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Notiziario Marketpress di Mercoledì 19 Gennaio 2011
Politica
PARLAMENTO EUROPEO: APERTURA DELLA SESSIONE: ANNIVERSARI AUSCHWITZ E LITUANIA, BIELORUSSIA E TUNISIA  
 
 Strasburgo, 19 gennaio 2011 - Il 66° anniversario della liberazione di Auschwitz, il 20° anniversario della "domenica di sangue" in Lituania, la Convenzione dell´Onu per le persone con disabilità e la sparizione dell´avvocato cinese Gao Zhisheng sono alcuni degli argomenti sollevati il 17 gennaio dal Presidente Jerzy Buzek in apertura della sessione plenaria a Strasburgo. Il Presidente ha anche parlato della situazione in Bielorussia e fatto una dichiarazione per introdurre il dibattito sulla Tunisia. Innanzitutto, Buzek ha richiamato l´attenzione dell´Aula su due date importanti: il 66° anniversario della liberazione del campo d concentrazione e sterminio nazista di Auschwitz-birkenau che sarà commemorato il 27 gennaio e il 20° anniversario della "domenica di sangue" in Lituania, durante la quale 14 persone furono uccise durante la guerra per l´indipendenza della Lituania dall´Unione sovietica, avvenuto il 13 gennaio. In seguito, il Presidente del Pe ha salutato l´adesione dell´Ue alla Convenzione dell´Onu sui diritti delle persone con disabilità, espresso la preoccupazione del Parlamento sul destino dell´avvocato e attivista di opposizione Gao Zhisheng, scomparso dopo essere stato torturato e chiesto al governo cinese di rivelare dove si trovi e informare sul suo stato di salute. Buzek ha ringraziato la Presidenza belga uscente del Consiglio e dato il benvenuto alla successiva ungherese e commentato la situazione politica in Bielorussia, che sarà dibattuta dai deputati mercoledì. Inoltre, il Presidente ha espresso solidarietà per le vittime di una serie di recenti disastri naturali avvenuti in diverse zone del mondo. Tunisia: Buzek chiede un´inchiesta indipendente e offre aiuti per libere elezioni - In apertura del dibattito sulla Tunisia, primo punto all´ordine del giorno della plenaria di questa settimana, Buzek ha detto: "Il Parlamento europeo plaude al coraggio dei tunisini e alla "rivoluzione del gelsomino" nel paese". "Il Pe ha intenzione di assistere le nuove autorità ad interim nell´organizzazione di elezioni libere, pluralistiche e monitorate a livello internazionale" ha poi aggiunto. Il Presidente Buzek ha descritto gli avvenimenti recenti come "un momento storico" e, in nome del Parlamento, ha enunciato una lista di 4 domande chiavi da porre alle autorità tunisine: il rilascio immediato di tutti gli arrestati; la predisposizione d´inchieste indipendenti su corruzione e uso della violenza; l´organizzazione di elezioni libere, pluralistiche e monitorate, un processo al quale il Parlamento garantisce assistenza; in vista delle elezioni, la costituzione di un governo di unità nazionale che includa tutte le forze politiche. La richiesta presentata dal gruppo Verdi/ale per aggiungere all´ordine del giorno una risoluzione sulla situazione in Tunisia è stata respinta dall´Aula, cosi com´è accaduto per la proposta de gruppo Gue/ngl di rimuovere dall´ordine del giorno il dibattito e la risoluzione sul caso di Cesare Battisti.  
   
   
DICHIARAZIONE COMUNE DELL´ALTO RAPPRESENTANTE DELL´UNIONE EUROPEA, CATHERINE ASHTON E DEL COMMISSARIO STEFAN FüLE SULLA SITUAZIONE IN TUNISIA  
 
 Bruxelles, 19 gennaio 2011 - "In questo momento critico, riaffermiamo la solidarietà dell´Ue con la Tunisia e con il suo popolo. Ribadiamo la nostra condanna per la repressione violenta delle manifestazioni e la nostra simpatia per le famiglie e i conoscenti delle vittime." Con queste parole si apre la dichiarazione congiunta dell´Alto rappresentante dell´Unione europea, Catherine Ashton e del Commissario Stefan Füle sulla situazione in Tunisia. "Rendiamo omaggio" continua la dichiarazione, "al coraggio del popolo tunisino e alla sua pacifica lotta in favore dei propri diritti e delle proprie aspirazioni democratiche. Sollecitiamo le autorità tunisine ad agire responsabilmente, preservando la pace, dando prova di moderazione ed evitando ulteriori violenze e vittime. Condanniamo qualsiasi azione mirante a destabilizzare ulteriormente la situazione della sicurezza. Il messaggio lanciato dal popolo tunisino è forte e chiaro: la Tunisia ha raggiunto un punto di non ritorno. L´ue sarà a fianco dei tunisini nel perseguimento delle loro aspirazioni pacifiche e democratiche. La Tunisia vuole essere una democrazia stabile, nel pieno rispetto dei diritti e delle libertà fondamentali. Essa desidera elezioni libere, giuste e aperte. Noi sosteniamo la Tunisia nel cammino verso questo traguardo. Chiediamo la formazione di un nuovo governo di unità nazionale, che garantisca una transizione pacifica verso la democrazia. Per andare incontro alle richieste del popolo è fondamentale un processo elettorale autenticamente aperto, con tutte le garanzie necessarie. Basandosi su uno spirito di apertura e improntato al dialogo, tutte le forze democratiche devono ora assumersi un ruolo attivo nel plasmare la nuova democrazia tunisina e correggere gli errori del passato. L´ue è pronta a fornire aiuti immediati al fine di preparare ed organizzare il processo elettorale nonché un sostegno stabile a un´autentica transizione democratica. Qualora ci venisse richiesto, siamo comunque pronti anche a fornire l´assistenza necessaria per consentire alle autorità tunisine di fare fronte a necessità urgenti. Inoltre stiamo già mettendo a punto un più ampio spettro di misure mirate ad assistere le riforme democratiche e lo sviluppo economico, da attuare appena la situazione politica si sarà stabilizzata."  
   
   
IL COMMISSARIO EUROPEO ALL´INDUSTRIA E ALL´IMPRENDITORIA ANTONIO TAJANI PARTECIPERÀ A UNA SERIE DI EVENTI CHE SI TENGONO A BOLOGNA E PARMA LUNEDÌ 24 GENNAIO  
 
 Bruxelles, 19 gennaio 2011 - Il Vicepresidente della Commissione europea Antonio Tajani, responsabile per Industria e Imprenditoria, parteciperà a una serie di eventi che si tengono a Bologna e Parma lunedì 24 gennaio. Riprende così il ciclo sul territorio che, dalla primavera scorsa su iniziativa della Rappresentanza regionale a Milano della Commissione europea, ha portato Tajani a contatto con le principali realtà imprenditoriali e industriali sul territorio in tutte le regioni del´Italia settentrionale. Bologna - Alle ore 10.30 Tajani interverrà al convegno di Confindustria Emilia Romagna "La nuova politica industriale europea: le green technologies e il rilancio della competitività", che si terrà nella sede di Confindustria in via Barberia 3. Il Vicepresidente condividerà con gli imprenditori della regione le priorità della nuova politica industriale europea, nel quadro della strategia per la crescita economica e l´occupazione "Europa 2020", di particolare rilevanza per una regione fortemente caratterizzata dalla presenza del settore manifatturiero. Parteciperanno all´incontro anche la Presidente di Confindustria Emilia Romagna Anna Maria Artoni, il Presidente della Regione Vasco Errani e l´Assessore alle attività produttive Giancarlo Muzzarelli. Alle ore 12 si terrà una conferenza stampa di Tajani con Artoni ed Errani. Parma - Alle ore 14 Tajani visiterà la sede della Barilla a Parma, accompagnato da Guido e Paolo Barilla. Alle ore 15 nel Ridotto del Teatro Regio si terrà il convegno "Parma: Green City – Il futuro di Parma tra sostenibilità ambientale e innovazione", aperto dal Vicepresidente Tajani e dal Sindaco Pietro Vignali. Tra gli altri, interverrà Federica Guidi, Presidente dei giovani imprenditori di Confindustria. In seguito Tajani incontrerà gli imprenditori di Parma presso l´Unione Industriali sui temi della competitività e del ruolo dell´Unione europea per sostenere la ripresa dopo la crisi. Un press point avrà luogo verso le ore 17. Attorno alle 17.30 il Vicepresidente visiterà l´Autorità europea per la sicurezza alimentare (Efsa), accompagnato dal Direttore Catherine Geslain-lanéelle.  
   
   
UE: DOMANDE E RISPOSTE SULL´INIZIATIVA DEI CITTADINI  
 
Bruxelles, 19 gennaio 2011 - I cittadini europei avranno presto la possibilità di richiedere all´Ue l´introduzione di nuove proposte legislative con la raccolta di un milione di firme. Tale nuovo strumento, pensato per dare ai cittadini una voce più diretta nell´ambito dell´Unione europea, è stato istituito dal trattato di Lisbona. La cosiddetta "iniziativa dei cittadini" dovrebbe diventare operativa all´inizio del 2012, a condizione che il Consiglio adotti formalmente le norme che disciplinano il diritto di iniziativa entro l´inizio del 2011. Il Parlamento ha approvato la legislazione il 15 dicembre 2010. I rappresentanti del Parlamento europeo, del Consiglio e della Commissione hanno raggiunto un accordo sulle norme, ma queste devono essere votate dal Consiglio. Tale votazione dovrebbe avvenire prima del febbraio 2011. Poiché gli Stati membri hanno a disposizione 12 mesi per recepire la nuova normativa nel diritto nazionale, le prime iniziative dei cittadini potrebbero essere avviate all´inizio del 2012. Le seguenti risposte spiegano cosa succederà una volta che tali norme saranno in vigore.  
   
   
SEGUI IL WEBCAST SUI CONCORSI EUROPEI  
 
Bruxelles, 19 gennaio 2011 - Il 20 gennaio sarà online un webcast informativo sulle possibilità di carriera nelle istituzioni europee. Questo l´indirizzo http://scic.Ec.europa.eu/str/unpublished.php/  sul quale sarà disponibile il webcast. Si tratta di un progetto pilota voluto dall´Ufficio europeo di selezione del personale (Epso) per fornire informazioni ai giovani interessati ad una carriere nelle istituzioni europee. Il webcast per ora sarà solamente in lingua inglese ma se avrà successo seguiranno versioni in altre lingue. Questo il programma della trasmissione: introduzione del Direttore dell´Epso David Bearfield - alcuni funzionari Ue racconteranno il loro lavoro e la loro vita quotidiana a Bruxelles - un funzionario Epso illustrerà le nuove procedure di selezione del personale A conclusione, avrà luogo una sessione di domande e risposte a cui potranno partecipare anche gli utenti. I propri contributi possono essere inviati tramite la pagina Twitter di Epso ( www.Twitter.com/eu_careers ). Le domande devono iniziare con il tag @Eu_careers e finire con il tag #eucareersqanda (Nb: è necessario avere un account Twitter).  
   
   
DILMA ROUSSEFF: LE SFIDE DEL DOPO LULA  
 
Milano, 19 gennaio 2011 - Il 24 gennaio prossimo, alle ore 18.00, l´Ispi e l´Ibrit (Istituto Brasile Italia) promuovono una Tavola Rotonda dal titolo: Dilma Rousseff: le sfide del dopo Lula L´incontro è organizzato in occasione della pubblicazione di un numero dei Quaderni di Casa America dal titolo "Brasile. Un grande Paese che guarda al futuro". L´incontro, che si svolgerà a Palazzo Clerici (Via Clerici, 5 - Milano), La Segreteria Organizzativa (tel.: 02 86 93 053, e-mail: ispi.Eventi@ispionline.it , sito: www.Ispionline.it/ )  
   
   
CROAZIA, CRESCONO DELL´1 PER CENTO I SALARI A ZAGABRIA  
 
Zagabria, 19 gennaio 2011 - L´ultima rilevazione compiuta dall´ufficio statistico del Comune di Zagabria (Croazia) rivela che i salari netti medi nella città sarebbero cresciuti di circa un punto percentuale su base mensile durante ottobre 2010. In tal modo, il salario medio in termini assoluti è giunto a quota 6.277 kune (circa 848 euro), con una variazione positiva annua di 2,3 punti percentuali.  
   
   
AUSTRIA, CALO DEL TASSO DI DISOCCUPAZIONE  
 
Vienna, 19 gennaio 2011 - Secondo quanto sostenuto dal ministero del Lavoro austriaco, nel 2010 in Austria le persone in cerca di un´occupazione sono state mediamente pari a 250.782 unità, in calo del 3,7 per cento rispetto al 2009. Il Ministero ha dichiarato che il calo del numero dei disoccupati è da attribuirsi alla ripresa economica austriaca, avvenuta ´´prima di quanto atteso´´. L´obiettivo del Ministero, è poi stato ulteriormente affermato, è soprattutto quello di contrastare la disoccupazione giovanile: attualmente, in Austria oltre 40 mila persone di età compresa tra i 15 e i 26 anni sono privi di un lavoro.  
   
   
FORMIGONI: ALBANIA PARTNER IMPORTANTE INAUGURATA A MILANO PRIMA EDIZIONE DEL FORUM ITALO-ALBANESE PRESENTE IL PRIMO MINISTRO ED EX PRESIDENTE SALI BERISHA  
 
Milano, 19 gennaio 2011 - Due anni fa la missione in Albania del presidente della Regione Lombardia Roberto Formigoni. Ieri, nel capoluogo lombardo, la prima edizione del forum economico italo-albanese. È stato lo stesso Formigoni a dare avvio ai lavori, alla sede della Camera di Commercio di Milano, insieme al primo ministro albanese Sali Berisha e a tante altre autorità, tra cui il vice ministro albanese dell´Economia Eno Bozdo, l´ambasciatore albanese in Italia Llesh Kola e l´ambasciatore italiano a Tirana Saba D´elia. Internazionalizzazione Caposaldo Della Regione - Si stringono ulteriormente, dunque, i rapporti tra l´Italia e l´Albania grazie alla Lombardia: 85 gli imprenditori albanesi presenti oggi all´appuntamento milanese, 550 quelli lombardi. Per loro una giornata fitta di incontri di lavoro calendarizzati da Promos e molto attesi dalla Repubblica albanese, che ha nell´Italia il primo partner commerciale. "Tessere la rete di relazioni internazionali - ha detto Formigoni all´apertura del Forum lombardo - è per noi ragione di vita e di progresso. Sono i nostri cittadini ad avere, nel loro dna, la vocazione a stabilire e sviluppare relazioni internazionali. Regione Lombardia ha accompagnato e sostenuto questa vocazione all´internazionalizzazione, convinti, come siamo, che in un mondo sempre più globalizzato occorre avere una fittissima rete di relazioni con amici, popoli, imprenditori, sistemi economici e culturali". Lombardia Porta D´ingresso Delle Relazioni - La Lombardia - rimarca Formigoni al primo ministro Berisha, ex presidente della sua nazione - ha una vocazione internazionale indiscussa, confermata dal primato in Italia delle importazioni e delle esportazioni: "La nostra regione è la porta di ingresso e di uscita del Paese per le merci, con il 32 per cento dell´import nazionale e il 29 per cento dell´export nazionale. La Lombardia è anche la destinazione principale dei capitali esteri diretti nel nostro Paese: oltre il 60 per cento degli investimenti in entrata fa rotta qui. Vogliamo continuare a costruire una rete di relazioni e di rapporti istituzionali con le nazioni e le regioni amiche, per creare le condizioni, affinché sempre più investitori stranieri vengano a lavorare e a creare lavoro in Lombardia". Albania Partner Importante - All´interno di questo quadro di relazioni internazionali si colloca il rapporto tra la Lombardia e l´Albania, "interlocutore - ricorda Formigoni - importante". In primo luogo la comunità albanese presente in Lombardia non solo costituisce una delle comunità straniere più numerose (la terza in termini assoluti), ma "è la prima per componente studentesca e universitaria, il che significa che la presenza albanese in Lombardia è di qualità". In secondo luogo l´interscambio commerciale "non ha conosciuto flessioni neppure nel periodo di congiuntura economica negativa". Questi due aspetti sono stati corroborati negli anni recenti da numerose occasioni per rafforzare i rapporti istituzionali: tra le altre, oltre alla missione del 2008, Formigoni cita l´incontro con la presidente del Parlamento albanese Josefina Topalli, avvenuto lo scorso dicembre a Palazzo Pirelli. Regione Lombardia ha, infine, "promosso e finanziato 17 progetti di cooperazione allo sviluppo in Albania dal 2001 al 2010, che si sono realizzati con soddisfazione di entrambe le parti". Per Un Forum Permanente - Alle parole del premier Berisha, che dichiara di essere intenzionato a fare "il politico del mercato" e che elogia la Lombardia "come una delle regioni più sviluppate del mondo", Formigoni risponde augurandosi che "il Forum italo-albanese diventi permanente, dal momento che i rapporti e gli scambi commerciali si rafforzano dalla frequentazione reciproca delle persone e delle imprese. Noi vogliamo facilitare i contatti tra imprenditori e individuare sempre meglio i settori più adeguati per lo scambio di buone prassi tra l´Italia e l´Albania". Il presidente della Regione cita, ad esempio, il tema dello sviluppo sostenibile e, in particolare, il settore delle energie alternative: "Anche in questo ambito le aziende lombarde sono pronte a collaborare". Sostegno All´ingresso Ue - Non è solo di business che Formigoni parla al Forum. Al centro del suo intervento anche il sostegno al percorso europeo dell´Albania. "Sottoscrivo positivamente - dichiara - la decisione recente di Bruxelles di liberalizzare i visti, vero e proprio messaggio di incoraggiamento e stimolo al Governo e all´opinione pubblica albanesi, che possono ora guardare all´Europa con crescente fiducia e con speranza. Noi popoli europei dobbiamo lavorare con il Governo e le istituzioni dell´Albania, perché all´intera area balcanica occidentale sia offerta una prospettiva di sviluppo, che porti alla futura adesione alla casa comune europea, cui questi Paesi naturalmente appartengono. Anche su questo versante il Forum economico di oggi a Milano rappresenta una tappa ambiziosa".  
   
   
FORUM ITALIA-ALBANIA. MORATTI: “RAFFORZARE LA COLLABORAZIONE ECONOMICA ANCHE IN VISTA DI EXPO MILANO 2015”  
 
 Milano, 19 gennaio 2011 - “Saluto a nome mio e di tutta la città il Primo Ministro Sali Berisha, un grande amico del nostro Paese. Economia e imprese ma anche solidarietà e amicizia legano Milano al popolo albanese. Oggi ricambiamo l’ospitalità ricevuta a Tirana lo scorso maggio. I rapporti tra Italia e Albania sono strettissimi e spingono il nostro Paese a sostenere il processo di adesione dell’Albania alla Comunità Europea che permetterà di mettere ulteriormente a frutto le grandi potenzialità economiche albanesi”. Così è intervenuta, ieri a Palazzo Turati, sede della Camera di Commercio, il Sindaco Letizia Moratti al Forum economico tra Italia e Albania per fare il punto sulle relazioni che intercorrono tra i due Paesi e gettare le basi per rapporti sempre più stretti e proficui.. Presenti il Primo Ministro albanese Sali Berisha, il Ministro per lo sviluppo economico Paolo Romani, il Presidente della Regione Lombardia Roberto Formigoni, il Presidente della Provincia di Milano Guido Podestà, il Presidente di Promos - Azienda Speciale della Camera di Commercio di Milano, Bruno Ermolli. Il Sindaco ha dato il benvenuto al Primo Ministro e a tutta l’imponente delegazione economica: 280 aziende, di cui 138 albanesi. L’italia è il primo partner commerciale dell’Albania, con una quota del 32% dell’interscambio complessivo nel 2009 salito a circa il 50% nel 2010. La Lombardia in particolare è la seconda Regione italiana per le esportazioni, dopo la Puglia e, con più di 50 milioni di euro nel 2010, è terza per volume di importazioni dopo Puglia ed Emilia Romagna. “Questa consolidata interdipendenza tra le nostre economie – ha proseguito il Sindaco - è testimoniata anche dalle 300 imprese a partecipazione italiana (di cui 50 lombarde e 14 milanesi) che operano in Albania. Una vicinanza economica rafforzata dalla diffusione dell’italiano tra gli albanesi, dal gran numero di cittadini albanesi presenti nel nostro Paese che costituiscono una delle comunità più numerose e meglio integrate nel tessuto sociale delle città italiane”. “La stessa presenza massiccia di studenti albanesi – ha precisato il Sindaco - nelle nostre scuole e università contribuisce a rendere più stretti i rapporti culturali tra Italia e Albania. A Milano, nei sette Atenei e nei quattro istituti dell’alta formazione artistica e musicale, gli albanesi rappresentano il 14% degli studenti stranieri”. “Vanno in questa direzione – ha spiegato Letizia Moratti - i due ultimi progetti in Albania: il primo "Albania, Italia...così vicine, così lontane" selezionato per il Bando Cosviluppo 2009 del Comune di Milano, il secondo "Implementazione del consorzio agrario di Cukalat - Albania - e relativa attivazione di sistemi agricoli a basso impatto ambientale" selezionato per il Bando Biodiversità 2009”. Il primo è un progetto per l´integrazione e il miglioramento economico nel distretto di Berat – località nel centro dell’Albania - e il rafforzamento della comunità migrante albanese in Lombardia. Il secondo progetto, relativo al Consorzio agricolo di Cukalat ha come obiettivo la realizzazione di pozzi e sistemi irrigui nonché l´attivazione di percorsi volti allo sviluppo di sistemi d´agricoltura biologia e di metodi a basso impatto ambientale. Questo progetto si collega ai temi dell’Expo Milano 2015 che rappresenta una grande opportunità per tutti noi. “Continuiamo a lavorare insieme – ha concluso Letizia Moratti – in vista di di Expo Milano 2015, un evento di importanza planetaria dove impresa, cultura e innovazione concorreranno ad un progetto comune di sviluppo e di progresso, un’opportunità irripetibile di crescita per i nostri Paesi e per tutto il mondo”.  
   
   
IMPRESE IN LOMBARDIA: IN 200 GIORNI 400 MLN DI EURO IL VICE PRESIDENTE: PER IL 2011 PRIORITARIA L´ATTRATTIVITA´  
 
Milano, 19 gennaio 2011 - "Nei primi 200 giorni di governo di Regione Lombardia nel settore Industria e Artigianato, l´Assessorato ha sviluppato azioni per oltre 400 milioni di euro". Lo ha detto ieri Andrea Gibelli, vice presidente della Regione e assessore all´Industria e Artigianato nel corso di una conferenza stampa Palazzo Pirelli, convocata per illustrare i dati dell´Assessorato per il 2010 e per il 2011. "Una mole di impegno e di risorse assai considerevole - ha detto Gibelli - a conferma dell´attenzione che sempre abbiamo per il nostro mondo del lavoro e delle imprese, particolarmente di quelle medie, piccole e artigiane. In nessun caso si è trattato di distribuzione di denari a pioggia, ma sempre di investimenti su settori e linee individuate come strategiche: più di 100 milioni per promuovere l´aggregazione di impresa in tema di innovazione; più di 180 milioni per favorire l´accesso al credito e più di 130 milioni di fondi per sostenere la competitività del sistema imprenditoriale lombardo". Il vice presidente ha ricordato, in tema di innovazione, il progetto ´Trend´, finalizzato a elaborare, testare e validare modelli fortemente replicabili di efficientamento energetico e di utilizzo di fonti energetiche alternative nelle Pmi. Per quanto riguarda l´accesso al credito, Gibelli ha spiegato come si è rafforzato il sistema di garanzie per favorire l´accesso al credito delle piccole e medie imprese e come nel corso del 2010 è stato dato nuovo impulso al ´Fondo di Garanzia Made in Lombardy´. Tre i fondi importanti per la competitività: il fondo rotativo per l´imprenditorialità, il fondo per il sostegno delle nuove attività e il fondo di rotazione per l´internazionalizzazione. Per quanto riguarda il 2011, quanto all´assessorato guidato da Gibelli "ci sarà - ha spiegato il vice presidente - attenzione al tema dell´attrattività d´impresa nella nostra Regione. Questo tema sarà prioritario per le politiche 2011. Si intende infatti avviare un programma di supporto all´insediamento di nuove imprese che coinvolga, attraverso un patto territoriale di sviluppo, tutti i soggetti interessati: pubblica amministrazione locale, camere di commercio, fondazioni bancarie, agenzie locali e nazionali di promozione. Per l´acceso al credito l´impegno di Regione Lombardia sarà orientato sia al sostegno dei confidi che alla promozione di nuovi modelli operativi capaci di ridurre progressivamente l´uso di fondi pubblici. "Entro il primo semestre verrà lanciato - ha detto ancora Gibelli - un nuovo programma di supporto alla ricerca e all´innovazione dedicato ai settori e ai distretti che rappresentano l´eccellenza tecnologica lombarda". Anche grazie all´Accordo di Programma con il Miur sarà messo in campo un significativo pacchetto di risorse (120 milioni di euro). L´aggregazione è poi un elemento fondamentale non solo per l´innovazione ma anche per la crescita della competitività delle azione lombarde, che scontano grosse difficoltà a causa delle frammentazione. Nel 2011 si intende dare nuovo impulso a tale tema con il programma ´Ergon´, che prevede uno stanziamento di circa 16 milioni di euro. Nel campo dell´internazionalizzazione si sosterranno gli strumenti di voucher e progetti di accompagnamento alle imprese, che non hanno mai operato sui mercati esteri e si sosterrà la ristrutturazione e il rilancio delle aziende in difficoltà. Un ruolo fondamentale avrà anche il procedimento di semplificazione per quanto concerne il mondo imprenditoriale. Gibelli ha inoltre annunciato che, in questo 2011, proseguirà l´iniziativa ´Assessorato Itinerante´. "La campagna pubblicitaria dell´assessorato va nella direzione di instaurare un rapporto più diretto fra imprenditore e Regione e dimostrare quanto la Regione ha fatto e può ancora fare per le imprese del nostro territorio". Lo ha detto Andrea Gibelli, vice presidente della Regione Lombardia, presentando lo spot dell´Assessorato Industria e Artigianato nell´ambito della conferenza stampa sui dati delle attività per il 2010 e il 2011. Lo spot, della durata di 30", è stato girato nel piazzale antistante il nuovo Palazzo della Regione, che per l´occasione si è trasformato in un campo da rugby. Il meccanismo narrativo è semplice ed essenziale: i "buoni", ovvero la squadra di Regione Lombardia, sostengono l´imprenditore alle prese con l´aggressività del mercato, sconfiggendo i "cattivi", che nello spot prestano il volto ai nemici classici delle imprese, come la burocrazia, la mancanza di risorse, di competitività e know-how. La campagna tv e stampa è partita ieri, 17 gennaio, e proseguirà fino all´inizio di aprile, coinvolgendo le principali emittenti e i maggiori quotidiani nazionali e locali. Gli spot saranno inoltre trasmessi in 70 sale del circuito Uci Cinema di Milano e provincia. "La campagna - ha spiegato Gibelli - trasmette l´energia e la forza per intervenire con sempre maggiore efficacia e fornire agli imprenditori e alle aziende una visione più ampia e organica. Attraverso la metafora del rugby l´Assessorato si mette ´a fianco´ delle imprese, guardandole negli occhi e condividendone speranze e fatiche come in un team: a trasmettere l´adrenalina del match pensano infatti i rugbisti di una vera squadra, gli Aironi Rugby, che hanno dato il proprio prezioso supporto per realizzare insieme all´Assessorato questo spot". La campagna è stata coordinata da Patrizia Carrarini - Responsabile Comunicazione Vice Presidenza Regione Lombardia, la creatività è stata affidata ad Ammiro Partners, la produzione dello spot a Selection e il piano mezzi è a cura di Staffb.  
   
   
CRISI TUNISINA, LA REGIONE MARCHE METTE A DISPOSIZIONE DELL´AMBASCIATA ITALIANA IL DESK DI TUNISI A SOSTEGNO AGLI OPERATORI IN DIFFICOLTA  
 
 Ancona, 19 gennaio 2011 - La Regione Marche ha messo a disposizione dell´Ambasciata italiana, a Tunisi, il proprio Desk operativo, ubicato nei pressi dell´aeroporto internazionale della capitale tunisina. La struttura, per la vicinanza con lo scalo, e` gia` protetta dai militari ed e` in grado, quindi, di aiutare imprenditori e civili che si trovassero in difficolta` a seguito della crisi scoppiata nel Paese. ´Abbiamo ricevuto segnalazioni, da parte di marchigiani, preoccupati per l´evolversi della situazione ´ afferma l´assessore regionale alle Attivita` Produttive, Sara Giannini ´ Ci siamo subito attivati con i nostri uffici di Tunisi, affinche` si organizzassero per soccorrere, in caso di necessita`, cittadini e imprenditori italiani coinvolti, loro malgrado, nella drammatica situazione che si e` venuta a creare in Tunisia. I responsabili del Desk hanno subito informato l´ambasciatore d´Italia, Pietro Benassi, e iniziato a contattare, via sms, diverse persone che hanno rapporti con il Desk, segnalando loro di rivolgersi alla struttura per ogni necessita` o per problemi di incolumita` personale´. Attivato da Marchet (Azienda speciale per l´internazionalizzazione della Camera di commercio di Ancona), il desk e` stato creato dalla Regione Marche per sostenere le attivita` delle piccole e medie imprese che investono nell´area del Magreb (Egitto, Libia, Tunisia, Marocco e Mauritania). La struttura e` stata inaugurata il 13 dicembre 2010, alla presenza dello stesso ambasciatore Benassi.  
   
   
EMILIA ROMAGNA: "INVESTIR AU SÉNÉGAL", OPPORTUNITÀ DI SVILUPPO E D´IMPIEGO IN AFRICA, LAVORARE CON ALTRE ESPERIENZE E MONDI DIVERSI È UNA GRANDE RICCHEZZA  
 
Bologna, 19 gennaio 2011 – Un progetto rivolto sia a imprenditori italiani interessati al Senegal che a migranti senegalesi residenti in Italia. Con un obiettivo preciso: favorire lo sviluppo delle piccole e medie imprese nel Paese africano, valorizzando al tempo stesso il potenziale rappresentato dalla comunità senegalese italiana (8800 i residenti in Emilia-romagna). E’ Investir au Sénégal dell’associazione bolognese “Africa e Mediterraneo”, progetto finanziato all’interno del programma Plasepri, “piattaforma” di risorse e assistenza tecnica realizzata dai due governi, italiano e senegalese. Investir au Sénégal è stato presentato ieri alla Regione; hanno partecipato Teresa Marzocchi, assessore regionale alle Politiche sociali, Tafsir Mbaye, responsabile del programma Plasepri, Andrea Marchesini Reggiani, presidente della cooperativa “Lai-momo”, e il senatore Giovanni Bersani, fondatore e presidente onorario dell’ong Cefa, da sempre impegnato in progetti di sviluppo per l’Africa. “Lavorare con altri, con altre esperienze e mondi diversi è una grande ricchezza – ha commentato l’assessore Marzocchi – . Abbiamo bisogno di confrontarci, di capire, e al tempo stesso di innovare sempre di più i nostri servizi. Di aprire i confini”. L’assessore ha parlato inoltre dell’immigrazione come della “grande sfida di questi tempi. Spesso, purtroppo, in Italia è sinonimo di problema, di paura; vorrei condividere con voi – ha concluso Marzocchi, rivolgendosi ai presenti – il tentativo di trasformare questa lettura: perché immigrazione vuol dire risorsa, ricchezza”. Il programma Plasepri prevede un finanziamento a “credito di aiuto” del governo italiano al governo senegalese di 20 milioni di euro e un finanziamento “a dono” di 3 milioni e 700mila euro. Il governo senegalese contribuisce a sua volta con un apporto di 350mila euro. L’obiettivo specifico è aumentare il volume di investimenti produttivi da parte delle piccole e medie imprese in modo da offrire opportunità d’impiego in Senegal, soprattutto nelle regioni a più forte emigrazione, in un’ottica di sviluppo sostenibile del Paese, nel pieno rispetto dell’ambiente e dei diritti umani. Tra i cinque enti italiani selezionati che dovranno promuovere e far conoscere la linea di credito per le imprese sia ai cittadini senegalesi – potenziali imprenditori – che vivono in Italia, sia agli imprenditori italiani, c’è “Africa e Mediterraneo” con Investir au Sénégal. Oltre a quest’associazione, titolare del finanziamento, sono partner del progetto il Comune di Sant’agata Bolognese, la cooperativa “Lai-momo” di Sasso Marconi, l’associazione “Jubboo” di Sant’agata Bolognese, la Cna di Modena e l’ong “Concept” di Dakar.  
   
   
REGIONE SICILIA: LOMBARDO RICEVE OPERATORI ECONOMICI SIRIANI  
 
Palermo, 19 gennaio 2011 - Il presidente della Regione siciliana, Raffaele Lombardo, ha ricevuto una delegazione di operatori economici della Siria guidata dal presidente della Camera di commercio internazionale, Abdul Rahnab Attar. Si tratta della prima visita in Italia di rappresentanti siriani delle Camere di commercio, membri del consiglio comunale di Damasco e docenti universitari. Che hanno privilegiato la Sicilia nel suo ruolo di capofila in un progetto avviato dal Ministero degli Affari esteri dedicato alla diffusione e alla promozione di partenariati con il paese orientale nei settori turistico e ambientale, impegnando 50 milioni di euro. Nel corso dell´incontro, il presidente Lombardo ha detto che "la Siria e´ uno dei paesi medio orientali piu´ interessanti sotto il profilo storico. Molto diverso dalla Sicilia per tradizioni e cultura, ma con un profilo monumentale e storico ugualmente importante". E, dopo aver ricordato che ben cinque camere di commercio siciliane (Palermo, Catania, Messina, Agrigento e Trapani) stanno gia´ sviluppando un progetto comune per realizzare un´area mediterranea del turismo che coinvolga anche la Siria, il presidente ha comunicato l´intenzione di creare a Palermo la "Borsa del turismo mediterranea" per potenziare il settore e produrre economia e opportunita´ di lavoro.  
   
   
FVG: DEROGA A PATTO STABILITÀ PER REGIONI VIRTUOSE  
 
Trieste, 19 gennaio 2011 - Al Sud scandali, assunzioni come se piovesse, malaffare. Al Nord conti in regola e efficienza. Risultato? Roma ripiana le voragini del Mezzogiorno e lascia che il Settentrione se la cavi da solo. La Lega Nord del Friuli Venezia Giulia dice basta. Attende il federalismo come unica soluzione possibile, ma gioca d´anticipo, e con un Voto alle Camere chiede la possibilità di "derogare al Patto di stabilità qualora dovesse ravvisarsi l´opportunità di effettuare investimenti importanti e di reale impatto per la cittadinanza della regione". Il documento, sottoscritto da tutti i consiglieri regionali (Narduzzi, De Mattia, Piccin, Picco, Razzini), deve essere interpretato come un segnale di insofferenza del Nord. "Non accetteremo - spiega il capogruppo Narduzzi - che il teatrino della politica rallenti e annacqui la riforma federalista. Quindi, in attesa dell´entrata in vigore della legge, proponiamo una soluzione che conceda alle Regioni in regola di disporre delle proprie risorse secondo un´autonomia superiore a quella vigente. Diamo la possibilità, in casi speciali, di uscire dal Patto di stabilità. Per esempio, chiediamo che le Regioni virtuose abbiamo mani libere su lavoro, infrastrutture e politiche sociali e sanitarie. Senza vincoli". I leghisti spiegano infatti che "ci sono Regioni che, nonostante le casse dissestate, proseguono nella loro azione politica irresponsabile, ricorrendo allo strumento delle assunzioni nel settore pubblico in numeri difformi rispetto le reali esigenze del territorio. La Sicilia, che ha già proceduto a quattro rimpasti di Giunta che ne hanno stravolto l´orientamento politico, ha stabilizzato circa 30mila precari. E già prima delle ultime infornate aveva tanti regionali quanto Piemonte, Lombardia, Lazio, Veneto, Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia e Liguria messe insieme". "La lista non è finita. La Calabria - prosegue Narduzzi - ha 10mila forestali contro i 300 del Friuli Venezia Giulia, nonostante una superficie boschiva praticamente identica in termini di estensione. Nello sconfinato esercito di netturbini napoletani (20mila) è scoppiata una misteriosa epidemia durante le feste natalizie, tanto che i militari si sono dovuti rimboccare le maniche e sostituirsi agli operatori vista l´emergenza". "In attesa del federalismo - conclude Narduzzi - chiediamo un segnale forte. Per questo, la richiesta è di poter investire al di fuori del Patto di stabilità se ci saranno le condizioni per garantire miglioramenti al territorio e alla cittadinanza".  
   
   
WORKSHOP SPESA SANITARIA E FEDERALISMO: LE MARCHE SI CONFERMANO UNA VOLTA DI PIU` COME REGIONE TRA LE PIU` VIRTUOSE IN ITALIA..  
 
 Ancona, 19 Gennaio 2011 - Le Marche sono l´unica Regione con i conti in equilibrio che non solo ha rispettato la programmazione delle risorse per la sanita` ma addirittura avrebbe potuto spendere di piu` di quanto stanziato a programma per il 2009, dimostrando cosi` il piu` elevato livello di efficienza in Italia. E´ quanto emerso da uno studio del Cerm (Competitivita` Regolazione Mercati) correlato all´introduzione del federalismo fiscale e dei costi standard, in cui e` stato preso in esame il rispetto da parte delle Regioni della programmazione delle risorse dedicate alla sanita`. Gia` in passato l´Istituto aveva condotto delle ricerche commissionate dal Ministero del Welfare, ricerca che colloca le Marche in seconda posizione per qualita` delle prestazioni ed efficienza della spesa. Questi argomenti sono stati approfonditi oggi nel corso di un Workshop al Rettorato su federalismo e sanita` organizzato dalla Regione Marche e dall´Universita` Politecnica delle Marche al quale ha aderito in qualita` di relatore il presidente del Cerm Fabio Pammolli. Ad aprire i lavori e` stato il Rettore Marco Pacetti che ha evidenziato le potenzialita` della sanita` marchigiana come motore economico e la qualificazione della spesa sanitaria come fattore di investimento. Su questo argomento si e` concentrata la relazione di Gianluca Gregori, preside della Facolta` di Economia ´Lo studio del Cerm ´ ha detto il presidente della Regione Gian Mario Spacca ´ che rappresenta una prima vera `simulazione´ dell´applicazione del federalismo e dei costi standard, evidenzia come le Marche siano la Regione piu` virtuosa in Italia per spesa e qualita` dei servizi. Un risultato di cui andiamo fieri visto che la sanita` marchigiana partiva a inizio decennio da un dato drammatico, con un disavanzo che sfiorava i 150 milioni di euro anno su anno. Il lavoro di ristrutturazione e di riqualificazione che abbiamo attuato, ha portato oggi la sanita` ai dati che Cerm registra. Ma questo non ci basta. Dobbiamo lavorare per conservare la qualita` del nostro sistema sanitario sia in termini economici che di servizio, attraverso un continuo miglioramento delle performance. Uno dei problemi piu` grandi del Paese e` la produttivita` e da questo punto di vista la pubblica amministrazione rappresenta un elemento di particolare debolezza. Ecco perche` ´ ha concluso Spacca - e` necessario sviluppare sempre di piu` le conoscenze al servizio della decisione e formare un management competente, grazie anche al contributo dell´Universita`. Di fronte ad uno scenario di risorse in forte calo, occorre migliorare sempre piu` gli aspetti organizzativi, per innalzare il livello della risposta ai cittadini. Istituzioni e operatori del settore insieme, sono chiamate a riflettere e ad agire, in tempi rapidi´. Lo studio del Cerm ipotizza quale possa essere la spesa sanitaria complessiva di ogni singola Regione se, nel rispetto dei Livelli Essenziali di Assistenza (Lea), fossero adottati i livelli di efficienza di un pool di cinque Regioni (tutte a statuto ordinario) caratterizzate dall´equilibrio di bilancio e da un ottimo livello di erogazione delle prestazioni sanitarie. L´obiettivo e` contribuire a costruire un´agile strumento di benchmarking interregionale ai fini dell´applicazione del federalismo fiscale e dei costi standard il cui scopo finale e` quello di migliorare i livelli di efficienza delle Regioni, consentendo un miglior utilizzo delle risorse, sempre piu` limitate rispetto all´andamento della spesa, correlata direttamente anche ai mutamenti demografici ed al progresso tecnologico. ´Per determinare gli standard di spesa sanitaria ´ ha spiegato il presidente del Cerm Fabio Pammolli - si selezionano le Regioni che, nel corso degli ultimi anni, hanno rispettato la programmazione realizzando condizioni di sostanziale equilibrio di bilancio e, inoltre, hanno erogato prestazioni di qualita`, testimoniate da rilevazioni e riflesse da un saldo attivo dei flussi di mobilita`. Le Regioni assunte come benchmark sono state: Emilia Romagna, Lombardia, Toscana, Umbria, Veneto. A queste abbiamo accomunato anche le Marche che, a fronte di una qualita` gia` elevata, potrebbero addirittura permettersi di ottenerla con una maggiore spesa (ca. 95 milioni di Euro/anno in piu`)´. ´La Regione Marche ´ ha detto ancora il dirigente del Servizio Salute Carmine Ruta - ha conseguito negli ultimi anni importanti risultati in termini di qualita` assistenziale avendo garantito nel contempo il pareggio di bilancio. Oggi quindi la sanita` marchigiana rappresenta una fondamentale risorsa per lo sviluppo economico anche attraverso la sua capacita` progettuale orientata all´innovazione e alla creazione di valore´. Le conclusioni dell´incontro sono state affidate all´assessore alla Salute Almerino Mezzolani: ´I preziosi risultati raggiunti - ha sottolineato - saranno tutelati e incrementati dal nuovo Piano Sanitario regionale. Un piano che mira a garantire una efficace risposta alla forte richiesta di razionalizzazione delle risorse e consente il miglioramento delle condizioni di accessibilita`, fruibilita` e tempestivita` dei servizi e delle prestazioni erogate. I vantaggi gia` ottenuti non si limiteranno agli aspetti piu` squisitamente clinici, sanitari, sociali e di processo del sistema sanitario regionale, ma avranno un significativo impatto, sia in termini di miglior uso delle risorse disponibili, sia come volano per una crescita produttiva delle diverse realta` regionali´.  
   
   
FORUM DEL CREDITO IN SARDEGNA: INCONTRO POSITIVO CHE RAPPRESENTA UNA RISPOSTA CONCRETA ALLE ISTANZE DEL SISTEMA DELLE IMPRESE  
 
Cagliari, 19 Gennaio 2011 - Dopo l´approvazione della manovra finanziaria sono ripresi ieri mattina i lavori del Forum regionale per il Credito riunito in seduta plenaria. Tre le priorità sulle quali concentrarsi nei prossimi mesi: verifica immediata delle pratiche relative alla ex legge 28; disponibilità all’aumento del patrimonio di vigilanza del Consorzi Fidi; avvio delle procedure per razionalizzare l’utilizzo del fondo di garanzia per le piccole e medie imprese. "Un incontro positivo - ha sottolineato il vice presidente della Giunta e assessore regionale della Programmazione, Giorgio La Spisa, che rappresenta una risposta importante e concreta al sistema delle imprese e a quanti avevano dubbi sul Fondo di Garanzia e sulla riuscita delle altre azioni portate avanti in questo anno e mezzo. Grazie alla Finanziaria appena approvata ci sono le risorse per garantire la prosecuzione delle azioni già avviate. Gli obiettivi di quest’anno, oltre al Credito, saranno indirizzati principalmente su incentivazione alle imprese, innovazione e ricerca. Nel corso dell’incontro di ieri – ha ripreso La Spisa – è anche emersa l’esigenza di calendarizzare un ulteriore momento di confronto da tenersi con gli istituti bancari per velocizzare il percorso che dal principio porta alla pratica". Positivi i giudizi espressi dagli istituti bancari e dai Consorzi Fidi che hanno sottolineato l’importanza degli strumenti identificati dalla giunta per una politica di rilancio del Credito e della Finanza. "Stiamo tenendo fede agli impegni assunti – ha evidenziato il presidente della Sfirs Antonio Tilocca – anche perché ogni passo è intrapreso in modo condiviso. Ci siamo resi conto che il Fondo di Garanzia necessitava di qualche aggiustamento e abbiamo già provveduto a limare i tempi per le verifiche che adesso saranno ridotti a 20 giorni”. Il direttore del Crp (Centro Regionale di Programmazione), Gianluca Cadeddu, ha richiamato l’attenzione sulla: “Necessità di utilizzare al meglio le risorse informatiche per la presentazione delle domande in modo da poter arrivare a ridurre ulteriormente i tempi".  
   
   
FEDERALISMO: RIVEDERE L’IMPIANTO. TROPPO PENALIZZATI I PICCOLI COMUNI  
 
Firenze, 19 gennaio 2011 – “Il federalismo fiscale che il governo si appresta a varare rischia di mettere in difficoltà i piccoli comuni: un buon motivo rivederne l’impianto”. La battuta è dell’assessore al bilancio e airapporti con gli enti locali, on. Riccardo Nencini, non appena sono usciti i primi numeri della simulazione realizzata su dati del ministero dell’economia dall’Ifel, la fondazione sulla finanza locale dell’Anci, che ha analizzato il decreto sul federalismo municipale. E’ allarme per le risorse per i piccoli comuni: tra il 2010 e il 2014, anno in cui la riforma dovrebbe entrare definitivamente in vigore, i Comuni fino a 5 mila abitanti delle Regioni a statuto ordinario (in tutto 4660, con oltre 8,5 milioni di abitanti: in Toscana ben oltre un terzo dei 287 comuni) avranno a disposizione il 17% in meno di risorse, un taglio da 69 euro per ogni abitante. “In Toscana – aggiunge l’assessore Nencini – abbiamo una legge per aiutare i piccoli comuni, già oggi in difficoltà a volte. Con questo provvedimento si riducono le risorse e la situazione rischia dunque di peggiorare. Anche per questo il decreto sul federalismo municipale va rivisto”. Dall’analisi dall’Ifel sembra che a rimetterci saranno anche i Comuni con piu’ di 250 mila abitanti (-5,2% tra il 2010 e il 2014) e quelli compresi tra i 60 mila e i 250 mila abitanti (-3,8%); leggero incremento invece per i Comuni tra i 5 mila e i 10 mila abitanti (+1,7%), per quelli tra 10 mila e 30 mila (+2,4%) e per quelli tra i 30 mila e i 60 mila (+0,5%). In totale, ricorda l’Ifel, sono 6702 i comuni che subiranno tagli (su un totale di 8101) con quasi 51 milioni di abitanti coinvolti. Diverso il quadro per i Comuni delle Regioni a statuto speciale del Nord, che dovrebbero avere a disposizione il 76% delle risorse in piu’, pari a 174 euro per abitante.  
   
   
FONDAZIONE RES: LA REGIONE SICILIA SOSTERÀ I SEGNALI DI RIPRESA  
 
 Palermo, 19 gennaio 2011 - "Di fronte ad una crisi economica internazionale che sembra non avere fine, la Sicilia mostra una evidente inversione di tendenza che, seppur flebile, esprime la capacita´ a reagire della nostra economia, che il governo regionale, vuole sostenere e incoraggiare attraverso gli investimenti". Lo ha detto l´assessore per l´Economia, Gaetano Armao, intervenendo alla presentazione di "Congiunturares. Analisi e previsioni" che si e´ svolto ieri a Villa Zito. "Gli scenari di previsione illustrati dalla Fondazione Res - ha proseguito Armao - confermano quanto abbiamo anticipato nelle scorse settimane sulla base degli studi di Unioncamere, Prometeia, Istat ecc." Particolarmente significativo e´ in tal senso quanto Res evidenzia sulla crescita del prodotto interno lordo e dell´export: si riscontra, infatti, un aumento del volume delle esportazioni in settori diversi da quello tradizionale della raffinazione del petrolio, come ad esempio quello della farmaceutica e dell´informatica. "Questa previsione - ha commentato l´assessore Armao - conferma e specifica quanto gia´ emerso dagli studi di Unioncamere. Il nostro export e´ in grado di penetrare nuovi mercati, quali quello russo o sud americano, esprimendo le grandi capacita´ di cui e´ datata l´imprenditoria siciliana". "La vitalita´ del sistema produttivo - ha aggiunto l´assessore - e´ espressa anche dalla nascita di nuove imprese. Abbiamo delineato i dati presentati qualche giorno fa da Unioncamere, nel settore delle imprese cosiddette non classificate, quelle piu´ innovative. Ebbene, sono nate in Sicilia 14.715 nuove imprese e ne sono cessate solo 1.837. Vi e´, dunque, un saldo positivo di 12.878. Senza esaltare questi numeri dobbiamo evidenziare un processo di reazione alla crisi che dimostra la capacita´ dei siciliani di non rassegnarsi alle difficolta´ e di sapersi rimboccare le maniche. Il governo regionale - ha aggiunto Armao - sosterra´ questi segni di ripresa con tutti gli strumenti disponibili, a partire dal credito d´imposta che a marzo sara´ operativo ed in grado di offrire a tutto l´apparato produttivo respiro finanziario e certezza di sviluppo. Alle imprese dobbiamo dare un´altra certezza: la burocrazia non e´ nemica, ma a servizio dello sviluppo. Per questo motivo, impegno prioritario del governo e´ far giungere al traguardo il disegno di legge sulla deburocratizzazione che e´ pronto per la discussione in Aula". Armao ha poi anticipato che presentera´ oggi pomeriggio nella seconda Commissione dell´Ars gli emendamenti al disegno di legge sulla digitalizzazione della pubblica amministrazione, che ha definito "vero antitodo alla burocratizzazione, ai ritardi e alla corruzione". "Altro fronte di impegno - ha precisato l´assessore Armao - e´ quello dei Fondi Europei. Per spendere per tempo e bene quelli disponibili, e´ stata definita una rimodulazione delle linee d´intervento, riducendo le oltre 140 attuali ad una quarantina, per finalizzare la spesa a precisi e significativi obiettivi, che non frammentino in mille rivoli le risorse disponibili e accrescano prospettive di crescita in settori strategici, come quello delle infrastrutture". Per ultimo l´assessore Armao si e´ soffermato sul tema del federalismo, che da "fiscale - ha detto - rischia di diventare infernale, se non ancorato ai fondamentali principi di equita´ e solidarieta´, sempre richiamati dal Presidente Napolitano". Illustrando i dati emersi dallo studio effettuato dallo assessorato per l´Economia della Regione Siciliana sul federalismo municipale "emerge una palese disomogeneita´ con la conseguente e inevitabile necessita´ di intervenire con risorse precise attraverso interventi perequativi, che attenui e non accresca il grande divario tra Nord e Sud del Paese. Tra i comuni siciliani il piu´ penalizzato sarebbe Messina con una riduzione tendenziale pari a circa il 59% dei trasferimenti. In particolare per quanto riguarda i Comuni capoluogo siciliani i meno danneggiati sarebbero Ragusa con un -15% e Agrigento con un -22%, mentre Messina e´ seguita da Palermo con un -55% e da Catania con un -43%". "Gia´ da domani - ha concluso Armao - torneremo in Conferenza Stato-regioni per vigilare sulla prosecuzione del cammino del federalismo perche´ sia innanzitutto equo e solidale, altrimenti si consentira´ alla Lega di conquistare un feticcio elettorale, pregiudicando l´unita´ sostanziale del Paese. E questo non lo possiamo permettere".  
   
   
ALLUVIONE. ZAIA OGGI A ROMA PER OPERE MITIGAZIONE RISCHIO IDROGEOLOGICO. SUPERATI I 3,5 MILIONI DI SOLIDARIETÀ  
 
Venezia, 19 gennaio 2011 - Il presidente del Veneto Luca Zaia, commissario per il superamento dell’emergenza alluvione, è oggi a Roma per discutere la partita delle opere di messa in sicurezza del territorio regionale, sulle quali in questi giorni è anche iniziato il confronto con Comuni e Province sull’insieme delle progettualità esistenti per raccogliere osservazioni e suggerimenti. Lo ha comunicato oggi lo stesso Zaia, in occasione del consueto “punto stampa” al termine della seduta della Giunta. “Questi interventi ci danno una contabilità importante, che sfiora i due miliardi e mezzo di euro – ha ricordato Zaia – ma in questa disastrosa occasione abbiamo voluto fare un vero censimento di tutte le opere per mettere in sicurezza il nostro territorio. Circa i finanziamenti ho parlato con il ministro Giulio Tremonti e con il sottosegretario Alberto Giorgetti, che sta seguendo da vicino la partita. L’idea è di trovare i fondi nell’ambito del Cipe e intanto dar corso ad un primo investimento. Spero in una risposta rapida per dar corso all’operazione di ricostruzione e rinascita del Veneto. Ho la certezza di avere un Governo che ascolta, ed è molto sensibile e motivato a reperire finanziamenti per il Veneto”. Zaia ha richiamato, nell’occasione, la rapidità dei primi acconti. “Qualcuno dice che abbiamo elargito risorse imprudentemente. Lo abbiamo invece fatto con molta prudenza e coscienza – ha ribadito il presidente del Veneto – e lo rifarei mille volte ancora, perché abbiamo potuto dare una prima risposta già entro Natale. Non è colpa nostra se qualcuno è invece abituato a lavorare solo con le carte e a comportarsi da notaio. Io avevo questi poteri e penso che dovevo ai veneti un simile segnale”. Inizia ora anche la fase dei controlli, con periti delle assicurazioni contrattualizzati. “Presenteremo piani di controllo e li renderemo pubblici”, ha spiegato Zaia. “Pensiamo che in un piccolo Comune debba essere fatta almeno una decina di controlli a campione, tra famiglie e imprese, per dimostrare che i soldi dell’alluvione sono andati agli alluvionati veri. Se qualcuno ha fatto il furbo, è opportuno che venga scovato e punito, nell’interesse di chi ha veramente subito l’alluvione”. Oggi intanto è stata ampiamente superata quota 3 milioni e mezzo di contributi di solidarietà con le popolazioni alluvionate. Oltre ai versamenti di 1.815.306 euro tramite il sms chiuso la scorsa settimana, ormai consolidati, c’erano a tutta la giornata di ieri 1.683.905 euro raccolti tramite versamenti sul Conto Corrente Solidarietà: Unicredit Spa – intestazione “Regione Veneto – Emergenza Alluvione Novembre 2010” – Codice Iban: It62d0200802017000101116078; codice Bic Swift Uncritm1vf2, per un totale di 3.499.211 euro. Ma proprio stamani si sono aggiunti altri 200 mila euro di Banca Antonveneta.  
   
   
ATTENTATI, CAPPELLACCI INVITA MARONI IN SARDEGNA  
 
Cagliari, 19 Gennaio 2011 - Il presidente della Regione, Ugo Cappellacci, ha invitato il ministro dell´Interno, Roberto Maroni, a tornare in Sardegna per un incontro urgente con gli amministratori locali. "Dopo il vile attentato che turbò la vita familiare del sindaco di Ottana - ha scritto il presidente, ricordando l´impegno assunto dallo stesso ministro all´epoca della sua precedente visita - alla luce del nuovo atto intimidatorio nei confronti di un assessore della medesima giunta e di tutti gli altri episodi avvenuti negli ultimi mesi, compreso il fatto di inaudita gravita verificatosi nella città di Olbia, ti invito affinché prenda in considerazione la disponibilità, già espressa in occasione della tua precedente visita, a incontrare gli amministratori locali della Sardegna per esaminare insieme la questione relativa alla sicurezza e condividere le azioni da intraprendere". "Sarebbe un segnale importante - ha concluso Cappellacci - per un territorio che chiede una risposta forte dello Stato e un´azione capillare in difesa delle comunità della Sardegna e di chi le rappresenta."  
   
   
SICILIA: LOMBARDO PRESENTA ESPOSTO PER IRRUZIONE CASA CAMPAGNA  
 
 Palermo, 19 gennaio 2011 - Il presidente della Regione siciliana Raffaele Lombardo ha presentato alla Polizia di Stato un esposto per denunciare un grave episodio di violazione della proprieta´ privata. Nel documento, inoltrato all´Ufficio speciale di Pubblica sicurezza di Palazzo d´Orleans, e trasmesso per competenza alla Questura di Catania, viene descritto il tentativo di due soggetti non identificati di introdursi nella casa di campagna della famiglia Lombardo, in provincia di Catania. Nell´esposto, il presidente ricostruisce l´episodio cosi´ come l´hanno vissuto e raccontato i due addetti alla coltivazione del fondo agricolo attiguo. Proprio questa mattina - c´e´ scritto nell´esposto - due soggetti non identificati si sarebbero introdotti nella tenuta, presentandosi come giornalisti, senza tuttavia esibire alcun documento di riconoscimento. I due soggetti, dotati di telecamera, avrebbero chiesto informazioni sulla tenuta, chiedendo se li´ fosse attivo un bed and breakfast e se fosse possibile trascorrervi la notte. I due soggetti hanno poi chiesto notizie su presunti lavori per un impianto fotovoltaico, chiedendo notizie e recapiti telefonici di amici e collaboratori del presidente Lombardo.  
   
   
CALABRIA: LA REGIONE INCONTR I RAPPRESENTANTI DEL MONDO IMPRENDITORIALE  
 
Catanzaro, 19 gennaio 2011 - L’assessore regionale alle Attività produttive Antonio Caridi e la dirigente generale del dipartimento Maria Grazia Nicolò hanno illustrato ai rappresentanti del mondo imprenditoriale, al tavolo del partenariato, il bando “per il sostegno ai processi di riorganizzazione e aggregazione (Azione 1) e per l’integrazione dei fondi rischi (Azione 2) dei Confidi operanti nel territorio regionale”, nonché le modalità operative del “fondo di controgaranzia regionale” gestito da Fincalabra. Il bando ha lo scopo di favorire l’accesso al sistema del credito da parte delle imprese regionali, in attuazione della linea di intervento 7.1.3.1 “azioni per il potenziamento del sistema delle garanzie attraverso la messa in rete di fondi di garanzia, la ricapitalizzazione e la riorganizzazione dei Confidi e la costituzione di un fondo regionale di controgaranzia” dell’Asse Vii “sistemi produttivi” del Por Calabria Fesr 2007-2013. Pertanto, vengono sostenuti i processi di razionalizzazione, riorganizzazione e aggregazione dei Confidi operanti nel territorio regionale, allo scopo di rafforzarne il sistema e i meccanismi di erogazione di garanzie alle imprese, di favorirne la crescita dimensionale e una maggiore solidità patrimoniale. Tali processi di potenziamento sono finalizzati a supportare i Confidi regionali nel conseguimento dello status di intermediario finanziario vigilato dalla Banca d’Italia. Il Bando sostiene anche l’accesso al credito da parte delle Pmi regionali, attraverso l’integrazione dei fondi rischi dei Confidi regionali finalizzati alla concessione di garanzie. In tale direzione sono previste due tipologie di Azioni: Azione 1 – piani di riorganizzazione e aggregazione; Azione 2 – interazione dei fondi rischi. Alla prima azione possono partecipare i Confidi operanti sul territorio calabrese, che intendono avviare processi di crescita dimensionale, riorganizzazione e/o aggregazione, attraverso operazioni di fusione tra gli organismi interessati per la costituzione di un nuovo soggetto giuridico finalizzati al conseguimento dello status di intermediario finanziario vigilato. Il finanziamento ai soggetti beneficiari è concesso nella forma di sovvenzione diretta fino alla copertura massima del 75% delle spese ammissibili sostenute per la realizzazione dei piani di riorganizzazione e aggregazione. Il finanziamento massimo concedibile per ciascuna proposta è pari a 200 mila euro. Sono ammessi, invece, a presentare domanda per la partecipazione alla Azione 2 i Confidi di cui all’articolo 13 del D.l. 30 settembre 2003, n. 269 convertito nella legge 24 novembre 2003, n. 326, in possesso dei seguenti requisiti: essere costituiti da Piccole e Medie Imprese, secondo la definizione dell’Allegato 1 del Regolamento (Ce) n. 800/2008; essere vigenti alla data del 31 dicembre 2010; non avere fini di lucro; avere una sede operativa in Calabria; essere iscritti nell’apposita sezione dell’elenco generale istituito dall’articolo 107 del Decreto legislativo 1° settembre 1993 n. 385. Gli interventi previsti dall’Azione 2 di cui al presente bando riguardano l’integrazione dei fondi rischi dei Confidi, per la concessione di garanzie su finanziamenti finalizzati alla realizzazione di nuovi investimenti erogati da Soggetti finanziatori alle Pmi. Le risorse finanziarie disponibili saranno ripartite tra i Confidi che avranno superato le fasi di ammissibilità e valutazione.  
   
   
MONTAGNA: IL FVG CHIEDE A POSTE ITALIANE DI NON CHIUDERE SPORTELLI  
 
Trieste, 19 gennaio 2011 - "Mantenere gli uffici postali in montagna è di fondamentale importanza, uno degli elementi necessari a garantire alla popolazione, sempre più anziana, i servizi essenziali, contribuendo così ad evitare lo spopolamento". Lo ha sottolineato ieri il vicepresidente del Friuli Venezia Giulia, Luca Ciriani, in una lettera inviata al direttore del settore Nord Est delle Poste italiane. Ciriani ha così accolto le richieste del Consiglio comunale di Ampezzo che sta cercando il necessario sostegno istituzionale affinché non si concretizzi la riorganizzazione degli uffici postali di montagna con conseguente ridimensionamento del numero delle sedi. Nella missiva, Ciriani ha espresso preoccupazione per il ridimensionamento del servizio e per l´eventuale chiusura di uffici postali e sportelli che attualmente rispondono ad esigenze reali della popolazione. "La presenza capillare dei servizi a favore della popolazione residente nelle zone montane - scrive il vicepresidente - è considerata dalla Regione della massima importanza per assicurare condizioni accettabili di vivibilità in aree che altrimenti rischiano di spopolarsi ulteriormente e che sono già caratterizzate da fattori di marginalità e debolezza socio-economica penalizzanti". "Bisogna anche - prosegue Ciriani - tenere presenti l´invecchiamento della popolazione nei centri montani e, quindi, le difficoltà che specie la popolazione anziana incontra nell´usufruire di servizi erogati in luoghi distanti dalla propria residenza". Sottolineato pure il ruolo sociale del servizio postale, nonché la necessità che l´Amministrazione regionale sia informata dei programmi di riorganizzazione del servizio che incidano sulla quantità e qualità dello stesso, compresi i programmi che prevedano la chiusura di uffici e sportelli. L´informazione è necessaria per l´impostazione e l´attuazione delle politiche sociali che la Regione è impegnata a sostenere sul proprio territorio". Assieme a Ciriani, alla complessa questione del rischio di dismissione degli uffici postali di montagna si è interessato anche il consigliere regionale Franco Baritussio.  
   
   
PIANO DEL LAVORO IN PUGLIA: VENDOLA E ASSESSORI INCONTRANO I SINDACATI  
 
Bari, 19 gennaio 2011 - Si è tenuto ieri pomeriggio l’incontro sul “Piano del lavoro” convocato dal presidente Vendola per un confronto con i sindacati confederali. Oltre a Vendola, sono intervenuto la vicepresidente e assessore allo Sviluppo Economico, Loredana Capone, gli assessori al Diritto allo Studio Alba Sasso, alle Politiche Giovanili Nicola Fratoianni, al Welfare Elena Gentile, al Personale Maria Campese, ai Trasporti Guglielmo Minervini. E’ stato deciso di convocare entro il 27 gennaio una cabina di regia che porti entro il primo febbraio alla sottoscrizione di un protocollo d’intesa che puntualizzi gli aspetti del piano del lavoro, con proposte di miglioramento ed emendamenti. Per Cgil, Cisl e Uil sono intervenuti i segretari Forte, Colecchia e Pugliese. “E’ stata – ha detto il presidente Vendola – una riunione molto concreta che ha iniziato a intrecciare le politiche del lavoro con quelle dello sviluppo. In Puglia abbiamo varato una delle manovre più importanti, ma –appunto – è una manovra anticrisi, che punta a conservare quello che abbiamo. Con il piano del lavoro vogliamo espanderci, dare lavoro, sollevare dall’angoscia le famiglie, utilizzando la sapienza del sindacato che sa misurare la febbre del territorio. Vogliamo proporre forme di avviamento al lavoro, occuparci di precarietà fornendo strumenti che colmino i buchi che i giovani devono affrontare tra un lavoro precario e un altro, per dare sostegno ai redditi. La cabina di regia sarà legata al fatto che abbiamo bisogno di monitorare le nuove filiere che diano posti di lavoro, ovvero fare quello che in Italia non si è mai fatto: monitorare, studiare e intervenire”. Domani il presidente Vendola ha convocato presso la Presidenza regionale anche le organizzazioni datoriali “alle quali chiederemo il massimo contributo di analisi e proposta”.  
   
   
SICILIA: ACCORDO CON TERZO SETTORE SU AVVISO PUBBLICO  
 
Palermo, 19 gennaio 2011 - L´assessore per la Famiglia ed il Lavoro, Andrea Piraino, ha incontrato i rappresentanti delle associazioni del Terzo settore interessate dall´avviso pubblico "per la concessione in via sperimentale, di contributi agli organismi del Terzo settore che attuano azioni di contrasto alle vecchie e nuove poverta´". Le associazioni hanno accolto la proposta dell´assessore di proseguire sulla strada gia´ tracciata dal provvedimento e dal canto suo, Piraino, ha garantito l´accoglimento nel testo, dei suggerimenti avanzati dagli interessati. "E´ stato - ha dichiarato l´assessore - un incontro concreto e proficuo. Si e´ sviluppato un serio dialogo che ha condotto a un sostanziale accordo. Dalle associazioni del terzo settore sono emerse anche alcune importanti osservazioni che saranno prese in considerazione dall´assessorato per migliorare la sostanza dell´avviso pubblico".  
   
   
FIRENZE, RAPPORTO TRA URBANISTICA E COMMERCIO  
 
 Firenze, 19 gennaio 2011 – La pianificazione urbanistica è centrale anche per il commercio. Sulla base di questa premessa si è svolto l’incontro tra l’assessore regionale al governo del territorio Anna Marson e i vertici di Confesercenti Toscana (il presidente Massimo Vivoli e il direttore regionale Massimo Biagioni) con la partecipazione di tutti i direttori provinciali. Un confronto a tutto campo – il terzo con i membri della Giunta regionale, dopo gli assessori Nencini e Simoncini – che ha toccato una serie di argomenti chiave in tema di pianificazione del territorio, di programmazione delle funzioni, di modelli di città, dando spazio alle esigenze e ai problemi dei singoli territori provinciali. “Per far vivere il commercio tradizionale le scelte urbanistiche sono importanti, ma da sole non bastano – ha affermato l’assessore Marson – Occorre anche costruire e incentivare filiere locali di approvvigionamento di prodotti di qualità diversi da quelli in vendita nella grande distribuzione”. Da parte di tutti i partecipanti al tavolo è stata ribadita la necessità di scelte chiare e trasparenti con una corretta considerazione per le conseguenze di tali scelte sui diversi interessi in gioco e un ruolo di arbitro affidato alla Regione. Concordando con la considerazione del direttore regionale che “molte scelte sono frutto di impostazioni culturali” Marson ha sottolineato l’importanza di far capire “quale sia il valore del modello della città tradizionale: una città a misura anche di una popolazione in progressivo invecchiamento, in contrapposizione con urbanizzazioni fatte di pezzi di periferie e centri commerciali”. Anche per i centri minori toscani si prospetta peraltro il rischio di quello che viene chiamato “food desert”, cioè la difficoltà di approvvigionamento dei generi essenziali per la popolazione non autonoma negli spostamenti motorizzati. Centrale la richiesta da parte di Confesercenti di una nuova programmazione delle grandi superfici di distribuzione, ma anche di quelle medie, che sommandosi in un territorio scardinano il sistema di funzioni in essere con consistenti costi anche economici e sociali. Un processo di cui l’assessore ha riconosciuto gli effetti territoriali rilevanti, da trattare nella nuova programmazione della “Svag” (superficie di vendita autorizzata di distribuzione), che compete all’assessorato al commercio, ma anche con un eventuale aggiornamento del Pit, che negli articoli 14 e 15 già contiene direttive e prescrizioni per il commercio. “La questione oggi – ha detto ancora l’assessore Marson – non dovrebbe essere quella dell’espansione di nuove urbanizzazioni che vanno limitate al massimo, quanto quella di garantire il corretto mix di funzioni per riqualificare aree e contenitori dismessi sviluppando al riguardo una progettualità adeguata”. In questa ottica ha sottolineato, rispetto alle preoccupazioni espresse da parte di Confesercenti sul ruolo dei Comuni nel rapporto urbanistica-commercio, l’importanza di promuovere adeguate forme di programmazione sovracomunale. “Cementificare ulteriormente aree verdi – ha affermato il presidente regionale di Confesercenti Massimo Vivoli – sviluppare una mobilità condizionata da nuovi insediamenti di Centri Commerciali, svuotare i centri storici di esercizi di vicinato, significa compromettere quel patrimonio unico al mondo che è la Toscana, i suoi borghi, i suoi paesaggi, il suo patrimonio artistico e storico. La necessaria accelerazione delle grandi infrastrutture nel campo della mobilità deve servire a ridurre il traffico e a collegare meglio tra loro le varie città della Toscana, non trasformarsi in un’occasione per collocarvi nuovi insediamenti, magari frutto di aggregazioni di medie strutture di vendita. Per questo abbiamo chiesto e chiediamo a Regione, Comuni e Province una pausa di riflessione nella ridefinizione degli strumenti urbanistici che comporti un “sviluppo zero”, per i prossimi anni, di strutture di media e grande distribuzione”.  
   
   
SISMA MARSCIANO: AL VIA PERCORSO COMUNE GOVERNO E ISTITUZIONI UMBRE PER RISORSE RICOSTRUZIONE  
 
 Perugia, 19 gennaio 2011 - Governo, Regione Umbria, Provincia di Perugia e Comuni dell´area colpita dal sisma del 15 dicembre 2009 sono impegnati nella ricerca di un percorso istituzionale al fine di reperire le risorse necessarie alla ricostruzione delle abitazioni private, degli immobili adibiti ad attività economiche e degli edifici di pubblico interesse, a partire da quelli scolastici. È quanto emerso al termine della riunione svoltasi il 17 gennaio a Roma, nella sede della Protezione civile, presieduta dal direttore del Dipartimento, Franco Gabrielli, e dalla presidente della Regione Catiuscia Marini, cui hanno partecipato rappresentanti del Ministero dell´Economia, presenti anche tutti i sindaci dell´area e l´assessore provinciale Roberto Bertini. Così come si era impegnato a fare nel corso della sua recente visita alle aree terremotate, il direttore del Dipartimento Gabrielli ha convocato l´incontro di ieri al fine di avviare un confronto diretto con le istituzioni umbre per la comune definizione di iniziative adeguate, tese alla individuazione di soluzioni che consentano l´avvio della ricostruzione. Gabrielli, in apertura di riunione, ha voluto sottolineare il diritto di ogni cittadino a vedere riconosciuto il risarcimento del danno per eventi disastrosi. "Certamente sono sotto gli occhi di tutti - ha affermato Gabrielli - le gravi difficoltà della finanza pubblica. Così come è chiaro che le decisioni ultime relative alle somme da stanziare competono a Governo e Parlamento". Nel suo intervento, la presidente Marini ha sommariamente riepilogato il quadro sia dei danni provocati dal sisma, che delle iniziative già avviate per consentire l´avvio della ricostruzione leggera, grazie alla quale molte famiglie potranno rientrare presto nelle loro abitazioni. "Resta il problema della ricostruzione pesante - ha affermato Marini - ben più vasta ed impegnativa in termini finanziari, che riguarda non solo le abitazioni private, ma anche le attività economiche e gli edifici pubblici, prima di tutti le scuole, alcune delle quali sono completamente inagibili. Per questo occorre dare ai cittadini certezze, soprattutto riguardo alla disponibilità dello Stato a garantire il risarcimento del danno. Resta ferma la disponibilità della Regione Umbria - ha ricordato la presidente - di anticipare le somme necessarie per l´accensione di un mutuo, ovviamente se autorizzato da una norma finanziaria dello Stato". I rappresentanti del Ministero dell´Economia hanno manifestato disponibilità a verificare l´ipotesi di un percorso che consenta alla Regione l´attivazione del mutuo per l´anticipazione delle somme necessarie. Su richiesta del capo del Dipartimento Gabrielli, si è quindi convenuto di procedere nell´immediato ad una più attenta verifica dell´effettivo fabbisogno finanziario, grazie ad una rigorosa stima dei danni provocati dal sisma, e definire assieme agli enti locali interessati le priorità degli interventi di ricostruzione.  
   
   
DALLA GIUNTA: ACCORDO BOLZANO-TRENTO SU PROGRAMMA DISOCCUPAZIONE UE  
 
Bolzano, 19 gennaio 2011 - Le Province di Bolzano e Trento hanno stipulato un accordo che prevede la collaborazione tra i due enti locali nell´ambito dei programmi europei di sostegno alla ricollocazione dei lavoratori che hanno perso il proprio posto di lavoro. Lo ha annunciato il presidente Luis Durnwalder, il quale ha precisato che l´intesa riguarderà il settore dell´edilizia. La Ue ha istituito un fondo europeo di adeguamento alla globalizzazione (Feg) allo scopo di fornire un sostegno a quei lavoratori in esubero a causa della crisi economica. La normativa europea prevede che, per dare il via libera all´intervento, ci debbano essere almeno 500 lavoratori di uno stesso settore che negli ultimi 9 mesi hanno perso la propria occupazione. "Sia la Provincia di Bolzano che quella di Trento - ha sottolineato Durnwalder - hanno subito gli effetti della crisi in maniera minore rispetto alla maggior parte delle regioni europee. Solo in un settore, quello dell´edilizia, superiamo il numero minimo di beneficiari per poter attivare il programma di sostegno: abbiamo deciso di unire le forze per avere più voce nei rapporti con l´Unione Europea e per coordinare al meglio gli interventi". Il protocollo d´intesa Bolzano-trento approvato quest´oggi (17 gennaio) dalla Giunta altoatesina, apre la strada all´attuazione di programmi di sostegno nell´ambito delle politiche del lavoro, con particolare attenzione al contributo finanziario del Feg riguardante il programma interprovinciale denominato "Interventi occupazionali straordinari per la ricollocazione dei lavoratori espulsi dal settore delle costruzioni edili nel 2010".  
   
   
WELFARE TO WORK: IN ABRUZZO APRE GIOVEDI´ SPORTELLO PER LE DOMANDE BANDO DA 1,5 MILIONI EURO PER ASSUMERE GIOVANI SVANTAGGIATI  
 
 L´aquila, 19 gennaio 2011 - A partire da giovedì 20 gennaio, potranno essere presentate le domande per partecipare alla procedura a sportello prevista dal progetto ´Welfare to Work´ con il quale l´assessorato alle Politiche Attive del Lavoro eroga 1,5 milioni di euro di fondi nazionali per incentivare le assunzioni di lavoratori abruzzesi. Il progetto prevede bonus assunzionali a favore dei datori di lavoro e di tutte le imprese del territorio regionale, con meno di 50 dipendenti, interessate ad assumere soggetti svantaggiati con un rapporto di lavoro determinato o indeterminato. I bonus previsti sono di due tipi: di 5.000 euro in caso di assunzione con contratto di lavoro a tempo pieno e indeterminato, in caso di assunzione con contratto di apprendistato e, infine, in caso di trasformazione del contratto da tempo determinato, inferiore a 12 mesi, a tempo indeterminato. Sarà di 2.000 euro, invece, il bonus per ogni soggetto assunto con contratto a tempo determinato di almeno 12 mesi. "Le imprese e i lavoratori abruzzesi - spiega l´assessore Gatti - possono verificare l´impegno continuo, da parte del governo regionale, a reperire risorse europee e nazionali per realizzare azioni mirate e concrete in grado di stimolare l´occupazione. Con il progetto Welfare to Work, per i tempi scelti, i soggetti che finanziamo e i fondi appostati, abbiamo di fatto realizzato un ponte fra ´Lavorare in Abruzzo 1´ e ´Lavorare in Abruzzo 2´ che a breve sarà operativo". "Nel solo 2010 - prosegue - abbiamo finanziato con oltre 40 milioni di euro progetti per incrementare l´occupazione e stabilizzare i contratti precari, che hanno già prodotto oltre 2.700 opportunità di lavoro e, sono certo, altre ne produrranno. Il nostro patto con gli attori sociali lo abbiamo stretto da tempo e le azioni che stiamo realizzando per contrastare la crisi sul fronte dell´occupazione sono il frutto di un confronto serio che ha il pregio di scegliere strumenti condivisi e individuare le priorità più urgenti". "Tutti gli oltre 190 milioni di euro - conclude - stanziati per ammortizzatori sociali in deroga, a sostengo di oltre 20.000 famiglie abruzzesi, e tutti i 134 milioni di programmazione del Fondo Sociale Europeo sono stati condivisi e concordati con i rappresentanti della società abruzzese".  
   
   
A NAPOLI IL 28/29 GENNAIO CONVEGNO NAZIONALE DELLE POLITICHE PER I GIOVANI  
 
Milano, 19 gennaio 2011 – Un’anteprima con il Campus il giorno 27 Gennaio presso Polifunzionale di Marechiaro. Il campus è un’occasione di confronto e di scambio di esperienze tra giovani impegnati nei Piani Locali Giovani delle città italiane o in altri processi locali di innovazione. Il campus si propone come uno dei luoghi di radicamento delle reti giovanili italiane per il cambiamento delle politiche nazionali. Nella splendida cornice del Polifunzionale di Marechiaro sarà attivato un laboratorio dove fare sintesi delle esperienze fatte, sperimentare un’opportunità di impegno sociale e civile, vivere un momento di convivenza interculturale in un’ottica di confronto e condivisione, e suggerire le linee future di azioni che vedono i giovani protagonisti del governo della società. 28/29 Gennaio Presso Palazzo Delle Arti - L’evento è un’occasione di confronto e scambio di esperienze tra giovani, amministratori pubblici ed operatori delle Politiche Giovanili, provenienti dalle città italiane, insieme con gli “attori“ del Piano Locale Giovani di Napoli. È la conclusione di un programma di azioni per il rinnovamento delle Politiche Giovanili, realizzato negli ultimi tre anni dall’amministrazione comunale napoletana, e si propone di delineare le linee di sviluppo possibili, confermando un profilo di identità comuni e di metodologie condivise dalle città italiane nel quadro delle politiche comunitarie trasversali e per il cambio generazionale. Sono previste due tipologie di attività, quella convegnistica a partire dal 28 gennaio 2011 e quella del Campus Giovani, a partire dal 27 gennaio 2011, che confluiranno nella seduta plenaria del giorno 29 gennaio 2011. La sede del convegno è il prestigioso Palazzo delle Arti Napoli (Pan) di via dei Mille, che diventa per l’occasione il Palazzo dei Giovani a Napoli. Contemporaneamente al convegno, le rappresentanze delle associazioni giovanili italiane lavoreranno insieme con quelle territoriali, sulle tematiche attuali per un proprio contributo, in un Campus nel Centro Polifunzionale di Marechiaro, una struttura ricettiva comunale dedicata alla creatività, alla espressione dei talenti e alla formazione, al turismo giovanile sostenibile, immersa nella meravigliosa cornice della collina di Posillipo. L’evento, che si arricchisce di due proposte sul “Rock”, una mostra tematica al Pan ed un concerto serale alla Galleria Principe di Napoli, assicurerà ad un pubblico ampio e diversificato di cittadini quella immagine di mutamento e partecipazione giovanile che è il senso della metodologia dei Piani Locali Giovani. Il Pan diventa in questa occasione la giusta vetrina per tante associazioni di giovani ingegni e talenti creativi che, partecipando attivamente all’evento, rinsalderanno relazioni e scambieranno idee ed esperienze per un reale protagonismo dei giovani nella città metropolitana più giovane d’Italia. Inoltre gruppi di giovani artisti di strada, performer, musicisti, attori e danzatori, animeranno in forma estemporanea la loggia e il cortile del Pan offrendo al convegno la sua giusta cornice. Convegno Nazionale Delle Politiche Per I Giovani 28/29 Gennaio 2011 Pan Palazzo Arti Napoli Palazzo Roccella - Via Dei Mille, 60 - intervengono: Rosa Jervolino Russo – Sindaco di Napoli; Giorgia Meloni – Ministro della Gioventù; Nicola Fratoianni – Assessore Politiche Giovanili Regione Puglia; Angelo Rughetti – Segretario Generale Anci; Martino Rebonato – Presidente Rete Iter; Mauro Rotelli – Consigliere Ministro della Gioventùgiulio Riccio – Assessore Politiche Sociali e Giovanili Comune di Napoli; Nicola Oddati – Assessore alla Cultura Comune di Napoli; Vincenzo Mossetti – Direttore Generale Comune di Napoli; Derrick De Kerckhove – Sociologo della cultura digitale – Università Federico Ii Napoli – Mcluhan Program di Toronto; Ugo Marani – Presidente A.di.s.u. Università Federico Ii Napoli; Marco Mietto – Direttore Rete Iter; Tiziana Liotti – Referente di progetto Plg Napoli; Daniela Scamardella – Team assistenza tecnica Plg Napoli. Segreteria Organizzativa Convegno Nazionale Plg – Telefono 081 7953142 – Per informazioni scrivi a: convegnoplg@comune.Napoli.it  
   
   
WORKSHOP DELLA FONDAZIONE MILANO PER EXPO 2015 SULL´EDUCAZIONE NEI PAESI IN VIA DI SVILUPPO E IL RUOLO DEI PRIVATI  
 
Milano, 19 gennaio 2011 - il 20 gennaio 2011 alle ore 16.30 presso il Teatrino, Palazzo Visconti, in via Cino del Duca 8 a Milano la Fondazione Milano per Expo 2015, in collaborazione con l’Istituto Bruno Leoni, ha organizzato il suo primo workshop internazionale. Al centro dell’incontro il tema dell’educazione nei Paesi in via di sviluppo e il ruolo dei privati per favorire un’offerta scolastica idonea a valorizzare iI “capitale umano”, condizione essenziale per una crescita sociale ed economica destinata a durare nel tempo. Al workshop intitolato “Educazione e qualità del capitale umano. Quale ruolo per il settore privato?”, interverranno James Tooley, Professore di “Education Policy” presso la Newcastle University e fondatore della The Beautiful Tree Foundation; Franklin Cudjoe, Direttore di Imani, Center for Policy & Education (Ghana) e don Carlo D’imporzano, della Fondazione Monserrate. Fondazione Milano per Expo 2015, nata per iniziativa di un gruppo di imprenditori con l’ambizione di gettare un ponte tra l’Expo di Milano 2015 e i Paesi in via di sviluppo attraverso progetti di cooperazione ad alta valenza sociale, è Presieduta da Diana Bracco che introdurrà i lavori del Workshop.  
   
   
BOLZANO: VISITA DI UNA DELEGAZIONE DEL FRIULI-VENEZIA GIULIA PER CONOSCERE IL SERVIZIO DI TAGEMüTTER  
 
 Bolzano, 19 gennaio 2011 - Nei giorni scorsi una delegazione di cooperative sociali, aderenti alla Legacoop della Regione Friuli-venezia-giulia, si è incontrata su invito della Legacoopbund locale, presieduta da Alberto Stenico, con i rappresentanti dell´Ufficio famiglia, donna e gioventù, il direttore Eugenio Bizzotto, nonché Gerhard Mair e Roberta Bovo. Al centro del cordiale incontro vi è stata la tematica del Servizio di assistenza domiciliare per la prima infanzia "Tagesmutter". Questo servizio registra una costante crescita ed attualmente le 154 Tagesmütter che svolgono questa attività assistono complessivamente 803 bambini, tra 0 e 3 anni. Questo dato corrisponde ad un aumento tra il 2009 ed il 2010 del 13,74%. Anche a livello nazionale questo tipo d’offerta, aggiungendosi ad asili nido e microstrutture, ha suscitato molto interesse e l´Alto Adige viene quindi considerato un modello da seguire. La visita da parte della delegazione si è conclusa il sopralluogo a due cooperative sociali che gestiscono il Servizio di Tagesmutter.  
   
   
CONCILIAZIONE: IMPRESE IN ROSA, ARRIVA LA CO-MANAGER ACCORDO TRA PROVINCIA, ASSOCIAZIONE ARTIGIANI E CONFESERCENTI UNO STRUMENTO CHE PUÒ SCONGIURARE IL RISCHIO DI CHIUSURA DELLE IMPRESE FEMMINILI  
 
Trento, 19 gennaio 2011 - Le donne imprenditrici trentine costrette a sospendere, parzialmente o totalmente, per un determinato periodo di tempo, la propria attività per una gravidanza a rischio o per accudire i figli o un familiare anziano, non rischieranno più di dover chiudere per tale motivo la propria impresa, ma potranno affidarne temporaneamente le redini ad una Co-manager, una sostituta-collaboratrice qualificata e referenziata scelta da un apposito Registro. E´ quanto prevede un accordo sottoscritto ieri da Provincia autonoma di Trento-assessorato alla Solidarietà internazionale, Associazione Artigiani e Piccole imprese-Gruppo donne impresa, e Confesercenti del Trentino-coordinamento imprenditoria femminile. L´accordo è una risposta alle esigenze di conciliazione tra vita professionale, personale e familiare delle imprenditrici, socie o collaboratrici familiari dell´impresa, ma anche uno strumento per creare lavoro flessibile e professionalizzante a favore di un reinserimento attivo di donne disoccupate che intendono rientrare nel mondo del lavoro dopo un precedente periodo di assenza. Le imprese guidate da donne sono esposte ad un elevato rischio di mortalità a causa delle difficoltà di conciliare l´attività imprenditoriale con la cura dei figli o di familiari anziani. Talvolta è la stessa imprenditrice che rinuncia alla maternità proprio perchè non riuscirebbe a conciliarla con il lavoro. Un danno sociale ed economico non solo per la donna imprenditrice ma per tutta la collettività. Per scongiurarlo una legge statale, la n. 53/2000, ha persino previsto (art. 9) la possibilità di concedere finanziamenti a progetti per la sostituzione del titolare di impresa o lavoratore autonomo, senza distinzione di genere, in astensione obbligatoria o in congedo, con altro imprenditore o lavoratore. Per l´applicazione di tale legge, in particolare dell´articolo 9, fu già firmato quattro anni fa un protocollo d´intesa con le associazioni datoriali, di categoria e del terzo settore del territorio trentino, ed alcuni progetti pilota di co-manager sono stati attivati. Ora, con il nuovo accordo, la filiera della conciliazione si specializza ulteriormente, intervenendo questa volta dal lato dell´imprenditore donna. Che sia una domanda diffusa e presente non lo dicono soltanto le associazioni di categoria, in particolare dell´artigianato, ma anche le 7 richieste già avanzate alla Provincia da altrettante imprenditrici che cercano sostitute adatte a subentrare temporaneamente alla guida dell´impresa. D´altra parte - come ha spiegato oggi alla firma dell´accordo Gloria Bertagna di Confesercenti - ci sono già richieste da parte di donne disponibili a fare le co-manager. Una realtà confermata anche da Flavia Angeli, presidente del Gruppo Donne Impresa dell´Associazione artigiani e Piccole imprese del Trentino. Al Registro delle Co-manager entrambe le associazioni credono molto, una sinergia positivamente sottolineata sia dal presidente dell´Associazione Artigiani Roberto De Laurentis sia dall´assessore alla solidarietà internazionale e convivenza Lia Giovanazzi Beltrami, competente per le pari opportunità. Il registro delle Co-manager, un vero e proprio Albo, sarà gestito direttamente dalle associazioni di categoria, che si faranno garanti della serietà personale e professionale delle iscritte. "Le imprenditrici - ha spiegato Lucia Trettel, dell´Ufficio per le Politiche di Pari Opportunità - sanno che potranno farsi sostituire da persone certificate". Fondamentale sarà assicurare un adeguato percorso formativo delle Co-manager, un aspetto questo - ha affermato la Consigliera di parità Eleonora Stenico - che dovrebbe consentire di superare le difficoltà, e i timori, delle imprenditrici relativamente alla possibilità di individuare la persona giusta e dotata delle necessarie competenze a cui affidarsi per mantenere in attività l´impresa durante l´assenza della titolare. Sapendo comunque - come ha rimarcato la stessa Consigliera di parità - che il Registro delle Co-manager porta non soltanto ad agevolare la conciliazione ma che è spesso diretto a salvare le stesse imprese femminili, scongiurandone la chiusura o un´interruzione dell´attività.  
   
   
WOMEN AMBASSADORS IN ITALY EVENTO CONCLUSIVO FIRENZE, 20 GENNAIO  
 
Firenze, 19 genniao 2011 - Il progetto Wai – Women Ambassadors in Italy è cofinanziato dalla Commissione Europea. L’obiettivo principale del progetto è promuovere l’imprenditoria femminile ed incoraggiare lo spirito imprenditoriale in aspiranti e neo-imprenditrici. Wai coinvolge 19 partners - tra cui Unioncamere Toscana in veste di coordinatore - presenti in 16 regioni italiane. Il valore aggiunto di Wai è la rete italiana delle Ambasciatrici, inserita nel più ampio network europeo: imprenditrici esperte e di successo in grado di trasmettere e incoraggiare, nell’ambito di incontri a livello regionale, fiducia e spirito imprenditoriale in nuove imprenditrici. Programma: 9.30 Registrazione dei partecipanti - 10.00 Apertura dei lavori – Enrico Ciabatti – Segretario Generale di Unioncamere Toscana; Antonella Turci – Regione Toscana - Settore Tutela dei Consumatori, Politiche di Genere e Politiche Regionali sull’Omofobia, Imprenditoria Femminile - 10.30 Stato dell’arte del progetto. Le azioni realizzate e gli obiettivi raggiunti - Elisabetta Sani – Unioncamere Toscana - 11.00 Commission’s Actions to promote and support female entrepreneurship in Europe – Joanna Drake – Director and Deputy Sme Envoy – Dg Enterprise & Industry - Commissione Europea - 11.20 Donne, lavoro e imprese. Le azioni del Dipartimento per le pari Opportunità – Marinella Marino - Presidenza del Consiglio dei Ministri – Dipartimento per le Pari Opportunità - 11.40 Testimonianze - Female Entrepreneurship Ambassador – Cristina Bertini, Italia - Female Entrepreneurship Ambassador – Mariarosy Calleri, Italia - Female Entrepreneurship Ambassador – Agnès Gaillard, Francia - Female Entrepreneurship Ambassador – Gitta Quercia-naumann,germania - Female Entrepreneurship Ambassador - Urszula Cioleszynska, Polonia. 13.00 Dibattito. 13.30 – 14.30 Light lunch. 14.30 Partners’ meeting – Indicazioni per la rendicontazione tecnica e finanziaria. Comunicazioni – Margherita Lella - Promofirenze – Azienda Speciale della Cciaa di Firenze (Wai Steering Committee)[incontro riservato ai partner di progetto]. 15.30 Q&a – Scambio di opinioni - Conclusioni - 16.30 Chiusura dei lavori. Women Ambassadors in Italy Evento conclusivo Firenze, 20 gennaio 2011 – ore 9.30 Auditorium di Sant’apollonia Via San Gallo, 25 – Firenze. Informazioni ed iscrizioni: Unioncamere Toscana – tel. 055 4688213