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GIOVEDI

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Notiziario Marketpress di Giovedì 18 Settembre 2008
IL PARLAMENTO EUROPEO HA UNA PROPRIA TELEVISIONE SUL WEB: IL PRESIDENTE HA ACCESO EUROPARLTV  
 
 Bruxelles, 18 settembre 2008 - Ieri mattina, il Presidente Hans-gert Pöttering ha “acceso” ufficialmente Europarltv, la televisione web del Parlamento europeo. Da oggi, chiunque abbia un accesso a Internet sarà in grado di guardare una serie di programmi, aggiornati di continuo, sulle attività del Parlamento. L’obiettivo di Europarltv è di avvicinare il Parlamento ai cittadini europei attraverso un mezzo moderno e creativo. Un ottimo strumento - Nel suo discorso, il Presidente del Parlamento europeo, Hans-gert Pöttering, ha affermato: «Avvicinandosi le elezioni di giugno 2009, Europarltv dovrebbe essere un ottimo strumento internet per i cittadini, in particolare per i giovani, al fine di essere informati sulle attività e le decisioni di un Parlamento eletto a suffraggio universale diretto». Decisioni, ha insistito, «che hanno un impatto diretto sulla vita quotidiana di circa 500 milioni di cittadini dell’Unione europea». Come sarà la televisione? Europarltv non è un canale unico, bensì un bouquet di quattro canali, ognuno dei quali si rivolge a un pubblico diverso: Il vostro Parlamento, punta a coloro che hanno un interesse particolare per la politica a livello comunitario: i cittadini ben informati, i gruppi industriali, i partner sociali, i lobbisti, gli ambienti universitari e coloro che lavorano nelle istituzioni dell´Ue. La vostra voce, concepito per il grande pubblico, offre la possibilità di caricare contenuti realizzati dagli utenti. Europa giovane, rivolto in particolare ai giovani in età scolastica, grandi utilizzatori di Internet e futuro elettorato europeo. Il Parlamento in diretta, propone una copertura continua degli eventi parlamentari in diretta, in particolare i dibattiti in Plenaria (con un collegamento verso gli archivi audiovisivi delle sessioni plenarie precedenti) e, nei prossimi mesi, le attività delle commissioni parlamentari. Chi può guardarlo e in quali lingue? Chiunque abbia accesso alla banda larga avrà la possibilità di guardare Europarltv. Gli internauti potranno scegliere tra Windows e Flash 9. Tutti i programmi potranno essere visti in più di 20 lingue, rendendo così il sito unico al mondo. Alcuni di essi con una voce fuori campo, altri invece con i sottotitoli. Il sistema sarà testato e perfezionato nelle prossime settimane. Nel suo discorso, il Vicepresidente responsabile dell’Informazione e della Comunicazione, Alejo Vidal-quadras (Ppe/de, Es) ha evidenziato che il Parlamento europeo «si è impegnato a rendere il suo lavoro il più trasparente e comprensibile possibile per i cittadini europei. Essi hanno il diritto di conoscere e dare un senso a ciò che succede nel Parlamento che hanno eletto. E’ per tale ragione che oggi inizia una nuova avventura a cui sono fiero di prendere parte». Gli ha poi fatto eco Katerina Batzeli (Pse, El), Presidente della commissione cultura, sostenendo che «Europarltv è una moderna tecnologia che agevola la partecipazione democratica di ogni cittadino, in particolare i giovani, all’attualità nazionale e europea». Inoltre, a suo parere, «Europarltv è un ottimo esempio di come le nuove tecnologie e i nuovi media possono contribuire a informare i cittadini sulle importanti sfide cui siamo tutti confrontati» Garantire la pluralità delle opinioni - In conformità alla sua carta editoriale «la rete garantisce che si rispecchi la pluralità di opinioni del Parlamento europeo, tenendo in debita considerazione la relativa forza dei gruppi politici, in conformità con una politica editoriale neutra ed imparziale». La scelta del web - Il Parlamento europeo ha preferito un canale web rispetto ai tradizionali mezzi di trasmissione per diverse ragioni. Tra queste, un canale web corrisponde all´evoluzione delle tecnologie informatiche e della televisione e tiene conto del rapido sviluppo della banda larga, è concepito in funzione dell´interesse dell´utente piuttosto che del produttore, offrendo allo spettatore un ampio ventaglio di prodotti da guardare al momento e nel luogo scelto, e offre un miglior rapporto costo/efficacia rispetto a una televisione tradizionale. Europarltv è ora accessibile al seguente indirizzo: www. Europarltv. Europa. Eu .  
   
   
BCE E CRISI MUTUI, BORGHEZIO : COSA ASPETTA L´EUROPA A DIRE ´STOP ALLA FINANZA DERIVATA´ ?  
 
Bruxelles, 18 settembre 2008 - I guasti terrificanti che si stanno producendo negli Stati Uniti e, per ora, in misura minore in Europa a causa del disordine finanziario, hanno un´origine ben precisa. Il ´male oscuro´ dell´economia mondiale è una conseguenza della finanziarizzazione dell´economia, e, in particolare, della moltiplicazione patologica delle speculazioni sui derivati. Chi e che cosa impediscono alla Bce e alla banche centrali di imporre, sia pure tardivamente, un salutare ´stop´ alla finanza derivata, che sarebbe più proprio definire ´finanza inventata´, vera e propria malattia mortale per le nostre economie? .  
   
   
CONFERENZA ECHALLENGES E-2008  
 
 Stoccolma, Svezia, 18 settembre 2008 - La conferenza eChallenges e-2008 si svolgerà dal 22 al 24 ottobre a Stoccolma, in Svezia. L´obbiettivo di e-2008 è quello di stimolare la rapida ricezione dei risultati della ricerca e sviluppo tecnologico (Rst) da parte dell´industria e in particolare delle piccole e medie imprese (Pmi), e di aprire lo Spazio europeo della ricerca (Ser) al resto del mondo. Il programma combinerà presentazioni strategiche sui temi principali, studi tecnici, legali e politici, casistiche governative e industriali, seminari e tutorial. Verranno affrontati argomenti quali le tecnologie dell´informazione e delle comunicazioni (Tic) per le imprese in rete, e-government, sanità in rete, infrastrutture per l´interoperabilità per le amministrazioni pubbliche europee, cooperazione Europa-america Latina nella ricerca Tic ed altro. Questa è la 18a di una serie di conferenze annuali sostenute dalla Commissione europea, che richiamano ogni volta oltre 650 delegati provenienti da organizzazioni commerciali, governative e di ricerca di tutto il mondo per condividere conoscenze ed esperienze, lezioni apprese e buone prassi nei campi delle Tic per imprese in rete e dell´identificazione a radio frequenza (Rfid), e-government e democrazia in rete, sanità in rete, ambienti di lavoro collaborativi, apprendimento favorito dalla tecnologia e abilità Tic, tecnologie per la conoscenza e i contenuti, sicurezza e gestione dell´identità, grid e mobilità. Per ulteriori informazioni, visitare: http://www. Echallenges. Org/e2008/ .  
   
   
FORUM SUI CLUSTER REGIONALI UE-GIAPPONE  
 
Yokohama, Giappone, 18 settembre 2008 - Il 2 e 3 dicembre si terrà a Yokohama, in Giappone, il forum sui cluster regionali Ue-giappone. Obiettivi del forum sono quello di stimolare e facilitare l´accesso globale dei cluster europei e giapponesi attraverso l´aumento della reciproca conoscenza sulle politiche, i metodi di sviluppo e le pratiche di gestione dei cluster, e quello di accrescere la cooperazione tra i cluster regionali di ricerca e innovazione in Europa e in Giappone. L´evento è rivolto ai manager dei cluster giapponesi e europei, ai rappresentanti dei cluster della ricerca, dell´industria e della finanza e ai funzionari di ministeri, ambasciate e agenzie. Il forum si svolgerà in concomitanza con la fiera annuale "Cluster Japan". Per ulterior informazioni, scaricare: <http://ec. Europa. Eu/research/headlines/pdf/eu_jp_cluster_forum_first_announcement. Pdf> <http://ec. Europa. Eu/research/headlines/pdf/japanese_cluster_programmes. Pdf> .  
   
   
OPEN DAYS 2008 SETTIMANA EUROPEA DELLE REGIONI E DELLE CITTÀ  
 
 Bruxelles, Belgio Bruxelles, 18 luglio 2008 - La Commissione Europea e il Comitato delle Regioni stanno organizzando gli "Open days 2008 Settimana europea delle regioni e delle città" dal 6 al 9 ottobre a Bruxelles, Belgio. Gli "Open days" si rivolgono a responsabili politici Ue e regionali, a esperti e rappresentanti di banche, imprese e gruppi della società civile. Riconoscendone l´importanza per lo sviluppo delle regioni, le problematiche da affrontare durante questo evento includono innovazione, tecnologia e ricerca. I seminari e i dibattiti verteranno su quattro temi: innovazione delle regioni: promozione di ricerca, sviluppo tecnologico e innovazione; sviluppo sostenibile: risposte regionali ai cambiamenti climatici; cooperazione e networking: scambio delle migliori pratiche nello sviluppo regionale; prospettive future: una politica di coesione Europea per il futuro. Cordis, il servizio comunitario di informazione in materia di ricerca e sviluppo, sarà presente con un proprio stand. Per ulteriori informazioni, visitare: http://www. Opendays. Europa. Eu/ .  
   
   
CORDIS CAMBIA VOLTO: LA NUOVA HOMEPAGE ORA ONLINE  
 
Bruxelles, 18 settembre 2008 - Cordis, il servizio comunitario di informazione in materia di ricerca e sviluppo, ha dato un nuovo look alla sua homepage. La precedente homepage, online dalla metà del 2005, è stata sostituita con un nuovo design che fornisce agli utenti uno strumento più facile per comprendere l´ampia gamma di informazioni disponibili mediante Cordis, e di trovare più velocemente le informazioni specifiche di cui hanno bisogno. La versione rinnovata prende in considerazione l´evoluzione della tecnologia e di Internet nel corso degli anni, oltre al fatto che i contenuti di Cordis sono aumentati considerevolmente in volume e complessità. Il nuovo design utilizza il familiare approccio a "etichette": nove etichette, o sezioni, forniscono differenti vedute dei contenuti di Cordis: ciascuna corrisponde a uno dei principali poli di interesse condivisi dalla maggioranza degli utenti di Cordis. Sotto ciascuna etichetta c´è una sottosezione specifica che mette in evidenza i principali servizi e strutture di Cordis rilevanti per questo polo di interesse. Ad esempio, l´etichetta "Finanziamenti" porta l´utente direttamente alla principale fonte di finanziamenti Ue per la ricerca e lo sviluppo (R&s), ovvero il Settimo programma quadro (7°Pq). Grazie al nuovo design, gli utenti si trovano ora a un solo clic di distanza dagli ultimi eventi, oltre che da importanti strumenti come Euraxess-links (uno strumento per la creazione di network per i ricercatori europei all´estero), le azioni Marie Curie e molto altro ancora nell´«Angolo dei ricercatori». Il nuovo design rappresenta solo il primo passo nel miglioramento del servizio. Cordis ha intenzione di introdurre progressivamente le stesse nove etichette di navigazione in tutto il servizio Cordis, fornendo così agli utenti un menu di navigazione uniforme per l´intero sito, presente in tutte le pagine di Cordis. Questo fa parte di una operazione di riprogettazione, in cui gli stessi header e footer diventeranno comuni a tutte le pagine di Cordis, rinforzando così la coerenza visiva e di navigazione di Cordis nel suo insieme, e rendendo più facile per gli utenti spostarsi all´interno del sito nella loro ricerca delle più recenti informazioni in materia di R&s. Per dare un´occhiata alla nuova homepage di Cordis, visitare: http://cordis. Europa. Eu/home_it. Html .  
   
   
CITTÀ EUROPEA DELLA SCIENZA  
 
Parigi, 18 settembre 2008 - La Città europea della scienza aprirà le sue porte dal 14 al 16 novembre a Parigi, in Francia. L´evento ha lo scopo di mostrare al pubblico generale un panorama della ricerca europea. Circa 80 aree di progetti sono state presentate nei quartieri e nelle strade della Città della scienza, presentando il lavoro dei team di ricerca e i risultati ottenuti. Inoltre, i visitatori possono partecipare a workshop e attività, mentre per i bambini sono previsti speciali programmi educativi e di divertimento. L´evento è organizzato dal ministero francese dell´Istruzione superiore e della ricerca sotto il patronato della Presidenza francese dell´Unione europea. Per ulteriori informazioni, visitare: http://www. Villeeuropeennedessciences. Fr/ .  
   
   
ONG DI PALESTINA E ISRAELE, TORNA IL SUMMIT INTERNAZIONALE IN TOSCANA IL 19 E 20 SETTEMBRE A PISA 150 ORGANIZZAZIONI NON GOVERNATIVE AL LAVORO PER LA PACE. PRESENTE LUISA MORGANTINI, VICEPRESIDENTE DEL PARLAMENTO UE  
 
Pisa, 18 settembre 2008 - “Il ruolo dell´Europa nella risoluzione del conflitto Israelo-palestinese”: torna in Toscana l´appuntamento internazionale del Forum per la Pace delle Ong israeliane e palestinesi. A Pisa venerdì 19 e sabato 20 settembre si ritroveranno nelle sale del Centro Congressi del My One Hotel i rappresentanti di 50 Ong palestinesi e di 50 Ong israeliane per lavorare sui temi della pace. Insieme a loro, i rappresentanti di altrettante Ong italiane ed europee. La conferenza, organizzata dalla Regione Toscana con il sostegno dell´Unione Europea e rivolta agli operatori, si svolge sotto l´alto patronato del Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, e rappresenta il secondo appuntamento di questo tipo che si svolge in Toscana con la partecipazione della società civile di Israele e Palestina. Dopo il felice esordio dello scorso anno, che vide impegnate le Ong in una tre giorni di lavori a Montecatini e a Firenze, questa è l´occasione per ritrovarsi e confrontare il lavoro compiuto, ma soprattutto per gettare la base di nuovi progetti comuni. Progetti che riguarderanno temi primari come la tutela dei diritti civili e umani, gli aiuti umanitari, la salute, l´istruzione, la ricerca e l´università, la salvaguardia dell´ambiente, ma anche l´informazione. Questo il programma del Forum. I lavori cominceranno venerdì, 19 settembre, intorno alle 10, con i saluti del sindaco di Pisa, Marco Filippeschi e quelli del presidente della Provincia, Andrea Pieroni. Subito dopo sarà l´assessore regionale alla pace e riconciliazione, Massimo Toschi, a svolgere l´intervento introduttivo che, insieme a quelli dei capidelegazione, il palestinese Saman Khoury, e l´israeliano Ron Pundak presidente del Centro Peres per la pace, oltre all´intervento di Anne Luvigsson, parlamentare svedese e rappresentante del Centro “Olof Palmer” porterà nel cuore dei lavori della conferenza. Sempre nella mattinata del 19 settembre si potranno ascoltare i contributi dell´ambasciatore israeliano in Italia, Ghideon Meir, e di un rappresentente dell´ambasciata palestinese. Nel pomeriggio due workshop. Il primo dedicato a fare il punto della situazione del negoziato per la pace in corso, alla luce dell´iniziativa araba, e l´analisi del contributo potenziale delle iniziative di pace regionali. Il secondo dedicato più in particolare al ruolo della società civile israeliana, palestinese e di quella europea, nella costruzione della pace attraverso la cooperazione trilaterale. L´intervento del presidente della Regione Toscana, Claudio Martini, intorno alle 11,30 della seconda giornata di lavori, sabato 20 settembre, vertera´ sul tema “La scommessa della pace”. Prima di lui testimonianze di personalità provenienti da altri paesi, la cui storia è stata segnata dal conflitto, come l´Irlanda del Nord e il Sudafrica. Seguirà un workshop che permetterà di approfondire il ruolo della società civile nelle situazioni di conflitto. Nel pomeriggio di sabato 20 settembre, intorno alle 15,30, attesi gli interventi di Stefano Cacciaguerra, responsabile della cooperazione decentrata della Farnesina e della vicepresidente del parlamento Europeo, Luisa Morgantini. Infine spazio alla presentazione di programmi di cooperazione particolarmente significativi, come Med Cooperation, che vedono la parteci! pazione di varie regioni italiane e la presentazione della Conferenza Europea delle autorità locali per la cooperazione e la pace che si terrà a Venezia il 27 e 28 settembre. .  
   
   
ABI: LAMANDA AGLI AFFARI SINDACALI E PIROVANO AL COMITATO PICCOLE BANCHE LE NOMINE DECISE DAL COMITATO ESECUTIVO DELL’ASSOCIAZIONE  
 
Roma, 18 settembre 2008 - Il Comitato esecutivo dell’Abi, riunitosi l’ altro ieri a Roma, ha nominato Carmine Lamanda (Unicredit) Presidente del Comitato per gli affari sindacali e del lavoro (Casl) e Giovanni Pirovano (Mediolanum) Presidente del Comitato ristretto Piccole banche. I due neo Presidenti saranno chiamati a guidare i lavori dei rispettivi Comitati per il biennio 2008-2010. Tra i compiti del Casl: la rappresentazione nel regolamento dei rapporti di lavoro nei confronti dei sindacati di settore; la collaborazione in ogni sede per la risoluzione di questioni inerenti ai rapporti dai lavoro con i dipendenti; lo svolgimento di attività di informazione, consulenza e assistenza nel campo delle relazioni sindacali. Confermati anche i compiti del Comitato Piccole banche che dovrà approfondire le questione di interesse dello specifico comparto delle banche rappresentate. .  
   
   
MEDIOBANCA: DIMISSIONI DELL’ ING. CARLO PESENTI  
 
Milano, 18 settembre 2008 – Mediobanca ha reso noto il 10 settembre che, a seguito dell’entrata in vigore delle disposizioni in materia di cumulo degli incarichi, sono pervenute le dimissioni dell’ ing. Carlo Pesenti, componente non indipendente del Consiglio di Sorveglianza e del Comitato per le Remunerazioni. .  
   
   
INTESA SANPAOLO: ESPOSIZIONE NEI CONFRONTI DI LEHMAN BROTHERS  
 
 Torino, Milano, 18 settembre 2008 – L’esposizione del Gruppo Intesa Sanpaolo nei confronti del Gruppo Lehman Brothers è la seguente: crediti per cassa per circa 51 milioni di euro, crediti di firma per circa 3 milioni di euro e titoli obbligazionari per un nominale di circa 166 milioni di euro; rischi di sostituzione per un valore netto a mark-to-market di circa 40 milioni di euro. .  
   
   
UNICREDIT DICHIARAZIONE SU LEHMAN BROTHERS  
 
Milano, 18 settembre 2008 - L´esposizione netta del Gruppo Unicredit al Gruppo Lehman Brothers è dettagliata come segue: linee di credito utilizzate per circa 12 milioni di Euro. Obbligazioni nette di circa 120 milioni di Euro. Rischi di sostituzione per un valore netto a mark-to-market di circa 26 milioni di Euro. .  
   
   
UBI BANCA: ESPOSIZIONE MOLTO CONTENUTA AL RISCHIO LEHMAN  
 
Bergamo, 18 settembre 2008 - Ubi Banca comunica che l’esposizione del Gruppo al rischio Lehman è la seguente: obbligazioni in portafoglio iscritte per un controvalore di 11,3 milioni di euro al 30 giugno 2008 esposizione netta in derivati negativa per circa 7 milioni di euro (mark to market negativo per circa 27 milioni di euro e mark to market positivo per circa 20 milioni di euro); esiste inoltre un deposito a garanzia di 7,6 milioni di euro a favore di Lehman* nessun deposito interbancario nessuna obbligazione strutturata e nessuna polizza index linked collocate a clientela due polizze unit linked con garanzia del capitale a scadenza prestata da Lehman Brothers (18,6 milioni di euro): nulla e` dovuto da Lehman Brothers in quanto le polizze presentano un valore corrente superiore a quanto garantito contrattualmente da Lehman. . .  
   
   
IWBANK S.P.A.: NESSUNA ESPOSIZIONE VERSO LEHMAN BROTHERS  
 
Milano, 18 settembre 2008 – Iwbank S. P. A. Comunica di non avere nessuna esposizione finanziaria nei confronti del Gruppo Lehman Brothers. . . .  
   
   
AVVICENDAMENTI ALLA BANCA POPOLARE DELL´EMILIA ROMAGNA  
 
 Modena, 15 settembre 2008 - La Banca Popolare dell´Emilia Romagna comunica che, a seguito delle dimissioni dal proprio mandato di Consigliere e Vice Presidente del Dott. Ruggero Benassi (per raggiungimento del limite di età stabilito dal "Regolamento interno"), nella sua riunione de3l 15 settembre , il Consiglio di amministrazione all´unanimità ha cooptato quale Amministratore il dott. Fabrizio Viola. Nella medesima seduta il Consiglio, ritenuto opportuno il reintegro a tre del numero dei Vice Presidenti, ha, all´unanimità, nominato a tale carica, a far tempo dal prossimo 1° ottobre, l´attuale Amministratore delegato dott. Guido Leoni. Il dott. Leoni, nell´accettare tale nomina, ha rimesso al Consiglio, a far tempo dalla predetta data del 1° ottobre, tutte le deleghe operative a lui attribuite, cessando conseguentemente, a partire da tale data, dalla funzione di Amministratore delegato. Il Consiglio, nella stessa riunione, ha, quindi, provveduto a nominare, quale nuovo Amministratore delegato il Consigliere dott. Fabrizio Viola, a far tempo dal 1° ottobre 2008. .  
   
   
FUSIONE PER INCORPORAZIONE DI IFIL IN IFI  
 
 Torino, 18 settembre 2008 - I Consigli di Amministrazione di Ifi S. P. A. E di Ifil S. P. A. , riunitisi in successione l’8 settembre a Torino sotto la Presidenza di John Elkann, hanno esaminato e approvato all’unanimità l’avvio della semplificazione della struttura societaria del Gruppo attraverso la fusione per incorporazione della controllata Ifil nella controllante Ifi. L’operazione consentirà di ottimizzare l’attuale struttura del Gruppo, definendo uno schema più semplice e più chiaro, a beneficio di tutti gli azionisti in linea con l’evoluzione normativa e di mercato, senza intaccare la capacità di investimento del Gruppo. Il progetto di fusione prevederà che siano quotate tutte le categorie di azioni (azioni di risparmio, privilegiate e ordinarie). Sarà quindi chiesta l’ammissione a quotazione dei titoli ordinari e di risparmio della società incorporante. Non ricorreranno i presupposti del diritto di recesso per gli azionisti di entrambe le società. I rapporti di cambio approvati all’unanimità dai Consigli di Amministrazione odierni nelle linee guida dell’operazione sono i seguenti: 1 azione Ifil ord. Per 0,265 nuove azioni Ifi ord. 1 azione Ifil risp. Per 0,265 nuove azioni Ifi risp. I rapporti di cambio saranno inseriti nel progetto di fusione che verrà sottoposto all’approvazione dei Consigli di Amministrazione di prossima convocazione. Sono state utilizzate due metodologie di valutazione: il Nav (Net Asset Value) e i prezzi di borsa delle due società. Per quanto riguarda la prima metodologia, il Nav di Ifil è stato calcolato i) sulla base del valore di mercato per le partecipazioni quotate; ii) facendo riferimento ai valori stimati da periti terzi indipendenti o ai valori di carico nel bilancio Ifil per le partecipazioni non quotate e le altre attività e passività. Il Nav di Ifi è stato stimato valutando la partecipazione in Ifil al rispettivo Nav, oltre alle altre attività e passività di Ifi. Per quanto riguarda i prezzi di borsa, si è fatto riferimento alle quotazioni di Borsa dei titoli Ifil ordinarie e Ifi privilegiate. Il periodo temporale utilizzato per entrambe le metodologie è stato i 6 mesi antecedenti il 25 agosto 2008. Il rapporto di cambio è stato determinato come media dei rapporti di cambio risultanti dalle due metodologie utilizzate. Il rapporto di cambio e i criteri seguiti per la sua determinazione saranno illustrati compiutamente e con dettaglio nelle Relazioni dei Consigli di Amministrazione alle rispettive Assemblee Straordinarie che saranno rese disponibili nei tempi richiesti. Per effetto della fusione, sulla base delle attuali partecipazioni in Ifi ed Ifil e dei rapporti di cambio suddetti, la Giovanni Agnelli e C. S. A. P. Az. Deterrebbe il 59,2% del capitale ordinario, il 45,2% del capitale votante (ordinarie più privilegiate) e il 43,5% del capitale sociale. Secondo il calendario stimato dell’operazione, si prevede che l’approvazione del progetto di fusione da parte dei Consigli di Amministrazione di Ifi e Ifil abbia luogo indicativamente entro la fine del mese di settembre 2008. Le Assemblee dei Soci per l’approvazione della fusione sono prevedibili per il mese di novembre 2008. La conclusione dell’operazione con l’avvio delle negoziazioni delle azioni (ordinarie e di risparmio) Ifi alla cui quotazione sarà subordinata l’esecuzione della fusione, è prevedibile per l’inizio del 2009. John Elkann resterà Presidente e Carlo Sant’albano sarà l’Amministratore Delegato dell’incorporante all’esito della fusione. Per questa operazione, Ifi è assistita da Leonardo & Co. E Ifil da Goldman Sachs International. Gli advisor hanno rilasciato il loro parere di congruità dal punto di vista finanziario sul rapporto di cambio. Infine il Consiglio di Amministrazione di Ifil ha confermato la sospensione del Programma di acquisto di azioni proprie. .  
   
   
DETTAGLI SULLA FUSIONE IFI IFIL  
 
Torino, 18 settembre 2008 - Ifi ed Ifil comunicano quanto segue, dopo aver premesso (i) che i Consigli di Amministrazione dell’8 settembre 2008 hanno approvato le linee guida della semplificazione e (ii) che il Progetto di Fusione e le Relazioni degli Amministratori, con la completa illustrazione ed il dettaglio dell’operazione, saranno oggetto di successiva approvazione. Sintetica Descrizione Dei Rischi Connessi Ai Potenziali Conflitti Di Interesse Delle Parti Correlate Interessate All’operazione Di Fusione - Nella semplificazione della struttura societaria del proprio Gruppo, la capogruppo Giovanni Agnelli e C. S. A. P. Az. È portatrice di un interesse nella sua qualità di: azionista di controllo di Ifi, con una partecipazione diretta pari al 100% del capitale ordinario e al 13,021% del capitale privilegiato (oltre alle azioni proprie detenute da Ifi e pari al 6,979% del capitale privilegiato); azionista di controllo di Ifil, con una partecipazione pari al 72,988% del capitale ordinario e pari al 4,993% del capitale di risparmio (di cui indirettamente tramite Ifi il 69,988% del capitale ordinario e il 4,993% del capitale di risparmio e direttamente il 3% del capitale ordinario), oltre alle azioni proprie detenute da Ifil pari al 2,453% del capitale di risparmio e, unitamente alla controllata Soiem S. P. A. , pari al 3,273% del capitale ordinario. L’incorporante Ifi è portatrice di un interesse nella sua qualità di controllante di Ifil con il 69,988% del capitale ordinario e il 4,993% del capitale di risparmio, oltre alle azioni proprie detenute da Ifil, come sopra indicato. Alcuni Amministratori di Ifi ed Ifil sono portatori di interessi ai sensi dell’art. 2391 cod. Civ. Perché soci della capogruppo Giovanni Agnelli e C. S. A. P. Az. E/o Amministratori comuni delle due Società interessate e/o soci di una o entrambe le Società interessate. A questo riguardo tali Amministratori, nel corso dei Consigli di Amministrazione dell’8 settembre 2008, hanno reso le dichiarazioni richieste in conformità alla normativa applicabile e nel rispetto dei principi di governance delle due Società. Illustrazione Delle Motivazioni Economiche Al Compimento Dell’operazione E Dei Relativi Effetti Economici Patrimoniali E Finanziari - La fusione per incorporazione della controllata Ifil nella controllante Ifi mira a semplificare la catena di controllo dell’attuale portafoglio di investimenti di Ifil. Tale semplificazione intende recare beneficio agli azionisti, ai potenziali investitori ed al mercato, garantisce maggiore chiarezza e trasparenza di mercato, dà luogo ad una sola società con un flottante complessivo superiore e consentirà efficienza, unitarietà e focalizzazione ancora maggiori. La fusione dovrebbe avere impatti sostanzialmente neutri sugli aspetti economici, patrimoniali e finanziari dell’entità risultante. In particolare: essa non comporta cambiamenti nella politica di investimenti e di gestione del portafoglio attualmente in capo a Ifil; non si prevede che gli effetti della fusione sulla posizione finanziaria netta della Società risultante da essa altereranno in maniera significativa la capacità d’investimento attuale di Ifil. Con riferimento alla posizione finanziaria netta dopo la fusione, si precisa che a livello di posizione finanziaria netta consolidata del “sistema holding” relativo ad entrambe Ifi ed Ifil, essa sarà sostanzialmente pari alla somma delle posizioni finanziarie nette (al 31 agosto 2008 pari rispettivamente ad una posizione debitoria di Euro 351 milioni circa per Ifi e ad una posizione creditoria di Euro 314 milioni circa per Ifil); il profilo reddituale dell’entità risultante non subirà modifiche sostanziali, in quanto rifletterà il profilo di Ifil, con minori proventi finanziari netti (o maggiori oneri finanziari netti), derivanti dalla posizione finanziaria netta post-fusione. Per effetto della fusione, sulla base delle attuali partecipazioni in Ifi ed Ifil e del rapporto di cambio approvato, la Giovanni Agnelli e C. S. A. P. Az. Verrà a detenere il 59,2% del capitale ordinario, il 45,2% del capitale votante (ordinarie più privilegiate) e il 43,5% del capitale sociale. Determinazione Del Concambio, Valutazioni Circa La Sua Congruita’, Esistenza Di Pareri Di Esperti Indipendenti A Supporto Della Congruita’ Di Tale Rapporto - Nelle linee guida dell’operazione i Consigli di Amministrazione hanno approvato il rapporto di cambio, con l’assistenza dei rispettivi advisor finanziari, come previsto dalle regole di governance delle due Società. Tali advisor hanno rilasciato il loro parere confermando la congruità dal punto di vista finanziario del rapporto di cambio approvato dai rispettivi Consigli. Come previsto dalla normativa vigente, il rapporto di cambio che verrà inserito nel Progetto di Fusione sarà vagliato per ciascuna Società dal rispettivo esperto indipendente nominato dal Tribunale di Torino, che redigerà la relazione sulla congruità del rapporto di cambio delle azioni ex art. 2501-sexies cod. Civ. Per quanto riguarda gli advisor finanziari si precisa che Ifi è stata assistita da Leonardo & Co. E il relativo mandato è stato conferito dall’Amministratore Delegato di Ifi dott. Virgilio Marrone e Ifil è stata assistita da Goldman Sachs International e il relativo mandato è stato conferito dall’Amministratore Delegato di Ifil dott. Carlo Sant’albano. Tali advisor sono stati scelti per l’elevata professionalità e l’assoluto prestigio riconosciuto in sede nazionale ed internazionale. Leonardo & Co. Fa parte del Gruppo Banca Leonardo S. P. A. , che è partecipata da Ifil nella misura del 9,76% del capitale. Inoltre il Presidente di Ifil, ing. John Elkann, è Amministratore di Gruppo Banca Leonardo S. P. A. Tali rapporti non sono rilevanti ai fini del conferimento dell’incarico e dell’indipendenza dell’advisor Leonardo & Co. I mandati conferiti ai due advisor finanziari prevedono l’assistenza nello studio degli aspetti finanziari dell’operazione, nella valutazione dei relativi impatti finanziari, nella realizzazione dell’operazione (ivi compreso il rilascio di un parere motivato sulla congruità, da un punto di vista finanziario, del rapporto di cambio). È previsto che il parere sulla congruità già emesso venga nuovamente confermato dagli advisor ai Consigli di Amministrazione che approveranno il Progetto di Fusione. Nella definizione del rapporto di cambio gli advisor hanno preso in considerazione indicazioni valutative fornite dai prezzi di mercato delle azioni Ifil ordinarie e Ifi privilegiate, nonché valutazioni fondamentali del portafoglio investimenti di Ifil e Ifi stimate con la metodologia del Net Asset Value (“Nav”). In particolare, il rapporto di cambio è pari alla media aritmetica tra: (i) rapporto tra i prezzi medi di mercato delle azioni Ifil ordinarie e delle azioni Ifi privilegiate su un intervallo temporale di 6 mesi antecedenti il 25 agosto 2008; (ii) rapporto tra Nav di Ifil e Nav di Ifi. Il Nav di Ifil è stato calcolato: i) sulla base del valore di mercato per le partecipazioni quotate, facendo riferimento ai valori di mercato medi dei 6 mesi antecedenti il 25 agosto 2008; ii) facendo riferimento ai valori stimati da periti terzi indipendenti o ai valori di carico nel bilancio Ifil per le partecipazioni non quotate e le altre attività e passività. Il Nav di Ifi è stato stimato valutando la partecipazione in Ifil al rispettivo Nav, oltre alle altre attività e passività di Ifi. Gli advisor hanno ritenuto opportuno: (a) fare riferimento alla media aritmetica tra gli elementi indicati sopra sub (i) e (ii) per tenere conto in maniera uguale sia delle indicazioni valutative implicite nelle quotazioni di mercato delle azioni Ifil ordinarie e Ifi privilegiate, sia delle indicazioni di valutazione fondamentale basata sul Nav e comunemente adottata per valutare holding finanziarie come Ifi ed Ifil; ciò anche in considerazione della differenza ottenuta con l’uso dei due metodi di cui sopra sub (i) e (ii), nonché del rapporto di controllo esistente tra Ifi ed Ifil; (b) fare riferimento a medie dei prezzi di mercato a 6 mesi in quanto sufficientemente estese da non essere influenzate da variazioni di breve periodo ma al tempo stesso rappresentative delle condizioni di mercato. Il 25 agosto 2008 era stato emesso il comunicato stampa relativo all’acquisto di azioni privilegiate Ifi da parte di Giovanni Agnelli e C. S. A. P. Az. I Consigli di Amministrazione, preso atto del lavoro svolto dagli advisor e del parere di congruità rilasciato, condiviso il lavoro svolto nonché le metodologie utilizzate ed i risultati ottenuti, hanno approvato i rapporti di cambio che saranno inseriti nel Progetto di Fusione. Informazioni Circa La Variazione Dei Compensi - L’ammontare dei compensi corrisposti ai componenti degli organi di amministrazione di Ifi, Ifil e/o di società da queste controllate non è destinato a variare in conseguenza dell’operazione oggetto del comunicato dell’8 settembre 2008. Organi O Amministratori Che Hanno Condotto O Partecipato Alle Trattative E/o Istruito L’operazione - L’operazione è stata seguita per l’Ifi dall’Amministratore Delegato dott. Virgilio Marrone, coadiuvato dall’advisor finanziario Leonardo e Co. E per l’Ifil dall’Amministratore Delegato dott. Carlo Sant’albano, coadiuvato dall’advisor finanziario Goldman Sachs International. Alla definizione dell’operazione ha partecipato anche il Presidente di Ifi ed Ifil ing. John Elkann. Il dott. Gianluigi Gabetti, Amministratore di Ifi ed Ifil, ha assistito ad alcune riunioni. Il concambio è stato sottoposto ai Consigli di Amministrazione dell’8 settembre 2008 per l’approvazione. A tali Consigli di Amministrazione hanno partecipato tutti gli Amministratori delle due Società e le deliberazioni sono state assunte all’unanimità, e quindi anche con il voto favorevole di tutti gli Amministratori indipendenti, quattro di Ifil ed uno di Ifi. Mancanza Dei Presupposti Del Recesso Non ricorreranno i presupposti del diritto di recesso per gli azionisti di entrambe le Società per le seguenti motivazioni: sotto il profilo dell’oggetto sociale, l’oggetto sociale di Ifi è sostanzialmente identico a quello di Ifil, non è previsto venga mutato e quindi la fusione non consentirà un cambiamento significativo dell’attività (le due Società sono entrambe holding di partecipazione che svolgono la medesima attività e Ifi controlla Ifil); sotto il profilo dell’art. 2437-quinquies cod. Civ. , le azioni ordinarie e di risparmio Ifi che saranno assegnate agli azionisti ordinari e di risparmio Ifil saranno quotate (è previsto infatti che l’esecuzione della fusione sia subordinata all’ammissione a quotazione delle azioni ordinarie e di risparmio Ifi) e quindi non sussisteranno i presupposti per il diritto di recesso ai sensi dell’art. 2437-quinquies cod. Civ. ; sotto il profilo dell’art. 2437 lett. G) cod. Civ. Non ricorreranno i presupposti per il diritto di recesso in quanto per ciascuna categoria di azioni saranno mantenuti i diritti di voto ed i diritti di partecipazione agli utili attualmente vigenti (con adeguamento dei privilegi delle azioni di risparmio in relazione al rapporto di cambio). Ai sensi dello Statuto di Ifi S. P. A. Non è prevista l’assemblea speciale degli azionisti Ifi privilegiati per l’emissione di azioni di risparmio. .  
   
   
SOPAF: ESPOSIZIONI DI MERCATO RELATIVA A LEHMAN BROTHERS,  
 
Milano, 18 settembre 2008 – Con riferimento ai recenti avvenimenti relativi a Lehman Brothers, Sopaf comunica di non avere alcuna esposizione nei confronti della citata banca d’affari. . .  
   
   
BANCA AGRICOLA MANTOVANA SI E’ FUSA IN BANCA MPS  
 
Siena, 18 settembre 2008 – E’ stato sottoscritto il 16 settembre l´atto di fusione per incorporazione di Banca Agricola Mantovana S. P. A. In Banca Monte dei Paschi di Siena S. P. A. , con decorrenza degli effetti civilistici dalle ore 24. 00 del 21 settembre 2008 e contabili/fiscali dal 1° gennaio 2008. L’operazione dà seguito alle delibere assembleari del 28 agosto 2008 della Banca Monte dei Paschi di Siena S. P. A. E del 26 agosto 2008 della Banca Agricola Mantovana S. P. A. . .  
   
   
AL VIA IL PROGETTO DI RISTRUTTURAZIONE DEL GRUPPO ERGO IN ITALIA. COME PRIMO PASSO DELL’OPERAZIONE, ERGO ITALIA LANCIA UN’OPA VOLONTARIA SU TUTTE LE AZIONI ORDINARIE ERGO PREVIDENZA AL PREZZO DI 4,40 EURO PER AZIONE. SEGUIRA’ FUSIONE.  
 
 Milano, 18 settembre 2008 – In data 11 settembre, i consigli di amministrazione di Ergo Italia S. P. A. E Ergo Previdenza S. P. A. Hanno esaminato e approvato, su proposta dall’Amministratore Delegato delle due Società, Dott. Josef Marek, le linee programmatiche di un’operazione di ristrutturazione del gruppo in Italia, che ha come obiettivo la razionalizzazione delle attività di Ergo Previdenza attraverso una migliore e più diretta integrazione nel gruppo. Offerta Pubblica di Acquisto: Come primo passo dell’operazione di ristrutturazione, Ergo Italia lancia un’offerta pubblica di acquisto volontaria su tutte le azioni ordinarie Ergo Previdenza non in suo possesso al prezzo di 4,40 Euro per azione (l”Offerta”). Ergo Italia detiene attualmente il 70,354% del capitale sociale dell’Emittente. Il capitale sociale di Ergo Italia S. P. A. È interamente posseduto da Ergo International Ag, la quale è controllata al 100% dalla società assicurativa di diritto tedesco Ergo Versicherungsgruppe Ag. Ergo Versicherungsgruppe Ag, a sua volta, è controllata dalla Münchener Rückversicherungs-gesellschaft Aktiengesellschaft in München che ne detiene ca. Il 94,7% del capitale sociale. Ergo Versicherungsgruppe Ag e Münchener Rückversicherungs-gesellschaft Aktiengesellschaft in München sono società quotate alla borsa di Francoforte. L’offerta ha come obiettivo di ottenere il delisting delle azioni Ergo Previdenza dal Mercato Telematico Azionario e di offrire agli azionisti di minoranza, che non desiderano partecipare all’operazione di ristrutturazione, una opportunità di disinvestimento a condizioni favorevoli. I termini e gli elementi essenziali dell’Offerta sono stati contestualmente resi noti al mercato con comunicato separato ai sensi dell’art. 102 del D. Lgs. 24 febbraio 1998, n. 58 e dell’art. 37 del Regolamento Consob n. 11971 del 14 maggio 1999. Operazione di Ristrutturazione Successivamente all’Offerta, Ergo Italia e Ergo Previdenza procederanno ad un’operazione di ristrutturazione del gruppo che ha come obiettivo la razionalizzazione delle attività di Ergo Previdenza, da realizzarsi attraverso una maggiore integrazione di Ergo Previdenza all’interno del gruppo, una riduzione della complessità della struttura societaria, la semplificazione delle procedure interne e la creazione di sinergie con altre società del gruppo. A tale riguardo, Ergo Italia e Ergo Previdenza si sono reciprocamente date atto che il primo passo nell’ambito di tale operazione di ristrutturazione considerato con maggior favore e concordemente ritenuto percorribile, al fine di raggiungere nel breve termine il summenzionato obiettivo, è quello della fusione per incorporazione di Ergo Previdenza in Ergo Italia e/o in altra società del gruppo, sia italiana o estera (“Società del Gruppo”), ovvero la fusione di Ergo Previdenza con una o più Società del Gruppo anche tramite costituzione di una nuova società. Pertanto, in data odierna i consigli di amministrazione di Ergo Italia e Ergo Previdenza, con la presenza di tutti i suoi membri, ivi inclusi gli amministratori indipendenti, hanno deliberato, con votazione presa all’unanimità, le linee programmatiche dell’operazione ai sensi delle quali procederanno alla fusione come di seguito descritta (“Fusione”). Si segnala peraltro che, al precipuo fine di reperire tutte le risorse necessarie al successo del piano di ristrutturazione, non si esclude che gli eventuali utili dell’esercizio 2008 siano parzialmente o integralmente reinvestiti nell’operazione e, pertanto, non vengano distribuiti come dividendi agli azionisti Ergo Previdenza. Procedura di Fusione L’operazione di Fusione è soggetta alla previa autorizzazione dell’Isvap ai sensi dell’art. 201 del Codice delle Assicurazioni Private. Pertanto, non appena possibile dopo l’approvazione del progetto da parte degli organi amministrativi delle società partecipanti alla Fusione, verrà presentata apposita istanza di autorizzazione all’Isvap. Soltanto dopo che l’Isvap avrà autorizzato l’operazione di Fusione, il Registro delle Imprese procederà all’iscrizione del progetto di Fusione e le assemblee dei soci delle società partecipanti potranno deliberare in merito alla Fusione. Gli azionisti di Ergo Previdenza, per effetto della Fusione, riceveranno in cambio per le loro azioni Ergo Previdenza azioni della società risultante dalla Fusione sulla base del concambio stabilito nel progetto di fusione. Diritto di Recesso Le azioni della società risultante dalla Fusione non saranno quotate su alcun mercato regolamentato, e pertanto agli azionisti di Ergo Previdenza verranno assegnate azioni non quotate e, pertanto, di minore commerciabilità. Pertanto, e fintanto che le azioni Ergo Previdenza non siano state già revocate dalla quotazione in seguito all’Offerta (delisting), agli azionisti di Ergo Previdenza assenti, astenuti o che abbiano espresso voto contrario alla Fusione spetterà il diritto di recesso ai sensi dell’articolo 2437-quinquies c. C. E di richiedere la liquidazione delle proprie azioni. Ai sensi dell’articolo 2437-ter, comma 3, c. C. , in caso di diritto di recesso da società quotata tale valore di liquidazione è calcolato esclusivamente sulla base della media aritmetica del prezzo di chiusura di tali azioni sul Mercato Telematico Azionario durante i sei mesi precedenti la data in cui è stato pubblicato l’avviso di convocazione dell’assemblea straordinaria chiamata ad approvare la Fusione. Il consiglio di Ergo Previdenza ha deciso di procedere alla convocazione dell’assemblea per l’approvazione dell’eventuale Fusione prima della pubblicazione del documento d’offerta al fine di garantire la massima trasparenza di tutte le condizioni dell’operazione nonché di determinare il valore di liquidazione delle azioni in caso di esercizio del diritto di recesso il più possibile indipendente e neutrale rispetto agli effetti dell’annuncio dell’operazione. In particolare, la contestuale determinazione del corrispettivo della presente Offerta e del valore di liquidazione delle azioni in caso di futura Fusione per incorporazione dell’Emittente permetterà agli azionisti di Ergo Previdenza di disporre di tutti gli elementi utili per valutare la convenienza economica del corrispettivo offerto dall’Offerente. La pubblicazione dell’avviso di convocazione dell’assemblea di Ergo Previdenza è prevista nei prossimi 10 giorni. Non appena sarà pubblicato l’avviso di convocazione dell’assemblea dei soci, Ergo Previdenza renderà debitamente noto il valore di liquidazione delle azioni oggetto di recesso calcolandolo con riferimento a tale data di pubblicazione. Nomina di nuovi amministratori di Ergo Italia e Ergo Previdenza Infine, si comunica che i consigli di amministrazione di Ergo Italia S. P. A. E di Ergo Previdenza S. P. A. , in data odierna, hanno rispettivamente provveduto a nominare, con delibera approvata dal collegio sindacale, il dott. Jochen Messemer come nuovo amministratore di Ergo Italia S. P. A. E il dott. Thomas Herbert Schöllkopf come nuovo amministratore di Ergo Previdenza S. P. A. .  
   
   
MANAGEMENT & CAPITALI: RIMBORSO DELLE AZIONI OGGETTO DI RECESSO RIDUZIONE DEL CAPITALE SOCIALE  
 
Milano, 15 settembre 2008 - Il Consiglio di Amministrazione di Management & Capitali, riunitosi il 15 settembre a Milano sotto la presidenza dell’Ing. Carlo De Benedetti, preso atto dei risultati del collocamento in Borsa delle azioni ordinarie di M&c oggetto di recesso, ha deliberato di rilevare, al prezzo unitario di Euro 0,7402 (corrispondente al valore di recesso definito in conformità all’art. 2437 ter, comma 3, cod. Civ. ), le n. 141. 213. 311 azioni che sono rimaste invendute ad esito di detto collocamento. In particolare, il Consiglio di Amministrazione ha deliberato, ai sensi dell’art. 2437 quater, comma 5, cod. Civ. , di acquisire n. 64. 372. 907 azioni, mediante utilizzo delle riserve disponibili e, di rimborsare le eccedenti n. 76. 840. 404 azioni, ai sensi e per gli effetti degli artt. 2365, comma 2 e 2437 quater, comma 6, cod. Civ. , mediante riduzione del Capitale Sociale. Il Capitale Sociale di Management & Capitali S. P. A. , per effetto delle operazioni sopra descritte si ridurrà da € 501. 000. 000,00, rappresentato da n. 545. 500. 000 azioni ordinarie e da n. 5. 500. 000 azioni privilegiate, ad € 444. 122. 733, rappresentato da n. 468. 659. 596 azioni ordinarie e n. 5. 500. 000 azioni privilegiate. Non appena la delibera assunta dal Consiglio di Amministrazione verrà iscritta nel Registro delle Imprese verrà diramato un nuovo comunicato riportante termini e modalità con cui si darà corso alla liquidazione dei soci recedenti e alla consegna delle azioni contro pagamento del corrispettivo. Analogo avviso verrà pubblicato su almeno due quotidiani a diffusione nazionale. .  
   
   
INVESTIMENTI E SVILUPPO S.P.A.: GIOVANNI NATALI LASCIA L’INCARICO DI AMMINISTRATORE DELEGATO E CONSIGLIERE ALESSIO NATI NOMINATO NUOVO AMMINISTRATORE DELEGATO ROBERTO COLAVOLPE COOPTATO NUOVO CONSIGLIERE  
 
 Milano, 18 settembre 2008 – Il Consiglio di Amministrazione di Investimenti e Sviluppo S. P. A riunitosi in data 16 settembre sotto la presidenza del Dottor Carlo Gatto, ha preso atto delle dimissioni di Giovanni Natali da Amministratore Delegato e Consigliere, procedendo contestualmente alla nomina di Alessio Nati, quale nuovo Amministratore Delegato. Giovanni Natali lascia Investimenti e Sviluppo S. P. A. Dopo aver concluso con successo importanti progetti, tra cui la ricapitalizzazione della Società, attraverso l’aumento di capitale e l’uscita dalla Black list di Consob. Natali intraprenderà un nuovo percorso professionale con la sua nuova Società - Natali & Partners - attiva nell’ambito della consulenza in finanza strategica. La nomina di Alessio Nati si inserisce in un’ottica di rifocalizzazione del business di Investimenti e Sviluppo, le cui linee guida, condivise con l’azionista di maggioranza, Eurinvest Finanza Stabile s. P. A. , saranno delineate nel nuovo Piano Industriale che verrà presentato nei prossimi mesi. Dopo aver accolto anche le dimissioni del consigliere Stefano Setti, il Consiglio di Amministrazione ha proceduto a nominare per cooptazione Roberto Colavolpe quale nuovo Consigliere. Pertanto, il nuovo Consiglio di Amministrazione di Investimenti e Sviluppo S. P. A. , che resterà in carica fino alla prossima assemblea, risulta così costituito: Carlo Gatto, Presidente, Alessio Nati, Amministratore Delegato, Riccardo Ciardullo, Consigliere Daniele Discepolo, Consigliere Ernesto Auci, Consigliere Eugenio Creti, Consigliere Roberto Colavolpe, Consigliere. Gli accordi presi con Giovanni Natali prevedono, fra l’altro, la concessione di un’opzione call alla Natali & Partners S. R. L. Da esercitarsi entro il 31 dicembre 2008 per l’acquisto della partecipazione detenuta da Investimenti e Sviluppo S. P. A. In I Pinco Pallino S. P. A. E in Ipp Licensing S. R. L. , e del prestito obbligazionario di € 1 milione (emesso da I Pinco Pallino S. P. A. ) al prezzo complessivo di € 4,2 milioni ed il subentro nel contratto di consulenza per il progetto di quotazione della Lavorint S. P. A. Stipulato con Investimenti e Sviluppo Advisory S. R. L. Inoltre il Consiglio di Amministrazione ha preso atto delle dimissioni di Corinna zur Nedden dal ruolo di Investor Relations. “Ringrazio i consiglieri uscenti e manifesto il mio apprezzamento e quello di tutto il consiglio per il lavoro svolto dell’Amministratore Delegato in questi anni e per gli importanti progetti industriali e di finanza straordinaria che sono stati gestiti con successo. Sono convinto che il nostro Gruppo continuerà a collaborare con un esperto professionista come il dottor Natali, cui va il nostro più sincero augurio per la sua nuova attività imprenditoriale” ha dichiarato Carlo Gatto, Presidente della Investimenti e Sviluppo S. P. A. “Sono molto contento di essere entrato a far parte di una realtà stimolante come Investimenti e Sviluppo – ha dichiarato Alessio Nati, neo nominato Amministratore Delegato di Investimenti e Sviluppo S. P. A. - e mi auguro di poter mettere a frutto l’esperienza acquisita in questi anni, contribuendo così all’ulteriore ampliamento del business. Sono fiducioso che a breve definiremo le nuove linee guida del Piano Industriale con l’obiettivo di individuare nuove opportunità in settori strategici e ad alto potenziale di crescita” .  
   
   
OGGI IN FIERA A BARI PRESENTAZIONE DELLA "GUIDA AGLI INVESTIMENTI SOCIALI"  
 
Bari, 18 settembre 2008 - È possibile investire nel sociale in Puglia? E come si fa? Con quali strumenti? Lo dice un volumetto fresco di stampa, firmato dall’assessorato regionale alla Solidarietà sociale. Si tratta della seconda pubblicazione della collana “Puglia Sociale”, utilissimo strumento per la conoscenza delle opportunità, degli investimenti, degli strumenti per un corretto utilizzo dei fondi disponibili nell’ambito del sociale in Puglia. Verrà presentata nell’ambito del convegno “Il welfare in Puglia sotto la lente” a Bari il 18 settembre presso la Fiera del Levante, a partire dalle ore 15 presso la sala Convegni del Padiglione 152. Due le sezioni della Guida. La prima riguarda le priorità regionali della programmazione strategica 2007-2013 in ambito sociale e sociosanitario per orientare gli investimenti in Puglia e fornisce tutte le indicazioni su come i fondi strutturali intersecano le normative regionali vigenti, in primis il regolamento regionale n. 4 del 18 febbraio 2007 e le successive modificazioni (Regolamento regionale n. 19 del 7. 08. 2008). E’ centrale la chiara distinzione tra programmazione ordinaria e programmazione straordinaria o aggiuntiva e tra i relativi strumenti: Piano regionale politiche sociali con i Piani sociali di zona rispetto al Po Fesr 2007-2013 con le relative procedure attuative. La seconda sezione, mette sotto la lente d’ingrandimento l’utilizzo dei fondi strutturali e specifica le caratteristiche e gli interventi ammissibili, i soggetti che vi possono accedere, le modalità di accesso, i vincoli per il finanziamento, le spese ammissibili e la valutazione dei programmi di investimento, provando a offrire una lettura ragionata della normativa di riferimento. “È una stagione nuova per l’esigibilità dei diritti sociali e del diritto al benessere e alla dignità di tutti i cittadini e le cittadine pugliesi” commenta l’assessore Elena Gentile. “Si può passare dalle intenzioni alla realtà – continua l’assessore – solo se si sceglie con forza e con coraggio di investire risorse certe, secondo regole date e note a tutti, per la selezione dei più validi e coerenti programmi di investimento per la riqualificazione e l’adeguamento strutturale delle strutture e dei servizi già attivi, per la realizzazione di nuove strutture e di nuovi servizi, per la sperimentazione di modelli innovativi di intervento”. “Questa guida – spiega l’assessore Gentile - si propone di presentare in modo sintetico il quadro delle opportunità ma anche l’insieme degli elementi di conoscenza tecnici e specialistici necessari per approcciare con attenzione la materia e per approfondire ciascuno degli argomenti proposti all’interno delle rispettive organizzazioni. Perché se crescono le organizzazioni, anche le idee progettuali potranno concretizzarsi e potranno camminare su gambe robuste”. La Guida contiene in allegato un cd rom con tutta la normativa utile e con il regolamento regionale n. 4 del 18 febbraio 2007, raccordato con le ultime modifiche, per consentire una utile consultazione agli addetti ai lavori. Ai presenti nella giornata del 18 a Bari verrà consegnata una copia omaggio. La guida sarà poi distribuite nelle successive occasioni di lavoro pubblico che l’Assessorato alla Solidarietà avrà modo di promuovere. La stessa guida potrà essere scaricata, anche con i successivi aggiornamenti, dalle pagine di Puglia Sociale nel sito istituzionale della Regione, www. Regione. Puglia. It . .  
   
   
CONVEGNO SU: "RISCHIO DI LIQUIDITÀ E CONTINGENCY FUNDING PLANS"  
 
Milano, 18 settembre 2008 - Organizzato da Assiom in collaborazione con Abaxbank, che si terrà il prossimo 2 ottobre a Milano su un tema cruciale per il difficile momento di crisi che stanno affrontando i mercati finanziari internazionali: “Rischio di Liquidità e Contingency Funding Plans”. Le rappresentanze dei regulators domestici ed anglosassoni così come gli autorevoli speakers, che ci testimonieranno la loro esperienza di mercato dal lato del merito di credito e finanziario, contribuiranno a chiarire l´efficacia delle misure intraprese e le azioni che ancora andranno a supportare gli operatori nell´affrontare giornalmente gli effetti del credit crunch. .  
   
   
DATI ISTAT, LA LOMBARDIA TRAINA ITALIA  
 
Milano, 18 settembre 2008 - Secondo i dati diffusi ieri dall´Istat, le esportazioni italiane nel periodo gennaio-giugno 2008 sono cresciute del 5,9% rispetto allo stesso periodo dell´anno precedente. In particolare, in Lombardia hanno fatto registrare un incremento del 6,1%, portando introiti per oltre 53 milioni di euro. "Nella nostra regione - commenta l´assessore all´Industria, Romano La Russa - le esportazioni di prodotti petroliferi raffinati (+41,9%), di energia elettrica, gas e acqua (+23,2%), di prodotti dell´agricoltura e della pesca (+19,1%) e di alimentari e bevande (+14,5) hanno raggiunto cifre da record". "In Italia - aggiunge l´assessore La Russa - siamo la regione che contribuisce maggiormente all´export con una quota del 28,5% e nel mondo stiamo sempre più diventando sinonimo di garanzia e di qualità". "I risultati diffusi oggi - conclude La Russa - sono molto confortanti e ancora più importanti se si considera che i mercati internazionali non stanno certo vivendo un periodo felice. Quindi, questa è la strada su cui proseguire e lavoreremo perché anche nel prossimo semestre si possano mantenere questi trend di crescita, sicuri che il ´made in Lombardy´ non potrà che fare bene all´Italia e ai mercati internazionali". .  
   
   
MILANO RESTA FERMA  
 
Milano, 18 settembre 2008 - Secondo Pierfrancesco Majorino, capogruppo Pd Il Comune di Milano non si muove e la città ne risente. Quello che presentiamo è il primo di una serie di dossier, curati dal consigliere Marco Cormio, che pubblicamente verranno resi noti rispetto a tutto ciò che viene promesso e non realizzato. La macchina comunale, infatti, a dispetto di quanto viene affermato dal Sindaco non sta producendo i risultati sperati e la riorganizzazione del Comune, piuttosto salata dal punto di vista dei suoi costi complessivi, è servita a piazzare tizio o caio e non a far partire i cantieri. Ritardi, mancate pubblicazioni di bandi di gara, mancate approvazioni di progetti definitivi e quindi cantieri rinviati, scadenze non rispettate : tutto ciò comporta un blocco di opere non eseguite per circa 170 milioni di Euro. Il malfunzionamento del Comune è diffuso e generalizzato. Riguarda numerosi settori : trasporti, viabilità, edilizia residenziale, tutela del verde. Rimane bloccato a Ponte Lambro il Laboratorio di quartiere di Renzo Piano, non decolla il centro residenziale per disabili di Piazza Turro vivono pesanti ritardi le opere di riordino degli asili di Piazzale Martini e via Uccelli di Nemi. Tutto questo mentre, sul fronte governativo non c’è traccia, come ha affermato l’altro ieri il sottosegretario Castelli in un’intervista su “il Giornale” di due miliardi e mezzo relativi alle opere connesse all’Expo. Nel frattempo il centrodestra litiga e si ipotizzano stipendi da favola per l’amministratore dell’Expo che dovrebbe guadagnare svariati milioni di Euro: davvero un pessimo inizio. .  
   
   
TRIMESTRALE DELLA PROVINCIA DI BOLZANO, COMMERCIO ESTERO: IL 2° TRIMESTRE 2008 HA CHIUSO CON UN DISAVANZO PARI A 134,9 MILIONI DI EURO  
 
 Bolzano, 18 settembre 2008 - Nel 2° trimestre 2008 le esportazioni della provincia di Bolzano sono risultate pari a 851,3 milioni di euro, registrando un aumento del 9,2% rispetto allo stesso periodo dell´anno precedente. Le importazioni in provincia di Bolzano sono cresciute del 6,7%, raggiungendo un ammontare complessivo di 986,2 milioni di euro. La bilancia commerciale ha chiuso quindi con un disavanzo pari a 134,9 milioni di euro, contro i 145,1 milioni di euro del 2° trimestre 2007, diminuendo del 7,1%. A determinare il saldo negativo sono stati i rapporti commerciali con i partner comunitari (-253,5 milioni di euro), mentre con gli altri paesi il saldo è risultato positivo (+118,6 milioni di euro). Dall’analisi per paese di provenienza delle merci è emersa la consistente espansione delle importazioni dal secondo più importante partner: l’Austria (+23,8%). Le importazioni sono passate da 225,0 a 278,5 milioni di euro. La Germania ha registrato un +6,5%. Anche sul fronte delle esportazioni, l’Austria ha registrato un incremento considerevole (+17,8%). Si notano forti oscillazioni positive soprattutto per gli ultimi paesi entrati a far parte dell’Unione Europea, quali Repubblica Ceca (+18,9%), Ungheria (+23,4%), Romania (+65,1%), Bulgaria (+114,4%), Slovenia (+27,9%) e Cipro (+43,3%). Il disavanzo commerciale nei confronti dei principali partners commerciali è risultato peggiore rispetto al 2° trimestre 2007: verso la Germania è salito da -149,7 a -177,6 milioni di euro, verso l’Austria: da -154,0 a -194,9, andando quindi ad incidere sul disavanzo totale. I saldi positivi registrati con i paesi extra-Ue hanno contribuito a migliorare la bilancia commerciale, tamponando il disavanzo originato dagli scambi commerciali con i paesi dell’Unione Europea. Il saldo positivo della bilancia commerciale con i paesi extra-Ue è cresciuto dagli 81,3 milioni di euro rilevati nel 2° trimestre 2007, ai 118,6 dello stesso periodo del 2008. L’incremento è stato pari al 45,9%. Questo risultato è da ricondurre anche al rialzo delle esportazioni degli altri paesi europei non Ue (+15,4%) e alla considerevole flessione delle importazioni degli stessi (-61,1%). Per quanto riguarda le esportazioni, è da rilevare il continuo aumento verso l’Asia (+10,9%), che, con 69,1 milioni di euro, rappresenta l’8,1% delle esportazioni totali e garantisce un saldo commerciale di 27,1 milioni di euro. . .  
   
   
GLI STATUTI DI AUTONOMIA NELL´EUROPA DELLE REGIONI, UN CONVEGNO A CAGLIARI  
 
Cagliari, 18 Settembre 2008 - Si terrà sabato 20 settembre alle 10, al T Hotel di Cagliari, il convegno internazionale dal titolo "Gli Statuti di Autonomia nell´Europa delle Regioni". L´evento rientra nell´ambito delle iniziative per i 60 anni di Autonomia Speciale della Sardegna e rappresenta un momento di confronto tra cinque esperienze importanti di regionalismo sviluppate in Europa quali Sardegna, Sicilia, Trentino, Catalogna e Paesi Baschi. Il convegno si aprirà con i saluti del presidente del Consiglio Regionale della Sardegna Giacomo Spissu. L´introduzione dei lavori sarà a cura dell´assessore regionale alle Riforme Massimo Dadea, mentre il coordinatore dell´incontro sarà il presidente emerito della Corte Costituzionale Valerio Onida. Sono poi previsti gli interventi del Presidente emerito della Repubblica Italiana, Francesco Cossiga, del Presidente della Provincia Autonoma di Trento, Lorenzo Dellai, del Presidente della Comunità Autonoma dei Paesi Baschi, Juan José Ibarretxe Markuartu, del Presidente della Regione Autonoma Siciliana, Raffaele Lombardo e del Presidente della Comunità Autonoma di Catalogna José Montilla. L´intervento conclusivo sarà del Presidente della Regione Autonoma della Sardegna Renato Soru. Al convegno è stato invitato il Ministro della Semplificazione normativa Roberto Calderoli.  
   
   
FEDERALISMO FISCALE. CONFERENZA STRAORDINARIA REGIONI: ASSESSORE COPPOLA  
 
Roma, 18 settembre 2008 - “Una strada che non sarà mai in discesa, comunque il confronto è sempre positivo, soprattutto ora che la conclusione è vicina”. A dirlo è l’assessore regionale al bilancio del Veneto Isi Coppola al termine della riunione straordinaria della Conferenza delle Regioni sulla proposta del governo in materia di federalismo fiscale. “E’ stata una giornata lunga e faticosa – ha commentato l’assessore – soprattutto dal punto di vista degli equilibri sia politici, che territoriali. E’ un po’ cambiato il clima e alcune sfumature si colgono nel rapporto che hanno le Regioni di centrosinistra nei confronti di questo governo. Tuttavia è prevalsa la volontà di arrivare ad una definizione in quanto dobbiamo consegnare gli emendamenti al testo della proposta. Ci sarà una conferenza unificata domani (oggi) e poi un’altra il 25 settembre, quando le Regioni saranno chiamate a dare un parere definitivo”. “Come sistema delle Regioni – ha spiegato l’assessore Coppola - abbiamo chiesto di accelerare quanto più possibile i decreti attuativi che nel testo del governo è previsto siano adottati entro 24 mesi. Chiederemo di adottarli entro 12 mesi anche se alcune Regioni del sud, senza con questo colpevolizzare nessuno, preferirebbero 24 mesi. Noi del Veneto abbiamo chiesto, per provocazione, addirittura 6 mesi. Questo per dare la misura di come si sia entrati a scandagliare articolo per articolo, parola per parola, virgola per virgola di un testo che per buona parte ha tenuto in considerazione il lavoro delle Regioni e che per certi versi è anche migliorativo”. L’assessore Coppola ha sottolineato che il Veneto ha ribadito in particolare l’attenzione all’attività di recupero fiscale, ritenendo che all’interno del fondo perequativo non debba assolutamente andare calcolata l’autonomia tributaria riferibile alla capacità fiscale di ogni territorio. “E’ un principio che abbiamo sempre sottolineato non per egoismo – ha spiegato - ma perchè vogliamo che sia riconosciuto il merito di saper creare ricchezza, fermo restando che questa capacità per buona parte la mettiamo a disposizione del fondo perequativo, quindi senza nessun egoismo. Inoltre vogliamo che non vada nel fondo perequativo tutta l’attività di recupero fiscale. Era un punto non chiarissimo che secondo noi andava evidenziato, in quanto sia il recupero fiscale, sia la capacità fiscale sono “meriti” che devono restare sul territorio. Il Veneto ha voluto anche sottolineare l’importanza di tenere nella giusta considerazione le specifiche realtà territoriali con particolare riferimento ai comuni che sono in prossimità con altri Stati e con Regioni a statuto speciale. Abbiamo voluto fortemente condividere e mantenere l’attenzione nei confronti di queste realtà territoriali”. “Inoltre – ha dichiarato l’assessore Coppola - io non posso stare al tavolo senza pensare ad anche un movimento d’opinione come quello dei cosiddetti sindaci del 20% Irpef, ai quali molto dobbiamo per il lavoro e l’attenzione in un momento in cui c’è grande sensibilità su questi temi. Rispetto ad altre Regioni, quindi, noi arriviamo con delle responsabilità di risposta al territorio che sono assolutamente importanti”. La discussione è rimasta aperta sull’articolo della proposta che riguarda il coordinamento della finanza delle Regioni a statuto speciale e delle Province autonome. ”Sicuramente – ha concluso l’assessore - l’impianto della legge ricalca il lavoro fatto dalle Regioni e l’apporto sempre puntuale del Veneto in materia di federalismo fiscale. E’ evidente che la partita si giocherà soprattutto nei decreti attuativi, quando si dovranno determinare i costi standard e l’attuazione in termini concreti e numerici del federalismo. Ritengo che la bontà di questa riforma deriverà soprattutto dalla misura con cui riusciremo a dare risposte concrete ai cittadini che si attendono dal federalismo una maggiore e migliore qualità della vita in termini di pressione fiscale e quindi di risorse a disposizione. La vera sfida è coniugare il federalismo con le attese dei cittadini”. .  
   
   
BASILICATA, FEDERALISMO, DE FILIPPO: NUOVO PROTAGONISMO DELLE REGIONI  
 
Roma, 18 settembre 2008 - “Il dibattito sul disegno di legge delega del Federalismo fiscale è stato ampio e soddisfacente”. Con queste parole il presidente della Regione Basilicata, Vito De Filippo, ha commentato i lavori della prima giornata della conferenza dei Presidenti svoltasi ieri a Roma. “Le posizioni delle regioni – ha aggiunto De Filippo - risultano essere ampiamente unitarie e incentrate su principi importanti quali quelli della responsabilità, dell’efficienza, della solidarietà e dell’equità. In particolare, risultano particolarmente qualificanti, in questa prima fase, i risultati raggiunti in sede di conferenza: devono essere garantite le regioni di piccole dimensioni nell’articolazione dei servizi dal fondo perequativo, vi è una più stringente attività e responsabilità delle regioni sulla definizione dei costi standard e dei successivi decreti delegati attuativi del federalismo, sono indicati tempistica e strumenti di garanzia che le regioni potranno utilizzare per verificare il graduale avanzamento delle loro capacità fiscali. In sostanza – continua De Filippo - le regioni hanno emendato il disegno di legge delega di Calderoli riproponendo le posizioni già assunte con il precedente governo e rafforzando ulteriormente le garanzie sulla definizione dei costi standard e sulla copertura dei servizi essenziali ai cittadini. In conclusione si guarda alla responsabilità dei territori e a un nuovo protagonismo delle regioni, senza rischi per i diritti fondamentali di cittadinanza”. Ora la posizione dei presidenti delle Regioni passa in sede di conferenza unificata e il governo nazionale dovrà valutare gli emendamenti presentati. .  
   
   
FINANZA FVG: SAVINO SU ATTUAZIONE FEDERALISMO FISCALE  
 
Trieste, 18 settembre 2008 - "L´attuazione del federalismo fiscale nelle Regioni a Statuto speciale e nelle Province autonome deve certamente tener conto delle specificità locali, senza tuttavia intaccare il principio di solidarietà e senso del dovere nei confronti della finanza statale". A sostenerlo è l´assessore regionale alle Risorse economiche e finanziarie del Friuli Venezia Giulia Sandra Savino, al termine della riunione, che si è svolta a Roma, tra i responsabili finanziari delle Regioni e Province autonome. Nel corso dell´incontro è stato esaminato lo schema di disegno di legge "Attuazione dell´articolo 19 della Costituzione: delega al governo in materia di federalismo fiscale", e in particolare l´articolo 20 della bozza, espressamente dedicato alle Regioni a Statuto speciale e alle Province autonome. Il coordinamento della finanza statale con quella delle Regioni e Province autonome avverrà, secondo quanto stabilito nella bozza del disegno di legge, con criteri e modalità stabilite da norme di attuazione dei rispettivi Statuti, tenendo conto anche dei problemi specifici dei singoli territori regionali e provinciali. Una delle specificità oggettive del Friuli Venezia Giulia - sottolinea l´assessore - è rappresentato proprio dalla sua collocazione geografica, di regione posta al confine con Paesi dove la pressione fiscale sulle attività economiche è notevolmente inferiore o dove, come in Slovenia, il livello di aiuti pubblici alle imprese consentito dalle norme comunitarie è nettamente più alto. Da ciò la previsione di strumenti speciali di fiscalità di vantaggio nell´ambito dell´attuazione del federalismo fiscale, come confermato dallo stesso ministro degli Affari esteri Franco Frattini nella sua recente visita in regione. Tuttavia, secondo l´assessore Savino, l´attuazione flessibile del federalismo fiscale nelle Regioni autonome, a seconda delle specifiche situazioni locali, non può essere forzato eccessivamente, con il rischio di intaccare il principio di solidarietà nazionale. L´assessore si riferisce in particolare al criterio del reddito pro-capite, pure indicato nella bozza dell´articolo 20, su cui le Regioni Sicilia e Sardegna hanno proposto nel corso della riunione alcuni emendamenti. .  
   
   
INCONTRO TRA BURLANDO E LETTA SU RIDUZIONI FISCALI  
 
Genova, 18 Settembre 2008 - Dopo l´invio al Governo della lettera della Giunta regionale ligure con sette punti da mettere al centro di un confronto, si è svolto nella serata di martedì 16 - un incontro tra il presidente della Regione Liguria Claudio Burlando e il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Gianni Letta. "Dal sottosegretario Letta - ha dichiarato Claudio Burlando - abbiamo avuto la manifestazione di disponibilità ad affrontare e risolvere innanzitutto il problema della riduzione delle tasse da parte della Regione Liguria, in ragione del miglioramento dei conti della nostra sanità". Si tratta del primo punto messo all´ordine del giorno dalla lettera della Giunta regionale, nel quale si ricorda che la Liguria, dopo avere eliminato l´addizionale Ire ai 288 mila contribuenti con fasce di reddito tra i 13 mila e i 20 mila euro annui, ha deciso di eliminare con la finanziaria 2008 anche le addizionali per i contribuenti con redditi tra 20 mila e 25 mila euro, che sono 142 mila. Nella lettera si sottolinea che questo intervento, senza costi per l´erario, non dovrebbe comportare l´esclusione della Liguria dalle risorse del "fondino" della sanità. Nell´incontro si è sottolineato che potrebbe anche non essere necessaria una specifica norma in legge finanziaria, ma la sola approvazione da parte del governo della legge finanziaria regionale. Del tema - questo l´impegno di Letta - si ricomincerà a parlare subito dopo la riunione prevista oggi, mercoledì 17 con il governo e le regioni. Diversamente da quanto era stato previsto l´incontro con Berlusconi riguarderà solo le regioni nelle quali è stato nominato il commissario ad acta, quindi non la Liguria. .  
   
   
LE INTESE PROGRAMMATICHE DI AREA SONO UNA PROVA GENERALE DI FEDERALISMO. LE DIECI DEL VENETO CENTRALE SI SONO MESSE IN RETE  
 
Schio, 18 settembre 2008 - “Le intese programmatiche d’ area permettono ai comuni di progettare, di collaborare e di agire in sinergia a vantaggio dei cittadini e dell’intera collettività. Alla Regione del Veneto viene affidato un ruolo importante di coordinamento e di condivisione. E’ una prova generale di federalismo dal centro alla periferia, la testimonianza concreta della volontà della nostra regione di decentrare, dove possibile e nell’interesse dei veneti, le competenze e le responsabilità. ” Così l’assessore all’Economia, Vendemiano Sartor, ha accolto ieri pomeriggio i sindaci delle amministrazioni locali del Veneto centrale riuniti nella sala consiliare del municipio di Schio, Vicenza. Il disegno politico di sviluppo e la valorizzazione del territorio passano oggi attraverso le azioni condivise delle dieci intese programmatiche d’area che interessano rispettivamente i territori dell’Alto Vicentino, del Camposampierese, della Castellana, dei Comuni dall’Astico al Brenta, del Medio Brenta, del Miranese, dell’Ovest Vicentino, della Pedemontana del Grappa, della Riviera del Brenta, delle Terre Alte della Marca Trevigiana. Per l’assessore regionale i comuni devono imparare, domani più di ieri, a fare gioco di squadra, a superare inopportuni localismi, a creare economie di scale, a mettere in rete le utility, a pensare oltre i confini comunali e provinciali. Ecco spiegata, dunque, la grande importanza delle intese programmatiche d’area che hanno superato le logiche dei vecchi patti territoriali per le aree depresse e sono divenute interessante strumento di progettualità. L’area geografica del Veneto centrale interessa quattro capoluoghi, e cioè Vicenza, Padova, Venezia e Treviso, comprende 162 comuni, ospita un milione e 300 mila abitanti, accoglie 112 mila unità produttive. Per la prima volta il tavolo di coordinamento permanente tra le dieci intese programmatiche ha siglato un protocollo d’intesa che consente di mettere in rete anche le associazioni di categoria, le parti sociali e le istituzioni. “Un modello di azione che dimostra - ha concluso Vendemiano Sartor - di credere fortemente nell’integrazione, oltre i localismi e con attenzione soprattutto a tematiche quali l’energia, la viabilità, la fiscalità, l’accesso alle risorse, le vie telematiche di comunicazione, la produttività. ” .  
   
   
DALLA REGIONE 19 MILIONI DI EURO PER LE FASCE PIÙ DEBOLI LA TOSCANA INVESTE NEL SOCIALE MENTRE IL GOVERNO HA ANNUNCIATO TAGLI  
 
Firenze, 18 settembre 2008 - La Toscana investe nel sociale. Sono quasi 19 i milioni di euro messi a disposizione per 163 progetti. É questo il punto chiave dell´Accordo di programma che Regione e Comuni, Province, Asl, Società della Salute e Comunità Montane della Toscana hanno firmato ieri mattina all´Istituto degli Innocenti a Firenze. «Investiamo una cifra importante – ha spiegato l´assessore alle politiche sociali Gianni Salvadori - in un momento di difficoltà generale, dando un segnale forte alle fasce più deboli della popolazione. La scelta della Regione va in controtendenza rispetto a quella del Governo che nei giorni scorsi ci ha manifestato l´intenzione di tagliare un terzo del fondo sociale nazionale, circa 300 milioni di euro. Per la Toscana significa un taglio di circa 18 milioni». L´intervento della Regione genererà un investimento comples! sivo di circa 77,5 milioni e mezzo di euro. «Si tratta d! i soldi veri – ha aggiunto Salvadori - per interventi immediatamente cantierabili e soprattutto si tratta di risorse per uno sviluppo vero della regione, per consentire a tante persone e tante famiglie di avere tanti spazi in più a disposizione per avere risposte ai loro bisogni». Un vincolo importante, previsto dall´Accordo firmato stamattina, riguarda l´approvazione da parte dei Comuni toscani dei cosiddetti Peba, Piani per l´Eliminazione delle Barriere Architettoniche. «Dovranno farlo entro il 2010 – ha chiarito l´assessore - Il mancato adeguamento comporterà la mancata erogazione dei contributi finalizzati a questo scopo. Si tratta di una vera e propria rivoluzione per l´accessibilità dei territori toscani. La Toscana ha infatti da più di 15 anni una legge regionale (la n. 47 del 1991 sull’eliminazione delle barriere architettoniche) che prevede da parte dei Comuni l´approvazione dei Peba. Finora però sono meno di ! trenta quelli che lo hanno fatto. La Regione si è impegnata anche a mettere a disposizione la propria competenza per consentire ai Comuni di dotarsi di questi strumenti». Lo stanziamento previsto dall´Accordo di programma sottoscritto all´Isitituto degli Innocenti avviene nell´ambito del Piano Pluriennale degli investimenti e costituisce l´ultima assegnazione di un programma avviato nel 2001. Con i precedenti aggiornamenti sono stati complessivamente ammessi a finanziamento e quindi approvati ben 581 progetti, 309 dei quali già completati. Complessivamente i progetti finanziati a partire dal 2001 sono stati 744 (compresi i 163 in questione), con un impegno finanziario della Regione che supera gli 85 milioni di euro ed un investimento complessivo di oltre 316 milioni di euro. Si va dalla ristrutturazione e realizzazione di centri di accoglienza per anziani (Rsa) e immigrati a strutture sportive, case famiglie per anziani e persone con dipendenze! , case di accoglienza per giovani madri, centri per favorire l! ’a ttività di ragazzi e bambini e persone con disabilità, centri polivalenti, strutture per la riabilitazione, comunità per minori e famiglie, alloggi per anziani e persone non autosufficienti, sportelli unici per gli immigrati. Ed ancora, abbattimento di barriere architettoniche all’interno di uffici e luoghi pubblici, scuole e impianti sportivi e risistemazione di aree verdi e spazi ricreativi. I 163 progetti hanno un costo complessivo di oltre 77 milioni e mezzo di euro, il cofinanziamento della Regione ammonta esattamente a 18 milioni e 764 mila euro. Per numero di progetti finanziati troviamo in testa la provincia di Arezzo, con 38 progetti; seguono Firenze 35, Lucca 27, Pisa 17, Siena e Grosseto 12, Livorno 11, Pistoia 5, Massa-carrara 4 e Prato 2. In quanto a risorse la fetta più grande va a Firenze, quasi 6 milioni di euro. A seguire Pisa, 2 milioni e 654 mila euro, Lucca 2 milioni 358 mila euro, Arezzo 2 milioni 318 mila euro, Luc! ca poco più di due milioni di euro, Grosseto 950 mila euro, Massa-carrara e Prato con più di 700 mila euro, Siena 563 mila euro e Pistoia 419 mila euro. In relazione alla categoria invece il maggior numero di progetti (55) e di risorse (oltre 8 milioni e 200 mila euro) riguarda gli anziani. Seguono quelli destinati a rispondere a più esigenze (o polifunzionali), 30 per un totale di oltre 4 milioni e 100 mila euro, quelli per disabili e per abbattere barriere architettoniche, 53 in tutto per oltre 3 milioni e 300 mila euro, quindi quelli dedicati ai giovani (17 per 1 milione e 755 mila euro). Per quelli relativi a minori, immigrati e famiglie, 8 in tutto, l´apporto della Regione è di 1 milione e 200 mila euro. .  
   
   
L’INTERNAZIONALIZZAZIONE DELLE IMPRESE ITALIANE COMPETITIVITÀ E ATTRATTIVITÀ DEL MADE IN ITALY SE NE PARLA IL 26 SETTEMBRE ALL’ UNIVERSITÀ DI PAVIA, FACOLTÀ DI ECONOMIA  
 
Pavia, 18 settembre 2008 - Da alcuni anni il dibattito in materia di internazionalizzazione dell´impresa si è fatto più acceso e variegato; a questo tema l’Accademia Italiana di Economia Aziendale (Aidea), il Dipartimento di ricerche aziendali “R. Argenziano” e il Centre for International Business and the International Economy dell’Università di Pavia dedicano il 26 settembre il convegno “L’internazionalizzazione delle imprese italiane. Competitività e attrattività del made in Italy”. Con il dispiegarsi dei processi di globalizzazione, l´apertura internazionale dell´impresa è divenuta una condizione di esistenza dell´azienda stessa e non tanto uno dei possibili veicoli di crescita. Infatti, da un lato si sono generalizzati ed intensificati i processi di internazionalizzazione di attività economiche già interessati dal fenomeno dell´apertura internazionale, mentre dall´altro attività economiche prima ritenute estranee alla logica di espansione e competizione internazionale - le cosiddette sheltered industries - sono state interessate in misura crescente da questi fenomeni. Il convegno “L’internazionalizzazione delle imprese italiane” – organizzato con il sostegno di Credito Valtellinese, Camera di Commercio e Unione Industriali di Pavia e con il patrocinio dell’Istituto Regionale di Ricerca della Lombardia - intende ribadire i temi "storici" della letteratura aziendalistica italiana, ma al tempo stesso far emergere i fattori di cambiamento e di novità, che emergono dal gruppo di studio e attenzione dell’Aidea: l´Italia e suoi sistemi locali vengono analizzati anche nella prospettiva della attrattività rispetto ad altre destinazioni da parte delle imprese estere. I processi attuali e potenziali di investimento estero in Italia e nei distretti industriali italiani costituiscono uno dei principali fattori di evoluzione dei sistemi stessi nei prossimi anni; i nuovi protagonisti dello sviluppo internazionale appartengono a settori ad alta tecnologia ma anche a settori tradizionali dove si rinnovano profondamente le logiche strategiche e dove le relazioni locale-globale si articolano in complesse archittetture che interessano distretti, filiere e reti translocali; i nuovi protagonisti dello sviluppo internazionale sono portatori di nuovi modelli imprenditorialità, come avviene nel caso delle sempre più diffuse aziende "nate globali" e della emergente imprenditoria etnica. Dopo l’apertura (ore 10,30) del Presidente Aidea Roberto Cafferata, Roger Strange (Senior Lecturer in Economics in the Department of Management del King´s College di Londra) terrà una key note su “A Perspective on the International Business Research Agenda and on the Relevance of Studies on Italian Firms”; quindi Antonella Zucchella (Università di Pavia) e Cosetta Pepe (Università "Tor Vergata" di Roma) presenteranno i lavori dei gruppi di studio e attenzione Aidea sull´internazionalizzazione delle imprese italiane. All’esposizione dei contributi da parte dei vari gruppi di ricerca, farà seguito, in chiusura, il dibattito tra Alberto Brugnoli, Professore di Economia Regionale all’Università di Bergamo e Direttore Irer, Giovanni Fraquelli, Professore di Economia e gestione delle imprese all’Università del Piemonte Orientale e Gianfranco Caprioli, Direttore Generale - Direzione Generale Promozione degli Scambi del Ministero dello Sviluppo Economico. Programma: 10:30 - Saluto delle Autorità; 10:45 - apertura lavori Roberto Cafferata, Presidente Aidea. 11:00 - Key Note Speech “A Perspective on the International Business Research Agenda and on the Relevance of Studies on Italian Firms” - Roger Strange, Senior Lecturer in Economics in the Department of Management, King´s College – London. 11:45 - Presentazione dei lavori del gruppo di studio e attenzione Aidea sulla internazionalizzazione delle imprese italiane Antonella Zucchella, Università degli Studi di Pavia Cosetta Pepe, Università "Tor Vergata" di Roma. 12:00 - Presentazioni dei contributi (parte 1) C. Benevolo, C. Caselli, D. Depperu , D. Cerrato , V. Marino, C. Gallucci, G. Mainolfi, C. Pepe, F. Musso, C. Cerruti, E. Del bufalo. 14:00 - Presentazione dei contributi (parte 2) L. Zanni, A. Zucchella, F. Belussi, A. Sammarra, S. R. Sedita, M. Chiarvesio, E. Di Maria, A. Majocchi, M. Presutti, A. Onetti, L. Fratocchi, D. Maddaloni. 15:00 - La parola ai discussants Alberto Brugnoli, Professore di Economia Regionale, Università di Bergamo, Direttore Irer Giovanni Fraquelli, Professore di economia e gestione delle imprese, Università degli Studi del Piemonte Orientale “Amedeo Avogadro”, Novara Gianfranco Caprioli, Direttore Generale - Direzione Generale Promozione degli Scambi - Ministero dello Sviluppo Economico. .  
   
   
CONVEGNO ASSEPRIM: CHI È UN LEADER? COME LO SI DIVENTA? COME SI PASSA DALL’ESSERE UN CAPO QUALUNQUE A UN VERO E PROPRIO LEADER E TRASCINATORE?  
 
 Milano, 18 settembre 2008 - Asseprim (Associazione Servizi Professionali per le Imprese) ha organizzato per oggi il convegno: “Da capo a leader: storia di un’avventura possibile”. Ad aprire i lavori sarà il presidente di Asseprim Umberto Bellini. Modererà Luciano Ziarelli L’evento si terrà dalle ore 14 in corso Venezia, 49 (M1 – Porta Venezia/palestro), Milano. Presso l’Unione del Commercio Turismo Servizi e Professioni. Sala commercio. Chi è un leader? Come lo si diventa? Come si passa dall’essere un capo qualunque a un vero e proprio leader e trascinatore? Si racconta e si riflette dell’importanza della lealtà, della forza d’animo e della coesione tra compagni di squadra esercitate in condizioni non ordinarie e, per questo, utili da fotografare nella nostra mente, per fare emergere poi, individualmente, i fondamentali della leadership da esercitare innanzitutto verso se stessi e poi, magari, anche verso gli altri. .  
   
   
BOLZANO: È NATA LA “PIATTAFORMA DI SERVIZI” PER L’ACCESSO AL CREDITO DELLE COOPERATIVE SOCIALI E DELLE ASSOCIAZIONI SOCIO-SANITARIE  
 
 Bolzano, 18 settembre 2008 - Il Dipartimento lavoro e cooperative informa che lunedì 1° settembre è stato costituito il Consorzio di Cooperative di Garanzia previsto dalla L. P. N. 12/2006 e denominato “Piattaforma di Servizi”. Prendono parte alla nuova “Piattaforma di Servizi” il Confidi, la Cooperativa di garanzia del settore industriale, Fidimpresa, Cna e Confesercenti e Socialfidi, che garantiscono l’accesso al Credito per le cooperative sociali e le associazioni socio-sanitarie. Presidente della Piattaforma è stato nominato Ugo Pedrotti, vicepresidente Luca Baldo. La sede della “Piattaforma di Servizi” è in Corso Libertà, 30 a Bolzano, presso il Confidi. Il presidente Ugo Pedrotti ha dichiarato la propria soddisfazione per la costituzione della Piattaforma che fornirà servizi e consulenze alle cooperative associate ed ha auspicato l’adesione di altre cooperative di garanzia quanto prima. .  
   
   
MERCATO DEL LAVORO NEWS, IN ALTO ADIGE CIRCA 5 MILA APPRENDISTI IN CUCINA REGNA L’UOMO  
 
 Bolzano, 18 settembre 2008 - E´ dedicato all´apprendistato l´ultimo numero di "Mercato del lavoro news", pubblicazione dell´Osservatorio provinciale mercato del lavoro. Nel 2007 risultavano in Provincia di Bolzano 5mila contratti di apprendistato, 3. 200 dei quali stipulati nell´ultimo anno. I dati rilevati dall´Osservatorio provinciale mercato del lavoro registrano, negli ultimi cinque anni, una sostanziale stabilità nel numero di giovani formati tramite il sistema dell´apprendistato, a fronte, però, di una costante crescita degli alunni delle scuole superiori e professionali a tempo pieno. Per quanto riguarda l´andamento annuale dei nuovi rapporti di apprendistato, si registrano notevoli oscillazioni con evidenti picchi nei mesi di luglio e settembre. I due terzi dei contratti di apprendistato sono stipulati da ragazzi maschi, che si dimostrano dunque decisamente più interessati a questo tipo di formazione. La differenza tra ragazzi e ragazze si ripercuote anche sui settori professionali: i maschi prediligono i mestieri di cuoco, elettricista o muratore, mentre le femmine puntano su cameriera e commessa. Apprendisti sul mercato del lavoro locale Nel 2007 risultavano occupati mediamente 5 000 apprendisti, che corrisponde al 3% dell’occupazione dipendente. Negli ultimi cinque anni il numero di giovani formati tramite questo sistema è rimasto relativamente stabile, mentre è cresciuto il numero degli alunni nelle scuole superiori e professionali a tempo pieno. Dal 1998 si nota un calo medio annuo dell’ 1,6%. Questa riduzione è solo in parte dovuta al calo demografico dei giovani, e mostra come i cambiamenti nel mondo della scuola si ripercuotano sul mercato del lavoro. Complessivamente in provincia di Bolzano ci sono meno apprendiste che apprendisti (rispettivamente 28% e 72%). Tra quest’ultimi si è registrato dal 1998 ad oggi un calo medio annuo dell’1,1%, mentre tra le ragazze il calo è stato del 2,7%. Le professioni più frequenti – 2007 Donne Fonte: Ufficio osservazione mercato del lavoro: Parrucchiera 10,4%; Operatrice d´ufficio 11,4%; Cuoca 13,7%; Cameriera 18,1%; Commessa 21,6%. Altre professioni 24,8%; Uomini:tecnico vendite 6,5%; Falegname 7,1%; Cameriere 5,4%; Elettrotecnico 7,6%; Muratore 9,7%; Cuoco 14,5%; altre professioni 49,2% Mercato del lavoro - Le ragazze iniziano l’apprendistato prevalentemente nel commercio (38%), nel settore alberghiero e della ristorazione (14%) e negli altri servizi privati (30%). I ragazzi aspirano maggiormente ad un contratto d’apprendistato presso ditte artigianali dell’edilizia (30%), del settore produttivo (26%) e nel commercio (20%). Soprattutto nel commercio e nel settore alberghiero si nota una differenza di genere nei trend occupazionali: nel 1998 in entrambi i settori erano occupate più apprendiste che apprendisti, mentre a partire dal 2002 il rapporto si è invertito. Nel 2007 sono stati stipulati complessivamente 3 215 nuovi contratti di apprendistato, due terzi da ragazzi e solo un terzo da ragazze. Sono soprattutto i maschi a preferire la formazione presso la scuola professionale piuttosto che proseguire con una scuola a tempo pieno. Il numero dei nuovi rapporti di apprendistato stipulati nel corso dell’anno è caratterizzato da oscillazioni con evidenti picchi a luglio e a settembre. Negli ultimi anni i nuovi rapporti di apprendistato stipulati riguardavano maggiormente le seguenti professioni: cuoco, cameriera, commesso di vendita, muratore, elettrotecnico, operatore d’ufficio, falegname e parrucchiere. Nell’ordine di scelta della professione preferita non ci sono state nel tempo variazioni significative. Ci sono però differenze nella scelta della professione tra maschi e femmine. La scelta delle ragazze si focalizza su poche professioni, mentre i ragazzi hanno interessi più differenziati. Dal 2004 il 90% delle scelte delle ragazze si concentra su 10 professioni, mentre tra i ragazzi solo il 70% sceglie una delle 10 professioni più richieste. .  
   
   
VERBANO CUSIO OSSOLA: NUOVA STAGIONE DI CORSI GRATUITI PER IMPRESE  
 
 Baveno, 18 settembre 2008 - Pro-azione, in collaborazione con la Camera di Commercio del Verbano Cusio Ossola, da sempre sensibile alle problematiche delle imprese e alla loro necessità di innovazione, organizza gratuitamente un ciclo di seminari, rivolto a tutte le imprese del territorio. Nel mese di novembre 2007, infatti, ha preso l´avvio il Progetto Pro-azione finanziato dal Ministero del Lavoro e realizzato da Ial Cisl Nazionale in partnership con Enaip, Api Formazione Torino, Api Varese, Casa di Carità Arti e Mestieri, Centro Servizi Pmi, Cespim, attraverso un Protocollo d´intesa sottoscritto dalle Regioni Emilia Romagna, Liguria, Lombardia, Piemonte e Veneto. L´obiettivo del progetto è fornire alle imprese strumenti metodologici ed approcci di intervento idonei ad affrontare con successo i processi di cambiamento della società e dei nuovi mercati. I due corsi si svolgeranno presso la sede camerale di Baveno (Villa Fedora, S. S. Del Sempione 4), dalle ore 14. 00 alle ore 18. 00, secondo il seguente calendario. 1) “Le strategie vincenti di Customer Relationship Management per le Pmi” (16 ore) Mercoledì 5 novembre Mercoledì 12 novembre; Mercoledì 19 novembre Mercoledì 26 novembre. Il corso fornisce indicazioni utili su come relazionarsi correttamente con il cliente e potenziare le abilità comunicative anche attraverso strumenti informatici. 2)“Per una gestione eccellente dei progetti aziendali: il Project Management” (20 ore); Giovedì 30 ottobre Giovedì 6 novembre; Giovedì 13 novembre Giovedì 20 novembre; Giovedì 27 novembre. Il percorso formativo si propone di fornire i più importanti strumenti metodologici e operativi necessari per pianificare, realizzare, monitorare e controllare un progetto. Dal sito internet della Camera di Commercio – www. Vb. Camcom. It- è possibile scaricare le schede di adesione individuali e per le imprese, il programma dettagliato e il calendario dei due seminari. Per partecipare basterà inviare via fax al Servizio Promozione delle Imprese della Camera di Commercio del Vco (n. 0323/922054) la scheda di adesione, debitamente compilata e firmata entro martedì 30 settembre p. V. .  
   
   
IV CONVEGNO NAZIONALE SULLA SICUREZZA NEI LUOGHI DI LAVORO.  
 
 Ancona, 18 Settembre 2008 - ´Non bisogna mai calare l´attenzione sul tema della prevenzione e della sicurezza nei luoghi di lavoro, che va affrontato sotto molteplici punti di vista, primo fra tutti quello della formazione e informazione. ´ Lo ha sostenuto ieri mattina all´Hotel La Fonte di Portonovo, l´assessore regionale al Lavoro, Ugo Ascoli intervenendo all´apertura del Iv Convegno nazionale, organizzato dalla Societa` di Medicina Italiana del Lavoro e Igiene Industriale(simlii), dedicata appunto alla salute, sicurezza e prevenzione nei luoghi di lavoro. Ascoli ha ribadito l´importanza di continuare a studiare approfonditamente il problema anche se ´ secondo i dati Inail- si registra un lieve miglioramento sul numero degli incidenti. Tuttavia sono dati sempre opinabili, dal momento che sfuggono gli infortuni accaduti nel ´lavoro sommerso´. Ugualmente ´ ha sottolineato Ascoli ´ non abbiamo la certezza delle statistiche sulle malattie professionali, anche per la complessita` della diagnosi. Addirittura ´ ha continuato - le stime dell´Organizzazione Internazionale del Lavoro, ci dicono che per ogni morte sul lavoro occorre calcolarne almeno altre 4 a causa di malattie professionali. L´assessore regionale ha anche fornito alcuni dati Inail , come spunto di riflessione. Dal 2001 al 2007 in Italia si sono verificati 6 milioni e 740. 161 infortuni sul lavoro registrati; i casi mortali sono stati 9. 588. La tendenza va verso una leggera diminuzione di entrambe le voci. Stessa tendenza anche per le Marche dove si registra un netto miglioramento (non siamo piu` nella bassa classifica ma in posizione intermedia). ´Ma e` anche vero ´ ha rimarcato Ascoli ´ che se guardiamo i dati dal 2005, cioe` negli ultimi tre anni, nel corso dei quali gli infortuni sul lavoro sono stati 100. 079 di cui 105 mortali, la situazione non e` comunque consolante. E i soggetti maggiormente colpiti sono gli emigrati, i lavoratori precari e i giovani. Rimane quindi un problema di grande spessore e che rende piu` deboli i deboli, colpendo cioe` fasce gia` vulnerabili di popolazione, che non possiedono adeguati strumenti di conoscenza o di esperienza. ´ ´La Regione Marche ´ ha poi aggiunto Ascoli - ha eletto a priorita` il tema della sicurezza e prevenzione nei luoghi di lavoro e si sta fortemente impegnando per la formazione e informazione, stanziando ogni anno una notevole quota delle risorse Fse per la realizzazione di percorsi formativi. A dimostrazione dell´attenzione della Regione, la scelta di formare le nuove figure dei Rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza (Rls) e degli Addetti dei servizi di prevenzione e protezione aziendale, attraverso gli studi e le ricerche del Dipartimento Scienze sociali della facolta` di Economia. Inoltre come assessorato regionale al Lavoro, promuoviamo il valore della responsabilita` sociale d´impresa che trova uno dei pilastri proprio sulla promozione della sicurezza e prevenzione nei luoghi di lavoro. ´ Ascoli ha ricordato l´impegno significativo dell´Asur sul tema dei controlli e prevenzione e la proposta di legge regionale sugli appalti che tiene in massima considerazione il controllo nei cantieri. ´Certamente ´ ha concluso ´ per ottenere i migliori risultati c´e` bisogno di promuovere sempre piu` una cultura della prevenzione e della sicurezza e di sollecitare la massima attenzione e collaborazione delle associazioni di categoria, datoriali e delle organizzazioni professionali. .  
   
   
IMPRENDITORIA FEMMINILE IN TOSCANA - LA DINAMICA IMPRENDITORIALE DEL 1° SEMESTRE 2008  
 
Firenze, 18 settembre 2008 - Alla fine del mese di giugno 2008, le aziende guidate da donne iscritte ai Registri Camerali delle C. C. I. A. A. Della Toscana sono 97. 047 su 414. 909 imprese, incidendo sul complesso del sistema imprenditoriale regione per il 23,4%, ed una crescita tendenziale del +0,1%, contro il -0,9% delle altre imprese. Soffrono maggiormente le imprese del commercio, che hanno mostrato nel periodo preso in considerazione una inversione di tendenza, vanificando la leggera crescita osservata esattamente un anno fa. Questo è il quadro che emerge dall´Osservatorio sull´Imprenditoria Femminile, primo semestre 2008, curato da Unioncamere Toscana, in collaborazione con Regione Toscana, su dati forniti da Infocamere relativi al Registro Imprese delle Camere di Commercio. Nel confronto con le altre regioni benchmark la Toscana evidenzia un performance in termini di crescita imprenditoriale in linea con quella del Veneto, superiore alla Lombardia, e inferiore all´Emilia Romagna, alle Marche, e al Piemonte. Lo sviluppo delle imprese al femminile della nostra regione è risultato inoltre in linea con quello osservato a livello nazionale (+0,1%). Secondo le aggregazioni provinciali, solo le imprese femminili dell´interno hanno aumentato la loro consistenza (+0,5%), mentre tutte le altre, comprese anche quelle a minoranza femminile, sono diminuite (-0,3% per le femminili della costa). Aumentano in alcune province della nostra regione (Prato +3,5%, Pisa +1,3%, Livorno +0,6% e Firenze +0,3%) le imprese rosa a fronte di una situazione di stagnazione o addirittura di diminuzione rispetto alla compagine non femminile, in particolare nella provincia di Prato in cui il differenziale rispetto alle altre imprese è risultato particolarmente evidente. Non mancano poi province caratterizzate da andamenti di segno negativo (Lucca -0,1%, Massa Carrara -0,2%, Siena -0,4%, Pistoia -0,5%), nel caso di Grosseto anche preoccupanti (-3,2%), d´altro lato risulta doveroso segnalare che quest´ultimo dato risulta particolarmente distorto, anche rispetto a quanto avviene mediamente nelle altre province, dal numero di cessazioni di ufficio effettuate dalla relativa Camera di Commercio, che ha trascinato verso il basso la dinamica territoriale sia femminile che non (-3,7% per le imprese non femminili). Le imprese rosa rappresentano una quota più alta della media toscana (23,4%) nelle province di Grosseto (28,9%), Livorno (27,0%), Massa Carrara (25,2%) e Siena (23,9%). La variazione più consistente dell´indice è stata osservata nella provincia di Prato (+1,3%), che, pur continuando ad essere una delle province meno femminilizzate (23,3%), è riuscita a fine giugno a sorpassare, rispetto alla graduatoria provinciale del 2003, le province di Pistoia ( 21,8%), Lucca (22,5%) e Pisa (23,0%) e Arezzo (23,1%). Firenze rimane la provincia meno femminilizzata (21,5%). Si conferma ancora una volta come al momento dell´avvio della propria attività le imprenditrici toscane sempre più frequentemente decidono di dotare la propria impresa di una struttura più complessa e solida. Infatti non si arresta la crescita delle imprese costituite sotto forma societaria (+0,5%, contro il -1,7% delle non femminili). Questo sviluppo delle forme societarie è esclusivamente determinato dalla forte crescita delle società di capitale (+4,2%, contro una stagnazione delle imprese non femminili +0,4%), mentre le società di persone perdono nel corso di un anno l´1,4% delle imprese. Le ditte individuali, le quali rappresentano il 59,2% del complesso al femmine regionale, sono in leggera flessione (-0,2%, contro lo -0,4% di quelle maschili), mentre le cooperative hanno accresciuto il proprio numero di imprese del +4,8%. La dinamica per settori mette in evidenza la brusca inversione di tendenza del settore del commercio. Si presume che la crisi dei consumi che ha caratterizzato in particolar modo i primi sei mesi del 2008 ha prodotto i suoi effetti sulla dinamica imprenditoriale del commercio. Il settore in questione ha pertanto mostrato la peggiore performance in termini assoluti (-380 imprese, -1,4%), vanificando la leggera ripresa osservata nella precedente annualità, fenomeno che non ha comunque riguardato la sola componente femminile, ma tutto il comparto (17. 357, -1,1%). Nel dettaglio soffre maggiormente il commercio al dettaglio (-444 imprese -2,2%), contro un aumento del +1,0% nel commercio all´ingrosso (+61 imprese) e del +0,3% del settore delle riparazioni. Per contro le imprese in rosa hanno toccato punte di crescita nel settore delle costruzioni, aumentate rispetto alla fine del primo semestre del 2007 del +7,4% (+267), e in quello dei servizi alle imprese, che, pur rallentando il ritmo di crescita rispetto alle predenti annualità, ha fatto segnare un +367 attività (+3,0%). Inverte la tendenza invece lo sviluppo del settore manifatturiero, che dopo un leggero incremento osservato esattamente un anno fa, ha visto diminuire le imprese a maggioranza femminile dello 0,5%. Più dettagliatamente nel settore manifatturiero diminuiscono per il quinto anno consecutivo le imprese del comparto della moda (-131, -1,9%), frutto di una flessione delle imprese tessili (-152, -6,5%), ininterrottamente in diminuzione dal 2005, e delle imprese della concia (-26, -1,3%), che dopo un biennio di crescita tornano a diminuire, mentre controbilancia la crescita delle imprese del settore delle confezioni (+71, +2,5%). Prosegue, sempre nel manifatturiero, ormai senza soste dal 2004, la crescita nel settore alimentare (+3,3% +52). In crescita le imprese femminili nel settore degli alberghi e della ristorazione (+87, +1,1%), mentre non si arresta l´emorragia imprenditoriale nel settore dell´agricoltura (-189 imprese, cioè -1,3%), dinamica che non coinvolge la sola compagne femminili (per le non femminili -923, -2,0%) L´andamento su base annua osservato alla fine del primo semestre del 2008 delle persone iscritte al Registro Imprese si allinea a quello delle imprese registrate. Si assiste quindi ad una generalizzata diminuzione del numero di imprenditori sia femmine che maschi (rispettivamente -0,8% -1. 550, -1,3% -6. 781). In riguardo al ruolo imprenditoriale l´unica carica, femminile e non, che ha mostrato una dinamica di segno positivo è stata quella di Amministratrice (+0,6% contro un -0,2% dei colleghi maschi). Diminuiscono invece le consistenze delle altre tipologie di cariche. In particolare diminuiscono sensibilmente le Socie (-3,0%), dato questo che se confrontato con il trend positivo del numero di imprese costituite sotto forma societaria osservato in precedenza, lascia pensare, da una parte, ad una rimodulazione della formula imprenditoriale di società al femminile già esistenti, attraverso cioè una trasformazione della veste giuridica imprenditoriale (in considerazione anche della forte crescita delle società di capitale contro una diminuzione delle società di persone) accompagnata da una revisione delle rispettive compagini societarie, e dall´altra, a nuove costituzioni societarie caratterizzate da un contenuto numero di imprenditrici. Crescono le imprenditrici straniere: +8,3% quelle comunitarie, soprattutto provenienti dalla Romania (+26,0%, +208), le extra-comuntarie, grazie alle presenze cinesi (+13,1%, +378), marocchine (+17,3%, +48), e albanesi (+16,2%, +47),. Continuano invece a diminuire le imprenditrici italiane (-1,2%, -2. 189) con una flessione più marcata per le toscane (-1,4%, -1. 978) rispetto alle connazionali non residenti nella nostra regione (-0,6%, -211). .