESTIONE DEL MARCHIO PATTICHIARI  
 
Roma, 30 agosto 2004 - Un marchio Pattichiari all’ingresso delle banche per individuare facilmente quelle che aderiscono alle varie iniziative del progetto che semplifica la vita ai clienti. Ad assegnarlo sarà un Comitato di gestione del marchio che è stato costituito nell’ambito del Consorzio Pattichiari ed è composto da personaggi illustri del mondo della cultura, accademico, giuridico e della scienza, ben conosciuti al grande pubblico. Il Marchio Pattichiari – uno per ciascuna iniziativa - potrà essere esposto solo dalle banche aderenti che ottengono la certificazione da parte di un ente esterno che verifica il rispetto dei requisiti e delle regole stabilite per ciascuno degli otto strumenti. Quindi, su proposta di un ente di certificazione, il Comitato di gestione avrà il compito di decidere l’assegnazione del marchio o, qualora venissero meno i requisiti richiesti, la sua revoca. Il Comitato ha anche il compito di valutare eventuali reclami o segnalazioni da parte dei clienti delle banche sulle iniziative con il marchio Pattichiari. Il Comitato di Gestione presieduto da Giovanni Conso (Presidente dell’Accademia nazionale dei Lincei,) è composto da Guido Alpa (Presidente del Consiglio nazionale forense), Francesco D’agostino (Presidente del Comitato nazionale di bioetica), Tullio De Mauro (professore ordinario di Linguistica generale della Facoltà di Scienze umanistiche dell’Università “La Sapienza” di Roma), Giorgio Salvini (Presidente onorario dell’Accademia nazionale dei Lincei) e Umberto Veronesi (Direttore scientifico dell’Istituto europeo di oncologia). I marchi saranno rilasciati alle banche nei prossimi mesi, dopo che avranno ottenuto la certificazione.  
   
   
CREDITO COOPERATIVO: COSTITUITO A ROMA IL FONDO DI GARANZIA DEGLI OBBLIGAZIONISTI. NOVITA' ASSOLUTA PER IL SISTEMA BANCARIO ITALIANO  
 
Roma, 30 agosto 2004 - E' stato costituito a Roma il Fondo di Garanzia degli Obbligazionisti del Credito Cooperativo (Fgo). All'atto costitutivo hanno partecipato ventuno Banche di Credito Cooperativo e Casse Rurali italiane, mentre altre 140 hanno già comunicato la propria adesione, formalizzata con apposita delibera consiliare. Nelle prossime settimane è prevista l'adesione della grande maggioranza delle Aziende del sistema (446 al febbraio 2004). Il Fondo – che rappresenta una novità assoluta per il sistema bancario italiano e che sarà operativo entro la fine dell'anno - ha l'obiettivo di tutelare il diritto di credito degli Obbligazionisti delle Banche di Credito Cooperativo e Casse Rurali italiane (Bcc). L'adesione al Fondo da parte delle Bcc avviene su base volontaria. Alle Banche aderenti non viene chiesto di versare somme, ma di tenerle a disposizione in caso di necessità. L'adesione al Fondo è consentita solo alle Bcc inserite nel sistema associativo che fa capo a Federcasse. Tutto ciò consentirà ai risparmiatori clienti delle Bcc – senza alcun aggravio di costo – di ottenere garanzia del rimborso delle obbligazioni sottoscritte in caso di default della Banca emittente. A partire dalla adesione di ciascuna Bcc al Fondo, nei Regolamenti dei prestiti obbligazionari sarà inserita una clausola contenente, a favore degli obbligazionisti, il diritto al pagamento – da parte del Consorzio ed in caso di default dell'emittente – dell'ammontare sottoscritto entro il limite massimo previsto di 103.291,38 euro. Tale limite (pari a quello previsto ex lege per il Fondo di Garanzia dei Depositanti) rappresenta una delle misure atte a scoraggiare il cosiddetto “azzardo morale” da parte dei risparmiatori, approfittando della garanzia collettiva di sistema. La costituzione del Fgo del Credito Cooperativo è inoltre la condizione che permetterà alle Bcc italiane di ottenere un rating da parte delle Agenzie specializzate, rafforzandone le caratteristiche di solidità e di affidabilità. Anche questa è una concretizzazione di quella solidarietà di sistema che da sempre guida l'azione del Credito Cooperativo italiano, a tutela degli interessi della clientela e dello sviluppo della cooperazione mutualistica di credito nel nostro Paese. “Dopo i recenti crack finanziari di grande aziende industriali – dice il Presidente di Federcasse Alessandro Azzi – il Credito Cooperativo ha sentito l'esigenza di dare una risposta forte al pubblico dei risparmiatori mettendo in campo una iniziativa innovativa ed estremamente concreta”. “Questa iniziativa, che non è un azzardo definire “etica”, vuole venire incontro alle esigenze di tanti piccoli risparmiatori che affidano i loro risparmi ad istituti nei quali ripongono piena fiducia”. “Ricordo – conclude Azzi – che nel corso degli anni nessun cliente di Bcc ha mai perso una lira, e ciò conferma la solidità, il dinamismo e la modernità delle Banche di Credito Cooperativo italiane”.  
   
   
CREDITO COOPERATIVO: COSTITUITO A ROMA IL FONDO DI GARANZIA DEGLI OBBLIGAZIONISTI. NOVITA' ASSOLUTA PER IL SISTEMA BANCARIO ITALIANO  
 
Roma, 30 agosto 2004 - E' stato costituito a Roma il Fondo di Garanzia degli Obbligazionisti del Credito Cooperativo (Fgo). All'atto costitutivo hanno partecipato ventuno Banche di Credito Cooperativo e Casse Rurali italiane, mentre altre 140 hanno già comunicato la propria adesione, formalizzata con apposita delibera consiliare. Nelle prossime settimane è prevista l'adesione della grande maggioranza delle Aziende del sistema (446 al febbraio 2004). Il Fondo – che rappresenta una novità assoluta per il sistema bancario italiano e che sarà operativo entro la fine dell'anno - ha l'obiettivo di tutelare il diritto di credito degli Obbligazionisti delle Banche di Credito Cooperativo e Casse Rurali italiane (Bcc). L'adesione al Fondo da parte delle Bcc avviene su base volontaria. Alle Banche aderenti non viene chiesto di versare somme, ma di tenerle a disposizione in caso di necessità. L'adesione al Fondo è consentita solo alle Bcc inserite nel sistema associativo che fa capo a Federcasse. Tutto ciò consentirà ai risparmiatori clienti delle Bcc – senza alcun aggravio di costo – di ottenere garanzia del rimborso delle obbligazioni sottoscritte in caso di default della Banca emittente. A partire dalla adesione di ciascuna Bcc al Fondo, nei Regolamenti dei prestiti obbligazionari sarà inserita una clausola contenente, a favore degli obbligazionisti, il diritto al pagamento – da parte del Consorzio ed in caso di default dell'emittente – dell'ammontare sottoscritto entro il limite massimo previsto di 103.291,38 euro. Tale limite (pari a quello previsto ex lege per il Fondo di Garanzia dei Depositanti) rappresenta una delle misure atte a scoraggiare il cosiddetto “azzardo morale” da parte dei risparmiatori, approfittando della garanzia collettiva di sistema. La costituzione del Fgo del Credito Cooperativo è inoltre la condizione che permetterà alle Bcc italiane di ottenere un rating da parte delle Agenzie specializzate, rafforzandone le caratteristiche di solidità e di affidabilità. Anche questa è una concretizzazione di quella solidarietà di sistema che da sempre guida l'azione del Credito Cooperativo italiano, a tutela degli interessi della clientela e dello sviluppo della cooperazione mutualistica di credito nel nostro Paese. “Dopo i recenti crack finanziari di grande aziende industriali – dice il Presidente di Federcasse Alessandro Azzi – il Credito Cooperativo ha sentito l'esigenza di dare una risposta forte al pubblico dei risparmiatori mettendo in campo una iniziativa innovativa ed estremamente concreta”. “Questa iniziativa, che non è un azzardo definire “etica”, vuole venire incontro alle esigenze di tanti piccoli risparmiatori che affidano i loro risparmi ad istituti nei quali ripongono piena fiducia”. “Ricordo – conclude Azzi – che nel corso degli anni nessun cliente di Bcc ha mai perso una lira, e ciò conferma la solidità, il dinamismo e la modernità delle Banche di Credito Cooperativo italiane”.  
   
   
BANCA CARIGE CONCLUDE IL PRIMO SEMESTRE 2004 CON UN UTILE NETTO DI 60 MILIONI DI EURO  
 
Genova, 30 agosto 2004 – Il Consiglio di Amministrazione della Banca Carige Spa, presieduto dal Dott. Giovanni Berneschi, ha esaminato i primi dati al 30/6/2004 della Banca, illustrati dal Direttore Generale Alfredo Sanguinetto. L’utile d’esercizio è risultato pari a oltre 64 milioni, in crescita del 2% sul consuntivo del primo semestre 2003; tuttavia, la recente manovra governativa ha determinato un aggravio impositivo, in termini di maggiore Irap, di oltre 4 milioni, che ha condotto ad un utile netto di 60 milioni, in diminuzione del 4,6% sull’analogo periodo del 2003. Il risultato relativo ai primi sei mesi dell’anno è stato conseguito dalla Banca in un contesto macroeconomico nazionale che non manifesta ancora una decisa inversione di tendenza. La sostanziale stabilità dei risultati del primo semestre 2004 rispetto all’analogo periodo del 2003 assume un rilievo ancora maggiore se si tiene conto che, come anticipato nei mesi scorsi, la Carige ha già assorbito completamente nel conto economico semestrale la presunta perdita, pari a circa 80 milioni, collegata al fallimento della Festival Crociere. L’attività di intermediazione esercitata da Banca Carige ha visto un incremento del risparmio complessivamente raccolto dalla clientela (Attività Finanziarie Intermediate), pari al 4,7% dall’inizio dell’anno e al 6,8% rispetto al primo semestre dell’anno precedente, mentre gli impieghi a clientela si sono sviluppati del 2,5% nei sei mesi e dell’8,1% su base annua. In particolare la raccolta diretta ammonta a circa 10,6 miliardi, in crescita del 6,1% nel semestre e dell’11,5% su base annua, risultando in crescita soprattutto nella componente a medio-lungo termine (obbligazioni), arrivata a rappresentare circa 38% del totale raccolta diretta (35,2% al termine del primo semestre 2003). La raccolta indiretta risulta in crescita del 3,5% nei sei mesi e del 3,3% su base annua, attestandosi a 13,2 miliardi circa, con uno sviluppo del risparmio amministrato (+5,3%) che nel semestre è risultato più marcato rispetto all’incremento del risparmio gestito (+1,9%). Nell’ambito di quest’ultimo, risultano in espansione le gestioni patrimoniali mobiliari e i prodotti bancarioassicurativi, cresciuti rispettivamente del 9,1% e del 7,4% dall’inizio dell’anno, mentre i fondi comuni hanno manifestato stazionarietà nell’arco di tutto il semestre (+0,2%). Gli impieghi a clientela si dimensionano in circa 9,5 miliardi, evidenziando una crescita nel semestre del 2,5% (+8,1% su base annua), che sintetizza una espansione nel comparto a breve termine (+20,8% nei sei mesi) ad un rallentamento in quello a medio-lungo termine (-8,3% nel semestre); tali andamenti risultano tuttavia condizionati dall’effetto dell’operazione di cartolarizzazione effettuata a fine semestre, che ha comportato la cessione di 864,5 milioni di mutui ipotecari e l’insorgere di un temporaneo credito a breve verso la società veicolo dell’operazione. Al netto di tale operazione, gli impieghi a breve termine diminuiscono del 7%, quelli a medio-lungo termine aumentano del 7%. La cartolarizzazione ha altresì determinato un provento di gestione pari a circa 61 milioni. Al 30/6/2004 il personale di Banca Carige è pari a 3.734 unità, in leggero contenimento rispetto all’inizio dell’anno (3.759), a seguito di 48 assunzioni e 73 cessazioni. L’apertura nel semestre della filiale di Gavi, in provincia di Alessandria, e la contestuale chiusura di una delle due agenzie di Ancona, nell’ambito del processo di razionalizzazione della struttura distributiva, hanno fissato a 393 il numero di sportelli a marchio Banca Carige operativi, sul territorio nazionale, in 12 regioni e 54 province. L’ingresso della Cassa di Risparmio di Carrara, con i suoi 33 sportelli, all’interno del Gruppo Carige, avvenuto all’inizio dell’anno, ha determinato un significativo incremento della copertura territoriale del Gruppo nell’area nord-occidentale della Toscana, facendo salire a 491 il numero degli sportelli del Gruppo che, unitamente alla rete delle Compagnie Assicurative, consentono la copertura integrale del territorio nazionale. Lo sviluppo dei distretti per clientela ad elevato profilo finanziario (c.D. Private) ha portato a 38 i poli operativi, nei quali operano 94 consulenti dedicati a questo segmento di clientela; la crescente attenzione alle esigenze della clientela imprese ha determinato l’estensione del servizio di Consulenza Finanziaria Imprese (c.D. Corporate), con 36 team dedicati alle medie imprese, dislocati in 12 aree territoriali, e 3 team alle grandi imprese (ossia con fatturato superiore ai 100 milioni). Relativamente ai canali remoti, sempre più capillare appare la diffusione delle apparecchiature Atm-bancomat operative (462 a fine giugno) e dei Pos presso esercenti (12.107 unità). I servizi on line sono utilizzati in maniera crescente dalla clientela della Banca, con più di 50.000 contratti in vita, che hanno portato a circa 3 milioni le operazioni informative e contabili effettuate via web nel semestre, in crescita del 22,8% rispetto all’analogo periodo dello scorso anno. Anche per il call center si è registrato un crescente utilizzo da parte della clientela, in alternativa alla rete distributiva tradizionale, con 18.355 contratti attivi e un aumento del 33,7% su base annua delle operazioni effettuate. Banca Carige comunica che renderà pubblica la relazione semestrale entro 75 giorni dalla scadenza del semestre, avvalendosi della facoltà di esonero dalla pubblicazione della relazione trimestrale al 30 giugno 2004 così come previsto dall’art. 82, secondo comma, della delibera Consob n. 11971/1999. Nel corso del prossimo mese di settembre, il Consiglio di Amministrazione della Carige provvederà ad approvare la relazione semestrale della Banca e quella consolidata del Gruppo. Nonostante il maggior carico fiscale derivante dalla manovra correttiva del Governo, non prevista a inizio anno, la Carige conferma la possibilità di conseguire un utile per l’intero esercizio allineato a quello del 2003 ed a quanto previsto in sede di budget.  
   
   
BANCA CARIGE CONCLUDE IL PRIMO SEMESTRE 2004 CON UN UTILE NETTO DI 60 MILIONI DI EURO  
 
Genova, 30 agosto 2004 – Il Consiglio di Amministrazione della Banca Carige Spa, presieduto dal Dott. Giovanni Berneschi, ha esaminato i primi dati al 30/6/2004 della Banca, illustrati dal Direttore Generale Alfredo Sanguinetto. L’utile d’esercizio è risultato pari a oltre 64 milioni, in crescita del 2% sul consuntivo del primo semestre 2003; tuttavia, la recente manovra governativa ha determinato un aggravio impositivo, in termini di maggiore Irap, di oltre 4 milioni, che ha condotto ad un utile netto di 60 milioni, in diminuzione del 4,6% sull’analogo periodo del 2003. Il risultato relativo ai primi sei mesi dell’anno è stato conseguito dalla Banca in un contesto macroeconomico nazionale che non manifesta ancora una decisa inversione di tendenza. La sostanziale stabilità dei risultati del primo semestre 2004 rispetto all’analogo periodo del 2003 assume un rilievo ancora maggiore se si tiene conto che, come anticipato nei mesi scorsi, la Carige ha già assorbito completamente nel conto economico semestrale la presunta perdita, pari a circa 80 milioni, collegata al fallimento della Festival Crociere. L’attività di intermediazione esercitata da Banca Carige ha visto un incremento del risparmio complessivamente raccolto dalla clientela (Attività Finanziarie Intermediate), pari al 4,7% dall’inizio dell’anno e al 6,8% rispetto al primo semestre dell’anno precedente, mentre gli impieghi a clientela si sono sviluppati del 2,5% nei sei mesi e dell’8,1% su base annua. In particolare la raccolta diretta ammonta a circa 10,6 miliardi, in crescita del 6,1% nel semestre e dell’11,5% su base annua, risultando in crescita soprattutto nella componente a medio-lungo termine (obbligazioni), arrivata a rappresentare circa 38% del totale raccolta diretta (35,2% al termine del primo semestre 2003). La raccolta indiretta risulta in crescita del 3,5% nei sei mesi e del 3,3% su base annua, attestandosi a 13,2 miliardi circa, con uno sviluppo del risparmio amministrato (+5,3%) che nel semestre è risultato più marcato rispetto all’incremento del risparmio gestito (+1,9%). Nell’ambito di quest’ultimo, risultano in espansione le gestioni patrimoniali mobiliari e i prodotti bancarioassicurativi, cresciuti rispettivamente del 9,1% e del 7,4% dall’inizio dell’anno, mentre i fondi comuni hanno manifestato stazionarietà nell’arco di tutto il semestre (+0,2%). Gli impieghi a clientela si dimensionano in circa 9,5 miliardi, evidenziando una crescita nel semestre del 2,5% (+8,1% su base annua), che sintetizza una espansione nel comparto a breve termine (+20,8% nei sei mesi) ad un rallentamento in quello a medio-lungo termine (-8,3% nel semestre); tali andamenti risultano tuttavia condizionati dall’effetto dell’operazione di cartolarizzazione effettuata a fine semestre, che ha comportato la cessione di 864,5 milioni di mutui ipotecari e l’insorgere di un temporaneo credito a breve verso la società veicolo dell’operazione. Al netto di tale operazione, gli impieghi a breve termine diminuiscono del 7%, quelli a medio-lungo termine aumentano del 7%. La cartolarizzazione ha altresì determinato un provento di gestione pari a circa 61 milioni. Al 30/6/2004 il personale di Banca Carige è pari a 3.734 unità, in leggero contenimento rispetto all’inizio dell’anno (3.759), a seguito di 48 assunzioni e 73 cessazioni. L’apertura nel semestre della filiale di Gavi, in provincia di Alessandria, e la contestuale chiusura di una delle due agenzie di Ancona, nell’ambito del processo di razionalizzazione della struttura distributiva, hanno fissato a 393 il numero di sportelli a marchio Banca Carige operativi, sul territorio nazionale, in 12 regioni e 54 province. L’ingresso della Cassa di Risparmio di Carrara, con i suoi 33 sportelli, all’interno del Gruppo Carige, avvenuto all’inizio dell’anno, ha determinato un significativo incremento della copertura territoriale del Gruppo nell’area nord-occidentale della Toscana, facendo salire a 491 il numero degli sportelli del Gruppo che, unitamente alla rete delle Compagnie Assicurative, consentono la copertura integrale del territorio nazionale. Lo sviluppo dei distretti per clientela ad elevato profilo finanziario (c.D. Private) ha portato a 38 i poli operativi, nei quali operano 94 consulenti dedicati a questo segmento di clientela; la crescente attenzione alle esigenze della clientela imprese ha determinato l’estensione del servizio di Consulenza Finanziaria Imprese (c.D. Corporate), con 36 team dedicati alle medie imprese, dislocati in 12 aree territoriali, e 3 team alle grandi imprese (ossia con fatturato superiore ai 100 milioni). Relativamente ai canali remoti, sempre più capillare appare la diffusione delle apparecchiature Atm-bancomat operative (462 a fine giugno) e dei Pos presso esercenti (12.107 unità). I servizi on line sono utilizzati in maniera crescente dalla clientela della Banca, con più di 50.000 contratti in vita, che hanno portato a circa 3 milioni le operazioni informative e contabili effettuate via web nel semestre, in crescita del 22,8% rispetto all’analogo periodo dello scorso anno. Anche per il call center si è registrato un crescente utilizzo da parte della clientela, in alternativa alla rete distributiva tradizionale, con 18.355 contratti attivi e un aumento del 33,7% su base annua delle operazioni effettuate. Banca Carige comunica che renderà pubblica la relazione semestrale entro 75 giorni dalla scadenza del semestre, avvalendosi della facoltà di esonero dalla pubblicazione della relazione trimestrale al 30 giugno 2004 così come previsto dall’art. 82, secondo comma, della delibera Consob n. 11971/1999. Nel corso del prossimo mese di settembre, il Consiglio di Amministrazione della Carige provvederà ad approvare la relazione semestrale della Banca e quella consolidata del Gruppo. Nonostante il maggior carico fiscale derivante dalla manovra correttiva del Governo, non prevista a inizio anno, la Carige conferma la possibilità di conseguire un utile per l’intero esercizio allineato a quello del 2003 ed a quanto previsto in sede di budget.  
   
   
BANCA FIDEURAM: RACCOLTA NETTA RISPARMIO GESTITO A GIUGNO: - € 213 MILIONI PREMI VITA INCASSATI: + € 141 MILIONI MASSE AMMINISTRATE A FINE MAGGIO: € 58,3 MILIARDI  
 
Roma, 30 agosto 2004 – La raccolta netta di risparmio gestito del gruppo Banca Fideuram (fondi, gestioni e assicurazioni) ha registrato a giugno un saldo negativo di € 213 milioni. A giugno, il saldo complessivo del risparmio non gestito è stato positivo per € 58 milioni. La raccolta netta totale (saldo tra risparmio gestito e non gestito) è stata negativa per € 155 milioni. All’interno del risparmio gestito le gestioni patrimoniali e le assicurazioni vita hanno registrato una raccolta positiva pari rispettivamente a € 49 e € 8 milioni, mentre i fondi comuni hanno registrato una raccolta negativa pari a € 270 milioni. Le polizze vita hanno complessivamente incassato premi per € 141 milioni. La nuova produzione assicurativa è stata pari a € 91 milioni, interamente costituita da polizze unit linked di Banca Fideuram. Per quanto riguarda le masse totali di risparmio gestito (fondi, gestioni e assicurazioni) consolidate del gruppo Banca Fideuram, a fine maggio 2004 erano € 45,4 miliardi, mentre il totale delle masse amministrate era di € 58,3 miliardi. Al 30 giugno i private banker1 del gruppo Banca Fideuram erano 4.381 a cui vanno aggiunti 61 produttori assicurativi per un totale di 4.442 professionisti. In allegato sono riportate le tabelle relative a: raccolta netta e premi vita incassati del gruppo Banca Fideuram a giugno 2004; dimensioni delle reti di private banker del gruppo Banca Fideuram relative a giugno 2004; asset under management del gruppo Banca Fideuram a maggio 2004.  
   
   
BANCA FIDEURAM: RACCOLTA NETTA RISPARMIO GESTITO A GIUGNO: - € 213 MILIONI PREMI VITA INCASSATI: + € 141 MILIONI MASSE AMMINISTRATE A FINE MAGGIO: € 58,3 MILIARDI  
 
Roma, 30 agosto 2004 – La raccolta netta di risparmio gestito del gruppo Banca Fideuram (fondi, gestioni e assicurazioni) ha registrato a giugno un saldo negativo di € 213 milioni. A giugno, il saldo complessivo del risparmio non gestito è stato positivo per € 58 milioni. La raccolta netta totale (saldo tra risparmio gestito e non gestito) è stata negativa per € 155 milioni. All’interno del risparmio gestito le gestioni patrimoniali e le assicurazioni vita hanno registrato una raccolta positiva pari rispettivamente a € 49 e € 8 milioni, mentre i fondi comuni hanno registrato una raccolta negativa pari a € 270 milioni. Le polizze vita hanno complessivamente incassato premi per € 141 milioni. La nuova produzione assicurativa è stata pari a € 91 milioni, interamente costituita da polizze unit linked di Banca Fideuram. Per quanto riguarda le masse totali di risparmio gestito (fondi, gestioni e assicurazioni) consolidate del gruppo Banca Fideuram, a fine maggio 2004 erano € 45,4 miliardi, mentre il totale delle masse amministrate era di € 58,3 miliardi. Al 30 giugno i private banker1 del gruppo Banca Fideuram erano 4.381 a cui vanno aggiunti 61 produttori assicurativi per un totale di 4.442 professionisti. In allegato sono riportate le tabelle relative a: raccolta netta e premi vita incassati del gruppo Banca Fideuram a giugno 2004; dimensioni delle reti di private banker del gruppo Banca Fideuram relative a giugno 2004; asset under management del gruppo Banca Fideuram a maggio 2004.  
   
   
BANCA IFIS S.P.A.: IL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE APPROVA I RISULTATI SEMESTRALI AL 30 GIUGNO 2004. • UTILI ANCORA IN AUMENTO: +12,6%  
 
Mestre, 6 agosto 2004 – Il Consiglio di Amministrazione di Banca Ifis S.p.a., impresa bancaria specializzata nel factoring, presieduta da Sebastien Egon Fürstenberg e quotata al Mercato Telematico Azionario di Borsa Italiana, riunitosi lo scorso 6 agosto, ha approvato la Relazione Semestrale al 30 giugno 2004. Nel corso del primo semestre 2004, la Società ha registrato un utile netto di periodo pari a 3.389 mila euro, in crescita del 12,6% rispetto allo stesso periodo dell’esercizio precedente (3.010 mila euro al 30 giugno 2003). L’utile delle attività ordinarie, al netto di accantonamenti per rettifiche di valore sui crediti per 2.148 mila euro, è pari a 5.992 mila euro, in crescita del 22,8% rispetto ai 4.879 mila euro registrati nel primo semestre 2003. Il turnover dei crediti acquistati è cresciuto del 32,6% passando da 544 milioni di euro al 30 giugno 2003 a 721 milioni di euro al 30 giugno 2004. L’andamento della gestione continua a presentarsi positivo anche nel mese di luglio 2004. L’assemblea straordinaria e ordinaria degli azionisti di Banca Ifis sarà convocata per il giorno 20 settembre 2004 alle ore 9,30 presso la sede sociale o, in eventuale seconda convocazione, per il giorno 27 settembre 2004, stesso luogo ed ora, ed avrà all’ordine del giorno per la parte straordinaria le proposte di modifica agli articoli del vigente Statuto sociale e per la parte ordinaria l’approvazione del regolamento assembleare.  
   
   
BANCA IFIS S.P.A.: IL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE APPROVA I RISULTATI SEMESTRALI AL 30 GIUGNO 2004. • UTILI ANCORA IN AUMENTO: +12,6%  
 
Mestre, 6 agosto 2004 – Il Consiglio di Amministrazione di Banca Ifis S.p.a., impresa bancaria specializzata nel factoring, presieduta da Sebastien Egon Fürstenberg e quotata al Mercato Telematico Azionario di Borsa Italiana, riunitosi lo scorso 6 agosto, ha approvato la Relazione Semestrale al 30 giugno 2004. Nel corso del primo semestre 2004, la Società ha registrato un utile netto di periodo pari a 3.389 mila euro, in crescita del 12,6% rispetto allo stesso periodo dell’esercizio precedente (3.010 mila euro al 30 giugno 2003). L’utile delle attività ordinarie, al netto di accantonamenti per rettifiche di valore sui crediti per 2.148 mila euro, è pari a 5.992 mila euro, in crescita del 22,8% rispetto ai 4.879 mila euro registrati nel primo semestre 2003. Il turnover dei crediti acquistati è cresciuto del 32,6% passando da 544 milioni di euro al 30 giugno 2003 a 721 milioni di euro al 30 giugno 2004. L’andamento della gestione continua a presentarsi positivo anche nel mese di luglio 2004. L’assemblea straordinaria e ordinaria degli azionisti di Banca Ifis sarà convocata per il giorno 20 settembre 2004 alle ore 9,30 presso la sede sociale o, in eventuale seconda convocazione, per il giorno 27 settembre 2004, stesso luogo ed ora, ed avrà all’ordine del giorno per la parte straordinaria le proposte di modifica agli articoli del vigente Statuto sociale e per la parte ordinaria l’approvazione del regolamento assembleare.  
   
   
IL GRUPPO BANCA LOMBARDA, TRAMITE BANCA LOMBARDA PRIVATE INVESTMENT ACQUISISCE DESIO PARTNER DA BANCO DESIO  
 
Brescia/desio, 30 agosto 2004 - Banco Desio e Banca Lombarda hanno definito le trattative per l’acquisizione da parte di Banca Lombarda Private Investment di Desio Partner, ramo di azienda di Banco Desio che gestisce una rete di 90 promotori finanziari con circa 250 milioni di euro di masse amministrate. La transazione prevede una valorizzazione delle masse amministrate pari al 2% e quindi un corrispettivo complessivo pari a 5 milioni di euro sulla base delle attuali consistenze. L'efficacia del contratto è subordinata all'ottenimento delle prescritte autorizzazioni da parte delle autorità competenti. Attualmente Banca Lombarda Private Investment opera attraverso una rete di 180 promotori finanziari a cui si aggiungono i 420 promotori facenti capo a Banca Lombarda, per un totale di circa 600 promotori finanziari, con mezzi amministrati superiori ai 2 miliardi di euro e una raccolta netta totale nel 2003 di circa 320 milioni di euro. L'integrazione con Desio Partner, che opera su tutto il territorio nazionale, permetterà al Gruppo Banca Lombarda un importante rafforzamento del canale dei promotori finanziari, portandolo a circa 700 unità. "L'acquisizione di Desio Partner - ha dichiarato Corrado Faissola, Consigliere Delegato di Banca Lombarda - si inserisce nel quadro della strategia, avviata lo scorso anno con l'acquisizione di Banca Idea, finalizzata ad apportare un significativo rafforzamento sia della rete di promotori finanziari del Gruppo Banca Lombarda sia delle filiali e dei punti vendita ad essa dedicati". “Per il Banco di Desio e della Brianza S.p.a. - ha dichiarato l’Amministratore Delegato, Nereo Dacci - la cessione risponde all’esigenza di una rinnovata strategia distributiva concentrata prevalentemente su filiali bancarie”.  
   
   
IL GRUPPO BANCA LOMBARDA, TRAMITE BANCA LOMBARDA PRIVATE INVESTMENT ACQUISISCE DESIO PARTNER DA BANCO DESIO  
 
Brescia/desio, 30 agosto 2004 - Banco Desio e Banca Lombarda hanno definito le trattative per l’acquisizione da parte di Banca Lombarda Private Investment di Desio Partner, ramo di azienda di Banco Desio che gestisce una rete di 90 promotori finanziari con circa 250 milioni di euro di masse amministrate. La transazione prevede una valorizzazione delle masse amministrate pari al 2% e quindi un corrispettivo complessivo pari a 5 milioni di euro sulla base delle attuali consistenze. L'efficacia del contratto è subordinata all'ottenimento delle prescritte autorizzazioni da parte delle autorità competenti. Attualmente Banca Lombarda Private Investment opera attraverso una rete di 180 promotori finanziari a cui si aggiungono i 420 promotori facenti capo a Banca Lombarda, per un totale di circa 600 promotori finanziari, con mezzi amministrati superiori ai 2 miliardi di euro e una raccolta netta totale nel 2003 di circa 320 milioni di euro. L'integrazione con Desio Partner, che opera su tutto il territorio nazionale, permetterà al Gruppo Banca Lombarda un importante rafforzamento del canale dei promotori finanziari, portandolo a circa 700 unità. "L'acquisizione di Desio Partner - ha dichiarato Corrado Faissola, Consigliere Delegato di Banca Lombarda - si inserisce nel quadro della strategia, avviata lo scorso anno con l'acquisizione di Banca Idea, finalizzata ad apportare un significativo rafforzamento sia della rete di promotori finanziari del Gruppo Banca Lombarda sia delle filiali e dei punti vendita ad essa dedicati". “Per il Banco di Desio e della Brianza S.p.a. - ha dichiarato l’Amministratore Delegato, Nereo Dacci - la cessione risponde all’esigenza di una rinnovata strategia distributiva concentrata prevalentemente su filiali bancarie”.  
   
   
ANTONVENETA, PROSSIMO CDA IL 9 SETTEMBRE 2004  
 
Padova, 30 agosto 2004 - Il Consiglio di Amministrazione che approverà la semestrale al 30 giugno 2004 è stato convocato per il giorno 9 settembre 2004., anziché il 6 settembre come comunicato in occasione dell’invio del calendario annuale degli eventi societari 2004.  
   
   
ANTONVENETA, PROSSIMO CDA IL 9 SETTEMBRE 2004  
 
Padova, 30 agosto 2004 - Il Consiglio di Amministrazione che approverà la semestrale al 30 giugno 2004 è stato convocato per il giorno 9 settembre 2004., anziché il 6 settembre come comunicato in occasione dell’invio del calendario annuale degli eventi societari 2004.  
   
   
CAPITALIA: APPROVATA LA PARTECIPAZIONE STRATEGICA DEL 2,05% IN RCS NUOVA ASSEGNAZIONE DI STOCK OPTION AI DIPENDENTI PARTE IL 10 SETTEMBRE IL ROADSHOW SUI RISULTATI SEMESTRALI  
 
Roma, 30 agosto 2004 - Il Consiglio di Amministrazione di Capitalia S.p.a., riunitosi il 22 luglio sotto la presidenza di Cesare Geronzi, ha preso atto dell’aumento al 2,05% della partecipazione in Rcs Mediagroup S.p.a., deliberandone il trasferimento al portafoglio immobilizzato in quanto partecipazione strategica. Tale partecipazione consentirà al Gruppo di entrare a far parte del costituendo patto di sindacato di Rcs Mediagroup. Il Consiglio ha inoltre approvato l’assegnazione a dipendenti del Gruppo di n. 6.505.000 warrant (“stock option”) per l’acquisto di azioni Capitalia. Tali warrant fanno parte del piano per l’assegnazione di n. 20.000.000 di stock option, approvato dall’Assemblea Straordinaria il 16 maggio 2002. L’amministratore delegato Matteo Arpe ha messo a disposizione la propria quota per aumentare l’ammontare complessivo a disposizione dei dipendenti, anche in considerazione delle diverse figure professionali che, in questo ultimo anno, sono entrate nel Gruppo. Nel corso della riunione il Consiglio ha anche esaminato l’attività di comunicazione destinata ai mercati finanziari, che ha accompagnato l’attuazione del Piano Industriale 2003-2005. I risultati conseguiti dal management hanno consentito un significativo incremento del valore del titolo, che registra anche il notevole sviluppo della presenza di investitori istituzionali nel capitale della Società, passati dal 14% dell’ottobre 2002 al 29% del 30 giugno 2004, con un aumento particolarmente rilevante della componente estera. E’ stato inoltre fissato per il prossimo 10 settembre l’inizio del Roadshow per la presentazione dei risultati semestrali 2004.  
   
   
CAPITALIA: APPROVATA LA PARTECIPAZIONE STRATEGICA DEL 2,05% IN RCS NUOVA ASSEGNAZIONE DI STOCK OPTION AI DIPENDENTI PARTE IL 10 SETTEMBRE IL ROADSHOW SUI RISULTATI SEMESTRALI  
 
Roma, 30 agosto 2004 - Il Consiglio di Amministrazione di Capitalia S.p.a., riunitosi il 22 luglio sotto la presidenza di Cesare Geronzi, ha preso atto dell’aumento al 2,05% della partecipazione in Rcs Mediagroup S.p.a., deliberandone il trasferimento al portafoglio immobilizzato in quanto partecipazione strategica. Tale partecipazione consentirà al Gruppo di entrare a far parte del costituendo patto di sindacato di Rcs Mediagroup. Il Consiglio ha inoltre approvato l’assegnazione a dipendenti del Gruppo di n. 6.505.000 warrant (“stock option”) per l’acquisto di azioni Capitalia. Tali warrant fanno parte del piano per l’assegnazione di n. 20.000.000 di stock option, approvato dall’Assemblea Straordinaria il 16 maggio 2002. L’amministratore delegato Matteo Arpe ha messo a disposizione la propria quota per aumentare l’ammontare complessivo a disposizione dei dipendenti, anche in considerazione delle diverse figure professionali che, in questo ultimo anno, sono entrate nel Gruppo. Nel corso della riunione il Consiglio ha anche esaminato l’attività di comunicazione destinata ai mercati finanziari, che ha accompagnato l’attuazione del Piano Industriale 2003-2005. I risultati conseguiti dal management hanno consentito un significativo incremento del valore del titolo, che registra anche il notevole sviluppo della presenza di investitori istituzionali nel capitale della Società, passati dal 14% dell’ottobre 2002 al 29% del 30 giugno 2004, con un aumento particolarmente rilevante della componente estera. E’ stato inoltre fissato per il prossimo 10 settembre l’inizio del Roadshow per la presentazione dei risultati semestrali 2004.  
   
   
BNL ARRANGER DI UN PRESTITO SINDACATO DA 42 MILIONI DI EURO PER LEASING SAMMARINESE S.A. – SAN MARINO  
 
Roma, 30 agosto 2004 - Bnl, tramite la Divisione Wholesale & International Banking, ha organizzato e collocato - in qualità di Arranger e Banca Agente - un finanziamento in pool di complessivi € 42 milioni della durata di 18 mesi meno 1 giorno, in favore di Leasing Sammarinese S.a.. L'operazione, per la quale Bnl è capofila attraverso la propria Area Territoriale Emilia Romagna, è finalizzata al finanziamento delle attività “core” della Leasing Sammarinese e punta a conferire maggiore stabilità alla provvista finanziaria della società. L'importo collocato è risultato superiore a quello originariamente offerto che ammontava a € 35 milioni. Leasing Sammarinese è una delle principali società di leasing immobiliare, strumentale e automobilistico. E’ controllata da Banca di San Marino S.p.a., istituto storicamente presente nel territorio della Repubblica da oltre ottanta anni. In termini di numero di operazioni organizzate, Bnl è leader tra le banche italiane specializzate nel segmento dei prestiti sindacati “plain vanilla”, avendo organizzato e collocato, sfruttando appieno le sinergie tra la propria rete corporate e gli specialisti della Divisione Wholesale & International Banking, 27 operazioni nei primi 7 mesi del 2004 (24 nel 2003) a favore della clientela corporate. All'operazione hanno partecipato, oltre a Bnl, Banca Popolare del’Emilia Romagna, Sanpaolo Imi, Unicredit Banca Mediocredito, Banca Mediolanum, Banca Mps e Centrobanca.  
   
   
BNL ARRANGER DI UN PRESTITO SINDACATO DA 42 MILIONI DI EURO PER LEASING SAMMARINESE S.A. – SAN MARINO  
 
Roma, 30 agosto 2004 - Bnl, tramite la Divisione Wholesale & International Banking, ha organizzato e collocato - in qualità di Arranger e Banca Agente - un finanziamento in pool di complessivi € 42 milioni della durata di 18 mesi meno 1 giorno, in favore di Leasing Sammarinese S.a.. L'operazione, per la quale Bnl è capofila attraverso la propria Area Territoriale Emilia Romagna, è finalizzata al finanziamento delle attività “core” della Leasing Sammarinese e punta a conferire maggiore stabilità alla provvista finanziaria della società. L'importo collocato è risultato superiore a quello originariamente offerto che ammontava a € 35 milioni. Leasing Sammarinese è una delle principali società di leasing immobiliare, strumentale e automobilistico. E’ controllata da Banca di San Marino S.p.a., istituto storicamente presente nel territorio della Repubblica da oltre ottanta anni. In termini di numero di operazioni organizzate, Bnl è leader tra le banche italiane specializzate nel segmento dei prestiti sindacati “plain vanilla”, avendo organizzato e collocato, sfruttando appieno le sinergie tra la propria rete corporate e gli specialisti della Divisione Wholesale & International Banking, 27 operazioni nei primi 7 mesi del 2004 (24 nel 2003) a favore della clientela corporate. All'operazione hanno partecipato, oltre a Bnl, Banca Popolare del’Emilia Romagna, Sanpaolo Imi, Unicredit Banca Mediocredito, Banca Mediolanum, Banca Mps e Centrobanca.  
   
   
ACCORDO BNL-AGENZIA DELLE ENTRATE: FINANZIAMENTI ALLE IMPRESE PER ANTICIPARE I CREDITI IVA  
 
Roma, 30 agosto 2004 - Bnl e Agenzia delle Entrate hanno annunciato il 20 luglio, in presenza di rappresentanti di Abi e Confindustria, la sottoscrizione di un accordo per lo stanziamento da parte della Banca di un plafond rotativo di 300 milioni di euro destinati a finanziare l'anticipazione dei crediti Iva vantati dalle imprese. La linea di credito è destinata a supportare le esigenze di tesoreria delle imprese nelle more della liquidazione dei crediti Iva, anticipando gli stessi fino al 90% dell’importo, e sarà considerata quale linea di fido a tassi di interesse particolarmente favorevoli, aggiuntiva rispetto a quelle già concesse sotto altre forme. L'accordo intende semplificare l'accesso al credito per tutte le aziende che vantino un credito Iva, facendo leva sulla attestazione di certezza e liquidità dei crediti tributari rilasciata dalla Agenzia delle Entrate in base alla legge n.326 del 24 novembre 2003. Per dare operatività all'accordo è stata definita congiuntamente una procedura che favorisca la riduzione al minimo delle incombenze amministrative a carico delle imprese. In base all'accordo, Bnl valuterà le richieste di anticipazione con la massima celerità, e comunque assicurando il rispetto dei tempi medi di risposta previsti nel progetto “Patti Chiari”. Per l'accesso all'anticipazione da parte delle imprese sarà sufficiente la presentazione a Bnl dell'attestazione di certezza e liquidità dei crediti tributari rilasciata dall'Agenzia delle Entrate, oltre alla domiciliazione presso la Banca del conto fiscale. La Banca si riserva infine la facoltà di richiedere un’appendice di vincolo alla fideiussione rilasciata ai sensi dell’art. 38 bis del Dpr 633/72. Questo strumento agevolerà anche l'operatività dell'Agenzia delle Entrate che nel 2003 ha erogato 60.000 rimborsi Iva in conto fiscale per un totale di circa 6.350 milioni di euro, mentre nei primi sei mesi di quest'anno ha effettuato 20.000 rimborsi, per un importo complessivo di 3.150 milioni di euro. “Questa innovativa formula di finanziamento – ha commentato Attilio Befera, direttore centrale Amministrazione dell’Agenzia delle Entrate – è il primo passo per il più ampio coinvolgimento del sistema bancario grazie all’opera di promozione che Abi farà presso i propri associati e del mondo imprenditoriale per il tramite di Confindustria”.  
   
   
ACCORDO BNL-AGENZIA DELLE ENTRATE: FINANZIAMENTI ALLE IMPRESE PER ANTICIPARE I CREDITI IVA  
 
Roma, 30 agosto 2004 - Bnl e Agenzia delle Entrate hanno annunciato il 20 luglio, in presenza di rappresentanti di Abi e Confindustria, la sottoscrizione di un accordo per lo stanziamento da parte della Banca di un plafond rotativo di 300 milioni di euro destinati a finanziare l'anticipazione dei crediti Iva vantati dalle imprese. La linea di credito è destinata a supportare le esigenze di tesoreria delle imprese nelle more della liquidazione dei crediti Iva, anticipando gli stessi fino al 90% dell’importo, e sarà considerata quale linea di fido a tassi di interesse particolarmente favorevoli, aggiuntiva rispetto a quelle già concesse sotto altre forme. L'accordo intende semplificare l'accesso al credito per tutte le aziende che vantino un credito Iva, facendo leva sulla attestazione di certezza e liquidità dei crediti tributari rilasciata dalla Agenzia delle Entrate in base alla legge n.326 del 24 novembre 2003. Per dare operatività all'accordo è stata definita congiuntamente una procedura che favorisca la riduzione al minimo delle incombenze amministrative a carico delle imprese. In base all'accordo, Bnl valuterà le richieste di anticipazione con la massima celerità, e comunque assicurando il rispetto dei tempi medi di risposta previsti nel progetto “Patti Chiari”. Per l'accesso all'anticipazione da parte delle imprese sarà sufficiente la presentazione a Bnl dell'attestazione di certezza e liquidità dei crediti tributari rilasciata dall'Agenzia delle Entrate, oltre alla domiciliazione presso la Banca del conto fiscale. La Banca si riserva infine la facoltà di richiedere un’appendice di vincolo alla fideiussione rilasciata ai sensi dell’art. 38 bis del Dpr 633/72. Questo strumento agevolerà anche l'operatività dell'Agenzia delle Entrate che nel 2003 ha erogato 60.000 rimborsi Iva in conto fiscale per un totale di circa 6.350 milioni di euro, mentre nei primi sei mesi di quest'anno ha effettuato 20.000 rimborsi, per un importo complessivo di 3.150 milioni di euro. “Questa innovativa formula di finanziamento – ha commentato Attilio Befera, direttore centrale Amministrazione dell’Agenzia delle Entrate – è il primo passo per il più ampio coinvolgimento del sistema bancario grazie all’opera di promozione che Abi farà presso i propri associati e del mondo imprenditoriale per il tramite di Confindustria”.  
   
   
AVVIO DELLE NEGOZIAZIONI DELLE OBBLIGAZIONI DEL PRESTITO OBBLIGAZIONARIO "CREDITO VALTELLINESE 2,8% 2004-2007 CONVERTIBILE"  
 
Sondrio, 30 agosto 2004 - Il Credito Valtellinese S.c. A r.L. Rende noto che, a seguito di nulla osta Consob del 21 luglio 2004, è stata pubblicata il 22 luglio la Nota Integrativa relativa all'ammissione alla quotazione ufficiale di Borsa delle obbligazioni del prestito obbligazionario "Credito Valtellinese 2,8% 2004-2007 Convertibile". Borsa Italiana, con provvedimento n. 3538 del 22 luglio 2004, ha disposto l'inizio delle negoziazioni delle obbligazioni nel Mercato Telematico Azionario (Mta) a far data dal 26 luglio 2004. Il quantitativo minimo di negoziazione è fissato in n. 1 obbligazione del valore nominale di euro 1.000.  
   
   
AVVIO DELLE NEGOZIAZIONI DELLE OBBLIGAZIONI DEL PRESTITO OBBLIGAZIONARIO "CREDITO VALTELLINESE 2,8% 2004-2007 CONVERTIBILE"  
 
Sondrio, 30 agosto 2004 - Il Credito Valtellinese S.c. A r.L. Rende noto che, a seguito di nulla osta Consob del 21 luglio 2004, è stata pubblicata il 22 luglio la Nota Integrativa relativa all'ammissione alla quotazione ufficiale di Borsa delle obbligazioni del prestito obbligazionario "Credito Valtellinese 2,8% 2004-2007 Convertibile". Borsa Italiana, con provvedimento n. 3538 del 22 luglio 2004, ha disposto l'inizio delle negoziazioni delle obbligazioni nel Mercato Telematico Azionario (Mta) a far data dal 26 luglio 2004. Il quantitativo minimo di negoziazione è fissato in n. 1 obbligazione del valore nominale di euro 1.000.  
   
   
BANCA CR FIRENZE: VARIAZIONE DI CAPITALE SOCIALE  
 
Firenze, 30 agosto 2004 – Banca Cr Firenze Comunica la nuova composizione del capitale sociale a seguito della deliberazione del Consiglio di Amministrazione che, avvalendosi della facoltà concessa dallo statuto sociale, ha disposto l'aumento dello stesso con assegnazione a titolo gratuito di n. 1.404.480 azioni ai dipendenti della società. L'operazione, deliberata il 14 giugno 2004, è stata completata con l'emissione e l'assegnazione delle azioni il 16 luglio 2004. L'attestazione ai sensi dell'art. 2444 c.C. È stata depositata per l'iscrizione nel Registro delle Imprese di Firenze in data 21 luglio 2004.
Capitale Sociale Attuale Capitale Sociale Precedente
Euro n. Azioni Val. Nom. Unitario Euro n. Azioni Val. Nom. Unitario
Tot. Di cui 646.733.864,55 1.134.620.815 0,57 645.933.310,95 1.133.216.335 0,57
Azioni ordinarie (godimento pieno) Num. Cedola in corso: 5 646.733.864,55 1.134.620.815 0,57 645.933.310,95 1.133.216.335 0,57
 
   
   
BANCA CR FIRENZE: VARIAZIONE DI CAPITALE SOCIALE  
 
Firenze, 30 agosto 2004 – Banca Cr Firenze Comunica la nuova composizione del capitale sociale a seguito della deliberazione del Consiglio di Amministrazione che, avvalendosi della facoltà concessa dallo statuto sociale, ha disposto l'aumento dello stesso con assegnazione a titolo gratuito di n. 1.404.480 azioni ai dipendenti della società. L'operazione, deliberata il 14 giugno 2004, è stata completata con l'emissione e l'assegnazione delle azioni il 16 luglio 2004. L'attestazione ai sensi dell'art. 2444 c.C. È stata depositata per l'iscrizione nel Registro delle Imprese di Firenze in data 21 luglio 2004.
Capitale Sociale Attuale Capitale Sociale Precedente
Euro n. Azioni Val. Nom. Unitario Euro n. Azioni Val. Nom. Unitario
Tot. Di cui 646.733.864,55 1.134.620.815 0,57 645.933.310,95 1.133.216.335 0,57
Azioni ordinarie (godimento pieno) Num. Cedola in corso: 5 646.733.864,55 1.134.620.815 0,57 645.933.310,95 1.133.216.335 0,57
 
   
   
IFIL: L’ ASSEMBLEA DEL 22 GIUGNO 2004 DELIBERA LA DISTRIBUZIONE DEL DIVIDENDO  
 
Torino, 30 agosto 2004 - L'assemblea degli Azionisti dell'Ifil, riunitasi il 22 giugno a Torino sotto la Presidenza di Gianluigi Gabetti, ha approvato in sede ordinaria il bilancio di esercizio al 31 dicembre 2003, che - come già comunicato in precedenza - si è chiuso con un utile di € 72,7 milioni ed ha deliberato la distribuzione di un dividendo di € 0,062 alle azioni ordinarie e di € 0,1654 alle azioni di risparmio (di cui € 0,0827 per dividendi preferenziali non distribuiti nel 2003), per un ammontare complessivo di € 70,5 milioni. Il dividendo potrà essere incassato dal 1 ° luglio 2004. Inoltre l'Assemblea, dopo aver rinnovato l'autorizzazione all'acquisto di azioni proprie per un massimo di n. 90 milioni tra titoli ordinari e/o di risparmio, ha nominato John Elkann e Giuseppe Recchi amministratori e Paolo Piccatti sindaco supplente della Società. In sede straordinaria, l'Assemblea ha deliberato il cambiamento della denominazione sociale da "Ifil - Finanziaria di Partecipazioni S.p.a." a "Ifil Investments S.p.a." (mantenendo la denominazione abbreviata "Ifil S.p.a.") ed ha approvato la modifica statutaria relativa alle cariche sociali, consentendo a Daniel John Winteler di ricoprire la carica di Amministratore Delegato conferitagli dal Consiglio di Amministrazione dell' 11 giugno scorso. Infine l'Assemblea ha deliberato ulteriori modifiche allo Statuto della Società per adeguarlo alle recenti disposizioni introdotte dalla riforma del diritto societario.  
   
   
IFIL: L’ ASSEMBLEA DEL 22 GIUGNO 2004 DELIBERA LA DISTRIBUZIONE DEL DIVIDENDO  
 
Torino, 30 agosto 2004 - L'assemblea degli Azionisti dell'Ifil, riunitasi il 22 giugno a Torino sotto la Presidenza di Gianluigi Gabetti, ha approvato in sede ordinaria il bilancio di esercizio al 31 dicembre 2003, che - come già comunicato in precedenza - si è chiuso con un utile di € 72,7 milioni ed ha deliberato la distribuzione di un dividendo di € 0,062 alle azioni ordinarie e di € 0,1654 alle azioni di risparmio (di cui € 0,0827 per dividendi preferenziali non distribuiti nel 2003), per un ammontare complessivo di € 70,5 milioni. Il dividendo potrà essere incassato dal 1 ° luglio 2004. Inoltre l'Assemblea, dopo aver rinnovato l'autorizzazione all'acquisto di azioni proprie per un massimo di n. 90 milioni tra titoli ordinari e/o di risparmio, ha nominato John Elkann e Giuseppe Recchi amministratori e Paolo Piccatti sindaco supplente della Società. In sede straordinaria, l'Assemblea ha deliberato il cambiamento della denominazione sociale da "Ifil - Finanziaria di Partecipazioni S.p.a." a "Ifil Investments S.p.a." (mantenendo la denominazione abbreviata "Ifil S.p.a.") ed ha approvato la modifica statutaria relativa alle cariche sociali, consentendo a Daniel John Winteler di ricoprire la carica di Amministratore Delegato conferitagli dal Consiglio di Amministrazione dell' 11 giugno scorso. Infine l'Assemblea ha deliberato ulteriori modifiche allo Statuto della Società per adeguarlo alle recenti disposizioni introdotte dalla riforma del diritto societario.  
   
   
EUGENIO NAMOR NUOVO AMMINISTRATORE DELEGATO DI SANPAOLO IMI ASSET MANAGEMENT SGR  
 
Milano, 30 agosto 2004 - Il Consiglio di Amministrazione di Sanpaolo Imi Asset Management Sgr ha nominato Eugenio Namor Amministratore Delegato della Società. Sanpaolo Imi Asset Management Sgr - società di gestione del risparmio del Gruppo Sanpaolo Imi – è stata costituita nel 1983 e attualmente gestisce un patrimonio di circa 70 miliardi di euro suddiviso tra fondi comuni di investimento e gestioni patrimoniali. La società offre una vasta gamma di prodotti e servizi sia alle reti di distribuzione del Gruppo, sia ai più importanti investitori istituzionali e a reti terze. Al suo interno lavorano oltre 250 persone, di cui più di 90 in sala gestione. Sanpaolo Imi è il gruppo leader nel risparmio gestito in Italia, con una quota di mercato nei fondi comuni di investimento del 20,7%, di cui il 10,5% prodotto dalla Sanpaolo Imi Asset Management. Eugenio Namor, 43 anni, dopo una breve esperienza al Fondo Monetario Internazionale a Washington e all’ufficio studi del Credito Italiano a Milano, entra al Sanpaolo nel 1987, dove, per 12 anni, ricopre incarichi manageriali nel settore capital markets della filiale londinese della Banca. Nel 1999 passa alla Comit di Londra dove assume la responsabilità della trading room integrata di Banca Intesa. Nel 2001 passa a Caboto, entrando nel Comitato di Direzione e ricoprendo la carica di Direttore della Filiale di Londra e di responsabile del Credit Trading a Milano. Nel 2003 rientra in Italia assumendo la responsabilità globale del Fixed Income in Banca Caboto e del servizio cambi di Banca Intesa. È stato membro del Board of Directors dell’Isda.  
   
   
EUGENIO NAMOR NUOVO AMMINISTRATORE DELEGATO DI SANPAOLO IMI ASSET MANAGEMENT SGR  
 
Milano, 30 agosto 2004 - Il Consiglio di Amministrazione di Sanpaolo Imi Asset Management Sgr ha nominato Eugenio Namor Amministratore Delegato della Società. Sanpaolo Imi Asset Management Sgr - società di gestione del risparmio del Gruppo Sanpaolo Imi – è stata costituita nel 1983 e attualmente gestisce un patrimonio di circa 70 miliardi di euro suddiviso tra fondi comuni di investimento e gestioni patrimoniali. La società offre una vasta gamma di prodotti e servizi sia alle reti di distribuzione del Gruppo, sia ai più importanti investitori istituzionali e a reti terze. Al suo interno lavorano oltre 250 persone, di cui più di 90 in sala gestione. Sanpaolo Imi è il gruppo leader nel risparmio gestito in Italia, con una quota di mercato nei fondi comuni di investimento del 20,7%, di cui il 10,5% prodotto dalla Sanpaolo Imi Asset Management. Eugenio Namor, 43 anni, dopo una breve esperienza al Fondo Monetario Internazionale a Washington e all’ufficio studi del Credito Italiano a Milano, entra al Sanpaolo nel 1987, dove, per 12 anni, ricopre incarichi manageriali nel settore capital markets della filiale londinese della Banca. Nel 1999 passa alla Comit di Londra dove assume la responsabilità della trading room integrata di Banca Intesa. Nel 2001 passa a Caboto, entrando nel Comitato di Direzione e ricoprendo la carica di Direttore della Filiale di Londra e di responsabile del Credit Trading a Milano. Nel 2003 rientra in Italia assumendo la responsabilità globale del Fixed Income in Banca Caboto e del servizio cambi di Banca Intesa. È stato membro del Board of Directors dell’Isda.  
   
   
FINECOGROUP DIMISSIONI DEL CONSIGLIERE RICCARDO TRISTANO  
 
Milano, 21 luglio 2004 – Il Consiglio di Amministrazione di Finecogroup (Gruppo Capitalia), riunitosi il 21 liglio a Milano sotto la presidenza di Francesco Carbonetti, ha preso atto delle dimissioni da membro del Consiglio di Amministrazione dell’ Avv. Riccardo Tristano, che ha ringraziato per l’importante contributo offerto.  
   
   
FINECOGROUP DIMISSIONI DEL CONSIGLIERE RICCARDO TRISTANO  
 
Milano, 21 luglio 2004 – Il Consiglio di Amministrazione di Finecogroup (Gruppo Capitalia), riunitosi il 21 liglio a Milano sotto la presidenza di Francesco Carbonetti, ha preso atto delle dimissioni da membro del Consiglio di Amministrazione dell’ Avv. Riccardo Tristano, che ha ringraziato per l’importante contributo offerto.  
   
   
LA COMMISSIONE EUROPEA AVVIA UN’INDAGINE APPROFONDITA SULLA CONCENTRAZIONE MICROSOFT/TIME WARNER/CONTENTGUARD  
 
Bruxelles, 30 agosto 2004 - La Commissione europea ha deciso di sottoporre a indagine approfondita il progetto di Microsoft e Time Warner di acquisire in comune l’impresa americana Contentguard. Da un esame preliminare sembra sussistere il rischio che l’operazione crei o rafforzi una posizione dominante di Microsoft sul mercato delle soluzioni Drm di gestione dei diritti digitali. Durante l’indagine la Commissione esaminerà anche altri problemi di concorrenza inerenti all’integrazione verticale di Microsoft su altri mercati. Il 12 luglio le imprese americane Microsoft e Time Warner hanno chiesto l’autorizzazione ad acquisire, ai sensi del regolamento Ue sulle concentrazioni, il controllo in comune dell’impresa americana Contentguard, già controllata di Xerox. Contentguard è attiva nello sviluppo e offerta in licenza di diritti di proprietà intellettuale relativi alle soluzioni Drm. La tecnologia Drm consente di “blindare” all’interno dei contenuti digitali i diritti di proprietà sui contenuti e prevenire possibili abusi (copie illecite). I sistemi Drm, concepiti in origine per proteggere dalla contraffazione il contenuto audio in formato digitale, dovrebbero applicarsi sempre più per scopi di riservatezza, specie in ambito aziendale. Dopo un primo esame di routine la Commissione ha deciso di verificare se l’operazione possa effettivamente creare o rafforzare la posizione di Microsoft, già leader sul mercato delle soluzioni Drm. Sotto il controllo comune di Microsoft e Time Warner, Contentguard avrebbe in effetti gli incentivi e le capacità di servirsi delle sue attività di proprietà intellettuale per porre i concorrenti di Microsoft sul mercato del Drm in una situazione di svantaggio concorrenziale. L’acquisizione comune rischierebbe anche di inibire lo sviluppo di standard aperti di interoperabilità. Con queste premesse, il mercato delle soluzioni Drm rischierebbe di pendere a favore dell’impresa leader del settore, la Microsoft. Tendenzialmente le soluzioni Drm andranno a permeare l’intero settore delle tecnologie dell’informazione. È pertanto plausibile che la concentrazione notificata produca effetti di spillover su una serie di mercati connessi, dalla telefonia mobile al trattamento testi. L’avvio di una seconda fase investigativa lascia impregiudicate le conclusioni della Commissione e la decisione finale, che sarà comunque adottata nel termine massimo di quattro mesi, ossia entro il 6 gennaio 2005.  
   
   
LA COMMISSIONE EUROPEA AVVIA UN’INDAGINE APPROFONDITA SULLA CONCENTRAZIONE MICROSOFT/TIME WARNER/CONTENTGUARD  
 
Bruxelles, 30 agosto 2004 - La Commissione europea ha deciso di sottoporre a indagine approfondita il progetto di Microsoft e Time Warner di acquisire in comune l’impresa americana Contentguard. Da un esame preliminare sembra sussistere il rischio che l’operazione crei o rafforzi una posizione dominante di Microsoft sul mercato delle soluzioni Drm di gestione dei diritti digitali. Durante l’indagine la Commissione esaminerà anche altri problemi di concorrenza inerenti all’integrazione verticale di Microsoft su altri mercati. Il 12 luglio le imprese americane Microsoft e Time Warner hanno chiesto l’autorizzazione ad acquisire, ai sensi del regolamento Ue sulle concentrazioni, il controllo in comune dell’impresa americana Contentguard, già controllata di Xerox. Contentguard è attiva nello sviluppo e offerta in licenza di diritti di proprietà intellettuale relativi alle soluzioni Drm. La tecnologia Drm consente di “blindare” all’interno dei contenuti digitali i diritti di proprietà sui contenuti e prevenire possibili abusi (copie illecite). I sistemi Drm, concepiti in origine per proteggere dalla contraffazione il contenuto audio in formato digitale, dovrebbero applicarsi sempre più per scopi di riservatezza, specie in ambito aziendale. Dopo un primo esame di routine la Commissione ha deciso di verificare se l’operazione possa effettivamente creare o rafforzare la posizione di Microsoft, già leader sul mercato delle soluzioni Drm. Sotto il controllo comune di Microsoft e Time Warner, Contentguard avrebbe in effetti gli incentivi e le capacità di servirsi delle sue attività di proprietà intellettuale per porre i concorrenti di Microsoft sul mercato del Drm in una situazione di svantaggio concorrenziale. L’acquisizione comune rischierebbe anche di inibire lo sviluppo di standard aperti di interoperabilità. Con queste premesse, il mercato delle soluzioni Drm rischierebbe di pendere a favore dell’impresa leader del settore, la Microsoft. Tendenzialmente le soluzioni Drm andranno a permeare l’intero settore delle tecnologie dell’informazione. È pertanto plausibile che la concentrazione notificata produca effetti di spillover su una serie di mercati connessi, dalla telefonia mobile al trattamento testi. L’avvio di una seconda fase investigativa lascia impregiudicate le conclusioni della Commissione e la decisione finale, che sarà comunque adottata nel termine massimo di quattro mesi, ossia entro il 6 gennaio 2005.  
   
   
DADA APPROVA LA RELAZIONE SEMESTRALE CONSOLIDATA AL 30 GIUGNO 2004: RICAVI A €21,5 MILIONI (+61%) MOL A OLTRE €3 MILIONI, PARI AL 14% DEI RICAVI  
 
Firenze, 30 agosto 2004 - Il Consiglio di Amministrazione di Dada S.p.a. (Nuovo Mercato, Da.mi), presieduto da Paolo Barberis, ha approvato in data odierna la Relazione Semestrale al 30 giugno 2004. Gli obiettivi economico-finanziari del piano industriale risultano ampiamente superati, confermando l'efficacia delle azioni intraprese sia in termini di espansione dei ricavi sia in termini di ottimizzazione del Gruppo. Risultati economico-finanziari al 30/06/2004 Nel primo semestre del 2004 i Ricavi consolidati sono stati pari a 21,5 milioni di Euro, con una crescita di oltre il 61% rispetto allo stesso periodo dell'anno scorso (nel primo semestre del 2003 erano pari a 13,3 milioni di Euro). Nello stesso periodo, l'Ebitda consolidato è risultato positivo per oltre 3 milioni di Euro, pari a un Ebitda Margin di oltre il 14%, in netto miglioramento rispetto allo stesso periodo del 2003 in cui era stato pari a € 0,5 milioni, e in crescita del 43% nel secondo trimestre 04 rispetto al primo trimestre 04. Sulla crescita della marginalità hanno inciso positivamente sia il miglioramento del revenue mix che ha comportato un sostanziale raddoppio del fatturato per addetto passato da 100 mila euro al 30/06/2003 a oltre 200 mila euro al 30/06/2004, sia il buon esito della politica di ottimizzazione dei costi e di riorganizzazione societaria grazie ai quali, nello stesso periodo di riferimento, l'incidenza sul fatturato del costo del personale è passata dal 41% al 20% mentre l'incidenza sulle spese generali e per il godimento per beni di terzi si è più che dimezzata. Il Risultato consolidato prima delle imposte al 30/06/2004 è pari a - €2,3 milioni, in netto miglioramento rispetto all'analogo dato del 2003 in cui era negativo per €8,4 milioni. Su tale risultato hanno inciso gli ammortamenti relativi alle immobilizzazioni per complessivi €3,1 milioni (di cui oltre €2,6 milioni relativi all'ammortamento di immobilizzazioni immateriali) mentre gli ammortamenti delle differenze di consolidamento delle società controllate hanno inciso per €1,3 milioni. La Posizione Finanziaria netta consolidata a breve al 30/06/2004 è positiva per oltre €17,8 milioni e risulta in crescita nel semestre di €1,5 milioni, pari a al 9% (al 31/12/2003 la Pfn era pari a 16,3 milioni). La capogruppo Dada S.p.a. Ha registrato nell'analogo periodo di riferimento ricavi per €11 milioni, in crescita dell'82% rispetto al primo semestre del 2003, e un Mol positivo per €0,7 milioni a fronte di un dato negativo pari a €0,2 al 30/06/20003. Risultati di business del primo semestre 2004 - La Divisione Consumer, i cui ricavi hanno inciso per il 48% sul fatturato del Gruppo Dada del primo semestre 2004, è incentrata sui brand storici superEva e Clarence, vere e proprie entertainment community con un'offerta di prodotti e servizi a pagamento fruibili sia dal Web, attraverso i Portali del gruppo, sia dal telefonino, attraverso la numerazione unica Sms verso gli Operatori Tim, Vodafone, Wind e/o attraverso la presenza sui portali di nuova generazione di 3 e di iMode. Con oltre 185 milioni di pagine viste mensili, 5 milioni di visitatori unici mese (fonte Redsheriff mese di maggio 2004) e oltre 700.000 clienti sui servizi a pagamento web e mobile, superEva e Clarence si posizionano tra i leader e punto di riferimento per chiunque voglia divertirsi, conoscersi, comunicare, informarsi. Nel primo semestre 2004, in particolare, si è assistito ad una rapida crescita dei ricavi derivanti dai servizi mobile ad abbonamento quali "Hit of the Week" 48282 di superEva, anche a seguito di investimenti in comunicazione sulle principali reti televisive italiane. A partire dal mese di giugno inoltre, Hit of the Week non è più un fenomeno solo italiano: esso è stato infatti reso disponibile tramite la numerazione breve 83353 agli utenti di tutti i principali operatori di telefonia mobile del Regno Unito. Per quanto riguarda i servizi a valore aggiunto sul Web, "Incontri by superEva", con una crescita media di 2.000 nuovi iscritti al giorno, continua a posizionarsi in Italia come la prima community online a pagamento con un totale, ad oggi, di oltre 780.000 iscritti (1° sito in Italia come unique audience nel mese di maggio, fonte Nielsen Net Ratings, Category: Family And Lifestyles Subcategory: All). Ultima novità in casa Dada è il lancio del gioco online multiplayer "Ragnarok Online". Disponibile su www.Clarence.com, Ragnarok Online è il gioco di ruolo ad abbonamento che dopo avere conquistato l'interesse del pubblico a livello mondiale con oltre 17 milioni di giocatori è oggi disponibile anche in Italia grazie a Dada, licenziataria in esclusiva dei diritti di distribuzione del gioco. - La Divisione Business contribuisce per il 37% al fatturato consolidato di Dada. In quest'area Dada rappresenta uno dei principali attori del mercato con un'offerta alle aziende basata sulla comunicazione digitale integrata e sul marketing interattivo. La principale crescita della domanda si è registrata nei servizi di promozione della visibilità attraverso il posizionamento nei motori di ricerca (Seo) e attraverso le campagne pay per click. Nei primi sei mesi del 2004 sono circa 450 le aziende che hanno affidato a Dada la gestione dei loro progetti in Rete: tra queste si evidenziano le soluzioni di Net Marketing studiate per Pirelli, Ferrari, Regione Toscana e i progetti Web sviluppati per Fiorucci e Gazzetta dello Sport. Nel corso del semestre si è inoltre registrata una forte crescita nella fornitura di servizi mobile Vas, che consentono alle aziende di mettere a disposizione della propria base utenti contenuti e applicazioni tramite dispositivo mobile, oltre che via web. Rientrano in tale ambito i recenti progetti sviluppati per le testate di Rcs Media Group, per il Secolo Xix e per il Giro d'Italia. - La Divisione Self-provisioning, cui fa capo la controllata Register.it rappresenta il 15% del fatturato di Gruppo. Il secondo trimestre 2004 si è contraddistinto per il lancio della nuova linea di Server Dedicati rivolta ai professionisti del settore e per la crescita nelle vendite della linea di prodotto di hosting Windows 2003, che ha riscosso molto successo tra i clienti con centinaia di acquisti nei primi mesi di lancio. Anche grazie a queste soluzioni d'avanguardia, Register.it è stato riconosciuto da un'importante rivista italiana del settore il "Miglior Hoster" in Italia. I siti ospitati sulla piattaforma professionale di hosting di Register.it salgono nel trimestre ad oltre 32.000 e il fatturato generato da prodotti evoluti rappresenta ora il 24,5% del totale. Sul fronte protezione dei marchi online, Register.it continua a consolidare la propria leadership in Italia acquisendo come clienti alcuni tra i maggiori marchi del made in Italy . Il C.d.a. Di Dada ha inoltre deliberato in data odierna di inoltrare la domanda di ammissione del titolo Dada al settore Techstar di Borsa Italiana risultando soddisfatti i requisiti qualitativi ed economico-finanziari per l'inclusione delle azioni Dada nel relativo indice.  
   
   
DADA APPROVA LA RELAZIONE SEMESTRALE CONSOLIDATA AL 30 GIUGNO 2004: RICAVI A €21,5 MILIONI (+61%) MOL A OLTRE €3 MILIONI, PARI AL 14% DEI RICAVI  
 
Firenze, 30 agosto 2004 - Il Consiglio di Amministrazione di Dada S.p.a. (Nuovo Mercato, Da.mi), presieduto da Paolo Barberis, ha approvato in data odierna la Relazione Semestrale al 30 giugno 2004. Gli obiettivi economico-finanziari del piano industriale risultano ampiamente superati, confermando l'efficacia delle azioni intraprese sia in termini di espansione dei ricavi sia in termini di ottimizzazione del Gruppo. Risultati economico-finanziari al 30/06/2004 Nel primo semestre del 2004 i Ricavi consolidati sono stati pari a 21,5 milioni di Euro, con una crescita di oltre il 61% rispetto allo stesso periodo dell'anno scorso (nel primo semestre del 2003 erano pari a 13,3 milioni di Euro). Nello stesso periodo, l'Ebitda consolidato è risultato positivo per oltre 3 milioni di Euro, pari a un Ebitda Margin di oltre il 14%, in netto miglioramento rispetto allo stesso periodo del 2003 in cui era stato pari a € 0,5 milioni, e in crescita del 43% nel secondo trimestre 04 rispetto al primo trimestre 04. Sulla crescita della marginalità hanno inciso positivamente sia il miglioramento del revenue mix che ha comportato un sostanziale raddoppio del fatturato per addetto passato da 100 mila euro al 30/06/2003 a oltre 200 mila euro al 30/06/2004, sia il buon esito della politica di ottimizzazione dei costi e di riorganizzazione societaria grazie ai quali, nello stesso periodo di riferimento, l'incidenza sul fatturato del costo del personale è passata dal 41% al 20% mentre l'incidenza sulle spese generali e per il godimento per beni di terzi si è più che dimezzata. Il Risultato consolidato prima delle imposte al 30/06/2004 è pari a - €2,3 milioni, in netto miglioramento rispetto all'analogo dato del 2003 in cui era negativo per €8,4 milioni. Su tale risultato hanno inciso gli ammortamenti relativi alle immobilizzazioni per complessivi €3,1 milioni (di cui oltre €2,6 milioni relativi all'ammortamento di immobilizzazioni immateriali) mentre gli ammortamenti delle differenze di consolidamento delle società controllate hanno inciso per €1,3 milioni. La Posizione Finanziaria netta consolidata a breve al 30/06/2004 è positiva per oltre €17,8 milioni e risulta in crescita nel semestre di €1,5 milioni, pari a al 9% (al 31/12/2003 la Pfn era pari a 16,3 milioni). La capogruppo Dada S.p.a. Ha registrato nell'analogo periodo di riferimento ricavi per €11 milioni, in crescita dell'82% rispetto al primo semestre del 2003, e un Mol positivo per €0,7 milioni a fronte di un dato negativo pari a €0,2 al 30/06/20003. Risultati di business del primo semestre 2004 - La Divisione Consumer, i cui ricavi hanno inciso per il 48% sul fatturato del Gruppo Dada del primo semestre 2004, è incentrata sui brand storici superEva e Clarence, vere e proprie entertainment community con un'offerta di prodotti e servizi a pagamento fruibili sia dal Web, attraverso i Portali del gruppo, sia dal telefonino, attraverso la numerazione unica Sms verso gli Operatori Tim, Vodafone, Wind e/o attraverso la presenza sui portali di nuova generazione di 3 e di iMode. Con oltre 185 milioni di pagine viste mensili, 5 milioni di visitatori unici mese (fonte Redsheriff mese di maggio 2004) e oltre 700.000 clienti sui servizi a pagamento web e mobile, superEva e Clarence si posizionano tra i leader e punto di riferimento per chiunque voglia divertirsi, conoscersi, comunicare, informarsi. Nel primo semestre 2004, in particolare, si è assistito ad una rapida crescita dei ricavi derivanti dai servizi mobile ad abbonamento quali "Hit of the Week" 48282 di superEva, anche a seguito di investimenti in comunicazione sulle principali reti televisive italiane. A partire dal mese di giugno inoltre, Hit of the Week non è più un fenomeno solo italiano: esso è stato infatti reso disponibile tramite la numerazione breve 83353 agli utenti di tutti i principali operatori di telefonia mobile del Regno Unito. Per quanto riguarda i servizi a valore aggiunto sul Web, "Incontri by superEva", con una crescita media di 2.000 nuovi iscritti al giorno, continua a posizionarsi in Italia come la prima community online a pagamento con un totale, ad oggi, di oltre 780.000 iscritti (1° sito in Italia come unique audience nel mese di maggio, fonte Nielsen Net Ratings, Category: Family And Lifestyles Subcategory: All). Ultima novità in casa Dada è il lancio del gioco online multiplayer "Ragnarok Online". Disponibile su www.Clarence.com, Ragnarok Online è il gioco di ruolo ad abbonamento che dopo avere conquistato l'interesse del pubblico a livello mondiale con oltre 17 milioni di giocatori è oggi disponibile anche in Italia grazie a Dada, licenziataria in esclusiva dei diritti di distribuzione del gioco. - La Divisione Business contribuisce per il 37% al fatturato consolidato di Dada. In quest'area Dada rappresenta uno dei principali attori del mercato con un'offerta alle aziende basata sulla comunicazione digitale integrata e sul marketing interattivo. La principale crescita della domanda si è registrata nei servizi di promozione della visibilità attraverso il posizionamento nei motori di ricerca (Seo) e attraverso le campagne pay per click. Nei primi sei mesi del 2004 sono circa 450 le aziende che hanno affidato a Dada la gestione dei loro progetti in Rete: tra queste si evidenziano le soluzioni di Net Marketing studiate per Pirelli, Ferrari, Regione Toscana e i progetti Web sviluppati per Fiorucci e Gazzetta dello Sport. Nel corso del semestre si è inoltre registrata una forte crescita nella fornitura di servizi mobile Vas, che consentono alle aziende di mettere a disposizione della propria base utenti contenuti e applicazioni tramite dispositivo mobile, oltre che via web. Rientrano in tale ambito i recenti progetti sviluppati per le testate di Rcs Media Group, per il Secolo Xix e per il Giro d'Italia. - La Divisione Self-provisioning, cui fa capo la controllata Register.it rappresenta il 15% del fatturato di Gruppo. Il secondo trimestre 2004 si è contraddistinto per il lancio della nuova linea di Server Dedicati rivolta ai professionisti del settore e per la crescita nelle vendite della linea di prodotto di hosting Windows 2003, che ha riscosso molto successo tra i clienti con centinaia di acquisti nei primi mesi di lancio. Anche grazie a queste soluzioni d'avanguardia, Register.it è stato riconosciuto da un'importante rivista italiana del settore il "Miglior Hoster" in Italia. I siti ospitati sulla piattaforma professionale di hosting di Register.it salgono nel trimestre ad oltre 32.000 e il fatturato generato da prodotti evoluti rappresenta ora il 24,5% del totale. Sul fronte protezione dei marchi online, Register.it continua a consolidare la propria leadership in Italia acquisendo come clienti alcuni tra i maggiori marchi del made in Italy . Il C.d.a. Di Dada ha inoltre deliberato in data odierna di inoltrare la domanda di ammissione del titolo Dada al settore Techstar di Borsa Italiana risultando soddisfatti i requisiti qualitativi ed economico-finanziari per l'inclusione delle azioni Dada nel relativo indice.  
   
   
PARMALAT FINANZIARIA SPA: DISPONIBILI SITUAZIONE ECONOMICA E PATROMINIALE  
 
 Collecchio (Pr), 19 luglio 2004 - Parmalat Finanziaria S.p.a. In Amministrazione Straordinaria il 19 luglio ha reso noto che sono a disposizione del pubblico per la consegna a chiunque ne faccia richiesta presso la sede sociale, presso la sede amministrativa della società e presso Borsa Italiana S.p.a. Seguenti documenti: Situazione economica e patrimoniale consolidata del Gruppo Parmalat al 31.12.2003 con breve Relazione sulla Gestione e Relazione della società di Revisione; Situazione economica e patrimoniale al 31.12.2003 di Parmalat Finanziaria S.p.a in amministrazione Straordinaria; Situazione economica e patrimoniale al 31.12.2003 di Parmalat S.p.a in amministrazione Straordinaria. Gli stessi documenti sono disponibili sul sito www.Parmalat.com  nel menù “Investor Relations” alla casella “Dati Finanziari”.  
   
   
PARMALAT FINANZIARIA SPA: DISPONIBILI SITUAZIONE ECONOMICA E PATROMINIALE  
 
 Collecchio (Pr), 19 luglio 2004 - Parmalat Finanziaria S.p.a. In Amministrazione Straordinaria il 19 luglio ha reso noto che sono a disposizione del pubblico per la consegna a chiunque ne faccia richiesta presso la sede sociale, presso la sede amministrativa della società e presso Borsa Italiana S.p.a. Seguenti documenti: Situazione economica e patrimoniale consolidata del Gruppo Parmalat al 31.12.2003 con breve Relazione sulla Gestione e Relazione della società di Revisione; Situazione economica e patrimoniale al 31.12.2003 di Parmalat Finanziaria S.p.a in amministrazione Straordinaria; Situazione economica e patrimoniale al 31.12.2003 di Parmalat S.p.a in amministrazione Straordinaria. Gli stessi documenti sono disponibili sul sito www.Parmalat.com  nel menù “Investor Relations” alla casella “Dati Finanziari”.  
   
   
PARMALAT DE MÉXICO S.A.DE C.V. HA FIRMATO CON IL GRUPO INDUSTRIAL LALA S.A.DE C.V, ACCORDI PER LA CESSIONE DEL PROPRIO COMPLESSO AZIENDALE  
 
Collecchio (Pr) 19 luglio 2004 - Parmalat Finanziaria S.p.a., in Amministrazione Straordinaria, comunica che la società controllata Parmalat de México S.a.de C.v. Ha firmato con il Grupo Industrial Lala S.a.de C.v, accordi per la cessione del proprio complesso aziendale, ivi incluso lo stabilimento di Lagos de Moreno, i cui proventi, unitamente a quelli del riparto degli attivi rimasti in carico a Parmalat de México S.a.de C.v., saranno utilizzati per ripagare parte dei debiti verso terzi e società del gruppo, nell’ambito del procedimento di liquidazione in bonis di Parmalat de México S.a. De C.v.. È stato, inoltre, sottoscritto un contratto di licenza all’uso dei marchi tra Parmalat S.p.a. In Amministrazione Straordinaria e la società Prolàcteos de Mexico S.a. De C.v, società controllata dal Grupo Industrial Lala S.a. De C.v., che è intervenuto come garante. L’operazione, autorizzata dal Ministero delle Attività Produttive, sentito il Comitato di Sorveglianza, assicura un flusso di proventi a favore di Parmalat S.p.a. In Amministrazione Straordinaria.  
   
   
PARMALAT DE MÉXICO S.A.DE C.V. HA FIRMATO CON IL GRUPO INDUSTRIAL LALA S.A.DE C.V, ACCORDI PER LA CESSIONE DEL PROPRIO COMPLESSO AZIENDALE  
 
Collecchio (Pr) 19 luglio 2004 - Parmalat Finanziaria S.p.a., in Amministrazione Straordinaria, comunica che la società controllata Parmalat de México S.a.de C.v. Ha firmato con il Grupo Industrial Lala S.a.de C.v, accordi per la cessione del proprio complesso aziendale, ivi incluso lo stabilimento di Lagos de Moreno, i cui proventi, unitamente a quelli del riparto degli attivi rimasti in carico a Parmalat de México S.a.de C.v., saranno utilizzati per ripagare parte dei debiti verso terzi e società del gruppo, nell’ambito del procedimento di liquidazione in bonis di Parmalat de México S.a. De C.v.. È stato, inoltre, sottoscritto un contratto di licenza all’uso dei marchi tra Parmalat S.p.a. In Amministrazione Straordinaria e la società Prolàcteos de Mexico S.a. De C.v, società controllata dal Grupo Industrial Lala S.a. De C.v., che è intervenuto come garante. L’operazione, autorizzata dal Ministero delle Attività Produttive, sentito il Comitato di Sorveglianza, assicura un flusso di proventi a favore di Parmalat S.p.a. In Amministrazione Straordinaria.  
   
   
APPELLO DEL PRESIDENTE ANIMA SAVINO RIZZIO ALLE IMPRESE, AL GOVERNO ED ALLE BANCHE COMPETITIVITA’: LA MECCANICA VARIA PUNTA SU DISTRETTI E RETI DI IMPRESA  
 
Milano, 30 agosto 2004 - Nonostante la forte vocazione all’export, che fa dell’Italia il 4° esportatore di meccanica varia a livello mondiale, con una quota di commercio internazionale (8,4%) doppia rispetto alla media delle imprese manifatturiere italiane, le piccole dimensioni frenano la competitività delle imprese meccaniche italiane sui mercati internazionali. E’ quanto emerge dal rapporto Anima-prometeia presentato il 19 luglio nel corso dell’Assemblea dei Soci della Federazione delle Associazioni Nazionali della Meccanica varia ed Affine, tenutasi a Milano alla presenza del presidente di Confindustria Luca Cordero di Montezemolo, in occasione dei 90 anni dalla fondazione di Anima. Nel corso del 2003 il fatturato delle aziende meccaniche ha raggiunto i 34.030 milioni di euro (erano 33.053 milioni di euro nel 2002), con un incremento del 3% in valore pari al 2,5% in termini reali. Un andamento dunque positivo, considerate le incertezze che contraddistinguono il quadro internazionale, seppur privo di slancio. Le esportazioni sono passate da 16.447 a 16.972 milioni di euro, segnando una crescita in valore pari al 3,2% (inferiore tuttavia a quella registrata nel 2002, +5,2%). La sovravalutazione dell’euro nei confronti del dollaro ha penalizzato l’attività sui mercati extra-europei. La quota export si è attestata sul 50%. Superiore alle attese è risultato il contributo fornito dal mercato nazionale (+2,7% in valore). La competizione sui mercati esteri sta diventando sempre più selettiva, anche a causa dell’adozione della moneta unica e dall’aggressione sui mercati di nuovi concorrenti caratterizzati da un costo del lavoro molto inferiore a quello delle imprese nazionali. Se le imprese italiane stanno registrando complessivamente una buona capacità di tenuta, in base all’analisi di Anima-prometeia a livello disaggregato il settore presenta non pochi comparti vulnerabili ai cambiamenti in atto nell’arena internazionale. Il rapporto individua infatti aree strategiche d’affari caratterizzate da un’accentuata fragilità alle pressioni dei concorrenti emergenti, riconducibili in prevalenza a produzioni particolarmente standardizzate, in cui il fattore prezzo tende a guidare le decisioni di acquisto dei clienti. Emerge inoltre una debole capacità di penetrazione nelle aree di mercato più dinamiche (Asia e Europa centro-orientale). Il presidio di questi mercati esige la creazione di reti di distribuzione e richiede pertanto l’impiego di risorse spesso non alla portata delle piccole imprese. A sancire un ulteriore svantaggio competitivo su concorrenti come la Germania, che con una quota di commercio internazionale pari 16,6% è al primo posto tra i paesi esportatori di meccanica varia, concorre poi la mancanza di un’adeguata copertura finanziaria a sostegno dell’internazionalizzazione e di opportuni strumenti di copertura dei rischi. “In questo tipo di scenario” – sottolinea Savino Rizzio, presidente Anima – “le sole strategie vincenti per le imprese italiane sono lo sviluppo di tecnologia e cultura di impresa nei mercati e nelle produzioni dove sono vincenti la qualità e la complessità del prodotto, e l’organizzazione e il servizio laddove il prezzo tende ad essere dominante rispetto alla qualità. Ma le Pmi da sole non possono sostenere i costi imposti da un mercato in così grande evoluzione. E’ quindi necessario che, nell’attesa di riuscire a crescere di dimensioni, esse facciano squadra, adottando il modello dei distretti e dell’impresa a rete. “Inoltre” – prosegue Rizzio – “sollecitiamo una maggiore cooperazione tra banche e imprese per lo sviluppo anche dimensionale di queste ultime. Una cooperazione che si deve allargare anche e soprattutto alle operazioni all’estero, perché i paesi a più alto tasso di sviluppo, Cina, Europa Orientale e Nord Africa, sono anche quelli che presentano più rischi per le piccole e medie aziende. Al Governo chiediamo invece di individuare settori prioritari cui allocare i fondi per la ricerca, e di attuare misure di controllo efficienti ed efficaci sulle importazioni, imponendo agenti di pubblica sicurezza presso il destinatario all’apertura dei containers”. Un’analisi dell’interscambio commerciale del settore nel 2003, sulla base dei dati pubblicati dall’Istat, evidenzia che l’import dai paesi della Ue rappresenta sempre la quota più rilevante (73,2% del totale). Essa ha tuttavia subito un ridimensionamento nei confronti di quella di provenienza asiatica, che ha raggiunto quasi il 20% (era il 15,3% nel 2002). Per quanto riguarda l’export è da segnalare una tenuta delle esportazioni verso i mercati della Ue (+2,3%), alla quale è destinato il 67,4% delle nostre produzioni, una crescita delle vendite verso i paesi africani dell’ordine del 10,5% e una forte contrazione di quelle nelle Americhe del nord (-10,3%) e del centro sud (-6,3%). L’occupazione, stimata pari a 184.130 addetti, ha subito nel corso del 2003 una leggera contrazione (-0,8%), mentre più marcata è stata la battuta d’arresto degli investimenti (-6,5%). Le previsioni per il 2004, sulla base anche dei risultati dei primi mesi dell’anno, si contraddistinguono per una sostanziale prudenza e indicano una crescita della produzione media del comparto dell’ordine dell’1,6% (+0,4% in volume). I risultati sui mercati esteri dovrebbero segnare un +1,9% rispetto ad un +1,3% dell’Italia. E’ infine atteso un arresto della contrazione delle forze occupate.  
   
   
GRUPPO FALCK: ASSEMBLEA STRAORDINARIA ACTELIOS S.P.A.  
 
Milano, 30 agosto 2004 - L’assemblea Straordinaria della Società Actelios S.p.a., riunitasi il 22 luglio sotto la presidenza dell’Ing. Federico Falck, ha deliberato l’adeguamento dello statuto sociale alle disposizioni della nuova normativa in tema di diritto societario. L’assemblea, con riferimento al piano di sviluppo e agli importanti progetti industriali che il Gruppo sta realizzando, ha delegato al Consiglio di Amministrazione le facoltà, per i prossimi cinque anni, di effettuare eventuali aumenti del capitale sociale per un ammontare massimo di nominali 50 milioni di euro, da effettuarsi ex art. 2443 Codice Civile, e di emettere eventualmente obbligazioni, anche convertibili, ai sensi dell’art. 2420 ter del Codice Civile. L’assemblea al fine di ottimizzare il sistema di incentivazione all’interno del Gruppo ha inoltre deliberato di delegare al Consiglio di Amministrazione la facoltà di aumentare il capitale nel corso dei prossimi cinque anni fino ad un massimo di 2 milioni di titoli, ex art. 2441 8° comma del Codice Civile. I titoli saranno riservati, condizionatamente al raggiungimento di specifici obiettivi, agli amministratori e ai dipendenti del Gruppo. Al termine dell’Assemblea si è riunito il Consiglio di Amministrazione di Actelios S.p.a. Che, preso atto delle dimissioni del consigliere Dott. Marco Agostini, ha successivamente cooptato l’Ing. Bruno Isabella. L’ing. Isabella, in quanto amministratore indipendente, è stato chiamato a far parte del “Comitato per il controllo interno” e ad assumere la presidenza del “Comitato per la remunerazione”, cariche precedentemente ricoperte dall’Ing. Federico Falck.  
   
   
GRUPPO FALCK: ASSEMBLEA STRAORDINARIA ACTELIOS S.P.A.  
 
Milano, 30 agosto 2004 - L’assemblea Straordinaria della Società Actelios S.p.a., riunitasi il 22 luglio sotto la presidenza dell’Ing. Federico Falck, ha deliberato l’adeguamento dello statuto sociale alle disposizioni della nuova normativa in tema di diritto societario. L’assemblea, con riferimento al piano di sviluppo e agli importanti progetti industriali che il Gruppo sta realizzando, ha delegato al Consiglio di Amministrazione le facoltà, per i prossimi cinque anni, di effettuare eventuali aumenti del capitale sociale per un ammontare massimo di nominali 50 milioni di euro, da effettuarsi ex art. 2443 Codice Civile, e di emettere eventualmente obbligazioni, anche convertibili, ai sensi dell’art. 2420 ter del Codice Civile. L’assemblea al fine di ottimizzare il sistema di incentivazione all’interno del Gruppo ha inoltre deliberato di delegare al Consiglio di Amministrazione la facoltà di aumentare il capitale nel corso dei prossimi cinque anni fino ad un massimo di 2 milioni di titoli, ex art. 2441 8° comma del Codice Civile. I titoli saranno riservati, condizionatamente al raggiungimento di specifici obiettivi, agli amministratori e ai dipendenti del Gruppo. Al termine dell’Assemblea si è riunito il Consiglio di Amministrazione di Actelios S.p.a. Che, preso atto delle dimissioni del consigliere Dott. Marco Agostini, ha successivamente cooptato l’Ing. Bruno Isabella. L’ing. Isabella, in quanto amministratore indipendente, è stato chiamato a far parte del “Comitato per il controllo interno” e ad assumere la presidenza del “Comitato per la remunerazione”, cariche precedentemente ricoperte dall’Ing. Federico Falck.  
   
   
GEMINA: VALUTA NECESSARIO CHE IMPREGILO REALIZZI UN’OPERAZIONE SUL CAPITALE  
 
Milano, 20 luglio 2004 - Il Consiglio di Amministrazione di Gemina, presieduto dal Prof. Paolo Savona, si è riunito lo scorso 20 luglio ed ha esaminato l’andamento della gestione della società. Il Consiglio di Gemina ha esaminato tra l’altro la situazione finanziaria della partecipata Impregilo S.p.a. Prendendo atto con soddisfazione dell’avvenuto trasferimento alla Banca Agente da parte della stessa Impregilo dei fondi, per intero rivenienti dalla gestione ordinaria, necessari al rimborso per 125 milioni di euro oltre ad int eressi per 2,4 milioni di euro, dei bond in scadenza il prossimo 27 luglio. Per adeguare la struttura patrimoniale dell’azienda alle grandi prospettive di sviluppo che le si presentano, Gemina ha altresì valutato necessario che Impregilo realizzi un’operazione sul capitale; in tale contesto Gemina ha assunto l’impegno di sottoscrivere la quota di propria competenza (pari al 24,89%) di un’operazione sul capitale di 400 milioni di euro, da offrire in opzione agli azionisti a condizioni di mercato, che il Cons iglio di Impregilo esaminerà entro il 30 settembre prossimo e sottoporrà all’approvazione dell’assemblea che si terrà entro il 30 ottobre 2004. Per la definizione e la strutturazione dell’operazione Impregilo ha dato mandato congiunto a Citigroup e Ubm e ha richiesto alle stesse istituzioni finanziarie di costituire ed organizzare un consorzio di garanzia. Nell’ambito della descritta operazione finanziaria, Gemina ha deliberato di concedere, con valuta 30 luglio 2004, ad Impregilo, un finanziamento di 100 milioni di euro, cui si aggiungerà un finanziamento di 50 milioni di euro che Impregilo sta definendo con le principali banche italiane. Nell’ambito della stessa operazione Impregilo darà mandato ad un gruppo di banche per organizzare, sottoscrivere e sindacare un prestito a medio termine finalizzato a dotare la società delle risorse necessarie per sostenere lo sviluppo delle sue attività. Il finanziamento, concesso da Gemina a condizioni di mercato, avrà durata massima sino al 30 luglio 2005 e sarà convertito, senza ulteriori esborsi da parte della stessa Gemina, nella quota di sua competenza della deliberanda operazione sul capitale. Ai sensi della normativa regolamentare emanata dalla Consob si precisa che nessuna modifica è prevista nell’ammontare dei compensi degli amministratori di Gemina e delle sue controllate in dipendenza dell’operazione. Tale operazione consente a Gemina da un lato di sostenere la propria partecipata strategica Impregilo, dall’altro di impiegare nel breve periodo e con un rendimento interessante parte della liquidità riveniente dalla cessione dell’8,6% di Rcs Mediagroup S.p.a., che ha avuto esecuzione, con contestuale pagamento dell’intero prezzo, in data 9 luglio scorso. Il Consiglio ha infine esaminato il preconsuntivo al 30 giugno 2004, della Capogruppo Gemina S.p.a., che chiude con un risultato netto nell’ordine di 9,5 milioni di euro e una posizione finanziaria netta debitoria di circa 46 milioni di euro. Il favorevole andamento di tutte le Società partecipate, nonché la contabilizzazione della plusvalenza della vendita della quota Rcs e dei dividendi previsti da Leonardo Holding S.a. (Capofila di Aeroporti di Roma), fanno prevedere un risultato di fine anno in netto miglioramento sia per quanto riguarda la Capogruppo che per il bilancio consolidato. Lo stesso dicasi per la posizione finanziaria che contabilizzerà nel secondo semestre l’incasso della vendita della partecipazione in Rcs.  
   
   
GEMINA: VALUTA NECESSARIO CHE IMPREGILO REALIZZI UN’OPERAZIONE SUL CAPITALE  
 
Milano, 20 luglio 2004 - Il Consiglio di Amministrazione di Gemina, presieduto dal Prof. Paolo Savona, si è riunito lo scorso 20 luglio ed ha esaminato l’andamento della gestione della società. Il Consiglio di Gemina ha esaminato tra l’altro la situazione finanziaria della partecipata Impregilo S.p.a. Prendendo atto con soddisfazione dell’avvenuto trasferimento alla Banca Agente da parte della stessa Impregilo dei fondi, per intero rivenienti dalla gestione ordinaria, necessari al rimborso per 125 milioni di euro oltre ad int eressi per 2,4 milioni di euro, dei bond in scadenza il prossimo 27 luglio. Per adeguare la struttura patrimoniale dell’azienda alle grandi prospettive di sviluppo che le si presentano, Gemina ha altresì valutato necessario che Impregilo realizzi un’operazione sul capitale; in tale contesto Gemina ha assunto l’impegno di sottoscrivere la quota di propria competenza (pari al 24,89%) di un’operazione sul capitale di 400 milioni di euro, da offrire in opzione agli azionisti a condizioni di mercato, che il Cons iglio di Impregilo esaminerà entro il 30 settembre prossimo e sottoporrà all’approvazione dell’assemblea che si terrà entro il 30 ottobre 2004. Per la definizione e la strutturazione dell’operazione Impregilo ha dato mandato congiunto a Citigroup e Ubm e ha richiesto alle stesse istituzioni finanziarie di costituire ed organizzare un consorzio di garanzia. Nell’ambito della descritta operazione finanziaria, Gemina ha deliberato di concedere, con valuta 30 luglio 2004, ad Impregilo, un finanziamento di 100 milioni di euro, cui si aggiungerà un finanziamento di 50 milioni di euro che Impregilo sta definendo con le principali banche italiane. Nell’ambito della stessa operazione Impregilo darà mandato ad un gruppo di banche per organizzare, sottoscrivere e sindacare un prestito a medio termine finalizzato a dotare la società delle risorse necessarie per sostenere lo sviluppo delle sue attività. Il finanziamento, concesso da Gemina a condizioni di mercato, avrà durata massima sino al 30 luglio 2005 e sarà convertito, senza ulteriori esborsi da parte della stessa Gemina, nella quota di sua competenza della deliberanda operazione sul capitale. Ai sensi della normativa regolamentare emanata dalla Consob si precisa che nessuna modifica è prevista nell’ammontare dei compensi degli amministratori di Gemina e delle sue controllate in dipendenza dell’operazione. Tale operazione consente a Gemina da un lato di sostenere la propria partecipata strategica Impregilo, dall’altro di impiegare nel breve periodo e con un rendimento interessante parte della liquidità riveniente dalla cessione dell’8,6% di Rcs Mediagroup S.p.a., che ha avuto esecuzione, con contestuale pagamento dell’intero prezzo, in data 9 luglio scorso. Il Consiglio ha infine esaminato il preconsuntivo al 30 giugno 2004, della Capogruppo Gemina S.p.a., che chiude con un risultato netto nell’ordine di 9,5 milioni di euro e una posizione finanziaria netta debitoria di circa 46 milioni di euro. Il favorevole andamento di tutte le Società partecipate, nonché la contabilizzazione della plusvalenza della vendita della quota Rcs e dei dividendi previsti da Leonardo Holding S.a. (Capofila di Aeroporti di Roma), fanno prevedere un risultato di fine anno in netto miglioramento sia per quanto riguarda la Capogruppo che per il bilancio consolidato. Lo stesso dicasi per la posizione finanziaria che contabilizzerà nel secondo semestre l’incasso della vendita della partecipazione in Rcs.  
   
   
BENI STABILI: APPROVATE LE RELAZIONI SEMESTRALI DI SECURFONDO, IMMOBILIUM 2001 E INVEST REAL SECURITY A SETTEMBRE DOMANDA DI QUOTAZIONE PER INVEST REAL SECURITY  
 
Roma 30 agosto 2004 – Lo scorso 22 luglio il Consiglio di Amministrazione della Beni Stabili Gestioni S.p.a. – Sgr ha approvato le Relazioni semestrali 2004 dei fondi immobiliari chiusi Securfondo, Immobilium 2001 e Invest Real Security. Al termine dei primi sei mesi l’ammontare del patrimonio dei tre fondi risulta rispettivamente: Securfondo pari a 180,2 milioni di Euro, con una performance nel semestre del 2,07%, ed un valore della quota pari a € 3.004,00. Immobilium 2001 pari a 145,9 milioni di Euro con una performance semestrale pari a 1,7%, ed un valore della quota pari a € 5.611,17. Invest Real Security pari a di 143,2 milioni di Euro, e un valore della quota pari a € 2.538,89. La performance semestrale, pari allo 0,24%, riflette la fase di investimento ancora in fase di realizzazione. Per Invest Real Security, la Beni Stabili Gestioni ha deliberato la presentazione a Borsa Italiana della domanda di ammissione alla quotazione, che verrà inoltrata nel prossimo mese di settembre.  
   
   
BENI STABILI: APPROVATE LE RELAZIONI SEMESTRALI DI SECURFONDO, IMMOBILIUM 2001 E INVEST REAL SECURITY A SETTEMBRE DOMANDA DI QUOTAZIONE PER INVEST REAL SECURITY  
 
Roma 30 agosto 2004 – Lo scorso 22 luglio il Consiglio di Amministrazione della Beni Stabili Gestioni S.p.a. – Sgr ha approvato le Relazioni semestrali 2004 dei fondi immobiliari chiusi Securfondo, Immobilium 2001 e Invest Real Security. Al termine dei primi sei mesi l’ammontare del patrimonio dei tre fondi risulta rispettivamente: Securfondo pari a 180,2 milioni di Euro, con una performance nel semestre del 2,07%, ed un valore della quota pari a € 3.004,00. Immobilium 2001 pari a 145,9 milioni di Euro con una performance semestrale pari a 1,7%, ed un valore della quota pari a € 5.611,17. Invest Real Security pari a di 143,2 milioni di Euro, e un valore della quota pari a € 2.538,89. La performance semestrale, pari allo 0,24%, riflette la fase di investimento ancora in fase di realizzazione. Per Invest Real Security, la Beni Stabili Gestioni ha deliberato la presentazione a Borsa Italiana della domanda di ammissione alla quotazione, che verrà inoltrata nel prossimo mese di settembre.  
   
   
PHILIPS : UTILE NETTO DI EURO 616 MILIONI  
 
Milano, 30 agosto 2004 - Nel secondo trimestre del 2004 Philips ha registrato un utile netto pari a 616 di euro (0.48 euro per azione) rispetto ad un utile netto di 42 milioni di euro (0.03 Euro per azione) registrato nello stesso periodo dello scorso anno. Le vendite ammontano a 7,280 milioni di euro, con una crescita del 11% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. La debolezza del dollaro Usa e delle monete ad esso collegate ha portato ad un impatto negativo del 3%. Le vendite su base comparabile sono cresciute del 14%. Le vendite su base comparabile della divisione Medical Systems sono cresciute del 3%, guidate dai settori Computed Tomography e X-ray. La crescita della divisione Domestic Appliances e Personal Care (Dap) è da attribuire alle vendite dei settori Shaving & Beauty e Food & Beverage. La divisione Consumer Electronics (Ce) ha registrato una crescita molto significativa, 19%, guidata dai settori Connected Display e Mobile Infotainment. La divisione Lighting invece ha registrato una crescita nelle vendite distribuita tra tutti i diversi business e guidata dall'innovazione di prodotto. I semiconduttori hanno mostrato una crescita su base comparabile del 28%, principalmente guidata dal mercato della comunicazione mobile. L'utile operativo ammonta a 356 milioni di euro, rispetto ad una perdita di 26 milioni di euro nel secondo trimestre del 2003. Le aziende non consolidate hanno contribuito all'utile netto per 430 milioni di euro, incluso un utile di 99 milioni di euro collegato a Intertrust Technologies Corp. Nel secondo trimestre del 2003 i risultati legati alle aziende non consolidate ammontavano a 108 milioni di euro. Il Cash flow operativo è stato di 62 milioni di euro, nel secondo trimestre del 2003 ammontava a euro 148. La percentuale delle scorte rispetto alle vendite è pari al 12.5% rispetto a 12.8% registrati nel Q2 del 2003. Gerard Kleisterlee, Presidente e Ceo di Philips, ha commentato: "Philips si è chiaramente avviata verso una condizione di profittabilità e di crescita sostenibile. Il Board of Management è molto soddisfatto per i risultati raggiunti che hanno mostrato una crescita dell'utile operativo e degli utili netti che riflette i benefici derivanti dal rigore applicato nell'implementazione della disciplina finanziaria. Grazie alla continua innovazione, ad un consistente numero di ordini acquisiti e ad una struttura di costi più contenuta, riteniamo che nella seconda metà di quest'anno assisteremo a una crescita continua del fatturato e dei ricavi per tutte le divisioni."  
   
   
PHILIPS : UTILE NETTO DI EURO 616 MILIONI  
 
Milano, 30 agosto 2004 - Nel secondo trimestre del 2004 Philips ha registrato un utile netto pari a 616 di euro (0.48 euro per azione) rispetto ad un utile netto di 42 milioni di euro (0.03 Euro per azione) registrato nello stesso periodo dello scorso anno. Le vendite ammontano a 7,280 milioni di euro, con una crescita del 11% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. La debolezza del dollaro Usa e delle monete ad esso collegate ha portato ad un impatto negativo del 3%. Le vendite su base comparabile sono cresciute del 14%. Le vendite su base comparabile della divisione Medical Systems sono cresciute del 3%, guidate dai settori Computed Tomography e X-ray. La crescita della divisione Domestic Appliances e Personal Care (Dap) è da attribuire alle vendite dei settori Shaving & Beauty e Food & Beverage. La divisione Consumer Electronics (Ce) ha registrato una crescita molto significativa, 19%, guidata dai settori Connected Display e Mobile Infotainment. La divisione Lighting invece ha registrato una crescita nelle vendite distribuita tra tutti i diversi business e guidata dall'innovazione di prodotto. I semiconduttori hanno mostrato una crescita su base comparabile del 28%, principalmente guidata dal mercato della comunicazione mobile. L'utile operativo ammonta a 356 milioni di euro, rispetto ad una perdita di 26 milioni di euro nel secondo trimestre del 2003. Le aziende non consolidate hanno contribuito all'utile netto per 430 milioni di euro, incluso un utile di 99 milioni di euro collegato a Intertrust Technologies Corp. Nel secondo trimestre del 2003 i risultati legati alle aziende non consolidate ammontavano a 108 milioni di euro. Il Cash flow operativo è stato di 62 milioni di euro, nel secondo trimestre del 2003 ammontava a euro 148. La percentuale delle scorte rispetto alle vendite è pari al 12.5% rispetto a 12.8% registrati nel Q2 del 2003. Gerard Kleisterlee, Presidente e Ceo di Philips, ha commentato: "Philips si è chiaramente avviata verso una condizione di profittabilità e di crescita sostenibile. Il Board of Management è molto soddisfatto per i risultati raggiunti che hanno mostrato una crescita dell'utile operativo e degli utili netti che riflette i benefici derivanti dal rigore applicato nell'implementazione della disciplina finanziaria. Grazie alla continua innovazione, ad un consistente numero di ordini acquisiti e ad una struttura di costi più contenuta, riteniamo che nella seconda metà di quest'anno assisteremo a una crescita continua del fatturato e dei ricavi per tutte le divisioni."  
   
   
POSITIVO INCONTRO DEL MINISTRO ALEMANNO CON GLI OPERATORI DEL SETTORE OLIO  
 
Imperia, 30 agosto 2004 - Lo scorso 17 luglio il Ministro delle Politiche Agricole Giovanni Alemanno ha incontrato presso l'oleificio Raineri spa di Chiusanico, nell'entroterra di Imperia, gli operatori del settore Olio. Vari sono stati gli argomenti esposti e caldeggiati tra i quali le problematiche dell'agricoltura nell'entroterra ligure, in particolare la produzione di olio, la rintracciabilità dell'origine dei prodotti (anche la Raineri infatti si può avvalere delle denominazioni di prodotto Dnv-autocontrollo Haccp e Iso 9002) atti a valorizzare la qualità della produzione regionale in contrapposizione a quella straniera. Il Ministro ha concluso con l'auspicio che l'Italia diventi sempre più sinonimo di garanzia di qualità, professionalità e sicurezza.  
   
   
POSITIVO INCONTRO DEL MINISTRO ALEMANNO CON GLI OPERATORI DEL SETTORE OLIO  
 
Imperia, 30 agosto 2004 - Lo scorso 17 luglio il Ministro delle Politiche Agricole Giovanni Alemanno ha incontrato presso l'oleificio Raineri spa di Chiusanico, nell'entroterra di Imperia, gli operatori del settore Olio. Vari sono stati gli argomenti esposti e caldeggiati tra i quali le problematiche dell'agricoltura nell'entroterra ligure, in particolare la produzione di olio, la rintracciabilità dell'origine dei prodotti (anche la Raineri infatti si può avvalere delle denominazioni di prodotto Dnv-autocontrollo Haccp e Iso 9002) atti a valorizzare la qualità della produzione regionale in contrapposizione a quella straniera. Il Ministro ha concluso con l'auspicio che l'Italia diventi sempre più sinonimo di garanzia di qualità, professionalità e sicurezza.  
   
   
OTTIMI I RISULTATI PRODUTTIVI DEL “GRANO ROMAGNOLO” - IL MERCATO PERÒ STA PENALIZZANDO L’INTERO COMPARTO CEREALICOLO – DI QUI L’IMPORTANZA DELL’INNOVAZIONE E DELLA SPERIMENTAZIONE PER INCREMENTARE IL REDDITO DELLE IMPRESE  
 
 Cesena, 30 agosto 2004 - Ottimi risultati produttivi per i soci che hanno aderito al progetto “Grano Romagnolo di qualità superiore” lanciato dall’Organizzazione di Produttori “Cereali Romagna” in collaborazione con il Consorzio Agrario di Forlì-cesena e Rimini. Le produzioni realizzate dalle 47 aziende agrarie delle province di Forlì-cesena e di Rimini, seguendo un preciso disciplinare di coltivazione sotto il controllo dei tecnici del Consorzio Agrario, socio fondatore di questa O.p. E suo braccio operativo per questo progetto, hanno confermato le previsioni. Il “Grano Romagnolo” è di ottima qualità, produce di più ed è apprezzato dall’industria molitoria. “Con la raccolta e la vendita di questa particolare tipologia di grano, la cu i superficie si prevede di estendere nei prossimi anni, si può tracciare un bilancio definitivo del progetto - spiega Domenico Scarpellini – un bilancio che, nonostante le attuali difficoltà di mercato rendano alquanto aleatori i risultati economici di questa coltura, dimostrano come vi sia ancora, puntando su tecniche colturali all’avanguardia e sulla collaborazione fra tecnici e agricoltori, un margine di miglioramento per i redditi agricoli”. Scendendo nel particolare, va sottolineato che le 47 aziende agricole socie di Cereali Romagna (23 in provincia di Forlì-cesena, comuni di Cesena, Borghi, Cesenatico, Gambettola, Gatteo, S.mauro Pascoli, Savignano, - per un totale di 124 ettari – e 24 in provincia di Rimini, comuni di Rimini, Bellaria, Coriano, Misano, Montescudo, San Clemente, Santarcangelo, per un totale di 141 ettari) hanno prodotto un grano tenero di qualità superiore, particolarmente adatto all’alimentazione umana, ottenuto mediante una precisa scelta varietale e l’adozione di tecniche di coltivazione all’avanguardia, basate fondamentalmente su una adeguata gestione delle concimazioni azotate e della difesa anticrittogamica della vegetazione. La superficie totale è stata di 265 ettari, con una produzione di quintali 20.000 determinata da una resa media di ql 75,5 per ettaro contro quella delle produzioni tradizionali che si è aggirata nelle stesse zone sui 64-65 ql. Per ettaro. Decisamente elevato il tenore proteico, attestato sulla media del 13%. Al momento della commercializzazione il “Grano Romagnolo” ha spuntato un prezzo di 15,00 Euro al quintale, contro i 13,00 Euro del grano standard, con una maggior resa del 15,5 %, risultato economico che, specie in un momento di difficoltà per il nostro prodotto cerealicolo come quello attuale, si è rivelato in ogni caso premiante per il produttore.  
   
   
OTTIMI I RISULTATI PRODUTTIVI DEL “GRANO ROMAGNOLO” - IL MERCATO PERÒ STA PENALIZZANDO L’INTERO COMPARTO CEREALICOLO – DI QUI L’IMPORTANZA DELL’INNOVAZIONE E DELLA SPERIMENTAZIONE PER INCREMENTARE IL REDDITO DELLE IMPRESE  
 
 Cesena, 30 agosto 2004 - Ottimi risultati produttivi per i soci che hanno aderito al progetto “Grano Romagnolo di qualità superiore” lanciato dall’Organizzazione di Produttori “Cereali Romagna” in collaborazione con il Consorzio Agrario di Forlì-cesena e Rimini. Le produzioni realizzate dalle 47 aziende agrarie delle province di Forlì-cesena e di Rimini, seguendo un preciso disciplinare di coltivazione sotto il controllo dei tecnici del Consorzio Agrario, socio fondatore di questa O.p. E suo braccio operativo per questo progetto, hanno confermato le previsioni. Il “Grano Romagnolo” è di ottima qualità, produce di più ed è apprezzato dall’industria molitoria. “Con la raccolta e la vendita di questa particolare tipologia di grano, la cu i superficie si prevede di estendere nei prossimi anni, si può tracciare un bilancio definitivo del progetto - spiega Domenico Scarpellini – un bilancio che, nonostante le attuali difficoltà di mercato rendano alquanto aleatori i risultati economici di questa coltura, dimostrano come vi sia ancora, puntando su tecniche colturali all’avanguardia e sulla collaborazione fra tecnici e agricoltori, un margine di miglioramento per i redditi agricoli”. Scendendo nel particolare, va sottolineato che le 47 aziende agricole socie di Cereali Romagna (23 in provincia di Forlì-cesena, comuni di Cesena, Borghi, Cesenatico, Gambettola, Gatteo, S.mauro Pascoli, Savignano, - per un totale di 124 ettari – e 24 in provincia di Rimini, comuni di Rimini, Bellaria, Coriano, Misano, Montescudo, San Clemente, Santarcangelo, per un totale di 141 ettari) hanno prodotto un grano tenero di qualità superiore, particolarmente adatto all’alimentazione umana, ottenuto mediante una precisa scelta varietale e l’adozione di tecniche di coltivazione all’avanguardia, basate fondamentalmente su una adeguata gestione delle concimazioni azotate e della difesa anticrittogamica della vegetazione. La superficie totale è stata di 265 ettari, con una produzione di quintali 20.000 determinata da una resa media di ql 75,5 per ettaro contro quella delle produzioni tradizionali che si è aggirata nelle stesse zone sui 64-65 ql. Per ettaro. Decisamente elevato il tenore proteico, attestato sulla media del 13%. Al momento della commercializzazione il “Grano Romagnolo” ha spuntato un prezzo di 15,00 Euro al quintale, contro i 13,00 Euro del grano standard, con una maggior resa del 15,5 %, risultato economico che, specie in un momento di difficoltà per il nostro prodotto cerealicolo come quello attuale, si è rivelato in ogni caso premiante per il produttore.  
   
   
CIT: IL CDA APPROVA LE INTEGRAZIONI OPERATIVE AL PIANO INDUSTRIALE 2004-2008  
 
Milano, 30 agosto 2004 - Il Consiglio di Amministrazione di Cit – Compagnia Italiana Turismo S.p.a., riunitosi il 22 luglio, con seduta che si è conclusa alle ore 20.00, ha analizzato i punti all’ordine del giorno. Nel merito dei temi posti in discussione ha provveduto all’analisi delle proposte di integrazioni operative al piano Industriale 2004-2008 (già approvato dal Consiglio di Amministrazione del 17 maggio 2004) indicate dal Comitato Esecutivo con l’apporto del management della Società anche a seguito delle indicazioni e delle deliberazioni del Consiglio di Amministrazione dell’ 8 luglio u.S. Nel merito delle integrazioni operative proposte , tenuto conto dell’analisi svolta dal Comitato Esecutivo, dei riscontri in sede di verifica congiunta con il management ed in considerazione dell’andamento di business dei primi 5 mesi del 2004 , (le cui risultanze sono già state per altro oggetto di comunicati stampa), che ha evidenziato tra l’altro un trend di mercato ed uno scenario di riferimento,in evoluzione, con il permanere di fattori negativi; il Consiglio di Amministrazione ha approvato le integrazioni operative a supporto e compendio del piano industriale confermando l’ottica di “turn-around” e che tiene conto degli effetti indotti dalla riorganizzazione del business iniziata nel 2003. Vengono riassunti qui di seguito i macro temi e le integrazioni del piano industriale approvato: Il piano industriale 2004-2008 prevede per l’anno in corso il raggiungimento di una cifra d’affari di Gruppo superiore a 430 milioni di euro ed un fatturato di Gruppo intorno a 300 milioni di euro pur tenendo conto della situazione attuale. Per il 2005, il piano prevede grazie anche alle strategie poste in essere, un incremento della cifra d’affari superiore al 20% ed un incremento di fatturato di circa il 12% La previsione a piano è di avvicinare il pareggio (Ebitda) già con l’esercizio 2004 mentre per il 2005 è previsto un Ebitda positivo di circa il 3% della cifra d’affari di Gruppo ed un risultato Ebit positivo di circa l’ 1,2% della cifra d’affari di Gruppo. Gli indici di redditività di piano per il 2005 confermano che l’indice Roi approssimerà il 9% e l’indice Roe (considerando la ricapitalizzazione del Gruppo) approssimerà lo 0,3%. La posizione finanziaria netta (negativa ) per il 2004 è prevista inferiore a 40 milioni di euro (considerando in parte l’effetto del pianificato aumento di capitale) con un miglioramento di circa 20 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2003. Con riguardo agli aspetti strategici ed operativi del Piano, le linee guida approvate sono le seguenti: A) Il Business Model di Cit prevede l’ Integrazione del “sistema accoglienza” con il “sistema commerciale” secondo il concetto della integrazione verticale e orizzontale dei processi produttivi nell’ambito della “filiera” dell’industria turistica con al centro l’Italia come punto di convergenza della domanda estera e nazionale del prodotto; la “cattura”, all’interno del Gruppo, dei margini afferenti i diversi segmenti di business presenti nella filiera e la connessa coordinata gestione interna delle risorse finanziarie generate. B) Nell’ambito del miglioramento dei margini e della riduzione dei costi sono stati approvati interventi tesi al realizzo di una economia dell’ordine di 5-6 milioni di euro C) I piani di investimento sono stati allineati alla situazione finanziaria aziendale, limitando e concentrando gli investimenti nell’area della Information Technology volti essenzialmente alla integrazione di piattaforme informative delle diverse entità del Gruppo. D) la struttura organizzativa è stata integrata tale da essere funzionale alla strategia da perseguire mediante il previsto rafforzamento in corso nelle sue figure chiave (management ed operativi). E) la strategia finanziaria prevede nelle sue linee fondamentali, unitamente all’aumento di capitale (già oggetto di informativa comunicato stampa dell’ 8 luglio u.S. Da € 51,7 milioni ad € 90 milioni), l’intervento presso il sistema bancario finalizzato al ripristino delle linee di credito a livelli coerenti con lo sviluppo del business ed in linea con le esigenze aziendali al fine di far fronte, nel breve periodo, alla necessità di normalizzazione delle posizioni di debito commerciale con i fornitori Il Dott. Marco degli Abbati, ha assunto la carica di Presidente del Collegio Sindacale in conseguenza alla rinuncia del Dott. Maurizio Maffeis ; nel contempo il rag. Salvatore Provenzano, già Sindaco Supplente, subentra quale Sindaco Effettivo Il Consiglio ha cooptato il Dott. Roberto Villa, quale Consigliere Indipendente chiamandolo a fare parte del Comitato per il Controllo Interno e del Comitato per la Remunerazione, prendendo atto dell’incompatibilità quale Consigliere indipendente dell’ Avv. Guido Cefalù. Il Consiglio verrà convocato entro la fine del corrente mese con l’obiettivo di dare corso alle procedure necessarie ed inerenti l’assemblea degli azionisti che verrà convocata entro il 31 agosto 2004, avente ad oggetto per la parte straordinaria, la proposta di aumento di capitale già trattata da parte del Consiglio di Amministrazione dell’8 luglio u.S. E già oggetto di informativa.  
   
   
CIT: IL CDA APPROVA LE INTEGRAZIONI OPERATIVE AL PIANO INDUSTRIALE 2004-2008  
 
Milano, 30 agosto 2004 - Il Consiglio di Amministrazione di Cit – Compagnia Italiana Turismo S.p.a., riunitosi il 22 luglio, con seduta che si è conclusa alle ore 20.00, ha analizzato i punti all’ordine del giorno. Nel merito dei temi posti in discussione ha provveduto all’analisi delle proposte di integrazioni operative al piano Industriale 2004-2008 (già approvato dal Consiglio di Amministrazione del 17 maggio 2004) indicate dal Comitato Esecutivo con l’apporto del management della Società anche a seguito delle indicazioni e delle deliberazioni del Consiglio di Amministrazione dell’ 8 luglio u.S. Nel merito delle integrazioni operative proposte , tenuto conto dell’analisi svolta dal Comitato Esecutivo, dei riscontri in sede di verifica congiunta con il management ed in considerazione dell’andamento di business dei primi 5 mesi del 2004 , (le cui risultanze sono già state per altro oggetto di comunicati stampa), che ha evidenziato tra l’altro un trend di mercato ed uno scenario di riferimento,in evoluzione, con il permanere di fattori negativi; il Consiglio di Amministrazione ha approvato le integrazioni operative a supporto e compendio del piano industriale confermando l’ottica di “turn-around” e che tiene conto degli effetti indotti dalla riorganizzazione del business iniziata nel 2003. Vengono riassunti qui di seguito i macro temi e le integrazioni del piano industriale approvato: Il piano industriale 2004-2008 prevede per l’anno in corso il raggiungimento di una cifra d’affari di Gruppo superiore a 430 milioni di euro ed un fatturato di Gruppo intorno a 300 milioni di euro pur tenendo conto della situazione attuale. Per il 2005, il piano prevede grazie anche alle strategie poste in essere, un incremento della cifra d’affari superiore al 20% ed un incremento di fatturato di circa il 12% La previsione a piano è di avvicinare il pareggio (Ebitda) già con l’esercizio 2004 mentre per il 2005 è previsto un Ebitda positivo di circa il 3% della cifra d’affari di Gruppo ed un risultato Ebit positivo di circa l’ 1,2% della cifra d’affari di Gruppo. Gli indici di redditività di piano per il 2005 confermano che l’indice Roi approssimerà il 9% e l’indice Roe (considerando la ricapitalizzazione del Gruppo) approssimerà lo 0,3%. La posizione finanziaria netta (negativa ) per il 2004 è prevista inferiore a 40 milioni di euro (considerando in parte l’effetto del pianificato aumento di capitale) con un miglioramento di circa 20 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2003. Con riguardo agli aspetti strategici ed operativi del Piano, le linee guida approvate sono le seguenti: A) Il Business Model di Cit prevede l’ Integrazione del “sistema accoglienza” con il “sistema commerciale” secondo il concetto della integrazione verticale e orizzontale dei processi produttivi nell’ambito della “filiera” dell’industria turistica con al centro l’Italia come punto di convergenza della domanda estera e nazionale del prodotto; la “cattura”, all’interno del Gruppo, dei margini afferenti i diversi segmenti di business presenti nella filiera e la connessa coordinata gestione interna delle risorse finanziarie generate. B) Nell’ambito del miglioramento dei margini e della riduzione dei costi sono stati approvati interventi tesi al realizzo di una economia dell’ordine di 5-6 milioni di euro C) I piani di investimento sono stati allineati alla situazione finanziaria aziendale, limitando e concentrando gli investimenti nell’area della Information Technology volti essenzialmente alla integrazione di piattaforme informative delle diverse entità del Gruppo. D) la struttura organizzativa è stata integrata tale da essere funzionale alla strategia da perseguire mediante il previsto rafforzamento in corso nelle sue figure chiave (management ed operativi). E) la strategia finanziaria prevede nelle sue linee fondamentali, unitamente all’aumento di capitale (già oggetto di informativa comunicato stampa dell’ 8 luglio u.S. Da € 51,7 milioni ad € 90 milioni), l’intervento presso il sistema bancario finalizzato al ripristino delle linee di credito a livelli coerenti con lo sviluppo del business ed in linea con le esigenze aziendali al fine di far fronte, nel breve periodo, alla necessità di normalizzazione delle posizioni di debito commerciale con i fornitori Il Dott. Marco degli Abbati, ha assunto la carica di Presidente del Collegio Sindacale in conseguenza alla rinuncia del Dott. Maurizio Maffeis ; nel contempo il rag. Salvatore Provenzano, già Sindaco Supplente, subentra quale Sindaco Effettivo Il Consiglio ha cooptato il Dott. Roberto Villa, quale Consigliere Indipendente chiamandolo a fare parte del Comitato per il Controllo Interno e del Comitato per la Remunerazione, prendendo atto dell’incompatibilità quale Consigliere indipendente dell’ Avv. Guido Cefalù. Il Consiglio verrà convocato entro la fine del corrente mese con l’obiettivo di dare corso alle procedure necessarie ed inerenti l’assemblea degli azionisti che verrà convocata entro il 31 agosto 2004, avente ad oggetto per la parte straordinaria, la proposta di aumento di capitale già trattata da parte del Consiglio di Amministrazione dell’8 luglio u.S. E già oggetto di informativa.  
   
   
“THE BEST IN MARBLE 2004”: LE AZIENDE DEL MARMO INCONTRANO GLI ARCHITETTI  
 
Milano, 30 agosto 2004 – Dopo il successo dell’edizione 2003 svoltasi nella splendida cornice di Villa Cordellina Lombardi a Vicenza, torna l’appuntamento con “The Best in Marble”, convegno d’architettura specializzato sui temi del costruire in pietra naturale in programma quest’anno il prossimo 24 settembre, a Villa di Maiano (Fiesole). Organizzato dall’Associazione Italiana Marmomacchine, Associazione nazionale dei costruttori e utilizzatori di macchine e attrezzature per la lavorazione delle pietre naturali* con il patrocinio e la collaborazione di Ala-assoarchitetti, Associazione dei Liberi Architetti italiani, il meeting ad inviti sarà riservato a una platea di 100 architetti selezionati, invitati nella suggestiva ambientazione di Villa di Maiano per approfondire insieme ad alcune tra le principali aziende italiane del settore le più avanzate tecniche di impiego e posa in opera dei lapidei, attraverso alcuni esempi di particolare qualità esecutiva. Introdurrà i lavori l’arch. Piero Sartogo, che presenterà la realizzazione della Nuova Cancelleria dell’ Ambasciata d’ Italia a Washington. La formula del Convegno è semplice e al tempo stesso innovativa. Le aziende specializzate in forniture lapidee partecipanti e provenienti da tutti i principali bacini estrattivi italiani saranno chiamate a presentarsi agli architetti, attraverso l’illustrazione tecnico-formale di uno o più progetti da esse realizzati, con un’adeguata relazione svolta dallo staff tecnico delle aziende, che ripercorrerà tutte le tappe del lavoro, dalla scelta del materiale impiegato alle sue motivazioni estetico-funzionali, dalla disamina dei problemi tecnologici affrontati alle relative soluzioni adottate. Questo, ma non solo, costituirà il nucleo saliente dell’intervento di ogni azienda, il cui personale tecnico presente in aula resterà a disposizione dei progettisti per eventuali domande o approfondimenti, in merito a tematiche di particolare interesse. Il fatto poi che questa giornata di studi sarà ospitata in uno scenario di notevole bellezza come Villa di Maiano, splendida residenza padronale sui colli di Fiesole dotata di giardino con vista su Firenze, rende l’appuntamento del prossimo 24 settembre un’occasione particolarmente appetibile per tutti i progettisti desiderosi di vivere una giornata di approfondimento e di aggiornamento in forma concentrata ma al contempo rilassata. L’organizzazione del Convegno curata dall’Associazione Italiana Marmomacchine e da Ala - Assoarchitetti, infatti, prevede anche momenti conviviali a corredo delle attività di studio, in cui sarà possibile interagire in modo informale e diretto con i responsabili delle aziende presenti. A corollario del Convegno ad ogni progettista saranno distribuiti gli atti in un prezioso volume contenente i progetti presentati durante la giornata, oltre, a richiesta, al materiale tecnico informativo di tutte le Aziende relatrici del Convegno: Porfidi Fratelli Pedretti, Santafiora Pietre, Fischer Italia, Ellemarmi, Porfidi International, Marmi Ghirardi, Jovino Marmi, Pietra Marrocco. Per ogni informazione o per accreditarsi contattare Ala - Assoarchitetti ai seguenti recapiti: tel./fax +39 0444 235476 – assoarchitetti@assoarchitetti.It  – Persona di riferimento: Nadia Possidente. N.b.: I posti sono riservati ai primi 100 architetti registrati, secondo l’ordine di ricevimento delle adesioni. Il termine per l'iscrizione al Convegno è fissato al 10 settembre p.V.  
   
   
“THE BEST IN MARBLE 2004”: LE AZIENDE DEL MARMO INCONTRANO GLI ARCHITETTI  
 
Milano, 30 agosto 2004 – Dopo il successo dell’edizione 2003 svoltasi nella splendida cornice di Villa Cordellina Lombardi a Vicenza, torna l’appuntamento con “The Best in Marble”, convegno d’architettura specializzato sui temi del costruire in pietra naturale in programma quest’anno il prossimo 24 settembre, a Villa di Maiano (Fiesole). Organizzato dall’Associazione Italiana Marmomacchine, Associazione nazionale dei costruttori e utilizzatori di macchine e attrezzature per la lavorazione delle pietre naturali* con il patrocinio e la collaborazione di Ala-assoarchitetti, Associazione dei Liberi Architetti italiani, il meeting ad inviti sarà riservato a una platea di 100 architetti selezionati, invitati nella suggestiva ambientazione di Villa di Maiano per approfondire insieme ad alcune tra le principali aziende italiane del settore le più avanzate tecniche di impiego e posa in opera dei lapidei, attraverso alcuni esempi di particolare qualità esecutiva. Introdurrà i lavori l’arch. Piero Sartogo, che presenterà la realizzazione della Nuova Cancelleria dell’ Ambasciata d’ Italia a Washington. La formula del Convegno è semplice e al tempo stesso innovativa. Le aziende specializzate in forniture lapidee partecipanti e provenienti da tutti i principali bacini estrattivi italiani saranno chiamate a presentarsi agli architetti, attraverso l’illustrazione tecnico-formale di uno o più progetti da esse realizzati, con un’adeguata relazione svolta dallo staff tecnico delle aziende, che ripercorrerà tutte le tappe del lavoro, dalla scelta del materiale impiegato alle sue motivazioni estetico-funzionali, dalla disamina dei problemi tecnologici affrontati alle relative soluzioni adottate. Questo, ma non solo, costituirà il nucleo saliente dell’intervento di ogni azienda, il cui personale tecnico presente in aula resterà a disposizione dei progettisti per eventuali domande o approfondimenti, in merito a tematiche di particolare interesse. Il fatto poi che questa giornata di studi sarà ospitata in uno scenario di notevole bellezza come Villa di Maiano, splendida residenza padronale sui colli di Fiesole dotata di giardino con vista su Firenze, rende l’appuntamento del prossimo 24 settembre un’occasione particolarmente appetibile per tutti i progettisti desiderosi di vivere una giornata di approfondimento e di aggiornamento in forma concentrata ma al contempo rilassata. L’organizzazione del Convegno curata dall’Associazione Italiana Marmomacchine e da Ala - Assoarchitetti, infatti, prevede anche momenti conviviali a corredo delle attività di studio, in cui sarà possibile interagire in modo informale e diretto con i responsabili delle aziende presenti. A corollario del Convegno ad ogni progettista saranno distribuiti gli atti in un prezioso volume contenente i progetti presentati durante la giornata, oltre, a richiesta, al materiale tecnico informativo di tutte le Aziende relatrici del Convegno: Porfidi Fratelli Pedretti, Santafiora Pietre, Fischer Italia, Ellemarmi, Porfidi International, Marmi Ghirardi, Jovino Marmi, Pietra Marrocco. Per ogni informazione o per accreditarsi contattare Ala - Assoarchitetti ai seguenti recapiti: tel./fax +39 0444 235476 – assoarchitetti@assoarchitetti.It  – Persona di riferimento: Nadia Possidente. N.b.: I posti sono riservati ai primi 100 architetti registrati, secondo l’ordine di ricevimento delle adesioni. Il termine per l'iscrizione al Convegno è fissato al 10 settembre p.V.  
   
   
IL CONSIGLIO DEI GEOLOGI ITALIANI A CONGRESSO: E’ L’ITALIA IL PAESE PIU’ A RISCHIO D’EUROPA  
 
Firenze, 30 agosto 2004 - Tra le proposte emerse durante l’evento, che si svolge nell’ambito del 32° Congresso Geologico Internazionale, il progetto di una Federazione Internazionale di tutte le Associazioni professionali del mondo per armonizzare normative e globalizzare le conoscenze, il varo di uno standard per la “certificazione” geologica delle opere e il lancio di un programma di formazione permanente per i geologi italiani. Il saluto dell’Assessore Regionale Franci: entro il 2006 pronta la carta geologica toscana 9600 aree classificate a rischio frana, tra cui 11 dei 33 siti italiani considerati patrimonio dell’umanità dall’Unesco (dai Sassi di Matera ad Assisi, dalle Eolie alla costiera amalfitana), 3671 comuni a rischio idrogeologico molto elevato ed elevato e 4568 quelli colpiti effettivamente una o più volte da fenomeni di dissesto idrogeologico negli ultimi 46 anni. In questo lasso di tempo l’Italia ha registrato una media di 14 perdite di vite umane ogni mese. E ogni giorno questo si traduce per lo Stato in un esborso di quasi 7 milioni di euro pari a 200 milioni al mese. In totale una spesa tra i 3 e i 4 miliardi di euro l’anno, se si considerano anche gli effetti diretti e indiretti, che equivale a circa il 4 per mille dell’intero Pil. Una situazione che non ha eguali in Europa e che fa dell’Italia il paese a più alto tasso di rischio di tutto il vecchio continente. E’ questo il quadro presentato dal Presidente del Consiglio Nazionale dei Geologi italiani, Antonio De Paola, che ha aperto oggi a Firenze i lavori dell’Xi Congresso dei professionisti della geologia in corso fino a venerdì nell’ambito del Congresso Geologico Internazionale. Il Congresso, intitolato “Sviluppo e prospettive della geologia professione nel mondo – un nuovo rapporto tra geologia e società” si è aperto con un messaggio del Presidente Ciampi e il saluto dell’Assessore Regionale all’ambiente Franci che ha annunciato la realizzazione della carta geologica della Toscana entro fine legislatura e la mappatura degli acquiferi, a cui presto si aggiungeranno anche gli acquiferi termali. Il Congresso ha analizzato l’evoluzione della figura del geologo e, attraverso un confronto con le normative di altri Paesi, le leggi di settore che oggi riconoscono l’obbligatorietà degli studi geologici fin dalla fase di progettazione. La particolarità del nostro territorio ha concorso a sviluppare conoscenze e consapevolezza del rischio. Esistono 14 mila professionisti iscritti all’albo, un record europeo, e 30 corsi di laurea e la legislazione, con l’entrata in vigore delle leggi urbanistiche regionali, è in linea con i Paesi più avanzati. Il problema però, denuncia il Presidente dei geologi, resta l’insicurezza del patrimonio edilizio esistente e la scarsa applicazione delle leggi. Troppo spesso la Pubblica Amministrazione “dimentica” di richiedere lo studio geologico, che per legge deve accompagnare i progetti preliminare, definitivo ed esecutivo di tutte le opere. L’ordinanza del Presidente del Consiglio dei Ministri n. 3274/2003, che riclassifica sotto il profilo sismico il territorio nazionale “dimentica” di prescrivere lo studio geologico atto a compendiare i numerosi parametri geologici. “I geologi professionisti, accademici e ricercatori che siano sono portatori di una culturale insostituibile – commenta De Paola – Ma si tende ancora troppo a fare un uso preferenziale della geologia nella fase emergenziale dei disastri e ad ignorarla colpevolmente nella fase di previsione, prevenzione e mitigazione dei rischi”. In questo quadro si inserisce la proposta del Presidente Pietro Antonio De Paola di avviare un progetto di formazione permanente per i geologi italiani e di creare una federazione internazionale delle associazioni professionali di tutto il mondo. Un organismo di questo tipo porterebbe a superare quelle differenze nelle legislazioni nazionali e negli standard tecnici che impediscono di integrare adeguatamente le applicazioni geologiche con ricadute economico sociali nei processi decisionali delle istituzioni nazionali. La federazione avrebbe come scopo principale la globalizzazione delle conoscenze geologiche e l’armonizzazione dei percorsi formativi e dei titoli professionali con l’organizzazione, ogni anno, di una Giornata della Geologia. Tra i prossimi passi dell’attività del Consiglio Nazionale dei Geologi, inoltre, la definizione della Qualità Geologica dei Progetti che “certifichi” l’opera mediante la formulazione di standard per gli studi geologici che garantiscano qualità ambientale, ottimizzazione dei costi, in particolare con l’eliminazione e riduzione della cosiddetta “sorpresa ecologica”, e sicurezza. Il Congresso è articolato in tre sessioni: le prime due, dedicate allo stato e all’evoluzione delle conoscenze scientifiche nel campo della geologia e della legislazione riguardante il settore e la professione del geologo previste nella giornata di giovedì, la terza, riguardante lo Stato e l’evoluzione delle applicazioni della geologia che si svolgerà il giorno successivo. Tra gli interventi della prima sessione, presieduta dal Presidente della società geologica italiana, Umberto Crescenti, quello del direttore generale di Apat, Giorgio Cesari e del vice-presidente della società geologica giapponese, Gaku Rimura che ha illustrato i progressi compiuti sul fronte delle grandi perforazioni oceaniche. I lavori proseguiranno venerdì con le relazioni, tra gli altri, di Alberto Prestininzi, dell’Università di Roma La Sapienza, che spiegherà l’importanza dell’applicazione del Modello Geologico per la riduzione dei rischi nella costruzione di opere di ingegneria civile; di Antonio e Vincenzo Pizzonia che discuteranno della necessità della Valutazione Ambientale Strategica come strumento di pianificazione territoriale; di Peter Styles, presidente della Società Geologica di Londra, che spiegherà le tecniche di analisi e telerilevamento ai fini della caratterizzazione e bonifica della aree dismesse. La fragilità del territorio italiano – i dati - Il dissesto idrogeologico- Sono interessati dal dissesto idrogeologico 5000 Comuni su 8104 equivalente al 62% dei Comuni italiani (dati Cnr-gndci). Sono classificati a rischio idrogeologico “molto elevato” ed “elevato” 3671 Comuni (Ministero dell’Ambiente). Sono stati colpiti una o più volte da fenomeni di dissesto idrogeologico 4568 Comuni tra il 1947 ed il 1990 (Servizio Geologico Nazionale). Sono classificate a rischio frana 9600 aree (rilevamenti della Autorità di Bacino Idrografico ai sensi della Legge Sarno del ’98). Il rischio sismico - Sono classificati a rischio sismico 4671 Comuni su 8104 equivalente al 58% dei Comuni italiani (Ordinanza del Presidente del Consiglio dei Ministri e relativa classificazione sismica). Le vittime - Le vittime per fenomeni naturali dal 1944 al 1990 sono 7688 (dati Servizio Geologico Nazionale) Dovute a: terremoti per il 54,1%; dissesto idrogeologico (frane e alluvioni) per 45%; eruzioni vulcaniche (Etna, Vesuvio e Stromboli) 0,53%. I costi - Le erogazioni dello Stato per danni diretti e indiretti dovuti a fenomeni naturali ammontano all’equivalente di 114 miliardi di euro (dal 1944 al 1990) pari a 6,8 milioni di euro al giorno. Gli ultimi disastri: Alluvione in Piemonte (1994); Alluvione in Versilia, Toscana (1996); Terremoto in Umbria (1997); Frana a Sarno (1998); Frana a Cervinara (1999); Alluvione a Soverato (2000); Alluvione in Piemonte (2000). Gli 11 siti italiani dichiarati patrimonio dell’umanità dall’Unesco a rischio frana - La Villa Romana del Casale di Piazza Armerina; Agrigento; I Sassi di Matera; Il Parco Nazionale della Valle di Diano; La Costiera Amalfitana; Assisi; Urbino; Pienza; San Gimignano; Portovenere e le Cinque Terre; L’arcipelago delle Eolie.  
   
   
IL CONSIGLIO DEI GEOLOGI ITALIANI A CONGRESSO: E’ L’ITALIA IL PAESE PIU’ A RISCHIO D’EUROPA  
 
Firenze, 30 agosto 2004 - Tra le proposte emerse durante l’evento, che si svolge nell’ambito del 32° Congresso Geologico Internazionale, il progetto di una Federazione Internazionale di tutte le Associazioni professionali del mondo per armonizzare normative e globalizzare le conoscenze, il varo di uno standard per la “certificazione” geologica delle opere e il lancio di un programma di formazione permanente per i geologi italiani. Il saluto dell’Assessore Regionale Franci: entro il 2006 pronta la carta geologica toscana 9600 aree classificate a rischio frana, tra cui 11 dei 33 siti italiani considerati patrimonio dell’umanità dall’Unesco (dai Sassi di Matera ad Assisi, dalle Eolie alla costiera amalfitana), 3671 comuni a rischio idrogeologico molto elevato ed elevato e 4568 quelli colpiti effettivamente una o più volte da fenomeni di dissesto idrogeologico negli ultimi 46 anni. In questo lasso di tempo l’Italia ha registrato una media di 14 perdite di vite umane ogni mese. E ogni giorno questo si traduce per lo Stato in un esborso di quasi 7 milioni di euro pari a 200 milioni al mese. In totale una spesa tra i 3 e i 4 miliardi di euro l’anno, se si considerano anche gli effetti diretti e indiretti, che equivale a circa il 4 per mille dell’intero Pil. Una situazione che non ha eguali in Europa e che fa dell’Italia il paese a più alto tasso di rischio di tutto il vecchio continente. E’ questo il quadro presentato dal Presidente del Consiglio Nazionale dei Geologi italiani, Antonio De Paola, che ha aperto oggi a Firenze i lavori dell’Xi Congresso dei professionisti della geologia in corso fino a venerdì nell’ambito del Congresso Geologico Internazionale. Il Congresso, intitolato “Sviluppo e prospettive della geologia professione nel mondo – un nuovo rapporto tra geologia e società” si è aperto con un messaggio del Presidente Ciampi e il saluto dell’Assessore Regionale all’ambiente Franci che ha annunciato la realizzazione della carta geologica della Toscana entro fine legislatura e la mappatura degli acquiferi, a cui presto si aggiungeranno anche gli acquiferi termali. Il Congresso ha analizzato l’evoluzione della figura del geologo e, attraverso un confronto con le normative di altri Paesi, le leggi di settore che oggi riconoscono l’obbligatorietà degli studi geologici fin dalla fase di progettazione. La particolarità del nostro territorio ha concorso a sviluppare conoscenze e consapevolezza del rischio. Esistono 14 mila professionisti iscritti all’albo, un record europeo, e 30 corsi di laurea e la legislazione, con l’entrata in vigore delle leggi urbanistiche regionali, è in linea con i Paesi più avanzati. Il problema però, denuncia il Presidente dei geologi, resta l’insicurezza del patrimonio edilizio esistente e la scarsa applicazione delle leggi. Troppo spesso la Pubblica Amministrazione “dimentica” di richiedere lo studio geologico, che per legge deve accompagnare i progetti preliminare, definitivo ed esecutivo di tutte le opere. L’ordinanza del Presidente del Consiglio dei Ministri n. 3274/2003, che riclassifica sotto il profilo sismico il territorio nazionale “dimentica” di prescrivere lo studio geologico atto a compendiare i numerosi parametri geologici. “I geologi professionisti, accademici e ricercatori che siano sono portatori di una culturale insostituibile – commenta De Paola – Ma si tende ancora troppo a fare un uso preferenziale della geologia nella fase emergenziale dei disastri e ad ignorarla colpevolmente nella fase di previsione, prevenzione e mitigazione dei rischi”. In questo quadro si inserisce la proposta del Presidente Pietro Antonio De Paola di avviare un progetto di formazione permanente per i geologi italiani e di creare una federazione internazionale delle associazioni professionali di tutto il mondo. Un organismo di questo tipo porterebbe a superare quelle differenze nelle legislazioni nazionali e negli standard tecnici che impediscono di integrare adeguatamente le applicazioni geologiche con ricadute economico sociali nei processi decisionali delle istituzioni nazionali. La federazione avrebbe come scopo principale la globalizzazione delle conoscenze geologiche e l’armonizzazione dei percorsi formativi e dei titoli professionali con l’organizzazione, ogni anno, di una Giornata della Geologia. Tra i prossimi passi dell’attività del Consiglio Nazionale dei Geologi, inoltre, la definizione della Qualità Geologica dei Progetti che “certifichi” l’opera mediante la formulazione di standard per gli studi geologici che garantiscano qualità ambientale, ottimizzazione dei costi, in particolare con l’eliminazione e riduzione della cosiddetta “sorpresa ecologica”, e sicurezza. Il Congresso è articolato in tre sessioni: le prime due, dedicate allo stato e all’evoluzione delle conoscenze scientifiche nel campo della geologia e della legislazione riguardante il settore e la professione del geologo previste nella giornata di giovedì, la terza, riguardante lo Stato e l’evoluzione delle applicazioni della geologia che si svolgerà il giorno successivo. Tra gli interventi della prima sessione, presieduta dal Presidente della società geologica italiana, Umberto Crescenti, quello del direttore generale di Apat, Giorgio Cesari e del vice-presidente della società geologica giapponese, Gaku Rimura che ha illustrato i progressi compiuti sul fronte delle grandi perforazioni oceaniche. I lavori proseguiranno venerdì con le relazioni, tra gli altri, di Alberto Prestininzi, dell’Università di Roma La Sapienza, che spiegherà l’importanza dell’applicazione del Modello Geologico per la riduzione dei rischi nella costruzione di opere di ingegneria civile; di Antonio e Vincenzo Pizzonia che discuteranno della necessità della Valutazione Ambientale Strategica come strumento di pianificazione territoriale; di Peter Styles, presidente della Società Geologica di Londra, che spiegherà le tecniche di analisi e telerilevamento ai fini della caratterizzazione e bonifica della aree dismesse. La fragilità del territorio italiano – i dati - Il dissesto idrogeologico- Sono interessati dal dissesto idrogeologico 5000 Comuni su 8104 equivalente al 62% dei Comuni italiani (dati Cnr-gndci). Sono classificati a rischio idrogeologico “molto elevato” ed “elevato” 3671 Comuni (Ministero dell’Ambiente). Sono stati colpiti una o più volte da fenomeni di dissesto idrogeologico 4568 Comuni tra il 1947 ed il 1990 (Servizio Geologico Nazionale). Sono classificate a rischio frana 9600 aree (rilevamenti della Autorità di Bacino Idrografico ai sensi della Legge Sarno del ’98). Il rischio sismico - Sono classificati a rischio sismico 4671 Comuni su 8104 equivalente al 58% dei Comuni italiani (Ordinanza del Presidente del Consiglio dei Ministri e relativa classificazione sismica). Le vittime - Le vittime per fenomeni naturali dal 1944 al 1990 sono 7688 (dati Servizio Geologico Nazionale) Dovute a: terremoti per il 54,1%; dissesto idrogeologico (frane e alluvioni) per 45%; eruzioni vulcaniche (Etna, Vesuvio e Stromboli) 0,53%. I costi - Le erogazioni dello Stato per danni diretti e indiretti dovuti a fenomeni naturali ammontano all’equivalente di 114 miliardi di euro (dal 1944 al 1990) pari a 6,8 milioni di euro al giorno. Gli ultimi disastri: Alluvione in Piemonte (1994); Alluvione in Versilia, Toscana (1996); Terremoto in Umbria (1997); Frana a Sarno (1998); Frana a Cervinara (1999); Alluvione a Soverato (2000); Alluvione in Piemonte (2000). Gli 11 siti italiani dichiarati patrimonio dell’umanità dall’Unesco a rischio frana - La Villa Romana del Casale di Piazza Armerina; Agrigento; I Sassi di Matera; Il Parco Nazionale della Valle di Diano; La Costiera Amalfitana; Assisi; Urbino; Pienza; San Gimignano; Portovenere e le Cinque Terre; L’arcipelago delle Eolie.  
   
   
AMS FIRMA CONTRATTO CON ABU DHABI SHIP BUILDING  
 
Roma, 30 agosto 2004 - Ams ha firmato un contratto con Abu Dhabi Ship Building degli Emirati Arabi Uniti per il Programma Baynunah relativo alla realizzazione di quattro pattugliatori d’altura da 70 m equipaggiati con sistemi di gestione della missione particolarmente avanzati. Ams fornirà il Sistema di Comando e Controllo Ipn-s e il Sistema di Controllo del Tiro (Na 25Xm) e integrerà un significativo numero di sistemi e sensori forniti da Abu Dhabi Ship Building. Il contratto include anche l’installazione e il supporto logistico (incluso formazione, documentazione e parti di rispetto). I quattro pattugliatori del Programma Baynunah (la Marina degli Emirati Arabi Uniti ha anche un’opzione per altre due unità), saranno realizzati dal cantiere Abu Dhabi Ship Building in qualità di Prime Contractor, tranne la piattaforma della “Capo-classe” che verrà realizzata a Cherbourg (Francia) press il cantiere Cmn, responsabile anche per la progettazione della piattoforma. Nel sistema di combattimento verranno inclusi elementi forniti, oltre che da Ams; anche da altre società del Gruppo Finmeccanica, come ad esempio Mbda e Otomelara. Per Ams si tratta del primo contratto con la Marina Militare degli Emirati Arabi Uniti anche se sistemi sia civili che militari forniti da Ams sono in uso in vari paesi dell’area del Golfo e più in generale in Medio Oriente. Carlo Venturi, Ceo di Ams, ha così commentato: “Si tratta di un importante contratto, strategico, che rafforza la posizione di Ams come fornitore e integratore di sistemi complessi di Comando e Controllo e della famiglia di prodotti Necsys (Network Enabled Combat Systems), a ulteriore dimostrazione dell’elevato valore della nostra tecnologia”.  
   
   
AMS FIRMA CONTRATTO CON ABU DHABI SHIP BUILDING  
 
Roma, 30 agosto 2004 - Ams ha firmato un contratto con Abu Dhabi Ship Building degli Emirati Arabi Uniti per il Programma Baynunah relativo alla realizzazione di quattro pattugliatori d’altura da 70 m equipaggiati con sistemi di gestione della missione particolarmente avanzati. Ams fornirà il Sistema di Comando e Controllo Ipn-s e il Sistema di Controllo del Tiro (Na 25Xm) e integrerà un significativo numero di sistemi e sensori forniti da Abu Dhabi Ship Building. Il contratto include anche l’installazione e il supporto logistico (incluso formazione, documentazione e parti di rispetto). I quattro pattugliatori del Programma Baynunah (la Marina degli Emirati Arabi Uniti ha anche un’opzione per altre due unità), saranno realizzati dal cantiere Abu Dhabi Ship Building in qualità di Prime Contractor, tranne la piattaforma della “Capo-classe” che verrà realizzata a Cherbourg (Francia) press il cantiere Cmn, responsabile anche per la progettazione della piattoforma. Nel sistema di combattimento verranno inclusi elementi forniti, oltre che da Ams; anche da altre società del Gruppo Finmeccanica, come ad esempio Mbda e Otomelara. Per Ams si tratta del primo contratto con la Marina Militare degli Emirati Arabi Uniti anche se sistemi sia civili che militari forniti da Ams sono in uso in vari paesi dell’area del Golfo e più in generale in Medio Oriente. Carlo Venturi, Ceo di Ams, ha così commentato: “Si tratta di un importante contratto, strategico, che rafforza la posizione di Ams come fornitore e integratore di sistemi complessi di Comando e Controllo e della famiglia di prodotti Necsys (Network Enabled Combat Systems), a ulteriore dimostrazione dell’elevato valore della nostra tecnologia”.  
   
   
AMS FIRMA CONTRATTO PER FORNIRE SISTEMI ALLA GUARDIA DI FINANZA  
 
Roma, 30 agosto 2004 - Ams; in qualità di mandataria di un Raggruppamento Temporaneo d’Imprese (costituito da Ams e Gem/elettronica), ha firmato un contratto con la Guardia di Finanza per la fornitura di 11 sistemi Medusa Mk4, per un valore di circa 2 milioni di Euro. Questa fornitura rientra nell’ambito di un progetto nazionale Pon (Programma Operativo Nazionale) per lo sviluppo del Mezzogiorno d’Italia, finanziato in parte con fondi comunitari ed in parte con fondi nazionali. I sistemi elettro-ottici Medusa Mk4, interamente progettati e sviluppati da Ams, sono destinati a svolgere il ruolo di “sorveglianza video e infrarosso” a bordo delle unità della Guardia di Finanza, dislocate nei quadranti meridionali d’Italia, per fronteggiare esigenze di pattugliamento e sorveglianza del traffico mercantile, del flusso immigratorio clandestino e per contrastare i traffici illeciti in aree marittime. Le capacità prestazionali del Medusa Mk4 consentiranno al personale operativo delle unità della Guardia di Finanza di avere un ausilio alla scoperta passiva, successivi riconoscimento, identificazione e classificazione dei bersagli di superficie ed aerei nonché ausilio alla navigazione in caso di ordinari trasferimenti in mare. Si tratta del primo sistema del tipo Mk4 per la Guardia di Finanza che ha già in uso i sistemi Medusa su diverse unità: dalla Classe Corrubia, a quella Bigliani e al pattugliatore Zara Ii.  
   
   
AMS FIRMA CONTRATTO PER FORNIRE SISTEMI ALLA GUARDIA DI FINANZA  
 
Roma, 30 agosto 2004 - Ams; in qualità di mandataria di un Raggruppamento Temporaneo d’Imprese (costituito da Ams e Gem/elettronica), ha firmato un contratto con la Guardia di Finanza per la fornitura di 11 sistemi Medusa Mk4, per un valore di circa 2 milioni di Euro. Questa fornitura rientra nell’ambito di un progetto nazionale Pon (Programma Operativo Nazionale) per lo sviluppo del Mezzogiorno d’Italia, finanziato in parte con fondi comunitari ed in parte con fondi nazionali. I sistemi elettro-ottici Medusa Mk4, interamente progettati e sviluppati da Ams, sono destinati a svolgere il ruolo di “sorveglianza video e infrarosso” a bordo delle unità della Guardia di Finanza, dislocate nei quadranti meridionali d’Italia, per fronteggiare esigenze di pattugliamento e sorveglianza del traffico mercantile, del flusso immigratorio clandestino e per contrastare i traffici illeciti in aree marittime. Le capacità prestazionali del Medusa Mk4 consentiranno al personale operativo delle unità della Guardia di Finanza di avere un ausilio alla scoperta passiva, successivi riconoscimento, identificazione e classificazione dei bersagli di superficie ed aerei nonché ausilio alla navigazione in caso di ordinari trasferimenti in mare. Si tratta del primo sistema del tipo Mk4 per la Guardia di Finanza che ha già in uso i sistemi Medusa su diverse unità: dalla Classe Corrubia, a quella Bigliani e al pattugliatore Zara Ii.  
   
   
SALDI RYANAIR: 50% DI SCONTO SU TUTTE LE TARIFFE PIU’ BASSE DELLE 161 ROTTE!  
 
Milano, 30 Agosto 2004 – Ryanair il 27 Agosto 2004, ha annunciato una massiccia vendita con il 50% di sconto sulle proprie tariffe più basse in tutto il network europeo di 161 rotte per tutte le prenotazioni fatte soltanto questo week-end. Annunciando quest’offerta , Sinead Finn, Direttore Marketing e Vendite Ryanair per l’Europa, ha detto: “Niente mezze misure qui alla Ryanair e oggi stiamo offrendo tariffe ancora più basse. Da oggi alla mezzanotte di Giovedì 2 Settembre chiunque farà una prenotazione con Ryanair riceverà un favoloso sconto del 50%. Questa offerta è valida solo su ryanair.Com e permette di avere più soldi in tasca quando visiterete una delle nostre 161 rotte, quindi non perdete tempo e prenotate!” Dettagli offerta 50% di sconto
Periodo di Prenotazione: Venerdì 27 agosto – mezzanotte del giovedì 2 settembre
Periodo di Viaggio: 10 settembre – 10 febbraio 2005
Periodo Escluso: 21 – 31 Ottobre + 18 dicembre - 5 gennaio
Acquisto: On Line 14 Giorni prima
 
   
   
SALDI RYANAIR: 50% DI SCONTO SU TUTTE LE TARIFFE PIU’ BASSE DELLE 161 ROTTE!  
 
Milano, 30 Agosto 2004 – Ryanair il 27 Agosto 2004, ha annunciato una massiccia vendita con il 50% di sconto sulle proprie tariffe più basse in tutto il network europeo di 161 rotte per tutte le prenotazioni fatte soltanto questo week-end. Annunciando quest’offerta , Sinead Finn, Direttore Marketing e Vendite Ryanair per l’Europa, ha detto: “Niente mezze misure qui alla Ryanair e oggi stiamo offrendo tariffe ancora più basse. Da oggi alla mezzanotte di Giovedì 2 Settembre chiunque farà una prenotazione con Ryanair riceverà un favoloso sconto del 50%. Questa offerta è valida solo su ryanair.Com e permette di avere più soldi in tasca quando visiterete una delle nostre 161 rotte, quindi non perdete tempo e prenotate!” Dettagli offerta 50% di sconto
Periodo di Prenotazione: Venerdì 27 agosto – mezzanotte del giovedì 2 settembre
Periodo di Viaggio: 10 settembre – 10 febbraio 2005
Periodo Escluso: 21 – 31 Ottobre + 18 dicembre - 5 gennaio
Acquisto: On Line 14 Giorni prima
 
   
   
AUTOSTRADE : 10 MLD DI EURO IN 10 ANNI E 400.000 NUOVI POSTI DI LAVORO FANNO DI AUTOSTRADE IL PRINCIPALE INVESTITORE PRIVATO ITALIANO  
 
Rimini, 30 agosto 2004 - "Il nostro progresso non consiste nel presumere di essere arrivati, ma nel tendere continuamente alla meta" è un messaggio che identifica in pieno lo spirito in cui opera il Gruppo Autostrade, impegnato a fare di più e meglio. "Autostrade è un Gruppo di imprese - ha detto l'a.D. Vito Gamberale nel suo intervento al Meeting di Rimini - in cui le persone cooperano per progettare, costruire e sviluppare una rete autostradale funzionale al progresso sociale ed economico del Paese, garantendo sicurezza e mobilità ". Autostrade ha in corso un programma di investimenti per oltre 10 mld di euro nei prossimi 10 anni diventando cosଠil principale investitore privato italiano. L'impatto sul Pil sarà dello 0,3% annuo, 400.000 i nuovi occupati, con un abbassamento dei consumi energetici autostradali del 5%. Le infrastrutture e la mobilità sono una componente importante nello sviluppo del Paese, anche in proiezione europea (Corridoio V Lisbona-kiev e Corridoio Viii Durazzo-varna) ed il Gruppo Autostrade, ne avverte in pieno la responsabilità . La rete autostradale italiana rappresenta appena il 2% della rete viaria nazionale ma ne assorbe circa il 25% della mobilità complessiva. Il deficit infrastrutturale nei confronti dell'Europa è significativo: abbiamo solo 113 Km di autostrade per milione di abitanti rispetto ai 228 della Spagna, i 172 della Francia e i 146 della Germania. Inoltre l'Italia ha 5.800 veicoli per Km di autostrade contro i 2.480 della Spagna, i 3.420 della Francia e i circa 4.000 della Germania. La meta che ha il Paese è uno sviluppo sostenibile con l'uomo e la collettività al centro, il miglioramento della qualità della vita e la salvaguardia dell'ambiente. Il tutto coniugando la competitività del mercato e la solidarietà sociale. Nel 2003 Autostrade ha speso per finalità sociali ed ambientali 322 milioni di euro, ossia il 13,8% dei ricavi da pedaggio. Autostrade è molto attenta alla sicurezza. Il bilancio dell'esodo estivo fino ad oggi vede diminuire gli incidenti e i morti grazie anche alla incisiva campagna di sensibilizzazione promossa sui media e sui 650 pannelli a messaggio variabile distribuiti lungo la propria rete. Il Gruppo Autostrade con circa 4 milioni di viaggiatori ogni giorno in transito sulla rete, pari all'8% della popolazione italiana, puಠdirsi una "città in movimento". Con i suoi 3.408 Km, pari al 61% della rete nazionale a pedaggio, collega 15 regioni, 60 province e 12 grandi aree metropolitane.  
   
   
AUTOSTRADE : 10 MLD DI EURO IN 10 ANNI E 400.000 NUOVI POSTI DI LAVORO FANNO DI AUTOSTRADE IL PRINCIPALE INVESTITORE PRIVATO ITALIANO  
 
Rimini, 30 agosto 2004 - "Il nostro progresso non consiste nel presumere di essere arrivati, ma nel tendere continuamente alla meta" è un messaggio che identifica in pieno lo spirito in cui opera il Gruppo Autostrade, impegnato a fare di più e meglio. "Autostrade è un Gruppo di imprese - ha detto l'a.D. Vito Gamberale nel suo intervento al Meeting di Rimini - in cui le persone cooperano per progettare, costruire e sviluppare una rete autostradale funzionale al progresso sociale ed economico del Paese, garantendo sicurezza e mobilità ". Autostrade ha in corso un programma di investimenti per oltre 10 mld di euro nei prossimi 10 anni diventando cosଠil principale investitore privato italiano. L'impatto sul Pil sarà dello 0,3% annuo, 400.000 i nuovi occupati, con un abbassamento dei consumi energetici autostradali del 5%. Le infrastrutture e la mobilità sono una componente importante nello sviluppo del Paese, anche in proiezione europea (Corridoio V Lisbona-kiev e Corridoio Viii Durazzo-varna) ed il Gruppo Autostrade, ne avverte in pieno la responsabilità . La rete autostradale italiana rappresenta appena il 2% della rete viaria nazionale ma ne assorbe circa il 25% della mobilità complessiva. Il deficit infrastrutturale nei confronti dell'Europa è significativo: abbiamo solo 113 Km di autostrade per milione di abitanti rispetto ai 228 della Spagna, i 172 della Francia e i 146 della Germania. Inoltre l'Italia ha 5.800 veicoli per Km di autostrade contro i 2.480 della Spagna, i 3.420 della Francia e i circa 4.000 della Germania. La meta che ha il Paese è uno sviluppo sostenibile con l'uomo e la collettività al centro, il miglioramento della qualità della vita e la salvaguardia dell'ambiente. Il tutto coniugando la competitività del mercato e la solidarietà sociale. Nel 2003 Autostrade ha speso per finalità sociali ed ambientali 322 milioni di euro, ossia il 13,8% dei ricavi da pedaggio. Autostrade è molto attenta alla sicurezza. Il bilancio dell'esodo estivo fino ad oggi vede diminuire gli incidenti e i morti grazie anche alla incisiva campagna di sensibilizzazione promossa sui media e sui 650 pannelli a messaggio variabile distribuiti lungo la propria rete. Il Gruppo Autostrade con circa 4 milioni di viaggiatori ogni giorno in transito sulla rete, pari all'8% della popolazione italiana, puಠdirsi una "città in movimento". Con i suoi 3.408 Km, pari al 61% della rete nazionale a pedaggio, collega 15 regioni, 60 province e 12 grandi aree metropolitane.  
   
   
L'ITALIA DEI LIMITI ASSURDI  
 
Rozzano, 30 agosto 2004 - E' giusto punire chi, con la velocita', mette a rischio la sicurezza altrui, ma l'Italia e' piena di limiti di velocita' assurdi e impossibili da rispettare. La denuncia arriva dai lettori del mensile Quattroruote che ha raccolto centinaia di segnalazioni attraverso il proprio sito internet e ne propone un'ampia selezione sul numero di settembre. Impossibile, per esempio, e' viaggiare a 30 km/h sulla statale Valassina all'altezza di Monza San Fruttuoso: sullo stesso cavalcavia, oltretutto, nella direzione opposta il limite e' di 70 km/h. Altrettanto arduo e' per gli automobilisti percorrere la superstrada che porta ai Lidi Ferraresi a 70 km/h, guidare a 50 km/h in alcuni tratti della Ravenna-orte tra Cesena e San Sepolcro, ridurre a 30 all'ora l'andatura nel tratto urbano dell'Aurelia dalle parti di piazza della Salle a Roma. Napoli registra due record negativi: 20 km/h sulla Riviera di Ghiaia, addirittura 10 in corso Vittorio Emanuele: limiti che, se rispettati, comporterebbero la paralisi dei traffico. Sulla base di questi esempi, Quattroruote suggerisce un'applicazione più realistica dei limiti di velocità in tutta Italia, per non renderli inutilmente punitivi anche nei confronti di chi viaggia in modo prudente. Da ripensare anche alcune sanzioni più incongruenti previste oggi dal Codice della strada. E' assurdo, infatti, che un automobilista rischi una multa di 576,45 Euro se dimentica di far annotare il cambio di residenza sulla carta di circolazione e se la cavi con 68,25 Euro se circola con pneumatici lisci con gravi rischi per la sicurezza.  
   
   
L'ITALIA DEI LIMITI ASSURDI  
 
Rozzano, 30 agosto 2004 - E' giusto punire chi, con la velocita', mette a rischio la sicurezza altrui, ma l'Italia e' piena di limiti di velocita' assurdi e impossibili da rispettare. La denuncia arriva dai lettori del mensile Quattroruote che ha raccolto centinaia di segnalazioni attraverso il proprio sito internet e ne propone un'ampia selezione sul numero di settembre. Impossibile, per esempio, e' viaggiare a 30 km/h sulla statale Valassina all'altezza di Monza San Fruttuoso: sullo stesso cavalcavia, oltretutto, nella direzione opposta il limite e' di 70 km/h. Altrettanto arduo e' per gli automobilisti percorrere la superstrada che porta ai Lidi Ferraresi a 70 km/h, guidare a 50 km/h in alcuni tratti della Ravenna-orte tra Cesena e San Sepolcro, ridurre a 30 all'ora l'andatura nel tratto urbano dell'Aurelia dalle parti di piazza della Salle a Roma. Napoli registra due record negativi: 20 km/h sulla Riviera di Ghiaia, addirittura 10 in corso Vittorio Emanuele: limiti che, se rispettati, comporterebbero la paralisi dei traffico. Sulla base di questi esempi, Quattroruote suggerisce un'applicazione più realistica dei limiti di velocità in tutta Italia, per non renderli inutilmente punitivi anche nei confronti di chi viaggia in modo prudente. Da ripensare anche alcune sanzioni più incongruenti previste oggi dal Codice della strada. E' assurdo, infatti, che un automobilista rischi una multa di 576,45 Euro se dimentica di far annotare il cambio di residenza sulla carta di circolazione e se la cavi con 68,25 Euro se circola con pneumatici lisci con gravi rischi per la sicurezza.  
   
   
LA FRANCIA INTENDE SVILUPPARE I BIOCARBURANTI  
 
Paroigi, 30 agosto 2004 - La Francia ha annunciato che studierà le opportune misure per accelerare lo sviluppo dei biocarburanti a partire dal 1° gennaio 2005. Parlando alla radio francese Europe 1, Hervé Gaymard, ministro dell'Agricoltura, ha spiegato che l'intenzione è di incorporare i biocarburanti nella benzina e nel gasolio. 'Attualmente stiamo utilizzando circa l'1% di biocarburanti e l'obiettivo a lungo termine per il 2010 è di aumentarne il consumo al 5,75%', ha detto il ministro. 'Incorporando i carburanti ottenuti dai vegetali potremo ridurre la fattura energetica'. Nel corso di un recente Consiglio dei ministri, il presidente francese Jacques Chirac ha sottolineato l'importanza che attribuisce 'allo sviluppo di biocarburanti per motivi che toccano l'agricoltura, l'ambiente e l'energia'. Il governo, ha spiegato il portavoce del presidente Jean-françois Copé, è ansioso di conformarsi alle raccomandazioni europee che hanno fissato al 5,75% entro il 2010 la quota di biocarburanti e di altri carburanti rinnovabili nella benzina e nel gasolio venduti in Francia per l'uso nei trasporti. Grazie al maggior impiego di carburante rinnovabile, la Francia ridurrà di 16 milioni di tonnellate le emissioni di anidride carbonica, rispettando così le norme fissate nel protocollo di Kyoto sul riscaldamento globale, ha aggiunto. Inoltre, ha concluso Gaymard, 'se non avessimo già oggi i biocarburanti, la nostra fattura energetica ci costerebbe 3 miliardi di euro in più'. Sviluppando queste nuove forme di energia la Francia spera di ridurre ulteriormente i costi di una somma equivalente.  
   
   
LA FRANCIA INTENDE SVILUPPARE I BIOCARBURANTI  
 
Paroigi, 30 agosto 2004 - La Francia ha annunciato che studierà le opportune misure per accelerare lo sviluppo dei biocarburanti a partire dal 1° gennaio 2005. Parlando alla radio francese Europe 1, Hervé Gaymard, ministro dell'Agricoltura, ha spiegato che l'intenzione è di incorporare i biocarburanti nella benzina e nel gasolio. 'Attualmente stiamo utilizzando circa l'1% di biocarburanti e l'obiettivo a lungo termine per il 2010 è di aumentarne il consumo al 5,75%', ha detto il ministro. 'Incorporando i carburanti ottenuti dai vegetali potremo ridurre la fattura energetica'. Nel corso di un recente Consiglio dei ministri, il presidente francese Jacques Chirac ha sottolineato l'importanza che attribuisce 'allo sviluppo di biocarburanti per motivi che toccano l'agricoltura, l'ambiente e l'energia'. Il governo, ha spiegato il portavoce del presidente Jean-françois Copé, è ansioso di conformarsi alle raccomandazioni europee che hanno fissato al 5,75% entro il 2010 la quota di biocarburanti e di altri carburanti rinnovabili nella benzina e nel gasolio venduti in Francia per l'uso nei trasporti. Grazie al maggior impiego di carburante rinnovabile, la Francia ridurrà di 16 milioni di tonnellate le emissioni di anidride carbonica, rispettando così le norme fissate nel protocollo di Kyoto sul riscaldamento globale, ha aggiunto. Inoltre, ha concluso Gaymard, 'se non avessimo già oggi i biocarburanti, la nostra fattura energetica ci costerebbe 3 miliardi di euro in più'. Sviluppando queste nuove forme di energia la Francia spera di ridurre ulteriormente i costi di una somma equivalente.  
   
   
CONFERENZA SULLE FONTI DI ENERGIA RINNOVABILE E L'USO ENERGETICO RAZIONALE NELLE ISOLE  
 
Bruxelles, 30 agosto 2004 - Il 30 e 31 agosto si svolgerà a Larnaca la conferenza 'Res for island' sulle fonti di energia rinnovabile (Res) e l'uso energetico razionale (Rue) nelle isole. L'evento affronterà problemi legati allo sviluppo sostenibile delle isole e illustrerà le più recenti ricerche e sviluppi nelle aree delle Res e del Rue. L'obiettivo è dimostrare come le isole possano ridurre la loro dipendenza dall'energia importata e come ricerca e tecnologia possano essere sviluppate e trasferite a questi mercati energetici isolati. All'evento parteciperanno esperti e responsabili di governi, agenzie internazionali, università, centri di ricerca, fornitori di tecnologie e agenzie per l'energia. Infolink: http://www.Islandsonline.org/res-cyprus/news.htm  
   
   
CONFERENZA SULLE FONTI DI ENERGIA RINNOVABILE E L'USO ENERGETICO RAZIONALE NELLE ISOLE  
 
Bruxelles, 30 agosto 2004 - Il 30 e 31 agosto si svolgerà a Larnaca la conferenza 'Res for island' sulle fonti di energia rinnovabile (Res) e l'uso energetico razionale (Rue) nelle isole. L'evento affronterà problemi legati allo sviluppo sostenibile delle isole e illustrerà le più recenti ricerche e sviluppi nelle aree delle Res e del Rue. L'obiettivo è dimostrare come le isole possano ridurre la loro dipendenza dall'energia importata e come ricerca e tecnologia possano essere sviluppate e trasferite a questi mercati energetici isolati. All'evento parteciperanno esperti e responsabili di governi, agenzie internazionali, università, centri di ricerca, fornitori di tecnologie e agenzie per l'energia. Infolink: http://www.Islandsonline.org/res-cyprus/news.htm  
   
   
SAIPEM SPA SI AGGIUDICA DUE CONTRATTI PER CIRCA 220 MILIONI DI EURO NEL MARE DEL NORD E IN NIGERIA  
 
San Donato Milanese, 30 Agosto 2004 - Saipem si è aggiudicata due contratti del valore complessivo di circa 220 milioni di Euro. Nel settore delle Costruzioni Mare, Saipem ha acquisito dalla Società Bbl Company il contratto "chiavi in mano" del valore di oltre 100 milioni di euro per la posa del gasdotto di 36 pollici e della lunghezza di 230 chilometri che attraverserà il Mare del Nord da Callantsoog, nel Nord Ovest della costa olandese, a Bacton sulla costa orientale inglese. L'opera con le relative attività accessorie sarà realizzata tra il secondo e il terzo trimestre del 2006 con l'impiego del mezzo navale Castoro Sei. Nel settore delle Costruzioni Terra, Saipem si è aggiudicata da Shell Petroleum Development Company of Nigeria Ltd. Il contratto "chiavi in mano" del valore di circa 150 milioni di dollari (circa 120 milioni di euro) per aumentare la capacità di trattamento gas dell'impianto di Soku in Nigeria. L'opera comprende l'ingegneria, l'approvvigionamento e la costruzione di facilities(1). La conclusione dei lavori è programmata nella seconda metà del 2006. (1) Facilities: servizi, strutture e installazioni ausiliarie necessarie per il funzionamento degli impianti primari  
   
   
SAIPEM SPA SI AGGIUDICA DUE CONTRATTI PER CIRCA 220 MILIONI DI EURO NEL MARE DEL NORD E IN NIGERIA  
 
San Donato Milanese, 30 Agosto 2004 - Saipem si è aggiudicata due contratti del valore complessivo di circa 220 milioni di Euro. Nel settore delle Costruzioni Mare, Saipem ha acquisito dalla Società Bbl Company il contratto "chiavi in mano" del valore di oltre 100 milioni di euro per la posa del gasdotto di 36 pollici e della lunghezza di 230 chilometri che attraverserà il Mare del Nord da Callantsoog, nel Nord Ovest della costa olandese, a Bacton sulla costa orientale inglese. L'opera con le relative attività accessorie sarà realizzata tra il secondo e il terzo trimestre del 2006 con l'impiego del mezzo navale Castoro Sei. Nel settore delle Costruzioni Terra, Saipem si è aggiudicata da Shell Petroleum Development Company of Nigeria Ltd. Il contratto "chiavi in mano" del valore di circa 150 milioni di dollari (circa 120 milioni di euro) per aumentare la capacità di trattamento gas dell'impianto di Soku in Nigeria. L'opera comprende l'ingegneria, l'approvvigionamento e la costruzione di facilities(1). La conclusione dei lavori è programmata nella seconda metà del 2006. (1) Facilities: servizi, strutture e installazioni ausiliarie necessarie per il funzionamento degli impianti primari  
   
   
IL SEGRETARIO DI STATO AMERICANO PER L’ENERGIA, SPENCER ABRAHAM, IN VISITA AL GRTN  
 
Roma, 30 agosto 2004 – Il Segretario statunitense all’Energia, Spencer Abraham, ha fatto visita alla sede del Grtn, incontrando nel pomeriggio del 25 agosto il presidente Carlo Andrea Bollino. Durante l’incontro, avvenuto in un clima amichevole e disteso, sono stati affrontati numerosi argomenti di interesse energetico. Tra questi, si è discusso in primo luogo dell’Electricity Annex, il documento che mira al rafforzamento della cooperazione tra i due Paesi sul tema della sicurezza nel settore elettrico. Il documento rientra nell’ambito dell’accordo tra il Ministero dell’Energia, lo statunitense Doe, Department of Energy, e il Ministero delle Attività produttive sui programmi di Ricerca e Sviluppo in campo energetico, che sarà firmato a breve dal Segretario Abraham e dal Ministro Marzano. Il colloquio tra Abraham e Bollino ha riguardato anche i provvedimenti legislativi e operativi messi a punto per rafforzare la sicurezza dei sistemi elettrici negli Usa e in Italia, i nuovi sviluppi del mercato italiano dell’energia, l’implementazione della Borsa elettrica, i nuovi investimenti e l’integrazione tra Grtn e Terna, nonché la situazione attuale e le prospettive future dei prezzi del petrolio. Il Segretario Abraham e il Professor Bollino hanno entrambi espresso soddisfazione riguardo alla validità e all’efficacia dei provvedimenti legislativi e operativi intrapresi dai rispettivi Paesi per migliorare la sicurezza dei due sistemi elettrici. Infine, hanno discusso degli attuali prezzi del petrolio, condividendo l’opinione che il ribasso dei prezzi non potrà che favorire la crescita economica.  
   
   
IL SEGRETARIO DI STATO AMERICANO PER L’ENERGIA, SPENCER ABRAHAM, IN VISITA AL GRTN  
 
Roma, 30 agosto 2004 – Il Segretario statunitense all’Energia, Spencer Abraham, ha fatto visita alla sede del Grtn, incontrando nel pomeriggio del 25 agosto il presidente Carlo Andrea Bollino. Durante l’incontro, avvenuto in un clima amichevole e disteso, sono stati affrontati numerosi argomenti di interesse energetico. Tra questi, si è discusso in primo luogo dell’Electricity Annex, il documento che mira al rafforzamento della cooperazione tra i due Paesi sul tema della sicurezza nel settore elettrico. Il documento rientra nell’ambito dell’accordo tra il Ministero dell’Energia, lo statunitense Doe, Department of Energy, e il Ministero delle Attività produttive sui programmi di Ricerca e Sviluppo in campo energetico, che sarà firmato a breve dal Segretario Abraham e dal Ministro Marzano. Il colloquio tra Abraham e Bollino ha riguardato anche i provvedimenti legislativi e operativi messi a punto per rafforzare la sicurezza dei sistemi elettrici negli Usa e in Italia, i nuovi sviluppi del mercato italiano dell’energia, l’implementazione della Borsa elettrica, i nuovi investimenti e l’integrazione tra Grtn e Terna, nonché la situazione attuale e le prospettive future dei prezzi del petrolio. Il Segretario Abraham e il Professor Bollino hanno entrambi espresso soddisfazione riguardo alla validità e all’efficacia dei provvedimenti legislativi e operativi intrapresi dai rispettivi Paesi per migliorare la sicurezza dei due sistemi elettrici. Infine, hanno discusso degli attuali prezzi del petrolio, condividendo l’opinione che il ribasso dei prezzi non potrà che favorire la crescita economica.  
   
   
IL PROGETTO TECABS PRESENTA I RISULTATI CONSEGUITI: UN PIANALE IN FIBRA DI CARBONIO CHE PESA LA METÀ DELL'EQUIVALENTE IN ALLUMINIO  
 
Bruxelles, 30 agosto 2004 - Il 1° settembre, i ricercatori che hanno partecipato al progetto Tecabs, finanziato dall'Ue, presenteranno a Lovanio i risultati ottenuti, tra i quali una tecnologia per la produzione di 50 unità giornaliere di scocche per auto esenti da carbonio. Il progetto ha prodotto con la tecnica di stampaggio a bassa pressione Rtm (Resin Transfert Molding) un esemplare a scala reale di pianale in fibra di carbonio che pesa la metà dell'equivalente in alluminio e ha il 70% di parti in meno. La nuova tecnologia permette una produzione diaria di 50 pezzi. L'evento, che coincide con la fine del progetto, sarà un'occasione per illustrare i risultati e permetterà alle parti interessate di ottenere ulteriori informazioni dai partner del progetto. Infolink: http://www.Tecabs.org  
   
   
IL PROGETTO TECABS PRESENTA I RISULTATI CONSEGUITI: UN PIANALE IN FIBRA DI CARBONIO CHE PESA LA METÀ DELL'EQUIVALENTE IN ALLUMINIO  
 
Bruxelles, 30 agosto 2004 - Il 1° settembre, i ricercatori che hanno partecipato al progetto Tecabs, finanziato dall'Ue, presenteranno a Lovanio i risultati ottenuti, tra i quali una tecnologia per la produzione di 50 unità giornaliere di scocche per auto esenti da carbonio. Il progetto ha prodotto con la tecnica di stampaggio a bassa pressione Rtm (Resin Transfert Molding) un esemplare a scala reale di pianale in fibra di carbonio che pesa la metà dell'equivalente in alluminio e ha il 70% di parti in meno. La nuova tecnologia permette una produzione diaria di 50 pezzi. L'evento, che coincide con la fine del progetto, sarà un'occasione per illustrare i risultati e permetterà alle parti interessate di ottenere ulteriori informazioni dai partner del progetto. Infolink: http://www.Tecabs.org  
   
   
SETTIMANA DEDICATA A RICERCA, SVILUPPO E INNOVAZIONE A PRAGA  
 
Praga, 30 agosto 2004 - Dal 30 novembre al 3 dicembre si svolgerà a Praga una settimana dedicata a Ricerca, sviluppo e innovazione. La manifestazione prevede un simposio internazionale, un'esposizione di invenzioni e innovazioni, e il premio Innovation of the Year 2004. L'evento è organizzato dall'associazione degl'imprenditori innovativi della Repubblica ceca, dall'accademia degl'ingegneri della Repubblica ceca e dall'associazione nazionale delle società scientifiche e tecniche. Per informazioni: Vera Misarova E-mail: misarova@aipcr.Cz  
   
   
SETTIMANA DEDICATA A RICERCA, SVILUPPO E INNOVAZIONE A PRAGA  
 
Praga, 30 agosto 2004 - Dal 30 novembre al 3 dicembre si svolgerà a Praga una settimana dedicata a Ricerca, sviluppo e innovazione. La manifestazione prevede un simposio internazionale, un'esposizione di invenzioni e innovazioni, e il premio Innovation of the Year 2004. L'evento è organizzato dall'associazione degl'imprenditori innovativi della Repubblica ceca, dall'accademia degl'ingegneri della Repubblica ceca e dall'associazione nazionale delle società scientifiche e tecniche. Per informazioni: Vera Misarova E-mail: misarova@aipcr.Cz  
   
   
UN PROGETTO DI EUREKA RENDE DISPONIBILE UN POLISTIRENE ECOCOMPATIBILE  
 
Bruxelles, 30 agosto 2004 - Grazie al sostegno di Eureka, la rete europea di ricerca e sviluppo orientata al mercato, un consorzio tedesco-olandese ha sviluppato un metodo nuovo ed ecocompatibile per fabbricare prodotti a partire dal polistirene. La schiuma di polistirene viene usata in numerose applicazioni, dai materiali d'isolamento ed imballaggio alle tazze. Tutti i prodotti vengono però fabbricati a partire da uno stesso materiale di base: pallini di Eps (expandable polystyrene). I fabbricanti espandono e modellano nella forma voluta i pallini Eps usando un agente chimico espandente, di solito il pentano, un compound organico volatile (Voc) infiammabile, che si fissa nell'Eps in una percentuale che può arrivare al 50% e che viene poi lentamente rilasciato nell'atmosfera durante lo stoccaggio e l'uso. 'In Europa e negli Usa vi è una crescente preoccupazione per le emissioni di pentano, e Austria, Svezia e Svizzera stanno già preparando leggi che ne limitano l'uso', spiega Wolfgang Teubert, direttore generale della Teubert Maschinenbau (il partner tedesco del consorzio). Per rispondere alle crescenti preoccupazioni sull'uso del pentano, il progetto, Voc-free Eps, ha sviluppato il primo Eps al mondo che usa l'acqua come agente espandente. 'Il nuovo procedimento brevettato crea un legame molecolare che incapsula l'amido in un guscio di polistirene. Il legante amido assorbe microparticelle di acqua, che nei pallini si trasforma in un agente più sicuro ed ecocompatibile', ha spiegato Willem van Liemt, leader del team di ricerca della Nova Chemicals, il partner olandese del consorzio. I partner hanno sviluppato non soltanto un procedimento di espansione, ma anche un nuovo macchinario di espansione dell'Eps. In questo modo, e anche se per il momento non è ancora possibile evitare interamente l'uso del pentano, il progetto permette una sensibile riduzione delle emissioni di Voc rilasciate dalla schiuma di polistirene, una migliore produttività degli stampi della schiuma, e una maggiore sicurezza di tutto il processo. Visti i severi controlli giuridici americani sul rilascio di Voc, il team ha preso l'insolita decisione di lanciare commercialmente il prodotto e il procedimento negli Usa prima d'introdurlo in un momento successivo anche in Europa. 'Il programma Eureka è stato decisivo nel rendere possibile la collaborazione internazionale necessaria per realizzare il progetto', ha ammesso van Liemt. Infolink: http://www.Eureka.be/ifs/files/ifs/jsp-bin/eureka/ifs/jsps/projectform.jsp?enumber=2683  
   
   
UN PROGETTO DI EUREKA RENDE DISPONIBILE UN POLISTIRENE ECOCOMPATIBILE  
 
Bruxelles, 30 agosto 2004 - Grazie al sostegno di Eureka, la rete europea di ricerca e sviluppo orientata al mercato, un consorzio tedesco-olandese ha sviluppato un metodo nuovo ed ecocompatibile per fabbricare prodotti a partire dal polistirene. La schiuma di polistirene viene usata in numerose applicazioni, dai materiali d'isolamento ed imballaggio alle tazze. Tutti i prodotti vengono però fabbricati a partire da uno stesso materiale di base: pallini di Eps (expandable polystyrene). I fabbricanti espandono e modellano nella forma voluta i pallini Eps usando un agente chimico espandente, di solito il pentano, un compound organico volatile (Voc) infiammabile, che si fissa nell'Eps in una percentuale che può arrivare al 50% e che viene poi lentamente rilasciato nell'atmosfera durante lo stoccaggio e l'uso. 'In Europa e negli Usa vi è una crescente preoccupazione per le emissioni di pentano, e Austria, Svezia e Svizzera stanno già preparando leggi che ne limitano l'uso', spiega Wolfgang Teubert, direttore generale della Teubert Maschinenbau (il partner tedesco del consorzio). Per rispondere alle crescenti preoccupazioni sull'uso del pentano, il progetto, Voc-free Eps, ha sviluppato il primo Eps al mondo che usa l'acqua come agente espandente. 'Il nuovo procedimento brevettato crea un legame molecolare che incapsula l'amido in un guscio di polistirene. Il legante amido assorbe microparticelle di acqua, che nei pallini si trasforma in un agente più sicuro ed ecocompatibile', ha spiegato Willem van Liemt, leader del team di ricerca della Nova Chemicals, il partner olandese del consorzio. I partner hanno sviluppato non soltanto un procedimento di espansione, ma anche un nuovo macchinario di espansione dell'Eps. In questo modo, e anche se per il momento non è ancora possibile evitare interamente l'uso del pentano, il progetto permette una sensibile riduzione delle emissioni di Voc rilasciate dalla schiuma di polistirene, una migliore produttività degli stampi della schiuma, e una maggiore sicurezza di tutto il processo. Visti i severi controlli giuridici americani sul rilascio di Voc, il team ha preso l'insolita decisione di lanciare commercialmente il prodotto e il procedimento negli Usa prima d'introdurlo in un momento successivo anche in Europa. 'Il programma Eureka è stato decisivo nel rendere possibile la collaborazione internazionale necessaria per realizzare il progetto', ha ammesso van Liemt. Infolink: http://www.Eureka.be/ifs/files/ifs/jsp-bin/eureka/ifs/jsps/projectform.jsp?enumber=2683  
   
   
DALLA RICERCA AL MERCATO, I RISULTATI DI SISTER POSITIVO BILANCIO DELLA PRIMA FASE DEL PROGETTO DI AREA SCIENCE PARK CHE HA AVVIATO AL MERCATO I RISULTATI DELLA RICERCA PUBBLICA REGIONALE 135 RISULTATI DELLA RICERCA VALORIZZATI E 31 NUOVI BREVETTI IN FRIULI VENEZIA GIULIA  
 
Trieste 30 agosto 2004 - Sister è il progetto di Area Science Park dedicato al sistema-ricerca del Friuli Venezia Giulia, che grazie alla collaborazione delle istituzioni di ricerca regionali e al finanziamento della Regione Friuli Venezia Giulia, ha avviato la creazione di un sistema permanente in grado di trasferire alle imprese conoscenze e innovazioni presenti all’interno della ricerca regionale. Sister, seguendo il modello degli University-industry Liaison Office, ha progettato e validato sul campo il processo di valorizzazione più adeguato per portare a mercato i risultati della ricerca regionale che presentano potenzialità di applicazioni industriali. Lo staff del progetto ha affiancato i ricercatori e ha messo loro a disposizione strumenti e servizi per valutare il potenziale tecnologico e l’applicabilità delle loro innovazioni, verificare i mercati di destinazione, proteggere la proprietà intellettuale e sostenere la creazione di nuove imprese high-tech. Il risultato di queste attività è stata la valorizzazione di innovazioni e tecnologie trasferibili alle imprese, il deposito di numerosi brevetti, l’avvio di nuove collaborazioni con l’industria e la nascita di iniziative imprenditoriali spin-off della ricerca. In particolare, nel corso della sua attività Sister ha avviato alla valorizzazione 135 risultati provenienti dal sistema-ricerca del Friuli Venezia Giulia. Cinquanta di questi risultati hanno concluso con successo tutte le fasi previste per un loro avvio al mercato: 44 sono candidati alla cessione a realtà industriali o all’avvio di partnership industriali, altri 6 hanno portato alla nascita di nuove iniziative imprenditoriali. L’attività di Sister ha inoltre consentito il deposito, in nome e per conto delle istituzioni di ricerca del Friuli Venezia Giulia, di 31 nuovi brevetti. Nel corso del convegno di questa mattina, che è servito a presentare un bilancio dei primi tre anni di attività del progetto, sono stati illustrati, tra l’altro, a titolo esemplificativo, tre dei numerosi “casi dimostrativi” sviluppati con successo nell’ambito di Sister. Si tratta di applicazioni dei risultati della ricerca provenienti dal Laboratorio di Telematica per la Salute dell’Ircss Burlo Garofolo, dall’Università degli Studi di Trieste e dall’Università degli Studi di Udine. A questi e a tutti gli altri numerosi casi dimostrativi Sister ha offerto sostegno nelle fasi delicate dell’analisi brevettuale e documentale, valutazione della potenzialità economica del risultato, tutela della proprietà intellettuale, analisi di mercato e avvio alla commercializzazione. Sistema di cardiomonitoraggio Il Laboratorio di Telematica per la Salute (Lts) dell’Irccs Burlo Garofolo ha progettato un servizio di monitoraggio delle disfunzioni cardiache leggere basato sull'impiego di strumentazione commerciale. I destinatari del servizio sono gli utenti del Servizio Sanitario Regionale interessati ad una diagnosi precoce su sintomatologie non chiaramente identificabili e con carattere di variabilità (ad esempio le tachicardie leggere), il cui controllo richieda comunque l’intervento di uno specialista, con una registrazione sistematica degli eventi, volta a prevenire l’insorgenza di patologie cardiache gravi. Il servizio è erogato tramite l’organizzazione del Servizio Sanitario Regionale che rende disponibile, a livello cittadino, una rete informatica la quale, collegando farmacie, medici di base e specialisti cardiologi, consente di mettere in contatto l’utenza con i centri di diagnosi. Il servizio progettato da Lts consiste nella definizione di un protocollo clinico per la registrazione delle sintomatologie, nell’implementazione delle interfacce necessarie a collegare farmacie, medici di base e specialisti cardiologi chiamati a svolgere la funzione di Centri di monitoraggio e assistenza, nella definizione delle prescrizioni di uso e di mantenimento in efficienza del sistema. Biodiversità on-line La mancanza di uno strumento esauriente ed efficace per l’organizzazione, l’individuazione e il monitoraggio della biodiversità dei vegetali terrestri in Italia è stato uno dei fattori che ha portato allo sviluppo di questo progetto, nato dall’integrazione delle competenze del Dipartimento di Biologia dell’Università di Trieste, in merito alla generazione delle chiavi di identificazione dei licheni, con le conoscenze di altri centri di ricerca italiani. Il progetto permette di accedere via Internet alle informazioni contenute in cinque banche dati sui principali vegetali terrestri in Italia. La loro fruizione è gestita da un programma sviluppato dall’Università di Trieste, denominato Frida, che garantisce alla consultazione un alto grado di personalizzazione e un’estrema facilità di identificazione del vegetale di interesse. Le banche dati, dotate di un ricco archivio iconografico, contengono inventari completi, facilmente aggiornabili, dei vegetali terrestri di ogni regione d’Italia. Il progetto quindi rappresenta anche uno strumento indispensabile per facilitare l’acquisizione e la diffusione delle informazioni sul patrimonio biologico da parte delle Regioni. Catalizzatori al rutenio per il settore farmaceutico o cosmetico Uno studio sviluppato dal Dipartimento di Scienze e Tecnologie Chimiche dell’Università degli Studi di Udine ha portato alla messa a punto e alla brevettazione di una classe di complessi di rutenio che si sono dimostrati efficaci catalizzatori nella riduzione, tramite trasferimento di idrogeno, di chetoni ad alcoli. I nuovi complessi consentono la sintesi di nuove molecole che possono trovare applicazione in settori quali la produzione di farmaci, di fitofarmaci, di insetticidi, di aromi e di profumi. L’assessore al lavoro, formazione università e ricerca, Roberto Cosolini, intervenuto in chiusura della tavola rotonda “Come trasformare la scienza in business?”, ha riaffermato l’intenzione della Regione di migliorare l’attuale legge sull’innovazione, sostenendo maggiormente, anche su base pluriennale, i progetti di ricerca applicata delle università, meglio se in collaborazione con le imprese le quali, a loro volta, devrebbero farsi cofinanziatrici dei progetti.  
   
   
DALLA RICERCA AL MERCATO, I RISULTATI DI SISTER POSITIVO BILANCIO DELLA PRIMA FASE DEL PROGETTO DI AREA SCIENCE PARK CHE HA AVVIATO AL MERCATO I RISULTATI DELLA RICERCA PUBBLICA REGIONALE 135 RISULTATI DELLA RICERCA VALORIZZATI E 31 NUOVI BREVETTI IN FRIULI VENEZIA GIULIA  
 
Trieste 30 agosto 2004 - Sister è il progetto di Area Science Park dedicato al sistema-ricerca del Friuli Venezia Giulia, che grazie alla collaborazione delle istituzioni di ricerca regionali e al finanziamento della Regione Friuli Venezia Giulia, ha avviato la creazione di un sistema permanente in grado di trasferire alle imprese conoscenze e innovazioni presenti all’interno della ricerca regionale. Sister, seguendo il modello degli University-industry Liaison Office, ha progettato e validato sul campo il processo di valorizzazione più adeguato per portare a mercato i risultati della ricerca regionale che presentano potenzialità di applicazioni industriali. Lo staff del progetto ha affiancato i ricercatori e ha messo loro a disposizione strumenti e servizi per valutare il potenziale tecnologico e l’applicabilità delle loro innovazioni, verificare i mercati di destinazione, proteggere la proprietà intellettuale e sostenere la creazione di nuove imprese high-tech. Il risultato di queste attività è stata la valorizzazione di innovazioni e tecnologie trasferibili alle imprese, il deposito di numerosi brevetti, l’avvio di nuove collaborazioni con l’industria e la nascita di iniziative imprenditoriali spin-off della ricerca. In particolare, nel corso della sua attività Sister ha avviato alla valorizzazione 135 risultati provenienti dal sistema-ricerca del Friuli Venezia Giulia. Cinquanta di questi risultati hanno concluso con successo tutte le fasi previste per un loro avvio al mercato: 44 sono candidati alla cessione a realtà industriali o all’avvio di partnership industriali, altri 6 hanno portato alla nascita di nuove iniziative imprenditoriali. L’attività di Sister ha inoltre consentito il deposito, in nome e per conto delle istituzioni di ricerca del Friuli Venezia Giulia, di 31 nuovi brevetti. Nel corso del convegno di questa mattina, che è servito a presentare un bilancio dei primi tre anni di attività del progetto, sono stati illustrati, tra l’altro, a titolo esemplificativo, tre dei numerosi “casi dimostrativi” sviluppati con successo nell’ambito di Sister. Si tratta di applicazioni dei risultati della ricerca provenienti dal Laboratorio di Telematica per la Salute dell’Ircss Burlo Garofolo, dall’Università degli Studi di Trieste e dall’Università degli Studi di Udine. A questi e a tutti gli altri numerosi casi dimostrativi Sister ha offerto sostegno nelle fasi delicate dell’analisi brevettuale e documentale, valutazione della potenzialità economica del risultato, tutela della proprietà intellettuale, analisi di mercato e avvio alla commercializzazione. Sistema di cardiomonitoraggio Il Laboratorio di Telematica per la Salute (Lts) dell’Irccs Burlo Garofolo ha progettato un servizio di monitoraggio delle disfunzioni cardiache leggere basato sull'impiego di strumentazione commerciale. I destinatari del servizio sono gli utenti del Servizio Sanitario Regionale interessati ad una diagnosi precoce su sintomatologie non chiaramente identificabili e con carattere di variabilità (ad esempio le tachicardie leggere), il cui controllo richieda comunque l’intervento di uno specialista, con una registrazione sistematica degli eventi, volta a prevenire l’insorgenza di patologie cardiache gravi. Il servizio è erogato tramite l’organizzazione del Servizio Sanitario Regionale che rende disponibile, a livello cittadino, una rete informatica la quale, collegando farmacie, medici di base e specialisti cardiologi, consente di mettere in contatto l’utenza con i centri di diagnosi. Il servizio progettato da Lts consiste nella definizione di un protocollo clinico per la registrazione delle sintomatologie, nell’implementazione delle interfacce necessarie a collegare farmacie, medici di base e specialisti cardiologi chiamati a svolgere la funzione di Centri di monitoraggio e assistenza, nella definizione delle prescrizioni di uso e di mantenimento in efficienza del sistema. Biodiversità on-line La mancanza di uno strumento esauriente ed efficace per l’organizzazione, l’individuazione e il monitoraggio della biodiversità dei vegetali terrestri in Italia è stato uno dei fattori che ha portato allo sviluppo di questo progetto, nato dall’integrazione delle competenze del Dipartimento di Biologia dell’Università di Trieste, in merito alla generazione delle chiavi di identificazione dei licheni, con le conoscenze di altri centri di ricerca italiani. Il progetto permette di accedere via Internet alle informazioni contenute in cinque banche dati sui principali vegetali terrestri in Italia. La loro fruizione è gestita da un programma sviluppato dall’Università di Trieste, denominato Frida, che garantisce alla consultazione un alto grado di personalizzazione e un’estrema facilità di identificazione del vegetale di interesse. Le banche dati, dotate di un ricco archivio iconografico, contengono inventari completi, facilmente aggiornabili, dei vegetali terrestri di ogni regione d’Italia. Il progetto quindi rappresenta anche uno strumento indispensabile per facilitare l’acquisizione e la diffusione delle informazioni sul patrimonio biologico da parte delle Regioni. Catalizzatori al rutenio per il settore farmaceutico o cosmetico Uno studio sviluppato dal Dipartimento di Scienze e Tecnologie Chimiche dell’Università degli Studi di Udine ha portato alla messa a punto e alla brevettazione di una classe di complessi di rutenio che si sono dimostrati efficaci catalizzatori nella riduzione, tramite trasferimento di idrogeno, di chetoni ad alcoli. I nuovi complessi consentono la sintesi di nuove molecole che possono trovare applicazione in settori quali la produzione di farmaci, di fitofarmaci, di insetticidi, di aromi e di profumi. L’assessore al lavoro, formazione università e ricerca, Roberto Cosolini, intervenuto in chiusura della tavola rotonda “Come trasformare la scienza in business?”, ha riaffermato l’intenzione della Regione di migliorare l’attuale legge sull’innovazione, sostenendo maggiormente, anche su base pluriennale, i progetti di ricerca applicata delle università, meglio se in collaborazione con le imprese le quali, a loro volta, devrebbero farsi cofinanziatrici dei progetti.  
   
   
I COLLEGI TECNICI GUIDANO L'INNOVAZIONE, AFFERMA IL MINISTRO TEDESCO  
 
 Bruxelles, 30 agosto 2004 - Il ministero tedesco dell'Istruzione e della Ricerca ha pubblicato uno studio che illustra il contributo dato all'innovazione dai collegi tecnici del paese (Fachhochschule). I collegi tecnici formano la metà circa degli istituti d'istruzione superiore in Germania. L'istruzione e la formazione che offrono è più orientata all'applicazione e rigidamente organizzata che nelle università tradizionali, ed anche i corsi sono più brevi. Uno studio del Fraunhofer Institute per la ricerca sull'innovazione e la tecnologia dei sistemi ha evidenziato che, solo dal 2000 al 2003, nei collegi tecnici sono stati avviati 6.000 progetti di ricerca e sviluppo (R&s). I collegi di Aachen, Colonia, Jena e Wismar sono stati particolarmente attivi. 'I collegi tecnici hanno consolidato competenze sostenibili nell'innovazione, e pertanto garantiscono un flusso costante di conoscenza e tecnologia nell'economia', ha detto il ministro tedesco dell'Istruzione e della Ricerca Edelgard Bulmahn. Secondo il ministro, i collegi sono stati capaci di raggiungere questi risultati così positivi in ragione dello stretto rapporto che mantengono tra scienza e pratica nei loro corsi di studio. Tra gli altri fattori che vi hanno contribuito, vi è anche l'esperienza che i professori hanno accumulato lavorando fuori dagli atenei e la forma poco burocratica in cui i progetti di R&s possono essere condotti in congiunzione con le aziende regionali. 'Entrambe le parti approfittano di questa cooperazione', dice la sig.Ra Bulmahn. 'Le aziende godono dell'apporto di sangue fresco, orientato alla ricerca, mentre i collegi tecnici riescono a tenersi vicini alle attività d'innovazione delle società'. Guardando al futuro, la sig.Ra Bulmahn ha dichiarato che adesso i collegi tecnici hanno bisogno di commercializzare più attivamente le loro competenze, e di posizionarsi più vicino alla domanda delle Pmi (Piccole e medie imprese). Il ministro ha anche dichiarato che il nuovo programma adottato dal suo ministero, 'Ricerca nei collegi tecnici in collaborazione con le aziende', migliorerà la cooperazione e la trasformazione in prodotti del know-how. Infolink: http://www.Bmbf.de/pub/forschungslandkarte_fachhochschulen.pdf  
   
   
I COLLEGI TECNICI GUIDANO L'INNOVAZIONE, AFFERMA IL MINISTRO TEDESCO  
 
 Bruxelles, 30 agosto 2004 - Il ministero tedesco dell'Istruzione e della Ricerca ha pubblicato uno studio che illustra il contributo dato all'innovazione dai collegi tecnici del paese (Fachhochschule). I collegi tecnici formano la metà circa degli istituti d'istruzione superiore in Germania. L'istruzione e la formazione che offrono è più orientata all'applicazione e rigidamente organizzata che nelle università tradizionali, ed anche i corsi sono più brevi. Uno studio del Fraunhofer Institute per la ricerca sull'innovazione e la tecnologia dei sistemi ha evidenziato che, solo dal 2000 al 2003, nei collegi tecnici sono stati avviati 6.000 progetti di ricerca e sviluppo (R&s). I collegi di Aachen, Colonia, Jena e Wismar sono stati particolarmente attivi. 'I collegi tecnici hanno consolidato competenze sostenibili nell'innovazione, e pertanto garantiscono un flusso costante di conoscenza e tecnologia nell'economia', ha detto il ministro tedesco dell'Istruzione e della Ricerca Edelgard Bulmahn. Secondo il ministro, i collegi sono stati capaci di raggiungere questi risultati così positivi in ragione dello stretto rapporto che mantengono tra scienza e pratica nei loro corsi di studio. Tra gli altri fattori che vi hanno contribuito, vi è anche l'esperienza che i professori hanno accumulato lavorando fuori dagli atenei e la forma poco burocratica in cui i progetti di R&s possono essere condotti in congiunzione con le aziende regionali. 'Entrambe le parti approfittano di questa cooperazione', dice la sig.Ra Bulmahn. 'Le aziende godono dell'apporto di sangue fresco, orientato alla ricerca, mentre i collegi tecnici riescono a tenersi vicini alle attività d'innovazione delle società'. Guardando al futuro, la sig.Ra Bulmahn ha dichiarato che adesso i collegi tecnici hanno bisogno di commercializzare più attivamente le loro competenze, e di posizionarsi più vicino alla domanda delle Pmi (Piccole e medie imprese). Il ministro ha anche dichiarato che il nuovo programma adottato dal suo ministero, 'Ricerca nei collegi tecnici in collaborazione con le aziende', migliorerà la cooperazione e la trasformazione in prodotti del know-how. Infolink: http://www.Bmbf.de/pub/forschungslandkarte_fachhochschulen.pdf  
   
   
L'UNIVERSITA' DEGLI STUDI DI MILANO ATTIVA IL PRESTITO UNIVERSITARIO CON BANCA INTESA  
 
Milano, 30 agosto 2004 - Anche l’Università degli Studi di Milano adotta Intesabridge, il primo “prestito ponte” dall’Università al lavoro. L’accordo, firmato dal Rettore della Statale Enrico Decleva e da Corrado Passera, Ad di Banca Intesa, rappresenta un’ulteriore, significativa tappa del Progetto Università di Banca Intesa. Il Progetto, in fase di sperimentazione, sta già interessando i Politecnici di Milano, Torino e Bari, l’Università Politecnica delle Marche, la Cattolica e la Bocconi di Milano e la Luiss di Roma ed ha prodotto in 8 mesi 422 prestiti già erogati. D’intesa con la Regione Lombardia, l’Università degli Studi di Milano offrirà il prestito Intesabridge, in via sperimentale per il 2004-2005, agli studenti del Corso di laurea triennale in Infermieristica, anche tenuto conto dell’alto numero di fuori sede iscritti a questo percorso formativo e in considerazione della significativa richiesta di infermieri professionisti che proviene dal contesto regionale. La prospettiva, tuttavia, è quella di estendere in futuro questo servizio agli studenti di altri corsi di laurea iscritti alla Statale. Intesabridge è un conto corrente con possibilità di scoperto: una soluzione che consente allo studente la massima flessibilità di utilizzo. L’università ha stabilito i requisiti di merito degli studenti idonei ad ottenere il finanziamento. Banca Intesa, basandosi esclusivamente sulla valutazione espressa dall’università, accorderà il finanziamento allo studente in maniera rapida e completamente informatizzata. L’ammontare standard del finanziamento sarà di 5.000,00 Euro annui, sino ad un massimo di tre anni. Le somme verranno messe a disposizione dello studente in tranches semestrali di 2.500,00 Euro. Le regole di Bridge prevedono che lo studente manterrà il diritto al prestito solo se rispetterà un ritmo costante nello svolgimento dei propri studi. Potranno infatti beneficiare del credito gli studenti del Corso di laurea in Infermieristica iscritti in corso che abbiano conseguito almeno 60 crediti; il proseguimento del credito per i successivi 12 mesi sarà subordinato al conseguimento di almeno 40 crediti l’anno. Sul sito www.Intesabridge.it  saranno disponibili tutte le informazioni e la domanda di finanziamento. Ulteriori informazioni sul sito dell’Università di Milano www.Unimi.it  
   
   
L'UNIVERSITA' DEGLI STUDI DI MILANO ATTIVA IL PRESTITO UNIVERSITARIO CON BANCA INTESA  
 
Milano, 30 agosto 2004 - Anche l’Università degli Studi di Milano adotta Intesabridge, il primo “prestito ponte” dall’Università al lavoro. L’accordo, firmato dal Rettore della Statale Enrico Decleva e da Corrado Passera, Ad di Banca Intesa, rappresenta un’ulteriore, significativa tappa del Progetto Università di Banca Intesa. Il Progetto, in fase di sperimentazione, sta già interessando i Politecnici di Milano, Torino e Bari, l’Università Politecnica delle Marche, la Cattolica e la Bocconi di Milano e la Luiss di Roma ed ha prodotto in 8 mesi 422 prestiti già erogati. D’intesa con la Regione Lombardia, l’Università degli Studi di Milano offrirà il prestito Intesabridge, in via sperimentale per il 2004-2005, agli studenti del Corso di laurea triennale in Infermieristica, anche tenuto conto dell’alto numero di fuori sede iscritti a questo percorso formativo e in considerazione della significativa richiesta di infermieri professionisti che proviene dal contesto regionale. La prospettiva, tuttavia, è quella di estendere in futuro questo servizio agli studenti di altri corsi di laurea iscritti alla Statale. Intesabridge è un conto corrente con possibilità di scoperto: una soluzione che consente allo studente la massima flessibilità di utilizzo. L’università ha stabilito i requisiti di merito degli studenti idonei ad ottenere il finanziamento. Banca Intesa, basandosi esclusivamente sulla valutazione espressa dall’università, accorderà il finanziamento allo studente in maniera rapida e completamente informatizzata. L’ammontare standard del finanziamento sarà di 5.000,00 Euro annui, sino ad un massimo di tre anni. Le somme verranno messe a disposizione dello studente in tranches semestrali di 2.500,00 Euro. Le regole di Bridge prevedono che lo studente manterrà il diritto al prestito solo se rispetterà un ritmo costante nello svolgimento dei propri studi. Potranno infatti beneficiare del credito gli studenti del Corso di laurea in Infermieristica iscritti in corso che abbiano conseguito almeno 60 crediti; il proseguimento del credito per i successivi 12 mesi sarà subordinato al conseguimento di almeno 40 crediti l’anno. Sul sito www.Intesabridge.it  saranno disponibili tutte le informazioni e la domanda di finanziamento. Ulteriori informazioni sul sito dell’Università di Milano www.Unimi.it  
   
   
GLI SCIENZIATI SI PREOCCUPANO CHE LA SCIENZA NEGLI STATI UNITI CORRA IL RISCHIO DI DEGRADARSI  
 
Bruxelles, 30 agosto 2004 - A misura che gli studenti americani manifestano un interesse decrescente a laurearsi nelle discipline scientifiche e tecniche, le principali istituzioni americane di specializzazione post laurea hanno cominciato a rivolgersi sempre più all'Europa e all'Asia per completare le loro fila nei laboratori con i migliori scienziati e studenti. Ma il riconoscimento da parte dell'Europa e dell'Asia della ricerca scientifica e dell'innovazione come i carburanti per un'economia forte, combinato con la decisione degli Stati Uniti di applicare rigide limitazioni ai visti concessi agli studenti stranieri dopo gli attacchi dell'11 settembre 2001, destano preoccupazione negli scienziati, poiché significano che cinquant'anni di acquisizione di cervelli negli Stati Uniti potrebbero essere arrivati agli sgoccioli. Secondo la National Science Foundation, la quota americana di pubblicazioni mondiali scientifiche e tecniche sulla ricerca, premi Nobel e certi tipi di brevetto sta diminuendo. Inoltre, dal 2002, nelle università americane vi è stata una contrazione del 19% delle domande di studenti stranieri, che sono passate dalle 400.000 all'anno a 325.000. D'altro canto il successo della politica del governo cinese 'Sviluppare la scienza per salvare il paese' ha portato nel 2004 al raddoppiamento delle domande di studenti cinesi ricevute dall'università di Hong Kong, proprio com'era già avvenuto nei tre anni precedenti. Secondo il consulente scientifico dell'ex presidente americano Bill Clinton, Neal Lane, la decisione dell'amministrazione attuale di limitare l'uso delle cellule staminali embrionali nella ricerca ha danneggiato la capacità degli scienziati americani di competere nel campo della ricerca biomedica. 'La decisione sulle cellule staminali ci ha fatto arretrare rispetto all'estremità anteriore della curva', ha detto Lane. 'Si tratta di un ostacolo immane'. Albert Teich, direttore dei programmi scientifici e politici dell'American Association for the Advancement of Science, pensa che un altro problema sia stato quello della riduzione del finanziamento federale per la ricerca scientifica di base, mentre il bilancio federale si va concentrando sulla ricerca applicata alla sicurezza militare. Sebbene ammetta senza riserve che la spesa americana per la scienza resta di gran lunga maggiore che in qualsiasi altro paese - gli Stati Uniti spendono infatti nella ricerca e sviluppo (R&s) una volta e mezzo quello che spende l'Ue - il Dr Teich ha ribadito che 'anche se è sbagliato dire che la scienza negli Stati Uniti è attualmente in declino, non lo è affermare che corre il rischio di esserlo. Siamo sull'orlo del piedistallo'. A luglio, un rapporto della National Foundation for American Policy (Nfap) aveva lanciato un avvertimento: per poter conservare la sua superiorità tecnologica, gli Stati Uniti dovevano incoraggiare una politica aperta sull'immigrazione di professionisti e studenti. Il rapporto sollecitava inoltre i decisori politici a considerare i modi per dare una forte spinta allo studio delle scienze e della matematica negli Stati Uniti e per prevedere incentivi per le aziende che decidono di investire in iniziative di R&s a lungo termine. Dei mercati del lavoro aperti, affermava il rapporto, contribuiscono a rafforzare l'economia americana e a gettare le basi per l'innovazione delle future generazioni. Nel momento in cui Silicon Valley deve affrontare una penuria di tecnici e scienziati esperti, la necessità di accogliere professionisti delle Ti (tecnologie dell'informazione) provenienti da altri paesi è la più urgente di tutte, insisteva il rapporto. 'L'incapacità di comprendere queste implicazioni potrebbe portare ad un ribaltamento dell'acquisizione di cervelli, situazione in cui gli Stati Uniti perdono le loro menti migliori e più brillanti a vantaggio delle nazioni in via di sviluppo. Se il resto del mondo non considera più gli Stati Uniti come la casa dell'innovazione e dei mercati aperti, gli americani di origine straniera se ne andranno altrove', concludeva il rapporto. Per consultare per intero il rapporto della Nfap: http://www.Nfap.net/researchactivities/studies/themultipliereffectnfap.pdf  
   
   
GLI SCIENZIATI SI PREOCCUPANO CHE LA SCIENZA NEGLI STATI UNITI CORRA IL RISCHIO DI DEGRADARSI  
 
Bruxelles, 30 agosto 2004 - A misura che gli studenti americani manifestano un interesse decrescente a laurearsi nelle discipline scientifiche e tecniche, le principali istituzioni americane di specializzazione post laurea hanno cominciato a rivolgersi sempre più all'Europa e all'Asia per completare le loro fila nei laboratori con i migliori scienziati e studenti. Ma il riconoscimento da parte dell'Europa e dell'Asia della ricerca scientifica e dell'innovazione come i carburanti per un'economia forte, combinato con la decisione degli Stati Uniti di applicare rigide limitazioni ai visti concessi agli studenti stranieri dopo gli attacchi dell'11 settembre 2001, destano preoccupazione negli scienziati, poiché significano che cinquant'anni di acquisizione di cervelli negli Stati Uniti potrebbero essere arrivati agli sgoccioli. Secondo la National Science Foundation, la quota americana di pubblicazioni mondiali scientifiche e tecniche sulla ricerca, premi Nobel e certi tipi di brevetto sta diminuendo. Inoltre, dal 2002, nelle università americane vi è stata una contrazione del 19% delle domande di studenti stranieri, che sono passate dalle 400.000 all'anno a 325.000. D'altro canto il successo della politica del governo cinese 'Sviluppare la scienza per salvare il paese' ha portato nel 2004 al raddoppiamento delle domande di studenti cinesi ricevute dall'università di Hong Kong, proprio com'era già avvenuto nei tre anni precedenti. Secondo il consulente scientifico dell'ex presidente americano Bill Clinton, Neal Lane, la decisione dell'amministrazione attuale di limitare l'uso delle cellule staminali embrionali nella ricerca ha danneggiato la capacità degli scienziati americani di competere nel campo della ricerca biomedica. 'La decisione sulle cellule staminali ci ha fatto arretrare rispetto all'estremità anteriore della curva', ha detto Lane. 'Si tratta di un ostacolo immane'. Albert Teich, direttore dei programmi scientifici e politici dell'American Association for the Advancement of Science, pensa che un altro problema sia stato quello della riduzione del finanziamento federale per la ricerca scientifica di base, mentre il bilancio federale si va concentrando sulla ricerca applicata alla sicurezza militare. Sebbene ammetta senza riserve che la spesa americana per la scienza resta di gran lunga maggiore che in qualsiasi altro paese - gli Stati Uniti spendono infatti nella ricerca e sviluppo (R&s) una volta e mezzo quello che spende l'Ue - il Dr Teich ha ribadito che 'anche se è sbagliato dire che la scienza negli Stati Uniti è attualmente in declino, non lo è affermare che corre il rischio di esserlo. Siamo sull'orlo del piedistallo'. A luglio, un rapporto della National Foundation for American Policy (Nfap) aveva lanciato un avvertimento: per poter conservare la sua superiorità tecnologica, gli Stati Uniti dovevano incoraggiare una politica aperta sull'immigrazione di professionisti e studenti. Il rapporto sollecitava inoltre i decisori politici a considerare i modi per dare una forte spinta allo studio delle scienze e della matematica negli Stati Uniti e per prevedere incentivi per le aziende che decidono di investire in iniziative di R&s a lungo termine. Dei mercati del lavoro aperti, affermava il rapporto, contribuiscono a rafforzare l'economia americana e a gettare le basi per l'innovazione delle future generazioni. Nel momento in cui Silicon Valley deve affrontare una penuria di tecnici e scienziati esperti, la necessità di accogliere professionisti delle Ti (tecnologie dell'informazione) provenienti da altri paesi è la più urgente di tutte, insisteva il rapporto. 'L'incapacità di comprendere queste implicazioni potrebbe portare ad un ribaltamento dell'acquisizione di cervelli, situazione in cui gli Stati Uniti perdono le loro menti migliori e più brillanti a vantaggio delle nazioni in via di sviluppo. Se il resto del mondo non considera più gli Stati Uniti come la casa dell'innovazione e dei mercati aperti, gli americani di origine straniera se ne andranno altrove', concludeva il rapporto. Per consultare per intero il rapporto della Nfap: http://www.Nfap.net/researchactivities/studies/themultipliereffectnfap.pdf