Pubblicità | ARCHIVIO | FRASI IMPORTANTI | PICCOLO VOCABOLARIO
 







MARKETPRESS
  Notiziario
  Archivio
  Archivio Storico
  Visite a Marketpress
  Frasi importanti
  Piccolo vocabolario
  Programmi sul web




 


GIOVEDI

PAGINA 1 PAGINA 2 PAGINA 3 PAGINA 4 PAGINA 5 PAGINA 6 MODA E TENDENZE ALIMENTAZIONE
Notiziario Marketpress di Giovedì 28 Ottobre 2010
INTERVENTO DELLA COMMISSIONE EUROPEA PER MIGLIORARE LA CAPACITÀ DI REAZIONE DELL´UE ALLE CATASTROFI  
 
 Bruxelles, 28 ottobre 2010 - Si è compiuto il 26 ottobre un altro passo per migliorare e rendere più veloce ed efficace la reazione dell´Ue alle catastrofi: la Commissione europea ha difatti adottato una nuova comunicazione diretta a rafforzare la capacità dell´Unione in tale ambito – sia in termini di protezione civile che di aiuti umanitari. Questa nuova strategia persegue una soluzione a due livelli: in primo luogo col rafforzamento dell´attuale capacità di reazione europea e degli assetti di emergenza degli Stati membri e, in secondo luogo, con la creazione di un centro europeo di risposta alle emergenze, una nuova piattaforma per scambiare informazioni e rafforzare il coordinamento della reazione dell´Ue alle catastrofi. Kristalina Georgieva, Commissario europeo per la cooperazione internazionale, gli aiuti umanitari e la risposta alle crisi, ha dichiarato: "Dal 1975 il numero di catastrofi a livello mondiale è quintuplicato. In caso di catastrofi conta ogni singola ora: per questo l´Unione europea ha bisogno di un sistema che garantisca la disponibilità e l´uso immediati delle strutture fondamentali senza che occorra investire in nuove e costose risorse, affinché la nostra strategia di risposta sia non solo pianificata in modo efficace, ma sia anche economicamente conveniente. Per intervenire non dobbiamo certo aspettare la prossima grossa catastrofe." Le proposte odierne sono dirette a rafforzare il coordinamento della reazione alle catastrofi dell´Unione europea, sia all´interno che all´esterno delle frontiere. Per ottenere efficacia e coerenza, la comunicazione propone l´instaurazione di una capacità di reazione europea, e suggerisce la creazione di un pool volontario di determinate strutture d´emergenza nazionali e l´elaborazione di piani d´emergenza. La comunicazione prevede inoltre la creazione di un vero e proprio centro europeo di risposta alle emergenze, fondendo le unità di crisi dell´Ufficio per gli aiuti umanitari (Echo) e della protezione civile (Mic). Operativo 24 ore su 24 e 7 giorni su 7, questo centro permetterà di condividere le esperienze acquisite e di raccogliere informazioni in tempo reale in entrambi i settori. Il nuovo centro di risposta controllerà i rischi, fornirà allarmi rapidi e coordinerà la reazione civile dell´Ue alle catastrofi. Questa strategia di reazione alle catastrofi è basata sul coordinamento delle informazioni e delle risorse piuttosto che sulla creazione di nuove strutture gerarchiche. Ciò allo scopo di evitare doppioni e di massimizzare il rapporto costi-benefici. Un maggior coordinamento rafforzerà anche il contributo dell´Unione agli sforzi compiuti nell´ambito delle Nazioni Unite, in particolare migliorando la valutazione delle necessità. La strategia affronta poi l´esigenza di una maggiore visibilità del lavoro fatto dall´Ue nelle sue operazioni di reazione alle catastrofi. Vengono proposte misure appropriate, come l´uso, se del caso, di simboli Ue, e la verifica che i partner umanitari della Commissione diano la giusta visibilità agli aiuti finanziati dall´Unione. Una maggiore visibilità assicurerebbe una maggiore trasparenza per quanto riguarda i risultati delle attività umanitarie dell´Unione – sia per i cittadini, che per coloro che vengono aiutati in tutto il mondo. L´unione europea ha avuto finora a disposizione due strumenti principali per garantire una reazione rapida ed efficace alle catastrofi: l´assistenza umanitaria e la protezione civile. Entrambi questi elementi hanno ricevuto una nuova base giuridica col trattato di Lisbona, e l´odierna comunicazione è il primo passo verso il rafforzamento della reazione dell´Ue alle catastrofi conformemente al trattato e ai reiterati inviti a intervenire per migliorare tali capacità di risposta. Per ulteriori informazioni: http://ec.Europa.eu/echo/index_en.htm  
   
   
UE: UNA POLITICA INDUSTRIALE PER L´ERA DELLA GLOBALIZZAZIONE  
 
 Bruxelles, 28 ottobre 2010 - Il Vicepresidente della Commissione europea Antonio Tajani, responsabile per l´indusria e l´imprenditoria, presenta oggi alle ore 11, la nuova strategia per la politica industriale dell´Unione europea. La Rappresentanza in Italia della Commissione europea (Roma - Via Iv Novembre, 149 - Ii piano) trasmetterà in diretta la conferenza stampa di presentazione da Bruxelles. Al termine del collegamento con Bruxelles, seguirà una sessione di approfondimento delle tematiche trattate. Per uscire dalla crisi finanziaria, il ruolo chiave dell´industria nella crescita economica è evidente. La competitività dell´industria europea è sotto una pressione crescente: l´Europa deve agire per rinforzare la sua industria, sostenere la ripresa economica e dirigersi verso l´efficienza delle risorse, la sostenibilità e l´innovazione. La politica industriale rinnovata è una delle sette iniziative guida della strategia "Europa 2020" per una crescita intelligente, sostenibile e inclusiva. Essa attribuisce un ruolo centrale alla piccola e media impresa, che crea gran parte della nuova occupazione in Europa e in particolare in Italia. Inoltre sottolinea la necessità di una governance industriale europea, che coordini le politiche nazionali, in linea con il coordinamento già in atto delle politiche economiche. Concorrenza, valorizzazione dei settori, innovazione, accesso al credito e sostenibilità sono alcuni dei principali temi trattati dalla nuova politica europea. Tutti gli interessati, i rappresentanti delle categorie e i giornalisti sono invitati a partecipare. Si prega di confermare la propria partecipazione al seguente indirizzo: Comm-rep-rom@ec.europa.eu    
   
   
UE: CIRIANI (FVG) A CONGRESSO AUTORITA´ LOCALI E REGIONALI EUROPA  
 
 Trieste, 28 ottobre 2010 - Il cammino verso la concreta integrazione europea è complesso e faticoso, e va perseguito giorno per giorno, sostenendo e collaborando fattivamente nel dialogo con i Paesi che non sono ancora membri della Ue, ma premono con forza, per veder riconosciuti i propri sforzi che sono prerequisito per l´ammissione. Queste le considerazioni di ieri del vicepresidente della Regione Luca Ciriani da Strasburgo, a margine della prima assemblea del Congresso delle Autorità locali e regionali presso il Consiglio d´Europa, di cui Ciriani è stato nominato componente in rappresentanza del Friuli Venezia Giulia e dell´Italia. Un congresso che ha il compito di dialogare con le economie e le democrazie emergenti, allo scopo di attivare percorsi e risoluzioni utili a concretizzare l´integrazione europea e il dialogo nell´ottica dell´allargamento della Ue: "un compito non semplice ma importante ai fini di concretizzare politiche comuni e armonizzare le norme in Europa", ha spiegato Ciriani. La 19.Ma sessione dei lavoro del Congresso è iniziata il 25 ottobre a Strasburgo, e continuerà fino al 28: le prime due giornate sono state dedicate all´insediamento, con la nomina del presidente del Congresso, l´inglese Keith Whitmore, il presidente della Camera delle autorità locali, il francese Jean-claude Frecon ed il presidente della Camera delle Regioni, l´austriaco Herwig Van Staa. Sono state nominate anche le tre commissioni di lavoro del Congresso ed il vicepresidente del Friuli Venezia Giulia è stato nominato come membro di due di queste, quella per la Governance e quella per gli Affari correnti. "Nella giornata di ieri - ha sottolineato Ciriani - i delegati italiani hanno denunciato come scelte sulla base di prese di posizioni precostituite non siano positive per il ruolo del Congresso stesso e per il Consiglio d´Europa, organizzazioni che devono diventare più forti e ancora più incisive: al fine di raggiungere questo obiettivo, italiani, francesi e portoghesi assieme, con un acceso dibattito, hanno sottolineato come sia strategica una maggiore democrazia ed una più ampia trasparenza. La nostra presa di posizione è sfociata in un maggior numero di candidati alla presidenza del Congresso e delle due Camere che sottendono all´assemblea plenaria. Un acceso dibattito che rappresenta un ottimo prerequisito per potenziare, anche con il contributo dell´Italia e dei suoi delegati, il ruolo di questa assemblea, partendo dal presupposto che il Consiglio d´Europa è una sorta di anticamera, per le democrazie emergenti, verso l´ingresso nell´Unione europea, un luogo di dialogo e confronto". Nel corso della mattinata di ieri, il Congresso ha visto la presa di posizione del segretario generale del Consiglio d´Europa, Thorbjon Jagland, che ha sottolineato il ruolo del Congresso delle Autorità locali nel costruire dal punto di vista sociale la coesione tra i diversi popoli dell´Europa. ´´I lavori - ha specificato Ciriani - sono iniziati con una serie di interventi relativi al ruolo di questo Congresso, che ha lo scopo di tutelare e dialogare con le istituzioni locali e le Regioni di tutta Europa, con particolare riferimento con le realtà regionali recentemente entrate in Europa, su temi istituzionali e soprattutto economici". Sempre ieri i delegati hanno trattato vari argomenti tra i quali, di maggior interesse per l´Italia e la nostra regione, la situazione della democrazia in Montenegro. Tra gli altri temi, la situazione politica in Estonia ma anche il ruolo delle autorità locali nella programmazione del tempo libero delle popolazioni locali.  
   
   
EUROPA: CHIODI,SU FONDI ABRUZZO HA RIACQUISTATO CREDIBILITA´  
 
L´aquila, 28 ottobre 2010 - Un regolamento regionale per la corretta gestione e trasparenza dell´uso dei fondi comunitari. La linea politica è stata illustrata dal presidente della Regione, Gianni Chiodi, ai componenti della Commissione controllo bilanci del Parlamento europeo, presieduta dal parlamentare italiano Luigi De Magistris. L´incontro è servito per dare conto sullo stato di attuazione dei programmi Docup 2000-2006, ormai in fase di rendicontazione finale, e dei fondi strutturali comunitari Por-fesr e Fse 2007-2013, con una particolare attenzione ai fondi post-terremoto di provenienza europea. Nel suo intervento il presidente della Regione ha ribadito che "l´Abruzzo è la prima regione del Sud per quanto riguarda la capacità di spesa dei fondi europei. Su alcuni assi abbiamo registrato performance superiori ad alcune regioni del Centro". Davanti ai componenti della commissione di controllo il presidente Chiodi non ha esitato ad affrontare il problema di credibilità della Regione Abruzzo su questa terreno. "Noi avevamo un problema di credibilità con l´Unione europea e non solo - ha aggiunto il presidente Chiodi - e devo dire che nei confronti della Ue la prima azione politica che abbiamo attuato è di aver adottato una sorta di regolamento per quanto riguarda le procedure di controllo su tutti i bandi che fosse più stringente possibile. Ci siamo rivolti direttamente a coloro che seguono i progetti e che devono attuare funzioni specifiche imponendo uno stringente controllo e una grandissima attenzione alla trasparenza, perché l´Abruzzo deve essere una regione che fa le cose fatte bene. Anche perché - ha proseguito Chiodi - la trasparenza e il monitoraggio costante delle procedure per questo governo regionale rappresentano il miglior antidoto ad eventuali azioni truffaldine. I controlli preventivi - ha concluso il presidente della Regione - servono proprio a ridurre la massimo il rischio di mala gestio. L´italia è un paese che non gestisce al meglio i fondi europei e l´Abruzzo ci tiene ad invertire questa tendenza a far fare bella figura all´intero Paese".  
   
   
 SEMINARIO ALDE MACROREGIONI, IL DOCUMENTO DI RISOLUZIONE. SPACCA: "OGGI UN TASSELLO IMPORTANTE DI UN PERCORSO LUNGO".  
 
Ancona, 28 Ottobre 2010 - ´Il percorso per il riconoscimento della strategia della macroregione da parte dell´Unione Euro-pea sara` lungo. Dobbiamo agire con pazienza, costanza e determinazione. Oggi si aggiunge un tassello importante per ottenere il piu` ampio consenso a livello europeo, dando ancora piu` for-za e voce a questo progetto in tutte le sedi comunitarie´: esprime soddisfazione il presidente della Regione, Gian Mario Spacca, per l´adozione del documento di risoluzione da parte dei membri del Comitato delle Regioni gruppo Alleanza Liberali Democratici, al termine dell´incontro svolto oggi, alla Loggia dei Mercanti di Ancona, sulle strategie macroregionali. La proposta e` basata sulla convinzione che la creazione di una Regione Adriatico-ionica sia ´il punto chiave´ per lo sviluppo stabile, prospero e di pace dei Paesi che si affacciano sul mare Adriatico-ionico. Viene anche sottolineato il valore aggiunto di questa macroregione dal mo-mento che molti dei Paesi partecipanti sono candidati e potenzialmente candidati Ue. Il documento afferma una serie di principi: innanzi tutto che la macro regione e` una forma in-novativa di cooperazione europea interregionale e transnazionale tra le Autorita` Locali e Regio-nali, gli Stati Membri e l´Unione Europea; e` un importante elemento per l´ampliamento dell´integrazione europea e da` valore aggiunto al concetto di cittadinanza europea. Puo`, inoltre, rafforzare la cooperazione economica nel territorio della macro-regione e contribuire ad indivi-duare soluzioni a problemi specifici condivisi dai partner, come ambiente, prevenzione incendi, energia, trasporti, autostrade del mare, accessibilita`, pesca, sicurezza portuale, gestione co-stiera, sviluppo rurale, turismo, cultura, cooperazione universitaria, protezione civile e coope-razione tra Pmi. Offre la possibilita` di utilizzare i fondi europei in modo piu` razionale ed effi-ciente, puo` contribuire ad aumentare la mobilita` dei cittadini in Europa e migliorare la qualita` dei servizi ai cittadini in un´area piu` ampia. Nel documento si chiede al Consiglio Europeo di invitare la Commissione Europea a presentare una Strategia Europea per la macroregione Adriatico-ionica, sulla base della Dichiarazione del Consiglio Adriatico-ionico (adottata il 5 maggio 2010 ad Ancona dai Ministri degli Esteri degli otto Paesi partecipanti all´Iniziativa Adriatico-ionica Iai) e che la stessa Commissione, nel qua-dro della prossima programmazione dopo il 2013, consideri le macroregioni come strumenti ef-ficaci per l´utilizzo delle risorse e definisca i criteri per l´approvazione delle strategie macrore-gionali. La maturita` di un´area per la costituzione della macro-regione, e` infine emerso dal seminario, puo` essere misurata proprio in base all´esistenza di reti e scambi tra Comuni e gemellaggi di Comuni, Regioni, Universita` e Camere di Commercio sull´area. Il Comitato delle Regioni gruppo Alde si e` impegnato a sostenere questa proposta presso tutte le istituzioni europee.  
   
   
SEMINARIO ALDE SULLE MACROREGIONI, L´INTERVENTO DEL PRESIDENTE (MARCHE) SPACCA: ´UN RICONOSCIMENTO PER RILANCIARE UN´AREA VITALE DELL´UNIONE EUROPEA´.  
 
Ancona, 28 ottobre 2010 - ´Ottenere dall´Unione europea il riconoscimento della Macroregione Adriatico Ionica per dare un nuovo impulso ai progetti in corso in questa area´. E` quanto ha auspicato il presidente della Regione Marche, Gian Mario Spacca, nell´intervento di apertura del Seminario Alde (Alleanza dei democratici e dei liberali per l``Europa) sulle Macroregioni. E` un obiettivo, ha ricordato Spacca, ´sancito ufficialmente il 5 maggio 2010, in Ancona, nel corso della riunione del Xii Consiglio Adriatico Ionico con tutti i ministri degli Esteri dei Paesi aderenti e che dovra` essere realizzato entro il 2014, prima dell´avvio della prossima programmazione comunitaria 2014/2020. E` nostro specifico interesse valorizzare la dimensione adriatica e ionica, in ambito europeo, essendo un´area vitale per lo sviluppo economico e cornice ideale per promuovere scambi proficui tra le societa` civili´. La Regione Marche, ha sottolineato il presidente, ´ha sempre avuto una significativa presenza politica e istituzionale nel bacino Adriatico e Ionico, sostenuta da una fitta rete di collegamenti e collaborazioni´. Ha ricordato i rapporti di collaborazione avviati negli anni: dalla costituzione della Comunita` di lavoro per l´Adriatico centrale e meridionale (1990), all´Unita` nazionale di crisi per il coordinamento degli aiuti alla ex Jugoslavia (1995), ai numerosi progetti realizzati tra il 1995 e il 1999 che hanno visto il coinvolgimento dell´intero territorio marchigiano (tra i principali, la costruzione del reparto di Ortopedia all´Ospedale South Camp di Mostar; la riattivazione dei servizi di smaltimento rifiuti a Mostar e Valona; l´assistenza istituzionale alle municipalita` di Elbasan, Gijrokastro e Valona; il sostegno all´imprenditoria in Bosnia e Albania). Inoltre, nel periodo di programmazione 2000/2006 la Regione Marche ha partecipato a iniziative di cooperazione (transfrontaliere e transnazionale) finanziate dal Fondo europeo di sviluppo regionale, attivando 65 progetti (35 come capofila, 28 come partner) per 17 milioni di euro e implementandone altri 25 progetti, per ulteriori 7 milioni. ´La Regione Marche ´ ha detto Spacca ´ ha operato, negli anni, per facilitare il dialogo e la collaborazione nell´intera area. Insieme all´Italia e alla Commissione europea ha partecipato al progetto per la sicurezza e la cooperazione nell´Adriatico che ha portato alla convocazione della Conferenza di Ancona del 2000, con la quale si e` dato vita all´Iniziativa Adriatico Ionica´. Oggi l´Iniziativa conta otto Stati membri: Italia, Grecia e Slovenia (aderenti al´Ue); Croazia (prossima all´ingresso nell´unione); Albania, Bosnia Erzegovina, Montenegro e Serbia. Un bacino geografico di oltre 600 mila chilometri quadrati, in cui vivono ´ nelle aree interessate alla macroregione - 60 milioni di persone, con un´aspettativa di vita di 77 anni per gli uomini e 82 per le donne. Il Prodotto interno lordo (Pil) complessivo ammonta a 956.224 milioni pari all´1,83 per cento del Pil mondiale. Quello pro capite si attesta sui 16.201 euro e la forza lavoro totale segnala 21 milioni di occupati. ´Come e` avvenuto per il Baltico, area nella quale gia` esisteva un consolidato tessuto di cooperazione tra Paesi, anche per l´Adriatico e lo Ionio ´ auspica Spacca ´ l´elaborazione di una strategia europea potra` basarsi sulla pluralita` di iniziative gia` in atto. La proposta di costruire la Macro Regione vuole valorizzare tutte le esperienze di cooperazione esistenti, promuovendo un ambiente piu` sostenibile, uno sviluppo economico e sociale piu` equilibrato, il rafforzamento delle istituzioni democratiche, la sicurezza dell´intero bacino, dando concretezza all´obiettivo di coesione territoriale sostenuta dal Trattato di Lisbona e agevolando le procedure di ingresso degli Stati esterni nella Ue´.  
   
   
MACROREGIONE ADRIATICO-IONICA: INIZIATIVA FARO PER L´EUROPA - FLO CLULCAS (ALDE): UN SECONDO RINASCIMENTO PARTE DALLE MARCHE.  
 
Ancona, 28 ottobre 2010 - ´Le Marche, regione al plurale, terra di antiche tradizioni multiculturali, possono essere il punto di partenza di un secondo Rinascimento europeo´. Lo ha detto ieri Flo Clucas, presidente dell´Alde (Alleanza dei democratici e dei liberali per l´Europa) introducendo i lavori del seminario sulle macroregioni europee che si e` tenuto alla Loggia dei Mercanti di Ancona. ´La Macroregione Adriatico Ionica e` fondamentale ´ ha proseguito - per uno sviluppo ispirato alla coesione territoriale e sociale, per la comprensione tra i popoli, per la sicurezza e per la tutela ambientale. In questo senso le Marche con la Segreteria dell´Iniziativa Adriatico Ionico e con i numerosi progetti e iniziative avviate e di cui sono state promotrici, possono giocare un ruolo essenziale e baricentrico per la realizzazione della macroregione. E non e` un caso quindi che abbiamo voluto organizzare proprio qui questo seminario. L´europa sta vivendo momenti difficili e, come durante il Rinascimento, dopo le fasi oscure, si apri` il dibattito ai grandi temi, si cambiarono le menti per cambiare il mondo, cosi` ora dobbiamo ridare slancio al dibattito verso temi alti, rivolgere l´attenzione alle nuove opportunita` che la Macroregione adriatica puo` offrire, opportunita` di crescita e vantaggio per tutta l´Europa. Potranno profilarsi nuove occasioni di sviluppo, per il lavoro, per le donne, per le piccole e medie imprese, per la cultura, per l´ambiente, per le infrastrutture. Non sara` un percorso facile ma ne varra` la pena´. Antonio Castellacci, della Direzione generale per le politiche regionali della Commissione Europea, partendo dalla nozione di macroregione ´ un´entita` che include almeno tre Stati membri che condividono un elemento comune, il mare ad esempio ´ ha richiamato sulla necessita` che vi sia una strategia condivisa a tutti i livelli decisionali e una presenza forte della societa` civile. ´Le macroregioni ´ ha detto - rafforzano l´intesa nelle aree europee, rafforzano quindi l´Europa negli scenari internazionali, in una fase attuale particolarmente problematica a livello globale. La Commissione percio` sta seguendo con molta attenzione la realizzazione anche della macroregione Adriatico-ionica, ma il supporto operativo e` condizionato alla piena implementazione dei progetti di cooperazione transnazionale e transfrontaliera esistenti (progetti che fanno capo ai Fondi Ipa E Fondi pre-adesione che al momento sono coordinati dall´Italia e sono in ritardo nell´attivazione n.D.r.), per poi cercare risorse utili alla sua costruzione e sviluppo. Cio` che e` fondamentale ´ ha concluso Castellacci - per la creazione della Macroregione Adriatica Ionica, dopo le esperienze di quella del Baltico e della costituenda macroregione del Danubio, sono: una valutazione dei costi-benefici, le motivazioni condivise per definire una strategia gestionale, la domanda forte da parte delle comunita` locali coinvolte che si sintetizzi nella volonta` politica forte da parte dei Capi di Governo´. Un sostegno deciso alla costituzione della macroregione proviene dal Ministro plenipotenziario del Ministero Affari Esteri, Guglielmo Ardizzone: ´La macroregione per l´Adriatico Ionico e` una priorita` per rafforzare la cooperazione regionale nell´area tra le regioni che fanno parte del bacino, in particolare per il ruolo che svolge la Regione Marche come promotrice di queste forme di collaborazione, guardando alla coesione interna dei Paesi dell´Unione Europea, ma anche al percorso di adesione alla Ue dei Paesi dell´altra sponda´. ´Il successo della strategia ´ ha rilevato Marco Bellardi, esperto della Regione Marche per l´Iniziativa Adriatica Ionica - e` legato non solo al coinvolgimento del massimo livello politico ed alla mobilitazione di tutte le parti interessate e quindi dei territori in Europa, ma anche alla individuazione di alcune iniziative `faro´ che possano coinvolgere ampie aree appartenenti a piu` Stati membri´. Alcuni relatori hanno illustrato le iniziative di cooperazione che le Marche hanno avviato da anni, tra gli altri Rodolfo Giampieri, presidente della Camera di Commercio di Ancona che ha parlato del Forum delle Camere di Commercio dell´Adriatico e dello Ionio impegnate nella diffusione del marchio Adrion per il rilancio dell´offerta turistica. Quindi il Rettore della Politecnica, Marco Pacetti, che ha parlato degli obiettivi del Forum delle Universita` dell´Adriatico Ionio, appartenenti a Uniadrion, per mettere in sinergia le risorse internazionali destinate alla ricerca e finalizzate allo sviluppo dell´area. Nel corso dei lavori della mattinata sono intervenuti, tra gli altri, la delegata del gruppo Alde, Lezione dal Mar Baltico; la coordinatrice dell´Interact Point Turku, Ritta Ahdan con una relazione sui risultati dell´implementazione della macroregione e il Segretario della Iai ´ Ambasciatore Alessandro Grafini sulle buone pratiche di cooperazione adriatico-ionica. (ad´e- se.Pa.) .  
   
   
AUSTRIA VERSA 2,18 MILIARDI DI EURO AL FMI  
 
Vienna, 28 ottobre 2010 - La Banca Nazionale Austriaca ha annunciato di aver trasferito 2,19 miliardi di euro al Fondo Monetario Internazionale. Il versamento è parte integrante di un accordo che l´istituzione monetaria internazionale raggiunse con i Paesi appartenenti all´Ue nel corso del mese di marzo 2009. Grazie all´accordo, il Fondo monetario internazionale potrà disporre di circa 75 miliardi di euro da utilizzare per fronteggiare più efficientemente le difficoltà economiche globali.  
   
   
SLOVENIA, RICAVI INDUSTRIALI IN AUMENTO DEL 3%  
 
Lubiana, 28 ottobre 2010 - L´istituto Nazionale di Statistica della Slovenia ha annunciato i nuovi dati relativi all´andamento dei ricavi industriali del mese di agosto. Stando a quanto dichiarato dall´Istituto, i ricavi avrebbero subito un incremento di 3 punti percentuali su base mensile e di 9 punti su base annua. In calo, tuttavia, gli ordini: -4,2 per cento rispetto a luglio, ma +7,3 per cento rispetto allo stesso mese del 2009.  
   
   
LOMBARDIA/CINA- FORMIGONI APRE SPAZIO A EXPO SHANGHAI BOOM DI VISTATORI CINESI PER LIUTERIA E ISOTTA FRASCHINI  
 
Shanghai, 28 ottobre 2010 - Tutto il mondo è paese: è quello rappresentato nell´area espositiva di Regione Lombardia, presso il padiglione Italia dell´Expo di Shangai. Ci sono i palazzi della piazza Ducale di Vigevano proiettati ai muri, ci sono i disegni di Leonardo, e c´è - all´ingresso della sala - la cartina dell´Italia con evidenziato in verde il territorio occupato da Regione Lombardia. E c´è pure il pavimento selciato, tipico delle nostre piazze. Il presidente Roberto Formigoni l´ha visitato ieri insieme al commissario generale del Governo italiano per l´Esposizione universale di Shanghai 2010, Beniamino Quintieri: domani è atteso l´arrivo del presidente della Repubblica Giorgio Napolitano che, assieme a Formigoni, si soffermerà negli spazi espositivi firmati dal nostro Paese nella metropoli cinese. Dal 16 ottobre fino al 31 - giorno di chiusura dell´Expo di Shanghai - è la Lombardia la Regione protagonista del padiglione Italia. Lo è grazie a un´installazione multimediale realizzata con maxischermi, videowall e pavimenti interattivi che riproducono le mappe e i disegni di Leonardo da Vinci presenti in alcuni celebri manoscritti come quello conservato presso la biblioteca ambrosiana: al soffitto è appesa l´ala di Leonardo, realizzata - seguendo i disegni originali - dal Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia di Milano. "Inizia oggi la missione di Regione Lombardia - ha affermato Formigoni -. Inizia dall´area espositiva che abbiamo realizzato all´Expo di Shanghai all´interno del padiglione Italia". La soddisfazione nelle parole del presidente è per i 40.000 visitatori al giorno, con code all´ingresso fino a 4 ore, per un totale di 7 milioni di passaggi registrati nell´intero padiglione Italia in sei mesi di apertura al pubblico: "Nel nostro padiglione parliamo della città perché il tema di questo Expo è la città. Parliamo soprattutto della piazza e della persona. La piazza infatti è il luogo dove le persone si incontrano, è il centro delle città italiane e lombarde. La persona infine è il centro della convivenza tra uomini, del loro dialogo, del loro lavoro, della costruzione della vita comune. La grande ala leonardesca dice la tensione verso l´infinito dell´uomo: è la tensione a superare i propri limiti che è la caratteristica più vera di noi esseri umani. Questo è il messaggio che la Lombardia vuole dare dalla Cina a tutto il mondo". Ma non è solo lo spazio Lombardia a essere stato visitato oggi da Formigoni: il presidente ha percorso tutti i piani del padiglione Italia, soffermandosi in particolare davanti all´automobile Isotta Fraschini uscita dalla fabbrica di Milano nel 1923, ai freni Brembo esposti in un pannello dedicato alla passione per la velocità e al laboratorio del Consorzio di liutai di Cremona intitolato a Stradivari. È proprio nel laboratorio che, dallo scorso 16 ottobre, 8 maestri liutai si stanno alternando per realizzare una cassa armonica di un violino e di un violoncello: denso il programma di lavoro di questi artisti artigiani articolato su 13 ore al giorno, dalle ore 9 alle 22. "È la Lombardia del bello - ha commentato Formigoni uscendo dal laboratorio -, sigillo identificativo della nostra regione". All´uscita tantissimi visitatori, per lo più cinesi: il padiglione Italia è il secondo più visitato dopo quello firmato dalla Repubblica cinese.  
   
   
LOMBARDIA/CINA- FORMIGONI: FINALE CHAMPIONS A EXPO 2015 "STIAMO LAVORANDO". ANNUNCIO AL PADIGLIONE ITALIA A SHANGHAI  
 
Shanghai, 28 ottobre 2010 - "Stiamo pensando di concentrare nei sei mesi dell´Expo grandi eventi in tanti ambiti diversi. Stiamo lavorando perché a San Siro si tenga la finale della Champions League così come altre iniziative". Così il presidente Roberto Formigoni ha parlato da Shangai dell´Expo 2015: l´occasione è stata la visita effettuata oggi - primo giorno della missione istituzionale in Cina - all´area espositiva di Regione Lombardia presso il padiglione Italia dell´Esposizione 2010. "L´expo di Milano - ha detto Formigoni a margine di un incontro al padiglione Italia partecipato dal pubblico cinese - sarà qualcosa di originalissimo. Vogliamo concentrare tutta l´innovazione che contraddistingue l´epoca moderna con il peso della storia e dell´arte che l´Italia rappresenta. L´italia ha un patrimonio straordinario fatto di musei e paesaggi: nei prossimi anni offriremo ai cittadini l´invito a venire a Milano e in Lombardia per vivere un´esperienza unica e irripetibile. Il nostro non sarà solo un invito a vedere ma anche a gustare, vivere e tuffarsi in un´avventura fatta di moda, design, storia e proiezione nel futuro: saranno 180 giorni di eventi e avvenimenti, un´occasione per immergersi in un Paese come l´Italia che le statistiche confermano essere ai primissimi posti nei desideri dei turisti di tutto il mondo". "L´invito - ha spiegato Formigoni - sarà a visitare Milano e la Lombardia e a essere pronti a vivere grandi eventi: il tema toccherà la sfera dell´alimentazione, dell´agricoltura, del lavoro dell´uomo, ma anche quello della tavola: è a tavola infatti che si consuma il cibo anche in maniera conviviale. Dall´expo vogliamo lanciare un grande messaggio di pace, fratellanza e convivenza pacifica". Da Shanghai Formigoni guarda in avanti: "Abbiamo 5 anni per lavorare: daremo il meglio di noi stessi perché il padiglione italiano sia qualcosa di magico. Ma vogliamo offrire l´occasione a tutti i Paesi di farsi conoscere. Milano ha già ospitato l´Expo all´inizio del Novecento: vogliamo che questa seconda occasione sia ancora più importante per stringere relazioni di amicizia con i Paesi del mondo". "Importante - ha rimarcato il presidente della Regione Lombardia - sarà creare interesse, realizzando programmi in grado di valorizzare l´evento, da convegni scientifici a dibattiti politici e mostre d´arte. Utilizzeremo tutti gli strumenti diplomatici, dai consolati alle ambasciate e cercheremo di convogliare le iniziative dei tour operator mettendo in campo offerte speciali per invogliare i turisti a venire a Milano".  
   
   
LOMBARDIA/CINA-3. GIBELLI: ECONOMIA DEVE PARTIRE DA UOMINI IL VICEPRESIDENTE:COMPATIBILITA´ DELLO SVILUPPO PER EXPO 2015  
 
Shanghai, 28 ottobre 2010 - "L´economia non si fa solo con i numeri ma deve partire dagli uomini". E´ questo il commento del vicepresidente di Regione Lombardia, Andrea Gibelli, che è arrivato in queste ore in Cina per la missione istituzionale lombarda. "Sorvolando Shanghai - ha detto Gibelli - si intravedono chilometri di mare color terra sintomo di un inquinamento elevato. Questa prima impressione è utilizzabile per Expo 2015 a Milano avente per tema lo sviluppo e la sostenibilità come perimetro del tema dell´alimentazione a livello mondiale". "Rendere compatibili i numeri assoluti dello sviluppo che qui in Cina sono evidenti - ha proseguito Gibelli - con una compatibilità di sviluppo che metta comunque l´uomo al centro della propria azione: è il tema che deve sviluppare la nostra proposta per Expo 2015".  
   
   
PUBBLICA AMMINISTRAZIONE IN PIEMNOTE: LA TASK FORCE ANTI BUROCRAZIA DIVENTA REALTA´ UN ORGANISMO CHE HA IL COMPITO DI SEMPLIFICARE IL RAPPORTO TRA AMMINISTRAZIONE E UTENTI IN MATERIA DI BANDI, TEMPISTICA SU EROGAZIONE DI FINANZIAMENTI, ACCESSO ALLE INFORMAZIONI, ITER PROCEDURALI.  
 
Torino, 28 ottobre 2010 - Funzionari di Regione, Finpiemonte e associazioni di categoria, tutti competenti in materia di gestione delle agevolazioni, informatica, diritto, comunicazione e tutti allo stesso tavolo per trovare la soluzioni più idonee a semplificare il rapporto dei cittadini e delle imprese con l’amministrazione regionale: è questa la Task force per la sburocratizzazione, organismo istituito per la prima volta in Piemonte dal Piano Straordinario per l’occupazione, che si è ufficialmente costituita con il coordinamento della Direzione Industria della Regione e di Finpiemonte. « La burocrazia può raggiungere livelli soffocanti – commenta l’assessore regionale allo Sviluppo Economico, Massimo Giordano - rischiando di paralizzare l’attività delle aziende soprattutto in un momento economicamente delicato come quello attuale. Ne siamo pienamente consapevoli, per questo abbiamo agito subito per creare uno strumento che contribuisca ad aiutare i nostri imprenditori, soprattutto i più piccoli, nel superare tutti gli ostacoli che possono incontrare nei loro rapporti con l´amministrazione regionale. La task force anti- burocrazia è oggi realtà e servirà, tra gli obiettivi più importanti, a ridurre i costi sostenuti dagli utenti per rapportarsi con gli uffici regionali e far risparmiare le aziende per ciò che sono costrette ad anticipare quando ci sono ritardi nei finanziamenti pubblici o incertezze sulla tempistica degli stanziamenti. Tutto ciò si può tradurre nell’aumento della fiducia di cittadini e imprese nei confronti dell’amministrazione, innescando un circolo virtuoso utile al sistema ». L’organismo si riunisce ogni quindici giorni per programmare le attività e verificare lo stato di avanzamento dei lavori, nell’ottica di semplificare bandi, procedure di accesso alle agevolazioni, per consentire un accesso più agevole alle informazioni, per accorciare i tempi di concessione ed erogazione dei finanziamenti. Alla prima riunione della task force hanno partecipato rappresentanti di Confindustria e Confartigianato. «S egnale importante – commenta ancora l’assessore Giordano – che dimostra come l’argomento sia sentito dalle imprese. Il ruolo delle associazioni di categoria a questo tavolo è fondamentale per studiare insieme le soluzioni più opportune, raccogliendo gli stimoli e i suggerimenti che provengono dagli operatori del settore ». Gli ambiti di intervento della task force saranno innanzitutto concentrati sulla predisposizione della “ Carta dei servizi dei beneficiari ”, che verrà resa disponibile a tutti coloro che intendono accedere a contributi e finanziamenti, nella quale si specificheranno i termini del servizio che l’amministrazione e Finpiemonte si impegna a fornire tra cui, aspetti fondamentali, tempi certi di risposta e modalità di accesso alle informazioni. Altro compito rilevante sarà la semplificazione dei bandi : si lavora ad una impostazione standard, che consenta di uniformarli il più possibile migliorandone la fruibilità da parte dei destinatari. In merito alla razionalizzazione dei moduli e documenti richiesti agli utenti verrà fatta un’analisi sistematica di quelli non necessari, anche attraverso l’utilizzo di reti informatiche tra le pubbliche amministrazioni e verranno accorpati quelli tra loro affini. A tal proposito verranno programmati tutti gli adeguamenti necessari affinché gli uffici regionali e Finpiemonte possano incrementare il livello di digitalizzazione delle procedure attraverso l’utilizzo della posta elettronica certificata. Si cercherà poi di imprimere un’accelerazione al collegamento delle banche dati dei diversi rami della pubblica amministrazione in modo da sollevare l’utente dall’incombenza di presentare documenti già in possesso di altri enti pubblici. Il potenziamento del servizio di informazioni e assistenza , la linearizzazione dei processi interni con chiara definizione di diritti e doveri e, in generale, un monitoraggio continuo da parte della task force nella messa a punto degli interventi di semplificazione completano il quadro dei compiti che dovranno essere assolti da questo nuovo organismo regionale a servizio di cittadini e imprese piemontesi.  
   
   
FEDERALISMO: DE FILIPPO, SLITTAMENTO SAREBBE BUON SEGNALE "STOP A POSIZIONI IDEOLOGICHE CHE HANNO FATTO BRECCIA ANCHE TRA LE REGIONI, SI PARLI DI SERVIZI AI CITTADINI, RISORSE PER ASSICURARLI E LIVELLI DI RESPONSABILITÀ"  
 
 Potenza, 28 ottobre 2010 - "Senza aver approfondito la questione dei tagli e di come impatterebbero col federalismo noi non siamo d´accordo, allo stato delle cose, a dare l´intesa sullo schema di decreto sul federalismo fiscale anche se il Governo dovesse accettare tutti i punti di merito sul decreto posti dalle Regioni. Vogliamo i tavoli tecnici su manovra e trasporto pubblico locale. E se il Governo dilatasse i tempi sul federalismo fiscale, rinviando la discussione in programma nella Conferenza Unificata di domani, dovremmo prendere atto di una scelta di dialogo". Così il presidente della Regione Basilicata Vito De Filippo. "Se si interrompe quella che sembrava una marcia propagandistica di una forza politica - ha spiegato - c´è da ben sperare nella volontà di affrontare compiutamente la questione nella sua interezza, a partire dai servizi da offrire ai cittadini, alle risorse per farlo e, quindi, ai livelli di responsabilità. È il momento di accantonare le posizioni ideologiche e di bottega, che purtroppo ultimamente hanno fatto breccia anche tra le Regioni, e ripiegarsi a lavorare sulla nuova forma dello Stato, nelle sue diverse articolazioni, co il senso di responsabilità che il momento richiede".  
   
   
SICILIA, FEDERALISMO: LETTERA APERTA DI ARMAO AL PRESIDENTE LA LOGGIA  
 
Palermo, 28 ottobre 2010 - L´assessore per l´Economia Gaetano Armao, ha scritto una lettera aperta al presidente della Commissione parlamentare per l´attuazione del federalismo fiscale, Enrico La Loggia, per "restituire alla sede appropriata, quella del confronto tra Regioni e Commissione parlamentare per l´attuazione del federalismo fiscale, una questione cruciale: l´inveramento di un federalismo fiscale equo e solidale". "Le Regioni a Statuto speciale e le Province autonome, in queste settimane di aperto confronto con il governo, nell´ambito della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome, hanno inteso riaffermare - scrive Armao - quanto previsto dalla legge delega sul federalismo fiscale (l. N. 42 del 2009) e suffragato dalla piu´ recente giurisprudenza della Corte Costituzionale (sent. N. 201 del 2010), ossia che alle autonomie differenziate si applicano esclusivamente gli artt. 15, 22 e 27 della delega legislativa, non potendo le altre disposizioni trovare applicazione, neanche in termini di principi generali. Ne consegue che per le Regioni a Statuto speciale e le Province autonome, per inverare il federalismo fiscale, occorrera´ procedere nel rispetto dei vincoli discendenti dagli Statuti d´autonomia attraverso la negoziazione in seno alle rispettive Commissioni paritetiche. La disciplina attuativa dovra´ per essere contenuta in specifiche norme di attuazione degli Statuti che terranno conto della peculiarita´ economico-sociale e territoriale di ogni Regione". "Le Regioni a Statuto speciale e le Province autonome - prosegue l´assessore - hanno cosi´ formulato puntuali emendamenti agli schemi di decreto legislativo sui quali va espressa l´intesa in Conferenza Stato-regioni; tali emendamenti specificano la segnalata posizione, richiedendo, altresi´ l´avvio immediato di un tavolo sulla perequazione infrastrutturale, "gamba" che - insieme alla perequazione fiscale - puo´ consentire al federalismo un incedere spedito. Questa posizione e´ stata recepita pienamente dalla Conferenza delle Regioni e delle Province autonome, divenendo uno dei punti imprescindibili; mentre per il raggiungimento dell´intesa in Conferenza Stato-regioni, mentre l´Assemblea regionale siciliana, con un ordine del giorno approvato all´unanimita´ il 21 ottobre scorso, ha espresso in merito la propria condivisione alle iniziative del Governo della Regione sui temi del federalismo fiscale". "Ho dovuto rilevare, non senza stupore, che il senatore Paolo Franco, vicepresidente della Commissione da Lei autorevolmente presieduta, e certamente attenta ad inverare un federalismo fiscale equo e solidale, ha stigmatizzato - continua - quanto sin qui rappresentato ritenendolo irresponsabile ed iniquo e soprattutto assimilando la richiesta di avvio delle iniziative per definire la perequazione infrastrutturale a quelle del "leader libico Gheddafi" nella rivendicazione di "refusione dei danni creati dall´Italia con le compensazioni infrastrutturali". Mi spiace aver dovuto ricorrere a questa precisazione, ma la circostanza che il vicepresidente della Commissione parlamentare per l´attuazione del federalismo fiscale, indulgendo in inaccettabili esagerazioni, del tutto inadeguate rispetto al livello delle istituzioni coinvolte, ritenga "irresponsabile ed iniqua" la semplice richiesta di attuazione delle perequazione infrastrutturale va contestata e rinviata al mittente con gli stessi termini con i quali e´ stata censurata". "Lo Statuto siciliano, purtroppo rimasto per troppo tempo disapplicato - conclude Armao - in materia finanziaria (e non per responsabilita´ della Regione), costituisce un sicuro riferimento per qualsiasi prospettiva federalista. Non intendiamo fare alcun passo indietro sul cammino intrapreso dai siciliani sessantatre´ anni fa, ma non vorremmo che l´insofferenza verso le forme di perequazione essenziali per rendere il federalismo rispettoso della coesione economico-sociale del Paese sia il preludio per l´affermazione di un´applicazione asimmetrica e distorta della legge delega sul federalismo fiscale".  
   
   
BILANCIO VENETO: NESSUN AUMENTO DELLE SPESE DI RAPPRESENTANZA MA RISORSE DESTINATE ALLA CULTURA  
 
Venezia, 28 ottobre 2010 - “Non si tratta assolutamente di spese di rappresentanza ad uso degli amministratori e men che meno del presidente, ma di risorse destinate ad attività e iniziative di interesse culturale. Chi ha voluto speculare su questa definizione, fuorviante per i non addetti ai lavori ma non certo per un consigliere regionale, non ha reso un servizio alla verità”. L’assessore veneto al bilancio, Roberto Ciambetti, risponde così alle polemiche sollevate dai consiglieri di opposizione, che nella lettura dei dati sulla manovra di assestamento della Regione, hanno gridato allo scandalo per un presunto aumento di spese di rappresentanza del presidente. “In realtà – precisa Ciambetti - quanto definito come “Spese di rappresentanza del Presidente”, come è sempre avvenuto in passato, considera il rifinanziamento dei contributi per manifestazioni, solennità civili e religiose, mostre, fiere, rassegne, esposizioni convegni e congressi di interesse regionale che coinvolgono tutti gli assessorati. Si tratta di capitoli gestiti, anche negli esercizi precedenti, dal settore della cultura. Una voce di spesa, tra l’altro, che quest’anno ha subito un taglio del 40 per cento! Nulla a che vedere, dunque, con le spese di rappresentanza della Giunta e del Presidente”.  
   
   
IL MINISTRO DEL CHACO VISITA IL TRENTINO  
 
 Trento, 28 ottobre 2010 - Cordiale incontro ieri , fra l´assessore alla cultura, rapporti europei e cooperazione Franco Panizza e il ministro del Chaco Francisco Neri Romero, in Italia per sottoscrivere un accordo di collaborazione culturale con il Ministero dell´Istruzione, Università e Ricerca, all´interno del bicentenario dell´indipendenza argentina. Presenti anche i vertici dell´Unione trentina Famiglie all´Estero, il presidente Oliviero Vanzo e la vicepresidente Rina Bonvecchio, e il dirigente del Servizio provinciale per lo Sviluppo e l´Innovazione del sistema scolastico e formativo Paolo Antonio Renna. Tra gli argomenti discussi, la possibilità per una scuola trentina di partecipare ad un progetto condiviso fra Italia e Argentina, che sarà portato avanti assieme all´assessore provinciale all´istruzione e sport Marta Dalmaso, nonché una mostra dedicato al fotografo Pedro Luis Raota (1934 - 1986). In questi giorni il ministro Francisco Neri Romero è in Italia per un accordo con il Ministero dell´Istruzione che vede coinvolte cinque scuole di El Chaco e altrettante italiane in un percorso di formazione che favorisce lo scambio tra i sistemi scolastici dei due Paesi. Uno di questi istituti potrebbe essere, appunto, trentino. Altro argomento approfondito durante il colloquio fra l´assessore provinciale Panizza e il ministro argentino ha riguardato la possibilità di allestire una mostra in due sedi, Trentino - Argentina, dedicata al grande fotografo Pedro Luis Raota, il cui padre era originario di Barco di Levico. Proprio lo scorso anno i due figli dell´artista argentino hanno tenuto a Levico una prima mostra di quadri e fotografie, la prossima primavera un appuntamento più grande sarà allestito nel Chaco e, contemporaneamente, in Trentino. In questo senso l´assessore alla cultura Franco Panizza ha già preso i primi contatti con il Mart per un´esposizione in Valsugana, che ricordi le radici trentine di Pedro Luis Raota, con un catalogo bilingue. Infine, l´Unione trentina Famiglie all´Estero ha illustrato alcune iniziative comuni di solidarietà, fra cui la creazione di una mensa per una scuola nel Chaco. Positivo il riscontro del ministro Francisco Neri Romero, che ha apprezzato molto la sua visita in Trentino e ha colto l´occasione anche per vedere Castel Thun, la Valsugana e Levico, da dove sono partiti molti dei migranti trentini ormai due secoli fa.  
   
   
MAGGIORE COLLABORAZIONE TRA GLI UFFICI DEL LAVORO DELL´ALTO ADIGE E DELLA BAVIERA  
 
Bolzano, 28 ottobre 2010 - Il rafforzamento della collaborazione tra le amministrazioni locali che si occupano del settore lavoro della Provincia di Bolzano e della Baviera è stato al centro del recente incontro del direttore della Ripartizione lavoro, Helmuth Sinn, con il suo omologo bavarese, Ralf Holtzwart. Nel corso del cordiale colloquio tra il direttore della Ripartizione lavoro, Helmuth Sinn, con il suo omologo bavarese, Ralf Holtzwart, si è concordato che verrà ulteriormente rafforzata la collaborazione tra la Provincia di Bolzano e la Baviera nel campo del lavoro. In quest’ambito si è quindi deciso che i centri per la mediazione al lavoro della Provincia, grazie alla partnership transnazionale offerta da Eures Trans Tirolia, comunicheranno all’omologa amministrazione bavarese una selezione delle offerte di lavoro altoatesine. Un analogo servizio verrà quindi assicurato da parte dei centri bavaresi ai colleghi altoatesini per quanto riguarda l’area di loro competenza. Il direttore, Helmuth Sinn, sottolinea inoltre che la Ripartizione lavoro sta valutando l’opportunità di prendere parte ad alcune Borse del lavoro organizzate in Baviera allo scopo di presentare i vantaggi ed i punti di forza del mercato del lavoro altoatesino. L’assessore provinciale al lavoro, Roberto Bizzo, ed i direttori Sinn ed Holtzwart hanno espresso la convinzione che una più stretta collaborazione transfrontaliera nell’ambito di Eures Trans Tirolia possa svolgere un ruolo determinante per realizzare concretamente la libera circolazione dei lavoratori all’interno dell’Unione Europea.  
   
   
ARTIGIANI LOMBARDI,1,5 MILIONI PER INTERNAZIONALIZZAZIONE ANDREA GIBELLI IN CINA: QUESTI IMPRENDITORI VOGLIONO VINCERE  
 
Milano, 28 ottobre 2010 - E´ di un milione e mezzo di euro la cifra che Regione Lombardia, attraverso un bando, mette a disposizione per progetti finalizzati alla realizzazioni di percorsi di internazionalizzazione di imprese artigiane e aggregate. L´operazione attivata dall´Assessorato all´Industria e all´Artigianato si articola in due fasi. La prima consiste in un concorso di idee attraverso il quale si intendono raccogliere le idee-progetto più significative di quegli imprenditori che si organizzano per affrontare in maniera collettiva i mercati internazionali. La seconda si sviluppa attraverso l´attuazione del progetto esecutivo, se valutato positivamente. Tra le attività che possono essere finanziate c´è la promozione dell´immagine attraverso siti internet, company profile e cataloghi di presentazione delle aziende, oltre che studi di organizzazione delle reti di distribuzione. E ancora: iniziative di promozione e organizzazione di eventi, incontri con imprenditori da realizzarsi in Lombardia. "Con questo nuovo bando - ha detto il vicepresidente Andrea Gibelli - vogliamo ancora una volta sostenere l´internazionalizzazione e il ´fare sistema´, elementi a mio avviso fondamentali in questo momento per uscire dalla crisi e vincere le sfide di un mercato globale. E´ assolutamente necessario infatti che le piccole imprese, insieme alle grandi, trovino forme di aggregazione che consentano loro di aumentare il grado di competitività". Il vicepresidente, in partenza per una missione in Cina, ha garantito che accompagnerà nel continente asiatico "gli imprenditori che vogliono vincere la sfida dell´internazionalizzazione. Chi fa impresa considera non solo casa nostra un mercato per i cinesi, ma la stessa Cina una possibilità di forte sviluppo di tante eccellenze lombarde e ritiene dunque il mercato cinese una risorsa".  
   
   
CCIAA POTENZA: TAVOLO DELL´INNOVAZIONE "CHIAMA" LA REGIONE L´INVITO È DI FAR CONVERGERE QUEI PROGRAMMI CHE VANNO NELLA STESSA DIREZIONE, EVITANDO SOVRAPPOSIZIONI E SPRECO DI RISORSE  
 
 Potenza, 28 ottobre 2010 - L’accordo sull’Innovazione stipulato nel 2007 tra Camera di Commercio di Potenza (con il supporto dell’azienda speciale Forim), Università della Basilicata, Provincia di Potenza e le Associazioni di categoria, apre la seconda fase di attività (2010-2013) e invita ufficialmente la Regione e “Basilicata Innovazione” per l’apertura di un’interlocuzione che consenta di ottimizzare gli sforzi tra i diversi programmi regionali volti all’innovazione, evitando il disperdersi di risorse economiche, tanto più strategiche in questo periodo. E’ quanto è emerso dall’incontro di presentazione dei risultati del triennio 2007-2009, che ha visto la partecipazione del presidente della Cciaa potentina, Pasquale Lamorte, del Rettore dell’Università degli Studi della Basilicata, Mauro Fiorentino, e del presidente della Provincia di Potenza, Piero Lacorazza, intervenuti questa mattina a Potenza nella sede camerale. Diversi i progetti già realizzati dal “Tavolo dell’Innovazione”: l’apertura dell’Ilo, (Industrial Liason Office) con sede nell’Ateneo lucano per creare un collegamento stabile tra mondo della ricerca e imprese; la promozione degli spin off da ricerca attraverso il Bando Nidi (Nuove idee di impresa innovativa), che ha visto premiati 5 progetti presentati da gruppi di giovani del potentino; la formazione di Innovation Promoter; il monitoraggio dei fabbisogni tecnologici su un campione di 31 aziende del potentino; attività seminariali; la rilevazione dell’offerta scientifica e tecnologica condotta all’interno dell’Università lucana, che ha coinvolto 7 Dipartimenti. Tra gli obiettivi del prossimo triennio ci sono il completamento e l’aggiornamento della banca dati dei progetti di ricerca dell’Ateneo lucano a favore delle imprese, seminari sulla creatività in azienda, interventi di supporto all’innovazione organizzativa. Sul fronte della valorizzazione del capitale umano è prevista la seconda edizione del bando Nidi (Nuove idee di impresa innovativa), la realizzazione di seminari rivolti ai dottorandi dell’Università (sul percorso di creazione di impresa, i settori produttivi in crescita, innovazione tecnologica e organizzativa, tutela della proprietà intellettuale). E ancora organizzazione di stage e tirocini in azienda per i dottorandi, per favorire il completamento delle ricerche in azienda, interventi presso le scuole superiori per valorizzare la cultura tecnico-scientifica presso gli studenti, promozione del concorso nazionale Unioncamere “ Scuola, creatività, innovazione”, lezioni di docenti universitari o ricercatori presso le scuole, visite di scuole ai Dipartimenti Universitari, visite a strutture di ricerca e innovazione.  
   
   
IN PIEMONTE +1.875 IMPRESE TRA LUGLIO E SETTEMBRE NEL III TRIMESTRE DELL’ANNO SI REGISTRANO TASSI DI CRESCITA POSITIVI IN TUTTE LE PROVINCE L’INCREMENTO MAGGIORE NEL COMPARTO DEL TURISMO  
 
 Torino, 28 ottobre 2010 - Il sistema imprenditoriale piemontese continua a guardare al futuro con un buon livello di fiducia: tra luglio e settembre 2010, il bilancio anagrafico delle imprese piemontesi è risultato positivo per 1.875 unità, portando a 470.826 lo stock di imprese complessivamente registrate presso il Registro Imprese delle Camere di commercio piemontesi al 30 settembre 2010. Il saldo è frutto delle 6.263 nuove iscrizioni e delle 4.388 cessazioni (al netto delle cessazioni d’ufficio); il bilancio tra imprese “nate” e imprese “cessate” si traduce in un tasso di crescita del +0,40%, più elevato rispetto a quelli registrati nel Iii trimestre del 2009 (+0,25%) e del 2008 (+0,32%) e lievemente inferiore rispetto a quello registrato a livello complessivo nazionale (+0,49%). “La voglia di fare impresa in Piemonte continua a crescere. Questo è un segnale importante, che ci permette di essere ottimisti sulla ripresa dell’intero circuito economico e dell’occupazione - commenta il Presidente di Unioncamere Piemonte, Ferruccio Dardanello -. Per sostenere questa rinnovata vitalità occorre insistere nella semplificazione delle procedure necessarie non solo per avviare un’attività d’impresa, ma soprattuto, per gestirla, anche attraverso un miglioramento dell’accesso al credito per la neoimpresa. Ancora una volta, l’impegno prioritario delle Camere di commercio è infatti quello di creare le condizioni migliori di competitività dei territori, ossia i presupposti essenziali non solo per far nascere le imprese, ma soprattutto per farle competere a livello nazionale e internazionale”. La performance regionale trae origine dai tassi di crescita positiva registrati in tutte le province: a trainare lo sviluppo complessivo è in primo luogo Vercelli (+0,92%), seguita da Novara (+0,48%), Alessandria (+0,43%), Asti (+0,42%) e Torino (+0,41%). Le restanti province manifestano tassi di crescita inferiori alla media regionale: +0,31% a Cuneo, +0,17% a Biella e +0,01% nel Verbano Cusio Ossola. Valutando le variazioni trimestrali dello stock di imprese registrate per settori di attività economica, si evidenzia come il comparto del turismo abbia registrato la crescita più consistente (+0,85%); aumentano anche le imprese del settore costruzioni (+0,50%) e degli altri servizi (+0,20%). Risultano negative, invece, le variazioni registrate dai comparti dell’industria in senso stretto, dell’agricoltura e del commercio.  
   
   
«RILANCIARE L´APPRENDISTATO PER SOSTENERE LO SVILUPPO» FIRMATO L´ACCORDO DA TUTTE LE REGIONI NECESSARIO QUALIFICARE QUESTO CANALE DI INGRESSO DEI GIOVANI NEL LAVORO  
 
Firenze, 28 ottobre 2010 - L´assessore regionale toscano al lavoro e alla formazione, Gianfranco Simoncini, ha firmato ieri mattina a Roma, per conto di tutte le Regioni, l´intesa tra Governo, Regioni, Province autonome e parti sociali per il rilancio dell´apprendistato. «La firma di questa mattina – ha dichiarato l´assessore Simoncini – è un atto importante per rilanciare le politiche attive a sostegno dello sviluppo, mentre prosegue il confronto per garantire la tutela dei lavoratori delle aziende in crisi, attraverso gli ammortizzatori sociali. L´apprendistato professionalizzante deve diventare così il principale strumento di ingresso dei giovani nel mondo del lavoro, per la sua caratteristica di unire lavoro e formazione e per il fatto di essere uno strumento tendenzialmente a tempo indeterminato». Lo scorso anno a causa dellla crisi i contratti di apprendistato sono diminuiti dai circa 646.000 del 2008, a meno di 570.000, con una riduzione di ben 78.144. Oggi a livello nazionale meno del 20% degli apprendisti riceve una qualche formazione. «L´intesa – ha precisato l´assessore Simoncini –sancisce inoltre un obiettivo importante: puntare ad un significativo salto di qualità nella formazione dei giovani in apprendistato, che oggi nel nnostro Paese è ad un livello piuttosto basso. Servirà anche ad evitare un uso distorto dei tirocini e a chiarire gli elementi di incertezza attualmente presenti nella normativa. Per questo il tavolo tripartito dovrà definire linee guida condivise e disegnare un quadro più razionale ed efficiente dell´intera materia». La Toscana ha già una specifica legge che regola la materia e l´accordo nazionale recepisce per certi versi quanto giàin vigore in regione, ad esempio relativa mente alle imprese che hanno più sedi. A loro saranno applicate le normative della regione dove l´impresa ha la sua sede legale.  
   
   
OPERE PUBBLICHE, CORSI DI FORMAZIONE PER PROGETTARLE FIRMATO IL PROTOCOLLO D´INTESA CON ANCI E UPI TOSCANA  
 
 Firenze, 28 ottobre 2010 - La Regione Toscana collaborerà con Anci e Upi Toscana per attivare misure formative propedeutiche alla realizzazione di opere pubbliche “sottosoglia”, cioè inferiori a 500.000 euro di costo, e dunque attuabili con procedure semplificate. La formazione è destinata sia a personale degli uffici degli enti locali (Comuni, Province, Circondario empolese/Valdelsa), delle aziende sanitarie locali e di quelle ospedaliere universitarie toscane, che a giovani laureati e diplomati. La collaborazione è stata sancita dalla firma di un protocollo d´intesa che stabilisce un impegno finanziario di circa 71.000 euro da parte della Regione per organizzare e realizzare gli interventi formativi. Anci e Upi contribuiranno all´elaborazione coordinata del programma di formazione. «Un impegno importante - commenta l´assessore Ceccobao – che aiuta gli enti locali a riqualificar e i centri urbani e a migliorare viabilità e opere pubbliche, e contribuisce a consolidare l´esperienza dei giovani professionisti per accedere al mondo del lavoro». L´accordo tra Regione, Anci e Upi rientra in un intervento consistente deliberato dalla Giunta su iniziativa dell´assessore Luca Ceccobao per dare impulso all´economia tramite incentivi di 1 milione di euro per la progettazione di opere pubbliche di medie-piccole dimensioni nel settore mobilità, accessibilità, trasporti, sicurezza stradale e opere per le fasce deboli. Tali risorse attiveranno un centinaio di progetti, un segnale secondo l´assessore alle infrastrutture che la Regione Toscana è a fianco del mondo produttivo in un momento di difficoltà come quello attuale. «Si tratta – sottolinea Ceccobao - di un intervento di stimolo per un settore fondamentale come quello dei lavori pubblici che dà respiro alle aziende, porta lavoro e punta a creare un c ircuito virtuoso che mira alla crescita». «In una fase di crisi come quella attuale - commenta Alessandro Cosimi, presidente di Anci Toscana - occorre incentivare politiche di rilancio degli investimenti nel settore delle opere pubbliche e dare impulso a tutte quelle azioni che favoriscano interventi di riqualificazione urbana. In questo quadro, la formazione per il personale degli enti locali e per i giovani professionisti può dare un contributo fondamentale sul piano della qualità, per coniugare sviluppo e tutela dell’ambiente». Per il presidente di Upi Toscana, Andrea Pieroni «si tratta di un passo importante nella direzione che mira a rendere le procedure di gara più rapide e più semplici. Tali quindi da poter favorire la partecipazione delle imprese di dimensioni più piccole, con benefici anche per il tessuto economico locale».  
   
   
SARDEGNA: 1,1 MILIONE DI EURO PER INTERVENTI DI ACCOGLIENZA ED INTEGRAZIONE SOCIALE  
 
Cagliari, 28 Ottobre 2010 - La Giunta regionale, su proposta dell’assessore della Sanità e dell’Assistenza sociale, Antonello Liori, ha approvato un programma di contrasto delle povertà estreme che prevede un finanziamento di 1,1 milione di euro per interventi di accoglienza ed integrazione sociale delle persone senza fissa dimora. "Il 2010 è stato dichiarato ‘Anno europeo’ della lotta alla povertà - ha sottolineato l’assessore Liori - In questa ottica finanziamo programmi di sostegno rivolti ‘agli ultimi tra gli ultimi’ ed a tutte quelle persone che vivono senza fissa dimora o in precarie condizioni di sussistenza, prive di una rete di sostegno." Sono stati finanziati 16 progetti che hanno garantito interventi nei comuni di Cagliari, Elmas, Muravera, Quartu Sant’elena, Carbonia, Iglesias, San Gavino, Sanluri, Olbia, Tempio, Oristano, Nuoro, Alghero, Osilo, Ozieri e Sassari. "La sperimentazione ha evidenziato le aree di maggiore concentrazione di bisogno estremo nei grossi centri, colpiti in misura maggiore dalla crisi economica ed occupazionale – ha proseguito l’Assessore Liori - C’è stato un costante incremento del numero di persone totalmente prive dei beni primari per la perdita del lavoro, la disgregazione del nucleo familiare e della rete di relazioni oppure di quelle con esperienze carcerarie, di tossicodipendenza, alcolismo o disagio mentale. Le città costiere e portuali, crocevia o luogo di approdo di flussi migratori di cittadini comunitari ed extracomunitari che necessitano di interventi di prima accoglienza, sono un’altra area critica.” Nelle zone interne, invece, le situazioni di estrema fragilità riguardano oltre 1.000 persone, tra i 51 ed i 64 anni, che vivono sole e in condizioni di povertà assoluta, sostenute efficacemente attraverso i programmi di contrasto alle povertà rivolti alla generalità della popolazione e compensate da una maggior coesione sociale. "I programmi sinora attivati non sono sufficientemente adeguati a fronteggiare situazioni di emergenza o garantire interventi di inclusione sociale in territori particolarmente vasti - ha concluso l´assessore Liori - E’ indispensabile prevedere la prima accoglienza unitamente a percorsi di inclusione sociale e di recupero di una vita autonoma." Ai Comuni capofila dei progetti (80% a carico della Regione e 20% a carico dell’ente gestore dei Comuni associati) è destinata la somma di 1 milione di euro, mentre 100.000 euro andranno alla Caritas diocesana di Cagliari come rimborso di parte delle spese sostenute negli anni 2009 e 2010 per azioni e attività finalizzate al superamento delle emergenze umanitarie nel campo dell’immigrazione. I servizi da attivare o da potenziare prevedono l’accoglienza e l’attivazione di percorsi di inclusione sociale e di recupero di una vita autonoma, in integrazione con gli altri servizi presenti nel territorio e con il coinvolgimento del volontariato sociale attivo nel territorio. Nel dettaglio, si tratta di servizi di prima accoglienza - come mensa sociale, unità mobili di strada, accompagnamento ai centri di accoglienza, distribuzione di pasti caldi e di indumenti, interventi di prima assistenza e di informazione sui servizi esistenti, nonché di centri di accoglienza diurna e notturna - e di servizi finalizzati all’inclusione sociale, con inserimento in case famiglia o la concessione di alloggi di edilizia residenziale pubblica, e all’inserimento nel mondo del lavoro.  
   
   
ABRUZZO: 30 MLN DA GOVERNO PER AMMORTIZZATORI IN DEROGA ASSESSORE CONVOCA CICAS PER 5 NOVEMBRE  
 
L´aquila, 28 ottobre 2010 - Il Ministro Maurizio Sacconi e l´assessore al Lavoro Paolo Gatti hanno firmato ieri pomeriggio a Roma presso il Ministero del Welfare l´accordo per lo stanziamento di ulteriori 30 milioni di euro da parte del Governo da utilizzare per gli ammortizzatori sociali in deroga a favore di lavoratori abruzzesi. Le risorse si sommano ai 160 milioni di euro già stanziati dal Governo dall´insediamento della Giunta Chiodi ad oggi. L´assessore Gatti ha contestualmente convocato il Cicas (Comitato d´Intervento per crisi aziendali e di settore) per il 5 novembre a Pescara per assumere i provvedimenti conseguenti e necessari, in considerazione del fatto che molti trattamenti a favore dei lavoratori sono in scadenza. "Sono particolarmente felice - ha affermato Gatti - perché con questo accordo sara´ possibile dare risposte concrete a tante persone. Questo e´ il frutto di un lavoro serio e metodico che guarda sempre all´interesse dei cittadini. E´ soprattutto una risposta tangibile a chi, nei giorni passati, aveva sparso preoccupazione e allarme fra i lavoratori, che come sempre si sono rivelate esagerate. Prosegue l´ottimo rapporto con il Governo sulla gestione della crisi economica". "Il ministro Sacconi ha rassicurato, inoltre, sulla volontà del Governo di proseguire anche per il 2011 sulla linea degli ingenti finanziamenti per gli ammortizzatori sociali in deroga. Da parte nostra, grazie al Cicas, stiamo svolgendo al meglio la funzione di regolatore delle risorse governative, garantendo un sostegno economico importante per tante famiglie abruzzesi. La crisi c´è e non cessa l´allarme, ma Governo e Regione sono impegnati a non scoprire il lato della tutela dei lavoratori, investendo tutte le risorse necessarie per garantire la pace sociale". Nei primi 6 mesi dell´anno il Cicas ha trattato quasi 9.000 lavoratori fra cassa integrazione guadagni (Cig) in deroga e mobilità in deroga, per circa 63 milioni di euro, esclusa l´area del sisma dove sono stati già utilizzati nel 2010 circa 30 milioni di euro. Le proiezioni di spesa emerse dal monitoraggio analizzato nell´ultima riunione del Cicas avevano evidenziato la necessità di una richiesta di un ulteriore stanziamento governativo, che l´assessore Gatti aveva provveduto ad avanzare al Ministero. "Oggi la risposta positiva del Governo- conclude Gatti - sancita dalla firma del protocollo, consente di fatto di garantire per tutto il 2010 la tranquillità economica a circa 13.000 famiglie abruzzesi".  
   
   
A TRENTO PROSEGUONO GLI INCONTRI CON LE PARTI SOCIALI PRIMA ILLUSTRAZIONE DELLA BOZZA DI DISEGNO DI LEGGE SUGLI AMMORTIZZATORI SOCIALI L´INCONTRO DEL TAVOLO PER LA "QUALITÀ SOCIALE"  
 
Trento, 28 ottobre 2010 - Sostegno al reddito dei lavoratori, potenziamento degli interventi di politica attiva del lavoro e interventi a supporto dei giovani nei percorsi di qualificazione. Sono questi i tre cardini su cui sta lavorando l’amministrazione provinciale per elaborare una prima bozza di disegno di legge in materia di ammortizzatori sociali, le cui linee guida erano state licenziate dalla Giunta provinciale lo scorso aprile. Come chiarito dall’assessore alle politiche sociali Ugo Rossi, prima di presentare un disegno di legge provinciale sarà comunque necessario prevedere un’apposita norma di attuazione che precisi gli spazi di intervento provinciale ed i necessari raccordi con la normativa e le competenze statali. La stessa norma dovrà precisare le modalità di gestione diretta da parte della Provincia delle molteplici prestazioni previdenziali oggetto della delega conferita a seguito dell’Accordo di Milano, siglato nel dicembre scorso con i Ministri Tremonti e Calderoli. L’assessore Ugo Rossi, supportato da Michele Colasanto presidente dell’Agenzia del Lavoro, ha comunicato l´avviamento di primi costruttivi contatti con i Ministeri del Lavoro e dell’Economia ed ha illustrato l´impianto di legge provinciale attualmente al vaglio dell’esecutivo e degli uffici provinciali. Tra i contenuti più rilevanti si segnala l’enucleazione di tre nuove forme di prestazioni previdenziali denominate, rispettivamente, “reddito di continuità”, “reddito di attivazione”, “reddito di qualificazione”. Tali forme costituiranno altrettanti contenitori che ospiteranno, semplificandole, le molteplici prestazioni statali sopra richiamate. La ricomposizione degli strumenti di politica passiva trova giustificazione nel più ampio progetto di stretto collegamento tra le forme di sostegno al reddito e lo svolgimento di indispensabili azioni di politica attiva nell’ottica dell’incremento dell’occupazione. L’assessore ha infine ricordato e illustrato i tratti principali della prossima riforma delle politiche familiari attualmente all’esame del Consiglio provinciale e ha altresì fornito un aggiornamento dell’andamento del reddito di garanzia alla luce delle modifiche amministrative recentemente introdotte.